Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c la Repubblica VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014 CONTATTI TORINO @ REPUBBLICA.IT smart Center Torino Torino, Corso Giulio Cesare 304, tel. 011 7171811 Torino smart Center Torino Torino, Corso Giulio Cesare 304, tel. 011 7171811 TORINO.REPUBBLICA.IT LE IDEE L’EVENTO LA MEMORIA Nasce il multinegozio Un locale, più gestori Congresso sommelier l’Italia del vino è qui Nell’archivio del Gft settant’anni di moda GABRIELE GUCCIONE A PAGINA XI MARCO TRABUCCO A PAGINA XV VERA SCHIAVAZZI A PAGINA XVII Una serata irriverente per inaugurare un Tff meno ingessato che mai A BUON DIRITTO QUASI 4MILA VISITATORI “CONTINGENTATI” VITTORIO BAROSIO La lezione dell’Eternit Certi diritti non si vendono D > Al via oggi la trentaduesima edizione del festival > Gli ospiti sono tanti sul tappeto rosso che non c’è LA POLEMICA CLARA CAROLI M5s all’attacco sul piano sanità La giunta: cinismo COMINCIATO con gli “schiaffoni” liberatori di Josephine Decker, la ragazza terribile del cinema americano protagonista ieri sera alla Sandretto in un’anteprima/performance con lancio di cibo (tanto che la direttrice, Emanuela Martini, si è prudentemente presentata “vestita casual”). Che non sarebbe stato un Torino Film Festival ingessato si era capito, basti dire che a ricevere il Gran Premio Torino è quest’anno il rockettaro Julien Temple. La “cinemaniaca” dai capelli rossi alla guida in solitaria dell’ex Cinema Giovani — tornato causa tagli al budget alla sua antica natura di kermesse metropolitana, cinefila e abbastanza dura e pura — non è tipo da cerimonie. È L’INTERVISTA LA DIRETTRICE Martini: “Rimane una rassegna amata che non ha tradito” L’INTERVISTA A PAGINA III IL PERSONAGGIO Virzì guest director: “Niente documentari ma ritratti italiani” JACOPO RICCA A PAGINA III SEGUE A PAGINA II I gadget con l’Autoritratto di Leonardo IL PROCESSO Sergio Chiamparino SARA STRIPPOLI “Musy ucciso su commissione” L’amico di Furchì teste d’accusa L MINISTERO dell’economia e del- I MEO PONTE la salute è soddisfatto del lavoro del Piemonte e l’auspicio è tornare ad assumere già a gennaio. A casa, però, sul piano sanitario la resistenza si organizza e la fibrillazione sale. La politica, anche quella targata Pd, alza la voce, e Antonio Saitta replica duro: «sono sconcertato dal cinismo del Movimento 5 stelle, che annunciano la chiusura sull’oncologia a Casale». SEGUE A PAGINA XIII CCERTAMENTI sul conto corrente della sorella di Francesco Furchì, accusato di avere ucciso Alberto Musy. Le chiedono i giudici dopo la testimonianza di Felice Filippis, amico di Furchì, che in un’intercettazione fu sentito dire che la sorella dell’imputato aveva inspiegabilmente trovato 30mila euro sul suo conto. SEGUE A PAGINA IX A Francesco Furchì in aula OPO la sentenza della Cassazione sul caso Eternit la gente si pone ancora una volta, ovviamente, delle domande. Com’è possibile che un Tribunale condanni una persona, per un reato gravissimo come il disastro doloso, con migliaia di morti, a sedici anni di reclusione; che questa pena sia addirittura aumentata a diciotto anni dalla Corte d’Appello; e che poi si arrivi ad un momento in cui la Cassazione dichiara il reato estinto per prescrizione, rendendo del tutto inutili anni e anni di processo? E com’è possibile che una persona condannata per ben due volte ad una pena così pesante finisca per andare indenne da ogni responsabilità? I giudici di Torino — in sintonia con quanto deciso nel 2007 dalla stessa Cassazione per il disastro ambientale di Porto Marghera — avevano ritenuto che il reato di disastro doloso permanesse fino al manifestarsi delle malattie e comunque sino alla morte delle vittime, e avevano quindi fatto decorrere il periodo di prescrizione dal momento di queste morti. Poiché i decessi, purtroppo, continuano ad avvenire, il periodo di prescrizione non sarebbe nemmeno ancora cominciato a decorrere. Da quanto sembra di capire, pur in attesa della motivazione della sentenza, ora la Cassazione ha invece ritenuto che il reato di disastro doloso si sia consumato non con le morti di coloro che hanno respirato l’amianto, bensì molto prima, con i comportamenti che hanno consentito la diffusione delle fibre cancerogene. Di conseguenza il comportamento delittuoso sarebbe cessato fin da quando gli stabilimenti Eternit sono stati chiusi, cioè fin dal 1986. È da quel momento, perciò, che avrebbe iniziato a decorrere il periodo di prescrizione, che oggi quindi sarebbe in effetti terminato. L’Autoritratto sulle magliette E la mostra è prorogata ARÀ prorogata al 25 gennaio la mostra “Leonardo e i tesori del Re”, che presenta alla Biblioteca Reale 13 autografi del vinciano, tra questi il celebre “Autoritratto”. La decisione ieri per fare fronte alle numerose richieste, dato che l’ingresso ai caveau sotterranei prevede un afflusso al massimo di 25 persone ogni mezz’ora. I visitatori sono stati dal 30 ottobre a ieri quasi 4mila: il 55% del pubblico arriva nel fine settimana, l’84% è formato da italiani, gli stranieri provengono soprattutto da Francia, Spagna e Gran Bretagna. E sono ora disponibili gadget con l’immagine dell’Autoritratto o del leonardesco “Volto dell’angelo”: t-shirt, chiavette usb, taccuini, segnalibri, cover per Iphone e Galaxi possono essere acquistati in Biblioteca, come il catalogo della mostra. (m.pa.) S SEGUE A PAGINA VII ALTRI SERVIZI A PAGINA VII MASTRULLO DIFFIDA PALAZZO LASCARIS: DIFENDO IL MIO DIRITTO. MA... Vitalizi, il boomerang dell’ex L MOMENTO della pensione arriva per tutti. E così Angelo Mastrullo, ex consigliere regionale del centrodestra, ha mandato agli uffici di Palazzo Lascaris una diffida per «vedersi riconosciuto un diritto acquisito e sancito dalla legge». Oggi il Consiglio gli risponderà “picche” e l’ufficio di presidenza sta già lavorando a una legge per togliere ai consiglieri della nona legislatura il diritto a godere del vitalizio. La tesi su cui si fonderà la norma (a proposito della quale è stata an- I MARIACHIARA GIACOSA che consultata, inutilmente, la Corte dei Conti) è che la nona legislatura non si è interrotta in anticipo (un’ipotesi che la legge prevede) ma è stata annullata dai giudici per la vicenda delle firme false. I consiglieri, quindi, non hanno maturato diritti. Un buco nero: dal 2010 al 2014. Mastrullo, il primo a occuparsi della vicenda per anzianità (ma altri venti hanno chiesto di versare i contributi mancanti), è pronto a dare battaglia e non sarà il solo. «Non è colpa nostra se c’è quella legge — sostengono i consiglieri beffati — il vitalizio è un diritto di legge, per il quale abbiamo versato dei soldi e che ci spetta». Secondo la norma i consiglieri con almeno 30 mesi di mandato possono versare i contributi mancanti per arrivare al minimo di cinque anni e ottenere il vitalizio: la pensione d’oro dei politici che, per i nuovi consiglieri, è stata eliminata in nome del taglio ai costi della politica. REDAZIONE DI TORINO VIA BRUNO BUOZZI, 10 ■ 10123 ■ TEL. 011/5169611 ■ FAX 011/533327 ■ CAPO DELLA REDAZIONE PIER PAOLO LUCIANO ■ VICARIO ROBERTO ORLANDO ■ INTERNET TORINO.REPUBBLICA.IT ■ E-MAIL: TORINO@REPUBBLICA.IT ■ SEGRETERIA DI REDAZIONE TEL. 011/5169611 ■ FAX 011/533327 DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 21.00 ■ TAMBURINI FAX 011/533327 ■ PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.P.A. ■ VIA BRUNO BUOZZI, 10 ■ 10123 TORINO ■ TEL. 011/5527511 ■ FAX 011/5527580 Rassegna del 21 novembre.pdf pagina 43 Sanità Socio-Assistenziale Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c TORINO CRONACA la Repubblica VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014 XIII PER SAPERNE DI PIÙ Altre notizie e immagini su torino.repubblica.it I 5 Stelle: “Chiude l’oncologia a Casale Saitta: “Non è vero, una manovra cinica” IL CASO Seimila assunzioni nelle scuole torinesi con la “Buona Scuola” L strutture, inclusa l’oncologia a Casale. «In un momento come questo sull’Eternit sarebbe una decisione scellerata», dicono Bono e Batzella. La replica di Saitta è durissima: «Si diffondono informazioni false. Le tabelle indicano le specialità previste obbligatoriamente in base alla classificazione. Un’ulteriore colonna indica le specialità da assegnare a seconda delle singole specialità. Come si può sostenere che a Casale non ci sarà più l’oncologia? Non ho bisogno dei grillini per sapere cos’è l’Eternit». A “Buona scuola” di Renzi dovrebbe garantire 6 mila nuovi posti nel Torinese. «Per l'assunzione di 150 mila insegnanti di ruolo in Italia a partire da settembre 2015 sono già previsti i fondi nella Legge di Stabilità: un miliardo per il primo anno e 3 per i successivi», spiega Umberto D’Ottavio, deputato Pd. E annuncia: «Presenteremo un emendamento per fare in modo che la Buona Scuola non serva solo a svuotare le graduatorie a esaurimento, ma ad avere un organico “funzionale” alle esigenze. Vogliamo arrivare anche a stabilizzare i precari di seconda fascia». Le conseguenze sul Torinese le spiega Enzo Pappalettera, del Forum istruzione del Pd: «Oggi le graduatorie a esaurimento contengono 6 mila persone: 3.500 posti serviranno a coprire le attuali supplenze e i pensionamenti, ne resteranno altri 2.500 da distribuire alle scuole. Si parla di una media di 8 cattedre in più per istituto: 3 per coprire maternità e assenze lunghe, gli altri 5 per tutto ciò di cui la scuola ha bisogno». L’istruzione torinese, dunque, dovrebbe uscirne arricchita, anche se i nodi da sciogliere sono molti. Occorrerà capire cosa accadrà nelle medie e superiori, dove gli insegnamenti sono divisi su più classi. Poi l’iter della Buona Scuola si preannuncia ancora intricato. Ma D’Ottavio promette attenzione anche su altri temi: «Allargamento del concetto dell’organico funzionale al personale non docente; sistema di valutazione collettivo e non individuale; formazione per gli adulti». (ste.p.) © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Taglio emodinamica, Moncalieri si ribella Chiamparino replica:“Questa non è politica”” <DALLA PRIMA DI CRONACA SARA STRIPPOLI È ANCHE il giorno di Moncalieri, dove il sindaco Pd Roberta Meo e il vicesindaco Paolo Montagna, peraltro avversari alle primarie del 30 novembre per la conquista dello scranno di primo cittadino, scendono in campo a difesa dell’emodinamica. Al suo ritorno da Roma dove ha incassato un pacchetto di fondi contro il dissesto idrogeologico (50 milioni per la cassa di laminazione sulla Dora Riparia che proteggerà Torino), Sergio Chiamparino commenta lapidario: «Spero che la politica non si riduca a una battaglia su una emodinamica, perché sarebbe triste soprattutto per i cittadini di Moncalieri». Al Tavolo Massicci, intanto, il direttore regionale Fulvio Moi- rano si è presentato all’esame dei ministeri. Le notizie sono buone. «Per la prima volta - commenta Antonio Saitta - il tavolo ministeriale ha espresso giudizi positivi sul lavoro che il Piemonte sta svolgendo». In cinque mesi, chiarisce l’assessore «abbiamo fatto chiarezza su documenti che al Ministero chiedevano da anni inutilmente». Un altro segnale positivo è considerata l’anticipazione della prossima convocazione. Sarà il 4 dicembre, invece che a fine febbraio. «Ci formalizzeranno la possibilità di togliere almeno in parte il blocco del turnover per medici e infermieri che da troppo tempo ormai blocca i lavori. Già da gennaio dovremmo poter assumere». Ieri si è chiuso il bando per i direttori e sono 200 le domande arrivate in corso Regina Margherita. Moncalieri tuttavia è in rivol- Rassegna del 21 novembre.pdf IN TRINCEA Saitta è in trincea contro gli attacchi alla sua riforma ta e il vicesindaco Paolo Montagna annuncia: «Faremo di tutto per impedire la chiusura dell’emodinamica». Protesta trasversale: anche Lega e 5 stelle si accodano. Saitta promette di incontrare Meo e Montagna per spiegare le ragioni del piano. Nel frattempo puntualizza: «La delibera dovrà essere attuata nell’arco di tre anni dai nuovi direttori. Nessun cittadino troverà un cartello con scritto ‘chiuso’». Ma a far perdere la pazienza a Saitta è il Movimento 5 stelle. Analizzando la delibera appena pubblicata, i grillini comunicano la prossima chiusura di alcune pagina 44 Sanità Socio-Assistenziale 12 LA STAMPA VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014 Tortona e Valle Scrivia .55 . In breve SANITÀ. LA MAGGIORANZA DELLE SCUOLE HA GIÀ ADERITO AL CORTEO DEL 15 DICEMBRE Ospedale, Tortona si mobilita Raccolta firme e pagina Facebook. Un conto corrente per finanziare le attività MARIA TERESA MARCHESE TORTONA Un conto corrente per finanziare le spese legali e tecniche dell’«unità di crisi» che si occuperà di valutare tutte le azioni possibili per opporsi al declassamento dell’ospedale di Tortona, ricorso al Tar compreso. E’ in fase di costituzione insieme a un’associazione di promozione sociale in ambito sanitario che avrà cinque soci, organizzerà convegni per raccogliere i fondi e potrà anche rilasciare le ricevute di versamento. Se ne sta occupando il consigliere comunale Giuseppe Bottazzi (lista civica di centrodestra), che spiega: «Lions, Rotary e Round Table garantiranno la prima copertura legale con gli studi che contatteremo a Torino dice Bottazzi -. Domani si costituirà l’associazione di promozione sociale nello studio del notaio Cola di Tortona, il conto corrente sarà aperto alla Bre». Per l'aspetto giuridico è stato incaricato l’avvo- Un piano «bipartisan» Dai Lions, Rotary e Round Table i primi fondi alla causa cato Marco Balossino (Pd), già sindaco di Tortona: a lui il compito di valutare la legittimità di tutti gli atti inerenti all'ospedale di Tortona, dal trasferimento della Punto nascite a Novi Ligure fino al piano approvato mercoledì in Regione. L'obiettivo è impugnare ogni atto illegittimo e valutare anche un ricorso per danno erariale, nel caso in cui i costi dell'allestimento a Novi dei reparti mancanti superassero i risparmi di spesa. Della parte tecnica relativa agli impianti e alla sicurezza delle strutture, si occupa Fabrizio Dellachà, M5S. A completamento di questi ambiti operativi, c’è il comitato «Uniti per Tortona» che in difesa dell’ospedale sta raccogliendo firme (sono già circa 7 mila) e organizzando la manifestazione del 15 dicembre. Elena Piccinini e Antonio Lace sono i coordinatori. «Attualmente il no- «Numeri migliori di Novi» Imediciesaminanoildossier 1 Ai medici Giorgio Musiari (lista civica di centrodestra, già assessore) e Antonello Santoro (segretario cittadino del Pd) è stato affidato il compito di vagliare i fondamenti delle relazioni tecniche su cui la Regione basa il declassamento della sede tortonese, sia dal punto di vista dei parametri da rispettare che delle dotazioni mediche richieste. E già si sono manifestate parecchie incongruenze. «Ci sono alcuni parametri che Novi Ligure e Alessandria non rispettano - spiega Santoro - ma Tortona sì. Eppure viene declassato il nostro ospedale. Ad esempio si prevede una soglia minima del 60% di interventi in ortopedia, e l’ospedale di Tortona ha il 64% mente Novi solo il 21,7%. Come numero di accessi al Pronto soccorso e Rianimazione c’è pochissima differenza». A Musiari e Santoro si aggiunge Riccardo Prete (Pd), ex primario di Chirurgia, incaricato di portare avanti le istanze della Fondazione Cassa di Risparmio, che ha investito negli anni 6 milioni 758 mila euro. [M. T. M.] I due coordinatori Elena Piccinini e Antonio Lace di «Uniti per Tortona» stro primo obiettivo è di scendere in campo con ogni mezzo per difendere l'ospedale e il nostro diritto alla salute - dicono -. E' stata aperta una pagina su Facebook dove i citta- il caso GIAN LUCA FERRISE ACQUI TERME vanti tutta con il ricorso. Dopo l’approvazione della delibera della giunta regionale che di fatto ridisegna la geografia della rete ospedaliera piemontese, l’amministrazione comunale di Acqui Terme, si appresta a presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale. «Nei giorni scorsi - ha spiegato ieri mattina il sindaco Enrico Bertero -, mentre mi trovavo in Cina in visita ufficiale, la giunta comunale ha scritto la delibera di diffida e messa in mora nei confronti della giunta regionale in merito alla revisione della rete ospedaliera, che di fatto ha riclassificato l’ospedale da ospedale cardine in ospedale di territorio». A Rassegna del 21 novembre.pdf dini possono seguire passo dopo passo l'evolversi delle nostre iniziative e mettersi in contatto con noi». Lunedì 15 dicembre i cortei partiranno dalle scuole citta- dine e si ritroveranno alle 8,30 in piazza Duomo per percorrere via Emilia con arrivo in piazza Cavallotti e presidio dall'ospedale. L’invito è a portarsi un cerotto da indossare, simbolo di protesta. Alla manifestazione ha aderito la maggior parte delle scuole e si prevede una grande partecipazione della popolazione di Tortona e dei paesi vicini. E Acqui dichiara guerra alla Regione “Saitta ci ripensi” una serie di rilievi anche sotto l’aspetto tecnico e non solamente politico: «Riteniamo la decisione di declassare l’ospedale civile completamente errata, tenuto conto che l’Acquese è effettivamente un’area disagiata per quanto riguarda la viabilità ed è da tempo dichiarata ad alto rischio ambientale per la ben nota vicenda dell’Acna di Cengio», spiega il capo gruppo in Consiglio comunale della lista civica Acquisieme. «Un cardiopatico che debba raggiungere da Pareto in ambulanza l’ospedale di Novi Ligure impiega un ora e 22 minuti. Chissà se l’assessore Saitta metterà a disposizione un elicottero per tutti», sottolinea l’assessore comunale Guido Ghiazza che chiede a Saitta e Chiamparino, in caso di soppressione del servizio di cardiologia, la presenza costante di un elicottero all’eliporto dell’ospedale di Acqui Terme, anche se tale via non potrà essere sicuramente percorsa a causa degli costi troppo elevati. L’ospedale di Acqui Terme Per il primo cittadino la strada è segnata: «Ora è il momento di conferire un incarico specifico a un legale, affinché la presenti per conto del Co- mune di Acqui il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Incontrerò assieme all’assessore Guido Ghiazza il presidente Sergio Chiamparino, per esprimere personalmente e anche a nome dei cittadini il dissenso per la decisione che è stata assunta. Ringrazio i sindaci del Partito democratico che nel Tortonese hanno restituito le tessere del partito, mentre, purtroppo, ad Acqui Terme e nell’Acquese, ciò non è avvenuto». Naturalmente, la scelta di declassare l’ospedale di Acqui Terme il Dipartimento emergenza accettazione in Pronto soccorso semplice ha destato pagina 45 Brignano Frascata Piena dello Scrivia scalza tubi oleodotto 1 La piena dello Scrivia ha scalzato dall’alveo due tubi dell'oleodotto che attraversano il torrente in località Pontetto di Brignano Frascata. Il sindaco Roberto Mandirola ha inviato una segnalazione alla Protezione civile per la messa in sicurezza delle tubazioni che rischiano di rompersi. E’ stato eseguito un sopralluogo . «Ci è stato comunicato - dice il sindaco Mandirola - che i due tubi collegano Genova con Cremona ma non sonoin funzione. Considerato che è urgente proseguire i lavori di sistemazione idraulica del torrente Curone, riteniamo necessario intervenire rapidamente per poter mettere in sicurezza tutta la tubazione all’interno dell’alveo e andare avanti con i lavori». Continua intanto l’emergenza idrica nei comuni della Val Curone: l’acqua infatti è vietata per scopi alimentari. [M. T. M.] Novi Ligure Inaugurata la mostra dei presepi dal mondo 1È stata inaugurata ieri pomeriggio a Novi, nell’ex salone Mariposa di via Girardengo, la mostra «Presepi nel mondo».La settantina di presepi dal mondo è visitabile sino all’8 dicembre. [G. FO.] Ovada Anziani truffati e derubati dell’oro 1 Ancora truffe ai danni di anziani, a Ovada, nonostante l’opera di prevenzione e sensibilizzazione messa in atto dai carabinieri. L’altra mattina un finto funzionario Enel è entrato nella casa di una donna in piazza XX Settembre, ad Ovada chiedendo alla vittima di azionare alcuni elettrodomestici per verificare la «tenuta» della linea elettrica e suggerendole di togliersi gli oggetti d’oro per evitare interferenze. L’anziana s’è così sfilata l’orologio d’oro e il ladro, approfittando di una distrazione, l’ha afferrato ed è fuggito. In via Vecchia Costa altri due anziani vittime di truffa. In una villetta sono entrati due individui che hanno convinto i coniugi a svuotare la cassaforte e a depositare gli ori e il denaro sul letto, con la scusa di doverlo «decontaminare».Rimasti soli i malviventi sono sgattaiolati dalla finestra con i preziosi. [D. P.] Sanità Socio-Assistenziale 12 LA STAMPA VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014 . Mondovì e Ceva .57 gg Sanità/Il piano regionale g L’ospedale di Mondovì è sotto esame Fra uno anno Regione deciderà: conferma a Dea di primo livello o ente di territorio con Pronto soccorso CAMILLA PALLAVICINO MONDOVÌ La Granda sembrava essere uscita quasi indenne dalla riorganizzazione ospedaliera regionale. La sorpresa è arrivata, improvvisa, nella semplice forma di un asterisco che nello schema dell’assessore Saitta appare accanto al nome dell’ospedale di Mondovì. Si scrive di «valutare il mantenimento del Dea di I livello al 31.12.2015». Un anno di tempo, quindi, per decidere se riqualificare quello monregalese a ospedale di territorio con Pronto soccorso. Questione centrale sono i volumi d’attività nella struttura inaugurata cinque anni fa, troppo bassi per giustificare una Dea di I livello. In base al decreto Balduzzi 2012, un ospedale «Spoke» o Dea di I livello deve avere utenze fra le 150 mila e le 300 mila persone e oltre 45 mila passaggi appropriati (non i «codici bianchi») l’anno. Mondovì, con i suoi 80/100mila abitanti e 39 mila passaggi di Pronto soccorso, non rientrerebbe in questa classificazione. La provincia di Cuneo fra un anno potrebbe avere un ospedale «hub» o Dea di II livello (Santa Croce e Carle), due Dea di I livello (Alba e Savigliano), tre ospedali di base con Pronto soccorso (Mondovì, Saluzzo e Bra) e un ospedale di area disagiata (Ceva). Il tutto in attesa dell’ospedale di Verduno, che, quando in funzione, assorbirà Alba e Bra. Per Mondovì significherebbe mantenere Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di pronta disponibilità di Radiologia, laboratorio ed emoteca. Perderebbe tante specialistiche, quali Cardiologia, Urologia, Ginecologia. Un’operazione che spiegherebbe la riduzione di strutture complesse voluta dalla Giunta (da 842 a 668 in due anni). Potrebbe essere il primo passo verso ulteriori accorpamenti: una grande azienda ospedaliera o un’unica azienda sanitaria per tutta la Granda. Le cifre Passaggi all’anno in Pronto Soccorso CUNEO SAVIGLIANO ALBA MONDOVÌ SALUZZO 76.487 56.876 43.274 39.067 23.489 17.581 9.035 Hub Dea 1° livello Ospedale di territorio Ospedale area disagiata 600 mila/ 1,2 milioni 150/ 300 mila 80/ 150 mila Meno o di d 80 mila mila Oltre 70 mila Oltre 45 mila Oltre 20 mila Meno no di 20 mila Caratteristiche ospedali Popolazione Passaggi in Pronto Soccorso BRA CEVA Centimetri Cen Centim Ce tim met etri tri - LA LA STAMPA STAMP MP Reazioni Asterisco nello schema Il sindaco Viglione: “Vigilare e agire” Enrico Costa: “Passaggio ordinario” Nel piano dell’assessore Saitta è scritto di «valutare se mantenere la Dea Primo livello al 31 dicembre 2015» Un fulmine a ciel sereno. Ma il sindaco Stefano Viglione spiega: «È positivo che Mondovì sia stato confermato ospedale cardine nonostante non raggiunga gli altissimi livelli minimi. Certo, il “tagliando” tra un anno deve sollecitare tutti a vigilare e agire per la conferma del primo livello, anche perché sarebbe incoerente che la Regione, dopo aver investito importanti soldi pub- Rassegna del 21 novembre.pdf blici, modifichi scelte strategiche di lungo periodo. La notizia mi sollecita a convocare a breve tutti i Comuni del comprensorio, i rappresentanti politici, economici e sindacali per un’azione unitaria a sostegno dell’ospedale». Cauto ottimismo anche dal monregalese Enrico Costa, viceministro alla Giustizia che ha seguito passo a passo le vicende del nuovo ospedale nato per volontà del padre Raffaele: «Se fossimo stati ancora a Piazza, saremmo stati decapitati senza chance. Invece abbiamo un ospedale nuovo, un “gioiellino” anche dal punto di vista amministrativo. Giudico il “tagliando” un passaggio ordinario. Sono convinto che il grande lavoro in questi anni ci consentirà di spuntarla. Ma serve uno sforzo di tutti». Su chi vede nel possibile depotenziamento di Mon- pagina 47 dovì una conseguenza del mantenimento del presidio di Ceva, Costa replica: «Ceva non c’entra nulla. Non c’è conflitto territoriale». Paolo Magnino, capogruppo di “Mo.Mo” (opposizione in Comune): «Dovremo fare qualsiasi cosa per difendere l’ospedale indipendentemente dal colore politico. Serve un’azione bipartisan». [C. V.] Sanità Socio-Assistenziale 12 45 LA STAMPA VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014 . VCO .55 SANITÀ. CONTESTATA LA DECISIONE DI RINVIARE A FINE 2015 LA SCELTA SUL DEA DA CHIUDERE VERBANIA. L’INIZIATIVA ERA DEI «5 STELLE» Sindaci ossolani contro Saitta “Ha tradito la nostra fiducia” Gettone di presenza devoluto a chi soffre La proposta non piace RENATO BALDUCCI DOMODOSSOLA «Consegnare la fascia non servirebbe a nulla. Con questa al collo occuperemo l’ospedale se Regione o l’Asl decidessero di toccare anche un solo servizio o reparto del San Biagio». E’ Enrico Borghi, parlamentare Pd e sindaco di Vogogna, a mobilitare i sindaci ossolani. Una sollevazione dopo che la Regione ha rinviato di tredici mesi la decisione su quale Dea chiudere, se quello di Verbania o di Domodossola. Uno «slittamento» che l’Ossola guarda con sospetto. «Chiediamo tutti assieme le dimissioni dell’assessore alla Sanità, Saitta - ha detto Borghi, davanti ai colleghi riuniti nella sede della Comunità montana - Il presidente Chiamparino venga qui a parlare con noi perché ora riconosciamo solo lui. Poi trasformiamo le proteste in progetto: vogliamo subito dalla Regione una legge che riconosca la specificità del territorio». Proposte che comporranno il documento che tutti i Consigli comunali ora dovranno approvare per difendersi da quello che il sindaco domese Mariano Cattrini ha definito «un colpo di mano». In assemblea gli attacchi alla Pro S.Biagio I sindaci dell’Ossola hanno trovato l’unanimità sulla richiesta di dimissioni dell’assessore regionale Saitta, non sulla consegna delle fasce tricolori al prefetto Regione non sono solo dei sindaci del centrodestra: pesanti critiche sono arrivate anche da quelli del centrosinistra. Segno che la frattura nel Pd del Vco si sta allargando: da un lato l’Ossola, dall’altro Verbania e il vice presidente regionale Aldo Reschigna. Determinato il sindaco di Santa Maria Maggiore, Claudio Cottini: «Una vicenda sconcertante, ci hanno tratto come cittadini di serie B. Quanto successo sa di preordinato; ho sempre pensato che l’ex sinda- co di Verbania avrebbe avuto attenzione per la sua città». Per Filippo Cigala Fulgosi (Ornavasso) «Reschigna doveva capire che la scelta avrebbe diviso ulteriormente il territorio. Saitta ci ha presi in giro: poteva decidere senza chiederci un parere». Su quali altre proteste mettere in atto la posizione non era compatta. L’annessione dell’Ossola alla Lombardia (Alberto Preioni di Seppiana), la consegna delle fasce tricolori al prefetto (Gianpaolo Blardone di Pallanzeno) o le dimissioni (Gianni Rondinelli di Crevoladossola): tutte idee congelate in attesa di capire cosa succederà in queste ore seguendo la richiesta di Bruno Stefanetti (Varzo) e Maria Grazia Medali (Pieve Vergonte) di seguire «una strategia d’azione graduale». Alla fine Borghi ha difeso i colleghi della rappresentanza dei sindaci dell’Asl: «Sto con loro. La Regione confermi la loro scelta sul Dea. Il sindaco di Omegna è stato messo ingiustamente sulla croce e abbandonato a se stesso» . FILIPPO RUBERTÀ VERBANIA Non è nemmeno arrivato al voto l’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che chiedeva ai consiglieri comunali di Verbania di rinunciare al gettone di presenza, per costituire un fondo a beneficio di azioni di solidarietà. Il grillino Roberto Campana, scoraggiato infatti per come si è messo il dibattito, ha ritirato il documento presentato. Un netto no è arrivato da Vladimiro Di Gregorio di Sinistra Unita: «Siamo favorevoli al finanziamento pubblico dei partiti, perché riteniamo che tutti hanno diritto di fare politica anche se non hanno soldi. Siamo per la riscossione del gettone di presenza in quanto ci permette di sostenere in parte l’attività che facciamo». Contrario, anche se per motivi diversi, anche Giorgio Tigano di Comunità.Vb: «La beneficenza la faccio quando decido io con altre azioni. Nell’ultimo mandato amministrativo avevo rinunciato al gettone di presenza, ma sono pentito. A questo Stato, che ai cittadini non fa sconti, non voglio lasciare niente, anche se mi rendo conto che il riconosci- LAVORI PUBBLICI. IL PIANO DEGLI INTERVENTI NEI PROSSIMI TRE ANNI Omegna vuole il “borgo della cultura” Poi verrà rinnovata piazza Beltrami LUCA ZIROTTI OMEGNA Lavori al cimitero del capoluogo e asfaltature subito con la speranza nel frattempo di portare a casa i soldi per il «Borgo della cultura»; poi negli anni successivi si interverrà sulla riqualificazione di piazza Beltrami, ma in due parti. Si può tracciare così in sintesi un quadro del programma triennale di lavori pubblici varato dall’amministrazione comunale di Omegna. Un programma che risente della crisi e della carenza di risorse da destinare a investimenti. Ecco quindi che dei 3 milioni 447 mila euro di cifra complessiva del piano triennale la fetta più consistente (1 milione 987 mila euro) è legata ai finanziamenti dei bandi emblematici della Fondazione Cariplo. Omegna spera di portare a casa il contributo per varare la riqualificazione della zona dal centro città al Forum. La voce è stata iscritta tra quelle del 2015, alle quali si affiancano 100 mila euro per manutenzioni straordinarie delle strade e Associazioni Professionisti Delegati: Associazione “Novara Procedure Esecutive” Via Giovanetti, 5 - Novara tel. 0321.640095, da lunedì a venerdì ore 9.00 - 12.30 Associazione “Commercialisti Esecuzioni Giudiziarie - C.E.G.” Corso Cavallotti, 26 - Novara tel. 0321.397588 - fax 0321.640583 email cegnovara@alice.it, da lunedì a venerdì ore 9.00 - 13.00 (reperibilità telefonica ino alle ore 15.00) asfalti e 160 mila euro per lavori di rifacimento della copertura al cimitero. Tra 2016 e 2017 invece è spalmato oltre un milione di euro (600 mila euro all’anno) ed è qui che si parla di riqualificazione di piazza Beltrami e via Tiro a Segno. Per farlo però si è previsto di dividere in due l’intervento, con un primo lotto inserito nel 2016 di 400 mila euro e un secondo di altrettanto valore sul 2017. «L’intervento sulla zona di piazza Beltrami è tra quelli più richiesti e di cui si discute da anni - spiega I lavori in piazza Beltrami sono previsti tra il 2016 e il 2017 TRIBUNALE DI NOVARA La Stampa - 21 Novembre 2014 mento che abbiamo è solo simbolico: 25 euro a seduta». Per Riccardo Brezza del Pd il gettone di presenza «è un modo per sottolineare la responsabilità del lavoro che facciamo». Più esplicito il suo compagno di partito Marco Tartari: «Non ci vergogniamo di prendere il gettone di presenza: sono soldi che dedichiamo alla politica e alla vita democratica». Solo da Lucio Scarpinato, di Forza Italia, e da Renato Brignone, di Sini- In Consiglio comunale critiche da tutti i partiti Campana ha ritirato l’ordine del giorno stra&ambiente, l’adesione alla proposta. Poco convincente, per i consiglieri, la sottolineatura di Campana: «Visto che ci sono già consiglieri che rinunciano al gettone la proposta è per evitare di disperdere nel calderone del bilancio queste risorse». Alla fine il grillino, sollecitato da Damiano Colombo (Ncd), ha ritirato l’ordine del giorno. «Campana - ha detto Colombo - abbia un po’ di senso di responsabilità. E’ una proposta che alimenta l’odio dei cittadini verso la politica». l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pesce - dobbiamo fare i conti con la realtà, cioè che un milione di euro o comunque cifre di questa portata da spendere tutte in un anno non le abbiamo e non prevediamo di averle. Ecco perché si pensa di intervenire in due lotti, dato che ci saranno da fare molti lavori sulla rete di tubazioni e servizi per risolvere i problemi e dare un’immagine migliore di questa zona». Previsti poi 200 mila euro per altre manutenzioni stradali e 200 mila per interventi straordinari sulla scuola Rodari di Crusinallo. «Poco per volta dobbiamo intervenire anche sulle scuole - conclude Pesce - è una priorità, così come sul fronte scolastico deve andare avanti la razionalizzazione degli spazi e delle strutture». Avvisi, ordinanze e perizie consultabili su www.astegiudiziarie.it ACCESSO DIRETTO AI LOTTI IN VENDITA TRAMITE IL CODICE ASTA (ES. A12345) RIPORTATO IN OGNI SINGOLO AVVISO delegato tel. 0321331830 - 0321612861 di ca. mq. 21,60, locali di sgombero, Notaio Gabriele Salerno c/o Novara e Custode giudiziario I.V.G. Novara, tel. ripostigli e androne di passaggio di Procedure Esecutive. Vendita senza ca. mq. 114,80 sistemati abusivamente incanto: 21/01/2015 ore 09.00. Vendita ESEC. IMM. n. 107/12 R.G.E. Lotto 0321/627393. (A250957). 1 - Novara (NO), Via Precerutti, 2/A ESEC. IMM. n. 264/11 R.G.E. coma altra abitazione con ingresso, con incanto: 30/01/2015 ore 10.30. (4º esperimento). Intera piena prop. Borgomanero (NO), Via delle Rosette, soggiorno, 2 bagni e camera; e corte Maggiori informazioni presso il delegato di alloggio su p. rialzato di mq. 97,73 18: (2º esperimento). Palazzina a 2 p. parte pavimentata e parte coltivata a oltre cantina al p. interrato di mq. 4,50. f.t. composta da: appartamento al p. giardino, di ca. mq. 270. (Valore di stima c/o Novara Procedure Esecutive e (Valore di stima Euro 65.000,00). terra di ca. mq. 122,95 con soggiorno, Euro 192.000,00). Prezzo Base Euro Custode giudiziario I.V.G. Novara tel. Pre z zo B a s e E u ro 2 7. 4 0 0 , 0 0 . cucina, disimpegno, 3 camere, bagno 144.000,00. Professionista delegato 0321/627393. (A252503). Professionista delegato Dott.ssa e balconi, con annessa cantina al p. SERVIZIO NOTIFICA TRAMITE SMS Elisabetta Cremonini c/o studio in interrato di ca. mq. 32; appartamento È data la possibilità di accedere al SERVIZIO GRATUITO (in via sperimentale) che consente Novara, Via Regaldi, 2/C. Vendita al p. 1º di ca. mq. 94,70, con ingresso, la ricezione di un SMS tutti i mercoledì, riportante l’indicazione delle prossime date d’uscita senza incanto: 14/01/2015 ore 09.00. cucina, soggiorno, disimpegno, 2 su “La Stampa - Edizione Novara” e sul “Corriere di Novara” dell’elenco delle prossime aste del Tribunale di Novara. Per iscriversi al servizio visitare l’area “Mailing List” sul sito del Vendita con incanto: 21/01/2015 ore camere, bagno e balconi; oltre basso tribunale (www.tribunale.novara.it) all’interno della sezione “Pubblicità Legale”. 09.00. Maggiori informazioni presso il fabbricato con autorimessa al p. terra ABITAZIONI E GARAGE Rassegna del 21 novembre.pdf pagina 48 Sanità Socio-Assistenziale 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014 Consiglio Regionale . Cronaca di Torino .55 Sanità I consiglieri decaduti Roma: sì alla riforma per le firme false “Assunzioni dal 2015” vogliono il vitalizio Tensioni sul territorio Il rifiuto MAURIZIO TROPEANO Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale, è convinto che gli ex consiglieri regionali della passata legislatura, quella che i giudici hanno annullato per le firme false della lista pensionati per Cota, non abbiano diritto al vitalizio. Loro, invece, dicono di sì e sono pronti a far valere le loro ragioni davanti al Tar «o in tutte le sedi legali dove potremo far valere il nostro diritto riconosciuto da una legge regionale», spiega l’ex consigliere del Pdl, Angelo Mastrullo, che ha inviato una diffida all’ufficio di presidenza che «in sei mesi non ha dato risposto alla mia richiesta di ricongiungimento contributivo». Il presidente «La possibilità di integrazione e ricongiungimento contributivo - spiegaLaus - è prevista solo in caso di scioglimento anticipato della legislatura ma non è questo il caso della scorsa legislatura visto che i giudici hanno annullato la proclamazione degli eletti a causa delle firme false assicurando, però, la validità dei provvedimenti adottati per continuità amministrativa». Così ieri pomeriggio l’Udp ha approvato un disegno di Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale, ha respinto la richiesta di 8 ex consiglieri l REPORTERS legge che boccia la richiesta di integrazione presentata da 8 ex consiglieri (oltre a Mastrullo, Negro, Tentoni, Giovine, Lupi, Manica, Muliere e Placido) che dovrà adesso essere approvata nelle prossime sedute del Consiglio regionale. Prima di prendere questa decisione Laus ha chiesto un parere alla Corte dei Conti che non è entrata nel merito per evitare di essere accusata di ingerenza nelle scelte legislative regionali non escludendo, però, la possibilità in un prossimo futuro di verificare la correttezza delle procedure adottate. Il parere dei giudici Rassegna del 21 novembre.pdf contabili è servito a Mastrullo per «ottenere una risposta dal Consiglio regionale. Prendo atto della replica negativa e adesso, visto che anche i legali sono certi della validità giuridica della richiesta, faremo opposizione in ogni sede». Il taglio Il nuovo fronte legale sui vitalizi si apre mentre rischia di aprirsi un altro contenzioso sul taglio dei vitalizi per tutti gli ex consiglieri regionali. Il presidente Laus ribadisce la volontà di ridurre dal 6 al 15% le pensioni nonostante le minacce di ricorso dell’associazione nazionale ex consiglieri. Polemica in Regione ALESSANDRO MONDO Roma approva, il Piemonte ribolle. Via libera dal ministero al piano di revisione della rete ospedaliera approvato mercoledì dalla giunta regionale. Apprezzamento totale per il cambio di passo della Sanità piemontese, a detta dell’assessore Saitta, affiancato dal direttore dell’assessorato Moirano: pare che la riforma degli ospedali, unita alla chiusura dei bilanci 2011 e 2012 delle Asl abbia fatto breccia. Risultato: entro fine anno verrà formalizzata alla Regione la possibilità di derogare in parte al blocco del turn-over per le assunzioni di medici e infermieri. «Da gennaio, sempre nel rispetto dei conti delle Asl, dovremmo poter assumere», annuncia Saitta. I direttori Sempre ieri si è chiuso il bando per i nuovi direttori generali delle Asl: 200 le domande arrivate da tutta Italia. «Sarebbe interessante scoprire dov’è finita la proposta di legge sulla trasparenza preparata prima delle elezioni regionali dal capogruppo del Pd Gariglio, con la collaborazione dei radicali», incalza Giulio Manfredi, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta. pagina 49 I Cinque Stelle accusano Saitta di volere sopprimere l’oncologia a Casale Le opposizioni Ieri è stata anche la giornata delle prime tensioni, in Regione e sul territorio. Levata di scudi a Moncalieri per la chiusura dell’emodinamica, con il supporto dei Cinque Stelle (Bertola): il vicesindaco Paolo Montagna minaccia un presidio permanente e, fin da subito, una raccolta firme; Saitta apre al confronto con l’amministrazione. In Consiglio regionale Forza Italia (Pichetto) chiede una seduta straordinaria sulla riforma degli ospedali: i berlusconiani e i Cinque Stelle, irritati dalle lungaggini nella trasmissione della delibera, hanno fatto ostruzionismo in commissione Bilancio. Le accuse dei Cinquestelle Particolarmente duro lo scontro con il M5S (Bono, Batzella), che sulla base di un primo esame della delibera, accusano l’assessorato di voler sopprimere anche il servizio di oncologia per il Dea di Casale: «Scelta da stigmatizzare, visto il dramma Eternit». Saitta li accusa di cinismo: «Non sanno leggere i dati. Come possono sostenere che a Casale non ci sarà più l’oncologia quando nella delibera si legge che implementeremo le specialità in base alle competenze e all’alta professionalità lì presenti?». Sanità Socio-Assistenziale 12 48 .Vercelli città STAMPA .LA VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014 In breve SANITÀ. LA RIORGANIZZAZIONE PRESENTATA DALL’ASSESSORE SAITTA PENALIZZA VERCELLI Addio reparto, ma l’Asl non lo sa La Regione cancella emodinamica dal Sant’Andrea, gli amministratori insorgono ANDREA ZANELLO VERCELLI Le anticipazioni della Stampa di ieri sulla riorganizzazione della sanità regionale voluta dall’assessore Antonio Saitta hanno provocato un terremoto a Vercelli. La delibera della Regione infatti cancellazione emodinamica dal Sant’Andrea, una doccia fredda per l’Asl: «Non ne sappiamo nulla. Abbiamo ricevuto un comunicato dalla Regione in cui però di emodinamica non si parla. Per ora è difficile esprimere giudizi che si basano su dati diffusi dalla stampa», fanno sapere dall’Asl. Una situazione paradossale alla luce dell’inaugurazione, annunciata negli scorsi mesi dallo stesso direttore generale Federico Gallo, della nuova emodinamica. Tra sala e macchinari sono stati spesi 500 mila euro: 487 mila per un angiografo e 150mila di lavori: «Una spesa di cui la Regione era al corrente perché l’ha autorizzata: tutto pagato con un autofinanziamento Asl. L’inaugurazione resta in programma per dicembre». Una sorta di regalo di Natale alla città che rischia di trasformarsi in una beffa amarissima: «Ho già contattato Saitta e la setti- eseguito 900 angioplstiche, per l’alto numero di richieste spesso ha dirottato molti pazienti su Vercelli». Sulla questione è intervenuto anche Enrico Demaria, capo dell’opposizione nel Consiglio del capoluogo: «E’ un depauperamento per tutta Vercelli - ha detto -, se si toglie emodinamica si mette a rischio la vita delle persone, con infartati a Vercelli da spedire a Biella o Novara». A Demaria fa eco Massimo Materi: «Ci auguriamo che la questione sia sull’agenda del sindaco Forte, che con i consiglieri regionali La specialità cancellata poiché non rispetta i parametri minimi di interventi stabiliti dal Patto della salute. Ma sui numeri è bagarre tra Roma, Torino e Vercelli Per rinnovare gli spazi sono stati appena spesi 500 mila euro. L’Azienda li inaugurerà a dicembre mana prossima avremo un incontro - ha detto il sindaco di Vercelli Maura Forte, che nella partita gioca sia sul terreno locale sia su quello regionale -. Alla riunione dei presidenti della conferenza dei sindaci è stato aperto un tavolo permanente sulla questione». Con l’assessore regionale si è già confrontato anche il consigliere regionale Gabriele Molinari: «Ha confermato la decisione in base ai parametri del Patto della salute. Però i dati in nostro possesso sono diversi da quelli regionali: occorre un confronto su questi numeri, perché se ad essere giusti sono quelli che ha l’amministrazione comunale di Vercelli, emodinamica al Sant’Andrea non deve essere chiusa. In qualunque caso il servizio non cesserà dalla sera alla mattina, ci vorranno anni». A tirare fuori delle cifre ci ha pensato Piergiorgio Fossa- le, presidente dell’ordine dei medici di Vercelli: «La soglia di sicurezza a livello nazionale è stabilita a 380 angioplastiche per ospedale. Vercelli nel 2013 ne ha fatte 565, oltre a 900 coronarografie. Biella 428, mentre l’emodinamica universitaria di Novara e quella di Domodossola, che non verranno cancellate secondo il piano regionale, rispettivamente 275 e 100. Inoltre Novara, la cui emodinamica ospedaliera ha del Pd si faccia sentire da Saitta per scongiurare la chiusura», ha detto l’esponente di Forza Italia. La cancellazione è anche al centro di una mozione di Remo Bassini e Mariapia Massa di Sinistra e Vocelibera. Mentre per il coordinatore di Fi Massimo Pedrale «Saitta deve fare marcia indietro, una decisione del genere è inspiegabile dopo le spese sostenute per il potenziamento del reparto». RIMPASTO. PERFUMO, DELSIGNORE E CRESSANO NELL’ESECUTIVO “Una giunta più forte per la città” Così il sindaco ricomincia da sette Lunedì ci sarà il tanto atteso (e annunciato) ampliamento della giunta Forte. Le nuove nomine riguardano Alberto Perfumo, che sarà vice sindaco e assessore allo sviluppo economico e attività produttive, promozione del territorio, urbanistica; Elena Delsignore al bilancio, patrimonio ed entrate tributarie (al posto del dimissionario Alberto Gibin); Michele Cressano ai lavori pubblici. Al sindaco rimangono le deleghe a cultura, piano strategico, personale, università, coordinamen- to smart city, politiche occupazionali, polizia municipale, trasparenza e città partecipata. La spesa complessiva per la giunta corrisponde a sei assessori, perché Cressano e Nulli Rosso sono part-time: «Un rimpasto necessario - commenta Maura Forte - viste le difficoltà incontrate nei primi mesi dall’esecutivo. Il settore che aveva più bisogno di un’aggiunta è lo sviluppo economico, da seguire con grande attenzione. Mi dispiace perdere Gibin, che ringrazio per il contributo che ha dato, e accolgo Rassegna del 21 novembre.pdf la Delsignore, una persona preparata, di alta professionalità, che mi dà fiducia». Una giunta allargata, spiega il primo cittadino, «che fa stringere di più i rapporti tra Pd e SiAmo per via della presenza del suo leader Perfumo. Non voglio più vedere divisioni interne: dev’essere una sola giunta, la giunta Forte. Non ci sono situazioni anomale pregresse, si tratta solo di un allargamento. C’è la vecchia squadra che includerà i nuovi arrivati. Nient’altro». Forte si tiene due importanti deleghe: Il sindaco Forte ufficializzerà lunedì il rimpasto della sua giunta la prima è al piano strategico. «Voglio che Vercelli faccia un salto di qualità - spiega -, voglio creare un senso di appartenenza e orgoglio nei cittadini. Bisogna individuare le vocazioni e lavorare tutti insieme a pagina 50 questo importante obiettivo». La seconda delega è alla cultura: «Ho in mente un grande progetto con cui valorizzare le nostre eccellenze. Dobbiamo sfruttare gli spazi e riappropriarcene. Candideremo Ver- Vercelli «Expo in viaggio» oggi in Rettorato 1 Alle 16 di oggi, nella sala conferenze del Rettorato in via Duomo, si terrà un nuovo appuntamento di «Expo in viaggio», il ciclo di incontri a tappe lungo la penisola per raccontare che cosa è l’Espoisizione universale. A Vercelli interverranno Stefano Mirti, responsabile del Team Social di Expo Milano 2015, e per l’Università del Piemonte Orientale il rettore Cesare Emanuel e il professore di geografia umana Carlo Brusa. Pezzana Controllo col telelaser anche nelle ore serali 1 Il Comando di polizia lo- cale del Coser ha predisposto controlli a campione con il telelaser a Pezzana anche nelle ore serali e notturne, con particolare attenzione a via Valvicino (la strada che porta alla tenuta Valgioia), oltre al controllo di auto e documenti. Il superamento dei limiti di velocità comporta sanzioni amministrative pecuniarie fino a 3287 euro e la sanzione accessoria della sospensione della patente fino a 12 mesi. Le sanzioni pecuniarie sono aumentate di un terzo quando la violazione è commessa dopo le 22 e prima delle 7 del mattino. Dal 1° gennai le sanzioni saranno aumentate, per l’adeguamento biennale, come previsto dal Codice della strada. celli a capitale italiana della cultura, perché la cultura può essere un fattore di sviluppo, senza passare per forza attraverso gli eventi. Ovviamente Arca è compresa in questo piano. La candidatura dev’essere il faro che ci guida». A completare la formazione rimangono Carlo Nulli Rosso, assessore allo sport, protezione civile, trasporti e sicurezza; Franco Pistono all’ambiente e politiche energetiche; Andrea Raineri all’istruzione, politiche giovanili e commercio e Adriana Sala alle politiche sociali. Due gli assessori di SiAmo Vercelli (Perfumo e Delsignore), gli altri cinque del Partito democratico. Rispettate le quote rosa (almeno il quaranta per cento della giunta) con tre donne, compreso il sindaco, su otto componenti dell’esecutivo. [R.MAG.] Sanità Socio-Assistenziale
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