meno ingessato che mai - anaao assomed piemonte

Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c
la Repubblica
VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014
CONTATTI
TORINO @ REPUBBLICA.IT
smart Center Torino
Torino, Corso Giulio Cesare 304, tel. 011 7171811
Torino
smart Center Torino
Torino, Corso Giulio Cesare 304, tel. 011 7171811
TORINO.REPUBBLICA.IT
LE IDEE
L’EVENTO
LA MEMORIA
Nasce il multinegozio
Un locale, più gestori
Congresso sommelier
l’Italia del vino è qui
Nell’archivio del Gft
settant’anni di moda
GABRIELE GUCCIONE A PAGINA XI
MARCO TRABUCCO A PAGINA XV
VERA SCHIAVAZZI A PAGINA XVII
Una serata irriverente
per inaugurare un Tff
meno ingessato che mai
A BUON DIRITTO
QUASI 4MILA VISITATORI “CONTINGENTATI”
VITTORIO BAROSIO
La lezione
dell’Eternit
Certi diritti
non si vendono
D
> Al via oggi la trentaduesima edizione del festival
> Gli ospiti sono tanti sul tappeto rosso che non c’è
LA POLEMICA
CLARA CAROLI
M5s all’attacco
sul piano sanità
La giunta: cinismo
COMINCIATO
con gli
“schiaffoni” liberatori di Josephine Decker, la ragazza
terribile del cinema americano
protagonista ieri sera alla Sandretto in un’anteprima/performance con lancio di cibo (tanto
che la direttrice, Emanuela Martini, si è prudentemente presentata “vestita casual”). Che non
sarebbe stato un Torino Film Festival ingessato si era capito, basti dire che a ricevere il Gran Premio Torino è quest’anno il
rockettaro Julien Temple. La “cinemaniaca” dai capelli rossi alla
guida in solitaria dell’ex Cinema
Giovani — tornato causa tagli al
budget alla sua antica natura di
kermesse metropolitana, cinefila e abbastanza dura e pura —
non è tipo da cerimonie.
È
L’INTERVISTA
LA DIRETTRICE
Martini: “Rimane
una rassegna amata
che non ha tradito”
L’INTERVISTA
A PAGINA III
IL PERSONAGGIO
Virzì guest director:
“Niente documentari
ma ritratti italiani”
JACOPO RICCA
A PAGINA III
SEGUE A PAGINA II
I gadget con l’Autoritratto di Leonardo
IL PROCESSO
Sergio Chiamparino
SARA STRIPPOLI
“Musy ucciso su commissione”
L’amico di Furchì teste d’accusa
L MINISTERO dell’economia e del-
I
MEO PONTE
la salute è soddisfatto del lavoro
del Piemonte e l’auspicio è tornare ad assumere già a gennaio. A
casa, però, sul piano sanitario la resistenza si organizza e la fibrillazione sale. La politica, anche quella targata Pd, alza la voce, e Antonio Saitta replica duro: «sono sconcertato dal cinismo del Movimento 5 stelle, che annunciano la chiusura sull’oncologia a Casale».
SEGUE A PAGINA XIII
CCERTAMENTI sul conto corrente della sorella di Francesco Furchì, accusato di
avere ucciso Alberto Musy. Le
chiedono i giudici dopo la testimonianza di Felice Filippis, amico di Furchì, che in un’intercettazione fu sentito dire che la sorella
dell’imputato aveva inspiegabilmente trovato 30mila euro sul
suo conto.
SEGUE A PAGINA IX
A
Francesco Furchì in aula
OPO la sentenza della Cassazione sul caso Eternit la gente si pone ancora una volta,
ovviamente, delle domande.
Com’è possibile che un Tribunale
condanni una persona, per un reato gravissimo come il disastro doloso, con migliaia di morti, a sedici anni di reclusione; che questa
pena sia addirittura aumentata a
diciotto anni dalla Corte d’Appello; e che poi si arrivi ad un momento in cui la Cassazione dichiara il reato estinto per prescrizione, rendendo del tutto inutili anni
e anni di processo? E com’è possibile che una persona condannata
per ben due volte ad una pena così pesante finisca per andare indenne da ogni responsabilità?
I giudici di Torino — in sintonia
con quanto deciso nel 2007 dalla
stessa Cassazione per il disastro
ambientale di Porto Marghera —
avevano ritenuto che il reato di disastro doloso permanesse fino al
manifestarsi delle malattie e comunque sino alla morte delle vittime, e avevano quindi fatto decorrere il periodo di prescrizione
dal momento di queste morti. Poiché i decessi, purtroppo, continuano ad avvenire, il periodo di
prescrizione non sarebbe nemmeno ancora cominciato a decorrere.
Da quanto sembra di capire,
pur in attesa della motivazione
della sentenza, ora la Cassazione
ha invece ritenuto che il reato di
disastro doloso si sia consumato
non con le morti di coloro che hanno respirato l’amianto, bensì molto prima, con i comportamenti
che hanno consentito la diffusione delle fibre cancerogene. Di conseguenza il comportamento delittuoso sarebbe cessato fin da quando gli stabilimenti Eternit sono
stati chiusi, cioè fin dal 1986. È da
quel momento, perciò, che avrebbe iniziato a decorrere il periodo di
prescrizione, che oggi quindi sarebbe in effetti terminato.
L’Autoritratto sulle magliette
E la mostra è prorogata
ARÀ prorogata al 25 gennaio la mostra “Leonardo e i tesori del Re”, che presenta alla Biblioteca Reale 13 autografi del vinciano, tra questi il celebre “Autoritratto”. La
decisione ieri per fare fronte alle numerose richieste, dato che
l’ingresso ai caveau sotterranei prevede un afflusso al massimo di 25 persone ogni mezz’ora. I visitatori sono stati dal 30
ottobre a ieri quasi 4mila: il 55% del pubblico arriva nel fine
settimana, l’84% è formato da italiani, gli stranieri provengono soprattutto da Francia, Spagna e Gran Bretagna. E sono ora disponibili gadget con l’immagine dell’Autoritratto o
del leonardesco “Volto dell’angelo”: t-shirt, chiavette usb, taccuini, segnalibri, cover per Iphone e Galaxi possono essere acquistati in Biblioteca, come il catalogo della mostra. (m.pa.)
S
SEGUE A PAGINA VII
ALTRI SERVIZI A PAGINA VII
MASTRULLO DIFFIDA PALAZZO LASCARIS: DIFENDO IL MIO DIRITTO. MA...
Vitalizi, il boomerang dell’ex
L MOMENTO della pensione
arriva per tutti. E così Angelo Mastrullo, ex consigliere regionale del centrodestra, ha mandato agli uffici di Palazzo Lascaris una diffida per «vedersi riconosciuto un diritto acquisito e sancito dalla legge». Oggi il
Consiglio gli risponderà “picche” e l’ufficio di presidenza
sta già lavorando a una legge
per togliere ai consiglieri della nona legislatura il diritto a
godere del vitalizio. La tesi su
cui si fonderà la norma (a proposito della quale è stata an-
I
MARIACHIARA GIACOSA
che consultata, inutilmente,
la Corte dei Conti) è che la nona legislatura non si è interrotta in anticipo (un’ipotesi
che la legge prevede) ma è
stata annullata dai giudici
per la vicenda delle firme false. I consiglieri, quindi, non
hanno maturato diritti. Un
buco nero: dal 2010 al 2014.
Mastrullo, il primo a occuparsi della vicenda per anzianità (ma altri venti hanno
chiesto di versare i contributi mancanti), è pronto a dare
battaglia e non sarà il solo.
«Non è colpa nostra se c’è
quella legge — sostengono i
consiglieri beffati — il vitalizio è un diritto di legge, per il
quale abbiamo versato dei
soldi e che ci spetta». Secondo la norma i consiglieri con
almeno 30 mesi di mandato
possono versare i contributi
mancanti per arrivare al minimo di cinque anni e ottenere il vitalizio: la pensione d’oro dei politici che, per i nuovi
consiglieri, è stata eliminata
in nome del taglio ai costi della politica.
REDAZIONE DI TORINO VIA BRUNO BUOZZI, 10 ■ 10123 ■ TEL. 011/5169611 ■ FAX 011/533327 ■ CAPO DELLA REDAZIONE PIER PAOLO LUCIANO ■ VICARIO ROBERTO ORLANDO ■ INTERNET TORINO.REPUBBLICA.IT ■ E-MAIL: TORINO@REPUBBLICA.IT ■ SEGRETERIA DI REDAZIONE TEL. 011/5169611 ■ FAX 011/533327 DALLE ORE
9.00 ALLE ORE 21.00 ■ TAMBURINI FAX 011/533327 ■ PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.P.A. ■ VIA BRUNO BUOZZI, 10 ■ 10123 TORINO ■ TEL. 011/5527511 ■ FAX 011/5527580
Rassegna del 21 novembre.pdf
pagina 43
Sanità Socio-Assistenziale
Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c
TORINO CRONACA
la Repubblica VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014
XIII
PER SAPERNE DI PIÙ
Altre notizie e immagini
su torino.repubblica.it
I 5 Stelle: “Chiude
l’oncologia a Casale
Saitta: “Non è vero,
una manovra cinica”
IL CASO
Seimila assunzioni
nelle scuole torinesi
con la “Buona Scuola”
L
strutture, inclusa l’oncologia a
Casale. «In un momento come
questo sull’Eternit sarebbe una
decisione scellerata», dicono Bono e Batzella. La replica di Saitta
è durissima: «Si diffondono
informazioni false. Le tabelle indicano le specialità previste obbligatoriamente in base alla
classificazione. Un’ulteriore colonna indica le specialità da assegnare a seconda delle singole
specialità. Come si può sostenere che a Casale non ci sarà più
l’oncologia? Non ho bisogno dei
grillini per sapere cos’è l’Eternit».
A “Buona scuola” di Renzi dovrebbe
garantire 6 mila nuovi posti nel Torinese. «Per l'assunzione di 150 mila insegnanti di ruolo in Italia a partire da settembre 2015 sono già previsti i fondi nella
Legge di Stabilità: un miliardo per il primo
anno e 3 per i successivi», spiega Umberto
D’Ottavio, deputato Pd. E annuncia: «Presenteremo un emendamento per fare in
modo che la Buona Scuola non serva solo a
svuotare le graduatorie a esaurimento,
ma ad avere un organico “funzionale” alle
esigenze. Vogliamo arrivare anche a stabilizzare i precari di seconda fascia».
Le conseguenze sul Torinese le spiega
Enzo Pappalettera, del Forum istruzione
del Pd: «Oggi le graduatorie a esaurimento contengono 6 mila persone: 3.500 posti
serviranno a coprire le attuali supplenze e
i pensionamenti, ne resteranno altri
2.500 da distribuire alle scuole. Si parla di
una media di 8 cattedre in più per istituto:
3 per coprire maternità e assenze lunghe,
gli altri 5 per tutto ciò di cui la scuola ha bisogno».
L’istruzione torinese, dunque, dovrebbe uscirne arricchita, anche se i nodi da
sciogliere sono molti. Occorrerà capire cosa accadrà nelle medie e superiori, dove gli
insegnamenti sono divisi su più classi. Poi
l’iter della Buona Scuola si preannuncia
ancora intricato. Ma D’Ottavio promette
attenzione anche su altri temi: «Allargamento del concetto dell’organico funzionale al personale non docente; sistema di
valutazione collettivo e non individuale;
formazione per gli adulti».
(ste.p.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taglio emodinamica, Moncalieri si ribella
Chiamparino replica:“Questa non è politica””
<DALLA PRIMA DI CRONACA
SARA STRIPPOLI
È
ANCHE il giorno di Moncalieri, dove il sindaco Pd Roberta Meo e il vicesindaco Paolo Montagna, peraltro avversari
alle primarie del 30 novembre
per la conquista dello scranno di
primo cittadino, scendono in
campo a difesa dell’emodinamica. Al suo ritorno da Roma dove
ha incassato un pacchetto di fondi contro il dissesto idrogeologico (50 milioni per la cassa di laminazione sulla Dora Riparia
che proteggerà Torino), Sergio
Chiamparino commenta lapidario: «Spero che la politica non si
riduca a una battaglia su una
emodinamica, perché sarebbe
triste soprattutto per i cittadini
di Moncalieri».
Al Tavolo Massicci, intanto, il
direttore regionale Fulvio Moi-
rano si è presentato all’esame
dei ministeri. Le notizie sono
buone. «Per la prima volta - commenta Antonio Saitta - il tavolo
ministeriale ha espresso giudizi
positivi sul lavoro che il Piemonte sta svolgendo». In cinque mesi, chiarisce l’assessore «abbiamo fatto chiarezza su documenti che al Ministero chiedevano da
anni inutilmente». Un altro segnale positivo è considerata l’anticipazione della prossima convocazione. Sarà il 4 dicembre, invece che a fine febbraio. «Ci formalizzeranno la possibilità di togliere almeno in parte il blocco
del turnover per medici e infermieri che da troppo tempo ormai
blocca i lavori. Già da gennaio dovremmo poter assumere». Ieri si
è chiuso il bando per i direttori e
sono 200 le domande arrivate in
corso Regina Margherita.
Moncalieri tuttavia è in rivol-
Rassegna del 21 novembre.pdf
IN TRINCEA
Saitta è in trincea
contro gli attacchi
alla sua riforma
ta e il vicesindaco Paolo Montagna annuncia: «Faremo di tutto
per impedire la chiusura dell’emodinamica». Protesta trasversale: anche Lega e 5 stelle si accodano. Saitta promette di incontrare Meo e Montagna per
spiegare le ragioni del piano. Nel
frattempo puntualizza: «La delibera dovrà essere attuata nell’arco di tre anni dai nuovi direttori. Nessun cittadino troverà un
cartello con scritto ‘chiuso’». Ma
a far perdere la pazienza a Saitta
è il Movimento 5 stelle. Analizzando la delibera appena pubblicata, i grillini comunicano la
prossima chiusura di alcune
pagina 44
Sanità Socio-Assistenziale
12
LA STAMPA
VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014
Tortona e Valle Scrivia .55
.
In breve
SANITÀ. LA MAGGIORANZA DELLE SCUOLE HA GIÀ ADERITO AL CORTEO DEL 15 DICEMBRE
Ospedale, Tortona si mobilita
Raccolta firme e pagina Facebook. Un conto corrente per finanziare le attività
MARIA TERESA MARCHESE
TORTONA
Un conto corrente per finanziare le spese legali e tecniche dell’«unità di crisi» che si
occuperà di valutare tutte le
azioni possibili per opporsi al
declassamento dell’ospedale
di Tortona, ricorso al Tar
compreso. E’ in fase di costituzione insieme a un’associazione di promozione sociale
in ambito sanitario che avrà
cinque soci, organizzerà convegni per raccogliere i fondi e
potrà anche rilasciare le ricevute di versamento.
Se ne sta occupando il
consigliere comunale Giuseppe Bottazzi (lista civica di
centrodestra), che spiega:
«Lions, Rotary e Round Table garantiranno la prima copertura legale con gli studi
che contatteremo a Torino dice Bottazzi -. Domani si costituirà l’associazione di promozione sociale nello studio
del notaio Cola di Tortona, il
conto corrente sarà aperto
alla Bre». Per l'aspetto giuridico è stato incaricato l’avvo-
Un piano «bipartisan»
Dai Lions, Rotary
e Round Table
i primi fondi alla causa
cato Marco Balossino (Pd),
già sindaco di Tortona: a lui il
compito di valutare la legittimità di tutti gli atti inerenti
all'ospedale di Tortona, dal
trasferimento della Punto
nascite a Novi Ligure fino al
piano approvato mercoledì
in Regione.
L'obiettivo è impugnare
ogni atto illegittimo e valutare anche un ricorso per danno erariale, nel caso in cui i
costi dell'allestimento a Novi
dei reparti mancanti superassero i risparmi di spesa.
Della parte tecnica relativa
agli impianti e alla sicurezza
delle strutture, si occupa Fabrizio Dellachà, M5S. A completamento di questi ambiti
operativi, c’è il comitato
«Uniti per Tortona» che in
difesa dell’ospedale sta raccogliendo firme (sono già
circa 7 mila) e organizzando
la manifestazione del 15 dicembre. Elena Piccinini e
Antonio Lace sono i coordinatori. «Attualmente il no-
«Numeri migliori di Novi»
Imediciesaminanoildossier
1 Ai medici Giorgio Musiari (lista civica di
centrodestra, già assessore) e Antonello Santoro (segretario cittadino del Pd) è stato affidato il compito di vagliare i fondamenti delle
relazioni tecniche su cui la Regione basa il declassamento della sede tortonese, sia dal punto di vista dei parametri da rispettare che delle dotazioni mediche richieste. E già si sono
manifestate parecchie incongruenze. «Ci sono alcuni parametri che Novi Ligure e Alessandria non rispettano - spiega Santoro - ma Tortona sì. Eppure viene declassato il nostro
ospedale. Ad esempio si prevede una soglia
minima del 60% di interventi in ortopedia, e
l’ospedale di Tortona ha il 64% mente Novi solo il 21,7%. Come numero di accessi al Pronto
soccorso e Rianimazione c’è pochissima differenza». A Musiari e Santoro si aggiunge Riccardo Prete (Pd), ex primario di Chirurgia, incaricato di portare avanti le istanze della Fondazione Cassa di Risparmio, che ha investito
negli anni 6 milioni 758 mila euro.
[M. T. M.]
I due
coordinatori
Elena
Piccinini
e Antonio
Lace
di «Uniti
per Tortona»
stro primo obiettivo è di scendere in campo con ogni mezzo
per difendere l'ospedale e il
nostro diritto alla salute - dicono -. E' stata aperta una pagina su Facebook dove i citta-
il caso
GIAN LUCA FERRISE
ACQUI TERME
vanti tutta con il ricorso. Dopo l’approvazione della delibera
della giunta regionale che di
fatto ridisegna la geografia
della rete ospedaliera piemontese, l’amministrazione
comunale di Acqui Terme, si
appresta a presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale. «Nei giorni
scorsi - ha spiegato ieri mattina il sindaco Enrico Bertero -, mentre mi trovavo in Cina in visita ufficiale, la giunta
comunale ha scritto la delibera di diffida e messa in mora nei confronti della giunta
regionale in merito alla revisione della rete ospedaliera,
che di fatto ha riclassificato
l’ospedale da ospedale cardine in ospedale di territorio».
A
Rassegna del 21 novembre.pdf
dini possono seguire passo dopo passo l'evolversi delle nostre iniziative e mettersi in
contatto con noi».
Lunedì 15 dicembre i cortei
partiranno dalle scuole citta-
dine e si ritroveranno alle 8,30
in piazza Duomo per percorrere via Emilia con arrivo in
piazza Cavallotti e presidio
dall'ospedale. L’invito è a portarsi un cerotto da indossare,
simbolo di protesta. Alla manifestazione ha aderito la maggior parte delle scuole e si prevede una grande partecipazione della popolazione di Tortona e dei paesi vicini.
E Acqui dichiara
guerra alla Regione
“Saitta ci ripensi”
una serie di rilievi anche sotto
l’aspetto tecnico e non solamente politico: «Riteniamo la
decisione di declassare l’ospedale civile completamente errata, tenuto conto che l’Acquese è effettivamente
un’area disagiata per quanto
riguarda la viabilità ed è da
tempo dichiarata ad alto rischio ambientale per la ben
nota vicenda dell’Acna di Cengio», spiega il capo gruppo in
Consiglio comunale della lista
civica Acquisieme.
«Un cardiopatico che debba
raggiungere da Pareto in ambulanza l’ospedale di Novi Ligure impiega un ora e 22 minuti. Chissà se l’assessore Saitta
metterà a disposizione un elicottero per tutti», sottolinea
l’assessore comunale Guido
Ghiazza che chiede a Saitta e
Chiamparino, in caso di soppressione del servizio di cardiologia, la presenza costante
di un elicottero all’eliporto dell’ospedale di Acqui Terme, anche se tale via non potrà essere
sicuramente percorsa a causa
degli costi troppo elevati.
L’ospedale di Acqui Terme
Per il primo cittadino la
strada è segnata: «Ora è il momento di conferire un incarico
specifico a un legale, affinché
la presenti per conto del Co-
mune di Acqui il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Incontrerò assieme all’assessore Guido Ghiazza il
presidente Sergio Chiamparino, per esprimere personalmente e anche a nome dei cittadini il dissenso per la decisione che è stata assunta. Ringrazio i sindaci del Partito democratico che nel Tortonese
hanno restituito le tessere del
partito, mentre, purtroppo, ad
Acqui Terme e nell’Acquese,
ciò non è avvenuto».
Naturalmente, la scelta di
declassare l’ospedale di Acqui
Terme il Dipartimento emergenza accettazione in Pronto
soccorso semplice ha destato
pagina 45
Brignano Frascata
Piena dello Scrivia
scalza tubi oleodotto
1 La piena dello Scrivia ha
scalzato dall’alveo due tubi
dell'oleodotto che attraversano il torrente in località
Pontetto di Brignano Frascata. Il sindaco Roberto Mandirola ha inviato una segnalazione alla Protezione civile
per la messa in sicurezza delle tubazioni che rischiano di
rompersi. E’ stato eseguito
un sopralluogo . «Ci è stato
comunicato - dice il sindaco
Mandirola - che i due tubi collegano Genova con Cremona
ma non sonoin funzione.
Considerato che è urgente
proseguire i lavori di sistemazione idraulica del torrente Curone, riteniamo necessario intervenire rapidamente per poter mettere in sicurezza tutta la tubazione all’interno dell’alveo e andare
avanti con i lavori». Continua
intanto l’emergenza idrica
nei comuni della Val Curone:
l’acqua infatti è vietata per
scopi alimentari.
[M. T. M.]
Novi Ligure
Inaugurata la mostra
dei presepi dal mondo
1È
stata inaugurata ieri
pomeriggio a Novi, nell’ex salone Mariposa di via Girardengo, la mostra «Presepi nel
mondo».La settantina di presepi dal mondo è visitabile sino all’8 dicembre.
[G. FO.]
Ovada
Anziani truffati
e derubati dell’oro
1 Ancora truffe ai danni di
anziani, a Ovada, nonostante
l’opera di prevenzione e sensibilizzazione messa in atto
dai carabinieri. L’altra mattina un finto funzionario Enel è
entrato nella casa di una donna in piazza XX Settembre,
ad Ovada chiedendo alla vittima di azionare alcuni elettrodomestici per verificare la
«tenuta» della linea elettrica
e suggerendole di togliersi gli
oggetti d’oro per evitare interferenze. L’anziana s’è così
sfilata l’orologio d’oro e il ladro, approfittando di una distrazione, l’ha afferrato ed è
fuggito. In via Vecchia Costa
altri due anziani vittime di
truffa. In una villetta sono entrati due individui che hanno
convinto i coniugi a svuotare
la cassaforte e a depositare
gli ori e il denaro sul letto, con
la scusa di doverlo «decontaminare».Rimasti soli i malviventi sono sgattaiolati dalla
finestra con i preziosi. [D. P.]
Sanità Socio-Assistenziale
12
LA STAMPA
VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014
.
Mondovì e Ceva .57
gg Sanità/Il piano regionale
g
L’ospedale di Mondovì è sotto esame
Fra uno anno Regione deciderà: conferma a Dea di primo livello o ente di territorio con Pronto soccorso
CAMILLA PALLAVICINO
MONDOVÌ
La Granda sembrava essere
uscita quasi indenne dalla
riorganizzazione ospedaliera
regionale. La sorpresa è arrivata, improvvisa, nella semplice forma di un asterisco
che nello schema dell’assessore Saitta appare accanto al
nome dell’ospedale di Mondovì. Si scrive di «valutare il
mantenimento del Dea di I livello al 31.12.2015». Un anno di
tempo, quindi, per decidere se
riqualificare quello monregalese a ospedale di territorio
con Pronto soccorso.
Questione centrale sono i
volumi d’attività nella struttura inaugurata cinque anni fa,
troppo bassi per giustificare
una Dea di I livello. In base al
decreto Balduzzi 2012, un
ospedale «Spoke» o Dea di I livello deve avere utenze fra le
150 mila e le 300 mila persone
e oltre 45 mila passaggi appropriati (non i «codici bianchi») l’anno. Mondovì, con i
suoi 80/100mila abitanti e 39
mila passaggi di Pronto soccorso, non rientrerebbe in
questa classificazione.
La provincia di Cuneo fra
un anno potrebbe avere un
ospedale «hub» o Dea di II livello (Santa Croce e Carle),
due Dea di I livello (Alba e Savigliano), tre ospedali di base
con Pronto soccorso (Mondovì, Saluzzo e Bra) e un ospedale di area disagiata (Ceva). Il
tutto in attesa dell’ospedale di
Verduno, che, quando in funzione, assorbirà Alba e Bra.
Per Mondovì significherebbe
mantenere Medicina interna,
Chirurgia generale, Ortopedia,
Anestesia e servizi di pronta disponibilità di Radiologia, laboratorio ed emoteca. Perderebbe tante specialistiche, quali
Cardiologia, Urologia, Ginecologia. Un’operazione che spiegherebbe la riduzione di strutture complesse voluta dalla
Giunta (da 842 a 668 in due anni). Potrebbe essere il primo
passo verso ulteriori accorpamenti: una grande azienda
ospedaliera o un’unica azienda
sanitaria per tutta la Granda.
Le cifre
Passaggi all’anno
in Pronto
Soccorso
CUNEO
SAVIGLIANO
ALBA
MONDOVÌ
SALUZZO
76.487
56.876
43.274
39.067
23.489 17.581 9.035
Hub
Dea
1° livello
Ospedale
di territorio
Ospedale
area disagiata
600 mila/
1,2 milioni
150/
300 mila
80/
150 mila
Meno
o di
d
80 mila
mila
Oltre
70 mila
Oltre
45 mila
Oltre
20 mila
Meno
no di
20 mila
Caratteristiche
ospedali
Popolazione
Passaggi
in Pronto
Soccorso
BRA
CEVA
Centimetri
Cen
Centim
Ce
tim
met
etri
tri - LA
LA STAMPA
STAMP
MP
Reazioni
Asterisco
nello schema
Il sindaco Viglione: “Vigilare e agire”
Enrico Costa: “Passaggio ordinario”
Nel piano
dell’assessore
Saitta
è scritto
di «valutare
se mantenere
la Dea Primo
livello al 31
dicembre
2015»
Un fulmine a ciel sereno. Ma il
sindaco Stefano Viglione spiega: «È positivo che Mondovì
sia stato confermato ospedale
cardine nonostante non raggiunga gli altissimi livelli minimi. Certo, il “tagliando” tra
un anno deve sollecitare tutti
a vigilare e agire per la conferma del primo livello, anche
perché sarebbe incoerente
che la Regione, dopo aver investito importanti soldi pub-
Rassegna del 21 novembre.pdf
blici, modifichi scelte strategiche di lungo periodo. La notizia
mi sollecita a convocare a breve
tutti i Comuni del comprensorio, i rappresentanti politici,
economici e sindacali per
un’azione unitaria a sostegno
dell’ospedale».
Cauto ottimismo anche dal
monregalese Enrico Costa, viceministro alla Giustizia che ha
seguito passo a passo le vicende del nuovo ospedale nato per
volontà del padre Raffaele: «Se
fossimo stati ancora a Piazza,
saremmo stati decapitati senza
chance. Invece abbiamo un
ospedale nuovo, un “gioiellino”
anche dal punto di vista amministrativo. Giudico il “tagliando” un passaggio ordinario. Sono convinto che il grande lavoro
in questi anni ci consentirà di
spuntarla. Ma serve uno sforzo
di tutti». Su chi vede nel possibile depotenziamento di Mon-
pagina 47
dovì una conseguenza del mantenimento del presidio di Ceva,
Costa replica: «Ceva non c’entra nulla. Non c’è conflitto territoriale».
Paolo Magnino, capogruppo
di “Mo.Mo” (opposizione in
Comune): «Dovremo fare
qualsiasi cosa per difendere
l’ospedale indipendentemente
dal colore politico. Serve
un’azione bipartisan».
[C. V.]
Sanità Socio-Assistenziale
12 45
LA STAMPA
VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014
.
VCO .55
SANITÀ. CONTESTATA LA DECISIONE DI RINVIARE A FINE 2015 LA SCELTA SUL DEA DA CHIUDERE
VERBANIA. L’INIZIATIVA ERA DEI «5 STELLE»
Sindaci ossolani contro Saitta
“Ha tradito la nostra fiducia”
Gettone di presenza
devoluto a chi soffre
La proposta non piace
RENATO BALDUCCI
DOMODOSSOLA
«Consegnare la fascia non
servirebbe a nulla. Con questa
al collo occuperemo l’ospedale se Regione o l’Asl decidessero di toccare anche un solo
servizio o reparto del San Biagio». E’ Enrico Borghi, parlamentare Pd e sindaco di Vogogna, a mobilitare i sindaci ossolani. Una sollevazione dopo
che la Regione ha rinviato di
tredici mesi la decisione su
quale Dea chiudere, se quello
di Verbania o di Domodossola.
Uno «slittamento» che l’Ossola guarda con sospetto.
«Chiediamo tutti assieme
le dimissioni dell’assessore
alla Sanità, Saitta - ha detto
Borghi, davanti ai colleghi
riuniti nella sede della Comunità montana - Il presidente
Chiamparino venga qui a parlare con noi perché ora riconosciamo solo lui. Poi trasformiamo le proteste in progetto: vogliamo subito dalla Regione una legge che riconosca la specificità del territorio». Proposte che comporranno il documento che tutti i
Consigli comunali ora dovranno approvare per difendersi da quello che il sindaco
domese Mariano Cattrini ha
definito «un colpo di mano».
In assemblea gli attacchi alla
Pro S.Biagio
I sindaci
dell’Ossola
hanno
trovato
l’unanimità
sulla richiesta
di dimissioni
dell’assessore
regionale
Saitta,
non sulla
consegna
delle
fasce tricolori
al prefetto
Regione non sono solo dei sindaci del centrodestra: pesanti
critiche sono arrivate anche da
quelli del centrosinistra. Segno che la frattura nel Pd del
Vco si sta allargando: da un lato l’Ossola, dall’altro Verbania
e il vice presidente regionale
Aldo Reschigna.
Determinato il sindaco di
Santa Maria Maggiore, Claudio
Cottini: «Una vicenda sconcertante, ci hanno tratto come cittadini di serie B. Quanto successo sa di preordinato; ho
sempre pensato che l’ex sinda-
co di Verbania avrebbe avuto
attenzione per la sua città». Per
Filippo Cigala Fulgosi (Ornavasso) «Reschigna doveva capire che la scelta avrebbe diviso
ulteriormente il territorio. Saitta ci ha presi in giro: poteva decidere senza chiederci un parere». Su quali altre proteste mettere in atto la posizione non era
compatta. L’annessione dell’Ossola alla Lombardia (Alberto
Preioni di Seppiana), la consegna delle fasce tricolori al prefetto (Gianpaolo Blardone di
Pallanzeno) o le dimissioni
(Gianni Rondinelli di Crevoladossola): tutte idee congelate in
attesa di capire cosa succederà
in queste ore seguendo la richiesta di Bruno Stefanetti
(Varzo) e Maria Grazia Medali
(Pieve Vergonte) di seguire
«una strategia d’azione graduale». Alla fine Borghi ha difeso i
colleghi della rappresentanza
dei sindaci dell’Asl: «Sto con loro. La Regione confermi la loro
scelta sul Dea. Il sindaco di
Omegna è stato messo ingiustamente sulla croce e abbandonato a se stesso» .
FILIPPO RUBERTÀ
VERBANIA
Non è nemmeno arrivato al
voto l’ordine del giorno del
Movimento 5 Stelle che chiedeva ai consiglieri comunali
di Verbania di rinunciare al
gettone di presenza, per costituire un fondo a beneficio
di azioni di solidarietà. Il grillino Roberto Campana, scoraggiato infatti per come si è
messo il dibattito, ha ritirato
il documento presentato. Un
netto no è arrivato da Vladimiro Di Gregorio di Sinistra
Unita: «Siamo favorevoli al
finanziamento pubblico dei
partiti, perché riteniamo che
tutti hanno diritto di fare politica anche se non hanno soldi. Siamo per la riscossione
del gettone di presenza in
quanto ci permette di sostenere in parte l’attività che
facciamo».
Contrario, anche se per
motivi diversi, anche Giorgio Tigano di Comunità.Vb:
«La beneficenza la faccio
quando decido io con altre
azioni. Nell’ultimo mandato
amministrativo avevo rinunciato al gettone di presenza, ma sono pentito. A
questo Stato, che ai cittadini non fa sconti, non voglio
lasciare niente, anche se mi
rendo conto che il riconosci-
LAVORI PUBBLICI. IL PIANO DEGLI INTERVENTI NEI PROSSIMI TRE ANNI
Omegna vuole il “borgo della cultura”
Poi verrà rinnovata piazza Beltrami
LUCA ZIROTTI
OMEGNA
Lavori al cimitero del capoluogo e asfaltature subito
con la speranza nel frattempo di portare a casa i soldi
per il «Borgo della cultura»;
poi negli anni successivi si
interverrà sulla riqualificazione di piazza Beltrami, ma
in due parti. Si può tracciare così in sintesi un quadro
del programma triennale di
lavori pubblici varato dall’amministrazione comunale di Omegna. Un programma che risente della crisi e
della carenza di risorse da destinare a investimenti.
Ecco quindi che dei 3 milioni
447 mila euro di cifra complessiva del piano triennale la fetta
più consistente (1 milione 987
mila euro) è legata ai finanziamenti dei bandi emblematici
della Fondazione Cariplo.
Omegna spera di portare a casa il contributo per varare la
riqualificazione della zona dal
centro città al Forum. La voce
è stata iscritta tra quelle del
2015, alle quali si affiancano
100 mila euro per manutenzioni straordinarie delle strade e
Associazioni Professionisti Delegati:
Associazione “Novara Procedure Esecutive” Via Giovanetti, 5 - Novara
tel. 0321.640095, da lunedì a venerdì ore 9.00 - 12.30
Associazione “Commercialisti Esecuzioni Giudiziarie - C.E.G.”
Corso Cavallotti, 26 - Novara tel. 0321.397588 - fax 0321.640583
email cegnovara@alice.it, da lunedì a venerdì ore 9.00 - 13.00
(reperibilità telefonica ino alle ore 15.00)
asfalti e 160 mila euro per lavori di rifacimento della copertura al cimitero.
Tra 2016 e 2017 invece è
spalmato oltre un milione di
euro (600 mila euro all’anno)
ed è qui che si parla di riqualificazione di piazza Beltrami e
via Tiro a Segno. Per farlo però
si è previsto di dividere in due
l’intervento, con un primo lotto inserito nel 2016 di 400 mila
euro e un secondo di altrettanto valore sul 2017. «L’intervento sulla zona di piazza Beltrami è tra quelli più richiesti e di
cui si discute da anni - spiega
I lavori in piazza Beltrami sono previsti tra il 2016 e il 2017
TRIBUNALE DI NOVARA
La Stampa - 21 Novembre 2014
mento che abbiamo è solo
simbolico: 25 euro a seduta».
Per Riccardo Brezza del Pd
il gettone di presenza «è un
modo per sottolineare la responsabilità del lavoro che facciamo». Più esplicito il suo
compagno di partito Marco
Tartari: «Non ci vergogniamo
di prendere il gettone di presenza: sono soldi che dedichiamo alla politica e alla vita democratica». Solo da Lucio
Scarpinato, di Forza Italia, e
da Renato Brignone, di Sini-
In Consiglio comunale
critiche da tutti i partiti
Campana ha ritirato
l’ordine del giorno
stra&ambiente, l’adesione alla
proposta. Poco convincente,
per i consiglieri, la sottolineatura di Campana: «Visto che ci
sono già consiglieri che rinunciano al gettone la proposta è
per evitare di disperdere nel
calderone del bilancio queste
risorse». Alla fine il grillino,
sollecitato da Damiano Colombo (Ncd), ha ritirato l’ordine
del giorno. «Campana - ha detto Colombo - abbia un po’ di
senso di responsabilità. E’ una
proposta che alimenta l’odio
dei cittadini verso la politica».
l’assessore ai lavori pubblici
Francesco Pesce - dobbiamo
fare i conti con la realtà, cioè
che un milione di euro o comunque cifre di questa portata da spendere tutte in un anno non le abbiamo e non prevediamo di averle. Ecco perché si
pensa di intervenire in due lotti, dato che ci saranno da fare
molti lavori sulla rete di tubazioni e servizi per risolvere i
problemi e dare un’immagine
migliore di questa zona».
Previsti poi 200 mila euro
per altre manutenzioni stradali e 200 mila per interventi
straordinari sulla scuola Rodari di Crusinallo. «Poco per
volta dobbiamo intervenire
anche sulle scuole - conclude
Pesce - è una priorità, così
come sul fronte scolastico
deve andare avanti la razionalizzazione degli spazi e delle strutture».
Avvisi, ordinanze e perizie
consultabili su www.astegiudiziarie.it
ACCESSO DIRETTO AI LOTTI IN VENDITA TRAMITE
IL CODICE ASTA (ES. A12345)
RIPORTATO IN OGNI SINGOLO AVVISO
delegato tel. 0321331830 - 0321612861 di ca. mq. 21,60, locali di sgombero, Notaio Gabriele Salerno c/o Novara
e Custode giudiziario I.V.G. Novara, tel. ripostigli e androne di passaggio di Procedure Esecutive. Vendita senza
ca. mq. 114,80 sistemati abusivamente incanto: 21/01/2015 ore 09.00. Vendita
ESEC. IMM. n. 107/12 R.G.E. Lotto 0321/627393. (A250957).
1 - Novara (NO), Via Precerutti, 2/A
ESEC. IMM. n. 264/11 R.G.E. coma altra abitazione con ingresso, con incanto: 30/01/2015 ore 10.30.
(4º esperimento). Intera piena prop. Borgomanero (NO), Via delle Rosette, soggiorno, 2 bagni e camera; e corte
Maggiori informazioni presso il delegato
di alloggio su p. rialzato di mq. 97,73 18: (2º esperimento). Palazzina a 2 p. parte pavimentata e parte coltivata a
oltre cantina al p. interrato di mq. 4,50. f.t. composta da: appartamento al p. giardino, di ca. mq. 270. (Valore di stima c/o Novara Procedure Esecutive e
(Valore di stima Euro 65.000,00). terra di ca. mq. 122,95 con soggiorno, Euro 192.000,00). Prezzo Base Euro Custode giudiziario I.V.G. Novara tel.
Pre z zo B a s e E u ro 2 7. 4 0 0 , 0 0 . cucina, disimpegno, 3 camere, bagno 144.000,00. Professionista delegato 0321/627393. (A252503).
Professionista delegato Dott.ssa e balconi, con annessa cantina al p.
SERVIZIO NOTIFICA TRAMITE SMS
Elisabetta Cremonini c/o studio in interrato di ca. mq. 32; appartamento
È data la possibilità di accedere al SERVIZIO GRATUITO (in via sperimentale) che consente
Novara, Via Regaldi, 2/C. Vendita al p. 1º di ca. mq. 94,70, con ingresso,
la ricezione di un SMS tutti i mercoledì, riportante l’indicazione delle prossime date d’uscita
senza incanto: 14/01/2015 ore 09.00. cucina, soggiorno, disimpegno, 2
su “La Stampa - Edizione Novara” e sul “Corriere di Novara” dell’elenco delle prossime aste
del Tribunale di Novara. Per iscriversi al servizio visitare l’area “Mailing List” sul sito del
Vendita con incanto: 21/01/2015 ore camere, bagno e balconi; oltre basso
tribunale (www.tribunale.novara.it) all’interno della sezione “Pubblicità Legale”.
09.00. Maggiori informazioni presso il fabbricato con autorimessa al p. terra
ABITAZIONI E GARAGE
Rassegna del 21 novembre.pdf
pagina 48
Sanità Socio-Assistenziale
12 45 67 18
LA STAMPA
VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014
Consiglio Regionale
.
Cronaca di Torino .55
Sanità
I consiglieri decaduti Roma: sì alla riforma
per le firme false
“Assunzioni dal 2015”
vogliono il vitalizio
Tensioni sul territorio
Il rifiuto
MAURIZIO TROPEANO
Mauro Laus, presidente del
Consiglio regionale, è convinto che gli ex consiglieri regionali della passata legislatura,
quella che i giudici hanno annullato per le firme false della
lista pensionati per Cota, non
abbiano diritto al vitalizio. Loro, invece, dicono di sì e sono
pronti a far valere le loro ragioni davanti al Tar «o in tutte
le sedi legali dove potremo far
valere il nostro diritto riconosciuto da una legge regionale», spiega l’ex consigliere del
Pdl, Angelo Mastrullo, che ha
inviato una diffida all’ufficio di
presidenza che «in sei mesi
non ha dato risposto alla mia
richiesta di ricongiungimento
contributivo».
Il presidente
«La possibilità di integrazione
e ricongiungimento contributivo - spiegaLaus - è prevista
solo in caso di scioglimento
anticipato della legislatura
ma non è questo il caso della
scorsa legislatura visto che i
giudici hanno annullato la
proclamazione degli eletti a
causa delle firme false assicurando, però, la validità dei
provvedimenti adottati per
continuità amministrativa».
Così ieri pomeriggio l’Udp
ha approvato un disegno di
Mauro Laus,
presidente
del Consiglio
regionale,
ha respinto la
richiesta di 8
ex consiglieri l
REPORTERS
legge che boccia la richiesta di
integrazione presentata da 8
ex consiglieri (oltre a Mastrullo, Negro, Tentoni, Giovine,
Lupi, Manica, Muliere e Placido) che dovrà adesso essere
approvata nelle prossime sedute del Consiglio regionale.
Prima di prendere questa decisione Laus ha chiesto un parere alla Corte dei Conti che
non è entrata nel merito per
evitare di essere accusata di
ingerenza nelle scelte legislative regionali non escludendo,
però, la possibilità in un prossimo futuro di verificare la
correttezza delle procedure
adottate. Il parere dei giudici
Rassegna del 21 novembre.pdf
contabili è servito a Mastrullo
per «ottenere una risposta dal
Consiglio regionale. Prendo
atto della replica negativa e
adesso, visto che anche i legali
sono certi della validità giuridica della richiesta, faremo
opposizione in ogni sede».
Il taglio
Il nuovo fronte legale sui vitalizi si
apre mentre rischia di aprirsi un
altro contenzioso sul taglio dei vitalizi per tutti gli ex consiglieri regionali. Il presidente Laus ribadisce la volontà di ridurre dal 6 al
15% le pensioni nonostante le minacce di ricorso dell’associazione
nazionale ex consiglieri.
Polemica
in Regione
ALESSANDRO MONDO
Roma approva, il Piemonte ribolle. Via libera dal ministero
al piano di revisione della rete
ospedaliera approvato mercoledì dalla giunta regionale. Apprezzamento totale per il
cambio di passo della Sanità
piemontese, a detta dell’assessore Saitta, affiancato dal direttore dell’assessorato Moirano: pare che la riforma degli
ospedali, unita alla chiusura
dei bilanci 2011 e 2012 delle Asl
abbia fatto breccia. Risultato:
entro fine anno verrà formalizzata alla Regione la possibilità di derogare in parte al
blocco del turn-over per le assunzioni di medici e infermieri. «Da gennaio, sempre nel rispetto dei conti delle Asl, dovremmo poter assumere», annuncia Saitta.
I direttori
Sempre ieri si è chiuso il bando
per i nuovi direttori generali
delle Asl: 200 le domande arrivate da tutta Italia. «Sarebbe
interessante scoprire dov’è finita la proposta di legge sulla
trasparenza preparata prima
delle elezioni regionali dal capogruppo del Pd Gariglio, con
la collaborazione dei radicali»,
incalza Giulio Manfredi, segretario Associazione radicale
Adelaide Aglietta.
pagina 49
I Cinque Stelle
accusano
Saitta di
volere
sopprimere
l’oncologia
a Casale
Le opposizioni
Ieri è stata anche la giornata
delle prime tensioni, in Regione e sul territorio. Levata di
scudi a Moncalieri per la chiusura dell’emodinamica, con il
supporto dei Cinque Stelle
(Bertola): il vicesindaco Paolo
Montagna minaccia un presidio permanente e, fin da subito, una raccolta firme; Saitta
apre al confronto con l’amministrazione. In Consiglio regionale Forza Italia (Pichetto)
chiede una seduta straordinaria sulla riforma degli ospedali:
i berlusconiani e i Cinque Stelle, irritati dalle lungaggini nella trasmissione della delibera,
hanno fatto ostruzionismo in
commissione Bilancio.
Le accuse dei Cinquestelle
Particolarmente duro lo scontro
con il M5S (Bono, Batzella), che
sulla base di un primo esame della
delibera, accusano l’assessorato
di voler sopprimere anche il servizio di oncologia per il Dea di Casale: «Scelta da stigmatizzare, visto
il dramma Eternit». Saitta li accusa di cinismo: «Non sanno leggere
i dati. Come possono sostenere
che a Casale non ci sarà più l’oncologia quando nella delibera si legge che implementeremo le specialità in base alle competenze e all’alta professionalità lì presenti?».
Sanità Socio-Assistenziale
12
48 .Vercelli città
STAMPA
.LA
VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014
In breve
SANITÀ. LA RIORGANIZZAZIONE PRESENTATA DALL’ASSESSORE SAITTA PENALIZZA VERCELLI
Addio reparto, ma l’Asl non lo sa
La Regione cancella emodinamica dal Sant’Andrea, gli amministratori insorgono
ANDREA ZANELLO
VERCELLI
Le anticipazioni della Stampa di ieri sulla riorganizzazione della sanità regionale
voluta dall’assessore Antonio Saitta hanno provocato
un terremoto a Vercelli. La
delibera della Regione infatti cancellazione emodinamica dal Sant’Andrea, una doccia fredda per l’Asl: «Non ne
sappiamo nulla. Abbiamo ricevuto un comunicato dalla
Regione in cui però di emodinamica non si parla. Per
ora è difficile esprimere giudizi che si basano su dati diffusi dalla stampa», fanno sapere dall’Asl.
Una situazione paradossale alla luce dell’inaugurazione, annunciata negli scorsi
mesi dallo stesso direttore
generale Federico Gallo, della nuova emodinamica. Tra
sala e macchinari sono stati
spesi 500 mila euro: 487 mila
per un angiografo e 150mila
di lavori: «Una spesa di cui la
Regione era al corrente perché l’ha autorizzata: tutto
pagato con un autofinanziamento Asl. L’inaugurazione
resta in programma per dicembre». Una sorta di regalo
di Natale alla città che rischia di trasformarsi in una
beffa amarissima: «Ho già
contattato Saitta e la setti-
eseguito 900 angioplstiche,
per l’alto numero di richieste
spesso ha dirottato molti pazienti su Vercelli».
Sulla questione è intervenuto anche Enrico Demaria, capo dell’opposizione nel Consiglio del capoluogo: «E’ un depauperamento per tutta Vercelli - ha detto -, se si toglie
emodinamica si mette a rischio la vita delle persone, con
infartati a Vercelli da spedire a
Biella o Novara». A Demaria fa
eco Massimo Materi: «Ci auguriamo che la questione sia
sull’agenda del sindaco Forte,
che con i consiglieri regionali
La
specialità
cancellata
poiché non
rispetta i
parametri
minimi di
interventi
stabiliti dal
Patto della
salute. Ma sui
numeri è
bagarre tra
Roma, Torino
e Vercelli
Per rinnovare gli spazi
sono stati appena spesi
500 mila euro. L’Azienda
li inaugurerà a dicembre
mana prossima avremo un incontro - ha detto il sindaco di
Vercelli Maura Forte, che nella
partita gioca sia sul terreno locale sia su quello regionale -.
Alla riunione dei presidenti
della conferenza dei sindaci è
stato aperto un tavolo permanente sulla questione».
Con l’assessore regionale si
è già confrontato anche il consigliere regionale Gabriele
Molinari: «Ha confermato la
decisione in base ai parametri
del Patto della salute. Però i
dati in nostro possesso sono
diversi da quelli regionali: occorre un confronto su questi
numeri, perché se ad essere
giusti sono quelli che ha l’amministrazione comunale di
Vercelli, emodinamica al Sant’Andrea non deve essere chiusa. In qualunque caso il servizio non cesserà dalla sera alla
mattina, ci vorranno anni».
A tirare fuori delle cifre ci
ha pensato Piergiorgio Fossa-
le, presidente dell’ordine dei
medici di Vercelli: «La soglia di
sicurezza a livello nazionale è
stabilita a 380 angioplastiche
per ospedale. Vercelli nel 2013
ne ha fatte 565, oltre a 900 coronarografie. Biella 428, mentre l’emodinamica universitaria di Novara e quella di Domodossola, che non verranno
cancellate secondo il piano regionale, rispettivamente 275 e
100. Inoltre Novara, la cui
emodinamica ospedaliera ha
del Pd si faccia sentire da Saitta per scongiurare la chiusura», ha detto l’esponente di
Forza Italia.
La cancellazione è anche al
centro di una mozione di Remo
Bassini e Mariapia Massa di
Sinistra e Vocelibera. Mentre
per il coordinatore di Fi Massimo Pedrale «Saitta deve fare
marcia indietro, una decisione
del genere è inspiegabile dopo
le spese sostenute per il potenziamento del reparto».
RIMPASTO. PERFUMO, DELSIGNORE E CRESSANO NELL’ESECUTIVO
“Una giunta più forte per la città”
Così il sindaco ricomincia da sette
Lunedì ci sarà il tanto atteso
(e annunciato) ampliamento
della giunta Forte. Le nuove
nomine riguardano Alberto
Perfumo, che sarà vice sindaco e assessore allo sviluppo
economico e attività produttive, promozione del territorio, urbanistica; Elena Delsignore al bilancio, patrimonio
ed entrate tributarie (al posto del dimissionario Alberto
Gibin); Michele Cressano ai
lavori pubblici. Al sindaco rimangono le deleghe a cultura, piano strategico, personale, università, coordinamen-
to smart city, politiche occupazionali, polizia municipale, trasparenza e città partecipata.
La spesa complessiva per la
giunta corrisponde a sei assessori, perché Cressano e Nulli
Rosso sono part-time: «Un
rimpasto necessario - commenta Maura Forte - viste le
difficoltà incontrate nei primi
mesi dall’esecutivo. Il settore
che aveva più bisogno di un’aggiunta è lo sviluppo economico, da seguire con grande attenzione. Mi dispiace perdere
Gibin, che ringrazio per il contributo che ha dato, e accolgo
Rassegna del 21 novembre.pdf
la Delsignore, una persona
preparata, di alta professionalità, che mi dà fiducia».
Una giunta allargata, spiega
il primo cittadino, «che fa
stringere di più i rapporti tra
Pd e SiAmo per via della presenza del suo leader Perfumo.
Non voglio più vedere divisioni
interne: dev’essere una sola
giunta, la giunta Forte. Non ci
sono situazioni anomale pregresse, si tratta solo di un allargamento. C’è la vecchia
squadra che includerà i nuovi
arrivati. Nient’altro». Forte si
tiene due importanti deleghe:
Il sindaco Forte ufficializzerà lunedì il rimpasto della sua giunta
la prima è al piano strategico.
«Voglio che Vercelli faccia un
salto di qualità - spiega -, voglio
creare un senso di appartenenza e orgoglio nei cittadini.
Bisogna individuare le vocazioni e lavorare tutti insieme a
pagina 50
questo importante obiettivo».
La seconda delega è alla cultura: «Ho in mente un grande
progetto con cui valorizzare le
nostre eccellenze. Dobbiamo
sfruttare gli spazi e riappropriarcene. Candideremo Ver-
Vercelli
«Expo in viaggio»
oggi in Rettorato
1 Alle 16 di oggi, nella sala
conferenze del Rettorato in
via Duomo, si terrà un nuovo
appuntamento di «Expo in
viaggio», il ciclo di incontri a
tappe lungo la penisola per
raccontare che cosa è
l’Espoisizione universale. A
Vercelli interverranno Stefano Mirti, responsabile del
Team Social di Expo Milano
2015, e per l’Università del
Piemonte Orientale il rettore Cesare Emanuel e il professore di geografia umana
Carlo Brusa.
Pezzana
Controllo col telelaser
anche nelle ore serali
1 Il Comando di polizia lo-
cale del Coser ha predisposto controlli a campione con
il telelaser a Pezzana anche
nelle ore serali e notturne,
con particolare attenzione a
via Valvicino (la strada che
porta alla tenuta Valgioia),
oltre al controllo di auto e documenti. Il superamento dei
limiti di velocità comporta
sanzioni amministrative pecuniarie fino a 3287 euro e la
sanzione accessoria della sospensione della patente fino
a 12 mesi. Le sanzioni pecuniarie sono aumentate di un
terzo quando la violazione è
commessa dopo le 22 e prima
delle 7 del mattino. Dal 1°
gennai le sanzioni saranno
aumentate, per l’adeguamento biennale, come previsto dal Codice della strada.
celli a capitale italiana della
cultura, perché la cultura può
essere un fattore di sviluppo,
senza passare per forza attraverso gli eventi. Ovviamente
Arca è compresa in questo piano. La candidatura dev’essere
il faro che ci guida».
A completare la formazione
rimangono Carlo Nulli Rosso,
assessore allo sport, protezione civile, trasporti e sicurezza;
Franco Pistono all’ambiente e
politiche energetiche; Andrea
Raineri all’istruzione, politiche giovanili e commercio e
Adriana Sala alle politiche sociali. Due gli assessori di SiAmo Vercelli (Perfumo e Delsignore), gli altri cinque del Partito democratico. Rispettate le
quote rosa (almeno il quaranta per cento della giunta) con
tre donne, compreso il sindaco, su otto componenti dell’esecutivo.
[R.MAG.]
Sanità Socio-Assistenziale