Fondato nel 1946 Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 68 - N. 2 - MARZO 2014 «Non abbiamo perso la speranza» Sessantamila artigiani, commercianti e Pmi per la prima volta a Roma per un’Italia migliore Seguici su: I piccoli imprenditori in piazza del Popolo a Roma per la manifestazione unitaria di Rete Imprese Italia del 18 febbraio 2014 «Commercio News» è all’interno della rivista Allarmante la 12ª indagine congiunturale CNA Le imprese navigano a vista, le banche non aiutano Notizie dalle Unioni dei mestieri: corsi di formazione per centri estetici; nasce CNA Ict www.corriereartigiano.it www.cna-to.it Spedizione in a.p. - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004, n°46 - art.1, comma 1) - Torino - Euro 0.40 Nicola Scarlatelli è il nuovo Presidente CNA Torino Eletto il 16 marzo, subentra a Daniele Vaccarino 3 6 Attualità Scarlatelli nuovo Presidente CNA 8 Attualità Crisi, le imprese navigano a vista 11 Attualità Gli artigiani i più colpiti dalla crisi 12 Unioni dei mestieri • Digital Festival #5, dal 16 maggio • CNA Ict debutta al Bcom • Cos’è il concordato preventivo • Quando l’impresa è «social» • Lanzo, incontro sul lavoro autonomo • La formazione per i centri estetici • Sistri, in vigore dal 3 marzo • Accompagnare le Pmi verso l’export 19 Informazione «Star Cup» premia le idee vincenti 21 Export Opportunità dall’Africa del nord 24 Intervista Giovani e brillanti: Capi.To? 26 Cultura e arte Al Forte di Bard i tesori di Monserrat Commercio News Inserto centrale staccabile Tutti i diritti sono riservati. I testi, le fotografie e l’impaginazione di questo numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, in nessuna forma senza l’autorizzazione dell’Editore. Reg. Trib. di Torino n°78 del 21 giugno 1948 Direttore responsabile Vitaliano Alessio Stefanoni Collaboratori: Manuela Pica Editore CNA Editrice Srl Impaginazione Due di 2 di Francesco Pavia Stampa Graf Art - Officine Grafiche Artistiche Srl Venaria Reale (To) Redazione via Millio, 26 - 10141 - Torino tel. 011.1967.2152-2121 - fax 011.1967.2192 astefanoni@cna-to.it - ufficiostampa@cna-to.it Tiratura 12.200 copie Chiuso in tipografia il 17 marzo 2014 « Scelte discutibili per il Governo Renzi alla prima prova dei fatti Mentre stiamo scriven- maggiore capacità di consumo da parte do, il Governo Renzi delle famiglie, in quanto si prevede che a sta’ predisponendo un beneficiare dell’intervento, saranno circa intervento per ridurre il 11 milioni di soggetti (lavoratori dipencuneo fiscale. Dalle pri- denti e autonomi) che si ritroveranno me notizie emerge che la scelta finale immediatamente 900 euro in più di redsarà quella di una riduzione dell’Irpef dito spendibile all’anno. Dall’altra parte, con un impegno di spesa pari a 10 mi- sempre nel mondo dei piccoli che noi liardi di euro e che il provvedimento ri- rappresentiamo dobbiamo tener presenguarderà i redditi fino a 25 mila euro an- te che esistono circa 670 mila imprese nui. Si è quindi privilegiata la strada dei che operano direttamente o indirettaconsumi interni a discapito del costo del mente nel settore del manifatturierolavoro a carico delle produttivo che hanimprese che poteva no una media di adessere affrontato detti più alta, tra i 9 con una riduzione e i 14. Questo insiedell’Irap. Con la me di imprese nel grande manifestaquale ritroviamo anzione del 18 febche “piccoli esportabraio scorso, Rete tori” ha la necessità Imprese Italia e la di ridurre il costo CNA hanno posto del lavoro a carico con forza l’accento dell’azienda e ciò sul fatto che il lavodovrà essere attuato ro lo creano le imcon un secondo inprese e che dall’imtervento da parte del presa occorre partire Governo o taglianper rilanciare l’ecodo decisamente l’Inomia del nostro rap o con un interPaese. A chi, con vento sui contributi giuste motivazioni Paolo Alberti, Segretario CNA Torino sociali. Ricordandosostiene che la vera ci che l’Irap sostituì soluzione del problema economico ita- la tassa sulla salute e i contributi sanitari liano deve derivare da un aumento di e che riducendola ulteriormente ci si troproduttività realizzabile con nuovi inve- verebbe di fatto nella situazione di nuovi stimenti, con altrettanta serietà dobbia- incrementi della fiscalità regionale per mo rispondere che oggi la stragrande pagare la spesa sanitaria, la strada preferimaggioranza delle aziende stanno resi- bile da percorrere sarebbe perciò quella stendo e che questa volontà di resistenza di una riduzione dei contributi sociali deve essere aiutata. Fatta questa premes- dall’attuale 33% al 20% su una prima sa, da cui si evince la scelta che la CNA quota di salario annuo definibile intorno avrebbe preferito, non dobbiamo però agli 8 mila euro (proposta dal professor cadere in una sterile logica di contrap- Giuseppe Pisauro nel 2006). Superare posizione tra impresa-capitale e lavoro. vecchie pregiudiziali e battaglie di princiInfatti, se guardiamo al nostro mondo, pio per entrare nel merito delle questioni quello che il professor Aldo Bonomi de- e trovare giuste e possibili soluzioni: quefinisce “capitalismo molecolare” vedia- sta è la strada che dobbiamo perseguire. mo che questa tipologia di imprese ope- Ma su un punto siamo intransigenti: ra essenzialmente sul mercato interno, il l’Irpef la pagano anche i lavoratori aupiù delle volte locale, nemmeno nazio- tonomi pertanto l’aunale, con una media di dipendenti che mento delle detrazionon supera le 2.5 unità per azienda. ni deve riguardare Questa realtà potrà beneficiare del taglio anche loro e non solo dell’Irpef sul lavoro in termini di una il lavoro dipendente . n°2 - marzo 2014 4 Attualità CNA in piazza del Popolo a Roma Occorre ridurre il cuneo fiscale: «Il lavoro lo creano le imprese» « Sommario 4 Attualità Il Presidente nazionale della CNA riscalda gli imprenditori in piazza del Popolo, a Roma «Noi non abbiamo perso la speranza» La provocazione di Vaccarino a Renzi: #noicisiamo, per ridurre le tasse e rilanciare l’Italia «C n°2 - marzo 2014 he emozione! Questo è un evento storico di cui la politica dovrà tener conto. Da oggi dovrà rispettare il nostro mondo. Sentire le nostre ragioni. Oggi gli invisibili sono diventati visibili, perché le ragioni dell’impresa diventino le ragioni dell’Italia». Così ha esordito il Presidente nazionale della CNA, Daniele Vaccarino, di fronte a 60 mila piccoli imprenditori provenienti da tutta Italia, giunti il 18 febbraio scorso a Roma alla manifestazione indetta da Rete Imprese Italia in una piazza del Popolo gremita fino al Pincio, a piazzale Flaminio, a via del Corso, come da tanti anni, dai tempi della politica di piazza, non accadeva più. Significativo il contributo della CNA Torino, della CNA Pensionati piemontese e della CNA Piemonte alla manifestazione: grazie al treno speciale Italo, partito dalla stazione di Porta Susa alle 5.20 del mattino, sono stati quasi mille gli artigiani, i commercianti e i piccoli industriali che hanno presenziato. Dal palco di piazza del Popolo, Vaccarino ha esortato e spronato artigiani e commercianti a non chiudersi in se Daniele Vaccarino sul palco di Rete Imprese Italia in piazza del Popolo, il 18 febbraio a Roma stessi, in un afflato ideale con i colleghi di Casartigiani, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, tutti senza cravatta, fianco a fianco l’uno con l’altro sul palco durante l’intera serie di interventi, aperta dal Presidente portavoce di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi. «Oggi si celebra la giornata dell’orgoglio di noi artigiani, commercianti, imprenditori tutti - ha spiegato Vaccarino - l’orgoglio delle nostre associazioni e di Rete Imprese Italia, di chi è sempre dimenticato, di chi è considerato un problema. Ma può costituire un problema il 98 www.shop33.it Collegati a http://esercente.shop33.it ed inizia subito a fare le tue promozioni. Troverai 3 Pubblicazioni gratuite per provare il nostro servizio. Farsi conoscere non èmai stato cosìfacile ed economico. per cento delle imprese italiane? Non è, forse, la soluzione al problema?». «Noi non abbiamo perso la speranza - ha continuato il Presidente della CNA - abbiamo perso la pazienza. La politica ci ha delusi. Non siamo sereni, siamo incazzati!». Vaccarino si è quindi idealmente rivolto al Presidente del Consiglio in pectore, Matteo Renzi, che è un amante di Twitter, rivolgendogli una serie di richieste appunto nella forma della comunicazione sintetica attraverso un nuovo hashtag: #noicisiamo. E allora #noicisiamo, ha cominciato il Presidente della CNA, «per ridurre la pressione fiscale a partire dall’Irap, una imposta ingiusta che colpisce il lavoro e chi produce. Perché i capannoni non vengano equiparati alle case di lusso, nei capannoni si produce lavoro». E ancora, «per combattere la burocrazia: noi siamo un Paese in cui ogni tre giorni hai un adempimento da rispettare, dove per assumere un apprendista sono necessari dodici adempimenti, dove il digitale non riesce a sostituire il cartaceo, dove per tracciare i rifiuti ci si è inventato quel mostro che è il Sistri. Ma non siamo stati certo noi ad aver creato la Terra dei Fuochi. Non sono state certo le imprese che ci sostengono, voi che siete qui, ad aver creato la Terra dei Fuochi». Quindi, Vaccarino è passato alla questione fiscale: «Come mai, ci domandiamo, quando sei debi- tore, vieni perseguitato da sanzioni, ganasce fiscali e blocco del Durc e invece quando sei creditore non hai nessun diritto? #noicisiamo per chiedere la compensazione tra debiti e crediti con la Pubblica amministrazione». Secondo il presidente della CNA, «#noicisiamo perché le banche tornino a fare il loro mestiere di dare credito alle imprese e alle famiglie. Perché liberalizzare - ha spiegato - non significhi ridurre i carrozzieri a meri prestatori d’opera delle assicurazioni, perdendo la libertà d’impresa, perché liberalizzare non significhi togliere libertà di scelta ai consumatori. Perché ha puntualizzato - non crediamo che i giovani non lavorino in quanto sono poco ambiziosi e preferiscono rimanere a casa dei genitori. Noi vogliamo, piuttosto, consentire ai giovani di realizzare le loro ambizioni. Vogliamo che il mondo delle piccole imprese sia il mondo dove i giovani possano entrare e lavorare». «Siamo un popolo meraviglioso - ha poi affermato Vaccarino rivolto alla piazza - un grande popolo, dove anche i pensionati si rimboccano le maniche e dispensano il loro sapere. Perché noi siamo il saper fare, noi siamo gli originali del Made in Italy, quelli che tutto il mondo vuol copiare. E anche l’Europa deve tenerne conto, valorizzando le produzioni nazionali, le nostre produzioni. Ora basta con gli sgambetti alle imprese». «Non meritiamo tutto quanto ci viene fatto - ha alzato i toni il presidente della CNA - La politica deve rilanciare i consumi e gli investimenti. Allentare il patto di stabilità per realizzare i lavori immediatamente cantierabili, utili a riqualificare il nostro martoriato territorio e i nostri centri urbani. Deve far ripartire gli in8 Attualità Le richieste Bandiere CNA e CNA Torino a ridosso del palco di piazza del Popolo Gruppo di imprenditori della CNA Torino in piazza; nel riquadro le Presidenti della CNA di Chivasso e Settimo, Elena Imberti e Donatella Babbini Franco Cudia, CNA Piemonte CNA Pensionati di Torino L’ITALIA CHE VOGLIAMO. L’attività produttiva in tutti i settori economici ha subito una contrazione eccezionale negli ultimi cinque anni: la ricchezza prodotta dal Paese è diminuita del 9%; la ricchezza pro-capite si è ridotta dell’11.1%; il valore aggiunto dell’industria si è ridotto del 19.5%; il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito del 9.4%; la spesa delle famiglie è scesa del 7.9%; l’occupazione è calata di oltre 1 milione di unità; la disoccupazione è raddoppiata, dal 6.4 al 12.7% (1.2 milioni di disoccupati in più); la disoccupazione giovanile ha superato il 40%; ogni giorno chiudono oltre mille imprese. Alle condizioni attuali, le previsioni Istat indicano per il 2014 una crescita del Pil pari a +0.7% e i consumi delle famiglie aumenteranno solo dello 0.2%. Non si può parlare di ripresa in queste condizioni. Occorre andare oltre al sentiero dell’austerità, con azioni che rilancino l’attività economica. Vogliamo che il 2014 diventi l’anno di svolta. Seguici su: n°2 - marzo 2014 8 vestimenti privati, consentendo alle imprese la massima flessibilità nell’ammortamento dei beni». Avviandosi alla conclusione, prendendo spunto dalla prossima nascita del nuovo esecutivo, Vaccarino ha sottolineato che «Il futuro governo dovrà totalmente cambiare impostazione e proporre un progetto di crescita del Paese. Un progetto costruito sui punti di forza dell’Italia. E noi siamo uno di questi punti, con la capacità di rischiare, di intraprendere, con il nostro saper fare e la nostra creatività. Pretendiamo di essere considerati per il nostro lavoro, le nostre competenze, quanto abbiamo dato e possiamo dare. L’Italia deve ripartire con noi». Vaccarino ha infine esortato i 60mila imprenditori di piazza del Popolo: «Noi ci siamo, riprendiamoci il futuro. Insieme». La manifestazione, ampiamente ripresa dai media, ha avuto carattere pacifico. Non si sono registrati disordini di sorta. Coordinati da Rete Imprese Italia, gli imprenditori hanno dimostrato con grande senso di civiltà, come sia possibile far sentire la propria voce nel rispetto della legalità: una grande prova di forza che rappresenta la risposta naturale al movimento dei cosiddetti «Forconi» che ha paralizzato alcune città italiane durante la prima settimana di dicembre, causando danni a commercianti e artigiani. 5 6 Attualità Gli artigiani puntano sulla Città metropolitana per una nuova efficienza degli enti locali Scarlatelli nuovo Presidente CNA Torino Fassino annuncia l’apertura di un tavolo di concertazione denominato «Burocrazia zero» n°2 - marzo 2014 È Nicola Scarlatelli, imprenditore metalmeccanico, titolare della Samec di Rivoli, 57 anni il 17 maggio prossimo, il nuovo Presidente di CNA Torino, scelto dall’Assemblea elettiva straordinaria del 16 marzo, riunita a Torino Incontra, in presenza del Segretario Paolo Alberti e del Segretario generale Sergio Silvestrini. Scarlatelli raccoglie con la grinta e la positività che lo caratterizzano il testimone lasciatogli da Daniele Vaccarino in un momento ancora molto difficile per l’economia locale. Per Vaccarino che il 12 dicembre scorso è diventato, primo piemontese nella storia della Confederazione, Presidente nazionale CNA, la stessa Assemblea ha invece rappresentato l’ultimo atto formale di una lunga carriera in CNA Torino. A seguito delle dimissioni formali di Vaccarino, presentate il 15 gennaio ma rimaste congelate fino all’Assemblea del 16 marzo, la candidatura di Scarlatelli era emersa tra i membri della Presidenza di CNA Torino, trovando subito un’ampia convergenza di pareri favorevoli e poi confermata in occasione delle consultazioni del Comitato dei saggi. Semplice e diretto il suo commento a caldo: «Mi avete regalato una bellissima bicicletta, ma so che adesso dovrò iniziare a pedalare». Entrando nel merito del suo nuovo ruolo, Scarlatelli si è detto disposto a servire la CNA con passione e dedizione: «In questi ultimi anni ho dovuto portare avanti la mia azienda da solo, dopo la perdita di mio fratello Pasqualino, in quello che possiamo senz’altro definire il momento più difficile per l’economia italiana dal secondo Dopoguerra. Eppure, fino ad ora, posso dire di avercela fatta e di non aver mai fatto venire meno i miei doveri verso la CNA». Al termine dell’Assemblea elettiva, i lavori sono Brevi SECONDA GIORNATA EURO- PEA DEL GELATO ARTIGIANA- Nicola Scarlatelli (a destra) appena eletto riceve simbolicamente il testimone dal Presidente uscente Daniele Vaccarino (foto Chiarenza) proseguiti con un dibattito aperto al pubblico e ai media sul tema «Artigianato, micro e piccola impresa: motore di innovazione del Paese. Quale futuro nella città metropolitana», al quale hanno partecipato il Sindaco di Torino Piero Fassino e il Presidente della Provincia Antonio Saitta, accanto al neo Presidente Scarlatelli, al past President Vaccarino e al Segretario Paolo Alberti. Erano presenti in sala, tra gli altri, gli assessori Ida Vana (Provincia), Domenico Mangone (Torino) e Franco Agliodo (Pinerolo), il Sindaco di Moncalieri Roberta Meo e il Segretario generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto. Il tema della città metropolitana è cruciale per ridefinire le politiche di governo del territorio in cui operano naturalmente le piccole imprese e soprattutto rimodulare la fiscalità generale e le imposte locali che rappresentano una importante zavorra per chi fa impresa, soprattutto nell’attuale congiuntura economica. Paolo Alberti ha ricordato come allo stato attuale, la Città metropolitana dovrebbe andare a coincidere con il territorio dell’attuale provincia di Torino: 315 comuni e 2.3 milioni di abitanti, quasi la metà della popolazione del Pie- monte, ma anche circa 110 mila piccoli imprenditori nella sola Torino che insieme alle loro famiglie sono una parte importante della popolazione totale. A questa popolazione, spesso dimenticata dalla politica, occorrono ora più che mai risposte che un governo metropolitano può e deve dare, «partendo dalla constatazione che esiste una nuova povertà fatta non più solo di disoccupati e cassaintegrati ma di lavoratori autonomi che non riescono ad arrivare a fine mese» e che si può e si deve agire per ridurre il carico fiscale sulle imprese con risparmi e nuove economie di scala. «Si intervenga dunque con coraggio su fiscalità sugli immobili e imposte per la raccolta rifiuti e sulle inspiegabili differenze che oggi esistono sulle tariffe tra i vari comuni che determinano svantaggi competitivi tra aziende spesso a pochi metri di distanza l’una dall’altra. Fassino ha condiviso l’analisi di Alberti, evidenziando come la Città metropolitana «arricchirà lo sviluppo di tutti i comuni che la compongono e non diverrà un organismo Torino centrico». Sui costi delle pubbliche amministrazioni locali, Fassino ha però spostato il problema sul governo centrale, responsabile, a suo avviso, di tagli alle spese che si sono trasformati di fatto solo in tagli ai trasferimenti verso gli enti periferici, partendo proprio dai Comuni 8 LE. CNA sostiene la seconda giornata europea del gelato artigianale che si svolgerà lunedì 24 marzo. Una festa, istituita dal Parlamento europeo il 5 luglio del 2012, che è un momento di celebrazione per un sano che non si scioglie di fronte alla crisi dei consumi. Nel 2012 la spesa annuale delle famiglie italiane per comprare coni, coppette e vaschette dagli specialisti del gelato si è infatti attestata a 2.03 miliardi di euro, con una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente. In aumento del 2% anche gli esercizi commerciali: i locali dei gelati artigiani (che comprendono le gelaterie, ma anche altri esercizi che distribuiscono gelato come pasticcerie, bar, ristoranti) sono 38.892, con 90.565 addetti. In Italia, l’incidenza delle gelaterie artigiane sulla popolazione è pari a 62 aziende ogni 100mila abitanti. Si stimano oltre 150mila gli addetti delle gelaterie artigianali. Tutt’altro che trascurabile è anche il valore degli acquisti dei produttori del settore del gelato artigianale per l’industria agroalimentare: nel 2012 sono state comprate 220mila tonnellate di latte, 64mila di zuccheri, 21mila di frutta fresca e 29mila di materie prime. Anche l’industria delle macchine e degli ingredienti del gelato si conferma una delle punte d’eccellenza del made in Italy: 15 i marchi dei produttori, con un fatturato totale pari a circa 300 milioni di euro. Attualità Scarlatelli NICOLA SCARLATELLI è titolare della Samec di Rivoli, azienda metalmeccanica specializzata in componenti e sistemi complessi nell’ambito dell’automazione e della robotica industriale. Nata a fine anni Ottanta da una costola della Oms, fondata a sua volta nel 1974 dal fratello Pasqualino, Samec occupa oggi 24 addetti ed opera nell’area industriale di corso Allamano. Socio CNA sin dal 1974, Nicola Scarlatelli è stato fino al 16 marzo vice Presidente della CNA Torino e Presidente di CNA Produzione. Scarlatelli è nato il 17 maggio 1957 a Castel del Giudice in provincia di Isernia, Alto Molise. A Torino dal 1964, Scarlatelli ha fatto studi tecnici all’istituto Avogadro di Torino. Sposato, ha due figli, Gabriele di 26 anni che lavora in Samec e Alessandra di 22, studentessa universitaria (al.st). «Rilanciare le ristrutturazioni edili e gli investimenti per il risparmio energetico; sostenere l’export a misura di artigianato e Pmi; contribuire alla diffusione dei nuovi mestieri dell’artigianato iniziando dal fenomeno dei maker; snellire tutte le procedure burocratiche che oggi paralizzano chi fa impresa; uniformare gli strumenti urbanistici tra enti locali; favorire la partecipazione delle Pmi ai grandi appalti pubblici come ha suggerito l’Ue con lo Small Business Act». In conclusione, Silvestrini ha puntato l’indice sulla necessità di rendere più efficiente la pubblica amministrazione, locale e centrale, e ridurre a costi sostenibili i servizi pubblici. Lo status quo, del resto, non è più sostenibile: «Le 60 mila presenze a Roma, il 18 febbraio scorso - ha detto Silvestrini - danno il senso di un malessere diffuso ma anche di un moto di rivolta spontaneo ormai in atto da parte degli imprenditori». Del resto, se nel 2011 il prelievo fiscale complessivo sulle aziende fino a 5 dipendenti era pari al 59.71%, nel 2014 il dato salirà al 67.84% con riferimento ad Irpef e addizionali locali, Ivf, Imu, Tari e Irap. «Non si può più fare impresa in queste condizioni». Alcune risposte, secondo Silvestrini, van- Sergio Silvestrini tra Nicola Scarlatelli e Paolo Alno però cercate anche berti; sotto, a sinistra Piero Fassino e a destra Anin Europa, «in quel- tonio Saitta e Daniele Vaccarino (foto Chiarenza) l’Europa irrinunciabile che non può tuttavia soffocare un’Italia che non riesce a stare dentro al parametro del 3% e che ha bisogno di ossigeno per ripartire». Al governo Renzi, infine, Silvestrini ha lanciato un appello ap- vertà e un altro 15-20% è sulla pena prima di anticipare la possi- soglia. Perché dunque non estenbile soppressione dell’odiato Si- dere anche a loro i previsti sgravi stri per le aziende sotto i 10 di- Irpef riconosciuti ai lavoratori dipendenti: «Non si dimentichi pendenti con un reddito fino a delle condizioni socio-economi- 25 mila euro che consentiranno che dei lavoratori autonomi: il di ottenere un risparmio fiscale 12.5% sono in condizioni di po- di 80-100 euro al mese?» (al.st). Carrozzerie, riflessioni dopo la protesta «La manodopera pesa appena il 4% sul costo totale di un indennizzo» L a questione Rc Auto continua a tenere banco. Dopo lo stralcio dell’articolo 8 del decreto «Destinazione Italia», che rivoluzionava il settore assicurativo e contro il quale si è scagliata la categoria con la manifestazione nazionale del 15 gennaio scorso. Quello stesso articolo è stato però sostanzialmente fotocopiato in un nuovo disegno legge, fortemente voluto dal ministero dello Sviluppo economico. Si tratta di uno degli ultimi atti del Governo Letta, ma il disegno di legge verrà presto discusso in Parlamento e l’argomento resta quindi della massima attualità, anche perché le assicurazioni proseguiranno la loro opera di lobbying a favore di quelle norme che puntano a reintrodurre il risarcimento in forma specifica sotto mentite spoglie. CNA Carrozzerie rimane quindi molto preoccupata, soprattutto perché si continua a puntare l’indice contro la categoria come 25% la vera responsabile della lievitazione dei 65% 10% 60% Ricambi costi delle riparazioni 40% Manodopera post sinistro. La verità è però tutt’altra, come sostiene, dati Danno fisico alla mano, il vice PreCosti fissi e indiretti delle Compagnie Puro costo di riparazione sidente di CNA Carrozzieri, il torinese Saverio Mercadante: L’incidenza della riparazione del danno (ripartizione «Quanto incide il co- in percentuale del costo medio di un sinistro) sto della riparazione in un sinistro? Appena il 10% di «E’ perciò facile capire - conclude cui il 60% sono i costi dei pezzi Mercadante - che il caro assicuradi ricambio e il 40% è rappresen- zioni non va cercato in quel mitato dal costo della manodopera. sero 4% che viene pagato al carIl rimanente 90% del costo del- rozziere». Mercadante auspica l’indennizzo è formato per il «che al più presto, il Governo 65% dai danni fisici subiti dai convochi un tavolo tecnico compasseggeri e dal conducente e per posto da tutti gli attori del settoil 25% dai costi fissi e indiretti re per trovare una soluzione condelle compagnie assicurative». divisa e ragionevole» (al.st). n°2 - marzo 2014 8 «che poi i servizi ai cittadini devono in qualche modo darli». A questo proposito, però, Fassino ha annunciato la prossima costituzione di un tavolo di concertazione con le Associazioni datoriali denominato «Burocrazia zero» per costruire percorsi condivisi di snellimento della pubblica amministrazione a vantaggio delle imprese. Per Saitta, la Città metropolitana dovrà innanzitutto occuparsi di coordinare e regolamentare all’insegna dell’efficienza servizi strategici come i trasporti, la gestione dei rifiuti, delle acque potabili e della viabilità. Sul doloroso tema dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni alle imprese, Saitta ha infine chiesto al governo centrale di intervenire in fretta per salvare molte aziende da chiusura certa. Per Vaccarino, molto semplicemente, la Città metropolitana dovrà tenere davvero conto delle esigenze e dei problemi delle piccole imprese, investendo sulla loro capacità produttiva, e quindi: 7 8 Attualità Crisi: troppe imprese navigano a vista CNA pronta a nuove azioni sindacali Indagine congiunturale: le banche non aiutano; da Maserati una boccata d’ossigeno n°2 - marzo 2014 S ono sempre di più le imprese torinesi dell’artigianato e del commercio e le piccole industrie che navigano a vista con un orizzonte temporale di sopravvivenza compreso fra i tre e i sei mesi: lo denuncia la CNA Torino presentando alla stampa, lo scorso 6 marzo, i risultati della 12esima indagine congiunturale. Il problema principale, oltre al calo generalizzato dei consumi, resta quello del mancato pagamento dei crediti vantati verso le pubbliche amministrazioni e le imprese private più strutturate che scaricano sui piccoli le proprie criticità in materia di liquidità aziendale. Un segnale positivo arriva, invece, dalle piccole imprese metalmeccaniche che operano nell’area di Collegno, Grugliasco e Rivoli che si stanno un po’ risvegliando grazie all’effetto positivo della produzione Maserati. «Dopo piazza del Popolo - ha detto il Segretario della CNA Torino, Paolo Alberti, rievocando la grande manifestazione unitaria del 18 febbraio scorso - l’atteggiamento della nostra Associazione nei prossimi mesi sarà di confronto ma anche di lotta». E ancora: «Non accetteremo più che le nostre aziende vengano considerate residuali, pur rappresentando il 98% del totale delle imprese italiane. Stiamo parlando di 4.5 milioni di attività economiche che rappresentano il 52% del Pil e oltre il 50% dei dipendenti assunti a tempo indeterminato in questo paese. Saremo sempre più una maggioranza chiassosa perché questo in Italia è l’unico modo per farsi sentire e per difendere i diritti delle nostre imprese». La situazione economica delle imprese rimane del resto drammatica. Il quadro economico si Inalpi Nicola Scarlatelli e Paolo Alberti durante la conferenza stampa nel salone Carbotta è sostanzialmente stabilizzato, ma a valori di fatturato e produzione molto inferiori a quelli raggiunti sei anni fa, prima dello scoppio della crisi, e tutti i dati confermano che è impensabile, neppure negli anni a venire, riavvicinarsi a quei valori. Una prima osservazione da fare sulle imprese artigiane riguarda il loro personale: dopo anni di difesa dei posti di lavoro, sono in tanti gli imprenditori che nel 2013 si sono arresi ed hanno ridotto i dipendenti. Secondo Nicola Scarlatelli, vice Presidente della CNA Torino (alla data della conferenza stampa, ndd), «le nostre imprese sono poco competitive, ma non perché non siano professionalmente preparati gli imprenditori o perché le loro dotazioni tecnologiche siano scadenti, ma perché sono gravate da troppi costi: in primis il costo del lavoro e la fiscalità generale». A cui si va a sommare un rapporto sempre più conflittuale con le banche. Ad ogni modo, tra luglio e dicembre 2013 il fatturato è rimasto invariato per il 47.2% delle imprese artigiane (pressoché identica percentuale, 47%, era stata registrata nel primo semestre 2013), è calato ancora per il 38.8% delle aziende (erano il 40% nel primo semestre 2013) ed è aumentato per il 14% (erano il 13% nel primo semestre 2013). Il saldo, cioè la differenza tra aziende con fatturati in aumento ed aziende con fatturati in calo, rimane ancora molto negativo: -24.8 punti. La consistenza delle perdite si attesta per il 66% delle aziende tra il 10% e il 30%. E per il primo semestre 2014 le aziende hanno aspettative negative: il saldo tra imprenditori che prevedono di aumentare il proprio fatturato e imprenditori che prevedono di diminuirlo è pari a -12 punti (tale saldo è stato di -24.8 per il periodo luglio-dicembre 2013). Infatti, il 17.5% degli imprenditori pensa di aumentare il proprio fatturato contro il 29.5% che lo prevede in diminuzione. Il pessimismo d’altronde si riassume nelle previsioni sugli ordinativi che risulterebbero in aumento solo per il 13% delle imprese e in diminuzione per il 35.5%. A pesare negativamente sulle previsioni, sono sia la debole capacità di pianificazione sia le incertezze legate al quadro politico sia le più volte disattese promesse sulle riforme e l’inversione del ciclo economico (al.st. - elaborazioni statistiche a cura di Manuela Pica). IL TROFEO INALPI TORNA A TORINO DAL 21 AL 23 MARZO. Dal 21 al 23 marzo, il PalaRuffini di Torino torna a ospitare per la sesta volta consecutiva, anche grazie al sostegno della CNA, la tappa di Coppa del Mondo di fioretto femminile «Trofeo Inalpi», unica prova italiana di specialità: la Federation Internationale d’Escrime e la Federazione Italiana Scherma hanno confermato all’Accademia Scherma Marchesa l’organizzazione della gara che, tornata sotto la Mole dal 2009, ha portato la città subalpina alla ribalta internazionale. Inalpi, azienda lattiera casearia di Moretta, titola l’evento torinese per il terzo anno consecutivo, dopo aver firmato lo scorso anno un accordo di sponsorizzazione che accompagnerà la gara subalpina di Coppa del Mondo fino alle Olimpiadi di Rio 2016. Alla gara, individuale e a squadre, prenderanno parte tutte le protagoniste mondiali del fioretto, compreso il plurimedagliato Dream Team azzurro con Arianna Errigo, regina mondiale 2013 e vincitrice dell’ultima edizione del trofeo torinese, la campionessa olimpica Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e Margherita Granbassi, indimenticabile regina mondiale nel 2006 proprio a Torino. Insieme a loro saliranno in pedana le nuove esponenti del fioretto azzurro come Benedetta Durando, Alice Volpi, Carolina Erba. Info, CNA Piemonte: tel. 011.55.41.811. Biglietti su: www.listicket.it Attualità 9 Le perdite si stabilizzano; ma sono in Cassa integrazione tra il 30% e il 50% dei dipendenti Piccole industrie: fatturato giù per il 48.8% Nota positiva: cresce la quota di investimenti in ricerca-sviluppo e riorganizzazione aziendale e l’artigianato è pessimista, la piccola industria lo è ancora di più. Anche le piccole industrie associate alla CNA Torino e coinvolte dalla 12esima indagine congiunturale hanno infatti visto deluse le previsioni formulate sul secondo semestre 2013: il 22% degli imprenditori aveva ipotizzato un’ulteriore diminuzione di fatturato che si è verificata nel 48.8% dei casi, cioè per più del doppio delle aziende che l’avevano prevista; le perdite si sono comunque stabilizzate al di sotto del 10% per quasi il 75% delle aziende. Il 31.7% delle piccole industrie ha riscontrato un fatturato invariato, il 19.5% lo ha aumentato. Nel secondo semestre 2013 quindi il saldo tra piccole industrie in crescita e quelle in recessione si è confermato negativo: -29.3 punti è il saldo tra fatturati in aumento e fatturati in calo. Anche per il primo semestre 2014 il saldo tra imprenditori che prevedono di aumentare il proprio fatturato (14.6%) e imprenditori che prevedono di diminuirlo (34.2) è negativo: - 19.6 punti. Più in dettaglio, i saldi aumento-diminuzione relativi a produzione industriale (-29) e ordini totali (-31) non si discostano di molto dai valori del semestre precedente. Sono negative anche le previsioni per il primo semestre 2014 sulla produzione e sugli ordini: in diminuzione rispettivamente per il 29% e per il 26.8% degli imprenditori. L’andamento dei fatturati si riflette d’altronde sul ricorso all’utilizzo di ammortizzatori sociali: tra luglio e dicembre 2013, il 36% delle ditte ha fatto ricorso alla Cassa integrazione (tra gennaiogiugno 2013 erano il 36.6%) ed è alto il numero di addetti interessati dall’utilizzo di ammortizzatori sociali che ha riguardato nel 55% dei casi dal 30% in su degli addetti. Inoltre, il 39% delle imprese pensa di utilizzare tali stru- Andamento luglio-dicembre 2013 Previsioni luglio-dicembre 2013 70 63,4% 60 48,8% 50 40 30 20 31,7% 22,0% 19,5% 14,6% 10 0 Aumentato Diminuito Invariato Confronto tra andamento e previsioni sul fatturato relativo al II semestre 2013 della piccola industria menti anche nel primo semestre 2014. Di conseguenza è scesa la propensione agli investimenti: il 19.5% delle aziende ha investito (rispetto al 26.8% rilevato tra gennaio-giugno 2013), ma dato positivo in netta controtendenza e senza precedenti è cresciuta notevolmente la percentuale (23%) degli investimenti in ricerca e sviluppo, software o riorganizzazione della gestione aziendale. Salgono poi al 24% le previsioni di investimento per gennaio-giugno 2014. Infine, per quanto riguarda il rapporto con le banche: il 12% degli imprenditori intervistati ha denunciato di essersi visto ridurre o togliere gli affidamenti in essere (erano il 9.8% nella precedente rilevazione). La disponibilità di credito bancario a breve periodo è diminuita per il 9.7% degli imprenditori così come quella di medio-lungo periodo per il 14.6%. Aumenti per il 39% delle imprese sui tassi di interesse praticati e più in generale sul costo del denaro. Infine, aumento dei ritardi nei pagamenti in particolare tra i privati per il 37% delle Pmi. Lapidario il commento di Nicola Scarlatelli: «I fornitori di secondo e terzo livello, che spesso sono più innovativi e all’avanguardia di quelli di primo livello, vengono pagati a 120 o 150 giorni, il che comporta un abbassamento del rating aziendale ed una sempre maggior difficoltà di accesso al credito: ecco come si riesce a mettere in difficoltà anche un’azienda sana» (m.p). Il 2013 conferma la crisi delle vendite Il commercio continua a soffrire: il 66% delle ditte ha fatturati in calo L e imprese del commercio sono le più colpite dalla crisi: è quello che risulta dalla 12 indagine congiunturale della CNA Torino che tra luglio e dicembre 2013 ha rilevato un fatturato in calo per il 66% delle imprese intervistate (erano il 77.5% nel primo semestre 2013). Le perdite si sono stabilizzate per il 46% delle aziende al di sotto del 10%. Il fatturato è poi invariato per il 15% delle aziende, aumentato per il 19%. E’ quindi fortemente negativo il saldo tra fatturati in aumento e quelli in calo: 47 punti (-69.5 nella rilevazione precedente). Inoltre, anche il saldo ottimisti-pessimisti per il semestre gennaio-giugno 2014 è negativo: 25 punti (il 36% delle imprese si aspetta una ulteriore diminuzione di fatturato, contro l’11% che prevede un aumento). Per quanto riguarda lo scarto tra previsioni e andamento effettivo dei fatturati si osserva che: il 26.5% si aspettava una ulteriore diminuzione, ma il 66% ha visto scendere effettivamente il proprio fatturato (più del doppio delle aziende); il 57% pensava che il fatturato rimanesse invariato mentre è andata così solo per il 15%; il 16.5% delle imprese aveva previsto di aumentare il proprio fatturato, ma il 19% l’ha aumentato davvero. Dal punto di vista settoriale le più colpite sono le attività di commercio al dettaglio ed in particolare la vendita di beni non alimentari con oltre il 70% delle ditte in calo, seguite dai servizi; minori le perdite registrate dalle attività di ristorazione e somministrazione. Il 64% delle imprese commerciali intervistate ha un mutuo o un finanziamento in essere; il 10.5% dichiara di avere subito riduzioni o revoche degli affidi e nel 50% dei casi dal 30% dell’ammontare in sù. Diminuisce la concessione del credito a breve termine per il 40% delle imprese intervistate, stabile quella di mediolungo termine. Si allungano i tempi di concessione per il 39% degli intervistati e si ampliano le garanzie richieste per ben il 53.5%. Dati positivi, invece, sul costo del denaro: il 30% delle aziende rileva una diminuzione di interessi passivi e spese bancarie, per il 60% tale costo è invariato e per il 10% è aumentato (m.p). n°2 - marzo 2014 S 10 Attualità Ancora stagnazione per il mercato italiano Il Piemonte inizia il 2014 con pessimismo Emergono risultati poco rassicuranti dalla 169ª indagine congiunturale di Unioncamere L Produzione dell’industria manifatturiera Produzione industriale dei territori Mezzi di trasporto Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano C.O. 2,0% 0,6% 2,3% 0,6% 3,1% 0,9% -1,0% Vercelli -3,3% -0,6% Legno e mobili 0,2% Elettrica ed elettronica 0,7% Chimica e materie plastiche 5,4% Alimentare -0,5% Meccanica 3,3% Tessile e abbigliamento 1,6% Metalli 2,7% dato va però interpretato con estrema cautela, dal momento che il confronto avviene con lo stesso periodo dell’anno precedente, quando l’output prodotto aveva scontato un calo del 4.1%. L’incremento della produzione industriale si associa ai risultati positivi realizzati da tutti gli altri indicatori congiunturali, ad eccezione degli ordinativi interni che diminuiscono dell’1.2% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2012, a conferma delle condi- “IL MODO MIGLIORE DI PENSARE ALLA MORTE E’ PENSARE AI VIVI” (Sandro Pertini) dmcsas.com n°2 - marzo 2014 ’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese, la 169esima, presentata da Unioncamere lo scorso 17 febbraio rileva come la fase ciclica congiunturale sia ancora caratterizzata da criticità, soprattutto per quanto riguarda il mercato interno. La lieve crescita della produzione industriale registrata nel IV trimestre 2013 mostra, infatti, come il cammino della ripresa sia ancora lungo; evidenza che trova conferma nel quadro previsionale pessimistico degli imprenditori per il I trimestre 2014. Si accentua ulteriormente la divaricazione tra la dinamica del mercato interno e quella del mercato estero, che continua a trainare il sistema manifatturiero regionale. Il IV trimestre 2013 si è chiuso con un dato positivo, confermando l’inversione di tendenza avviata nel periodo lugliosettembre 2013. Dopo un terzo trimestre caratterizzato da un incremento dello 0.6%, nel IV trimestre 2013 si è registrata, infatti, una variazione tendenziale grezza della produzione industriale pari a +0.9%. Il ASTRA COOPERATIVA A TORINO DAL 1949 CON OLTRE 6000 SOCI Un punto di riferimento sui temi etici del fine vita Corso Giulio Cesare, 99 - Torino - 011 28.09.01 Via Monginevro, 161 bis - Torino - 011 38.28.558 Via Negro, 10 - Venaria Reale (To) - 011 452.79.29 zioni ancora critiche del mercato interno. Gli ordinativi esteri, invece, continuano a manifestare un andamento positivo, rilevando un aumento del 2.1%. Positiva anche la variazione del fatturato: le imprese manifatturiere piemontesi registrano, infatti, un incremento tendenziale medio del fatturato totale pari all’1.8%, ampiamente sostenuto dalla componente estera che mette a segno una variazione del +6.6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. La rilevazione di Unioncamere è stata condotta nel mesi di gennaio e febbraio 2014 con riferimento ai dati del periodo ottobre-dicembre 2013, e ha coinvolto 1195 imprese industriali piemontesi. L’aumento dei livelli produttivi non ha interessato tutti i settori di attività economica. Le industrie chimiche e delle materie plastiche realizzano la perfomance migliore, concretizzando, dopo i risultati positivi dei due trimestri precedenti, una variazione del +5.4%. Risultano superiori alla media regionale anche gli incrementi registrati dalle industrie meccaniche (+3.3%, dopo una variazione negativa nel III trimestre 2013), dalle industrie dei metalli (+2.7%) e da quelle tessili e dell’abbigliamento (+1.6%). Appare meno sostenuto, invece, l’incremento dell’output prodotto delle industrie elettriche ed elettroniche (+0.7%), mentre le industrie del legno e del mobile si caratterizzano per una situazione di sostanziale stazionarietà (+0.2%). Le industrie dei mezzi di trasporto e quelle alimentari scontano, invece, delle contrazioni dello 0.6% e dello 0.5%, risultati che si contrappongono a quelli positivi registrati da entrambi i comparti nel trimestre precedente. Ad eccezione del tessuto manifatturiero della provincia di Vercelli (-3.3%) e del Verbano Cusio Ossola (-1%), il segno positivo accomuna tutte le altre realtà territoriali, sebbene ad intensità differenti. Novara, Biella e Alessandria realizzano gli aumenti più sostenuti dei livelli produttivi: rispettivamente +3.1%, +2.3% e +2%. L’output prodotto dal capoluogo piemontese rileva una crescita in linea con il dato medio regionale (+0.9%), mentre le province di Asti e Cuneo registrano l’incremento di minore intensità (+0.6% ciascuna). Il 2014 non si è però aperto sotto auspici favorevoli per le imprese piemontesi: peggiorano tutti gli indicatori, eccetto l’export, che però scende lievemente rispetto al 2013. E’ intanto in fase di elaborazione la 12esima indagine congiunturale della CNA Torino su artigianato, commercio e piccola industria. Le previsioni, come è immaginabile, non sono affatto positive, sia in termini di caduta della domanda che di ulteriore deterioramento delle condizioni di pagamento da parte dei clienti pubblici e privati. I risultati verranno comunicati sul prossimo numero del Corriere Artigiano. Attualità 11 Il 2013 si chiude con una nuova flessione del tasso di crescita imprenditoriale: -0.11% Gli artigiani i più colpiti dalla crisi Con un calo del 2.1% il comparto ha registrato il maggior numero di cessazioni on 231.081 imprese registrate al 31 dicembre 2013, il tessuto imprenditoriale della provincia di Torino manifesta una nuova contrazione, pur lieve: il tasso di crescita si attesta, infatti, a -0.11%, valore peggiore di quello nazionale (+0.21%), ma migliore di quello piemontese (-0.54%). I dati, diffusi dalla Camera di commercio di Torino lo scorso 18 febbraio mostrano un territorio ancora in sofferenza, dove tengono solo alcuni settori come ristorazione, servizi alla persona e alcune categorie particolari, come le imprese degli stranieri residenti. Per il secondo anno consecutivo, le imprese che hanno cessato la loro attività nel corso dell’anno (15.868) hanno superato quelle che l’hanno avviata (15.616), generando un saldo negativo (-252), migliore però di quello registrato Anni Registrate Iscrizioni Cessazioni al netto di quelle di ufficio Cessazioni di ufficio 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 231.081 234.499 237.433 237.910 236.942 235.912 234.409 231.645 228.623 225.778 15.616 15.728 16.677 17.544 16.898 17.993 19.524 18.145 17.988 18.376 15.868 16.091 15.822 14.703 15.473 15.827 16.467 14.950 15.220 14.696 3.105 2.649 1.372 1.932 456 702 328 214 n.d. n.d. Andamento demografico delle imprese torinesi, anni 2004-2013 nel 2012 (-363). Da rilevare che, se il numero di iscrizioni risulta il più basso registrato nel periodo 2004-13, le cessazioni non hanno evidenziato un aumento costante, come si temeva, ma si sono mantenute tendenzialmente agli stessi livelli degli anni di inizio crisi (2007-2008). Nel 2013 il tasso la flessione del settore edile, a causa delle dinamiche del mercato 18.973 immobiliare e delle 18.740 opere pubbliche: scen17.194 dono del 3% le impre16.635 se che operano nella 15.929 realizzazione di edifi16.529 ci, dell’1.3% quelle 16.795 dell’impiantistica e 15.164 dell’1.2% quelle dei la15.220 14.696 vori di finitura e completamento degli edifici. Particolarmente colpito è l’artigianato che incassa una flessione del tasso di crescita del 2.1%. Nel 2013 si contavano in provincia di Torino 65.628 imprese artigiane, il 28.4% del totale regionale. Il saldo fra iscrizioni è cessazioni nel 2013 è risultato pari a -1413 ed è il responsabile del saldo negativo complessivo della provincia (-252). Infatti, se il saldo fosse depurato da quello delle imprese artigiane assumerebbe un valore positivo (+1236). La grande maggioranza (80.4%) delle imprese artigiane è costituta da imprese individuali: non stupisce perciò che il 63.1% delle imprese artigiane conti un solo addetto. Ha tra i 2 e i 5 addetti il 28.3% delle imprese, mentre solo il 6.4% conta più di sei lavoratori. Negativo, ma sostanzialmente stabile à il tasso di crescita delle imprese femminili (-0.24%) che hanno raggiunto quota 55.470 unità. Crescono, invece, del 2.13% le imprese condotte dagli stranieri residenti che ammontano a 22.586 unità: dopo Roma e Milano, Torino è la terza provincia in Italia per numero di imprese straniere, con un peso del 9.8% sul totale. Particolarmente elevato, infine, risulta il tasso di natalità delle imprese giovanili (18.8%), identificate come quelle in cui il titolare ha meno di 35 anni: sono il 35% del totale delle nuove iscrizioni alla Camera di commercio di Torino. Cessazioni totali provinciale di mortalità è stato infatti del 6.77%, invariato rispetto all’anno precedente e comunque inferiore a quello registrato nel 2007 (7.11%), anno pre-crisi. Pertanto, il dato negativo non è causato tanto dal numero di imprese che chiudono, quanto da un rallentamento delle aperture: prudenza o mancanza di capitali da investire frenano la voglia di impresa, mentre chi è sul mercato cerca di consolidarsi o quanto meno di non arrendersi. Aumentano, per contro, le società di capitale (sono il 16.7% del totale, erano il 12.5% nel 2000), con un tasso di crescita del +1.73%, in calo le società di persone e le imprese individuali. Anche nel 2013 si registra per le imprese individuali un forte turn-over imprenditoriale causato da tassi di natalità e mortalità elevati (rispettivamente 8.2% e 9.2%), specchio delle difficoltà di insediamento e sopravvivenza sopraggiunte negli ultimi anni. A diminuire è sia il commercio all’ingrosso (-2.6%) che quello al dettaglio (-1.8%), in cui va ancor peggio l’ambulantato (-2.4%). Tiene il comparto del commercio e della riparazione di autoveicoli e motocicli. Nel dettaglio alimentare crescono, tra gli altri, gli esercizi di frutta e verdura (+15.3%), le rivendite di pane (+3.4%) e i negozi di vendita di bevande (+7.8%). Non si arresta n°2 - marzo 2014 C 12 Unioni dei mestieri Digital Festival, parola d’ordine: #Mashup! Le contaminazioni al centro della V edizione Il 16 maggio, seminario CNA-E.Commerce Day al Mirafiori Motor Village di Torino #M dobbiamo saper cogliere: cittadini e imprenditori, consumatori e istituzioni. La V edizione del Digital Festival che si svolgerà a Torino dall’8 maggio all’8 giugno, è questo: una molteplicità di fonti, punti di vista, identità, economie, un appuntamento unico e imperdibile per avvicinare e coinvolgere coloro i quali, ancora, da questo mondo si sentono in qualche modo esclusi. Trenta giorni che presentano un calendario ricco di appuntamenti per tradurre l’innovazione digitale in linguaggi ed esperienze concrete che potranno essere approfondite su www.digitalfestival.net. All’interno del programma del Digital Festival, si segnala l’incontro organizzato dalla CNA insieme all’E.Commerce Day che si terrà a Torino, al Mirafiori Motor Village, il prossimo 16 maggio, tappa del nuovo tour nazionale dell’evento dedicato alla promozione del commercio elettronico. La giornata è rivolta a tutti quei soggetti economici che desiderano investire sulle nuove tecnologie per incrementare le proprie opportunità di business. I lavori inizieranno alle ore 9.30 per concludersi alle 19.30. Si segnala la sezione curata direttamente dalla CNA dalle ore 17 alle 18.20 in cui verranno presentate case history di successo e interessanti casi studio tra i Soci CNA che hanno avviato esperienze pionieristiche usando Internet e i new media. Info: CNA Ict, Vitaliano Alessio Stefanoni, astefanoni@cna-to.it Bcom CNA ICT DEBUTTA AL BCOM. La nuova associazione professionale degli operatori dell’Ict debutta al Bcom dove sarà presente con un proprio stand istituzionale, il 26 e il 27 marzo prossimi al Lingotto Fiere di Torino. Si segnala il seminario del 26 marzo, ore 14.40, organizzato da CNA e Ict, sul tema «Stampa 3D: il rinascimento dell’artigianato italiano» con la partecipazione di Enrico Capirone vice Presidente nazionale di CNA Ict. L’ingresso è gratuito (9-19, orario continuato) previo accreditamento sul sito Internet www.bcomexpo.it n°2 - marzo 2014 ashup! È la parola d’ordine della quinta edizione del Digital Festival, la seconda sostenuta e patrocinata dalla CNA Torino attraverso CNA Ict e CNA Comunicazione e Terziario Avanzato. Letteralmente «poltiglia», il mashUp è un’azione che ricombina elementi provenienti da diverse fonti, mescolandoli insieme per creare una nuova esperienza. Un’entusiasmante pratica creativa e tecnologica che mixa, reinventa e rielabora continuamente passato, presente e futuro per riproporre scenari, dinamiche produttive e modelli economici, nuovi e sempre più stimolanti. Offre e propone nuove forme di aggregazione e interazione sociale. #Mashup! Una fantastica opportunità che software gestionali Programmi gestionali per aziende artigiane, impiantisti ed edili convenzione con CNA Vieni a scoprire la convenzione www.tecnositalia.it/cna www.tecnositalia.it/cna www.tecnosItalia.it Tel:800 088 333 Unioni dei mestieri 13 Può essere usato dagli imprenditori commerciali che si trovano in stato di insolvenza Concordato preventivo, come funziona Può scongiurare il fallimento e permette il pagamento dei creditori in forma minore inston Churchill una volta disse: «Molte persone vedono l’impresa privata come una tigre feroce, da uccidere subito. Altre, invece, come una mucca da mungere. Pochissime la vedono come è in realtà: un robusto cavallo che traina un pesante carro». Quando questo carro diventa troppo pesante, però, il «cavallo» potrebbe non farcela. Tutte le legislazioni europee conoscono procedure alternative al fallimento, che prevedono sostanzialmente il pagamento dei creditori in misura ridotta. Un ruolo di particolare rilievo in questo panorama ha assunto il concordato preventivo, ex articolo 161 della legge fallimentare, cui possono accedere gli imprenditori commerciali non piccoli che si trovino in stato di insolvenza. L’imprenditore, sotto il controllo dell’Autorità giudiziaria e in accordo con i suoi creditori, può quindi saldare i propri debiti in misura solo parziale. Con il cosiddetto «concordato in bianco» (art.161, comma VI, legge fallimentare) l’imprenditore può proporre un’istanza, corredata dai bilanci degli ultimi tre esercizi, senza presentare insieme al ricorso la relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa; lo stato analitico ed estimativo delle attività e l’elenco nominativo dei creditori; l’elenco dei titolari dei diritti reali o personali su beni di proprietà o in possesso del debitore; il valore dei beni e i creditori particolari degli eventuali soci illimitatamente responsabili e il piano contenente la descrizione analitica delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta, e la relazione del professionista che attesti la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano medesimo. I documenti saranno depositati in seguito, quando lo disporrà il giudice, entro un termine compreso fra sessanta e centoventi giorni, con possibilità di proroga. Sino a quando il tribunale non si pronunzia sulla domanda di concordato, l’imprenditore mantiene la gestione ordinaria dell’attività e, a decorrere dalla data di pubblicazione del ricorso nel registro delle imprese, gode degli effetti protettivi tipici del procedimento di concordato: i creditori per titolo o causa anteriore non possono, sotto pena di nullità, iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari sul patrimonio del debitore. Il giudice può concedere al debitore un termine massimo di quindici giorni per apportare integrazioni al piano e produrre nuovi documenti. Se poi, verificati questi documenti, il giudice ritenesse che non ricorrono i presupposti per l’ammissione al concordato, dovrà dichiarare inammissibile la proposta, con ordinanza peraltro non reclamabile, con conseguente (non automatica ma quasi certa) dichiarazione di fallimento. In caso contrario, il tribunale dichiara aperta la procedura di concordato preventivo, delega un magistrato alla procedura, ordina la convocazione dei creditori entro 30 giorni, nomina il commissario giudiziale e richiede all’imprenditore di versare nella cancelleria del tribunale la somma pari al 50% delle spese che si presumono necessarie per l’intera procedura, ovvero la diversa minor somma, non inferiore al 20% di tali spese. In caso di approvazione da parte della maggioranza dei creditori, il tribunale provvederà all’omologazione del concordato medesimo, con decreto non impugna- bile. In caso contrario, anche se non vi è automatismo, il Tribunale potrà dichiarare il fallimento dell’impresa. Il «concordato in continuità» prevede invece - la prosecuzione dell’attività di impresa da parte del debitore, la cessione dell’azienda in esercizio ovvero il conferimento dell’azienda in esercizio in una o più società, anche di nuova costituzione. Se l’imprenditore in difficoltà desidera avvalersi di questa opzione, potrà presentare la richiesta di ammissione alla procedura di concordato, ma il piano dovrà contenere anche un’analitica indicazione dei costi e dei ricavi attesi dalla prosecuzione dell’attività d’impresa prevista dal piano di concordato, delle risorse finanziarie necessarie e delle relative modalità di copertura. La relazione del professionista dovrà in questo caso attestare anche che la prosecuzione dell’attività d’impresa sia funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori. Questa forma di concordato si può realizzare mediante l’esercizio diretto dell’impresa da parte del debitore oppure mediante il conferimento dell’azienda in esercizio in una nuova società «newco»: il patrimonio viene scisso in due società, una sottoposta alle norme del concordato e l’altra «consegnata» alle norme civilistiche. Di norma i contratti in corso di esecuzione non si risolvono per effetto dell’apertura della procedura e all’impresa che adotta la procedura di concordato in continuità è consentito, a certe condizioni, anche di partecipare a gare per l’affidamento di appalti pubblici, sia in proprio, sia in Ati con altre imprese, in qualità di mandante (si ringrazia per la collaborazione l’avv. Emiliano Riba, riba@studioriba.it). Tecnos I.P. - TECNOS, SOFTWARE GESTIONALI PER AZIENDE SCONTATI PER I SOCI CNA. Tecnos è un’azienda italiana che sviluppa e distribuisce software gestionali. Il suo prodotto di punta è Planet, disponibile in una versione specifica per le aziende che operano nel settore elettrico e idrotermosanitario e in una versione tradizionale. In seguito sono nati i software della linea «Impresa», anch’essi rivolti ad artigiani, installatori e impiantisti, che operano nel settore elettrico e idraulico. I software Tecnos permettono di gestire, in modo semplice ma altamente professionale, tutte le attività aziendali, dalla preventivazione alla fatturazione, passando per la gestione delle commesse, del magazzino e delle risorse. Il tutto grazie all’aiuto di listini elettrici e idraulici sempre aggiornati, scaricabili via Internet. Una caratteristica di Tecnos è il servizio di assistenza offerto ai clienti: altissima qualità e disponibilità per qualunque problema di natura tecnica. Tecnos, in accordo con CNA, propone agli associati condizioni molto vantaggiose (www.tecnositalia.it/cna). Solo per gli associati CNA, i software Tecnos sono infatti disponibili con uno sconto pari al valore della quota di adesione per l’anno 2014. Per maggiori informazioni sulle promozioni è possibile visitare il sito web www.tecnositalia.it o contattare il numero verde 800.088.333. n°2 - marzo 2014 W 14 Unioni dei mestieri CNA Benessere e Sanità ha organizzato un incontro sui social media per gli operatori Ma la tua impresa è «social»? Creata una pagina su Facebook dove tutti i Soci CNA di categoria potranno incontrarsi n°2 - marzo 2014 L a tua attività è social? Lo scorso 17 febbraio, CNA Benessere ha organizzato un convegno gratuito per riflettere sull’importanza dell’uso dei social media da parte delle attività di estetica e acconciatura e per illustrare agli associati come utilizzare queste nuove strategie di comunicazione per creare nuove opportunità di business. Al convegno sono intervenuti: Gerry Santoro, Hair Designer e Life Coach; Alberto Montecroci e Nico Benz, social media manager e social & marketing manager, entrambi animatori del progetto parrucchierando.com, realtà leader nel campo dei servizi di social network per i professionisti della bellezza; Marco De Campo e Cristiano Braggion, rispettivamente Presidente e amministratore delegato di Boss-Business Orientato ai Servizi per il Salone, azienda leader nella fornitura di soluzioni gestionali per il settore. «Creare una pagina professionale su un social media è ben diverso dall’avere un profilo personale. E in questo senso, l’incontro ha aiutato, appunto, a comprendere meglio gli strumenti esistenti per utilizzarli a vantaggio del proprio business», afferma Pino Sciarrino, Presidente degli acconciatori di CNA Benessere e Sanità Torino. La collaborazione con Parrucchierando continua adesso attraverso la pagina CNA Benessere sul socialnetwork Facebook, all’indirizzo web www.facebook.com/CNABenessereTorino (m.p). Info: Davide Padroni, CNA Benessere e Sanità, tel. 011.1967.2108, dpadroni@cna-to.it Istat In alto, da sinistra a destra: Cristian Bacci, Alberto Montecroci, Cristiano Braggion, Nico Benz, Gerry Santoro e Davide Padroni (CNA); sotto, i partecipanti all’incontro nel salone Carbotta di via Millio INFLAZIONE, ANOMALIE. A gennaio l’inflazione su base annua resta ferma a +0.7%. Lo stesso valore registrato a novembre e dicembre, il più basso da novembre 2009. Lo rileva l’Istat. Il nuovo indice «grocery» che rileva le variazioni dei listini per i prodotti che rientrano nella spesa giornaliera, viaggia tuttavia al doppio del paniere medio, segnalando un incremento dell’1.3%. Su base annua s’impennano i costi di trasporto urbano (+3.6%), raccolta acqua reflue (+5.6%) e rifiuti (+14.7%). OpenS3, piattaforma dell’innovazione Percorso di ascolto e confronto con cittadini e imprenditori piemontesi A nche il Piemonte è chiamato a definire la sua strategia di «specializzazione intelligente», ovvero un programma di trasformazione economica, per una crescita ragionata, sostenibile e inclusiva del nostro territorio. Per la Commissione europea, infatti, la specializzazione intelligente (Smart Specialization Strategy-S3) è il requisito preliminare per accedere ai Fondi strutturali della nuova programmazione 2014-2020 che si basa su due obiettivi principali: identificare le risorse e le caratteristiche proprie di ogni paese e rafforzare i sistemi di innovazione regionali. Per condividere la strategia, essenziale per aiutare il Piemonte ad avviare una nuova fase di sviluppo, la Regione ha avviato l’iniziativa OpenS3, una piattaforma aperta al confronto con il mondo produttivo e la comunità piemontese. La piattaforma è promossa dalla Direzione Innovazione e Ricerca ed è stata realizzata dal Csi Piemonte, il consorzio per l’informatizzazione della pubblica amministrazione piemontese. Nelle diverse community attivate su opens3.regione.piemonte.it cittadini, imprenditori, ricercatori, esperti possono presentare idee e proposte su temi chiave: dai settori della tradizione industriale piemontese (come la meccatronica, l’aerospazio, la chimica, l’agroalimentare e l’automotive) alla crescita digitale, dallo sviluppo tecnolo- gico all’aumento del know how in nuovi settori. Il tutto per definire una strategia basata sulle caratteristiche del territorio, sulle potenzialità e sulla capacità di competere sugli scenari internazionali. È possibile inviare il proprio contributo iscrivendosi sul sito web e accedendo ad una delle quattro community: «innovazione industriale», «innovazione sociale», «ecosistema dell’innovazione» e «semplificazione della pubblica amministrazione» (quest’ultima disponibile a breve). CNA Torino invita le imprese associate a consultare la documentazione già disponibile e partecipare al dibattito on-line su http://opens3.regione.piemonte.it Obbligo bancomat Per aziende con fatturato pari a 200 mila euro Vendite on line Esteso il diritto di recesso e le informative ai clienti Esercizi al dettaglio I più colpiti dalla crisi nell’anno «nero» 2013 Turismo Contributi a favore delle reti di impresa Imprese: pagamenti con bancomat Fino al 30 giugno obbligo solo per acquisti sopra i 30 euro e con 200 mila euro di fatturato al 28 marzo 2014 diventa operativo l’obbligo di accettare pagamenti con Pos per acquisti da parte di privati di prodotti e servizi di importo superiore a 30 euro. Sino al 30 giugno 2014, quest’obbligo opera limitatamente ai pagamenti da effettuarsi nei confronti di imprese e professionisti il cui fatturato dell’anno precedente a quello nel corso del quale viene effettuato il pagamento, sia superiore ai 200 mila euro. Ciò non si traduce comunque nell’obbligo di ricevere il pagamento della prestazione con il bancomat, ma «soltanto» di avere a disposizione il Pos (Point of sale, dispositivo che consente di effettuare il pagamento con moneta elettronica) nel caso in cui il cliente decida di utilizzare tale canale. Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale n°21 del 27 gen- D naio 2014 del decreto attuativo «Definizioni e ambito di applicazione dei pagamenti mediante carte di debito» sono state infatti fornite queste due prime indicazioni, ma con successivo decreto, da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del suddetto decreto (quindi entro il 27 giugno), potranno essere individuate nuove soglie e nuovi limiti minimi di fatturato, e potrà venire esteso l’obbligo ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici. Infatti, la disposizione al momento riguarda le sole carte di debito (bancomat), mentre non riguarda le carte di credito e le altre tipologie di pagamenti elettronici. I soggetti cui deve essere garantita la possibilità di pagare con carte di debito possono essere consumatori o utenti e quindi persone fisiche che «agiscono per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta». L’esercente è invece il beneficiario, impresa o professionista, di un pagamento abilitato all’accettazione di carte di pagamento anche attraverso canali telematici. Non sono previste al momento specifiche sanzioni in caso di mancato adeguamento, tuttavia i tempi stretti previsti dal decreto presuppongono comunque che verranno introdotte. Il provvedimento costituisce infatti il primo decreto attuativo del Decreto Crescita 2.0 (Dl n°179/2012), che si pone l’obiettivo di dare una accelerazione alla diffusione dell’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento, per contrastare l’uso del contante e di conseguenza l’evasione fiscale. «Purtroppo il decreto non fa alcun riferimento agli istituti bancari - osserva il Presidente di CNA Commercio, Giovanni Genovesio per limitare costi di attivazione, canone mensile correlato e commissioni dovute su ogni transazione. E’ fondamentale invece che costi ed oneri della moneta elettronica non vadano ulteriormente a gravare sulle imprese, già fortemente penalizzate dalla perdurante crisi economica». Il costo del bancomat potrebbe ammontare allo 0.54% del valore della transazione (stima del Sole 24 Ore, ndd) che rappresenta la commissione a carico di esercenti e imprese per ogni operazione di pagamento elettronico. Igiene Vendita di frutta e verdura all’aperto. La Corte di Cassazione ha condannato un commerciante di frutta e verdura per la non idonea conservazione degli alimenti con la sentenza 6108 depositata in data 10 febbraio 2014. Di per sé nulla di nuovo, nel senso che si fa riferimento all’obbligo di rispettare la legge 283/1962 in materia di «disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande». Tale legge prevede che è un reato punibile con l’ammenda la messa in commercio di prodotti alimentari alterati (in cattivo stato di conservazione; con cariche microbiche superiori ai limiti, insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive). La Corte però con la recentissima sentenza ha definito «la messa in commercio di frutta all’aperto ed esposta agli agenti inquinanti una violazione dell’obbligo di assicurare l’idonea conservazione delle sostanze alimentari». Ed essendo le sentenze della Suprema Corte di Cassazione di norma applicate pacificamente in ogni giudizio, si avvertono i commercianti che dal 10 febbraio 2014 possono rischiare una condanna penale punita con l’ammenda, per violazione della legge 283/1962. n°2 - marzo 2014 SOMMARIO Approfondimento del Corriere Artigiano - n°2 - marzo 2014 II Si allungano a 14 giorni i tempi per il recesso e il bene potrà essere restituito anche se deteriorato Novità per la vendita tramite Internet e a distanza Il decreto attuativo della direttiva Ue sui diritti dei consumatori sarà operativo dal 14 giugno l consumatore avrà 14 giorni di tempo per far saltare il contratto e potrà restituire il prodotto anche se in parte deteriorato. Queste alcune delle novità del decreto legislativo di recepimento della direttiva 2011/83, sui diritti dei consumatori che diventerà operativo a partire dal 14 giugno 2014. Da quella data scatteranno anche le norme su maggiori informazioni precontrattuali per i consumatori, in particolare nei contratti a distanza e negoziati al di fuori dei locali commerciali. Di seguito in sintesi le principali novità normative per le imprese che esercitano la propria attività su Internet, norme comuni per i contratti a distanza (vendite per telefono, per corrispondenza o via Internet) e per i contratti conclusi al di fuori dei punti vendita (vendite concluse fuori dai locali della società, ad esempio per strada o a domicilio): il decreto introduce l’obbligo di informazioni da fornire prima della conclusione del contratto, riguardanti l’identità del professionista, le caratteristiche del prodotto o servizio, le modalità di pagamento e le garanzie a favore del consumatore. Moduli realizzati su standard comunitari per fornire le informazioni obbligatorie sul diritto di recesso fino a 14 giorni: il periodo durante il quale i consumatori possono recedere dal contratto diventa di 14 giorni di calendario (rispetto ai sette attualmente prescritti dalla normativa europea). Quanto al professionista alcune informazioni sono chiaramente dettate con lo scopo di poter rintracciare il venditore o comunque il fornitore del servizio. Tra le informazioni dovute si trovano quelle sulla facoltà di recesso. Se il venditore non ha dato al consumatore l’informazione necessaria, il termine per il recesso n°2 - marzo 2014 I si allungherà. Il diritto di recesso è esteso alle aste on-line, come eBay, benché le merci acquistate tramite asta possano essere restituite solo se acquistate da un venditore professionista. Il periodo di recesso decorrerà dal momento in cui il consumatore riceve le merci e non, come adesso, dal momento della conclusione del contratto. In caso di recesso inoltre, il consumatore potrà restituire il bene anche se in parte deteriorato perché sarà responsabile solo della «diminuzione del valore del bene custodito». Se le spese di restituzione sono a carico dell’acquirente, tale informazione deve essere fornita chiaramente e preventivamente ai consumatori, altrimenti tali costi rimarranno a loro carico. Il decreto prevede un termine di 30 giorni per la consegna dei beni comprati. Scaduto questo termine, il consumatore di regola deve concedere un termine supplementare, decorso il quale il contratto può essere sciolto, con obbligo del commerciante di risarcire i danni. Pagamenti elettronici senza costi aggiuntivi: non si potranno più addebitare costi aggiuntivi per i pagamenti con carte di debito, di credito o prepagate, se non i costi effettivamente sostenuti per offrire tale opzione di pagamento. Il decreto inoltre stabilisce che in caso d truffe con le carte di pagamento l’istituto di emissione della carta deve riaccreditare al consumatore i pagamenti, in caso di addebito eccedente rispetto al prezzo pattuito o in caso di uso fraudolento. Maggiore trasparenza dei prezzi: si dovrà indicare chiaramente il costo totale del prodotto o servizio, incluso qualunque addebito supplementare. Gli acquirenti online non dovranno pagare spese o altri costi se non ne sono stati adeguatamente informati prima dell’ordi- ne. Maggiori informazioni per la vendita di prodotti digitali: informazioni più chiare sui contenuti digitali, sulla compatibilità con hardware e software, sull’applicazione di sistemi di protezione che limitano il diritto del consumatore di fare copie del contenuto. I consumatori avranno il diritto di recedere dagli acquisti di contenuti digitali, come i download di musica o di video, ma solo fino a quando ha inizio l’effettivo processo di download. Inoltre andranno eliminate le spese e i costi «camuffati» negli acquisti su Internet: si tratta dei casi in cui i servizi etichettati come gratuiti ad esempio suonerie oppure App, lo dovranno essere vera- mente. Chi acquista on-line dovrà confermare esplicitamente di aver capito che vi è un prezzo da pagare per ottenere tali servizi. Vietato anche l’uso di campi preselezionati sui siti web: spesso vengono offerti servizi supplementari tramite campi preselezionati, che potranno ancora comparire ma non con il flag preimpostato. Norme specifiche previste per le piccole imprese e le imprese artigiane. Gli Stati membri potranno anche decidere di esentare da alcuni obblighi di informazione i commercianti a cui i consumatori chiedono di effettuare a domicilio lavori di riparazione o di manutenzione di un valore inferiore a 200 euro. Commercio al dettaglio: il 2013 l’anno peggiore rollo delle vendite al dettaglio nel 2013, che segnano il record negativo dal 1990. L’Istat segnala un calo del 2.1% rispetto all’anno precedente e spiega che si tratta del calo annuo più forte dall’inizio delle serie storiche comparabili, ovvero almeno dal 1990. E stavolta a scendere sono anche gli alimentari (-1.1%), che subiscono così il ribasso annuo più forte dal 2009, ovvero da quattro anni. Anche a dicembre 2013, nonostante il periodo natalizio, le vendite al dettaglio sono scese dello 0.3% rispetto a novembre e del 2.6% su base annua. E l’alimentare a livello mensile (-0.5%) fa anche peggio del resto dei prodotti (-0.3%). Le vendite per forma distributiva evidenziano, nel confronto con il mese di dicembre 2012, una flessione sia per la grande distribuzione (-2.7%), sia per le imprese operanti su C piccole superfici (-2.4%). Gli unici a guadagnare nell’anno peggiore del commercio al dettaglio sono i discount alimentari, che nel 2013 registrano un aumento dell’1.6% nel valore delle vendite a fronte di una flessione dell’1% per l’intero comparto della grande distribuzione (-1.9% gli ipermercati e -1.3% i supermercati). Ma anche questa volta la crisi colpisce più duramente i piccoli negozi, come le botteghe e gli altri punti vendita di vicinato (-2.9%). Fiducia dei consumatori in calo anche nei primi due mesi del 2014: a febbraio l’indice calcolato dall’Istat diminuisce infatti a 97.5 punti dai 98 del mese precedente. L’indice riferito al clima futuro risulta comunque in aumento da 97.6 a 98.8 punti: migliorano sia i giudizi sulle condizioni attuali del Paese che le attese future. III Lavoratori in nero nei pubblici esercizi: i più numerosi, seguono edilizia e terziario I risultati delle ispezioni 2013 del ministero del Lavoro registrano irregolarità in calo a causa della crisi C Lavoratori impiegati Provvedimenti Regolari In nero di sospensione Pubblici esercizi 2.916 5.776 6.140 Edilizia 1.810 2.495 3.201 Commercio 1.253 1.862 2.182 Artigianato 810 1.494 1.844 417 1.045 1.951 Industria Servizi 282 380 628 Agricoltura 186 366 494 Metalmeccanica 114 166 188 Trasporti 46 90 84 Studi professionali 27 42 44 Spettacolo 24 95 99 Totale 7.885 13.811 16.855 Settori I risultati dell’attività di monitoraggio contro il lavoro sommerso e irregolare nel 2013 giormente a rischio circa il ricorso al lavoro sommerso sia per il tipo di attività svolta che per le modalità di effettuazione della prestazione lavorativa. Nel terziario è stato registrato anche il maggior ricorso a lavoratori minorenni: gli ispettori ministeriali hanno registrato 526 violazioni di rilevanza penale in materia di tutela dei minori (a fronte di 897 minori interessati ad illeciti penali nel 2012, con una diminuzione del 41.4%). Il maggior numero di fattispecie di reato con- Per attività alberghiere e di ristorazione, domande entro maggio Bando reti di impresa nel turismo Il Ministero del Turismo ha pubblicato un bando per la «Concessione di contributi a favore delle reti d’impresa operanti nel settore del turismo». La dimensione minima delle reti è di 10 Pmi e l’entità finanziaria del progetto 400 mila euro. In particolare, i progetti dovranno prevedere una o più delle seguenti attività: riduzione dei costi delle imprese attraverso programmi di gestione informatizzata; sistemi di promo-commercializzazione on line che utilizzino in particolare, i nuovi strumenti di social marketing; creazione di pacchetti turistici innovativi; promozione delle imprese sui mercati esteri. Le attività interessate sono quelle con codice primario Ateco 2007 del gruppo lettera I: attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 9 maggio 2014, secondo le modalità previste nel bando. Info: CNA Torino, Stefano Busi, sbusi@cna-to.it cernenti i minori impiegati irregolarmente si è registrato in Lombardia (110), Puglia (69) e Piemonte (53). Se invece si guarda all’incidenza di lavoratori in nero rispetto a quelli in regola, il settore peggiore è l’industria, dove a fronte di 1045 regolari ne sono stati scoperti 1951 sommersi, mentre nei pubblici esercizi il rapporto è quasi uno a uno. Durante le ispezioni, sono stati trovati al lavoro 1.091 extracomunitari clandestini (erano 1.601 nel 2012, -32%), concentrati soprattutto nei settori del terziario (452) e dell’industria (413), mentre in edilizia ed agricoltura sono stati individuati rispettivamente, 155 e 70 cittadini stranieri occupati anche se privi del permesso di soggiorno. Il maggior numero di violazioni concernenti i lavoratori extracomunitari clandestini si è registrato in Toscana (314), dove sono localizzati gran parte dei laboratori e manifatture gestite da cinesi. Emerge anche un quadro aggiornato delle imprese irregolari, circa il 65% di quelle ispezionate nel corso dello scorso anno, a fronte di un valore del 63% rilevato nel 2012, a sua volta in crescita rispetto al 2011. I controlli hanno riguardato complessivamente 235.122 aziende, pari al 15% delle imprese con dipendenti registrate all’Inps (m.p). Outdoor Piemonteoutdoor.it, sito dedicato alla montagna piemontese e alle attività all’aperto, realizzato dalla Regione Piemonte attraverso Csi Piemonte, dopo solo sei mesi dalla sua pubblicazione, ha già registrato oltre 18 mila nuovi utenti e la pagina Facebook dedicata ha già oltre 5300 like. Tali numeri sono stati raggiunti grazie all’abbondanza di contenuti, facilità di navigazione, partecipazione e interazione. L’obiettivo di Piemonteoutdoor.it è di promuovere l’outdoor e i prodotti montani: un indotto economico che secondo le stime regionali supera i 5 milioni di euro. D’altronde i numeri del portale sono notevoli. Solo per elencarne alcuni, nel portale hanno uno spazio dedicato 4500 tra ristoranti, trattorie e pizzerie, 6000 luoghi in cui pernottare, 1000 luoghi e interesse in cui sportivi e loro famigliari possono rilassarsi o divertirsi, 600 itinerari per escursionismo, mountain bike, cicloturismo, turismo equestre, sport d’aria, sport d’acqua, sci e snowboard. Piemonteoutdoor.it è quindi lo strumento ideale non solo per gli amanti della montagna e delle attività all’aperto, ma anche per tutte le imprese del territorio legate al settore sportivo e turistico che desiderano avere visibilità e promuovere le proprie proposte. Infine Piemonteoutdoor.it è approdato su Instangram. Maggiori informazioni su www.piemonteoutdoor.it o sulla pagina Facebook «Piemonteoutdoor» n°2 - marzo 2014 risi economica vuol dire meno lavoro, anche in «nero» o irregolare. La conferma arriva dagli ultimi dati diffusi dal ministero del Lavoro: in base alle ispezioni effettuate nel corso del 2013, i lavoratori irregolari sono risultati 239 mila (-19% rispetto al 2012), ed 86 mila quelli mai censiti perché in «nero» (-13% sul 2012). Questi ultimi sono il 36% del totale dei lavoratori irregolari individuati nel corso delle verifiche, in crescita di due punti percentuali sull’anno precedente. Considerando tutti i settori, il numero di addetti non registrati è il 55% del totale: il valore percentuale è analogo a quello del 2012. Il settore più critico in termini assoluti è quello dei pubblici esercizi, con 2916 sospensioni e 6140 lavoratori in nero, seguito dall’edilizia con 1810 provvedimenti e 3201 irregolari e quindi dal commercio con 1253 sospensioni e 2182 addetti in nero. Le irregolarità nei pubblici esercizi sono aumentate (da 2693 a 2916) e sono diminuite nell’edilizia (da 2431 a 1810). Il terziario si conferma l’area mag- IV Salgono le camere occupate, ma gli albergatori sono cauti: «Soprattutto nei weekend» Gli hotel torinesi in crescita nel 2013 Benefico anche l’effetto dei grandi eventi, performance in crescita e clienti soddisfatti lberghi: nel 2013 è cresciuto sia il tasso di occupazione camere sia la redditività media. Buoni anche i dati relativi alla reputazione on-line: con un punteggio pari a 80 su 100, la città si posiziona al livello delle principali capitali europee. Lo dicono i risultati di due osservatori voluti dalla Camera di commercio di Torino per valutare l’andamento del settore alberghiero locale, presentati lo scorso 30 gennaio dal Segretario generale Guido Bolatto. Risultati positivi: nel 2013 il tasso di occupazione delle stanze è aumentato del 3.4% e i ricavi medi delle strutture del 2.8% nonostante i prezzi siano leggermente scesi (-0.6%). Tuttavia, si nota come siano notevolmente in crescita l’occupazione e i ricavi nei weekend (rispettivamente +6.6% e +5.5%) rispetto ai giorni infrasettimanali (+0.4% e +0.7%). D’altro canto, da sottolineare è anche il benefico effetto di un intenso e ben programmato calendario di manifestazioni: una su tutte i World Master Games che hanno fatto registrare un’occupazione camere al 71% e ricavi che, per il periodo estivo considerato, crescono addirittura del 195.2%. Tutti i grandi appuntamenti artistici, culturali, sportivi e congressuali si confermano dunque investimenti redditizi per la città, con ricadute dirette immediatamente verificabili. Infine i dati più recenti: nelle festività natalizie tra il 2013 e il 2014, i dati registrati sono ancora positivi: +4.9% di occupazione camere e +5.1% di ricavi, con un picco nei giorni della Befana con occupazione e ricavi praticamente raddoppiati. Gli albergatori sono soddisfatti quindi ma chiedono di migliorare i collegamenti con l’aero- n°2 - marzo 2014 A Occupazione Prezzo Ricavi 4,9% 0,2% 5,1% INTERNATIONAL FAIR OF CONTEMPORARY ART 2013 9,5% 5,5% 15,5% -World Master Games Torino 2013 98% 48% 195% Totale 3,4% -0,6% 2,8% Alberghi torinesi Eventi particolari: - Festività 2013-2014 - Artissima Barometro della performance delle strutture ricettive torinesi nel 2012-2013 porto Caselle e con Milano soprattutto in vista dell’Expo 2015. Per quanto riguarda il valore di web reputation, Torino città raggiunge un punteggio di 80 su 100, la provincia di 82.5 su 100. Gentilezza del personale, professionalità, posizione, cibo, reception, si dimostrano gli elementi più graditi, ma anche il prezzo: evidentemente il rapporto percepito tra qualità erogata e tariffe risulta per la maggioranza degli ospiti più che soddisfacente. Gli strumenti messi in campo dalla Camera di commercio di Torino sono due: il Barometro della performance alberghiera e il barometro della web reputation. Il barometro della performance alberghiera (o Osservatorio Turistico Economico) è uno strumento gestionale che raccoglie in maniera strutturata i dati di performance delle diverse strutture alberghiere (occupazione, tariffa media, ricavo medio per camera disponibile o RevPAR), aggregati poi in rapporti mensili e settimanali. Lo strumento è offerto gratuitamente dalla Camera di commercio a tutti gli alberghi torinesi che ne fanno richiesta: aderendo al progetto, gli alberghi si impegnano a trasmettere regolarmente i dati sul proprio tasso di occupazione camere, tariffa media e ricavi, segnalando inoltre altre strutture considerate competitor diretti. In questo modo ogni singolo operatore ha la possibilità di valutare in tempo reale le conseguenze di ogni propria scelta tariffaria in rapporto al mercato e ai competitor, scegliendo in modo flessibile eventuali correttivi. Ad oggi lo strumento, avviato nel 2010, raccoglie le informazioni di 40 alberghi per un totale di 3.905 camere, che rappresentano circa il 40% del totale delle camere disponibili. Il Barometro della web reputation è invece uno strumento che giornalmente e automaticamente aggrega i punteggi sintetici delle recensioni online pubblicate sui principali portali di settore (es: TripAdvisor, Booking.com, Trivago) per evidenziare punti di forza e punti di debolezza delle strutture. Per il torinese sono state analizzate 122 strutture ricettive, per fornire al territorio un dato complessivo: 20 le categorie analizzate (gentilezza, accessibilità, prezzo, cibo, camera, ecc.) a loro volta suddivise in oltre 135 parametri. Valutato inoltre il numero di recensioni e il tasso di replica da parte dell’albergatore. Il tutto viene sintetizzato in una valutazione in centesimi (trust score), che descrive il posizionamento della singola struttura (m.p). Alberghi Yes Sono 72 gli alberghi e 18 i rifugi di Torino e provincia premiati nel 2014 con il marchio Yes! della Camera di commercio di Torino. Si sono distinti per calore dell’accoglienza, cura per i dettagli, esposizione di prodotti tipici e scelta di menu a km 0 o specifici per intolleranti e creatività. Alla undicesima edizione del marchio Yes! hanno aderito circa il 16% delle imprese alberghiere presenti sul territorio. Dei 72 qualificati, il 40% ubicato in città, il 15% in montagna. A livello di classificazione, la categoria più rappresentata è quella dei 3 stelle, pari al 63%. Sempre positivi i giudizi relativi ad accoglienza, servizio, tipicità, ma anche parametri più esigenti come ad esempio la risposta telefonica entro il terzo squillo o la gestione del reclamo in lingua straniera. Non mancano però gli errori, seppur in numero limitato, ad esempio la presenza di calcare in bagno o la camera illuminata a giorno dall’insegna esterna. L’adesione al progetto da parte degli hotel e dei rifugi è volontaria e gratuita e prevede una serie di passaggi, dall’autovalutazione alla visita, fino alla redazione di un eventuale piano di miglioramento con verifica finale. Il marchio Yes! ha validità un anno e deve ogni volta essere riconfermato. Tutti gli alberghi e i rifugi Yes! si trovano sul www.to.camcom.it e soprattutto sui social media, dove è in corso durante tutto l’anno una campagna di comunicazione. Unioni dei mestieri 15 Basta pessimismo, i giovani possono farcela Autonomo o dipendente, i consigli di CNA La ricerca di un’occupazione va affrontata da due diversi punti di vista, dibattito a Lanzo I Benessere Il tavolo dei relatori ed il pubblico in sala nel centro polivalente Lanzo Incontra (foto gentilmente concessa da Giacomo Pessarossi) pendente. Più spesso di quanto non è avvenuto nelle precedenti generazioni, però, si troveranno di fronte alla necessità di cambiare lavoro e, magari, di alternare periodi di lavoro a tempo indeterminato o determinato a periodi di lavoro autonomo. «Il primo consiglio a tutti i giovani è quello di iniziare a pensare con molto anticipo al lavoro», ha spiegato per CNA Torino Vitaliano Alessio Stefanoni: «Non al lavoro perfetto, idealizzato, ma al lavoro possibile, come strumento di formazione e di completamento del percorso scolastico. Il lavoro che educa alla vita adulta, insomma, ad essere responsabili delle proprie azioni, ad essere indipendenti». Di fronte a una crisi economica che non accenna a frenare, ogni anno in Italia si perdono molte decine di migliaia di aziende (nel 2013 fino ad oggi hanno chiuso in media 57 aziende al giorno) e centinaia di migliaia di posti di lavoro dipendente. «E’ il segnale evidente - ha evidenziato il Presidente della sede territoriale di Cirié-Lanzo, Domenico Ciccaldo - che in Italia occorre riformare il sistema economico dalle sue fondamenta: più innovazione, più capacità di cogliere le opportunità mutevoli che il mercato offre, più capacità di soddisfare clienti diversificati e alla ricerca del prodotto esclusivo, forse unico. E soprattutto meno tasse e meno vincoli che oggi più che mai fanno chiudere le imprese». Certo, essere imprenditori non è qualcosa che si improvvisa. Bisogna prepararsi. Occorre inoltre una mentalità diversa, adeguata al tempo in cui viviamo. Per questo esistono i servizi di accompagnamento alla creazione d’impresa erogati dalla CNA e dalla Camera di commercio di Torino. E mentre Claudia Porchietto invita i giovani a collegarsi a www.lavoro.gov.it/Priorita/Pages/Giovani.aspx per conoscere «Garanzia per i Giovani», il piano italiano per l’occupabilità, il direttore del Gal Mario Poma ha elencato i vari progetti di creazione d’impresa attivati da marzo 2011 ad oggi in valle utilizzando le risorse a fondo perduto dei fondi comunitari. Il Gal Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone è uno dei 13 gruppi di azione locale piemontese. Grazie alla collaborazione con la CNA, il Gal locale ha attivato uno sportello gratuito per la creazione d’impresa: ad oggi sono 6 le imprese costituite con business plan validato a cui sono stati assegnati 800 mila euro di contributi, pari al 40% del totale degli investimenti messi in campo dai neoimprenditori. Chi crea un’impresa in valle, tra l’altro, dà lavoro ad altri residenti. CNA ha infine invitato le scuole ad aprirsi al mondo dell’artigianato e ad essere soggetto attivo nella riscoperta dei mestieri come chance di lavoro per i giovani (al.st). Info: Mirella Riassetto, Sede territoriale CNA Cirié, tel. 011.1967.1901, mriassetto@cna-to.it SICUREZZA CENTRI ESTETICI, ACCORDO CNA BENESSERE E ANTEV. La Presidente di CNA Benessere e Sanità Torino, Monica Percelsi, ed il Presidente dell’Antev, Costantino Carraro, hanno firmato il 22 febbraio un accordo per l’attività di verifica delle apparecchiature dei centri estetici soci CNA. L’accordo pilota con Antev, Associazione nazionale tecnici verificatori di apparecchiature, impianti e ambienti in ambito medicale e similari, unica Associazione riconosciuta dal ministero dello Sviluppo economico, consente di far eseguire una verifica imparziale sulla sicurezza di tutte le attrezzature ad un prezzo convenzionato accessibile e di avere quindi la certezza di essere in regola a fronte di eventuali controlli dell’Asl e non incorrere in sanzioni onerose. A seguito di tale verifica sarà rilasciato un attestato da esporre nel centro che comunica alla clientela ed ai funzionari Asl che tutti gli impianti sono stati soggetti a regolare controllo di sicurezza. Tale attestazione avrà validità biennale. CNA vuole offrire un servizio a favore degli operatori del benessere, comprese palestre, beauty farm, solarium e acconciatura, a beneficio della tranquillità dei titolari rispetto alla sicurezza di dipendenti e clienti, prevenendo danni per la loro salute. L’accordo garantisce un servizio di qualità ad alto contenuto professionale e a costi accessibili, escludendo speculazioni o interventi sommari. n°2 - marzo 2014 n un paese come l’Italia in cui il 40.1% dei giovani con meno di 30 anni è senza lavoro (rilevamento Istat di agosto 2013) e una percentuale analoga ha un’occupazione precaria, è tempo di aiutare i giovani a cambiare radicalmente mentalità nell’approccio al mondo del lavoro. E questo sforzo di rinnovamento devono farlo, innanzitutto, coloro i quali hanno il dovere morale di educare i giovani alla vita adulta. Dalle famiglie alle scuole di ogni ordine e grado. Il lavoro da un lato si cerca, ma dall’altro lato bisogna essere disposti ad inventarselo se le condizioni del mercato, oggi più che mai, appaiono avverse. Come si inventa un lavoro? Diventando imprenditori di se stessi. E’ questo il cambio di rotta, certamente provocatorio, proposto a Lanzo Torinese al Centro Lanzo Incontra lo scorso sabato 15 febbraio in occasione dell’ultimo appuntamento del ciclo dedicato alla cittadinanza attiva, dal titolo «L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro», fortemente voluto dall’assessore alla Cultura Fabrizio Casassa e dal Sindaco Tina Assalto. Di fronte ad una platea di giovani e meno giovani, CNA Torino e Confindustria Canavese, la Camera di commercio di Torino, il Gruppo di Azione Locale (Gal) e l’assessore regionale alla Formazione professionale Claudia Porchietto hanno affrontato il tema del lavoro da un punto di vista diverso: quello del lavoro autonomo che nasce da una passione, oltre che dalla necessità di reddito, senza trascurare, naturalmente, di dare ai giovani spunti e consigli per una più efficace ricerca di un lavoro dipendente. Se certamente negli anni a venire il posto fisso, in banca o nella pubblica amministrazione, sembra destinato a vacillare, questo non significa che nel corso della propria vita lavorativa i cittadini non potranno trovare interessanti opportunità e gratificazioni dal lavoro di- 16 Unioni dei mestieri Centri estetici, formazione professionale per crescere e conquistare nuovi clienti Il calendario dei corsi ai aggiornamento di CNA Benessere per il periodo marzo-maggio P n°2 - marzo 2014 ubblichiamo di seguito la seconda ed ultima parte dei corsi di aggiornamento professionale organizzati da CNA Benessere e Sanità in programma nel primo semestre 2014, rivolti a titolari e collaboratori di Centri estetici. La prima parte dei corsi è stata pubblicata sul numero di gennaio-febbraio del Corriere Artigiano. I prossimi corsi si svolgeranno tra marzo e maggio: a) Massaggio connettivale profondo che agisce sul tessuto adiposo e sul sistema circolatorio. Le manualità sono profonde, brevi con ritmiche differenti e con apporto di nutrimento anche all’epidermide. Al termine del corso l’operatore sarà in grado di stimolare, modellare, plasmare, rilassare, decontrarre tensioni e quindi rivolgere la tecnica a tutte le tipologie di clientele sia del settore estetico che sportivo. Docente: Elisabetta Mulas. Date: domenica 23 e lunedì 24 marzo. Costo: 225 euro + Iva (Soci CNA); 290 euro + Iva (Non Soci); b) Linfodrenaggio manuale, metodo di linfodrenaggio innovativo che si avvale di manualità semplici da apprendere e quindi da applicare in ma- Sistri SISTRI IN VIGORE DAL 3 MARZO, MA LE SANZIONI 2015. CNA e Rete Imprese Italia prendono atto con soddisfazione che l’entrata in funzione del Sistri, il sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, a partire dal 3 marzo, sia accompagnata da un’ulteriore sospensione delle sanzioni a gennaio 2015, dalla proroga della tracciabilità cartacea e dalla prospettiva, annunciata dal ministro dell’Ambiente, di un decreto che ne escluda dall’applicazione le imprese con meno di 10 dipendenti, un fatto che cancellerebbe l’assurda equiparazione dei rifiuti di un parrucchiere e di un piccolo commerciante con quelli di un’industria. Non muta, tuttavia, il giudizio profondamente negativo sul Sistri. «emblema della follia burocratica del nostro Paese». Il sistema ha infatti dimostrato troppe criticità, che riguardano anche i malfunzionamenti tecnici e tecnologici dei dispositivi previsti per il suo funzionamento e la lentezza delle procedure. Tutto ciò è già costato 250 milioni di euro a 300 mila imprese italiane. CNA e Rete Imprese Italia ritengono dunque assurdo e dannoso proseguire nella sua implementazione: «Il Sistri deve essere superato definitivamente perché è un sistema inefficiente, scarsamente trasparente ed inadeguato che comporta pesanti rallentamenti per le imprese e, in alcuni casi, addirittura il blocco delle attività». SLITTANO AL I corsi per i massaggi estetici riscuotono sempre molto interesse da parte degli operatori del settore perchè consentono di ampliare l’offerta ai clienti niera corretta. Il corso dura 6 giorni suddiviso in 2 sessioni di 3 giorni ciascuna, nella prima si lavorano viso, arti inferiori e superiori; nella seconda tronco anteriore e posteriore. Docente: Alessandro Paoletto. Date: venerdì 11, sabato 12, domenica 13 aprile; sabato 10, domenica 11 e lunedì 12 maggio. Costo: 800 euro + Iva (Soci CNA); 1000 euro + Iva (Non Soci); c) Massaggio muscolare o mio fasciale, una tecnica profonda che si applica con le mani, i gomiti, le ginocchia, gli avambracci e serve per creare un allungamento e una trazione e delle compressioni delle strutture muscolari. Tecnica usata molto per gli sportivi ma anche nel modellamento delle strutture muscolari, aiuta la postura e a risolvere tutti i dolori muscolo articolari. Docente: Elisabetta Mulas. Date: domenica 27, lunedì 28 aprile. Costo: 225 euro + Iva (Soci CNA); 290 euro + Iva (Non Soci); d) Massaggio Osteoarticolare, tecnica che mobilizza tutte le articolazioni e anche i blocchi muscolari lavorando con tecniche respiratorie e tecniche sportive. Per accedere a questa tecnica bisogna almeno aver fatto il corso di connettivale profondo e massaggio muscolare. Docente: Elisabetta Mulas. Date: domenica 25 e lunedì 26 maggio. Costo: 225 euro + Iva (Soci CNA); 290 + Iva (Non Soci). I centri estetici che aderiranno allo stesso corso con almeno due partecipanti usufruiranno dello sconto del 10% dal secondo partecipante. Inoltre, le imprese che si iscriveranno ad almeno tre corsi usufruiranno dello sconto promozionale del 15% per ogni partecipante. Per informazioni ed iscrizioni: CNA Benessere e Sanità, telefono 011.1967.21082139, dpadroni@cna-to.it, cdemichelis@cna-to.it Unioni dei mestieri 17 Mercati esteri come unica valvola di sfogo possibile per il made in Italy nel breve periodo Accompagnare le Pmi verso l’export I progetti del Ceipiemonte a disposizione delle imprese, con il supporto della CNA Torino oca Cola, Visa e made in Italy sono, nell’ordine, i tre brand più noti e ricercati al mondo eppure, andando in giro per i cinque continenti è più facile imbattersi in un prodotto italiano contraffatto che in uno originale. E questo perché le piccole imprese, quelle che costituiscono la colonna vertebrale del sistema produttivo italiano, quel 98% del totale delle partite Iva attive nel paese che conta meno di 20 dipendenti, all’estero ci va poco anche quando ha il prodotto giusto. Per accompagnare le imprese artigiane e le Pmi sui mercati esteri, la CNA Torino sta lavorando insieme al Centro estero per l’internazionalizzazione del Piemonte (Ceip) per promuovere la cultura dell’export e diffondere le opportunità che possono essere colte nei prossimi mesi. A questo proposito, il 29 gennaio scorso, si è svolto in CNA un incontro rivolto alle imprese con la project manager del Ceip, Patrizia Ludi, Franco Caccia (Ceip) e i responsabili di CNA Produzione, Stefano Busi, e CNA Federmoda, Vitaliano Alessio Stefanoni. Oggetto dell’incontro sono stati i vari progetti integrati di filiera (Pif) e di mercato (Pim) che il Ceip, in raccordo con Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, sta mettendo in campo a sostegno delle Pmi sui mercati europei. Uno di questi, denominato «Creative Industry, Design, Alta gamma», contiene al suo interno tre distinte azioni: una a supporto delle imprese del tessile (dal filato al tessuto, all’abito finito), una per il comparto orafo e una terza, denominata «progettare, costruire, abitare» rivolta a studi di architettura, imprese di costruzione e arredamento. Si tratta di un progetto innovativo, a partecipazione gratuita per le prime due linee e al costo di 400-500 euro per la terza, per la cui adesione le imprese interessate possono chiedere tutte le informazioni alla CNA Torino. La partecipazione ai Pif prevede la presentazione di una candidatura al Ceip che, una volta accolta, ha la durata di un anno ed include anche piani formativi rivolti agli im- LA TUA IMMAGINE VALE Rimettiti in gioco, comunica il tuo lavoro, il tuo impegno, la tua passione Scopri come, telefona allo 011.1967.2152-2121 *Offerta valida per i Soci CNA in regola con il pagamento della tessera associativa, per l’acquisto di n°3 spazi pubblicitari formato finestra al costo promozionale di 100,00 euro più Iva cadauno. Il quarto spazio è gratis. prenditori, finalizzati a fornire una completa visione del mercato estero coinvolto. Si segnala la prossima attivazione di un Pif specifico sulla Svezia e la Finlandia che potrebbe essere prezioso per le imprese interessate a partecipare alla manifestazione «I Love IT, da Moncalieri a Stoccolma» che si terrà a Moncalieri dal 9 al 25 maggio prossimi. L’evento è preparatorio di una fiera in Svezia che potrebbe svolgersi nel 2015 e prevede, a Moncalieri, intorno alla metà di maggio, anche un workshop formativo sul mercato svedese realizzato in collaborazione con Ambasciata italiana in Svezia, Ceip, Camera di commercio di Torino, Camera di commercio italo-svedese (Italchamber) e Ice Stoccolma. Il Ceip organizza anche la partecipazione a fiere a tariffa agevolata, missioni B2b all’estero in paesi target (aperte a 6-12 aziende) con incontri in loco preparati dall’Italia, progetti di incoming di buyer stranieri in Piemonte. E’ infine in preparazione da parte del Ceip un progetto integrato di mercato (Pim) sull’Europa continentale a partecipazione gratuita. Sarà aperto a una trentina di imprese e prevederà l’inserimento in azienda di un giovane laureato con una preparazione in lingue estere e marketing che in raccordo con un senior esperto in marketing svilupperà uno specifico progetto export. L’obiettivo è far crescere insieme il giovane stagista e l’imprenditore. Questo Pim, come ha spiegato Patrizia Ludi, «è stato pensato soprattutto per le imprese artigiane». Info: Stefano Busi, CNA Produzione, sbusi@cna-to.it; Vitaliano Alessio Stefanoni, CNA Federmoda, astefanoni@cna-to.it Export TORINO CAPITALE DELLA BIOMEDICINA. Dal 10 al 12 marzo sbarca a Torino «Bio Europe Spring», uno dei più importanti eventi mondiali per aziende, centri di ricerca, università e parchi tecnologici del comparto delle biotecnologie, farmaceutico e medicale. L’iniziativa rientra nel Progetto Integrato di Filiera (Pif) Health & Wellness, gestito dal Ceipiemonte su incarico di Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e delle Camere di commercio del Piemonte, in collaborazione con il BioIndustry Park e il polo di innovazione bioPmed. L’arrivo a Torino della manifestazione itinerante, la più ampia iniziativa business to business mai accolta nel capoluogo piemontese, è frutto di un lavoro di squadra coordinato dalla Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Bioindustry Park, Ceipiemonte e Turismo Torino. La convention si caratterizza per un fitto programma di incontri d’affari individuali, conferenze scientifiche e workshop, con l’obiettivo di facilitare la collaborazione tra imprese, cluster, centri di ricerca pubblici e privati. Si prevedono oltre 1200 imprese partecipanti, 2100 delegati provenienti da oltre 40 paesi e 11 mila incontri B2b. Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania i Paesi più rappresentati. Il settore delle scienze della vita e della salute umana, incluso l’indotto specifico e le imprese di servizio, in Piemonte raccoglie oltre 350 imprese e oltre 7 mila addetti. n°2 - marzo 2014 C 18 Unioni dei mestieri CNA Ict, i professionisti dell’informatica hanno un’Associazione di rappresentanza Presentata a Torino la nuova sigla nazionale nata a novembre: è aperta a imprese e operatori D Da destra a sinistra: Fabio Massimo ed Enrico Capirone, rispettivamente Presidente e vice Presidente nazionale di CNA Ict spiegato Capirone, «l’obiettivo è quello di estendere progressivamente la base associativa di CNA Ict aggregando liberi professionisti, lavoratori autonomi e dirigenti d’azienda con specifiche competenze in campo informatico, partendo proprio dai collaboratori e consulenti esterni delle imprese già associate alla CNA». La costituzione di CNA Ict è conseguente alla pubblicazione, nel mese di ottobre 2013, della norma Uni - l’Ente nazionale italiano di unificazione n°11506, «Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nel settore Ict» a cui fa riferimento la legge n°2 - marzo 2014 ebutto nazionale a Torino per CNA Ict, la nuova associazione professionale per gli imprenditori, i professionisti e i dirigenti d’azienda del comparto Information Communication Tecnology che trova nel possesso di un comune patrimonio di competenze dei suoi aderenti il proprio terreno di rappresentanza. Nata formalmente a Roma il 21 novembre scorso, con la costituzione di fronte al notaio, dopo un paio di anni di complessa gestazione, CNA Ict si è presentata ad una ventina di imprenditori torinesi lo scorso 12 febbraio nel salone Carbotta di via Millio per voce del suo Presidente nazionale, il milanese Fabio Massimo, e del suo vice Presidente, il torinese Enrico Capirone, che ricopre anche il ruolo di Presidente di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato per la provincia di Torino. CNA Ict entra nella grande famiglia della CNA come una organizzazione orizzontale e tutti i Soci CNA già aderenti all’Unione CNA Comunicazione e Terziario Avanzato che si occupano di informatica ne fanno parte di diritto. Naturalmente, come ha Sconto del 25% ai Soci CNA sull’allestimento dei veicoli commerciali ALLMAG S.R.L. STRADA DEL PORTONE 131/D 10095 GRUGLIASCO TO Tel. 011 781249 info@allmag.it - www.allmag.it n°4 del 14 gennaio 2013. CNA Ict ha, infatti, la possibilità di sfruttare, nell’interesse dei propri associati, la norma Uni in questione per certificare le capacità operative degli operatori del comparto Ict. «Si tratta di una grande opportunità», spiega Massimo, che sarà possibile cogliere non appena verrà costruito il percorso di certificazione. «Questa norma Uni dà valore alle professionalità dell’informatica», ha sottolineato Massimo, «e consente alla CNA, attraverso CNA Ict, di dare maggiore visibilità alle imprese del settore informatico, con una sigla di rappresentanza dedicata, in modo analogo a quanto avviene in altre associazioni datoriali». La norma Uni 11506, come ha evidenziato Fabio Massimo, ha preso forma anche grazie al contributo dei rappresentanti della CNA che sono membri della commissione tecnica che l’ha redatta. La norma tiene dunque realmente conto delle specificità delle professionalità del settore e delle esigenze degli operatori del settore. La rappresentanza di CNA Ict avverrà principalmente a livello nazionale: non sono previste delle vere e proprie articolazioni territoriali, anche se come ha spiegato Enrico Capirone, «in alcuni territori come per esempio in provincia di Tori- no si cercherà di lavorare per far crescere su base locale questa nuova sigla». «Più siamo e più contiamo», ha sentenziato Capirone, esortando i presenti a diffondere la voce. Di certo, quando la norma tecnica sarà stata completata da un apposito protocollo operativo, CNA Ict sarà lo strumento tecnico per rilasciare le certificazioni professionali di cui le imprese potranno avvalersi di fronte a privati e pubbliche amministrazioni per rispondere a bandi e opportunità di lavoro. Sempre di più, nel mercato del lavoro, diventa necessario non solo saper fare ma poter dimostrare, con criteri non contestabili e transnazionali, di possedere una particolare competenza, un determinato know how. Non poter certificare la propria professionalità o quella dei propri collaboratori causerà in futuro l’esclusione di molti operatori da possibilità di lavoro, certamente quelle più qualificate disponibili sul mercato: soprattutto quando si opera non solo in un contesto nazionale, ma si vogliono raggiungere mercati esteri, con particolare riferimento all’Unione europea, dove i percorsi formativi sono molto diversi da nazione a nazione. In questo senso, Massimo ha anticipato l’intenzione dell’Ue di arrivare nei prossimi anni ad una certificazione comunitaria delle professionalità dell’Ict. «La norma Uni 11506, del resto, nasce da un frame work sulle competenze espresso a livello Ue e forse tra un paio di anni verrà adottata in sede comunitaria» ha detto Massimo. Sempre a livello Ue, si potrà inoltre arrivare nei prossimi anni ad una certificazione del know how delle imprese dell’Ict, sulla base del patrimonio di professionalità che esse racchiudono ed esprimono (al.st). Informazioni: CNA Ict, tel. 011.1967.2152, astefanoni@cna-to.it Informazione 19 Il 4 maggio e il 20 luglio le scadenze per il 2014 del concorso a partecipazione gratuita «Star Cup» premia le idee vincenti «H ai un’idea imprenditoriale che ti gira per la testa? Prova a sottoporcela, ti aiuteremo a realizzarla». Suona così l’invito a partecipare alla Start Cup Piemonte-Valle d’Aosta, la competizione che da dieci anni premia i progetti d’impresa innovativi e ad alto contenuto di conoscenza. Ma in cosa si caratterizza un’impresa «innovativa»? Le imprese innovative sono quelle che apportano, in un prodotto o in un processo, nell’organizzazione o nel rapporto con il mercato, caratteristiche di novità rispetto allo stato della tecnologia riscontrabile nelle imprese del territorio e che rappresentano una valorizzazione economica di saperi e competenze scientifiche. La Start Cup punta alla nascita di imprese innovative presso gli incubatori universitari piemontesi (I3P del Politecnico di Torino, 2i3T dell’Università di Torino e Enne 3 dell’Università del Piemonte Orientale) o nelle province degli enti sostenitori. La Start Cup rappresenta quindi un’opportunità per promuovere lo sviluppo economico del territorio. Ma non solo. L’evento punta a sen- evidenziando il contenuto innovativo e i settori applicativi. Nella seconda, il «Concorso dei Business Plan», si presenta un business plan completo, che deve descrivere un progetto imprenditoriale caratterizzato da un alto contenuto di conoscenza, tecnica o tecnologica, indipendentemente dal suo stadio di sviluppo. A questa fase possono partecipare sia i vincitori del concorso di Il manifesto dell’edizione 2014 del concorso «Star idee, sia soggetti Cup» per progetti innovativi d’impresa esterni portatori di un business plan. Al sibilizzare i giovani (e non) alle «Concorso delle Idee» possono tematiche relative all’imprendi- partecipare le persone fisiche, torialità. Ed inoltre, cerca di of- singolarmente o in gruppo. Al frire ai partecipanti l’opportu- «Concorso dei Business Plan» nità di confrontarsi con idee e possono partecipare le persone persone già coinvolte nel mon- fisiche, singolarmente o in grupdo produttivo. Il concorso, a po, e anche i titolari di imprese partecipazione gratuita, si arti- la cui data di costituzione sia cola in due fasi. Nella prima, il posteriore al 1° gennaio 2014. «Concorso delle idee», si presen- Le domande di partecipazione ta un’idea di impresa descriven- dovranno obbligatoriamente do sinteticamente il progetto ed pervenire attraverso il form online disponibile sul sito ufficiale del concorso www.startcup-piemonte-vda.it entro le due scadenze prefissate (4 maggio per il Concorso delle idee, 20 luglio per il Concorso dei Business Plan). E chi vince la Start Cup cosa ottiene? Nel «Concorso delle Idee», le migliori idee imprenditoriali vengono premiate in servizi che consistono in attività di tutoraggio e nella partecipazione gratuita alle attività di pre-incubazione sviluppate dagli organizzatori del concorso con iniziative di formazione finalizzate a fornire gli strumenti operativi per la predisposizione di un business plan. L’attività di tutoraggio, in particolare, viene effettuata da esperti con capacità specifiche nella stesura del piano d’impresa. Le idee vincitrici possono così trasformarsi in veri e propri progetti di impresa e concorrere ai premi in denaro previsti nella fase successiva. Il «Concorso dei Business Plan» premia economicamente i tre migliori progetti di impresa, dando rispettivamente: 10 mila euro al primo classificato, 7500 al secondo e 5000 al terzo. I riconoscimenti tuttavia non finiscono qui. Sono previsti ulteriori premi speciali da 7500 euro cadauno fino al raggiungimento di un massimo di 15 mila euro per progetto. Il montepremi complessivo messo a disposizione dal concorso è di oltre 50 mila euro. I primi 5 classificati assoluti, inoltre, acquisiscono il diritto di partecipare al Concorso «Premio Nazionale per l’Innovazione 2014» che si terrà a dicembre 2014 a Sassari. «Nel corso di questi dieci anni - ha ricordato Marco Cantamessa, Presidente di I3P - Start Cup ha permesso di far emergere decine di progetti d’impresa innovativi che hanno portato occupazione sul territorio. Protagonisti di questo successo sono gli incubatori universitari. Si tratta di luoghi che possono contribuire allo sviluppo dell’imprenditoria locale, rappresentando anche un punto di riferimento per le aziende piemontesi e valdostane, che possono attingere dall’esperienza e dalle start up competenze, innovazione e know-how in grado di far crescere la propria competitività e la propria capacità di business». Per assistenza alla partecipazione al concorso le imprese associate alla CNA possono contattare l’Ufficio Comunicazione della CNA Torino, telefono 011.1967.2152, astefanoni@cna-to.it n°2 - marzo 2014 I progetti innovativi d’impresa selezionati verranno incubati all’I3P al 2i3T e all’Enne 3 20 Informazione Passaparola: la regola del «tre e trentatré» Quando la cattiva pubblicità si moltiplica Occorre monitorare il gradimento della clientela e prestare molta attenzione ad Internet U n°2 - marzo 2014 no dei concetti più frequenti e diffusi fra le piccole imprese artigiane e non, è che la migliore pubblicità è rappresentata dal passaparola, una formula cioè che porta clienti che hanno sentito parlare bene da loro amici e conoscenti dei nostri prodotti o servizi. Che la trasformazione in opinion leader del cliente sia il massimo risultato raggiungibile, oltre e al di sopra della vendita stessa, è un fatto reale e un obiettivo fondamentale per l’impresa. Ma è un’arma a doppio taglio, che va usata con cautela ed affiancata da altre forme di comunicazione da tenere sotto controllo continuo. Per avere un’idea concreta dei rischi che si corrono ad affidarsi soltanto al passaparola, vale la pena di ricordare la regola del 3/33. Un esempio chiarirà meglio le idee: ipotizziamo di essere al ristorante e di gustare un piatto che apprezziamo molto. Statisticamente, dopo questa piacevole esperienza, a tre persone, che ci chiederanno dove abbiamo mangiato bene, proporremo tre locali (per dimostrare che siamo persone di mondo) fra cui quello dove abbiamo mangiato di recente. Ora però torniamo al nostro pasto al 50 anni Il cliente realmente perduto è quello che sparisce senza dirci nulla: chi si lamenta ci sta dando una seconda possibilità, ascoltiamolo ristorante e immaginiamo che secondo noi il piatto che abbiamo di fronte non si faccia in quel modo e che non sia di nostro gusto, avvertiremo trentatré amici di non andare in quel locale perché lì non sanno cucinare come si deve. Notare due cose: la prima è che il giudizio sul piatto non è oggettivo ma soggettivo e poi che l’azione dissuasiva è attiva e non passiva (siamo noi che sconsigliamo, a tutela dei nostri amici, senza aspettare che ci venga richiesto un parere). I numeri possono cambiare e non siamo di fronte ad un dato matematico, ma questo non ci basta a stare tranquilli. Inoltre, l’e- QUESTO SPAZIO È GRATIS* PER LA TUA IMPRESA Scopri come, telefona allo 011.1967.2152-2121 *Offerta valida per i Soci CNA in regola con il pagamento della tessera associativa, per l’acquisto di n°3 spazi pubblicitari formato finestra al costo promozionale di 100,00 euro più Iva cadauno. Il quarto spazio è gratis. splosiva diffusione di Internet e di siti che divulgano pareri sui locali (talvolta anche con opinioni pilotate), amplifica la questione a proporzioni gigantesche e in tempi brevi. Per questi motivi è importante non contare solo sul passaparola per trovare clienti. Oggi non basta saper fare bene le cose, ma bisogna anche saper comunicare tali capacità, altrimenti veniamo soppiantati da chi fa meno bene di noi ma «si sa vendere». Le soluzioni sono tre: a) tenere d’occhio la clientela per vedere se ci sono «ritorni», il cliente realmente perduto è quello che sparisce senza dirci nulla (chi si lamenta ci sta dando una possibilità); b) avere un buon sito Internet dove chi non ci conosce possa farsi un’idea corretta della nostra attività (a patto di averne saputo gestire bene i contenuti); c) infine «insultarsi» sui motori di ricerca poiché se associamo al nome della nostra ditta delle parole degli ipotetici commenti negativi, e troviamo dei risultati, vuol dire che dobbiamo stare attenti e intervenire sia sul nostro lavoro per migliorarlo, sia sul forum o portale dove parlano male di noi per difendere la nostra reputazione attraverso un controllo periodico quotidiano, o al massimo, settimanale (si ringrazia per la collaborazione Giuseppe Izzinosa, www.izzinosa.it). COLANERI PARRUCCHIERI, 50 ANNI DI ATTIVITÀ IL 22 APRILE. Pino Colaneri insieme ai figli Tony, Roby e Alessandro aspetta clienti e amici il 22 aprile per la grande festa dei 50 anni di attività. L’appuntamento è dalle ore 8.30 alle 19, nel salone di via Monginevro 118/c, a Torino. Remigildo Giuseppe Colaneri, in arte Pino, gestisce da 50 anni un’affermata azienda familiare di parrucchieri nel popolare Borgo San Paolo di Torino, oggi insieme ai tre figli. L’attività è iniziata il 22 aprile del 1964 e si è costantemente rinnovata. Nato a Tavenna, in provincia di Campobasso, nel 1940, a soli 9 anni comincia lavorare, facendo il garzonebarbiere; quattro anni dopo cambia bottega e si trasferisce a Campomarino, vicino a Termoli. L’esigenza di crescere professionalmente lo conduce prima a Bologna, all’età di 19 anni, e quindi a Torino, a 24 anni. Non manca una ricca esperienza a San Remo, al Festival della canzone italiana, dove negli anni ‘69-71 cura, tra gli altri, le acconciature di Nicola di Bari, Angela dei Ricchi e Poveri, Gianni Nazzaro, Tony Renis, Lucio Dalla, Ron, Nada, Ombretta Colli, Renato Rascel. Nomi prestigiosi del calcio italiano sono passati nel negozio di Torino: Italo Allodi, Giorgio Ferrini, Antonello Cuccureddu, John Charles. Pino Colaneri, nel 2002, è stato insignito dalla Camera di Commercio di Torino del premio «Fedeltà al Lavoro» e il 22 aprile 2014 raggiungerà i 50 anni di attività. Export 21 Tunisia, Libia, Algeria, Marocco e Mauritania sono destinazioni spesso sconosciute alle Pmi Africa, quali opportunità di export? Con il supporto di CNA, Ceipiemonte e Delta Center è possibile avvicinare questi mercati I Brasile MISSIONE IMPRENDITORIALE BRASILE A MAGGIO. Il Centro estero per l’internazionalizzazione del Piemonte organizza una missione imprenditoriale in Brasile, aperta ad un massimo di 15 aziende piemontesi. Le destinazioni sono San Paolo-Curitiba-Caxias Do Sul-Piracicaba-Mogi Das Cruzes e l’appuntamento è dal 5 al 9 maggio. Sarà l’occasione per incontrare i responsabili acquisti e tecnici di: costruttori di veicoli industriali e autobus (Mercedes, Scania, Man, Volvo); costruttori di macchine agricole e movimento terra (Agrale, Agco, Cnh, Caterpillar). L’iniziativa rientra nel Progetto Integrato di Filiera (Pif) «From Concept To Car - The Torino-Piemonte complete automotive district» gestito dal Centro estero su incarico di Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e delle Camere di commercio del Piemonte. Dati i fabbisogni merceologici espressi dalla committenza, la missione è estesa anche al Pif «InTo Mech: the Torino-Piemonte Manufacturing Shop». Grazie a tali progetti le imprese candidate ai Pif 2014 e selezionate hanno la possibilità di aderire gratuitamente (escluse spese di viaggio e soggiorno), versando una quota di mille euro a titolo di cauzione; per le altre il costo reale è di mille euro. La missione prevede visite collettive nelle sedi della committenza dove si svolgeranno incontri B2b. Per informazioni: Centro estero, 011.67.00.689-635, beni.industriali@centroestero.org IN I relatori dell’incontro nel salone Carbotta con Stefano Busi (CNA) a destra ternazionalizzazione delle principali Camere di commercio italiane, coordinato da Giovanni Pischedda in qualità di responsabile del Settore estero della Camera di commercio di Torino che è presente in questi Paesi con specifici helpdesk per supportare le aziende nella ricerca di potenziali clienti. Il progetto integrato di mercato per il Nord Africa (Pim) del Ceip è stato presentato da Franco Caccia che si è soffermato anche sulle competenze da acquisire per le imprese che non hanno una stabile presenza all’estero. In particolare sul Marocco il Ceip è presente con desk per promuovere e sviluppare missioni e workshop con le imprese delle filiere dell’alto di gamma e dell’abitazione. I settori di maggior interesse del Paese sono l’agroalimentare, il tessile abbigliamento e le costruzioni. L’Italia è il 5° partner commerciale del Marocco, in Europa subito dopo la Francia, e 300 circa sono le imprese marocchine partecipate da società italiane. Con i suoi 32 milioni di abitanti, in crescita demografica costante, il Marocco è un ponte tra i paesi del sud e del nord del Mediterraneo. La stabilità politica, la lenta democratizzazione, il basso costo della manodopera, gli incenti- vi fiscali e le zone franche sono tra i fattori positivi che attraggono gli investimenti esteri. Enzo Tallone, dell’Ufficio Internazionalizzazione di Unicredit Torino, ha ripreso i principali servizi di supporto della banca alla clientela operativa all’estero: ricerca partner, studi di fattibilità, jointventure, informativa di bandi e gare, operazioni straordinarie cross-border insieme ai prodotti per finanziare l’import e l’export. Unicredit è presente a Tripoli con un proprio ufficio di rappresentanza, dal momento che la Banca Centrale Libica è socia della banca italiana. Negli altri paesi del Mahgreb, Unicredit opera con accordi di collaborazione con le principali banche locali. Negli interventi degli imprenditori presenti è emersa la difficoltà per le microimprese nella costruzione delle relazioni con i clienti quando l’impresa esportatrice non è in grado di presenziare i mercati esteri con filiali commerciali e/o una rete di vendita. Per ulteriori informazioni e per avere indicazioni sulle iniziative dei partner istituzionali e segnalazioni di export senior manager contattare il responsabile dell’Ufficio export CNA, Stefano Busi, telefono 011.1967.2103, sbusi@cna-to.it n°2 - marzo 2014 mercati dell’Africa del nord, con particolare attenzione verso Tunisia, Libia, Algeria, Marocco e Mauritania, possono offrire opportunità commerciali per le aziende artigiane e piccole imprese della provincia di Torino e del Piemonte? Questo il tema approfondito nel corso di un incontro che si è svolto recentemente presso la sede della CNA Torino, incontro introdotto da Rosa Maria Polidori, Presidente provinciale di CNA Piccola Industria, alla presenza di broker commerciali operanti nell’area del Mahgreb, di rappresentanti dell’ufficio estero della Camera di commercio di Torino, del Centro estero per l’internazionalizzazione del Piemonte (Ceipiemonte) e del mondo bancario. Le condizioni favorevoli, offerte dalla Tunisia, vero e proprio hub commerciale per chi intenda operare sui mercati del Nord Africa, sono state illustrate da Pasquale Cena di Delta Center Srl, società che in parternariato con CNA Torino, organizza mensilmente missioni imprenditoriali a Tunisi che si concretizzano in incontri d’affari con buyer, distributori e agenti presenti nei Paesi del Mahgreb. L’Italia è dopo la Francia il secondo fornitore della Tunisia: sono presenti circa 750 imprese italiane. La Tunisia importa dal Belpaese materie prime e semilavorati, attrezzature e macchinari e beni di consumo, mentre è esportatore di articoli nel settore del tessile e cuoio, di prodotti meccanici, elettrici e di beni alimentari. Altre missioni commerciali nei settori dell’edilizia, meccanica, refrigerazione, rifiniture di interni, illuminazione sono previste nel corso del 2014 dal nuovo Consorzio camerale per l’in- 22 Convenzioni Sconti e opportunità per i Soci CNA La guida convenzioni 2014 è pronta Tra le nuove entrate si segnalano il Mirafiori Motor Village e lo Juventus Museum È in distribuzione la nuova guida alle convenzioni per i Soci, valide per l’anno 2014. Pubblichiamo di seguito alcuni degli sconti praticati alle imprese associate e, in taluni casi, anche ai dipendenti della CNA. Mirafiori Motor Village: fino a giugno sconti su veicoli Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Jeep, Abarth e Fiat Professional. CNA Torino ha sottoscritto una convenzione con Mirafiori Motor Village di Torino a vantaggio dei propri associati. Mirafiori Motor Village si impegna a riservare ai Soci della CNA uno sconto sull’acquisto dei seguenti autoveicoli del Gruppo Fiat: a) Fiat 500 L, 10%; Freemont, 13%; Panda, 17%; 500 e Doblò, 18%; Qubo e Sedici, 20%; Bravo, 21%; Punto, 30%; b) Lancia New Ypsilon, La copertina della guida 15%; Voyager, 22%; Thema, 25%; Delta, 26%; c) Alfa Romeo Mito 16%; Giulietta, 18%; d) Jeep Grand Cherokee, 12%; Wrangler, 13%; Compass, 18%; e) Fiat Professional Panda, 12%; 500L Pro, 14%; Strada, 15%; Bravo Van, 16%; Fiorino, 19%; Doblò e Scudo, 20%; Punto Van, 21%; Ducato, 23%; f) 500Abarth, 12%. Inoltre, Mirafiori Motor Village riserva ai Soci uno sconto del 10% sui ricambi e manodopera e su tutto il merchandising. Presso Automercato, infine, corso Giulio Cesare 360 a Torino, è presente una vasta esposizione di veicoli usati di tutte le marche, con ampio assortimento di vetture aziendali e km zero con garanzia minima di un anno: per l’acquisto, i Soci hanno la permuta del proprio usato, di qualsiasi marca e modello, e la voltura compresa nel prezzo e un finanziamento a tasso zero fino a 8 mila euro. La convenzione è da intendersi estesa ai dipendenti della CNA. Info: Mirafiori Motor Village, piazza Cattaneo 9, Torino, tel. 340.63.39.566, www.mirafiorimotorvillage.it Payleven, il servizio di mobile Pos. Payleven è un servizio di mobile Pos, pensato per piccoli e medi esercenti e titolari di partite Iva che potranno, scaricando la App e registrandosi sul sito www.payleven.it inserendo il codice promozionale CNATO20, accettare pagamenti con carta utilizzando il proprio smartphone o tablet abilitati (Apple o Android). Payleven, infatti, ha sviluppato un nuovo dispositivo mobile separato, chiamato Chip&PIN, che si connette allo smartphone e tablet attraverso la tecnologia Bluetooth. Il lettore Chip&PIN Pay8 Certificazioni e verifiche periodiche/straordinarie ascensori DPR 162/99 Verifiche periodiche e straordinarie impianti di messa a terra e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche DPR 462/01 n°2 - marzo 2014 Verifiche periodiche apparecchi di sollevamento materiali, persone ed idroestrattori D.Lgs. 81/08, art. 71 comma 11 e All. VII - DM 11 aprile 2011 OCERT S.r.l. Via Spalato, 65/B - 10141 TORINO Tel. 011.31.91.611 - 011.38.22.752 fax 011.38.04.222 info@ocert.it - ocert@pec.it www.ocert.it OCERT S.r.l. e un Organismo di Certificazione (NB 1362), notificato alla Commissione Europea, e di Ispezione. L’azienda offre servizi di certificazione ascensori e verifica di ascensori, montacarichi, piattaforme elevatrici per disabili, impianti elettrici di messa a terra e apparecchi di sollevamento. Dotata di un sistema di gestione per la qualita aziendale certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008, OCERT coniuga competenza e professionalita avvalendosi di ingegneri e tecnici di altissimo livello con consolidata esperienza nel settore. Forte della sua esperienza, OCERT costituisce un interlocutore di sicuro interesse per aziende, enti pubblici e soggetti privati. 8 leven accetta tutte le carte Visa, Vpay, MasterCard e Maestro e presto leggerà anche American Express. Il dispositivo ha un prezzo scontato per i Soci CNA di 59 euro (Iva esclusa) e rimane in garanzia per un anno. Non esistono costi fissi né costi aggiuntivi (nessun canone mensile né transato minimo richiesto) e si paga, solo in caso di utilizzo, il 2.75% a transazione. Possibilità di ulteriori riduzioni delle commissioni per esercenti con alto transato. Informazioni: Payleven Italy Srl, via Montenapoleone 29, Milano, www.payleven.it Ocert Srl: prezzi vantaggiosi su verifiche tecniche periodiche e straordinarie. Ocert Srl riserva a tutti i Soci CNA le seguenti condizioni di favore: a) sconto del 20% sul tariffario aziendale per certificazione ascensori Dpr 162/99; verifiche periodiche e straordinarie ascensori, montacarichi e piattaforme elevatrici per disabili Dpr 162/99; verifiche periodiche e straordinarie impianti messa a terra e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche Dpr 462/01; verifiche periodiche e straordinarie impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione Dpr 462/01; b) sconto del 10% sul tariffario ministeriale per le verifiche periodiche successive apparecchi di sollevamento materiali, persone ed idroestrattori Dlgs 81/08 art.71 comma 11 e All. VII - Dm 11/04/2011; c) sconto del 10% sul tariffario ministeriale per le prime verifiche periodiche apparecchi di sollevamento materiali, persone ed idroestrattori Dlgs 81/08 art.71 comma 11 e All. VII - Dm 11 aprile 2011 (applicabile solo in caso di affidamento diretto da parte del cliente, decorsi inutilmente i 45 giorni dalla richiesta all’Inail). Informazioni: Ocert Srl, via Spalato 65/b, Torino, tel. 011.3191611, 011.3822752, info@ocert.it, www.ocert.it zioni, ville, negozi e uffici; restauri conservativi; decorazioni di pregio; impermeabilizzazioni; coibentazioni e interventi di riqualificazione energetica; risanamenti di murature umide e condense; installazione di linnee di vita a norma Uni En 795. L’azienda ha ottenuto l’Eccellenza Artigiana Piemonte ed è certificata per l’attività di diagnostica a norma Uni En 473-Iso 9712. Info: Saverio Bevilacqua, tel. 011.66.31.835, cel. 333.2606949, info@abieffeimpresa.it, www.abieffeimpresa.it A Bi Effe Snc: servizi di diagnostica, edilizia e restauro. A Bi Effe è una società che dal 1990 eroga servizi finalizzati all’analisi delle patologie di degrado e alla conoscenza del costruito con l’ausilio di strumenti di diagnosi, per la valorizzazione e la conservazione dei beni edilizi, architettonici e culturali. L’attività svolta con competenza ed una lunga esperienza in campo è caratterizzata da una forte integrazione tra assistenza tecnica, diagnostica e realizzazione di interventi mirati per il recupero di edifici comuni e storici. A Bi Effe come azienda innovativa svolge con professionalità i servizi proposti costituendo un valore aggiunto ad ogni intervento privilegiando la qualità costruttiva, il contenimento dei costi e la sicurezza. L’attività edile consiste nella realizzazione di interventi di manutenzione di facciate, coperture, corpi scale, cortili; consolidamenti strutturali; ristrutturazioni complete di abita- Juventus Museum. CNA Torino invita i propri Soci a visitare il «Juventus Museum» sito in Torino, via Druento 153/42 che ha, tra gli altri, lo scopo di promuovere l’attività di presentazione al pubblico, in tutte le forme ritenute idonee, di materiale, mostre e di iniziative della società Juventus, dello sport e più in generale della cultura. I soci imprenditori ed i dipendenti della CNA, ed un loro accompagnatore, potranno usufruire delle seguenti tariffe ridotte: a) Juventus Museum, visita a tariffa ridotta: da 12 euro a 10 euro; b) Juventus Museum + Stadium Tour, visita a tariffa ridotta: da 18 euro a 15 euro. Per usufruire della promozione, il visitatore dovrà presentare alle casse del Museo la tessera associativa della CNA (o biglietto da visita se dipendente). Orari museo: da lunedì a venerdì ore 10.30-18; sabato, domenica e festivi ore 10.30-19.30. Giorno di chiusura: martedì. Info: Juventus Museum, via Druento 153/42, Torino, juventus.museum@juventus.com, www.juventus.com SERVIZI INTEGRATI per il settore Civile e del Restauro www.abieffeimpresa.it info@abieffeimpresa.it Tel. 011.663.18.35 cell. 333.260.69.49 P. IVA e C. F. 06033260016 • DIAGNOSTICA N. D. per edifici in muratura e c. a. • Analisi e Risanamento di murature umide • Realizzazione opere edili, di recupero e restauro • Servizi tecnici, perizie, consulenze Museo Accorsi-Ometto. Il Museo Accorsi-Ometto, aperto al pubblico nel 1999, che ospita i raffinati arredi appartenuti alla villa di Pietro Accorsi e le preziose collezioni di Giulio Ometto, allievo dell’antiquario e Presidente dell’Istituzione riconosce ai Soci CNA le seguenti agevolazioni sui prezzi dei biglietti: a) Museo (visita guidata compresa), 8 euro anziché 10 euro; b) Mostra (visita libera), 6 euro; c) Mostra con visita guidata, 6 euro anziché 8 euro; d) Museo (con visita gui- 23 data) più Mostra (visita libera), 10 euro anziché 12; e) Museo (con visita guidata) più Mostra (con visita guidata), 12 euro anziché 15 euro. Ubicato al piano nobile di un palazzo di fine Seicento, il Museo è una dimora nobiliare settecentesca con mobili e oggetti d’arredo d’altri tempi. Fra le eccellenze del museo, straordinaria è la collezione di mobili di Pietro Piffetti, che comprende il «doppio corpo» firmato e datato nel 1738, universalmente considerato il mobile più bello del mondo. Orari: martedì-venerdì, 10-13 e 14-18; sabato e domenica, 10-13 e 14-19; lunedì chiuso. Info: Museo Accorsi-Ometto, via Po 55, Torino, tel. 011.837.688 int. 3, info@fondazioneaccorsiometto.it, www.fondazioneaccorsiometto.it AllegroItalia Golden Palace: il lusso è divertente e democratico. AllegroItalia Golden Palace, l’albergo più lussuoso della città di Torino e la migliore location per affari e piacere nel centro storico, offre ai Soci CNA tariffe particolarmente vantaggiose sulle proprie 195 camere: classic, superior, deluxe e junior suite (il listino è disponibile in consultazione presso CNA Torino). Le prenotazioni dovranno essere effettuate via email aziendale o via fax allo 011.55.12.800 all’attenzione dell’Ufficio Prenotazioni prenotazioni@allegroitalia.it e sono subordinate a conferma scritta da parte dello stesso. Inoltre, l’hotel dispone di sale meeting con capienza fino a 300 posti (piano rialzato e con luce naturale) con possibilità di affittare gli spazi comuni, la hall e il dehors in esclusiva per eventi privati. G Ristorante Italiano è affidato alle mani esperte dello Chef stellato Diego Rigotti. G Ristorante Italiano è aperto tutti i giorni per colazioni di lavoro, pranzo con formula «piatto unico completo» con convenzioni aziendali e cene a tema. Tutte le domeniche, il Brunch della famiglia con assistenza bambini e spazio a loro dedicato. Informazioni: AllegroItalia Golden Palace, via dell’Arcivescovado 18, Torino, tel. 011.55.12.111, infogolden@allegroitalia.it, www.allegroitalia.it n°2 - marzo 2014 Convenzioni Intervista 24 Caresio, Piana e Caprara fondano a fine 2012 una piccola agenzia di comunicazione Giovani e brillanti: Capi.To? Si raccontano i tre Soci CNA che hanno superato con successo il primo giro di boa E Da sinistra a destra: Erik Caresio, Denis Caprara e Stefano Piana tamente a cosa andrai incontro. Però intanto sei partito e sei un esempio vincente per tutti quelli che pensano che avere meno di trent’anni vuol dire essere uno scansafatiche oppure un disoccupato rassegnato. Dopo la partenza, i tre stanno andando avanti e la bottiglia di spumante per festeggiare il loro primo anno di attività l’hanno già stappata. E come racconta Erik Caresio «era pure bella grossa». Stefano Piana racconta così gli esordi di un rapporto di amicizia, prima ancora che di lavoro, nato sui banchi di scuola, alla vecchia maniera: «Ci siamo co- n°2 - marzo 2014 ravamo quattro amici al bar, che volevano cambiare il mondo... Potrebbe iniziare così, col sottofondo dell’intramontabile successo di Gino Paoli, la storia di tre giovanissimi imprenditori e del loro ex insegnante che insieme, a Torino, hanno dato vita alla fine del 2012, ad una piccola agenzia di comunicazione. Loro sono Erik Caresio, 23 anni, Stefano Piana, 28 anni, Denis Caprara, 23 anni, e Riccardo Pessana, docente di packaging dell’Istituto di Arte Applicata e Design di Torino, il loro pigmalione, per dirla all’antica, e il bar in realtà è stata una pizzeria di corso Lione, dove il progetto ha preso forma e soprattutto ha avuto il suo battesimo. Capito? Nel senso che Capi.To è proprio il nome della Snc costituita dai tre giovanissimi ex studenti dello stesso Iaad, di cui Riccardo è oggi consulente esterno ed in particolare il supervisore di tutti i progetti di comunicazione dell’agenzia. Di coraggio i tre ragazzi ne hanno e da vendere, combinato con un po’ di sana incoscienza, quella che ti fa partire nella vita senza sapere esat- % &" !"&&" '!-+,*%" "' *% " &" "& / %'#( $* # *, %, ... $* # *, %, nosciuti allo Iaad di Torino. Facevamo tutti e tre un corso di communication and advertising. Alla fine del terzo e ultimo anno del corso, esattamente a marzo, abbiamo avuto la possibilità grazie ad un ex docente di packaging, Riccardo Pessana, di confrontarci con un progetto più grande di noi ma estremamente affascinante: quello di creare una nostra azienda». Con la prospettiva, a studi finiti, di essere precari magari per anni, sfruttati da qualche grande agenzia di comunicazione, Pessana invita i tre ragazzi a ragionare con la testa sul loro futuro e a farlo in fretta, senza indugi. «All’inizio tutto è partito quasi per scherzo», spiega Piana. «Di certo, se non fosse stato per il professore che ci guidava per mano, non sarebbe mai accaduto niente». I tre si sono laureati a luglio del 2012 e si sono trovati, praticamente da subito, ad agosto, a ragionare insieme davanti ad una pizza, per progettare il loro futuro. Il nome Capi.To nasce da una specie di acronimo dei tre cognomi: «Ca» sta per Caprara e Caresio, «Pi» per Piana; «To», invece, sta per Torino, la città che amano e nella quale vogliono vivere e lavorare. Spiega Erik: «All’inizio di novembre 2012 abbiamo co- stituito la società, una Snc, con sede in via Bricherasio. Il primo scoglio da superare è stato capire come funzionasse una partita Iva, come ci si dovesse interfacciare con un commercialista, come gestire le scadenze fiscali e l’Inps, come emettere una fattura. E poi, fatto tutto questo, capire dove stesse ancora il guadagno». Stefano sorride ripensando ai primi mesi di vita della società: «La burocrazia è complessa e scoraggia parecchio. Per assurdo, ci ha salvati non sapere esattamente cosa ci aspettava». «I primi clienti racconta Piana - sono in qualche modo arrivati grazie al nostro ex docente che anni fa aveva una sua agenzia di comunicazione, poi chiusa. Il primo lavoro in assoluto è stata la campagna di comunicazione per il progetto ‘Noi no’ del Gruppo giovani imprenditori CNA di cui facciamo parte. Una campagna contro le mafie che ha promosso in Torino e via web un evento che si è svolto nell’inverno del 2012 al Castello del Valentino». Poi, i tre hanno avuto la fortuna e la capacità di trovare qualche cliente che ha creduto in una giovane agenzia di comunicazione. «In questa fase non abbiamo ancora preso uno stipendio», ammette Stefano Piana con orgoglio. «Stiamo lavorando per pagare e gestire tutte le spese della nostra azienda. E questo non è poco. Ci piacerebbe arrivare alla fine del 2015 a prendere finalmente una mensilità». Accanto a Riccardo Pessana, Capi.To si avvale anche della collaborazione esterna di Claudia Guerra. Gestire tutti i costi senza rimetterci è qualcosa di importante. E la crisi, in un certo senso, ha avuto alcuni effetti positivi su una giovane start up. «L’affitto 8 Intervista 8 dei locali dove lavoriamo, per esempio, è particolarmente basso. Siamo in una bella zona che potremmo definire di rappresentanza e che solo cinque anni fa sarebbe stata irraggiungibile» racconta Piana. Per partire, le spese più importanti sono state quelle per le attrezzature: computer, software, arredi per l’ufficio, stampanti, scanner. «Ma il colpo più duro ai nostri bilanci arriva dalle tasse e, a ruota, dall’Inps», ammettono senza tanti peli sulla lingua. Il loro cliente medio? Dai 45 anni in su, escludendo l’ultimo cliente che è un giovane di trent’anni che sta aprendo una gelateria. Sugli imprenditori più giovani, loro coetanei, scatta spesso la molla del «me lo faccio da solo», in riferimento al sito web oppure al biglietto da visita e simili. Gli altri clienti, invece, cercano un mix di fattori che spazia dal prezzo, indubbiamente più basso di una grande agenzia, per arrivare al livello di attenzione e dedizione che i tre imprenditori sanno riservare, per proseguire con la loro flessibilità e capacità di gestire le emergenze, anche nei week end e comunque fuori dall’orario di lavoro. L’imprenditore un po’ avanti negli anni, in particolare, si rivela spesso un ottimo cliente per Capi.To: «E’ molto attento alle nuove forme di comunicazione, alla creatività dei giovani: percepisce in senso positivo il gap ge- 25 E-commerce CRESCE IL COMMERCIO ELETDagli ultimi dati forniti dall’Osservatorio eCommerce B2C di Netcomm-School of Management del Politecnico di Milano, in Italia dal 2006 al 2013 la dinamica delle vendite ecommerce B2C ha conosciuto un progressivo incremento, con una crescita nell’ultimo anno del 18% per un valore complessivo di ben 11.268 milioni di euro. A farla da padrone, da sempre, il settore del turismo, con il 43% del totale transato, con una leggera crescita di abbigliamento ed elettronica. Lo strumento più utilizzato per il pagamento rimane la carta di credito, con un solido 71%, seguita da PayPal al 21%. Crescono, inoltre, rispetto allo scorso anno, sia la domanda da clienti italiani a siti esteri e italiani, sia l’export verso siti stranieri, con un complessivo incremento del valore dell’acquistato pari al 15%. Questi dati, sia pur incoraggianti, non fanno tuttavia ancora emergere l’Italia dal suo ritardo tecnologico. Il mercato nazionale dell’e-commerce vale oggi circa 12 miliardi di euro, contro i 66 del Regno Unito, i 40 della Germania, i 26 della Francia e i 290 degli Stati Uniti, con una penetrazione delle vendite online pari appena al 3% sul totale, contro il 14% dell’Inghilterra, l’8% della Germania e il 6% della Francia. Resta comunque un dato di fatto che l’e-commerce sia uno dei pochi settori oggi a registrare incrementi a due cifre, con ottime prospettive di sviluppo per il futuro. Per questo motivo si stanno moltiplicando le azioni della CNA Torino per sensibilizzare artigiani e Pmi verso gli strumenti di vendita on-line e, in questo senso, si inseriscono le partecipazioni al salone B Com (www.bcomexpo.com) e al Digital festival (www.digitalfestival.net). nerazionale e ne coglie le opportunità per promuovere al meglio il suo prodotto». Da un punto di vista merceologico, Capi.To ha lavorato fino ad oggi soprattutto per aziende del settore alimentare e della sanità privata. In quanto alle ambizioni, Erik vorrebbe specializzarsi nell’editoria e nel settore automotive; Stefano non vorrebbe mai lavorare con clienti troppo grandi, preferirebbe farli crescere; Denis, infine, che è lo spe- Il primo lavoro in assoluto è stata la campagna cialista della parte web e di comunicazione per il progetto ‘Noi no’ del video, vorrebbe un gior- Gruppo giovani imprenditori CNA di cui i tre sono fare la comunicazione ci fanno parte (a destra, la locandina). In alto, il per un famoso Dj, da nuovo pack per il prodotto Averna Cream degrande appassionato qual stinato a Germania e Stati Uniti è di musica elettronica. Guardando ai lavori svolti nei sfaccettature e alcuni progetti di primi quattordici mesi di lavo- immagine coordinata partendo ro, Capi.To ha sviluppato po- dalla ideazione di un logotipo. che campagne stampa e molti «La nostra punta di diamante progetti sul web in tutte le sue spiega Stefano - che però non abbiamo ancora sfruttato tantissimo è il packaging: per il momento abbiamo avuto modo Se non hai mai fatto inserzioni di concentrarci solo su un nuofrenato dai costi o per scetticismo vo pack per il prodotto Averna incerto dei risultati che potevi ottenere... Cream destinato a Germania e Stati Uniti». E per farsi conoÈ arrivato il momento di , scere tra le 13.500 aziende associate alla CNA, Capi.To ha anperché il mercato pubblicitario è sceso del -18%. che attivato una convenzione rivolta agli altri Soci che propone quelli che i tre chiamano «prezzi anticrisi». Le piccole imChe è molto più facile essere prese, del resto, sono il target che a loro interessa. Si invitano i Soci CNA a raccontare la propria esperienza imprenditoriale al Corriere Artigiano: tel. 011.1967.2152-2121, ufficiostampa@cna-to.it crederci Cosa significa? visibili! Scopri come, telefona allo 011.1967.2152-2121 n°2 - marzo 2014 TRONICO IN ITALIA. Cultura e arte 26 Al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, la mostra sui capolavori del monastero catalano Montserrat, i tesori dell’Abbazia Fino al 2 giugno in mostra il celebre San Girolamo di Caravaggio e altre cento opere ontserrat, Opere maggiori dell’Abbazia» è il titolo della grande mostra che il Forte di Bard, principale polo culturale e turistico della Valle d’Aosta, ospiterà fino al prossimo 2 giugno. Il progetto presenta per la prima volta raccolte in un unico evento, le opere dal grande valore storico-artistico provenienti dal monastero benedettino di Montserrat, località a pochi chilometri da Barcellona, in Catalogna. In mostra cento capolavori, dal Romanico al Barocco, dall’Impressionismo all’Avanguardia, con omaggi particolari all’arte italiana e alla pittura antica spagnola. Tra le opere esposte spiccano il celebre San Girolamo penitente di Caravaggio (olio su tela, 1605-1606, foto), le tele di Gianbattista Tiepolo, Luca Giordano, Francesco Solimena, Andrea da Salerno, Pedro Berruguete, Marià Fortuny, Rembrandt e due capricci di Luigi Rossini mai esposti. A questi si aggiungono altri grandi maestri della storia dell’arte: Monet, Degas, Pisarro, Sisley, Rouault, Chagall, Braque, Marini, Hartung, Rusiñol, Picasso, Dalí, Tàpies, Poliakoff, Chanko, Le Corbusier e Subirachs. La mostra vede il prezioso contributo oltre che dei curatori, Josep de C. Laplana e Gabriele Accornero, e degli assistenti alla curatela, Raul Magi e Chantal Cerise, anche del Priore della Comunità Monastica di Bose, Enzo Bianchi, e dell’Abate di Montserrat, Dom Josep Maria Soler. Il progetto riveste accanto alla rilevanza artistica e culturale anche un pregnante significato in relazione alla vicinanza tra le regioni autonome della Catalogna e della Valle d’Aosta e tra Spagna e Italia. Il Monastero benedettino di Montserrat (letteralmente n°2 - marzo 2014 M Monte Seghettato) è situato a venti chilometri ad est di Barcellona ad un’altitudine di 720 metri. Fondato nel 1025 per commemorare l’apparizione della Madonna sul monte omonimo, fu distrutto dalle truppe napoleoniche nel 1811 e ricostruito una trentina di anni dopo, esattamente come avvenne per il Forte di Bard. Attualmente ospita una comunità di monaci ed è meta di pellegrinaggi per venerare la Moroneta (la Madonna Nera), una scultura romanica in legno del XII secolo, protettrice della Provincia della Catalogna. Orari: martedì-venerdì 10-18; sabato, domenica e festivi 10-19; chiuso il lunedì. Tariffe: intero, 8 euro; ridotto, 7 euro; ragazzi, 4 euro. Per Informazioni: telefono 0125.833811, info@fortedibard.it www.fortedibard.it L’ufficio stampa, questo sconosciuto Un manuale per raccontare in modo semplice un mestiere complesso pettabile redazione» di Maria Grazia Balbiano e Marta Franceschetti, apparso a dicembre 2013 per i tipi delle edizioni Cartman di Torino, è un manuale d’uso garbato sull’arte del mestiere del giornalista degli uffici stampa. Un mestiere complesso e faticoso, praticato con grande passione dalle due autrici di questa pubblicazione, che non gode della stessa visibilità sociale di quello praticato dai cugini giornalisti che lavorano su quotidiani ed emittenti radiotelevisive. Non a caso, questo volume nasce un po’ per sfida, un po’ per provocazione in seguito ad una conversazione amichevole che si è arenata, come spesso accade, in un vicolo cieco, come spiega a Corriere Artigiano Maria Grazia Balbiano, scivolando su frasi del tipo: «Il vostro mestiere non è poi così chiaro. In fondo, di cosa si occupa un giornalista che fa ufficio stampa?». E la risposta, tutt’altro che banale, ha richiesto qualche mese di riflessioni «S La copertina del volume personali tra due colleghe che da anni, partendo da Torino, si occupano di comunicazione in tutta Italia, affrontando argomenti e contesti tra i più disparati, per arrivare anche al cliente che «ti chiede un elicottero per un evento». Il manuale parte dall’inizio, illustrando nel dettaglio i problemi e le opportunità di un mestiere affascinante ed aiutando chi lo legge, anche se si tratta di un addetto ai lavori, a sfatare tanti luoghi comuni e soprattutto a comprendere un po’ meglio le ragioni di chi lo pratica. Anche con un pizzico di ironia, il manuale fa comprendere l’importanza di un lavoro che, in fondo, è alla base della produzione di contenuti di valore per il mondo dell’informazione e che merita sempre rispetto e ascolto, da parte del cliente e degli stessi giornalisti ai quali, naturalmente, chi fa ufficio stampa si rivolge ogni giorno. Un mestiere che assorbe tempo ed energie, che obbliga ad imparare di continuo, a confrontarsi sempre con il lavoro degli altri, che impone ritmi forzati che possono arrivare anche a far compiere il giro della lancetta dell’orologio e comunque una gestione del tempo scandita da tempi precisi e scadenze incalzanti. In sintesi, questo volume è utile a tutti coloro che vogliono capire meglio i meccanismi della comunicazione. «Spettabile redazione» ha un costo di copertina di 5 euro (47 pagine) e può essere acquistato on line sul sito web dell’editore Cartman: www.cartmanedizioni.it LEASING TAN 2% BIPPER 1.3 HDi 75 CV FAP a 125 € + IVA per 60 mesi ® PEUGEOT AMA ITALIA Es. di leasing per possessori Partita IVA su Bipper 1.3 HDI 75 CV FAP: prezzo promo € 8.750 (IVA esclusa, messa su strada e IPT escluse), in caso di rottamazione di un veicolo. Primo canone anticipato € 2.764,71 + IVA, 59 canoni successivi mensili da € 125,26 + IVA e possibilità di riscatto a € 1417,35 + IVA. Nessuna spesa d’istruttoria, TAN (fisso) 2,00% isc 3,81%. 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