BAYLON gennaio - Chiesa di Napoli

Foglio informativo della Parrocchia S. Pasquale Baylon, Piazza Granatello 12, 80055 Portici (Na)
Ciclostilato in proprio - distribuzione gratuita - GENNAIO 2014
Carissimi,
Il Signore vi dia pace!
È il saluto che il Poverello
d’Assisi amava donare a quanti
incontrava lungo il cammino.
Francesco poteva donare la pace
perché nel suo cammino di fede
l’aveva trovata in quel Bambino
fatto rinascere nel cuore dei fedeli raccolti con lui a Greccio, l
nell’abbraccio con il lebbroso,
nella gioia di condividere con
Chiara altri lo stesso ideale di
vita. Noi oggi siamo ancora alla
ricerca di quella Pace vera. Oggi
l’egoismo e il giudizio spietato
verso chi ci circonda ostacolano
la pace vera e duratura. Le nostre fraternità, siano essere reali, cioè costituite da vincoli di
sangue, siano esse spirituali, cioè
costituite da fratelli e sorelle accomunati dalla stessa fede o vocazione, sono spesso luoghi di
tensione, di divisioni, di pettegolezzi. Gesù ci ha insegnato ad an-
dare sempre oltre i confini stabiliti dalla fraternità carnale, etnica o
religiosa. Ecco perché ha detto:
“Voi siete tutti fratelli” (Mt 23,8),
per insegnarci che qualunque uomo o donna, di qualsiasi lingua,
popolo e cultura, è per ciascuno di
noi un fratello, una sorella.
La fraternità francescana che agli
occhi di san Francesco era
l’accoglienza incondizionata
dell’altro come un dono del Padre
è oggi una realtà da costruire con
l’impegno e il sacrificio di tutti.
è il tema della 47ª Giornata Mondiale per la Pace. Sin
dall’inizio del suo ministero di vescovo di Roma, Papa
Francesco ha sottolineato l’importanza di superare una
«cultura dello scarto» e di promuovere la «cultura
dell’incontro», per camminare verso la realizzazione di
un mondo più giusto e pacifico. La fraternità è una dote che ogni uomo e donna reca con sé in quanto
essere umano, figlio di uno stesso Padre. Davanti ai molteplici drammi che colpiscono la famiglia dei popoli –
povertà, fame, sottosviluppo, conflitti, migrazioni, inquinamenti, disuguaglianza, ingiustizia, criminalità organizzata, fondamentalismi –, la fraternità è fondamento e via
per la pace. La cultura del benessere fa perdere il senso
della responsabilità e della relazione fraterna. Gli altri,
anziché nostri «simili», appaiono antagonisti o nemici e
sono spesso «cosificati». Non è raro che i poveri e i biso-
Essere fraternità significa riconoscerci
fratelli. Come sogno una parrocchia che
sia profezia di fraternità che interpella
tutti e che, in mezzo ad un mondo lacerato da rivalità e violenze di ogni tipo,
offra spazi di incontro, di accoglienza, di
gratuità, di festa, di condivisione serena
e gioiosa.
Amare il prossimo significa riempire di
amore il nostro rapporto di fraternità
con gli altri uomini. Dono e impegno, la
Fraternità si riceve, ma si costruisce
anche come chiamata divina e realtà
umana. In quanto chiamata divina, la
Fraternità si alimenta con la preghiera,
l’ascolto della Parola, l’Eucaristia, il
perdono e la riconciliazione. In quanto
realtà umana, la Fraternità ha le sue
proprie leggi, esigenze e mediazioni:
rapporti autentici, familiarità, amicizia,
giovialità, cortesia, servizio…
Cari amici, il Signore del tempo e della
storia ci dà la possibilità di iniziare un
nuovo anno. Che sia per tutti un anno di
pace!
Il parroco
P. Giuseppe Sorrentino, ofm
gnosi siano considerati un «fardello», un impedimento allo
sviluppo. Tutt’al più sono oggetto di aiuto assistenzialistico o
compassionevole. Non sono visti cioè come fratelli, chiamati
a condividere i doni del creato, i beni del progresso e della
cultura, a partecipare alla stessa mensa della vita in pienezza,
ad essere protagonisti dello sviluppo integrale ed inclusivo.La
fraternità sollecita all’impegno di essere solidali contro le diseguaglianze e la povertà che indeboliscono il vivere sociale,
a prendersi cura di ogni persona, specie del più piccolo ed
indifeso, ad amarla come se stessi, con il cuore stesso di Gesù
Cristo. In un mondo che accresce costantemente la propria
interdipendenza, non può mancare il bene della fraternità, che
vince il diffondersi di quella globalizzazione dell’indifferenza,
alla quale Papa Francesco ha più volte accennato.
La globalizzazione dell’indifferenza deve lasciare posto ad
una globalizzazione della fraternità. La fraternità impronti
tutti gli aspetti della vita, compresi l’economia, la finanza, la
società civile, la politica, la ricerca, lo sviluppo, le istituzioni
pubbliche e culturali. (www.chiesacattolica.it)
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di Rosaria Odorino
Questo il tema del Ritiro che la nostra Comunità parrocchiale ha vissuto domenica 15 dicembre presso il Convento di
S. Antonio in Teano. Una giornata dedicata al silenzio che precede il grande evento del Natale, ma anche alla gioia e
alla condivisione vissuta all’interno di una comunità che si sforza di vivere il suo Avvento.
Siamo giunti a Teano alle ore 9, circa 70 persone suddivise tra adulti e i nostri giovani della Gifra., accompagnati dal
nostro parroco fra Giuseppe e da fra Luigi che hanno curato il nostro momento di formazione .Dopo il momento di preghiera iniziale ci siamo divisi in due gruppi, i giovani e gli adulti, ciascuno guidato da un assistente che ci ha introdotto
e fatto immergere nel tema della giornata. Attendere non vuol dire abbandonarsi alla tristezza ma vivere con trepidazione una Promessa: Dio si è fatto Bambino per venire a salvarci . E questa è la certezza della nostra vita. Non c’è più
tempo da perdere dunque, la gioia di Cristo va vissuta con gioia e, soprattutto con Speranza. Dopo l’incontro ciascuno
di noi ha avuto la possibilità di vivere un momento di silenzio per poter riflettere su ciò che abbiamo ascoltato o , più
semplicemente, per poter aprire il nostro cuore alla voce del Signore. Durante la condivisione ognuno di noi ha donato
all’altro il frutto delle proprie meditazioni. Durante la celebrazione eucaristica abbiamo presentato tutto
sull’altare ,dove ,ancora
una volta si è ripetuto il più grande miracolo
dell’ Amore. Dopo
il pranzo e all’animazione
organizzata dai nostri ragazzi, la nostra giornata si è conclusa
con un momento davvero
prezioso. Ci siamo
recati tutti al monastero
delle nostre sorelle
clarisse di Pignataro Maggiore, dove abbiamo
pregato insieme l’ora media. E’ stato davvero emozionante sentire
come in quel momento, nonostante le nostre diverse vocazioni, le nostre voci fossero unite in un unico
canto di lode. Dopo questa
magnifica giornata
forse ci sentiamo più pronti, sicuramente più
gioiosi, per attendere il
Natale del Signore.
Per Francesco d’Assisi il modello di fraternità non è la prima comunità cristiana, descritta dagli Atti degli Apostoli, ma la vita evangelica di Cristo e dei suoi discepoli, che vivono senza la sicurezza di una casa o di un luogo dove
posare il loro capo, per essere liberi di andare e proclamare il vangelo attraverso la predicazione e la testimonianza personale.
La fraternità ha come elementi basilari e fondamenta : l’amore evangelico; la reciproca accoglienza, e anche reciproca fedeltà e rispetto; la povertà radicale, su una rinuncia assoluta dei beni; la totale uguaglianza.
La fraternità francescana è nutrita dalla Parola e dal vivere insieme con gioia.
La pace è una condizione di vita caratterizzata da condivisa armonia ed assenza di tensioni e conflitti.
E se il modello Trinitario rappresenta l’archetipo di condivisa armonia, la fraternità francescana , a tale
modello ispirata e da tale modello nutrita, a causa delle proprie peculiari caratteristiche, diventa il luogo
della storia, fondamento e via di pace. (Francesco Pavese, ministro ofs)
Petizione delle Comunità parrocchiali del XII decanato
per contrastare il fenomeno del gioco illegale e legale
Le sale gioco in Campania sono in vertiginoso aumento, la ludopatia è in crescendo come
di conseguenza il fenomeno dell'usura alla quale soggiacciono moltissimi ludopatici. Lo Stato
“incassa e protegge” il gioco attraverso le macchinette “slot” ed altre forme. “Lo Stato presenta
un atteggiamento ambiguo sul fenomeno, in quanto da un lato lo riconosce come malattia sociale,
dall’altro concorre a sfruttarne i proventi.” Le mafie, oltre allo Stato, hanno interesse a gestire le
scommesse, le sale “Bingo”, le lotterie, i “gratta e vinci”, le “slot machines”, le scommesse sportive e quant’altro. Ci troviamo di fronte ad un’emergenza - allarme sociale e ad una nuova forma di
schiavitù che apporta tanto male alle nostre famiglie. Nel territorio partenopeo e vesuviano stanno
sorgendo come funghi sale da gioco e punti scommesse anche e non solo vicino alle Chiese parrocchiali. Molte Chiese
parrocchiali mancano di spazi all'aperto e di oratori e queste sale diventano facilmente mete ambite da parte di adolescenti e di adulti! Le nostre città stanno trasformandosi nel “paese dei balocchi” con sale da gioco e negozi “compro
oro”, la maggior parte in odore di camorra. Ci riferiamo anche ai numerosi punto-scommesse!!! Tanta gente si aliena,
restando ore intere davanti a questi esercizi, per giocare 'la fortuna': spende pochi euro al giorno che diventano un capitale rilevante perso alla fine del mese. Occorre che l’amministrazione s’impegni ad UTILIZZARE TUTTI GLI STRUMENTI DISPONIBILI per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo, aderendo alla rete dei
comuni, nel cui regolamento vengono tracciate le linee guida, sperimentate in tutt’Italia, per il contrasto al gioco
d’azzardo. Ai commercianti che gestiscono bar, ai tabaccai, cartolerie dove si giocano “bollette”: si chiede un atto di
coraggio e di solidarietà a favore dei tanti possibili e attuali ludopatici della città; si invitano a rifiutare, anche in questi
tempi di crisi, ad avere nei propri esercizi commerciali slot machine e quant’altro possa nuocere agli altri. Torniamo ai vecchi calciobalilla che facilitavano aggregazioni serene! E’ un atto di responsabilità! Infine inventarsi un
logo su cui è scritto:”no gioco free”.
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M Maria SS. Madre di Dio Giornata mondiale della pace SS. Messe ore 10:00; 12:00 e 19:00
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D II Dom. dopo Natale Presepe vivente al Granatello dalle ore 17
Epifania del Signore SS. Messe ore 7:30; 10:00; 12:00 e 19:00
Giornata dell’Infanzia missionaria e delle Missioni Francescane
Ore 10:00 S. Messa con i bambini al termine della quale ci sarà il volo dei palloncini in Piazza con i
messaggi di pace e l’attesa della “befana”.
L Ore 19:00 S. Messa al termine della quale ci sarà la processione con Gesù Bambino
M Ore 19:00 Incontro con gli animatori delle SS. Messe (cantori, suonatori, ministranti, lettori)
G Adorazione Eucaristica
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L Incontro catechisti ore 19:00
M Consiglio Pastorale ore 18:30
G Adorazione Eucaristica
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V S. Antonio Abate - Memoria mensile di san Pasquale SS. Messe ore 8; 9; 10 e 19
S Inizio Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani fino al 25 gennaio
D II Dom tra l’Anno
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M Catechesi sui 10 comandamenti ore 19:30
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G Adorazione Eucaristica
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D III Dom. tra l’Anno ore 12 Sacramento del Battesimo
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G Adorazione Eucaristica
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V S. Ciro – S. Giovanni Bosco
Presepe vivente al Granatello dalle ore 17
Battesimo del Signore - Incontro con coppie giovani sposi ore 20:00
Cristo non può essere diviso! (1 Cor 1, 1-17)
Cristo non può essere diviso!ǁ È questa la forte affermazione dell‘apostolo Paolo per la
nostra riflessione in occasione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2014.
È un ammonimento che riceviamo, comprendendolo innanzitutto nel contesto in cui
l‘apostolo lo pronuncia: quello di una comunità che ha bisogno di ritrovare l‘essenziale
della propria fede. A Corinto la chiesa era dilaniata da gruppi contrapposti. C‘era chi dichiarava: Io sono di Paolo; un altro: Io di Apollo; un terzo: Io sono di Pietro; e un quarto: Io sono di Cristo. In questa sequenza è proprio l‘ultima affermazione che più ci interpella: utilizzare Cristo per sancire le nostre divisioni. Questo si è spesso verificato nella storia del cristianesimo,
laddove la ricerca della fedeltà all‘evangelo di Cristo, per le varie tradizioni cristiane, invece di creare un patrimonio comune ha suscitato scomuniche e conflitti. Divisi nel nome di Cristo: questo è il paradosso e lo scandalo della nostra vita cristiana.
"Il Signore ci aiuti a superare divisioni e personalismi nella Chiesa" (Francesco)
Estrazione
lotteria
natalizia
Rendendo grazie a Dio per il dono della Comunità Parrocchiale, ci rechiamo in pellegrinaggio a Roma
per professare la nostra fede e per ascoltare la parola del Santo Padre.
In tale occasione il Papa benedirà il nuovo ostensorio che porremo sulla statua restaurata di san Pasquale.
Concluderemo il nostro pellegrinaggio al Divino Amore condividendo, nella Sala del Pellegrino, la colazione a sacco e celebrando la Santa Messa nel nuovo Santuario benedetto dal Beato Giovanni Paolo II.
Presepe: D 99
Coperta: I 50
Cesto: I 41
Sabato 25 gennaio 2014, nella Basilica di Santa Chiara in Napoli, alle ore 11.00,
Sua Em.za il Card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione dei Santi, con il rito di Beatificazione,
proclamerà Beata la venerabile Serva di Dio Maria Cristina di Savoia.
La Liturgia Eucaristica sarà presieduta da Sua Em.za il Card. Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli.
Maria Cristina di Savoia, figlia del re Vittorio Emanuele I e di Maria Teresa d’Asburgo, nacque a Cagliari il 14 novembre 1812. Ricevette dai pii genitori una solida formazione cristiana. Nel 1832 sposò Ferdinando II, re delle Due
Sicilie, e nel duplice stato di moglie e di regina fu modello luminoso di ogni virtù. Vera madre dei poveri, seppe
farsi carico delle sofferenze del suo popolo, per la cui promozione ideò ardite opere sociali. Morì a Napoli, il 31
gennaio 1836 ancora giovane, dopo aver dato alla luce il primogenito Francesco, tra l’unanime compianto della
famiglia reale e del popolo napoletano. Fu sepolta nella basilica di Santa Chiara in Napoli.
Diocesi di Napoli - XII Decanato
Parrocchia S. Pasquale Baylon dei Frati Minori
Piazza Granatello, 12 - 80055 Portici (Na)
tel. 081 7768380 - parrocchiagranatello@gmail.com
Parroco: fragiuseppeofm@gmail.com
facebook: S. Pasquale al Granatello
Durante il mese di gennaio
In data da definire
TUTTI AL CIRCO
bambini e adulti.
Chiedere info in sacrestia
Gli orari della giornata feriale:
feriale
Ore 8:00 Lodi Mattutine
ore 18:30 S. Rosario; ore 19:00 S. Messa: ore 19:30 Vespro
Gli orari della giornata festiva
SS. Messe ore 7:30; 10:00; 12:00; 19:00
La devozione a S. Pasquale il 17 feriale di ogni mese
Ore 8:00; 9:00; 10:00; 19:00 SS. Messe
Ore 10:30-12:00 / 17:30-19:00 Adorazione Eucaristica
Distribuzione pane di S. Pasquale alla fine di ogni Messa
Hanno celebrato il Matrimonio:
Carlo Iosso e Catia Aroli
Hanno ricevuto il Battesimo:
Galiero Paolo
Limatola Marco
Ruggiero Ilaria
L’adorazione Eucaristica ogni giovedì dalle ore 19:30 alle 20:30
Ufficio parrocchiale
Segreteria: mercoledì e venerdì dalle 17:00 alle 18:30
Parroco: martedì e giovedì dalle 17:00 alle 18:30
(salvo imprevisti dovuti al ministero sacerdotale)
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appuntamenti della Parrocchia e del
Convento scrivici a
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