ANNO LIV - N. 4 Lunedì 14 Aprile 2014 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Socio Effettivo 25,00 - Socio Aderente 22,00 - Socio Aderente estero 27,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: info@vecchiaalassio.it - Sito internet: www.vecchiaalassio.it Alassio, la grande bellezza In questo periodo circolano sul portale Facebook numerose fotografie che illustrano in modo inequivocabile l’evoluzione del paesaggio alassino umanizzato. Si parte da riprese di fine Ottocento in cui, sulla spiaggia di levante, una giovane pascola il suo gregge sulla sabbia ancora proprio in questo settore il turismo deve porre le sue basi. Si segnala in particolare il gruppo “Alassio in cornice”, nato sotto l’egida della Vecchia Alassio, che riunisce tutte le Associazioni che operano sulla collina, con pulizia e riordino dei sentieri e delle mulattiere, cercando di av- giovinezza di colori e di profumi: era una presentazione inconfondibile, una garanzia di creatività. Dispiace che l’erba, quando non erbaccia, ora sia l’unica soluzione. La zona centrale, almeno, ha bisogno di una lustratina, di interventi di gusto per dimostrare quanto sia elegante il nostro gol- I giardini di Via Cavour - Ieri, in primo piano, e oggi, in secondo piano. inondata da pini e da arbusti, si giunge ai primi del Novecento con la documentazione degli interventi edilizi degli Inglesi che hanno creato preziosi edifici in stile liberty e si conclude molto spesso la sfilata visiva con la presentazione dell’Alassio odierna dove domina incontrastato il cemento, la “nuova trovata” forse di forte richiamo turistico. Esistono localmente associazioni, che spesso intervengono per salvaguardare una realtà che la natura ha creato splendida, invidiata dai turisti e perfettamente vivibile e molto spesso faticano a diffondere l’idea che vicinare le persone alla conoscenza e l’amore per l’ambiente collinare, come il CAI, gli Alpini, le SOMS di Moglio e di Solva, i Volontari boschivi, Alassio bike, Moto club Alassio, l’Associazione Padre Hermann, la Protezione Civile, il WWF, Italia Nostra. I giardini curati a dovere, gli spazi verdi con alberi caratteristici, le ville circondate da ricca vegetazione e gli edifici pubblici impreziositi da un elegante ambiente circostante sono la carta d’identità di un paese che pretende un turismo d’élite. I giardini anche solo pochi anni fa davano alla città un tono speciale, una fresca ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Floreat Alaxium Il giorno mercoledì 30 aprile 2014 presso la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata L’ASSEmbLEA OrdINArIA dEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente OrdINE dEL GIOrNO 1) Relazione del Presidente; 2) Varie ed eventuali. Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea Il Presidente A.V.A. Caterina Maggi Auguri di Buona Pasqua a tutti fo, quanto stia a cuore a tutti anche l’aspetto esterno. È stato inaugurato quasi a suon di trombe e con pomposi comunicati stampa il vivaio comunale, che avrebbe dovuto garantire alla città una presenza floreale di tutto rispetto e una cura attenta del patrimonio arboricolo. Attendiamo con ansia e con curiosità che questa grande bellezza di Alassio ritorni almeno in parte agli splendori passati e che soprattutto alla base degli interventi si noti un progetto globale, sostenuto da una mente ricca di idee e di proposte. È ritornato ad uno splendore sui generis il Grand Hotel, un tempo frequentato da personalità di spicco del mondo artistico, industriale ed intellettuale. Era collegato al Casinò, luogo solitamente preferito dall’alta società e dotato di un teatro di tutto rispetto. Oggi una piazza sostituisce la casa da gioco e l’albergo è collegato ad una piscina talassoterapica, che dovrebbe richiamare un certo tipo di turisti. Ma sappiamo, purtroppo, che molti centri termali in Italia stanno ridimensionando le loro proposte. Basti pensare alla celebre stazione termale di Salsomaggiore, che non è più sede del concorso Miss Italia per mancanza di un ritorno efficace e che sta chiudendo l’antico e celebre palazzo di balneazione. È certo, in ogni caso, che il nostro complesso comporta un dispendio di risorse enorme forse senza entrate corrispondenti e rischia di scivolare in gravi difficoltà finanziarie in breve tempo se non diventa la meta di un turismo diverso e se non offre proposte vincenti. La collina è senza dubbio il settore che piange per la mancanza di progetti validi in ogni settore, da quello paesaggistico a quello culturale ed economico. In primo luogo la mancanza di vie di comunicazione adeguate determina un quasi totale isolamento di luoghi ricchi di fascino, di punti panoramici mozzafiato, di ambienti adatti alla pratica di alcuni sport di forte richiamo. In passato l’attenzione degli amministratori era concentrata sulla incontrollata e libera occupazione degli spazi urbani, adibiti ad orti e giardini, e non sul problema della viabilità collinare, fondamentale per mettere in evidenza gli splendori del nostro golfo. Sappiamo che molte attività delle frazioni, quali Moglio e Solva, hanno chiuso e che ormai questi centri ricchi di storia e anche di arte stanno diventano solo zone residenziali. La spiaggia, la nostra vera e per ora quasi unica grande bellezza, è il risultato di un lenta attività della natura, un suo capolavoro. È, quindi, contro natura progettare interventi dell’uomo su questo delicatissimo equilibrio, pensare che basti qualche sorbonatura per aumentare la consistenza della spiaggia. È sufficiente una burrasca a fine maggio o, molto peggio, ai primi di giugno per cancellare le tracce di qualsiasi lavoro artificiale. Forse la natura ha bisogno di essere lasciata in pace: provvederà lei, anche se a volte un po’ in ritardo, a trascinare a riva i cosiddetti “castelletti” di sabbia, il nostro oro. Il paesaggio, infine, così ricco ancora di verde e di colori, così luminoso nelle giornate estive, così pittoresco nei mesi invernali chiede solo interventi di manutenzione e di salvaguardia e non occupazione selvaggia. Anni fa, purtroppo molti, gli stranieri in particolare tedeschi che sui pullman di linea, superata Santa Croce, si trovavano di fronte all’inconfondibile panorama della città esclamavano a gran voce: “Schöne Alassio”, la grande bellezza. Ricordo de “l'Avucattu” Presidente A.V.A. dal 1967 al 1971 Ci ha lasciato Claudio Bottelli, avvocato, uno degli ultimi alassini doc. Molte cose mi legavano a lui, più vecchio di me per pochi anni. La comune appartenenza allo stesso rione cittadino (da Barusso alla “Ciassetta”), la stessa trafila di studi, l’identica radice popolare (entrambi avevamo un padre calzolaio, io in via Dante, lui in via Alessandro Battaglia al pianterreno della casa di Pré Sibilla). Per seguire gli studi universitari, in un’epoca difficile, alla vigilia e durante la seconda guerra mondiale, si era impegnato in vari lavori, come quello di pescatore. Parlare di Claudio significa ripercorrere la vita e la storia della nostra città, di cui egli fu protagonista guidato da una passione politica e da un impegno civile non comune. È stato uomo dal carattere un po’ difficile (all’apparenza) con aspetti, magari, tipici di un certo giacobinismo; però nella realtà profonda era un uomo generoso, disponibile, dominato da valori e da ideali. Per questo aveva, senza esitazione, aderito alla Resistenza con spirito battagliero per la difesa della libertà, della giustizia sociale, dell’uguaglianza tra cittadini, principi che visse e difese fino alla fine dei suoi giorni. Si poteva non essere d’accordo con i presupposti ideologici del suo pensiero, ma gli obiettivi finali del suo impegno erano assolutamente condivisibili e incontestabili. La personalità e l’azione di Claudio Bottelli si presta ad alcune riflessioni per la pluralità dei sui interessi. Noi dell’A.V.A. lo abbiamo apprezzato come socio attento e collaboratore responsabile. Durante la mia presidenza ricopriva la carica di Proboviro. Come tale non ebbe mai l’occasione di intervenire. Però, eravamo negli anni 70, c’era fermento in Italia: contestazioni, attentati come quello di Savona, speculazioni e fermenti. Alassio pullulava di associazioni di ogni tendenza. Anche l’A.V.A. non si sottrasse all’impegno “politico” (educativo in senso greco) e non partitico. Bottelli ci consigliò, ci aiutò e collaborò con il Direttivo nella pubblicazione di un libretto sul contributo degli Alassini alla Resistenza. Inoltre era un innamorato della sua città; ne conosceva il dialetto e, con i suoi ricordi e le sue relazioni umane, ne interpretava l’anima popolare. Non ricoprì mai alcuna carica di amministratore pubblico, per scelta motivata. Aveva capito che il suo ruolo sociale era quello di formatore della coscienza civica e che il suo compito era quello di agire per la maturazione di una responsabilità civile degli Alassini. In questo senso si distinse per proposte, iniziative importanti, recuperi storici incontrando la collaborazione sincera di chi non aderiva alla sua ideologia. La verità è verità: non ha ideologie. Nel suo lavoro professionale difese il Comune per la salvezza del patrimonio dell’ex ospedale di Alassio frutto dei lasciti dei cittadini; come Presidente dell’ANPI contribuì all’apertura dell’“Armadio delle vergogne” (dove giacevano insabbiati gli incartamenti sui crimini nazi-fascisti) e rappresentò la parte civile nel processo contro il capitano della Wehrmacht Dosse. A lui è dovuta anche l’iniziativa collaborativa per una degna celebrazione del 25 Aprile. Molti altri sono i suoi meriti. Noi lo piangiamo come amici sodales, e ci uniamo al cordoglio dei familiari. Francesco Gallea Seirone tra de nui Torniamo a parlare in dialetto e in più... Lunedì 5 Maggio Andrea Elena racconta... LA TRAVIATA Lunedì 26 Maggio G.P./A.V.A. Mostre sala Carletti - sede A.V.A. dal 16 aprile al 30 aprile 2014 BUZHURINA coN ARtIstI dellA RUssIA “l'ARcoBAleNo mAgIco” dal 2 maggio all'8 maggio 2014 mostRA UNItRe ® 2 «L’ALASSINO» Per chi suona la campanella È di questi giorni la notizia che dai primi di maggio i bambini alassini potranno fare ritorno a Villa Guyot, poiché verranno completati entro fine aprile, i lavori all’asilo nido “Piccolo Principe” di Alassio. Contemporaneamente si apprende che la giunta comunale, nella seduta del 20 marzo u.s., ha deliberato di richiedere un parere legale esterno, stanziando l’importo di 4.500,00 oltre oneri, onde assumere un “indirizzo definitivo .. a tutela degli interessi pubblici inerenti la funzionalità del servizio di asilo nido”. Senza entrare nei tecnicismi che la materia impone, appare evidente la volontà dell’amministrazione di perseguire un fine ritenuto primario, mettendo a tacere il dissenso espresso in tre distinti esposti, sottoposti al vaglio degli organi di controllo. Personalmente ritengo che la questione dovrebbe risolversi, più che sul piano dello scontro o dell’imposizione, attraverso l’equo contemperamento degli interessi in gioco. Provo ad analizzare i termini del problema: da un lato si pone la necessità di garantire il rispetto del termine stabilito al 30/4/2014 dalla Regione Liguria, per la presentazione della “documentazione tecnica e finanziaria” dell’intervento di ampliamento, al fine di mantenere il contributo economico già concesso al Comune nel 2004 e pari a 174.000,00. D’altro canto si rende necessario dare attuazione alla scrittura privata transattiva, con la quale il Comune, nel febbraio del 2012, si è impegnato nei confronti dei proprietari dell’immobile limitrofo a modificare il progetto di ampliamento e quindi a demolire una parte del nuovo manufatto. Oltre a ciò e soprattutto, si pone la funzionalità del servizio che il Comune deve garantire alla cittadinanza, attraverso una politica attenta alle esigenze A.N.P.I. COMUNE di AlAssiO sEZiONE AlAssiO-lAiGUEGliA psico-pedagogiche dei piccoli utenti, che non possono subire continui disagi legati a reiterati traslochi e cambi di ambiente. Credo che nessun rilievo possano assumere le considerazioni critiche dell’attuale giunta sulle valutazioni di opportunità operate dalla precedente amministrazione in detta transazione, così come ritengo irrilevante la circostanza che non sia indicato un termine per l’esecuzione della demolizione. Penso che la soluzione debba essere ricercata nel dialogo costruttivo da parte dell’attuale amministrazione con i soggetti contro-interessati, al fine di integrare “la documentazione tecnica e finanziaria” da presentare entro il termine in Regione, inglobando l’attuazione di un progetto di ridimensionamento del nuovo manufatto che soddisfi le legittime richieste dei proprietari limitrofi, le volontà politiche dell’attuale maggioranza, ma soprattutto le esigenze dei piccoli fruitori e degli operatori. A mio avviso tale soluzione si impone onde scongiurare il pericolo che il servizio, nuovamente attivato presso la sede di Villa Guyot, debba essere sospeso per procedere alle demolizioni, con conseguente grave disagio per le famiglie. Peraltro, affinché tale soluzione possa essere perseguita, occorre che gli amministratori lascino da parte i personalismi, rinuncino ai proclami, abbandonino la protervia che troppo spesso caratterizza la loro azione. Da ultimo mi sia concessa una provocazione dietrologica e populista: il bailamme cui abbiamo assistito in questi anni e i disagi che il servizio ha subito, si giustificano con il pur cospicuo finanziamento regionale e con l’aumento di alcuni bambini potenziali frequentanti? Avv. Giovanni Parascosso FIVL COMUNE di lAiGUEGliA 25 aprile 2014 FeSTa Della liBeraZiONe A un secolo di distanza dall'inizio di una guerra che lasciò l'Europa lacerata e preda di nazionalismi e fascismi, e a quasi settant'anni dalla fine di una seconda guerra che vide il fascismo vinto con le armi e con la resistenza anche morale di cittadini di molti paesi europei, festeggiamo l'affermarsi della democrazia in Italia, con l'impegno comune perché essa non venga mai meno. prOgramma Delle maNiFeSTaZiONi laigUeglia - ore 9.00 • Raduno in Piazza della Libertà. • Deposizione delle corone al Monumento e alle Lapidi dei Caduti. alaSSiO - ore 10.00 • Piazza della Libertà. Santa Messa officiata da mons. Giorgio Brancaleoni Vicario Generale. ore 10.45 • • • • Saluto del Sindaco, saluti FIVL e di altre associazioni combattentistiche. Orazione ufficiale del Pres. Prov. ANPI Samuele Rago. Premiazione degli studenti vincitori del concorso sul tema della Costituzione. La cerimonia verrà intervallata dall'esecuzione di brani musicali da parte del coro e dell'orchestra della Scuola di Musica Morteo Ollandini. • Deposizione di corone alla lapide in Comune, al Monumento ai Caduti e alle lapidi sul Pontile Bestoso, dove si concluderà la manifestazione. TIPOLITOGRAFIA F.LLI STALLA - ALBENGA ore 15.00 • Concerto dell'Associazione ArCi Brixton in Piazza Partigiani. COMUNE DI ALASSIO PIAGGIO C.D. ANPI COMUNE DI LAIGUEGLIA LETTERA APERTA Gentile Signor Sindaco di Alassio, Le segnalo nuovamente l'infestazione di Ambrosia presente sulle strade comunali e nei terreni soprattutto incolti. La grande quantità di polline prodotta da questa specie può causare gravi crisi asmatiche. In Svizzera è obbligatorio estirparla dal 2007 e in Regione Lombardia con ordinanza n. 25522 sono state impartite disposizioni contro la diffusione di questa pianta, al fine di prevenire la patologia allergica ad essa correlata. Ho chiesto informazioni alla Regione Liguria e mi hanno consigliato di rivolgermi alla ASL locale. La ASL di Albenga mi ha detto di rivolgermi al Sindaco in qualità di autorità sanitaria locale. Ritengo che il problema vada urgentemente affrontato in quanto la pollinosi dell'Ambrosia inizia al mese di giugno e si protrae fino a settembre. Sperando di avere un riscontro alla mia segnalazione, Le invio cordiali saluti. Alassio, 20 marzo 2014 Anna Fedi Lunedì 14 Aprile 2014 IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… Contraltare dei molti ponteggi atti a ripristinare varie facciate... molte, troppe fatiscenti e tristemente trascurate. Dopo la solita domenica “ingorda” cestini raccogli immondizia rigettano su strada e marciapiede maleducazione e ogni genere di rifiuti. A detta di molti Alassini VIGILI e ASSENTI sono aggettivi indentificativi... ma di una condizione davvero poco apprezzabile. Sottopasso... lavori in corso? RACCOLTA FIRME PROGETTO ALASSIO, ha presentato attraverso i propri Consiglieri comunali, una mozione con relativo ordine del giorno, discussa nell'ultimo Consiglio Comunale del 12 Marzo 2014 – delibera Consiglio comunale n. 39 del 12/3/2014 – in merito all'espressa volontà mini- ...ponteggi senza tempo. F.S. - comunicazione di servizio: “benvenuti ad Alassio”. steriale di chiusura degli uffici del Commissariato di Alassio della Polizia di Stato e quella del Distaccamento Nautico di Alassio. Mozione bocciata dalla maggioranza (Forza Italia e Lega Nord) che governa la città. Nell'occasione il Sindaco aveva, però, assicurato che avrebbe por tato all'attenzione del Consiglio un nuovo ordine del giorno, ma – a distanza di quasi ...la vergogna infinita. un mese! – nulla è ancora avvenuto, nonostante una nuova richiesta del nostro gruppo. Su questa delicata questione PROGETTO ALASSIO ha deciso di attuare, da sabato 5 Aprile 2014 una RACCOLTA FIRME per dare voce alla Cittadinanza ed esprimere il totale dissenso alla minacciata chiusura degli uffici della Polizia di Stato di Alassio. CHIUSURA COMMISSARIATO DI POLIZIA DI ALASSIO LE CONTRADDIZIONI DI LEGA NORD E FORZA ITALIA I Politici regionali si attivano, quelli locali bocciano le proposte Nella giornata di mercoledì 26 marzo u.s. gli organi di stampa hanno dato notizia che i consiglieri regionali della Lega Nord, Francesco Bruzzone e Maurizio Torterolo – il primo addirittura genovese, si sono schierati contro la chiusura del Commissariato di Polizia di Alassio, presentando un’apposita interrogazione al presidente della Giunta Regionale Claudio Burlando. In precedenza il capogruppo regionale di Forza Italia, Marco Melgrati – ex sindaco per 10 anni della città del muretto, aveva anch’egli presentato un’analoga iniziativa. Ci rallegriamo dell’intervento delle forze politiche regionali che ancora una volta sottolineano l’incapacità dell’Amministrazione Comunale Alassina di fronte all’importantissimo argomento. Non si parla in questo caso della supremazia di Genova ma si evidenzia solo l’immobilismo della Giunta Comunale guidata dal sindaco Enzo Canepa, che sino ad oggi poco o nulla ha fatto in merito!!! Spiace dover evidenziare a tutti i consiglieri regionali, promotori delle suindicate iniziative, che mentre loro si battono contro la chiusura di un importante presidio di Polizia, utile non solo ad Alassio ma a tutto il ponente Savonese, a livello locale i loro partiti, i consiglieri comunali e gli assessori della Giunta di Alassio – dichiarata lista civica ma manifestamente politica perché i suoi componen- ti sono quasi tutti iscritti a Forza Italia e Lega Nord, hanno BOCCIATO una MOZIONE - ordine del giorno specifico presentato dal gruppo consiliare di minoranza di Progetto Alassio (questa si una vera lista civica), nel consiglio comunale del 12 marzo 2014. Sappiano Bruzzone e Torterolo, così come ben sa Melgrati che è di Alassio, che Sindaco, Vice Sindaco, assessori e consiglieri iscritti ai loro stessi partiti che rappresentano a livello locale, non hanno ritenuto opportuno approvare quel testo che i promotori erano disponibili a modificare, integrare e perfezionare pur di assumere una posizione in merito ed evitare la scomparsa della Polizia di Stato da Alassio così come è già avvenuto in passato, con molti se non tutti i servizi essenziali e indispensabili per la tutela e salvaguardia di territorio e popolazione: dall’Ospedale alla Stazione, dalla Capitaneria di Porto agli uffici ENEL, dal collocamento alla Guardia di Finanza, alla R.S.A., sino quell’efficiente ed importante presidio non solo sanitario ma anche turistico che era la DIALISI, e via dicendo. Neppure l’assessore Piero Rocca, più volte membro delle passate giunte comunali ed ex presidente del Consiglio comunale, esponente da sempre di spicco della Lega Nord di Alassio, ha preso posizione e non si è neanche assentato dall’aula. Si proprio lui che di for- ze dell’ordine dovrebbe intendersene visto che gli è stata assegnata la delega alla Polizia Municipale. Quale scusa adotterà per giustificare tale comportamento? In quel Consiglio il Sindaco aveva affermato che avrebbero portato un apposito ordine del giorno non appena in possesso del documento unitario stilato dalle organizzazioni sindacali di categoria. Dalle notizie in nostro possesso nei giorni scorsi tale documento è stato redatto e consegnato all’Amministrazione Comunale e la stessa, da lei presieduta non solo a tutt’oggi non ha ne informato le forze politiche di minoranza e neppure ne ha trasmesso copia ma addirittura non lo ha ancora portato all’approvazione del Consiglio, quando sarebbe stato necessario la convocazione dello stesso in tempi brevissimi. In questi casi come si suole dire “il tempo è denaro”!!!! Cosa ne pensano i politici regionali dei loro rappresentanti locali? Si deve anche discutere ed analizzare il possibile e ventilato ridimensionamento della Compagnia dei Carabinieri di Alassio. Ridimensionamento che priverebbe, ulteriormente, la nostra cittadina (che nonostante tutto continua a vivere di turismo) e l’intero comprensorio di un presidio di legalità della massima importanza tenuto anche conto che durante i fine set- timana e nel periodo estivo la nostra zona vede aumentare esponenzialmente i traffici di automezzi e persone, con una attività molto intensa che ha indotto, grazie all’interessamento del Cons. regionale Marco Melgrati, lo stesso Ministro a trasferire ed assegnare nell’estate 2013 del personale al Commissariato di P.S. Progetto Alassio si preoccupa ed infatti ha richiesto nuovamente ieri con nota trasmessa al Sindaco un incontro urgente tra i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e la minoranza consiliare in modo da redigere un ordine del giorno forte e condiviso da tutto il Consiglio Comunale a nome della Città ed attivare e concordare tutte le possibili azioni a favore del mantenimento di questi importati presidi di legalità, onde evitare che diminuisca il livello di efficienza nel combattere la microcriminalità. Se domani il progetto ministeriale di chiusura degli uffici di Polizia dovesse trovare attuazione qualcuno dovrà farsi un bell’esame di coscienza per le loro indecenti decisioni politiche che rischiano di privare un ampio comprensorio dell’unico Commissariato di P.S. che a quanto risulta nei giorni scorsi ha anche ricevuto i mezzi necessari per il rilascio dei passaporti. PROGETTO ALASSIO Il capogruppo Piera Olivieri CENTER ICARDI GIORGIO & C. snc La Capanna Reg. 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Il Comandante Calamai, genovese, già in precedenza Comandante di navi passeggeri della Società Italia, partecipò alla 2^ guerra mondiale in qualità di Ufficiale di rotta sulla corazzata “Caio Duilio.” Alla fine del con- to di stazioni radio. Alle 22.20 la nave è al traverso ad 1 miglio di distanza dal battello faro dell’isola di Nantuchet e tutto procede regolarmente. Sugli schermi radar sono battute tre navi che non destano nessuna preoccupazione. Alle 22.45 l’Ufficiale addetto al radar rileva ad una distanza di 17 mg. una nave con rotta opposta all’“Andrea Doria” 4 gradi sulla dritta in aumento. È lo “Stockolm” che, partito da New York, procede alla massima velocità senza emettere i segnali sonori regolamentari. In questo caso cinematico la manovra prevista dalle regole del testo internazione per evitare gli abbordi in mare è la seguente: se due navi, con rotte opposte, si rilevano reciprocamente sulla propria “Andrea Doria”. flitto congedato con il grado di Capitano di Corvetta, decorato con Medaglia al valore, ritornò nella marina mercantile e divenne uno dei più apprezzati e stimati Comandanti di navi passeggeri. Famoso nell’ambiente per la serietà, rettitudine e alto senso del dovere. Dopo aver toccato i porti di Cannes – Napoli – Gibilterra la nave prese rotta ortodromica per New York con a bordo 1134 passeggeri e 572 persone di equipaggio. Il tempo era ottimo ed i passeggeri potevano godere di una bellissima vacanza. Il giorno 22 Luglio la nave è al traverso delle isole Azzorre. Il giorno dopo 23 luglio il tempo cambia e la nave deve affrontare anche per tutto il 24 una forte burrasca, eccezionale per quel periodo dell’anno, tanto da dover ridurre di poco la velocità. La sera del 24 la tempesta tende a calmarsi e la navigazione riprende normalmente. Il giorno 25 il tempo migliora decisamente. Il mare nelle prime ore del mattino si calma e si rivede un bel cielo sereno. Tuttavia nel primo pomeriggio l’atmosfera non è più limpida come al mattino. L’orizzonte appare sfumato, evanescente, lontano. Sono i primi sintomi di foschia che in quella porzione di Atlantico precede sovente una fitta nebbia. Alle 1500 il Comandante Calamai sale sul ponte di Comando ed ordina l’“Attenzione per nebbia” che viene immediatamente trasmessa al locale macchina. A bordo si allertano tutti i sistemi di sicurezza necessari alla navigazione in caso di scarsa visibilità. Si rinforzano i servizi di guardia. A proravia estrema si rinforza il servizio ottico con l’aggiunta di una vedetta. Si diminuisce la velocità a 21 nodi. Si chiudono tutte le porte stagne. Sono in funzione i due radar di scoperta navale. Alle 20.00 la nave sta navigando nella nebbia più fitta. Si emettono i regolari segnali acustici previsti. Sul ponte di Comando vi è, assistito da due Ufficiali ed un Allievo, il Comandante Calamai. La posizione della nave è controllata dal “Loran” un’apparecchiatura all’avanguardia di cui è dotata la nave che dà in continuazione il punto nave tramite il rilevamen- dritta, ambedue le navi devono correggere la propria rotta accostando opportunamente a sinistra in modo da aumentare la distanza tra esse al momento in cui si trovano al reciproco traverso. Il Com.te Calamai fa accostare la nave quattro gradi a sinistra. La distanza diminuisce rapidamente. Il Com.te e gli Ufficiali sono tesi nel cercare invano di udire i suoni che dovrebbe emettere l’altra nave. Quando il radar batte la nave ad una distanza di due mg. e si intravvedono le luci dello Stockolm, la situazione è sempre in sicurezza. Alla distanza di mezzo miglio il Com.te soccorso che, fortunatamente, viene captato da numerose navi in zona. In particolare la nave passeggeri Francese “Ile de France”, la nave da carico “Cap Ann”, la nave da carico “William Thomas” ed altre unità minori si prodigano con successo per salvare i passeggeri e l’equipaggio della nave Italiana in procinto di affondare. L’operazione di soccorso riesce perfettamente e tutte le persone a bordo della nave vengono salvate. L’” Andrea Doria ”affonda alle ore 10.08 del 26 luglio 1956 su un fondale di circa 86 m. Da rimarcare che Il Com.te Calamai rimane a bordo della nave assieme a suoi dieci Ufficiali, e la abbandona per ultimo solo quando ormai la nave sta per rovesciarsi definitivamente ed affondare. Un fulgido esempio per i futuri Capitani di mare. L’inchiesta che ne seguì lasciò l’amaro in bocca a molti Comandanti ed Ufficiali della Marina Mercantile Italiana. Per motivi politici ed economici le due Società Armatrici vennero sollecitate a trovare una soluzione in cui dividersi in pratica le colpe del naufragio e si addivenne ad un accordo per poter usufruire del denaro offerto dalle Società Assicuratrici. Il Comandante dello Stockolm Com.te G. Nordensen fu messo a capo della flotta di navi passeggeri da parte della sua Compagnia di Navigazione. Il Comandante Piero Calami, benché gli rimanesse ancora un anno per arrivare alla pensione, fu messo a terra da parte della sua Compagnia di Navigazione. In pratica un atto di accusa ingiusto che rovinò la vita ad una persona onesta, Comandante stimato ed ammirato da tutti. La giustizia trionfò alcuni anni dopo quando nelle scuole marinare degli Stati Uniti si accertò che l’“Andrea Doria” manovrò perfettamente secondo le regole nautiche ed a sbagliare fu il gio- MESE DI MArzO 2014 E DOPO PASQUA? Cari lettori, ancora una volta mi sono accorto che i politici e gli amministratori pubblici continuano a parlare a se stessi o a un gruppo limitato di specialisti e sembra loro poco importante farsi capire dal “popolo”. Esempio recente: in un suo discorso il Governatore della Banca d’Italia, ripetendo una frase detta da un suo illustre predecessore, ha affermato: “Dobbiamo liberarci di lacci e lacciuoli che rallentano lo sviluppo dell’economia italiana”. Ora, la gente normale, quella che poi vota e decide, dalla casalinga di Voghera all’anziano pensionato, al giovane precario incavolato a metà dei deputati in carica, cosa vuoi che abbia capito di lacci e lacciuoli (fra l’altro quest’ultima parola scritta con uno stile arcaico, mentre tutti i vocabolari riportano ormai solo “laccioli”)? Non era più semplice dire: “Dato che lo Stato Italiano non si fida dei cittadini e pensa che vogliano sempre fregarlo, ha inventato un mucchio di leggi e regole difficili da seguire. Perciò se un cittadino qualsiasi vuole aprire un’attività, un negozio, una partita IVA, lo sotterrano di pratiche e di difficoltà, soprattutto rispetto agli altri stati europei”. Ma così era troppo facile e chiaro, e questa è una caratteristica che tanti, compresi gli organi di stampa, odiano. E quan- do ti danno le informazioni cercano sempre di dire e non dire, perché così si sentono più importanti. Alla fine di Marzo un paio di quotidiani locali ha sparato una notizia dal titolo: “Ad Andate perse trentamila presenze turistiche in dieci anni”. Il dato, se non ben spiegato è difficile da comprendere, perché, facendo una semplice divisione la casalinga, il pensionato pensano che Andate abbia perso meno dieci persone al giorno (già confondono le “persone” con le “presenze”). Ma l’articolo che non specifica chiaramente di riferirsi solo alle presenze, non ci dice che in città una volta c’erano 160 alberghi e pensioni, oggi ne sono rimaste solo 70 e allora è chiaro che oltre alle presenze è diminuita anche la capienza alberghiera. Se abbiamo avuto amministratori che hanno permesso, o tollerato, o dovuto tollerare (cerco di essere equilibrato nelle mie riflessioni) che la nostra città chiudesse gli alberghi e diventasse il regno delle seconde case, allora dobbiamo cercare diversamente il turista (o “la presenza”). Da fonti bene informate mi risulta che ad Andate le seconde case siano ben superiori al cinquanta per cento degli appartamenti esistenti. E soprattutto siano abitate solo in qualche fine settimana invernale, in tutti i week end di luglio e, si spera totalmente, nel mese di agosto. Una buona politica turistica dovrebbe essere quella di rendere più frequentate le seconde case, per esempio spingendo i proprietari a mandare a svernare, nell’aria pura di Andate, i “nonni” di famiglia, e d’estate convincere i loro figli giovani a rimanere di più qui da noi. Ma oltre allo spirito di accoglienza, non sviluppato in tutti gli andatini, bisognerebbe riflettere che per avere gli anziani ci vogliono strutture come cinema e teatro in città e locali adatti per i pomeriggi. Poi si dovrebbero convincere i giovani che Andate è ritornata la regina della movida come lo era molto tempo prima di Formentera. E anche lì darci da fare allo scopo. Non è facile? E allora lasciamo le cose come sono. Passeggiando lungo la spiaggia nei giorni feriali di giugno e luglio osservate il pieno di turisti presenti. Se vi va bene così cari operatori turistici e pubblici amministratori, io sono il primo a brindare con voi al successo della nostra unica e sola industria. Sì, lo so che pochi giorni dopo l’uscita di questo numero del mensile arriverà la Pasqua con la grande invasione. Ma vi basta per mangiare decentemente fino a Ferragosto? Luca Caravella GIORNATA DELLA MEMORIA: LA REGIONE LIGURIA PREMIA UN ALASSINO “Stockolm”. Calamai e gli Ufficiali vedono con terrore l’altra nave accostare sulla dritta in perfetta rotta di collisione con la “Andrea Doria.” Il Com.te Calamai ordina il tutto a sinistra ma ormai il destino è segnato. Lo “Stockolm” con la sua prora a rompighiaccio colpisce la parte destra dell’Andrea Doria proprio sotto il ponte di Comando penetrando nello scafo per 12 m per una lunghezza di 20 m. Una falla in cui irrompono ingenti quantità di acqua di mare. Nel tragico impatto perdono la vita 46 passeggeri dell’“Andrea Doria” e 5 persone dell’equipaggio dello “Stockolm”. La nave Italiana comincia subito a sbandare sulla dritta ed il Com.te Calamai, conscio che la nave è perduta fa lanciare nell’etere “ SOS “con le coordinate del punto nave e la richiesta di urgente vane Ufficiale in servizio di guardia sullo “Stockolm”, in quel momento solo sul ponte di Comando. Le manovre eseguite dall’“Andrea Doria” in quelle circostanze sono ancora oggi materia di studio ed insegnamento per i futuri Capitani di Lungo Corso nelle scuole nautiche degli Stati Uniti. Un omaggio postumo alla memoria del Comandante Piero Calamai. Quella descritta in queste pagine è una breve e scarna storia dell’affondamento dell’“Andrea Doria” la più bella e grande nave passeggeri della flotta Italiana, a ragione definita da tutto lo Shipping Internazionale: “La grande Signora del mare”. GianCarlo Cerutti Giovedì 23 gennaio u. sc., nell’aula del Consiglio Regionale, è stata celebrata la seduta solenne dedicata al “Giorno della Memoria”, per ricordare le vittime della persecuzione nazifascista durante la seconda guerra mondiale. La seduta è stata aperta dal presidente dell’Assemblea Michele Boffa che ha chiesto qualche istante di raccoglimento in ricordo dell’Olocausto del popolo ebraico, di tutti i deportati nei campi di concentramento per ragioni militari, razziali, religiose e politiche. Il Presidente Boffa ha rivolto un saluto particolare ai giovani studenti presenti in aula spiegando loro il significato della ricorrenza, rendendo onore a milioni di persone che furono mortificati nello spirito e nella carne vittime inconsapevoli della “Shoah”. Il Presidente Boffa ha quindi presentato l’oratore della seduta Ugo Foà esponente della Genova 23 Gennaio 2014 Aula Consiliare Celebrazione del Giorno della Memoria Comunità ebraica di Roma, scampato alla deportazione, ma non alle leggi razziali, anni trascorsi nella paura, privati di tutti i diritti, “mi sono stati rubati 1000 giorni di vita scolastica e che sto recuperando giorno dopo giorno quando incontro voi giovani e vi parlo”. Al termine della testimonianza di Ugo Foà il Presidente Boffa ha presentato gli studenti vincitori della settima edizione del concorso “27 gennaio: Giorno della Memoria” indirizzato agli allievi degli istituti di scuola media superiore della Liguria e finanziato attraverso la legge 9 del 16/04/2004 del Consiglio Regionale. E’ stato premiato l’alassino Gabriele Meynet, figlio della nostra concittadina dott.ssa Ambra De Capitani, che frequentava il liceo classico Giordano Bruno di Albenga, con il componimento/ poesia di seguito riportato: Ventimila nomi sulla pietra fredda, ricordano le gesta di eroi nascosti. Ventimila vite, sconosciute o quasi, di chi, nel silenzio, ha redento l’uomo. Ventimila tronchi dritti contro il cielo, nell’infrangere la legge secondo giustizia. Nello Yad Vashem alberi come “grazie” per chi ha messo l’altro prima di se stesso. Mille radici nere come l’angoscia affondano nella terra, ricordi nella memoria; una per ogni istante con il cuore in gola una per ogni sera incerta sull’alba. Centomila foglie scampate all’inverno per chi ha rifiutato di piegarsi al vento, centomila canti di smeraldo e argento per chi ha scelto un gesto luminoso, eterno. Fal/. Per l’A.V.A. www. agenzia4mura.it - E-mail: info@agenzia4mura.it Per i vostri momenti più… dolci… Pasticceria Sanlorenzo Via V. Veneto, 69 - Alassio Tel. 0182 64.06.01 - Tel. 0182 64.25.00 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico LA NATURA CREA E L'UOMO DISTRUGGE Lato A. Nel mese di febbraio u. sc., una ditta specializzata nel giardinaggio ha provveduto a ripulire e migliorare la scarpata della ferrovia nel tratto adiacente e iniziale di via Neghelli. A lavoro ultimato spiccavano gli oleandri potati e alcune piccole palme disseminate in ordine sparso. Ma il fatto sorprendente è dovuto alla presenza di queste palme che non sono state messe a dimora dalla Ditta che ha provveduto alla pulizia né da altre: ha provveduto la natura stessa, probabilmente per la vicinanza di altre palme che oggi non ci sono più a causa del malefico “Punteruolo rosso”. Viceversa nell’altro lato della scarpata, sono state tagliate alla base alcune grosse piante di susino selvatico e la rete di recinzione posta come confine con la stradina funziona da raccoglitore, perché non protegge e tanto meno scoraggia “i lanci” dei sacchetti di immondizia e altro da parte delle persone che se ne liberano per la pigrizia di utilizzare gli appositi contenitori. Lato A e lato B, natura che impiega anni a far crescere le sue piante e l’uomo impiega meno di un’ora a farle sparire con l’aiuto pure degli insetti. Viviamo tutti nello stesso ambiente, un invito a tutti noi ad essere più attenti e responsabili ne godremmo sicuramente. Fal/. Per l’A.V.A. Lato B. È stata riaperta la strada Panoramica di San Bernardo Dopo le abbondanti piogge invernali e le conseguenti frane che hanno interessato il nostro territorio, la strada Panoramica di San Bernardo il 28 marzo è stata riaperta al traffico veicolare e pedonale, dopo che in data 17 gennaio u. sc. una frana di grosse proporzioni aveva completamente aspor tato di metà dell'asfalto, occupando la strada sttostante e, pertanto, si era resa necessaria la totale chiusura isolando tutta la zona. In tempi veramente brevi è stata rimossa la frana e messo in sicurezza la strada. Un intervento fondamentale per la mobilità che consente di raggiungere ai residenti le loro case e le località collinari lavorate a orto dagli alassini e turisti per le loro gite. La strada Panoramica di San Bernardo è un’alternativa indispensabile alla fin troppo trafficata carrozzabile che porta alla fraz. Moglio e prosegue per la Crocetta, il santuario della Madonna della Guardia, fraz. Caso e poi San Damiano, Testico. Lunga circa 6 km, “la Panoramica” consente di raggiungere tutte le citate località e offre passeggiate con vista golfo da cartolina illustrata, è con le zona di Luvarì, Vegliasco, Cavia, per citarne alcune, forma una cornice panoramica senza eguali. I residenti, gli alassini tutti, si complimentano con il Sindaco prof. Enzo Canepa e la sua Amministrazione per l’immediato interessamento che ha permesso in tempi brevi la riapertura della strada e un apprezzamento alla Ditta Edile di Mainetto Orazio per il lavoro eseguito ad arte e sicuramente non privo di difficoltà. Fal/. Per l’A.V.A. Lunedì 14 Aprile 2014 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. OCCHIO ALLE TENDE DA SOLE Un piacevolissimo problema Non lo sapevo (ignorantia legis non excusat) ma ci ha pensato un solerte vicino di casa a ricordarmelo – e non ricorrendo al giudice di pace, ma presentando un esposto, ovviamente anonimo, al comune: se rientrano in zona paesaggistica, le tende da sole, quelle che a centinaia ombreggiano terrazzi, balconi e vetrine della nostra amata cittadina, devono essere preventivamente autorizzate, prima dalla commissione locale del paesaggio e poi dalla direzione regionale dei beni architettonici. Altrimenti si deve chiedere la sanatoria e pagare la relativa sanzione o rimuoverle, perché l’installazione non autorizzata è reato. Insomma, siamo tutti, o quasi, fuorilegge. Soprattutto i titolari degli esercizi commerciali, che sarebbero tenuti (in base all’art. 32 del PUC) a esporre tende omogenee per colore. Fino a ieri, per quanto ne so, i nostri sagaci amministratori hanno preferito (saggiamente a mio avviso) ignorare il problema, la- sciando che gli alassini, i proprietari di seconde case e i commercianti si riparassero dal calore del sole mediterraneo come meglio credevano, senza pretendere il c.d accertamento di compatibilità paesaggistica. E se i vicini non erano d’accordo, si rivolgessero pure al giudice di pace. Tranne nel mio caso, dove la denuncia anonima (che in base all’art. 240 codice di procedura penale, norma imperativa in materia, non può essere “acquisita e utilizzata in nessun modo”) è stata invece acquisita e utilizzata, pretendendo la regolarizzazione e il pagamento della sanzione (costo totale oltre mille euro). Dura lex sed lex (qui siamo andati addirittura praeter et contra legem), ma perché solo nel mio caso? OCCHIO ALLE TENDE DA SOLE, dunque. E occhio ai potenti amici dei vicini di casa! Lettera Firmata Roberto Merlini Alassio: un posto fisso dentro al cuore Povera signora Giuseppina! Come farà a spendere 10.000,00 euro in un giorno! in ogni caso è un piacevolissimo problema... Questo “problema” gli è stato causato imbucando una piccola cartolina rossa che le ha permesso di partecipare, vincendo, al concorso “ LO SHOPPING DEI SOGNI” organizzato dal Consorzio Alassio un Mare di Shopping, quest’anno giunto alla 2a edizione. Sono state più di 6000 le cartoline imbucate in 1 mese, dal 7 Dicembre al 7 Gennaio, facendo sognare migliaia di persone provenienti da tutto il mondo che durante il periodo di Natale hanno scelto Alassio per fare e farsi i regali natalizi. Le regole per vincere erano molto facili: con una spesa minima di 100 euro ognuno riceveva una cartolina rossa da compilare correttamente e poi, allegando lo scontrino fiscale, la stessa andava imbucata in una delle tante urne poste in varie zone della città. 100 euro di spesa minima in un solo negozio possono sembrare tanti ma si aveva la possibilità di accumulare gli scontrini fino ad arrivare alla soglia richiesta (anche 100 scontrini da 1 euro); però le spe- se dovevano essere effettuate solo ed esclusivamente nelle 207 attività commerciali consorziate e aderenti allo shopping dei sogni. Il giorno 8 Gennaio nella sala consigliare del comune è avvenuta l’estrazione dei premi. Non voleva crederci la signora Bertelli Giuseppina di Codogno in provincia di Lodi vincitrice del primo premio di 10.000,00 euro ma un applauso va anche alla nostra concittadina Vivarelli Monica vincitrice del secondo premio che sarà ospite, un fine settimana, del Grand Hotel di Alassio (ironia della sorte). Povera signora Giuseppina! Ora che il suo sogno è diventato realtà chi sa quanti mal di testa... 10.000,00 euro da spendere in un solo giorno, con così tante attività! Sì, perché la signora dovrà utilizzare la sua vincita per fare acquisti in tutti i borghi alassini e non potrà spendere più di 1.000,00 euro per ogni attività. Se venerdì 28 marzo 2014 vedrete una signora distinta correre per la bellissima città di Alassio con decine di sacchetti in mano, non preoccupatevi, è la signora Giuseppina... Quel giorno il suo sogno è diventato realtà. di Micaela Zitti Alassio. “Arasce” nel dialetto ligure. Un paese. Una storia. Un comune italiano di 11.004 abitanti. Un posto di mare per giovani, anziani, grandi e piccini. La sua fondazione risale al X secolo, quando, i primi nuclei di persone si stanziarono nel luogo che oggi viene chiamato Madonna delle Grazie. Un luogo di mare per i turisti che, annoiati dalla loro “routine” cittadina, viaggiano fino alle nostre coste per prendersi una pausa. Un luogo di tranquillità e monotonia per chi ci abita, accompagnati dal rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia e dai gabbiani che volano in alto nel cielo. Come si fa a non amare questo paese? Un luogo pieno di posti conosciuti per chi ci è cresciuto, per chi ha passato qui la sua infanzia, per chi ha visto aprire e crescere locali diventati celebri come il famosissimo “Caffè Roma” dei fratelli Berrino, frequentato negli anni ‘70 da personaggi famosi e non, con la sua musica dal vivo e la sua terrazza ormai andata perduta. La città del muretto, creato dallo stimato pittore Mario Berrino, considerato il monumento che rappresenta nel migliore dei modi questo posto, conosciuto sia a livello artistico che turistico. Proprio lì, negli anni del “boom” economico, sono stati impressi i nomi dei personaggi, diventati illustri negli anni a seguire, o già di grande rilevanza; nomi di coloro che frequentavano il portentoso locale situato di fronte alla struttura. Alassio. Quella della passeggiata. Quella che quando arrivi i primi tempi fai contrasto con la gente che è già abbronzata. La città dell’amore. Dove tutti si sono presi una cotta per la prima volta. Si sono dati il primo bacio in qualche “vicoletto” nascosta o in punta al molo o alla Cappelletta. Dove per colazione mangi la focaccia col cappuccino e nel frattempo ascolti i pettegolezzi delle anziane sedute al tavolo accanto. Alassio: il posto dove chiunque, quando viene, ci lascia un pezzo di cuore. Per quale motivo, non si sa. Forse è un paese magico. Forse no. Con i suoi negozi lungo il “budello” che d’estate rimangono aperti fino a tarda sera; con i famosi baci al cioccolato, i dolci tipici che lasciano una dolcezza nell’anima di ogni persona; con i suoi locali, che danno un colore nuovo alla vita mondana giovanile. Gli anziani del posto guardano con aria sprezzante la nuova generazione, le loro pazzie, i loro troppi tatuaggi esposti; odiano la musica troppo alta che entra nelle loro case silenziose; disprezzano ciò che un tempo loro amavano. Ma Alassio è anche questa. È la vista che si ha dalla Chiesa di Santa Croce, dove ti senti “il re del Mondo” e ti perdi in quel golfo infinito; è l’odore del sale sulla pelle dopo il primo bagno; è il “guardiaspiaggia” che ti dice di non giocare sul bagnasciuga per paura di dar fastidio ai clienti; è quell’orchestra che, nel periodo natalizio, girando per il “budello”, con la sua musica, riempiva gli occhi della folla di felicità; è l’abbraccio di coloro che non si vedono da anni, ma che torneranno sempre prima o poi. Lì. Perché potrai girare il globo in lungo e in largo ma come Lei non ce n’è. Perché come dice il grande cantautore alassino Franco Fasano: “Con il tempo hai trovato un posto fisso dentro al cuore mio e anche se sono andato via resti sempre casa mia”. La città perfetta anche con le sue imperfezioni. La città del turismo, della musica, dell’amore, del mare, del sole, della vita, del sorriso, nella quale uomini, donne e bambini trovano un angolo di Mondo dove appartarsi per respirare il sapore della serenità. Una località incantata per chi la scopre la prima volta; unica per chi la conosce da anni. Un borgo che di notte rinasce mentre le finestre dei più grandi si spengono. Dai ristoranti lungo la passeggiata arrivano profumi prelibati di “mercanzia” catturata la mattina stessa. Aromi di un centro abitato basato da secoli sull’arte della pesca. Bambini, con la bocca ancora sporca di gelato, corrono senza che nessuno gli dica di stare attenti: non c’è nessun pericolo. Alassio è tutto questo. Alassio è la nonna che racconta su una sedia a dondolo le sue vicende. È la dimora dove tutti vorrebbero nascere. Perché Alassio è sempre Alassio. Festa degli alberi Quest’anno la festa degli alberi è coincisa con il primo giorno di primavera, studenti in erba e natura a contatto di gomito hanno così festeggiato nel migliore dei modi una giornata a favore delle piante e dell’amore che l’uomo dovrebbe avere sempre curandole, difendendole, proteggendole. Da qui l’iniziativa delle scuole per i più piccoli e delle istituzioni di ritrovarsi insieme collaborando per il bene comune, perché per il nostro vivere è vitale e indispensabile la presenza delle piante. Luogo di incontro, quest’anno, è stato scelto Loreto, al mattino alle ore 10, i nostri ragazzi più grandi hanno messo a dimora piante di pino e quelli più piccoli piante aromatiche quali rosmarino, timo, maggiorana, sotto lo sguardo attento e divertito delle loro maestre, agenti della Forestale, volontari. Per la manifestazione sono intervenuti: il Primo Cittadino prof. Enzo Canepa e l’Assessore Monica Zioni delle Politiche Scolastiche del Comune di Alassio; il Corpo Forestale sezione di Andora comandato dall’Isp. Capo Cataldo; WWF sezione di Alassio; Don Stefano Caprile vice parroco della Sant’Ambrogio; i giardinieri comunali che hanno preparato il terreno; la Protezione Civile e gli addetti ai lavori e nostro futuro: gli alunni delle scuole primarie e infanzia di via Neghelli e dell’Istituto Maria Ausiliatrice di via Diaz accompagnati dalle loro maestre. Un arrivederci al prossimo anno, ma le piante non possono aspettare tanto, anche se provvedono da sole, ognuno di noi potrebbe tentare di “adottarne una” così facendo diamo una mano alla natura così tanto impegnata a risolvere altre situazioni ben più gravi. Fal/. Per l’A.V.A. LAUREA MOIRANO ALESSANDRO Lavori in corso. Nipote del nostro socio Vincenzo Moirano. Il giorno 19 marzo si è brillantemente Laureato in “Economia e Commercio” presso l'Università “La Sapienza di Roma”. Complimenti e auguri. Via Brennero, 35 17021 Alassio (SV) Tel. 0182 646052 Tel e fax 0182 645916 Cell. 347 3474600 Lunedì 14 Aprile 2014 Un anno di cronaca È bello pensare che in un momento di particolare crisi dell’editoria vi siano giovani che hanno la voglia e l’entusiasmo per raccontare una notizia che li ha particolarmente colpiti durante l’anno. Eccoci ad una nuova edizione di “Un Articolo di Cronaca” nato nel lontano 1995 da un’idea dell’allora Presidente dell’Associazione “ Amici del Borgo Coscia” Emanuele “Nello” Aicardi di concerto con i Cronisti Liguri e riservato agli allievi delle Scuole Medie. Per il secondo anno per volere del Presidente uscente della Associazione “ Amici del Borgo Coscia e del Borgo Passo”, dott. Rocco Invernizzi, e del nuovo Presidente Domenico Bogliolo, la selezione è stata aperta anche agli alunni della quinta elementare; l’intuizione si era già rivelata una splendida idea e questi ragazzini hanno confermato la loro grande capacità ed attenzione nei confronti dei fatti di cronaca. Anche l’attuale edizione si avvale del patrocinio del Comune di Alassio e della collaborazione del Lions Club Alassio Baia del Sole, della Associazione Bagni Marini, della Associazione Vecchia Alassio e dell’importante e fattiva collaborazione del 5 «L'ALASSINO» Gruppo dei Cronisti Liguri. Difficile il compito della Giuria, dei Cronisti Liguri, che tra i numerosissimi elaborati pervenuti ha scelto i dieci finalisti cui si sono aggiunti il premio speciale dedicato a “Milla e Nello Aicardi”offerto dalle Nipoti Piera e Antonella ed il premio speciale esordienti in ricordo del Dott. Alfredo Provenzali, che quest’anno vede due premi ex aequo perché a modo di vedere della giuria rappresentativi di espressioni diverse, ma altrettanto genuine, della sensibilità dei ragazzi di quinta elementare. Al concorso hanno partecipato gli allievi della scuola Secondaria di Primo Grado della città di Alassio e le classi quinte delle scuole Primarie. L’obbiettivo dell’iniziativa è di avvicinare i ragazzi alla scrittura giornalistica e all’osservazione critica degli eventi che accadono quotidianamente. Gli alunni delle scuole Media Ollandini e dell’istituto Maria Ausiliatrice hanno scritto articoli ispirandosi agli eventi di cronaca a loro più vicini. Giovedì 10 aprile 2014 alle ore 17,00 presso la Biblioteca “ Renzo Deaglio” ad Alassio si terrà la premiazione del Concorso. Rubrichetta mensile Un ricordo per... Ecco l’elenco dei vincitori: 1° Carlotta Bolla 2° Andrea Bologna 3° Luana Garelli 4° Valentina Starita 5° Gloria Tacchi 6° Lisa Arduini 7° Lorenzo Villani 8° Marta Schimmenti 9° Giada Di Salvo 10° Gabriele Repetto 3 A Ollandini 2 A Ollandini 1 C Ollandini 2 A Ollandini 1 C Ollandini 1 B Ollandini 3 B Ollandini 2 C Ollandini 2 A Ollandini 3 D Ollandini “Prima o poi tocca a tutti” “Festa della Liberazione” “Calcio giovanile rovinato” “Eppure c’è scritto…” “Municipio all’avanguardia” “Il mercatino del riciclo” “Banda di paese” “L’arcobaleno di Alassio” “Danza…” “Le spugne della Gallinara” Premio speciale Milla e Nello Aicardi offerto dalle nipoti Piera ed Antonella Camilla Calandri 3 A Ollandini “La marcia silenziosa” Premio speciale esordienti ex aequo in ricordo del Dott. Alfredo Provenzali offerto dal Lions Club Alassio Paolo Calcagno 5 C via Neghelli “La colletta alimentare” Valeria Laguardia 5 A via Neghelli “La cursa dei Matetti” Il presidente dell’Associazione Domenico Bogliolo Mí e sun d’Araxe Mí e ho vistu a lüxe in te l’uspeò d’Araxe, quellu ch’u l’era in ta ciassa du mercàu: de davanti i ghe vendevan e demurette, e sciure e a früta i l’eran de deré. Me nonnu a pe cugette u me purtova da-a Galleria a-e Sére pe-a marina. De pigernò cun me nonna da-a Tavina de stai e levomu e punte ai faxiurin e au giüstu tempu e faxemu i parmuréi. In ti scôggi du Turrîun a pe scavene cun me pare e se bagnomu au lümecàn pe pescò a-a dumenega in ta vara zunzelline, scùrpine e baccài, tròxine, murmure e öggi sballai dunde u fundu du mò u l’è d’arena. A mazzu cun i blugin e dui panetti a-a Madonna da Guòrdia u se muntòva pe assende ina candèra pe i esammi. A Fèragustu u gh’era a Gran Cagnara e i fòghi i-i s-ciupovan a mezzanôtte. Quanti regordi da me bella Araxe! A vitta a m’ha purtau in po’ ciù in là, ma quande e pensu… … mi e pensu in Araxin. Mariella Pezzuolo Traduzione Sono di Alassio Sono nata nell’ospedale di Alassio,/ quello che era in piazza del mercato:/davanti all’ospedale vendevano i giocattoli,/dietro fiori e frutta./Mio nonno mi portava a raccogliere conchiglie/ in spiaggia fra la Galleria e le Serre./ Nel pomeriggio con mia nonna dalla Tavina /d’estate spuntavamo i fagiolini/ e al momento opportuno intrecciavamo le palme./ Fra gli scogli davanti al Torrione per cercare scavene/con mio padre facevamo il bagno al tramonto/ per pescare di domenica nell’alga di posidonie/ donzelle,scorfani e sciarrani;/pesci ragno, mormore e passere/dove il fondale è sabbioso./ A maggio con i jeans e due panini/ alla Madonna della Guardia si saliva/per accendere una candela per gli esami./A Ferragosto c’era la Gran Cagnarra/ e i fuochi artificiali a mezzanotte./ Quanti ricordi della mia bella Alassio!/ La vita mi ha portato un po’ più in là,/ ma quando penso…/…io penso in Alassino. UNA SCAMPAGNATA ALLA “MADONNA” Si riconoscono: Lina Morassi – Rosita Testa – Olga Guaita – Valente Bogliolo – Santin Berruti... e altri. STAGE AZIENDALE Come da tradizione nell’indirizzo economico del liceo Don Bosco di Alassio, anche quest’anno si è svolto lo stage aziendale. Grazie alla disponibilità del proprietario dell’azienda F.lli Merano S.p.A. di Chiusavecchia (IM), abbiamo avuto la possibilità di vivere un’esperienza veramente unica: trascorrere tre giornate in una tra le più importanti aziende produttrici di olio e olive taggiasche della Riviera Ligure di Ponente. Il primo giorno, un collaboratore del signor Merano, esperto in controllo e qualità, ci ha accompagnato in un “tour” dell’azienda alla scoperta dei processi produttivi, dalle olive appena raccolte fino alla bottiglia di olio confezionato. Abbiamo visitato il frantoio, l’impianto di produzione delle olive in salamoia, lo stoccaggio degli oli (con l’incredibile capacità di 2 milioni e mezzo di kg), l’impianto di imbottigliamento, etichettatura e confezionamento. Nel laboratorio dell’azienda ci hanno fatto assaggiare alcuni oli da loro prodotti spiegandoci la differenza tra le varie tipologie presenti sul mercato. ni esperti del settore. Il secondo giorno è stato ospite il Dott. Massimo Baldi, dirigente del gruppo Sogegross, uno dei mag- Nelle giornate successive abbiamo svolto una parte più teorica relativa a ciò che si trova dietro alla produzione, come si studia il mercato e come il prodotto deve essere collocato. A tal fine abbiamo incontrato alcu- giori gruppi italiani nella moderna distribuzione, che ci ha presentato la figura del “category manager”, colui che si occupa di gestire gli spazi e quindi i prodotti all’interno dei punti vendita della grande distribuzione. Il terzo giorno abbiamo incontrato il Dott. Franco Scrinzi e il Dott. Sandro Franceschini, responsabili rispettivamente per l’industria e per la grande distribuzione, che ci hanno illustrato la difficile collaborazione tra queste due realtà coinvolgendoci direttamente. Dopo una presentazione iniziale ci hanno diviso in due gruppi per simulare una trattativa di vendita dell’olio extravergine Merano, tra l’industria produttrice e la catena distributiva Conad di cui il dott. Franceschini è il responsabile di zona. È stata per noi un’esperienza davvero interessante che ci ha permesso di sperimentare praticamente ciò che nel corso di questi cinque anni abbiamo appreso teoricamente, di vedere come funziona un’azienda dall’interno e quali sono le problematiche del mercato. È stata un’ulteriore opportunità che ci ha offerto la nostra scuola per avvicinarci al mondo del lavoro nel quale presto ci troveremo inseriti. La classe 5a del Linguistico Aziendale Se si fabbricano armi, viene voglia di fare la guerra Nell’ambito delle attività di Educazione alla Cittadinanza, di formazione della coscienza civile e di conoscenza delle principali problematiche del mondo contemporaneo, il Liceo don Bosco ha ospitato nel corso dei mesi di gennaio e febbraio due interessantissimi interventi che hanno aiutato gli studenti a far luce sulla intricatissima situazione relativa alla guerra civile in corso in Siria. Il primo intervento si è sviluppato attraverso un incontro tra gli studenti del Liceo e una studentessa siriana, la quale ha incentrato la sua conversazione sulla situazione attuale nel suo Paese dal punto di vista umanitario. È stato alquanto forte sentire dalle sue parole e vedere attraverso i filmati da lei preparati i bambini siriani che si divertono già all’età di tre o quattro anni con i resti dei missili esplosi; sapere, per esempio, che il frastuono degli spari o dell’esplosione delle bombe è così normale che se, per caso, per un intero giorno non si avvertono, ai bambini sembra di essere finiti in un mondo irreale; sentir dire che per intere settimane e a volte anche mesi non si riesce a comunicare a distanza perché salta la corrente o vengono abbattuti i tralicci del telefono. Le città di Homs, Aleppo, Damasco sono ridotte a cumuli di macerie, come hanno documentato i filmati che sono stati spiegati dalla ragazza che è intervenuta. In un secondo tempo, la scuola ha poi ospitato l’intervento di un sacerdote siriano, che ha affrontato la questione della guerra civile nel suo Paese in un’ottica più globale, inquadrandola all’interno degli equilibri internazionali e nel difficile gioco di relazioni tra le grandi potenze militari ed economiche mondiali. Ci siamo quindi confrontati direttamente con le problemati- che poste nel Paese dall’esercito siriano di liberazione, composto da ribelli islamici sunniti, che uccidono indiscriminatamente i cristiani e gli alauiti (minoranza, quest’ultima, alla quale appartiene il sovrano Assad). Abbiamo riflettuto con il suo aiuto sul terrorismo internazionale di Al Qaeda, dall’attacco alle torri gemelle del 2001 sino al recente episodio terroristico di poco precedente all’apertura dei giochi olimpici invernali di Sochi. Abbiamo posto la nostra attenzione sul rifiuto da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di aiutare la Siria, perché Russia e Cina hanno interessi segreti col sovrano e la Russia, inoltre, arma l’esercito di Assad. Abbiamo visto quali conseguenze a livello mondiale potrebbe comportare un intervento americano (già più volte minacciato) in Siria, intervento che potrebbe avere tutti i “numeri” per portare persino ad uno scoppio di un terzo conflitto su scala mondiale. Conforta almeno il fatto che da poche settimane sia stato riaperto l’aeroporto di Aleppo, dal quale donne e bambini possono, se lo vogliono, lasciare lo Stato. Parole, pensieri, confronti, riflessioni, contributi filmati hanno aiutato a comprendere con chiarezza ed immediatezza la reale situazione in Siria, un Paese non molto distante dal nostro, uno dei nodi più intricati e delicati della politica mondiale. A volte le informazioni ricavate da giornali, internet e televisione non aiutano a capire i problemi con altrettanta evidenza come le testimonianze dirette. È stata un’occasione di conoscenza e confronto molto importante. La scuola deve essere anche questo. Vanessa Oddino, Aurora Tavilla, Amedeo Ottonello 6 «L'ALASSINO» 8 MARZO 2014 SOLO DONNE Alassio, Refettorio del Don Bosco, 8.3.2014. Cena di Beneficenza per solo donne, intervenute numerosissime. Nella foto il servizio di cucina assieme a Padre Hermann. Da destra: Antonello, Mauro, Teresa, Padre Hermann, Simone (mascotte), Fabrizio, Franco, Giancarlo, Anito, Paolo, Guido, Vittorio e Angelo Boccolo (presidente). Lunedì 14 Aprile 2014 LE NOSTRE “SEIRONE” Il fascino dell'opera Lunedì 24 scorso in casa A.V.A. siamo rimasti affascinati dalle note scintillanti de La Bohème di Giacomo Puccini. Una guida all'ascolto la definisce Andrea Elena che ci ha condotto con efficacia nella trama dell'opera pucciniana, recitandone i testi e facendoci ascoltare i punti musicali più significativi. Dopo un'efficace presentazione del professor Gallea abbiamo apprezzato le Voci illustri di Pavarotti, di Mirella Freni, della Callas, di Giuseppe Di Stefano e dello stesso Andrea Elena. La no- della nostra bella Italia. Lì c'è davvero la Grande Bellezza unita al Genio che pur appartenendo al passato non deve e non può tramontare. L'Opera, se offerta in modo adeguato e comprensibile, riesce sempre a toccare quelle corde che ognuno di noi possiede nel proprio animo, quelle corde che dovrebbero suonare più spesso permettendoci di allontanare lo squallore di una vita che privilegia solo la mediocrità, il sensazionalismo, la povertà di spirito. Giacomo Puccini e la sua Festa di Carnevale Centro diurno per anziani“sole d'autunno” e r.P. “dottor Giacomo natale” Anche quest’anno, i raggi del “Sole d’Autunno” hanno baciato la Festa di Carnevale e riscaldato i cuori in allegria e con il profumo del vin brulé gentilmente offerto dal Gruppo Alpini di Alassio. Il loro prezioso supporto è stato anche utile nell’organizzazione della classica “pentolaccia” che ha dispensato delizie a tutti i presenti. La festa è stata animata da canti e balli e coronata infine da un divertente spettacolo coreografico organizzato dalle operatrici del Centro Diurno. Gli ospiti del Centro Diurno e della R.P., gli utenti del Servizio di Assistenza Domiciliare, parenti ed amici hanno molto gradito il clima di serenità ed allegria! L’equipe del Centro Diurno per Anziani Per informazioni: • Centro Diurno “Sole d’Autun no” Via Petrarca 14, Alassio, Tel. 0182 019018 • Comune di Alassio – Servizio Politiche Sociali – Sportello di Cittadinanza Piazza Libertà 3 Alassio, Tel. 0182 602228 Per informazioni, supporto ed orientamento ai familiari di malati di Alzheimer si segnala l’Associazione Famiglie Malati Alzheimer Ponente Savonese www.afmaponentesavonese.org e-mail: info@afmaponentesavonese.org - Punto di Ascolto: Centro U.V.A. - S.C. Neurologia Ospeda le Santa Corona, Pietra Ligure (SV) - Alzheimer Caffè c/o Istituto Trincheri, Viale Liguria, Albenga (SV) Nella foto il servizio dei camerieri composto da solo uomini professionisti, artigiani, medici, commercianti. Da destra in alto: Francesco, Massimo, Aldo, Gianni, Ezio, Alberto, Mauro, Pietro, Giovanni, Ermes, Padre Hermann, Fabrizio, Paolo, Alberto (dentista di Como), Giovanni e Angelo Boccolo (presidente). ALASSIO IN FIORE Passeggiata Ciccione. stra sala che, ospitante una mostra di pittura, era particolarmente variopinta per le numerose tele alle pareti, era piena zeppa di appassionati e non, che con calore ed anche un po' di commozione hanno alla fine applaudito, grati di una serata alternativa alla solita TV e, soprattutto, di un ascolto o riascolto di quella Musica immortale che riesce sempre a vincere sulle banalità quotidiane così troppo presenti nelle nostre giornate. La Bohème è un capolavoro che onora il genio artistico italiano in tutto il mondo, in compagnia del grande patrimonio operistico che è peculiarità primaria dello scibile artistico Bohème ci hanno fatto dimenticare per un paio d'ore quelle miserie, Mimì e Rodolfo ci hanno fatto godere di poesia e melodia seppur intrecciate con l'inevitabile tragica conclusione, una fine, sottolineata dagli accordi orchestrali sofferti e complessi di una tragedia semplice, come semplice è amare, come semplice è morire. Grazie di cuore ai tanti presenti, grazie delle numerose richieste di ulteriori presentazioni musicali, grazie, come sempre, a chi arricchisce le nostre serate con le tante "leccarie" oltremodo ben gradite. A.V.A. presentato a Genova: “POSTE: LO SAPEVI CHE...?” Il nuovo libretto che informa i cittadini su tutti i servizi Distribuito nei principali uffici postali della Liguria Realizzato in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori “Poste: lo sapevi che…?” è disponibile nei principali Uffici Postali ed è scaricabile online in formato elettronico dal sito www.poste.it. Nella foto, da sinistra: Lorenza Giusto (Cittadinanza Attiva), Patrizia Monferrino (Adusbef), Renata Michelis (Poste Italiane), Enzo Sponchia (Poste Italiane), Maurizio Ilari (Assoutenti), Giulia Parodi (Adusbef), Maurizio Curri (Assoutenti). IL MERCANTE DI VENEZIA di William Shakespeare conclude la rassegna teatrale all'Anglicana con Giorgio Albertazzi Il grande Vecchio del teatro di prosa italiano ha saputo offrirci uno spettacolo degno del suo nome. Giorgio Albertazzi, novantunenne, regge il palcoscenico con una padronanza davvero sbalorditiva. Il suo Shylock ne “Il mercante di Venezia” di Shakespeare è sottile ed insinuante, cattivo quanto basta senza ricorrere ai beceri gigionismi che alle volte il non facile personaggio propone ad altri attori meno intelligenti. Ovviamente la performance di Albertazzi si assoggetta all’età dell’Attore che abbiamo applaudito in prestazioni più fresche nel passato, comunque la classe ed il carisma non si discutono. Il testo shakespeariano ridotto e curato dallo stesso Alber tazzi vedeva la soppressione di alcuni personaggi che troviamo nell’Opera originale, ma lo spettacolo, ben diretto da Giancarlo Marinelli, non ne ha subito danno. Accanto al Grande ci sono piaciuti la Porzia di Stefania Masala, l’Antonio di Sergio Basile e, soprattutto, il Lancillotto di Cristina Chinaglia che ha recitato in vernacolo veneziano, non previsto dal Bardo, ma con risultato efficacemente caratteriale. Bravi anche tutti gli altri. L’allestimento gravitava attorno ad un ponte sovrastante il palcoscenico con u n ’ o t t i m a re s a v i s i v a . Puntuali le musiche originali che, ad un certo punto, hanno lasciato spazio ad uno struggente momento mahleriano con il sontuoso e malinconico “Adagietto” dalla quinta sinfonia. Le luci accurate e gli ottimi effetti ottici ci permettevano di godere di un’atmosfera particolare fatta di riflessi della laguna veneta. I pregevoli costumi arricchivano la scena, anche se RIVIVE... IL VIVAIO! Come è bello ritornare a fotografare l'arrivo della primavera nel vivaio di Alassio... Speriamo in questa continuazione... Ringraziamo i vivaisti, il geometra e le due consigliere. M.A. Due vecchie glorie Gianni Motta e il velocipide AVA. profumeria • centro benessere via v. veneto, 35 • 17021 alassio (sv) tel. 0182 640436 • www.joan.it • joan@alassio.it si sono notati dei non proprio canonici jeans indossati da alcuni attori, ma non cerchiamo il proverbiale pelo nell’uovo…una bella serata, un ottimo spettacolo, l’ultimo purtroppo di una rassegna davvero interessante, per cui ringraziamo ancora una volta il buon gusto e la competenza del direttore artistico Giorgio Caprile. A.E. Lunedì 14 Aprile 2014 7 «L'ALASSINO» mostre d’arte SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) a cura di G. Puerari Impressionismo nell’arte di Gramignano e surrealismo nelle tele di Scaccabarozzi Dal 19 al 26 marzo 2014, su iniziativa di Margherita Vitaloni e delle Associazioni Alassio Donna e Vecchia Alassio, hanno esposto le loro opere due artisti di fama internazionale: Vincenzo Gramignano e Gerry Scaccabarozzi. dall’uso sistematico della spatola, costituiscono il tema centrale della sua produzione. Lo stile di Scaccabarozzi è conosciuto e apprezzato in tutta Europa, specialmente in Francia e recentemente in Russia. Il grande artista ha avuto l’onore di consegnare personalmente nel luglio del 2000 nelle mani di Giovanni Paolo II, in Piazza San Pietro a Roma, un quadro raffigurante Sua Santità e la Madonna nello sfondo. L’arte di Gerry si può definire metafisica. Ritrae paradisi artificiali, spazi incontaminati, mondi meravigliosi, ricchi di luce e di sogno, in cui la freschezza dei colori e l’apertura di chiari orizzonti danno un’emozione sempre positiva, rasserenatrice. La sua è una pittura poetica: vede la realtà con grande sensibilità umana. Ogni oggetto trasmette dolcezza e purezza d’animo. Particolare. Gramignano. Le opere di Gramignano, che in questi giorni hanno donato luminosità e colore alle pareti della sala Carletti, si collocano nell’ambito impressionista, reso celebre dalle opere di Monet e di Van Gogh. Lo studio della combinazione cromatica in un determinato momento della giornata caratterizza i luminosi e vivaci scorci paesaggistici che lasciano una immediata e forte emozione. Sono anche i colori della Liguria quelli che affascinano e catturano lo spirito creativo del pittore. La natura nei suoi angoli più suggestivi, come gli specchi d’acqua, le dolci colline e le distese di fiori, esaltati DIRETTIVO ALPINI Nei giorni 28 febbraio e 1° marzo si sono svolte le votazioni per il rinnovo del Direttivo della Associazione Nazionale Alpini – Gruppo di Alassio. Molto buona la partecipazione, pertanto il nuovo Consiglio Direttivo risulta cosi composto: Enzo Porcella Luigi Tinelli Maurizio Ingravallo Paolo Pezzolo Aldo Guerra Giovanni Bergese Clemente Muroni Roberto Valdora Giovanni Casella E LUCE FU! Capogruppo Vice capogruppo e Tesoriere Consigliere Consigliere e Revisore Conti Consigliere – Segretario Consigliere e Revisore Conti Consigliere – Logistica Delegato Delegato L’A.V.A. augura al Presidente ed al nuovo Direttivo un futuro proficuo lavoro. E’ una benemerita Associazione che svolge un servizio utilissimo per la nostra città. A.V.A. • LAIGUEGLIA • Restauri dell’organo fra arte e storia AQUARIUS ALASSIO Particolare. Scassabarozzi. Gerry può essere definito un grande maestro nel mondo della pittura contemporanea per quella sua capacità di rendere tangibile e percettibile la parte surreale e a volte fiabesca della sua arte. ALASSIO: “NUOVA ROTONDA” A seguito delle molte domande che ricevo da conoscenti e non, con la presente sono a confermare che l’allevamento di pesce presente nel golfo di Alassio non è mai stato chiuso, non è fallito e non è neanche stato distrutto o portato via dalle mareggiate. Più semplicemente, negli ultimi anni abbiamo dovuto anche noi fare i conti con la crisi e, con grande sofferenza, abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di interrompere temporaneamente la produzione, al fine di poter progettare un rilancio. Questa sosta è infatti servita a due scopi: da un lato, ad effettuare importanti lavori di manutenzione alle strutture (che non potevano essere fatti in presenza di pesce nelle gabbie); dall’altro, a ricercare e far convergere in una nuova società delle diverse energie, attratte dal progetto di sviluppare nel nostro mare una “maricoltura sostenibile”, profondamente integrata con il territorio. Con la semina di avannotti (ossia con l’immissione dei cuccioli di pesce nelle gabbie) compiuta lo scorso anno abbiamo dato inizio a questa nuova fase e inaugurato l’attività della Aquarius Alassio srl. La nuova compagine parte con un rinnovato entusiasmo; suo investimento sarà sempre tutelato dal rispetto di moderni valori di mercato, che premiano le produzioni che sanno coniugare qualità e responsabilità. Il passo successivo infatti sarà l’ampliamento della produzione - mediante la costruzione di un nuovo impianto (già autorizzato) nelle acque di Imperia. Purtroppo il prodotto non sarà pronto alla vendita prima di un anno, ma questa è una condizione inderogabile per ottenere un pesce con le caratteristiche di sapore, consistenza e genuinità pari al pesce selvatico. Il nostro allevamento infatti utilizza mangimi composti esclusivamente da farina di pesce, farina di soia non geneticamente modificata e olio di pesce - certificati dal produttore, e periodicamente verificati da ASL e NAS. In questo modo il pesce - oltre al fatto di vivere in mare aperto e con spazi adeguati - si nutre delle stesse sostanze che troverebbe in natura, facendo sì che il risultato finale sia assolutamente indistinguibile da quello pescato e, cosa assolutamente importante, non necessiti della somministrazione dei tanto temuti antibiotici. Prima di concludere, qualche informazione sul fronte della qualità dell’acqua: dal 2001 ad oggi l’area in concessione occu- A Laigueglia proseguono con successo e con primi risultati visibili e incoraggianti i lavori per il restauro dell’organo presente nello storico oratorio di Santa Maria Maddalena, anch’esso recentemente riportato all’antica bellezza dopo un attento restauro. Lo strumento sta lentamente riprendendo vita e tornando allo splendore originale grazie ad accurati interventi degli esperti della bottega artigiana “Nicola Puccini” di Pisa. Tutto il materiale costitutivo dell’organo (somiere, canne, mantici, pedaliera...) è infatti originale, ma purtroppo devastato da anni di incuria. Le notizie sullo strumento permettevano di datarlo come settecentesco, di sicura scuola ligure, L’operazione è diretta dalla Sovrintendenza per i beni artistici e paesaggistici della Liguria e dall’ufficio beni culturali della Diocesi di Albgenga-Imperia e ha potuto prendere vita grazie ai contributi della Conferenza Episcopale Italiana, della Fondazione Agostino De Mari (Savona) e della Confraternita di santa Maria Maddalena (Laigueglia). Molti benefattori hanno inoltre e stanno tutt’ora partecipando attivamente per contribuire a far sì che il prezioso organo possa essere riparato e tomi così a funzionare. Pullmann in difficoltà all’inizio della cosiddetta rotonda. ZAZA BLUES Annunciamo l’apertura, in nuova veste, dello storico locale di Laigueglia noto come Zazà con il nuovo nome di Zazà Blues. Questa entusiasmante avventura nasce dall’iniziativa di Attilio L. De Alberi, giornalista, copywriter e scrittore, residente a Laigueglia, orgogliosamente ‘terrone’ e reduce da una decennale esperienza a New York e Los Angeles, insieme al suo partner in crime, il figlio August, statunitense, pendolare tra Manhattan e la Riviera Ligure. Situato in P.zza Marconi, a pochi metri dal mare, e dal molo, Zazà Blues si presenta innanzitutto con un nuovo look, grazie al prezioso apporto dell’artista e Image Coordi nator Rudy Mascheretti e la realizzazione grafica e di Gianluca della CreaLab. nei programmi sono previsti - oltre al classico allevamento di branzini, orate e saraghi di qualità pari ai selvatici, ormai nota da 15 anni - anche la sperimentazione di allevamento di nuove specie (tra cui anche le ostriche), la possibilità di effettuare il pescaturismo all’interno dell’impianto (ossia visite guidate sopra e sotto il mare, pesca a bolentino e traina con degustazione sul posto del prodotto pescato ecc.), le immersioni guidate nelle gabbie e tra le strutture sommerse, la collaborazione con le scuole per creare dei mini corsi didattici allo scopo di fornire ai ragazzi una nuova consapevolezza del mondo marino, la ripresa delle manifestazioni, delle cene a tema e dei corsi organizzati da Slow Food e molte altre cose ancora. L’intera attività sarà regolata dal rispetto di un capitolato qualitativo di produzione molto severo, a tutela del consumatore e della marca, la cui accettazione è richiesta ad ogni componente della società: è un messaggio importante, che peraltro lanciamo a chi fosse interessato ad unirsi a noi, entrando nel capitale sociale della nuova compagine, perché avrà la sicurezza che il pata dalle gabbie e la zona circostante il nostro impianto, è stata periodicamente oggetto di analisi delle acque e dei sedimenti sottostanti, effettuata dalla ASL. Ebbene, per quanto concerne l’acqua teniamo a chiarire che nulla è mutato dalla posa delle gabbie ad oggi, mentre per il fondale, le analisi dimostrano che la situazione ad oggi è addirittura migliorata, in quanto la zona originariamente fangosa e pressoché priva di vita - presenta numerose colonie bentoniche e grandi concentrazioni di vita, aiutate, da un lato, dalle strutture di ormeggio che assicurano rifugio e cibo, dall’altro, dall’interdizione alla p’esca a strascico abusiva che da sempre veniva praticata in questa zona. A conferma di quanto sopra, al seguente link: https://www.facebook.comjphoto.php?v=82046030 1301402&set=vb.2922575941216 78&type=2&theater è possibile vedere il video dei delfini che nuotano tra le gabbie dell’impianto. Alassio, 25 marzo 2014 Gian Marco Sanfilippo Aquarius Alassio srl Il Sepolcro istoriato torna a Laigueglia dopo 100 anni dall'ultima esposizione completa. Il grande “teatro dei cartelami” dopo la recente mostra al Palazzo Ducale di Genova è ora innalzato nella chiesa parro c c h i a l e d i s a n Matteo. Una opera d'arte unica che è possibile ammirare dal Giovedì Santo. SCULTORE CARLO FAIT dal 28 Aprile al 4 Maggio Mostra dedicata allo scultore Carlo Fait (Rovereto 1877 - Torino 1968), autore del Monumento ai Marinai laiguegliesi caduti nella prima guerra mondiale, situato in Piazza della Libertà. La mostra consisterà in una ampia documentazione dell'opera di questo importante artista al quale la città di Rovereto dedicò una mostra (Carlo Fait, il sogno di uno scultore passatista) nel 2009. La prof. ssa Paola Pizzamano, direttrice del Museo Civico di Rovereto, terrà una conferenza. 8 «L'ALASSINO» Lunedì 14 Aprile 2014 Don Bosco e i Salesiani ad Alassio (QUARTA PUNTATA) La Congregazione Salesiana è cresciuta: nascono le Ispettorie È l’anno 1879. Negli anni precedenti Don Bosco è stato ad Alassio innumerevoli volte: talora di passaggio in viaggio verso Nizza e Marsiglia, talora per riposare qualche giorno dopo la fatica di tali viaggi. Alassio, insieme con Varazze, sono le case adatte a questo scopo. Da Alassio nel frattempo sono partite le prime spedizioni per l’America Latina: Don Bosco aveva caldeggiato tantissimo la nascita e lo sviluppo di un’attività missionaria. Ricordiamo alcuni nomi: don Lasagna, don Costamagna, mons. Cagliero, don Beauvoir. E in un secondo momento toccherà anche alle Suore Salesiane. Ma l’avvenimento storico eccezionale si ha il 2 gennaio, quando don Bosco convoca ad Alassio la Conferenza di San Francesco di Sales: ci sono i Superiori della Pia Società, alcuni direttori di Francia, Piemonte, Liguria e Lazio. Si radunano in un camera del Palazzo del Vescovo. Ormai la congregazione si è estesa notevolmente; bisogna organizzarla in maniera agile e funzionale. Ascoltiamo le parole con cui lo stesso Don Bosco dà notizia a tutti confratelli il 14 marzo 1879: “Con grande consolazione vediamo come l’umile nostra Congregazione… prenda ogni giorno maggior incremento e vada dilatandosi. La onde per corrispondere alla Divina Bontà niente dobbiamo risparmiare di quanto può contribuire ad un suo consolidamento. A tal fine il Capitolo Superiore con parecchi Direttori di nostre case si raccolsero nel Collegio di Alassio il 6 febbraio dell’anno corrente, e stabilirono le Ispettorie di cui do comunicazione a tutti i Direttori delle nostre Case”. E a questo punto l’elenco delle Ispettorie: 1. Ispettoria Piemontese; sede a Torino; Ispettore don Francesia direttore a Varazze 2. Ispettoria Ligure: sede ad Alassio; Ispettore don Cerruti; comprende le Case da Lucca a Marsiglia. 3. Ispettoria Romana: Ispettore provvisorio 4. Ispettoria Americana: sede a Buenos Ayres; Ispettore don Bodrato (primo prefetto della Casa di Alassio) Curato della Parrocchia della Bocca di Buenos Ayres. Intanto gli anni trascorrevano: la scuola aumentava il suo prestigio sul territorio e parecchio anche in Italia, i convittori non erano ormai solo delle zone vicine, ma arrivavano anche da zone lontane richiamati dalla mitezza del clima, dalle rette decisamente modeste rispetto ad altri collegi e soprattutto dal valido insegna- mento e dall’ottima educazione. Periodicamente giungeva ad Alassio anche Don Bosco: a volte si fermava alcuni giorni, di ritorno dalla Francia, per riprendersi dalla fatica del viaggio e delle sempre maggiori incombenze. Appena in città si spargeva la voce del suo arrivo, erano molti gli Alassini che andavano da lui: chi per un consiglio e una parola di conforto, chi per ascoltare in chiesa i suoi sermoni, chi per confessarsi (passava ore ed ore sul suo seggiolone a confessare i giovani della scuola). Nasce proprio nel 1879 la figura del vicedirettore o vicario con compiti di aiuto al Direttore, ma soprattutto responsabile della condotta morale, disciplinare, religiosa degli alunni; dell’andamento scolastico degli alunni e del loro profitto. Primo vicario fu don Luigi Rocca. Don Cerruti, nella sua veste di Ispettore viaggia tantissi- Tempesta emotiva Nell’ambito di “Dino Campana e i Canti Orfici: un centenario” a cura della Fondazione Mario Novaro in collaborazione con il Teatro Stabile e l’Università di Genova Il ciclo su Dino Campana dedicato al centenario dei Canti Orfici giovedì 27 marzo 2014 alle ore 17,30 con la conferenza di Marco Ercolani dal titolo “Tempesta emotiva”, arricchita dalle letture di Lucetta Frisa. Scrittore e psichiatra, Ercolani rilegge alcuni brani di Campana collegando l’atto creativo alla tempesta emotiva, che spinge il poeta oltre i confini del conscio e lo conduce verso mondi ignoti, febbrili, persino pericolosi. Si salda così intimamente la biografia con l’arte, il rifiuto del vivere comune, i viaggi, il vagare, con la reclusione negli ospedali psichiatrici dove il tentativo di fuga viene compresso dalle cure. Il relatore, nella sua indagine sullo stato di alterazione come motore dell’arte, accosta Campana a Vincent Van Gogh, Charles Baudelaire, Friedrich Nietzsche. Offre anche uno scatto ulteriore, psicanalitico, per la comprensione delle liriche oniriche scritte proprio a Genova, composte nello sforzo di trattenere i confini degli oggetti e del mondo, mentre tutto nella testa si disgrega. In quel momento l’arte raggiunge il suo culmine espressivo, entrando in una dimensione esplorata da pochi. Contestualmente, nel foyer del teatro della Corte si può visitare la mostra d’arte contemporanea “Dino Campana: segni e parole”, che comprende opere di Francesca Biasetton, Piergiorgio Colombara, Brunetto De Battè, Walter Di Giusto, Giuliano Menegon, Plinio Mesciulam e Patrizia Traverso. mo, ma è sempre in contatto epistolare con don Rocca. Nello stesso anno conclude il suo Dizionario: ampio risalto della stampa e del mondo culturale italiano. È un grande successo non solo per l’autore, ma per tutta la congregazione. È proprio in questi anni che, sfogliando l’archivio dell’Istituto, compare la figura di don Michele Rua, che si appresta a diventare l’erede di Don Bosco alla guida della Congregazione: don Cerruti scrive a don Bosco per questioni tecniche o amministrative e la risposta è firmata da don Rua. Gestire un convitto e una scuola con 350 studenti non è mai facile: si vive un periodo nel quale massoneria e anticlericalismo regnano un po’ ovunque. Non se ne scampa neanche Alassio: calunnie, pubblicate su giornali e riviste anticlericali, vengono prontamente rintuzzate da don Cerruti, vero guardiano della Casa Salesiana di Alassio! Il 4 aprile 1881, Don Bosco è ad Alassio; arriva da Sanremo, dove è stato da alcuni suoi benefattori per la raccolta di fondi per la Basilica del Sacro Cuore in costruzione a Roma. Don Della Valle, che aveva una particolare ammirazione per Don Bosco, lo invita subito a tenere una conferenza in S. Ambrogio: la parrocchia è gremita, la pubblicità data dal parroco all’evento è stata efficace. Al termine, don Cerruti Direttore e don Della Valle parroco passano in giro per la questua senza vergognarsi, per- ALASSIO 2014 Il 28 marzo ad Alassio si è svolta un’impegnativa esercitazione di Protezione Civile, organizzata dall’Assessore alla Protezione Civile Angelo Vinai, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Disaster Manager, che ha visto impegnate tutte le componenti locali di Protezione Civile (Comune, Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia di (C.O.C.) di vico Chiusetta, in qualità di autorità comunale di protezione civile ha assunto la direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio comunale, nonché il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione. L’ing. Michele Molinari, dell’Ufficio Piani di Bacino della Provincia di Savona, ha suppor- Stato, Corpo Forestale dello Stato, Provincia di Savona, 15° Nucleo Elicotteristi Carabinieri, Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile, Croce Bianca, Croce Rossa, AVIS, Alassio Salute, Associazione Nazionale Alpini, Soc. Nazionale Salvamento, Circolo Nautico Al Mare, Associazione Nazionale Carabinieri, A.R.E.S., Associazione Vecchia Alassio e GESCO) per un totale di circa 80 partecipanti, oltre al parziale coinvolgimento della popolazione e delle scuole alassine, che hanno attivato i rispettivi piani di emergenza scolastici. tato il C.O.C. in merito alle problematiche idrauliche dei corsi d’acqua. Il Gruppo Comunale di Protezione Civile, coordinato da Cesare Caviglia, ha effettuato i Presidi Territoriali Idrogeologici, posizionando squadre di volontari agli imbocchi delle tombinature dei corsi d’acqua. Il Comandante della Polizia Municipale Francesco Parrella ha coordinato l’emergenza viabilità ed ha gestito, in concorso con le forze dell’Ordine ed il Corpo Forestale dello Stato, l’emergenza al Palazzetto dello Sport dove è stata ipotizzata es- L’esercitazione si è sviluppata nell’imminenza dell’esondazione del rio Caudi Gonghe, in una fase di allarme idrogeologico immediato all’interno di un contesto di Allerta Idrogeologico di livello 2, alla quale corrisponde uno scenario di criticità elevata, con innalzamenti significativi dei livelli idrici negli alvei tali da provocare la fuoriuscita delle acque e la conseguente inondazione del centro abitato. Le zone interessate dall’esercitazione sono state quelle aree perimetrate inondabili dal Piano di Bacino con tempo di ritorno di 50 e 200 anni. L’esercitazione ha consentito di testare la tempestività di attivazione delle procedure di allertamento per il rischio idrogeologico previste dal Piano Comunale di Protezione Civile, nonché i tempi di allertamento “porta a porta” dei residenti/esercenti in area inondabile. Ulteriore obiettivo dell’esercitazione è stato la sensibilizzazione della cittadinanza sui temi di protezione civile e sui comportamenti da adottare in caso di urgenza e necessità derivante da una emergenza in corso. Il Sindaco di Alassio Enzo Canepa che, insieme al Segretario Comunale dott.ssa Anna Sacco Botto ed ai dirigenti, è stato presente per tutta la durata dell’esercitazione nel Centro Operativo Comunale sere in corso una manifestazione con circa 1500 spettatori. Il dott. Gianpaolo Merello, responsabile della funzione sanitaria del C.O.C., ha gestito, insieme a Croce Bianca e Croce Rossa, l’assistenza alle persone non autosufficienti. Per il Comune di Alassio il dott. Alfredo Silvestri, Piera Pelissetto e Sara Blengeri hanno gestito le problematiche di avvisi alle scuole e di assistenza alla popolazione evacuata, mentre la struttura tecnica del Comune, con il dott. Valdisserra, Tezel, Rosetta, Maglietti e Briatore, i cantonieri comunali e Alassio Ambiente, hanno gestito tutte le problematiche sul territorio. Una parte importante è stata dedicata alla comunicazione e ha visto il coinvolgimento, nei giorni precedenti l’esercitazione, delle studentesse dell’Istituto Alberghiero “Giancardi” di Alassio in veste di Steward dell’Ambiente con allestimento di Info Point per informare la popolazione sui rischi presenti nel territorio. Tutte le attività effettuate durante l’esercitazione e i relativi tempi di risposta saranno oggetto di analisi e di discussione delle prossime sedute del Comitato Comunale di Protezione Civile, ed andranno ad integrare le procedure di intervento del Piano di Emergenza Comunale. Prof. Antonio Tassara Serata ANFASS - CTDA al teatro “Don Pelle” di S. Giorgio Esiste nel nostro compartimento una benemerita Associazione (ANFFAS - ONLUS) che tutela i diritti delle persone con disabilità intellettive e relazionali nonché delle loro famiglie svìluppando la sua attività nel Centro Diurno Riabilitativo “Emilio Somoni” di Albenga. In questo centro vengono svolti interventi mirati all’acquisizione dell’autonomia individuale nelle attività quotidiane, al mantenimento e al potenziamento delle abilità residue e all’integrazione sociale dell’ospite attraverso ATTIVITÀ RIABILITATIVE (psicomotricità acquatica, fisioterapia, musico terapia e drammatizzazione, laboratori cognitivi, laboratori di autonomie) e ATTIVITÀ OCCUPAZIONALI (ceramica, cucina, giardinaggio e orticoltura, uscite sul territorio ecc...). Atte al miglioramento di tali attività sono in fase di ristrutturazione specifici locali in quella che sarà la nuova sede al piano terra dell’Istituto D. Tricheri di Albenga per cui e al fine di reperire ulteriori fondi per il completa- LAUREA L’ingresso alla mostra e all’incontro è libero. Per informazioni: Fondazione Mario Novaro corso Aurelio Saffi 9/11 tel: 010/5530319 • fondazione.novaro@fastweb net.it • relazioni.esterne@teatrostabi legenova.it • www.segnieparole.eu ché la finalità è buona. Ma sul finire di quell’anno impressionò molto il discorso che don Cerruti fa in occasione della premiazione: “L’esaltazione dei meriti scientifici e letterari di Alassio”. Che il Direttore fosse un uomo di cultura e di grandi capacità oratorie era risaputo, ma gli alassini rimasero impressionati dalla conoscenza che dimostrò della storia della piccola città che ormai da 11 anni lo ha adottato e gli ha dimostrato tutta la sua benevolenza. Poi passa a ricordare i Moltedo, gli Scofferi, i Freghetti e i Bogliolo che valenti capitani si distinsero nella Battaglia di Lepanto nel 1571, meritando il pubblico elogio del supremo Ammiraglio, don Giovanni d’Austria. Ma don Cerruti non vuole parlare di guerra e allora eccolo affrontare il tema nautico con i capitani Pietro Brea e Gian Lorenzo Rossetti, per non dimenticare Antonio Noli che nel 1440 insieme al fratello e al nipote aveva navigato fino alle isole di Capo Verde. Ma Alassio poteva vantare illustri scrittori e poeti come Giacomo e Cristoforo Alciati, come il Bonorino che ogni anno nella Chiesa parrocchiale incantava i presenti; e poi ancora Pasquale Gaibisso e Antonio Mela. E i pittori quali Brusco e Gismondi, emuli dell’immortale Ludovico Brea. Concluderà con un invito rivolto ai giovani della città: “Specchiatevi nei vostri maggiori, ispiratevi ai loro sentimenti… la religione e la patria, questi due amori sublimi dei vostri padri, siano ancora quelli che illuminano le vostre menti della loro luce e scaldino del loro fuoco i vostri petti”. Don Cerruti parla con naturalezza, solletica l’orgoglio degli alassini, li istruisce e li educa nello stesso tempo, proponendogli l’esempio degli avi, di laboriosità, di serietà morale, di amore all’audacia e alla intrepidezza, allo studio, al bello, al santo. L’invito di don Cerruti è rivolto anche ai giovani d’oggi dalla scuola salesiana: non si disdegni mai la cultura e la conoscenza, l’amore per la propria terra e la continua sete di novità. Esercitazione di Protezione Civile Testo: Il giorno 24 Febbraio 2014 presso l’Università degli Studi di Genova, dipartimento di Giurisprudenza, si è brillantemente laureata FRANCESCA FRACCHIA. Alla neo dottoressa congratulazioni e un grosso in bocca al lupo per un meraviglioso futuro da tutta la famiglia, gli amici e l’Associazione Vecchia Alassio. mento di tale opera, tra le varie iniziative è stata pure invitata a collaborare la Compagnia Dialettale Teatrale Alassina, che nella serata del 22 febbraio u.s. e presso il Teatro “Don Pelle” di S. Giorgio di Albenga – ormai celebre quale “Mecca” del Teatro Dialettale Ligure – ha presentato ad un numeroso quanto appassionato pubblico (tra cui non pochi Alassini…) un divertente, piacevole e articolato spettacolo il cui ricavato per tale scopo è stato interamente devoluto. Alla Compagnia non sono mancati i ringraziamenti ufficiali dell’ANFFAS e un lusinghiero articolo sulle pagine de “L’ECO”, il giornale online di Savona e Provincia. Per la Compagnia Teatrale Dialettale Alassina, che del presente articolo si fa promotrice, tale partecipazione non solo è stata un piacere ma anche un doveroso contributo di solidarietà verso chi, con impegno e sacrificio, si adopera alla realizzazione delle succitate attività. L’augurio è di poterci ancora ritrovare. Alessandro Scarpati Lunedì 14 Aprile 2014 INTERVISTA Proponiamo l’intervista all’avv. Claudio Bottelli, già apparsa anni fa su questo giornale in forma ridotta, sia per rendere omaggio ad una figura che ha onorato Alassio in alcuni momenti difficili del dopoguerra sia per recuperare un documento significativo nella storia dei crimini bellici Intervista sul processo Dosse all’avvocato Claudio Bottelli del 25 maggio 2007 L’avvocato Bottelli è uno degli avvocati che hanno rappresentato i comuni dell’albenganese costituiti parte civile nel processo “Dosse”. Nato ad Alassio nel 1925, è entrato giovanissimo nelle file dell’antifascismo militante, prima nella clandestinità e poi nella Resistenza, ai cui ideali è rimasto fedele tutta la vita. Recente il suo impegno per la difesa della Costituzione e celebrazione per la ricorrenza dell’eccidio di Testico. La sua partecipazione al processo “Dosse” non è stata quindi solo professionale ma ha rappresentato, per lui, il proseguimento del suo impegno di sempre in difesa della democrazia e ha risposto ad una profonda domanda di giustizia che non ha perduto valore con il trascorrere degli anni. Un ruolo importante ha avuto poi l’avvocato Bottelli nella riapertura stessa del processo, ruolo legato al suo incontro con il Procuratore Pier Paolo Rivello. L’Intervista che segue non è la classica intervista “a domanda risponde” ma, visto il ruolo del personaggio, è costituita da una serie di “titoli”, sui quali liberamente l’avvocato ci comunica non solo le sue informazioni e le sue conoscenze ma anche pareri, sentimenti e interpretazioni che rendono il vero significato della vicenda. L’incontro con Rivello, le indagini, l’apertura del processo. “Ho conosciuto il dottor Pier Paolo Rivello seduto accanto a me in un ristorante di Alassio. Sente che parlo della Resistenza e, dopo essersi presentato, si inserisce nella conversazione. Il discorso cade sul suo libro “Quale giustizia per le vittime degli eccidi nazifascisti?” In questo volume, molto profondo e documentato, si parla di quattro eccidi: Turchino, Benedicta, Cervasco e Portofino. In una successiva occasione di incontro, gli esprimo apprezzamento per il suo scritto ma gli chiedo come mai eccidi importanti come quello di Albenga o di Testico non sono citati. Allora io lo metto al corrente in particolare dei fatti della foce di Albenga. Rivello mi dice di non essere a conoscenza di queste vicende. Gli faccio un breve racconto e gli metto a disposizione la mia documentazione anche dell’eccidio al cimitero di Leca, le testimonianze sulla famiglia arsa viva a Vendone e altro. Così il processo Dosse, che era stato già archiviato nel 2000 a Torino per mancanza di prove e di indizi e anche perchè tutti erano convinti che Dosse fosse stato ucciso nel 1945, viene riaperto. Il dottor Rivello da incarico all’Interpol ed in particolare al maresciallo dei Carabinieri di Albenga, Marco Chiarlone di svolgere indagini sul Dosse. L’imputato rimane impossibile da trovare anche per la scarsa collaborazione delle autorità tedesche. Fino a che, il maresciallo Chiarlone, con l’intelligente espediente di dover consegnare un documento a nome di Gherard Dosse, riesce a scoprire che non solo Dosse è ancora vivo ma anche il suo indirizzo. Chiarlone lo raggiunge per interrogarlo ma non ottiene risposte (il Dosse finge di non ricordare neppure il nome di Albenga). Le indagini però sono ora ufficialmente aperte anche in Germania e l’ex capitano, dopo un interrogatorio, tenta anche il suicidio. Nel 2003, acquisiti nuovi dati e vecchie testimonianze, il processo prende il via, su iniziativa di Rivello e grazie alle indagini di Chiarlone. Questo processo però è riferito esclusivamente ad un eccidio, un episodio del 12 gennaio 1945 ed a 12 vittime, 6 di Villanova, 2 di Arnasco e 4 di 9 «L'ALASSINO» Albenga. E questa è l’imputazione del processo su cui sono stati trovati argomenti e prove sufficienti per l’incriminazione, anche se io sono convinto che ci possa essere la possibilità di procedere per tutta la mole delle efferatezze compiute ad Albenga dal tribunale Dosse.” “Il processo Dosse era dunque già cominciato nel 2000 e poi subito archiviato. Si è arrivati fino a questa data poiché il fascicolo Dosse fa parte di una serie di pratiche che erano state nascoste nel cosiddetto “armadio della vergogna” così da portare per quasi 60 anni a dimenticare la possibilità di quella giustizia di cui proprio Rivello parla nel suo libro. C’è da sapere che oltre 2400 fascicoli pronti per essere mandati alle procure italiane di competenza sono stati collocati in questo armadio con un atto che io ritengo illegittimo poiché è stato creato un procedimento di “archiviazione provvisoria” che il nostro ordinamento legale non contempla. Nel 1995 durante la ristrutturazione del palazzo in cui era ospitato “l’armadio della vergogna” sono venuti fuori tutti questi documenti. Le pratiche sono state allora smistate alle varie procure, anche se la stragrande parte degli imputati risultava ormai deceduta. Tra gli altri, il dossier su Dosse viene trasferito a Torino. Il tribunale di Torino, sulla base di una dichiarazione falsa che dava come morto il Dosse, ha archiviato nel 2000 il procedimento. Arriviamo così al mio incontro con il dott. Rivello ed alla riapertura del processo. Il processo ha visto la costituzione di parte civile dei Comuni di Albenga, Villanova d’Albenga ed Arnasco, rispettivamente rappresentati in giudizio dagli avvocati Giancarlo Salomone, Claudio Bottelli e Nazzareno Siccardi, oltre a quella di due parenti di una delle vittime rappresentati dall’avv. C. Manti. In quella prima udienza sono sfilati alcuni testimoni, che hanno ribadito la responsabilità del Dosse, quale presidente del preteso tribunale che pronunciava solo sentenze di morte senza neppure comunicarle ai condannati, i quali, trasferiti sotto sorveglianza dal carcere tedesco alla foce del Centa, venivano trucidati. È evidente che se emergessero nuove prove, tali da far riaprire le indagini per l’accertamento della responsabilità della morte di tutti gli altri trucidati (si pensi che solo alla foce del Centa furono esumati ben 59 corpi), si instaurerebbe un altro procedimento. Si rifletta su queste atrocità. Si pensi che il 17/3/1945, di notte, un gruppo di cinque persone furono prelevate dalle celle della feldgendarmerie di via Trieste in Albenga. Queste povere vittime, a piedi, con le mani legate dietro la schiena, vennero scortate da tedeschi e fascisti sino al Cimitero di Leca, poste davanti a cinque fosse già scavate e, illuminate con una torcia elettrica le cinque nuche, uccise con un colpo di pistola. Ciò risulta inequivocabilmente dagli atti processuali e non da supposizioni! Così come l’eccidio di Vendone, ove una intera famiglia, con bambini, rinchiusa in una stalla cui venne appiccato il fuoco, venne arsa viva. Anche di questa strage orrenda parlano gli atti! Il 21 febbraio u.s. davanti al Tribunale Militare di Torino, competente territorialmente, ha avuto inizio il processo a carico del nazista Gerhard Dosse, imputato del “reato continuato di violenza con omicidio da parte di militari nemici contro privati italiani […] per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, cagionato, quale capitano delle Forze Armate tedesche, nemiche dello Stato Italiano, sen- ALASSIO IN SALUTE LA MALATTIA DI DE QUERVAIN È un’infiammazione della guaina che avvolge i tendini dei muscoli abduttore lungo ed estensore breve del pollice, che hanno la funzione di estendere e di allontanare il pollice dalla mano. Questi muscoli, che provengono dall’avambraccio, arrivati al polso scorrono all’interno di un canale fibroso nella parte esterna del polso, a contatto con il radio ed alla base del pollice. È una malattia molto dolorosa, colpisce soprattutto le donne e può insorgere lentamente o in forma acuta. IL DOLORE: È avvertito in corrispondenza dello stiloide radiale, specie alla pressione, nei casi più avanzati sale verso l’avambraccio. Le attività quotidiane lo esacerbano, come ad esempio girare una chiave, strizzare i panni o aprire un barattolo. A volte può essere presente anche una sensazione di formicolio nel dorso del pollice. SINTOMI: DOLORE, sia spontaneo sia evocato dalla pressione e dalla mobilizzazione attiva e passiva, spesso anche notturno. LIMITAZIONE FUNZIONALE, aumenta fino alla netta diminuzione della presa con il pollice. TUMEFAZIONE, nel distretto del polso interessato, a volte molto appariscente e può essere palpata la guaina inspessita con consistenza duro – elastica della cute. LE CAUSE: Malformazioni della struttura Malattia reumatica Microtraumi Movimenti ripetuti del pollice Per ciò che riguarda questi due ultimi punti, la malattia si manifesta spesso per ripetizione di movimenti combinati in flesso – estensione del polso, infatti è tipica di coloro che usano molto il mouse, la tastiera del PC e delle persone che cuciono o suonano molto. za necessità e comunque senza giustificato motivo, ed agendo con crudeltà ed efferatezza verso le persone e con premeditazione, in concorso con altri soggetti successivamente deceduti, la morte di 12 persone: 1. Abbo Germana, di anni 28; 2. Alessandri Luigi, di anni 43; 3. Ferrari Alessandro di anni 74 4. Ferrari Erminia, di anni 40; 5. Lionelli Alice, di anni 18 6. Moresco Giuseppe, di anni 27 7. Navone Gerolamo, di anni 33 8. Rossella Leandro, di anni 18 9. Scrigna Bartolomeo, di anni 43 10. Tomatis Adolfo, di anni 31 11. Vasile Pietro, di anni 27 12.Viaggio Iginio, di anni 22 il 12 Gennaio 1945 in Albenga, località Foce del Centa”. Così testualmente recita il decreto che dispone il giudizio. Purtroppo questo processo si celebra a distanza di oltre 60 anni dagli eccidi perpetrati dai nazifascisti, perché le prove raccolte allora furono occultate nel famigerato “armadio della vergogna”. È opportuno precisare che in questo processo il Tribunale Militare di Torino procede contro il comandante della Feldgendarmerie tedesca di Albenga solo per i delitti commessi nei confronti delle 12 persone indicate nel capo di imputazione sopra trascritto, A leggere le dichiarazioni rese da due sacerdoti come Don Bonavia e Don Baratta, rispettivamente parroci di Villanova e di Leca, che hanno assistito alle sevizie ed alle esecuzioni, c’è da rimanere allibiti! Perché queste barbarie non si dimentichino, questi atti processuali, compresi quelli relativi a processi archiviati a seguito del decesso dei vari criminali (non si tratta, quindi, di presunzioni di parte, ma di prove schiaccianti dell’efferatezza bestiale del nazismo e dei suoi fiancheggiatori fascisti) verranno raccolti e dati alle stampe. Abbiamo sentito al processo come testimone alla seconda udienza Claudio Gandolfo, che ora vive a Borghetto. A Claudio Gandolfo sono stati prelevati ed ammazzati il padre e la zio: “Io ero un bambino- riferisce il Gandolfo- si presentano in casa fascisti e tedeschi.” E continua: “Io dalla finestra o visto passare mio padre e mio zio legati, mentre li portavano via verso Albenga e verso la morte.” Una vera e propria rapina e due assassinii. È stato Gandolfo che ha detto che gli risultano emesse 111 sentenze di morte. Poi abbiamo sentito come testimone una signora di Albenga che prima era amante del Boia, e poi la moglie, la quale è venuta al processo a Torino e ha negato tutto. Poi il pm gli ha tirato fuori una sua lettera in cui diceva “amore mio, mi manchi, nei nostri brevi incontri non abbiamo la possi- DIAGNOSI: è prevalentemente clinica sulla base dei sintomi. Viene ricercata con il SEGNO DI FINKELSTEIN, che aiuta anche a fare una diagnosi differenziale dalla rizoartrosi. Questo piccolo test consiste nel fare flettere il polso tenendo il pollice all’interno del palmo della mano. Se si evoca dolore allora il test è positivo. Solo per confermare la diagnosi ed evidenziare una ipertrofia della guaina si può effettuare una ecografia. bilità e il tempo per parlare. Mi permetto di dirti che devi guardarti alle spalle perché non tutti nella Feldgendarmeria sono tuoi amici, stai attento. Ti amo, la tua mogliettina”. Perché di una sentenza dopo 62 anni “Infine è arrivata la sentenza che tutti auspicavamo: condanna all’ergastolo per Dosse con forti motivazioni anche sul piano della giustizia storica e della morale. Ora mi si chiede che senso ha a distanza di 62 anni condannare un uomo di 98 anni. Ha un importanza storica, perché nessuno di noi avvocati è talmente ingenuo o sprovveduto da poter ritenere che questa sentenza abbia una esecuzione pratica e che costui, a 98 anni, possa scontare un secondo di carcere o pagare un solo centesimo di risarcimento. Ma il pericolo quale era per noi, avvocati di parte civile? Il pericolo era che questo delinquente potesse essere giudicato, non per i fatti compiuti quando aveva 36 anni, ma fosse giudicato come un uomo di 97. Nel qual caso il rischio quale era? Il rischio erano le attenuanti generiche che avrebbero eliminato l’ergastolo e fatto scendere la pena sotto i 22 anni e quindi la prescrizione del reato. Invece, la gravità dei fatti, ha portato ad una sentenza di ergastolo con una sentenza esemplare che si dilunga moltissimo sulle motivazioni storico-morali che dovrebbero essere conosciute e fare riflettere, sopratutto i giovani. Dosse, che, tornato in Germania, ha fatto per anni il maestro elementare, morirà nel suo letto. Noi abbiamo voluto questa sentenza anche perché possa essere stampata dagli Istituti storici, fatta girare nelle scuole e sia una pietra miliare nel cammino difficile della democrazia. E infine per un senso di rispetto di tutti martiri, che non sono solo 12, ma che soltanto nell’albenganese sembra siano stati 111.” Una riflessione finale “Ricordiamoci tutti che, quando noi parliamo di questi avvenimenti, di questi eccidi, ci riferiamo a fatti che sono la conseguenza di determinate cause politiche. L’Europa ha conosciuto il primo fascismo nel 1922 in Italia, 11 anni dopo Hitler lo ha copiato poi Franco e molti altri. Queste sono le cause: le tirannidi. Ed io non escludo neanche la tirannide comunista, tutto ciò che è tirannide è tirannide e basta. Queste sono le vere cause che producono quegli orribili effetti. I giovani queste cose le devono considerare, devono riflettere: la peggiore delle democrazie, e la nostra credo che lo sia, è sempre da preferire a qualsiasi tirannide che per noi italiani è stata e resta quella fascista.” Brani dall’intervista all’avvocato Claudio Bottelli scelti e proposti da Riccardo Aicardi TERAPIA: si utilizzano FANS ed infiltrazioni locali accompagnate da fisioterapia (laser, ultrasuoni e ionoforesi) unite a tutori di contenzioni da mettere di notte. Il tutto unito al riposo dai movimenti che provocano dolore. Spesso il sollievo è transitorio ed è necessario ricorrere ad intervento chirurgico. Tale intervento se condotto correttamente porta alla scomparsa dei sintomi nel giro di alcuni giorni. Sia l’intervento che il post-operatorio non sono dolorosi. Il Team di FKT e Palestra di AlassioSalute La responsabile Dott.ssa Angela Gatta Famiglie in cammino Domenica 23 marzo u.s. si è svolto presso l’Istituto Maria Ausiliatrice il terzo incontro del progetto “Famiglia: alla ricerca del ben-Essere”, organizzato dall’Unione Exallieve/i delle Figlie di Maria Ausiliatrice con il patrocinio di tutte le Parrocchie del Vicariato, della Famiglia Salesiana e dell’Amministrazione Comunale Nello specifico la giornata era dedicata alla Festa della Famiglia con la partecipazione del prof. Ezio Aceti, psicologo dell’età evolutiva che ha relazionato sul tema: “Educare alla reciprocità”. Al di là delle dovute citazioni a proposito dei contenuti del lavoro fin qui svolto, mi volevo soffermare sulla meravigliosa partecipazione da parte delle famiglie alassine nei confronti di un progetto ambizioso e impegnativo sia sul piano fisico sia su quello psicologico. Domenica era una giornata fredda e in parte piovosa ma, nonostante ciò, hanno partecipato ben 76 famiglie con 44 bambini! Sicuramente il prof. Aceti, psicologo di chiara fama, con la sua energia ha caricato di entusiasmo tutti i partecipanti, dando stoccate a noi genitori sempre un po’ “pasticcioni” con i nostri figli, ma trasmettendoci anche il messaggio che tutto si può educare e che si può cadere mille volte ma l’importante è rialzarsi sempre. Vorrei tributare un plauso particolare ai giovani animatori della giornata che, a ogni incontro, si prendono veramente cura con amorevole dedizione dei nostri figli, facendoli giocare ma anche prendere coscienza dell’argomento trattato con piccoli progetti alla loro portata. Tutta questa macchina è messa in moto oltre che dagli Exallieve/i delle FMA, anche da un nutrito gruppo di volontari che si prodigano affinché le giornate siano impeccabili. Inoltre non si può non accennare ai succulenti Apericena o, come domenica, Aperipranzo, offerti da tanti albergatori ed esercenti della nostra città, sensibili sostenitori del progetto. Alla fine di questa giornata, come di tutti gli incontri fin qui svolti, si torna a casa arricchiti e, nel mio caso, anche un po’ più felici, perché non è “roba di suore e preti” ma sono tappe di un percorso che offre spunti di riflessione profonda sia spirituale sia psicologica e che può veramente, se vogliamo, darci la possibilità di crescere e di sentirci migliori con noi stessi, i nostri figli e gli altri. Sabrina Livani Parascosso Prossimi appuntamenti: SABATO 10 MAGGIO alle ore 16,30 presso le Opere Parrocchiali di San Giovanni – Via Neghelli. Il tema: “Io e te: educatori educati” con Sr Graziella Boscato giornalista SABATO 7 GIUGNO alle ore 16,30 presso il Salone Parrocchiale di Sant’Ambrogio. Il tema: “Il nuovo aiuto per la famiglia: i nonni” la conversazione sarà con Don Gabriele Quinzi, docente di Pedagogia Familiare all’Università Pontificia Salesiana. Durante gli incontri è garantita l’assistenza e l’animazione dei bambini/ragazzi. Al termine è offerto a tutti i partecipanti l’Apericena. 10 «L'ALASSINO» Lunedì 14 Aprile 2014 CRUCIALASSINO CICLISMO SOFT-AIR Milano-Sanremo 2014 Il Softair di serie “A” sceglie Alassio come location per un evento di livello nazionale La pioggia e la temperatura, un po’ freddina al dire il vero, non hanno tenuto distante dalla via Aurelia gli appassionati e curiosi delle due ruote. Domenica 23 marzo intorno alle 15,30 la corsa ciclistica di primavera per antonomasia è transitata in Alassio con tutta la sua corte al seguito, polizia stradale in testa e poi moto, macchine, fotografi, ammiraglie, giornalisti, televisioni. Un giorno festiLa corsa transita nell’abitato di Alassio. vo che ha riportato alla mente quando un tempo quasi marzo segnato in rosso sul caremoto la corsa si svolgeva il 19 lendario. Povero San Giuseppe. BOCCE Dopo 60 anni la Targa d’oro torna in Francia. Applausi per i giovani della gara junior Dopo sessant’anni la Targa d’oro Città di Alassio torna in Francia. L’edizione 2014, la 61esima della serie, si è conclusa ieri al Palaravizza, gremito di pubblico, con il (meritato) trionfo del St. Vulbas di Laurent Touraine, Thierry Dubuis, Sebastien Mourgues e Patrice Besson, i quali in finale hanno prevalso 13-5 sui sorprendenti torinesi del Pontemasino Brignolo. L’edizione 2014 passerà però alla per la “prima volta” della Targa I vincitori. d’oro Junior Nutella Cup, gara Under 18 la cui fase finale si è disputata in contemporanea con la competizione senior. I protagonisti hanno dimostrato un’inattesa bravura, meritandosi a più riprese gli applausi degli spettatori. Primi ad entrare nell’albo d’oro (considerato il successo, l’iniziativa sicuramente continuerà) sono Marco Pizzol (classe 1998) e Giulio Zanette (1999) della Florida Treviso, che con una strepitosa rimonta hanno superato 13-11 il duo del Bra composto da Anes Alekic (1999) ed il bravissimo Emanuele Soggetti, 14 anni e classe da vendere. Per il secondo anno di fila, ap- prezzata madrina della manifestazione è stata Beatrice Bertolino, Miss Muretto 2012, la quale ha anche lanciato i due pallini di apertura delle due finali. Oltre che per il gran finale di domenica al Palaravizza, tantissimi appassionati hanno seguito la gara nel corso dell’intero weekend. Promossa a pieni voti la location dell’Istituto Don Bosco, dove nonostante la pioggia di venerdì, si è giocato senza problemi per l’intea giornata di sabato su 16 campi, e la “concentrazione” di incontri del sabato sera in tre impianti (Palalassio, Palasport Albenga e Bocciodromo Loano), tutti affollati di pubblico e ribollenti di entusiasmo. Migliaia sono stati i contatti sul web per la diretta streaming (con più telecamere e commento tecnico) di Bocce-involo.it, il portale specializzato grazie al quale la Targa d’oro è stata seguita da 5.600 utenti, anche in Francia, Slovenia, Inghilterra e Belgio. Tra i vari premi in natura, oltre alla sempre apprezzatissima Nutella, anche alcune pregiate bottiglie di vino della riviera di ponente dell’azienda Deperi, in versione “limited edition” per la Targa d’oro, e alcune piantine aromatiche della Piana di Albenga, a dimostrare la volontà di promuovere, attraverso l’evento, il territorio e la sua produzione più tipica. 1 2 social network molto utilizzati in questo ambiente… (facebook, tweeter, ecc..) significa che… potere della tecnologia… oltre un milione di persone in Italia e nel Mondo vedranno in video/foto la nostra stupenda Alassio, inoltre le due riviste del settore a tiratura nazionale, Softair Dinamycs e Softair Mag, faranno un articolo sull’evento. Ovvero come fare pubblicità alla città di Alassio, e fare turismo con lo sport. All’evento, che si svolgerà nei boschi del territorio Alassino/ Ingauno, oltre agli organizzatori e coordinatori dei giochi, ossia le forze della “contro interdizione” parteciperanno 13 squadre, ma non squadre qualsiasi… stiamo parlando della TOP TEN dei migliori Team sportivi nazionali provenienti da tutta l’Italia (isole comprese). Il nome dell’evento giunto ormai alla sesta edizione è “WHO DARES 4 5 11 10 12 6 7 8 9 13 15 14 16 Come ogni sport, anche nelle MILSIM (Military Simulation) specialità sportiva del Softair (giochi tattici d’azione) in base alla Federazione a cui si è iscritti, e ovviamente al livello a cui si arriva come categoria, ne consegue una differente “professionalità”, per fare un confronto con il calcio, anche in questi giochi tattici si può arrivare alla serie “A”. Per fare un’ulteriore confronto, forse più appropriato, diciamo che la differenza è come fare una “sgambata” o arrivare ad una “iron man” estrema es: la durissima “marathon the sable” che si corre nel deserto. Lo CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) comitato federale, leder per la promozione sportiva affiliato al CONI, promuoverà proprio qui nei boschi della nostra stupenda Alassio, dalle 07:00 di sabato 26 Aprile alle 07:00 di Domenica 27 Aprile un’evento di MIL-SIM di Hard Softair h24. 3 17 18 19 20 23 24 27 28 31 22 25 26 29 32 33 37 41 21 38 34 39 30 35 36 40 42 43 44 45 46 47 48 CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Aprile 2014 Orizzontali 1. Strumento di bronzo a percussione – 6. E così sia – 10. Malattia... sportiva – 11. Antonio, compianto storico alassino – 14. Popolare “domenica” televisiva – 15. Tutore di una “Lirica Rosina” – 16. Spinge a forza di braccia il natante – 18. In biro – 19. Fu istituito a Salò – 20. Il budino... delle nostre nonne – 23. Non vi è giorno che non cresca – 24. È il santo patrono della nostra città – 27. Le consonanti di una provincia sarda - 28. Sindacato dei metalmeccanici (sigla) - 29. Sempre... ai primi di agosto – 30. Caserta... in targa – 31. Giuseppe detto in altra lingua - 33. L’antico “Do” – 35. È per lunghezza il terzo fiume d’Europa – 37. Il servo fedele di Don Giovanni – 41. Ne fa parte il Tirolo – 43. Differente, diverso – 44. Monte ricco di minerali sul confine senese – 45. A volte si da per... fritta – 46. Preposizione che vuole... compagnia – 47. Gli alassini lo chiamerebbero “Tavin” – 48. Articolo femminile L’appellativo “Hard” è dato a questi eventi sportivi estremi, dove i concorrenti percorrono decine e decine di km (tra i 50 e i 90 km ) su terreni impervi e pendii.. con addosso un peso che può superare i 40 kg tra zaino acqua cibo attrezzature e materiali necessari alla “missione” e alla propria sopravvivenza per tutta la durata della stessa. Negli zaini, oltre al materiale da sopravvivenza relativamente breve per “sole” 24h ma con ogni condizione meteo… i partecipanti potranno avere anche attrezzature altamente tecnologiche quali : bussola, gps satellitare, altimetro digitale, tablet, mini pannello solare , scanner,cannocchiale con telemetro, visore notturno ad infrarossi, ecc.. tra cui l’ immancabile foto/video/camera .. la quale oltre alle foto degli OBJ (obiettivi) richieste dalla missione, qui ad Alassio, sarà sicuramente utilizzata anche per immortalare/riprendere i panorami mozzafiato che la nostra “baia del sole” offre!! soprattutto all’alba quando dalle nostre alture si può ammirare la costa fino alla Versilia. Considerando la proiezione di circa 200 atleti moltiplicata per le migliaia di contatti di ciascuno sui WINS” (chi osa vince) il nome in codice della missione 2014 è “Operazione Oberon”. L’importante evento è stato fortemente voluto qui in Alassio da un “veterano” del Softair nazionale, nonché referente CSEN di zona, il nostro Alassino Mario “Digimon” Palumbo (nel volontariato alassino conosciuto come “Attila”) Fondatore e Presidente dell’ARES SOFTAIR CLUB ALASSIO. I creatori nonché organizzatori della “WDW”, sono gli atleti del blasonatissimo Softair Team: 17a RANGERS SAT di Badalucco IM. I RANGERS con gli altrettanto prestigiosi: ZARRUELE SAT di Saronno VA, e gli alassini ARES SAC sono gemellati da oltre un decennio, e da questo binomio di tre club e dalle loro sinergie consolidate sono scaturite sempre manifestazioni sportive di alto livello, (Sarrabus dixit) il tutto, sotto il tetto della “casa madre” CSEN, ergo anche l’evento ad Alassio sarà impeccabilmente organizzato. ARES Softair Club Alassio Nella foto (scattata in occasione di un evento simile a Madesimo SO) gli organizzatori. Verticali 1. Passo sulle nostre alture che porta nelle vallate di Albenga e Imperia – 2. Il “di” londinese – 3. Per molti è indissolubile quello matrimoniale – 4. Personaggio burlesco ideato da Antonio Ricci – 5. Via alassina è città piemontese – 6. Divinità scandinava – 7. Città calabra patria di Talete – 8. Prefisso per cantine – 9. Negazione secca – 10. Antico nome dell’Etruria – 11. La provincia “Granda” in targa – 13. Noi la chiamiamo “Bazüra”, ma è anche un rinomato liquore – 17. Nè tua, nè sua – 21. Termine dialettale per “Olmo” – 22. Ridente insenatura del levante ligure – 24. Sentimento d’amore – 25. Nella scala segue il Re – 26. Arruola Nemorino e corteggia Adina “nell’Elisir d’Amore” – 30. Casa in... Alassio – 32. Nella spada protegge la mano – 34. La bevanda delle cinque - 36. Nino, musicista contemporaneo caro a Fellini - 38. Arturo, eroe del mare, cileno – 39. Le pari dei tori – 40. Divinità romane della famiglia – 41. Lo cela l’esca – 42. Sigla di Sindacato – 44. Cuore di “Baco” – 45. Associazione Volontari 1 2 3 4 G I AND SU E X I L O F T I A R I O P POR E D B I COCA C L A V I A F ROD ROS S I OA E 12 15 16 19 23 24 28 29 34 33 36 37 39 40 45 47 49 5 6 7 U L I N F A S E ON I S AD T O RUR I E T O L C C EMB I S I A N I N E L I O 13 20 25 30 41 31 42 43 48 50 8 9 E S R E T A US T RMN T O A I C L A L O CO EW NO 14 17 21 22 26 35 38 44 51 10 C A V E D I N I 18 11 A L A 27 R A S P U L A U I A 32 46 SOLUZIONE MARZO 2014 Associazione Bocciofila Alassina ATLETICA LAUREE Mezza della Baia del Sole Il 28 marzo 2014 presso l’Università degli studi di Milano ha brillantemente conseguito la laurea magistrale in lingue e letterature con 110/lode Camilla Milani figlia del nostro concittadino e socio Bruno Milani (da tempo residente con la famiglia a Milano) con la tesi: The snail under the leaf: i racconti di Katherine Mansfield. Relatore il prof. Carlo Pagetti, correlatrice prof. Nicoletta Brazzelli. Alla neo dottoressa i complimenti e gli auguri più affettuosi dagli zii Lino e Laura Calvo e da tutta la famiglia. Anche l’AVA si felicita per la neo laureata. Mara Ghiringhelli Già dott.ssa in lettere, il giorno 19 marzo 2014, ha ottenuto la Laurea Magistrale in Scienze Linguistiche presso l’Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Studi Umanistici, conseguendo il voto di 110 con lode. Titolo della tesi. “La tradizione evangelica nell’Inghilterra Anglosassone. La versione del Vangelo di Giovanni (I-V): analisi e commento filologico-linguistico. L’Associazione Vecchia Alassio, si congratula e partecipa alla gioia della famiglia della Dott.ssa Mara augurandole un futuro ricco di soddisfazioni. EDIZIONE 2014 Inizia il conto alla rovescia della maratonina “La Mezza della Baia del Sole Edizione DUE/ 2014” Confermato il percorso dell’anno scorso con partenza dalla piazza Partigiani di Alassio e arrivo a Laigueglia. L’orario di partenza è fissato alle ore 20.00 di sabato 10 maggio da Alassio. Le novità: 1) la gara è passata FIDAL NAZIONALE e ci siamo quindi attrezzati per fornire ai partecipanti il “REAL TIME”. 2) Attraverso MySdam che curerà il crono sarà possibile scaricare il Diploma di partecipazione con tempo etc. 3) Una bellissima medaglia FINISHER 4) Quest’anno la maglia tecnica New Balance sarà BLU come i colori del nostro mare... Questo per quello che riguarda la GARA.... ma altre novità aspettano te ed i tuoi amici e familiari. Nordic Walking sul percorso de La Mezza con partenza un’ora prima del VIA. La Baby de La Mezza del Sole Edizione ZERO per i ragazzi da 5 a 13anni. Anche per loro una MEDAGLIA FINISHER (iscrizione gratuita). Venerdì 09 concerti, musica e balli; Sabato 10 musica, feste ad Alassio e Laigueglia (Festa della Birra a Laigueglia); Domenica 11 La Baby della Baia del Sole - Animazione dedicata ai più piccoli. Sei pronto per una TRE GIORNI DA RUNNERS nella Baia del Sole? ISCRIVITI ORA: http://lacorsa.us3.list-man ge1.com/track/click?u=0ceb96 Nella Baia del sole... SI CORRE! E ci si diverte! Gli organizzatori Laigueglia Sci di fondo on the beach 2014 Lunedì 14 Aprile 2014 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI CLAUDIO BOTTELLI 1925 - 2014 nosciuto, retto ed onesto e perciò talvolta duro e polemico, amante di Alassio ma anche del resto del mondo che con curiosità avevi cercato di conoscere. Buon ultimo viaggio, dunque, e arrivederci. LIBRI-VHS-CD MADDALENA SALARIS ANNIVERSARI “LENA” MARIA CAPPATO VED. GROLLERO 1979 - 2014 I tuoi famigliari A.I.R.C. È scomparso oggi l’avvocato Claudio Bottelli, decano degli avvocati del foro di Albenga (quando esisteva), presidente dell’Ampi di Alassio, esponente di spicco del Partito Comunista alassino, pur avendo sempre cura di rifiutare ruoli attivi nella politica locale. Si unisce al cordoglio della Città di Alassio il Capogruppo di Forza Italia in Regione Liguria Marco Melgrati che dichiara: “l’avvocato Claudio Bottelli ha guidato a titolo gratuito una cordata di avvocati autoctoni al fine di recuperare parzialmente, promuovendo un contenzioso legale con l’Asl, al Comune di Alassio parte dei lasciti che munifici cittadini avevano deciso di lasciare in testamento all’Ospedale di Alassio, in allora proprietà della municipalità. Insieme a me, come Sindaco di Alassio, aveva partecipato alla transazione con l’Asl, che aveva ed ha di fatto riconosciuto al comune di Alassio proprietà pari al 35% del totale dei lasciti, transazione che io avevo firmato con l’Asl, unico caso in Italia, e che ha ottenuto i magazzini e negozi di via Robutti, oggi dedicati al centro per anziani, alla sede degli Alpini e all’Arci Brixton, oltre che ad un alloggio nello stesso palazzo”. Ricorda Melgrati che conclude: “tanti gli scontri verbali tra me e Claudio… soprattutto durante la commemorazione dei caduti del IV Novembre, quando Lui non tollerava che nella mia prolusione indicassi la contrapposizione fra partigiani e repubblichini come una guerra civile fratricida. Abbiamo sempre avuto comunque un profondo rispetto reciproco, se non un’amicizia, nella contrapposizione ideologica evidente. Mi mancheranno le discussioni accese, sempre improntate al rispetto dei ruoli e della saggezza data dall’età. Alassio perde una figura di spicco e un grande innamorato della Sua città. Sono vicino alla moglie nel dolore della scomparsa”. Genova, 31.03.2014 CARLO CARBONE DI ANNI 91 Associazione Volontari Baia del Sole IVO BRANCALEONI Dopo una lunga malattia sei volata in cielo fra le braccia di nostro Signore, del tuo amato Neguccio e di tutti i tuoi cari. Cara mamma riposa in pace. Una preghiera. Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale: “da Sindaco lo avevo insignito della più alta onorificenza cittadina, l’Alassino d’Oro, nel 2008”. Daniela e Luciana L’AVA si unisce al dolore dei familiari per la scomparsa di un’Alassina molto conosciuta e stimata. EBE MENDOLA La famiglia di Ivo Brancaleoni commossa ringrazia tutti quanti hanno reso un affettuoso e sincero omaggio al loro Caro, ricordandone la sua semplicità, la sua modestia e l’amore per il calcio e soprattutto la dedizione e l’affetto che ha sempre avuto per i giovani e per i suoi ragazzi di ieri, non ultimi i ragazzi di quell’Auxilium che lui aveva sempre nel cuore. Amava il buon calcio, quello vero e riteneva giusto fra rispettare le sue regole. Ivo voleva insegnare ai giovani, oltre che giocare al pallone, i veri valori della vita: “L’educazione, l’onestà, il sacrificio, l’amicizia, la lealtà, il rispetto per se stessi e per gli altri. A volte, forse, era troppo esigente; i suoi allenamenti erano duri e faticosi, i portieri se lo ricordano bene. Per lui il calcio era una cosa seria, era un insegnamento di vita. Malgrado la sua apparente serenità i suoi allievi lo ammiravano e lo rispettavano e gli volevano bene, accettavano il suo modo d’essere perchè capivano che in quello che faceva ci metteva il cuore e molto di più. La sua famiglia lo ricorda con affetto e con orgoglio per come ha vissuto la sua vita di uomo lavoratore e instancabile, di sportivo e di alassino. Per lui la vittoria più bella è stata quando è diventato nonno di Lorenzo e di Greta, ha accolto l’arrivo dei nipotini dicendo “Ora ho vinto tutto, peccato che sono quasi vecchio e non potrò più giocare con loro”. Peccato! Ciao Nonno, ciao Pignuin; ciau Ursu. Il 22 febbraio u.sc. ci ha lasciato all’età di anni 88, la nostra concittadini Ebe Mendola, alassina doc. La piangono tutti coloro che ne apprezzarono la bontà d’animo e le qualità dimostrate nel lungo cammino della sua vita terrena. La ricordano con affetto i nipoti con le famiglie. Anche l’Associazione Vecchia Alassio partecipa al cordoglio di tutti con le più sentite condoglianze. CARLO NATTERO Ciao mamma, ormai sono passati tanti anni da quando sei volata via, in una mattina grigia di marzo ... te ne sei andata in punta di piedi come era tuo costume vivere, con la consapevolezza di aver lottato con tutte le tue forze per rimanere vicino a me ... il tuo bene più prezioso, forse l'unico. Si mamma, è passato tanto tempo, ero un bambino che non capiva cosa stava succedendo; ora ho la barba e i capelli bianchi, ma certe cose ancora non le so, l'unica mia certezza, acquisita crescendo, è che non volevi lasciarmi solo, visto che papà era già "andato via", ma i miracoli non stavano di casa da noi purtroppo! Non passa giorno in cui non mi ponga la stessa domanda, come sarebbe stata la mia vita con una madre e un padre, ma non ci sono risposte, rimangono solo i ricordi di quei pochi anni trascorsi insieme. Sai mamma, mi sono sposato e ho un bel bimbo, tuo nipote Sebastian, arrivato tra noi proprio in un giorno di marzo ... 34 anni dopo la tua scomparsa .. ma di certo tu queste cose le sai, vero mamma? In tutti questi anni avrei voluto una seconda chance, non fosse altro per dirti tutte quelle cose che non sono mai riuscito a fare uscire dalla mia bocca, prima su tutte che ti voglio tanto bene mamma ... e molte altre cose che un figlio dice alla sua mamma ... Mamma mi manchi, mi sei mancata ieri e mi mancherai anche domani e per dirtela tutta mi mancherai sempre! Ti saluto mamma .... veglia sulla mia preziosa famiglia e sii serena perché nonostante questa tristezza che porto dentro, la mia vita ora è completa. Antonio 1938 - 2014 In memoria di Maria Cappato, Casanova Lerrone 25.03.1943-26.03.1979 CARLO CIGNA 15/4/2011 - 15/4/2014 La tua famiglia L’Associazione Vecchia Alassio, condivide appieno quanto espresso dai famigliari di Ivo, ricordandolo come maestro di vita e di sport. NELLA DANIO IN FIORONI DI ANNI 87 L’A.V.A. partecipa al dolore del fratello e della famiglia per la perdita del Socio, persona sempre molto disponibile e amante del proprio paese. Rimarrà sempre nel nostro cuore con rispetto, simpatia ed amicia. Gli “Amici di San Bernardo” lo ricordano con grande affetto e riconoscenza. LUIGIA ZERBONE (GINA) VED. ZERBONE Nel terzo anniversario della Sua dipartita lo piangono con immutato affetto, la Moglie, il figlio GianPiero con le nipotine Anya e Nicole. LUTTI CITTADINI A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio MARZO 2014 Alla fine ce l’hai fatta! In questi ultimi e ormai lunghi anni di solitudine avevi frequentemente espresso la speranza di addormentarti definitivamente per il lungo sonno. Dicevi che non c’erano più capitoli da aggiungere al libro della tua vita dopo una gioventù spensierata, benché costellata dalle difficoltà ed anche dai drammi dell’epoca, una lunga vita di lavoro costruendo nel contempo una sana e salda famiglia, una serena vecchiaia turbata solo dalla partenza anticipata dell’amata Mariuccia. Non ti dimenticheremo, come penso non ti dimenticheranno i tanti alassini e “foresti” che ti hanno co- Ciao Nella Te ne sei andata serenamente, troppo presto con tutti noi attorno. Nella tua vita hai sempre pensato alla famiglia, ai tuoi cari con amore e tanta generosità. Cercheremo di seguire i tuoi insegnamenti e non ti scorderemo mai. Il tuo Mimo ti manda un bacio insieme a tua cognata Luisa, ai tuoi figli Enrica e Nino con Carmen, Gigi, i nipoti: Giacomo, Caterina, Maura, Bruna e la piccola Gaia. Gigi L’Associazione Vecchia Alassio porge ai famigliari le più sentite condoglianze. Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. L’Associazione Vecchia Alassio partecipa al dolore della famiglia e porge le più sentite condoglianze al figlio Ernesto, nostro socio; ricorda con affetto il buon Carlo già nostro socio e valido collaboratore dell’Associazione. Scomparso l’avv.to Claudio Bottelli… onore ad un avversario politico che amava la città di Alassio NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE È mancata il giorno 25 u.sc. all’età di anni 87, Zerbone Gina ved. Zerbone, conosciuta per la sua dedizione alla famiglia e per la sobrietà con cui ha impostato la sua vita. La piangono i figli: Fausta, Paola, Eliana, Adolfo e Francesco, le nuore, i generi, nipoti e pronipoti. L’Associazione Vecchia Alassio ricordandola agli Alassini che l’hanno conosciuta ed apprezzatas porge le più sentite condoglianze. Avv. BOTTELLI Claudio anni 88 BARBERA Maria Maddalena “Lenita” in Casati anni 71 BARBERA Teresa ved. Schivo anni 81 CARBONE Carlo anni 91 DANIO Nella in Fioroni anni 87 DELLEPIANE Olga Rosa ved. Rebora anni 100 DETTORI Giovanni “Antonio” anni 87 IUSO Vito anni 68 LANGELOTTO Carmine anni 53 MANTICA Gianfranco anni 69 MONTERO Catalina Luxoria in Pelle anni 84 NATTERO Carlo anni 75 REPELLINI Maria Josè ved. Quilici anni 81 ROSSI Luigi “Gianni” anni 79 ZERBONE Luigia “Gina” ved. Zerbone anni 87 L’A.V.A., per mezzo del suo giornale “L’Alassino”, esprime le più sentite condoglianze a tutti i famigliari. 12 «L'ALASSINO» Fiocchi Rosa Sonia Bruzzo e Gigi Bergoin annunciano con gioia la nascita della loro piccola Viola, avvenuta il 1/2/2014 a Imperia. Anche le nonne Maria Elisa Cic chetti, Nanda Formentin e il nonno Giacomo Bruz zo partecipano con im mensa felicità al lieto evento. Il 31/01/2014 è nata Gaia Dotta. Si uniscono alla gioia di mamma Bruna Fioroni e di papà Silvio Dotta, i Nonni, i Bisnonni, Zii e Zie, augurando una lunga Meteorologia Alassina RèFOLO Come un veloce rèfolo di vento sopra una muta polla d'acqua oscura così fu il nostro incontro: ti riconobbi, mi riconoscesti, la superficie poi si ricompose... Questo fu tutto e l'acqua tornò quieta. Antonio Boscione vita serena. L’Associazione Vecchia Alas sio, partecipa alla gioia di tutti i famigliari, augurando ogni bene alle piccole. Compleanni Ecco questo è Davide Palum bo, il mio adorato nipotino “Davidino”! È con immensa gio ia che gli faccio gli auguri per il suo 1° compleanno; già cammi na e si sta appassionando a car riole, rastrelli ecc. beh, buon sangue non mente, in men che non si dica mi seguirà a bonifica re i sentieri! Lunedì 14 Aprile 2014 Società Operaia di Mutuo Soccorso Alassio Domenica 6 aprile ha avuto luo go l’annuale pranzo sociale con l’Assemblea Generale Ordinaria, presso l’“Hotel Toscana”. Il Tesoriere Carlo Cavedini ha letto, in sostituzione del segre tario Paolo Pezzolo assente, il verbale della Assemblea prece Dopo il saluto del sindaco Dott. Enzo Canepa sono seguiti i saluti e ringraziamenti del pre sidente Claudio Gavaldo ai gra diti ospiti, soci e simpatizzanti, con l’illustrazione delle varie at tività svolte nell’ultimo anno. dente e lo stato patrimoniale della Società. È seguita la premiazione dei soci benemeriti, con la conse gna di medaglia d’oro: Renzo Casanova, Sandra Patrone, Angela Pastorino in Gallo. Il 18 marzo 2013 è nato Sebastian Cappato e abbiamo festeggiato il suo primo anno abbracciato con infinito amore da mamma e papà. L’ A s s o c i a z i o n e Ve c c h i a Alassio si unisce alla felicità di tutta la sua famiglia con sinceri auguri. Mario “Attila” Palumbo marzo 2014 La nostra sintesi meteorologica ci aiuterà a decidere se questo mese di Marzo sia sta to, come lo etichetta il popolo, pazzerello, ora brutto ora bello. Ma vi sono due eventi periodici ed esclusivi per il nostro mese e che ci coinvolgono: l’EQUINOZIO e l’ORA LEGALE. Ore 16,57 del 20 Marzo: il sole allo zenit sull’EQUATORE (parte nord del Brasile); il circolo di illuminazione passa per i Poli; al Polo Nord il sole esce dall’orrizonte, si affaccia dopo una notte durata sei mesi; al Polo Sud il sole scompare dietro l’orizzonte e ci resterà per sei mesi. Nel nostro emisfero il di’ inizia a prevalere sulla notte e lo farà fino al solstizio estivo: approffitiamone! risparmiamo energia! abbiamo un’ora di sonno in meno nella notte tra il sabato e l’ultima domenica di Marzo: è l’ora legale, iniziata quest’anno il 30 Marzo, dieci giorni dopo l’inizio della primavera astronomica Ecco ora la nostra sintesi. Pressione media mensile: 758,5 mmHg; medie decada li: 754,6 mmhg nella prima; 764,4 mmhg nella seconda; 756,7 mmhg nell’ultima. La massima depressione (zona ciclonica) è in data 4 Marzo alle ore 5 con 739,4 mmhg. Temperatura media mensile: 14,8 C°; le medie deca dali: 14,0 C° nella prima; 15,9 C° nella seconda; 14,5 C° nell’ul tima. Significativi i valori medi delle temperature minime nelle tre decadi; eccoli nell’ordine: 11,8 C°; 13,8 C°; 12,4 C°. La temperatura minima assoluta del mese è 6,8 C° delle ore 5 del 4 Marzo. Umidità media mensile: 53%; le medie decadali sono: 44% nella prima; 60% nella seconda; 55% nell’ultima. Precipitazioni: totale 74,0 millimetri, distribuita in due blocchi; il primo di 56,6 millimetri è dei primi giorni della prima decade; il secondo di 17,4 millimetri è dei primi giorni della terza decade. Giorni sereni: 17; giorni coperti: 9. Eliofania totale: 185,4 ore di sole limpido. Medie de cadali: 6,4 ore nella prima; 6,9 ore nella seconda; 4,8 ore nell’ultima. La media mensile ci offre 6,0 ore di limpido sole al giorno. Ora lascio ai lettori decidere se etichettare questo mese come pazzerello, oppure… Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi Sagra delle Biscette Auguri nonna Emma a 7 Festa della Collina gambe in spalla a-a “cua da vùrpe” 17 Maggio 2014 - Solva Alassio, Sala del Consiglio Comunale, 10/3/2014 - Festeggiati i 103 anni portati meravigliosamente da nonna Emma Invernizzi, capostipite della famiglia Invernizzi, emigrata col marito nel 1939 per aprire una succursale ad Alassio della Galbani. Il sindaco e la famiglia si sono raccolti attorno a lei per un brindisi: Auguri, nonna Emma! a cura dell’Osservatorio Don Bosco Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro il 25 di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Co stituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». 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