ANNO LIV - N. 2 Lunedì 17 Febbraio 2014 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Imperia Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Socio Effettivo 25,00 - Socio Aderente 22,00 - Socio Aderente estero 27,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: info@vecchiaalassio.it - Sito internet: www.vecchiaalassio.it SEI D’ALASSIO SE… Carissimi Amici, con grande gioia e soddisfazione stiamo continuando le nostre “SEIRONE TRA DE NUI” con l’intenzione di incontrarci, ricordare il nostro passato e comunicare ricordi per tenere viva la nostra lingua e passare insieme davvero belle serate. Ci siamo detti quanto sia bello stare insieme ma quanto è difficile raggiungere tanti Alassini, per condividere, soprattutto con le generazioni più giovani, ricordi e tradizioni che possano portare il nostro Paese, le sue tradizioni e la sua vita nel futuro. Abbiamo ‘sognato’ che il nostro Amore per Alassio fosse condiviso anche da tanti che ci sembravano lontani. Immaginate quindi con quanto stupore qualche sera fa ho ricevuto l’invito di un’amica ad andare su internet nel programma FaceBook per visitare una pagina intitolata SEI DI ALASSIO SE. Piano piano ho capito che ogni persona iscritta a quella pagina ricordava un momento della sua infanzia o un ricordo che la famiglia ha tramandato o anche una delle tante ‘leggende metropolitane’, un luogo, una persona, un’atmosfera… è stato un rincorrersi di ricordi... una gara, una catena, una incalzante voglia di dire, di essere ascoltati, senza quasi accorgersi del tempo che passava. Ho incontrato tanti alassini, ma solo quelli che ci sono nati? Nooo, tutti quelli che ci abitano, che ci vengono in vacanza, che ci lavorano, tutti quelli che amandola condividono ricordi e affetti e qualcuno ha anche provato a scrivere in dialetto…!!! Nel giro di una sera si erano già iscritti a questa pagina 1450 persone. INCREDIBILE e bellissimo! Ho promesso che avrei riportato sul nostro giornale alcuni di quei ricordi perché anche chi non usa internet possa vedere come sono numerosi quelli che amano il nostro paese, con quanta tenerezza rivivano le emozioni dell’infanzia, realizzare come la bellezza che ci circonda, entri in tutti i cuori e ci renda grati del gran dono di vivere e amare Alassio. Vi invito a leggere la pag. 11 e godere di ogni passaggio proprio come è successo a me, riflettendo che finché ci sarà chi ricorderà così, il nostro paese potrà recuperare la sua anima e tornare a vivere. FLOREAT ALAXIUM... SEMPER! EMERGENZA AD ALASSIO “E PIOVE...” Queste prime settimane dell’anno stanno confermando l’anomala situazione climatica che si è andata consolidando su tutto il nostro territorio nazionale e dove anche l’Arco ligure con la sua complessità geomorfologica ed idrogeologica non ne è stato risparmiato, divenendo anch’esso vittima di frane, esondazioni, allagamenti, interruzioni nelle comunicazioni stradali e ferroviarie. Anche la nostra amata Alassio, solitamente privilegiata, ha subito questo flagello che ad oggi non accenna ad attenuarsi. Allora è spontaneo farsi delle domande per cercare di capire che se con più umidità. Novembre era tempo di scirocco accompagnato da importanti mareggiate, mentre a luglio ed agosto protagonista era la brezza che seguiva l’arco del sole, al nali che per non trasformarsi in torrenti devono essere attraversate da canaline di scolo trasversali, come hanno sempre fatto i nostri vecchi. Questa manutenzione periodica è compito ed interesse dei frontisti che ne sono i fruitori primari. Scendendo tra le vie della cittadina si nota come le griglie di raccolta ed i tombini stradali, preposti per lo smaltimento delle acque meteoriche di superficie, troppo spesso sono completamente intasati da fogliame e dalle più svariate “monnezze” che ne impediscono la loro funzione. La pulizia da parte del personale comunale dovrebbe essere un impegno prioritario così da evitare che strade come via Neghelli, via Michelangelo, via Gastaldi, che raccolgono enormi quantità d’acqua, si trasformino in torrenti a cielo aperto. Nel centro storico vige un’altra consuetudine quella che vede i pluviali delle costruzioni fatti scaricare sul selciato invece di essere convogliati direttamente nelle condotte per acque bianche. Il rispetto di questi semplici accorgimenti dovrebbero far parte di un normale, razionale modo di vivere il proprio territorio, non risolverebbero certamente emergenze come le ultime accadute ma ridurrebbero sicuramente danni e disagi. Gi.Gi. mattino il levante ed al pomeriggio, puntuale, il ponente che rinfrescava il nostro golfo dalla calura. A gennaio, febbraio, venti da Nord, Nord/Ovest freddi. A marzo e aprile libeccio e scirocco accompagnati da piogge, provvidenziali per la campagna. Le incessanti anomale precipitazioni di questo periodo si sono riversate su di un territorio impreparato, probabilmente perché organizzato su parametri ri- C.M.R. (ARTICOLO A PAG. 11) Seirone tra de nui SAN SEBASTIANO SANTO PATRONO DELLA POLIZIA MUNICIPALE Gioco “du luttò” 3 Marzo 2014 - ore 21,00 Guida all'ascolto La Boheme con Andrea Elena 24 Marzo 2014 - ore 21,00 se vi sia una responsabilità oggettiva o se tutto è da attribuire ad un progressivo quanto irreversibile mutamento climatico, che sta interessando tutto il bacino mediterraneo e la stessa Europa, comprendendo anche il nostro “micro clima protetto”, rendendoci più simili ai paesi tropicali. Tornando indietro con la mente di 30/40 anni ricordo che i periodi dell’anno erano caratterizzati da venti predominanti periodici. Settembre e Ottobre vedevano protagonisti i venti da Nord, Nord/Est, tramontana e grecale, che portavano aria secca e cielo limpido, analogamente avveniva a Maggio – Giugno, an- feriti ad un clima che non c’è più, da qui le disastrose conseguenze che affiorano un po’ ovunque. Iniziando dalle aree collinari sistemate a fasce i danni sono stati contenuti là dove esiste la presenza di nostalgici proprietari che ne conservano l’assetto, ripristinano i muri a secco e regolarizzano il deflusso delle acque meteoriche; ma se abbandonate o se trasformate da nuovi insediamenti urbanistici dove non si è data priorità ad una accurata regimazione delle acque meteoriche, è inevitabile che l’acqua abbondante prenda percorsi alternativi con cause ed effetti facilmente immaginabili. Lo stesso vale per le strade vici- (SEGUE A PAG. 2) 2 «L’ALASSINO» Cronache di Palazzo Consiglio comunale del 16 gennaio u.s. Giovedì 16 gennaio u.s. si è tenuto il Consiglio Comunale della nostra Città: ben ventisette i punti all’ordine del giorno. Dopo l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti, si è data comunicazione del prelevamento dal fondo di riserva di risorse finanziarie per la realizzazione di opere pubbliche cittadine ed è stato approvato l’accordo suppletivo di programma per il servizio di trasporto pubblico locale. Quindi si è entrati nel vivo del confronto tra maggioranza e opposizione. L’unica delle mozioni che vedeva l’approvazione, peraltro unanime, del Consiglio era quella riguardante la creazione di area di “dog-park” proposta dal Gruppo di minoranza “Insieme x”, mentre le mozioni dirette a sensibilizzare alla raccolta differenziata e ad adeguare gli strumenti di pagamento delle aree di sosta a pagamento per particolari esigenze legate all’utenza e specialmente nell’area antistante alla Stazione, venivano ritirate dai membri della maggioranza. Gli animi si surriscaldavano nel corso della discussione sulla mozione presentata dal Gruppo di minoranza “Insieme x”, avente a oggetto l’adozione di regolamento per l’assegnazione dei beni del patrimonio indisponibile del Comune, ritenuto superfluo dalla maggioranza, ma voluto dalla minoranza in ossequio a principi di trasparenza ed equità dell’amministrazione. Ugualmente acceso il dibattito sulla proposta, condivisa da tutta la minoranza, di investire risorse per consentire la trasmissione anche televisiva dei Consigli Comunali, a oggi non ritenuta utile e percorribile da parte della maggioranza consigliare. È stata poi la volta di una serie di interrogazioni avanzate dal Gruppo di minoranza “Insieme x”, anche unitamente al Gruppo di minoranza “Progetto Alassio”, dirette a far luce su alcuni aspetti ritenuti poco chiari dell’attività amministrativa e soprattutto a verificare l’evoluzione delle opere di maggiore interesse per la Città; si è così ritornati a parlare di ex- Mattatoio, depuratore, del soggiorno anziani “Giacomo Natale”, delle aree verdi, del vivaio comunale, degli ex-cinema Ritz e Colombo, dei danni al Palazzetto dello Sport, senza peraltro raggiungere una convergenza sui punti, in considerazione della distanza tra le parti e dell’insoddisfazione espressa dai richiedenti a fronte delle risposte date. Una nota a parte merita la mozione presentata dal Consigliere Parascosso diretta a censurare l’operato della Giunta riguardo alle tre delibere con le quali il Sindaco è stato autorizzato a proporre denunce-querele nei confronti di due gestori di blog cittadini e del Consigliere Galtieri. Nella discussione sul punto è emersa la volontà della maggioranza di procedere per la strada intrapresa per assicurare il regolare svolgimento dell’azione di governo, senza tenere in considerazione il pacato monito IN BILICO, COME IL TRENO Ma si può fare qualcosa espresso dal relatore sulle conseguenze negative di siffatto atteggiamento. In conclusione di Consiglio il pubblico è stato invitato a uscire e le porte della sala si sono chiuse per la trattazione “segreta” dell’ultimo punto all’ordine del giorno riguardante la sostituzione del Comandante di Polizia Municipale. Per ragioni di opportunità non sono trapelate indiscrezioni sul contenuto e sull’andamento della discussione consigliare anche se nei giorni precedenti sono apparse sui mezzi di informazione dichiarazioni e comunicati da parte di membri della maggioranza e di appartenenti all’Ufficio, non del tutto univoci. Si spera che nel “segreto” dell’aula si sia fatta chiarezza e nel futuro i cittadini possano godere i frutti di una riorganizzazione dell’Ufficio tanto prezioso per la Città. L’auspicio che in generale l’AVA si sente di esprimere, in ossequio all’imparzialità che contraddistingue il proprio operato e sempre nell’ottica del bene comune della Città, è quello che le persone chiamate a diverso titolo a curare gli interessi cittadini, nel rispetto dei ruoli e attraverso un confronto costruttivo, sappiano aprirsi all’ascolto delle legittime istanze della società civile e al dialogo con tutte le realtà cittadine, mettendo da parte personalismi e interessi di bottega, per perseguire nella trasparenza ed equità, obiettivi il più possibile condivisi. A.V.A. San Sebastiano Santo Patrono della Polizia Municipale Lunedì 20 gennaio u. sc. si è celebrata la ricorrenza di San Sebastiano, proclamato patrono dei Vigili Urbani da Papa Pio XII nel 1957. Alle ore 7,00 nella parrocchia di Sant’Ambrogio, è stata celebrata la Santa Messa dal parroco mons. Angelo De Canis alla presenza del Corpo Polizia Municipale al completo, del sindaco di Alassio prof. Enzo Canepa, di componenti dell’Am ministrazione comunale, famigliari e amici. Al termine del rito, il Comandante dei Vigili Urbani dott. Francesco Parrella ha letto il seguente comunicato: È insieme con profondo orgoglio e con grande responsabilità che ho affrontato questi primi giorni alla guida dell’organico della polizia municipale di Alassio. La direzione intrapresa guarda agli obiettivi dell’Amministrazione Comunale ed agli obblighi derivanti dai numerosissimi incombenti di competenza. Ho voglia di assicurare equità ed equilibrio nella gestione delle risorse umane a disposizione, ancorché attualmente molto esigue. Ho voglia di rispettare, perché me lo chiede il buonsenso, la mia formazione e la mia educazione, ogni esigenza umana ed ogni peculiarità professionale nell’organizzare un comando efficiente, efficace e proiettato verso le aspettative dei cittadini che abitano Alassio, e di ogni altro utente che avesse bisogno di noi. Colgo questa occasione della ricorrenza di San Sebastiano per chiarire e definire alcuni concet- ti, chiari e precisi, in cui credo e che credo siano necessari per affrontare al meglio il servizio a cui siamo chiamati. Al sig. Sindaco, all’Assessore delegato ed all’Amministrazione tutta garantisco, entro i termini previsti da ogni normativa di settore, il massimo impegno, mio e di ogni appartenente al corpo, per riscontrare ogni indirizzo ed ogni esigenza che ci verrà richiesta. Mi piace sottolinearvi, in questo modo informale ma insieme efficace, la grande disponibilità dimostrata dall’intero personale nell’affrontare, ancora da ultimo, le criticità derivate dallo stato di allerta 2 dei giorni scorsi. Senza la disponibilità, umana e professionale, di ogni ufficiale ed ogni agente, non sarebbe stato possibile per me organizzare in pochi minuti turni e servizi che garantissero, come è stato, presenza ed ausilio h24 a chiunque ha avuto bisogno. Con il personale non correrò il rischio di accartocciarmi su prese di posizioni ormai passate, dandone giudizi ancora più intempestivi ed inopportuni, seppur ne abbia dichiarato e ora ribadisco, il massimo rispetto. Non negherò mai l’ascolto ed il dialogo su ogni tipo di argomentazione che possa interessare, anche indirettamente, il servizio a cui siamo chiamati. Sarò però fermo, come credo debba essere chi ha un incarico di responsabilità e di guida, nell’indirizzo di novità e di rinnovamento che vorrò dare alla struttura del Corpo. Chiedo personalità e carattere perché preferisco un confronto schietto Lunedì 17 Febbraio 2014 (ma rispettoso) al mugugno ed alla dietrologia. Da ultimo, senza elencarli ora nel dettaglio, comunico che trasmetterò all’Amministrazione nei prossimi giorni, i dati relativi all’attività svolta nell’anno 2013. Dimostrano insieme la professionalità e l’esiguità del nostro organico. Ma guarderemo fiduciosi al futuro, chiedendo equilibrio anche a chiunque guar di noi: San Sebastiano ci protegga dal qualunquismo di chi lamenta la nostra assenza quando non ci vede salvo poi lamentare la nostra fiscalità non appena incappa in qualsivoglia contestazione. È il nostro destino: quello di sbagliare sempre, soprattutto agli occhi di chi è prevenuto. Ci siamo, e ci saremo: uniti, disponibili, impegnati, umili ma determinati. Il nostro pensiero, di noi che vestiamo un uniforme ed abbiamo la garanzia e le garanzie di un lavoro, vada a chi soffre e patisce la morsa di un tempo negativo che pare non finire mai. San Sebastiano, l’impegno è che saremo vigili, anche e soprattutto loro. L’Associazione Vecchia Alas sio augura al neo Comandante dott. Francesco Parrella e alla Polizia Municipale un futuro professionale di successi a favore della cittadinanza e a quanti a lei si rivolgono, attività che ha sempre contraddistinto per serietà e impegno gli appartenenti al Corpo dei Vigili Urbani alassini. Fal/. per l’A.V.A. Le disgrazie, come quelle accadute vicino a noi e in tutta Italia lo dimostrano e ci devono servire d’insegnamento: costruire nei letti dei torrenti, coprire e incanalare i rii, impermeabilizzare il territorio con cemento e asfalto, fare sbancamenti comportano gravi rischi. conseguenze che ha prodotto e della tragedia sfiorata. La prima, vera, GRANDE OPERA da realizzare in Italia è la messa in SICUREZZA del nostro territorio, del paesaggio, bene immensamente prezioso, vera ricchezza, insieme alle numerose e diverse opere d’arte per cui tuzione di boschi e foreste, senza le opere di sistemazione dei territori alle spalle dei nostri paesi, può trasformarsi in elemento negativo, che senza dubbio ha influito sulle recenti alluvioni (lo scriveva già Emilio Sereni nel 1965). Ad Alassio è molto lodevole l’opera di pulizia dei volon- l’Italia ha meritato il soprannome di Bel Paese. Difendere l’ambiente non è un lusso per i pochi che si dilettano della materia. I dati di questi giorni lo dimostrano: 350 milioni di spesa annua per la prevenzione, contro 3,5 miliardi per far fronte ai danni provocati dai disastri (da La Stampa 1 febbraio 2014). Un euro in prevenzione ne fa risparmiare 4 per riparare i danni. E invece negli ultimi anni le risorse sono ancora diminuite. Qualsiasi persona di buon senso pensa che siano scelte (o non scelte?!) scellerate. I fenomeni naturali assumono sempre più dimensioni di carattere tropicale, con molta probabilità a causa delle temperature che si sono alzate e hanno porta- tari, ma ogni cittadino deve essere coinvolto. • Si sappia che la cementificazione impermeabilizza il suolo, l’acqua non viene più trattenuta e scende con sempre maggior violenza. Dati recenti (La Stampa) riportano che in Liguria il rischio frane è del 6,2% del territorio e quello di alluvioni del 2,5%. Il 7,5% della popolazione vive in un’area a rischio idrogeologico. Ricordiamo che in Italia si cementificano 130 ettari di suoli fertili (dati di associazioni ambientaliste perché lo Stato non se ne è mai occupato) contro i 60 della Germania che la Merkel vuole ancora dimezzare. In Gran Bretagna la legge obbliga alla trasparenza e a costruire per il 60% su aree già edificate, per non consumare suolo. Il "CASO ALASSIO”! Tempo fa, per un servizio sul Tg 1, mi sono recata con il geologo Scarpati per un sopralluogo nelle diverse zone di Alassio, ritenute dall’esperto, a rischio. Fra queste, in primo luogo, il torrente Caudi-Gonghe che passa in una zona in cui ci sono scuole e abitazioni e sfocia nei pressi di via Boselli. Qui sono state realizzate, anni or sono, tombinature troppo strette e i canali costruiti hanno una portata insufficiente, in caso di piogge intense. Occorrerebbero fondi ingenti per finanziare lavori di miglioria e allargamento dei diversi torrenti e una costante e attenta manutenzione e pulizia. La sezione di Alassio di Italia Nostra e un buon numero di cittadini, recentemente, si sono impegnati in un ricorso contro il Comune per impedire che si costruisca sotto le aree verdi pubbliche. Queste operazioni, oltre ad essere una minaccia al verde esistente, sono un ulteriore vulnus al territorio, già così fragile, soprattutto per la presenza dei numerosi rii che scorrono sotto la città, come il caso dei rio Cardellino, vicino al quale sono stati costruiti parcheggi che hanno avuto numerosi problemi. Ma, come abbiamo visto e provato recentemente, anche le frane sono un’emergenza: a S. Croce (dove per fortuna ci sono reti di protezione), in un tratto della via Iulia Augusta e nell’Aurelia fra Alassio e Albenga, specie nella zona di Punta Murena, dove da tempo si vorrebbe costruire. La nostra collina ha subito e continua a subire un’aggressione per i numerosi sbancamenti delle nuove edificazioni e i conseguenti rischi che ciò comporta al territorio. Come tutti possono osservare, molte case restano in costruzione per anni, oppure sono invendute, chiediamo che il Comune censisca gli edifici inutilizzati e che ci sia una moratoria nella concessione di nuovi permessi. Il settore edilizio può continuare a vivere, ristrutturando gli edifici che ne hanno bisogno, migliorando l’efficienza energetica, abbellendo il brutto o demolendolo per far posto ad un nuovo. Ogni cittadino deve essere informato, se abita in una zona a rischio di frane o richiede un permesso di costruire. La terrazza crollata sopra il treno ad Andora è l’esempio lampante di ciò che non si deve fare, delle to con sé cambiamenti con i quali dobbiamo imparare a convivere e attrezzarci, aiutati dalle previsioni. è BUONA NORMA CHE: • Ogni intervento edilizio in zone a rischio alluvione debba essere approvato dalle autorità di bacino. Non ha senso che un Comune agisca da solo per l’irregimentazione delle acque. • Si rispetti una distanza di sicurezza dal corso d’acqua. • Ci sia un blocco o revisione di fattibilità per grandi opere che modifichino il territorio. • Vengano evacuati gli edifici incongrui esistenti, se pericolosi. • Si restaurino e si mantengano i muri a secco, emblema dell’identità regionale, parte di un’agricoltura che vede l’insediamento di presidi utili al territorio, che contemporaneamente, sostengono le fasce per la coltivazione e lasciano filtrare l’acqua in caso di grandi piogge. • Si valuti che l’attuale ricosti- PER L’INCOLUMITÀ DEI CITTADINI: Bene aveva fatto il Comune di Alassio a predisporre un opuscolo per la sicurezza del quale tutti i cittadini dovrebbero essere a conoscenza. Che i Comuni consultino il parere dei geologi non è un optional. Fra le buone norme: conoscere il proprio territorio e la sua fragilità, mantenerlo in ordine, e in caso di fenomeni da allerta, seguire le istruzioni della Protezione Civile, non usare sottopassi, abbandonare i luoghi a rischio… GUARDIAMO IL NOSTRO PAESAGGIO È il nostro patrimonio comune, aumentiamo la consapevolezza della ricchezza che possediamo e saremo motivati a difenderlo. La pista ciclabile sulla ex ferrovia tra S. Lorenzo e Sanremo è meravigliosa e attira un gran numero di turisti, raddoppiare la ferrovia e proseguire questa iniziativa sarebbe per tutta la Liguria un’opportunità imperdib i l e , d a p ro p o r r e c o m e Patrimonio dell’Unesco. Oggi, purtroppo, guardando quel treno in bilico sugli scogli, metafora dell’Italia tutta, ci rendiamo conto che tutelare il paesaggio è difendere l’ambiente, la salute, la sicurezza delle persone, le attività umane, la bellezza e il bene comune! Giovanna Fazio Presidente Italia Nostra, sezione di Alassio Lunedì 17 Febbraio 2014 3 «L'ALASSINO» L’ostacolo Pubblichiamo con piacere il tema di Gaia Mentolli della scuola media Morteo Ollandini, dove si evince non solo l’amore per la musica ma anche la determinazione nel voler proseguire un percorso indubbiamente non facile. Un esempio per i giovani che si lasciano attrarre dal futile gioco delle mode e delle tendenze; la musica può rappresentare una valida alternativa ai “non valori” che ci circondano in modo esponenziale. Auguriamo quindi a tutti i ragazzi di trovare nella Musica quella Fortuna di cui ci parla Giada, alla quale va il nostro più sentito e sincero “in bocca al lupo”. L’ostacolo più grande che ho dovuto superare nella mia vita è stato anche, al tempo stesso, la cosa che mi ha dato le più grandi soddisfazioni: il flauto traverso. All’inizio della prima media, quando ho saputo che la scuola dava la possibilità di studiare uno strumento io, come prefe renza, avevo indicato il piano forte e il clarinetto. Forse proprio per questo mo tivo, quando sono stata scelta per il flauto traverso, non ero più sicura di volere fare musica. Durante le prime lezioni di flauto ho incontrato grandissi me difficoltà perché questo stru mento, all’inizio, sembrava dav vero una “macchina infernale”! Sebbene provassi e riprovassi non riuscivo a fare un solo suo no che sembrasse tale e a volte i suoni non riuscivano proprio, trasformandosi in soffi assurdi e senza senso, ero amareggiata e pensavo che mai e poi mai avrei suonato il flauto traverso. Il maestro di flauto cercava di rincuorarmi, ma dopo qualche lezione decisi di smettere. Ero sicura di questa scelta e decisi di dirlo al maestro, ma lui, per mia fortuna, mi convinse a continuare ancora un mese e poi, se proprio fossi stata con vinta, avrebbe accettato il mio ritiro. Fu proprio la volta successiva che, come per incanto, le prime note cominciarono a uscire, qualche nota, forse stonata ma per me era una musica meravi gliosa! Ricordo che uscii di scuo la al settimo cielo e la prima cosa che dissi a mia madre fu: “Voglio continuare, voglio continuare a suonare!”. Il flauto traverso è uno stru mento meraviglioso perché la sua musica è dolce, ma anche forte e potente e anche quando lo suoni da solo il suo suono me lodioso è bellissimo. Con il passare del tempo ho acquisito sempre più sicurezza ed il maestro, già lo scorso anno, ha ritenuto che potessi entrare nell’orchestra della scuola. Suonare nell’orchestra è un’ esperienza bellissima! Tra i ra gazzi che suonano si crea un le game, senti di far parte di un gruppo e deve essere così per ché per suonare insieme ci vuo le affinità, una specie di compli cità... non puoi distrarti un se condo devi sapere in che mo mento entrare, non puoi sbaglia re se sei completamente immer so nella musica. Io mi sento molto fortunata ad avere questa possibilità perché la musica è una bellissima cosa, oltre al Conservatorio; so che ce la farò perché suonare mi rende felice, quando suono tutti i pro blemi non esistono più e tutto sembra lontano. Non dimenticherò mai questa scuola e gli anni passati qui per ché grazie a questo ho scoperto cosa voglio davvero per il mio futuro: la musica! Gaia Mentolli 2B – Scuola Media Istituto Comprensivo Statale Alassio Istituto Secondario di I grado “M.M.Ollandini” Alassio Il dire dei luoghi Prosegue la pubblicazione delle poesie di Ettore Ghiringhelli, che ben conosciamo come pittore e in questa circostanza anche come poeta. Nella composizione proposta l'autore affida ad ognuno di noi la possibilità di interpretare il significato delle forti immagini. “La conchiglia spezzata”, “L'inganno della vita” senz'altro suggeriscono riflessioni e sensazioni particolari. Forse un giorno smetterà di piovere Non so se qualcuno di voi ri corda la storiella del soldato Buleghin, narrata da un famoso comico negli anni trenta. Dunque: fronte della prima guer ra mondiale, trincea piena di soldati, la trincea nemica a set tanta metri, la tensione e l’allar me continui. Cala la notte, il te nente raduna i soldati e dice: “Ho bisogno di un volontario che nel buio strisci fino alla trin cea austriaca, osservi le truppe nemiche e il loro armamento e torni a riferire”. Si stacca dalle file il soldato Buleghin e dice: “Vado io”. I compagni lo accla mano; poi il tenente gli dice: “Guarda che devi andare e ritor nare in mezz’ora, perché fra qua ranta minuti abbiamo l’ordine di attaccare e non vorremmo spa rar ti. Buleghin va. Passa mezz’ora, passano quaranta mi nuti e l’eroico soldato non torna. Allora il tenente sta per dire: “Fuoco!”, quando nella notte si sente la voce di Buleghin che ur la: “Tenente, ho catturato da so lo un intero plotone di soldati austriaci, compresi due sergen ti”. Il tenente italiano allora dice: “Bravo, bene. Allora portali qui.” E dopo un po’ Buleghin rispon de: “Eh, ma non vogliono veni re”. La storiella mi è venuta in mente non solo quando l’ammi nistratore meraviglioso di una grossa fabbrica di auto italiane ha affermato di aver acquistato e controllato una grossissima fabbrica di auto americane, ma anche quando, ogni giorno qual che personalità politica o eco nomica si rallegra del fatto che grandi ditte straniere si interes sano di fabbriche italiane o le acquistano con la promessa che non solo manterranno tutto il personale in servizio ma lo ac cresceranno notevolmente. Ma soprattutto mi torna alla mente quando, ogni tanto, anzi un po’ troppo spesso, un amministra tore della mia città vanta come una conquista il fatto che un’im presa non locale o anche stra niera sì è impegnata a costruire alberghi, parcheggi, depuratori, garages sotto campi da pallone elastico, con vantaggi tutti no stri e svantaggi tutti loro. Salvo poi a scoprire, dopo un po’ di tempo, che forse noi dobbiamo ancora pagare qualcosina, ma poco però, di conguaglio, oppu re che il lavoro promesso riguar da un’opera sulla quale la citta dinanza si è espressa negativa mente a grande maggioranza. Ma se non facciamo fare questo lavoro, forse ci sono penali e ne anche leggere. Naturalmente parlo del comune di Andate, ed invidio voi cittadini di Alassio dove queste cose non accadono mai, per la lungimiranza dei vo stri amministratori. Invece da noi ad Andate bisognerebbe mandare in licenza tutti i Buleghin che ostinatamente vo gliono fare gli eroi e promuover li al grado di ufficiale della riser va, perché con la loro buona volontà e le loro oneste intenzio ni non finiscano di fare del male a loro stessi e a tutti noi. Chissà se riusciremo a far entrare in cit tà una virtù che una volta era “comune”, ed oggi appare molto rara come il “buon senso”? Chissà se si riuscirà a far ridiven tare i consigli comunali come luoghi di serena discussione fra maggioranza e minoranza e a ri pristinare il rispetto reciproco e il senso delle funzioni. Certo pe rò che se prendiamo esempio dalle assemblee politiche nazio nali c’è poco da sperare. Ma io non mi deprimo mai e aspetto il domani più lieve dell’oggi e de gno dei cittadini che ogni gior no, in questa crisi del turismo, dell’economia, dei valori, lotta no per sbarcare dignitosamente il lunario. Luca Caravella III il sole illumina la pelle un volto stringe la parola di un paese di mare rivolto a oriente - immaginare la realtà ferita - conchiglia spezzata l'inganno della vita, scelta di occasioni - perdersi alle emozioni sciogliersi alla libertà di sensazioni, ritrovarsi a calpestare i ciottoli del mare. Istituto Internazionale di Studi Liguri Sezione Ingauna LAUREE Ghiringhelli Comune di Albenga L’OTTOCENTO IN LIGURIA DALL’UNITà D’ITALIA ALLA GRANDE GUERRA Albenga, Palazzo Peloso Cepolla, Piazza San Michele 12 febbraio - marzo 2014 sabato 1 febbraio ore 16,30 sabato 8 febbraio ore 16,30 MESE DI febbraio 2014 Bianca Montale, Università di Genova Prolusione Riccardo Musso, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Sezione Ingauna Albenga nell’età del Risorgimento sabato 15 febbraio Giorgio Barbaria, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Sezione Ingauna ore 16,30 Le condizioni igienico-sanitarie del Circondario di Albenga nell’“Inchiesta Jacini” sabato 22 febbraio Patrizia Valdiserra, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Sezione Ingauna ore 16,30 Albenga: una storia, tante storie. Ritratto di una città tra storiografia e letteratura sabato 1 marzo ore 16,30 Bruno Schivo, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Sezione Ingauna Lo sviluppo del turismo in Riviera e gli Inglesi ad Alassio sabato 8 marzo ore 16,30 Massimiliano Caldera, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Sezione di Torino Restauri e metodi di restauro tra Otto e Novecento, tra Piemonte e Liguria sabato 15 marzo ore 16,30 sabato 22 marzo ore 16,30 Luciano Livio Calzamiglia, Istituto Superiore di Scienze Religiose, Diocesi di Albenga-Imperia I vescovi di Albenga del secondo Ottocento Antonio Anfossi, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Sezione Ingauna Un pittore dell’Ottocento: Benedetto Musso ILARIA MARASSI Lo scorso 13 dicembre la nostra concittadina Ilaria Marassi ha brillantemente conseguito Laurea Specialistica in Ing e gneria Edile - Architettura con il voto di 110/110, presso la Scuo la Politecnica dell’Università degli Studi di Genova, con una tesi dal titolo: “Consolidamento sismico del Palazzo del Podestà a Mantova: Problematiche di modellazione e soluzioni tecniche di intervento” La tesi, molto apprezzata dal la Commissione di Laurea, ri guarda le opere di recupero e consolidamento del Palazzo del Podestà, uno dei più significati vi edifici storici italiani e simbo lo della città di Mantova, dan neggiato dal recente sisma che ha colpito l’Emilia e le zone adia centi nello scorso 2009. Alla neo dottoressa, congra tulazioni vivissime da papà Luciano Marassi, dalla mamma Marisa Guerra, dalle sorelle Elisa, Giada, Gaia e da tutta la famiglia. VITTORIO SAVONA Il giorno 18/12/2013, presso l’Università degli Studi di Genova, dipartimento di Giuri sprudenza, si è brillantemente laureato in “Giurista dell’Im presa e dell’Amministrazione” Vittorio Savona, discuten do la tesi: “Il minore contraen te”. Relatore il Ch.mo Prof. Mauro Grondona. Al neo dottore, le felicitazioni della famiglia, degli amici, e dell’Associazione Vecchia Alassio. L’AVA si congratula con i laureati e le loro famiglie. Ad maiora! L’OFFERTA DEL DON BOSCO DI ALASSIO L’Istituto don Bosco di Alassio è una Comunità Educativa scola stica tra le più qualificate del Ponente ligure. L’offerta formati va pone al centro il ragazzo e la sua crescita integrale con l’obiettivo di far nascere in lui amore per lo studio e per la vita. Questo ci ha insegnato Don Bosco ed i nostri valori fondanti si rifanno proprio al suo inse gnamento; in particolare al si stema preventivo che significa anche accoglienza per tutti, uno spazio dove condividere an che un credo diverso. Forti di questo esempio, non soltanto religioso, ma anche pedagogico, il nostro obiettivo è quello di far sì che i ragazzi escano dalla no stra scuola preparati cultural mente, ma anche preparati ad essere buone persone, avendo fatto un’esperienza significativa capace di lasciare traccia per il resto della loro vita. La prepara zione dei docenti è fondamenta le. I professori, prevalentemente laici, sono stabilmente parte dell’organico, garanzia di conti nuità didattica e delle relazioni. Una buona Scuola Media è con dizione indispensabile per co struire solide basi e per formarsi alla vita perché segna il delicato passaggio dall’infanzia all’adole scenza. Un percorso che deve continuare anche nella scuola superiore. Il nostro Liceo Scientifico e Liceo delle Scienze Umane (opzione economicosociale) infatti propongono le stesse modalità di approccio al ragazzo, seguendolo da vicino nella sua crescita e nelle scelte importanti che dovrà fare per il futuro. Sono attive da quest’an no Borse di Studio a favore di ragazzi e giovani meritevoli e con necessità economiche che si iscriveranno ai primi anni del la Scuola Media e Licei, al fine di ridurre la retta scolastica a cari co della famiglia, previo accordo con la Direzione. La Scuola offre proposte di recupero, sportelli SOS, una solida offerta culturale ed umana, molteplici attività di dattiche, extradidattiche e for mative. Don Luigi Bruno, Direttore dell’Istituto Salesiano di Alassio 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Lunedì 17 Febbraio 2014 In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Festeggiamenti e solidarietà Due parole, (due ciaiti) dal Consorzio Alassio un mare di shopping Carissimi concittadini e caris- può prescindere dal presentarsi re i nostri successi, ma per spro- riusciti a fare oseremmo dire dei in quel di Moglio simi colleghi eccoci. al meglio agli occhi dei nostri gra- narvi a dare il vostro contributo miracoli, pensate solo al costo Anche quest’anno Moglio ha celebrato ”alla grande” i festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Sebastiano con una solenne cerimonia religiosa preceduta dalla abituale quanto partecipata Processione. date ovviamente da generose animatrici, potevate osservare le loro manine che con delicatezza e tenacia, per ore e ore, intagliavano, incollavano, coloravano, modellavano pezzi di legno, stoffe, cartone e ammirare all’improvvi- Presenti le autorità civili rappresentate dal Sindaco di Alassio e due Assessori, la confraternita di Santa Caterina, la Banda cittadina, molti parrocchiani e cittadini di Alassio. Ha officiato il Rev. don Renato Elena, alassino d.o.c. e parroco a San Bartolomeo al Mare che nell’omelia ha sottolineato quanto l’importanza della testimonianza ai valori cristiani, in tutte le sue forme, non sia appannaggio del solo martire Sebastiano ma di ciascun parrocchiano che si ritenga praticante e osservante. La Cantoria Parrocchiale ha eseguito, oltre ai canti liturgici della Messa, brani consoni alla circostanza. Al termine del rito, il Parroco don Gianni Tabbò dopo aver rivolto, non senza un po’ di commozione, parole di circostanza ha ringraziato tutti per la partecipazione e collaborazione invitando a concludere la bella giornata nel salone parrocchiale dove poi, il sempre brillante e presente Andrea Gallea ha introdotto lo spettacolo teatrale eseguito dalla Compagnia Teatrale Dialettale Alassina diretta da Andrea Elena nel nuovo atto unico de scrivente “Ciù e me segnu... e ciù u lampa” coadiuvando, inoltre, all’estrazione dei tradizionali premi. Unanime la soddisfazione tra i partecipanti. Ma oltre alla solennità patronale e cogliendone l’occasione Moglio, tramite il suo Parroco don Gianni, vuole rilevare un significativo gesto di solidarietà compiuto dai suoi ragazzi verso gli abitanti di Torpè. Il motto “NON PAROLE, MA FATTI” non è stato per loro un fuoco di paglia; il loro impegno è stato lungo e costante. Per molti sabati, nel Salone Parrocchiale, gui- so “capolavori” scaturire come da mani di fata. E gli occhi del loro cuore sempre fissi laggiù: a quello sfortunato paesino di Sardegna, in provincia di Nuoro, chiamato Torpè, dove molto fango ha spazzato via in un attimo tante case e tutto il lavoro di una vita facendo piangere tanti bambini come loro. Le famiglie e la comunità di Moglio hanno capito il messaggio di questi ragazzi ed hanno risposto generosamente alla loro iniziativa, acquistando gli oggetti via via esposti in Parrocchia e nei vari esercizi. Ma per i ragazzi la soddisfazione più grande è stata l’attenzione della gente alla loro “bancherella” in Piazza Matteotti, quando nella ricorrenza di S. Ambrogio, molti alassini e turisti hanno acquistato i loro capolavori. Il successo ha oltrepassato ogni più rosea aspettativa: alla fine della giornata i nostri “campioni” si sono trovati tra le mani un bel gruzzolo di soldini che, assommati a quelli ricevuti da altre offerte, hanno raggiunto la somma di 1.600 (Mille e seicento) euro. Tutto il ricavato, come già stabilito e annunciato, è stato inviato a don Giuseppe Zizzi, responsabile della comunità di Nostra Signora degli Angeli, Parrocchia tra le più colpite dalla terribile alluvione. Un aiuto che, innanzi al grave costo economico del disastro, può sembrare la classica ”goccia nel mare”; se considerato però con il cuore di chi lo ha offerto, rappresenta, oltre che un atto di testimonianza a quei valori cui si riferiva don Renato nella sua omelia, anche una bontà ed una ricchezza più grandi del mare. Gianni Croce Sbarchi sulla spiaggia di Alassio, meglio come turisti Lo sbarco militare finto e lo sbarco vero mai avvenuto. Sabato 26 ottobre 2013 abbiamo assistito ad Alassio alla simulazione di uno sbarco militare, come se fossimo ancora in tempo di guerra, ma Alassio non era posto anche in tempo di guerra di operazioni militari così circondata di montagne. Però le autorità dell’epoca si premunirono. Ricordo ancora che nell’estate 1944, in piena seconda guerra mondiale, gli Anglo Americani, dopo lo sbarco in Sicilia, risalivano la penisola e a giugno si trovavano in Toscana per liberare Firenze Nello stesso mese erano sbarcati in Normandia e nell’incertezza del loro arrivo in Liguria le popolazioni temevano il peggio. Con una serie di fortificazioni, Alassio cercava di proteggersi, il pontile che poteva essere un punto di attracco fu quasi tutto demolito e sul terrapieno era stato costruito un fortino con un cannone puntato sul mare. La spiaggia era una selva di reticolati, le vie di accesso alla stessa erano sbarrate da un spesso muro in cemento armato, le famiglie che abitavano nei pressi erano state sfollate e si viveva nella psicosi che sarebbe successo qualcosa di grave. Tutti i giorni stormi di fortezze volanti da Capo Mele puntavano in direzione nord per scaricare il loro carico di morte, ma gli Anglo Americani scartarono l’approdo il Liguria sbarcando a Tolone alla metà di Agosto e cosi tutte le famiglie sfollate poterono con gioia, in autunno, ritornare alle loro case nonostante che le sirene suonassero ancora. Mancavano pochi mesi alla fine di una guerra che aveva provocato tatti lutti e rovine. I soldati americani arrivarono nel maggio 1945, ma in veste di turisti ravvivando il commercio della città. Franceso Trazzi Contro ogni previsione siamo ancora qui. Sì, perché qualche specialista in mugugni, ci aveva dato una scadenza ben definita: “Non durerà più di un anno” ma, contro ogni previsione, il consorzio Alassio un mare di shopping, continua la sua attività a favore della città e della categoria. Non vogliamo peccare di presunzione, anzi, casomai siamo i primi a cospargerci il capo di cenere, chiedendo scusa a tutti coloro che non sono stati soddisfatti delle nostre iniziative o che sono rimasti per qualche problema di comunicazione esclusi da qualcuna delle nostre attività, sappiamo di non essere perfetti né onnipotenti, ma vogliamo dire che ci siamo. Ci siamo con il nostro impegno preso nei vostri confronti, per tenere alta l’immagine della nostra cittadina, cercando di dare enfasi alla bellezza della città di Alassio, ingegnandoci per abbellirla nei momenti di festa, ci siamo davanti a qualsiasi amministrazione cittadina per dare voce alla nostra categoria, e fare capire che si può, anzi si deve collaborare per il miglioramento delle situazioni qualsiasi esse siano relative al commercio e al turismo. Siamo inoltre orgogliosi che la nostra iniziativa abbia dato il la alla nascita della creazione di altri associazioni spontanee nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi come Macramè e Alassio new generation Alassio vive di questo e non diti ospiti, ecco perché, in un momento di difficoltà economica e sociale quale quello che stiamo vivendo, è necessario fare uno sforzo in più, dimostrare che Alassio ha la testa alta, non si arrende e anche quello che può sembrare futile e superfluo (le margherite a chilometro zero a Pasqua, le punte di abete a Natale rigorosamente ecologiche perché nessun albero è morto per darci le sue punte, le cascate di luci davanti alle nostre vetrine) ha per il nostro settore una importanza fondamentale è il biglietto da visita che farà ricordare la vacanza ad Alassio come una bella vacanza, che farà imprimere negli occhi dei nostri turisti non solo la bellezza naturale del paesaggio, ma anche la cura, che ognuna delle nostre attività, mette nell’abbellirla. Ma le nostre attività non si sono limitate ad un semplice decoro degli esercizi commerciali, grande successo ha riscosso il nuovo format dei “saldi in banco”, e la web radio che fa da sottofondo alle vie dello shopping e lungo è l’elenco degli interventi verso le istituzioni per sensibilizzare su questo o altro problema, anche se tutto ciò non si vede, non si tocca con mano e avrà risultati nel lungo termine. Alassio merita il nostro impegno, ma anche il vostro, solo facendo fronte comune si può pensare di resistere alla congiuntura attuale. Queste nostre due parole, non vogliamo spenderle per decanta- alle prossime iniziative. È ora di dire basta ai mugugni, tiriamoci indietro le maniche, noi del direttivo che ci impegniamo dall’inizio, abbiamo, è vero vissuta la frustrazione della critica, ma solo per farne tesoro e cercare di usarla per migliorarci nel futuro, a voi consorziati e amici, chiediamo non solo la vostra fiducia ma anche una mano concreta, abbiamo cercato di dividere la città in borghi, e non sempre è stato facile trovare dei volontari per ogni borgo che li rappresentassero. Questi volontari però vi esortiamo a non lasciarli soli, sono colleghi che si sono prestati e messi a disposizione della collettività, non arrivisti che cercano luce, sono persone che tolgono a volte tempo alle loro attività e alle loro famiglie per portare avanti un incarico assolutamente in modo gratuito, aiutateli a migliorare la loro opera, sosteneteli, andategli incontro e se sbagliano fateglielo capire in buon modo come tra amici, con qualche pacca sulla spalla o una telefonata chiaritrice. Vogliamo inoltre fare chiarezza anche sulla gestione dei contributi che a volte vi chiediamo e di cui come sapete sempre rendiamo conto con fatturazione (a proposito il tesoriere è anche lui un volontario, abbiate pazienza per i ritardi, ma per i miracoli si sta attrezzando....), grazie alle capacita imprenditoriali che ci contraddistinguono e alla pazienza dei fornitori e artigiani con cui abbiamo collaborato in questi anni, siamo della pubblicità che abbiamo fatto per la città tramite pagine della stampa e materiale pubblicitario nelle varie fiere in Italia e all’estero, non penserete mica che bastino 50 euro pro capite??? Se abbiamo avuto accesso a qualche striminzito contributo pubblico lo dobbiamo innanzitutto perché siamo stati finalmente riconosciuti come categoria forte, e perché ci è stata data fiducia dalle istituzioni, riconoscendo il lavoro fatto finora. Ma sopratutto quello che facciamo e che faremo lo facciamo per voi, fateci sentire il vostro appoggio fateci sentire che ci siete anche dicendoci cosa non va, abbiamo una pagina facebook, un sito istituzionale, abbiamo le nostre facce in giro per la città, dentro le nostre attività sapete dove siamo venite a parlarci, non dateci solo il vostro contributo economico dateci la vostra opera, quello che potete non di più, quando facciamo le riunioni pubbliche intervenite numerosi o addirittura chiedetecele queste riunioni, saremo ben felici di farle per parlare con voi... Ricordatevi che Alassio è il nostro bene prezioso e che solo curandola come buoni padri di famiglia potremo farla crescere per il bene di tutti. Floreat Alaxium Loredana Polli la segretaria del consorzio Alassio un mare di shopping a nome di tutto il consiglio e del presidente Valentina Zanetti firma il restayling del bar “Coffee Dream Team” dell’Alberghiero di Alassio Il laboratorio didattico di caffetteria dedicato agli alunni speciali dell’Alberghiero di Alassio si rifà il look grazie all’architetta Valentina Zanetti dello Studio 915 e potenzia l’offerta formativa a favore dell’integrazione dei discenti con disabilità. Il Bar Sorriso e il suo “Coffee Dream Team” potranno contare su una struttura laboratoriale più pregnante dal punto di vista didattico e più densa di opportunità di apprendimento grazie al registratore cassa, per l’uso reale del denaro, all’internet point e alla biblioteca tecnica per le ricerche e l’area professionalizzante, alla parete dedicata al concetto spazio-tempo con i fusi orari dei diversi continenti e un televisore collegato alle news dei canali satellitari per l’apprendimento della lingua inglese. Un progetto finanziato attraverso una rete di solidarietà che ha avuto il suo incipit lo scorso 3 dicembre, nella “Giornata Mondiale delle Persone con Disabilità”, quando le professoresse dell’Istituto Alberghiero hanno vestito i panni Istituto Culturale Argentino Ligure di chef e maitre per una cena di beneficenza che ha consentito di raccogliere fondi a favore degli alunni speciali e del loro laboratorio di caffetteria. Ora il compito più arduo spetta alla giovane architetta finalese: capitalizzare le esigue risorse economiche in un progetto architettonico dalla valenza formativa e didattica per gli alunni portatori di handicap. Gli insegnanti e gli alunni impegnati nella gestione del Bar Sorriso sperano di trovare artigiani ed aziende disposti, come la dottoressa Valentina Zanetti, ad of- Fiocco Azzurro Bs.As., 17.01.2014 Carissimi Amici alassini Vi confermiamo di aver ricevuto sia la Vs. rivista del 16.12.2013 come pure il calendario del 2014, di cui faremo fotocopie opportune per i nostri soci: con questo Vi ringraziamo per la Vs. attenzione. Il nostro collegameno continua da anni e siamo certi che durerà per molto tempo. Vi auguriamo ogni bene per il futuro per il mantenimento delle nostre tradizioni e reiteramo “Floreat Alaxium” Flavio Perazzo (presidente) Samuele Montesano, insieme a papà Davide e mamma Antonella con i nonni Antonella e Antonello Castiglione, è felice di annunciare l’arrivo del fratellino ELIA il giorno 27/1/2014. L’Associazione Vecchia Alassio condivide con i familiari questa immensa gioia ed augura al piccolo Elia tanta felicità e serenità. frire gratuitamente le proprie competenze, consentendo così di proseguire l’opera dell’Istituto nella formazione professionale degli alunni diversamente abili. L’obiettivo è quello di garantire loro un futuro inserimento lavorativo tenendo fede ai principi della nostra costituzione che sancisce pari opportunità e diritto al lavoro per tutti. Un impegno che il “Giancardi” nei suoi cinquant’anni di vita ha sempre onorato formando oltre venti generazioni di studenti normodotati che oggi rivestono ruoli di prestigio nei migliori hotel del mondo accanto a tanti alunni “speciali” che danno il loro contributo in mense aziendali, asili nido ed istituzioni scolastiche. “Una comunità educativa che nei suoi progetti formativi è in grado di promuovere lo sviluppo umano di tutti e di ciascuno, come sottolinea il preside dell’Istituto Salvatore Manca”. Secondo la profezia (1983) La Liguria crollerà in mare, è certo, i suoi confini alti al vento di abeti e di agrifogli e le colline antiche terrazzate, di pinastri, di ginestre, di ulivi, le rocciose aeree propaggini del cactus e dell’aloe, interi parchi di palme e di araucarie, ville bianchissime, le chiese intatte e quelle già sventrate dai terremoti: su tutto calerà il silenzio colmo di fondale. Sul pelo dell’acqua poche rame di precoce mimosa, dell’errante pittosforo. Liguria dalle città livide, algose, di gusci, traversate da squame e da correnti: incrostate di buio, del buio bagliore attonito di dopo le catastrofi. Noi soli ci salveremo, noi che abbiamo imparato a camminare sull’acqua: sui pelo dell’acqua poche rame di precoce mimosa basteranno, il vento soffierà l’isola Viola nuova ai nostri occhi, seguiremo la rotta dell’errante pittosforo. Giuseppe Conte Lunedì 17 Febbraio 2014 L’uomo e la sorte nel disastro della Haven Conferenza con video alla SOMS di Alassio Presso la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, giovedì 16 gennaio, in una serata non certo propizia a causa dell’abbondante pioggia, i pur numerosi presenti hanno assistito al film sulla fine della Haven nel lontano aprile del 1991, ma anche alle fasi della sua rinascita a nuova realtà. Alla presenza di autorità, quali il sindaco, Enzo Canepa e del sig. Milani, già comandante della Haven prima dell’incidente nel Golfo Persico, e dopo le parole di presentazione e di ringraziamento di Claudio Gavaldo, presidente della SOMS, il comandante Gian Carlo Cerutti ha illustrato con meticolosa competenza le immagini proiettate sulle schermo, che illustravano le fasi dell’incendio e dell’affondamento della superpetroliera davanti a GenovaVoltri. L’esplosione iniziale, il progressivo espandersi delle fiamme, il piegamento della nave in due parti e il suo inevitabile inabissarsi nelle acque antistanti Arenzano hanno catturato l’attenzione del pubblico quanto i lodevoli ed intelligenti tentativi dei portuali di circoscrivere la fuoruscita di greggio in fiamme dalle cisterne. Il comandante ha messo in chiara luce le ragioni e la dinamica dell’incidente, le responsabilità dell’uomo, la situazione climatica favorevole ad un contenimento dei danni ambientali, in particolare gli interventi per limitare la perdita di vite umane e l’estremo tentativo di pompare gli idrocarburi residui dai locali interni. La superpetroliera Haven, 5 «L'ALASSINO» lunga più di 300 m., un gigante del mare, con questo tracollo ha dimostrato quanto un difetto di struttura e anche di riparazione sia decisivo per la sua morte. Il malfunzionamento di una pompa ha causato il naufragio di una grande opera di ingegneria e il più grave inquinamento del Mediterraneo. Ma questa volta, per un gioco beffardo della sorte, l’enorme relitto adagiato oggi sui fondali è diventato quasi un santuario di vita marina, la meta preferita di innumerevoli pesci, dalle aragoste alle murene, l’habitat più adatto per la crescita di una flora interessante che in certe stagioni sembra tropicale. La Haven è ora meta di escursioni continue di appassionati e di studiosi, come ha dimostrato, in chiusura di serata, il video ricco di fascino e di colori della sig.ra Cristina Freghieri, esperta subacquea del diving di Arenzano. A coloro che hanno rischiato la vita per salvare quella degli altri, in special modo al pilota in servizio quel giorno al porto petroli di Multedo, è giunta quale decorazione preziosa e pregevole la lettera del comandante in 2a e dell’equipaggio della Haven, grati all’eroe e ai collaboratori di aver permesso alle loro famiglie di riabbracciare il padre nella tranquillità della casa. Il lauto rinfresco a base di dolci e di spumante ha concluso una serata culturale di notevole livello, organizzata con lodevole cura dalla SOMS di Alassio. Rubrichetta mensile Un ricordo per... SCUOLA MORTEO OLLANDINI ANNO 1953-54 Giovanni Puerari GENOVA CICLONE DA LIBECCIO 1955 G enova 19 febbraio 1955 – Un’altra data, assieme a tante altre, che purtroppo i Genovesi non riusciranno facilmente a dimenticare, per l’arrivo e la distruzione causata da un ciclone subtropicale formatosi sul Golfo di Genova che sfogò la sua potenza distruttrice sul porto causando enormi danni alle strutture portuali, ma fortunatamente senza causare la dolorosa perdita di vite umane. sca di entrare direttamente in porto e di causare enormi danni alle banchine ed alle navi ad esse ormeggiate. In quegli anni non era ancora operativo il porto petroli di Multedo e le petroliere che arrivavano a Genova per scaricare prodotti petroliferi ormeggiavano al Pormolio che, in quel pomeriggio, era completamente aperto alla furia del mare che penetrava in porto a causa della di- La “Atlantic Lord” brandeggia sulle ancore e colpisce lo scafo capovolto della “Camas Meadows”. La “Nordanland” pochi attimi prima dell’esplosione. Da quattro giorni il mare da SW martellava con violenza tutta la costa Ligure, in particolare Genova ed il suo porto, essendo il mare da Libeccio la traversia di quel tratto di costa. Per traversia si intende, nel linguaggio marinaresco, la direzione del mare perpendicolare alla costa. Per la rada di Alassio, ad esempio, la traversia è da SE (Scirocco). Per Genova da SW (Libeccio). Alle 15.00 del 19 febbraio, sotto i colpi di mare che come dei magli si abbattevano su di essa, la diga di ponente del porto crollò e si aprì un varco di circa 400 m che permise al mare in burra- ga crollata. Ormeggiate alla banchina, di punta, vi erano tre petroliere in fase di discarica. Ormeggiare una nave “di Punta” significa dare fondo alle due ancore ed assicurare la poppa della nave con i cavi alla banchina. In pratica la nave non rimane affiancata al pontile come evidenziato dalle foto allegate. La nave cisterna “Camas Meadows” ruppe tutti gli ormeggi ed andò a colpire ripetutamente le navi vicine e le opere portuali causando ingenti danni. Lo scafo della petroliera cedette, si inclinò paurosamente ed infine si capovolse causando an- che notevole inquinamento. Fortuna volle che l’equipaggio riuscisse ad abbandonare la nave prima del capovolgimento e non ci fu miracolosamente nessuna vittima. La nave cisterna “Atlantic Lord” ruppe anch’essa gli ormeggi e cominciò a brandeggiare sulle ancore colpendo ripetutamente la calata Derna e la “Camas Meadows” ormai capovolta. Subì molti danni e produsse inquinamento che si aggiunse a quello già prodotto dall’altra nave cisterna. Miracolosamente anche su questa nave tutto l’equipaggio riuscì a salvarsi ed il giorno dopo la petroliera fu ormeggiata ad un’altra banchina per essere in seguito riparata. La nave cisterna “Giovi” anch’essa ormeggiata di punta, riuscì a mantenere la posizione. Subì diversi danni ma non particolarmente gravi. In breve tempo fu rimorchiata in sicurezza ad un altro pontile. Purtroppo però le disgrazie non arrivano mai sole. Tutta la parte di ponente del porto subì danneggiamenti, in particolare i pontili “Eritrea e Somalia”. A ponte Eritrea una nave Svedese la “Nordanland”, scaricava merci varie. Causa la forte risacca causata dal mare vivo che entrava dalla breccia della diga, la nave cominciò a colpire violentemente la banchina ed a lesionare lentamente lo scafo. Cominciò ad imbarcare acqua di mare ed a sbandare pericolosamente, nonostante gli sforzi dei Vigili del Fuoco che tentavano con numerose manichette di aspirare l’acqua dallo scafo. In quei momenti il Comandante prese la decisione di evacuare tutto il personale. Mai decisione fu più saggia. Dalle numerose falle che si aprirono nello scafo continuò ad entrare acqua di mare che si propagò velocemente anche nelle stive centrali della nave dove erano stipate 400 t di acetilene (carburo) contenute in barili. Subito dopo l’evacuazione dalla nave di tutto il personale, si cominciarono ad udire colpi sordi che provenivano dalle stive e che preannunciavano la tragedia. Alle ore 19.20 la “Nordanland” esplose con un tremendo fragore avvertito in tutta la città L’incendio che seguì all’esplosione distrusse praticamente lo scafo. La nafta contenuta nei serbatoi cominciò a defluire in mare distendendosi tra i ponti Eritrea e Somalia. Una scintilla del rogo cadde sulla nafta e tra i due pontili fu un mare di fuoco. Ci volle tutta l’abilità e la professionalità dei Vigili del Fuoco per circoscrivere l’enorme incendio che minacciava altre navi ma sopratutto i capannoni adiacenti alla nave pieni di juta ed altri prodotti infiammabili. Alle 23.00 il lavoro dei Vigili del Fuoco ottenne successo e l’incendio fu domato. La “Nordanland” ridotta ormai ad un rottame irrecuperabile affondò su un fondale di circa 10 m. In seguito fu recuperata ed avviata alla definitiva demolizione. Come accennato precedentemente i danni alle banchine del porto furono ingenti e furono necessari diversi anni per ritornare alla normalità. In particolare prima di poter ricostruire in modo definitivo la diga di protezione della parte di ponente del porto, si pensò di affondare due vecchie navi cisterna per proteggere parzialmente e provvisoriamente le banchine di ponente dal mare vivo. A quei tempi chi scrive era un giovane allievo dell’Accademia Navale di Livorno ed il resoconto di quella tragica giornata è stato ricavato dai rapporti dei Piloti in servizio quel giorno e dal bellissimo volume del Com.te Carlo Gatti “Storie di navi e salvataggi” edito da “Nuova Editrice Genovese”. Le foto allegate sono ricavate dall’archivio del fotografo Sig. Francesco Leoni. Il momento dell’esplosione della “Nordanland”. GianCarlo Cerutti 6 «L'ALASSINO» INCONTRO CON “LA DIVINA”: MARIA CALLAS In occasione della serata Verdiana di novembre, riferen domi all’attuale scarsa cono scenza del melodramma, scrissi che non si può amare ciò che non si conosce. La conferma di ciò è arrivata puntuale la sera di mercoledì 22 gennaio. Il mae stro Andrea Elena, parlando di Maria Callas con la consueta creata. Sicuramente il personaggio della Callas, esempio straordi nario di genio e sregolatezza, fenomeno difficilmente ripetibi le tra le voci femminili del melo dramma, ha avuto una vita così movimentata, che il racconto, se fatto appunto con la passione di cui Andrea è capace, non può che risultare interessante an che e soprattutto per chi non lo conosceva. “Vissi d’arte”, “Amami Alfre do”, “Casta diva”, sono state ascoltate dalla platea in religio so silenzio e con profonda at tenzione suscitando in seguito commenti e domande che deno tavano, oltre che grande inte resse, una notevole competen za. I presenti hanno suggerito al maestro argomenti per future serate che sicuramente potran no contribuire, come dicevo all’inizio, a fare conoscere, e Lunedì 17 Febbraio 2014 51° CIMENTO INVERNALE DI ALASSIO 20° Trofeo Pino Cosso competenza, ma soprattutto co municando la passione che, chi svolge una professione come la sua non può non avere, ha crea to tra i presenti un pathos asso lutamente palpabile. Prova ne è che l’intervallo previsto a metà serata è stato accantonato per non interrompere l’atmosfera di attenzione assoluta che si era quindi apprezzare un aspetto importantissimo della nostra cultura. Noi italiani, come an che Andrea ieri sera ricordava, siamo purtroppo esterofili, ignorando che il mondo intero da sempre apprezza il nostro “bel canto”. La crisi economica che ha contratto moltissimo le esportazioni dei nostri prodotti all’estero, non ha assolutamen te intaccato questo settore. Ad ogni latitudine, le voci più im portanti in tutti i teatri del mon do continuano ad esprimersi sempre e solo in italiano. Direi che gli assenti di merco ledì 22 hanno quindi avuto tor to. Avranno la possibilità di ri farsi con il prossimo appunta mento che, compatibilmente con gli impegni di Andrea, sarà in marzo con una serata proba bilmente dedicata ad un’opera di Giacomo Puccini. RB In programma il 26 dicembre 2013, per cattivo tempo, è stato posticipato al 26 gennaio 2014. Un caso più unico che raro, ma con il mare mosso non poteva essere garantita la necessaria sicurezza e incolumità per i par tecipanti la manifestazione. In compenso la giornata di dome nica 26 gennaio, si è presentata soleggiata e con il mare calmo. A far da cornice centinaia di tu risti attratti da quei temerari che sfidando le temperature di 14 °C dell’acqua e 18 °C dell’aria, alle ore 11,00, dopo il via dello starter DJ Franco Branco, si so no tuffati senza esitazione nel tratto di mare di fronte all’hotel Mediterranee. 130 i partecipan ti, i più giovani: Alice classe 2006 e Lorenzo classe 2000 i più lon gevi: Giovanni classe 1932 e Giuseppe classe 1934. Questa manifestazione da sempre volu ta dalla Società Nazionale di Salvamento - Sezione di Alassio, è stata supportata dal Comune di Alassio - Assessorato al Turismo; Marina di Alassio S.p.A.; Gesco; Associazione Bagni Marini. Un ringraziamento è stato rivolto alle Forze dell’Or dine, Pubbliche Assistenze. A tutti gli amanti del bagno fuori stagione, oltre al confort alimen tare, è stato consegnato il diplo ma di partecipazione, targhe ri cordo e premi dalle Associazioni e da esercenti e albergatori. Arrivederci alla prossima edi zione. Fal/. Per l’A.V.A. I turisti polacchi testimonial sul Muretto per il brand Alassio Aprica (SO). “I Comunicativi”, dell’Istituto alberghiero di Alassio, sono ad Aprica per pro muovere il brand Alassio, con un’istallazione di ambient mar keting che consente di sciare sul Muretto della Città dei baci. Il progetto di comunicazione non convenzionale, punta a coinvolgere i tanti turisti polac chi e cechi che soggiornano e sciano nel comprensorio sciisti co delle valli di Sondrio e Bergamo e che sono numerosis simi ad Aprica. L’evento, svolto in collabora zione con il Comune di Alassio, Aprica e la società di gestione degli impianti, si prefigge, attra verso un piano di engagement, di far partecipare il target, in modo attivo, nella promozione dei marchi Alassio-Aprica attra verso le piattaforme Facebook e Badoo, un social network molto utilizzato in Polonia. L’installazione di ambient marketing rientra nelle attività di studio ed approfondimento del progetto “Scuola in Mon tagna” che vede gli alunni del corso enogastronomico gestire il Park Hotel Bozzi e quelli del corso commerciale e turistico occuparsi della promozione e della pubblicizzazione del mar chio Alassio. Ricorrenza di San Sebastiano a Moglio Domenica 26 gennaio u. sc., dalle ore 15,00, nella fraz. di Moglio, si è celebrata la festa Patronale di San Sebastiano. Festa grande dunque nella par rocchia di don Gianni Tabbo, allietata da una bella giornata di sole. Dopo i Vespri e seguita la processione per le vie mogliesi di fedeli, banda musicale della città di Alassio, componenti del la Confraternita di Santa Ca Lo spettacolo teatrale di gennaio “Facciamo un sogno” È di Sacha Guitry la comme dia in tre atti che ha aperto la stagione teatrale invernale, nel gennaio scorso alla ex Chiesa Anglicana di Alassio. Il testo, tradotto e opportunamente qua e là rimaneggiato dal nostro di rettore artistico Giorgio Caprile, ripropone il collaudato tema dei tradimenti coniugali, nel clima ben noto di rocamboleschi col pi di scena all’insegna dell’equi voco. Le coppie fedifraghe sono due, entrambe all’oscuro del tradimento di cui sono fatte og getto e ciascuna affannosamen te alla ricerca di un alibi che le consenta di nascondere la pro pria “scappatella”. La trama quindi segue la antica logica dell’intrigo, e dell’incrocio di eventi destinati al determinarsi di ulteriori complicazioni e fraintendimenti. Unica nota nuova è che, a sciogliere l’intri go e a rivelarsi elemento risolu tore, sarà l’intervento di uno dei due stessi colpevoli, che a sua stessa insaputa determinerà il chiarimento dei complessi nodi dell’intreccio. Oltre che traduttore e arran giatore, della commedia Caprile è anche interprete, nella perso na del secondo “traditore”, estremamente diverso dal pri mo nelle modalità con cui è reso il personaggio: questo si caratte rizza attraverso una calibrata reci tazione, ove la mi sura della natura lezza rende il testo godibile come un “vissuto” autenti co. Il che tuttavia, c’è da rilevare, per contrasto rende forse un po’ troppo insistita la verve istrionica davvero esorbitante cui si abbandona il coprotagonista (Marrapodi, anche regista). Il primo traditore infatti in dulge in mugolii, vocalizzi e quant’altro la voca lità consenta, uniti a smorfie e lazzi d’ogni genere e qua lità - della cui necessità a rappre sentare il personaggio sorge le gittima, nello spettatore, la do manda! Ma questo è ovviamente il mio parere, come tale sempre discutibile e confutabile... Non è detto infatti che a “moderazio ne” e misura corrispondano sempre necessariamente pregio e qualità. Il che verrebbe ripro vato del resto dalle clamorose risate con cui il pubblico ha ac colto le insistite stravaganze dell’attore, segno di sicuro suc cesso. Romana Rutelli CAPPELLA MUSICALE SANT'AMBROGIO terina d’Alessandria, Autorità civili, clero e statua del Santo cristiano martirizzato nel 304 d.C. dall’imperatore Dioc le ziano. La Santa Messa è stata officiata da don Renato Elena. Al termine, don Gianni Tabbo ha ringraziato tutti gli intervenuti, tra cui il Sindaco prof. Enzo Canepa e l’Assessore Rossi, la corale e tutti coloro che hanno reso possibile la manifestazione addobbando la chiesa e prepa rando al meglio una festa così importante, non ultima la folta partecipazione della Confraternita. La serata è proseguita nel sa lone parrocchiale per un mo mento conviviale, giochi e la rappresentazione della comme dia di Gianni Croce “Ciù e me segnu... ciù u lampa” della Com pagnia Teatrale Dialettale Alas sina, regia di Andrea Elena. Arrivederci di tutto cuore al prossimo anno. Fal/. Per l’A.V.A. La Cappella Musicale al completo prima del Concerto del 4 gennaio 2014. A sinistra si notano il maestro, Giovanni Puerari, la presentatrice, Renata Vallò, al centro il parroco, mons. Angelo De Canis, il vice parroco, don Stefano Caprile, organista, in primo piano Melissa Briozzo, soprano, e a destra in fondo Andrea Elena, tenore. La foto vuole richiamare la bellezza e lo splendore sia del canto liturgico sia dell'ambiente, la chiesa. I coristi della Cappella ringraziano, in modo particolare, mons. De Canis per l'attenzione prestata loro nei 28 anni di attività nell'ambito parrocchiale. Lunedì 17 Febbraio 2014 Passaggio a Nord/Ovest La Natura ha dichiarato guerra alla terra e l’uomo, che da tempo gli dà pure una mano, ora conta i danni. Giornali e televisioni commentano i disastri che hanno colpito la nostra Italia, Liguria compresa. Alassio non è uscita indenne dalle piogge, frane e smottamenti più o meno importanti hanno interessato ovunque il nostro territorio. La più significativa, a mio avviso, è la frana che si è abbat- 7 «L'ALASSINO» tuta sulla strada Panoramica di San Bernardo, per intenderci circa 200 m sopra l’ex albergo “Puerta del Sol” (non mi piace ripetermi, ma sembra che “ex” ricorra spesso). Occorrerà, quindi, rimuovere una grossa quantità di detriti, ma soprattutto mettere in sicurezza tutta la parte soprastante, e qualcuno pagherà. Ricorrenza di Sant’Antonio Abate compatrono della Confraternita di Santa Caterina d’Alessandria V.M. La confraternita di Santa Caterina d’Alessandria V.M., A.D. 1092, sicuramente la più remota e longeva di Italia, domenica 19 gennaio u.sc. alle ore 17, ha onorato solennemente il suo sociale dei suoi membri mirate ad aiutare e sostenere i bisognosi e condividendo le varie proposte delle altre Associazioni presenti nel territorio. Durante la Santa Messa i Confratelli han- Santo compatrono partecipando numerosa alla Santa Messa nella parrocchia di Sant’Ambrogio. Ad officiare la cerimonia religiosa il prevosto della parrocchia Mons. Angelo De Canis, il vice parroco don Enrico G.B. e don Stefano Caprile. Monsignore ha ricordato nell’omelia l’importanza della presenza della Confraternita nell’ambito di tutte le iniziative religiose dell’anno per la Collegiata di Sant’Ambrogio e nelle chiese della diocesi, nonché l’impegno no rinnovato le promesse impegnandosi a progredire nella fede, nella morale cristiana, nella vita personale, famigliare e sociale. La Confraternita ha accolto due nuovi membri: Maurizio Negro e Mirco Pelle, a loro i migliori auguri di un lungo e lieto cammino spirituale. Al termine della celebrazione, immancabile momento conviviale con famigliari, amici e sostenitori. Archiviata l’ultima splendida annata sportiva con i lusinghieri risultati del 2013, il nostro Club si appresta ora ad affrontare la prossima stagione agonistica forti dei risultati ottenuti lo scorso anno oltre che quelli delle annate precedenti. nelle varie categorie dei giovanissimi, anche il doppio titolo regionale maschile e femminile nella categoria allievi per merito di Filippo Bertone e Giulia Esposito; il doppio titolo di campione Ligure sia maschile che femminile negli esordienti per Fal/. Per l’A.V.A. Strada panoramica San Bernardo. “Alassio a teatro” “Coraggio il meglio è passato” terzo appuntamento della rassegna “Alassio a Teatro”. Spettacolo d’altri tempi, ecco come si può definire la rappresentazione teatrale andata in scena il 28 gennaio all’ex chiesa Anglicana. Uno spettacolo gradevolissimo dove si sono alternati momenti di cabaret, operetta, teatro, e persino omaggi al grande cinema. Insomma un insieme di comi- Robotti. I testi scritti da Enrico Vaime hanno fatto ricordare la televisione con la T maiuscola, quella che vedeva protagonisti i grandi personaggi della TV, da Franca Valeri ad Alberto Lupo, da Marcello Marchesi a Garinei e Giovannini. Uno spettacolo dove non si cade mai nella volgarità che ha visto cimentarsi anche il pubblico in alcuni momenti davvero esilaranti. cità e canzoni che hanno visto protagonista un Massimo Bagliani mattatore, coadiuvato magistralmente dalla sua partner (anche nella vita) Isabella Un pubblico numeroso e partecipe, che alla fine ha ringraziato l’organizzazione per la bellissima (e forse inaspettata) serata trascorsa. Fal/. Per l’A.V.A. UNA STELLA DI PANE AZZIMO Coro Scuola Maria Ausiliatrice PER RICORDARE LA SHOAH E SHLOMO VENEZIA UNIONE CICLISTICA ALASSIO Il giorno 27 gennaio 2014, in occasione della Giornata della Memoria, l’Istituto alberghiero di Alassio si è mobilitato per commemorare i tragici eventi della shoah con un progetto di comunicazione in cui sono stati impegnati i ragazzi del corso enogastronomico nella realizzazione di una stella di David di pane azzimo per sollecitare la ri- flessione degli alunni su questo evento storico che ha visto milioni di esseri umani uccisi e deportati nei campi di concentramento. La Giornata della Memoria è inserita tra i progetti prioritari del Giancardi che nel corso degli anni ha organizzato importanti eventi e lasciato spazio a testimonianze: tra le più significative quella che vide la partecipazione di Shlomo Venezia, recentemente scomparso, che visse la tragica esperienza di appartenere al Sonderkommando Auschwitz. La stella riporta, proprio in ricordo della visita di Shlomo Venezia, il suo numero di matricola. Partendo da ciò, tutte le classi sono state coinvolte nella riflessione sull’evento storico della shoah attraverso la lettura di testi, la visione di film e focus group condotti da docenti ed esperti. A coordinare gli appuntamenti, il preside Salvatore Manca e gli insegnanti Antonella Annitto, Monica Barbera, Nello Simoncini, Rita Baio, Norberto Andreoni e Franco Laureri. Grande successo ha avuto la festa di augurio in occasione del Santo Natale che i bambini della Scuola Primaria Maria Ausiliatrice hanno tenuto il 16 dicembre nella chiesa dei Salesiani, gremita di genitori, parenti e amici. I bambini, guidati molto bene dal Maestro Massimiliano Viapiano, hanno realizzato una serie di canti natalizi, ben curati e cantati con grande slancio. Tra un canto e l’altro alcuni alunni hanno recitato poesie e riflessioni che mettevano in evidenza il vero spirito del Natale: Gesù viene, ci porta Amore, Luce, Pace: come lo ac- Ricordiamo ancora che da ben nove anni consecutivi la nostra società si laurea campione Ligure nella categoria giovanissimi (ragazzi e ragazze dai sette ai dodici anni) superando con una sorprendente continuità tutti gli altri Club della Liguria fornendo con il passare delle stagioni atleti ed atlete che passano di categoria e vanno quindi ad incrementare e valorizzare le altre nostre compagini nelle categorie degli esordienti e degli allievi (dai tredici ai sedici anni) che gareggiano in manifestazioni più impegnative a livello extraregionale e Nazionale. Questa nostra ambiziosa, ma costosa attività ci ha portato nello scorso anno 2013 ad essere protagonisti anche a livello nazionale con questi nostri ragazzi cresciuti nel vivaio dei giovanissimi che ora ci sono invidiati da società ben più ricche e strutturate di noi che dobbiamo sempre fare i conti con le poche risorse delle quali disponiamo. Per questo motivo dobbiamo qui ringraziare le famiglie che ci affiancano e che assieme al contributo degli sponsor ci hanno permesso di raggiungere tanti brillanti risultati. Nel 2013 possiamo orgogliosamente vantare oltre ai numerosi titoli di campionato ligure merito di Samuele Manfredi e Gloria Scarsi entrambi vincitori a raffica in gare extraregionali, presenti ai vertici delle classifiche di rendimento Nazionali e con la medaglia d’argento ottenuta al Campionato Italiano a Boario Terme dalla bravissima Gloria Scarsi. Notevoli anche i risultati ottenuti dagli altri componenti le due squadre, particolarmente costante il rendimento di Camilla Pesenti e Mattia Bruno, ma tutti meritevoli di elogio sia per l’impegno che per i risultati. Tutti sono ora attesi alla stagione che sta iniziando e che vedrà arrivare a rinforzare ed incrementare i ranghi altri promettenti giovani provenienti dal G.S Morego, dalla A.S. Andora e dal Genoa Bike. Sono aperte nel contempo le iscrizioni per quelli che desiderano iniziare nelle varie categorie dei giovanissimi, per informazioni: U.C. Alassio - 339 8522139 e 338 6471581 Nella foto Filippo Bertone. Per l’U.C. Alassio G.G. L’Associazione Vecchia Alassio si complimenta con l’Unione Ciclistica Alassio e augura ai suoi atleti continui successi. coglieremo? Al termine… sorpresa!!!!! Parecchie mamme in coro hanno eseguito in modo super due canti di Natale suscitando grande entusiasmo. In segreto si erano preparate alla sera presso la Scuola, guidate dal Maestro. Un papà ha letto una bella preghiera. Un grande successo, ma anche un bel momento per riflettere insieme sul grande Evento del Natale, il Natale cristiano, il Natale di Gesù. Tutti hanno apprezzato il lavoro fatto, tanti si sono commossi e l’eco positivo di questo bel concerto risuona ancora… Ha preso il via ad Alassio il 1° corso di decorazione floreale per amatori L’evento, organizzato dalla sede distaccata di Alassio dell’EDFA – Ente Decorazione Floreale Amatori - di Imperia si è svolto da lunedì 27 gennaio presso l’Hotel Corso di Alassio. Se si amano i fiori e si è interessati al mondo floreale, la decorazione floreale può essere il mezzo per esprimere la propria creatività e personalità. Le insegnanti Tiziana Albarello e Daniela Frumento guideranno le allieve attraverso questo affascinante mondo. Qui l’elenco degli appuntamenti: • lunedì 27 gennaio 2014 centrotavola rotondo • lunedì 10 febbraio 2014 colore armonia contrasto • lunedì 24 febbraio 2014 ortaggi • lunedì 10 marzo 2014 linea colonnare • lunedì 24 marzo 2014 centrotavola ovale • lunedì 31 marzo 2014 centro tavola primaverile • lunedì 07 aprile 2014 linea L • lunedì 14 aprile 2014 composizione pasquale • lunedì 05 maggio 2014 sfera • lunedì 19 maggio 2014 semicerchio Per informazioni contattare 340.8940485 – 338.4583633 8 «L'ALASSINO» Don Bosco e i Salesiani ad Alassio (SECONDA PUNTATA) Don Bosco arriva ad Alassio. Don Della Valle non si dà per vinto e decide di partire alla volta di Torino per perorare di persona la causa alassina: un viaggio lungo e faticoso, più di nove ore di diligenza per arrivare a Savona e altrettanto di treno per l’ultimo tratto. Ma tanta fatica è ben spesa: don Bosco si lascia convincere e dopo qualche tempo arriva ad Alassio, dopo una breve sosta ad Albenga presso Mons. Biale, vescovo. Ad Alassio verrà ospitato nella canonica di S. Ambrogio. In Municipio ascolta le ragioni dell’Amministrazione e poi, con la guida del Plaisant, viene condotto ad una ricognizione dei locali che il Comune è disposto a concedergli. Vede prima il Palazzo Durante, in parte già sede del Municipio; poi il Collegio di S. Tommaso (oggi non più esistente, si trovava presso l’attuale piazza dei Partigiani) e infine il Collegio della Madonna degli Angeli. Don Bosco era un uomo che vedeva lontano e, guardando l’oggi prevedeva già il futuro. La sua scelta cadde subito su quest’ultimo sito: la presenza di grandi spazi verdi (orti e aranceti) faceva pensare alla possibilità dei cortili; il convento vero e proprio, con possibilità di essere ingrandito lo induceva a pensare all’istituzione di un convitto che potesse permettere ai ragazzi del nord Italia di venire a studiare ad Alassio, godendo della salubrità del clima; e, non ultima, la bellissima e grande Cappella che avrebbe potuto essere anche una Chiesa cittadina. Per chiarire quanto detto vorrei fare una digressione su quello che sarà poi il metodo preventivo di Don Bosco. Egli, giovanetto, dotato di un’ottima memoria, era solito la domenica pomeriggio radunare in un prato (cortile) i ragazzi delle cascine vicine e dopo averli fatti giocare, li faceva sedere tutti intorno a lui, che ripeteva pari pari la predica che la mattina aveva ascoltato in chiesa: era il primo abbozzo dell’Oratorio – il cortile, il gioco, la preghiera. Fu così che il 3 dicembre del 1869, Don Bosco rompe la riserva e decide di fare suo il Convento della Madonna degli Angeli. Ma per partecipare all’asta ci vogliono i soldi, tanti, e don Bosco non li ha, ma come sempre si affida alla Divina Provvidenza. L’acquisto del Convento tra storia documentata e tradizione. Viveva all’epoca, abitando sulla piazza della Parrocchia, un canonico di nome Ampugnani. Era molto ricco, avendo fatto fortuna nell’America del Sud. Era un ammiratore di Don Bosco, e si offre per partecipare in nome del santo (però in incognito) all’asta che, oltre a lui vede un solo altro partecipante: Giuseppe Murchio che vorrebbe acquistare il Convento per adibirlo a magazzino per l’olio che commercia e come frantoio. Costui però, venuto a sapere delle finalità dell’altro partecipante si ritira, lasciando campo libero al Canonico Ampugnani. Don Bosco però deve saldare il suo debito e dopo aver interpellato don Angelo Savio, che era all’epoca l’amministratore della Congregazione, decide di cercare in Alassio qualcuno in grado di fornirgli le 22.000 lire (una cifra enorme!) per pagare il suo debito. All’epoca in fondo all’attuale Via Torino, sul mare, aveva il suo scagno (ufficio di un padrone marittimo) il capitano Fugassa. Possedeva diversi velieri per i suoi commerci nel Mediterraneo. Questi traffici gli permet- che, mortificato, sta con la testa bassa, gli dice: “Noi ci vedremo presto”. Passa un po’ di tempo e il Fugassa interpella il suo dipendente: “Scommetto che tu gli avresti dati quei soldi!” “Sì padrone: quel prete mi ispirava fiducia. Io a casa ho tre bambine piccole e la mia famiglia vive con lo stipendio che lei mi dà”. “Sei il solito bacia pile. Basta che veda un prete e non capisce più niente!” E il dialogo muore a quel punto. Ognuno torna al proprio lavoro, ma dopo un po’ capitan Fugassa ritorna dal segretario con una busta in mano: “Toh! Portala al tuo maledetto prete!”. Il segretario non se lo fa ripetere due volte e inforca Via Torino, ma a metà strada incontra Don Bosco che gli sta venendo incontro: “Te lo avevo detto, Saverio, che ci saremmo rivisti presto! Saverio resta interdetto mentre porge la busta a Don Bosco: come faceva a conoscere il suo nome? Saverio era il mio bisnonno e quando in famiglia si raccontava Lunedì 17 Febbraio 2014 Al via il 1° incontro “Famiglia: alla ricerca del ben-Essere” Sabato 25 gennaio u.s., nella sala convegni dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha avuto inizio una serie di incontri che costituiscono un progetto pensato e organizzato dall’Unione delle Exallieve/i delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Alassio in collaborazione con la Famiglia Salesiana e tutte le parrocchie di Alassio e Laigueglia. Gli incontri hanno la finalità di fornire alla famiglia, ma anche ad educatori, insegnanti, catechisti, ecc., alcuni strumenti per vivere in pienezza i legami all’interno della famiglia stessa e nelle relazioni con il mondo esterno. Il primo di questi incontri, che si dipaneranno in un arco temporale di 18 mesi, ha avuto come tema centrale il ben–Essere nella coppia, vista come entità che costituisce il fondamento della famiglia. È stata guida della discussione una coppia di coniugi di Roma: Loredana e Ruggero Diella che rivestono il ruolo di referenti per la Pastorale familiare dei Salesiani Cooperatori per la regione Italia/Malta/Medio. Nei prossimi incontri, programmati con cadenza mensile, verranno trattati temi di assolu- to interesse per la vita quotidiana delle famiglie quali la figura del padre, quella dei nonni, l’educazione dei figli e molti altri. Invitiamo tutti a parteciparvi. Famiglia Mercuri – Alassio Venerdì 21 febbraio 2014 presso Oratorio Don Bosco, “Essere genitori felici. Quale padre?” La riflessione sarà di Don Bruno Ferrero, giornalista e scrittore. L’incontro è preceduto dall’apericena alla 19.30 offerto a tutti i partecipanti. 1° convegno ex allievi - Alassio 28 luglio 1914. tevano di aver sempre a disposizione grosse cifre liquide (all’epoca non c’erano né assegni né tanto meno carte di credito). Entrando nello scagno, dietro una scrivania, c’era il segretario e in un soppalco il vero e proprio ufficio del padrone. Don Bosco viene indirizzato proprio da lui. Entrando, saluta il segretario e domanda di poter parlare con il padrone. Presentato viene subito al dunque: “Ho bisogno di un prestito di 22.000 per comprare il Convento della Madonna degli Angeli”. “Reverendo lei è matto! E io dovrei dare una cifra simile a un prete che neanche conosco! Se ne vada! Si tolga dai piedi!”. Don Bosco si scusa e se ne va, ma passando davanti al segretario, questo episodio la commozione era generale. Ed è così che il 20 settembre 1870, mentre a Roma con la breccia di Porta Pia, termina il potere temporale del Papa, don Bosco, per mano di don Angelo Savio, firma l’atto di acquisto del terreno e del complesso di Santa Maria degli Angeli, davanti al notaio Fignone, essendo testimone l’impiegato Simone Quartara. Una curiosità: nel contratto, tra le varie clausole, c’è anche quella dell’esproprio di una porzione di orto posta a nord, dietro la Chiesa: servirà alle Ferrovie dello Stato per il passaggio della linea ferrata di collegamento tra Savona e Nizza. Prof. Antonio Tassara Nei giorni scorsi davanti al museo di scienze naturali del Don Bosco è stata posta una targa in memoria di Enzo Briozzo, in ricordo di tutta la passione che lui ha messo in vita nell’allestire questo angolo dedicato alla natura. La targa è stata offerta alla famiglia dagli amici Robba, Gandini, Welti, Della Valle e Verando. Raffaella, Giorgio e Laura li ringraziano commossi per l’affetto dimostrato e per il pensiero che sicuramente tanto sarà gradito anche a Enzo. CURIOSANDO NEI NOSTRI ORTI Rubrica mensile a cura di Gianni Croce PISELLO (Pisum Sativum) - Termine dialettale: Porxiu Pianta erbacea annuale della famiglia delle Papilionacee, originaria del bacino Mediterraneo e dell’Asia Occidentale, prende il suo nome dal greco Pìson (nome della pianta) e Sativum (coltivato) in quanto, poiché coltivato già dalla più remota antichità non si trova più allo stato spontaneo. Reperti risalenti all’età del bronzo ritrovati in zone lacustri della Svizzera e della Savoia dimostrano come già gli uomini primitivi si cibassero di tale legume. Oggi e grazie ai moderni sistemi di conservazione ci viene offerta un’ampia gamma di scelta del prodotto ma anticamente, quando ancora questi sistemi non esistevano, l’uomo prestò particolare attenzione a tutti quei prodotti della terra (legumi in particolare) che, come i piselli potevano essiccare e consumare nei lunghi mesi invernali in mancanza di altri vegetali disponibili. Anzi e forse proprio per questa precauzione, pare proprio che non venissero affatto consumati freschi e teneri ma essiccati direttamente appena raccolti. Di ciò ci informa il filosofo greco Teofrasto (371286 a.C.) che nella sua opera “Storia delle piante” afferma come con frequenza e in tante forme diverse di preparazione, comparissero sulle mense dei Greci. Si dovrà arrivare al Medioevo, epoca in cui i piselli assieme agli altri legumi costituivano la base principale dell’alimentazione popolare, per introdurre l’usanza di consumarli anche freschi abbinando i loro teneri e gustosi semi ai tipici piatti della cucina del tempo. Ma solo col Rinascimento (1450 ca.) si avrà il periodo di maggiore splendore nel suo consumo e specialmente in Francia, dove saranno elaborati piatti sempre più raffi- nati nei quali i piselli, al naturale o passati al setaccio fanno da colorato contorno a piatti a base di carne o pesce ed è proprio di quel periodo che in quasi tutte le corti rinascimentali il “mangia piselli” diventerà un vera e propria moda trasformando quello che sellino”. Come pure le lenticchie e i chicchi d’uva, anche il pisello ispirò i simboli della ricchezza e della fecondità. Anche se in un determinato periodo storico i piselli ebbero fama di cibo poco consigliabile in quanto indigesto, oggi sono per secoli era stato un “piatto dei poveri” in una preziosità gastronomica riservata alle mense dei ricchi. E coi baccelli, ebbero pure il loro momento di gloria i suoi bianchi fiorellini che le dame amavano intrecciare tra i capelli o appuntare alle generose scollature dei loro sontuosi abiti. Divenne poi tradizione popolare offrire in segno bene augurale alle spose, serti e corone di fiori di pisello quali simbolo di fortuna, prosperità e felicità. Nel tempo, i suoi semi hanno pure dato il nome a un tessuto fantasia per abiti femminili e cravatte universalmente denominato, con un francesismo “A POIS”; il suo colore indica quella sfumatura verde pallido detta appunto “verde pisello” e la sua forma ha ispirato la metafora vegetale dell’organo maschile, soprattutto quello dei bimbi, chiamandolo eufemisticamente “pi- raccomandati come verdura estremamente nutriente e molto più digeribile rispetto ad altri legumi, quindi adatti anche agli stomaci più delicati. Ricordiamo che il loro valore nutritivo varia assai tra il prodotto fresco (100 calorie per 100 gr) e quello secco (300 calorie). Quindi più nutritivi quelli secchi anche se privi del delicato sapore di quelli freschi. In ogni caso essi costituiranno sempre una preziosa fonte di energia per il nostro organismo e un’ottima occasione per chi vorrà cimentarsi ai fornelli dalle più semplici e tradizionali alle più raffinate ricette. COME SI COLTIVA: Si semina direttamente a dimora in terreno ben preparato tra Febbraio e Marzo. Il ciclo vegetativo dura circa cento giorni. Gianni Croce Lunedì 17 Febbraio 2014 CRUCIALASSINO 1 2 3 4 5 10 9 9 «L'ALASSINO» 6 11 7 ALASSIO IN SALUTE LA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE 8 12 SECONDA PARTE 13 14 16 15 17 CONTINUA DAL NUMERO PRECEDENTE 18 21 25 28 29 19 22 23 26 27 30 32 34 35 39 38 41 24 31 33 43 42 46 47 20 36 37 40 44 45 48 49 50 CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – febbraio 2014 Orizzontali 1. Francesco (1844/1917), primo direttore del collegio Salesiano di Alassio – 5. Attrezzo per bestie da soma – 9. Articolo plurale spagnolo – 10. Così davano la sufficienza ai tempi di Cicerone – 11. Al centro del giro – 12. Come noi chiamiamo il corvo – 13. Forzuto della mitologia greca – 16. Insieme all”Amore” in una celebre opera del Canova – 17. Come gli alassini chiamano il “Rondone” – 18. Generale francese (1836/1901) inventore del fucile omonimo che combatté a Magenta e Solferino – 19. Avverbio di luogo – 21. Strumento per la cauterizzazione – 23. Regione panoramica alassina – 25. Giorno in breve – 26. Fiume tirolese – 27. Prefisso per orecchio – 28. Pianta dai fiori bianchi da noi detta “Gagìa” – 31. L’indimenticata Nattero Barbera – 33. Ex colonia britannica dell’Africa equatoriale a nord del lago Vittoria – 35. Gigante mitologico figlio di Nettuno – 38. Coniugazione verbale – 40. L’Irlanda del Sud – 41. Nino, comandante del “Lombardo” nella spedizione dei Mille – 43. Rabbia, furore – 45. In lana sono diversi – 46. Attributo delle divinità fenice equivalente a “Signora” – 47. Reso più agile, sciolto – 50. Conte sivigliano aiutato da Figaro a conquistare Rosina Verticali 1. Cesto agricolo nella parlata locale – 2. Antica denominazione dell’attuale via Milite Ignoto – 3. A seconda di esse si ottengono tipi diversi di vino – 4. A te – 5. Popolare gioco a carte – 6. Tommaso, detto “U Prufessù” compianto poeta alassino – 7. Fontana romana opera di Nicola Salvi – 8. Tipo di farina per dolci – 9. Da noi si dice così per... fare il bucato – 11. La Bazzizza, attrice anni 60 – 14. Il termine dialettale dell’”Erba gatta” – 15. Infezione contagiosa – 16. Chini, curvi – 18. Liquore inglese – 20. Gianni a... Nizza – 22. Capitale araba – 24. La città dell’Acropoli – 29. Cancelleria ecclesiale – 30. Nasce nel Tibet e scorre per 3180 Km – 32. Giuliano, capitano di mare alassino elogiato per le sue imprese contro i turchi dallo stesso imperatore Carlo V (sec. XVI) – 34. Per avere le sue grazie, Nemorino ricorre all’“Elisir d’Amore” – 36. Situazione di stallo del flipper o... della mente – 37. Nome scandinavo per isola – 38. Il Giulio Cesare che scrisse “Da Quarto al Volturno” – 39. Isola della Sonda – 42. Verde raganella – 44. Lo si dà anche al... don – 47. Così si definivano i sovrani (sigla) – 48. Il 55 di Marco Aurelio – 49. Teutonica... approvazione 1 2 MA AD SO T R I N CA E R E I P E P GA 12 16 19 23 29 34 41 44 45 48 55 3 4 5 6 DDA L ORN I NAG L G I A F AN R A S A L P AO RO T P E I GUG I I T 20 24 30 31 35 38 39 42 46 49 56 50 7 E N O I L A L A P L I U L N G I A L 13 21 25 36 51 8 A G N A S S I N A 9 10 11 CA PO NA E R A S T RO T R I S P A CC O DUO S ARP A Z I I R I NA U I O USU AN I AN I T A 14 15 17 26 18 22 27 LA DIAGNOSI Una diagnosi precoce è importante per evitare un danno permanente ed irreversibile alle fibre nervose. Un esame obiettivo delle mani, delle braccia, delle spalle e del collo può aiutare nel determinare se i sintomi avvertiti sono correlati alle attività quotidiane o ad una malattia e ad escludere altre patologie dolorose che possono mimare una sindrome del tunnel carpale. La diagnosi è facile e certa se viene riferito intorpidimento notturno, insensibilità delle prime tre dita della mano e se si apprezza una differenza di sensibilità sul polpastrello del 4° dito (confine tra mediano e ulnare). Altra caratteristica decisiva, se è interessata la parte motoria, è l’atrofia dei muscoli della parte esterna dell’eminenza tenar insieme a debolezza muscolare nella prensione1°- 2°dito. Esistono inoltre dei test ambulatoriali che il medico può eseguire per riprodurre i sintomi della sindrome del tunnel carpale. Segno di Tinel: per confermare la diagnosi di sindrome del tunnel carpale si può suscitare o riprodurre il dolore nel territorio di distribuzione del nervo mediano eseguendo una percussione sul polso. Di solito si utilizza un martel- letto per riflessi e si evoca una scossa elettrica battendo all’ingresso del canale carpale. Segno di Phalen: comparsa di parestesie alle dita flettendo al massimo grado il polso e mantenendolo in questa posizione per almeno un minuto: si esegue chiedendo al paziente di mantenere per 30 secondi i palmi delle mani affrontati (come se stesse in preghiera), tenendo i gomiti flessi e gli avambracci orizzontali. In questo modo si esercita una pressione a livello del nervo mediano nel canale carpale. Il test viene considerato positivo qualora compaiano parestesie irradiate a livello delle prime 3 dita della mano. Segno di Phalen inverso: si esegue chiedendo al paziente di mantenere per 30 secondi i dorsi delle mani affrontati, tenendo i gomiti flessi e gli avambracci orizzontali. In questo modo si esercita una pressione a livello del nervo mediano nel canale carpale. Il test viene considerato positivo qualora compaiano parestesie irradiate a livello delle prime 3 dita della mano. Il range di sensibilità del segno di Tinel è dal 25 al 60 %, la specificità dal 67 all’87 %. Il test di Phalen ha un range di valori per sensibilità e specificità dal 40 all’ 80 %. Per confermare la diagnosi e stabilire la gravità della patologia vengono però svolti due esami, non invasivi e non dolorosi. L’ Elettroneurografia (ENG) cioè lo studio della I volontari della protezione civile di Alassio, sotto la guida di Cesare Caviglia hanno completato un intervento ammirevole di pulizia della vegetazione infestante lungo la Via Iulia Augusta, da Santa Croce fino a via Vigo, al confine con Albenga. Tale intervento, durato parecchie di Andora, Michele Cataldo, l’assessore all’ambiente del comune di Alassio Angelo Vinai ed il personale di Alassio Ambiente, dopo aver fatto comunicazione alla Sovrintendenza ai Beni Archeologici della Liguria che tutela l’integrità della Iulia Augusta. Giovanna Fazio presi- settimane, ha permesso di allargare il passaggio lungo l’antica via, portando alla luce muretti a secco che erano stati sommersi dai rovi, tagliando alberi seccati che rappresentavano un pericolo per i passanti e rimuovendo alcuni pezzi di carozzeria ed altro rottame che erano stati gettati nella scarpata sottostante. L’intervento è stato intrapreso in coordinazione con il comandante della corpo forestale dente di Italia NostraAlassio, Anna Fedi, presidente del WWF Alassio-Albenga e Caterina Cosso, presidente di Alassio Donna insieme con i volontari delle loro associazioni ringraziano la Protezione Civile per questo importante intervento su un itinerario di altissimo valore storico, paesaggistico, culturale e turistico per la città di Alassio. 33 37 40 43 47 52 53 54 SOLUZIONE NOVEMBRE 2013 Eccellenza mondiale Caro Sergio, eri presidente del Circolo Nautico al Mare, quando ti abbiamo conosciuto e abbiamo lavorato al tuo fianco e sotto la tua guida per molti anni nella realizzazione di importanti avvenimenti sportivi. Eravamo con te, tutte molto giovani, quando hai organizzato i Campionati Mondiali di Flying Dutchman, quando hai portato Alassio alla ribalta mondiale. Grazie al “tuo” dinamico Circolo anche noi siamo state al fianco di personalità celebri non solo nel mondo velico, ma anche dello spettacolo, dello sport, dell’economia. La tua ricchezza di idee e di iniziative, il tuo carattere burbero, buono, ma deciso hanno trasmesso a noi la gioia di lavorare per una realtà fantastica, di valore sociale enorme, di respiro internazionale. Grazie, Sergio. Le tre prime segretarie, Franca, Giovanna, Renata Tra i marinai Giovanna e Renata (1967), decane del CNAM. Continua….. Il Team di FKT e Palestra di AlassioSalute La responsabile Dott.ssa Angela Gatta Alassio ringrazia i volontari I miracoli per la beatificazione della Protezione Civile per la di Don Bosco pulizia della Via Iulia Augusta 28 32 risposta del nervo mediano a stimoli elettrici conferma la diagnosi, L’Elettromiografia (EMG) cioè lo studio dell’attività dei muscoli innervati dal nervo mediano stabilisce la gravità della patologia e rende possibile la diagnosi differenziale tra le diverse neuropatie. Nel primo sono posti degli elettrodi sulla mano e sul polso e tramite piccole scosse elettriche viene misurata la risposta del nervo, come velocità, latenza ed ampiezza. Nel secondo un ago è inserito nel muscoli per studiarne l’attività permettendo di stabilire la gravità della sindrome ed escludere altre patologie. L’ecografia e la risonanza magnetica possono mostrare l’anatomia del polso, ma i dati non sono sufficienti per la diagnosi di sindrome del tunnel carpale. La sindrome del tunnel carpale deve essere distinta da: • Sindrome del canale cubitale (compressione del nervo ulnare al gomito): in questo caso le parestesie interessano il IV e il V dito • Compressione cervicale da ernia del disco: in questo caso il fastidio si ha lungo tutto il braccio e interessa tutta la mano • Neuropatia diabetica Anna P. Della Valle Ai fini della beatificazione la Chiesa cattolica ritiene necessario un miracolo: nel caso di don Bosco ha ritenuto miracolose le guarigioni di Teresa Callegari e Provina Negro. A Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, la ventitreenne Teresa Callegari, nel novembre 1918, si ammalò di polmonite di origine influenzale. Ricoverata in ospedale guarì dalla polmonite ma, durante la convalescenza, si ammalò di poliartrite infettiva ribelle a ogni cura. La patologia si cronicizzò e nel 1921, anche a causa di complicazioni, la donna non riusciva più ad alimentarsi e i medici disperavano di salvarla. Su consiglio di un’amica iniziò una novena a don Bosco, ripetuta nel luglio dello stesso anno. Il 16 luglio, ottavo giorno della novena, la situazione peggiorò ulteriormente e si pensò alla morte imminente della giovane. Quest’ultima però, alle 4 di mattina del 17, come raccontò in seguito, avrebbe visto avanzare verso il suo letto d’ospedale don Bosco che le ordinava di alzarsi: discese dal letto senza avvertire più alcun disturbo e, mentre vedeva svanire l’immagine del sacerdote, corse gridando verso le altre malate incredule. Il giorno dopo i medici, tra cui il dottor Miotto, constatarono la guarigio- ne, che fu confermata durante il processo apostolico anche dai dottori Ghisolfi e Fermi e, successivamente, dai dottori Chiays, Sympa e Stampa. Il processo di beatificazione durò fino al 1929, anno in cui, il 19 marzo, la Chiesa dichiarò miracolosa la guarigione che, istantanea, completa e definitiva, non appariva scientificamente spiegabile. In tale occasione fu dichiarata miracolosa anche la guarigione di suor Provina Negro, appartenente alla congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice: la sua improvvisa guarigione da una gravissima forma di ulcera allo stomaco era stata esaminata parallelamente a quella di Teresa Callegari, ed era stata attribuita all’intercessione di don Bosco. Il 31 gennaio, ricorreva l’anniversario della morte di San Giovanni Bosco, da ex-Allievo dell’Istituto Salesiano di Alassio ho voluto ricordare in poche righe i momenti che hanno permesso a papa Pio XI di santificarlo nel 1934. I luoghi e le persone che riconducono alla beatificazione del Santo sono per me molto importanti, dato che Castel san Giovanni è il mio paese nativo ed ho vissuto per 5 anni nel collegio Salesiano di Alassio frequentando la scuola superiore dal 1994 al 1999. Gli insegnamenti di Don Bosco mi hanno aiutato molto in quel periodo, che ricordo meravigliosamente, e che porterò con me tutta la vita. Sono stati anni molto importanti dato che proprio in quella scuola ho conosciuto mia moglie e tutti gli amici più veri. Oggi sono Presidente della PGS ALBATROS ALASSIO, una delle Polisportive Salesiane più importanti della zona, grazie al lavoro di tutti i volontari, all’impegno dei nostri ragazzi ed alle varie collaborazioni con le diverse società locali come la Pallacanestro Alassio e la PGS Volley. La PGS Albatros cerca di seguire tutti gli insegnamenti di don Bosco, aiutando i nostri allievi a crescere in uno spirito sportivo a volte agonistico ma non competitivo, mantenendo uno stile familiare e socievole. La nostra è una grande famiglia di quasi 120 allievi che ogni settimana dopo lo studio si riunisce per imparare a ballare. Devo ringraziare Don Bosco per avermi aiutato a diventare grande, tra mille difficoltà e mille gioie, ma soprattutto mio padre Giorgio e mia Madre Francesca che con i loro sacrifici mi hanno permesso di diventare uomo. VIVA DON BOSCO! Filippo Gallerati Presidente PGS ALBATROS ALASSIO 10 «L'ALASSINO» Lunedì 17 Febbraio 2014 C orreva l’anno 1951, quando il 20 maggio Toni Bevilacqua, con una fuga solitaria, vinse l’unica tappa alassina nei 104 anni di storia del Giro d’Italia. Fiorenzo Magni, quel giorno, vestì la maglia rosa che poi cedette due volte nel corso delle venti tappe (la Torino Alassio era la seconda), per riconquistarla definitivamente a Cortina nella frazione vinta da Coppi e aggiudicarsi così il suo secondo Giro d’Italia. Sono passati 63 anni da quell’epica giornata e anche se altre volte, da allora, “i girini” sono transitati da Alassio, ma sempre per raggiungere traguardi posti altrove, il sogno di tutti gli appassionati è quello di riavere tra noi una tappa della la “corsa rosa” e rivivere quella magica giornata. Nell’attesa che il sogno si realizzi, godiamoci ancora una volta il Trofeo Laigueglia, che si corre proprio in questi giorni e che da cinquant’anni ci porta a pochi passi da casa un importante traguardo internazionale. Tra un mese poi, come ogni anno accade, centinaia di alassini saranno a bordo strada ad applaudire il passaggio della Milano Sanremo, “La Classicissima di primavera” che, pur non aprendo più la stagione agonistica come un tempo, resta comunque il primo appuntamento dell’anno di livello mondiale. Dallo scorso anno, prendendo spunto dalle classiche europee, ormai quasi tutte precedute di un giorno da una gran fondo amatoriale, è nata per iniziativa locale, la “Classicissima d’Epoca”, vero e proprio museo viaggiante che nella edizione 2013 ha dato vita a due frazioni con partenza da Varazze e tappa intermedia ad Alassio. Quest’anno, grazie alla presenza del Museo dei Campionissimi di Novi Ligure che affianca la Gesco nell’organizzazione, si tenta un nuovo affascinante esperimento in tre tappe con partenza da Milano. La gara tra gli esponenti del cosiddetto ciclismo “eroico”, che da una quindicina di anni ha acquisito una certa rilevanza, non consiste nel giungere primi, ma nel presentarsi con il mezzo storicamente più veritiero e l’abbigliamento più consono all’epoca. Certo, percorrere centinaia di chilometri è anche un’impresa atletica, basti pensare alla tappa Novi Ligure Alassio: 140 km con la scalata del Turchino su una bicicletta di 20 kg priva del cambio! Per i dettagli dell’evento e soprattutto per il programma della serata di sabato 22 marzo, alla quale tutti gli appassionati alassini sono invitati, vi rimando al prossimo Alassino che, posta permettendo, dovrebbe giungere nelle case proprio qualche giorno prima. Saranno comunque esposte per tempo le locandine in vari punti della città. RB L’arrivo del gruppo. La Classicissima d’epoca 2013. Lunedì 17 Febbraio 2014 11 «L'ALASSINO» SEI D’ALASSIO SE… In una piovosa sera di febbraio, dalla bellissima idea di Giada, è nata una pagina di FaceBook dal titolo “SEI DI ALASSIO SE…” Raggiungendo in poco tempo 1560 iscritti.! Queste sono le sue motivazioni: “se....ricordi...sarà interessante mettere a confronto diverse generazioni e quello che hanno vissuto e ricordano della splendida Città del Muretto”. La nostra Associazione è impegnata non solo a salvaguardare le memorie, ma a condividerle e trasmetterle a chi non c’era ancora e a chi verrà dopo e quindi pensiamo che le intenzioni di questa pagina di internet corrispondano a quelle dell’A.V.A.e siamo lieti di riproporvi alcuni “SE…” …tutte da godere…!!! Alessandra sei di alassio se sai dov'è "u figu de sciguretta" e a ciassa noeuva,grande,chi han vusciuu tutti quanti pe ingressu triunfale, che u trenu...su puesse, u vegnireva zu dai binari pe mirola un pocu, e a passegiata che una vota a l'era dita di Ingresi, a-a Coscia e quela noeuva che de in Barussu a va a Villa Curtese, pe nu parlo' de l'isura , che u sammu ch'a l'e' noscia..... tutte ste cose chi Arbenga dunde a l'ha? Basta cusci'" Tommaso Schivo - Alassio 1958 ad 200,000+ brand logos in vector format for free http://www.logoeps.com/ Nicoletta Dedicato a tutti gli Alassini... Sun cose de ca' noscia e vui, furesti, foscia n'e i capire', ma nu fa niente. Sun sciure d'ortu, Scoeuggi da marina, prie de sapelli chi van sciu pe e fasce. Sun e stesse parolle di nosci veggi, morti, queli che pe dabon i n'han vusciuu du ben a stu paise. Tommaso Schivo - Alassio novembre 1971 ... se ti sorprendi ogni volta per la bellezza che ancora, nonostante tutto, ti circonda! Om ... se man mano che leggi questa pagina svaniscono le amarezze e riesci a far pace col tuo passato. Grazie a TUTTI, buonanotte Luisa Sei di Alassio se... ... se non ti stanchi di fotografarla! Mauro se all'oratorio don bosco bevevi la spuma all'arancia e la spuma mista Armando ... se hai avuto il grandissimo maestro Marassi, e hai conosciuto la meravigliosa maestra Barbera ... Giovanni Per chi come me che manca da Alassio da piu' di 20 anni e quando torno, al comodo tunnel, preferisco le curve di Punta Murena per godermi lo spettacol del golfo che si apre davanti a me scopro l'ultima curva sopra al porto. Angela Se...sei capace a fare le renaure... Gianni E QUANDO SUL MOLO I BAGNANTI TIRAVANO LE MONETE DA 50 100 E 500 LIRE E NOI A BAGNO A CERCARE DI PRENDERLE.E LE METTEVAMO IN BOCCA PER NON PERDERLE.IO MI FACEVO,DAI MILLE ALLE DUEMILA LIRE AL GIORNO.E POI UNA BELLA BOTTA DI....OTITE.. Michela Se pensi che nessun posto al mondo sia meglio di Alassio (mamma docet) Daniela Sei di Alassio se (scusate la finezza..) sai "dunde u l'ha cagau u piccettu de la scià n'Dria (nOn me ne vogliate se nOn ho scritto giusto) e se sapete tutta la filastrocca e in ke occasiosione la cantavano i matetti alassini. Massimo Qualcuno di Voi si ricorda il venditore di bomboloni e krapfen che camminava sulla spiaggia d'estate con la cesta a tracolla ? se ti ricordi l'Hotel Cesio !!!!! Mauro ....se mentre leggi tutto quello che scriviamo hai le lacrime agli occhi per i bei ricordi..... Ottavio Agnese, uno dei vecchi pescatori della Coscia, mentre sistema le reti. Con i fratelli Tiletto, Carulla, e due sorelle nubili vivevano nella casa sul lato destro (dal mare) di vico Treglia: a piano terra c'era il magazzino per le barche e loro si mettevano nella piazzetta davanti ad aggiustare le reti e risistemarle... più di cinquant'anni fa! Marco Sei di Alassio se andavi a fare i salti a Costa Lupara quando: avevi la bici, avevi la vespa, avevi l'enduro......insomma bastavano due ruote.... Eliana la madonna della guardia tanti anni fa Silvio sei di alassio se....ti sei iscritto al gruppo....hai le notifiche a stecca...e non riesci più a staccarti dal pc... ahahahahahah!!!!! Nuccio quando eri alla coscia andavi a gonfiare le ruote della bici da grollero, quando eri in via dante andavi da silvio pelissetto. e per la carrozzeria andavi da rebaudo in via terike che le macchine le teneva su con le settimane enigmistiche Nadia Se hai fatto i pirulin con la SABBIA Carlo Sei di Alassio se, quando noi milanesi venivamo d’inverno in cerca di sole e giravamo in golf, tu indossavi piumino, sciarpa e cappello. Daniela Aspettare il treno per andare all università e godersi i glicini in fiore della panchina sui binari ... Leonardo Se ogni volta che piove canti "ciove baugina......." Pietro se hai almeno nella tua discoteca un 33 giri del Pentallegro "..se conosci queste filastrocche... Luana Andavi il primo maggio sui prati delle munaghe (non so come si scrive). Marco Se....a Natale in piazza partigiani sei andato sul calcio in culo Giovanna Sei di Alassio se vuoi bene ad Alassio SEMPRE, crisi o non crisi!!!!!! Clemente se ai primi di febbraio hai le orchidee in giardino !!! Barbara Se ti ricordi il negozio nel budello di Fanali, con i prosciutti appesi al soffitto e l'acquario con aragoste e astici!!! Francesca SE TI RICORDI ANCORA IL PROFUMO DEL NEGOZIO DI FANALI E POCO DOPO TI INCANTAVI A VEDERE LE PIZZE AL VOLO ENTRARE CRUDE E USCIRE COTTE ACCOMPAGNATE DA QUEI BIZZARRI GANCI... Francesca SEI DI ALASSIO SE DOPO AVER LETTO TUTTO QUESTO BEN DI DIO...TI E' VENUTA VOGLIA DI FAR TORNARE QUESTA CITTA' COM'ERA QUANDO ERA UN PAESE DI PESCATORI... Paola Sembra una magia..... Dino Orlando .....chi se ricorda a gazozza cun a baletta che a ciamomu ... cun a vedraia.... Nicoletta CAMPANILIXMU "Arbenga? Fa u piaxe,nu me fa rie! Ti voeui mette u paise da mimosa, Arasce,cu e so sciure e u so prufummu cun Arbenga e archiciocche e u so veggiume? Famme u piaxe,nu me fa rie,Lurensu! A Capeletta,a Guordia,u moeu,a marina, Ste villette cui soi mille curui, ste stradette cu e sciure e Santa Cruxe, via Dante, i giardinetti da Stassiun Romilda Ci sono cose che non smetteresti mai di guardare. Cose che catturano il tuo sguardo e non lo lasciano andare. Cose che lasciano un'impronta indelebile sulla tua retina. Cose che lasciano un'impronta indelebile sulla tua anima. Cose che non ti sazi di guardare. E mentre cerchi di scoprire il perché di tanto fascino, scopri dopo e solo dopo, ripensandoci, che le guardavi perché le amavi. Pedro Almodóvar Alessia Vi ricordate il mercato un piazza paccini??quanti turisti....era una festa di colori .....profumi era bellissimo che ricordi!!!! Più Alassio di così... Visita il sito www.vecchiaalassio.it e la pagina di Facebook Associazione Vecchia Alassio 12 «L'ALASSINO» Lunedì 17 Febbraio 2014 Sergio Gaibisso, una parte di Alassio Il mare rappresenta per la no stra città una risorsa fondamen tale. Lo hanno capito i nostri antenati che hanno costruito le loro fortune su attività marina re, lo ha perfettamente intuito Sergio, che ha dedicato al mon do della vela tutta la sua esisten za. La scomparsa di quest’uomo importante per il nostro paese segna la conclusione di un’av ventura non solo a livello locale, ma soprattutto internazionale. Sono ancora davanti ai nostri occhi le immagini degli equipag Chi l’ha conosciuto come ami co e come responsabile, si sof ferma sul suo carattere un po’ burbero, propenso al “mugu gno” da buon alassino, ma pro fondamente sensibile, sulla ca pacità di inventare avventure sempre nuove e vincenti, sulla genialità organizzativa e sulla gi italiani alle Olimpiadi di Savannah nel 1996 e di Sydney nel 2000; la grande avventura dell’organizzazione dei Campionati Mondiali Flying Dutchman nel 1964; la vigorosa spinta impressa al piccolo Circolo Nautico al mare alassino divenuto grazie a lui uno dei più celebri del mondo; la prodigio sa ricchezza di idee nel venten n i o d i p re s i d e n z a d e l l a Federazione Italiana Vela; i meri ti, infine, nel periodo di ammini strazione cittadina. capacità di proiettare a livello mondiale i veri talenti. L’A.V.A. è vicina al dispiacere dei familiari e di quanti hanno avuto la sorte di apprezzarne le doti e lamenta la perdita di un socio illustre. A.V.A. Ostia 1996 (foto Radino) Mostre Sala Carletti Sede A.V.A. I dipinti esposti in questo periodo presso la Sala Carletti appartengono in larga misura ad un particolare stile: il cubi smo. Le figure e per lo più gli oggetti vengono visti in forme molto semplici e quasi scomposti in parti. È indubbia la loro forza espressiva, anche senza una ben precisa inquadratura prospettica e naturalistica. Esiste una sicura armonia dell’in sieme, dove ogni elemento trova una collocazione razionale ed equilibrata. I colori si armonizzano e le tonalità ora calde ora fredde creano una struttura cromatica piacevole alla vista. Ciao Sergio… L’emozione è tanta, il cuore si stringe, redigere il profilo com pleto di un Personaggio come Sergio avrebbe bisogno di ore… forse di giorni, ma ci saranno le occasioni per farlo nell’imme diato futuro. Consentitemi però di fare alcune riflessioni, sia per sonali, che a nome del Circolo Nautico «Al Mare», dell’attuale Presidente Ennio Pogliano, del Cosiglio Direttivo e di tutti i Soci. Nel 1969 ha voluto che la Scuola di Vela si trasferisse al Porto, insieme all’amico Pino Zucchi netti e ai dirigenti di allora, e sono arrivati gli Optimist tra i primi in tutta Italia. Sergio aveva capito immediatamente l’im portanza enorme delle Scuole Vela, sia sotto il profilo pura mente sportivo, per creare gli atleti del domani, sia sotto l’aspetto sociale e ludico, che quello della tradizione marina ra. Tanti anni di successi della nostra Scuola, che hanno dato ad Alassio l’onore di essere rap presentata ai Giochi Olimpici di Città del Messico (Acapulco), Monaco (Kiel), di Seoul (Pusan), di Atlanta (Savannah), di Sydney e Paralimpiadi di Sydney, di Atene, di Pechino, di Londra e Tanti anni di successi nella orga nizzazione di centinaia di regate Nazionali e Internazionali, gesti te con la competenza e la pas sione che Sergio sapeva tra smettere a tutti noi, che hanno portato ad Alassio migliaia di velisti, provenienti da tutto il mondo. Se in quegli anni la no Se tutti noi amiamo il mare, lo sport, la vela in particolare lo dobbiamo a Sergio; è stato il no stro Presidente dal 1962 al 1992, trenta anni di successi che han no portato il Cnam a essere uno dei Club piu’ famosi a lvello Europeo se non Mondiale. Con il suo impulso e la sua caparbietà, si è costruita subito la nuova e prestigiosa sede, con l’aiuto dei soci e del Comune, inaugurata ufficialmente con l’Organizza zione del Campionato Mondiale dei Flying Dutchman nel 1965. stra Città era conosciuta a livel lo Internazionale, lo si deve in gran parte a Sergio e al Circolo Nautico. Nel 1989 divenne Presidente della Federazione Italiana Vela, dopo essere stato per anni Consigliere Federale e Presidente della Commissione Sportiva, dell’allora Presidente Fiv Beppe Croce. Sino al 2008 ha guidato la Vela Nazionale con impegno e dedizione, ha soste nuto con vigore la vela giovani le, per lui importantissima per il futuro, ha sostenuto la vela per disabili facendola entrare alle Paralimpiadi, ha capito l’impor tanza del fenomeno Windsurf, da cui è scaturita la splendida medaglia d’oro di Alessandra Sensini alle Olimpiadi di Sydney 2000 oltre a quella d’Argento di Luca Devoti, era riuscito a crea re una struttura tecnica di pri mordine capitanata da quel Valentin Mankin pluricampione olimpico dell’allora Unione Sovietica, facendolo venire in Italia, dapprima ad Alassio e poi a Livorno al Centro di Prepara zione Olimpica della Fiv. È riu scito a far acquistare dalla Fe dervela la prestigiosa sede ge novese di Corte Lambruschini, per evitare che la Fiv finisse nel calderone di tutte le federazioni a Roma. Ancora oggi era Pre sidente della Giuria d’Appello della Federvela, e da poco ave va terminato di scrivere un im portantissimo libro sulle Regole di Regata e la loro applicazione. La vela era la sua seconda fami glia, alla vela ha dedicato prati camente tutta la sua vita. Sergio Gaibisso è stato Sindaco della nostra Città dal 1972 al 1975, un velista prestato alla politica, co munque sempre discreto e cor retto e rispettoso delle opinioni di tutti, è stato anche Presidente della Azienda Autonoma di Soggiorno di Alassio e in questi ultimi anni dal 2011 a oggi otti mo Presidente della Marina di Alassio Spa, la Società che gesti sce il Porto Luca Ferrari Ban diera Blu della Comunità Euro pea. Nel 2002 venne insignito del premio l’Alassino D’Oro, un premio ampiamente meritato per un Alassino vero come lui. Membro e sostenitore di nume rose associazioni non posso no minarle per non dimenticarne qualcuna. Concludo… Caro Sergio per noi tutti sei stato co me un secondo Padre, un Maestro di vita, di sport, hai sa puto trasmetterci la passione per il mare, per la vela, ci hai in segnato a organizzare manife stazioni accogliendo gli ospiti con entusiasmo, e a rispettare tutti. Ognuno di noi nel proprio cuore avrà sempre il ricordo dei bei momenti passati insieme a te sia in mare che in terra, il tuo carattere a volte burbero a volte dolcissimo era proprio come il nostro mare, a volte calmo a vol te in burrasca, sono certo che starai già organizzando insieme a tutti i grandi velisti e dirigenti che ti hanno preceduto sul cam po di regata del cielo, un bel campionato mondiale e se al zando gli occhi vedremo qual che nuvola a forma cilindrica che si sposta rapidamente, ca piremo che sei tu col tuo Boston che stai posizionando le boe… ciao Sergio. Tuo Rinaldo ………. Rinaldo Agostini Presidente Cnam Alassio dal 2003 al 2012 Attuale Vice Presidente Sportivo CALCIO GIOVANILE NELLA BAIA DEL SOLE Si è conclusa lo scorso we ekend la seconda edizione della Winter Cup, torneo giovanile di calcio organizzato dalla Baia Alassio Calcio. Sono state 63 squadre che hanno partecipato agli otto tor nei suddivisi in varie categorie dai pulcini leva 2005 fino agli al lievi di età compresa fra i 15 e 16 anni. Gli incontri iniziati il 27 di cembre e conclusi il giorno dell'Epifania si sono svolti in una prima fase all'interno del palaz zetto dello sport di Alassio, con gli atleti più piccoli, mentre quelli con i più grandi nel nuovo stadio Ferrando. Grande partecipazione delle squadre provenienti dalle regio ni limitrofe di Piemonte e Lombardia, che hanno premiato con la loro disponibilità il buon lavoro fatto nell'organizzare del le giornate sportive dove, inca strare i tempi di gioco, non sem pre è stato così semplice. L'artefice di queste singole manifestazioni è il neo presiden te della Baia Alassio Calcio, Andreino Durante, che da diver si anni con grande impegno rie sce a portare ad Alassio numero se squadre nazionali ed estere nei vari tornei che organizza nel la città del mureto durante l'an no. Sotto il profilo sportivo è la città di Sanremo, conla sua squa dra di punta della Carlin's Boys, quella che è riuscita a portare a casa il maggior numero di trofei in questi giorni, segnale di un vi vaio giovanile molto forte e di una base societaria ben consoli data che punta a valorizzare le nuove leve. Tutti i risultati con alcune im Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro il 25 di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Co stituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIRETTORE RESPONSABILE: Roberto Pizzorno Direttore Editoriale Presidente protempore A.V.A. EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 Iscrizione r.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) Legge 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana magini delle squadre che hanno partecipato è possibile vederli su www.sportalassio.it, il nuovo portale dello sport alassino, at tualmente dedicato prevalente mente al mondo del calcio ma che prossimamente vuole diven tare, in una veste grafica comple tamente rinnovata, un portale di riferimento per le associazioni sportive della città con contenu ti riguardanti informazioni su eventi e strutture. Il prossimo appuntamento calcistico è per la Spring Cup dal 24 aprile al 22 giugno 2014, con i consueti tornei di calcio giovani le, tra cui l'ormai famoso torneo internazionale “Balun e Matetti”, riservato ai PULCINI TERZO ANNO (leva 2003) che vede la partecipazione di squadre este re e professionistiche italiane. Caro Sergio, maestro e amico, te ne sei andato in silenzio, senza rumore, come era nel Tuo carattere, un poco burbero e molto pratico. Ho appena saputo della scom parsa, al reparto di rianimazio ne dell’Ospedale di Albenga, di Sergio Gaibisso. Sindaco di Alassio, per anni responsabile tecnico della federazione, pri ma di diventare il “Presidentis simo” della FIV; ha presieduto per anni il Circolo Nautico Al Mare di Alassio, negli anni del suo massimo splendore. Ho avuto il privilegio di averlo come “maestro”; infatti per anni abbiamo lavorato fianco a fian co, tecnigrafo contro tecnigra fo, prima dell’avvento dei com puter… mi ha insegnato a dise gnare, già da adolescente, quan do d’estate, in vacanza dal liceo artistico, cominciavo ad avvici narmi al mondo della progetta zione, prima con l’arredamento poi con l’architettura. Un gran dissimo professionista, con opere esposte alla Triennale di Milano. E io gli volevo bene, anche quando “spariva” per mesi dall’ufficio, lasciandomi con progetti da completare e clienti che chiedevano notizie, perché Lui “doveva” andare alle preo limpiche o alle Olimpiadi, per ché la vela veniva prima di tut to… Con Lui, grande gourmet, con mio padre e mio cugino Giu seppe, il nostro falegname, Suo esecutore e terminale dei suoi scherzi bonari, abbiamo fatto mangiate inenarrabili, che chiu deva sempre con un grande contenitore di gelato, di cui era particolarmente goloso. Quanti pranzi di Natale o di Capodanno abbiamo fatto insie me, e a volte, dopo aver trascor so la festa con la Sua famiglia, con il fratello e i nipoti, arrivava e ricominciava a mangiare dall’inizio… che tempi!!! E i consigli, quando ho fatto il sindaco, quando ha sposato la lista concorrente, dandomi un dolore grandissimo, ma sem pre, fino all’ultimo, controcor rente, con quel suo modo bur bero, con gli occhi bassi, con quel tono “brontolone”. Sergio è stato uno di quegli uomini di livello superiore, a volte non capito, che ha portato il nome di Alassio nel mondo, sempre con fierezza e amore. Ti ho voluto bene Sergio… e ci mancherai… Marco Melgrati Lunedì 17 Febbraio 2014 13 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI LINA BOGLIOLO IN MARCHIANO MARIO PARMEGGIANI LIBRI-VHS-CD NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE ANNIVERSARI DI ANNI 87 GIOVANNI BATTISTA CATERINA PORCELLA IN GARINO RAVOTTI 21/1/2002 2013-2014 Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole In una fredda e piovosa giornata di gennaio ci hai salutato con un sorriso nonostante la grande sofferenza. Troppo presto, troppo all’improvviso. Non eravamo pronti, ma non lo saremmo stati mai. Sei stata un grande esempio per tutti noi, come compagna, come mamma e come nonna. Ci hai sempre circondato di affetto e attenzioni e ci hai donato tantissimi bei momenti insieme. Avrai sempre un posto speciale nel nostro cuore così come lo abbiamo sempre avuto noi nel tuo. Grazie. Franco, Sabrina, Alessandro, Gino, Enza, Emanuele e Alice L’A.V.A. porge alla famiglia le più sentite condoglianze. È deceduto il 3 febbraio u.sc. lasciando nel più grande dolore la moglie Piera, le cognate, i cognati, i nipoti, i parenti e gli amici. Uomo onesto, apprezzato da quanti lo conobbero, ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro. Provetto restauratore ha trascorso la sua vita lavorativa in una primaria Ditta Alassina di mobili d’arte. L’Associazione Vecchia Alassio memore di quanto fu importante la sua opera e la sua vita, si unisce al cordoglio di quanti lo amarono, lo conobbero e lo stimarono. ANTONIO BRUNENGO “MARIO” DI ANNI 84 GIUSEPPE BASSI DI ANNI 72 Dopo aver dedicato la vita alla famiglia ed al lavoro, te ne sei andato in punta di piedi come nel tuo stile di uomo semplice e schivo. Ti ricordiamo con amorevole affetto. Proteggici da lassù. Caro Giuseppe, ti avevo chiesto tempo fa di svolgere indagini archeologiche sulla zona Castello, dove vivevi e trascorrevi i momenti di riposo e di incontri amichevoli. Dovevi scoprire la collocazione delle mura di un ipotetico antico palazzo signorile forse vicino alla chiesa della Madonna delle Grazie. Non hai avuto tempo. Te ne sei andato in silenzio, hai rispettato il tuo stile di vita, molto riservato e un po’ chiuso. Anche negli uffici parrocchiali hai sempre lavorato con molta discrezione, ma sempre con fervore di idee e con meravigliosa creatività. Abbiamo apprezzato la tua profondità di indagine, l’apertura verso nuove ricerche, la capacità di proporre idee spesso vincenti. Ricordiamo le tue profonde poesie su Maria, interpretate durante la Rassegna alla Madonna della Guardia, i tuoi articoli apparsi sul Bollettino Parrocchiale e sull’Alassino, vivaci e geniali a volte, ma in particolare il lodevole e forse insostituibile impegno nel preparare le pagine del Bollettino, già al computer, pronte per la stampa. Per questa pregevole attività ti chiamavo Redactor Magnus, grande redattore, e tu mi ricambiavi con un soprannome che mi riempiva di soddisfazione: Historicus Magnus. Per alcuni anni abbiamo approfondito insieme le conoscenze culturali, soprattutto storiche. Eri ansioso di avere tra mano gli ultimi risultati delle indagini archivistiche, di sapere di più su Alassio e aspettavi con ansia la pubblicazione del mio libro sulla storia della città. Ti ho sempre stimato molto, caro Redactor Magnus. Historicus Magnus L’A.V.A. partecipa al dolore della Comunità di S. Ambrogio. La tua Famiglia Anche l’Associazione Vecchia Alassio partecipa al lutto della famiglia Brunango-Balzola e porge le più sentite condoglianze. LUTTI CITTADINI A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio GENNAIO 2014 ALCIATI Pasqualina ved. Testa “Adele” anni 98 ARDISSONE Luciana ved. Isoleri anni 82 BERRIOLO Vera ved. Peirano anni 86 BOGLIOLO Lina in Marchiano anni 84 BRUNENGO Antonio “Mario” anni 84 CANEPA Giuseppe anni 85 CATTANEO Caterina ved. Nattero anni 81 COSTA Luigi D’AMORE Roberto (Al Dollaro) anni 65 DEMONTIS Antonio “Nino” anni 84 DURANTE Ilma ved. Bionda Camana anni 76 FAROPPA Ettore anni 81 GAIBISSO Sergio anni 84 GARDENIO Fernanda ved. Socco anni 80 GARZOGLIO Bruno anni 86 GATTUSO Maria ved. Ferro anni 89 MAURIZIO Edda in Merello anni 86 SIBILLA MARCHETTI Alessandra anni 49 TORTAROLO Maria Domenica “Ninni” ved. Di Somma anni 90 VIGNA Rosetta ved. Giamè anni 92 L’Associazione Vecchia Alassio, tramite il suo giornale l’Alassino, porge le più sentite condoglianze a tutti i famigliari. Carissimo papà, è trascorso già un anno da quando ci hai lasciati ed è stata dura ma abbiamo dovuto abituarci a vivere senza di te. È stato tutt’altro che facile ma il fatto di pensarti ogni giorno ci dà un po’ di consolazione e ci ha uniti più di quanto già lo fossimo. È indubitabile che la morte faccia parte della vita ma fatichiamo sempre ad accettarla, in particolar modo se chi ci lascia è stata una persona buona d’animo e presente come la sei stata tu. Papà, tu sei presente in ogni cosa, in un muro che hai pitturato, in una pentola a cui hai aggiustato il manico o ancora in una cassettiera che hai sapientemente restaurato. Tutto in casa parla di te. Hai lavorato ogni singolo giorno insieme alla mamma per farci crescere e per assicurarci un futuro dignitoso. Hai fatto sacrifici infiniti per tutti noi e questo ci fa sentire responsabili e impegnati. Il tuo esempio è stato ed è per noi uno stimolo forte. Come figli cerchiamo di dare il meglio, io come madre e Leonardo come padre e nel suo lavoro. Abbiamo ben impresso nella memoria l’uomo che sei stato, umile prima di tutto e poi modesto, giusto, pieno di dignità, sensibile alle sofferenze degli altri, disponibile, comprensivo, generoso, ottimista e pronto al perdono. I tuoi valori e la tua Fede, grande e semplice allo stesso tempo, ti hanno permesso di affrontare la morte serenamente. Spesso mi domando se da lassù riesci a scrutare in qualche modo ciò che stiamo facendo. Mi chiedo se riesci a vedere i progressi che hanno fatto tutti i tuoi quattro nipotini, mi chiedo se sei tu a dare la forza di andare avanti alla mamma, mi chiedo se sei stato tu ad aiutarmi a passare l’esame di patente ma non riesco a darmi delle risposte certe e allora mi sento fortunata a poter fare affidamento sulla mia Fede. L’unica cosa che ci resta è la speranza di essere degni di un padre, di un marito e di un uomo come te e ti promettiamo di impegnarci ad esserlo. Ciao papà. Francesca BIAGIO PORCELLA “MIMMO” 24/2/2004 Tanti anni sono ormai trascorsi, ma siete sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Giulia, Alessio, Andrea e famiglia GIULIANO LAURERI 8/4/1953 - 4/2/2010 Giulio... sono già passati 4 anni e purtroppo ricordo solo a fatica la tua voce, ma cosa non dimentico mai è quella tua grande mano calda e forte che mettevi sul mio collo per strapazzarmi con amore... Sono cresciuto pa’... spero che da lassù tu possa essere orgoglioso di noi... Christian, Barbara e la mamma NORMA BARBERO IN BENSI 2009-2014 Sono trascorsi cinque anni dalla Tua improvvisa scomparsa. Ti ricordiamo con immutato affetto. Sei e sarai sempre nei nostri cuori. Nel tuo silenzio, continua a vegliare su di noi. Ci manchi immensamente. Ciao Norma. I tuoi cari 14 14 «L'ALASSINO» NOZZE D’ORO Meteorologia Alassina a cura dell’Osservatorio Don Bosco GENNAIO 2014 Giuliana e Carlo Cavedini, Maria Camilla e Cesare Morro, sabato 18 gennaio u. sc., hanno festeggiato il loro 50° anniversario di matrimonio, celebrato per entrambi il 18 gennaio 1964. Una cerimonia molto sentita, partecipata dai figli, nipoti, parenti ed amici. La cerimonia è stata celebrata dal prevosto mons. Angelo De Canis, cantata dal prof. Giovanni Puerari accompagnato all’organo da don Stefano Caprile. Al termine della Santa Messa il parroco ha consegnato alle due coppie una pergamena con la benedizione di Papa Francesco con i migliori auguri per vivere ancora insieme tanti anni felici. L’A.V.A. porge congratulazioni vivissime e augura tanta gioia e felicità alle famiglie Cavedini e Morro, nostri soci. Siri Gianni e Mariuccia Arrivati, giovanissimi, da Spotorno e Bergeggi hanno scelto Alassio e in particolare la Madonna delle Grazie per formare la loro bella famiglia. Il 28 dicembre u.sc., attorniati da figli, nipoti, parenti e tutta la comunità delle Grazie, hanno festeggiato nell’omonima chiesetta le loro Nozze d’Oro. L’Associazione Vecchia Alassio si congratula e augura loro tanta serenità. I giorni “della merla”(29-30-31 gennaio per alcuni; 30-31 gennaio e 1 febbraio per altri) esistono ancora e si fanno...sentire! Non dimentichiamo che l’inverno deve fare il suo dovere; anche il freddo ha il suo influsso “positivo” sulla natura e anche sul nostro fisico. Diamo allora un’occhiata come ci ha trattati questo mese centrale dell’inverno. PRESSIONE: media mensile: 755,6 mmhg. Medie decadali: 760,60 mmhg nella prima; 754,60 mmhg nella seconda; 752,00 nell’ultima decade. UMIDITA’: media mensile 68%; valori medi nelle tre decadi: 76%; 73%; 55%. Giorni sereni: 9. Giorni coperti: 13. Questi due valori introducono con evidenza ai valori di “PIOGGIA” e “ELIOFANIA”. PRECIPITAZIONI: totale nel mese 290,2 millimetri: valore massimo registrato per il mese di Gennaio dal 1975; abbiamo due casi con oltre 200 millimetri di pioggia: 252,4 mm gennaio 1978 e 218,8 mm gennaio 2001. Mettiamo anche in evidenza i mesi di gennaio del 1983 e 2005 con 0,0 mm di pioggia! Nelle tre decadi abbiamo avuto valori assai diversificati :nella prima decade in 4 giorni di precipitazioni sono stati registrati 57,0 mm di pioggia; nella seconda decade 6 giorni di pioggia con 196,6 mm (114,6 mm il giorno 17); nell’ultima decade abbiamo registrato 36,6 mm di pioggia distribuita in 4 giorni. TEMPERATURA: media mensile 12,2 °C; giorni più freddi i tre giorni della merla con una media di 8,6 °C; giorni decisamente primaverili 11,12,13,14 con medie sui 15 °C. La temperatura minima assoluta 5,2 °C è alle ore 15 del giorno 30. Le temperature medie decadali sono nell’ordine 12,7 °C, 12,7 °C, 11,4 °C. ELIOFANIA: ore totali di limpido sole 92,5. Media giornaliera: 3,0 ore. Le decadi hanno fatto registrare le seguenti medie giornaliere: 1,3 ore nella prima; 2.5 ore nella seconda; 5,0 ore nell’ultima. Penso che questo primo mese del 2014 sarà ricordato a lungo perché ha invitato tutti a riflettere sul valore della Natura e del rispetto che le si deve. Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi L’A.V.A. è felice di poter presentare nuovamente questa rubrica; ringrazia e porge i migliori auguri a Don Natale Tedoldi. Giovedì 6 marzo NELLA CASA di Francois Ozon con Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Emmanuelle Seigner, Kristin Scott Thomas, (Francia 2012, 105’). L’ultima provocazione di Ozon in questo labirinto di specchi, dove non è ben chiaro chi manipola chi, e fino a che punto un insegnante di liceo sia disposto a spingersi per assecondare il gioco del suo studente più brillante. Il piano apparentemente letterario di insinuarsi nella casa e poi nell’intimità di una famiglia lo coinvolge in una vertigine intricata e pericolosa. I Fiori di Bach a cura di Caterina Maggi BFRP Carissimi quando uscirà L’ALASSINO di Febbraio sarà passata la “SEIRONA TRA DE NUI” dedicata ai Fiori, “pé savene quarcosa in ciù”. Il mese prossimo ne farò un piccolo resoconto. Adesso vi propongo le parole molto illuminate della mia insegnante che parla di un Fiore di cui si parla poco: Water Violet. «Vorrei sfatare alcuni luoghi comuni che sostengono che certi stati emotivi siano meglio di altri. Ho notato, nei corsi, che molte persone “vorrebbero essere Water Violet” trovando invidiabile avere quel tratto nel carattere. Ogni difetto ha già la sua virtù dentro di noi e la palestra della vita ci allena a farla uscire. I rimedi ci supportano in questo. Ogni lato del carattere è un pregio, ma solo se tenuto in equilibrio e armonia, altrimenti è un vero difetto, una mancanza. Perché Water Violet è così ambito? Forse perché la definizione è tutta al positivo? Ma se la vediamo nella realtà, nella concretezza di una vita, senza “indorare la pillola” (così come per Beech e per Vine ecc.) come è un Water Violet non in armonia? Sono persone che non sanno condividere, o forse ancor peggio non desiderano condividere e tengono l’altro talmente lontano che lo trattano come un qualcosa che va maneggiato con garbo e cura per non venirne minimamente in contatto. Il Re è nudo: Water Violet non è per nulla compassionevole e va mantenuto in equilibrio come qualsiasi altro stato emotivo. È un difetto orribile come tutti gli altri, e diventa meraviglioso solo nel suo lato positivo. Come qualsiasi altro stato emotivo/rimedio. Nasciamo e moriamo soli, ma tutta la vita è incontro e scambio. I rimedi ci permettono quel salto evolutivo che ci porta nella semplicità, nell’umiltà e nella compassione verso il nostro prossimo. Non raccontiamocela, non facciamoci degli sconti: dobbiamo essere sinceri con noi stessi e fare un serio e autorevole esame di chi siamo e come ci comportiamo. Possiamo essere meravigliosi e simpatici, una benedizione per chi ci circonda. Attenzione…» «La vita non ci chiede sacrifici impossibili, ci chiede di intraprendere il nostro viaggio con gioia nel cuore per poter essere una benedizione per coloro attorno a noi… Se lasciamo il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato, avremo fatto il nostro lavoro…» E. Bach Spero che questo Fiore vi abbia interessato e vi piaccia approfondirne il dono. Al mese prossimo e… come sempre… BUON VENTO! Giovedì 13 marzo Il programma Alassio Cineforum è a cura del C.G.S. Club Amici del Cinema - Genova in collaborazione con Acec Sas Liguria Via S. Giovanni Bosco, n. 12 - Alassio info@donboscoalassio.it - www.donboscoalassio.it Orario spettacoli: ore 16.00 - 21.00 Ingresso singolo: 5 Euro Giovedì 27 febbraio A MAO E A LUVA Storia di un trafficante di libri FEDELE ALLA LINEA - GIOVANNI lindo ferretti di Germano Maccioni con Giovanni Lindo Ferretti, documentario, (Italia 2013, 74’). Un documentario insolito, per una volta non rivolto solamente ai fan, su un musicista altrettanto insolito, che ripercorre il cammino tortuoso della sua esperienza personale prima ancora che artistica. Giovanni Lindo Ferretti, cantautore e scrittore, cantore del punk italiano e anima delle band di culto CCCP Fedeli alla linea, C.S.I. e PGR, è un personaggio che sfugge a ogni tentativo di categorizzazione e continua a dividere il suo pubblico. Dall’infanzia alla vocazione musicale, dall’ideologia politica comunista alla ritrovata fede nella religione cattolica durante la maturità, in un dialogo serrato ma quieto che la macchina da presa registra con discrezione, senza cedere alla tentazione di trasformarlo in intento predicatorio. La traiettoria di un cammino umano raccontata da un narratore di razza, che oltre alla sicurezza della regia si avvale del contrasto creato dagli accostamenti musicali. di Roberto Orazi (Italia 2010, 80’). Una storia che sembra un romanzo ambientata a Recife, una delle aree più povere della terra, dove un ragazzo di nome Kcal, che si definisce un “trafficante di libri”, sacrifica i suoi risparmi per comprare libri usati e aprire una biblioteca per metterli a disposizione dei bambini della favela cittadina. La biblioteca diventa il punto di ritrovo di centinaia di bambini e adulti, un luogo dove sognare non è proibito. Roberto Orazi ha lavorato per anni come musicista prima di esordire nel 2006 con i documentari Fabbricanti di passioni e Aigarmana II. Nel 2009 ha presentato al Festival Internazionale del Film di Roma H.O.T. - Human Organ Traffic, un documentario sul traffico internazionale di organi che ha vinto il Premio Enel Cuore al miglior film sociale. Giovedì 20 marzo L’ULTIMA CIMA di Juan Manuel Cotelo, documentario, (Spagna 2010, 82’) Documentario spagnolo su Pablo Dominguez, sacerdote madrileno morto nel febbraio del 2009 in un incidente, mentre scendeva dalla cima del Moncayo. Aveva 42 anni. Non è facile trovare oggi, nei mezzi di comunicazione, modelli di buoni sacerdoti. Invece, abbondano informazioni esaustive e dettagliate, su sacerdoti che danno scandalo con il loro cattivo esempio. Sappiamo quasi tutto su di loro, grazie al lavoro di molti giornalisti, sceneggiatori e registi. L’ultima cima mostra un tipo di sacerdote di cui nessuno parla: generoso, allegro, attivo, umile... Sacerdoti che servono Dio nell’anonimato, servendo il prossimo. Pablo è stato semplicemente un buon sacerdote.
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