14 Cronache Mercoledì 17 Dicembre 2014 www.ilmessaggero.it IL BLITZ Il giorno in cui è partita la serie di arresti per Mafia Capitale: nella foto quello che, secondo l’accusa, sarebbe il capo, Massimo Carminati Truffa alla Marina perquisita l’abitazione dell’ufficiale infedele e titolare della società Ow Supply che aveva vinto l’appalto con il ministero della Difesa per rifornire le navi della Marina ancorate nel porto di Agusta. IL RIESAME Mafia Capitale, il capitano di vascello in manette è accusato di aver aiutato la gang a fare affari. Carminati, ipotesi carcere duro ` L’INCHIESTA ROMA Due giorni fa, mentre il Nucleo di polizia tributaria eseguiva l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sei indagati accusati a vario titolo di associazione a delinquere e truffa per aver venduto alla Marina militare gasolio mai effettivamente arrivato al porto di Augusta, il Ros dei carabinieri bussava alla sede della Marina a Roma. Perché sarebbe il capitano di vascello Attilio Vecchi l’uomo di collegamento tra l’azienda che forniva il carburante fantasma e i militari infedeli arrestati in Sicilia (Mario Leto, primo capitano di Corvetta della Marina Militare e capo deposito della direzione di Augusta, Sebastiano Distefano, maresciallo della Marina e capo reparto combustibili di Augusta, e Salvatore Mazzone, maresciallo della Marina). Coinvolto nella vendita fasulla alla nave Victory di carburante per un valore complessivo di 7 milioni e mezzo di euro, ma anche di altri episodi collegati all’inchiesta della Dda romana. LA TRUFFA Nelle carte dell’indagine sulla Mafia capitale, infatti, il nome di Attilio Vecchi era già emerso come strettamente collegato a Massimo La protesta «Inchiesta spettacolo» avvocati in agitazione `La Camera Penale di Roma ha deliberato lo stato di agitazione dei penalisti romani in relazione alla «illegittima spettacolarizzazione e diffusione di atti di indagine» del procedimento su Mafia Capitale. Gli avvocati denunciano una «deliberata ricerca da parte degli inquirenti di una sponda mediatica, tesa a creare consenso popolare e politico, che certamente condiziona la serenità dei giudici chiamati a valutare la fondatezza delle ipotesi accusatorie». Prescrizione raddoppiata la maggioranza si divide IL CASO ROMA Passa attraverso la linea dura, con il raddoppio della prescrizione fino a 20 anni per la corruzione e 30 anni per la concussione, l’asse Pd-Scelta Civica che ieri, in Commissione Giustizia alla Camera, si è realizzata nel testo base a firma di Sofia Amoddio e Stefano Dambruoso. Quattro articoli che il Nuovo centrodestra mal digerisce e che rischiano di dividere la maggioranza di governo, reduce da un difficile tentativo di mediazione. Dopo il terremoto giudiziario di Mafia Capitale, il premier Renzi aveva promesso una stretta. Il risultato è stato un disegno di legge - approvato venerdì in Cdm ma ancora fermo a Palazzo Chigi e non ancora trasmesso alle Camere - che nell’ambito di una più ampia riforma del processo penale ha previsto un aumento di pena per il solo reato di corruzione (6-10 anni FINO A 20 ANNI PER LA CORRUZIONE E 30 PER LA CONCUSSIONE: ALTOLÀ DEL NUOVO CENTRO DESTRA AL TESTO IN COMMISSIONE anzichè 4-8), e che impedisce il patteggiamento se non dietro la restituzione del maltolto. Il testo Amoddio-Dambruoso, invece, è molto più “hard”. E creerà non pochi problemi in fase di conversione, tanto da far dire al viceministro della Giustizia Enrico Costa: «L’equilibrio e il compromesso si troveranno nel testo predisposto dal governo». Gli alfaniani temono fughe in avanti. Rispetto alla proposta del governo, il ddl da ieri all’esame della Commissione Giustizia della Camera presieduta da Donatella Ferranti (Pd), prevede due importanti novità. La prima: i tempi di prescrizione passano dal “massimo della pena edittale” al “massimo della pena edittale più un quarto”. Il che significa che se il top della condanna per un reato è, ad esempio, 10 anni, il reato si estinguerà dopo 10 anni più un quarto, cioè dopo 12 anni e mezzo. In secondo luogo, i tempi di estinzione del reato raddoppiano nel caso in cui si tratti di reati contro la Pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato etc), al pari di tutti gli altri già compresi nell’art. 157 del Codice penale (omicidio colposo in violazione del codice della strada; crollo di costruzioni o disastri dolosi etc) In questo modo, ad esempio, il reato di concussione, la cui pena massima è di 12 anni, si potrà estinguere in 30 anni (12 + 3, poi raddoppiati). Per quello di corruzione, la prescrizione arriverà dopo 20 anni (8+2, raddoppiati). L’unico punto di contiguità con il ddl Orlando è la sospensione di due anni, in caso di condanna di primo grado, per dar tempo di presentare appello e di un anno, dopo la condanna di secondo grado, per consentire la presentazione del ricorso in Cassazione. Sil.Bar. © RIPRODUZIONE RISERVATA Perazza, ovvero «Massimo er Romanista», a sua volta uomo d’affari molto attivo nel settore della vendita dei carburanti e legatissimo al proprietario dell’ormai celebre stazione di servizio Eni di Corso Francia, Roberto Lacopo. Perazza l’avrebbe coinvolto anche nella presunta importazione di gasolio da Malta, tramite navi libiche, che doveva essere venduto alla Marina militare italiana. Stando alla ricostruzione dei Ros, la presenza di Vecchi era decisiva per chiudere le trattative tra Perazza, Leto e Distefano. Non sempre accetta di incontrare i militari siciliani, ma in ogni caso sarebbe a conoscenza dei pagamenti. Andrea D’Aloja, broker dell’azienda si lamenta con Perazza perché Vecchi non vuole incontrare i militari siciliani, e spiega quelle che potrebbero essere le cifre dei pagamenti. D’Aloja: «Comunque stavano tranquilli, lui non vuole nulla, dice che preferisce non partire con cose in tasca, una piccola parte dargliela, mi ha detto il suo totale... poi insomma non è che manca molto per chiudere sta faccenda, lui dice 14.250». Perazza: «E poi il resto glielo portiamo giù noi... no, erano 12.2250». Perazza e D’Aloja sono latitanti all’estero, mentre deve essere seguito ancora l’ordine di custodia cautelare per Lars P. Bohn, cittadino danese Il giorno 15 Dicembre è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari Palermo Di Matteo, caccia al tritolo dell’attentato Botole, anfratti e una grotta sotterranea usata come nascondiglio. C'era una città nella città in fondo Pipitone a Palermo: quattro palazzine dai muri scrostati circondate da ampi spazi verdi in abbandono. All'alba il feudo dei boss Galatolo, i re dell'Acquasanta, per anni terra di nessuno, è stato passato al setaccio da oltre 100 finanzieri. Cercavano i 200 kg di tritolo che il clan, facendo una colletta, avrebbe raccolto per eliminare il pm Nino Di Matteo. L'esplosivo non è stato trovato, ma gli inquirenti hanno scoperto una serie di nascondigli. E una caverna piena di suppellettili forse usata per i latitanti. Il blitz non ha risparmiato la casa dell'ex capomafia Vito Galatolo, figlio Dal 16 Dicembre 2014 AUGUSTA COLABUCCI GIACOBINI Ing. FABRIZIO BARCHIESI FAINI Ne danno il triste annuncio la moglie FLORA ed il figlio ALESSANDRO. Le esequie avranno luogo il giorno 17 Dicembre alle ore 10.00 nella Chiesa dei Sette Santi Fondatori (Piazza Salerno). Roma, 16 dicembre 2014 Massimo Lorenzetti Tel. 06.445.77.77 Il 15 Dicembre 2014 è venuto a mancare il Dott. FRANCO BRENCI Ne danno il triste annuncio i figli, il genero, le nuore ed i nipoti. I funerali si svolgeranno il giorno 17 Dicembre alle ore 11.00 nella Collegiata di San Giovanni in Nettuno. non è più tra noi. E’ scomparsa circondata dall’amore dei figli, della nipote, dei pronipoti, della nuora, del fratello e della cognata e di tutti coloro che Le hanno voluto bene. Siamo sereni che, anche se non è più tra noi su questa terra, veglierà, come ha sempre fatto in vita, su tutti noi dal cielo. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata. Roma, 17 dicembre 2014 Città di Roma 800203030 La Casa di Cura Villa Margherita Spa, a nome del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, della Direzione e del Personale tutto, partecipa sentitamente al dolore del Dott. ENRICO e della Sig.ra STEFANIA, per la scomparsa della N.D. Non fiori ma opere di bene. AUGUSTA COLABUCCI GIACOBINI Nettuno, 17 dicembre 2014 Onoranze Funebri Perci & Mastracci GUIDO ALPA, commosso, è vicino a LILIANA e ai suoi figli per la scomparsa del carissimo amico Dott. GIANNI CARLEO Roma, 17 dicembre 2014 Città di Roma 800203030 ROSETTA GRANATI, con i figli NICOLA, LUCIA e ANGELO, si unisce al dolore di ENRICO e STEFY per la scomparsa della loro cara mamma Roma, 17 dicembre 2014 TOTTO ed ELISABETTA sono affettuosamente vicini a ROBERTO, CHIARA e LEA per la scomparsa del caro papà GIANNI CARLEO Napoli, 16 dicembre 2014 La famiglia CORVINI si stringe con affetto a LILIANA, ALESSANDRA e ROBERTO per la scomparsa dell’amato amico di sempre GIOVANNI CARLEO Roma, 16 dicembre 2014 AUGUSTA Roma, 17 dicembre 2014 Roma, 17 dicembre 2014 PEPPINO e PIA VALENTINO partecipano con commozione al dolore di CARLA e di tutta la sua famiglia per la scomparsa dell’indimenticabile amico Avv. SANDRO CIANO Roma, 17 dicembre 2014 Zia AUGUSTA Roma, 17 dicembre 2014 FABRIZIO GIACOBINI, FRANCESCO DAVOLA, ANTONELLA ACCARRINO e tutto lo Studio partecipano al dolore del Familiari per la scomparsa della Sig.ra AUGUSTA COLABUCCI GIACOBINI ELIO e PAOLA partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa della cara signora AUGUSTA GIACOBINI Roma, 17 dicembre 2014 Funus - 800.13.43.19 ROBERTO e ROSEMARIE VASELLI sono vicini con grande affetto alla Famiglia della Contessa MARZIA MACCHI MACOLA Per la perdita della loro grande amica. Roma, 17 dicembre 2014 A Il giorno 16 Dicembre è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari la Maestra punto di riferimento di tutta la famiglia, ed abbracciano con tutto il loro affetto ENRICO, STEFY e MARIA GIULIA. Roma, 17 dicembre 2014 AUGUSTA GIACOBINI suocera e nonna dolcissima. FORNITURE DI GASOLIO ALLA NAVE FANTASMA NELL’ORDINANZA IL RUOLO DI VECCHI E LA FUGA DEI BROKER D’ALOJA E PERAZZA Prof. RAFFAELE SADUN Con lui abbiamo perduto l’amico fraterno di sempre, l’uomo di scienza che ha saputo trasmettere il suo vasto sapere ai suoi allievi e il valente professionista che ha donato ai suoi pazienti tutto se stesso con discrezione, competenza, saggezza, passione, generosità e umanità. ESTER e MASSIMO FINZI. Roma, 17 dicembre 2014 Funus - 800.13.43.19 ✡ Roma, 17 dicembre 2014 GIOVANNA MERCURI In ricordo di scomparso il 12 Dicembre. STEFANO, TIZIANA e BENEDETTA profondamente commossi partecipano con enorme affetto al dolore di ENRICO, STEFI e MARIA GIULIA per la perdita della dolcissima e indimenticabile Città di Roma 800203030 PAOLA e ELENA ricordano con immenso affetto il loro caro papa’ WALTER CAVALIERI © RIPRODUZIONE RISERVATA del vecchio padrino stragista Vincenzo, da novembre collaboratore di giustizia. Tra arredi dorati, marmi e statuette di padre Pio la Finanza avrebbe trovato anche importanti documenti che farebbero luce sulla rete dei prestanomi a cui il clan ricorreva per mettere al riparo il patrimonio. ROBERTO, RITA, FRANCESCA, GIORGIO e TATA piangono con immenso dolore la scomparsa della dolce ed indimenticabile Zia AUGUSTA Questa mattina, intanto, il tribunale del Riesame discuterà la posizione di buona parte degli arrestati delle scorse settimane nell’inchiesta Mafia Capitale, a cominciare da Salvatore Buzzi, leader delle cooperative che, secondo la procura, sarebbero legate all’organizzazione criminale. La difesa di Buzzi, rappresentata dall’avvocato Alessandro Diddi, ha presentato una memoria difensiva di 100 pagine in cui si spiega che il mondo di Carminati e quello di Buzzi non avevano punti di contatto: «Il “mondo di sinistra” di Salvatore Buzzi non ha mai punti di contatto con il “mondo di destra” di Massimo Carminati», sottolinea il legale. La nuova valutazione da parte del tribunale del Riesame potrebbe essere decisiva per capire se l’ipotesi di associazione mafiosa reggerà alla prova del processo. La procura di Roma è comunque intenzionata a tenere la linea dura con gli indagati, tanto che a piazzale Clodio starebbero valutando di chiedere il carcere duro (41 bis) per il leader dell’organizzazione, Massimo Carminati. Michela Allegri Sara Menafra Ne danno il triste annuncio il marito Avv. IPPOLITO FAZZARI, i figli ALESSANDRO MARIA e CLAUDIA e i nipoti tutti. La famiglia ringrazia il Dott. DOMENICO SARUBBI per la sua dedizione. Le esequie si terranno oggi 17 Dicembre alle ore 14.00 nella Chiesa Gesù Divino Lavoratore (via Oderisi da Gubbio) Roma, 17 dicembre 2014 Cattolica 2000 srl 06.30893399 Il giorno 16.12.2014 è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari ALVARO ZARFATI Ne danno il triste annuncio SARA con ANSELMO, STEFANO con LOREDANA, BRUNO con SANDRA, i nipoti e pronipoti. I funerali avranno luogo oggi 17.12.2014 alle ore 12,00 al Cimitero Ebraico del Verano. Roma, 17 dicembre 2014 I.F.I. Impresa Funebre Internazionale 06.58.10.000 TRIGESIMI e ANNIVERSARI 17 Novembre 2014 17 Dicembre 2014 MARIA DE LAURENTIIS Nel trigesimo i Suoi cari la ricordano con immutato amore. Alle ore 18.30 di Mercoledì 17 Dicembre una Santa Messa sarà celebrata a Roma nella Cappella di San Giuseppe da Copertino presso la Chiesa dei S.S. Apostoli - Piazza dei S.S. Apostoli, 51. Roma, 17 dicembre 2014i Con profondo affetto LUISA, MICAELA, SARA, MATTEO, MATILDE. NECROLOGIE PARTECIPAZIONI Roma, 17 dicembre 2014 Ciao Zia AUGUSTA E’ assordante e particolare il vuoto che hai lasciato intorno a noi. FABRIZIO, LILLI, BARBARA, FABRIZIO, FEDERICA, UMBERTO ed i ragazzi. Roma, 17 dicembre 2014 SERVIZIO TELEFONICO 800.932.000 FAX 06-66.19.22.33 E-mail: necro.messaggero@numeroblu.it Abilitati all’accettazione delle carte di credito Tel. 06-66.19.22.34 ORARIO: TUTTI I GIORNI COMPRESI I FESTIVI DALLE 9.00 ALLE 19.30 Cronacadi Roma cronaca@ilmessaggero.it www.ilmessaggero.it Mercoledì 17 Dicembre 2014 14ºC 10ºC Il Sole Sorge 7.31 Tramonta 16.40 La Luna Sorge 02.25 Cala 13.38 Gli uffici della Cronaca sono aperti dalle 11 alle 20, via del Tritone, 152, 00187 Roma T 06/4720224 - 06/4720228 F 06/4720446 Web series “C.S.I. San Basilio” via al poliziesco di quartiere creato dai giovani Il libro Al Tempio di Adriano Gervaso conquista la platea L’incontro Alessandra Amoroso al Bambino Gesù canzoni e selfie insieme ai piccoli Rinaudo a pag. 53 Petronio a pag. 51 Mozzetti a pag. 51 Rifiuti, allarme per le feste Caos raccolta dalla Garbatella a piazza Bologna: alla Monachina pecore tra l’immondizia La pericolosa distrazione `Il servizio va a rilento per l’uso di personale per il porta a porta: «Ma l’assenteismo cala» più antica Allarme rifiuti per le feste. Dall’VII Municipio la denuncia: «Il del mondo Il maxirisarcimento L’evento. La notte al Circo Massimo trasferimento del personale sulla ` differenziata, sta causando guai grossi alla Garbatella e a San Paolo, i rifiuti restano per strada». Alla Monachina le pecore tra i rifiuti. C’è lo spettro di rivedere la città ricoperta dalla spazzatura come nei giorni a cavallo di Natale 2013. Sotto osservazione anche l’assenteismo all’Ama. L’assessore Estella Marino ha chiesto all’azienda di vigilare. L’assenteismo è sceso comunque al 14 per cento, mentre la differenziata ora è al 45 per cento. Evangelisti e Troili a pag. 36 e 37 Il lodo Ama-Colari finisce sotto inchiesta Manlio Cerroni I La Procura indaga sul lodo arbitrale che condannò Ama a pagare 78 milioni di euro al Colari di Manlio Cerroni. Si procede per abuso d’ufficio e non ci sarebbero ancora iscritti nel registro degli indagati. A decidere le sorti del contenzioso, infatti, furono nominati due ex consulenti del ras dei rifiuti. I pm vogliono capire come mai Ama acconsentì. Pierucci a pag. 38 Appalti, sprint degli ispettori: «Indagine chiusa in due mesi» `Rinviato il varo della nuova giunta, slitta anche il voto su Tor di Valle Sono arrivati ieri in Campidoglio i tre commissari - il prefetto Marilisa Magno, il viceprefetto Enza Caporale e il dirigente del Mef Massimiliano Bardani - nominati dal prefetto Giuseppe Pecoraro per verificare l’esistenza di eventuali infiltrazioni mafiose a Palazzo Senatorio. L’obiettivo è riuscire a completare il lavoro per la metà di febbraio. Gli ispettori partiranno dai tre dipartimenti più «appetibili» per la criminalità, a causa dell’alto numero di commesse assegnate a chiamata diretta, senza necessità di gare d’appalto: politiche sociali, lavori pubblici e ambiente. Ma sarà scandagliata tutta la filiera dei bandi. Slitta alla prossima settimana, intanto, l’ufficializzazione del nuovo assetto della giunta e la discussione sul progetto di Tor di Valle. De Cicco e Rossi a pag. 39 Muro Torto Schianto con l’auto rubata a De Rossi Tridente, residenti furiosi «Un flop i posti riservati» Controlli scarsi e strisce gialle già scolorite. I residenti: «Impacchetteremo le auto in sosta vietata». Bogliolo a pag. 41 Non c’è pace per Daniele De Rossi. Il centrocampista della Roma alle cinque e mezzo di ieri mattina è dovuto andare in una caserma dell’Arma a causa di un furto. Un paio di ore prima un uomo gli aveva rubato la macchina vicino casa, nei pressi di Campo de’ Fiori, e durante la fuga era finito contro un terrapieno lungo il Muro Torto. Il ladro è stato notato, inseguito e arrestato da una pattuglia dei carabinieri. Lippera a pag. 47 I Subsnonica sul palco Subsonica e Mannarino al concerto di Capodanno l tema è trattato attraverso innumerevoli variazioni, dal tempo del Paradiso Terrestre. Procedendo negli anni è comunque sopravvissuto, afflitto o esaltato come il mestiere più antico del mondo. E tanto basterebbe per far cadere l’argomento. Vi sono tuttavia casi in cui non guastano aggiornamenti importanti, rimbalzi della modernità, della multietnicità e della globalizzazione. A chi scrive è capitato domenica scorsa, verso l’ora di pranzo di percorrere la via Tiberina là dove la città diventa campagna e imbattersi in un pauroso tamponamento multiplo. Vetture accartocciate, tre ambulanze, vigili urbani, una mezza apocalisse. I soccorritori, interpellati, testimoniano: capita quasi tutti i giorni. Il fatto è che l’intera zona è, per così dire, presidiata (infestata?) da decine di giovani prostitute, per lo più nigeriane, in abito da lavoro, sedute a intervalli regolari, come le pietre miliari. La Tiberina è molto stretta, non ha corsie di emergenza, spazi laterali inesistenti ed è parecchio trafficata. Accade che certi automobilisti decidano di allungare l’occhio di lato e qualcuno si mostri interessato ad una sosta. Una frenata d’impeto come lo stato d’animo del momento e si produce la catena di tamponamenti lamentati. Le soluzioni sono diverse: eliminare le fonti di distrazione, azzerare l’interesse della clientela per quegli incontri, oppure osservare la distanza di sicurezza. Se non si riesce a far valere il codice penale si utilizzi almeno quello della strada. paolo@graldi.it Molendini a pag. 49 Raffaella Troili POLIAMBULATORIO Gruppi WhatsApp e specialisti delle gaffe DIAGNOSTICA STRUMENTALE I gruppi di WhatsApp distruggeranno l'umanità VISITE SPECIALISTICHE Orario di apertura Il Centro Medico Michelangelo è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08:00 alle ore 20:00 con orario continuato. Il Sabato è aperto solo la mattina, dalle ore 08:00 alle ore 13:00. Centro Medico Michelangelo 16, Via Mario Musco Scala D - 00147 Roma Tel. 06.54.06.300 fax 06.54.07.892 www.centromedicomichelangelo.it @Mr_papullo R agazzi, stasera mi tocca uscire con quei cafoni del calcetto, mi mancherete». Attento a fare lo splendido, perché il tuo messaggio, caro il mio neofita di WhatsApp non è arrivato al gruppo “Amici miei”, quelli con cui continui a giocare come se avessi ancora 12 anni. E nemmeno al “Gruppo Sapienza” o a quelli del “Fantacalcio”, del “Boiachimolla” o dei “Superpapà”. Ma proprio ai cafoni del calcetto. Ti ha avvertito uno strano silenzio dal cell. E a seguire un po’ di messaggi imbarazzati: «Mi sa che ti sei sbagliato...». Succede agli adulti che ricominciano a smanettare con il telefonino, che si ritrovano dentro decine di gruppi su WhatsApp, da ”Family” alla “Materna Maestra Rosa”, dai ”ragazzi della I C” a “Cazzeggio estremo”, passando per “Vecchia Liverpool” (i bei tempi dell’Erasmus), “Aristocoppie” fino al “Clan delle scoregge“. Il cellulare non fa che trillare senza sosta: il tempo di distrarsi e ci si ritrova con venti, trenta, cento conversazioni aperte, per dirsi chi porta le patatine e chi i piatti di carta. O per seguire tutti insieme e senza pathos la nascita di un bambino che dal vivo non si vedrà mai, per parlare in codice col figlio adolescente, per scriversi ciao, ok e ancora ciao, ancora ok. «Per uscire dalla crisi basterebbe includere nel calcolo del Pil l'attività dei gruppi whatsapp» twitta @robgere. «Questa cosa dei gruppi whatsapp ci sta sfuggendo di mano», prevede @emmegizella. Per la cronaca: con quelli del calcetto, quello lì non c’è più andato. Anche se il gruppo l’aveva perdonato, a suon di fischi e notifiche. raffaella.troili@ilmessaggero.it © RIPRODUZIONE RISERVATA IN UMBRIA A NATALE CON LE FOTO DI STEVE M c CURRY E MOLTO ALTRO ANCORA... www.regioneumbria.eu © RIPRODUZIONE RISERVATA 38 Mercoledì 17 Dicembre 2014 www.ilmessaggero.it Cronaca di Roma Lodo Ama-Cerroni la procura indaga sugli «arbitri amici» Mafia Capitale «Nelle telefonate del boss la verità su Ciro Esposito» «La morte di Ciro Esposito legata all’inchiesta su Mafia Capitale». Il collegamento lo fanno i legali della famiglia del tifoso del Napoli ucciso da Daniele De Santis, chiedendo che siano acquisite all’indagine le intercettazioni tra Massimo Carminati e gli ultrà della Roma considerati fiancheggiatori nei giorni del ferimento di Esposito. «È notoria l’appartenenza di De Santis sia alle frange più violente della tifoseria, sia agli ambienti di estrema destra - scrivono gli avvocati Angelo e Sergio Pisani nell'istanza al pm Eugenio Albamonte - Dalle intercettazioni potrebbe emergere la verità sulla morte di Ciro». L’istanza è al vaglio della Procura. I dialoghi verranno analizzati per accertare se esistano collegamenti. `Sotto inchiesta la procedura che assegnò 78 milioni all’impreditore: decisero due ex consulenti di Colari LA DECISIONE Finisce nel mirino della Procura il lodo arbitrale che ha rischiato di portare al dissesto le casse già disastrate (e saccheggiate) di Ama, condannando la municipalizzata per la raccolta di rifiuti a sborsare 78 milioni di euro alla Colari di Manlio Cerroni. Un arbitrato sospetto - si è scoperto ora - visto che due dei periti in passato avrebbero lavorato come consulenti proprio per Cerroni, il ras dei rifiuti, un imprenditore da anni in affari con la pubblica amministrazione e finito in manette a gennaio (insieme a dei collaboratori e dei dirigenti regionali) con l’accusa di associazione a delinquere per traffico di rifiuti. Per il lodo si procede per abuso d’ufficio. Per ora non ci sono indagati, ma solo un grosso interrogativo da sciogliere. Chi ha scelto gli arbitri per risolvere il contenzioso? O meglio chi di Ama ha concordato con la Colari le nomine visto che due professionisti sarebbero risultati più volte consulenti di fiducia del ras dei rifiuti? LE PRETESE Il pm Alberto Galanti, titolare del fascicolo, a breve procederà ai primi interrogatori. I 78 milioni di euro che Cerroni aveva chiesto ad Ama con l’arbitrato risultato a lui favorevole, comunque, non sono che un antipasto per il suo gruppo: pretende, infatti, dall’azienda pubblica dei rifiuti altri 900 milioni di euro. Se il primo arbitrato, quello dei 78 milioni, era legato alla richiesta di risorse per la bonifica post mortem della discarica di Malagrotta, la seconda, quella quasi miliardaria, è legata al mancato contratto decennale che voleva gli venisse garantito dall’Ama. Cerroni infatti aveva costruito i Tmb e due linee del gassificatore (mai attivate) e si aspettava che l’azienda pubblica firmasse un contratto della durata di 10 anni bloccato però dall’allora sindaco Gianni Alemanno. A quel punto Cerroni ha battuto cassa per essere risarcito degli investimenti sostenuti e per i mancati introiti. L’attuale ad di Ama Daniele Fortini ad aprile, a poche settimane dalla nomina, aveva incontrato il procuratore capo Giuseppe Pignatone per discutere di rifiuti, arbitrati e salassi. Intanto l’Ama resta nel mirino anche del filone della maxi-inchiesta Mafia Capitale in cui sono emerse collusioni con il gruppo dell’ex Nar Massimo Carminati e dell’uomo delle coop Salvatore Buzzi per pilotare nomine dei manager di punta e di consiglieri, e aggiudicarsi così appoggi e appalti. Adelaide Pierucci © RIPRODUZIONE RISERVATA Il “ras” dei rifiuti Manlio Cerroni arrestato a gennaio Recup, l’Arma sequestra i documenti nel mirino l’appalto per le ambulanze SANITÀ zi di soccorso». Su questa gara la Croce rossa ha presentato un esposto. Carabinieri in Regione per acquisire la documentazione relativa al maxi appalto - annullato da Zingaretti - sulla gestione del Recup (il centro prenotazioni di visite e analisi). Altro fronte: la Regione, attraverso la Direzione centrale acquisti, sta richiedendo alla Direzione investigativa antimafia «riscontri e accertamenti in merito al rispetto dei requisiti di legge circa i partecipanti in Associazione temporanea di impresa alla gara europea ad evidenza pubblica del 17 gennaio 2014 per l’affidamento del servizio sanitario in emergenza con l’impiego di mez- VERIFICHE Eccolo, il doppio binario su cui viaggia la verifica di tutti gli appalti e di tutte le gare della Regione dopo che è esploso il caso di Mafia Capitale. Sull’appalto del Recup da 60 milioni di euro le polemiche hanno radici lontane. Francesco Storace (La Destra) rivendica di essere stato il primo a sollevare dei dubbi con un’interrogazione. Nelle intercettazioni dell’inchiesta si è scoperto che anche Salvatore Buzzi (patron della Cooperativa 29 giugno) aveva puntato la sua attenzione su quel- l’appalto. Non solo: della commissione aggiudicatrice faceva parte Angelo Scozzafava (indagato nell’inchiesta «Mondo di mezzo»). I carabinieri, su mandato della procura, hanno prelevato la documentazione per capire se qualcuno abbia tentato di pilotare l’esito della gara e come sia stata formata la commissione aggiudicatrice. Altra gara nella bufera: quella per la gestione del servizio delle ambulanze, dal valore di oltre 70 milioni di euro. L’Ati (l’associazione temporanea d’impresa) vincitrice ha come capofila una società campana. Ieri la Croce rossa, che contesta la gara, ha annunciato: «Abbiamo depositato un esposto alla Procura della Repub- blica che riguarda gli affidamenti dei servizi di ambulanza nella Regione Lazio dal 2005 a oggi. Nell’esposto si parla di affidamenti diretti, proroghe su proroghe nelle Asl e nel 118 di Latina, ritiro di altri concorrenti, ricorso a procedure d’emergenza, ambulanze a spot per milioni di euro l’anno, disattendendo le normative europee, nazionali e regionali. Abbiamo anche presentato un ricorso al Tar e presenteremo denuncia alla Corte dei Conti». Intanto, la Regione per la gara europea che sta sollevando molte polemiche ha chiesto verifiche alla Dia e a varie prefetture: «Tutte le procedure previste per gare a livello europeo sono state adottate, questo ulteriore accertamento dunque ha valore del tutto eccezionale ed è disposto a maggior tutela sia della Regione che di tutti gli operatori». Mauro Evangelisti © RIPRODUZIONE RISERVATA Offerta valida per immatricolazioni fino al 31/12/2014 per Ford Fiesta 3 porte 1.0 100CV e 1.4 GPL a fronte di rottamazione o permuta di una vettura immatricolata entro il 31/12/2008 e posseduta da almeno 6 mesi. Solo per vetture in stock presso i Ford Partner aderenti all’iniziativa. Prezzo raccomandato dalla Ford Italia S.p.A. IPT e contributo per lo smaltimento pneumatici esclusi. Ford Fiesta: consumi da 3,3 a 7,2 litri/100 km (ciclo misto); emissioni CO2 da 87 a 138 g/km. Esempio di finanziamento per Ford Fiesta 1.0 EcoBoost: anticipo Zero (grazie al contributo dei FordPartner), 36 quote da € 163,80 escluse spese incasso Rid € 3, più quota finale denominata VFG pari a € 5.850. Importo totale del credito di € 10.732,42 comprensivo dei servizi facoltativi Guida Protetta, Assicurazione vita, Invalidità e disoccupazione. Totale da rimborsare € 11.854,81 Spese gestione pratica € 300. 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I tre commissari - il prefetto Marilisa Magno, il viceprefetto Enza Caporale e il dirigente del Mef Massimiliano Bardani - nominati dal prefetto Giuseppe Pecoraro per verificare l’esistenza di eventuali infiltrazioni mafiose a Palazzo Senatorio hanno avviato ieri il loro lavoro, complesso e delicato, che puntano a completare per la metà di febbraio. Il primo impatto con la realtà comunale è servito per prendere contatti, sviscerare il corretto funzionamento della macchina amministrativa e stabilire, quindi, come muoversi. Di certo si partirà dai tre dipartimenti più «appetibili» per la criminalità, a causa dell’alto numero di commesse assegnate a chiamata diretta, senza necessità di gare d’appalto: politiche sociali, lavori pubblici e ambiente. Ma sarà scandagliata tutta la filiera dei bandi, dalla composizione dei capitolati d’appalto fino al saldo dei relativi compensi: per capire se vi sia qualcosa di irregolare anche nel modo in cui vengono riconosciuti i cosiddetti debi- I TRE COMMISSARI AL LAVORO DA IERI: NEL MIRINO GLI ATTI SU LAVORI PUBBLICI, SOCIALE E AMBIENTE E I 15 MUNICIPI ti fuori bilancio, e se vi siano possibili favoritismi nei confronti di qualcuno. Gli accertamenti toccheranno anche i 15 municipi in cui è divisa la Capitale, a partire da Ostia. Intanto a Palazzo Senatorio si aumenta la sicurezza: arrivano più telecamere e un metal detector all’entrata. Misure anti-terroristiche, spiegano dal Campidoglio, prese prima dello scoppio di Mafia Capitale. La lettera di Nieri «Con Bianchi non ho rapporti da fine 2013» «Il vicesindaco Luigi Nieri non ha mai più avuto alcun tipo di rapporto con Andrea Bianchi da ottobre 2013, quando l’ha allontanato dal suo staff avendo appreso, grazie alle verifiche sui titoli di studio da lui stesso avviate, che Bianchi aveva dichiarato una laurea mai conseguita». Quanto alla sede della Coop 29 giugno «nessun affitto stracciato» ma «il canone fissato dai tecnici». Lo ha precisato la sua portavoce dopo l’articolo apparso ieri, dal titolo “Il segretario di Nieri alla corte di Buzzi”. IL RIMPASTO Slitta alla prossima settimana, intanto, l’ufficializzazione del nuovo assetto della giunta. Ignazio Marino - che ieri ha partecipato allo scambio di auguri di fine anno al Quirinale, insieme a Matteo Orfini - ci ha lavorato a fondo negli ultimi giorni, per dare un segnale forte di cambiamento dopo la bufera di Mafia Capitale. I nomi nuovi ormai sono certi: Francesca Danese, che si occuperà di politiche sociali e casa nel nuovo super assessorato al welfare, Maurizio Pucci, destinato ai lavori pubblici. L’unico intoppo riguarda il magistrato Alfonso Sabella, designato dal sindaco per la nuova delega alla legalità: non perché ci siano ripensamenti, ma semplicemente perché il Csm dovrebbe dare soltanto lunedì prossimo il via libera formale a Sabella per il nuovo incarico. Gli ultimi giorni serviranno quindi per limare il valzer di deleghe, più volte annunciato da Marino, che porterà tra l’altro Paolo Masini a occuparsi di scuola (e probabilmente di sport) e Giovanna Marinelli ad aggiungere la competenza sul turismo a quella sulla cultura. Fabio Rossi © RIPRODUZIONE RISERVATA Tagli pesanti sulle commissioni: «Restano le 12 previste per Statuto» SPENDING REVIEW Da 23 a 12 commissioni consiliari, con competenze che ricalchino quelle dei dodici assessori che, secondo lo Statuto di Roma Capitale, compongono la giunta. È questa la proposta del Pd - sulla quale stanno lavorando i consiglieri Alfredo Ferrari e Pierpaolo Pedetti, incaricati dal capogruppo Fabrizio Panecaldo - per tagliare la pletora di organi di secondo livello dell’assemblea capitolina, cresciu- Tor di Valle, la guerra degli espropri I residenti: «Non votate la delibera» IL CASO Il voto della delibera sul nuovo stadio slitta ancora, ma intanto a Tor di Valle parte la guerra degli espropri. Nel giorno in cui in Assemblea Capitolina salta il numero legale e la discussione sul progetto di Parnasi e Pallotta - fortemente sponsorizzato dall’assessore Caudo nonostante le bocciature di urbanisti e associazioni ambientaliste - subisce un altro rinvio, a tutti i consiglieri comunali è arrivata una lettera di diffida. A firmarla è una società, la Immobilquindici srl, che in caso di approvazione del provvedimento si dice pronta a portare le carte in tribunale. Il motivo? «Lo studio di fattibilità contiene al suo interno una serie di criticità e illegittimità che ledono il diritto alla proprietà costituzionalmente garantito». La Immobilquindici infatti possiede alcune aree su cui il costruttore Parnasi vorrebbe edificare i tre grattacieli che nascerebbero accanto all’impianto sportivo. Quel colosso di cemento da quasi un milione di metri cubi, destinato a opere che con lo sport non c’entrano nulla, trattandosi di negozi, uffici, alberghi e ristoranti. Un «Ecomostro», lo ha definito Legambiente, che secondo alcune stime potrebbe fruttare ai privati fino a 800 milioni di euro. re. A fine ottobre è partito il procedimento per apporre i vincoli espropriativi e la nota protocollata da Roma Capitale è arrivata anche alla Immobilquindici. Che però contesta la legittimità della confisca dal momento che la procedura prevista dalla norma sugli stadi «per favorire l’ammodernamento o la costruzione di impianti sportivi non può essere estesa anche all’intervento relativo al Business Park», il mega centro di negozi e uffici, trattandosi «di un vero e proprio intervento edificatorio che per la maggior SLITTA LA DISCUSSIONE IN ASSEMBLEA E PANECALDO (PD) STRIGLIA I SUOI: «SEDUTE A OLTRANZA ANCHE A NATALE» IN CONSIGLIO LA PROCEDURA Parnasi possiede poco più del 50% delle aree su cui vorrebbe realizzare il progetto consegnato in Comune. Della metà restante solo l’8% verrebbe «asservito» perché di proprietà pubblica. Il resto, circa il 40%, è di altri privati e sarebbe quindi da espropria- parte della sua estensione andrebbe a ricadere su aree di proprietà privata e non del promotore». La legge sugli stadi, ricorda la società che è pronta al ricorso, prevede infatti l’espropriazione delle aree non di proprietà del promotore solo per «le opere di urbanizzazione relative allo stadio» e non «per realizzare il Business Park». In sostanza se si vogliono espropriare delle aree, queste dovrebbero essere utilizzate solo per lo stadio o per opere utili a tutti i cittadini, non per i profitti del privato. Ecco perché, secondo la Immobilquindici, «i proprietari delle aree toccate dalla realizzazione dovrebbero essere invitati a comunicare se sono interessati a partecipare al consorzio edificatorio e, solo in caso di dissenso, potrebbero subire, da parte del suddetto consorzio, l’esproprio delle aree». L’area dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto a Tor di Valle In attesa di capire quali saranno i risvolti legali della diffida, ieri in Consiglio è andato a vuoto il voto sul progetto di Tor di Valle. Prima della pausa natalizia sono in programma solo altre due sedute, oggi e domani. E restano in calendario, prima dello stadio, la delibera su piazza Corazzini, con la discussione di oltre 40 emendamenti, e due variazioni di bilancio in scadenza il 31 dicembre. I tempi stringono, ma in Aula ieri è mancato il numero legale, anche «per assenze tra i banchi del Pd», come ha fatto notare lo stesso capogruppo dem Panecaldo, che ha minacciato «sedute a oltranza anche a Natale», pur di serrare le fila tra i suoi. Lorenzo De Cicco © RIPRODUZIONE RISERVATA ta a dismisura nel corso delle ultime consiliature. «Vogliamo assegnare a ogni commissione le deleghe dell’assessorato corrispon- IL NUMERO DEGLI ORGANI DEL CONSIGLIO SARÀ QUASI DIMEZZATO E SABATO ORFINI PORTA A CORVIALE L’ASSEMBLEA DEL PD dente, per rendere più efficace il rapporto tra giunta e consiglio spiega Ferrari - Oggi succede infatti che materie di competenza dello stesso assessore vengono trattate da commissioni differenti, rendendo tutto più farraginoso». LA RIUNIONE Della proposta si potrebbe iniziare a discutere già nella seduta di oggi della commissione sulla spending review, presieduta da Daniele Frongia (M5s), che sta la- vorando a una relazione sulla produttività dei vari organi assembleari. L’ordine del giorno di oggi è incentrato sulla «riforma e razionalizzazione delle commissioni capitoline». A chiedere a gran voce un deciso taglio è stato il commissario del Pd romano Matteo Orfini, subito dopo il suo insediamento (tra l’altro, Orfini organizzerà, dopo quella a Laurentino 38 di mercoledì scorso, un’altra assemblea del Pd sabato a Corviale). Maggioranza e opposizione, sulla carta, sono favorevoli ai tagli. «Eppure poche settimane il Pd aveva addirittura proposto di reintrodurre i consiglieri delegati», fa notare con sarcasmo Alessandro Onorato della Lista Marchini. Fa.Ro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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