impag. novembre/dicembre 2007 - Società svizzera impresari

SETTEMBRE
OTTOBRE
2014
5
EDITORIALE
Dal 18 al 22 novembre 2014 la
fiera biennale Edilespo si appresta
a vivere, al Centro Esposizioni di
Lugano, la sua 15.ma edizione. Si
tratta di un appuntamento espositivo tradizionale che raggruppa,
sotto un unico tetto, i diversi operatori del settore in grado di
proporre soluzioni e prodotti per
l’edilizia, per la casa, per le ristrutturazioni degli edifici e per soddisfare le esigenze energetiche più
disparate nell’ambito abitativo.
Questa bella occasione d’incontro
consente altresì agli specialisti del
settore di trovarsi e scambiarsi
esperienze, opinioni e preoccupazioni. Il tutto raccogliendo pure le
aspettative del grande pubblico e
dialogando con le diverse istituzioni presenti a Edilespo. È proprio in questo contesto che va
letta la presenza della Società
svizzera impresari costruttori
Sezione Ticino che, come buona
tradizione, riveste il duplice ruolo
di espositore e di patrocinatore
della mostra. Il nostro stand, situato di fronte all’entrata principale e
allestito anche quest’anno in collaborazione con la HG COMMERCIALE, vuol dunque essere un
punto d’incontro con i visitatori e
con gli addetti ai lavori. Il nostro
team sarà lieto di offrirvi il proprio
supporto tecnico a livello di consulenza negli ambiti più disparati
(formazione professionale, sicurezza sul lavoro, ambiente, appalti,
ecc.), ma soprattutto potrà raccogliere le aspettative sui cambiamenti in atto nel complesso
mondo della costruzione.
Le sfide che si stagliano all’orizzonte per fare in modo che l’economia cantonale possa continuare a contare su buone condizioni
quadro sono parecchie e di grande rilievo. Penso ad esempio alla
costruzione del tunnel di risanamento della galleria stradale del
San Gottardo (quasi certamente in
votazione popolare visto il lancio
del referendum contro il «sì» delle
Camere federali), l’unica variante
in grado di evitare l’isolamento del
Ticino verso Nord e di risolvere i
problemi di sicurezza, di affidabilità del collegamento stradale e di
futuri interventi di manutenzione.
Tutto ciò nel pieno rispetto della
Costituzione federale che vieta
l’aumento della capacità di traffico
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spo
dile
e
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L’appuntamento espositivo si
terrà dal 18 al 22 novembre 2014
al Centro Esposizioni di Lugano.
Vi aspettiamo numerosi
al nostro stand situato
all’entrata di Edilespo.
attraveso le Alpi. A lavori ultimati,
verrà dunque resa percorribile una
sola corsia per ogni galleria, almeno fino a quando il Popolo svizzero
non vorrà diversamente. Tale concetto sarà presentato ai visitatori di
Edilespo grazie ad un modello di
portale della Galleria stradale del
San Gottardo che verrà usato proprio per accedere alla mostra.
Vittorino Anastasia
Direttore
SSIC Sezione Ticino
1
SÌ al tunnel di risanamento al San Gottardo
INVITO alla conferenza pubblica promossa dalla Società svizzera impresari
costruttori Sezione Ticino in collaborazione con il Comitato «SÌ al tunnel di
risanamento al San Gottardo» che avrà luogo:
• mercoledì, 19 novembre 2014, ore 17.30;
• sala conferenze di Edilespo (Centro Esposizioni Lugano).
Interverranno quali relatori l'ing. Rudolf Dieterle (Direttore dell'Ufficio federale delle strade USTRA), l'On. Fabio Regazzi (Consigliere nazionale, membro
della Commissione federale dei trasporti e co-presidente del Comitato a favore del tunnel di risanamento al San Gottardo) e l'On. Claudio Zali (Consigliere
di Stato e Direttore del Dipartimento del territorio del Cantone Ticino). Il
moderatore della conferenza sarà l'ing. Vittorino Anastasia (Direttore della
SSIC TI).
La parte conclusiva dell'incontro sarà caratterizzata dalla cerimonia ufficiale di
consegna dei Diplomi federali di impresario costruttore ottenuti durante la
sessione d'esami 2014 nella regione di lingua italiana. Alla premiazione interverranno l'ing. Cleto Muttoni (Presidente della SSIC Sezione Ticino) e l'ing.
Mario Orsenigo (Presidente della Commissione d'esami per il circondario di
lingua italiana).
Grazie al tunnel di risanamento al
San Gottardo, il collegamento stradale
tra il Ticino e il Nord delle Alpi sarà ben
più sicuro ed affidabile. Una volta
terminati i lavori di risanamento
dell’attuale galleria, sarà percorribile
una sola corsia per galleria. Il pericolo
di scontri frontali e laterali sarà perciò
scongiurato.
Il progetto del modello di portale della
Galleria stradale del San Gottardo sotto
il quale passeranno i visitatori che
entreranno e usciranno da Edilespo.
Benvenuti
a Edilespo
Responsabile
Nicola Bagnovini
EDITORIALE
3
LA POLTRONA
Intervista a Franco Citterio,
Direttore
Associazione Bancaria Ticinese
5
LINGUA DEGLI APPALTI
Inoltrati a Berna 4 atti parlamentari a difesa dell’italiano
PIANO DIRETTORE
Consultazione Scheda V8 Cave
6
APPRENDISTI IN FESTA
Premio Renato Antonini e
Riconoscimento Giorgio Galgiani
7
ABITAZIONI VUOTE
Percentuale sempre bassa
9
FREQUENZA INFORTUNI
Il Ticino sotto la media nazionale
11
Editore ©
SSIC Sezione Ticino
Viale Portone 4
6500 Bellinzona
tel. 091 825 54 23
fax 091 825 75 38
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e-mail: info@ssic-ti.ch
Fotografie redazionali
SSIC TI, Bellinzona
Stampa
Tipo Print Roncoroni+Sulmoni
Mendrisio
Grafica
Guido Robbiani
Tiratura 2'700 copie
6 volte all’anno
In copertina:
un manichino per i cantieri con
con le regole vitali della Suva
per chi lavora nell’edilizia.
Una corretta sensibilizzazione
dei lavoratori permette di
migliorare la sicurezza.
Foto: SSIC TI, Bellinzona.
PARLIAMO DI...
Sfide per costruire razionalmente
dalle fondamenta fino al tetto
CANTIERI E MOTOSEGA
Ben riuscito il corso pilota
12
HGC
Uno sguardo al futuro
1
settembre-ottobre
2014
LA POLTRONA
Negli ultimi mesi si sono fatti
sentire i primi segnali di contrazione soprattutto per quanto
concerne l’edilizia abitativa,
con una riduzione delle riserve
di lavoro. Fortunatamente, il
perdurare del basso costo del
denaro contribuisce ad alimentare la fiducia degli investitori
nei confronti del mattone.
Dir. Citterio, dal suo osservatorio privilegiato, ci può dare
qualche indicazione circa l’evoluzione dei tassi di interesse
ipotecari che ci possiamo attendere a breve e medio termine?
Le previsioni dei principali analisti
del mercato sono concordi: a brevemedio termine i tassi d’interesse
dovrebbero rimanere ancora bassi.
Infatti, la Banca nazionale svizzera
è costretta a mantenere la sua politica dei tassi d’interesse pari a zero al fine di assicurare il tasso di
cambio minimo di 1.20 contro l’euro. In sintesi, anche alla luce del
basso tasso d’inflazione e dei rischi
correlati al ciclo economico, attualmente la BNS non ha alcun motivo
per modificare la sua politica
monetaria.
Per quel che riguarda la situazione
congiunturale il “superciclo”, che
consiste in un boom del settore
immobiliare e in alti tassi d’immigrazione in presenza di bassi tassi
d’interesse, si sta esaurendo e
questo contribuirà a smaltire gli
eccessi accumulati negli ultimi
anni. Secondo le stime di Credit
Suisse, è anche probabile che le
spese in conto capitale per le nuove
costruzioni scenderanno dal 3.5%
all’1.0% nel 2015 a seguito del
generale rallentamento della domanda edilizia e della ridotta
espansione delle capacità nel settore edilizio.
La nostra Associazione riconosce e sostiene il ruolo fondamentale svolto dalle banche
nell’erogazione dei crediti a
favore degli imprenditori in
quanto rappresentano le indispensabili iniezioni di liquidità
per promuovere nuovi investimenti e per lo sviluppo delle
varie attività aziendali. L’esasperata corsa al ribasso sui
prezzi delle offerte che rileviamo recentemente nel settore
ticinese della costruzione ci
preoccupa molto e non vorremmo che questo atteggiamento
possa causare una pericolosa
spirale, ovvero quella di acquisire nuove commesse, anche
sottocosto, per giustificare la
richiesta di nuovi crediti per sal-
Intervista a
Franco
Citterio
Franco Citterio,
Direttore dell’Associazione
Bancaria Ticinese.
dare scoperti precedenti. Quali
sono le precauzioni che le banche adottano per eludere simili
effetti malsani per l’intera economia?
Le recenti disposizioni dell’Autorità
federale di vigilanza sui mercati
finanziari (FINMA) e dell’Associazione svizzera dei banchieri in tema di
finanziamento immobiliare intendono frenare lo slancio del settore
edilizio, per evitare che il mercato
vada incontro a degli eccessi, per
altro pagati a caro prezzo all’inizio
degli anni Novanta del secolo scorso. Dal 2010 al 2014 le ipoteche
sono cresciute in Svizzera del 18%
e le quotazioni degli immobili, in
media negli ultimi dieci anni, del
45% circa. Questi dati fanno della
Svizzera uno dei paesi europei ad
aver registrato gli aumenti più consistenti. L’invito alla prudenza è
quindi giustificato e anche la situazione è monitorata.
Le stesse banche hanno messo in
atto una politica creditizia attenta
e selettiva, proprio per evitare che
fenomeni come quelli descritti nella
sua domanda possano dar luogo a
danni ancora maggiori. Le principali disposizioni varate dal settore
bancario riguardano la quota minima di mezzi propri, i tempi di
ammortamento del debito, il principio del valore minimo tra valore di
mercato e prezzo pagato e, infine,
i calcoli di sostenibilità del debito.
presentano da sempre una fetta
importante della quota investimenti del settore della costruzione. Dir. Citterio, vista anche
la sua carica politica di Sindaco
di Porza, ritiene possibile agevolare l’assegnazione dei lavori
alle aziende locali anche a fronte dell’accresciuta concorrenza
estera? E se sì, con quali benefici?
Evidentemente qui parlo a nome
personale e non quale rappresentante delle banche. Porza è un tipico comune della cintura urbana di
Lugano e come tale confrontato
con progetti edilizi di piccola-media
entità. Le posso assicurare che il
mio Municipio, nei limiti che la
legge impone, dà sempre precedenza ai fornitori locali sia per una
questione di qualità del prodotto e
del servizio sia per una conoscenza
diretta che facilita i contatti e l’affidabilità. Il discorso si fa un po’ più
difficile nell’ambito dei consorzi intercomunali, in quanto non siamo
gli unici decisori, ma ci battiamo
affinché le prerogative dell’economia ticinese siano salvaguardate.
I Comuni e più in generale gli
enti pubblici (come ad esempio
i consorzi intercomunali) rap-
3
settembre-ottobre
2014
LINGUA DEGLI APPALTI
Leggendo la Costituzione svizzera, in particolare gli articoli 2, 4, 18
e 70, ci si potrebbe anche convincere che tutte le Regioni abbiano
gli stessi diritti in materia di utilizzo della loro lingua ufficiale. Purtroppo la realtà è ben diversa,
almeno in materia di appalti pubblici: è infatti capitato più volte
che alcuni servizi dell’Amministrazione federale si siano arrogati il
diritto di mettere a concorso in
Ticino appalti in lingua tedesca, in
barba al rispetto richiesto dalla
nostra Carta costituzionale.
La Società svizzera impresari
costruttori Sezione Ticino (SSIC TI)
da anni combatte puntualmente
queste prassi e ha quasi sempre
ottenuto giustizia. Non è però
normale che qualcuno debba costantemente vigilare su come agisce l’Amministrazione per avere la
certezza di essere rispettati! Per
risolvere definitivamente la questione bisogna quindi (purtroppo)
creare una base legale specifica.
Si è così deciso di chiedere il
sostegno dei Deputati ticinesi alle
Camere federali, in particolare
dell’On. Ignazio Cassis. Importante è stato anche informare le
Associazioni nazionali di riferimento affinché sensibilizzassero i
parlamentari a loro vicini: questo
è stato fatto grazie al lavoro della
Camera di commercio, della
Società ingegneri e architetti e
della nostra Sede centrale di Zurigo.
Il tema è piuttosto complesso,
poiché gli acquisti della Confederazione, se il loro importo supera
la soglia degli 8.7 mio di franchi,
sono regolamentati dalla specifica legge federale e quindi ritenuti
«internazionali», mentre sono
assoggettati all’ordinanza se il
loro importo è inferiore a questa
soglia. Poi bisogna tener conto
del fatto che il contratto d’appalto
rientra nel diritto privato e sembra non poter essere regolamentato con il diritto degli acquisti
(diritto pubblico). Infine, si è ritenuto di chiedere l’applicazione
delle medesime regole anche alle
aziende private partecipate dalla
Confederazione, quali le FFS e la
Posta.
Si sono pertanto allestiti 4 atti
parlamentari: due mozioni e due
interpellanze. Con le due mozioni
si chiede al Consiglio federale di
modificare la legge, mentre con le
due interpellanze gli si chiede di
esprimersi in merito.
La prima mozione, inoltrata dal
Consigliere nazionale Ignazio
Cassis (PLR, TI) e sottoscritta da
ben 82 Consiglieri nazionali, chiede di modificare la Legge sugli
acquisti pubblici in modo che
tutta la procedura, e non solo
(come ora) la pubblicazione sul
Foglio ufficiale, avvenga nella lingua ufficiale del luogo d’esecuzione dei lavori. Inoltre la stessa
mozione chiede che ciò valga
anche per gare d’appalto inferiori
a 8.7 mio di franchi.
La seconda mozione, inoltrata
dal Consigliere nazionale Fabio
Regazzi (PPD, TI), chiede al Consiglio federale di intraprendere i
passi necessari per subordinare
alle stesse regole anche le aziende di proprietà della Confederazione (FFS, Posta, SSR-SRG, Ruag,
ecc.).
Le due interpellanze, inoltrate dai
Consiglieri nazionali Silva Semadeni (PS, GR) e Ignazio Cassis
(PLR, TI), chiedono al Consiglio
federale di esprimersi in merito
alla disponibilità a far sì che anche
il contratto e la gestione del cantiere siano nella lingua ufficiale
del luogo d’esecuzione dei lavori,
rispettivamente su come intende
disciplinare queste regole.
Il tenace e documentato lavoro
svolto sinora dalla SSIC TI, per
rivendicare ciò che dovrebbe già
essere garantito dal buon senso,
ha fatto importanti passi. Ora confidiamo in una reazione positiva
del Consiglio federale, ma soprattutto dei funzionari poiché sono generalmente loro a decidere
come sarebbe meglio gestire
queste prassi per l’Amministrazione! In un secondo tempo, per le
leggi di sua competenza, sarà poi
il Parlamento a doversi esprimere.
Seguiremo con attenzione l’iter di
questi 4 atti parlamentari, il cui
successo garantirebbe, una volta
per sempre, che tutte le commesse pubbliche e parapubbliche
in Svizzera vengano interamente
gestite – già a partire dalla fase di
progettazione, così da evitare
costi di traduzione – nella lingua
ufficiale del luogo di esecuzione
dei lavori, tedesco, francese o
italiano che sia.
Vittorino Anastasia
Direttore
SSIC Sezione Ticino
PIANO DIRETTORE
La SSIC TI ha recentemente risposto alla procedura di consultazione indetta dal Dipartimento del
territorio relativa alla “Scheda V8”
del Piano direttore cantonale (PD),
relativa alla regolamentazione
dell’attività nelle cave di estrazione della pietra. L’impostazione
generale data a questa Scheda è
buona e riteniamo molto interessante la volontà espressa di incaricare gli enti pubblici (in particolare la Divisione delle costruzioni, la
Sezione della logistica ed i Comuni) di promuovere l’uso di inerti
composti da scarti di cava. Questo
incentivo deve però essere parallelo a quello per il riciclaggio
di materiali secondari provenienti
dal settore delle costruzioni (ma-
teriale di scavo e di demolizione),
trattato nelle schede V6 e V7 del
PD. Ci siamo invece permessi di
esprimere la nostra delusione per
la scarsa considerazione che traspare riguardo all’utilizzazione di
cave dismesse quali depositi di
materiali inerti. Siamo infatti convinti che attraverso il deposito di
inerti si possano attuare anche
soluzioni rispettose dell’ambiente, sicure e pregevoli pure dal
punto di vista estetico e sociale.
Basti pensare ai depositi di Gudo,
che hanno permesso di trasformare una ex cava in vigneto e di
creare un’ampia area di svago
Inoltrati a
Berna 4 atti
parlamentari
a difesa
dell’italiano
Consultazione Scheda V8
Cave
naturalistica con parco giochi per
bambini. Le soluzioni per il deposito di materiali inerti non riutilizzabili sono poche e spesso
aspramente osteggiate a causa
dell’immagine negativa che le
discariche suscitano nell’opinione
pubblica. Immagine che viene
facilmente strumentalizzata dagli
oppositori, incuranti del fatto che
il deposito degli inerti in esubero
è un problema che riguarda tutti
e che occorre risolvere al meglio.
Alain Hohl
Capo Ufficio tecnico
SSIC Sezione Ticino
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settembre-ottobre
2014
APPRENDISTI IN FESTA
Al Centro di formazione professionale della SSIC TI a Gordola si è
svolta, lo scorso 30 settembre, la
cerimonia di consegna dei diplomi di muratore e di aiuto muratore, ottenuti nella sessione d’esami
2014. Il momento di festa si è svolto alla presenza di ca. 250 persone
(familiari, datori di lavoro, formatori, addetti ai lavori, ecc.) e ha
permesso di consegnare l’attestato federale di capacità (AFC) a ben
62 giovani muratori e il certificato
federale di formazione pratica
(CFP) a 1 solo aiuto muratore.
Come buona tradizione, durante
l’incontro ha pure avuto luogo la
consegna del Premio Renato
Antonini, giunto alla 23.esima
edizione e voluto dal compianto
imprenditore ticinese, nonché
dirigente della SSIC TI, per sottolineare i migliori 3 apprendisti per
quanto riguarda la media finale
dell’esame. I premiati quest’anno
sono stati:
• Raffaello Rothen (1° rango)
con la media finale del 5.4
Impresa Pedrazzi Franco & Figli SA,
Golino;
• Giulio Gadola (2° rango, 5.2)
Edilbau SA, Ponte Capriasca;
• Martino Venturini (3° rango, 5.1)
Impr. Pino Giobbi SA, Rodi-Fiesso.
Durante la cerimonia è stato anche assegnato il Riconoscimento
Giorgio Galgiani destinato all’apprendista con il miglior risultato
durante i corsi pratici al Centro di
Gordola. Anche questo premio è
stato vinto da Raffaello Rothen,
grazie alla media del 5.5 ottenuta
nei corsi interaziendali.
La cerimonia è stata diretta dal
Direttore del Centro di formazione di Gordola arch. Paolo Ortelli.
Presenti pure il Presidente della
SSIC TI ing. Cleto Muttoni e il
Direttore ing. Vittorino Anastasia. Quali relatori sono intervenuti
l’ing. Mauro Galli (capo Dicastero
formazione e Vicepresidente SSIC
TI), il Consigliere di Stato e Direttore del DECS On. Manuele Bertoli, la signora Lorenza Santaniello Antonini (patrocinatrice
del Premio Renato Antonini) e la
signora Lucia Galgiani Giovanelli (patrocinatrice del Riconoscimento Giorgio Galgiani). È difficile
riassumere in poche righe i contenuti dei pregnanti interventi.
«Accanto alla passione, la professione del muratore unisce la tecnica, l’ingegno e l’abilità manuale. È
semplicemente per questo che il
muratore è e rimarrà una figura
insostituibile nel processo realizzativo di un progetto. La magia del
nostro lavoro è quella di aggiungere la terza e la quarta dimensione al
Premio
Renato
Antonini e
Riconoscimento Giorgio Galgiani
Foto di gruppo alla consegna
del Premio Renato Antonini 2014.
Da sinistra: Giulio Gadola (2°),
Martino Venturini (3°), Raffaello
Rothen (1°), Cleto Muttoni,
Lorenza Santaniello Antonini,
Manuele Bertoli e Paolo Ortelli.
Apprendisti muratori (AFC) diplomati nella sessione d’esami 2014
Ammar Karim
Arndt Christopher
Bebiano Dos Reis Michele
Bellini Luca
Beretta Mirko
Biadici Mattia
Biadici Nicola
Bocchi Sebastian
Bonardi Marco
Borsa Gianluca
Bottega Michael
Calderoni Simone
Cappiello Simone
Caramello Cristian
Castellani Luca
Cavalli Marco
Correia Dos Santos Mattia
Deluca Antonino
Di Bari Davide
Docimo Antony Frank
Dutra Correa Filiphe
Fantoni Simone
Firpo Mattia
Fuoco Enea
Gadola Giulio
Gadola Silvio
Galli Alberto
Garbani Daren
Gatto Salvatore
Gianinazzi Aramis
Gudelj Josip
Bilsa SA, Lugano
Lepori Aldo SA, Lugano
Impresa Grignoli SA, Bedano
Poncetta SA, Bignasco
Desig SA, Castro
Poncetta SA, Bignasco
Mignami SA, Cevio
Maspoli SA, Caslano
Ugo Bassi SA, Pregassona
Gian Edil Sagl, Sonvico
Kevin Barra ex titolare M. B., Ascona
Ugo Bassi SA, Pregassona
Antonini & Ghidossi SA, Bellinzona
Merlini & Ferrari SA, Minusio
F.lli Tenconi impr. edile SA, Gordola
Costruzioni Pagani SA, Brissago
Reali costruzioni SA, Osogna
CSC impresa costruzioni SA, Lugano
Montemarano Sandro, Caslano
Bilsa SA, Lugano
Pervangher, Airolo
Promeng SA, Lugano
Larghi SA, Melano
Ennio Ferrari SA, Lodrino
Edilbau SA, Ponte Capriasca
Bogana Francesco Sagl, Arvigo
SPQR SA, Ponte Tresa
Tomamichel Sagl, Bosco Gurin
Edilstrada SA, Bedano
Ugo Bassi SA, Pregassona
Vela Icos SA, Locarno
Guerini Simone
Invernizzi Vittorio
Irde Dario
Jametti Emanuele Luigi
Jurietti Ronny
Lavagetti David
Libero Daniele
Lotartaro Michele
Maccagno Kenny
Mancini Matteo
Mathez Paul Marcel
Mendes Wellington
Mozzanino Alessandro
Oliverio Alessandro
Pace Marco
Pantic Milan
Pellegrini Giovanni
Pescia Ario
Pfister Gianluca
Rothen Raffaello
Sandrinelli Christopher
Sarac Janer
Sirianni Nicola
Sormani Giacomo
Spina Antonio
Taddei Bryan
Thomann Jackson
Valente Emanuele
Venturini Martino
Vida Giorgio
Zanotta Andrea
Guerini SA, Losone
Lombardini Generalbau AG, Ruvigliana
SPQR SA, Ponte Tresa
Mandioni Sagl, Ponto Valentino
Rigassi & Pinchetti SA, Lodrino
Beloedil SA, Melide
Lepori Aldo SA, Lugano
Impresa Grignoli SA, Bedano
Pervangher, Airolo
Martinetti Mario SA, Figino
Muttoni SA, Faido
F.lli Franconi SA, Brissago
Generelli A. + F. Sagl, Tegna
Mafledil SA, Osogna
Casanova SA, Bedano
Casada SA, Malvaglia
Ugo Bassi SA, Pregassona
Quadri Giovanni SA, Cadempino
Maredil SA, Chiasso
Pedrazzi Franco & Figli SA, Golino
Rezzonico R. e M. SA, Bissone
Valsangiacomo L. SA, Stabio
Kevin Barra ex titolare M. B., Ascona
Casanova SA, Bedano
De Bortoli Sagl, Losone
Impresa Giuliani SA, Aquila
Mancini & Marti SA, Bellinzona
Daniele Chiappini & Co., Losone
Pino Giobbi SA, Rodi-Fiesso
Pedrazzini costruzioni SA, Lugano
GTL SA, Gravesano
Apprendisti aiuto muratori (CFP) diplomati nella sessione d’esami 2014
Kalman Sebastian
Bottani & Barchi SA, Massagno
disegno: realizziamo volumi in un
determinato tempo», ha evidenziato l’ing. Galli. Lucia Galgiani ha
invece invitato i giovani ad amare
il proprio lavoro, quale parte attiva di un circolo virtuoso a vantaggio dell’intera società. Lorenza
Santaniello Antonini ha ricordato
suo padre Renato a dieci anni
dalla sua morte. Esigente e rigoroso sul lavoro, Renato Antonini
«sapeva trasmettere ai giovani
tanto entusiasmo per la professione di muratore a cui tanto teneva».
L’On. Manuele Bertoli ha infine
invitato i giovani a voler costruire
segni intelligenti sul territorio ricordando loro che il diploma è un
rito di passaggio per il loro futuro.
Come da buona tradizione, la
HG COMMERCIALE e la Regusci
SA hanno omaggiato tutti i diplomati con casco e livello. Un gesto
molto apprezzato che vuol essere
di buon auspicio per lavorare in
sicurezza e con precisione.
Raffaello Rothen riceve da Lucia
Galgiani Giovanelli il premio per
la miglior media (5.5) nei corsi
interaziendali al CFP di Gordola.
6
settembre-ottobre
2014
ABITAZIONI VUOTE
Secondo i rilevamenti dell’Ufficio federale di statistica aggiornati al 1° giugno 2014, il numero di abitazioni vuote in Ticino
ha raggiunto le 1'847 unità.
Nonostante il lieve incremento
riscontrato rispetto allo scorso
anno, il tasso cantonale di abitazioni non occupate si colloca
ad un pur sempre esiguo
0.83%. Ciò conferma in sostanza l’utilizzo pressoché totale del
nostro parco immobiliare.
Tra gli indicatori statistici di riferimento per l’edilizia abitativa –
oltre ad esempio alle domande di
costruzione, alle entrate di ordinazioni e alle riserve di lavoro – vi è
il tasso di abitazioni vuote; un
parametro che lascia intravedere
il rapporto tra domanda e offerta
nel mercato delle locazioni. È pur
vero che questo indicatore presenta spesso differenze regionali
anche importanti. Tra i Comuni
ticinesi con più di 5'000 abitanti, si
passa ad esempio dal 2.9% di sfitto di Chiasso all’1.6% di Locarno,
dall’1.2% di Bellinzona allo 0.7%
di Lugano, fino a raggiungere l’occupazione pressoché totale di
Biasca e Capriasca con uno 0.2%
di abitazioni vuote. Nonostante
ciò, il tasso cantonale di abitazioni
vuote rimane un parametro di
riferimento importante per gli
operatori del settore.
Come riportato sul «Notiziario statistico 2014-31» edito dall’Ufficio
di statistica del Cantone Ticino,
negli ultimi 12 anni il tasso medio
cantonale di abitazioni vuote è
sempre rimasto sotto l’1% e il
valore minimo è stato toccato nel
2004 con una percentuale pari
allo 0.64%. Stiamo dunque attraversando un buon periodo per
l’edilizia abitativa. La vitalità presente nel mercato dell’alloggio
viene alimentata dalla richiesta di
nuovi spazi atti a soddisfare le
reali esigenze abitative dovute
alla crescita demografica, dunque
senza creare pericolose distorsioni tra la domanda e l’offerta. Oltre
a questo, ci si accorge che le abitazioni sfitte sono spesso quelle
che denotano un basso standard
abitativo (mancanza di isolamento termico e fonico, sistemi di
riscaldamento vetusti, mancanza
di doppi servizi, ecc.) oppure
un’ubicazione penalizzante dell’edificio (zona poco soleggiata, non
servita dai principali servizi oppure a ridosso delle vie di traffico).
Nel nostro Cantone il tasso di abitazioni vuote – ovvero il rapporto
tra il numero di abitazioni presenti sul territorio (223'504 unità al
31.12.2013) e il numero di abita-
zioni vuote (1'847 unità registrate
al 01.06.2014) – si colloca come
detto in entrata ad un esiguo
0.83%. Il valore conferma sostanzialmente la situazione del 2013
con un incremento di sole 28
unità abitative vuote su base
annua. Come si può evincere dal
grafico riportato a lato, pure il raffronto con le situazioni registrate
negli altri Cantoni svizzeri ben
posiziona il Ticino, situandolo
leggermente sotto alla media
nazionale che è dell’1.08%. Il
quartetto dei Cantoni di Basilea
Città (0.23%), Basilea Campagna
(0.32%), Ginevra (0.39%) e Zugo
(0.39%) fa registrare il tasso più
esiguo di abitazioni vuote in rapporto al proprio parco immobiliare, mentre il Canton Giura quello
più alto (2.25%). Il Vallese (1.8%)
e i Grigioni (1.2%), essendo regioni alpine e a forte vocazione turistica – dunque paragonabili per
certi versi al Cantone Ticino –
hanno delle percentuali di sfitto
superiori rispetto alla regione di
lingua italiana. In questo contesto,
la vicinanza tra il ticino e la Lombardia si fa probabilmente sentire.
Per quanto riguarda invece l’evoluzione dettagliata delle abitazioni vuote in Ticino (suddivise
secondo numero di locali, tipologia di appartamento e genere
di offerta) facciamo riferimento
alla tabella sottostante, nella
quale è rappresentata l’evoluzione di questi indicatori dal 1993
ad oggi. Le premesse affinché il
mercato dell’alloggio possa continuare su questa onda positiva
sembrano date, anche perché
dagli esperti non giungono finora
segnali di innalzamento dei tassi
ipotecari, almeno a breve termine.
Percentuale
sempre
bassa
Fonte grafici e tabella: Statistica
delle abitazioni vuote, Ufficio
federale di statistica, Neuchâtel.
7
settembre-ottobre
2014
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FREQUENZA INFORTUNI
La Suva ha recentemente fornito i
dati statistici relativi all’evoluzione degli infortuni professionali
riscontrati l’anno scorso nel settore principale della costruzione.
L’Ufficio di consulenza per la sicurezza sul lavoro valuta con attenzione questi indicatori, da un lato
per tener sott’occhio l’evoluzione
negli anni del fenomeno infortunistico e, dall’altro lato, per disporre di parametri di confronto tra
la situazione in Ticino e quella
nazionale. Come si può evincere
dal grafico riportato a lato, la frequenza degli infortuni sui cantieri
della costruzione in Ticino è, per la
prima volta negli ultimi 15 anni,
inferiore al valore medio nazionale (186 contro i 192 infortuni ogni
1'000 lavoratori a tempo riscontrati mediamente in Svizzera). E
pensare che il 2013 era iniziato
davvero nel peggiore dei modi
con 2 infortuni mortali nella
nostra regione in poche settimane. Anche questo fattore può trovare una chiave di lettura nella
statistica della Suva in quanto
simili disgrazie hanno come conseguenza l’immediata presa di
coscienza e di consapevolezza dei
reali pericoli con i quali i lavoratori possono essere confrontati sui
cantieri. Tutti ne hanno parlato,
ogni lavoratore e ogni datore di
lavoro avrà fatto le proprie riflessioni. Degli interrogativi se li
saranno posti pure i progettisti,
gli ingegneri e i direttori dei lavori. Insomma, tutti gli attori coinvolti nel complesso processo edificatorio nel quale è possibile migliorare la sicurezza soltanto con la
collaborazione di tutte le parti
coinvolte, ognuno nel proprio
ambito e con le proprie competenze e responsabilità. Infatti, nell’ambito della sicurezza, nessuno
si può o si deve chiamare fuori. La
vita e la salute delle persone e dei
propri cari è troppo importante
per lasciare qualche cosa di intentato onde evitare incidenti. È chiaro, ogni infortunio è sempre uno
di troppo ma il rischio zero sui
cantieri, come nell’attività del
tempo libero, non esiste. Ciononostante, la SSIC Sezione Ticino continuerà con costanza ed impegno
la propria attività a favore della
sicurezza, ben sapendo di poter
contare su imprenditori sensibili a
questo problema e che hanno
dimostrato di credere e di voler
investire nella sicurezza dei propri
lavoratori. I buoni risultati ottenuti
nel nostro Paese negli ultimi anni
ne sono la dimostrazione.
Per tornare al grafico sulla frequenza degli infortuni sui cantieri
e ad una valutazione più generale
dell’andamento registrato dal
1987 ad oggi, si possono esprimere alcune considerazioni:
• innanzitutto, nell’ultimo quarto
di secolo la frequenza degli
infortuni sui cantieri è stata più
che dimezzata passando dai
415 casi ogni 1000 lavoratori
del 1990 ai 186 del 2013;
• la significativa differenza che si
riscontrava all’inizio degli anni
'90 tra i valori registrati a livello
nazionale e quelli relativi alla
regione di lingua italiana è
stata eliminata e questo fattore
è assodato da parecchi anni;
• dopo due considerazioni positive, una più critica secondo la
quale, nonostante i molteplici
sforzi profusi dai vari operatori
del settore, risulta difficoltoso
avvicinare la soglia dei 150
infortuni annui ogni 1000 lavoratori. Un traguardo ambizioso
al quale riusciamo ad avvicinarci soltanto a piccoli passi. Sembrerebbe quasi di aver toccato
un certo limite di sistema che,
se non viene coltivata una vera
e propria cultura della sicurezza
a tutti i livelli (progettisti, direttori dei lavori, imprenditori, artigiani, specialisti, quadri e maestranze), difficilmente riusciremo ad abbattere, sia per quanto
riguarda il numero, sia la gravità
degli incidenti.
Sono questi gli aspetti essenziali
che i rilevamenti statistici della
Suva suggeriscono, pur tenendo
conto che ogni statistica va letta
ed interpretata con cautela e che
essa può essere soggetta a diverse chiavi di lettura.
La via della prevenzione imboccata da tempo dagli impresari
costruttori è comunque valida e
sostenibile in quanto – seppure
non esista una statistica degli
infortuni evitati grazie alle misure
di sicurezza organizzative, comportamentali e di protezione individuale – risulta chiara la percezione di un generale miglioramento dell’intero sistema di lavoro sui cantieri rispetto al passato.
Avanti così... dunque, sperando di
poter contare su una maggiore
convinzione anche da parte dei
lavoratori nell’applicare le misure
preventive che vengono chieste
loro per il loro bene, quello dei
loro familiari e dell’intera società.
Occorre infatti promuovere nei
lavoratori la corretta mentalità
votata alla prudenza e all’attenzione ai pericoli che, di volta in
volta, possono manifestarsi sui
cantieri. Imparare, in buona
sostanza, a leggere le situazioni di
pericolo prima che sia troppo
tardi per se stessi o per i propri
colleghi di lavoro. Le regole sono
conosciute: in caso di pericolo, fermarsi, eliminare il pericolo e solo a
quel momento continuare il proprio lavoro in sicurezza. Sembra
facile, eppure per eliminare una
situazione di pericolo occorre
dapprima riconoscerla.
Il Ticino sotto la media
nazionale
Per la prima volta negli ultimi
15 anni, la frequenza degli
infortuni sui cantieri riscontrata
in Ticino (linea blu del grafico)
è inferiore al valore medio
nazionale.
Nicola Bagnovini
Vicedirettore
SSIC Sezione Ticino
9
settembre-ottobre
2014
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Sfide per
costruire
razionalmente dalle
fondamenta
fino al tetto
PARLIAMO DI ...
La ricerca e l’evoluzione tecnica
nel settore delle impermeabilizzazioni e dei rivestimenti per l’edilizia è molto spinta e, proprio
per questo, assume sempre più
importanza la comunicazione
puntuale e lo scambio di informazioni tra progettisti, direttori dei
lavori, imprese ed artigiani su
quelle che sono le esigenze e le
peculiarità dei singoli oggetti per
poter scegliere la soluzione più
adeguata per il caso specifico. È
importante che questo approccio
venga affrontato correttamente
già in fase di progettazione e di
pianificazione dei lavori. È con
questo spirito e per aggiornare gli
operatori del settore della costruzione sulle novità in materia di
prodotti e soluzioni per l’edilizia
che si sono svolti, l’8 e il 9 luglio
scorsi, 2 eventi organizzati da Sika
Schweiz AG. Il primo si è tenuto
alla SUPSI di Trevano, per i Clienti
ed i professionisti del Sottoceneri,
ed il secondo al Centro di formazione SSIC TI di Gordola, per i professionisti e specialisti del Sopraceneri.
I temi trattati da Enrico Capra,
Massimo a Marca e Marco Galati
sono riportati di seguito.
• Minimizzare i problemi con una
corretta ed efficiente sicurezza
progettuale. Sinergie e stretta
collaborazione “dalle fondamenta fino al tetto” fra Committente,
Progettista e fornitore dei Sistemi.
• SikaProof A (vasca gialla), un
nuovo Sistema di impermeabilizzazione integrata nel calcestruzzo fresco senza diffusioni
retrostanti.
• Sika Poliurea Tecnologia innovativa con membrane sintetiche
liquide altamente reattive per
opere edili e civili.
• Rivestimenti decorativi per pavimenti e pareti di alta qualità
I partecipanti al pomeriggio
informativo organizzato
dalla Sika Schweiz AG
che si è tenuto al Centro
SSIC di Gordola.
• 25 anni di esperienza pratica
con manti sintetici Sarnafil T
(TPO). Ecologia, sostenibilità, servizi ed assicurazione della qualità Sika.
In coda agli eventi, dove hanno
presenziato oltre 130 persone,
l’Avv. Michela Pedroli di Ascona,
ha trattato brevemente alcuni
temi fondamentali riferiti agli
aspetti giuridici da considerare in
fase di costruzione, con particolare riferimento alle norme SIA ed
all’interpretazione giuridica delle
regole dell’arte in caso di controversie in merito a difetti esecutivi.
Un sincero grazie ai partecipanti
ed a tutti i collaboratori SUPSI,
SSIC e Sika, che hanno contribuito
per garantire il successo a questi
due primi “eventi-ponte” che, vista
la numerosa partecipazione e l’interesse dimostrato, riorganizzeremo con altri interessanti temi di
attualità. Eventuali interessati che
desiderano avere le presentazioni
su CD o tramite e-mail, possono
richiederle ai nostri uffici commerciali di Cadenazzo.
Enrico Capra
Key Account Manager
Sika Schweiz AG, Ticino
Per maggiori informazioni
contattare Enrico Capra
(tel. +41 79 686 17 86).
CANTIERI E MOTOSEGA
Lo scorso 17 luglio si è svolto al
Centro di formazione professionale della SSIC TI di Gordola (CFP) il
corso pilota per l’uso sicuro
della motosega sui cantieri.
Questo nuovo momento formativo è nato dal fatto che l’utilizzo
della motosega sui cantieri rientra, come stabilito dalla Suva, tra
le attività con pericoli particolari e
che possono dunque essere affidate solo a persone appositamente istruite. Dopo una prima parte
di nozioni teoriche, della durata di
circa un’ora, la parte preponderante della mezza giornata di corso
ha toccato gli aspetti pratici. Si è
dapprima spiegato il funzionamento della motosega, la manutenzione, il rifornimento, il cambio
della catena tagliente e l’accensione corretta, per poi esercitarsi
con una serie di tagli tipici dell’attività di cantiere (travetti, listoni,
tavole, cunei, paletti e pannelli
d’armatura). Il tutto ricreando
situazioni particolari, tagliando
risparmi ed incastri con diversi
tipi di motoseghe. La parte conclusiva dell’interessante mattinata
ha permesso di conoscere gli
E. Capra e l’Avv. M. Pedroli.
Sopra, i relatori dell’evento
E. Capra, Avv. M. Pedroli,
M. a Marca e M. Galati.
Ben riuscito
il corso pilota
aspetti basilari riguardanti l’affilatura delle maglie di taglio della
catena (denti). Un’operazione abbastanza complessa e per la quale
è richiesto molto esercizio prima
di ottenere buoni risultati.
Il corso sarà riproposto e gli interessati sono invitati a contattare
direttamente il CFP di Gordola,
telefonando allo 091 735 23 40.
Giorgio Petrini
Resp. formazione continua
CFP SSIC TI, Gordola
11
settembre-ottobre
2014
Uno sguardo
al futuro
HGC
Cambiamenti nell’organico
della HGC Ticino e Moesano
Mi preme informare i fedeli clienti
della HGC sulle riorganizzazioni
decise recentemente, dopo la partenza del signor Marco Mozzini,
che, il 1° giugno 2012, aveva assunto la funzione di responsabile
amministrazione e logistica dopo
la mia nomina alla testa della HGC
Ticino e Mesolcina.
Purtroppo, dopo soli due anni, lo
scorso mese di agosto il signor
Mozzini ha terminato il suo rapporto di lavoro presso la HGC di
Cadro. Ciò ha richiesto una riorganizzazione del nostro organigramma e dei compiti assunti dal
personale amministrativo. Per me
l’aspetto più importante è sempre
stato il contatto con il cliente, sia
nel servizio di consulenza che
nella gestione dell’incasso. Ambo
le cose non si possono improvvisare e, grazie al competente staff
con cui ho il piacere di lavorare,
ho potuto occupare i posti vacanti con dei collaboratori ad interim.
A seconda dell’evolvere della
situazione, queste persone saranno nominate in modo definitivo
nella loro nuova funzione, oppure
dovrò cercare alternative valide.
Per quanto riguarda direttamente
la clientela, vi informo che la delicata funzione dell’incasso è stata
affidata alla nostra collaboratrice
di lunga data signora Monica
Crippa.
Quale mio vice alla Direzione, ho
nominato il signor Daniele Bianchi, che a tempo debito sarà mia
premura presentarvi più dettagliatamente.
Sono naturalmente a vostra completa disposizione per qualsiasi
ulteriore informazione o chiarimento dovesse necessitarvi. Non
esitate a contattarmi.
Vi ringrazio per la comprensione,
e vi assicuro che farò tutto il
necessario per garantirvi il servizio che la HGC offre ai suoi fedeli
clienti.
Sboccia la nuova
sede di Genestrerio
Il 18 agosto scorso, hanno avuto
inizio i lavori per la costruzione
della nuova Sede di Genestrerio.
Un momento di soddisfazione e
di grande gioia per noi tutti. Lo
so che questo sentimento non è
stato condiviso da numerosi
nostri fedeli clienti, che si sono
visti esclusi dal poter partecipare
a questa costruzione. Seppure a
malincuore, anche la HGC ha
quindi dovuto operare le sue scelte, adottando una serie di criteri
per identificare quelle che, secondo noi, erano le migliori offerte
per la realizzazione della nostra
nuova Sede di Genestrerio. È stato
di conseguenza inevitabile scartare dagli appalti molti pretendenti.
Ci dispiace veramente ma non
potevamo fare altrimenti, dovendo fissare punti fermi sulle nostre
scelte. D’altro canto anche noi
siamo confrontati tutti i giorni,
nella vendita di materiali e attrezzature per l’edilizia, con la dura
legge del mercato dettata dalla
sfrenata concorrenza.
Se tutto va come programmato,
alla riapertura dei cantieri a metà
agosto 2015, i nostri clienti saranno serviti nella nostra nuova infrastruttura, che farà apparire come
un brutto ricordo quella attuale.
Karin Marti
Direttrice
HG COMMERCIALE Ticino
12
settembre-ottobre
2014
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