entodoc è già digitale Denuncia Uil: Zobele

8
ECONOMIA
martedì 28 ottobre 2014
CREDITO
l'Adige
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: economia@ladige.it
●
A luglio finanziamenti alle aziende trentine con meno di 20 I gruppi bancari presenti in Trentino hanno tutti superato
addetti a quota 3.648 milioni, -5,3% in un anno. Nardelli lo stress test della Bce tranne il Montepaschi. Con le fusioni
(Coop artigiana di garanzia): le ipoteche non bastano più aumenteranno le Casse rurali con un patrimonio solido
Banche, lo stress è tutto delle imprese
Agli artigiani 200 milioni di prestiti in meno
Garanzie Confidi, boom di richieste: +30%
TRENTO - Quasi tutte le banche
italiane hanno superato gli
stress test della Bce, l’esame
sull’adeguatezza patrimoniale
in scenari economici difficili o
estremi. Tra chi ha sportelli in
Trentino, risulta bocciato solo
il Montepaschi. Le Casse rurali, dal canto loro, hanno avviato il percorso delle fusioni che
porterà a un netto miglioramento della solidità patrimoniale.
Ma in Trentino, come nel resto
d’Italia, lo stress è tutto delle
imprese, anzi delle piccole imprese. A luglio, ultimo dato Bankitalia, le aziende trentine con
meno di 20 addetti hanno crediti in corso per 3.648 milioni di
euro, 203 milioni in meno del luglio 2013, pari ad una contrazione del 5,3%.
In un solo mese, tra giugno e luglio, i prestiti alle ditte più piccole e agli artigiani sono scesi
di 42 milioni (-1,1%), il calo più
consistente dall’agosto dell’anno scorso. Era quasi un anno
che il credito alle imprese minori oscillava tra piccole diminuzioni e crescite modeste, ma
non cadeva. Ora invece si è tornati ad una contrazione rilevante.
Il quadro è confermato dalla
Cooperativa Artigiana di Garanzia, il consorzio fidi degli artigiani. «Registriamo in questi mesi un forte incremento delle richieste di intervento della Cooperativa - spiega il direttore Pao-
L’esame della Bce
Esito degli stress test per le 15 più grandi banche italiane
minor eccedenza di patrimonio
carenza massima di patrimonio
a fine 2013
Banco Popolare
-693
Banca Popolare dell’Emilia Romagna
-128
Banca Popolare di Milano
-684
Banco Popolare di Sondrio
-318
Banca Popolare di Vicenza
-682
-1.835
Carige (Genova)
631
713
-166
26
26
30
-223
-814
-814
256
Iccrea (Bcc e Cr)
1.183
631
-377
Credito Valtellinese
a breve**
1.063
463
Credito Emiliano
463
463
50
38
205
Mediobanca
Monte dei Paschi di Siena (Mps)
1.743
UNICREDIT
5.580
-714
Veneto Banca
10.480
(dopo le fusioni)
2.813
1.917
1.650
1.534
Trento
Rovereto – Isera – Lizzana
Alto Garda – Ledro
Pergine – Pinetana Fornace
Seregnano
1.304 Giudicarie Valsabbia
Paganella – Don Guetti
2.813
2.333
2.243
2.040
1.714
Mezzi patrimoniali 2013
(situazione attuale)
Trento
Alto Garda
Pergine
Lavis Valle di Cembra
Giudicarie Valsabbia
Paganella
(dopo le fusioni)
144
116
113
80
79
Pergine – Pinetana Fornace
Seregnano
Trento
Alto Garda – Ledro
Rovereto – Isera – Lizzana
Centrofiemme Cavalese –
Fiemme
157
144
138
106
106
10.897
-2.111
1.761
1.761
6.815
24
ranzie in corso ammontavano
a 87,3 milioni su 158,9 milioni
di affidamenti bancari garantiti, per il 71% presso le Casse rurali, per il 18% presso Unicredit,
per il 5% presso la Btb e per il
restante 6% presso gli altri istituti di credito convenzionati.
«Ormai non è più sufficiente la
garanzia ipotecaria - prosegue
8.747
24
ANSA
**con i rafforzamenti previsti da Bankitalia
lo Nardelli - A fronte di richieste
di credito, c’è bisogno di maggiori garanzie». L’aumento delle garanzie richieste è consistente, intorno al 30%. «Ad oggi abbiamo superato l’operatività dell’intero 2013». L’anno
scorso il Confidi artigiano aveva rilasciato nuove garanzie per
25,5 milioni. A fine anno le ga-
Trento
Alto Garda
Rovereto
Giudicarie Valsabbia
Paganella
Lavis Valle di Cembra
765
205
-4.250 -2.111
Ubi Banca
Masse intermediate 2013
(situazione attuale)
256
256
8.724
INTESA SANPAOLO
*dopo gli aumenti di capitale attuati
nel 2014*
Le Casse Rurali Trentine prima
e dopo le fusioni
in mln di euro
Nardelli - anzi non è più la garanzia principe. Spesso c’è bisogno di una doppia garanzia.
Il credito viene concesso se vi
sono garanzie più forti». Le banche sostengono che non c’è domanda di prestiti, ma nel caso
del fondo di rotazione misto
Provincia-istituti di credito il
plafond di 80 milioni è stato
esaurito rapidamente. Ora però le domande sono all’esame
delle banche. «Qualche operazione è stata respinta, non c’è
un’applicazione automatica - afferma Nardelli - Valuteremo l’impatto del nuovo canale di finanziamento della Bce».
Dopo gli stress test europei, dicono le associazioni imprendi-
toriali, per le banche non ci sono più alibi. E nel caso delle Rurali, come si vede dalla tabella
qui sopra dove sono indicate le
prime cinque prima e dopo le
ipotizzate fusioni, con le aggregazioni le Casse con mezzi patrimoniali superiori a 100 milioni passeranno da 3 su 43, il 7%,
a 6 su 22, il 27%.
F. Ter.
L’ADIGE 28 OTTOBRE 2014 PAG.8
Via Schedl e Brillo, che guidava l’immobiliare
Pulizia dei conti Sparkasse
Saltano direttore e vice
BOLZANO - La Cassa di Risparmio di Bolzano si separa dal
suo direttore generale Peter Schedl e dal suo vice Andrea
Brillo, che lasciano gli incarichi. «Il nostro obiettivo è quello di trovare entro 90 giorni un nuovo direttore generale»
ha detto all’agenzia Ansa il vicepresidente Carlo Costa.
Il divorzio avviene a pochi mesi dall’arrivo del nuovo presidente Gerhard Brandstätter e del vicepresidente Costa e
avvia una fase di riorganizzazione e ristrutturazione. «Da
qualche mese - ha spiegato Costa - stiamo lavorando sul
piano strategico della banca, a breve avremo così gli indirizzi futuri della Cassa di risparmio». Si sta così ipotizzando una finestra per un certo numero di prepensionamenti
che permetterebbero anche nuove assunzioni.
La nuova gestione Sparkasse ha iniziato la pulizia del bilancio con la semestrale, chiusa con una perdita di 58,5 milioni di euro dopo rettifiche su crediti per 124,4 milioni. Tra i
settori più problematici c’è l’immobiliare, di cui Brillo era
responsabile, con le crisi di Raetia sgr e del Fondo Dolomit.
Industria | Tancredi (Uiltec): 18 licenziati senza coinvolgere il sindacato. Oggi presidio davanti al tribunale
Denuncia Uil: Zobele antisindacale
TRENTO - La Uiltec Uil denuncia la Zobele per
comportamento antisindacale. Oggi, presso il
giudice del lavoro Giorgio Flaim, si terrà la prima udienza della causa promossa dal sindacato contro l’azienda specializzata in insetticidi e
profumatori. E stamane alle 11 davanti al tribunale si terrà un presidio dei lavoratori Zobele
«per esprimere il loro dissenso - si legge in una
nota - in merito ai recenti e numerosi licenziamenti».
L’azione legale della Uiltec nasce infatti dai 18 licenziamenti individuali di quadri e impiegati della Zobele avvenuti negli ultimi mesi, di cui abbiamo dato conto sull’Adige, definiti di natura
ambigua. «L’azienda - spiega Alan Tancredi, segretario della Uiltec - non ci ha coinvolti in questi licenziamenti. Anzi, loro non li chiamano licenziamenti ma uscite dal lavoro basate sul mutuo consenso».
Il comportamento antisindacale è una violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori,
meno famoso ma non meno rilevante dell’articolo 18. «Secondo noi - prosegue Tancredi l’azienda ha forzato la mano sui licenziamenti,
trasformandoli in mutui consensi. Con questo
sistema, ha generato vera e propria paura tra i
lavoratori, che vedevano andar via un collega
dalla sera alla mattina e ritenevano di non essere difesi dal sindacato».
Zobele, in sostanza, avrebbe bypassato la legge
223 del 1991 sui licenziamenti collettivi, che prevede il coinvolgimento del sindacato, proprio
per non aprire un confronto con le organizzazioni sindacali. «Facciamo causa in difesa dei lavoratori che si sono sentiti indifesi» sintetizza Tancredi. Intanto la cassa integrazione ordinaria per
calo congiunturale di commesse è stata prolungata di quattro settimane, da 8 a 12.
F. Ter.
Internet | Google e Camera di commercio: più web, progetto per 130 aziende
FINANZA
Il Trentodoc è già digitale
GIUSEPPE FIN
TRENTO - Essere bravi oggi non
è più sufficiente ma serve anche farsi conoscere. Diffondere la cultura digitale e accrescere la consapevolezza dei vantaggi derivanti da un utilizzo più
avanzato del web per tutto quello che riguarda il Made in Italy
è diventato fondamentale, soprattutto visto l’aumento, nell’ultimo anno, del 12% di richiesta dei prodotti italiani in giro
per il mondo.
Ecco allora che ieri è sbarcato
a Trento «Eccellenze in digitale
tour», il road show promosso
da Google e Fondazione Symbola con la collaborazione della Camera di Commercio di
Trento (nella foto, un momento
della presentazione).
Un progetto, nato in vista del-
l’Expo del prossimo anno, che
è arrivato alla quarta tappa in
Italia e che ha coinvolto altri importanti tessuti economici del
nostro Paese. L’obiettivo è quello di offrire attività di sensibilizzazione e di supporto alle imprese del territorio per aiutarle ad avvicinarsi all’online, sfruttando in questo modo le tantissime opportunità offerte da internet per promuovere i propri
prodotti anche fuori dall’Italia.
Per fare questo, sono stati individuati in Trentino alcuni settori: il Trentodoc, la grappa, l’artigianato del legno, del rame e
delle stufe ad olle. Un totale di
130 aziende che secondo i promotori di questa prima fase del
progetto hanno grosse potenzialità su internet. Per queste
aziende sono stati scelti due giovani, Emanuele Lise, 27 anni e
laureato in Sociologia e Storia
all’Università di Trento, e Paul
Sergentu, 26 anni, laureato in
Economia e Management sempre a Trento. Compito loro sarà quello di analizzare il livello
di digitalizzazione delle aziende trentine svolgendo, in questa prima fase, il ruolo di consulenti sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione per la
promozione dei prodotti.
«La leva del digitale - ha spiegato Domenico Mauriello di Unioncamere - abbassa i costi ma bisogna anche avere la consapevolezza che deve essere parte
integrante della vendita e della
commercializzazione. Il compito dei giovani che stiamo formando in tutta Italia è quello di
assistere le aziende a sviluppare una propria strategia di presenza in internet». Per quanto
concerne il Trentino, sono state analizzate 60 aziende del set-
Manager trentino
Carlo Moser
direttore Friulia
tore artigianato e 70 del settore Trentodoc e grappicolo. I risultati hanno dimostrato come
oltre il 90% delle aziende usi la
mail e attorno all’80% sia dotato di un sito internet. Se si prendono in considerazione tutte le
aziende trentine, allora il 71%
ha un proprio sito internet rispetto al media italiana del 34%.
Risultati peggiori invece della
geolocalizzazione.
Dati al top per quando concerne il settore del Trentodoc. Tut-
te le aziende sono infatti dotate di un portale internet e, sia
per quanto concerne la pagine
Facebook, i blog e l’e-commerce, risultano essere a livelli superiori rispetto alle altre aziende vinicole trentine. «Dati - hanno spiegato i responsabili del
progetto - che dimostrano grosse potenzialità». Il progetto di
Google e Unioncamere durerà
6 mesi e per le aziende coinvolte la prima fase sarà interamente gratuita.
TRENTO
- Carlo
Moser
(nella
foto), 44
anni,
trentino,
con
importanti esperienze
nelle realtà finanziarie
internazionali, è il nuovo
direttore della
finanziaria regionale
Friulia della Regione
Friuli Venezia Giulia.
Moser ha lavorato, tra
l’altro, a Londra presso
Goldman Sachs in
qualità di analista
finanziario e in Italia
come partner di
Investitori Associati Sgr,
un gestore indipendente
di fondi di private equity.
9
Corriere del Trentino Martedì 28 Ottobre 2014
TN
Economia
Coop di Pinzolo
commissariata
dalla Provincia
«Statuto non rispettato». Nominato Postal
TRENTO La Famiglia cooperativa
Olivi
Garanzia giovani, fase tre
«Finora 3500 domande»
TRENTO Il progetto «Garanzia giovani» finora
ha visto il profilamento di 770 ragazzi, a
fronte di 3.500 iscrizioni on-line. Il punto
della situazione è stato fatto ieri dal
vicepresidente Alessandro Olivi, che ha però
denunciato la lentezza burocratica
dell’iniziativa nazionale. Sempre ieri la
giunta ha dato il via libera all’avviso per la
realizzazione di progetti di apprendistato
per l’ottenimento della qualifica o del
diploma professionale, vale a dire la «terza
parte» di Garanzia giovani. Si tratta in
pratica di un investimento di 1,17 milioni di
euro dedicato a giovani con carriere
scolastiche frammentate, al fine di sostenerli
nel raggiungimento della qualifica o del
diploma professionale. Gli enti che vogliono
aderire avranno tempo fino alle 12.30 di
venerdì 28 novembre 2014 per presentare le
loro proposte progettuali. I settori coinvolti
sono agricoltura, ambiente, industria,
artigianato e servizi. Si prevede di
raggiungere 150 ragazzi nel 2014-15.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DEL TRENTINO 28 OTTOBRE 2014 PAG.9
Occupazione
Uscite consensuali
Uiltec fa causa
al gruppo Zobele
TRENTO Stamane alle 11 è
Segretario
Alan Tancredi,
segretario della
Uiltec (chimici).
Oggi presidio
«spontaneo»
davanti al
tribunale
prevista una manifestazione
spontanea di alcuni lavoratori
della Zobele, davanti al
Tribunale di Trento. Si
riuniranno — al grido di «in
un clima di paura, lavorare
diventa una tortura» — in
corrispondenza della prima
udienza della causa intentata
dall Uiltec per «condotta
antisindacale». Il motivo lo
spiega il segretario della
categoria, Alan Tancredi:
«Negli ultimi 10 mesi la Zobele
ha licenziato, per mutuo
consenso, 14 persone». Un
contingente notevole, su circa
100 dipendenti. «La nostra tesi
— riprende Tancredi — è che
l’azienda non è passata per una
procedura di licenziamento
collettivo, ha preso uno per
uno i lavoratori, ha dato loro
una buona uscita, col vincolo
di riservatezza, e dopo poche
ore la persona non c’è più.
Questo fenomeno da una parte
ha generato un clima di
terrore, con crisi di pianto;
dall’altra ha prodotto
licenziamenti senza alcun
ammortizzatore sociale».
L’azienda però dalla sua ha il
fatto che il lavoratore ha
firmato, accettando quindi
l’offerta. «Noi non contestiamo
gli accordi —sottolinea la
Uiltec —, ma temiamo che ciò
crei un precedente, i lavoratori
ci hanno chiesto di intervenire.
L’azione giudiziaria serve per
mettere una frontiera a queste
pericolose tendenze».
E. O.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Pinzolo, una delle più grandi
del Trentino con un fatturato
da oltre 24 milioni di euro, è
stata commissariata. Lo ha deciso ieri la giunta provinciale,
«su segnalazione di Federcoop, che ha una revisione ancora in corso» ha sottolineato ieri
l’assessore alla cooperazione
Tiziano Mellarini. I motivi? La
condotta contraria allo statuto
del presidente Ornello Binelli,
oltre a una serie di operazioni
che rischiano di minare la stabilità dei conti della cooperativa. Come commissario è stato
nominato Maurizio Postal, presidente dei commercialisti, che
ha fatto un buon lavoro con il
commissariamento (da poco
concluso) del Cedis di Storo.
Binelli a maggio si era reso
protagonista di un’iniziativa
provocatoria: un secondo ricorso al Tar contro il comune
di Spiazzo Rendena, che ha
concesso al realizzazione del
nuovo supermercato Poli da
800 metri quadrati. L’iniziativa
era considerata necessaria per
preservare l’esistenza dei piccoli negozi, come quello di
Rendena
A maggio il
presidente
Ornello Binelli
(a destra, qui
nel negozio di
Massimeno
con Giancarlo
Onorati) aveva
promosso il
secondo
ricorso al Tar
contro Spiazzo
Massimeno a cui si riferisce la
foto. Il problema è che, come
trapela dalla Federazione, non
si può combattere la concorrenza «a suon di carte bollate».
La situazione a Pinzolo nei
mesi successivi si è progressivamente deteriorata. Come
sottolinea Mellarini il commissariamento è causato da inadempienza delle «norme statutarie». Si tratta infatti di
un’invasione di campo nei confronti dell’operato amministrativo del direttore, Carlo Gualdi,
che alla fine si è dimesso per
giusta causa, per via della dele-
24,05
milioni
Il fatturato 2013 della Fc Pinzolo,
una delle realtà più grandi. Ha 11
sedi e 146 lavoratori
182000
euro
L’utile 2013, raggiunto con poste
straordinarie, che non si
ripeteranno quest’anno
Carispa, direttore licenziato
Personale: circa 150 esuberi
Il presidente: «Voltare pagina». Aumento di capitale
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Camera di commercio
L’aiuto di Google
per esportare
usando internet
TRENTO È stata la Camera di
BOLZANO Dopo due anni diffici-
lissimi Carispa cambia tutto.
Venerdì il presidente della banca Gerhard Brandstätter ha comunicato al direttore Peter
Schedl e al suo vice Andrea
Brillo l’avvio della procedura di
risoluzione del contratto. «É
ora di voltare pagina» commenta Brandstätter annunciando un piano di rilancio che
prevede anche 150 esuberi e un
aumento di capitale fino a 150
milioni. «Si tratterà prevalentemente di prepensionamenti e
incentivi all’esodo. Per quanto
riguarda l’aumento di capitale
non era indispensabile ma vogliamo dare più solidità alla
banca» spiega Brandstätter.
Dello stesso avviso il suo vice
Carlo Costa: «Adesso inizia un
ciclo nuovo con una riorganizzazione e un nuovo piano strategico».
Per le banche non è un momento particolarmente felice e
Carispa non fa eccezione. Dopo
l’espansione decisa dalla gestione Plattner—Valentinelli è
arrivato il tonfo: il 70% dei crediti deteriorati è fuori provincia dove la banca ha solo il 40%
dei propri impieghi. Dopo aver
chiuso il 2013 con una perdita
di 37,8 milioni, l’istituto a fine
agosto ha approvato una semestrale ancor peggiore con perdite per 58,7 milioni. Una tegola per gli oltre 24mila azionisti
che l’anno scorso non hanno
incassato dividendi e, salvo miracoli, anche quest’anno non
riceveranno nulla. I nuovi vertici della banca, insediatisi in
gittimazione del suo ruolo, una
motivazione peraltro accolta
dal cda. Nei giorni scorsi poi
l’ultima puntata: si sono dimessi due consiglieri su 7, vale
a dire William Collini e Riccardo Maturi (che è anche consigliere del Sait).
Un po’ come è successo a
Storo, in cui una forte personalità del presidente rischiava di
avere effetti deleteri per la cooperativa, la Fc Pinzolo è stata
presa di mira da Federcoop che
ha chiesto una sorta di commissariamento preventivo,
«prima del default». Il commissariamento di Postal durerà
un anno prorogabile di un secondo. Accanto a lui il vice sarà
Tullio Waldner, responsabile
della rete commerciale di Sait.
La Fc Pinzolo ha 2.037 soci, 146
dipendenti e 11 punti vendita
(dettaglio e ingrosso). Il patrimonio è solido, 8,4 milioni, e il
bilancio 2013 ha chiuso con un
utile di 182.000 euro (per effetto però di poste straordinarie,
che non ci saranno quest’anno). Sotto accusa, oltre agli
sconfinamenti di ruolo (Binelli
era direttore, prima di essere
nominato presidente al posto
di Mauro Cominotti, uno dei
leader dei dissidenti del movimento), anche alcune scelte
strategiche giudicate «discutibili». Il centro ingrosso di Carisolo, attivo da poco, è insediato
in un capannone affittato per
126.000 euro all’anno, con sistemazioni per 700.000 euro.
Un altro problema è rappresentato dall’ingross di Madonna di
Campiglio, un doppione a pochi chilometri di distanza, che
produce perdite e non si riesce
a vendere.
Enrico Orfano
vi all’esodo. L’obiettivo è la
riduzione dei costi ma ci saranno anche cinquanta nuove assunzioni. Giovani che aspettano di entrare nel mercato del
lavoro» aggiunge il presidente
di Carispa.
Altro nodo del piano strategico, che dovrebbe essere approvato ai primi di novembre,
riguarda l'aumento di capitale.
Per rafforzarsi la banca intende
raccogliere sul mercato tra i 120
ed i 150 milioni di euro. Gli
azionisti attuali avranno ovviamente il diritto di prelazione
ma si punta anche a coinvolgere nuovi soci. Un ruolo decisivo
dovrebbero averlo la Fondazione Cassa di risparmio che detiene il 66,02% delle quote e
forse anche l’Itas, colosso assicurativo trentino partner di Carispa in diverse società.
Marco Angelucci
commercio di Trento la quarta
tappa del road show del
progetto «Made in Italy:
Eccellenze in digitale»,
promosso dall’Unioncamere
con Google per promuovere
tra le piccole e medie imprese
italiane la digitalizzazione
attiva per migliorare l’export. Il
progetto, partito l’anno scorso,
prevede il sostegno
informatico delle aziende
italiane più promettenti. In
Trentino saranno coinvolte in
tutto 130 aziende, fra cui le 40
del Trentodoc, la Trentino
grappa, ma anche artigiani del
legno, incluso il progetto Arca,
del rame e delle stufe ad olle.
«Cosa facciamo? Non siti
internet, ma mettiamo in
contatto con tutte le possibilità
del mezzo, poi le aziende
decideranno cosa investire»
dicono i responsabili. E il
presidente della Camera
Gianni Bort assicura: «Non
facciamo pubblicità a chi offre
servizi», rispondendo forse a
un dubbio implicito nel fatto
che Google è uno dei player.
Funzionale al progetto è una
ricerca che evidenza il
mancato sfruttamento del
web, «il 71% ha un sito
internet, ma solo il 19%,
rispetto al dato nazionale del
73%, usa la geolocalizzazione
della propria azienda, inoltre
solo il 2% usa un blog (contro il
10% nazionale), così come l’ecommerce è attivato solo
dall’8% in confronto al 30%
nazionale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rinnovi La sede centrale della Cassa di risparmio-Sparkasse a Bolzano
primavera, hanno subito iniziato a lavorare ad un piano
strategico insieme all’advisor
McKinsey. Ora arrivano i primi
risultati della cura. Lunedì il
cda ha deciso all’unanimità di
risolvere il contratto con il direttore Peter Schedl e il suo vice
Andrea Brillo, passaggio fondamentale per ricreare quel clima di fiducia che negli ultimi
tempi era ormai venuto meno.
Venerdì la decisione è stata comunicata ai diretti interessati
che avranno cinque giorni di
tempo per presentare le proprie controdeduzioni.
L’aspetto fondamentale del
piano strategico riguarda il taglio dei costi. La banca infatti
sta per approvare un piano che
prevede 150 esuberi. «Nelle nostre intenzioni si tratterà prevalentemente di prepensionamenti di coloro che hanno i requisiti, trasferimenti e incenti-
Presidente
Giovanni Bort,
a capo
dell’Unione di
via Solteri e
della Camera di
commercio di
Trento