ANNO VIII N. 2 Edoardo e Mario Vietti - TURIN GARDEN - www.turingarden.it I LAVORI DI FEBBRAIO GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi febbraio 2014 1 Alberi, arbusti, siepi e rampicanti - Se il terreno non è gelato, potete mettere a dimora alberi e arbusti a foglia caduca - - - “di zolla”: scavate una buca di dimensioni adeguate, riempitela con terriccio organico, composto da torba, letame maturo e terra in parti uguali, posizionate il “colletto” della pianta all’altezza del terreno e fissate il fusto a uno o più pali tutori, che sosterranno la pianta nel primo anno di sviluppo. Prima del risveglio vegetativo è opportuno eseguire la potatura di alberi, arbusti e rampicanti a foglia caduca in base alle esigenze delle varie specie: Arbusti che fioriscono sui getti dell’anno (Buddleja davidii, Caryopteris, Hybiscus, Lagerstroemia, Paeonia, Potentilla, Spiraea, ecc.): tagliate tutti i rami deboli, malati o cresciuti in modo disordinato ed accorciate i getti dell’anno precedente lasciando soltanto 2 o 3 gemme. Piante a crescita lenta e dal portamento naturale (aceri giapponesi, Amelanchier, Cornus, Magnolia stellata, Viburnum peltatum, ecc.): leggera potatura di formazione, eliminando i rami deboli, incrociati e rotti in modo da mantenere la forma della pianta. Per le specie a fioritura invernale (Chaenomeles, Cornus mas, Hamamelis, ecc.) è bene intervenire dopo la fioritura. Arbusti che gradiscono un taglio drastico di rinnovamento (Cornus alba, Cotinus coggygria, Desmodium, Hydrangea paniculata, Hypericum, Sambucus, Spiraea, ecc.): ogni 4-5 anni tagliare alla base per rinnovare la vegetazione. Ortensie (Hydrangea spp.): sfoltite i cespugli di H. macrophylla, tagliando a livello del terreno i rami vecchi o deboli, ed accorciate tutti i fusti vigorosi, che hanno prodotto fiori nella stagione precedente, fino a raggiungere una coppia di gemme vigorose a circa 40-50 cm. dal suolo. Gli esemplari di H. paniculata o H. quercifolia richiedono una potatura leggera: eliminate i rami che si incrociano, deboli o malformati e le infiorescenze secche. Glicine (Wisteria spp.): intervenite alla fine del mese, accorciate alla seconda o terza gemma i lunghi rami a legno (“fruste”),tranne quelli che devono svilupparsi, e lasciate o accorciate leggermente i rami a fiore, riconoscibili per la presenza di gemme gonfie, tonde e grosse. Si possono moltiplicare per divisione vinche (Vinca major e Vinca minor) e lamponi. Potete ammirare le fioriture di Camellia sasanqua, Chaenomeles, Chimonanthus praecox, Corylopsis pauciflora, Edgewortia crhysantha, Hamamelis, Jasminum nudiflorum, Stachyurus, Viburnum x bodnantense ‘Dawn’, ecc.. Novità botanica: La Daphne x transatlantica ‘Pink Fragrance’ è un arbusto sempreverde di dimensioni contenute. È caratterizzata da una fioritura rosa molto abbondante e profumata, che persiste da giugno ad agosto e può ripetersi tra settembre ed ottobre. È una specie rustica adatta ad esposizioni soleggiate o semi-ombreggiate. GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi febbraio 2014 2 Roseto - Se il clima lo consente potete lavorare il terreno da destinare ai prossimi impianti: scegliete una posizione soleggiata, vangate con cura e incorporate del letame maturo. - Si consiglia di rimandare le potature alla seconda metà del mese, quando non vi sarà il rischio di gelate tardive. Controllate tutte le piante ed eliminare i rami secchi, danneggiati e disordinati; quindi intervenite a seconda del gruppo di appartenenza: Ibridi di Tea: accorciare la vegetazione dell’anno di circa un terzo; Rose con fiori a mazzetti (Floribunda): tagliare i rami che hanno fiorito per circa un quarto della loro lunghezza, cercando di ottenere una forma regolare e bilanciata; Rosai ad alberello: potare a seconda del tipo di rosaio innestato sul portinnesto; Rose arbustive botaniche ed antiche: intervenire con una potatura leggera, tagliando i getti esterni che hanno fiorito fino ad una gemma ben gonfia ed accorciando di qualche centimetro i rami restanti; Rose rampicanti: accorciare le ramificazioni principali e recidere alla base i rami vecchi e improduttivi; fissare i nuovi germogli agli appositi sostegni. - In previsione delle nuove piantagioni, può essere utile sapere che esistono circa 170 varietà di rose contraddistinte dal prestigioso marchio tedesco A.D.R. per la loro capacità di resistere malattie fungine, ai parassiti e all’inquinamento. Alcune appartengono alla collezione Meilland: Line Renaud® ‘Meiclusif’, la Prince Jardinier® ‘Meitroni’ e Panthere Rose® ‘Meicapinal’. Piante annuali e biennali - Potete seminare in serra o in cassone vetrato* alcune annuali (Begonia, Calendula, Cosmea, Lobelia, Portulaca, Salvia splendens, ecc.): distribuite i semi in modo rado e uniforme e ricopriteli con un sottile strato di terriccio e torba. Mantenete il substrato umido e vaporizzate spesso per favorire la germinazione. Se volete utilizzare dei contenitori già usati in passato, ricordatevi di disinfettarli lavandoli in una soluzione composta da acqua e candeggina (un bicchiere di candeggina ogni litro di acqua). - In assenza di gelo, potete preparare il terreno per gli impianti futuri. - Controllate le protezioni e la pacciamatura sulle piantine più delicate. - Il Nasturzio rampicante ‘Crimson Emperor’ è una annuale che fiorisce tutta l’estate con grandi fiori rosso carminio. Può essere coltivata in vaso o in piena terra, in posizioni soleggiate o in mezz’ombra. Erbacee perenni e tappezzanti - Si possono seminare in “letto caldo”* alcune erbacee perenni, come Campanula carpatica, Delphinium e Nepeta. La germinazione può essere favorita vaporizzando spesso con acqua a temperatura ambiente. GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi febbraio 2014 3 - E’ consigliabile non rimuovere le protezioni invernali fino a quando le temperature si saranno alzate e, se necessario, rinnovate lo strato di materiale pacciamante. - Dedicate un po’ di attenzioni alle graminacee: tagliate a 1 cm. dal suolo gli steli ingialliti delle specie decidue e ripulite le sempreverdi dalla vegetazione secca. - E’ il momento ideale per ordinare i semi per i prossimi impianti. Tappeto erboso - Evitate di calpestare il tappeto erboso in presenza di brina o dopo abbondanti precipitazioni. - Controllate periodicamente la presenza di malattie fungine (marciume rosa invernale, macchia gialla e cerchi delle fate). Potete prevenire questi patogeni apportando ogni 15-20 giorni concimi acidificanti (microgranuli di zolfo o soluzioni di solfato di ferro) oppure eseguire dei trattamenti con prodotti a base di strobilurine alla comparsa dei primi sintomi, come indicato il mese precedente. - A fine mese, quando le temperature minime sono superiori a 0° C e il terreno è asciutto, pulite accuratamente la superficie erbosa, asportando foglie, rametti ed altri detriti con una scopa metallica o un rastrello, ed eseguite una rullatura, per livellare le ondulazioni del terreno causate dalle gelate invernali. Piante in vaso in balcone e terrazzo - Se il vostro terrazzo non è coperto potete astenetevi dalle annaffiature fino a quando non si presenta un periodo di almeno 30 giorni senza pioggia o neve. - Il terriccio per le piante in vaso deve essere fertile, ricco di sostanza organica e non troppo compatto. Ecco una buona formula per comporre 100 litri di terriccio per piante in vaso: terra agraria 20%, letamino 20 %, torba nera 20 %, sabbia 20 %, Humus 20%, concime ternario a lenta cessione con microelementi 1 kg, solfato di ferro 100 g. - Sul fondo dei vasi è sempre consigliabile disporre uno strato di argilla espansa con funzione di drenaggio, per evitare dannosi ristagni di acqua, con sopra un feltro (“tessuto non tessuto”), per mantenere separato il terriccio dal drenaggio. - Raccogliete i limoni maturi, per favorire lo sviluppo di nuove gemme da fiore; è preferibile tagliare i piccioli con delle forbici affilate piuttosto che strappare i frutti. I rami che hanno portato frutti e che non hanno gemme da fiore devono essere potati per favorire l’emissione di nuove gemme fiorali. - A fine febbraio procedete ad una prima leggera concimazione con un prodotto ternario N.P.K. e magnesio. - Potete anche iniziare le potature che, di solito, devono essere leggermente più severe delle coltivazioni in piena terra. Per le piante da frutto il criterio da seguire non si discosta da quello classico dei frutteti. GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi febbraio 2014 4 Malattie delle piante FUNGHI: - È bene ripetere il trattamento fungicida preventivo alle rose ed alle piante da frutto a foglia caduca contro bolla, peronospora, ticchiolatura e alternariosi, usando un prodotto rameico biologico: ad es. Poltiglia Caffaro 20 DF* nella dose di 800 g. ogni 100 litri di acqua per le Pomacee (melo, pero, ecc.) e 2000 g per le Drupacee (albicocco, susino, pesco, ecc.). - Le piante acidofile sono soggette a malattie fungine: i germogli delle azalee possono essere attaccate da bolla (Exobasidium japonicum) e le gemme fiorali dei rododendri possono disseccare in seguito ad infezioni di Pycnostysanus azaleae. In questi casi è bene effettuare un trattamento con prodotti a base di rame (ad es. Zetaram Plus* nella dose di 250 ml per 100 litri di acqua). INSETTI: - Numerose specie ornamentali e fruttifere sono soggette ad attacchi di cocciniglie, se individuate i tipici scudetti sulla vegetazione o sulla corteccia potete intervenire nella seconda metà del mese con un prodotto a base di olio minerale, ad esempio Biolid E* nella dose di 1,2 litri per 100 l di acqua, eventualmente addizionato con un insetticida. • • • N.B. Quando sulle etichette degli antiparassitari trovate dosi diverse per lo stesso parassita (ad es. 200-500 g.) dovete usare le dosi maggiori nei periodi freddi e quelle minori nelle stagioni calde. N.B. Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia (ad es. Etravon o Bagnante antischiuma s.). Unica eccezione gli oli minerali. ∆ □ *Prodotti biologici Prodotti non biologici Prodotti pericolosi (patentino) Frutteto - La potatura delle piante da frutto è fondamentale per migliorare la qualità della produzione, regolarizzarla nel tempo e mantenere in buona salute le piante. Febbraio e la prima metà di marzo sono il periodo migliore. È un’operazione delicata e complessa con molti accorgimenti che, se non eseguita correttamente, può danneggiare le piante o compromettere il raccolto dell’anno. Può essere utile seguire un corso pratico per vedere e apprendere direttamente la tecnica operativa. Prestate anche molta attenzione alla sicurezza, perché gli infortuni durante queste operazioni sono frequenti. Usate scale apposite in alluminio e certificate, scarpe, guanti e occhiali da lavoro, ecc.. Le ramaglie devono essere trasportate ai centri di smaltimento oppure, solo se il Comune lo consente, bruciate sul posto. - Continuate a potare le Pomacee (melo, pero e pero cotogno) e iniziate la potatura delle Drupacee (albicocco, ciliegio, mandorlo, pesco, susino, ecc.) e di lamponi, more, mirtilli, ribes e uva spina. È opportuno distinguere la potatura di allevamento, per le piante giovani, da quella di produzione, per le piante adulte. GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi febbraio 2014 5 - - Mirtilli: se la chioma si presenta troppo fitta tagliate a livello del suolo due o tre rami che hanno fruttificato l’anno precedente, in modo da sfoltire e favorire la formazione di nuovi getti vigorosi. Ribes: eliminate alcuni rami centrali ed i più vecchi esauriti o deboli, accorciate circa metà dei fusti principali fino ad una gemma rivolta verso l’esterno. Lamponi: eliminate i tralci vecchi ed accorciate i getti dell’anno delle varietà unifere (che fruttificano una sola volta). Nelle varietà rifiorenti recidete a circa 10 cm. dal suolo i rami più vecchi. Selezionate alcuni tralci che hanno già fruttificato e recideteli appena sotto la vecchia fruttificazione e lasciate alcuni nuovi polloni. More: tagliate raso terra alcuni dei vecchi rami che hanno fruttificato gli anni precedenti in modo da rinnovare parzialmente i fusti sarmentosi. La vite può essere sottoposta ad una potatura di produzione: eliminate i rami secchi, malati o danneggiati, tagliate i tralci che hanno fruttificato e cimate i rami restanti per orientare la crescita della pianta secondo la forma di allevamento scelta. Se le temperature si alzano e il terreno non è troppo bagnato o gelato, potete mettere a dimora i fruttiferi (Pomacee e Drupacee) a “radice nuda” o di vaso. A fine mese, se il terreno non è più gelato, potete effettuare una concimazione organica con letame maturo o con una miscela di pellicino, ricinito e solfato di ferro. Raccogliete le “marze” per gli innesti e mantenetele al freddo fino a quando le piante daranno segni di risveglio vegetativo, di solito tra metà febbraio ed i primi giorni di marzo. Verso la fine del mese è possibile moltiplicare i ciliegi tramite innesto a triangolo o a corona. Alcune delle varietà più interessanti da innestare sono: New Star, Lapins, Celeste e Durone di Vignola. Se piantate dei kiwi (Actinidia chinensis) ricordatevi di tenere una distanza sulla fila di 2,5-3 m. e che ogni 5 piante femminili ne occorre una maschile. Orto - Nelle giornate soleggiate e asciutte è possibile lavorare il terreno per le nuove semine: vangate in profondità, incorporando abbondante letame maturo, concime ternario, torba, humus ed eventualmente, nei suoli troppo compatti, anche sabbia; zappate, rastrellate e livellate il suolo, avendo cura che non ci siano ristagni di acqua. - L’influenza della luna sulle semine è un fenomeno che viene contestato da diversi istituti agrari; il fenomeno è incerto e non ben chiaro. Di sicuro la crescita delle piante viene influenzata molto anche dall’andamento stagionale (temperature costanti o altalenanti, piogge, cure colturali ecc.); nel dubbio vi segnaliamo le fasi lunari ed i consigli della tradizione contadina. Il periodo di luna calante, adatto alla semina di ortaggi da foglia (insalate, spinaci, ravanelli, carote, ecc.) secondo la tradizione, va dal 16 al 28 febbraio. Gli ortaggi da frutto (pomodori, melanzane, ecc.) si possono seminare senza tenere conto della luna. GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi febbraio 2014 6 - Una tecnica collaudata che consente di anticipare la raccolta delle insalate consiste nella copertura delle aiuole con “tessuto non tessuto” da spostare di lato al mattino e riposizionarlo alla sera: è un lavoro impegnativo ma che ne incrementa la crescita. - Programmate le colture dell’anno e dedicatevi all’acquisto delle sementi, ad esempio tra le varietà particolari: carote Yellowstone (gialla) e Red Samurai (rossorosa); cetriolo bianco Long White; fagioli giganti ‘Enorma’; melanzane Birgah e Purpura; peperoni Bianca e Choco (bianchi e neri); pomodori Hobby e Black Cherry; zucche Berretta piacentina e Butterfly; zucchino giallo Gold Rush. Tra le novità del catalogo Ingegnoli: Carota Kuroda, Cicoria rossa di Verona, fagiolino Purple Queen, peperoni Hy Marona e Topepo rosso, pomodori Hy arancino F1 e Oxeart Belmonte. - Potete trapiantare in piena terra i bulbi di aglio e scalogno seminati in precedenza e che iniziano a germogliare. E’ importante evitare terreni troppo umidi, che favorirebbero la comparsa di patologie fungine. - Continuate a controllare con regolarità gli ortaggi immagazzinati (aglio, carote, cipolle, patate, ecc.) e scartate quelli danneggiati, ammuffiti o con sintomi di malattie. - Coltivazione sotto tunnel e serra fredda: Man mano che aumentano le temperature prolungate gli arieggiamenti e annaffiate con acqua non troppo fredda; se è necessario effettuate un trattamento con ossicloruro di rame, per contrastare le malattie fungine. Quando si effettuano trattamenti in ambienti chiusi è consigliabile operare stando all’esterno e chiudere l’ambiente senza entrare per due o tre giorni. GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi febbraio 2014 7 Erbe aromatiche - Approfittate delle giornate soleggiate per preparare il terreno che dovrà ospitare i nuovi impianti: distribuite sulla superficie un’abbondante quantità di letame maturo (4-5 kg./m²) e vangate con cura facendo penetrare il concime in profondità; rastrellate e lavorate molto bene il suolo in modo da renderlo fertile e drenante. Ricordate che quasi tutte le aromatiche si adattano alla coltivazione in terreni leggermente acidi. - Aromatica del mese: Thymus vulgaris (Timo comune). E’ un piccolo arbusto sempreverde adatto a posizioni soleggiate e terreni ben drenati. Presenta dei fusti sottili e resistenti e delle foglioline piccole, dal profumo inconfondibile; in estate produce dei fiori di colore lilla chiaro. Viene impiegato in cucina per insaporire carne e pesce, pietanze a base di verdure e piatti di ogni tipo cucinati con il vino. Le foglie tritate si possono aggiungere ai condimenti per insalate, minestre e salse. E’ possibile ottenere una tisana rinfrescante lasciando le foglie in infusione in acqua bollente per 10 minuti. Piante d’appartamento - Continuate ad annaffiare con parsimonia e limitate le concimazioni alle piante in fiore, aggiungendo un fertilizzante solubile all’acqua delle annaffiature ogni 15 giorni. - Controllate lo stato di salute delle vostre piante e verificate che ricevano la giusta quantità di umidità e di luce in base alle esigenze delle diverse specie. - Arieggiate le stanze durante le ore più calde della giornata, facendo attenzione alle correnti di aria fredda. Vocabolario del giardiniere - Semina in cassone vetrato o letto caldo*: viene effettuata o in cassette chiuse con lastre di pvc o vetro nel periodo invernale per ottenere produzioni precoci grazie alle temperature più elevate. Ricetta con erbe aromatiche: ACETO AL TIMO Ingredienti: aceto bianco, cimette e rametti di timo fresco Preparazione: Lavate e asciugate molto bene le cimette di timo e mettetele in una bottiglia riempiendola per metà. Colmate con l’aceto bianco e lasciate riposare per 4 settimane. Trascorso questo tempo, filtrate e imbottigliate, mettendo in ogni bottiglia un rametto di timo. Potete usare questo aceto per condire le insalate e insaporire le salse. Buon giardinaggio Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi febbraio 2014 8 NOTIZIARIO MOSTRE, CORSI E APPUNTAMENTI: • Sono aperte le iscrizioni ai seguenti corsi che si terranno presso la TURIN GARDEN: CORSO PRIMAVERILE DI GIARDINAGGIO (inizio sabato 22 Febbraio) Cura del giardino nelle varie stagioni 7 lezioni di 2 ore per un totale di 14 ore potatura delle piante ornamentali, alberi e arbusti potatura delle piante da frutto (potatura di produzione) guida alla scelta delle piante ornamentali moltiplicazione delle piante (talee, margotte, innesti, propaggini, semine, ecc.) e tecnica vivaistica potature dei sempreverdi, siepi e rose; arte topiaria; potature estive piante in vaso, terrazzi e giardini pensili; le siepi; le bulbose; lavori mensili in giardino e terrazzo (marzo-agosto) agricoltura biologica; argomenti vari: impianti di irrigazione, impianti di illuminazione; orto e frutteto; norme di sicurezza CORSO POTATURE (sabato 22 Febbraio, 1 Marzo, 12 Aprile e 13 Settembre) 4 lezioni di 2 ore per un totale di 8 ore potatura delle piante ornamentali, alberi e arbusti potatura delle piante da frutto (potatura di produzione) potature dei sempreverdi, siepi e rose; arte topiaria; potature estive potature di stagione - piante ornamentali e da frutto; grandi alberi (macchinari e cestelli); norme di sicurezza (per potature e abbattimenti); tree climbing; controllo di stabilità alberi (V.T.A. – Visual Tree Assessment); dendrochirurgia (Le lezioni si svolgeranno il sabato dalle ore 9 alle 11) Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032 vietti@turingarden.it - www.turingarden.it • Mercoledì 26 Febbraio alle ore 18 presso l’Aula Magna dell’Orto Botanico in Viale Mattioli 25 a Torino, si terrà la conferenza IL GIARDINO ALL’ITALIANA (Anno 1000-1690) - Giardino medioevale, umanistico, rinascimentale, manieristico, barocco. Mario ed Edoardo Vietti, agronomi e architetti del paesaggio, analizzeranno l’evoluzione del giardino ed il modo di concepire il verde nel corso dei secoli, dal Medioevo fino ad arrivare all’anno 1690. Si passerà attraverso il Rinascimento ed il Manierismo in Italia, il “Grand Siècle” del giardino francese, il Barocco in Italia e Olanda. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per informazioni: 011/8610032 - vietti@turingarden.it GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi febbraio 2014 9
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