-1________________________________________________________________________________ Newsletter GC n°18 del 26.05.2014 Sommario Faib, Shell condannata per abuso di posizione dominante: praticava condizioni inique e discriminatorie……..…a pag. 02 Oil&nonoil-stoccaggio & trasporto alla Fiera di Verona dal 27 al 29 maggio………………………………………..…….a pag. 04 La spending review di casa Eni alla base dell'era Descalzi…………………………………………………..a pag. 05 Il Mise lancia l'App gratuita OsservaPrezzi, ma il costo vero è a carico dei Gestori………………………..…………….a pag. 06 Progetto Ghost Eni, al via i primi impianti………..….a pag. 07 Gestori: avanti con la mobilitazione………………..….a pag. 09 CONTATTACI PER IL TICKET D’INGRESSO ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 info@confesercenticampania.it -2________________________________________________________________________________ 23.05.2014 Faib, Shell condannata per abuso di posizione dominante: praticava condizioni inique e discriminatorie Doppia condanna per Shell per abuso di posizione dominante e violazione delle condizioni eque e non discriminatorie. E’ quello che hanno deciso il Tribunale di Massa in funzione di Giudice del Lavoro (Giudice la Dr.ssa Erminia Agostini) in prima istanza e lo stesso Tribunale di Massa in composizione collegiale in sede di reclamo della Compagnia. Shell è stata condannata dal Tribunale di Massa, in composizione monocratica in funzione di Giudice del Lavoro, ad applicare al gestore che è un socio Faib un prezzo di cessione del carburante analogo a quello praticato all’impianto sito sempre in Massa, (stessa trade area, Viale della Democrazia), al netto degli sconti per il servizio di self service e degli sconti di sostegno alle vendite relativi ad iniziative alle quali il gestore ricorrente non aderisca. Il Giudice ha anche condannato la Shell a pagare le spese processuali. La Compagnia anglo-olandese, che ha già venduto le sue attività alla Q8, ha riportato la stessa condanna in sede di ricorso. Il gestore aveva chiesto al Giudice di dichiarare l’illegittimità del comportamento tenuto dalla Shell Italia SpA e ordinare alla stessa Compagnia di applicargli un prezzo di acquisto del carburante equiparato al prezzo al quale la stessa vende il prodotto ai gestori degli impianti di distribuzione di AICO UNO Srl presenti nel medesimo bacino di utenza gestiti direttamente da AICO, Società partecipata e controllata da Shell, con lo stesso contratto di comodato, o di applicargli un prezzo di acquisto che sia quantomeno concorrenziale con i prezzi concessi ai gestori dei predetti impianti AICO o ancora di praticargli prezzi di acquisto che gli consentano di applicare prezzi di vendita al pubblico concorrenziali con quelli esitati dai gestori di impianti AICO ovvero con i prezzi dei gestori di impianti, anche di marchi differenti, situati nelle zone limitrofe. In alternativa il gestore chiedeva al Giudice l’autorizzazione di venir meno al patto di rifornimento in esclusiva, previsto dal contratto di comodato e somministrazione, autorizzandolo ad acquistare il carburante sul libero mercato fino a che Shell non gli avesse fornito i medesimi prezzi praticati agli impianti AICO UNO presenti nello stesso bacino d’utenza. Il Giudice ha ritenuto, nell’ambito di un approfondita analisi del contesto legislativo vigente e della puntuale disamina del contratto intercorrente tra gestore e Compagnia, che, avuto riguardo ai prezzi del carburante praticati da Shell ai gestori d’impianto nella Provincia di Massa, non parendo giustificata l’imposizione al gestore ricorrente di un prezzo di cessione più alto, venendo, quindi, in rilievo un abuso della posizione dipendente, con conseguente nullità dei prezzi imposti, il divieto di pratiche discriminatorie possa consentire di individuare come prezzo di cessione delle future ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 info@confesercenticampania.it -3________________________________________________________________________________ somministrazioni quello stesso praticato da Shell all’impianto più vicino a quello gestito dal gestore. La doppia sentenza dà ragione al gestore e condanna la Shell che ha fatto sistematicamente ricorso a politiche commerciali che si sostanziano nella pratica di condizioni discriminatorie e inique, fondate sull’abuso di posizione dominante, così come vietato dalle Leggi dello Stato. A quelle stesse Leggi le Federazioni di Categoria hanno incessantemente fatto riferimento in questi anni di duro confronto sindacale. Parole al vento di fronte alla rapace volontà di sfruttamento e strumentalizzazione dei cavilli giuridici, perpetrata da un management aziendale superficiale e miope, il cui orizzonte spesso era ridotto a mera sopravvivenza di poche settimane, senza alcuna strategia se non quella di depredare i margini dei propri gestori, immaginandosi grandi capacità gestionali. Il doppio pronunciamento riafferma il quadro di legalità, sempre richiamato e affermato dalle Federazioni di Categoria e dalla Faib, apre scenari nuovi ed inediti e lascia ampi spazi per eventuali azioni risarcitorie per i danni patiti. Auspichiamo che suoni come monito e serva a riportare sulla terra manager e aziende stordite dal flusso incessante di denaro alimentato dal lavoro sottopagato dei gestori. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente Faib Martino Landi che ha voluto ricordare “il forte e incessante impegno profuso sul terreno legislativo per l’implementazione, anche nella distribuzione carburanti, della previsione dell’istituto dell’abuso di posizione dominante con l’imposizione di condizioni inique e discriminatorie. Un’innovazione legislativa fortemente voluta, che oggi segna un punto di svolta nella governance del settore e avrà un peso specifico anche nelle relazioni industriali. Dopo anni di denunce del comportamento delle Compagnie che avvisavamo avremmo contrastato in tutte le sedi, non esclusa quella giudiziaria, giunge finalmente una condanna esemplare, ed invocata da tempo, che può riequilibrare i rapporti tra gestori e Compagnie.” Soddisfazione viene espressa anche dalla Faib Confesercenti di Massa, che ha assistito il gestore. “Mi sembra che si crei un precedente che suonerà come monito al mondo petrolifero - ha detto Adriano Rapaioli, Coordinatore d’area della sede Confesercenti di Massa -. Il Tribunale ha riconosciuto “l’abuso di dipendenza economica” e ha condannato la Shell intanto a praticare al gestore ricorrente gli stessi prezzi dell’AICO, Società concorrente, anche se l’impianto non ha ancora il self e al momento non può competere sul fai da te, ma il prezzo servito, dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza gli è stato ridotto di circa 15 cent. Ora pratica gli stessi prezzi dei suoi competitors, naturalmente sul servito. Siamo soddisfatti perché giustizia è fatta e perché questa sentenza potrebbe aprire scenari interessanti per la Categoria, dopo anni di denunce e sofferenze per i gestori e lo stesso sindacato”. Fonte: Faib.it ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 info@confesercenticampania.it -4________________________________________________________________________________ 23.05.2014 Oil&nonoil-stoccaggio & trasporto alla Fiera di Verona dal 27 al 29 maggio Focus su mercato, strategie, tendenze e mutamenti del settore con 6mila visitatori specializzati e buyer esteri attesi da Turchia, Russia, paesi del Maghreb e penisola balcanica. È la 9/a edizione di "Oil&nonoil-stoccaggio & trasporto" si terrà alla Fiera di Verona dal 27 al 29 maggio. Non è casuale la scelta di Verona come location. Il Nordest, da qualche anno a questa parte anticipa fenomeni che poi, gradualmente, si diffondono in tutto il resto del Paese. Basta un esempio: le pompe bianche in Italia rappresentano il 13% della rete, percentuale che in Veneto in questi mesi ha toccato il 30%. "Il settore, con 23mila stazioni di servizio presenti in Italia per 35milioni di vetture e 10mila impianti di autolavaggio, costituisce una forza economica per il sistema-Paese, e questa manifestazione ne è l'unica espressione", ha sottollineato Ettore Riello, presidente di Veronafiere durante la presentazione della rassegna, alla quale hanno partecipato anche il vicedirettore generale dell'ente Mario Rossini, il direttore marketing Claudio Solignani e l'ideatore e direttore di Oil&nonoil Angelo Meola . "Abbiamo acquisito il marchio", ha precisato Riello, "consolidando l'asset delle nostre manifestazioni dedicate al settore automotive: Motorbike Expo, Automotive Dealer Day e Transpotec. Sfruttando competenze e sinergie potremo quindi offrire a Oil&nonoil le migliori opportunità per fare il salto di qualità e diventare la prima rassegna del comparto in Europa". L'Italia vanta le tecnologie più avanzate del settore, capaci di catalizzare l'attenzione di quei Paesi che stanno ristrutturando la propria rete stradale. «Ne segue che l'obiettivo dei 130 espositori sarà quello allacciare contatti con i 6mila visitatori specializzati, molti provenienti da Turchia, Russia, Paesi del Maghreb e penisola Balcanica», ha sottolineato Meola. L'export come leva per risollevare un mercato interno in crisi: i consumi di carburanti (benzina e gasolio) sono calati nel 2013 del 3,3%, e dell'1,8 nei primi quattro mesi di quest'anno. Meola, inoltre, ha focalizzato l'attenzione sui contenuti che saranno al centro degli oltre venti convegni in programma: "Dalla crisi della raffinazione e le ricadute sulla distribuzione al modello delle stazioni indipendenti, dalla mobilità elettrica alla crescita del Gnl, il gas naturale liquefatto". E ancora, una giornata dedicata al metano e l'osservatorio sui temi del non oil, autolavaggio e bar, "un settore", ha concluso il direttore della manifestazione, "che per i prossimi anni ha buoni margini di crescita". Nell’ambito della Manifestazione fieristica Oil&NonOil, Faib ha annunciato la convocazione della Presidenza Nazionale che si terrà il 29 maggio p.v. a alle ore 11.30. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 info@confesercenticampania.it -5________________________________________________________________________________ 22.05.2014 La spending review di casa Eni alla base dell'era Descalzi Le priorità del piano strategico di Eni a cui sta lavorando Claudio Descalzi, amministratore delegato del cane a sei zampe, riportate in un articolo del Corriere della Sera, prevede interventi drastici di taglio dei costi con l’obiettivo di risparmiare fino a 1 miliardo in un paio d’anni, semplificazione della struttura organizzativa al vertice del gruppo accorpando la corporate con le tre divisioni generali, revisione più rapida possibile dei contratti di approvvigionamento del gas, concentrazione nelle attività petrolifere che rappresentano il core business aziendale. Per il Corriere la spending review di casa Eni nasce dalla constatazione che la grande crisi ha reso la società un pò meno ricca di prima e che è meglio intervenire subito prima di diventare poveri, segnando con forza una discontinuità di cultura aziendale. In effetti sia il bilancio 2013 sia la prima trimestrale 2014 hanno chiuso con risultati apprezzabili soltanto grazie all’apporto dei profitti delle attività tradizionali nell’oil e nel gas che, tra l’altro, facevano capo a Descalzi. Tutto il resto, dalla raffinazione alla chimica, è fonte di perdite importanti. In più le notizie in arrivo dalla Libia, e anche la debolezza della domanda europea, destano preoccupazione. Ecco perché i segnali dati da Descalzi alla prima fila del management sono perentori: tagliare, tagliare, tagliare. I timori sono per la tenuta dei prezzi del petrolio in quanto, se la quotazione dovesse scendere, la profittabilità della parte oil ne risentirebbe limitando i profitti che attualmente compensano le perdite degli altri settori. La ristrutturazione dell'organigramma di vertice prevede l'eliminazione di un livello organizzativo accorpando la corporate con le tre divisioni generali e con la chimica di Versalis. Ciò significa che la Exploration & production (per la ricerca e produzione di idrocarburi), la Down-stream gas & power (vendita di gas) e Refining & marketing (raffinazione e vendita di prodotti petroliferi al dettaglio) andranno a sparire come realtà separate, assorbendo anche una quarta direzione (creata più recentemente), la Midstream (che rinegozia i contratti del gas). Questo permetterà di creare una sola entità al vertice delgruppo, eliminando doppioni e funzioni che attualmente si sovrappongono. Tutte iniziative che, nelle intenzioni di Eni, serviranno a evitare sorprese nei conti del semestre e dell’anno dopo una trimestrale che, assente Paolo Scaroni per ragioni di opportunità in quanto si sapeva della mancata conferma, è stata presentata da Descalzi in consiglio di amministrazione come da programma. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 info@confesercenticampania.it -6________________________________________________________________________________ 22.05.2014 Il Mise lancia l'App gratuita OsservaPrezzi, ma il costo vero è a carico dei Gestori Il ministero dello Sviluppo economico ha presentato l’applicazione per smatphone e tablet, sviluppata da InfoCamere per conto del Mise, in collaborazione con Unioncamere, collegata al sito OsservaPrezzi capace di consentire a ogni automobilista di monitorare e quindi conoscere i prezzi del carburante e scegliere il distributore più vantaggioso. Il sistema rende disponibile sui dispositivi mobili i dati già normalmente pubblicati online nel sito dell’Osservatorio prezzi carburanti, nel quale sono registrati 17 mila impiant il 70 per cento degli impianti italiani, 480 si trovano sulle autostrade, 2.206 nelle strade statali e 14.427 nelle altre strade. Il sottosegretario Simona Vicari, che ha presentato l'iniziativa al ministero, si è detta ottimista sul buon funzionamento e sull' effetto positivo anche sul piano della concorrenza e dunque dell'adesione al sistema di monitoraggio. "L'obiettivo principale è rendere più trasparenti prezzi e servizi ma al tempo stesso mettiamo i vari esercizi commerciali in diretta competizione, stimolandoli a offrire prezzi più vantaggiosi". L'Applicazione segnala le varie stazioni di servizio attraverso icone di colori diversi: il verde indica il prezzo più basso fino al colore rosso che rappresenta il prezzo più alto. Se il consumatore trovasse delle differenze tra il prezzo indicato dall'applicazione e quello del gestore potrà segnalare la cosa al comune di competenza. La app è già disponibile in forma gratuita su Googieplay e a breve sull'App Store. Un App che è un paradosso tutto italiano visto che prima lo stato fa cassa gravando sulle tasche degli automobilisti con gli aumenti incessanti di accise ed iva e poi crea un sistema per il quale però permette all'automobilista di orientarsi nella variegata offerta del miglior prezzo dei carburanti. Un App per orientare meglio il tartassato consumatore a stare lontano da quegli impianti che per una palese discriminazione (ma in alcuni cas si potrebbe tranquillamente chiamare truffa) avranno uno motivo in più per essere fallimentari. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 info@confesercenticampania.it -7________________________________________________________________________________ 21.05.2014 Progetto Ghost Eni, al via i primi impianti Eravamo stati facili profeti nel prevedere che la riunione degli agenti eni presso lo Sheraton Hotel a Roma il 17 dicembre era stata qualcosa di diverso da una semplice illazione o da una goliardata senza buon gusto. Infatti a distanza di breve tempo, cosi com'era ampiamente prevedibile, spuntano già i primi ghost con il marchio del cane a sei zampe. La prima zona interessata da tale "innovativa" formula di vendita risulta essere quella fiorentina, dove già operano i primi impianti. Non è ancora ben chiara quale sia la formula contrattuale con cui i guardiani (nella migliore delle ipotesi ex gestori penalizzati dalle politiche commerciali suicide di Eni) svolgono i loro compiti perchè le indiscrezioni giunte alla redazione parlano di diversi livelli di contrattazione legati sopratutto al livello di dissesto finanziario che caratterizza le gestioni uscenti ora novelli guardiani. La società a cui risultano essere intestati gli impianti è la "Gestioni Innovative Italia srl" la cui compagine societaria è formata dagli stessi agenti che sorridevano nella famosa e per certi versi squallida foto con il fantasmino disegnato. Una società il cui oggetto sociale prevede come principale attività "la conduzione di aree di servizio stradali ed autostradali per il commercio dei carburanti e lubrificanti, officine, lavaggi e comunque qualunque altra attività connessa e/o collegata alla gestione degli impianti di carburante." La Gestioni innovative ha un capitale sociali di 119.000 euro con una quota nominale di 7.000 euro corrisposta dai 17 agenti. 5 gli amministratori di cui un Presidente del consiglio di amministrazione Aquino Sergio, vice presidente Bassi Marco e 3 consiglieri - Boscariol Mauro, Di Paolo Giulio Manlio, Reali Fabio - e tutti gli altri agenti, Balzi Reanna, Campobasso Riccardo, Conti Carlo Maria, Delati Massimo, Del Vecchio Leonardo, Galipò Catena, Aglirà Pietro, Pica Ottavia, Orlandi Andrea, Russo Santi, Santarelli Angelo, Tallarico Marco. La nascente rete di vendita affidata alla Gestioni Innovative srl, gode - cosi come era ovvio prevedere - di quel livello di prezzi bassi ( 1,552 il gasolio e 1,664 per la benzina mentre non sono presenti prodotti speciali ) che aggiungono un ulteriore atto discriminatorio nei confronti dei singoli Gestori Eni con conseguenze disastrose sul piano della capacità competitiva dei singoli punti vendita. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 info@confesercenticampania.it -8________________________________________________________________________________ In tutta questa finta rivoluzione autolesionista che attraversa il settore, risulta ancora più assordante il silenzio che viene dalle organizzazioni sindacali, che, tutte prese dai vari tavoli e tavolini, paiono non accorgersi (convinte magari dalla solita favoletta raccontata in queste occasioni da Eni, che sia un progetto sperimentale) delle novità negative per i Gestori difficilmente superabili dalla eventuale sottoscrizione di un accordo economico già definito di solidarietà. Sarebbe altresì interessante sapere cosa ne pensa l'Agcom del fatto che i componenti della società che gestisce gli impianti Ghost, oltre ad essere di fatto controllati direttamente dalla stessa Eni, siano gli stessi appartenenti alla struttura commerciale dell'azienda che hanno avuto e continuano ad avere praticamente potere di vita o di morte delle gestioni grazie ai prezzi personalizzati ed ai vincoli contrattuali tra cui l'innovativa clausola di recesso. Un evidente distorsione delle regole di libera concorrenza e un abuso di posizione dominante. Purtroppo, però, è ormai cosa nota che l'autorità che dovrebbe garantire condizioni di concorrenza eguali per tutti, sia perennemente assente quando le condizioni penalizzano gli operatori più deboli della filiera e sia invece sempre pronta a tuonare quando qualcuno tenta di salvare un valore aggiunto dato dalle persone che va ben oltre qualche centesimo di risparmio. Con l'avvio di questa ulteriore fase il settore della distribuzione dei carburanti ha deciso di inasprire definitivamente quelle politiche commerciali volte alla distruzione del ricavo a vantaggio dei volumi. Sarà curioso capire dove Eni prenderà le ulteriori risorse necessarie per finanziare gli sconti che sono stati fin d'ora generosamente forniti, loro malgrado, dai gestori tradizionali, che nonostante tutto e tutti riescono ancora a stare sul mercato. Forse, nel supremo sforzo di annientamento della categoria, Eni è disposta ad ulteriori sforzi finanziari quali quelli poi rivelatisi fallimentari (per le quote di mercato non certo per gli scopi della compagnia) come quelli visti in occasione dell'investimento "reputazionale" (sic!) dello scontone? Certo è che tali politiche risultano così palesemente suicide da insinuare, negli operatori del settore, il sospetto che ci sia un progetto per ottenere a costo zero quella razionalizzazione della rete tanto ambita dalle categorie e mai attuata nei fatti. A questo punto , rimane solo una domanda, quale sarà il passo successivo? E sopratutto cosa potranno ancora raccontare le associazioni dei Gestori visto che di fatto Eni chiarisce prima con le intenzioni ed adesso con i fatti di non voler sottoscrivere un accordo economico che ha nella sua valenza politica proprio il difficile compito di rilanciare il ruolo del Gestore? ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 info@confesercenticampania.it -9________________________________________________________________________________ 21.05.2014 Gestori: avanti con la mobilitazione I vertici di Faib, Fegica e Figisc si sono riuniti ieri a Roma per fare il punto sul programma delle iniziative unitarie di mobilitazione che dovranno essere attivate nei prossimi giorni e settimane. Ne da notizia la Figisc Sul proprio stio web. In particolare, si è convenuto sulla necessità di procedere alla chiusura degli impianti su tutto il territorio nazionale dalle ore 19:30 del 17 giugno, martedì, alle ore 7:00 del 19 giugno, giovedì, mentre nelle giornate dal 14 al 17 giugno compresi i Gestori si asterranno dal partecipare a qualsiasi modalità o campagna aziendale che comporti sconti o promozioni di qualsiasi natura a loro carico. Prevista altresì nel periodo dal 21 al 28 giugno compresi la sospensione dell’accettazione di qualsiasi carta di pagamento. Per la data del 3 giugno p.v. è prevista la convocazione di una delegazione dei gruppi dirigenti delle tre Organizzazioni per finire di mettere a punto ulteriori dettagli ed iniziative di mobilitazione e definire la piattaforma unitaria sugli obiettivi principali ed essenziali per la Categoria, quali, ad esempio, la determinazione del prezzo quale elemento essenziale per la competività del Gestore a condizioni eque e non discriminatorie, la ristrutturazione come antitesi alla ghostizzazione della rete, nonché qualunque altro filone di intervento che possa garantire al gestore la possibilità di poter competere con strumenti efficaci nel processo evolutivo del settore. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 info@confesercenticampania.it
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