LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 • ANNO 148 N. 92 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Ex operaio Fiat: preso all’asta, ma era rubato Apre la mostra al Victoria and Albert Museum “Così ho comprato per poche lire un Gauguin che ora vale 40 milioni” Londra celebra i settant’anni della moda italiana Grazia Longo A PAGINA 13 Antonella Amapane A PAGINA 18 I PM: TRATTAVANO L’ACQUISTO DI ARMI. SEQUESTRATO UN CARRO ARMATO Incontro al Quirinale a una settimana dalla decisione del tribunale Berlusconi al Colle per chiedere garanzie Ma Napolitano dice no L’Europa respinge la flessibilità chiesta da Roma e Parigi Truppe dell’Ue in Centrafrica: parteciperà anche l’Italia Berlusconi è salito al Colle, ed é stato ricevuto da Napolitano, avendogli «chiesto di potergli illustrare le posizioni del suo partito». Ma il leader di Forza Italia ha perorato anche la propria causa, a una settimana dalla decisione del tribunale di sor- 1 L’ULTIMA BATTAGLIA DI SILVIO UGO MAGRI S olo chi crede alle favole può immaginare che, nella visita di ieri sul Colle, Berlusconi abbia parlato solo di riforme costituzionali, o degli interessi russi in Crimea, senza compiere un estremo tentativo di ottenere dal Capo dello Stato quello che finora non ha mai ottenuto per le note vicende che lo riguardano (tentativo, a quanto risulta, anche questa volta, senza successo). Il Cavaliere tenta il tutto per tutto in quanto non gli restano che sette giorni a piede libero. O forse un paio in più, perché l’udienza davanti al Tribunale milanese di sorveglianza è fissata il 10 aprile, però i giudici avranno tempo fino al 15 per stabilire in che modo l’ex-premier sconterà la sua pena. Lo staff legale berlusconiano non ha sollecitato alcun rinvio ben sapendo che, tanto, difficilmente sarebbe concesso. Per cui, un minuto esatto dopo la decisione, il leader del centrodestra verrà sottoposto a vincoli e restrizioni della sua libertà personale. veglianza, chiedendo garanzie. Il Presidente ha risposto spiegando che proprio non ve ne sono le condizioni. No dell’Ue alla flessibilità chiesta da Roma e Parigi. Missione Eufor in Centrafrica: ci saranno anche militari italiani. DA PAG. 2 A PAG. 11 I consigli di Blair a Renzi FOTOGRAMMA Il «tanko» sequestrato dai carabinieri dei Ros agli indipendentisti: era in un capannone nel Padovano «Fai come ho fatto io, crea a Palazzo Chigi un’unità di crisi per realizzare il programma» Paolo Mastrolilli A PAGINA 9 Europee, simboli senza nomi “Resiste” solo il Cavaliere, no di Grillo e premier La Lega alla fine toglie i riferimenti alla Padania Mattia Feltri A PAGINA 3 Blitz contro i secessionisti “Eversione e terrorismo” Arrestati 24 militanti, progettavano di liberare il Veneto Li hanno arrestati i carabinieri del Ros, sull’asse Brescia-Venezia: 24 persone, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al terrorismo e detenzione di armi da guerra. Secondo i pm, il gruppo aveva progettato varie iniziative, anche violente, volte a sollecitare l’indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano. Tra gli arrestati, anche il leader dei Forconi, Lucio Chiavegato e l’ex parlamentare della Lega, Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta. 1 IL CASO INDIA-ITALIA Il “fattore Sonia” contro i marò ROBERTO TOSCANO S empre più cupe le prospettive di una soluzione del «caso maró», e questa volta non si tratta soltanto dell’andamento lento e contorto del procedimento giudiziario indiano. Come si era temuto, dietro le difficoltà sul piano legale vi è l’ipote- ca politica, il pesante handicap delle origini italiane del Presidente del Partito del Congresso, Sonia Gandhi. Due giorni fa - nel corso di un’aspra campagna elettorale che dovrebbe cominciare il 7 aprile, ma di fatto è iniziata da tempo - l’ipoteca si è fatta clamorosamente esplicita. CONTINUA A PAGINA 27 CONTINUA A PAGINA 3 Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI 1 Il trattore truccato da carro armato. E poi, chissà, i forconi truccati da fucili e le mucche da portaerei. Il rischio, con i secessionisti veneti, non è di farne dei martiri, ma di consegnare problemi reali e giganteschi a una parata di macchiette. La lista dei nostri guai è stranota. Altrettanto nota, ma forse meno meditata, è la lista di coloro che intendono risolverli con ricette strampalate e atteggiamenti grotteschi. Uno legge le biografie e le parole dei «terroristi» e pensa: dopo avere assaggiato e sputato la politica a fumetti della Lega, davvero il ceto medio impoverito e arrabbiato del Nordest immagina di affidare la propria riscossa a persone che al massimo avrebbero potuto fare le comparse in un film del colonnello Rambaldo Buttiglione? E i tantissimi Bresolin, Colonnello, Poletti e Zancan DA PAG. 4 A PAG. 7 NON È PIÙ ORA DAI SUICIDI DI GESTI SIMBOLICI AL (POSSIBILE) OMICIDIO DANIELE MARINI FERDINANDO CAMON T R roppo semplice applicare il solito stereotipo dei veneti secessionisti, che si lamentano sempre e non sono mai contenti; egoisti perché sono diventati ricchi e non solidali con chi sta peggio; che si sentono distinti e distanti da Roma (e da Milano e Torino). CONTINUA A PAGINA 7 Ultimo tanko giovani laureati e disoccupati che comprensibilmente votano per i Cinquestelle non meriterebbero un movimento politico più trasparente e un portavoce meno approssimativo di Beppe Grillo? E il senso di legalità e giustizia sociale che anima il popolo della sinistra può identificarsi in una conventicola di intellettuali che da decenni dice di no a qualsiasi tentativo di cambiare questo sistema sclerotico e oggi si stringe come una vecchia cintura di castità intorno al povero Tsipras? Chi sperava che il dilettantismo folcloristico di Berlusconi fosse stata una parentesi deve ricredersi: in Italia la politica continua a essere considerata una cosa talmente poco seria che persino i tentativi di golpe si delegano ai pagliacci. ieccoli, i venetisti, con un nuovo blindato, munito di cannone. A differenza del tanko del 97, il tanko costruito di nascosto in questi giorni spara proiettili veri. La polizia dice: può sventrare una casa. CONTINUA A PAGINA 27 2 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 U IL CAVALIERE DOPO LA CONDANNA Le tappe della vicenda R 1 22 APRILE 2005 PRIMA TAPPA I pm chiedono il rinvio a giudizio R 2 LE ACCUSE AL CAVALIERE Appropriazione indebita, frode fiscale e falso R 3 CHI SONO I DUE PM Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro R 4 IL 26 OTTOBRE 2012 A MILANO Il Tribunale condanna il Cavaliere a 4 anni R 5 L’8 MAGGIO 2013 L’APPELLO L’Appello conferma la condanna Ieri sera Il Presidente Napolitano ha ricevuto il presidente di Forza Italia Berlusconi L’incontro Berlusconi aveva chiesto di potergli illustrare le posizioni del suo partito L’incontro a sorpresa in serata al Quirinale Con l’asse Renzi-Berlusconi sulle riforme sempre più indispensabile per la tenuta parlamentare delle riforme stesse, e mentre si continua a vociferare della possibilità di un prossimo faccia a faccia tra i due ancora non escluso, un incontro con Berlusconi ieri c’é stato. Il leader di Forza Italia è infatti salito al Colle, ed é stato ricevuto da Giorgio Napolitano - mette nero su bianco alle 20 e 40 minuti una nota ufficiale del Quirinale, mai tornato ad essere fortezza come ieri sera avendogli «chiesto di potergli illustrare le posizioni del suo partito nell’attuale momento politico». E così è effettivamente stato, salvo quello che tutti possono attendersi da Silvio Berlusconi, e che dunque forse in tutta probabilità si aspettava anche Giorgio Na- politano che ben conosce le dinamiche dell’ ex Cavaliere avendo dovuto raccoglierne più volte gli sfoghi sui suoi casi personali quand’era premier: Berlusconi ha perorato la sua propria causa, chiedendo personalmente - e solo a voce - la grazia o qualcosa di molto simile. Il Presidente ha risposto spiegando che proprio non ve ne sono le condizioni. Di più, le fonti parlamentari non riferiscono, a parte aggiungere che i timori espressi a Napolitano dal leader di Forza Italia riguardano «l’agibilità politica» con alle viste le elezioni europee. E dovendosi decidere il prossimo 10 aprile, con un giudice del tribunale di sorveglianza, proprio quale sarà il destino del condannato Berlusconi, se ai domiciliari o ai servizi sociali. Proprio questo elemento, si può notare, avrebbe reso ovvio non proferir parola sulla propria condizione in un colloquio col Capo dello Stato, che del resto aveva già fatto pubblicamente sapere - e per iscritto - il 13 agosto del 2013 le condizioni per una eventuale (e seria) richiesta di grazia. Ma naturalmente Berlusconi è Berlusconi. E dunque, avendo concordato una telefonata a Napolitano prima della visita a Roma di Barack Obama per «qualche consiglio sull’Ucraina e Putin», che come è noto conosce bene, ha poi in quell’occasione personalmente chiesto di esser ricevuto, «per parlare di riforme». Un tema notoriamente seguito con la massima attenzione da Giorgio Napolitano, che le ha definite «improcrastinabili» l’ultima volta ancora solo un paio di giorni fa, aggiungendo di non voler entrare nel merito, e prendendo le distante da quanti - politici o giornalisti lo schieravano pro o contro la riforma del Senato. Ma soprattutto un tema sul quale di certo un Presidente come Giorgio Napolitano non può negare un 6 Agosto 2013, quattro anni per frode fiscale La nota del Colle Berlusconi al Colle Sul tavolo riforme e la sua agibilità ANTONELLA RAMPINO ROMA R LA CONDANNA DEFINITIVA Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontro al leader dell’unica altra forza, oltre il Pd, a sostenere il processo di revisione delle regole comuni. Il tutto, in un momento di massima delicatezza proprio per quanto riguarda Forza Italia. Dove, al di là della balcanizzazione interna indotta anche dalla competitività in vista delle elezioni europee, non passa giorno che i capigruppo Brunetta e Romani sparino sulla riforma del Senato e del Titolo V, annunciando «un Vietnam parlamentare» e accusando Renzi di non «rispettare i patti con Berlusconi». Il tutto perchè Renzi ha detto e ripetuto che si varerà la nuova legge elettorale solo dopo le Riforme costituzionali, e dunque non prima di un anno. Sarà un caso, ma poi ieri il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ha annunciato che invece entro il 25 maggio saranno approvate sia l’Italicum che le modifiche costituzionali. Insomma, se ne può dedurre che l’incontro di Napolitano con Berlusconi possa avere un po’ alleggerito la situazione. Ma occorrerà vedere se cesserà l’attivismo di Brunetta. Sempre ieri, il segretario generale del Quirinale aveva dovuto prendere carta e penna e rispondere a Brunetta e al suo «bombardamento» di lettere per segnalare a Napolitano che, a suo avviso, gli sgravi Irpef annunciati, Renzi li farà in deficit. Il Colle vigila sempre sulle coperture finanziarie -ha risposto Donato Marra - ma «su provvedimenti formali di governo e parlamento, non su indiscrezioni di stampa». LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Retroscena UGO MAGRI ROMA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA mpossibile al momento prevedere se trascorrerà il prossimo anno relegato in casa (carcere a domicilio in ragione dell’età), oppure potrà cavarsela con 10 mesi e 15 giorni di affidamento ai servizi sociali. Nel giro berlusconiano tutti preferirebbero di gran lunga la seconda delle due, che al condannato garantirebbe tra l’altro un’ampia agibilità politica. Già da tempo una folla di comunità è in lizza per accoglierlo in veste di munifico mecenate, sebbene in pole position pare ci sia l’Unitalsi, opera benefica che organizza i I cetto. Con tutti i visitatori si sfoga: «Come si può imporre una umiliazione del genere a chi è stato imprenditore, ha dato lavoro a 50 mila famiglie, ha fondato la tivù libera in Italia, per quattro volte è stato premier, ha rappresentato l’Italia in tutti i consessi, ha parlato addirittura davanti al Congresso degli Stati Uniti?». Gli avvocati lo supplicano in ginocchio di non ripetere questi discorsi in udienza, dove non è escluso che Berlusconi possa presentarsi, perché i giudici potrebbero prenderlo in parola e dirgli: «Ah sì? Non gradisce i servizi sociali? Allora si accomodi ai domiciliari». Magari pure con il divieto di interfacciarsi con il mondo esterno, a parte pochi intimi (è ampia facoltà discrezionale dei rebbe l’adesione a concetti come penti- magistrati ritagliare l’esecuzione della mento e recupero alla società (un tempo pena su misura di ciascun imputato, alla si sarebbe parlato di redenzione) a lui luce della sua personalità). del tutto alieni. La prospettiva di farsi In attesa di conoscere il suo destino, «redimere», anche solo attraverso collo- Berlusconi da combattente irriducibile qui settimanali con un assistente socia- le sta provando tutte. Nessuno, tantole, è vissuta da Berlusconi alla stregua di meno chi lo considera il Caimano, può un’ingiuria. Primo, perché lui continua a stupirsi dei colpi di coda. Tanto più che proclamarsi innol’uomo destinato alle cente, si dice certissiIN POLE misure restrittive è mo che questa sua stessa persona su Ci sarebbe l’Unitalsi, la verità sarà presto dicui fa perno il progetmostrata a Brescia opera benefica che organizza to di rinnovamento i viaggi dei malati a Lourdes delle istituzioni rein sede di revisione del processo o in alpubblicane. Il Berluternativa a Strasburgo, davanti alla sconi che viene considerato (come tutti i Corte europea dei diritti dell’uomo. Di condannati, a norma della Costituzione) qui lo stato d’animo del leone in gabbia un soggetto da riportare per gradi e con descritto dalla Biancofiore, che è tra le mille cautele nel consorzio civile è lo sue visitatrici più assidue. stesso Berlusconi con il quale Renzi ha Secondo: il Cavaliere trova altamen- stipulato un patto per rifondare l’Italia. te offensiva la pretesa che un assistente Lo ha stipulato in quanto, senza il Cavasociale possa insegnare a lui come si liere, mancherebbero i numeri in Parlacampa da persona onesta, e valutare mento… Più che un paradosso, è lo specstrada facendo se ha ben digerito il con- chio della precarietà politica nazionale. L’angoscia di Silvio A piede libero ancora per una settimana Così il leader vive i giorni dell’attesa IL TERMINE DEL 15 APRILE I giudici avranno tempo fino ad allora per decidere come dovrà scontare la pena viaggi dei malati a Lourdes (ha la sede dietro via del Plebiscito). Tutti si augurano che il Tribunale acconsenta, dalle parti di Berlusconi, tranne uno: il diretto interessato. L’uomo è testardamente convinto che l’affido ai servizi sociali sarebbe mille volte più devastante per il suo sconfinato amor proprio. In quanto, diversamente dai domiciliari, richiede- il caso MATTIA FELTRI ROMA a fine (parziale e provvisoria) dell’egotismo politico si legge nella parte bassa dei simboli di partito in gara alle Europee: i nomi dei leader cadono per morìa prevedibile ma impressionante. Alla conclusione di una Seconda repubblica basata sul carisma delle leadership - al punto che i capi cambiavano i nomi dei loro partiti mentre i partiti non cambiavano i loro capi - è l’antipolitica a indebolire le strategie anagrafiche. Addio dunque ai Di Pietro e ai Casini e ai Bossi e ai Monti stampati a caratteri spesso sovrastanti le dimensioni di quelli del partito stesso. Resiste soltanto l’eternità ormai fossile del totem Berlusconi: proprio ieri Forza Italia ha diffuso il simbolo in cui non si rinuncia allo sponsor migliore, sebbene il titolare del brand non sia candidabile (e infatti ha subito ripreso a circolare l’ipotesi che in lista ci sarà Barbara, e lei ieri si è vezzosamente rifugiata in un cinematografico non confermo e non smentisco). È successo, come dice il professor Alessandro Campi, docente di storia del pensiero politico all’università di Perugia, che «tramontano le leadership di un ventennio. Probabilmente se ne affacceranno di nuove, ma ci vuole del tempo». Spiega il professore che non erano leadership basate sul nulla: Antonio Di Pietro veniva dalla popolarità travolgente di Mani pulite, Gianfranco Fini era il rifondatore della destra finalmente postmissina e deghettizzata, Umberto Bossi era il condottiero del ribellismo indipendentista del nord. Tutto finito fra madornali errori politici, piccole e grandi ruberie, spocchie incomprensibili. «Il nome non è più un traino, anzi rischia di essere controproducente», dice Campi che fa notare come una giovane emergente come Giorgia Meloni abbia preferito a sé - per il suo F.lli d’Italia - lo storico richiamo di An, ottenuto per delibera della Fondazione proprietaria: sa che il simbolo di Alleanza nazionale detiene ancora qualche appeal che il suo cognome ancora non ha. Lo stesso vale nella Lega, dove Matteo Salvini non soltanto ha avuto il buonsenso di non sostituirsi tipograficamente a Umberto Bossi, ma anche di L Silvio Berlusconi Renzi e Grillo, niente nome nel simbolo per le europee Resiste il capo di Forza Italia. E la Lega toglie “Padania” rinunciare al marchio usurato Padania (inserito in passato al posto di Bossi) e infilarci un Basta euro, nel tentativo anche abbastanza disperato di riconsegnare un senso all’esistenza del movimento. Altri si sono invece arrangiati in qualche modo. Nel simbolo dell’Udc - dove resiste uno scudocrociato di ampia gloria novecentesca, ma di attrattiva non irresistibile - la scritta Casini è stata so- stituita con un “Italia” buono per sempre; Scelta Civica varca i confini (anche dell’ovvio) e la scritta Monti è stata sostituita con un “Europa” calibrato all’evento. Abbastanza inafferrabile è il caso del Nuovo centrodestra che ha risistemato il simbolo d’esordio, un terribile quadrato in bianco e blu che pareva l’insegna di un’azienda odontoiatrica; adesso è circolare, ha un po’ di tricolore e soprattutto fiducia nel capo: il nome di Angelino Alfano è proprio lì dove stavano i nomi durante tutta la prima Repubblica: forse contano in un grado di seduzione ignoto ad altri osservatori. E così la curiosità vera è che gli unici due uomini in grado di smuovere qualcosa nell’anima al suono del loro nome - Beppe Grillo e Matteo Renzi - vadano avanti nella spersonalizzazione tradizionale, nel caso del Pd, e di ragione sociale, nel caso del M5S. Almeno per ora. Oggi e nel 2013 Fi Ncd Udc Il simbolo europeo, e quello nel 2013 Nel simbolo c’è Alfano Sparito Casini, spunta Italia Eredità An Tsipras Idv Fratelli d’Italia non mette Meloni Simbolo nuovo per un partito nuovo Addio al logo Di Pietro Primo Piano .3 . Taccuino MARCELLO SORGI Il nervosismo di Berlusconi minaccia Renzi ra le ragioni che hanno portato a un improvviso raffreddamento nei rapporti tra Berlusconi e Renzi, dopo una luna di miele c’è soprattutto il nervosismo del Cavaliere per l’incerta vigilia delle decisioni dei giudici di Milano sul suo destino di condannato. Ma ce n’è anche un’altra, che riguarda i sondaggi più recenti in vista delle europee, anche quelli solitamente più favorevoli a lui. Da tre settimane infatti Forza Italia oscilla tra il 21 e il 18%, secondo che le rilevazioni prevedano Berlusconi in campo, in che modo non si sa, dato che spetterà alla magistratura riconoscergli o meno la possibilità di partecipare alla campagna, oppure impedito dal prendervi parte, per effetto degli arresti domiciliari o dell’affidamento ai servizi sociali. Nell’un caso o nell’altro il partito del Cavaliere, tendenzialmente sfavorito nelle consultazioni europee, si piazzerebbe terzo, dietro Pd e 5 stelle. Un risultato che, se dovesse ripetersi poi alle successive politiche vedrebbe Forza Italia esclusa dal ballottaggio. A quel punto, il rischio di una libera uscita dei suoi elettori verso i due finalisti della competizione sarebbe alto. Parte dell’elettorato moderato berlusconiano, temendo la vittoria di Grillo, potrebbe orientarsi verso il Pd; altra parte, più radicale, com’è già accaduto nelle politiche del 2013, potrebbe andare a ingrossare le file dei 5 Stelle. Un incubo «alla francese», per dirla con le parole di chi è andato a prospettare a Berlusconi questo scenario, ricordando il caso dell’ultima rielezione di Chirac, in cui i socialisti francesi furono costretti a votare il candidato gollista perchè al loro posto in ballottaggio era entrato Le Pen. Logico che un timore del genere stia spingendo al ripensamento Forza Italia proprio sulla legge elettorale. Il Cavaliere aveva accettato il secondo turno pensando che sarebbe stato un classico braccio di ferro sinistra-destra. «Alla fine ce la vedremo io e tua figlia Marina», lo aveva lusingato Renzi, per convincerlo. Se invece il pericolo è quello di restare esclusi, diventa preferibile andare al voto con qualsiasi sistema elettorale, perfino il “Consultellum” uscito dalla sentenza della Consulta che ha cancellato il Porcellum. Di qui i dubbi e la frenata su tutta la partita delle riforme, da parte di Berlusconi: che in questo campo, si sa, non è nuovo a far saltare il banco all’ultimo minuto. T Jena Lega No Monti Il duello Al posto di Padania, “basta euro” Nel logo di Scelta Civica addio Monti I due partiti che potrebbero sfidarsi per i primi posti, Pd e M5s, confermano il simbolo storico Mai Per evitare il divorzio basta dire «permesso, grazie e scusa». Si vede che il Papa non è mai stato sposato. jena@lastampa.it 4 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 U INDIPENDENTISTI IL BLITZ DEL ROS La banda che sognava il Veneto libero Terrorismo e eversione, 24 arresti:progettavano un’azione con un tank. Nelle intercettazioni armi e dinamite PAOLO COLONNELLO INVIATO A BRESCIA Le anime Ecco il discorso di Giancarlo Orini distribuito via fax ai militanti per festeggiare la realizzazione del primo Tanko il 7 ottobre 2012: E’ stata utilizzata una pala Giuravano sul «tanko» («ostrecingolata Fiat-Allis, ga, cos’è? Un caterpillar?») e si successivamente blindata e preparavano in armi, maschedotata di videocamere Tra gli arrestati ci sono re antigas comprese. Si riunie di una bocca da fuoco, il leader dei Forconi e del vano spesso al ristorante dove ancora da montare «Sono molto onorato movimento 9 dicembre di affinavano l’ideologia e non soessere di orgoglioso molto e Verona Lucio Chiavegato lo quella («ragazzi, io sono in questo momento storico (foto), già presidente della stroncato dalla polenta!... AlloVicenza in presenza di patrioti Life (la Libera Associazione ra, chi fa l’ambasciatore?...»). Il carro armato artigianale degli imprenditori veneti) Vaneggiavano di andare in Slocoraggiosi, e ripeto è stato costruito in un capannone e il suo braccio destro venia all’ambasciata russa ma coraggiosi, per ricevere Venezia denominato «arsenale», PADOVA Patrizia Badii. non avevano i soldi per il viagin consegna questo primo, a Casale di Scodosia (Padova) gio («Guardate che qui mi sono (in totale sarebbero dovuti essere sei) poderoso mezzo potente, p sparato gli ultimi 800 euro!»), attaccare ad destinato progettavano di parlare con la de efficacia con grande CASALE Rovigo Sono stati coinvolti Serbia e di formare un governo DI SCODOSIA a troppo e da che regime il nell’inchiesta del Ros in esilio in Svizzera. Le armi, (Padova) fli g ed umilia» ffl tempo ci affligge anche i due «serenissimi» sarebbero arrivate dall’AlbaFlavio Contin (foto) nia. Alla fine, la Repubblica See Luigi Faccia che nel 1997 renissima sarebbe finalmente parteciparono insieme nata, i popoli si sarebbero sollead altri sei complici vati: «Perché, se il tale giorno al blitz sul campanile alle 10 succede qualcosa d’imdi San Marco a Venezia. portante in Veneto e contemporaneamente in Piemonte, Sardegna, Lombardia e probabilmente in Sicilia, stesso giorNell’elenco dei fermati no, stessa ora, stesso tutto... voc’è anche il nome di Franco glio vedere se il popolo non se Rocchetta (foto), Il mezzo doveva a essere utilizzato ne viene, se le tasse continua a per un'azione in piazza San Marco ex parlamentare leghista, pagarle, con tutti gli autovelox, a Venezia, con il coinvolgimento fondatore della Liga con tutti i redditometri, con di centinaia di persone, Veneta e promotore tutto il soffocamento e con tutti alcune delle quali ali armate nei giorni scorsi i marocchini che continuano ad del referendum per arrivare...». Sì, un nuovo stato la secessione del Veneto. «padano» armato e autoritaCentimetri-LA STAMPA rio, le banche avrebbero allargato i cordoni: «Quando iniziamo a comandare noi, bisogna I Ros hanno fermato anche attaccare le banche!... Uno dei Roberto Bernardelli (foto), nostri con il mitra va dal diretalbergatore a Caserta, tore tutte le ore e tutto il giorno già deputato della Lega e quello che fa?... E non c’è mica Nord e poi candidato tanto da fare, quando ne portapresidente della Provincia no uno ucciso!». «Via tutti gli di Milano per Lega Padana stranieri e tutti i forestieri!», Lombardia, No euro «Via, via, fuori, raus!» «E per e Fronte cristiano. forestieri s’intende che non vogliamo più napoletani, nessuno, via, fuori dai coglioni... “Ma è casa mia qua...”. Confiscata! tutto. O quasi. «Male che vada ci Sparisci, non hai più casa ora, troviamo a casa mia a tagliare il corri a farti dare la casa dagli salame». «No, più che tagliare il italioti allora... Uno ha detto salame noi abbiamo bisogno di che siamo nazisti e maosti, be- caricare i candelotti di dinamine!». «Sai la seconda scritta te!». Niente tralicci da far saltache feci io da leghista insieme re, però: «Perché non è che danai miei figli? Indovina cosa è neggi il Quirinale così, danneggi stata? Terroni go home!». il coglione che si sta guardando Poche idee, ma sempre quel- la partita e s’incazza come una le: xenofobia e razzismo in no- jena!». Per entrare nel gruppo, me del secessionismo. Solo che dovevano firmare un modulo. ANDREA MEROLA/ANSA questa volta si erano procurati Idea non genialissima, visto che anche la «bega» e le «beghet- ora i Ros, che hanno svolto l‘indaSopra il vecchio tanko «Marcantonio Bragadin» durante l’assalto dei serenissimi te», ovvero un cannoncino gine coordinati dalla Procura di al campanile di piazza San Marco a Venezia nel 1997. A destra il mezzo di proprietà montato su un trattore, il Brescia, hanno in mano praticadi Flavio Contin, sequestrato ieri nel corso del blitz contro i presunti secessionisti veneti «Tanko», nascosto in un capan- mente la confessione firmata di presso la locale stazione dei Carabinieri di Casale di Scodosia (Padova). none vicino a Pordenone, e di- tutti gli aderenti, una cinquantiIl mezzo, posto all’epoca sotto sequestro e poi finito venduto all’asta, era nel garage verse pistole, nonché un fucile na d’indagati finora. Ma è un nudi Contin, uno dei 24 arrestati di ieri, già coinvolto nell’operazione del 1997 con mirino di precisione da mero destinato a crescere, visto mettere in mano al «cecchino» che nelle intercettazioni i «sere«Stefan» che menti mirati, i cui veri fini non avrebbe dovuto premo dell’organizzazione, 3 an- cio a Milano, alberpotevano essere divulgati. Nel controllare dai ni e 9 mesi già trascorsi in carce- gatore, definito «il programma dell’organizzazione tetti «la rivolta» di re per l’assalto nel 1997 al campa- facoltoso» per aver - prosegue il gip - si afferma la nepiazza San Marco Quando iniziamo a comandare nile di San Marco, così come l’al- finanziato con 3.500 Il nuovo sodalizio ricerca cessità dell’uso della violenza al a Venezia, orgatro «serenissimo» Flavio Contin, euro in contanti il fine di provocare e guidare in arnizzata per il gior- noi, bisogna attaccare le banche elettricista di Casale Scodosia, movimento eversi- armi leggere e progetta mi una rivolta popolare, per no delle elezioni Uno dei nostri con il mitra dove era stato costruito e nasco- vo («per il resto do- mezzi blindati effettivamente giungere alla proclamazione deleuropee. Mentre a va dal direttore tutte le ore sto il nuovo «tanko». In carcere vremo fare un po’ di operativi e dotati la repubblica veneta. Il nuovo soBrescia un altro anche due ex parlamentari della fatture false»); in dalizio non ha un’azione simboli«tanko» avrebbe e tutto il giorno e quello che fa? Lega: Franco Rocchetta, «uno manette pure un di armi pesanti costruite ad hoc ca come nel maggio del ’97, ma al dovuto radere al che sa di storia» destinato a volto televisivo cocontrario, ricerca armi leggere e suolo la sede di prendere contatti con le cancel- me Lucio ChiavegaEquitalia (la vera bestia nera nissimi» parlano di almeno 300 lerie straniere in caso di vittoria to, leader dei «Forconi» e dei mo- dalizio teorizzano e mettono in progetta mezzi blindati effettivadegli indipendentisti dalla fat- persone. Li hanno arrestati ieri con l’aiuto della Barbara «che ha vimenti di obiezione fiscale. Que- pratica un volto pubblico e legale mente operativi e dotati di armi tura falsa) contemporanea- all’alba, 24 persone in tutto, con studiato 4 lingue» e che avrebbe sto aspetto pubblico attira perfi- di propaganda», vedi ad esempio pesanti costruite ad hoc, con un mente all’assalto di un manipo- l’accusa di associazione per de- avuto rapporti anche con la dire- no il governatore del Veneto Lu- l’ultimo referendum farsa per la piano che, pur avendo di mira lo di «arditi» dell’antico castello linquere finalizzata al terrori- zione del giornale tedesco «De- ca Zaia, che prende un appunta- secessione del Veneto, cui danno Venezia e altre città, stavolta della città lombarda («poi ci smo e detenzione di armi da sfighel». Peccato che ieri durante mento telefonico (che però non un contributo fondamentale per prevede un’azione militare in mettiamo un lucchetto nuo- guerra. Tra loro alcune vecchie la perquisizione nel computer gli avrà seguito) con Patrizia Badii, precostituirsi, dicono, il ricono- senso proprio, con resistenza arvo»). Gli uomini dell’«Allean- conoscenze: il «presidente» della abbiamo trovato soprattutto fil- militante attiva del gruppo. Da scimento dell’Onu; dall’altra «co- mata per di più, coinvolgendo al za», questo il nome dell’asso- Repubblica Serenissima Luigi mini porno. Inoltre Roberto Ber- una parte, scrive il gip Enrico Ce- stituiscono una struttura orga- contempo un’ampia platea di ciazione segreta, erano pronti a Faccia, considerato il capo su- nardelli, ex assessore del Carroc- ravome, «i dirigenti del nuovo so- nizzativa segreta, con recluta- manifestanti». Life e Forconi Serenissimi Liga Veneta Fuoriusciti Ln L’intercettazione Il mezzo blindato Ritrovato il carro armato sequestrato nel ’97 L’ordinanza LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Personaggio NICCOLÒ ZANCAN INVIATO A BRESCIA errorista è Bin Laden, minga mi». Siamo sullo spiazzo della ditta «Caravan 77», sulla provinciale fra Adro e Castegnato, in piena «Padania» leghista. Fino a martedì, qui lavorava Giancarlo Orini, 74 anni, quello che la procura di Brescia ritiene il fondatore del movimento indipendentista «Alleanza». Nel giorno dell’arresto, ancora lavorano la moglie e il figlio. Vendono camper nuovi e usati. I clienti arrivano solidali, con aria di sdegno: «Una carnevalata assurda!». Si riferiscono alle accuse, soprattutto. «Ma pensate davvero che questi qui potessero fare del male a qualcuno?». Per i carabinieri del Ros, volevano la secessione. La volevano con metodi pericolosi e violenti. Di questo si discute nello spiazzo, fino al colpo di scena. Alle sei di sera, trilla il telefono della ditta. Sorpresa: si materializza Giancarlo Orini in persona. Proprio lui. Parla dagli arresti domiciliari: «Ma sì, ho usato tante volte parole come Kalashnikov, bombe e bazooka - dice - me lo ricordo. Ma alla fine delle telefonate, andate a sentire, dicevo sempre: “Saluti al maresciallo che ci sta ascoltando”. C’era tanta goliardia, ecco...». La dinamite? «Ma dove vado a prenderla, io? Stiamo scherzando? Al massimo, il tirasassi...». Nel piccolo ufficio della contabilità, davanti alla rivendita, ci sono bandiere basche e di altri movimenti indipendentisti. Foto che ritraggono Orini nel deserto. Raduni di motociclisti. Voli con l’ultra leggero. E poi, in un cassetto delle cose importanti, c’è la copia consumata del giornale «La Padania» datata 1997, con quella frase di Umberto Bossi che gli ha cambiato per sempre la vita: «Quando ha definito “ubriaconi” gli indipendentisti della Serenissima, ho capito che non potevo stare nella Lega un minuto di più. Bossi mi ha proprio deluso, ma tanto. Preferivo Giancarlo Miglio. Io, poi, fino alla nascita del sogno leghista, ero un totale ignorante. Mai interessato prima di politica». Geometra. Ha progettato impianti di riscaldamento, costruito gallerie e strade. Si è messo in proprio nel 1967. Ha fatto il consigliere comunale e provinciale, nel partito che poi avrebbe abiurato. Negli anni, Giancarlo Orini ha incominciato a sognare qualcos’altro. «Il nostro piano era dare un segnale. Fare un’azione eclatante. Niente altro. Un’azione eclatante nella speranza che il popolo insorgesse, per liberarsi da questo regime. Non eravamo in gra- «T Intervista MARCO BRESOLIN on un’operazione giudiziaria come questa si creano soltanto dei martiri». «C Il fondatore: “Altro che Bin Laden volevamo solo dare un segnale” Orini ai domiciliari: “L’esplosivo? Una battuta. Al massimo abbiamo qualche fucilino” Deluso Giancarlo Orini, 74 anni, prima di diventare «indipendentista» ha militato nella Lega Nord di Bossi Quando Bossi ha definito ubriaconi gli indipendentisti della Serenissima, ho capito che non potevo stare nella Lega un minuto di più L’Europa non sarà mai unita. Credo che si dovrebbe tornare al tempo delle città stato, allora sì che i commerci funzionavano Forse abbiamo sbagliato. Non abbiamo calcolato le conseguenze. Pagheremo per gli errori commessi. Volevamo dare un segnale Giancarlo Orini Leader e fondatore del gruppo «Alleanza» Per molti anni Orini ha lavorato all’estero per un’impresa di costruzioni do di fare nulla di più, siamo quattro gatti...». Non è esattamente poco pensare a un attentato contro una sede di Equitalia, gli facciamo notare. E lui: «Mezza Italia cova lo stesso desiderio. Non siamo un Paese civile. Si sentono cose terrificanti. Debiti di 1000 euro che diventano da 50 mila. E comunque, di quell’ipotesi se ne è soltanto parlato». Invece, più nel concreto, volevate andare in Piazza San Marco con il Tanko, come lo chiamate voi. Una specie di carro armato. Era quella «l’azione eclatante» da compiere prima delle elezioni europee? «Sì, Venezia. Una specie di replica del 1997. Come quelli del campanile. Ma cosa vuoi fare con quel tanko lì? Lo Stato Italiano è armato fino ai denti, ha armi vere, adesso ha pure gli F35. E noi cosa abbiamo? Qualche fucilino, i petardi o il tirasassi...». In casa di Orini, per la cronaca, i carabinieri del Ros hanno sequestrato una pistola calibro 7,65. «Sì, non mi ricordavo neppure dove fosse. E poi hanno preso lo striscione di “Brescia Patria”, che avevo portato domenica a Bruxelles». Lei dov’era il giorno della protesta dei Forconi? «Al mercato ortofrutticolo di Orzinuovi. Al presidio. Mi hanno preso tutti in giro: “Ecco qui l’indipendentista fra le bandiere tricolori...”. Cavolo, non sanno quanto mi è costato. Dovevo ascoltare tre o quattro volte al giorno l’inno di Mameli.. A me non piace. Specie quando dice: “Siam pronti alla morte!”. No, non mi sembra un bell’inno». Cosa le piace, invece? «L’idea che tutto vada risolto dai cittadini. Io non so neppure come funzioni la mafia, non voglio saperlo. Va fuori dalla mia conoscenza. L’Europa non sarà mai unita. L’Italia è anche peggio. Credo che si dovrebbe tornare al tempo delle città stato, allora sì che i commerci funzionavano...». Così, lentamente, cala la sera sul parcheggio della «Caravan 77», fra il rumore del traffico e le notizie alla radio. Con il secessionista Orini che cita un sindaco catalano che la pensa proprio come lui. Con certe frasi, che purtroppo a un certo punto non mancano mai: «Io non sono contro gli immigrati, anzi. Ho un amico napoletano davvero in gamba...». Riferimenti storici assai trasversali: «Il giorno prima della caduta del muro di Berlino, se saltavi di là ti sparavano. Il Tosi: “Un’inchiesta suicida Così si creano solo martiri e si fomentano i secessionisti” Il sindaco: “Domenica Lega in piazza a Verona” Ma quali terroristi, ma quale banda armata... Nelle intercettazioni parlavano di salami. Il carro armato? Era solo un trattore Dei martiri? «Ma certo! Perché chiunque si rende conto che quelli sono dei perseguitati. E la gente di solito prova simpatia per i perseguitati. Con tutto ciò che poi ne consegue...». Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, dall’estate scorsa sta girando l’Italia - da Nord a Sud - per presentare il suo progetto politico «Ricostruiamo il Paese». Dove ricostruire, ovviamente, è in antitesi con il concetto di secessione. «Io non sono un seces- Primo Piano .5 . Flavio Tosi Sindaco di Verona sionista - spiega -, perché la secessione è una strada impercorribile. Sono un federalista, che è diverso. Ma sono anche li- berista e trovo assurdo mandare in galera queste persone». Sono accusati di terrorismo... «Ma quali terroristi, ma quale banda armata... Conosco molte di quelle persone, alcuni mi stanno simpatici e altri un po’ meno. Ma non possono essere trattati come dei delinquenti». Secondo l’indagine «progettavano iniziative violente». «Con il salame? Ma le avete sentite le intercettazioni? A me viene da ridere...». C’era anche un carro armato. «Chiamare carro armato quel coso lì mi sembra un’offesa ai carrarmati veri. A l’è un trator... (è un trattore, ndr)». Quindi, secondo lei, questa è stata un’operazione inutile? «Non solo inutile e sproposita- giorno dopo, potevi farlo...». Fino a un improvviso lampo di realismo: «Sì - dice Orini - forse abbiamo sbagliato. Non abbiamo calcolato le conseguenze. Pagheremo per gli errori che abbiamo commesso. Ma volevamo soltanto dare un segnale. Se in Italia non cambierà niente, ce ne faremo una ragione...». A venti chilometri da qui, in direzione Adro, c’è un luogo simbolico di questa storia. Su una collina molto costruita, a fianco di un night club chiuso da qualche anno, c’era una volta l’azienda agricola Boschi, ora chiusa a sua volta per fallimento. Il titolare si chiama Franco Timoteo Metelli, è famoso come televenditore di vino. Molti politici, importanti e meno, venivano a pranzo da lui. «Forza Italia, Di Pietro, leghisti, sono passati tutti di qui - dice Metelli - anche Orini. Certo, lo ricordo bene. Un tipo simpaticissimo che ce l’aveva con la secessione». Attovagliati qui, gli indipendentisti bresciani, veneti e sardi hanno sognato il loro mondo nuovo. Cenando e brindando, parlavano del Tanko che avrebbe riconquistato Venezia. ta, ma anche controproducente. Perché così facendo si spingono ulteriormente le idee che il gruppo portava avanti». Gli arresti rafforzano la voglia di secessione? «Riaccendono i desideri di indipendentismo, di autonomia. Rafforzano, anche nei cittadini moderati, l’idea che viviamo in uno Stato che non funziona. Che da un lato ti massacra di tasse e dall’altra agisce in modo spropositato sul piano giudiziario. Operazioni come queste fanno odiare lo Stato». Anche lei pensa a un blitz a orologeria? «Non lo so. Di certo questa inchiesta è un suicidio, che dimostra poca intelligenza strategica da parte di chi l’ha messa in atto perché, come dicevo, ottiene l’effetto contrario». Domenica la Lega sarà in piazza a Verona. Lei ci sarà? «Certo, è la mia città». @NiccoloZancan gli arrestati possa nuocere a chi, come lei, si batte per il federalismo? «Di certo quelle sono iniziative estemporanee, non le considero battaglie politiche, che invece vanno fatte nelle istituzioni». Lei sta tenendo comizi in tutta Italia, anche al Sud: che sentimenti ha raccolto? «Un fortissimo malcontento nei confronti dello Stato e dell’apparato pubblico. Guardate che non sono solo i veneti ad averne piene le scatole». Secessionisti da Nord a Sud? «Ci sono autonomisti e non autonomisti, ma tutti vogliono il buongoverno. E io sono convinto che l’autonomia sia sinonimo di buongoverno. Quando ti puoi gestire i soldi da solo, lo fai meglio. Sei più responsabilizzato». La riforma del Titolo V, invece, sembra togliere competenze alle Regioni. «No, se vi aspettate questo vi sbagliate: non mi metterò certo a fare i cori pro-secessione». «E infatti è sbagliatissima. È giusto che lo Stato abbia dei poteri di controllo, che verifichi il rispetto delle regole. Ma le competenze devono restare alle Regioni». Ma non crede che l’attività de- @marcobreso Anche Tosi in piazza a urlare «se-ces-sio-ne»? 6 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 U INDIPENDENTISTI LA SOCIETÀ INQUIETA IlnuovomalesseredelNordEst Tanko,referendumepartiteIva Così rabbia e galassia di sigle diventano ancora sogni rivoluzionari FABIO POLETTI IINVIATO A CASALE DI SCODASIA Ex leghisti, venetisti, sardisti, secessionisti, indipendentisti, giornalisti e pure carristi. Perché alla fine questo Veneto che ancora sogna San Marco e il «glorioso Doge Marcantonio Bragadin», gira e rigira si trova a dover far sempre i conti con i mezzi pesanti dotati di obice a 12 millimetri. L’elettricista Flavio Contin che nel 1997 avevano preso sul campanile di San Marco mentre gli altri Serenissimi se la giocavano in piazza a Venezia con il «tanko», un trattore dotato di blindatura e bandierina del Leone di San Marco, adesso sognava ancora più in grande. In un capannone di questo paesone di cinquemila abitanti - Patria del mobile e dell’antiquariato è scritto all’ingresso - teneva un altro «tanko» versione 2.0 costruito partendo da una benna. Ma il pezzo forte lo teneva nel giardino della sua villetta bianca. Proprio il «tanko» originale che si era ricomperato ad un’asta giudiziaria un po’ di tempo fa pagandolo 6 mila e 600 euro. E che solo sei anni fa era riapparso a Cittadella in una festa di «Raixe venete», Radici venete per dirla con la lingua dell’invasore. Alla fine ci vorrebbe un antropologo per spiegare questo malpancismo veneto che tutto tiene insieme. Ma a guardar bene è assai diviso in mille rivoli. Perché se fossero davvero tutti d’accordo i 2 milioni 102 mila e 969 votanti al referendum promosso da plebiscito.eu che vorrebbero un Veneto indipendente e sovrano, il confine di Stato sarebbe già a Desenzano. Qualcuno ci ha riso su. Ma intanto due giorni fa - primo aprile, ricor- derà la Storia - la Commissione Affari Costituzionali della Regione Veneto lo ha fatto proprio e lo farà discutere in aula. Gianluca Busato che lo ha promosso voleva scendere in piazza ieri a fianco degli arrestati ma gli han detto che era meglio di no: «Volevo solo che noi veneti tenessimo la testa alta mentre lo Stato italiano perde la sua». Per ora se ne fa niente ma il serissimo assessore leghista Franco Manzato vuol regalare ai veneti la bandiera di San Marco. Matteo Salvini chiama alla mobilitazione a Verona per domenica: «Lo Stato libera mafiosi e clandestini e processa le idee». E alla fine si capisce che della Lega del Veneto, c’è molto in questa storia di carri armati di latta e solide ideologie. Che tra gli arrestati ci sia pure Franco Rocchetta non ha stupito nessuno. Dopo aver militato nel pri di La Malfa, in Lotta Continua di Sofri, nella Lega di Bossi e aver fondato la Liga Veneta adesso faceva due conti sulla possibilità di fare la secessione. Nel ’64 lo avevano preso a scrivere sui muri contro l’Italia nella Grande Guerra. Pochi anni fa in un’intervista aveva sibilato: «Il Veneto non è Italia». Ora sognava di aprire ambasciate in Croazia e Slovenia. Ma siccome la pugna era di quelle toste tanto valeva guardare alle alleanze senza andare troppo per il sottile. Felice Pasi, il ministro della repubblica Malu Entru era venuto fino a qui nella Bassa Padovana dalla Sardegna. Dicono che a cena apprezzasse pure il baccalà. Stesso tavola, stessa smorfia antiitaliana, divideva il pane e l’idea di un moschetto pure con quelli del Life, i Liberi Imprenditori Federalisti Europei, il popolo delle partite Iva che oggi nel Nord Est guida la protesta dei forconi. In IL FILM «TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE» DEL 2012 Olfo, professione secessionista Albanese anticipò la realtà Antonio Albanese anticipò la realtà, come sanno fare solo i grandi comici. Lo fece nel suo film di fine 2012 - «Tutto tutto niente niente» - diretto da Giulio Manfredonia, in cui interpretò tre personaggi grotteschi ispirati alla realtà: Cetto, Frengo e Olfo. Proprio quest’ultimo torna di attualità in questi giorni. La biografia del personaggio di Rodolfo «Olfo» Favaretto - imprenditore veneto che prepara la secessione -, infatti, assomiglia molto a quelle di alcuni dei ventiquattro secessionisti arrestati ieri dal Ros dei carabinieri. Olfo, spiegò il regista Giulio Manfredonia quando il film uscì in sala, «col suo razzismo, col suo sgangherato esercito 1 Il personaggio di Albanese del Nord composto per lo più da extracomunitari la sua impronunciabile ambizione a «secedere» (Secernere? Secessionare?) dall’Italia, la sua allegra e folle disperazione tratteggia un ennesimo ritratto folgorante di quel Nord che è tanto caro ad Antonio Albanese e per questo ferocemente criticato». carcere sono finiti Lucio Chiavegato di Bovolone che infiammava la protesta degli allevatori a Soave. E pure la segretaria del movimento Patria Badii, che due giorni fa era in Senato per essere ascoltata in Commissione Agricoltura. Ma il sogno dei veneti era molto più grande. Sforava fino alla Lombardia. E fa niente se della Padania a questi qui ne fregava poco. Memorabile la frase di un leader di Raixe Venete che a chiedergli del Sole delle Alpi di Umberto Bossi si- bilava: «Per noi c’è solo il Leone di San Marco, mica quella ruota di bicicletta lì». Ma siccome pecunia non olet a metterci buona parte dei fondi era il milanese Roberto Bernardelli, consigliere comunale a Palazzo Marino e poi parlamentare della Lega prima di rompere e finire con Unione Padana diventata poi Indipendenza lombarda. Bernardelli è finito in carcere. L’ex direttore de La Padania Gianluca Marchi solo nel registro degli indagati dopo una perquisizione di otto carabinie- La «marcia silenziosa» degli imprenditori Veneti a Treviso nel 2011 ri del Ros alle cinque del mattino: «Sei mesi fa li avevo visti a cena. Non mi avevano detto dei loro progetti ma si capiva che volevano fare qualcosa. Allora il referendum non c’era ancora, ma figuriamoci se gli poteva interessare...». Oggi l’ex diretto- re dirige L’indipendenza, un giornale on line che già dal nome si capisce il programma. Ma alla fine anche se le idee sono sempre quelle, mica è facile trovare una strada comune. Divisi tra referendum istituzionali e calibro 12 come sono. Per- LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Primo Piano .7 . 90 per cento Le imprese che hanno meno di dieci addetti alle dipendenze 20 miliardi I trasferimenti fiscali del Veneto allo Stato, senza ritorno ERREBI ché a dirla con le parole di Davide Lovat, l’ideologo e indipendentista veneto ma che c’entra niente con quest’inchiesta, che sui mal di pancia del Nord Est ci ha scritto un libro dal titolo «Lo stato dei veneti» prima di vincere ci sono tre ne- PIL PER ABITANTE (2012) mici da battere: «I pregiudizi e il senso di inferiorità che ci hanno inculcato dalla nascita, i padroni schiavisti e gli altri schiavi che si sono abituati al giogo». Pure troppi da far fuori con due trattori blindati e un vecchio residuato bellico. TASSO DI OCCUPAZIONE 60 per cento ERREBI Un seggio del referendum veneto per l’indipendenza Il confronto ITALIA VENETO 15-64 anni (%) 25.729 (esclusi commercio, alberghi e ristoranti %) (autonomi, liberi, profes., imprenditori %) 55,6 La Stampa La Stampa su dati Istat OCCUPATI NEI SERVIZI OCCUPATI INDIPENDENTI 29.531 Fonte: elaborazione (2013) euro 63,3 euro TASSO DI DISOCCUPAZIONE 48,7 OCCUPATI NELL’INDUSTRIA CRESCITA DEL PIL 15-24 anni (%) 41,3 40 27,7 24,7 23,9 Il sondaggio IN CHE MISURA I CITTADINI LAVORANO E DANNO DI PIU’ DI CIÒ CHE LO STATO RESTITUISCE? Moltissimo 23,1% Niente 12,2% Fonte: Demos, Osservatorio sul Nordest, Aprile 2013 (Base Veneto: 1.000 casi) 15-24 anni (%) Poco 19,5% (escluse costruzioni %) (2012 - %) 22,2 La quota di imprenditori che provengono da una famiglia di operai Molto 45,2% 25,3 20,1 -2,4 12,2 16,3 7,6 -2,7 Centimetri LA STAMPA Analisi DANIELE MARINI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA S arebbe troppo facile. Così come, all’opposto, sarebbe errato liquidare quanto stava maturando come una pagliacciata folkloristica, realizzata da uno sparuto gruppo di nostalgici di un passato che non può più tornare. Sarebbe troppo elitario. Fra lo stereotipo e l’atteggiamento snobistico c’è uno spazio molto ampio in cui esplorare una società e un’economia che hanno conosciuto nell’arco di pochi decenni una metamorfosi profonda. Dall’essere una società di emigranti, a terra di immigrazione; dall’essere considerati il “meridione del nord” (per l’elevato numero di figli che si facevano), alla voragine demografica; dalla terra delle piccole imprese familiari artigianali, alla proiezione verso un mondo aperto e globalizzato. Una società con un capitale sociale e un capitalismo familiare elevatissimo. Nel Veneto registriamo i più elevati tassi di partecipazione sociale e al volontariato. Su 10 titolari d’impresa, 6 provengono dalle fila dei lavoratori dipendenti e degli operai. Un’intera società al Lavoro in-dipendente. Era diventata la locomotiva d’Italia (e d’Europa) SERIE STORICA DELLE RISPOSTE MOLTO + MOLTISSIMO Centimetri LA STAMPA Anno 1998 Anno 2006 Anno 2013 Anno 2014 66,9% 63,6% 68,3% 68,3% Né folklore né egoismo atavico ma figli della vischiosità politica Dal benessere alla recessione, nella crisi degli enti di rappresentanza che ha garantito una crescita economica e un benessere diffuso per larghissima parte della popolazione. Dove, fino a pochi anni fa, era il lavoro a cercare le persone, mentre oggi sono le persone che lo cercano con difficoltà. Lo scenario è mutato nel breve volgere di pochi anni: non si è fatto in tempo a rendersi conto che era diventato un territorio ricco e competitivo a livello internazionale, spesso in modo disordinato e non programmato, che ora si trova in una situazione dove deve rimettere in discussione le modalità di quello sviluppo. E lo deve fare velocemente, per non perdere terreno. Ed è nella doppia velocità fra le energie di una società e un’economia ancora vivace, da un lato, e un contesto (istituzionale, politico, associativo) che è rimasto fermo, dall’altro, in cui si genera l’attrito. Una vischiosità che alimenta e in questo caso distorce un valore di riferimento fondante: l’autonomia, il far da sé. E si badi bene: autonomia non significa indipendenza. Tuttavia, l’italica politica dello struzzo, di cui siamo abili professionisti, in questi casi non basta. Così come non bastano più i gesti simbolici, le visite del premier di turno o le dichiarazioni di attenzione. L’idea di federalismo, vessillo della Lega, nonostante sia stata per lunghi anni al governo nazionale, non ha portato alcun risultato ed è ormai evaporata con gli ultimi provvedimenti del governo Renzi. Molti enti locali che pur amministrano lodevolmente sono bloccati dai DOPPIA VELOCITÀ Le imprese si riconvertono ma la burocrazia le strozza e la classe dirigente latita vincoli del patto di stabilità, inaridendo i rivoli di risorse che potrebbero alimentare le piccole imprese dell’economia locale. I dati macroeconomici sembrano offrire risvegli (i fili d’erba di Mario Deaglio) e anche in Veneto questi segnali non mancano: start up, incubatori, talent garden, imprese che innovano, con una forte proiezione sui mercati internazionali e alimentano una ricca filiera locale. Ma ciò riguarda una parte ancora minoritaria. Se consideriamo che 9 imprese su 10 hanno meno di 10 addetti e che operano quasi esclusivamente sul mercato domestico, possiamo comprendere come per queste la prospettiva di un’uscita dal tunnel della crisi sia ancora lunga e dolorosa. Una regione che trasferisce allo Stato oltre 20 miliardi di euro e che non ritornano sul territorio che li ha originati e con livelli di tassazione cresciuti a doppia cifra. Un Veneto che opera a ridosso di realtà (Trento, Bolzano, Friuli Venezia Giulia) a Statuto speciale che godono di quell’autonomia tanto aspirata. Una burocrazia che, invece di alleggerirsi, paradossalmente diventa sempre più soffocante e contraddittoria. Anche i sistemi di rappresentanza istituzionale e associativa sono in evidente difficoltà: camere di commercio, associazioni imprenditoriali e sindacali con troppa lentezza si scuotono dalle tradizionali logiche di azione e faticano a rivisitare le proprie organizzazioni, senza per questo nega- re l’esistenza di lodevoli esperienze che ancora però restano isolate. L’elenco potrebbe continuare a lungo, la questione essenziale è lo sfasamento di velocità fra le istanze di un territorio e le risposte ai nuovi bisogni. Dove questo territorio oggi è il Veneto, ma domani potrebbe essere la Lombardia o il Piemonte. Le aree più produttive: il Nord o – come ho già avuto modo di scrivere su queste colonne – “i” Nord, al plurale. Tuttavia, non tutte le colpe di una simile situazione possono essere attribuite esclusivamente all’esterno, a Roma, allo Stato centrale. La crisi mette a nudo anche ritardi e incapacità dei veneti nel sapere adeguare una parte del proprio sistema produttivo alle sfide della nuova competizione internazionale; nel realizzare progetti di respiro ampio e metropolitano; nel coagulare consensi nei sistemi di rappresentanza. Siamo di fronte a un episodio che, in realtà, è un indicatore di un malessere diffuso: la punta di un iceberg. E come per tutti gli iceberg deve essere preso seriamente, da tutti, prima di sbatterci contro. 8 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 U RIFORME Semplificazione Marianna Madia ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Staffetta tra vecchi e giovani La Ragioneria contro Madia I contabili dello Stato: anticipare le uscite dal lavoro avrà un costo ROBERTO GIOVANNINI ROMA Marianna Madia rilancia il suo progetto per ringiovanire la pubblica amministrazione: staffetta generazionale, no al blocco del turn over, più mobilità, garanzie per i vincitori di concorso e punteggi aggiuntivi per i precari. Nel corso di un’audizione alla Camera, il ministro della Pubblica amministrazione si è detta pronta a «un confronto innovativo di idee con le parti so- Per il turn over il ministro propone un’assunzione ogni tre prepensionati (personale a tempo indeterminato e Dirigenti a tempo determinato, anno 2012) 0-19 176 Fonte: elaborazione 8.911 20-24 La Stampa su dati RGS 58.015 25-29 157.872 30-34 295.140 35-39 446.406 40-44 601.919 45-49 645.268 50-54 586.668 55-59 217.847 60-64 15.719 65-67 68 e oltre 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 Classe d’età Centimetri LA STAMPA 2.696 0 ciali». E soprattutto ha spiegato di aver chiarito tutto con la sua collega dell’Istruzione Stefania Giannini: «Ho parlato con il ministro - ha detto non c’è nessuna intenzione di mettere in contrapposizione giovani e anziani, tutt’altro. C’è la volontà di avere delle uscite non traumatiche di persone molto vicine alla pensione affinché, in modo selettivo, entrino giovani». L’amministrazione, ha affermato Madia, «ha bisogno OCCUPATI NELLA PUBBLICA AMMINISTAZIONE PER ETÀ di cambiamento, di rinnovamento e di nuove competenze fresche». Per questo «la prima azione» sarà quella della staffetta, che - ha assicurato - non provocherà disastri: «Va avviato un processo di riduzione non traumatica dei dirigenti e, più in generale, dei dipendenti vicini alla pensione, per favorire l’ingresso di giovani. Se non si fa, non ci può essere il rinnovamento» del comparto, «ma la sua agonia». Ovviamente c’è un problema di costi previdenziali, ha ricordato in un’altra audizione Francesco Massicci, della Ragioneria generale dello Stato. L’idea del ministro dunque è quella di programmare più uscite per ogni nuovo ingresso, citando come esempio un rapporto tra 3 uscite e 1 assunzione, anche «se non so se sarà questa la proporzione». La «staffetta» oltre al rinnovamento «garantirebbe un risparmio complessivo per le casse dello Stato, dato dalla differenza tra gli stipendi attualmente pagati e quelli dei neo assunti, al netto della spesa per le pensioni erogate in anticipo», mentre altre risorse per finanziare questo piano verranno da risparmi aggiuntivi sulla spesa per il settore, dagli stipendi dei dirigenti alla struttu- il caso I 5 STELLE ): se l’esito è positivo, il reato si estingue; in caso di trasgressione, scatta però la revoca. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a questo punto può legittimamente dire: «Le nuove norme introducono un sistema sanzionatorio più adeguato alla gravità dei reati e consentono di ripensare il nostro modello di detenzione per portarlo in linea con le regole penitenziarie europee». Il carcere diventerà l’extrema ratio per una larga platea di persone, esclusi però i delinquenti abituali, professionali e per tendenza, chi non ha un domicilio idoneo, o ra delle partecipate. Tra le priorità del ministro c’è anche «il drammatico problema dei precari», una platea di centinaia di migliaia di persone, per i quali Madia pensa che «la soluzione più idonea da percorrere sia il riconoscimento a questi soggetti di un certo punteggio nei futuri concorsi, aperti a tutti, che verranno banditi in applicazione del progetto “staf- «Pronto un dossier contro di me» U Votano sì all’abolizione rispettando il referendum ma contro l’intera norma Marianna Madia CASALEGGIO FRANCESCO GRIGNETTI ROMA na riforma, quella che ieri il Parlamento ha approvato definitivamente, che cambierà volto al nostro sistema penitenziario in due mosse. Stabilendo che i domiciliari dovranno diventare la pena principale da applicare in automatico a tutte le contravvenzioni attualmente colpite da arresto e a tutti i delitti di pena massima fino a 3 anni (oltre, fino a 5 anni, sarà il giudice a decidere). E sospendendo addirittura il processo con la messa in prova, cioè lavori socialmente utili, in alternativa alla pena carceraria (per reati puniti con reclusione fino a 4 anni «C’è la volontà di avere delle uscite non traumatiche di persone molto vicine alla pensione affinché in modo selettivo entrino giovani» «In questo periodo, giustappunto prima delle elezioni, so di dossier in preparazione su di me, sulla mia famiglia e sulla mia società, come già accadde l’anno scorso». Gianroberto Casaleggio firma un post sul blog di Beppe Grillo. «Voglio anticiparli - scrive - nelle prossime settimane rilascerò alcune interviste a giornalisti indipendenti». 1 CORRADO LANNINO/ANSA Un gruppo di immigrati a Lampedusa Addio al reato di clandestinità Meno carcere è più domiciliari Sì definitivo alla Camera. Dura opposizione di Lega e Fd’I 3 5 anni anni Per condanne fino a tre anni gli arresti domiciliari diventeranno la pena principale Se la condanna non supera i 5 anni sarà il giudice a decidere di volta in volta come scontare la pena viola le prescrizioni a tutela della persona offesa. È previsto anche un più largo uso dei braccialetti elettronici. E ovviamente il governo spera che queste nuove norme ci aiuteranno a superare il vaglio della Corte europea di Strasburgo. Il tutto viene poi accompagnato da una delega al governo, che nel giro di qualche mese dovrà provvedere alla depenalizzazione di molti fetta generazionale”». Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, è «giusto favorire il turnover dei giovani. Ma prima serve un vero e proprio piano industriale». Mentre il numero uno della Uil, Luigi Angeletti, pur considerando la staffetta una «buona idea», intravede il rischio che si operi «un taglio lineare». Il ministro aveva ricordato che gli 80 euro in più in busta paga grazie alla manovra Renzi «di fatto significano, per il pubblico impiego, l’equivalente di un rinnovo contrattuale che altrimenti non sarebbe stato possibile». In pratica, niente contratto: una tesi, quella dello scambio tra riduzione dell’Irpef e rinuncia al rinnovo contrattuale per i dipendenti pubblici, fermo dal 2009, che per la Funzione Pubblica Cgil è «una beffa». reati minori, ossia tutte le infrazioni attualmente punite con la sola multa o ammenda. Per dire, non saranno più reato l’omesso versamento, sotto i 10mila euro, di ritenute previdenziali e assistenziali, gli atti e spettacoli osceni, l’abuso della credulità popolare, le rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive. Sarà depenalizzato anche il reato di coltivazione di marijuana, ma non per chiunque, solo per le organizzazioni già autorizzate alle coltivazioni di piante stupefacenti che non rispettino le prescrizioni. Scomparirà poi il reato di immigrazione clandestina. «La prova esulta Laura Boldrini - della volontà politica di voltare pagina rispetto al pensiero dominante degli ultimi anni che ha criminalizzato i migranti». All’opposto, la Lega ha fatto una battaglia durissima per conservare questo reato. Come FdI. Ha votato contro anche il M5S, che pure al SeCOSTI ELEVATI Solo ad Agrigento erano stati avviati 28 mila processi in 4 anni pagando gli avvocati d’ufficio nato voleva depenalizzare l’immigrazione clandestina. «Abbiamo votato a favore dell’abrogazione del reato di clandestinità - spiegano secondo le indicazioni del referendum on-line. Ma contro l’intero provvedimento della maggioranza». Si avvia a finire in soffitta un reato-bandiera che finora è servito a ingolfare gli uffici del giudice di pace (soltanto ad Agrigento, competente su Lampedusa, hanno dovuto istruire 27.887 processi in 4 anni), comminando multe che nessuno poi poteva esigere, costringendo agenti di polizia a testimonianze inutili, e pagando migliaia di avvocati d’ufficio. R LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Primo Piano .9 . U GOVERNO 13 INIZIATIVE INTERNAZIONALI Paesi Quelli dell’Unione Europea che parteciperanno alla missione Eufor-RCA in Repubblica Centrafricana L’incubo di un nuovo genocidio 1 «Sarà un’operaCIAD Birao SUDAN Ndélé CAMERUN Bria REPUBBLICA CENTRAFRICANA Bambari Bangui CONGO ZAIRE Centimetri-LA STAMPA zione rapida», disse François Hollande il 5 dicembre annunciando l’invio di un contingente di 1600 soldati per prevenire un genocidio. Quattro mesi dopo i francesi sono ancora a Bangui. E gli scontri fra governativi, truppe internazionali e milizie islamiche e cristiane continuano: domenica 20 civili sono morti in un attentato. Il numero degli sfollati ha raggiunto quota 637mila. 800 Soldati Al comando del generale Philippe Ponties, chiamato a guidare le operazioni del contingente L’accordo Barroso e Van Rompuy con Nkosazana Dlamini Zuma presidente della Commissione dell’Unione africana GEORGES GOBET/AFP Truppe Ue in Centrafrica: c’è anche l’Italia L’annuncio di Renzi: un contingente di 40 militari del Genio lavorerà per la logistica dell’operazione militare TONIA MASTROBUONI INVIATA A BRUXELLES Un vertice Ue-Africa che si annunciava difficile, dopo il fallimento nei giorni scorsi di un accordo preliminare tra i Paesi della parte occidentale sull’area di libero scambio. E adombrato dal tentativo del dittatore dello Zimbabwe Mugabe di trascinare il continente nel boicottaggio del summit dopo che alla moglie era stato negato il visto per la Ue. Così, l’attenzione nel primo giorno della riunione è stata proiettata tutta, abilmente, sulla missione militare europea in Centrafrica approvata ieri dal Consiglio europeo. Menzionata con grande enfasi anche durante la conferenza stampa congiunta tra Angela Merkel e François Hollande. Ma anche su questo dossier, che aveva fatto molto parlare di sé nei mesi scorsi soprattutto per la rafforzata presenza tedesca, è arrivata una novità targata Renzi. «Il Consiglio ha lanciato oggi un’operazione militare dell’Ue nella Repubblica Centrafricana per contribuire alla creazione di un ambiente sicuro in questo paese», si leggeva ieri nel comunicato ufficiale che dava conto della missione. L’Eufor Rca, che opererà in alcuni Retroscena PAOLO MASTROLILLI alla «Terza Via» che potrebbe rinascere, alla «Delivery Unit» che tornerebbe utile a misurare l’efficacia del governo, passando per il Medio Oriente e gli scenari internazionali più importanti. La cena che il premier italiano Matteo Renzi ha avuto martedì sera all’ambasciata italiana con l’ex collega britannico Tony Blair, e in generale gli incontri con la comunità laburista di Londra, sono serviti ad acquisire strumenti per l’efficienza del progetto riformista del capo del governo, ma anche a riscoprire le ambizioni di una fase fortunata del progressismo globale. D distretti di Bangui e nell’aeroporto della capitale, contribuirà agli sforzi internazionali per proteggere la popolazione ma anche a predisporre il paese agli aiuti umanitari. All’impegno contribuiranno nove Paesi e la novità «delle ultime settimane», come specifica una fonte militare, è che una quarantina di uomini dei circa 800 previsti, verranno dall’Italia. La «sorpresa» del governo Renzi è dunque l’impegno a rafforzare la missione europea in Centrafrica con uomini propri. Il quartier generale della missione sarà in Grecia, a Larissa, sotto il comando del gene- rale francese Philippe Ponties. I costi dell’operazione Ue sono stimati in quasi 26 milioni di euro per la fase preparatoria, mentre il mandato sarà sino a sei mesi, a partire da quando la forza avrà raggiunto la sua piena capacità operativa. Secondo l’Alto rappresentante della Ue Catherine Ashton, le truppe saranno dispiegate «rapidamente» per ottenere «effetti immediati nella zona di operazione». Il contributo italiano, in particolare, sostiene il tenente colonnello tedesco Harald Kammerbauer, ai vertici del nucleo che sarà stazionato a Larissa, è «molto, molto importante». Compito del plotone tricolore inviato in Centrafrica sarà quello «di costruire campi, strade, edifici, di sminare terreni, insomma di condurre quell’attività pionieristica che è fondamentale per ogni missione militare». E Renzi stesso ha precisato che quello italiano è «un contributo di ingegneri che danno una mano nella logica di sviluppo e cooperazione». Il presidente del Consiglio aveva anche in programma alcuni incontri bilaterali chiesti dai leader africani di Etiopia, Mozambico, Angola e Somalia. E Renzi ha voluto anche sottolineare, al termine del summit, I consigli di Blair a Renzi “Mantieni sempre le promesse” La proposta: un’unità di crisi per l’attuazione del programma che «noi abbiamo spesso un’idea di noi stessi raggrinzita, di un Paese che ha paura di mostrare ciò che vale. Ma siamo il settimo finanziatore dell’Onu. Guidiamo la missione in Libano, e il primo Paese fornitore di caschi blu». Proprio per questo il premier ha chiesto «l’attenzione dell’Onu» sulla questione dei due marò italiani detenuti in India sollecitando «il rispetto delle regole», ovvero che la questione sia affrontata «nelle sedi opportune», ovvero quelle «internazionali». Richiesta giudicata «doverosa e legittima» dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. mentale per centrare i propri obiettivi. Sommato ai consigli che sta già ricevendo dagli ambienti vicini al presidente americano Obama, per creare una «campagna permanente» a sostegno dei suoi programmi, potrebbe costituire l’elemento chiave per non lasciarsi frenare dalle tipiche pastoie italiane. È interessante anche incrociare questi suggerimenti ricevuti da Blair, con l’incontro che Renzi ha avuto con l’attuale leader del Labour Party, Ed Miliband. Partendo dal recente ingresso del Partito democratico nel Pse, il Partito del socialismo europeo, Miliband ha espresso il desiderio di riannodare i fili del progressismo continentale, riscoprendo almeno in parte l’esperienza che aveva portato alla «Terza Via», un’alleanza che aveva coinvolto anche i democratici americani guidati allora dal presidente Bill Clinton. La scelta di Manuel Valls come nuovo premier francesce crea pure una saldatura generazionale tra i leader emergenti del riformismo LA DELIVERY UNIT LA NUOVA «TERZA VIA» L’ex premier britannico avverte: «Non perdere mai la prospettiva generale» Riavvicinamento con i Labour i socialisti europei e Obama per un’alleanza riformatrice Quando Renzi era entrato a Palazzo Chigi, Blair era stato molto esplicito: «Ha la forza per riuscire, l’Europa deve sostenere pienamente Matteo». Inevitabile il paragone, con un consigliere dell’ex premier britannico come Matt Browne che aveva aggiunto: «Renzi può diventare il vostro Blair». Martedì sera l’intesa si è cementata, e Tony ha girato a Matteo un consiglio che all’epoca della «Terza Via» aveva ricevuto dal partner americano Bill Clinton: «Tieni sempre aperto lo sguardo, pensa alla prospettiva generale della tua azione di governo, e non lasciarti prendere europeo, sensibili come all’epoca dell’originale «Terza Via» a trovare nuove soluzioni per la sinistra, che consentano di superare i vecchi blocchi e raggiungere risultati pratici positivi in grado di cementare il consenso. Non a caso Renzi ha avuto un appuntamento anche con Peter Mandelson, che era stato tra i fondatori del «New Labour», con cui nel 1997 proprio Tony Blair aveva interrotto quasi un ventennio di relegamento all’opposizione. Un progressimo pragmatico e poco ideologico, che in Italia ha sempre faticato a prendere piede, ma che per Renzi potrebbe rappresentare il modello del rilancio del Paese. ANSA Tony Blair e Matteo Renzi a cena all’ambasciata italiana a Londra solo dalle questioni contingenti». Renzi ha risposto definendo «molto piacevole» l’incontro, da cui è uscito rafforzato nelle sue convinzioni. Blair veniva dall’Egitto, e ha parlato molto della situazione in Medio Oriente, che negli ultimi anni ha frequentato come inviato del Quartetto. Ma il giro d’orizzonte internazionale ha toccato anche l’Africa e le sue prospettive di sviluppo, e gli effetti che il pontificato di Francesco sta avendo a livello globale. Rilassato, in camicia azzurra senza cravatta, Tony ha parlato poi degli aspetti della sua esperienza che potrebbero tornare utili a Matteo. Ad esempio la Delivery Unit, cioè l’ufficio fondato nel 2001 e affidato al professor Micheal Barber, che aveva proprio lo scopo di misurare e rafforzare la capacità del governo di realizzare i suoi programmi e mantenere le promesse, in settori prioritari come l’istruzione, la criminalità, la salute e i trasporti. Per un premier come Renzi, determinato a risollevare l’Italia a colpi di riforme, uno strumento di questo genere sarebbe fonda- 10 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 U EUROPA LE MOSSE ANTICRISI Rigore I lavori dell’Ecofin: in primo piano il ministro tedesco Schaeuble Bruxelles stoppa l’euroflessibilità all’italo-francese Roma: nessun asse con Parigi, avanti con le riforme MARCO ZATTERIN INVIATO AD ATENE Il presidente di Confindustria L’austriaco che guida i tecnici dell’Ecofin, Thomas Wieser, traccia una linea rossa. «Sebbene non se ne sia parlato, la sensazione generale è che (Italia e Francia) dovrebbero restare legate ai loro vincoli». Anche il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, affronta in modo analogo l’ipotesi di un tandem Roma-Parigi alla ricerca di nuovi margini contabili. «Non bisogna rinviare il rispetto degli impegni di bilancio». Il governo Renzi ha il deficit sostenibile, deve attuare le riforme per la competitività, ma rischia di bruciare ogni risparmio extra nello sforzo di correzione del debito. Per questo auspica «una modulazione dei tempi e non della direzione», più ossigeno in cambio di interventi concreti. Il che consiglia al Squinzi: alle elezioni europee no a candidature parcheggio 1 «Chi sarà candidato alle prossime elezioni europee rappresenti il meglio del nostro Paese». Lo auspica il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ai futuri eurodeputati chiede «un impegno attivo a promuovere i cambiamenti neces- ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan di assicurare di «non aver visto un asse fra Italia e Francia», anche perché le situazioni sono diverse, non conviene mescolarsi. L’argomento dell’uomo di via XX Settembre è che «molti paesi devono correggere i conti: noi non siamo in procedura per sari a rilanciare crescita e competitività». «È importante - incalza Squinzi - che le forze politiche selezionino candidature all’altezza. Ottiche di parcheggio e contentini distribuiti dalle forze politiche non siano la logica di queste elezioni». deficit pubblico eccessivo, altri sì» (la Francia, per esempio). Premesso ciò, al termine del vertice informale dei responsabili Ue dell’Economia, aggiunge: «Noi difenderemo i risultati di bilancio acquisiti e andremo avanti con le riforme che accelerano la crescita e creano lavoro». Questione di LOUISA GOULIAMAKI/AFP credibilità, dunque nessun patto. Del resto, ripetono le fonti europee, «nessuno ha sollevato il caso formalmente». Se mai, si vedrà. Il governo di Hollande ha pure bisogno di altro ossigeno per i conti pubblici, è normale che veda nell’energia di Renzi un’intrigante fonte di ispirazione. Se l’Italia dovesse farcela, Parigi potrebbe trovare comodo accodarsi, soprattutto se ha ragione il quotidiano «Le Figaro» che ieri raccontava che «la rivoluzione fiscale di Renzi fa sognare Hollande». Non ci si può aspettare che l’Ue accetti al volo. «Non possiamo non soste- Renzi -Padoan, la strana coppia Dopo il gelo è l’ora della sintonia L’assist del ministro: gli 80 euro in busta arriveranno in tempo Retroscena FABIO MARTINI ROMA i vedono e si parlano poco, l’essenziale. Comunicano soprattutto grazie ad alcune, fidate staffette. Eppure il rapporto tra Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan per ora funziona e ieri si è consumato un nuovo, significativo passaggio nel rapporto tra i due leader del governo: ad Atene, con la sua risposta incoraggiante sugli sgravi Irpef, («I provvedimenti arriveranno in tempo»), il ministro dell’Economia è come se avesse «bollinato» l’operazione più ambiziosa voluta dal presidente del Consiglio. È davvero una strana coppia quella formata da Matteo Renzi e da Pier Carlo Padoan. Trentanove anni il presidente, sessantatré il ministro, tra i due ci sono 24 anni di differenza, due mondi diversissimi di appartenenza, due caratteri agli antipodi. Distanze per ora considerate ininfluenti da Padoan, che dice: «I miei rapporti con Renzi sono ottimi». Certo, dopo 40 giorni di convivenza tra i due sarebbe originale se uno dei dicesse il contrario. Certo, Renzi è un accentratore, eppure le parole del ministro finiscono per fotografare l’essenza di un rapporto nato nella reciproca diffidenza e che per il momento sta tenendo, senza strappi. Un piccolo miracolo. In Italia il rapporto tra presidenti del S nere Renzi però dobbiamo difendere i Trattati», ha commentato un pezzo grosso dell’Unione. «Il messaggio a Italia e Francia - insiste Dijsselbloem -, è che sono paesi centrali per l’Eurozona, mi aspetto che rispettino gli obblighi». La Francia «ha già avuto più tempo e questo tempo sta finendo». L’Italia «deve fare le riforme che aspettiamo da molto». Oggi, ha sorriso, «non sono nel “mood flessibilità”». Lo pensa anche il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble: «La Francia conosce i suoi obblighi e sa di aver già ottenuto due rinvii». Olanda, Finlandia e Germania non vedono con fa- vore un approccio dialogante. Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann: «Mi auguro che la Commissione interpreti in modo stretto il potere discrezionale e che Hollande sia consapevole della sua responsabilità». I falchi non vogliono vedere un cuneo franco-italiano infilarsi fra gli automatismi di Bruxelles. L’Italia da sola, ancora. «Quando arriveranno le proposte le valuteremo», riprende Dijsselbloem, mentre una fonte Ue assicura: «Non so se ce la faranno. Però Bruxelles dirà “no” sino a un attimo prima di dire “sì”». brizio Pagani. Ma a rendere più complicato l’approccio tra premier e ministro ha contribuito anche il carattere di Renzi: il presidente del Consiglio ha subito preso in mano il timone, ha indicato obiettivi e mission, talora evitando di consultarsi con Padoan poco prima di alcuni passaggi dirimenti. Ma il ministro, come riconosce lo stesso Renzi «non è un signor No», Padoan ha dimostrato subito di non essere il classico tecnocrate, confermando quelle doti politiche già dimostrate nel periodo Ocse, quando seppe convivere senza strappi con Giulio Tremonti. Renzi e Padoan si parlano poco, ma i collegamenti sono tenuti da un terzetto di fluidificatori. Anzitutto il factotum Luca Lotti, personaggio discreto, che non ama apparire, l’uomo più vicino a Renzi. Poi, Enrico Morando, il vice-ministro all’Economia che, da mago della finanza pubblica, sta preparando il Def. E naturalmente un ruolo lo gioca anche Graziano Delrio, il «sottosegretario a «Non si finanzia la crescita con il debito» IL «GABINETTO OMBRA» Il premier presto varerà una struttura di economisti a cui chiedere contributi GIUSEPPE LAMI/ANSA Il ministro dell’Economia Padoan con Matteo Renzi Consiglio e ministri dell’Economia si sono dipanati lungo traiettorie intermittenti, talora conflittuali e questo, al netto dei caratteri dei protagonisti, soprattutto per un motivo istituzionale. In Italia il ministro ha più potere di molti suoi colleghi esteri per una ragione semplice: il capo del governo non può licenziarlo. E d’altra parte tra Renzi e Padoan l’incipit non è stato idilliaco. Nei giorni dell’incarico, Matteo Renzi avrebbe preferito all’Economia un ministro politico. Ha provato con Graziano Delrio, ma Giorgio Napolitano (che pure ha una stima speciale per l’ex presidente dell’Anci) ha suggerito un tecnico autorevole e alla fine la scelta è caduta su Padoan. L’assestamento iniziale tra i due non è stato semplicissimo. Nei primi approcci Renzi si è mostrato diffidente verso un personaggio circondato da un’aura «dalemiana» e che, oltretutto ha nominato nel suo staff due ex uomini di fiducia di Enrico Letta: Roberto Garofoli (già segretario generale a Palazzo Chigi, ma vicino a Filippo Patroni Griffi) e soprattutto Fa- tutto» e che finora ha svolto una mole e una qualità di lavoro fuori dall’ordinario. Naturalmente non sono tutte rose e fiori. Padoan ha fatto buon viso al cattivo gioco di Renzi, quando il premier ha avocato a Palazzo Chigi la spending review, coordinata da Carlo Cottarelli. Il giorno della presentazione delle famose slide da parte di Renzi, nella sala stampa di Palazzo Chigi, il ministro dell’Economia ha assistito in piedi allo show. E presto Renzi varerà, se non proprio un gabinetto ombra, una nuova struttura di consulenza, diversa dal classico Dipartimento e formata da un pool di economisti, tutti senza retribuzione, ai quali il presidente del Consiglio chiederà contributi e pareri «à la carte». Un modo per rafforzare la squadra del presidente, senza pestare troppo i piedi al suo ministro più autorevole. 4 domande a Michel Barnier commissario Ue i, sto seguendo il dibattito», assicura Michel Barnier, commissario Ue per i mercati finanziari, francese di casa Ump. S E allora? «Non posso approfondire una questione che non è stata formalizzata. Quello che posso dire è però che Italia e Francia hanno dal punto di vista del bilancio una situazione differente. La vostra è meno grave». Per questo Hollande invoca flessibilità. «Ho ben presenti le parole con cui ha più volte assicurato che avrebbe rispettato regole e impegni di bilancio. Non posso immaginare altro se non che mantenga gli impegni». Quello che Italia e Francia hanno in comune è la mancanza di fondi per sostenere la ripresa. Vogliono più margini di cassa. «Quando ci sarà una proposta verrà esaminata. Noi teniamo soprattutto alla traiettoria del consolidamento». Non crede che alla vigilia delle elezioni europee, sarebbe bene che l’Europa si mostrasse più flessibile? «Lo abbiamo già fatto per molti versi. Lo sviluppo? Non si alimenta la crescita con il debito». [MAR. ZAT.] LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Decreto lavoro verso la riduzione del tetto sui contratti a termine il caso FRANCESCA SCHIANCHI ROMA l decreto lavoro «è la cartina al tornasole della capacità del governo, del Parlamento e anche del Pd di fare le riforme», ma questo «non significa che non possano esserci cambiamenti». Si è aperto così, con parole di apertura da parte del ministro del lavoro Poletti, l’incontro tra lui e i deputati Pd, ieri sera a Montecitorio. Una riunione preceduta da contatti telefonici tra il ministro e il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza. Prima che ieri sera il gruppo si confrontasse sul decreto relativo a contratti a termine e apprendistato che tante critiche ha suscitato nel partito del premier, il tentativo di trovare una mediazione era già stato portato avanti. Con buone probabilità di successo, a sentire chi dalla neonata Area riformista - la nuova componente che riunisce bersaniani, dalemiani e alcuni lettiani - ieri, nel Transatlantico affollato di parlamentari, si diceva certo che su due cose il provvedimento potrà essere migliorato, la durata dei contratti a termine (da tre a due anni) e il numero di proroghe, da otto a sei, e anche a giudica- I Il limite passerebbe da 3 a 2 anni. Poletti: il testo si può modificare Antonio Boccuzzi, della Commissione lavoro, insistono sull’ipotesi di inserire «da subito nel decreto il contratto di inserimento») all’ex viceministro Stefano Fassina che lo ha definito un provvedimento di destra («non va la lunghezza dei contratti a termine, il numero dei rinnovi, il fatto che non sia resa obbligatoria la formazione pubblica nell’apprendistato e che non ci sia un numero minimo di stabilizzazioni del contratto di apprendistato») a Pippo Civati, considerato ormai la più tenace voce di opposizione interna a Renzi. Ma la possibilità di intervenire per migliorarlo c’è. Bisognerà vedere se quello che il governo sarà disponibile a cambiare sarà sufficiente a placare le critiche, senza peraltro indispettire re dai toni del ministro di ieri sera, letti come aperturisti da vari esponenti bersaniani. Se nel pomeriggio, tentando di garantire tutti i punti di vista, il presidente della Commissione lavoro, Cesare Damiano, aveva detto che «non accettiamo la logica del “prendere o lasciare” perché un decreto non è un dogma e, al tempo stesso, non ci proponiamo di stravolgere il testo del governo», a sera Poletti conferma che «non è un prendere o lasciare: occorre discutere e valutare il merito». Certo, «occorre fare delle scelte, non puoi coprire tutti gli obiettivi», ma, insomma, il decreto non è immodificabile, purché «non venga stravolto e intaccato nei suoi profili essenziali». Il confronto «penso sia possibile e sta nella possibilità politica non solo del ministro ma del Presidente del Consiglio di valutare le nuove proposte». Nel Pd, le posizioni sono chiare. Per una componente favorevole («noi popolari siamo favorevoli al decreto lavoro», fa sapere Beppe Fioroni), molte altre sono le voci critiche, dalla corrente dei cosiddetti “Giovani turchi” (Valentina Paris, Chiara Gribaudo e troppo gli alleati di governo del Nuovo centrodestra (che «non accetterà di “spiumare” il decreto», ricorda Sacconi). Dai sindacati, potrebbe bastare alla Uil diminuire il numero di possibili rinnovi per dare parere positivo, spiega Angeletti, mentre molto più aspro è il commento di Susanna Camusso della Cgil (un «volgare e normale decreto reiterato, che ripete le ricette delle volte precedenti» secondo una logica di «conservazione»). Per il 22 aprile il testo dovrebbe arrivare in Aula. Prima però c’è la fase degli emendamenti in Commissione, da presentarsi entro venerdì 11. Si capirà quanto il testo potrà essere modificato, e se questo basterà ai critici del Pd. Intanto, predica Cuperlo, «serve spirito costruttivo da parte di tutti». PERCENTUALE PER FASCE DI REDDITO DA PENSIONE NEL 2012 I TEMPI TECNICI Il testo è atteso in Aula per il 22 aprile Emendamenti entro l’11 <1.000 euro al mese 1.000-2.000 42,6% 38,7% Il governo tedesco ha approvato il reddito minimo a 8,50 euro all’ora che sarà applicato dal 2015, con poche eccezioni, a tutte le categorie di lavoratori. Secondo calcoli dello stesso esecutivo, la legge che nelle intenzioni della ministra del Lavoro Andrea Nahles (Spd) dovrà essere approvata entro luglio dal Bundestag e a settembre dal Bundesrat, aumenterà il reddito a circa 3,7 milioni di tedeschi, ma alcuni esperti arrivano a ipotizzare che saranno addirittura in cinque milioni a beneficiare di buste paga più gonfie. Una quota importante di essi si trova nei cosiddetti «nuovi Länder», cioè nelle regioni orientali dell’ex Germania comunista. Considerato dai socialdemocratici uno dei punti qualificanti dell’accordo di grande coalizione per il Merkelter, nelle ultime settimane il reddito minimo era stato al centro di negoziati serrati per decidere quali eccezioni ammettere. La ministra Nahles IL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE Blitz a Cortina, già recuperati due milioni Ma all’Erario mancano 90 miliardi di euro Due milioni, altro che blitz spettacolo. Dai controlli a Cortina alla vigilia del Capodanno 2011 il Fisco ha già recuperato recuperato 1,2 milioni di Ires e Irap, 224 mila euro di Iva e 675 mila euro in sanzioni. È il direttore dell’Agenzia Befera ad entrare nei dettagli dell’anno d’oro nella lotta all’evasione: i controlli hanno generato incassi per 13,1 miliardi nel 2013. La strada da percor- 1 rere, comunque, è ancora lunga: le tasse non pagate ammontano a circa 90 miliardi. «Il trend nel lungo periodo è decrescente - spiegato Befera - ma non costantemente: risente della crisi, di incrementi improvvisi di aliquote, di condoni». Befera ha parlato anche della riforma del catasto: il tempo stimato per completarla è stimato «in 5 anni, ma speriamo di fare prima». IMPORTO MEDIO (in euro), VARIAZIONE % ANNUALE E TASSO DI INFLAZIONE 15.148 Importo medio annuo 2008 2009 2008 49,1% 2010 3,5 2,1 3,3 2011 2012 3,1 3,0 2,8 0,8 1,5 2008 2.000-3.000 13,2% 15.471 5,4 Inflazione % La Stampa su dati MEF Pensionati con importo superiore ai 1.000 euro al mese 16.314 15.957 14.373 Variazione % annua importo medio Fonte: elaborazione 2009 2010 2011 SPESA COMPLESSIVA (in miliardi di euro e in % del Pil) 2,2 2012 17,3 16,7 16,7 16,8 270,7 266,0 2009 46,6% +29,6 3.000-5.000 45,5% 4,2% 2010 44,1% 42,6% 2011 2012 miliardi di euro 1,2% <10.000 0,1% 258,5 15,3 253,5 241,2 5.000-10.000 Importo complessivo annuo Centimetri LA STAMPA Spesa pensioni in % del Pil 2008 2009 2010 2011 2012 IL TESORO GARANTISCE: NON TOCCHEREMO GLI ASSEGNI 1 Sette milioni di italiani vivono con una pensione che non raggiunge i 1.000 euro al Sette milioni di pensionati sotto i 1000 euro mese. A fronte di questa platea ce ne sono 210.000 che possono contare su un assegno di oltre 5.000 euro. Sono 11 mila 683 gli ex lavoratori che superano i 10 mila euro al mese Berlino approva il reddito minimo Gli industriali: frenerà l’occupazione TONIA MASTROBUONI INVIATA A BRUXELLES Primo Piano .11 . Il provvedimento 8,5 Ministro Andrea Nahles (Spd), responsabile del lavoro nel governo tedesco euro Il salario minimo all’ora che sarà applicato a quasi tutte le categorie di lavoratori 3,7 non ne voleva prevedere alcuna, il partito di Angela Merkel Cdu/Csu spingeva per introdurre una soglia di età minima di 21 anni e altri paletti. Alla fine, i conservatori hanno ottenuto che i disoccupati di lungo termine siano esclusi dal reddito minimo per i primi sei mesi, al momento del reimpiego, ma il limite di età generale è stato abbassato a 18 anni. Nella legge sono an- che eccezioni per determinate categorie di tirocinanti e apprendisti, ma anche per alcuni lavori agricoli o per chi distribuisce giornali. E il governo ha detto che determinate categorie avranno più tempo per adeguarsi. «Al momento non prevediamo alcun effetto sull’occupazione, né in positivo, né in negativo», ha fatto sapere Nahles, per la quale si tratta invece di milioni Il numero dei lavoratori tedeschi che dal 2015 beneficeranno di buste paga più pesanti garantire una «maggiore equità» tra i lavoratori. Tuttavia, dagli industriali arrivano ormai da mesi critiche durissime e molti minacciano che l’introduzione del reddito minimo significherà la perdita di molti posti di lavoro. Il capo dell’associazione degli artigiani, Hans Peter Wollseifer, ha chiesto ieri che il limite di età venga innalzato, per non scoraggiare i giovani a intraprendere degli apprendistati, pagati magari meno che un lavoro poco qualificato ma per il quale è previsto il reddito minimo. «Il limite minimo dei 18 anni per noi è un errore fatale», ha dichiarato in Tv. Una parte della Cdu/Csu ha commentato positivamente la riforma, ma precisando che può essere ancora migliorata in Parlamento, tutelando ad esempio i contratti esistenti o consentendo un supplemento di riflessione sull’età minima. Il vicepresidente dei parlamentari cristianodemocratici, Michael Fuchs, ha dichiarato che la legge sul reddito minimo «ha bisogno di essere molto modificata». Una frase simile, ma di senso opposto, è stata invece formulata dal leader del sindacato Dgb, Reiner Hoffman: «ci aspettiamo che la discussione sulla legge consenta delle modifiche». Per il sindacalista le eccezioni per i disoccupati di lungo corso e per i giovani sono «discriminatorie». 12 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 U FRANCIA IL NUOVO ESECUTIVO Hollande richiama Royal al governo Ségolène ministro dell’Ambiente: “Nessun spirito di vendetta”. Sapin e Montebourg a Finanze ed Economia PAOLO LEVI PARIGI Una squadra di governo ristretta, appena sedici ministri, per andare «più lontani e più in fretta»: è lo spirito dell’esecutivo di Manuel Valls, il nuovo e popolarissimo premier della Francia, che il presidente Francois Hollande si è visto costretto a nominare lunedì scorso, dopo la batosta socialista alle elezioni municipali, al posto di Jean-Marc Ayrault. «Metterò tutta la mia energia per ridare fiducia al nostro Paese - ha detto ieri Valls -. La Francia è una grande nazione, una grande po- tenza economica e diplomatica», ha continuato il premier di origini spagnole, sottolineando l’impegno di Parigi per gli sgravi contributivi alle aziende e una riduzione della pressione fiscale sulle famiglie. La prima grande novità è la nomina di Ségolène Royal, nuovo ministro all’Ambiente. L’ex compagna del presidente francese, confinata nel limbo dopo la sconfitta contro Nicolas Sarkozy alle presidenziali del 2007, torna alla ribalta politica: «Sono onoratissima - sono state le sue prime parole - e non ho assolutamente alcuno spirito di rivincita. Sono soltanto concentrata, esigente. La forza di questo nuovo collettivo di governo ci consentirà di ottenere risultati». L’altra novità è l’uscita dal governo dei Verdi, contrari alla scelta di affidare il timone all’ambiziosissimo Valls, detto il «Sarkozy di sinistra», noto per la sua linea liberale in economia e per le sue posizioni intransigenti su sicurezza e immigrazione. Nella nuova squadra socialista, Laurent Fabius, JeanYves Le Drian e Christiane Taubira conservano le rispettive poltrone: Esteri, Difesa, Giustizia. In un complesso esercizio di equilibrismo è stato poi escluso il ministro dell’Economia, Pierre Moscovici. Per la prima volta dal dopoguerra il suo dicastero è stato diviso tra il moderato Michel Sapin, socialista rigoroso e storico amico di Hollande, a cui spetterà il compito di rimettere ordine nelle finanze e rassicurare Bruxelles, e il portabandiera della sinistra intransigente e protezionista, Arnaud Montebourg, abbonato alle sparate contro la Commissione Ue, che tenterà di rilanciare l’economia. Confermate le ministre per i diritti delle donne, Najat-Vallaud-Belkacem, che recupera anche Sport, giovani e città, e la ministra della Cultura Aurelie Filippetti. Insieme Francois Hollande e Ségolène Royal nel 2002 quando lui era segretario del Partito Socialista e lei ministro della Famiglia AFP FRA PUBBLICO E PRIVATO François-Ségo, i destini incrociati della ex coppia che non può dirsi addio Cresciuti insieme, ora il Presidente si affida a lei. Ma rischia il flop CESARE MARTINETTI e nominando Manuel Valls François Hollande ha compiuto una scelta rischiosa e discussa ma che forse rappresenta l’unica via per tentare di salvare la sua presidenza, riportando al governo l’ex compagna Ségolène Royal, il presidente potrebbe invece aver commesso l’errore fatale. Naturalmente «Ségo» è una sperimentata combattente che ben si adatterà alla missione di «combat» che Hollande ha affidato al suo nuovo esecutivo. Ma il sapore glamour-people di questo impasto politico-sentimentale diventa irresistibile. «Siamo in un vaudeville o nella storia?» si chiedeva «Le Monde» ieri in un corsivo assai sapido pubblicato appena resa nota la composizione del nuovo ministero. E il primo lettore a intervenire nella chat si conformava al sarcasmo dominante: «È la nostra Dallas nazionale». Da questo punto di vista il paradossale e imprevisto corso della presidenza Hollande sta inseguendo nell’aneddotica il predecessore Sarkozy che si era insediato all’Eliseo esibendo in un allegro défilé la sua famiglia allargata: la moglie Cécilia con le fi- S Le altre donne dell’Eliseo Valérie Trierweiler, 49 anni glie teenager e lui con il ragazzo giàgrandenatidaiprecedentimatrimoni insieme al figlioletto Luis, l’unicoerededellacoppianeo-presidenziale. La commedia postmoderna era presto crollata con il clamoroso divorzio, seguito al colpo di fulmine con Carla Bruni. Ecco, la carta vincente di Hollande è stata la «normalità» che voleva dire basta con quella specie di colpo di stato permanente di emotività politica connaturato alla presidenza Sarkozy. Il caso però ha voluto che la normalità hollandiana si sia capovolta in vaudeville. Il ritorno al governo di Ségo non è che la ciliegina sulla torta. I due – Hollande e Royal – si sono conosciuti ventenni all’Ena L’attrice Julie Gayet, 41 anni (Ecole nationale d’administration) e da allora sono stati compagni di vita e di politica per più di 25 anni. Mai sposati ma genitori quasi esemplari di due maschi e due femmine, coppia modello di un format sociale diffuso. In politica lui più vicino a Jacques Delors, lei fedelissima di Mitterrand. Entrò nello staff largo dell’Eliseo e fu la prima a segnalare in una relazione per il presidente la comparsa nel mondo di una malattia che in America chiamavano Aids. Poi secondo il modello Mitterrand i due furono inviati nella Francia profonda a dimostrare di essere capaci di portare a casa voti per il Partito socialista. È così che i due sono impiantati, lei a Deux Sévres, nel Poitou, dove conquistò un collegio che da sempre era patrimonio politico della destra; lui in Corrèze, feudo della famiglia Chirac. Negli Anni 90 erano pronti per un’esperienza ministeriale, ma toccò a lei, giusto ventidue anni fa: il 2 aprile 1992 Ségo divenne ministro dell’ambiente nel governo di Pierre Bérégovoy. Raccontano le cronache di allora che anche François aspirava ad un portafoglio ministeriale ma Mitterrand fu irremovibile: inimmaginabile nello stesso governo due SCELTA AZZARDATA Le Monde critico «Siamo in un vaudeville o nella storia?» persone che fanno coppia nella vita. Da allora lei è stata altre tre volte ministro, lui mai. François ha dovuto ripiegare nel partito, primo segretario dal ’97 quando Lionel Jospin vinse le elezioni e fu nominato primo ministro, portando al governo lei e lasciando in rue Solférino lui. E fu ancora lei a imporsi per la prima volta nella corsa all’Eliseo, nel 2007, dove fu battuta non di molto da Sarkozy. Nel 2012 è stato lui a vincere le primarie socialiste e a battere Sarko vendicando lei, nel frat- Il ritorno Sègolène Royal ieri appena nominata ministro Era stata già al governo con Bérégovoy e con Jospin tempo diventata «ex» perché la vita va avanti oltre e nonostante la politica. Sul palco di place de la Bastille nella notte del 6 maggio a festeggiare il ritorno di un socialista all’Eliseo François è arrivato con la nuova compagna Valérie Trierweiler ma tutta la piazza vide che l’abbraccio più forte era stato con Ségo. E proprio quella sera, quando le tv di tutto il mondo scrutavano il nuovo presidente, si racconta che Valérie abbia detto al suo François: baciami sulla bocca. E siamo a gennaio, il presidente paparazzato mentre esce con il casco da motociclista dall’abitazione dell’attrice Julie Gayet, Valérie disfatta dal tradimento e ricoverata in ospedale, Hollande che in conferenza stampa bombardato da domande sul destino della première dame annuncia la definitiva svolta socialdemocratica del suo governo e chiede rispetto per la privacy. Perché il ritorno di Ségolène al governo potrebbe essere l’errore fatale? Perché dopo elezioni che hanno certificato l’impopolarità di Hollande lui ripesca la sua vecchia compagna dimostrando di non sapersi affrancare dalla casta che in Francia come in Italia non è più tollerata dagli elettori. Non gli sarà perdonato. Le parole del figlio Sul papà Per lui le guardie del corpo sono un peso, preferisce muoversi in scooter Sulla mamma Ha superato i rancori e messo da parte le tristezze per aiutare a vincere Thomas Hollande LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Primo Piano .13 . U ARTE RITROVATA L’AVVENTURA DI UN EX OPERAIO FIAT La conferenza stampa «Un recupero che è simbolo del lavoro straordinario del nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio culturale», ha commentato il ministro Franceschini (qui a sinistra) GRAZIA LONGO ROMA o confesso: aver apprezzato e comprato due capolavori senza sapere che lo erano, da semplice operaio, mi rende molto orgoglioso». Linguaggio semplice ma argomenti forti per Nicolò, 70 anni, proprietario a sua insaputa di un Gauguin e un Bonnard. Ci sono miracoli che si nutrono di cultura e di arte anche se ti guadagnavi da vivere alla catena di montaggio della Fiat. Come dimostra la storia di Nicolò (il nome è di fantasia: «Ho paura, ci sono troppi soldi in ballo») a un passo dal diventare milionario. I quadri di Paul Gauguin e Pierre Bonnard, scelti e comprati tra gli oggetti smarriti sui treni, per 45 mila lire nel 1975, valgono tra i 30 e i 40 milioni di euro. «Ma al di là della possibile ricchezza - confessa l’ex operaio oggi in pensione -, la cosa che più mi rallegra è l’orgoglio per l’acquisto e il piacere di aver convissuto così a lungo con due capolavori». Per 39 anni li ha ammirati nel salotto di casa, prima a Torino dov’era emigrato, poi, una volta pensionato, in Sici- «L “Così comprai Gauguin e Bonnard per 45 mila lire” L’acquisto, nel 1975, a un’asta di oggetti smarriti delle Fs “Ma solo adesso ho scoperto che sono due capolavori” LA VERA STORIA Gli altri casi Abbandonati su un treno erano stati rubati a Londra e dimenticati da tutti lia. «Di recente mio figlio ha scoperto che possedevo un tesoro e così abbiamo avvertito i carabinieri». Ed ecco che i militari della Tutela patrimonio culturale, agli ordini del generale Mariano Mossa, hanno ricostruito la storia. Rubate il 6 giugno 1970 a Londra ai coniugi Marks e Kennedy (che risultano senza eredi e dove Marks sta per Marks & Spencer, quelli della catena di grandi magazzini) e ritrovate su una carrozza del Parigi-Torino (i corrieri-ladri sono stati disturbati?), le due preziose ma sconosciute tele finiscono abbandonate in un deposito delle Ferrovie e all’asta. Non risultavano nella banca dati delle opere da cercare, ma poi è emerso che sono dei maestri dell’Impressionismo e dei Nabis Paul Gauguin e Pierre Bonnard, il «Fruits sur une table ou nature au petit chien» e «La femme aux deux fauteuils». «Sono sempre stato curioso e appassionato di pittura ricorda il pensionato-. Non ero tipo bar o da giochi di carte con gli amici e così, finito il turno a Mirafiori, giravo tra i mercatini dove c’erano quadri e disegni degli studenti dell’Accademia di Belle arti e due volte all’anno andavo all’asta delle Ferrovie in via Sacchi. Duravano anche due settimane, tanta era la roba dimenticata. E pensi che l’annuncio Gauguin Bonnard Il dipinto recuperato si intitola «Fruits sur une table ou nature au petit chien». Non è firmato ma reca un minuscolo cagnolino rosso a destra: così Gauguin si firmava talvolta, anche in alcune lettere «La femme aux deux fauteuils»: anche questo quadro, come quello di Gauguin, faceva parte della collezione londinese dei coniugi Marks e Kennedy, magnati della catena di grandi magazzini Marks & Spencer a cura di Stefano Rizzato Rembrandt Ritenuto una copia, è invece un autoritratto dipinto da Rembrandt nel 1636. Oggi si trova nella dimora di Buckland Abbey. Vale 20 milioni di sterline e l’ente inglese che l’ha avuto in eredità non lo vende Pinajian Il Constable per dieci anni nel baule Comprato per 30 sterline in un mercatino di Canterbury. Rimasto in un baule per 10 anni, si è rivelato opera del pittore paesaggista John Constable. Valore: 250 mila sterline. dell’asta, con tanto di elenco de- «Certo, il prezzo base era di 60 gli oggetti in vendita, lo leggevo mila lire, ma non ho alzato la proprio su La Stampa». mano perché sapevo che se anI due appuntamenti annuali dava deserta la prima, si faceva si rivelano fonte di enorme sod- una seconda offerta con il 20% disfazione. «A parte diversi di sconto. E infatti la seconda quadri, ho comprato di tutto. vendita è partita da 40 mila lire: Una collezione di pipe, bastoni a quel punto è partita una gara da passeggio e un con un altro sio f t a l m o s co p i o UN TESORO gnore a colpi di degli Anni 30. e 500 lire, fi«Tenerli in salotto 100 Nel mio cuore peno appunto ad rò al primo posto è impossibile: valgono arrivare a 45 mitra 30 e 40 milioni» la lire. Era coci sono sempre state quelle due munque una beltele di cui mi sono innamorato a la cifra, calcolando che oggi prima vista». corrisponderebbe a 300 euro. Meglio ancora di una vincita Ma mi piaceva l’idea di investialla lotteria. «Eh sì, perché sarò re nelle cose belle». pure stato fortunato, ma ho Un interesse talmente proavuto buon gusto. A dirla tutta fondo da essere stato trasmesle ho anche pagate meno del so ai due figli. Una è laureata in prezzo iniziale». Possibile? Storia dell’arte, l’altro si è im- Quando la sua casa fu venduta, l’artista armenoamericano Arthur Pinajian era morto da tempo, sconosciuto. I quadri furono venduti per 2.500 dollari. La gloria arrivò postuma e il valore schizzò a 30 milioni di dollari Leonardo Per trovare un capolavoro, guardare sotto un altro. Il perduto dipinto murale della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci è sotto l’affresco del Vasari, a Palazzo Vecchio? Il dibattito è ancora aperto provvisato detective e ha capito che le «croste» in realtà erano state realizzate da due stelle dell’Impressionismo e dei Nabis. La ricerca non è stata semplice, ma ancora una volta è cominciata dall’amore per l’arte. «Un pomeriggio, sfogliando una monografia di Bonnard, mi sono accorto che il giardino dove lui era raffigurato assomigliava incredibilmente a quello del quadro appeso in salotto. Ed è stato mio figlio a dirmi: “Ma allora l’autore è Bonnard, non Bonnato o Bonatto come leggevamo noi e come il professore delle superiori a Torino mi aveva suggerito, scambiandolo per l’opera di un piemontese dell’800”. A quel punto mio figlio ha proseguito le ricerche e si è insospettito pure dell’altro quadro». Quello di Gauguin, non firmato, ma con un minuscolo cagnolino rosso in basso a destra. «Mio figlio ha scoperto che ricorreva anche in alcune lettere di Gauguin e e ha confrontato la sua grafia con quella della dedica a una contessa, sul quadro. Era la sua!». Immediata la segnalazione ai carabinieri della Tutela Patrimonio culturale che hanno svelato tutta la verità. È grazie al lavoro dell’Arma se i due capolavori sono stati svelati al pubblico. Ieri mattina a togliere il drappo rosso c’era il ministro dei beni culturali Dario Franceschini. «Ho visto il filmato al Tg e mi sono commosso», conclude Nicolò. E ora per lui - se la procura di Roma confermerà che il suo è stato «un acquisto inconsapevole» - si spalancano le porte della ricchezza. «Tenerli? È impossibile». 14 .Estero STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 I REPUBBLICANI: DIFESA LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE. I DEMOCRATICI INSORGONO: COSÌ SI FAVORISCE LA CORRUZIONE CRISI UCRAINA Usa, pioggia di dollari sulle elezioni La Nato blocca la cooperazione civile e militare La Corte Suprema: via il tetto alle donazioni individuali. Casa Bianca “rammaricata” con Mosca PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK Washington I soldi diventano sempre più importanti nella politica americana, e i cittadini saranno ancora più liberi di donarli a candidati e partiti. È il succo della sentenza con cui ieri la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato il limite complessivo ai finanziamenti elettorali che i singoli individui possono dare. Giudicando il caso McCutheon vs Federal Election Commission, il massimo tribunale Usa ha stabilito che le donazioni sono uno strumento di espressione politica, e Due attivisti davanti alla Corte Suprema dopo il verdetto che annulla i limiti ai finanziamenti elettorali ROD LAMKEY/GETTY/AFP Cifre illimitate ai partiti Solo sulla carta il divieto di dare più di 2.600 dollari per candidato 48600 dollari questa libertà viene prima del rischio di corruzione. Quindi i cinque giudici conservatori, cioè il presidente Roberts, Scalia, Thomas, Alito e Kennedy, si sono coalizzati contro i quattro liberal, Breyer, Ginsburg, Sotomayor e Kagan, per cancellare il tetto complessivo di spesa individuale, finora fissato a 48.600 dollari ogni due anni per i candidati, e 74.600 per i partiti. «L’amministrazione Obama - ha detto Josh Earnest, uno dei portavoce della Casa - è rammaricata per la decisione». Le campagne elettorali americane vengono finanzia- te con i contributi pubblici o privati. Se un politico prende quelli pubblici, però, deve accettare un tetto massimo di spesa. Ormai, quindi, quasi tutti scelgono le donazioni private, perché questo consente loro di investire i capitali che vogliono. I finanziamenti elettorali finora erano stati limitati da una sentenza del 1976, la Buckley vs Valeo, secondo cui è vero che dare soldi ai candidati è una for- ma di libertà di espressione protetta dal Primo emendamento della Costituzione, ma è anche vero che questa pratica espone al rischio della corruzione, e offre ai ricchi un vantaggio rispetto ai poveri nella possibilità di influenzare programmi e risultati. Quindi la Corte aveva imposto un limite massimo ai contributi che individui e compagnie potevano dare, ai singoli candidati o ai partiti. Improvvisamente è mancato all’affetto dei suoi cari Candida, Maurizio, Enrico annunciano la scomparsa del papà E’ mancato all’affetto dei suoi cari Il tetto finora alle donazioni individuali per i candidati (ogni due anni) geom. Riccardo Ferrero dott. Franco Gallo Modena anni 83 Con immenso dolore e ricordandolo con grande tenerezza e gratitudine, lo annunciano la moglie Marie Elisabeth Brückner, i igli Giancarlo, Lydia con Paolo, le nipotine Martina ed Eleonora, la sorella Ardelia e parenti tutti. Ricco di generosità ed umanità, leale e disponibile con tutti, appassionato conoscitore e studioso della natura, è per noi un grande esempio di vita. Funerali sabato 5 aprile ore 10,30 parrocchia Airasca. Non iori ma eventuali offerte alla parrocchia. – Airasca, 2 aprile 2014 O.F. La Ginestra - tel. 011.9863193 Ora riposa in pace dove le grandi acque non possono spegnere l’amore, ne i iumi travolgerlo. Seguirà cremazione. – Torino, 1 aprile 2014 Buon viaggio zio FRANCO. Maria, Pier, Gabri Ollivero. Tina e Guglielmo Muroni unitamente ai medici del Centro Medico Cemur sono vicini alla famiglia per la scomparsa improvvisa del dott. Franco Gallo Modena Improvvisamente è mancata Maria Demarchi ved. Tricerri Lo annunciano il nipote Bruno Tricerri, il cugino Francesco Majocco con le rispettive famiglie. S. Rosario giovedì 3 aprile ore 19 e Funerali venerdì 4 aprile ore 9,30 parrocchia S. Anna, via Medici. – Torino, 30 marzo 2014 Genta dal 1848 - Torino Le famiglie Mulassano e Montanari prendono parte al lutto per la morte della cara amica Maria Demarchi ved. Tricerri – Torino, 30 marzo 2014 uomo e medico di inesauribile patrimonio di conoscenze. – Torino, 2 aprile 2014 Giuseppe Vinci (Pino) anni 78 Ne danno il triste annuncio i igli. Non iori ma opere di bene. – Torino, 2 aprile 2014 O.F. Pax - tel. 011.359333 Gazzetta 6000 con tutti gli amici del Circolo Giovanile Monterosa degli anni 1950-1960 salutano PINU CHITAR. E’ mancata Valentina Lora ved. Sartorio di anni 101 Lo annunciano Gianni e Laura ad Esequie avvenute. – Torino, 31 marzo 2014 Giubileo 011.8181 Cristianamente è mancato Salvatore Garbarini Ne danno l’annuncio il iglio Franco con la moglie Laura e il nipote Umberto. Funerali parrocchia SS. Nome di Maria. Per orario tel. 011.4375455. – Torino, 1 aprile 2014 O.F. Aeterna - Torino Il Gruppo Anziani Silvio Rivetti, ex Gruppo Finanziario Tessile, piange il suo PRESIDENTE e partecipa commosso al dolore della famiglia. Ne danno il triste annuncio la moglie, i igli con le rispettive famiglie e i nipoti. Un particolare ringraziamento al nipote prof. Dario Ferrero per le amorevoli cure prestate in tutti questi anni. Funerale giovedì 3 aprile ore 11,30 parrocchia San Giacomo Apostolo, Torino. – Torino, 1 aprile 2014 RINGRAZIAMENTI Il marito il iglio e famigliari di Carla Bolla in Bonansea ringraziano tutti coloro che in vari modi hanno partecipato al loro grande dolore. – Bricherasio, 3 aprile 2014 2010 2014 Pierpaolo Benedetto ppb Ricordandoti. 1992 2014 Adelina Bertolo Ciao nonna. 2010 3 APRILE 2014 Irma Gambalonga in Battaglia Ricordandoti. Paolo, Elena ed Antonella. 2012 2014 Nuccia Tuccio Poma A te che sei parte di me. E’ mancato Michele Aldo Peracchione ex titolare ditta Demezzi anni 88 Lo annunciano il iglio Domenico con la moglie Anna ed il nipote Giorgio. Funerali venerdì 4 aprile ore 9,30 parrocchia S. Rosa da Lima, via Bardonecchia 85. – Torino, 1 aprile 2014 O.F. Tibone - tel. 0123.41316 dollari Il tetto finora alle donazioni individuali per i partiti (ogni due anni) MOSCA Sempre di più la crisi ucraina è una guerra di nervi tra il Cremlino e l’Occidente. Ieri la Nato ha congelato la cooperazione civile e militare con la Russia e deciso di rafforzare la propria presenza nell’Europa dell’Est. Mosca ha reagito con sarcasmo e scetticismo sull’efficacia e sulla durata delle iniziative dell’Alleanza. Il capo della diplomazia russa Lavrov ha telefonato al segretario di Stato Usa Kerry per denunciare che le decisioni della Nato «non favoriscono un dialogo ucraino per promuovere la concordia nazionale». Ironico il vicepremier Rogozin, finito nella blacklist Usa e Ue: «La Nato ha deciso di congelare la cooperazione sino a giugno. E questo è stato annunciato il primo aprile», ha twittato, ricordando che «l’ultima volta (nel 2008, dopo la guerra con la Georgia, ndr) si erano gelati tre mesi e prima di dicembre si erano scongelati: che dire, è la guerra fredda, gelano». Ma la Nato continua a stuzzicare il Cremlino. Il comandante supremo delle forze alleate in Europa, il generale Breedlove, ammonisce che le truppe russe «sono pronte» ad entrare in Ucraina e il segretario generale Rasmussen aggiunge: «Non abbiamo visto riduzioni significative» delle forze russe lungo la frontiera. In caso di blitz, aggiunge, si tratterebbe di [M. F.] un «errore storico». NEGOZIATI APPESI A UN FILO, LA CASA BIANCA: TOCCA ALLE PARTI SCEGLIERE Elio Zampieri ANNIvERsARI Ha lasciato la vita terrena nella certezza della Resurrezione 74600 Nel 2010 la sentenza Citizens United aveva cambiato le cose, eliminando ogni limite alle donazioni che aziende e sindacati potevano fare alle campagne indipendenti. Si poteva dare qualunque cifra, a patto di non consegnarla direttamente al candidato o al suo partito, ma ad organizzazioni parallele che poi usavano i soldi per finanziare iniziative favorevoli a candidati e partiti. Così erano nati i Super Pac, comitati teoricamente indipendenti, che in realtà facevano campagna per i politici di riferimento. La sentenza di ieri ha liberalizzato ancora di più la situazione, togliendo anche i limiti alle donazioni degli individui. Resta il divieto di dare più di 2.600 dollari per singolo candidato, ma questo problema si può aggirare usando i prestanome, mentre si potranno fornire cifre illimitate ai partiti e moltiplicare il numero dei candidati beneficiati. In sostanza se domani un Bill Gates si svegliasse, e decidesse di dare qualche milione di dollari a un partito, potrebbero farlo. I repubblicani sono favorevoli alla decisione, perché difendono la libertà di espressione, ma soprattutto perché il loro elettorato è più ricco e così potrà dare più soldi. I democratici si oppongono, perché pensano che questo sistema alimenti la corruzione e i conflitti di interesse, ma soprattutto perché hanno una base meno abbiente. Tutti però si adegueranno, e la corsa ai finanziamenti individuali diventerà come un’elezione parallela. ORARIO ACCETTAZIONE NECROLOGIE ED ADESIONI SPORTELLO VIA LUGARO 21 - 10126 TORINO Dal Lunedì al Venerdì 9,00/20,00 (apertura continua) Sabato ore 9,00/12,30 - 15,00/20,00 Domenica e festivi ore 18,00/20,00 • Tel. 011.6665258 ACQUISIZIONE TELEFONICA ADESIONI (solo privati) Dal Lunedì al Venerdì 9,00/20,00 Sabato ore 17,00/20,00 • Domenica e festivi 18,00/20,00 Tel. 011.6548711 - 011.6665280 Abu Mazen, schiaffo a Obama E cerca la sponda di Mosca MAURIZIO MOLINARI INVIATO A RAMALLAH Abu Mazen cambia marcia nel negoziato con Israele, la trattativa è nell’impasse e la Casa Bianca frena: «John Kerry ha fatto il possibile come mediatore, ora tocca alle parti muoversi». La svolta di Abu Mazen sta nell’aver affidato al ministro degli Esteri, Riyad al-Malki, le lettere di adesione a 15 Trattati e organizzazioni dell’Onu. È un passo che segue il riconoscimento di Stato ottenuto dai palestinesi dall’Assemblea Generale e prefigura l’entrata, in particolare, nella Convenzio- Aderendo ai trattati Onu, l’Anp punta a creare un contenzioso giuridico con Israele ne di Ginevra che protegge i civili in zona di guerra, come nei Trattati contro la torture e la discriminazione delle donne. Ciò significa gettare le basi per un contenzioso giuridico internazionale di rilievo con Israele sul trattamento dei civili che risiedono nei territori che l’Assemblea Generale dell’Onu ha identificato come palestinesi ovvero Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme Est. Sebbene Abu Mazen non aggiunga, per ora, la richiesta di adesione al Tribu- Il presidente dell’Anp a Ramallah con il suo esecutivo nale penale internazionale, l’impressione che circola fra i diplomatici è di trovarsi di fronte ad una duplice novità: da un lato Abu Mazen prepara il terreno ad una battaglia legale internazionale e dall’altro riporta l’Onu al centro della trattativa, indebolendo il ruolo Usa. A conferma di ciò sono i contatti nelle ultime settimane con la Russia che fanno trapelare la volontà di una maggiore presenza di Mosca in Medio Oriente. Da qui l’ipotesi che Abu Mazen punti a spostare il baricentro del negoziato da Washington al Quartetto (Onu, Russia, Ue e Usa) nel tentativo di ridefinire l’approccio a Israele alla luce di una trattativa che, dopo un anno di mediazione Usa, è nell’impasse non solo sui contenziosi da scio- gliere ma anche sull’ipotesi di un prolungamento fino al 2015. Da qui la reazione, gelida, dell’amministrazione Obama che – attraverso i media – ha fatto un passo indietro: «Kerry si è spinto avanti quanto poteva, ora sta alle parti muoversi». Ciò significa che l’ipotesi della liberazione della spia israeliana Jonathan Pollard per rimettere in moto la trattativa rientra – anche a causa delle reazioni negative dell’intelligence Usa – e Kerry al momento resta alla finestra, ad appena 24 giorni dalla scadenza del tentativo negoziale Usa. Per Israele «Abu Mazen sta sputando su tutti» e il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman assicura: «Sapremo presto se è una crisi vera o artificiale». R LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 il caso ILARIA MARIA SALA HONG KONG T empi duri per la yakuza, la mafia giapponese: per la prima volta, il numero di appartenenti al crimine organizzato in Giappone è sceso al di sotto dei 60.000 (erano 102mila nel 2011), e la yakuza pensa dunque di dover darsi da fare per trovare nuove reclute. Così, per migliorare il suo profilo pubblico, ecco che il più importante gruppo yakuza del Paese, la Yamaguchi Gumi, con sede a Kobe e che conta circa 25.000 iscritti (un tempo 55 mila divisi in 850 clan), ha lanciato un sito web, dal- La yakuza perde fascino Caccia alle reclute sul Web Estero .15 VERDETTO STORICO L’Alta Corte australiana riconosce La mafia giapponese apre un sito per attrarre giovani e mostrarsi “buona” il terzo sesso SYDNEY Un video del sito della Yamaguchi Gumi LA PRESENTAZIONE Ciliegi in fiore, musica e religione e i criminali diventano «uomini giusti» l’improbabile nome di «Lega per la messa al bando delle droghe e per la purificazione della Nazione». Un nome che sa poco di mafia, ma che rappresenta l’immagine con cui la Yamaguchi Gumi vorrebbe essere vista dal Paese: e cioè, come un’associazione d’onore, che si rifà ad antiche virtù di virilità e spirito cavalleresco, e non come un’associazione criminale che trae linfa dallo sfruttamento della prostituzione, dall’usura, dal gioco d’azzardo. Sul sito si viene accolti anche da una canzone con un videoclip: un inno sentimentale vagheggia dello spirito «Ninkyo», dove i veri uomini aiutano i deboli contro le ingiustizie, che risuona mentre . AFP Uomini della Yamaguchi Gumi a un funerale a Kobe nelle immagini si vedono membri di spicco dell’organizzazione che visitano un tempio shintoista. La voce maschile canta, i gangster salgono la scala per recarsi all’altare, gli astanti li fotografano al loro passaggio come se fossero rockstar. In omaggio alla stagione, poi, il sito è pieno di fotografie di alberi di ciliegio in fiore, il simbolo del Giappone, e altre che ripercorrono la storia dell’organizzazione, in modo molto edulcorato. Alla sezione «at- tività», vi sono immagini di come la Yamaguchi Gumi aiutò la popolazione dopo i disastri del 1995, data del terremoto di Kobe, e del 2011, dopo il terremoto e lo tsunami nel Tohoku. Insomma, tutto fuorché quella «forza anti-sociale» descritta dal linguaggio eufemistico della polizia. Tanta visibilità e voglia di farsi «conoscere» può sorprendere, ma in Giappone, contrariamente a quanto avviene in altre nazioni colpite dal crimi- 60mila affiliati Gli appartenenti alla Yakuza; erano 102mila nel 2011 ne organizzato, la yakuza non è illegale di per sé: lo sono le sue attività criminose, ma malgrado negli ultimi anni la legge vada indurendosi, far parte di un’organizzazione di questo ti- po non è proibito. Così, la Yamaguchi Gumi ha sedi legali e attività legali, che nascondono o riciclano i proventi di quelle illegali, e alcuni membri di spicco delle cosche giapponesi sono davvero famosi come star – e resi ancor più glamour da manga e film che li hanno come protagonisti. Ma vuoi per le l’inasprirsi delle leggi, vuoi per il cambiare dei tempi, ecco che l’attrattiva di un tempo sembra venir meno, e la Yakuza ha bisogno di trovare nuovi modi per invogliare i giovani ad avvicinarsi ad essa. Il sito web però, malgrado la canzone grondante alti ideali, i fiori di ciliegio e le immagini di virilità e ricostruzione, e malgrado il pulsante «contattateci» su cui si può cliccare, fortunatamente non sembra avere il potenziale per diventare virale. Verdetto storico in Australia. Ieri l’Alta Corte ha conferito in via definitiva riconoscimento legale alle persone che non si registrano all’anagrafe né come uomo, né come donna. Accogliendo il ricorso di un attivista, Norrie May Welby, che si batte da anni per non essere identificato sui documenti né come maschio, né come femmina, la Corte ha stabilito che la legge consente la registrazione del sesso come «non specifico». Norrie era un uomo originario della Scozia che nel 1989 ha cambiato sesso e oggi ha un attestato che lo dichiara femmina. Dopo l’operazione, però, «non si sentiva più a suo agio con un’identità unicamente femminile» e così ha scelto di «non avere un’identità sessuale». Nel 2010 Norrie è diventata la prima persona in Australia a non essere né uomo, né donna di fronte alle autorità, con una formale registrazione all’anagrafe che gli aveva emesso un certificato di nascita con «sesso non precisato». Quattro mesi più tardi, tuttavia, lo stesso ufficio aveva annullato il certificato, dopo aver ricevuto consulenza legale secondo cui la descrizione non era valida. Da lì una lunga battaglia legale che si è risolta soltanto ieri. La comunità transgender e intersex si è detta «soddisfatta» [E. ST.] del verdetto. OGGI LA VISITA A ROMA CON IL PRINCIPE FILIPPO La Regina Elisabetta vede Napolitano e il Papa Oggi la Regina Elisabetta è a Roma. Lo ricorda la Farnesina sottolineando che l’arrivo è previsto all’Aeroporto di Ciampino. Si tratta della quarta visita in Italia da quando è salita al trono nel 1952. Ad accompagnarla il principe Filippo. La sovrana, che è anche capo della Chiesa anglicana, in mattinata ha in programma un incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, con la moglie Clio, ha organizzato al Quirinale un pranzo privato in onore dei Reali. Nel pomeriggio Elisabetta e Filippo si recheranno da Papa Francesco in Vaticano. Nella nota con cui nelle settimane scorse dava l’annuncio della visita, Buckingham Palace ricordava che Elisabetta era stata invitata da Napolitano già lo scorso anno (la visita era poi saltata all’ultimo per problemi di salute della Regina) e che «nel frattempo, dal momento che è stato eletto un nuovo Papa, Sua Maestà approfitterà della visita per incontrare per la prima volta Sua Santità». SEI MORTI E ONDE ALTE DUE METRI Cile, il terremoto fa evadere 300 detenute 1 Paura in Cile. Una violenta scossa di terremoto (magnitudo 8.2) ha provocato 6 morti e onde alte circa 2 metri. L’epicentro al largo di Iquique (1.800 km da Santiago), dove 300 detenute hanno approfittato della confusione e sono evase dal carcere femminile. 16 .Cronache STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 L’ORGANIZZAZIONE FA CAPO A L BOSS ALL’ERGASTOLO FRANCO TROVATO Il Csm Napolitanointercettato AssoltoilpmDiMatteo Cosche in Lombardia Manette al politico che faceva estorsioni Una decina di persone arrestate nel Lecchese Il consigliere Pd eletto grazie alla ’ndrangheta PAOLO COLONNELLO MILANO «Anche questo ramo del lago di Como non è poi così tranquillo...». C’è da credere al procuratore Bruti Liberati quando, con una battuta di manzoniana memoria, fotografa l’ordinanza con cui ieri una decina di persone è finita in carcere con l’accusa di associazione mafiosa. Tra loro anche un consigliere comunale di Lecco del pd, eletto con i voti della ’ndrangheta: Ernesto Palermo, diventato uomo di punta nelle istituzioni della “locale” della cittadina lariana grazie agli uomini del clan Trovato, di cui non solo è affiliato ma Tutti i boss li conosco Io stesso c’ho un rapporto con il boss Ernesto Palermo Consigliere comunale Pd di Lecco Ernesto Palermo si offrì di procurare voti ad una candidata Pdl Ilda Boccassini Procuratore aggiunto Milano Intervista NICOLA PINNA TEMPIO PAUSANIA I l procuratore Domenico Fiordalisi la chiama “operazione legalità”. E spiega: «Le demolizioni hanno principalmente un effetto di prevenzione generale, riducono anche tutti gli altri reati». Tradotto: le ruspe contro gli abusi edilizi a La Maddalena sono utili anche a lanciare un messaggio a tutti i cittadini. «In Ogliastra, dopo 130 abbattimenti, in provincia sono calati i reati, dalle intimidazioni alle rapine». A La Maddalena tre giorni di pericolosa tensione: perché ha messo il turbo alle ruspe? «Il pm deve far rispettare le sentenze e portare avanti le esecuzioni nel caso in cui non siano state rispettate, come è successo sull’isola». si presta, secondo le accuse, persino a riscuotere il pizzo. Lamentandosi: «Se c’era Franco, diventavo assessore». E il riferimento è a Franco “Coco” Trovato, in galera con un ergastolo per omicidi vari, il vecchio boss del Lecchese una leggenda tra i clan calabresi, sostituito adesso dal fratello Mario in un progetto, come al solito, che punta a far entrare la ’ndrangheta ai piani alti, tra i “colletti bianchi” fino al punto di rinunciare, spiega il procuratore aggiunto antimafia Ilda Boccassini, a una delle sue tradizionali attività: lo spaccio di droga. Ma senza esimersi dalle estorsioni e le speculazioni edilizie. In carce- 1 N o n NEWPRESS luogo a procedere nei confronti del pm di Palermo, Nino Di Matteo. Per il Csm, «nulla di nuovo ebDi Matteo be a rivelare»l’intervista di Di Matteo in cui ammetteva implicitamente intercettazioni che coinvolgevano il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il consigliere comunale di Lecco Ernesto Palermo re finisce così anche Marco Rusconi, sindaco di un paesino del lago, Valmadrera, le cui sponde interessano il clan. Anch’egli indipendente per il Pd, si trova in fretta d’accordo con il consigliere Palermo per rilasciare concessioni sul “Lido di Pare” in cambio di una tangente promessa di 10 mila euro, di cui riesce ad incassare solo la metà. E dire che prima di finire in carcere con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta, passava per un politico molto attivo nelle iniziative antimafia sul territorio. Il consigliere comunale Palermo, insegnante in una scuola media professionale, stando all’ordinanza, avrebbe parteci- pato addirittura all’attività estortiva e di protezione nei confronti di esercizi commerciali e sarebbe coinvolto in un attentato a colpi di arma da fuoco contro il ristorante “Old Wild Cafè” avvenuto nel gennaio 2012 a Lecco. I proprietari non volevano pagare il pizzo. Gli uomini di Trovato e Palermo, li hanno riportati a più miti consigli. «Tutti i boss li conosco tutti, io stesso c’ho rapporto con il boss, quello che abbiamo visto lì, quello era Mancuso». Un picciotto in carriera, il professor Palermo. In una delle telefonate intercettate parlava al presunto boss di come «avanzare richieste di pizzo, ad operatori economici, specie costruttori». Inoltre, sempre Palermo, si sarebbe dato da fare per incidere «sulla raccolta dei voti e sull’andamento delle consultazioni elettorali locali». E il fatto che fosse presente nel Pd, la dice lunga sul fiuto delle organizzazioni criminali per la politica “vincente”. tanto che, con Mario Trovato, il consigliere, «pur appartenendo a forza politica diversa», nel 2011 si offrì di «procurare voti alla candidata del pdl al consiglio comunale di Milano Moioli Maria Mariolina». Pd o Pdl, non fa differenza per la ’ndrangheta: “Franza o Spagna, purché se magna”. L’antico motto è sempre attuale per chi cerca i soldi facili. “Le proteste non fermeranno le demolizioni in Sardegna” sul tavolo del giudice, ci sono stati centinaia di abusi trattati con un provvedimento amministrativo concluso con un’ordinanza comunale di abbattimento: nessuna demolizione è stata avviata: il compito ora spetterebbe alla Regione e al Comune». Il pm di Tempio Pausania accusa: freni da Regione e Comuni Olbia, la città dei morti e dei quartieri abusivi: qual è la situazione dopo quattro mesi di indagini? «Sono stati approvati 17 piani di risanamento per altrettanti quartieri costruiti senza pianificazione urbanistica. Stiamo indagando sui progetti di recupero: non tutti sono regolari. Il rispetto delle regole ambientali e A Olbia il sistema degli abusi è stato urbanistiche è il suo principale caval- studiato in modo molto sofisticato. In Ogliastra si limitalo di battaglia? «L’esperienza delIL «SISTEMA» vano a costruire l’alluvione di no- «A Olbia le costruzioni irregolari case senza concessione, qui si è creavembre dovrebbe restavano in piedi nonostante to un piano che essere una leziosentenze passate in giudicato» consentiva anche ne: rispettare le di eludere le senregole urbanistiche garantisce più sicurezza ai citta- tenze passate in giudicato». dini. Se si costruisce nell’anarchia si La battaglia contro il cemento selaggravano i problemi». vaggio continuerà in Costa Smeral- solo a La Maddalena. Sono procuratore di Tempio da sette mesi: abbiamo riportato la difesa della legalità in primo piano». L’hanno dipinta come un magistrato che non si cura neppure della disperazione della gente. «Mi attengo alle sentenze del tribunale. Il mio lavoro è far rispettare le decisioni del giudice». Per l’ultima casa abbattuta c’era una sospensiva concessa dal giudice: perché ha fatto azionare ugualmente le benne? «Non c’era alcuna sospensiva: era una sentenza di “non luogo a procedere” sul ricorso presentato dalla famiglia condannata. L’ordine di demolizione era della Cassazione: in primo grado avevano dimenticato di prescrivere l’abbattimento». In Gallura l’illegalità è diffusa? Oggi le ruspe sono andate via da La Maddalena: darà una tregua dopo le manifestazioni? «Le demolizioni si faranno tutte: non Ruspe in azione in Sardegna «Nel giro di trent’anni, soltanto a La Maddalena, 35 sentenze sono passate in giudicato e non sono state eseguite. Oltre a quelli finiti da... Si sente di rappresentare il volto più duro della legge? «Non commento questi attacchi. Io faccio il pubblico ministero e continuerò a farlo nel rispetto delle leggi». LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Cronache .17 . L’inizio della sperimentazione a Brescia R 1 R 2011, VIA LIBERA A BRESCIA 2 La Regione propone il metodo R L’AIFA BLOCCA SOMMINISTRAZIONE 3 A seguito di un’ispezione dell’Aifa e dei Nas IL COMMISSARIO DELL’OSPEDALE: DALLE EMAIL EMERGE CHE L’AIFA SAPEVA Stamina, i medici degli Spedali Civili “Stop alle infusioni” Maiparentideimalatiminaccianocauseperomicidio PAOLO RUSSO ROMA Dopo il Tribunale ordinario di Torino sono i medici degli Spedali Civili di Brescia a decidere ora di staccare la spina a Stamina. «Ieri sera i nostri clinici che somministrano il trattamento mi hanno consegnato una lettera nella quale afferma- Accuse a Balduzzi «L’ex ministro si spese per un paziente, diede lui la stura ai ricorsi» no di ritenere doveroso sospendere tutto in attesa che il nuovo comitato scientifico si pronunci», ha rivelato ieri in Commissione Sanità il commissario straordinario degli Spedali Civili, Ezio Belleri, ascoltato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul caso Stamina. Un blocco del quale lo stesso Belleri si dice «molto preoccupato per la il caso Oggi sotto processo a Torino Vannoniscegliel’avvocatodiWannaMarchi Un presidio del comitato Pro Stamina in piazza a Brescia 1 Ha scelto l’avvocato che di- fese Wanna Marchi e sua figlia Stefania, il guru delle staminali, Davide Vannoni, da oggi a processo a Torino per tentata truffa. Il suo nome è Liborio Cataliotti e sarà affiancato nel compito da un collega di Reggio Calabria, Pasquale Scrivo. Vannoni, però, non ci sta ade essere associato a Wanna Marchi e dice: «Quell’avvocato ha assistito anche altre persone famose, da Iva Zanicchi ad uno ei soci di Paolo Berlusconi». La vicenda che vede coinvolto il patron di Stamina risale al 2007 e riguarda un finanziamento da 500 mila euro, ottenuto e poi revocato dalla Regione. Vannoni oggi non sarà in aula: «È un’udienza tecnica. Io sono tranquillo: ho documenti che dimostrano la mia buona fede». nostra situazione personale, visto che - rivela - siamo stati più volte minacciati di essere chiamati in giudizio per omicidio colposo od omissioni di atti d’ufficio». E a dare battaglia sarebbero potenzialmente i ben 147 pazienti di una lista d’attesa che, viste le condizioni, probabilmente non verrà mai nemmeno sfoltita. Ma ieri il caso Stamina si è arricchito anche di un nuovo giallo, svelato dallo stesso Belleri: quello di un carteggio elettronico tra la direttrice sanitaria dell’ospedale bresciano, Ermanna Derelli, e il dirigente dell’Aifa, Carlo Tomino, che rivelerebbe come in realtà l’Agenzia ministeriale del farmaco fosse a conoscenza che Brescia avrebbe intrapreso le terapie cellulari mesenchimali con la Stamina foundation. Non un’autorizzazione formale, ammette Belleri, ma poco ci manca. E per questo motivo, secondo la Derelli, l’ospedale avrebbe sottoscritto nel settembre 2011 la convenzione con Stamina. Insomma il via libera sarebbe arrivato con una specie di «silenzio-assenso» del dirigente Aifa, che un paio di mesi fa, intervistato proprio da La Stampa, aveva accusato il comitato etico dell’ospedale di aver detto il falso, spacciando per un via libera a Stamina il suo «non ci sono ragioni ostative al trattamento», rivolto invece ad altre produzioni di cellule. Peraltro non mesenchimali. Da Brescia lasciano però intendere, neppure troppo velatamente, che l’azienda ospedaliera avrebbe sottoscritto l’accordo con Vannoni dopo aver ricevuto Cosa ha detto MICHELE BRAMBILLA INVIATO A SERRALUNGA (CN) IL RILANCIO «C i vuole molto coraggio per cambiare», ha detto John Elkann ieri a Fontanafredda dov’era ospite di Oscar Farinetti. Un incontro pubblico per testimoniare con la propria storia personale, con quella della Fiat ma non solo con quelle - che in un periodo di crisi il rischio più grande che si possa correre è quello di «resistere al cambiamento», di restare fermi; di non avere, appunto, coraggio. Un’ora abbondante di discorso che ha voluto essere un antidoto contro il pessimismo, il disfattismo, il conservatorismo cieco. Il presidente della Fiat ha voluto partire con un esempio concreto che riguarda il territorio in cui si trovava a parlare: le Langhe. Un attore ha letto una pagina de «La malora» di Fenoglio, che descrive una terra disperata, e poi un brano della Guida Michelin di oggi, che documenta l’eccellenza della ristorazione. Così, per vedere come si può essere capaci di cambiare: «Nel 1986 lo scandalo del vino adulterato fece crollare le vendite del 37 per cento. Oggi il 90 per cento del vino prodotto nelle Lan- Nel 2004 la mia famiglia decise di crederci e investire IL SUCCESSO Tutte le storie positive hanno dietro la rottura degli schemi BRUNO MURIALDO Il presidente di Fiat John Elkann e il patron di Eataly Oscar Farinetti Elkann: “Il coraggio di cambiare è il segreto per battere la crisi” Il presidente Fiat ospite nelle Langhe, scelte come esempio di trasformazione ghe è iscritto all’elenco Doc; dodicimila persone lavorano, qui, in questo settore. E l’Italia vende, nel mondo, più vino della Francia», ha detto Elkann. Altro dato che testimonia come si può cambiare: «Il turismo. Le Langhe oggi attirano turisti da tutto il mondo. E su 32 ristoranti stellati che ci sono in Piemonte, 14 sono in provincia di Cuneo». E ancora Alba, la Ferrero, «ogni tre secondi nel mondo un bambino mangia un ovetto Kinder», ed è un altro segno di cosa può produrre lo spirito di iniziativa, la volontà di non arrendersi: «Tutto questo è partito da qui, da questa terra che ha saputo cambiare un destino che, leggendo le pagine di Fenoglio di sessant’anni fa, sembrava segnato». Ma non tutti sembrano accettare il cambiamento. «L’innovazione ha nemici», scriveva Machiavelli nel Principe. John Elkann ne fa leggere un brano. Poi cita la Samsung, «nata negli anni Trenta da un signore che vendeva zucchero in Corea»: ha saputo reinventarsi più e più volte, «nel 2009 aveva il 4 per cento del mercato mondiale dei telefonini, oggi ne ha un terzo». In tutti i campi dell’umano, dice Elkann, è il coraggio di rompere certi schemi a produrre non solo ricchezza ma anche bellezza: come fece Picasso nell’arte. Ed ecco la sua personale storia di cambiamento. «Sono entrato nel consiglio di amministrazione della Fiat nel 1998, quando ero studente di ingegneria al Politecnico di Torino. I RICORSI AI TRIBUNALI Alcuni tribunali impongono le infusioni un sostanziale nulla osta da quell’autorità di controllo che è l’Aifa. Tutto questo, rivela sempre Belleri, mentre il Ministro della salute, all’epoca guidato da Renato Balduzzi, avviava una sorta di dialogo parallelo con Stamina per il trattamento di un piccolo paziente. E verso l’ex ministro punta ancora l’indice il commissario quando afferma che i ricorsi ai giudici sono passati da 37 a 519 proprio dopo l’approvazione del «decreto Balduzzi», che autorizzava la prosecuzione delle infusioni di chi aveva già iniziato le presunta terapia. Complicità adombrate, che non sembrano però cancellare del tutto le responsabilità dei vertici ospedalieri, tra i quali non a caso sette indagati rischiano ora il rinvio a giudizio. «Il più ciclopico deragliamento che la storia della medicina abbia vissuto», commenta la senatrice a vita per meriti scientifici, Elena Cattaneo, assai poco convinta dell’autoassoluzione del commissario straordinario. Che per la Cattaneo non avrebbe spiegato come abbia potuto «un grande ospedale pubblico credere a un professore di lettere che non è mai stato in grado di dimostrare nulla del suo presunto metodo». Assoluzione piena ai camici bianchi bresciani arriva invece dal presidente del loro ordine provinciale, Ottavio Di Stefano, anche lui ascoltato in commissione. «I medici - a suo avviso non furono ingenui ma pienamente convinti che tutte le procedure fossero corrette». Anche se proprio il codice deontologico vieta a un medico di somministrare ai pazienti sostanze sconosciute. Come quelle infuse a Brescia, appunto. Un anno dopo la Fiat festeggiava il centenario ma la sua realtà era a forte rischio. «Nel 2002, dopo aver lavorato all’estero in un’azienda che andava bene, tornai in Italia per lavorare nella Fiat che andava molto male. Mio nonno non stava bene, e sarebbe mancato l’anno successivo. Nel 2004 è mancato anche il mio prozio Umberto. Avevamo perdite per sei miliardi di euro. Una situazione fallimentare. Fu allora, con grande coraggio, che la mia famiglia decise comunque di crederci, e di avviare una nuova fase. Decidemmo di investire. Di investire soprattutto sulla convinzione che le cose potevano andare meglio. «Volevamo capire dove avevamo sbagliato. Avevamo cambiato cinque amministratori delegati in due anni, dal 2002 al 2004. Una sera, con un po’ di grappini e di sigarette, convincemmo Sergio Marchionne ad accettare. Non fu facile». Ma fu la svolta. Oggi Fca vende ogni anno le stesse auto che vendevano Fiat e Chrysler messe insieme dieci anni fa (4,4 milioni), ma con ricavi e utili molto superiori e anche con più dipendenti (300.000 contro i 197.000 del 2013). Elkann fa vedere alcune pubblicità di 500, 500L e Maserati negli Usa, dove in marzo solo il marchio Fiat ha registrato un più 24 per cento rispetto allo stesso mese del 2013. Solo in Italia, forse, non crediamo nella nostra capacità di cambiare. 18 .Società STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 SETTANT’ANNI DI GLAMOUR ITALIANO ANTONELLA AMAPANE INVIATA A LONDRA eno male che ci hanno pensato gli inglesi, a rendere omaggio alla moda italiana. Un onore ma anche un’assurdità che dà la misura di quanto ci sottovalutiamo. Ma tant’è, la mostra che celebra la nostra bravura «The Glamour of Italian Fashion» apre ufficialmente sabato e chiuderà i battenti il 27 luglio al Victoria and Albert Museum di Londra. Ci sono voluti cinque anni per realizzare la mostra: per la prima volta, il tempio del costume e del design dedica un evento così imponente alla storia manifatturiera made in Italy, dalla Seconda guerra mondiale a oggi. Nella M Londra ci spiega perché la nostra moda ha fatto la storia Apre la grande mostra al Victoria and Albert Museum Anni 60 Uno scatto promozionale per Albertina, il marchio di Albertina Giubbolini Da sabato La mostra «The Glamour of Italian Fashion 1945-2014» apre il 5 aprile e chiude il 27 luglio al Victoria and Albert Museum di Londra. Per informazioni e prenotazione biglietti (dal costo di circa 15 sterline): www.vam.ac.uk Magnifici 4 Versace, Valentino, Armani e Ferré insieme nel 1992 rassegna, circa cento «fit» e accessori di griffe come Armani, Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Gucci, Ferré, Missoni, Prada, Pucci, Valentino e Versace, fino alle nuova generazione di talenti, con nomi come Giambattista Valli, Fausto Puglisi e il tandem di stilisti di Valentino, Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli. All’ingresso, ti accolgono due tailleur di La Merveilleuse, marchio che poi diventò Tortonese, dalla Torino degli Anni Trenta. Giusto un flash sulle radici della moda italiana e poi via via si snoda una storia lunga settant’anni che illustra come il nostro Paese abbia vestito il mondo intero, influenzando anche lo stile dei grandi personaggi e delle dive di Hollywood. Fra i pezzi unici brillano i gioielli di Bulgari, sponsor della mostra, indossati da Elizabeth Taylor (Richard Burton diceva: “Io le ho fatto conoscere la birra, lei mi ha presentato Bulgari”, e Bulgari pare fosse la sola parola in italiano che lei conosceva). La mostra racconta la storia dalla Sala Bianca di Palazzo Pitti, a Firenze, negli Anni Cinquanta, quando Giovanni Battista Giorgini - che era partito da nella casa di famiglia, Villa Torrigiani mostrò ai più importanti compratori stranieri i vestiti di Valentino, Galitzine, Carosa, Schuberth... Alla prima sfilata fu presente anche la moglie di Winston Churchill, in quei giorni alle terme a Montecatini. Non mancano gli abiti che mandavano in visibilio Audrey Hepburn (stregata dalle creazioni di Salvatore Ferragamo), Ava Gardner e tante altre dive che divennero ambasciatrici della moda italiana nel mondo. Il viaggio è lungo, tocca tutti i periodi del nostro glamour, il mix di colori accesi di Missoni negli anni Settanta, le giacche di Versace negli Ottanta, fino alle creazioni ardite di oggi, di Fausto Puglisi. A documentarlo, oltre ai capi, deci- Sala Bianca Qui, a Palazzo Pitti, Firenze, Giambattista Giorgini organizzò le prime sfilate d’Italia. In questa foto, la sfilata del 1955 Manifesto L’immagine simbolo della mostra londinese, uno scatto di Gian Paolo Barbieri per l’autunno/inverno 1991 di Gianfranco Ferré In Sicilia A Taormina, la prima sfilata haute couture di Dolce e Gabbana In posa con il Premier Domenico Dolce, Franca Sozzani, il premier Matteo Renzi e Stefano Gabbana in un selfie all’inaugurazione della mostra di Londra ne fra fotografie d’epoca, video, interviste agli stilisti. «La storia della moda italiana - spiega Sonnet Stanfill, 44 anni, curatrice della mostra parte dal basso e arriva alle stelle. Ha inizio quando il Paese rinasce e lo fa diventare un luogo fondamentale per la produzione, la progettazione e la creazione di imprese. È una storia avvincente». Stanfill racconta di aver girato l’Italia per due anni, visitando una settantina d’archivi: «L’unico problema che ho avuto è stato il tempo. Sono stata una settimana a Firenze e ho visto solo la metà dell’archivio Giorgini». Non sono presenti soltanto i grandi marchi del fashion italiano ma anche le produzioni di etichette meno conosciute al grande pubblico che hanno avuto un impatto indelebile sul settore. Soprattutto nel dopoguerra: le Sorelle Fontana, Mila Schön. Il progetto cade in una fase di cambiamento che apre nuovi scenari e si concluderà con una serie di interviste filmate con protagonisti e figure chiave dell’industria della moda italiana che interverranno per dibattere sul futuro. Per capire quanto sia ancora vera l’affermazione di Tom Ford, che non a caso ha sempre prodotto i suoi abiti in Italia: «Il made in Italy è nella vostra cultura, nel Dna. In Italia cresci con la bellezza dentro». LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 ai assaggiata l’Albarossa? Beh è arrivato il momento, dopo che nel lontano 1938 il professor Giovanni Dalmasso arrivò a codificare questo incrocio fra nebbiolo (nebbiolo di Dronero per la precisione) e barbera, addivenendo al clone «xv/31». Dopo 60 anni nel cassetto, la sperimentazione alla Tenuta Cannona (Centro Sperimentale Vitivinicolo della Regione Piemonte) ha dato risultati talmente soddisfacenti che oggi l’Albarossa è un vino prodotto dalle migliori aziende del Monferrato. Mi è piaciuta l’Albaros- M In cantina PAOLO MASSOBRIO Il Piemonte ha l’Albarossa FRANCO IVALDI CASSINE (AL) STRADA CARANZANO, 81 TEL. 3487492231 UNA BOTTIGLIA DI ALBAROSSA EURO 14 sa della famiglia Bava (ben strutturata e più barberosa), così come quella di Michele Chiarlo che ha chiamato MonTald. «Super» l’hanno battezzata a Nizza Monferrato all’azienda Scarpa (ed è molto fresca come lo stile delle Barbera nature e d’antan di questa cantina), mentre una sorpresa è stata l’Albarossa che ha debuttato a Murisengo alla Tenuta Isabella (più nebbiolata). Dunque il vitigno sta dilagando nel Sud Piemonte, e forse sarà il simbolo del territorio, prossimo patrimonio Unesco. L’Albarossa che tuttavia inseguo dal 2008 e riassaggio con convinto entusiasmo è quella di Franco Ivaldi, che è addirittura filigranosa. Lui ha creduto da subito al progetto, 10 anni fa, impiantandone i primi filari sulle colline dell’Acquese. Oggi, insieme alla moglie Katia, la figlia Elena e il figlio Giorgio, enologo, porta avanti una decina di ettari vitati (40 mila le bottiglie), tra proprietà e affittanza, producendo anche Barbera d’Asti, Brachetto d’Acqui, Cortese e Dolcetto. La sua Albarossa 2008 l’ho assaggiata con quella del 2011. Ha colore rubino classico, al naso spiccano note . 19 fruttate piuttosto intense, che ricordano la viola (nel 2008 le note speziate). Colpisce poi quel mix tra freschezza (la barbera) e tannicità elegante (il nebbiolo), ma alla fine vince l’equilibrio piacevolissimo che credo fosse il sogno del professor Dalmasso. Dopo la fermentazione a temperatura controllata sta due anni in botte grande (il 2001 ha passato solo 6 mesi) in legno usato. Matura lentamente, come si evince dai tre anni di differenza dei miei assaggi votati a una gran bella curiosità: un nuovo rosso nell’alba piemontese. Il bello & il buono Souvenir Mister Chef Il parmigiano di Collecchio 1 Tremila bovini di razza frisona e bruna per 40 forme di Parmigiano Reggiano al giorno: questo il bilancio di un’azienda agricola e caseificio nato nel 1953 che stagiona il suo prodotto anche per moltissimi anni e che lo affianca a forme nate con il latte delle sole vacche Brune tradizionali. Il tutto viene venduto in azienda ed anche in negozi propri (Caseificio Gennari Sergio & Figli,via Varra Superiore 14,Collecchiello di Collecchio,PR, 0521.805947 info@caseificiogennari.it www.caseificiogennari.it ). [E. RAS.] Nigro, i colori e i sapori della carne Vicciola ROCCO MOLITERNI er me un piatto deve colpire prima gli occhi, poi il naso e la bocca»: a parlare è Damiano Nigro lo chef stellato di Villa D’Amelia, che è stato allievo di Gualtiero Marchesi, ha lavorato in Francia tra gli altri con Roux e Ducasse ed è stato sous-chef di Enrico Crippa al Duomo di Alba prima di approdare, nel 2006, nel resort di Benevello sulle colline di Langa. Sabato scorso al Palas Cerequio, la «cattedrale» del vino di Michele Chiarlo a La Morra, ha fatto capire cosa intenda con quella frase nel corso di uno showcooking per il debutto del barbera La Court Nizza Veja 2010, di cui Ugo Nespolo ha creato l’etichetta. Nigro ha costruito un piatto che era una sorta di tavolozza primaverile intorno alla carne Vicciola, la razza bovina piemontese alimentata con nocciole. «Sono originario - racconta Nigro - delle Puglie. A farmi conoscere le nocciole è stata mia suocera. Ma finora in cucina erano usate più o meno solo per la pasticceria. Così quando ho scoperto questa carne che riesce ad assumere la nota aromatica della nocciola me ne sono innamorato». Al punto che sabato l’ha proposta sia all’albese, con asparagi verdi di Santena, carciofi, ravanelli e una riduzione di Gavi, sia in filetto «come un bollito». «Cuocio - spiega - il filetto a bassa temperatura sotto vuoto insieme a un brodo di cappone». Viene fuori un filetto che assume la morbidezza del bollito. Ma non di sola carne vive l’uomo così lo chef appulo-piemontese ha anche incantato i commensali con un risotto mantecato con borragine, gocce di bagna cauda e barbera. A vederlo comporre i piatti distribuendo tocchi di colori («uso polvere di zucca e chips di barbabietole cotte nella cenere, metto un po’ di salsa rubra classica con peperoni, pomodori, cipolle e aceto e completo con fiori ed erbe aromatiche») non potevi non pensare che la gastronomia è davvero un’arte. «P ROBERTO DUIZ n buon drink può essere anche molecolare, cioè prodotto applicando i principi dell’omonima cucina agli alcolici, che con la tecnica della «sferificazione» risultano contenuti in piccole sfere dal guscio rigido. Coloratissime le sferette depositate sul fondo del Mondrain Martini, ripiene di quattro tipi di liquore e da raccogliere col cucchiaino per lasciarle sciogliere in bocca. Specialità del Nottingham Forest di Milano, condotto dall’ipercreativo barchef Dario Comini e dal 2008 presente nell’ambito elenco dei Great 50 Bars of the World. Stile del locale ispirato a un pub britannico rivisitato con decorazioni tropicali. Atmosfera da pirati, o da surfer Anni 50, a seconda dell’umore. Una manciata di tavolini e bancone direttamente prelevato dal mitico bar del Krickerbrocker Hotel di New York. U Nottingham Forest, Viale Piave 1, Milano uò essere stato un rifugio se vi avrà sorpreso una nevicata improvvisa. Potrà essere un rifugio ora se, lungo la strada delle scampagnate di primavera, vi sarà venuta voglia di fermarvi in una località dai dintorni agresti. Oppure la causa potrebbero essere stati i funghi, i formaggi di montagna (il Murazzano in primis) e, perché no, anche i vini che qui non mancano. Insomma, saranno state mille le occasioni, lungo il vostro percorso che da Torino vi porta a Savona (o viceversa), di passare accanto al casello di Ceva. La vostra potenziale meta alberghiera è proprio alle spalle del casello, ma gli eventuali disagi che sarebbero possibili per la breve distanza sono attutiti innanzi tutto dagli spazi: un immenso parcheggio davanti e, sul retro, l’affaccio sulla campagna, sulle vigne, oltre tutto da finestre protette ulteriormente dai doppi vetri. Siete in un posto accogliente e/ma semplice, in un Tre Stelle senza pretese ma, anche, senza prezzi e sicumera di altre strutture, magari più titolate. Nelle camere manca il frigobar, ma l’acqua è in regalo; la prima colazione è corretta. I diplomi di Buona Cucina di una volta confermano la garanzia di una cucina schietta, legata al territorio ed alle sue tipicità. P Tortelli, guanciale e verza ripiena Emozioni all’Osteria delle Vigne nel Parmense Le pagelle di Raspelli L’aperitivo L’albergo Il ristorante eppino Cantarelli apriva la porta della cucina e passava l’ordinazione alla moglie: «Mirella, quattro porzioni di tortelli per il tavolo 2». Lei, l’angelo della cucina italiana, con il marito ed i figli per decenni simbolo della gastronomia del Tricolore nel mondo, si metteva subito all’opera; la «palla» era già pronta: Mirella Cantarelli tirava la sfoglia al momento e farciva i soavissimi paradisiaci tortelli con il classico ripieno di ricotta e spinaci. Dopo qualche decennio potrete vedere la stessa scena nella stessa provincia, lungo la strada che dal centro di Fornovo sale e si inoltra nella Val Ceno, verso Varsi e Bardi. Saranno pochi chilometri dal casello autostradale della Parma-La Spezia. Troverete questa anonima casetta sulla vostra sinistra, accanto a un comodo ampio parcheggio. Due tavolini fuori, accanto alla pergola di vigna; laggiù, sulla collina di fronte, i filari d’uva dell’insegna e, P già all’entrata, qualche carabattola legata al mondo piccolo di una volta, le casse e i cartoni di qualche grande vino di mezza Italia, dai locali di Monte delle Vigne, agli Oltrepò dell’Olmo Antico di Borgo Priolo.. Subito lì, di fronte al bancone, i primi tavolini dove, in genere, si mangia in comune; poco oltre due salette avvinghiate alla cucina. Si respira l’aria sincera delle buone osterie di una volta: tavolini di legno vicini, tovagliette all’americana fatte della carta giallina da macelleria, tovaglioli di carta (da sostituire). Sono molti i tavoli lunghi, per più persone, dove si mangia tutti insieme, magari divisi da suppellettili di vetro. Al bar, a dare una mano in sala, il nonno giovanile, Antonio Tambini; tra i tavoli il figlio Pietro ed il radioso nipote ventiquattrenne Nicola per un servizio accattivante, il voto 14,5/20 semplice ed educatamente confidenziale. Ai fornelli la moglie di Pietro, Cristina, grande cuoca pressoché autodidatta (a parte che da queste parti, da sempre, ancora adesso, prima che le bambole, le ragazze accudiscono i fornelli con nonne e suocere). È il trionfo della cucina tipica, degli ingredienti e dei produttori locali: Parmigiano Reggiano (Gennari, di Collecchio), prosciutto crudo (Armani & Ferrari, Varano De’ Melegari o Ruliano, di Riano di Langhirano), salame (Bocchi, di Fornovo), grande culatta cotta (Branchi, di Felino), casalinghe ed irresistibili torta fritta e focaccia, verze ripiene di magro, lasagne, gnocchi e sensazionale assortimento di straordinari tortelli, tagliata e guanciale, meraviglioso gelato fatto al momento e «bargnolino» per chiudere prima di un conto che, per un pranzo medio completo, sarà sui 45-55 euro. Posto sconosciuto, imperdibile, da scoprire. OSTERIA DELLE VIGNE VARANO DE’ MELEGARI (PR), LOC. VIAZZANO, VIA ROMA 4 TEL. 0525.404328 CH. LUN. E MAR. ULTIMA PROVA: 29-3-2014 SORRISO CEVA(CN), VIA GARESSIO 9 TEL.E FAX 0174.704024 WWW.HOTELRISTORANTE SANREMO.IT ULTIMA PROVA: 6-3-2014 il voto 13/20 20 STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 ENRICO SARAVALLE Le segnalazioni Slow Food M Luoghi del gusto P Oltre le terme, il fascino di una storia ricca e di una cucina che punta sui profumi di terra sono sorte le ville più belle dell’isola come La Colombaia (appartenuta a Luchino Visconti) e La Mortella con il giardino lussureggiante che il compositore inglese William Walton fece realizzare, intorno agli Anni 50, da Roussel Page, uno dei più grandi paesaggisti del secolo scorso. Forio è il più grande centro dell’isola: le sue case si arrampicano fino sui fianchi dell’Epomeo e nel suo centro storico si incontrano, in quantità, memorabilia del glorioso passato come le torri medievali, spesso Il coniglio All’Ischitana, preparato nel «tiano» di terracotta, utilizzando odori e sapori dell’orto è il piatto più famoso dell’isola Angelo Surrusca Un’immagine dello Scoglio, l’isolotto che racchiude come uno scrigno i tesori artistici di Ischia Ischia, l’isola che nasconde un cuore contadino Fuori stagione è una meta che offre relax, buona cucina e testimonianze archeologiche spenti e poi pinete, agrumeti, vigneti e boschi: basta percorrere la vecchia Strada Borbonica per scoprirli e così lungo i tornanti che portano alle giogaie del Cretaio viene allo scoperto in modo prepotente «l’anima di terra» di Ischia. Riprendendo la litoranea, un «fungo» (in realtà, uno scoglio di tufo modellato dal vento e dalle onde) immerso nel mare è il logo di Lacco Ameno, diventata famosa per i suoi alberghi e i centri termali negli Anni 60 del secolo scorso. La sua storia è, però, lunga di secoli e la prova è da cercare nel Museo Archeologico della settecentesca Villa Arbusto dove si trovano i gioielli, i corredi funerari, i vasi dei coloni greci che sbarcarono sull’isola e che fondarono Pithecusa, la loro città. A Forio, invece, rofondamente legati alla zona dei Campi Flegrei, Giuseppe Fortunato e la moglie Sandra Castaldo, messi da parte gli studi di Ingegneria ed Economia, hanno trovato nelle terre di famiglia la propria ragione di vita. Nella loro azienda, Dolci Qualità, Giuseppe si occupa dei vigneti e delle api, Sandra segue l’amministrazione e gestisce il punto vendita nel centro di Pozzuoli, in via Carlo Rosini 45 (tel. 081-5265258). Gli apiari si trovano nelle campagne flegree di Fusaro, Arco Felice Vecchio, Monteruscello, Quarto, Monte Russo e Castelvolturno. Fra i loro mieli spiccano quelli di acacia, castagno, eucalipto, agrumi, melata. Con il marchio Contrada Salandra, Giuseppe e Sandra producono anche due vini da uve falanghina e piedirosso. I tour Eurogeopark organizza tour per scoprire tutti i segreti di Ischia, dalle fumarole alle sorgenti di acqua calda, dai vecchi crateri dei vulcani ai villaggi medioevali Info: www.euroge opark.com Sud are incantato, baie nascoste, piccoli borghi ricchi di fascino: Ischia è la meta ideale per un «fuori stagione» tra il romantico e modaiolo. Il suo cuore artistico batte sullo Scoglio, l’isolotto, a una manciata di minuti dal porto, che custodisce le testimonianze più importanti della storia ischitana, come i resti della chiesa di San Pietro, il monastero delle Clarisse, la chiesa dell’Immacolata con la sua inconfondibile cupola e il Castello Aragonese. Dove nei primi decenni del ’500 soggiornò e «regnò» la principessa (e poetessa) Vittoria Colonna attorniata da un cenacolo di artisti e letterati d’eccezione, da Michelangelo (che dedicò alla donna tenerissimi sonetti d’amore) ad Ariosto a Pietro Aretino. Lasciato alle spalle il centro abitato di Ischia, ecco Casamicciola, che, adagiata sulle pendici dell’Epomeo (il monte dell’isola), conserva nelle zone più interne valli, calanchi, terrazzamenti e coni di vulcani riutilizzate come sedi di alberghi di charme, come succede per esempio all’Hotel Mezzatorre (www.mezzatorre.it) nascosto in un parco immenso, su di un promontorio circondato dal mare. Uscendo da Forio, si scende fino a Sant’Angelo, paesino incantato, allungato sul mare con le piccole case dei pescatori dipinte a colori pastello: qui si gira solo a piedi, tra vicoli che sanno di vento e di mare, per raggiungere il porticciolo con le barche dei pescatori ormeggiate e lo scoglio di tufo grigio unito da una sottile striscia di sabbia alla terraferma. E l’anima terragna di Ischia? Quella si scopre nella sua cucina contadina, dove il piatto simbolo non è a base di pesce, come sarebbe facile supporre, ma di carne: il must è il coniglio all’ischitana, altri ingredienti immancabili sulle tavole ischitane sono le verdure e le erbe selvatiche, che entrano nella composizione di minestre (come quella di cicoria e fagioli) o si sposano ad altre erbe o verdure come nella millenaria «scapece» a base di mentuccia, peperoncino, aglio. Osterie d’Italia A ttenzione alla stagionalità e conoscenza diretta dei produttori sono il punto di forza di Nando Salemme, la cui proposta coniuga qualità, tradizione e innovazione. L’accoglienza è affidata allo stesso Nando e alla moglie Vanna, la cucina al giovane cuoco Tommaso Di Meo. L’antipasto prevede una serie di assaggi: zuppa di fagioli cannellini e scarole, polenta al ragù di maiale, stracciata di melanzane. Tra i primi, paccheri alla genovese oppure al forno, spaghetti con peperoncini verdi, pomodorini e alici di Cetara. Ottimi i secondi: polpette di chianina al forno su foglie di limone, involtino di maiale ripieno con mozzarella di bufala e carciofi, costoletta con papaccelle. Notevoli la selezione di formaggi e la carta dei vini. Prezzi: 30-33 euro vini esclusi. Abraxas, Via Scalandrone 15, Pozzuoli (Na), Tel. 0818549347 La città delle betulle, stella della Lapponia Nord Umea, capitale europea della cultura 2014 sfodera un fitto cartellone di eventi Umea è un centro della cultura lappone VALERIO GRIFFA U meå, città sconosciuta ai più, della costa orientale della Svezia, 630 km a nord di Stoccolma è per il 2014 capitale europea della cultura. Ha alcune caratteristiche interessanti: è universitaria e dinamica, ospita centri di ricerca ed è una città sami, intesa come comunità lappone. La città, nominata capitale 2014 con Riga, si presenta all’appuntamento con un obiettivo: espandere la conoscenza della scena culturale svedese in Europa, e allacciare nuovi contatti. Per cominciare, gli eventi sono divisi secondo le otto stagioni lapponi, popolo più sensibile di noi ai cambiamenti climatici. Altra caratteristica, molto contemporanea: il programma non è tutto fissato, è work in progress, e anche ciò che è fissato può cambiare forma. Partiamo dalla prima-primavera: c’è stato un Horror&Art Festival, con performing arts, musica, arte, scienza, film; in aprile si terrà un Festival di giovane danza, le installazioni in natura River Notes di Riitta Päivaäläinen. In primavera spiccano Right is Wrong, una panoramica degli ultimi 40 anni di arte cinese; un festival di performing arts; Stadionmusik, forse il più interessante perché mixa sport, atleti di livello mondiale, con la musica classica riarrangiata, sotto la direzione di David Moss. La prima-estate pre- senta come highlight il Midnight Light Tango Festival, con danzatori internazionali, e potete immaginare cosa sia ballare con la luce del sole di mezzanotte. In estate, La Fura dels Baus, con Elektra di Richard Strauss. Nel primo-autunno, il Food Festival e il Festival del Circo contemporaneo. In autunno, Jazz Festival e Film Festival, mentre nel primo-inverno il Light Festival. Ma, come detto, il programma è in divenire. Tutto si può seguire su Instagram e Twitter, su Facebook, google+, YouTube, nel senso che possono essere visti gli appuntamenti, soprattutto con gli occhi dei partecipanti, contribuendo così a raccontare una storia front e back. C’è an- che u n’a p p apposita (umea2014, iOs e Android), ma questa non è una novità. Poi c’è la città e il suo territorio. La Città delle Betulle, come si autodefinisce, stretta tra il fiume Ume e il mare, circondata da boschi, è la capitale regionale e offre molti spunti, urbani e naturali. Da non mancare il Bildmuseet (www.bildmusee.umu.se) che presenta arte contemporanea in senso ampio (anche graffiti, anche fotogiornalismo), il Parco delle Sculture Umedalen, il Museo del Västerbotten. E poi l’Arboretum Norr, il lungofiume, il Museo della chitarra appena aperto. E una visita a uno dei centri sami, per vedere le renne e ascoltare il racconto delle tradizioni. LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 . 21 Consigli ai Viaggiatori MARCO MORETTI «I Gardaland 2014 Prezzemolo Land, un fantastico e coloratissimo «mondo di giochi» dedicato ai più piccoli e Eurochocolate che sarà nel Parco fino al 14 aprile sono le due novità di Gardaland 2014 che ha appena aperto i battenti Info www.gardaland.it Grecia in villa MyEvotravel propone una vacanza in Grecia offrendo la possibilità di scegliere tra tante diverse ville situate nelle più belle isole greche. Dalla mondana Mykonos all’elegante Naxos, passando dalla celebre Creta e la riservata Tino. Info www.myevotravel.com l Mekong è il fiume più bello e selvaggio della Terra annotava Marguerite Duras, nata a Saigon il 4 aprile 1914 da coloni francesi. L’esperienza in Indocina - giungla, mondo coloniale, esotismo - emerge in tutti i romanzi della scrittrice. Soprattutto in L’Amante, la vicenda del suo flirt a 15 anni con un milionario cinese, trasposto nel 1991 da Jean-Jacques Annaud nell’omonimo film. La Duras abitò nel Delta del Mekong. Prima a Sa Dec, dove la madre insegnava al Liceo Francese. Sulle fertili rive del fiume la cittadina ospita vivai di piante tropicali. Qui il Mekong è largo e gonfio d’acqua. Le due sponde sono collegate da barche spinte da donne minuscole che remano contro corrente con dieci passeggeri a bordo. Poi si trasferì a Vinh Long, un centro agricolo più a est dove il fiume - che nasce in Tibet ed è lungo 4880 chilometri - si articola in numerose braccia che formano diverse isole (coltivate a riso, cocchi, banane e agrumi): si raggiungono con barche private o con i ferryboat che partono dal lungofiume, disseminato di caffè e ristoranti. Vinh Long è la base per visitare il mercato galleggiante di Cai Be, uno dei più animati della regione. La vita brulicante di Vinh Long e i floating market del Delta offrono al viaggiatore immagini di un’Indocina della memoria, scomparse in gran parte del Vietnam. Sul delta del Mekong inseguendo il mito della Duras In Vietnam il fascino antico dei luoghi narrati dalla scrittrice di cui domani si celebra il centenario Vinh Long è la base per visitare il mercato galleggiante di Cai Be, uno dei più animati della regione Sudamerica Il tour operator Ruta 40 propone una serie di trekking in Sudamerica. Venezuela, Colombia, Perù, Argentina, Cile e Bolivia: Paesi diversi che garantiscono itinerari e paesaggi di grande fascino Info www.ruta40.it Perché il dedalo di canali in cui il Mekong si divide prima di gettarsi nel Mar Cinese Meridionale è il volto più spettacolare e tradizionale di un Paese che corre verso la modernità. Il Delta si trova appena a tre ore d’auto a sud della trafficata Saigon, ma è un mondo agreste con scene bucoliche, come i pa- La cucina Aromatica, la cucina vietnamita ha come base riso e spaghetti all’uovo, cucinati per lo più in zuppe con pesce o verdure, carne d’anatra o di maiale. I piatti sono serviti con salse di pesce fermentato, arachidi, soia, pomodoro o agrodolci. Deliziosi gli involtini, avvolti in pasta di riso e cotti a vapore. Una sorpresa anche per chi conosce i gusti orientali Est Vicino & lontano Un’immagine del Delta del Mekong a Vinh Long, dove la scrittrice visse con la madre stori che governano branchi di papere remando in piedi su affilate piroghe. E ha piacevoli risvolti gastronomici, soprattutto per gli amanti del pesce e per chi è alla ricerca di nuovi sapori. Nei ristoranti di Vinh Long come in quelli di Can-Tho e My-Tho (le due principali città) si gustano piatti a base di carne di serpente. Il Delta del Mekong è la maggiore area di pesca fluviale del mondo e una delle più im- portanti per la produzione di riso. Risorse di una popolazione che vive in gran parte su barche, battelli e palafitte. Ci si sposta soprattutto in barca lungo gli infiniti canali, dove si osserva la vita di contadini e pescatori, oltre a un’infinità di uccelli: cicogne, gru, pellicani, cormorani, garzette, sterne, chiurli, aninghe e anatre. La barca scivola silenziosa tra canali su cui si affacciano le case semplici dei contadini sullo sfondo della natura tropicale, in cui gettano le reti i pescatori e nuotano i bambini. S’attraversano piccoli villaggi e infinite ri- saie. Si seguono i canali finché sboccano nel Mekong - su cui le città sconfinano nell’anarchia delle house-boat - servito da traghetti colmi di ragazze che indossano l’ao dai, il tradizionale lungo abito bianco. A Can-Tho, dove il fiume è dominato dalla più grande statua di Ho Chi Minh, si visitano case galleggianti con vivai di pesci al centro del salotto. Da qui partono le escursioni per il mercato galleggiante di Cao Lanh. E si raggiunge la Sam Mountain a Chau Doc, disseminata di pagode con monaci buddisti: uno dei rari aspetti mistici del Paese comunista. Come arrivare Cathay Pacific (www.cathaypacific.com) vola da Milano e Roma a Saigon, via Hong Kong con possibilità di stopover. L’operatore italiano Easy Asia (www.easyasia.info/it) propone itinerari di gruppo e viaggi personalizzati in Vietnam e in tutta l’Indocina. Informazioni sul Vietnam, la sua storia, la sua cultura e le sue strutture di accoglienza, dagli alberghi agli ostelli sul sito www.vietnamtourism.com. T1 CV PR T2 GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA STAMPA 22 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 In Italia -1,02% -0,97% FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare Euro-Dollaro CAMBIO All’estero DOWJONES(NewYork) NASDAQ(NewYork) DAX(Francoforte) 1,3765 FTSE(Londra) S Oro Petrolio dollaro/barile 99,62 ECONOMIA FINANZA +0,24% +0,20% +0,20% +0,10% euro/grammo R 30,4497 . 23 & MONTEPASCHI, UNICREDIT, INTESA SANPAOLO, BPM, BANCO POPOLARE E UBI POTREBBERO DIVENTARE SOCI DI MAGGIORANZA SENZA LA CIR Le banche verso il controllo di Sorgenia La proposta per convertire il debito di 600 milioni di euro sarà sul tavolo del Cda entro la settimana LUCA FORNOVO TORINO Montepaschi, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bpm, Banco Popolare, Ubi e altre 13 banche creditrici, sono a un passo dal mettere le mani su Sorgenia. La società dell’energia ha debiti per 1,9 miliardi di euro e la holding Cir, della famiglia De Benedetti, potrebbe perdere il controllo. Mentre l’altro socio, l’austriaca Verbund, ha già dichiarato chiusa la sua avventura italiana. Secondo fonti finanziarie, le banche sono al lavoro per presentare entro la settimana a Sorgenia un piano per convertire i 600 milioni di debito in eccesso che - se approvato dal Consiglio di amministrazione del gruppo - porterà gli istituti di credito ad avere quasi il 100% del capitale di Sorgenia. Lo schema della proposta, ancora da affinare, dovrebbe prevedere una conversione in azioni per 400 milioni e un prestito convertendo da 200 milioni. L’operazione è stata discussa ieri nel corso di una riunione a porte chiuse cui hanno partecipato i top manager dei sei istituti più esposti (Mps, Unicredit, Intesa, Bpm, Banco Popolare e Ubi) che hanno deciso di accelerare sul piano B, dopo aver preso atto dell’indisponibilità di Cir ad aumentare l’impegno nel salvataggio della controllata. La holding dei De Benedetti è intenzionata a immettere al massimo 100 milioni, che sarebbe l’unica iniezione di liquidità in Sorgenia, nell’ambito di un aumento di capitale da 190 milioni che la farebbe restare al 52,9%. Le banche hanno chiesto uno sforzo in più: arrivare a 150 milioni, ma Cir, che in quel caso diventerebbe socio di minoranza, ha detto no. Il piano B sembra quindi inevitabile. A esserne convinti sono anche gli istituti come Mps, esposta per 600 milioni e Unicredit (180 milioni) che prima Lo schema del piano prevede 400 milioni in azioni e 200 milioni di prestito convertendo erano propensi a una soluzione più morbida. Certo nella proposta ci sarà qualche spiraglio per riaprire il negoziato con Cir. Ma se il piano B andrà in porto, le banche arriveranno al pieno controllo di Sorgenia, certo non subito. Il Cda dovrà dare l’ok alla proposta di conversione e poi dovrà convocare l’assemblea degli azionisti per il via libera finale. Per quanto riguarda la governance futura di Sorgenia, l’attuale amministratore delegato, Andrea Mangoni, dovrebbe rimanere al suo posto, come uomo di garanzia per assicurare la continuità industriale. Una volta divenute le maggiori azioniste, le banche punteranno poi a cedere alcuni asset. L’obiettivo è mettere in vendita tutte le attività nelle energie rinnovabili. Una grana non facile da risolvere sarà la centrale elettrica a carbone Tirreno Power di Vado Ligure (al 39% di Sorgenia e al 50% di Gdf Suez) che è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Savona. Se il piano B avrà successo Mps, Intesa, Unicredit, Bpm, Banco Popolare e Ubi diventeranno i grandi soci della nuova Sorgenia, visto che a loro fa capo circa il 70% degli 818 milioni di debiti della capogruppo. Nella compagine azionaria entrerebbero poi altri 13 istituti, tra cui la società finanziaria Portigon (vanta crediti per 135 milioni), Bnp Paribas (98 milioni)) e Carige (41 milioni). Mentre resterebbero fuori Mediobanca e Raiffeisenbank, in quanto non sono esposte sulla capogruppo. Sempre ieri le banche hanno discusso della richiesta di Sorgenia di avere un po’ di ossigeno, con lo sblocco di linee di credito e fideiussioni. Ma al momento non sono stati riaperti i rubinetti della nuova finanza (si parla di circa 65 milioni) sotto forma di sconto fatture e garanzie. La richiesta è stata sollecitata dal Cda di Sorgenia, che martedì ha comunicato di avere comunque evitato la crisi di cassa grazie a interventi sul circolante e dismissioni. Sotto stress Le attività di Sorgenia nelle energie rinnovabili potrebbero essere vendute Nella foto una centrale elettrica del gruppo IMAGOECONOMICA Investimenti sbagliati e prestiti facili, così si scarica l’energia di De Benedetti Analisi FRANCESCO MANACORDA MILANO AZIENDA MULTISERVIZI IGIENE AMBIENTALE TORINO S.P.A. COMUNE DI ASTI L’AMIAT S.p.A. indice la seguente gara: * [Rif. PA 7/14] - Fornitura di n. 2 veicoli 4x4 con M.T.T. > 6.000 kg, allestiti di spargisale e lama sgombero neve. Importo a base di gara: € 210.000,00 + IVA. La documentazione della gara è disponibile sul sito aziendale: http://www.amiat.it – Sezione “Appalti e Gare”. Il bando è stato inviato alla G.U. della Comunità il 21/03/2014. L’AMMINISTRATORE DELEGATO Ing. Roberto Paterlini Piazza S. Secondo 1 Tel. 0141/399310 C00186 AMERA DEI DEPUTATI Roma - Via della Missione 10 ESTRATTO DI BANDO DI GARA L’Amministrazione della Camera dei deputati indice una P.R. per l'appalto di “Fornitura di un sistema di trascrizione automatico del parlato (ASR) e prestazioni informatiche accessorie”, della durata di trentasei mesi, da aggiudicare con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Possono partecipare alla P.R. imprese, imprese riunite, consorzi e GEIE in possesso all'atto della domanda dei requisiti di ordine generale e speciale previsti dal capitolato. Domanda di partecipazione e dichiarazione del possesso dei requisiti devono, a pena di esclusione, pervenire entro il 30 aprile 2014, a mezzo raccomandata o posta celere, al seguente indirizzo: Camera dei Deputati. Servizio Amministrazione. Via della Missione n. 8, 00186 ROMA. Il bando è pubblicato sulla GUUE, sulla GURI ed è consultabile sul sito www.camera.it., sezione “Amministrazione”, sottosezione “Procedure di gara”. Capitolato e ulteriori informazioni possono essere richieste all’indirizzo email “amm_contratti@camera.it”. CAMERA DEI DEPUTATI Il Consigliere Capo Servizio Amministrazione (Dott. Nicola Guerzoni) ISFOL ISTITUTO PER LO SVILUPPO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEI LAVORATORI Corso d’Italia n. 33 - 00198 ROMA; CF 80111170587 AVVISO PER ESTRATTO GARA RIF. 133/CDG - C.I.G.: 558840842B L’Isfol intende esperire pubblico incanto mediante procedura aperta per l’aggiudicazione di un appalto concernente la “Realizzazione e sviluppo delle funzioni del Controllo di Gestione, del Controllo Strategico, del Ciclo di Valutazione delle performance, della Trasparenza e degli Obblighi di Pubblicità, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento e dalla regolamentazione interna, attraverso l’implementazione di un ambiente applicativo che integri i sistemi informatici e informativi attivi presso l’Istituto”, con aggiudicazione in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa - art. 83 punto 1) D. Lgs. 163/06 - termine presentazione offerte entro le ore 12.00 del giorno 19.05.2014. Copia integrale del bando e del capitolato d’oneri è disponibile sul proprio sito internet www.isfol.it. ISFOL Il Responsabile Unico del Procedimento - RUP Dott.ssa Simona Fiori TRIBUNALE DI TORINO Per questa pubblicità: 011/6665241 • Gli avvisi legali NOTIZIA DI AVVISO ESPLORATIVO Il Comune di Asti intende acquisire manifestazioni d’interesse per l’affidamento in concessione della gestione del centro infanzia e famiglie “TROVAMICI”, ai sensi dell’art. 30 del D.lgs 163/06. L’avviso esplorativo integrale è visionabile all’Albo Pretorio on line e sul sito del comune di Asti: http://asti.etrasparenza.it/pagina 789_avvisi-pubblici.html Asti, 31/03/2014 IL DIRIGENTE Dott. Andrea Berzano ESTRATTO DI BANDO DI GARA 1) Stazione appaltante: ITALFERR SpA - in nome e per conto di RFI SpA. 2) Oggetto: Procedura aperta ai sensi D.Lgs. 163/06, parte III, per l’affidamento dei lavori di sistemazione idraulica viadotti e regimazione idraulica a monte del sottovia ferroviario SL 1005 (Km 9+029) - Linea Metaponto-Reggio Calabria - tratta Melito P.S. - Reggio Calabria. CIG 5666549828 CUP J91H92000000001 - (PA-1228). 3) Importo: Euro 1.108.550,13. 4) Termine ricezione offerte: 5 maggio 2014, ore 12:00. 5) Profilo Committente: http://www.gare.italferr.it/. Il Responsabile Ing. Fabrizio RANUCCI de La Stampa li puoi trovare anche su: www.legaleentieaste.it TRIBUNALE DI TORINO FALLIMENTO N. 294/12 SI COMUNICA - che all’attivo del fallimento sono stati acquisiti dei rottami ferrosi; - che è pervenuta alla Curatela un’offerta irrevocabile di acquisto di euro 150.000,00 oltre Iva di legge (ove dovuta); SI INVITANO tutti gli interessati a far pervenire, entro e non oltre le ore 12,00 del 15 aprile 2014, offerte migliorative d’acquisto, cauzionate in misura pari al 10% del prezzo offerto (con assegno circolare non trasferibile), presso lo studio del curatore, in Torino, Via Stefano Clemente n. 6, nelle ore d’ufficio (8,30-12,00 / 14,30-18,00). Di detti beni potrà essere presa diretta visione previa richiesta di appuntamento al Curatore da tenersi entro e non oltre il 14 aprile 2014, h. 12,00. Il giorno 15 aprile 2014, alle ore 17,00, presso lo studio del Curatore, si procederà all’apertura delle buste e a competizione tra l’Offerta ora pervenuta e le offerte presentate nei termini, secondo le condizioni previste nel bando di gara consultabile presso lo studio del Curatore, con immediata aggiudicazione al vincitore. Il presente annuncio non costituisce ad alcun effetto proposta contrattuale, né offerta al pubblico ex art. 1336 cod. civ., né sollecitazione all’investimento ai sensi dell’art. 94 D.Lgs. 58/98. Ogni determinazione in ordine alla vendita deve essere autorizzata dal Giudice Delegato che avverrà alle condizioni tutte così come analiticamente e tassativamente indicate nel bando di vendita. Per ogni ulteriore informazione si invita a contattare lo Studio del Curatore, tel. 011.4373204 – fax 011.480936 – p.e.c.: f294.2012torino@pecfallimenti.it. Il Curatore fallimentare Dott. Enrico Stasi COMUNE DI MONCALIERI TORINO - AVVISO DI GARA È indetta per il giorno 16 APRILE 2014 alle ore 10.00 procedura di gara per l’affidamento in concessione - ai sensi dell’art. 30 del D. Lgs. n. 163/2006 - dell’organizzazione e della gestione dei soggiorni climatici marini per la terza età per il triennio 2014-2016. Valore complessivo presunto della concessione € 1.689.900,00 (IVA INCLUSA) ex art. 74 ter DPR. 633/72. Numero di partecipanti complessivi previsto min. 850 max. 1120 per ogni stagione estiva compresa nel triennio 2014-2016. Tutta la documentazione di gara è visionabile e scaricabile sul sito internet del Comune al seguente indirizzo: www.comune.moncalieri.to.it. Gli operatori economici in possesso dei requisiti richiesti per l’ammissione alla gara che intendano partecipare alla medesima, sono invitati a presentare offerta con le modalità stabilite dalla documentazione di gara entro il termine perentorio delle ore 12.00 del 15/04/2014. Moncalieri, 27.03.2014 IL DIRIGENTE Dott.ssa Federica Deyme Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it U n modello di capitalismo familiare che paga i costi di un investimento sbagliato e probabilmente anche quelli del tardivo inserimento - ottobre 2012, Monica Mondardini diventa amministratore delegato della Cir al posto di Rodolfo De Benedetti - di un manager esterno. Ma anche un modello bancario, guardacaso tutto italiano, che sconta la sua affezione a un sistema di capitalismo discretamente relazionale, piange adesso su crediti concessi con larghezza - su circa 1,9 miliardi di esposizione ben 600 milioni fanno capo al Montepaschi di mussariana memoria - e rischia forse di attuare un’operazione non abbastanza incisiva. Nella grande partita a scacchi tra gli istituti di credito e la Cir (presidente esecutivo Rodolfo De Benedetti, presidente onorario suo padre Carlo) che controlla il 52,9% di Sorgenia per mettere in sicurezza la società energetica in profonda crisi, le ultime mosse sembrano vicine con un ultimatum che le banche si preparano a presentare già entro domani. Ma in realtà alcune mosse decisive sono ancora tutte da tracciare sulla scacchiera delle trattative. La prima riguarda il prezzo di conversione zione sintetica dello stato dei rapporti. Ma a monte della conversione rischia di esserci un altro problema. I seicento milioni che le banche sono disposte a scalare rappresentano poco meno di un terzo dell’indebitamento complessivo di Sorgenia. Probabile che nei calcoli degli istituti sia difficile o impossibile spingersi più in là, anche perché i debiti convertiti vanno di fatto cancellati dal bilancio. Ma in questo caso resterebbero comunque 1,3 miliardi di indebitamento in capo a Sorgenia. Nel suo nuovo In famiglia piano industriale la società prevede di avere un Ebitda annuo di Carlo De Benedetti (destra) 110-120 milioni nel triennio che con il figlio Rodolfo termina nel 2016. Dunque l’indebitamento sarebbe pari a circa delle azioni Sorgenia: se quei 10 volte l’Ebitda previsto a me600 milioni di debito che le ban- dio termine. Una riduzione del che sono disposte a scalare alla debito sarà possibile attraverso società attraverso la trasforma- la cessione delle energie rinnozione in equity di 400 milioni e vabili, che le banche avrebbero altri 200 milioni da legare a un già in programma, ma una parte prestito convertibile in azioni importante per la capacità di fossero equivalenti al 100% del rimborso del debito di Sorgenia capitale Sorgenia, allora per la potrebbe averla anche il capaciCir sarebbe davvero«game ty payment, ossia quella remuover» nella socienerazione data, tà energetica. Se IL SALVATAGGIO con i soldi delle per ipotesi invea quelle Per i debiti residui bollette, ce quella stessa imprese energetipotrà servire anche che che mettono cifra si trasformasse solo in una il «capacity payment» la disposizione partecipazione l’eventuale capadi minoranza, allora la Cir e i cità delle loro centrali tradiziosuoi azionisti di riferimento po- nali. Si prevedeva che il ministetrebbero cantare vittoria. Qual- ro delle Attività produttive indiche voce degli ultimi giorni so- casse la misura di questa remustiene che i rapporti tra istituti nerazione per fine marzo, ma c’è e famiglia si sarebbero un po’ qualche ritardo. E con il taglio ammorbiditi: la percentuale di delle bollette promesso dal preun’eventuale presenza banca- mier alle piccole e medie impreria nel capitale Sorgenia po- se lo spazio per capacity paytrebbe dare presto un’indica- ment forti sembra ridotto. 24 .Economia STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Panorama Il ritorno di Bob Diamond LE BOZZE DELL’ACCORDO TRA LA FONDAZIONE E I NUOVI SOCI Mps, ai sudamericani la scelta del nuovo ad L’ex uomo d’oro della City ricomincia dal Botswana Patto triennale con un “lock up” per due anni D alla City al Botswana. Va in scena in Africa il ritorno di Bob Diamond, l’ex uomo d’oro della finanza londinese, un tempo a capo del colosso Barclays e finito nella polvere nel luglio 2012 per lo scandalo miliardario del tasso Libor manipolato dalle banche. Oggi, e dopo nemmeno due anni, l’investment banker è di nuovo in pi- Bob Diamond sta e punta alla conquista delle banche dell’Africa. Un film che il mondo della finanza non aveva ancora visto. Il primo affare di Diamond post collasso carriera è proprio l’acquisizione (attraverso il veicolo Atlas Mara) di quote della Banc Abc del Botswana (47,1%). Non è la sola banca finita nel mirino di Diamond che si è comprato anche una fetta del 9% della nigeriana Union Bank of Nigeria. Le due operazioni del valore di 265 milioni di dollari sono avvenuti con la scalata di Adc African Development Corporation, un veicolo quotato a Francoforte che ha partecipazioni nei due istituti africani. [SANDRA RICCIO] Retribuzioni a confronto A Scaroni 5,8 milioni il 25% meno degli altri ad el 2013 la retribuzione complessiva dell’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni (cioè la parte fissa più il bonus annuale più l’attualizzazione degli incentivi di lungo termine attribuiti nell’anno ma non ancora erogati) è stata di 5,810 milioni di euro. Lo dicono le slide presentate nell’audizione alla Commissione Industria del Senato. La retribuzione risulta del 24,8% inferiore alla media dei Ceo di Shell, Bp e Total. Nelle slide è anche evidenziato a quanto ammonta, almeno in parte, il trattamento di fine mandato (o di risoluzione del rapporto di lavoro): c’è un’indennità integrativa composta da una parte fissa di 3.200.000 euro e una parte variabile calcolata sulla media delle performance del triennio 2011-2013, c’è un patto di non concorrenza di 2.219.000 di euro erogabile dopo un anno dalla cessazione del rapporto e un trattamento previdenziale/contributivo per il rapporto di amministrazione parificato a quello dirigenziale. N L’utile tiene Crescono i ricavi di Prada In arrivo 2 mila assunzioni onostante la forza dell’euro che sta penalizzando tutti i marchi del Vecchio continente, i conti di Prada tengono: l’utile 2013 è di 627 milioni (due milioni in più del 2012), i ricavi sono cresciuti a 3,587 miliardi (+8,8%, con previsione di aumento del 9% nel 2014) e dividendo di 11 centesimi rispetto ai 9 precedenti. Un abito firmato Prada E, anche se i profitti interrompono la crescita degli anni precedenti, il gruppo assume: nel corso del 2014 salirà a 13.500 dipendenti, 2mila in più in un anno. Di questi, 500 solo in Italia, soprattutto nell’industria. L’ad Patrizio Bertelli ha annunciato che il marchio Prada quest’anno aprirà nel mondo 50 nuovi spazi (che salgono a 80 contando anche Miu Miu e Church, sul quale sta investendo fortemente). Il gruppo punterà soprattutto sugli store per uomo, che stanno dando una redditività migliore, e conferma gli investimenti in Arabia Saudita e Sudafrica. [GIU. BOT.] N GIANLUCA PAOLUCCI SIENA Il mantenimento delle quote per due anni e la presentazione di una lista comune per il rinnovo del cda con l’assegnazione alla Fondazione Mps della facoltà di esprimere il candidato presidente e ai fondi Fintech e Btg Pactual di poter esprimere l’ad. Sono i contenuti principali del patto di sindacato in corso di elaborazione tra l’ente senese e i due fondi sudamericani Fintech e Btg Pactual. Secondo le bozze che stanno circolando in queste ore, il patto avrà durata di tre anni - il massimo previsto dalla normativa - e vincolerà il 9 per cento del capitale di Mps: il 2,5% detenuto dalla Fondazione, il 4,5% della Fintech di David Martinez Guzman e il 2% di Btg Pactual. Secondo quanto previsto nelle bozze di accordo, le liste comuni per il rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale saranno composte con un candidato dei fondi alternato a uno della Fondazione, in quest’ordine. ANSA Antonella Mansi, presidente della Fondazione Mps 6,5% del Monte È in mano ai soci sudamericani: il 4,5% è di Fintech e il 2% di Btg Il voto di lista previsto dallo statuto Mps assegna il maggior numero di consiglieri alla lista più votata. Ai fon- Auto Chryslerrichiama 867milavetture 1 Chrysler richiama 867.795 Jeep e suv Dodge per ispezionare i freni. L’annuncio arriva mentre la rivale Gm è alle prese con le conseguenze del ritardato richiamo di 2,6 milioni di auto. I modelli richiamati da Chrysler sono fra il 2011 e il 2014. di spetterà di esprimere l’amministratore delegato, previa consultazione con la Fondazione che però, nelle bozze circolate nelle ultime ore, avrebbe solo la facoltà di esprimere un parere. All’ente guidato attualmente da Antonella Mansi spetterà ancora l’indicazione del candidato presidente. Il tutto è ovviamente subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità, Bankitalia e ministero del Tesoro. Una risposta sull’ingresso dei due fondi da parte di Via XX Settembre è attesa entro 30 giorni (vale la regola del silenzio assenso), mentre Palazzo Koch avrà due mesi per dare il proprio via libera. Grazie a questo riassetto l’ente dispone oggi di una cassa che ammonta a circa 400 milioni. Ieri il piano della Mansi ha incassato l’elogio del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: «Plaudo all’intervento della presidente Antonella Mansi: mi sembra abbia fatto un buon lavoro, così come la banca», ha detto. Dopo la performance di martedì (+6,45%) ieri, a Piazza Affari, sono scattati i realizzi. Il titolo, che nel corso della seduta si è mosso a lungo sopra la parità, ha chiuso alla fine a -1,38%, a quota 0,2782 euro per azione. In flessione tutte le banche: Mediobanca (-3,39%) Bpm (-2,47%), Intesa (-2,37%), Unicredit (-2,15%), Ubi (-1,95%) e Banco Popolare (-1,74%). In rialzo solo le Carige Risparmio (+28,13%) e Banco di Desio (+2,24%), in vista dell’acquisto del banco di Spoleto. LA RISPOSTA: IL RIFERIMENTO È A QUATTRO EPISODI DEGLI ANNI 90, LA GESTIONE RECENTE VIENE LODATA “Consob,troppisoldiperle causelegali” La Corte dei Conti: sintomo di problemi nella tutela dei risparmiatori Giuseppe Vegas È presidente della Consob La Corte dei Conti apprezza nel suo operato «il contenimento dei costi di gestione e la razionalizzazione della struttura amministrativa» LUIGI GRASSIA La famosa spending review del governo dovrà riguardare anche le Autorità di controllo dei vari settori dell’economia. Ma alcune di loro hanno giocato d’anticipo e si sono mosse per tagliare le spese senza aspettare di essere costrette. La Corte dei Conti, che vigila su tutte le spese pubbliche, dà atto alla Consob (la guardiana della Borsa) di aver praticato «attente politiche di contenimento delle spese, tese in prospettiva a una riduzione dei contributi a carico dei soggetti vigilati». C’è però una nota negativa: la Corte di Conti punta il dito contro l’impennata del fondo rischi, quello che serve a coprire gli eventuali danni per le azioni di risarci- mento contro l’attività di vigilanza. In parole povere si tratta di soldi messi da parte per pagare chi eventualmente facesse causa alla Consob e ottenesse in tribunale un risarcimento. L’ammontare degli accantonamenti è lievitato dal 2011 a fine 2012 da 15,5 a 34 milioni. Questo incremento, secondo la Corte, è «sintomo evidente di problematiche relativa- mente all’efficacia dell’azione di vigilanza della Consob nella tutela dei risparmiatori». Come risponde la Consob? Non nega la crescita degli accantonamenti per i rischi giudiziari ma la riconduce a «una scelta di sana e prudente gestione. Le riserve riguardano in massima parte un ristrettissimo numero (quattro) di vicende risalenti ai primi Anni Novanta, periodo caratte- rizzato da un quadro normativo e istituzionale ben diverso da quello presente». Roba vecchia, insomma. Adesso è tutto diverso: «A fronte di questi rischi Consob sottolinea le oltre 300 sentenze favorevoli all’Autorità, rese negli ultimi anni in giudizi risarcitori su casi di presunta omessa vigilanza. Le criticità rilevate dalla Corte sull’efficacia dell’azione di vigilanza si riferiscono quindi a una fase risalente nel tempo, distante dall’attuale». La Consob sottolinea invece la parte della relazione della Corte in cui si apprezzano «gli sforzi nel contenimento dei costi di gestione e nella razionalizzazione della struttura organizzativa», a fronte di «un sostanziale annullamento del contributo statale». Questo processo, come evidenzia la stessa Corte, ha portato a «potenziare i mezzi e le risorse dedicate al perseguimento delle finalità istituzionali di vigilanza e tutela dell’investitore». Nell’insieme si riscontra «una situazione ispirata ai canoni della buona amministrazione». Borsa .25 LA STAMPA . GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente. OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. OBBLIGAZIONI 02-04-2014 il punto TITOLI Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI dc15 Tv Eur B IMI giu17 Eur TV Minim B Intesa/14 STEuro B Pop lg17 Mc Eur Barclays giu17 Fix Fl.No Barclays mar15 Cap.Float Barclays OT14_MC Eur Bco Popolare nv20 TF LT Bei/20 EIBFB BP MG14 MC Eur Centrob /14 Rf Centrob /18 Rfc Centrob /19 Sdi Tse Comit 98/28 Zc DB LG14 MC Eur Dexia Cr dic14 Step Up Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 Dexia Cred/05/15 Dexia Mz16 4.85 EM Mediob DC15 TV Eur Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.439% Eur Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 4% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 IMI ag19 TF Sprint BPost IMI fb15 Bposta MC Eur IMI mar15 Tasso Misto IMI mg19 TM Cap Floor IMI MZ15 MC eur LUIGI GRASSIA IL MIGLIORE +19,33% B Carige Rsp IL PEGGIORE -4,72% Espresso 1,635 1,574 Gio Ven Lun Mar Mer Gio Ven Lun Mar PREZZO Mer PRESE DI BENEFICIO SULLE BANCHE BENE GENERALI E PRYSMIAN L a Borsa di Milano si rimangia i guadagni del giorno prima con l’indice Ftse Mib -1,02% e l’All Share -0,97%. Giù le banche: Unicredit -2,15%, Intesa Sanpaolo -2,37%, Mediobanca -3,39%. Mps si è mossa a lungo sopra la parità ma ha chiuso a -1,38% a quota 0,2782 euro per azione. Rimanendo tra i finanziari, Generali è stato una delle poche blue chips in rialzo (+1,11%). Pressocché invariata Eni (-0,06%), mentre Enel ha chiuso con un -1,66%. Telecom Italia è arretrata dello 0,99% a 0,8490 euro per azione. Per quanto riguarda i principali industriali, Fiat -2,45%, Finmeccanica -1,45% e Pirelli -1,05%. Nel lusso Tod’s -1,86%, Luxottica -0,88%, Ferragamo -1,18%. Tra i pochi titoli positivi del listino principale si è distinto Gtech (+1,96%) sulle indiscrezioni circa un suo intervento nella privatizzazione delle lotterie turche. Prysmian, nel giorno in cui è arrivata la multa Ue coperta da precedenti accantonamenti, ha chiuso in crescita dell’1,73%. 108.83 100.23 96.47 100.33 107.03 99.19 99.83 104.56 105.96 101.98 101.11 101.48 108.84 95.92 58.94 116.65 101.72 98.79 101.56 98.54 103.50 102.36 100.39 100.31 104.48 108.63 111.79 103.98 100.90 112.24 104.31 107.53 99.93 104.90 99.61 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO IMI st14 Bposta MC Eur Intek ag17 TF Eur 8% Med Lom /18 Rf C 75 Med Lom /19 1 Sd Med Lom /19 3 Rfc Medio ap23 Lower Tier2 T Medio Cen 18 Floor Top S Medio Cen 19 Step Down Z Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio Lomb 14 56 Cms Medio mag20 Eur 4.5 Medio Mb 12 fb18 TM Mc e Medio nov 14 Eur 2.65 Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 TV Eur Medio/15 MC Eur Medio/15 Plus BP II Mediobanca ap19 MB14 Tas Mediocr L/28 Zc 25.Ma Merrill Lynch 10Y 15% Mittel lg19 Tf Call eur Mpaschi 99/29 4 Mpaschi 99/29 8 Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur MPS set17 MC Eur Rbs 01-20 tv infl. Rbs 09-14 tv Rbs 09-14 tv Rbs 10-19 6% Rbs 22-12-14 tf/tv Rep Ellenica /19 Tf SG mg16 MC Eur UBI DC14 Mc Eur INDICE BORSA VALORI DI MILANO Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9 122.50 108.32 108.89 95.55 107.03 110.44 96.29 128.81 92.69 105.61 100.61 109.58 99.80 101.01 106.82 99.85 110.01 110.66 100.94 58.72 101.59 106.23 108.06 105.71 108.24 104.77 104.59 101.54 100.33 100.90 96.76 100.10 101.62 103.22 99.24 EURIBOR 02-04-2014 VAR.% 21692,04 23153,42 30604,70 18344,89 19823,89 21389,32 3187,45 -1,02 -0,97 -0,79 -0,20 -0,92 +0,37 +0,03 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi 0,2050 0,2420 0,2810 0,3190 0,4230 0,5070 0,5990 Il Mercato Azionario del 02-04-2014 0,2078 0,2453 0,2849 0,3234 0,4288 0,5140 0,6073 TITOLI PREZZO UBI giu14 Tasso Misto UBI giu14 Welc.Ed. Eur Ubi giu15 TF Eur UBI giu18 TF Sub Lowtier UBI giu19 MC eur UBI gn18 Eur 5.4 UBI mar19 LowT2 Call UBI nov17 Eur 4.3 UBI ott19 Lower Tier II UniCr/16 LT 100.09 100.71 101.84 104.78 99.30 104.69 98.84 102.76 108.17 102.31 TITOLI DI STATO BoT 13-14/04/14 A 13-30/04/14 S 13-14/05/14 A 13-30/05/14 S 13-13/06/14 A 14-30/06/14 S 13-14/07/14 A 14-31/07/14 S 13-14/08/14 A 14-29/08/14 S 13-12/09/14 A 14-30/09/14 S 13-14/10/14 A 13-14/11/14 A 13-12/12/14 A 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.42% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.38% 10-15/12/15 S 0.59% 09-01/07/16 S 0.56% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.38% 12-15/06/17 S 1.45% 10-15/10/17 S 0.58% 11-15/04/18 S 0.68% 13-01/11/18 S 1.08% 13-15/11/19 S 0.76% CTz 12-30/05/14 A 12-30/09/14 A 13-30/06/15 A 13-31/12/15 A 99.99 99.97 99.95 99.93 99.92 99.91 99.89 99.86 99.84 99.82 99.79 99.76 99.73 99.68 99.64 99.56 99.50 101.69 99.45 100.14 99.58 100.09 100.74 99.98 104.90 99.54 105.33 100.17 100.45 103.50 100.91 99.94 99.75 99.15 98.63 SCADENZA Giu14 Set14 Dic14 Mar15 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 21725 21670 - 21403 21336 21217 21202 21375 21325 - 21775 21695 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 208,010 - 247,330 215,020 - 254,280 215,020 - 254,280 171,530 - 196,310 171,410 - 194,860 170,950 - 190,880 170,950 - 190,730 170,430 - 190,730 216,080 - 242,420 497,770 - 560,410 502,830 - 564,690 975,040 - 1095,250 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,3795 1 0,7249 Yen giapponese 143,0300 100 0,6992 Sterlina inglese 0,8280 1 1,2077 Franco Svizzero 1,2190 1 0,8203 Corona ceca 27,463 100 3,641 Corona danese 7,465 10 1,340 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,215 10 1,217 Corona svedese 8,905 10 1,123 Dollaro australiano 1,490 1 0,671 Dollaro canadese 1,519 1 0,658 Dollaro Hong Kong 10,701 1 0,093 Dollaro neozelandese 1,609 1 0,621 Dollaro Singapore 1,740 1 0,575 Fiorino ungherese 307,290 100 0,325 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2238,890 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 2,929 1 0,341 -0,04 -0,35 0,14 -0,10 -0,05 0,01 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aedes 14 warr Aiòn Renewables Alerion Ambienthesis Antichi Pell Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut 1,160 0,930 10,840 1,046 1,320 13,400 0,051 0,001 0,621 3,800 0,573 0,082 0,006 12,090 19,000 7,510 16,500 25,940 +0,17 -1,74 -0,37 +0,19 -0,75 +0,15 -0,96 0,00 0,00 -1,30 +0,88 0,00 0,00 -2,50 +0,37 -1,77 -1,37 -0,80 B Banca Generali 23,740 15,250 2,388 2,982 0,670 1,574 3,470 0,710 1,794 -1,25 -1,74 +0,51 +0,40 0,00 +19,33 -1,92 -2,47 0,00 0,00 +1,86 +2,24 +2,04 -0,57 +4,83 -0,13 +0,20 -0,47 -0,09 +1,70 -0,45 -1,90 +7,89 -0,06 +0,10 -0,97 -1,54 -2,13 -1,04 Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 0,476 3,374 3,000 6,990 11,060 0,395 0,513 0,633 2,178 0,716 0,422 20,700 31,050 0,885 1,000 0,112 19,880 13,340 7,600 1,160 0,936 10,781 1,044 1,319 13,386 0,052 0,001 0,622 3,770 0,565 0,082 0,006 12,233 18,992 7,593 16,506 26,200 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. TITOLI PUBBLICI REND. USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni TITOLI PUBBLICI 1,980% 2,060% 2,140% 1,940% 2,940% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 5,320% 2,260% 1,870% 0,980% nr 0,026 0,250 nr 0,040 0,080 nr nr nr 0,120 nr nr nr 0,450 0,355 nr nr 0,550 1,090 0,782 8,054 0,759 1,038 9,622 0,040 0,001 0,622 3,231 0,488 0,082 0,005 10,688 16,498 6,159 15,005 19,857 1,259 1,016 10,796 1,096 1,369 13,529 0,054 0,002 0,622 3,957 0,600 0,082 0,007 12,839 18,992 7,614 17,266 26,200 253389 156 16009687 2934 72517 2296 87297 38 41759 101 1698 121 3512376 52 320000 0 0 11 44305 164 65689 52 0 4 3469599 10 90318 1077 2346567 15683 1173432 1932 1110 72 752654 3753 23,850 0,900 15,196 nr 2,374 nr 3,022 nr 0,678 nr 1,389 nr 3,516 nr 0,717 nr 1,796 nr nr 0,479 0,002 3,395 0,036 3,042 0,044 7,034 0,152 11,199 nr 0,393 nr 0,513 nr 0,638 0,022 2,137 nr 0,718 nr 0,417 nr 20,700 nr 31,287 0,040 0,902 nr 1,000 nr 0,112 nr 19,982 0,080 13,474 0,050 7,634 0,104 21,572 25,136 287930 9,111 15,631 8924263 2,125 2,511 89164 0,813 3,718 41228 0,396 0,678 40208488 1,041 1,389 116922 3,128 3,675 23440 0,435 0,735 101688464 1,796 1,796 0 0,200 2,198 2,038 6,268 9,510 0,258 0,415 0,492 1,482 0,222 0,380 20,599 28,169 0,839 0,931 0,078 19,134 12,972 6,729 0,479 3,395 3,042 7,034 11,199 0,403 0,619 0,658 2,241 0,845 0,452 21,448 38,858 0,933 1,045 0,147 26,230 15,134 7,692 13246471 1180687 106100 51116 67385 1302383 233499 9311766 26791 678162 99955 150 81120 8536 200 1886829 78987 783617 330399 2752 2680 145 54 1475 4 549 2315 53 0 325 397 40 81315 74 53 103 1223 20 54 15 90 176 34 1 88 1359 2228 311 C Caleffi 1,589 -0,31 1,580 nr 1,412 1,674 13690 20 Caltagirone 2,740 +0,37 2,728 0,030 2,009 2,771 44257 328 Caltagirone Ed. 1,160 -0,34 1,155 nr 1,054 1,293 51140 144 Campari 5,850 -0,93 5,890 0,070 5,738 6,281 1550453 3421 Cape Live 0,077 -0,52 0,077 nr 0,056 0,083 397390 25 Carraro 3,300 +1,66 3,266 nr 2,928 3,385 254508 150 Cattolica As 18,750 -0,74 18,718 0,800 18,071 19,715 23433 1012 Cell Therap 2,538 -0,55 2,556 nr 1,443 3,101 1468436 382 Ceram. Ricchetti 0,371 +3,89 0,373 nr 0,184 0,389 1366681 31 CHL 0,055 +0,92 0,054 nr 0,044 0,059 586608 12 CIA 0,296 -1,79 0,294 nr 0,252 0,311 237944 27 Ciccolella 0,390 +0,41 0,386 nr 0,300 0,419 143675 70 Cir 1,113 +0,27 1,117 nr 1,037 1,178 1123495 888 Class Editori 0,413 +0,02 0,408 nr 0,209 0,423 246253 43 CNH Industrial 8,305 -0,95 8,370 nr 7,577 8,793 3180997 11300 Cofide 0,539 +0,65 0,536 nr 0,523 0,569 644815 385 Cogeme Set 0,048 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 3 Conafi Prestito' 0,616 +0,16 0,609 0,060 0,593 0,655 81729 28 Cred. Artigiano 0,00 nr 0 Cred. Bergamasco 21,750 -1,05 21,695 0,550 14,552 22,149 44220 1339 Cred. Emiliano 7,470 +1,15 7,433 0,120 5,708 7,433 426597 2471 Cred. Valtell. 10 warr 0,00 nr 0 Cred. Valtell. 14 warr 0,591 +2,78 0,594 nr 0,159 0,594 398691 0 Cred. Valtellinese 1,663 -0,12 1,662 nr 1,135 1,662 5948560 783 Crespi 0,026 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 4 Csp 1,670 -1,36 1,683 0,050 1,324 1,808 149178 56 D D'Amico 16 warr Danieli Danieli rnc 0,117 0,00 0,116 nr 0,099 0,119 24,230 -2,69 24,487 0,300 23,244 26,687 16,560 -1,37 16,663 0,321 16,191 17,992 172508 60744 113426 0 1001 674 AZIONI De'Longhi Delclima Diasorin Dmail Group 16,200 -0,61 16,161 0,290 11,869 16,406 1,420 0,00 1,417 nr 1,200 1,439 30,890 +0,72 30,748 0,500 30,006 35,923 4,200 -0,47 4,213 nr 3,870 4,488 E Edison r Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 70515 113424 81319 5974 2416 212 1720 6 1,020 EEMS 0,473 Enel 4,032 Enel Green Pw 2,010 Enervit 4,702 Eni 18,170 Erg 12,040 Ergy Capital 0,168 Ergy Capital 16 warr 0,027 Eukedos 0,794 Exor 32,360 -0,68 1,024 0,150 0,973 1,051 807318 113 +0,30 0,480 nr 0,308 0,539 923129 21 -1,66 4,055 0,150 3,151 4,107 41289585 38134 -1,95 2,036 0,026 1,835 2,053 9938385 10180 0,00 4,763 0,028 3,147 5,848 40898 85 -0,06 18,141 0,550 16,301 18,180 13464221 65928 +2,03 11,947 0,400 9,884 11,947 490968 1796 -0,71 0,168 nr 0,166 0,190 337686 28 +7,06 0,028 nr 0,026 0,031 246000 0 +0,13 0,788 nr 0,620 0,831 106190 14 -1,55 32,533 0,335 28,048 32,738 433523 8011 F Ferragamo 21,860 8,550 7,145 0,672 2,760 -1,18 22,326 0,330 20,514 27,699 1244555 3760 -2,45 8,640 nr 6,613 8,695 19365949 10806 -1,45 7,224 nr 5,480 7,336 5566630 4177 -0,67 0,670 0,012 0,485 0,690 1144354 292 -1,43 2,732 nr 2,620 3,158 4551 31 0,040 4,836 16,430 3,310 1,635 22,370 -0,50 0,040 nr 0,031 0,043 4792449 86 +0,08 4,848 0,220 4,555 5,061 14899 218 +1,11 16,374 0,200 15,596 17,523 8373101 25492 -0,30 3,304 0,060 2,708 3,408 314440 856 -4,72 1,647 nr 1,357 1,962 4806390 676 +1,96 22,384 0,730 21,967 24,030 676821 3896 Fiat Finmeccanica FNM Fullsix G Gabetti Pro.Sol. Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera I I Grandi Viaggi 2,070 -1,43 2,084 0,090 1,641 2,101 2374077 +0,29 +2,84 +0,44 -0,07 +0,27 0,00 -1,02 -1,65 -3,12 -2,37 -2,64 +0,13 -0,70 +0,22 +0,87 +0,54 +0,92 0,00 -7,61 0,692 1,309 0,897 0,707 11,177 11,232 0,867 0,472 0,597 2,512 2,094 0,763 1,267 9,119 5,816 29,612 20,770 8,843 0,399 J Juventus FC 0,242 +0,50 0,242 nr 0,220 0,252 1279491 K K.R.Energy 1,618 -0,06 2,386 -1,73 1,618 nr 2,411 0,010 1,570 1,926 1,908 2,429 IGD Il Sole 24 Ore Immsi Indesit Indesit rnc Industria e Inn Intek Group Intek Group rnc Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Iren Italcementi Italcementi rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group IVS Group 16 warr Kinexia L Lazio Luxottica Lventure Group M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Montefibre Montefibre rnc Moviemax N Noemalife Noemalife 15 warr 0,689 1,340 0,904 0,715 11,150 11,250 0,871 0,466 0,590 2,472 2,064 0,772 1,277 9,100 5,820 29,560 20,850 8,950 0,397 nr 0,383 0,858 149597 31 0,070 0,861 1,339 1207197 456 nr 0,606 0,897 263358 39 nr 0,464 0,707 767492 241 0,200 9,387 11,386 511880 1270 0,218 8,090 11,464 5877 6 nr 0,652 0,977 10423 20 nr 0,316 0,474 2014729 163 nr 0,406 0,611 302670 30 0,050 1,803 2,513 211358771 38949 0,061 1,469 2,103 9669826 1953 nr 0,667 0,839 24622 5 0,052 1,044 1,343 3568096 1498 0,060 6,271 9,128 361598 1615 0,060 3,428 5,816 229145 613 nr 24,973 30,420 4055 657 nr 14,552 20,770 66532 339 0,125 7,204 9,019 0 344 nr 0,200 0,444 92920 0 0,581 +1,93 0,581 nr 0,490 0,595 41,810 -0,88 41,980 0,580 37,321 42,208 0,152 +0,60 0,150 nr 0,049 0,180 0,163 2,644 6,525 4,250 8,125 6,995 0,162 1,720 0,755 12,680 1,436 0,455 0,278 0,036 0,171 0,062 56162 234521 5,134 0,258 nr nr 3,473 0,085 5,134 0,258 244 54 51 162023 39 603150 20052 652046 16 +3,82 0,163 nr 0,157 0,168 2640659 -2,51 2,639 nr 1,487 2,694 4466183 +1,87 6,385 nr 5,676 7,518 2254 -0,33 4,258 nr 3,457 4,301 9447630 -3,39 8,232 nr 6,342 8,394 7526788 -0,36 7,009 0,100 6,183 7,009 3739129 +0,50 0,162 nr 0,078 0,183 199580 0,00 nr +1,18 1,708 nr 1,608 1,794 51255 -1,31 0,755 nr 0,555 0,849 3173576 +2,26 12,842 nr 12,401 16,314 1914222 +0,21 1,435 nr 1,326 1,541 387168 +1,65 0,460 nr 0,441 0,605 39648 -1,38 0,284 nr 0,166 0,284 1239588399 0,00 0,037 nr 0,037 0,037 0 0,00 0,167 nr 0,167 0,167 0 +0,99 0,061 nr 0,060 0,067 113363 5,075 +3,49 0,300 +50,00 2962 31434 1822 77 806 119 5029 7089 5159 8 0 150 168 3210 354 69 3322 5 4 4 39 0 AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP 0,15 -0,05 0,16 0,33 -0,04 -1,17 -0,09 0,16 0,00 -0,02 0,00 1,27 QUOTAZIONI BOT SCADENZA (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 SCADENZA Divid. Minimi Anno Massimi Anno PREZZO TASSO % 10 40 70 101 132 161 193 224 252 285 315 343 99,985 99,953 99,922 99,888 99,844 99,791 99,733 99,677 99,642 99,561 99,503 99,449 0,000 0,340 0,280 0,270 0,300 0,300 0,380 0,440 0,430 0,470 0,490 0,510 Quantità trattate Capitalizz. 02-04-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) 1292,00 30,4497 484,9902 01-04-2014 EURO 1283,75 936,5712 30,2049 484,5398 - BORSE ESTERE GIORNI 14/04/14 14/05/14 13/06/14 14/07/14 14/08/14 12/09/14 14/10/14 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 ORO CHIUSURE MERCATI Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP X RENDIMENTI ESTERI AZIONI QUOTAZ. VAR.% 406.14 3150.27 9623.36 22523.94 6659.04 10435.80 4430.86 5408.79 14946.32 8508.26 16.573.00 4.276.46 +0.13 -0.04 +0.20 +0.34 +0.10 -0.26 +0.09 +0.26 +1.04 +0.60 +0.24 +0.20 Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP Divid. Minimi Anno Massimi Anno 6,347 0,100 4,960 Quantità trattate Capitalizz. Novare 0,935 0,00 0,935 nr 0,702 0,935 0 13 Vianini Lavori 6,440 19625 278 O Olidata 0,512 +0,39 0,511 nr 0,374 0,534 113400 17 W World Duty Free 10,350 -0,48 10,464 nr 9,242 10,905 606519 2663 0,013 2,460 2,548 576109 nr 1,416 1,502 62062 0,092 2,130 2,721 2693824 nr 0,515 0,776 812809 nr nr 3,207 5,043 124969 nr 1,778 2,355 68233 0,320 11,001 12,717 3548988 0,390 8,763 10,395 43660 0,020 0,296 0,456 25968 nr nr 6,520 9,507 3716098 0,033 4,045 5,167 1229201 nr 0,573 0,758 3898490 nr 0,289 0,413 67149 0,420 17,538 19,565 2604120 4557 0 982 36 0 149 106 5433 121 53 Y Yoox nr 24,900 34,569 881491 1469 0,143 2245465 0,008 1381000 0,294 11335 44 0 1 0,00 2,437 0,100 2,183 2,619 2743 -3,20 0,932 nr 0,430 0,954 1702165 -2,55 1,700 nr 1,295 1,800 2364230 -2,34 1,354 nr 0,704 1,354 1527632 +0,64 12,643 0,220 10,290 13,196 233665 -1,20 0,699 nr 0,553 0,781 622537 0,00 0,215 nr 0,189 0,237 348640 -2,31 1,537 nr 1,294 1,604 30057 67 73 722 40 2644 115 174 18 P Parmalat 2,498 -0,16 2,496 Parmalat 15 warr 1,455 +1,04 1,459 Piaggio 2,716 -1,52 2,721 Pierrel 0,757 +0,87 0,758 Pierrel 12 war 0,00 Pininfarina 4,920 -0,81 4,936 Piquadro 2,124 +1,24 2,124 Pirelli & C. 11,320 -1,05 11,420 Pirelli & C. rnc 9,900 -0,80 9,902 Poligrafici Editoriale 0,405 +1,22 0,402 Pop Emilia 01/07 0,00 Pop.Emilia Romagna 9,445 -0,32 9,507 Pop.Sondrio 5,160 -1,99 5,167 Prelios 0,713 -2,19 0,729 Premuda 0,390 +2,77 0,388 Prysmian 18,790 +1,73 18,752 R Ratti RCS MediaGr r B RCS Mediagroup RCS Mediagroup risp Recordati Retelit Risanamento Rosss S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa Sesa 18 warr SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. T Tamburi Tamburi 15 warr TAS Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna Tiscali Tiscali 14 warr Tod's Trevi Fin.Ind. U UBI Banca Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B V Valsoia Vianini Industria 2,420 0,937 1,680 1,333 12,640 0,701 0,213 1,522 +0,20 15,173 -0,45 17,630 0,00 17,420 -1,54 4,395 -2,38 12,287 -0,16 1,246 +0,69 13,139 0,00 13,439 +9,51 0,166 +5,88 0,002 0,00 0,880 -1,08 0,504 +0,70 12,895 +2,75 3,415 -0,80 8,734 -0,37 0,108 +1,88 2,042 -0,99 4,212 +1,59 6,361 +1,83 2,207 0,00 10,150 0,00 0,417 -0,69 0,418 146,000 0,00 146,000 6,780 +0,89 6,772 15,200 17,610 17,420 4,350 12,290 1,240 13,150 13,500 0,168 0,002 0,880 0,504 12,900 3,440 8,720 0,108 2,062 4,198 6,385 2,220 10,150 2,782 0,783 0,609 0,849 0,124 0,380 0,685 16,020 3,882 0,074 0,001 95,050 8,215 7,040 6,585 8,895 5,615 4,958 2,760 275,000 2,736 nr 14,386 0,680 15,499 0,710 16,220 1,490 4,263 1,594 12,219 nr 0,837 0,190 10,750 1,924 12,384 nr 0,061 nr 0,002 nr 0,480 nr 0,235 nr 11,476 nr 2,225 0,060 7,252 nr 0,107 nr 1,356 0,100 3,975 0,100 5,696 nr 2,108 nr 9,704 nr nr 0,369 nr 146,000 0,100 5,491 3174 1592 202 73 4024 19,075 114281 945 17,723 1786246 7780 18,500 209 2 4,910 478848 1967 12,876 503 20 1,286 1800371 1184 13,346 4650 130 13,439 15392 744 0,180 8514203 23 27 0,002 324342456 0,950 0 1 0,504 84076 0 13,383 25303 181 3,415 54150 0 8,858 150274 1987 0,118 140675 5 2,072 607889 238 4,231 11813912 14245 6,524 33290 577 2,300 1058706 1057 11,056 9089 132 0 0,457 325696 35 146,000 0 0 6,880 4649929 6167 -1,00 2,787 0,041 2,182 2,810 448853 398 -2,19 0,787 nr 0,322 0,810 78023 0 -0,16 0,608 nr 0,473 0,626 65430 25 -0,99 0,850 0,020 0,712 0,875 78397765 11410 -0,72 0,125 nr 0,123 0,143 1388278 181 +1,60 0,380 nr 0,171 0,430 3412 2 -0,22 0,683 0,031 0,563 0,683 18219063 4118 -0,37 16,077 0,130 14,900 17,363 1714973 18979 -0,92 3,901 0,070 3,568 3,906 8049571 7842 +0,82 0,074 nr 0,042 0,080 24870206 138 -12,50 0,001 nr 0,000 0,001 852280 0 -1,86 95,803 2,700 91,002 120,260 206707 2932 +0,80 8,150 0,130 6,210 8,208 109378 572 -1,95 7,045 -2,15 6,643 -1,11 8,891 -2,18 5,625 -2,21 4,975 -2,13 2,800 -0,83 276,938 -2,22 2,775 0,050 4,895 7,069 11073465 6353 0,090 5,391 6,721 78650551 38457 0,090 7,827 9,435 15298 22 0,150 4,105 5,700 2086545 2497 0,170 3,602 5,043 1368210 1361 nr 2,154 2,831 13992259 6302 nr 175,169 276,938 4847 354 nr 2,058 2,804 1604939 1047 11,890 +1,02 11,858 0,170 10,252 12,012 1,480 -0,47 1,466 0,020 1,192 1,496 31859 15933 124 44 Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc 6,300 -2,55 24,830 -1,19 25,041 0,116 -1,28 0,003 +3,45 0,250 -1,61 0,116 0,003 0,243 nr nr nr 0,073 0,003 0,183 STAR Acotel Group 20,720 Aeffe 0,856 Amplifon 4,760 Ansaldo Sts 8,360 Ascopiave 2,260 Astaldi 7,640 B&C Speakers 7,600 Banca Ifis 16,010 BB Biotech 132,000 Bca Finnat 0,587 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,945 Biancamano 0,790 Biesse 6,465 Bolzoni 4,130 Brembo 27,400 Cad It 5,240 Cairo Comm. 6,640 Cembre 10,130 Cementir Hold 6,710 Cent. Latte Torino 4,250 Cobra 1,071 D'Amico 0,674 Dada 3,880 Damiani 1,710 Datalogic 9,110 Dea Capital 1,355 Digital Bros 3,676 EI Towers 42,960 El.En. 24,500 Elica 2,000 Emak 0,910 Engineering 53,600 Esprinet 7,740 Eurotech 2,628 Exprivia 0,918 Falck Renewables 1,440 Fidia 3,518 Fiera Milano 7,275 Gefran 4,258 Ima 35,840 Interpump 10,790 Irce 2,126 Isagro 2,802 IT WAY 1,941 La Doria 6,335 Landi Renzo 1,443 MARR 13,980 Moleskine 1,259 Mondo Tv 0,965 Mutuionline 5,175 Nice 3,320 Panariagroup 1,568 Poligr. S.Faustino 7,830 Poltrona Frau 2,950 Prima Industrie 14,500 R. De Medici 0,322 Reply 64,050 Sabaf S.p.a. 14,980 Saes 8,760 Saes rnc 7,135 Servizi Italia 5,515 Sogefi 4,882 TerniEnergia 2,204 Tesmec 0,712 TXT e-solution 9,935 Vittoria Ass. 10,550 Zignago Vetro 6,145 +1,07 20,610 +3,13 0,853 -1,12 4,754 -1,88 8,398 -2,33 2,291 +1,87 7,587 +6,89 7,382 -1,78 16,054 +0,23 132,345 -2,00 0,585 -0,79 0,951 +0,06 0,789 -2,05 6,470 +0,73 4,048 -2,14 27,716 -0,19 5,227 -1,63 6,636 -0,39 10,127 -2,04 6,706 +3,41 4,263 -1,74 1,069 -0,30 0,679 -1,17 3,900 -1,67 1,699 -1,51 9,166 -1,81 1,377 -0,05 3,676 +0,02 42,756 -0,12 24,540 +0,20 2,000 +0,61 0,910 +0,19 53,321 +1,84 7,702 +0,92 2,602 -1,08 0,923 -2,31 1,449 -0,57 3,477 -0,68 7,307 +0,19 4,228 +1,44 35,668 -3,92 10,866 +1,24 2,112 -1,68 2,818 +2,00 1,928 -0,08 6,377 -0,21 1,444 -1,62 14,029 +3,54 1,251 +15,71 0,900 -0,48 5,172 -0,66 3,286 +1,16 1,568 +0,19 7,695 -0,07 2,951 +1,40 14,389 -0,62 0,322 -2,21 64,549 +0,20 14,861 -0,17 8,750 -1,72 7,137 -0,45 5,451 -0,69 4,865 +0,36 2,208 -1,79 0,723 -1,44 9,907 -1,03 10,602 -2,46 6,163 nr 19,665 nr 0,730 0,043 4,025 0,180 7,796 0,110 1,775 0,170 6,630 0,280 6,404 0,370 11,790 7,000 115,438 0,010 0,361 nr 0,515 nr 0,499 nr 5,016 0,050 2,925 0,400 18,923 0,300 4,624 0,140 5,898 0,160 8,528 0,040 4,240 0,020 1,752 nr 0,564 nr 0,630 nr 3,383 nr 1,237 0,150 7,659 nr 1,204 nr 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,024 1,683 0,020 0,805 0,533 43,751 0,089 5,286 nr 1,834 nr 0,789 nr 1,326 nr 2,405 nr 7,039 nr 2,749 1,250 28,136 0,170 8,795 0,020 1,686 nr 2,292 nr 1,484 0,065 3,917 nr 1,198 0,580 11,639 nr 1,219 nr 0,500 0,120 4,050 0,075 2,729 nr 1,232 nr 5,900 nr 2,270 nr 9,295 nr 0,263 0,570 53,541 0,350 12,470 0,400 6,906 0,555 6,658 0,130 4,026 0,130 3,910 0,055 2,037 0,035 0,700 0,400 9,112 0,170 8,548 0,250 4,998 22,772 0,900 4,890 8,609 2,299 7,640 8,223 16,324 147,145 0,585 0,951 0,837 6,787 4,074 28,394 5,272 7,745 10,249 6,912 5,961 1,087 0,733 4,221 1,780 9,506 1,377 3,740 43,537 24,540 2,033 0,910 53,806 8,033 2,610 0,998 1,487 3,579 8,759 4,228 39,275 11,196 2,112 2,937 2,094 6,377 1,494 14,295 1,738 0,900 5,206 3,599 1,606 8,131 2,953 14,389 0,361 65,254 15,059 8,844 7,824 5,558 4,883 2,372 0,904 11,972 10,749 6,389 2861 699236 193070 584328 715915 621574 147258 223526 17819 6557621 10813708 92418 83886 51287 512886 10936 225285 7295 384986 726758 1163567 1259892 1380 41427 128208 1120533 55234 21817 20823 99285 315741 11658 195346 362861 110279 1805446 17149 68685 26289 42401 371947 21928 59992 6723 471956 88473 147012 2502223 2219607 15071 84690 47459 5727 159040 41382 676287 14645 11445 8285 103757 43240 248615 144284 466611 59143 19052 320143 86 92 1066 1512 537 747 81 864 1568 212 207 27 177 105 1851 47 520 172 1067 43 104 287 65 140 536 422 52 1208 118 127 149 667 404 92 48 422 18 308 61 1314 1183 59 49 15 198 162 933 265 24 204 381 71 67 414 151 122 604 171 128 53 149 570 83 77 117 714 542 26 .Lettere e Commenti STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA STAMPA MARIO CALABRESI LETTERE AL DIRETTORE Lo slogan giusto per il Paese, migliore accoglienza per tutti aro Direttore, assolutamente fuori luogo e fuori tema il paragone tra turisti e migranti fatto dalla Boldrini nella recente conferenza a Montecitorio. Il tema di quella conferenza era il turismo ed era incentrato sulla ricerca di soluzioni per riportare l’Italia a fasti e primati oramai dimenticati. Affermare che offrire servizi di lusso ai turisti stride con l’accoglienza riservata ai migranti che vengono in Italia da parti meno fortunate, in quanto trattati in maniera talvolta inaccettabili, è una frase che si commenta da sé. Volendo comunque sorvolare sull’inopportunità di una simile affermazione, credo che siano molto più irritanti le spese di rappresentanza che interessano gli enti pubblici: i buffet sontuosi, i ricevimenti di gala e il trattamento di accoglienza riservato a politici provenienti da paesi economicamente più fortunati del nostro. C Io credo che noi italiani dovremmo migliorare la nostra capacità di accoglienza verso tutti coloro che arrivano in Italia, siano essi turisti o immigrati clandestini. Partendo da questi ultimi, non sono mai orgoglioso quando vedo che li trattiamo in modo inumano, quando ci dimentichiamo che sono persone, vite, esistenze. Questo non significa essere buonisti o tollerare illegalità e soprusi, significa avere la capacità di distinguere chi si trova in condizioni disperate o di bisogno da chi invece non può essere accettato sul nostro territorio. Questo non ha però niente a che vedere con il dovere di offrire i migliori servizi e la migliore qualità ai turisti che arrivano in Italia. Penso anzi che abbiamo molta strada da fare in questo senso, e che uno dei motivi per cui negli anni abbiamo perso posizioni come meta di vacanze nel mondo sia perché è calata la qualità della nostra accoglienza: troppa superficialità, troppa sciatteria, troppa arroganza. Per una volta proviamo a pensare non al ribasso, e forse lo slogan giusto per il Paese, per essere da un lato più umani e dall’altro più ricchi è: migliore accoglienza per tutti. 1 Spero vivamente che il caso delle prostitute bambine si concluda con una pena adeguata per i responsabili senza patteggiamenti né sconti di sorta. E mi chiedo: che cosa succede nella famiglia? Che tipo di società abbiamo costruito se persino una madre spinge la sua bambina nelle braccia dell’orco? Mi domando che fine ha fatto l’educazione, quel «tirar fuori» dal bimbo il suo potenziale per un armonioso adattamento all’ambiente. Rifletto sul modello socioculturale proposto agli adolescenti: la visibilità, il successo, la ricchezza, la soddisfazione immediata dei desideri. I figli hanno bisogno di essere ascoltati, di essere guardati con occhi attenti e non con la testa altrove, di essere abbracciati, di sentirsi dire dei no motivati. Una bellissima definizione di educazione ce la indica il filosofo Rosmini: «educare vuol dire rendere l’uomo autore del proprio bene». Quale bene per i nostri ragazzi abbiamo perseguito noi, madri, padri, nonni, insegnanti, permettendo loro di respirare l’aria avvelenata dalla cultura dell’apparenza e di nutrirsi del cibo intossicato dai disvalori oggi dominanti? Non so quanto ci vorrà per invertire questo inquietante trend, ma credo che per noi adulti sia ora di rimboccarsi le maniche. CONCETTA LA NAIA eletto, davanti a una prassi ormai storica difficilmente riuscirebbe a trattenersi dal presentare rendiconti «misti», con scontrini di vario e non pertinente origine. Davanti ai soldi non è sempre molto facile. Leggendo delle spese dei Consiglieri campani sono dell’idea che solo qualcosa si riesce a ricondurre alla stretta attività politica: regali, cene, viaggi etc. Ma tant’altro non credo per niente. La misura si è superata. L’etica è una lontana utopia. E, invece, la politica che come più volte sta ripetendo Walter Veltroni nel corso della promozione del suo film su Enrico Berlinguer, è una «cosa bella». Aggiungo, tanto bella che deve tornare a essere pura e trasparente. A farla sono le persone, e di questa classe politica non ne abbiamo più bisogno. Per paradosso, perché la politica è «bella», occorre che chi vuole intraprenderla deve dare più che pretendere. Solo quando ciò sarà chiaro ai molti, forse avremo svoltato. SERGIO CIOPPA Liberare posti andando in pensione 1 Vorrei ricordare all’insegnante che non vuole andare in pensione per il troppo amore verso il suo ruolo che, proprio perché insegnante, dovrebbe sapere che la matematica non è un’opinione: se ci sono 1000 posti da insegnante di ruolo e questo numero non può essere aumentato, è chiaro che finché non si libera un posto - per esempio il suo - un precario non potrà mai ambire ad avere un posto fisso come quello che egli meritatamente ha avuto fino ad ora. www.lastampa.it/lettere Ovviamente ci saranno molte associazioni di volontariato liete di permettergli di continuare a svolgere il mestiere che tanto ama. ROBERTO GRASSO Nuove leggi? No, serve altro 1 Leggo la cronaca dei morti sulle strade, cui fa seguito l’urgenza di una riforma del codice per introdurre il reato di omicidio stradale. Leggo degli episodi d’intolleranza negli stadi, e si suggerisce di rendere più severe le leggi per i tifosi violenti. Leggo dei numerosi omicidi che avvengono in famiglia, e della necessità di inasprire le leggi per la violenza domestica. Leggo di introdurre nuove misure per i disonesti che evadono il fisco. Nuove Leggi, per comportamenti antisociali. Nuovi decreti per reati ambientali. Tutte queste violenze hanno un’origine comune. Il modo di rapportarsi alla vita. Quando questa funzione è alterata, la persona concepisce idee distruttive. In un mondo puramente materiale, quantificabile ma privo di qualità, dove abbiamo instaurato tra noi rapporti d’investimento, l’idea comune che il prevalere sull’altro deve essere il processo dominante in natura ha ormai preso il sopravvento. L’onestà non si può istituire per legge. Serve riflettere per un momento, o lasciare che il mondo che ci circonda precipiti sempre più in basso, oppure attivarci per crearne uno migliore. La scelta è nelle mani di tutti noi. PAOLO PINOS Rimborsopoli, che brutta pagina 1 Non voglio ergermi a giudice, ma la questione dei rendiconti dei Consiglieri regionali è una brutta pagina dell’Italia nel suo complesso. Probabilmente, chiunque varcando la soglia di un Consiglio regionale, una volta c. LE LETTERE VANNO INVIATE A LA STAMPA VIA LUGARO 15, 10126 TORINO contatti E-MAIL: LETTERE@LASTAMPA.IT FAX: 011 6568924 Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA PAOLO BARONI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: LORIS DALL’ACQUA SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RIMINI) Baby prostitute, adulti responsabili Quotidiano fondato nel 1867 2 LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 È STATA DI 298.311 COPIE Pec, per me è inutile e una spesa in più TM 1 Ho partita IVA e quindi devo avere la PEC (casella di Posta elettronica certificata). L’ho rinnovata adesso: 30 euro. Nel primo anno quanti messaggi ho ricevuto e quanti ho inviato con la PEC? Zero e zero. E non posso farne a meno. Mi chiedo: dietro alle società PEC, per caso, c’è la longa manus di qualche Onorevole che si ingrassa? E paghiamo noi contribuenti! GIACOMO MURRY Liceo, perplessità di una nonna 1 In coda alle lunghe diatribe apparse sul Suo giornale, in merito al valore aggiunto o no, dell’insegnamento della Filosofia, esterno il mio disappunto sulle scelte scolastiche delle mie nipoti. Premesso che i miei figli (maschio e femmina) hanno frequentato, e con un anno di anticipo, il Liceo Classico, con eccezionali risultati di maturità e successiva ottima collocazione professionale post-universitaria, nonché coniugati con laureati. Le nipoti, dopo le medie inferiori, dimentiche dei suggerimenti degli insegnanti, sensibili alle pressioni delle compagne, hanno scelto di frequentare il Liceo Scientifico. Sono rimasta molto dispiaciuta della scelta, anche da parte dei genitori, insensibili alle ragioni con le quali sottolineavo il divario fra le due matrici culturali. Per la buona armonia familiare ho abbandonato la mia battaglia nella speranza che in futuro le nipoti non abbiano a rimpiangere di non aver ascoltato la loro nonna (giustificandosi che il Liceo Classico è surclassato dal Liceo Scientifico). Mi auguro che le altre nonne possano affrontare con maggior serenità il dilemma della scelta scolastica. L’editoriale dei lettori MALATI RARI LASCIATI SOLI MARCO LAZZERI ono uno psicologo di 29 anni, italiano e non mi vergogno a dire che sono disoccupato e vivo ancora con i miei. Scrivo non come psicologo, né come cittadino italiano, ma come persona operata di ben 2 malattie rare (il morbo di Arnold Chiari di tipo 1 di cui sono stato operato nel ’97 a Torino e il morbo di Perthes all’anca al Gaslini di Genova nel ’92). Chiedo che la giornata delle malattie rare non sia solamente una giornata, ma qualcosa di più. Vorrei che si tornasse a parlare di noi, dei nostri diritti, delle persone che siamo e che valiamo e non essere dimenticati. Ho letto della creazione del registro, e spero che funzioni. Perché onestamente, molto spesso ci sentiamo abbandonati e rimaniamo nell’anonimato più totale. C’è una voragine di disinformazione. A nome di tutti gli italiani malati, o almeno penso di poter dire questa cosa a nome di tutti, ci sentiamo un po’ (tanto) abbandonati. Io potessi dare una mano la darei, avessi potere di fare qualcosa la farei. E sarei ben felice di poter aiutare queste persone, in primis quelli col morbo di Chiari, potendo sfruttare così la mia storia e il mio essere psicologo al servizio della gente come me, ma non solo. Di noi non si parla più, di quanto detto dal ministro Lorenzin non si sente più nulla... e io ho 29 anni, e in 29 anni mai contattato. Zero. Sì, ho l’invalidità... ma dal 74% mi è stata abbassata al 51% come se fossi miracolosamente guarito. Ma questo capita o è capitato anche a altri come me. Sì sono iscritto alle liste speciali, ma quello che io/ noi vogliamo è non essere dimenticati. Firmandomi come psicologo ho scritto a diverse figure, tra cui il ministro Lorenzin in persona, ma non ho mai ricevuto risposta. Chiedo solo che queste poche righe vengano pubblicate e scuotano un po’ l’ambiente italiano... Davvero, aiutateci. S 29 anni, psicologo VITTORINA BONVINO Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail abbonamenti@lastampa.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - info@publikompass.it. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 IL “FATTORE SONIA” CONTRO I MARÒ Lettere e Commenti .27 . DAI SUICIDI AL (POSSIBILE) OMICIDIO FERDINANDO CAMON ROBERTO TOSCANO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA l candidato dell’opposizione, l’induista radicale Narendra Modi, ha attaccato in modo virulento Sonia Gandhi che in un discorso di domenica aveva denunciato «chi batte la grancassa del patriottismo» per sollecitare consensi elettorali. Il sarcasmo di Modi si è scatenato, facendo sospettare che da tempo fosse pronto a cogliere la prima occasione per utilizzare il caso dei nostri militari contro «l’italiana». E’ forse patriottico ha detto in un comizio nello stato dell’Assam - permettere a militari italiani che hanno ucciso due pescatori indiani di ritornare in Italia, da dove non avrebbero fatto ritorno in India se non fosse stato per la dura reazione della Corte Suprema? (Qui Modi faceva evidentemente riferimento al provvedimento con cui, per ritorsione, i movimenti dell’ambasciatore italiano a Delhi erano stati ristretti, con palese violazione delle norme internazionali). Modi non ha inoltre limitato il suo attacco alla gestione passata della questione, ma anche a quella presente, chiedendo polemicamente: ma in quale prigione si trovano i due militari italiani? In questo momento la strategia del governo italiano sembra essere passata da una «difesa nel processo» ad una «difesa dal processo», nel senso che ad essere contestate non sono più le modalità e il contesto del suo svolgimento (l’applicazione o meno del Sua Act, la competenza dell’ente investigativo federale preposto ai delitti di terrorismo) bensì la stessa legittimazione indiana a giudicare. Affermiamo la competenza a giudicare del nostro sistema giudiziario - a nostro avviso con fondamento piuttosto debole, visto che la nave su cui si trovavano gli imputati era italiana, ma l’imbarcazione su cui sono morti i pescatori era indiana e quindi (per la determinazione del locus commissi delicti) ci troviamo di fronte quanto meno a una competenza concorrente. Più solida invece, proprio per l’incertezza di cui sopra relativa ad un episodio verificatosi in acque internazionali, ci sembra la richiesta di internazionalizzare la questione sulla base delle norme relative al diritto del mare. Ancora più convincente, anche sulla base del caso Calipari (quando, con nostro rammarico, il militare americano che lo aveva ucciso a Baghdad venne considerato non giudicabile dalla nostra Corte di Cassazione), avrebbe dovuto essere il richiamo alla immunità funzionale di militari in servizio. Dopo la dura presa di posizione di Narendra Modi, tuttavia, appare evidente che sia l’internazionalizzazione che l’immunità verrebbero considerati os’avevano in mente, sventrare cosa, entrare dove? In queste operazioni è possibile/ probabile che ci scappi il morto o un gruppetto di morti. Chi vogliono che muoia? Il Veneto è una regione sofferente, malata, disperata. La sofferenza e la disperazione generano suicidi. I suicidi non hanno colpe, scontano colpe altrui. Allora (ce lo stiamo chiedendo in molti, qui nel Veneto), perché invece di uccidersi non uccidono? La risposta sta in un libro di Cesare Pavese (morto suicida), in cui dice che «il suicidio è un omicidio timido». Vorrebbero uccidere, ma ancora non ce la fanno. Per adesso si uccidono. Ma stiamo entrando nella fase di passaggio: la disperazione sta virando in odio. Qui odiano Roma. Crolla il Pil? Colpa di Roma. Muoiono aziende? Colpa di Roma. Disoccupazione giovanile? Colpa di Roma. Girano troppi clandestini? Colpa di Roma. Troppi ladri di notte? Colpa di Roma. In Germania stanno bene? Ma la Germania è la bimillenaria nemica di Roma. Stringi stringi, il concetto è: noi veneti lavoriamo molto ma da Roma in giù non fanno niente. Noi veneti (i dati furono fatti circolare in occasione del recente referendum separatista, ma sono tutte cifre ballerine) versiamo a Roma 70 miliardi di tasse, Roma ce ne restituisce in servizi 50, dunque se ne tiene 20, che vengon girati a regioni che non producono, e per di più Roma ci scarica addosso altri 10 miliardi di tasse come quota regionale del debito nazionale. Siamo malati di mille malattie, debiti, pensioni insufficienti, figli disoccupati, Sanità che peggiora, scuole che decadono, spese alimentari che si riducono…: ma il grande focolaio dell’infezione è Roma. Se potessimo andar via da Roma!... Se potessimo star da soli!... La nazione s’è stupita quando ha letto le cifre dei votanti «sì» al recente referendum secessionista. Con ogni probabilità il numero totale dei votanti era truccato, ma la percentuale di quelli che han risposto «sì» è attendibilissima, e mi stupisce anzi che non raggiunga il 100%. Più «Roma» (più Stato, più politica) si cancella, e meglio è. Chiudono il Senato? Bene, ma perché non chiudono anche Montecitorio? La sfiducia nella politica nazionale è totale, la senti casa per casa, bar per bar. L’impressione che ha la gente è che noi italiani siamo seduti a un tavolo dove giochiamo la partita della nostra vita, ma la partita è truccata, noi perdiamo sempre perché abbiamo un baro di fronte a noi, e questo baro è lo Stato. Giocare con Letta o Berlusconi o Monti o Renzi? Non cambia nulla, sono sempre lo Stato. Cosa ci vuole? Ci vuole qualcuno che dia una spallata al tavolo e lo rovesci. Ieri poteva essere Bossi, ma poi ha barato peggio degli altri. Oggi potrebbe essere Grillo. Grillo non ha un programma, non salva l’economia, non fa rinascere le aziende, ma urla: Tutti a casa! È l’urlo dei venetisti. Per i quali l’urlo significa: voi a casa vostra, noi a casa nostra. Quel tank e quelle armi dovrebbero servire a difendere casa nostra. Se il lettore nazionale vedesse i paesetti da cui vengono questi cosiddetti «terroristi» (Casale della Scodosia, Urbana, Merlara…: sono i miei paesi, sono nato e cresciuto qui, sono al centro dei miei romanzi), prenderebbe paura, come ho paura io. Sono paesi arcaici-arcadici, isolati, sperduti, dialettali, rassegnati, spenti. Pieni di tempietti e chiesette. Nel mio microscopico paese natio c’è sempre stato, e c’è tuttora, un prete che è un potente esorcista, scaccia i diavoli. Davvero l’insurrezione è arrivata fin qui? Formano società segrete con fini di terrorismo? Costruiscono un carro armato col cannone che spara? Allora la situazione è più grave di quel che la nazione creda. Molto più grave. C I come una rinuncia alla sovranità indiana - un’abdicazione che sarebbe anche troppo facile attribuire ad un «occhio di riguardo» per l’Italia. Dopo tutto l’impegno, anzi la dedizione, per il suo Paese d’adozione e le tragedie personali vissute (l’uccisione della suocera Indira, cui la legava un forte rapporto affettivo, e poi del marito Rajiv), Sonia Gandhi non può certo, soprattutto in una problematica fase elettorale, scoprire il fianco a questo genere di critiche. Ben vengano quindi i rinvii (il più recente ha fissato la prossima udienza al 31 luglio) se permetteranno di arrivare al dopo-elezioni, un periodo in cui il caso marò tornerà ad occupare nella vicenda politica indiana quel ruolo marginale che lo aveva finora caratterizzato. Solo allora sarà forse possibile, per la giustizia e la politica indiane, affrontarlo senza i toni esasperati della polemica e del nazionalismo. Se è vero, come sembra sempre più probabile, che il vincitore delle elezioni sarà il Bjp, e il nuovo primo ministro Narendra Modi, paradossalmente potrebbe risultare meno difficile trovare una soluzione politica al caso. Diciamo che il governo di Sonia Gandhi non può permettersi alcuna flessibilità, quello di Narendra Modi invece sì. Se vogliamo essere ottimisti, non è infatti escluso che un Primo Ministro politicamente nato nei ranghi dell’Rsss, inquietante movimento fondamentalista indù, ritenga di doversi presentare sulla scena internazionale facendo sfoggio di una disponibilità al dialogo e alla moderazione, tanto più se si tiene presente che Modi, nell’attuale campagna elettorale, sta mettendo l’accento piuttosto sull’economia che non sull’induismo radicale. Facile comunque non sarà. Da noi si è molto insistito, certo non senza fondamento, sugli errori commessi nella gestione del caso a partire dalle sue origini (non si sa ancora, ad esempio, chi ha dato l’ordine alla petroliera di entrare nel porto indiano), e anche al negativissimo «fattore Sonia». Ma per capire che un caso come quello dei marò sarebbe stato comunque difficile, per qualsiasi Paese e con qualsiasi strategia, basta dare un’occhiata ai rapporti fra India e Stati Uniti in relazione al «caso Khobregade» (la diplomatica arrestata a New York per violazioni delle regole sull’immigrazione in relazione ad una collaboratrice domestica) e alle durissime rappresaglie indiane, ancora in corso, soprattutto nei confronti della scuola americana. Rappresaglie che hanno portato addirittura alle dimissioni dall’incarico e dalla carriera del Capo Missione americano, Nancy Powell. Constatare gli altrui problemi non è certo una consolazione, ma sarebbe giusto che l’opinione pubblica italiana, pur esercitando un legittimo diritto di critica verso l’operato sia della diplomazia che della politica, tenesse in considerazione la difficoltà obiettiva di trattare con un interlocutore particolarmente difficile, scarsamente aperto al multilateralismo, rigido nella difesa di un’ombrosa sovranità. fercamon@alice.it 28 STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Le «crazy girl» nelle foto di Tinelli Il Crazy Horse in foto: le ballerine del celebre cabaret parigino sono state immortalate dall’obiettivo del fotografo di moda italiano Riccardo Tinelli per l’esposizione dal titolo «Favoloso Crazy Horse», aperta fino all’11 aprile all’Espace Purgatoire di Parigi. Senza veli e per la prima volta senza trucco, le «crazy girl» posano in modo spontaneo, fuori dal contesto del loro teatro, sui ponti di Parigi o nel privato. Esce oggi da Donzelli Scritti su Marx (pp. 160, € 19,50), una raccolta di testi inediti di Norberto Bobbio, dall’archivio del filosofo depositato presso il Centro Gobetti di Torino, a cura e con una introduzione di Cesare Pianciola e Franco Sbarberi. Ne anticipiamo uno stralcio. NORBERTO BOBBIO arx è vivo? Vivo certo, per il fatto che nessuno oggi può prescindere da Marx. C’è qualcuno che oggi possa occuparsi dei problemi della società contemporanea senza tener conto di Marx? Anche per criticarlo. Vivo non vuol dire valido. Bisogna distinguere vitalità da validità. Un pensiero può essere vivo anche se lo giudichi negativamente, anche se ritieni che abbia avuto funeste conseguenze: è vivo cioè e invalido. Chi è che può negare che Nietzsche è vivo anche se io posso considerarlo responsabile del nazismo? È necessario distinguere ciò che è da ciò che vorremmo che fosse. Altro è desiderare che Marx sia in soffitta. Altro è ritenere seriamente che ci sia o ci resti. Tutte o quasi le rivoluzioni del Terzo Mondo, le guerre di liberazione, sono combattute in nome del marxismo (o del marxismoleninismo). Si potrà obiettare: ma non è il vero Marx. Ma qual è il vero Marx? Qual è il vero Nietzsche, qual è il vero cristianesimo, quello di Pinochet o quello del vescovo Romero? Si tratta di sapere se possiamo prescindere da Marx per capire il mondo contemporaneo o almeno una parte. Io credo di no. Pensate alla critica e alla condanna della società capitalistica che dura da più di un secolo, e che non accenna a venir meno. Si potrà non essere d’accordo sui termini di questa critica, dire che non ha tenuto conto della straordinaria capacità del capitalismo di superare le crisi per cui le sinistre europee prima e mondiali poi lo hanno dato mille volte per morto, ma non si può negare che sino a che ci saranno società capitalistiche la critica marxiana non avrà perduto nulla della sua straordinaria forza eversiva. Voglio dire che non è necessario essere d’accordo con Marx per affermare che Marx è vivo. Lo stesso accade con il cristianesimo: posso essere un non credente, credere che la discendenza divina di Cristo è una favola, ma sarebbe stolto se io dicessi che il cristianesimo è morto. Con questo non voglio dire che non muoia nulla nella storia. Il paganesimo è ben morto. Il cristianesimo, no. Il marxismo no. Tanto che facciamo tutti i giorni i conti con il suo fondatore e ispiratore. Personalmente ritengo che le sinistre europee debbano liberarsi da Marx. Ma non posso confondere il mio desiderio con la realtà. La realtà è quella presentata dal nostro dibattito e da tutti i dibattiti che si svolgeranno nel mondo in quest’anno. Raramente un centenario avrà suscitato più risonanza di questo. Il che mi sembra una prova che Marx è ancora – piaccia o non piaccia – ancora vivo. M [Appunto del 1983] Socialismo come strumento libertà come fine [...] A questo punto dobbiamo domandarci: qual è il punto di differenziazione tra noi e i marxisti? In sostanza l’una e l’altra corrente, sia CULTURA SPETTACOLI & NORBERTO BOBBIO Marx è vivo ma non lotta insieme a noi Dall’Archivio del filosofo, i testi inediti sull’eredità del marxismo Mostra e convegno «Interrogando Bobbio a dieci anni dalla morte» è l’incontro che si terrà a Torino, Palazzo Lascaris, il 10 aprile alle ore 15, con Massimo L. Salvadori, Giuliano Pontara e Pietro Polito. Lunedì 7 aprile, alle 17, nella Sala incontri dell’Ufficio relazioni con il pubblico, sarà invece inaugurata la mostra fotografica «I luoghi e la memoria. Istantanee su Norberto Bobbio», aperta fino al 14 maggio. Norberto Bobbio, filosofo del diritto e della politica, era nato a Torino il 18 ottobre 1909. È morto il 9 gennaio di dieci anni fa quella democratica sia quella totalitaria, derivano sostanzialmente da Marx. Sono due interpretazioni, diverse sul terreno della attuazione del marxismo, le quali si differenziano nel modo d’intendere come meglio possono attuare quelli che sono i principi del marxismo. Dal punto di vista ideologico entrambe le correnti sono molto simili perché hanno un punto in comune che è fondamentale: cioè pongono come fine dell’azione politica, sia democratica sia totalitaria, l’attuazione di una società socialista, integralmente socialista, di quella società in cui la proprietà sia completamente collettivizzata e in cui, non essendoci più proprietà individuale non ci sono più lotte di classe. La meta finale dei marxisti, sia democratici sia totalitari, è una società senza classi, dove non ci sono più proletari e borghesi, ma soltanto lavoratori, e siccome non ci saranno più classi non ci sarà neppure più bisogno di quello strumento fondamentale di un dominio di una classe sull’altra, che è lo Stato. La società senza classi è anche una società senza Nonpoteva accettare il messianismo rivoluzionario FRANCO SBARBERI a scelta degli inediti di Bobbio su Marx e il marxismo, che ho raccolto con Cesare Pianciola, è stata effettuata sulla base di una ricognizione delle carte di Bobbio depositate dalla famiglia presso il Centro studi Piero Gobetti. Nella prefazione del 1984 alla sua Bibliografia Bobbio ha indicato una «decina» dei suoi «autori». Per l’età moderna la scelta è sembrata «quasi obbligata» intorno ai nomi di Hobbes, Locke, Rousseau, Kant e Hegel. Quanto a Marx, pur non rientrando tra i pensatori della modernità che lo hanno maggiormente coinvolto come studioso e come teorico della politica, egli lo ricorda perché ha compiuto una radicale «rottura della tradizione del pensiero politico razionalistico». Nove anni prima Bobbio era stato altrettanto netto nell’individuare in Marx il primo pensatore politico moderno che ha coniugato «una concezio- L ne realistica della storia con una teoria rivoluzionaria della realtà». Gli inediti del dopoguerra e della seconda metà del ’900 dimostrano che Bobbio si inserisce autorevolmente nella discussione internazionale su ciò che è vivo e ciò che è morto del pensiero di Marx, attratto da quella lettura della storia «dal punto di vista degli oppressi», ma contemporaneamente respinto dal messianismo rivoluzionario che attraversa l’intera produzione marxiana. Kelsen aveva sottolineato sin dal 1923 l’aspetto messianico della nuova dottrina. I documenti che abbiamo raccolto indicano che anche per Bobbio Marx ha introdotto una visione provvidenzialistica della vicenda umana scandita dai movimenti della caduta (il lavoro salariato ridotto a merce) e della redenzione (la «rivoluzione socialista come atto risolutivo della storia»). Ciò nondimeno, l’analisi di Marx, intesa «come sociologia critica, come critica dell’esistente», ha sollevato il problema ineludibile delle conseguenze della mercificazione del lavoro nella società capitalistica su cui Bobbio continuerà a riflettere sino alla fine. Lo dimostrano con grande chiarezza il primo e l’ultimo documento pubblicati nel libro: la conferenza Marxismo e liberalsocialismo del 1946 e la lettera a Paolo Sylos Labini del maggio 1991. I problemi e le domande sollevati da Bobbio sono più che mai attuali, come suggeriscono anche i lavori più recenti di Martha Nussbaum e di Luciano Gallino, di Joseph Stiglitz e di Paul Krugman che, non diversamente da lui, non si sono mai dichiarati marxisti, ma neppure marxofobi. Più in generale, come tutti i classici del pensiero politico, Marx possiede per Bobbio tre caratteristiche fondamentali: essere stato un interprete autentico del proprio tempo; aver elaborato teorie-modello che hanno travalicato la sua epoca; mantenere una costante attualità attraverso letture diverse, e talora contrastanti. Ma è sul duplice volto di Marx, cui hanno guardato alcuni dei suoi critici, che si è soffermato più frequentemente Bobbio: lo scienziato e il profeta; il sociologo e il filosofo della storia; il teorico dell’antagonismo sociale e il fautore dell’estinzione di ogni conflitto sociale nel comunismo. LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Addio al pittore Mark Stock New York, il caso del Picasso «sfrattato» È morto a 62 anni l’artista statunitense Mark Stock, noto per i ritratti di maggiordomi tristi in guanti bianchi e di donne alla moda in abiti attillati. Il suo dipinto più famoso, The Butler in Love - Absinthe, studio di un maggiordomo che scruta una macchia di rossetto su un bicchiere vuoto, ha ispirato un cortometraggio di David Arquette, The Butler in Love (2008). Alle tele di Stock si è ispirato anche lo scrittore anglo-giapponese Kazuo Ishiguro per il romanzo Quel che resta del giorno, dove il protagonista è il maggiordomo Stevens. Sarà un giudice a decidere se il quadro di Picasso Le Tricorne (nella foto, dipinto nel 1919 per l’impresario dei Balletti Russi) potrà essere rimosso dal corridoio del ristorante del Four Seasons di New York per consentire la ristrutturazione della parete dove è affisso. Secondo i proprietari dell’albergo la parete è danneggiata dall’umidità e dai vapori della cucina e senza quei lavori lo stesso quadro è a rischio. Secondo i proprietari della tela, invece, la parete non ha nessun problema e se il quadro verrà rimosso rischia di essere distrutto. . 29 La poetica di Octavio Paz contro la tirannia dell’identico L’attualità dello scrittore messicano a 100 anni dalla nascita La sua opera è un diario del Novecento che guarda avanti ERNESTO FRANCO a scritto una volta Octavio Paz che «ogni libro di poesie è, in fondo, un diario». E ancora, a proposito di Fernando Pessoa, che «i poeti non hanno biografia. La loro opera è la loro biografia». In questo senso, l’opera di Octavio Paz, che nasce il 31 marzo 1914 a Città del Messico dove torna a morire il 19 aprile 1998, dopo aver ricevuto il premio Nobel nel 1990 a aver curato di persona l’edizione completa dei propri saggi e delle poesie in otto grandi volumi, è un diario del Novecento scritto da un poeta che ha tentato incessantemente di pensare l’uomo della sua epoca e, nel contempo, di viverlo, di interpretarlo. Partito da una periferia della modernità, ha scelto di portarsi al centro della storia, per poi a tornare a conoscere nuove «periferie» per poter profetizzare nuovi «centri», in un movimento a spirale che è stato il segno della sua vita ed è quello della sua opera. Nato da una famiglia «della Rivoluzione» – il padre era zapatista - ha vissuto gli anni dell’infanzia a Los Angeles e poi l’adolescenza di nuovo in Messico, sperimentando sulla propria pelle quel sentimento dell’alterità che sarà per sempre così centrale nella sua visione degli uomini e delle culture. Esordisce nel 1933, con Luna silvestre, ma il suo primo libro importante, Raiz del ombre, è del 1937. In quell’anno è in Spagna, dentro la guerra civile e dentro le sue inevitabili contraddizioni. Comincia lentamente a maturare una visione critica dell’Unione Sovietica, della sua politica estera, delle sue strategie interne. Vive negli Stati Uniti, e poi, dal 1945, a Parigi. Nella Parigi «di Sartre». Paz preferisce Camus e frequenta Breton e i surrealisti. Nel 1951 pubblica sulla rivista «Sur» di Victoria Ocampo un resoconto con allegati e documenti sulle epurazioni staliniane e sull’esistenza dei gulag. Il suo distacco critico dal socialismo reale in ogni sua applicazione e forma è ormai radicale e gli costerà per sempre una fama tutta ideologica di «uomo di destra», soprattutto negli ambiente intellettuali dell’America Latina. Era ancora così quando lo incontrai per la prima volta a metà degli anni Ottanta nella sua casa di Città H L’installazione Karl Marx, realizzata nel maggio dell’anno scorso a Treviri, città natale del filosofo (1818- 1883), dall’artista tedesco Ottmar Hoerl [AFP PHOTO / THOMAS WIECK] Stato. Il termine finale del marxismo, in tutte e due le posizioni, è quindi l’abolizione dello Stato, l’abolizione di quella macchina che serve unicamente allo scopo di dominio di una classe sull’altra. Qui appare il punto critico del marxismo: una società senza Stato? Ma questo è l’elemento ideologico che salta fuori, perché questa società senza classi e quindi senza Stato è una impossibilità. Le classi (qui sta l’elemento utopistico anche nel socialismo cosiddetto scientifico) non potranno mai essere abolite e quindi non potrà essere abolito neppure lo Stato. L’elemento utopistico del marxismo deriva dal ritenere che sia una meta ultima che si debba raggiungere a ogni costo. Ma la storia [nel documento manca una riga] raggiungendo di volta in volta fini sempre particolari; la meta ultima è al di là di questo mondo. Questo è il punto critico del marxismo, il punto in cui noi crediamo di poterci contrapporre al marxismo sostenendo una concezione diversa dell’uomo e della storia. La meta fondamentale dell’uomo non è la società senza classi: il problema dell’uomo è uno solo, è il problema della libertà. Tutta la storia umana è storia di libertà; è la storia delle successive liberazioni dell’uomo da tutti i pregiudizi, le superstizioni, le oppressioni fisiche e spirituali, che l’hanno nelle diverse epoche storiche tenuto in vari modi e con diversi legami incatenato. Il progresso della storia umana si può indicare come passaggio graduale dalla società chiusa alla società aperta. Ma se pure questo è lo scopo che dobbiamo raggiungere, non è evidentemente uno scopo finale, ma è un problema da risolvere giorno per giorno; cioè un problema che dobbiamo porci di volta in volta a seconda che ci si presenti l’occasione di compiere una azione feconda di civiltà e di progresso. Noi dunque diciamo socialismo, ma socialismo in funzione di una maggio- re libertà; la meta finale non è il socialismo, ma la libertà. Dunque non socialismo come meta finale, ma socialismo come strumento, come un possibile strumento di libertà umana. Questo vuol dire in sostanza, socialismo liberale. [Conferenza tenuta all’Università di Padova il 29 maggio 1946] Il primato dell’economia sulla politica [...] Mi domando però se non vi siano almeno due tesi generali, generalissime, di Marx, che mantengono la loro forza dirompente: a) il primato dell’economia sulla politica e sulla ideologia, il che si può constatare continuamente anche nelle nostre libere democrazie in cui il peso del potere economico per determinare le scelte degli elettori è enorme; b) il processo di mercificazione universale prodotto dall’universalizzazione del mercato, per cui ogni cosa può diventare merce, dai figli agli organi, e, per restare nell’ambito delle società democratiche, ai voti, purché ci sia uno che domanda e l’altro che offre. Esiste un limite etico alla mercificazione universale. E se è bene che esista, chi deve porlo? E in base a quali criteri? Il mercato può autolimitarsi? E se non può, è bene che non vi siano limiti (in fondo si potrebbe sostenere che se una madre per sopravvivere è costretta a vendere i propri figli, è libera di farlo), oppure che questi limiti vengano posti dall’esterno, ma allora da chi? Ciò su cui sono totalmente d’accordo con te, e che anch’io riterrei essere stata la prima causa del mio non marxismo, è una certa diffidenza morale per la spregiudicatezza di Marx nei riguardi dell’uso dei mezzi, e nel disprezzo usato verso gli avversari. Anch’io non ho dubbi sul fatto che il fascino di questi atteggiamenti abbia avuto effetti disastrosi. [Lettera a Paolo Sylos Labini del 19 maggio 1991] Octavio Paz (1914-1998) visto da David Levine [© THE N.Y. REVIEW OF BOOKS / DISTR. ILPA] del Messico senza poter capire a fonbiografiche raccolte a qualsiasi altezdo quanto tutto ciò dovesse costargli. za della sua vita, è stato sempre in graViaggia in Giappone e poi in India do di connettere le culture orientali, dove rimane come rappresentante dicon quelle precolombiane, e queste plomatico del Messico dal 1962 al con la storia di quella modernità in cui 1968, quando lascia l’incarico in apervedeva come interlocutori privilegiati ta contestazione alla violenta represe modelli poetici Baudelaire ed Eliot. sione del movimento studentesco La visione di Octavio Paz si fonda su messa in atto dal «suo» governo. Nel un principio analogico che vede il 1979 fonda a Città del Messico la rivimondo come un universo di «segni in sta Vuelta, che da allora in poi, sotto la rotazione» nel cui centro, abbandonasua guida, diventa un ponte aperto to alla sua storicità ma ansioso dell’alper l’incontro delle culture del mondo tro, sta l’uomo. «Giriamo –ha scrittocon quelle delintorno a un’assenl’America latina. L’ALTRA METÀ za e tutti i nostri siAnche solo da si annullaIl vasto lavoro saggistico gnificati questi sommari no di fronte a tale è il completamento assenza. Nel suo cenni si può intuire del suo mondo poetico ruotare una poesia come il diario del Novecento di Octaemette senza fine vio Paz possa essere del tutto fuori dal luci che scintillano e poi si spengono.Il comune nella sua volontà utopica ( senso di questo palpebrare non è il siPaz è stato un appassionato lettore di gnificato ultimo ma è la congiunzione Ortega y Gasset) di concepirsi come nell’istante dell’io con il tu. Una poediario non di un luogo e neppure di un sia: ricerca del tu». Maria Zambrano continente, ma un diario del mondo. I ha parlato, per Octavio Paz, di poesia casi della vita, certo, ma al di là di quesempre intessuta di pensiero, di «poesto, anche una precisa intenzione. sia-pensiero». Ciò è certo vero, da PieOctavio Paz era convinto della grande dra de sol a Nocturno de San Idelfonso a traducibilità, non solo e non tanto dei Carta de creencia, alle prove di haiku, testi, quanto delle forme del sentire e alle poesie più sperimentali, ma suona delle figure di pensiero degli uomini. ancor più vero se si estende l’idea di Degli uomini concreti e storici, che «poesia-pensiero» all’altra parte, improprio per essere tali riescono, come portantissima, dell’opera di Paz, queli libri, la poesia e l’opera d’arte, a parla del saggismo. larsi oltre i secoli, le lingue e gli oceani. Nel 1950 Paz pubblica un libro in Lettore onnivoro e sorprendente, coprosa che lo accompagnerà per tutta me riferiscono tutte le testimonianze la vita, Il labirinto della solitudine, che parte per essere dedicato all’identità messicana contemporanea e alle sue radici, ma che, mano a mano, per cerchi concentrici, si trasforma in una meditazione per figure sull’uomo contemporaneo in generale e sul senso del suo essere nella storia. Con quel libro, l’autore inaugurava un percorso che vedrà moltissime altre tappe, tutte eccellenti, da L’arco e la lira a Congiunzioni e disgiunzioni a Sor Juana Inés de laCruz o le trappole della fede. Non si tratta di un percorso complementare a quello maggiore dei versi. Piuttosto di una metà senza cui non esiste alcun intero. Paz raccoglie la migliore tradizione di saggismo e ne dà una sua versione in cui la scrittura saggistica ha la stessa forza di invenzione di quella poetica. Non si tratta qui, banalmente di maggiore o minore capacità di narrazione, ma proprio di invenzione concettuale e figurale. Un ‘irripetibile esperienza soggettiva attraversa il mondo cercando nei suoi eventi esteriori un frammento di verità. Il saggio di Octavio Paz è una configurazione di frammenti che brillano soprattutto per il percorso che li mette insieme e li traduce gli uni negli altri. Non chiedono troppo al lettore, nessuna dottrina presupposta, gli chiedono, anzi, tutto, tutto quello che un lettore può dare, e cioè un abbandono critico che non cesserà mai di venir sorpreso. In quei percorsi Octavio Paz ha cercato sempre la ricchezza dell’altro come antidoto a quel «pullulare dell’identico» che vedeva come concreta minaccia futura. 30 LA STAMPA .SPECIALE GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 gg Speciale/Palazzo Reale di Torino g Bernard Berenson alla Galleria Borghese, Roma, 1955. Al centro Tel Aviv 1954, a destra Città del Vaticano 1949 © David Seymour/Magnum Photos DAVID SEYMOUR ROCCO MOLITERNI TORINO «V oglio entrare nel cuore dell’azione» scrisse nel 1956 da Suez (dov’era approdato per seguire la crisi tra Israele e l’Egitto) David Seymour alla Magnum, l’agenzia fotografica di cui era presidente. Solo che questa volta il suo desiderio gli costò la vita: l’auto su cui viaggiava con Jean Roy di Paris Match fu colpita dalle mitragliatrici egiziane quando già era stato firmato il cessate-il-fuoco. Finiva così tragicamente (sorte analoga avevano avuto due anni prima Robert Capa in Indocina e Werner Bishof in Sudamerica) la vita di uno dei più affascinanti, ironici e sensibili fotografi del ’900. Le guerre, le dive e l’ironia del fondatore della Magnum Al Palazzo Reale di Torino 120 scatti in bianco e nero ripercorrono la carriera del grande fotografo che ha raccontato l’Europa tra gli Anni 30 e 50 A destra Haifa, 1951. Sotto a sinistra Matera, 1948, a destra Napoli, 1948. In basso a sinistra Sophia Loren, Roma 1955. © David Seymour/Magnum Photos. In basso a destra Seymour e Marilyn Monroe, New York, 1956. Foto di Burt Ginn LA FINE TRAGICA Nel 1956 fu ucciso a Porto Said mentre seguiva la crisi di Suez GLI AMICI Con Cartier-Bresson e Capa fece nascere la celebre agenzia Era nato a Varsavia nel 1911 da una famiglia di intellettuali ebrei, e aveva iniziato a fotografare negli Anni 30 a Parigi, quando ancora pensava di fare il chimico o il fisico. Le prime foto le firma con lo pseudonimo di Chim che gli rimarrà come soprannome per tutta la (breve) vita. Nella Parigi di quegli anni conosce Endre Friedemann, un altro esule (ma ungherese) di famiglia ebrea come lui che cerca di guadagnarsi la vita con la fotografia facendosi chiamare Robert Capa. Nasce un’amicizia che si tradurrà, grazie anche al terzo «incomodo» Henri Cartier-Bresson, in un’avventura professionale unica nella storia della fotografia: i tre daranno vita nel 1947 alla mitica agenzia Magnum. Al pari di Capa, anche Seymour segue la guerra civile di Spagna e firma immagini celeberrime come la battaglia dell’Ebro del ’38 (en passant questa foto un po’ mossa quasi anticipa lo «sbarco in Normandia» di Capa) o la madre col bimbo al seno in Estremadura nel ’36. E il bambino di questa foto a sua volta anticipa i tanti bambini che Seymour renderà protagonisti degli scatti realizzati per l’Unicef nell’Europa della ricostruzione. In molti casi sono orfani e lui si sente in sintonia con loro, visto che la sua famiglia è stata sterminata dai nazisti nel ’45. «Mio zio era un uomo molto ironico. Quando tornava a Fino al 14 settembre David Seymour. Retrospettiva sarà aperta da oggi al 14 settembre al Palazzo Reale di Torino. La mostra è organizzata da Silvana Editoriale, in collaborazione con Magnum Photos e la Direzione Regionale per i Beni Culturali del Piemonte. È aperta da martedì a domenica con orario 9,30-18,30. Chiuso lunedì. Info www.palazzorealeditorino.it New York ci inondava di regali e di storielle divertenti» ha ricordato ieri a Torino la nipote Helen Sarid, presentando la mostra che a Palazzo Reale propone, fino al 14 settembre, 120 scatti in bianco e nero. E percorrendo le sale si capisce come lo sguardo di Chim sia sensibile e partecipe al tempo stesso dei soggetti che fotografa, siano essi militanti del Fronte Popolare degli Anni 30 o pescatori di Tiberiade nel nuovo Stato d’Israele nei primi Anni 50. Chim ha una predilezione per l’Italia e viene a vivere a Roma. Fotografa tanto i divi di Cinecittà quanto i contadini lucani (memorabile un’istantanea di Matera nel 1948, quando ancora i Sassi erano popolati). Ma con il suo charme e la sua cultura Chim si trova a suo agio anche con i più raffinati intellet- tuali e artisti del tempo: basti pensare alle immagini del critico Bernard Berenson alla Galleria Borghese di Roma davanti alla Paolina di Canova, a quelle di Picasso, di uno spiritato Carlo Levi (sarà stato lui a parlargli della Lucania?) o di una Peggy Guggenheim dagli occhiali e dai cani improbabili. Così come a suo agio è con attrici più o meno famose. Certo quella che scatta a Sophia Loren nel 1955 rimane una delle istantanee più sensuali della nostra diva nazionale, mentre una Gina Lollobrigida quasi acqua e sapone diventa sottilmente maliziosa per le stampe sulla porta da cui esce. Chim ritrae Ingrid Bergman con due borse in cui tiene le gemelline Isabella e Isotta. Lei gli scrive: «Io sono una meravigliosa produttrice di bambini, tu di immagini». Come darle torto? LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 FRANCO GIUBILEI BOLOGNA ono giovani, fanno ridere e hanno un esercito di fan giovani come loro, che la tv manco sa più cos’è. Benvenuti sul pianeta youtubers, la nuova frontiera dell’intrattenimento online che un giorno potrebbe pure mettere in crisi i media tradizionali, anche se per il momento il web funziona ancora da rampa di lancio per il piccolo schermo o per il cinema. Gli youtubers sono comici fatti in casa, partiti dal niente e approdati a centinaia di migliaia di seguaci: ragazzi che si filmano in piccole gag, si montano le immagini da soli per poi caricarle sul loro canale YouTube o su Facebook. Su internet c’è pure un sito che ospita la classifica dei più visti, 2much.tv: a dominarla dall’alto dei suoi 850mila iscritti è Frank Matano, che ha anche un secondo canale Youtube con 650mila iscritti, per un totale di 120 milioni di visite. Le altre star della rete si chiamano Willwoosh, il collettivo di comici romani The Pills, The Jackal da Napoli, YoTobi, iPantellas, Daniele Doesn’t Matter e via così, fino ai disegni animati surreali di Scottecs. S Milioni di fan guardano le loro gag fatte in casa e i più famosi approdano al cinema e in tv ALESSANDRA COMAZZI TORINO Francesco Capaldo, Simone Russo, Alfredo Felaco sono il trio napoletano specializzato in webserie seguitissime come l’ultima, raffinata Lost In Google. Sono tre amici romani - Matteo Corradini, Luigi Di Capua e Luca Vecchi -, autori di webserie composte da «corti» di pochi minuti ambientati in un alloggio. glia: «Abbiamo cominciato a fare tutti i video insieme, compreso un corto che ha avuto un milione di visite, Apocalypse Gay, e la serie Game Play, in cui prendiamo in giro i giochi elettronici». Non contento della popolarità su YouTube, Frank pubblica sul suo profilo Facebook dei mini filmati e raggiunge quota 2 milioni 300mila «mi piace». «Mi ispiro ai cabarettisti americani e al David Letterman Show - spiega -. Mi piacciono Jim Carrey e Ben Stiller e, fra gli italiani, Troisi, Sordi, Verdone, Zalone e Bisio. Però mi spaventa guardarli, perché poi i più grandi come fai a non imitarli?». Alla domanda decisiva, se il web possa bastare a chi cerca il successo, risponde così: «La mia popolarità deriva nettamente da YouTube e Facebook, però la partecipazione a proCOME SOPRAVVIVERE «Devi avere sempre idee nuove. I guadagni? Piccoli proventi dalla pubblicità» Frank Matano Willwoosh Domina la classifica dei più visti su 2much.tv con 120 milioni di visite. Matano, 24 anni, è già approdato alle Iene, a Sky e in due film di Ruffini Vero nome Guglielmo Scilla, 26 anni, romano. Ha già fatto 4 film, fra cui Fuga di cervelli. Lavora per Radio DeeJay, e ha scritto L’Inganno Della Morte. scorretta e dal sapore demenziale: «Vengo da un paesino di 800 abitanti, Carinola, e quando avevo 17 anni dovevo inventarmi un sacco di cose per passare il tempo - racconta Francesco -. Così una volta ho fatto Nessuno scherzo stavolta, i due si incontrano e Facchinetti gli dà qualche consiglio utile. Nel 2009 il salto in tv: «Ho fatto un paio di servizi alle Iene: mi sembrava incredibile, avevo 19 anni! Poi mi chiama Sky per un programma sugli scherzi telefonici, Sky scherzando?, quindi Antonella Clerici a RaiUno». Segue un ritorno alle Iene, dove gli affiancano un autore, Mattia Martinez, con cui Matano dice di trovarsi a meravi- “Il Prix Italia parte dai giovani creatività al servizio del sociale” le. Nei lavori in arrivo, si sente la freschezza delle produzioni, l’esigenza di parlare a tutti i pubblici: alle nuove generazioni, senza però dimenticare che ci sono anche le altre». Il tradizionale concerto di apertura con l’Orchestra sinfonica nazionale Rai sarà mantenuto, «anzi - dice Morawski - lo vogliamo rendere più attraente, più aperto alla città». Al di là della gara, ecco le cose nuove: «Il premio speciale del presidente della Repubblica sarà abbinato al migliore spot sociale: tecniche di comunicazione, abbinate a fini etici; in giuria i giovani di 28 paesi europei. I giurati, per tutte le sezioni, saranno 80. Inoltre, in collaborazione con Rai Expo, struttura creata per la manifestazione del 2015, abbiamo aperto un concorso riservato ai ragazzi dai 18 ai 29 anni, che realizzino dei corti sui temi dell’Expo, vita sul pianeta, cibo, nutrimento, energia. Produzioni anche di singoli, non soltanto di strutture. Sarà un Prix interessato alle ricadute creative e sociali delle tecnologie: pensiamo alle fiction che nascono sul web, magari più vicine alla realtà». uno scherzo telefonico e l’ho messo online: nel giro di un mese avevo mille visite. Pochi mesi dopo mi contatta Francesco Facchinetti (suo talent scout, ndr) e mi propone di vederci. Pensavo a uno scherzo…». Web e ambiente, le novità portate da Paolo Morawski l Prix Italia ha inventato nel 1998 il premio per il web, che storia del Prix». Morawski, dinel 2000 è diventato una ca- rigente Rai dal 1999, è uno stotegoria ufficiale. Erano dav- rico di formazione, «il mio movero tempi non sospetti. Ec- dello è il Rinascimento, arte e co, questo mi piace del Prix: tecnica e la centralità dell’uola sua storica capacità di in- mo. Dunque - racconta - per tercettare il nuovo, un po’ co- prima cosa ho riletto le vicenme l’orco della fiaba, che sa de di questo concorso nato a sempre dove si trova la pre- Capri nel 1948, per prendere da». Paolo Morawski, nato a tutto quel che c’era di buono. E Varsavia, è il ho trovato per nuovo segretaLA RASSEGNA RAI l’appunto una rio generale Una gara per spot etici rassegna capace della rassegna soprattutto di Rai, che anco- e per i ragazzi in giuria capire al volo in vista dell’Expo 2015 l’inedito. Per ra una volta si svolgerà a Toquesto dura da rino, dal 20 al 25 settembre. 66 anni. Il concorso, diviso in Sostituisce Giovanna Mi- tre sezioni, radio, televisione e lella, che l’anno scorso aveva web, e che questa volta si intiannunciato il proprio pensio- tola “Il laboratorio dell’innovanamento. «Raccogliere la sua zione”, è il cuore. Intorno, eredità non è facile, ma il bel- eventi per captare quel che si lo è che posso beneficiare del- muove, tecnologicamente parl’eredità che arriva da tutta la lando, al servizio dei contenuti «I The Jackal The Pills Matano: «Mi ha cercato Facchinetti dopo aver visto un mio scherzo telefonico» Colloquio Spettacoli .31 Frank Matano & C. quando la risata nasce su You Tube STAR COMICHE DELLA RETE La storia di Matano, al secolo Francesco, nato 24 anni fa nel Casertano da padre italiano e madre americana, è emblematica: ha cominciato caricando su internet degli scherzi telefonici, nel giro di un anno è esploso su YouTube e da lì è approdato alle Iene, a Sky e a RaiUno, fino a una parte nel film di Paolo Ruffini Fuga di cervelli insieme a Willwoosh, alias Guglielmo Scilla. Prossimamente tornerà in tv, con un progetto legato alle Iene, e anche al cinema, in ben due film: coprotagonista insieme al regista Ruffini di Tutto molto bello, riprese al via a giugno, e con un ruolo nel nuovo di Claudio Bisio, primi ciak a settembre. Frank nei suoi video sfoggia un umorismo che non va per il sottile, ma ha il pregio di un’assoluta autoironia (come quando si dibatte sul bagnasciuga in costume da bagno, mimando un delfino spiaggiato, ndr) e della battuta fulminante, spesso . Il nuovo segretario generale del Prix Italia Paolo Morawsky la Rassegna Rai si svolgerà a Torino e della creatività, con ricadute editoriali». È stato anche borsista alla Fondazione Luigi Einaudi, il nuovo segretario: «Oggi ritrovo una Torino ricca di cultura e proiettata più di altre città verso il postindustriale, il terzia- rio avanzato. Il Prix dovrà essere ancora più integrato nel territorio, grazie alle sinergie con gli enti locali, e poi con Museo del cinema, Film Commission, teatri, associazioni: le eccellenze del Prix, esaltate dalle tecnologie e dal tessuto socia- grammi tv o a un film serve a rafforzare la credibilità, ma il cuore resta in rete. Anche se è tosta: ogni giorno devi avere idee e ricordarti che hai un potere, con tanti ragazzini che ti seguono, e poi devi reinventarti: non voglio restare per sempre quello degli scherzi». Addio alla centralità dei vecchi media? Forse in prospettiva, dato che non è chiaro se con la comicità online uno riesca a camparci: «C’è la pubblicità, con una grande percentuale che va a Google e una piccola che viene a me. Gli investimenti su internet ci sono, ma è tutto ancora in fase di sviluppo, chiedimelo fra un anno…». Garko-Casanova nudo in una scena Scoppia il caso a Canale 5 Gabriel Garko senza veli, scoppia il caso a Canale 5. Alessio Inturri, il regista della fiction Rodolfo Valentino la leggenda che dovrebbe andare in onda ad aprile, si dice pronto a portare in tribunale l’ammiraglia Mediaset, a suo avviso rea di aver tagliato 15 secondi in cui Garko appare nudo. Una scena di nudo integrale in prima serata e in fascia protetta non è adatta a un pubblico di famiglie come quello di Canale 5, replicano da Mediaset. «È una scena simbolica, molto raffina[S. N.] ta», ribatte il regista. 32 .Spettacoli STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Le RECENSIONI I FILM DEL WEEKEND A CURA DI ALESSANDRA LEVANTESI KEZICH *** *** **** ***** PESSIMO MODESTO DISCRETO BUONO OTTIMO tecipe intervenendo con riflessioni di carattere vario, mai moralistiche o psicologiche, anche se la situazione è quella tipica dell’analisi freudiana. Diviso in 5 capitoli, il Volume I rievoca nell’impianto pornofilosofico gli scritti del marchese De Sade: in fondo Joe, ninfomane in spregio all’amore è una sorta di Juliette, prostituta per libera scelta; e dal tutto trapela un’aria surreale e persino umoristica (in una scena appare Uma Thurman, fantastica moglie tradita) che a tratti scivola Fermo immagine CLAUDIA FERRERO he cosa si può fare quando la creatività arranca e le idee giuste vengono a mancare? Come dare una scossa alla vita quando sembra che tutto sia in una fase di stallo? Di situazioni così il film Yves Saint Laurent di Jalil Lespert, sulla vita del geniale stilista, è una sorta di catalogo di soluzioni a cui attingere. Soluzioni che non passano mai di moda: libri e viaggi. È dopo aver sfogliato un volume di pittura, che a Yves Saint Laurent impersonato dal bravo Pierre Niney scatta la scintilla per far nascere il mitico «Mondrian Dress» che segnò gli Anni 60. Ed è un viaggio liberatorio nel deserto marocchino con il compagno di una vita, che rivitalizza un periodo di stanchezza e paralisi di idee del creatore di moda francese. Strategie che non deludono quasi mai. C Sophie Kennedy Clark e Stacy Martin in una scena di Nymph()maniac Vol. 1 Drammatico ErotismoallavonTrier om’è noto l’ultima pellicola di Lars von Trier, ed ennesimo suo scandalo annunciato, esce nel mondo divisa in due parti e mutilata per motivi di censura di ben 90 minuti. All’inizio appare una spiegazione che poco spiega, nel senso che Trier ci tiene a dire con tipico paradosso che non condivide i tagli e però li autorizza; in ogni caso, resta che Nymph()maniac Vol. 1 è la metà di un film e recensirlo sarebbe C Fantasy Nella guerra epica tra fazioni l’apocalisse risulta un po’ lenta na crisi economica di cui non si vede l’uscita, il calo delle risorse, il surriscaldamento globale, l’avvicendarsi di governi inadeguati: c’è poco da stupirsi del successo di certa letteratura fantasy, il cui piglio epico-eroico può avere un effetto al contempo catartico e stimolante sugli adolescenti senza domani. Tratto dal bestseller di Vanessa Roth, Divergent propone (sulla scia di Hunger Games) una protagonista femminile al centro dello scenario post-apocalittico di Le schede, la programmazione di tutt’Italia, città per città e sala per sala su: www.lastampa.it/film U una Chicago, ultimo baluardo della civiltà, dove la popolazione sopravvive suddivisa in 5 fazioni. Di ceppo familiare Abnegante (gli altruisti), la sedicenne Beatrice passa agli Intrepidi, ma la verità è che al test è risultata divergente: ovvero figura assurdo. Limitiamoci quindi alle prime impressioni. In un’innominata cittadina europea, il maturo Seligman (Stellan Skarsgard) accoglie nella sua spoglia dimora una donna gravemente contusa. A domanda su cosa le sia accaduto, la sconosciuta (Charlotte Gainsbourg) replica che risponderà solo se potrà raccontare la sua storia per intero, a partire da quando piccina prese coscienza delle proprie zone intime. Sono un pessimo essere non catalogabile, socialmente pericolosa. Per questo motivo e in vista delle trame repressive degli Eruditi (capeggiati da Kate Winslet), Beatrice/Tris capirà che farsi Intrepida è stata la scelta giusta. La macchina narrativa è analitica e lenta e Shailene Woodley, pur cavandosela benino, non ha la personalità di Jennifer Lawrence. Però Divergent è un prodotto ben pensato e ben girato. [A.LK.] DIVERGENT Di Nei Burger; con Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet. Usa 2014 TORINO: Massaua, Ideal, Lux, Reposi, The Space, Uci; MILANO: Colosseo, Ducale, Odeon, Orfeo, Plinius, Uci GENOVA: Odeon, The Space, Uci ROMA: Adriano, Ambassade, Andromeda, Antares, Atlantic, Barberini, Broadway, Cineland, Doria, Galaxy, Jolly, Lux, Odeon, Reale, Savoy, Trianon *** umano, avvisa Joe, ma Seligman vuole sapere. Parte la vicenda di un’adolescente che, fattasi sverginare da un ragazzo che avrà un ruolo nella sua vita futura (un inadeguato Shia LaBeouf), si immerge in una compulsiva attività sessuale: svariati uomini al giorno e amplessi frenetici che a volte sembrano darle godimento, più spesso no, e comunque rimandano a un incolmabile vuoto interiore. Joe parla con voce distaccata, Seligman ascolta par- Dal film trapela un’aria surreale e persino umoristica che a tratti scivola nel drammatico su un inatteso registro drammatico-affettivo. Disturbante che possa essere, il racconto tiene l’attenzione vigile: Stellan Skarsgard impersona un Seligman malinconico e castamente nevrotico che è un evidente alias di von Trier; l’inedita Stacy Martin incarna in chiave di perversa Lolita la giovane Joe; la colonna sonora mescola metal rock, Mozart e Shostakovich, l’immagine alterna con la stessa naturalezza colore e bianco e nero. Attendendo il Volume II, il 24 aprile. [A. LK.] NYMPH()MANIAC VOL. 1 Di Lars von Trier; con Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgard, Stacy Marti. Dan/Ger/Fra/GB 2014 TORINO: Eliseo, Greenwich, Uci MILANO: Apollo, Arcobaleno, Ducale, Uci GENOVA: Ariston, Uci; ROMA: Andromeda, Eden, Lux, Maestoso, Nuovo Olimpia, Quattro Fontane FULVIA CAPRARA uce e buio, debolezza e forza, aggressività e rassegnazione. Nel personaggio di Antonio, interpretato da Filippo Timi, con poche parole e tanta fisicità, è contenuta l’idea alla base dei Corpi estranei di Mirko Locatelli. Per descrivere «l’incontro tra anime sole e impaurite», nella corsia di un ospedale del Nord, lo stesso regista ha raccontato di essere partito dall’immagine di un uomo solo con in braccio un bambino affetto da una grave malattia. Un contrasto fatto apposta per Filippo Timi che spesso appare in lotta con le (sue) apparenze, alle prese con il pericolo che la virilità marcata possa offuscare tenerezza d’animo e profondità di sentimenti. Nella struttura rude da maschio d’altri tempi si nasconde, invece, un attore dalle infinite possibilità. L **** Commedia Neonati scambiati in culla qui c’è voglia di tenerezza ather and Son affronta l’ardua questione se la paternità sia un fatto di sangue, narrando di due famiglie che, per uno scambio di neonati in ospedale, scoprono di aver allevato il figlioletto sbagliato. Che fare? Sulle prime gli sconvolti genitori decidono di creare occasioni di incontro, che si rivelano un poco imbarazzanti causa la differenza di carattere e status sociale: se il modesto negoziante Yukari è un tipo che preferisce giocare con i bimbi piutto- Facce da cinema F sto che lavorare, l’architetto in carriera Ryota ora riesce a spiegarsi perché il dolce Keita sia così diverso da lui; e matura la scelta drastica che ognuno si riprenda il proprio figlio evitando ulteriori contatti. A riprova che quella giapponese è una società patriarcale, le figure delle pur trepidanti madri restano sullo sfondo; il vero protagonista della commedia agrodolce di Kore-eda Hirokazu, regista di risaputa finezza formale, è Ryota, il cui cuore solo alla fine si schiuderà alla consapevolezza del valore di un rapporto paterno costruito sull’amore invece che sul Dna. La sua è una trasformazione troppo repentina per essere convincente, e tuttavia gratifica la nostra voglia di tenerezza. [A. LK.] FATHER AND SON Di Kore-eda Hirokazu Con Fukuyama Masaharu, Ono Machiko. Giappone 2013 TORINO: F.lli Marx, Romano MILANO: Anteo, Arlecchino ROMA: Eden, Greenwich, King, Quattro Fontane *** LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 . Spettacoli .33 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 3 aprile 2014 Rai 1 Rai 2 6.00 Euronews 6.10 Unomattina Caffè 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 12.00 La prova del cuoco Varietà Tutti in cucina con Antonella Clerici, nella 14ª edizione del programma 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Verdetto finale Attualità 15.20 La vita in diretta Attualità Una coppia inedita al timone dello storico programma pomeridiano, Paola Perego e Franco Di Mare 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show 21.10 Carosello Reloaded 6.00 La strada per la felicità TF 6.45 Cartoon Flakes Programma per bambini 8.15 Due uomini e mezzo TF 8.35 Desperate Housewives TF 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 Attualità 14.00 Detto Fatto Attualità 16.00 Question Time. Interrogazioni a risposta immediata 17.20 Lol Serie 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie 21.15 Don Matteo 9 21.10 NCIS: Los Angeles FICTION. I carabinieri e Don Mat- TELEFILM. Mentre il team inda- teo indagano sull’omicidio di una donna ricca, la cui nipotina è da poco guarita da una rara malattia genetica. Intanto, Natalina conosce Aldo ga su un caso di rapimento, Callen è alle prese con un uomo che afferma di essere suo padre. Tra gli interpreti c’è Chris O’Donnell 23.30 Porta a Porta Attualità 1.05 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.40 Sottovoce Attualità 2.10 Scrittori per un anno 2.40 Largo Winch Film 4.25 Dieci storie di bambini 4.50 Da Da Da 22.45 Blue Bloods Telefilm 23.25 Tg 2 23.30 Il Musichione Varietà 1.05 Rai Parlamento Telegiornale 1.15 Law & Order Telefilm 2.10 Cinecittà Fiction Rai 3 6.30 Rassegna stampa italiana e internazionale 7.00 Tgr Buongiorno Italia 7.30 Tgr Buongiorno Regione 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.15 Elisir Attualità 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 Tg3 Lis 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Terra nostra Telenovela 16.00 Aspettando Geo Doc. 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.15 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole SO Canale 5 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live 14.10 CentoVetrine Soap opera 14.45 Uomini e donne Talk-show 16.05 Grande Fratello - Live 16.15 Il segreto Telenovela 17.10 Pomeriggio cinque Attualità 18.50 Avanti un altro! Game show 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscina la notizina Varietà satirico Italia 1 Rete 4 La 7 7.00 Friends Telefilm 7.50 Le regole dell’amore Sitcom 8.45 Una mamma per amica Telefilm 10.40 Dr. House - Medical division Telefilm 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball GT Cartoni 15.00 Big Bang Theory Telefilm 15.50 Due uomini e mezzo Telefilm 16.35 E alla fine arriva mamma Telefilm 17.25 Nikita Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine Telefilm 6.25 Chips Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.45 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 Nestore - L’ultima corsa Film (dramm., 1994) con Alberto Sordi, Matteo Ripaldi. Regia di Alberto Sordi. Il vecchio vetturino Sordi fa di tutto per non far sopprimere il suo cavallo. ★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore SO 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 16.40 Il commissario Cordier Telefilm Serie televisiva francese 18.10 L’ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico ed astuto ispettore 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber 21.05 The Queen ★★★★ La regina 21.05 Calcio: Lione-Juventus 21.10 Mistero FILM. (dramm., 2006) con Helen SPORT. Allo Stade de Gerland di Mirren, Michael Sheen. Regia di Stephen Frears. Alla morte di Lady Diana, Elisabetta II si ritira nel castello di Balmoral Lione, la Juventus di Conte affronta in una supersfida i francesi nei quarti di finale di Europa League (andata) tier generale del programma è il glorioso piroscafo a vapore Patria, tornato in navigazione sul lago di Como. Con Daniele Bossari 23.00 Gazebo Attualità 0.00 Tg 3 Linea notte. Tg regione 1.05 Cortoreale Gli autori del documentario italiano 1.30 La musica di Raitre 2.10 Fuori orario ATTUALITÀ. Quest’anno il quar- 23.00 Europa League Speciale 0.00 Matrix Attualità Conduce Luca Telese 1.15 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 1.45 Striscina la notizina Varietà satirico TV&TV 19.30 Padre coraje TN 20.25 Tg News 20.30 Perla nera Telenovela 21.30 Cuor di cucina 21.45 A casa di Letizia 21.55 Tg News 22.00 Più belle, più giovani 22.15 Non solo benessere ALESSANDRA COMAZZI erò! Il nome in ditta, come Maurizio Costanzo, come Antonio Lubrano: stasera su Skyuno va in onda la seconda puntata di «E poi c’è Cattelan», che potete ripescare agevolmente nei palinsesti liquidi della rete. Il conduttore, nato a Tortona nel 1980, ha cominciato con la musica e, come Fazio, Bonolis, Frizzi, con la tv dei ragazzi: presentava «Ziggie» su Italia 1, con l’omonimo pupazzo. Su Radio Deejay conduce «Catteland», e intanto c’è stato «X Factor». Ora, questo varietà. Che dura un’ora scarsa, misura aurea, e non è una miracolosa novità ma neppure una noia infinita. Al debutto, si comincia con Castellitto che fa la parodia di se stesso in «In Treatment», «soffra, Cattelan, pianga, si disperi». Ci sono le interviste di personaggi in promozione (solo così si possono avere ospiti a basso costo), giovedì scorso Ambra Angiolini e Edoardo Leo: hanno giocato ai mimi, hanno spostato sedie come nello spettacolo, in un’intervista meno tradizionale. Poi è arrivato Zanetti e gli «Street Clerks», la band, bravi e reattivi. Senz’altro Alessandro Cattelan, che è pure in grado di conversare in inglese con gli ospiti stranieri, cosa rara per un conduttore italiano, sta benissimo dov’è, ma sarebbe bello vederlo in uno di quei programmoni delle corazzate: potrebbe essere il nuovo Pippobaudo, al tempo della tv dei frammenti? can. 55 P FILM.(azione,1995)conBruceWil- lis,JeremyIrons.RegiadiJ.McTiernan. Uno psicopatico semina bombeintuttaNewYork.L’agente McClane se ne deve occupare 23.55 Double Impact Film (azione, 1991) con JeanClaude Van Damme, Geoffrey Lewis, Alan Scarfe, Alonna Shaw. Regia di Sheldon Lettich. ★ 0.35 Amusement - Giochi pericolosi Film-tv 2.20 Grande Fratello - Live Reality show 2.40 Sport Mediaset 3.05 Studio aperto La giornata VERO TV 21.15 Die Hard - Duri a morire ★★ TV2000 21.10 Servizio pubblico ATTUALITÀ. In contemporanea su La7.it, nuovo appuntamento con il talk show ideato e condotto da Michele Santoro. In studio, ospiti fissi Marco Travaglio e Vauro 0.00 Tg La7 Night Desk Attualità La striscia di approfondimento quotidiano in onda dal lunedì al venerdì in seconda serata 1.15 Otto e mezzo Attualità REAL TIME 18.30 18.50 19.50 19.55 20.00 Tg 2000 Il Tempo Vola? Gocce di Miele Storie da Lourdes Rosario da Lourdes 20.30 Nel cuore dei giorni 20.55 Tg Tg 21.20 Fiction - Italian Restaurant DMAX 16.45 Quattro matrimoni 17.40 Amici di Maria De Filippi Varietà 18.40 Molto bene 19.40 Il boss delle torte 20.10 Best Bakery 21.10 Case da incubo 22.10 Due case per una coppia Documentari 23.05 Dottoresse in sala parto Documentari 15.10 16.00 16.50 17.45 18.35 19.30 20.20 21.10 22.00 22.50 Affare fatto! MythBusters Airport Security Top Gear A caccia di auto Cacciatori di tesori Banco dei pugni Sei spacciato! Fuori in 72 ore One Man Army film / intrattenimento 17.25 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME Fuga dal Natale Tim Allen e Jamie Lee Curtis decidono di rinunciare ai festeggiamenti natalizi SKY CINEMA FAMILY 17.30 I segreti di Spider-Man DISCOVERY SCIENCE digitale terrestre 10.15 Sgarro alla camorra Dopo anni di carcere, un uomo torna a casa deciso a guadagnarsi una nuova vita RAI MOVIE 10.45 Private Pratice RAI 4 11.20 Gosford Park 1932: un ricevimento rovinato da un omicidio. Scotland Yard indaga. Di Altman IRIS 11.30 Brothers And Sisters RAI 4 12.00 Bethune: Il mitico eroe MOVIE 14.25 Private Pratice RAI 4 14.50 Rescue Special Operations PREMIUM 15.50 90210 RAI 4 15.55 Nero Bifamiliare La serenità di una giovane coppia viene turbata da un furto. Con Claudia Gerini IRIS 16.00 Saint-Ex RAI MOVIE 16.30 Veronica Mars RAI 4 17.20 Robin Hood RAI 4 17.35 Capricorn One Un giornalista scopre che la missione verso Marte è fallita tragicamente RAI Fuori Il Malloppo (Popsy Pop) IRIS 18.10 Streghe RAI 4 19.30 A-team IRIS 19.40 Xena RAI 4 19.45 Un altr’anno e poi cresco RAI MOVIE 20.15 Renegade IRIS 20.25 Heroes RAI 4 21.05 Le onde del destino Una rigida comunità calvinista e luoghi affacciati sul mare della Scozia IRIS 17.45 Friends JOI 18.00 Chicago Fire PREMIUM ACTION ACTION PREMIUM ACTION 16.05 Fairly Legal JOI Una mamma per amica MYA 16.25 Cult PREMIUM ACTION Johnny Suede Brad Pitt sogna il successo come cantante di rockabilly, ma ha paura delle donne PREMIUM UNIVERSAL 16.35 Inception Leonardo DiCaprio è il ladro più abile nel riuscire ad entrare nel subconscio PREMIUM CINEMA 17.00 Elle - L’ultima Cenerentola MYA 17.15 Smallville PREMIUM ACTION RAI 4 MOVIE RAI MOVIE 12.10 Streghe RAI 4 13.40 Flashpoint RAI 4 13.59 I familiari delle vittime non saranno avvertiti Dopo due colpi ben riusciti, Antonio Sabato conquista la stima del boss Savalas IRIS 14.00 Carabina Quigley Tom Selleck, tiratore scelto, si ribella a un dispotico proprietario terriero RAI 15.40 Chicago Fire 15.10 Brothers And Sisters PREMIUM CINEMA 19.35 Psych JOI Parenthood MYA Rescue Special Operations PREMIUM ACTION 20.25 Chicago Fire PREMIUM ACTION CINEMA RAI MOVIE 22.45 Psycho Pass RAI 4 23.10 Cinemag Ieri Oggi Domani RAI MOVIE 23.15 Sword Art On Line RAI 4 23.40 Halloween - La notte delle streghe La notte di Halloween Tony Moran fugge dal manicomio. Horror di John Carpenter RAI MOVIE 23.45 Legend Cruise salva il mondo, liberando sia l’unicorno bianco che la bella principessa RAI 4 23.50 Europa Germania 1945: conduttore di treni si fa incastrare da terroristi nazisti IRIS 1.15 Rai News - Notte RAI MOVIE 1.20 Entourage RAI 4 21.15 Suits JOI The Vampire diaries MYA 18.15 Big Bang Theory JOI 18.40 Disastro a Hollywood Barry Levinson racconta la Hollywood cinematografica con un cast stellare PREMIUM UNIVERSAL 18.45 Due Uomini e 1/2 JOI Hart Of Dixie MYA Cult PREMIUM ACTION 19.05 Are You There, Chelsea? JOI The Baytown Outlaws 20.50 Volare Via 21.10 Supernatural RAI 4 21.15 Heartburn - Affari di cuore Meryl Streep è sposata con Jack Nicholson, uno dei giornalisti del Watergate PREMIUM Arrow PREMIUM ACTION Un Mostro a Parigi PREMIUM CINEMA The Italian Job Il re della truffa Mark Wahlberg mette a segno un colpo in un palazzo veneziano PREMIUM UNIVERSAL 22.00 The Transporter: The Series PREMIUM ACTION 22.05 Psych JOI Dracula MYA 22.55 Nip’n Tuck MYA Grimm PREMIUM ACTION Il riccio Due personaggi in incognito si incontrano solo grazie all’arrivo di monsieur Ozu PREMIUM CINEMA 17.50 Appuntamento da sogno! SKY PASSION 18.20 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 18.25 2012: atterraggio su Marte DISCOVERY SCIENCE 18.35 Piccole bugie tra amici SKY HITS 18.40 Giulietta degli spiriti Giulietta Masina, tradita dal marito, vede crollare la sua intera esistenza SKY CLASSICS 18.45 Royal Affair 1770. Johann Struensee ebbe una relazione con la regina della Danimarca SKY CINEMA 1 19.00 Cosa fare a Denver quando sei morto L’ex gangster Jimmy non può rifiutare un favore al vecchio caro boss SKY MAX 19.05 Water Horse - La leggenda degli abissi Un ragazzino trova per caso sulle rive del lago Loch Ness uno strano uovo SKY CINEMA FAMILY 19.30 Una ragazza per due Una giovane fotografa frequenta due ragazzi contemporaneamente SKY PASSION 19.50 In Cucina con GialloZafferano FOX LIFE 20.00 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL FOX CRIME 20.05 Criminal minds 20.15 Rising: la rinascita di Ground Zero DISCOVERY SCIENCE 21.00 C.S.I. FOX CRIME Scandal FOX LIFE Striscia, una zebra alla riscossa SKY CINEMA FAMILY I giustizieri del West Il politicante Kirk Douglas assolda avventurieri per catturare un fuorilegge SKY CLASSICS Troppo amici Quando Alain ha sposato Nathalie non sapeva che avrebbe sposato anche i suoi SKY PASSION Ring of Fire SKY MAX 21.10 La leggenda del cacciatore di vampiri Lincoln apprende in giovane età che sua madre è stata uccisa da un predatore sop SKY HITS Bianca come il latte, rossa come il sangue Quando Leo si avvicina a Beatrice, scopre che è scossa da un grande dolore SKY CINEMA 1 21.35 Come è fatto DISCOVERY SCIENCE 21.55 N.C.I.S. FOX CRIME Grey’s Anatomy FOX LIFE 22.00 Top Gear CHANNEL DISCOVERY 22.35 La califfa Vedova di un operaio, Romy Schneider seduce Ugo Tognazzi, padrone della fabbrica SKY CLASSICS 22.45 N.C.I.S. FOX CRIME Revenge FOX LIFE 22.50 Una vita normale SKY PASSION 23.00 Magnifica presenza Elio Germano inforna cornetti di notte e sogna di fare l’attore di giorno SKY HITS Die Hard - Un buon giorno per morire Ritorna Bruce Willis nelle sue esaltanti avventure, stavolta sarà in Russia SKY CINEMA 1 23.05 Priest Paul Bettany, prete guerriero, vive in una città murata controllata dalla Chiesa SKY MAX 23.40 Criminal minds FOX CRIME Castle FOX LIFE 23.55 Cose da non credere DISCOVERY SCIENCE 0.15 Spasmo Un uomo, vittima di aggressioni, sfugge alla morte uccidendo i suoi assalitori SKY CLASSICS 0.20 Una magica estate SKY CINEMA FAMILY 0.25 Magic Mike Channing Tatum nei panni di un giovane spogliarellista in cerca di fortuna SKY PASSION FOX CRIME 0.35 C.S.I. 34 STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 SPORT Ha detto Inghilterra, no alle Wags ai Mondiali Niente Wags in ritiro durante i Mondiali. Roy Hodgson, ct dell’Inghilterra (nel girone dell’Italia insieme con Uruguay e Costarica), ha cambiato idea. Le mogli e le fidanzate dei calciatori (nella foto, Steven Gerrard con la consorte Alex Curran) potranno raggiungere prima Miami - sede del primo ritiro - e poi il Brasile in maniera autonoma: incontri solo nelle ore concesse dal ct. Basso profilo I bianconeri per noi sono una montagna da scalare: identici al Psg per campioni e dominio in serie A Remi Garde, tecnico del Lione EUROPA LEAGUE, STASERA L’ANDATA DEI QUARTI Euro test La Juve all’esame Lione dopo la sconfitta di Napoli Conte a muso duro: “Quanto sono preoccupato? Zero” MARCO ANSALDO INVIATO A LIONE Una partita, una risposta. L’Europa League non si può confondere con il campionato ma quanto succederà allo stadio di Gerland sarà un riscontro dei dubbi sulla tenuta dei bianconeri che sono sorti con la sconfitta di Napoli. «Da quello che ho sentito dire per una partita persa, mi sembra che all’esterno non ci sia la giusta percezione di cosa siamo e di quanto abbiamo fatto e continuiamo a fare», ha chiarito Marchisio, non sbagliando. In parole povere la Juve rimane la Juve anche se domenica ha fallito la prova e stavolta ci sarà Tevez (forse in coppia con Osvaldo) a ristabilire i valori. Staremo a vedere. Se la pessima esibizione del San Paolo si spiega con un approccio sbagliato alla gara, la correzione sarà semplice. «Dopo tante vittorie - ha detto Conte -, succede che la tensione, la concentrazione e la determinazione possano calare. Mi auguro che la sconfitta sia stata un insegnamento». Ma se dietro al 2-0 ci fosse altro, ad esempio la stanchezza e l’appannamento di chi per 8 mesi ha girato a ritmi troppo alti? Se ne vedrebbero le tracce anche nella partita contro il Lione e le soluzioni per il finale di stagione si complicherebbero. Conte rifiuta ogni accenno di AFP Da sinistra, Andrea Pirlo, 34 anni, Paul Pogba (21) e Claudio Marchisio (28) durante la rifinitura a Lione: saranno titolari «default» psicofisico. «Quanto ne sono preoccupato? Zero». E lo dice con piglio infastidito. Eppure è proprio alla stanchezza e all’usura che il tecnico bianconero si è appellato negli ultimi tempi: ha una «rosa» Di fronte c’è l’ex grande di Francia, oggi in crisi Marchisio: «Quante critiche per un solo ko» corta, conta per la prima volta in tre anni un discreto gruppo di infortunati, da un mese giocano praticamente gli stessi e se si guasta uno tra Caceres, Bonucci e Chiellini dovrà met- tere in difesa il receptionist di corso Galileo Ferraris, anche se tra i convocati ci sono Barzagli, Ogbonna e Peluso. Tutto vero, altro che «zero». Stasera comunque ci sarà materiale per capirne di più. Se dopo l’altra sconfitta di campionato, a Firenze, l’appello fu indecifrabile perché la Juve giocò subito al Bernabeu contro il Real Madrid, roba di un altro pianeta, stasera il confronto è più indicativo. Il Lione ha vissuto un formidabile decennio, vincendo 7 campionati consecutivi e arrivando a una semifinale di Champions. Oggi è imploso, non regge il confronto con le squadre dai bilanci illimitati (Psg e Monaco) ma nep- pure con altre alla sua portata. Inoltre ha sette infortunati importanti (il più noto è l’ex milanista Gourcuff) e la sua stagione conta 51 partite ufficiali, solo due meno della Juve, con la differenza che i francesi sono in tiro dal 30 luglio quando giocarono i preliminari di accesso alla Champions mentre i bianconeri cominciarono con la Supercoppa dopo Ferragosto. A stanchezza e malanni stanno malmessi pure loro che si considerano sfavoriti nel confronto. «Per noi la Juve è come una montagna da scalare in due balzi - ha detto Remi Garde, l’allenatore -. È identica al Paris Saint Germain per il modo in cui domina il campionato e per Serie A, recupero 22a: giallorossi a -8 dalla vetta Super Roma, 4 gol al Parma per crederci Garcia: “Pressione tutta sui bianconeri” GUGLIELMO BUCCHERI ROMA Le rimonte impossibili esistono, ne è convinto Rudi Garcia. E ora che il primo ostacolo sul cammino della Roma da qui al traguardo di fine campionato è caduto (Parma al tappeto per 4-2), la distanza dalla vetta bianconera scesa da -11 a -8 dà forza alle riflessioni del condottiero romanista. «La squadra gioca bene, dovevamo superare il Parma e lo abbiamo fatto: peccato per qualche errore di troppo là dietro, ma - precisa Garcia - va bene così. Possibilità di riprendere la Juve? Noi non abbiamo niente da perdere, loro sì: questo è un bel vantaggio psicologico per la mia squadra. E, poi, alla penultima giornata devono venire all’Olimpico e sul piano delle energie i bianconeri ne spenderanno molte più di noi giocando in Europa League». Il racconto del pomeriggio romano è stato quello tipico di una partita in cui entrambe le sfidanti avevano in testa il colpo grosso. Così dopo appena otto minuti (si ripartiva dal 9’ del primo tempo dopo la so- spensione per pioggia di due mesi fa) si erano già visti tre gol: il vantaggio romanista di Gervinho, l’acuto dell’emiliano Acquah e la piccola magia di Totti, salito a quota 20 reti personali contro i gialloblù. La Roma e il Parma non hanno mai alzato la guardia e, nella ripresa, sull’Olimpico sono piovute altre tre reti: Pjanic dopo la solita incursione di Gervinho, poi Taddei, al primo sigillo stagionale, ed infine Biabiany sui titoli di coda. «Lo scudetto? Non è ancora finito niente, noi non molliamo...», sottolinea Pjanic, atte- 234a rete L’esultanza di Totti AFP so al rinnovo del contratto nelle prossime ore. «La Roma così il tecnico degli emiliani Donadoni - mi ha impressionato più della Juve affrontata una settimana fa. Ma conosco il carattere dei bianconeri e raggiungerli mi appare molto difficile». Garcia incassa altri tre punti e spera che la storia delle rimonte impossibili si ripeta. Classifica Juventus Roma Napoli Fiorentina Inter Parma Atalanta Lazio Verona Torino 81 73 64 52 49 47 46 45 43 42 Milan Sampdoria Genoa Udinese Cagliari Chievo Bologna Livorno Sassuolo Catania 42 41 39 38 32 27 26 25 21 20 i campioni che ha: non dovrebbe stare qui ma giocare i quarti di Champions League perché è stata costruita per questo». Il caro Garde ha esagerato e basta guardare gli acquisti dei parigini negli ultimi tre anni per notare una sensibile differenza con la Juve. «Lo prendo come un complimento - ha risposto Conte - e sono orgoglioso che il Lione ci consideri così, dal momento che tre anni fa ci era superiore. Noi e il Psg abbiamo avuto un percorso simile in campionato però loro hanno 13 punti di vantaggio e ormai hanno chiuso il discorso». Non aggiunge, ma un po’ lo pensa dopo il successo della Roma, «e noi no». Roma 4 Parma 2 Roma Parma (4-3-3) (4-3-3) De Sanctis 6; Maicon 6,5, Benatia 6, Castan 6, Torosidis 5; Pjanic 6,5, De Rossi 6, Taddei 6,5; Destro 6,5 (13’ st Florenzi 6), Totti 7 (31’ st Bastos sv), Gervinho 7 (40’ st Ljajic sv) Mirante 5; Cassani 5,5, Lucarelli 5, Molinaro 5,5, Gobbi 5,5; Acquah 6,5 (26’ st Munari sv), Marchionni 6, Parolo 6 (40’ st Josè Mauri sv); Schelotto 5,5 (40’ st Palladino sv), Amauri 5,5, Biabiany 6 ALL. Garcia 6,5 ALL. Donadoni 5,5 RETI: pt 12’ Gervinho, 15’ Acquah, 16’ Totti; st 4’ Pjanic, 37’ Taddei, 45’ Biabiany ARBITRO: De Marco 6 AMMONITI: Taddei, Josè Mauri SPETTATORI: 17.753 paganti, 23.872 abbonati R LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Ex dello Zenit: «Soldi a un arbitro Uefa» Oggi in Tv «I giocatori dello Zenit pagarono un arbitro per passare un turno di Coppa Uefa». Lo denuncia l’ex calciatore norvegese Erik Hagen, che giocò a San Pietroburgo dal 2005 al 2008: «Versammo 3 mila dollari a testa per l’arbitro, che uno di noi conosceva e ne intascammo 12 mila come premio partita. Il direttore di gara annullò 4 gol per fuorigioco». 13,00 Sport Mediaset 14,00 Ciclismo. Tre giorni La Panne 14,00 Sport Mediaset 16,00 Curling. Mondiali 17,50 Tg sport 18,00 Hockey prato. Serie A O. Lione il caso Juventus (4-3-1-2) (3-5-2) CANALE 5 - SKY SPORT 1 16 ORE 21,05 1 A. Lopes Buffon 55 Tolisso Caceres 4 4 Koné Bonucci 19 23 Umtiti Chiellini 3 3 33 Bedimo Isla 12 6 Ferri Pogba 21 Gonalons Pirlo 28 Mvuemba Marchisio 8 17 Malbranque Asamoah 22 10 Lacazette Vucinic 9 18 Gomis Tevez 10 21 ARBITRO: COLLUM (SCOZIA) All: GARDE All: CONTE «SoddisfattodiConte» Elkann:«L’Inter?Spero checontinuiaperdere» John Elkann, presidente Fiat 1 Se in casa Juve vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta, si può parlare solo del presente. Quando si vince e si deve vincere. Così, quando chiedono a John Elkann se Antonio Conte sarà sulla panchina bianconera anche il prossimo anno, il presidente di Fiat ed Exor vira sull’attualità: «Conte? Sono molto felice degli ultimi anni, nonostante questa sconfitta (di Napoli, ndr) che ci ha fatto molto soffrire. Speriamo di chiudere bene questo campionato». Ovvero con lo scudetto, che sarebbe il terzo di fila (non accade dagli Anni 30). Visto poi che anche l’azionista di maggioranza è tifoso, da tifoso risponde poi a un bambino che gli chiedeva perché l’Inter non vincesse più: «Non so perché non vinca più, ma mi auguro che continui a perdere». C’è Porto-Siviglia Il Benfica in Olanda QUARTI DI FINALE Andata OGGI ore 21,05 (ritorno 10 aprile) Az Alkmaar (Ola) Sky Benfica (Por) ROBERTO CONDIO calcio 2 N o, non è un gran 2014 per il Barcellona. Abituato a vincere e festeggiare, dentro e fuori campo gli sono già successe un sacco di cose spiacevoli: lo scandalo del contratto di Neymar, con le dimissioni del presidente Rosell; Messi che vomita mentre gioca e non si sa perché; il primato nella Liga perso prima per mano del Real Madrid e poi dell’Atletico; il pass per le semifinali di Champions a rischio dopo l’1-1 con i biancorossi di Simeone. Poteva bastare. E invece ieri è arrivata la batosta più pe- Basilea (Svi) Valencia (Spa) Porto (Por) Siviglia (Spa) Sky calcio 4 Sky calcio 3 Premium calcio 1 IERI (ritorno 8 aprile) A AND Paris S. Germain 3 (Fra) Chelsea (Ing) 1 Real Madrid (Spa) 3 Borussia D. (Ger) 0 (ritorno 9 aprile) EPA Il Barcellona colpito nel suo orgoglio: il vivaio della Masia tra il 2009 e il 2013: il Barça non poteva farlo, in assenza delle eccezioni previste dall’articolo 19 delle norme sui trasferimenti. Ora ha tre giorni per ricorrere e, in caso di conferma della sanzione, potrà rivolgersi entro tre settimane al Tas. La reazione blaugrana è stata di stupore, ma fino a un certo punto. Perché da dicembre giravano voci di due denunce anonime. «Siamo tran- quilli e in regola - dicono i catalani -: spiegheremo tutto». Intanto, tornano in mente le parole del neo presidente Bartomeu che, evidentemente temendo il peggio, qualche settimana fa parlava così della Masia: «Forma ed educa persone, è un punto di riferimento mondiale. Dovrebbe avere, come altri centri simili, una certificazione di eccellenza perché permette ai gio- AND Barcellona (Spa) 1 Atletico M. (Spa) 1 Manchester U. (Ing) 1 Bayern M. (Ger) 1 vani di formarsi, non soltanto a livello calcistico. Ne guadagnerebbero loro, le loro federazioni, il football in generale». L’iter dei reclami potrebbe cancellare la squalifica così come avvenne per il Chelsea, punito nel 2010 per il contratto del 17enne Kakutà. In caso contrario, per il Barça sarebbero guai enormi. Stava lavorando su un piano di rinnovamento non più P er costruire uno stadio di proprietà il Milan cerca nuovi investitori in grado di rendere il progetto economicamente sostenibile. Ad annunciarlo è stata Barbara Berlusconi a margine della presentazione di «Casa Milan», la nuova sede della società rossonera che presto verrà aperta al pubblico. «La mia famiglia vuole continuare a investire sul Milan e quindi non ha intenzione di cedere il club. Diverso è il discorso di una partnership, sarebbe una cosa ben vista perché ci darebbe una maggiore serenità e i miei prossimi viaggi in Medio Oriente, Arabia e America vanno in questa direzione». Nella sua prima conferenza stampa da quando ha deciso di intraprendere un percorso all’interno del Milan, Barbara Berlusconi non ha escluso che «possa essere ceduta una quota tra il 20 e il 30 per cento» a un socio che intenda investire nello stadio. Ecco perché dalla prossima settimana inizierà un «tour» che servirà per scandagliare il mercato. La prima tappa sarà negli Emirati Arabi, perché il Real, tris al Borussia Ibrahimovicvako mailPsgbatteMou 1 Scivolato al 3° posto in Li- ga, il Real di Ancelotti rialza la testa in Champions. La corsa alla «Decima» è proseguita ieri con il 3-0 sul Borussia Dortmund che ipoteca il pass per le semifinali: gol di Bale dopo 3’, bis di Isco e, nella ripresa, sigillo dell’immancabile Ronaldo che consolida il primato tra i cannonieri stagionali del torneo, salendo a quota 14. Il suo inseguitore, Ibrahimovic a quota 10, è invece rimasto a secco ed è uscito al 68’ per un guaio muscolare. Il Psg ha comunque vinto 3-1 l’andata dei quarti sul Chelsea di Mourinho: gol di Lavezzi, Hazard (rigore), autogol di David Luiz e capolavoro al 93’ di Pastore. derogabile, causato dalla partenza di Victor Valdes, dall’addio di Puyol e dalle datate carte d’identità di Xavi, Dani Alves, Iniesta e Mascherano. Aveva già ingaggiato il portiere Ter Stegen dal Dortmund e la stellina Halilovic dalla Dinamo Zagabria: contratti non depositati e quindi non validi. Che squadra farebbe potendo soltanto vendere fino all’estate 2015? dalle 8 del mattino a mezzanotte, una libreria, una hall of fame, uno store esclusivo e un museo all’avanguardia, verrà esportato anche all’estero. Nella piazza davanti all’edificio verrà allestito in casi particolari un maxi schermo. L’obiettivo è avere nel primo anno almeno 150 mila visitatori. Barbara ha tenuto a precisare che l’impegno della sua famiglia non cambierà: «Continueremo ad investire, c’è interesse per questo asset anche da parte di Fininvest. Mi augu- Lady Berlusconi a caccia di investitori Possibile cessione di una quota tra 20 e 30% Olympique Lione (Fra) Canale 5 Sky sport 1 QUARTI DI FINALE La prima di Barbara “Stadio e nuovi soci Non molliamo il Milan” LAURA BANDINELLI MILANO JUVENTUS 19,00 Sport Mediaset Italia 2 19,00 Tribù del calcio Premium Calcio 20,00 Futbol Mundial Sky Sport 1 21,00 Golf. Us Pga Tour Sky Sport 2 21,05 Calcio. Lione-Juve Canale 5-Sky Sport 1-Prem. 23,00 Speciale Europa League Canale 5 23,00 Postpartita Europa League Sky Sport 1 2,00 Basket Nba. Oklahoma-S. Antonio Sky Sport 2 Stangata Fifa: violate le norme sui minori, un anno senza acquisti Irregolari 10 tesseramenti Lo stop blocca un ricambio generazionale necessario Retroscena 35 La cantera costa cara Mercato vietato al Barça VIA AI RICORSI sante, una «bomba» che ha fatto il giro del mondo e colpisce i blaugrana nel loro vanto: il vivaio, la «cantera» della Masia che, da Messi in poi, sforna talenti in quantità. La botta arriva dalla Fifa e, più della multa di 370 mila euro, è una squalifica che impedirà al Barça di ingaggiare giocatori per le prossime due sessioni di mercato (estate 2014, inverno 2015) per «violazioni sui trasferimenti di 10 minori». Non si fanno nomi ma almeno sei sono chiari: sono quelli di tre sudcoreani, un camerunense, un nigeriano e un francese per i quali nel 2013 era già arrivato il veto all’utilizzo. Si tratta di comunitari con meno di 16 anni ed extracomunitari Under 18, tesserati Italia 1 Eurosport Italia 2 Eurosport Raidue Rai Sport 2 . PRESENTATA LA NUOVA SEDE Dirigente «I rapporti con Galliani ora sono sereni. Il ritorno di Maldini? Auspicabile» Barbara Berlusconi, 29 anni BUZZI contratto con Fly Emirates scadrà tra un anno ed è quindi necessario capire le strategie dello sponsor, ma l’occasione servirà anche per parlare del nuovo impianto. Il Milan ha in mente una serie di iniziative per lo sviluppo del brand che dovrà servire ad aumentare i ricavi e anche il fatturato che dipende «all’80% dalla parte sportiva», come ha dichiarato l’ad e vice presidente rossonera. Il format di «Casa Milan», che avrà un ristorante aperto Futuro assicurato La mia famiglia vuole continuare a investire nel club: un partner sarebbe ben visto Barbara Berlusconi, ad Milan ro che mio padre torni presto ad occuparsi del calcio in prima persona, in questo momento difficile il Milan è uno svago che lo aiuta a distrarsi». Il duopolio con Adriano Galliani ha trovato un suo equilibrio: «Abbiamo avuto un confronto duro, adesso il rapporto è sereno», ha dichiarato la dirigente non escludendo il ritorno di Paolo Maldini in un ruolo non precisato: «Ho parlato con lui e un suo ritorno sarebbe positivo e auspicabile se lui volesse darci un contributo». W 36 .Sport STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Intervista GIANLUCA ODDENINO TORINO “Ho sfiorato la Champions ma la mia svolta è il Toro” Padelli, titolare a 28 anni: “Fortuna e lavoro, così ce l’ho fatta” Daniele Padelli, da vice Gillet a sorpresa del Toro. Strano il calcio, no? Per il Toro promuoverla titolare la scorsa estate era un azzardo… Partite 90 La critica che l’ha più ferito? «Essere definito inadeguato. Come si faceva a giudicarmi se non avevo mai giocato in A?». Questa è la terza avventura con Ventura. La prima non fu positiva… Progetto granata SUPERATO L’AVVIO DIFFICILE bilità di giocare titolare, ma volevo dimostrare che potevo stare qui e fare qualcosa di buono». Perché in serie A è arrivato a 28 anni? «Ho fatto scelte sbagliate in passato e ci ho messo del mio a tardare, ma l’importante è farsi trovare pronti». «Grinta, correttezza, orgoglio». All’entrata della Sisport i tifosi hanno scritto cosa vogliono da voi. In cosa si ritrova? «Nella correttezza: quello che sei fuori dal campo, lo sei anche dentro». È servita per togliersi l’eti- Buona base, si può crescere e puntare all’Europa. Il rinnovo? Io devo solo far bene Portiere Daniele Padelli, 28 anni, è stato ingaggiato la scorsa estate dal Toro a parametro zero dopo due anni all’Udinese Ex Liverpool Ho fatto il passo più lungo della gamba: mi resta il numero 30 ma lo uso solo qui... SYNCSTUDIO chetta di eterno secondo? «Sì, ma sono stati continuità e lavoro a fare la differenza. Solo giocando ho trovato serenità. Il portiere è un mondo a parte: hai altre regole, sei vestito in modo diverso e non ti integri in Questo Toro può ambire all’Europa League in futuro? «No, però possiamo ripartire da questo bel gruppo di portieri. La società farà le sue scelte, io devo pensare a fare bene nelle ultime sette partite». Minuti «La critica che mi ha fatto più male? L’essere definito inadeguato» Cosa le resta dell’Inghilterra? «Il numero 30, che ho ripreso nel Toro. Qui mi porta bene, ma lo uso solo in Italia. Se dovessi andare in Europa giocherò con il doppio numero». Ha già rinnovato il contratto in scadenza nel 2015? Nei campionati italiani: 43 in serie A 23 in B e 33 in C «Hanno rischiato, non ero atteso e negli ultimi anni avevo giocato poche partite. Nessuno mi aveva garantito nulla in estate, Giocati nel Liverpool ma adesso ho raggiunto il (2007) con Benitez primo obiettivo della mia allenatore carriera: conquistarmi un posto. Avevo lo 0,1% di possi- Percorso lungo, non trova? «Però ce l’ho fatta». «Stiamo mettendo una buona base e se proseguiamo con prestazioni e mentalità si può crescere ancora». 99 «Come la vita, ci vuole fortuna. La squalifica di Gillet è stata la possibilità che attendevo da tempo». Non è andata come speravo, ma non potevo rifiutare. Mi è servito per arrivare a Torino». 5 minuti. Se non giochi, è dura». Perché la Sampdoria l’ha tenuta 8 anni sotto contratto e non l’ha mai fatta giocare? «Non lo so. Dovevo farmi le ossa e andavo in prestito, ma ad un certo punto o ci credi o no». A Liverpool, invece, è rimasto solo sei mesi… «Indimenticabili: ero con Benitez e ho rischiato di vincere la Champions. Però ho fatto il passo più lungo della gamba. L’incubo scommesse Mi ha reso più forte Se mi avessero squalificato avrei fatto altro nella vita «A Pisa valutarono più pronto Morello, più bravo nel gioco con i piedi, come vuole il mister. Poi a Bari ho imparato tanto da Gillet e adesso siamo qui». La scorsa stagione lei era all’Udinese con Scuffet. Sorpreso dalla sua esplosione? «No, si vedeva che aveva qualità. Mi stupisce solo per la personalità, sembra più vecchio dei suoi 17 anni… Però ora fatelo crescere con calma, Udine è la piazza giusta». E’ più difficile affrontare il calcioscommessedainnocenteo restare un anno in panchina? «La prima: se mi avessero squalificato, mi sarei cercato altro nella vita. È stata dura, ma mi ha fortificato. Anzi, è stata la svolta della mia carriera. Dopo aver rischiato di non giocare più, se una società cerca un altro portiere ora non mi fa più effetto». W LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Retroscena STEFANO MANCINI INVIATO A SAKHIR l salva-Formula 1, lo chiameremo così, è il piano che Bernie Ecclestone e Luca Montezemolo hanno discusso ieri a Londra. L’ad della Formula 1 e il presidente della Ferrari non amano (e non lo nascondono) la rivoluzione dei motori turbo ibridi e soprattutto le norme che tagliano i consumi: un regolamento che secondo loro costringe i meccanici a fare gli elettricisti e i piloti a guidare come tassisti e a pensare come ragionieri, in una confusione di mestieri che non piace al grande pubblico. «Tra Montezemolo ed Ecclestone c’è piena sintonia e totale accordo», trapela dalla Ferrari. L’intenzione è di avviare la controriforma in tempi rapidi e comunque già quest’anno. Serve dunque il voto unanime delle squadre, compreso quello di chi vince (la Mercedes) e avrebbe tutto l’interesse a non cambiare nulla. Due le principali proposte in discussione. La prima, eliminare il flussometro, cioè il dispositivo che misura la quantità di benzina consumata in ogni istante, e diminuire il regime massimo del motore; la seconda, accorciare di una trentina di chilometri la distanza di gara. Quanto al rumore, non c’è nulla da fare. Il motivo lo spiega Remi Taffin, responsabile della Renault per le operazioni in pista: «Le regole fissano un tetto massimo di 15 mila giri al minuto, ma con le limitazioni al consumo non si superano i 12 mila. Questo fa già una grande dif- I ANSA Luca Montezemolo, presidente della Ferrari (a destra), con Bernie Ecclestone ferenza». Ma è il turbo a rendere silenziose le monoposto: «È come mettere un cuscino sulla faccia di qualcuno». Nel caso del motore, l’effetto è un sibilo da aspirapolvere. Incassato il sì di Ecclestone, Montezemolo volerà in Bahrein e domenica, giorno del Gran Premio, incontrerà Jean Todt, presidente della Fia, il padre della rivoluzione. E cercherà di convincerlo mostrandogli, oltre alle questioni tecniche, i dati sugli ascolti e i sondaggi sulla disaffezione del pubblico. Sul sito Ferrari.com, il 78 per cento dei votanti si è espresso contro la Formula 1 attuale. Lo stesso Todt nei giorni scorsi si è detto disponibile a rivedere gli aspetti più estremi del nuovo regolamento, che comunque fu stato DOMENICA TERZO GP Patto con Ecclestone F1, Ferrari all’attacco “Regole da cambiare” Possibili modifiche da subito ma serve il sì dei team Dai consumi alle gare più corte, le ipotesi sul tavolo Motore a regine più basso 1 2 1 Abbassare il regime 1 Accorciare di qualche giro massimo al quale può arrivare il motore: i piloti potrebbero così spingere sull’acceleratore senza preoccuparsi dei consumi. ogni Gran Premio: i cento chilogrammi di benzina consentiti dai nuovi regolamenti diventerebbero così sufficienti anche senza fare economie. GP con meno chilometri La Ferrari a caccia della Mercedes ATTENZIONE Liguria € 59.000, 100 m mare ultime suite arredate pronta consegna piscina beauty farm permuto con metà soldi metà auto camper motocicletta barca atto immediato. Classe energetica C Ipe 84. Tel. 035.4720050. 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Questo costringe i piloti a tenere il piede leggero sull’acceleratore e a dipendere sempre più dagli ordini via radio impartiti dagli ingegneri. Una seconda obiezione riguarda la complessità delle power unit, che comprendono motore tradizionale, due motori elettrici, batterie ed elettronica: ci capiscono poco gli ingegneri, figurarsi il grande pubblico. L’osservazione è sensata, ma scagli la prima pietra chi saprebbe descrivere con buona approssimazione il doppio diffusore che per quattro anni è stato la chiave dei successi Red Bull. www.lastampa.it/mancini Liguria ATTIVITA’ COMMERCIALI Montezemolo ha incontrato il boss del Circus: in Bahrein vedrà Todt, presidente Fia AUTO GILLIA acquista autoveicoli ogni tipo, massima valutazione e serietà. Corso Casale 464, Torino - 011.8903777. LAVORO DOMANDE AUTOTORTONA acquista vetture e fuoristrada ogni tipo, max serietà. Corso Tortona 9. Tel. 011.8171643 - 011.889664. 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MotoGp, Valentino Rossi «Rinnoverò con Yamaha» 1 «Mai pensato di smettere, rinnoverò con la Yamaha e correrò finché sarò competitivo», ha detto Valentino a Sky. Nuoto: disintossicazione Hackett lascia clinica 1 L’ex nuotatore australiano e biolimpionico Grant Hackett, 33 anni, ha terminato la cura di disintossicazione da sonniferi di cui soffre da anni. Vela: caduta dal balcone Grave lo skipper Favini 1 Flavio Favini, skipper di Mascalzone Latino, è grave per la caduta dal balcone di casa a Germignaga (Va). T1 CV PR T2 GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA STAMPA 38 39 AEROSPAZIO RUDY OROLOGI Finmeccanica, assumerà 200 giovani in Piemonte Entro l’anno circa duemila ragazzi saranno inseriti nelle società del gruppo Finmeccanica: i primi 200 saranno in Piemonte. È stato annunciato nel corso di un convegno sul settore aerospaziale. Per le assunzioni sono arrivati 56 mila IL TEMPO IN CITTÀ Oggi Ieri MIN (˚C) 11 10.7 5.5 MAX Un anno fa 17 18.4 16.7 Diario LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 curricula, poi scremati a 25 mila. Duemila ragazzi entreranno nel gruppo e altri 3 mila potrebbero essere assorbiti dalle imprese dell’indotto. Gli altri 20 mila curricula saranno messi a disposizione delle imprese della Confindustria. T1 T2 COMPRO ORO COMPRO ARGENTO COMPRO ROLEX Via XX Settembre, 14/c (quasi ang. Via Gramsci) TORINO Cell. 348.5502437 Il padiglione Finmeccanica alla mostra di Le Bourget TORINO Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail cronaca@lastampa.it 1 specchiotempi@lastampa.it 1 quartieri@lastampa.it Omofobia l’arcivescovo attacca il Comune ACCORDO CON MILANO TORINO HA PRESENTATO IERI IL SUO PROGRAMMA PER IL 2015 «Travisano la Bibbia è una dittatura ideologica» Martinengo A PAGINA 43 Per Pichetto lunedì è atteso Berlusconi Il centrodestra spera nel capo per uscire dai guai Un progetto olimpico per conquistare l’Expo Fassino: investiamo dieci milioni come per i Giochi del 2006 33 DODICI ATTACCHI NEL 2014. IERI DOPPIO BLITZ: IL PARTITO SI APPELLA AD ALFANO i minuti Alessandro Mondo A PAGINA 45 Una forcina era l’incubo dei bancomat Che, in treno, divideranno Torino dal grande evento milanese 2,5 milioni Presa una banda che ha compiuto decine di furti Sono i visitatori che Torino punta ad ospitare durante l’Expo Massimo Numa A PAGINA 49 Canottaggio A luglio l’addio della Sisport Una fucina di campioni costretta a chiudere per motivi economici Olimpiade. Un * Un’altra calendario di eventi alto una spanna per un’annata formidabile: quella di ExTo 2015, illustrata ieri dal sindaco Fassino al commissario dell’Expo 2015 Sala e al ministro dell’Agricoltura Martina. «Siete la città più avanti» ha commentato Sala. Paolo Morelli A PAGINA 59 Il Pd nel mirino degli anarchici Minucci e Rossi A PAGINA 44 ALLE PAGINE 40 E 41 Accordo con il Banco alimentare Agriturismo Agriturismo Cascina Verne Ex convento del ‘700 - Camere con bagno Ristorante MENÙ CUCINA PIEMONTESE € 25 POSSIBILITÀ DI SOGGIORNO CON CAMERE E BAGNO PRIVATO SALE PER MEETING AZIENDALI Frazione Tuninetti CARMAGNOLA (TO) Cell. 339.3100048 A 4 km dal casello di Carmagnola dell’autostrada Torino - Savona GPS - Lat: 44.846134 - Lng: 7.777698 www.leverne.it Nei parchi i cinghiali “di troppo” saranno abbattuti per sfamare chi è in difficoltà Massimo Massenzio e Antonella Mariotti A PAGINA 48 IN REGIONE Tutti contro i fondi dei gruppi ALESSANDRO MONDO eri alcuni consiglieri ci scherzavano sopra, con l’amaro in bocca: «Evvai, cosa non si fa per scavalcare Chiamparino!». Il quale, com’è noto, nel suo programma elettorale per le regionali del 25 maggio ha tra gli obiettivi prioritari l’abolizione dei fondi per i gruppi consiliari, e quindi per i consiglieri regionali. Scelta non casuale, alla luce di «Rimborsopoli», l’inchiesta sulle spese indebite che ha terremotato la maggioranza della legislatura uscente. Ebbene: salvo colpi di scena, la prossima settimana il programma dell’ex-sindaco potrebbe essere anticipato dall’approvazione, in commissione e poi in Consiglio, della proposta di legge presentata da Valerio Cattaneo, presidente dell’Aula: la quale prevede, per l’appunto, l’eliminazione dei fondi ai gruppi. E poco importa se i fondi sono scesi drasticamente rispetto al passato, compreso quello prossimo. Durante la riunione dei capigruppo, svoltasi ieri, si è trovato un accordo di massima. Contrario Angelo Burzi, exProgett’Azione ora confluita in Forza Italia. Vedremo come finirà ma non è escluso che, qualora Chiamparino dovesse vincere le elezioni, si ritrovi con un impegno in meno nell’agenda. I T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 gg Dossier/il palinsesto di Torino L'Expo-To in cifre Cibo Storia, origini strategie e città da coltivare Già nell’ottobre 2014 il Salone del Gusto e Terra Madre offriranno un «assaggio» con la loro consueta edizione biennale, con il loro viaggio nel mondo dei presidi sparsi nel pianeta. Ma al Salone si aggiungeranno nella primavera del 2015 altri due importanti appuntamenti mondiali: il III Forum Mondiale per lo Sviluppo economico locale promosso dall’United Nations Development Programme (Undp), che si è svolto nel 2013 a Iguaçu in Brasile, e la Giornata internazionale delle Città del Bio, le città che promuovono e sostengono la produzione e la cultura biologica. Sempre al filone «food» appartiene la nuova manifestazione «Lievitò» dedicata appunto alla pasta lievitata e ai dolci e la rassegna «Ortinfestival» il festival gastronomico degli orti contemporanei (alla Venaria Reale, tutto il mondo a km 0 dal 30 maggio al 2 giugno 2015. Poi al Circolo dei Lettori è previsto un weekend di incontri pubblici dal titolo «I giovani ricercatori sul cibo di raccontano» mentre a ottobre si terrà la settima conferenza internazionale sulla pianificazione strategica del cibo alla scala urbana che si terrà nell’ottobre 2015. Poi è in cartellone «Nutrire in città», il terzo Forum Internazionale sullo Sviluppo Economico Locale (Assemblea Mondiale delle Città del Bio) dal 12 al 19 ottobre. Torino inoltre porterà un contributo importante al focus dell’Expo 2015: «Nutrire il pianeta», il problema della nutrizione per l’Uomo, nel rispetto della Terra sulla quale vive e dalla quale attinge le sue risorse vitali ma esauribili. Torino, infine, che ha a cuore il tema dell’agricoltura urbana, ha lanciato il progetto «Città da coltivare» per il recupero delle aree verdi ancora da destinare allo sviluppo dell’agricoltura nel territorio urbano: coltivazioni sostenibili e indirizzate al concetto di «catena corta», agricoltura sociale, orticoltura individuale o collettiva, [E.MIN.] agriturismo, forestazione urbana. -393 10 milioni di euro 2,5 milioni GIORNI CHE MANCANO ALL'EXPO 2015 BUDGET PREVISTO TURISTI PREVISTI Torino a 33 minuti dall’Expo 2015 “Qui la vera festa” Il sindaco presenta il calendario degli eventi Il commissario Sala: “Siete i più avanti in Italia” EMANUELA MINUCCI ANDREA ROSSI Cultura Dal nuovo Egizio a Kandinsky ricordando Monet L’ultimo regalo - in ordine di tempo - è arrivato da New York durante l’ultima visita del sindaco Fassino a inizio marzo. Ed è la mostra sul grande pittore russo Wassily Kandinsky, che Torino ospiterà da luglio a ottobre 2015, grazie alle opere messe a disposizione dal Guggenheim, che ospita la più grande collezione al mondo a lui dedicata. Prima ancora, la collaborazione avviata due anni fa con il Musée d’Orsay che, dopo Degas e Renoir, farà sbarcare in città Monet, da marzo a giugno 2015. Alla Gam sbarcheranno anche Felipe Aguila dall’8 ottobre 2014 al 6 gennaio 2015 e Roy Lichtenstein dal 28 ottobre 2014 al 22 febbraio 2015, poi sarà la volta di Monet, dal marzo al giugno 2015. Palazzo Madama racconterà il fascino della porcellana in Piemonte dal 9 ottobre 2014 all’11 gennaio 2015 quattro secoli di pittura francese dall’Ermitage, dall’8 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016. Appuntamenti imperdibili anche alla Venaria Reale «Raffaello e le Arti» da giugno settembre 2015, Il Giardino del Re e le Meraviglie d’Italia (Le antiche origini del made in Italy, giugno settembre 2015). Al Mauto sarà di scena l’affascinante rapporto fra Moda e Auto da maggio a settembre del 2015. Il piatto forte dell’arte si concluderà con un’edizione straordinaria di «One Torino» da aprile a ottobre 2015 e poi i consueti Luci d’Artista, The Others, Paratissima. Al posto d’onore poi c’è l’inaugurazione del nuovo Museo Egizio (il 1° aprile 2015). Al capitolo musica c’è il Festival del Jazz che raddoppia (si farà anche a giugno) la Festa della musica che 21 giugno 2015, la Grande Opera italiana il ’700 al Carignano a giugno e quella dell’800 al Teatro Regio a luglio. Spazio anche per la musica contemporanea con il «Festival Musica Giovane» ad agosto 2015. Si finisce con Mito a settembre, Movement a ottobre e Club to Club a novembre. Il tutto per condire uno zoccolo duro di saloni e festival. Dal Salone del Libro al Tff, da Biennale Democrazia a Torino Spiritualità, dal Festival Torino Danza a Portici di Carta. [E.MIN.] Trentatrè minuti da Torino Porta Susa alla stazione di Rho. Il che significa che l’Expo 2015 è qui. Al punto che ieri mattina al Teatro Regio il sindaco Fassino, al fianco del commissario unico per l’Expo Giuseppe Sala e il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha annunciato che Torino (porta d’ingresso per i visitatori in arrivo dalla Francia e da tutto l’Ovest Europa) sarà molto più di un territorio di passaggio: «Abbiamo un programma ricco quanto quello del 2006 - ha esordito il sindaco - d’altronde abbiamo stanziato un budget di 10 milioni di euro per arricchire di eventi tutto l’anno». Dal «food» alla Sindone Lo si capiva dal tasso di affollamento del foyer del Regio che si trattava di una conferenza stampa-monstre della durata di tre ore e mezzo chilo (pesato) di dossier sugli eventi. Con un obiettivo: moltiplicare i turisti in città. Se già il 2013 è stato al di sopra di ogni aspettativa, persino meglio del 2006 - 4 milioni di visitatori a Torino, quasi 13 in tutto il Piemonte - il 2015 potrebbe regalare picchi Investiamo 10 milioni la stessa cifra stanziata per i Giochi del 2006: e vinceremo questa scommessa Torino con Venezia sono le città più avanti nel dimostrare al mondo di che cosa è capace l’Italia Piero Fassino Giuseppe Sala sindaco di Torino commissario unico Expo 2015 inesplorati. A Torino calcolano che Expo e Sindone - da sole potrebbero portare circa tre milioni di turisti in più. Per questo hanno deciso di scommettere tutto (o quasi) come quei giocatori di poker che tentano l’«all in». «Torino è con Venezia fra le città più avanti nel prepararsi all’evento - ha riconosciuto Sala - e Milano conterà su di voi anche per quanto riguarda la logi- stica. Diverse delegazioni infatti troveranno casa a Torino». E lì troveranno un museo Egizio completamente rinnovato, l’ostensione della Sindone, mostre su Kandisky, Monet e Raffaello (tutte di respiro internazionale) il Forum mondiale per lo sviluppo economico, promosso dall’United Nations Development Programme e la giornata mondiale delle Città del Bio. Il vertice europeo Giovani e lavoro Per la terza volta in un anno i primi ministri dell’Unione Europea discuteranno di disoccupazione giovanile L’11 luglio la conferenza su giovani e lavoro Fassino incassa il via libera di Renzi Al summit tutti i primi ministri Ue «Ho parlato con il presidente Renzi. L’11 luglio si terrà qui a Torino un vertice dei primi ministri europei sull’occupazione giovanile». L’annuncio del sindaco Fassino è arrivato all’inizio della conferenza sull’Expo ed è il sigillo alla proposta che qualche gior- no fa - da Bruxelles - Matteo Renzi aveva lanciato: «Ho chiesto al sindaco Fassino di ospitare a Torino, metafora del Paese per innovazione e crisi occupazionale, una conferenza sulla disoccupazione giovanile». Accadeva il 21 marzo scorso. In dieci giorni l’idea si è concretizzata. E così l’11 luglio la città ospiterà il vertice europeo su giovani e lavoro, a cui parteciperanno tutti i primi ministri dell’Unione. Sarà uno dei primi appuntamenti del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea, che si aprirà il primo luglio. «Abbiamo accolto ben volentieri la proposta del presidente del Consiglio perché se c’è una città in cui il tema del rapporto fra giovani, tecnologia e occupazione può esser affrontato in termini efficaci e operativi, è questa», ha spiegato Fassino. «Qui c’è un forte background industriale, Torino è sempre più sede di centri di eccellenza, tecnologici e di ricerca. Ha due ottime università e un forte tessuto d’impresa. Insomma, ci sono tutte le condizioni per lanciare da qui una nuova strategia per dare lavoro ai giovani». La mossa piacerà poco al centrodestra, che già era insorto dieci giorni fa gridando alla «marchetta elettorale». C’è da dire che aver collocato l’appuntamento quasi a metà luglio toglie certamente un bel po’ di spunti polemici: in estate le elezioni regionali e la campagna elettorale che si sta per aprire saranno un lontano ricordo. Il Piemonte avrà già da almeno un mese un nuovo presidente e una nuova giunta regionale. Saranno meno contenti a Roma, scippata dell’evento annunciato lo scorso novembre dall’ex primo ministro Enrico Letta. Il quale, reduce dal la seconda conferenza europea sull’occupazione giovanile, a Parigi, aveva garantito che la terza (la prima è stata a Berlino nel luglio 2013) si sarebbe svolta nella capitale nei primi sei mesi del 2014. Renzi, invece, forte dell’asse con Fassino, e incalzato dal sindaco - che non perde occasione per cercare di ospitare in città qualche evento di rilevanza internazionale - ha cambiato sede: fuori Roma, [A. ROS.] dentro Torino. R T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .41 g Spiritualità 33 minuti 120 5 i filoni torinesi DISTANZA IN TRENO TORINO-RHO EVENTI PREVISTI CIBO, SPIRITUALITA', CULTURA, CONGRESSI, SPORT Numeri da record con Ostensione e Don Bosco - LA STAMPA Il turismo è anche turismo religioso. Due eventi di grande rilevanza contraddistingueranno il 2015: l’ostensione della Sindone e le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Don Bosco. Il telo, che secondo la tradizione avrebbe avvolto il corpo di Gesù dopo la deposizione dalla croce, sarà esposto in Duomo per settantasette giorni, dal 19 aprile al 24 giugno, proprio durante il Giubileo Salesiano. Manca poco più di un anno anche al Bicentenario della nascita di Don Bosco, che si celebrerà il 16 Agosto 2015 (ma le celebrazioni cominceranno un anno prima). Si tratta di un lungo arco di tempo destinato a ricordare e a celebrare un uomo i cui insegnamenti, a distanza di 200 anni, sono ancora vissuti da decine di migliaia di religiosi e laici in oltre 130 paesi di tutto il mondo. Un grande avvenimento per tutta la Famiglia Salesiana e per l’intero Movimento salesiano. Tornando all’ostensione è stato per favorire l’arrivo a Torino dei giovani che monsignor Nosiglia ha voluto un evento più lungo dell’ultimo, avvenuto nel 2010, durato 44 giorni. Nel 2015 la Sindone sarà esposta per 67 giorni che comprenderanno le prime settimane di vacanze scolastiche. Come è noto Papa Francesco ha assicurato la sua presenza a Torino per venerare la Sindone e onorare la memoria di Don Bosco, ma non sono ancora state indicate date precise. Per quanto riguarda gli allestimenti necessari, in particolare nell’area del Polo Reale, l’intenzione dei promotori è di coordinare gli interventi strutturali di preparazione con i progetti già avviati di valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, religioso della città in cui sono impegnate le fondazioni ex bancarie. Per l’avvio concreto della macchina, comunque, c’è ancora tempo. Difficile prevedere con esattezza quanti saranno i pellegrini nel 2015: la vicinanza al Bicentenario di Don Bosco e l’Expo di Milano aumenterà comunque gli arrivi. [E.MIN,] Sport Rugby e volley per la capitale europea Eventi ogni settimana L’elenco degli eventi è toccato all’assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe, mentre sullo schermo sfilavano le immagini del videoclip sul gemellaggio Torino-Berlino che avverrà ça va sans dire nel 2015. Un’annata in cui si sono concentrati tutti gli sforzi della città e spazia dal bicentenario della nascita di Don Bosco a Torino capitale dello sport. Senza trascurare la nascita del «Polo del ’900» e il decollo del Polo Reale. Insomma, la città è a 33 minuti da Milano e nel 2015 offrirà ai turisti validissimi motivi per fare base qui: «Abbiamo tutte le forze per cogliere l’obiettivo - ha concluso Fassino - giochiamocela bene e fino in fondo». Torino, l’esempio Per il ministro alle Politiche agricole, Maurizio Martina, Torino è un esempio in chiave Expo: «Sta dando tutto il contributo possibile per dimostrare al mondo quali sono i punti di forza dell’Italia». E il commissario Sala ha concluso: «Siamo ammirati da questa città, dalla sua energia. L’Expo funziona solo se pensata non come qualcosa “made in Italy”, ma “Made of Italians”». E sul piatto dell’ExTo, il logo presentato ieri, la città intreccia tutto l’intrecciabile: arte, teatro, musica, cinema, letteratura, sport, cibo, ambiente e spiritualità. Ci investe alla grande, con l’obiettivo di attrarre il 15percentodeituristi(sistimanoin 20 milioni) che andranno all’Expo. La Torino che nel 2006 ha ospitato i Giochi olimpici invernali e che ogni anno è sede di grandi eventi sportivi, per tutto il 2015 sarà Capitale europea dello Sport. Titolo ottenuto dall’associazione internazionale Aces, dopo aver superato la concorrenza di Cracovia, e che Torino cercherà di onorare ospitando numerosi eventi di prestigio e rilevanza nazionale e internazionale. Tra questi, gli appuntamenti con la World league di pallanuoto a febbraio, con la scherma e la Coppa del mondo di fioretto femminile il mese successivo, con gli assoluti di atletica leggera in programma a giugno e, a luglio, con la World league di pallavolo. Nel mezzo i campionati del mondo di sledge hockey, a marzo, il campionato italiano di kendo, la 24 ore mondiale di corsa. A maggio poi la maratona in canoa, con il campionato italiano, e a giugno i campionati italiani di atletica leggera e quelli di tennis tavolo. Grande appuntamento a luglio, quando la nazionale di rugby affronterà la Scozia in un test match in vista dei mondiali in programma in Inghilterra dal 4 settembre al 17 ottobre 2015. Ad agosto tocca al Gran prix internazionale di basket. A settembre, invece, l’edizione speciale della Milano-Torino di ciclismo, seguita il mese dopo dal campionato mondiale di danze caraibiche. A novembre, prima della cerimonia di chiusura, il tradizionale appuntamento con il kinder e silver skiff di canottaggio. Gran finale quasi fuori tempo massimo, a dicembre, con i campionati italiani di pattinaggio artistico. L’impianto della manifestazione è affiancare alle grandi manifestazione, la promozione dello sport di base. E di farlo tracciando un fittissimo programma di appuntamenti e di opportunità per tutti. Guardando, ad esempio, al modello Anversa, la città belga che ha ospitato l’ultima edizione e che ha investito quasi 7 milioni con un mix considerato vincente tra grandi eventi e occasioni alla portata di tutti. T1 CV PR T2 GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA STAMPA 42 R T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 il caso . Cronaca di Torino .43 I casi recenti Dalleschede alleSentinelle Ha detto MARIA TERESA MARTINENGO ANDREA ROSSI arla di «strumentalizzazione della Bibbia», l’arcivescovo, nelle schede del Comune al centro della polemica nei giorni scorsi, tolte e poi rimesse sul sito web della Città. E richiama «le famiglie con figli nelle scuole di ogni ordine e grado a vigilare perché sul tema della sessualità si proceda sempre e solo con il permesso esplicito delle famiglie stesse, dopo che esse siano state compiutamente informate delle modalità didattiche e dei contenuti che verrebbero proposti». Dopo giorni di silenzio, monsignor Cesare Nosiglia interviene sul settimanale diocesano La Voce del Popolo, oggi in edicola, con una censura netta. P «Forzature anti famiglia» L’anticipazione inviata ieri ai giornali parte da uno dei passaggi più forti della prolusione del presidente della Cei al reL’ASSESSORE CURTI «Non capisco, educare a non discriminare non è propaganda» cente Consiglio episcopale permanente: «La lettura ideologica del “genere” è una vera dittatura che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni». Ancora: «Queste forzature rischiano di colpire pesantemente la famiglia, di associare in maniera indebita religione e omofobia... di spingere verso il matrimonio tra soggetti dello stesso sesso». La scelta «Sul tema della sessualità si proceda sempre e solo con il permesso esplicito delle famiglie» La legge 1 La prima, la settimana «L’ideologia di genere è una vera dittatura che vuole appiattire le diversità, omologare tutto» La posizione della diocesi Con l’intervento su «La voce del popolo» l’arcivescovo Nosiglia ha voluto rimarcare la posizione della diocesi allineandola a quella della Cei Omofobia, attacco di Nosiglia “Il Comune travisa la Bibbia” scorsa, ha coinvolto le schede didattiche del Comune per la lotta contro l’omofobia, diffuse nelle scuole superiori. Dopo la polemica del vice presidente della Sala Rossa Silvio Magliano, le schede sono state prima rimosse e poi, dopo la rivolta del centrosinistra, rimesse on line con qualche modifica. Polemica sulle “schede” del sito web: lettura ideologica e dittatoriale L’interpretazione Poi, il «caso Torino». «Il rispetto dovuto ai credenti, una parte rilevante dei cittadini di Torino - osserva Nosiglia -, esige che nell’affrontare i testi sacri sia dell’Antico come del Nuovo Testamento si presti molta attenzione alla loro corretta interpretazione. La strumentale e ideologica interpretazione delle domande di alcune schede, preparate dall’assessorato alle Pari Opportunità e proposte come serie e motivate, sono segno di ignoranza, improponibili nella prospettiva dei credenti e ancor più in quella della laicità che è tenuta a rispettare la libertà religiosa dei cittadini». Le reazioni In Comune non l’hanno presa benissimo. «Non capisco», ragionava l’assessore alle Pari opportunità Ilda Curti. «Educare alla non discriminazione non è propaganda. Quel materiale è uno strumento di discussione dentro classi. La scuola deve educare alla convivenza civile. E noi siamo un’istituzione laica». Più duri i consiglieri che spesso si sono battuti contro l’omofobia e le discriminazioni. «Fermeremo le crociate conservatrici che vedono l’avanzamento dei diritti come un flagello», dice Marco Grimaldi di Sel. «Se l’“ideologia del gender” significa che un uomo o una donna possono innamorarsi di persone di sesso diverso o di persone dello stesso sesso, ben ven- ga», aggiunge Marta Levi del Pd. E il suo collega Cassiani: «È legittimo che ciascuno esprima opinioni, meno che si invada il campo altrui: noi ci guardiamo bene dallo spiegare alla Chiesa come insegnare il catechismo». Prudente l’ala cattolica, stuzzicata abbondantemente dal centrodestra. «Basta contrapposizioni», dicono il capogruppo Michele Paolino e Domenica Genisio. «Chiederemo al vescovo di aprire un tavolo di sereno confronto». L’ASSOCIAZIONE 1 Il secondo caso riguarda la manifestazione di sabato pomeriggio delle «Sentinelle in piedi» in piazza Carignano: una veglia silenziosa per opporsi ddl Scalfarotto, la legge contro l’omofobia che «vuole impedire la libertà d’espressione». Anche qui strascico di polemiche in Comune per la partecipazione del presidente della Sala Rossa Ferraris. IL CONSIGLIERE “Incredibili quelle dichiarazioni “Per i cattolici è un dovere Noi manteniamo il dialogo” difendere sempre la famiglia” «Sono incredibili intendo nel senso etimologico del termine - le dichiarazioni dell’arcivescovo, soprattutto se aggiunte alle prevedibili e false dichiarazioni della Conferenza episcopale italiana». Se monsignor Cesare Nosiglia non risparmia nulla ai cosiddetti sostenitori dell’«ideologia gender», Enzo Cucco, leader storico del movimento omosessuale e presidente dell’Associazione Certi Diritti non è da meno. L’arcivescovo afferma che nelle schede del Comune la Bibbia è stata manipolata. Cosa ne pensa? «Da quando la Bibbia deve essere interpretata letteralmente? E se così fosse, perchè la regola non vale per le altre questioni sociali che la Bibbia tratta in modo oggi ritenuto inaccettabile? Occhio per occhio e dente per dente, per esempio. O la condanna senza appello contro eretici e miscredenti, il sole che girerebbe intorno alla terra, la creazione della terra stessa e delle sue creature animali e vegetali, le guerre, gli stermini, le punizioni. Perchè si difende una interpretazione letterale solo di questa parte delle parole della Bibbia?». Sulla coppia e il matrimo- Enzo Cucco Il presidente dell’Associazione Certi Diritti sottolinea che «si è arrivati con la Diocesi a un muro contro muro che non giova a nessuno» nio, la Chiesa non ha dubbi... «Il vescovo offende l’intelligenza di milioni di cittadini e cittadine che vogliono poter ragionare secondo coscienza - che sarebbe anche un imperativo cristiano - e non secondo regole vecchie di secoli e anacronistiche. Si trasforma in guerra di religione una battaglia che è LA DIFESA «Le schede del Comune non contengono alcun genere di offesa» solo culturale». Ma le schede? «Sia quelle dell’Istituto Beck, ma soprattutto quelle prodotte dal Comune di Torino, non contengono alcuna forma di offesa per le religioni. Pongono solo domande a cui gli studenti e le loro famiglie possono rispondere, se vogliono. Nessuna attività è obbligatoria». C’era un altro clima, nel 2007, quandoleassociazionigayincontrarono i rappresentanti della Diocesi. Di chi è la colpa? «Noi abbiamo sempre mantenuto aperto il dialogo, ma certe parole alzano il tono della polemica per tagliare ogni ponte, per costringere le persone omosessuali credenti ad una scelta vergognosa ed impedire che le piccole ma significative aperture del passato possano dare frutti. Si sta tornando ai temi precedenti al Pride 2006. A chi giova questa voglia di muro contro muro?». [M. T. M.] «Ora voglio sapere cosa ne dicono gli amici cattolici del Pd dopo le parole dell’arcivescovo Nosiglia. Abbiano coraggio». Silvio Magliano è il vice presidente della Sala Rossa in quota Nuovo Centrodestra. È stato lui a sollevare il caso delle schede contro l’omofobia del Comune. Sempre lui era in piazza Carignano sabato pomeriggio, alla manifestazione delle Sentinelle in piedi. Magliano, ora diranno che sta tirando per la giacchetta l’arcivescovo. Silvio Magliano Vice presidente della Sala Rossa in quota Ncd è uno degli esponenti di punta di Comunione e Liberazione «Per carità. Dico solo che le sue parole sono chiare e di buon senso. Un richiamo per chi in politica si dice cattolico ad avere una responsabilità rispetto a una certa idea di società. I nostri principi e valori non possono essere messi in discussione». aspetti della vita che vanno affrontati con le famiglie, non con quattro schede su Internet. Se poi questi discorsi usano i libri sacri, li deformano con domande capziose, io ci vedo tanta malafede. Queste discussioni andrebbero affrontate nel rispetto delle posizioni. Di tutte». La posizione del Comune è chiara: le schede sono uno strumento di confronto, materiale per combattere le discriminazioni di genere. Che cosa non la convince? «Le schede del Comune c’entrano poco con la lotta al bullismo omofobico» «Vedo un tentativo approssimativo e un po’ strumentale di fare passare un certo messaggio. La battaglia contro il bullismo omofobico (su cui sono assolutamente d’accordo) c’entra poco. Ci sono POSIZIONI DIVERSE E le sue quali sono? «Quelle che mi hanno portato in piazza Carignano sabato. La famiglia è da difendere. Il diritto di parola, pure. E io rivendico la libertà di poter dire che la famiglia è fatta da un uomo e da una donna: questa non è omofobia». Eppure la manifestazione di sabato ha sollevato polemiche. Le parole di Nosiglia, oggi, anche. I cattolici del Pd vi invitano a non buttarla in politica. «Quello dell’arcivescovo è un richiamo alla politica. Di che cosa ci dobbiamo occupare se non delle relazioni tra le persone? Capisco l’imbarazzo di alcuni, ma mi spiace che in tante discussioni la linea di partito prevalga sulle coscienze. Ognuno di noi prima è un uomo, poi un politico. C’è chi va al gay pride e chi alla manifestazione delle Sentinelle., ciascuno affermando la propria idea di famiglia e di società». [A. ROS.] T1 CV PR T2 44 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 gg Dossier/le tensioni della politica Raid vandalico contro il Pd due sezioni colpite in 24 ore Negli ultimi tre mesi un’escalation degli attacchi in città MASSIMO NUMA L’ultimo raid vandalico degli anarco-insurrezionalisti dell’area «cittadinista» è di ieri pomeriggio. Colpita per la terza volta in due mesi la sezione del Pd di via Cervino, Barriera Milano. Scritte con la vernice e slogan: «No Sgomberi» e «Pd polizia», che si sovrappongono alle azioni precedenti, più mirate su Tav e Cie. Lanciati anche fumogeni all’interno e bruciata una ban- Paura fra i militanti quando gli antagonisti hanno lanciato fumogeni nei locali diera del partito. Contestualmente sono state colpite altre sezioni a Milano (5) e in altre regioni. La Digos in serata ha fermato 8 anarchici. Pm «infami e boia» Nella notte era stata invece attaccata un’altra sezione, quella di via Colautti 8 in Borgo Vittoria. Vetrine infrante e un riferimento al conflitto No Tav. Poi minacce e insulti ai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, sotto accusa per gli arresti del 9 dicembre scorso: quattro attivisti No Tav di area anarchica finiti in cella per terrorismo. La sezione Dem di via Cervino è stata presa di mira la prima volta la notte del 23 gennaio, il 12 febbraio. Danni ingenti, vetrine sfondate con le mazze, serrande imbrattate. I militanti per due volte avevano riparato i danni. Ieri la terza incursione, in pieno giorno, da parte di una quarantina di antagonisti, molti con il volto coperto da cappucci come reazione allo sgombero di una casa occupata, in via Cuneo. «Stanchi di subire» Militanti e attivisti del Pd davanti alle vetrine della sezione Pd attaccata per tre volte in tre mesi dagli anarco-insurrezionalisti Cristalli infranti Stesso copione in via Colautti 8: prima la vernice per scrivere No Tav sulle vetrine poi il lancio di pietre per infrangere i cristalli. In via Carrera, sul muro di cinta dell’anagrafe della circoscrizione 4: «Terrorista è lo Stato, Padalino e Rinaudo boia infami, libertà per i No Tav». Poi «Chiara, Mattia, Claudio e Nico liberi», messaggio ripetuto da mesi su molti muri di Torino e dintorni. A inizio marzo era stata vandalizzata la sede Pd nel quartiere di San Paolo, in via Beaulard e due azioni intimidatorie sono state condotte contro le sezioni di Rivalta e Avigliana. Davanti Pietre e slogan Gli anarchici hanno scritto con la vernice verde sulla serrande della sezione Pd di via Colautti , Borgo Vittoria: «No Tav» all’ingresso della prima ignoti hanno depositato tre bottiglie molotov, davanti alla seconda una bomba-carta. «Un obiettivo politico» 13 7 intimidazioni ordigni Colpite le sezioni di via Cervino (3), via Colautti, via Beaulard, via Masserano (2) e 6 circoli Pd a Milano Tre molotov davanti alla sezione Pd di Rivalta, tre per il senatore Esposito e una bomba-carta ad Avigliana Sul sito No Tav Info a dicembre è comparso un documento dal titolo: «Il Pd è un obiettivo politico». Risale al dicembre scorso e lo firma uno dei leader dell’autonomia romana.I senatori Pd Stefano Esposito e Daniele Borioli denunciano: «Basta con lo squadrismo fascista che da mesi colpisce le sedi del partito democratico. Tutto questo avviene nel più totale silenzio dei cantori della libera lotta contro la Tav, il limite è stato superato da tempo, chiediamo che Alfano venga subito in Senato per riferire sulle misure che il governo intende assumere per garantire la libertà di espressione dei militanti e dirigenti del Pd. Ormai è in gioco la libertà e la sicurezza anche dei cittadini, oltre che quella dei nostri iscritti». A febbraio l’offensiva contro il Pd si era allargata a Milano, in Emilia e nel Nord Est con altre sezioni attaccate in modo simultaneo per solidarietà ai quattro presunti terroristi No Tav in cella. La reazione Il partito resiste: continueremo ad andare in mezzo alla gente «È un segnale brutto. Molto brutto», racconta con aria pensosa il capogruppo del Pd in Comune Michele Paolino. Dodici raid contro le sedi dei democratici in tre mesi. Un assedio, un’escalation che fa temere il peggio. Le parole che il segretario regionale dei democratici Davide Gariglio e quello provinciale Fabrizio Morri consegnano poche ore dopo il raid notturno in via Colautti lo lasciano intendere: «Questo non è vandalismo. Ci troviamo a fronteggiare uno squadrismo politico organizzato, finalizzato a colpire le nostre idee». prende con «il silenzio di intellettuali, politici e persone comuni». Così, ragiona, «si finisce per coprire i violenti offrendo l’alibi per proseguire nelle loro azioni. Siamo di fronte ad una vera campagna d’odio politico e di intolleranza». Questo non è vandalismo ma uno squadrismo politico organizzato che vuole colpire le nostre idee Fabrizio Morri segretario Pd Torino L’appello Il partito, a Torino come a Roma, chiede l’intervento delle forze dell’ordine, «una più incisiva azione investigativa» per recuperare un’agibilità politica che sembra messa a rischio. E mentre chiede una risposta secca, si guarda intorno e si scopre un po’ solo. Pochi messaggi di solidarietà. Ne arriva uno dalla Lega per bocca di un senatore trentino. «Sì, ma quando capita a noi leghisti nessuno dice una parola». Appunto. A testa bassa Il senatore Stefano Esposito, da tempo in prima linea a favore dell’alta velocità, se la Sotto attacco Quelli colpiti ieri sono circoli di periferia, di barriera. «Non sottovalutiamo le degenerazioni violente di chi vuole lo scontro e non il confronto», riflette Luca Cassiani, consigliere comunale che in via Colautti ha cominciato la sua militanza politica. Stesso discorso per Paola Bragantini, oggi deputata, in passato presidente della Quinta circoscrizione. «Offendere quelle sedi è offendere la democrazia. Sono teppisti da quattro soldi». La sfida Il silenzio di politici e tanti intellettuali finisce per coprire i violenti fornendo loro l’alibi per continuare Stefano Esposito senatore Pd La reazione dei democratici è orgogliosa. «Per quante minacce e intimidazioni possiamo ricevere, noi non ammainiamo le nostre bandiere, non chiudiamo le nostre sedi, non smettiamo di andare tra la gente per condividere con i cittadini le nostre passioni e idee, confrontandoci anche con coloro che la pensano diversamente», promettono Gariglio e Morri. Quando lo scrivono, via Colautti è già stata assaltata, via Cervino ancora no. L’escalation continua. [A. ROS.] T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .45 g Centrodestra, si muove Berlusconi Lunedì l’ex premier è atteso a Torino. Ma resta il caso. Tutto dipende del vertice in programma oggi ALESSANDRO MONDO Le posizioni Il colpo di teatro, dopo settimane di stallo, è arrivato ieri. Lunedì Silvio Berlusconi raggiungerà Torino: per tirare la volta alla campagna elettorale di Gilberto Pichetto, sancendo la rottura del centrodestra piemontese, o celebrando la ritrovata alleanza. Il Cavaliere a Torino In serata la conferma è arrivata dallo stesso Pichetto: «Berlusconi mi ha comunicato il suo desiderio di venire a Torino già lunedì prossimo. Ovviamente sarebbe una grande iniezione di fiducia in un momento in cui il centrodestra può e deve pensare al Piemonte». E ancora: «Siamo pronti ad accogliere il nostro presidente e, qualora fosse confermata la sua presenza, abbiamo pensato di dare l’appuntamento ai piemontesi alle ore 18 al Teatro Alfieri di Torino. Sarebbe un modo per riscaldare i cuori dei nostri elettori e dei no- Fratelli d’Italia Sono isolati 1 Il partito della Melo- ni, che ha scommesso fino all’ultimo sulle primarie, rischia di restare tra l’incudine di FI e quella dell’asse composto da Ncd e Udc. APPESI AL CAPO L’ormai ex coalizione continua a sperare che decida il Cavaliere stri alleati con l’obbiettivo di unire il centrodestra verso la conquista della Regione». Vertice a Roma Non è stata l’unica notizia di una giornata improvvisamente abbondante di novità. Oggi, a Roma, si riunirà un mezzo conclave: Altero Matteoli e Osvaldo Napoli per Forza Italia, Giorgia Meloni e Agostino Ghiglia per Fratelli d’Italia, Renato Schifani ed Enrico Costa per il Nuovo centrodestra, la Lega Nord potrebbe essere rappresentata da Roberto Calderoli e Roberto Cota. Ieri, a Torino, si è svolta una riunione-lampo tra Cota, Ghiglia e Pichetto. Pontieri in azione Una quantità di movimenti, persino troppi, a seguito di un lungo periodo caratterizzato da rivendicazioni affidate a sterili comunicati. Come se in vista del voto del 25 maggio il centrodestra fosse stato sottoposto a un bagno di realtà. Come se la rinuncia alle primarie da parte di FdI-Ncd e gli appelli all’unità lanciati martedì, nell’ordine, da Crosetto, Napoli e Conto alla rovescia prima della diaspora Ultimi tentativi per trovare un’intesa che permetta di non correre in ordine sparso contro Chiamparino e il Movimento 5 Stelle La sinistra Filingericandidato Costa, avessero scosso la consapevolezza di partiti ormai avvitati sulle loro posizioni. Il centro Leoinzialacorsa La scelta La campagna 1 Mauro Filingeri, gio- 1 Confermato l’incon- vane 36 enne di Torino, sarà il candidato presidente alle elezioni regionali per la lista «L’altro Piemonte a sinistra». Filingeri, lavoratore in mobilità, con all’attivo un percorso da sindacalista, guiderà uno schieramento che va da esponenti di movimento (Acqua pubblica, No tav, No Tangest, No inceneritore, No F35, ecc) a esponenti di associazioni e/ o forze politiche (Prc, Sinistra Anticapitalista, Azione Civile, Socialisti di sinistra, W la Costituzione, ecc). Il simbolo verrà presentato a fine settimana. tro organizzato da Giampiero Leo, Ncd: questa sera, ore 21, presso il Pacific hotel Fortino, Strada del Fortino 36. Titolo: «La buona Politica si riconosce». «Sarà l’occasione - spiega Leo - per prendere lo slancio in vista della campagna elettorale e per discutere insieme i termini e gli obiettivi del mio nuovo impegno per il Piemonte. Un impegno che da sempre si è realizzato collegiamente grazie all’impegno di tanti amici e movimenti: a partire dall’Associazione Nuova Generazione. Appelli all’unità programma - interviene Napoli -. Possiamo farcela. Dobbiamo farcela. Ce lo chiedono i piemontesi». «In queste ore i telefoni di noi tutti sono roventi - chiosa Roberto Cota -. Ora che le altre forze del centrodestra hanno rinunciato alle primarie, bisogna lavorare sodo per unire la coalizione». Per il resto, bocche cucite. Difficile dire se e quale potrà essere il punto di mediazione da trovare al tavolo auspicato da Crosetto, guardandosi negli occhi, anche se ieri i solleciti all’unità della coalizione hanno ripreso a planare nelle redazioni dei gior- Partita in bilico nali. «Stiamo lavorando per co- Un buon motivo per non mettestruire la coalizione più forte - an- re il carro davanti ai buoi, evinuncia Pichetto -. Chiediamo a tando pessimismi, ma anche fatutte le forze politiche del centro- cili trionfalismi. Dalla riunione destra di dare il proprio contribu- odierna il centrodestra potrà to per costruire inuscire rigenerato sieme una coaliULTIMI APPELLI o con le ossa defizione fondata su rotSe non si troverà nitivamente un programma te. Significherebun’intesa, ciascuno be Forza Italia in condiviso e che correrà per sè. corsa da sola, coracchiuda le sensibilità di ciascuno. sì pure Fratelli Nelle prossime ore sono previsti d’Italia e la Lega. Idem per degli incontri a livello nazionale e l’Ncd, in accordo (non ancora locale che auspico possano porta- raggiunto) con ll’Udc di Casini. re ad una soluzione condivisa per Certo è che da ieri si è messa il bene dei piemontesi». «Il cen- in moto tutta una serie di ingratrodestra deve superare divisioni naggi: gli stessi che avrebbero e rivalità figli più di piccole vanità dovuto partire un mese fa. Stache di veri e propri dissensi sul remo a vedere. Ncd In trattativa 1 Il partito di Alfano è impegnato in una trattativa con l’Udc sulle europee: un modello che, nelle intenzioni, potrebbe essere applicato in Piemonte. Lega Nord Per l’unità 1 Il partito di Salvini, contrario alle primarie che non fossero di coalizione, sta sforzandosi di salvaguardare l’unità del centrodestra: in caso contrario, è pronto a correre da solo. 1 Specchio dei tempi Unlettorescrive: 2 «Segnalo che venerdì sera 28marzotreleore23,10ele23,51 ho potuto assistere dalla mia finestra su piazza della Repubblica a uno scontro fra bande di extracomunitari nordafricani. Oltre15persone,armatedibottiglie divetro,sipicchiavano,rovinavano le macchine parcheggiate, e disturbavano quelle passanti buttandosi in mezzo alla strada. Chiamo il 113 alle ore 23,11, vengo rassicurato che avrebbero mandato una volante ma non si presenta nessuno. Dopo circa 10 minuti vedendo che i tafferugli accadevano sotto le finestre con le luci accese dei vigili di Porta Palazzo, ho deciso di chiamarli disponendo del numero diretto. Nonostanteilforterumoremidiconodinonaversentitonulla,ma anzi, questionando il perché abbia chiamato il loro numero diretto(0114420242),ilmiointerlocutore mi liquida velocemente dicendochesenestavaandando via, ma che avrebbe comunque 1 1234556 856 96AB4C ADA EAF45E4A4 A43AD 14 E EAB6D 3D4 DF5654 E 3DECD86E6DAF3FFE13ADF3566ED3A6BE65E66E4D645FD 1 mandato qualcuno. Dopo mezz’oranessunosieraancorapresentato. Segnalo che per i vigili sarebbebastatoaffacciarsidallafinestra per notare la cosa. Mi sono rassegnato al fatto che i vigili ignorino quotidianamente lo spaccio costante sotto le loro finestre, mi aspetterei almeno un loro intervento quando l’illegalità sfocia in violenzadigruppo». S. Unlettorescrive: 2 «Ilsindacocondeterminazio- ne e fermezza ribadisce che continuerà a sanzionare coloro che sostanosullestriscebluoltreiltermi- nepercuihannopagato,senzapredisporre una preventiva delibera specifica che disciplini la materia, come ha suggerito il ministro dei Trasporti.Senzaentrarenelmerito della questione desidero invece chiedereperchéilsindacononmostralastessadeterminazioneefermezza nel combattere e debellare l’indegno fenomeno degli irregolaricheoperanocomeparcheggiatoriabusiviindecinediluoghidelterritorio del Comune. Porto l’esempio,oltreaimoltialtribenpiùnotia tutti,deigiovani(nondiradotracotantiedinvadentiallimitedellaviolenza)cheoperanoindisturbatisul corso Galileo Ferraris quasi all’in- crocioconcorsoSebastopoli,poco prima e dalla parte dell’ospedale Koelliker per chi proviene dal centro.Questiirregolarihannovitafacile con le persone anziane ma ancheconlagentecomuneche,datoil tipo di approccio, preferisce pagare per non rischiare danni alle autovetture. La rabbia che si prova nelvederecertesceneonell’essere oggetto di ingiustificate richieste di denaro se si è semplici passanti chesirecanoinospedale,èsuperata solo da quella contro le istituzioni che non intervengono a tutela deipropricittadini. «Auspico quindi un intervento del sindaco (fermo come quello promessoperlemultesullestrisce blu) contro i parcheggiatori abusivieinmoltialtricasi,anchequando non portano direttamente ad introitare grandi quantità di denaro perridurrel’enormedebitodelComune.Debitochenonèstatocreatodaicittadinitorinesi». CRESCENTINOBOSCO Unalettricescrive: ogni sorta di immondizia che partendo dalla strada ormai formano penisolenelleacquedelfiume.Abito in zona da sempre e come tanti altri da anni differenzio i rifiuti con la convinzione che fare ciò aiuti a tutelaresiailmondoincuiviviamo, sia il futuro dei nostri figli. PortandoalcentrodiraccoltadiviaSalgarilepileesausteinpassatomièstatochiestoundocumentodiriconoscimento:siesigequindicuranello smaltimentodellesostanzepotenzialmentenociveachisicomporta secondoleregole.Comemaiallora si ignora una enorme discarica a cieloaperto,privadiognicontrollo, adappenacinquecentometrididistanza e dalla quale si alzano regolarmente colonne di fumo per roghi che bruciano materiali di ogni natura?». 2 «Oggi passando in lungo Stu- CRISTINANEGRO raLaziohoprovatoperl’ennesima volta un senso di grande disagio e impotenza.Damoltotempoormai si vedono lungo il fiume mucchi di rifiuti talmente elevati da formare vere e proprie “vie” e montagne di specchiotempi@lastampa.it via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Decreto lavoro verso la riduzione del tetto sui contratti a termine il caso FRANCESCA SCHIANCHI ROMA l decreto lavoro «è la cartina al tornasole della capacità del governo, del Parlamento e anche del Pd di fare le riforme», ma questo «non significa che non possano esserci cambiamenti». Si è aperto così, con parole di apertura da parte del ministro del lavoro Poletti, l’incontro tra lui e i deputati Pd, ieri sera a Montecitorio. Una riunione preceduta da contatti telefonici tra il ministro e il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza. Prima che ieri sera il gruppo si confrontasse sul decreto relativo a contratti a termine e apprendistato che tante critiche ha suscitato nel partito del premier, il tentativo di trovare una mediazione era già stato portato avanti. Con buone probabilità di successo, a sentire chi dalla neonata Area riformista - la nuova componente che riunisce bersaniani, dalemiani e alcuni lettiani - ieri, nel Transatlantico affollato di parlamentari, si diceva certo che su due cose il provvedimento potrà essere migliorato, la durata dei contratti a termine (da tre a due anni) e il numero di proroghe, da otto a sei, e anche a giudica- I Il limite passerebbe da 3 a 2 anni. Poletti: il testo si può modificare Antonio Boccuzzi, della Commissione lavoro, insistono sull’ipotesi di inserire «da subito nel decreto il contratto di inserimento») all’ex viceministro Stefano Fassina che lo ha definito un provvedimento di destra («non va la lunghezza dei contratti a termine, il numero dei rinnovi, il fatto che non sia resa obbligatoria la formazione pubblica nell’apprendistato e che non ci sia un numero minimo di stabilizzazioni del contratto di apprendistato») a Pippo Civati, considerato ormai la più tenace voce di opposizione interna a Renzi. Ma la possibilità di intervenire per migliorarlo c’è. Bisognerà vedere se quello che il governo sarà disponibile a cambiare sarà sufficiente a placare le critiche, senza peraltro indispettire re dai toni del ministro di ieri sera, letti come aperturisti da vari esponenti bersaniani. Se nel pomeriggio, tentando di garantire tutti i punti di vista, il presidente della Commissione lavoro, Cesare Damiano, aveva detto che «non accettiamo la logica del “prendere o lasciare” perché un decreto non è un dogma e, al tempo stesso, non ci proponiamo di stravolgere il testo del governo», a sera Poletti conferma che «non è un prendere o lasciare: occorre discutere e valutare il merito». Certo, «occorre fare delle scelte, non puoi coprire tutti gli obiettivi», ma, insomma, il decreto non è immodificabile, purché «non venga stravolto e intaccato nei suoi profili essenziali». Il confronto «penso sia possibile e sta nella possibilità politica non solo del ministro ma del Presidente del Consiglio di valutare le nuove proposte». Nel Pd, le posizioni sono chiare. Per una componente favorevole («noi popolari siamo favorevoli al decreto lavoro», fa sapere Beppe Fioroni), molte altre sono le voci critiche, dalla corrente dei cosiddetti “Giovani turchi” (Valentina Paris, Chiara Gribaudo e troppo gli alleati di governo del Nuovo centrodestra (che «non accetterà di “spiumare” il decreto», ricorda Sacconi). Dai sindacati, potrebbe bastare alla Uil diminuire il numero di possibili rinnovi per dare parere positivo, spiega Angeletti, mentre molto più aspro è il commento di Susanna Camusso della Cgil (un «volgare e normale decreto reiterato, che ripete le ricette delle volte precedenti» secondo una logica di «conservazione»). Per il 22 aprile il testo dovrebbe arrivare in Aula. Prima però c’è la fase degli emendamenti in Commissione, da presentarsi entro venerdì 11. Si capirà quanto il testo potrà essere modificato, e se questo basterà ai critici del Pd. Intanto, predica Cuperlo, «serve spirito costruttivo da parte di tutti». PERCENTUALE PER FASCE DI REDDITO DA PENSIONE NEL 2012 I TEMPI TECNICI Il testo è atteso in Aula per il 22 aprile Emendamenti entro l’11 <1.000 euro al mese 1.000-2.000 42,6% 38,7% Il governo tedesco ha approvato il reddito minimo a 8,50 euro all’ora che sarà applicato dal 2015, con poche eccezioni, a tutte le categorie di lavoratori. Secondo calcoli dello stesso esecutivo, la legge che nelle intenzioni della ministra del Lavoro Andrea Nahles (Spd) dovrà essere approvata entro luglio dal Bundestag e a settembre dal Bundesrat, aumenterà il reddito a circa 3,7 milioni di tedeschi, ma alcuni esperti arrivano a ipotizzare che saranno addirittura in cinque milioni a beneficiare di buste paga più gonfie. Una quota importante di essi si trova nei cosiddetti «nuovi Länder», cioè nelle regioni orientali dell’ex Germania comunista. Considerato dai socialdemocratici uno dei punti qualificanti dell’accordo di grande coalizione per il Merkelter, nelle ultime settimane il reddito minimo era stato al centro di negoziati serrati per decidere quali eccezioni ammettere. La ministra Nahles IL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE Blitz a Cortina, già recuperati due milioni Ma all’Erario mancano 90 miliardi di euro Due milioni, altro che blitz spettacolo. Dai controlli a Cortina alla vigilia del Capodanno 2011 il Fisco ha già recuperato recuperato 1,2 milioni di Ires e Irap, 224 mila euro di Iva e 675 mila euro in sanzioni. È il direttore dell’Agenzia Befera ad entrare nei dettagli dell’anno d’oro nella lotta all’evasione: i controlli hanno generato incassi per 13,1 miliardi nel 2013. La strada da percor- 1 rere, comunque, è ancora lunga: le tasse non pagate ammontano a circa 90 miliardi. «Il trend nel lungo periodo è decrescente - spiegato Befera - ma non costantemente: risente della crisi, di incrementi improvvisi di aliquote, di condoni». Befera ha parlato anche della riforma del catasto: il tempo stimato per completarla è stimato «in 5 anni, ma speriamo di fare prima». IMPORTO MEDIO (in euro), VARIAZIONE % ANNUALE E TASSO DI INFLAZIONE 15.148 Importo medio annuo 2008 2009 2008 49,1% 2010 3,5 2,1 3,3 2011 2012 3,1 3,0 2,8 0,8 1,5 2008 2.000-3.000 13,2% 15.471 5,4 Inflazione % La Stampa su dati MEF Pensionati con importo superiore ai 1.000 euro al mese 16.314 15.957 14.373 Variazione % annua importo medio Fonte: elaborazione 2009 2010 2011 SPESA COMPLESSIVA (in miliardi di euro e in % del Pil) 2,2 2012 17,3 16,7 16,7 16,8 270,7 266,0 2009 46,6% +29,6 3.000-5.000 45,5% 4,2% 2010 44,1% 42,6% 2011 2012 miliardi di euro 1,2% <10.000 0,1% 258,5 15,3 253,5 241,2 5.000-10.000 Importo complessivo annuo Centimetri LA STAMPA Spesa pensioni in % del Pil 2008 2009 2010 2011 2012 IL TESORO GARANTISCE: NON TOCCHEREMO GLI ASSEGNI 1 Sette milioni di italiani vivono con una pensione che non raggiunge i 1.000 euro al Sette milioni di pensionati sotto i 1000 euro mese. A fronte di questa platea ce ne sono 210.000 che possono contare su un assegno di oltre 5.000 euro. Sono 11 mila 683 gli ex lavoratori che superano i 10 mila euro al mese Berlino approva il reddito minimo Gli industriali: frenerà l’occupazione TONIA MASTROBUONI INVIATA A BRUXELLES Primo Piano .11 . Il provvedimento 8,5 Ministro Andrea Nahles (Spd), responsabile del lavoro nel governo tedesco euro Il salario minimo all’ora che sarà applicato a quasi tutte le categorie di lavoratori 3,7 non ne voleva prevedere alcuna, il partito di Angela Merkel Cdu/Csu spingeva per introdurre una soglia di età minima di 21 anni e altri paletti. Alla fine, i conservatori hanno ottenuto che i disoccupati di lungo termine siano esclusi dal reddito minimo per i primi sei mesi, al momento del reimpiego, ma il limite di età generale è stato abbassato a 18 anni. Nella legge sono an- che eccezioni per determinate categorie di tirocinanti e apprendisti, ma anche per alcuni lavori agricoli o per chi distribuisce giornali. E il governo ha detto che determinate categorie avranno più tempo per adeguarsi. «Al momento non prevediamo alcun effetto sull’occupazione, né in positivo, né in negativo», ha fatto sapere Nahles, per la quale si tratta invece di milioni Il numero dei lavoratori tedeschi che dal 2015 beneficeranno di buste paga più pesanti garantire una «maggiore equità» tra i lavoratori. Tuttavia, dagli industriali arrivano ormai da mesi critiche durissime e molti minacciano che l’introduzione del reddito minimo significherà la perdita di molti posti di lavoro. Il capo dell’associazione degli artigiani, Hans Peter Wollseifer, ha chiesto ieri che il limite di età venga innalzato, per non scoraggiare i giovani a intraprendere degli apprendistati, pagati magari meno che un lavoro poco qualificato ma per il quale è previsto il reddito minimo. «Il limite minimo dei 18 anni per noi è un errore fatale», ha dichiarato in Tv. Una parte della Cdu/Csu ha commentato positivamente la riforma, ma precisando che può essere ancora migliorata in Parlamento, tutelando ad esempio i contratti esistenti o consentendo un supplemento di riflessione sull’età minima. Il vicepresidente dei parlamentari cristianodemocratici, Michael Fuchs, ha dichiarato che la legge sul reddito minimo «ha bisogno di essere molto modificata». Una frase simile, ma di senso opposto, è stata invece formulata dal leader del sindacato Dgb, Reiner Hoffman: «ci aspettiamo che la discussione sulla legge consenta delle modifiche». Per il sindacalista le eccezioni per i disoccupati di lungo corso e per i giovani sono «discriminatorie». T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 il caso . Cronaca di Torino .47 Sulla «Stampa» Stamina Letappe dellavicenda PAOLA ITALIANO LODOVICO POLETTO così siamo al via. Oggi inizia in tribunale il primo processo a Davide Vannoni, fondatore, patron e anima di Stamina e del suo controverso metodo di cura attraverso le staminali. Lui, il grigio e lungo capelluto comunicatore prestato alla scienza non sarà in aula. Dice: «È un’udienza tecnica. Durerà poco. In futuro? Beh, se ci saranno necessità ci andrò». maggio 2009 E Riunione elettorale Fine delle notizie. Anzi, no. Perché in questa vicenda, adesso, si inseriscono altre due questioni che faranno certamente molto discutere. IL NUOVO LEGALE Tra i clienti spiccano anche Iva Zanicchi e Paolo Berlusconi La prima. Vannoni, qualche tempo fa, ha preso parte in Abruzzo ad una riunione elettorale dei liberali, invitato dall’onorevole Daniele Toto. Che dice: «Io credo nella libertà di cura. E credo che Vannoni sia un esempio». Da candidare? «Tutto da vedere». Perché? «Perché i liberali in questo momento sono divisi, non sappiamo ancora se e come saranno presenti alle Europee. E tantomeno chi sarà candidato». Perché no? Lui, l’uomo che ha diviso l’opinione pubblica italiana tra la chi lo giudica niente più che un La prima indagine Il 6 febbraio scorso la Procura di Torino decide il rinvio a giudizio per tentata truffa alla Regione Piemonte di Davide Vannoni. La vicenda risale al 2007: allora Vannoni, cercava finanziamenti pubblici per dare vita a un «centro di ricerca di valore internazionale in Piemonte per la ricerca sulle staminali adulte. Il pm Guariniello apre un’inchiesta su Stamina e Vannoni per l’uso delle staminali al di fuori dei protocolli. L’indagine è stata chiusa nel 2012 e poi riaperta. È tutt’ora in corso. 1 ottobre 2013 La sperimentazione Oggi l’uomo di Stamina non sarà in tribunale «L’udienza di oggi - dice Vanoni - serve per questioni tecniche e la mia presenza non è indispensabile. Nelle prossime udienze, se sarà necessario, ci andrò» Vannoni pensa all’Europa “Pronto a candidarmi” E per difendersi in aula punta sull’avvocato di Wanna Marchi ciarlatano che illude con cure impossibili malati gravissimi e chi sostiene che lui è l’unico a dare una speranza a quelle persone che vedono i loro figli morire senza che la scienza possa fare nulla, sceglie la strada di colui che tergiversa. Cioè. Alla Domanda se si candida alle Europee come sostiene qualcuno risponde: «Se me lo chiedono valuterò l’opportunità. Da parte mia non c’è nessuna chiusura». Poi, però, rettifica e spiega che: «Deve essere una presenza credibile, in una compagine capace di farsi carico di una questione delicata come quella delle staminali. Perché io nel metodo ci credo davvero». Insomma: niente candidature di facciata tanto per portare voti a questo o a quel mulino. Se lo mettono sul treno per l’Europa lui vuole che i vertici del partito, qualunque sia, ci credano davvero. I nuovi avvocati La seconda questione è legata al processo che parte oggi: quei 500 mila euro di finanziamento che la Regione prima aveva promesso poi negato a Stamina. Vannoni ha cambiato difensori. In questo processo lo assistono Liborio Cataliotti di Reggio Emilia e Pasquale Scrivo di Reggio Calabria. Il primo è noto per aver difeso Vanna Marchi e la figlia, Stefania Nobile. «E io che c’entro con loro?» dice Vannoni. Che spiega: «Quell’avvocato ha assistito anche Iva Zanicchi e il socio di Paolo Berlusconi. È un professionista serio e molto stimato. E non si dica che ho messo da parte l’avvocato Piacentino che continua invece a seguire la Autorizzata dal Parlamento viene bloccata perchè «il metodo Stamina potrebbe essere pericoloso per i pazienti». Manifestazione a Roma delle famiglia dei malati. gennaio 2014 Polemica a Brescia I medici degli Spedali civili di Brescia si rifiutano di somministrare le cure di Stamina ai pazienti in attesa. Fatti salvi i casi in cui ci sia una espressa ordinanza emessa dei giudici di un tribunale. questione dell’altra inchiesta». Per capirci: è quella di Guariniello e di cui si aspetta la chiusura delle indagini ormai da un momento all’altro. Cataliotti, invece, da tecnico, ragiona di carte, documenti, curricula universitari. E guai a parlargli di mala fede di Vannoni: «Si è indebitato fino al collo per realizzare ciò in cui credeva. Altro che truffatore». In breve TENTATA CONCUSSIONE L’IPOTESI D’ACCUSA Ospedale Sant’Anna, La Cassazione assolve l’ex direttore generale MASSIMILIANO PEGGIO La sesta sezione della Corte di Cassazione ha assolto definitivamente l’ex zarina della sanità piemontese, Marinella D’Innocenzo, direttore generale dell’azienda ospedaliera Sant’Anna-Regina Margherita nel biennio 2006-2008, condannata in primo grado con l’accusa di tentata concussione. La Cassazione ha confermato l’assoluzione già pronunciata dalla corte d’Appello torinese, perché il fatto non sussiste. La vicenda riguardava l’ipotesi di una tentata concussione nei confronti del direttore sanitario aziendale Ettore Rossi, minacciato di licenziamento, secondo l’accusa, per ottenere il parere favorevole alla nomina della professoressa Franca Fagioli a direttore di un dipartimento ospedaliero. Con la conferma della sentenza della corte d’Appello, la Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dalla Procura Generale di Torino e da Ettore Rossi, condannato a sua volta a pagare un’ammenda di mille euro. «Finalmente si è chiusa una vicenda assurda, costruita sul nulla ed in cui non si è tenuto in nessun conto quanto fatto da me in qualità di diret- Marinella D’Innocenzo tore generale a partire dall’azzeramento del disavanzo di quella che, al mio arrivo a Torino, era l’Azienda col peggior deficit della Regione». Così dice Marinella D’Innocenzo, difesa nel suo percorso giudiziario dagli avvocati Alfredo Caviglione ed Emilio Ricci. E con l’occasione si sfoga, rimarcando il suo operato per contenere la spesa pubblica. «Purtroppo - dice questa vicenda giudiziaria ha finito col frenare la riorganizzazione e le iniziative che avevo intrapreso e che avrebbero dato lustro all’azienda e a tutta la sanità piemontese. Lo sforzo di mettere mano alle distorsioni del sistema sanitario ed agli intrecci perversi con la politica, intervenendo su sacche di inefficienza, privilegi e sprechi, incontra ostacoli e resistenze». Convegno Contrastare la povertà Tra politica e istituzioni Una giornata di studi all’Associazione italiana fondazioni per discutere del «Ruolo e valore aggiunto della filantropia istituzionale nelle politiche di contrasto alla povertà in Italia». Moderatore Guido Tiberga, capo redattore La Stampa, intervengono esperti del settore come Giuseppe Guerrini presidente di Fdersolidarietà, Tiziano Vecchiato diettore della fondazione Emanuela Zancan, con Elide Tisi, vice sindaco già presidente regionale di Federsolidarietà Confocooperative. Al pomeriggio workshop di approfondimento tra soci. Giornali cattolici La Voce del Popolo si sposta al Santo Volto Da lunedì la redazione de La Voce del Popolo si trasferisce presso la sede della Curia, nel complesso di via Val della Torre dove sono stati riuniti tutti gli uffici diocesani, accanto alla chiesa del Santo Volto opera dell’architetto Mario Botta. Il settimanale, la cui direzione è passata all’inizio dell’anno da Marco Bonatti a Luca Rolandi (già a Vatican Insider), trasloca insieme con il settimanale culturale Il nostro tempo. I giornalisti lasciano così definitivamente il palazzo di corso Matteotti 11, dove rimangono ancora le sedi di gruppi e associazioni e dove al piano terra si trova l’Opera Diocesana Pellegrinaggi. T1 CV PR T2 48 .Cronaca di Torino .GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 I cinghiali di troppo sfameranno chi è in difficoltà «Gli animali non hanno colpe e sterminarli resta un orrore» 2 il caso MASSIMO MASSENZIO I Sudoku n tempi di crisi la carne di cinghiale potrebbe essere considerata un lusso, «roba da ricchi», ma da domani finirà a costo zero sulle tavole dei bisognosi. Grazie a una convenzione stipulata con il Banco Alimentare, i capi in esubero abbattuti nel Parco del Po saranno destinati alle mense allestite per i 125 mila indigenti piemontesi. Fino a poco tempo fa una parte degli animali catturati dai guardiaparco nell’ambito del programma di controllo regionale, a causa di protocolli molto rigidi, dovevano essere eliminati. Adesso, invece, diventano una risorsa «sociale» di prima qualità. In mensa Cinghiale come risorsa Di certo si tratta di un’iniziativa che non ha precedenti e per il L’idea del «cinghiale per i poveri» è frutto dell’esperienza prati- Roberto Piana presidente Lac «Anche se le finalità sono di sfamare persone indigenti è chiaro che non siamo d’accordo con l’uccisione degli animali». Roberto Piana è presidente della Lega abolizione caccia. Uno storico accordo con il Banco Alimentare momento i primi 400 chili di carne a «chilometri zero» sono stati già distribuiti, a livello sperimentale, sulle mense torinesi. Il tasso di gradimento è stato altissimo e Piano di selezione per il Banco Alimentare del PieSe le associazioni animaliste te- monte è iniziata una rivoluzione: mono che possano aumentare «Finora non avevamo mai «prelievi» e le battute di caccia, trattato carne fresca - conferl’assessore regionale alle Aree ma il presidente Roberto Cena Protette, Gian -. Adesso serviaLuca Vignale fuGIA’ DISTRIBUITI mo un prodotto ga ogni dubbio: qualità, dalI primi 400 chili di «Nulla cambierà l’alto valore prodi carne sono stati teico e nutriziorispetto ai piani trasformati in pasti nale». Nella sola faunistici oggi in vigore. Sul noprovincia di Tostro territorio abbiamo una rino il numero dei bisognosi presenza di cinghiali tre volte che si rivolgono al Banco ha susuperiore alla norma e l’accor- perato quota 70 mila unità: «I do con il Banco Alimentare si nostri assistiti sono in contiinserisce nell’ambito degli ab- nuo aumento, ma oggi abbiabattimenti già programmati». mo una risposta in più». domande a Ma i cinghiali sono sempre di più e sono un problema I capi abbattuti nei parchi I cinghiali usati per le mense delle persone in difficoltà sono quelli in esubero abbattuti dai selecontrollori ca: «Spesso gli animali abbattuti durante le campagne di selezione sono stati inviati all’incenerimento con aggravio di costi per il Parco», spiega il direttore Ippolito Ostellino. Che aggiunge: «Le procedure per la commercializzazione della selvaggina sono molto rigorose e i macelli autorizzati pochissimi». Grazie a un accordo con una grande azienda di San Francesco al Campo si è però riusciti a superare l’ostacolo. I gestori si fanno carico dei co- sti, trattenendo una percentuale di carne per coprire le spese, e nei magazzini del banco arrivano confezioni sottovuoto da 2 chili. «Grazie a questo progetto diamo risposte agli agricoltori che si lamentano per i danni subiti dagli ungulati e, non dobbiamo vergognarci a dirlo, riusciamo anche a contenere i costi delle campagne di selezione – conclude il presidente, Giuseppe Bava -. Ma soprattutto aiutiamo migliaia di famiglie sul territorio». «Sono un problema creato dai cacciatori, che li hanno immessi senza controllo, proprio per poterli cacciare. E adesso sono gli animali a farne le spese: vengono sterminati, ma loro non hanno colpe. Certo se vanno a sostenere persone o famiglie in difficoltà meglio, ma resta che vengono uccisi, e la causa del loro numero eccessivo è sempre l’uomo, cioè il cacciatore. E comunque non è la prima iniziativa di questo genere». Cioè? «In qualche caso in passato la carne del cinghiale abbattuto è stata regalata alle case di riposo, o altre comunità che sono in difficoltà». [A. MAR.] T1 T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 il caso MASSIMO NUMA ash trapping. È il nome tecnico per descrivere un tipo di furto in cui eccellono - statistiche alla mano - delinquenti di origine romena. Ossessionati dai bancomat e da tutti i Pos in generale. Con un solo obiettivo, svuotare i caveau. Ci provano in ogni modo: chi sfonda le vetrine delle banche e poi tenta di far saltare le barriere d’acciaio con le bombole di gas; poi ci sono gli «ingegneri», esperti di videocamere e microchip in grado di «leggere» i dati sensibili su carte di credito o altro per poi riversarli su supporti vergini e quindi procedere ai prelievi o acquisti illegali, specie all’estero. Aiutati da abili artigiani, in grado di ricreare alla perfezione i componenti dei bancomat, finti erogatori, finte alette parasole. C Cronaca di Torino .49 Una forcina trasformava il bancomat in una trappola Arrestata una coppia: hanno compiuto decine di furti Le tecniche Idistributori nelmirinodelracket 1 Una fantasia criminale Artigiani del crimine Il cash trapping è la tattica basica. Per portare a termine il furto è però necessaria l’involontaria «assistenza» della vittima. Come funziona: viene inserita nella fessura una striscia di plastica o una forcina, proprio dove vengono ritirare le banconote. Il titolare della carta, ignaro, la inserisce, effettua l’operazione ma non accade nulla. Le banconote non compaiono. È il momento decisivo. Se te ne vai - pensando a un guasto tecnico - «loro» dopo avere recuperato l’ostacolo, prelevano il denaro o la carta, se il terminale violato era un distributore di . Attenzione anche alle microcamere Le forze dell’ordine mettono in guardia: se prelevando al bancomat o facendo rifornimento di benzina non viene restituita la tessera, non allontanarsi dal posto ma chiamare il 112 o 113 carburante. Invece non bisogna assolutamente allontanarsi ma avvertire immediatamente il 112 o il 113 e attendere, con pazienza, una pattuglia, specificando che i malviventi sono di sicuro nei dintorni. Anche le micro-camere Nel caso dei distributori, c’è la variante della microtelecamera, sistemata sullo sportello, spesso collegata a uno smartphone, in modo da captare il codice segreto dei bancomat. Di nuovo: se la card non viene restituita, vanno avvisate subito le forze dell’ordine. E ieri i carabinieri della stazione Barriera Casale hanno arrestato due romeni che, nell’arco di un breve arco di tempo, hanno messo a segno una serie di furti a Torino e nei dintorni. L’inda- gine è iniziata un paio di mesi fa, dopo una serie infinita di denunce. Sono stati colti in flagranza dopo l’ennesima impresa, entrambi ripresi dalle telecamere. I due, di 27 e 46 anni, sono sospettati di far parte di un’organizzazione criminale con ramificazioni in tutt’Italia. Tremila euro in poche ore Avevano manomesso le colon- inesauribile. Il cash trapping è solo l’ultima frontiera di questo racket radicato soprattutto nell’Est Europa. Ma il vero «colpo grosso», questi ladri d’alto bordo con un profilo sempre più hi-tech lo hanno fatto un paio d’anni fa con un’incursione all’interno di una banca-dati di una multinazionale delle carte di credito. Furono acquisiti i dati sensibili delle card, nomi e codici poi riversati sulle bande magnetiche di migliaia di supporti falsi. Per mesi furono effettuati prelievi illegali sulla rete bancaria mondiale, con epicentro a Londra e anche in Italia. False card usate anche per «rubare» combustibili. nine self service delle stazioni di servizio Eni ed Esso di corso Casale e derubato i clienti delle carte bancomat. In una sola notte erano riusciti a prelevare denaro contante ed eseguito ricariche di carte prepagate per oltre 3000 euro. Dopo una rapida sosta in cella, hanno mantenuto l’obbligo di dimora. Tutti e due hanno precedenti specifici per una serie di raid analoghi. FONDATORE DEL FUORI È morto in Liguria il pittore Silombria Il pittore e pubblicitario Marco Silombria, 78 anni, uno dei fondatori del Fuori, sofferente da tempo per una grave malattia è morto sabato nella casa di cura di Albissola Marina dov’era da tempo ricoverato. Il 24 marzo 2013, in preda a una crisi nervosa, aveva aggredito a calci e pugni un’altra ospite della casa di cura, Paola Olivero Burdisso, 80 anni, poi morta all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Lui era stato accusato di omicidio preterintenzionale. Nato a Savona Originario di Savona, si trasferì a Torino a 23 anni. Alcuni anni fa era caduto da una scala appoggiata a un soppalco. Riportò un grave trauma cranico, poi il ritorno in Liguria, dopo due mesi in coma al Cto, cure, un periodo di lieve ripresa. Ma le sue condizioni psichiche erano peggiorate. L’esperienza artistica di Marco Silombria si colloca tra gli artisti torinesi del secondo Novecento in una posizione tra invenzione figurale e sapiente misura grafica, colore e ricerca sviluppata nell’ampio panorama della cultura visiva contemporanea. Inviato a numerose mostre, tra queste alla Gagliardi Art System di Torino, è stato certamente un artista che ha saputo «costruire» immagini Diario Corso Grosseto, fermati durante un controllo Gioielli per centomila euro nascosti nel falso reggiseno Fermata per caso da una pattuglia del 113. Angela Barovero, una Sinti con una serie infinita di precedenti penali, 42 anni, era a bordo di un’auto bloccata in corso Grosseto perchè il pluripregiudicato Angelo Riviera, che era alla guida, faceva lo slalom nel traffico a velocità elevata. Lei, nascosto in un finto reggiseno, nascondeva un Fermati dalla polizia «tesoro»: gioielli, pietre preziose, braccialetti e alcuni orologi Rolex per un valore che si avvicina ai 100 mila euro. Forse frutto di un furto singolo o di una serie di raid. Sono intervenuti gli agenti del commissariato Madonna di Campagna e della squadra mobile. Il dirigente, Marco Martino, ha fatto pubblicare sul sito della polizia di Stato (www.poliziadistato.it) le foto di preziosi ed orologi recuperati. Se riconosciuti verranno immediatamente restituiti ai legittimi proprietari. 1 Piazza Castello, dipendenti feriti in modo lieve Due giovani arrestati dopo il blitz al Mc Donald’s Momenti di paura, l’altra sera all’interno del Mc Donald’s di piazza Castello. Due persone (poi arrestate dalla polizia) sono entrate nel locale, «armati» di paletti di plastica hanno aggredito e ferito i dipendenti che tentavano di allontanarli. Sono Luigi Follini, 34 anni, e Alessandro Leone, 37, entrambi torinesi. Gli agenti di una pattuglia del 113, subito intervenu- Paura al Mc Donald’s ti dopo l’allarme, sono riusciti ad arrestare i due aggressori che da qualche ora stavano infastidendo personale e clienti chiedendo l’elemosina. Avevano cercato di convincerli ad allontanarsi ma loro hanno reagito con violenza. Da qualche giorno avevano scelto piazza Castello per tentare di recuperare un po’ di soldi. I dipendenti feriti sono stati medicati al pronto soccorso. 1 Marco Silombria suggestive, risolte con una creatività che costituisce la cifra caratteristica del suo percorso espressivo. «Era tornato bambino» Gli amici che gli erano rimasti vicini spiegano che «era tornato bambino» e che di sicuro non si era reso conto di avere aggredito l’anziana ospita della clinica. Restano indimenticabili i ricordi di una vita all’insegna dell’arte. Silombria tornava in Liguria, per frequentare la comunità degli artisti di Albissola Marina, la patria dei grandi ceramisti degli Anni ’50 e ’60. era stato un allievo del pittore Scanavino, mentre a Torino ha lavorato per le più importanti gallerie, ultimamente per la Gas Art Gallery. Salotto culturale Le sue case opitavano incontri tra intellettuali e artisti, prima in via Foa e poi in via Garibaldi, punto di un punto di riferimento per la comunità gay impegnata per i diritti civili. Con Angelo Pezzana fu tra i fondatori del «Fuori», lui che non mai fatto mistero della sua omosessualità. Sempre sorridente e modesto, nonostante i suoi successi artistici , una guida per i giovani, generoso e disponibile ad aiutare le persone in difficoltà. «Un uomo buono», lo descrivono tutti. Indimenticabili i suoi occhiali da sole , i cappelli a larga tesa e le camice colorate. T1 T2 50 .Quartieri STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 uartieri A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni quartieri@lastampa.it Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: corso Reg. Margherita 254/C; via San Marino 69; via Ancina 43/G; via Monginevro 57/D; corso Brunelleschi 75/C; via Borgaro 103; via P. Cossa 280; largo Brescia 47; via del Carmine 1 ang. p.za Savoia; piazza Vittorio Veneto 11; via Nizza 115; via Pio VII 164/C; corso Vercelli 195; corso Francia 212. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org Progetto “Il Lingotto sarà l’altro cuore di Torino” L’architetto Camerana neo presidente del Consorzio: “Ecco come in due anni qui cambierà tutto” LETIZIA TORTELLO Guardate il quartiere intorno al Lingotto Fiere e all’8 Gallery così com’è oggi, tra due anni non lo riconoscerete più. «Sarà un secondo centro città. Un cuore pulsante delocalizzato, come è prassi urbanistica nelle grandi metropoli del mondo, a partire da Tokyo. Servito di tutto, dal cinema alle sale congressi, dagli hotel ai centri commerciali, al museo. In grado di ospitare un afflusso di 8-9 mila persone al giorno». La pista città qui, «ad esempio sulla pista del Lingotto, posto unico che vogliamo mettere a disposizione». Il palazzo oggi è negozi, uffici, divertimenti, fiere (Artissima, Saloni dei Libro e Gusto, Expo Casa, Restructura), solo queste ultime contano 720 mila visitatori. E hotel: tra Ac Hotels e Nh Lingotto, si sfiorano le 90 mila presenze in 12 mesi. Mentre ben più alto è il conto di auto che affluiscono sull’area: «Abbiamo 3880 Nel palazzo del parcheggi, 1,3 Lingotto con Artissima, milioni di autoSaloni Expo Casa e mobili transitaRestructura no in un anno da noi. E la metropolitana ha aiutato a decongestionare parecchio». Nel progetto si prevede di aprire al pubblico la pista sopra il Lingotto 720 mila visitatori L’idea L’architetto Benedetto Camerana sta studiando il raddoppio della zona tra via Nizza e l’area che affaccia sul passante ferroviario, una fetta consistente della Circoscrizione IX, nei minimi dettagli. È stato nominato 3000 LE SOCIETA’ Il futuro «La strategia comune sta nel trasformare la zona che diventerà sempre più centro direzionale e amministrativo, turistico e culturale» Benedetto Camerana Cenisia merana –, che diventerà sempre più centro direzionale e amministrativo, turistico e culturale». Ristrutturazioni Dal 1915, dal progetto di stabilimento produttivo Fiat a opera degli ingegneri Mattè-Trucco e Bonadé Bottino, alle ristrutturazioni di Renzo Piano negli anni ‘80, quando l’edificio si riconvertì a terziario, a oggi, il complesso del Lingotto ha collezionato tante nuove vite. Ma la rivoluzione non Madonna di Campagna “Tutte rotte le panchine “Insieme per la 5” di quel giardino” È la rete dei ragazzi DIEGO MOLINO E’ una piccola area verde stretta fra alcune delle strade più trafficate della città, ma da un po’ di tempo a questa parte versa in cattive condizioni. E’ il Giardino ai Caduti di Cefalonia e Corfù in corso Ferrucci, realizzato in ricordo dei soldati italiani della Divisione Acqui trucidati dalle truppe tedesche nel 1943. I maggiori danni riguardano il muretto-seduta che delimita i giardini: alcune lastre sono tagliate di netto, altre sono state completamente staccate dalla loro sede originaria e appoggiate di Sulla viabilità: entro il 2016 sarà completato il raddopSono quelli pio di Eataly, della Regione, si con il primo suaggiungeranno ai 6 mila permercato delche gravitano in zona l’abbigliamento green e dei prodotti eco-sostenibili, e si assiè ancora finita. Basta confronta- sterà all’arrivo degli uffici regiore i numeri per capire le poten- nali nel grattacielo dell’ex area zialità di sviluppo: nel 2013, l’8 Avio. Solo la Regione porterà cirGallery (800 dipendenti) ha rag- ca 3000 lavoratori ogni giorno. giunto 6,6 milioni di presenze di Che si aggiungono alle «5-6 mila pubblico. Il primo trimestre del persone al giorno che oggi vivono 2014 «presenta un incremento il complesso Lingotto, secondo del 12%, con una tendenza annua alcune stime». Il piano urbanistidi quasi 8 milioni di persone», co prevede la costruzione di una prosegue l’architetto. «Più dei «stazione sottopassante che, dai Musei Vaticani», scherza. Nei binari del Lingotto, permetterà progetti di Camerana c’è anche di sbucare direttamente al parquello di chiedere al Comune di cheggio della Regione». Colletrasferire eventi importanti della gando due pezzi di città. lavoratori Soggetti molto diversi che convivono con un unico obiettivo presidente del Consorzio Lingotto, il raggruppamento pubblico-privato che abita il gigantesco comprensorio di 420 mila mq, uno dei simboli della trasformazione di Torino. Ne fanno parte il gruppo Ipi, Fiat, i francesi di Gl Events, proprietari del polo fieristico e dell’Oval, Politecnico e Università, il Comune, Eataly e il Cinema Sviluppo/Uci. Un agglomerato di soggetti che convivono, come in un grande condominio, con una strategia comune: «Quella di vivere in pieno la trasformazione della zona – continua Ca- Traffico fianco alla carreggiata. A segnalare la situazione è un gruppo di cittadini: «Tutto il perimetro è danneggiato, in certi punti è difficile potersi sedere. Senza contare che le lastre rotte rischiano anche di finire in mezzo alla strada, per questo chiediamo di intervenire al più presto per rimettere in sicurezza l’area». Incontri pubblici con gli esperti del 730 FABRIZIO ASSANDRI PAOLO COCCORESE Per combattere il disagio giovanile, la Circoscrizione 5 lancia «Insieme per la 5». Progetto finanziato con 48 mila euro basato su una rete di associazioni che organizzeranno laboratori sportivi, gite, estate ragazzi e supporto scolastico per gli adolescenti in difficoltà. «Il nostro è il territorio con più under 15 della Città – dicono i coordinatori, Antonio Ciavarra e Giuseppe Agostino -. Ragazzi che in questo periodo di crisi sono i soggetti più fragili della società e per i quali è sempre più altro il rischio educa- Tutte le Circoscrizioni tivo». Per debellare questi problemi si è deciso di fare un gioco di squadra che punta ad andare a «lavorare» in tutti i luoghi di aggregazione sparsi nei vari quartieri della Cinque. Un fronte comune che vedrà partecipi le scuole del territorio, i Servizi Sociali e 8 soggetti tra oratori, associazioni di volontariato e parrocchie Un aiuto per sciogliere ogni dubbio in vista della scadenza della dichiarazione dei redditi. È quello che arriva dall’iniziativa «L’agenzia delle entrate incontra i cittadini»: incontri gratuiti in Comune e nelle Circoscrizioni rivolti a quanti fanno la dichiarazione senza ricorrere a professionisti. Verranno spiegate, tra le altre questioni, la differenza tra il 730 e il modello Unico, come detrarre spese mediche e affitto, cos’è il contributo previdenziale, quand’è obbligatorio fare la dichiarazione e quando no. Inoltre, visti i tempi, si parlerà della cassa integrazione e del doppio cud: bisogna fare il conguaglio tra il cud del datore di lavoro e quello ricevuto per la cassa. Gli incontri durano due ore: nella prima ora e mezza ci sarà una spiegazione più generale, nell’ultima mezz’ora spazio alle domande. Si inizia domani in Comune, piazza Palazzo di Città, alle 17,30. Lunedì 7 e mercoledì 9, alla stessa ora, rispettivamente alla Circoscrizione 10 in strada Comunale di Mirafiori 7 e alla Tre in corso Peschiera 193. Gli altri appuntamenti al sito piemonte.agenziaentrate.it. R T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 etropoli Metropoli .51 . Per le vostre segnalazioni metropoli@lastampa.it Pino, traforo chiuso per manutenzione Moncalieri, i rimborsi per l’alluvione Il traforo di Pino Torinese sarà chiuso al traffico questa sera, dalle 22 di alle 4 di domani, per l’ordinaria manutenzione delle telecamere, dell’impianto di areazione e dei sistemi di emergenza all’interno della galleria. [F. GEN.] Dopo 13 anni iniziano ad arrivare i rimborsi per i danni dell’alluvione per 180 famiglie. Il sindaco Roberta Meo: «Grazie alle cause vinte contro chi aveva percepito contributi indebiti, abbiamo recuperato 72 mila euro». [G. LEG.] Borgaro Sull’ex Satiz l’incubo del fallimento Presidio ai cancelli, 196 famiglie a rischio: “L’accordo con Canale suona come una beffa” NADIA BERGAMINI OGGI A SETTIMO E’ sempre più tesa la situazione davanti ai cancelli della Canale Industrie Grafiche di Borgaro. Cancelli presidiati, da lunedì, da un centinaio di lavoratori della ex Satiz di Moncalieri. Il presidio è scattato quando all’incontro tra le parti, all’Unione Industriale, il consulente dell’azienda borgarese ha annunciato l’intenzione di portare i libri in tribunale. Un annuncio che ha lasciato tutti senza parole e gettato nella disperazione i 196 lavoratori che a questo Sciopero alla Lavazza «Sugli investimenti promesse mancate» LE ALTERNATIVE «Mantenere un presidio a Moncalieri, oppure accorpare gli stabilimenti» punto non potrebbero neppure beneficiare degli ammortizzatori sociali. Insomma, 196 famiglie in mezzo ad una strada, con mutui da pagare e figli da crescere. Due ore sciopero per tutti i tre turni oggi alla Lavazza di strada Settimo e presidio dalle 12,30 alle 16,30 davanti all’Innovation Center. L’iniziativa arriva dopo una serie di scioperi interni con fermate anche solo di mezz’ora con partecipazione totale dei lavoratori. «L’attuale crisi economica, sociale e del lavoro non può e non deve essere il presupposto per eliminare gli accordi» sostengono. «I sindacati e la RSU sono seriamente preoccupati per il futuro dello stabilimento – spiegano le organizzazioni sindacali – che avrebbe dovuto diventare il “cuore” della Lavazza mondiale con 150 milioni di investimento, riqualificazione di un quartiere, incremento di circa 200 unità nei nuovi uffici di via Bologna. E invece? Finora nulla. Noi non ci stiamo, vogliamo investimenti, vogliamo futuro e sviluppo. Chiediamo, dignità e rispetto degli accordi precedenti». [N. BER.] 1 Naufraga il progetto del polo dell’editoria Soltanto pochi mesi fa, con l’accordo di acquisizione dell’ex Satiz, si parlava di rilancio e di sviluppo con un ambizioso polo piemontese dell’editoria La tensione E’ salita vertiginosamente ieri mattina quando i delegati sindacali hanno scoperto con sgomento che la Canale aveva presentato denuncia penale contro i lavoratori che stavano effettuando il presidio e i blocchi a singhiozzo. «Non solo sappiamo anche - spiega Tino Mandricardi della segreteria Cisl – che sono stati fotografati i lavoratori. Una cosa inaudita che viola la privacy, anche perché erano presenti pure dei minori, figli dei dipendenti». Anche ieri pomeriggio dal tetto dello stabilimento di via Li- guria spuntavano figure armate di macchina fotografica con tanto di teleobiettivi. «Sono cose gravi queste – prosegue Mandricardi – che certo non aiutano a risolvere la situazione e allontanano solo le parti». L’incontro Le organizzazioni sindacali e alcuni delegati della ex Satiz hanno incontrato il vice prefetto Enrico Ricci, con il consulente della Canale. «La Prefettura ha voluto sapere tutta la storia e ci ha garantito – prosegue Mandricardi – l’attivazione di un ta- volo di crisi con Provincia e Regione e credo pure Comuni di Borgaro e Moncalieri entro pochi giorni». Gli spazi di manovra sembrano, comunque, piuttosto risicati. I sindacati hanno proposto due alternative. La prima, mantenere un presidio dell’attività a Moncalieri, la seconda accorpare i lavoratori dei due stabilimenti e aprire una procedura per assicurare almeno un anno di ammortizzatori sociali. La Canale queste ipotesi, però, le ha già giudicate impercorribili. Ieri, intanto durante l’incontro in Prefettura i blocchi ai cancelli sono stati tolti e in due ore sono entrati e usciti oltre una decina di mezzi. «Un sospetto ce l’abbiamo – dicono i lavoratori - quello di essere stati comprati per poi chiuderla la nostra azienda evitando così un concorrente. Altro che polo dell’editoria…». Gli accordi Quando qualche mese fa Canale acquisì la ex Satiz, l’accordo fu accolto con entusiasmo da sindacati e lavoratori. Si parlò, allora, del primo fondamentale tassello del nascente polo pie- montese dell’editoria. Si parlò di rilancio, di un futuro industriale importante e sereno per i lavoratori. Dopo neppure due mesi già giravano le «veline» che davano sempre più insistentemente per probabile la chiusura dell’azienda di via Postiglione. Un mese fa i lavoratori presidiarono per un pomeriggio i cancelli dello stabilimento di Borgaro. Poi il titolare, Giacomo Canale, incontrò i delegati e promise soluzioni se fossero tornati al lavoro. Promesse da marinaio. La sorte della ex Satiz era già segnata. Grugliasco Le Gru, il Comune ha un locale vuoto da 10 anni: “Soldi buttati via” PATRIZIO ROMANO Inutilizzato da più di dieci anni. Il Comune di Grugliasco nel lontano 2002 diventa proprietario di un locale nel centro commerciale Le Gru. E da allora è rimasto vuoto. Per questo mesi addietro il consigliere comunale Mariano Turigliatto ha presentato un esposto alla Corte dei Conti. Secondo quanto sostiene in un suo articolo comparso su «La tua Grugliasco» il consigliere, visti gli affitti a Le Gru che variano dai 9 ad oltre 13 mila euro, «l’eventuale danno erariale causato dall’inerzia amministrativa potrebbe es- sere stimato tra i 108 mila e i 162 mila euro all’anno» precisa il consigliere. E in dieci anni si supera il milione. «Soldi che l’amministrazione ha buttato via» sostiene Turigliatto. Esposto alla Corte dei Conti del consigliere Turigliatto: «Un danno da un milione di euro» Un locale non di poco conto quello in oggetto. Perché ha una superficie di 1870 metri quadrati e si trova sulla piazzetta esterna della Shopville al primo piano, dove si svolgono nume- rosi eventi. Nonostante ciò per l’amministrazione non ci sarebbe stato nessun danno erariale. «Era nato come area a servizi spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Musarò -. Quindi poco appetibile». E questo non basta. «Infatti - aggiunge -, perché appena ne prendiamo possesso siamo chiamati a pagare le spese di condominio del centro, che superano i 10 mila euro al mese tra guardiania, riscaldamento, pulizia e quant’altro». Troppo per le casse comunali. Ma anche per associazioni e cooperative. «Negli anni abbiamo tentato di farlo utilizzare - dice il sindaco Roberto Montà -, ma non abbiamo avuto risposte, vi- I locali di 1870 metri quadri di cui è proprietario il Comune sto che le spese superano i 150 mila euro annui». Non solo. «Per metterlo a disposizione - continua -, abbattendo barriere architettoniche e mettendolo a norma erano stimati più di 1,5 milioni di lavori». Ora pare abbiano trovato una soluzione. «E’ stata fatta una varante al Piano regolatore - conferma - facendolo diventare commerciale». L’intento è nel futuro di venderlo a Le Gru e il valore potrebbe aggirarsi intorno ai 5 milioni di euro. «Lo avessimo venduto prima - conclude il sindaco - avremmo arrecato un danno alla città». Ma l’ultima parola spetta alla Corte dei Conti. La pulizia affidata senza gara Grugliasco Esposto contro la Sicurezza e Ambiente Un esposto alla Procura e alle autorità competenti. Lo farà a breve il gruppo consiliare «Ecologisti e Reti civiche» di Grugliasco. A preoccupare i consiglieri è il fatto che nella loro città da anni opera la società «Sicurezza e Ambiente» la stessa coinvolta nello scandalo che a Roma vedeva poi arrestato il comandante dei vigili, per una presunta mazzetta «ottenuta in cambio del suo intervento per garantire alla società il servizio di pulizia e ripristino delle strade dopo gli incidenti». «Perciò ho chiesto al sindaco di rassicurarmi sulla regolarità dell’appalto» scrive la consigliera Elena Giargia. E cosa scopre? Che il Comune non ha mai fatto una gara per assegnare il servizio, ma l’ha affidato direttamente. Giustificazione? Perché al Comune non costa nulla. «Peccato che paghino assicurazioni e automobilisti» scrive nel comunicato. Su di loro poi gravano i costi della pulizia stradale, che variano da 700 a 5 mila euro. «A Grugliasco non si è a conoscenza di illeciti chiosa Giargia -. Ad ogni modo, segnaleremo la vicenda alle autorità. Cosa che avrebbe dovuto fare la giunta o il comandante dei vigili, che ha appena rinnovato l’incarico alla Sicurezza e Ambiente». La risposta dell’amministrazione arriva rapida dal Comune. «Il contratto annuale scade a maggio e non è stato rinnovato - precisa il sindaco Roberto Montà -. Anzi, già a dicembre, prima dell’inchiesta, avevamo esperito una gara andata deserta. E ne indiremo un’altra a breve. Poi l’appalto era stato affidato nel 2008 e rinnovato sulla scorta e la garanzia di accordi quadro tra l’Anci e la società in questione. Fare noi un esposto? E sulla base di cosa?». [P. ROM.] T1 CV PR T2 52 SPECIALE MOTORI PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI INAUGURAZIONE Si alza il sipario sul concessionario dove realizzare il sogno Maserati ASSOLUTAMENTE OPPOSTO ALL’ORDINARIO NUOVA MASERATI GHIBLI, A PARTIRE DA 68.000 €* ASSOLUTAMENTE OPPOSTO ALL’ORDINARIO | NUOVA MASERATI GHIBLI, A PARTIRE DA 68.000 €* LA NUOVA MASERATI GHIBLI È EQUIPAGGIATA CON UNA GAMMA DI AVANZATI MOTORI 3 LITRI DOTATI DI CAMBIO AUTOMATICO ZF A 8 RAPPORTI, INCLUSO IL NUOVO PROPULSORE TURBODIESEL. DISPONIBILE ANCHE CON IL SISTEMA A TRAZIONE INTEGRALE Q4 | GHIBLI.MASERATI.COM *PREZZO CHIAVI IN MANO, IPT ESCLUSA RIFERITO ALLA VERSIONE DIESEL. PREZZO DI LISTINO AL 02.10.2013. LA NUOVA MASERATI GHIBLI È EQUIPAGGIATA CON UNA GAMMA DI AVANZATI MOTORI 3 LITRI DOTATI DI CAMBIO AUTOMATICO ZF A 8 RAPPORTI, INCLUSO IL NUOVO PROPULSORE TURBODIESEL. DISPONIBILE ANCHE CON IL SISTEMA A TRAZIONE INTEGRALE Q4 | GHIBLI.MASERATI.COM *PREZZO CHIAVI IN MANO, IPT ESCLUSA RIFERITO ALLA VERSIONE DIESEL. PREZZO DI LISTINO AL 02.10.2013. 2 LA CHIAVE LA CHIAVE PER UNA VITA PER UNA VITA STRAORDINARIA. STRAORDINARIA. G/KM. O 2: M.163 NI C: 158 G/K ISSEMIO M E IONI CO . ISS M . L/1LO0CO0MBKINATO 5,9 L/100 KM ATSELO): CO6NS,2 UMO CIC BIN DIE COSSIM (GHIBLI CICLO MA MI O VALORI M U S : CON DIESEL) (GHIBLI ASSIMI M I R LO VA Signoreesignoriil«sognoMaserati»èmoltopiùvicino. E ha anche un indirizzo preciso: corso Garibaldi 187, a due passi dallo Juventus Stadium, Venaria Reale. Ieri pomeriggio è stata inaugurata la nuova sede del prestigioso brand della concessionaria Forza, unica ed esclusiva Maserati per Piemonte,LiguriaeValled’Aosta.Ieriserailpresidente dell’elegante showroom Carlo Calvi e l’amministratoredelegatoLucaDiTanno,hannoaccolto centinaia di clienti, affascinati dai modelli in esposizione che stanno conquistando il mercato delsettoreconlenuovemotorizzazionidiesel.Lo confermano i dati. «Nel 2012, in Italia, sono state venduteuncentinaiodivetture–spiegaGiulioPastore, general manager di Maserati Europa – nei primitremesidiquest’annosiamogiàacirca350 immatricolazioni,direicheèunottimorisultato che ci ha permesso di ritornare al primo posto in Europanelmercatodelsettore».Maserati,infatti, havistoaumentarelevenditesuimercatidiBenelux, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Svizzera,peruntotaledi854unitàimmatricolate con un incremento medio del 698% sullo stesso periododel2013».Unsuccessodovuto,soprattutto,aiduenuovimodelliGhiblieQuattroportecon motorizzazionidieselche,nel2013,hannoportatolacasadelTridentearegistrareunincremento vendite del 148%. E non bisogna dimenticare che oggiForzaèentrataafarpartediIntergea,Gruppo chehacostruitolasuacredibilitàsullacapacitàdi soddisfare ogni tipo di esigenza, proponendo un ventaglio di servizi completo che va oltre la semplice commercializzazione di automobili. Nello showroomdiVenariaiclientiavrannolapossibilitàdieffettuaretestdriveedipersonalizzarelaloro Maserati, nate dall’estro dell’ingegner Lorenzo Ramacciotti,direttoredelCentroStiledelGruppo Fiatetragliospitidiieri.NelnuovocentrodiVenaria si potranno anche noleggiare le vetture e non cisarannosoloauotomobili,maanchetuttigliaccessori e i gadgets con marchio Maserati: maglie, cravatte,scarpe,cappellini,epoianchegioielli. T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA STAMPA In città .53 . incittà Società cultura & spettacoli LETIZIA TORTELLO Mtv Digital Days F Dance e innovazione per costruire il futuro edeli alla Reggia, più «social» che mai, con la novità degli «award», i premi per pubblico e cantanti. Gli Mtv Digital Days prendono casa a Torino, ormai ci hanno «sposato», e propongono per l’edizione 2014 un nuovo format, che promette di coinvolgere un pubblico ben più ampio degli scorsi 25 mila partecipanti. D’accordo, si inizia con largo anticipo: la due giorni di concerti e festival dedicati al digitale andranno in scena, nella cornice dei giardini della Reggia di Venaria, il 12 e 13 settembre, sperando nel bel tempo, per bissare il successone dell’anno scorso. Dai Daft Punk a Fat Boy Slim ecco le star per la Reggia di Venaria Torino con Firenze è l’unica città italiana che bisserà l’appuntamento 2013 Il format Le indiscrezioni Ma già le prime indiscrezioni trapelano, soprattutto sul parterre: per le due lunghe nottate di musica dance a ingresso gratuito, gli organizzatori della manifestazione GLI «AWARDS» Andranno ai giovani che invieranno il best selfie sonoro, in foto o video stanno lavorando per portare in città nomi del calibro dei Daft Punk, Avicii, l’acclamatissimo dj svedese che con «Wake me up» sta facendo ballare dalla scorsa estate il popolo delle discoteche, e ancora il giovane rapper Moreno, il collega Ensi e nientemeno che Fat Boy Slim. Presenze ancora non confermate, ma quel che è certo è che si punta a un cast di questo calibro, che non è poco. Ma c’è ben di più. Ricordate il connubio concerti più pomeriggi di incontri e conferenze con aziende e protagonisti del mondo della musica e dei nuovi mercati del digitale? Nel 2013 si questo spazio agli Mtv Days si chiamava Start Up Village. Quest’anno, la formula vuole allargare ancora di più lo sguardo, con un Innovation Village che parlerà ai ragazzi di tutte le età di 25 mila i partecipanti della scorsa edizione L’eccellente risultato dello scorso anno dovrebbe essere battuto con l’edizione 2014: ci sarà anche un Innovation Village che parlerà di applicazioni che cambiano la fruizione della musica prodotti e applicazioni che cambiamo la fruizione della musica, attraverso l’approfondimento dei legami tra sound, tecnologia e altre forme di intrattenimento. A partire dalle arti visive: il reticolato di una delle facciate della Reggia sarà messo a disposizione di giovani creativi di visual art, che vorranno cimentarsi con la sfida di proiettare il proprio lavoro su uno dei siti culturali più famosi in Italia. Saper spendere Simonetta simonetta.conti@mailbox.lastampa.it Il “Velo di Veronica” con il sigillo papale I n un vecchio quadro -scrive Giuseppe B. - ho trovato l’immagine del volto di Cristo; mi hanno detto che si dice ’Veroinica’ su tela con timbro in ceralacca e firmato Pierre Jonquières. Sotto l’immagine la foto di un signore». Pier Luca Monge della Libreria antiquaria Peyrot di Torino spiega: «Si tratta della riproduzione di un ’Velo della Veronica’: il tessuto che , secondo tradizioni cristiane non riportate dai Vangeli, una donna (Santa Veronica) dette a Gesù Cristo mentre saliva la Via Crucis per tergere dal viso il sangue e il sudore, così vi restò impressa la sua immagine. Il Velo della Veroni- ca, spesso chiamato semplicemente ’La Veronica’ è anche noto come Il Volto Santo. «Sono diverse la reliquie cristiane pervenuteci (o perdute) che la tradizione cristiana ha identificato col Velo della Veronica: ricordiamo quella conservata presso la Basilica di San Pietro in Vaticano, quella presso il Monastero dei SS. Cosma e Damiano in Tagliacozzo (Aq), quella presso la Cappella Matilde in Vaticano, quelle presso il Monasterio de la Sanya Faz ad Alicante e la cattedrale di Jaén, entrambe in Spagna, quella presso la chiesa di San Bartolomeo degli Armeni a Genova e quella conservata nel convento dei Cappuccini di Manoppello (PE). «La stampa su seta del lettore raffigurerebbe l’immagine conservata presso la Basilica di San Pietro, come riportato dalla dicitura sotto il volto di Gesù:”Vera Effigies Sacri Vultus Domini Nostri Jesu Christi Que Romae in Sacrosancta Basilica S. Petri in Vaticano Religiosissime Asservatur et Colitur”. Il disegno fu eseguito da Jean Pierre Jonquieres attorno al 1860. «La consuetudine di riprodurre questa reliquia è da far risalire al miracolo avvenuto in Vaticano nel 1849 quando, esposto ai fedeli, il Velo divenne straordinariamente vivido e brillante. Da allora, ogni anno per circa 50 anni, furono create riproduzioni del Velo da offrire ai fedeli in occasione delle L’assessore regionale alla Cultura Michele Coppola, premiato dalla partecipazione straordinaria del 2013, visto che era stato lui a insistere per la location, riuscendo a stupire gli stessi organizzatori, commenta: «Ancora una volta Mtv torna a sceglierci. Per il 2014 abbiamo ideato un format che, nel segno della musica e del futuro, vuole essere ancora di più un’occasione per far incontrare nuove generazioni con artisti, innovatori e professionisti dell’industria e dei media». Divertimento e, perché no, chance di lavoro. Ma per confermare una presenza ancora più solida su Torino, Mtv ha deciso di regalarci una chicca che, finora, era riservata solo a Firenze, con gli Mtv Awards, e a turno a una città europea: quest’anno tocca a Glasgow ospitare gli European Music Awards. La chicca che farà parte del programma torinese consiste nei premi, gli «awards», appunto, a pubblico e artisti. Che per Torino saranno 28, ovviamente digitali. Vinceranno i giovani che invieranno all’organizzazione il «best selfie», la migliore auto fotografia con cellulare, il miglior video innovativo, o videogame, con tanto di colonna sonora digital, e ancora, la migliore applicazione per cellulari che parla di musica, il miglior blog, o film innovativo. Saranno premiati anche il miglior dj elettronico italiano e internazionale. Ragazzi, avete cinque mesi per prepararvi. esposizioni al pubblico realizzate ogni Domenica della Passione. E sulle riproduzioni autorizzate dal Vaticano veniva posto il sigillo papale in cera o ceralacca oppure, successivamente, quello dell’Arciconfraternita del Sacro Volto. «In commercio se ne trovano diversi esemplari con prezzi che variano dai 150 ai 350 euro circa: la differenza non è quasi mai motivata da differenti stati di conservazione, ma dall’importanza che il possessore o l’acquirente dà all’oggetto in questione». Per la foto di un signore ritrovata come fondo dell’incorniciatura del Sacro Volto, l’esperto dice: «Non saprei proprio a chi attribuirla». Un album porta foto incu- L’INVENZIONE Il trampolino di silicio scova allergie ELENA LISA È il primo esperimento in Italia. Del resto, cosa avranno mai in comune i medici dell’Istituto Zooprofilattico con gli ingegneri del Politecnico? Risposta: a Torino, dove la collaborazione procede da tempo, la passione per la ricerca. Lavora e lavora hanno messo a punto uno strumento qualificato, un’eccellenza nanotecnologica, capace di verificare la presenza di allergeni e ormoni dopanti nel cibo che ingeriamo. Il «Cantilever» è un microscopico trampolino di silicio che vibra quando «annusa» la molecola sospetta. Un laboratorio portatile nascosto in un chip che esamina all’istante la qualità degli alimenti e consente di risparmiare sugli esami tradizionali il cui costo, in alcuni casi, va ben oltre i mille euro. Le allergie, che colpiscono soprattutto bambini e adolescenti, possono però essere limitate: nel 2008 i campioni non in regola rispetto all’etichettatura erano il 5,4%. Nel 2012 si è passati al 2,6. Spiega il professore Carlo Ricciardi del dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia: «La peculiarità del Cantilever che attende solo un finanziamento per essere prodotto in serie - è scoprire anche la più minuscola presenza di allergeni». Ma il prototipo è destinato a uno sviluppo. «L’ obiettivo - dice Maria Caramelli, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico - è individuare anche la presenza di ormoni». L’innovazione al servizio dell’esperienza. L’ngegno, del cibo. Il futuro e la salute di chiunque, d’altra parte, non passano che da lì. riosisce Carla G.: «La mia mamma lo ricevette in dono da un’amica che lo comprò in un viaggio in Inghilterra. Dice l’esperto: «L’album è di gusto Art Nouveau, databile intorno al 1905; legatura in cuoio zigrinata con fiori impressi in basso-rilievo, tagli in oro e chiusura a gancetto metallico. Le pagine interne sono riccamente decorate da illustrazioni cromolitografiche di mazzi floreali che incorniciano le foto. L’album proviene dal negozio di Alfred Juggins, fotografo inglese che aveva la sua bottega al numero 8 di Lozells Road a Birmingham, che passò poi al figlio Harold. Il valore affettivo è maggiore di quello venale: circa 150 euro». T1 CV PR T2 54 .In città STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 alle 17 Temporary Museum Palazzo Ceriana Circolo dei Lettori Dinosauri e pubblicità La via della salute tra dieta e natura “L’ultimaconferenza” diRobertoBolano Proseguono gli incontri organizzati dal Museo Regionale di Scienze Naturali per illustrare la mostra «Dino... games» allestita al Temporary Museum (corso Verona 15/c): alle 17 il paleontologo Daniele Ormezzano parla de «L’iconografia del dinosauro dai trattati alla pubblicità». Con visita guidata. alle 18 Alle 18 all’Associazione Stampa Subalpina a Palazzo Ceriana Mayneri (corso Stati Uniti 27), Elio Blancato presenta il suo libro «La via della salute». Con l’autore interviene Carlo Alberto Zaccagna, medico specialista in anestesiologia e rianimazione, cultore di terapie naturali e nutrizionali. alle 21 In ricordo dell’autore cileno scomparso dieci anni fa: alle 21 al Circolo dei Lettori (via Bogino 9) omaggio, in collaborazione con lo Stabile, dal titolo «La linea spezzata della tempesta: Roberto Bolano: l’ultima conferenza». Di e con Pippo Di Marca, produzione della Compagnia del Meta-Teatro. Ingresso: 10 euro. “Un concerto per dare sfogo al mio talento” Il tour di Alessandra Amoroso fa tappa a Torino Intervista PAOLO FERRARI a scalo domani al Palaompico la tournée «Amore puro» di Alessandra Amoroso. Lo show è organizzato dall’agenzia Set Up Live e inizia alle 21 con biglietti a partire da 32 euro. Si tratta di una delle prime date del nuovo giro d’Italia della ventisettenne cantante salentina. F Com’è stato il debutto del tour? «Fantastico, a Conegliano Veneto, per la cosiddetta data zero, abbiamo fatto uno show riservato agli iscritti al mio fan club. Molti non li avevo mai incontrati di persona, sono venuti da tutta Italia e ho potuto finalmente abbracciarli uno per uno. L’emozione è stata così forte che ho pianto, poi tutto si è trasformato in energia positiva e ne siamo usciti tutti molto carichi per le date successive. La scenografia è all’altezza, col palco a forma di “A” e giochi di luce spettacolari tipo fuochi artificiali». C’è qualche suggestione particolare per il concerto a Torino? «Suoniamo a casa del mio direttore musicale, Luca Scarpa, che ci tiene moltissimo. E poi ci saranno in sala un sacco di terroni come me… Scherzi a parte, è una città importante nella mappa della musica italiana, ne sono consapevole e voglio dare il massimo. Purtroppo in tour non si riesce mai a visitare i posti in cui si suona, si è sempre di corsa, ma spero quanto prima di poter ve- nire per conto mio a conoscere meglio Torino». ma sono cose che succedono crescendo». Città per ghiottoni: è golosa di cioccolato? A proposito di crescita, che valore aggiunto le ha portato la portato la produzione di «Amore puro» da parte di Tiziano Ferro? «Non particolarmente, in compenso per me Torino è legata a un mito: le pastiglie Leone alla violetta. Ne vado matta, ogni volta che passo in città Federica, una fedelissima della mia grande famiglia, me le regala e mi fa felice. Non me ne mangerei solo una scatola, divorerei tutto lo stabilimento se potessi». Sarà un concerto basato sulla potenza o sulle sfumature? «Enorme, mi ha fato scoprire aspetti della mia voce che neppure io conoscevo. Per esempio ho imparato a sussurrare, con la conseguenza che anche sotto il profilo emotivo mi sono arricchita. Nel disco, e ora anche live, si sente». A differenza di suoi colleghi «Per la prima volta molti emersi dai talent devo scremare show, lei torna le mie canzoni» spesso da Maria «È importante DeFilippi.Questioche esprima tutti i lati della ne di vera amicizia? IL REPERTORIO mia personalità per cui ci sono sia i momenti di grande impatto fisico, da ballare, sia passaggi più intimi, introspettivi. La grande novità è che per la prima volta ho più canzoni in repertorio di quante ce ne stiano in scaletta. Prima era semplice, le facevo tutte e aggiungevo qualche cover; ora ho dovuto scegliere e ho abolito i pezzi altrui. Lì per lì mi ha fatto effetto, «Sì, e di familiarità, di gratitudine. Devo tutto ad “Amici”, e spero che questo legame duri per sempre. Quando ci vado mi sento a casa, conosco i tecnici, le donne delle pulizie, gli addetti al catering. Negare tutto questo sarebbe come dichiarare che sto male a casa mia». Palaolimpico Corso Sebastopoli 123 Tel: 011 / 616.49.71 Dalla Puglia alla tv Alessandra Amoroso, nata a Galatina, in provincia di Lecce, 27 anni fa, è salita alla ribalta nel 2009 grazie alla vittoria nell’ottava edizione del talent show «Amici» di Maria De Filippi Il concerto Hiroshima Mon Amour Stasera Eugenio Finardi proporrà tutti i brani del nuovo disco «Fibrillante» oltre ai pezzi più famosi del suo repertorio rock Finardi: “Amo Vanchiglia con i suoi meravigliosi scorci sul Po” Innamorato di Torino. In questa condizione emotiva, Eugenio Finardi si esibisce questa sera alle 22 (biglietti a 15 euro) a Hiroshima Mon Amour con le canzoni del nuovo disco, «Fibrillante», prodotto con Max Casacci nello studio dei Subsonica. Com’è nato questo amore per Torino? «Nel 2013 ci ho passato sei mesi per arrangiare e incidere. I miei ciceroni sono stati Casacci e i giovani musicisti del mio gruppo. Loro mi hanno condotto nelle strade di Vanchiglia, un borgo pieno di locali, botteghe, atelier. Uno scorcio su tutti: il Po visto non dalle solite prospettive del Valentino o dei Murazzi, ma dal fondo di via Artisti. Fantastico». E lo spirito della città si è fatto sentire? «Eccome. Ho partecipato al raduno rock Amici di Piero, d’inverno al Valentino. Il clima dietro il palco era pazzesco: i gruppi fraternizzavano senza alcuna gerarchia di bravura o di genere, sembrava di essere negli Anni Settanta alla sede della Cramps di Milano con gli Area, Rocchi, Camerini e gli altri. Per lo stile della città, l’esempio è attuale: voi avete sfruttato al meglio le Olimpiadi, da noi per l’Expo 2015 continua a finire gente in galera. E il parco di San Siro dove vado in bicicletta sarà massacrato da un inutile sistema di canali di cemento». Come è nata l’idea del «palco aperto» a inizio concerto? «Dallo spirito di Vanchiglia, tanto per cambiare. Ho bandito un concorso, in ogni città CHIARA MIRELLI le”. Si sono giocati il palco sul filo di lana con La Stanza di Greta e con Didie Caria, uno che farà strada». CheshowvedremoaHiroshima Mon Amour? cercavo gruppi o solisti chiedendo loro di filmarsi suonando una mia canzone e inviarmi il materiale. I risultati sono stati sorprendenti. A Torino ha vinto la Ukulele Turin Orchestra, tra l’altro con un brano che amo molto, “Trappo- Colosseo TIZIANA PLATZER I teoremi di coppia spiegati dal professor Migone La partenza è sempre dalla consueta certezza: gli uomini e le donne appartengono a mondi diversi. Di più, dichiaratamente opposti e inconciliabili. Così si presenta al pubblico Paolo Migone, alle 21 al Teatro Colosseo (via Madama Cristina 71; biglietti: da 19,50 a 26,60) con il suo spettacolo «Gli uomini vengono da Marte, le «Facciamo tutto il disco nuovo, poi una retrospettiva legata al mio periodo più rock. Con tre jolly: Tommaso e Gigi dei Perturbazione sul palco a fare i cori, Casacci accanto al fonico a sorvegliare il sound». [P. FER.] Hiroshima Mon Amour Via Bossoli 83 Tel: 011 / 317.66.36 donne da Venere» tratto dal libro di John Gray. L’attore comico fa «il professor Migone», spiega i complicati teoremi di coppia, le dinamiche delle relazioni durature e quelle fulminee, facendo ridere di se stessi o dei propri genitori. Perchè tutti diventano protagonisti nel racconto delle vicende quotidiane, delle schermaglie da copione che servono al «prof» per arrivare al finale: in fondo, ci si può sopportare. T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 In città .55 . Per le vostre segnalazioni giornonotte@lastampa.it alle 21 Cineteatro Baretti Maison Musique Lapsus Oboe e violoncello musica da spettacolo I ritmi immaginifici di Frankie Chavez Motel Connection ritorno live Spettacolo di teatro e musica alle 21 al Cineteatro Baretti (via Baretti 4; ingresso: 12 euro) dal titolo «Metamorfosi di Britten», con testo e regia di Monica Luccisano e in scena Giancarlo Judica Cordiglia nel ruolo del compositore inglese Andrea Chenna all’oboe e Claudia Ravetto al violoncello. alle 22 Sul palco dalle 22 il portoghese Frankie Chavez , talento della nuova scena musicale del suo Paese e fra le rivelazioni del rock europeo: nello spazio di Maison Musique a Rivoli (via Rosta 23; ingresso: 10 euro) presenta il suo nuovo album «Family treee». Polistrumentista, cantante e autore, miscela suoni acustici e rock, psichedelia e blues. alle 22,30 Samuel, Pisti e Pierfunk hanno ripreso l’avventura live e alle 22,30 suonano al Lapsu (via Principe Amedeo 8; ingresso 12 euro; apertura delle porte alle 21,30): il collettivo torinese dei Motel Connection propone brani dall’ultimo lavoro discografico «Vivace» alle loro hit più famose. Colosseo Cap10100 Ruggeri: “Torino è musicalmente eclettica” Quella corda tagliata metafora della vita Torna in teatro dopo quattro anni di assenza Enrico Ruggeri, di scena domani al Colosseo con lo show legato all’album «Frankenstein 2.0». Appuntamento alle 21 con biglietti dai 16 ai 30 euro. L’incredibile storia degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates è il racconto di un’amicizia e del suo sogno ardito, di imprevisti che paiono fatali, di una scelta controversa che rimette tutto in gioco. Diventata prima un libro e poi un film, «La morte sospesa» ritrova emozione e brivido nella messa in scena di Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris, autori e protagonisti di «(S)legati», domani alle 11 in videochat a «La Stampa». Nato con una tournée fra rifugi e sentieri delle Alpi Orobie, lo spettacolo arriva questa sera alle 21 al Cap10100 nel cartellone «Per chi non si…rassegna_di teatro». Appassionati di montagna, ricostruiscono la spedizione, diventata leggenda, dei due scalatori, primi al mondo a raggiungere la cima del Siula Grande, attaccato dalla pa- Una scena rete ovest. di «(S)legati» La conquista non è però la vera impresa. Quando la fatica della salita ha lasciato il posto alla gioia, sulla via del ritorno Joe si rompe una gamba. Il primo tentativo di soccorso si rivela inutile e un nuovo incidente costringe a una decisione estrema: la corda che li lega va tagliata perché almeno Simon si possa salvare. Sarà l’atto che permetterà a tutti e due di ritornare, l’uno roso dal senso di colpa, l’altro creduto morto, e di ritrovarsi, dopo 4 giorni, al campo base. «È a storia di un avventura al di là dei limiti umani – raccontano Bicocchi e Fabris -. La montagna diventa la metafora del momento in cui la relazione è portata al limite estremo, in cui la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”, a fare quel gesto che appare violento e terribile, ma che a volte è l’unico necessario alla vita di entrambi». Torino: una città come tante o un posto speciale? «Speciale, fin dall’inizio della mia carriera. Dopo Milano fu la prima città a capirmi con show memorabili alla Pellerina e al Colosseo. Da lì sarei partito alla conquista del resto d’Italia. Tuttora mi ci sento quasi a casa». ELENA MASUELLI Rama, le ha fatto scoprire un lato nuovo della musica italiana? «Dopo che l’ho indottrinato fin da piccolo con i King Crimson e con i Clash, aveva diritto a una rivincita. Così mi ha portato nel mondo di questi rapper surrealisti: penso a Salmo, a Ghemon, allo stesso Pico e a Dargen D’Amico, con cui ho anche inciso. Bisogna sbarazzarsi dei luoghi comuni: nel rap italiano c’è più gusto per la ricerca musicale di quanto se ne trovi nel lavoro di tanti cantautori che al massimo Ha molti amici tra i musicisti subalpini? «Per anni ho avuto con me il tastierista Alberto Tafuri, poi ho collaborato con gli Statuto, che tifano Toro come il mio collega televisivo Berry. Amo il Torino. Ricordo ancora quanto piansi alla morte di Gigi Meroni. In ambito musicale, due anni fa nacque il cd “Le canzoni ai testimoni”, in cui artisti di varia estrazione si sono cimentati con il mio re- Enrico Ruggeri STEFANIA ALATI pertorio: non mi stupì che tra i primi ad passano dalla chitarra elettriaderire ci fossero Boosta, gli ca a quella acustica». Africa Unite e i Linea 77. Una Com’è strutturato il concervarietà stilistica che rispecto? «La prima parte spetta al dichia l’eclettismo della città». Da ex giurato di X Factor, co- sco nuovo, poi entra in scena il pubblico che attraverso i some valuta i talent show? «C’è un vizio di forma dalla cial può interagire con noi in nascita: si sceglie chi canta diretta, scegliendo le canzoni meglio. Il problema è che la ma anche inviando commenti storia non si fa con il bel che leggo e condivido. È canto, ma con personaggi, un’evoluzione della “Ruota” con lo spessore poetico. Va- che ideai per il tour precedensco Rossi e Ligabue sareb- te: quando hai alle spalle trenbero stati scartati alla pri- tun dischi non puoi avere una ma puntata, e così pure Fa- scaletta fissa». [P. FER.] brizio De Andrè, Ivano FosTeatro Colosseo sati e Paolo Conte». Via Madama Cristina 71 Avere un figlio rapper, Pico Tel: 011 / 669.80.34 I Fratelli di Soledad PAOLO PAVAN Amantes I Fratelli di Soledad: “Non siamo reduci amiamo pogare” EDOARDO FASSIO pogare e sudare al ritmo di canzoni di rabbia e di protesta». A vent’anni dal Il vostro motto, «Gridalo Forsuccesso di «Salte», era altra roba dalle propoviamo il salvabile», ste dei cantautori impegnati? selezione di brani ita- «Facevamo rock militante, sul liani da preservare che com- modello del combat rock popoprendeva una ripresa di «E la larizzato dai Clash. Le canzoni luna bussò» con la voce ospite erano il parto della testa di di Loredana Berté, i Fratelli Zorro, che è sempre riuscito a di Soledad ci riprovano. Inti- toccare temi scottanti con bratolato «Salviamo il salvabile, ni che mischiavano furore soatto II», il sequel è stato pro- ciale e ironia». dotto dallo studio AndromeUn sodalizio nato al liceo? da di Max Casacci dal chitar- «Il nocciolo duro del gruppo si è rista Giorgio «Zorro» Silve- formato sui banchi del Galfer, stri insieme a Rudy di Monte. c’erano anche il tastierista Vi collaborano numerosi ami- Gianluca Vacha e il bassista Joci e colleghi, da Bunna a Gino sh Sanfelici, ora produttore inSantercole, da dipendente; altri Goran KuzmiVENT’ANNI DOPO si sarebbero agnac a Mao. per comIn concerto il sequel giunti Il cantante pletare la formadel successo zione-tipo di otto Bobo Boggio, che ora si occu- «Salviamo il salvabile» elementi». pa del Barrito, Vi sentite dei reduristorante e spazio culturale ci, dopo tutti questi anni? dietro piazza Carducci, riflet- «Al contrario, abbiamo finito di te sui tempi in cui la sua voce essere degli ex studenti col palsquarciava i sound-system lino della musica. Siamo soltandei furgoni alle manifestazio- to i Fratelli di Soledad, versione ni di piazza con strofe come 2014. Ma l’emozione è la stessa «Noi siam con chi lavora, non di quando si era più giovani e con chi sta al potere, ci piac- più magri e si saltava sul palco cion Malcolm X e le Pantere per tutta la notte». Nere». «Torino negli anni ’90 Il lancio del disco è previsto fu una fucina di talenti musi- per domani a Hiroshima Mon cali che generò gruppi come Amour (ore 22, ingresso 10 euPersiana Jones, Africa Unite, ro). Stasera ci sarà un’antepriMao e la Rivoluzione. E noi, ma acustica da Amantes. nel nostro piccolo». Amantes I Fratelli erano di casa ai centri sociali? «Come no. Quel circuito era nato con noi, popolato da un pubblico disposto a ballare, Erba FRANCA CASSINE “C come Chanel” l’eterno mito di “mademoiselle” Una grande prova d’attrice quella di Milena Vukotic in «C come Chanel», in scena al Teatro Erba nel cartellone di Torino Spettacoli da stasera a domenica (fino a sabato ore 21, domenica ore 16; biglietti a partire da 22,50 euro l’intero e 16,50 il ridotto oltre prevendita; tel: 011/66.15.447). Con la regia di Roberto Piana via Principe Amedeo 38/a Tel. 011/817.24.27 Guarda la videointervista su www.lastampa.it/torino Cap10100 corso Moncalieri 18 cap10100@gmail.com che ha costruito intorno a lei un personaggio che le calza a pennello mettendo in evidenza tutte le sue doti interpretative, Vukotic costruisce perfettamente l’affascinante figura di quella che è diventata un’icona, protagonista di un’esistenza straordinaria che l’ha proiettata direttamente nell’Olimpo dei miti. Scritto da Valeria Moretti, è un viaggio affascinante e toccante nell’esistenza e negli blocknotes SPETTACOLI Macbeth Alle 19,30 debutto nazionale dello spettacolo di Gabriel Alvarez «Mack is coming back - Opera Cabaret da Macbeth di Heiner Muller», per il progetto «Teatro d’ogni passione» dello Stabile. La rivisitazione dell’opera di Shakespeare ambientata negli Anni Trenta, con i codici del cabaret socialista tedesco. Replica domani alle 20,45. Moncalieri, Limone Fonderie, via Pastrengo 88 INCONTRI Grecia Nell’ambito dell’iniziativa «La Grecia e il Novecento tra musica e poesia», reading poetico accompagnato dalla musica alle 18 dal titolo «Valachis incontra Kavafis e Leivaditis. A cura di Giovanni Dissegna e dell’Associazione Piemonte-Grecia. Circolo dei Lettori, via Bogino 9 LIBRI Charlie Alle 18,30 presentazione del libro di Debora Bocchiardo «Qualcosa accadrà - La storia di Charlie» edito da Baima &Ronchetti. Racconta la vita di Carlo «Charlie» Bocchiardo, fratello del bisnonno dell’autrice, partito dal Canavese nel 1908 a 15 anni: ne parla Gianni Oliva. Circolo dei Lettori, via Bogino 9 L’età nella letteratura Alle 18,30 si parla del libro «Passaggi d’età. Scritture e rappresentazioni» a cura di Anna Maria Crispoino e Monica Luongo pubblicato da Iacobelli. Intervengono Luisa Ricaldone, Liliana Maina e Giuliana Misserville. Libreria Borgopò, via Ornato 10 MOSTRE L’architettura Inaugurazione alle 19 della mostra «La sostanza dell’architettura - Due racconti di Stephane Guglielmet e Patrizia Mussa»: fotografie del Lazzaretto, quartiere popolare di Marsiglia, e di Montpellier. Fino al 9 maggio, dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19,30. «Una stanza per la fotografia», corso Moncalieri 238 Tiziana Platzer giornonotte@lastampa.it amori di «mademoiselle», una donna che seppe ritagliarsi un posto nella storia del costume e della moda e non solo, una figura di sorprendente modernità. Nata povera ma caparbia e ambiziosa, Coco-Milena ripercorre le tappe salienti della sua prodigiosa vita attraverso i ricordi in un collage del cuore. Al fianco di Vukotic recita un convincente David Sebasti. T1 CV PR T2 56 .In città STAMPA .LA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA STAMPA scuola A CURA DI MARIA TERESA MARTINENGO Per le vostre segnalazioni scuola.torino@lastampa.it All’Espace il Festival di Teatro Antico Psicopatologia in adolescenza Il Festival del Teatro Antico Premio Dioniso 2014, che si rivolge alle scuole superiori, si svolgerà il 9 e 10 aprile alla Sala Espace, via Mantova 38. La prima giornata, dalle 13,45, si aprirà con la commedia «Pseudolus» di Plauto messa in scena dal Liceo Classico Cavour. Domani, alla Sala Operti, corso Siracusa 213, si terrà il convegno «Psicopatologia in adolescenza e dispersione sociale» promosso da Ospedale Regina Margherita, CasaOz, Coop Mirafiori e Scuola in Ospedale con USR e Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia. Agorà Scienza Un“parlamento”percapirelacittà Cento studenti discutono su smart city, orti, demografia, partecipazione, mobilità futura Sottoporranno le loro scelte a politici ed esperti. “È un modo di studiare appassionante” MARIA TERESA MARTINENGO Irene Pomero Fabio Gialdi, quarta scientifico al Gramsci di Ivrea, ha detto con sincerità quello che gli studenti del 2014 pensano: «Poter discutere temi che a scuola non entrano - anche perché l’organizzazione è sempre “cattedra contro alunni” - è un bellissimo modo di studiare. Penso per esempio all’educazione alla cittadinanza, che ci può essere utile per il futuro, anche nel mondo del lavoro...». Entusiasti lo sono tutti i cento studenti impegnati da ieri al Campus Einaudi dell’Università nel «Parlamento degli studenti» che Agorà Scienza ha organizzato con la Città e il Consiglio Regionale nell’ambito del progetto European Student Parliaments sviluppato da Wissenschaft im Dialog per Esof2014 - Euroscience Open Forum. Fabio Gialdi «La mobilità del futuro deve puntare su risparmio e sicurezza» Aurora Audino «La social innovation punta al benessere dei cittadini» Asia Zanuso I processi della politica In tre ricche giornate gli studenti selezionati in 19 istituti superiori di Torino e provincia hanno la possibilità di conoscere e sperimentare i processi decisionali della politica attraverso la simulazione di un vero e proprio Parlamento. Ieri mattina, a far entrare i ragazzi nel vivo è stato il sindaco di Torino 2006, Valentino Castellani: li ha conquistati con una lectio magistralis sulla svolta post-industriale e turistica della città, iniziata un paio d’anni prima che i ragazzi che affollavano l’aula magna Due giorni al Campus, poi a Palazzo Lascaris Ieri mattina gli studenti, selezionati in 19 istituti della città e della provincia, si sono ritrovati per la prima sessione di lavori al Campus Einaudi dell’Università del campus nascessero. In questi giorni gli studenti discuteranno del futuro di Torino affrontando 5 temi: mobilità, demografia urbana, forme di partecipazione civile, agricoltura e orti urbani, smart city, preparandosi al «dibattito parlamentare» di domani in Consiglio Regionale, lavorando in altrettante Commissioni. Le delibere saranno discusse, votate e consegnate agli assessori e ai rappresentanti della Città. Cinque studenti avranno poi la possibilità di partecipare all’evento finale a Copenaghen, in giugno. I gruppi Asia Alexandra Zanuso ha scelto di partecipare al gruppo sulla demografia. «Mi sono preparata sui materiali che Agorà Scienza ci ha fornito: pensavo che non si fosse lavorato a sufficienza contro il razzismo, invece mi sono ricreduta. I torinesi vedono gli immigrati in modo positivo». Aurora Audino, liceo dello scientifico Darwin di Rivoli, ha optato per «Smart city» ed è interessata «a capire come si pos- Progetto Con le arti in classe per insegnare bellezza «Mus-e» celebra i dieci anni di impegno con le elementari Il progetto Mus-E (Musique Europe) nasce nel 1993 dal lavoro di Yehudi Menuhin, celebre violinista e direttore d’orchestra, e del direttore del Conservatorio di Berna Werner Schmitt. I due artisti si sono ispirati alle idee di Zoltàn Kodàly, compositore e pedagogo ungherese che credeva fermamente nell’importanza della musica come parte inte- Convegno «Gli orti urbani hanno una funzione sociale» grante dell’educazione del bambino, poiché capace di migliorare l’uomo e al contempo profonda espressione delle proprie radici culturali. Mus-E Torino Onlus, da dieci anni, con professionisti d’eccellenza e con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Città, Regione e vari enti, porta musica, danza, pittura e altre espressioni artistiche nelle scuole dove i bambini più hanno bisogno di opportunità e di stimoli formativi. E sabato, in occasione dell’anniversario, dalle 8,30 alle 13,30, alla Biblioteca Nazionale, piazza Carlo Alberto, promuove il convegno «Educare con l’arte – Verso una scuola delle competenze»: una I bambini giocano con le loro realizzazioni artistiche giornata di dibattiti e approfondimenti patrocinata dal Miur con Marco Rossi Doria, Fiorenzo Alfieri, Martina Corgnati, Paola Pozzi, Filippo Furioso, Alessandro Allera, Monica Magnetti. «Riconoscere il valore aggiunto del progetto al Piano dell’offerta formativa - dice la presidente di Mus-e, Paola Monaci - sarà il nucleo della giornata, realizzato attraverso la documentazione di esperienze in cui l’azione comune di insegnanti e artisti è stata importante per favorire un clima di classe cooperativo, affrontare situazioni relazionali problematiche, favorire l’apprendimento per competenze, sviluppare la capacità creativa e il senso del bello». Mus-e nell’anno in corso è presente in 112 classi di 19 istituti con 50 ore per classe. «Torino sta provando l’inserimento positivo degli immigrati» sa migliorare il rapporto tra studenti e mondo del lavoro». Irene Pomero dell’Avogadro, liceo delle Scienze applicate, si è appassionata al tema dell’agricoltura e orti urbani: «Sono sempre esistiti ma oggi rappresentano tante opportunità diverse: produzione, occupazione e sono il mezzo per insegnare ai bambini la cultura del cibo e della terra». Se anche la scuola rende conto Si terrà giovedì 10 al liceo D’Azeglio, via Parini 8, «Rendere conto. Perché. Per chi», presentazione del progetto «Rendicontazione sociale delle scuole» promosso dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo. L’incontro inizierà alle 10 con gli interventi di Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione, Giuliana Pupazzoni, direttore dell’Ufficio Scolastico del Piemonte, Stefano Versari, Ufficio Scolastico dell’Emilia Romagna. Sul tema «Accompagnare le scuole a rendere conto: un progetto della Fondazione per la Scuola» interverranno Marina Bertiglia, Sheila Bombardi e Michela Freddano. Alle 14,30 si aprirà la tavola rotonda dedicata a rendicontazione e autonomia» con Lorenzo Caselli (Università di Genova), Angelo Paletta, (Università di Bologna), Damiano Previtali, dirigente scolastico, Giovanni Stiz (Seneca Srl), modera: Giorgio Chiosso (Università di Torino). La giornata è dedicata a Barbara Daviero, esperta di autonomia scolastica, tragicamente scomparsa in gennaio. T1 CV PR T2 SPECIALE EVENTI PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI 57 CARMAGNOLA Ortoflora & Natura Dove la Primavera è già a colori Con «Ortoflora & Natura» la primavera a Carmagnola è già sbocciata. La fiera regionale, che oggi festeggia la 26° edizione, entra nel vivo questo fine settimana conmostre,laboratoriemercatirivoltiad unpubblicodiappassionaticomedisemplicicuriosi.GlispazidiCascinaVigna,in viaSanFrancescodiSales,sonostaticurati anchequest’anno dai professori edagli studenti dell’Istituto Agrario Baldessano Roccati.Eiltitolodelpercorsononpoteva essere che «Ravanin e porro, dall’orto al pinzimonio».Prodottiachilometrozero, negli orti che crescono accanto alla scuola, saranno offerti al pubblico grazie all’impegno dei volontari della Pro Loco. A cornice saranno esposti gli elaborati e il programma didattico completato dalle classi.Chivorràpotrà“sporcarsilemani” con una prova sul campo: i laboratori florovivaisticisonogratuiti. IL PROGRAMMA Sabato5aprilel’AnticadistilleriaCugge di Agaggio Inferiore (Imperia) svelerà i segretidelleacqueflorealiedegli oli essenziali. Alle 16,30 spazio ad una lezione sull’uso degli insetti come lotta biologica da impiegare nell’orticoltura. Dalle 17,30 ci si occuperà invece della distillazione delle erbe officinali. Domenica 6, a partire dalle 10,30, riprendono i convegni ad iniziare dalla lotta, sempre e rigorosamente naturale, contro le malattie e gli insetti terricoli dei tappeti erbosi. Alle 15 una lezione sulla potatura delle più varie specie di rose e a seguire il laboratorio dedicato agli under 12, che potranno imparare a seminare e trapiantare le piantine offerte a tutti i partecipanti sino ad esaurimento delle scorte. MOSTRE E MERCATI Ma «Ortoflora & Natura» non finisce qui. E’ stata confermata anche quest’anno la mostra mercato dei piccoli animali. Conigli,cricetielepiùsvariaterazzedivolatili,daacquistareoanchesolodaaccarezzare.Semprenellosplendidoparcodella Vigna sarà poi possibile effettuare delle passeggiate a cavallo, al costo di 2,50 euro,oppureapprofittaredelsoleperungiro in mountain bike su diversi percorsi preparati in base a differenti gradi di dif- ficoltà. In questo caso non serve portarsi dietro nessuna attrezzatura: biciclette e caschisarannofornitidallaASDTerzano Cicli di Carmagnola. La giornata trascorsa in città potrà poi diventare un’ottima occasione per visitare il Museo civico di storia naturale (biglietto ridotto per l’occasione a 1 euro). Al suo interno, e fino a tutto il mese di aprile, è stata allestita la mostra «Ritratti floreali dalla natura all’arte»diGiannaTuninetti. LA SORPRESA «Il bello di Ortoflora è questo. E’ una festa che coinvolge tutta la città. Che chiama a raccolta decine di volontari per aprire ai turisti le porte di tutte le chieseedeimusei».Dicel’assessorealle Attività produttive, Letizia Albini. «Per il week end aspettiamo poi una visita particolare. E quella di un espositore ligure, che arricchirà la fiera con la rosa più piccola del mondo». T1 CV PR T2 GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA STAMPA 58 T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 port Per le vostre segnalazioni sporttorino@lastampa.it Il comitato regionale piemontese della Federgolf promuove e organizza la prima giornata di incontro degli Stati Generali del golf piemontese, che si terrà mercoledì 18 giugno 2014 presso il Circolo Golf Club Margara di Fubine (AL). L’obiettivo sarà quello di capire il caso L a notizia rimbalzava già l’altro ieri sui social network, a partire da una pagina Facebook non ufficiale dedicata al canottaggio – probabilmente gestita da alcuni giovani canottieri di diversi club – fino ad arrivare a qualche commento su Twitter. Ma purtroppo, nonostante le prime impressioni, sembra che non si tratti di un pesce d’aprile: la Sisport Fiat potrebbe chiudere il settore canottaggio il prossimo 31 luglio. La società non ha commentato, ma il motivo sarebbe di carattere economico perché le strutture di corso Moncalieri, che ospitano barche e atleti, risulterebbero troppo onerose da mantenere. Gli effetti del- come e dove migliorare il mondo del golf nel prossimo futuro. Un incontro a tutto campo con momenti di gioco (gara tra rappresentative di circolo), di approfondimento (relazioni, dibattiti ed incontri tematici) e conviviali. Ma non solo, sarà l’occasione anche di parlare di ambiente, scuola e turismo. Canottaggio Chiude i battenti la Sisport fucina di campioni del remo Il capolinea, dovuto a motivi economici, il prossimo 31 luglio 54 atleti Sono i tesserati che scendono in acqua nelle varie gare con la casacca della Sisport 3 24 MEDAGLIE D’ORO medaglie d’oro Il palmares della società nei primi mesi del 2014 la crisi economica toccano in maniera importante anche lo sport. Sarebbe un peccato anche perché, come si legge sul sito web della Sisport, «il nostro Gruppo Canottaggio ha conquistato i premi più ambiti in campionati nazionali e internazionali e in numerose Olimpiadi». Ed è proprio così. Nel corso dei suoi 92 anni di storia, la Sisport si è posizionata tra le prime società in Piemonte per numero di iscritti e trofei, sempre tra i primi 10 club nelle classifiche nazionali. Gli atleti più in forma sono nel giro della nazionale azzurra, da Francesco Pegoraro a Michele Quaranta, fino al quattro Gli atleti Sisport sono saliti in tre occasioni (’82, ’86 e ’88) sul gradino più alto dei campionati mondiali 92 anni di storia Da sempre nelle prime dieci posizioni a livello nazionale di club, gli atleti della Sisport in poco meno di un secolo di vita hanno conquistato prestigiosi allori nelle gare di tutto il mondo femminile uscito vittorioso dall’ultima «D’inverno sul Po», composto da Gaia Palma, Laura Basadonna, Irene Vannucci e Carlotta Zuanon. Le prime tre, peraltro, erano appena state convocate dal tecnico federale Giuseppe La Mura per il raduno di Piediluco, incluso nel percorso di preparazione in vista delle Olimpiadi di Rio 2016. A meno di non trovare altri finanziatori, tutti questi ragazzi rischiano di dover cercare un altro posto dove continuare ad allenarsi. Stesso discorso per i tecnici, tra i quali merita menzione Massimo Prandini, che ha guidato il settore verso i successi degli ultimi anni, guadagnando anche la prestigiosa onorificenza che lo scorso gennaio lo ha eletto «Tecnico piemontese dell’anno 2013» in occasione del Premio Talento, conferito dal Coni considerando tutte le discipline sportive. Nell’occasione, il riconoscimento andò anche ai canottieri Pegoraro, Quaranta e Basadonna, a dimostrazione di come il settore remiero Sisport si fosse fatto strada fra gli sport più noti. Nel 2013 il club aveva chiuso all’ottavo posto nella classifica della Coppa Italia di fondo, secondo piemontese in assoluto (con l’Armida quinto). Solo nelle uscite ufficiali del 2014, tra meeting interregionali e gare nazionali, gli equipaggi senior e giovanili Sisport hanno già conquistato 24 medaglie d’oro. Un patrimonio agonistico che rappresenta un’eccellenza per il Piemonte e per l’Italia. Nel 2013, infatti, i già citati Quaranta e Pegoraro, a bordo del quattro di coppia pesi leggeri della nazionale azzurra, hanno vinto l’oro ai campionati del mondo Under 23 di Linz (Austria). Poco tempo prima, l’altra stella sisportina Gaia Palma si era aggiudicata il bronzo sul quattro di coppia senior ai Campionati Europei di Siviglia (Spagna). Ora la speranza è che si trovi una soluzione in grado di non disperdere questa ricchezza, davvero troppo preziosa per immaginare che possa soccombere alla crisi economica. Sci Matteo Marsaglia fa poker agli assoluti DOMENICO LATAGLIATA Quarta medaglia nel giro di pochi giorni per Matteo Marsaglia ai campionati italiani di Santa Caterina Valfurva. Dopo l’argento nel gigante, il bronzo in discesa e l’oro in supercombinata, il 29enne dell’Esercito ha conquistato il successo anche in superG. Marsaglia si è imposto nella gara che assegnava punti Fis davanti al russo Glebov, mentre la graduatoria valevole per il campionato nazionale ha visto l’altro valsusino Mattia Casse (Sauze) in seconda posizione e Werner Heel in terza. Per Marsaglia - nato a Roma ma cresciuto a Sansicario - si tratta del quarto tricolore in carriera. Se la salute lo accompagnerà, l’anno prossimo potrà tornare a farsi valere anche ai piani alti della Coppa del Mondo. Tornando agli Assoluti, in campo femminile il superG è stato invece vinto da Nadia Fanchini a distanza di sei anni dall’ultimo titolo della specialità conquistato a Bardonecchia: la bresciana ha preceduto la bardonecchiese Camilla Borsotti, quest’ultima già vincitrice dell’oro in supercombinata e del bronzo in discesa. Lorenzo Buzzi (a sinistra nella foto) è nato a Casale vent’anni fa ma da quest’anno gareggia per la società Accademia Scherma Marchesa di Torino Buzzi e Clerici in pedana ai Mondiali per vincere l’oro Lorenzo Buzzi e Alice Clerici fra i Giovani, Alessandra Bozza e Riccardo Abate fra i Cadetti: sono i quattro moschettieri delle due società torinesi - Accademia Scherma Marchesa i primi, ISEF E. Meda i secondi - che da oggi al 12 aprile vestiranno la maglia azzurra di spada ai Mondiali Giovani e Cadetti in programma a Plovdiv, in Bulgaria, a caccia della medaglia che ancora manca al loro palmares. Lorenzo Buzzi in realtà è un vero e proprio «veterano» dei campionati interna- Matteo Marsaglia In azione Scherma BARBARA MASI Sport Cronaca .59 A CURA DI SILVIA GARBARINO Gli stati generali del golf piemontese PAOLO MORELLI . zionali iridati: casalese di nascita, dove è nato il 2 aprile di vent’anni fa, e di crescita schermistica, da quest’anno Lorenzo è un torinese d’adozione in forza alla Marchesa Tra i Cadetti impegnati in Bulgaria anche i torinesi Bozza e Abate sotto l’ala del maestro Dario Chiadò. Il quale, da responsabile tecnico federale, lo conosce molto bene fin da ragazzino: «Si tratta di uno degli spadisti più titolati a livello nazio- nale fin dai tempi dei Giovanissimi e a livello europeo e mondiale fra i Cadetti. L’ultimo titolo conquistato è stato la medaglia d’oro a squadre agli Europei Under 23 di Torun 2013». E due sono le medaglie colte da Lorenzo in Coppa del Mondo Giovani: dopo quella d’argento ad Helsinki nel 2012, la seconda arriva da Bratislava, risale al novembre scorso, ha il colore del bronzo e, sullo sfondo, lo stemma biancorosso dell’Accademia Scherma Marchesa. A Plovdiv Lorenzo cercherà di riscattare un Europeo 2014 non proprio brillante, concluso con il 21° posto individuale e il sesto a squadre. La sua compagna di sala Alice Clerici, invece, tenterà di arricchire una stagione finora all’insegna dell’argento: quello dell’europeo a squadre a Gerusalemme, dell’individuale ai Campionati del Medi- terraneo a Chiavari e della Coppa del Mondo Giovani a Kiev, espressioni di un suo consolidamento al primo anno nella categoria Giovani. Ma prima di Buzzi e Clerici, a salire in pedana saranno i Cadetti: già sabato debutteranno Alessandra Bozza e Riccardo Abate, e se per la Bozza si tratterà di coronare con un podio mondiale un palmares di stagione che non si è fatto davvero mancare nulla e che è culminato a Gerusalemme con l’argento europeo individuale e a squadre, per Abate, classe ‘99 e anche lui al primo anno nella categoria under 17, si tratta di un vero e proprio esordio in maglia azzurra: campione italiano Allievi Gran Premio Giovanissimi Kinder +Sport nel 2013, grazie al titolo italiano Cadetti 2014 Riccardo si è conquistato di diritto la convocazione per Plovdiv e la chance di outsider della rassegna. T1 CV PR T2 60 .Dove andiamo .GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18, mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da martedì a domenica e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or. lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13; 14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; info@olympicstadioumturin.com). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre «Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile) PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a visite@lastampa.it - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 musei@lastampa.it T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 I Cinema Le trame del 3 aprile 2014 ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. 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Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace, over 65; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 E fu sera e fu mattina Reposi 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Captain America: The winter soldier 3D Reposi 2 P 15.15 Captain America: The winter soldier Reposi 2 P 18.30-21.45 Divergent Reposi 3 P 15.15-18.30-21.45 Supercondriaco Reposi 4 15.30-17.50-20.10-22.30 Chiuso per lavori Reposi 5 Ti ricordi di me? Reposi 6 15.30-17.50-20.10-22.30 Allacciate le cinture Reposi 7 15.15-17.40-20.05-22.30 GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Ti ricordi di me? Sala 1 P 18.00-20.30-22.30 In grazia di Dio Sala 2 P 17.50-20.10-22.30 Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 Sala 3 P 17.50-20.10-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 Over 60; Abb. 14 € 5,00; 1° e 2° spett. pom. Father and son Sala 1 P 15.30-17.40-19.50-22.00 La luna su Torino Sala 2 P 16.00-18.00-20.00-22.00 Ida Sala 3 P 15.45-17.20-19.0020.30-22.15 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spettacolo; Abb. 14 € 4,40 Storia di una ladra di libri Eliseo Grande 15.30-18.00-21.00 La luna su Torino Eliseo Blu P 16.00-18.00-20.00-22.00 Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 Eliseo Rosso P 15.30-17.40-19.50-22.00 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 rid.; € 5,00 over 60, Soci Aci; € 5,00 Under 25 card; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì Divergent Sala 1 P 15.00-18.10-21.20 Captain America: The winter soldier P 15.20-18.30-21.40 Sala 2 Mr. Peabody & Sherman Sala 3 P 16.30 Non buttiamoci giù Sala 3 P 19.00 300 - L’alba di un impero Sala 3 P 21.30 Storia di una ladra di libri Sala 4 P 15.30-18.30-21.30 Captain America: The winter soldier 3D Sala 5 P 15.00-18.05-21.10 Ti ricordi di me? Sala 6 P 16.35-19.00-21.25 Cuccioli - Il paese del vento Sala 7 P 16.30-18.45 Divergent Sala 7 P 21.00 Amici come noi Sala 8 P 16.45-19.10-21.35 BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 Storia di una ladra di libri P 14.00-16.50-19.40-22.30 Captain America: The winter soldier 3D P 15.20-18.30-22.00 Cuccioli - Il paese del vento P 14.50 300 - L’alba di un impero P 17.00-19.40-22.20 Amici come noi P 14.40-17.10-19.45-22.25 Ti ricordi di me? P 21.00 Ti ricordi di me? P 19.40-22.15 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-17.20 Captain America: The winter soldier P 16.20-19.20-22.20 Captain America: The winter soldier P 14.45-18.00-21.15 Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 P 14.00-16.50-19.40-22.25 Divergent P 14.30-17.40-21.00 Supercondriaco P 22.20 Mr. Peabody & Sherman P 19.30 Ti ricordi di me? P 14.30-17.00-19.40-22.15 Divergent P 16.10-19.15-22.20 ···· Fantasy. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans e Scarlett Johansson. Durata: 136 minuti. La nuova avventura dell’eroe dei fumetti lo vede impegnato a sventare un complotto globale. Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Riposo CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881. Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Riposo MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo AVIGLIANA CHIERI AUDITORIUM E. FASSINO via IV Novembre 19, tel. 34072.29.490. Maldamore 18.30-21.15 SPLENDOR 01194.21.601. Smetto quando voglio ALMESE POLITEAMA 01191.01.433. La mafia uccide solo d’estate AUDITORIUM MAGNETTO via Avigliana 17, tel. 34826.62.696. A lady in Paris 18.30-21.15 (euro 5,00: 2 Film) 21.15 BEINASCO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,50 intero; € 6,70 rid., ragazzi fino 10 anni; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni Captain America: The winter soldier Sala 1 16.00-19.00-22.00 Captain America: The winter soldier 3D Sala 2 18.15-21.15 Ti ricordi di me? Sala 3 17.40-19.55-22.10 Storia di una ladra di libri Sala 4 15.50-18.40-21.30 300 - L’alba di un impero Sala 5 19.50-22.15 La bella e la bestia Sala 5 17.15 Divergent Sala 6 17.50-21.00 Mr. Peabody & Sherman Sala 7 17.30-19.45 Divergent Sala 7 22.00 Amici come noi Sala 8 17.50-20.10-22.30 Cuccioli - Il paese del vento Sala 9 16.00-18.00 Non buttiamoci giù Sala 9 20.00-22.20 CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. Il gladiatore 18.00-21.00 CONDOVE CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Diana - La storia segreta di Lady D 21.00 BARDONECCHIA SABRINA 012299.633. Captain America: The winter soldier 21.15 CHIVASSO 21.00 IVREA BOARO 0125641.480. Giovane e bella V.M. 14 POLITEAMA 0125641.571. Ninotcka 17.15 19.00-21.30 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 Tarzan P 14.30 300 - L’alba di un impero P 17.15-20.00-22.40 Divergent P 15.00-18.20-21.40 Amici come noi P 15.15-17.40-20.05 12 anni schiavo P 22.30 Il pretore P 15.10-17.40-20.00-22.20 Mr. Peabody & Sherman P 14.50-17.20-19.45 Supercondriaco P 22.35 Divergent P 16.05-19.15-22.20 Captain America: The winter soldier P 16.15-19.20-22.25 Captain America: The winter soldier P 15.00-18.10-21.15 Ti ricordi di me? P 15.25-17.50-20.05-22.25 Captain America: The winter soldier 3D P 15.40-18.50-22.10 Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 P 14.00-16.50-19.40-22.20 Storia di una ladra di libri P 16.20-19.15-22.15 Cuccioli - Il paese del vento P 14.45-17.10 A CURA DI Daniele Cavalla ALLACCIATE LE CINTURE ··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La finestra di fronte» e «Mine vaganti» racconta la storia di una coppia, a volte imperfetta, nel corso di tredici anni. AMICI COME NOI ·· Commedia. Regia di Enrico Lando, con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e Amedeo lasciano il loro negozio di pompe funebri a Foggia e vanno prima a Roma e poi a Milano. CAPTAIN AMERICA THE ... DIVERGENT ··· Fantasy. Regia di Neil Burger, con Shailene Woodley e Theo James. Durata: 139’. La giovane Tris è una divergente in quanto non appartiene a nessuna fra le 5 fazioni in cui si articola la futuristica società di Chicago: eruditi, pacifici, intrepidi, abneganti, candidi. 12 ANNI SCHIAVO ···· Drammatico. Regia di di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti. L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841. FATHER AND SON ···· Drammatico. Regia di Hirokazu Koreeda, con Masaharu Fukuyama e Yôko Maki. Durata: 120 minuti. Un manager scopre che il bambino che sta crescendo con la moglie non è il loro figliocausa uno scambio nella culla: il vero bambino vive in una famiglia disagiata. IDA ···· Drammatico. Regia di Pawel Pawlikowski, con Agata Kulesza. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la giovane Ida prima di diventare suora va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà segreti del passato. Opera premiata in vari festival internazionali. YVES SAINT LAURENT ···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, il suo amore per il compagno di vita Pierre Bergè. Successo di pubblico oltralpe. LA LUNA SU TORINO VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo ··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di «Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di dare un senso alla propria vita. 12 anni schiavo Amici come noi Divergent Non buttiamoci giù Need for Speed LEI Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia Teatri Dove andiamo .61 . P 19.40 P 22.35 P 14.20-17.40-21.00 P 14.45-20.00 P 17.10-22.20 PIANEZZA LUMIERE 01196.82.088. Divergent Captain America: The winter soldier Ti ricordi di me? Storia di una ladra di libri NYMPHOMANIAC VOL 1 21.15 21.15 21.15 21.15 ··· Erotico. Regia di Lars von Trier, con Charlotte Gainsbourg e Stellan Skarsgård. Durata: 110 minuti. La vita di una ninfomane nel film scandalo dell’autore de «Le onde del destino». 20.30 21.00 ··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan e Toni Collette. Durata: 96 minuti. La notte di Capodanno quattro persone s’incrociano su un grattacielo di Londra mentre si stanno per suicidare. Dal best seller di Nick Hornby («Alta fedeltà», «Febbre a 90 gradi» altri suoi libri diventati film). PINEROLO HOLLYWOOD 0121201.142. Riposo MULTISALA 0121393.905. The Wolf of Wall Street V.M. 14 Italia 200 Ti ricordi di me? Italia 500 ···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams. Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere John Malkovic» porta sullo schermo la storia d’amore tra il solitario Theodore e una voce femminile. Premio Oscar alla sceneggiatura SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Divergent Sala 1 21.10 Captain America: The winter soldier Sala 2 21.20 Storia di una ladra di libri Sala 3 21.30 VALPERGA NON BUTTIAMOCI GIU’ STORIA DI UNA LADRA DI ... ··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure dell’adolescente Liesel, adottata da una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta. Dall’omonimo best seller, dirige il regista di «Dowtown Abbey». SUPERCONDRIACO AMBRA 0124617.122. Captain America: The winter soldier 3D Uno 21.30 Storia di una ladra di libri Due 21.30 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Captain America: The winter soldier P 21.00 Storia di una ladra di libri P 21.00 Divergent P 21.00 ··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il quarantenne fotografo Roman è un nevrotico pieno di paure: il medico lo aiuta a cercare la donna della sua vita. TI RICORDI DI ME? ··· Commedia. Regia di Rolando Ravello, con Ambra Angiolini e Edoardo Leo. Durata: 91 minuti. La narcolettica Bea e il cleptomane Roberto s’incontrano da una psicanalista ed è subito amore. del 3 aprile 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Sabato 12 ore 21 e domenica 13 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIESpresentalanovitàassolutaLarosadiStanbuloperetta in sue tempi di Leo Fall con la regia di Augusto Grilli. Si prenota inoltre per l’ultimo spettacolo della stagione il musical Victor Victoria- grilli@operette.it ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Oggi alle 13.45, in Sala Solferino per la rassegnaMezzogiornoaTeatro,èinscena“Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzodiMarcellaOlschki,nellaversionecuratadaGermanaErbaeIreneMesturino,con i Giovani Talenti del Liceo Teatro Nuovo, regia di Stefano Fiorillo ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583. L’importanzadilavarsiprestodiMikaelaCappucci,CompagniaMikamaleTeatro.Sabato 5. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653.ConcertoJohnAxelrod direttore, Valentina Lisitsa pianoforte. Musiche di Liszt,Kodaly,Brahms.Giovedì10eVenerdì11. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 Operette morali di Giacomo Leopardi,regiaMarioMartone,Fondazionedel Teatro Stabile di Torino CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Fer- raris 266/C, tel. 011 19.740.280. Festival Terre comuni / Terres communes - Giocateatro Torino 2014 da venerdì a domenica spettacoli ad ingresso libero/prenotazione obbligatoria COLOSSEO via M. Cristina 71.. Stasera ore 21 Gli uomini vengono da Marte le donne da Veneredi e con Paolo Migone CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni.. Unione Musicale. Concerto Pietro De Maria pianoforte. Musiche di Bach, Schoenberg, Kurtag. Mercoledì 9. Ore 21. Info 0115669811 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Stasera ore 21 Milena Vukotic e David Sebasti sono i protagonisti di “C come Chanel” omaggio ad un’icona assoluta del nostro tempo, di Valeria Moretti, per la regia di Roberto Piana GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis, tel. 011 58.05.768. Stasera ore 21 Franco Oppini e Renato Giordano presentano “Mi ritorni in mente live”, musical all’italianaperriviverecanzonieatmosferedegli anni Sessanta e Settanta, con A. Lo Faro eA.Valsecchi,elabanddalvivo4EVER.Regia di R. Giordano GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 Oscura immensità, di Massimo Carlotto, con Giulio Scarpati e Claudio Casadio, regia Alessandro Gassmann, Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”/Accademia Perduta Romagna Teatri I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino4.Prelazioneerinnovoabbonamentiposti numerati per stagione 2014-2015. Inaugurazione stagione: Luna tu...Selezione di arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. “Motori di ricerca”. Percorsi d’artisti fra coreografia e arti visive a cura di Chiara Castellazzi. In collaborazione con il concorso per giovani artisti “Autofocus” a cura di Olga Gambari. Venerdì 4. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Oggi ore 19.30 prima nazionale di Mack is coming Back – Opera CabaretdaMacbethdiHeinerMüller,regiaGabriel Alvarez, Thèâtre du Galpon Studio d’Action Thèâtrale (Ginevra) MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Venerdì 04 e Sabato 05 ore 21, e Domenica 06 ore 15.30, a conclusione della XX°RassegnadiTeatroinLinguaPiemontese “Tutdarije” la “Companìa Teatral Carla S.” presenta Pija la mare, pija la fija, fane ‘n mass e sbt-je viadi TreMaGi TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate. Venerdì 4 ore 21 Abbadream in The ultimate Abba Show. Sabato 5 ore 21 Mvuyla Sungani company e Marlene Kuntz Live in Il vestito di Marlene OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel. 011 73.99.833. Mercoledì 16 e giovedì 17 ore 21: “DIES. Giorni contati” di Stalker Teatro, regia di Gabriele Boccacini, musiche originali di Riccardo Ruggeri. PICCOLOREGIOGIACOMOPUCCINI.IlRegioitinerante. Ore 21 a Vinovo, Castello della Rovere, concerto degli Strumentisti dell’Orchestra del Teatro Regio: Clarivoces Ensemble.MusichediEllington,Musorgskij,Copland, Dorham, Miller, Monti. Info: AssociazioneAmicidelCastello-Tel.338.2313951 PICCOLOTEATRODRAVELLIviaPraciosa11,tel. 011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fondazione Dravelli presentano “La domenicaandandoateatro”.Domenica6aprileore 11 Claudio e Consuelo in “Dal paese dei balocchi” SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Oggi ore 13.45, per la rassegna MezzogiornoaTeatro,èinscena“Terzaliceo 1939”,trattodall’omonimoromanzodiMarcella Olschki con i Giovani Talenti del Liceo Teatro Nuovo, nella versione curata da Germana Erba e Irene Mesturino TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Scuola di recitazione (6 ore settimanali)-CorsodiTeatroperprincipianti (3 ore settimanali) - Corso di dizione ed uso della voce - Corso di Teatro per bambini e ragazziInfo 011338698dallunedìalvenerdì (9-13 e 15.30-19) TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Terre Comuni/Terres Communes Giocateatro Torino 2014 – il 5 aprile alle ore 11.00 Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani in Il giro del mondo in 80 giorni, alle ore 16.00 Stilema/Unoteatro in A proposito di Peter Pan TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala Grande. Ore 21 Arte an itzalak di Dantzaz Kompainia (Paesi Baschi) / Palcoscenico Danza Sala Prove. Da venerdì 4 aprile Ultima notte Mia. Mia Martini. Una vita. di Aldo Nove, con Erika Urban. Progetto e regia di Michele De Vita Conti TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Sabato 5 aprile ore 21 Area Teatrale presenta Parlami di tuo padre. Domenica 6 ore 18, per la rassegna “Con occhi nuovi”, LiberamenteUnico presenta Polvere - La vita che vorrei TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Sabato 5 e Domenica 6 aprile ore 21 Marco Ferrero e Gianluca Cerutti in “Grand Hotel Serenase” di Manuel Bona TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21 PippidallecalzelunghediAstridLindgren.Domenica 13. Ore 16 TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011 51.72.826.Martedì8aprileore21pressoTeatro Alfieri di Asti, L’Origine del Mondo, ritratto di un internoscritto e diretto da Lucia CalamaroconDariaDeflorian,FedericaSantoro e Daniela Piperno. Prenotazioni e info 0141399057 TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel. 011 90.41.984. Il berretto a sonaglidi Luigi Pirandello. Venerdì 4. Ore 21 TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798. Da Venerdì 4 a Domenica 6 Feriali ore 21, Festivi ore 16, per la Settimana mondialedellaDanzadedicataaRudolfNureyev con i ballerini dell’Araba Fenice, Susanna Egri, il Gabbiano e il Centro Danza Ciriè TEATRO REGIO. Ore 15.30 Al Regio dietro le quinte, visita guidata al teatro. L’Orchestra apuntate:abbonamentoa3concerti.GliArchi(9/4ore20,TeatroRegio),iLegni(11/4ore 20,PiccoloRegio),gliOttoni(13/4ore11,Teatro Regio) TEATRO SAN PAOLO via Berton 1.. Rumorsdi NeilSimon,regiadiLucianoCaratto.Venerdì 4 e sabato 5. Ore 21 LosquillodieregiaAlbertoBarbi.ConlaCompagnia Campotheatro di Niko Ferrucci. Sabato 12. Ore 21 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa: “Lisistrata” (12/4) ore 21, regia di Andrea Battistini Compagnia Teatro Castalia/Teatro Superga. Stagione concertistica – “C’era una volta… il cinema” (13/4) ore 21,ChiesaMadonnadellaFiducia-Artistidel Teatro Regio di Torino TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246.Unionemusicale.ConcertoFrancois Thirault violoncello, Saskia Giorgini pianoforte. Musiche di Strauss, Poulenc, Beethoven. Martedì 8. Ore 20. Info 0115669811 T1 PR T2 GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA STAMPA 62 Y AWA TAKE T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Il tempo Tempo .63 . Perturbazione in arrivo. Oggi piogge sull’Ovest del Piemonte e Sardegna Sabato e domenica arriva una fase di ampie schiarite a partire dal Nord DANIELE CAT BERRO D opo alcuni giorni di tranquillità anticiclonica un sistema frontale atlantico raggiunge oggi l’Italia, preceduto da aria tiepida meridionale, riportando nubi e precipitazioni sparse in molte regioni, ma nel fine settimana ci sarà spazio per il ritorno di ampie schiarite. Per domani, venerdì, sono previsti cieli nuvolosi, salvo sul Triveneto, dove già al mattino sarà abbastanza soleggiato. Piogge moderate interesseranno il basso Piemonte e l’Emilia, ma in esaurimento durante la mattinata con tendenza a sprazzi di sole, mentre piovaschi e rovesci si attarderanno al Centro, in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia nordorientale; qualche spazio di sereno in più sul resto dell’isola e in Sardegna. Il sabato trascorrerà parzialmente nuvoloso, dunque con sole alternato a banchi di nubi, al Nord e sul versante ligure-tirrenico; qualche scroscio pomeridiano non è escluso lungo le Alpi. Più instabile, con nuvolosità variabile e rovesci o temporali a tratti, sul versante adriatico, in Basilicata, Calabria e Sicilia settentrionale. Domenica sarà per lo più soleggiato sulle regioni centro-settentrionali, a parte addensamenti sulle zone montane con acquazzoni possibili specie sulle Alpi orientali. Ancora variabilità al Meridione, associata a temporali sparsi tra Lucania, Cilento, Calabria e Sicilia orientale. Le temperature torneranno a salire durante il fine settimana al Centro-Nord, con valori massimi in gran parte tra 18° e 22°C, mentre al Meridione farà un po’ più fresco e i termometri non andran- no oltre i 14-17°C sul versante adriatico. I venti, settentrionali, soffieranno al più moderati o tesi, e chi uscirà in mare troverà acque generalmente poco mosse, a parte quelle tra Sardegna e Sicilia, più agitate. Molti comprensori sciistici di quota medio-bassa sulle Alpi hanno chiuso l’attività stagionale, ma per chi ha voglia di neve restano aperte almeno in parte le piste di Limone Piemonte, della Via Lattea (Valli di Susa e Chisone), Courmayeur, Cervinia, Monterosaski, Macugnaga, Madesimo, Bormio, Madonna di Campiglio, Solda, Dolomiti Superski e Sella Nevea, per citarne alcune. Ciaspole e sci da alpinismo si possono calzare a partire dai 1300-1700 m di quota sui versanti Sud e dai 1000-1400 m su quelli Nord, e il rischio di valanghe è sceso generalmente al livello 2 (moderato). IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL CORRIERE MERCANTILE», «L A GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00. T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA STAMPA 64
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