T1 CV PR T2 In edicola con La Stampa * R www.menghishoes.com LA LA STAMPA STAMPA www.menghishoes.com QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 • ANNO 148 N. 120 • 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it * La madre vede il capo della polizia: servono atti concreti FIRENZE Aldrovandi, Napolitano condanna gli applausi “Una vicenda indegna” Morto dopo l’arresto Indagati 4 carabinieri «Preso a calci mentre era a terra» Al vaglio settanta testimonianze Il premier: disonorate migliaia di divise Maria Vittoria Giannotti MARIO SAYADI /BLOW UP/FOTOGRAMMA Patrizia Moretti, la madre di Federico A PAGINA 5 Grignetti, Longo e Schianchi PAG. 4-5 SE LA CINA Varo del provvedimento sulla Pubblica amministrazione il 13 giugno, lettera a tutti gli statali I SERVIZI SOCIALI SORPASSA UN’AMERICA DISTRATTA Burocrazia, sindacati, prefetti Arriva la sforbiciata di Renzi Berlusconi nei silenzi dell’Alzheimer Licenziabili i dirigenti senza incarico. Madia: mobilità anche obbligatoria S GIANNI RIOTTA T homas Polgar, ultimo capo della Cia a Saigon e uno degli ultimi americani a lasciare la capitale del Vietnam nei giorni della disfatta 1975, scomparso da poche settimane a 91 anni, amava dire: «Abbiamo perso la guerra in Vietnam per il golpe in Cile e la guerra del Kippur». A chi chiedeva stupito, come un colpo di Stato in America Latina e una guerra in Medio Oriente del 1973, avessero innescato una sconfitta nel Sud-Est asiatico, Polgar spiegava tranquillo che il Congresso, furioso per l’appoggio della Cia e del segretario di Stato Kissinger al golpe di Pinochet, non concedeva più spazi di manovra, civili o militari, al Vietnam, e che l’impegno economico per sostenere Israele dopo il Kippur, nel pieno della crisi energetica del petrolio, impedì ogni resistenza in Vietnam. Avesse torto o ragione su Saigon, il metodo della vecchia spia Polgar è spesso utile. Fatti lontani nel presente, si rivelano cruciali causa ed effetto nella storia. Noi viviamo giorni storici, il mondo che ne nasce sarà diverso da quel che immaginiamo. Capitale umano, tagli agli sprechi e rivoluzione «open data». Con la riforma della Pubblica amministrazione il governo punta a un «tentativo di cambiamento radicale». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei ministri di 1 ieri. Il decreto ci sarà il 13 giugno. Tra i provvedimenti spicca il tetto di 40 prefetture, il dimezzamento dei permessi sindacali e la licenziabilità per i dirigenti senza incarico. Il ministro Madia: mobilità anche obbligatoria. ALITALIA DOSSIER Lupi: dagli arabi Tasi peggio dell’Imu nessun ultimatum in un Comune su 4 Bottero e La Mattina Pitoni e Russo A PAGINA 9 A PAGINA 8 Baroni e Giovannini ALLEPAG.2E3 9 771122 176126 CONTINUA A PAGINA 27 L’esecuzione choc che sconvolge gli Usa DIARIO Dolce e Gabbana condannati nonostante il pm Gli stilisti accusati di evasione fiscale La procura: assolveteli La sentenza: 18 mesi Paolo Colonnello A PAGINA 16 Expo, la sfida che vale dieci miliardi AI LETTORI 40501 ilvio Berlusconi si occuperà dei malati di Alzheimer, e i barzellettisti si scatenano a immaginare il peggio che può capitargli: lui entra, e quelli chiedono: «Buon uomo, chi è lei?». No, il peggio non è questo. Se fosse questo, sarebbe niente. Il peggio è che tu gli spieghi chi sei, ma loro non ascoltano neanche, non gliene frega niente, e la mattina dopo ti rifanno la stessa domanda: «Chi è lei?». OKLAHOMA: INIEZIONE LETALE SBAGLIATA, STRONCATO DA UN INFARTO DOPO 43 MINUTI. ESPLODE LA PROTESTA CONTINUA A PAGINA 27 Domani, per la festività del Primo Maggio, La Stampa - come gli altri quotidiani - non sarà in edicola. L’appuntamento con i lettori è per sabato 3 maggio. Il sito web de La Stampa sarà invece regolarmente aggiornato. FERDINANDO CAMON Tra un anno il via «Nutrire il pianeta» lascerà il segno a Milano e nel Paese STEVE GOOCH/THE OKLAHOMAN/AP Una donna manifesta nello «State Capitol» di Oklahoma City contro la pena di morte Gli affari milionari di Louvre e British Champions, in finale derby Real-Atletico CON LA CULTURA SI MANGIA LA LEZIONE DI PARIGI E LONDRA IL NOSTRO CATENACCIO PIÙ FORTE DEL TIQUI-TACA MAURIZIO ASSALTO FEDERICO GEREMICCA «C D on la cultura non si mangia», ha sentenziato una volta l’allora ministro Tremonti. Sarà (è) vero in Italia, ma altrove c’è chi con cultura non solo si nutre, ma pasteggia a caviale e champagne. Spesso utilizzando proprio i beni culturali italiani. Prendete il caso del Louvre. Ieri a Parigi è stata presentata alla stampa la mostra «Nascita di un museo», una sorta di preview delle opere in partenza per Abu Dhabi. iciamo la verità: mai vittoria altrui fu più festeggiata. E mai, forse, una cosa che somiglia al classico ritorno al passato fu salutata con l’entusiasmo che accompagna l’avvento del futuro. Al diavolo il tiqui-taca, insomma, e chi lo inventò (Pep Guardiola al tempo del Barcellona); e viva il ritorno all’antico, al tradizionale: che se non è proprio il nostro, vecchio, caro «catenaccio» è almeno il «squadra corta e ripartire». CONTINUA A PAGINA 29 www.menghishoes.com L. Molinari, Poletti e Santolini Paolo Mastrolilli A PAGINA 13 www.menghishoes.com CONTINUA A PAGINA 27 www.menghishoes.com ALLE PAGINE 10 E 11 2 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 U GOVERNO rivoluzione@governo.it È l’indirizzo email al quale Renzi e Marianna Madia, in un lettera ai dipendenti pubblici, li esortano a proporre idee per la pa LA RIFORMA DELLA P.A. Burocrazia, rivoluzione in 44 mosse Renzi scrive le sue proposte a 3 milioni di statali: tagli, risparmi ma anche l’assunzione di 10 mila giovani PAOLO BARONI ROMA «Non ditemi che sono arrogante perché voglio fare la riforma, semmai ditemi che sto sbagliando. Fatemi sapere cosa ne pensate». Matteo Renzi lancia la sua «rivoluzione» scrivendo direttamente a tutti i 3 milioni e più di dipendenti pubblici, scavalcando i sindacati. «Un datore di lavoro non è libero di parlare coi suoi dipendenti?» attacca polemico. «Da oggi - aggiunge il premer - cominciano a cambiare la Pa, lo facciamo coinvolgendo e non obbligando. Non mettiamo diktat ma il conto alla rovescia è cominciato». Tempo 30 giorni, tanto durerà la consultazione pubblica, alla quale potranno partecipare tutti quelli che si sentono chiamati in causa, dai dipendenti al mondo produttivo, dai sindacati ai semplici cittadini. Ognuno potrà dire la sua scrivendo all’indirizzo di posta elettronica «Rivoluzione@governo.it». Poi il governo tirerà le fila e porterà i suoi provvedimenti al consiglio dei ministri in programma venerdì 13 giugno. Nuovo metodo «Se la Pa non la cambiano rimaniamo un Paese impantanato ma noi crediamo che riusciremo a farlo» ha spiegato il pre- LE PRIME 10 MOSSE DELLA RIFORMA 1 Abrogazione dell'istituto del trattenimento in servizio, sono oltre 10.000 posti in più per giovani nella p.a., a costo zero 2 Modifica dell'istituto della mobilità volontaria e obbligatoria 3 Introduzione dell'esonero dal servizio 4 Agevolazione del part-time 5 Applicazione rigorosa delle norme sui limiti ai compensi che un singolo può percepire dalla p.a. 6 Possibilità di affidare mansioni assimilabili quale alternativa opzionale per il lavoratore in esubero 7 Semplificazione e maggiore flessibilità delle regole sul turn over 8 Riduzione del 50% del monte ore dei permessi sindacali nel pubblico impiego 9 Introduzione del ruolo unico della dirigenza AGF Il presidente del Coniglio, Matteo Renzi con il ministro Marianna Madia sidente del Consiglio durante la conferenza stampa di ieri. «Come per la legge elettorale, abbiamo voluto tenere questi provvedimenti al riparo dalla campagna elettorale per evitare polemiche strumentali»). Tre gli ambiti di intervento, capitale umano, taglio agli sprechi e riorganizzazione, open data/semplificazione/digitalizzazione. In tutto sono 44 le proposte messe nero su bianco. Il premier mette subito in chiaro che non ci saranno esuberi, «perché non si tratta di tagliare i costi ma di razionalizzare i servizi», e perché «la riforma non sarà «contro i lavoratori o i fannulloni, perché avrebbe le gambe corte». Ma non ci saranno nemmeno trattative estenuanti o tavoli sindacali: per Renzi «si discute per decidere non per discutere, altrimenti siamo al bar sport. Le ri- chieste di Camusso? Ho delegato il ministro Madia». Che a sua volta conferma: «Nessun tavolo, spero che i sindacati non abbiamo nulla in contrario se consultiamo i lavoratori, i referendum li fanno anche loro». Dirigenti, si cambia Tra i punti della riforma il governo vuole inserire il ruolo unico della dirigenza, che si porterà dietro anche la scomparsa della 10 Abolizione delle fasce per la dirigenza, carriera basata su incarichi a termine figura dei segretari comunali, e poi la possibilità di licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico oltre un determinato termine, la mobilità tra amministrazioni, volontaria ma anche obbligatoria, i prepensionamenti, il dimezzamento dei permessi sindacali ma pure lo sblocco del turn- over in maniera tale da liberare entro il 2018 tra 10 e 1415mila posti per assumere giovani. Nessun nuovo tetti ai compensi ma retribuzioni agganciate all’andamento dell’economia. Sforbicia-Italia Molto corposo il pacchetto di tagli che potrebbe essere ribattezzato Sforbicia-Italia. Nel mirino prefetture, centri pubblici di ricerca, l’Aci, le sovrintendenze, gli uffici provinciali dello Stato come la Ragioneria, le autorità portuali. Verrà eliminato per le imprese l’obbligo di iscrizione alle Camere di commercio e si interverrà sul fronte della giustizia amministrativa con l’inasprimento delle sanzioni per le liti temerarie e la modifica dei poteri di sospensiva dei Tar. Infine per accedere a tutti gli atti «dalle multe il sù» ogni cittadino sarà dotato di un pin digitale. Proteste? Quelle prevedibili: Forza Italia, la Cgil e l’Unioncamere. La Cisl invece è dialogante. Ma 40 giorni sono lunghi, può ancora succedere di tutto. @paoloxbaroni I pareri Raffaele Bonanni (Cisl) Renato Brunetta (Forza Italia) “Pronti a discutere se l’esecutivo ha intenzioni serie” “Solo annunci Ma se va avanti saremo con lui” ROBERTO GIOVANNINI ROMA «Se la cosa è seria, noi della Cisl ci stiamo e siamo pronti a discutere». Raffaele Bonanni, leader della Cisl, da voi arriva un semaforo verde dunque? «Da anni diciamo che vogliamo una riforma seria della pubblica amministrazione, con un nuovo assetto amministrativo e istituzionale. Dentro questo quadro vogliamo discutere della dirigenza, della separazione dei poteri tra una politica che decide e indirizza e un management che deve gestire e rendere conto. Bisogna far marciare l’innovazione, a partire dalla digitalizzazione. Serve un vasto piano di formazione e di immissione di giovani, e poi vedere dove il personale eccede e dove manca. Se si vuole fare questo check-up del pubblico impiego, se il governo ha intenzione serie la Cisl sarà della partita. Perché gli ultimi quattro governi hanno fatto grandi proclami per non cambiare nulla. Non avevano idee, e volevano fare solo conferenze stampa». Eppure per voi ci sono brutte notizie, con il dimezzamento dei distacchi sindacali. «Già sono stati dimezzati, anche se non lo si sa. Prendiamo come base paesi paragonabili all’Italia, e discutiamo, figuriamoci. Ma se la politica venisse “dimezzata” come i permessi sindacali, saremmo molto più avanti». Il premier Renzi ha detto che non ci sarà un confronto sindacale classico sulla riforma. «Non mi interessa, certo che non gli spedirò mail. A noi interessa un discorso trasparente e alla luce del sole. Quel che tutti i soggetti proporranno dev’essere trasparente e noto a tutti». Insomma, siete pronti a dialogare. «Noi della Cisl siamo interessati alle cose serie, non a progetti a spizzichi e bocconi. È anche l’unico modo per fare una spending review corretta, e non nuovi tagli lineari. Ma ci chiediamo: il governo ha intenzione FRANCESCO GRIGNETTI ROMA I dipendenti pubblici meritano un risarcimento prendono un migliaio di euro al mese e vengono villipesi Raffaele Bonanni Segretario generale della Cisl di far saltare i 30mila soggetti autonomi di appalto in Italia?» Renzi se l’è scordato? «Pare. Non è cosa di poco conto, lì si annida corruzione e spreco. Ci sarà una verifica degli appalti, delle concessioni, convenzioni, esternalizzazioni? Discutiamo alla luce del sole, e poi il governo tiri le somme e decida. Purché sia tutto trasparente. Lo dobbiamo anche ai dipendenti pubblici, che meritano un risarcimento. Gente che piglia un migliaio di euro al mese, senza contratti da anni, che per giunta viene pure sfottuta e vilipesa». Presidente Renato Brunetta, lei twitta: C’è del buono, ma non è nuovo; c’è del nuovo, ma non è buono. Ci spiega? «Citavo il grande Rossini». Ecco, siamo nella commedia. «Sì, perché io vedo solo annunci. E vedo che per dare subito gli 80 euro in busta paga, il presidente del Consiglio ha fatto le corse. Per la ricetta amara della riforma della Pubblica amministrazione, invece, preferisce prendere tempo e rinviare il tutto a dopo le elezioni. Opportunistico, no?». Sì, ma nel merito, che ne pensa?Quellaannunciataèunariforma imponente. «Premesso che appunto siamo solo agli annunci, se davvero Renzi vorrà fare le cose che dice, se ha la volontà politica, e se ha la forza, noi saremo con lui. Perché noi siamo diversi dalla sinistra, che quando tentammo di fare questa riforma si scatenarono contro. E lo dico io che ci ho provato. Eccome se ci ho provato». Quindi Brunetta appoggia Renzi. È una notizia. «Glielo ripeto: Renzi vuole la mobilità obbligatoria per il personale? Noi siamo con lui. Vuole spostare 40 mila sottufficiali dell’Esercito che alla Difesa non sanno che fare e servirebbero come il pane nei tribunali? Siamo con lui. Vuole la trasparenza? Noi lo appoggiamo. Vuole gli accorpamenti? Benissimo. L’informatizzazione? Benissimo anche questa». D’accordo su tutto? «Però quel ritardo a dopo le elezioni mi fa pensar male. E non vorrei che questa storia di 3 milioni e 200 mila lettere, che poi spero saranno mail sennò sai che spesa, sia un modo per perdere tempo. Anche perché non serve mica interpellarli tutti, uno per uno, i dipendenti pubblici, quando ci sono i sindacati. Ma osservo che i sindacati non li ha citati...». E anche questo è un metodo che spiazza per un uomo di sinistra, no? «Ah, Renzi è di sinistra?». È pur sempre il segretario del Pd. Il rinvio a dopo le elezioni mi fa pensar male, non vorrei fosse un modo per perdere tempo Renato Brunetta Capogruppo Forza Italia alla Camera «Ah, il Pd è sinistra?», Scusi, Brunetta, ma se le riforme sono quelle che volevate voi,Renzinonèdisinistra,ilPd neppure, non sarà che stanno occupando lo spazio che era il vostro? «No, perché lo spazio non si conquista con gli annunci, ma con i fatti. E qui di fatti ce ne sono pochini». E tornando alla consultazione dei dipendenti e non dei sindacati? «Mah, ci potrebbe essere del buono anche qui. Aspettiamo e vediamo. Sa questo prender tempo...». LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Primo Piano .3 . gg Dossier/I punti caldi 1 2 3 g Semplificazioni Produttività Le prefetture saranno ridotte a quaranta I permessi sindacali e distacchi dimezzati Riorganizzate le Authority Ora il costo è di 100 milioni Tagliare per semplificare. Anche perchè sostiene il governo «non possiamo più permetterci nuovi tagli orizzontali, senza avere chiari obiettivi di riorganizzazione». Quindi si cancellano i doppioni e si aboliscono enti che non servono più «o che semplicemente non sono più efficienti come nel passato». Quasi metà dei punti dell«’Agenda Renzi», 20 su 44, sono dedicati ai tagli degli sprechi ed alla riorganizzazione. Il 1 Obiettivo: taglio degli governo parte sprechi e riorganizzazione dal simbolo della presenza 1 Vantaggi: recuperare dello Stato, efficienza e anche risorse ovevro le Prefetture. Che 1 Ostacoli: le burocrazie saranno ridote gli interessi corporativi te ad appena 40, le 20 delle città capoluogo di regione più altre 20 «nelle zone più strategiche per la criminalità organizzata». Anche per gli uffici provinciali della Ragioneria e le sedi regionali dell’Istat il destino è segnato. Verranno accorpate le autorità portuali, e riorganizzato tutto il sistema delle autorità indipendenti. La Commissione di vigilanza sui fondi pensione sarà soppressa e le sue funzioni trasferite a Bankitalia. Nel campo della ricerca gli oltre 20 enti che svolgono funzioni simili saranno aggregati per dare vita a centri di eccellenza, anche le Sovrintendenze saranno accorpate (e introdotta la gestione manageriale dei poli museali). Si prevede anche l’accorpamento dell’Aci con la Motorizzazione, la gestione associata dei servizi di supporto delle amministrazioni centrali e locali (uffici personale, contabilità, acquisti) e la riduzione del numero delle municipalizzate, e quindi verrà creata una sola scuola nazionale dell’Amministrazione. Insomma, si fa pulizia, si smantellando centri di potere che non hanno più senso di esistere, enti che spesso servivano solo a spartirsi poltrone, e in alcuni casi si realizzano importanti risparmi. In base ai calcoli del commissario per la spending review, infatti, la riorganizzazione delle prefetture (assieme a quella ipotizzata di vigili del fuoco e capitanerie) avrebbe fruttato 200 nel 2015 e 400 nel 2016. Mentre la manovra sulle sedi periferiche delle amministrazioni centrali portava 100 milioni nel 2015 e 400 nel [P. BAR.] 2016. Mica male, no? ROBERTO GIOVANNINI Non ci sono dubbi: il taglio annunciato del 50% del monte ore per i permessi sindacali rappresenta una brutta botta per le centrali sindacali. I distacchi o permessi sindacali sono una caratteristica del Pubblico Impiego, dove i dirigenti sindacali distaccati dal lavoro, mantengono integralmente lo stipendio, pagato però dall’Amministrazione pubblica. Sono attualmente circa 2.500 per un costo annuo, a carico delle casse statali, che sfiora i cento milioni. Alcuni anni fa la legge ne ha disposto la riduzione (erano circa 4mila). Insomma, più che a un aumento della produttività legato alla riduzione delle assenze del personale, il governo sembra essere intenzionato a dare un giro di vite al finanziamento indiretto che i distacchi rappresentano per il sindacato. I numeri infatti sono relativamente modesti se si pensa all’universo del pubblico impiego, visto che parliamo di poche migliaia di lavoratori equivalenti «mancanti» a causa dei distacchi sindacali retribuiti, su un complesso di oltre tre milioni di pub- blici dipendenti. Che però permettono alle organizzazioni sindacali di far funzionare molte organizzazioni proprio grazie al lavoro e all’attività dei pubblici dipendenti distaccati. Quel che è certo è che un’operazione simile sui distacchi sindacali retribuiti - sia pure di impatto inferiore, circa il 15% - l’aveva compiuta l’allora ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta qualche anno 1 Obiettivi: risparmi per fa, come sotqualche decina di milioni tolinea Michele Gentile, 1 Vantaggi: recupero di coordinatore forza lavoro settori pubblici della 1 Ostacoli: l’opposizione Cgil. Che pedi parte del sindacato rò a nome della sua organizzazione va duramente all’attacco del progetto illustrato da Matteo Renzi e Marianna Madia. Dietro il taglio dei permessi sindacali, previsto nelle linee guida della riforma della pubblica amministrazione, per Gentile «c’è un attacco alle funzioni che la Costituzione dà alle organizzazioni sindacali». 1 2 3 Dallastrettasuidirigenti allasvoltadigitale,comecambia lapubblicaamministrazione Misure per accorpare enti pubblici e sbloccare il turnover «Il pin del cittadino» Tribunali amministrativi Tutti i dati su Internet e documenti in un clic Girodiviteesanzioni sulle“lititemerarie”alTar Ogni cittadino avrà una password Per accorciare i tempi della giustizia GIUSEPPE BOTTERO 1 2 3 La parola usata da Renzi è «open», aperti. Ma in realtà bisognerebbe parlare di «free», liberi. Perché il piano presentato dal premier e dal ministro Madia punta a scongelare i numeri e le informazioni che giacciono nei cassetti e a liberarle, renderle accessibili e comprensibili da tutti. Non 1 Obiettivi: ridurre i costi solo: oltre ai e aumentare la trasparenza dati, gli enti pubblici do1 Vantaggi: sistema più vranno fornirapido e maggior dialogo re via web anche certifica1 Ostacoli: sistema arreti, fatture, dotrato e poche disponibilità cumenti. Renzi è consapevole che la strada è in salita: il piccolo comune di Brusnengo, in provincia di Biella, è un esempio isolato. Lì l’amministrazione comunica via Sms da anni, le informazioni per i residenti viaggiano on line e, entro la fine dell’anno, anche il bilancio comunale sarà consultabile in tempo reale, grazie a grafici che fotografano entrate e uscite. Peccato sia un’eccezione visto che bastano pochi clic sul sito «Bussola della trasparenza» per rendersi conto che, in nove comuni su dieci, i criteri minimi di tra- sparenza non sono rispettati. Mancano i fondi, spiegano dall’Anci, e a volte fa comodo nascondersi dietro il gap tecnologico. Ci sarà da lavorare, per lo staff di Renzi, che oltre alle infografiche per illustrare i conti prevede un colpo di acceleratore anche per quanto riguarda la semplificazione: «Mai più file per pagare una multa, mai più moduli diversi per le diverse amministrazioni», scrive il premier nella lettera inviata ai dipendenti pubblici. Al primo punto, tra le novità, c’è il Pin del cittadino: decollerà nel giro di un anno, e garantirà a tutti l’accesso a qualsiasi servizio attraverso un’unica identità digitale. Serviranno i salti mortali, invece, per l’unificazione delle banche dati e per rendere aperto il sistema Siope, quello su cui vengono pubblicati gli incassi e i pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni. Nella lettera non è indicato, ma un vecchio pallino di Renzi è quello di far decollare la comunicazione sui social network. «Uno sportello permanente che permette di risparmiare, alleggerendo il lavoro degli uffici e avvicinando le persone», dice Francesco Di Costanzo, fondatore dell’associazione «Cittadini di Twitter», un progetto che si è trasformato in un libro di cui - guarda caso - il premier ha firmato la prefazione. In Italia finora le cose funzionavano così: per qualunque gara o appalto pubblico chi perdeva, a ragione o a torto, aveva comunque interesse a fare ricorso alla giustizia amministrativa, ovvero al Tar, il Tribunale amministrativo regionale. Carte bollate, tempi lunghi, e 99 volte su cento arrivava la sospensiva da parte del Tar. Magari andava bene, magari si trovava qualche errore formale nel bando di gara e si poteva scippare l’appalto al vincitore. Anche se andava male, in ogni caso il concorrente che aveva vinto era costretto a perdere tempo senza lavorare e incassare. Poco importava che l’opera pubblica o il bando di acquisto venisse bloccato per tempo immemorabile, penalizzando i cittadini. Forse le cose cambieranno. Nella lettera di Matteo Renzi ai dipendenti pubblici si afferma che ci sarà un inasprimento delle sanzioni nelle controversie amministrative a carico dei ricorrenti e degli avvocati che attivano «liti temerarie», ovvero procedimenti che sin dall’inizio si capisce essere infondati e destinati alla sconfitta. Inoltre è annunciata una modifica alla disciplina della sospensione cautelare nel processo amministrativo per gli appalti pubblici, appunto per evitare che la questione si trascini a lungo: è pre1 Obiettivo: procedure vista un’obpiù facili per gli appalti bligatoria udienza di 1 Vantaggi: tempi più ramerito entro pidi per le opere pubbliche 30 giorni in caso di so1 Ostacoli: avvocati e spensione giudici amministrativi cautelare. E se il ricorso non viene accolto, nel giudizio cautelare scatta una condanna automatica al pagamento delle spese. [R. GI.] 1 2 3 Jena Renzi Senza fine tu trascini la nostra vita senza un attimo di respiro senza fine sei un attimo senza fine non hai ieri non hai domani tutto è ormai nelle tue mani mani grandi mani senza fine jena@lastampa.it 4 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 U CASO ALDROVANDI LE POLEMICHE Napolitano: applausi indegni La madre vede il capo della polizia: onorata e felice. Renzi: i tagli di bilancio non giustificano le violenze GRAZIA LONGO ROMA A lenire la rabbia e il dolore della madre di Federico Aldrovandi per il lungo applauso durante il congresso del Sap arrivano, nella serata di ieri, le parole di Giorgio Napolitano. Il Presidente della Repubblica le ha scritto per ribadirle che condivide «pienamente le posizioni prese dal ministro dell’Interno e dal presidente del Consiglio per quella che quest’ultimo ha definito “un’indegna vicenda”. E comprendo quanto dolore essa le abbia procurato. Sono anche certo che la gran parte delle forze di polizia comprenda quanto sia stato fuorviante quel comportamento. Affettuosamente». Dichiarazioni che suonano come un’iniezione di fiducia per Patrizia Moretti: «Sono onorata e felice di queste parole che, alla fine di questa intensa giornata, mi accendono davvero la speranza in un futuro migliore per i nostri figli. Mi auguro che non si tratti solo di indignazione condivisa e trasversale per quel vergogno applauso agli assassini di mio figlio». E sul caso interviene di nuovo il premier Matteo Renzi: «Se nelle forze dell’ordine c’è una sofferenza discutiamo ma non mettiamola insieme alla revisione della spesa o con un atto di violenza inaudita cui si è aggiunta una provocazione profondamente ingiusta che ha addolorato la famiglia, le istituzioni e le donne e gli uomini che fanno bene il loro lavoro». E ancora: «Non ci sono tagli alle forze dell’ordine come stipendi. Se facciamo una sola mensa dove prima erano sette non tagliamo ma evitiamo di buttare via i soldi dello Stato. Se diciamo che in Intervista Il Viminale Miscela esplosiva tra salari bassi e indagini dei pm Angelino Alfano GUIDO RUOTOLO ROMA Il ministro degli Interni è intervenuto già martedì sera LUIGI MISTRULLI/ANSA Alessandro Pansa Il capo della polizia ha invitato a Roma la madre di Federico La madre di Federico Aldrovandi ieri con la sorella di Stefano Cucchi alcune realtà certi compiti deve farli solo qualcuno è una cosa naturale». Ieri, intanto, dal Senato, alla Camera, passando per il Viminale, Patrizia Moretti, 53 anni, ha incontrato «alcune delle più alte cariche dello Stato e il Capo della Polizia, ma i quattro poliziotti che hanno massacrato di botte mio figlio, morto a soli 18 anni, continueranno a indossare la divisa. Non è giusto. Ho dentro una frustrazione come mai. Tutti a dirmi che ho ragione, tutti a dirmi che mi capiscono e stanno dalla mia parte e dalla parte di chi non vuole più vedere vittime per mano delle forze dell’ordine e poi? Poi tutto come prima». Alla conferenza stampa, accanto al senatore Pd Luigi Manconi, aveva chiarito che «d’ora in poi starò in disparte. Ho detto tutto quello che c’è da dire, ora spetta alla politica e al capo della Polizia fare qualcosa». Ci sono, tuttavia, due atti «concreti» che la rincuorano. L’impegno della Presidente della Camera Laura Boldrini «a fare il possibile affinché il provvedimento sul reato di tortura, già approvato dal Senato e calendarizzato in commissione Giustizia di Montecitorio per martedì prossimo, possa trasformarsi , vada avanti in fretta. E poi c’è la richiesta del senatore Manconi alla Boldrini affinché vengano desecretati gli atti della commissione interna che ha portato ad una sanzione così bassa per i poliziotti che hanno causato la morte di mio figlio, in modo che quella sanzione sia riformata in una più grave». Per il resto, tante belle promesse «anche se ho apprezzato la solidarietà del capo della Polizia Pansa e del ministro Alfano. Il primo mi ha detto di avere “le mani legate” perché la legge non consente alle commissioni disciplinari di adottare provvedimenti diversi. Entrambi hanno assunto l’impegno di fare dei cambiamenti normativi concreti, che però non potranno essere immediati e nemmeno retroattivi». Il neosegretario del Sap, Gianni Tonelli non indietreggia: «Ho applaudito per primo i colleghi ingiustamente condannati. Mi dispiace per il dolore della madre di Aldrovandi, ma chiediamo la revisione del processo». Si dissociano invece le altre due organizzazioni sindacali Siulp e Silp-Cgil. Lorenzin: a mio fratello agente dico che sto con quella donna Il ministro: punire chi sbaglia, il Sap non doveva farlo FRANCESCA SCHIANCHI ROMA A lle otto del mattino, lo staff del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rilancia via Twitter quello che ha appena detto ospite a «Omnibus»: «Sono sorella di un poliziotto, conosco i sacrifici della categoria. Ma sul caso Aldrovandi l’applauso di ieri è inaccettabile». Ha parlato di questo argomento con suo fratello poliziotto, ministro? «In questi anni abbiamo parlato spesso di questi argomenti, con lui, che ha fatto parte del Reparto mobile, e con i suoi colleghi che venivano a casa». E lui che punto di vista ha potuto portarle? «Non voglio parlare di lui. Posso dirle che ci sono tantissimi poliziotti che fanno il loro lavoro rischiando a volte la vi- ta, avendo a che fare anche con gente armata di spranghe, allo stadio come in manifestazione di piazza. Ci sono momenti di tensione ma poi subentra la professionalità: questo lavoro consiste anche nella capacità di mantenere basso il grado di violenza, ci vuole grande controllo e disciplina. Ci può essere un errore umano, ma, come si dice, dura lex sed lex: e nel caso Aldrovandi è stato più di un errore. Bisogna dirlo, senza per questo stigmatizzare tutte le forze di polizia e il lavoro straordinario che fanno». Con quell’applauso l’assemblea del Sap, oltre a mancare di rispetto a una vittima, non ha anche reso un cattivo servizio al «lavoro straordinario» della categoria? «E’ stata un’azione sindacale sbagliata. Capisco possa esserci solidarietà verso i colleghi, ma un sindacato rappresenta tutta una parte delle forze di polizia e deve stigmatizzare un episodio come questo – isolato – per poter difendere la dignità del lavoro che le forze dell’ordine fanno e che va valorizzato». Sarebbe d’accordo con la proposta di mettere un numero identificativo sui caschi delle forze dell’ordine? «Sono assolutamente contraria! Sa cosa vorrebbe dire? Dare la possibilità a chiunque di rintracciare i poliziotti via social network… La polizia ha già norme molto serie fatte a tutela dell’ordine pubblico, delle persone e degli operatori. Bisogna applicare le norme che ci sono, non ne servono di più». La mamma di Aldrovandi però ha chiesto proprio questo: provvedimenti concreti… «Capisco il suo dolore, ma il sistema funziona e non si posso- no cambiare norme per singoli casi: bisogna punire chi sbaglia e valorizzare chi fa bene il proprio dovere». Nel Nuovo centrodestra anche il vostro leader Alfano è stato molto duro sulla vicenda… «Il Nuovo centrodestra è vicino alle forze dell’ordine: proprio per questo le vogliamo valorizzare e non vogliamo inseguire i singoli casi». Beatrice Lorenzin esponente del Nuove Centro Destra, è ministro della Sanità Vive uno dei momenti più difficili il Viminale, quella comunità di uomini e donne impegnata a garantire - insieme alle altre forze di polizia - la sicurezza del Paese. Ai suoi piani alti sono convinti «della garanzia e tenuta democratica della polizia di Stato». L’ordine pubblico attraversa una criticità sin dai tempi del G8 di Genova, luglio 2001, e una reazione sbagliata, per dirla con il Capo della Polizia Alessandro Pansa, di un «cretino», un artificiere che ha calpestato un manifestante (12 aprile scorso, Roma), viene amplificata dai media mettendo in secondo piano la violenza dei manifestanti. Le iniziative della magistratura contro singoli poliziotti disorientano gli uomini della sicurezza. Infine, il malessere generale provocato dal contratto congelato da cinque anni e dalla permanenza di tetti salariali rischiano di alimentare la tensione e il disagio. Una miscela esplosiva che fa ipotizzare una prossima «navigazione a vista», per non dire che la situazione potrebbe diventare incontrollabile. La corda è stata tirata al massimo e davvero c’è il rischio che si spezzi. Quegli applausi interminabili partiti martedì pomeriggio da una platea sindacale - il Sap, secondo sindacato di categoria, 18.000 iscritti - e diretti ai poliziotti condannati per la morte del giovane Federico Aldovrandi hanno fatto scattare un vero allarme democratico. Quegli applausi come la manifestazione a Ferrara, nel marzo dell’anno scorso, di un’altra sigla autonoma sindacale, Ma sul sindacato il Coisp, sotto gli uffici dove arrivano sospetti lavora la mam- di strumentalità ma di Aldrovandi, Patrizia politica contro Alfano Moretti, per solidarizzare con i poliziotti condannati per omicidio colposo, non sono censurabili dal punto di vista amministrativo o penale. Però dal punto di vista politico-sindacale, quegli applausi rischiano di trasformarsi in un boomerang. Il Sap è stato isolato da tutte le altre sigle sindacali di polizia. E la sua strumentalità politica è venuta fuori. Prima di quegli applausi, in mattinata era intervenuto via telefono Silvio Berlusconi. L’ex segretario del Sap è stato anche senatore del gruppo Pdl. La gestione politica interna molto ispirata da Forza Italia ha come bersaglio il ministro dell’Interno, il traditore Angelino Alfano. Tutto questo però non risolve il problema. Perché il malessere c’è ed è alimentato anche dai tagli di personale (meno 23.000 poliziotti). E dai turni massacranti. Disorienta la magistratura che punisce il «collega» di Bologna che per difendere la Banca d’Italia dall’assalto dei manifestanti è stato costretto a usare il manganello. Risultato: il poliziotto è stato condannato a un anno e quattro mesi. E’ una torre di Babele la solidarietà per le vicende giudiziarie dei poliziotti. Finiscono ai domiciliari veri, grandi investigatori e poliziotti come Franco Gratteri, Gilberto Caldarozzi, Gianni Luperi (per il G8 di Genova) mentre lo stesso Silvio Berlusconi che avrebbe dovuto scontare 4 anni in carcere di cui tre condonati, ha avuto l’affidamento sociale. Due pesi e due misure. Immigrazione e ordine pubblico. Sono le due emergenze che metteranno alla prova la tenuta delle forze di polizia nei prossimi giorni. C’è un clima contro che è ingiustificato e sbagliato. Non aiuta certo a spegnere l’incendio il Parlamento che vuole approvare l’«identificativo sul casco». Il rischio è che alle manifestazioni di Torino del 10 maggio della Val di Susa e di Roma del 17 maggio le forze di polizia si sentano preventivamente sul banco degli imputati. LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 MARIA VITTORIA GIANNOTTI FIRENZE Da ragazzo era una promessa del calcio. Nel quartiere fiorentino di San Frediano dov’era nato e cresciuto, era conosciuto e amato da tutti. E proprio in una strada nell’Oltrarno, la notte tra il 2 e il 3 marzo scorsi, Riccardo Magherini ha trovato la morte, a soli 40 anni. Il suo cuore ha smesso di battere mentre i carabinieri lo stavano arrestando, dopo che il giovane, in preda di un terribile attacco di panico, aveva dato in escandescenze: in evidente stato di alterazione, aveva cominciato a correre per strada e ad urlare, strappando il telefono a un pizzaiolo, per chiedere aiuto. Ora, all’indomani della denuncia presentata dal fratello e dal padre della vittima, i quattro militari che quella sera furono impegnati nell’intervento sono stati indagati per omicidio preterintenzionale. Il pm Luigi Bocciolini, che da due mesi è al lavoro per fare chiarezza sulla tragedia, ha Morto dopo l’arresto Indagati a Firenze carabinieri e medici Magherini, ipotesi di omicidio preterintenzionale Al vaglio della Procura settanta testimonianze iscritto sul registro degli indagati anche i sanitari che arrivarono sul posto: un medico, un infermiere e tre volontari. Per loro, l’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. Un atto, quello della procura, che permetterà a tutti coloro che sono coinvolti in questa drammatica storia di nominare propri consulenti nel caso, molto probabile, in cui vengano disposti nuovi accertamenti tecnico-scientifici. Ma cos’è accaduto davvero quella sera? Tanti i punti su cui occorre fare chiarezza. Ci sono più di settanta testimoni, e al- il caso FRANCESCO GRIGNETTI ROMA uell’applauso di Rimini non si dimenticherà facilmente. È come se sia scavato un solco invalicabile tra due mondi che non comunicano più. Da una parte quelli che si sono indignati. Dall’altra quelli che si sono offesi. I delegati del Sindacato autonomo di polizia lasciano dunque Rimini con un fegato grosso così. Non capiscono. E bisogna parlare con calma con tanti di loro, per sentire che cosa si agita in pancia. «Ormai ogni scusa è buona per isolarci e indicarci a dito», si sfoga Antonio Perna, in forza alla questura di Torino. «Noi chiediamo solo di essere tutelati perché troppo spesso la verità è falsata dalle parole. Non abbiamo paura della verità. È per questo che chiediamo una telecamerina per ciascuno, che documenti ogni nostro passo. Troppo facile tagliare una frase, o un gesto, dal contesto e condannarci. A Rimini abbiamo semplicemente espresso la nostra solidarietà umana a dei colleghi». «Già - si inserisce la voce di Antonio Gurgigno, anche lui da Torino ormai qui è una caccia al piccione. Non sappiamo più come fare. Interveniamo per un arresto e c’è subito qualcuno pronto a farti la foto o il filmatino con il cellulare. È diventato uno sport nazionale. Poi tagliano e cuciono e mettono su Internet dei pezzi dove siamo sempre noi le carogne. E visto che a noi poliziotti non credono più, per cautelarci ci servono le riprese video». Non è più solo questione di stipendi bassi, di benzina che non c’è, di giacconi invernali che non arrivano, di infrastrutture che fanno pena o di carenze d’organico crescenti (con carichi di lavoro che aumentano): questo era un mal di pancia cronico. Ora c’è risentimento, che dà luogo a rabbie incontrollate, perché ci si sente vittime sacrificali. «Le racconto una storia - dice Stefano Paoloni, che è appena stato nominato presidente del Sap - accaduta da noi a Bologna: i due agenti di una volante fanno un controllo a tre extracomunitari. Due con documenti, via. Uno senza, lo accompagnano in ufficio per accertamenti. Prima di portarlo in camera di sicurezza, però, come da regolamento, lo perquisi- Q Primo Piano .5 . cuni, tra loro, parlano di un comportamento scorretto da parte dei carabinieri. Qualcuno riferisce che il giovane è stato preso a calci, anche mentre si trovava a terra, ormai immobilizzato. Circostanza, questa, smentita dai militari. Ma lo stesso pm che indaga, in una mail indirizzata all’avvocato dei familiari, ha confermato l’esistenza di percosse, da parte di un militare. Anche se la procura, in un comunicato, ha precisato: «Non sono state riscontrate lesioni riconducibili a percosse». Di quella serata, c’è anche un video girato da un residente, che mostra alcune sequenze dell’arresto: la scena, ripresa dall’alto, è dominata dalle urla strazianti della vittima, che chiede disperatamente aiuto. Certo è che quella sera, dopo averlo bloccato, i militari lo immobilizzano a terra e lo ammanettano con le mani dietro la schiena e lo mantengono in quella posizione, anche se a un certo punto, dicono i testimoni, il giovane smette di divincolarsi e di chiedere aiuto. Così lo trovano i sanitari della prima ambulanza che tentano di rilevare il livello dell’ossige- ANSA Riccardo Magherini, morto due mesi fa no nel sangue, ma il valore è zero. Quando, una decina di minuti più tardi, arriva la seconda ambulanza, è già troppo tardi: le manovre rianimatorie non servono a niente. I familiari decidono di dare battaglia legale, assistiti dall’avvocato Hanno detto Fabio Anselmo, lo stesso del caso Aldrovandi, convinti che Riccardo abbia subito un abuso. I carabinieri, attraverso l’avvocato Francesco Maresca, negano «ogni addebito e si mettono a disposizione del pm per ogni accertamento». Gli ultimi scatti GliscontriaRoma eleimmaginisulweb Antonio Perna Ogni scusa è buona per isolarci e additarci Noi non abbiamo paura della verità Antonio Gurgigno Ormai qui è una caccia al piccione, interveniamo per un arresto e c’è qualcuno pronto a fotografarci 1 Le polemiche sui com- Massimo Montebove Il nostro applauso non era contro qualcuno, ma per affermare un principio di verità MATTEO MINNELLA/INSIDEFOTO/ANSA portamenti della polizia si sono rinfocolate dopo la recente manifestazione di Roma, quando sul web sono spuntate molte fotografie per denunciare violenze sui manifestanti. Questa, in particolare. Il capo della polizia Alessandro Pansa aveva parlato di un «cretino» Poliziotti in assetto anti sommossa durante una manifestazione “Ogni fermo diventa una denuncia basta una foto per farci condannare” I delegati di ritorno dal congresso sindacale: “Ormai siamo brutti, sporchi e cattivi” 16.675 Euro lordi Lo stipendio annuo di un agente di Pubblica Sicurezza a cui vanno sommati 467 euro di indennità mensile (lordi) scono. E il documento salta fuori; lo denunciano per «rifiuto di dichiarare le proprie generalità» e lo mandano via. Beh, quello esce e immediatamente va dagli «avvocati di strada» li denuncia per abuso d’ufficio e accompagnamento illegale. Sa come è finita? Un’ammenda all’extracomunitario. Una condanna in primo grado a 2 anni e 3 mesi per gli agenti. Storie così ce ne sono un’infinità. Ecco perché siamo arrabbiati e delusi, e qualcuno è anche intimorito: ogni intervento può dare rogne e gli avvocati ce li paghiamo». Se i poliziotti del Sap insomma si sono convinti che nessuno più li tutela, né la gerarchia, né la politica, né la magistratura o i media, al punto che l’ultima spiaggia è la neutralità di una telecamera, il problema è serio. Un tempo lontano, infatti, sarebbe stato impensabile portare la Celere sul banco d’accusa. Ma i tempi sono cambiati. Con il G8, i tribunali hanno decapitato un intero gruppo dirigente della Ps che pure aveva fatto moltissimo contro la mafia, ma evidentemente davanti alla giustizia penale non si possono mettere sullo stesso piano meriti e demeriti. «Ora siamo diventati noi i brutti sporchi e cattivi», ironizza un altro delegato di ritorno dal congresso, Silverio Sabino. «Le polemiche su quell’applauso, che era davvero umano e non politico nei confronti di colleghi che conosciamo da tanto, iscritti al nostro sindacato, mi amareggiano tantissimo. Le considero una grande strumentalizzazione». «Il nostro applauso - dice un quinto, Massimo Montebove, portavoce del Sap - non era contro qualcuno, ma per affermare un principio di verità che riguarda molte vicende che vedono poliziotti sotto inchiesta, non solo il caso Aldrovandi. Stima e rispetto per la 414 I feriti Questo il bilancio degli agenti contusi in operazioni di ordine pubblico durante l’anno 2012 mamma di Federico, da parte mia, c’è stata sempre». Alla fine, questi del Sap un po’ si sentono nell’angolo, un po’ cercano l’isolamento. Il neosegretario, Gianni Tonelli, usa toni dannunziani: «Sono il cattivo del momento». Non disconosce l’applauso, anzi. «Siamo liberi di solidarizzare con un collega che riteniamo condannato ingiustamente. Ma se questo è diventato un Paese dove non si può più nemmeno manifestare liberamente il proprio pensiero, meglio tornarsene tutti a casa». D’altra parte sono mesi che afferma che per lui i quattro condannati «sono innocenti e basta leggere gli atti del processo per capirlo». Ieri, poi, Tonelli sfidava tutti: Renzi, il ministro Alfano, il viceministro Bubbico, pure il capo della polizia, il prefetto Alessandro Pansa. «Mettano i loro uffici legali a leggere gli atti e poi ci confronteremo». 6 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 U VERSO IL VOTO PARTITI E MOVIMENTI Idirigenti del Centro Sfida il 23 maggio Cesano Boscone La Sacra Famiglia, il centro dove Berlusconi dal 9 presterà servizio I compiti del leader di Fi I pasti «Dovrà svolgere attività relazionali come ascolto e dialogo» «Aiutare le persone in questo bisogno aiuta a entrare in comunicazione» EilM5S osadinuovo ilcomiziofinale aSanGiovanni JACOPO IACOBONI Berlusconi dal 9 seguirà i malati di Alzheimer Il direttore del Centro: niente barzellette, né politica PAOLO COLONNELLO MILANO La palazzina beige a due piani immersa nel verde, costeggiata da vialetti silenziosi, starebbe bene anche a Milano 2 tanto è linda e pulita. Ma dalle finestre, nonostante il pullulare di giornalisti e telecamere, non si affaccia nessuno. Piove e l’età media degli inquilini, una sessantina in tutto, è di 85 anni. Mezzogiorno è passato da un pezzo ed è l’ora del pisolino. Padiglione San Pietro: è qui che Silvio Berlusconi verrà a «lavorare» per 4 ore alla settimana a partire da venerdì 9 maggio, ore 9,45. Dovrà fare compagnia a degli anziani particolari: i malati di Alzheimer, uomini e donne senza memoria. Aiutarli a mangiare, a trascorrere il tempo. «Qui c’è gente che magari comunica spesso solo con lo sguardo…», spiega il direttore della Sacra Famiglia di Cesano Boscone, Paolo Pigni. Ed è una bella nemesi per il «re della co- municazione» finire a scontare i suoi 10 mesi ai srvizi sociali proprio in un luogo dove nessuno saprà riconoscerlo e dove la parola è spesso superflua. Non è poi così scontata questa «pena» scelta per Berlusconi che appena due giorni fa aveva definito il suo affidamento «una cosa ridicola». Qui non c’è niente da ridire. «Sarà un impegno duro ma arricchente - chiarisce Pigni Un’esperienza che potrà essergli utile, io credo». Altro che barzellette e serenate al piano: «Dovrà svolgere attività relazionali come ascolto e dialogo». E rinunciare alla politica: «In Sacra Famiglia né Silvio Berlusconi né altri, nessuno, potrà fare campagna elettorale». E non ci saranno deroghe: «Su questo saremo cortesemente inflessibili, non sarà permessa alcuna attività di carattere politico e neppure dichiarazioni, comizi, banchetti o manifestazioni». Perché qui Berlusconi d’ora in poi sarà considerato semplicemente come uno degli 843 volontari e persino la sua scorta dovrà rimanere fuori da uno dei reparti considerati tra i più delicati e difficili della Fondazione. All’inizio il leader di Forza Italia dovrà imparare dal gruppo di lavoro che lo affiancherà: un medico, un assistente sociale, un educatore, un fisioterapista. Poi, potrà cominciare ad aiutare davvero, magari imboccando altri anziani come lui in quello che viene definito uno dei momenti più delicati dell’attività: il momento del pasto. «Aiutare le persone a soddisfare questo bisogno aiuta ad entrare in comunicazione con loro», spiega sempre Pigni, uomo cortese e solido, abituato alla sofferenza e dunque, per nulla impressionato dall’ingombro oggettiva di questo «volontario» forzato. Berlusconi dovrà insomma imparare un nuovo tipo di comunicazione, lontano anni luce dagli spot e le battute cui era abituato. «Provate voi ad andare a raccontare barzellette nel nucleo Alzheimer, vedrete…». Berlusconi dovrà adeguarsi alla giornata tipo dei pazienti: sveglia alle 7, SPADA/LAPRESSE igiene personale, colazione e alle 9,45, al suo arrivo, inizio del programma: «Stimolazione cognitiva di lettura e scrittura, giochi a incastro, esercizio fisico, attività di interazione come ascolto e contatto diretto», elenca Pigni, pignolo. Che consiglia a Berlusconi un abbigliamento idoneo: «Se vorrà venire con l’abito lo facciamo entrare lo stesso, ma magari si sporca la cravatta…». Perché l’ex Cav «non farà un’attività divertente o rilassante ma importante, con persone provate che hanno capacità relazionali e un’umanità enormi. E che rappresentano una sfida e una ricchezza per tutte le persone che entrano in contatto con loro». Capirà l’uomo più ricco d’Italia, questa «ricchezza» speciale che gli viene offerta? Certo, non sarà una passeggiata. «Non staremo col cronometro in mano ma le quattro ore prescritte dal Tribunale le dovrà svolgere. E se non si presenterà in reparto, saremo costretti ad avvertire immediatamente l’Uepe». MATTIA FELTRI on gli anziani malati di Alzheimer: «Ma come? Ma sono Silvio! Sì, Silvio... Berlusconi... Sono stato anche presidente del Consiglio... Poco tempo fa, davvero... Ma perché non ci credi?... Allora, devi votare Forza Italia... È un partito, giuro... Si chiama così da un sacco... Ma certo che lo votavano... Ma no, mi chiamo Silvio... Vabbè, te l’ho raccontata quella di Berlusconi che va in Paradiso?... No? Ero convinto di sì... Allora: Berlusconi va in Paradiso...». C La notizia non è che il Movimento cinque stelle «ruba» piazza San Giovanni alla sinistra: è che prende San Giovanni; piazza molto grande, rischiosa, una piazza difficile da riempire, che enfatizza i successi ma drammatizzerebbe i flop. È il chiaro segno che per la chiusura della campagna elettorale, venerdì 23 maggio, osano il tutto per tutto, nella loro solita logica dell’o-la-vao-la-spacca, ma anche, evidentemente, con un di più: una certa esibizione di forza presunta. I dati dei focus group su cui si basa la Casaleggio forniscono una base minima nientemeno del 28 per cento, ma ormai i sondaggi ufficiali vanno tutti in direzioni comunque altei (Ghisleri 25,5, Demopolis, ieri, 25, Emg, per Mentana su La7, 27 per cento). La sostanza è abbastanza univoca, e alimenta una grande speranza dei cinque stelle. Qualcuno tuttavia sconsigliava i due fondatori dal tornare in San Giovanni, il paragone col 2013 e le sue ottocentomila persone è comunque molto difficile da reggere, e al di là di tutte le propagande Grillo a San Giovanni Retroscena UGO MAGRI ROMA n meteorite si è abbattuto sulla campagna elettorale berlusconiana. L’ha letteralmente scoperchiata. Primo, il Cavaliere non potrà più aggredire i giudici, offendere Napolitano e provocare i tedeschi. Se ci riprova, lo mettono sotto chiave. Secondo, nemmeno si azzardi a sfruttare i vecchietti della Sacra Famiglia per farsi pubblicità. Il Tribunale di sorveglianza ha già il fucile puntato. Terzo, niente manifestazioni tranne che a Roma e in Lombardia: respinta la richiesta di tenerle anche altrove. «Sarà una campagna falsata», alza la voce il consigliere politico Toti. Brontola il forzista Donato Bruno: «E’ la prima volta che andiamo alle urne con il nostro leader azzoppato». Se l’immagine di Berlusconi claudicante mette tristezza, eccone un’altra: per Silvio sarà come salire sul ring con una mano legata dietro la schiena. Renzi potrà comiziare in lungo e in largo, a Grillo sarà consentita qualunque dissacrazione, lui viceversa dovrà badare a come parla... Arduo rimontare in queste condizioni. Per la verità, il divieto di battere a tappeto l’Italia scombina relativamente poco i piani berlusconiani. All’uomo non è mai piaciuto esibirsi nei teatrini di provincia, e già negli U E il leader con le mani legate prepara un’offensiva video Per il Primo maggio potrebbe partire con un attacco ai sindacati Berlusconi Il leader di Forza Italia non potrà essere fisicamente altrove che a Roma e in Lombardia anni scorsi tendeva a scansare gli in- mento con Bari, e poi con Palermo. viti. Il «no» del Tribunale gli dà la Ciò che a Berlusconi realmente pesa, scusa per sospirare «vorrei tanto ma semmai, è non poter rendere comparnon posso...». Tra tecipe il mondo delle l’altro, ha appena SOLO ROMA E LOMBARDIA proprie disgrazie. In scoperto la como- Toti: «Una campagna falsata» tivù voleva andare proprio per questo. dità delle videoMa Silvio non ha mai amato Si auto-commisera conferenze. Quella i teatri di provincia in continuazione, addi ieri l’altro in coldirittura con cenni di legamento col Lingotto gli ha permesso addirittura di autocritica («Forse nei giorni scorsi interagire col pubblico in carne ed avevo un po’ esagerato...»). Tanto che ossa. Ripeterà domenica l’esperi- ieri, quando ha incontrato i dirigenti del suo partito, da Romani a Brunetta, da Verdini a Gasparri, da Gianni Letta (tornato in pista) alla portavoce Bergamini, pare che qualcuno alla fine sia sbottato: «Vorrà dire, presidente, che andrai in tivù a parlare se dio vuole dei nostri problemi...». Della crisi. Delle tasse. Dei disoccupati. Di tutto ciò che angustia la gente comune. La «scaletta» mentale del Cavaliere verrà gioco forza resettata e, per non urtare le toghe, completamente riscritta. Al primo posto, i grandi temi economici e sociali. Fioccano suggerimenti in materia. «Sfida Renzi», gli hanno proposto, «promettendo 1000 euro di pensione minima per tutti. Incalzalo sul decreto lavoro. Mettilo alle corde sulla Tasi. Accusalo di avere finanziato la detrazione di 80 euro con i fondi scippati ai risparmi postali degli anziani...». Berlusconi ascolta e prende nota, ma non è uomo da mezze misure. Se quello sarà il campo di battaglia, lui prepara qualcosa di molto più forte. Le celebrazioni del Primo Maggio, per esempio, potrebbero fornirgli il destro per un assalto frontale ai sindacati, e per far vedere che Renzi, almeno nei confronti della Camusso, non è più a destra di lui. e previsioni - più o meno fondate - anche solo andar vicino al risultato sarebbe il segno di una forte tenuta politica. Ma il M5S, antipolitico per natura, si fa quasi un vanto di non preoccuparsi di fissare un’asticella elettorale forse troppo alta. Vedremo come andrà. Qui però bisogna aggiungere qualcosa sul Pd; non risulta che il partito abbia neanche tentato di prendere quella piazza, così com’è vero - per la cronaca - che il Pd (o prima i Ds, o il Pds) non abbiano solitamente usato piazza San Giovanni - come sciattamente si dice - per chiudere le campagne elettorali. Eppure è innegabile che qualcosa, almeno nei simboli, s’era rotto l’anno scorso, quando Grillo annunziò l’evento finale delle politiche in San Giovanni. Se non del Pd, San Giovanni (e questo è innegabile) è stata infatti davvero una piazza connotata assai a sinistra (al netto dei funerali di Aldo Moro o, in epoche diverse - del megacomizio di Berlusconi nel 2006). Ci sono passati Sartre, la de Beauvoir, la Ibarruri, per i funerali di Togliatti; mentre quelli di Berlinguer erano già un’anticipazione della fine. Oggi è tutto diverso; e bisognerebbe astenersi dal fare paragoni. Solo constatare che è un luogo molto grande. E chi la prende ritiene di poter osare. LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Primo Piano .7 . Le iniziative elettorali per frenare la rimonta dei cinque stelle R 1 R IL RITORNO DELL’EX SEGRETARIO 2 Pisa, poi Puglia, Lombardia, Emilia, Piemonte LE TAPPE DELL’EX PREMIER Bologna e Modena, poi da Sud a Nord R 3 GUERINI CONVOCA TUTTI Lunedì alle 11,30 direzione allargata del Pd Pd, nelle piazze anche Bersani e D’Alema Faranno campagna elettorale. E Renzi chiama tutti alle armi: lunedì direzione allargata a 600 membri CARLO BERTINI ROMA Seduto al tavolone centrale dell’emeroteca di Montecitorio, Stefano Fassina tiene in mano una copia del Guardian e scuote il capo. In prima pagina c’è il report dello studio che profetizza un boom dei partiti populisti in Europa che potrebbero incassare fino al 30% dei seggi nel Parlamento europeo. «E’ vero che i nostri sondaggi danno Grillo più basso di quanto si creda, ma l’anno scorso sappiamo come è andata....», è l’amaro ricordo di Fassina. E se tutti a parole dicono che è giunta l’ora di spendersi al massimo per rastrellare voti, c’è chi pensa che serva il «fattore Matteo» e chi ritiene sia ancora utile mettere in campo anche il «fattore Bersani». I primi sono i «giovani turchi», che l’altra sera dopo aver riunito i loro cinquanta parlamentari e i loro dirigenti «del territorio», hanno lanciato l’allarme: «Matteo mettici la faccia, scendi in campo tu, fai comizi». Gli altri, va da sè, sono i bersaniani, che hanno cucito addosso all’ex leader un tour tra nord e sud, che partirà lunedì da Pisa, poi Puglia, Lombardia, Emilia, Piemonte. «Per far girare Pierluigi, che ha voglia di rimettersi in pista e che resta quello più richiesto dai nostri militanti», spiega la colonna della corrente, Nico Stumpo. E infatti, reduce da una passeggiata tra le sue colline, Bersani racconta in Transatlantico a Epifani di esser stato fermato da un gruppo di cicli- Fassina: i nostri sondaggi danno Grillo più basso, ma sappiamo come andò nel 2013... sti: «Mi riconoscono pure se mi proteggo col berretto e mi chiedono, “come stai?”. Bene, mica devo fare ogni volta il bollettino medico, gli rispondo io». Poi il principale antagonista di Renzi si fa serio. «Comunque tira una brutta aria, la gente è arrabbiata e disillusa, vediamo come andranno ’ste elezioni...». E comunque quanto a impegno, non vuole esser da meno Massimo D’Alema: da lunedì scenderà in campo a Bologna e Modena, poi specie nell’ultima settimana, una puntata in tutte le regioni, da sud a nord. Ma il premier pensa che debbano essere tutti a sudare sette camicie senza diserzioni dalla trincea: per questo ha fatto organizzare al fido Lorenzo Guerini una chiamata alle armi di tutti i graduati, colonnelli e terze file del partito. Lunedì mattina alle 11,30 sono convocati quattrocento deputati e senatori, cento segretari provinciali, venti segretari delle federazioni regionali e i cento membri della Direzione: in un summit ribattezzato negli sms «Direzione allargata», dove il leader in persona suonerà la carica. Una scelta maturata ieri, nello stile di Renzi, tanto che il problema di Guerini ora è trovare in zona Cesarini una sala adeguata: l’auletta dei gruppi parlamentari è occupata e pure se dei seicento ne verranno la metà, il salone del Nazareno non può andar bene. Insomma, che non ci sia da riposare sugli allori, che non possa essere solo la spinta del governo a trainare una sfida contro avversari temibili, lo LE FOTO DEL MINISTRO SU OGGI Madia con la figlia Margherita 1 Su «Oggi» escono le prime foto del ministro del lavoro Marian- na Madia con la figlia appena nata, Margherita pensano tutti. Anche se nel pd circolano sondaggi che danno un distacco superiore ai dieci punti, Grillo al 23% e il Pd al 34%, considerati perfino troppo trionfalistici, tutte le rilevazioni danno un distacco di sicurezza che fa dire al premier, «arriveremo primi». E in questi giorni, siglata la tregua sulle riforme, rinviati tutti i nodi a giugno, Renzi ha accettato di rinviare pure quello sugli assetti interni del partito: la segreteria sarà rinnovata, ma dopo le europee, come chiesto dalla nuova corrente di giovani bersanian-dalemiani guidati da Speranza. «Sarà una segreteria unitaria staranno tutti dentro», conferma Guerini. Quindi, nei dodici posti di (relativo) potere nel partito di Renzi, siederanno pure esponenti della minoranza. Ma non i civatiani, perché Pippo resta il solo a fare opposizione in un Pd che in questa fase ha siglato una tregua.. Almeno fino alle europee, dopo si conteranno i voti, «si conteranno le preferenze dei renziani e dei nostri sul campo...», avvertono sibillini i bersaniani. 8 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 U IMMOBILI Eccezioni Escluse Aosta e Pordenone, tutte le altre città hanno aumentato l’aliquota da quella base dell’uno per mille LA NUOVA TASSA Tasi, chi vince e chi perde In un Comune su quattro è più cara dell’Imu Milano, Roma e Torino ritoccano al rialzo le aliquote il caso PAOLO RUSSO ROMA T assa sul mattone in aumento per una abitazione principale su quattro e negli altri casi risparmio di poche decine di euro rispetto alla vecchia Imu, fatta eccezione per un 15% di Comuni dove il minor esborso supererà in media i cento euro. E’ la fotografia dei primi 19 Comuni di città capoluogo che hanno deliberato le aliquote della Tasi scattata dalla Uil Servizio Politiche territoriali, proprio mentre il Parlamento approvava ieri in via definitiva il decreto “Salva Roma” con le regole definitive per la nuova imposta sui servizi indivisibili. Che in pratica fa rientrare dalla finestra la vecchia Imu, vista la tendenza a spingere al massimo le aliquote. Anche se ad agitare i sonni dei contribuenti più dell’esborso sarà il rebus del come pagare l’imposta. Tra la giungla di aliquote deliberate e i diversi meccanismi di detrazione la Uil calcola infatti che alla fine saranno almeno 75mila i diversi modi di versare l’obolo. Così dopo essersi esercitati nello scioglilingua di Tares, Trasi, Tari, Tuc e Tasi e aver assistito a sei modifiche normative in un solo anno, alla fine gli italiani pagheranno come prima, con altri sicuri esborsi per commercialisti o Caf. A Bologna, ad esempio, sono state fissate 23 detrazioni diverse in base alla rendita catastale dell’immobile. Ad eccezione di Aosta e di Porde- MARCO BECKER/BUENAVISTA none , tutte le altre città hanno aumentato l’ aliquota da quella base dell’uno per mille. Il 24% a un punto tale da rendere la Tasi più esosa dell’Imu. A Milano in media si pagheranno 64 euro in più, con una aliquota sulla prima casa fissata al 2,5 per mille e detrazioni legate sia alla rendita catastale (fino a 770 euro), che in base al reddito Irpef. Ma quella meneghina è una eccezione, perché quasi tutte le amministrazioni nel fissare le detrazioni hanno deciso di andare sul sicuro legandole a dati conosciuti, come quelli della rendita catastale, anziché alle condizioni socio-economiche del proprietario. Qualcuno ha affiancato al valore catastale anche la detrazione per i figli a carico, come Torino, dove al bonus fisso di 110 euro per ciascun immobile entro la soglia dei 700 euro di rendita catastale, si sommano 30 euro ogni figlio under 26. Le detrazioni, è bene ricordarlo, so- preannuncia un salasso. no state introdotte proprio dal “SalSembra andar bene invece per gli va-Roma” per evitare che i 5 milioni di in inquilini. In metà delle città non proprietari esentati dall’Imu, in virtù pagheranno la quota tra il 10 e il 30% degli sconti fissi che l’accompagnava- della Tasi perché i Comuni hanno deno, si ritrovassero invece a pagare la ciso di fare cassa con la sola Imu, donuova imposta. Per questo il decreto vuta esclusivamente dai proprietari approvato ieri prevede che l’aliquota delle case date in locazione. A Milamassima del 2,5 per no, dove la Tasi sulle mille sulla prima ca- IL REBUS DELLE DETRAZIONI case in affitto sarà sa e quella del 10,6 0,8 per mille la A Bologna ce ne sono dello sulle seconde, possaquota carico degli di 23 tipi diversi in base inquilini sarà dal no essere aumentate alla rendita catastale 10%, pari a circa 14 complessivamente di un altro 0,8, destieuro. Tra i 10 e i 20 nando l’intero maggior gettito pro- euro è l’obolo richiesto a chi è in affitprio alle detrazioni. Opportunità che to a Cagliari, Brescia, Forlì e Mantohanno sfruttato 8 capoluoghi su 19. va. “Ma alla fine –sottolinea ilo segreMilano e Roma, che ha deliberato le tario confederale della Uil, Guglielaliquote Tasi ieri, hanno deciso invece mo Loy- tra Tasi, tassa rifiuti e addidi finanziare le detrazioni per la case zionali comunali si rischia di neutrapiù modeste spingendo in alto le addi- lizzare il bonus Irpef”. Le prossime zionali sulle seconde case, per cui si delibere diranno se è così. Le stime della Uil su alcune città Milano Roma Torino Savona Pistoia Mantova 2,5 2,5 3,3 2,5 2,5 2,4 per mille per mille per mille per mille per mille per mille L’aliquota porta a un costo medio della Tasi di 430 euro, 64 in più della vecchia Imu Il costo medio della Tasi è di 410 euro, 127 euro in meno dell’Imu La Tasi arriva a costare 468 euro, 7 euro in meno rispetto a prima Il costo medio della Tasi sarà di 206 euro, circa 28 euro in più rispetto all’Imu La nuova tassa sulla casa sarà in media di 255 euro, più cara di 75 euro La Tasi costerà in media 241euro, 89 euro in più rispetto alla vecchia Imu Le reazioni Confedilizia “Patrimoniale mascherata Così scenderanno i prezzi delle abitazioni” ROMA A Corrado Sforza Fogliani Presidente della Confedilizia umento degli affitti e prezzi delle case nuovamente in caduta libera. Il Presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, vede nero il futuro del mattone con la nuova Tasi. «Che non è altro che una patrimoniale mascherata», afferma senza giri di parole. Insomma, per lei la Tasi è solo un modo di far rientrare l’Imu dalla finestra? «Per come si sta profilando dalle prime delibere comunali direi proprio di si. Oggi come oggi tutto è tranne che quel che è indicato in quella sigla, ovvero un’ imposta sui servizi indivisibili, a copertura dei loro costi effettivi. La scorsa estate era stata annunciata così ma ad ottobre era già un’Imu bis, di fatto una patrimoniale mascherata». Perché? «Perché l’obbligo per i Comuni di indicare per filo e per segno quali costi per servizi indivisibili va a finanziare c’è solo sulla carta, dal momento che i cittadini non possono verificare come verrà utilizzato il gettito. Alla fine servirà solo Il sindaco a coprire quel che sarebbe venuto a mancare con la cancellazione dell’Imu». Come se la caveranno i proprietari con la giungla di aliquote e detrazioni? «Nel ‘700 il grande economista Adam Smith diceva che le tasse devono essere meno gravose possibili e facili da versare. Qui è tutto l’esatto contrario, così oltre all’onere delle aliquote spinte verso l’alto i contribuenti dovranno pure ricorrere a caf e commercialisti con ulteriore esborso di denaro». Che conseguenze prevede per il mercato immobiliare? «Prezzi nuovamente in caduta libera. Qualche timido segnale di ripresa tra agosto e settembre c’era stato. Poi ad ottobre il vento è girato quando si è capito che la Tasi non sarebbe stata un’imposta sui servizi indivisibili ma solo un modo per ripristinare l’Imu. Nonostante i prezzi in ripresa in Gran Bretagna e Spagna, l’organismo di sorveglianza delle banche europee prevede nell’area Ue una caduta di valore in media del 20%. Con questo livello di tassazione noi andremo sicuramente peggio». E per il mercato degli affitti? «I canoni non potranno che aumentare. Per questo abbiamo proposto un Imu al 4 anziché al 10,6 per mille per le case in locazione. Il Ministro Lupi si era detto d’accordo, poi non se ne è fatto nulla. Ma si fa ancora in tempo a rimediare». [PA. RU.] “Un’impostachecolpisce anchelaclassemedia Lefamiglie sono allostremo” ANTONIO PITONI ROMA L Nicola Sodano Sindaco della città di Mantova a transizione dall’Imu alla Tasi è stata tutt’altro che indolore. «Persino qui a Mantova, che tra i comuni capoluogo si è sempre posizionata sui livelli più bassi di tassazione di tutto il Paese», tiene a precisare il sindaco Nicola Sodano. Esprimendo una «valutazione molto negativa» circa gli effetti relativi all’introduzione della Tasi. Negativa perché? «Perché ha prodotto un innalzamento della leva fiscale in un momento di grave crisi economica, che sta colpendo anche la classe media. Il tutto mentre sempre più famiglie bussano alla porta del sindaco perché non possono più sostenere spese elementari, dal gas alla luce senza parlare della tassa sulla spazzatura. E quando la gente rischia di non mangiare c’è il rischio che la situazione scappi di mano». A Mantova in particolare quali sono stati gli effetti? «Con l’Imu, eravamo riusciti - credo unico capoluogo d’Italia - a fissare l’aliquota sulla prima casa al 3 per mil- le, cioè al di sotto della soglia minima del 4 per mille. Il 2 per mille andava allo Stato, il resto al comune che riusciva a compensare il mancante uno per mille con la cassa. Per effetto di questa impostazione, sulla prima casa, i nostri cittadini non hanno dovuto pagare neppure la mini Imu». Poi è arrivata la Tasi: cosa è successo? «L’aliquota base sale al 2,5 per mille con la possibilità di aumentarla, da parte dei comuni, fino al 3,3. Noi abbiamo voluto dare un segnale e abbiamo applicato il 2,4 per mille, restando al di sotto della soglia minima. Ciononostante, rispetto all’impostazione dell’Imu, i mantovani si sono ritrovati comunque a pagare di più». Però ci sono le detrazioni... «Tema complesso. Perché i segnalatori potrebbero non essere attendibili. Se mi affido alle rendite catastali, un appartamento di pregio nel centro storico potrebbe pagare meno di una casa in periferia. Se scelgo il reddito, gli onesti pagano tutto, chi evade no». Quindi? «Allora abbiamo scelto un parametro oggettivo: 50 euro di detrazione per ogni figlio dal secondo in poi, escludendo le famiglie particolarmente agiate. In parallelo abbiamo aumentato da 7 a 8 milioni di euro il fondo per i servizi sociali per aiutare chi non ce la fa». LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Primo Piano .9 . U TRASPORTI IL RISIKO DEI CIELI Il vertice Alitalia vola ad Abu Dhabi Venerdì l’ad Del Torchio vedrà le banche, poi cda e viaggio negli Emirati. Stretta sugli stipendi dei piloti GIUSEPPE BOTTERO TORINO Roma, Milano, Abu Dhabi. L’agenda di Gabriele Del Torchio è fitta di appuntamenti. Dopo la lettera di Etihad, arrivata martedì, ora il pallino è tornato nelle mani di Alitalia e il lavoro dell’ad procede a ritmi serrati. Dopo i colloquio in conference call, venerdì Del Torchio incontrerà le banche creditrici della compagnia, ovvero Intesa SanPaolo, Unicredit, Mps e Popolare di Sondrio. Le condizioni poste dagli arabi per investire oltre 500 milioni di euro sono dure, soprattutto per i grandi istituti che sono anche azionisti. La compa- gnia di James Holden chiede la rinegoziazione di 400 milioni di debiti, in parte da convertire in azioni e in parte da cancellare. Se da Unicredit sono arrivati segnali di apertura, a Passi avanti sui risparmi il taglio vale 48 milioni Air France: se Etihad entra pronti a investire quanto si apprende, nel board di Intesa San Paolo continuerebbero a serpeggiare dubbi. Dopo i colloqui con le banche, nei primi giorni della prossima settimana, Alitalia dovrebbe convocare un Cda e, una volta affrontate punto su punto le richieste di Etihad, Del Torchio potrebbe partire alla volta degli Emirati. L’obiettivo è accelerare, così come si sta accelerando sulla ulteriore spending review da 48 milioni che porterà a 400 milioni i risparmi previsti dal piano industriale varato a inizio anno. Il 2 maggio la discussione con i sindacati ripartirà dal taglio dello stipendio di chi guadagna oltre 40mila euro, un «contributo di solidarietà» da parte di piloti, manager e quadri, ma sono previsti anche il congelamento degli scatti di anzianità e la revisione del tetto del 93% del «contratto Cai», fissato al momento della priva- tizzazione, in virtù del quale le retribuzioni della nuova Alitalia non potevano essere inferiori, appunto, al 93% di quelle della vecchia compagnia. Un ostacolo da superare anche per dare un segnale al gruppo di Abu Dhabi che, nella lettera di venti cartelle, non ha certo ammorbidito le condizioni. Il dossier Alitalia ieri è tornato sul tavolo di Air FranceKlm, alla finestra per osservare gli sviluppi della trattativa con Etihad. «Aspetto con interesse di vedere quello che succederà», ha detto il presidente e dg Alexandre De Juniac. «Avevamo avanzato delle condizioni all’investimento simile a quelle di Etihad. Se 500 Etihad ottiene soddisfazione e investe, la questione si riproporrà anche per noi» Sempre ieri Alitalia ha incassato una buona notizia: la Procura di Catania ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta per tentata estorsione avviata dopo la denuncia di Wind Jet per presunte condizioni vessatorie a conclusione della trattativa (fallita) tra le società. La compagnia catanese ha evitato il fallimento grazie a un concordato preventivo e ha chiuso i voli il 12 agosto 2012: Wind Jet nell’udienza di ieri, si è opposta e al termine il Gip si è riservato di decidere. Il verdetto è atteso per la prossima settimana. milioni L’investimento previsto da parte di Etihad per entrare nel capitale di Alitalia 2600 esuberi I tagli al personale richiesti dal gruppo arabo per investire nella società italiana Ha detto Intervista LE STRATEGIE Il problema non sono gli esuberi, ma se c’è un piano credibile, se si vuole investire e aprire nuove rotte AMEDEO LA MATTINA ROMA M aurizio Lupi è appena uscito da Palazzo Chigi dove è stata discussa la riforma della Pubblica amministrazione. Una lunga discussione, spiega il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, in cui è stata avviata «una svolta epocale» che dà il segno della «sfida dell’innovazione in questo come su tanti altri settori. O si cambia o si muore. E con Renzi la sintonia è totale, anche su come affrontare la questione dell’Alitalia». ALTA VELOCITÀ Fiducioso Faremo i collegamenti come previsto dal piano per gli aeroporti Finora si è ragionato solo sui settori Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi crede nel progetto presentato da Etihad LA TRATTATIVA Ecco, lei ha incontrato nel pomeriggio il premier il giorno dopo la lettera che Etihad ha inviato all’amministratore delegato dell’Alitalia Del Torchio. Quanto siete preoccupati che la trattativa possa fallire? «Intanto una premessa d’obbligo: la trattativa è tra due aziende private, il governo non c’entra . Noi siamo interessati al piano industriale, ad un’alleanza che rilanci Alitalia a livello internazionale. Vogliamo che il nostro Paese diventi un hub naturale. La mia preoccupazione è che Alitalia trovi un partner forte, cosa che non è successa finora». Lei è a conoscenza dei contenuti della lettera. È un prendere o lasciare? «Da quello che mi ha detto Del Torchio non è un prendere o lasciare ma è una proposta seria. Il dialogo è in corso e sui giusti binari. Ora i soci italiani devono dare una risposta puntuale alle richieste di Etihad che non ha posto alcun aut aut. Posso dire che sono moderatamente ottimista. Aspettiamo e vediamo». Se la trattativa fallisse la patata bollente arriverebbe dritta sul suo tavolo: un incubo per lei. «Guardi che noi l’avevamo già affrontata questa patata bollente. Sembra che siano passati decenni da quando, a ottobre, abbiamo affrontato il problema Alitalia che era tornata sull’orlo del baratro. Avevamo detto: lo Stato non ci mette soldi pubblici e abbiamo chiesto ai privati di crederci. Oggi, dopo i primi mesi dell’anno, il bilancio è in linea con piano presentato da Del Torchio. Se le cose dovessero andare male, cosa che io non solo non mi auguro ma non credo assolutamente, vedremo cosa fare». TONY GENTILE/REUTERS Una hostess di Alitalia a Fiumicino È tra due aziende private, noi siamo interessati al rilancio di Alitalia a livello internazionale “Per la compagnia un socio forte Dagli arabi nessun ultimatum” Il ministro Lupi: Malpensa resterà importante come Linate e Fiumicino L’ordinanza DifferitoloscioperoEnav Voliregolarinelweekend 1 Servizi aerei regolari per il pros- simo sabato 3 maggio. Con un’ordinanza il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi ha differito ad altra data gli scioperi previsti per quel giorno dal personale dipendente della Enav. Ma il rientro dal Ponte rimane a rischio per chi viaggia su strada: dal 3 all’8 maggio sciopereranno i gestori degli impianti di benzina nelle aree autostradali, dalle 22 alle 6 del mattino. Lo sciopero è stato indetto da Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl e Anisa-Confcommercio. Alitalia è una grande malata nonostante i piani salvataggi e l’intervento dei famosi «imprenditori patrioti» chiamati da Berlusconi. Perchè le Ferrovie dello Stato sono state rilanciate e Alitalia no? corto raggio hanno fatto una concorrenza spietata con il low cost. Con questo non voglio giustificare il management Alitalia, perchè ognuno fa i suoi errori, anche in politica». Per i politici la questione degli esuberi «Onestamente bisogna riconoscere dovrebbe essere prioritaria: saranno che i nuovi soci itaa carico dello Stato. liani di Alitalia IL BILANCIO Lei su quanti esuberi hanno investito di metterebbe mai «Oggi, dopo i primi mesi non risorse loro pari a la firma? dell’anno, è in linea con «Mi sembra l’impoun miliardo di euro i propositi dei manager» stazione più sbaglianel 2009. Ma dal ta. Il problema non 2009 ad oggi, a differenze di quello che accaduto nelle sono gli esuberi ma se esiste un piano ferrovie che ha investito nell’alta velo- industriale credibile, se si vuole investicità, il mondo è cambiato nel settore re, fare sinergie, aprire nuove rotte. del trasporto aereo. E nessuno poteva L’occupazione si crea e si difende creimmaginare come. Pensi che la stessa ando sviluppo. Noi siamo rimasti al piaEtihad nel 2009 aveva 4 aerei, ora ne no Del Torchio concordato con il sindaha 120 e ne ha appena ordinato altri cato che ha mostrato grande senso di 100. Ryanair e Easy jet nel medio e responsabilità, cioè alla riduzione di 118 milioni di euro sul costo del lavoro». Perchè si è aspettato che l’alta velocità per collegare gli aeroporti ci venisse chiesta dagli arabi? «Noi facciamo i collegamenti dell’alta velocità come previsto dal mio piano nazionale per gli aeroporti. Finora non si è fatto perché si è ragionato per settori. Io rispondo di quello che abbiamo fatto e faremo. Sapendo che, e voglio ripeterlo, o si cambia o si muore». LaliberalizzazionediLinatesaràascapito di Malpensa? «Quando vedremo il piano industriale ne riparliamo, ma posso dirle che Malpensa rimarrà un aeroporto importante come Linate e Fiumicino. Non ho visto nei piani il ridimensionamento di Malpensa. Se Alitalia fosse fallita non staremmo qui a parlare di ridimensionamento di Malpensa». 10 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 gg Dossier/2015 Milano, Italia Ancora365giorni per vincere la sfida del futuro Tra un anno si parte: anche un po’ ridotta l’esposizione rimane decisiva per il Paese L’interno del padiglione italiano all’Expo 2015 nel progetto dello studio Nemesi & Partners FABIO POLETTI MILANO Ai piani alti di via Rovello si fanno gli scongiuri: «O si fa bene Expo 2015 o si muore». Ma si capisce che partito il countdown, è solo una questione di scaramanzia. Sulla carta ci sono i grandi numeri di una fiera espositiva senza precedenti: 147 Paesi partecipanti, la prima volta degli Usa di Obama, 20 milioni di visitatori di cui 8 dall’estero, 100 capi di Stato e di governo, 500 ministri a Milano caput mundi, una partita che con l’indotto vale 10 miliardi di euro e 4 punti di Pil che sono ossigeno. Giuseppe Sala, l’ad di Expo 2015, semina ottimismo: «Le verifiche esterne sui tempi ci rassicurano. Sulle infrastrutture i lavori sono all’80%, sulla piastra espositiva al 40%. La preoccupazione è piuttosto la burocrazia: dogane, visti, permessi». E fa niente se la linea 6 della metropolitana non si farà perchè i fondi sono stati destinati alla ricostruzione in Abruzzo, la linea 5 arriverà di sicuro fino a San Siro ma non è detto che ci saranno tutte le fermate per tempo e i cantieri della linea 4 da Linate al centro di Milano saranno aperti fino a settembre 2019, Punti cardinali Sopra, il progetto dell’Expo Center, all’estremità ovest dello spazio dell’Expo a ridosso di Expo Dubai. Lo sforzo per fare al meglio questa esposizione su cui Milano e il Paese si giocano un bel po’ di futuro, non ha precedenti. «Non possiamo permetterci che il 1° maggio ci sia in giro anche solo una carriola nella piastra espositiva grande un milione di metri quadrati, quanto 150 campi da calcio», trema uno dei funzionari che giura di guardare il meteo prima di andare a letto la sera e fuori dalla finestra ogni mattina. Perchè il vero nemico di Expo 2015 al momento è la pioggia che rallenta troppo i lavori. L’anno scorso è piovuto 125 giorni, a gennaio e febbraio di quest’anno praticamente sempre. I turni di lavoro sono spalmati su 20 ore. I cantieri stanno aperti anche con le fotoelettri- che. La piastra è un gigantesco cantiere dove già si intravedono quelli che saranno i primi padiglioni: quello italiano ideato da Marco Balich, che dopo aver curato la presentazione delle Olimpiadi invernali di Torino e il lancio della Fiat 500, si è ispirato a un nido che accoglie e nutre, in tema con il cibo che è il brand di Expo 2015; quello della Thailandia che si ispira al «no- gb», il cappello dei contadini, o quello degli Emirati Arabi, con dune alte fino a 12 metri. Italia a parte, gli Emirati con 60 milioni di euro sono i top spender della kermesse. Si capisce che il loro è pure un investimento visto che tra sei anni se la giocano in casa a Dubai. Un do ut des che però ha già provocato qualche problema. La Turchia che puntava al- l’esposizione del 2020 potrebbe ritirarsi per ritorsione. Come l’India, se non si definisce la questione dei marò. O l’Ucraina dilaniata dal conflitto interno. Ma fatti i conti, l’investimento italiano, e non solo in immagine, è di quelli che pesano e rischiano di pesare sulla ripresa del Paese. L’investimento italiano è quantificato in 1 miliardo e 300 milioni di euro. Un altro miliardo lo mettono i Paesi partecipanti. Le aziende private contribuiscono con 350 milioni. Alla fine quasi 1 miliardo in meno del progetto elaborato da Letizia Moratti al Bie di Parigi del 31 marzo 2008. Molti dei progetti anche in infrastrutture sono stati decimati dalla crisi. E pure quelli che dovevano rendere Milano più moderna. Tanto per dire si sono persi per strada i due grattacieli nell’area City Life di Daniel Libeskind e quello di Zaha Hadid. Ma pure così si calcola che l’indotto valga qualcosa come 10 miliardi di euro senza contare i 60mila posti di lavoro creati ad hoc per far correre l’evento. Per far questo sarà l’intera città a farsi bella. Il «fuori Expo» è di quelli scintillanti: una mostra su Leonardo da Vinci come non si è mai vista e pure il Teatro alla Scala che sarà aperto ininterrottamente LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Primo Piano .11 . g Darsena e padiglioni gemelli Così la fiera universale lascerà un segno in città Si punta a un’eredità sospesa tra reti virtuali e sostenibilità La storia LUCA MOLINARI MILANO P dal 1° maggio al 31 ottobre durante tutta la durata dell’esposizione. Ma tanto per prendere la rincorsa si comincia già il mese prossimo, con 130 eventi tra i quali spicca il concerto di Lang Lang, pianista classico da cento milioni di dischi che suonerà Chopin e Rachmaninov in piazza Duomo il 26 maggio. E fa niente se ancora non si sa che fine faranno le vie d’acqua che dovranno circondare il sito espositivo, gli ambientalisti si oppongono, a maggio verrà presa una decisione dal cda di Expo. O se si farà tutta la Pedemontana che ancora fa litigare le istituzioni. O se verrà completato il raccordo tra le tangenziali che si vede ad Assago sulla Milano-Genova con quel ponte ancora sospeso nel vuoto. Certo il semestre europeo a guida italiana sarà decisivo. Così come l’impegno del governo. L’obiettivo è superare nell’immaginario collettivo l’ultima esposizione milanese, quella del 1906, dedicata ai trasporti. Passata alla storia come l’Expo della modernità. Ma almeno stavolta non c’è il rischio di slittare l’inaugurazione di un anno come avvenne allora, perchè nel 1905 non era ancora pronto il traforo del Sempione, iconica rappresentazione della modernità italiana. 147 Paesi All’Expo 2015 (dal 1° maggio al 31 ottobre) hanno aderito finora 147 Paesi. È un record 20milioni di turisti Sono attesi per l’Expo: 8 milioni arrivano da fuori Italia. Ci si sta attrezzando per 500 mila posti letto 1,3miliardi di investimenti È quanto spenderà l’Italia (1 miliardo in meno del progetto originale): gli altri Paesi investiranno 1 miliardo di euro rimo maggio 2016: sono terminati i clamori dell’Expo, conclusa nell’autunno precedente, e Milano si sta lentamente riavendo da mesi vissuti intensamente. Si torna alla normalità, ma la città non è quella di due anni prima. Solo ora si può cominciare a comprendere quello che è avvenuto e cosa rimarrà come patrimonio stabile. Perché questa è la vera sfida all’interno dell’impresa. Non solo fare il possibile perché questo evento internazionale riesca nel migliore dei modi possibili, ma soprattutto comprendere fino in fondo cosa Expo lascerà a Milano e al Paese negli anni a venire. L’interrogativo appare obbligatorio, perché Expo è un evento collettivo prodotto con risorse pubbliche, ed è importante fin d’ora cominciare a immaginare cosa lascerà in dote alla città, e quali richieste è necessario portare agli amministratori perché tutto avvenga nel miglior modo possibile. Spazi metropolitani Cominciamo dai manufatti che rimarranno a Milano già a partire dal prossimo anno. Tra una decina di giorni verrà aperta al pubblico Expogate, coppia di padiglioni gemelli costruiti di fronte al Castello Sforzesco che fungeranno da centro informativo per le attività dell’esposizione. Gli edifici, in tubolari di metallo bianco e cristallo, sono il risultato di un concorso a inviti aggiudicato al milanese Alessandro Scandurra, uno dei migliori giovani talenti della nostra architettura contemporanea. Non appena i soloni della conservazione a tutti i costi FILIPPO ROMANO Il cantiere dell’Expogate: i padiglioni saranno aperti al pubblico tra una decina di giorni hanno scoperto che i padiglioni sopravviveranno all’Expo per ospitare il nuovo Urban Center, diventando così un segno stabile della città, sono partite le abituali polemiche. Verranno progressivamente spente dall’uso quotidiano che faremo di questi eleganti edifici e dall’inedito spazio pubblico che genereranno, in quella che una volta era un’irrisolta piazza-parcheggio per autobus e taxi. Altro cantiere in corso è la Darsena, riqualificata grazie al progetto del francese Jean François Bodin, che a più di otto anni dalla vittoria del concorso internazionale vede finalmente realizzarsi l’intervento che recupererà una delle poche memorie urbane d’acqua sopravvissute e gli spazi pubblici contigui. Questo importante bacino dovrebbe essere il punto di partenza per il controverso progetto delle «Vie d’acqua», un percorso di piste ciclabili e pedonali intrecciate a spazi Lo slogan: «Nutrire il pianeta, energia per la vita» Nel laboratorio delle idee il cibo diventa “smart” Dalle ricette del cuore agli studi dei super-esperti EGLE SANTOLINI A un anno dal D-day anche il cantiere delle idee sta prendendo forma. Per esempio è già in Rete (www.milanprotocol.com) la bozza di quello che impareremo a conoscere come Protocollo di Milano, promosso dal Barilla Center for Food and Nutrition, da Wwf Italia e da Bioversity International. Tra gli impegni che i governi saranno chiamati a onorare, oltre alla lotta contro le malnutrizioni e in favore di uno stile di vita più sano, quello della riduzione degli sprechi alimentari del 50% entro il 2020 e del peso della produzione di biocombustibili al 5% del fabbisogno energetico. Ma intanto bisogna cominciare dalle donne. Non solo come tramite di nutrimento, sia in senso proprio che in senso lato, visto che trasmettono ai figli il patrimonio culturale della famiglia e del gruppo sociale. Anche perché sono loro a coltivare la terra (garantendo il 70% dell’alimentazione per le popola- zioni del Sud del mondo) e perché gli studi Fao confermano che più si punta sull’educazione femminile e più si ottengono risultati contro la povertà. «WE-Women for Expo», messo a punto con il ministero degli Affari Esteri e con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, chiama a raccolta le donne su cinque progetti, e il primo è destinato proprio a tutte: si tratta di mandare la propria ricetta del cuore per raccogliere in un’enorme piattaforma digitale i segreti e i pensieri Spezie protagoniste a Expo 2015 delle donne in tema di cibo. Intanto, molte scrittrici da tutto il globo (c’è anche Elizabeth Strout) stanno applicandosi al «Romanzo del mondo»: una o due cartelle per ciascuna, a formare un libro collettivo sul tema dell’alimentazione. Al- verdi che dovrebbe collegare questa parte di città al recinto dell’Expo. Pare si siano trovate soluzioni tecniche e politiche capaci di fare ripartire il cantiere di questo ambizioso progetto territoriale, ma conoscendo bene i vizi italiani manteniamo il condizionale fino al completamento di questa iniziativa. In città ci sarà anche spazio per il Palazzo della Triennale, occupato nei mesi dell’Expo dalla grande mostra curata da Germano Celant, allestita da Italo Rota e dedicata al rapporto tra arte e cibo. Grazie a questa iniziativa si completeranno i lavori di restauro del Palazzo dell’Arte e il suo tetto verrà recuperato come spazio pubblico. Il «recinto» e le aree verdi Dalla città passiamo al recinto dell’Expo. Le uniche certezze sono rappresentate dal fatto che il Palazzo Italia sarà probabilmente l’unico padiglione a sopravvivere insieme a tutta trettanto faranno le artiste, al lavoro su un’opera multimediale, mentre una rete di personalità, tra cui Vandana Shiva e il Nobel Jody Williams, daranno vita alla «Tavola del mondo», che dalla discussione in Rete trarrà linfa e suggerimenti. L’obbiettivo è una Carta delle Donne in tema di sostenibilità che verrà presentata all’Onu. E la chiave è quella: alto contributo teorico e fitta partecipazione della Rete, insieme, perché si arricchiscono a vicenda. E se «Laboratorio Expo», diretto dal filosofo Salvatore Veca e curato dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, raccoglie le opinioni più autorevoli della ricerca, mettendo in rete le università lombarde con enti e istituzioni nazionali e internazionali, mentre Feeding Knowledge si focalizza sul Mediterraneo e sul problema della sicurezza alimentare, con il contributo dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari e del Politecnico di Milano, chiunque può l’infrastrutturazione pedonale e verde che comprenderà il lago, la grande arena all’aperto, la collina e il sistema d’acqua e parco costruiti per definirne i confini. Oltre a questo Milano erediterà una delle piastre meglio cablate d’Europa, organizzata grazie a un sistema viario razionale. Il potenziamento di autostrade, alta velocità e linee metropolitane dimostra il ruolo di stimolo che ha avuto Expo nel processo di revisione del sistema infrastrutturale milanese e anche di acceleratore di tutta una serie di azioni urbane. Ma la vera sfida sarà rappresentata soprattutto da un salto di mentalità, ovvero da come Milano sarà capace d’immaginarsi nei prossimi decenni trattando questo fondamentale evento con una maturità istituzionale e culturale da grande metropoli europea, dimenticandosi in fretta della festa e guardando con coraggio al futuro. fare la propria parte, partendo da un telefonino. «Short Food Movie», curato da Fondazione Cinema per Roma e Centro Sperimentale di Cinematografia, invita a mandare contributi (girati col cellulare o con il tablet) sul tema del cibo. Anche qui ne uscirà un megavideo a mosaico, da 147 Paesi: maggiori informazioni, come per tutti i «progetti d’inclusione», al sito www.expo2015.org. Per finire, si stima che il 10% dei 20 milioni di visitatori saranno studenti, un milione e 300 mila dall’Italia e 700 mila dall’estero. Il «Progetto Scuola» partirà dal lavoro in classe, con corsi di educazione alimentare, e culminerà con le visite ai padiglioni. E per i più piccoli c’è «Childrenshare», in collaborazione con il Museo del Bambino della Rotonda di via Besana: con un’area tematica al sito espositivo e spazio aperto ai contributi di chi con i bambini lavora ogni giorno. Twitter @esantoli 12 .Estero STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 L’ITALIA PREME PER EVITARE CHE SI ARRIVI A UNA TERZA FASE DELLE SANZIONI Ucraina, Renzi a Putin “Mosca rispetti gli accordi di Ginevra” Telefonata fra i due leader per evitare l’escalation della crisi a Est ANTONELLA RAMPINO ROMA Nella giornata in cui Kiev comunica che si sente lasciata sola a fronteggiare russi e filorussi nelle regioni a Est, e mentre da Berlino Angela Merkel minaccia una nuova ondata di sanzioni contro Mosca se non «si riaprirà il dialogo» – con gli operatori dell’Osce ancora in ostaggio dei filorussi – e John Kerry esorta l’Europa «a non dipendere più dalla Russia per gli approvvigionamenti energetici», Vladimir Putin e Matteo Renzi si sentono al telefono. Al termine del colloquio, una nota di Palazzo Chigi comunica che l’argomento centrale è stato «il rispetto degli accordi di Ginevra», mentre il Cremlino aggiunge che si è «discusso in modo costruttivo della cooperazione russo-italiana in varie aree, incluso il settore energetico». In realtà, è proprio quel che si muove in Ucraina, e quel che non si TRE MORTI E 79 FERITI Cina, attentato nello Xinjiang durante la visita di Xi Filorussi in trincea a Slaviansk. Kiev dà per perse le regioni dell’Est muove in una crisi sempre più intricata, a rendere la telefonata niente affatto di routine. Si è trattato del primo contatto con Renzi di Putin, che sin qui s’era limitato a una lettera di congratulazioni al premier italiano che gli ha prontamente risposto - appena insediato a Palazzo Chigi, essendo del resto andata in scena la visita ufficiale del presidente della Federazione russa in Italia proprio poche settimane prima, quando premier era Enrico Letta. E’ mancata E’ mancato Maria Carla Bacco ved. Pont anni 87 Lo annunciano i igli, i nipoti e parenti tutti. Funerali in Traves venerdì 2 corr. ore 10. La salma proseguirà per Torino, Tempio Crematorio. – Lanzo, 29 aprile 2014 E’ mancata all’affetto dei suoi cari HONG KONG Torna l’incubo terrorismo nello Xinjiang, la regione nel cuore dell’Asia sotto controllo cinese, fino a pochi anni fa a maggioranza uigura, una popolazione turcofona di religione islamica. Un’esplosione ha scosso la stazione del capoluogo Urumuqi mentre il presidente cinese Xi Jinping concludeva la sua visita nella regione. Pochi i dettagli divulgati dai media sulla natura dell’esplosione che avrebbe provocato 3 morti e 79 feriti. Ma in serata l’agenzia ufficiale «Nuova Cina», non aveva dubbi nel parlare di «attacco terroristico violento». A una prima esplosione sarebbe seguito l’attacco di una o più persone con dei coltelli. L’attentato è coinciso con la prima visita di Xi da Presidente cinese nella regione. «La battaglia per combattere la violenza ed il terrorismo non ci consente neanche un momento di rilassamento», ha detto poi Xi. Il primo marzo scorso a Kunming 29 persone sono state uccise dai terroristi. Pechino sta portando avanti azioni sempre più decise per il controllo della regione: è recente una direttiva che invita la popolazione a denunciare le donne velate o gli uomini con la barba lunga. [I. M. S.] Ma una telefonata dalla tempistica niente affatto casuale: si tratta di riavviare un dialogo con la Russia, dopo gli esiti dell’intesa di Ginevra del 17 aprile scorso che, per quanto favorevoli a Mosca, sono stati disattesi al punto che già dieci giorni dopo il G7 ha dovuto stabilire sanzioni. E si tratta di provare a fermare un’escalation per la quale l’Occidente minaccia nuove penalizzazioni economiche, senza che il Cremlino receda dalle proprie posizioni, con- Maria Bottoni ved. Manfrinati anni 86 Lo annuncia il iglio Piero con la nuora Maria. Funerali sabato ore 9,30 parrocchia Sant’Anna. – Torino, 30 aprile 2014 Costantino Miroglio Ne danno il doloroso annuncio la moglie Mariuccia, il iglio Lorenzo con Simona, i nipoti Vittorio ed Umberto con Sarah e il piccolo Pietro. S. Rosario venerdì 2 ore 17,55 e Funerali sabato 3 ore 10 parrocchia Santa Giulia. Costantino riposerà nella tomba di famiglia nel Cimitero di Moriondo Torinese. – Torino, 30 aprile 2014 Genta dal 1848 - Torino Caro NONNO resterai sempre nei nostri cuori. Umberto con Sarah e Pietro. Renzo Angela con Maurizio Paola Lorenzo e Matilde sono particolarmente vicini a Mariuccia e Lorenzo nel ricordo del caro Costantino – Torino, 30 aprile 2014 Ha raggiunto la sua diletta Elisa Marco G. Cubito ingegnere lasciando nel dolore il papà Luciano, la mamma Angela e la nipote Matilde con il papà Giacomo Cressati; zii, cugini e tutti quelli che l’hanno amato. S. Rosario in Caselle venerdì 2 maggio ore 20,30 e Funerali sabato 3 maggio ore 11,15 chiesa San Giovanni con partenza dall’ospedale di Ciriè ore 10,45. Un ringraziamento particolare al dott. Salvatore Pignataro, ai medici e al personale del reparto di Medicina dell’ospedale di Ciriè e all’architetto Giuseppe Bartelloni. – Ciriè, 29 aprile 2014 La famiglia Marengo precisa che venerdì 2 maggio alle ore 12,30 la cara salma del CAVALIERE DEL LAVORO dott. Pier Carlo Marengo verrà tumulata nella cappella di famiglia presso il Cimitero Monumentale di Torino. – Torino, 30 aprile 2014 Maria Grazia e Mario Richetta partecipano commossi al dolore di Laura, Ernesto e famigliari per la scomparsa del CAVALIERE DEL LAVORO dott. Pier Carlo Marengo – Crescentino, 29 aprile 2014 Mirella e Sandro abbracciano Umberto e la sua famiglia in questo momento di dolore. Partecipano al dolore della famiglia Miroglio Carlo Elvira Emanuele e Maria Elisa. Ricordano con tanto affetto COSTANTINO gli amici Adriana, Carla, Edy, Olimpia e Germano, Titti e Gigi. tinuando a schierare i soldati al confine con l’Ucraina, e a sostenere i filorussi dell’Est. Alle viste, per giunta, le elezioni presidenziali del 25 maggio a Kiev, che Mosca vorrebbe far fallire. E dunque l’Italia, la cui posizione è sempre quella di «sperare di non arrivare alla fase 3 nelle sanzioni contro la Russia», come ha ricordato ancora ieri il ministro Mogherini, s’è assunta il ruolo di parlare «con l’amico russo». Per attivare quell’unico esito possibile degli «accordi di Ginevra», un abbassamento della tensione, in vista del Consiglio a Bruxelles dei ministri degli Esteri il 12 maggio. Nel quale si potrebbero per l’appunto disporre nuove sanzioni. La linea del «rispetto dell’intesa di Ginevra» – poiché non di veri e propri accordi si tratta, ma di un documento in sette punti che per quanto favorevole a Putin apriva la strada ad uno stop SERGEI GRITS/AP all’escalation – era stata del resto ribadita nella conference call tra Obama e i leader del G7, e dunque anche Renzi, lo scorso 25 aprile, giusto a ridosso del rapimento degli osservatori Osce, minacciando la famosa «terza fase» di sanzioni per Putin. Diplomazia del telefono, di cui il colloquio Renzi-Putin è un tassello. Mentre intanto il presidente ad interim ucraino Turchinov lancia allarmi: «Il rischio che la Russia cominci una guerra contro l’Ucraina è reale». E’ mancata all’affetto dei suoi cari Maria Carmela Germino ved. Turini anni 96 La piangono i igli Fiorella, Enzo con Silvia, Alessandro, Francesco e la carissima Rina con tutta la sua famiglia, che in tutti questi ultimi vent’anni l’hanno amata, curata e fatta vivere con gioia e serenità al Todocco. I Funerali avranno luogo venerdì 2 corr. alle ore 15 nella parrocchia S. Maria Assunta in Montanaro, partendo da Torino, via Saluzzo 50 alle ore 13,30. – Torino, 30 aprile 2014 I colleghi e gli amici dello Studio Mellano Associati con Clara Mellano partecipano al dolore dell’ing. Vincenzo Turini e famiglia per la perdita della MAMMA. E’ mancata all’affetto dei suoi cari Delina Garabello ved. Serra Ne danno il triste annuncio la iglia Ivana con Tonino, il iglio Furio con Claudia, gli adorati nipoti Eric e Patrick, i fratelli Dario e Armando, le sorelle Angela e Piera, parenti e amici tutti. Benedizione sabato 3 maggio alle ore 9 nella chiesa di Maria Madre di Misericordia, via Ada Negri 22 Torino e Funerali sabato 3 maggio alle ore 15,30 nella chiesa di S. Lorenzo in Prunetto (CN). – Chieri, 30 aprile 2014 O.F. Mazzone - Saliceto E’ mancato Alfredo Sannini (Dino) Lo annunciano la moglie Kely e la iglia Sissi. Un sentito ringraziamento al dott. Marco Araldi, a Luisella e Luciana per le amorevoli cure. Funerali venerdì 2 maggio alle ore 11,30 parrocchia Santa Teresina. Santo Rosario questa sera alle ore 18 in parrocchia. – Torino, 29 aprile 2014 Giubileo 011.8181 E’ mancata Carla Picco ved. Bianco anni 88 L’annunciano la iglia Renata e parenti tutti. Funerali sabato 3 alle ore 9,30 nella parrocchia S. Giovanni Bosco, via P. Sarpi 117. – Torino, 30 aprile 2014 Accompagnato dall’affetto di tutti i cambianesi è tornato alla Casa del Padre il CANONICO don Giovanni Minchiante per 46 anni priore di Cambiano anni 91 I parenti e tutta la comunità parrocchiale lo afidano a Cristo Risorto Buon Pastore. I Funerali avranno luogo in Cambiano sabato 3 maggio alle ore 9,30 nella chiesa parrocchiale. S. Rosario venerdì 2 maggio ore 20,30 stessa parrocchia. – Cambiano, 30 aprile 2014 E’ mancata all’affetto dei suoi cari Laura Stradella in Amerio Ne danno l’annuncio il marito e i igli. – Torino, 30 aprile 2014 ULSTER, FERMATO PER UN OMICIDIO DEL 1972 Arrestato Gerry Adams l’ex leader dell’Ira LONDRA La polizia dell’Ulster ha fermato Gerry Adams, leader dello Sinn Feinn (il braccio politico dei terroristi nordirlandesi dell’Ira) per interrogarlo su un omicidio risalente al 1972 di Jean McConville, una donna sequestrata e uccisa dall’ala estremista dell’Ira (Provvisional Ira) e sepolta in una spiaggia. Lo riferisce la «Bbc». La donna era stata «giustiziata» per aver soccorso un soldato britan- nico ferito. In seguito sempre l’Ira cambiò versione e la accuso di essere una spia al soldo dell’esercito britannico. La polizia riferisce che il 65enne Adams si è presentato alla stazione di polizia di Antrim dove è stato posto in stato di fermo. Gerry Adams è stato il volto pubblico dell’Ira negli ultimi 30 anni e nel 1998 fu tra i firmatari del cosiddetto «Good Friday Agreeemnt» (l’accordo del Venerdì santo) che pose fine alle violenze in Ulster. «La Stampa» aderisce alla campagna di Wan-Ifra Ogni giorno fino al 3 maggio, il World Press Freedom Day, vi racconteremo la storia di un giornalista imprigionato Shiva Nazar Ahari - Iran Attivista per i diritti umani e giornalista del sito Asad Zan (Donna liberata), Shiva Nazar Ahari è detenuta dal 2012. È stata condannata a 74 frustate e 4 anni per gli articoli sui diritti violati dopo la rielezione di Ahmadinejad. È colpevole di «comportamento ostile a Dio», «complotto contro la sicurezza e «diffusione di propaganda anti-governativa». L’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali si stringe con affetto alla famiglia del suo Presidente d’Onore Carmelo, per l’improvvisa scomparsa del iglio Giampaolo Carlino – Roma, 28 aprile 2014 L’Associazione Culturale Machiavelli si unisce al dolore dei familiari del Consigliere Carmelo per la tragica morte del iglio Giampaolo Carlino – Roma, 28 aprile 2014 E’ mancato Franco Perardi arrotino anni 67 Lo annuncia la famiglia. Funerali in Torino parrocchia San Paolo Apostolo, via Michele Berrino 12/A sabato 3 maggio ore 10. Indi la cremazione. Santo Rosario parrocchia San Paolo Apostolo venerdì 2 maggio ore 18,45. – Castelnuovo Nigra, 26 aprile 2014 Marco, Walter, Maria Cristina Ceresa e famiglia partecipano al grande dolore per la scomparsa del comm. Albino Bellino Nel lutto che ha colpito la famiglia per la tragica scomparsa di Giampaolo Carlino si stringono con affetto a Carmelo gli amici ed i colleghi: Eligio Alasonatti Benedetto Buscaino Rosario Camarda Roberto Caruso Massimo Cassano Enzo Chiaramonte Andrea Ciccone Giulia Colangelo Vito Continella Salvatore Currao Mariangela Danzì Gigi De Cristofaro Maria Teresa De Lorenzis Pietro Dragone Giuseppe Geraci Vincenzina Giaretti Roberto Incaminato Liborio Iudicello Margherita La Paglia Rocco Lauletta Stelio Manuele Alfonso Migliore Nino Minicucci Maurizio Moscara Lorenza Morello Antonello Pace Carlo Paolini Armando Passaro Franco Pellicano Mauro Penasso Salvatore Piazza Elia Pirriatore Filippo Ribaudo Alfredo Ricciardi Gigi Russo Carlo Safioti Nino Saija Antonietta Sanna Alessandra Setaro Edoardo Sortino Sergio Sortino Giuseppe Spadaro Vincenzo Specchia Maria Cristina Tedesco Dina Usai – Torino, 28 aprile 2014 che ricorderanno sempre con tanto rimpianto, stima e amicizia. – Torino, 30 aprile 2014 ANNIVERsARI 2007 2014 Renata Barone Compleanno. 2013 2 MAGGIO 2014 Domenico Maccherrone Ad un anno dalla scomparsa del nostro caro Domenico, ci onora far partecipe tutti del ricordo della sua indimenticabile e amabile persona. Famiglia Maccherrone. 2002 2014 dott. Marco Rolando Mi manchi sempre tanto. Tua mamma. Antonio Strambaci Lucia Rovera Occhiena Luigi Occhiena Sempre nei nostri cuori. Mamma, Franco con Pier Antonio e Luisa. – Torino, 1 maggio 2014 Teresa Valle Ellena Giovanni Ellena Sempre nel mio cuore. – Torino, 1 maggio 2014 2005 2014 Lino Zecchini I tuoi cari. GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 CLAYTON LOCKETT SI È SVEGLIATO DURANTE LA «PROCEDURA». LA CASA BIANCA: «CASO DISUMANO» Gli americani riscoprono l’isolazionismo Oklahoma,iniezioneletalesbagliata.Stroncatodauninfartoperildolore I veleni Il«protocollo» delletresostanze La combinazione 1 Nella maggior parte degli Stati Uniti il protocollo delle iniezioni letali prevede una combinazione di tre sostanze: un anestetico, un agente paralizzante e il cloruro di potassio che ferma il cuore. Il «test» 1 Fino a poco tempo le inie- zioni erano a base di tiopentale sodico, un farmaco di cui l’Ue ha vietato l’esportazione negli Usa. L’Oklahoma ha cercato di aggirare il blocco usando una formula non testata. Le esecuzioni 1 Nel 2014 sono già 20, tut- te per iniezione letale. Nel 2013 erano state 39. Alla fine hanno tirato la tendina, per pudicizia, impedendo ai testimoni di vedere l’orrore. Quello che è accaduto martedì sera nella camera della morte di McAlester, però, è un’agonia che sta già rilanciando il dibattito per l’abolizione della pena capitale negli Stati Uniti. Ieri pomeriggio in Oklahoma erano previste due esecuzioni a breve intervallo: quella La storia VITTORIO SABADIN ressida Bonas ha rotto dopo due anni la relazione con il principe Harry. Non hanno litigato, né Harry l’ha tradita, hanno anzi annunciato che resteranno buoni amici. Semplicemente, Cressida non sopportava più l’attenzione dei media a ogni uscita pubblica, i resoconti dettagliati dei loro atteggiamenti affettuosi, le continue voci su un imminente matrimonio, i paragoni con Kate e William. Quanto la Royal Family abbia a che fare con molestie di questo tipo era stato molto ben sintetizzato dal principe Filippo, il marito di Elisabetta, durante una visita ai Caraibi: «Voi avete le zanzare – aveva detto -. Noi abbiamo i giornalisti». Cressida non ce la fa più. Sta studiando danza contemporanea a Greenwich e vorrebbe in futuro cominciare una carriera nello spettacolo. Ma ha confidato alle amiche di essere un po’ scettica sulla possibilità di recitare in palcoscenico ed essere contemporaneamente un membro della famiglia reale. Bisogna scegliere, e lei a 25 anni non è pronta. Sua madre, Lady Mary Gaye Curzon, che ha avuto cinque figli da quattro mariti diversi, tutti molto ric- C di Clayton Lockett, colpevole dell’omicidio di una ragazza di 19 anni, e quella di Charles Warner, condannato invece per l’uccisione e lo stupro di una bambina di 11 mesi. La ragione dell’accumulo stava nel fatto che nelle settimane scorse il boia era stato bloccato dai giudici, perché i detenuti volevano sapere cosa li avrebbe uccisi. Da qualche tempo, infatti, gli Stati che applicano la pena di morte negli Usa sono in difficoltà: i fornitori dei veleni usati per le iniezioni letali, tra cui anche quelli italiani, hanno interrotto le consegne, obbligandoli a trovare alternative. I nuovi veleni però non sono stati rivelati, e i condannati avevano fatto causa per conoscerli. I giudici hanno fermato le esecuzioni, ma poi hanno bocciato il ricorso, e quindi il boia ha dovuto accelerare le pratiche per smaltire gli arretrati. Lockett è entrato nella camera della morte verso le 6, e alle 6,23 il sedativo ha iniziato a scor- rere nelle sue vene. Dieci minuti dopo il medico ha annunciato che aveva perso conoscenza, e quindi ha autorizzato la somministrazione dei veleni che avrebbero dovuto ucciderlo. Alle 6,37, però, Clayton si è svegliato, ha cercato di alzarsi e ha respirato profondamente. Qualcuno lo ha sentito mormorare: «Oh, man!». I poliziotti allora hanno tirato le tendine per nascondere la scena ai testimoni, mentre il medico ha verificato che era avvenuta una CLAYTON LOCKETT È STATO GIUSTIZIATO PERCHÉ COLPEVOLE DELL’OMICIDIO DI UNA RAGAZZA DI 19 ANNI «vein failure». In altre parole, la vena dell’iniezione letale era scoppiata. L’esecuzione è stata sospesa, ma alle 7,06 Lockett è morto comunque d’infarto. Probabilmente fra dolori atroci, perché questo provocano i veleni, quando vengono somministrati senza sedativo. A quel punto Warner è stato riportato in cella e il suo appuntamento con il boia è stato rimandato di due settimane, ammesso che ora altre cause legali non lo blocchino di nuovo. La Costituzione americana vieta le punizioni «inusuali e crudeli», e senza dubbio l’esecuzione di Lockett l’ha violata. Anche la Casa Bianca, per bocca del portavoce Jay Carney, ha condannato come «disumana» l’esecuzione. Il governatore dell’Oklahoma ha dato ordine di rivedere la procedura delle esecuzioni. Ora si tratta di vedere quanto rilancerà il dibattito sull’abolizione, che l’Italia sta favorendo proprio in questi giorni anche all’Onu, ripresentando la risoluzione per la moratoria mondiale. Gli analisti del settore pensano che gli Usa sono destinati a fermare il boia, perché costa troppo, non aumenta la sicurezza, e in un caso su 25 giustizia innocenti. Dal 2007 ad oggi gli Stati che lo usano sono scesi da 24 a 18, le esecuzioni sono diminuite dalle 99 del 1998 alle 39 del 2013. Il sostegno popolare per la pena di morte è sceso dall’80% del 1994 al 60% di oggi, ma tra i giovani che domani decideranno la sua sorte è assai più basso. Nell’attesa, però, ci toccheranno altri spettacoli come quello di martedì in Oklahoma. Troppi paparazzi e addio privacy Cressida chiede una tregua a Harry Il principe lasciato dalla fidanzata: stufa dei flash, vuole una vita normale Insieme Cressida Bonas con Harry a una partita di rugby Il principe sarà a Montecassino il 18 maggio per il 60° anniversario della battaglia Il precedente Anche William e Kate presero una pausa, salvo poi convolare a reali nozze esattamente tre anni fa REUTERS chi, non ci avrebbe pensato due volte. Ma Cressida non sembra dare altrettanta importanza al rango e al denaro, e non è disposta a sopportare oltre le violazioni della sua privacy. Da Diana a Sarah Ferguson a Catherine, tutte le donne che sono entrate per effetto di un matrimonio alla corte britannica hanno dovuto fronteggiare l’attenzione costante dei giornali popolari londinesi, che trova poi eco in tutto il mondo. Diana, che è stata la maggiore vittima di questo voyeurismo, l’ ha prima giudicato fastidioso, ma se ne è ampiamente servita per vendicarsi del principe Carlo. Sarah, a causa delle sue continue follie finite sui media, ha perso tutto ed è diventata bulimica. Catherine ha imparato dagli errori delle altre, e recita perfettamente la sua parte in pubblico: sa che se mostra sorridente il piccolo George ai fotografi un paio di volte al mese, per il resto Estero .13 FOCUS Usa, esecuzione choc 43 minuti per morire PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK . del tempo la lasceranno in pace. La Royal Family per molti anni ha sopportato i tabloid con rassegnazione, come ai Caraibi si sopportano le zanzare. Ma negli ultimi anni, quando alcuni limiti sono stati valicati con le vicende di Carlo e Camilla, la morte di Diana e i telefoni privati intercettati da «News of the World», ha deciso di difendere la propria privacy minacciando i giornali popolari su un loro nervo ancora sensibile: la richiesta di danni. Sono state così bloccate foto di Kate che mostravano, oltre che il seno nudo, forse anche altro e si è ottenuto un maggiore rispetto nei confronti della famiglia. Se Cressida vuole una vita normale, dovrà trovarsi un nuovo fidanzato. Ma non è detto: anche William e Kate si erano separati per un po’, prima di sposarsi. Harry è triste, e aspetterà che lei ci ripensi. Per un po’, almeno. Uno su due chiede meno impegno all’estero. Perché? Gli americani vogliono ritirarsi dal mondo. È una tendenza all’isolazionismo che viene sempre più confermata dai sondaggi, e probabilmente sta già influenzando le politiche di Washington. L’ultimo è quello che ha pubblicato ieri il «Wall Street Journal», secondo cui il 47% dei cittadini vorrebbe che gli Stati Uniti fossero meno attivi sul palcoscenico globale. Un simile rilevamento, condotto di recente dal Pew Center, aveva posto il sostegno per l’isolazionismo al 53%. Quello che colpisce di più, però, è il confronto col passato. Nel settembre del 2001, rispondendo alle stesse domande dopo gli attentati di al Qaeda, solo il 14% degli americani voleva che Washington fosse meno attiva nel mondo, contro il 47% di oggi: un aumento del 33% in poco più di un decennio. Cosa è successo in questo periodo, per cambiare così radicalmente la percezione della gente? Come prima cosa le guerre in Afghanistan e Iraq, poco popolari e molto costose, in termini di uomini, soldi e simpatia globale. Poi la crisi economica del 2008, che ha dato agli americani un senso d’impotenza sul piano domestico, spingendoli a chiedere che i politici cerchino soluzioni per i guai interni, prima di affrontare quelli degli altri. Il risultato probabilmente si vede già nella politica estera di Obama, che non è meno interventista per debolezza, ma per la consapevolezza che gli americani lo chiedono. L’invasione dell’Iraq non ha prodotto la fioritura della democrazia liberista in Mesopotamia, perché ripetere l’errore in Siria o Ucraina? Il 48% degli americani, poi, considera la globalizzazione un danno, soprattutto se sono poco istruiti e di classe mediobassa. Cosa dovrebbe fare un leader, davanti a queste comprensibili pulsioni? Assecondarle, e incassarne i vantaggi elettorali, o contrastarle, come fece Roosevelt quando spinse gli Usa all’intervento nella Seconda Guerra Mondiale? Isolarsi aiuterà davvero la soluzione dei problemi domestici, o li acuirà, favorendo quel declino che già si delinea nel sorpasso economico da parte della Cina? Su queste domande si giocheranno almeno in parte le presidenziali del 2016, il futuro dell’egemonia di Washington cominciata col secolo americano, la sicurezza e la prosperità di tutti coloro che da essa dipendono nel mondo. (Paolo Mastrolilli) 14 .Cronache STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 DOPO LA CONSULTA il caso CLAUDIO BRESSANI GARLASCO (PAVIA) l processo per il delitto di Garlasco è un nastro che si riavvolge di cinque anni, sino al 30 aprile 2009. Quel giorno il gup di Vigevano Stefano Vitelli ritenne che le indagini fossero incomplete e decise un’ampia integrazione probatoria ordinando quattro perizie e l’audizione di sei testimoni. Ieri mattina - esattamente cinque anni dopo - la prima Corte d’assise d’appello di Milano ha stabilito che sono lacunosi anche gli accertamenti sviluppati in seguito, che portarono alla doppia assoluzione di Alberto Stasi, poi annullata un anno fa dalla Cassazione. E dunque ha riaperto l’istruzione dibattimentale, disponendo altre due perizie e finalmente l’acquisizione della bici nera da donna in uso alla famiglia Stasi. La parte civile, con l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, canta vittoria: «È quello che chiedevamo da anni». La difesa invece è perplessa: «Avevamo scelto il rito abbreviato, questa continua richiesta di nuovi accertamenti è una forzatura». Ma la Corte di rinvio, presieduta da Barbara Bellerio, vuole andare fino in fondo per arrivare alla verità sull’omicidio di Chiara Poggi, assassinata a 26 anni nella sua villetta di Garlasco. Era a casa da sola il 13 agosto 2007, la famiglia in montagna. Fu Alberto Stasi, il suo fidanzato, all’epoca studente bocconiano, oggi quasi trentunenne commercialista, a lanciare l’allarme dopo aver trovato il corpo. Una testimone, in seguito riscontrata da un’altra, nelle ore successive riferì di aver notato una bici nera da donna davanti a villa Poggi in orario compatibile con quello del delitto. I carabinieri chiesero agli Stasi quante bici avessero. Mamma e papà citarono anche quella nera da donna, Alberto invece non ne fece menzione. Era nell’officina di autoricambi del padre. Un maresciallo si limitò ad andare a vederla l’indomani: concluse che non corrispondeva per certi particolari alla descrizione e non fu mai sequestrata. Ieri mattina è stata finalmente acquisita su ordine della Corte: i carabinieri l’hanno trovata nella villa di Alberto in via Carducci, pare che ultimamente la usasse la madre. Non sarà sottoposta ad «approfondimenti scientifici», ormai inutili «in considerazione del tempo trascorso e della impossibilità di conoscere le modalità di conservazione». Ma verrà mostrata alle testimoni, Franca Bermani e Manuela Travain, per vedere se la riconoscono. Le due donne potrebbero essere convocate a testimoniare in aula. C’è poi la questione del capello. Nelle mani Chiara ne aveva diversi, quasi tutti risultati suoi. Tutti tranne uno, molto più corto (12 millimetri) e più chiaro degli altri, provvisto di bulbo. L’estrazione del Dna nucleare da parte dei Ris non riuscì. Quella del Dna mitocondriale invece non fu eseguita, sembra per dimenticanza. Ora la Corte ha La vittima I Chiara Poggi, 26 anni, fu assassinata il 13 agosto 2007 Eterologa: dalle coppie 150 richieste al giorno ROMA I processi 1 Il 20 agosto 2007, una L’unico sospettato MATTEO BAZZI /ANSA Alberto Stasi, fidanzato della vittima e all’epoca studente alla Bocconi, è stato l’unico indagato nei processi per l’omicidio settimana dopo l’omicidio di Chiara, la Procura di Vigevano aprì una inchiesta indagando Stasi con l’accusa di omicidio volontario. Il 17 dicembre 2009 l’unico sospettato sarà assolto in primo grado. Il processo di secondo grado inizia l’8 novembre 2011 davanti ai giudici di Milano. Il pg Laura Barbaini chiede 30 anni di carcere oppure la rinnovazione del dibattimento. Il 6 dicembre 2011 la Corte conferma l’assoluzione per Alberto. Ma il 18 aprile 2013, dopo il ricorso di parte civile e Procura, la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione e disposto un nuovo processo. Garlasco, si riparte da zero Sarà guerra su tre perizie Accolte le richieste della parte civile. Il legale di Stasi: “Siamo tranquilli” Gli elementi che saranno analizzati dai periti Circa 3.400 in sole tre settimane, oltre 150 al giorno. Sono le richieste di interventi di fecondazione eterologa giunte ai centri per la procreazione assistita, dal nord al sud dell’Italia, dallo scorso 9 aprile quando la Consulta ha dichiarato incostituzionale il divieto di eterologa previsto dalla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. «Un vero e proprio boom di contatti» conferma Elisabetta Coccia, presidente dell’associazione Cecos Italia, che riunisce i centri di studio e conservazione ovociti e sperma umani. Ma dal Ministero della Salute arriva una precisazione che sembra frenare le aspettative delle coppie sui tempi. «Solo quando si conosceranno le motivazioni della sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il divieto di fecondazione eterologa spiega una nota del dicastero sarà possibile per il ministero della Salute individuarne le modalità di attuazione». E precisa che ci «saranno molti gli aspetti da regolare, con diversi provvedimenti, sia di tipo amministrativo che legislativo». Il Lotto ConcorsoN.51-Martedì29Aprile2014 Bari 89 65 72 43 22 Cagliari 1 5 17 74 78 Firenze 2 78 76 21 11 Genova 58 15 34 21 78 Milano 34 20 89 5 61 Napoli 34 70 26 77 47 Palermo 24 79 26 56 16 Roma 3 82 11 7 22 Torino 77 60 68 79 58 Venezia 82 81 27 9 39 Nazionale 1 6 22 89 70 SUPERENALOTTO La bici nera da donna degli Stasi Il capello nelle mani di Chiara La camminata di Alberto Sarà mostrata ai due testimoni che videro una bici davanti alla villetta Verrà esaminato con le particelle ritrovate sotto le unghie della vittima Verrà simulata per verificare l’ipotesi che le sue scarpe non si siano sporcate di sangue incaricato il professor Francesco De Stefano, medico legale dell’università di Genova, che dovrà anche riesaminare con tecniche più avanzate i frammenti delle unghie prelevati alla vittima. Lo stesso specialista farà inoltre parte di un collegio peritale chiamato a completare la «sperimentazione virtuale» sulle camminate, ovvero sulla possibilità di attraversare la casa per trovare il corpo senza intercettare con le scarpe nemmeno una goccia di sangue, come avrebbe fatto Alberto. Nella perizia, già svolta in primo grado, era stato tralasciato per presunte difficoltà tecniche proprio uno dei punti più imbrattati, i primi due gra- dini della scala della cantina in fondo alla quale fu trovata Chiara. Se ne occuperanno il dottor Roberto Testi, dell’Asl 2 di Torino, e i professori Gabriele Bitelli e Luca Vittuari, dell’università di Bologna. I periti giureranno il 14 maggio, quando chiederanno termini presumibilmente sino all’autunno. Combinazione vincente 27 33 40 numerojolly 62 52 76 86 superstar 17 MONTEPREMI 1.493.251,53 € JACKPOT 15.955.493,14 € Nessun 6 Nessun 5 + Ai6 con punti5 37.331,29 € Ai521 con punti4 439,97 € Ai19.678 con punti3 23,03 € 10 e LOTTO Numeri vincenti 1 2 3 5 15 17 20 24 34 58 60 65 70 72 77 78 79 81 82 89 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Emilio Riva, il patron dell’Ilva, è morto ieri nella sua villa di Malnate (Varese). Aveva 88 anni. Il «ragiunatt» - come amava farsi indicare, anche se di recente aveva ricevuto una laurea ad honorem in ingegneria - era stato arrestato di recente per reati ambientali e fiscali legati all’Ilva, ed era uno dei 50 imputati per i quali il 19 giugno prossimo si svolgerà l’udienza preliminare a Taranto. Cronache .15 . Addio a Emilio Riva il “ragiunatt” dell’Ilva tutto acciaio e veleni tare, con discrezione, Silvio Berlusconi. Tanto da rispondere fra i primi alla chiamata dei «patrioti» in cordata per l’Alitalia. In cambio però, sostengono le accuse, della libertà di azione a Taranto: impianti spremuti e scarsi investimenti per ridurre l’inquinamento dell’Ilva sulla città. Il vecchio patriarca preferiva ricevere i pochi amici (come Giorgio Fossa o Cesare Romiti) a casa propria, mettendosi lui stesso dietro ai fornelli e cucinando strepitosi risotti. Dicono che sino alla fine tenesse i numeri principali del gruppo in un libriccino nero che portava sempre con sé: produzione, venduto, guadagni. Una saga, quella dei Riva, iniziata nel dopoguerra, quando il giovane Emilio, figlio di un commerciante di rottame, si com- Per i giudici era il grande inquinatore di Taranto CAPITANO D’INDUSTRIA Personaggio TEODORO CHIARELLI E ra l’ultimo grande vecchio dell’acciaio italiano. E se n’è andato con un enorme rammarico: non essere riuscito a difendersi dalle accuse infamanti che gli sono piovute addosso per le vicende legate all’Ilva di Taranto, il colosso siderurgico al centro delle inchieste della magistratura per inquinamento e reati finanziari. Emilio Riva, il «ragiunatt», milanese da generazioni, era un imprenditore discusso e controverso, spregiudicato e fors’anche cinico. Un industriale vecchio stampo, che incarnava lo stereotipo del «padrone delle ferriere». Soprav- vissuto ad altre due grandi figure dell’acciaio: il bresciano, re del tondino, Luigi Lucchini, e il mantovano Steno Marcegaglia, che da sindacalista si era fatto padrone fino a creare una multinazionale dei tubi. Eppure, ruvido nei rapporti sindacali e istituzionali, Riva era a modo suo legato ai propri operai. Si vantava: «Ho sempre aperto e comprato fabbriche e non ne ho mai chiusa una». Era diventato il quarto produttore in Europa e il decimo nel mondo, 11 miliardi di euro di ricavi (prima del blitz della magistratura) e 24 mila dipendenti. Da una parte l’Ilva, rilevata a un prezzaccio dallo Stato, l’Iri di Romano Prodi, con i suoi altoforni per i «prodotti piani» (oltre a Taranto, stabilimenti a Genova e Novi Ligure). Dall’altra, la Riva Acciaio e le holding estere (impianti in Spagna, Germania, Francia, Belgio, Canada e Tunisia) specializzate nei «prodotti lunghi» da forno elettrico. Cominciò commerciando rottami, è arrivato ad avere 24 mila dipendenti Terra dei fuochi Funeralisolenni perMancini ARCIERI 1 Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha disposto i funerali solenni per Roberto Mancini, il poliziotto morto a 53 anni a seguito di una malattia contratta per cause di servizio.Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo ha definito, «un servitore delle istituzioni che si è prodigato nell’attività investigativa per l’individuazione, su alcune aree della Campania, dei siti inquinati dai rifiuti tossici illecitamente smaltiti». Mancini 54 anni era conosciuto perché aveva fatto dalla lotta all’ecomafie una delle sue principali ragioni di vita. Un male terribile che lo ha minato nel corpo per undici lunghi anni. Emilio Riva aveva 88 anni Un uomo tutto d’un pezzo, un duro, un padrone d’altri tempi, il Riva ragionier Emilio. Non si sa come abbia reagito nel luglio del 2012 alla notifica degli arresti domiciliari disposti per lui, classe 1926, dal gip di Taranto. Però a Caronno Pertusella (Varese), dove nel 1957 costruì il suo primo stabilimento siderurgico, ricordano ancora quel che disse mentre lo arrestavano nel 1975, accusato di omicidio colposo per un incidente sul lavoro: «Finchè non esco io, la fabbrica resta chiusa e senza lavoro». E così fu. «Io non sono un capitalista, ma un imprenditore industriale - ha detto in una delle sue rare interviste - I capitalisti comprano le aziende, le risanano, le rivendono. Vanno in Borsa. Speculano. Io sono diverso. Sono un datore di lavoro». Nei posti di comando del gruppo fondato insieme al fratello Adriano solo figli e nipoti: il primogenito Fabio, 60 anni, delfino designato, i fratelli Claudio, Nicola e Daniele (avuto dalla seconda moglie, una principessa etiope), i nipoti Cesare e Angelo. Manager svezzati dall’Emilio, stessi metodi, uguale grinta. Tutti finiti nel tritacarne delle inchieste, con Fabio inseguito da un mandato di cattura a Londra. Poco incline ai salotti, Riva non mancava però di frequen- prò un vecchio Dodge americano per raccogliere e distribuire il rottame alle nuove imprese elettrosiderurgiche della pianura padana. Poi arriverà il primo stabilimento di Caronno Pertusella. Senza di lui il destino del gruppo è ancora più denso di incognite. L’Ilva è commissariata, servono almeno 4 miliardi di investimenti. La famiglia Riva, senza il collante del vecchio leone Emilio, è divisa: gettare la spugna o proseguire, magari con un partner estero? E alla fine, il «ragiunatt dell’acciaio» verrà ricordato come un padrone spregiudicato che ha guadagnato sulla pelle degli abitanti di Taranto, o come un importante industriale, con le sue ombre ma anche le sue luci? Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, non ha dubbi. «Con Riva abbiamo perso un grande imprenditore, un vero capitano d’industria». MAX ROSSI/REUTERS Il relitto della Concordia al Giglio TENSIONI IN VISTA DELLA SCELTA Concordia, stop ai lavori “Manca il nome del porto” GENOVA Più si avvicina la data in cui dovrà essere scelto il porto dove demolire la Costa Concordia, più aumentano tensioni, incomprensioni e contrattempi. Di ieri l’annuncio dello stop ai lavori al Giglio per il rigalleggiamento del relitto della nave naufragata due anni e mezzo fa. Il montaggio sul lato emerso dal mare dei cassoni è stato fermato perché mancano le modalità di traino, legate alla decisione sulla destinazione finale. Sullo sfondo un business, la demolizione, che vale, se effettuata in Italia 90100 milioni di euro, contro i 40 milioni (più 30 di trasporto con il Vanguard) della Turchia. Insomma, una vicenda che rischia di incartarsi su se stessa giorno dopo giorno per via delle spinte politiche che premono affinché la nave venga demolita in Italia, ma si dividono sul dove. In più ci sono le richieste degli assicuratori che dopo aver sborsato finora oltre un miliardo di euro, cercano adesso di risparmiare qualche milione sventolando l’opzione turca per ottenere «sconti». Il rischio è che si perda tempo prezioso e che la Concordia finisca per rimanere un’altra estate al Giglio. Naturalmente tutti i protagonisti continuano a ribadire che la nave se ne andrà «il più presto possibile» e che i lavori «riprenderanno a giorni». Non a caso ieri il presidente della commissione Ambiente alla Camera, Ermete Realacci, abbia chiesto a Matteo Renzi di prendere in mano la situazione. «Palazzo Chigi - ha detto - si assuma la responsabilità della scel[TEO.CHI.] ta del porto» 16 .Cronache STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 La vicenda L’accusa La condanna La serrata 15 ottobre 2010 19 giugno 2013 19 luglio 2013 Il Pg di Milano 25 marzo 2014 1 L’ipotesi del pm è che D&G ab- 1 Dolce e Gabbana vengono con- 1 Gli stilisti proclamano la 1 Poco più di un mese fa il biano creato una società lussemburghese, la «Gado» (di fatto gestita dall’Italia ma proprietaria dei marchi) in modo che i proventi vengano tassati all’estero. dannati a un anno e 8 mesi (pena sospesa) per omessa dichiarazione dei redditi. Assolti dall’accusa di «dichiarazione infedele dei redditi» perché il fatto non sussiste. «chiusuraperindignazione»ditutti i negozi di Milano per tre giorni dopo le parole dell’assessore D’Alfonso (giunta Pisapia): «Niente spazi comunali agli evasori fiscali». procuratore generale di Milano Gaetano, Santamaria Amato, aveva chiesto l’assoluzione. Gli stilisti, afferma, sono creativi che «pensano in grande». Il gruppo Gli altri casi La società fondata dagli stili sti Domenico Dolce e Stefano Gabbana fattura quasi un miliardo di euro ed è attiva in vari mercati del lusso Bulgari I vertici sono accusati di aver sottratto al fisco italiano circa 3 miliardi di ricavi attraverso società con sede in Olanda e Irlanda PHOTOVIEWS I giudici gelano Dolce&Gabbana “All’estero per evadere il fisco” Milano, condanna a sorpresa in appello dopo la richiesta d’assoluzione del Pg La storia PAOLO COLONNELLO MILANO C ala il gelo nell’aula della seconda sezione d’appello del tribunale quando, con un’ora di ritardo rispetto al previsto e ribaltando tutti i pronostici, i giudici leggono la sentenza di condanna per Stefano Gabbana e Domenico Dolce: un anno e 6 mesi di reclusione. E confermano così, totalmente, il capo d’accusa - omessa presentazione della dichiarazione dei redditi su un imponibile di circa 200 milioni come conseguenza di un’esterovestizione (la società lussemburghese GaDo) ma non le conclusioni del rappresen- tante dell’accusa, il Pg Gaetano Santamaria che in aula, durante la sua clamorosa requisitoria, un mese fa aveva chiesto per i due stilisti l’assoluzione completa considerando l’operazione «perfettamente lecita». Sbiancano i legali degli imputati, quasi sicuri di avere ormai in tasca la vittoria dopo la presa di posizione dello stesso Pg d’udienza: «In fondo - comPRESCRIZIONE IN VISTA I termini scadranno fra pochi mesi ma i legali promettono comunque battaglia in Cassazione menta l’avvocato Massimo Dinoia - anche l’accusa aveva preso atto dell’infondatezza delle ipotesi di reato». L’accusa in aula. Non quella scritta nella sentenza di primo grado e in qualche modo già vagliata dalla Cassazione che aveva corretto l’originaria imputazione di truffa ai danni dello Stato in violazione delle norme tributarie. Formula che aveva consentito ai giudici di primo grado di condannare Dolce e Gabbana a 1 anno e 8 mesi, ora parzialmente riformati con uno sconto di due mesi per effetto dell’intervenuta prescrizione sui mancati versamenti del 2004. «Sono senza parole - dice Dinoia, legale dei sue stilisti -, veramente allibito da questa sentenza che non fa giustizia e sicuramente verrà riformata dalla corte suprema». Un percorso che potrebbe non essere così semplice come si augura il legale visto che la sentenza aderisce già alle prescrizioni della stessa Cassazione. E ben sapendo, a dirla tutta, che in realtà la prescrizione è ormai dietro l’angolo: ad agosto il processo scadrà per il reato legato al mancato pagamento dell’Ires, a novembre per quello legato al mancato pagamento dell’Iva. E visto che le motivazioni verranno depositate a giugno e i legali avranno poi 45 giorni di tempo per presentare il ricorso ma nel frattempo in- 200 milioni L’imponibile fiscale sul quale, secondo i giudici, i due stilisti non avrebbero versato le tasse terverranno i termini feriali, è praticamente sicuro che il tutto finirà in cavalleria. «Lo so che la prescrizione è vicina, ma noi chiederemo comunque di essere assolti nel merito», dice Dinoia. Perché in fondo, pur rischiando di rimanere senza conferme, la condanna di ieri si trasforma in una macchia indelebile nel curriculum fiscale dei due stilisti, assai critici con le indagini della magistratura e molto polemici con chi li accusava di essere evasori (in realtà Prada A causa dei «prezzi di trasferimento» la griffe ha avuto problemi fiscali in Francia, Germania e Giappone hanno già versato 40 milioni di euro al fisco), tanto da finire in lite con il Comune di Milano ordinando una serrata delle loro vetrine. Ma per i giudici adesso, le ipotesi d’accusa si sono trasformate in certezze. Così oltre a Dolce e Gabbana, viene condannato alla stessa pena anche il loro commercialista Luciano Patelli, mentre a un anno e due mesi Alfonso Dolce, fratello di Domenico, e gli amministratori Cristiana Ruella e Giuseppe Minoni. Secondo la procura che aveva condotto le indagini nel 2008, la creazione della società lussemburghese Ga.Do (acronimo di Gabbana e Dolce) cui era stato ceduto lo sfruttamento dei marchi D&G, risultata essere composta da un ufficetto con una sola segretaria, era solo una scatola vuota utilizzata per beneficiare dell’aliquota fiscale al 4 per cento prevista nel principato, omettendo così di versare il 45 per cento richiesto in Italia dove, ha sostenuto l’accusa, si sono sempre svolte tutte le attività commerciali. L’ANNUNCIO DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE GIANNINI Nel 2015 un concorso per 17mila nuovi insegnanti I risultati definitivi arriveranno per l’immissione in ruolo nel 2016 ROMA L’HOTEL DEI DIVI DI HOLLYWOOD Brucia l’Excelsior, paura al Lido di Venezia 1 Ieri le fiamme hanno danneggiato una piccola porzione del tet- to dell’hotel Excelsior, uno dei simboli del Lido di Venezia, frequentato in particolare nei giorni del festival cinematografico dalle star di tutto il mondo. L’incendio è divampato in un’area chiusa da qualche tempo per i lavori di realizzazione di una suite da sogno. L’alta colonna di fumo si è vista a chilometri di distanza per alcune ore. Venti di assunzione nella scuola, con un concorso in primavera per 17mila docenti, come ha annunciato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo a una interrogazione durante il question time di ieri alla Camera. Intanto per l’anno scolastico 2015/2016 saranno immessi in ruolo 7 mila docenti che pur avendo sostenuto positivamente il concorso 2012 non erano riusciti ad ottenere la cattedra. Un’ottima notizia per chi aveva ormai perso le speranze. Una decisione presa per rispettare il principio del 50 per cento di ammissioni da concorso e 50 per cento dalle graduatorie. «Per l’immissione in ruolo nell’anno scolastico 2015/2016 - ha spiegato il ministro - avremo esaurito i vincitori dell’ultimo concorso», che si è svolto nel 2012, «ma non avremo ancora i vincitori del prossimo» che servirà per immettere in ruolo i nuovi prof nel 2016. Per il «2015/2016 avremo complessivamente 14.000 immissioni in ruolo». Una vera e propria sorpresa, dovuta al fatto che gli 11 mila vincitori di cattedra del 2012 sono stati già assorbiti. Il nuovo concorso, ha precisato il ministro «si terrà nella tarda primavera 2015, per permettere anche ai nuovi abilitati del Secondo Ciclo Tfa, i tirocini formativi che saranno banditi lunedì, di poter partecipare. I risultati arriveranno in tempo utile per l’immissio- Il ministro Stefania Giannini ne in ruolo nell’estate 2016., La Giannini ha poi chiesto proposte ambiziose per luglio ad un team di lavoro incaricato di approfondire le questioni del reclutamento, della formazione e della valorizzazione della professionalità docente. Novità di reclutamento quindi ma anche tecnologiche. «Ci vorrà del tempo, ha detto la Giannini a Radiodue, ma credo che ci si arriverà, probabilmente in 5-6 anni» ad avere un tablet per banco. [M.COR.] LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 M ariagrazia Brugnara e Paolo Milani di Palazzo Roccabruna a Trento non sono solamente dei funzionari, ma anche dei missionari. Lo dico perché da anni mi fanno compagnia nei miei viaggi trentini, immedesimandosi con la mia voglia di scoprire gusti, ma anche valori. Senza di loro non sarei mai arrivato in quella cantina profonda di Sorni di Lavis, in località Maso Panizza di Sopra, dove tre giovani fratelli Denis, Tiziano e Ivano, rendono viva la memoria del loro papà, Aldo Cobelli, stroncato da un infar- In cantina PAOLO MASSOBRIO Dai masi trentini i vini del gesso AZIENDA AGRICOLA EREDI DI COBELLI ALDO LOC. MASO PANIZZA DI SOPRA SORNI DI LAVIS (TN) WWW.COBELLI.IT UNA BOTTIGLIA DI TEROLDEGO GRILL 2011: 18 EURO to nel 2005. «Ma quella che poteva sembrare la fine – hanno scritto sul loro depliant – è stato l’inizio di un’avventura stupenda». E qui premetto, testimoni Mariagrazia e Paolo, che mi sono entusiasmato oltremisura di quei vini unici che, grazie alla presenza del gesso di quei terreni, manifestano una sapidità incredibile, mai provata prima. Ma quali vini? Beh, il Nosiol 2012 da uve nosiola aveva un profumo di sambuco e una sostanza che raramente ho trovato altrove. L’Arlevo, che in dialetto si chiama figlio, nasce da uve chardonnay e chiude con la medesima sapidità del primo ma è finemente acidulo e di persistenza lunga. Entusiasmo a mille per il Gess 2011, da uve Gewurztraminer comparato col 2009. Ti tradisce l’aromaticità dei profumi, ma poi lo senti secco, vellutato, fine, in un gioco in bocca fra gli amari e i fiori. La suadenza sale col campione 2009. E questo vino lo berrei ogni sera, giacché il finale ti dà la gioia della camomilla, ma anche il litchis e il mango, e un poco il tamarindo. In anteprima ho avuto il privilegio di assaggiare il brut . 17 «Aldo» pas dosè 2009 (40 mesi sui lieviti) dalla spuma intensa, con una speziatura sferzante. E infine il Grill, ovvero il maestoso Teroldego, dal colore rosso porpora, impenetrabile come una cantina, che sale al naso con una ventata di more e poi chiude con la sua tannicità in un gioco amaro e sapido che mi fa dire d’aver assaggiato uno dei rossi più buoni d’Italia. Tutta la raccolta delle uve da vigne vecchie è da manuale e la coltivazione si ispira ai metodi più che naturali avviati 150 anni fa dai loro avi. Bravi! Il bello & il buono Souvenir Mister Chef Mantovano a cavallo 1 È una meraviglia la campagna tra il lago di Garda e Mantova, tra Peschiera e la città dei Gonzaga. Salionze, dove papa Leone Magno fermò gli Unni di Attila, il fantasmagorico parco giardino Sicurtà, i vigneti del Lugana non ancora compromessi dalla Tav Brescia-Verona…gioielli della natura da percorrere a…cavallo. Potrete rivolgervi all’Associazione Provinciale Equitazione da Campagna (Apec Mantova, c/o agriturismo Bellaria, Volta Mantovana, MN, info@apec-mn.it www.apec-mn.it ). [E. RAS.] Niederkofler, la cucina di verbena odorosa ROCCO MOLITERNI «L L’aperitivo ROBERTO DUIZ U n audace miscuglio di tequila, vodka, rum bianco, triple sec e gin in parti uguali. E poi giù con succo di limone, sciroppo di zucchero e coca cola. Tutto dentro a un tumbler alto con cubetti di ghiaccio, mescolato o shakerato a piacere. Con la scorza di limone che lo guarnisce, visto da fuori può essere scambiato per un tè ghiacciato. Infatti si chiama Long Island Iced Tea ed è nato all’epoca del Proibizionismo americano, con lo scopo di mascherare le sostanze proibite. Oggi viene spesso dimenticato, magari a vantaggio del più semplice Cuba Libre. Ma nel bar giusto, dove si intravvedono movenze sapienti dietro al bancone, può tornare alla memoria. Come al Coffee Time di Vigevano, dal cui ampio dehors si può ammirare piazza Ducale, sorseggiando il proprio falso (ma non meno dissetante) «tè». Coffee Time, Vigevano (PV), via G. Silva 43 L’albergo V Trippa alla parmigiana e filetto con patate Alla Trattoria Leoni di Felino tradizione e territorio Le pagelle di Raspelli a mia cucina, di montagna e italiana, con influenze austriache del Sud Tirolo, è semplice e chiara. Utilizziamo delle tecniche che puntano al rispetto del prodotto, senza snaturarlo e traendone il meglio»: così si presenta Norbert Niederkofler, bistellato chef del ristorante St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina di Badia in provincia di Bolzano. Nel suo sito racconta: «Avete mai cercato “fonduta di betulla” su Google? Un po’ imbarazzato ma soddisfatto ho scoperto che il Carpaccio di vitello da latte tuberi - fonduta di betulla con erbette è l’unico risultato trovato. Mi sono posto quindi come obiettivo creare piatti inconfondibili dal ricchissimo tesoro che ci offre la natura altoatesina. Avete mai assaggiato la mia “fonduta di betulla”? Vi assicuro che il suo gusto delicato, rinfrescante ed intenso vi sorprenderà…». Io, confesso che non ho mai assaggiato la sua «fonduta di betulla», ma l’ho visto all’opera a Milano Identità Golose 2014, dove ha preparato un piatto elegante e delicato con la pasta kamut e un ragù di vitello, giocato sui mille sapori del latte. In vista dell’Expò 2015 Niederkofler sta lavorando al progetto «Cook the mountain» che prevede una ricerca sulla gastronomia montana, una rete di chef, agricoltori, allevatori, alpinisti, naturalisti, sociologi e imprenditori delle aree montane e infine una serie di manifestazioni per avvicinare il pubblico alla cucina e alla cultura delle montagne. Per il momento tra i suoi piatti prediletti c’è un risotto d’orzo fumante con verbena odorosa. «Quest’erba dalle foglie sottili - spiega - si comporta con il risotto un po’ come il mio entusiasmo nei confronti della vita. La passione di non diventare pesante, di rimanere fresco e di sorprendere, di risaltare e di essere sempre un po’ agrumato. Sì! C’è bisogno di un po’ di verbena odorosa nella vita». Il ristorante «G li anni passano», ma non è sempre così; «il tempo fugge» ma talvolta le cose non cambiano. Non cambiano (o quasi) le persone; non mutano i paesi, i panorami, le cose, gli ambienti, le atmosfere… Siete tra le decine di migliaia di persone che da lunedì prossimo inonderanno il Cibus di Parma per il tradizionale appuntamento della gola? Siete tra le decine di migliaia di visitatori che andranno a caccia in Fiera delle novità dell’agroalimentare ma che, anche, vorranno assaporare i gusti, i profumi, le sfumature della grande ghiotta cucina casalinga, delle sue storie antiche,dei sui sapori di sempre? Volete apprezzare al meglio per la prima volta,oppure ritornare a gustare il Top di quella che era (ed è?!?) la Food Valley?! Ed allora fate come me che sono ritornato sui miei passi, che ho fatto lo stesso percorso che, con 34 chili di più e 7 anni di meno, feci per i lettori de La Stampa del 1 marzo 2007. Terra Territorio Tradizione: la Terra che camminiamo e coltiviamo; il Territorio, l’ambito geografico di quella data terra; la Tradizione, gli usi, i costumi i dialetti, certo, ma anche gli ingredienti i piatti e le ricette di quella data terra, di quel dato territorio. Ricordate Pier Paolo Pasolini e dal centro del comune di Felino inoltratevi nel cuore verde della campagna salendo fino a questa balconata a 300 metri d’altezza dove, da sempre (almeno dall’apertura, nel 1952) opera la famiglia Leoni (oggi, marito in sala e moglie in cucina). Siete arrivati all’ingresso campestre del piccolo borgo di Barbiano. Lungo la strada, sulla vostra destra, questa grossa casa di campagna annunciata da un salice enorme; poco oltre, il grande comodo parcheggio or- il voto 14/20 lato di piante. Una piccola bussola vitreo-lignea all’ingresso, sulla destra l’angolo bar, in fondo la meravigliosa grande balconata dove mangiare con il tempo tiepido. Sotto l’affascinante locale di stagionatura dei salumi ed a piano terra la grande semplice sala fascinosamente datata, con i tavolini ordinati e ben allineati. Il tutto all’insegna della rassicurante buona antica cucina tradizionale di sempre. Tutti i mezzogiorno feriali menù fisso a 15 euro (ad esempio: gnocchi di patate al salame di Felino, prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano, caffè, acqua, un calice di vino); menu turistico sempre a 15 euro (1 primo ed un secondo a scelta tra 4 piatti, contorno, caffè), menu degustazione a 28,5 euro; menù alla carta con 35-40 euro. Da non perdere: cotenne e fagioli; la sfogliatina tiepida con verdura e spalla cotta; gnocchi; tortelli; anolini; la trippa alla parmigiana; il filetto con patate al forno; i dolci casalinghi come tirami su e zuppa inglese. TRATTORIA LEONI FELINO(PR) LOC. BARBIANO VIA RICCO’ 42 TEL. 0521.831196 WWW.TRATTORIALEONI.IT ULTIMA PROVA: 26-3-2014 olta Mantovana sta diventando la capitale del vino dolce d’Italia con la sua affollata mostra di passiti: potrà essere quindi questa la molla principale che vi potrà portare in questo angolo defilato, silente, fuori dalla cittadina. Deviando dalla strada principale ci si inoltra nella campagna, tra allevamenti di bovini e coltivazioni di meloni ed angurie. A prezzo basso troverete ospitalità (solo su prenotazione) in un agriturismo verace, autentico, spartano: 18 gradini per salire con le vostre valigie al piano del pugno di camere, arredo all’osso (non c’è un tavolo per scrivere), niente telefono frigobar phon bicchiere; per asciugarvi solo un telo ed un asciugamani e cambio della biancheria del letto ogni tre giorni. Siete al primo e unico piano, mansardato: l’aria nel bagno entra da un lucernario che aprirete elettricamente. Al piano terra, con ingresso separato dall’accesso alle stanze, c’è la grande rustica sala ristorante dove sarete serviti con familiare semplicità ed avrete piatti legati al territorio, tra il mantovano ed il bresciano, dai tortelli dolci di zucca ai «capunsei» farciti secondo i cento modi delle varie tradizioni localistiche. AGRITURISMO BELLARIA VOLTA MANTOVANA (MN) VIA FERRI 10/A TEL. 0376.803237 348.6603148 FAX 0376.803237 WWW.AGRITURISMO BELLARIA.NET ULTIMA PROVA:20-3-2014 il voto 10/20 18 STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 MARCO MORETTI ggi, a mezzogiorno a Cagliari la statua di Sant’Efisio, ricoperta di ori e broccati, viene caricata su un carro trainato da buoi per attraversare in processione il dedalo di viuzze del quartiere Stampace, fino a Nora, luogo del martirio del Santo. Un rito che si ripete dal 1657, a seguito di un voto fatto dalle autorità cittadine per debellare la peste che all’epoca decimò la popolazione dell’isola. Dalla chiesa di Sant’Efisio, eretta in stile barocco piemontese dove il patrono di Cagliari fu imprigionato, il corteo - preceduto da carri agricoli addobbati a festa - percorre l’antico borgo degli artigiani sotto una pioggia di fiori. I carri sono seguiti da gruppi in costume provenienti da tutta la Sardegna, dai miliziani a cavallo in divisa settecentesca e dai membri dell’Arciconfraternita del Gonfalone, custode della statua e organizzatrice della manifestazione. Il corteo raggiunge Nora la sera del 2 maggio e torna a Cagliari il 4 maggio. Le segnalazioni Slow Food O Luoghi del gusto G Da Mondo e Gianluca (via Mameli 101, tel. 070 670480) non cedete ai 10 ghiotti antipasti, potreste non arrivare al sanpietro allo zafferano con patate, servito dopo la fregola con arselle. Sud A tutto pesce Un momento della Festa di Sant’Efisio per le vie di Cagliari Cagliari, Sant’Efisio e le spiagge per il windsurf Da oggi a domenica la statua del santo ricoperta di ori e broccati va in viaggio fino a Nora É l’occasione per scoprire una città che concentra storia, cultura, natura e gastronomia. Che si è aggiudicata il secondo posto come città più felice d’Italia grazie a tradizioni, inverni miti e un’invidiabile stile di vita all’aria aperta con lunghe spiagge nei dintorni come la bianca Chia, a Sud-Ovest, con dune alte 30 metri; e l’azzurra Villasimius, a Sud-Est, con spiagge di quarzo, isolotti di granito e ricchi fondali. Arenili persino a ridosso del centro storico, come gli 11 chilometri di sabbia urbana del Poetto, un importante centro per il windsurf. Disposta a raggiera in un’ampia insenatura, Cagliari è dominata dal Castello, il primo nucleo cittadino, un arroccato borgo medievale con ba- aetano Giudici e Marco Secchi hanno iniziato ad appassionarsi alla birra artigianale come homebrewers nel 2005. Dopo anni di cotte casalinghe aprirono il loro brewpub. È nato così Il Birrificio di Cagliari (via Newton 24, tel. 070-4560569). Le birre prendono il nome dai diversi quartieri della città. La linea comprende una chiara (Biddanoa), una weizen (Stampaxi), una stout (Casteddu), una bitter ale (Tuvixedu) e una dubbel (Sant’Elia). Stagionalmente l’offerta si amplia con una ipa, una blanche, una marzen, una marzen affumicata e una belgian strong ale. È poi allo studio una birra al fico d’india. Infine, dalla collaborazione con Raimondo Cetani del Birrificio Hibu di Cornate d’Adda è nata una birra di stile trippel. La processione del patrono della città un’occasione per scoprire tradizioni e piatti stioni - sovrastati da due trecentesche torri pisane - che racchiudono stradine, gradinate, palazzi e chiese in tutti gli stili. Qui in duemila anni si sono susseguiti fenici, romani, pisani, aragonesi e piemontesi. Il capolavoro è la cattedrale pisana in stile romanico, rimaneggiata più volte nel corso dei secoli: l’interno è in gran parte barocchizzato con la cappella centrale ornata da 584 rosoni; la facciata è stata invece riportata all’originale romanico con un restauro del 1933; nella seconda cappella a destra c’è una Ma- Dormire L’Hotel Calamosca (www.hotelca lamosca.it) è un 3 stelle sul mare. Info www.cagliarit urismo.it e www.sardegn aturismo.it. donna Nera del Trecento. Accanto alla Cattedrale c’è piazza Palazzo dove si affacciano il vecchio Municipio e il Palazzo Viceregio. Il Castello offre grandi atmosfere soprattutto la notte e, dai bastioni di Saint Rémy si domina con uno sguardo l’intera città: la Marina, la Sella del Diavolo e gli stagni. La città è circondata da 5000 ettari di acque salmastre, destinazioni per il birdwatching dove nidificano 180 specie di uccelli: il top è lo stagno di Molentargius popolato di fenicotteri rosa. Dai bastioni si scende in lar- go Carlo Felice, disseminato di bar e ristoranti, il punto d’incontro dei cagliaritani. Qui un tempo sorgeva il mercato dei Serrenti, edificato nel 1886 e abbattuto negli Anni Cinquanta per favorire la circolazione. Fu sostituito nel 1957 dal Mercato di San Benedetto, uno spazio coperto di 8000 metri quadrati su due livelli, il tempio della gastronomia sarda, dove acquistare pecorino, vino, ortaggi e, soprattutto pesce, bottarga e frutti di mare in uno dei maggiori mercati ittici del Paese. Osterie d’Italia omusdeluna è un’associazione nonprofit per il recupero di ragazzi a rischio: questo locale è un’impresa sociale nata da quell’iniziativa. Assieme a Laura, in sala, e a Luca in cucina, lavorano alla Locanda, che comprende un elegante b&b, diversi ragazzi aiutati da Domusdeluna. Fra le proposte: flan di asparagi con maionese di ricci, filetto di palamita in crosta di sesamo, fusilli di semola con ragù piccante di mare, tagliatelle al nero di seppia con bottarga di muggine, pomodorini e sedano croccante, pollo ruspante alla cacciatora con cavoli bicolori, carré di porchettone con patate al sale aromatico, budino di mandorle e nocciole (o menta) con cioccolato, tortini di mele alla cannella con crema di limone. Prezzi: 20-30 euro vini esclusi. D La locanda dei buoni e cattivi Via Vittorio Veneto 96, Cagliari A Boston, vendemmia d’acero e filosofia Ovest Nel Massachusetts cene d’epoca e cimeli del circolo di Thoreau & C. Casa Thoreau a Concord in Massachussetts IRENE CABIATI elle campagne del Massachusetts, si sta celebrando la fine dell’inverno con il «maple sugaring», la raccolta della linfa d’acero, che sarà trasformata in cristalli e sciroppi. È’ meno pittoresca della vendemmia d’uva perché non richiede lo stesso intervento manuale: basta una sola incisione sul tronco di ogni acero per far fuoriuscire la linfa e convogliarla nelle cisterne dove viene bollita per poi ricavarne lo sciroppo che, servito su pancake, delizia la colazione di milioni di americani. L’itinerario per una visita ai dintorni di Boston può cominciare proprio con la «maple su- N garing» alla fattoria Warren di North Brookfield, (www. thewarrenfarm.com) a 70 km da Boston che, come altre aziende agricole, ha allestito un percorso per i visitatori sul processo di lavorazione, dai boschi alla degustazione. Il viaggio nei dintorni di Boston può proseguire a ritroso nel tempo verso il villaggio di Sturbridge, meta turistica imperdibile soprattutto se si viaggia con bambini e ragazzi. Nelle case, nelle botteghe, nelle stalle del villaggio storico la vita sembra essersi fermata agli inizi dell’Ottocento. E la taverna propone cene d’epoca (su prenotazione www.osv.org) a base di carne cotta allo spiedo in un grande camino, zuppe, dolci e formaggi prodotti nella fattoria del villaggio con il sottofondo musicale. A pochi chilometri di distanza si passa dalla storia alla cultura, raggiungendo Concord, famosa per essere stata la residenza dei maggiori esponenti del trascendentalismo, il movimento filosofico di Ralph Waldo Emerson e Henry David Thoreau, di Nathaniel Hawthorne di Louisa May Alcott (autrice di «Piccole donne») e altri intellettuali. A Concord, il villaggio in cui oggi va ad abitare la giovane borghesia bostoniana, è possibile respirare l’atmosfera esaltante del circolo filosofico, visitando le dimore dei suoi protagonisti, compresa la capanna di Tho- reau (ricostruita) e i boschi che ispirano pagine fondamentali della cultura americana. Nella regione ha trovato ispirazione anche Walter Gropius, l’architetto e designer, uno dei fondatori del Bauhaus. E’ possibile ammirare la sua casa a Lincoln sotto la guida appassionante di Wendy Hubbard che spiega nei dettagli le innovative soluzioni in fatto di design, acustica ed ecosostenibilità che hanno anticipato buona parte dell’architettura contemporanea. Poco distante c’è il parco e museo di scultura contemporanea deCordova e, a Clinton, il museo che raccoglie una delle più grandi collezioni private di icone russe. Info: www.massvacation.it LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 . 19 Consigli ai Viaggiatori ROBERTO DUIZ i chiama Feria de Abril, ma qualche volta cade a maggio, come quest’anno, dal 6 all’11. È la grande festa di Siviglia che segue di poco quella della Semana Santa e durante la quale alle processioni succedono sfilate di cavalli e di carrozze e una zona del barrio di Los Remedios si riempie di casetas e bancherelle che formano un villaggio a sé, con stradine intitolate con nomi di toreri, illuminato da lanterne colorate e animato da uomini in abiti tradizionali e donne vestite da ballerine di flamenco. Casetas pubbliche ad accesso libero e casetas private in cui si accede solo su invito, dove si consuma pesce fritto, tapas (che nella città di Carmen e Figaro sono un culto) e manzanilla, aperitivo con vino di Jerez. Sfogo dopo la contrizione pasquale. Dunque, festa di puro divertimento e notti in bianco, più in sintonia con una città dove anche in situazioni normali è raro sedersi a tavola per cena prima delle 22,30 e brulicante di vita fino all’alba. «Spagnolissima», la definì Vittorio Alfieri. E piena di tesori lasciati dagli arabi che hanno preceduto i castigliani e incrementati dopo la scoperta dell’America, quando il porto sul Guadalquivir che tira dritto fino all’Atlantico funse da spartitraffico nell’intenso e proficuo commercio con il Nuovo Mondo. A cavallo del grande fiume sta Siviglia. Nella S Sapori a Biella Sabato e domenica si svolge alla Casa della Ruota di Biella la kermesse Sapori di primavera mostra mercato con assaggi e degustazioni di prodotti enogastronomici di qualità dei Presìdi di Slow Food Info www.atl.biella.it Rose a Cap-Ferrat Sabato e domenica si svolge nei giardini di Villa Ephrussi de Rothschild a Saint Jean Cap Ferrat in Costa Azzurra la quinta edizione del Festival delle Rose e delle Piante, un appuntamento ormai tradizionali per gli appassionati di botanica. Info www.villa-ephrussi.com Siviglia, la “feria” si accende di lanterne, tapas e flamenco I primi giorni di maggio la capitale andalusa ospita la festa ricca di balli e notti bianche Tesori lasciata dagli arabi e architetture contemporanee nei quartieri sul Guadalquivir Estate mongola La Mongolia può essere l’alternativa per i nomadi moderni in cerca di qualcosa di diverso per l’estate. Sono due gli itinerari proposti da Viaggigiovani.it, il tour special dal 9 al 19 luglio, e il classico dal 1 al 16 agosto 2014 parte occidentale, vicino a Los Remedios (oggi lussuoso quartiere residenziale), c’è Triana, antico barrio popolare e gitano affacciato sul fiume che lambisce con Calle Betis, dedalo di viuzze nelle cui bettole si dice siano nati il flamenco e le tapas, ancora costellato di locali gratificanti il palato. Parasol Il Metropol Parasol, nuova icona della città è una struttura avveniristica nello spazio che per secoli è stata la sede del più grande mercato cittadino abbandonato 40 anni fa. Disegnato dall’architetto tedesco Jurgen Mayer H. e sviluppato su vari piani con funzioni diverse: mercato, teatro, ristorante, terrazza panoramica con vista sui vecchi quartieri di Siviglia. Sud-Ovest Vicino & lontano La Giralda nel cuore di Siviglia, retaggio della presenza araba in città Ma è sulla riva opposta, nella parte orientale, che soprattutto si concentra il movimento. Nel Barrio Santa Cruz, il più antico e bello della città, l’alba già arriva che ancora non ce la si aspetta. Musica e patios illuminati ovunque, gran via vai da un locale all’altro, rimbalzi di voci e risa tra i muri delle strette vie che stranirono Edmondo De Amicis, pure ammaliato dalle bellezze sivigliane, incapace però di prendere sonno in quella che definì «gaiezza carnevalesca» molto prima che all’ordinario flusso cittadino si sommasse quello turistico. I principali monumenti sono lì a un passo. La Cattedrale più grande del mondo (126 metri per 83) è zeppa d’opere d’arte, dominate dall’enorme monumento a Cristoforo Colombo firmato dallo scultore sevillano Arturo Mélida. Attaccata a questa c’è la Giralda, minareto eretto su rovine romane, esemplare della migliore architettura islamica, dall’alto del quale si domina la città. E di fronte c’è L’Alcazar, immenso palazzo-fortezza arabo che ospitava l’intera corte degli Abbasidi, harem con 800 donne compreso. La Plaza de Toros è poco più in là, tagliando ad ovest verso il fiume. È proprio in occasione della Feria de Abril che prende slancio la stagione delle corride, sanguinario rito collettivo al tramonto attorno al quale si è scritto tanto che se n’è perso il conto ma a cui non è necessario assistere per apprezzare la spettacolarità architettonica dell’arena più antica di Spagna e simbolo della città, con i meno truculenti flamenco e tapas. Come si arriva Offerte vantaggiose di voli da Roma e Milano da parte di Iberia e Ryanair. Molte proposte di voli low cost su siti come www.edreams.it o www.expedia.it anche con pacchetti week end compresivi di hotel. In treno da Milano col Salvador Dali (Trenitalia) fino a Barcellona. Quindi, con l’AVE (alta velocità) fino a Siviglia in 5 ore e mezza, o con il trenhotel che viaggia la notte con possibile prenotazione cuccette. 20 LA STAMPA .SPECIALE GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 tuttogreen Viaggio nell’Ultimo Eden Obiettivo: Deforestazione Zero speciale Amazzonia LA STAMPA Nella foresta pluviale un programma a tutela della biodiversità e dei popoli il reportage ANDREA BERTAGLIO ECUADOR onservazione, in Amazzonia, è la parola d’ordine se si vuole parlare di futuro. Polmone verde del pianeta, questa distesa boschiva vasta quasi quanto l’Europa è impressionante nei numeri, prima che nell’aspetto: se da una parte ospita in un singolo ettaro più biodiversità dell’intero Nord America, dall’altra è fonte del 20% di tutta l’acqua dolce del pianeta. Per intendersi, in una singola ora il solo Rio delle Amazzoni porta all’oceano tanta acqua quanto il Tamigi in un intero anno. Regolatrice del clima globale e delle correnti oceaniche, terra ricchissima e quindi sotto assedio, l’Amazzonia fa gola ad attori internazionali sempre più voraci: secondo le stime, entro il 2030 il 55% di questa enorme foresta sarà distrutto per sempre. È urgente correre ai ripari, se si vuole evitare il peggio. Tanto da portare tre Paesi, fino a pochi decenni fa in guerra fra loro, a collaborare per preservarne alcune parti. Ecuador, Perù e Colombia, con un programma supportato dall’Unione europea, da associazioni come il Wwf e dalle popolazioni indigene, stanno provando a salvare le rispettive aree protette di Cuyabeno, Güeppi e La Paya. Nella convinzione che un futuro sostenibile per l’Amazzonia è ancora possibile. Basta volerlo. C Un tratto devastato dalla deforestazione nello Stato brasiliano dell’Acre - © WWF-Brazil / Juvenal Pereira AMBIENTE A RISCHIO dell’instancabile Rafael Yunda, un personaggio decisamente abile nel relazionarsi con le comunità locali. Come quella di Zancudo Cocha letteralmente «Laguna delle zanzare» - i cui abitanti, commoventi nella loro ospitalità, vorrebbero comunicare al mondo la propria intenzione di dedicarsi maggiormente al turismo. Anche se prima, c’è da dirlo, servirebbe un miglioramento della rete idrica del villaggio. Zancudo Cocha, popolata da 33 famiglie che condividono ogni singola decisione che la riguarda, è a Ogni anno vengono distrutti 1,6 milioni di ettari di foresta Il Wwf: “Deforestazione Zero” COOP LOCALI Famiglie contadine e donne possono produrre in modo sostenibile ed efficiente Con il «Programa Trinacional», in effetti, si è dimostrato in questi ultimi 5 anni che per preservare la foresta pluviale è molto più utile farci vivere le popolazioni indigene in condizioni dignitose, che non creare delle aree protette. Per farlo, bisogna emanciparle dalla soffocante dipendenza dai signori del petrolio. In Ecuador, ad esempio, la coltivazione sostenibile di varietà locali di caffè e cacao e la produzione di relativi prodotti si affiancano a uno sviluppo eco-compatibile del turismo. Del resto, visitare questi magici luoghi dà modo di vivere esperienze straordinarie, se si ha un minimo di spirito d’avventura. E l’avere elettricità per tre ore al giorno è più che compensato dal vedere nelle tenebre della notte un albero «addobbato» di lucciole, davanti ai lampi di un temporale che si avvicina. Spostandosi con aerei più o meno grandi, fuoristrada e soprattutto in barca, si raggiunge Dureno, dove la Asociation artesiana de agricultores de cafè y cacao Agrodup, con i suoi 200 soci fra produttori e venditori dà lavoro a circa 300 famiglie. E speranza: il caffè e il cacao, infatti, crescono all’ombra della foresta senza che la si debba disboscare. Parte di questi prodotti finisce a Pacayacu. RISERVA DI CUYABENO Per proteggere un territorio di 600 mila ettari ci sono soltanto diciannove rangers Popoli indigeni Due ragazzi della tribù Yanomami del Brasile. Il loro stile di vita e la loro stessa esistenza sono messi a rischio dagli incendi boschivi © Nigel Dickinson / WWF-Canon Lì, la Cooperativa Porvenir de Pacayacu, grazie alle sue 12 socie, tutte donne, produce una pasta di cacao puro al 100% destinata in gran parte a un’altra associazione al femminile, la Comercializando como hermanos di Quito, che si occupa della vendita del prodotto. Realtà economiche virtuose nella stessa riserva naturale: Cuyabeno, 600mila ettari di territorio ecuadoregno protetto dagli effetti di 45 anni di esplorazioni petrolifere. Ma anche dal disboscamento, dal bracconaggio e dal traffico illegale di specie protette. LA LAGUNA DELLE ZANZARE A un passo dalla frontiera peruviana uno scenario paradisiaco di fiumi smeraldo Da chi? Da 19 rangers. Pochi, per un simile territorio, soprattutto se si considera che una parte di loro svolge solo mansioni d’ufficio. Ma buoni, e guidati dal carismatico Luis Borbor, che da vent’anni rappresenta in quelle zone il Ministero dell’Ambiente, e quindi l’autorità del governo. «Ogni anno solo in Ecuador si perdono circa 24mila ettari di foresta spiega Borbor - ma gli ultimi anni di lavoro hanno portato alla fondamentale collaborazione delle popolazioni indigene, che più di ogni altra cosa può aiutare ad arginare questo feno- meno». Il che è importante, visto che «tutto ciò che accade qui nell’Amazzonia “alta”, nel bene e nel male, influenza quella “bassa”, a centinaia di chilometri di distanza». Ma come si è ottenuto il favore delle comunità locali? «Grazie al fatto che molte persone è la replica - si sono viste legalizzare il diritto di usare a tempo indefinito le terre in cui stanno, ottenendo così la garanzia di avere lo Stato dalla propria parte». Un lavoro di negoziazione in realtà complesso e a tratti estenuante, che ha portato Borbor a chiedere il supporto di Wwf Ecuador e diverse ore di barca dagli ultimi insediamenti umani lungo il fiume Aguarico. Questo, a un certo punto, segna il confine peruviano oltre il quale la riserva Güeppi offre scenari da giardino dell’Eden: fiumi e lagune color verde smeraldo, dove allo sbuffo di grandi delfini rosa di fiume si alterna il rauco e surreale richiamo delle scimmie urlatrici, con le tartarughe Charapa che prendono il sole. Tartarughe che dagli indigeni prima venivano mangiate, oggi protette e allevate. Una conferma del fatto che «non ci può essere conservazione senza l’interazione delle sfere ambientali, economiche e sociali», come ribadisce Tarsicio Granizo di Wwf Ecuador. SPECIALE LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 45505 numero solidale . 21 I simboli Achecosaserve «TriangoloVerde» Fino al 18 maggio si potrà sostenere il progetto «Triangolo Verde» con un sms o una chiamata 5xmille Unico o 730 Sostenere il Wwf è facile: basta una firma nel riquadro Onlus indicando il codice 80078430586 Il giaguaro 1 Specie simbolo del- l’Amazzonia, questo felino ha perso la metà del suo habitat naturale Delfino rosa 1 Chiamato dai locali “bufeo”, il delfino fluviale boliviano è una specie distinta da quello del Rio delle Amazzoni La foresta 1 La foresta amazzoni- ca garantisce la stabilità globale del clima, immagazzinando grandi quantità di emissioni di CO2 la campagna del Wwf ISABELLA PRATESI “Triangolo verde” Scacco alla deforestazione ifendere il paradiso dei delfini rosa, dei pappagalli, dei giaguari e delle lontre giganti e sostenere le etnie che popolano questo territorio. Il «Progetto Triangolo Verde» del Wwf si sviluppa nel bacino centrale del fiume Putumayo, circa 1.6 milioni di ettari più ricchi di biodiversità nel bacino amazzonico, al confine tra Ecuador, Colombia e Perù. Come in tutta l’Amazzonia gli appetiti per il taglio illegale di legname, lo sfruttamento minerario e di altre risorse sono enormi. A farne le spese non sarebbe solo la natura, ma anche le migliaia di persone che la popolano. Il Wwf con questo progetto - 1,5 milioni di costo complessivo l’anno - potrà continuare a difendere un ambiente prezioso e valorizzare quei servizi ecosistemici che la natura produce silenziosamente, come la regolazione del clima, l’acqua potabile e tutte le altre risorse naturali. Si potranno inoltre sviluppare per le popolazioni locali economie alternative, attraverso la pesca o il taglio controllato di legname, promuovendo cooperative e associazioni di produttori locali di cacao e caffè che seguano processi sostenibili. Un altro obiettivo è quello di valorizzare l’enorme patrimonio culturale delle popolazioni locali, rendendole i veri custodi delle ricchezze naturali: migliaia di persone delle etnie Shuar, Siona, Cofà, Murui, Secoya che vivono soprattutto lungo le rive del fiume Putumayo. Il Progetto prevede la gestione integrata di quest’area, la promozione di accordi transfrontalieri e il coordinamento delle attività a tutti i livelli per aumentare il territorio protetto e difenderlo in maniera univoca dalle speculazioni. D Un gruppo di alzavole colte in volo - foto Cianchi/WWF Il 18 maggio la Giornata delle Oasi del Wwf Una domenica in natura con una “missione speciale”: salvare l’Amazzonia Anche in Italia lembi di foresta salvati da tagli e bonifiche ANTONIO CANU* omenica 18 maggio sono tutti invitati a vivere una giornata tra boschi, paludi, spiagge, campagne. È infatti la Giornata delle Oasi del Wwf Italia, un appuntamento ormai tradizionale per conoscere e vivere in prima persona, magari in famiglia o con gli amici, un patrimonio naturalistico tra i più preziosi e meglio conservati del nostro territorio. Sono circa un centinaio le Oasi del Wwf, per una superficie di circa 35.000 ettari. Nel loro insieme, sono rappresentative dei principali ambienti del Paese e luoghi di rifugio per specie animali e vegetali rare o a rischio. Quel giorno le Oasi saranno aperte gratuitamente a tutti e animate da eventi, iniziative, manifestazioni che coinvolgeranno il pubblico, piccolo e grande, urbano o dei centri vicini. Visite guidate, giochi didattici, liberazioni di animali curati e pronti a tornare nel loro ambiente, esposizioni di mostre di disegni o fotografiche, momenti culturali, mercatini con prodotti bio, semplici momenti di svago, si svolgeranno durante l’intero arco della domenica. La Giornata delle Oasi ha ricevuto il patrocinio del ministero dell’Ambiente, e anche quest’anno avremo il sostegno di tanti partner e amici, tra cui Unicredit e Auchan. E proprio perché la Giornata delle Oasi è il luogo D STYLAZ/PHOTOMOVIE Marco Mengoni Il cantante è testimonial della Campagna Wwf per salvare l’Amazzonia più immediato per promuovere il valore e l’importanza della conservazione della biodiversità, quest’anno il messaggio che verrà lanciato durante l’evento supererà i confini di casa nostra, per richiaBIODIVERSITÀ Nelle Oasi del nostro Paese sono preservati fragili ma preziosi frammenti mare l’attenzione sull’Amazzonia e il suo immenso patrimonio di foreste e acqua. Proprio in quella che è considerata la principale Oasi del Pianeta si stanno infatti concentrando tutta una serie di interessi e sfruttamenti che tolgono spazi, distruggono spe- cie, impoveriscono risorse. Insomma, la giornata di Festa delle Oasi del Wwf diventa l’occasione per dare il proprio contributo a salvare l’Oasi del Pianeta. Proprio perché la Natura non ha e non può avere confini, quella domenica tutti potranno ammirare la natura di casa nostra volgendo il pensiero all’Amazzonia. Come? Con una donazione attraverso il numero 45505, dal 1 al 18 maggio, si potranno dare 2 euro per ogni sms inviato da cellulare Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca; 2 euro per ogni chiamata da rete fissa TeleTu e TWT, 2 o 5 euro per ogni chiamata da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. Un tempo le nostre pianure erano infatti ricoperte di foreste, a cominciare da quella che dominava la Pianura padana, prima della sua profonda trasformazione, avviata già ai tempi dei Romani. E lo stesso avveniva nelle aree costiere, prima dei tagli e delle bonifiche. Costituivano ambienti di grande bellezza. Un po’ la “nostra Amazzonia”, si potrebbe dire, anche se ovviamente in proporzioni nettamente inferiori sia per quanto riguarda la ricchezza di biodiversità che dal punto di vista dell’estensione del territorio. Di quel paesaggio vegetale originario, resta molto poco. Frammenti, ritagli, testimonianze del passato. Molti di queste sono Oasi del Wwf, create nel passato o di più recente istituzione. Un patrimonio straordinario, per molti versi unico. Che in molti casi si è salvato grazie all’impegno di soci e semplici sostenitori, che hanno aderito a campagne di raccolta fondi, anche tramite sms. Proprio grazie a questi generosi sostenitori di recente abbiamo realizzato nuove oasi, come quelle di Scivu e Santo Stefano in Sardegna, quella del Bosco Foce Arrone sul litorale romano, o i Boschi di Marzagaglia in Puglia. Altre sono state ampliate, come quella della Valpredina, vicino Bergamo. Oppure, abbiamo potuto effettuare importanti interventi di recupero ambientale come alla Golena Panarella, nel delta padano, e lungo il litorale delle Cesine, nel Salento e in Trentino, per la «casa dell’orso». * Presidente WWF Oasi GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LA STAMPA 22 R LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 In Italia FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare Euro-Dollaro CAMBIO All’estero -0,88% -0,78% DOWJONES(NewYork) NASDAQ(NewYork) DAX(Francoforte) 1,3872 Petrolio dollaro/barile FTSE(Londra) S Oro 99,78 euro/grammo ECONOMIA FINANZA +0,27% +0,27% +0,20% +0,15% S 30,1900 . 23 & IL MINISTRO PADOAN A LONDRA: GLI INVESTITORI INTERNAZIONALI SONO INTERESSATI ALL’ITALIA. MA IL WALL STREET JOURNAL: LA CRISI NON È FINITA Lavoro, a marzo migliora ma non è ripresa Gli occupati salgono però la disoccupazione resta al 12,7%. Dopo 10 mesi l’inflazione torna a crescere SANDRA RICCIO MILANO L’Italia continua a viaggiare su numeri da crisi, con un tasso di disoccupazione ai massimi e un’inflazione, nuovo cruccio degli economisti, schiacciata sotto all’1% ma qualche flebile miglioramento inizia a intravedersi. Ieri l’Istat ha diffuso i numeri sulla disoccupazione, in marzo, affondando, ancora una volta, il coltello nella piaga: il livello rimane il più alto da quando sono iniziate le serie storiche con un tasso di senza lavoro al 12,7%. Si tratta di 3 milioni e 248 mila persone che arrivano senza paga a fine mese. Il dato diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente (-5 mila) ma aumenta del 6,4% su base annua (+194 mila). Resta da vera emergen- Lo spread a quota 160 Il rendimento del Btp decennale scende ai minimi storici za invece il numero della disoccupazione giovanile, quella nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, che in marzo è risultata al 42,7%, sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente ma in aumento di 3,1 punti nei dodici mesi. I giovani in cerca di un posto, nel nostro Paese, sono 683 mila. Numeri che hanno portato Susanna Camusso, leader della Cgil, a dire che quello di oggi sarà un Primo Maggio «caratterizzato dal lavoro che non c’è, soprattutto per i giovani: è la festa della disoccupazione più che del lavoro». In questo quadro desolante, un timido segnale di ottimismo è però arrivato dagli occupati che, in marzo, sono La disoccupazione in Italia TASSI MENSILI SU DATI DESTAGIONALIZZATI Giovani (15-24 anni) Totale forza lavoro 45 MAR 2014 42,7 40 35 MINIMO feb 2007 30 19,2% su mar su feb 2013 2014 +3,1 p.p. -0,1 p.p. 25 su feb e 2014 -0,1 p.p. 20 «Il lavoro è in grande difficoltà ma i dati forniscono qualche segnale di inversione di tendenza» Giuliano Poletti Ministro del Lavoro MAR 2014 15 10 12,7 MINIMO apr 2007 5,9% su mar 2013 0 +0,7 p.p. 5 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Fonte: Istat «HA TRASFORMATO FIAT IN PLAYER GLOBALE» Forbes: ecco chi cambia le aziende Tra i cinque “big” c’è anche Elkann Imprese che cambiano e prosperano attraverso rivoluzioni epocali. La rivista Forbes indica cinque nomi di persone capaci di traghettare nel tempo i lasciti familiari raggiungendo risultati brillanti. Tra questi il presidente Fiat John Elkann, menzionato per avere compiuto una vera trasformazione del gruppo. A partire dal 2008 è riusci- 1 to a imprimere una svolta all’impresa, scrive Forbes, e «ha compreso che la famiglia doveva correre il rischio di perdere il controllo totale dell’azienda, per trasformarsi in un player globale». Tra gli altri imprenditori di successo la rivista indica Ingvar Kamprad, patron di Ikea e Lord David Sainsbury, azionista degli omonimi supermercati. leggermente saliti dello 0,3% (73.000 unità rispetto al mese precedente). Un dato questo che, anche se ancora piccolo, fa sperare che ci si stia lentamente avvicinando a un territorio di crescita vera. L’aumento non si è però tradotto in un calo della disoccupazione in quanto controbilanciato da un aumento circa analogo della forza lavoro. «Sappiamo che la disoccupazione è elevata ma bisogna attendere per giudicare», ha commentato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, parlando da Londra dove ha registrato l’interesse degli investitori internazionali per il nostro Paese. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha sotto- lineato invece i segnali di inversione di tendenza aggiungendo che il tasso di disoccupazione «è ancora drammaticamente elevato, soprattutto tra i giovani. Per questo - ha assicurato l’impegno prioritario del governo è quello di attuare interventi che possano favorire la ripresa economica e stimolare la crescita dell’occupazione». A partire dal decreto che semplifica contratti a termine e apprendistato. Un altro segnale importante è arrivato dall’inflazione. Dopo gli allarmi per il pericolo deflazione, in aprile si è visto un rimbalzo dei prezzi che nell’ultimo mese, secondo i dati preliminari, sono di nuovo saliti dello 0,6% annuo e dello 0,2% mensi- IL PIL DEL PRIMO TRIMESTRE SALE DELLO 0,1% CONTRO ATTESE DI UN +1% Frenata a sorpresa della crescita Usa La Fed taglia ancora gli acquisti di titoli Al Senato manca il quorum Smacco a Obama sul salario minimo FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Tutto in meno di 24 ore. Gli Stati Uniti chiudono questo primo scorcio del 2014 incassando una serie di novità, che ripropongono incertezze e interrogativi sugli orizzonti economici del Paese. Il fulmine a ciel sereno giunge nella prima mattina, con la pubbli- cazione del Pil relativo al primo trimestre, che segna un rialzo di appena lo 0,1%. Gli analisti avevano previsto una flessione causata dal maltempo, ma non così pronunciata. Anche perché l’economia aveva messo a segno un rialzo del 2,6% nell’ultimo trimestre dell’anno, mentre nella seconda metà del 2013 il Pil aveva registrato un +3,4%. Si tratta della performance più debole dal quarto trimestre 2012, e ben al di sotto del +2% registrato in media dalla fine della recessione. Il bollettino del governo sembra far sponda con il dossier della Banca mondiale che decreta l’ormai certo sorpasso della Cina sugli Usa nel 2014, sulla base del «Purchasing power parity», indicatore considerato di massima affidabilità. L’economia del Dragone è passata dal 43% di quella Usa del 2005, all’87% nel 2011 per accelerare negli ultimi tre anni del 24% rispetto al 7,6% americano. La Cina in sostanza cresce più degli Usa e questo le ha permesso di strappar loro il primato che detenevano dal 1872, e per di più con un lustro di anticipo dal 2019, data stimata per il sorpasso nel precedente rapporto. L’impero americano paga la maturità e gli effetti della crisi, anche se la cautela è d’obbligo. Guardando il Pil, ad esempio, emerge che la mag- AP Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama giore contrazione è stata quella delle esportazioni (-7,6%), spiegata dagli analisti come conseguenza del calo della domanda in Europa ma soprattutto in Asia e Cina in particolare, proprio perché anche il Dragone sta a sua volta rallentando. No- nostante la morsa di gelo che ha tenuto in scacco gran parte degli Usa, inoltre, si nota che i consumi hanno tenuto al +3%, con la flessione nella domanda di beni bilanciata dal rialzo di quella dei servizi come il riscaldamento per le case. Inoltre, le. La ripresa dell’inflazione, ha spiegato l’Istat, è principalmente imputabile all’accelerazione della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e alla riduzione dell’ampiezza della flessione tendenziale dei prezzi dei Beni energetici. Si tratta di una «lieve accelerazione», viene sottolineato, ma la prima dopo dieci mesi. Un rimbalzo c’è stato anche per l’inflazione nell’area euro. Il dato era molto atteso e si temeva potesse rivelare un nuovo avvicinamento allo zero dei prezzi in Europa. Invece per il mese di aprile Eurostat ha stimato un +0,7%, in salita rispetto al +0,5% di marzo. In questo quadro lo spread Btp/Bund ha chiuso con un calo di due punti a quota 160 mentre il decennale italiano è ai minimi storici, vicino al 3%. Una serie di piccoli e lenti passi che portano a pensare a una ripresa possibile. Ma la doccia fredda è arrivata da Oltreoceano, dove il Wall Street Journal si è soffermato a valutare i progressi fatti da questo lato dell’Atlantico: la crisi in Italia e in Europa «non è finita, ma si sta cronicizzando» ha scritto il quotidiano, secondo cui, senza una crescita più veloce, nel nostro Paese può tornare «la paura dell’insolvenza», a causa di un ulteriore innalzamento del debito pubblico e il riaccendersi delle tensioni sul mercato dei titoli pubblici e sul fronte dello spread. «L’Italia, come ogni altro dei 18 Paesi dell’Eurozona - scrive il Wsj - si sta lentamente riprendendo dopo sei anni di recessione, portando qualcuno a credere che la crisi in Europa si stia diradando. Ma le difficoltà incontrate nel rinnovamento dell’economia significano che la crisi non è stata risolta, ma è solo mutata da una condizione grave a uno stato di cronicità». man mano che ci si è allontanati dai giorni più rigidi, la crescita ha ripreso a ritmi «organici». Al netto dell’export quindi, il dato sul Pil è viziato da «stagionalità», e la sua lettura non deve essere così pessimistica, come confermano i rialzi di Wall Street e la decisione della Fed di proseguire il «tapering». Il Fomc ha ridotto di altri 10 miliardi, a quota 45 miliardi, gli aiuti all’economia, mantenendo i tassi invariati tra lo 0 e lo 0,25%, e ribadendo l’impegno per una politica monetaria «altamente accomodante». Barack Obama ha ribadito che farà di tutto «per rafforzare la crescita e la creazione di posti di lavoro». Il Presidente ha assicurato che si batterà con forza per l’aumento del salario minimo: un messaggio a Capitol Hill nel giorno in cui il Senato non è riuscito a raggiungere il quorum di voti necessario ad alzare le retribuzioni base a 10,10 dollari l’ora rispetto ai 7,25 attuali. 24 .Economia STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Panorama SPUNTA L’INTERESSE DEGLI SVIZZERI DI ABB: STIAMO OSSERVANDO LA SITUAZIONE Fondi stranieri al 15,3% del capitale Siemens contro Ge rilancio su Alstom “Più utili per Generali” La cura Greco fa tornare Avanza anche l’ipotesi di un intervento dello Stato gli investitori esteri TONIA MASTROBUONI INVIATA A BERLINO Mario Greco, amministratore delegato del gruppo Generali FRANCESCO SPINI INVIATO A TRIESTE L a società deve fare più utili e li farà già nel 2014 e negli anni successivi», assicura l’ad di Generali, Mario Greco, nel corso dell’assemblea che tocca il record storico per presenza di investitori istituzionali esteri. Nel complesso sono il primo socio del Leone. Riuniscono il 15,28% del capitale, il 66% in più rispetto al 9,2% del 2012, l’ultima assemblea dell’era Perissinotto. Invariati i soci maggiori: anche il Fondo Strategico di Cdp resta, almeno formalmente, al 4,48%, segno che l’alleggerimento in corso non traspare anche per l’uso di strumenti quali la vendita a termine. Ai soci che approvano i conti 2013, Greco spiega che Trieste conta «di raggiungere gli obiettivi prima del tempo e quindi di rivedere la politica dei dividendi in senso migliorativo per gli azionisti». Il presidente Gabriele Galateri ricorda l’importanza che ha avuto il rinnovamento della governance attuato «con la decisa spinta di Mediobanca guidata da Alberto Nagel» e di soci quali «Caltagirone, DeAgostini e Del Vecchio». E ora che i fondi contano di più, da un lato esprimono il sostegno al nuovo corso che lascia alle spalle gli sperperi con «soldi distribuiti ad amici e sodali» del capitalismo di relazione («dottor Greco, continui su questa strada, non si faccia intimidire: è il mercato che glielo chiede...», dice Arturo Albano che, tramite Talete rappresenta lo 0,5% di fondi esteri, tra cui a quanto sembra Amber) dall’altro chiedono anche di «fare chiarezza sul passato» con «la maggior trasparenza possibile». Il riferimento è agli «investimenti alternativi» per cui il Leone aveva iscritto a bilancio 234 milioni di perdite. I fondi chiedono lumi sui rapporti con una delle controparti, la veneta Finint contro cui il Leone non ha intrapreso azioni legali e con cui, spiega Greco, ha «rapporti complessivi» per circa 200 milioni. Con Veneto Banca, invece, l’esposizione è di 300 milioni. Entra nel vivo anche la causa di lavoro contro l’ex ad Perissinotto e l’ex dg Agrusti: la prossima udienza è fissata per il 29 maggio. Vale 21 miliardi Il 4 maggio Twitter perde Rcs, nuovo cda dieci miliardi per il sostituto dalla quotazione di Pesenti T witter affonda a Wall Street dopo la trimestrale. Il balzo dei ricavi, saliti nel primo trimestre del 119% non basta alla società che cinguetta a compensare quella che gli analisti vedono una crescita anemica degli utenti: i titoli ne risentono e perdono il 12%, scendendo ai minimi dallo sbarco in Borsa. La flessione di ieri va ad aggiungersi all’ondata di vendite che si è abbattuta su Twitter, e su tutti i tecnologici, dall’inizio dell’anno e si traduce in 10 miliardi di dollari di capitalizzazione bruciata rispetto alla chiusura del primo giorno di scambi, quando era arrivato a valere 31 miliardi. [R. E.] I l cda di Rcs tornerà a riunirsi domenica 4 maggio per individuare il nome del candidato a entrare in consiglio in sostituzione di Carlo Pesenti, recentemente dimessosi. Lo ha reso noto il presidente del gruppo editoriale, Angelo Provasoli, al termine della riunione del board di Rcs che si è tenuta ieri. «Abbiamo esaminato e discusso ha spiegato, dopo una riunione di circa tre ore - il profilo più appropriato per il candidato che il consiglio proporrà all’assemblea. Abbiamo esaminato alcune candidature coerenti con il suddetto profilo individuato e ci siamo accordati per effettuare alcuni approfondimenti». [R. E.] Come in ogni partita a scacchi che si rispetti, ogni mossa apre mille possibilità. E nonostante le apparenze, il via libera di ieri all’unanimità del cda di Alstom all’offerta di General Electric non è ancora lo scacco a Siemens. Il gruppo francese ha offerto ai tedeschi ancora un mese per studiare a fondo le carte: <avrà accesso a tutte le informazioni utili per fare un’offerta vincolante>, ha puntualizzato in una nota. General Electric è di nuovo in vantaggio, ma alla vittoria mancano ancora molte mosse. Tanto che stanno emergendo altri soggetti interessati all’ammaccato gruppo industriale francese: l’amministratore delegato della concorrente svizzera Abb, Ulrich Spiesshofer, non ha escluso un’offerta: «Stiamo osservando la situazione», ha detto ieri. Ma secondo l’Handelsblatt, un terzo contendente potrebbe avere la meglio alla fine di maggio: lo Stato. Il ministro dell’Economia, Arnaud Montebourg aveva già avanzato l’ipotesi di un inter- commentare quale potrebbe essere l’offerta? Qui non facciamo fantascienza». La riluttanza di Kron a trattare con Siemens è antica e talmente smaccata, ormai, da ispirare titoli critici anche della stampa nazionale più autorevole. Le Monde si chiede ad esempio se il top manager di origine polacca non rischierà di passare alla storia come «salvatore» prima e «becchino» poi del gruppo industriale. E sui giornali tedeschi il sessantenne è, tout court, il «Siemenshasser», l’uomo che odia Siemens. In passato ha litigato spesso con l’azienda guidata da Joe Kaeser, tanto che qualcuno si chiede ormai apertamente se non dipenda dalla sua biografia. Kron è fi- Il governo francese studia l’ingresso diretto nel capitale con sei miliardi di euro AFP La protesta dei lavoratori Alstom vento pubblico per salvare Alstom; lo scenario avanzato dal quotidiano economico tedesco è che potrebbe entrare nel capitale del gruppo iniettando sei miliardi di capitale fresco, ricavato dalla vendita di quote di Edf (Parigi ne controlla ancora l’84%). Ma dopo la clamorosa incursione del governo e dell’Eliseo che hanno bloccato il blitz di General Electric dello scorso fine settimana per con- sentire ai tedeschi di avanzare una controproposta, l’ad di Alstom, Patrick Kron, ha chiarito ancora una volta per chi tifa: «La combinazione tra i settori energetici molto complementari di Alstom e General Electric creerebbe un gruppo più competitivo che verrebbe meglio incontro ai bisogni dei clienti». E a chi gli chiedeva un commento sull’offerta di Siemens, Kron ha risposto irritato «come faccio a glio di ebrei sopravvissuti all’Olocausto ed emigrati in Francia. E ogni volta che negli ultimi dieci anni il gruppo di Monaco ha tentato di avvicinarsi per proporre sinergie, il numero uno di Alstom ha opposto un rifiuto netto. Anche i suoi rapporti con l’Eliseo si sono enormemente raffreddati, da quando si è insediato il socialista Hollande. Un fatto che certamente non aiuta il capo di Alstom in questa difficile vicenda. D’altra parte, conoscendo il tradizionalissimo dirigismo francese, Kron sembra aver commesso un errore davvero madornale nell’architettare il blitz con gli americani senza bussare prima all’Eliseo. MOMIGLIANO: STIAMO ASPETTANDO L’AUTORIZZAZIONE A SCENDERE FINO AL 19% Carige, Bonomi sonda la Fondazione Contatti tra l’ente e il finanziere per rilevare fino al 20% del capitale TEODORO CHIARELLI INVIATO A GENOVA Contatto. Emissari della Investindustrial di Andrea Bonomi avrebbero iniziato a trattare con Banca Imi, advisor della Fondazione Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, per rilevare in tutto o in parte la quota del 20% di Banca Carige che l’ente si appresta a mettere sul mercato. Siamo ancora ai preliminari, ma sarebbe questa la strada scelta dall’imprenditore milanese (di madre genovese, cosa che non guasta in una piazza non facile come quella del capoluogo ligure) per entrare nella banca da alcuni mesi guidata dall’amministratore delegato Piero Montani con il quale, per altro, ha collaborato quando entrambi erano al vertice di Bpm. A quel punto un patto con la Fondazione consentirebbe a Bonomi di assumere in coabitazione un ruolo da azionista di riferimento in Carige. A sua volta l’ente presieduto da Paolo Momigliano potrebbe continuare a rimanere da protagonista nell’azionariato di maggioranza, contribuendo a definire le strategie dell’istituto di credito e salvaguardando la propria missione a sostegno del territorio ligure. Assai me- no probabile, invece, che Bonomi partecipi sul mercato all’aumento di capitale da 800 milioni di Carige che partirà il 15 giugno e servirà a rimettere in carreggiata la banca dopo gli anni della discussa gestione di Giovanni Berneschi, stigmatizzata da Bankitalia. Interpellato, Momigliano non ha voluto commentare l’indiscrezione. «Stiamo aspettando l’autorizzazione NUOVE APERTURE IN EUROPA E USA I ricavi di Zegna crescono a 1,27 miliardi Il gruppo Zegna ha un Ebitda, in crescita di 257 milioni. Il bilancio 2013, approvato ieri, si è chiuso con ricavi per 1,270 miliardi (+0,7%) anche se l’utile netto di 116,3 milioni ( 9,2% delle vendite ) è in lieve calo rispetto al 2012. Nel 2014 il gruppo tessile biellese, fra i maggiori brand del lusso made in 1 Italy, intensificherà gli investimenti nel retail a gestione diretta soprattutto in Cina, Giappone, Emirati Arabi, con nuove aperture in Usa ed Europa. Sono 107 i milioni destinati agli investimenti. Fra cui i poli produttivi per abbigliamento, pelletteria e calzature concentrati in 2 nuovi stabilimenti. del Mef per potere scendere fino al 19% in Banca Carige - ha detto - Siamo anche in attesa di avere dall’advisor uno scenario più preciso e proposte concrete le valuteremo. Il nostro desiderata è avere un interlocutore con cui ragionare. Le ipotesi sono tante, ma il tempo è poco. Entro una quindicina di giorni dovremo avere un quadro più preciso in vista dell’aumento di capitale». La Fondazione, che oggi ha il 43% (ma era al 46,7 sino a poco tempo fa) ha già l’autorizzazione a scendere al 39%. Ieri l’assemblea della Carige ha approvato il bilancio 2013 chiuso con un rosso di 1,76 miliardi di euro su cui hanno pesato svalutazioni di avviamenti e rettifiche su crediti. L’ad Montani e il presidente Cesare Castelbarco hanno precisato di non aver mai pensato a una “bad bank” per i crediti deteriorati. «Il valore dei crediti in sofferenza è molto elevato, il 12% del capitale - ha aggiunto Montani - Pensiamo di agire attraverso un settore dedicato che andrà potenziato». Carige, comunque, al momento non prevede altre svalutazioni. Borsa .25 LA STAMPA . GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente. OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. OBBLIGAZIONI 30-04-2014 il punto TITOLI Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI giu17 Eur TV Minim Barclays lug19 Fixed Ra Barclays giu17 Fix Fl.No Bco Popolare nv20 TF LT Bei 96/16 Zc Bei 99/14 Cms Linked Bei/20 EIBFB CEDB to CMS 2025 Comit 98/28 Zc Cr.Suisse ago15 MC eur Cr.Suisse giu16 floating DB LG14 MC Eur Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 Dexia Cred/05/15 Dexia Mz16 4.85 Dexia ott18 Ser.Spec.2 T EM Mediob DC15 TV Eur Enel 07/15 Eu 5.25% Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.439% Eur Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 4% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 IMI fb15 Bposta MC Eur IMI mar15 Tasso Misto IMI mg19 TM Cap Floor IMI Mz 17 Mc Eur IMI MZ15 MC eur IMI st14 Bposta MC Eur Intek ag17 TF Eur 8% LUCA FORNOVO IL MIGLIORE +16,47% Aeffe IL PEGGIORE -4,21% Gdf Suez 18,2 1,011 Gio Ven Lun Mar Mer Gio Ven Lun Mar PREZZO Mer SCIVOLANO MPS, BPER E UNICREDIT VOLANO SAFILO E ANSALDO STS P iazza Affari ha chiuso in calo l’ultima seduta prima del ponte del 1 Maggio, che la vedrà ferma insieme alle altre Borse europee. L’indice Ftse Mib, dopo il rally di martedì, ha ceduto lo 0,88% a 21.783 punti, in coda alle altre Borse. Soffrono le banche a partire da Mps (-4,04%), il cui ad Fabrizio Viola martedì ha «auspicato» che l’aumento da 5 miliardi sia sufficiente per il rilancio della banca. Difficoltà anche per Bper (-2,87%), che rientra, secondo gli analisti di Mediobanca, nel novero degli istituti più a rischio per gli stress-test. Male anche Unicredit (-1,9%), Ubi (-1,15%) e Banco Popolare (-1,13%), mentre Intesa (-0,8%) ha contenuto il calo. In controtendenza Bpm (+0,48%) a 0,72 euro), il cui Cda si è riunito per fissare il prezzo dell’aumento di capitale da 500 milioni di euro. Bene anche Carige (+1,53%). In luce Telecom (+2,84%), Prysmian (+0,86%) e Yoox (+0,58%). Sotto pressione Cell Therapeutics (-3,02%) e Tenaris (-2,71%), mentre sono volate Aeffe (+16,47%), Safilo (+4,72%) e Ansaldo Sts (+3,63%). 109.00 96.91 118.75 99.33 106.19 98.68 154.56 102.07 97.90 59.58 110.54 101.83 118.72 98.60 101.09 98.52 102.90 100.27 102.33 103.15 100.39 100.37 104.44 108.66 112.51 103.85 100.88 112.65 107.22 100.01 103.73 104.06 99.58 123.47 107.88 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO Med Lom /18 Rf C 75 Med Lom /19 37 Medio ap23 Lower Tier2 T Medio dc23 MB29 TM Cap F Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio mag20 Eur 4.5 Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 Eur 3 Medio Nv14 TV Eur Medio/15 MC Eur Medio/15 Plus BP II Mediobanca fb22 MB33 TF Mediobanca ge19 MB10 Tas Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur Rbs 01-20 tv infl. Rbs 01-20 tv sicur. Rbs 04-19 5.5% Rbs 10-19 6% Rbs 12-19 4.6% RBS dic16 TM Cap Floor RBS gen17 TM BcoPosta RBS GN20 Eur 5 Rbs LG25 Rf Eur RBS MZ20 Tsf RBS ott16 Tasso Misto BP Rep Aus/CMS 2035 Rep Ellenica /19 Tf Spaolo 97/22 115 Zc TIP 2014/2020 TF Eur 4.7 UBI DC14 Mc Eur UBI feb17 Lower TierII T UBI giu14 Tasso Misto UBI giu15 Tasso Misto INDICE BORSA VALORI DI MILANO Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE F B C 7B 9 45AEDB D7 D756774 111234564784296ABCDE9 109.03 95.12 111.36 103.16 92.91 106.66 109.62 108.85 101.09 99.92 110.15 110.66 102.19 103.10 108.76 104.24 102.84 107.99 116.36 97.39 112.32 103.19 99.39 116.01 123.98 97.30 99.28 102.86 102.84 79.21 104.41 99.46 97.51 99.95 99.86 EURIBOR 30-04-2014 VAR.% 21783,38 23218,51 30149,73 18319,43 19429,01 21076,43 3198,39 -0,88 -0,78 +0,15 -0,12 +0,05 -0,28 -0,32 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi 0,2340 0,2610 0,2990 0,3390 0,4380 0,5220 0,6140 Il Mercato Azionario del 30-04-2014 0,2372 0,2646 0,3031 0,3437 0,4440 0,5292 0,6225 TITOLI PREZZO UBI giu16 TV eur UBI giu18 TF Sub Lowtier UBI giu19 MC eur UBI gn18 Eur 5.4 UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI nv18 Mc Eur UBI ott19 Lower Tier II UBI ott19 Lower Tier II Unicredit mag18 Banco P 99.06 104.39 99.59 104.48 99.39 98.94 98.99 108.04 111.59 110.02 TITOLI DI STATO BoT 13-14/05/14 A 13-30/05/14 S 13-13/06/14 A 14-30/06/14 S 13-14/07/14 A 14-31/07/14 S 13-14/08/14 A 14-29/08/14 S 13-12/09/14 A 14-30/09/14 S 13-14/10/14 A 14-31/10/14 S 13-14/11/14 A 13-12/12/14 A 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A 14-14/04/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.42% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.38% 10-15/12/15 S 0.59% 09-01/07/16 S 0.56% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.38% 12-15/06/17 S 1.45% 10-15/10/17 S 0.62% 11-15/04/18 S 0.73% 13-01/11/18 S 1.15% 13-15/11/19 S 0.76% CTz 12-30/05/14 A 12-30/09/14 A 13-30/06/15 A 13-31/12/15 A 14-29/04/16 A 99.99 99.97 99.96 99.92 99.92 99.89 99.87 99.84 99.83 99.81 99.78 99.76 99.72 99.73 99.61 99.55 101.52 99.50 99.42 100.09 99.62 99.97 100.54 99.84 103.25 99.62 105.27 100.20 100.51 103.52 100.81 99.97 99.79 99.17 98.64 98.26 SCADENZA Giu14 Set14 Dic14 Mar15 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 21690 21590 - 21487 21422 21302 21287 21410 21360 - 21705 21595 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 20 Dollari St.Gaude 210,680 - 240,090 211,290 - 245,290 211,290 - 245,290 172,040 - 195,790 170,630 - 194,290 170,150 - 190,310 170,080 - 188,970 170,080 - 188,970 211,120 - 239,330 495,910 - 541,810 500,970 - 557,460 970,390 - 1094,730 1001,840 - 1110,230 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,3850 1 0,7220 Yen giapponese 142,0700 100 0,7039 Sterlina inglese 0,8230 1 1,2151 Franco Svizzero 1,2200 1 0,8197 Corona ceca 27,454 100 3,642 Corona danese 7,464 10 1,340 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,272 10 1,209 Corona svedese 9,072 10 1,102 Dollaro australiano 1,495 1 0,669 Dollaro canadese 1,519 1 0,658 Dollaro Hong Kong 10,738 1 0,093 Dollaro neozelandese 1,619 1 0,618 Dollaro Singapore 1,741 1 0,574 Fiorino ungherese 307,630 100 0,325 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2247,797 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 2,933 1 0,341 Rand sudafricano 14,629 1 0,068 Won Sud coreano 1430,350 1000 0,699 Zloty polacco 4,202 10 2,380 -0,17 -0,03 -0,10 0,00 -0,07 0,01 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aedes 14 warr Aiòn Renewables Alerion Ambienthesis Anima Holding Antichi Pell Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut B Banca Generali Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. TITOLI PUBBLICI REND. USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni TITOLI PUBBLICI 1,980% 2,060% 2,140% 1,940% 2,940% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 5,320% 2,260% 1,870% 0,980% nr 0,026 0,250 nr 0,040 0,080 nr nr nr 0,120 nr nr nr nr 0,450 0,355 nr 0,200 0,550 1,079 0,782 8,054 0,759 1,038 9,622 0,040 0,001 0,622 3,231 0,488 4,032 0,082 0,005 10,688 16,498 6,159 15,005 19,857 1,259 1,016 10,906 1,096 1,369 13,529 0,054 0,002 0,622 3,957 0,675 4,410 0,082 0,007 12,839 19,135 7,666 17,266 26,399 156234 145 16056356 2773 61946 2196 84675 38 16044 101 793 121 1813208 49 200000 0 0 11 22136 161 96668 60 1548894 1278 0 4 3918551 10 56975 1072 2167232 15546 1621136 1771 331 71 704172 3223 1,080 0,881 10,340 1,046 1,319 13,380 0,048 0,001 0,621 3,708 0,637 4,250 0,082 0,006 12,210 18,750 6,910 16,250 22,450 -0,92 -0,17 +0,39 0,00 -0,60 -0,15 -1,64 0,00 0,00 0,00 -0,55 -2,03 0,00 0,00 +0,41 -1,37 -0,58 -0,61 -0,58 1,079 0,885 10,311 1,047 1,321 13,360 0,049 0,001 0,622 3,689 0,642 4,264 0,082 0,006 12,181 18,826 6,961 16,283 22,502 22,660 14,840 2,400 2,798 0,532 1,910 3,480 0,726 1,794 -0,61 -1,13 0,00 -2,17 +1,53 +6,11 +0,35 +0,48 0,00 0,00 -0,72 -0,31 -0,29 -0,28 -1,10 +1,32 -1,24 0,00 -0,27 +0,07 -1,64 0,00 -0,10 -2,38 +1,74 -2,31 -0,91 -1,69 -0,26 22,775 0,900 14,799 nr 2,402 nr 2,797 nr 0,536 nr 1,893 nr 3,483 nr 0,727 nr 1,796 nr nr 0,423 0,002 3,250 0,036 2,790 0,044 7,146 0,149 10,736 nr 0,501 nr 0,486 nr 0,643 0,022 2,190 nr 0,689 nr 0,416 nr 21,236 nr 29,842 0,040 0,872 nr 1,175 nr 0,119 nr 20,835 0,080 12,885 0,050 7,596 0,104 0,425 3,260 2,782 7,160 10,760 0,505 0,487 0,644 2,190 0,685 0,413 21,390 29,700 0,863 1,170 0,118 20,700 12,770 7,600 21,435 25,136 126976 9,111 15,631 3049816 2,125 2,511 35840 0,813 3,718 22843 0,396 0,678 16852374 1,041 2,273 131763 3,128 3,675 74859 0,435 0,755 116561145 1,796 1,796 0 0,200 2,198 2,038 6,268 9,510 0,258 0,415 0,492 1,482 0,222 0,380 20,599 28,169 0,839 0,931 0,078 19,134 12,820 6,729 0,479 2451788 3,395 29305 3,135 894 7,213 6174 11,914 7015 0,501 796657 0,619 108232 0,658 1944197 2,241 19300 0,845 339644 0,452 209721 21,448 0 38,858 1379 0,933 2182 1,195 1602 0,147 704737 26,230 62610 15,134 781165 7,987 72524 2628 2610 147 50 1165 5 544 2347 53 0 286 380 37 82620 71 68 97 1233 20 52 15 92 168 33 1 94 1417 2130 309 C Caleffi 1,513 -2,26 1,516 nr 1,412 1,674 26459 19 Caltagirone 3,000 0,00 2,990 0,030 2,009 2,996 20055 359 Caltagirone Ed. 1,332 0,00 1,325 nr 1,054 1,359 18709 166 Campari 6,260 -0,40 6,254 0,070 5,738 6,293 1005109 3632 Cape Live 0,078 +0,65 0,078 nr 0,056 0,083 630878 25 Carraro 3,120 -0,26 3,122 nr 2,928 3,385 3136 144 Cattolica As 17,800 +0,34 17,761 0,800 17,761 19,715 35363 961 Cell Therap 2,184 -3,02 2,189 nr 1,443 3,101 3020914 328 Ceram. Ricchetti 0,329 +0,49 0,332 nr 0,184 0,389 72766 27 CHL 0,054 -1,47 0,053 nr 0,044 0,059 1496974 12 CIA 0,288 +1,30 0,283 nr 0,252 0,311 14300 26 Ciccolella 0,377 -0,63 0,375 nr 0,300 0,419 26566 68 Cir 1,110 -0,54 1,111 nr 1,037 1,214 348444 882 Class Editori 0,385 +1,24 0,383 nr 0,209 0,429 100125 40 CNH Industrial 8,400 -0,41 8,402 0,200 7,577 8,793 2780429 11369 Cofide 0,538 +1,22 0,533 nr 0,523 0,569 200425 383 Cogeme Set 0,048 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 3 Conafi Prestito' 0,590 -0,17 0,588 0,060 0,584 0,655 53361 27 Cred. Artigiano 0,00 nr 0 Cred. Bergamasco 20,570 -2,19 20,701 0,550 14,552 22,149 9047 1278 Cred. Emiliano 7,380 +0,41 7,379 0,120 5,708 7,670 86745 2453 Cred. Valtell. 10 warr 0,00 nr 0 Cred. Valtell. 14 warr 0,390 -4,85 0,382 nr 0,159 0,686 5295 0 Cred. Valtellinese 1,718 +1,36 1,699 nr 1,135 1,772 1215568 817 Crespi 0,026 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 4 Csp 1,809 -2,32 1,813 0,050 1,324 1,844 222550 60 D D'Amico 16 warr Danieli 0,119 +1,88 0,116 nr 0,099 0,128 25,840 -0,77 26,002 0,300 23,244 26,687 101524 22661 0 1063 AZIONI Danieli rnc De'Longhi Delclima Diasorin Dmail Group 17,280 15,640 1,537 29,720 4,110 E Edison r Divid. Minimi Anno Massimi Anno -0,29 17,338 0,321 16,191 17,992 +1,30 15,631 0,400 11,869 16,406 -0,71 1,547 nr 1,200 1,547 +0,58 29,635 0,500 29,014 35,923 -0,19 4,116 nr 3,870 4,488 Quantità trattate Capitalizz. 92605 115998 246861 45880 2630 701 2337 231 1658 6 0,970 EEMS 0,444 Enel 4,074 Enel Green Pw 2,060 Enervit 4,700 Eni 18,710 Erg 12,440 Ergy Capital 0,161 Ergy Capital 16 warr 0,024 Eukedos 0,781 Exor 32,880 +0,26 0,969 0,050 0,962 1,051 151289 107 +0,41 0,442 nr 0,308 0,539 134837 19 -1,21 4,076 0,150 3,151 4,120 31945544 38326 0,00 2,059 0,026 1,835 2,059 7816229 10295 -0,63 4,637 0,028 3,147 5,848 6485 83 -0,80 18,744 0,550 16,301 18,778 13694506 68120 -0,08 12,480 0,400 9,884 12,480 298197 1876 -1,47 0,161 nr 0,161 0,190 636438 27 -3,23 0,024 nr 0,023 0,031 109000 0 -2,31 0,783 nr 0,620 0,831 19390 14 -0,21 32,867 0,335 28,048 32,956 628470 8093 F Ferragamo Fiat Finmeccanica FNM Fullsix 22,810 8,680 6,655 0,659 2,670 -0,78 22,975 0,330 20,514 27,699 447856 3869 -1,70 8,717 nr 6,613 8,969 13854808 10904 -0,15 6,650 nr 5,480 7,336 3694918 3844 +0,46 0,656 0,012 0,485 0,690 742522 285 -1,04 2,678 nr 2,620 3,158 2143 30 G Gabetti Pro.Sol. 0,038 4,800 16,830 3,134 1,663 21,140 -1,29 0,039 nr 0,031 0,043 2737839 83 -0,21 4,800 0,220 4,555 5,061 400 216 -0,88 16,895 0,200 15,596 17,523 7985323 26303 -0,06 3,140 0,060 2,708 3,408 244795 814 -1,31 1,658 nr 1,357 1,962 1897482 683 -2,67 21,380 0,730 21,091 24,030 574518 3721 Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera I I Grandi Viaggi 2,122 -1,39 2,137 0,090 1,641 2,167 2207755 -0,68 -1,62 -0,36 0,00 -1,34 +0,09 +0,12 -0,83 +1,72 -0,81 -0,85 +0,13 -2,16 -0,62 -0,88 +1,55 -0,67 +2,53 +7,78 0,659 1,355 1,116 0,767 10,269 10,614 0,846 0,467 0,585 2,462 2,092 0,771 1,229 8,786 5,632 32,788 22,237 9,150 0,493 J Juventus FC 0,246 +0,98 0,246 nr 0,220 0,252 2214260 K K.R.Energy 1,742 +0,11 2,478 +1,56 1,735 nr 2,468 0,010 1,570 1,926 1,908 2,525 IGD Il Sole 24 Ore Immsi Indesit Indesit rnc Industria e Inn Intek Group Intek Group rnc Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Iren Italcementi Italcementi rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group IVS Group 16 warr Kinexia L Lazio Luxottica Lventure Group M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Montefibre Montefibre rnc Moviemax N Noemalife Noemalife 15 warr 0,657 1,338 1,113 0,769 10,270 10,600 0,846 0,466 0,590 2,460 2,094 0,774 1,223 8,750 5,600 32,800 22,300 9,330 0,485 nr 0,383 0,858 54020 30 0,070 0,861 1,365 352823 471 nr 0,606 1,307 531030 48 nr 0,464 0,793 777460 261 0,200 9,387 11,386 143285 1167 0,218 8,090 11,464 1211 5 nr 0,652 0,977 555 20 nr 0,316 0,490 340315 161 nr 0,406 0,611 176944 29 0,050 1,803 2,567 104696588 38174 0,061 1,469 2,128 5083305 1951 nr 0,667 0,839 2015 5 0,052 1,044 1,343 1664427 1452 0,060 6,271 9,849 158196 1556 0,060 3,428 6,226 379221 594 nr 24,973 34,475 9980 727 nr 14,552 22,828 18454 363 0,125 7,204 9,341 711 356 nr 0,200 0,493 50122 0 0,567 +0,62 0,575 nr 0,490 0,601 41,270 -0,29 41,046 0,580 37,321 42,208 0,145 0,00 0,144 nr 0,049 0,180 0,149 2,624 1,905 3,972 7,980 6,470 0,148 1,796 0,740 12,670 1,335 0,449 0,240 0,036 0,171 0,073 368931 26483 5,143 0,313 nr nr 3,473 0,085 6,054 0,430 248 57 53 326499 39 963047 19621 178449 15 -0,34 0,149 nr 0,149 0,168 248935 +0,31 2,643 nr 1,487 2,884 1702153 -2,81 1,911 nr 1,527 2,300 5458 +0,40 3,984 nr 3,457 4,363 10707073 -0,31 7,932 nr 6,342 8,394 3286845 -1,07 6,477 0,100 6,183 7,128 2491984 -0,60 0,148 nr 0,078 0,183 53047 0,00 nr -1,32 1,800 nr 1,608 1,813 92832 -0,67 0,742 nr 0,555 0,849 1575083 -0,16 12,678 nr 12,319 16,314 320072 +1,75 1,328 nr 1,314 1,541 526710 -0,07 0,444 nr 0,427 0,605 57164 -4,04 0,242 nr 0,166 0,285 447835569 0,00 0,037 nr 0,037 0,037 0 0,00 0,167 nr 0,167 0,167 0 -1,88 0,073 nr 0,060 0,100 1962845 5,175 -1,52 0,315 0,00 3038 2933 0 71 807 35 4706 6831 4770 8 0 158 171 3169 327 67 2830 5 4 5 39 0 AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOTAZIONI BOT SCADENZA Divid. Minimi Anno Massimi Anno PREZZO TASSO % 9 39 70 101 130 162 193 221 254 284 312 344 99,991 99,955 99,920 99,871 99,826 99,784 99,724 99,728 99,614 99,552 99,501 99,422 0,000 0,300 0,280 0,330 0,320 0,360 0,440 0,360 0,460 0,490 0,510 0,540 Quantità trattate Capitalizz. VAR.% 400.55 3089.80 9603.23 22133.97 6780.03 10459.00 4487.39 5470.75 14304.11 8476.66 16579.81 4114.55 +0.52 -0.85 +0.20 -1.42 +0.15 -0.02 -0.23 +0.07 +0.11 +0.50 +0.27 +0.27 Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP 0,909 nr 0,702 0,935 0 12 Vianini Lavori 6,200 0,488 nr 0,374 0,534 35640 17 W World Duty Free 9,655 -1,68 0,013 2,460 2,548 610173 nr 1,416 1,502 16506 0,092 2,130 2,969 1616518 nr 0,515 0,822 476386 nr nr 3,207 5,043 71141 nr 1,778 2,355 9778 0,320 11,001 12,717 2896415 0,390 8,763 10,395 33593 0,020 0,296 0,456 16110 nr nr 6,520 9,605 2441116 0,033 4,045 5,413 354360 nr 0,573 0,758 647600 nr 0,289 0,413 72009 0,420 17,538 19,565 1322311 4565 0 1045 35 0 129 105 5780 125 54 +0,08 2,502 0,100 2,183 2,619 9751 -3,14 0,918 nr 0,430 0,954 320791 -0,30 1,649 nr 1,295 1,800 1239087 -1,13 1,321 nr 0,704 1,354 329988 +1,20 12,553 0,110 10,290 13,196 224134 -1,34 0,703 nr 0,553 0,781 679774 -1,65 0,205 nr 0,189 0,237 134469 -0,79 1,528 nr 1,294 1,604 13503 68 72 701 39 2625 115 166 18 S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa Sesa 18 warr SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. 2,520 0,910 1,650 1,313 12,600 0,699 0,203 1,515 +4,72 16,442 -1,93 19,525 -0,05 19,590 -0,78 4,618 +0,66 12,094 +0,24 1,271 +0,38 13,325 +0,59 13,610 -2,56 0,154 0,00 0,002 0,00 1,000 -0,30 0,490 +0,23 13,161 +1,07 3,575 +1,60 8,481 -3,06 0,111 -0,36 2,212 -0,41 4,340 -1,47 6,080 -0,36 2,199 +2,45 10,371 0,00 0,395 -0,53 0,396 146,000 0,00 146,000 6,890 +0,36 6,878 16,410 19,300 19,590 4,600 12,180 1,250 13,310 13,620 0,152 0,002 1,000 0,503 13,200 3,590 8,560 0,111 2,198 4,332 6,040 2,196 10,450 T Tamburi nr 14,229 0,680 15,499 0,710 16,220 1,490 4,263 1,594 11,990 nr 0,837 0,190 10,750 1,924 12,384 nr 0,061 nr 0,002 nr 0,480 nr 0,235 nr 11,476 nr 2,225 0,240 7,252 nr 0,107 nr 1,356 0,100 3,975 0,100 5,696 nr 2,054 nr 9,704 nr nr 0,369 nr 146,000 0,100 5,491 19,075 783276 1024 19,677 5444206 8616 19,600 100 2 4,910 504766 2066 12,876 1921 20 1,290 2994727 1209 13,346 3137 131 13,623 21379 753 0,180 1155876 21 29 0,002 639989801 1,000 0 1 0,525 550 0 13,383 9140 185 3,614 7140 0 8,858 108956 1929 0,124 1878023 5 2,277 631251 258 4,340 11570258 14675 6,524 81372 551 2,300 858927 1053 11,056 4403 135 0 0,457 82489 34 146,000 0 0 6,880 7546343 6264 2,710 Tamburi 15 warr 0,760 TAS 0,594 Telecom IT 0,924 Telecom IT Media 0,132 Telecom IT Media rnc 0,650 Telecom IT rnc 0,716 Tenaris 16,140 Terna 3,900 Tiscali 0,074 Tiscali 14 warr 0,001 100,900 Tod's Trevi Fin.Ind. 8,300 -1,02 2,727 -3,61 0,760 -0,59 0,586 +2,84 0,914 -0,45 0,133 -2,40 0,650 +2,80 0,708 -2,71 16,328 -0,46 3,898 -2,38 0,074 0,00 0,001 -0,69 101,534 -0,36 8,318 0,041 2,182 2,810 99504 389 nr 0,322 0,810 70600 0 nr 0,473 0,626 2262 24 0,020 0,712 0,914 149063080 12266 nr 0,123 0,149 4255334 192 nr 0,171 0,666 40407 4 0,028 0,563 0,715 31358229 4266 0,130 14,900 17,363 3375390 19276 0,070 3,568 3,950 5692410 7836 nr 0,042 0,080 33728159 139 nr 0,000 0,001 448568 0 2,700 91,002 120,260 169645 3108 0,130 6,210 8,434 35162 584 U UBI Banca -1,15 6,842 -1,90 6,479 -1,40 8,893 -0,48 5,160 -0,08 4,704 -1,56 2,654 -0,78 266,860 -1,33 2,683 0,050 4,895 7,420 0,090 5,391 6,800 0,090 7,827 9,435 0,150 4,105 5,700 0,170 3,602 5,043 nr 2,154 2,860 nr 175,169 279,483 nr 2,058 2,804 Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B V Valsoia Vianini Industria 6,860 6,440 8,825 5,205 4,750 2,646 267,600 2,670 11,900 -0,42 11,903 0,170 10,252 12,124 1,480 0,00 1,480 0,020 1,192 1,541 5746695 6170 52453236 37566 788 22 1580469 2291 862067 1286 11394650 5974 6454 341 916377 1012 4739 686 124 45 EURO 1297,75 930,3249 30,4802 470,4400 - QUOTAZ. 0,00 RCS MediaGr r B RCS Mediagroup RCS Mediagroup risp Recordati Retelit Risanamento Rosss 29-04-2014 Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq 0,497 +1,04 R Ratti 1288,50 30,1900 470,5201 MERCATI 0,900 2778 1586 324 67 4022 30-04-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) BORSE ESTERE GIORNI 14/05/14 13/06/14 14/07/14 14/08/14 12/09/14 14/10/14 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 14/04/15 SCADENZA O Olidata 2,504 -0,32 2,501 Parmalat 15 warr 1,461 -0,34 1,461 Piaggio 2,978 +3,40 2,895 Pierrel 0,740 -2,05 0,735 Pierrel 12 war 0,00 Pininfarina 4,254 -1,53 4,285 Piquadro 2,108 -0,47 2,108 Pirelli & C. 12,080 -0,33 12,150 Pirelli & C. rnc 10,220 +0,10 10,214 Poligrafici Editoriale 0,411 -0,48 0,412 Pop Emilia 01/07 0,00 Pop.Emilia Romagna 8,285 -2,87 8,322 Pop.Sondrio 5,170 +0,10 5,148 Prelios 0,639 -0,93 0,639 Premuda 0,355 +0,71 0,359 Prysmian 18,740 +0,86 18,744 -0,02 -0,02 -0,44 -0,07 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 Novare P Parmalat 0,11 -0,19 -0,21 -0,16 -0,17 0,02 -0,22 0,50 0,00 0,02 0,00 ORO CHIUSURE VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP X RENDIMENTI ESTERI I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. Y Yoox Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc 0,00 Minimi Anno Massimi Anno 6,198 0,100 4,960 6,440 14059 271 9,715 9,242 10,905 354504 2473 nr 23,354 34,569 nr nr nr 25,840 +0,58 25,813 0,112 -0,27 0,002 0,00 0,246 -1,64 0,113 0,002 0,250 Divid. nr Quantità trattate Capitalizz. 451132 1515 0,073 0,002 0,183 0,143 0,008 0,294 495052 0 8800 43 0 1 nr 19,665 nr 0,730 0,043 4,025 0,180 7,534 0,110 1,775 0,170 6,630 0,320 6,404 0,570 11,790 7,000 112,051 0,010 0,361 nr 0,515 nr 0,499 nr 5,016 0,050 2,925 0,400 18,923 0,300 4,624 0,140 5,898 0,160 8,528 0,040 4,240 0,020 1,752 nr 0,564 0,017 0,627 nr 3,383 nr 1,237 0,150 7,659 nr 1,204 nr 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,024 1,683 0,020 0,805 0,533 43,751 0,089 5,286 nr 1,834 nr 0,789 nr 1,326 nr 2,405 nr 6,977 nr 2,749 1,250 28,136 0,170 8,795 0,020 1,686 nr 1,714 nr 1,484 0,065 3,917 nr 1,198 0,580 11,639 nr 1,219 nr 0,500 0,120 4,050 0,075 2,729 nr 1,232 nr 5,900 nr 2,270 nr 9,295 nr 0,263 0,700 53,541 0,350 12,470 0,400 6,906 0,555 6,658 0,140 4,026 0,130 3,910 0,055 2,037 0,035 0,698 0,400 9,112 0,170 8,548 0,250 4,998 22,772 0,944 4,890 8,609 2,331 7,862 8,612 16,383 147,145 0,585 1,053 0,837 6,787 4,081 28,569 5,299 7,745 11,793 7,237 5,961 1,087 0,733 4,221 1,780 9,677 1,377 3,740 43,537 25,045 2,033 1,047 53,806 8,033 2,639 0,998 1,487 3,579 8,759 4,228 39,275 11,196 2,115 2,312 2,094 6,377 1,582 14,373 1,738 2,068 5,287 3,599 1,606 8,131 2,957 14,389 0,361 66,064 15,454 8,844 7,824 5,649 4,961 2,372 0,904 11,972 10,749 6,389 324 2940730 303606 2272183 279381 486154 27016 174124 2830 238106 1267498 25714 15612 2150 369671 4321 148119 10938 221614 43074 294891 407904 30135 33975 56001 231639 179246 41984 8588 19532 706651 2012 163482 69905 85379 628533 2740 36200 7160 78516 90113 8680 189231 3127 14922 1074560 37894 962570 4795319 23314 8977 2300 105 108968 11239 5424670 21627 7653 17639 18753 8903 107853 71594 355899 67231 10316 46755 85 101 1055 1424 540 774 91 831 1435 189 182 25 176 102 1796 45 487 196 1102 38 100 275 59 127 558 409 48 1157 111 123 172 625 408 86 47 401 17 311 57 1305 1114 59 37 15 191 157 930 308 55 209 369 69 66 415 147 122 608 177 121 52 147 541 84 77 114 711 522 STAR Acotel Group 20,450 Aeffe 1,011 Amplifon 4,700 Ansaldo Sts 8,000 Ascopiave 2,310 Astaldi 7,800 B&C Speakers 8,185 Banca Ifis 15,540 BB Biotech 120,900 Bca Finnat 0,520 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,837 Biancamano 0,738 Biesse 6,450 Bolzoni 3,932 Brembo 26,650 Cad It 4,970 Cairo Comm. 6,250 Cembre 11,460 Cementir Hold 6,860 Cent. Latte Torino 3,772 Cobra 1,038 D'Amico 0,657 Dada 3,560 Damiani 1,560 Datalogic 9,550 Dea Capital 1,340 Digital Bros 3,398 EI Towers 41,000 El.En. 23,030 Elica 1,950 Emak 1,047 Engineering 50,150 Esprinet 7,880 Eurotech 2,432 Exprivia 0,896 Falck Renewables 1,374 Fidia 3,342 Fiera Milano 7,355 Gefran 3,978 Ima 35,400 Interpump 10,210 Irce 2,104 Isagro 2,118 IT WAY 1,900 La Doria 6,135 Landi Renzo 1,372 MARR 13,950 Moleskine 1,451 Mondo Tv 2,070 Mutuionline 5,210 Nice 3,190 Panariagroup 1,532 Poligr. S.Faustino 7,740 Poltrona Frau 2,958 Prima Industrie 13,960 R. De Medici 0,310 Reply 65,000 Sabaf S.p.a. 15,440 Saes 8,325 Saes rnc 7,050 Servizi Italia 5,350 Sogefi 4,566 TerniEnergia 2,224 Tesmec 0,734 TXT e-solution 9,625 Vittoria Ass. 10,570 Zignago Vetro 5,930 +0,64 20,341 +16,47 0,944 +0,64 4,705 +3,63 7,913 +0,61 2,303 -0,76 7,862 -2,50 8,248 +0,97 15,451 -0,25 121,123 -1,14 0,522 -1,18 0,840 -1,07 0,743 -0,23 6,426 +0,31 3,936 -1,73 26,891 -0,60 4,962 +1,30 6,221 -0,95 11,526 -2,00 6,928 -1,00 3,785 -0,95 1,034 -0,23 0,653 -0,22 3,547 +0,78 1,542 +0,53 9,553 +0,37 1,333 +5,53 3,398 0,00 40,941 -0,30 23,053 -1,27 1,949 -0,66 1,047 -0,30 49,987 +2,20 7,787 +0,50 2,433 -0,22 0,906 -0,51 1,376 -0,83 3,323 0,00 7,384 +0,45 3,933 -0,84 35,437 -0,58 10,233 0,00 2,115 +0,67 2,086 -0,05 1,875 -0,89 6,164 -2,97 1,397 -0,92 13,973 +0,62 1,453 +4,02 2,068 -0,29 5,287 +0,31 3,181 -0,52 1,525 0,00 7,632 +0,14 2,957 +0,07 14,014 +5,22 0,323 +1,80 64,994 +1,38 15,390 -0,24 8,242 -0,98 7,091 -1,29 5,353 -1,68 4,579 -0,71 2,239 -0,54 0,722 -1,79 9,683 -0,56 10,552 +0,42 5,936 26 .Lettere e Commenti STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LA STAMPA MARIO CALABRESI LETTERE AL DIRETTORE Lo scorso 15 aprile ci ha scritto uno studente di Caracas all’ultimo anno di liceo che ha scelto di preiscriversi al Politecnico di Torino e ne ha spiegato il perché in una lettera al Rettore da noi pubblicata come Editoriale dei lettori. Ora abbiamo ricevuto anche la risposta del Rettore a cui volentieri lascio questo spazio perché segnale di un rapporto nuovo tra istituzioni e giovani e dello sforzo che entrambi stanno facendo per venirsi incontro. Il rettore del “Poli” risponde a un futuro studente aro Ernesto, vorrei prima di tutto ringraziarti a nome mio e di tutto l’Ateneo per le parole lusinghiere che hai rivolto alla nostra Istituzione, dalle quali si evince che hai pienamente compreso il ruolo sociale che svolge un’Università: oggi agli Atenei viene chiesto sempre di più di diventare luoghi privilegiati per la formazione di studenti di talento e l’attrazione di ricercatori di qualità e di investimenti strategici, non solo per contribuire allo sviluppo e alla crescita sostenibile del Territorio e del Paese, ma anche e soprattutto per dare un contributo sostanziale ad affrontare con approccio rigoroso e metodologia scientifica, le grandi sfide che attendono la nostra Società e che riguardano grandi temi interdisciplinari, quali quelli della salute e dell’alimentazione, dell’energia e delle risorse naturali, dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, della mobilità e delle infrastrutture, dell’informazione e della comunicazione, della sicurezza e della qualità della vita e dell’abitare. Dalle tue parole emergono chiaramente le aspet- C Chi può ironizzare sugli 80 euro 1 Ha ragione la signora Pina Picierno, capolista PD alle europee, che sostiene che 80 euro, per una famiglia italiana, sono una boccata di ossigeno, che significano andare a mangiare fuori casa un paio di volte e fare la spesa per due settimane. E le reazioni ironiche sui social network sono il segnale della distanza che separa chi dispone di liquidità da chi è sofferente. Soltanto chi è abituato a guardare al centesimo per portare a fine mese quei mille euro del magro stipendio o gli 800 della pensione, soltanto chi attende le offerte dei discount per limare il mezzo euro sull’olio si accorge di quanto preziosi possano essere 80 euro, ed è vero, possono essere la spesa per due settimane, se si è avveduti. Soltanto chi è abituato a spendere quegli stessi 80 euro con leggerezza, per una cravatta o altro vezzo può ironizzare. Segnale minaccioso delle diseguaglianze presenti nella nostra società. Cresce la rabbia dei 10 milioni di italiani che vivono al di sotto dei 25000 (ma molto al di sotto), verso le Marie Antoniette che promettono loro brioches. i poliziotti di Ferrara avessero ricevuto la solidarietà dei colleghi sindacalisti. Ho sempre creduto nella giustizia e continuo a crederci così come ho sempre rispettato gli uomini in divisa convinto che per vestirla servissero delle qualità morali. Ieri ho visto calpestare la giustizia e infangare quella stessa divisa. Sarà perchè ho avuto un nonno ed uno zio in Polizia o perchè da ragazzino ho giocato nel cortile della caserma dei Carabinieri con i figli del maresciallo. Il fatto è che proprio non mi sono sentito vicino a coloro che avrebbero dovuto rispettare un ragazzo come essere umano. Non paghi di avere mantenuto il posto di lavoro e forse anche di averlo migliorato con il passaggio all’attività d’ufficio si considerano vittime. E cosa pensano quando vedono, ma non guardano, il volto tumefatto di Aldrovandi? Mesi fa la provocazione sotto gli uffici di Ferrara dove lavorava la mamma di Aldrovandi, ora questo. Un sindacato che non difende il corpo della Polizia ma l’immagine dei quattro condannati tradisce il ruolo di sindacato, organizzazione nata per tutelare i lavoratori dalle ingiustizie e non per perpetrarne a loro volta. EZIO VARDANEGA tative, le speranze e i desideri di realizzare i propri sogni, comuni alla maggior parte dei nostri studenti. Se il tuo sogno è quello di diventare un L’editoriale dei buon ingegnere o architetto lettori i Vado Ligure da tutti che possa affiancare agli stuDA CARACAS di universitari un’esperienza A TORINO di vita, il Politecnico di Torino può certamente aiutarti a concretizzarlo. Come hai efficacemente scritto nella tua lettera, il futuro si può costruire giorno 1 L’Editoriale del lettore dopo giorno con sforzo e dedidello studente italo-vezione, con passione e tenacia, nezuelano Ernesto Stifano qualità che sono necessarie uscito il 15 aprile scorso. per affrontare gli studi nel nostro Ateneo e che ti saranno di grande aiuto per la tua crescita umana e professionale. La dimensione internazionale è una nostra peculiarità, il Politecnico di Torino conta infatti circa 32.000 studenti di cui il 18% sono stranieri e questo rende il nostro Campus un ambiente accogliente, dinamico e vivace in cui si maturano esperienze che arricchiscono la formazione tecnica e che aiutano a diventare cittadini del mondo. Mi auguro di poterti annoverare fra i nostri studenti e spero che l’Ateneo possa davvero contribuire a realizzare le tue ambizioni e le tue aspirazioni. Su La Stampa ontinuazione, la strada è corso è quello e le quelle. M.R.S. gini relative alle subite da ragazzi parte di operatori sociosanitari presso la RSA di Vado Ligure, ofondamente cittadina, come come madre. ado sarebbe e un centro volto nel rispetto dell’individualità,della e della dignità sona, una qualità di possibile elevata paziente, con tanto di camere dotate di ort. luoghi esentano un’ancora di quelle famiglie, dramma di ERNESTO STIFANO L ettera aperta di uno studente italo-venezuelano al Rettore del Politecnico di Torino. Con il peso sulle spalle di un lungo percorso che si conclude e con la leggerezza che prelude a questa nuova tappa che si avvicina, affronto oggi, probabilmente, uno degli scritti più importanti che mi sia mai proposto. Si tratta di concentrare in poche righe 17 anni di vita, insegnamenti, realizzazioni e progetti, ma anche fallimenti, obiettivi raggiunti e da raggiungere, con la voglia di migliorare e di superare me stesso, prima che gli altri. Non ricordo il momento in cui ho imparato ad esprimere la mia riconoscenza, ma credo nel nobile gesto di dire «grazie», e oggi sento più che mai di dovermi voltare indietro e dire grazie. Spero che questa nuova fase della mia vita sia ric- 1 Non ci potevo credere. Non potevo ammettere che la notizia del tg fosse vera e che Ok i servizi sociali ma perché la scorta? 1 Berlusconi è stato favorito in modo incredibile dal Tribunale di Sorveglianza nella scelta tra lo scontare la pena, già ampiamente ridotta, nel proprio domicilio o l’assegnazione ai servizi sociali. Ma rimane un altro grave problema di carattere formale. La scorta? Lo Stato deve forse provvedere alla scorta di polizia e carabinieri? il rinnovamento del Paese dovesse necessariamente passare per un imponente piano di investimenti nel Mezzogiorno. Tititera che si ascolterà nuovamente ora che ricomincia la campagna elettorale. Non ci sono più scuse. Le loro politiche sono clamorosamente fallite. Sulle base di queste premesse mi chiedo con quale coraggio si rifili il solito concertone del primo maggio. Non c’è nulla da festeggiare quest’anno. GIUSEPPE PERONI CARMAGNOLA GIUSEPPE ALÙ Nulla da festeggiare con un concerto 1I disoccupati giovani sono il 43% mentre si cerca di trovare un motivo di felicità per un misero 0,1% di diminuzione del tasso di disoccupazione globale. Mettere i puntini sulle i diventa d’obbligo, questi sono dati nazionali. Quando si vanno a fare le analisi divise per macroregione si scopre che la disoccupazione giovanile nelle regioni del sud è a livelli catastrofici, questo nonostante schiere di politici e sindacalisti in primissima fila a giurare che c. contatti E-MAIL: LETTERE@LASTAMPA.IT FAX: 011 6568924 Editrice La Stampa (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA ANDREA MALAGUTI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. 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Il testo in questione oltre a promuovere il modello di famiglia omosessuale che si sposa e adotta bambini, racconta anche un amplesso orale tra due maschi con riferimenti espliciti e volgari non adatti a ragazzini quattordicenni. Se sono da condannare le reazioni scomposte di alcuni gruppi di estrema destra, sono invece da considerare le proteste di tante famiglie che non sono state coinvolte nel progetto e che rivendicano i loro diritti sull’educazione dei propri figli. Se proprio si vuol trattare il tema dell’omosessualità a scuola almeno lo si faccia attraverso letture di un certo livello e profondità. L’editoriale dei lettori MEA CULPA SULLA SCUOLA GIUSEPPE CAMPAGNOLI el ricordare il geniale maestro Manzi, da uomo che ha passato una vita nella scuola, non posso non pensare ai danni che sono stati fatti negli ultimi 40 anni. Mi rimprovero, da docente e dirigente di non aver combattuto abbastanza per il diritto negato a una scuola più rigorosa e quindi più efficace, contro riforme pensate da tecnici e politici incompetenti e/o in mala fede. Il pernicioso analfabetismo funzionale di cui soffre oggi un’ampia fetta della popolazione italiana diffonde i suoi effetti nefasti su concezione della vita, lavoro, capacità imprenditoriale, autonomia di giudizio, voto e molto altro. E sulla percezione della democrazia e della libertà. Ho vissuto il sessantotto in modo critico e credo che parte dello stato della scuola italiana di oggi abbia origine da quei tempi e da quei principi travisati. L’insieme delle norme e dei comportamenti (a partire dall’infausta riforma della scuola media) su formazione dei docenti e carriere scolastiche degli studenti, gestione della scuola, valutazione, relazioni sindacali ha reso il sistema educativo, dalla primaria all’università, una fabbrica di ignoranza ma, ahimè, anche di presunzione dove le eccezioni confermano solo una diffusa e consolidata regola. E’ utile lanciare un appello affinché le cose cambino anche copiando con umiltà qualche eccellenza dei vicini europei che, grazie al loro modo di concepire l’istruzione, stanno combattendo con successo la crisi economica per assicurare un futuro ai loro giovani. La ricetta è sempre quella del buon senso e del coraggio: moltiplicare per 10 gli investimenti, dare in mano a personalità capaci, competenti e di trincea le leve per migliorare e consolidare ciò che funziona ma cambiare subito ciò che non funziona. Alcuni esperti, allarmati per il crescente fenomeno dell’analfabetismo nella popolazione italiana, propongono una soluzione: richiamare ciclicamente i cittadini ad un test di competenze linguistiche, scientifiche, artistiche e di cultura generale. Le sorprese sarebbero infinite. Una provocazione? Forse. N ex dirigente scolastico, Pesaro LORELLA GROTEN Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail abbonamenti@lastampa.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - info@publikompass.it. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 BERLUSCONI NEI SILENZI DELL’ALZHEIMER GIANNI RIOTTA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA a dobbiamo almeno provare a cercare i nessi decisivi. La classe dirigente tedesca, per esempio, resta filo Putin, persuasa che l’interesse energetico a breve cancelli ogni preoccupazione strategica: e, a stare ai dispacci diplomatici, la cancelliera Merkel avrebbe persuaso il nostro governo a questa linea «morbida», corroborata sembra dall’interpretazione delle fonti russe sulla telefonata tra il leader del Cremlino e il nostro primo ministro Renzi. Come è cambiato il mondo! Milizie filorusse organizzate da Mosca in Ucraina orientale (quelli del passamontagna per capirci) sequestrano i sei osservatori Osce di un team tedesco, si rifiutano di trattare con il ministro degli Esteri di Berlino Steinmeier con tale protervia da venirne definiti «disgustosi». Infine però Berlino porge l’altra guancia: e, badate, le fonti confermano che l’ex ragazza della Germania Est, Angela Merkel, è la più dura del Paese, industria e finanza, guidate dall’ex cancelliere socialista Schroeder lobbysta di Putin, accetta che la Russia, dopo porzioni di Georgia e Crimea, ingoi anche l’Ucraina, purché l’Ebitda non ne risenta. Cosa può fare allora il presidente Obama? Poco. La spaccatura Usa-Ue, che la guerra in Iraq del 2003 non provocò, ma solo aggravò, è compiuta, e in poche ore il leader della Casa Bianca legge sui bollettini che la Cina è prossima al sorpasso economico 2014 su Washington, con gli Stati Uniti che perdono la testa del pianeta per la prima volta dal 1872, quando alla Casa Bianca venne rieletto il generale Grant. Non basta: i dati sul Pil, malgrado le scuse sul pessimo inverno, parlano di una crescita «all’italiana» 0,1%, sotto le pur mediocri previsioni Federal Reserve 1,1%. Peggio, un sondaggio del quotidiano finanziario «Wall Street Journal» stima che la metà degli americani, 47%, è stufa e stanca di intervenire nel mondo, e vuole la Casa Bianca concentrata sull’occupazione. America isolazionista come negli Anni Trenta? Le sfortunate guerre in Afghanistan e Iraq, costate miliardi di dollari e migliaia di vite umane, hanno disgustato gli americani, eppure la maggioranza dei cittadini ritiene «troppo prudente» Obama in Ucraina, mentre il 53% boccia la sua intera politica estera e il 58 l’economica. Lo studioso conservatore Max Boot nota il paradosso: l’America non vuole impicciarsi con il mondo, ma non approva la politica estera di un presidente che se ne impiccia pochissimo. Che succede? Succede che i nessi vanno ricercati lontano, abbiamo dimenticato che il presidente Roosevelt non riuscì a far dichiarare guerra al Congresso prima di Pearl Harbor, e anche dopo l’attacco giapponese il Parlamento nicchiò ad attaccare Italia e Germania, che fecero da sole l’errore di affrontare lo Zio Sam. Gli europei non capiscono che, in un mondo instabile, i commerci rischiano, gli americani non comprendono come leadership economica, politica e morale sono integrate, non si può essere Paese numero 1 in un solo ambito. La classe media Usa, a lungo la più benestante, è sorpassata dai canadesi, perde ricchezza e status; le infrastrutture Usa, strade, ponti, edifici pubblici, comunicazioni, sono bocciate una per una, «da terzo mondo» dal deva- M FERDINANDO CAMON SEGUE DALLA PRIMA PAGINA in questo modo che Carlo Ancelotti e il Real Madrid l’altra sera ne hanno rifilati quattro a Pep ed al Bayern Monaco, addirittura nell’inviolabile Allianz Arena. È evidente, allora, che c’è qualcosa che sfugge o che non funziona: nel tiqui-taca (o tiki-taka) sicuramente. Ma anche in certe reazioni. Perché apri una qualunque enciclopedia (considerati i tempi, diciamo Wikipedia) e leggi: «Con il È cenni, prima che la classe media cinese abbia il tenore di vita europeo o americano, il disastro demografico rallenta la corsa, crescono in piazza e sul web malumori politici e sociali. Siamo un mondo di miopi, grandi e piccoli. La lezione di Polgar brilla adesso con il Vietnam, che temendo l’invadenza cinese, si avvicina ai vecchi nemici del 1975, gli americani. Per dieci anni Washington ha perduto partner per eccesso di aggressività. Putin in Ucraina e i cinesi nelle isole Sankaku-Diaoyu chiariscono a tanti (forse perfino agli europei a un certo punto) che forse è comunque meglio esser amici degli americani nel duro XXI secolo. E gli americani intanto cantano «Che mi importa del mondo…». Povero Polgar: riposi in pace! onosco una figlia che va a trovare la madre malata di Alzheimer, e la madre le chiede ogni mattina: «Chi sei?». Adesso ho un amico con il padre malato di Alzheimer che ogni tanto protesta: «C’è una donna che viene a letto con me, chi è?». È la moglie. Questo è l’Alzheimer, e non all’ultimo stadio. All’ultimo stadio non fa neanche più domande, tu (marito o figlio) sei in un mondo, il malato è in un altro mondo, separato. Abbiamo a lungo lottato, nelle nostre famiglie, contro una malattia che le devastava: il cancro. Entrava il cancro, occupava il corpo di un famigliare, e la vita dell’intera famiglia si spegneva. Lui moriva, e tutta la famiglia moriva con lui. Contro il cancro qualcosa abbiamo imparato a fare, lo facciamo regredire, o per lo meno lo fermiamo, o per lo meno lo rallentiamo. Adesso la nuova malattia che paralizza le nostre famiglie è l’Alzheimer. È in crescita. Ci occupiamo dei malati, ma non li guariamo. La medicina con la quale curiamo i malati incurabili, li imbocchiamo, li laviamo, li puliamo, gli cambiamo i panni, è l’amore. Non è la professionalità, non è l’espiazione di una condanna, non è l’autopubblicità politica: è solo e unicamente l’amore. I parenti fanno molta attenzione a come i famigliari malati di Alzheimer sono curati negli istituti: sono rispettati? Se sono imboccati e sputano, vengono reimboccati? Nel film «Amour» di Michael Hanecke, Oscar come miglior film straniero del 2013, Trintignant ha una moglie-genio, grande musicista, a cui una malattia corrode il cervello, e lui la assiste-imbocca-accompagna per tutto il film, ma c’è un momento in cui lui la imbocca pazientemente col cucchiaio e lei vomita tutto, allora lui, di scatto, le dà una sberla in faccia. Attimi di costernazione sugli occhi di lei (forse), di lui, degli spettatori, poi lui bisbiglia, a testa bassa: «Perdonami». Non è qui l’«amour» del titolo, se fosse qui sarebbe un «amour» banale. È più avanti, alla fine: quando lui capisce che il cervello di lei è in progressivo disfacimento, lei peggiorerà sempre più, fino alla più vergognosa mancanza di controllo, sicché morire adesso sarebbe meglio, e allora la fa morire, ma (ecco l’«amour») muore con lei. Curare i malati che hanno bisogno di tutto e non sono in grado di chiedere niente (nessuno ha più bisogni dei malati che hanno perso il cervello) vuol dire mettere il tuo cervello al posto del loro, non dedurre ciò di cui hanno bisogno ma prevederlo. Questi malati sono gli «ultimi» della Terra, i nuovi poveri che mancano di tutto. L’incontro fra grandi medici-infermieri e grandi malati avviene ogni giorno nei nostri centri sanitari, ed è un incontro importante e arricchente soprattutto per il personale curante. Ma l’incontro di grandi politici con i malati incurabili non avviene mai, perché non ha nessun ritorno per i politici. Se poi è fatto per avere un ritorno in politica, è ancora peggio: i poveri malati di Alzheimer ne patiscono tante, dovrebbero patire anche questa. Perciò, se io avessi un parente ricoverato nella struttura dove adesso andrà a lavorare il nostro ex-premier, e sapessi (come ogni parente sa) che il famigliare malato è curato con amore da un infermiere premuroso ma sconosciuto al mondo, andrei dal direttore della struttura a dirgli: «Il mio parente sta bene con l’assistente che ha. Questo non è nessuno, ma per lui è tutto. Il nuovo arrivato, che è tutto, lo dia a qualcun altro». Twitter @riotta fercamon@alice.it C Illustrazione di Gianni Chiostri SE LA CINA SORPASSA UN’AMERICA DISTRATTA stante rapporto «Financial Times». Ma chi ha in America la forza di proporre un piano di lavori pubblici, scuole migliori, Difesa high tech e senza sprechi, tagliando i sussidi a industrie obsolete? Provateci e la sconfitta elettorale è certa. Dunque il mondo, in giorni di storici eventi che non fanno titoloni sui siti web, non vede i nodi che il futuro considererà con acribia. L’America crede di poter essere leader senza sacrifici; Putin si illude di potere entrare in tutta l’Ucraina, non capendo che la sua crescente aggressività ha già svegliato polacchi, svedesi e baltici e domani sveglierà gli altri europei; la Cina è, per ora, vincitrice della «guerra speciale» in Ucraina, con Casa Bianca e Cremlino in gara per corteggiarla, mentre gode dei comunicati «Numeri 1 economici!», ma ci vorranno al ritmo attuale de- IL NOSTRO CATENACCIO PIÙ FORTE DEL TIQUI-TACA FEDERICO GEREMICCA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Lettere e Commenti .27 . termine tiqui-taca si indica uno stile di gioco caratterizzato da ragnatele di passaggi rasoterra svolti con estrema calma in modo da imporre il proprio possesso di palla... Lo scopo è diminuire le chance e il tempo a disposizione dell’avversario per fare azioni...». Perfetto. Nella semifinale di Champions dell’altra sera, il Bayern ha tenuto la palla il doppio di quanto abbia fatto il Real: e ne ha beccati quattro. Strepitoso. Cos’è che non ha funzionato? I tecnici - o presunti tali - argomentano tecnicamente di fasce poco sfruttate, di pressing inefficace e di terzini che non hanno spinto. Chi è meno tecnico - e si intende di calcio quanto il nostro idraulico capisce di astronomia - sostiene invece che non poteva che andare così. L’errore starebbe nell’aver tentato di esportare il tiqui-taca - invenzione e orgoglio della fantasia catalana - nientedimeno che nella quadratissima e tetragona Germania, e al Bayern Monaco in particolare: squadra solitamente abituata a passeggiare con i carriarmati sulla «ragnatela di passaggi rasoterra» (e infatti l’hanno scorso la Champions l’ha vinta: ma l’allenatore era un tedesco...). Esperimento fallimentare: come il redditometro, lo spesometro e tutto quel che dovrebbe servire a convincere gli italiani che le tasse - almeno un po’! - andrebbero pagate. Gli italiani, già: che persi gli europei di due anni fa proprio contro la Spagna e il suo maledetto tiqui-taca, poco ci manca che erigano un monumento al prudente Ancelotti, che martedì sera ha disintegrato una squadra (il Bayern), uno stile (già detto) e un incubo (certe novità alle quali non riusciamo a star dietro). Paese conservatore: che ieri mattina nei bar commentava «la sappiamo più lunga noi», ed evocava Nereo Rocco, Trapattoni e gli imbattibili Sarti-Burgnich-Facchetti, roba di una slavina di lustri fa. Eppure non saremmo meno fantasiosi degli spagnoli, noi. Ma non quando si parla di calcio. E si capisce. Chiedete a un tifoso qualunque (anche se appena sveglio o distratto dall’estrazione del Lotto): meglio i tre punti oppure lo spettacolo? Se risponde «lo spettacolo», o sta mentendo o non ha capito la domanda. La risposta vera è: meglio i tre punti. E magari con un rigore inventato al novantesimo. I tifosi sono così. Altro che fantasia, tocchetti, ragnatele e novità: palla avanti e pedalare. Cioè, il nostro vecchio, caro, «catenaccio». Eppure - giova ripeterlo - non saremmo meno fantasiosi degli spagnoli, noi. Solo che lo diventiamo davvero solo a un passo dal precipizio, quando o t’inventi qualcosa oppure vai di sotto. Per esempio, in politica - oggi come oggi - in fantasia non ci batte nessuno. Altro che la Spagna, che di estrosi ne ha uno: Pep Guardiola, appunto. Noi, in politica, abbiamo cambiato: e di fantasiosi che tengono la palla, inventano e stupiscono, ne abbiamo addirittura in avanzo. E perfino lì, in alto in alto. Un grandissimo tiqui-taca. Vuoi mettere Renzi con Prodi? O Berlusconi con Zanone? Oppure Grillo con Guglielmo Giannini, quello dell’Uomo qualunque? Siamo fantasiosi, noi. Abbiamo cambiato. Meno che nel calcio, certo. Perché con le cose serie, è noto, conviene non cambiare mai... 28 STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 La grande fotografia a Reggio Emilia CULTURA SPETTACOLI Si apre domani a Reggio Emilia, a Palazzo Magnani, la mostra «Un secolo di grande fotografia. I capolavori Fotografis Bank AustriaUniCredit Art Collection» (fino al 13 luglio). Esposti 150 scatti che ripercorrono la storia della fotografia dalla seconda metà dell’800 a quella del ’900: da Man Ray a Paul Strand, André Kertesz, Edward Weston e molti altri. Per la prima volta è presentata in Italia una selezione di questa prestigiosa collezione, depositata in comodato gratuito al Museo d’arte moderna di Salisburgo. & FRANCESCO LA LICATA «H anno sempre parlato di un bambino che era una specie di beniamino di Salvatore Giuliano e della sua banda, ma nessuno mai è riuscito a sapere chi fosse e che fine avesse fatto. Si è detto di una piccola vedetta che andava e veniva su e giù per le montagne, andava in paese, a Borgetto, a procurare il pane, i viveri, il tabacco trinciato per fare le sigarette e tornava - sempre correndo - per consegnarli ai banditi che si nascondevano tra quelle rocce. Ecco, sono passati quasi settant’anni, un secolo che mi porto dentro questo segreto. Ma adesso voglio dirlo: quel bambino ero io. Ho conosciuto bene Giuliano, Turiddu, e quasi tutti i suoi uomini. Conosco la loro storia, che è diversa da quella raccontata dai giornali e dai libri. Sono stato per tanto tempo vincolato al segreto perché lo avevo promesso a mio zio e, in punto di morte, a mio padre, che mi fece giurare di non parlare prima che fossero passati cinquant’anni. Ora posso sciogliere quel giuramento e parlare di quella che per me fu anche una straordinaria avventura. Io, il piccolo Giacomino, ho vissuto a fianco di Turiddu: dal 1942 fino alla sua morte». Giacomino oggi è un uomo vicino agli ottanta che non vive più in Sicilia da diverso tempo. La sagoma, però, e l’inflessione sono rimasti quelli impressi col fuoco della Sicilia più cupa, aspra come le montagne di Sagana, Partinico, Montelepre e Piana degli Albanesi. Ha una faccia scolpita e gli occhi ardenti e mobili, Giacomo B. quando racconta fa una gara con le parole, come se temesse di perderle nel pozzo della sua memoria che sembra prodigiosa e incredibilmente ricca. Non rivela il cognome non perché abbia qualche timore, ma soltanto per riguardo ai parenti che abitano ancora in Sicilia. Il suo racconto è meticoloso, forse potrà non essere condiviso da chi ha codificato una storia diversa, ma tuttavia rimane una preziosa testimonianza. La «verità» di un teste oculare che non ricorre a cautele politiche o storiche, perché non sa cosa siano. Un racconto che comincia nel 1942, quando il bambino Giacomo trascorre la propria esistenza tra le campagne di Borgetto (paesone tra Partinico e San Giuseppe Jato, nel Palermitano), all’aria aperta con le pecore e le mucche, all’ombra di un vecchio cimelio nobiliare chiamato Palazzo Ramo, dal nome degli antichi proprietari, dove abitava con la famiglia . «La fama di Giuliano – attacca Giacomo – era già esplosa con la sparatoria che aveva avuto coi carabinieri che gli volevano sequestrare il grano preso al mercato nero. Mio padre e mio zio erano molto rispettati in quella zona e Palazzo Ramo era una specie di zona franca per tutti. Lo diventò anche per Turiddu, che intanto aveva formato la sua banda. C’era l’acqua, c’era la possibilità di rinfrescarsi e riposare e quindi spesso lo vedevo arrivare e parlare con mio padre». Si intuisce che Giacomo nutre (ancora oggi) una vera passione per Giuliano e lo ricorda come una specie di difensore dei poveri: «Gli ho sentito dire che bisognava finirla di “calare” sempre la testa, non sopportava di vedere Un ragazzo nel 1947 Io ho sentito con le mie orecchie che le mitragliatrici erano state procurate dai carabinieri e a loro erano state riconsegnate dopo la sparatoria Giuliano fu tradito dai suoi stessi uomini. Il bandito voleva vendicarsi dei boss che avevano ordito il complotto ma, tradito anche da Pisciotta, fu narcotizzato e ucciso Carabinieri e soldati sul luogo della strage di Portella della Ginestra il 1° maggio del 1947. La folla che celebrava la festa dei lavoratori fu bersagliata con fucili e mitragliatrici. Ci furono 11 morti e 27 feriti Una scena del film Salvatore Giuliano di Franco Rosi In primo piano il personaggio di Gaspare Pisciotta Con il trench bianco Salvatore Giuliano Portella della Ginestra Una trappola per Salvatore Giuliano A 67 anni dal massacro dei sindacalisti parla per la prima volta la vedetta della banda. E rovescia la verità ufficiale la gente scalza e morta di fame e così cominciò a usare i soldi che gli arrivavano dai suoi “colpi” per comprare il pane e distribuirlo a chi non aveva niente. Mi ricordo che diede dei soldi a un certo Peppino Panettini perché ordinasse a mastro Paolino Migliore, artigiano calzolaio, una certa quantità di scarpe da dare a chi aveva bisogno. Giuliano andava in giro con le tasche piene di fichi secchi e li offriva a grandi e bambini che non avevano da mangiare. Io così me lo ricordo». Il ritratto di Giuliano-Robin Hood coincide con una certa tradizione popolare, almeno per quel che riguarda l’inizio della sua storia. Bandito sì, ma amato. Persino dalle suore dell’Ospedale Gesù Bambino di Palermo, che furono ospiti, sfollate a Palazzo Ramo per quasi due anni, fra il ’42 e il ’44, lontano dai bombardamenti palermitani. «La superiora – rammenta Giacomo – stava ore a parlare con mio padre, poi mi ricordo suor Valentina e suor Carlotta. Giuliano non si nascondeva da loro e quando fu ferito in uno scontro a fuoco coi carabinieri fu salvato proprio da madre Valentina, che gli fece una puntura, senza la quale Turiddu sarebbe morto. La riconoscenza di Giuliano durò per sempre: finanziò il restauro della chiesa di Palazzo Ramo e, anche dopo il ’44, continuò a mandare il frumento alle suore». Certo, il bandito aveva i suoi metodi e così, quando qualcuno cercava di imporre l’acquisto del grano a prezzo di contrabbando, Turiddu non esitava a «convincerlo» a praticare il prezzo di mercato, molto più basso. I sequestri dei «padroni del grano», dunque, cominciarono a proliferare in tutta la zona. E Giuliano, a sentire Giacomo, entrò in confidenza anche coi soldati americani, quando arrivarono da Licata, dopo lo sbarco. «Io andavo a prendere acqua, ogni giorno, presso una sorgente. Una volta vi trovai un soldato che mi diede una borraccia e mi fece segno di riempirla. Poi a gesti e a sillabe mi chiese se conoscevo Giuliano. Mi dava fidu- cia quel soldato e così gli dissi che lo conoscevo a sapevo dove trovarlo. Alla fine si incontrarono a Palazzo Ramo e Giuliano comprò pure delle armi. Da lì passarono pure altri personaggi: venne il giornalista Stern (che era una spia, ma Giacomo non lo sa, ndr) e pure una bella signora che restò a lungo ospite (si tratterebbe di Maria Lamby Karintelka, anch’essa spia, che intervistò il bandito con lo pseudonimo di Maria Cyliacus) e venne più d’una volta l’Alto commissario Ciro Verdiani. Giacomo avrebbe altri episodi da includere nell’epopea (per esempio, quando Giuliano curò un carabiniere che aveva ferito e quello gli chiese un ricordo da conservare, Turiddu gli regalò un coltellino e iniziò un’amicizia) e non è facile frenarlo. Ci riusciamo ricorrendo ai «problemi di spazio». Ma si riaccende quando si passa agli argomenti più «seri»: la strage di Portella della Ginestra (oggi sono 67 anni) e il mistero della morte di Giuliano. Anche qui, Giacomo parla per testimonianza diretta e per aver ascoltato i racconti del padre e dello zio. «Giuliano fu tradito dai suoi stessi uomini. Fu tradito – scandisce Giacomo – da Giuseppe Passatempo che sparò a Portella su mandato della mafia, della politica, con la complicità dei carabinieri, che addirittura fornirono armi agli assalitori». La politica? «In particolare i separatisti. Turiddu era stato agganciato nel 1944 da Finocchiaro Aprile che venne, accompagnato da un altro, a Palazzo Ramo. Giuliano non c’era e mio padre li mandò dalla madre. Ma lei non si fidò e disse loro di lasciare un biglietto che avrebbe fatto avere al figlio. Finocchiaro Aprile scrisse un indirizzo di Palermo, dove si potevano incontrare, e specificò le modalità di riconoscimento. Turiddu conosceva Finocchiaro Aprile e sapeva chi era e cosa faceva. Andò a Palermo travestito da postino, accompagnato da Gaspare Pisciotta e Giuseppe Passatempo. Parlò a lungo con il padrone di casa e da allora ebbero un rapporto continuo». LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Scrittori ai pedali: al via domani da Aosta il Giro d’Italia in 80 librerie Ecco i nuovi media trasversali e contaminati A Perugia festival del giornalismo fino a domenica Congresso mondiale dei giornali in giugno a Torino MARCO BARDAZZI l’Unione non abbiamo un sistema mediatico integrato paneuropeo? La conferenza mondiale degli editori e dei direttori dei giornali, che riunirà a Torino il gotha mondiale del mondo dei media, si trova alle prese con interrogativi analoghi. Se un tempo si parlava soprattutto di rotative, ormai il dibattito è dominato dal rapporto con i colossi della Silicon Valley, dai modelli di business alternativi e dalle strategie per dare valore ai contenuti di qualità sul web. A Perugia come a Torino, insieme a «contaminazione», c’è un’altra parola de- nche l’Italia quest’anno ha il suo campionato del mondo. Non è fatto di stadi e partite come in Brasile, non ci sono le maglie delle nazionali, ma campioni e tifosi non mancano. È la World Cup del giornalismo, che si disputa nell’arco di un mese tra Perugia e Torino. Chiunque nel mondo si occupi di media e innovazione, da tempo ha segnato in agenda due appuntamenti che stavolta fanno dell’Italia un insolito laboratorio planetario: il Festival del giornalismo in corso fino a domenica nel capoluogo umbro, e il congresso mondiale dei giornali in programma tra il 9 e l’11 giugno a Torino. In ballo ci sono il domani dell’informazione, le tecnologie che lo accompagnano, il matrimonio carta-digitale. Più in generale, i tentativi di immaginare una nuova narrativa del mondo in un’epoca «social» sovraccarica di notizie. Non c’è mai stata così tanta informazione disponibile, ma è talmente frammentata e immersa in rumore di sottofondo da risultare caotica. Pochi settori sono al centro di una traGiovani reporter al Festival del giornalismo, sformazione come il giornalismo. Gli apin corso a Perugia fino a domenica. In otto puntamenti di Perugia e Torino conferanni, l’evento è diventato un appuntamento di mano tendenze che si stanno consolirilievo mondiale per i media. Tra gli ospiti di dando. Prima tra tutte la contaminazioquesta edizione: Richard Gingras (Google), ne dei media con realtà che non hanno Margaret Sullivan (N. Y. Times), Wolfgang come obiettivo quello di produrre conteBlau (The Guardian). Sul sito web della nuti. Un «keynote speech» del Festival è Stampa ogni giorno le dirette dei nostri affidato sabato a Richard Gingras, reinvitati con la redazione mobile Web Car. La sponsabile dell’area news di Google (inStampa è anche protagonista di un incontro tervistato dal direttore de La Stampa, su come cambia lo storytelling nell’era Mario Calabresi): in un ecosistema che digitale, venerdì 2 maggio alle 14,30 (Sala dei cambia rapidamente come quello delle Notari), con Mario Calabresi, Domenico notizie, c’è bisogno di studiare le mutaQuirico, Marco Bardazzi e Giordano Cossu. zioni della «catena alimentare» per capire come possono convivere realtà tradizionali e nuovi protagonisti digitali. Proprio la scelta dei relatori, a Peru- cisiva per la trasformazione in atto: dati. gia come alla convention di Torino or- La rete apre possibilità impensabili per ganizzata da Wan-Ifra (l’organizzazio- raccontare il mondo in cifre e fioriscono ne mondiale degli editori), racconta nuove specializzazioni come il «data jourtutti i temi caldi del momento. Al Festi- nalism». La personalizzazione dell’inforval è attesa per esempio Margaret Sul- mazione è facilitata dai dati che ciascuno di noi condivide in rete. livan, la «public editor» del New York BIG SUL PALCO L’aumento del consudelle news in mobiTimes, chiamata a Al Festival Mario Calabresi mo lità, tramite tablet e raccontare come anintervista Richard Gingras smartphone, permette che un tempio del giornalismo possa responsabile di Google News di geolocalizzare ciò che leggiamo e condiviaprire le porte al contributo della comunità dei lettori. diamo ed essere raggiunti dalle notizie Un concetto decisivo in un momento in che avvengono dietro l’angolo di casa. Le opportunità da esplorare sono cui metà degli utenti di Facebook consumano e condividono notizie attraver- enormi. Così come i rischi, soprattutto so il social network, come racconta l’ul- quelli legati alla privacy. Non è un caso timo rapporto sui media del Pew Rese- che quest’anno il «campionato del mondo arch Center. Sempre a Perugia Wolf- del giornalismo» di Perugia e Torino si gang Blau, responsabile delle strategie giochi nel segno del Pulitzer appena asdigitali del britannico The Guardian, segnato al Guardian e al Washington proverà a riflettere su cosa significa fa- Post, per aver scoperto quanto sia estesa re giornalismo nel contesto dell’Ue: ha e preoccupante la caccia ai dati condotta senso che 500 milioni di cittadini del- da realtà come la Nsa. A aprii perché solo io sapevo dove stavano le chiavi. Don Gioacchino lesse il giornale con la notizia di Portella e commentò: “Questo è troppo”. Pisciotta gridava e ripeteva: “Ci hanno preso in giro” e si riferiva ai politici. Giuliano, mi ha raccontato mio padre prima di morire, propose la vendetta verso Albano, ma don Gioacchino disse che le cose potevano aggravarsi ed era meglio soprassedere». Ma chi ha certezza del tradimento di Passatempo? «Giuliano, dopo la strage, lo convocò e lo legò ad un albero. Due giorni dopo, prese il giornale e andò ad affrontarlo dicendogli: “A chi hai fatto questo favore?” Quello rispose: “All’amico tuo”, riferendosi a don Calò Vizzini». Ovviamente, l’inconfessabile verità sulla strage di Portella sta, secondo Giacomo, alla base della morte di Salvatore Giuliano: «Che non fu ucciso a Castelvetrano, lo sanno tutti. Fu ucciso a Monreale, a villa Carolina. A Giuliano lo cercavano tutti ma per modo di dire, perché lui aveva rapporti persino con Ciro Verdiani, il capo dei poliziotti. Grazie a lui era riuscito a far scarcerare i suoi genitori. Il 3 luglio del 1950 gli tesero la trappola: l’ho visto io, a Borgetto, parlare con Domenico Albano, poi andò dalla madre che gli consigliò di dirigersi verso Castelvetrano e non a Monreale, perché tutti quelli che c’erano andati non erano più tornati. Pisciotta era già a Monreale. Giuliano partì da Borgetto con un amico che lo accompagnò in taxi, giunse a Monreale e disse a Pisciotta: “Che stai combinando?”. Turiddu sarebbe dovuto tornare a Borgetto e invece morì lì, a villa Carolina (poi la messinscena dei carabinieri a Castelvetrano nel baglio dell’”avvocaticchio” Gregorio Di Maria e il finto scontro a fuoco, ndr). Mio padre e mio zio mi hanno raccontato che Giuliano fu addormentato con un potente sonnifero datogli da Pisciotta che lo aveva avuto dai carabinieri, durante una sosta nella caserma di corso Calatafimi, a Palermo». Il resto è più o meno noto. Ora Giacomo dice di sentirsi meglio, anche se di storie da raccontare ne ha ancora tantissime. 29 Mazzucco, Roberto Piumini, Cristiano Cavina, David Riondino, Paolo Cognetti, Giuseppe Culicchia, Camilla Trinchieri, Antonio Pascale, Paola Zannoner. Coinvolti 20 editori e 80 librerie e biblioteche, con otto incroci con festival culturali: «Les Mots - Festival della parola» (Aosta), Salone del Libro di Torino, Piano City (Milano), Festival della Viandanza (Monteriggioni), Ciclomundi (Portogruaro), Caffeina Festival (Viterbo), Letti di notte (Roma), Festival delle Storie (Abruzzo, Lazio, Molise). Ventotto le tappe, con arrivo a Roma il 21 giugno. Per scoprire quando il Giro arriverà nelle diverse città si può consultare il sito http://www.letteraturarinnovabile.com Parte domani alle 10,30 da piazza Chanoux, ad Aosta, il primo «Giro d’Italia in 80 librerie»: casco in testa e piede sui pedali, cento scrittori e artisti si daranno il cambio in sella a quattro biciclette ufficiali lungo la Via Francigena, su un percorso di 2000 chilometri, per disegnare il filo che lega librerie e biblioteche. Partecipano tra gli altri l’ideatore della Lonely Planet Tony Wheeler (nella foto), Andrea Vitali, Melania Ma torniamo a Portella. Riprende, Giacomo: «Per l’operazione di Portella furono investiti 80 milioni di allora, molti dei quali andarono alla mafia. Il capo della congiura era il boss don Calò Vizzini, che con Giuliano aveva avuto più di qualche scontro. Accanto a lui la mafia di Monreale, Nitto Minasola e gli amici di Domenico Albano, orientati dai carabinieri. Contrario a questo schieramento c’era il boss di Partinico e Borgetto don Gioacchino D’Arrigo che stimava molto mio padre e mio zio». Ma come fu portata avanti la congiura? «Giuliano – è la risposta – aveva ordinato a Passatempo di andare a Portella solo coi fucili. Invece spararono i mitragliatori che colpirono anche dall’alto della montagna». Questa la «verità» di Giacomo, che – bisogna dirlo – confligge con tutta la storiografia prodotta sul tema: non ha mai convinto la tesi che a Portella il bandito volesse soltanto spaventare i contadini in festa. «Il fatto è – insiste il nostro – che quella mattina, nascosti in un furgoncino, arrivarono sei mitragliatori che furono assegnati ad altrettanti mafiosi. Ci fu un testimone che li vide: un ragazzo che andava in bicicletta ed era stato sorpassato dal camioncino. Io ho sentito con le mie orecchie che le mitragliatrici erano state procurate dai carabinieri e a loro erano state riconsegnate dopo la sparatoria». E Giuliano seppe questa storia? «Certo che l’ha saputo. Arrivò anche a parlare col ragazzo della bicicletta. Seppe i nomi dei sei mafiosi, ricordo che due erano di Piana degli Albanesi, due di San Giuseppe Jato e due di un paese che non so più bene. Lui li voleva rapire per farli parlare, ma il progetto non era fattibile. Quei nomi, comunque, li scrisse nel suo libretto (sarebbe il terzo memoriale di Giuliano, mai ritrovato, ndr) insieme con tutta la verità su Portella). Lui, Turiddu, avrebbe voluto uccidere Domenico Albano, che faceva il doppio gioco con quelli di Monreale, ma fu dissuaso da don Gioacchino D’Arrigo. Il 4 maggio, verso le 18, ci fu una riunione nella masseria messa a disposizione da Vito D’Amico. Io . Storie digitali Da Parigi a Londra con la cultura (italiana) c’è chi mangia MAURIZIO ASSALTO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ui nel dicembre dell’anno prossimo, sull’isola di Saadiyat (l’isola della felicità), aprirà la locale filiazione del museo parigino, nell’avveniristico edificio progettato da Jean Nouvel. C’è un bracciale d’oro fabbricato in Iran 3000 anni fa, una fibula di oro e granati dall’Italia del V secolo a.C., ma anche capolavori del nostro Rinascimento come una Vergine con Bambino di Bellini, e ancora quadri di Manet, Caillebotte, Gauguin, Magritte, un papier collé di Picasso, nove tele di Cy Twombly. Tutti pezzi acquistati dagli Emirati Arabi, con un impegno di 40 milioni di euro l’anno, da quando nel 2007 è stata firmata la convenzione con il Louvre. Ma sono le cifre in gioco con il museo di Parigi a fare impressione. Per esempio: soltanto per potersi fregiare del nome «Louvre», per una durata trentennale, da Abu Dhabi verranno alla casa madre 400 milioni di euro; ai quali vanno aggiunti 190 milioni in dieci anni ai musei prestatori (oltre alle opere acquistate sul mercato, saranno esposte quelle fornite dallo stesso Louvre e da numerose istituzioni francesi); 195 milioni in 15 anni per l’organizzazione di mostre temporanee; 164 milioni in vent’anni che andranno all’Agence France Museums per l’allestimento delle collezioni e la formazione di personale in loco. A Parigi si gozzoviglia. Anche a Londra, però, non fanno la fame. La mostra-evento «Vita e morte a Pompei e Ercolano», andata in scena al British Museum da marzo a settembre del 2013, con materiali prestati dall’Italia dove in gran parte giacciono nei depositi, ha venduto 471 mila biglietti, risultando la terza più vista di sempre nel museo di Bloomsbury, dopo quella su Tutankhamon del 1972 (1,6 milioni) e quella sull’armata di terracotta cinese del 2007 (850 mila). L’incasso finale non viene rivelato, ma è stimabile in diversi milioni di sterline. A cui si devono sommare almeno altrettanti milioni di merchandising, più i proventi del film Pompei Live at the British Museum, vera e propria full immersion nella vita quotidiana della città distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C., realizzato in proprio dal museo, costato l’equivalente di 100 mila euro e visto da oltre 53 mila persone soltanto nel Regno Unito, oltre che da 36 mila in mille cinema di 51 paesi: compresa - ironia o beffa - l’Italia, dove è approdato in oltre cento sale a fine novembre costringendo in qualche caso - come al Barberini di Roma, 10 mila euro in un weekend - a prolungare la programmazione per soddisfare le richieste. Tutto ciò mentre Pompei, quel che ne resta, sprofonda nell’incuria perché «non ci sono i soldi». E perché noi - aveva ragione Tremonti... - con la cultura non mangiamo. Auguriamo agli altri buon appetito. Q 30 .Spettacoli STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 PICCOLE VIOLETTE CRESCONO ADRIANA MARMIROLI MILANO ioletta, intesa come serie e come attrice, alias Martina Stroessel, regna ancora sovrana nei cuori di milioni di fan. Ma già si affacciano nuove rivali e nuovi titoli pronti a farle concorrenza se non a de- V tronizzarla. La novità è che il binomio musica-primi amori non è più il solo motore della storia: Cumbia Ninja (Fox, dal 6 maggio, 22.45) si sposta nel barrio di una grande città e parla di emarginazione, bande, droga, malavita, mentre Cata e i misteri della sfera (Disney Channel, dal 26 maggio, 20.10) dà nuove tinte fantascientifiche alla tradizionale commedia musicale ambientata in una scuola per giovani talenti. Entrambe le protagoniste sono già note al grande pubblico: Brenda Asnicar, l’odiosa Antonella delle Divinas di Il mondo di Patty, e Micaela Riera, la canterina Valentina di Incorreggibili. Micaela Riera el panorama delle serie musical-romantiche argentine Cumbia Ninja, prodotta da Fox, è arrivata come una bomba: campione di ascolti, per la prima volta non è ambientata tra i ragazzi di un’ipotetica buona borghesia argentina ma racconta, seppure sempre in forma di romance, la vita nel barrio di una metropoli. Qui si intrecciano le vite di Juana, ragazza di buona famiglia in fuga dagli assassini dei suoi, e Hache, leader di una banda di quartiere il cui fratello è stato ucciso da una gang rivale poiché si opponeva alla diffusione della droga. Li unirà il potere della musica. Anche questa è una novità importante: le tradizionali canzoncine pop vengono scalzate dalla cumbia, musica colombiana di origine afri- N P Juana, ragazza di buona famiglia e Hache, leader di una banda Brenda Asnicar DAL 6 MAGGIO SU FOX «Una musica adottata dai rapper nel barrio per esprimere la rabbia» cana, in Argentina adottata dai giovani rapper, che al suo ritmo raccontano la propria rabbia. «La cumbia – spiega Brenda Asnicar, che è stata cantante ben prima di diventare attrice e che con la sigla Ojos en la espalda cantata insieme a Ricardo Abarca è stata in testa alle classifiche di youtube e itunes – riflette la nostra cultura, parla dei nostri problemi. Si chiama “villera” in Argentina perché da noi la parola “villa” significa quartiere povero: la cumbia villera è quindi la musica del barrio. Si è diffusa dagli Anni 90 ai tempi della crisi. Con la cumbia ci ricordiamo che è il tempo di combattere (ma anche quello dell’amore)». Anche la serie è molto diversa dalle altre, realistica: malgrado il kung fu, il dragone e alcuni elementi fantasy, racconta una realtà violenta. «Che è quella che viviamo tutti. I giovani si sentono sconfitti e il sogno è sempre più lontano. Cumbia Ninja li fa riflettere: insegna che trovare una soluzione dipende da noi. Vuole risvegliare i giovani e iù tradizionale il contesto di Cata e i misteri della Sfera: ragazzi vivono in un borgo fuori da ogni collocazione spazio-temporale e da ogni tensione sociale (Laguna Deseada) frequentando la scuola d’arte dove la massima aspirazione è diventare popstar. La novità qui è la commistione tra generi: in questo caso tra commedia sentimentale, musical e fantascienza. Produzione argentina in onda su TV Pública Digital, ha attirato l’interesse di Disney Channel. Tutto parte dalla strana palla di metallo che Catalina, da poco giunta a Laguna Deseada, trova nella nuova casa: è il portale per un’altra dimensione da cui arrivano, catapultati nella sua vita, due cloni alieni. Da quel momento le giornate di Cata diventeranno assai complicate: da una parte far passare per cugini i gemelli che una sconosciuta organizzazione vuole rapire, dall’altra progredire a scuola, fare nuove amicizie e tenere a bada le inimicizie. Nei panni di Catalina l’ex modella, star della tv argentina, Micaela “Mica” Riera. “Cumbia Ninja ora è tempo di combattere” dire loro che devono lottare per la felicità! Questo devono raccontare le serie oggi. Finalmente qualcuno l’ha capito». Il suo è un personaggio drammatico, una ragazza costretta a una seconda identità. «È un momento speciale nella mia carriera. Ho molto voluto un ruolo complesso e diverso da quello che ho fatto finora. Ero stufa di ragazze frivole e sciocche. È stato molto interessante essere Juana, ragazza di buona famiglia, molto amata e superprotetta, che - dopo l’assassinio di genitori e fratelli - deve nascondersi e trasformarsi in Neive, ovvero il suo opposto. Sola nel barrio, scopre in sé un’energia sconosciuta che l’aiuta a sopravvivere in un mondo pieno di ingiustizie, pericoli e violenza. Mi piace come riesce a “cambiare abito” dello spirito». Altra novità della serie: ci sono molti esterni. Che accoglienza ha avuto questa serie? «Per le riprese ci siamo trasferiti a Bogotà. Abbiamo girato in un vero barrio. Abbiamo visto cose incredibili e crude: mentre eravamo lì hanno ucciso un ragazzo. Intorno a noi c’era gente che si drogava, c’erano sparatorie. Giustamente ci sono molte scene che mostrano questa realtà, che parlano di differenze sociali, di esclusione». [A.MAR.] È Edmunds, Suffolk, il 26 ottobre 1942 ma presto si trasferisce a Londra. Conclusa la scuola, per mantenersi svolge mille lavori, tra cui anche il mangiafuoco in un circo, e casualmente compare a un’audizione teatrale: viene talmente apprezzato da debuttare nella compagnia londinese dello Unity Theatre. In seguito, passa al Royal Court Theatre, alla Royal Shakespeare Company e al National Theatre. In quest’ultimo teatro recita anche in Bulli e pupe. Parallelamente, a partire dal ’72, comin- cia a comparire anche in alcune serie tv, come Thick as Thieves Il primo ruolo cinematografico importante è nel film Il pornografo (1974), di John Byrum. Ma la svolta arriva con una serie tv, Pennies from Heaven (1978), nei panni di Arthur Parker. È finalmente protagonista in Quel lungo Venerdì Santo (1980), di John Mackenzie, dove emergeva quella che sarà una tipica caratteristica della sua recitazione: un senso di violenza repressa che sembra portare il personaggio sul punto di ma, con un sogno grande, di- co colpo di fulmine, complici gli ventare cantante. Da quando è interessi comuni». piccola vive sola col padre, con E tra te e Santiago Ramundo, cui ha un rapporto molto stretl’attore che lo interpreta? to. La sua vita viene ribaltata «Siamo grandi amici, c’è molta quando irrompono da un’altra sintonia sul set». dimensione due gemelli, due Catalina Pertichelli: il tuo percloni: li accoglie sonaggio ha un come i fratelli miDAL 26 SU DISNEY nome italiano. sue origini lo nori che non ha «Non solo musica «Le sono, come quelmai avuto. Insee amore le di tanti argengna loro a vivere ma anche fantasy» tini. Ma nella sein un mondo tanrie non si sottolito diverso dal loro (ma anche loro sono parec- nea in modo particolare. In chio alieni…). E poi c’è Damian, compenso io adoro l’Italia: ci con cui Cata ha una storia sono stata per vacanza per un d’amore bella e limpida, anche mese e mezzo, ho pianto dalla se lui la fidanzata l’ha già, Eme. gioia per la sua bellezza. La [A.MAR.] Ma tra loro è scoppiato il classi- gente è fantastica». «È stata un grande successo. Lo capisco dalla quantità di persone che mi scrivono. È stato il mio primo ruolo da protagonista: per questo ora mi sento molto più responsabile che in passato. Il mio lavoro è fondamentale sia per i fan sia per la qualità della serie». Che tipo è Catalina? «È una ragazza normalissi- Micaela Riera e Santiago Ramundo Chi ha incastrato Roger Rabbit? Addio a Bob Hoskins, grande come umano in “Roger Rabbit” morto a 71 anni l’attore britannico Bob Hoskins, celebre soprattutto per l’interpretazione del detective di Chi ha incastrato Roger Rabbit?. Il decesso è stato causato da una polmonite ma l’attore si era già ritirato due anni fa dopo aver scoperto di essere affetto dal morbo di Parkinson. Da mangiafuoco a protagonista, umano, di Roger Rabbit, una carriera ricca, snodata attraverso il circo, il teatro, la televisione ed il cinema. Hoskins nasce a Bury St. L’attrice: “Il successo di Violetta ha imposto a tutti un miglioramento del livello artistico” Violetta impazza in tutto il mondo. Questo ha costretto le serie argentine per teenager a cambiare? «È vero, si tentano strade nuove: non solo musica, ma anche fantasy. Non solo amore ma anche sentimenti importanti, come la solidarietà, l’uguaglianza, l’amicizia: il messaggio si è fatto più importante. Violetta ha poi imposto una generale crescita del livello artistico: siamo tutti attori, cantanti e ballerini molto bravi ed esperti». “Finalmente una serie che racconta la vita vera e dice ai ragazzi che la felicità va conquistata” “I misteri della sfera per crescere” Hoskins detective e unico umano, nel grande successo (1988) di Robert Zemeckis esplodere. A partire da questo momento, i registi se lo contendono, fra i tanti titoli spiccano Cotton Club (1984), di Francis Ford Coppola, e Mona Lisa (1986) di Neil Jordan, che gli vale una candidatura agli Oscar e la vittoria di un Bafta, un Golden Globe e di un premio a Cannes in qualità di miglior attore. Seguono gli intramontabili Chi ha incastrato Roger Rabbit? (1988) di Robert Zemeckis, che gli vale un’altra candidatura ai Golden Globe; Hook - Capitan Uncino (1991) di Steven Spielberg e Il viaggio di Felicia di Atom Egoyan (1999). Nel Duemila c’è Il nemico alle porte (2001) di Jean-Jacques Annaud e Lady Henderson presenta (2005), di Stephen Frears. Lo attraggono anche regia e sceneggiatura, come in La via maestra (1988) e in Rainbow - il mago dell’arcobaleno (1995), in cui mescola biografia e fantasy. La sua ultima apparizione è del 2012 nel film Biancaneve e il cacciatore, in cui interpreta Muir, uno dei sette nani. Hoskins ha preso parte anche a fiction italiane come Il Papa buono di Ricky Tognazzi dove è Giovanni XXIII; Io e il Duce (Benito Mussolini) ed è Geppetto nel Pinoc[S. N.] chio di Sironi. LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 C I film Facce del weekend *** *** **** ***** risi di coppia e crisi economica guidano la classifica degli argomenti più in voga nel cinema italiano degli ultimi anni, i toni e i contesti cambiano, ma i nodi intorno a cui ruota l’immaginazione dei nostri autori restano prevalentemente quelli. Così nell’ennesima commedia matrimonial-familiare della stagione, Un fidanzato per mia moglie, regia di Davide Marengo (a suo tempo molto apprezzato per Notturno bus), ritroviamo un marito e una moglie stanchi di esserlo e una serie di gag legate all’obiettivo di spezzare un legame che, sulle prime, sembrerebbe irrimediabilmente usurato. PESSIMO MODESTO DISCRETO BUONO OTTIMO da cinema DI FULVIA CAPRARA La verve di Geppi Cucciari non ha bisogno di scorciatoie L’idea di partenza, che si deve a un successo argentino Un novio para mi mujer, funziona, così come è perfetta, nella parte della rompiscatole intelligente, la consorte Geppi Cucciari. Origini sarde, forte insofferenza per luoghi comuni e frasi fatte, battuta sempre prontissima, il personaggio è cucito addosso alla protagonista che lo interpreta con divertimento e misura. Come accade quasi sempre nel caso . Spettacoli .31 dei personaggi televisivi in trasferta sul grande schermo, la strada più facile è riproporli puntando sulle stesse caratteristiche che li hanno fatti amare dal pubblico tv. Insomma, si rischia poco per vincere molto. Una scorciatoia che, in futuro, Cucciari potrebbe evitare, perchè può dare di più, i suoi fan lo sanno. UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE di Davide Marengo con Paolo Bizzarri Luca Kessissoglou Geppi Cucciari TORINO: Cityplex, Lux, Reposi, The Space, Uci MILANO: Colosseo, Odeon, Plinius, Uci GENOVA: Uci, Space, America, Ritz ROMA: Adriano, Andromeda, Barberini, Cineland, Lux, Odeon, Royal Fermo immagine Avventuroso CLAUDIA FERRERO rimavera, tempo di matrimoni. Che siano trafficati e con molteplici fughe dall’altare come in Ti sposo ma non troppo, o in forma di rimpatriata tra ex compagni di scuola come in Un matrimonio da favola, o addirittura se si scavalla il lieto evento e si arriva dritti alla crisi del secondo anno come in Un fidanzato per mia moglie, vale la pena vederli come fossero una trilogia: sono un perfetto corso cinematografico prematrimoniale. P Sulle tracce dello spirito Anni Settanta O TRACKS Di John Curran Con Mia Wasikowska, Adam Driver Australia 2013 MILANO: Apollo, Colosseo, Uci GENOVA: Uci, Ariston ROMA Eden, Fiamma, Intrastevere, Roxyparioli Drammatico *** Drammatico Dramma di famiglia in un interno auto “Locke” al telefono per risolvere una crisi esistenziale ALESSANDRA LEVANTESI KEZICH C apita ai festival di individuare il film giusto e poi piazzarlo nella posizione sbagliata: è successo alla scorsa Mostra di Venezia, che ha avuto il merito di proporre il britannico Locke, ma ha commesso l’errore di metterlo fuori competizione, negando all’eccellente Imbottito di tranquillanti, pallido e frustrato, il «Venditore di medicine» Claudio Santamaria Uno spietato Bel Ami del farmaceutico A fronte del fatto che le cronache italiche, dalle Alpi alle Madonie, abbondano di episodi di mala sanità, verrebbe da pensare che Il venditore di medicine rientri nella categoria film di denuncia. Ma Antonio Morabito, al suo esordio nel lungo- metraggio, ha scelto la strada, più sottile, di disegnare il ritratto di un Bel Ami, cartina di tornasole del marcio che si annida nel farmaceutico. Imbottito di tranquillanti, pallido e frustrato, il rappresentante Claudio Santamaria pur di restare a galla batte in- Steven Knight, reputato sceneggiatore (di Frears, Cronenberg, Apted) la possibilità di concorrere al Leone; e al protagonista Tom Hardy di aggiudicarsi la Coppa Volpi. La struttura è quella di un kammerspiel ambientato nel vano claustrofobico di un’auto diretta da Birmingham a Londra: alla guida Ivan Locke che durante l’intero tragitto non fa che dialogare via telefono con invisi- stancabile alle porte di studi e cliniche, precipitando in una spirale di progressivo degrado psichico e morale. C’è da dire che la società in cui si muove non è migliore di lui: medici corrotti pronti a prescrivere prodotti scadenti in cambio di regalie, colleghi che si fanno concorrenza spietata, ricatti, pastoie e sullo sfondo l’avidità di un capitalismo globale che in nome del profitto stritola persone e valori. Anche se non sempre marca con la necessaria forza situazioni e personaggi, Morabito si dimostra regista asciutto ed essenziale, il copione è calibrato e Santamaria incarna con buona credibilità un personaggio che è insieme vittima e anima nera. [A.LK.] IL VENDITORE DI MEDICINE Di Antonio Morabito con Claudio Santamaria, Isabella Ferrari Italia 2014 TORINO: F.lli Marx MILANO: Eliseo GENOVA: Corallo ROMA: Ciak, Eden, Intrastevere, Jolly, Lux, Mignon *** Oscar Hardy è un Locke di fantastica intensità, naturalezza e fisicità Drammatico ggi nota scrittrice e antropologa, nel 1977 Robyn Davidson era una giovane donna che «non sentendosi di casa da nessuna parte» decise di perdersi nella solitudine di quel nowhere che è il deserto. Ispirandosi al suo libro Tracks - straordinaria cronaca della traversata dell’outback australiano (circa duemila miglia) in compaqnia di quattro cammelli e un cane - il cineasta americano John Curran ha realizzato un film girato nei luoghi veri con una troupe tutta «aussie». Dove spicca la direttrice di fotografia Mandy Walker che per la chiave visiva si è ispirata al reportage con cui Rick Smolan (Adam Driver), su incarico di National Geographic, immortalò momenti salienti del viaggio. Ma lungi dal correre il rischio di sembrare un documentario commissionato dalla prestigiosa rivista, Tracks immerge nella suggestione di un paesaggio e di una cultura (l’aborigena) ancestrale suggerendo l’idea di un’avventura interiore. Molto si deve alla concentrata interpretazione di Mia Wasikowska, molto a un regista capace di restituire il meglio dello spirito Anni Settanta: niente telefonini e internet, niente paura del futuro, e una gran voglia di inventarsi la vita. [A.LK.] bili interlocutori. La tesa drammaturgia del film è imbastita sull’intreccio di queste conversazioni, ma non meno incisivo è il mobile gioco di angolature (tre camere digitali) sul viso di Locke che, pur sempre sotto controllo e senza alzare la voce, tradisce il profondo turbamento di un uomo sul crinale di una svolta esistenziale decisiva. Come capocantiere dovrebbe essere in loco a gestire il delicato frangente di una colata di calcestruzzo; a casa lo attende la famiglia per assistere a una partita di calcio in tv. Invece lui è diretto a Londra dove una donna sta per partorire un figlio, frutto di un loro unico rapporto sessuale. Pur non amando Bethan che conosce appena, pur attaccato a Kathrina con cui è sposato da 15 anni, Locke sente l’obbligo di assumersi la responsabilità del bimbo; e c’entra anche che non vuole a nessun costo comportarsi come l’odiato padre. L’imperativo è fare la cosa giusta, occuparsi di seguire le Luca Marinelli, piccolo industriale afflitto dalle grane della crisi in «Il mondo fino in fondo» In fondo al mondo la crisi ha un’altra luce E sordio di Alessandro Lunardelli, regista con esperienze nel documentario, Il mondo fino in fondo è un road movie fragile nella sceneggiatura e però apprezzabile per almeno due motivi. Intanto perché si allunga sulle strade del mondo, come nel cinema nostrano difficilmente accade, trasmigrando dal contesto della provincia manifatturiera dell’Italia del Nord ai locali turistici di Barcellona sino alla remota Patagonia, meta effettiva e simbolica di un viaggio dalla valenza esistenziale. Poi, perché nono- operazioni in corso al cantiere, cercare di placare Kathrina, tranquillizzare i figli: un passo dietro l’altro per restare ancorati al terreno, per non perdersi. Nonostante le relazioni del protagonista con l’esterno siano affidate a un vivavoce, Locke non è l’ennesima riflessione sull’isolamento dell’individuo nella società della comunicazione virtuale. Al contrario, l’estrema concentrazione di luogo e tempo, la notte popolata di bagliori, l’emozionalità annidata nelle parole: tutto sottolinea che per Knight a essere centrale e «concreto» è il fattore umano; e non ci stupiremmo di ritrovare in lizza ai prossimi Oscar Hardy, un Locke di fantastica intensità, naturalezza e fisicità. LOCKE Di Steven Knight con Tom Hardy GB 2014 TORINO: Nazionale MILANO: Anteo, Ariosto, Uci GENOVA: Sivori ROMA Fiamma, Giulio Cesare, Greenwich, Nuovo Olimpia, Tibur ***** stante personaggi e situazioni siano costruiti in modo debole e inadeguato, gli interpreti ne escono fuori con una certa vividezza. A partire dall’incisivo, interessante Luca Marinelli, piccolo industriale afflitto dalle grane paralizzanti della crisi, che si trova a inseguire dall’Europa all’America Latina il fratello minore Filippo Scicchitano (attore in via di maturazione, ma con una sua presenza), gay non confesso alla confusa ricerca di una diversa, meno asfittica dimensione di vita; mentre in Cile entra in scena il valido Alfredo Castro, tassista che ha conosciuto le carceri di Pinochet. Va da sé che lo scenario incontaminato dei ghiacciai «in fondo al mondo» accresce il livello di suggestione. [A.LK.] IL MONDO FINO IN FONDO Di Alessandro Lunardelli con Luca Marinelli, Filippo Scicchitano, Alfredo Castro Italia 2014 TORINO: Uci MILANO: Uci GENOVA: Uci, Space ROMA: Adriano, Barberini *** 32 .Spettacoli STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Programmi tv di oggi Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 1° maggio 2014 Rai 1 6.00 Euronews 6.10 Unomattina Caffè 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 12.00 La prova del cuoco Varietà Tutti in cucina con Antonella Clerici, nella 14ª edizione del programma 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Non dire mai addio Film (dramm., 2006) ★★ 16.50 Rai Parlamento Telegiornale Attualità 17.15 Una tata e tre nipoti Film-tv 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show 21.10 Carosello Reloaded Attualità Rai 2 6.15 La strada per la felicità Telefilm 7.00 Cartoon Flakes 8.15 Due uomini e mezzo TF 8.35 Desperate Housewives Telefilm 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 10.55 Festa Primo maggio 12.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 Attualità 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 The good wife Telefilm 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie 21.15 Un medico in famiglia 9 21.10 Top Gun FICTION. Marco è nei guai con Regia di Tony Scott. Il tenente Pete Mitchell viene ammesso alla scuola di piloti degli F-14 Tomcat. Tra addestramento, amore e morte riuscirà a vincere ★★ FILM. (avv., 1986) con Tom Cruise. Maria a causa del comportamento ambiguo di Fiamma. Veronica, nel frattempo, viene accolta in casa Martini 23.20 Porta a Porta Attualità 0.55 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.30 Sottovoce Attualità 2.00 Scrittori per un anno 2.30 Il vento fa il suo giro Film (dramm., 2005) 23.00 Tg 2 23.15 Bunraku Film 1.10 Rai Parlamento Telegiornale 1.25 Diritto di difesa Soap opera Con Martina Colombari Rai 3 Canale 5 6.00 7.54 7.56 8.00 8.45 Italia 1 Rete 4 La 7 7.00 Speciale Festival Montagna di Trento 7.55 I compagni Film (dramm., 1963) ★★★★ 10.00 Primo Maggio. Festa del Lavoro Attualità 11.10 Il cantiere verso Expo Milano 2015 Attualità 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo 14.10 Tg 3. Meteo 3 14.40 Tgr Leonardo Attualità 14.50 Tg3 Lis 14.55 Anteprima Concerto del Primo Maggo Musicale 16.00 Concerto del Primo maggio Musicale 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo Tg 5 Prima pagina Traffico Borse e Monete. Meteo Tg 5 Mattina Dave - Presidente per un giorno Film (comm., 1993) ★★★ 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live 14.10 CentoVetrine Soap opera 14.45 Vacanza in Paradiso Film-tv 16.05 Grande Fratello - Live 16.15 Inga Lindstrom - L’eredità di Granlunda Film-tv 18.50 Avanti un altro! Game show 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscina la notizina 7.00 Friends Telefilm 7.30 Vecchi bastardi Varietà 8.30 Urban wild Attualità 9.30 Come mi vorrei Varietà 10.05 Dr. House - Medical division Telefilm 12.10 Cotto e mangiato - Il menù del giorno 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live Reality show Il daytime 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball saga Cartoni 15.20 Vecchi bastardi Varietà 16.15 Urban Wild Attualità 17.15 Come mi vorrei Varietà 18.05 I Simpson 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.00 Urban Wild Attualità 19.20 CSI Scena del crimine Telefilm 20.00 Concerto del Primo Maggio 21.05 Calcio: Juventus-Benfica 21.10 Wild - Oltrenatura 21.15 Poliziotto superpiù ★★ 21.10 Servizio pubblico SPORT. Semifinale di Europa Lea- vanni a Roma, Edoardo Leo, Francesca Barra e Dario Vergassola conducono il tradizionale evento musicale gue.AlloJuventusStadiumdiTorino, la formazione di Conte dovrà giocarecontroiportoghesilagara valida per l’accesso alla finale DOCUMENTARI. Per la “wild experience” di questa settimana Fiammetta Cicogna ci porterà a conoscere il mondo del “base jump”, in compagnia del trentino Maurizio Di Palma FILM. (avv., 1980) con Terence MUSICALE. Da Piazza San Gio- ATTUALITÀ. In contemporanea su La7.it, una nuova puntata del programma di approfondimento politico di Michele Santoro. In chiusura le vignette di Vauro 0.00 Tg 3 Linea notte. Tg regione 1.05 Cortoreale Gli anni del documentario italiano Attualità 1.35 La musica di Raitre Musicale 23.00 Europa League Speciale 0.00 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 0.20 Striscina la notizina Varietà satirico 0.50 Le mani dentro la città Fiction 0.35 Tremors 4: la leggenda Film (horror, 2004) con Michael Gross, Sara Botsford, Billy Drago, Brent Roam. Regia di S.S. Wilson ★ 2.25 Grande Fratello - Live 6.25 Chips Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.45 Ricette all’italiana Attualità 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Ieri e Oggi in Tv Speciale Varietà 12.05 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Hamburg Distretto 21 Telefilm 16.35 La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa! Film (avv., 1977) ★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore Soap opera 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.10 Otto e Mezzo Attualità 11.50 L’aria che tira - Il diario 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 16.40 Il commissario Cordier Telefilm Serie televisiva francese 18.10 L’ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico ed astuto ispettore 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità Hill. Regia di Sergio Corbucci. Un agente di Miami, contaminato da un missile nucleare e sopravvissuto, acquista superpoteri. E li usa contro il crimine 23.15 Nuove scene da un matrimonio Varietà 0.00 Parla con lei Film (dramm., 2002) con Javier Camara, Dario Grandinetti. Regia di Pedro Almodovar 0.00 Tg La7 Night Desk Attualità La striscia di approfondimento quotidiano in onda dal lunedì al venerdì in seconda serata 1.15 Otto e Mezzo Attualità digitale terrestre RAI 4 21 14.25 Private Practice Serie 15.10 Brothers and Sisters Serie 15.55 90210 III serie Serie 16.35 Veronica Mars Serie 17.20 Rai News - Giorno 17.25 Robin Hood Serie 18.10 Streghe Serie 19.40 Xena Serie 20.25 Heroes Serie 21.10 Highwaymen Film 22.30 Supernatural Serie RAI 5 23 16.25 Andy Warhol’s Factory People 17.20 Cool Tour Arte 18.15 Rai News - Giorno 18.20 David Letterman Show 19.10 Beethoven, Dvorak 20.40 Passepartout: La Montagna Aguzza L’ingegno 21.15 Petruska Presenta 21.20 Il Trovatore 23.50 David Letterman Show RAI STORIA 54 16.05 Res - Shuluq Storie del Medioriente p.3 17.05 Soggetto Donna pt.25 18.00 Rai 54 p. 25 18.30 Il giorno e la storia 19.00 Speciale 1° maggio 20.10 R.A.M. Antinori e traversi 20.30 Il tempo e la storia Indira Ganghi:una donna RAI MOVIE 12.10 Furia selvaggia Film 14.00 Una teenager alla Casa Bianca Film 15.50 Matrimonio in bianco Film 17.35 Rai News - Giorno Notiziario 17.40 L’uomo di Hong Kong Film 19.25 La kryptonite nella borsa Film 21.15 Flashdance Film 22.50 Cinemag Ieri Oggi Domani Magazine serie tv film 18.30 Iron Man 3 Film ambientato in un mondo colpito da una guerra internazionale e dal terrore SKY HITS 18.50 Sabrina Remake della celebre commedia di Wilder. Con Julia Ormond e Harrison Ford SKY PASSION 19.05 The Impossible Una famiglia sopravvissuta allo tsunami che ha colpito l’oceano Indiano nel 2004 SKY CINEMA 1 19.15 In nome del popolo italiano Ugo Tognazzi, giudice istruttore, indaga sull’industriale Vittorio Gassman SKY CLASSICS Bed Time César, un portiere di Barcellona, è incapace di essere felice SKY MAX 19.25 Seafood - Un pesce fuor d’acqua SKY CINEMA FAMILY Un biglietto in due Steve Martin è costretto a dividere un rocambolesco viaggio con John Candy SKY COMEDY 20.45 Marvel Knights SKY HITS 21.00 SkyCineNews-Un fidanzato per mia moglie SKY CINEMA 1 Stick It - Sfida e conquista SKY CINEMA FAMILY Il grande Gatsby SKY CLASSICS Kung Fusion Cina, anni ‘40: in un quartiere povero si nascondono campioni di arti marziali SKY COMEDY Una famiglia all’improvviso Dopo i funerali del padre, un ragazzo deve dare 150 mila dollari alla sorella SKY PASSION The Exorcism of Emily Rose Emily Rose è vittima di una spaventosa allucinazione. Da un fatto reale SKY MAX 21.10 Hellboy Il demone Hellboy deve fermare Rasputin che vuole scatenare l’Apocalisse SKY HITS Sister Act 2 - Più svitata che mai Tornata a cantare a Las Vegas, Whoopi Goldberg viene richiamata in convento SKY CINEMA 1 22.45 Le avventure di Fiocco di Neve SKY CINEMA FAMILY Christmas in Love Christian De Sica ritrova la Ferilli e Massimo Boldi s’innamora della Seredova SKY COMEDY 23.00 La frode Richard Gere ci porta dentro un film che parla senza ipocrisie del mondo attuale SKY CINEMA 1 La casa del custode SKY PASSION 24 18.20 Quattro matrimoni in Italia FOX LIFE 18.25 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 18.30 How I Met Your Mother FOX 18.35 Wallflower Tango IRIS 11.55 In fuga col malloppo Film 13.45 Il muro di gomma Film 16.10 Viuuulentemente... mia Film 17.50 Totò, Peppino e la dolce vita Film 19.35 A-team Telefilm 20.20 Renegade Telefilm 21.10 Houdini - L’ultimo mago Film 22.58 Adesso Cinema! 23.25 Il Grande Capo Film CHANNEL 19.25 Il boss della casa FOX 20.35 The Big Bang Theory 19.50 Ogni volta Vasco: Cosa vuoi che sia una canzone ARTE Il boss della casa SKY UNO 20.00 Esperimenti esplosivi NATIONAL GEOGRAPHIC 20.05 Cuochi e fiamme LEI 20.10 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL 20.15 Hell’s Kitchen Italia 21.00 Miss Fisher - Delitti e Misteri DIVA UNIVERSAL C.S.I. FOX CRIME Scandal FOX LIFE New Girl FOX 21.25 Modern Family FOX 21.50 N.C.I.S. FOX CRIME Aiutami Hope FOX 21.55 Grey’s Anatomy FOX LIFE DIVA NATIONAL GEOGRAPHIC 21.00 Destini incrociati hotel ARTE Top Gear 12.20 Plain Jane: La Nuova Me 13.20 Diario di una nerd superstar 14.15 Scrubs 15.10 New Girl 16.00 Oggi Sposi...Niente Sesso Film 17.50 16 Anni e Incinta 18.50 Giovani Sposi 19.50 Pranked 20.15 New Girl 21.10 Alpha dog Film 23.20 Il Testimone REAL TIME 16.45 Quattro matrimoni - Canada Documentari 17.40 Amici di Maria De Filippi Varietà 18.40 Molto bene 20.10 Best Bakery Varietà 21.10 Extreme Makeover: Home Edition Sudamerica Documentari 22.10 Dottoresse in sala parto Documentari 21.10 Giacometti ARTE Hell’s Kitchen Italia SKY UNO 21.35 L’oro di Napoli: Capodimonte ARTE 21.50 Nazisti intercettati 21.55 21.15 The Informant! PREMIUM CINEMA Bug - La Paranoia è Contagiosa PREMIUM UNIVERSAL Un alibi perfetto C.J. è un giornalista in cerca di uno scoop per salvare il posto di lavoro PREMIUM CINEMA ENERGY Giorni e nuvole Una coppia colta e benestante deve riconsiderare il proprio stile di vita PREMIUM CINEMA EMOTION I love Radio Rock Storia di un gruppo di dj segregato sulla nave pirata di Radio Rock ENERGY 18.25 Per Vincere DomaniThe Karate Kid 18.50 Love Songs From an Android PREMIUM CINEMA EMOTION 19.00 Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni Alfie, Helena e Sally sono alle prese con quel sentimento che chiamiamo “amore” PREMIUM CINEMA 19.05 Cuore selvaggio Accumulatori seriali LEI NATIONAL GEOGRAPHIC Fast n Loud DISCOVERY CHANNEL 31 DMAX 10.50 12.35 14.15 16.00 18.35 19.30 21.10 22.00 22.50 23.40 0.35 1.00 1.25 film 16.55 La stangata Due bravissimi giocatori (Newman e Redford) e un colpo memorabile. Sette Oscar PREMIUM COMEDY 17.00 Death Race United States, 2012. Jensen è un ex carcerato e vorrebbe rimanere fuori dal giro PREMIUM CINEMA 17.40 Never Back Down Mai arrendersi Un ragazzo ribelle viene introdotto in un club di combattimento sotterraneo PREMIUM CINEMA DISCOVERY CHANNEL UNIVERSAL FOX 8 PREMIUM UNIVERSAL GEOGRAPHIC UNIVERSAL MTV 26 16.15 Fratelli in affari 17.15 Vendite impossibili Varietà 18.00 Fratelli in affari 19.15 Affari al buio Documentari 20.15 Affari di famiglia Documentari 21.10 The Apprentice Italia Varietà 23.15 Amici di letto Film 1.15 Tutta colpa di Sara Film 3.15 Burn notice Duro a morire SKY UNO 20.25 Bruce Springsteen’s High Hopes ARTE Cosa ti dice il cervello? 20.55 Le megastrutture di Hitler NATIONAL FOX 20.50 Donne nel mito Estée Lauder DIVA 22.25 Back in the Game 22.40 N.C.I.S. FOX CRIME SKY UNO 19.30 Cacciatori di gemme NATIONAL GEOGRAPHIC 18.50 JAG - Avvocati in divisa DIVA UNIVERSAL 19.00 Tutto in famiglia FOX 19.15 N.C.I.S. FOX CRIME Sex & the City FOX LIFE 19.20 I Simpson FOX 19.45 I Simpson FOX 19.50 Quincy DIVA UNIVERSAL 19.55 Cucine da incubo: le ricette FOX LIFE 20.00 Castle FOX LIFE 20.10 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME The Big Bang Theory CIELO intrattenimento 19.05 Cuochi e fiamme LEI 19.15 Yukon Men: gli ultimi cacciatori DISCOVERY DIVA UNIVERSAL 22.10 Miss Marple 22 19.15 PREMIUM CINEMA EMOTION Alex l’ariete PREMIUM COMEDY 19.35 Johnny Mnemonic Keanu Reeves ha nel cervello un microchip zeppo di dati che fanno gola a Kitano PREMIUM COMEDY 23.00 Driven Un ex pilota deve rimettere sulla retta via una giovane promessa di Fornula Uno PREMIUM UNIVERSAL Il Rito PREMIUM CINEMA ENERGY 23.10 Contagion Una malattia capace di svilupparsi anche per contatto sta colpendo il mondo PREMIUM CINEMA 23.25 Il comandante e la cicogna La storia di un amore che attraversa le dimensioni, il tempo e la realtà PREMIUM CINEMA EMOTION 23.35 L’Amore Non Ha Colore PREMIUM CINEMA ENERGY 20.40 Hotel Pennsylvania PREMIUM CINEMA 1.00 PREMIUM COMEDY Il Gaucho PREMIUM CINEMA 52 Texas Tarzan Unti e Bisunti Banco dei pugni Airport Security Affare fatto! Banco dei pugni Sei spacciato! Fuori in 72 ore Ed Stafford: duro a morire 1000 modi per morire Airport Security Airport Security Top Gear serie tv 15.50 Eleventh Hour ACTION 15.58 Harry’s Law JOI 16.15 Una mamma per amica MYA 16.40 The Shield ACTION 16.50 Monk TOP CRIME 17.05 Aspettando Il Tuo Si MYA 17.30 Spooks Le indagini degli agenti segreti dell’Intelligence britannica ACTION 17.35 Psych TOP CRIME 17.40 Friends JOI 18.15 Big Bang Theory JOI 18.30 Supernatural ACTION 18.40 Due Uomini e 1/2 JOI 18.45 Hart Of Dixie MYA 19.05 Mike & Molly JOI 19.20 The Shield ACTION 19.25 Criminal Intent TOP CRIME 19.30 Duro A Morire JOI 19.35 The Vampire diaries MYA 20.15 Spooks Le indagini degli agenti segreti dell’Intelligence britannica ACTION 20.25 Law & Order: Unita’ Speciale TOP CRIME 21.05 Law & Order: Los Angeles TOP CRIME 21.15 Suits JOI Arrow ACTION 22.00 The Transporter: The Series ACTION 22.05 Shameless JOI Dracula MYA 22.50 Law & Order: Unita’ Speciale TOP CRIME 22.55 Nip’n Tuck MYA LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 . Spettacoli .33 tv ProgrammiProgrammi tv di domani I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 2 maggio 2014 Rai 1 Rai 2 6.00 Euronews 6.10 Unomattina Caffè 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 12.00 La prova del cuoco 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Verdetto finale Attualità Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, la trasmissione propone casi giudiziari di natura civile 15.20 La vita in diretta Attualità Una coppia inedita al timone dello storico programma pomeridiano, Paola Perego e Franco Di Mare 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show 21.10 Carosello Reloaded 6.15 La strada per la felicità TF 7.00 Cartoon Flakes Programma per bambini 8.15 Due uomini e mezzo TF 8.35 Desperate Housewives Telefilm 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Eat Parade Attualità 13.50 Tg2 Sì, viaggiare 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 The good wife Telefilm 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Rai Player 17.55 Tg sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie 21.10 Virus - Il contagio delle idee 21.15 Si può fare! VARIETÀ. Al via il nuovo show condotto da Carlo Conti. Protagonisti dodici personaggi dello spettacolo, in una sfida verso se stessi e verso gli altri partecipanti 23.35 TV 7 Attualità Lo storico rotocalco di Raiuno 0.40 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.15 Cinematografo 2.05 Sottovoce Attualità 2.20 Rewind - Visioni private 2.50 Mille e una notte - Teatro ATTUALITÀ. Nuova serata in com- pagnia del programma di Nicola Porro. Inchieste, interviste e un dibattito centrato sui contenuti della nostra attualità politica 23.20 Tg 2 23.35 The voice of Italy 1.05 Rai Parlamento Telegiornale 2.20 Hawaii Five-0 Telefilm 3.05 Meteo 3.10 Appuntamento al cinema Rai 3 Canale 5 6.30 Rassegna stampa 7.00 Tgr Buongiorno Italia 7.30 Tgr Buongiorno Regione 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.15 Elisir Attualità 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 Tg3 Lis 15.10 Rai Player 15.15 Terra nostra 2 - La speranza Telenovela 16.00 Aspettando Geo Doc. 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Pane quotidiano 20.35 Un posto al sole SO 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live 14.10 CentoVetrine Soap opera 14.45 Il tempo del coraggio e dell’amore Fiction 16.05 Grande Fratello - Live 16.15 Il segreto Telenovela 17.10 Pomeriggio cinque Attualità 18.50 Avanti un altro! Game show 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Varietà satirico 21.05 Sfide SPORT. Il programma condotto da Alex Zanardi torna in prima serata con quattro nuove puntate “mondiali”, per raccontare la Nazionale come non l’abbiamo mai vista 23.10 La tredicesima ora 0.00 Tg 3 Linea notte. Tg regione 1.20 Appuntamento al cinema 1.25 Magazzini Einstein 1.55 Fuori orario. Cose (mai) viste Italia 1 7.00 Friends Telefilm 7.30 Vecchi bastardi Varietà 8.30 Urban wild Attualità 9.30 Come mi vorrei Varietà 10.05 Dr. House - Medical division Telefilm 12.10 Cotto e mangiato - Il menù del giorno 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball saga Cartoni 15.20 Vecchi bastardi Varietà 16.15 Urban Wild Attualità 17.15 Come mi vorrei Varietà 18.05 I Simpson 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.00 Urban Wild Attualità Il programma condotto da Federico Costantini 19.20 CSI Scena del crimine TF Rete 4 La 7 6.25 Chips Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.45 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Ieri e Oggi in Tv Speciale Varietà 12.05 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Hamburg Distretto 21 Telefilm 16.35 Sentieri selvaggi Film (western, 1956) con John Wayne, Natalie Wood. Regia di John Ford ★★★★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore SO 21.10 Il tempo del coraggio e dell’amore 21.10 Colorado 21.15 Quarto Grado VARIETÀ. Diego Abatantuono e ATTUALITÀ. FICTION. Sira si risveglia in ospe- dale. Ha perso il suo bambino. Un agente, che l’ha ammanettata al letto, le spiega che ci sono pesanti accuse a suo carico Chiara Francini conducono un’altra serata dello show giunto alla sua 15ª edizione. Ad alternarsi sul palco un fantastico cast di comici 23.20 Supercinema 23.50 Grande Fratello Live Reality show 0.50 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 1.30 Striscia la notizia Varietà satirico 0.20 Sport Mediaset presenta: Ayrton per sempre 2.00 Grande Fratello - Live Reality show Il daytime 2.20 Sport Mediaset 2.45 Studio aperto - La giornata 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm Sullo sfondo di una delle città più affascinanti del mondo, il tenente Mike Stone e il suo compagno, l’ispettore Steve Keller, lottano contro la criminalità sempre più attiva e spietata 16.40 Il commissario Cordier TF 18.10 L’ispettore Barnaby Film-tv 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità 21.10 Crozza nel paese delle meraviglie Gianluigi Nuzzi, affiancato da Alessandra Viero, conduce il programma che illustra anche le tecniche più avanzate per indagare sulle scene del crimine VARIETÀ. Il one-man show interpretato da Maurizio Crozza. Protagonista, come sempre, la stretta attualità del nostro Paese 22.40 Bersaglio Mobile Attualità Conduce Enrico Mentana 0.30 Tg La7 Night Desk Attualità 1.45 Otto e Mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber 0.05 Fuori orario Film (comm., 1985) con Griffin Dunne, Rosanna Arquette, Verna Bloom, Linda Fiorentino, Teri Garr, Thomas Chong, Cheech Marin digitale terrestre RAI 4 RAI 5 21 15.05 Brothers and Sisters Serie 15.45 90210 Serie 16.25 Veronica Mars Serie 17.10 Rai News - Giorno 17.15 Robin Hood Serie 18.00 Streghe Serie 19.30 Rai Player 19.40 Xena Serie 20.25 Heroes Serie 21.10 Elektra Film 22.45 Wonderland 2014 23.10 Shock Labyrinth Film 23 18.20 Anton Bruckner Sinfonia N.8 In Do Minore 19.45 Bartok: Concerto Per Viola e Orchestra 20.30 Rai Player 20.40 Passepartout: Venezia La Rana e Tu 21.15 Terramatta Film 22.35 Scaramouche Scaramouche 23.10 David Letterman Show RAI STORIA 54 19.05 Crash-contatto impatto convivenza 20.05 12 idee per la crescita L’energia 20.40 Il tempo e la storia I diari di Galeazzo Ciano 21.25 I giorni che hanno scosso il mondoLe campane della liberta’ ep.7 22.15 Anatomia di un omicidio-Morte in diretta di un re RAI MOVIE 14.35 La signora in rosso Film 16.10 Dalla vita in poi Film 17.40 Rai News - Giorno 17.45 Rai Player 17.55 Un colpo perfetto Film 19.45 Pop corn e patatine Film 21.15 I’ll Sleep When I’m Dead Film 22.55 Angels in America - 1 - Cattive notizie Film film 17.25 La frode Richard Gere ci porta dentro un film che parla senza ipocrisie del mondo attuale SKY CINEMA 1 I tre amigos! SKY COMEDY 17.55 Frankenweenie SKY CINEMA FAMILY 18.40 The Green Hornet The Green Hornet contro l’uomo che controlla la malavita di Los Angeles SKY HITS 18.45 Made in Italy Storie e ‘barzellette’ raccontate da un gruppo di emigranti diretti in Svezia SKY CLASSICS 19.10 Natale in India Per evitare il processo, l’ingegnere De Sica cerca d’incastrare il giudice Boldi SKY COMEDY Lontano da Isaiah La dottoressa Jessica Lange adotta un neonato abbandonato nell’immondizia SKY PASSION 19.15 Company of Heroes SKY MAX 19.20 Epic - Il mondo segreto SKY CINEMA 1 19.25 Bob - Un maggiordomo tuttofare SKY CINEMA SKY HITS 21.00 Sky Cine News - Al cinema nel weekend SKY CINEMA 1 CINEMA FAMILY Bandido SKY CLASSICS A lezione da Luca e Paolo SKY COMEDY Manuale d’amore Quattro episodi concatenati con Carlo Verdone, Margherita Buy e Sergio Rubini SKY PASSION Code Name: Geronimo In un film il racconto dell’uccisione di Osama Bin Laden in Pakistan SKY MAX 21.10 Unbreakable - Il predestinato David, unico superstite di un disastro ferroviario, viene avvicinato da Elijah SKY HITS Snitch - l’infiltrato SKY CINEMA 1 22.05 Ghost Academy Juan è un insegnante che qualche volta “vede la gente morta” SKY COMEDY 22.35 Spionaggio internazionale Commerciante d’arte muore in seguito a un attacco cardiaco in Costa Azzurra SKY CLASSICS FAMILY 20.40 Marvel Knights Un principe tutto mio Paige Morgan è impegnata al massimo per coronare il sogno di diventare medico SKY 22.50 Dal tramonto all’alba 2 Un gruppo di vampiri si aggira per la città in cerca di sangue fresco SKY MAX 24 serie tv 18.30 How I Met Your Mother FOX Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 18.35 Donne nel mito Hedy Lamarr DIVA UNIVERSAL 22 13.58 Il testimone Film 15.55 Attila Flagello di Dio Film 17.45 Che fine ha fatto Totò Baby? Film 19.30 Hazzard Telefilm 20.15 Renegade Telefilm 21.05 Resa dei Conti a Little Tokio Film 22.35 Codice Magnum Film 0.45 La montagna del dio cannibale Film 2.25 Le nombril du monde Film FOX SKY UNO 19.05 The Story of Film: An Odyssey ARTE Yukon Men: gli ultimi cacciatori DISCOVERY Cuochi e fiamme LEI 19.25 Hell’s Kitchen Italia SKY UNO 19.30 Cacciatori di gemme NATIONAL GEOGRAPHIC 19.55 Esperimenti esplosivi NATIONAL GEOGRAPHIC 20.00 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL 20.05 Cuochi e fiamme LEI 20.10 On the Road - Joe Bastianich Music Tour ARTE Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 20.35 The Big Bang Theory FOX 20.15 Hell’s Kitchen Italia SKY UNO 20.25 Cosa ti dice il cervello? NATIONAL GEOGRAPHIC 20.50 Donne nel mito Maria Montessori DIVA UNIVERSAL 21.00 C’era una volta FOX Project Runway USA 12 FOX LIFE Criminal minds FOX CRIME E.R. - Medici in prima linea DIVA UNIVERSAL 21.50 Da Vinci’s Demons FOX The Blacklist FOX CRIME E.R. - Medici in prima linea DIVA UNIVERSAL 21.55 Project Runway Italia FOX LIFE FOX CIELO MTV 26 15.15 MasterChef Australia Varietà 16.15 Fratelli in affari 17.15 Vendite impossibili Varietà 18.00 Fratelli in affari 19.15 Affari al buio Documentari 20.15 Affari di famiglia Documentari 21.10 X Factor 2013 Varietà 0.15 One Direction Up Close and Personal Varietà 8 14.15 Scrubs 15.10 New Girl 16.00 Teenager in Crisi di Peso 16.50 Teen Mom 2 17.50 16 Anni e Incinta 18.50 Generation Cryo: Fratelli Per Caso 19.50 Pranked 20.15 New Girl 21.10 Vieni a Vivere Dai Miei 22.00 Generation Cryo: Fratelli Per Caso 23.00 The Valleys REAL TIME 20.55 Esperimenti esplosivi NATIONAL GEOGRAPHIC 21.00 MythBusters DISCOVERY CHANNEL Case da incubo LEI 21.10 Playhouse Presents: Vecchi amici ARTE The Face UK SKY UNO 21.20 Esperimenti esplosivi NATIONAL GEOGRAPHIC 21.30 Case da incubo LEI 21.40 The Story of Film: An Odyssey ARTE 21.50 L’impero della droga NATIONAL GEOGRAPHIC 22.00 Finding Bigfoot: cacciatori di mostri DISCOVERY CHANNEL 31 17.40 Amici di Maria De Filippi Varietà 18.40 Molto bene 20.10 Best Bakery Varietà 21.10 Il boss delle torte Documentari 23.05 Il re del cioccolato Documentari 0.05 Malattie misteriose Documentari 1.05 Malattie imbarazzanti Documentari 2.00 24 ore al pronto soccorso DMAX 15.45 Kate & Leopold 1876: Hugh Jackman piomba nella New York contemporanea e s’innamora di Meg Ryan PREMIUM UNIVERSAL 15.50 Malefemmene L’attrice Francesca si ritrova in carcere ma poi fa amicizia con Nunzia PREMIUM CINEMA EMOTION 16.45 The Informant! PREMIUM CINEMA 16.59 I love Radio Rock Storia di un gruppo di dj segregato sulla nave pirata di Radio Rock PREMIUM COMEDY 17.15 Pitch Black Un gruppo di viaggiatori intergalattici capita su un pianeta prima di un’eclissi PREMIUM CINEMA ENERGY 17.30 Giorni e nuvole Una coppia colta e benestante deve riconsiderare il proprio stile di vita PREMIUM CINEMA EMOTION 17.50 Il ponte sul fiume Kwai II Guerra Mondiale: il colonnello Alec Guinness accetta di costruire un ponte PREMIUM UNIVERSAL 18.45 Wolfhound Liberato dopo anni di schiavitù, un valoroso guerriero dà inizio alla vendetta PREMIUM CINEMA 19.05 U-turn - Inversione di marcia A Sean Penn, inseguito da mafiosi russi, si rompe l’auto in un micidiale paesino PREMIUM CINEMA ENERGY 19.20 Il bisbetico domato Ricco proprietario terriero, Adriano Celentano si fa corteggiare da Ornella Muti PREMIUM COMEDY PREMIUM CINEMA EMOTION 19.35 Io e Te 21.15 La lettera scarlatta Massachusetts 1660: Hester Prynne si innamora, ricambiata, del reverendo Arthur PREMIUM CINEMA EMOTION Ghost Son Storia di un amore unico che sopravvive tra i misteri di una cultura primordiale PREMIUM CINEMA ENERGY L’anno del dragone Mickey Rourke nel ruolo di un poliziotto scomodo contro la mafia cinese PREMIUM UNIVERSAL Il Cacciatore di Giganti PREMIUM CINEMA Io & Marilyn Durante una seduta spiritica, Gualtiero Marchesi invoca Marilyn. E lei compare PREMIUM COMEDY 23.00 Il mai nato Casey è tormentata da un incubo premonitore di infausti eventi PREMIUM CINEMA ENERGY 52 13.25 Banco dei pugni 15.10 Affari a tutti i costi 16.00 Dynamo: magie impossibili 17.45 Acquari di famiglia 19.30 Banco dei pugni 21.10 Ci sei o ci fai? 22.00 Troy 22.50 Breaking Magic 23.40 1000 modi per morire 0.35 Airport Security 1.25 Top Gear film intrattenimento 19.00 Il boss della casa CHANNEL 18.50 Sex & the City FOX LIFE JAG - Avvocati in divisa DIVA UNIVERSAL 19.00 Tutto in famiglia FOX 19.20 I Simpson FOX N.C.I.S. FOX CRIME 19.45 I Simpson FOX 19.50 Cucine da incubo: le ricette FOX LIFE Quincy DIVA UNIVERSAL 20.05 Castle FOX LIFE 20.10 The Big Bang Theory 22.45 New Girl IRIS serie tv 15.05 Flikken - Coppia in giallo TOP CRIME 15.51 Supernatural ACTION 16.05 Harry’s Law JOI Una mamma per amica MYA 16.40 The Shield ACTION 16.50 Monk TOP CRIME 16.55 Amici Miei, Amori Miei MYA 17.30 Spooks Le indagini degli agenti segreti dell’Intelligence britannica ACTION 17.35 Psych TOP CRIME 17.45 Friends JOI 18.10 Big Bang Theory JOI 18.30 Supernatural ACTION 18.40 Due Uomini e 1/2 JOI 18.45 Hart Of Dixie MYA 19.05 Mike & Molly JOI 19.20 The Shield ACTION 19.25 Criminal Intent TOP CRIME 19.30 Duro A Morire JOI The Vampire diaries MYA 20.15 Spooks Le indagini degli agenti segreti dell’Intelligence britannica ACTION 20.25 Law & Order: Unita’ Speciale TOP CRIME 21.05 Person Of Interest TOP CRIME 21.15 Mom JOI Parenthood MYA I Signori della Fuga ACTION 21.35 The middle JOI 22.05 Big Bang Theory Grimm ACTION JOI 34 STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 SPORT Doping, due arresti: denunciato Riccò Il ciclista Riccardo Riccò, già squalificato per doping fino al 2024, di nuovo nella bufera: è stato denunciato insieme a un ex ciclista pro’ nell’ambito di un’indagine del Nas di Livorno, che ha portato all’arresto di un operatore sanitario e un commerciante sorpresi a cedere materiale dopante ai due. «Ero nel posto sbagliato al momento sbagliato», si difende Riccò. Pericolo giallo Carlos Tevez, 30 anni, esulta dopo il gol all’andata: è diffidato come Bonucci e Marchisio ANSA 14 Finali L’ultima (Champions League) nel 2003 La Juve ha vinto 2 Coppe CampioniChampions, 1 Coppa delle Coppe, 3 Coppe Uefa MASSIMILIANO NEROZZI TORINO A un passo da casa, lo Juventus Stadium di stasera e della finale del 14 maggio, non ci si può mica fermare, così Antonio Conte chiama a raccolta tutti: «Sono molto fiducioso - dice il tecnico bianconero - perché avremo lo stadio che spirerà forte alle nostre spalle e scenderà in campo con noi». Juve-Benfica, secondo round della semifinale di Europa League, è già una fantastica realtà, ma il sogno è poco più in là: «Sappiamo che ci siamo meritati di giocare questa partita, che sarà da vivere con grande partecipazione da parte nostra e da parte del pubblico». Fate un baccano del diavolo e divertitevi. Anche sul prato, a sentire Giorgio Chiellini: «Non sento né emozione né preoccupazione, solo non ve- Si riparte dall’1-2 di Lisbona. Vidal torna dal 1’, in attacco con Tevez c’è Llorente do l’ora di scendere in campo - racconta il difensore - perché può essere una serata magica. E credo che tutti gli juventini la vorranno vivere al massimo, per arrivare alla vittoria». Se la Juve non metteva i piedi in una semifinale europea da 11 anni, e da 17 non si prende una Coppa d’oltre confine, ci può pure essere il tono solenne delle grandi battaglie, dovendo ribaltare il 2-1 di Lisbona: «Paura? Noi non conosciamo la parola paura - quasi tronca la domanda Conte - non esiste, non fa parte del nostro vocabolario. Semmai conosciamo il rispetto. Ma sarà una grande partita». Per la prima volta, i bianconeri do- KO 2-1 IN TRASFERTA ALL’ANDATA: JUVE QUALIFICATA 4 VOLTE SU 5 COPPA UEFA 1974/75 (trentaduesimi) Vorwaerts (Ger) Juventus AND RIT 2 0 1 3 EUROPA LEAGUE, STASERA ALLO STADIUM SEMIFINALE DI RITORNO A un passo da casa Juve a caccia della finale di Torino: con il Benfica serve la gara perfetta Conte: “Niente paura, ci siamo meritati una notte così” COPPA CAMPIONI 1975/76 (sedicesimi) Cska Sofia (Bul) Juventus AND RIT 2 0 1 2 COPPA UEFA 1992/93 (quarti) Benfica (Por) Juventus AND RIT 2 0 1 3 CHAMPIONS LEAGUE 2002/03 (semifinali) AND Real Madrid (Spa) 2 Juventus 1 RIT 1 3 CHAMPIONS LEAGUE 2004/05 (quarti) Liverpool (Ing) Juventus AND RIT 2 0 1 0 Statistiche a cura di Massimo Fiandrino vranno scalare un risultato negativo: «E dovremo essere bravi nell’interpretazione della gara - spiega l’allenatore juventino - che all’andata ci ha visto ingiustamente sconfitti». Dopo il collaudo di ieri, praticamente risolti i ballottaggi per l’assetto, anche se l’ultimo test sarà questa mattina: «Le scelte che farò saranno in vista dei 95 minuti - aggiunge Conte - sia per chi inizierà, sia per chi dovrà entrare a partita in corso». Dunque, Caceres per Barzagli, Vidal al posto di Marchisio, ginocchio permettendo, e Llorente favorito su Giovinco. Da Eusebio (Di Francesco, Sassuolo) a Eusebio (che in Portogallo significa Benfica), Conte ne cambierà quattro. Tutti i migliori, anche nel senso di stato fisico, saranno arruolati: per una volta, lo scudetto, ormai a portata di partita (con l’Atalanta), può attendere. C’è spazio per i sogni, non per i calcoli, anche se Tevez, Bonucci e Marchisio da diffidati dovranno stare attenti, pur nel furore della lotta: un’ammonizione e si vedranno l’eventuale finale dalla tribuna. Dove stasera staranno stipati i tifosi, e tutto attorno le Canale 5, Sky sport 1, Premium calcio JUVENTUS 3-5-2 BENFICA 4-1-3-2 ore 21,05 (andata 1-2) 22 3 Asamoah 14 35 Perez Chiellini 6 Pogba Maxi Pereira 20 10 Gaitan 4 Tevez 1 19 Buffon Bonucci Luisao 50 21 Markovic Pirlo Llorente Vidal 4 Caceres Artur 6 Amorim 14 23 1 24 11 Garay Lima 19 26 Rodrigo Lichtsteiner 16 Siqueira Arbitro Clattenburg (Inghilterra) Allenatore: CONTE convention dei gufi, ci ride sopra Conte: «Il Benfica avrà tantissimi tifosi in Italia, ma noi ne avremo tanti in Portogallo, perché loro sono la Juve del Portogallo». Il veleno delle battute lascia lo spazio ai sorrisi, sul solito assedio dei cronisti cileni: «Come sta Vidal? Ma volete garanzie per il Cile o Allenatore: JORGE JESUS per la Juve?» Arturo ci sarà e così Tevez, che Conte si porterebbe al Mondiale: «Le convocazioni le fa il ct dell’Argentina, ma io difficilmente lascerei a casa Carlos». Magari può essere sufficiente lui: «Con il potenziale offensivo che abbiamo - ragiona Chiellini - un gol lo facciamo. E allora sarà fon- I gufi? Loro hanno molti tifosi in Italia, noi tanti in Portogallo Antonio Conte, tecnico Juve damentale non prenderlo, dunque dobbiamo cercare di limitare gli errori, come quelli che abbiamo fatto a Lisbona». Potrebbe bastare per arrivare fino a casa, in senso letterale e figurato: lo Stadium, stasera, e poi la finale europea, tra due settimane, dove la Juve ha spesso avuto domicilio. GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Oggi in Tv Eurosport Rai sport 1 Rai sport 1 Raidue Eurosport Premium c. L’analisi 14,00 Biliardo. Mondiali: semifinali 15,30 Atletica: Sarnico-Lovere run 17,30 Volley: Macerata-Perugia 17,50 Tg sport 18,00 Get ready for Roland Garros 18,30 Sport Mediaset Domani in Tv 19,00 Tribù del calcio Premium calcio 20,00 Futbol Mundial Sky sport 1 20,00 Biliardo. Mondiali: semifinali Eurosport 20,25 Basket F. Playoff gara-4 Rai sport 2 21,00 Golf: Wells Fargo Championship Sky sport 3 21,05 Calcio: Juve-Benfica Canale5/Sky s.1/Premium c. 0,00 Sport Mediaset Premium calcio 4,30 Basket Nba: playoff Sky sport 2 11,00 Biliardo. Mondiale: semifinali 11,05 Hockey su prato: serie A1 14,00 Ciclismo: Giro di Turchia 15,00 Atletica: Maratona di Padova 17,55 Tg sport 18,45 Equitazione: Nations Cup Chelsea Eurosport Rai sport 1 Eurosport Rai sport 1 Raidue Eurosport . 35 20,00 Biliardo. Mondiale: semifinali Eurosport 20,20 Calcio a 5: playoff Rai sport 1 20,30 Calcio. Serie B: Spezia-Reggina Premium calcio 20,30 Calcio internazionale Fox sports 21,00 Golf: Wells Fargo Championship Sky sport 3 21,05 Sfide Raitre 22,30 Arti marziali: Fighting day 14 Rai sport 1 22,45 Boxe: World Series Sky sport 2 1 (andata 0-0) Atletico Madrid 3 Chelsea Atletico Madrid (4-2-3-1) (4-4-2) Schwarzer 6; Ivanovic 6, Cahill 5, Terry 5, A.Cole 5,5 (9’ st Eto’o 4,5); Ramires 6,5, David Luiz 6; Azpoilicueta 6, Willian 6 (31’ st Schurrle sv), Hazard 5,5; Torres 6,5 (22’ st Demba Ba 5,5) Courtois 7; Juanfran 6,5, Miranda 6,5, Godin 6, Filipe Luis 6; Arda Turan 7 (38’ st Cristian Rodriguez), Mario Suarez 6, Tiago 7, Koke 6,5; Diego Costa 6,5 (31’ st Sosa 6), Adrian Lopez 7 (21’st Raul Garcia 6,5) ALL. Mourinho 5 ALL. Simeone 8 RETI: pt 36’ Torres, 44’ Adrian Lopez; st 15’ Diego Costa (rig.), 27’ Arda Turan ARBITRO: Rizzoli 7 AMMONITI: Cahill, Diego Costa, Adrian Lopez SPETTATORI: 41 mila circa REUTERS Diego Costa, 25 anni, esulta: l’Atletico torna in finale dopo 40 anni La Champions in un derby Madrid ha già vinto Mourinho travolto a Londra, Atletico in finale con il Real MARCO ANSALDO Carichi D Il tecnico Jorge Jesus corre in mezzo ai suoi giocatori nello Stadium: «Non lo temiamo: noi siamo abituati al nostro Da Luz» Ma niente prova-tv per Perez Il ritornello portoghese “L’Uefa tifa per la Juve” TORINO Le teorie del complotto vanno forte anche in Portogallo: «La Uefa vuole spedire in finale la Juve, per questioni commerciali e per il peso del club bianconero», strilla il vicepresidente del Benfica, Silvio Cervan, soffiando su sospetti già sparsi il giorno prima. In realtà, la macchinazione è già smontata dal primo pomeriggio, dopo che la Disciplinare della Uefa non aveva squalificato il centrocampista Enzo Perez, indiziato di aver tirato un colpo proibito a Chiellini nella sfida d’andata. Invece, il Benfica tira dritto: «Di questo gioco temo diverse cose - attacca Cervan, visitando il museo del Grande Torino - perché il calcio è bello finché sta dentro quattro linee, ma se si va oltre e comandano altri interessi non vale la pena giocare». Tutto deciso, dunque: «Non ho dubbi che l’Uefa vorrebbe la Juve in finale e che la vincesse, anche per la Supercoppa di Cardiff». Complotto che ovviamente il Benfica vuol sabotare: «Noi siamo un grande club, sesto nel ranking europeo e il nostro allenatore sa come giocare e segnare. Siamo a Torino per tentare di tornarci un’altra volta». Per la finale, s’intende. Dei sospetti non importa nulla a Jorge Jesus, quello che il Benfica lo pilota dalla panchina: «In questo momento è più importante parlare della gara taglia corto - questi problemi proprio non ci interessano». A dire il vero riserva poche parole anche alla strategia di gara: «Sappiamo di affrontare una squadra di grande valore e che abbiamo un vantaggio, ma non cambieremo il nostro modo di giocare». Neppure dell’avversario si cura troppo: «Se non gioca Vidal ci sarà Marchisio, due che possono fare la differenza». Men che meno, è preoccupato dall’arena: «Conosciamo lo Stadium: ma noi siamo abituati al Da Luz, che di perso[M. NER.] ne ne tiene 65.000». ue spagnole dopo le tedesche dell’anno scorso. Stavolta però si vedrà a Lisbona la finale europea come non si è mai vista: un derby. Vince Madrid che temeva di pagare la trasferta delle sue squadre senza un bottino rassicurante da difendere: un gol il Real con il Bayern, nessuno l’Atletico con il Chelsea di Mourinho che neppure stavolta ha portato gli inglesi a giocarsi la Coppa. Invece è stato un trionfo. Nel gioco, nella tattica, nel carattere. Anche a Stamford Bridge ha vinto il migliore, l’Atletico che torna in finale dopo quarant’ anni e continua nella propria favola, con un piede nella conquista del campionato e l’altro nella Champions League mai vinta. Mourinho può recriminare su due episodi: lo sciagurato intervento su Diego Costa di Eto’o, appena entrato, che è costato il rigore del 2-1 e la traversa centrata subito dopo da David Luiz che avrebbe risistemato le cose prima della rete tombale di Arda Turan. Tutto il resto, compresa la condizione fisica della squadra, lo vede perdente. Simeone lo ha schiantato. Il Chelsea è stata la meno qualitativa delle 4 semifinaliste e l’eccesso di difensivismo ha punito il suo allenatore. Il catenaccio dell’andata si è rivelato un errore. Mourinho ha sbagliato i calcoli puntando allo 0-0 al «Calderon»: affidarsi alla certezza del ritorno in casa era pericoloso e l’ha pagato, così come non è stata un’ideona schierare il Chelsea con sei difensori, di cui due a centrocampo, col risultato che l’Atletico ha prodotto più gioco. Buttare in campo tutte le punte nella ripresa si è dimostrato una sfortuna (per quanto ha combinato Eto’o) e il tentativo disperato, tardivo e senza un filo logico di raddrizzare una situazione ormai drammatica. Per un tempo è stata tutt’altra partita rispetto a quella del Real Madrid del giorno prima. Era successo anche all’andata però stavolta Chelsea e Atletico non hanno rappresentato la faccia peggiore delle semifinali: anzi hanno im- bastito un match molto inten- l’assist trasformato in gol da so, emozionante e incerto. Torres con le netta deviazione Squadre sostanzialmente si- di Mario Suarez. La sponda mili nella mentalità. Grande del liberissimo Juanfran, che cura nella fase difensiva, an- si è fatto perdonare le incerche se il Chelsea di Terry e tezze nel controllo di Hazard, Cahill si è fatto è stata invece sorprendere FLOP CHELSEA essenziale per il troppo dai cross Un errore il catenaccio pareggio di filtrati al centro Adrian Lopez, dell’andata: il tecnico schierato un po’ dell’area. Sprazzi estemporanei ancora ko in semifinale a sorpresa da in attacco, con Simeone come lanci lunghi che CAPOLAVORO SIMEONE maggiordomo non servivano a Adrian, Diego Costa di Diego Costa Torres e Diego ma soprattutto e Arda Turan come attaccanCosta: quando si rimontano Torres te di rinforzo al è passati ad azioni manovrate socentrocampo. no arrivati i due gol, belli nella Quando gli spagnoli hanno catrama. Lo spunto di Willian, pito che attraverso il gioco di sfuggito a due difensori vicino squadra avrebbero ridicolizalla bandierina del corner è zato il Chelsea, si sono decisi a stato indispensabile per offri- cercarlo e hanno preso il conre ad Azpilicueta l’arma del- trollo del match. RAZZISMO IN SPAGNA Arrestato il tifoso della banana: rischia 3 anni 1 David Campayo Lleo, 26 anni, il tifoso che durante Villarreal- Barcellona ha tirato una banana al brasiliano Dani Alves (foto), è stato arrestato ed è in libertà condizionale in attesa di giudizio. Indagato per violazione dei diritti e delle libertà civili, rischia da 1 a 3 anni di carcere. Intanto Fifa e Uefa si complimentano con la Nba per aver bandito a vita il patron dei LA Clippers dopo le frasi razziste. [G. O.] W 36 .Sport STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Le perle del suo passato: dal 4-2-4 al 3-5-2 del capolavoro granata Personaggio In breve Volley finale, stasera gara 3 C’è Macerata-Perugia ROBERTO CONDIO TORINO 1 Finale on bastassero i risultati del miglior Toro dell’ultimo ventennio, ecco i complimenti dei colleghi a confermare la tendenza: tutti pazzi per Ventura, a 66 anni il più giovane tra gli allenatori nostrani. «Lo ammiro perché giocare contro di lui è sempre difficile», aveva detto Seedorf, l’ultimo arrivato; «È una garanzia, le sue squadre giocano sempre bene», aggiunge ora il ct Prandelli. Valgono molto, quei «sempre». Perché di Ventura adesso parlano tutti ma lui, prima di firmare il capolavoro con Immobile, Cerci e scudetto (gara 3): a Osimo, Macerata-Perugia (ore 17,30 Rai Sport 1, situazione 1-1). Gara 4 si giocherà a Perugia domenica alle 19,30. Finale femminile (gara 2): Piacenza-Busto Arsizio 3-0 (situazione 2-0). N SEMPRE ALL’AVANGUARDIA Cambia moduli ma non il gusto di fare la partita e di intrappolare i rivali Darmian spediti in orbita azzurra, è da vent’anni che innova, crea gruppi vincenti con scarti altrui, valorizza figure non di primo piano. Non ha mai guidato una big, e arriverà a 200 panchine in A solo alla fine di questo campionato, perché, come ama dire, «sono quello delle decisioni strane». Va dove c’è da ricostruire o dove la sfida è più difficile: lo ha fatto con successo a Lecce, Cagliari, Pisa e Bari; si sta ripetendo al Toro dove, al suo arrivo, c’era chi gli consigliava di non prendere casa perché sarebbe durato pochi mesi. Invece, è già al terzo anno e ha firmato per altri due: strabattuto il suo record di resistenza ma anche quello di Cairo, un mangiallenatori prima dell’avvento del genovese. Il suo storico mantra è stato: «Non invento, studio: come fregare i più forti». Negli anni ne ha aggiunto un altro: «Più dell’età, contano le idee». A Ventura non sono mai mancate. Rivendica, ad esempio, la primogenitura del 4-2-4 nel Pisa che resta la sua creatura più sfacciata e divertente. «Giocavamo a ritmi infernali e all’Arena Garibaldi facevamo il pieno di addetti ai lavori. Ma - sottolinea sempre con un certo rammarico -, siccome quell’anno Sky non trasmetteva la B, il ricordo è sbiadito». Al ritorno in A, nel 2009, si rifece meritandosi per un bel po’ la vetrina con il Bari, matricola per modo di dire. Debuttò bloccando l’Inter di Lecce 1995-1997 Cagliari 1997-1999 Pisa 2007-2009 Bari 2009-2011 Ventura porta in A i salentini con due promozioni di fila dalla C1: i bomber sono Francioso e Palmieri. Poi, però, sceglie di ripartire dalla B a Cagliari Anche in Sardegna, con Muzzi goleador, centra la promozione in A al primo colpo e poi si salva senza patemi, battendo pure Milan e Juventus È la squadra che lo ha divertito di più: due stagioni in B, con una promozione sfiorata, il lancio del 4-2-4, un gioco frizzante e la rivelazione Cerci Da matricola, un primo anno in A spettacolare: più del 10° posto finale, il lancio di Bonucci e Ranocchia, le volate di Alvarez e Rivas, i gol di Barreto Idee, coraggio e gioco Toro, vince il marchio Ventura Vicino all’Europa, mai tanti elogi dai rivali: il tecnico di moda a 66 anni Il Torino ha la garanzia-Ventura, che fa giocare sempre bene le sue squadre Cesare Prandelli Commissario tecnico dell’Italia 5 Anni Ventura è al 3° anno nel Toro e ha firmato per altri due. Mai andato oltre i 2, in passato LAVORO OFFERTE Agenti e rappresentanti AGENZIA primaria compagnia ricerca subagenti professionisti cui afidare portafoglio clienti. 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Dalla B al 6° posto in A, insegnando a cercare spazi e tempi. Togliendo magari bollicine al suo gioco, ma aggiungendo corpo e sostanza. Più mordi e fuggi che giro-palla alla ricerca dell’imbucata giusta. Sempre, però, partendo dall’equilibrio e dall’organizzazione. Giocano quasi tutti male, contro le squadre di Ventura. Persino Juve e Roma, quest’anno. Il suo calcio che cambia eppure raccoglie risultati e consensi è uno sberleffo ai tanti colleghi con poca storia ma molti sponsor che si presentano in A predicando il nuovo per poi magari sparire al volo. Ventura resiste, col pieno di adrenalina. Insegue l’Europa che non ha mai frequentato, pensando già alla prossima annata. Quando potrebbe ancora cambiare idee e modulo. Qualcosa s’inventerà, statene pur certi, se Immobile e/o Cerci dovessero partire. Omaggio a Superga IlBenficainvisita aFiladelfiaeMuseo L’anticipo di serie B Domani Spezia-Reggina 1 Domani alle 20,30, Spezia-Reggina è l’anticipo della 37a di serie B. Per Bari e Reggina un punto di penalizzazione per irregolarità nei pagamenti. Indagato in Argentina Guai per Passarella 1 L’abitazione e gli uffici dell’ex presidente del River Plate, Daniel Passarella, sono stati perquisiti nell’ambito di un’indagine per la gestione del club da parte dell’ex capitano dell’Argentina. Il procedimento è stato aperto a seguito di una denuncia per «amministrazione fraudolenta» del club presentata dall’attuale presidente del River, Rodolfo D’Onofrio. Verso il Mondiale Brasile, tensione alta 1 Continuano Il Benfica al Museo granata in Brasile le manifestazione contro i Mondiali di giugno. A San Paolo sono anche stati anche bruciati album delle figurine dei calciatori che prenderanno parte al torneo iridato al via il 12 giugno. Tre minorenni, armati di coltelli e pugnali, sono stati arrestati 1 Il Toro sente profumo d’Europa, non solo in classifica. Anche tra le proprie mura, visto che la presenza del Benfica in città ha animato il mondo granata. Ieri una delegazione portoghese ha visitato il Museo del Grande Torino e il Filadelfia e oggi (ore 12,30) sarà a Superga per onorare i caduti del 4 maggio 1949. Il Benfica è l’ultima squadra ad aver giocato contro Mazzola e compagni 65 anni fa e sarà presente anche domenica, nelle celebrazioni solenni, con Nuno Gomes (prima giocatore e ora dirigente del club) e due ex giocatori di quella squadra. Tra i tifosi del Torino c’è aria di gemellaggio, anche in chiave derby, mentre la squadra pensa al Chievo: ci sarà Maksimovic (influenza smaltita), è a rischio Bovo per un affatica[G. ODD.] mento muscolare. «Comprò il Fiandre 2006» Ombre su Boonen 1 Tom Boonen avrebbe «comprato» la vittoria al Giro delle Fiandre 2006. A sostenerlo, nella sua biografia dal titolo «Shadows on the Road» (Ombre sulla strada) è l’ex corridore canadese Michael Barry, già compagno di squadra di Lance Armstrong nella Us Postal prima e Doscovery Channel poi. Tennis: Volandri ko La Vinci ai quarti 1 Roberta Vinci, numero 20 mondiale, si è qualificata per i quarti a Oeiras (Portogallo) battendo 6-0 6-2 la belga Wickmayer. Nel torneo maschile, invece, subito ko Volandri: 6-4 6-3 contro il portoghese Elias. R LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Ha detto Intervista Doppia tragedia STEFANO MANCINI lle 14,17 del 1º maggio 1994 finiva la vita di Ayrton Senna e cambiava quella di tante persone: di milioni di tifosi per cui le corse non sarebbero state più le stesse, di un Paese intero in lutto, il Brasile, del mondo della Formula 1. E dei parenti: Viviane Senna, la sorella, ancora oggi racconta di non riuscire più a guardare un Gran premio. Quello che per il resto del mondo rappresentava un mito, per lei era uno degli affetti più cari. «Ayrton ci ha lasciato i suoi valori, la correttezza, il coraggio, la dedizione totale al lavoro e l’impegno per il suo popolo», racconta da San Paolo, dove si occupa della fondazione che aiuta i bambini brasiliani e ha seguito l’organizzazione degli eventi organizzati a Imola per il ventennale della morte. La sua morte e quella di Ratzenberger hanno salvato altre vite: tutti sono colpevoli di quel che successe A L’altro fenomeno Schumacher mi disse di aver imparato da lui a gestire le difficoltà Preghiamo che si riprenda in fretta REUTERS 1° maggio 1994 Viviane Senna, 55 anni, accanto a un’immagine del fratello. A sinistra, la scena dell’incidente fatale sulla pista di Imola, curva del Tamburello “Ayrton sognava la Ferrari Per lui era perfetta” A parte il talento e le vittorie, che cosa aveva di speciale suo fratello rispetto ad altri campioni? «Più che vincere tre titoli mondiali, Ayrton ha inaugurato un nuovo modo di interpretare la Formula 1. Rimaneva in pista più tempo di chiunque altro, parlava per ore con i tecnici, suggeriva come modificare la macchina, discuteva di strategie. Prima di ogni gara girava a piedi il circuito, studiava qualsiasi dettaglio in grado di fargli recuperare un millesimo. Questa dedizione è diventata un esempio: è la sua eredità sportiva». C’è qualcuno oggi che gli assomiglia almeno un po’? «Lewis Hamilton. È molto veloce, coraggioso e determinato». L’incidente del 1º maggio e quello del giorno prima a Roland Ratzenberger hanno costretto la F1 a ripensare la sicurezza. «Sì, l’aspetto positivo è che non ci sono state più vittime. Un miglioramento incredibile. Sono serviti due morti perché si prendessero misure che si sarebbero dovute adottare anche prima. Tutti sono colpevoli, tutti hanno avuto un ruolo. Una somma di errori di gestione, di regolamento, di «ImolAyrton» Tregiornidieventi C’èancheAlonso 1 Tre giorni di celebrazio- ni da oggi all’autodromo di Imola per i vent’anni della morte di Ayrton Senna, presenti tra gli altri i ferraristi Fernando Alonso e Kimi Raikkonen. Alle 13,45 alla curva del Tamburello ci sarà una cerimonia di commemorazione, alle 18 allo stadio la Partita del cuore con la Nazionale piloti. Nel nuovo museo Checco Costa all’interno dell’autodromo, fino al 4 maggio in mostra monoposto (Lotus del 1986, McLaren del ’91 e del ’93, Williams del ’94), caschi, tute e altre memorabilia del pilota. In tv: su Sky sport F1 collegamenti da Imola; su Italia 1 (venerdì notte alle 0,20) lo speciale «Ayrton per sempre». Sport .37 . Senna, 20 anni dopo. La sorella Viviane: “In Italia resta il più amato” sicurezza, di decisioni completamente sbagliate prese come Formula 1 e come team». Ce lo vede suo fratello nella F1 di oggi? Crede che avrebbe accettato un incarico nella Federazione internazionale? «Non so se apprezzerebbe tutte queste nuove regole. Di sicuro se si fosse trovato in una posizione di responsabilità ci avrebbe messo la dedizione che gli apparteneva. Amava l’automobilismo e gli sarebbe piaciuto la- vorarci a fine carriera, ma di sicuro non si sarebbe mescolato in questioni politiche». Si dice che fosse a un passo dalla Ferrari. A lei che cosa raccontò? «C’erano state trattative che purtroppo non si erano conclu- da Ayrton ad adattarsi a qualsise. Ayrton aveva una gran vo- asi situazione. Gli auguro di reglia di guidare la Ferrari. Sa- cuperare in fretta». rebbe stato un legame forte, Lei ha un figlio, Bruno, che ha importante, perché gli italiani corso tre anni in F1: è stata una tifavano per lui: secondo alcudelusione o un sollievo che abni sondaggi, da voi è il pilota bia smesso presto? più amato di tutti i tempi pur «Non avevo mai immaginato non essendo stato alla Ferrari. che volesse diventare un pilota. In questi giorni Ha aspettato i 18 abbiamo ricevuMITO DELLA F1 anni per annunto tantissimi Ero «Ha cambiato questo ciarmelo. messaggi d’afspaventata, poi fetto dai tifosi sport, voleva lavorarci ho deciso di soanche a fine carriera» stenerlo. L’Istituitaliani». to Ayrton Senna Che cosa ha provato per LA FONDAZIONE lavora per svilupil talento dei l’incidente di «In suo nome ogni pare ragazzi, non Michael Schuanno aiutiamo due avrei potuto fare macher? milioni di bambini» il contrario con «È una notizia mio figlio». che ci ha rattristati tutti. Lo abbiamo ammiraCome è nata la fondazione? to come pilota per il talento e la «Mio fratello non si rassegnava grinta e come persona per la di- al problema della disuguagliansponibilità. Nel 2011, quando za sociale in Brasile. Per questo abbiamo festeggiato i vent’anni nel novembre del ’94 abbiamo del terzo titolo di Ayrton, gli ab- fondato l’Istituto. Ogni anno biamo chiesto di partecipare a riusciamo a dare un’istruzione una chat. Ricordo una sua ri- migliore a due milioni di bambisposta: diceva di aver imparato ni, nel nome di Ayrton». Montezemolo rivela “LoincontraiprimadelGp Avevamogiàl’accordo” «Lui voleva la Ferrari e io lo volevo in squadra». Il presidente della casa di Maranello, Luca Montezemolo, svela un retroscena che avrebbe portato il pilota brasiliano al volante di una Rossa. «Poiché era in Italia per il Gp di San Marino - ricorda Montezemolo - ci incontrammo nella mia casa a Bologna il 27 aprile. Parlammo a lungo e mi disse in modo chiaro che voleva chiudere la sua carriera alla Ferrari dopo esserci andato vicino qualche anno prima. Mi disse che apprezzava molto la posizione che avevamo preso contro l’eccesso di ausili elettronici per la guida che non facevano emergere il reale valore dei singoli piloti». I due si accordarono per rivedersi presto e risolvere i vincoli del contratto con la Williams. «Concordavamo sul fatto che per un pilota come lui la Ferrari sarebbe stata il normale sbocco per rendere la sua carriera, già brillantissima, addirittura unica - continua il racconto sul sito ferrari.com -. Di lui ricordo la gentilezza e la semplicità che sembrava quasi timidezza, in netto contrasto con il Senna pilota. Come in tutti i grandi campioni anche in lui c’erano un’enorme voglia di vincere e la ricerca della perfezione». [S. MAN.] T1 CV PR T2 GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LA STAMPA 38 39 FINE SETTIMANA RUDY OROLOGI Tre giorni per il giardino tra i fiori del Castello di Masino La «Tre giorni per il giardino» si fa in quattro. Da oggi a domenica il parco del Castello di Masino, a Caravino, ospita l’edizione primaverile della più importante manifestazione nazionale per giardini e terrazzi. A organizzarla è il Oggi Ieri MIN (˚C) 7 9.9 13.4 MAX IL TEMPO IN CITTÀ 22 14.0 23.0 Un anno fa Fai, con la regia dell’architetto Paolo Pejrone. Oltre 160 vivaisti italiani e stranieri in esposizione e vendita dalle 10 alle 18. L’ingresso costa 8 o 13 euro, con la visita della residenza dei Conti Valperga di Masino, ridotto a 4 per gli iscritti al Fai. [NO. PEN.] T1 T2 COMPRO ORO COMPRO ARGENTO COMPRO ROLEX Via XX Settembre, 14/c (quasi ang. Via Gramsci) TORINO Cell. 348.5502437 L’esposizione degli anni scorsi TORINO LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail cronaca@lastampa.it 1 specchiotempi@lastampa.it 1 quartieri@lastampa.it Un Primo Maggio mai visto LA MANIFESTAZIONE La difficile convivenza dei due volti del corteo facce. Sarà un 1° * Più maggio a molteplici sfaccettature: il tradizionale corteo dei sindacati e dei partiti di sinistra; ma anche la manifestazione degli «antagonisti», che quest’anno si articola in differenti iniziative. Già lo scorso anno anarchici e autonomi avevano contestato il Pd, oggi si aggiungerà la protesta per i militanti No Tav arrestati. Robbie Williams Juventus-Benfica Fabrizio Assandri e Paolo Ferrari ALLE PAGINE 54-55 Letizia Tortello A PAGINA 45 Nei primi tre me* Lasi delcrisi. 2014, a livello occupa- zionale, ci sono stati dei leggerissimi margini di miglioramento, ma non abbastanza per far pensare a un’inversione di tendenza. Al comizio conclusivo in piazza San Carlo parleranno anche alcuni lavoratori di aziende diventate, loro malgrado, simbolo della crisi dell’area torinese, come Agrati e Satiz. Marina Cassi A PAGINA 40 LE STORIE I sommersi e i salvati del lavoro Il cinema gay Il grande jazz Servizio A PAGINA 55 Marco Basso e Tiziana Platzer A PAGINA 53 Le aziende che crescono e quelle che si sono arrese Patrizio Romano A PAGINA 41 Pochi soldi Regionali ecco il facsimile a rischio il piano dell’inceneritore della scheda Il primo simbolo é quello della sinistra Trm chiede al Comune i fondi per il monitoraggio Maurizio Tropeano Andrea Rossi A PAGINA 43 A PAGINA 44 Il chirurgo assolto Per il 5 per mille “Sei mesi ai piemontesi senza mollare” piace Candiolo Rinaldi: «La medicina difensiva? È squallida» I risultati delle donazioni con le dichiarazioni 2012 Elena Lisa Servizio A PAGINA 47 A PAGINA 49 T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 gg Dossier/Le manifestazioni del Primo Maggio Bertone impiega oggi oltre 2.100 addetti di cui mille lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori fatti rientrare dalla cassa integrazione e spesso si parla della possibile introduzione di un terzo turno per far fronte alla salita produttiva. All’«Avvocato Giovanni Agnelli Plant» - come si chiama lo stabilimento - vengono prodotte 148 auto al giorno, 74 per turno. I due modelli di alta gamma sono Quattroporte e Ghibli di cui nei primi undici mesi di attività erano stati prodotti oltre dieci mila esemplari. Da inizio novembre 2013 le Carrozzerie di Mirafiori e la Maserati di Grugliasco sono diventate una cosa sola finalizzata alla realizzazione di un polo Premium torinese con modelli di alta gamma. E l’andamento positivo sta proseguendo in questi primi mesi; l’Italia, in particolare, si afferma come il primo mercato in Europa, con un totale di 350 immatricolazioni nel corso del primo trimestre e un incremento dell’820 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013. Con i suoi 460 addetti - tra cui molti dottori di ricerca fornisce consulenze a altissimo livello tecnologico a aziende medie o anche molto grandi. Si tratta di soluzioni informatiche - di cui molte nel campo della sicurezza per istituti bancari - o di soluzioni Ict per engeneering, innovation for business. Ma non solo: la Aizoon utilizza forti competenze per ap- plicazioni informatiche per automobili, lanciatori per razzi, tecnologie per missili. Lo spettro di azione è molto ampio e la società può lavorare presso il cliente per rafforzare i team interni o ricevere dal committente la richiesta di studio di un prodotto. In questi otto anni l’azienda è molto cresciuta it toto anni l’azienda è molto cresciuta anche se - spiega l’ad Silvana Candeloro - senza la recessione mondiale avrebbe potuto avere delle performance migliori. In programma ci sono altre assunzioni e l’obiettivo di ottenere entro il 2015 una presenza internazionale ancora maggiore. Ogni giorno 148 auto di alta gamma Aizoon Cinquanta assunzioni in tre mesi Cinquanta assunzioni nei primi tre mesi dell’anno: ingegneri, fisici, matematici, statistici. È una azienda che tira, malgrado al crisi, la Aizoon. Nata solo otto anni fa con la recessione già alla porte dalla solida esperienza di un gruppo di soci. E oggi - oltre a molte parti di Italia - si sta espandendo in Europa e ha sedi in Usa e Australia. via Garibaldi Piazza Castello Via Roma icca oM r t e Pi via ORE 17,30 Lingotto presidio a Eataly Da parte e area antagonista contro le aperture nei giorni festivi ORE 9 Raduno attivisti Centri sociali ORE 8,30 Raduno del segmento anarchico Via Po Piazza Vittorio Piazza San Carlo ORE 11 comizio conclusivo ORE 9 Parte corteo di Cgil, Cisl, Uil via Roma Maserati In un Primo Maggio ancora segnato dalla crisi tra le molte aziende che vanno comunque bene - soprattutto grazie all’export - spicca la Maserati di Grugliasco che ha conosciuto un anno di eccezionali successi dopo la riapertura nel gennaio 2013. Rinata con l’acquisizione da parte della Fiat dopo il fallimento della carrozzeria c.s oS an Ma uri zio IL PERCORSO piazza Carlo Felice Centimetri-LA STAMPA Festa del lavoro tra crisi e prime riprese Corteo da piazza Vittorio a piazza San Carlo L’ombra delle proteste antagoniste: Pd nel mirino MARINA CASSI Co.mec La ripresa dopo un anno difficilissimo Tre assunzioni non sono molte, ma sono un segno comunque. Alla Co.mec di Alpignano sono state soprattutto il segno di una inversione di tendenza dopo un 2012 difficilissimo segnato anche da molta cassa integrazione e un 2013 in ripresa anche se ancora faticosa. Adesso come dice l’ad Alberto Dal Poz - per la prima volta l’azienda ha progetti a breve, a medio e anche a lungo termine. E la speranza che il 2014 possa - malgrado tutti i problemi delle medie imprese legati alla situazione generale e alle difficoltà del credito - riportare la crescita. Ma anche durante la crisi più dura la Co.mec ha continuato - dice Dal Poz - a confermare i dipendenti alla scadenza dei contratti a termine. La Co.mec produce parti per cuscinetti e motori elettrici per automobili e deve la sua capacità di navigare nella crisi all’export che ha portato all’apertura di un ufficio commerciale negli Usa. I clienti sono grandi mutlinazionali che esprtano in Asia e Sud America e la Co.mec ha avviato un suo export in India. La crisi è stata lunga e dura a ancora oggi l’ad ricorda la tristezza dei reparti fermi e il silenzio delle officine. Ma la ripresa piena che significa lo stesso utilizzo della capacità produttiva di prima del 2008 e anche nuove assunzioni - potrà avvenire «solo se si riprenderà anche il mercato interno». Come sempre anche questo Primo Maggio sarà tante cose tutte insieme. Il corteo di Cgil, Cisl, Uil per chiedere politiche per il lavoro e il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. E poi un Primo Maggio antagonista che quest’anno si articola in alcune iniziative diverse. La crisi Malgrado qualche lieve segnale di ripresa i dati sull'occupazione sono ancora molto negativi con oltre 10 mila lavoratori che rischiano il posto: sono i dipendenti di 167 aziende in cassa integrazione straordinaria in scadenza a fine agosto. Pesante il ricorso alla cassa che nei primi tre mesi dell’anno ha coinvolto quasi 12 mila lavoratori solo per quella in deroga che ora rischia San Salvario Cancellatalafesta:“CisonoiForconi” 1 Quest’anno non ci sarà la tradizionale festa del Primo maggio in San Salvario. E’ stata cancellata la giornata di musica, pranzi collettivi e dibattiti organizzata da una decina di locali guidati dal Bazura. Il motivo? Ragioni di sicurezza. Quest’oggi, infatti, è in programma, oltre il tradizionale corteo dei sindacati, la manifestazione dei forconi «Euro? No Grazie» che partirà alle 15 da Largo Vittorio Emanuele e si concluderà al Valentino. «Sarà pacifica e apolitica», dicono dal «Coordinamento 9 dicembre». Mentre il circolo Bazura attacca: «E’ as- La premiazione al Conservatorio Da oggi “Maestri del Lavoro” La stella al merito premia 54 torinesi Come ogni anno, anche oggi saranno consegnate le «Stelle al merito del Lavoro», le onorificenze conferite con decreto del Presidente della Repubblica ai nuovi Maestri del Lavoro del Piemonte. La cerimonia è alle 10,30 al Conservatorio Giuseppe Verdi. Intervengono le autorità e Luigi Bobba, sottosegretario al Lavoro. L’elenco dei premiati Donato Amoroso, Alenia Aermacchi spa, San Maurizio Canavese; Mauro Antoniotti, Fiat Group Automobiles spa, Torino; Gerlando Augello, Thales Alenia Space Italia spa, Torino; Aurelio Bastianel, RFI spa Rete Ferroviaria Italiana, Torino; Anna Bertini, Alenia Aermacchi spa, - San Maurizio Canavese; Romolo Bottini, Fiat spa, Torino; Marino Briano, Fiat Group Automobiles spa, Torino; Maria Rita Brusa, Fiat Sepin spa, Torino; Giuseppe Caffaratti, Ansaldo STS spa, Piossasco; Marco Cagnetta, Cellular Italia spa, Torino; Eligio Cardonato, Sirio scpa, Torino; Giuseppe Carrer, Thales Alenia Space Italia spa, Torino. Eligio Marco Chiale, Alenia Space Italia spa, Torino; Domenico Ciccone, Fiat spa, Torino; Fiorenzo Cincotti, Intesa Sanpaolo Group Services spa, Moncalieri; Maurizio De Mitri, Alenia Aermacchi spa, San Maurizio Canavese; Sandra Maria Devecchi, Api, Torino; Maria Letizia Dezzani, Fiat spa, Torino; Salvatore Di Carlo, Fiat Group Automobiles spa, Torino; Maria Maddalena Druetta, Confagricoltura, Torino; Gervaso Empoli, Fiat New Holland Italia spa, Torino; Giorgio Faragi, Thales Alenia Space Italia spa, Torino; Michele Fasano, Fratelli Vergnano srl, Chieri; Giovanni Fassera, Teksid spa, Torino; Mario Ferrante, Thales Alenia Space Italia spa, Torino; Francesco Ferrazzi, Fiat Group Automobiles spa, Torino. Massimo Ferrera, Centro Ricerche Fiat scpa, Orbassa- Il nuovo prefetto Per Paola Basilone, nominata prefetto nel settembre del 2013 è la prima cerimonia di consegna delle Stelle del Lavoro no; Piera Carla Fogliatto, Alenia Aermacchi spa, San Maurizio Canavese; Lorenzo Gallo, Enel Green Power spa, Torino; Francesco Germak, Ansaldo Trasporti spa, Torino; Massimo Ghione, Alenia Aermacchi spa, San Maurizio Canavese; Graziella Giliberto, Fiat spa, Torino; Luigi Longo, Alenia Aerospazio spa, Torino; Elisa Lotumolo, Ativa spa, Torino; Daniele Mandato, Alenia Aermacchi spa, San Maurizio Canavese; Antonino Mannina, Fiat Group Automobiles spa, Torino; Giuseppe Martiniello, Selex Elettronic Systems spa, surda la scelta della Questura di negarci i permessi senza fornire le giuste spiegazioni. E’ una mancanza di rispetto nei confronti di tutto il quartiere. Ma abbiamo deciso di non darla vinta: recupereremo la giornata il 18 maggio». [P. COC. ] San Maurizio Canavese; Piero Massaglia, Pininfarina spa, Cambiano; Simone Migliarino, Fiat spa. Mauro Montabone, Thales Alenia Space Italia spa, Torino; Giuseppe Perella, Olon spa, Settimo Torinese; Giancarlo Perona, Comau spa, Grugliasco; Giuseppe Porporato, Ferservizi spa, Torino; Renato Praiotti, Iveco spa, Torino; Domenico Redavid, Isvor Knowledge System spa, Torino; Giuseppe Ricotti, Fiat Group Automobiles spa, Torino; Carla Sblendorio, Fiat spa, Torino; Mara Slongo, Fiat spa, Torino; Tonino Spensatellu, Alenia Aermacchi spa, San Maurizio Canavese; Maria Grazia Tagliabue, Fiat Finance spa, Torino; Flavio Turinetto, Fiat Group Automobiles spa, Torino; Sergio Votta, Thales Alenia Space Italia spa, Torino; Giuseppina Vottero, Pininfarina spa, Cambiano; Zamattia Lino, G. Canale & C. spa, Borgaro Torinese. T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 . Cronaca di Torino .41 g De Tomaso uscire una nuova proroga di cassa. Si tratta di una boccata di respiro per consentire alla cordata che intende rilevare l’azienda di mettere a punto una offerta corredata da un piano industriale. Quella della De Tomaso è una storia simbolica - tra le tante di crisi drammatiche che nel corso degli anni si sono susseguite a Torino - della ostina volontà dei suoi lavoratori di sal- vare la fabbrica e di farla risorgere dalle ceneri del fallimento. I circa mille addetti - di cui una parte a Livorno - hanno tenuto viva l’attenzione organizzando, insieme alle organizzazioni sindacali, presidi, cortei, volantinaggi. Ma la storia della De Tomaso è anche il simbolo di una certa difficoltà del sistema industriale a affrontare le crisi di grandi aziende. Nel 2009 quando la Pininfarina doveva cedere lo stabilimento in crisi, solo la famiglia Rossignolo si era mostrata interessata. Ma il progetto della De Tomaso non è mai decollato, i lavoratori non sono mai rientrati in azienda e nel luglio di due anni fa si è arrivati al fallimento. Chiudere era una ipotesi lontana anni luce. «Poi era dal 2009 che non si faceva un giorno di cassa integrazione» ricorda Marina Baltera della FiomCgil. Inizia dal giorno dopo la loro battaglia per conservare il posto di lavoro. Settantacinque giorni di lotte, in un’altalena di paura e di speranza. I lavoratori le hanno provate tutte. Hanno realizzato un filmino con i disegni dei loro figli che esprimevano le ansie dei genitori. Hanno ottenuto un consiglio comunale aperto. Hanno invitato l’arcivescovo Cesare Nosiglia davanti ai cancelli. Sono andati a protestare davanti alla casa madre a Veduggio. Sono andati a chiedere, ottenendola, la solidarietà dei calciatori della Juventus e del Torino. Hanno incontrato il presidente del consiglio Matteo Renzi, strappandogli la promessa di un suo interessamento. Hanno creato un braccialetto blu simbolo della loro lotta. Ma nulla. L’azienda è rimasta irremovibile sulla sua posizione. E alla fine, il 16 aprile, hanno dovuto accettare che venisse scritta la parola fine. [P. ROM.] merciale». Un fulmine a ciel sereno. «E’ una spa sana con numerose sedi in Europa e nel mondo - continua - e dove non si ricorda un giorno di cassintegrazione». Ma che ci fossero sentori lo ammettono i lavoratori. «I prodotti nuovi con lampade a led - dicono Maurizio Torelli ed Emanuele Ardizzone rsu Fiom - vengono realizzati da tempo altrove, qui si è continuato a produrre i pezzi classici». Ma il ritmo era così alto che in alcuni periodi erano costretti ad assumere interinali. «Ci batteremo per il nostro posto di lavoro - affermano i due Rsu -, anche se hanno già garantito che non ci sarà nessuna retromarcia su questa decisione». E il loro caso ricorda quello della Agrati di Collegno. «Una scelta socialmente scellerata - ribadisce Morabito -. Perché l’azienda non chiude per mancanza di commesse e di produzione, come la Agrati, ma per delocalizzare altrove. E i lavoratori stanno dimostrando grande senso di responsabilità. Nonostante questa spada di Damocle sulla testa continuano a andare a lavorare». [P. ROM.] La lunga crisi che non finisce Quella della De Tomaso è la crisi più lunga; praticamente dall’autunno del 2009 per i lavoratori - che già provengono dalle difficoltà della Pininfarina - non c’è tregua. La cassa in deroga scade il 4 maggio, ma proprio sul filo di lana - e mentre la disperazione saliva - è arrivata la convocazione per il 6 al Ministero del Lavoro. Dall’incontro dovrebbe Agrati Chiusura dopo il premio di risultato In coda alla sfilata ufficiale In coda al corteo sindacale ci sarà l’area cosiddetta antagonista mentre sono previste altre iniziative in mattinata e anche nel pomeriggio come quella davanti a Eataly di non essere rinnovata. Proprio su questo ieri Cgil, Cisl, Uil hanno fatto volare decine di palloncini con i nomi delle aziende coinvolte e per dire «se non ci sono i fondi il lavoro vola via». I segnali Nei primi tre mesi del 2014 ci sono lievissimi segnali di miglioramento che però - secondo l’assessore provinciale Carlo Chiama non costituiscono ancora «una inversione di tendenza apprezzabile». Gli avviamenti - rileva l’Osservatorio provinciale - sono stati 2500 in più: da 89.081 a 91.668 di cui 73.580 a tempo determinato. Gli avviamenti continuano a essere in stragrande maggioranza a tempo o per lavori interinali. Il corteo Il corteo, come da tradizione, partirà da piazza Vittorio. In te- sta le istituzioni e i gonfaloni aderiscono Comune, Provincia, Regione - poi le categorie del sindacato, le aziende, i partiti, le associazioni. Il corteo raggiungerà piazza San Carlo dove verranno distribuite migliaia di vasetti di begonia. Il comizio conclusivo sarà tenuto dalla segretaria della Cgil Enrica Valfrè. Dal palco parleranno anche un lavoratore della Agrati, una lavoratrice della Satiz e una in cassa in deroga. Le altre iniziative In piazza Vittorio ci sarà anche l’area cosiddetta antagonista anarchici e autonomi - che lo scorso anno aveva contestato in particolare il Pd. Presumibilmente rimarranno in coda al corteo fino alla fine della manifestazione per poi eventualmente dar vita a altre iniziative. Gli anarchi- ci dovrebbero arrivano da tutta Italia, al centro anche la lotta alla repressione nei riguardi di quattro No Tav arrestati il 9 dicembre scorso per terrorismo. L’Usb si ritrova alle 10 al Museo del Cinema. Alle 17,30 l’area antagonista sarà all’ingresso di Eataly al Lingotto, per protestare contro l’apertura nei giorni festivi. La vicenda della Agrati di Collegno, che produce viti e bulloni, inizia la sera del 30 gennaio, quando in azienda arriva l’annuncio della chiusura dello stabilimento per cessata attività. Gli 82 lavoratori si sono guardati negli occhi increduli. Solo pochi giorni prima avevano incassato il premio di risultato. E l’azienda marciava a pieno regime. Schréder Arriva la messa in mobilità I servizi La maggior parte di tram e bus funziona alle 7 alle 12,30 e dalle 14,45 alle 19,30. Inoltre sarà potenziato il servizio serale di alcune linee di superficie e della metropolitana per la partita e i concerti. Ci saranno deviazioni al mattino per il corteo. La Sassi– Superga è in servizio ogni ora dalle 9 alle 14 e ogni mezz’ora dalle 14,30 alle 20. In funzione anche i battelli sul Po, l’ascensore della Mole e i Citysightseeing. Primo maggio di ansia alla Schréder di Caselette. E’ di pochi giorni fa l’annuncio della messa in mobilità dei lavoratori della ditta che produce impianti di illuminazione. «Su 44 dipendenti - spiega Nicola Morabito della Fiom-Cgil per 26 è partita la procedura per chiusura dello stabilimento. Rimangono attive solo la parte amministrativa e com- T1 CV PR T2 GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LA STAMPA 42 T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 . MAURO FILINGERI Cronaca di Torino .43 DAVIDE BONO ENRICO COSTA GUIDO CROSETTO GILBERTO PICCHETTO SERGIO CHIAMPARINO Centimetri - LA STAMPA MAURIZIO TROPEANO Chissà chi ha fornito i bussolotti gialli degli ovetti kinder che ieri pomeriggio sono serviti per effettuare il sorteggio delle 16 liste che appoggiano i sei candidati alla presidenza del Piemonte. Stabilito l’ordine e la posizione sulla scheda di colore verde toccherà alla prefettura di Torino decidere se distribuirla su due o su quattro pagine. Scelta che sarà presa rispettando l’invito a contenere i costi di stampa. Il sorteggio, comunque, ha assegnato il primo posto a Mauro Filingeri (l’Altro Piemonte a Sinistra). E poi Enrico Costa (Ndc-Udc), Guido Crosetto (Fratelli d’Italia), Sergio Chiamparino (centrosinistra), Davide Bono (Movimento 5 Stelle) e Gilberto Pichetto (Forza Italia/Lega Nord). L’ordine dei candidati presidenti e dei partiti è riprodotto nel grafico. Abbiamo ipotizzato l’ipotesi di scheda a due facciate ma, come detto, la scelta definitiva spetta alla Prefettura di Torino. Senza dimenticare che domani il Tar si pronun- Regionali, ecco la scheda Domani il Tar sui ricorsi di un partito e contrassegnare anche il simbolo o il nominativo del candidato presidente della Giunta. Ma può anche esprimere la preferenza, senza contrassegnare alcun simbolo o lista. In questo caso il voto si intende espresso anche per la lista provinciale e per il candidato presidente. Il sorteggio ha assegnato i posti ai candidati e partiti per il 25 maggio Che cos’ è il voto disgiunto? cerà sui 50 ricorsi presentati dalle liste escluse e soprattutto dai Cinquestelle che chiedono l’esclusione di tutte le liste presentate senza firme perché esentate dal collegamento con i gruppi regionali. Si voterà soltanto domenica? 6 16 presidenti partiti Filingeri, Costa, Crosetto, Chiamparino, Bono e Pichetto sono in corsa per la presidenza del Piemonte Rispetto alle regionali del 2010 i partiti in corsa per il Consiglio regionale si sono dimezzati Sì. Domenica 25 maggio i seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23. Come sarà la scheda elettorale? sua lista, e i contrassegni dei partiti che li sostengono. La votazione per il rinnovo del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda di colore verde chiaro che contiene il nome dei candidati alla presidenza della regione, il simbolo della È obbligatorio votare sia per il candidato presidente sia per una delle liste? No. L’elettore può votare per il candidato presidente, contrassegnandone il simbolo o tracciando un segno sul nome dello stesso. In questo caso il suo voto varrà solo per il candidato presidente e non verrà trasferito ad alcuna lista provinciale. Se al contrario l’elettore traccia un segno sul simbolo di una lista, il suo voto verrà trasferito automaticamente al candidato presidente cui quella lista è collegata. Ci sono le preferenze? Sì, a differenza di quanto è accaduto nelle elezioni parlamentari dal 1994 al 2013, l’elettore può esprimere una preferenza per un candidato al Consiglio: per farlo deve scrivere il cognome sulla riga tracciata accanto al contrassegno della lista. In questo caso, il voto viene trasferito alla lista e al candidato presidente anche se l’elettore non traccia altri segni sulla scheda. L’elettore può votare per un candidato presidente e per un partito che non rientra tra quelli che lo sostengono. Come verranno assegnati i seggi? La nuova assemblea regionale sarà composta da 51 consiglieri compreso il presidente della giunta (dieci in meno rispetto al Consiglio uscente). Quaranta seggi saranno distribuiti con il sistema proporzionale. La provincia di Torino ne elegge 21, Cuneo 5, Alessandria 4, Novara 3, Asti, Vercelli e Biella 2, il VerbanoCusio-Ossola 1. Gli altri dieci posti sono assegnati come premio di maggioranza alla lista del candidato presidente che vince le elezioni. 1 Un lettore scrive: scrivo perché c’è tanta disinformazione per tutto ciò che riguarda le pensioni e per ribadire quello che ha affermato il signor Lauro su Specchio del 28 aprile e cioè che, pur non avendo una pensione d’oro, infatti non raggiungo i 1500 euro, dal mese di marzo fino a novembre compreso, mi tolgono per addizionali regionali e comunali circa 70 euro al mese! Si evince, quindi, che non occorra una pensione d’oro per vedersi prelevare dal Comune e dalla Regione circa 630€ all’anno di tasse!». 2 «Io G.F Un lettore scrive: il genero del cavaliere Alfonso Geuna che, il 24 aprile, ha condiviso data e ora del suo funerale con il cavaliere Cornelio Valetto. Desidero, con la presente, 2 «Sono Specchio dei tempi 1 12456789AB879C78D7DAEF7B1749B4A5AB65AA58B5A8754ADAAC CAB4B1B47A546B4A545BABDAA5BAA51259AB8A5888CA57 to di aprire gli sportelli al pomeriggio per favorire la cittadinanza. La struttura nel pomeriggio, salvo gli ambulatori delegati alle prestazioni sanitarie, è un deserto con tanto di sparizione del personale addetto agli sportelli (chiusura ore 12)». 1 ringraziare un anonimo partigiano valsusino il quale, pur non conoscendo mio suocero, ha deciso di lasciare la chiesa dove si svolgeva la cerimonia di esequie del dottor Valetto, per raggiungere la chiesa dove, in contemporanea, aveva luogo il funerale di Alfonso Geuna. Mi sono sinceramente emozionato nel vederlo scattare nel saluto militare alla partenza dell’auto con il feretro, con il suo, ormai sgualcito, cappello da alpino e credo che anche la camicia fosse quella di quei “giorni grandi” di lotte in montagna. Grazie anonimo Partigiano Alpino. Anche il mio caro suocero era un partigiano della Val Pellice (nome di battaglia “Ricciolo”) che nella sua vita, tra le tante belle e importanti cose che ha realizzato, si è anche guadagnato una medaglia d’argento al valor militare.». GIULIANO BOSCO Un lettore scrive: cose accadono anche nella austera ex capitale sabauda. Mi spiego: pochi anni fa, con grande enfasi delle pubbliche autorità e dopo tempi biblici per la costruzio- 2 «Certe ALDO LO TURCO ne, veniva inaugurato il poliambulatorio di via Gorizia 114, accolto favorevolmente dai numerosissimi abitanti del quartiere di Santa Rita. «Ma la soddisfazione era destinata a durare molto poco: per accedere agli sportelli per prenotazioni sanitarie o altre prestazioni bisogna arrivare al mattino intorno alle sei per avere diritto ai settanta numeri fortunati che passeranno nell’arco delle poche ore a disposizione degli utenti. Lascio immaginare le difficoltà delle persone anziane o disabili. La motivazio- ne di tale carenza è dovuta a motivi di sicurezza. Il geniale professionista e i superficiali funzionari pubblici addetti al controllo del progetto non hanno rilevato che il salone poteva ospitare, in sicurezza, solo 70 persone (sarebbe stato sufficiente ribaltare di 180° detto salone e si sarebbero potute servire centinaia di persone perché lo spazio si affaccia su un’area verde). Naturalmente l’illuminato dirigente pubblico, secondo un vangelo mai pubblicato e, con la benedizione dei sindacati, non ha minimamente pensa- Un lettore scrive: 2 «Quell’ergastolano “evaso” non è affatto “evaso”. Lo hanno mandato a fare un giro, e ha preferito non tornare in prigione (non saprei dargli torto). Tra l’altro, era già la seconda analoga “evasione”. Allora, non usiamo parole sbagliate per coprire la nostra stupidità…». ROSALINO SACCHI specchiotempi@lastampa.it via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi T1 CV PR T2 44 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Il piano sanitario dell’inceneritore rischia di saltare Mancano i soldi, Trm chiede aiuto al Comune L’azienda unica il caso ANDREA ROSSI incontro è storia di qualche giorno fa, quando i vertici di Trm, la società che ha realizzato e gestisce l’inceneritore del Gerbido, si sono presentati dal sindaco Fassino con una richiesta spiazzante: volevano che il Comune si facesse carico degli 817 mila euro del piano di monitoraggio sanitario sulla popolazione residente previsto dagli accordi tra azienda ed enti locali per il 2014. Un impegno che toccava a Trm, sempre secondo i patti, ma la quale però dice di non essere al momento in grado di mantenerlo. Stiamo cercando le risorse necessarie, ma ora non le abbiamo, hanno detto al sindaco i dirigenti della società. L’ Caccia alle risorse La naturale conseguenza è che il piano non è in grado di La raccolta dei rifiuti 1 È partita la gara per la fu- sione di Covar 14 e Cidiu, i consorzi che gestiscono la raccolta dei rifiuti nella cintura Sud e Ovest e che li portano all’inceneritore. È il primo passo verso la creazione di quell’azienda unica provinciale dei rifiuti su cui i comuni hanno trovato l’accordo e a cui il presidente dell’Ato Rifiuti Paolo Foietta sta lavorando sodo da mesi. «Entro fine anno contiamo di chiudere questo step», dice Foietta. Alla prima fase della gara per la fusione dei due consorzi finora sono arrivate quattro offerte, segno che l’operazione - e ancor più l’azienda unica - fa gola a molti. decollare, perché per il primo anno doveva essere interamente a carico di Trm. «Non possiamo permetterci di farlo arenare», ha replicato l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta, «soprattutto visti i numerosi blocchi dell’impianto che rendono ancora più necessario dare risposte ai cittadini». Il monitoraggio sanitario dovrebbe essere realizzato da Arpa, Asl To3, Asl To1 e Istituto Superiore di Sanità. Costerà 2,3 milioni e serve per valutare gli effetti sulla salute dell’inquinamento ambientale nelle aree intorno al termovalorizzatore in diverse fasi: a breve termine (fino al 2018) verificando i livelli di mortalità per cause naturali, respiratorie e cardiovascolari; a lungo termine (dal 2003 al 2022) indagando esiti riproduttivi, malformazioni congenite, mortalità, ricoveri ospedalieri; controlli sull’area di ricaduta delle emissioni e sulla salute dei lavoratori dell’impianto del Gerbido. Un lavoro complesso, che rischiava di saltare. A chi tocca pagare se Trm si sfila? Si potrebbero scaricare i costi del piano sanitario sulle bollette della tassa rifiuti, ma è un’ipotesi che vede tutti gli Monitoraggio sulla popolazione Il piano di controlli sanitari prevede di controllare gli effetti a breve e lungo termine delle emissioni del termovalorizzatore del Gerbido sulla popolazione che vive nell’area enti locali contrari, a cominciare dalla Provincia, il cui presidente Saitta mesi fa - al solo sentirne parlare - era montato su tutte le furie. L’unica alternativa è che se ne occupino gli enti locali. Finanziando il piano di monitoraggio attraverso risorse proprie, oppure attingendo i soldi necessari da quelli stanziati per le opere di compensazione. È quello che farà il Comune di Torino, che proverà ad anticipare gli 817 mila euro pescandoli dalle opere di compensazione cui ha diritto, che valgono circa 5 milioni (ormai quasi tutti impegnati). «Il piano è la cosa più importante di tutte», sottolinea Lavolta. «Se quindi Trm ha difficoltà nel recuperare le risorse, ci siamo detti disponibili a subentrare. Ma solo temporaneamente». Fermo all’impianto Chissà come andrà a finire, perché l’azienda (all’80 per cento del gruppo Iren e al 20 del Comune di Torino) sostiene di vantare ancora un credito di due milioni con la città che risale all’epoca della gara con cui l’inceneritore è stato privatizzato. Inceneritore che domani verrà spento per una settimana, il tempo necessario a eseguire una serie di manutenzioni e modifiche all’impianto - in particolare alle linee di carico e ai nastri trasportatori - necessarie per superare la fase di esercizio provvisorio. T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 . Cronaca di Torino .45 gg Dossier/La sfida di Europa League g “Tranquillo Conte Il Benfica a Superga il teatro è per gli altri annuncia una mostra noi tifiamo davvero” sul Grande Torino Vergnano: ma all’opera vorrei un clima da stadio La squadra di Lisbona si allea con i granata La storia/1 La storia/2 LETIZIA TORTELLO GIORGIO BALLARIO GRUGLIASCO er la Juventus sarà una notte speciale, molto speciale. Stasera allo «Stadium»contro il Benfica c’è in palio un posto nella finale di Europa League da giocarsi sempre allo «juventus Stadium». Come dire impossibile non esserci. E l’allenatore della Juventus Antonio Conte vuole esserci a ogni costo, così ieri ha lanciato il suo appello personale: «In campo, voglio vedere 12 giocatori – ha dichiarato Antonio Conte –. Avremo bisogno del tifo vero, della bolgia, della fossa dei leoni. Chi vuole andare a teatro, stia a casa». P I tifosi da teatro Parole che hanno scaldato il cuore dei bianconeri, anche di quelli di teatro che, un po’ per gioco, pensano alla concorrenza teatrale che stasera c’è sui palcoscenici torinesi quelli, dove simbolicamente Conte ha mandato i tifosi che stasera non avranno voglia di essere il dodicesimo uomo in campo. Palcoscenici dove stasera vanno in scena l’ultima fatica di Luca Ronconi, «Pornografia» per il Carignano, e «Le sorelle Macaluso» di Emma Dante alle «Limone». Due pezzi da novanta della stagione dello Stabile guidato dalla tifosissima Christillin che da bianconera per nascita ha risposto a Conte: «Caro Antonio, cari amici juventini. Non dubitate,iteatrantisarannoivostri tifosi più scalmanati. E visto che le mie sale raggiungono quasi tutte le sere il sold out, sono certa che stasera saranno piene l termine della visita al Museo del Grande Torino, il vice-presidente del Benfica, Alcino Antònio, ufficializza la notizia: la prossima estate Lisbona ospiterà una mostra sul Grande Torino a 65 anni dal tragico incidente di Superga. L’evento verrà organizzato dallo stesso Benfica in collaborazione con l’amministrazione municipale di Lisbona, il Torino Fc, l’associazione Museo del Grande Torino, l’ambasciata italiana e l’Istituto di Cultura italiano in Portogallo. Alcuni dei cimeli degli «Invincibili», ora conservati nella sede di Villa Claretta, torneranno quindi nella capitale lusitana, laddove Mazzola e compagni disputarono la loro ultima partita. A L’appello del tecnico bianconero Conte ha detto che con il Benfica vuole un tifo da stadio e chi vuole stare zitto vada a teatro di abbonati granata, interisti, laziali, o semplicemente agnostici». Tanto per dire: juventini, tutti uniti come un sol uomo allo Juventus Stadium o davanti alla tv. Con un avvertimento: «Chi sceglie il teatro, non esulti in sala ai gol, non tenti di collegarsi a Internet». Parla anche il Regio Insomma, a ciascuno il suo. Pubblico, ovviamente. Tifosi scatenati vs intellettuali compassati. Il palleggio Conte-Christillin vede la triangolazione del sovrintendente del Regio, Walter Vergnano, juventino sfegatato. E se Christillin confessa: «Stasera niente teatro, Juve, Juve, Juve. Il rito del prepartita è fare sempre la stessa strada per andare allo stadio, obbligatorio sedersi vicino a Paolo Garimberti, messaggiare con alcuni amici, non messaggiare con altri, tipo lo storico Giovanni De Luna». Vergnano ammette: «Allo stadio vado poco, starò a casa davanti allo schermo. Sarò costretto a saltare la finale del Festival Jazz, spero che l’assessore Braccialarghe mi perdonerà. D’altra parte, lui tiene per la Sampdoria, non può capire». Politica e cultura, riletta con gli occhi del tifo calcistico, fanno sorridere. Almeno quanto il semiserio monito del sovrintendente Vergnano, che rimpiange i vecchi tempi: «Pubblico dell’opera, perché avete perso il sano entusiasmo da stadio?», dice. Un tempo, la lirica era quel campo in cui si applaudiva, ma pure si fischiava e si faceva «buu». E vedi che da una battuta sui campi di calcio, ne esce una riflessione sociologica sul pubblico della prosa: «Ha ragione Conte – prosegue –. Noi direttori di teatri dovremmo riflettere. Vietati i cori offensivi, ma mi piacerebbe ripristinare la tifoseria anche al Regio. Lo dico: pubblico, non venite come a un teatro, ma come allo stadio. In fondo, l’opera è nata così». Amichevole in vista Non solo: l’amichevole fra Torino e Benfica, più volte invocata dai tifosi di entrambi i club, si farà. «Organizzarla è complicato per via degli impegni delle due squadre - ammette Antònio - ma ne ho già parlato con il nostro presidente e siamo d’accordo: se non sarà quest’anno, sarà il prossimo. È una promessa». E non è tutto. Quasi a voler rimarcare il rapporto di amicizia con il sodalizio granata, proprio nel giorno della vigilia della sfida con la Juventus, la dirigenza del Benfica conferma che oggi una delegazione si recherà a Superga a rendere omaggio ai caduti del Gran- In visita al Museo Il vice-presidente del Benfica, Alcino Antònio, ieri è stato a Grugliasco per rendere omaggio ai cimeli del Grande Torino de Torino; mentre domenica prossima l’ex giocatore Nuno Gomes (che ha militato anche nella Fiorentina) e altri due dirigenti parteciperanno alla commemorazione del 4 maggio in rappresentanza ufficiale del club portoghese. Commozione a Grugliasco Il gemellaggio Un gemellaggio in piena regola, quindi. Già sancito lo scorso anno all’inaugurazione del grande museo che il Benfica ha dedicato alla propria storia all’interno del modernissimo Estadio da Luz; quando Domenico Beccaria, presidente del Museo del Grande Torino, portò in dono a Lisbona un pezzo della fusoliera dell’aereo sul quale perirono i giocatori granata il 4 maggio 1949, al ritorno dal Portogallo. «È stato un regalo che ci ha toccato il cuore - commenta il vice-presidente del club lusitano - Avevo le lacrime agli occhi nel pensare a che cosa rappre- Tina Modotti ritratta dal suo maestro Edward Weston: fu a lungo la sua musa ispiratrice e da lui imparò a fotografare l’anima delle cose Gli occhi di Tina Modotti ci scrutano da Palazzo Madama Il suo mondo in bianco e nero si potrà visitare fino al 5 ottobre EMANUELA MINUCCI È una mostra magnetica. Come sanno esserlo le donne. Davanti a ogni sua fotografia si resterebbe inchiodati per ore. Perchè ti catturano, quegli scatti. Sono densi di vita. Concentrati come la sua, di esistenza, morta a soli 46 anni in un incidente stradale. Ep- Accompagnato da Beccaria e dagli altri volontari dell’Associazione Memoria Storica Granata, Alcino Antònio si è soffermato a lungo nelle sale di Villa Claretta. E ha trattenuto a stento la commozione davanti alle immagini dei funerali del Grande Torino, ai titoli dei giornali portoghesi che annunciavano la tragedia. E soprattutto alle foto scattate a Lisbona che ritraggono in vita, per l’ultima volta, Mazzola, Bacigalupo, Loik, Gabetto e gli altri del Toro in compagnia degli atleti del Benfica in occasione dell’amichevole per l’addio al calcio del capitano benfiquista Ferreira. Il suo ritratto Fotografie in mostra pure Tina Modotti (1896-1942) le cui opere d’arte in bianco e nero - moderne come lo sanno essere i reportage sociali di oggi - sono in mostra a Palazzo Madama fino al 5 ottobre, in quei 46 anni è stata capace di essere «tutto», come spiega Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Musei, che tanto l’ha voluta nel museo di piazza Castello insieme con Eve Arnold e Artemisia Gentileschi «in una sorta di filo rosa della creatività ribelle, che soltanto nelle donne riesce ad essere tanto immensa quanto sovversiva». Allieva del nonno, che a Udine era il fotografo cittadino, Tina capì presto che la macchina sentava quel pezzo di aereo. Per le squadre di calcio un museo che preservi e tramandi la storia è fondamentale, dimostra che i tifosi sono la parte più importante del calcio, oltre ché il suo più grande capitale». fotografica era un mezzo per raccontare se stessa e il mondo. Fu allora che divenne musa e amante del maestro Edward Weston. Basta guardare un ritratto di Tina per capire che quella donna che è stata attrice impegnata politicamente (fu attivista comunista) riuscì a vivere in pochi anni parecchie vite. E girò il mondo: a cavallo fra gli Usa, il Messico, la Spagna, la Francia, la Germania e l’Unione Sovietica. Buona parte delle immagini in mostra sono dedicate al Messico dove l’artista (che, attenzione, non voleva essere chiamata tale) morì nel 1942. Lì si trova la sua tomba, con l’elogio funebre scritto per lei dall’amico Pablo Neruda. Il sepolcro è stato a lungo abbandonato, racconta il curatore Pino Cacucci, come per molti anni è stata quasi cancellata la sua memoria. L’attivismo politico rese Tina Modotti agli occhi di molti benpensanti una specie di «prostituta comunista». E gli splendidi scatti di Edward Weston che la ritraevano nuda, anche questi in mostra, completarono con la com- plicità dei giornali del tempo l’opera di svilimento messa in campo contro di lei da molti regimi politici. Fu espulsa dal Messico nel 1930 con la falsa accusa di avere partecipato a un attentato contro il presidente della Repubblica. Non venne accolta negli Usa, di cui pure era diventata cittadina. Trovò rifugio prima a Berlino e poi a Mosca, città che non esitò a definire ostili. Le circa cento foto raccolte a Palazzo Madama ritraggono campesinos, pescatori, bambini, donne che allattano. Ma anche frammenti di città colte con astuzia architettonica. Scatti di una profondità insondabile dei quali però - come capita ai veri artisti, Tina Modotti era perennemente insoddisfatta. Il filo rosa di Palazzo Madama per l’occasione si intreccerà a quello delle Scuderie del Quirinale di Roma: chi si presenterà con il biglietto della mostra di Frida Kahlo a Torino e di Tina Modotti (nella vita erano amiche e alcuni dicono addirittura amanti) i nella capitale otterrà il biglietto a prezzo ridotto: 5 euro anziché otto. twitter@emanuelaminucci T1 CV PR T2 46 PUBLIKOMPASS SPECIALE SALUTE SERVIZI PROMOZIONALI NUOVE FRONTIERE DELLA SCIENZA La calvizie sconfitta per sempre Un metodo innovativo ed efficace Il problema della calvizie esiste da sempre, in una percentualeimportantedellapopolazionee,quandosimanifesta,nonrisparmianessuno:puòcolpireuomini,donneeinmolticasiancheadolescenti dientrambiisessi..Oggi,lepercentualidichièsoggettoalproblemasonoincrescitaanchefraigiovani che, in età sempre più precoce, si trovano ad affrontarequestoserioproblema.Puòsembrareuna questione puramente estetica, in realtà sappiamo checoinvolgeplurimieimportantiaspettidellavitadiunapersona.Nellanostrasocietà,lafoltacapigliaturahadasempresuscitatoinnoilapercezione di giovinezza e buona salute dell’individuo che in quelmomentostiamoosservando,oltrecheessere naturalmenteunimportantefattoreestetico.Isoggetticolpitidaquestodisturbo,inmolticasi,conil progredire della problematica cominciano ad accettare sempre meno la loro immagine e questo si ripercuote naturalmente anche nell’ambito della vita sociale di queste persone, facendole sentire a volte inadeguate o meno apprezzate di prima dall’altro sesso, arrivando a causare nei casi più estremiepisodididepressione.Vistol’interessedicaratteresocialesiamoandatiadindagaresuqualireali possibilità esistono oggi per affrontare la proble- matica. Torino: sta avendo luogo proprio in questi mesi presso il Centro Tricologico Italiano Trico Accademy (Torino e Milano Centri Specializzati), il Testsull’efficaciadellanuovaformulazioneabase di Tricocyclina® nel combattere la calvizie. Questa sostanza, brevettata dopo 6 anni di ricerca, contieneelementistimolantierivitalizzanticapacidiimplementarenotevolmenteiprocessimetabolicidei bulbi piliferi. I risultati preliminari del test sono a dirpocoincoraggianti.Nel78%deicasitrattatiper almeno16settimanecon«TricocyclinaRegen»(formulazionespecifica),sièosservatoil«risvegliofollicolare»;inoltreintuttiisoggettiresponderaltrattamento(78%deicasi),sièassistitoadunarrestodella perditadicapelli,nonchéalripristinodellacorrettaattivitàdiqueifollicolicheessendodanneggiati nonstavanopiùproducendocapellisani. Il commento della dottoressa Diletta Pizzo (Scienze M.F.N. – Università di Torino), è stato incoraggiante:«Analizzatiidatioggettividiquestafase preliminare,possodirechecitroviamodifrontead una reale possibile difesa contro l’avanzamento di svariateformedicalvizie».Ladottoressa,ResponsabileScientificodelCentroTricologicoItaliano,continuapoidicendo:«Nneisoggettitrattati,l’aumen- to dell’attività follicolare è stato evidente e, grazie alle immagini dermatoscopiche computerizzate, abbiamopotutonotarecomeifollicolichesitrovavano in uno stato prossimo all’atrofia (morte), abbiano ripreso in gran parte la loro funzionalità, mentrequellisolamentedanneggiati,sonotornati ad uno stato di perfetta salute. Ricominciando a produrrestrutturedellagiustaconsistenza,hanno aumentato conseguentemente la copertura dell’areacheprimarisultavaimpoveritadicapelli». La Tricocyclina® REGEN (Forte) è stata messa a punto per combattere dismetabolismi, è in grado diripristinarelecorretteattivitàmetaboliche,ristabilendolacomunicazioneconilmicro-circolosanguigno,favorendoquindiunanutrizioneedossigenazioneottimaledaunlatoedall’altropermettendo alle sostanze di scarto di essere espulse, impedendo dunque l’accumulo di queste tossine all’interno del follicolo ed evitando così la creazione di unambientetossicocheprimaaggravavalaproblematicainatto.Cosìifollicolidanneggiatitornanoa produrrestrutturesane,siadaunpuntodivistanumerico, sia morfologico, donando nuovamente una massa di capelli apprezzabile. Lo studio è tutt’oraincorsoeirisultatisonoparziali,maognievi- denza emersa fa pensare ad una vero e reale progresso nel combattere diverse forme di calvizie (le piùcomuni).Irisultatidellostudiosarannopubblicatiadicembre2014.Graziealprogressoscientifico e tecnologico oggi non siamo più inermi contro questa problematica, esistono diverse soluzioni chepossonocontrastareerisolverequestospiacevoleinestetismo,anchepericasipiùgravidicalvizie. Unodeirimedipiùconosciutiinquesticasièl’autotrapianto autologo di capelli, tecnica che prevede l’infoltimento di un’area calva mediante interventochirurgicoeseguitoinanestesialocale,questotipodiapproccioèmoltovalidopoichéprivodirigetto (provenienza dei bulbi dallo stesso soggetto) e permettedireintegrarefinoa5.000capelliperogni intervento.Seinvecelanecessitàdiintegrazionecapelli,superaabbondantementequestonumeroesi attesta intorno ai 15-60.000 capelli, esiste una soluzionenonchirurgicaestremamentevalida,ovvero l’impiantoprotesico.Realizzatoconcapellinaturali,èilrimediopereccellenzaintuttiqueicasiincui nonèpossibileagireconitrattamenti.L’attaccaturafrontalenonvisibile,lastrutturaultraleggera,e l’impareggiabile effetto cute, rendono questi impiantiimpercettibiliallavistaealtattodichiunque. T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Intervista Tre ore A Professore, come sta? «Bene, direi». Direbbe o dice? «Dico. Il processo, le udienze non hanno stravolto la mia vita». Possibile? Sei anni di «gogna» non l’ hanno sfiorata? «Ho fatto in modo che non accadesse. Se mi fossi lasciato sopraffare avrei messo a repentaglio il mio lavoro e la mia vita». Più di quanto ha rischiato con le accuse di omicidio preterintenzionale e peculato? «Assolutamente sì. Ho visto tanti promettenti colleghi che dopo un’esperienza come la mia, conclusa positivamente, non si sono più rialzati». Addirittura hanno smesso Cronaca di Torino .47 Per riparare un cuore «non battente» i cardiochirurghi hanno tre ore di tempo Superate quelle il rischio di mortalità aumenta in maniera esponenziale ELENA LISA ssolto per non aver sacrificato un cuore. Assolto per non aver tentato un trapianto estremo, necessario solo a coprire un precedente errore chirurgico su una paziente poi deceduta. Lui è Mauro Rinaldi, responsabile della card i o c h i r u rg i a universitaria Mauro delle Molinet- Rimaldi te, accusato nel 2008 e prosciolto due giorni fa. . Sulla «Stampa» Assolto Rinaldi “Il cuore trapiantato non fu sprecato” Il primario era accusato di omicidio e peculato Sulla «Stampa» il caso MASSIMILIANO PEGGIO Le tappe del dramma 1 Il ricovero La signora Pasqualina Amodeo fu ricoverata alla Molinette il 19 maggio per la sostituzione della valvola aortica con una protesi biologica. L’intervento fu effettuato il giorno dopo 2 Il crollo Il 23 maggio le condizioni della donna precipitano: il cuore va in arresto. Una coronaria è dal posizionamento non corretto della valvola, le difese parlano della presenza di un trombo 3 L’intervento Tra il 26 e il 27 maggio si decide il trapianto, nonostante il grave quadro clinico della paziente. Quando il suo organo viene esaminato non c’è più traccia della protesi e dei fili di sutura “Un trapianto per coprire l’errore del chirurgo” “Sprecato un cuore”, chiesti 7 anni per il medico responsabile oddisfatto dell’assoluz i o n e? Francamente sì. Quando si fa il proprio dovere con il massimo della professionalità e in questo caso, dal punto di vista tecnico, avevo fatto il meglio del meglio, l’esito non poteva essere differente». È il commendo a caldo del professor Mauro Rinaldi, responsabile della Cardiochirurgia universitaria delle Molinette, dopo aver udito la corte d’Assise di Torino pronunciare la sua assoluzione dall’accusa di omicidio preterintenzionale e peculato, per aver effettuato un trapianto di cuore per «coprire» un precedente errore chirurgico. «S Le accuse Assolti con la stessa motivazione «perché il fatto non sussiste», nella sua formula più il caso MASSIMILIANO PEGGIO L’ inchiesta era nata da un messaggio anonimo inviato ai carabinieri del Nas: «Alle Molinette hanno trapiantato un cuore per coprire un errore». Da qui le accuse di omicidio preterintenzionale e peculato di fronte alla corte d’Assise di Torino rivolta al professor Mauro Rinaldi, responsabile della Cardiochirurgia universitaria, al suo vice Massimo Boffini, e all’anestesista Daniela Pasero. Tutti accusati di aver effettuato «consapevolmente un trapianto senza finalità te- Mauro Rinaldi A febbraio, a conclusione del dibattimento, i pm avevano chiesto la condanna di tutti i tre imputati: 7 anni per il Rinaldi. 1 ampia, anche il suo vice Massimo Boffini e l’anestesista Daniela Pasero.Gli albori della vicenda giudiziaria risalgono al 2008, quando la signora Pasqualina Amodeo, 67 anni, fu ricoverata per un problema al cuore. La donna fu sottoposta all’impianto di una valvola aortica e l’operazione fu eseguita dal dottor Boffini. La protesi, secondo le accuse, era stata collocata troppo in alto all’imbocco coronarico di sinistra, provocando nelle ore successive il blocco del flusso sanguigno. Ciò causò un danno irreversibile al cuore. Nelle ore successive l’equipe del professor Rinaldi decise di procedere ad un trapianto di cuore, nonostante le precarie condizioni di salute della donna. Comprese quelle neurologiche definite, nel corso del processo, al «limite dell’irreversibilità». Il via libera al trapianto fu dato da Rinaldi. L’inchiesta, affidata ai pm Paolo Toso e Paola Stupino, fu avviata grazie a una lettera anonima recapitata ai carabinieri del Nas che denunciava che il trapianto era servito a nascondere errori in sala operatoria, delineando un mistero inquietante alle Molinette. Da qui le accuse contestate ai tre imputati di aver effettuato «consapevolmente un trapianto senza finalità terapeutiche» e aver «sprecato» un cuore, considerato un bene pubblico di eccezionale valore, al solo scopo di occultare un «caso di malasanità». Le richieste Dopo scontri scientifici ai massimi livelli, tra consulenti tecnici convocati da accusa e difese, due mesi fa i pm avevano chiesto la condanna per tutt’e tre gli imputati: sette anni di reclusione per Rinaldi, difeso Un giallo in sala op Il professore e i suoi due collaboratori erano accusati di aver trapiantato un cuor terapeutiche, allo scopo di occultare precedenti errori commessi in dagli avvocati Cesare Zaccone e Marco Feno; 7 anni e 6 mesi per Boffini, assistito da Luca Marta e Daniele Mazzoleni; 6 anni e 10 mesi per la dottoressa Pasero, difesa Roberto Piacentino Antonio Bellu. Boffini, oltre alle accuse principali, era imputato anche di frode processuale, «per aver eliminato i resti della protesi dopo il trapianto di cuore», e falso documentale nella redazione della cartella clinica dalle paziente. La corte d’Assise, presieduta dal giudice Pietro Capello, lo ha assolto anche da queste accuse. Il legale di parte civile, l’avvocato Giovanni Fontana, aveva chiesto un risarcimento complessivo per i familiari di circa un milione di euro. Nuove indagini Nella sentenza i giudici hanno disposto la trasmissione degli atti alla procura per valutare l’ipotesi di omicidio colposo rispetto al primo intervento, relativo alla valvola aortica, e la «gestione terap operatorio». Rinaldi, po l’udienza, è dale per un’oper «Questi proce non bisogna v problema di c personale perc dei rischi del m cose un po’ all noi ne facciamo correre in questo zione. L’importante pre il proprio do travolgere dall’emozione». Accusato di aver effettuato un trapianto per coprire un errore precedente, Mauro Rinaldi è stato assolto martedì. 1 stiere? «Abbiamo tre ore per riparare un cuore. È il tempo massimo in cui possiamo impedirgli di battere. Non un minuto in più». Un lasso di tempo limitato specie per i casi più complessi... “Sei anni di processi non mi hanno cambiato” Il cardiochirurgo Rinaldi: “La medicina difensiva è squallida” di lavorare? «In un certo senso sì. Hanno ricominciato a farlo ma partendo dal presupposto sbagliato: evitare danni a loro stessi più che al paziente». Capita quando non si gioca in attacco... «Già. Ma la medicina difensiva è un’idea squallida della professione. È tra le maggiori cause di spesa pubblica e un disa- stro per qualità di risultati». Però non la riguarda, in questi sei anni non ha mai smesso di lavorare. Giusto? «Non potrei dimenticarlo. Anche in quel momento però ero sereno». Com’è riuscito a esserlo? «E perché avrei dovuto? Per un cardiochirurgo sei anni fuori dalla sala operatoria sono un tempo determinante. È un po’ come dire: “basta, ho finito, ho chiuso con la carriera”». «A volte basta la coscienza. Nella vicenda che mi ha portato a processo sapevo di aver fatto il mio dovere. E poi non mi abbandona una consapevolezza». Si ricorda il giorno in cui ha ricevuto l’avviso di garanzia? «Il cardiochirurgo pareggia Quale? sempre i rischi: uno per il paziente. L’altro per se stesso». Il rischio per un cardiochirurgo è commettere errori? «E’ andare incontro a fatti spiacevoli. Capita a chi svolge un lavoro o un’attività estrema dove in gioco c’è la vita. Chi fa il poliziotto, scala montagne o fa automobilismo, il rischio deve sempre metterlo in conto». E quanto è estremo il suo me- «Non possiamo transigere. In sala operatoria prendiamo decisioni all’istante. Le condizioni del paziente, l’esperienza di chi opera, l’intuizione giusta. La riuscita di un intervento è il risultato di un cocktail di elementi». Lei, oggi, è considerato uno dei maggiori specialisti, ma come realizzò che proprio questo fosse il suo mestiere? «Andai a lavorare a Pavia nel 1985 con Mario Viganò, l’apripista in Italia dei trapianti. Nessuno ci voleva andare: il reparto era piccolo, c’era molto da fare. Ma io ne rimasi affascinato». Continua ad esserlo, affascinato? «Decisamente anche se il sistema sanitario nazionale è complicato. A volte sembra ostacolarti. Ma il Piemonte ha ottimi standard di qualità. Certo, fintanto che saremo capaci di mantenerli...». DI TUTTO PER FARTI RISPARMIARE 4, 3” +42 fotocamera 8 mpx 8 Gb 3 T1 CV PR T2 48 .Cronaca di Torino La storia CLAUDIO LAUGERI .GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Auto e orologi con i soldi della ditta Il proprietario della “All Neon Plus” sarà processato per bancarotta fraudolenta H a speso tutto in tappeti persiani, quadri, mobili, viaggi, auto e orologi di lusso. Soldi «succhiati» dalle casse dell’azienda, finita in bancarotta con un «buco» di oltre sette milioni di euro. Almeno quattro sono debiti con Fisco e Inps, per i trenta dipendenti rimasti a casa quando l’azienda ha chiuso i battenti. Sono queste le accuse all’ingegner Severino Osella, 77 anni, proprietario e amministratore della «All Neon Plus srl», azienda di Orbassano specializzata nelle insegne al neon e nell’installazione di impianti fotovoltaici dichia- La sede dell’azienda a Orbassano, dove lavoravano trenta dipendenti lasciati a casa dopo il fallimento rata fallita dal tribunale di Pinerolo il 14 marzo 2011. E beris è molto dettagliata. In Nonostante questo, la ditta subito dopo, la Guardia di Fi- 123 pagine ripercorre il tragalleggiava a malapena. I nanza (coordinata dai pm Ci- collo dell’azienda, avvenuto margini erano sempre più riro Santoriello tra il 2004 e il dotti, fino a scomparire. e Chiara MaiIn quel momento, il proprieLE INDAGINI 2010. Fino a quel na) aveva mesmomento, la getario della «All Neon Plus» ha La Finanza ha stione di Osella È l’entità del fallimento so sotto sequedeciso di cambiare vita. E cocausato dalla gestione del controllato i conti (difeso dall’avstro strutture sì, ha incominciato a non pagaproprietario della «All Neon dal 2004 al 2010 vocato Roberto e attrezzature re più le tasse, i contributi dei Plus» dal 2004 al 2010 per un milione De Sensi) era dipendenti. Ma soprattutto, di euro. Osella e un altro paio stata oculata. Poi, la situazioha incominciato a spendere. di personaggi saranno pro- ne economica è cambiata. La Per oggetti e attività di ogni cessati il 21 maggio. Ma i sol- crisi ha colpito tutti, prime fra genere. Ha ristrutturato l’aldi sono spariti. tutte le attività commerciali. cato di «spingere» sugli im- loggio nel Cuneese dove viveLa relazione del curatore Nessuno aveva più bisogno di pianti fotovoltaici, un merca- va la sua compagna. Lavori fallimentare Massimo Bar- insegne al neon. Osella ha cer- to che pareva in espansione. con tanto di impianto fotovol- 7 Sudoku milioni patrimonio aziendale. C’è di tutto, nella ricostruzione del curatore fallimentare. Spuntano fatture per l’acquisto di «dodici tappeti persiani annodati a mano» per quasi 100 mila euro, ma anche una decina di comodini, scrivanie, divani in pelle e svariati altri mobili per 77 mia euro, oltre a 90 mila per rimborsi spese a pié di lista, 3 mila euro per acquisto di vini e altri 17 mila per spese di rappresentanza. Una strada senza ritorno. Ecco spiegate le cene da 3 mila euro messe in conto alla «All Neon Plus» 1 L’articolo del 2012, uscioppure l’acquisto di cinque teleto in occasione dei sequestri visori al plasma, mai finiti negli della Guardia di Finanza. uffici dell’azienda. Come pure le gite con pranzi e cene nelle Langhe, i viaggi in Sardegna, a Rotaico da oltre 40 mila euro. La ma, a Dublino, oltre ai 5 mila euGuardia di Finanza ha ipotiz- ro spesi in abbigliamento e i 430 zato un suo coinvolgimento euro per un pranzo tete a tete a nella bancarotCagliari. L’ingeta, ma davanti al IL BUCO gnere, poi, amava giudice per le incomodità, anL’azienda non ha le dagini prelimiche negli spostapagato tasse menti. Per quenari ha retto la e contributi Inps sto, aveva acquisua difesa: «Ma che ne sapevo? stato una Audi Lui ha deciso di farmi questo A6, poi cambiata per una A8 a regalo, non credevo facesse distanza di pochi mesi. qualcosa di illecito». Fallita l’azienda, Osella ha deciso di trasferirsi in SardeLe spese gna. In una villa. L’ultimo colCosì, l’ingegnere ha dilapidato il po di vita dell’ingegnere. Così sulla Stampa T1 T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 . Cronaca di Torino .49 Diario I più scelti Via Guido Reni Si uccide buttandosi dal decimo piano L. B., 44 anni, impiegato, sposato e padre di due bambini, si è tolto la vita stamane, lanciandosi dal decimo piano di un condominio di via Guido Reni. L’uomo è morto sul colpo. Le indagini dei carabinieri sono in corso per accertare le ragioni che hanno spinto l’impiegato al tragico gesto. Era in cura da mesi per una forma di depressione, do- Via Guido Reni 85 vuta a una malattia che aveva colpito da tempo la moglie. L’azienda torinese dove lavorava lo aveva messo in cassa integrazione per due giorni al mese. L.B. abitava con la famiglia poco distante dalla casa dei genitori al quarto piano; era andato a trovarli e poi era salito ai piani superiori, dove ha scambiato poche parole con un inquilino. Poi si è lasciato cadere nel vuoto. L’uomo era in cura da uno specialista per tentare di superare lo choc causato dalla malattia della moglie a cui era legatissimo. 1 La Fondazione Don Bosco F.a.r.o. Comune La Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo ha ricevuto 8,2 milioni da 225 mila contribuenti Alle attività dei salesiani delle Missioni don Bosco oltre 24 mila contribuenti hanno scelto di devolvere quasi 800 mila euro Alla fondazione torinese F.a.r.o. per la ricerca oncologica sono stati devoluti 233 mila euro da 7 mila persone Il Comune di Torino ha incassato circa 166 mila euro per le sue attività sociali frutto delle firme di 5400 contribuenti A Candiolo il 5 per mille di oltre 800 mila piemontesi Alla ricerca sul cancro 8 milioni, altri 13 al volontariato (volontariato, ricerca scientifica e ricerca sanitaria) cosa che le ha permesso di raccogliere 8,2 milioni. Tra gli enti di volontariato, l’associazione Missioni don Bosco-Valdocco ha ricevuto 783 mila euro, il fondo Edo Tempia di Biella 315 mila, la fondazione Faro per la ricerca oncologica 233 mila, il Gruppo Abele 151 mila, l’Unione genitori italiani 138 mila così come la fondazione Specchio dei Tempi. il caso ANDREA ROSSI irca 800 mila contribuenti piemontesi hanno scelto come destinare il 5 per mille delle loro dichiarazioni dei redditi del 2012 a una realtà che opera sul territorio. E hanno destinato a comuni, associazioni sportive dilettantistiche, ricerca sanitaria, scientifica e dell’università, Onlus ed enti del volontariato poco più di 24 milioni. La direzione piemontese dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati sulle scelte dei cittadini. E per la prima volta quest’anno ha tracciato un identikit geografico, con lo scopo di assicurare «più trasparenza nelle scelte e nei relativi importi». Gli elenchi non tengono conto dei contribuenti che hanno destinato il loro 5 per mille a realtà che operano su scala nazionale. In Piemonte è andata così: 1.206 comuni hanno incassato per le loro attività sociali circa 1,5 milioni; 481 associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni (comitato olimpico nazionale) hanno ricevuto 477 mila euro; a 3 enti della ricerca sanitaria arriveranno 6,2 milioni; 23 enti della ricerca scientifica e università hanno potuto contare su C Le altre realtà La dichiarazione Circa 800 mila piemontesi hanno destinato il 5 x mille a realtà che operano sul territorio piemontese 24 12.000 milioni esclusi Il totale delle donazioni dei piemontesi a enti che operano sul territorio supera di poco i 24 milioni Molti contribuenti hanno scelto un’associazione o ente poi escluso per irregolarità varie 893 mila euro; 3.043 Onlus ed enti del volontariato si sono “spartite” 14,9 milioni. né tanto meno all’interno dei singoli ambiti. Non a caso oltre 225 mila persone hanno indicato la Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo, scelta complessivamente in tre distinte categorie Il primato di Candiolo La distribuzione del gettito non è uniforme né per settore Saper spendere Simonetta simonetta.conti@mailbox.lastampa.it Quelle belle acqueforti di un artista sconosciuto È piacevole avere quadri sulle pareti di casa, offrono momenti d’incanto ad ammirarli e momenti di orgoglio nel pensare che possano essere piccoli tesori. Così accade spesso che anche solo una acquaforte appesa a una parete del salotto lo arricchisca e soprattutto incuriosi- sca il proprietario ed eventuali amici che, ammirandone la bellezza, si chiedono: «Quanto vale sul mercato?». È il caso di Claudio della provincia di Torino che scrive: «Sono venuto in possesso di alcune Acqueforti, tutte delo stesso autore e con scorci dei canali di Mi- lano e Venezia. che io trovo molto belle. Mi piacerebbe sapere chi è l’autore e quale possa essere il loro valore commerciale. Gliene trasmetto una con il dettaglio del soggetto e la firma. Questa acquaforte, come del resto le altre, ha dimensioni di cm 23 per 32». Abbiamo sottoposto l’ acquaforte al giudizio del perito,, Pier Luca Monge della libreria antiquaria Peyrot di Torino: : «Si tratta di stampe raffiguranti scorci di navigli milanesi e di canali veneziani - precisa -. Pur avendo visto diverse volte delle stampe con questi soggetti e la stessa firma in vendita (il lettore ci ha inviato una foto assai poco nitida, purtroppo) , tuttavia non ho mai riscontrato un’attribu- La maggior parte delle altre donazioni si concentra sul fronte della ricerca e della cultura, ma le cifre per ciascun ente sono esigue. L’Università di Torino ha ricevuto da 3 mila contribuenti circa 142 mila euro, il Politecnico si ferma a 63 mila euro frutto di 1.200 firme. l’istituto Bruno Leoni ha ricevuto 10 mila euro, la fondazione Einaudi 9 mila, il Conservatorio di Torino 7.500, l’Istituto nazionale di ricerca metrologica 3.400. Piccole somme, segno di come i fondi destinati a queste realtà rischino di disperdersi in mille rivoli. I piemontesi non sono molto attratti invece dalle società sportive e soprattutto dai loro comuni, al punto da aver destinato loro le briciole. Figurarsi che il Comune di Torino ha incassato appena 166 mila euro. Molti enti - la maggior parte nel settore Onlus e volontariato - sono invece stati esclusi perché non possedevano i requisiti. Il contributo dei quasi 12 mila piemontesi che li avevano scelti finirà quindi nel calderone totale e verrà ripartito tra le realtà ammesse. zione certa ad un artista. L’unica cosa che posso aggiungere è che, a seconda del soggetto e dello stato di conservazione, ho visto stampe di questo non identificato artista in vendita a cifre comprese tra i 50 e i 120 euro». Graziella di Alessandria attende da tempo la valutazione di un volume: «Sono in possesso di un volume unico completo in ogni sua parte; forse appartiene alla “Storia Universale “ di Cesare Cantù. Ho rinnovato la rilegatura in quanto la copertina risultava molto rovinata, ma probabilmente ho sbagliato. Ora vorrei regale il libro a un nipote che ha conseguito la laurea triennale in Lettere antiche, ma lo donerei soltanto se il testo ha un valo- Tav Perino e il vilipendio Il pm: multa da 5 mila euro Il massimo della pena prevista, cioè il pagamento di una sanzione pecuniaria di 5 mila euro: è la condanna che il pm Manuela Pedrotta ha chiesto ieri per il leader No Tav Alberto Perino, a processo per il reato di vilipendio alle forze armate. I fatti si riferiscono ad alcune frasi attribuite a Perino nel luglio 2011 nei giorni successivi allo Alberto Perino sgombero del maxipresidio No Tav alla Maddalena di Chiomonte, dove si insediò il cantiere per la realizzazione della galleria geognostica per la Torino-Lione. Parlando del dispiegamento di forze dell’ordine in Valsusa, Perino le avrebbe definite «truppe di occupazione nazifasciste». Ascoltato al processo, ha negato di aver pronunciato la frase in quei termini. I suoi legali hanno chiesto l’assoluzione, sottolineando che si tratta comunque di un reato «desueto» che violerebbe il principio di libera manifestazione del pensiero. Il 4 giugno la sentenza. [P. ITA.] 1 Le analisi dopo la denuncia I Nas: nessun problema nelle patatine di Carrefour «Dopo accurati controlli sia da parte dei carabinieri del Nas sia da parte nostra, possiamo dire con certezza ai consumatori che non esiste alcun problema sulle patatine acquistate dalla signora qualche giorno fa». I vertici nazionali di Carrefour intervengono dopo la denuncia di una signora che aveva raccontato come il figlio piccolo L’ospedale Santa Croce avesse vomitato sangue e vermi dopo aver ingerito alcune patatine acquistate nel Carrefour di corso Grosseto 330. Il bambino era stato ricoverato al Santa Croce di Moncalieri. I carabinieri hanno sequestrato una confezione portata dalla donna con due larve all’interno e i Nas hanno effettuato un accurato sopralluogo prelevando dei campioni e aprendo molti pacchetti: «Nulla è emerso - dicono da Carrefour - e abbiamo lasciato il prodotto in vendita». Se ci fosse stata una conferma sarebbe intervenuta una procedura di quarantena delle patatine. Resta l’esposto, l’attesa per analisi più approfondite sul pacchetto portato dalla donna in caserma e le rassicurazioni più che decise dei vertici della catena alimentare. [G. LEG.] 1 re almeno storico-culturale». Pier Luca Monge Precisa: «Il testo è Cesare Cantù, Storia universale. Documenti, Archeologie e Belle Arti. Cronologia, stampato a Torino dall’Unione Tipografico - Editrice nel 1884. Cesare Cantù nacque a Brivio , provincia di Lecco, il 5 dicembre 1804 e si spende a Milano il 15 marzo 1895: fu un o storico, letterato e politico italiano. Fra le sue opere più note ricordiamo il romanzo storico Margherita Pusterla, che fu tradotto in più lingue, e la monumentale Storia Universale che, nell’edizione in possesso della lettrice, comprendeva un totale di 17 volumi: in essa Cesare Cantù ripercorre tutta la vita dell’uomo in ogni tempo, in ogni luogo ed in tutte le civiltà attraverso i costumi, le leggi, i miti e le arti. «Il singolo volume della lettrice può essere valutato circa 40 euro». Un portagioie ha incuriosito Moreno della Valle d’Aosta: «Mi è stato regalato da un’amica che non c’è più; all’apertura si attiva un carillon, all’interno 2 piani rivestiti di velluto rosso. Ha valore?» Risponde il professor Viglieno Cossalino: «Dalla foto non si comprende se la scatola che contiene il carillon è d’argento o di metallo argentato. È un oggetto stampato, realizzato in diversi esemplari a inizio ’900: 250 euro circa». T1 T2 50 .Quartieri STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 uartieri GIOVEDÌ 1 MAGGIO Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: via Milano 11; piazza Rivoli 11; via Duch. Jolanda 15/bis/E; via Chiesa d. Salute 105; corso Traiano 22/E; via San Paolo 49/A; via Cigna 118; largo Toscana 50; via Carlo Alberto 24; via Nizza 354; corso De Gasperi 69; corso Giulio Cesare 158; via Nizza 27; piazza Omero 16. Di sera (19,30-21,30): via Sacchi 4. Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1. A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni quartieri@lastampa.it VENERDÌ 2 MAGGIO Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: piazza Campanella 9; piazza Freguglia 6; via Bologna 250/A; corso Traiano 86; corso Peschiera 295; via Roma 24; piazza L. Bianco 10; via San Secondo 9; via Lancia 11/B; via Borgaro 58; via Nicola Fabrizi 11; via Castelnuovo 5; via Cigna 53. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/BIS. Di notte (19,30-9): corso Belgio 151/B; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org San Donato In via Durandi auto a 20 all’ora Dopo le proteste dei cittadini e la raccolta firme contro la pedonalizzazione Aurora FABRIZIO ASSANDRI Si fa strada l’ipotesi di rendere zona 20 la parte ora pedonale di via Durandi. Che, così, verrebbe riaperta al passaggio delle auto. Per il Comune sarebbe una netta retromarcia, dopo le tante proteste dei cittadini che hanno raccolto centinaia di firme contro la pedonalizzazione. Ieri in un sopralluogo dei consiglieri comunali in loco insieme all’assessore Claudio Lubatti, i tecnici hanno presentato due disegni. Uno mostrava la via con gli aggiustamenti per renderla pedonale a tutti gli effetti, ma nell’altro le barriere non c’erano più e la via era riaperta. Pur con qualche restrizione, come la zona 20 «ho dato mandato all’ufficio tec- «Stiamo valutando la possibilità di istituire la zona 20 in tutta l’area intorno alla via» Claudio Lubatti Assessore al Traffico Il sopralluogo Ieri una commissione del Comune ha compiuto un sopralluogo per trovare una soluzione alla pedonalizzazione o no di via Durandi LA MEDIAZIONE «Rallentare il traffico è una decisione che accontenta tutti» nico di valutare l’opzione zona 20», a questa la proposta aggiuntiva di trasformare in zona 30 tutta l’area. Sulla «Stampa» San Donato Un bluff? Che sia un bluff per sedare gli animi? O all’opposto una via d’uscita per il Comune, che attraverso la mediazione della zona 20, spera di evitare una figuraccia? Le due possibilità, lasciare tutto così com’è o riaprire la via, al momento stanno entrambe in piedi, è vero. Ma fino a ieri il Comune non aveva preso in considerazione, e con tanto di progetto alla mano, di tornare sui suoi passi. Cosa “Via Durandi non deve essere chiusa alle auto” a fermata del 3 Madonna del Pilone Contro la pedonalizzazione «a sorpresa» di un isolato di via Durandi i residenti hanno raccolto 500 firme. A dicembre, all’altezza della Piazza dei Mestieri (centro di formazione e vetrina di Cl in città) la via è stata chiusa al traffico con transenne e fioriere dalla sera alla matti- Una petizione per riavere 1 Ci sono stati mesi di polemiche sulla pedonalizzazione di via Durandi e sull’opposizione dei residenti. Mirafiori Sud che ormai non sembra più solo una remota ipotesi. Per arrivare a una decisione definitiva bisognerà aspettare qualche settimana, quando la questione tornerà in consiglio comunale. La zona 20 è una proposta del consigliere Sel Marco Grimaldi: «Mi pare che sia una mediazione che sta raccogliendo consensi». Un caso La pedonalizzazione di via Durandi è diventata un caso. Si tratta di un isolato solo della via, al fondo di via San Donato, che ha sollevato un polverone di polemiche soprattutto in casa Pd. Il tratto incriminato si trova di fronte alla Piazza dei Mestieri, ente di formazione di Comunione e liberazione. L’assessore Lubatti è stato accusato dal consigliere Giudo Alunno di «favoritismi» verso la Piazza. I residenti si erano trovati la via pedonalizzata dalla sera alla mattina, senza avvisi, senza le graduali sperimentazioni che in genere accompagnano operazioni simili. «A noi va benissimo anche la zona 20 – dice ora Alunno – l’importante è riaprire». «La pedonalizzazione non è motivata – spiega Ferdinando Cartella, uno dei firmatari della petizione - abbiamo perso posti auto, s’è creato un imbuto per il traffico, sia- Mirafiori Nord Anche quest’anno è iniziato l’anno verde della Circoscrizione Dieci. Da maggio a novembre verranno organizzati 22 eventi, laboratori e progetti green sparsi per Mirafiori Sud. Ci saranno laboratori teatrali su tematiche ambientali alla «Casa nel parco» di via Panetti e al Mercato Vov di via Vigliani. Laboratori di birdwatching e percorsi ornitologici al parco del Sangone, passeggiate sul dorso di un asino. Si riciclerà il cuoio e la pelle, si costruirà con gli scarti del legno, si recupereranno vecchie came- re d’aria. E ancora, verranno organizzati percorsi di auto produzione di carta riciclata e antichi giocattoli. «Sono laboratori gratuiti, organizzati da 6 associazioni del territorio, che sono costati alla città 4300 euro - dice Gianluigi De Martino, coordinatore all’ambiente della Circoscrizione -. L’obiettivo è, per il terzo anno, quello di sensibilizzare adulti e bambini all’ecologia e valorizzare il territorio». Perché, per esempio, può capitare che un residente di Mirafiori non sappia che dietro a casa sua si possono avvistare fringuelli, cinciallegre e picchi. CHIARA PRIANTE Quelle strisce pedonali sono tutte da rifare. In via Pinchia è tutto un incrocio di attraversamenti. Ma il Comitato Residenti Rione Pinchia denuncia come non siano a norma. In questa intersezione - oltre a esserci un pericoloso stop senza visuale - un attraversamento finisce tra le automobili del parcheggio non regolamentato. Ma non solo, esisterebbero altre pecche da sanare: lo scivolo realizzato non è a norma ed è inutilizzabile dalle sedie a rotelle. E, mostrano ancora i residenti, manca poi la distanza di cinque metri mo costretti a giri più lunghi con l’auto». A contribuire di tasca propria a realizzare gli interventi strutturali necessari, sia nel caso che la via resti pedonale o che diventi zona 20, sarà proprio la Piazza, che ha dato la sua disponibilità. E che non fa mistero di tifare per la prima opzione: proprio ieri a Lubatti è stato consegnato un programma di eventi aperti a tutti che la Piazza ha intenzione di organizzare nei prossimi mesi utilizzando quell’area pedonale. «La zona 20 è una soluzione di pessimo compromesso. Inoltre i temuti problemi alla viabilità non si sono verificati» dice il direttore Giovanni Clot. Un concerto dopo il corteo No-tav CLAUDIA AUDI GRIVETTA Non si placano le polemiche intorno al Tav. Ieri pomeriggio a Borgo Aurora circa una cinquantina di ragazzi dei centri sociali ha manifestato contro il progetto del treno ad alta velocità in Val di Susa. In mattinata il Tribunale di Torino aveva inflitto al leader No Tav Alberto Perino una pena pecuniaria di cinque mila euro per vilipendio delle forze armate. Un gruppo di persone probabilmente appartenenti a movimenti anarchici ieri pomeriggio ha sfilato in corteo per circa un’ora, a partire dalle cinque, e hanno percorso le strade del quartiere fra corso Emilia e corso Brescia. Durante il corteo sono intervenuti gli agenti di polizia per tenere sotto controllo la situazione, qualche momento di tensione ma nulla di preoccupante. Non ci sono stati scontri e verso le sei la manifestazione è terminata. Una trentina di ragazzi, però, si è fermata fino a sera nella grande area dismessa che sorge fra corso Giulio Cesare e il Lungo Dora Firenze per proseguire la protesta con musica e slogan. San Paolo Inizia l’anno in verde Da rifare le strisce Laboratori e passeggiate in via Pinchia CRISTINA INSALACO La protesta in strada dall’angolo degli stalli al parcheggio e la linea di arresto oltre le strisce non è demarcata correttamente. Insomma: sarebbe tutto da rifare. Il colmo, in tutto questo groviglio di strisce bianche, sono le persone: la maggior parte attraversa in mezzo alla carreggiata. Basta fermarsi qualche minuto per vederle tagliare la carreggiata. Proteste in via Osasco “Degrado e bivacchi” Degrado, bivacco, microcriminalità. Nel giardino di via Osasco continuano le problematiche che un nutrito comitato di cittadini segnala da anni. Ultimamente, lamentele riguardano i campi di basket lato via Braccini, dove si continua a giocare, e a fare rumore, fino a notte inoltrata. A preoccupare i residenti – che hanno avuto un incontro in Circoscrizione e ne avranno un altro con le forze dell’ordine – è soprattutto il parcheggio di via Osasco, che qualcuno vorrebbe chiudere: si registrano spaccio, presenza di camper che scaricano i loro rifiuti, cumuli di bottiglie di vetro abbandonate a due passi dall’area giochi. Per non parlare dell’area cani sparita un anno e mezzo fa per i lavori di Terna e che non è ancora pronta. A poco sembrano essere servite iniziative già intraprese: i cartelli bilingue, italiano e spagnolo, che invitano a rispettare il parco, l’incontro col console del Perù per il problema dei merenderos, la piantumazione strategica di alberi per evitare assembramenti. “Chiediamo più controlli, pulizia e cura del verde” dice Loredana Pilati del comitato. Temi su cui si terrà un consiglio aperto in Circoscrizione. [F. ASS. ] T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 etropoli Metropoli .51 . Per le vostre segnalazioni metropoli@lastampa.it Pino, tunnel chiuso per manutenzione Pralormo, fondi per la pista ciclabile Nuovi interventi di manutenzione agli impianti di emergenza e video sorveglianza all’interno del Traforo. Il tunnel resterà chiuso al traffico per quattro notti, dalle 22 alle 4, tra lunedì 4 e venerdì 9 maggio. [F. GEN.] La Provincia ha confermato lo stanziamento di 115 mila euro per la nuova pista ciclabile, che collegherà le frazioni Scarrone e Borgo Nuovo. Il progetto potrebbe essere approvato prima dell’estate. [F. GEN.] Beinasco Volpiano Contro Pd e 5 Stelle un centrodestra che qui non si è diviso Cliente picchia il tassista e gli ruba la macchina MASSIMO MASSENZIO Sarà corsa a tre per la poltrona di primo cittadino di Beinasco. Il centrosinistra ricandida il sindaco uscente Maurizio Piazza, che si presenta con una maxi-coalizione formata da Pd, Sel, Moderati, Psi e rafforzata dalle liste civiche Beinasco Partecipa e Beinasco Sostenibile. Il centrodestra ha dovuto fare i LE GRANDI COALIZIONI Da una parte Pd, Sel, Psi Moderati, dall’altra Lega FI, Ncd , Fratelli d’Italia conti con il forfait imprevisto di Gianfranco Bertola, ma si è compattato in blocco sul nome di Cristiano Avanzi, sostenuto da Forza Italia, Lega Nord, Nuovo CentroDestra, Fratelli d’Italia e Vivi Beinasco. Il compito di riscrivere gli equilibri elettorali spetterà a Eusebio Cursi, leader del MoVimento 5Stelle, che si presenta per la prima volta alle amministrative. I programmi «Ripartiamo da un programma completato al 90% – spiega Maurizio Piazza, 40 anni fra pochi giorni - Chiediamo Maurizio Piazza «Chiediamo la fiducia degli elettori per completare i progetti già avviati» Cristiano Avanzi «Massimo impegno per evitare gli sprechi di soldi, come il caso Assot» Eusebio Cursi «Bilanci partecipativi: i cittadini devono poter scegliere ed esprimersi» ai beinaschesi di darci ancora fiducia per ultimare i grandi progetti già avviati, come la videosorveglianza e l’arrivo della facoltà di infermieristica». Il leader Pd snocciola le parole d’ordine della sua campagna elettorale: «Ascoltare le proposte dei cittadini e non lasciare indietro nessuno. In 5 anni complicati sul piano finanziario siamo riusciti a dare rispo- ste straordinarie in campo sociale e di politiche scolastiche. Adesso vogliamo diventare un punto di riferimento per l’intera cintura torinese» Parole che non convincono Cristiano Avanzi, imprenditore 40enne, alla prima esperienza politica: «Provengo dall’amministrazione di una grande azienda e metterò la mia esperienza imprenditoriale al servizio di Beinasco». Le critiche alla giunta non mancano: «Ci impegneremo a eliminare gli sprechi di denaro, come successo nella vicenda dell’acquisizione di Assot. Beinasco Servizi sembra ormai diventata un’agenzia immobiliare». Per Eusebio Cursi, grafico pubblicitario di 47 anni, il rinnovamento non può più aspettare: «Lamentarsi senza fare nulla non serve. Ora si può lavorare affinché i nostri figli possano avere un futuro». Dall’inceneritore al bando per gli assessori, sono tanti gli argomenti che verranno presentati al Movifest del prossimo 4 maggio: «È importante che i cittadini possano esprimersi sulle problematiche della nostra città. Fondamentali saranno i bilanci partecipativi che permetteranno alla popolazione di aiutarci a investire una parte delle risorse del Comune». Rivoli La minoranza insorge “Votazione illegittima” PATRIZIO ROMANO Finale con polemica a Rivoli. L’ultimo consiglio comunale lascia dietro di sé uno strascico di proteste. Martedì sera, infatti, la votazione del bilancio di previsione è stata seguita da sbraiti e urla. «Hanno detto che è stato approvato con 15 voti a favore e 5 non votanti, ossia astenuti, ma presenti, secondo loro - racconta Davide Antista del Movimento 5 stelle -. In realtà tutta la minoranza aveva tolto la tessera magnetica che permette il voto. E, come prevede il Regolamento del consiglio, non erano più presenti. Quindi mancava il numero legale». E quando la votazione viene dichiarata valida e il bilancio approvato scatta la ba- garre. Antista, che era seduto tra il pubblico protesta. «Ho chiesto che si ripetesse la votazione - sostiene -, anche questo previsto dal Regolamento e mi è stato negato». E quando torna al suo posto l’aula si svuota. «La maggioranza ha tolto le tessere facendo mancare il numero legale chiosa -. In poche parole sono scappati con il bottino: il voto». Protestano tutti i consiglieri di opposizione. «Secondo me non è corretto - dice Aldo Comoretto di Ncd -. Quando togli la scheda devi risultare assente in aula». «E’ stato un sopruso sbotta Giuseppe Morena di Rivoli democratica -, non c’era il numero legale». E così nei prossimi giorni valuteranno se fare ricorso. Il presidente del consiglio però è sereno. «Al La seduta del consiglio comunale momento del voto dell’emendamento, che precede quello del bilancio avevo fatto un controllo delle presenze - racconta Francesco Sammartano - e c’erano 21 consiglieri. Dopo non si può sfilare la scheda e andarsene o rimanere in aula. Poi a rassicurarmi sulla legittimità della votazione c’è il parere favorevole del segretario generale. Vogliono fare ricorso? Facciano pure». Tre nomi per guidare la città Al sindaco uscente Maurizio Piazza, lanciano la sfida l’imprenditore Cristiano Avanzi ed il grafico Eusebio Cursi Un tassista che fa servizio a Torino, Daniele S., 38 anni, residente a Borgaro, l’altra sera è stato picchiato e rapinato da un cliente a Volpiano, un italiano di 40 anni. Lo aveva caricato intorno alle 21 in corso Vercelli a Torino, nei pressi dell’ingresso autostradale. Giunto in via Bolzano, il cliente lo ha fatto fermare ed ha iniziato a prenderlo a pugni sulla testa. Il tassista ha abbandonato la sua Alfa 156 ed ha chiamato subito il 112. Il cliente si è messo al volante del taxi e si è allontanato a tutta velocità. L’Alfa 156 è stata poi ritrovata intorno alle 23 dai carabinieri nel centro di Volpiano: era priva del tassametro e 20 euro. Inutili sono poi risultate le ricerche del malvivente. [D. AND.] T1 CV PR T2 GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LA STAMPA 52 T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 In città .53 . incittà LA STAMPA Società cultura & spettacoli L’ultimo giorno della rassegna I manifesti Elio e le Storie Tese chiudono un festival jazz mai visto TIZIANA PLATZER I l jazz si prende la piazza del 1° maggio per essere la faccia più ottimista della festa. La faccia di chi si butta nella musica e nella condivisione di un finale di festival dal pomeriggio sino a mezzanotte. E dunque ultimo round per un uomo, su tutti, che oggi cammina a dieci centimetri da terra: Stefano Zenni, il direttore del Tjf, cerca di tenere sotto controllo la soddisfazione ma con scarsi risultati. Non ha numeri da dare, i bilanci vanno aggiornati, ma le sensazioni di questa terza edizione sono più che definite: «C’è stato un livello costante di alta qualità in ogni esibizione, con la completa integrazione di main stage, Fringe e Jazz Club: si- È stata la rassegna della contaminazione e degli incontri di culture E stasera si continua con taranta, musica araba e rock demenziale 1 Ormai i manifesti del UN PRIMO BILANCIO «Qualità alta e integrazione tra tutti i palchi» gnifica che non vengono recepite dal grande pubblico solo le esibizioni popolari», dice. Il suo pensiero integra immediatamente gli spettatori: «Ne abbiamo sentito il calore, il coinvolgimento continuo. Un festival oggi deve offrire un jazz che prende da altre musiche e altre musiche che prendono dal jazz. Al concerto di Avitabile all’inizio c’erano poche persone, pioveva, poi piazza Castello si è riempita e sembrava un rave: la gente non voleva più che Avitabile se ne andasse». Lui lo chiama «meticciato» l’incontro fra generi e lo indica come il risultato del festival: «Dal successo di un forum sul Sudafrica con Moholo, a pagamento, all’esperimento urbano acustico delle Torri in Tra musica e cabaret La chiusura dell’edizione 2014 del Torino Jazz Festival vedrà sul palco di piazza Castello gli Elio e le Storie Tese, che come sempre proporranno il loro rock demenziale piazza Vittorio contro tutte le perplessità: su questa strada stiamo già lavorando per il prossimo anno, anche se non ho ancora un contratto. Siamo all’opera su novità grosse». Dalla taranta a Elio Due estremi per l’apertura e la chiusura del palco in piazza Castello, che darà il via alle danze, e non per dire, alle 15,30 con il concerto «Taranta nera - Il Salento incontra l’Africa»: agli strumenti i musicisti dell’Officina Zoe, riscopritori della pizzica dagli Anni Novanta, e, ospite, la voce di Baba Sissoko, discendente griot del Mali. Il pomeriggio avanza e cambia il suo ritmo, con i suoni e le storie, alle 17, del «Giornale di bordo», il progetto con Antonello Salis, Gavino Murgia ai sax, Paolo Angeli e il batterista afroamericano Hamid Drake; alle 18 con il progetto musicale che ad ogni edizione del festival procede nella collaborazione fra la Juilliard School di New York e il Conservatorio; e alle 19,20 con il trentennale Paolo Fresu Quintet. L’avvio della serata è affidato alla tromba di Ibrahim Maa- louf, artista nato a Beirut nel 1980 e cresciuto in Francia, che alle 20,40 porterà sul main stage la sua band di sette componenti: sarà il momento della melodia tradizionale araba fino all’esecuzione del suo ultimo disco, «Illusions», di pura energia rock. Alle 21,50 il cambio sarà con la band di Alain Caron, bassista di fama internazionale che Torino Jazz Festival sono oggetti di culto, merce da collezionisti; il contrabbasso con la Mole Antonelliana, il toro che suona, il piano e ogni altro strumento, i disegni su i gadget: dalle t-shirt alle borse, dai porta iPad ai portachiavi. Tutta farina del Laboratorio Zanzara che vanta creativi molto particolari. Nasce nel 1998 come progetto d’integrazione per persone con disagio mentale. Due obiettivi: rispettare i tempi creativi e lavorativi dei soggetti e riconoscere le persone patrimonio attivo di ogni realizzazione. La creatività espressa nel lavoro permette ai protagonisti della Zanzara di ritrovare il loro diritto di cittadinanza, diventando parte attiva della cultura della città. La diversità è un patrimonio comune e restituisce ricchezza in termini d’integrazione sociale e culturale. 15 anni nel mondo della comunicazione visiva hanno prodotto campagne di successo e un punto vendita (via Bonelli 3A) che è un cult per chi ama oggetti di design dalla cifra inconfondibile. [M. B.] ha lavorato con artisti come Gino Vannelli e Mike Sterne. Il gran finale E poi il gran finale, nelle mani di Elio e le Storie Tese, pronti a salire sul palco alle 23: a loro la conclusione del Torino Jazz Festival, meticci veri e disinvolti nel padroneggiare rock demenziale, pop e cabaret sonorizzato. Da non perdere A CURA DI MARCO BASSO Piazza Castello, ore 17 Piazza Castello, ore 18 Ritmi d’avanguardia a tinte multietniche Una jam session La tromba di Paolo Fresu tra maestri e allievi del Tjf con il suo quintetto Giornale di Bordo si intitola la proposta musicale di Antonello Salis, Paolo Angeli, Gavino Murgia, Hamid Drake: fedele registrazione di accadimenti sempre diversi, annotazioni sonore caleidoscopio di sensibilità ed emozioni frutto del viaggio compiuto dalla loro musica, tra avanguardia jazz e tinte multietniche. 1 Artisti di fama, docenti dalla Juilliard School di New York e del Dipartimento Jazz del Conservatorio Verdi di Torino, aprono un concerto in cui i veri protagonisti sono gli studenti che hanno partecipato al secondo anno del workshop del Tjf. Il set si chiude con una jam session tra maestri e allievi. Freschezza e creatività unita a una solida tecnica. 1 Piazza Castello, ore 19,20 Paolo Fresu ha incrociato la sua tromba con una incredibile quantità di musicisti di estrazione diversa. Questa necessità di frequentare sonorità varie, si bilancia con la fedeltà ormai trentennale ai musicisti del suo quintetto, Tino Tracanna, Roberto Cipelli, Attilio Zanchi, Ettore Fioravanti. Insieme costituiscono le fondamenta del jazz europeo. 1 T1 CV PR T2 54 .In città STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 alle 10,30 Miradolo Reggia di Venaria Tavagnasco La magie dei fiori nel giardino storico Giochi da re con danza e pittura La musica giovane e il volontariato Dalle 10,30, al castello di Miradolo (San Secondo di Pinerolo), è in programma una giornata dedicata alla botanica e al giardino. Fra le proposte, visite guidate, mercatino dei fiori nella serra neogotica e una suggestiva installazione multimediale sui segreti del famoso giardino storico. Tel: 0121/502.761 alle 11 Dalle 11, alla Reggia di Venaria Reale, «Giochi, Colori e Musica a Corte»: giornata dedicata alle famiglie e soprattutto ai bambini con «La Corte dei Giochi» a cura dell’associazione In Movimento e, dalle 15, «Cromatica», un percorso di performance di pittura e danza contemporanea con le coreografie di Marta Azzalin. alle 15 Esibizioni pomeridiane, dalle 15, e serali, dalle 21,30, in collaborazione con l’Ugi onlus (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini) in giornata di musica e volontariato per il «Tavagnasco Rock». A esibirsi, i gruppi Ecole du Rock, Melusine, I Dalì, Nandha Blues Band, Keilys Folk, Wild Company, S’marty’s, Leon, Cosmo. Robbie Williams Quarant’anni appena compiuti, ha iniziato la carriera nel 1990 come componente dei Take That, uno dei gruppi musicali più noti e seguiti del periodo. Ha lasciato i Take That nel 1995 per iniziare una brillante carriera da solista PAOLO FERRARI T utto esaurito? Abbiamo scherzato. Non proprio perché i biglietti dell’unica tappa italiana del «The Swing Tour Live» di Robbie Williams sono davvero andati a ruba in pochissimi giorni. Ma per evitare l’esplosione del bagarinaggio e dell’abusivismo e del numero impressionante di biglietti messi in vendita in varie forme negli ultimi giorni gli organizzatori di «Setup Live» ne hanno tenuti da parte un centinaio per metterli in vendita oggi, dalle 17, alle biglietterie del PalaOlimpico. Le altre sorprese le regalerà al pubblico la star inglese con il suo spettacolo, un vero giro del mondo delle grandi arene legato al suono e allo spirito del disco più recente, «Swings Both Ways». La musica comincerà alle 21. L’ARRIVO Il suo aereo atterrerà a Caselle solo oggi ma molto presto Da boy a papà Sono giorni felici, in casa Williams. Il cantante britannico e la moglie Ayda Field hanno approfittato dei due giorni di scalo della tournée a Vienna, lunedì e martedì, per annunciare la seconda gravidanza della signora. Presto la primogenita Theodora Rose, due anni il prossimo settembre, avrà una sorellina. Robbie ha compiuto 40 anni a febbraio, e quando emerse nel mondo del pop il bambino era lui: correva il 1990, e il sedicenne con l’aspetto da fotomodello era il più giovane dei Take That. La mitologia sorta intorno alla boy band inglese narra che fu proprio sua madre Janet a leggere un’inserzione con cui un gruppo di adolescenti cercava un nuovo componente. E l’intraprendente mamma lo accompagnò all’audizione; ne sarebbe nato un business da 13 milioni di album e 9 milioni di singoli venduti, senza contare gli incassi di tournée, passaggi tv e merchandising. Caduto e risorto Williams era molto più che un ragazzo da pop edulcorato per adolescenti. Intanto era Lo show 1 Lo show di Robbie Palaolimpico Sorpresa Robbie Williams Oggi si riapre il botteghino Contro il bagarinaggio sarà messo in vendita un centinaio di biglietti L’unica tappa italiana della star sarà segnata da un inedito stile swing 12.000 80 spettatori milioni La capienza del PalaOlimpico che stasera sarà pieno come poche altre volte I dischi venduti da Robbie Williams da quando ha abbracciato la carriera da solista una persona pericolosa per sé stessa, che nell’estate del 1995 dovette abbandonare il tour in corso per un’overdose sfiorata alla vigilia del galà degli Mtv Days European Music Awards. Non solo non sarebbe più tornato a cantare con i quattro ex amici (i rapporti si erano nel frattempo deteriorati), ma pure i Take That si sarebbero sciolti nel corso dell’inverno successivo. Era l’inizio della carriera solista che debuttò con una cover, «Freedom» di George Michael. Libero dal gruppo, mai sereno ma capace di evitare almeno le derive precedenti, Robbie partiva per una nuova vita artistica e personale. Perché lui era molto più di quanto emerso con i Take That: uno di quei talentacci che nella musica leggera fanno sempre la cosa giusta al momento giusto. L’uomo dei record Ed è il suo profilo di oggi, quello del peso massimo capace di mettere insieme con nonchalance e professionalità granitica una collana di record mozzafiato. Williams pesa al borsino del mercato musicale 80 milioni di dischi, è l’artista solista che ha venduto di più in patria e al top delle vendite nella storia dell’America Latina. Lo show Swing è la parola d’ordine del momento, e l’atmosfera dello spettacolo allude al clima del Cotton Club. Giacche, lamé, brillantina, ballerini, tutto serve a sottolineare lo spirito del disco e del live che ne consegue. Con le dovute dosi di rock e di pop esplicito necessarie a tenere in pugno spazi da diecimila spettatori come il palazzo di Isozaki, la quarta maxistruttura affrontata dalla carovana dopo le date di Budapest e Praga e la doppietta viennese. AnCON I LAVORATORI La star passerà la giornata al palasport in compagnia di chi allestisce lo show che la scaletta si immerge a più riprese nelle passioni sincopate e induce al portamento da crooner di una volta. Con citazioni esplicite, da «Minnie The Moocher» di Cab Calloway a «That’s Amore» di Dean Martin, da «New York New York» e «High Hopes» di Frank Sina- Williams con band e ballerini inizia alle 21, il Palaolimpico ha fatto registrare il tutto esaurito in prevendita. I cancelli del palazzo aprono alle 19, i botteghini per gli utimi biglietti alle 17. L’organizzazione consiglia di diffidare di eventuali biglietti proposti dai bagarini nelle vicinanze della struttura, poiché potrebbero essere falsi e dunque intercettati all’ingresso dai rilevatori elettronici. Sono probabili anche altre forme di controllo anti-bagarinaggio [P. F.] tra all’eterna «Do Nothin’ Till You Hear From Me» di Duke Ellington. Un brano che suona come un omaggio inconsapevole al Torino Jazz Festival, che negli stessi minuti si chiude in piazza Castello. Appuntamento a Torino Robbie Williams arriverà questa mattina molto presto all’aeroporto di Caselle con il suo aereo personale. Dopo l’atterraggio niente hotel di lusso ma subito al Palazzetto. La star infatti ha comunicato agli organizzatori torinesi di voler passare la giornata preparando lo show in mezzo a chi sta allestendo le strutture per il concerto. Ma non è per la coincidenza con il Primo maggio. Palaolimpico Corso Sebastopoli 123 Tel: 011 / 616.49.71 T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 PAGINE A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI alle 16 In città .55 . Per le vostre segnalazioni metropoli@lastampa.it Avigliana Hiroshima Mon Amour Fonderie Limone Il Valsusa Filmfest chiude con il teatro Contest festival con tanta musica Quando la famiglia è tutta al femminile La XVIII edizione del Valsusa Filmfest si conclude con il teatro. In programma, lo spettacolo «È primavera svegliatevi bambine!» di Marco Alotto, che debutta alle 16 nella piazza Conte Rosso di Avigliana. La performance, concepita come viaggio nell’universo femminile, si replica sabato a Villar Focchiardo e domenica a Bussoleno. alle 18 In cartellone dalle 18, a Hiroshima Mon Amour (via Bossoli 83), «Wanted Primo Maggio», ingresso gratuito. Il contest festival, nato da un’idea di Giulio Tedeschi, prevede l’esibizione di cinque band. Tra gli altri ospiti, i vessilli inossidabili del neosixties italiano, i Sick Rose, capitanati da Luca Re, che festeggiano i 30 anni di attività. alle 19,30 Per la stagione del Tst alle Fonderie Limone di Moncalieri (via Pastrengo 88), va in scena alle 19,30 «Le sorelle Macaluso», storia di una famiglia di sette donne, che si ritrovano per un funerale, tra memorie, affetti, rancori. Lo spettacolo è scritto e diretto da Emma Dante. Tel: 011/516.95.55. Tglff Ambra e Orietta sul red carpet del cinema gay Fassino: un’occasione di crescita culturale TIZIANA PLATZER LETIZIA TORTELLO Un coro di bambini sul palco con la star “Ma solo in playback” I Piccoli Cantori: canteremo un pezzo di Sinatra FABRIZIO ASSANDRI Robbie Williams siederà in mezzo a loro e i venti bambini del coro dei Piccoli cantori di Torino canteranno a squarciagola High Hopes, successo di Frank Sinatra. Si sono preparati con le prove nella loro sede, al parco della Tesoriera, dopo essere stati contattati da Live Nation con la richiesta di esibirsi oggi al PalaOlimpico con l’ex Take That e enfant terrible. Ma solo Robbie sentirà la loro voce. Gli spettatori dell’unica tappa italiana, sold out, del tour Swing both ways dovranno accontentarsi del playback. E non sarà nemmeno la loro vera voce, ma quella registrata del tour. 9 anni Sono i più piccoli tra i cantori che stasera condivideranno il palco con la rockstar RUSSIA NEL MIRINO L’ombelico di Ambra Un film documentario sulla «campagna di odio» lanciata di Putin La showgirl ha monopolizzato l’attenzione e il red carpet con le sue paillettesi azzurre L’emozione I Piccoli cantori avevano proposto di mantenere il playback, ma con la loro voce: lo staff della star è stato irremovibile. E pensare che con «High Hopes» - grandi speranze Robbie Williams prende in giro, anche grazie all’innocenza dei bimbi, il mondo dello spet- La delusione Anche perché hanno saputo quasi all’ultimo dall’organizzazione che avrebbero dovuto cantare in playback. Cristina Scotti, 9 anni, è scoppiata a piangere. Un po’ perché credeva l’opposto: «Pensavo che playback volesse dire che si sentiva la nostra voce ma che non saremmo stati sul palco». Scoperta la verità un po’ si è risollevata: apparire fa sempre piacere, ma la delusione resta. Il direttore del coro di voci bianche e della scuola di musica, Carlo Pavese, non fa mistero che sulle prime avevano persino ipotizzato di rifiutare. così ampio. Sanno che è anche un modo per ottenere visibilità. O, per dirla con il candore di Giulio Mazza, «per farsi pubblicità». Per questo alla fine non hanno avuto dubbi nell’accettare, e di buon grado. Secondo il direttore del coro la scelta ha un valore educativo: «Capiscono che nella vita esistono le mediazioni e che anche così si misura la professionalità». Più ironico e tagliente che mai, con un red carpet illuminato dalle paillettes azzurre (ombelico di fuori, alla Carrà) di una rilassatissima Ambra Angiolini e uno sfottò pungente sulle battaglie omofobe di Putin, tema del video che introduce la serata e si conclude con lo slogan «Love always win», l’amore vince sempre. E il presentatore Fabio Canino che sale sul palco parlando un finto russo. Il Tglff, Torino Gay and Lesbian Film Festival, ha acceso i riflettori ieri sera, al Cinema Massimo, per la 29ª edizione. Lo ha fatto con una sala tutta esaurita e una cerimonia che ne incorona il successo indiscusso. Tanto che la madrina Angiolini ha commentato: «Vorrei vedere questi film anche a Cannes, girati da grandi registi. La causa Glbt l’ho fatta mia sin da giovane, quando sfilavo ai Gay Pride». Gli applausi più calorosi sono stati per Luxuria e per Orietta Berti. In sala, il sindaco Pietro Fassino, che ha commentato: «Questo fe- NIENTE SILENZIO «Robbie sentirà le nostre vere voci e saprà come cantiamo» tacolo e le sue dure leggi. «Anche lui si piega alle stesse regole» riflette Pavese. Molti di questi bambini, tra i 9 e i 13 anni, conoscono solo i suoi ultimi successi, nulla dei Take That; preferiscono Beyonce e Bruno Mars. L’emozione che provano – alle stelle – è più che altro per l’opportunità di salire su un palco con una star e mettersi alla prova davanti a un pubblico «Vedremo il backstage, saremo su un palco enorme: capita una volta nella vita», dice Federico Ferrari. C’è chi avrà il privilegio di scambiare due parole con Robbie: Irene Possenti, 11 anni, scelta perché sa l’inglese avendo vissuto in Connecticut: «Poter parlare con lui mi fa sentire speciale», dice con malcelata timidezza. I bambini, che si esibiranno nella prima parte della serata con indosso la divisa del coro, si prenderanno la scena e non rinunceranno a cantare davvero: Robbie sentirà la loro voce. «Saprà se cantiamo bene o male», dice Anna Fedele, che ai sogni non rinuncia. «Magari deciderà di prendere la nostra voce per i prossimi concerti. O cambierà idea e nelle prossime tappe i bambini canteranno davvero». In coro, i compagni replicano: «Sì, figurati». Ma lei, serafica: «High Hopes: è meglio avere speranze che non averne». stival è un orgoglio torinese, è stato occasione di crescita civile e culturale fondamentale della città, e non solo». Qui Russia Vladimir Luxuria e Fabio Canino introdurranno la pellicola «Campaign of hate: Russia and Gay Propaganda». È il documentario diretto da Michael Lucas, un racconto attraverso le testimonianze di attivisti, transessuali, omosessuali e coppie clandestine, fra loro di generazioni diverse. Luxuria, testimonial del forum, oggi sarà anche al Circolo dei Lettori (via Bogino 9) per la nuova rassegna del festival «A qualcuno piace libro»: con Gabriele Ferraris presenta il suo libro «L’Italia migliore» edito da Bompiani, la storia di una nota conduttrice televisiva drogata che ottiene un programma di punta grazie al rapporto personale con il direttore della rete privata. Il concorso Tornando in sala, il concorso lungometraggi per oggi ha messo in cartellone alle 18,15 il film in anteprima mondiale di Monika Treut, presente fra il pubblico, dal titolo «Von madchen un pferden»: la regista riprende una storia adolescenziale, dove la protagonista Alex, 16 anni, è alle prese con i sentimenti d’amicizia profonda per una coetanea. E alle 20,30 passa la pellicola dell’ex ballerino Chris Mason Jhonson «Test», con cui ha vinto l’Out Fest di Los Angeles: l’autore resta nel sul mondo della danza e guarda al tragico diffondersi dell’Hiv, nella comunità gay di San Francisco nel 1985. I documentari «La vita di una donna inizia con la menopausa». È la convinzione di Therese Clerc, a 85 anni ancora instancabile femminista e personaggio del doc «Rebel Menopause» dell’inglese Adele Tulli, in sala alle 18,15 per presentare il lavoro nella sezione documentari. A seguire quello della statunitense Cindy L. Abel «Breaking Through», che indaga sulla vita della prima senatrice lesbica eletta negli Stati Uniti, Tammy Baldwin. Partenza anche della sezione «Forever young» sulla ricerca dell’identità di genere fra i giovani, con la proiezione di «Le recontres d’après minuit» di Yann Gonzalez, con una giovane coppia e un maggiordomo travestito per preparare il set di un’orgia nel proprio appartamento. L’omaggio a Lou Reed La musica arriva al festival con l’un omaggio a Lou Reed nell’inaugurazione della sezione «Cinemascape - Celebration»: alle 16,15 propone il film di Julian Schnabel «Berlin», l’esecuzione dal vivo nel 2007 dell’album «Berlin» inciso nel 1973 e dove la città tedesca fa da sfondo alla storia d’amore fra gli americani Jim e Caroline. T1 CV PR T2 56 .In città STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LA STAMPA scuola A CURA DI MARIA TERESA MARTINENGO Per le vostre segnalazioni scuola.torino@lastampa.it Allievo dell’anno al Liceo Curie Concorso «Express Yourself» L’Associazione Ex Allievi Liceo Curie di Grugliasco ha bandito la I edizione del Premio Allievo Liceo Marie Curie dell’anno. Studenti o gruppi del liceo possono partecipare alla premiazione con spettacoli o esibizioni scrivendo a info@exallievicurie.it fino al 10 maggio. È aperto agli studenti delle superiori e agli universitari: vuole presentare artisti significativi delle tendenze e valorizzare nuovi talenti. Iscrizione gratuita. I finalisti presenteranno le opere il 18 maggio in San Pietro in Vincoli. Info: www.promozioneartisticaeventi.it Liceo Gioberti La Storia nei verbali dei prof Circolari e documenti del collegio docenti per indagare il tempo del fascismo e il dopoguerra Gli studenti hanno esplorato gli archivi nei sotterranei dell’istituto e intervistato nonni ex allievi MARIA TERESA MARTINENGO la sua nuova vita dopo aver conseguito la maturità classica al Gioberti con altri 43 commilitoni», ricorda Eugenia Crosetti. Ancora: nel libro c’è lo studente partigiano che avrebbe dovuto essere fucilato il 29 aprile 1945. «Mio nonno frequentava questa scuola, mi è sembrato interessante ripercorrere la sua vicenda», spiega Bianca Martinetto. E via via il padre deportato per non aver aderito alla Repubblica di Salò, la reintegrazione del professore ebreo espulso dal Gioberti con le leggi razziali, l’epurazione, dopo il 25 aprile, dei docenti accusati di «faziosità fascista». Scoprire la grande Storia frugando negli archivi della propria scuola. Solo a dirlo - con un pizzico di curiosità come piccolo «bagaglio a mano» - la lezione in classe si colora e le pagine del libro possono animarsi come un film. Al liceo classico Gioberti, questo tipo di didattica ha prodotto ormai vari risultati. Come la mostra di pochi mesi fa dedicata alle pagelle e ai diplomi nell’arco di un secolo. Venerdì 9, invece, nell’ambito del Salone Off, alla Casa del Quartiere di via Dego 6 (ore 17), sarà presentato «Voci dal passato», un libro «fatto in casa» molto speciale perché per gli studenti che vi hanno partecipato si è trattato di studia- Entusiasti SCRITTURA CREATIVA Immaginazione letteraria per ricostruire alcune delle vicende re registri e documenti del tempo del fascismo e della Resistenza, interrogare familiari e testimoni. Alla fine - guidati a gruppi dai professori Franco Chiarle, Girolamo De Miranda, Patrizia Ferrero e Annalisa Testa - i ragazzi hanno restituito le conoscenze acquisite anche attraverso la scrittura creativa. «Il risultato - dicono i docenti - non è una ricerca storica in senso stretto, ma un prodotto dove lettura del documento, attenzione al contesto Con il libro «fai da te» Il gruppo degli studenti del ginnasio e del liceo che ha partecipato alla ricerca storica sugli anni del regime e sulla defascistizzazione della scuola e immaginazione letteraria si sono fuse in un risultato che, se non ha la forma del vero storico, ha certamente quella del “verosimile”». Diari ed epistolari L’indice di «Voci dal passato» mette in fila storie come quella dell’amore tra Piero Gobetti e Ada Prospero, entrambi ex allie- vi del Gioberti, o quella dello studente Ugo Veneziani, espulso da tutti gli istituti del regno per aver scritto su un libro «espressioni volgarmente e stupidamente offensive all’indirizzo del Regime e del suo Capo». Veneziani tornerà nel 1945 nella sua scuola come componente del Comitato Nazionale di Liberazione per l’epurazione. Una citazione di Italo Cal- vino - «Il posto ideale per vivere è quello dove è più naturale vivere come stranieri» - introduce la vicenda dei soldati polacchi trasferiti dalla Palestina in Italia per partecipare alla liberazione dal fascismo. «Al termine del conflitto, alcuni decisero di restare in Italia e tra loro Mieczyslaw Rasiej + scelse di laurearsi al Politecnico e di ricostruire a Torino Ars Captiva A ritmo di jazz verso la Biennale 2015 Un pomeriggio di performance per i licei artistici e l’Accademia NOEMI PENNA Per l’Accademia Albertina di Belle Arti, e cinque istituti superiori di Torino e provincia, l’arte è «Captiva». Prigioniera degli stereotipi, nonché dei luoghi. E va liberata con ogni mezzo, anche attraverso il jazz. Si sono accesi ieri i riflettori sull’ottava edizione del progetto del comitato Creo che avvicina i giovani alla pratica dell’arte contemporanea, basato su un’ambiziosa e proficua cooperazione fra istituzioni, docenti, artisti e studenti. Gli spazi della Fondazione Merz sono stati invasi da azioni performative, proiezioni, installazioni e il concerto dell’Ars Captiva Jazz Quartet. I veri protagonisti della serata – per il secondo anno inserita nel programma del Torino Jazz Festival – sono stati gli studenti dell’Albertina, del Primo liceo artistico, dei licei artistici Renato Cottini e Passoni, del Michele Buniva di Pinerolo e del professionale Albe Steiner, che saranno poi coin- Opera per Ars Captiva 2013 volti tutto l’anno in un tutoraggio in vista della Biennale 2015, dedicata al gemellaggio fra Torino e Berlino. Il filo conduttore di quest’edizione è una domanda tutt’altro che banale: «Qual è il nesso tra arte e jazz?». A dare una risposta sono quattro workshop, a cui ad oggi hanno preso parte cinquantasei studenti sotto la guida di Botto & Bruno, Marzia Migliora, Alessandro Quaranta e di artisti emergenti provenienti dalla fucina di «Ars Captiva», a testimonianza dell’utilità della proposta formativa. «Noi viviamo più a scuola che a casa... E il Gioberti è una casa vecchia il cui passato merita di essere indagato. I professori che hanno pensato che questa attività potesse interessarci, hanno centrato l’obiettivo», dice JeanMarie Reure. Ancora: «Purtroppo, del periodo fascista e del dopoguerra non restano compiti, ma le interessanti circolari del Provveditorato sì. Su questi documenti ripescati nei sotterranei abbiamo lavorato con coerenza e un po’ di fantasia». Dal passato all’oggi. Cristina Cravotto ha visto nella vicenda dello studente Veneziani l’ombra dell’eterno rischio di discriminazione: «Il consiglio plenario dei professori lo definì come un ragazzo “forse con squilibrio psichico, sempre un po’ taciturno e distaccato”. Invece era solo diverso. Era intelligentissimo, l’unico della classe che leggeva Tolstoj e Dostoevskij». Istituto Spinelli Per l’Europa musica e spettacoli Non può che festeggiare alla grande l’Europa - la giornata che celebra la pace e l’unità in Europa è il 9 maggio - la Scuola internazionale europea statale intitolata ad uno dei padri dell’Unione, Altiero Spinelli. E infatti l’8 e il 9, nelle sedi dell’istituto e alla Casa del Teatro Ragazzi, è in programma un ampio calendario di appuntamenti. Giovedì 8, nel teatro di corso Galileo Ferraris 266, alle 21, e il 9 alle 10, il Laboratorio teatrale dell’istituto mette in scena «Vivere costruendo. Altiero Spinelli, una vita per l’Europa». Dopo entrambe le rappresentazioni, dibattito con Cesare Merlini, Umberto Morelli e Pietro Graglia. L’8, al mattino, nell’auditorium di via Figlie dei Militari, si comincia con un concerto degli allievi delle medie, a seguire un dibattito sull’identità europea coordinato dagli studenti madrelingua stranieri. All’ora di pranzo, competizione gastronomica, poi ancora musica e canti. Venerdì 9, in auditorium, si terrà una conferenza sulle elezioni europee. Più tardi i liceali intratterranno i bambini delle elementari con giochi sull’Europa. GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LA STAMPA 57 T1 CV PR T2 T1 CV PR T2 GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LA STAMPA 58 R T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 port . Sport Cronaca .59 A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni sporttorino@lastampa.it Zichella confermato a Chieri Giovanni Zichella sarà l’allenatore del Chieri anche per la prossima stagione. La famiglia Gandini ha rinnovato la fiducia al mister che ha mantenuto i biancoazzurri nelle zone alte della classifica per il terzo anno consecutivo. Gli obiettivi ricalcano quelli di quest’annata, vale a dire la valorizzazione dei giovani del vivaio con uno sguardo alla classifica ed uno al bel gioco. «Un grazie alla famiglia Gandini – dice Zichella – per avermi dato la possibilità di continuare il lavoro iniziato un anno fa con una pattuglia di giovani». [P. ACC.] Basket Mancinelli: ora vedrete la vera Pms Alla vigilia dei playoff rientra la polemica con coach Pillastrini : “Ubbidisco” Stefano Mancinelli DOMENICO LATAGLIATA Vero Mancinelli cercasi. Per cominciare i playoff della LegaDue Gold nel migliore dei modi e lanciare la Manital verso la serie A. Avversario, al meglio delle cinque partite, Biella: fattore campo per i lanieri, gara-1 da disputarsi domenica in trasferta e «da vincere – esordisce il capitano della Nazionale -. Il nostro modello deve essere il Maccabi Tel Aviv, capace in Eurolega di eliminare Milano grazie al successo in trasferta di gara-1». Tutto possibile, a parole. Urge però cambio di marcia da parte dello stesso numero 6, recente protagonista anche di una polemica via twitter con coach Pillastrini: «Ho scritto quel che pensavo, ovvero di non sentirmi a mio Il capitano della Nazionale la scorsa estate ha firmato un contratto triennale con la squadra torinese della Pms agio nel modo in cui sono stato utilizzato di recente. Non ho offeso nessuno e in ogni caso rispondo “obbedisco”: i miei rapporti con il coach sono del tutto normali, non c’è stato bisogno di alcuna spiegazione. Tennis Judo Alle Pleiadi Sonego si ferma in semifinale Lombardo vince l’oro all’European Junior Cup BARBARA MASI Dopo Federica Di Sarra nel femminile, che in finale ha battuto la torinese Stefania Chieppa, anche l’astigiano Matteo Civarolo ha conquistato le pre-qualificazioni degli Internazionali d’Italia del Foro Italico grazie alla vittoria del tabellone maschile del Torneo Open Bnl che si è concluso alle Pleiadi. Il ventunenne astigiano, che ha una classifica 2.3, si è aggiudicato il titolo battendo uno dietro l’altro i due favoriti del seeding, entrambi in tre set: in semifinale il numero uno Marco Crugnola, 2.1 varesino ex numero 165 del mondo per 6-3 3-6 6-4, in finale il pari classifica ligure Alessandro Luisi, testa di serie numero due, per 2-6 7-6 6-0. In semifinale, nella parte bassa del tabellone, è arrivato anche il diciottenne torinese Lorenzo Sonego, giovane talento del Circolo della Stampa – Sporting con classifica 2.3, che si è arreso a Luisi per 6/1 6/2. «Lorenzo era piuttosto svuotato – afferma il suo maestro Giampiero Arbino - forse perché ha pagato il derby del giorno prima con il suo compagno di squadra Alessio Giannuzzi, battuto nei quarti con il punteggio di 6/1 6/3». Dobbiamo solo pensare ad arrivare in semifinale, il resto non conta». La parola passa allora al campo, come sempre giudice insindacabile: «Ho meno tiri a disposizione rispetto al passato, ma non è un proble- ma. Ma non mi tiro indietro: a Torino sto benissimo, ho firmato un contratto triennale e intendo onorarlo. Se anche non dovessimo salire, non avrei dubbi circa la mia permanenza: è però del tutto ov- vio che questa squadra non è stata costruita per rimanere in LegaDue». Discorsi che verranno. Intanto, Biella e sfida lanciata a chiare lettere: «La vera Pms, a causa di mille infortuni e contrattempi, finora non si è vista. Il derby va benissimo: ci permette di entrare subito nel clima giusto ed è comunque preferibile evitare trasferte lunghe e stancanti. Se giochiamo come sappiamo, non temiamo nessuno: una partita per volta, senza angoscia, e qualcosa di buono combineremo anche se siamo capitati dalla parte forse più dura del tabellone». Prima di pensare però all’eventuale semifinale contro Trento – che non dovrebbe avere problemi contro Agrigento, vincitrice della Silver – bisogna fare i conti con l’energia e la gioventù dei lanieri. MARCO BOBBIO Un altro titolo per Manuel Lombardo. Il giovane judoka dell’Akiyama Settimo, rivelazione dell’anno, si è aggiudicato la medaglia d’oro nella tappa di Lignano Sabbiadoro dell’European Junior Cup: l’ottimo risultato, che arriva dopo i titoli italiani cadetti e juniores e la recente vittoria nell’European cup cadetti di Coimbra, Lombardo è sorprendente se si pensa che Manuel, classe 1998, combatteva contro ragazzi più grandi di lui, come il diciannovenne portoghese Alexandre Silva, che ha battuto in finale. Sul podio anche Elisa Adrasti (Amici dello Sport), che ha conquistato l’argento, Melora Rosetta (Akiyama) e Nicholas Damico (Asd Centro), che ha conquistato la medaglia di bronzo. Terzo posto anche per Andrea Carlino, ma nella tappa di Pitesti dell’European cup cadetti. Non è andata altrettanto bene alla spedizione azzurra ai campionati europei senior di Montepellier: miglior risultato il quinto posto della torinese Valentina Moscatt. oggi Festa del Lavoro tutti i negozi resteranno CHIUSI scarica l’APP GRATUITA Costanza Coen [ FOTO MAGOSSO] Basket donne La Piramis in rimonta resta in corsa per la A1 ALBERTO DOLFIN In casa Piramis la speranza è l’ultima a morire. Con un ultimo quarto incredibile, le ragazze di Manuele Petrachi hanno riaperto la serie della finale playoff di Serie A2, battendo la Calligaris Triestina in rimonta (56-48). Inizio da incubo per la formazione torinese, che va sotto di 13 lunghezze sotto i colpi dell’incredibile ungherese Vida (3/4 da tre) per il 10-23 dei primi 10’. Le triestine calano di intensità nella seconda frazione. Sale, invece, la tensione ed entrambe le squadre faticano a trovare la via del canestro nei primi 6’. Alice Quarta sblocca la situazione, dando il via al 6-0 del restante periodo prima dell’intervallo lungo (19-26). I sei punti di Domizi ed il gioco da tre punti di Coen riaprono il match (29-34), ma solo per un attimo, visti i due siluri della solita Vida dalla distanza (29-40). Le ospiti riacquistano coraggio, tornando a macinare gioco. La sgusciante Domizi però non ci sta e mette a segno cinque punti di fila (34-42). Il dubbio fallo tecnico fischiato a Quarta regala altri due punti a Vida in chiusura di terzo quarto (34-44). Tutto sembra finito, ma non per le mai dome torinesi: la carica la suona Francesca Rosso con la tripla del -3 a 6’30” dalla sirena. Nel momento cruciale, sale in cattedra Quarta. La numero otto biancostellata va a canestro in contropiede, poi realizza tre triple da urlo che fanno esplodere un gremito PalaEinaudi (52-46). I suoi due liberi nel finale sigillano il match: sabato sera a Trieste ci si gioca l’A1 in una sfida bollente. «Queste ragazze stupiscono anche me ogni giorno di più. Sembravamo al tappeto come un pugile suonato, invece ecco la reazione da grandissima squadra - commenta coach Petrachi -. Ora cerchiamo di recuperare le acciaccate Santuz e Coen per gara-3 e anche sul loro campo ci metteremo il cuore». T1 CV PR T2 60 .Dove andiamo STAMPA .LA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370). Fino al 1° maggio lun-dom 10-18 (festività comprese). Dal 5 maggio, lun-mar e gio-dom 10-18. Mercoledì chiuso. Le mostre: Bruno Martinazzzi (fino al 25 maggio), Dipinti e disegni gaudenziani (fino al30 settembre). Visite guidate: sab ore 16, dome festivi 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p.zza Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (via Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: mar-dom e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Llun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Le mostre: «L’Oriente di Alberto Pasini». «Cugini del Re. Storia del collare dell’Ordine supremo della Santissima Annunziata». Orari: mar-ven 10-13; 14-18; sabdom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-dom 10-18. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-19, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: mar-dom. 10-18, lun chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3, tel. 011/309.01.15; 011/76.04.88). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel. 011/1978 56 17; info@olympicstadioumturin.com). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel. 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. 25 aprile 10-21; 1° maggio 10-19. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostra «Visioni tra le rocce» fino al 30 novembre. Orario: 10-18. Aperto 25 aprile e 1° maggio. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. Fino al 14 settembre mostra «Belle Epoque. Lo sguardo ironico di Dalsani». MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: mar-sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 18,10. Fino al 6 maggio: «Porcellane di corte». PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a visite@lastampa.it - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad».Fino al 2 giugno: «Dino...games, Le ricostruzioni degli animali preistorici nei videogiochi». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30. Aperto anche lunedì 28 aprile. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 musei@lastampa.it T1 CV PR T2 LA STAMPA GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Dove andiamo .61 . I Cinema del 1° maggio 2014 Le trame ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50 int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC La luna su Torino Solferino 1 P 16.45-18.30-20.15-22.00 Father and son Solferino 2 P 17.30-19.45-22.00 AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve Sala 1 P 15.30-17.50-20.30-22.30 Grand Budapest Hotel Sala 2 P 15.30-17.50-20.30-22.30 La sedia della felicità Sala 3 16.00-18.00-20.30-22.30 ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto Storia di una ladra di libri Sala 1 P 16.30-19.00-21.15 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 2 P 16.00-18.00-21.00 CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18 Song ‘e Napule 16.30-19.30 Grand Budapest Hotel VO 21.45 (sott.it.) CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 rid. Proiezioni 3D: € 10,00 Int.; P 8,00 Rid. Un fidanzato per mia moglie P 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30 Gigolò per caso P 16.35-20.30-22.30 The Amazing Spider-Man 2 P 15.00-17.30-20.00-22.35 The Amazing Spider-Man 2 3D P 22.35 Noah P 20.05-22.30 Nut Job P 15.00-18.25 Rio 2: Missione Amazzonia P 15.00-16.50-18.40 Violetta - Backstage Pass P 15.00-16.50-18.40-20.30 DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18 Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve Nirvana P 16.00-18.10-20.20-22.30 Gigolò per caso Ombrerosse P 15.30-17.15-19.00-20.45-22.30 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, over 60; Abb. 14 € 4,40 Grand Budapest Hotel Grande 15.30-17.40-20.00-22.00 Gigolò per caso Blu P 15.30-17.10-18.50-20.30-22.20 La sedia della felicità Rosso P 16.00-18.00-20.00-22.00 F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. 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The Amazing Spider-Man 2 P 16.10-19.10-22.10 The Amazing Spider-Man 2 P 15.20-18.20-21.20 Violetta - Backstage Pass P 16.00-18.00-20.00 Captain America: The winter soldier P 22.15 Nut Job P 15.20-17.20 Noah P 19.20-22.20 Rio 2: Missione Amazzonia P 15.40-17.50 Transcendence P 20.00-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto Un fidanzato per mia moglie Sala 1 P 15.30-17.50-20.30-22.30 The Amazing Spider-Man 2Sala 2 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Violetta - Backstage Pass Sala 3 P 15.00-16.50-18.40-20.30 Noah Sala 3 P 22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi: € 7,00 int.; € 5,00 Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. TGLFF. Torino Gay & Lesbian Film Festival Massimo 1 P TGLFF. Torino Gay & Lesbian Film Festival Massimo 2 P TGLFF. Torino Gay & Lesbian Film Festival Massimo 3 P NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. 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Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, Over 60; Abb. 14 € 4,40 Gigolò per caso Sala 1 P 15.30-17.10-18.50-20.30-22.20 Grand Budapest Hotel Sala 2 P 16.00-18.00-20.00-22.00 La sedia della felicità Sala 3 P 16.00-18.00-20.00-22.00 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 Violetta - Backstage Pass Sala 1 P 14.25-16.45 The Amazing Spider-Man 2 Sala 1 P 19.00-22.30 Violetta - Backstage Pass Sala 2 P 14.10-16.30-18.50 The Amazing Spider-Man 2 3D Sala 2 P 21.15 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 3 P 14.30-17.00-19.30 Noah Sala 3 P 22.00 Un fidanzato per mia moglie P 15.10-17.35-20.00-22.25 Sala 4 Brick Mansions Sala 5 P 15.40-18.00-20.20-22.40 The Amazing Spider-Man 2 Sala 6 P 15.30 Transcendence Sala 6 P 19.05-22.00 The Amazing Spider-Man 2 3D Sala 7 P 15.15-18.45 Noah 3D Sala 7 P 22.15 Nut Job Sala 8 P 15.15-17.30-19.45 Gigolò per caso Sala 8 P 22.00 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. 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Violetta - Backstage Pass Grand Budapest Hotel POLITEAMA 0125641.571. Tango libre 17.30 21.15 BEINASCO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,70 int. Proiezioni 3D: € 11,50 int. € 9,50 rid. Violetta - Backstage Pass Sala 1 15.20-17.40-19.50 Transcendence Sala 1 22.10 The Amazing Spider-Man 2 3D Sala 2 15.50-18.50-22.00 Brick Mansions Sala 3 15.30-17.40-20.00-22.15 Nut Job Sala 4 15.10-17.25-19.40 Captain America: The winter soldier Sala 4 21.45 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 5 14.00-16.20-18.40 Noah Sala 5 21.00 The Amazing Spider-Man 2 Sala 6 18.25-21.30 Violetta - Backstage Pass Sala 6 14.00-16.10 Un fidanzato per mia moglie Sala 7 14.50-17.10-19.30-21.50 Oculus Sala 8 22.30 Transcendence Sala 8 14.15-17.00-19.45 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 9 15.00-17.20 Gigolò per caso Sala 9 19.40-21.55 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. Storia di una ladra di libri 16.30-18.45-21.15 COLLEGNO CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. Rio 2: Missione Amazzonia Grand Budapest Hotel 16.30-18.30 21.00 CHIVASSO POLITEAMA 01191.01.433. Violetta - Backstage Pass Gigolò per caso 15.00-16.45-18.30 21.00 CONDOVE CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Rio 2: Missione Amazzonia 16.30-18.30 Grand Budapest Hotel 21.00 CUORGNÈ MARGHERITA 0124657.523. Violetta - Backstage Pass 15.00-17.00-21.30 PINEROLO 16.00-18.00-20.00 22.00 19.00-21.30 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Rio 2: Missione Amazzonia P 14.10-16.50 La sedia della felicità P 20.10 Oculus P 22.30 Nut Job P 14.30-17.00-19.25 Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve P 22.05 Rio 2: Missione Amazzonia P 14.50-17.20-19.50 Nymphomaniac - Volume 2 V.M. 14 P 22.20 Gigolò per caso P 15.20-17.40-20.00-22.20 Il mondo fino in fondo P 15.10-17.30-19.50-22.10 Brick Mansions P 15.00-17.35-20.00-22.25 The Amazing Spider-Man 2 3D P 15.20-18.30-21.40 The Amazing Spider-Man 2 P 14.00-17.15-20.30 The Amazing Spider-Man 2 P 15.50-19.05-22.15 Violetta - Backstage Pass P 15.15-17.30-19.45 Noah P 22.10 Noah P 16.05-19.15 Captain America: The winter soldier P 22.20 Grand Budapest Hotel P 14.50-17.20-20.00-22.25 The Amazing Spider-Man 2 P 15.00-18.10-21.20 Transcendence P 14.20-17.05-19.45-22.30 Un fidanzato per mia moglie P 15.00-17.30-20.00-22.25 Tracks - Attraverso il deserto P 14.15-16.50-19.30-22.10 NONE CINEMA EDEN 01199.05.020. Rio 2: Missione Amazzonia HOLLYWOOD 0121201.142. Rio 2: Missione Amazzonia A proposito di Davis Divergent MULTISALA 0121393.905. E fu sera e fu mattina Italia 200 The Amazing Spider-Man 2Italia 500 RITZ 0121374.957. Violetta - Backstage Pass Brick Mansions 16.15 18.15 20.30 16.30-18.45-21.00 15.30-18.15-21.00 16.30-18.30 21.00 SAN MAURO TORINESE GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408. Grand Budapest Hotel P 17.30 La sedia della felicità P 20.30 SAUZE D’OULX CAPTAIN AMERICA THE ... ···· Fantasy. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans e Scarlett Johansson. Durata: 136 minuti. La nuova avventura dell’eroe dei fumetti lo vede impegnato a sventare un complotto globale IL CENTENARIO CHE .... ···· Commedia. Regia di Felix Herngren, con Robert Gustafsson e Iwar Wiklander. Durata: 105 minuti. Pochi giorni prima del centesimo compleanno, Allan Karlsson si annoia e decide di fuggire dalla casa di riposo dove vive: scappa dalla finestra, si ritroverà coinvolto in una serie di avvenimenti curiosi e racconterà ai suoi nuovi amici la sua incredibile storia. Dal best seller internazionale di Jonas Jonasson. GIGOLO’ PER CASO ···· Commedia. Regia di John Turturro, con Woody Allen e Sharon Stone. Durata: 95 minuti. In difficoltà economiche, il libraio ebreo Murray convince l’amico fioraio Fioravante a intraprendere una carriera da gigolò. GRAND BUDAPEST HOTEL ···· Commedia. Regia di Wes Anderson, con Ralph Fiennes e F. Murray Abraham. Durata: 100 minuti. Le bizzarre avventure di Gustave H. direttore di un leggendario hotel europeo, e del fattorino Zero. Dall’autore de «I Tenenbaum». LOCKE ···· Drammatico. Regia di Steven Knight, con Tom Hardy e Ruth Wilson. Durata: 85 minuti. La tranquilla esistenza di Ivan Locke cambia quando una sera, tornando a casa dalla famiglia, riceve da Londra la telefonata di una donna in attesa di un figlio. Dall’autore di «Redemption», nonchè sceneggiatore de «La promessa dell’assassino». NYMPHOMANIAC ··· Erotico. Regia di Lars von Trier, con Charlotte Gainsbourg e Stellan Skarsgård. Durata: 123 minuti. Jo racconta la sua intensa vita sessuale all’uomo che l’ha trovata ferita. NOAH ··· Avventura. Regia di Darren Aronofsky, con Russell Crowe e Jennifer Connelly. Durata: 137 minuti. L’autore di «The wrestler» e «Il cigno nero» narra la storia di Noè, impegnato a costruire l’arca con cui salvare la famiglia e gli animali dal Diluvio universale. 15.30 18.00 21.15 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. The Amazing Spider-Man 2 3D Sala 1 16.15-19.40-22.40 Violetta - Backstage Pass Sala 2 15.30-17.40 Un fidanzato per mia moglie Sala 2 20.00-22.15 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 3 15.45-18.15 Gigolò per caso Sala 3 20.30-22.30 VALPERGA AMBRA 0124617.122. The Amazing Spider-Man 2Uno Rio 2: Missione Amazzonia Due Grand Budapest Hotel Due 22.30 16.30-18.30-20.30 22.00 16.00-18.00-20.00 16.00-18.40 16.30-18.30-20.30-22.30 21.15 SUPERCINEMA 01145.94.406. The Amazing Spider-Man 2 Nut Job Violetta - Backstage Pass Brick Mansions Rio 2: Missione Amazzonia Un fidanzato per mia moglie VINOVO ·· Commedia. Regia di Carlo Mazzacurati, con Valerio Mastandrea e Isabella Ragonese. Durata: 90 minuti. Un’estetista e un tatuatore girano il Nord Est alla ricerca di una sedia imbottita di gioielli. STORIA DI UNA LADRA DI ... ··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure dell’adolescente Liesel, adottata da una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta con Hitler al potere. Dal regista di «Dowtown Abbey». THE AMAZING SPIDER-MAN ··· Fantasy. Regia di Marc Webb, con Andrew Garfield e Emma Stone. Durata: 142 minuti. Il giovane Uomo Ragno Peter Parker combatte contro Electro, un cattivo «elettrizzante». TRACKS SAYONARA 0122859.652. Noah The Amazing Spider-Man 2 14.30-17.00-21.30 15.00-17.00 21.30 VENARIA PIANEZZA LUMIERE 01196.82.088. Gigolò per caso Rio 2: Missione Amazzonia Noah Violetta - Backstage Pass The Amazing Spider-Man 2 Un fidanzato per mia moglie The Amazing Spider-Man 2 3D A CURA DI Daniele Cavalla LA SEDIA DELLA FELICITA’ Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia BARDONECCHIA BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· P P P P P P 15.00-17.30-20.00-22.30 14.30-16.50 16.10-18.00 20.30-22.30 15.00 18.40-20.30-22.30 AUDITORIUM DIGITAL 01196.51.181. La bella e la bestia 21.00 ··· Avventura. Regia di John Curran, con Mia Wasikowska e Adam Driver,. Durata: 115 minuti. La storia vera di una donna che nel 1975 percorse tremila chilometri a piedi nel deserto australiano in compagnia di un cane e quattro cammelli. TRANSCENDENCE ··· Fantasy. Regia di Wally Pfister, con Johnny Depp e Morgan Freeman. Durata: 119 minuti. Vittima dei terroristi, lo scienziato Will Caster «rivive» al computer grazie alla moglie e cerca di portare a termine l’ultima sua invenzione. Esordio alla regia per il direttore della fotografia di Christopher Nolan. UN FIDANZATO PER MIA... ··· Commedia. Regia di Davide Marengo, con Paolo Kessisoglu e Geppi Cucciari. Durata: 97 minuti. Dopo anni di convivenza, la sarda Camilla e il milanese Simone sono in crisi e vanno da un terapeuta a raccontare le loro singolari vicissitudini sentimentali. IL VENDITORE DI MEDICINE ··· Drammatico. Regia di Antonio Morabito, con Claudio Santamaria e Isabella Ferrari. Durata: 103 minuti. Informatore medico per un’azienda in crisi, Bruno cerca di convincere in tutti i modi i medici a prescrivere i propri farmaci. Teatri del 1° maggio 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Giovedì 8 maggio ore 21 l’Associazione A.N.S.I presenta un Concerto di arie da operette e relativa tavola rotonda su questo genere teatrale; interverràilConsigliereGiampieroLeo.Siprenota inoltre per l’ultimo spettacolo della stagioneilmusicalVictorVictoriaconlaCompagnia Alfafolies e la regia di Augusto Grilli nei giorni 10 e 11 maggio - grilli@operette.it ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Si prenota per “Sette spose per sette fratelli”, in scena dal 13 al 18 maggio, Musical con Flavio Montrucchio e Roberta Lanfranchi. Orari biglietteria Alfieri fino al 4 maggio da lun a mer dalle 15 alle 19.30; da gio a sab dalle 15 alle 22.30; dom dalle 14 alle 20 ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583. L’imperatore viveStudio simbolico sulle dinamiche del potere, Compagnia Barbari Invasori. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653. ConcertoSusanna Mälkki direttore, Leila Josefowicz violino. Musiche di J. Brahms, L. Francesconi, J. Haydn. Venerdì 2 maggio. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Venerdì 2 ore20.45PornografiadiWitoldGombrowicz, con Riccardo Bini e Paolo Pierobon, regia Luca Ronconi, Piccolo Teatro di MilanoTeatro d’Europa, Centro Teatrale Santacristina, in collaborazione con Spoleto 56 - Festival dei 2Mondi CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris266/C,tel.01119.740.280.Perogniinformazione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus tel. 011.19740280/281 www.casateatroragazzi.it CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni. ConcertoBeatrice Rana pianoforte. Musiche di Bach, Schumann, Prokofev. Mercoledì 7. Ore 21. Info 0115669811 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Si prenota per le nuove repliche di “La rava e la fava”, con Marco e Mauro in scena a granderichiestadal16al18maggio.OraribiglietteriaTeatroErbafinoal4maggiolun28, mar 29,mer 30 aprile e ven 2 maggio dalle 15 alle 20; gio 1°, sab 3 e dom 4 maggio CHIUSO.Riaperturalun5maggioconorario 14-20 – info@torinospettacoli.it GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis, tel. 011 58.05.768. A grande richiesta tornadall’11al18maggio,“Forbicifollia”,lo spettacolopiùoriginaleedesilarantedelpa- norama teatrale: il giallo ma anche comico e interattivo, con la Compagnia Torino Spettacoli. Orari biglietteria Gioiello fino al 4 maggio Chiuso fino a domenica 4. Riapertura lunedì 5 con orario 10-17 GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Prosegue la vendita on-line e in biglietteria degli abbonamenti e dei singoli biglietti stagione TST. Biglietteria via Rossini 8, dalle ore 13.00 alle ore 19.00, domenica e lunedì riposo. Giovedì 1 maggio chiuso I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino4.Prelazioneerinnovoabbonamentiposti numerati per stagione 2014-2015 presso Teatro Alfieri Tel. 011.5623800. Orari biglietteria: feriali 11-20, festivi 15-20. Inaugurazione stagione: Luna tu..Selezione di arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800.“Films&VIisions”Nespolo,15cortometraggi. Performance BTT/ Matteo Levaggi,musicheautorivari,elementiscenicie costumi Ugo Nespolo. Venerdì 9 e Sabato 10 maggio. Ore 21 L’ESPACE via Mantova 38, tel. 011 23.86.067. OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel. Spettacolo al buio. Fermati! Una storia d’amore.. Regia Ulla Alasjarvi e Beppe Bergamasco, con Ulla Alasjarvi, Paolo Arnetoli,Cataldo De Palma, Giovanna Giovannini, Rossana Mariani, Camilla Soave. Venerdì 2 maggio. Ore 21 011 73.99.833. Sabato 3 maggio ore 21 “La DanzadeiMutamenti”,progettocuratodalla coreografa Francesca Cinalli (Tecnologia Filosofica) e dal musicologo Paolo Antinucci, con la consulenza artistica di Doriana Crema. A seguire, “Action”, performance di Stalker Teatro PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. Le ConferenzedelRegio.Martedì6/5ore16.30convegno: Intorno a Guglielmo Tell. Interventi di P.P. Portinaro, M.C. Foi, R. Morello. In occasione della messa in scena dell’opera di G.Rossini(T.Regio,dal7al18/5).Incollab.con Università degli Studi di Torino. Ingresso libero. Info 011.8815.557 PICCOLOTEATROPEREMPRUNER-Grugliasco, tel. 011 787.780. GilgamesCompagnia Viartisti.Domenica11maggio.Ore21.Lunedì12. Ore 11 SAN PIETRO IN VINCOLI - ZONA TEATRO via San PietroinVincoli28,tel.01152.17.099.Martedì 6 ore 20.45 Solitudinedal teatro partigiano di Beppe Fenoglio, con Beppe Rosso SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Per la rassegna Mezzogiorno a Teatro,nuovereplichedal7al9maggio(mer e gio –ore 13.45; ven –ore 12.45) di “Terza MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 Le sorelle Macaluso, testo e regia Emma Dante, Teatro Stabile di Napoli, Théâtre National (Bruxelles), Festival d’Avignon, Folkteatern (Göteborg) MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Per la Rassegna di Teatro di Prosa “Luci sulla ribalta”, Venerdì 9 Maggio, ore 21, la Compagnia “I Teatranti” presenta Pigmalione. Sabato 10 Maggio, ore 21, la Compagnia“Marechiaro”presenta”Sogno diunanottedimezzasbornia.Venerdì16Maggio, ore 21, la Compagnia “Affetti Collaterali” presenta Se scoppia la coppia TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate. Sabato 10 e domenica 11 maggio Agon30° Rassegna internazionale delle Scuole di Danza Liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzo di Marcella Olschki con i Giovani Talenti del Liceo Teatro Nuovo, nella versione curata da Germana Erba e Irene Mesturino TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Sabato 10 maggio ore 21 Teatro Civico di Chivasso (Piazza Carlo Alberto delle Chiesa) Io amo Helenispirato alla vita di Helen Keller, di e con Silvia Battaglio e conPatriziaPozzi,produzioneTangramTeatro Torino TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Per informazioni sulle attività di AssembleaTeatrotel.0113042808(orarioufficio) o www.assembleateatro.com TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6. Sala Grande. Da giovedì 8 maggio Gilgamesdi Letizia Russo, regia di Pietra Selva, con Massimo Verdastro, Gloria Liberati, Raffaella Tomellini TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Venerdì 9 ore 21 I Feedback in Un blues per Janis. Sabato 10 e domenica 11 ore 21 compagnia RTAmovie in Piume & pailletes. Martedì 13 ore 21 compagnia I buffoni di corte in La locanda del migrante. Giovedì 15 e venerdì 16 ore 21 Silvio Arduino in Metti la marcia e vai TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESE via dei Partigiani 4 - Settimo Torinese, tel.01180.28.456.Venerdì9ore21seratadibeneficenza Gli Occhi di Luca Onlus in “I tre moschettieri” regia di Alfredo Giuffrida – per la rassegna “Artifici” Sabato 10 e Domenica 11 ore 21 Associazione Foravia in “All’ombradeifiocchidineve”regiaMarcoGalati TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798. Mercoledì 7 Maggio ore 21, Trio Sedna in concerto “Musica e libertà”. Ingresso Grauito. E’ consigliata la prenotazione al n° 3388706798 TEATRO REGIO. Stagione d’Opera 2013-14. Prossimi spettacoli: Guglielmo Tell di G. Rossini (dal 7 al 18/5), The Rake’s Progress di I. Stravinskij (dal 10 al 18/6), La vedova allegra di F. Lehár (dal 27/6 al 6/7). Posti in venditapressoInfopiemonte-Torinocultura (ore 10-18) - Tel. 800.329329 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione Lirica: “Un ballo al Savoy” (17/5) ore 20.30, Orchestra Sinfonica Cantieri d’Arte e Coro dell’Opera di Parma TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246. Arparla. Lunedì 5. Ore 20. Info 0115669811 T1 PR T2 GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LA STAMPA 62 Attraverso i nomi, i sacrifici, le fatiche, le paure, gli infermiere e delle dottoresse che si occuparono dei feriti, eroismi dei personaggi femminili del libro, l’autrice delle madri che affrontarono perdite atroci, delle evidenzia alcuni dei tanti modi in cui le donne vissero da deportate sopravvissute che testimoniarono con i loro vere protagoniste i momenti essenziali della Resistenza racconti le barbarie dei lager. La ricchissima parte piemontese. Accanto a nomi molto conosciuti mette in iconografica è il frutto di un’ampia ricerca condotta negli rilievo il ruolo determinante, ma spesso taciuto, delle Istituti della Resistenza del territorio, ma anche negli giovani staffette, delle coraggiose combattenti, delle archivi personali generosamente messi a disposizione. È IN EDICOLA CON LA STAMPA A 9,90 EURO IN PIÙ NELLE EDICOLE DEL PIEMONTE, AL NUMERO 011.22.72.118 E SU WWW.LASTAMPA.IT/SHOP T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 Il tempo Tempo .63 . Primo Maggio al sole, domani rovesci al Nord, sabato al Centro-Sud Tra fasi instabili e intervalli soleggiati domenica torna il sereno a Settentrione DANIELE CAT BERRO V eloci vortici depressionari si muovono dal Nord Atlantico verso l’Italia e il Mediterraneo, alternando fasi instabili, perturbate e fresche a intervalli soleggiati e più caldi, e così sarà anche in questo ponte del primo maggio. Oggi una pausa di sereno è in corso su gran parte del Paese, salvo qualche nebbia mattutina in Pianura Padana, variabilità e piovaschi pomeridiani sulle zone interne appenniniche e addensamenti pure sulle Alpi nel pomeriggio. Verso sera qualche temporale potrebbe formarsi tra i rilievi piemontesi e valdostani, in sconfinamento sulle pianure del Nord-Ovest, primo effetto di un nuovo guasto atmosferico che domani, venerdì, sarà più evidente ed esteso a gran parte del Settentrione, con nubi, rovesci diffusi e talora forti soprattutto tra Piemonte e Lombardia. In giornata le piogge raggiungeranno anche Sardegna, Toscana e Lazio, lasciando ancora ampie schiarite sul versante adriatico e al Sud. Sabato l’instabilità si concentrerà sulle regioni lungo la penisola, da Toscana e Marche fino a Puglia e Calabria, con nuvolosità variabile e temporali sparsi. In parte nuvoloso anche sul Triveneto, nonché in Sardegna e Sicilia, ma senza piogge significative, mentre un rasserenamento è atteso al Nord-Ovest, eccetto i consueti sviluppi diurni di nubi cumuliformi in montagna. Domenica i cieli sereni dovrebbero estendersi a tutto il Nord, Marche e Toscana, ma ampie schiarite saranno probabili anche sul resto del Centro e in Sardegna, mentre saranno l’Abruzzo, il Sud e la Sicilia a risentire dell’aria instabile, con addensamenti e temporali diurni qua e là, tendenti a esaurirsi in serata. Le temperature saranno piuttosto altalenanti: abbastanza caldo oggi soprattutto in Valpadana e al Meridione, tra 20 e 24 °C, domani invece brusco calo termico al Settentrione con massime per lo più inferiori a 15 °C e neve sulle Alpi sopra i 1800 metri; nuovamente più tiepido a partire da sabato al Nord, qui con valori diurni che domenica si riporteranno oltre i 20 °C, mentre rimarrà più fresco sul versante adriatico e al Sud (13-18 °C). Libeccio e scirocco precederanno la depressione in approfondimento venerdì, cedendo poi il passo a maestrale e tramontana, da moderati a forti, tra sabato e domenica. I mari andranno via via increspandosi a cominciare da Ovest, divenendo mossi o molto mossi, soprattutto i canali di Sardegna e Sicilia. IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE € 1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 1,20 CON «PRIMO PIANO MOLISE», «LA VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL CORRIERE MERCANTILE», «LA GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00. T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 LA STAMPA 64
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