Maurice Ravel

www.guidaviaggi.it
Anno XLII
1441
28 Aprile 2014
numero
Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. Detentore del conto è l’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano . - Prezzo per copia euro 0,50
Metasearch
utili alle Olta
ambiano gli equilibri dei partner all’interno delle online travel agency, che fissano le prossime sfide su due
fronti: la crescita del mobile
commerce e l’utilità dei siti
comparatori di prezzi, i cossiddetti metasearch. Questi
ultimi stanno sostituendo,
nel portafoglio azionario dei
big player, i siti di recensione. La tendenza è emersa nel
corso della 22esima tavola
rotonda di MARTEDIturismo by Guida Viaggi che si
è svolta a Milano dal titolo
“Il futuro delle Olta: sole e/o
integrate agli Ugc (User
Generated Content)?”.
Gli interlocutori presenti
hanno segnalato che le recensioni funzionano, ma
meglio se certificate. E se la
tendenza all’interazione sul
web è confermata, i contenuti devono essere di qualità, che vuol dire anche verificati.
Il rapporto tra agenti di viaggi e tecnologia racconta
spesso storie dove il web su-
sidiare e nemmeno entrare.
E’ qui che gli agenti di viaggi dovrebbero far valere la
propria expertise. Dal sondaggio, però, emerge che la
maggior parte di loro è ferma al sito vetrina. DA PAG. 2
C
In questo numero
Convention Veratour:
spinta sui partner
pag.
4
A colloquio con Schmid
pag.
per un “punto” su Sea
5
Focus internazionale
per VOIhotels
pag.
8
Renzo Iorio spiega a GV
il nuovo corso Accor
pag.
9
Croazia e Slovenia:
tariffe ai raggi x
pag. 14
Startup 360° a NF
empre più in prima linea le startup
del turismo nel palinsesto convegnistico del
multievento NoFrills di
Bergamo. Avranno modo di
presentarsi ad una platea di
investitori, incubatori, business angel, imprese e operatori del settore interessati ad
investire in nuove idee digitali. Le giovani società potranno esporre a NoFrills,
promuoversi al settore e raccontarsi attraverso i canali di
Guida Viaggi. L’evento
Startup 360° si articolerà in
S
pera i dettaglianti e solo alcune volte narra di successi
di professionisti che hanno
saputo cavalcare l’onda del
web. Un vero peccato, perché in realtà - è stato detto ci sono tante nicchie che
alle Olta non interessa pre-
un percorso che partirà a
maggio e seguirà più tappe.
La prima è quella dello
Startup media connect, a
settembre si entrerà nel vivo
con lo Startup village. In
fiera occhi puntati sull’InA PAG. 6
vestors’ Arena.
Focus
2 GuidaViaggi
28 Aprile 2014 - n° 1441
22° MARTEDIturismo - Olta
La specializzazione
è l’arma delle agenzie di viaggi
“Dovrebbero presidiare le nicchie dove alle web agency non interessa entrare”
di Giovanni Ferrario
ncora una volta il
professore Giorgio Castoldi ci
aveva visto giusto. “Viaggi
per assistere alle partite di
tennis, viaggi con animali,
viaggi dedicati alle isole
greche. Ci sono così tante
specializzazioni che nemmeno ci vengono in mente.
Solo per questa tipologia di
agenzie c’è ancora spazio
nel nostro mercato”. Adesso
che purtroppo il professore è
andato a insegnare il turismo organizzato agli angeli,
queste parole tornano ancor
più di attualità visto quanto
emerso dalla 22esima tavola
rotonda di MARTEDIturismo: la specializzazione è
l’arma degli agenti di viaggi. “Ci sono così tante nicchie di mercato che alle
Olta non interessa neppure
entrare. Occorre studiare
l’azione migliore per farsi
conoscere perché poi gli
strumenti per agire li abbiamo”, afferma il web marketing strategist, Manuel
Faè. L’inizio, però, non può
che essere l’online: “Ci sono
ancora agenzie che non
A
Il tavolo dei relatori di MARTEDìturismo
vanno sul web oppure hanno un sito vetrina”, sostiene
Faè. Ma il senior eTourism
advisor Walter Toscano fa
un ragionamento anche economico: “Il problema dell’adv è che deve monetizzare
l’investimento. In questo momento, mettere sul piatto
una cifra intorno ai 4-5mila
euro per la costruzione di
un portale è una somma importante che non tutti si possono permettere. Senza dimenticare che poi non hanno
accesso ad un supporto sia
per quanto riguarda i contenuti e sia per l’indicizza-
zione”. E non è un caso che
nelle mail delle agenzie arrivino numerosi messaggi di
esperti Seo pronti a rivoluzionare il sito promettendo la
prima pagina di Google.
Big “G”
Già, proprio Google. Tutti
gli occhi sono puntati sul
colosso di Mountain View
che a colpi di acquisizioni
(Hotelfinder e Room 77) e
creazioni di servizi (Google
Hotel e Google Flights) sta
preparando l’ingresso nel
mondo della online travel
industry. “Google è il prin-
cipale driver mondiale di
traffico e da lui derivano
molti equilibri”, afferma l’esperto Seo e fondatore di
Find srl, Marco Loguercio. Il motore di ricerca viene analizzato anche per capire come cambiano le ricerche degli utenti, “anche se il
campo si sta sempre più ampliando. Per anticipare le
tendenze del consumatore
dobbiamo andare a ricercare
altre informazioni su canali
diversi come recensioni,
gruppi di Facebook e call
center”. E bisogna tenere in
considerazione che se Google ogni giorno cambia i
suoi algoritmi, ogni giorno
la popolazione diventa sempre più digitale. Il futuro è la
cosiddetta generazione Y, i
millennials (nati dal Duemila) considerati oggi influencer e comunicatori: scrivono
recensioni, condividono sulle piattaforme sociali le loro
esperienze. Fra quattro anni
entreranno nella maggiore età
e “dobbiamo pensare già ora
quali contenuti creare e come
promuoverli per loro”, conclude Loguercio.
Oggi la ricerca è semantica
Il ruolo della tecnologia
olto odio. Un po’
di amore. Il rapporto tra agenti di
viaggi e tecnologia racconta
molto spesso storie dove il
web supera i dettaglianti e
solo alcune volte si racconta
di casi di successo di persone che hanno saputo cavalcare l’onda giusta. Da alcuni
partecipanti alla tavola rotonda, però, è stato messo in
evidenza come la tecnologia
faccia ciò che le agenzie di
viaggi fanno da sempre e
hanno insito nel proprio
Dna. I contenuti generati dagli utenti sono ciò che i negozi di viaggi possiedono da
sempre: conoscenza dei territori (destinazioni), dei desideri dei propri clienti, della moltitudine di prodotto
ormai accessibile dalle decine di piattaforme, Gds e non
solo. Lo scoglio ancora da
superare viene definito
“Cultural divide” da Tommaso Vincenzetti, direttore marketing Amadeus.
“Stiamo affiancando i punti
M
vendita per diventare multicanale. Abbiamo sviluppato
due prodotti tecnologici dedicati: un booking engine
per il sito delle singole
agenzie da dove sarà possibile prenotare e un’applicazione per mobile realizzabile con poche migliaia di
euro”. Si tratta di strumenti
b2b2c dove i contenuti sono
in parte forniti da Amadeus
e in parte dall’agenzia: “Il
ritorno è buono ma non eccellente”, ammette ancora il
manager. Ma da dove è possibile partire? Occorre trasferire in rete tutte le loro
competenze, magari “con le
chat aperte per i clienti - azzarda Manuel Faé -: se
sono super specialisti della
Namibia, ad esempio, devono condividere questa conoscenza”. Vendete la destinazione, non la proprietà: così
dicono i social media addicted.
Paura incosciente
Il concetto di “Cultural di-
Tommaso Vincenzetti
Isabella Convertini
vide” ritorna anche nelle parole di Isabella Convertini,
regional managing director Italy, Spain, Portugal
di Kayak: “Il mercato italiano non è ancora pronto
all’acquisto di pacchetti vacanza a differenza di altri
Paesi europei come Spagna
e Uk. Molto spesso visitano
il nostro sito, confrontano i
prezzi e poi chiamano la
struttura per prenotare. Inoltre l’italiano non si fida a
pagare online, peggio ancora da smartphone”. E, forse,
è proprio questa l’occasione
delle agenzie: sfruttare a proprio favore questa incosciente paura dell’online.
G.F.
L’evoluzione del metasearch, e non solo, va verso i desideri di viaggio. Nel
senso che la ricerca del
web di un futuro abbastanza imminente andrà a captare i “sogni” degli utenti.
Anche le Olta ci stanno
provando: osservate attentamente Booking.com
in alto a destra nella sua
homepage. C’è una piccola “B” e dice “Cerchi ispiraStefano Orlando
zione per i tuoi viaggi
2014? Inserisci i tuoi interessi, al resto pensiamo noi!”. Entriamo nella sfera della
web semantica, che una start up italiana (salentina per la
precisione), rigorosamente impiantata nella Silicon Valley,
ha tradotto in CicerOOs tre anni fa. Nacque come motore di ricerca b2c e poi ha virato al b2b per sviluppare tecnologia semantica alle aziende del settore Travel. Cosa
fa? “Trova il concetto espresso e delle destinazioni va a
trovare ciò che le caratterizza nelle recensioni di 70 portali di point of interest come Lonely Planet, Museionline,
Tripadvisor, Unesco e via dicendo”, spiega Stefano Orlando, marketing manager. CicerOOs scova le particolarità che caratterizzano un luogo per arte, cultura, natura, sport, enogastronomia utilizzando un determinato criterio di ranking, effettua ricerche in tutte le lingue del mondo ed esclusivamente in madre lingua, in quanto non è legato alle singole keyword, ma al loro significato. La tecnologia è in continuo sviluppo, per fare questo la società
collabora con il Cnr e sei università italiane. Ha progettato soluzioni per Fiat, Amex, Viaggi24, MichelinTravel ed
ora sta lanciando Hoteloos per il mondo alberghiero e
delle Olta ad esso collegato. Non solo Booking se n’è accorto e altre Olta introdurranno questa funzionalità. P. Ba.
Focus
28 Aprile 2014 - n° 1441
GuidaViaggi
3
22° MARTEDIturismo - Olta
Il compito forte dei metasearch
Cambiano gli equilibri dei partner all’interno delle Online travel agency.
Sui contenuti si prediligono le reviews certificate e fanno gioco i comparatori di prezzo
di Paola Baldacci e Laura Dominici
e recensioni funzionano, ma meglio se certificate.
Per questo motivo non è più
così strategico per le Online
travel agency annoverare
nel proprio portafoglio azionario delle società specializzate in sole reviews. Chi le
aveva ha provveduto a dismetterle. Gli utenti vogliono essere partecipi su internet, amano esprimere le proprie opinioni, anche se nel
60% usano questo canale
per lamentarsi, contro un
40% in media di chi inserisce commenti positivi. La
tendenza all’interazione sul
web è confermata, ma i contenuti devono essere di qualità che vuol dire anche verificati.
È questo uno dei trend
emersi nel corso della 22esima tavola rotonda di MARTEDIturismo che si è svolta a Milano dal titolo “Il futuro delle Olta: sole e/o integrate agli Ugc (User Generated Content)? ”. La nuova tendenza è quella di acquisire portali metasearch
(comparatori di prezzi).
L
Clive Ellul Hawthorn
Angelo Ghigliano
Francesco Sala
Adriano Meloni
promosso da Guida Viaggi: “C’è un senso di comunità che si sta instaurando
nel mondo del travel. Il
cliente premia chi dà consigli sulla migliore qualità”,
ha affermato Clive Ellul
Hawthorn, director of market management Expedia
Italia, portale che ha superato la quota di 11 milioni di
recensioni certificate. La
mangono i voli, anche ora
che il gruppo è quotato:
“Sono la maggior parte del
nostro fatturato e continueranno ad esserlo. Poi aggiungiamo servizi di comparazione per gestire l’integrazione con il resto. Abbiamo avviato collaborazioni per i prodotti ancillari. La quota di vendite che
arriva dalle agenzie di
viaggi continua ad arrivare,
ma non raggiunge i due
zeri”, ha commentato Angelo Ghigliano, country director Italia della Olta.
“Tante comunicazioni nascono dai social, ma Facebook è una piazza e non va
considerata come una fonte
di traffico. La prossima
frontiera non sono gli Ugc
ma il contenuto di un utente
e della sua cerchia di amici”, ha rilevato Francesco
Sala, direttore marketing
Bravofly Rumbo, la cui
quotazione alla Borsa di Zurigo è proprio di questi giorni. Commentando la partnership con il Gruppo Rcs e
la nascita del portale ecommerce Doveclub.it, Sala ha
ricordato: “Bravofly è sempre stato compatibile con i
gruppi editoriali poiché
siamo un motore di ricerca,
anche noi generiamo contenuti, dinamici nella fattispecie, che sono anche la
nuova frontiera del native
advertising”. Adriano Meloni, managing director
Sunrise Travel, ha delineato quale deve essere la strada delle Olta sulla questione
della creazione di contenuti: “Devono seguire la regola del contenuto unico e utile per gli utenti. Naturalmente deve essere scritto in
ottica Seo. Il vero trend è il
metasearch”. Tanto è vero
che l’unico comparatore indipendente rimasto sul mercato è Skyscanner, che nell’ultimo anno evidenzia un
incremento dei ricavi del
96% e degli utenti del
100%: 25 milioni di visitatori unici al mese, con l’Italia che segna +59% nel
2013. Si tratta della crescita
più significativa registrata
negli ultimi tre anni, conseguita in larga misura grazie
alla strategia della società
nel settore delle applicazioni mobili.
L’avanzata mobile
A vederlo in prospettiva futura, il mondo delle prenotazioni sta volgendo verso il dominio del mobile. Se attualmente il 4,5% del volume di booking è transato attraverso i mobile device (fonte PhoCusWright), “si potrebbe
anche arrivare ad un 50% di incidenza”, secondo Francesco Sala, di Bravofly Rumbo, che fa il seguente
esempio: “E’ un trend inarrestabile, ci troviamo noi Olta
ad affrontare la stessa prova che le agenzie hanno dovuto fronteggiare con l’avvento dei siti web. Dal 2010 abbiamo un’app che ha generato milioni di download ed è in
continuo sviluppo. Se attualmente l’utente naviga prima
sul telefono per poi definire la prenotazione su desktop o
laptop, in futuro si farà tutto su unico canale, quello mobile”. Dal canto suo Expedia ha conteggiato 90 milioni di
download per l’app mobile e Kayak fa il punto sulle prenotazioni via smartphone: “Riguardano gli hotel o i voli, in
questo caso spesso solo andata, e sono fatte sotto data
e per destinazioni di breve raggio”.
Il nodo critico resta la conversione in booking delle ricerche condotte in mobilità. Il desktop viene, infatti, preferito
dagli utenti per finalizzare l’acquisto. Ecco che per gli sviluppatori e web expertise si pone la questione di far sì
che il passaggio dal device mobile alla navigazione del
sito favorisca la conversione in una prenotazione effettiva. Gli investimenti in tal senso sono da pianificare in anticipo. Infine, essendo l’utente in mobilità e magari all’estero, non è di secondo piano considerare la modalità di accesso alle reti wifi.
L.D.
Tanto è vero che mentre Expedia controlla Trivago (e
ha ceduto TripAdvisor nel
2011), il concorrente Priceline ha in seno Kayak. E’
questa la strada seguita dalle
Olta intervenute al dibattito
controllata Venere.com, tra
l’altro, ha lanciato un blog –
localizzato (non semplicemente tradotto) in 36 lingue
– che vuole ispirare al viaggio. Per eDreams Odigeo il
business di riferimento ri-
I “negozi” sono rimasti
al sito vetrina
nternet e social
media rappresentano la principale
vetrina pubblicitaria della
società contemporanea. Ormai quasi tutti i clienti prima
di recarsi in agenzia guardano le proposte sul web per
poi chiedere alle agenzie le
tariffe più competitive. E’ il
punto di vista degli agenti di
viaggi rispondenti al sondaggio effettuato da Guida
Viaggi sulle Olta e sull’ecommerce. I player della distribuzione sono convinti
della necessità di creare siti
internet e pagine nei social
network. Puntano sull’attrattività delle pagine per richiamare l’attenzione dell’utente. A ben guardare,
però, sono rarissime le agenzie che seguono corsi di social media marketing, storytelling o simili. “Facciamo
I
esperienza sul campo”,
spiegano i più. Una situazione che non è confinata
soltanto all’Italia. Anche un
report dell’Asta, l’associazione del trade Usa, ha spiegato che le adv rischiano di
perdere il treno dei social
media. Negli Stati Uniti gli
adv visibili sui social sono
l’80% ma il 40% non li ritiene utili. Sono aumentati di
qualche punto percentuale
gli agenti che ritengono bello e utile averli, anche se i ritorni rispetto agli investimenti sono giudicati insufficienti. Sui contenuti più apprezzati dal pubblico, i rispondenti al sondaggio di
Guida Viaggi hanno detto
che “un punto decisivo è focalizzare l’attenzione dell’utente sugli interessi principali: la destinazione e l’offerta di prezzo”. Per conver-
tire l’interesse degli utenti
social in una visita in agenzia “bisogna far leva sulla
curiosità. I social media devono attirare l’attenzione attraverso un aggiornamento
continuo, foto di viaggi svolti, racconti di esperienze po-
sitive, feedback. Suscitare
curiosità per andare in
agenzia e conoscere i dettagli delle proposte”. Apprezzate dagli internauti anche
informazioni pratiche del
viaggio e dettagli su pernottamenti e voli.
L.D.
Primo piano
4 GuidaViaggi
28 Aprile 2014 - n° 1441
Concessionari di zona:
Veratour spinge sulle VeraStore
Raddoppiati gli impegni su Marsa Alam; Emirati al debutto nel 2015
di Giovanni Ferrario
Sappiamo che la
strada è quella
giusta e continueremo a percorrerla assieme
a voi. Indietro non si torna”.
Con un filo di voce ma con
un sorriso che non lo ha mai
abbandonato nel corso dei
quattro giorni della convention Veratour (che si è tenuta dal 10 al 14 aprile al Veraclub Yadis Thalasso & Golf
di Djerba), il direttore commerciale Massimo Broccoli, traccia il percorso che l’operatore romano vuole seguire per il prossimo biennio assieme alle agenzie VeraStore. “Al momento sono
oltre 500 che producono il
35% del fatturato complessivo: la crescita sull’ultimo
triennio è del 49% in un
mercato che solo nell’ultimo
anno è calato del 14%. Entro il 2015 – prosegue il manager – l’obiettivo è quello
di avere 800 punti vendita
per un fatturato complessivo di 100 milioni di euro,
circa il 50% di quello complessivo (nel 2014 si prevede una chiusura a 205 milioni di euro, ndr)”. Il progetto
VeraStore è iniziato sei anni
fa, ma negli ultimi mesi ha
avuto una forte accelerazione. Non tutti, però, vedono
di buon occhio questo cambio di passo: “A qualche
network – prosegue Broccoli rivolgendosi alle agenzie–
non va bene questo modo di
clusterizzare le agenzie perché lo ritengono un elemento invasivo sulla libertà della rete. Ma noi facciamo
spallucce a tutto questo:
sappiamo quanto sia importante dialogare con i singoli
punti vendita. Alla fine vogliamo creare dei veri e propri concessionari di zona”.
Ma facendo questa operazione non ci può essere una
sovrapposizione di agenzie
VeraStore che si andrebbero
a fare la “guerra” tra di
loro? “Utilizziamo dei parametri di geolocalizzazione
sul territorio per non andare a creare conflitti tra le
singole agenzie”, spiega ancora il direttore commerciale. Per le agenzie selezionate sono in programma diverse novità: oltre a incentivi
dedicati, gare di vendita e
booking telefonico riservato, è prevista una rivisitazione del sito per dare maggiore visibilità alle VeraStore,
supporto economico a campagne promozionali in gra-
“
Alcune delle agenzie VeraStore premiate alla convention
do di profilare i clienti. Tra
le iniziative è previsto per il
2015 il lancio della VeraStore card, una tessera fedeltà
dedicata ai clienti repeater
con sconti e servizi che potrà
essere emessa solo dalle adv.
Vento d’estate
La panoramica sull’anda-
mento delle destinazioni dell’operatore spetta al direttore generale Stefano Pompili. L’assenza di Sharm El
Sheikh dalla programmazio-
ne Veratour è pesante, visto
che vale circa il 20% del
portafoglio dell’operatore:
per far fronte al blocco delle
partenze, il t.o. ha raddoppiato gli impegni su Marsa
Alam e sta pensando a una
novità che dovrebbe debuttare il prossimo anno: gli
Emirati. “Vogliamo dare
un’alternativa al Mar Rosso
nel periodo da novembre ad
aprile stando sempre sul
medio raggio. Sono un prodotto sicuro e i collegamenti non mancano. L’idea è
quella di offrire un prodotto
diverso da quello attualmente sul mercato con un prezzo
che non superi i 1100 euro a
persona”, spiega l’imprenditore. In vista dell’estate il direttore generale pensa che la
sorpresa possa essere la Grecia (“su Santorini stiamo facendo dei numeri sorpren-
denti e abbiamo anche allungato la stagione da maggio a ottobre”) e la Tunisia
sta facendo registrare dati incoraggianti con i Veraclub di
Djerba e Mahdia che riportano rispettivamente un +40%
e +80%. Discorso differente
per l’Italia: “Se ne facciamo
un discorso di prezzo, c’è
una differenza che varia dal
25-30% tra una settimana
in Sardegna e una in Tunisia. Però, per quanto ci riguarda, i risultati sull’isola
sono confortanti”. Pompili
afferma di voler espandere il
portfolio strutture nel Belpaese e al momento l’operatore sta valutando delle
strutture in Puglia e nelle
Eolie. Per quanto riguarda il
lungo raggio, la stagione invernale si è chiusa con un
riempimento medio nelle
strutture del 97%.
Meridiana-British-Iberia,
accordo sui frequent flyer
a compiuto cinquant'anni Meridiana e tra i suoi
vanti, quello di aver facilitato i collegamenti con la Sardegna, prima sugli scali nazionali, successivamente con
l'estero.
Un solo azionista da sempre,
ideatore e fondatore della
compagnia e risanatore a più
riprese dei bilanci della società nata col nome di Alisarda, l'Aga Khan, che anche recentemente, tramite la
controllata Arly Holding ha
fatto un'offerta di acquisto
delle azioni dei dipendenti
per 3 milioni.
E se nel giorno della presentazione del nuovo programma frequent flyer Meridiana
Club, in partnership con
British e Iberia, poco spazio hanno avuto i dipendenti
che dimostravano fuori dall'hotel contro la compagnia,
indossando magliette con la
scritta 1200 esuberi, nell'incontro con la stampa, si è
avvertito viceversa ottimismo, elargito a piene mani,
dai rappresentanti di Meridiana.
H
Le parole
di Scaramella
Il ceo della compagnia Roberto Scaramella ha parlato dei vantaggi che porterà
l'accordo di Meridiana, prima compagnia aerea a non
far parte di Iag, International Airlnes Group, ad offrire tramite il sistema Avios la
possibilità di raccogliere,
convertire e usare punti frequent flyer anche per raggiungere le oltre 220 destinazioni servite nel mondo
da British e da Iberia. “Sarà
comunque un arricchimento
del nostro network, anche se
non si tratta di una partnership azionaria, ma di un'opportunità per i passeggeri di
tre compagnie di accedere
allo stesso programma frequent flyer, con tutti i vantaggi di un grande accordo
commerciale - ha sottolineato il manager -. Nel futuro si vedrà. Per ora puntiamo a questo accordo che,
siamo sicuri, incontrerà il
favore della nostra clientela, ma l'attuale situazione,
alcune difficoltà che hanno
interessato Meridiana, non
Roberto Scaramella
ci consentono di guardare
ad altri tipi di partnership”.
Durante l'incontro il ceo non
ha tralasciato di sottolineare
che la società è la seconda
compagnia aerea italiana e
che l'accordo con Avios, la
cui sede è nel Regno Unito, è
una partnership commerciale
strategica che permetterà di
lanciare il nuovo Meridiana
Club come un innovativo
programma fedeltà che offrirà numerosi vantaggi.
L’intesa
Dal 16 maggio, quindi, il
Meridiana Club consentirà
ai suoi membri l'opportunità
di raccogliere e usare punti
così come i soci di British
Executive Club e Iberia Plus
potranno accumulare volando con Meridiana. “Si apri-
ranno nuove opportunità di
volo per i soci sulle tratta di
Meridiana, oltre 60 in Italia
e sui mercati internazionali
– ha evidenziato Scaramella
–. Meridiana è leader sulla
Sardegna: gli scali di Olbia e
Cagliari sono collegati con
scali italiani e con l'Europa.
Almeno 25 rotte di Meridiana
non sono servite da British
Airways e da Iberia”. A.To.
L’intervista
28 Aprile 2014 - n° 1441
Occhi puntati su Sea
Intervista ad Aldo Schmid,
manager aviation marketing and traffic rights
di Paola Baldacci
a una parte le tensioni per l’entrata
di Etihad in Alitalia, che tornerebbe a penalizzare Malpensa, e dall’altra
l’ottimismo per l’emissione
obbligazionaria da 300 milioni, che ha generato una
domanda pari a oltre 1 miliardo di euro “con elevata
qualità e significativa diversificazione geografica degli
investitori”: i riflettori puntano su Sea ancora una volta. Ad aprile anche la scure
sul Malpensa-New York di
Emirates è arrivata a guastare
la festa, ma per Aldo Schmid,
manager aviation marketing and traffic rights, questo serve a confermare che la
missione resta una sola.
“Lavoriamo a 360 gradi,
non abbiamo restrizioni di
potenziali mercati che risultino di nostro interesse. Ve-
D
rifichiamo l’esistenza di
una domanda significativa
di traffico sulla base dei
passeggeri che utilizzano
scali intermedi di connessione, sulla prospettiva di
crescita dei singoli mercati
e sulla possibilità di sviluppare rotte sottoservite. Sulla
scorta di questi elementi razionali agiamo in ogni direzione possibile”, risponde il
manager alla domanda su
quali progetti sta focalizzando.
Gv: Quali le aree più interessanti?
“In relazione all’articolazione dei flussi di traffico,
sono il Medio Oriente, l’Est
Europa e l’Estremo Oriente,
così come altre aree che
stanno recuperando bene
come il Nord America. Anche il Sud America è di note-
Aldo Schmid
vole interesse; da Malpensa
abbiamo un volo quotidiano
su San Paolo. Esiste una potenzialità interessante su
Buenos Aires ma, analogamente a quanto si verifica
anche per altri due mercati,
molto importanti in termini
di volumi, quali il Perù e
l’Ecuador, il problema di
creare un collegamento diretto è riconducibile alla
mancanza di vettori di questi
Paesi che abbiano la capacità operativa, economica e
finanziaria di sviluppare un
nuovo volo in tempi brevi.
Ci auguriamo che nel medio
termine questi problemi
vengano superati e vi siano
GuidaViaggi
operatori in grado di intercettare questo traffico indiretto (da Madrid in particolare, ma anche da Amsterdam e Miami)”.
Gv: Quando il diretto sull’India?
“Air India non è ancora ufficiale”.
Gv: Emirates ha creato
passioni e malumori. Cosa
rimane?
“Emirates ha portato un elemento nuovo nella concorrenza sul mercato del Nord
America che vede già altri 4
vettori operare da Malpensa, tre americani e uno italiano; vettori che continuano a offrire un ottimo livello di servizio e a migliorare
la loro performance. La
compagnia di Dubai ha portato qualcosa di nuovo anche sotto il profilo dell’orario di operatività. In termini
di grandi numeri possiamo
dire che, con il suo avvento
sul mercato, ha stimolato un
aumento significativo della
domanda riducendo anche
il numero di fughe attraverso i principali hub europei.
Il volo per Dubai ha sempre
un buon livello di riscontro
in termini di load factor”.
Gv: Malpensa ha sofferto
5
di una politica protezionistica, ora come evolve il
quadro tra accordi bilaterali e quinta libertà?
“Si, è vero, Malpensa ha
sofferto di una politica protezionistica per molti anni,
ma questa politica non è
servita a nulla perché inefficace e anacronistica, e non
ha neanche giovato alle
compagnie italiane, come si
può vedere con Alitalia e altri vettori. Ora la politica è
aperta e allineata con principali Paesi europei, ogni anno
si stipulano diversi nuovi accordi bilaterali o se ne rinnovano alla luce delle potenzialità del traffico aereo
nel nostro Paese. Per la “5a
libertà”, sono stati fatti passi in avanti con autorizzazioni extrabilaterali, anche su
rotte importanti come New
York e, per il cargo, di Qatar Airways su Chicago”.
Gv: Expo 2015: è presto
per stimare un incremento dei voli di lungo raggio
su Milano? Come state
collaborando con le compagnie aeree sull’evento?
“È molto difficile formulare
previsioni specifiche. Expo
sarà un volano importante
per cui ci si attende un incremento di voli, sia europei sia extra Europa”.
Tecnologia
6 GuidaViaggi
28 Aprile 2014 - n° 1441
L’energia delle startup
invade NoFrills
Le imprese avranno modo di presentarsi ad una platea di incubatori e business angels
di Giovanni Ferrario
umenta l’impegno
di NoFrills a favore delle startup del
mondo del turismo. Durante
il multievento tecnologico
che si svolgerà a Bergamo il
26 e 27 settembre 2014, si
terrà Startup 360° un appuntamento unico per tutte
le startup della travel industry che avranno modo di
presentarsi ad una platea di
investitori, incubatori, business angels, imprese e operatori del settore interessati
ad investire in nuove idee
digital. Le giovani società
potranno così esporre a NoFrills, l’evento fieristico più
importante del digital travel
che si svolge nel Nord Italia,
per incontrare le oltre 7mila
agenzie di viaggi presenti,
promuoversi a tutto il settore e raccontarsi attraverso i
canali di Guida Viaggi.
“Visto il successo dello scorso anno ottenuto con l’appuntamento del Barcamp
che ha visto la presenza di
A
Un convegno della passata edizione di NoFrills
importanti investitori, associazioni e oltre 30 startup,
quest’anno vogliamo andare oltre – afferma Paolo
Bertagni, presidente di
NoFrills –. Vogliamo creare
un appuntamento unico in
Italia ed essere il punto di
riferimento per questa tipologia di eventi”.
Un lungo
percorso
L’evento Startup 360° si articolerà tramite un percorso
che inizierà a partire da
maggio e seguirà diverse
tappe. La prima è quella dello Startup media connect,
dove le aziende avranno la
possibilità di raccontarsi
nelle pagine (web e cartacee) di Guida Viaggi. A settembre poi si entrerà nel
Un’associazione
per lo sviluppo turistico
45 startup nell’ambito della
cultura e del turismo e tutte
le aziende che hanno ricevuto fondi dai venture capital
hanno aderito all’associazione. Adesso riusciamo a
fare massa critica e a fornire
soluzioni digitali agli operatori del settore”.
n otto mesi l’associazione Startup
turismo ha già
percorso parecchia strada e
con il presidente Stefano
Ceci facciamo il punto della
situazione su quanto fatto e
quali sono i prossimi obiettivi.
I
Gv: Perché avete deciso di
partecipare a NoFrills?
“Siamo uno dei soggetti che
collabora alla realizzazione
degli eventi dedicati alle
Startup. Crediamo che sia
una grande opportunità per
tutto il settore e ci stiamo
impegnando al massimo affinché tutti gli appuntamenti
in programma possano trasformarsi in un’opportunità di
business per i partecipanti”.
Gv: Come è nata l’associazione?
“Quasi per caso. Tutto è cominciato su un gruppo di Facebook dove, con altre persone, abbiamo incominciato
a confrontarci e scambiare
Stefano Ceci
idee. A settembre dello scorso anno, poi, abbiamo deciso di fare il passo successivo
e abbiamo costituito l’associazione Startup turismo”.
Gv: Quanti sono gli iscritti?
“Attualmente raggruppiamo
Gv: Sono molte le startup
italiane nate nel turismo.
C’è una spiegazione a questo boom nel settore?
“Per molti anni gli albergatori hanno affidato la loro distribuzione turistica direttamente alle Olta, perdendo il
controllo del business, oltre
a centinaia di migliaia di
euro di commissioni. A questo poi si deve aggiungere
che l’Italia è storicamente
più arretrata di altre nazioni
per quanto riguarda la digitalizzazione. Le startup stanno cercando di recuperare
questo terreno che nel corso
degli anni si è perso nel confronto degli altri Paesi of-
frendo servizi b2c ma anche
b2b”.
Gv: Quali sono i prossimi
obiettivi?
“Sono due. Vogliamo dar
vita ad un incubatore gestito direttamente dai soci dell’associazione. Questo ci
permette di avere un programma dedicato per lo sviluppo di imprese turistiche
per chi lavora proprio in
questo campo così specializzato. Il secondo è quello
di continuare il dialogo con
le istituzioni: recentemente
il ministro del Turismo Dario Franceschini ha approvato il Laboratorio per la digitalizzazione del turismo
alla cui creazione noi abbiamo contribuito. Il prossimo
passo sarà quello del tax
credit: vogliamo che le piccole e medie imprese del turismo ricettivo abbiano uno
sconto fiscale per gli investimenti sulla digitalizzazione”.
G.F.
vivo con lo Startup village,
un’area dedicata dove
avranno la possibilità di
esporre con un working
desk sempre durante i due
giorni di NoFrills. Durante
la fiera, inoltre, gli occhi saranno puntati sull’Inve-
stors’ Arena: le startup potranno partecipare a un evento unico in Italia dove saranno presenti un centinaio tra
investitori, operatori, incubatori e business angel. Le migliori 10 startup valutate dal
comitato scientifico organizzatore (Ieti) avranno l’opportunità di presentarsi agli uditori con un pitch di 10 minuti. Tutte le aziende partecipanti saranno comunque incluse nel dossier consegnato
a tutti i partecipanti. La realizzazione dell’evento che si
terrà il 27 settembre è in collaborazione con SiamoSoci
e Azimut Group. Il percorso dedicato alle startup si
completerà con l’Hackathon (in programma il 26
settembre), dove le comunità interessate allo sviluppo
dell’industria Travel & Tourism digitale si confronteranno in un brainstorming
collettivo con l’obiettivo di
creare nuovi prodotti e servizi utili al mercato.
La forza di Azimut
nell’Investors’ Arena
Un nome di assoluto livello entra nell’Investors’ Arena di
NoFrills: si tratta di Azimut. Il Gruppo attivo nel settore
del risparmio gestito, è una realtà finanziaria indipendente nel mercato italiano e autonoma da gruppi bancari, assicurativi o industriali: gli azionisti di riferimento sono oltre
1200 tra dipendenti, promotori finanziari, gestori e manager organizzati in un patto di sindacato che rappresenta
circa il 20% del capitale. Il restante è flottante. Quotato
alla Borsa di Milano dal 2004 (e da marzo 2010 inserito
nell’indice Ftse Mib) Azimut conta circa 1500 financial
partner e oltre 25 miliardi di euro di patrimonio gestito.
“Con il progetto ‘Azimut Libera Impresa’ seguiamo le future aziende attraverso gli investimenti fatti in SiamoSoci, piattaforma web per l’investimento in startup innovative che dà supporto ai giovani imprenditori in fase di avvio
della propria impresa – rende noto il Gruppo –. Crediamo
che il turismo e i giovani startupper siano leve importanti su
cui puntare per la ripresa del Paese, e intendiamo quindi
sostenere NoFrills e le giovani imprese del Turismo per
coltivare e valorizzare il potenziale artistico, culturale, paesaggistico dell’Italia e le migliori opportunità per investire nella creazione di nuove imprese collegate a questo settore”.
Il Gruppo (presente anche in Lussemburgo, Irlanda, Svizzera, Monaco, Turchia, Hong Kong e Shanghai, Taiwan,
Brasile e Singapore) ha una maturata esperienza negli investimenti. Grazie alla propria indipendenza, Azimut è riuscita ad evolvere con flessibilità, proponendo soluzioni e
strategie innovative in grado di adattarsi ai mutamenti del
contesto. Fermo restando il core business della gestione
di patrimoni, il Gruppo ha ampliato il proprio modello attraverso una serie integrata di nuovi servizi ed iniziative con
focus sugli imprenditori racchiusi nel progetto Libera Impresa. Attraverso sei nuovi programmi, il Gruppo Azimut sostiene le imprese durante il loro ciclo di vita, da quando nascono attraverso un’idea che diventa startup, a quando crescono e hanno necessità di esplorare nuovi strumenti e servizi anche in un’ottica di futura quotazione in Borsa.
G.F.
A colloquio con
8 GuidaViaggi
28 Aprile 2014 - n° 1441
Missione internazionale
per VOIhotels
Nell’ex convento di Roma previsto un ampliamento di camere, area wellness e ristorante
a lavorato per
brand alberghieri
di calibro internazionale (da Steigenberger a
NH Hoteles) e la sede di lavoro non è un problema per
Arco Buijs, ceo VOIhotels,
abituato a viaggiare e che,
ora che lavora in Italia, raggiunge la famiglia ad Amsterdam nel week end. E’ ai
tempi della sua esperienza in
NH Hoteles che risale la conoscenza con l’attuale presidente di Alpitour, Gabriele Burgio. E’ stato quest’ultimo a chiamarlo un
paio d’anni fa a dirigere
l’asset alberghiero del gruppo, che da pochi mesi ha
completato il processo di rebranding.
“La mia missione - annuncia
Buijs - è internazionalizzare
la catena, facendo leva sul
rispetto delle tradizioni e
filiazioni valuteremo aperture in città come Milano o Bologna, in provincia, al
mare”. Il marchio è stato
concepito per essere proposto anche ad albergatori individuali, attraverso una
formula in soft franchising,
garantendo un posizionamento chiaro su scala internazionale e con parametri e
standard di qualità nella definizione dell’offerta.
H
Arco Buijs
sull’ospitalità made in Italy,
che ha un forte potere di attrazione tra gli stranieri.
Questo ci permetterà di allungare la stagionalità”. Attualmente la catena annovera 15 strutture, di cui 3 alberghi di città (due a Roma e
uno a Bari) mentre il resto
rientra nella categoria dei
complessi leisure. Chiedendo al manager dove saranno
localizzate le prossime aperture e con che tipologia di
contratto, fa una premessa:
“Sondiamo le opportunità di
mercato, non abbiamo un
numero prefissato. Per le af-
La tecnologia
In campo tecnologico la catena ha effettuato un importante investimento. “Ci siamo dotati di una piattaforma distributiva modulabile
di ultima generazione che
garantisce una completa
connettività da e verso tutti
i sistemi distributivi elettronici. Nel sistema vengono
inserite automaticamente
sola d’Elba, Toscana, Sardegna.
Si confermano anche per l’estate 2014 le tre
pubblicazioni che Napoleon
Tour Operator, operatore
strettamente generalista,
propone al mercato. A queste si affianca da qualche
anno il catalogo Vip, solo soluzioni 4 e 5 stelle, che vede
l’introduzione di 5 stelle anche in Toscana e Sardegna, a
dimostrazione che anche
questo target di clientela “ci
sta cercando”, ci dice il responsabile commerciale
Marco Rosselli.
L’estate
Ma torniamo ai cavalli di
battaglia: “Dopo un inizio
d’anno molto a rilento, da
fine marzo-inizio aprile ha
cominciato a muoversi qualche cosa su tutte e tre le
mete che programmiamo”.
La Sardegna vede “numeri
importanti”, ed anche i risultati su Elba e Toscana
sono confortanti, del resto
“siamo praticamente rimasti
quasi solo noi a presidiare
queste due destinazioni”, afferma il manager non senza
una nota di dispiacere. Napoleon dimostra, dunque,
che essere generalisti, “intermediari a tutti gli effetti”,
non prendere alcun impegno
particolare può ancora essere una scelta vincente.
Rosselli non pare affatto
tentato dal seguire la strada
dei club e villaggi intrapresa
da molti attori del settore, in
particolare su corto e medio
raggio, oltre che sul prodotto Italia. “C’è un mercato
che si rivolge a noi, famiglie
che vogliono sicurezze che
altrove non trovano”.
Il manager rimarca, tra i
punti di forza, l’avere in programmazione strutture medio-piccole, oltre alla conoscenza diretta, riconosciuta
anche dal trade, di quanto
proposto. “Recentemente abbiamo registrato interesse
per i camping village grazie
al cambiamento di approccio del cliente italiano verso
questo tipo di prodotto”.
Offerta flessibile
Altro elemento che, secondo
Rosselli, gioca a favore dell’offerta Napoleon, è la flessibilità.
L’ingresso nelle strutture
può avvenire in qualsiasi
giorno della settimana ed il
soggiorno può avere una
lunghezza differente dalla
classica settimana o dai canonici quindici giorni.
“Questo rende la nostra offerta più interessante. E se
devo segnalare un trend di
comportamento della clientela – aggiunge Rosselli -,
più che soggiorni più brevi,
noto vacanze che partono,
se si parla di isole, in giorni
considerati meno tradizionali proprio per cercare il
risparmio nel trasporto”.
Target prioritario, come detto, sono le famiglie, cui
sono dedicate attenzioni in
termini di pricing ed anche
sul fronte trasporti. “Abbiamo fatto accordi tali che ci
consentono di offrire tariffe
diverse da quelle pubblicate, con anche la gratuità per
i bambini”.
Una strategia, quella legata
ai trasporti, che ha consentito a Napoleon, negli ultimi
due anni, di registrare sulla
Sardegna trend positivi ben
diversi da quelli generali del
mercato.
E.C.
Cambiamento
al Donna Camilla
Tra le strutture in portafoglio, una chicca è rappresentata dal Donna Camilla
Savelli, un ex convento seicentesco ubicato nella zona
di Trastevere a Roma, che la
duchessa Savelli, sposa Farnese, chiese di realizzare all’architetto Borromini, il
quale disegnò il progetto
del convento e dell’attigua
chiesa di Santa Maria dei
Sette Dolori. Il Gruppo Al-
pitour lo ha trasformato in
hotel, è operativo da fine
2008, dopo 4 anni di interventi costati circa 20 milioni di euro e che hanno previsto un impegnativo lavoro
di restauro mirato alla conservazione della partitura
originaria degli ambienti,
tale da rendere la scansione
delle antiche celle ancora riconoscibile. “Abbiamo un
contratto d’affitto per 36
anni - spiega Buijs -. Ad inizio aprile ci siamo accordati con le suore (ne sono rimaste tre) e alle 78 camere
attualmente esistenti se ne
aggiungeranno altre 25. Ricaveremo anche un’area
wellness e inaugureremo un
ristorante interno, che avrà
anche una terrazza esterna
a disposizione”. Di 2,5-3
milioni il valore previsto
dell’investimento.
L.D.
Liberi Tutti
al lavoro sui Pta
Napoleon,
generalista vince
I
anche le prenotazioni generate dai tour operator tradizionali tramite e-mail e
fax”. E in campo internazionale la catena ha già stretto
accordi con gruppi stranieri.
La piattaforma è dotata di sistema di yield management,
reputation management e
Crm.
l momento sono
40 dislocati in tutto in Nord Italia,
ma l’obiettivo è quello di
aumentare il contingente e
di espandersi anche ad altre
regioni entro la fine dell’anno. Si tratta dei Pta (Personal travel agent), i consulenti di viaggi secondo Liberi
Tutti, la rete distributiva che
conta 11 punti vendita sul
territorio recentemente rilevata da Value Holding (società che detiene i brand del
tour operating Mv Lifestyle
di Marevero e Kalimera).
“E’ un progetto partito a febbraio dello scorso anno –
spiega Laura Borrione, direttore commerciale e team
project Pta –. Abbiamo percepito da parte degli agenti
di viaggi che per cause di
forza maggiore avevano
perso il posto di lavoro, che
c’era ancora voglia di mettersi in gioco. Così abbiamo
deciso di affiancare alle
agenzie sul territorio i consulenti. Dopo oltre un anno
possiamo dire che i risultati
sono positivi”. I Pta contribuiscono al 5% del volume
del giro d’affari complessi-
A
Laura Borrione
vo annuo della rete (nel
2013 il network ha prodotto
un fatturato di 26,7 milioni
di euro di cui 27% business
travel, 25% gruppi e incentive e 48% individuali): l’aspettativa è quella di arrivare in un triennio a coprire almeno un quarto delle vendite della distribuzione. “Siamo organizzati in un modo
tale che possiamo solo migliorare questi numeri. Il
modello ibrido con punti
vendita sul territorio e consulenti di viaggi permette di
catturare una nuova rete di
clienti che per motivi differenti preferisce non recarsi
in agenzia. Per noi i Personal travel agent significa
evolvere il concetto di vendita”, prosegue la manager.
Non c’è una tipologia di prodotto più richiesta ai Pta: si
va dalla settimana a Sharm ai
villaggi in famiglia fino ai
viaggi di nozze: “Quello che
stiamo vedendo – prosegue
Borrione – è che alcuni Pta
si stanno specializzando in
un determinato segmento
come quello degli honeymooner”. Il network garantisce provvigioni sul fatturato
commissionabile senza sottoscrizione di quote associative.
G.F.
Dalle aziende
10 GuidaViaggi
D’Eredità: “Dobbiamo
stimolare il mercato”
La strategia del general manager del Diamante
di Emanuela Comelli
a Capo Nord a
Capo di Buona
Speranza, dai fiordi alle savane africane. Tutto in un viaggio, con una
sola valigia, tanto il clima
del periodo (luglio, ndr) lo
consente: basta avere un
paio di settimane di tempo,
e buona disponibilità economica. Se pur non avendo
problemi di budget se ne
hanno di tempo, e si ha
grande propensione per il
contatto diretto con gli animali, la soluzione può essere una toccata e fuga in
Uganda per un weekend
con i gorilla di montagna.
Proposte insolite? Sicuramente, ma per Massimo
D’Eredità, general manager de Il Diamante, tour
operator del consorzio Quality Group, anche in soluzioni di questo tipo sta l’es-
D
senza del tour operating di
oggi. “Il prodotto turistico
deve essere fatto di eccellenze. A fronte di un consumatore sempre più preparato
dobbiamo stimolare l’agente di viaggi, e tramite lui il
cliente. Questo è il nostro
compito”. Una sollecitazione che passa per la capacità
di coniugare l’essere industria con l’essere artigiani,
lavorare con numeri di rilievo sapendo dare sempre valori aggiunti.
L’Africa si fa in tre
Ed è da leggersi proprio in
quest’ottica la decisione dell’operatore di dividere la
programmazione Africa, per
cui Il Diamante è fortemente riconosciuto sul mercato,
in tre cluster, affidati a tre
product manager, due dei
quali entrati in azienda nel
2013. Grande conoscitore
dell’Africa, Massimo Gallo
è nella squadra del t.o. da un
anno, con la responsabilità
di Tanzania e Kenya, oltre
che di Uganda e Rwanda.
“Abbiamo lavorato molto
sulla Tanzania –spiega Gallo -, una meta che ci pare sia
stata un po’ abbandonata
dal tour operating”. Obiettivo è stato quello di differenziare l’offerta del Diamante
da quella della concorrenza,
raggiunto anche grazie all’intesa con Asilia, affermata
compagnia di turismo sudafricana, che dispone di lodge
e campi tendati in Tanzania
ed in Kenya. Su quest’ultima meta il manager rileva
“incrementi a due cifre nei
primi tre mesi dell’anno che,
pur inferiori alla crescita registrata sulla Tanzania, fanno ben sperare per l’anda-
mento della meta nel 2014”.
E sul Kenya, proposto dal
Diamante in un’ottica safari,
Gallo rimarca quanto la destinazione sia stata “rovinata” dall’immagine solo balneare preponderante sul
mercato italiano.
La “maggiore scommessa”
del Diamante, così la definisce D’Eredità, è la decisione
di dare maggiore spazio all’Oceano Indiano, sino ad
ora proposta come estensione mare. Un catalogo di
un’ottantina di pagine, con
un inserto speciale dedicato
al Madagascar, la cui responsabilità è stata affidata a
Laura Schiappacasse, entrata sette mesi fa in azienda.
“Il Diamante non ha mai
avuto grande sensibilità
verso il balneare tout court
– spiega D’Eredità -, ora abbiamo deciso di sviluppare
Th Resorts, bene
il mercato italiano
vere aperto le vendite in anticipo e
avere un portafoglio stabile. Chiama in causa
questi due elementi Stefano
Simei, direttore commerciale Th Resorts, per spiegare il buon inizio d’anno
della società. “Il trend è positivo tanto sul mercato estero che su quello italiano.
Per quest’ultimo ha giocato
un ruolo importante il trade”. Chiuso il rapporto con
gli operatori tradizionali (Alpitour a parte, ndr), Th Resorts si è “fatta t.o.” e da un
paio di anni si propone al
trade direttamente. Mossa
vincente se si considera che
il fatturato che passa dalle
agenzie di viaggi è cresciuto
dal 15 al 50%.
Convinto che il mare Italia
generalista stia “morendo”,
il manager rimarca come la
sfida sia “creare qualche
cosa di equilibrato che soddisfi tutti i canali di vendita”. E quest’anno Th Resorts ha messo a punto nuove strategie per conquistare
la clientela, con un invito a
stravolgere il processo d’acquisto, anticipandolo per po-
28 Aprile 2014 - n° 1441
un prodotto come l’Oceano
Indiano “non sviluppabile”,
negli anni danneggiato dalla volontà di massificarlo”.
In catalogo Mauritius, Réunion (vera new entry, ndr),
Seychelles e Zanzibar, oltre
al citato Madagascar. “Vogliamo che ora il prodotto
brilli di luce propria – dichiara la pm -, e che il trade
ci riconosca anche su questa meta che proponiamo rigorosamente di linea”.
Boom per D-Light
Le mete da sempre cuore
dell’offerta subsahariana del
Diamante, come Sudafrica,
Namibia e Botswana, sono
state affidate a Claudia Agostini. Il ricco catalogo
presenta la seconda edizione
di D-Light, inserto con proposte di viaggio in Sudafrica
e Namibia a prezzi contenuti, “ma con la qualità Diamante”, frutto “dell’estrema
contrattazione con il fornitore”, che torna dopo l’ottimo riscontro dello scorso
anno, con l’idea della manager di lanciare in futuro un
D-Luxe, un D-Kids, un Dgolf…. I viaggi in catalogo
sono stati organizzati in una
serie di categorie per individuare il “proprio” con più
facilità. “Abbiamo deciso di
targettizzare i sogni”, affer-
Massimo D’Eredità
ma in proposito Agostini.
Dopo un 2013 positivo, “ma
che credo sia stato tra gli ultimi anni uno dei più difficili”, afferma infine D’Eredità, il 2014 si è aperto con
uno scenario più positivo
“pur in un contesto di mercato di tour operating e turismo organizzato in evidente
difficoltà”. “Essere ottimisti
- conclude il general manager – è essere realisti”.
La virata
del Turchese
I
A
Village Club Ortano Mare, le piscine
ter risparmiare. “Abbiamo
introdotto a catalogo la
quota shock, una quota speciale con garanzia del miglior prezzo, che prevede il
rimborso per offerte più
convenienti fino a 14 giorni
lavorativi prima della partenza”. L’iniziativa si affianca ad altre scontistiche per
chi prenota per tempo, senza
dimenticare l’innalzamento
dell’età della gratuità bambini e ragazzi fino a 13 anni
non compiuti. “Grazie all’acquisizione di nuovo
know how (l’ingresso di
Corrado Canzi quale responsabile space control,
ndr) abbiamo potuto rafforzare anche l’offerta sul fron-
te trasporti, elemento determinante nella vendita”.
Entrando nel dettaglio di alcune destinazioni, l’Elba,
dopo “un anno buio”, il
2012, ha visto nel 2013 un
vero boom, legato ad un
prezzo accessibile e alla novità del club Ortano Mare.
“Anche quest’anno il trend è
positivo”, osserva Simei chiamando in causa la bontà del
prodotto offerto. Il manager
si dimostra più cauto quando si parla di Sardegna: anche qui l’incremento c’è, “ma
non mi fido. Abbiamo contrattato volato e traghetti
tanto da poter avere prezzi
competitivi, ma preferisco,
oggi, essere prudente”. E.C.
nnovazione per I
Viaggi del Turchese sul fronte
delle mete e sul fronte della
tecnologia. Il t.o. ha aperto,
infatti, al lungo raggio con
voli di linea. “Una strategia
dettata dalla casa madre”,
spiega il direttore commerciale, Quirino Falessi, che
non ha alcun problema a riconoscere che la situazione
Egitto abbia inciso sulla
scelta, visto che la meta rappresenta il 50% del fatturato
del t.o. Vero è che anche il
fronte charter non vive un
periodo particolarmente roseo. “Abbiamo fatto il Mediterraneo fino a ieri e continueremo a farlo - afferma il
manager -, operiamo poi
molto in Egitto, ma purtroppo siamo orfani delle crociere, ma stiamo vendendo
Marsa Alam e Hurghada”.
La mossa del t.o. è stata il
lancio, dallo scorso febbraio,
del catalogo FreeStyle East emozioni da vivere, con la
programmazione per la
Thailandia e la possibilità di
estensioni su Laos e Cambogia, più la programmazione
sullo Sri Lanka, con esten-
Quirino Falessi
sioni mare alle Maldive e
Dubai. La chiave di lettura
con cui sono presentate le
mete è in linea con la tipologia di tour culturali da sempre proposti dal t.o. su altre
mete con la possibilità dell’estensione mare. La novità
di programmazione va di pari passo con l’investimento
in tecnologia realizzato. “Si
tratta di un’interfaccia nuova - spiega il manager -,
creata dal Turchese assieme
a Travelport. Le adv entrano
nel sistema, accedono alla
visualizzazione del pacchetto e, entrando nell’interfaccia Travelport Galileo (implementata all’interno del sistema di booking, ndr) pos-
sono chiudere la pratica anche con il volo”.
Il prodotto è pacchettizzato e
commissionato per il lungo
raggio e non solo. Infatti,
“per giugno, luglio - annuncia Falessi - lo sarà anche
per il medio raggio low cost
e di linea”.
Il vantaggio per le agenzie?
Il tour operator dà un prezzo
base, l’adv accede alla finestra voli in cui il sistema, in
base alla data di partenza, ha
ordinato tutte le compagnie,
partendo dal prezzo più basso. “Pensiamo possa essere
una chance per aiutare le
agenzie a fare in modo che il
cliente non scappi”, commenta Falessi.
S.V.
28 Aprile 2014 - n° 1441
Fidenza Village
lavora sui turisti
Accordi commerciali con diversi player
di Mariangela Traficante
o shopping tax
free si rivela ancora un’arma positiva per gli outlet d’Italia.
E’ il caso ad esempio di Fidenza Village, avamposto
italiano del gruppo internazionale Chic Outlet Shopping, che ha visto chiudere
il 2013 con un incremento
delle vendite tax free del
32% rispetto all’anno prima. Poche le sorprese in ter-
L
Shopping Express, è recente
il lancio della collaborazione con Viator, che affianca
piattaforme b2c come Expedia e si aggiunge a quelle
b2b come Kuoni e Hotelbeds. Tra le catene alberghiere, invece, accordi sono
stati stipulati con Carlson
Rezidor, Melià, Small Luxury Hotels of the World.
Con loro, ma non solo, l’obiettivo è far percepire la vi-
ospitare meeting ed eventi,
organizzare cocktail e conferenze stampa”.
Day Trip to Chic
il nuovo pacchetto
Sarà invece in vendita dal 5
maggio prossimo il nuovo
pacchetto turistico “Day
Trip to Chic”, che include,
per due persone, un’esperienza di shopping a Fidenza
Village, visita alle cantine
Un particolare del Fidenza Village
mini di mercati in primo
piano: la Russia ha totalizzato il +37%, la Cina +21%,
l’Ucraina (ancora non colpita dai gravi problemi politici e sociali degli ultimi
mesi) addirittura +132%.
La spesa media dei clienti
extra Ue è stata di 289 euro.
Partnership
rinnovate
Per ottenere questi risultati
fondamentali sono, ovviamente, le partnership commerciali: “Continua l’esperienza pluriennale con le
compagnie aeree, che ci
vede, come unico player del
settore, parte integrante dei
principali loyalty programme mondiali. Da sottolineare l’ultimo ingresso, il programma ‘Miles & Smiles’ di
Turkish Airlines” spiega
Mauro Acquati, deputy
tourism director value retail management Fidenza
Village. Per quanto riguarda la distribuzione dei pacchetti turistici e del servizio
sita non come semplice attività di shopping ma come
parte di un vero e proprio
pacchetto turistico.
Focus Mice
Va in questa direzione, ad
esempio, il lancio di TraMilano & Shopping dello scorso febbraio: “Al costo di 20
euro a/r, i clienti potranno
infatti attendere la partenza
del nuovo Shopping Express
presso la Serendepico Lounge in Piazza Castello, sorseggiando un caffè offerto
da noi. Una hostess dedicata è a disposizione per informazioni e indicazioni. Incluso nel costo del biglietto è
l’accesso a TraMilano, tour
di Milano sullo storico tram
numero 1 con apposita audioguida multilingue, e la
MilanoCard Special Edition, che prevede vantaggi e
sconti per attrazioni e musei
della città”. Focus anche sul
Mice con “Chic Lounge,
uno spazio che permette di
accogliere delegazioni vip,
del ristorante stellato Guida
Michelin Antica Corte Pallavicina e una passeggiata in
bicicletta sulle rive del Po,
accompagnati dallo chef
Massimo Spigaroli e il suo
staff che prepareranno il
pranzo. “Queste sono alcune delle novità che proponiamo sia al mercato consumer che trade, con il quale
collaboriamo attraverso tariffe nette e commissionabili
su tutti i nostri prodotti”.
Naturalmente, non sfugge
l’opportunità Expo 2015:
“Stiamo lavorando su molti
fronti da diversi mesi. Come
la stipulazione di accordi
commerciali con i principali
player e reseller, e lo sviluppo di accordi con il territorio allargato, che rappresenta la sfida da cogliere e
vincere per tutta la filiera.
La sinergia con la collezione dei Villaggi Chic Outlet
Shopping in Europa e in
Cina rappresenterà inoltre
un veicolo promozionale e
commerciale chiave”.
Dalle aziende
12 GuidaViaggi
UvetGo punta dritto
su Marsa Alam
E prepara un'altra offerta mediterranea
rende corpo il tour
operating in casa
Uvet con il resort
Clubviaggi Abu Dabbab El
Malikia di Marsa Alam, che
dal 19 aprile viene commercializzato in esclusiva da
UvetGo con la formula all
inclusive.
La business unit nata a febbraio in seno al gruppo mila-
P
Stefano Colombo
nese si prende l’impegno di
120 posti volo alla settimana
da cinque aeroporti per cominciare – Malpensa, Orio,
Bologna, Verona e Roma –,
per salire a sette con Napoli
e Bari in giugno, quando
l'impegno sul "volato" salirà
a 200 seggiolini.
“Opereremo con Meridiana,
poi stiamo valutando altri
operatori aerei", spiega Stefano Colombo, responsabile della divisione dedicata
al tour operating. In tutto
sono 10 le persone di staff
dedicate a UvetGo, che ha
cooptato il collaudato personale di Uvet più alcune new
entry per creare la struttura
che commercializzerà vacanze charter e di linea a tutte le agenzie di viaggi in Italia.
Oltre al Santo Stefano resort
in Sardegna, come l’anno
scorso cogestito e commer-
lo medio rispetto ad altre
proposte nella località. “L’obiettivo di fatturato delle attività per questo primo anno
è stato rivisto a 10 milioni di
euro, considerate le difficoltà della destinazione egiziana, la quale non potrà
contare su Sharm per la stagione estiva (inizialmente
erano stati messi a budget
L’Abu Dabbab El Malikia di Marsa Alam
cializzato in partnership con
Best Tours Italia (per il 70%
in carico a UvetGo), si aggiunge il villaggio egiziano
che ha caratteristiche ideali
per le famiglie come camere
da cinque persone, il primo
bambino gratuito per il soggiorno e il secondo scontato
del 50%, più altre facility
nella struttura che si affaccia
sulla baia prediletta dalle
escursioni, con due barriere
coralline e non soggetta alle
maree.
Il pricing definito è di livel-
20 milioni, ndr) – commenta Colombo -; per l’80% la
programmazione sarà charter, la linea fa parte dei piani che naturalmente prevedono la stagione invernale
con Oceano Indiano, Estremo e Vicino Oriente tra le
mete”.
Ma l’estate non è ancora tutta definita, un prodotto mediterraneo arriverà a rinforzare l'offerta. Intanto per Pasqua 170 passeggeri sono
stati prenotati su Marsa per
l'opening dell'Abu Dabbab.
Fattore rischio
Egitto
“E’ certamente un rischio
quello che ci siamo assunti
con l'Egitto – continua Colombo -, ma per acquisire
un prodotto di eccellenza,
che altri stavano trattando,
era il momento giusto. Pensiamo che l’investimento a
medio termine possa risultare soddisfacente. Abbiamo preferito acquisire posti-volo per esprimere la volontà forte di volerci affermare sul mercato”.
Uvet ha acquisito il gestionale Ideal (Opentur), che gli
permette ora di programmare caricando i voli dai Gds.
Un’innovazione che farà la
differenza in questo nuovo
corso nelle attività di tour
operating affidate alla business unit guidata da Stefano
Colombo.
Santo Stefano
in Sardegna
Premesso che la programmazione Sardegna sarà anche generalista, il clou è
rappresentato anche quest'anno dalla struttura nel
parco naturale della Maddalena.
La caratterizzazione della
vacanza sarà ancora una
volta di mondanità, musica
e ospiti vip del mondo dello
spettacolo, artisti e chef di
fama, con tariffe più adeguate al tipo di trattamento,
mentre nell'estate 2013 fu
lanciato con un pricing più
accattivante.
"È in arrivo il contratto di
gestione di lungo termine",
sottolinea Colombo. P. Ba.
28 Aprile 2014 - n° 1441
Il t.o.
le4stagioni
al debutto
n nuovo t.o. fa il suo debutto sul mercato. Si tratta
di le4stagioni Tour Operator, nato a novembre
2013. Parte una “nuova avventura”, come la definisce il direttore commerciale Lucio Galvagno, che ha
alla base professionisti del settore con più di 30 anni di esperienza alle spalle, che si sono rimessi in gioco. “Vorremmo
poter proporre, in ogni destinazione programmata, almeno
un prodotto in esclusiva. Questo è ciò a cui tendiamo - spiega il manager -. Sappiamo che non è facile, ma ci arriveremo”. Il t.o. non ha definito un target preciso di riferimento, “lavorando per lo più con voli charter possiamo proporre il nostro prodotto a tutti. Le mete al momento sono Repubblica
Dominicana, Messico, Cuba, Kenya, Zanzibar, Cipro Nord
(se desiderate ottenere maggiori specifiche su “Cipro Nord”
vi invitiamo a consultare il documento A1) Turismo nella
zona occupata di Cipro sul sito www.turismocipro.it), Sicilia
e Sardegna. Prodotti facili, per la maggior parte già molto conosciuti nel mercato agenziale”. Il t.o. affronta l’estate “con
ottimismo” e non poteva essere altrimenti. Tra le scelte fatte
quella di non pubblicare cataloghi, “tutta la nostra programmazione si può vedere sul sito le4stagioni.eu”.
La destinazione “principe dell’estate - osserva il manager sarà Cipro Nord alla quale è dedicato un volo charter in partenza da Malpensa dal 30 luglio al 27 agosto con vari prodotti alberghieri”. Per quanto riguarda il canale agenziale, al
momento il t.o. lavora principalmente con i grandi network,
U
Cefalù
“ai quali offriamo tutte le possibilità in termini di commissione e incentivi per ottenere importanti risultati dalla vendita
del nostro prodotto”. Per divulgare la conoscenza del brand,
una squadra di commerciali è attiva sul territorio.
“Al momento siamo presenti principalmente al Centro-Nord.
Stiamo verificando alcune sinergie con altri partner – annuncia Galvagno - per poter espandere la nostra commercializzazione anche al Sud”.
S.V.
BW Germania, largo ai piccoli
l mercato alberghiero tedesco è
molto simile a
quello italiano, frammentato
e con la necessità per i piccoli hotel di unirsi o affidarsi ad un gruppo per poter
competere.
Lo spiega Marcus Smola,
che del mercato Germania è
responsabile per Best Western: “E le ragioni sono le
stesse. Oggi all’albergatore,
lo sappiamo, non basta più
offrire un buon letto o una
buona colazione. Ci sono il
I
revenue management, i social media, la distribuzione
online da gestire. Tutto è più
complicato”. Specie per i
più piccoli.
Ed a questo proposito c’è un
cambio di strategia in Germania: “Finora la nostra
espansione si concentrava
su strutture al di sopra delle
50 camere. Da oggi invece
allargheremo il portfolio anche ad hotel indipendenti
più piccoli di queste dimensioni. Oggi anche per i piccoli alberghi e per i bouti-
que hotel è sempre più importante competere avendo
al fianco un partner forte.
Dal punto di vista del ritorno sull’investimento oggi ha
senso anche per loro cercare di appartenere ad una organizzazione come la nostra”. Quanto alla distribuzione geografica, non ci
sono limiti sul territorio e si
guarda anche alle località
secondarie. E non ci sono
solo le città nel mirino, anzi.
Forse siamo abituati a considerare Best Western in pri-
mis un brand “urbano”, invece in Germania lo sviluppo è orientato anche al leisure: “Ci focalizziamo su destinazioni resort – spiega il
manager -, vediamo che c’è
un potenziale per lo sviluppo. Ovviamente, ci sono differenze in termini di promozione e commercializzazione, là dove sono coinvolti
t.o. e adv sono naturalmente
più alti i costi di distribuzione ma di contro credo che la
fedeltà che si può creare con
il resort sia maggiore”.
La sfida
delle tariffe
Quest’anno il gruppo dovrebbe crescere di altri 15
hotel in Germania. La sfida
rimane quella delle tariffe:
“Le tariffe medie alberghiere in Germania sono tra le
più basse d’Europa”, ammette il manager.
Anche se l’anno scorso sono
cresciute lievemente, dello
0,12% a quota 86,20 euro. Il
RevPar si è attestato sui
60,77 euro.
Una contrazione, del 2,09%,
si è avuta nel giro d’affari,
che chiude l’anno a quota
673 mln di euro, a causa dell’uscita dal gruppo di circa
25 hotel rispetto all’anno
prima, soprattutto per scelte
dei piccoli gruppi cui appartenevano o per scelte immobiliari. Di contro, il marchio
Best Western ne ha guadagnati undici.
Ad oggi la divisione comprende 194 strutture, per un
totale di 18.276 camere (tre
hotel sono in Lussemburgo).
M.T.
Dalle aziende
28 Aprile 2014 - n° 1441
Accor si riorganizza
e ribadisce la leadership
Il nuovo corso del gruppo nelle parole di Renzo Iorio
ambio di vertice,
cambio di organizzazione.
E’
quanto il nuovo anno ha
portato per il gruppo Accor,
come ci ha spiegato l’amministratore delegato in
Italia, Renzo Iorio. Sébastien Bazin, direttore generale di Colony Capital Europe, si è preso “la responsabilità operativa del gruppo”, diventandone direttore
generale e portando a due
cambiamenti sostanziali.
Innanzitutto “si torna ad
una divisione per territori e
non più per marchio”, con
la ferma volontà di ribadire
“la leadership di Accor” nel
panorama alberghiero mondiale. In secondo luogo si è
arrivati alla creazione di due
poli: “Il primo – spiega Iorio – ha un modello operati-
due settori, ma anche di rendere più comparabile Accor
rispetto ai competitor”.
C
Renzo Iorio
vo avente un focus simile a
quello delle altre compagnie
di modello anglosassone,
Social, mobile and co.
Da tempo partner di TripAdvisor, sbarcato sui social
“con un po’ di ritardo”, il Gruppo Accor considera quest’ultimo “un tema importante sui cui lavorare maggiormente”, con la consapevolezza che il cliente è sempre
più orientato al web e che le sue scelte “sono figlie delle opinioni che trova online”.
E se si parla di web, non si può non parlare di mobile e
canali di distribuzione: ottimizzare i siti e i percorsi di
prenotazione è cosa ormai data per scontata, anche se
questo non vuol dire abbandonare strade percorse sino
ad ora. “Se è pur vero che Internet è più usato rispetto
a gds e agenzie, questo non significa che sono stati sostituiti”. Semplicemente “occorre essere all’avanguardia
su ciò che è all’avanguardia”, pur mantenendo gli investimenti su canali più tradizionali.
E le Olta? Anche un big come Accor non può prescindere da loro: “E’ un canale come gli altri, bisogna saperlo
usare – ci risponde Iorio -. Se loro sono utili a noi, anche noi diventiamo per loro asset di valore. E’ fondamentale non diventarne schiavi”. E ci si riesce puntando
sulla forza del brand.
E.C.
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Trasporti, business travel e
associazioni
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franchising e management,
che operano sul mercato. Il
secondo è un polo più ristretto, che raggruppa la
parte immobiliare e di proprietà e che acquisisce la logica tipica dell’investitore”.
E stando a quanto ci dice
l’a.d, possiamo aspettarci
movimento sul fronte vendite e acquisizioni: oggi eventuali nuove cessioni non saranno più “figlie della necessità di liberare risorse”,
ma anzi saranno utili a
“smobilizzare investimenti
non allineati con il target al
fine di investire in opportunità interessanti”. E Iorio
individua queste ultime in
grandi città e mercati con
spazi di crescita importanti.
“La scelta di organizzare
l’attività in due poli – aggiunge ancora il manager consente di focalizzare e acquisire specializzazione nei
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Alberghi e incoming
In Italia cento hotel
entro il 2017
Dalla novità ai risultati,
chiediamo a Iorio di tracciare un bilancio dello scorso
anno. “Nel 2013 abbiamo
raggiunto risultati positivi,
abbiamo avuto un recupero
importante sia in termini di
occupazione che di prezzo
medio, con una crescita significativa del RevPar, sostenuto dalla clientela internazionale”. La marginalità
ha messo a segno un aumento nell’ordine del +30% sul
fatturato, per un risultato
complessivamente in deficit,
ma ridotto della metà rispetto al 2012. Il manager parla
di un cash flow positivo,
come Paese, nel 2014 e di
un ritorno all’utile civilistico
nel 2015. “Il 2014 è iniziato
bene, con numeri nettamente superiori rispetto al
2013”. In Italia le strutture
Accor, appartenenti a vari
marchi, sono una settantina,
le aperture dell’anno dovrebbero essere nell’ordine
di 5-7, in base “ai cantieri e
alle negoziazioni”. Di certo
arriverà un Mercure a Genova in maggio, un Ibis a luglio a Milano Lainate, “importante in vista di Expo”,
mentre per la seconda metà
dell’anno è atteso un Mercure a Firenze e “mi auguro un
Mercure anche a Verona”.
Il tutto per arrivare ad una
ottantina di hotel entro l’anno e ad un centinaio da qui
al 2017.
E.C.
13
Latam: focus sul potenziale
di un Continente
“Il 2013 è stato un anno
difficile ma di successo”. A parlare è Joao
Murias, direttore commerciale Italia e Medio Oriente di Latam
Airlines Group, che
nel fare il punto sull’anno appena trascorso
sembra non avere dubbi: difficile perché è stato l’anno della messa in
pratica della fusione tra
le due compagnie latinoamericane, di successo “per la velocità
con cui il processo è
stato portato avanti”.
Fino ad un tassello, non
l’ultimo (ci sono in ballo
Joao Murias
ancora gli obiettivi delle
sinergie, 6-700 milioni
l’impegno fino al 2017, oggi si è a circa metà strada, ed
un target di margine operativo tra il 6 e l’8%) ma certamente uno importante, quello del passaggio sotto un’unica alleanza: “Abbiamo scelto oneworld perché ci sembra l’opzione migliore per entrambe le compagnie –
spiega il manager -, abbiamo molte operazioni concentrate su Miami e Madrid e guadagniamo posizione su
Londra grazie al partner British Airways”.
L’Europa rimane importante anche se la crescita è rimandata, “ci sono i segnali ma non è ancora fuori dalla
crisi, dunque per quest’anno consolidiamo e puntiamo a
mantenere giovane la flotta (6 anni e mezzo): i nuovi aeromobili che arriveranno, ne sono previsti 96 fino al
2018, serviranno in primis per sostituire i vecchi. Sul
long haul investiamo sia con i B787 e B767, che con
A350 che arriveranno dal 2015. Non crediamo ci sia ancora abbastanza traffico per puntare all’A380”.
D’altronde, spiega Murias che attualmente il traffico dall’Europa verso il Sudamerica conta solo per il 6% del totale, dunque il margine di crescita è alto, anche se non
ci sono nuovi voli all’orizzonte né tantomeno l’intenzione di affiancare al Malpensa-San Paolo un collegamento da Fiumicino. Il focus è chiaro: far percepire al mercato, anche a quello dei tour operator “perché vogliamo
sviluppare il turismo”, il valore aggiunto del gruppo nato
dalla fusione tra Lan e Tam: “Ora offriamo un’unica compagnia per un intero Continente, 2 posti su 5 di quelli disponibili in Sud America sono nostri. E questo può offrire nuovi sbocchi anche per gli itinerari degli operatori”.
Gli hub storicamente forti sono Lima e Santiago, ma a
questi si aggiunge San Paolo, anche in vista dei Mondiali di calcio. Che vedono Latam lavorare a stretto contatto con l’autorità brasiliana, l’Anac. Circa 21 milioni di
dollari è l’investimento coinvolto per riorganizzare il
network: “Stiamo lavorando soprattutto a riorganizzare
gli slot e gli orari per ottimizzarli in occasione delle partite nelle 12 città. E abbiamo previsto 1000 voli aggiuntivi, 650 dei quali sulla rete domestica”.
M.T.
Corrispondente a Roma:
Annarosa Toso
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Paesi al microscopio
14 GuidaViaggi
28 Aprile 2014 - n° 1441
Croazia e Slovenia
Resta aperta la questione pricing
Per il 55% delle adv interpellate le tariffe sono rimaste costanti,
ma gli operatori non sono tutti d’accordo
di Stefania Vicini
arà un’estate, questa, che potrebbe
premiare alcune
mete in particolare, più vicine, aggressive nel pricing,
che strizzano l’occhio al target famiglia e in grado di
mettere sul piatto un’offerta
di vacanza completa. Il consumatore è sempre più vincolato dal budget e non vuole però rinunciare ad una vacanza ricca di contenuti. Visto che il fattore pricing assume un ruolo sempre più
marcato nelle scelte d’acquisto e di prenotazione, l’Osservatorio Guida Viaggi
quest’anno ha puntato l’attenzione proprio su questo
aspetto, chiedendo ad un panel di adv come è cambiato
il pricing della Croazia negli
ultimi anni. Per il 55% degli
interpellati è rimasto costante, mentre il 29% sostiene
che si è registrato un lieve
aumento. Più bassa la percentuale di chi asserisce che
si è assistito ad un notevole
aumento, 12%. Solo il 4%
parla di tariffe in calo.
S
Il parere dei t.o.
Questo è il parere della distribuzione, ma sondando
gli umori dei t.o. sembra
piuttosto che il pricing della
destinazione abbia subito
delle variazioni marcate nel
tempo, complici più fattori.
E’ ciò di cui è convinta Silvana Zanini, product manager Margò, che entra più
nel merito della questione,
osservando che “la destinazione è cambiata molto sul
fronte pricing, del resto come tutte le destinazioni per
cui si è sviluppata la vendita
online, sia diretta sia tramite Olta. Perciò - afferma oggi i clienti beneficiano di
un’ampia offerta competitiva e Margò riesce a mante-
Come è cambiato il pricing della Croazia
negli ultimi anni? (valori percentuali)
Fonte: Guida Viaggi
nere la promessa di buona
competitività in termini di
prezzi e di proposte”. La situazione è un po’ cambiata e
serve un passo in più. C’è,
infatti, chi sostiene che la
Croazia debba “assolutamente adeguare le sue tariffe a quelle di altre destinazioni che risultano più appetibili per il mercato italiano
- afferma Valentina Piacentini, direttore commerciale
di Kompas -. Il Paese è conosciuto dai più come meta
economica, ma questo non
corrisponde alla realtà da
alcuni anni”. Da parte sua il
t.o. dice di aver cercato di
contenere i prezzi, “applicando un mark up limitato.
Abbiamo optato per questa
politica perché internet permette al cliente finale di
confrontare strutture e prezzi agevolmente ed è difficile
fargli accettare una quotazione di un solo servizio hotel più alta rispetto ad un'altra se non ci sono reali motivazioni”. Da Solo Croazia
si fa presente che i prezzi negli alberghi “sono sempre in
leggero aumento, ma negli
appartamenti sono, invece,
stabili”.
Tra ritardi e cali
Le vendite della Croazia
sono partite leggermente in
ritardo per questa estate,
“ma stanno recuperando afferma Margò -, con un
trend più che positivo”. Anche Kompas rileva un ritardo sulle prenotazioni, il t.o,
però, ha registrato “un boom
di vendite last minute per
Pasqua e ponti sia individuali sia gruppi”, dice Piacentini. E la Slovenia? La
meta ha registrato un calo
durante l’inverno, fa presente la manager e, tra le possibili motivazioni, vien evidenziato che, seppur il prodotto terme e benessere sia
“molto valido”, la “minor
capacità di spesa degli italiani ed il fatto che queste
strutture termali non abbiano alcun tipo di convenzione
con la sanità italiana, hanno
messo in sofferenza la destinazione”. Solo Croazia rileva, invece, una domanda
Osservatorio Guida Viaggi
Soggetto realizzatore della ricerca:
Guida Viaggi tramite call center esterno
Tipo e oggetto della ricerca:
ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale
Metodologia:
interviste telefoniche con questionario strutturato
Universo di riferimento:
popolazione di adv (7.500)
Campione: rappresentativo delle adv per zona
Estensione territoriale: nazionale
Consistenza del campione: 1^ mar ‘14, 250
casi
Errore statistico: ± 3%
si riferiscono alla propensione alla vendita e non
all'effettivo fatturato realizzato sul prodotto in
que-stione. L'elaborazione dei dati avviene per la
totalità del territorio italiano, per singola zona
(nord, centro e sud Italia) e per ruolo ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona interpellata (titolare di agenzia o banconista). Nel
caso in cui non vi fossero particolari differenze tra
i diversi risultati, l'elaborazione per suddivisione
territoriale e ruolo non viene fatta. Al fine di dare
al lettore la possibilità di analizzare i dati secondo le proprie esigenze, la nostra elaborazione
dei dati si basa su semplici medie aritmetiche.
Le inchieste considerano le adv dal punto di vista
numerico, assegnando a ciascuna lo stesso
peso indipendentemente dal fatturato su una
destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti posti
I dati pubblicati rappresentano solo un estratto.
Per informazioni www.guidaviaggi.it,
sezione Ricerche di mercato
“più o meno costante. Gli
italiani sono sempre numerosi”. Le mete più richieste?
Si confermano Hvar, Dubrovnik, Bol, i Laghi di Plitvice, Makarska “e ultimamente Novalja per i giovani,
che la chiamano l’Ibiza
croata”. L’unico elemento
dato dai numeri, osserva Sebastiano Mazzucchelli, titolare Il Piccolo Tiglio, “è
che al momento la stagione
per la Croazia ricalca i risultati dello scorso anno. Lo
stesso vale per il prodotto
giovani, a cui da 3 anni dedichiamo la brochure Croazia Movida”. E’, invece,
“positivo l’andamento per i
gruppi precostituiti, con il
ritorno di una domanda significativa”.
Possibili chance
In una stagione in cui Sharm
sarà il grande assente e il
Mare Italia potrebbe guadagnare terreno, complice anche il fatto che i t.o. stanno
mettendo in campo aggressive operazioni commerciali, ci si domanda se Croazia
e Slovenia possano essere
delle alternative competitive. In casa Margò si pensa
che la Croazia possa essere
“una alternativa alle più
consuete Grecia e Spagna”,
dice Zanini, complice il fatto che è apprezzata per più
fattori. “E’ molto ricercata
dagli italiani del Nord per
la vicinanza, ma ormai ha
ottimi collegamenti anche
dal Centro e dal Sud grazie
ai voli per Rijeka, Split e
Dubrovnik”.
In pratica Croazia e Slovenia possono essere valide
alternative, anche se ci sono
altre mete che rappresentano
la prima scelta. La Croazia
sta investendo molto nelle
strutture alberghiere, osserva
Piacentini, “il rovescio della
medaglia è che spesso gli
hotel risultano più cari di
quelli italiani, deludendo le
aspettative di chi ritiene la
Croazia una località economica. Ciò, però, non significa che non esistano strutture con un ottimo rapporto
qualità prezzo”.
Mosse di branding
uoni segnali per la
Croazia, nei primi
undici mesi del
2013, il Paese ha realizzato
72.776.495 pernottamenti,
pari ad un +4% sul 2012.
Secondo i dati ufficiali, gli
arrivi nello stesso periodo
dello scorso anno sono stati
12.791.277, ovvero il 5 % in
più. Guardando la composizione dei flussi, i turisti più
numerosi sono stati quelli
provenienti dalla Germania,
seguiti dai turisti provenienti da Slovenia, Austria, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Paesi Bassi, Slovacchia,
Gran Bretagna e Ungheria.
Il turismo si conferma tra le
priorità del Paese. Il governo croato ha recentemente
approvato la strategia per lo
sviluppo del settore sino al
2020, in cui l’obiettivo principale è diventare entro
quella data “uno dei 20 Paesi più competitivi al mondo
nell’ambito turistico”. Per
raggiungere il target il ministro del Turismo, Darko
Lorencin, ha dichiarato che
si conta “di incrementare il
livello degli investimenti a 7
miliardi di euro sino al
so turistico durante l’anno”.
B
Dubrovnik
2020. E’ necessario investire
in nuove strutture alberghiere e aumentare il loro peso
percentuale rispetto alle capacità ricettive totali dal 13
al 18%, migliorando la qualità degli alloggi nei campeggi e la professionalità e
il collegamento con gli alloggi in famiglia”. Tra le azioni si lavorerà sullo “sviluppo di specifiche forme di
turismo, che saranno motivo
di ulteriori arrivi, soprattutto nei periodi di minore flus-
Progetto
Psp friendly
Nel 2013 l’Ente nazionale
per il Turismo ha iniziato lo
sviluppo del piano strategico di marketing, che mira
alla realizzazione di una
nuova strategia di branding.
Come? Tramite l’attuazione
di una strategia di comunicazione integrata, migliorando la comunicazione online con una serie di innovazioni e la creazione del concetto di Pps (pre e post - stagione) che mira a “stimolare
i flussi turistici nei periodi
esterni all’alta stagione”. Il
Pps è un concetto che comporta “lo sviluppo di una
dozzina di destinazioni nell’ambito degli aeroporti croati che si definiranno e otterranno la denominazione
di destinazione Pps friendy e
sarà attivo per almeno il
50% dell’offerta”. In tema
di collegamenti si segnala
che è la Croazia la nuova destinazione estiva di Blue Panorama, dal 20 giugno decolla il Fiumicino-Rijeka
(Fiume) di blu-express. S.V.
Paesi al microscopio
28 Aprile 2014 - n° 1441
GuidaViaggi
15
Croazia e Slovenia
Sono gli eventi
a trainare i flussi
Buoni segnali per la Slovenia, gli italiani crescono
l 2013 è stato un
buon anno per la
Slovenia. Numeri
alla mano il Paese ha visto
un aumento di arrivi di turisti stranieri del 4%, in totale
2.240.520, e i pernottamenti
(5.912.680) sono cresciuti
del 2% rispetto al 2012. “I
dati dei primi due mesi di
quest’anno ci stanno indicando un trend positivo di
crescita di turisti italiani afferma Gorazd Skrt, direttore dell’ente del Turismo della Slovenia -. L’aumento del 17% nel numero
di arrivi e del 12% nel numero di pernottamenti in
gennaio e febbraio di quest’anno indicano le potenzialità del mercato italiano
che nell’ultimo anno, con
una quota del 16% dei pernottamenti totali, si è riaggiudicato il primo posto tra
tutti i mercati stranieri”. Per
quanto riguarda il numero di
arrivi dei nostri connazionali, quest’ultimo è praticamente invariato dal 2012
(414.200). A fare da traino
alcuni eventi che si terranno
a breve, come i 100 anni dell’inizio della Grande Guerra, che “hanno aiutato a generare ulteriore domanda
I
Lubiana
L’Osservatorio Guida Viaggi ha chiesto ad un panel
di adv come fosse cambiato
l’interesse verso la Slovenia
nel recente passato. Il 63%
degli interpellati ha risposto
che è rimasto costante, il
23% asserisce che è diminuito, mentre solo il 14% rileva un aumento.
Focus sul 2014
Il 2014 è un anno importante per la Slovenia, in quanto
cadrà la ricorrenza di due
visitatori dalle Alpi all’Adriatico. “Abbiamo deciso di
u-nire le forze con la regione confinante del Friuli Venezia Giulia - spiega Skrt - e
di promuovere il territorio
con speciali pacchetti turistici di adv italiane e slovene che porteranno i visitatori alla scoperta dei posti del
fronte isontino”.
Saranno organizzati anche
diversi workshop in Slovenia e in Italia per promuovere il prodotto.
Si fa strada il target giovani
“Queste destinazioni sono talmente disintermediate e hanno un periodo di vendibilità breve (luglio-agosto) che non suscitano molto interesse nei confronti dei t.o. e
pochi operatori decidono di investirci”. E’
piuttosto netto il commento di Paola Frigerio, direzione programmazione e network di Frigerio Viaggi Network, in merito a Croazia e Slovenia. Sul fronte del pricing la manager osserva che “continuano
ad essere bassi, ma non ai livelli di qualche anno fa. Il cliente è abituato a prenotare direttamente e raramente si rivolge
alle adv. A livello europeo, ci sono turisti di
nazioni che chiamano i call center locali
per prenotare i pernottamenti addirittura
mentre sono in viaggio verso la destinazione, perché sanno che una disponibilità
per i prodotti turistici del
Paese”, commenta Skrt.
Come è cambiata la domanda italiana in questi ultimi
anni? Le mete più visitate si
confermano le terme, seguite dal litorale. Secondo i dati
dell’ente “sta crescendo l’interesse per i laghi e le montagne, e soprattutto per Ljubljana, che ha visto nel 2013
un forte aumento di arrivi e
pernottamenti di italiani”.
la si trova sempre”. Dal canto loro i t.o. impegnati sulle due mete parlano di un’offerta completa, con soluzioni per qualsiasi
tipo di clientela. Tra le proposte si rileva
una certa attenzione ai giovani. Rientra in
quest’ottica il catalogo “Croazia Movida”
de Il Piccolo Tiglio, pensato per soddisfare le esigenze di questo target, tra budget contenuto, divertimento, movida e soluzioni ricettive. Per Margò è sempre più
evidente la richiesta “di mete giovani anche in Croazia. Per questo abbiamo investito molto su Novalja, una destinazione
giovane, economica, vicina e divertente”,
commenta la pm Silvana Zanini. Per chi
ama la vita notturna sono molto richieste
anche Hvar e la spiaggia di Zrce, “proposte su cui puntiamo molto”.
S.V.
anniversari. Il primo sarà celebrato a Ljubljana, per festeggiare i 2000 anni dell’antica città romana di Emona, “che sorgeva dove
oggi si trova Ljubljana.
L’altro è il centenario dell’inizio della Prima Guerra
Mondiale che sarà presentato al pubblico in vari modi”.
Uno è il percorso turistico
denominato “Sentiero della
pace”, itinerario che porta i
Oltre alle proposte collegate
ai due anniversari il Paese
continua a promuoversi anche attraverso lo slogan
“Slovenia: Verde. Attiva. Salutare”, essendo un Paese
verde.
Gli ultimi investimenti realizzati sono rivolti al turismo
della salute, “verso il quale
si stanno orientando diversi
centri benessere sloveni”,
afferma Skrt.
Tecnologia
e mobile
E poi c’è la tecnologia. “Il
portale Slovenia.info è stato
adattato a tutti i tipi di mobile device, cosicché il contenuto sarà visibile sugli
smartphone, tablet e computer portatili con piccoli
schermi. Abbiamo sviluppato anche una nuova applicazione mobile, chiamata
“Slovenia's Top 50” che presenta agli interessati i 50 posti e attrazioni più amati
della Slovenia”. La Slovenia
rafforza anche la sua presenza sui social network. Sulla
pagina Facebook Feel Slovenia ha già più di 40.000
amici, sul profilo Twitter
@SloveniaInfo più di 7.000
follower, Instagram invece
contiene più di 130.000 pubblicazioni con l’hashtag
#slovenia.
S.V.
I gruppi sono più curiosi
Si può parlare di nuove tendenze nella richiesta di Croazia e Slovenia? Tra le ipotesi presentate dagli addetti ai
lavori è emersa una constatazione particolare che parte
facendo un distinguo tra turismo individuale e gruppi.
Nel primo caso si è in presenza “di una domanda debole - osserva Mazzucchelli, de Il Piccolo Tiglio -, il che
determina il fatto che non si sviluppino esigenze nuove,
anzi stiamo da tre anni assistendo ad una riduzione della domanda proprio su prodotti particolari e di tendenza”. Il manager esemplifica citando “le crociere con nuovi motovelieri; il charter nautico; la richiesta di ville deluxe e di ville/appartamenti sulle isole più particolari; il cicloturismo, quasi del tutto scomparso in stagione; i programmi diving”. Invece, la domanda per prodotti che includano beauty e wellness, “di cui tutti gli alberghi da 3
stelle in su dispongono, è in linea con l'andamento generale”. Diverso l’andamento per i gruppi: “Sempre più
interessati a scoprire aspetti conosciuti, ma solo marginalmente, dell’offerta croata quali l’enogastronomia di
qualità, includendo anche le produzioni tradizionali”.
Sposta l’attenzione sul fronte delle soluzioni ricettive
Kompas, che ha “molte richieste per gli appartamenti
privati”, ma vanno di pari passo anche quelle “per pacchetti all inclusive da parte delle famiglie. Sono aumentate molto le richieste per le vacanze attive (cicloturismo, kite surf, diving)”. Non mancano le novità. Il Piccolo Tiglio sta lavorando all’ultimazione “di un programma
nuovo per famiglie e bambini, ma anche gruppi di amici”, ma è ancora troppo presto per saperne di più. E poi
c’è l'ingresso nella brochure online Top Hotel, dei Relais
& Chateaux dell'area, di tutti i castelli e le residenze storiche con servizi alberghieri. La novità di Margò per la
Croazia sono pacchetti con soggiorni liberi da 2 a 99
notti abbinati a tutti i voli low cost disponibili dagli aeroporti italiani. Novità anche a Medjugorje, per un turismo
di natura religiosa, ma anche di interesse culturale. S.V.