2015 Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone e-mail: info@europedirectfrosinone.it – sito web: www.europedirectfrosinone.it n. 1 – Gennaio 2015 Sommario Questo mese…in primo piano: Al via l’Anno europeo dello Sviluppo 2015 ……...………………………………………………………………………………………….pag. 2 NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 5 Affari Economici & Finanziari/Euro – L’Eurozona si allarga: entra la Lituania Affari istituzionali – Presidenza del Consiglio UE: passaggio di testimone tra Italia e Lettonia Cultura: Pilsen e Mons: un anno di opportunità nelle Capitali Europee della Cultura 2015 Istruzione/Formazione/Gioventù – Erasmus + diventa globale Istruzione/Formazione/Gioventù – Progetto pilota Europa nelle scuole: siglato Accordo di programma ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE.........................................................pag. 11 Affari Economici & Finanziari – Dalla Commissione UE: proposta sul Fondo europeo per gli investimenti strategici/Linee guida sulla flessibilità Ambiente - Libertà per gli Stati membri di vietare gli OGM: approvata nuova normativa UE Commercio – Controversie investitori-Stato: proposta della Commissione per maggiore trasparenza Occupazione, Crescita, Investimenti & Competitività – La Commissione lancia il progetto Unione dei mercati dei capitali L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 15 Consultazione pubblica sull’elenco di proposte di progetti di interesse comune Scadenza: 13 marzo 2015 Consultazione pubblica sul riesame della direttiva sull’orario di lavoro Scadenza: 15 marzo 2015 Consultazione pubblica su una strategia a lungo termine per l’utilizzo della banda UHF di telediffusione Scadenza: 12 aprile 2015 Consultazione pubblica sulle possibili azioni dell’UE in relazione al coordinamento globale delle osservazioni della Terra attraverso il Gruppo d’osservazione della Terra (GEO) Scadenza: 20 aprile 2015 Consultazione pubblica sul progetto di orientamenti relativi alla vendita in comune di olio d’oliva, bovini e seminativi Scadenza: 5 maggio 2015 EVENTI & INIZIATIVE………………………………………………………………….. pag. 19 Supplemento Europa Bandi ………………………………………….pag. 25 Questo mese…in primo piano: Al via l’Anno europeo dello sviluppo 2015 Il contesto Le finalità dell’ “Anno” C on l’inizio del 2015 è stato inaugurato l’Anno Europeo dello Sviluppo (Eyd2015) che, come sottolinea il motto prescelto, “il nostro mondo, la nostra dignità, il nostro futuro”, sarà dedicato all'azione esterna dell’Unione europea e al ruolo dell’Europa nel mondo. Il tema dell’anno europeo 2015 era stato proposto dalla Commissione europea - su sollecitazione della Confederazione europea delle ONG di emergenza (CONCORD) e del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) - ed accolto all'unanimità dal Parlamento e dal Consiglio con Decisione (UE) n. 472/2014 del 16 aprile 2014. Da quando, nel 1983, è stata istituita la consuetudine degli anni tematici rivolti ad una specifica area di intervento, per la prima volta un Anno europeo è consacrato alle azioni esterne dell'UE. L’Unione europea gioca un ruolo di grande rilievo nel settore dello sviluppo mondiale: l’UE e i suoi Stati Membri sono infatti i maggiori donatori a livello mondiale, con uno stanziamento complessivo di 56,5 miliardi di euro (oltre il 50% degli aiuti pubblici totali) nel 2013. Nel dicembre 2013 il Parlamento e il Consiglio hanno destinato all’azione esterna dell’UE un budget di 51,4 miliardi di euro per il settennato 2014-2020. L’Eurobarometro 2013 ha fornito un'immagine sorprendente di cosa pensano dello sviluppo i cittadini dell’UE: oltre l'80% considera importanti gli aiuti allo sviluppo e il 60% pensa che andrebbero incrementati; i due terzi ritengono che la lotta alla povertà nei Paesi in via di sviluppo debba essere una delle priorità principali dell’Unione 2 europea; allo stesso tempo, il 50% dichiara di non sapere nulla sulla destinazione degli aiuti dell’Unione europea. L’Anno Europeo per lo Sviluppo costituirà perciò una nuova occasione per dare maggiore visibilità agli sforzi e agli impegni dell’Unione, come attore globale, per combattere la povertà e promuovere lo sviluppo. Il 2015 sarà un anno fondamentale per lo sviluppo anche al di fuori dell’UE, quello in cui è stato fissato il termine per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (i Millennium Development Goals) adottati nel 2000 e l’avvio della nuova “Post-2015 Development Agenda”. Particolarmente ricco, quindi, è il programma degli appuntamenti: nel mese di luglio ad Addis Abeba, in Etiopia, si svolgerà la preparazione della Terza Conferenza Internazionale sul finanziamento allo sviluppo; a settembre, a New York, si terrà l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione della quale si concluderà il processo di definizione dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibili globali; infine, a dicembre, alla COP20 di Parigi si lavorerà per raggiungere un accordo globale sui cambiamenti climatici. Di qui, gli obiettivi specifici perseguiti dall’Eyd2015: non solo far conoscere gli obiettivi a livello comunitario e le diverse attività pianificate dagli Stati membri nel campo dello sviluppo, ma incoraggiare la partecipazione diretta dei cittadini, stimolare il pensiero critico e far conoscere i benefici derivanti dalla cooperazione europea. L’evento lancio A seguito della presentazione avvenuta lo scorso mese di dicembre a Bruxelles, con un evento per addetti ai lavori organizzato dalla Commissione europea, si è tenuta il 9 gennaio 2015 a Riga, presso la Biblioteca Nazionale della Lettonia, la cerimonia ufficiale di lancio dell’EYD2015. L’incontro, svoltosi a margine dell’apertura del semestre di presidenza dell’Unione della Lettonia, ha avuto come protagonisti chiave il primo ministro lettone, nonché neopresidente del Consiglio dell'Unione europea, Laimdota Straujuma, ed il presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker. Oltre a loro hanno preso parte all'evento il nuovo Commissario europeo per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo, Neven Mimica, l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell’Unione, Federica Mogherini, il presidente della Commissione delle regioni, Michel Lebrun, e diversi esperti di settore. I principali temi di discussione, quelli sui quali l'Unione europea ha deciso di impegnarsi, sono stati la riduzione della povertà a livello globale, i diritti delle donne e delle persone con disabilità, la sostenibilità e la tutela ambientale. Gli interventi che si sono susseguiti hanno contribuito ad evidenziare un concetto chiave: l’impegno da profondere per il raggiungimento degli obiettivi prefissati riguarderà in primo luogo le istituzioni dell'Unione europea e quelle degli Stati membri, ma, al tempo stesso, avrà una più ampia platea di destinatari. L’anno europeo dello sviluppo 2015, infatti, permetterà ai giovani, ai responsabili politici, alla società civile, al settore privato, alle istituzioni accademiche e alle singole parti interessate di riunire gli sforzi per concentrarsi sui propri comuni obiettivi in materia di sviluppo. “Ogni individuo ha un ruolo da svolgere nella realizzazione di un mondo più sostenibile e pacifico”, ha sottolineato in proposito il presidente Juncker. “A prescindere dalla direzione che ciascuna persona vuole seguire, le aspirazioni sono le stesse: un mondo stabile e pacifico, istruzione per i 3 nostri figli, posti di lavoro per i giovani, e una vita dignitosa su un pianeta del quale dobbiamo avere maggior cura”. "Si tratta dell’occasione della vita per poter mettere sotto i riflettori mondiali i temi dello sviluppo e spero che la gente da tutta l’Europa si unisca a noi e partecipi all’anno”: questo l’auspicio del Commissario Mimica. L’Alto Rappresentante Mogherini ha dichiarato che tutti, in Europa e al di fuori, dovrebbero fare la propria parte “per un mondo più equo”. “Non è questione di carità”, ha aggiunto, “ma del nostro stesso interesse”. I relatori hanno ricordato le vittime della strage del giornale satirico Charlie Hebdo avvenuta a Parigi il 7 gennaio, non sapendo che, mentre andava in streaming la cerimonia di apertura dell’EYD, un altro attentanto (nel negozio kosher di Vincennes) stava sconvolgendo la capitale francese. La struttura dell’ Anno/Prossimi eventi L’ Anno europeo dello sviluppo 2015 prevede un fitto calendario di eventi a livello UE, nazionale, regionale e locale, aperti alla partecipazione collettiva. Alla cerimonia di apertura di gennaio seguirà, il 2 marzo, un evento internazionale dedicato ai temi di genere, mentre a maggio è in programma a Bruxelles una marcia sulla distanza dei 20 km. Ulteriori momenti di attenzione nei diversi 28 Paesi Membri comprendono le 28 date delle Kapuscinski lectures, i seminari internazionali dedicati ai temi dello sviluppo lanciato per la prima volta nel 2009 (una per ogni Stato Membro), oltre ad un ampio spettro di opportunità che vanno dai progetti artistici e di sviluppo alle attività con le scuole e le università agli eventi sportivi su vasta scala. EYD2015, inoltre, sarà parte attiva dell’EXPO 2015 a Milano, che partirà a Maggio, e dei Giorni Europei per lo Sviluppo che si terranno a Bruxelles in giugno. Lo EYD 2015 sarà strutturato per mesi tematici, ognuno dei quali si focalizzerà su un argomento specifico. Gennaio sarà dedicato al tema “L’Europa nel mondo”, febbraio si concentrerà su “Educazione”, marzo su “Donne e ragazze”, aprile su “Salute”, maggio su “Pace e sicurezza”, giugno su “Crescita sostenibile, lavoro dignitoso e imprese“, luglio su “Bambini e giovani”, agosto su “Aiuti umanitari”, settembre su “Demografia e migrazione “, ottobre su “Sicurezza alimentare”, novembre su “Sviluppo sostenibile“ e dicembre su “Diritti umani e governance”. I Paesi coinvolti nell'iniziativa sono i 28 Stati membri dell'Ue ed i Paesi candidati: Islanda, Macedonia, Montenegro, Turchia e Serbia. Per maggiori informazioni sull’ EYD 2015 e sul calendario degli eventi: http://europa.eu/eyd2015 Il discorso del presidente Juncker alla cerimonia di lancio dell’ EYD 2015 http://europa.eu/rapid/press-release_SPEECH-15-3100_en.htm Ulteriori approfondimenti Anni europei: http://europa.eu/about-eu/basic-information/european-years/ Speciale Eurobarometro: http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/eb_special_439_420_en.htm#421 4 Notizie flash dall’UE Affari economici & Finanziari/Euro L’Eurozona Lituania D si allarga: entra la al primo gennaio 2015 la Lituania ha ufficialmente adottato la moneta unica dell’Unione europea, di cui fa parte sin dal 2004. Bruxelles ha così portato a termine il coinvolgimento delle Repubbliche Baltiche nella moneta unica: l’Estonia aveva, infatti, adottato l’euro nel 2011, mentre la Lettonia ha effettuato il passaggio dal primo gennaio 2014. Con l’ingresso della Lituania sono 19 gli Stati membri europei che fanno parte dell’Eurozona e circa 337 milioni di cittadini europei che utilizzano la stessa moneta. Il Vice-presidente della Commissione europea per l'Euro e il Dialogo Sociale, Valdis Dombrovskis, ha dichiarato: "Sono felice di accogliere la Lituania nella zona euro. La sua adesione segna il ritorno degli Stati Baltici al cuore politico ed economico del nostro continente. Questo è un momento simbolico, non solo per la Lituania, ma anche per la zona euro in sé che rimane stabile, attraente e aperta ai nuovi membri. Sono convinto che l'adesione dei Paesi Baltici nell'area euro rafforzerà l'economia della Regione rendendola ancora più attraente per gli affari, il commercio e gli investimenti". Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/economy_finance/euro/ Affari istituzionali Presidenza del Consiglio UE: passaggio di testimone tra Italia e Lettonia I l 1° gennaio 2015 si è aperto il semestre di presidenza del Consiglio UE della Lettonia, che ha ricevuto il testimone dall’Italia. Per il Paese baltico la presidenza del semestre è un appuntamento di grandissima importanza, considerato che per la prima volta nella storia della Lettonia indipendente si trova a gestire direttamente l’agenda europea, occupando un ruolo di primo piano nel panorama politico e diplomatico internazionale. L’inaugurazione ufficiale del semestre è avvenuta l’8 gennaio con l’arrivo a Riga del Collegio della Commissione europea, guidato dal presidente Jean Claude Juncker e dall’Alto commissario per gli affari esteri Federica Mogherini, e del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Al centro degli incontri c’è stata la presentazione 5 dell’agenda e delle priorità del semestre di presidenza lettone, che sono state discusse dal Collegio dei commissari e dal Governo lettone sia in una riunione plenaria sia in vari "dibattiti settoriali". Oltre a riunirsi in bilaterale con i ministri lettoni, i vicepresidenti e i commissari UE hanno dialogato con i fondamentali portatori d'interesse e con i deputati del Saeima, il Parlamento lettone. Le priorità della presidenza lettone Europa competitiva, Europa digitale ed Europa impegnata: sono queste le priorità della presidenza lettone del Consiglio dell'Unione europea, presentate dalla premier Laimdota Straujuma al Parlamento UE in occasione della plenaria di gennaio. In merito alla prima priorità, Europa competitiva, l’obiettivo principale annunciato è quello di favorire la crescita occupazionale ed economica rispetto al quale gli sforzi della Presidenza lettone saranno rivolti ad assicurare che il Consiglio lavori efficacemente al ‘Piano di investimenti per l’Europa’ e mireranno altresì al rafforzamento del mercato unico, all’implementazione effettiva del semestre europeo e al rinnovamento della strategia Europa 2020. L’attenzione è puntata anche sulla politica di coesione: attribuendo ad essa un’importanza fondamentale nella riduzione delle disparità sociali ed economiche e nello slancio alla crescita e all’occupazione, la Presidenza si impegna ad «assicurare che vi siano tutti i presupposti per spianare la strada al regolare avvio dei nuovi programmi operativi». Per quanto riguarda il secondo punto, Europa digitale, è la prima volta che questo tema viene posto da un Paese come priorità nel suo semestre e la Lettonia con questa scelta vuole evidenziare il suo ruolo fra i leader del settore della digitalizzazione. La presidenza lettone si impegnerà nel migliorare il quadro europeo sulla protezione dei dati, sulla sicurezza delle informazioni e della rete e lavorerà attivamente ai temi chiave della strategia comunitaria per il mercato unico digitale. A questo proposito, Riga ospiterà la più grande assemblea sull’Agenda digitale che si svolgerà a giugno con la partecipazione di oltre 700 rappresentanti del settore. La terza priorità, Europa impegnata, si riferisce all’impegno per il rafforzamento del ruolo dell’Ue a livello mondiale, obiettivo che “obbligherà anche ad affrontare la questione sensibile relativa all’Ucraina e all’aggressione della Russia all’Ucraina”. “Lavoreremo non solo sull'accesso orientale, ma anche su quello meridionale”, vale a dire il Mediterraneo, ha sottolineato la premier. Quanto agli accordi di libero scambio, la presidenza intende dare tutto il suo appoggio al proseguimento degli accordi con gli Stati Uniti e il Giappone. La Lettonia mira soprattutto a sviluppare le relazioni europee nella fascia dei Paesi euroasiatici e del Caucaso. 6 La Straujuma ha richiamato l’attenzione sul 4° Summit sul Partenariato orientale che avrà luogo a Riga il prossimo maggio; l’evento offrirà l’opportunità di valutare i progressi raggiunti dopo il Summit del 2014, svoltosi a Vilnius, riconfermando l’importanza del Partenariato orientale e individuando la strategia da seguire per il futuro. Inevitabilmente, i drammatici avvenimenti di Parigi hanno posto il tema del terrorismo di matrice islamica al centro dell’attenzione del semestre di presidenza lettone, facendo passare in cima alle priorità il tema della sicurezza. Nel corso del suo intervento in plenaria, infatti, la premier Straujuma ha assicurato di voler dedicare particolare attenzione alla strategia europea di sicurezza e allo scambio di informazioni tra Stati, esprimendo grande apprezzamento per il fronte comune dei Paesi europei di fronte all’accaduto: “Durante la manifestazione di Parigi, lo scorso 11 gennaio, abbiamo visto l'espressione della nostra unità, tutta l'Europa si è mostrata unita. Dobbiamo continuare a difendere i nostri valori”. Saranno circa 200 gli appuntamenti istituzionali europei che la Lettonia ospiterà nel corso del suo semestre europeo, la maggior parte dei quali a Riga. E’ previsto l’arrivo in Lettonia, durante il semestre di presidenza, di circa 25 mila politici e figure istituzionali europee, e di almeno 700 giornalisti accreditati. Il sito web della presidenza lettone: www.eu2015.lv Il bilancio del semestre italiano A sancire definitivamente il passaggio di consegne tra Italia e Lettonia, anche il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi è intervenuto il 13 gennaio al Parlamento europeo davanti all’assemblea in sessione plenaria. “L’Europa per noi non è solo ricordo, solo passato, ma è anche la speranza per il futuro e ha il colore dell’opportunità. Nel semestre di presidenza italiana dell’Ue si è visto un cambiamento profondo nella direzione anche se non ancora nei fatti”, ha dichiarato il premier. Facendo il bilancio di sei mesi al timone degli Stati membri, Renzi ha annoverato tra i risultati raggiunti la «scelta storica» di dare un «valore politico» alle elezioni europee, primo passo per la nomina di Junker a leader della Commissione. Ha poi ricordato che l’Europa deve cambiare marcia in economia se non vuole diventare il fanalino di coda del mondo sviluppato, puntando sulla flessibilità. Al termine dell’intervento italiano il presidente della Commissione europea, JeanClaude Junker, si è complimentato con l’Italia per il “buon lavoro” fatto durante questo semestre, ponendo l’accento sul ruolo svolto per il raggiungimento dell’accordo sul bilancio europeo 2014 e 2015. “La complicità con la Commissione è stata integrale. Senza la volontà della presidenza il risultato non sarebbe stato possibile, saremmo in mezzo a una crisi di bilancio di cui avremmo sofferto” ha sottolineato il capo dell'Esecutivo UE, chiudendo il suo intervento con un "Viva l'Italia!". http://italia2014.eu/it/ Agricoltura & Sviluppo rurale nelle regioni dei vari Paesi membri, spesso secondo tradizioni secolari. Lo scorso 15 gennaio un altro prodotto italiano, la "Focaccia di Recco col formaggio", è stato riconosciuto come prodotto IGP. Sale così a 268 il numero delle denominazioni italiane registrate in ambito comunitario. Sul sito della DG Agricoltura e Sviluppo rurale della Commissione europea sono consultabili tutti i prodotti iscritti alle denominazioni di origine protetta (DOP), di indicazione geografica protetta (IGP) e delle specialità tradizionali (TSG). Nuova IGP per l’Italia L 'UE riconosce la specificità e particolarità di ognuno dei prodotti agro-alimentari prodotti http://ec.europa.eu/agriculture/quality/index_en.htm 7 Cultura Pilsen e Mons: un anno di opportunità nella Capitali Europee della Cultura 2015 boema. Dopo la cerimonia inaugurale si sono tenuti in città diversi piccoli eventi e nel teatro nuovo, inaugurato per l’occasione, si è svolta una cerimonia istituzionale di saluti alla presenza delle autorità locali, di rappresentanti della Repubblica Ceca (il primo ministro, membri del senato) e della Commissione europea, e delle altre città che hanno detenuto il titolo di Capitali europea della cultura nel passato e di quelle designate per i prossimi anni. L anciata dal Consiglio dei Ministri il 13 giugno 1985 su iniziativa del ministro greco della cultura, Melina Mercuri, l’iniziativa "Città europea della cultura" ha conosciuto negli anni un successo in costante aumento, grazie al forte impatto turistico e socio-economico per i numerosi visitatori che ha attratto nelle città di volta in volta prescelte per manifestare e valorizzare a livello europeo, nel corso di un intero anno, la propria ricchezza culturale. Dopo Riga, capitale della Lettonia, e Umea, in Svezia, che sono state le Capitali europee della cultura per il 2014, questo sarà l’anno di Pilsen (Repubblica ceca) e di Mons (Belgio). Durante tutto l’anno Pilsen 2015 offrirà più di 50 grandi manifestazioni culturali negli spazi pubblici e oltre 600 altri eventi. Il programma spazierà dal teatro alle manifestazioni destinate alla comunità, ai progetti educativi e agli incontri, comprendendo musica, mostre, architettura, danza e performance di vario genere. Le gallerie locali dedicheranno ampio spazio a celebri artisti nativi di Pilsen: dalla mostra di Jirí Trnka, artista e regista di film d’animazione noto in tutto il mondo, inaugurata il 17 gennaio, all’esposizione, (prevista per la prossima estate) di quaranta rari dipinti di Maori di Bohumír Lindauer, tra i rappresentanti più significativi dell’arte neozelandese, fino alle mostre dedicate all’opera di Ladislav Sutnar, uno dei fondatori del design grafico mondiale. Questo 2015 ricco di cultura verrà completato anche da esposizioni dei migliori pittori fin de siècle e del modernismo europeo, ma anche da un’esposizione sul barocco della Boemia occidentale. Nei mesi estivi saranno poi vari monumenti della regione di Pilsen ad animarsi con musica, danza, teatro e fuochi d’artificio in stile barocco. Il festival, della durata di nove settimane, vuole celebrare i tesori architettonici della Boemia La città ceca di Pilsen ha presentato il proprio programma di eventi lo scorso 17 gennaio con una grande manifestazione al centro della città alla quale hanno partecipato oltre 25 mila persone. Symphony of bells il titolo dello spettacolo di apertura, un mix di suoni, luci, immagini e performances artistiche, con acrobati provenienti da tutto il mondo, sullo sfondo della magnifica cattedrale di san Bartolomeo, simbolo della città 8 occidentale che appartengono alla corrente dell’arte decorativa. La città di Pilsen, famosa come “città della birra”, in virtù della proclamazione a Capitale europea della cultura 2015, cercherà di coniugare e armonizzare il suo passato legato alle attività industriali con un futuro proteso verso il comparto turistico, quale risorsa economica in aggiunta alla sua economia. http://plzen2015.cz/en/ Altrettanto ricco di eventi sarà il calendario di Mons 2015 , tranquilla cittadina della Vallonia a poco più di 60 chilometri da Bruxelles. Mons ha inaugurato il proprio anno come Capitale della cultura europea lo scorso 24 gennaio con un’importante cerimonia aperta a tutta la cittadinanza e svoltasi nella splendida cattedrale gotica di Sainte Waudru , alla presenza dei reali del Belgio e delle delegazioni delle altre città capitali europee della cultura. Il programma inaugurale si è poi articolato in 17 diversi eventi svoltisi in altrettanti luoghi della città. sospensione, con l’esibizione di acrobati, musicisti, giocolieri e ballerini sospesi in aria, grandi bracieri, mapping 3D, grandi effetti di luce e tanta musica, anche nello storico tempio del pop-rock, l'Alhambra. Saranno ben 300 gli appuntamenti fissati nel corso dell’anno per le attività culturali e artistiche: apriranno cinque nuovi musei e due sale concerto, tutte le vie, le piazze e gli spazi all'aperto saranno palcoscenico per eventi di ogni genere. I musei e le mostre giocheranno un ruolo fondamentale nel programma di Mons2015: la varietà dei progetti permetterà a Mons di unire panorami diversi, dall'arte antica a quella contemporanea. A due personaggi straordinari che hanno lasciato il segno in città, Vincent Van Gogh e Paul Verlaine, saranno dedicate le due grandi mostre in cartellone, che rappresentano il clou del programma e che attrarranno più visitatori. La prima a partire è quella sul pittore olandese, "Van Gogh in the Borinage, The Birth of an Artist", dal 25 gennaio al 17 maggio 2015 al BAM (Mons Museum of Fine Arts). L'altra grande mostra, dedicata al poeta maledetto: "Verlaine, Cell N2, Poetic Turbulences", debutterà il 17 ottobre 2015 e durerà fino al 24 gennaio 2016. http://www.mons2015.eu/en L’’Italia sarà protagonista nel 2019 con Matera, Capitale europea della cultura insieme alla città bulgara di Plovdiv. Tutta la cerimonia è stata fortemente ispirata al tema della luce, della leggerezza e della Per saperne di più sull’iniziativa “Capitale europea della cultura”: http://ec.europa.eu/culture/our-programmes-and-actions/capitals/european-capitals-of-culture_en.htm Istruzione, Formazione, Gioventù Erasmus + diventa globale A d un anno dal lancio del nuovo programma settennale su Istruzione, formazione, gioventù e sport, Erasmus Plus si allarga oltre i confini europei. A partire dall’anno accademico 2015-2016, infatti, gli studenti e i docenti delle università europee potranno scegliere di 9 svolgere un periodo di studio o di docenza in tutti i cinque continenti. Allo stesso modo le università europee apriranno le porte alla mobilità e alla cooperazione con Paesi appartenenti al resto del mondo. L’annuncio è avvenuto durante la conferenza dal titolo «Erasmus+ 2015: la Dimensione Internazionale dell’Istruzione Superiore», organizzata dall’ Agenzia Erasmus+ Indire e tenutasi il 15 e 16 gennaio presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano, con la partecipazione di rappresentanti della Commissione europea, dell’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, l’Audiovisivo e la Cultura EACEA, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, oltre a più di 150 rappresentanti di università italiane e internazionali. Sarà anche possibile conseguire titoli di master congiunti Erasmus Mundus, grazie a programmi di studio internazionali integrati di alto livello organizzati da consorzi di istituti d’istruzione superiore. Tale opportunità prevede anche l’erogazione di una quota di borse di studio utili a consentire un percorso di eccellenza ai migliori studenti in tutto il mondo. Inoltre, si potranno realizzare anche progetti di cooperazione tra istituti d’istruzione superiore (IIS) di Paesi aderenti al programma e Paesi partner. Contrariamente ai timori di tagli al budget, il programma godrà nel 2015 di un aumento sostanziale dei propri fondi. Sono 121 milioni di euro i fondi che andranno ad aggiungersi ai 14,7 milioni stanziati per i prossimi sei anni a favore dei settori istruzione, formazione, gioventù e volontariato. Per quanto riguarda il nostro Paese, l’Italia disporrà di un budget extra di 12 milioni di euro che sarà destinato a sostenere nuove opportunità per studenti universitari (compreso il settore AFAM – Alta Formazione Musicale ed Artistica, Scuole Superiori per Mediatori Linguistici), docenti e personale accademico, di realizzare un’esperienza di studio, stage, e/o docenza o formazione in un paese partner. I fondi sono destinati a coprire sia le mobilità in uscita dall’Italia sia quelle in entrata dal resto del mondo. Sono attesi per il 4 marzo 2015 i dettagli dei nuovi bandi dedicati a studenti e docenti. Il sito italiano del Programma: http://www.erasmusplus.it Istruzione, Formazione, Gioventù Progetto pilota Europa nelle scuole: siglato Accordo di programma europeo e Commissione europea per istituire un partenariato strategico che si prefigge di garantire in modo uniforme la dimensione europea dell'educazione civica nelle scuole italiane, senza pregiudicare i principi dell'autonomia scolastica e la libertà di scelta individuale. L'accordo di programma, sottoscritto presso la sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, prevede l’esecuzione di un progetto pilota che coinvolgerà un gruppo rappresentativo di insegnanti e formatori nell’elaborazione di moduli didattici sull’Unione europea per i docenti delle scuole primarie, ortare la conoscenza dell'Europa tra i banchi di secondarie e secondarie superiori. Sulla base dei risultati ottenuti, si potrà prevedere scuola di ogni ordine e grado: è questo l'obiettivo una seconda fase operativa per lo sviluppo e la dell'accordo firmato il 20 gennaio da messa in atto della dimensione europea Dipartimento Politiche Europee della Presidenza dell'insegnamento di "Cittadinanza e del Consiglio dei Ministri, Ministero Costituzione" nelle scuole di ogni ordine e grado dell'Istruzione, Università e Ricerca – Dipartimento per l'Istruzione, Parlamento entro il 2020. L’Accordo di programma: http://www.istruzione.it/allegati/2015/ACCORDO_DI_PROGRAMMA0001.pdf P 10 Orientamenti politici & legislazione Affari economici & Finanziari Dalla Commissione UE: Proposta sul Fondo europeo per gli investimenti strategici I all’individuazione, la preparazione e lo sviluppo di progetti in tutta l’Unione. Una riserva di progetti di investimento europei migliorerà infine l’informazione degli investitori sui progetti esistenti e futuri. Il testo adottato dalla Commissione dovrà ora essere approvato dal Parlamento Ue e dal Consiglio. Il presidente Jean Claude Juncker ha sollecitato i colegislatori a dare il via libera alla proposta in tempi brevi, “così che il Fondo possa essere operativo entro giugno aprendo il flusso dei nuovi investimenti”. l 13 gennaio la Commissione europea ha Linee guida sulla flessibilità adottato la proposta legislativa sul Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), lo strumento che sarà istituito, in stretto partenariato con la Banca europea per gli investimenti (BEI), per finanziare il Piano Juncker per la crescita nell'Ue, presentato a novembre alla plenaria del Parlamento Ue e approvato a dicembre dal Consiglio europeo. Il Fondo mobiliterà almeno 315 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati in tutta l’Unione europea che dovranno essere realizzati nell'arco dei prossimi tre anni, puntando su settori strategici come le reti energetiche e la banda larga. In base al testo adottato dalla Commissione, al FEIS potranno partecipare sia gli Stati membri, sia soggetti terzi, quali banche di promozione nazionali o enti pubblici di proprietà dei Paesi Ue da essi controllati, attori del settore privato e soggetti extra-Ue. L'Esecutivo Ue ha previsto un comitato direttivo, che deciderà l’indirizzo generale, le linee guida d’investimento, il profilo di rischio, le politiche strategiche e l’allocazione strategica delle attività del Fondo, nel rispetto degli orientamenti politici della Commissione. Al comitato direttivo risponderà un comitato per gli investimenti, composto da sei esperti del mercato indipendenti e da un amministratore delegato, che valuterà i progetti da ammettere al sostegno del FEIS. La proposta istituisce inoltre un Polo europeo di consulenza sugli investimenti per contribuire A ccanto alle proposte legislative che istituiscono il FEIS la Commissione europea ha adottato una comunicazione che contiene delle novità interpretative sull'applicazione del Patto di stabilità e di crescita. Le linee guida che la Commissione applicherà d'ora in poi riguardano le possibilità di sfruttamento della flessibilità già ammessa dalle norme vigenti del patto di stabilità e crescita per garantire un trattamento favorevole ai contributi versati al FEIS dagli Stati membri. Tre sono le finalità principali: 1. incoraggiare l’attuazione effettiva delle riforme strutturali; 2. promuovere gli investimenti, segnatamente nel contesto del nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS); 3. tenere maggiormente conto del ciclo economico nei singoli Stati membri. Queste linee guida servono 11 anche a sviluppare una politica di bilancio più favorevole alla crescita nella zona euro. La comunicazione chiarisce il modo in cui le riforme strutturali saranno prese in considerazione nelle valutazioni della Commissione per quanto riguarda l'applicazione delle regole del Patto. Inoltre, conferma che i contributi nazionali al nuovo (FEIS) non saranno calcolati nella misurazione dell'aggiustamento di bilancio. La famosa “clausola sugli investimenti” è stata chiarita e resa più accessibile: sarà applicata sulla base della posizione nel ciclo economico di ogni singolo Paese e non più dell’intera zona euro. Viene inoltre fatto esplicito riferimento agli investimenti effettuati in cofinanziamento con i fondi europei di coesione. Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150113_fondo_eu_investimenti_strategici_it.htm http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150113_patto_stabilit_e_crescita_it.htm Affari economici & Finanziari/Tassazione Lotta all’evasione fiscale: adottata clausola antiabuso direttiva madre-figlia nella stata originariamente concepita per impedire che le società di uno stesso gruppo, aventi sede in diversi Stati membri, fossero tassate due volte sullo stesso reddito (doppia imposizione). Tuttavia, un certo numero di società, sfruttando alcune incongruenze tra la direttiva e le singole norme fiscali nazionali, sono sfuggite alla tassazione in tutti gli Stati membri ("doppia nontassazione”). La Commissione ha accolto con entusiasmo l'adozione della clausola antiabuso, un risultato opo l’accordo politico raggiunto il 9 dicembre importante che apre la strada ad altri ed un precedente emendamento formulato nello provvedimenti in questo campo, come annunciato scorso mese di luglio, il 27 gennaio è stata da Pierre Moscovici, Commissario europeo per approvata formalmente dal Consiglio Ecofin gli affari economici e monetari: “Nello specifico, ci l’introduzione di una clausola vincolante antistiamo impegnando a incrementare lo scambio abuso in ambito fiscale quale regola de minimis automatico di informazioni sulle decisioni fiscali e nella direttiva n. 90/435/CEE, nota come presenteremo una proposta legislativa entro la direttiva madre-figlia, poi confluita nella primavera". direttiva n. 2011/96/Ue. Gli Stati membri avranno tempo fino al 31 L'iniziativa per fronteggiare l'evasione fiscale fa dicembre 2015 per introdurre una norma antiparte del piano d'azione presentato dalla abuso nel diritto nazionale. La stessa scadenza Commissione il 6 dicembre 2012 e servirà a vale per il recepimento delle modifiche del luglio garantire una maggiore equità all'interno del 2014 riguardanti le costruzioni finanziarie ibride. mercato unico dell'UE, colmando lacune che La clausola è formata come una norma “de risulterebbero terreno fertile per eventuali minimis”, nel senso che gli Stati membri possono speculazioni e pianificazioni fiscali aggressive. La applicare norme nazionali più rigorose, purché direttiva sulle società madri e figlie era conformi ai requisiti minimi dell’UE. Per saperne di più: http://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2015/01/council-adopts-anti-abuse-clause/ D 12 Ambiente Libertà per gli Stati membri di vietare gli OGM: approvata nuova normativa UE I alla salute e all'ambiente effettuata dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Gli Stati membri potranno inoltre vietare le colture OGM per altri motivi, quali gli obiettivi di pianificazione urbana e rurale, l'impatto socioeconomico, per evitare la presenza involontaria di OGM in altri prodotti, e gli obiettivi della politica agricola. I divieti potrebbero inoltre includere anche i gruppi di OGM designati in base alla varietà o alla caratteristica. Prima che uno Stato membro possa adottare tali misure, la normativa prevede una procedura che permette all'azienda che coltiva l'OGM oggetto del processo di autorizzazione di esprimere il suo accordo alle restrizioni prevista all'immissione in commercio. Tuttavia, nel caso la società non sia d'accordo, lo Stato membro può imporre il divieto in maniera unilaterale. L'accordo siglato prevede che gli Stati membri dovrebbero inoltre garantire che le colture OGM non contaminino altri prodotti e una particolare attenzione deve essere rivolta alla prevenzione della contaminazione transfrontaliera con i Paesi vicini. La nuova normativa entrerà in vigore nella primavera del 2015. l 13 gennaio il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha approvato in via definitiva la nuova legislazione che consentirà ai Paesi membri dell'UE di limitare o proibire la coltivazione di Organismi geneticamente modificati (Ogm) sul territorio nazionale, anche se questi sono autorizzati a livello europeo. L'accordo tra Parlamento e Consiglio, chiuso informalmente a dicembre, durante il Semestre di Presidenza italiana dell'UE, è giunto dopo quattro anni di stallo negoziale ed ha ottenuto l’approvazione dell'assemblea di Strasburgo con 480 voti favorevoli, 159 voti contrari e 58 astensioni. Le nuove norme dovrebbero consentire agli Stati membri di vietare o limitare la coltivazione di Ogm per ragioni di politica ambientale, diverse da quelle espresse nella valutazione dei rischi legati Per saperne di più sulla legislazione comunitaria relativa agli OGM: http://europa.eu/legislation_summaries/glossary/genetically_modified_organisms_it.htm Commercio Controversie investitori-Stato: proposta della Commissione per maggiore trasparenza I l 29 gennaio la Commissione europea ha presentato una proposta diretta all’applicazione delle norme ONU in materia di trasparenza 13 per la composizione delle controversie investitore-Stato (Investor-to-State Dispute Settlement - ISDS) anche agli attuali trattati sugli investimenti di UE e Stati membri. Si tratta di norme che consentono al pubblico di accedere ai documenti presentati nelle controversie investitore-Stato e di assistere alle audizioni. Le parti mondo e rendono i vecchi accordi interessate possono inoltre presentare osservazioni nel corso del più trasparenti" ha dichiarato procedimento. Cecilia Malmström, Attualmente queste regole si applicano solo ai nuovi trattati di Commissaria per il investimento. La novità contenuta nella proposta sta appunto nella Commercio. volontà di integrarle in tutti i negoziati ISDS conclusi e in corso. Una Spetta ora al Consiglio volta ottenuta l’approvazione del Consiglio, sarà possibile, per l’UE e approvare le proposte della i suoi Stati membri, aderire alla nuova convenzione delle Nazioni Commissione. La convenzione Unite in materia di trasparenza. Questo renderà giuridicamente e dell’ONU sarà aperta alla tecnicamente possibile estendere le norme ai trattati esistenti. Sono firma a decorrere dal 17 marzo 3000 i trattati di questo tipo in vigore a livello mondiale, circa la metà 2015 a Port Louis (Mauritius) e dei quali riguarda Stati membri dell’UE. successivamente presso la «L’UE e gli Stati membri dovrebbero aderire alla convenzione senza esitare. Queste nuove disposizioni rappresentano un’utile e necessaria riforma del sede delle Nazioni Unite a sistema di risoluzione delle controversie tra investitore e Stato in tutto il New York. Per maggiori informazioni: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-3881_en.htm Occupazione, Crescita, Investimenti & Competitività La Commissione lancia il progetto Unione dei mercati dei capitali I l 28 Per creare un mercato unico dei capitali sarà necessario eliminare gli ostacoli agli investimenti transfrontalieri e ridurre i costi di finanziamento all’interno dell’UE. Un mercato dei capitali pienamente funzionante agevolerà inoltre la mobilitazione dei finanziamenti privati nel contesto del piano di investimenti per l’Europa. Il collegio dei Commissari ha concluso che il mese prossimo dovrebbe essere adottato un Libro verde per consultare tutte le parti interessate in merito alla strada da seguire e a quali settori considerare per le azioni concrete. gennaio la Commissione europea ha lanciato il progetto di unione dei mercati dei capitali dei 28 Stati membri, aprendo le discussioni con un dibattito orientativo del collegio dei Commissari. Si tratta di uno dei progetti principali della Commissione Junker, in linea con l’intenzione di favorire l'occupazione e la crescita all'interno dell'Unione, aiutando le imprese ad attingere a diverse fonti di capitale, da qualsiasi località dell’UE, ed offrendo agli investitori e ai risparmiatori maggiori opportunità di far fruttare il loro denaro. Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/finance/index_en.htm Piano d’investimenti per l’Europa: http://ec.europa.eu/priorities/jobs-growth-investment/plan/index_en.htm 14 L’angolo delle consultazioni L e consultazioni pubbliche della Commissione europea sono tra i principali strumenti attraverso i quali si attua la politica di trasparenza dell'Unione europea. Spesso - da un Libro verde", vale a dire un documento atto a stimolare il dibattito su un determinato argomento, le consultazioni pubbliche sono rivolte a tutti i cittadini e alle organizzazioni che abbiano interesse nei confronti di specifici temi, oggetto delle future proposte legislative della Commissione, e che vogliano far sentire la propria voce all'interno dei processi decisionali. Il sito dà accesso anche ad un’altra un’ampia gamma di strumenti di democrazia partecipativa messi a disposizione dalle Istituzioni UE: partecipazione a sondaggi d’opinione o a dibattiti sull’Unione europea e sul suo futuro (compresa la possibilità di discutere i problemi direttamente con i leader politici e scambiare opinioni con altri cittadini interessati agli stessi argomenti). Non appena concluse le consultazioni, i risultati saranno disponibili sul portale, cosicché gli utenti del sito, oltre a poter esprimere le proprie opinioni, avranno la possibilità di sapere quanto è stato detto dagli altri e di verificare in seguito come la Commissione avrà tenuto conto delle loro riflessioni quando saranno pubblicate nuove proposte. Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa": http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/index_it.htm In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte: Consultazione pubblica sull’elenco di proposte di progetti di interesse comune Settore di riferimento: Energia Il contesto - Il regolamento sulle reti transeuropee per l'energia (TEN-E) definisce le procedure e i criteri per la selezione dei progetti di interesse comune riguardanti le infrastrutture energetiche. I progetti vengono selezionati su base regionale da gruppi costituiti da: rappresentanti dei ministeri competenti, autorità nazionali di regolamentazione, gestori dei sistemi di trasmissione del gas e dell’elettricità, promotori dei progetti, la rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione (ENTSO) per l’energia elettrica e il gas, l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia e la Commissione europea. Il regolamento prevede inoltre che l’elenco dei progetti debba essere aggiornato ogni due anni. La Commissione europea ha adottato il primo elenco di progetti di interesse comune nell'ottobre 2013; per il 2015, invece, gruppi regionali elaboreranno gli elenchi di progetti regionali di interesse comune entro l’estate. Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione, lanciata in vista dell'aggiornamento dell'elenco, la Commissione 15 Ue intende raccogliere pareri sulle procedure per la selezione dei progetti di interesse comune, al fine di garantire sicurezza dell'approvvigionamento, integrazione del mercato, concorrenza e sostenibilità. Destinatari: possono partecipare alla consultazione i seguenti soggetti: amministrazioni pubbliche, autorità degli Stati membri, imprese, associazioni industriali, PMI, associazioni di consumatori, sindacati, ONG, organizzazioni ambientaliste, società di consulenza, federazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, altri portatori di interessi e cittadini. Scadenza: 13 marzo 2015. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/energy/infrastructure/consultations/pci_list_new_en.htm Consultazione pubblica sul riesame della direttiva sull’orario di lavoro Settore di riferimento: Occupazione & Affari sociali Il contesto – Considerato che l'organizzazione e la regolamentazione dell'orario di lavoro nel settore pubblico e privato hanno notevoli implicazioni sul piano sociale, economico e politico, a livello dell'UE la direttiva 2003/88/CE(la direttiva sull'orario di lavoro) intende fornire regole minime comuni a tutti gli Stati membri per proteggere i lavoratori dai rischi per la salute e la sicurezza legati a orari di lavoro eccessivi o inappropriati e a tempi di riposo e recupero inadeguati. Nell'ultimo ventennio nel mondo del lavoro e nell'economia si sono prodotti cambiamenti fondamentali che hanno avuto un chiaro impatto su diversi aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro. Alla luce di questi sviluppi è necessario riflettere sul tipo di legislazione in materia di orario di lavoro di cui l'UE ha bisogno per affrontare le sfide attuali e future della prima parte del XXI secolo – sfide sociali, economiche, tecnologiche e demografiche. La Commissione ha pertanto lanciato un ampio riesame della direttiva sull'orario di lavoro. Obiettivi della consultazione: l'intento della Commissione è quello di analizzare quali modifiche dell'attuale quadro giuridico siano eventualmente necessarie per pervenire a regole sull'orario di lavoro rispondenti al meglio ai bisogni dei lavoratori, delle imprese, dei servizi pubblici e dei consumatori di tutta l'UE. Destinatari: possono inviare contributi, attraverso il questionario online, i cittadini, le organizzazioni e le autorità pubbliche. Scadenza: 15 marzo 2015. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=333&consultId=14&visib=0&furtherConsult=yes&langId=it Consultazione pubblica su una strategia a lungo termine per l’utilizzo della banda UHF di telediffusione Settore di riferimento: Reti di comunicazione Contenuti & Tecnologie Il contesto – Le onde radio non hanno frontiere e rappresentano una risorsa fondamentale per sviluppare servizi digitali innovativi per i cittadini. Al momento, la banda da 700 MHz è utilizzata principalmente per la televisione digitale terrestre e gli apparecchi audio wireless. Queste frequenze, tuttavia, sono particolarmente adatte a fornire banda larga mobile a velocità superiori con una migliore copertura geografica. Lo sviluppo di un approccio univoco fra gli Stati membri su questo tema è decisivo per creare un mercato unico 16 digitale europeo e rappresenta una priorità della Commissione Juncker. La Commissione europea parte dalle raccomandazioni strategiche contenute nel cosiddetto rapporto Lamy, realizzato a settembre dal gruppo di alto livello costituito su indicazione dell'ex commissario per l’Agenda digitale Neelie Kroes per ridisegnare il futuro dello spettro dei segnali a radiofrequenza e guidato dall'ex commissario per il commercio ed ex direttore generale del WTO, Pascal Lamy. La strategia indicata da Lamy prevede che le attuali frequenze di trasmissione entro i 694 e 790 Mhz siano riadattate per le comunicazione senza fili e si sviluppa in tre punti: banda di frequenza da 700 Mhz, quella attualmente usata per le trasmissioni radio-televisive, da usare anche per le reti mobili entro il 2020; stabilità e sicurezza normativa per il digitale terrestre sotto i 700 Mhz fino al 2030; revisione delle politiche Ue nel 2025 per tenere conto dello sviluppo tecnologico del settore. Obiettivi della consultazione: sul pacchetto in questione, denominato '2030-25', verte la presente consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea, con l'obiettivo di adottare una posizione sul seguito da dare alle raccomandazioni indicate nel rapporto Lamy: raccomandazioni cui vanno associati i contributi provenienti dal gruppo "Politica dello spettro radio" (RSPG), istituito nel 2002 proprio per fornire assistenza e consulenza alla Commissione in materia di spettro radio. Eventuali modifiche all'uso attuale della banda UHF, essenziale per la distribuzione di servizi broadcast, influirebbero sulla portata e sulla qualità dei servizi mobili e di telediffusione, e potrebbero richiedere l'adattamento delle attrezzature, come i televisori. Destinatari: la presente consultazione si rivolge ai soggetti che operano nel settore delle comunicazioni mobili e della telediffusione, compresi quanti elaborano programmi e organizzano eventi speciali (PMSE), agli attori in ambito universitario, ai cittadini, agli utenti di servizi a banda larga televisivi e/o senza fili e alle associazioni di utenti. Scadenza: 12 aprile 2015. Link diretto alla consultazione: https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/consultazione-pubblica-sul-rapporto-lamy-lutilizzofuturo-della-banda-uhf-di-telediffusione Consultazione pubblica sulle possibili azioni dell’UE in relazione al coordinamento globale delle osservazioni della Terra attraverso il Gruppo d’osservazione della Terra (GEO) Settore di riferimento: Ricerca & Tecnologia Il contesto – Nel 2013 e nel 2014 la Commissione europea ha condotto delle consultazioni con l'obiettivo di fornire un quadro relativo all’attuazione del Piano Globale di Osservazione della Terra (Global Earth Observation System of Systems - GEOSS) da parte del Gruppo intergovernativo ad hoc “Osservazione della Terra” (Group on Earth Observations - GEO) nel corso degli ultimi dieci anni. In esito a tali consultazioni, sono state identificate diverse questioni preliminari e le possibili azioni da condurre a livello comunitario in vista di accelerare l'evoluzione del GEOSS verso un sistema che potrebbe contribuire efficacemente alle politiche dell'UE, generare opportunità di business per l'industria dell'UE ed apportare benefici alla società europea nel suo complesso. 17 Obiettivi della consultazione: attraverso la presente consultazione, basata sui risultati delle precedenti, la Commissione europea sta attivamente cercando contributi da parte di tutti coloro che in Europa sono interessati al piano globale di osservazione della Terra, con l’obiettivo di contribuire a: • effettuare una stima sulla consapevolezza generale e sulle posizioni in merito all’ Osservazione della Terra (EO), al Gruppo sull’Osservazione della Terra (GEO) e al Piano Globale di Osservazione della Terra (GEOSS); • valutare come massimizzare i benefici, a livello UE, derivanti da un maggiore coordinamento dell’osservazione della Terra attraverso GEO; • raccogliere le opinioni su una serie di possibili azioni a livello dell'UE nel campo dell'osservazione globale della terra e di GEO. Destinatari: tutti i cittadini e le organizzazioni sono invitati a partecipare a questa consultazione. I contributi sono particolarmente ricercati da parte delle autorità pubbliche, degli istituti di ricerca e degli attori operanti nel settore di riferimento, incluse le PMI, le organizzazioni non governative, i gruppi di interesse, i partner socioeconomici e rappresentanti della società civile interessati al piano globale di osservazione della Terra. Scadenza: 20 aprile 2015. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/research/consultations/geo/consultation_en.htm Consultazione pubblica sul progetto di orientamenti relativi alla vendita in comune di olio d’oliva, bovini e seminativi Settore di riferimento: Concorrenza Il contesto – Con la riforma della politica agricola comune dell'UE (PAC), entrata in vigore il 1° gennaio 2014, sono state introdotte nuove norme specifiche che regolamentano la vendita di olio d'oliva, di bovini vivi e di seminativi e che consentono ai produttori di commercializzare in comune questi prodotti nel rispetto di determinate condizioni, tra cui la necessità che tale cooperazione generi considerevoli incrementi di efficienza. Le nuove norme sono stabilite nel regolamento (UE) n. 1308/2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli ("regolamento OCM"). A giugno 2014 la Commissione ha annunciato che avrebbe pubblicato orientamenti per affrontare i potenziali problemi legati alla normativa sulla concorrenza derivanti dall'attuazione del nuovo quadro. Inoltre il Parlamento europeo ha chiesto che l'applicazione omogenea della riforma 2013 della PAC sia garantita in tutti gli Stati membri dell'UE e l'articolo 206 del regolamento OCM prevede che la Commissione adotti orientamenti a tal fine, se del caso. Obiettivi della consultazione: dopo aver sentito in merito le autorità nazionali della concorrenza e i ministeri dell'agricoltura, la Commissione europea, con la presente consultazione invita le parti interessate ad esprimere le loro osservazioni sul progetto di orientamenti relativi all'applicazione delle suddette norme antitrust. La Commissione rivedrà la sua proposta alla luce dei contributi ricevuti, con l'obiettivo di adottare la versione definitiva entro la fine del 2015. Destinatari: possono offrire il proprio contributo le autorità pubbliche, i cittadini, le aziende e le organizzazioni. I contributi sono particolarmente ricercati dagli stakeholders operanti nel settore agricolo dell’olio d’oliva, delle carni bovine e dei seminativi. Scadenza: 5 maggio 2015. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/competition/consultations/2015_cmo_regulation/index_en.html 18 Eventi & iniziative Semestre italiano di presidenza UE: valutazioni e prospettive Il 16 febbraio Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Sandro Gozi, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Giampiero Cama, vicedirettore del Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Genova, discuteranno sui risultati del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell'Ue presso la nuova sede del Centro in Europa di Genova. http://italia2014.eu/it/ Dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea: Una vignetta per…Charlie Hebdo Per questo ha chiesto ai vignettisti partecipanti al concorso "Una vignetta per l'Europa" (il tradizionale concorso dedicato ai vignettisti che hanno saputo rappresentare attraverso la satira gli aspetti più salienti del dibattito politico europeo) di esprimere il proprio dolore per questo feroce attentato utilizzando gli stessi mezzi, pacifici, per i quali le vittime opo il terribile attentato al famoso settimanale francese Charlie di Charlie Hebdo sono state brutalmente uccise. Hebdo dello scorso 7 gennaio, la Rappresentanza in Italia della Tutte le vignette presentate Commissione europea ha deciso di rendere omaggio alle vittime sono state pubblicate sulla proponendo una significativa testimonianza dell’impegno di tanti pagina Facebook della contro chi vuole mettere a tacere la libertà di stampa e Rappresentanza in Italia della d'informazione nonché di espressione in Europa. Commissione europea. https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10155030724875058.1073741868.445235400057&type=3 D 19 Dialoghi con i cittadini: l’edizione 2015 è solo Bruxelles ed è per questo che vogliamo che tutti i Commissari passino più tempo con i cittadini negli Stati membri. Ascoltare le loro preoccupazioni e sapere come pensano che l’Europa possa aiutarli ci consentirà di fare meglio il nostro lavoro. Io e i miei colleghi ci aspettiamo una serie di dibattiti vivaci e aperti con i cittadini europei.” E’ ripartita anche nel 2015 l'iniziativa "Citizens dialogues": una serie di eventi rivolti alla cittadinanza in programma nelle principali città europee e in occasione dei quali i Commissari europei sono tra la gente per ascoltarla su vari temi relativi ai poteri ed alle politiche dell'UE. Lanciati a fine 2012 dalla Commissione Barroso, nel format dei dibattiti aperti, ben 51 dialoghi si sono svolti in tutti gli Stati membri negli ultimi due anni. Nel corso del 2013 e del 2014 i Commissari della passata legislatura hanno incontrato centinaia di migliaia di cittadini europei in tutto il territorio dell’Unione, ascoltando le aspettative concrete che nutrono nei confronti delle istituzioni UE. In particolare in Italia, tra il 2012 e il 2013, sono stati organizzati sette dialoghi in sette città diverse da sud a nord (Napoli, Roma, Torino, Pisa, Ventotene, Milano e Trieste). La Rappresentanza della Commissione europea in Italia ha poi proseguito l'esperienza di dialogo aperto con i cittadini anche nel 2014 con l’iniziativa “RAEGIONI sul futuro dell’Europa”, una serie di 70 dibattiti territoriali promossi con l’obiettivo di discutere delle sfide politiche nel prossimo futuro, in vista del rinnovo del Parlamento europeo avvenuto a maggio dello stesso anno. Ai centri Europe Direct dislocati su tutto il territorio nazionale, in qualità di intermediari tra la Commissione e i cittadini a livello locale, è stato affidato il compito di farsi promotori di singoli eventi che, accomunati da un unico filo conduttore, hanno consentito di raccogliere le istanze della popolazione in riferimento ai più disparati ambiti dell’attualità europea: integrazione e identità europea, crescita, unione politica e unione bancaria, rapporti tra competenze comunitarie e competenze nazionali. Visto il successo dei "Citizens dialogues" e la persistente distanza percepita dai cittadini nei confronti delle istituzioni europee, la nuova Commissione Juncker ha deciso, dunque, di proporre una nuova edizione dell'iniziativa anche nel 2015. Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “L’Unione europea non Il primo di questi dialoghi ha avuto luogo l’8 gennaio a Riga, capitale della Lettonia, che attualmente detiene la presidenza del Consiglio dell’UE. Il dibattito, incentrato su temi caldi quali lavoro, crescita e investimenti, si è svolto alla presenza del primo Vice-Presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, del Vice-Presidente Valdis Dombrovskis e della Commissaria Corina Creţu. Il 23 gennaio si è svolto il dialogo con la Commissaria ai Trasporti, Violeta Bulc, a Maribor (Slovenia). A questo è seguito, il 28 gennaio, l’appuntamento di Copenhagen, con il primo Vice-Presidente Frans Timmermans. Il prossimo evento in programma è il dialogo con il Vice—Presidente Jyrki Katainen, che si svolgerà a Bilbao (Spagna) il 26 febbraio. Seguiranno altre iniziative simili in tutta Europa, inclusa Italia. I cittadini potranno partecipare e formulare le proprie osservazioni durante gli eventi anche online, sul sito web ufficiale. È possibile, inoltre, partecipare attivamente con l'hashtag: #EUdialogues. http://ec.europa.eu/citizens-dialogues/index_it.htm 20 Nuove direttive UE sugli appalti pubblici: seminario a Roma I del sistema nazionale del settore degli appalti pubblici. I lavori saranno aperti da Diana Agosti, Capo Dipartimento Politiche europee, Elżbieta Bieńkowska, Commissario per il mercato interno, industria, imprenditoria e PMI (da confermare), e Sergio Cofferati, Membro del Parlamento Europeo e vice-presidente della commissione IMCO. Le conclusioni sono affidate a Joaquim Nunes de Almeida, Direttore "Diritto degli Appalti pubblici" Commissione Europea, e a Sandro Gozi, Sottosegretario agli Affari Europei (da confermare). l 13 febbraio si terrà a Roma, dalle ore 9,30, nella Sala Polifunzionale della PCM (via di Santa Maria in Via, 37), il seminario dal titolo "Verso un'attuazione strategica delle nuove direttive europee sugli appalti pubblici". L'iniziativa, che rientra tra gli eventi del Single Market Forum, è organizzata dal Dipartimento Politiche Europee e dalla Commissione europea e prevede la partecipazione di rappresentanti dei governi nazionali nonché di operatori economici e sociali Si discuterà dell'attuazione delle nuove direttive europee sugli appalti pubblici come occasione per sviluppare una strategia di riforma La partecipazione al seminario è libera previa compilazione del modello di registrazione http://smf-2014.teamwork.fr/procurement/rome/en/registration Parte il progetto "Conosci l’Europa: 28 Paesi in 180 giorni”: sei mesi di incontri con autori ed editori di libri di saggistica, narrative e libri fotografici, ma anche mostre e laboratori per studenti, con l’obiettivo di favorire la conoscenza dell’Unione europea, nonché della storia, della cultura e dell’economia degli Stati membri. Il progetto, che gode del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, rientra nel bando della Regione Lazio “Io Leggo” ed è promosso dalla Libreria “L’Argonauta”, prima libreria di viaggio in Roma, in collaborazione con Albeggi Edizioni. Per il 3 febbraio è fissata la prima tappa del viaggio con il dibattito “L’Europa e la Francia. L’Unità d’Europa tra ieri e domani”. Interverranno Thierry Vissol, storico ed economista, responsabile media e comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea; Maarten van Aalderen, Presidente Associazione Stampa Estera, scrittore; Ilaria Guidantoni, giornalista e scrittrice. http://ec.europa.eu/italy/events/2015/20150203_conosci_europa__it.htm 21 Programma Volontari per l’Europa Si cercano giovani volontari presso il padiglione della UE all'Expo di Milano L’ UE cerca oltre 1000 giovani europei che abbiano una passione sincera per l'Europa e la vogliano condividere con i visitatori del Padiglione UE, partecipando al Programma Volontari per l’Europa. I ragazzi saranno coinvolti in numerose attività di volontariato: non soltanto nell’accoglienza dei flussi di visitatori, ma anche e soprattutto nella diffusione della conoscenza sui contenuti della partecipazione dell'Unione europea ad Expo. I giovani interessati dovranno essere in possesso delle seguenti caratteristiche: avere un'età compresa tra 18 e 30 anni; essere cittadini di un Paese dell'Unione europea o di un Paese partecipante al programma Erasmus+; possedere una buona conoscenza della lingua inglese (livello B2) e una discreta conoscenza della lingua italiana (livello B1). La conoscenza di altre lingue sarà un elemento di apprezzamento. I volontari selezionati saranno impegnati per un periodo di 14 o 15 giorni consecutivi e per un massimo di 5 ore e 30 minuti al giorno. Nella candidatura, i giovani interessati potranno indicare le loro preferenze sul periodo in cui svolgere il servizio richiesto (indicando al massimo 5 periodi) e sulla scelta del ruolo che intendono ricoprire. Dovranno anche scrivere un breve testo in inglese che illustri i motivi della propria candidatura. Ai volontari sarà offerta una formazione sugli aspetti di contenuto del Padiglione e di Expo e su quelli legati all'organizzazione e alla logistica, necessari per il corretto svolgimento delle attività. “Coltivare insieme il futuro dell’Europa per un mondo migliore” è il titolo scelto dall’Unione europea per la sua Partecipazione ad Expo Milano 2015, in linea con il tema della manifestazione fieristica “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Il pane, la sua storia e le sue forme, dall'origine ai giorni nostri, declinati secondo le tradizioni dei 21 Paesi europei che partecipano all'Expo: sarà questo il filo conduttore del padiglione che verrà allestito dall'Unione europea e che farà da sfondo alla storia dell'UE 'dal campo alla forchetta' . Il percorso nel Padiglione UE si svolgerà attraverso la presentazione di due personaggi animati, l'agricoltore Alex e la ricercatrice Silvia, che accompagneranno i visitatori in un viaggio virtuale teso a far conoscere loro le politiche alimentari attuali e future e a far capire come la sfida della sicurezza alimentare possa essere vinta con la cooperazione tra stati e regioni e tra scienza e agricoltura. Saranno coperte le spese di trasporto urbano e i pasti durante il servizio. Per i volontari che non risiedono a Milano, si sta esaminando la disponibilità di residenze studentesche a prezzi moderati. Tutti i volontari riceveranno un attestato al termine del loro servizio. Entro la prima metà di febbraio verrà attivato il sito del Programma Volontari per l’Europa tramite cui sarà possibile inviare la propria candidatura online. Le manifestazioni di interesse possono comunque essere inviate sin da ora all’indirizzo email: volontarieuropa@ciessevi.org Gli aspiranti volontari saranno ricontattati a breve e riceveranno tutte le indicazioni utili per effettuare la candidatura online. http://europa.eu/expo2015/it/ricerca-di-volontari 22 “Green Leaf”: un nuovo riconoscimento alle “città verdi europee” “G crescita verde e nuovi posti di lavoro; incoraggiare le città a sviluppare una consapevolezza ambientale coinvolgendo attivamente i propri cittadini; individuare le città in grado di proporsi come 'ambasciatrici verdi' in modo da incoraggiare altre città a progredire verso migliori risultati in termini di sostenibilità ambientale. Il 31 marzo 2015 è il termine ultimo per la presentazione delle candidature. reen leaf” (“Foglia verde”) è un nuovo premio lanciato dalla Commissione europea, basato sulla stessa idea della “Capitale verde europea”, che si rivolge alle amministrazioni di città con una popolazione compresa tra 50.000 e 100.000 abitanti, perseguendo tre obiettivi specifici: premiare l’impegno delle città per il raggiungimento dei migliori risultati ambientali, con particolare accento sugli sforzi che generano http://ec.europa.eu/environment/europeangreenleaf/home_en.htm L’iniziativa Green Leaf è stata adottata nell'ambito del 7 °programma d'azione per l'ambiente "Vivere bene, entro i limiti del nostro pianeta http://ec.europa.eu/environment/pubs/pdf/factsheets/7eap/it.pdf Premio Regio Stars: l’edizione 2015 I l 10 dicembre la DG Politica regionale e urbana della Commissione europea ha presentato l’edizione 2015 dei “Regio Stars Awards”. L’obiettivo dell’iniziativa, lanciata nel 2008, è quello di attribuire un riconoscimento alle buone pratiche nel campo dello sviluppo regionale, dando visibilità ai progetti più interessanti e innovativi cofinanziati dalla Politica di coesione dell'UE ed in grado di costituire un modello per altre regioni. Le categorie dell'edizione 2015 del concorso sono le seguenti: 1. CRESCITA INTELLIGENTE: liberare il potenziale di crescita delle PMI nell'ambito dell'economia digitale 2. CRESCITA SOSTENIBILE: mobilitare investimenti nel campo dell'efficienza energetica, a vantaggio dei cittadini e della società 3. CRESCITA INCLUSIVA: integrare nella società coloro che sono a rischio di esclusione sociale 4. CITYSTAR: trasformare le città per affrontare le sfide future Dopo essere stati selezionati da una giuria indipendente, i responsabili di progetto e i rappresentanti delle Autorità di gestione saranno invitati a partecipare alla Cerimonia di premiazione del concorso RegioStars 2015, che si svolgerà a Bruxelles il 14 ottobre 2015, nel corso della Settimana europea delle Regioni e delle Città (OPEN DAYS). Il Commissario europeo alla Politica regionale Corina Creţu e il Presidente della giuria del concorso RegioStars conferiranno ai progetti vincitori un premio e un attestato. Sarà inoltre realizzato un video per ciascun progetto vincitore, da utilizzare per scopi promozionali. Le candidature dovranno pervenire entro il 28 febbraio 2015; i finalisti selezionati saranno informati entro la fine del mese di maggio 2015 . http://ec.europa.eu/regional_policy/projects/regiostars/regiostars_en.cfm 23 Concorso di scrittura per giovani europei “C La Commissione europea desidera conoscere il punto di vista dei giovani sull’argomento. I giovani di tutt’Europa sono invitati a condividere le proprie idee in un articolo di lunghezza massima pari a 1 000 parole, su uno o entrambi i seguenti quesiti relativi all’allargamento dell’Unione europea: Quale esperienza hai nel contesto di un’Unione europea allargata? In che modo l’Unione europea allargata può rispondere alle sfide del futuro? I partecipanti devono avere un’età compresa tra i 18 e i 25 anni alla data di scadenza fissata per la presentazione degli elaborati ed essere residenti in uno Stato membro dell’UE. Gli elaborati possono essere presentati in una delle lingue ufficiali dell’Unione europea I vincitori a livello nazionale saranno premiati con una visita di tre giorni a Bruxelles, da effettuarsi alla fine di maggio 2015. Gli articoli vincitori saranno pubblicati sul sito Web della Commissione europea e saranno presentati per la pubblicazione alle principali testate nazionali. Scadenza: 27 Febbraio 2015. osì simili, così diversi, così europei” è il titolo del concorso di scrittura per giovani europei bandito dalla Commissione europea con lo scopo di stimolare riflessioni sulla politica di allargamento dell’UE. Grazie alla serie di allargamenti avvenuti nel corso degli anni, l’Unione europea è divenuta la più grande economia a livello mondiale, con oltre 500 milioni di cittadini. Il suo peso sulla scena internazionale non è mai stato così rilevante. Nel 2013 la Croazia è diventata il 28° Stato membro. Attualmente, i paesi candidati, o potenziali candidati, all’ingresso nell’UE sono: Albania, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Islanda (con cui i negoziati sono stati sospesi in seguito a una decisione del governo islandese), Kosovo, Montenegro, Serbia e Turchia. Il sito web del concorso: http://event.iservice-europa.eu/it/concorso-di-scrittura Premio Regione E’partita l’edizione 2016 del concorso per il marchio di Regione imprenditoriale europea (EER), un’iniziativa lanciata nel 2009 dal Comitato delle regioni (CdR) con l’obiettivo di contribuire alla diffusione dei principi dello Small Business Act dell’UE a livello regionale e locale, nonché di favorire il conseguimento degli obiettivi della strategia UE per la crescita − Europa 2020 − nei imprenditoriale europea. L’edizione 2016 settori dell’innovazione e dell’imprenditorialità. Gli enti locali e regionali hanno l’opportunità di dimostrare il proprio impegno sia nel sostenere le PMI e gli imprenditori come fattori essenziali del rilancio dell’economia, sia nello sfruttare la loro capacità di creare crescita e occupazione. Il termine "regione", al fine della partecipazione al concorso, è da intendere nel senso più vasto e comprende tutti gli enti territoriali dell’UE di livello substatale, purché siano dotati di competenze a livello politico e in grado di tradurre in realtà una visione imprenditoriale globale. L’iniziativa è aperta ad enti quali: le comunità, le comunità autonome, i dipartimenti, i Länder, le province, le contee, le aree metropolitane e le grandi città, ma anche ai territori transfrontalieri come i Gruppi di Cooperazione Transfrontaliera (GECT) e le Euro regioni. Il termine per la presentazione delle candidature è il 16 marzo 2015. http://cor.europa.eu/it/news/Pages/eer2016-search-begins.aspx 24 Supplemento Europa Bandi Gennaio 2015 L a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi comunitari in vigore nel periodo 2014-2020. Premessa I Programmi comunitari - Cosa sono I programmi comunitari rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogati i cd. fondi a gestione diretta, ossia quei finanziamenti inseriti nel bilancio della Comunità e gestiti direttamente e centralmente dalla Commissione Europea che effettua, senza ulteriori passaggi, il trasferimento dei fondi ai beneficiari. Tali programmi, concepiti per attuare le politiche comunitarie in varie aree tematiche attraverso la cooperazione tra soggetti di diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di durata quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali proponenti e le percentuali di cofinanziamento. La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”, pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della possibilità di presentare una proposta progettuale. Principali caratteristiche: • A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari (soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria, università, ecc. (solo raramente a persone fisiche); • Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie innovative e riproducibili anche in altri paesi europei; • Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della transnazionalità); • Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo, 25 copre solo una parte dei costi del progetto, in percentuale diversa a secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non può essere concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività). L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles. I Programmi 2014 - 2020 La nuova generazione di finanziamenti diretti (validi per il periodo di programmazione 2014-2020) è stata messa a punto dalla Commissione con l’intento prioritario di concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), divenuta il filo conduttore della programmazione UE post 2013. In quest’ottica sono assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si traduce in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa) e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che rappresenta il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+) e che comprende, tra l’altro, un’azione dedicata allo sport. Viene dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti ed interventi. Di seguito, le schede descrittive dei vari programmi e la nostra selezione di bandi aperti. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse. AMBIENTE & ENERGIA Programma di riferimento: LIFE 2014-2020 Obiettivi del programma: Il programma LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima 2014-2020 sostituisce l'attuale programma Life+. Persegue i seguenti obiettivi generali: contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi; migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’Unione, e catalizzare e promuovere l’integrazione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell’Unione e 26 nella pratica nel settore pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità; sostenere maggiormente la governance ambientale e climatica a tutti i livelli, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali sostenere l'attuazione del Settimo programma d'azione per l'Ambiente. In tal modo, il programma LIFE contribuisce allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi e alle finalità della strategia Europa 2020. Struttura: E’ suddiviso in due sottoprogrammi: “Ambiente” - prevede il finanziamento di progetti nei tre settori già interessati nel passato: Ambiente e uso efficiente delle risorse; Natura e biodiversità; Governance e informazione in materia ambientale (75% del budget). “Azione per il clima” – nell’ambito di questo sottoprogramma potranno essere presentati progetti nei settori Mitigazione dei cambiamenti climatici; Adattamento ai cambiamenti climatici; Governance e informazione in materia di clima (25% del budget). Il programma Life è suddiviso in due periodi di programmazione: 2014-2017 e 2018-2020. Invito a presentare proposte 2014 - NON pubblicato su GUUE La call copre proposte per entrambi i sottoprogrammi (Ambiente e Clima). Attualmente sono ancora aperte le candidature per il finanziamento delle seguenti azioni contemplate dal sottoprogramma “Ambiente”: progetti integrati - sono i progetti finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, in particolare regionale, multiregionale, nazionale o transnazionale, piani di azione o strategie ambientali o climatiche previsti dalla legislazione dell'Unione in materia ambientale o climatica, elaborati dalle autorità degli Stati membri principalmente nei settori della natura, dell'acqua, dei rifiuti, dell'aria nonché della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell'adattamento ai medesimi, garantendo nel contempo la partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di almeno un’altra fonte di finanziamento (FESR, FEASR, ecc.). Progetti di rafforzamento delle capacità (Capacity Building): con tale espressione si intendono progetti che mirano ad aiutare e finanziare attività collegate allo sviluppo di capacità all’interno degli Stati Membri anche col fine di migliorarne la partecipazione a LIFE, passando per il 75% dei progetti con oggetto gli habitat e le specie prioritarie. Candidati ammissibili: Le proposte possono essere presentate da persone giuridiche registrate nell’UE. I candidati possono rientrare in tre tipologie di beneficiari: enti pubblici, organizzazioni commerciali private e organizzazioni non commerciali private (comprese le ONG). Le organizzazioni interessate sono incoraggiate ad avviare i preparativi appena possibile, sviluppando le loro idee di progetti, creando partenariati con le parti interessate pertinenti e individuando sostegni finanziari complementari. I progetti transnazionali sono particolarmente benvenuti poiché la cooperazione transfrontaliera è essenziale per conseguire gli obiettivi climatici dell’Unione europea. Modalità di candidatura: I candidati devono utilizzare gli application packages (fascicoli di candidatura), disponibili solo in lingua inglese, per la preparazione delle loro proposte progettuali. Ogni pacchetto di candidatura contiene 27 spiegazioni complete e dettagliate in materia di ammissibilità, procedure, tassi di cofinanziamento e tutti gli altri dettagli rilevanti. Per i progetti “tradizionali”, i candidati devono usare solo lo strumento “eProposal” per creare e inviare la proposta. Per tutti gli altri tipi di progetti si devono utilizzare i moduli forniti nel pacchetto di candidatura corrispondente Finanziamento: la dotazione finanziaria complessiva prevista per il programma è di circa 3 456,66 milioni di euro. Il bilancio complessivo per le sovvenzioni di azioni per progetti nell’ambito di questo invito è di € 283. 122. 966. Di questi, € 238. 862. 966 sono previsti per il Sottoprogramma per l’Ambiente e € 44.260.000 per il Sottoprogramma Azioni per il clima. Almeno il 55% delle risorse di bilancio destinate ai progetti finanziati nell’ambito del Sottoprogramma per l’Ambiente sono destinati a progetti a sostegno della conservazione della natura e della biodiversità. Scadenze: - Progetti integrati (ammissibili solo per il sottoprogramma Ambiente fase II (presentazione della proposta completa): aprile 2015 (il termine per la presentazione del concept note – fase I – è scaduto il 10 ottobre 2014) - Progetti di Capacity Building: le proposte di rafforzamento delle capacità possono essere presentate su base continua fino al 30 settembre 2015, ore 16 - ora locale di Bruxelles - (cd o dvd). Per ulteriori informazioni e modulistica http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2014/index.htm Le domande vanno presentata on line al link eProposal: https://webgate.ec.europa.eu/eproposalWeb/ Punto di Contatto Nazionale del Programma presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile il Clima e l’Energia e-mail: lifeplus@minambiente.it ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA Programma di riferimento: Europa per i cittadini 2014 - 2020 Il Programma "Europa per i cittadini" 2014-2020, introducendo debite modifiche e innovazioni, si pone a proseguimento del conclusosi Programma "Europa per i Cittadini 20072013", rivelatosi di estremo successo a livello europeo e in particolare nazionale. Obiettivi: il Programma mira ad avvicinare i cittadini europei all’UE, proponendosi di: contribuire alla comprensione, da parte dei cittadini, della storia dell’Unione Europea e della diversità culturale che la caratterizza; promuovere la cittadinanza europea e migliorare le condizioni per la partecipazione civica democratica a livello di Unione europea. Nell’ambito di tali finalità generali, gli obiettivi specifici perseguiti sono: sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni dell'Unione europea, nonché alle sue finalità, quali la promozione della pace, dei valori condivisi e del benessere dei suoi cittadini, stimolando il dibattito, la riflessione e lo sviluppo di reti; incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini a livello di Unione, permettendo ai cittadini di comprendere meglio il processo di elaborazione politica dell'Unione e creando condizioni adeguate per favorire l'impegno sociale, il dialogo interculturale e il volontariato. Struttura del Programma: il programma è composto da 2 strand: “Memoria europea attiva” e “Impegno democratico e partecipazione civica”, a sua volta articolato in 3 sotto-misure (Gemellaggio tra città; Reti di città; Progetti della società civile) e da una sezione trasversale “Azione orizzontale di valorizzazione”, volta a valorizzare i risultati dei progetti selezionati e ad incrementare l’impatto e l’efficacia del Programma. La Commissione europea-DG Communication è responsabile dell’attuazione del Programma. In particolare, ne stabilisce il bilancio, i temi prioritari, gli obiettivi e definisce i criteri di selezione dei progetti. La Commissione si avvale dell’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura (EACEA), per l’attuazione pratica della maggior parte delle azioni del Programma. L’EACEA è responsabile anche degli ECPs – Europe for Citizens Points, strutture nazionali stabilite nei paesi partecipanti al Programma che si occupano di una diffusione mirata e capillare delle informazioni sul Programma Europa per i Cittadini, supportando i potenziali beneficiari delle sovvenzioni. L’ECP – Europe for Citizens Point Italy, istituito dal 2008 presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, costituisce il Punto di Contatto Nazionale per l’Italia. La “Guida al programma”, pubblicata dall’ l’Agenzia esecutiva EACEA, si applica per tutto il suo periodo di operatività (2014-2020). La Guida ha lo status di un bando e costituisce pertanto documento fondamentale per la presentazione di progetti. Fornisce, infatti informazioni, dettagliate (requisiti delle azioni, procedure di candidatura e selezione, cofinanziamento e scadenze) nel quadro dei 2 principali assi che compongono il programma. Azioni: 1. lo Strand 1 (Memoria Europea Attiva) promuove: - progetti di riflessione sui regimi totalitari nella storia europea, soprattutto, ma non esclusivamente, il Nazismo che ha causato l’Olocausto, lo Stalinismo, il Fascismo e i regimi totalitari comunisti, come pure la commemorazione delle loro vittime; - progetti riguardanti gli altri momenti fondamentali della recente storia europea. I progetti dovrebbero includere diverse tipologie di organizzazioni e/o sviluppare diversi tipi di attività tra loro complementari (ad es. ricerca, processi di apprendimento informali, conferenze, dibattiti pubblici, mostre) e/o che coinvolgano cittadini provenienti da diversi gruppi target. I progetti dovrebbero essere realizzati a livello internazionale (tramite la creazione di partenariati e reti multi-nazionali) e/o essere caratterizzati da una chiara dimensione europea. 2. Strand 2 “Impegno democratico e partecipazione civica”: Sotto-misura 1 “Gemellaggio tra città”: co-finanzia progetti che riuniscano un numero considerevole di cittadini di città gemellate attorno a temi legati agli obiettivi del Programma. Il concetto di gemellaggio deve essere inteso in senso lato, riferendosi sia a documenti di gemellaggio tradizionali, sia ad altre forme di accordi di partenariato tra città a lungo termine, volti a favorire la cooperazione a vari livelli e a rafforzare i collegamenti culturali. Sotto-misura 2 “Reti di città”: co-finanzia progetti di municipalità e enti senza scopo di lucro che operano insieme su temi comuni, con una prospettiva di lunga durata, e che siano in grado di creare reti per stabilire e rafforzare la cooperazione internazionale. I progetti devono altresì promuovere lo scambio di esperienze, opinioni e “buone pratiche” sui temi posti al centro del dibattito. Sotto-misura 3 “Progetti della società civile”: supporta progetti promossi da reti di partenariato internazionali, che coinvolgano direttamente i cittadini. I progetti dovrebbero consentire a cittadini di diversi contesti di confrontarsi e agire insieme su temi legati all’Unione europea e alle sue politiche, con lo scopo di dar loro l’opportunità di partecipare concretamente al processo di integrazione europea. Priorità 2015 - Alla fine dello scorso anno la Commissione europea ha adottato il suo programma di lavoro per il Programma “Europa per i cittadini” nel 2015 e ha definito le priorità annuali del programma che sono: Per lo Strand 1 (Memoria europea): il settantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. In tale ambito, i progetti potranno riguardare: - la Seconda Guerra Mondiale e la connessa affermazione di fenomeni di intolleranza che hanno portato 29 al compimento di crimini contro l’umanità; - le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale per l’architettura post-guerra dell’Europa: le sue divisioni e la Guerra Fredda, da un lato, e l’inizio del processo di integrazione europea, a partire dalla Dichiarazione di Schuman del 1950, dall’altro. Per lo strand 2 (Impegno democratico e partecipazione civica): il dibattito sul futuro dell’Europa. Il dibattito, teso ad approfondire le aspettative degli Europei nei confronti dell’UE, in tempi di crisi economica e a seguito delle elezioni parlamentari tenutesi a maggio 2014, dovrebbe prendere le mosse dagli avvenimenti accaduti nella storia europea e, soprattutto, considerare i risultati concreti ottenuti dall’Unione Europea. Il dibattito non dovrebbe essere circoscritto ai cittadini che sono già in favore dell’Unione europea, ma coinvolgere anche i cittadini che finora non hanno supportato l’idea dell’Unione o che la rifiutano o che pongono in discussione i traguardi da essa raggiunti. Candidati ammissibili: Strand 1 (Memoria Europea Attiva): autorità pubbliche locali/regionali (ad es. municipalità, provincie, regioni) o enti non a scopo di lucro, quali associazioni di sopravvissuti, associazioni culturali, enti di istruzione e di ricerca. Strand 2 “Impegno democratico e partecipazione civica”: Sotto-misura 1 “Gemellaggio tra città”: municipalità, comitati di gemellaggio rappresentanti gli enti locali, enti non a scopo di lucro rappresentanti gli enti locali. Sotto-misura 2 “Reti di città”: municipalità, comitati di gemellaggio, altri livelli di autorità locale/regionale (ad es. provincie, regioni), federazioni/associazioni di autorità locali; enti non a scopo di lucro rappresentanti gli enti locali; i partner possono essere organizzazioni non a scopo di lucro. Sotto-misura 3 “Progetti della società civile”: enti non a scopo di lucro, come ad esempio organizzazioni della società civile, associazioni culturali, enti di ricerca, enti di istruzione; le autorità locali/regionali possono essere partner. Finanziamento: il bilancio Strand 2 sotto-misura 1 totale del Programma 2014“Gemellaggio tra città”: 25.000 2020 è pari a 185.468.000EUR euro così distribuiti: circa il 20% Strand 2 sotto-misura 2 “Reti destinato per l’asse 1 di città”: 150.000 euro (Memoria Europea Attiva), Strand 2 sotto-misura 3 circa il 60% per l’asse 2 “Progetti della società civile”: “Impegno democratico e 150.000 euro Scadenze: partecipazione civica” e circa 2 marzo 2015 (Memoria il 10% per l’asse trasversale europea attiva) “Azione orizzontale di 2 marzo e 1° settembre 2015 valorizzazione”. I rimanenti (Gemellaggi fra città; Reti di stanziamenti sono erogati a città) copertura delle spese generali 2 marzo 2015 (Progetti della amministrative e tecniche del società civile). programma. La massima sovvenzione richiedibile per un progetto è così fissata in relazione a ciascun ambito di riferimento: Strand 1 (Memoria Europea Attiva): 100.000 euro Per ulteriori informazioni e modulistica http://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens http://www.europacittadini.it/ ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA Programma di riferimento: EUROPA CREATIVA Struttura: Europa creativa è il nuovo programma UE a sostegno dei settori culturali e creativi che fonde ed accorpa i tre precedenti programmi indipendenti: Cultura 20072013, MEDIA 2007 e MEDIA Mundus. E’ composto da due sottoprogrammi: - CULTURA, dedicato in modo specifico al settore culturale e creativo; - MEDIA, relativo al settore degli audiovisivi; - e da una sezione tran settoriale – che prevede l’introduzione di un fondo di garanzia per agevolare prestiti alle organizzazioni e imprese creative - che partirà nel 2016. Budget: il programma “Europa Creativa” ha una disponibilità finanziaria di 14.6 miliardi di euro per il periodo 2014 - 2020 ( 9% in più rispetto ai programmi precedenti) così distribuiti: 1. il 31% dei fondi destinato allo Strand “Cultura”; 2. il 56% dei fondi allocato per lo Strand “Media”; 3. il 13% dei fondi destinato allo Strand “trasversale”. Il programma Europa creativa è gestito a livello centrale dall'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA). 30 Esiste poi la rete dei Creative Europe Desks, creata dalla Commissione Europea per fornire assistenza tecnica gratuita ai potenziali beneficiari di Europa Creativa e per promuovere il Programma in ogni Paese partecipante al Programma. Il desk ufficiale dell’Italia, parte della rete, è il Creative Europe Desk Italia, coordinato dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo. E’ formato dall'Ufficio Cultura e dall'Ufficio MEDIA, rispettivamente responsabili del Sottoprogramma Cultura e del Sottoprogramma MEDIA. SOTTO-PROGRAMMA CULTURA All’interno del sottoprogramma sono previste quattro opportunità di finanziamento: 1. progetti di cooperazione europea; 2. reti europee; 3. piattaforme europee; 4. progetti di traduzione letteraria. Possono partecipare tutti gli operatori (pubblici e privati) che operano nel settore culturale e creativo da almeno 2 anni e che hanno la sede legale in uno dei Paesi partecipanti al Programma Europa Creativa. Esempi: associazioni e istituzioni culturali; fondazioni; case editrici; enti pubblici (dipartimenti di settore); industrie culturali e creative; università e centri di ricerca (dipartimenti di settore); network culturali europei; osservatori culturali internazionali. Progetti di cooperazione europea Obiettivi/azioni: i principali obiettivi del sostegno ai progetti di cooperazione culturale a livello transnazionale riguardano: il rafforzamento della capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale (obiettivo 1). A tale obiettivo sono collegate le seguenti priorità: Priorità 1.1: supportare azioni che forniscano agli operatori culturali e creativi competenze, capacità e knowhow per contribuire al rafforzamento dei settori culturali e creativi, includendo l’utilizzo delle tecnologie digitali, approcci innovativi di audience development e sperimentando nuovi modelli di business. Priorità 1.2: supportare azioni che consentano agli operatori culturali e creativi di collaborare a livello internazionale e di internazionalizzare le loro carriere all’interno e all’esterno dei confini dell’Unione Europea , possibilmente mediante strategie di lungo termine. Priorità 1.3: fornire sostegno per rafforzare la collaborazione e il networking tra le organizzazioni culturali e creative in Europa, al fine di facilitare l’accesso alle opportunità professionali. la promozione della circolazione transnazionale delle opere culturali e creative e la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi, con particolare riguardo agli artisti (obiettivo 2). Le priorità sono: Priorità 2.1: supportare attività culturali di respiro internazionale quali mostre, scambi e festival. Priorità 2.2: supportare la circolazione della letteratura europea al fine di garantire la più ampia accessibilità possibile; Priorità 2.3: supportare l’”audience development” come strumento per stimolare interesse nei confronti delle opere culturali e creative europee, oltre che verso il patrimonio culturale tangibile e intangibile, nonché per migliorare l'accesso a tale patrimonio. L'obiettivo principale è aiutare gli artisti/operatori culturali europei e le loro opere a raggiungere un pubblico il più possibile ampio in Europa ed estendere l'accesso alle opere culturali da parte dei gruppi sottorappresentati Tipologie di progetti: in base agli obiettivi, le priorità, la natura e l'impatto del progetto è possibile scegliere tra due categorie di finanziamento che si differenziano per il 31 numero minimo dei Paesi partecipanti (partenariato), l’importo e la percentuale del cofinanziamento: - Categoria 1: progetti di cooperazione su piccola scala. Partenariato (ovvero il numero minimo di partner che devono far parte del progetto): 1 project leader (responsabile del progetto) + 2 partner provenienti da almeno 3 diversi Paesi partecipanti al Sottoprogramma Cultura e legalmente riconosciuti da almeno due anni. Almeno un partner deve provenire da un paese EU o EFTA. - Categoria 2: progetti di cooperazione su larga scala Partenariato (ovvero il numero minimo di partner che devono far parte del progetto): 1 project leader (responsabile del progetto) + 5 partner provenienti da almeno 5 diversi paesi partecipanti al Subprogramma Cultura e legalmente riconosciuti da almeno due anni. Per entrambe le categorie di progetti, la durata massima (periodo di ammissibilità) è 48 mesi. Prossima pubblicazione call: luglio 2015. Scadenza: ottobre 2015. Network (Reti europee) Questa misura offre supporto alle reti europee attive nei settori culturali e creativi, il cui obiettivo è rafforzare la capacità dei settori culturali e creativi e la collaborazione in rete a livello internazionale, al fine di facilitare l’accesso alle opportunità professionali, rafforzare la competitività e promuovere l’innovazione di questi settori. I network sono strutture complesse di almeno 15 organizzazioni europee già esistenti, basate su un approccio business to business: sono gli operatori culturali che si confrontano e scambiano informazioni tra loro per rafforzare la capacità del settore in cui operano. I riflettori della call sono quindi tutti puntati sullo scambio di esperienze degli operatori culturali. Prossima pubblicazione call: luglio 2016. Scadenza: 5 ottobre 2016. Piattaforme europee Questa misura offre supporto alle piattaforme culturali che mirano a: promuovere lo sviluppo dei talenti emergenti e incentivare la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi e la circolazione delle opere; contribuire ad aumentare il prestigio e la visibilità degli artisti e dei creatori impegnati in termini di programmazione europea, attraverso attività di comunicazione; creare un marchio di qualità europeo. A differenza dei network, le piattaforme prevedono un approccio business to consumers: i riflettori della call sono, quindi, puntati sulla visibilità degli artisti e dei creatori, soprattutto quelli emergenti, che rappresentano la cultura europea. Invito a presentare proposte EACEA 47/2014 Scadenza: 25 febbraio 2015 Progetti di traduzione letteraria Obiettivi: questa linea di finanziamento offre supporto ai progetti di traduzione letteraria che promuovano la diversità culturale e linguistica nell’Unione e in altri Paesi che partecipano al sottoprogramma Cultura. Le priorità sono: sostenere la circolazione e la promozione della letteratura europea, tra cui l’uso appropriato delle tecnologie digitali; incoraggiare la traduzione e la promozione nel lungo termine di una letteratura europea di elevata qualità. Una priorità ulteriore di questa misura di sostegno sarà elevare il profilo dei traduttori. A tal fine, in ogni opera tradotta l’editore dovrà includere una biografia del traduttore. I progetti finanziabili riguardano esclusivamente la traduzione di almeno 3 opere di narrativa sia in formato cartaceo, sia elettronico e prevedono due categorie: categoria 1: progetti biennali; categoria 2: accordo quadro di partenariato. Candidati ammissibili: tutte le case editrici e i gruppi editoriali legalmente riconosciuti in uno dei paesi partecipanti al Programma Europa Creativa da almeno due anni. Le persone fisiche non sono ammissibili. Invito a presentare proposte EACEA 46/2014 Scadenza: febbraio 2015 SOTTO-PROGRAMMA MEDIA Il sottoprogramma MEDIA supporta finanziariamente le industrie cinematografiche e audiovisive dell'UE nello sviluppo, distribuzione e promozione del loro lavoro. Aiuta ad avviare progetti di dimensione europea e ad incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie; consente ai film europei e alle opere audiovisive di trovare mercati 32 oltre i confini nazionali ed europei; finanzia programmi di formazione e di sviluppo. Inviti a presentare proposte nell’ambito del sottoprogramma Media Invito a presentare proposte EACEA Sostegno allo sviluppo di pacchetti di progetti (Slate Funding) 18/2014. Scadenza: 5 febbraio 2015 Invito a presentare proposte EAC/S21/2013. Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali – Sistema "Agenti di vendita". Scadenza: 1° marzo 2016 (Reinvestimenti). Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali – Sistema "Cinema Automatic". Invito a presentare proposte EACEA/27/2014. Scadenze: 30 aprile 2015 (Generazione); 2 agosto 2016 (Reinvestimenti) Sostegno alla programmazione TV di opere audiovisive. Invito a presentare proposte EACEA/24/2014. Scadenza: 28 maggio 2015 Sostegno alla distribuzione transnazionale di film europei – Programma "Cinema Selective". Bando EACEA/23/2014. Scadenza: 2 luglio 2015 Invito a presentare proposte EAC/S80/2013 Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali – Sistema "Cinema Automatic" Scadenza: 31 luglio 2015 (Reinvestimenti). Per ulteriori informazioni e modulistica: Il sito ufficiale del programma: http://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/index_en.htm Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura: Sottoprogramma Cultura: http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/culture_en Sottoprogramma Media: http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/media_en La presentazione delle proposte è esclusivamente elettronica accedendo all’apposito portale: http://ec.europa.eu/education/participants/portal/desktop/en/home.html Sito Creative Europe Desk Italia: Ufficio cultura: http://cultura.cedesk.beniculturali.it/ Ufficio MEDIA: http://www.media-italia.eu/home/ ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’ E SPORT Programma di riferimento: Erasmus + Erasmus+ è il nuovo programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020 che raggruppa i programmi dell'UE già esistenti in questi settori: Apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig) e Gioventù in Azione, più i cinque programmi di cooperazione internazionale nel settore dell’istruzione superiore, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione bilaterale con i Paesi industrializzati. Comprende anche azioni nel nuovo settore di competenza europea, lo sport. Obiettivi del Programma: il nuovo programma integrato sui propone di contribuire agli obiettivi della strategia Europa 2020 e del quadro strategico per l'istruzione e la formazione 2020 (ET2020), al quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (20102018), allo sviluppo sostenibile dei Paesi terzi nel settore dell’istruzione superiore e allo sviluppo della dimensione europea dello sport. In particolare, esso si propone di contribuire a raggiungere i seguenti obiettivi principali di Europa 2020: riduzione dei tassi di abbandono scolastico; aumento del numero di studenti di età compresa fra i 30 e i 34 anni che abbiano completato il livello terziario di istruzione. Tra gli obiettivi specifici: promuovere la partecipazione dei giovani alla società; 33 migliorare l'occupazione dei giovani e aprire loro nuove opportunità, aiutandoli ad acquisire competenze aggiuntive attraverso lo studio e la formazione all'estero; innalzare la qualità dell'insegnamento in Europa e oltre. Struttura del Programma: il programma è incentrato su tre attività chiave, trasversali a diversi settori: Attività chiave 1 – Mobilità individuale a fini di apprendimento (KA 1) Questa azione chiave supporta: - Mobilità degli giovani, insegnanti, professori, formatori, giovani lavoratori, personale di istituzioni allievi e del personale: opportunità per studenti, allievi, volontari, formative e di organizzazioni appartenenti alla società civile, di intraprendere un’esperienza di apprendimento in un paese straniero fino ad una durata di un anno. - Borse di studio congiunte: borse di studio attribuite ai migliori studenti di master che offrono la possibilità di prendere parte a programmi internazionali e integrati di studio di livello superiore organizzati da consorzi universitari. Attività chiave 2 – Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche (KA 2) Questa comprende: - Partenariati strategici transnazionali volti a sviluppare iniziative che affrontano uno o più settori della formazione, dell'istruzione e della gioventù e a promuovere l'innovazione, lo scambio di esperienze e di know-how tra i diversi tipi di organizzazioni coinvolte nell'istruzione, formazione e gioventù o in altri settori pertinenti. - Nuovi partenariati innovativi, le cosiddette “Alleanze per la conoscenza” (“Knowledge Alliances”), e le “Alleanze per le abilità settoriali” (Sector Skills Alliances) che costituiranno sinergie tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro consentendo agli istituti d’istruzione superiore, ai formatori e alle imprese di incentivare l’innovazione e lo spirito imprenditoriale nonché di elaborare nuovi programmi e qualifiche per colmare le lacune a livello delle abilità. - Progetti di rafforzamento delle capacità, a sostegno della cooperazione con i paesi partner, nei settori dell'istruzione superiore e della gioventù. - Piattaforme di supporto informatico, come eTwinning (gemellaggi elettronici fra scuole), la piattaforma europea per la formazione continua (EPALE) e il Portale Europeo per i Giovani, che offrono spazi di collaborazione virtuali,. Attività chiave 3 - Riforma delle politiche (KA 3) Questa misura finanzia incontri fra giovani e decisori politici nel settore delle politiche giovanili. Alle 3 azioni chiave si aggiungono: - Iniziativa Jean Monnet Questa misura finanzia studi e docenze sull’Unione Europea, e dialogo fra accademici e decisori politici europei. - Azioni nel settore dello sport - In tale ambito il programma si concentra su progetti transnazionali volti a sostenere gli sport amatoriali e ad affrontare le sfide transfrontaliere quali le partite truccate, il doping, la violenza e il razzismo, nonché a promuovere il buon governo, la parità di genere, l’inclusione. Il Programma Erasmus+ 20142020 è gestito dalla Commissione europea, DG Istruzione e Cultura, con l’assistenza dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA) e delle Agenzie nazionali dei diversi paesi partecipanti. Per l’implementazione operativa dei Programmi settoriali in Italia e la gestione delle azioni decentrate, le Autorità nazionali hanno congiuntamente affidato la gestione dei Sottoprogrammi a tre Agenzie nazionali: - Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE http://www.indire.it/ - Agenzia nazionale Erasmus+ ISFOL http://www.isfol.it/ - Agenzia nazionale per i Giovani http://www.agenziagiovani.it/ Budget: il bilancio totale allocato per il periodo 20142020 è di 14,7 miliardi di euro. Finanziamenti addizionali dovrebbero venire stanziati per la mobilità nel campo dell’istruzione superiore e per la costituzione di capacità con il coinvolgimento di Paesi terzi; le negoziazioni al riguardo saranno ultimate nel corso del 2014. nell’ambito del programma Erasmus+ Invito a presentare proposte 2015EAC/A04/2014 pubblicato sulla GUUE C344 del 2 ottobre 2014 rettifica GUUE C376 del 23 ottobre 2014 Il presente invito a presentare proposte comprende le seguenti azioni del programma Erasmus+: Azione chiave 1 — Mobilità individuale ai fini dell'apprendimento: mobilità individuale nel settore dell'istruzione, della formazione e della gioventù; diplomi di master congiunti Erasmus Mundus; eventi di ampia portata legati al Servizio di volontariato europeo. 34 Azione chiave 2— Cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone prassi: partenariati strategici nel settore dell'istruzione, della formazione e della gioventù; alleanze per la conoscenza; alleanze per le abilità settoriali; rafforzamento delle capacità nel settore dell'istruzione superiore, rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù. Azione chiave 3 — Sostegno alle riforme delle politiche: dialogo strutturato: incontri tra giovani e decisori politici nel settore della gioventù. Attività Jean Monnet, cattedre Jean Monnet: centri di eccellenza Jean Monnet; sostegno Jean Monnet alle istituzioni e alle associazioni; reti Jean Monnet; progetti Jean Monnet. Sport: partenariati di collaborazione nel settore dello sport; eventi sportivi europei senza scopo di lucro. Candidati ammissibili: Qualsiasi organismo, pubblico o privato, attivo nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, può candidarsi per richiedere finanziamenti nell'ambito del programma. I gruppi di giovani che operano nell'animazione socioeducativa, ma non necessariamente nel contesto di un'organizzazione giovanile, possono inoltre presentare domanda di finanziamento sia per la mobilità ai fini dell'apprendimento dei giovani e degli animatori per i giovani sia per i partenariati strategici nel settore della gioventù. Finanziamento: il bilancio totale destinato al presente invito a presentare proposte è stimato in 1.736,4 milioni di EUR, così ripartiti: - Istruzione e formazione: 1536,5 milioni di EUR. - Gioventù: 171,7 milioni di EUR. - Jean Monnet: 11,4 milioni di EUR. - Sport: 16,8 milioni di EUR. Tali cifre sono indicative e possono essere modificate a seguito di una variazione dei programmi di lavoro annuali Erasmus+. Si invitano i potenziali candidati a consultare regolarmente i programmi di lavoro annuali Erasmus+ e le loro modifiche. Scadenze: Azione chiave 1 Mobilità individuale nel settore della gioventù: 4 febbraio 2015; 30 aprile 2015; 1o ottobre 2015. Mobilità individuale nel settore dell'istruzione e della formazione: 4 marzo 2015. Diplomi di master congiunti Erasmus Mundus: 4 marzo 2015. Eventi di ampia portata legati al Servizio di volontariato europeo: 3 aprile 2015. Azione chiave 2 Partenariati strategici nel settore della gioventù: 4 febbraio 2015; 30 aprile 2015; 30 aprile 2015. Partenariati strategici nel settore dell’istruzione e della formazione: 31 marzo 2015. Azione chiave 3 Incontro tra giovani e decisori politici nel settore della gioventù: 4 febbraio 2015, 30 aprile 2015, 1o ottobre 2015. Azioni Jean Monnet Cattedre, moduli, centri di eccellenza, sostegno alle istituzioni e alle associazioni, reti, progetti: 26 febbraio 2015 Azioni nel settore dello sport Partenariati di collaborazione nel settore dello sport solo se connessi alla Settimana europea dello sport 2015: 22 gennaio 2015. Partenariati di collaborazione nel settore dello sport non connessi alla Settimana europea dello sport 2015: 14 maggio 2015. Eventi sportivi europei senza scopo di lucro solo se connessi alla Settimana europea dello sport 2015: 22 gennaio 2015. Eventi sportivi europei senza scopo di lucro non connessi alla Settimana europea dello sport 2015: 14 maggio 2015. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus_en http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm Programmi di lavoro annuali Erasmus+ e le loro modifiche: http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/more_info/awp/index_en.htm Guida del Programma Erasmus+ (versione 1° ottobre 2014): http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/10/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf Invito a presentare proposte 2015: http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/10/Invito_2015_344.pdf 35 RICERCA & SVILUPPO TECNOLOGICO Programma di riferimento: Orizzonte 2020: programma quadro di ricerca e innovazione eccellenti opportunità di formazione e di carriera mediante sostenendo la mobilità; Infrastrutture di Ricerca: garantisce che l'Europa disponga di infrastrutture di ricerca (comprese le infrastrutture elettroniche in rete) di livello mondiale accessibili a tutti i ricercatori in Europa e in altri Paesi. Obiettivi generali: Horizon 2020 è il nuovo Programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea, compito che, nella vecchia programmazione, spettava al VII Programma Quadro, al Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP) e all'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT). Il nuovo Programma supporterà l'UE nelle sfide globali fornendo a ricercatori e innovatori gli strumenti necessari alla realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee. Orizzonte 2020 deve svolgere un effetto moltiplicatore cercando di portare al 3% la percentuale del PIL destinata alla ricerca in Europa, obiettivo che i Paesi membri dell’UE si sono prefissati già parecchio tempo fa. Struttura del Programma/Azioni e obiettivi specifici: La struttura di Horizon 2020 è composta da tre Pilastri (Eccellenza scientifica, Leadership industriale, Sfide della società) e da cinque Programmi trasversali. Il secondo Pilastro di Horizon 2020 (Leadership Industriale) intende fare dell'Europa un luogo più attraente per investire nella ricerca e nell'innovazione (compresa l'innovazione ecologica), promuovendo attività strutturate dalle aziende. Si propone di portare grandi investimenti in tecnologie industriali essenziali, incentivare il potenziale di crescita delle aziende europee fornendo loro livelli adeguati di finanziamento e aiutare le PMI innovative a trasformarsi in imprese leader a livello mondiale. Si articola in tre Programmi: Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali: fornisce un sostegno mirato alla ricerca, allo sviluppo e alla dimostrazione delle seguenti priorità: ICT ,Nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie, fabbricazione e trasformazione avanzate, Tecnologia Spaziale. Accesso al capitale di rischio: mira a superare i disavanzi della disponibilità di crediti e fondi per il settore R&S, le imprese e i progetti innovativi in tutte le fasi di sviluppo. Congiuntamente agli strumenti di finanza di rischio nel Competitive Industries Excellent Science L’obiettivo del pilastro “Eccellenza Scientifica” è di incrementare la qualità della base scientifica europea, sostenendo le migliori idee, sviluppando talenti in Europa, fornendo ai ricercatori l'accesso alle migliori infrastrutture di ricerca e rendendo l'Europa un luogo attraente per i migliori ricercatori del mondo. Si articola in quattro programmi: European Research Council: sostiene gli individui più talentuosi e creativi e le loro equipe nello svolgere ricerche di frontiera di altissima qualità; Tecnologie future ed emergenti: finanzia la ricerca collaborativa per aprire nuovi promettenti campi di ricerca e di innovazione; Azioni Marie Sklodowska Curie: offre ai ricercatori 36 Programma per la competitività delle imprese (COSME), nasce con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di capitale di rischio a livello europeo. L'innovazione nelle PMI: promuove tutte le forme di innovazione nelle PMI, con un interesse specifico per quelle dotate del potenziale di crescita suscettibile di internazionalizzazione sul mercato unico e oltre. Nella attività non si prevede ricerca ma finanziamenti per azioni di supporto alla ricerca. Societal Challenge Questo pilastro (Sfide della società) rispecchia le priorità strategiche della strategia Europa 2020 e affronta grandi preoccupazioni condivise dai cittadini europei e di altri Paesi. Un approccio incentrato sulle sfide riunisce risorse e conoscenze provenienti da una molteplicità di settori, tecnologie e discipline, fra cui le scienze sociali e umanistiche. Si intendono coprire attività che spaziano dalla ricerca alla commercializzazione, incentrandosi su quelle connesse all'innovazione, quali i progetti pilota, la dimostrazione, i banchi di prova e il sostegno agli appalti pubblici e all'adozione commerciale. Si istituiranno collegamenti con le attività dei partenariati europei per l'innovazione. Il finanziamento è incentrato sui seguenti Programmi: Salute, cambiamento demografico e benessere; Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e bioeconomia; Energia sicura, pulita ed efficiente; Trasporto intelligente, integrato e pulito; Azioni per il clima, l'efficienza delle risorse e delle materie prime; Europa in un mondo in fase di cambiamento; Società sicure innovative, sicure e inclusive. PROGRAMMI TRASVERSALI 1. Spreading excellence and widening participation L'obiettivo specifico è quello di sfruttare appieno il potenziale di talenti esistenti in Europa e assicurare che i benefici di un'economia basata sull'innovazione siano massimizzati e distribuiti ampiamente attraverso l'Unione secondo il principio dell'eccellenza. 2. Science with and for society L’obiettivo specifico è quello di instaurare una cooperazione efficace tra scienza e società, assumere nuovi talenti per la scienza e associare l'eccellenza scientifica alla sensibilizzazione e alla responsabilità sociale. 3. Non-nuclear direct actions of the JR - Le attività del Joint Research Centre costituiscono parte integrante di Horizon 2020 al fine di fornire un sostegno solido e documentato alle politiche dell'Unione, tenendo in considerazione le esigenze dei consumatori, integrate da attività orientate al futuro 4. European Institute of Innovation and Technology (EIT) L'Istituto europeo di innovazione e tecnologia svolge un ruolo di primo piano poiché riunisce ricerca, innovazione e istruzione superiore d'eccellenza, integrando in tal modo il triangolo della conoscenza. L'EIT si avvale principalmente delle KICs comunità di conoscenza e innovazione. Esso garantisce inoltre la condivisione delle esperienze tra le KICs e al di là di esse, grazie a una diffusione mirata e a misure di scambio delle conoscenze, promuovendo in tal modo una più rapida 37 diffusione dei modelli innovativi nell'Unione. 5. Euratom L'obiettivo generale del programma Euratom è lo svolgimento di attività di ricerca e formazione nel settore nucleare, con particolare attenzione al costante miglioramento della sicurezza nucleare e della radioprotezione, soprattutto per contribuire potenzialmente alla decarbonizzazione a lungo termine del sistema dell'energia in modo sicuro ed efficiente. Finanziamenti: il budget stanziato per Horizon 2020 (compreso il programma per la ricerca nucleare Euratom) per l’intero periodo 2014/2020 è di 70.2 miliardi di € a prezzi costanti / 78,6 miliardi di € a prezzi correnti. Budget disponibile per i 3 pilastri: Pilastro Eccellenza scientifica: € 22.274 milioni, 31,73% del budget totale di Horizon 2020 Leadership Industriale: € 15.507 milioni, 22,09% del budget totale di Horizon 2020 Sfide della società: € 27.048,06 milioni, 38,53% del budget totale di Horizon 2020 Beneficiari - Qualsiasi impresa, università, centro di ricerca o qualsiasi altro soggetto giuridico, stabilito in uno Stato membro, in un paese associato o in un paese terzo, può partecipare ad un'azione indiretta a condizione che soddisfi le condizioni minime di partecipazione. Devono partecipare almeno 3 soggetti giuridici, ognuno dei quali dev'essere stabilito in uno Stato membro o in un paese associato. In nessun caso, 2 di questi soggetti giuridici possono essere stabiliti nello stesso Stato membro o paese associato. Tutti e 3 i soggetti giuridici devono essere indipendenti l'uno dall'altro. Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Eccellenza scientifica” http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/506 Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Leadership industriale” http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/501 Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Sfide della società” http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/496 ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA Con la pubblicazione dei bandi, la Commissione europea ha messo online una nuova versione del Portale dei Partecipanti, sito web di riferimento per le opportunità di HORIZON 2020. Su questo portale è possibile accedere a pagine dedicate a ciascuno dei bandi pubblicati, per conoscerne il contenuto e la scadenza, reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte. http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html Punti di contatto nazionali La rete dei Punti di Contatto Nazionale (National Contact Point - NCP) è una struttura riconosciuta dalla Commissione europea, chiamata a fornire informazioni e assistenza sui vari aspetti relativi ai programmi UE di RSTI ed è presente in tutti i 28 Stati Membri, Paesi associati ad Horizon 2020 e Paesi terzi. Il ruolo degli NCP è di cruciale importanza nella diffusione delle informazioni e nell’assistenza intersettoriale e transnazionale ai proponenti dei progetti europei. APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) ospita tutti i Punti di Contatto Nazionale (NCP) di Horizon 2020 in Italia. http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/ncp/ I bandi sul sito dell’APRE: http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/bandi/ SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE Programma di riferimento: URBACT III Costruito sulle esperienze di URBACT I e II, URBACT III, approvato lo scorso 19 dicembre 2014 dalla Commissione europea, URBACT (European Programme for Urban Sustainable Development) III è un programma europeo di cooperazione territoriale finanziato congiuntamente dall'UE (attraverso il FESR - Fondo europeo di sviluppo regionale) e dagli Stati membri. Esso resta il principale programma per lo sviluppo di politiche di sostenibilità urbana, anche alla luce delle innovazioni introdotte dei nuovi regolamenti europei sulle politiche di coesione ed in particolare dall’art 7 del Reg. FESR, che danno maggior ruolo, azione e dotazioni specifiche finanziarie alle città. Il programma consentirà alle città europee di lavorare insieme per sviluppare soluzioni alle sfide urbane comuni e condividere buone pratiche, lezioni e soluzioni con tutti i soggetti impegnati nella politica urbana in tutta Europa. Obiettivi: 1. migliorare la capacità delle città di gestire politiche e progetti di sviluppo urbano sostenibile in maniera integrata e partecipativa; 2. migliorare i processi di elaborazione delle politiche/strategie di sviluppo urbano sostenibile; 3. migliorare le capacità delle città di attuare le politiche/strategie di sviluppo urbano sostenibile; 4. garantire che i responsabili delle politiche urbane, i decisori e i tecnici abbiano accesso alla conoscenze e condividano il know how riguardo tutti gli aspetti dello sviluppo urbano sostenibile. Azioni: l’attività principale del programma è la creazione di reti tematiche. Urbact III ne finanzierà tre tipologie, prevedendo circa 9 call, una per ciascuna categoria, nell’ambito del settennio: 1. Reti tematiche transnazionali per la pianificazione di azioni, che riuniscono città che presentano problemi simili a livello urbano e intendono risolverli con un approccio integrato. Il loro obiettivo è di aiutare le città che ne fanno parte nell’elaborazione di strategie di sviluppo urbano o piani d’azione integrati. Tale tipologia rientra nel classico network lanciato nei precedenti URBACT e mantiene il valore aggiunto e sperimentale dell’approccio Urbact; ovvero di costruzione dal basso di strategie specifiche che integrino politiche settoriali spesso tra loro conflittuali. 2. Reti per l’implementazione di strategie o piani d’azione. Si tratta di una nuova tipologia di progetti che premierà quelle città che hanno già strategie consolidate e che attraverso i POR 2014-2020 avranno finanziati progetti integrati di sostenibilità urbana anche ed in primis attraverso Agenda Urbana. In sostanza, tali network riuniscono città che implementano strategie integrate e piani d’azione avendo già garantiti diversi tipi di finanziamenti e città che implementano strategie integrate e piani d’azione e hanno lo scopo di aiutarle nell’implementazione di strategie di sviluppo urbano o piani d’azione integrati. 3. Reti per il trasferimento di buone pratiche. Si tratta di una tipologia di collaborazione partita in via sperimentale con l’ultima call Urbact II e che in sostanza riunisce città che vogliono trasferire localmente pratiche di sviluppo urbano integrato identificate in altre città per sostenerle in tale trasferimento al fine di migliorare l’implementazione delle politiche urbane sostenibili o dei piani d’azione. Beneficiari: il nuovo Urbact III apre a più tipologie di “soggetti giuridici” ricadenti nei territori dei 28 Stati membri e dei 2 paesi partner Norvegia e Svizzera. Più precisamente, possono partecipare, col ruolo di capofila, le città senza limiti di dimensione demografica e geografica, comprese le autorità metropolitane e altri tipi di agglomerazioni e gli enti di governo inframunicipali (es per l’Italia unione di comuni etc.). Altri possibili beneficiari sono: agenzie di sviluppo locali, autorità ed enti provinciali, regionali o nazionali, università e centri di ricerca. Finanziamento: il budget complessivo di Programma (2014-2020) ammonta ad Euro 96.324.550 ( Euro 74.301.909 FESR + Euro 22.022.641 fondi nazionali). Scadenze: Il primo bando per le reti tematiche per la pianificazione di azioni è atteso nel primo trimestre 2015 mentre per le altre due categorie di reti sarà necessario aspettare la fine del 2015. Come per il biennio 2012/2013, Cittalia Fondazione ANCI Ricerche è stata selezionata come National Dissemination Point (NDP) per l’Italia nell’ambito delle attività di assistenza al Programma URBACT. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://urbact.eu/en/about-urbact/urbact-2014-2020/ http://www.cittalia.it/index.php/progetto-urbact 39 TRASPORTI, ENERGIA & TELECOMUNICAZIONE finanziamento negli dell’energia da fonti investimenti in infrastrutture rinnovabili nella rete di Programma di riferimento: strategiche. Questo piano di trasmissione e sviluppando Meccanismo per collegare investimenti, elaborato dalla reti dell’anidride carbonica. l’Europa Direzione Generale per la CEF Telecomunicazioni e 2014-2020 Mobilità e i Trasporti in TIC - comprende i seguenti collaborazione con la obiettivi: Direzione Generale per - accelerare l’introduzione di l’Energia e la Direzione reti a banda larga veloci e Generale per la Società ultraveloci e il loro utilizzo, dell'informazione e i mezzi di anche da parte delle piccole e comunicazione, contribuirà a medie imprese (PMI); creare posti di lavoro e a promuovere rafforzare la competitività l’interconnessione e dell'Europa nel momento in l’interoperabilità dei servizi Obiettivi e struttura del cui ne ha più bisogno. pubblici nazionali online programma: il "Meccanismo Il programma Connecting nonché l’accesso a tali reti. per collegare l'Europa" Europe Facility è suddiviso Finanziamenti innovativi Connecting Europe Facility nei seguenti sottoprogrammi: e iniziativa Project bond. (CEF) sostituisce i L'iniziativa sui prestiti CEF Trasporti - si articola seguenti programmi del obbligazionari per il nei seguenti obiettivi specifici: periodo 2007-2013: TEN-T, finanziamento dei progetti - eliminare le strozzature e TEN-E, Marco Polo 2. Nel (Project Bond Initiative), realizzare i collegamenti periodo 2014-2020 finanzierà introdotta nell'ambito di mancanti; progetti che hanno l'obiettivo Europa 2020, ha il duplice - garantire nel lungo periodo di completare i collegamenti obiettivo di rilanciare il trasporti sostenibili ed mancanti in Europa nelle mercato delle obbligazioni e di efficienti; infrastrutture dell'energia, dei aiutare i promotori dei singoli - ottimizzare l’integrazione e trasporti e del digitale. Lo progetti infrastrutturali ad l’interconnessione dei modi di scopo del programma consiste attrarre finanziamenti trasporto e accrescere nel promuovere una economia obbligazionari privati di lunga l’interoperabilità dei servizi di più "verde", grazie durata. trasporto. all'introduzione di modalità di La Commissione adotta CEF Energia - persegue i i trasporto meno inquinanti, di programmi di lavoro seguenti obiettivi: collegamenti a banda larga ad pluriennali e annuali per ogni promuovere l’ulteriore alta velocità e all'utilizzo delle settore. I programmi di lavoro integrazione del mercato energie rinnovabili, in linea definiscono le forme di interno dell’energia e con la strategia Europa 2020. sovvenzione che possono l’interoperabilità Il completamento delle reti essere utilizzati per finanziare transfrontaliera delle reti energetiche renderà più le azioni interessate elettriche e del gas, anche integrato il mercato interno Candidati ammissibili: le facendo in modo che nessuno dell'energia, riducendo la proposte possono essere Stato membro sia isolato dalla dipendenza energetica dell'UE presentate da uno o più Stati rete europea; e rafforzando la sicurezza membri o, previo accordo - rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti. degli Stati membri interessati, dell’approvvigionamento Il programma prevede una dagli organismi internazionali, nell’Unione; nuova sinergia pubblicodalle imprese comuni o da - contribuire allo sviluppo privato attraverso strumenti imprese oppure organismi sostenibile e alla tutela finanziari di condivisione del pubblici o privati stabiliti negli dell’ambiente, in particolare rischio con l’obiettivo di Stati membri. Le proposte favorendo l’integrazione colmare le lacune di 40 possono essere presentate da entità non aventi personalità giuridica a norma del rispettivo diritto nazionale, purché i loro rappresentanti abbiano la capacità di assumere impegni giuridici in loro nome e offrano garanzie per la tutela degli interessi finanziari dell'Unione equivalenti a quelle offerte dalle persone giuridiche. Le proposte presentate dalle persone fisiche non sono ammissibili. Finanziamento: la dotazione finanziaria per l'attuazione dell'MCE per il periodo 20142020 ammonta a 33.242. 259, 000 di euro , così ripartiti: settore dei trasporti: 26 250 582 000 euro, di cui 11 305 500 000 EUR trasferiti dal Fondo di coesione e destinati ad essere spesi in conformità alle disposizioni del presente regolamento esclusivamente negli Stati membri ammissibili al finanziamento del Fondo di coesione; settore delle telecomunicazioni: 1 141 602 000 euro; settore dell'energia: 5 850 075 000 euro. CEF Trasporti Inviti a presentare proposte nell’ambito del programma di lavoro pluriennale per la rete transeuropea di trasporto (TEN-T) pubblicato sulla GUUE C308 del 11 settembre 2014 Obiettivi/Azioni: la fine di prepararsi ai futuri proposte selezionate ammonta Commissione europea, flussi di trasporto previsti e di a: 5 954,786 milioni di EUR per direzione generale Mobilità e consentire la l’obiettivo di finanziamento 1; trasporti, ha pubblicato decarbonizzazione di tutti i 249 milioni di EUR per quattro inviti a presentare modi di trasporto mediante la l’obiettivo di finanziamento 2; proposte nell’ambito del transizione verso tecnologie di 731,24 milioni di EUR per programma di lavoro trasporto innovative a basse 731,24 per l’obiettivo di pluriennale per la rete emissioni di carbonio ed finanziamento 3; 3 984,08 transeuropea di trasporto efficienti sul piano energetico, milioni di EUR per l’obiettivo (TEN-T) per il periodo 2014ottimizzando nel contempo la di finanziamento 4. 2020, al fine di concedere sicurezza; I finanziamenti saranno sovvenzioni ai seguenti 3. ottimizzare l’integrazione e assegnati ai progetti più obiettivi di finanziamento: l’interconnessione dei modi competitivi e si 1. eliminare le strozzature e di trasporto e accrescere concentreranno sui nove realizzare i collegamenti l’interoperabilità dei servizi di principali corridoi di trasporto mancanti, accrescere trasporto, assicurando nel in Europa. l’interoperabilità ferroviaria e, contempo l’accessibilità alle Scadenza: 26 febbraio 2015. in particolare, migliorare le infrastrutture di trasporto; tratte transfrontaliere; 4.dotazione del fondo di 2. garantire nel lungo periodo coesione. sistemi di trasporto Finanziamento: l’importo sostenibili ed efficienti, al indicativo disponibile per le Per ulteriori informazioni e modulistica: http://inea.ec.europa.eu/en/cef/cef_transport/apply_for_funding/cef_transport_call_for_proposals_2014.htm 41 Tra le fonti on-line: Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea http://europa.eu/ Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/ Sito web Commissione europea - Rappresentanza in Italia http://ec.europa.eu/italia/ Sito web Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/ Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento europeo per l’Italia http://www.europarl.it/ Sito web Dipartimento per le Politiche europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri) http://www.politicheeuropee.it/ Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa www.aiccre.it Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth 42 Chi siamo http://www.europedirectfrosinone.it EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta 50 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 in tutto il territorio dell’Unione europea. La rete Europe Direct http://europa.eu/europedirect/ Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11 Cosa offre Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione ai propri centri Europe Direct: - consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE; - promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche; - consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e, al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande, pareri e suggerimenti . I Come agisce ritenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: - i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e guide gratuiti; - i propri siti Internet; - l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse comunitario; - la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di informazione. La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di informazione specializzate sull’UE. I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma http://ec.europa.eu/italia/ 43
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