Europamente Europabandi_GENNAIO 2015

2015
Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone
e-mail: info@europedirectfrosinone.it – sito web: www.europedirectfrosinone.it
n. 1 – Gennaio 2015
Sommario
Questo mese…in primo piano: Al via l’Anno europeo dello Sviluppo 2015
……...………………………………………………………………………………………….pag. 2
NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 5
Affari Economici & Finanziari/Euro – L’Eurozona si allarga: entra la Lituania
Affari istituzionali – Presidenza del Consiglio UE: passaggio di testimone tra Italia e
Lettonia
Cultura: Pilsen e Mons: un anno di opportunità nelle Capitali Europee della Cultura 2015
Istruzione/Formazione/Gioventù – Erasmus + diventa globale
Istruzione/Formazione/Gioventù – Progetto pilota Europa nelle scuole: siglato Accordo
di programma
ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE.........................................................pag. 11
Affari Economici & Finanziari – Dalla Commissione UE: proposta sul Fondo europeo per gli
investimenti strategici/Linee guida sulla flessibilità
Ambiente - Libertà per gli Stati membri di vietare gli OGM: approvata nuova normativa UE
Commercio – Controversie investitori-Stato: proposta della Commissione per maggiore
trasparenza
Occupazione, Crescita, Investimenti & Competitività – La Commissione lancia il progetto
Unione dei mercati dei capitali
L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 15
Consultazione pubblica sull’elenco di proposte di progetti di interesse comune
Scadenza: 13 marzo 2015
Consultazione pubblica sul riesame della direttiva sull’orario di lavoro
Scadenza: 15 marzo 2015
Consultazione pubblica su una strategia a lungo termine per l’utilizzo della banda UHF di
telediffusione
Scadenza: 12 aprile 2015
Consultazione pubblica sulle possibili azioni dell’UE in relazione al coordinamento globale delle
osservazioni della Terra attraverso il Gruppo d’osservazione della Terra (GEO)
Scadenza: 20 aprile 2015
Consultazione pubblica sul progetto di orientamenti relativi alla vendita in comune di olio d’oliva,
bovini e seminativi
Scadenza: 5 maggio 2015
EVENTI & INIZIATIVE…………………………………………………………………..
pag. 19
Supplemento Europa Bandi ………………………………………….pag. 25
Questo mese…in primo piano:
Al via l’Anno europeo dello
sviluppo 2015
Il contesto
Le finalità dell’ “Anno”
C
on l’inizio del 2015 è stato
inaugurato l’Anno Europeo
dello Sviluppo (Eyd2015) che,
come sottolinea il motto
prescelto, “il nostro mondo, la
nostra dignità, il nostro
futuro”,
sarà
dedicato
all'azione esterna dell’Unione
europea e al ruolo dell’Europa
nel mondo.
Il tema dell’anno europeo 2015
era stato proposto dalla
Commissione europea - su
sollecitazione
della
Confederazione europea delle ONG di emergenza (CONCORD) e del
Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) - ed accolto
all'unanimità dal Parlamento e dal Consiglio con Decisione (UE) n.
472/2014 del 16 aprile 2014.
Da quando, nel 1983, è stata istituita la consuetudine degli anni
tematici rivolti ad una specifica area di intervento, per la prima volta
un Anno europeo è consacrato alle azioni esterne dell'UE. L’Unione
europea gioca un ruolo di grande rilievo nel settore dello sviluppo
mondiale: l’UE e i suoi Stati Membri sono infatti i maggiori donatori a
livello mondiale, con uno stanziamento complessivo di 56,5 miliardi
di euro (oltre il 50% degli aiuti pubblici totali) nel 2013. Nel dicembre
2013 il Parlamento e il Consiglio hanno destinato all’azione esterna
dell’UE un budget di 51,4 miliardi di euro per il settennato 2014-2020.
L’Eurobarometro 2013 ha fornito un'immagine sorprendente di cosa
pensano dello sviluppo i cittadini dell’UE: oltre l'80% considera
importanti gli aiuti allo sviluppo e il 60% pensa che andrebbero
incrementati; i due terzi ritengono che la lotta alla povertà nei Paesi in
via di sviluppo debba essere una delle priorità principali dell’Unione
2
europea; allo stesso tempo, il
50% dichiara di non sapere
nulla sulla destinazione degli
aiuti dell’Unione europea.
L’Anno Europeo per lo
Sviluppo costituirà perciò una
nuova occasione per dare
maggiore visibilità agli sforzi e
agli impegni dell’Unione,
come attore globale, per
combattere la povertà e
promuovere lo sviluppo.
Il 2015 sarà un anno
fondamentale per lo sviluppo
anche al di fuori dell’UE,
quello in cui è stato fissato il
termine per il raggiungimento
degli Obiettivi di Sviluppo
del Millennio (i Millennium
Development Goals) adottati
nel 2000 e l’avvio della nuova
“Post-2015
Development
Agenda”.
Particolarmente
ricco, quindi, è il programma
degli appuntamenti: nel mese
di luglio ad Addis Abeba, in
Etiopia, si
svolgerà
la
preparazione della Terza
Conferenza
Internazionale
sul
finanziamento
allo
sviluppo; a settembre, a New
York, si terrà l’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite
in occasione della quale si
concluderà il processo di
definizione
dei
nuovi
Obiettivi
di
Sviluppo
Sostenibili globali; infine, a
dicembre, alla COP20 di
Parigi si
lavorerà
per
raggiungere
un
accordo
globale
sui cambiamenti
climatici.
Di qui, gli obiettivi specifici
perseguiti dall’Eyd2015: non
solo far conoscere gli obiettivi
a livello comunitario e le
diverse attività pianificate
dagli Stati membri nel campo
dello
sviluppo,
ma
incoraggiare la partecipazione
diretta dei cittadini, stimolare
il pensiero critico e far
conoscere i benefici derivanti
dalla cooperazione europea.
L’evento lancio
A
seguito della presentazione avvenuta lo scorso mese di dicembre
a Bruxelles, con un evento per addetti ai lavori organizzato dalla
Commissione europea, si è tenuta il 9 gennaio 2015 a Riga, presso la
Biblioteca Nazionale della Lettonia, la cerimonia ufficiale di lancio
dell’EYD2015.
L’incontro, svoltosi a margine dell’apertura del semestre di
presidenza dell’Unione della Lettonia, ha avuto come protagonisti
chiave il primo ministro lettone, nonché neopresidente del Consiglio
dell'Unione europea, Laimdota Straujuma, ed il presidente della
Commissione europea Jean-Claude Junker. Oltre a loro hanno preso
parte all'evento il nuovo Commissario europeo per la Cooperazione
Internazionale e lo Sviluppo, Neven Mimica, l’Alto Rappresentante
per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell’Unione, Federica
Mogherini, il presidente della Commissione delle regioni, Michel
Lebrun, e diversi esperti di settore.
I principali temi di discussione, quelli sui quali l'Unione europea ha
deciso di impegnarsi, sono stati la riduzione della povertà a livello
globale, i diritti delle donne e delle persone con disabilità, la
sostenibilità e la tutela ambientale.
Gli interventi che si sono susseguiti hanno contribuito ad evidenziare
un concetto chiave: l’impegno da profondere per il raggiungimento
degli obiettivi prefissati riguarderà in primo luogo le istituzioni
dell'Unione europea e quelle degli Stati membri, ma, al tempo stesso,
avrà una più ampia platea di destinatari. L’anno europeo dello
sviluppo 2015, infatti, permetterà ai giovani, ai responsabili politici,
alla società civile, al settore privato, alle istituzioni accademiche e alle
singole parti interessate di riunire gli sforzi per concentrarsi sui
propri comuni obiettivi in materia di sviluppo.
“Ogni individuo ha un ruolo da svolgere nella realizzazione di un mondo
più sostenibile e pacifico”, ha sottolineato in proposito il presidente
Juncker. “A prescindere dalla direzione che ciascuna persona vuole seguire,
le aspirazioni sono le stesse: un mondo stabile e pacifico, istruzione per i
3
nostri figli, posti di lavoro per i
giovani, e una vita dignitosa su
un pianeta del quale dobbiamo
avere maggior cura”.
"Si tratta dell’occasione della vita
per poter mettere sotto i riflettori
mondiali i temi dello sviluppo e
spero che la gente da tutta
l’Europa si unisca a noi e
partecipi
all’anno”:
questo
l’auspicio del Commissario
Mimica.
L’Alto
Rappresentante
Mogherini ha dichiarato che
tutti, in Europa e al di fuori,
dovrebbero fare la propria
parte “per un mondo più
equo”. “Non è questione di
carità”, ha aggiunto, “ma del
nostro stesso interesse”.
I relatori hanno ricordato le
vittime della strage del
giornale
satirico
Charlie
Hebdo avvenuta a Parigi il 7
gennaio, non sapendo che,
mentre andava in streaming la
cerimonia
di
apertura
dell’EYD, un altro attentanto
(nel
negozio
kosher
di
Vincennes)
stava
sconvolgendo la capitale francese.
La struttura dell’ Anno/Prossimi eventi
L’
Anno europeo dello sviluppo 2015 prevede un fitto calendario di
eventi a livello UE, nazionale, regionale e locale, aperti alla
partecipazione collettiva. Alla cerimonia di apertura di gennaio
seguirà, il 2 marzo, un evento internazionale dedicato ai temi di
genere, mentre a maggio è in programma a Bruxelles una marcia
sulla distanza dei 20 km.
Ulteriori momenti di attenzione nei diversi 28 Paesi Membri
comprendono le 28 date delle Kapuscinski lectures, i seminari
internazionali dedicati ai temi dello sviluppo lanciato per la prima
volta nel 2009 (una per ogni Stato Membro), oltre ad un ampio spettro
di opportunità che vanno dai progetti artistici e di sviluppo alle
attività con le scuole e le università agli eventi sportivi su vasta scala.
EYD2015, inoltre, sarà parte attiva dell’EXPO 2015 a Milano, che
partirà a Maggio, e dei Giorni Europei per lo Sviluppo che si
terranno a Bruxelles in giugno. Lo EYD 2015 sarà strutturato per mesi
tematici, ognuno dei quali si focalizzerà su un argomento specifico.
Gennaio sarà dedicato al tema “L’Europa nel mondo”, febbraio si
concentrerà su “Educazione”, marzo su “Donne e ragazze”, aprile su
“Salute”, maggio su “Pace e sicurezza”, giugno su “Crescita
sostenibile, lavoro dignitoso e imprese“, luglio su “Bambini e
giovani”, agosto su “Aiuti umanitari”, settembre su “Demografia e
migrazione “, ottobre su “Sicurezza alimentare”, novembre su
“Sviluppo sostenibile“ e dicembre su “Diritti umani e governance”.
I Paesi coinvolti nell'iniziativa sono i 28 Stati membri dell'Ue ed i
Paesi candidati: Islanda, Macedonia, Montenegro, Turchia e Serbia.
Per maggiori informazioni sull’ EYD 2015 e sul calendario degli eventi:
http://europa.eu/eyd2015
Il discorso del presidente Juncker alla cerimonia di lancio dell’ EYD 2015
http://europa.eu/rapid/press-release_SPEECH-15-3100_en.htm
Ulteriori approfondimenti
Anni europei:
http://europa.eu/about-eu/basic-information/european-years/
Speciale Eurobarometro:
http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/eb_special_439_420_en.htm#421
4
Notizie
flash dall’UE
Affari economici & Finanziari/Euro
L’Eurozona
Lituania
D
si
allarga:
entra
la
al primo gennaio 2015 la Lituania ha
ufficialmente
adottato
la
moneta
unica
dell’Unione europea, di cui fa parte sin dal 2004.
Bruxelles ha così portato a termine il
coinvolgimento delle Repubbliche Baltiche nella
moneta unica: l’Estonia aveva, infatti, adottato
l’euro nel 2011, mentre la Lettonia ha effettuato il
passaggio dal primo gennaio 2014.
Con l’ingresso della Lituania sono 19 gli Stati
membri europei che fanno parte dell’Eurozona e
circa 337 milioni di cittadini europei che
utilizzano la stessa moneta.
Il Vice-presidente della Commissione europea per
l'Euro e il Dialogo Sociale, Valdis Dombrovskis,
ha dichiarato: "Sono felice di accogliere la Lituania
nella zona euro. La sua adesione segna il ritorno
degli Stati Baltici al cuore politico ed economico
del nostro continente. Questo è un momento
simbolico, non solo per la Lituania, ma anche per
la zona euro in sé che rimane stabile, attraente e
aperta ai nuovi membri. Sono convinto che
l'adesione dei Paesi Baltici nell'area euro
rafforzerà l'economia della Regione rendendola
ancora più attraente per gli affari, il commercio e
gli investimenti".
Per maggiori informazioni:
http://ec.europa.eu/economy_finance/euro/
Affari istituzionali
Presidenza del Consiglio UE: passaggio di testimone tra Italia e Lettonia
I
l 1° gennaio 2015 si è aperto il semestre
di presidenza del Consiglio UE della
Lettonia, che ha ricevuto il testimone
dall’Italia. Per il Paese baltico la
presidenza
del
semestre è
un
appuntamento
di
grandissima
importanza, considerato che per la prima
volta
nella
storia
della
Lettonia
indipendente
si
trova
a
gestire
direttamente l’agenda europea, occupando un ruolo di primo piano
nel panorama politico e diplomatico internazionale.
L’inaugurazione ufficiale del semestre è avvenuta l’8 gennaio con
l’arrivo a Riga del Collegio della Commissione europea, guidato dal
presidente Jean Claude Juncker e dall’Alto commissario per gli affari
esteri Federica Mogherini, e del presidente del Consiglio europeo
Donald Tusk. Al centro degli incontri c’è stata la presentazione
5
dell’agenda e delle
priorità del semestre di
presidenza lettone, che
sono state discusse dal
Collegio dei commissari
e dal Governo lettone
sia in una riunione
plenaria sia in vari
"dibattiti settoriali".
Oltre a riunirsi in
bilaterale con i ministri
lettoni, i vicepresidenti e i
commissari
UE
hanno
dialogato con i fondamentali
portatori d'interesse e con i
deputati
del
Saeima,
il
Parlamento lettone.
Le priorità della presidenza lettone
Europa competitiva, Europa digitale ed Europa impegnata: sono
queste le priorità della presidenza lettone del Consiglio dell'Unione
europea, presentate dalla premier Laimdota Straujuma al
Parlamento UE in occasione della plenaria di gennaio.
In merito alla prima priorità, Europa competitiva, l’obiettivo
principale annunciato è quello di favorire la crescita occupazionale
ed economica rispetto al quale gli sforzi della Presidenza lettone
saranno rivolti ad assicurare che il Consiglio lavori efficacemente al
‘Piano di investimenti per l’Europa’ e mireranno altresì al
rafforzamento del mercato unico, all’implementazione effettiva del
semestre europeo e al rinnovamento della strategia Europa 2020.
L’attenzione è puntata anche sulla politica di coesione: attribuendo
ad essa un’importanza fondamentale nella riduzione delle disparità
sociali ed economiche e nello slancio alla crescita e all’occupazione, la
Presidenza si impegna ad «assicurare che vi siano tutti i presupposti
per spianare la strada al regolare avvio dei nuovi programmi
operativi».
Per quanto riguarda il secondo punto, Europa digitale, è la prima
volta che questo tema viene posto da un Paese come priorità nel suo
semestre e la Lettonia con questa scelta vuole evidenziare il suo ruolo
fra i leader del settore della digitalizzazione. La presidenza lettone si
impegnerà nel migliorare il quadro europeo sulla protezione dei dati,
sulla sicurezza delle informazioni e della rete e lavorerà attivamente
ai temi chiave della strategia comunitaria per il mercato unico
digitale. A questo proposito, Riga ospiterà la più grande assemblea
sull’Agenda digitale che si svolgerà a giugno con la partecipazione di
oltre 700 rappresentanti del settore.
La terza priorità, Europa impegnata, si riferisce all’impegno per il
rafforzamento del ruolo dell’Ue a livello mondiale, obiettivo che
“obbligherà anche ad affrontare la questione sensibile relativa
all’Ucraina e all’aggressione della Russia all’Ucraina”. “Lavoreremo
non solo sull'accesso orientale, ma anche su quello meridionale”, vale
a dire il Mediterraneo, ha sottolineato la premier. Quanto agli accordi
di libero scambio, la presidenza intende dare tutto il suo appoggio al
proseguimento degli accordi con gli Stati Uniti e il Giappone. La
Lettonia mira soprattutto a sviluppare le relazioni europee nella
fascia dei Paesi euroasiatici e del Caucaso.
6
La Straujuma ha richiamato
l’attenzione sul 4° Summit sul
Partenariato orientale che
avrà luogo a Riga il prossimo
maggio;
l’evento
offrirà
l’opportunità di valutare i
progressi raggiunti dopo il
Summit del 2014, svoltosi a
Vilnius,
riconfermando
l’importanza del Partenariato
orientale e individuando la
strategia da seguire per il
futuro.
Inevitabilmente, i drammatici
avvenimenti di Parigi hanno
posto il tema del terrorismo di
matrice islamica al centro
dell’attenzione del semestre di
presidenza lettone, facendo
passare in cima alle priorità il
tema della sicurezza. Nel
corso del suo intervento in
plenaria, infatti, la premier
Straujuma ha assicurato di
voler dedicare particolare
attenzione
alla
strategia
europea di sicurezza e allo
scambio di informazioni tra
Stati, esprimendo grande
apprezzamento per il fronte
comune dei Paesi europei di
fronte all’accaduto: “Durante la
manifestazione di Parigi, lo
scorso 11 gennaio, abbiamo visto
l'espressione della nostra unità,
tutta l'Europa si è mostrata
unita. Dobbiamo continuare a
difendere i nostri valori”.
Saranno
circa
200
gli
appuntamenti
istituzionali
europei che la Lettonia
ospiterà nel corso del suo
semestre europeo, la maggior
parte dei quali a Riga.
E’
previsto
l’arrivo
in
Lettonia, durante il semestre
di presidenza, di circa 25 mila
politici e figure istituzionali
europee, e di almeno 700
giornalisti accreditati.
Il sito web della presidenza
lettone: www.eu2015.lv
Il bilancio del semestre italiano
A sancire definitivamente il passaggio di consegne tra Italia e
Lettonia, anche il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi è
intervenuto il 13 gennaio al Parlamento europeo davanti
all’assemblea in sessione plenaria.
“L’Europa per noi non è solo ricordo, solo passato, ma è anche la speranza
per il futuro e ha il colore dell’opportunità. Nel semestre di presidenza
italiana dell’Ue si è visto un cambiamento profondo nella direzione anche se
non ancora nei fatti”, ha dichiarato il premier. Facendo il bilancio di sei
mesi al timone degli Stati membri, Renzi ha annoverato tra i risultati
raggiunti la «scelta storica» di dare un «valore politico» alle elezioni
europee, primo passo per la nomina di Junker a leader della
Commissione. Ha poi ricordato che l’Europa deve cambiare marcia in
economia se non vuole
diventare il fanalino di coda
del
mondo
sviluppato,
puntando sulla flessibilità.
Al termine dell’intervento
italiano il presidente della
Commissione europea, JeanClaude
Junker,
si
è
complimentato con l’Italia per
il “buon lavoro” fatto durante
questo semestre, ponendo
l’accento sul ruolo svolto per il
raggiungimento dell’accordo
sul bilancio europeo 2014 e
2015. “La complicità con la
Commissione è stata integrale.
Senza la volontà della presidenza
il risultato non sarebbe stato
possibile, saremmo in mezzo a
una crisi di bilancio di cui
avremmo
sofferto”
ha
sottolineato
il
capo
dell'Esecutivo UE, chiudendo
il suo intervento con un "Viva
l'Italia!".
http://italia2014.eu/it/
Agricoltura & Sviluppo rurale
nelle regioni dei vari Paesi membri, spesso
secondo tradizioni secolari. Lo scorso 15 gennaio
un altro prodotto italiano, la "Focaccia di Recco
col formaggio", è stato riconosciuto come prodotto
IGP. Sale così a 268 il numero delle
denominazioni italiane registrate in ambito
comunitario. Sul sito della DG Agricoltura e
Sviluppo rurale della Commissione europea sono
consultabili tutti i prodotti iscritti alle
denominazioni di origine protetta (DOP), di
indicazione geografica protetta (IGP) e delle
specialità tradizionali (TSG).
Nuova IGP per l’Italia
L
'UE riconosce la specificità e particolarità di
ognuno dei prodotti agro-alimentari prodotti
http://ec.europa.eu/agriculture/quality/index_en.htm
7
Cultura
Pilsen e Mons: un anno di opportunità
nella Capitali Europee della Cultura
2015
boema. Dopo la cerimonia inaugurale si sono
tenuti in città diversi piccoli eventi e nel teatro
nuovo, inaugurato per l’occasione, si è svolta una
cerimonia istituzionale di saluti alla presenza
delle autorità locali, di rappresentanti della
Repubblica Ceca (il primo ministro, membri del
senato) e della Commissione europea, e delle
altre città che hanno detenuto il titolo di Capitali
europea della cultura nel passato e di quelle
designate per i prossimi anni.
L
anciata dal Consiglio dei Ministri il 13 giugno
1985 su iniziativa del ministro greco della cultura,
Melina Mercuri, l’iniziativa "Città europea della
cultura" ha conosciuto negli anni un successo in
costante aumento, grazie al forte impatto turistico
e socio-economico per i numerosi visitatori che ha
attratto nelle città di volta in volta prescelte per
manifestare e valorizzare a livello europeo, nel
corso di un intero anno, la propria ricchezza
culturale.
Dopo Riga, capitale della Lettonia, e Umea, in
Svezia, che sono state le Capitali europee della
cultura per il 2014, questo sarà l’anno di Pilsen
(Repubblica ceca) e di Mons (Belgio).
Durante tutto l’anno Pilsen 2015 offrirà più di 50
grandi manifestazioni culturali negli spazi
pubblici e oltre 600 altri eventi. Il programma
spazierà dal teatro alle manifestazioni destinate
alla comunità, ai progetti educativi e agli incontri,
comprendendo musica, mostre, architettura,
danza e performance di vario genere.
Le gallerie locali dedicheranno ampio spazio a
celebri artisti nativi di Pilsen: dalla mostra di Jirí
Trnka, artista e regista di film d’animazione noto
in tutto il mondo, inaugurata il 17 gennaio,
all’esposizione, (prevista per la prossima estate) di
quaranta rari dipinti di Maori di Bohumír
Lindauer, tra i rappresentanti più significativi
dell’arte neozelandese, fino alle mostre dedicate
all’opera di Ladislav Sutnar, uno dei fondatori del
design grafico mondiale. Questo 2015 ricco di
cultura verrà completato anche da esposizioni dei
migliori pittori fin de siècle e del modernismo
europeo, ma anche da un’esposizione sul barocco
della Boemia occidentale.
Nei mesi estivi saranno poi vari monumenti della
regione di Pilsen ad animarsi con musica, danza,
teatro e fuochi d’artificio in stile barocco. Il
festival, della durata di nove settimane, vuole
celebrare i tesori architettonici della Boemia
La città ceca di Pilsen ha presentato il proprio
programma di eventi lo scorso 17 gennaio con una
grande manifestazione al centro della città alla
quale hanno partecipato oltre 25 mila persone.
Symphony of bells il titolo dello spettacolo di
apertura, un mix di suoni, luci, immagini e
performances artistiche, con acrobati provenienti
da tutto il mondo, sullo sfondo della magnifica
cattedrale di san Bartolomeo, simbolo della città
8
occidentale che appartengono alla corrente
dell’arte decorativa.
La città di Pilsen, famosa come “città della birra”,
in virtù della proclamazione a Capitale europea
della cultura 2015, cercherà di coniugare e
armonizzare il suo passato legato alle attività
industriali con un futuro proteso verso il
comparto turistico, quale risorsa economica in
aggiunta alla sua economia.
http://plzen2015.cz/en/
Altrettanto ricco di eventi sarà il calendario di
Mons 2015 , tranquilla cittadina della Vallonia a
poco più di 60 chilometri da Bruxelles. Mons ha
inaugurato il proprio anno come Capitale della
cultura europea lo scorso 24 gennaio con
un’importante cerimonia aperta a tutta la
cittadinanza e svoltasi nella splendida cattedrale
gotica di Sainte Waudru , alla presenza dei reali
del Belgio e delle delegazioni delle altre città
capitali europee della cultura. Il programma
inaugurale si è poi articolato in 17 diversi eventi
svoltisi in altrettanti luoghi della città.
sospensione, con l’esibizione di acrobati,
musicisti, giocolieri e ballerini sospesi in aria,
grandi bracieri, mapping 3D, grandi effetti di luce
e tanta musica, anche nello storico tempio del
pop-rock, l'Alhambra.
Saranno ben 300 gli appuntamenti fissati nel corso
dell’anno per le attività culturali e artistiche:
apriranno cinque nuovi musei e due sale concerto,
tutte le vie, le piazze e gli spazi all'aperto saranno
palcoscenico per eventi di ogni genere.
I musei e le mostre giocheranno un ruolo
fondamentale nel programma di Mons2015: la
varietà dei progetti permetterà a Mons di unire
panorami diversi, dall'arte antica a quella
contemporanea. A due personaggi straordinari
che hanno lasciato il segno in città, Vincent Van
Gogh e Paul Verlaine, saranno dedicate le due
grandi mostre in cartellone, che rappresentano il
clou del programma e che attrarranno più
visitatori. La prima a partire è quella sul
pittore olandese, "Van Gogh in the Borinage, The
Birth of an Artist", dal 25 gennaio al 17 maggio
2015 al BAM (Mons Museum of Fine Arts). L'altra
grande mostra, dedicata al poeta maledetto:
"Verlaine, Cell N2, Poetic Turbulences",
debutterà il 17 ottobre 2015 e durerà fino al 24
gennaio 2016.
http://www.mons2015.eu/en
L’’Italia sarà protagonista nel 2019 con Matera,
Capitale europea della cultura insieme alla città
bulgara di Plovdiv.
Tutta la cerimonia è stata fortemente ispirata al
tema della luce, della leggerezza e della
Per saperne di più sull’iniziativa “Capitale europea della cultura”:
http://ec.europa.eu/culture/our-programmes-and-actions/capitals/european-capitals-of-culture_en.htm
Istruzione, Formazione, Gioventù
Erasmus + diventa globale
A
d un anno dal lancio del nuovo programma settennale su
Istruzione, formazione, gioventù e sport, Erasmus Plus si allarga oltre
i confini europei. A partire dall’anno accademico 2015-2016, infatti,
gli studenti e i docenti delle università europee potranno scegliere di
9
svolgere un periodo di studio
o di docenza in tutti i cinque
continenti. Allo stesso modo le
università europee apriranno
le porte alla mobilità e alla
cooperazione
con
Paesi
appartenenti al resto del
mondo.
L’annuncio
è
avvenuto
durante la conferenza dal
titolo «Erasmus+ 2015: la
Dimensione Internazionale
dell’Istruzione
Superiore»,
organizzata dall’ Agenzia Erasmus+ Indire e tenutasi il 15 e 16
gennaio presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di
Milano, con la partecipazione di rappresentanti della Commissione
europea, dell’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, l’Audiovisivo e la
Cultura EACEA, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, oltre a più di 150 rappresentanti di università italiane e
internazionali.
Sarà anche possibile conseguire titoli di master congiunti Erasmus
Mundus, grazie a programmi di studio internazionali integrati di alto
livello organizzati da consorzi di istituti d’istruzione superiore. Tale
opportunità prevede anche l’erogazione di una quota di borse di
studio utili a consentire un percorso di eccellenza ai migliori studenti
in tutto il mondo. Inoltre, si potranno realizzare anche progetti di
cooperazione tra istituti d’istruzione superiore (IIS) di Paesi aderenti
al programma e Paesi partner.
Contrariamente ai timori di tagli al budget, il programma godrà nel
2015 di un aumento sostanziale dei propri fondi. Sono 121 milioni di
euro i fondi che andranno ad aggiungersi ai 14,7 milioni stanziati per
i prossimi sei anni a favore dei settori istruzione, formazione,
gioventù e volontariato. Per quanto riguarda il nostro Paese, l’Italia
disporrà di un budget extra di
12 milioni di euro che sarà
destinato a sostenere nuove
opportunità
per
studenti
universitari
(compreso
il
settore
AFAM
–
Alta
Formazione
Musicale
ed
Artistica, Scuole Superiori per
Mediatori Linguistici), docenti
e personale accademico, di
realizzare un’esperienza di
studio, stage, e/o docenza o
formazione in un paese
partner. I fondi sono destinati
a coprire sia le mobilità in
uscita dall’Italia sia quelle in
entrata dal resto del mondo.
Sono attesi per il 4 marzo 2015
i
dettagli
dei nuovi bandi
dedicati a studenti e docenti.
Il sito italiano del Programma:
http://www.erasmusplus.it
Istruzione, Formazione, Gioventù
Progetto pilota Europa nelle scuole: siglato Accordo di programma
europeo e Commissione europea per istituire un
partenariato strategico che si prefigge di garantire
in modo uniforme la dimensione europea
dell'educazione civica nelle scuole italiane, senza
pregiudicare i principi dell'autonomia scolastica e
la libertà di scelta individuale.
L'accordo di programma, sottoscritto presso la
sede della Rappresentanza in Italia della
Commissione europea, prevede l’esecuzione di un
progetto pilota che coinvolgerà un gruppo
rappresentativo di insegnanti e formatori
nell’elaborazione di moduli didattici sull’Unione
europea per i docenti delle scuole primarie,
ortare la conoscenza dell'Europa tra i banchi di
secondarie e secondarie superiori.
Sulla base dei risultati ottenuti, si potrà prevedere
scuola di ogni ordine e grado: è questo l'obiettivo
una seconda fase operativa per lo sviluppo e la
dell'accordo firmato
il 20 gennaio
da
messa in atto della dimensione europea
Dipartimento Politiche Europee della Presidenza
dell'insegnamento
di
"Cittadinanza
e
del
Consiglio
dei
Ministri,
Ministero
Costituzione" nelle scuole di ogni ordine e grado
dell'Istruzione,
Università
e
Ricerca
–
Dipartimento per l'Istruzione, Parlamento
entro il 2020.
L’Accordo di programma:
http://www.istruzione.it/allegati/2015/ACCORDO_DI_PROGRAMMA0001.pdf
P
10
Orientamenti
politici & legislazione
Affari economici & Finanziari
Dalla Commissione UE:
Proposta sul Fondo europeo per gli investimenti strategici
I
all’individuazione, la preparazione e lo sviluppo
di progetti in tutta l’Unione. Una riserva di
progetti di investimento europei migliorerà infine
l’informazione degli investitori sui progetti
esistenti e futuri.
Il testo adottato dalla Commissione dovrà ora
essere approvato dal Parlamento Ue e dal
Consiglio. Il presidente Jean Claude Juncker ha
sollecitato i colegislatori a dare il via libera alla
proposta in tempi brevi, “così che il Fondo possa
essere operativo entro giugno aprendo il flusso
dei nuovi investimenti”.
l 13 gennaio la Commissione europea ha
Linee guida sulla flessibilità
adottato la proposta legislativa sul Fondo
europeo per gli investimenti strategici (FEIS), lo
strumento che sarà istituito, in stretto partenariato
con la Banca europea per gli investimenti (BEI),
per finanziare il Piano Juncker per la crescita
nell'Ue, presentato a novembre alla plenaria del
Parlamento Ue e approvato a dicembre dal
Consiglio europeo.
Il Fondo mobiliterà almeno 315 miliardi di euro
di investimenti pubblici e privati in tutta l’Unione
europea che dovranno essere realizzati nell'arco
dei prossimi tre anni, puntando su settori
strategici come le reti energetiche e la banda
larga. In base al testo adottato dalla Commissione,
al FEIS potranno partecipare sia gli Stati membri,
sia soggetti terzi, quali banche di promozione
nazionali o enti pubblici di proprietà dei Paesi Ue
da essi controllati, attori del settore privato e
soggetti extra-Ue.
L'Esecutivo Ue ha previsto un comitato direttivo,
che deciderà l’indirizzo generale, le linee guida
d’investimento, il profilo di rischio, le politiche
strategiche e l’allocazione strategica delle attività
del Fondo, nel rispetto degli orientamenti politici
della Commissione. Al comitato direttivo
risponderà un comitato per gli investimenti,
composto da sei esperti del mercato indipendenti
e da un amministratore delegato, che valuterà i
progetti da ammettere al sostegno del FEIS. La
proposta istituisce inoltre un Polo europeo di
consulenza sugli investimenti per contribuire
A
ccanto
alle
proposte
legislative
che
istituiscono il FEIS la Commissione europea ha
adottato una comunicazione che contiene delle
novità interpretative sull'applicazione del Patto
di stabilità e di crescita.
Le linee guida che la Commissione applicherà
d'ora in poi riguardano le possibilità di
sfruttamento della flessibilità già ammessa dalle
norme vigenti del patto di stabilità e crescita per
garantire un trattamento favorevole ai contributi
versati al FEIS dagli Stati membri.
Tre sono le finalità principali: 1. incoraggiare
l’attuazione effettiva delle riforme strutturali; 2.
promuovere gli investimenti, segnatamente nel
contesto del nuovo Fondo europeo per gli
investimenti
strategici
(FEIS);
3.
tenere
maggiormente conto del ciclo economico nei
singoli Stati membri. Queste linee guida servono
11
anche a sviluppare una politica di bilancio più
favorevole alla crescita nella zona euro.
La comunicazione chiarisce il modo in cui le
riforme
strutturali
saranno
prese
in
considerazione
nelle
valutazioni
della
Commissione per quanto riguarda l'applicazione
delle regole del Patto. Inoltre, conferma che i
contributi nazionali al nuovo (FEIS) non saranno
calcolati nella misurazione dell'aggiustamento di
bilancio. La famosa “clausola sugli investimenti”
è stata chiarita e resa più accessibile: sarà
applicata sulla base della posizione nel ciclo
economico di ogni singolo Paese e non più
dell’intera zona euro. Viene inoltre fatto esplicito
riferimento agli investimenti effettuati in
cofinanziamento con i fondi europei di coesione.
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150113_fondo_eu_investimenti_strategici_it.htm
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150113_patto_stabilit_e_crescita_it.htm
Affari economici & Finanziari/Tassazione
Lotta all’evasione fiscale:
adottata clausola antiabuso
direttiva madre-figlia
nella
stata originariamente concepita per impedire che
le società di uno stesso gruppo, aventi sede in
diversi Stati membri, fossero tassate due volte
sullo stesso reddito (doppia imposizione).
Tuttavia, un certo numero di società, sfruttando
alcune incongruenze tra la direttiva e le singole
norme fiscali nazionali, sono sfuggite alla
tassazione in tutti gli Stati membri ("doppia nontassazione”).
La Commissione ha accolto con entusiasmo
l'adozione della clausola antiabuso, un risultato
opo l’accordo politico raggiunto il 9 dicembre
importante che apre la strada ad altri
ed un precedente emendamento formulato nello
provvedimenti in questo campo, come annunciato
scorso mese di luglio, il 27 gennaio è stata
da Pierre Moscovici, Commissario europeo per
approvata formalmente dal Consiglio Ecofin
gli affari economici e monetari: “Nello specifico, ci
l’introduzione di una clausola vincolante antistiamo impegnando a incrementare lo scambio
abuso in ambito fiscale quale regola de minimis
automatico di informazioni sulle decisioni fiscali e
nella direttiva n. 90/435/CEE, nota come
presenteremo una proposta legislativa entro la
direttiva madre-figlia, poi confluita nella
primavera".
direttiva n. 2011/96/Ue.
Gli Stati membri avranno tempo fino al 31
L'iniziativa per fronteggiare l'evasione fiscale fa
dicembre 2015 per introdurre una norma antiparte del piano d'azione presentato dalla
abuso nel diritto nazionale. La stessa scadenza
Commissione il 6 dicembre 2012 e servirà a
vale per il recepimento delle modifiche del luglio
garantire una maggiore equità all'interno del
2014 riguardanti le costruzioni finanziarie ibride.
mercato unico dell'UE, colmando lacune che
La clausola è formata come una norma “de
risulterebbero terreno fertile per eventuali
minimis”, nel senso che gli Stati membri possono
speculazioni e pianificazioni fiscali aggressive. La
applicare norme nazionali più rigorose, purché
direttiva sulle società madri e figlie era
conformi ai requisiti minimi dell’UE.
Per saperne di più:
http://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2015/01/council-adopts-anti-abuse-clause/
D
12
Ambiente
Libertà per gli Stati membri di vietare
gli OGM: approvata nuova normativa
UE
I
alla salute e all'ambiente effettuata dall'Autorità
europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
Gli Stati membri potranno inoltre vietare le
colture OGM per altri motivi, quali gli obiettivi di
pianificazione urbana e rurale, l'impatto socioeconomico, per evitare la presenza involontaria di
OGM in altri prodotti, e gli obiettivi della politica
agricola. I divieti potrebbero inoltre includere
anche i gruppi di OGM designati in base alla
varietà o alla caratteristica.
Prima che uno Stato membro possa adottare tali
misure, la normativa prevede una procedura che
permette all'azienda che coltiva l'OGM oggetto
del processo di autorizzazione di esprimere il suo
accordo alle restrizioni prevista all'immissione in
commercio. Tuttavia, nel caso la società non sia
d'accordo, lo Stato membro può imporre il divieto
in maniera unilaterale.
L'accordo siglato prevede che gli Stati membri
dovrebbero inoltre garantire che le colture OGM
non contaminino altri prodotti e una particolare
attenzione deve essere rivolta alla prevenzione
della contaminazione transfrontaliera con i Paesi
vicini.
La nuova normativa entrerà in vigore nella
primavera del 2015.
l 13 gennaio il Parlamento europeo, riunito in
sessione plenaria a Strasburgo, ha approvato in
via definitiva la nuova legislazione che consentirà
ai Paesi membri dell'UE di limitare o proibire la
coltivazione
di
Organismi
geneticamente
modificati (Ogm) sul territorio nazionale, anche se
questi sono autorizzati a livello europeo.
L'accordo tra Parlamento e Consiglio, chiuso
informalmente a dicembre, durante il Semestre di
Presidenza italiana dell'UE, è giunto dopo quattro
anni di stallo negoziale ed ha ottenuto
l’approvazione dell'assemblea di Strasburgo con
480 voti favorevoli, 159 voti contrari e 58
astensioni.
Le nuove norme dovrebbero consentire agli Stati
membri di vietare o limitare la coltivazione di
Ogm per ragioni di politica ambientale, diverse da
quelle espresse nella valutazione dei rischi legati
Per saperne di più sulla legislazione comunitaria relativa agli OGM:
http://europa.eu/legislation_summaries/glossary/genetically_modified_organisms_it.htm
Commercio
Controversie investitori-Stato: proposta della Commissione per maggiore
trasparenza
I
l 29 gennaio la Commissione europea ha presentato una proposta
diretta all’applicazione delle norme ONU in materia di trasparenza
13
per la composizione delle
controversie investitore-Stato
(Investor-to-State
Dispute
Settlement - ISDS) anche agli
attuali
trattati
sugli
investimenti di UE e Stati
membri. Si tratta di norme
che consentono al pubblico di
accedere
ai
documenti
presentati nelle controversie
investitore-Stato e di assistere
alle audizioni. Le parti
mondo e rendono i vecchi accordi
interessate possono inoltre presentare osservazioni nel corso del
più trasparenti" ha dichiarato
procedimento.
Cecilia
Malmström,
Attualmente queste regole si applicano solo ai nuovi trattati di
Commissaria
per
il
investimento. La novità contenuta nella proposta sta appunto nella
Commercio.
volontà di integrarle in tutti i negoziati ISDS conclusi e in corso. Una
Spetta ora
al Consiglio
volta ottenuta l’approvazione del Consiglio, sarà possibile, per l’UE e
approvare le proposte della
i suoi Stati membri, aderire alla nuova convenzione delle Nazioni
Commissione. La convenzione
Unite in materia di trasparenza. Questo renderà giuridicamente e
dell’ONU sarà aperta alla
tecnicamente possibile estendere le norme ai trattati esistenti. Sono
firma a decorrere dal 17 marzo
3000 i trattati di questo tipo in vigore a livello mondiale, circa la metà
2015 a Port Louis (Mauritius) e
dei quali riguarda Stati membri dell’UE.
successivamente presso la
«L’UE e gli Stati membri dovrebbero aderire alla convenzione senza esitare.
Queste nuove disposizioni rappresentano un’utile e necessaria riforma del
sede delle Nazioni Unite a
sistema di risoluzione delle controversie tra investitore e Stato in tutto il
New York.
Per maggiori informazioni: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-3881_en.htm
Occupazione, Crescita, Investimenti & Competitività
La Commissione lancia il progetto Unione dei mercati dei capitali
I
l 28
Per creare un mercato unico dei capitali sarà
necessario eliminare gli ostacoli agli investimenti
transfrontalieri e ridurre i costi di finanziamento
all’interno dell’UE. Un mercato dei capitali
pienamente funzionante agevolerà inoltre la
mobilitazione dei finanziamenti privati nel
contesto del piano di investimenti per l’Europa.
Il collegio dei Commissari ha concluso che il mese
prossimo dovrebbe essere adottato un Libro
verde per consultare tutte le parti interessate in
merito alla strada da seguire e a quali settori
considerare per le azioni concrete.
gennaio la Commissione europea ha
lanciato il progetto di unione dei mercati dei
capitali dei 28 Stati membri, aprendo le
discussioni con un dibattito orientativo del
collegio dei Commissari. Si tratta di uno dei
progetti principali della Commissione Junker, in
linea con l’intenzione di favorire l'occupazione e
la crescita all'interno dell'Unione, aiutando le
imprese ad attingere a diverse fonti di capitale, da
qualsiasi località dell’UE, ed offrendo agli
investitori e ai risparmiatori maggiori opportunità
di far fruttare il loro denaro.
Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/finance/index_en.htm
Piano d’investimenti per l’Europa:
http://ec.europa.eu/priorities/jobs-growth-investment/plan/index_en.htm
14
L’angolo
delle consultazioni
L
e consultazioni pubbliche
della Commissione europea
sono tra i principali strumenti
attraverso i quali si attua la
politica
di
trasparenza
dell'Unione europea. Spesso -
da un Libro verde", vale a dire
un documento atto a stimolare
il dibattito su un determinato
argomento, le consultazioni
pubbliche sono rivolte a tutti i
cittadini e alle organizzazioni
che abbiano interesse nei
confronti di specifici temi,
oggetto delle future proposte
legislative della Commissione,
e che vogliano far sentire la
propria voce all'interno dei
processi decisionali. Il sito dà
accesso anche ad un’altra
un’ampia gamma di strumenti
di democrazia partecipativa
messi a disposizione dalle
Istituzioni UE: partecipazione
a sondaggi d’opinione o a
dibattiti sull’Unione europea e
sul suo futuro (compresa la
possibilità di discutere i
problemi direttamente con i
leader politici e scambiare
opinioni con altri cittadini
interessati
agli
stessi
argomenti).
Non
appena
concluse
le
consultazioni, i risultati saranno
disponibili sul portale, cosicché
gli utenti del sito, oltre a poter
esprimere le proprie opinioni,
avranno la possibilità di sapere
quanto è stato detto dagli altri e
di verificare in seguito come la
Commissione avrà tenuto conto
delle loro riflessioni quando
saranno
pubblicate
nuove
proposte.
Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa":
http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/index_it.htm
In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte:
Consultazione pubblica sull’elenco di proposte di progetti di interesse comune
Settore di riferimento:
Energia
Il contesto - Il regolamento
sulle reti transeuropee per
l'energia (TEN-E) definisce le
procedure e i criteri per la
selezione dei progetti di
interesse comune riguardanti
le infrastrutture energetiche.
I progetti vengono selezionati
su base regionale da gruppi
costituiti da: rappresentanti
dei
ministeri
competenti,
autorità
nazionali
di
regolamentazione, gestori dei
sistemi di trasmissione del gas
e dell’elettricità, promotori dei
progetti, la rete europea dei
gestori
dei
sistemi
di
trasmissione (ENTSO) per
l’energia elettrica e il gas,
l’Agenzia per la cooperazione
fra i regolatori nazionali
dell’energia e la Commissione
europea.
Il
regolamento
prevede inoltre che l’elenco
dei progetti debba essere
aggiornato ogni due anni.
La Commissione europea ha
adottato il primo elenco di
progetti di interesse comune
nell'ottobre 2013; per il 2015,
invece, gruppi
regionali
elaboreranno gli elenchi di
progetti regionali di interesse
comune entro l’estate.
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione,
lanciata
in
vista
dell'aggiornamento
dell'elenco, la Commissione
15
Ue intende raccogliere pareri
sulle
procedure
per
la
selezione dei progetti di
interesse comune, al fine di
garantire
sicurezza
dell'approvvigionamento,
integrazione del mercato,
concorrenza e sostenibilità.
Destinatari:
possono
partecipare alla consultazione
i
seguenti
soggetti:
amministrazioni
pubbliche,
autorità degli Stati membri,
imprese,
associazioni
industriali, PMI, associazioni
di consumatori, sindacati,
ONG,
organizzazioni
ambientaliste,
società
di
consulenza, federazioni dei
lavoratori e dei datori di
lavoro, altri portatori di
interessi e cittadini.
Scadenza: 13 marzo 2015.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/energy/infrastructure/consultations/pci_list_new_en.htm
Consultazione pubblica sul riesame della direttiva sull’orario di lavoro
Settore di riferimento:
Occupazione & Affari sociali
Il contesto – Considerato che
l'organizzazione
e
la
regolamentazione dell'orario
di lavoro nel settore pubblico e
privato
hanno
notevoli
implicazioni sul piano sociale,
economico e politico, a livello
dell'UE
la
direttiva
2003/88/CE(la
direttiva
sull'orario di lavoro) intende
fornire regole minime comuni
a tutti gli Stati membri per
proteggere i lavoratori dai
rischi per la salute e la
sicurezza legati a orari di
lavoro
eccessivi
o
inappropriati e a tempi di
riposo e recupero inadeguati.
Nell'ultimo ventennio nel
mondo
del
lavoro
e
nell'economia si sono prodotti
cambiamenti fondamentali che
hanno avuto un chiaro
impatto su diversi aspetti
dell'organizzazione dell'orario
di lavoro. Alla luce di questi
sviluppi è necessario riflettere
sul tipo di legislazione in
materia di orario di lavoro di
cui l'UE ha bisogno per
affrontare le sfide attuali e
future della prima parte del
XXI secolo – sfide sociali,
economiche, tecnologiche e
demografiche.
La Commissione ha pertanto
lanciato un ampio riesame
della direttiva sull'orario di
lavoro.
Obiettivi della consultazione:
l'intento della Commissione è
quello di analizzare quali
modifiche dell'attuale quadro
giuridico siano eventualmente
necessarie per pervenire a
regole sull'orario di lavoro
rispondenti al meglio ai
bisogni dei lavoratori, delle
imprese, dei servizi pubblici e
dei consumatori di tutta l'UE.
Destinatari: possono inviare
contributi,
attraverso
il
questionario
online,
i
cittadini, le organizzazioni e le
autorità pubbliche.
Scadenza: 15 marzo 2015.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=333&consultId=14&visib=0&furtherConsult=yes&langId=it
Consultazione pubblica su una strategia a lungo termine per l’utilizzo della banda
UHF di telediffusione
Settore di riferimento:
Reti di comunicazione
Contenuti & Tecnologie
Il contesto – Le onde radio
non
hanno
frontiere
e
rappresentano una risorsa
fondamentale per sviluppare
servizi digitali innovativi per i
cittadini. Al momento, la
banda da 700 MHz è utilizzata
principalmente
per
la
televisione digitale terrestre e
gli apparecchi audio wireless.
Queste frequenze, tuttavia,
sono particolarmente adatte a
fornire banda larga mobile a
velocità superiori con una
migliore copertura geografica.
Lo sviluppo di un approccio
univoco fra gli Stati membri su
questo tema è decisivo per
creare un mercato unico
16
digitale europeo e rappresenta
una
priorità
della
Commissione Juncker. La
Commissione europea parte
dalle
raccomandazioni
strategiche
contenute
nel
cosiddetto rapporto Lamy,
realizzato a settembre dal
gruppo
di
alto
livello
costituito
su
indicazione
dell'ex
commissario
per
l’Agenda digitale Neelie Kroes
per ridisegnare il futuro dello
spettro
dei
segnali
a
radiofrequenza
e
guidato
dall'ex commissario per il
commercio ed ex direttore
generale del WTO, Pascal
Lamy. La strategia indicata da
Lamy prevede che le attuali
frequenze di trasmissione
entro i 694 e 790 Mhz siano
riadattate
per
le
comunicazione senza fili e si
sviluppa in tre punti: banda
di frequenza da 700 Mhz,
quella attualmente usata per le
trasmissioni radio-televisive,
da usare anche per le reti
mobili entro il 2020; stabilità e
sicurezza normativa per il
digitale terrestre sotto i 700
Mhz fino al 2030; revisione
delle politiche Ue nel 2025
per
tenere
conto
dello
sviluppo
tecnologico
del
settore.
Obiettivi
della
consultazione: sul pacchetto
in questione, denominato '2030-25', verte la presente
consultazione
pubblica
lanciata dalla Commissione
europea, con l'obiettivo di
adottare una posizione sul
seguito
da
dare
alle
raccomandazioni indicate nel
rapporto
Lamy:
raccomandazioni cui vanno
associati
i
contributi
provenienti
dal
gruppo
"Politica dello spettro radio"
(RSPG), istituito nel 2002
proprio per fornire assistenza
e
consulenza
alla
Commissione in materia di
spettro
radio.
Eventuali
modifiche all'uso attuale della
banda UHF, essenziale per la
distribuzione
di
servizi
broadcast, influirebbero sulla
portata e sulla qualità dei
servizi
mobili
e
di
telediffusione, e potrebbero
richiedere l'adattamento delle
attrezzature, come i televisori.
Destinatari:
la
presente
consultazione si rivolge ai
soggetti che operano nel
settore delle comunicazioni
mobili e della telediffusione,
compresi quanti elaborano
programmi e organizzano
eventi speciali (PMSE), agli
attori in ambito universitario,
ai cittadini, agli utenti di
servizi a banda larga televisivi
e/o
senza
fili
e
alle
associazioni di utenti.
Scadenza: 12 aprile 2015.
Link diretto alla consultazione:
https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/consultazione-pubblica-sul-rapporto-lamy-lutilizzofuturo-della-banda-uhf-di-telediffusione
Consultazione pubblica sulle possibili azioni dell’UE in relazione al coordinamento
globale delle osservazioni della Terra attraverso il Gruppo d’osservazione della
Terra (GEO)
Settore di riferimento:
Ricerca & Tecnologia
Il contesto – Nel 2013 e nel
2014 la Commissione europea
ha
condotto
delle
consultazioni con l'obiettivo di
fornire un quadro relativo
all’attuazione
del
Piano
Globale di Osservazione
della Terra (Global Earth
Observation
System
of
Systems - GEOSS) da parte
del Gruppo intergovernativo
ad hoc “Osservazione della
Terra” (Group on Earth
Observations - GEO) nel
corso degli ultimi dieci anni.
In esito a tali consultazioni,
sono state identificate diverse
questioni preliminari e le
possibili azioni da condurre a
livello comunitario in vista di
accelerare l'evoluzione del
GEOSS verso un sistema che
potrebbe
contribuire
efficacemente alle politiche
dell'UE, generare opportunità
di business per l'industria
dell'UE ed apportare benefici
alla società europea nel suo
complesso.
17
Obiettivi della consultazione:
attraverso
la
presente
consultazione,
basata
sui
risultati delle precedenti, la
Commissione europea sta
attivamente
cercando
contributi da parte di tutti
coloro che in Europa sono
interessati al piano globale di
osservazione della Terra, con
l’obiettivo di contribuire a:
• effettuare una stima sulla
consapevolezza generale e
sulle posizioni in merito all’
Osservazione della Terra (EO),
al Gruppo sull’Osservazione
della Terra (GEO) e al Piano
Globale di Osservazione della
Terra
(GEOSS);
• valutare come massimizzare
i benefici, a livello UE,
derivanti da un maggiore
coordinamento
dell’osservazione della Terra
attraverso GEO;
• raccogliere le opinioni su
una serie di possibili azioni a
livello dell'UE nel campo
dell'osservazione globale della
terra e di GEO.
Destinatari: tutti i cittadini e le
organizzazioni sono invitati a
partecipare
a
questa
consultazione. I contributi
sono particolarmente ricercati
da
parte
delle
autorità
pubbliche, degli istituti di
ricerca e degli attori operanti
nel settore di riferimento,
incluse
le
PMI,
le
organizzazioni
non
governative, i gruppi di
interesse, i partner socioeconomici e rappresentanti
della società civile interessati
al
piano
globale
di
osservazione della Terra.
Scadenza: 20 aprile 2015.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/research/consultations/geo/consultation_en.htm
Consultazione pubblica sul progetto di orientamenti relativi alla vendita in comune
di olio d’oliva, bovini e seminativi
Settore di riferimento:
Concorrenza
Il contesto – Con la riforma
della politica agricola comune
dell'UE (PAC), entrata in
vigore il 1° gennaio 2014, sono
state introdotte nuove norme
specifiche che regolamentano
la vendita di olio d'oliva, di
bovini vivi e di seminativi e
che consentono ai produttori
di
commercializzare
in
comune questi prodotti nel
rispetto
di
determinate
condizioni, tra cui la necessità
che tale cooperazione generi
considerevoli incrementi di
efficienza. Le nuove norme
sono stabilite nel regolamento
(UE) n. 1308/2013 recante
organizzazione comune dei
mercati dei prodotti agricoli
("regolamento OCM").
A
giugno 2014 la Commissione
ha annunciato che avrebbe
pubblicato orientamenti per
affrontare
i
potenziali
problemi legati alla normativa
sulla concorrenza derivanti
dall'attuazione del nuovo
quadro. Inoltre il Parlamento
europeo ha chiesto che
l'applicazione omogenea della
riforma 2013 della PAC sia
garantita in tutti gli Stati
membri dell'UE e l'articolo 206
del
regolamento
OCM
prevede che la Commissione
adotti orientamenti a tal fine,
se del caso.
Obiettivi della consultazione:
dopo aver sentito in merito le
autorità
nazionali
della
concorrenza e i ministeri
dell'agricoltura,
la
Commissione europea, con la
presente consultazione invita
le
parti
interessate
ad
esprimere le loro osservazioni
sul progetto di orientamenti
relativi all'applicazione delle
suddette norme antitrust. La
Commissione rivedrà la sua
proposta
alla
luce
dei
contributi
ricevuti,
con
l'obiettivo di adottare la
versione definitiva entro la
fine del 2015.
Destinatari: possono offrire il
proprio contributo le autorità
pubbliche, i cittadini, le
aziende e le organizzazioni. I
contributi
sono
particolarmente ricercati dagli
stakeholders
operanti
nel
settore
agricolo
dell’olio
d’oliva, delle carni bovine e
dei seminativi.
Scadenza: 5 maggio 2015.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/competition/consultations/2015_cmo_regulation/index_en.html
18
Eventi
& iniziative
Semestre italiano di presidenza UE: valutazioni e prospettive
Il 16 febbraio Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Sandro
Gozi, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Giampiero Cama, vicedirettore del
Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Genova, discuteranno sui risultati del semestre italiano
di presidenza del Consiglio dell'Ue presso la nuova sede del Centro in Europa di Genova.
http://italia2014.eu/it/
Dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea:
Una vignetta per…Charlie Hebdo
Per questo ha chiesto
ai
vignettisti
partecipanti
al
concorso "Una vignetta per
l'Europa"
(il tradizionale
concorso
dedicato
ai
vignettisti che hanno saputo
rappresentare attraverso la
satira gli aspetti più salienti
del dibattito politico europeo)
di esprimere il proprio dolore
per questo feroce attentato
utilizzando gli stessi mezzi,
pacifici, per i quali le vittime
opo il terribile attentato al famoso settimanale francese Charlie
di Charlie Hebdo sono state
brutalmente uccise.
Hebdo dello scorso 7 gennaio, la Rappresentanza in Italia della
Tutte le vignette presentate
Commissione europea ha deciso di rendere omaggio alle vittime
sono state pubblicate sulla
proponendo una significativa testimonianza dell’impegno di tanti
pagina
Facebook
della
contro chi vuole
mettere a tacere la libertà di stampa e
Rappresentanza
in
Italia
della
d'informazione nonché di espressione in Europa.
Commissione europea.
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10155030724875058.1073741868.445235400057&type=3
D
19
Dialoghi con i cittadini: l’edizione 2015
è solo Bruxelles ed è per questo che vogliamo che tutti i
Commissari passino più tempo con i cittadini negli
Stati membri. Ascoltare le loro preoccupazioni e sapere
come pensano che l’Europa possa aiutarli ci consentirà
di fare meglio il nostro lavoro. Io e i miei colleghi ci
aspettiamo una serie di dibattiti vivaci e aperti con i
cittadini europei.”
E’ ripartita anche nel 2015 l'iniziativa "Citizens
dialogues": una serie di eventi rivolti alla
cittadinanza in programma nelle principali città
europee e in occasione dei quali i Commissari
europei sono tra la gente per ascoltarla su vari
temi relativi ai poteri ed alle politiche dell'UE.
Lanciati a fine 2012 dalla Commissione Barroso,
nel format dei dibattiti aperti, ben 51 dialoghi si
sono svolti in tutti gli Stati membri negli ultimi
due anni. Nel corso del 2013 e del 2014 i
Commissari della passata legislatura hanno
incontrato centinaia di migliaia di cittadini
europei in tutto il territorio dell’Unione,
ascoltando le aspettative concrete che nutrono nei
confronti delle istituzioni UE. In particolare in
Italia, tra il 2012 e il 2013, sono stati organizzati
sette dialoghi in sette città diverse da sud a nord
(Napoli, Roma, Torino, Pisa, Ventotene, Milano e
Trieste). La Rappresentanza della Commissione
europea in Italia ha poi proseguito l'esperienza di
dialogo aperto con i cittadini anche nel 2014 con
l’iniziativa “RAEGIONI sul futuro dell’Europa”,
una serie di 70 dibattiti territoriali promossi con
l’obiettivo di discutere delle sfide politiche nel
prossimo futuro, in vista del rinnovo del
Parlamento europeo avvenuto a maggio dello
stesso anno. Ai centri Europe Direct dislocati su
tutto il territorio nazionale, in qualità di
intermediari tra la Commissione e i cittadini a
livello locale, è stato affidato il compito di farsi
promotori di singoli eventi che, accomunati da un
unico filo conduttore, hanno consentito di
raccogliere le istanze della popolazione in
riferimento ai più disparati ambiti dell’attualità
europea: integrazione e identità europea, crescita,
unione politica e unione bancaria, rapporti tra
competenze comunitarie e competenze nazionali.
Visto il successo dei "Citizens dialogues" e la
persistente distanza percepita dai cittadini nei
confronti delle istituzioni europee, la nuova
Commissione Juncker ha deciso, dunque, di
proporre una nuova edizione dell'iniziativa anche
nel 2015. Il primo Vicepresidente Frans
Timmermans ha dichiarato: “L’Unione europea non
Il primo di questi dialoghi ha avuto luogo l’8
gennaio a Riga, capitale della Lettonia, che
attualmente detiene la presidenza del Consiglio
dell’UE. Il dibattito, incentrato su temi caldi quali
lavoro, crescita e investimenti, si è svolto alla
presenza del primo Vice-Presidente della
Commissione europea, Frans Timmermans, del
Vice-Presidente Valdis Dombrovskis
e della
Commissaria Corina Creţu.
Il 23 gennaio si è svolto il dialogo con la
Commissaria ai Trasporti, Violeta Bulc, a Maribor
(Slovenia).
A questo è seguito, il 28 gennaio, l’appuntamento
di Copenhagen, con il primo Vice-Presidente
Frans Timmermans.
Il prossimo evento in programma è il dialogo con
il Vice—Presidente Jyrki Katainen, che si svolgerà
a Bilbao (Spagna) il 26 febbraio.
Seguiranno altre iniziative simili in tutta Europa,
inclusa Italia.
I cittadini potranno partecipare e formulare le
proprie osservazioni durante gli eventi anche
online, sul sito web ufficiale.
È possibile, inoltre, partecipare attivamente con
l'hashtag: #EUdialogues.
http://ec.europa.eu/citizens-dialogues/index_it.htm
20
Nuove direttive UE sugli appalti pubblici: seminario a Roma
I
del sistema nazionale del settore degli appalti
pubblici.
I lavori saranno aperti da Diana Agosti, Capo
Dipartimento
Politiche
europee,
Elżbieta
Bieńkowska, Commissario per il mercato interno,
industria, imprenditoria e PMI (da confermare), e
Sergio Cofferati, Membro del Parlamento
Europeo e vice-presidente della commissione
IMCO.
Le conclusioni sono affidate a Joaquim Nunes de
Almeida, Direttore "Diritto degli Appalti
pubblici" Commissione Europea, e a Sandro Gozi,
Sottosegretario
agli
Affari
Europei
(da
confermare).
l 13 febbraio si terrà a Roma, dalle ore 9,30, nella
Sala Polifunzionale della PCM (via di Santa Maria
in Via, 37), il seminario dal titolo "Verso
un'attuazione strategica delle nuove direttive
europee sugli appalti pubblici".
L'iniziativa, che rientra tra gli eventi del Single
Market Forum, è organizzata dal Dipartimento
Politiche Europee e dalla Commissione europea
e prevede la partecipazione di rappresentanti dei
governi nazionali nonché di operatori economici e
sociali Si discuterà dell'attuazione delle nuove
direttive europee sugli appalti pubblici come
occasione per sviluppare una strategia di riforma
La partecipazione al seminario è libera previa compilazione del modello di registrazione
http://smf-2014.teamwork.fr/procurement/rome/en/registration
Parte il progetto "Conosci l’Europa: 28 Paesi in 180 giorni”: sei mesi di incontri con autori ed editori di libri
di saggistica, narrative e libri fotografici, ma anche mostre e laboratori per studenti, con l’obiettivo di
favorire la conoscenza dell’Unione europea, nonché della storia, della cultura e dell’economia degli Stati
membri.
Il progetto, che gode del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, rientra nel
bando della Regione Lazio “Io Leggo” ed è promosso dalla Libreria “L’Argonauta”, prima libreria di
viaggio in Roma, in collaborazione con Albeggi Edizioni.
Per il 3 febbraio è fissata la prima tappa del viaggio con il dibattito “L’Europa e la Francia. L’Unità d’Europa
tra ieri e domani”. Interverranno Thierry Vissol, storico ed economista, responsabile media e comunicazione
della Rappresentanza in Italia della Commissione europea; Maarten van Aalderen, Presidente
Associazione Stampa Estera, scrittore; Ilaria Guidantoni, giornalista e scrittrice.
http://ec.europa.eu/italy/events/2015/20150203_conosci_europa__it.htm
21
Programma Volontari per l’Europa
Si cercano giovani volontari presso il padiglione
della UE all'Expo di Milano
L’
UE cerca oltre 1000 giovani europei che abbiano una passione
sincera per l'Europa e la vogliano condividere con i visitatori del
Padiglione UE, partecipando al Programma Volontari per l’Europa.
I ragazzi saranno coinvolti in numerose attività di volontariato: non
soltanto nell’accoglienza dei flussi di visitatori, ma anche e
soprattutto nella diffusione della conoscenza sui contenuti della
partecipazione dell'Unione europea ad Expo.
I giovani interessati dovranno essere in possesso delle seguenti
caratteristiche: avere un'età compresa tra 18 e 30 anni; essere cittadini
di un Paese dell'Unione europea o di un Paese partecipante al
programma Erasmus+; possedere una buona conoscenza della lingua
inglese (livello B2) e una discreta conoscenza della lingua italiana
(livello B1). La conoscenza di altre lingue sarà un elemento di
apprezzamento.
I volontari selezionati saranno impegnati per un periodo di 14 o 15
giorni consecutivi e per un massimo di 5 ore e 30 minuti al giorno.
Nella candidatura, i giovani interessati potranno indicare le loro
preferenze sul periodo in cui svolgere il servizio richiesto (indicando
al massimo 5 periodi) e sulla scelta del ruolo che intendono ricoprire.
Dovranno anche scrivere un breve testo in inglese che illustri i motivi
della propria candidatura.
Ai volontari sarà offerta una formazione sugli aspetti di contenuto del
Padiglione e di Expo e su quelli legati all'organizzazione e alla
logistica, necessari per il corretto svolgimento delle attività.
“Coltivare
insieme
il
futuro
dell’Europa per un mondo migliore” è
il titolo scelto dall’Unione europea per
la sua Partecipazione ad Expo Milano
2015, in linea con il tema della
manifestazione fieristica “Nutrire il
pianeta. Energia per la vita”. Il pane, la
sua storia e le sue forme, dall'origine ai
giorni nostri, declinati secondo le
tradizioni dei 21 Paesi europei che
partecipano all'Expo: sarà questo il filo
conduttore del padiglione che verrà
allestito dall'Unione europea e che farà
da sfondo alla storia dell'UE 'dal
campo alla forchetta' . Il percorso nel
Padiglione UE si svolgerà attraverso la
presentazione di due personaggi
animati, l'agricoltore Alex e la
ricercatrice
Silvia,
che
accompagneranno i visitatori in un
viaggio virtuale teso a far conoscere
loro le politiche alimentari attuali e
future e a far capire come la sfida della
sicurezza alimentare possa essere vinta
con la cooperazione tra stati e regioni e
tra scienza e agricoltura.
Saranno coperte le spese di
trasporto urbano e i pasti
durante il servizio. Per i
volontari che non risiedono a
Milano, si sta esaminando la
disponibilità di residenze
studentesche
a
prezzi
moderati. Tutti i volontari
riceveranno un attestato al
termine del loro servizio.
Entro la prima metà di
febbraio verrà attivato il sito
del Programma Volontari per
l’Europa tramite cui sarà
possibile inviare la propria
candidatura
online.
Le
manifestazioni di interesse
possono comunque essere
inviate sin da ora all’indirizzo
email:
volontarieuropa@ciessevi.org
Gli aspiranti volontari saranno
ricontattati
a
breve
e
riceveranno
tutte
le
indicazioni utili per effettuare
la candidatura online.
http://europa.eu/expo2015/it/ricerca-di-volontari
22
“Green Leaf”: un nuovo riconoscimento alle “città verdi europee”
“G
crescita verde e nuovi posti di lavoro;
incoraggiare le città a sviluppare una
consapevolezza
ambientale
coinvolgendo
attivamente i propri cittadini; individuare le città
in grado di proporsi come 'ambasciatrici verdi' in
modo da incoraggiare altre città a progredire
verso migliori risultati in termini di sostenibilità
ambientale.
Il 31 marzo 2015 è il termine ultimo per la
presentazione delle candidature.
reen leaf” (“Foglia verde”) è un nuovo
premio lanciato dalla Commissione europea,
basato sulla stessa idea della “Capitale verde
europea”, che si rivolge alle amministrazioni di
città con una popolazione compresa tra 50.000 e
100.000 abitanti, perseguendo tre obiettivi
specifici: premiare l’impegno delle città per il
raggiungimento dei migliori risultati ambientali,
con particolare accento sugli sforzi che generano
http://ec.europa.eu/environment/europeangreenleaf/home_en.htm
L’iniziativa Green Leaf è stata adottata nell'ambito del 7 °programma d'azione per l'ambiente "Vivere bene,
entro i limiti del nostro pianeta http://ec.europa.eu/environment/pubs/pdf/factsheets/7eap/it.pdf
Premio Regio Stars: l’edizione 2015
I
l 10 dicembre la DG Politica regionale e urbana della
Commissione europea ha presentato l’edizione 2015 dei “Regio Stars
Awards”. L’obiettivo dell’iniziativa, lanciata nel 2008, è quello di
attribuire un riconoscimento alle buone pratiche nel campo dello
sviluppo regionale, dando visibilità ai progetti più interessanti e
innovativi cofinanziati dalla Politica di coesione dell'UE ed in grado
di costituire un modello per altre regioni.
Le categorie dell'edizione 2015 del concorso sono le seguenti:
1. CRESCITA INTELLIGENTE: liberare il potenziale di crescita delle
PMI nell'ambito dell'economia digitale
2. CRESCITA SOSTENIBILE: mobilitare investimenti nel campo
dell'efficienza energetica, a vantaggio dei cittadini e della società
3. CRESCITA INCLUSIVA: integrare nella società coloro che sono a
rischio di esclusione sociale
4. CITYSTAR: trasformare le città per affrontare le sfide future
Dopo essere stati selezionati da una giuria indipendente, i
responsabili di progetto e i rappresentanti delle Autorità di gestione
saranno invitati a partecipare alla Cerimonia di premiazione del
concorso RegioStars 2015, che si svolgerà a Bruxelles il 14 ottobre
2015,
nel
corso
della
Settimana
europea
delle
Regioni e delle Città (OPEN
DAYS).
Il Commissario europeo alla
Politica regionale Corina Creţu
e il Presidente della giuria del
concorso
RegioStars
conferiranno
ai
progetti
vincitori un premio e un
attestato.
Sarà
inoltre
realizzato un video per
ciascun progetto vincitore, da
utilizzare
per
scopi
promozionali.
Le candidature dovranno
pervenire entro il 28 febbraio
2015; i finalisti selezionati
saranno informati entro la fine
del mese di maggio 2015 .
http://ec.europa.eu/regional_policy/projects/regiostars/regiostars_en.cfm
23
Concorso di scrittura per giovani europei
“C
La Commissione europea desidera conoscere il
punto di vista dei giovani sull’argomento. I
giovani di tutt’Europa sono invitati a condividere
le proprie idee in un articolo di lunghezza
massima pari a 1 000 parole, su uno o entrambi i
seguenti
quesiti
relativi
all’allargamento
dell’Unione europea: Quale esperienza hai nel
contesto di un’Unione europea allargata? In che modo
l’Unione europea allargata può rispondere alle sfide del
futuro?
I partecipanti devono avere un’età compresa tra i
18 e i 25 anni alla data di scadenza fissata per la
presentazione degli elaborati ed essere residenti in
uno Stato membro dell’UE. Gli elaborati possono
essere presentati in una delle lingue ufficiali
dell’Unione europea
I vincitori a livello nazionale saranno premiati con
una visita di tre giorni a Bruxelles, da effettuarsi
alla fine di maggio 2015. Gli articoli vincitori
saranno pubblicati sul sito Web della
Commissione europea e saranno presentati per la
pubblicazione alle principali testate nazionali.
Scadenza: 27 Febbraio 2015.
osì simili, così diversi, così europei” è il
titolo del concorso di scrittura per giovani europei
bandito dalla Commissione europea con lo scopo
di stimolare riflessioni sulla politica di
allargamento dell’UE.
Grazie alla serie di allargamenti avvenuti nel
corso degli anni, l’Unione europea è divenuta la
più grande economia a livello mondiale, con oltre
500 milioni di cittadini. Il suo peso sulla scena
internazionale non è mai stato così rilevante. Nel
2013 la Croazia è diventata il 28° Stato membro.
Attualmente, i paesi candidati, o potenziali
candidati, all’ingresso nell’UE sono: Albania,
Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di
Macedonia, Islanda (con cui i negoziati sono stati
sospesi in seguito a una decisione del governo
islandese), Kosovo, Montenegro, Serbia e
Turchia.
Il sito web del concorso:
http://event.iservice-europa.eu/it/concorso-di-scrittura
Premio
Regione
E’partita l’edizione 2016 del
concorso per il marchio di
Regione
imprenditoriale
europea (EER), un’iniziativa
lanciata nel 2009 dal Comitato
delle regioni (CdR) con
l’obiettivo di contribuire alla
diffusione dei principi dello
Small Business Act dell’UE a
livello regionale e locale,
nonché
di
favorire
il
conseguimento degli obiettivi
della strategia UE per la
crescita − Europa 2020 − nei
imprenditoriale
europea.
L’edizione
2016
settori dell’innovazione e dell’imprenditorialità. Gli enti locali e
regionali hanno l’opportunità di dimostrare il proprio impegno sia
nel sostenere le PMI e gli imprenditori come fattori essenziali del
rilancio dell’economia, sia nello sfruttare la loro capacità di creare
crescita e occupazione. Il termine "regione", al fine della
partecipazione al concorso, è da intendere nel senso più vasto e
comprende tutti gli enti territoriali dell’UE di livello substatale,
purché siano dotati di competenze a livello politico e in grado di
tradurre in realtà una visione imprenditoriale globale.
L’iniziativa è aperta ad enti quali: le comunità, le comunità
autonome, i dipartimenti, i Länder, le province, le contee, le aree
metropolitane e le grandi città, ma anche ai territori transfrontalieri
come i Gruppi di Cooperazione Transfrontaliera (GECT) e le Euro
regioni.
Il termine per la presentazione delle candidature è il 16 marzo 2015.
http://cor.europa.eu/it/news/Pages/eer2016-search-begins.aspx
24
Supplemento
Europa Bandi
Gennaio
2015
L
a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una
selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi
comunitari in vigore nel periodo 2014-2020.
Premessa
I Programmi comunitari - Cosa
sono
I
programmi comunitari
rappresentano lo strumento
attraverso il quale vengono
erogati i cd. fondi a gestione
diretta,
ossia
quei
finanziamenti
inseriti
nel
bilancio della Comunità e
gestiti
direttamente
e
centralmente
dalla
Commissione Europea che
effettua,
senza
ulteriori
passaggi, il trasferimento dei
fondi ai beneficiari. Tali
programmi, concepiti per
attuare
le
politiche
comunitarie in varie aree
tematiche
attraverso
la
cooperazione tra soggetti di
diversi Stati membri o di Stati
terzi, sono generalmente di
durata
quinquennale
e
vengono adottati con delle
Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento
europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le
misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali
proponenti e le percentuali di cofinanziamento.
La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso
gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”,
pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in
tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web
delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle
Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for
Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della
possibilità di presentare una proposta progettuale.
Principali caratteristiche:
• A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari
(soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità
pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria,
università, ecc. (solo raramente a persone fisiche);
• Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie
innovative e riproducibili anche in altri paesi europei;
• Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi
composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della
transnazionalità);
• Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione
comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo,
25
copre solo una parte dei costi
del progetto, in percentuale
diversa a secondo della
tipologia del programma.
Essa, inoltre, non può essere
concessa
per
spese
già
sostenute
(divieto
di
retroattività).
L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla
Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili
di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento
alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite
negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare
i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori
nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles.
I Programmi 2014 - 2020
La nuova generazione di finanziamenti diretti (validi per il periodo di programmazione 2014-2020) è stata
messa a punto dalla Commissione con l’intento prioritario di concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi
della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), divenuta il filo conduttore della
programmazione UE post 2013.
In quest’ottica sono assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si
traduce in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI
all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria
culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa)
e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che rappresenta
il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+) e che comprende, tra l’altro, un’azione dedicata
allo sport.
Viene dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta
contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti ed interventi.
Di seguito, le schede descrittive dei vari programmi e la nostra selezione di bandi aperti.
L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria,
categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è
completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari.
Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione
dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse.
AMBIENTE & ENERGIA
Programma di riferimento:
LIFE 2014-2020
Obiettivi del programma: Il
programma
LIFE
per
l’ambiente e l’azione per il
clima 2014-2020 sostituisce
l'attuale programma Life+.
Persegue i seguenti obiettivi
generali:
 contribuire al passaggio a
un’economia efficiente in
termini di risorse, con minori
emissioni di carbonio e
resiliente
ai
cambiamenti
climatici,
contribuire
alla
protezione e al miglioramento
della qualità dell’ambiente e
all’interruzione
e
all’inversione del processo di
perdita
di
biodiversità,
compresi il sostegno alla rete
Natura 2000 e il contrasto al
degrado degli ecosistemi;
 migliorare
lo
sviluppo,
l’attuazione e l’applicazione
della
politica
e
della
legislazione ambientale e
climatica
dell’Unione,
e
catalizzare
e
promuovere
l’integrazione degli obiettivi
ambientali e climatici nelle
altre politiche dell’Unione e
26
nella pratica nel settore
pubblico e privato, anche
attraverso l’aumento della loro
capacità;
 sostenere maggiormente la
governance ambientale e
climatica a tutti i livelli,
compresa
una
maggiore
partecipazione della società
civile, delle ONG e degli attori
locali
 sostenere l'attuazione del
Settimo programma d'azione
per l'Ambiente.
In tal modo, il programma
LIFE
contribuisce
allo
sviluppo sostenibile e al
raggiungimento degli obiettivi
e alle finalità della strategia
Europa 2020.
Struttura: E’ suddiviso in due
sottoprogrammi:
 “Ambiente” - prevede il
finanziamento di progetti nei
tre settori già interessati nel
passato: Ambiente e uso
efficiente
delle
risorse;
Natura
e
biodiversità;
Governance e informazione
in materia ambientale (75%
del budget).
 “Azione per il clima” –
nell’ambito di questo sottoprogramma potranno essere
presentati progetti nei settori
Mitigazione dei cambiamenti
climatici; Adattamento ai
cambiamenti
climatici;
Governance e informazione
in materia di clima (25% del
budget).
Il programma Life è suddiviso
in
due
periodi
di
programmazione: 2014-2017 e
2018-2020.
Invito a presentare proposte
2014 - NON pubblicato su
GUUE
La call copre proposte per
entrambi i sottoprogrammi
(Ambiente
e
Clima).
Attualmente
sono
ancora
aperte le candidature per il
finanziamento delle seguenti
azioni
contemplate
dal
sottoprogramma “Ambiente”:
 progetti integrati - sono i
progetti finalizzati ad attuare
su una vasta scala territoriale,
in particolare regionale, multiregionale,
nazionale
o
transnazionale, piani di azione
o strategie ambientali o
climatiche
previsti
dalla
legislazione dell'Unione in
materia
ambientale
o
climatica,
elaborati
dalle
autorità degli Stati membri
principalmente nei settori
della natura, dell'acqua, dei
rifiuti, dell'aria nonché della
mitigazione dei cambiamenti
climatici e dell'adattamento ai
medesimi, garantendo nel
contempo la partecipazione
delle parti interessate e
promuovendo
il
coordinamento
e
la
mobilitazione
di
almeno
un’altra
fonte
di
finanziamento (FESR, FEASR,
ecc.).
 Progetti di rafforzamento
delle
capacità
(Capacity
Building): con tale espressione
si intendono progetti che
mirano ad aiutare e finanziare
attività collegate allo sviluppo
di capacità all’interno degli
Stati Membri anche col fine di
migliorarne la partecipazione
a LIFE, passando per il 75%
dei progetti con oggetto gli
habitat e le specie prioritarie.
Candidati ammissibili: Le
proposte
possono
essere
presentate
da
persone
giuridiche registrate nell’UE. I
candidati possono rientrare in
tre tipologie di beneficiari:
enti pubblici, organizzazioni
commerciali
private
e
organizzazioni
non
commerciali private (comprese
le ONG).
Le organizzazioni interessate
sono incoraggiate ad avviare i
preparativi appena possibile,
sviluppando le loro idee di
progetti, creando partenariati
con
le
parti
interessate
pertinenti e individuando
sostegni
finanziari
complementari. I progetti
transnazionali
sono
particolarmente
benvenuti
poiché
la
cooperazione
transfrontaliera è essenziale
per conseguire gli obiettivi
climatici dell’Unione europea.
Modalità di candidatura: I
candidati devono utilizzare gli
application
packages
(fascicoli di candidatura),
disponibili solo in lingua
inglese, per la preparazione
delle
loro
proposte
progettuali. Ogni pacchetto di
candidatura
contiene
27
spiegazioni
complete
e
dettagliate in materia di
ammissibilità,
procedure,
tassi di cofinanziamento e tutti
gli altri dettagli rilevanti. Per i
progetti
“tradizionali”,
i
candidati devono usare solo lo
strumento “eProposal” per
creare e inviare la proposta.
Per tutti gli altri tipi di
progetti si devono utilizzare i
moduli forniti nel pacchetto di
candidatura corrispondente
Finanziamento: la dotazione
finanziaria
complessiva
prevista per il programma è di
circa 3 456,66 milioni di euro.
Il bilancio complessivo per le
sovvenzioni di azioni per
progetti nell’ambito di questo
invito è di € 283. 122. 966. Di
questi, € 238. 862. 966 sono
previsti
per
il
Sottoprogramma
per
l’Ambiente e € 44.260.000 per
il Sottoprogramma Azioni per
il clima. Almeno il 55% delle
risorse di bilancio destinate ai
progetti finanziati nell’ambito
del
Sottoprogramma
per
l’Ambiente sono destinati a
progetti a sostegno della
conservazione della natura e
della biodiversità.
Scadenze:
- Progetti
integrati
(ammissibili solo per il
sottoprogramma Ambiente fase II (presentazione della
proposta completa): aprile
2015
(il termine per la
presentazione del concept note
– fase I – è scaduto il 10
ottobre 2014)
- Progetti
di
Capacity
Building: le proposte di
rafforzamento delle capacità
possono essere presentate su
base continua fino al 30
settembre 2015, ore 16 - ora
locale di Bruxelles - (cd o dvd).
Per ulteriori informazioni e modulistica
http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2014/index.htm
Le domande vanno presentata on line al link eProposal:
https://webgate.ec.europa.eu/eproposalWeb/
Punto di Contatto Nazionale del Programma presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare - Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile il Clima e l’Energia
e-mail: lifeplus@minambiente.it
ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA
Programma di riferimento:
Europa per i cittadini
2014 - 2020
Il Programma "Europa per i
cittadini"
2014-2020,
introducendo
debite
modifiche e innovazioni, si
pone a proseguimento del
conclusosi
Programma
"Europa per i Cittadini 20072013", rivelatosi di estremo
successo a livello europeo e in
particolare nazionale.
Obiettivi: il Programma mira
ad avvicinare i cittadini
europei all’UE, proponendosi
di:
 contribuire
alla
comprensione, da parte dei
cittadini,
della
storia
dell’Unione Europea e della
diversità culturale che la
caratterizza;
 promuovere la cittadinanza
europea e migliorare le
condizioni
per
la
partecipazione
civica
democratica a livello di
Unione europea.
Nell’ambito di tali finalità
generali, gli obiettivi specifici
perseguiti sono:

sensibilizzare
alla
memoria, alla storia e ai valori
comuni dell'Unione europea,
nonché alle sue finalità, quali
la promozione della pace, dei
valori
condivisi
e
del
benessere dei suoi cittadini,
stimolando il dibattito, la
riflessione e lo sviluppo di reti;

incoraggiare
la
partecipazione democratica e
civica dei cittadini a livello di
Unione,
permettendo
ai
cittadini
di
comprendere
meglio
il
processo
di
elaborazione
politica
dell'Unione
e
creando
condizioni
adeguate
per
favorire l'impegno sociale, il
dialogo interculturale e il
volontariato.
Struttura del Programma: il
programma è composto da 2
strand: “Memoria europea
attiva”
e
“Impegno
democratico e partecipazione
civica”, a sua volta articolato
in
3
sotto-misure
(Gemellaggio tra città; Reti di
città; Progetti della società
civile) e da una sezione
trasversale
“Azione
orizzontale
di
valorizzazione”,
volta
a
valorizzare i risultati dei
progetti selezionati e ad
incrementare
l’impatto
e
l’efficacia del Programma.
La Commissione europea-DG
Communication
è
responsabile
dell’attuazione
del Programma. In particolare,
ne stabilisce il bilancio, i temi
prioritari, gli obiettivi e
definisce i criteri di selezione
dei progetti.
La Commissione si avvale
dell’Agenzia Esecutiva per
l’Istruzione, gli Audiovisivi e
la Cultura (EACEA), per
l’attuazione
pratica
della
maggior parte delle azioni del
Programma.
L’EACEA
è
responsabile anche degli ECPs
– Europe for Citizens Points,
strutture nazionali stabilite nei
paesi
partecipanti
al
Programma che si occupano di
una diffusione mirata e
capillare delle informazioni
sul Programma Europa per i
Cittadini,
supportando
i
potenziali beneficiari delle
sovvenzioni. L’ECP – Europe
for Citizens Point Italy, istituito
dal 2008 presso il Ministero
dei Beni e delle Attività
Culturali, costituisce il Punto
di Contatto Nazionale per
l’Italia.
La “Guida al programma”,
pubblicata dall’ l’Agenzia
esecutiva EACEA, si applica
per tutto il suo periodo di
operatività (2014-2020).
La Guida ha lo status di un
bando e costituisce pertanto
documento fondamentale per
la presentazione di progetti.
Fornisce, infatti informazioni,
dettagliate (requisiti delle
azioni,
procedure
di
candidatura
e
selezione,
cofinanziamento e scadenze)
nel quadro dei 2 principali assi
che
compongono
il
programma.
Azioni:
1. lo Strand 1 (Memoria
Europea Attiva) promuove:
- progetti di riflessione sui
regimi totalitari nella storia
europea, soprattutto, ma non
esclusivamente, il Nazismo
che ha causato l’Olocausto, lo
Stalinismo, il Fascismo e i
regimi totalitari comunisti,
come
pure
la
commemorazione delle loro
vittime;
- progetti riguardanti gli altri
momenti fondamentali della
recente storia europea.
I
progetti
dovrebbero
includere diverse tipologie di
organizzazioni e/o sviluppare
diversi tipi di attività tra loro
complementari (ad es. ricerca,
processi di apprendimento
informali, conferenze, dibattiti
pubblici, mostre) e/o che
coinvolgano
cittadini
provenienti da diversi gruppi
target.
I progetti dovrebbero essere
realizzati
a
livello
internazionale
(tramite
la
creazione di partenariati e reti
multi-nazionali) e/o essere
caratterizzati da una chiara
dimensione europea.
2. Strand 2 “Impegno
democratico e partecipazione
civica”:
Sotto-misura 1 “Gemellaggio
tra città”: co-finanzia progetti
che riuniscano un numero
considerevole di cittadini di
città gemellate attorno a temi
legati
agli
obiettivi
del
Programma. Il concetto di
gemellaggio deve essere inteso
in senso lato, riferendosi sia a
documenti di gemellaggio
tradizionali, sia ad altre forme
di accordi di partenariato tra
città a lungo termine, volti a
favorire la cooperazione a vari
livelli e a rafforzare i
collegamenti culturali.
Sotto-misura 2 “Reti di città”:
co-finanzia
progetti
di
municipalità e enti senza
scopo di lucro che operano
insieme su temi comuni, con
una prospettiva di lunga
durata, e che siano in grado di
creare reti per stabilire e
rafforzare la cooperazione
internazionale.
I
progetti
devono altresì promuovere lo
scambio
di
esperienze,
opinioni e “buone pratiche”
sui temi posti al centro del
dibattito.
Sotto-misura 3 “Progetti della
società
civile”:
supporta
progetti promossi da reti di
partenariato
internazionali,
che coinvolgano direttamente i
cittadini. I progetti dovrebbero
consentire a cittadini di diversi
contesti di confrontarsi e agire
insieme
su
temi
legati
all’Unione europea e alle sue
politiche, con lo scopo di dar
loro
l’opportunità
di
partecipare concretamente al
processo
di
integrazione
europea.
Priorità 2015 - Alla fine dello
scorso anno la Commissione
europea ha adottato il suo
programma di lavoro per il
Programma “Europa per i
cittadini” nel 2015 e ha
definito le priorità annuali del
programma che sono:
 Per lo Strand 1 (Memoria
europea):
il
settantesimo
anniversario della fine della
Seconda Guerra Mondiale. In
tale
ambito,
i
progetti
potranno riguardare:
- la
Seconda
Guerra
Mondiale e la connessa
affermazione di fenomeni di
intolleranza che hanno portato
29
al compimento di crimini
contro l’umanità;
- le
conseguenze
della
Seconda Guerra Mondiale per
l’architettura
post-guerra
dell’Europa: le sue divisioni e
la Guerra Fredda, da un lato, e
l’inizio
del
processo
di
integrazione europea, a partire
dalla
Dichiarazione
di
Schuman del 1950, dall’altro.

Per lo strand 2
(Impegno
democratico
e
partecipazione
civica):
il
dibattito
sul
futuro
dell’Europa. Il dibattito, teso
ad approfondire le aspettative
degli Europei nei confronti
dell’UE, in tempi di crisi
economica e a seguito delle
elezioni parlamentari tenutesi
a maggio 2014, dovrebbe
prendere le mosse dagli
avvenimenti accaduti nella
storia europea e, soprattutto,
considerare i risultati concreti
ottenuti dall’Unione Europea.
Il dibattito non dovrebbe
essere circoscritto ai cittadini
che sono già in favore
dell’Unione
europea,
ma
coinvolgere anche i cittadini
che
finora
non
hanno
supportato l’idea dell’Unione
o che la rifiutano o che
pongono in discussione i
traguardi da essa raggiunti.
Candidati ammissibili:
Strand 1 (Memoria Europea
Attiva): autorità pubbliche
locali/regionali
(ad
es.
municipalità,
provincie,
regioni) o enti non a scopo di
lucro, quali associazioni di
sopravvissuti,
associazioni
culturali, enti di istruzione e di
ricerca.
Strand 2 “Impegno
democratico e partecipazione
civica”:
Sotto-misura 1 “Gemellaggio
tra
città”:
municipalità,
comitati
di
gemellaggio
rappresentanti gli enti locali,
enti non a scopo di lucro
rappresentanti gli enti locali.
Sotto-misura 2 “Reti di città”:
municipalità,
comitati
di
gemellaggio, altri livelli di
autorità locale/regionale (ad
es.
provincie,
regioni),
federazioni/associazioni
di
autorità locali; enti non a
scopo di lucro rappresentanti
gli enti locali; i partner
possono essere organizzazioni
non a scopo di lucro.
Sotto-misura 3 “Progetti della
società civile”: enti non a
scopo di lucro, come ad
esempio organizzazioni della
società civile, associazioni
culturali, enti di ricerca, enti di
istruzione;
le
autorità
locali/regionali
possono
essere partner.
Finanziamento: il bilancio
Strand 2
sotto-misura 1
totale del Programma 2014“Gemellaggio tra città”: 25.000
2020 è pari a 185.468.000EUR
euro
così distribuiti: circa il 20%
Strand 2 sotto-misura 2 “Reti
destinato
per l’asse 1
di città”: 150.000 euro
(Memoria Europea Attiva),
Strand 2
sotto-misura 3
circa il 60%
per l’asse 2
“Progetti della società civile”:
“Impegno
democratico
e
150.000 euro
Scadenze:
partecipazione civica” e circa
2 marzo 2015 (Memoria
il 10% per l’asse trasversale
europea attiva)
“Azione
orizzontale
di
2 marzo e 1° settembre 2015
valorizzazione”. I rimanenti
(Gemellaggi fra città; Reti di
stanziamenti sono erogati a
città)
copertura delle spese generali
2 marzo 2015 (Progetti della
amministrative e tecniche del
società civile).
programma.
La massima sovvenzione
richiedibile per un progetto è
così fissata in relazione a
ciascun ambito di riferimento:
Strand 1 (Memoria Europea
Attiva): 100.000 euro
Per ulteriori informazioni e modulistica
http://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens
http://www.europacittadini.it/
ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA
Programma di riferimento:
EUROPA CREATIVA
Struttura: Europa creativa è il
nuovo programma UE a
sostegno dei settori culturali e
creativi che fonde ed accorpa i
tre precedenti programmi
indipendenti: Cultura 20072013, MEDIA 2007 e MEDIA
Mundus.
E’
composto
da
due
sottoprogrammi:
- CULTURA, dedicato in
modo
specifico al
settore
culturale e creativo;
- MEDIA, relativo al settore
degli audiovisivi;
- e da una sezione tran
settoriale – che prevede
l’introduzione di un fondo di
garanzia per agevolare prestiti
alle organizzazioni e imprese
creative - che partirà nel 2016.
Budget:
il
programma
“Europa Creativa” ha una
disponibilità finanziaria di
14.6 miliardi di euro per il
periodo 2014 - 2020 ( 9% in più
rispetto
ai
programmi
precedenti) così distribuiti:
1. il 31% dei fondi destinato
allo Strand “Cultura”;
2. il 56% dei fondi allocato
per lo Strand “Media”;
3. il 13% dei fondi destinato
allo Strand “trasversale”.
Il programma Europa creativa
è gestito a livello centrale
dall'Agenzia esecutiva per
l'istruzione, gli audiovisivi e
la cultura (EACEA).
30
Esiste poi la rete dei Creative
Europe Desks, creata dalla
Commissione Europea per
fornire assistenza tecnica
gratuita
ai
potenziali
beneficiari di Europa Creativa
e
per
promuovere
il
Programma in ogni Paese
partecipante al Programma. Il
desk ufficiale dell’Italia, parte
della rete, è il Creative Europe
Desk Italia, coordinato dal
Ministero dei Beni e della
Attività Culturali e del
Turismo.
E’
formato
dall'Ufficio
Cultura
e
dall'Ufficio
MEDIA,
rispettivamente responsabili
del Sottoprogramma Cultura e
del Sottoprogramma MEDIA.
SOTTO-PROGRAMMA
CULTURA
All’interno
del
sottoprogramma sono previste
quattro
opportunità
di
finanziamento:
1.
progetti di cooperazione
europea;
2. reti europee;
3. piattaforme europee;
4. progetti di traduzione
letteraria.
Possono partecipare tutti gli
operatori (pubblici e privati)
che operano nel settore
culturale e creativo da almeno
2 anni e che hanno la sede
legale in uno dei Paesi
partecipanti al Programma
Europa Creativa.
Esempi:
associazioni
e
istituzioni
culturali;
fondazioni; case editrici; enti
pubblici
(dipartimenti
di
settore); industrie culturali e
creative; università e centri di
ricerca
(dipartimenti
di
settore); network culturali
europei; osservatori culturali
internazionali.
Progetti di
cooperazione europea
Obiettivi/azioni: i principali
obiettivi del sostegno ai
progetti
di
cooperazione
culturale
a
livello
transnazionale riguardano:
 il rafforzamento della
capacità dei settori culturali e
creativi europei di operare a
livello
transnazionale
(obiettivo 1). A tale obiettivo
sono collegate le seguenti
priorità:
Priorità 1.1: supportare azioni
che forniscano agli operatori
culturali
e
creativi
competenze, capacità e knowhow
per
contribuire
al
rafforzamento
dei
settori
culturali e creativi, includendo
l’utilizzo
delle
tecnologie
digitali, approcci innovativi di
audience
development
e
sperimentando nuovi modelli
di business.
Priorità 1.2: supportare azioni
che consentano agli operatori
culturali
e
creativi
di
collaborare
a
livello
internazionale
e
di
internazionalizzare le loro
carriere
all’interno
e
all’esterno
dei
confini
dell’Unione
Europea
,
possibilmente
mediante
strategie di lungo termine.
Priorità 1.3: fornire sostegno
per
rafforzare
la
collaborazione e il networking
tra le organizzazioni culturali
e creative in Europa, al fine di
facilitare
l’accesso
alle
opportunità professionali.
 la
promozione
della
circolazione transnazionale
delle opere culturali e
creative
e
la
mobilità
transnazionale
degli
operatori culturali e creativi,
con particolare riguardo agli
artisti (obiettivo 2). Le priorità
sono:
Priorità 2.1: supportare attività
culturali
di
respiro
internazionale quali mostre,
scambi e festival.
Priorità 2.2: supportare la
circolazione della letteratura
europea al fine di garantire la
più
ampia
accessibilità
possibile;
Priorità
2.3:
supportare
l’”audience
development”
come strumento per stimolare
interesse nei confronti delle
opere culturali e creative
europee, oltre che verso il
patrimonio culturale tangibile
e intangibile, nonché per
migliorare l'accesso a tale
patrimonio.
L'obiettivo
principale
è
aiutare
gli
artisti/operatori
culturali
europei e le loro opere a
raggiungere un pubblico il più
possibile ampio in Europa ed
estendere l'accesso alle opere
culturali da parte dei gruppi
sottorappresentati
Tipologie di progetti: in base
agli obiettivi, le priorità, la
natura e l'impatto del progetto
è possibile scegliere tra due
categorie di finanziamento
che si differenziano per il
31
numero minimo dei Paesi
partecipanti
(partenariato),
l’importo e la percentuale del
cofinanziamento:
- Categoria 1: progetti di
cooperazione su piccola scala.
Partenariato
(ovvero
il
numero minimo di partner che
devono far parte del progetto):
1 project leader (responsabile
del progetto) + 2 partner
provenienti da almeno 3
diversi Paesi partecipanti al
Sottoprogramma Cultura e
legalmente riconosciuti da
almeno due anni. Almeno un
partner deve provenire da un
paese EU o EFTA.
- Categoria 2: progetti di
cooperazione su larga scala Partenariato
(ovvero
il
numero minimo di partner che
devono far parte del progetto):
1 project leader (responsabile
del progetto) + 5 partner
provenienti da almeno 5
diversi paesi partecipanti al
Subprogramma Cultura e
legalmente riconosciuti da
almeno due anni.
Per entrambe le categorie di
progetti, la durata massima
(periodo di ammissibilità) è 48
mesi.
Prossima pubblicazione call:
luglio 2015.
Scadenza: ottobre 2015.
Network (Reti europee)
Questa misura offre supporto
alle reti europee attive nei
settori culturali e creativi, il
cui obiettivo è rafforzare la
capacità dei settori culturali e
creativi e la collaborazione in
rete a livello internazionale, al
fine di facilitare l’accesso alle
opportunità
professionali,
rafforzare la competitività e
promuovere l’innovazione di
questi settori.
I network sono strutture
complesse di almeno 15
organizzazioni europee già
esistenti,
basate
su
un
approccio business to business:
sono gli operatori culturali che
si confrontano e scambiano
informazioni tra loro per
rafforzare la capacità del
settore in cui operano. I
riflettori della call sono quindi
tutti puntati sullo scambio di
esperienze degli operatori
culturali.
Prossima pubblicazione call:
luglio 2016.
Scadenza: 5 ottobre 2016.
Piattaforme europee
Questa misura offre supporto
alle piattaforme culturali che
mirano a: promuovere lo
sviluppo dei talenti emergenti
e incentivare la mobilità
transnazionale degli operatori
culturali e creativi e la
circolazione
delle
opere;
contribuire ad aumentare il
prestigio e la visibilità degli
artisti e dei creatori impegnati
in termini di programmazione
europea, attraverso attività di
comunicazione; creare un
marchio di qualità europeo.
A differenza dei network, le
piattaforme prevedono un
approccio
business
to
consumers: i riflettori della call
sono, quindi, puntati sulla
visibilità degli artisti e dei
creatori, soprattutto quelli
emergenti, che rappresentano
la cultura europea.
Invito a presentare proposte
EACEA 47/2014
Scadenza: 25 febbraio 2015
Progetti di
traduzione letteraria
Obiettivi:
questa linea di
finanziamento offre supporto
ai progetti di traduzione
letteraria che promuovano la
diversità culturale e linguistica
nell’Unione e in altri Paesi che
partecipano
al
sottoprogramma
Cultura.
Le priorità sono: sostenere la
circolazione e la promozione
della letteratura europea, tra
cui l’uso appropriato delle
tecnologie
digitali;
incoraggiare la traduzione e la
promozione nel lungo termine
di una letteratura europea di
elevata qualità. Una priorità
ulteriore di questa misura di
sostegno sarà elevare il profilo
dei traduttori. A tal fine, in
ogni opera tradotta l’editore
dovrà includere una biografia
del
traduttore.
I
progetti
finanziabili
riguardano esclusivamente la
traduzione di almeno 3 opere
di narrativa sia in formato
cartaceo, sia elettronico e
prevedono due categorie:
categoria 1: progetti biennali;
categoria 2: accordo quadro di
partenariato.
Candidati ammissibili: tutte
le case editrici e i gruppi
editoriali
legalmente
riconosciuti in uno dei paesi
partecipanti al Programma
Europa Creativa da almeno
due anni. Le persone fisiche
non sono ammissibili.
Invito a presentare proposte
EACEA 46/2014
Scadenza: febbraio 2015
SOTTO-PROGRAMMA
MEDIA
Il sottoprogramma MEDIA
supporta finanziariamente le
industrie cinematografiche e
audiovisive
dell'UE
nello
sviluppo,
distribuzione
e
promozione del loro lavoro.
Aiuta ad avviare progetti di
dimensione europea e ad
incrementare l’utilizzo delle
nuove tecnologie; consente ai
film europei e alle opere
audiovisive di trovare mercati
32
oltre i confini nazionali ed
europei; finanzia programmi
di formazione e di sviluppo.
Inviti
a
presentare
proposte nell’ambito del
sottoprogramma Media
 Invito
a
presentare
proposte EACEA Sostegno
allo sviluppo di pacchetti di
progetti
(Slate
Funding)
18/2014.
Scadenza: 5 febbraio 2015
 Invito
a
presentare
proposte
EAC/S21/2013.
Sostegno alla distribuzione di
film europei non nazionali –
Sistema "Agenti di vendita".
Scadenza: 1° marzo 2016
(Reinvestimenti).
 Sostegno
alla
distribuzione di film europei
non nazionali – Sistema
"Cinema Automatic". Invito a
presentare
proposte
EACEA/27/2014.
Scadenze: 30 aprile 2015
(Generazione); 2 agosto 2016
(Reinvestimenti)
 Sostegno
alla
programmazione TV di opere
audiovisive.
Invito
a
presentare
proposte
EACEA/24/2014.
Scadenza: 28 maggio 2015
 Sostegno
alla
distribuzione transnazionale
di film europei – Programma
"Cinema Selective". Bando
EACEA/23/2014.
Scadenza: 2 luglio 2015
 Invito
a
presentare
proposte
EAC/S80/2013
Sostegno alla distribuzione di
film europei non nazionali –
Sistema "Cinema Automatic"
Scadenza: 31 luglio 2015
(Reinvestimenti).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
Il sito ufficiale del programma:
http://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/index_en.htm
Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura:
Sottoprogramma Cultura:
http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/culture_en
Sottoprogramma Media:
http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/media_en
La presentazione delle proposte è esclusivamente elettronica accedendo all’apposito portale:
http://ec.europa.eu/education/participants/portal/desktop/en/home.html
Sito Creative Europe Desk Italia:
Ufficio cultura: http://cultura.cedesk.beniculturali.it/
Ufficio MEDIA: http://www.media-italia.eu/home/
ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’ E SPORT
Programma di riferimento:
Erasmus +
Erasmus+
è
il
nuovo
programma
dell'UE
per
l'istruzione, la formazione, la
gioventù e lo sport per il
periodo
2014-2020
che
raggruppa
i
programmi
dell'UE già esistenti in questi
settori:
Apprendimento
permanente
(Erasmus,
Leonardo da Vinci, Comenius,
Grundtvig) e Gioventù in
Azione,
più
i
cinque
programmi di cooperazione
internazionale
nel
settore
dell’istruzione
superiore,
Erasmus Mundus, Tempus,
Alfa, Edulink e il programma
di cooperazione bilaterale con
i
Paesi
industrializzati.
Comprende anche azioni nel
nuovo settore di competenza
europea, lo sport.
Obiettivi del Programma: il
nuovo programma integrato
sui propone di contribuire agli
obiettivi
della
strategia
Europa
2020
e
del
quadro strategico
per
l'istruzione e la formazione
2020 (ET2020), al quadro
rinnovato
di
cooperazione europea
in
materia di gioventù (20102018), allo sviluppo sostenibile
dei Paesi terzi nel settore
dell’istruzione superiore e allo
sviluppo della dimensione
europea dello sport. In
particolare, esso si propone di
contribuire a raggiungere i
seguenti obiettivi principali
di Europa 2020: riduzione dei
tassi di abbandono scolastico;
aumento del numero di
studenti di età compresa fra i
30
e i
34
anni che
abbiano completato il livello
terziario di istruzione.
Tra gli obiettivi specifici:
promuovere la partecipazione
dei giovani alla società;
33
migliorare l'occupazione dei
giovani e aprire loro nuove
opportunità, aiutandoli ad
acquisire
competenze
aggiuntive attraverso lo studio
e la formazione all'estero;
innalzare
la
qualità
dell'insegnamento in Europa e
oltre.
Struttura del Programma: il
programma è incentrato su
tre attività chiave, trasversali
a diversi settori:
 Attività chiave 1 – Mobilità
individuale
a
fini
di
apprendimento (KA 1) Questa
azione
chiave
supporta:
- Mobilità
degli
giovani,
insegnanti,
professori,
formatori, giovani lavoratori,
personale di istituzioni allievi
e del personale: opportunità
per studenti, allievi, volontari,
formative e di organizzazioni
appartenenti alla società civile,
di
intraprendere
un’esperienza
di
apprendimento in un paese
straniero fino ad una durata di
un anno.
- Borse di studio congiunte:
borse di studio attribuite ai
migliori studenti di master che
offrono la possibilità di
prendere parte a programmi
internazionali e integrati di
studio di livello superiore
organizzati
da
consorzi
universitari.
 Attività chiave 2
–
Cooperazione
per
l’innovazione e le buone
pratiche (KA 2) Questa
comprende:
- Partenariati
strategici
transnazionali
volti
a
sviluppare
iniziative
che
affrontano uno o più settori
della
formazione,
dell'istruzione e della gioventù
e a promuovere l'innovazione,
lo scambio di esperienze e di
know-how tra i diversi tipi di
organizzazioni
coinvolte
nell'istruzione, formazione e
gioventù o in altri settori
pertinenti.
- Nuovi
partenariati
innovativi,
le
cosiddette
“Alleanze per la conoscenza”
(“Knowledge Alliances”), e
le “Alleanze per le abilità
settoriali”
(Sector
Skills
Alliances) che costituiranno
sinergie
tra
il
mondo
dell’istruzione e quello del
lavoro
consentendo
agli
istituti d’istruzione superiore,
ai formatori e alle imprese di
incentivare l’innovazione e lo
spirito imprenditoriale nonché
di elaborare nuovi programmi
e qualifiche per colmare le
lacune a livello delle abilità.
- Progetti di rafforzamento
delle capacità, a sostegno
della cooperazione con i paesi
partner,
nei
settori
dell'istruzione superiore e
della gioventù.
- Piattaforme di supporto
informatico, come eTwinning
(gemellaggi elettronici fra
scuole),
la
piattaforma
europea per la formazione
continua (EPALE) e il Portale
Europeo per i Giovani, che
offrono
spazi
di
collaborazione virtuali,.
 Attività chiave 3 - Riforma
delle politiche (KA 3) Questa
misura
finanzia
incontri fra giovani e decisori
politici nel settore delle
politiche giovanili.
Alle 3 azioni chiave si
aggiungono:
- Iniziativa Jean Monnet Questa misura finanzia studi e
docenze sull’Unione Europea,
e dialogo fra accademici e
decisori politici europei.
- Azioni nel settore dello
sport - In tale ambito il
programma si concentra su
progetti transnazionali volti a
sostenere gli sport amatoriali e
ad
affrontare
le
sfide
transfrontaliere quali le partite
truccate, il doping, la violenza
e il razzismo, nonché a
promuovere il buon governo,
la
parità
di
genere,
l’inclusione.
Il Programma Erasmus+ 20142020
è
gestito
dalla
Commissione europea, DG
Istruzione e Cultura, con
l’assistenza
dell’Agenzia
esecutiva per l’istruzione, gli
audiovisivi e la cultura
(EACEA)
e delle Agenzie
nazionali dei diversi paesi
partecipanti.
Per
l’implementazione
operativa
dei
Programmi
settoriali in Italia e la gestione
delle azioni decentrate, le
Autorità
nazionali
hanno
congiuntamente affidato la
gestione dei Sottoprogrammi a
tre Agenzie nazionali:
- Agenzia
nazionale
Erasmus+
INDIRE
http://www.indire.it/
- Agenzia
nazionale
Erasmus+
ISFOL
http://www.isfol.it/
- Agenzia nazionale per i
Giovani
http://www.agenziagiovani.it/
Budget: il bilancio totale
allocato per il periodo 20142020 è di 14,7 miliardi di
euro.
Finanziamenti
addizionali dovrebbero venire
stanziati per la mobilità nel
campo
dell’istruzione
superiore e per la costituzione
di
capacità
con
il
coinvolgimento di Paesi terzi;
le negoziazioni al riguardo
saranno ultimate nel corso del
2014.
nell’ambito del programma Erasmus+
Invito a presentare proposte
2015EAC/A04/2014
pubblicato sulla GUUE C344
del
2
ottobre
2014
rettifica GUUE C376 del 23
ottobre 2014
Il presente invito a presentare
proposte
comprende
le
seguenti
azioni
del
programma Erasmus+:
 Azione chiave 1 — Mobilità
individuale
ai
fini
dell'apprendimento: mobilità
individuale
nel
settore
dell'istruzione,
della
formazione e della gioventù;
diplomi di master congiunti
Erasmus Mundus; eventi di
ampia
portata
legati
al
Servizio
di
volontariato
europeo.
34
 Azione
chiave
2—
Cooperazione
per
l'innovazione e lo scambio di
buone prassi: partenariati
strategici
nel
settore
dell'istruzione,
della
formazione e della gioventù;
alleanze per la conoscenza;
alleanze
per
le
abilità
settoriali; rafforzamento delle
capacità
nel
settore
dell'istruzione
superiore,
rafforzamento delle capacità
nel settore della gioventù.
 Azione chiave 3 — Sostegno
alle riforme delle politiche:
dialogo strutturato: incontri
tra giovani e decisori politici
nel settore della gioventù.
 Attività
Jean
Monnet,
cattedre Jean Monnet: centri di
eccellenza
Jean
Monnet;
sostegno Jean Monnet alle
istituzioni e alle associazioni;
reti Jean Monnet; progetti Jean
Monnet.
 Sport:
partenariati
di
collaborazione nel settore
dello sport; eventi sportivi
europei senza scopo di lucro.
Candidati
ammissibili:
Qualsiasi organismo, pubblico
o privato, attivo nei settori
dell'istruzione,
della
formazione, della gioventù e
dello sport, può candidarsi per
richiedere
finanziamenti
nell'ambito del programma. I
gruppi di giovani che operano
nell'animazione
socioeducativa,
ma
non
necessariamente nel contesto
di
un'organizzazione
giovanile, possono inoltre
presentare
domanda
di
finanziamento sia per la
mobilità
ai
fini
dell'apprendimento
dei
giovani e degli animatori per i
giovani sia per i partenariati
strategici nel settore della
gioventù.
Finanziamento: il bilancio
totale destinato al presente
invito a presentare proposte è
stimato in 1.736,4 milioni di
EUR, così ripartiti:
- Istruzione e formazione:
1536,5 milioni di EUR.
- Gioventù: 171,7 milioni di
EUR.
- Jean Monnet: 11,4 milioni di
EUR.
- Sport: 16,8 milioni di EUR.
Tali cifre sono indicative e
possono essere modificate a
seguito di una variazione dei
programmi di lavoro annuali
Erasmus+. Si invitano i
potenziali
candidati
a
consultare regolarmente i
programmi di lavoro annuali
Erasmus+ e le loro modifiche.
Scadenze:
Azione chiave 1
 Mobilità individuale nel
settore della gioventù: 4
febbraio 2015; 30 aprile 2015;
1o ottobre 2015.
 Mobilità individuale nel
settore dell'istruzione e della
formazione: 4 marzo 2015.
 Diplomi di master congiunti
Erasmus Mundus: 4 marzo
2015.
 Eventi di ampia portata
legati
al
Servizio
di
volontariato europeo: 3 aprile
2015.
Azione chiave 2
Partenariati
strategici
nel
settore della gioventù: 4
febbraio 2015; 30 aprile 2015;
30 aprile 2015.
Partenariati
strategici
nel
settore dell’istruzione e della
formazione: 31 marzo 2015.
Azione chiave 3
Incontro tra giovani e decisori
politici nel settore della
gioventù: 4 febbraio 2015, 30
aprile 2015, 1o ottobre 2015.
Azioni Jean Monnet
Cattedre, moduli, centri di
eccellenza,
sostegno
alle
istituzioni e alle associazioni,
reti, progetti: 26 febbraio 2015
Azioni nel settore dello sport
Partenariati di collaborazione
nel settore dello sport solo se
connessi
alla
Settimana
europea dello sport 2015: 22
gennaio 2015.
Partenariati di collaborazione
nel settore dello sport non
connessi
alla
Settimana
europea dello sport 2015:
14 maggio 2015.
Eventi sportivi europei senza
scopo di lucro solo se connessi
alla Settimana europea dello
sport 2015: 22 gennaio 2015.
Eventi sportivi europei senza
scopo di lucro non connessi
alla Settimana europea dello
sport 2015: 14 maggio 2015.
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus_en
http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm
Programmi di lavoro annuali Erasmus+ e le loro modifiche:
http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/more_info/awp/index_en.htm
Guida del Programma Erasmus+ (versione 1° ottobre 2014):
http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/10/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf
Invito a presentare proposte 2015:
http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/10/Invito_2015_344.pdf
35
RICERCA & SVILUPPO TECNOLOGICO
Programma di riferimento:
Orizzonte 2020:
programma quadro di
ricerca e innovazione
eccellenti
opportunità
di
formazione
e
di
carriera
mediante
sostenendo
la
mobilità;
 Infrastrutture di Ricerca:
garantisce
che
l'Europa
disponga di infrastrutture di
ricerca
(comprese
le
infrastrutture elettroniche in
rete)
di
livello
mondiale
accessibili a tutti i ricercatori in
Europa e in altri Paesi.
Obiettivi generali: Horizon
2020 è il nuovo Programma del
sistema
di
finanziamento
integrato destinato alle attività
di ricerca della Commissione
europea, compito che, nella
vecchia
programmazione,
spettava al VII Programma
Quadro, al Programma Quadro
per
la
Competitività
e
l'Innovazione (CIP) e all'Istituto
Europeo per l'Innovazione e la
Tecnologia (EIT).
Il nuovo Programma supporterà
l'UE nelle sfide globali fornendo
a ricercatori e innovatori gli
strumenti
necessari
alla
realizzazione dei propri progetti
e delle proprie idee. Orizzonte
2020 deve svolgere un effetto
moltiplicatore
cercando
di
portare al 3% la percentuale del
PIL destinata alla ricerca in
Europa, obiettivo che i Paesi
membri
dell’UE
si
sono
prefissati già parecchio tempo
fa.
Struttura
del
Programma/Azioni e obiettivi
specifici:
La struttura di Horizon 2020 è
composta
da
tre
Pilastri
(Eccellenza
scientifica,
Leadership industriale, Sfide
della società) e da cinque
Programmi trasversali.
Il secondo Pilastro di Horizon
2020 (Leadership Industriale)
intende fare dell'Europa un
luogo più attraente per investire
nella ricerca e nell'innovazione
(compresa
l'innovazione
ecologica),
promuovendo
attività strutturate dalle aziende.
Si propone di portare grandi
investimenti
in
tecnologie
industriali
essenziali,
incentivare il potenziale di
crescita delle aziende europee
fornendo loro livelli adeguati di
finanziamento e aiutare le PMI
innovative a trasformarsi in
imprese
leader
a
livello
mondiale.
Si articola in tre Programmi:
 Leadership nelle tecnologie
abilitanti e industriali: fornisce
un sostegno mirato alla ricerca,
allo
sviluppo
e
alla
dimostrazione delle seguenti
priorità: ICT
,Nanotecnologie,
materiali avanzati, biotecnologie,
fabbricazione e trasformazione
avanzate, Tecnologia Spaziale.
 Accesso al capitale di rischio:
mira a superare i disavanzi della
disponibilità di crediti e fondi
per il settore R&S, le imprese e i
progetti innovativi in tutte le
fasi
di
sviluppo.
Congiuntamente agli strumenti
di finanza di rischio nel
Competitive Industries
Excellent Science
L’obiettivo
del
pilastro
“Eccellenza Scientifica” è di
incrementare la qualità della
base
scientifica
europea,
sostenendo le migliori idee,
sviluppando talenti in Europa,
fornendo ai ricercatori l'accesso
alle migliori infrastrutture di
ricerca e rendendo l'Europa un
luogo attraente per i migliori
ricercatori del mondo.
Si
articola
in
quattro
programmi:
 European Research Council:
sostiene gli individui più
talentuosi e creativi e le loro
equipe nello svolgere ricerche di
frontiera di altissima qualità;
 Tecnologie
future
ed
emergenti: finanzia la ricerca
collaborativa per aprire nuovi
promettenti campi di ricerca e di
innovazione;
 Azioni Marie Sklodowska
Curie: offre ai ricercatori
36
Programma per la competitività
delle imprese (COSME), nasce
con l’obiettivo di sostenere lo
sviluppo di capitale di rischio a
livello europeo.
 L'innovazione nelle PMI:
promuove tutte le forme di
innovazione nelle PMI, con un
interesse specifico per quelle
dotate del potenziale di crescita
suscettibile
di
internazionalizzazione
sul
mercato unico e oltre. Nella
attività non si prevede ricerca
ma finanziamenti per azioni di
supporto alla ricerca.
Societal Challenge
Questo pilastro (Sfide della
società) rispecchia le priorità
strategiche
della
strategia
Europa 2020 e affronta grandi
preoccupazioni condivise dai
cittadini europei e di altri Paesi.
Un approccio incentrato sulle
sfide
riunisce
risorse
e
conoscenze provenienti da una
molteplicità di settori, tecnologie
e discipline, fra cui le scienze
sociali e umanistiche.
Si intendono coprire attività che
spaziano dalla ricerca alla
commercializzazione,
incentrandosi su quelle connesse
all'innovazione, quali i progetti
pilota, la dimostrazione, i banchi
di prova e il sostegno agli
appalti pubblici e all'adozione
commerciale. Si istituiranno
collegamenti con le attività dei
partenariati europei
per
l'innovazione.
Il finanziamento è incentrato
sui seguenti Programmi:
 Salute,
cambiamento
demografico e benessere;
 Sicurezza
alimentare,
agricoltura sostenibile e bioeconomia;
 Energia sicura, pulita ed
efficiente;
 Trasporto
intelligente,
integrato e pulito;
 Azioni per il clima, l'efficienza
delle risorse e delle materie
prime;
 Europa in un mondo in fase di
cambiamento;
 Società
sicure
innovative,
sicure e inclusive.
PROGRAMMI TRASVERSALI
1. Spreading excellence and
widening participation
L'obiettivo specifico è quello di
sfruttare appieno il potenziale di
talenti esistenti in Europa e
assicurare che i benefici di
un'economia
basata
sull'innovazione
siano
massimizzati
e
distribuiti
ampiamente attraverso l'Unione
secondo
il
principio
dell'eccellenza.
2. Science with and for society
L’obiettivo specifico è quello di
instaurare una cooperazione
efficace tra scienza e società,
assumere nuovi talenti per la
scienza e associare l'eccellenza
scientifica alla sensibilizzazione
e alla responsabilità sociale.
3. Non-nuclear direct actions
of the JR - Le attività del Joint
Research Centre costituiscono
parte integrante di Horizon 2020
al fine di fornire un sostegno
solido e documentato alle
politiche dell'Unione, tenendo in
considerazione le esigenze dei
consumatori,
integrate
da
attività orientate al futuro
4. European
Institute
of
Innovation and Technology
(EIT)
L'Istituto
europeo
di
innovazione e tecnologia svolge
un ruolo di primo piano poiché
riunisce ricerca, innovazione e
istruzione
superiore
d'eccellenza, integrando in tal
modo
il
triangolo
della
conoscenza. L'EIT si avvale
principalmente delle KICs comunità di conoscenza e
innovazione. Esso garantisce
inoltre la condivisione delle
esperienze tra le KICs e al di là
di esse, grazie a una diffusione
mirata e a misure di scambio
delle conoscenze, promuovendo
in tal modo una più rapida
37
diffusione
dei
modelli
innovativi nell'Unione.
5. Euratom
L'obiettivo
generale
del
programma
Euratom è lo svolgimento di
attività di ricerca e formazione
nel
settore
nucleare,
con
particolare
attenzione
al
costante miglioramento della
sicurezza nucleare e della
radioprotezione, soprattutto per
contribuire potenzialmente alla
decarbonizzazione
a
lungo
termine del sistema dell'energia
in modo sicuro ed efficiente.
Finanziamenti:
il
budget
stanziato per Horizon 2020
(compreso il programma per la
ricerca nucleare Euratom) per
l’intero periodo 2014/2020 è di
70.2 miliardi di € a prezzi
costanti / 78,6 miliardi di € a
prezzi correnti.
Budget disponibile per i 3
pilastri:
Pilastro Eccellenza scientifica: €
22.274 milioni,
31,73%
del
budget totale di Horizon 2020
Leadership Industriale: € 15.507
milioni, 22,09% del budget totale
di Horizon 2020
Sfide della società: € 27.048,06
milioni, 38,53% del budget totale
di Horizon 2020
Beneficiari - Qualsiasi impresa,
università, centro di ricerca o
qualsiasi
altro
soggetto
giuridico, stabilito in uno Stato
membro, in un paese associato o
in un paese terzo, può
partecipare
ad
un'azione
indiretta a condizione che
soddisfi le condizioni minime di
partecipazione.
Devono partecipare almeno 3
soggetti giuridici, ognuno dei
quali dev'essere stabilito in uno
Stato membro o in un paese
associato. In nessun caso, 2 di
questi soggetti giuridici possono
essere stabiliti nello stesso Stato
membro o paese associato. Tutti
e 3 i soggetti giuridici devono
essere
indipendenti
l'uno
dall'altro.
Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Eccellenza scientifica”
http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/506
Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Leadership industriale”
http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/501
Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Sfide della società”
http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/496
ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA
Con la pubblicazione dei bandi, la Commissione europea ha messo online una nuova versione del Portale
dei Partecipanti, sito web di riferimento per le opportunità di HORIZON 2020. Su questo portale è possibile
accedere a pagine dedicate a ciascuno dei bandi pubblicati, per conoscerne il contenuto e la scadenza,
reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere
informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte.
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html
Punti di contatto nazionali
La rete dei Punti di Contatto Nazionale (National Contact Point - NCP) è una struttura riconosciuta dalla
Commissione europea, chiamata a fornire informazioni e assistenza sui vari aspetti relativi ai programmi
UE di RSTI ed è presente in tutti i 28 Stati Membri, Paesi associati ad Horizon 2020 e Paesi terzi. Il ruolo degli
NCP è di cruciale importanza nella diffusione delle informazioni e nell’assistenza intersettoriale e
transnazionale ai proponenti dei progetti europei.
APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) ospita tutti i Punti di Contatto Nazionale (NCP) di
Horizon 2020 in Italia.
http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/ncp/
I bandi sul sito dell’APRE: http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/bandi/
SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE
Programma di riferimento: URBACT III
Costruito sulle esperienze di
URBACT I e II, URBACT III,
approvato lo
scorso
19
dicembre
2014
dalla
Commissione
europea,
URBACT
(European
Programme
for
Urban
Sustainable Development) III è
un programma europeo di
cooperazione
territoriale
finanziato
congiuntamente
dall'UE (attraverso il FESR -
Fondo europeo di sviluppo
regionale)
e
dagli
Stati
membri.
Esso
resta
il
principale programma per lo
sviluppo di politiche di
sostenibilità urbana, anche alla
luce
delle
innovazioni
introdotte
dei
nuovi
regolamenti europei sulle
politiche di coesione ed in
particolare dall’art 7 del Reg.
FESR, che danno maggior
ruolo, azione e dotazioni
specifiche finanziarie alle città.
Il programma consentirà alle
città europee di lavorare
insieme
per
sviluppare
soluzioni alle sfide urbane
comuni e condividere buone
pratiche, lezioni e soluzioni
con tutti i soggetti impegnati
nella politica urbana in tutta
Europa.
Obiettivi:
1. migliorare la capacità delle
città di gestire politiche e
progetti di sviluppo urbano
sostenibile
in
maniera
integrata e partecipativa;
2. migliorare i processi di
elaborazione
delle
politiche/strategie di sviluppo
urbano sostenibile;
3. migliorare le capacità delle
città
di
attuare
le
politiche/strategie di sviluppo
urbano sostenibile;
4. garantire che i responsabili
delle politiche urbane, i
decisori e i tecnici abbiano
accesso alla conoscenze e
condividano il know how
riguardo tutti gli aspetti dello
sviluppo urbano sostenibile.
Azioni: l’attività principale del
programma è la creazione di
reti tematiche. Urbact III ne
finanzierà
tre
tipologie,
prevedendo circa 9 call, una
per
ciascuna
categoria,
nell’ambito del settennio:
1.
Reti
tematiche
transnazionali
per
la
pianificazione di azioni, che
riuniscono
città
che
presentano problemi simili a
livello urbano e intendono
risolverli con un approccio
integrato. Il loro obiettivo è di
aiutare le città che ne fanno
parte nell’elaborazione di
strategie di sviluppo urbano o
piani d’azione integrati. Tale
tipologia rientra nel classico
network lanciato nei precedenti
URBACT e mantiene il valore
aggiunto
e
sperimentale
dell’approccio Urbact; ovvero
di costruzione dal basso di
strategie
specifiche
che
integrino politiche settoriali
spesso tra loro conflittuali.
2. Reti per l’implementazione
di strategie o piani d’azione.
Si tratta di una nuova
tipologia di progetti che
premierà quelle città che
hanno
già
strategie
consolidate e che attraverso i
POR
2014-2020
avranno
finanziati progetti integrati di
sostenibilità urbana anche ed
in primis attraverso Agenda
Urbana. In sostanza, tali
network riuniscono città che
implementano
strategie
integrate e piani d’azione
avendo già garantiti diversi
tipi di finanziamenti e città che
implementano
strategie
integrate e piani d’azione e
hanno lo scopo di aiutarle
nell’implementazione
di
strategie di sviluppo urbano o
piani d’azione integrati.
3. Reti per il trasferimento di
buone pratiche. Si tratta di
una
tipologia
di
collaborazione partita in via
sperimentale con l’ultima call
Urbact II e che in sostanza
riunisce città che vogliono
trasferire localmente pratiche
di sviluppo urbano integrato
identificate in altre città per
sostenerle in tale trasferimento
al
fine
di
migliorare
l’implementazione
delle
politiche urbane sostenibili o
dei piani d’azione.
Beneficiari: il nuovo Urbact III
apre a più tipologie di
“soggetti giuridici” ricadenti
nei territori dei 28 Stati
membri e dei 2 paesi partner
Norvegia e Svizzera. Più
precisamente,
possono
partecipare, col ruolo di
capofila, le città senza limiti di
dimensione demografica e
geografica,
comprese
le
autorità metropolitane e altri
tipi di agglomerazioni e gli
enti
di
governo
inframunicipali (es per l’Italia
unione di comuni etc.).
Altri possibili beneficiari sono:
agenzie di sviluppo locali,
autorità ed enti provinciali,
regionali
o
nazionali,
università e centri di ricerca.
Finanziamento: il budget
complessivo di Programma
(2014-2020) ammonta ad Euro
96.324.550 ( Euro 74.301.909
FESR + Euro 22.022.641 fondi
nazionali).
Scadenze: Il primo bando per
le reti tematiche per la
pianificazione di azioni è
atteso nel primo trimestre
2015 mentre per le altre due
categorie
di
reti
sarà
necessario aspettare la fine del
2015.
Come per il biennio 2012/2013,
Cittalia
Fondazione ANCI
Ricerche è stata selezionata come
National Dissemination Point
(NDP) per l’Italia nell’ambito
delle attività di assistenza al
Programma URBACT.
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://urbact.eu/en/about-urbact/urbact-2014-2020/
http://www.cittalia.it/index.php/progetto-urbact
39
TRASPORTI, ENERGIA & TELECOMUNICAZIONE
finanziamento
negli
dell’energia
da
fonti
investimenti
in
infrastrutture
rinnovabili
nella
rete
di
Programma di riferimento:
strategiche.
Questo
piano
di
trasmissione
e
sviluppando
Meccanismo per collegare
investimenti, elaborato dalla
reti dell’anidride carbonica.
l’Europa
Direzione Generale per la
 CEF Telecomunicazioni e
2014-2020
Mobilità e i Trasporti in
TIC - comprende i seguenti
collaborazione
con
la
obiettivi:
Direzione
Generale
per
- accelerare l’introduzione di
l’Energia e la Direzione
reti a banda larga veloci e
Generale per la Società
ultraveloci e il loro utilizzo,
dell'informazione e i mezzi di
anche da parte delle piccole e
comunicazione, contribuirà a
medie
imprese
(PMI);
creare posti di lavoro e a
promuovere
rafforzare la competitività
l’interconnessione
e
dell'Europa nel momento in
l’interoperabilità dei servizi
Obiettivi e struttura del
cui ne ha più bisogno.
pubblici
nazionali
online
programma: il "Meccanismo
Il programma Connecting
nonché l’accesso a tali reti.
per collegare l'Europa" Europe Facility è suddiviso
 Finanziamenti innovativi
Connecting Europe Facility
nei seguenti sottoprogrammi:
e iniziativa Project bond.
(CEF)
sostituisce
i
L'iniziativa
sui
prestiti
 CEF Trasporti - si articola
seguenti programmi
del
obbligazionari
per
il
nei seguenti obiettivi specifici:
periodo 2007-2013: TEN-T,
finanziamento dei progetti
- eliminare le strozzature e
TEN-E, Marco Polo 2. Nel
(Project Bond Initiative),
realizzare
i
collegamenti
periodo 2014-2020 finanzierà
introdotta
nell'ambito
di
mancanti;
progetti che hanno l'obiettivo
Europa 2020, ha il duplice
- garantire nel lungo periodo
di completare i collegamenti
obiettivo di rilanciare il
trasporti
sostenibili
ed
mancanti in Europa nelle
mercato delle obbligazioni e di
efficienti;
infrastrutture dell'energia, dei
aiutare i promotori dei singoli
- ottimizzare l’integrazione e
trasporti e del digitale. Lo
progetti infrastrutturali ad
l’interconnessione dei modi di
scopo del programma consiste
attrarre
finanziamenti
trasporto
e
accrescere
nel promuovere una economia
obbligazionari privati di lunga
l’interoperabilità dei servizi di
più
"verde",
grazie
durata.
trasporto.
all'introduzione di modalità di
La
Commissione
adotta
 CEF Energia - persegue i i
trasporto meno inquinanti, di
programmi
di
lavoro
seguenti
obiettivi:
collegamenti a banda larga ad
pluriennali e annuali per ogni
promuovere
l’ulteriore
alta velocità e all'utilizzo delle
settore. I programmi di lavoro
integrazione
del
mercato
energie rinnovabili, in linea
definiscono le forme di
interno
dell’energia
e
con la strategia Europa 2020.
sovvenzione che possono
l’interoperabilità
Il completamento delle reti
essere utilizzati per finanziare
transfrontaliera
delle
reti
energetiche
renderà
più
le azioni interessate
elettriche e del gas, anche
integrato il mercato interno
Candidati ammissibili: le
facendo in modo che nessuno
dell'energia, riducendo la
proposte
possono
essere
Stato membro sia isolato dalla
dipendenza energetica dell'UE
presentate da uno o più Stati
rete europea;
e rafforzando la sicurezza
membri o, previo accordo
- rafforzare la sicurezza
degli approvvigionamenti.
degli Stati membri interessati,
dell’approvvigionamento
Il programma prevede una
dagli organismi internazionali,
nell’Unione;
nuova
sinergia
pubblicodalle imprese comuni o da
- contribuire allo sviluppo
privato attraverso strumenti
imprese oppure organismi
sostenibile e alla tutela
finanziari di condivisione del
pubblici o privati stabiliti negli
dell’ambiente, in particolare
rischio con l’obiettivo di
Stati membri. Le proposte
favorendo
l’integrazione
colmare
le
lacune
di
40
possono essere presentate da
entità non aventi personalità
giuridica
a
norma
del
rispettivo diritto nazionale,
purché i loro rappresentanti
abbiano
la
capacità
di
assumere impegni giuridici in
loro nome e offrano garanzie
per la tutela degli interessi
finanziari
dell'Unione
equivalenti a quelle offerte
dalle persone giuridiche. Le
proposte
presentate
dalle
persone fisiche non sono
ammissibili.
Finanziamento: la dotazione
finanziaria per l'attuazione
dell'MCE per il periodo 20142020 ammonta a 33.242. 259,
000 di euro , così ripartiti:
 settore dei trasporti: 26 250
582 000 euro, di cui 11 305 500
000 EUR trasferiti dal Fondo
di coesione e destinati ad
essere spesi in conformità alle
disposizioni
del
presente
regolamento esclusivamente
negli Stati membri ammissibili
al finanziamento del Fondo di
coesione;
 settore delle
telecomunicazioni: 1 141 602
000 euro;
 settore dell'energia: 5 850
075 000 euro.
CEF Trasporti
Inviti a presentare proposte nell’ambito del programma di lavoro pluriennale per la rete transeuropea di
trasporto (TEN-T) pubblicato sulla GUUE C308 del 11 settembre 2014
Obiettivi/Azioni:
la
fine di prepararsi ai futuri
proposte selezionate ammonta
Commissione
europea,
flussi di trasporto previsti e di
a: 5 954,786 milioni di EUR per
direzione generale Mobilità e
consentire
la
l’obiettivo di finanziamento 1;
trasporti,
ha
pubblicato
decarbonizzazione di tutti i
249 milioni di EUR per
quattro inviti a presentare
modi di trasporto mediante la
l’obiettivo di finanziamento 2;
proposte
nell’ambito
del
transizione verso tecnologie di
731,24 milioni di EUR per
programma
di
lavoro
trasporto innovative a basse
731,24 per l’obiettivo di
pluriennale
per
la
rete
emissioni di carbonio ed
finanziamento
3;
3 984,08
transeuropea di trasporto
efficienti sul piano energetico,
milioni di EUR per l’obiettivo
(TEN-T) per il periodo 2014ottimizzando nel contempo la
di finanziamento 4.
2020, al fine di concedere
sicurezza;
I
finanziamenti
saranno
sovvenzioni
ai
seguenti
3. ottimizzare l’integrazione e
assegnati ai progetti più
obiettivi di finanziamento:
l’interconnessione dei modi
competitivi
e
si
1. eliminare le strozzature e
di trasporto e accrescere
concentreranno
sui
nove
realizzare
i
collegamenti
l’interoperabilità dei servizi di
principali corridoi di trasporto
mancanti,
accrescere
trasporto, assicurando nel
in Europa.
l’interoperabilità ferroviaria e,
contempo l’accessibilità alle
Scadenza: 26 febbraio 2015.
in particolare, migliorare le
infrastrutture di trasporto;
tratte transfrontaliere;
4.dotazione del fondo di
2. garantire nel lungo periodo
coesione.
sistemi
di
trasporto
Finanziamento:
l’importo
sostenibili ed efficienti, al
indicativo disponibile per le
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://inea.ec.europa.eu/en/cef/cef_transport/apply_for_funding/cef_transport_call_for_proposals_2014.htm
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Tra le fonti on-line:
Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea
http://europa.eu/
Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/
Sito web Commissione europea - Rappresentanza in
Italia http://ec.europa.eu/italia/
Sito web Parlamento europeo
http://www.europarl.europa.eu/
Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento
europeo per l’Italia http://www.europarl.it/
Sito web Dipartimento per le Politiche europee
(Presidenza del Consiglio dei Ministri)
http://www.politicheeuropee.it/
Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per
il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa
www.aiccre.it
Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa
Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth
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Chi siamo
http://www.europedirectfrosinone.it
EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione
europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una
capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione
Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta
50 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 in tutto il territorio
dell’Unione europea.
La rete Europe Direct
http://europa.eu/europedirect/
Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11
Cosa offre
Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione
ai propri centri Europe Direct:
- consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere
informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle
Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di
finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE;
- promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche;
- consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e,
al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande,
pareri e suggerimenti .
I
Come agisce
ritenti una vasta
gamma di servizi prestati attraverso:
I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso:
- i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al
call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse
comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli
e guide gratuiti;
- i propri siti Internet;
- l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse
comunitario;
- la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di
informazione.
La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di
informazione specializzate sull’UE.
I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza
della Commissione europea in Italia.
Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma
http://ec.europa.eu/italia/
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