Europamente + Europabandi Giugno

2014
Europe Direct Frosinone
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n. 5 – Giugno 2014
Sommario
Questo mese…in primo piano: Elezioni europee: gli esiti………………………….pag. 2
NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 5
Affari economici & UEM – Lituania: via libera a ingresso nella zona euro da Commissione e BCE
Energia – Sicurezza energetica: la Commissione presenta una strategia globale
Ambiente - Rapporto sulla balneazione in Europa: alta qualità delle nostre acque
Competitività, Crescita & Occupazione – Costruire la crescita: Raccomandazioni specifiche per
paese 2014
Ricerca, Innovazione & Scienza – Al via la nuova generazione di strumenti finanziari UE-BEI per
ricerca e innovazione
ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE.........................................................pag. 10
Affari Economici & Finanziari – Al via l’iter per l’adozione del bilancio 2015
Energia – Sicurezza energetica: la Commissione presenta una strategia globale
Occupazione & Affari sociali – Salute e sicurezza sul lavoro: in arrivo nuovo quadro UE
Mercato interno/Tutela dei consumatori – I diritti dei consumatori nell’era digitale: in vigore nuova direttiva
UE
Ricerca & Innovazione – Investire in ricerca e innovazione: la ricetta della Commissione per sostenere la
ripresa
L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 14
Consultazione pubblica sugli orientamenti dell’UE per sistemi integrati di tutela dei minori
Scadenza: 3 luglio 2014
Consultazione su problemi fiscali incontrati dai cittadini dell’UE che svolgono attività transfrontaliere
all’interno dell’UE/ Consultazione sugli ostacoli transfrontalieri legati alle imposte di successione
nell’UE
Scadenza: 3 luglio 2014
Consultazione pubblica sulla sanità mobile
Scadenza: 3 luglio 2014
Consultazione pubblica sul Regolamento Bruxelles II bis
Scadenza: 18 luglio 2014
Consultazione pubblica sulla strategia della Commissione europea in materia di responsabilità
sociale delle imprese
Scadenza: 15 agosto 2014
Consultazione pubblica sul trasporto combinato nell’UE
Scadenza: 15 agosto 2014
Consultazione sui prossimi sviluppi della Strategia Europa 2020
Scadenza: 31 ottobre 2014
EVENTI & INIZIATIVE…………………………………………………………………..
pag. 19
Supplemento Europa Bandi
pag. 27
Questo mese…in primo piano:
Elezioni europee: gli esiti
Premessa
T
ra il 22 e il 25 maggio 2014
i cittadini europei si sono
recati alle urne per eleggere i
deputati che comporranno il
nuovo Parlamento europeo. E’
stato l'ottavo appuntamento
elettorale, dopo le prime
elezioni che si sono tenute nel
1979, e quello atteso come il
più importante, visto il
momento che attraversiamo,
in cui l'Unione cerca di
superare la crisi economica e i
leader europei riflettono su
quale direzione prendere in
futuro, e considerato, altresì, il
maggior peso che avranno le
decisioni
degli
elettori,
rispetto al passato.
I mesi precedenti questo
fondamentale appuntamento
elettorale hanno registrato un
forte impegno delle istituzioni
europee teso a sensibilizzare la
cittadinanza sull’importanza della partecipazione al voto.
This time is different” (“Questa volta è diverso”) recitava il claim
della campagna d'informazione attuata per queste elezioni. Credi di
non contare? Ripensaci: “Act. React. Impact” (Agire. Reagire.
Decidere.): è stato lo slogan utilizzato dal Parlamento europeo per
mettere in evidenza la centralità della partecipazione del cittadino e
sul quale ci si è concentrati un po’ in tutti i Paesi membri per
convincere i cittadini ad andare a votare.
Perché è diverso? Perché era particolarmente importante la partecipazione
dei cittadini a questo appuntamento elettorale?
In sintesi:
Il messaggio fondamentale che si è voluto lanciare è stato: il
Parlamento è l’Istituzione dei cittadini e lì viene discusso tutto
quello che è importante per loro. Lo scopo era quello di mettere in
evidenza che uno dei compiti dell’Europarlamento è quello di
migliorare la qualità della vita degli europei, ascoltare la moltitudine
di voci di cui è fatta l’Europa e dare risposte concrete. Attualmente,
infatti, la maggioranza delle leggi è decisa a livello europeo ed il
Parlamento, l’unica istituzione eletta democraticamente dai cittadini,
grazie ai nuovi e importanti poteri conferitigli dal trattato di Lisbona,
è divenuto un legislatore più forte, legittimato a decidere, insieme con
il Consiglio, sulla quasi totalità della normativa europea.
Di qui, l'importanza, per gli elettori, di conoscere quali decisioni, che
incidono direttamente nella nostra vita quotidiana, vengono prese e
come possono essi stessi influire su tali decisioni.
Com’è andata?
2
L
e
elezioni europee
2014 non hanno registrato la
vittoria
dell’astensionismo,
temuta da più parti, e per la
prima volta dal 1979 si è
fermato il calo dell’affluenza.
Facendo un breve excursus
sull’andamento
della
partecipazione al voto nel
corso delle varie legislature,
questa è passata dal 61,9% del
1979, al 58,9% del 1984, al
58,4% del 1989, al 49,5% del
1999, al 45,4% del 2004 fino al
43% del 2009.
La quota dei votanti nei 28
Paesi dell’Ue
stavolta è
rimasta pressoché stabile
(passando dal 43% al 43,1%)
rispetto alle elezioni del 2009
quando la UE contava 27 Stati
membri.
Si è registrata una crescita
generale
dei
partiti
euroscettici - che hanno
triplicato il numero dei loro
seggi a Strasburg - a scapito di
Partito popolare e Partito
socialista,
che
vedono
ridimensionata,
anche
se
sempre
maggioritaria,
la
propria
presenza
al
Parlamento europeo. I dati più
allarmanti sono quelli che
riguardano la Francia, con un
boom clamoroso del Front
national di Marine Le Pen, che
si attesta come primo partito
del Paese con il 25% dei voti, e
il Regno Unito, dove si è
assistito all’exploit del ciclone
nazionalista Ukip di Nigel
Farage.
La temuta e annunciata ondata
euroscettica, provocata anche
da una scarsa informazione,
non
avrà
comunque
ripercussioni
sul
funzionamento
dell'Europarlamento, secondo
il
direttore
dell'Ufficio
d'Informazione
del
Parlamento europeo in Itali,a
Daniel Ractliffe, per il quale
l'arrivo degli euroscettici si sentirà piuttosto a livello nazionale, sulla
politica dei vari partiti.
“In tutta l'Unione europea i cittadini hanno esercitato il proprio diritto
democratico e fatto sentire la propria voce nelle elezioni del Parlamento
europeo. Ringrazio tutti coloro che hanno votato.
I risultati variano molto da uno Stato membro all'altro. Le differenze
riflettono la combinazione di dibattito politico paneuropeo e specifici
programmi nazionali che caratterizza l'Unione. Tutti i leader politici, a
livello nazionale e a livello di UE, devono perciò riflettere sulle proprie
responsabilità dopo queste elezioni”: questo è l’incipit della dichiarazione
del Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso in
merito all'esito delle elezioni 2014 del Parlamento europeo.
Leggi l’intera dichiarazione:
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/aff_istituzionali/bar
roso_elezioni2014_it.htm
Come sarà il nuovo Parlamento?
I
n base alle disposizioni del trattato di Lisbona, che si applicano per
la prima volta, in occasione dell’inizio della legislatura 2014-2019, il
nuovo Parlamento europeo sarà composto da 751 membri anziché da
766, come nella legislatura appena conclusa.
I seggi sono ripartiti tra i vari Stati dai trattati dell'UE secondo il
principio di "proporzionalità decrescente", in base al quale i Paesi
con una maggiore consistenza demografica dispongono di più seggi
rispetto ai Paesi meno popolosi, ma questi ultimi hanno più seggi di
quanti sarebbero previsti applicando strettamente il principio di
proporzionalità.
I deputati europei eletti per la prima volta stanno arrivando a
Bruxelles: prima di diventare ufficialmente membri del Parlamento
europeo e di ricevere il 1° luglio il diritto di voto, possono accedere
ad un servizio di accoglienza per agevolare il completamento della
documentazione necessaria a insediarsi nelle nuove funzioni. I
gruppi politici si stanno già formando in vista della sessione
costitutiva dell'ottava legislatura che comincerà il 1° luglio. Una
volta eletti, infatti, i deputati si organizzano in base alla loro
vicinanza politica e costituiscono una serie di gruppi che devono
essere composti da un numero minimo di 25 deputati e rappresentare
almeno un quarto degli Stati membri (i paesi sono 28 e servono
dunque 7 delegazioni .
Una delle prime cose da fare per i neo deputati è integrare una
commissione parlamentare: si tratta di una decisione importante che
stabilisce in quale area i deputati lavoreranno. Le commissioni
parlamentari hanno un ruolo essenziale nella costruzione della
politica europea. I deputati passano circa due settimane al mese
3
all'interno delle riunioni delle
commissioni
parlamentari;
discutono le proposte e le
relazioni legislative, votano gli
emendamenti e seguono le
negoziazioni con il Consiglio.
Le commissioni organizzano
anche le audizioni con gli
esperti, preparano le proposte
d'iniziativa non vincolanti ed
indicano la posizione che il
Parlamento dovrà prendere,
dopo il voto in plenaria.
Durante la scorsa legislatura
sono
state
create
20
commissioni competenti in
materia
europea
sul
commercio
internazionale,
l'ambiente, la protezione del
consumatore, l'uguaglianza di
genere... Il Parlamento può
anche
creare
delle
commissioni
speciali
(tre
durante gli ultimi cinque anni)
e
delle
commissioni
d'inchiesta
riguardanti
le
violazioni delle leggi dell'UE.
Nelle commissioni, per ogni
tema specifico un deputato
viene scelto per redigere una
relazione che determina la
posizione del Parlamento. I
gruppi
politici
possono
proporre degli emendamenti
che vengono integrati alla
relazione votata in sessione
plenaria.
Le prossime nomine
D
opo il voto sono iniziate
anche le trattative per decidere
diverse nomine, a partire da
quella del presidente della
Commissione, che è in
assoluto una delle figure più
influenti e potenti all’interno
dell’Unione europea in quanto
controlla l’agenda politica
della Commissione che è
l’Istituzione promotrice del processo legislativo e, al t4empo stesso,
quella deputata all’attuazione delle politiche UE e all'assegnazione
dei fondi.
Martedì 27 maggio i leader dei vari Paesi europei si sono riuniti a
Bruxelles per un Consiglio informale: hanno discusso i risultati delle
elezioni e cercato di capire come questi influenzeranno l’elezione del
nuovo capo dell’esecutivo. Hanno anche incaricato il presidente del
Consiglio UE Herman Van Rompuy di mediare fra il Consiglio stesso
e il Parlamento per «trovare un nome». Ma non sarà semplice.
L’elezione spetta al Parlamento europeo e avviene sulla base delle
indicazioni del Consiglio europeo: secondo le nuove regole stabilite
dal Trattato di Lisbona, il tutto deve avvenire tenendo in
considerazione il risultato delle elezioni europee.
Questa condizione ha fatto sì che alle scorse elezioni diversi partiti
abbiano deciso di indicare esplicitamente il candidato che avrebbero
voluto poi eleggere alla presidenza della Commissione europea, e
cioè: per il Partito Popolare Europeo Jean-Claude Juncker, per il
Partito del Socialismo Europeo Martin Schulz, per l’Alleanza dei
Democratici e dei Liberali per l’Europa + Partito Democratico
Europeo Guy Verhofstadt, per i Verdi Ska Keller e José Bové, per il
Partito della Sinistra Europea Alexis Tsipras.
Secondo alcuni, il candidato del partito che avrebbe ottenuto più voti
avrebbe dovuto essere nominato:
si sarebbe dovuto, cioè,
semplicemente “prendere atto” dei risultati delle elezioni e
appoggiare Juncker perché i popolari hanno ottenuto la maggioranza
relativa a Strasburgo (214 seggi su 751).
La cancelliera Angela Merkel ha poi dichiarato che il passaggio non
sarebbe stato automatico e, nella pratica, molti Paesi non sono
d’accordo: ci sono per esempio i pareri contrari del premier
britannico David Cameron e del premier ungherese Viktor Orbàn.
I negoziati stanno entrando nel vivo e potrebbero concludersi a
giorni, ma in caso di disaccordo potrebbero andare avanti più a
lungo. Il mandato della Commissione attuale scade il 30 novembre
2014.
Tra i posti importanti in ballo ci sono anche quello del presidente del
Consiglio europeo, attualmente Herman Van Rompuy il cui mandato
scade il 30 novembre 2014, e quello dell’Alto rappresentante per la
politica estera europea, che oggi è Catherine Margaret Ashton.
4
Notizie
flash dall’UE
Affari economici & UEM
Lituania: via libera a ingresso nella zona euro da Commissione e BCE
all'introduzione dell’euro: l’inflazione negli ultimi
12 mesi è stata in media di 0,6% (il limite fissato è
1,7%), il deficit è 2,1% nel 2014 (il limite è 3%), il
debito è al 39,4% (il tetto è 60%). E ancora la
media dei tassi di interesse a lungo termine
nell’ultimo anno (fino ad aprile 2014) è stata del
3,6%, al di sotto della soglia del 6,2%; gli spread
rispetto ai bond di riferimento a lungo termine
eurozona sono a livelli molto bassi.
La Commissione propone, di conseguenza, che la
valuta unica venga introdotta a partire dal primo
gennaio 2015. Un via libera formale è arrivato
anche dalla Banca centrale europea, il cui unico
al prossimo anno la Lituania farà parte
timore nel confronti di Vilnius riguarda la
dell’eurozona, diventando così il diciannovesimo
dinamica dell'inflazione.
Paese ad adottare la moneta unica. Su 28 Paesi
La raccomandazione della Commissione deve ora
dell'Unione europea, soltanto Danimarca e Regno
essere discussa dal vertice Ue il 26-27 giugno,
Unito non sono tenuti a introdurre l'euro dopo
ricevere un parere del Parlamento europeo che si
aver negoziato una speciale clausola 'opt out'.
riunisce la prima settimana di luglio, ed essere
Tutti gli altri devono adottare la valuta in base al
approvata in via definitiva dal Consiglio Ecofin
rispetto di una serie di parametri (i cosiddetti
nella seconda metà di luglio.
"criteri di Maastricht") su cui la Commissione
Al di fuori della zona euro restano ancora, oltre a
europea ha un ruolo di supervisione.
Danimarca e Regno Unito, sette Paesi che non
Nel “Rapporto 2014 sulla convergenza”
rientrano nei "criteri di convergenza" previsti da
pubblicato il 4 giugno la Commissione ha valutato
Maastricht: Bulgaria, Croazia, Polonia, Repubblica
che la Lituania rispetta i criteri necessari
ceca, Romania, Svezia e Ungheria.
Per approfondimenti:
http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-391_it.htm?locale=en
D
Affari istituzionali
S
Semestre italiano di Presidenza UE:
presentati
logo
e
linee
programmatiche
i avvicina la fatidica data (1° luglio 2014)
dell’assunzione della presidenza di turno del
Consiglio dell’Unione europea da parte dell’Italia.
Il 20 maggio, presso la Sala Monumentale della
Presidenza del Consiglio, è avvenuta la
presentazione ufficiale del logo del “semestre
italiano”, alla presenza, oltre che del
Sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi,
anche del Ministro dell’Istruzione dell'Università
e
della
Ricerca,
Stefania
Giannini,
e
dell'astronauta ESA e Maggiore dell'Aeronautica
5
Militare, Luca Parmitano,
“ambasciatore' del Semestre”.
in
veste
di
Il logo scelto è risultato vincitore di una selezione
di circa 600 progetti presentati da scuole e
studenti che hanno partecipato al concorso 'La
mia Europa è', bandito dal Ministero
dell'Istruzione in accordo con la Presidenza del
Consiglio e con il Dipartimento Politiche Europee.
Il progetto vincitore è quello del Liceo Artistico
Design e Tecnico Grafico ‘Giuseppe Meroni’ di
Monza: una rondine stilizzata con i colori
dell'Europa e dell'Italia.
La scelta della rondine come simbolo rappresenta
una felice sintesi del cambiamento che attende
l’Unione, secondo il Sottosegretario Gozi, per il
quale “il becco in su indica che l'Italia, a testa alta,
esce dal complesso di Calimero, quello per cui siamo
piccoli e sporchi ed è pronta a cogliere tutte le
opportunità in Europa".
"E' un logo che ci porterà fortuna", ha detto poi
Gozi, esprimendo grande soddisfazione per il
fatto che, per la prima volta in Italia, il logo sia
stato realizzato dai ragazzi italiani, i "nipoti dei
padri fondatori dell'Europa” e ricordando come
"noi vogliamo cambiare l'Italia ma sappiamo che non si
può non cominciare cambiando l'Europa" .
Il comunicato di Palazzo Chigi:
http://governo.it/Presidenza/Comunicati/dettaglio.asp?d=75727&pg=1%2C2258%2C4390%2C4599&pg_c=1
D
opo qualche giorno, il
4 giugno, il
Sottosegretario Gozi ha presieduto la prima
riunione del Comitato Interministeriale per gli
Affari Europei (CIAE),
da lui definita come un
“passaggio importante
verso il nostro Semestre
di Presidenza ma anche
verso il rilancio dell'UE".
"Grazie a un lavoro
collegiale, propositivo e
condiviso di tutti i ministri, e con il coinvolgimento
anche di Regioni e Comuni, di tutto il 'Sistema Italia',
abbiamo messo a fuoco le priorità generali e
settoriali del Semestre di Presidenza italiana, sia
in merito agli aspetti più politici sia sul fronte più
strettamente legislativo", ha spiegato Gozi,
anticipando le principali linee programmatiche
del semestre, finalizzate nel documento da lui
messo a punto e di lì a poco consegnato dall'Italia
al presidente del Consiglio europeo Herman Van
Rompuy in vista del vertice dei capi di Stato e di
governo del 26 e 27 giugno. Il documento,
intitolato "Un nuovo inizio per l'Europa" e
presentato
dal
premier
italiano
Matteo Renzi al
Parlamento
lo
scorso 24 giugno,
sottolinea
la
necessità di incoraggiare le riforme strutturali che
costituiscono il principale motore della crescita,
«soprattutto se lo sforzo è compiuto con ampio
consenso a livello nazionale e in contemporanea
con altri Paesi». L'Italia chiede un profondo
cambiamento nell'agenda politica ed economica
europea perché «è arrivato il tempo di ripensare
la strategia per rilanciare la crescita, creare
lavoro e promuovere la coesione». “Questo è
anche il modo migliore per aumentare la
sostenibilità fiscale”, si legge ancora nel
documento
programmatico
che
individua
nell'innovazione tecnologica la chiave del
semestre italiano, puntando sulla necessità di
sfruttare le potenzialità del mercato interno nei
servizi e nell'energia, e di creare un mercato unico
per le TIC e i servizi online. Si parla poi ridurre il
peso della regolazione comunitaria e di
promuovere gli accordi di scambio con altre
economie.
Nel corso del suo intervento Renzi ha evidenziato
la necessità di un nuovo presidente della
Commissione europea «audace e innovativo», che
«deve esigere il rispetto delle regole europee ma
essere anche in grado di pensare fuori dagli
schemi».
Il suo discorso si è poi allargato, passando dalle
questioni legate alle politiche economiche al
“nodo dell'immigrazione” e sottolineando, con
chiari riferimenti a Frontex e Mare Nostrum, che i
problemi non possono essere più dei singoli Stati
membri.
6
Ambiente
Rapporto sulla balneazione in Europa: alta qualità
delle nostre acque
L'
agenzia
europea
dell'ambiente
(Aea)
ha
pubblicato l'annuale relazione
sulla qualità delle acque
balneabili in Europa. Dal
rapporto,
che
è
basato
sull’analisi di circa 22 mila siti
dell'Unione europea, e che
include anche la Svizzera e,
per la prima volta l'Albania,
l'acqua di spiagge, fiumi e
laghi dell'Europa nel 2013 è
risultata
generalmente
di
qualità elevata, con oltre il
95% delle zone monitorate
risultate conformi ai requisiti
minimi: un risultato in linea
con il 2012. In crescita la
percentuale di "eccellenza" dei
siti di balneazione, passati dal
79% della precedente analisi,
all'83% del 2013. Le acque
costiere
si
attestano
leggermente davanti a quelle
lacustri o fluviali.
Le migliori zone di balneazione si trovano a Cipro e Lussemburgo,
che hanno ottenuto un 100% di zone valutate eccellenti; seguono
Malta con il 99%, la Croazia con il 95%, la Grecia con il 93%, la
Germania con l’89,8%, l’ Austria con l’87,6% e quindi Italia con
l’87,2%. Al di là dei casi di eccellenza, il risultato ottenuto dal nostro
Pese è da considerare lusinghiero, con il 94,8% di siti di balneazione
giudicati complessivamente sufficienti e il più alto numero di siti
balneabili (ben 5.511 su un totale di oltre 21mila nell’UE).
In fondo alla classifica si trova l'Estonia, con il 6% di siti qualificati
scadenti, seguita dai Paesi Bassi al 5%, il Belgio al 4% e Francia,
Spagna e Irlanda al 3%.
Sebbene la maggior parte delle zone di balneazione sia
sufficientemente pulita ai fini della tutela della salute umana, bisogna
considerare che la valutazione effettuata non tiene conto dei rifiuti,
dell'inquinamento e di altri aspetti che danneggiano l'ambiente
naturale. Pertanto sia la Commissione europea sia l’AEA auspicano
maggiori interventi per garantire che tutte le acque dell’UE siano
adatte alla balneazione e potabili. Ciò implica la riduzione
dell'inquinamento provocato dalle acque di scarico, il miglioramento
del sistema di drenaggio delle acque provenienti da aziende e terreni
agricoli, e un controllo più efficiente dei rifiuti di origine animale che
finiscono in mare.
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/environment/water/water-bathing/
L'AEA, oltre alla relazione, ha pubblicato sul proprio sito, una mappa
interattiva con l'indicazione della qualità per ciascun sito di
balneazione nel 2013:
http://www.eea.europa.eu/themes/water/status-andmonitoring/state-of-bathing-water/state
Competitività, Crescita & Occupazione
Costruire la crescita: Raccomandazioni
specifiche per paese 2014
I
l 2 giugno la Commissione europea ha adottato le
“Raccomandazioni specifiche per paese”, il
documento elaborato annualmente in cui, analizzata
la situazione economica di ciascun Paese dell’Unione, l’esecutivo UE
raccomanda i provvedimenti di politica economica da adottare a
livello nazionale nei successivi 18 mesi.
L’adozione
delle
Raccomandazioni segna il
culmine
del
“semestre
europeo”, il ciclo annuale di
7
coordinamento delle politiche economiche - istituito, con decisione
del Consiglio nel settembre 2010 - che inizia con l'adozione, da parte
della Commissione, di solito verso la fine dell'anno, dell'”analisi
annuale della crescita”, volta a definire le priorità per l'anno
successivo in materia di promozione della crescita e dell'occupazione.
http://ec.europa.eu/europe2020/making-it-happen/index_it.htm
Come parte del pacchetto, la Commissione ha adottato anche,
nell'ambito del patto di stabilità e crescita, numerose decisioni
relative alle finanze pubbliche degli Stati membri, che
rappresentano complessivamente un'ambiziosa serie di riforme
dell'economia dell'UE.
Le raccomandazioni specifiche 2014, sostanzialmente dirette a
consolidare la ripresa iniziata l'anno scorso, sono state rivolte
quest'anno a 26 Paesi, escludendo Grecia e Cipro che stanno attuando
programmi di aggiustamento economico da cui risulta che i progressi
compiuti dal 2013 hanno dato risultati positivi.
Dopo aver affrontato i problemi urgenti causati dalla crisi, quest'anno
è stato posto l'accento sulla creazione di un contesto più favorevole
alla crescita sostenibile e all'occupazione in un'economia post-crisi.
Secondo l'analisi della Commissione, il notevole impegno in termini
di politiche profuso a tutti i livelli da qualche anno a questa parte ha
notevolmente consolidato le basi dell'economia dell'Unione. Nel
2014-2015, tuttavia, la crescita rimarrà fragile e disomogenea: gli
elevati livelli di disoccupazione e la difficile situazione sociale
miglioreranno lentamente e ci vorrà tempo per colmare l'enorme
fabbisogno di investimenti. Di qui la necessità di proseguire le
riforme strutturali delle nostre economie, mirando in particolare a:
lottare contro l'elevata disoccupazione, le disuguaglianze e la
povertà; passare a un'imposizione più favorevole all'occupazione;
rilanciare gli investimenti privati; rendere più competitive le nostre
economie; ridurre il debito.
Per quanto riguarda l'Italiaspiega una nota del Ministero
dell'Economia e delle Finanze
- emerge una chiara conferma
ed un supporto al programma
di
riforma
avviato
dal
Governo e un invito a
proseguire speditamente. Vi è
anche un forte apprezzamento
per l'Agenda di Riforma 2014,
contenuta nel Programma
Nazionale di Riforma di aprile
che, con il suo preciso e
serrato
cronoprogramma,
definisce la strategia del
Governo e lo impegna al
rispetto
delle
scadenze
indicate". Sono otto
le
raccomandazioni rivolte al
nostro Paese,
alla luce
dell'esame del Programma
Nazionale di Riforma e del
Programma di Stabilità, e
riguardano i seguenti capitoli:
conti pubblici, politiche fiscali,
Pubblica Amministrazione e
gestione dei fondi, sistema
bancario,
occupazione
e
giovani, formazione, mercato
dei servizi, trasporti ed
energia.
L’iter del semestre europeo si
concluderà formalmente l'8
luglio, con l'approvazione
delle raccomandazioni da
parte dall'Ecofin, ossia il
Consiglio UE dei ministri delle
Finanze dei 28 Paesi. A quel
punto spetterà agli Stati
membri metterle in atto,
integrandole nell'elaborazione
dei bilanci nazionali e delle
altre politiche pertinenti per il
2015.
Le raccomandazioni formulate
nell'ambito del patto di
stabilità e crescita saranno
discusse
e
adottate
in
occasione del Consiglio dei
ministri delle Finanze della UE
del 20 giugno prossimo.
8
Raccomandazioni specifiche per paese 2014:
http://ec.europa.eu/europe2020/making-it-happen/country-specific-recommendations/index_en.htm
Le raccomandazioni per l’Italia
http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/csr2014/csr2014_italy_it.pdf
Decisioni adottate nell'ambito del patto di stabilità e crescita:
http://ec.europa.eu/economy_finance/economic_governance/sgp/corrective_arm/index_en.htm.
Ricerca, Innovazione & Scienza
Al via nuova generazione di strumenti finanziari
UE-BEI per ricerca e innovazione
A
gevolare l'accesso ai finanziamenti da parte delle imprese
innovative: questo l’obiettivo della nuova generazione di strumenti
finanziari e di servizi di consulenza dell'UE lanciata lo scorso 12
giugno dalla Commissione europea e dal Gruppo Banca europea per
gli investimenti (BEI).
InnovFin – EU Finance for Innovators comprende tutta una gamma
di prodotti su misura − dalle garanzie per intermediari che prestano
denaro alle PMI ai crediti diretti alle imprese − fornendo sostegno a
progetti di R&I di qualsiasi dimensione, dai più piccoli ai più grandi,
sia nell’UE sia nei Paesi associati ad Orizzonte 2020, il nuovo
programma di ricerca dell’UE per il periodo 2014-20. Innovfin si
fonda sul successo del meccanismo di finanziamento con ripartizione
del rischio, sviluppato nell’ambito del Settimo programma quadro
dell’UE per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, col cui aiuto 114
progetti di R&I, del valore di oltre 30 miliardi di EUR, hanno ricevuto
oltre 11 miliardi di EUR di finanziamenti.
Si prevede che nei prossimi sette anni i prodotti InnovFin metteranno
in grado le piccole, medie e grandi imprese e i promotori di progetti
per infrastrutture di ricerca di
investire oltre 24 miliardi di
EUR in ricerca e innovazione
(R&I). Tenendo conto di
questo importo si dovrebbe
arrivare
a
mobilitare
finanziamenti
in
R&I
dell’ordine di 48 miliardi di
EUR.
La Banca europea per gli
investimenti erogherà prestiti
alle medie e grandi imprese
oppure garanzie alle banche
che erogano tali prestiti. Il
Fondo
europeo
per
gli
investimenti fornirà garanzie
alle banche che prestano
denaro alle piccole e medie
imprese e, in una fase
successiva, investirà in fondi
di venture capital fornendo
capitale proprio alle start up e
alle imprese in rapida crescita
L'iniziativa è stata lanciata in
occasione di una conferenza di
due giorni organizzata dalla
Presidenza greca dell'UE per
esaminare come migliorare
l'accesso ai finanziamenti per
la ricerca e l'innovazione.
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/scienza_ricerca/investimenti_beiue_innovazione_it.htm
9
Orientamenti
politici & legislazione
Affari economici & Finanziari
Al via l’iter per l’adozione
del bilancio 2015
L
a procedura annuale per
adottare il bilancio dell'Unione
europea è iniziata mercoledí
11 giugno, quando Janusz
Lewanowski, il commissario
europeo per il bilancio, ha
presentato in Parlamento, ai
deputati nella commissione
Bilanci, il progetto della
Commissione europea per il
2015.
La bozza di bilancio adottata
dalla Commissione europea
prevede 145,6 miliardi di euro
in impegni, ovvero per i
programmi da realizzare, e
142,1 miliardi di pagamenti,
ovvero per saldare i conti di
programmi già realizzati.
La maggior parte degli
stanziamenti
di
impegno
(60%) si concentra sui nuovi
programmi per il 2014-2020 a
favore
di
ricerca
e
innovazione, della gioventù e
delle imprese in Europa.
Anche la maggior parte degli
stanziamenti di pagamento va
ai settori che stimolano
crescita e occupazione (+29,5%
rispetto al 2014), quali la
ricerca
e
le
imprese
(programma Horizon 2020), le
reti transeuropee di energia,
trasporti e telecomunicazioni (digitale), e l'iniziativa a favore
dell'occupazione giovanile.
Anche il Fondo asilo, migrazione e integrazione (+140%) e la tutela
della salute dei consumatori europei (+20%) registrano un notevole
aumento dei pagamenti Il 40% circa dei pagamenti, invece, continua a
coprire i progetti finanziati dall'Ue nel periodo 2007-2013. Nel suo
bilancio la Commissione propone inoltre, per la terza volta in tre
anni, un'ulteriore riduzione dell'1% del suo organico e un taglio dei
costi delle altre istituzioni Ue.
Per il commissario Lewandowski, il progetto di bilancio dell'Ue per
il 2015 «favorisce la crescita economica dell'Europa nonostante i vincoli
finanziari. Combina l'eredità del passato con la necessità di aiutare l'Europa
a riprendersi dalla crisi e lo fa con risorse più scarse»
Il progetto di budget passerà ora al vaglio del Consiglio che adotterà
la propria posizione in merito, seguito dal Parlamento europeo,
dopodiché inizierà il periodo di conciliazione di 21 giorni tra le due
Istituzioni per trovare un accordo.
Per approfondimenti:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-665_it.htm
Sito web del bilancio dell'UE:
http://ec.europa.eu/budget/index_en.cfm
10
Energia
Sicurezza energetica: la Commissione presenta una
strategia globale
L’
Europa
dipende
dalle
importazioni per oltre il 50% del
suo
approvvigionamento
energetico ed è quindi fortemente
esposta ai rischi legati agli eventi
politici al di là delle sue frontiere.
In particolare, le recenti tensioni in Ucraina – sul cui territorio transita
il gas proveniente dalla Russia – hanno posto in evidenza la necessità
di un ulteriore rafforzamento della sicurezza delle forniture.
Per garantire un approvvigionamento costante nel prossimo inverno
l'UE ha proposto di eseguire una serie di “stress test” per simulare
un'interruzione delle forniture di gas e studiare la reazione del
sistema energetico: ciò contribuirà a sviluppare piani di emergenza e
meccanismi di sicurezza (ad esempio un aumento delle riserve di gas)
da attuare in caso di problemi.
Per migliorare la sicurezza nel lungo termine, la Commissione ha
elaborato una nuova strategia europea (contenuta nella
comunicazione "European Energy Security Strategy” presentata a
Bruxelles lo scorso 28 maggio) i cui principali elementi sono:
 la diversificazione delle forniture esterne di energia. Nel 2013,
oltre il 90% delle importazioni di gas dell’UE proveniva da 4 paesi:
Russia, Algeria, Libia e Norvegia;
 il risparmio energetico e il potenziamento delle infrastrutture
per rendere più efficiente il consumo energetico in Europa;
 lo sfruttamento di risorse
energetiche
proprie.
La
produzione di energia in
Europa è diminuita di circa il
20% tra il 1995 e il 2012:
occorre ora invertire la
tendenza
mediante
la
produzione sostenibile di
combustibili
fossili
e
aumentando l’apporto delle
fonti rinnovabili;
 il
completamento
del
mercato interno dell’energia
per agevolare il flusso di
energia all'interno dell'Europa.
Ad esempio, sei Paesi dell’UE
dipendono dalla Russia per la
totalità delle forniture di gas:
la possibilità di stornare
l'energia laddove è richiesta
può contribuire a ridurre la
loro vulnerabilità.
Le proposte presentate dalla
Commissione europea saranno
discusse dai leader dei Paesi
dell’UE il 26-27 giugno.
Per saperne di più:
http://ec.europa.eu/energy/security_of_supply_en.htm
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-606_it.htm
Occupazione & Affari sociali
Salute e sicurezza sul lavoro: in
arrivo nuovo quadro UE
P
er meglio proteggere gli oltre 217
milioni di lavoratori dell'UE da incidenti
sul lavoro e malattie professionali, la
Commissione europea ha presentato, lo
scorso 6 giugno, un nuovo quadro
11
strategico in materia di salute
e sicurezza sul lavoro 2014–
2020 che individua le sfide e
gli
obiettivi
strategici
principali
da perseguire e
presenta
azioni
chiave
individuando gli strumenti
per affrontarle.
Questi,
in sostanza,
gli
obiettivi
stabiliti
dalla
Commissione:
il
consolidamento
delle
strategie nazionali in materia
di SSL e l’offerta di un
sostegno concreto alle piccole
e micro imprese ai fini del
rispetto delle regole (ad
esempio attraverso la OiRA,
piattaforma web che fornisce
strumenti per la valutazione
dei rischi); il miglioramento
dell’applicazione delle regole
da parte degli Stati membri
(ad esempio attraverso il
potenziamento delle misure
ispettive); la semplificazione
della legislazione esistente, la
prevenzione delle malattie
professionali, il miglioramento nella raccolta di dati statistici e lo
sviluppo di strumenti di monitoraggio, ed infine il rafforzamento
del coordinamento con organizzazioni internazionali come
l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico (OCSE), costituiscono ulteriori obiettivi
stabiliti dalla Commissione.
Gli strumenti individuati per darvi attuazione sono il dialogo sociale,
la sensibilizzazione, l’applicazione della normativa dell’Unione in
materia di SSL e lo sfruttamento di sinergie con altri settori e con i
fondi dell’UE, tra cui il Fondo sociale europeo (FSE) e il programma
europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI).
L’impegno dell’Unione in materia di salute e sicurezza sul lavoro ha
già prodotto importanti risultati: la precedente strategia, adottata per
il periodo 2007-2012, ha ad esempio contribuito a ridurre del 27,9% il
numero di incidenti sul lavoro nell’UE comportanti un’assenza
superiore a tre giorni.
Il quadro strategico sarà rivisto nel 2016 per fare il punto sulla sua
attuazione e per valutare i risultati del processo di valutazione
globale della legislazione unionale in materia di salute e sicurezza sul
lavoro, che saranno disponibili entro la fine del 2015.
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-641_it.htm
Mercato interno/Tutela dei Consumatori
I diritti dei consumatori nell’era digitale: in vigore
nuova direttiva UE
D
al
13
giugno
2014
è
entrata finalmente in vigore, in
tutto il territorio dell’Unione
europea, la nuova direttiva
europea
sui
diritti
dei
consumatori
(direttiva
2011/83/UE) che armonizza
diversi aspetti importanti delle
normative nazionali a loro
tutela, potenziando ovunque i
diritti per qualunque acquisto
effettuato, sia online sia in un
negozio. Anche le imprese potranno beneficiare di queste nuove
norme che creano condizioni di parità e rendono meno oneroso
offrire prodotti e servizi in un contesto transfrontaliero.
Tra le principali novità: maggiore trasparenza dei prezzi,
eliminazione delle sovrattasse ingiustificate per l'uso di carte di
credito e di servizi di assistenza telefonica, divieto di caselle
preselezionate su internet, ad esempio quando si acquistano biglietti
aerei, prolungamento del periodo di ripensamento, da 7 giorni a 14
giorni, ovunque nell'Unione europea, diritti di rimborso più solidi,
entro 14 giorni dall'annullamento dell'acquisto da parte del
consumatore, introduzione di norme che vietano le trappole online,
quali offerte internet a titolo apparentemente gratuito ma in realtà a
pagamento (per esempio oroscopi o ricette), migliore protezione in
relazione ai contenuti digitali, in particolare riguardo alle
informazioni su software e hardware utilizzati dai prodotti.
La proposta della Commissione su una serie di nuovi diritti per i
consumatori (IP/08/1474) era stata avanzata ad ottobre 2008.
L'accordo definitivo tra il Parlamento europeo e il Consiglio era stato
raggiunto nel giugno 2011, prima dell'adozione formale della
12
normativa il 10 ottobre dello
stesso anno (MEMO/11/675).
I governi hanno avuto a
disposizione due anni - fino al
13 dicembre 2013 - per attuare
le norme a livello nazionale,
per
poi
farle
entrare
effettivamente in vigore entro
il 13 giugno 2014.
In Italia il recepimento della
direttiva
comunitaria
è
avvenuto con il D.lgs. 21
febbraio 2014 , n. 21.
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/3/11/14G00033/sg
Per garantire che queste nuove norme siano applicate in modo
uniforme in tutta l'UE, consentendo al consumatore di beneficiarne
indipendentemente dallo Stato membro in cui si trova, la
Commissione europea ha elaborato un documento di orientamento
per le autorità nazionali che comprende un modulo facoltativo da
riportare sui prodotti digitali contenente informazioni essenziali per i
consumatori.
http://ec.europa.eu/justice/consumermarketing/files/crd_guidance_en.pdf
Scheda informativa sulla nuova direttiva:
http://ec.europa.eu/justice/consumer-marketing/files/crd_arc2014_factsheet-consumer_general_en.pdf
Ricerca & Innovazione
Investire in ricerca e innovazione: la ricetta della
Commissione per sostenere la ripresa
I
l
10
giugno
2014
la
Commissione europea ha
presentato la Relazione sullo
stato
dell’Unione
dell’Innovazione con cui, a quattro anni dal lancio dell'iniziativa
(http://ec.europa.eu/research/innovation-union/index_en.cfm)
elaborata nell'ambito della strategia Europa 2020, fa un bilancio dei
primi risultati, descrivendo i progressi realizzati rispetto ai 34
impegni assunti e sottolineando. la necessità di ulteriori sforzi.
Contestualmente, ha presentato la Comunicazione dal titolo
"Research and innovation as sources of renewed growt” in cui,
avanzando proposte volte ad aiutare gli Stati membri a ottimizzare
l’impatto dei loro bilanci in un momento in cui su molti Paesi
gravano ancora vincoli di spesa, riafferma l’importanza degli
investimenti e delle riforme nel campo della ricerca e
dell’innovazione (R&I) per favorire la ripresa economica nell’Unione
europea.
Incrementare la spesa di R&I portandola al 3% del PIL resta un
obiettivo fondamentale per l’UE, ma la Commissione indica che è
anche essenziale migliorare la qualità della spesa pubblica in questo
settore per accrescere l’impatto economico dell’investimento. La
comunicazione sottolinea la necessità per l’UE di creare condizioni
generali adeguate ad incoraggiare le imprese europee a innovare
ulteriormente.
Nel documento, presentato dal vicepresidente della Commissione
europea responsabile degli Affari economici e dell’euro Olli Rehn,
insieme alla commissaria per la Ricerca Máire Geoghegan-Quinn,
sono individuati i tre settori
principali d’intervento che
dovrebbero orientare l'azione
degli Stati membri in questo
ambito: il miglioramento delle
politiche nazionali attraverso
la previsione di un bilancio
pluriennale dedicato sia alle
attività di ricerca che a quelle
di innovazione; la riduzione
degli oneri amministrativi
per i programmi di R&I e una
migliore
gestione
dei
finanziamenti; la creazione di
nuovi partenariati tra le
imprese e gli enti pubblici
impegnati in attività di ricerca
e innovazione.
Le
proposte
della
Commissione fanno seguito
alle
“Raccomandazioni
specifiche
per
paese”
presentate il 2 giugno.
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-646_it.htm
13
L’angolo
delle consultazioni
L
e consultazioni pubbliche
della Commissione europea
sono tra i principali strumenti
attraverso i quali si attua la
politica
di
trasparenza
dell'Unione europea. Spesso da un Libro verde", vale a dire
un documento atto a stimolare
il dibattito su un determinato
argomento, le consultazioni
pubbliche sono rivolte a tutti i
cittadini e alle organizzazioni
che abbiano interesse nei
confronti di specifici temi,
oggetto delle future proposte
legislative della Commissione,
e che vogliano far sentire la
propria voce all'interno dei
processi decisionali. Il sito dà
accesso anche ad un’altra
un’ampia gamma di strumenti
di democrazia partecipativa
messi a disposizione dalle
Istituzioni UE: partecipazione
a sondaggi d’opinione o a
dibattiti sull’Unione europea e
sul suo futuro (compresa la
possibilità di discutere i
problemi direttamente con i
leader politici e scambiare
opinioni con altri cittadini
interessati
agli
stessi
argomenti).
Non
appena
concluse
le
consultazioni, i risultati saranno
disponibili sul portale, cosicché
gli utenti del sito, oltre a poter
esprimere le proprie opinioni,
avranno la possibilità di sapere
quanto è stato detto dagli altri e
di verificare in seguito come la
Commissione avrà tenuto conto
delle loro riflessioni quando
saranno
pubblicate
nuove
proposte.
Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa":
http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/index_it.htm
In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte:
Consultazione pubblica sugli orientamenti dell’UE per sistemi integrati di tutela dei
minori
Settore di riferimento:
Giustizia & Diritti
fondamentali
Il contesto – I sistemi di
protezione
dei
minori
competono agli Stati membri,
ma l'Unione europea ha il
mandato di definire norme
comuni
nei
settori
che
chiamano in gioco i loro diritti,
come procedimenti penali,
libera circolazione all'interno
dell'UE, richieste di asilo o
tratta di esseri umani. L'UE
può essere determinante anche
quando la sicurezza di un
minore coinvolge due o più
Paesi, ad esempio quando un
minore non accompagnato si
sposta da un Paese all'altro o
quando un minore scompare.
Un intervento a livello Ue si
rende necessario a fronte di
dati allarmanti: all'interno
dell'Unione un minore su
quattro vive in condizioni di
povertà, ogni giorno fino a un
quarto dei richiedenti asilo
sono minori e ogni anno
vengono denunciati 250 000
casi di bambini e ragazzi
scomparsi. Il 15% delle vittime
identificate della tratta di
esseri umani è costituito da
minori e più di un milione di
bambini e adolescenti in
Europa vive all'interno di
strutture di accoglienza.
Obiettivi della consultazione:
La
Commissione
intende
aiutare gli Stati membri a
sviluppare
sistemi
di
protezione dei minori integrati
ed efficaci. A tal fine, ha
lanciato
la
presente
consultazione, con la quale
raccoglierà
contributi
sui
seguenti interrogativi: Quali
sono le misure più efficaci per
combattere la violenza sui
minori? Quali le principali sfide
per i sistemi nazionali di
protezione dei minori? In che
modo può aiutare l'Unione?
14
I
contributi
raccolti
permetteranno
all'UE
di
fornire agli Stati membri, entro
la fine del 2014, orientamenti
in materia, basandosi sui
risultati
conseguiti
nell'attuazione del programma
UE per i diritti dei minori. Gli
orientamenti passeranno in
rassegna gli strumenti dell'UE
che possono incidere sulla
tutela dei diritti dei minori e
daranno indicazioni su come i
sistemi nazionali di protezione
possono sfruttarli meglio.
Destinatari:. la consultazione
è rivolta ai cittadini e alle
associazioni che si occupano
di bambini e ragazzi.
Scadenza: 3 luglio 20114.
Link diretto al sito web della consultazione
http://ec.europa.eu/justice/newsroom/fundamental-rights/opinion/140402_en.htm
Consultazioni pubbliche sugli ostacoli fiscali nel mercato unico
Settore di riferimento:
Mercato interno
Tassazione
Il contesto – Recenti statistiche
dimostrano
come
molti
cittadini europei si spostino
attraverso le frontiere per
motivi di lavoro, per trasferirsi
nel periodo della pensione,
per acquistare beni o investire
in attività in Paesi diversi da
quello di provenienza. Circa
14,1 milioni di cittadini (il
2,8%
della
popolazione
dell’Unione) risiedono in uno
Stato UE diverso dal proprio e
quasi il 30% acquistano merci
offline e online da imprese con
sede in altri Stati membri. A
fronte di tale situazione, il
gruppo di esperti creato dalla
Commissione europea riunirà
le
parti
interessate
per
individuare quegli elementi
legati alla tassazione diretta
che
possono
influenzare
l'attività cross border di un
cittadino europeo all'interno
del mercato unico.
Sono state lanciate due
consultazioni pubbliche.
Consultazione su
problemi fiscali
incontrati dai cittadini
dell’UE che svolgono
attività transfrontaliere
all’interno dell’UE
Obiettivi: I servizi della
Commissione hanno lanciato
questa consultazione pubblica
al fine di invitare tutte le parti
interessate
a
fornire
informazioni sui problemi
attuali e ad identificare le
buone pratiche applicate da
alcune amministrazioni fiscali
dell'UE che contribuiscono in
qualche modo alla soluzione
di questi problemi. Ciò
consentirà alla Commissione
di trovare soluzioni tali da
raccomandare l’adozione di
buone pratiche comuni a tutti
i
Paesi
dell'UE.
La
consultazione pubblica sarà
accompagnata dal lavoro di
un gruppo di esperti che
assisterà
i
servizi
della
Commissione
nell’individuazione
dei
problemi fiscali e
nella
predisposizione di un elenco
di
buone
pratiche
che
potrebbero essere rilevanti e di
realistica
applicazione
da
parte
di
tutte
le
amministrazioni fiscali dell'UE
Il gruppo di esperti nel corso
del suo lavoro esaminerà le
risposte
fornite
dai
partecipanti alla consultazione
pubblica .
Consultazione sugli
ostacoli transfrontalieri
legati alle imposte di
successione nell’UE
Obiettivi: Ci sono diverse
ragioni per il lancio di questa
consultazione pubblica. Il 15
dicembre
2011
la
Commissione europea ha
adottato
una
Raccomandazione
che
suggerisce come i Paesi
dell'UE potrebbero, attraverso
alcuni aggiustamenti alle loro
disposizioni nazionali per la
riduzione delle tasse di
successione ester, assicurare
sollievo completo dalla doppia
imposizione delle successioni
nel mercato interno. La
Commissione si è impegnata a
rivedere
lo
stato
di
avanzamento
di
compensazione
transfrontaliera per eredità
imposte all'interno dell'UE e a
preparare un rapporto entro la
fine del 2014 . Allo stesso
tempo , la Commissione ha
pubblicato un documento di
lavoro che stabilisce come i
sistemi di tassazione ereditaria
dovrebbero essere concepiti in
modo da non violare il diritto
comunitario.
I servizi della Commissione,
attraverso
questa
consultazione
pubblica,
intendono
principalmente
ottenere informazioni sugli
sviluppi
legislativi
e
amministrativi raggiunti dai
sistemi delle imposte di
successione nei Paesi dell'UE
dal 2011. Sono interessati a
ricevere dalle parti interessate
15
qualsiasi informazione sui
problemi insorti nella pratica
in merito alle imposte di
successione transfrontaliera,
sul perché tali problemi sono
sorti e su quali Paesi dell'UE
sono stati coinvolti. Infine si
attendono
opinioni
sulle
soluzioni al problema della
doppia imposizione, che la
Commissione ha proposto
nella sua Raccomandazione,
nonché su eventuali altre
soluzioni praticabili.
Sulla base delle informazioni
di cui sopra, la Commissione
sarebbe in grado di stabilire se
i problemi relativi alle imposte
di successione transfrontaliera
persistono all'interno dell'UE e
di valutare l'impatto della sua
Raccomandazione.
Se
i
problemi dovessero persistere
e se le azioni messe in campo
dai Paesi dell'UE dovessero
risultare
insufficienti
a
risolverli, la Commissione
valuterà se vi è la necessità di
proporre ulteriori azioni a
livello dell'UE .
Per
entrambe
le
consultazioni:
Destinatari: Tutte le parti
interessate - i cittadini dei
Paesi dell'Unione europea, le
amministrazioni fiscali, le
organizzazioni governative e
commerciali, i professionisti
fiscali e accademici - sono
invitati a fornire il loro parere.
Scadenza: 3 luglio 2014
Link diretto al sito web della prima consultazione
http://ec.europa.eu/taxation_customs/common/consultations/tax/2014-04_cross_borders_en.htm
Link diretto al sito web della seconda consultazione
http://ec.europa.eu/taxation_customs/common/consultations/tax/2014-04_inheritance_tax_en.htm
Consultazione pubblica sulla sanità mobile
Settore di riferimento:
Consumatori & Salute
Agenda digitale
Il contesto – La “mHealth”, o
sanità mobile, offre diverse
possibilità, fra cui l'uso di app
installate su smartphone e
tablet
per
misurare
la
pressione arteriosa, ricordare
ai pazienti di assumere i
farmaci,
somministrare
insulina
ai
diabetici
trasmettendo
segnali
di
controllo alla pompa.
Sono già disponibili quasi
100 000 app di questo tipo: fra
quelle gratuite, le 20 più
utilizzate, per lo sport, il
fitness e la salute, sono state
scaricate più di 230 milioni di
volte in tutto il mondo.
Finora l'UE ha investito 100
milioni di euro nella ricerca
per la mHealth, finanziando
innovazioni significative; nei
prossimi due anni saranno
disponibili quasi 95 milioni di
finanziamenti in più.
Si
prevede che entro il 2017 in
tutto il mondo gli smartphone
saranno 3,4 miliardi e che la
metà dei loro proprietari userà
le app della sanità mobile.
L'UE ha calcolato che queste
app
potrebbero
far
risparmiare 99 miliardi di euro
in Europa e ridurre quindi i
costi dell'assistenza sanitaria:
 permettendo
diagnosi
precoci
 incoraggiando
una
strategia basata più sulla
prevenzione che sulle cure
 riducendo anche del 30% il
tempo
necessario
agli
operatori sanitari per accedere
ai dati e valutarli.
Obiettivi della consultazione:
Nonostante
gli
indubbi
vantaggi della sanità mobile,
restano
alcuni
punti
interrogativi,
fra
cui
la
protezione dei dati raccolti con
le app e la certificazione di
queste ultime come strumenti
medici.
Con la presente consultazione
l'UE invita, quindi, le parti
interessate a dire la loro sui
temi riguardanti la mHealth,
fra cui quali requisiti di
sicurezza adottare e in che
modo
incoraggiare
l'imprenditorialità in questo
settore in Europa. Alla fine
dell'anno sarà pubblicata una
sintesi delle risposte ricevute.
Destinatari:. La consultazione
è aperta ai cittadini, agli
operatori
sanitari,
alle
amministrazioni pubbliche, ai
produttori di smartphone e a
tutti gli altri interessati.
Scadenza: 3 luglio 2014.
Link diretto al sito web della consultazione
http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/node/69592
16
Consultazione pubblica sul regolamento Bruxelles II bis
Settore di riferimento:
Giustizia & Diritti
fondamentali
Il contesto – Il 15 aprile scorso
la Commissione europea ha
pubblicato una relazione sullo
stato
di
attuazione
del
regolamento Bruxelles II bis regolamento n.
2201/2003
sulla
competenza,
il
riconoscimento e l’esecuzione
delle decisioni in materia
matrimoniale
e
di
responsabilità genitoriale - in
vigore dal 1º marzo 2005 in
tutti gli Stati membri, eccetto
la Danimarca. Il rapporto
evidenzia i problemi giuridici
che le coppie internazionali,
formate
da
coniugi
di
nazionalità diverse, si trovano
ancora ad affrontare in tutta
Europa quando tentano di
nell’individuazione
del
risolvere
controversie
giudice competente in caso di
transfrontaliere in materia
divorzio e di responsabilità
matrimoniale e di affidamento
genitoriale,
incluso
dei minori, nonostante le
l’affidamento e il diritto di
norme UE attualmente in
visita. Tuttavia, pone l’accento
vigore
abbiano
prodotti
sulla necessità di alcuni
risultati
positivi.
Le
miglioramenti a causa degli
controversie
su
questioni
ostacoli sorti in sede di
familiari
nell’UE
sono
attuazione: primo tra tutti,
aumentate a causa della
l’assenza di una norma
crescente mobilità dei cittadini
uniforme sulla competenza
e all'aumento del numero di
giurisdizionale valida per ogni
famiglie internazionali e si
situazione.
avverte, quindi, la crescente
Oltre a questa consultazione
esigenza di migliorare la
pubblica, la Commissione ha
cooperazione
giudiziaria
avviato una campagna di
europea.
sensibilizzazione sui tipi di
Obiettivi della consultazione:
assistenza disponibili e sulle
con la presente consultazione
norme vigenti nel caso di
la
Commissione
intende
separazione
di
famiglie
raccogliere contributi sulle
internazionali.
possibili soluzioni giuridiche
Destinatari:.
avvocati,
in grado di migliorare la
magistrati, autorità nazionali e
certezza giuridica in questo
organizzazioni
non
campo.
governative e tutti i cittadini
La
Commissione
ha
interessati possono esprimere
individuato, come elemento
il proprio parere.
qualificante
della
vigente
Scadenza: 18 luglio 2014
normativa Ue, la scomparsa di
procedimenti paralleli e la
maggiore
facilità
Link diretto al sito web della consultazione
http://ec.europa.eu/justice/newsroom/civil/opinion/140415_en.htm
Consultazione pubblica – Strategia della Commissione europea in materia di
responsabilità sociale delle imprese (RSI) 2011 – 2014: risultati, carenze e sfide per
il futuro
Il contesto – La responsabilità
sociale costituisce sempre più
un valido strumento per
migliorare la competitività
delle imprese.
La
strategia
RSI
della
Commissione per il periodo
2011-2014 ha previsto un
programma
ambizioso
di
rafforzamento
della
sua
attuazione
a
livello
internazionale e ha delineato
una serie di modelli che
indicano come attuare nella
pratica
i
principi
della
responsabilità sociale delle
imprese.
La comunicazione del 2011 è
stata una tappa importante:
non solo ha offerto una nuova
definizione di RSI come
"responsabilità delle imprese
per il loro impatto sulla
società", ma ha espresso anche
l'auspicio che le imprese
17
mettano in atto un processo
volto a integrare le questioni
sociali, ambientali, etiche, i
diritti umani e le sollecitazioni
dei consumatori nelle loro
attività commerciali nonché
una strategia di base in stretta
collaborazione con i rispettivi
interlocutori.
La
comunicazione
ha
inoltre
chiarito che lo sviluppo della
RSI dovrebbe essere guidato
dalle imprese stesse.
Alla fine del 2014 l’attuale
politica della Commissione in
materia
di
responsabilità
sociale delle imprese sarà
gradualmente conclusa.
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione
la
Commissione
intende
raccogliere pareri tra le parti
interessate sui risultati della
strategia
in
materia
di
responsabilità sociale delle
imprese (RSI) ottenuti negli
ultimi tre anni e sul ruolo che
tale strategia dovrebbe avere
nel futuro. La consultazione
invita, tra l'altro, ad indicare
con esempi concreti quanto le
azioni della Commissione
siano riuscite ad aumentare il
premio di mercato per la RSI,
a integrare ulteriormente la
RSI nell’ambito dell’istruzione,
della formazione e della
ricerca
e
a
migliorare
l'allineamento degli approcci
europei e globali alla RSI per
evitare inutili oneri burocratici
in particolare a carico delle
PMI.
Destinatari:.
le
autorità
pubbliche, autorità degli Stati
membri,
organizzazioni
internazionali, organizzazioni
della società civile, singole
imprese,
associazioni
di
categoria,
università
/
università ed altri rilevanti
stakeholders, oltre a tutti i
cittadini interessati, possono
partecipare alla consultazione.
Scadenza: 15 agosto 2014
Link diretto al sito web della consultazione
http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sustainable-business/corporate-social-responsibility/public-consultation/index_en.htm
Consultazione pubblica sul trasporto combinato nell’UE
Settore di riferimento:
Trasporti
Il contesto – Per ridurre
l'impatto
ambientale
complessivo del trasporto
merci
e
la
congestione
stradale,
la
Commissione
promuove la combinazione
del trasporto su strada con
quello su rotaie e via acqua. A
questo fine mira anche la
direttiva
sul
trasporto
combinato n. 106 del 1992, che
elimina le procedure di
autorizzazione
per
le
operazioni
di
trasporto
combinato e prevede appositi
incentivi fiscali per alcune di
queste operazioni.
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione
la
Commissione
intende
raccogliere informazioni circa
l'attuazione della direttiva sul
trasporto combinato e valutare
la necessità di procedere a una
eventuale revisione del testo
per migliorare l'efficienza e la
sostenibilità dei servizi di
trasporto merci nell'Ue.
Destinatari:
sono
attesi
contributi da parte di attori
con un particolare interesse
per
il
miglioramento
dell'efficienza
e
della
sostenibilità dei servizi di
trasporto merci nell'UE. Questi
potrebbero includere: imprese
commerciali che utilizzano o
gestiscono servizi di trasporto
merci,
enti
pubblici,
università, associazioni di
categoria e altri gruppi di
interesse.
Scadenza: 15 agosto 2014
Link diretto al sito web della consultazione
http://ec.europa.eu/transport/media/consultations/2014-combined-transport_en.htm
18
Eventi
& iniziative
13 e 17 maggio:
due eventi promossi dalla Commissione europea/Rappresentanza in
Italia per invitare i cittadini a dibattere sul futuro dell’Europa
Ci troviamo in un momento di particolare importanza per l’Unione europea, all’indomani delle elezioni per
il rinnovo del Parlamento europeo e alla vigilia dell’imminente assunzione della presidenza di turno del
Consiglio dell’UE da parte dell’Italia (1° luglio 2014), nonché dell’insediamento della nuova Commissione
europea (novembre 2014). In questa delicata fase la Rappresentanza in Italia della Commissione europea
sta proseguendo l’azione di dialogo e di ascolto della cittadinanza condotta, attraverso i “Dialoghi con i
cittadini”, tra il 2012 e il 2013 (Anno europeo dei cittadini) e proseguita nei primi mesi del 2014, anche con
l’iniziativa RAEGIONI sul futuro dell’Europa organizzata con la collaborazione dei centri d'informazione
Europe Direct presenti nelle singole regioni d’Italia. Questi dialoghi si sono dimostrati uno strumento
insostituibile per stabilire un contatto diretto con i cittadini. La necessità di un ulteriore sviluppo di questo
“spazio pubblico europeo” è confermata dai cittadini ed avvertita dalle stesse Istituzioni che intendono
avvalersi dei contributi dell'opinione pubblica per definire la futura riforma dell’UE. Di qui le ulteriori
iniziative promosse, appunto, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, e svoltesi nel
mese di giugno a Roma, presso lo spazio Europa ( il centro convegni gestito insieme dalla Rappresentanza
in Italia della Commissione europea e dall'Ufficio di informazione dell'Europarlamento in Italia) in Via IV
Novembre 149.
L’Italia in Europa, l’Europa in Italia
L'Italia in Europa, l'Europa in Italia è il titolo del
primo evento che ha avuto luogo venerdì 13
giugno 2014 ed ha costituito l’occasione per
presentare una relazione con le prime conclusioni
di quanto emerso durante i 70 dibattiti regionali
sul futuro dell’UE che hanno coinvolto quasi
12.000 persone su tutto il territorio nazionale. Il
dibattito, svoltosi alla presenza del Sottosegretario
On. Sandro Gozi, titolare della delega del
Governo per gli affari europei, ha preso spunto da
tali risultati che, alla vigilia della Presidenza
dell'Italia nel Consiglio dell'Unione europea,
possono costituire un'importante indicazione
delle aspettative dei cittadini e delle differenti
sensibilità regionali nei confronti dell'Europa.
Un obiettivo specifico è stato quello di
individuare l’eventuale necessità di un’azione più
decisa per far valere nel quotidiano i diritti dei
cittadini europei.
Per saperne di più:
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/informazione/italia_in_europa_it.htm
Dialogo con Enrico Letta
Martedì 17 giugno alle ore 17.00 si è svolto il
dibattito dal titolo “La questione di un piano
europeo straordinario
per lo sviluppo
sostenibile e l’occupazione” di cui è stato ospite
Enrico Letta.
Commentando i risultati delle elezioni, a fronte di
una maggioranza pro integrazione europea al
Parlamento europeo (che non deve, tuttavia, far
cessare l’allarme per il pericolo comunque
rappresentato dalle formazioni euroscettiche) l’ex
presidente del Consiglio ha evidenziato la grande
responsabilità spettante a due Paesi che hanno
avuto un più evidente risultato pro europeo,
19
Germania e Italia, le quali “hanno in comune la
necessità di far sì che
in futuro l’UE sia ancora una grande potenza
industriale”.
Ha poi invitato a non sottovalutare il pericolo che
la Gran Bretagna esca dall’Ue, ricordando come
la sua presenza nell’Unione sia fondamentale per
molte ragioni, non ultima la sua importanza per
l’accordo UE-USA (il Trattato transatlantico sul
commercio e gli investimenti).
Letta ha quindi tracciato il disegno dell'Europa
che vorrebbe, individuando due questioni
cruciali: il lavoro, la cui mancanza colpisce
pesantemente almeno metà degli Stati membri, e
la necessità, per l’Europa, di recuperare
popolarità e consenso, soprattutto fra i più
giovani,
per
poter
essere
considerata
un'opportunità, non un ostacolo alle aspirazioni
degli europei.
Riguardo al tema dell’occupazione, bisogna,
secondo Letta, andare oltre la Youth Guarantee
prevista dal bilancio europeo dei prossimi sette
anni, in favore di “uno strumento forte, non
mediato dagli Stati nazionali ma fatto con la
bandiera europea”. Altre proposte che vanno in
questo senso sono l’estensione dell’Erasmus ai
sedicenni (“uno strumento per allargare
l'orizzonte dei nostri ragazzi e per far entrare
l'Europa, nella sua veste più accattivante e
propositiva, in tutte le famiglie") e l’iniziativa dei
cittadini europei “New Deal 4 Europe”,
promossa dal Movimento Federalista Europeo
insieme ad altre associazioni della società civile.
Ad ogni modo, “è un problema che deve essere
affrontato con risorse proprie dell’Unione” – ha
evidenziato Letta.
A chi gli ha chiesto conferme sull’attendibilità
della voce che lo vuole candidato alla presidenza
del Consiglio europeo, allo scadere del mandato
di Herman Van Rompuy, Enrico Letta ha replicato
affermando: “Ritengo altamente improbabile, se non
praticamente impossibile, che sia scelto un altro
italiano a capo di un’istituzione europea dopo Mario
Draghi”. “Ne sono consapevole e me ne faccio una
ragione” – ha quindi aggiunto.
Più in generale, sulla questione delle nomine di
chi presiederà le istituzioni europee, Letta ha
sottolineato la necessità di una visione
complessiva
del
quadro
istituzionale
e
l’importanza della mediazione dell’uscente Van
Rompuy. Ha poi dichiarato di condividere la
posizione del Primo Ministro Renzi di “partire
non dalle persone ma dalle cose da fare”. In
questo senso “l’Italia si sta muovendo nella
direzione giusta”.
L’evento era parte della serie "Le priorità della
legislatura europea 2014-2019", un'iniziativa della
Rappresentanza che vedrà la partecipazione di
alte personalità italiane ed europee, tra cui il
vicepresidente uscente della Commissione,
Antonio Tajani, e il presidente del gruppo di alto
livello per l'individuazione di risorse finanziarie
proprie dell'Ue, Mario Monti.
Festa dell’Europa 2014
In Europa e in Italia
Come ogni anno, il periodo in prossimità del 9
maggio è stato contrassegnato da una lunga serie
di eventi diretti a
celebrare la “Festa
dell’Europa”,
in
ricordo
della
storica
"dichiarazione Schuman" (9 maggio 1950),
considerata l'atto di nascita dell'Unione europea.
La giornata del 9 maggio è diventata un simbolo
europeo che, insieme alla bandiera, all'inno, al
motto e alla moneta unica (l'euro), identifica
l'entità politica dell'Unione europea. La Festa
dell'Europa, quindi, è l'occasione per organizzare
attività che avvicinano l'Ue ai suoi cittadini ed i
popoli dell'Unione fra loro; non si tratta
solamente di un ricordo delle origini europee, ma
soprattutto di un momento di riflessione e di
propositività verso il futuro, tenendo sempre
20
presente il passato. Quest'anno la storica
dell'UE hanno aperto al grande pubblico le porte
ricorrenza si è celebrata a poche settimane dallo
delle loro sedi di Bruxelles e Strasburgo.
svolgimento delle elezioni per il rinnovo del
Gli uffici locali dell'UE in Europa e nel resto del
Parlamento europeo: si è trattato, quindi,
mondo hanno organizzato una serie di attività ed
un'importante occasione per sensibilizzare i
eventi per un pubblico di tutte le età.
cittadini all'importanza della loro partecipazione a
questo fondamentale appuntamento democratico.
"Esercita il tuo potere. Decidi chi ti rappresenta
in Europa": recitava lo slogan del manifesto della
Festa dell'Europa 2014. Per celebrare la festa
dell'Europa, agli inizi di maggio le istituzioni
Per saperne di più sui più significativi appuntamenti svoltosi in Italia e in Europa:
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/comunicazione/9maggio_festa_europa_2014_it.htm
http://europa.eu/about-eu/basic-information/symbols/europe-day/index_it.htm
“EUROPA IERI, OGGI E DOMANI”: l’evento di Frosinone
"EUROPA IERI, OGGI E DOMANI" è il titolo
della manifestazione svoltasi venerdì 9 maggio
presso la sede della Provincia di Frosinone,
promossa
dall'AEDE
(Associazione
degli
insegnanti europei) e dal MFE (Movimento
Federalista Europeo) di Frosinone e realizzata in
collaborazione con Europe Direct Frosinone.
L'evento, inseritosi all'interno delle innumerevoli
iniziative in corso in tutto il territorio dell'UE per
celebrare la Festa dell'Europa, ha avuto come
protagonisti i giovani ed è stato concepito come
una giornata dedicata al mondo della scuola. Gli
studenti di diversi istituti del territorio
provinciale hanno presentato, quindi, dei
contributi volti a mettere in evidenza il loro modo
di "sentire l'Europa"; al tempo stesso sono stati
proposti degli spunti di riflessione utili ad
accrescere il loro interesse nei confronti
dell'Unione europea, nell'ottica di aiutarli a
sviluppare un nuovo senso di appartenenza
all'UE e di cittadinanza attiva.
L'Istituto comprensivo Maiuri di Frosinone, il
Liceo psico-pedagogico linguistico "F.lli Maccari"
di Frosinone, l'I.I.S. "Brunelleschi-Da Vinci" di
Frosinone, il Liceo scientifico F. Severi di
Frosinone, L'I.I.S. "M. Filetico" di Ferentino, il
Liceo classico "N. Turriziani", sono le scuole
direttamente coinvolte nell'iniziativa.
All'esterno della sala è stato allestito, da Europe
Direct Frosinone, un info point per la
distribuzione di gadget e di opuscoli sull'UE.
E’ stato, inoltre, predisposto, a cura del MFE, un
banco per la raccolta delle firme per l'iniziativa
dei cittadini europei (ICE) "New Deal 4 Europe".
L'Iniziativa dei cittadini europei (ICE), il più
importante strumento di democrazia partecipativa
messo a disposizione dal Trattato di Lisbona, consente
a un milione di cittadini europei di almeno sette Paesi
dell'Unione, di presentare alla Commissione europea
una proposta di atto legislativo su questioni per le quali
l'UE ha la competenza di legiferare.
Attraverso l'iniziativa "New Deal 4 Europe" - Per
un piano europeo straordinario per lo sviluppo
sostenibile
e
l'occupazione
(http://www.newdeal4europe.eu/it/)registrata il 7
marzo 2014 dalla Commissione europea, i promotori
(Federalisti europei, Sindacati dei lavoratori,
Organizzazioni della società civile , Sindaci di
importanti città, personalità del mondo della cultura)
chiedono alle istituzioni europee di andare oltre
l'austerità e di impegnarsi a rilanciare l'economia
europea e l'occupazione attivando un piano europeo
straordinario finanziato con risorse proprie provenienti
dalla tassa sulle transazioni finanziarie e dalla carbon
tax.
Il video della manifestazione:
http://www.dailymotion.com/video/x1umta9_frosinone-celebrata-la-festa-dell-europa_news
21
Al
via
la
Settimana
europea
dell’Energia
Sostenibile
http://www.eusew.eu/
Si
terrà dal 23 al 27 giugno
la Settimana
Europea
dell’Energia
Sostenibile
(EU
Sustainable Energy Week - EUSEW), evento
chiave europeo che riunisce ogni anno centinaia
di soggetti, enti pubblici, agenzie per l’energia,
aziende private, organizzazioni non governative e
associazioni di settore, impegnati nel contribuire
al raggiungimento degli obiettivi energetici e
climatici dell’UE. Lanciata dalla Commissione
europea nel 2006, l'EUSEW è organizzata con il
sostegno dell'Agenzia esecutiva per le piccole e
medie imprese (EASME). In occasione di questa
nona edizione saranno premiati i progetti che
daranno più impulso alla strategia europea 2020
per una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva, e che dimostreranno di avere un
impatto reale e concreto.
Nell’ambito della “Settimana”, dal 24 al 26
giugno a Bruxelles si svolgerà la Conferenza
Politica di alto livello che comprenderà trentadue
sessioni aperte al pubblico su energie rinnovabili,
efficienza energetica e trasporti puliti, organizzate
dalla Commissione e da stakeholder esterni, e più
di 900 eventi che coinvolgeranno 100 mila
partecipanti provenienti da tutti i Paesi membri
della UE. Durante l’intero mese di giugno, inoltre,
centinaia di Energy Days si svolgeranno in tutta
Europa con numerosi eventi organizzati nel
quadro dell’iniziativa: convegni, mostre, attività
espositive e di informazione.
Prima settimana europea dello sport - Settembre 2015
I preparativi della Commissione
L’ 11 giugno Androulla Vassiliou, Commissaria
europea responsabile per lo Sport, ha annunciato
le iniziative in programma per la prima
Settimana europea dello sport, che si terrà a
settembre 2015. L’evento ha lo scopo di
promuovere l’esercizio fisico e lo sport a tutti i
livelli; dalla più recente indagine Eurobarometro
sullo sport e l’attività fisica, infatti, è emerso che
quasi il 60% dei cittadini dell’Unione europea non
pratica mai sport o attività fisica oppure lo fa solo
raramente. Durante la “Settimana” il compito
della Commissione sarà quello di coordinare gli
eventi e le diverse attività che si svolgeranno negli
Stati membri e di promuovere le attività di
sensibilizzazione a livello nazionale.
Le organizzazioni che aderiranno ai suoi obiettivi
riceveranno dalla Commissione le indicazioni da
seguire e il logo della Settimana europea dello
sport.
A fornire i finanziamenti sarà la Commissione
stessa, nell’ambito di Erasmus+, il nuovo
programma
dell’UE
per
l’istruzione,
la
formazione, la gioventù e lo sport, che stanzierà
circa 265 milioni di euro nell’arco di sette anni per
contribuire a sviluppare la dimensione europea
dello sport: un aiuto che dovrebbe contribuire a
combattere le partite truccate e il doping, ma
anche a favorire l’inclusione sociale, la parità di
genere, la duplice carriera e l’attività fisica per
tutti.
Per maggiori informazioni: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-659_it.htm
22
Mondiali di calcio: parte la campagna
Non voltarti dall’altra parte
Il 12 giugno il Presidente della Commissione europea
José Manuel
Barroso, alla vigilia dei mondiali di calcio 2014 in Brasile, ha lanciato
una campagna di sensibilizzazione contro lo sfruttamento sessuale
dei minori. La campagna Não Desvie o Olhar (in inglese Don’t look
away e in italiano “Non voltarti dall’altra parte!”) è sostenuta dalle
stelle del calcio brasiliano Kakà e Juninho Pernambucano ed ha lo
scopo di ricordare ai brasiliani e a chi si recherà in Brasile per i
mondiali 2014 che lo sfruttamento sessuale è un reato.
Sono state le stesse autorità brasiliane a manifestare la loro
preoccupazione di fronte al grande afflusso di turisti previsto per i
Mondiali, che potrebbero portare ad un aumento del turismo sessuale
e della prostituzione minorile.
La campagna, finanziata dall’Unione europea e dal Sesi (Servizi
sociali per l'industria), è organizzata dalla delegazione UE in Brasile
e coinvolge oltre 15 Paesi nel quadro della rete ECPAT
(l'organizzazione
internazionale
End
Child
Prostitution
Pornography and Trafficking) contro la prostituzione, la pornografia
e la tratta di minori. I sindaci della 12 città dei mondiali hanno
sottoscritto l’iniziativa per tutelare meglio bambini e adolescenti in
vista dei mondiali di calcio
2014 e di altri grandi eventi,
come le Olimpiadi del 2016,
che si terranno anche in
Brasile. Oltre a dibattiti sul
tema e seminari rivolti a
dirigenti pubblici nelle città in
cui si disputano i mondiali, è
previsto un potenziamento del
sostegno alla lotta contro lo
sfruttamento sessuale; verrà,
tra l’altro, colta l’occasione per
far conoscere alle vittime i
propri diritti e promuovere il
servizio ‘Call 100′ , un numero
verde
che
permette
di
segnalare i casi di abuso
sessuale sui minori.
http://pt-br.facebook.com/NaoDesvieoOlhar
In
occasione dell’avvio del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, la
Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, in collaborazione con la Casa delle Letterature di Roma e il Festival
Internazionale Letterature e con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, rende omaggio alla
cultura del vecchio continente e ai suoi legami con l’Italia promuovendo un’edizione speciale del Premio
Strega, il riconoscimento letterario organizzato dalla Fondazione Bellonci e da Liquore Strega che dal 1947
viene assegnato a Roma a un’opera di narrativa italiana.
Mercoledì 2 luglio, nel corso della serata di premiazione che si svolgerà a Roma, interverrà il Direttore della
Rappresentanza in Italia della Commissione europea Lucio Battistotti.
http://ec.europa.eu/italy/events/2014/2luglio_premio_strega_europa_it.htm
23
Going Local Italia: il nostro futuro digitale
La Commissione europea ha organizzato la quarta edizione
Nel pomeriggio si è inoltre
dell’evento "Going Local Italia" per promuovere l'avanzamento
parlato dei fondi strutturali, i
dell'Agenda digitale per l'Europa che costituisce uno dei sette
cui accordi di partenariato tra
pilastri dell'iniziativa Europa 2020. L'idea di fondo dell’ ”Agenda” è
la Commissione e gli stati
quella di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie
membri sono attualmente al
dell'informazione e della comunicazione (TIC) per favorire
vaglio da parte degli uffici di
l'innovazione, la crescita economica e il progresso.
Bruxelles.
L'evento, presieduto da Roberto Viola - Vice direttore generale della
Direzione Generale Communications Networks Content and
Technology (DG Connect) della Commissione europea, si è svolto il
18 giugno a Roma, presso la sala convegni dello Spazio Europa, in
Via IV Novembre 149.
Per reperire le
Tra i diversi spunti di riflessione emersi durante la giornata, molto
presentazioni
dei relatori
interessante è stato il collegamento tra le opportunità di occupazione
della
giornata:
che il mondo digitale può produrre e il problema della formazione
digitale, in quanto senza persone opportunamente formate, le
possibilità di occupazione non potranno essere sfruttate a pieno.
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/dalla_rappresentanza/going_local_2014_interventi_it.htm
Medfilm Festival: Conferenza di presentazione allo Spazio Europa
Martedì 1° luglio alle ore 11:00, presso lo Spazio Europa di via IV Novembre 149, si terrà la conferenza
stampa di presentazione della 20^ edizione del MedFilm Festival. L'evento è patrocinato dalla
Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dalla Presidenza Italiana del Consiglio
dell'Unione europea.
Il MedFilm Festival si svolgerà dal 4 all'11 luglio a Roma presso la Casa del Cinema e il Museo Maxxi, con
un ricco programma di film, anteprime, focus ed eventi speciali, per celebrare il suo ventennale in
concomitanza col Semestre di Presidenza italiana della Ue.
www.medfilmfest.org
24
Città europee senza barriere:
Parte la quinta edizione dell’Access City Award
La Commissione europea ha
annunciato
l’apertura
del
bando
per
partecipare
all’Access City Award 2015, il
premio europeo per le città
accessibili, lanciato nel 2010
per sensibilizzare l’opinione
pubblica sul tema delle
disabilità e per promuovere
iniziative
a
favore
dell’accessibilità nelle città
europee con più di 50.000
abitanti.
Il premio, il cui scopo è di fare
in modo che le persone con
disabilità
abbiano
pari
opportunità di accesso alla
vita cittadina, si colloca nelle
iniziative
dell’EU
per
un’Europa senza barriere
poiché
una
città
più
amichevole
offre
benefici
sociali ed economici nel lungo
periodo.
L’iniziativa mira, inoltre, ad
incoraggiare le città a ispirarsi
vicendevolmente all’insegna
dell’innovazione
e
della
condivisione delle migliori
prassi. Sono 171 le città che hanno aderito alle quattro precedenti
edizioni dell’Access City Award. Per partecipare al bando, le città
devono avere una popolazione di almeno 50.000 abitanti.
Il termine ultimo per la presentazione delle candidature on line è il
10 settembre 2014.
La selezione avverrà in due fasi: la prima a livello nazionale, seguita
da una seconda a livello europeo. La giuria europea, formata da
esperti in materia di accessibilità, tra cui alcuni rappresentanti del
Forum europeo sulla disabilità, selezionerà i vincitori del primo,
secondo e terzo premio e conferirà quattro riconoscimenti speciali per
ciascuno degli ambiti tematici del premio.
Criteri di aggiudicazione
L'accessibilità di beni, servizi e infrastrutture deve essere attuata in
maniera coerente e sistematica.
Le iniziative saranno pertanto esaminate alla luce del rispettivo
approccio integrato all'interno di quattro aree fondamentali:
architettura e spazi pubblici; trasporti e relative infrastrutture;
informazione, comunicazione e nuove tecnologie (Tic); strutture e
servizi pubblici.
La giuria presterà particolare attenzione all'impatto di misure
riguardanti l'accessibilità sulla vita quotidiana delle persone con
disabilità e sulla città nel suo insieme, tenendo conto della qualità e
della sostenibilità dei risultati ottenuti.
I centri urbani dovranno altresì dimostrare il coinvolgimento attivo
delle persone con disabilità e delle organizzazioni che le
rappresentano nella pianificazione e attuazione delle politiche di
accessibilità della città.
La Commissione europea assegnerà i premi il 3 dicembre 2014 a
Bruxelles, in occasione della conferenza per celebrare l’annuale
“Giornata europea delle persone disabili”.
Per saperne di più:
http://ec.europa.eu/justice/events/access-city-award-2015/index_it.htm
25
L’Europa nella mia regione: al via l’edizione 2014
Il 12 giugno è stata lanciata
la terza edizione del
concorso
fotografico
“Europe in My Region”
(“L’Europa
nella
mia
regione”). Si tratta di
un’iniziativa che persegue
un duplice scopo: mostrare
come vengono impiegati
gli investimenti europei
destinati alle regioni e
valorizzare le loro ricadute positive a livello delle
comunità locali. Per partecipare è sufficiente avere
una macchina fotografica digitale e scattare tre
immagini di uno dei progetti europei che
punteggiano la propria regione. La foto deve
includere un tabellone o una targa che mostri
chiaramente che l’opera è stata realizzata con
l’aiuto di finanziamenti europei e su cui sia
raffigurata la bandiera dell’Unione europea.
Saranno
accettati
i
contributi inviati entro e
non oltre il 25 agosto 2014
(a mezzogiorno).
Le
100
foto
che
riceveranno
più
voti
saranno ammesse alla
selezione
della
giuria
(composta da fotografi
professionisti ed esperti di
comunicazione), insieme
ad altre 50 fotografie del concorso (foto "jolly"
non incluse nel 1° gruppo con il massimo
dei voti, scelte sempre dai membri dalla giuria).
Da questo gruppo verranno selezionati tre
vincitori, ciascuno dei quali riceverà € 1000,00, da
spendere in attrezzatura fotografica, e un viaggio
a Bruxelles, ad ottobre 2014, durante lo
svolgimento degli “OPEN DAYS”(“Settimana
europea porte aperte delle Regioni e Città”).
Il concorso è gestito attraverso la pagina Facebook della Commissione europea:
https://www.facebook.com/EuropeanCommission/app_386310531430573
Concorso fotografico “Uno scatto, un diritto”
Il diritto di essere cittadino europeo in Italia
L’associazione Transformation In Action (TIA)
Formazione Internationale ha indetto la seconda
edizione del concorso fotografico intitolato "Uno
scatto, un diritto". TIA si occupa, sin dal 2011, di
unire diverse realtà associative, istituzionali,
politiche e universitarie al fine di contribuire a
realizzare una nuova fase politica e sociale. La
Costituzione Italiana, il Trattato di Lisbona, con
particolare riguardo alla Carta dei Diritti
Fondamentali
dell’Unione
Europea,
la
Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo sono
il riferimento e la principale fonte di ispirazione di
TIA la cui azione è ispirata a due parole chiave:
cambiamento e trasformazione. Partendo da
queste premesse, in vista del semestre italiano di
presidenza europea, TIA ha scelto, come tema
ispiratore di questa edizione del concorso, "Il
diritto di essere cittadini europei in Italia".
Il concorso è aperto a tutti, senza limiti di età.
Ogni concorrente può partecipare con un
massimo di 3 opere che devono essere inviate
entro il 30 settembre 2014. L'iscrizione al
concorso
comporta
anche
l'iscrizione
all'associazione per un anno.
Il primo classificato si garantirà l’iscrizione
all’Associazione TIA Formazione Internazionale
per l’anno 2015 e la partecipazione a due corsi di
formazione di cui almeno uno dell’Area Tutela
Europea ed Internazionale dei Diritti Umani.
Il
secondo
e
il
terzo
classificato
si
aggiudicheranno
invece
l’iscrizione
all’Associazione TIA Formazione per l’anno 2015
e la partecipazione ad un corso di formazione
dell’Area Tutela Europea ed Internazionale dei
Diritti Umani.
Il sito web:
http://tiaformazione.org/2014/03/concorso-fotografico-uno-scatto-un-diritto-2014/
26
Supplemento
Europa Bandi
Giugno
2014
L
a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una
selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi
comunitari in vigore nel periodo 2007-2013. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare
proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di
presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per
scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle
modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di
interesse.
Premessa
I Programmi comunitari - Cosa
sono
I
programmi comunitari
rappresentano lo strumento
attraverso il quale vengono
erogati i cd. fondi a gestione
diretta,
ossia
quei
finanziamenti
inseriti
nel
bilancio della Comunità e
gestiti
direttamente
e
centralmente
dalla
Commissione Europea che
effettua,
senza
ulteriori
passaggi, il trasferimento dei
fondi ai beneficiari. Tali
programmi, concepiti per
attuare le politiche comunitarie in varie aree tematiche attraverso la
cooperazione tra soggetti di diversi Stati membri o di Stati terzi, sono
generalmente di durata quinquennale e vengono adottati con delle
Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento
europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le
misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali
proponenti e le percentuali di cofinanziamento.
La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso
gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”,
pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in
tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web
delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle
Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for
Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della
possibilità di presentare una proposta progettuale.
Principali caratteristiche:
27
• A seconda del tipo e della
finalità del programma, i
beneficiari
(soggetti
legittimati
a
presentare
progetti)
possono
essere
autorità pubbliche, ONG,
centri di ricerca, associazioni
di categoria, università, ecc.
(solo raramente a persone
fisiche);
• Viene in genere richiesto che
i
progetti
presentino
metodologie innovative e
riproducibili anche in altri
paesi europei;
• Quasi sempre i progetti
devono essere presentati da
consorzi composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito
della transnazionalità);
• Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione
comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo,
copre solo una parte dei costi del progetto, in percentuale diversa a
secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non può essere
concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività).
L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla
Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili
di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento
alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite
negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare
i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori
nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles.
I Programmi 2014 - 2020
La nuova generazione di finanziamenti diretti (validi per il periodo di programmazione 2014-2020) è stata
messa a punto dalla Commissione con l’intento prioritario di concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi
della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), divenuta il filo conduttore della
programmazione UE post 2013.
In quest’ottica sono assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si
traduce in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI
all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria
culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa)
e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che rappresenta
il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+) e che comprende, tra l’altro, un’azione dedicata
allo sport.
Viene dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta
contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti ed interventi.
Bandi aperti:
AMBIENTE & ENERGIA
Programma di riferimento:
LIFE 2014 - 2020
Obiettivi del programma:
Il programma LIFE
per
l’ambiente e l’azione per il
clima 2014-2020 sostituisce
l'attuale programma Life+.
Persegue i seguenti obiettivi
generali:
 contribuire al passaggio a
un’economia efficiente in
termini di risorse, con minori
emissioni di carbonio e
resiliente
ai
cambiamenti
climatici,
contribuire
alla
protezione e al miglioramento
della qualità dell’ambiente e
all’interruzione
e
all’inversione del processo di
perdita
di
biodiversità,
compresi il sostegno alla rete
Natura 2000 e il contrasto al
degrado degli ecosistemi;
 migliorare
lo
sviluppo,
l’attuazione e l’applicazione
della
politica
e
della
legislazione ambientale e
climatica
dell’Unione,
e
28
catalizzare
e
promuovere
l’integrazione degli obiettivi
ambientali e climatici nelle
altre politiche dell’Unione e
nella pratica nel settore
pubblico e privato, anche
attraverso l’aumento della loro
capacità;
 sostenere maggiormente la
governance ambientale e
climatica a tutti i livelli,
compresa
una
maggiore
partecipazione della società
civile, delle ONG e degli attori
locali
 sostenere l'attuazione del
Settimo programma d'azione
per l'Ambiente.
In tal modo, il programma
LIFE
contribuisce
allo
sviluppo sostenibile e al
raggiungimento degli obiettivi
e alle finalità della strategia
Europa 2020.
Struttura: E’ suddiviso in due
sottoprogrammi:
 “Ambiente” - prevede il
finanziamento di progetti nei
tre settori già interessati nel
passato: Ambiente e uso
efficiente
delle
risorse;
Natura
e
biodiversità;
Governance e informazione
in materia ambientale (75%
del budget).
 “Azione per il clima” –
nell’ambito di questo sottoprogramma potranno essere
presentati progetti nei settori
Mitigazione dei cambiamenti
climatici; Adattamento ai
cambiamenti
climatici;
Governance e informazione
in materia di clima (25% del
budget).
Il programma Life è suddiviso
in
due
periodi
di
programmazione: 2014-2017 e
2018-2020.
Invito a presentare proposte
2014
Non pubblicato su GUUE
La call copre proposte per
entrambi i sottoprogrammi
(Ambiente e Clima).
Azioni: per il sottoprogramma
“Ambiente”, l’invito riguarda
il finanziamento di azioni per :
- progetti “tradizionali”
- progetti preparatori
- progetti integrati
- progetti di assistenza tecnica
- progetti
di
Capacity
Building.
Per
il
sottoprogramma “Azione per
il Clima” questo bando
riguarda il finanziamento di
azioni per:
- i progetti “tradizionali”
- i progetti di Capacity
Building.
Le altre tipologie saranno
attivate a partire dal 2015).
Con “progetti tradizionali” si
intendono i progetti di buone
pratiche
(progetti
che
applicano tecniche, metodi e
approcci adeguati, efficaci
sotto il profilo economico e
all’avanguardia,
tenendo
conto del contesto specifico
del progetto); i progetti
dimostrativi (progetti che
mettono
in
pratica,
sperimentano, valutano
e
diffondono
azioni,
metodologie o approcci che
sono nuovi o sconosciuti nel
contesto specifico del progetto,
come ad esempio sul piano
geografico,
ecologico
o
socioeconomico,
e
che
potrebbero essere applicati
altrove
in
circostanze
analoghe); i progetti pilota
(progetti che applicano una
tecnica o un metodo che non è
stato
applicato
e
testata/sperimentato prima, o
altrove,
e
che
offrono
potenziali vantaggi ambientali
o climatici rispetto alle attuali
migliori
pratiche
e
che
possono
essere
applicati
successivamente su scala più
ampia in situazioni analoghe)
ed i progetti di informazione,
sensibilizzazione
e
divulgazione.
I
progetti
tradizionali
riguardano i seguenti settori
prioritari:
LIFE
Ambiente
e
Uso
efficiente delle Risorse
LIFE Natura e Biodiversità
LIFE
Governance
e
Informazione
in
materia
ambientale
LIFE
Mitigazione
ai
cambiamenti climatici
LIFE
Adattamento
ai
cambiamenti climatici
LIFE
Governance
e
informazione in materia di
clima
I progetti preparatori sono
quelli
identificati
dalla
Commissione in cooperazione
con gli Sati membri per
rispondere
alle
esigenze
specifiche
connesse
allo
sviluppo e all’attuazione delle
politiche
e
legislazioni
dell’Unione in materia di
ambiente e clima.
I progetti integrati sono i
progetti finalizzati ad attuare
su una vasta scala territoriale,
in particolare regionale,multiregionale,
nazionale
o
transnazionale, piani di azione
o strategie ambientali o
climatiche
previsti
dalla
legislazione dell'Unione in
materia
ambientale
o
climatica,
elaborati
dalle
autorità degli Stati membri
principalmente nei settori
della natura, dell'acqua, dei
rifiuti, dell'aria nonché della
mitigazione dei cambiamenti
climatici e dell'adattamento ai
medesimi, garantendo nel
contempo la partecipazione
delle parti interessate e
promuovendo
il
coordinamento
e
la
mobilitazione
di
almeno
un’altra
fonte
di
finanziamento (FESR, FEASR,
ecc.).
29
Per progetti di assistenza
tecnica si intendono i progetti
che
forniscono,
mediante
sovvenzioni per azioni, un
sostegno
finanziario
per
aiutare
i
richiedenti
a
elaborare progetti integrati e,
in particolare per garantire che
tali progetti siano conformi
alle tempistiche e ai requisiti
tecnici
e
finanziari
del
programma
LIFE
in
coordinamento con altri fondi
(FESR, FEASR, ecc.).
Candidati ammissibili: Le
proposte
possono
essere
presentate
da
persone
giuridiche registrate nell’UE. I
candidati possono rientrare in
tre tipologie di beneficiari:
enti pubblici, organizzazioni
commerciali
private
e
organizzazioni
non
commerciali private (comprese
le ONG).
Le organizzazioni interessate
sono incoraggiate ad avviare i
preparativi appena possibile,
sviluppando le loro idee di
progetti, creando partenariati
con
le
parti
interessate
pertinenti e individuando
sostegni
finanziari
complementari. I progetti
transnazionali
sono
particolarmente
benvenuti
poiché
la
cooperazione
transfrontaliera è essenziale
per conseguire gli obiettivi
climatici dell’Unione europea.
Modalità di candidatura: I
candidati devono utilizzare gli
application
packages
(fascicoli di candidatura),
disponibili solo in lingua
inglese, per la preparazione
delle
loro
proposte
progettuali. Ogni pacchetto di
candidatura
contiene
spiegazioni
complete
e
dettagliate in materia di
ammissibilità,
procedure,
tassi di cofinanziamento e tutti
gli altri dettagli rilevanti. Per i
progetti
“tradizionali”,
i
candidati devono usare solo lo
strumento “eProposal” per
creare e inviare la proposta.
Per tutti gli altri tipi di
progetti si devono utilizzare i
moduli forniti nel pacchetto di
candidatura corrispondente.
Finanziamento: La dotazione
finanziaria
complessiva
prevista
per
il
nuovo
programma è di circa 3 456,66
milioni
di
euro.
il bilancio complessivo per le
sovvenzioni di azioni per
progetti nell’ambito di questo
invito è di € 283. 122. 966. Di
questi, € 238. 862. 966 sono
previsti
per
il
Sottoprogramma
per
l’Ambiente e € 44.260.000 per
il Sottoprogramma Azioni per
il clima. Almeno il 55% delle
risorse di bilancio destinate ai
progetti finanziati nell’ambito
del
Sottoprogramma
per
l’Ambiente sono destinati a
progetti a sostegno della
conservazione della natura e
della biodiversità.
Scadenze:
16 ottobre 2014 ore 16.00: per
progetti tradizionali nei due
sottoprogrammi (e-form).
29 ottobre 2014 ore 16.00 : per
progetti
preparatori
del
sottoprogramma Ambiente (cd
o dvd).
10 ottobre 2014 ore 16 (invio
idea/progetto) e aprile 2015
(progetto
completo):
per
progetti
integrati
del
sottoprogramma Ambiente 16
(cd o dvd).
15 settembre 2014 ore 16: per
progetti di assistenza tecnica
nel sottoprogramma Ambiente
(cd o dvd).
30 settembre 2015 ore 16: per
progetti
di
Capacity
Building(cd o dv).
Per maggiori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2014/index.htm
CITTADINANZA
Programma di riferimento:
EUROPA PER I CITTADINI
2014-2020
Obiettivi:
il
Programma
"Europa per i Cittadini 20142020" che, con modifiche e
innovazioni, si pone come
successore
del fortunato
Programma "Europa per i
Cittadini 2007-2013", mira ad
avvicinare i cittadini europei
all’Unione
europea,
proponendosi di colmare la
distanza, talvolta da essi
avvertita, dalle istituzioni
europee.
Coerentemente a tale scopo
principale,
il
Programma
supporta
economicamente
organizzazioni
attive
nei
settori ad esso attinenti e cofinanzia progetti volti al
raggiungimento
dei
suoi
obiettivi che possono essere
così sintetizzati: costruzione di
30
un'Europa più tangibile per i
suoi cittadini;
sviluppo di
un'identità europea unitaria
fondata su comuni esperienze
storiche e culturali; creazione
di un senso di appartenenza
all'Unione europea; scambio di
esperienze fra cittadini di
diverse aree geografiche, al
fine di contribuire al dialogo
interculturale e alla reciproca
conoscenza.
Per il 2014 sono state fissate le
seguenti priorità: sono 100°
anniversario
della
Prima
Guerra
Mondiale;
25°
anniversario dalla caduta del
Muro
di
Berlino;
10°
anniversario dall’allargamento
dell’UE all’Europa centrale e
dell’est,
Elezioni
del
Parlamento europeo 22-25
maggio 2014; Partecipazione
dei
cittadini
alla
vita
democratica
dell’Unione
Europea; Dibattito sul futuro
dell’Unione Europea.
Struttura del programma: Il
programma è composto da 2
strand: “Memoria europea
attiva”
e
“Impegno
democratico e partecipazione
civica”, a sua volta articolato
in
3
sotto-misure
(Gemellaggio tra città; Reti di
città; Progetti della società
civile) e da una sezione
trasversale “Azione orizzontale
di valorizzazione”, volta a
valorizzare i risultati dei
progetti selezionati e ad
incrementare
l’impatto
e
l’efficacia del Programma.
La Commissione europea DG
Communication
è
responsabile
dell’attuazione
del Programma. In particolare,
ne stabilisce il bilancio, i temi
prioritari, gli obiettivi e
definisce i criteri di selezione
dei progetti.
La Commissione si avvale
dell’Agenzia Esecutiva per
l’Istruzione, gli Audiovisivi e
la Cultura (EACEA), per
l’attuazione
pratica
della
maggior parte delle azioni del
Programma.
L’EACEA
è
responsabile anche degli ECPs
– Europe for Citizens Points,
strutture nazionali stabilite nei
paesi
partecipanti
al
Programma che si occupano di
una diffusione mirata e
capillare delle informazioni
sul Programma Europa per i
Cittadini,
supportando
i
potenziali beneficiari delle
sovvenzioni.
L’ECP – Europe for Citizens
Point Italy, istituito dal 2008
presso il Ministero dei Beni e
delle
Attività
Culturali,
costituisce il Punto di Contatto
Nazionale per l’Italia.
A seguito dell’adozione del
nuovo programma l’Agenzia
esecutiva
EACEA
ha
pubblicato la “Guida al
programma”, che si applica
per tutto il suo periodo di
operatività (2014-2020).
La Guida ha lo status di un
bando e costituisce pertanto
documento fondamentale per
la presentazione di progetti.
Fornisce, infatti informazioni,
dettagliate (requisiti delle
azioni,
procedure
di
candidatura
e
selezione,
cofinanziamento e scadenze)
nel quadro dei 2 principali assi
che
compongono
il
programma.
Azioni:
1. lo Strand 1 (Memoria
Europea Attiva) promuove:
- progetti di riflessione sui
regimi totalitari nella storia
europea, soprattutto, ma non
esclusivamente, il Nazismo
che ha causato l’Olocausto, lo
Stalinismo, il Fascismo e i
regimi totalitari comunisti,
come
pure
la
commemorazione delle loro
vittime;
- progetti riguardanti gli altri
momenti fondamentali della
recente storia europea.
I
progetti
dovrebbero
includere diverse tipologie di
organizzazioni e/o sviluppare
diversi tipi di attività tra loro
complementari (ad es. ricerca,
processi di apprendimento
informali, conferenze, dibattiti
pubblici, mostre) e/o che
coinvolgano
cittadini
provenienti da diversi gruppi
target.
I progetti dovrebbero essere
realizzati
a
livello
internazionale
(tramite
la
creazione di partenariati e reti
multi-nazionali) e/o essere
segnati
da
una
chiara
dimensione europea.
2. Strand 2 “Impegno
democratico e partecipazione
civica”:
Sotto-misura 1 “Gemellaggio
tra città”: co-finanzia progetti
che riuniscano un numero
considerevole di cittadini di
città gemellate attorno a temi
legati
agli
obiettivi
del
Programma. Il concetto di
gemellaggio deve essere inteso
in senso lato, riferendosi sia a
documenti di gemellaggio
tradizionali, sia ad altre forme
di accordi di partenariato tra
città a lungo termine, volti a
favorire la cooperazione a vari
livelli e a rafforzare i
collegamenti culturali.
Sotto-misura 2 “Reti di città”:
co-finanzia
progetti
di
municipalità e enti senza
scopo di lucro che operano
insieme su temi comuni, con
una prospettiva di lunga
durata, e che siano in grado di
creare reti per stabilire e
rafforzare la cooperazione
internazionale.
I
progetti
devono altresì promuovere lo
scambio
di
esperienze,
opinioni e “buone pratiche”
sui temi posti al centro del
dibattito.
Sotto-misura 3 “Progetti della
società
civile”:
supporta
progetti promossi da reti di
31
partenariato
internazionali,
che coinvolgano direttamente i
cittadini. I progetti dovrebbero
consentire a cittadini di diversi
contesti di confrontarsi e agire
insieme
su
temi
legati
all’Unione europea e alle sue
politiche, con lo scopo di dar
loro
l’opportunità
di
partecipare concretamente al
processo
di
integrazione
europea.
Candidati ammissibili:
Strand 1 (Memoria Europea
Attiva): autorità pubbliche
locali/regionali
(ad
es.
municipalità,
provincie,
regioni) o enti non a scopo di
lucro, quali associazioni di
sopravvissuti,
associazioni
culturali, enti di istruzione e di
ricerca.
Strand 2 “Impegno
democratico e partecipazione
civica”
Sotto-misura 1 “Gemellaggio
tra
città”:
municipalità,
comitati
di
gemellaggio
rappresentanti gli enti locali,
enti non a scopo di lucro
rappresentanti gli enti locali.
Sotto-misura 2 “Reti di città”:
municipalità,
comitati
di
gemellaggio, altri livelli di
autorità locale/regionale (ad
es.
provincie,
regioni),
federazioni/associazioni
di
autorità locali; enti non a
scopo di lucro rappresentanti
gli enti locali; i partner
possono essere organizzazioni
non a scopo di lucro.
Sotto-misura 3 “Progetti della
società civile”: enti non a
scopo di lucro, come ad
esempio organizzazioni della
società civile, associazioni
culturali, enti di ricerca, enti di
istruzione;
le
autorità
locali/regionali
possono
essere partner.
Finanziamento: Il bilancio
totale del Programma 20142020 è pari a 185.468.000EUR
così distribuiti: circa il 20%
destinato
per l’asse 1
(Memoria Europea Attiva),
circa il 60%
per l’asse 2
“Impegno
democratico
e
partecipazione civica” e circa
il 10% per l’asse trasversale
“Azione
orizzontale
di
valorizzazione”. I rimanenti
stanziamenti sono erogati a
copertura delle spese generali
amministrative e tecniche del
programma. Il bilancio totale
previsto per l’anno 2014 è di
circa 21 Mil euro.
La massima sovvenzione
richiedibile per un progetto è
così fissata in relazione a
ciascun ambito di riferimento:
Strand 1 (Memoria Europea
Attiva): 100.000 euro
Strand 2 sotto-misura 1
“Gemellaggio tra città”: 25.000
euro
Strand 2 sotto-misura 2 “Reti
di città”: 150.000 euro
Strand 2
sotto-misura 3
“Progetti della società civile”:
150.000 euro
Scadenze:
1 settembre 2014 (Gemellaggi
fra città; Reti di città)
1 settembre 2014 (Progetti
della
società
civile).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens_en
http://www.europacittadini.it/
CULTURA
Programma di riferimento:
EUROPA CREATIVA
Europa creativa è il nuovo
programma UE a sostegno dei
settori culturali e creativi che
fonde ed accorpa i tre
precedenti
programmi
indipendenti: Cultura 20072013, MEDIA 2007 e MEDIA
Mundus.
E’
composto
da
due
sottoprogrammi:
- CULTURA, dedicato in
modo
specifico al
settore
culturale e creativo;
- MEDIA, relativo al settore
degli audiovisivi;
- e da una sezione tran
settoriale – che prevede
l’introduzione di un fondo di
garanzia per agevolare prestiti
alle organizzazioni e imprese
creative - che partirà nel 2016.
SOTTO-PROGRAMMA
CULTURA
All’interno
del
sottoprogramma sono previste
quattro
opportunità
di
finanziamento:
1. progetti di cooperazione
europea;
2. reti europee;
3. piattaforme europee;
32
4.
progetti di traduzione
letteraria.
Possono partecipare tutti gli
operatori (pubblici e privati)
che operano nel settore
culturale e creativo da almeno
2 anni e che hanno la sede
legale in uno dei Paesi
partecipanti al Programma
Europa
Creativa
rappresentano
espressioni
culturali artistiche o creative.
Esempi:
associazioni
e
istituzioni
culturali;
fondazioni; case editrici; enti
pubblici
(dipartimenti
di
settore); industrie culturali e
creative; università e centri di
ricerca
(dipartimenti
di
settore); network culturali
europei; osservatori culturali
internazionali.
Progetti di
cooperazione europea
Obiettivi/azioni: i principali
obiettivi del sostegno ai
progetti
di
cooperazione
culturale
a
livello
transnazionale riguardano:
 il
rafforzamento
della
capacità dei settori culturali e
creativi europei di operare a
livello
transnazionale
(obiettivo 1). A tale obiettivo
sono collegate le seguenti
priorità:
Priorità 1.1: supportare azioni
che forniscano agli operatori
culturali
e
creativi
competenze, capacità e knowhow
per
contribuire
al
rafforzamento
dei
settori
culturali e creativi, includendo
l’utilizzo
delle
tecnologie
digitali, approcci innovativi di
audience
development
e
sperimentando nuovi modelli
di business.
Priorità 1.2: supportare azioni
che consentano agli operatori
culturali
e
creativi
di
collaborare
a
livello
internazionale
e
di
internazionalizzare le loro
carriere
all’interno
e
all’esterno
dei
confini
dell’Unione
Europea
,
possibilmente
mediante
strategie di lungo termine.
Priorità 1.3: fornire sostegno
per
rafforzare
la
collaborazione e il networking
tra le organizzazioni culturali
e creative in Europa, al fine di
facilitare
l’accesso
alle
opportunità professionali.
 la
promozione
della
circolazione transnazionale
delle opere culturali e
creative
e
la
mobilità
transnazionale
degli
operatori culturali e creativi,
con particolare riguardo agli
artisti (obiettivo 2). Le priorità
sono:
Priorità 2.1: supportare attività
culturali
di
respiro
internazionale quali mostre,
scambi e festival.
Priorità 2.2: supportare la
circolazione della letteratura
europea al fine di garantire la
più
ampia
accessibilità
possibile;
Priorità
2.3:
supportare
l’”audience
development”
come strumento per stimolare
interesse nei confronti delle
opere culturali e creative
europee, oltre che verso il
patrimonio culturale tangibile
e intangibile, nonché per
migliorare l'accesso a tale
patrimonio.
L'obiettivo
principale
è
aiutare
gli
artisti/operatori
culturali
europei e le loro opere a
raggiungere un pubblico il più
possibile ampio in Europa ed
estendere l'accesso alle opere
culturali da parte dei gruppi
sottorappresentati
Tipologie di progetti: in base
agli obiettivi, le priorità, la
natura e l'impatto del progetto
è possibile scegliere tra due
categorie di finanziamento
che si differenziano per il
numero minimo dei Paesi
partecipanti
(partenariato),
l’importo e la percentuale del
cofinanziamento:
- Categoria 1: progetti di
cooperazione su piccola scala.
Partenariato
(ovvero
il
numero minimo di partner che
devono far parte del progetto):
1 project leader (responsabile
del progetto) + 2 partner
provenienti da almeno 3
diversi Paesi partecipanti al
Sottoprogramma Cultura e
legalmente riconosciuti da
almeno due anni. Almeno un
partner deve provenire da un
paese EU o EFTA.
- Categoria 2: progetti di
cooperazione su larga scala Partenariato
(ovvero
il
numero minimo di partner che
devono far parte del progetto):
1 project leader (responsabile
del progetto) + 5 partner
provenienti da almeno 5
diversi paesi partecipanti al
Subprogramma Cultura e
legalmente riconosciuti da
almeno due anni.
La
prossima
call
sarà
pubblicata a luglio 2014, con
scadenza ad ottobre 2014.
Network (Reti europee) Questa misura offre supporto
alle reti europee attive nei
settori culturali e creativi, il
cui obiettivo è rafforzare la
capacità dei settori culturali e
creativi e la collaborazione in
rete a livello internazionale, al
fine di facilitare l’accesso alle
opportunità
professionali,
rafforzare la competitività e
promuovere l’innovazione di
questi settori.
I network sono strutture
complesse di almeno 15
organizzazioni europee già
esistenti,
basate
su
un
approccio business to business:
sono gli operatori culturali che
si confrontano e scambiano
informazioni tra loro per
rafforzare la capacità del
settore in cui operano. I
33
riflettori della call sono quindi
tutti puntati sullo scambio di
esperienze degli operatori
culturali.
L’invito
per
il
2013
EAC/S18/2013 - (Scadenza: 19
marzo 2014) è attualmente chiuso
Prossima pubblicazione call:
luglio 2016
Scadenza: 5 ottobre 2016
Piattaforme europee
Questa misura offre supporto
alle piattaforme culturali che
mirano a: promuovere lo
sviluppo dei talenti emergenti
e incentivare la mobilità
transnazionale degli operatori
culturali e creativi e la
circolazione
delle
opere;
contribuire ad aumentare il
prestigio e la visibilità degli
artisti e dei creatori impegnati
in termini di programmazione
europea, attraverso attività di
comunicazione; creare un
marchio di qualità europeo.
A differenza dei network, le
piattaforme prevedono un
approccio
business
to
consumers: i riflettori della call
sono, quindi, puntati sulla
visibilità degli artisti e dei
creatori, soprattutto quelli
emergenti, che rappresentano
la cultura europea.
Prossima pubblicazione call:
dicembre 2014
Scadenza: febbraio 2015
Progetti di
traduzione letteraria
Obiettivi:
questa linea di
finanziamento offre supporto
ai progetti di traduzione
letteraria che promuovano la
diversità culturale e linguistica
nell’Unione e in altri Paesi che
partecipano
al
sottoprogramma
Cultura.
Le priorità sono: sostenere la
circolazione e la promozione
della letteratura europea, tra
cui l’uso appropriato delle
tecnologie
digitali;
incoraggiare la traduzione e la
promozione nel lungo termine
di una letteratura europea di
elevata qualità. Una priorità
ulteriore di questa misura di
sostegno sarà elevare il profilo
dei traduttori. A tal fine, in
ogni opera tradotta l’editore
dovrà includere una biografia
del
traduttore.
I
progetti
finanziabili
riguardano esclusivamente la
traduzione di almeno 3 opere
di narrativa sia in formato
cartaceo, sia elettronico e
prevedono due categorie:
categoria 1: progetti biennali;
categoria 2: accordo quadro di
partenariato.
Candidati ammissibili: tutte
le case editrici e i gruppi
editoriali
legalmente
riconosciuti in uno dei paesi
partecipanti al Programma
Europa Creativa da almeno
due anni. Le persone fisiche
non sono ammissibili.
Prossima pubblicazione call:
novembre 2014
Scadenza: febbraio 2015
SOTTO-PROGRAMMA
MEDIA
Il sottoprogramma MEDIA
supporta finanziariamente le
industrie cinematografiche e
audiovisive
dell'UE
nello
sviluppo,
distribuzione
e
promozione del loro lavoro.
Aiuta ad avviare progetti di
dimensione europea e ad
incrementare l’utilizzo delle
nuove tecnologie; consente ai
film europei e alle opere
audiovisive di trovare mercati
oltre i confini nazionali ed
europei; finanzia programmi
di formazione e di sviluppo.
Inviti a presentare
proposte nell’ambito del
sottoprogramma Media
 Sostegno
alla
distribuzione transnazionale
di film europei – Programma
“Cinema Selective”. Invito a
presentare
proposte
EAC/S22/2013.
Scadenza: 2 luglio 2014
 Sostegno ai festival del
cinema. Invito a presentare
proposte
EAC/S23/2013
Scadenza: 4 luglio 2014 (per
attività tra 1 novembre 2014 e
30 aprile 2015)
 Sostegno alla distribuzione
online. Invito a presentare
proposte EACEA 16/2014
Scadenza: 11 luglio 2014
 Sostegno alla distribuzione
di film europei non nazionali
Sistema "Cinema Automatic".
Invito a presentare proposte
EAC/S80/2013 –
Scadenze: 31 luglio 2015
(Reinvestimenti)
 Sostegno
alla
distribuzione di film europei
non nazionali – Sistema
"Agenti di vendita". Invito a
presentare
proposte
EAC/S21/2013.
Scadenze: 1° marzo 2016
(Reinvestimenti).
Media 2007 — Sviluppo,
distribuzione, promozione e
formazione
(2007-2013)
Sostegno
alla
distribuzione
transnazionale di film europei.
Sistema
di
sostegno
«automatico» 2013. Invito a
presentare
proposte
EACEA/25/2012
Scadenza: 1° ottobre 2014
(reinvestimento).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
Sottoprogramma Cultura:
http://ec.europa.eu/culture/news/20131210-ce-calls_en.htm
34
Sottoprogramma Media:
http://ec.europa.eu/culture/news/20131210-ce-calls_en.htm
La presentazione delle proposte è esclusivamente elettronica accedendo all’apposito portale:
http://ec.europa.eu/education/participants/portal/desktop/en/home.html
ISTRUZIONE,
FORMAZIONE,
GIOVENTU’ E SPORT
Programma di riferimento:
Erasmus +
Erasmus+
è
il
nuovo
programma
dell'UE
per
l'istruzione, la formazione, la
gioventù e lo sport per il
periodo
2014-2020
che
raggruppa
i
programmi
dell'UE già esistenti in questi
settori:
Apprendimento
permanente
(Erasmus,
Leonardo da Vinci, Comenius,
Grundtvig) e Gioventù in
Azione,
più
i
cinque
programmi di cooperazione
internazionale
nel
settore
dell’istruzione
superiore,
Erasmus Mundus, Tempus,
Alfa, Edulink e il programma
di cooperazione bilaterale con
i
Paesi
industrializzati.
omprende anche azioni nel
nuovo settore di competenza
europea, lo sport.
Obiettivi del Programma: il
nuovo programma integrato
sui propone di contribuire agli
obiettivi
della
strategia
Europa
2020
e
del
quadro strategico
per
l'istruzione e la formazione
2020 (ET2020), al quadro
rinnovato
di
cooperazione europea
in
materia di gioventù (20102018), allo sviluppo sostenibile
dei paesi terzi nel settore
dell’istruzione superiore e allo
sviluppo della dimensione
europea dello sport. In
particolare, esso si propone di
contribuire a raggiungere i
seguenti obiettivi principali
di Europa 2020: riduzione dei
tassi di abbandono scolastico;
aumento del numero di
studenti di età compresa fra i
30
e i
34
anni che
abbiano completato il livello
terziario di istruzione.
Tra gli obiettivi specifici:
promuovere la partecipazione
dei giovani alla società;
migliorare l'occupazione dei
giovani e aprire loro nuove
opportunità, aiutandoli ad
acquisire
competenze
aggiuntive attraverso lo studio
e la formazione all'estero;
innalzare
la
qualità
dell'insegnamento in Europa e
oltre.
Struttura del Programma: il
programma è incentrato su
tre attività chiave, trasversali
a diversi settori:
 Attività chiave 1 – Mobilità
individuale
a
fini
di
apprendimento (KA 1) Questa
azione
chiave
supporta:
- Mobilità
degli
giovani,
insegnanti,
professori,
formatori, giovani lavoratori,
personale di istituzioni allievi
e del personale: opportunità
per studenti, allievi, volontari,
formative e di organizzazioni
appartenenti alla società civile,
di
intraprendere
un’esperienza
di
apprendimento in un paese
straniero fino ad una durata di
un anno.
- Borse di studio congiunte:
borse di studio attribuite ai
migliori studenti di master che
offrono la possibilità di
prendere parte a programmi
internazionali e integrati di
studio di livello superiore
organizzati
da
consorzi
universitari.
 Attività chiave 2
–
Cooperazione
per
l’innovazione e le buone
pratiche (KA 2) Questa
comprende:
- Partenariati
strategici
transnazionali
volti
a
sviluppare
iniziative
che
affrontano uno o più settori
della
formazione,
dell'istruzione e della gioventù
e a promuovere l'innovazione,
lo scambio di esperienze e di
know-how tra i diversi tipi di
organizzazioni
coinvolte
nell'istruzione, formazione e
gioventù o in altri settori
pertinenti.
- Nuovi
partenariati
innovativi,
le
cosiddette
“Alleanze per la conoscenza”
(“Knowledge Alliances”), e
le “Alleanze per le abilità
settoriali”
(Sector
Skills
Alliances) che costituiranno
sinergie
tra
il
mondo
dell’istruzione e quello del
lavoro
consentendo
agli
istituti d’istruzione superiore,
ai formatori e alle imprese di
incentivare l’innovazione e lo
spirito imprenditoriale nonché
di elaborare nuovi programmi
e qualifiche per colmare le
lacune a livello delle abilità.
- Progetti di rafforzamento
delle capacità, a sostegno
della cooperazione con i paesi
35
partner,
nei
settori
dell'istruzione superiore e
della gioventù.
- Piattaforme di supporto
informatico, come eTwinning
(gemellaggi elettronici fra
scuole),
la
piattaforma
europea per la formazione
continua (EPALE) e il Portale
Europeo per i Giovani, che
offrono
spazi
di
collaborazione virtuali,.
 Attività chiave 3 - Riforma
delle politiche (KA 3) Questa
misura
finanzia
incontri fra giovani e decisori
politici nel settore delle
politiche giovanili.
Alle 3 azioni chiave si
aggiungono:
- Iniziativa Jean Monnet Questa misura finanzia studi e
docenze sull’Unione Europea,
e dialogo fra accademici e
decisori politici europei.
- Azioni nel settore dello
sport - In tale ambito il
programma si concentra su
progetti transnazionali volti a
sostenere gli sport amatoriali e
ad
affrontare
le
sfide
transfrontaliere quali le partite
truccate, il doping, la violenza
e il razzismo, nonché a
promuovere il buon governo,
la
parità
di
genere,
l’inclusione.
Il Programma Erasmus+ 20142020
è
gestito
dalla
Commissione europea, DG
Istruzione e Cultura, con
l’assistenza
dell’Agenzia
esecutiva per l’istruzione, gli
audiovisivi e la cultura
(EACEA)
e delle Agenzie
nazionali dei diversi paesi
partecipanti.
Per
l’implementazione operativa
dei Programmi settoriali in
Italia e la gestione delle azioni
decentrate,
le
Autorità
nazionali
hanno
congiuntamente affidato la
gestione dei Sottoprogrammi a
tre Agenzie nazionali:
Agenzia nazionale Erasmus+
INDIRE
http://www.indire.it/
Agenzia nazionale Erasmus+
ISFOL - http://www.isfol.it/
Agenzia nazionale per i
Giovani
http://www.agenziagiovani.it/
Budget: Il bilancio totale
allocato per il periodo 20142020 è di 14,7 miliardi di
euro.
Finanziamenti
addizionali dovrebbero venire
stanziati per la mobilità nel
campo
dell’istruzione
superiore e per la costituzione
di
capacità
con
il
coinvolgimento di Paesi terzi;
le negoziazioni al riguardo
saranno ultimate nel corso del
2014.
Nell’ambito del programma Erasmus+ si segnalano i seguenti bandi aperti:
Invito a presentare proposte
EAC/S11/13, pubblicato sulla
GUUE C362 del 12 dicembre
2013- rettifica GUUE C 30 del
1° febbraio 2014
Il presente invito riguarda le
seguenti azioni:
Azione chiave 1 - Mobilità
individuale
ai
fini
dell'apprendimento:
 mobilità individuale nel
settore dell'istruzione, della
formazione e della gioventù
 diplomi
di
laurea
magistrale congiunti
 eventi di ampia portata
legati al Servizio volontario
europeo.
Azione
chiave
2/
Cooperazione
per
l'innovazione e lo scambio di
buone prassi:
 partenariati strategici nel
settore dell'istruzione, della
formazione e della gioventù
 alleanze per la conoscenza
 alleanze per le abilità
settoriali
 rafforzamento delle capacità
nel settore della gioventù.
Azione chiave 3-Sostegno alla
riforma delle politiche:
 dialogo strutturato: incontro
tra i giovani e i responsabili
decisionali nel settore della
gioventù.
Attività Jean Monnet:
 cattedre Jean Monnet
 moduli Jean Monnet
 centri di eccellenza Jean
Monnet
 sostegno Jean Monnet alle
istituzioni e alle associazioni
 reti Jean Monnet
 progetti Jean Monnet.
Sport:
 partenariati
di
collaborazione nel settore
dello sport
 eventi sportivi a livello
europeo senza scopo di lucro.
Candidati
ammissibili:
organismi pubblici o privati
operanti
nei
settori
dell'istruzione,
della
formazione, della gioventù e
dello sport. I gruppi di giovani
attivi nel settore del lavoro
giovanile,
ma
non
necessariamente
in
un'organizzazione giovanile,
possono inoltre presentare
domanda di finanziamento sia
per la mobilità ai fini
dell'apprendimento
dei
giovani
e
dei
giovani
lavoratori sia per i partenariati
strategici nel settore della
gioventù.
Per ciascuna azione, sono
ammissibili organismi ben
36
specificati,
indicati
nella
"Guida al Programma".
Finanziamento e durata dei
progetti: il bilancio totale
destinato al presente invito a
presentare proposte è stimato
in 1 507,3 milioni di EUR, così
suddivisi:Istruzione
e
formazione: 1 305,3 milioni di
EUR; Gioventù: 174,2 milioni
di EUR; Jean Monnet: 11,2
milioni di EUR; Sport: 16,6
milioni di EUR.
L'entità delle sovvenzioni
concesse e la durata dei
progetti variano a seconda di
fattori quali il tipo di progetto
e il numero di partner
partecipanti.
Scadenze: Azione chiave 1
Mobilità
individuale
esclusivamente nel settore
della gioventù: 1° ottobre
2014.
Azione chiave 2
Partenariati
strategici
esclusivamente nel settore
della gioventù: 1° ottobre
2014.
Rafforzamento delle capacità
nel settore della gioventù: 2
settembre 2014.
Azione chiave 3:
Incontro tra i giovani e i
responsabili decisionali nel
settore della gioventù: 1°
ottobre 2014.
Azioni nel settore dello sport:
Partenariati di collaborazione
nel settore dello sport: 15
maggio 2014.
Eventi sportivi a livello
europeo senza scopo di lucro:
15 maggio 2014.
Le condizioni dettagliate del
presente invito a presentare
proposte, comprese le priorità,
sono disponibili nella guida
del programma Erasmus+
che costituisce parte integrante
dell’invito stesso.
Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm
La guida al Programma:
http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/documents/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf
http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/documents/erasmus-plus-programme-guide_it.pdf
(versione italiana)
Invito a presentare proposte
EACEA/10/14 - Azione chiave
3: Sostegno alle riforme delle
politiche
Iniziative
emergenti. Sperimentazioni di
politiche europee nel campo
dell'istruzione,
della
formazione e della gioventù:
cooperazione transnazionale
per l'attuazione di politiche
innovative
condotte
da
autorità pubbliche ad alto
livello,
pubblicato
sulla
GUUE C51 del 22 febbraio
2014
Obiettivo
generale:
incoraggiare la valutazione
dell'impatto
sistemico
di
misure politiche innovative
attraverso prove sul campo, al
fine di migliorare l'efficacia e
l'efficienza dei sistemi di
istruzione e formazione e delle
politiche giovanili.
Temi prioritari: valutazione di
abilità
trasversali
nell'istruzione
primaria
e
secondaria;
esperienze
imprenditoriali pratiche a
scuola;
cooperazione
in
materia di metodi innovativi
per
un
riconoscimento
accademico
transfrontaliero
rapido e omogeneo a livello di
istruzione
superiore;
riduzione del numero degli
adulti
poco
qualificati;
incoraggiare lo sviluppo e
l'internazionalizzazione
del
volontariato giovanile (IT
22.2.2014 GUUE C 51/17)
La durata del progetto deve
essere compresa tra 24 e 36
mesi. Le attività devono essere
avviate tra il 1° dicembre 2014
e il 1° marzo 2015.
Candidati ammissibili:
a)
autorità
pubbliche
(Ministero
o
equivalente)
responsabili per l’istruzione, la
formazione o la gioventù al
massimo livello nel contesto
nazionale
o
regionale
pertinente oppure autorità
pubbliche di massimo livello
responsabili per settori diversi
dall’istruzione,
dalla
formazione e dalla gioventù
(ad esempio occupazione,
finanza, affari sociali, sanità,
ecc.) qualora posseggano una
competenza
specifica
nel
settore
in
cui
la
sperimentazione deve essere
effettuata.
Le
autorità
pubbliche possono delegare la
loro rappresentanza ad altre
organizzazioni pubbliche o
private,
nonché
ad
associazioni
di
autorità
pubbliche oppure a reti
legalmente costituite;
b) organizzazioni o istituzioni
pubbliche o private attive nel
campo dell’istruzione, della
formazione o della gioventù;
c) organizzazioni o istituzioni
pubbliche o private che
svolgono
attività
legate
all’istruzione, alla formazione
e/o alla gioventù in altri
settori socioeconomici (p. es.
centri
di
riconoscimento,
camere
di
commercio,
organizzazioni commerciali,
organizzazioni
culturali,
37
organismi di valutazione,
organismi di valutazione,
organismi di ricerca).
Il
requisito
minimo
di
composizione
di
un
partenariato per il presente
invito è di 4 persone
giuridiche che rappresentino 3
Paesi ammissibili.
Finanziamento: 10 Milioni di
EUR
così
suddivisi:
Istruzione e formazione: 8
Milioni di EUR; Gioventù: 2
Milioni di
EUR). La
sovvenzione massima per
progetto sarà di 2 Mio EUR; il
contributo finanziario dell'UE
non può superare il 75 % del
totale dei costi ammissibili.
Scadenze: 20 maggio 2014:
per le proposte preliminari; 2
ottobre 2014 per le proposte
complete.
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus/funding/prospective-initiatives-eacea-102014_en
SALUTE & CONSUMATORI
Programma di riferimento:
Terzo programma d’azione
dell’Unione in materia di
salute (2014-2020)
Invito a presentare proposte
HP-PJ-2014 pubblicato sulla
GUCE/GUUE C 171/10 del
06/06/2014
Quest’invito
consta
delle
seguenti parti:
- un invito a presentare
proposte per l’aggiudicazione
di un contributo finanziario ad
azioni specifiche sotto forma
di sovvenzioni di progetti;
- un invito a presentare
proposte per l’aggiudicazione
di un contributo finanziario al
funzionamento di organismi
non governativi (sovvenzioni
di funzionamento).
Obiettivi: integrare, sostenere
e aggiungere valore alle
politiche degli Stati membri
per migliorare la salute dei
cittadini
e
ridurre
le
disuguaglianze fra gli stessi,
promuovendo
la
salute,
incoraggiando l’innovazione
in
ambito
sanitario,
accrescendo la sostenibilità dei
sistemi sanitari e proteggendo
i cittadini dalle gravi minacce
sanitarie transfrontaliere.
Azioni: Saranno finanziate le
seguenti
azioni
del
programma di lavoro 2014:
PRIORITÀ TEMATICA 1:
Promuovere
la
salute,
prevenire le malattie e
incoraggiare
ambienti
favorevoli a stili di vita sani
tenendo conto del principio
"la salute in tutte le
politiche". Tale priorità è a sua
volta così suddivisa:
1.1. Fare uso del potenziale di
innovazione
per
la
prevenzione e la gestione delle
principali malattie croniche
(diabete,
malattie
cardiovascolari ...)
1.2. Promuovere una diagnosi
precoce e lo screening delle
malattie croniche che si
possono prevenire
1.3.
Sviluppare
approcci
innovativi per promuovere il
reinserimento professionale di
persone con malattie croniche
e
migliorare
la
loro
occupabilità. (Sarà finanziato
un solo progetto).
PRIORITÀ TEMATICA 2:
Proteggere i cittadini dalle
gravi
minacce
sanitarie
transfrontaliere
Per questa priorità tematica
non sono previste azioni
PRIORITÀ TEMATICA 3.
Contribuire alla realizzazione
di sistemi sanitari innovativi,
efficienti e sostenibili. Tale
priorità è a sua volta così
suddivisa:
3.1. Sostenere azioni in aree
collegate all’adesione alla
cura, alla fragilità e alle cure
integrate e alle condizioni
multi-croniche .
3.2. Sostegno finanziario per
dati statistici nell’area dei
prezzi dei prodotti medicinali
negli Stati membri (sarà
finanziato un solo progetto)
3.3.
Verso
un
sistema
sostenibile di monitoraggio e
di reporting della salute (sarà
finanziato un solo progetto).
PRIORITÀ TEMATICA 4.
Facilitare
l'accesso
a
un'assistenza
sanitaria
migliore e più sicura per i
cittadini.
4.1.
Infezioni
associate
all'assistenza
sanitaria
Prevenzione e controllo nelle case
di cura e strutture di lungo
degenza (sarà finanziato un
solo progetto).
I progetti devono avere una
durata massima di 3 anni e
devono essere presentati da
partenariati
comprendenti
organismi
reciprocamente
indipendenti di tre diversi
Stati partecipanti.
Candidati
ammissibili:
possono presentare proposte
progettuali
le
persone
giuridiche
legalmente
costituite,
le
autorità
pubbliche, gli enti del settore
pubblico
(in
particolare
istituzioni
di
ricerca
e
38
sanitarie, università e istituti
di istruzione superiore).
Finanziamento: Il budget a
disposizione del bando è di €
12.300.000 per i progetti e di €
4.650.000 per le sovvenzioni
di funzionamento.
Priorità tematica 1.1: importo
indicativo: 2.500.000 EUR
Priorità tematica 1.2: importo
indicativo: 1.500.000 EUR
Priorità tematica 1.3: importo
indicativo: 1.000.000 EUR
Priorità tematica 3.1: importo
indicativo: 3.000.000 EUR
Priorità tematica 3.2: importo
indicativo: 300.000 EUR
Priorità tematica 3.3: importo
indicativo: 3.500.000 EUR
Priorità tematica 4.1: importo
indicativo: 500.000 EUR
Il contributo comunitario di
norma copre fino al 60% dei
costi ammissibili di un’azione
o dei costi previsti per il
funzionamento di un ente (nel
caso
di
sovvenzioni
di
funzionamento); può arrivare
fio
all’80% dei costi
ammissibili in casi di utilità
eccezionale (come definiti
nell’allegato
VII
della
decisione
relativa
al
programma di lavoro).
Scadenza: 25 settembre 2014
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/3hp/calls/hp-pj-2014.html
(Portale dei Partecipanti)
http://ec.europa.eu/chafea/
Sito web dell’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (Chafea)
RICERCA
&
SVILUPPO TECNOLOGICO
Programma di riferimento:
Orizzonte 2020:
programma quadro di
ricerca e innovazione
Obiettivi generali: Horizon
2020 è il nuovo Programma del
sistema
di
finanziamento
integrato destinato alle attività
di ricerca della Commissione
europea, compito che, nella
vecchia
programmazione,
spettava al VII Programma
Quadro, al Programma Quadro
per
la
Competitività
e
l'Innovazione (CIP) e all'Istituto
Europeo per l'Innovazione e la
Tecnologia (EIT).
Il nuovo Programma supporterà
l'UE nelle sfide globali fornendo
a ricercatori e innovatori gli
strumenti
necessari
alla
realizzazione dei propri progetti
e delle proprie idee. Orizzonte
2020 deve svolgere un effetto
moltiplicatore
cercando
di
portare al 3% la percentuale del
PIL destinata alla ricerca in
Europa, obiettivo che i Paesi
membri
dell’UE
si
sono
prefissati già parecchio tempo
fa.
Struttura
del
Programma/Azioni e obiettivi
specifici:
La struttura di Horizon 2020 è
composta
da
tre
Pilastri
(Eccellenza
scientifica,
Leadership industriale, Sfide
della società) e da cinque
Programmi trasversali.
Excellent Science
L’obiettivo
del
pilastro
“Eccellenza Scientifica” è di
incrementare la qualità della
base
scientifica
europea,
sostenendo le migliori idee,
sviluppando talenti in Europa,
fornendo ai ricercatori l'accesso
alle migliori infrastrutture di
ricerca e rendendo l'Europa un
luogo attraente per i migliori
ricercatori del mondo.
Si
articola
in
quattro
programmi:
 European Research Council:
sostiene gli individui più
talentuosi e creativi e le loro
equipe nello svolgere ricerche di
frontiera di altissima qualità;
 Tecnologie
future
ed
emergenti: finanzia la ricerca
collaborativa per aprire nuovi
39
promettenti campi di ricerca e di
innovazione;
 Azioni Marie Sklodowska
Curie: offre ai ricercatori
eccellenti
opportunità
di
formazione
e
di
carriera
mediante
sostenendo
la
mobilità;
 Infrastrutture di Ricerca:
garantisce
che
l'Europa
disponga di infrastrutture di
ricerca
(comprese
le
infrastrutture elettroniche in
rete)
di
livello
mondiale
accessibili a tutti i ricercatori in
Europa e in altri Paesi.
Competitive Industries
Il secondo Pilastro di Horizon
2020 (Leadership Industriale)
intende fare dell'Europa un
luogo più attraente per investire
nella ricerca e nell'innovazione
(compresa
l'innovazione
ecologica),
promuovendo
attività strutturate dalle aziende.
Si propone di portare grandi
investimenti
in
tecnologie
industriali
essenziali,
incentivare il potenziale di
crescita delle aziende europee
fornendo loro livelli adeguati di
finanziamento e aiutare le PMI
innovative a trasformarsi in
imprese
leader
a
livello
mondiale.
Si articola in tre Programmi:
 Leadership nelle tecnologie
abilitanti e industriali: fornisce
un sostegno mirato alla ricerca,
allo
sviluppo
e
alla
dimostrazione delle seguenti
priorità: ICT
,Nanotecnologie,
materiali avanzati, biotecnologie,
fabbricazione e trasformazione
avanzate, Tecnologia Spaziale.

Accesso al capitale di
rischio: mira a superare i
disavanzi della disponibilità di
crediti e fondi per il settore
R&S, le imprese e i progetti
innovativi in tutte le fasi di
sviluppo. Congiuntamente agli
strumenti di finanza di rischio
nel
Programma
per
la
competitività delle imprese
(COSME), nasce con l’obiettivo
di sostenere lo sviluppo di
capitale di rischio a livello
europeo.
 L'innovazione nelle PMI:
promuove tutte le forme di
innovazione nelle PMI, con un
interesse specifico per quelle
dotate del potenziale di crescita
suscettibile
di
internazionalizzazione
sul
mercato unico e oltre. Nella
attività non si prevede ricerca
ma finanziamenti per azioni di
supporto alla ricerca.
Societal Challenge
Questo pilastro (Sfide della
società) rispecchia le priorità
strategiche
della
strategia
Europa 2020 e affronta grandi
preoccupazioni condivise dai
cittadini europei e di altri Paesi.
Un approccio incentrato sulle
sfide
riunisce
risorse
e
conoscenze provenienti da una
molteplicità di settori, tecnologie
e discipline, fra cui le scienze
sociali e umanistiche.
Si intendono coprire attività che
spaziano dalla ricerca alla
commercializzazione,
incentrandosi su quelle connesse
all'innovazione, quali i progetti
pilota, la dimostrazione, i banchi
di prova e il sostegno agli
appalti pubblici e all'adozione
commerciale. Si istituiranno
collegamenti con le attività dei
partenariati europei
per
l'innovazione.
Il finanziamento è incentrato
sui seguenti Programmi:
 Salute,
cambiamento
demografico e benessere;
 Sicurezza
alimentare,
agricoltura sostenibile e bioeconomia;
 Energia sicura, pulita ed
efficiente;
 Trasporto
intelligente,
integrato e pulito;
 Azioni per il clima, l'efficienza
delle risorse e delle materie
prime;
 Europa in un mondo in fase di
cambiamento;
 Società sicure innovative,
sicure e inclusive.
PROGRAMMI TRASVERSALI
1. Spreading excellence and
widening participation
L'obiettivo specifico è quello di
sfruttare appieno il potenziale di
talenti esistenti in Europa e
assicurare che i benefici di
un'economia
basata
sull'innovazione
siano
massimizzati
e
distribuiti
ampiamente attraverso l'Unione
secondo
il
principio
dell'eccellenza.
2. Science with and for society
L’obiettivo specifico è quello di
instaurare una cooperazione
efficace tra scienza e società,
assumere nuovi talenti per la
scienza e associare l'eccellenza
scientifica alla sensibilizzazione
e alla responsabilità sociale.
3. Non-nuclear direct actions of
the JR - Le attività del Joint
Research Centre costituiscono
parte integrante di Horizon 2020
al fine di fornire un sostegno
solido e documentato alle
politiche dell'Unione, tenendo in
considerazione le esigenze dei
consumatori,
integrate
da
attività orientate al futuro
4. European
Institute
of
Innovation and Technology
(EIT)
L'Istituto
europeo
di
innovazione e tecnologia svolge
un ruolo di primo piano poiché
riunisce ricerca, innovazione e
istruzione
superiore
d'eccellenza, integrando in tal
modo
il
triangolo
della
conoscenza. L'EIT si avvale
principalmente delle KICs comunità di conoscenza e
innovazione. Esso garantisce
inoltre la condivisione delle
esperienze tra le KICs e al di là
di esse, grazie a una diffusione
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mirata e a misure di scambio
delle conoscenze, promuovendo
in tal modo una più rapida
diffusione
dei
modelli
innovativi nell'Unione.
5. Euratom
L'obiettivo
generale
del
programma
Euratom è lo svolgimento di
attività di ricerca e formazione
nel
settore
nucleare,
con
particolare
attenzione
al
costante miglioramento della
sicurezza nucleare e della
radioprotezione, soprattutto per
contribuire potenzialmente alla
decarbonizzazione
a
lungo
termine del sistema dell'energia
in modo sicuro ed efficiente.
Finanziamenti:
Il
budget
stanziato per Horizon 2020
(compreso il programma per la
ricerca nucleare Euratom) per
l’intero periodo 2014/2020 è di
70.2 miliardi di € a prezzi
costanti / 78,6 miliardi di € a
prezzi correnti.
Budget disponibile per i 3
pilastri:
Pilastro Eccellenza scientifica: €
22.274 milioni,
31,73%
del
budget totale di Horizon 2020
Leadership Industriale: € 15.507
milioni, 22,09% del budget totale
di Horizon 2020
Sfide della società: € 27.048,06
milioni, 38,53% del budget totale
di Horizon 2020
Inviti a presentare proposte
L’11 dicembre 2013 sono stati
lanciati i primi bandi 2014-2015
relativi al nuovo programma
quadro per la ricerca e
l’innovazione
“HORIZON
2020”.
Rif. (GUCE/GUUE C 361/9 del
11/12/2013).
Si tratta di oltre 60 bandi che
coprono tutti e tre i pilastri in
cui è strutturato “HORIZON
2020” – Eccellenza scientifica,
Leadership industriale, Sfide
della società – e per i quali sono
stati stanziati complessivamente
circa 15 miliardi di euro per il
biennio. Altri seguiranno nel
corso dell’anno.
I primi bandi per il 2014
assorbono una buona fetta di
queste risorse, ovvero 7,8
miliardi di euro così distribuiti:
 al
pilastro
"Eccellenza
scientifica" sono stati assegnati
3 miliardi di euro, di cui circa
1,7 miliardi di euro dal
Consiglio europeo della ricerca
per sostenere ricercatori di alto
livello e 800 milioni di euro per
le borse di ricerca Marie
Sklodowska-Curie rivolte ai
giovani ricercatori.
 Per il pilastro "Leadership
industriale" sono messi a
disposizione 1,8 miliardi di
euro per sostenere la leadership
industriale europea in settori
chiave come le TIC, le
nanotecnologie, la robotica, le
biotecnologie e la ricerca
spaziale.
 al pilastro "Sfide della
società" vanno 2,8 miliardi di
euro per sostenere progetti
innovativi nel quadro delle sette
aree
prioritarie
agricoltura,
ricerca
marittima
e
bioeconomia; energia; trasporti;
azione per il clima, ambiente,
efficienza sotto il profilo delle
risorse e materie prime; società
innovative
e
inclusive;
sicurezza.
Beneficiari - Qualsiasi impresa,
università, centro di ricerca o
qualsiasi
altro
soggetto
giuridico, stabilito in uno Stato
membro, in un paese associato o
in un paese terzo, può
partecipare
ad
un'azione
indiretta a condizione che
soddisfi le condizioni minime di
partecipazione.
Devono partecipare almeno 3
soggetti giuridici, ognuno dei
quali dev'essere stabilito in uno
Stato membro o in un paese
associato. In nessun caso, 2 di
questi soggetti giuridici possono
essere stabiliti nello stesso Stato
membro o paese associato. Tutti
e 3 i soggetti giuridici devono
essere
indipendenti
l'uno
dall'altro.
ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA
Con la pubblicazione dei bandi, la Commissione europea ha messo online una nuova versione del Portale
dei Partecipanti, sito web di riferimento per le opportunità di HORIZON 2020. Su questo portale è possibile
accedere a pagine dedicate a ciascuno dei bandi pubblicati, per conoscerne il contenuto e la scadenza,
reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere
informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte.
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html
Punti di contatto nazionali
La rete dei Punti di Contatto Nazionale (National Contact Point -NCP) è una struttura riconosciuta dalla
Commissione europea, chiamata a fornire informazione e assistenza sui vari aspetti relativi ai programmi
UE di RSTI ed è presente in tutti i 28 Stati Membri, Paesi associati ad Horizon 2020 e Paesi terzi. Il ruolo degli
NCP è di cruciale importanza nella diffusione delle informazioni e nell’assistenza intersettoriale e
transnazionale ai proponenti dei progetti europei.
APRE(Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) ospita tutti i Punti di Contatto Nazionale (NCP) di
Horizon 2020 in Italia.
http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/ncp/
I bandi sul sito dell’APRE:http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/bandi/
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Tra le fonti on-line:
Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea
http://europa.eu/
Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/
Sito web Commissione europea - Rappresentanza in
Italia http://ec.europa.eu/italia/
Sito web Parlamento europeo
http://www.europarl.europa.eu/
Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento
europeo per l’Italia http://www.europarl.it/
Sito web Dipartimento per le Politiche europee
(Presidenza del Consiglio dei Ministri)
http://www.politicheeuropee.it/
Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per
il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa
www.aiccre.it
Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa
Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth
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Chi siamo
http://www.europedirectfrosinone.it
EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione europea la cui missione è
quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una capillare diffusione delle
politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il
centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta 50 strutture in Italia,
distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 in tutto il territorio dell’Unione europea.
La rete Europe Direct
http://europa.eu/europedirect/
Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11
Cosa offre
Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione
ai propri centri Europe Direct:
- consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere
informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle
Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di
finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE;
- promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche;
- consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e,
al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande,
pareri e suggerimenti .
I
Come agisce
ritenti una vasta
gamma di servizi prestati attraverso:
I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso:
- i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al
call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse
comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli
e guide gratuiti;
- i propri siti Internet;
- l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse
comunitario;
- la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di
informazione.
La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di
informazione specializzate sull’UE.
I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza
della Commissione europea in Italia.
Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma
http://ec.europa.eu/italia/
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