Europamente + Europabandi Luglio

2014
Europe Direct Frosinone
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n. 6 – Luglio 2014
Sommario
Questo mese…in primo piano
Al via il semestre italiano di presidenza italiana del Consiglio UE………………. pag. 2
Il nuovo corso delle Istituzioni europee: le nomine………………………………….pag. 6
NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 9
Cultura, istruzione & Gioventù - Erasmus in cifre: un altro anno da record
Fiscalità & Unione doganale/Statistiche, Audit interno & Lotta antifrode – Frode ai fondi UE: il
punto della Commissione
Imprese/ Ricerca& Innovazione - Dall’UE fondi per sovvenzioni a imprese e premi all’innovazione
Politica regionale - Politica di coesione 2014 – 2020: gli investimenti prioritari in relazione della
Commissione
ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE.........................................................pag. 12
Ambiente - Verso un’economia a “rifiuti zero”: proposte della Commissione per obiettivi di
riciclaggio più ambiziosi
Imprese & Industria - Green Economy: un piano d’azione “verde” per le PMI europee
Mercato interno/Tutela dei consumatori - Gioco d’azzardo on line: raccomandazione della
Commissione per tutelare i consumatori
Mercato interno & Servizi – Conti bancari per tutti e meno cari: via libera del Consiglio alla
direttiva UE
Occupazione & Affari sociali – YEI: adottato il Programma operativo per l’Italia
Salute pubblica: Un logo europeo per i medicinali on line
L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 16
Consultazione pubblica sulla qualità dell’acqua potabile nell’UE
Scadenza: 23 settembre 2014
Consultazione pubblica sulla revisione degli orientamenti della Commissione per le valutazioni
d’impatto
Scadenza: 30 settembre 2014
Consultazione pubblica sugli orientamenti della Commissione per la consultazione delle parti
interessate
Scadenza: 30 settembre 2014
Consultazione pubblica sulla dimensione urbana delle politiche dell’Unione – principali
caratteristiche dell’Agenda urbana dell’UE
Scadenza: 26 settembre 2014
Consultazione pubblica sulla strategia dell’UE per la regione alpina
Scadenza: 15 ottobre 2014
Consultazione pubblica sull’eventuale estensione dell’indicazione geografica protetta ai prodotti
non agricoli
Scadenza: 28 ottobre 2014
Consultazione sui prossimi sviluppi della Strategia Europa 2020
Scadenza: 31 ottobre 2014
EVENTI & INIZIATIVE…………………………………………………………………..
pag. 22
Supplemento Europa Bandi
pag. 28
Questo mese…in primo piano:
In questo numero di ”Europamente”, eccezionalmente, abbiamo selezionato due argomenti a cui dedicare
uno specifico approfondimento. All’indomani delle elezioni europee, infatti, si è aperta una fase cruciale
nell’ambito di quello che è stato definito da più parti “un anno di grande cambiamento per l’Europa”.
L’avvio del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione europea, con l’impegno del nostro
Paese a contribuire, nei prossimi sei mesi, all’azione dell’UE di sostegno alla ripresa, ed il processo di
rinnovo delle istituzioni europee, partito con la nomina dei presidenti del Parlamento e della Commissione,
sono, quindi, i temi trattati all’interno della sezione “Questo mese…in primo piano”.
Al via il semestre di
presidenza italiana del Consiglio UE
Premessa
D
al
1°
luglio
al
31
dicembre
2014
l'Italia
eserciterà - per la dodicesima
volta nella storia dell'Unione la Presidenza di turno del
Consiglio
dell'Unione
europea, subentrando alla
Grecia, che ha svolto tale ruolo
nei primi sei mesi dell'anno, in
base a un meccanismo che
prevede
la
rotazione
semestrale secondo un ordine
prestabilito.
Gli
Stati
membri
che
esercitano
la
Presidenza
semestrale
collaborano
a
gruppi di tre chiamati "Trio",
secondo un sistema introdotto
dal Trattato di Lisbona: fissano
obiettivi a lungo termine e preparano un programma comune che
stabilisce i temi che saranno affrontati dal Consiglio in un periodo di
18 mesi. Ciascuno dei tre Paesi redige, dunque, la propria “agenda”
semestrale basandosi sul programma concordato.
Il nostro Paese fa parte del “Trio di presidenze” che sarà formato, in
ordine di successione, da Italia, Lettonia e Lussemburgo e terrà la
guida del Consiglio dal 1° luglio 2014 al 31 dicembre 2015.
Detenere la Presidenza del Consiglio dell’UE costituisce
un'importante opportunità per il Paese di volta in volta chiamato ad
assumerla, considerato che tale incarico gli consente di accrescere la
propria influenza sull'agenda politica dell'Unione e di dare nuova
luce alla propria immagine a livello internazionale.
L’Italia ha assunto la presidenza in un periodo particolarmente
delicato, ma denso di possibilità di cambiamenti per l'Europa. La
presidenza italiana coincide, infatti, con i primi sei mesi di attività
del nuovo Parlamento europeo, eletto a maggio; in questo periodo è
previsto, poi, il rinnovo dei più alti incarichi istituzionali nell'Ue, che
includono la Commissione europea, l'Alto rappresentante
dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e lo stesso
Presidente del Consiglio europeo.
2
2 luglio 2014. In
plenaria a
Strasburgo:
passaggio di
testimone tra Grecia
e Italia
Il 2 luglio, prima del dibattito
con il Premier italiano, i neo
deputati europei, riuniti in
sessione plenaria a Strasburgo,
hanno ascoltato il primo
ministro
greco
Antonis
Samaras
(ex
deputato
europeo)
nella
sessione
dedicata alla presentazione
dei risultati della presidenza
uscente del Consiglio.
Bilancio della
presidenza greca
I
l
presidente
della
Commissione europea, José
Manuel Barroso, ha riassunto
la Presidenza greca in tre
parole: "logos", "pathos" e
"ethos" ed ha ringraziato il
primo
ministro
Antonis
Samaras ''per il modo in cui lui
e la sua squadra hanno
realizzato i loro doveri
lavorando molto duramente
“per
scadenze
rigorose”,
dimostrando come uno dei
Paesi più colpiti dalla crisi sia
stato in grado di rivelare un
impegno europeista anche per
contribuire costruttivamente
all’agenda europea.
In una presidenza che è durata solo quattro mesi – un periodo ridotto
rispetto ai consueti sei mesi a causa delle elezioni europee maggio –
“la Grecia ha concluso il lavoro su 67 atti legislativi e fatto progressi
in altri 15 iniziative legislative in diversi settori, con un budget
minimo, di cui è stato speso non oltre il 40%", ha osservato Samaras.
Significativi risultati sono stati ottenuti in tutti i settori prioritari della
Presidenza greca, secondo il premier greco che ha citato i progressi
sull’Unione Monetaria Europea (UEM) ed i passi in avanti compiuti
verso l’unione bancaria come i traguardi più importanti raggiunti.,
grazie ai quali l’UE è ora meglio attrezzata per evitare o comunque
affrontare al meglio eventuali crisi future.
In un periodo in cui l'Unione è afflitta dalla piaga della
disoccupazione, sono stati compiuti progressi sul piano
dell’occupazione e della crescita, grazie alla legislazione dell'UE in
materia di risorse proprie, e-business ed e-commerce, il distacco dei
lavoratori, la fatturazione elettronica negli appalti pubblici e la
divulgazione di informazioni non finanziarie delle imprese.
Samaras ha anche elencato i risultati nel settore della gestione delle
frontiere e dell’immigrazione, come la revisione della lista dei Paesi
con obbligo di visto che ha permesso a cittadini di 23 Paesi di entrare
nell’UE senza visto. Un grosso passo avanti, secondo Samaras, è stato
dato dalle linee guida post Stoccolma con lo sviluppo di politiche
efficaci di rimpatrio e sicurezza interna.
La presidenza ellenica ha poi rilanciato le politiche marittime anche
in chiave di crescita, energia e sicurezza.
Particolare attenzione dalla Grecia è stata dedicata all’allargamento
approdando ai negoziati di adesione con la Serbia ed al
riconoscimento di status di candidato all’Albania. Per quanto
riguarda l’adesione turca si è posto l’accento sulla questione cipriota.
Rispondendo alle critiche sulla sua gestione delle questioni interne,
Samaras ha auspicato che la sofferenza patita dai cittadini greci
diventi presto solo un "brutto ricordo" negli anni a venire. “Abbiamo
dimostrato che possiamo creare un futuro comune e che i cittadini
dell’Unione possono chiedere con successo un cambiamento” ha poi
affermato, esprimendo fiducia nella continuità tra la presidenza greca
e quella italiana: “Siamo particolarmente lieti che ora la presidenza
venga assunta dall’Italia che porterà avanti queste politiche. Il 2014
sarà ricordato come un anno di successo”.
La presidenza italiana: il discorso di Renzi
E’
stata poi la volta dell’Italia. Sempre nella sessione plenaria del 2
luglio il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi,
accompagnato dal ministro Federica Mogherini, ha presentato al
3
Parlamento europeo le linee
guida che ispireranno l’azione
della Presidenza italiana.
Prima Renzi ha incontrato i
parlamentari eletti in Italia,
sottolineando come "coraggio
ed orgoglio" dovranno essere
le parole chiave del semestre
italiano. E’ seguito, quindi,
l’intervento in aula con un
discorso di ampio respiro,
ricco di immagini accattivanti,
come quella del “selfie
dell’Europa” ("Se l'Europa si
facesse un selfie, sarebbe stanca e
rassegnata", a sottolineare la
"profonda ferita lasciata a tutti
noi" dalla crisi) e di riferimenti
colti,
con
agganci
alla
mitologia greca. Ha colpito
particolarmente il passo in cui
il nostro premier, ricordando
che la grande sfida che
l'Europa deve affrontare è
quella di riscoprire la sua
anima, la sua storia e i suoi
valori, ha fatto riferimento ad
una
generazione
nuova,
presente oggi in Europa, che
ha il “dovere di riscoprirsi
Telemaco,
di
meritare
l’eredità
dei
padri
dell’Europa”.
“Noi
non
vediamo il frutto dei nostri
padri come un dono dato per
sempre, ma una conquista da
rinnovare
ogni
giorno,
sapendo
che
non
è
semplicemente nella moneta
che abbiamo in tasca il nostro
destino: è nell’avere il diritto
di
chiamarsi
eredi,
di
assicurare un futuro a questa
tradizione, perché l’Europa
non è solo un’espressione
geografica, ma un’espressione
dell’anima”.
E’ stato sostanzialmente un
discorso
di
speranza
e
coraggio,
con
l’intento
d’infondere
fiducia
nella
popolazione
degli
Stati
membri e di sollecitare i
governanti nazionali e quelli
comunitari a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
La necessità di un allentamento delle misure d’austerità previste dal
Patto di stabilità e di crescita è stato un aspetto particolarmente
evidenziato dal presidente del Consiglio. "Adesso abbiamo la
stabilità: ma stiamo chiedendo che la crescita sia un elemento
fondamentale della politica europea", ha affermato per ribadire il
convincimento che, pur nel rispetto delle regole che l’Unione europea
si è data, il solo rigore finanziario non porta né crescita economica né
posti di lavoro.
Tra gli altri punti calcati da Renzi, l’attuazione di un programma
comune che possa fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione
clandestina dalle coste del Maghreb ed il ripristino della
collaborazione amichevole con la Gran Bretagna. Un’Europa senza
il Regno Unito sarebbe meno ricca e meno se stessa. Perdere la Gran
Bretagna significherebbe innescare un effetto domino di portata
continentale, con pesantissime ricadute sul progetto europeo coltivato
sin dal secondo dopoguerra: questo il pensiero da lui espresso a tal
proposito.
Successivamente è intervenuto il Presidente della commissione
europea Barroso che ha accolto il programma di riforme del
Presidente Renzi impegnandosi a sostenere i temi principali della
presidenza italiana.
La presidenza italiana: il programma
“E
uropa, un nuovo inizio” è il nome del documento contenente
il Programma della Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione
europea, consegnato da Matteo Renzi al Parlamento europeo prima
di entrare in aula . Nelle 81 pagine che lo compongono sono illustrate,
per ogni area e settore di competenza del Consiglio UE, gli indirizzi e
le politiche che il Governo italiano intende perseguire nei prossimi sei
mesi, con l’obiettivo dichiarato di fare ogni sforzo possibile per
rivitalizzare la Strategia Europa 2020 e sostenere una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva.
In sintesi:
Crescita e occupazione - L'Italia intende promuovere le riforme
strutturali e l'innovazione nei Paesi dell'UE. L'obiettivo è favorire un
"rinascimento industriale" per contrastare la disoccupazione e
rilanciare la competitività, con un'attenzione particolare per le piccole
imprese e la politica energetica e climatica da qui al 2030.
4
L'Italia prevede anche di
promuovere gli investimenti
in settori vitali come la tutela
dell'ambiente, le infrastrutture
e i servizi digitali.
Un altro punto essenziale è lo
sviluppo sostenibile, intorno al
quale ruota anche l'Expo
Milano 2015, il cui tema è
"Nutrire il pianeta. Energia per
la vita".
Un'Europa più vicina ai
cittadini - Per rispondere al
crescente
scetticismo
nei
confronti
dell'integrazione
europea,
la
presidenza
desidera
promuovere
la
trasparenza,
la
responsabilizzazione
e
la
digitalizzazione, per garantire
una valida collaborazione tra
le istituzioni europee.
L'Italia desidera che l'UE
assuma un ruolo più attivo in
settori in cui può fare la
differenza, come la tutela dei
diritti fondamentali e la
politica di immigrazione e
asilo. Viceversa, auspica che
sia meno presente in ambiti
che possono essere gestiti
meglio a livello nazionale,
regionale o locale.
L'Europa
sulla
scena
internazionale - La presidenza
ritiene che la politica estera
dell'UE abbia bisogno di un
approccio più ampio per
affrontare le sfide regionali e
mondiali. Principale sfera
d'intervento saranno le regioni
che confinano con l'UE, in
particolare il Mediterraneo.
Il processo di transizione
nell'Africa settentrionale e il
processo di pace in Medio
Oriente
richiederanno
un
sostegno costante, ma l'Italia
intende concentrarsi anche sui
nuovi accordi di associazione
con la Georgia, la Moldavia e
l'Ucraina.
All'ordine del giorno non
mancheranno
i
negoziati
commerciali, specie i colloqui
con gli Stati Uniti sulla partnership transatlantica per il commercio e
gli investimenti, che l’Italia s'impegna a far progredire.
Per approfondimenti:
Il sito della Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione europea :
http://italia2014.eu/it/
Il programma della Presidenza italiana:
http://italia2014.eu/it/news/post/il-programma-del-semestre/
Bilaterale Governo – Commissione UE
Renzi e Barroso
S
econdo una consuetudine che si ripete all’avvio di ciascun
Semestre di Presidenza, nella mattinata di venerdì 4 luglio i
rappresentanti del Governo italiano, che dal primo luglio ha assunto
la presidenza di turno del Consiglio, UE, hanno incontrato il collegio
dei Commissari europei.
Favorire un dialogo preliminare sulle finalità del programma
settoriale della Presidenza italiana è stato l’obiettivo dell’incontro
svoltosi a Villa Madama, che ha previsto un colloquio tra il Presidente
del Consiglio, Matteo Renzi, e il Presidente uscente della
Commissione europea, Josè Manuel Barroso, nonché confronti
bilaterali tra Ministri e Commissari di riferimento.
A fine mattinata c’è stata la conferenza stampa congiunta di Renzi e
Barroso, che ha chiuso il bilaterale tra la Commissione europea e il
Governo italiano.
«Il nostro obiettivo, il grande obiettivo del semestre è quello di restituire
speranza, passione ed entusiasmo ai cittadini Ue, che sono i nostri
stakeholder, il motivo per cui quotidianamente lavoriamo”, ha affermato il
premier Renzi, ribadendo quanto dichiarato due giorni prima al
Parlamento di Strasburgo.
L'Italia, ha spiegato Renzi, vivrà in questo semestre un momento
molto importante e significativo quale la presentazione del progetto
ufficiale di riforme dei mille giorni che partirà il 1° settembre 2014 e
terminerà il 28 maggio 2017: un percorso di riforme che, come ha
evidenziato il premier “ è quello di cui gli italiani sentono l'esigenza e la
necessità e che più volte è stato sollecitato dalle raccomandazioni della
Commissione".
Nel corso del suo intervento, il Presidente del Consiglio ha voluto
ricordare il conferimento al professor Joseph Halevi Hurwitz Weile
presidente dell'Istituto Universitario Europeo di Firenze, della
cittadinanza italiana per meriti speciali. Ha ricordato, inoltre, alcuni
dei più importanti eventi istituzionali del Semestre, come la Digital
Venice, il summit europeo incentrato sulle politiche dell'Agenda
5
Digitale, che si è svolto a
Venezia di lì a pochi giorni
(dal 7 al 12 luglio) e il summit
ASEM
Asia-UE,
in
programma ad ottobre.
Il Presidente Barroso, in
apertura del suo discorso, ha
reso omaggio al Presidente
della
Repubblica Italiana,
Giorgio Napolitano, e alla sua
passione per l'Europa, "che è
la stessa dell'Italia": una
passione che dovrebbe essere
alla base del lavoro tra la
Commissione e i governi
nazionali, perché "è sbagliato,
da parte dei governi, addossare
tutte le colpe su Bruxelles e Strasburgo. Al tempo stesso è un errore pensare
che a Bruxelles e a Strasburgo le decisioni debbano essere prese senza
considerare le questioni interne ad ogni Paese".
Barroso e Renzi hanno ribadito che il rigore dei conti deve viaggiare
in parallelo con l'aumento degli investimenti, fondamentali per la
crescita dell'Europa e per l'aumento dei posti di lavoro. Al tempo
stesso Barroso ha voluto sottolineare come lo sforzo riformista che
l'Italia sta compiendo è necessario "non perché lo vuole la
Commissione europea, ma perché nel ventunesimo secolo, per
fronteggiare la globalizzazione, tutti gli Stati membri devono
diventare più competitivi e per farlo devono mantenere anche il
rigore nei conti".
All'interno del Servizio Audovisual EbS della Commissione europea sono
disponibili i video della visita della Commissione europea a Roma e della
conferenza stampa conclusiva con il Presidente del Consiglio italiano e il
Presidente della Commissione europea.
http://ec.europa.eu/avservices/focus/index.cfm?sitelang=en&focusid=379
Il nuovo corso delle istituzioni europee: le nomine
Al via l’ottava legislatura del Parlamento europeo. La rielezione di Schulz
“A
uspico che il nuovo Parlamento sia all’altezza delle aspettative dei
cittadini europei che con il loro voto hanno chiesto un cambiamento” delle
politiche dell’Unione”: con queste parole il presidente ad interim
Gianni Pittella, in un’aula gremita dai nuovi europarlamentari e da
un grande pubblico, ha inaugurato a Strasburgo i lavori dell’ottava
legislatura del Parlamento europeo” nella mattinata di martedì 1°
luglio.
L’inaugurazione è avvenuta tra qualche polemica: gli euroscettici
dell’Ukip hanno voltato le spalle all’orchestra mentre suonava l’inno
alla gioia, inno dell’Unione europea.
Nella stessa mattinata i neodeputati europei hanno rieletto il
socialdemocratico
tedesco
Martin Schulz Presidente del
Parlamento europeo, confermando il suo mandato per altri due anni
e mezzo, fino a gennaio 2017.
Schulz (che era stato il
candidato del suo partito alla
presidenza
della
Commissione)
è stato eletto al primo
scrutinio,
a
maggioranza
assoluta, con 409 voti sui 612
voti
espressi.
Gli
altri
candidati erano: Sajjad Karim
(ECR, UK) 101 voti; Pablo
Iglesias (GUE, ES) 51 voti;
Ulrike Lunacek (Verdi/ALE,
AT) 51 voti.
6
La rielezione di Martin Schulz alla presidenza del Parlamento
europeo è una novità assoluta nella storia dell'assemblea, da quando nel 1979 - è eletta direttamente a suffragio universale.
“Prenderò molto sul serio il mio compito, perché siamo il cuore della
democrazia europea, con il compito di adottare la legislazione,
sorvegliandone la sua attuazione”, ha dichiarato Schulz, passando poi ad
illustrare le priorità della nuova legislatura. Tra queste, ha indicato
la lotta alla disoccupazione giovanile e politiche per l'immigrazione
"più umane". E ancora, il completamento dell'unione bancaria, la
trattativa per l'accordo Ue-Usa, la creazione di una "carta dei diritti
digitali", la "giustizia per le persone e le imprese" ed "una politica
energetica per essere indipendenti e per avere un giusto prezzo per le
imprese". Il presidente Schulz ha rassicurato il presidente del
Consiglio Matteo Renzi sul fatto che in Parlamento europeo troverà
"un'ampia maggioranza" nell'interpretazione più flessibile delle
regole europee sulla disciplina di bilancio.
Altre nomine
Nel pomeriggio il neoeletto Presidente del PE ha presieduto la seduta
nella quale i deputati hanno eletto i 14 vicepresidenti. Questi,
insieme al presidente e ai 5 Questori ( i deputati che si occupano delle
questioni amministrative inerenti i deputati stessi) - eletti il giorno
successivo - andranno a formare l'Ufficio di Presidenza (il Bureau).
Con la votazione di mercoledì 2 luglio è stato approvato il numero
dei deputati delle 20 commissioni parlamentari e delle 2
sottocommissioni - che riflette l'equilibrio politico del Parlamento per la nuova legislatura. L'elenco di membri di ogni commissione è
stato approvato giovedì 3 luglio.
Successivamente le commissioni hanno eletto i loro nuovi presidenti e
vicepresidenti.
Elezione dei commissari ad interim
Mercoledì 16 luglio sono state approvate dal Parlamento le
candidature dei quattro commissari europei designati per sostituire
coloro che sono stati eletti deputati.
I quattro candidati hanno ricevuto 421 voti a favore, 170 contrari e 32
astenuti, dopo essere stati ascoltati nelle commissioni parlamentari
delle rispettive aree di competenza nel corso di un'audizione
pubblica. Hanno iniziato il loro mandato dopo il via libera definitivo
del Consiglio e resteranno in carica al termine del mandato della
Commissione attuale che scade il 31 ottobre 2014.
I nuovi Commissari e i rispettivi portafogli:
Jyrki Katainen (Finlandia),
responsabile per gli Affari
economici e monetari e l'euro,
sostituisce Olli Rehn.
Ferdinando
Nelli
Feroci
(Italia)
responsabile
per
l'Industria e l'Imprenditoria,
sostituisce Antonio Tajani.
Martine
Reicherts
(Lussemburgo) responsabile
per la Giustizia, i Diritti
fondamentali
e
la
Cittadinanza,
sostituisce
Viviane Reding.
Jacek Dominik (Polonia),
responsabile
per
programmazione finanziaria
e di bilancio, sostituisce
Janusz Lewandowski.
"I quattro candidati porteranno la
loro importante esperienza al
Collegio dei Commissari" ha
commentato il Presidente
Barroso che ha fatto i
complimenti
ai
quattro
nominati: "Non vedo l'ora di
lavorare con loro". Il prossimo
Commissario
italiano
per
l'Industria e l'Imprenditoria,
Ferdinando Nelli Feroci, è
stato presidente dello IAI
(Istituto Affari Internazionali).
E'
stato
rappresentante
permanente d'Italia presso
l'Unione europea a Bruxelles
tra il 2008 e il 2013, capo di
gabinetto
(2006-2008)
e
direttore
generale
per
l'integrazione europea (20042006) presso il Ministero degli
Esteri. In precedenza aveva
prestato servizio a New York
presso le Nazioni Unite, ad
Algeri, a Parigi e a Pechino. E'
docente della School of
7
Government della LUISS e autore di numerosi articoli e saggi in
materia di relazioni internazionali, affari europei e scienze politiche.
Per approfondimenti:
http://www.europarl.europa.eu/portal/it
http://www.elections2014.eu/it/
Presidenza della Commissione: eletto Juncker
C
on 422 voti a favore, 250 contrari, 47 astenuti e 10 schede nulle, il
15 luglio il Parlamento europeo ha eletto Jean-Claude Juncker
prossimo Presidente della Commissione europea. La maggioranza
necessaria per la sua elezione era di 367 voti. Europeista convinto, il
successore di José Manuel Barroso vanta una lunga esperienza
politica: già Primo Ministro per 18 anni del Lussemburgo, suo Paese
di nascita, è stato il primo presidente dell’Eurogruppo, incarico che
ha ricoperto dal 2005 al 2013.
Come candidato del partito (PPE) che ha ottenuto la maggioranza dei
seggi nelle elezioni europee del 22-25 maggio, Juncker era stato
nominato come candidato di maggioranza dal Consiglio europeo il 27
giugno, in seguito a una votazione formale nella quale 26 Capi di
Stato e di governo avevano votato in suo favore e due contro.
E’ stata la prima volta che, in base alle regole sancite nel trattato di
Lisbona, il Presidente della Commissione europea è stato eletto dal
Parlamento europeo, su proposta del Consiglio europeo.
Il suo mandato inizierà il 1° novembre 2014 e avrà una durata di
cinque anni.
Nel suo intervento di fronte all’Assemblea di Strasburgo Juncker ha
evidenziato le linee programmatiche che caratterizzeranno il suo
mandato, indicando, come priorità principale, l’attuazione di un forte
piano di investimenti per rilanciare l'occupazione e la competitività,
con uno stanziamento di 300 miliardi di euro nell'arco dei prossimi
tre anni.
Ha dichiarato di voler far fronte al problema dell'immigrazione
clandestina e dei profughi - che ha precisato “non sono problemi
dell'Italia, di Cipro e Malta,
sono problemi dell'Europa
tutta" - con la nomina di un
commissario responsabile per
l’immigrazione.
Nel suo programma il nuovo
Presidente ha incluso i temi
economici e sociali, tenendo
conto anche del peso delle
riforme strutturali che grava
su lavoratori e pensionati.
Infine, il suggerimento agli
Stati membri di rispettare
l'equilibrio di genere nelle loro
proposte per i candidati al
ruolo di Commissari e l'invito
a presentare le proprie
preoccupazioni o soluzioni in
merito
al
processo
d'integrazione europea.
"Voglio lavorare per un'Unione
che sia impegnata sul fronte della
democrazia e delle riforme, che
non sia onnipresente, ma che
operi a favore dei cittadini e non
contro di essi. Voglio lavorare per
un'Unione in grado di ottenere
risultati".
Il Presidente eletto della
Commissione
invierà
ora
comunicazioni
ufficiali
ai
leader degli Stati membri,
invitandoli a proporre gli altri
membri candidati della nuova
Commissione.
Gli orientamenti politici di
Juncker per la prossima
Commissione europea sono
contenuti in un documento
intitolato "Un nuovo inizio
per l'Europa – il mio
programma
per
l'occupazione, la crescita,
l'equità e il cambiamento
democratico".
http://ec.europa.eu/about/juncker-commission/docs/pg_en.pdf
8
Notizie
flash dall’UE
Cultura, Istruzione &
Gioventù
O
ltre 320 mila persone: è il
numero
di
coloro
che,
nell’anno
accademico
2012/2013, hanno partecipato
ad Erasmus, il Programma
flagship per eccellenza a
livello comunitario, nato 27
anni fa. Gli ultimi dati, resi
noti
dalla
Commissione
europea lo scorso 10 luglio,
registrano un vero e proprio
record e un aumento del 6% a
livello
europeo
rispetto
all’anno
accademico
precedente. Dei quasi 270 000
studenti che hanno beneficiato
di borse unionali per studiare
o ricevere una formazione
all'estero, 212 mila sono partiti
per un periodo di studio
presso
un’Università
straniera, mentre uno su
cinque (circa 55 000), con un
aumento del 16% rispetto
all’anno precedente, ha optato
per l’Erasmus Placement che
consente di svolgere tirocini
presso imprese di un altro
Paese europeo.
Spagna, Germania e Francia
si confermano come le mete
Erasmus in cifre: un altro anno da record
più popolari tra gli
studenti
Erasmus,
avendo
accolto
rispettivamente 40.202,
30.368 e 29.293 giovani
europei.
La penisola iberica resta
anche la regione che
ogni anno invia più
studenti Erasmus e
Placement in giro per
l’Europa (39.249), seguita da Francia (35 311) e Germania (34 891).
L’’Italia contribuisce in maniera significativa alla mobilità Erasmus,
occupando il 5° posto nella classifica delle Paesi più gettonati, con
19.964 studenti stranieri ospitati nel nostro Paese. Sale invece al 4°
posto per numero di studenti outgoing, ben 25.805.
L’aumento delle persone in mobilità ha caratterizzato quasi tutte le
nazioni.
Le statistiche indicano che l’importo medio della borsa Erasmus
media, destinata a coprire parte dei costi di viaggio e di soggiorno
all'estero, è stato pari a 272 euro al mese, il che rappresenta un
aumento del 9% rispetto all'anno precedente (250 euro). La borsa è
integrata in certi Paesi da finanziamenti nazionali, regionali o
istituzionali.
Erasmus non è soltanto un programma di scambio di studenti: nel
2012-2013 oltre 52.600 membri del personale accademico e
amministrativo hanno ricevuto finanziamenti da Erasmus per
insegnare o ricevere una formazione all'estero. Importantissimo è
anche il dato relativo all’aumento della mobilità del personale di
impresa con sostegno Erasmus per insegnare presso istituzioni di
istruzione superiore estere: ne hanno beneficiato 500 persone, più
20% rispetto all’anno precedente.
Con un budget di 15 miliardi per il periodo 2014-2020, Erasmus+ (il
nuovo programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù
e lo sport per il periodo 2014-2020 che raggruppa i programmi
dell'UE già esistenti in questi settori) nell'arco dei prossimi sette anni
erogherà borse a 4 milioni di persone, tra cui 2 milioni di studenti
dell'istruzione superiore e 300 000 membri del personale. Esso
finanzierà anche 135 000 scambi di studenti e di personale tra i Paesi
europei e i Paesi partner nel mondo.
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-821_it.htm
9
Fiscalità &Unione doganale/ Statistiche
Audit interno & Lotta antifrode
Frodi ai fondi UE: il punto della
Commissione
I
n base ai dati forniti nella relazione annuale
della Commissione sulla tutela degli interessi
finanziari dell'Unione, pubblicata il 17 luglio, nel
2013 le frodi ai danni del bilancio dell'Unione
individuate dalle autorità nazionali sono
leggermente diminuite rispetto al 2012. Si rileva
che le frodi individuate nella spesa dell'UE
rappresentano meno del 0,2% di tutti i fondi. La
Commissione ritiene tuttavia che siano necessari
maggiori sforzi, a livello nazionale, per prevenire,
individuare e segnalare le frodi che colpiscono i
fondi UE. Nel rapporto sono illustrate nel
dettaglio le numerose iniziative intraprese dalla
Commissione nel 2013 per combattere le frodi ai
danni del bilancio dell'Unione. Tali misure si
basano sull'intenso programma antifrode portato
avanti dalla Commissione stessa negli ultimi
cinque anni. “È ora che gli Stati membri facciano la
loro parte e intervengano con maggiore efficacia”, ha
dichiarato Algirdas Šemeta, Commissario per la
Fiscalità e l'unione doganale, le statistiche, l'audit
interno e la lotta antifrode, nel presentare la
relazione
che
formula
raccomandazioni
dettagliate sugli aspetti ai quali le autorità
nazionali
dovrebbero
prestare
particolare
attenzione in questo ambito, rivedendo i loro
controlli per garantire che siano mirati e basati
sull'analisi dei rischi.
La relazione è consultabile al seguente indirizzo:
http://ec.europa.eu/anti_fraud/about-us/reports/communities-reports/index_en.htm
Imprese/ Ricerca & Innovazione
Dall’UE fondi per sovvenzioni a
imprese e premi all’innovazione
bilancio di COSME, il programma per
finanziamento alle piccole e medie imprese.
Per saperne di più:
il
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-851_it.htm
L
a Commissione europea ha messo in campo
due importanti iniziative per supportare la ricerca
e l'innovazione in Europa.
Il 22 luglio, infatti, ha annunciato la firma di un
accordo con il Fondo europeo per gli
investimenti atto ad incrementare le opportunità
di finanziamento per le PMI europee. Queste
avranno fra breve accesso ad un importo fino a 25
miliardi di euro di finanziamenti addizionali in
forma sia di garanzie sui prestiti sia di capitale
grazie agli 1,3 miliardi di euro stanziati nel
Contemporaneamente, la Commissione ha
lanciato una nuova azione pilota dal titolo
"Corsia veloce per l'innovazione" (CVI), con una
dotazione di 100 milioni di EUR, ed ha annunciato
cinque premi all'innovazione nell'ambito di
Orizzonte 2020 che, con una dotazione di quasi
80 miliardi di euro per un periodo di sette anni,
rappresenta il più ricco programma di ricerca e
innovazione che l'UE abbia mai avuto.
La CVI ha lo scopo di sostenere l'economia
europea
offrendo
alle
imprese
e
alle
organizzazioni innovative sovvenzioni che
permettano loro di portare fino alla fase della
commercializzazione le idee migliori. I premi
offrono un compenso per le innovazioni
tecnologiche di elevato interesse per la società.
10
Nel comunicato, in cui è espressa grande grande
soddisfazione per la notevole partecipazione ai
primi bandi di Orizzonte 2020 annunciati lo
scorso dicembre, è confermata la disponibilità di 7
miliardi di EUR per i bandi nell'ambito di
Orizzonte 2020 nel corso del 2015. Viene, inoltre,
definito il calendario per la presentazione delle
proposte. Le domande per la "corsia veloce per
l'innovazione” potranno essere presentate a
partire dal gennaio 2015. I concorsi per i cinque
premi all'innovazione cominceranno fra la fine del
2014 e l'inizio del 2015. I premi, del valore di 6
milioni di EUR nel 2015, coprono tre differenti
aree tematiche di ricerca: salute (premio per la
riduzione dell'uso degli antibiotici, premio per lo
scanner degli alimenti), ambiente (premio per la
riduzione dell'inquinamento atmosferico) e TIC
(condivisione collaborativa dello spettro, premio
per la trasmissione ottica).
Per approfondimenti:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-849_it.htm
Politica regionale
Politica di coesione 2014-2020: gli investimenti prioritari in relazione della
Commissione
L
a Commissione
europea
ha
pubblicato,
lo
scorso 14 luglio, la
Sesta
relazione
sulla
coesione
economica, sociale
e territoriale, da cui
emerge
che
la
politica di coesione
dell’UE rispetta gli obiettivi di crescita della
strategia Europa 2020 creando posti di lavoro e
riducendo le disparità in tutta Europa.
I risultati concreti si possono evincere dagli
investimenti effettuati nel periodo 2007-2013. I
dati finora disponibili (fino alla fine del 2012),
testimoniano la creazione di circa 600 000 nuovi
posti di lavoro, il sostegno a 80 000 nuove
imprese, l’accesso alla banda larga per 5 milioni di
cittadini e un miglior approvvigionamento di
acqua potabile per 3,3 milioni di persone. Inoltre
5,7 milioni di persone in cerca di lavoro hanno
ottenuto un aiuto per accedere al mondo del
lavoro, mentre altre 8,6 milioni di persone, grazie
al sostegno, hanno ottenuto le qualifiche
necessarie.
In riferimento al prossimo periodo 2014-2020, la
relazione descrive come gli investimenti saranno
concentrati su settori fondamentali quali:
 passaggio a un’economia più ecocompatibile
mediante investimenti a favore dell’efficienza
energetica e delle energie rinnovabili – con una
disponibilità di più di 38 miliardi di EUR - a
fronte di 16,6 miliardi di EUR investiti
nell’economia a basse emissioni di carbonio nel
periodo 2007-2013;
 l’occupazione - oltre 80 miliardi di EUR
saranno investiti in capitale umano mediante il
Fondo sociale europeo e l’iniziativa per
l’occupazione giovanile;
 l’inclusione sociale – in base alle nuove regole
della politica di coesione, almeno il 20 % del
Fondo sociale europeo sarà investito nel
rafforzamento dell’inclusione sociale e nella lotta
contro la povertà.
 le PMI - secondo i piani di spesa e gli accordi
di partenariato degli Stati membri il sostegno alle
piccole e medie imprese, affinché diventino più
competitive, raggiungerà i 33 miliardi di EUR ,
registrando un aumento di quasi 10 miliardi di
EUR.
La Commissione sta inoltre inaugurando una
nuova piattaforma aperta di dati relativi alla
politica di coesione per sostenere una maggiore
attenzione ai risultati, aumentare la trasparenza e
favorire il dibattito sui risultati dei finanziamenti
effettuati nell'ambito della politica di coesione. Gli
utenti possono esaminare i dati della relazione per
mezzo di una serie di mappe e grafici interattivi e
possono presentare le loro osservazioni.
https://cohesiondata.ec.europa.eu/
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docoffic/official/reports/cohesion6/6cr_en.pdf
11
Orientamenti
politici & legislazione
Ambiente
Verso un’economia a “rifiuti zero”: proposte della Commissione per obiettivi di
riciclaggio più ambiziosi
I
l 2 luglio la Commissione
europea ha adottato alcune
proposte intese a promuovere
il riciclaggio negli Stati
membri. Il conseguimento dei
nuovi obiettivi in materia di
rifiuti creerebbe 580 000 nuovi
posti di lavoro, rendendo
l'Europa più competitiva e
riducendo la domanda di
risorse scarse e costose. Le
misure
proposte,
che
consentirebbero peraltro di
ridurre l'impatto ambientale e
le emissioni di gas a effetto
serra, prevedono il riciclaggio
del 70% dei rifiuti urbani e
dell'80%
dei
rifiuti di
imballaggio entro il 2030 e, a
partire dal 2025, il divieto di
collocare in discarica i rifiuti
riciclabili. Tra gli obiettivi
figura anche la riduzione dei
rifiuti marini e alimentari.
L'innalzamento degli obiettivi
in materia di rifiuti nelle
direttive
esistenti
rientra
nell'ambizioso
sforzo
di
realizzare una transizione
fondamentale da un'economia
lineare a una più circolare. La
nuova visione propone un
modello economico diverso,
dove le materie prime non
vengono più estratte, utilizzate una sola volta e gettate via. In
un'economia circolare i rifiuti spariscono e il riutilizzo, la riparazione
e il riciclaggio diventano la norma. Prolungare l'uso produttivo dei
materiali, riutilizzarli e aumentarne l'efficienza servono anche a
rafforzare la competitività dell'UE sulla scena mondiale. Tale
approccio è delineato in una comunicazione che spiega come
l'innovazione nei mercati dei materiali riciclati, nuovi modelli
imprenditoriali, la progettazione ecocompatibile e la simbiosi
industriale possano permetterci di passare a una società e a
un'economia a "rifiuti zero".
Le proposte legislative avanzate dalla Commissione passeranno ora
al vaglio del Consiglio e del Parlamento europeo.
Per saperne di più:
http://ec.europa.eu/news/environment/140710_it.htm
http://ec.europa.eu/environment/waste/target_review.htm
Imprese & Industria
Green Economy: un piano d’azione
“verde” per le PMI europee
“P
iano d’azione verde per le PMI: aiutare le
PMI a trasformare le sfide ambientali in
opportunità di business“: è il titolo di
Comunicazione adottata il 2 luglio dalla
Commissione europea. Si tratta di un documento
in cui sono illustrate una serie di iniziative
proposte a livello europeo e orientate alle Piccole
e Medie Imprese con l’intento di aiutare queste
ultime a sfruttare le opportunità offerte dal
passaggio a un’economia verde, nel quale l’UE
individua la chiave per una crescita sostenibile.
12
L'occupazione "verde", che implica lavorare con
informazioni, tecnologie o materiali che tutelano
l'ambiente, è in rapida espansione in
Europa. Offre opportunità d'impiego nei seguenti
settori: riciclaggio, biodiversità, isolamento per
accrescere l’efficienza energetica, miglioramento
della qualità dell'aria, energie rinnovabili.
Nonostante la recessione, il numero di posti di
lavoro in questi settori è cresciuto del 20% e si
prevede che se ne possano creare altri 20 milioni
da qui al 2020.
Il piano delineato dalla Commissione comprende
le seguenti azioni: prevedere le competenze e
conoscenze che saranno necessarie in questi
settori e aiutare i lavoratori ad acquisirle; spostare
il carico fiscale dal lavoro all’inquinamento;
incoraggiare un dibattito tra datori di lavoro e
sindacati per garantire che i lavoratori ricevano
un sostegno adeguato; migliorare, a livello
internazionale, la condivisione delle conoscenze
riguardo alla crescita dei settori verdi; fornire
orientamenti alle piccole imprese per aiutarle a
gestire la transizione; conformarsi alle normative
ambientali e anticipare il fabbisogno di
competenze.
Le proposte
della Commissione europea
passeranno ora al vaglio del Consiglio dei ministri
dell’UE e del Parlamento europeo ai fini
dell'approvazione.
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-766_it.htm
Mercato interno & Servizi /Tutela dei Consumatori
Gioco d’azzardo on line: raccomandazione della
Commissione per tutelare i consumatori
I
l gioco d'azzardo online è un business che ha raddoppiato i profitti
economici
che
possono
derivare dal gioco d’azzardo
eccessivo
o
compulsivo,
dovrebbero essere integrati
dagli Stati membri nelle
proprie normative in materia.
Informazioni
corrette
e
trasparenti sui rischi, tutela
dei minori e pubblicità più
responsabili sono tra
i
provvedimenti auspicati.
La
raccomandazione
è
accompagnata
da
una
valutazione d’impatto e da
uno studio comportamentale
sul gioco d’azzardo on-line e
misure adeguate per la tutela
dei consumatori.
Gli
Stati
membri
sono
invitatati a notificare alla
Commissione
le
misure
adottate alla luce della
raccomandazione 18 mesi
dopo la sua pubblicazione
nella
Gazzetta
Ufficiale
dell'Unione
europea.
La
Commissione valuterà le
misure da essi adottate 30
mesi dopo la pubblicazione.
negli ultimi sei anni; per questo la Commissione europea ha deciso
di intervenire per proteggere meglio i consumatori, soprattutto
adolescenti, i più a rischio di caduta nel vortice poco regolato e
controllato del gioco su internet. Con una Raccomandazione (cioè
uno strumento non vincolante diretto ad orientare le politiche
nazionali) adottata lo scorso 14 luglio la Commissione ha invitato i 28
Stati membri ed anche i gestori di gioco d’azzardo on-line a
realizzare un livello elevato di protezione in tutta l’UE in questo
settore digitale in rapida espansione.
Tale raccomandazione, che costituisce uno degli elementi essenziali
del piano d’azione della Commissione “Verso un quadro normativo
europeo approfondito relativo al gioco d’azzardo on-line”, adottato
il 23 ottobre 2012, stabilisce una serie di principi relativi ai servizi di
gioco d’azzardo on-line e alla pubblicità e sponsorizzazione
responsabile di questi servizi. Tali principi, che mirano a
salvaguardare la salute e a ridurre al minimo gli eventuali danni
Per saperne di più:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-828_it.htm
http://ec.europa.eu/internal_market/gambling/initiatives/index_en.htm#recommendation
13
Mercato interno & Servizi
Conti bancari per tutti e meno cari:
via libera del Consiglio alla direttiva
UE
L
o scorso 23 luglio il Consiglio Affari generali
dell'Unione ha dato il via libera definitivo alla
direttiva che prevede per tutti i consumatori
europei, anche se sono residenti in un altro Paese,
la possibilità di aprire un conto con funzionalità
di base. Si tratta dell’ok definitivo giunto dopo
che lo scorso 15 aprile il Parlamento Ue aveva
approvato in plenaria il testo legislativo proposto
nel maggio 2013 dalla Commissione Ue. La
proposta dell’esecutivo UE era nata dai risultati di
alcuni studi secondo i quali circa 58 milioni di
consumatori europei non hanno ancora un conto
corrente e, in alcune situazioni, non sono in grado
di aprire un conto corrente in uno Stato in cui non
sono residenti o non possono farlo se non hanno a
disposizione sufficienti risorse finanziarie.
La nuova normativa riconosce a tutti i cittadini
residenti in Europa, migranti inclusi, il diritto a
un conto corrente di base, indipendentemente dal
loro luogo di residenza o dalla situazione
finanziaria.
La direttiva consentirà, inoltre, di migliorare
sostanzialmente la trasparenza e la comparabilità
delle informazioni sulle commissioni e di rendere
più facile cambiare conto corrente da una banca
all’altra.
Gli Stati membri avranno ora due anni di tempo
per recepire la direttiva negli ordinamenti
nazionali.
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/barnier/headlines/speeches/2014/07/20140723_en.htm
Occupazione & Affari sociali
YEI:
adottato
il
operativo per l’Italia
L
a Commissione europea ha adottato, l’11
luglio, il programma operativo nazionale per
l'implementazione, in Italia, dell'iniziativa a
favore dell'occupazione giovanile (Youth
Employment Initiative - YEI) a cui è destinata
una dotazione di 6 miliardi di euro dei quali
possono beneficiare 20 Stati membri (che hanno
regioni in cui la disoccupazione giovanile supera
il 25%).
Il nostro Paese, (il secondo maggior destinatario
di finanziamenti a titolo dell'iniziativa a favore
programma
dell'occupazione giovanile, con più di 530 milioni
di euro che verranno utilizzati in quasi tutte le
regioni italiane sotto il coordinamento del
Ministero del Lavoro) mobiliterà 1,5 miliardi di
euro da diverse fonti, tra cui 1,1 miliardi di euro a
valere sul bilancio europeo (iniziativa a favore
dell'occupazione giovanile e Fondo sociale
europeo) per aiutare i giovani a trovare lavoro.
Il
programma
operativo
contribuirà
essenzialmente ad attuare la “garanzia per i
giovani”, l'ambiziosa iniziativa su scala dell'UE
volta ad assicurare che ogni giovane fino a 25 anni
riceva un'offerta qualitativamente valida di
lavoro, di istruzione o di formazione entro quattro
mesi
dall'inizio
della
disoccupazione
o
dall'abbandono dell'istruzione formale, con
interventi d'informazione e di orientamento,
formazione professionale, collocamenti lavorativi,
apprendistati, tirocini, non limitati solo ai giovani
più qualificati, promozione del lavoro autonomo e
14
dell'imprenditorialità, opportunità di mobilità
professionale su scala transnazionale e territoriale;
non da ultimo un sistema basato sul servizio
pubblico con la possibilità di certificare
l'acquisizione di nuove competenze. Gli interventi
saranno estesi in Italia ai giovani fino ai 29 anni
di età.
Quello dell’Italia è il secondo programma
operativo adottato dopo la Francia; altri Stati
membri, tra cui Bulgaria, Croazia, Irlanda, Polonia
e Svezia, stanno completando i progetti da
finanziarsi a valere sull'iniziativa a favore
dell'occupazione giovanile.
Le Regioni italiane sono attori fondamentali per il
successo di questo programma. Nel quadro della
strategia complessiva esse hanno progettato
interventi specifici rispondenti alle loro esigenze e
coerenti con il contesto socioeconomico locale.
Tali interventi fruiranno del sostegno di tutti i
principali attori, in particolare dei servizi pubblici
per l'impiego che stanno ristrutturando le loro
procedure per offrire misure innovative di
attivazione.
Per ulteriori informazioni:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-826_it.htm
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=1829&furtherNews=yes
Salute pubblica
Un logo europeo
medicinali online
P
per
garantire
er garantire la sicurezza dei
i
medicinali
acquistati online la Commissione europea, il 24
giugno, ha adottato un regolamento di attuazione
nel contesto della direttiva sui medicinali
falsificati (direttiva 2011/62/UE) che stabilisce un
logo comune per le farmacie online nonché i
requisiti tecnici per assicurarne l'autenticità.
Come funziona il logo? Innanzitutto, occorre
cercare il logo sul sito web attraverso il quale si
pensa
di
acquistare
i
medicinali.
Questo è il logo
da cercare sulla
homepage di una
farmacia online.
Il rettangolo nella
metà
sinistra
deve recare la
bandiera
del
Paese in cui è sita
la farmacia online
e il testo dovrà
essere tradotto nella lingua o nelle lingue ufficiali
di tale Paese.
Una volta trovato, bisogna cliccare su di esso. Si
dovrebbe, quindi, essere indirizzati al sito web
dell'autorità nazionale di regolamentazione che
elenca tutte le farmacie online che operano
legalmente e gli altri dettaglianti autorizzati di
medicinali. Una volta controllato che la farmacia
figuri sull'elenco, si può procedere ad effettuare
l'acquisto.
Il regolamento dovrebbe entrare in vigore entro le
prossime quattro – sei settimane. Gli Stati membri
dispongono di un anno per prepararne
l'applicazione. La Commissione europea fornisce
alle autorità nazionali un pacchetto di strumenti
per la comunicazione per aiutarli nei preparativi
delle campagne nazionali di sensibilizzazione
prescritte dalla direttiva sui medicinali falsificati.
Il logo sarà pienamente disponibile nel secondo
semestre del 2015.
Per ulteriori informazioni:
http://ec.europa.eu/health/human-use/falsified_medicines/index_it.htm
15
L’angolo
delle consultazioni
L
e consultazioni pubbliche
della Commissione europea
sono tra i principali strumenti
attraverso i quali si attua la
politica
di
trasparenza
dell'Unione europea. Spesso da un Libro verde", vale a dire
un documento atto a stimolare
il dibattito su un determinato
argomento, le consultazioni
pubbliche sono rivolte a tutti i
cittadini e alle organizzazioni
che abbiano interesse nei
confronti di specifici temi,
oggetto delle future proposte
legislative della Commissione,
e che vogliano far sentire la
propria voce all'interno dei
processi decisionali. Il sito dà
accesso anche ad un’altra
un’ampia gamma di strumenti
di democrazia partecipativa
messi a disposizione dalle
Istituzioni UE: partecipazione
a sondaggi d’opinione o a
dibattiti sull’Unione europea e
sul suo futuro (compresa la
possibilità di discutere i
problemi direttamente con i
leader politici e scambiare
opinioni con altri cittadini
interessati
agli
stessi
argomenti).
Non
appena
concluse
le
consultazioni, i risultati saranno
disponibili sul portale, cosicché
gli utenti del sito, oltre a poter
esprimere le proprie opinioni,
avranno la possibilità di sapere
quanto è stato detto dagli altri e
di verificare in seguito come la
Commissione avrà tenuto conto
delle loro riflessioni quando
saranno
pubblicate
nuove
proposte.
Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa":
http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/index_it.htm
In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte:
Consultazione pubblica sulla qualità dell’acqua potabile nell’UE
Settore di riferimento:
Ambiente
Il contesto - All’insegna dello
slogan “L’acqua è un bene
pubblico, non una merce”, con
Right2Water,
la
prima
“iniziativa
dei
cittadini
europei” giunta in porto - con
oltre 1 milione e 800 mila
firme raccolte in tutta Europa è
stato
chiesto
alla
Commissione
europea
di
proporre una normativa che
sancisca il diritto umano
universale all’acqua potabile e
ai servizi idrici e igienicosanitari, come riconosciuto
dalle Nazioni Unite, e che
escluda da ogni forma di
liberalizzazione dei servizi
idrici.
L’UE ha già fissato standard
elevati
per
la
qualità
dell’acqua in Europa e fornito
un sostegno finanziario per
ampliare
le
infrastrutture
idriche, migliorandone in tal
modo l’accessibilità.
Nella Comunicazione della
Commissione in risposta
all’iniziativa Right2Water la
Commissione accoglie con
favore la mobilitazione dei
cittadini europei e si impegna
a continuare a migliorare
l’accesso all’acqua e alle
strutture igienico-sanitarie e
ad estenderlo a un numero
sempre maggiore di cittadini,
puntando a coprire l’intera
popolazione, attraverso le
politiche ambientali e il
finanziamento
delle
infrastrutture.
La Commissione – si legge poi
nel documento – continuerà a
garantire la neutralità dell’UE
rispetto alle scelte nazionali,
regionali e locali relative alla
16
prestazione dei servizi idrici,
vigilando nel contempo sul
rispetto
dei
principi
fondamentali del trattato,
quali la trasparenza e la parità
di trattamento.
Obiettivi della consultazione:
la
presente
consultazione
pubblica fa parte del seguito
dato dall'UE all’iniziativa
Right2Water.
Servirà
a
raccogliere le opinioni dei
cittadini
e
dei
soggetti
coinvolti nella gestione delle
forniture idriche al fine di
individuare
l’eventuale
portata
degli
interventi
necessari
per
migliorare
l´erogazione di acqua potabile
di alta qualità. I risultati della
consultazione
saranno
utilizzati per decidere se e
quando rivedere la direttiva
98/83/CE sull’acqua potabile.
Il questionario tiene conto
anche di altre questioni
sollevate dall´iniziativa dei
cittadini
europei
"Right2Water"
(COM(2014)177 final), ad
esempio l’accessibilità dei
prezzi), che esulano dal
campo
di
applicazione
dell’attuale
direttiva
sull’acqua
potabile
e
dovranno
forse
essere
affrontate attraverso altre
iniziative
o
strumenti
nazionali o a livello dell’UE.
Destinatari: privati cittadini e
stakeholder. Oltre a compilare
il
questionario,
tutti
i
portatori
d´interessi
(comprese le amministrazioni
nazionali, le organizzazioni
internazionali,
le
organizzazioni
non
governative e le altre parti
interessate
o
i
singoli
cittadini) possono inviare ai
servizi della Commissione i
loro pareri scritti sulle
questioni ivi trattate al
seguente indirizzo:
ENV-DRINKINGWATER@ec.europa.eu
Scadenza: 23 settembre 2014
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/environment/consultations/water_drink_en.htm
CONSULTAZIONI PUBBLICHE SULLA REVISIONE DEGLI ORIENTAMENTI DELLA
COMMISSIONE SUGLI STRUMENTI PER “LEGIFERARE CON INTELLIGENZA”
Settore di riferimento:
Affari generali
& istituzionali
Consultazione pubblica
sulla revisione degli
orientamenti della
Commissione per le
valutazioni d’impatto
Il contesto – Le valutazioni
d’impatto costituiscono uno
degli strumenti utilizzati dalla
Commissione
in una fase
precoce del ciclo politico per
“legiferare con intelligenza”,
con l’obiettivo di ideare e
produrre una normativa che
rispetti
i
principi
di
sussidiarietà e proporzionalità,
senza venir meno ai massimi
requisiti di qualità. Esse
contribuiscono alla qualità
dell'elaborazione
delle
politiche, assicurando che le
iniziative e le proposte
legislative della Commissione
siano preparate utilizzando
dati trasparenti, esaustivi ed
equilibrati sulla natura del
problema
da
affrontare,
garantendo il valore aggiunto
che l'azione dell'UE può
apportare, nonché i costi e
benefici di misure alternative
per tutti gli interessati.
Obiettivo
della
consultazione:
la
Commissione si è impegnata a
rivedere gli orientamenti per
la valutazione d'impatto nel
2014.
Anche
se
gli
orientamenti sono destinati ad
essere utilizzati all'interno
della Commissione, con la
presente
consultazione
si
intende conoscere il parere
delle parti interessate sul
progetto di revisione.
Al
termine
della
consultazione,
la
Commissione analizzerà e
tratterà le risposte ricevute. In
base ai risultati, completerà la
revisione degli orientamenti
per le valutazioni d'impatto,
che pubblicherà sul portale
“Europa”.
Scadenza: 30 settembre 2014
Consultazione pubblica
sugli orientamenti della
Commissione per la
consultazione
delle
parti interessate
Il contesto – Al pari delle
valutazioni d'impatto, delle
analisi e delle consulenze, le
17
consultazioni dei cittadini e
delle parti interessate sono
strumenti fondamentali per
elaborare politiche trasparenti
e solide. La Commissione
europea
svolge
ampie
consultazioni, a ogni fase del
ciclo di elaborazione delle
politiche.. Negli ultimi cinque
anni, sul sito "La vostra voce
in
Europa"
sono
state
pubblicate
più
di
500
consultazioni.
Dopo
la
consultazione
pubblica del 2012 sul tema
"Legiferare con intelligenza
nell'UE", la Commissione ha
rivisto la politica in materia di
consultazioni
nella
comunicazione del dicembre
2012 sull'adeguatezza della
regolamentazione dell’Unione
europea. Il processo
di
revisione ha confermato la
validità della politica e degli
strumenti
adottati
dalla
Commissione
per
le
consultazioni pubbliche e i
progressi conseguiti a livello
di attuazione nel corso degli
anni. Tuttavia, la revisione e i
pareri espressi dalle parti
interessate hanno posto in
rilievo
settori
in
cui
l'attuazione può migliorare.
Gli orientamenti per la
consultazione
delle
parti
interessate
allegati
al
questionario
sono
stati
elaborati in questo contesto,
con l'obiettivo di migliorare la
qualità, la portata e la finalità
delle consultazioni.
Obiettivi della consultazione:
Benché gli orientamenti siano
destinati a uso interno della
Commissione, le risposte delle
parti
interessate
sono
essenziali per assicurare la
qualità del prodotto finale. La
Commissione
incoraggia
pertanto gli interessati a
partecipare alla consultazione.
Al
termine
della
consultazione,
la
Commissione analizzerà e
tratterà le risposte ricevute. In
base ai risultati, completerà la
revisione degli orientamenti
per la consultazione delle parti
interessate, che pubblicherà
sul portale “ Europa”
Scadenza: 30 settembre 2014
Link diretti alle consultazioni:
http://ec.europa.eu/smart-regulation/impact/consultation_2014/index_it.htm
http://ec.europa.eu/smart-regulation/impact/planned_ia/consultation_2014/index_it.htm
Consultazione pubblica sulla dimensione urbana delle politiche dell’Unione –
principali caratteristiche dell’Agenda urbana dell’UE
Settore di riferimento:
Politica regionale
Il contesto – La presente
consultazione è stata lanciata
dalla Commissione europea in
concomitanza
con
la
pubblicazione, il 18 luglio,
della Comunicazione dal
titolo “La dimensione Urbana
delle Politiche dell'UE elementi
fondanti
di
un'agenda urbana UE” [COM
(2014) 490]. L’adozione di tale
Comunicazione
deriva dal
numero crescente di richieste
di
un
maggiore
coinvolgimento delle città
nella
concezione
delle
politiche unionali e di una
maggiore coerenza nel modo
in cui le istituzioni dell'Europa
affrontano le sfide cui si
trovano
confrontate
le
conglomerazioni urbane. Ad
invocare un'Agenda urbana
dell'UE
sono stati il
Parlamento
europeo,
il
Comitato delle regioni e il
Comitato economico e sociale
europeo, nonché le stesse
associazioni cittadine.
Il 72% della popolazione totale
dell'UE
vive
in
agglomerazioni,
città
e
conurbazioni,
ma
tale
proporzione
dovrebbe
superare l'80% entro il 2050.
La comunicazione indica che
più di due terzi di tutte le
politiche dell'UE, ad esempio
quelle relative ai trasporti,
all'energia
e
all'ambiente,
interessano direttamente o
indirettamente
le
città.
Un'Agenda urbana dell'UE si
prefiggerebbe un approccio
maggiormente integrato allo
sviluppo
politico
per
assicurare la coerenza ed
evitare le contraddizioni; essa
dovrebbe
rispecchiare
gli
obiettivi complessivi dell'UE
ed integrare inoltre le politiche
nazionali degli Stati membri.
Obiettivo
della
consultazione:
la
consultazione
solleva
18
questioni fondamentali come:
Perché abbiamo bisogno di
un’Agenda urbana dell’UE?
Quanto specifiche dovrebbero
essere le sue finalità? In quali
ambiti l’intervento dell’UE può
recare
il
massimo
valore
aggiunto? Le città dovrebbero
essere coinvolte nel processo
decisionale? E, in caso di
risposta affermativa, in che
modo?
“Riteniamo che, se innalziamo
il profilo della dimensione
urbana nell'ambito del nostro
sistema
decisionale,
l'UE
reagirà in modo più efficace
all'evoluzione dei bisogni non
solo di coloro che vivono nelle
aree urbane, ma anche di tutti
coloro che vivono fuori dalle
città ma dipendono dai loro
servizi",
ha
dichiarato
Johannes Hahn, commissario
europeo responsabile per la
Politica regionale, auspicando
una
significativa
partecipazione
alla
consultazione.
Destinatari: tutti i cittadini e le
organizzazioni sono invitati a
partecipare.
I
contributi
sono
particolarmente ricercati dalle
parti interessate competenti e
/ o interessati dallo sviluppo
urbano a livello comunitario,
nazionale, regionale e locale,
compresi gli Stati membri, le
autorità pubbliche e gli
organismi di rappresentanza,
le
organizzazioni
non
governative, le istituzioni
accademiche e di ricerca, le
imprese, i cittadini.
Scadenza: 26 settembre 2014
Link diretto al sito web della consultazione:
http://ec.europa.eu/regional_policy/consultation/urb_agenda/index_en.cfm
Consultazione pubblica sulla strategia dell’UE per la regione alpina
Settore di riferimento:
Politica regionale
Il contesto - Il Consiglio
europeo del 19-20 dicembre
2013 ha invitato formalmente
la Commissione europea, in
cooperazione con gli Stati
membri, ad avviare entro il
giugno 2015 una strategia
dell'UE per la Regione Alpina,
facendo leva sulle esperienze
positive
delle
Regioni
Danubiana e Baltica.
La strategia dell'UE per la
Regione Alpina (EUSALP)
interessa circa 70 milioni di
persone in sette Paesi – cinque
di essi Stati membri dell'UE
(Austria, Francia, Germania,
Italia e Slovenia) e due paesi
terzi
(Liechtenstein
e
Svizzera), per un totale di circa
48 regioni.
La nascente strategia intende
recare un nuovo impulso alla
cooperazione
e
all'investimento a vantaggio di
tutte le parti interessate: i
paesi,
le
regioni,
gli
stakeholder della società civile
e, soprattutto, i cittadini
europei. La strategia sarà
imperniata
soltanto
su
questioni
di
importanza
strategica per la macroregione,
su sfide e opportunità che non
possono essere adeguatamente
affrontate
dalle
strutture
esistenti. Essa si adopererà per
stimolare
lo
sviluppo
innovativo e sostenibile atto a
promuovere la crescita e a
creare
posti
di
lavoro,
tutelando nel contempo il
patrimonio
naturale
e
culturale di quest'area.
La strategia si fonderà su tre
importanti
ambiti
di
intervento:
1. migliorare la competitività,
la prosperità e la coesione
della Regione Alpina;
2. assicurare l'accessibilità e la
connettività a tutti gli abitanti
della Regione Alpina;
3. rendere la Regione Alpina
sostenibile e attraente sul
piano ambientale.
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione
la
Commissione
intende
raccogliere le opinioni e le idee
dei
principali
soggetti
interessati per assicurare che
la strategia parta da basi
realistiche, abbia obiettivi
appropriati e risponda alle
esigenze reali degli abitanti
della regione.
Nel dicembre di quest'anno la
Presidenza
italiana
del
Consiglio
dell'Unione
europea,
assieme
alla
Commissione
europea,
organizzerà a Milano una
conferenza degli stakeholder
per discutere i risultati emersi
dalla
consultazione.
I
contributi
così
pervenuti
19
alimenteranno, entro il giugno
2015, una proposta formale
della Commissione europea
relativa a un piano d'azione
(per la strategia) impostato sui
bisogni e sulle capacità della
regione.
Destinatari: gli Stati membri,
le autorità regionali e locali,
organismi inter-governative e
non governativi, enti pubblici,
aziende, società civile e
cittadini europei.
Scadenza: 15 ottobre 2014
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/regional_policy/consultation/eusalp/index_en.cfm
Consultazione pubblica sull’eventuale estensione dell’ indicazione geografica
protetta ai prodotti non agricoli
Settore di riferimento:
Mercato interno & Servizi
Il contesto - Un’indicazione
geografica
(IG)
identifica
come originari di un Paese, di
una regione o di una località, i
prodotti per i quali una
determinata
qualità,
la
reputazione
o
un'altra
caratteristica
dipende
dall'origine geografica: il mirto
di Sardegna, il vetro di
Murano, il prosciutto di Parma
costituiscono un esempio tra
tanti. I prodotti agricoli (ad es.
formaggi, vini, carni, frutta e
verdura) di una specifica
origine
geografica
che
presentano
determinate
caratteristiche o sono prodotti
secondo metodi tradizionali
possono beneficiare di una
protezione a livello europeo
della IG (ad esempio il
formaggio parmigiano).
La Commissione europea sta
pensando di estendere la
protezione UE delle IG a
prodotti non agricoli (ad
esempio la ceramica, il
marmo, la posateria, le
calzature, la tappezzeria, gli
strumenti
musicali)
che
attualmente godono solo di
una protezione derivante da
leggi nazionali.
"L’estensione della protezione UE
delle IG a tali prodotti potrebbe
apportare notevoli benefici per le
PMI e le regioni europee. In
questo
modo
si
potrebbe
contribuire a preservare il nostro
patrimonio unico e diverso,
apportando nel contempo un
contributo
significativo
all’occupazione e alla crescita in
Europa." - ha dichiarato il
Vicepresidente e Commissario
per il Mercato interno e i
servizi Michel Barnier.
Obiettivi della consultazione:
la
Commissione
intende
raccogliere osservazioni e
suggerimenti sull’opportunità
di un tale intervento. Il Libro
verde su cui è basata la
consultazione è composto di
due parti. La prima parte
comprende domande sugli
attuali mezzi di protezione a
livello nazionale e dell’UE e
sui
potenziali
vantaggi
economici, sociali e culturali
che potrebbero derivare da
una migliore protezione delle
IG nell’UE. La seconda parte
contiene
domande
più
tecniche volte a raccogliere i
pareri delle parti interessate
sulle possibili opzioni per la
protezione delle IG a livello
dell’UE per i prodotti non
agricoli.
La Commissione pubblicherà i
risultati della consultazione e
ne terrà conto nel valutare
l'opportunità
di
adottare
ulteriori misure a livello
dell’UE.
Destinatari: tutte le parti
interessate - consumatori,
produttori,
associazioni,
distributori, autorità nazionali
e locali - possono partecipare
alla consultazione.
Scadenza: 28 ottobre 2014.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2014/geo-indications-non-agri/index_en.htm
20
Consultazione pubblica sui prossimi sviluppi della Strategia Europa 2020
Il contesto - La strategia
Europa 2020 per una crescita
intelligente, sostenibile e
inclusiva è stata varata
dall’UE nel marzo 2010 con
l’intento di creare, nell’arco di
un decennio, un'economia
europea competitiva e basata
sulla
conoscenza,
salvaguardando allo stesso
tempo il modello di economia
sociale di mercato dell’UE e
garantendo l'uso efficiente
delle risorse. La strategia è
quindi
nata
come
un
partenariato fra l'UE e i suoi
Stati membri per rilanciare la
crescita e l'occupazione e
aiutare l’Europa ad uscire
dalla crisi.
L'attuazione e il monitoraggio
della strategia avvengono nel
quadro del Semestre europeo,
il
ciclo
annuale
di
coordinamento
a
livello
europeo
della
politica
economica e di bilancio. Il
Semestre europeo comporta
un dibattito fra le istituzioni
UE sulle priorità generali, gli
impegni annuali elaborati
dagli Stati membri e le
raccomandazioni specifiche
per i singoli Paesi. Queste
ultime,
preparate
dalla
Commissione UE e approvate
dai leader del Consiglio
europeo, devono essere tenute
in considerazione dai Paesi
membri nelle loro politiche e
nei loro bilanci e, insieme al
bilancio
dell'UE,
sono
strumenti fondamentali per
l'attuazione di Europa 2020.
Nel
marzo
2014
la
Commissione europea ha
presentato la Comunicazione
“Bilancio
della
strategia
Europa 2020 per una crescita
intelligente, sostenibile e
inclusiva” con cui trae alcune
conclusioni preliminari sui
primi anni di attuazione della
strategia. Si è riscontrato che
l’'UE è sulla buona strada per
soddisfare o avvicinarsi ai suoi
obiettivi di istruzione, clima
ed energia, ma non altrettanto
rispetto ai suoi obiettivi di
occupazione,
ricerca
e
sviluppo e di riduzione della
povertà. Tuttavia, i risultati e
le
previsioni
variano
ampiamente tra gli Stati
membri.
Sulla base di questi risultati e
nel contesto della graduale
ripresa
delle
economie
europee,
la
Commissione
ritiene ora sia giunto il
momento di pensare a un
riesame della strategia Europa
2020 e riflettere sul suo
ulteriore sviluppo per i
prossimi anni.
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione
la
Commissione
intende,
appunto, raccogliere opinioni
e contributi sui risultati dei
primi 4 anni di attuazione
della strategia e sulle questioni
da prendere in considerazione
per svilupparla ulteriormente
ed elaborare una strategia di
crescita post-crisi per l'UE. I
feed-back
pervenuti
aiuteranno la Commissione ad
elaborare proposte per la
revisione intermedia della
strategia
Europa
2020,
pianificata
per
il
2015.Destinatari: tutte le parti
interessate - autorità nazionali,
pubbliche
amministrazioni,
imprese, università, cittadini –
sono invitate
ad offrire i
propri contributi.
Scadenza: 31 ottobre 2014
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/europe2020/public-consultation/index_it.htm
La strategia Europa 2020:
http://ec.europa.eu/europe2020/
21
Eventi
& iniziative
Digital Venice Week
Un summit sul futuro dell’economia digitale
Oltre cento speaker e più di trenta iniziative tra
eventi, workshop e tavoli di lavoro per tracciare
una strada sostenibile per l’innovazione digitale
come chiave per lo sviluppo e l’occupazione in
Europa: questi gli ingredienti di Digital Venice
2014, il primo grande summit internazionale
sull’agenda digitale promosso dalla Presidenza
italiana del Consiglio europeo con il sostegno
della DG Connect della Commissione europea.
Il programma della kermesse, ospitata dal
Comune di Venezia e svoltasi dal 7 al 12 luglio
all’Arsenale di Venezia, è stato molto fitto.
http://www.digitalvenice.eu/
L’evento clou, martedì 8 luglio, è stato l’incontro
al vertice tra il commissario europeo all’agenda
digitale, Neelie Kroes, e il presidente del
Consiglio italiano, Matteo Renzi, accompagnato
dalle ministre per la Semplificazione Marianna
Madia e per lo Sviluppo Economico Federica
Guidi : una riunione a porte chiuse, ma in diretta
streaming, nel corso della quale il nostro
presidente del Consiglio ha chiesto all’Unione
Europea di andare verso un mercato unico del
digitale, con un’authority unica. Ha poi
annunciato, per ottobre, "un vertice strategico"
organizzato dall'Italia sull'Information and
Communication Tecnology ed ha proposto che
«ogni euro investito in infrastrutture digitali
venga escluso dal Patto di stabilità», definendo
«derby ideologico» quello tra austerity e
flessibilità.
Oltre alle riunioni di carattere istituzionale
l’appuntamento è stato articolato in cinque
workshop durante i quali circa trecento tra capi di
Stato, innovatori, funzionari governativi, esperti e
ricercatori hanno dato il loro contributo in merito
alle future politiche europee in materia di Agenda
digitale europea. I temi sviluppati sono stati
molteplici: le competenze digitali, l’economia
digitale,
la
digitalizzazione
della
PA,
l’imprenditoria a servizio dell’innovazione, la
connettività, i nuovi servizi per i cittadini.
La visione e le ‘raccomandazioni’ prodotte
durante
l’evento
sono
confluite
nella
«Dichiarazione di Venezia», un documento
contenente le linee guida strategiche per l’Agenda
Digitale europea, che rappresenta il contributo del
Governo italiano al primo Consiglio dell’Unione
europea sul digitale, in programma ad ottobre.
22
Iniziative della Commissione per far conoscere la TEAM
(TS) o della Carta Regionale dei Servizi per le
di vacanze e partenze: con l’arrivo
regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Sicilia.
dell’estate,
puntualmente
la
Commissione
In base ai dati più recenti, disponibili per il 2013,
europea mette a punto una capillare campagna di
quasi 200 milioni di europei sono già in possesso
sensibilizzazione per aiutare i cittadini a
di una tessera europea di assicurazione malattia:
fronteggiare i piccoli o grandi problemi che
si tratta del 37,4% della popolazione assicurata
possono insorgere quando si viaggia all’interno
nell'UE. Il numero di titolari della TEAM aumenta
dell’Unione europea.
costantemente: nel 2013 erano 8 milioni in più
Ammalarsi o subire un infortunio mentre si è in
rispetto all'anno precedente (+4%). Sono dati
vacanza è una delle possibili emergenze da dover
incoraggianti, che dimostrano la fiducia nel
affrontare.
sistema europeo di assicurazione malattia e la
A tal fine, occorre portare con sé la Tessera
consapevolezza della protezione che esso
europea di assicurazione malattia (TEAM) che
garantisce, come evidenziato da László Andor,
conferisce
al
titolare,
che
si
trovi
Commissario per l'Occupazione, gli affari sociali e
temporaneamente in un Paese dell'Unione
l'inclusione.
europea, in Svizzera, Liechtenstein, Norvegia e
La Commissione europea ritiene, tuttavia, di
Islanda, il diritto di ricevere dal sistema sanitario
dover continuare, insieme con gli Stati membri,
nazionale del Paese ospitante le cure sanitarie che
l’opera di sensibilizzazione sulle modalità di
si rendono necessarie, alle stesse condizioni e allo
funzionamento della tessera, indirizzata sia agli
stesso costo previsti per i cittadini di quel Paese.
operatori sanitari sia ai cittadini.
La raccomandazione della Commissione è quella
di non dimenticare, prima di partire, di portarla
Di qui due particolari iniziative intraprese dalla
con sé , tenendo presente che la TEAM è rilasciata
Commissione per far conoscere meglio la TEAM
gratuitamente dal servizio sanitario nazionale nel
prima delle vacanze estive:
Paese d'origine. Per quanto riguarda l’Italia, la
TEAM è il retro della Tessera Sanitaria nazionale
Concorso: crea un video TEAM - è stato indetto un concorso per scrivere il copione di un video. L’idea
vincente sarà tradotta in un video clip che illustrerà i vantaggi della tessera ai cittadini europei e ai
professionisti dell'assistenza sanitaria. Si può partecipare fino al 17 agosto.
Tempo
http://ec.europa.eu/social/ehic_competition.jsp?langId=en
Applicazione TEAM – è possibile scaricare la speciale applicazione per smartphone che fornisce
informazioni sulla tessera, sui numeri di telefono di emergenza, sulle cure sanitarie coperte e sui costi, sulle
modalità di richiesta dei rimborsi e sulle persone da contattare in caso di smarrimento della tessera. L'app
copre i 28 paesi dell'UE, l'Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Svizzera; è disponibile in 24 lingue, con la
possibilità di passare da una lingua all'altra. Occorre tener presente che l'app non sostituisce la TEAM.
Vademecum per viaggiare sicuri nell’UE
Non solo diritto di accesso alle cure d’urgenza: è importante conoscere una serie di
ulteriori tutele di cui
godono i cittadini europei quando si spostano all’interno dell’Unione, grazie ad una normativa, in continuo
progresso, che rende sempre più facile viaggiare in Europa.
La Commissione ha pubblicato una serie di consigli e suggerimenti utili per “un’estate senza pensieri”: un
elenco di iniziative prese dall’Unione europea per assistere i cittadini europei in viaggio
http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-365_it.htm
23
Vota la tua preferita fino al 14 settembre
Dal 21 luglio sono aperte le votazioni per la IV
edizione del concorso "Una vignetta per l'Europa",
organizzato dalla Rappresentanza in Italia della
Commissione europea in collaborazione con la
rivista italiana "Internazionale" e VoxEurop e con
la partecipazione di Euranet Plus.Giunto alla sua
quarta edizione, il concorso nasce dalla sia dalla
volontà di sensibilizzare i partecipanti ai temi
riguardanti l’Europa, sia come stimolo per i
cittadini europei ed italiani nei confronti della vita
politica europea. Grazie allo strumento
dell’umorismo i promotori del concorso vogliono
migliorare l’informazione e la sensibilizzazione
dei cittadini al dibattito politico europeo.
E’ possibile votare la propria vignetta preferita
fino al 14 settembre. Il voto espresso sarà preso in
considerazione nella valutazione finale della
giuria del concorso.
In più, la vignetta più votata dal pubblico sarà
premiata con un premio speciale. La cerimonia di
premiazione è fissata per domenica 5 ottobre 2014,
durante il Festival Internazionale di Ferrara.
Il primo classificato riceverà 2.500 euro, il secondo
1.500 ed il terzo 1.000.
Il sito internet del Festival Internazionale a Ferrara:
http://www.internazionale.it/festival
La pagina del voto: http://www.internazionale.it/festival/concorso-vignette/
Un premio per le tecnologie innovative
TELL
US Awards 2014 è una
nuova iniziativa UE per individuare
e premiare le tecnologie che hanno
dimostrato di avere successo in
contesti educativi: scuole, istruzione
e
formazione
professionale,
istruzione superiore.
Il concorso è aperto a tutti, compresi
educatori, studenti, aziende di
qualsiasi dimensione, o qualsiasi
altro tipo di innovatore, e si svolge
in due fasi, con livelli di servizio
corrispondenti:
Fase 1) 4 concorsi regionali ognuno
dei quali
copre numerosi Paesi. Saranno
selezionati 16 vincitori, 4 vincitori di ogni
concorso regionale, che potranno
accedere alla seconda fase.
Fase 2) Grand Final - quattro
vincitori finali saranno selezionati
dalla giuria a livello europeo.
I premi saranno assegnati in
entrambi i livelli, ma i quattro
vincitori
del
Gran
Premio
riceveranno un sostegno speciale
dall’iniziativa per sviluppare e
pubblicizzare i propri prodotti in
nuovi Paesi dell'UE, con l'aiuto
degli esperti provenienti dalle reti
del consorzio, al fine di presentare
il "meglio del loro meglio" al concorso finale.
Il termine ultimo per le iscrizioni è il 30 settembre
2014.
http://tellusawards.eu/
24
Access City Award: città europee senza barriere
L’Access City Award 2015 è
il premio europeo per le città
accessibili, lanciato nel 2010
per sensibilizzare l’opinione
pubblica sul tema delle
disabilità e per promuovere
iniziative
a
favore
dell’accessibilità nelle città
europee con più di 50.000
abitanti.
Il premio, il cui scopo è di fare
in modo che le persone con
disabilità
abbiano
pari
opportunità di accesso alla
vita cittadina, si colloca nelle
iniziative
dell’EU
per
senza
barriere
un’Europa
poiché
una
città
più
amichevole
offre
benefici
sociali ed economici nel lungo
periodo.
L’iniziativa mira, inoltre, ad
incoraggiare le città a ispirarsi
vicendevolmente all’insegna
dell’innovazione
e
della
condivisione delle migliori
prassi. Sono 171 le città che
hanno aderito alle quattro
precedenti
edizioni
dell’Access City Award. Per partecipare al bando, le città devono
avere una popolazione di almeno 50.000 abitanti.
Il termine ultimo per la presentazione delle candidature on line è il
10 settembre 2014.
La selezione avverrà in due fasi: la prima a livello nazionale, seguita
da una seconda a livello europeo. La giuria europea, formata da
esperti in materia di accessibilità, tra cui alcuni rappresentanti del
Forum europeo sulla disabilità, selezionerà i vincitori del primo,
secondo e terzo premio e conferirà quattro riconoscimenti speciali per
ciascuno degli ambiti tematici del premio.
Criteri di aggiudicazione:
L'accessibilità di beni, servizi e infrastrutture deve essere attuata in
maniera coerente e sistematica.
Le iniziative saranno pertanto esaminate alla luce del rispettivo
approccio integrato all'interno di quattro aree fondamentali:
architettura e spazi pubblici; trasporti e relative infrastrutture;
informazione, comunicazione e nuove tecnologie (Tic); strutture e
servizi pubblici.
La giuria presterà particolare attenzione all'impatto di misure
riguardanti l'accessibilità sulla vita quotidiana delle persone con
disabilità e sulla città nel suo insieme, tenendo conto della qualità e
della sostenibilità dei risultati ottenuti.
I centri urbani dovranno altresì dimostrare il coinvolgimento attivo
delle persone con disabilità e delle organizzazioni che le
rappresentano nella pianificazione e attuazione delle politiche di
accessibilità della città.
La Commissione europea assegnerà i premi il 3 dicembre 2014 a
Bruxelles, in occasione della conferenza per celebrare l’annuale
“Giornata europea delle persone disabili”.
http://ec.europa.eu/justice/events/access-city-award-2015/index_it.htm
25
L’Europa nella mia regione: l’edizione 2014
Il
12 giugno è stata
lanciata la terza edizione
del concorso fotografico
“Europe in My Region”
(“L’Europa
nella
mia
regione”). Si tratta di
un’iniziativa che persegue
un duplice scopo: mostrare
come vengono impiegati
gli investimenti europei
destinati alle regioni e
valorizzare le loro ricadute positive a livello delle
comunità locali. Per partecipare è sufficiente avere
una macchina fotografica digitale e scattare tre
immagini di uno dei progetti europei che
punteggiano la propria regione. La foto deve
includere un tabellone o una targa che mostri
chiaramente che l’opera è stata realizzata con
l’aiuto di finanziamenti europei e su cui sia
raffigurata la bandiera dell’Unione europea.
Saranno
accettati
i
contributi inviati entro e
non oltre il 25 agosto 2014
(a mezzogiorno).
Le
100
foto
che
riceveranno
più
voti
saranno ammesse alla
selezione
della
giuria
(composta da fotografi
professionisti ed esperti di
comunicazione), insieme
ad altre 50 fotografie del concorso (foto "jolly"
non incluse nel 1° gruppo con il massimo
dei voti, scelte sempre dai membri dalla giuria).
Da questo gruppo verranno selezionati tre
vincitori, ciascuno dei quali riceverà € 1000,00, da
spendere in attrezzatura fotografica, e un viaggio
a Bruxelles, ad ottobre 2014, durante lo
svolgimento degli “OPEN DAYS”(“Settimana
europea porte aperte delle Regioni e Città”).
Il concorso è gestito attraverso la pagina Facebook della Commissione europea:
https://www.facebook.com/EuropeanCommission/app_386310531430573
Concorso fotografico “Uno scatto, un diritto”
Il diritto di essere cittadino europeo in Italia
http://tiaformazione.org/2014/03/concorso-fotografico-uno-scatto-un-diritto-2014/
“Il diritto di essere cittadini europei in Italia"
è il tema ispiratore della seconda edizione del
concorso fotografico intitolato "Uno scatto, un
diritto", indetto dall’associazione Transformation
In Action (TIA) Formazione Internationale.
TIA si occupa, sin dal 2011, di unire diverse realtà
associative, istituzionali, politiche e universitarie
al fine di contribuire a realizzare una nuova fase
politica e sociale. La Costituzione Italiana, il
Trattato di Lisbona, con particolare riguardo alla
Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione
Europea, la Convenzione Europea dei Diritti
dell’Uomo sono il riferimento e la principale fonte
di ispirazione di TIA la cui azione è ispirata a due
parole chiave: cambiamento e trasformazione.
Partendo da queste premesse, in vista del
semestre italiano di presidenza europea, TIA ha
scelto, come di questa edizione del concorso, “Il
diritto di essere cittadini europei in Italia".
Il concorso è aperto a tutti, senza limiti di età.
Ogni concorrente può partecipare con un
massimo di 3 opere che devono essere inviate
entro il 30 settembre 2014. L'iscrizione al
concorso
comporta
anche
l'iscrizione
all'associazione per un anno.
Il primo classificato si garantirà l’iscrizione
all’Associazione TIA Formazione Internazionale
per l’anno 2015 e la partecipazione a due corsi di
formazione di cui almeno uno dell’Area Tutela
Europea ed Internazionale dei Diritti Umani.
Il
secondo
e
il
terzo
classificato
si
aggiudicheranno
invece
l’iscrizione
all’Associazione TIA Formazione per l’anno 2015
e la partecipazione ad un corso di formazione
dell’Area Tutela Europea ed Internazionale dei
Diritti Umani.
26
Connected Communities
Dall’UE sostegno allo sviluppo della banda larga
“Connected
Communities”
è un’iniziativa lanciata lo
scorso
11
luglio
dalla
Commissione europea con
l’obiettivo
di
fornire
assistenza a regioni e città
nello sviluppo delle reti a
banda
larga.
Lo
scopo
dell’invito
a
presentare
proposte è individuare e
sostenere una serie di progetti
pilota innovativi per la
diffusione della banda larga
ad alta velocità che possano
essere replicati in tutta
l'Unione europea.
I
progetti
selezionati
usufruiranno in via prioritaria
di servizi di "assistenza
tecnica"
nell'ambito
del
Meccanismo per collegare
l'Europa (MCE), nel quadro di
un partenariato tra la Commissione europea e la Banca mondiale.
L'assistenza tecnica include tutta una serie di aspetti relativi al
finanziamento dei progetti: può riguardare la strutturazione
finanziaria, gli aspetti tecnici del progetto (quali ad esempio
l'architettura di rete o il modello di business) o gli aspetti giuridici,
come il controllo degli aiuti di Stato.
L'iniziativa permetterà inoltre di creare una comunità di parti
interessate che lavoreranno per colmare il divario in termini di
diffusione della banda larga ad alta velocità. Questa, infatti, non è
ancora sostenuto da sufficienti investimenti ed è particolarmente
lento nelle zone rurali e semiurbane e nelle aree economicamente
svantaggiate.
Possono partecipare tutti gli organismi locali, regionali o nazionali,
siano essi pubblici, semipubblici o privati. Il progetto deve tuttavia
riguardare uno o più Stati membri dell'Unione europea.
Le domande dovranno pervenire entro il 15 ottobre 2014.
Al termine della prima fase, verrà avviata una seconda fase in cui le
informazioni fornite precedentemente saranno precisate e completate.
La seconda fase si chiuderà il 31 dicembre 2014. In seguito, i progetti
saranno valutati da esperti della Commissione europea e della Banca
mondiale e riceveranno un riscontro specifico (indicativamente entro
il 28 febbraio 2015). I progetti migliori riceveranno quindi una
proposta di assistenza tecnica.
https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/node/70418
http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-474_it.htm
27
Supplemento
Europa Bandi
Luglio
2014
L
a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una
selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi
comunitari in vigore nel periodo 2007-2013. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare
proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di
presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per
scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle
modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di
interesse.
Premessa
I Programmi comunitari - Cosa
sono
I
programmi comunitari
rappresentano lo strumento
attraverso il quale vengono
erogati i cd. fondi a gestione
diretta,
ossia
quei
finanziamenti
inseriti
nel
bilancio della Comunità e
gestiti
direttamente
e
centralmente
dalla
Commissione Europea che
effettua,
senza
ulteriori
passaggi, il trasferimento dei
fondi ai beneficiari. Tali programmi, concepiti per attuare le politiche
comunitarie in varie aree tematiche attraverso la cooperazione tra
soggetti di diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di
durata quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del
Consiglio o in co-decisione con il Parlamento
europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le
misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali
proponenti e le percentuali di cofinanziamento.
La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso
gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”,
pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in
tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web
delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle
Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for
28
Proposal)
rappresenta
il
momento concreto di apertura
della possibilità di presentare
una proposta progettuale.
Principali caratteristiche:
• A seconda del tipo e della
finalità del programma, i
beneficiari
(soggetti
legittimati
a
presentare
progetti)
possono
essere
autorità pubbliche, ONG,
centri di ricerca, associazioni
di categoria, università, ecc.
(solo raramente a persone
fisiche);
• Viene in genere richiesto che
i
progetti
presentino
metodologie innovative e
riproducibili anche in altri paesi europei;
• Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi
composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della
transnazionalità);
• Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione
comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo,
copre solo una parte dei costi del progetto, in percentuale diversa a
secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non può essere
concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività).
L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla
Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili
di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento
alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite
negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare
i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori
nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles.
I Programmi 2014 - 2020
La nuova generazione di finanziamenti diretti (validi per il periodo di programmazione 2014-2020) è stata
messa a punto dalla Commissione con l’intento prioritario di concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi
della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), divenuta il filo conduttore della
programmazione UE post 2013.
In quest’ottica sono assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si
traduce in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI
all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria
culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa)
e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che rappresenta
il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+) e che comprende, tra l’altro, un’azione dedicata
allo sport.
Viene dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta
contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti ed interventi.
Bandi aperti:
AMBIENTE & ENERGIA
Programma di riferimento:
LIFE 2014 - 2020
Obiettivi del programma:
Il programma LIFE
per
l’ambiente e l’azione per il
clima 2014-2020 sostituisce
l'attuale programma Life+.
Persegue i seguenti obiettivi
generali:
 contribuire al passaggio a
un’economia efficiente in
termini di risorse, con minori
emissioni di carbonio e
resiliente
ai
cambiamenti
climatici,
contribuire
alla
protezione e al miglioramento
della qualità dell’ambiente e
all’interruzione
e
all’inversione del processo di
perdita
di
biodiversità,
compresi il sostegno alla rete
Natura 2000 e il contrasto al
degrado degli ecosistemi;
29
 migliorare
lo
sviluppo,
l’attuazione e l’applicazione
della
politica
e
della
legislazione ambientale e
climatica
dell’Unione,
e
catalizzare
e
promuovere
l’integrazione degli obiettivi
ambientali e climatici nelle
altre politiche dell’Unione e
nella pratica nel settore
pubblico e privato, anche
attraverso l’aumento della loro
capacità;
 sostenere maggiormente la
governance ambientale e
climatica a tutti i livelli,
compresa
una
maggiore
partecipazione della società
civile, delle ONG e degli attori
locali
 sostenere l'attuazione del
Settimo programma d'azione
per l'Ambiente.
In tal modo, il programma
LIFE
contribuisce
allo
sviluppo sostenibile e al
raggiungimento degli obiettivi
e alle finalità della strategia
Europa 2020.
Struttura: E’ suddiviso in due
sottoprogrammi:
 “Ambiente” - prevede il
finanziamento di progetti nei
tre settori già interessati nel
passato: Ambiente e uso
efficiente
delle
risorse;
Natura
e
biodiversità;
Governance e informazione
in materia ambientale (75%
del budget).
 “Azione per il clima” –
nell’ambito di questo sottoprogramma potranno essere
presentati progetti nei settori
Mitigazione dei cambiamenti
climatici; Adattamento ai
cambiamenti
climatici;
Governance e informazione
in materia di clima (25% del
budget).
Il programma Life è suddiviso
in
due
periodi
di
programmazione: 2014-2017 e
2018-2020.
Invito a presentare proposte
2014
Non pubblicato su GUUE
La call copre proposte per
entrambi i sottoprogrammi
(Ambiente e Clima).
Azioni: per il sottoprogramma
“Ambiente”, l’invito riguarda
il finanziamento di azioni per :
- progetti “tradizionali”
- progetti preparatori
- progetti integrati
- progetti di assistenza tecnica
- progetti
di
Capacity
Building.
Per
il
sottoprogramma “Azione per
il Clima” questo bando
riguarda il finanziamento di
azioni per:
- i progetti “tradizionali”
- i progetti di Capacity
Building.
Le altre tipologie saranno
attivate a partire dal 2015).
Con “progetti tradizionali” si
intendono i progetti di buone
pratiche
(progetti
che
applicano tecniche, metodi e
approcci adeguati, efficaci
sotto il profilo economico e
all’avanguardia,
tenendo
conto del contesto specifico
del progetto); i progetti
dimostrativi (progetti che
mettono
in
pratica,
sperimentano, valutano
e
diffondono
azioni,
metodologie o approcci che
sono nuovi o sconosciuti nel
contesto specifico del progetto,
come ad esempio sul piano
geografico,
ecologico
o
socioeconomico,
e
che
potrebbero essere applicati
altrove
in
circostanze
analoghe); i progetti pilota
(progetti che applicano una
tecnica o un metodo che non è
stato
applicato
e
testata/sperimentato prima, o
altrove,
e
che
offrono
potenziali vantaggi ambientali
o climatici rispetto alle attuali
migliori
pratiche
e
che
possono
essere
applicati
successivamente su scala più
ampia in situazioni analoghe)
ed i progetti di informazione,
sensibilizzazione
e
divulgazione.
I
progetti
tradizionali
riguardano i seguenti settori
prioritari:
LIFE
Ambiente
e
Uso
efficiente delle Risorse
LIFE Natura e Biodiversità
LIFE
Governance
e
Informazione
in
materia
ambientale
LIFE
Mitigazione
ai
cambiamenti climatici
LIFE
Adattamento
ai
cambiamenti climatici
LIFE
Governance
e
informazione in materia di
clima
I progetti preparatori sono
quelli
identificati
dalla
Commissione in cooperazione
con gli Sati membri per
rispondere
alle
esigenze
specifiche
connesse
allo
sviluppo e all’attuazione delle
politiche
e
legislazioni
dell’Unione in materia di
ambiente e clima.
I progetti integrati sono i
progetti finalizzati ad attuare
su una vasta scala territoriale,
in particolare regionale,multiregionale,
nazionale
o
transnazionale, piani di azione
o strategie ambientali o
climatiche
previsti
dalla
legislazione dell'Unione in
materia
ambientale
o
climatica,
elaborati
dalle
autorità degli Stati membri
principalmente nei settori
della natura, dell'acqua, dei
rifiuti, dell'aria nonché della
mitigazione dei cambiamenti
climatici e dell'adattamento ai
medesimi, garantendo nel
contempo la partecipazione
delle parti interessate e
promuovendo
il
coordinamento
e
la
30
mobilitazione
di
almeno
un’altra
fonte
di
finanziamento (FESR, FEASR,
ecc.).
Per progetti di assistenza
tecnica si intendono i progetti
che
forniscono,
mediante
sovvenzioni per azioni, un
sostegno
finanziario
per
aiutare
i
richiedenti
a
elaborare progetti integrati e,
in particolare per garantire che
tali progetti siano conformi
alle tempistiche e ai requisiti
tecnici
e
finanziari
del
programma
LIFE
in
coordinamento con altri fondi
(FESR, FEASR, ecc.).
Candidati ammissibili: Le
proposte
possono
essere
presentate
da
persone
giuridiche registrate nell’UE. I
candidati possono rientrare in
tre tipologie di beneficiari:
enti pubblici, organizzazioni
commerciali
private
e
organizzazioni
non
commerciali private (comprese
le ONG).
Le organizzazioni interessate
sono incoraggiate ad avviare i
preparativi appena possibile,
sviluppando le loro idee di
progetti, creando partenariati
con
le
parti
interessate
pertinenti e individuando
sostegni
finanziari
complementari. I progetti
transnazionali
sono
particolarmente
benvenuti
poiché
la
cooperazione
transfrontaliera è essenziale
per conseguire gli obiettivi
climatici dell’Unione europea.
Modalità di candidatura: I
candidati devono utilizzare gli
application
packages
(fascicoli di candidatura),
disponibili solo in lingua
inglese, per la preparazione
delle
loro
proposte
progettuali. Ogni pacchetto di
candidatura
contiene
spiegazioni
complete
e
dettagliate in materia di
ammissibilità,
procedure,
tassi di cofinanziamento e tutti
gli altri dettagli rilevanti. Per i
progetti
“tradizionali”,
i
candidati devono usare solo lo
strumento “eProposal” per
creare e inviare la proposta.
Per tutti gli altri tipi di
progetti si devono utilizzare i
moduli forniti nel pacchetto di
candidatura corrispondente.
Finanziamento: La dotazione
finanziaria
complessiva
prevista
per
il
nuovo
programma è di circa 3 456,66
milioni
di
euro.
il bilancio complessivo per le
sovvenzioni di azioni per
progetti nell’ambito di questo
invito è di € 283. 122. 966. Di
questi, € 238. 862. 966 sono
previsti
per
il
Sottoprogramma
per
l’Ambiente e € 44.260.000 per
il Sottoprogramma Azioni per
il clima. Almeno il 55% delle
risorse di bilancio destinate ai
progetti finanziati nell’ambito
del
Sottoprogramma
per
l’Ambiente sono destinati a
progetti a sostegno della
conservazione della natura e
della biodiversità.
Scadenze:
16 ottobre 2014 ore 16.00: per
progetti tradizionali nei due
sottoprogrammi (e-form).
29 ottobre 2014 ore 16.00 : per
progetti
preparatori
del
sottoprogramma Ambiente (cd
o dvd).
10 ottobre 2014 ore 16 (invio
idea/progetto) e aprile 2015
(progetto
completo):
per
progetti
integrati
del
sottoprogramma Ambiente 16
(cd o dvd).
15 settembre 2014 ore 16: per
progetti di assistenza tecnica
nel sottoprogramma Ambiente
(cd o dvd).
30 settembre 2015 ore 16: per
progetti
di
Capacity
Building(cd o dv).
Per maggiori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2014/index.htm
CITTADINANZA
Programma di riferimento:
EUROPA PER I CITTADINI
2014-2020
Obiettivi:
il
Programma
"Europa per i Cittadini 20142020" che, con modifiche e
innovazioni, si pone come
successore
del fortunato
Programma "Europa per i
Cittadini 2007-2013", mira ad
avvicinare i cittadini europei
all’Unione
europea,
proponendosi di colmare la
distanza, talvolta da essi
avvertita, dalle istituzioni
europee.
Coerentemente a tale scopo
principale,
il
Programma
supporta
economicamente
organizzazioni
attive
nei
settori ad esso attinenti e cofinanzia progetti volti al
31
raggiungimento
dei
suoi
obiettivi che possono essere
così sintetizzati: costruzione di
un'Europa più tangibile per i
suoi cittadini;
sviluppo di
un'identità europea unitaria
fondata su comuni esperienze
storiche e culturali; creazione
di un senso di appartenenza
all'Unione europea; scambio di
esperienze fra cittadini di
diverse aree geografiche, al
fine di contribuire al dialogo
interculturale e alla reciproca
conoscenza.
Per il 2014 sono state fissate le
seguenti priorità: sono 100°
anniversario
della
Prima
Guerra
Mondiale;
25°
anniversario dalla caduta del
Muro
di
Berlino;
10°
anniversario dall’allargamento
dell’UE all’Europa centrale e
dell’est,
Elezioni
del
Parlamento europeo 22-25
maggio 2014; Partecipazione
dei
cittadini
alla
vita
democratica
dell’Unione
Europea; Dibattito sul futuro
dell’Unione Europea.
Struttura del programma: Il
programma è composto da 2
strand: “Memoria europea
attiva”
e
“Impegno
democratico e partecipazione
civica”, a sua volta articolato
in
3
sotto-misure
(Gemellaggio tra città; Reti di
città; Progetti della società
civile) e da una sezione
trasversale “Azione orizzontale
di valorizzazione”, volta a
valorizzare i risultati dei
progetti selezionati e ad
incrementare
l’impatto
e
l’efficacia del Programma.
La Commissione europea DG
Communication
è
responsabile
dell’attuazione
del Programma. In particolare,
ne stabilisce il bilancio, i temi
prioritari, gli obiettivi e
definisce i criteri di selezione
dei progetti.
La Commissione si avvale
dell’Agenzia Esecutiva per
l’Istruzione, gli Audiovisivi e
la Cultura (EACEA), per
l’attuazione
pratica
della
maggior parte delle azioni del
Programma.
L’EACEA
è
responsabile anche degli ECPs
– Europe for Citizens Points,
strutture nazionali stabilite nei
paesi
partecipanti
al
Programma che si occupano di
una diffusione mirata e
capillare delle informazioni
sul Programma Europa per i
Cittadini,
supportando
i
potenziali beneficiari delle
sovvenzioni.
L’ECP – Europe for Citizens
Point Italy, istituito dal 2008
presso il Ministero dei Beni e
delle
Attività
Culturali,
costituisce il Punto di Contatto
Nazionale per l’Italia.
A seguito dell’adozione del
nuovo programma l’Agenzia
esecutiva
EACEA
ha
pubblicato la “Guida al
programma”, che si applica
per tutto il suo periodo di
operatività (2014-2020).
La Guida ha lo status di un
bando e costituisce pertanto
documento fondamentale per
la presentazione di progetti.
Fornisce, infatti informazioni,
dettagliate (requisiti delle
azioni,
procedure
di
candidatura
e
selezione,
cofinanziamento e scadenze)
nel quadro dei 2 principali assi
che
compongono
il
programma.
Azioni:
1. lo Strand 1 (Memoria
Europea Attiva) promuove:
- progetti di riflessione sui
regimi totalitari nella storia
europea, soprattutto, ma non
esclusivamente, il Nazismo
che ha causato l’Olocausto, lo
Stalinismo, il Fascismo e i
regimi totalitari comunisti,
come
pure
la
commemorazione delle loro
vittime;
- progetti riguardanti gli altri
momenti fondamentali della
recente storia europea.
I
progetti
dovrebbero
includere diverse tipologie di
organizzazioni e/o sviluppare
diversi tipi di attività tra loro
complementari (ad es. ricerca,
processi di apprendimento
informali, conferenze, dibattiti
pubblici, mostre) e/o che
coinvolgano
cittadini
provenienti da diversi gruppi
target.
I progetti dovrebbero essere
realizzati
a
livello
internazionale
(tramite
la
creazione di partenariati e reti
multi-nazionali) e/o essere
segnati
da
una
chiara
dimensione europea.
2. Strand 2 “Impegno
democratico e partecipazione
civica”:
Sotto-misura 1 “Gemellaggio
tra città”: co-finanzia progetti
che riuniscano un numero
considerevole di cittadini di
città gemellate attorno a temi
legati
agli
obiettivi
del
Programma. Il concetto di
gemellaggio deve essere inteso
in senso lato, riferendosi sia a
documenti di gemellaggio
tradizionali, sia ad altre forme
di accordi di partenariato tra
città a lungo termine, volti a
favorire la cooperazione a vari
livelli e a rafforzare i
collegamenti culturali.
Sotto-misura 2 “Reti di città”:
co-finanzia
progetti
di
municipalità e enti senza
scopo di lucro che operano
insieme su temi comuni, con
una prospettiva di lunga
durata, e che siano in grado di
creare reti per stabilire e
rafforzare la cooperazione
internazionale.
I
progetti
devono altresì promuovere lo
scambio
di
esperienze,
opinioni e “buone pratiche”
32
sui temi posti al centro del
dibattito.
Sotto-misura 3 “Progetti della
società
civile”:
supporta
progetti promossi da reti di
partenariato
internazionali,
che coinvolgano direttamente i
cittadini. I progetti dovrebbero
consentire a cittadini di diversi
contesti di confrontarsi e agire
insieme
su
temi
legati
all’Unione europea e alle sue
politiche, con lo scopo di dar
loro
l’opportunità
di
partecipare concretamente al
processo
di
integrazione
europea.
Candidati ammissibili:
Strand 1 (Memoria Europea
Attiva): autorità pubbliche
locali/regionali
(ad
es.
municipalità,
provincie,
regioni) o enti non a scopo di
lucro, quali associazioni di
sopravvissuti,
associazioni
culturali, enti di istruzione e di
ricerca.
Strand 2 “Impegno
democratico e partecipazione
civica”
Sotto-misura 1 “Gemellaggio
tra
città”:
municipalità,
comitati
di
gemellaggio
rappresentanti gli enti locali,
enti non a scopo di lucro
rappresentanti gli enti locali.
Sotto-misura 2 “Reti di città”:
municipalità,
comitati
di
gemellaggio, altri livelli di
autorità locale/regionale (ad
es.
provincie,
regioni),
federazioni/associazioni
di
autorità locali; enti non a
scopo di lucro rappresentanti
gli enti locali; i partner
possono essere organizzazioni
non a scopo di lucro.
Sotto-misura 3 “Progetti della
società civile”: enti non a
scopo di lucro, come ad
esempio organizzazioni della
società civile, associazioni
culturali, enti di ricerca, enti di
istruzione;
le
autorità
locali/regionali
possono
essere partner.
Finanziamento: Il bilancio
totale del Programma 20142020 è pari a 185.468.000EUR
così distribuiti: circa il 20%
destinato
per l’asse 1
(Memoria Europea Attiva),
circa il 60%
per l’asse 2
“Impegno
democratico
e
partecipazione civica” e circa
il 10% per l’asse trasversale
“Azione
orizzontale
di
valorizzazione”. I rimanenti
stanziamenti sono erogati a
copertura delle spese generali
amministrative e tecniche del
programma. Il bilancio totale
previsto per l’anno 2014 è di
circa 21 Mil euro.
La massima sovvenzione
richiedibile per un progetto è
così fissata in relazione a
ciascun ambito di riferimento:
Strand 1 (Memoria Europea
Attiva): 100.000 euro
Strand 2 sotto-misura 1
“Gemellaggio tra città”: 25.000
euro
Strand 2 sotto-misura 2 “Reti
di città”: 150.000 euro
Strand 2
sotto-misura 3
“Progetti della società civile”:
150.000 euro
Scadenze:
1° settembre 2014 (Gemellaggi
fra città; Reti di città)
1° settembre 2014 (Progetti
della
società
civile).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens_en
http://www.europacittadini.it/
CULTURA
Programma di riferimento:
EUROPA CREATIVA
Europa creativa è il nuovo
programma UE a sostegno dei
settori culturali e creativi che
fonde ed accorpa i tre
precedenti
programmi
indipendenti: Cultura 20072013, MEDIA 2007 e MEDIA
Mundus.
E’
composto
da
due
sottoprogrammi:
- CULTURA, dedicato in
modo
specifico al
settore
culturale e creativo;
- MEDIA, relativo al settore
degli audiovisivi;
- e da una sezione tran
settoriale – che prevede
l’introduzione di un fondo di
garanzia per agevolare prestiti
alle organizzazioni e imprese
creative - che partirà nel 2016.
SOTTO-PROGRAMMA
CULTURA
All’interno
programma
del
sono
sottopreviste
33
quattro
opportunità
di
finanziamento:
1. progetti di cooperazione
europea;
2. reti europee;
3. piattaforme europee;
4. progetti di traduzione
letteraria.
Possono partecipare tutti gli
operatori (pubblici e privati)
che operano nel settore
culturale e creativo da almeno
2 anni e che hanno la sede
legale in uno dei Paesi
partecipanti al Programma
Europa
Creativa
rappresentano
espressioni
culturali artistiche o creative.
Esempi:
associazioni
e
istituzioni
culturali;
fondazioni; case editrici; enti
pubblici
(dipartimenti
di
settore); industrie culturali e
creative; università e centri di
ricerca
(dipartimenti
di
settore); network culturali
europei; osservatori culturali
internazionali.
Progetti di
cooperazione europea
Obiettivi/azioni: i principali
obiettivi del sostegno ai
progetti
di
cooperazione
culturale
a
livello
transnazionale riguardano:
 il
rafforzamento
della
capacità dei settori culturali e
creativi europei di operare a
livello
transnazionale
(obiettivo 1). A tale obiettivo
sono collegate le seguenti
priorità:
Priorità 1.1: supportare azioni
che forniscano agli operatori
culturali
e
creativi
competenze, capacità e knowhow
per
contribuire
al
rafforzamento
dei
settori
culturali e creativi, includendo
l’utilizzo
delle
tecnologie
digitali, approcci innovativi di
audience
development
e
sperimentando nuovi modelli
di business.
Priorità 1.2: supportare azioni
che consentano agli operatori
culturali
e
creativi
di
collaborare
a
livello
internazionale
e
di
internazionalizzare le loro
carriere
all’interno
e
all’esterno
dei
confini
dell’Unione
Europea
,
possibilmente
mediante
strategie di lungo termine.
Priorità 1.3: fornire sostegno
per
rafforzare
la
collaborazione e il networking
tra le organizzazioni culturali
e creative in Europa, al fine di
facilitare
l’accesso
alle
opportunità professionali.
 la
promozione
della
circolazione transnazionale
delle opere culturali e
creative
e
la
mobilità
transnazionale
degli
operatori culturali e creativi,
con particolare riguardo agli
artisti (obiettivo 2). Le priorità
sono:
Priorità 2.1: supportare attività
culturali
di
respiro
internazionale quali mostre,
scambi e festival.
Priorità 2.2: supportare la
circolazione della letteratura
europea al fine di garantire la
più
ampia
accessibilità
possibile;
Priorità
2.3:
supportare
l’”audience
development”
come strumento per stimolare
interesse nei confronti delle
opere culturali e creative
europee, oltre che verso il
patrimonio culturale tangibile
e intangibile, nonché per
migliorare l'accesso a tale
patrimonio.
L'obiettivo
principale
è
aiutare
gli
artisti/operatori
culturali
europei e le loro opere a
raggiungere un pubblico il più
possibile ampio in Europa ed
estendere l'accesso alle opere
culturali da parte dei gruppi
sottorappresentati
Tipologie di progetti: in base
agli obiettivi, le priorità, la
natura e l'impatto del progetto
è possibile scegliere tra due
categorie di finanziamento
che si differenziano per il
numero minimo dei Paesi
partecipanti
(partenariato),
l’importo e la percentuale del
cofinanziamento:
- Categoria 1: progetti di
cooperazione su piccola scala.
Partenariato
(ovvero
il
numero minimo di partner che
devono far parte del progetto):
1 project leader (responsabile
del progetto) + 2 partner
provenienti da almeno 3
diversi Paesi partecipanti al
Sottoprogramma Cultura e
legalmente riconosciuti da
almeno due anni. Almeno un
partner deve provenire da un
paese EU o EFTA.
- Categoria 2: progetti di
cooperazione su larga scala Partenariato
(ovvero
il
numero minimo di partner che
devono far parte del progetto):
1 project leader (responsabile
del progetto) + 5 partner
provenienti da almeno 5
diversi paesi partecipanti al
Subprogramma Cultura e
legalmente riconosciuti da
almeno due anni.
La
prossima
call
sarà
pubblicata a luglio 2014, con
scadenza ad ottobre 2014.
Network (Reti europee) Questa misura offre supporto
alle reti europee attive nei
settori culturali e creativi, il
cui obiettivo è rafforzare la
capacità dei settori culturali e
creativi e la collaborazione in
rete a livello internazionale, al
fine di facilitare l’accesso alle
opportunità
professionali,
rafforzare la competitività e
promuovere l’innovazione di
questi settori.
I network sono strutture
complesse di almeno 15
organizzazioni europee già
34
esistenti,
basate
su
un
approccio business to business:
sono gli operatori culturali che
si confrontano e scambiano
informazioni tra loro per
rafforzare la capacità del
settore in cui operano. I
riflettori della call sono quindi
tutti puntati sullo scambio di
esperienze degli operatori
culturali.
L’invito
per
il
2013
EAC/S18/2013 - (Scadenza: 19
marzo 2014) è attualmente chiuso
Prossima pubblicazione call:
luglio 2016
Scadenza: 5 ottobre 2016
Piattaforme europee
Questa misura offre supporto
alle piattaforme culturali che
mirano a: promuovere lo
sviluppo dei talenti emergenti
e incentivare la mobilità
transnazionale degli operatori
culturali e creativi e la
circolazione
delle
opere;
contribuire ad aumentare il
prestigio e la visibilità degli
artisti e dei creatori impegnati
in termini di programmazione
europea, attraverso attività di
comunicazione; creare un
marchio di qualità europeo.
A differenza dei network, le
piattaforme prevedono un
approccio
business
to
consumers: i riflettori della call
sono, quindi, puntati sulla
visibilità degli artisti e dei
creatori, soprattutto quelli
emergenti, che rappresentano
la cultura europea.
Prossima pubblicazione call:
dicembre 2014
Scadenza: febbraio 2015
Progetti di
traduzione letteraria
Obiettivi:
questa linea di
finanziamento offre supporto
ai progetti di traduzione
letteraria che promuovano la
diversità culturale e linguistica
nell’Unione e in altri Paesi che
partecipano
al
sottoprogramma
Cultura.
Le priorità sono: sostenere la
circolazione e la promozione
della letteratura europea, tra
cui l’uso appropriato delle
tecnologie
digitali;
incoraggiare la traduzione e la
promozione nel lungo termine
di una letteratura europea di
elevata qualità. Una priorità
ulteriore di questa misura di
sostegno sarà elevare il profilo
dei traduttori. A tal fine, in
ogni opera tradotta l’editore
dovrà includere una biografia
del
traduttore.
I
progetti
finanziabili
riguardano esclusivamente la
traduzione di almeno 3 opere
di narrativa sia in formato
cartaceo, sia elettronico e
prevedono due categorie:
categoria 1: progetti biennali;
categoria 2: accordo quadro di
partenariato.
Candidati ammissibili: tutte
le case editrici e i gruppi
editoriali
legalmente
riconosciuti in uno dei paesi
partecipanti al Programma
Europa Creativa da almeno
due anni. Le persone fisiche
non sono ammissibili.
Prossima pubblicazione call:
novembre 2014
Scadenza: febbraio 2015
SOTTO-PROGRAMMA
MEDIA
Il sottoprogramma MEDIA
supporta finanziariamente le
industrie cinematografiche e
audiovisive
dell'UE
nello
sviluppo,
distribuzione
e
promozione del loro lavoro.
Aiuta ad avviare progetti di
dimensione europea e ad
incrementare l’utilizzo delle
nuove tecnologie; consente ai
film europei e alle opere
audiovisive di trovare mercati
oltre i confini nazionali ed
europei; finanzia programmi
di formazione e di sviluppo.
Inviti a presentare
proposte nell’ambito del
sottoprogramma Media
 Sostegno
alla
distribuzione transnazionale
di film europei – Programma
“Cinema Selective”. Invito a
presentare
proposte
EAC/S22/2013.
Scadenza: 2 luglio 2014
 Sostegno ai festival del
cinema. Invito a presentare
proposte
EAC/S23/2013
Scadenza: 4 luglio 2014 (per
attività tra 1 novembre 2014 e
30 aprile 2015)
 Sostegno alla distribuzione
online. Invito a presentare
proposte EACEA 16/2014
Scadenza: 11 luglio 2014
 Sostegno alla distribuzione
di film europei non nazionali
Sistema "Cinema Automatic".
Invito a presentare proposte
EAC/S80/2013 –
Scadenze: 31 luglio 2015
(Reinvestimenti)
 Sostegno
alla
distribuzione di film europei
non nazionali – Sistema
"Agenti di vendita". Invito a
presentare
proposte
EAC/S21/2013.
Scadenze: 1° marzo 2016
(Reinvestimenti).
Media 2007 — Sviluppo,
distribuzione, promozione e
formazione
(2007-2013)
Sostegno
alla
distribuzione
transnazionale di film europei.
Sistema
di
sostegno
«automatico» 2013. Invito a
presentare
proposte
EACEA/25/2012
Scadenza: 1° ottobre 2014
(reinvestimento).
35
Per ulteriori informazioni e modulistica:
Sottoprogramma Cultura:
http://ec.europa.eu/culture/news/20131210-ce-calls_en.htm
Sottoprogramma Media:
http://ec.europa.eu/culture/news/20131210-ce-calls_en.htm
La presentazione delle proposte è esclusivamente elettronica accedendo all’apposito portale:
http://ec.europa.eu/education/participants/portal/desktop/en/home.html
ISTRUZIONE,
FORMAZIONE,
GIOVENTU’ E SPORT
Programma di riferimento:
Erasmus +
Erasmus+
è
il
nuovo
programma
dell'UE
per
l'istruzione, la formazione, la
gioventù e lo sport per il
periodo
2014-2020
che
raggruppa
i
programmi
dell'UE già esistenti in questi
settori:
Apprendimento
permanente
(Erasmus,
Leonardo da Vinci, Comenius,
Grundtvig) e Gioventù in
Azione,
più
i
cinque
programmi di cooperazione
internazionale
nel
settore
dell’istruzione
superiore,
Erasmus Mundus, Tempus,
Alfa, Edulink e il programma
di cooperazione bilaterale con
i
Paesi
industrializzati.
omprende anche azioni nel
nuovo settore di competenza
europea, lo sport.
Obiettivi del Programma: il
nuovo programma integrato
sui propone di contribuire agli
obiettivi
della
strategia
Europa
2020
e
del
quadro strategico
per
l'istruzione e la formazione
2020 (ET2020), al quadro
rinnovato
di
cooperazione europea
in
materia di gioventù (20102018), allo sviluppo sostenibile
dei paesi terzi nel settore
dell’istruzione superiore e allo
sviluppo della dimensione
europea dello sport. In
particolare, esso si propone di
contribuire a raggiungere i
seguenti obiettivi principali
di Europa 2020: riduzione dei
tassi di abbandono scolastico;
aumento del numero di
studenti di età compresa fra i
30
e i
34
anni che
abbiano completato il livello
terziario di istruzione.
Tra gli obiettivi specifici:
promuovere la partecipazione
dei giovani alla società;
migliorare l'occupazione dei
giovani e aprire loro nuove
opportunità, aiutandoli ad
acquisire
competenze
aggiuntive attraverso lo studio
e la formazione all'estero;
innalzare
la
qualità
dell'insegnamento in Europa e
oltre.
Struttura del Programma: il
programma è incentrato su
tre attività chiave, trasversali
a diversi settori:
 Attività chiave 1 – Mobilità
individuale
a
fini
di
apprendimento (KA 1) Questa
azione
chiave
supporta:
- Mobilità
degli
giovani,
insegnanti,
professori,
formatori, giovani lavoratori,
personale di istituzioni allievi
e del personale: opportunità
per studenti, allievi, volontari,
formative e di organizzazioni
appartenenti alla società civile,
di
intraprendere
un’esperienza
di
apprendimento in un paese
straniero fino ad una durata di
un anno.
- Borse di studio congiunte:
borse di studio attribuite ai
migliori studenti di master che
offrono la possibilità di
prendere parte a programmi
internazionali e integrati di
studio di livello superiore
organizzati
da
consorzi
universitari.
 Attività chiave 2
–
Cooperazione
per
l’innovazione e le buone
pratiche (KA 2) Questa
comprende:
- Partenariati
strategici
transnazionali
volti
a
sviluppare
iniziative
che
affrontano uno o più settori
della
formazione,
dell'istruzione e della gioventù
e a promuovere l'innovazione,
lo scambio di esperienze e di
know-how tra i diversi tipi di
organizzazioni
coinvolte
nell'istruzione, formazione e
gioventù o in altri settori
pertinenti.
- Nuovi
partenariati
innovativi,
le
cosiddette
“Alleanze per la conoscenza”
(“Knowledge Alliances”), e
le “Alleanze per le abilità
36
settoriali”
(Sector
Skills
Alliances) che costituiranno
sinergie
tra
il
mondo
dell’istruzione e quello del
lavoro
consentendo
agli
istituti d’istruzione superiore,
ai formatori e alle imprese di
incentivare l’innovazione e lo
spirito imprenditoriale nonché
di elaborare nuovi programmi
e qualifiche per colmare le
lacune a livello delle abilità.
- Progetti di rafforzamento
delle capacità, a sostegno
della cooperazione con i paesi
partner,
nei
settori
dell'istruzione superiore e
della gioventù.
- Piattaforme di supporto
informatico, come eTwinning
(gemellaggi elettronici fra
scuole),
la
piattaforma
europea per la formazione
continua (EPALE) e il Portale
Europeo per i Giovani, che
offrono
spazi
di
collaborazione virtuali,.
 Attività chiave 3 - Riforma
delle politiche (KA 3) Questa
misura
finanzia
incontri fra giovani e decisori
politici nel settore delle
politiche giovanili.
Alle 3 azioni chiave si
aggiungono:
- Iniziativa Jean Monnet Questa misura finanzia studi e
docenze sull’Unione Europea,
e dialogo fra accademici e
decisori politici europei.
- Azioni nel settore dello
sport - In tale ambito il
programma si concentra su
progetti transnazionali volti a
sostenere gli sport amatoriali e
ad
affrontare
le
sfide
transfrontaliere quali le partite
truccate, il doping, la violenza
e il razzismo, nonché a
promuovere il buon governo,
la
parità
di
genere,
l’inclusione.
Il Programma Erasmus+ 20142020
è
gestito
dalla
Commissione europea, DG
Istruzione e Cultura, con
l’assistenza
dell’Agenzia
esecutiva per l’istruzione, gli
audiovisivi e la cultura
(EACEA)
e delle Agenzie
nazionali dei diversi paesi
partecipanti.
Per
l’implementazione operativa
dei Programmi settoriali in
Italia e la gestione delle azioni
decentrate,
le
Autorità
nazionali
hanno
congiuntamente affidato la
gestione dei Sottoprogrammi a
tre Agenzie nazionali:
Agenzia nazionale Erasmus+
INDIRE
http://www.indire.it/
Agenzia nazionale Erasmus+
ISFOL - http://www.isfol.it/
Agenzia nazionale per i
Giovani
http://www.agenziagiovani.it/
Budget: Il bilancio totale
allocato per il periodo 20142020 è di 14,7 miliardi di
euro.
Finanziamenti
addizionali dovrebbero venire
stanziati per la mobilità nel
campo
dell’istruzione
superiore e per la costituzione
di
capacità
con
il
coinvolgimento di Paesi terzi;
le negoziazioni al riguardo
saranno ultimate nel corso del
2014.
Nell’ambito del programma Erasmus+ si segnalano i seguenti bandi aperti:
Invito a presentare proposte
EAC/S11/13, pubblicato sulla
GUUE C362 del 12 dicembre
2013- rettifica GUUE C 30 del
1° febbraio 2014
Il presente invito riguarda le
seguenti azioni:
Azione chiave 1 - Mobilità
individuale
ai
fini
dell'apprendimento:
 mobilità individuale nel
settore dell'istruzione, della
formazione e della gioventù
 diplomi
di
laurea
magistrale congiunti
 eventi di ampia portata
legati al Servizio volontario
europeo.
Azione
chiave
2/
Cooperazione
per
l'innovazione e lo scambio di
buone prassi:
 partenariati strategici nel
settore dell'istruzione, della
formazione e della gioventù
 alleanze per la conoscenza
 alleanze per le abilità
settoriali
 rafforzamento delle capacità
nel settore della gioventù.
Azione chiave 3-Sostegno alla
riforma delle politiche:
 dialogo strutturato: incontro
tra i giovani e i responsabili
decisionali nel settore della
gioventù.
Attività Jean Monnet:
 cattedre Jean Monnet
 moduli Jean Monnet
 centri di eccellenza Jean
Monnet
 sostegno Jean Monnet alle
istituzioni e alle associazioni
 reti Jean Monnet
 progetti Jean Monnet.
Sport:
 partenariati
di
collaborazione nel settore
dello sport
 eventi sportivi a livello
europeo senza scopo di lucro.
Candidati
ammissibili:
organismi pubblici o privati
operanti
nei
settori
dell'istruzione,
della
formazione, della gioventù e
dello sport. I gruppi di giovani
attivi nel settore del lavoro
37
giovanile,
ma
non
necessariamente
in
un'organizzazione giovanile,
possono inoltre presentare
domanda di finanziamento sia
per la mobilità ai fini
dell'apprendimento
dei
giovani
e
dei
giovani
lavoratori sia per i partenariati
strategici nel settore della
gioventù.
Per ciascuna azione, sono
ammissibili organismi ben
specificati,
indicati
nella
"Guida al Programma".
Finanziamento e durata dei
progetti: il bilancio totale
destinato al presente invito a
presentare proposte è stimato
in 1 507,3 milioni di EUR, così
suddivisi:Istruzione
e
formazione: 1 305,3 milioni di
EUR; Gioventù: 174,2 milioni
di EUR; Jean Monnet: 11,2
milioni di EUR; Sport: 16,6
milioni di EUR.
L'entità delle sovvenzioni
concesse e la durata dei
progetti variano a seconda di
fattori quali il tipo di progetto
e il numero di partner
partecipanti.
Scadenze: Azione chiave 1
Mobilità
individuale
esclusivamente nel settore
della gioventù: 1° ottobre
2014.
Azione chiave 2
Partenariati
strategici
esclusivamente nel settore
della gioventù: 1° ottobre
2014.
Rafforzamento delle capacità
nel settore della gioventù: 2
settembre 2014.
Azione chiave 3: Incontro tra
i giovani e i responsabili
decisionali nel settore della
gioventù: 1° ottobre 2014.
Le condizioni dettagliate del
presente invito a presentare
proposte, comprese le priorità,
sono disponibili nella guida
del programma Erasmus+
che costituisce parte integrante
dell’invito stesso.
Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm
La guida al Programma:
http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/documents/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf
http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/documents/erasmus-plus-programme-guide_it.pdf
(versione italiana)
Invito a presentare proposte
EACEA/10/14 - Azione chiave
3: Sostegno alle riforme delle
politiche
Iniziative
emergenti. Sperimentazioni di
politiche europee nel campo
dell'istruzione,
della
formazione e della gioventù:
cooperazione transnazionale
per l'attuazione di politiche
innovative
condotte
da
autorità pubbliche ad alto
livello,
pubblicato
sulla
GUUE C51 del 22 febbraio
2014
Obiettivo
generale:
incoraggiare la valutazione
dell'impatto
sistemico
di
misure politiche innovative
attraverso prove sul campo, al
fine di migliorare l'efficacia e
l'efficienza dei sistemi di
istruzione e formazione e delle
politiche giovanili.
Temi prioritari: valutazione di
abilità
trasversali
nell'istruzione
primaria
e
secondaria;
esperienze
imprenditoriali pratiche a
scuola;
cooperazione
in
materia di metodi innovativi
per
un
riconoscimento
accademico
transfrontaliero
rapido e omogeneo a livello di
istruzione
superiore;
riduzione del numero degli
adulti
poco
qualificati;
incoraggiare lo sviluppo e
l'internazionalizzazione
del
volontariato giovanile (IT
22.2.2014 GUUE C 51/17)
La durata del progetto deve
essere compresa tra 24 e 36
mesi. Le attività devono essere
avviate tra il 1° dicembre 2014
e il 1° marzo 2015.
Candidati ammissibili:
a)
autorità
pubbliche
(Ministero
o
equivalente)
responsabili per l’istruzione, la
formazione o la gioventù al
massimo livello nel contesto
nazionale
o
regionale
pertinente oppure autorità
pubbliche di massimo livello
responsabili per settori diversi
dall’istruzione,
dalla
formazione e dalla gioventù
(ad esempio occupazione,
finanza, affari sociali, sanità,
ecc.) qualora posseggano una
competenza
specifica
nel
settore
in
cui
la
sperimentazione deve essere
effettuata.
Le
autorità
pubbliche possono delegare la
loro rappresentanza ad altre
organizzazioni pubbliche o
private,
nonché
ad
associazioni
di
autorità
pubbliche oppure a reti
legalmente costituite;
b) organizzazioni o istituzioni
pubbliche o private attive nel
campo dell’istruzione, della
formazione o della gioventù;
c) organizzazioni o istituzioni
pubbliche o private che
svolgono
attività
legate
all’istruzione, alla formazione
e/o alla gioventù in altri
settori socioeconomici (p. es.
centri
di
riconoscimento,
38
camere
di
commercio,
organizzazioni commerciali,
organizzazioni
culturali,
organismi di valutazione,
organismi di valutazione,
organismi di ricerca).
Il
requisito
minimo
di
composizione
di
un
partenariato per il presente
invito è di 4 persone
giuridiche che rappresentino 3
Paesi ammissibili.
Finanziamento: 10 Milioni di
EUR
così
suddivisi:
Istruzione e formazione: 8
Milioni di EUR; Gioventù: 2
Milioni di
EUR). La
sovvenzione massima per
progetto sarà di 2 Mio EUR; il
contributo finanziario dell'UE
non può superare il 75 % del
totale dei costi ammissibili.
Scadenze: 20 maggio 2014:
per le proposte preliminari; 2
ottobre 2014 per le proposte
complete.
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus/funding/prospective-initiatives-eacea-102014_en
SALUTE & CONSUMATORI
Programma di riferimento:
Terzo programma d’azione
dell’Unione in materia di
salute (2014-2020)
Invito a presentare proposte
HP-PJ-2014 pubblicato sulla
GUCE/GUUE C 171/10 del
06/06/2014
Quest’invito
consta
delle
seguenti parti:
- un invito a presentare
proposte per l’aggiudicazione
di un contributo finanziario ad
azioni specifiche sotto forma
di sovvenzioni di progetti;
- un invito a presentare
proposte per l’aggiudicazione
di un contributo finanziario al
funzionamento di organismi
non governativi (sovvenzioni
di funzionamento).
Obiettivi: integrare, sostenere
e aggiungere valore alle
politiche degli Stati membri
per migliorare la salute dei
cittadini
e
ridurre
le
disuguaglianze fra gli stessi,
promuovendo
la
salute,
incoraggiando l’innovazione
in
ambito
sanitario,
accrescendo la sostenibilità dei
sistemi sanitari e proteggendo
i cittadini dalle gravi minacce
sanitarie transfrontaliere.
Azioni: Saranno finanziate le
seguenti
azioni
del
programma di lavoro 2014:
PRIORITÀ TEMATICA 1:
Promuovere
la
salute,
prevenire le malattie e
incoraggiare
ambienti
favorevoli a stili di vita sani
tenendo conto del principio
"la salute in tutte le
politiche". Tale priorità è a sua
volta così suddivisa:
1.1. Fare uso del potenziale di
innovazione
per
la
prevenzione e la gestione delle
principali malattie croniche
(diabete,
malattie
cardiovascolari ...)
1.2. Promuovere una diagnosi
precoce e lo screening delle
malattie croniche che si
possono prevenire
1.3.
Sviluppare
approcci
innovativi per promuovere il
reinserimento professionale di
persone con malattie croniche
e
migliorare
la
loro
occupabilità. (Sarà finanziato
un solo progetto).
PRIORITÀ TEMATICA 2:
Proteggere i cittadini dalle
gravi
minacce
sanitarie
transfrontaliere
Per questa priorità tematica
non sono previste azioni
PRIORITÀ TEMATICA 3.
Contribuire alla realizzazione
di sistemi sanitari innovativi,
efficienti e sostenibili. Tale
priorità è a sua volta così
suddivisa:
3.1. Sostenere azioni in aree
collegate all’adesione alla
cura, alla fragilità e alle cure
integrate e alle condizioni
multi-croniche .
3.2. Sostegno finanziario per
dati statistici nell’area dei
prezzi dei prodotti medicinali
negli Stati membri (sarà
finanziato un solo progetto)
3.3.
Verso
un
sistema
sostenibile di monitoraggio e
di reporting della salute (sarà
finanziato un solo progetto).
PRIORITÀ TEMATICA 4.
Facilitare
l'accesso
a
un'assistenza
sanitaria
migliore e più sicura per i
cittadini.
4.1.
Infezioni
associate
all'assistenza
sanitaria
Prevenzione e controllo nelle case
di cura e strutture di lungo
degenza (sarà finanziato un
solo progetto).
I progetti devono avere una
durata massima di 3 anni e
devono essere presentati da
partenariati
comprendenti
organismi
reciprocamente
indipendenti di tre diversi
Stati partecipanti.
Candidati
ammissibili:
possono presentare proposte
progettuali
le
persone
giuridiche
legalmente
costituite,
le
autorità
pubbliche, gli enti del settore
pubblico
(in
particolare
istituzioni
di
ricerca
e
39
sanitarie, università e istituti
di istruzione superiore).
Finanziamento: Il budget a
disposizione del bando è di €
12.300.000 per i progetti e di €
4.650.000 per le sovvenzioni
di funzionamento.
Priorità tematica 1.1: importo
indicativo: 2.500.000 EUR
Priorità tematica 1.2: importo
indicativo: 1.500.000 EUR
Priorità tematica 1.3: importo
indicativo: 1.000.000 EUR
Priorità tematica 3.1: importo
indicativo: 3.000.000 EUR
Priorità tematica 3.2: importo
indicativo: 300.000 EUR
Priorità tematica 3.3: importo
indicativo: 3.500.000 EUR
Priorità tematica 4.1: importo
indicativo: 500.000 EUR
Il contributo comunitario di
norma copre fino al 60% dei
costi ammissibili di un’azione
o dei costi previsti per il
funzionamento di un ente (nel
caso
di
sovvenzioni
di
funzionamento); può arrivare
fio
all’80% dei costi
ammissibili in casi di utilità
eccezionale (come definiti
nell’allegato
VII
della
decisione
relativa
al
programma di lavoro).
Scadenza: 25 settembre 2014
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/3hp/calls/hp-pj-2014.html
(Portale dei Partecipanti)
http://ec.europa.eu/chafea/
Sito web dell’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (Chafea)
RICERCA
&
SVILUPPO TECNOLOGICO
Programma di riferimento:
Orizzonte 2020:
programma quadro di
ricerca e innovazione
Obiettivi generali: Horizon
2020 è il nuovo Programma del
sistema
di
finanziamento
integrato destinato alle attività
di ricerca della Commissione
europea, compito che, nella
vecchia
programmazione,
spettava al VII Programma
Quadro, al Programma Quadro
per
la
Competitività
e
l'Innovazione (CIP) e all'Istituto
Europeo per l'Innovazione e la
Tecnologia (EIT).
Il nuovo Programma supporterà
l'UE nelle sfide globali fornendo
a ricercatori e innovatori gli
strumenti
necessari
alla
realizzazione dei propri progetti
e delle proprie idee. Orizzonte
2020 deve svolgere un effetto
moltiplicatore
cercando
di
portare al 3% la percentuale del
PIL destinata alla ricerca in
Europa, obiettivo che i Paesi
membri
dell’UE
si
sono
prefissati già parecchio tempo
fa.
Struttura
del
Programma/Azioni e obiettivi
specifici:
La struttura di Horizon 2020 è
composta
da
tre
Pilastri
(Eccellenza
scientifica,
Leadership industriale, Sfide
della società) e da cinque
Programmi trasversali.
Excellent Science
L’obiettivo
del
pilastro
“Eccellenza Scientifica” è di
incrementare la qualità della
base
scientifica
europea,
sostenendo le migliori idee,
sviluppando talenti in Europa,
fornendo ai ricercatori l'accesso
alle migliori infrastrutture di
ricerca e rendendo l'Europa un
luogo attraente per i migliori
ricercatori del mondo.
Si
articola
in
quattro
programmi:
 European Research Council:
sostiene gli individui più
talentuosi e creativi e le loro
equipe nello svolgere ricerche di
frontiera di altissima qualità;
 Tecnologie
future
ed
emergenti: finanzia la ricerca
collaborativa per aprire nuovi
promettenti campi di ricerca e di
innovazione;
 Azioni Marie Sklodowska
Curie: offre ai ricercatori
eccellenti
opportunità
di
40
formazione
e
di
carriera
mediante
sostenendo
la
mobilità;
 Infrastrutture di Ricerca:
garantisce
che
l'Europa
disponga di infrastrutture di
ricerca
(comprese
le
infrastrutture elettroniche in
rete)
di
livello
mondiale
accessibili a tutti i ricercatori in
Europa e in altri Paesi.
Competitive Industries
Il secondo Pilastro di Horizon
2020 (Leadership Industriale)
intende fare dell'Europa un
luogo più attraente per investire
nella ricerca e nell'innovazione
(compresa
l'innovazione
ecologica),
promuovendo
attività strutturate dalle aziende.
Si propone di portare grandi
investimenti
in
tecnologie
industriali
essenziali,
incentivare il potenziale di
crescita delle aziende europee
fornendo loro livelli adeguati di
finanziamento e aiutare le PMI
innovative a trasformarsi in
imprese
leader
a
livello
mondiale.
Si articola in tre Programmi:
 Leadership nelle tecnologie
abilitanti e industriali: fornisce
un sostegno mirato alla ricerca,
allo
sviluppo
e
alla
dimostrazione delle seguenti
priorità: ICT
,Nanotecnologie,
materiali avanzati, biotecnologie,
fabbricazione e trasformazione
avanzate, Tecnologia Spaziale.

Accesso al capitale di
rischio: mira a superare i
disavanzi della disponibilità di
crediti e fondi per il settore
R&S, le imprese e i progetti
innovativi in tutte le fasi di
sviluppo. Congiuntamente agli
strumenti di finanza di rischio
nel
Programma
per
la
competitività delle imprese
(COSME), nasce con l’obiettivo
di sostenere lo sviluppo di
capitale di rischio a livello
europeo.
 L'innovazione nelle PMI:
promuove tutte le forme di
innovazione nelle PMI, con un
interesse specifico per quelle
dotate del potenziale di crescita
suscettibile
di
internazionalizzazione
sul
mercato unico e oltre. Nella
attività non si prevede ricerca
ma finanziamenti per azioni di
supporto alla ricerca.
Societal Challenge
Questo pilastro (Sfide della
società) rispecchia le priorità
strategiche
della
strategia
Europa 2020 e affronta grandi
preoccupazioni condivise dai
cittadini europei e di altri Paesi.
Un approccio incentrato sulle
sfide
riunisce
risorse
e
conoscenze provenienti da una
molteplicità di settori, tecnologie
e discipline, fra cui le scienze
sociali e umanistiche.
Si intendono coprire attività che
spaziano dalla ricerca alla
commercializzazione,
incentrandosi su quelle connesse
all'innovazione, quali i progetti
pilota, la dimostrazione, i banchi
di prova e il sostegno agli
appalti pubblici e all'adozione
commerciale. Si istituiranno
collegamenti con le attività dei
partenariati europei
per
l'innovazione.
Il finanziamento è incentrato
sui seguenti Programmi:
 Salute,
cambiamento
demografico e benessere;
 Sicurezza
alimentare,
agricoltura sostenibile e bioeconomia;
 Energia sicura, pulita ed
efficiente;
 Trasporto
intelligente,
integrato e pulito;
 Azioni per il clima, l'efficienza
delle risorse e delle materie
prime;
 Europa in un mondo in fase di
cambiamento;
 Società sicure innovative,
sicure e inclusive.
PROGRAMMI TRASVERSALI
1. Spreading excellence and
widening participation
L'obiettivo specifico è quello di
sfruttare appieno il potenziale di
talenti esistenti in Europa e
assicurare che i benefici di
un'economia
basata
sull'innovazione
siano
massimizzati
e
distribuiti
ampiamente attraverso l'Unione
secondo
il
principio
dell'eccellenza.
2. Science with and for society
L’obiettivo specifico è quello di
instaurare una cooperazione
efficace tra scienza e società,
assumere nuovi talenti per la
scienza e associare l'eccellenza
scientifica alla sensibilizzazione
e alla responsabilità sociale.
3. Non-nuclear direct actions of
the JR - Le attività del Joint
Research Centre costituiscono
parte integrante di Horizon 2020
al fine di fornire un sostegno
solido e documentato alle
politiche dell'Unione, tenendo in
considerazione le esigenze dei
consumatori,
integrate
da
attività orientate al futuro
4. European
Institute
of
Innovation and Technology
(EIT)
L'Istituto
europeo
di
innovazione e tecnologia svolge
un ruolo di primo piano poiché
riunisce ricerca, innovazione e
istruzione
superiore
d'eccellenza, integrando in tal
modo
il
triangolo
della
conoscenza. L'EIT si avvale
principalmente delle KICs comunità di conoscenza e
innovazione. Esso garantisce
inoltre la condivisione delle
esperienze tra le KICs e al di là
di esse, grazie a una diffusione
mirata e a misure di scambio
delle conoscenze, promuovendo
in tal modo una più rapida
diffusione
dei
modelli
innovativi nell'Unione.
5. Euratom
L'obiettivo
generale
del
programma
41
Euratom è lo svolgimento di
attività di ricerca e formazione
nel
settore
nucleare,
con
particolare
attenzione
al
costante miglioramento della
sicurezza nucleare e della
radioprotezione, soprattutto per
contribuire potenzialmente alla
decarbonizzazione
a
lungo
termine del sistema dell'energia
in modo sicuro ed efficiente.
Finanziamenti:
Il
budget
stanziato per Horizon 2020
(compreso il programma per la
ricerca nucleare Euratom) per
l’intero periodo 2014/2020 è di
70.2 miliardi di € a prezzi
costanti / 78,6 miliardi di € a
prezzi correnti.
Budget disponibile per i 3
pilastri:
Pilastro Eccellenza scientifica: €
22.274 milioni,
31,73%
del
budget totale di Horizon 2020
Leadership Industriale: € 15.507
milioni, 22,09% del budget totale
di Horizon 2020
Sfide della società: € 27.048,06
milioni, 38,53% del budget totale
di Horizon 2020
Inviti a presentare proposte
L’11 dicembre 2013 sono stati
lanciati i primi bandi 2014-2015
relativi al nuovo programma
quadro per la ricerca e
l’innovazione
“HORIZON
2020”.
Rif. (GUCE/GUUE C 361/9 del
11/12/2013).
Si tratta di oltre 60 bandi che
coprono tutti e tre i pilastri in
cui è strutturato “HORIZON
2020” – Eccellenza scientifica,
Leadership industriale, Sfide
della società – e per i quali sono
stati stanziati complessivamente
circa 15 miliardi di euro per il
biennio. Altri seguiranno nel
corso dell’anno.
I primi bandi per il 2014
assorbono una buona fetta di
queste risorse, ovvero 7,8
miliardi di euro così distribuiti:
 al
pilastro
"Eccellenza
scientifica" sono stati assegnati
3 miliardi di euro, di cui circa
1,7 miliardi di euro dal
Consiglio europeo della ricerca
per sostenere ricercatori di alto
livello e 800 milioni di euro per
le borse di ricerca Marie
Sklodowska-Curie rivolte ai
giovani ricercatori.
 Per il pilastro "Leadership
industriale" sono messi a
disposizione 1,8 miliardi di
euro per sostenere la leadership
industriale europea in settori
chiave come le TIC, le
nanotecnologie, la robotica, le
biotecnologie e la ricerca
spaziale.
 al pilastro "Sfide della
società" vanno 2,8 miliardi di
euro per sostenere progetti
innovativi nel quadro delle sette
aree
prioritarie
agricoltura,
ricerca
marittima
e
bioeconomia; energia; trasporti;
azione per il clima, ambiente,
efficienza sotto il profilo delle
risorse e materie prime; società
innovative
e
inclusive;
sicurezza.
Beneficiari - Qualsiasi impresa,
università, centro di ricerca o
qualsiasi
altro
soggetto
giuridico, stabilito in uno Stato
membro, in un paese associato o
in un paese terzo, può
partecipare
ad
un'azione
indiretta a condizione che
soddisfi le condizioni minime di
partecipazione.
Devono partecipare almeno 3
soggetti giuridici, ognuno dei
quali dev'essere stabilito in uno
Stato membro o in un paese
associato. In nessun caso, 2 di
questi soggetti giuridici possono
essere stabiliti nello stesso Stato
membro o paese associato. Tutti
e 3 i soggetti giuridici devono
essere
indipendenti
l'uno
dall'altro.
ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA
Con la pubblicazione dei bandi, la Commissione europea ha messo online una nuova versione del Portale
dei Partecipanti, sito web di riferimento per le opportunità di HORIZON 2020. Su questo portale è possibile
accedere a pagine dedicate a ciascuno dei bandi pubblicati, per conoscerne il contenuto e la scadenza,
reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere
informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte.
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html
Punti di contatto nazionali
La rete dei Punti di Contatto Nazionale (National Contact Point -NCP) è una struttura riconosciuta dalla
Commissione europea, chiamata a fornire informazione e assistenza sui vari aspetti relativi ai programmi
UE di RSTI ed è presente in tutti i 28 Stati Membri, Paesi associati ad Horizon 2020 e Paesi terzi. Il ruolo degli
NCP è di cruciale importanza nella diffusione delle informazioni e nell’assistenza intersettoriale e
transnazionale ai proponenti dei progetti europei.
APRE(Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) ospita tutti i Punti di Contatto Nazionale (NCP) di
Horizon 2020 in Italia.
http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/ncp/
I bandi sul sito dell’APRE:http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/bandi/
42
TRASPORTI, ENERGIA
& TELECOMUNICAZIONE
Programma di riferimento:
Meccanismo per collegare
l’Europa
(Connecting
Europe
Facility) 2014-2020
Obiettivi e struttura del
programma: il "Meccanismo
per collegare l'Europa" Connecting Europe Facility
(CEF)
sostituisce
i
seguenti programmi
del
periodo 2007-2013: TEN-T,
TEN-E, Marco Polo 2. Nel
periodo 2014-2020 finanzierà
progetti che hanno l'obiettivo
di completare i collegamenti
mancanti in Europa nelle
infrastrutture dell'energia, dei
trasporti e del digitale. Lo
scopo del programma consiste
nel promuovere una economia
più
"verde",
grazie
all'introduzione di modalità di
trasporto meno inquinanti, di
collegamenti a banda larga ad
alta velocità e all'utilizzo delle
energie rinnovabili, in linea
con la strategia Europa 2020.
Il completamento delle reti
energetiche
renderà
più
integrato il mercato interno
dell'energia, riducendo la
dipendenza energetica dell'UE
e rafforzando la sicurezza
degli approvvigionamenti.
Il programma prevede una
nuova
sinergia
pubblicoprivato attraverso strumenti
finanziari di condivisione del
rischio con l’obiettivo di
colmare
le
lacune
di
finanziamento
negli
investimenti in infrastrutture
strategiche. Questo piano di
investimenti, elaborato dalla
Direzione Generale per la
Mobilità e i Trasporti in
collaborazione
con
la
Direzione
Generale
per
l’Energia e la Direzione
Generale per la Società
dell'informazione e i mezzi di
comunicazione, contribuirà a
creare posti di lavoro e a
rafforzare la competitività
dell'Europa nel momento in
cui ne ha più bisogno.
Il programma Connecting
Europe Facility è suddiviso
nei seguenti sottoprogrammi:
 CEF Trasporti - si articola
nei seguenti obiettivi specifici:
- eliminare le strozzature e
realizzare
i
collegamenti
mancanti;
- garantire nel lungo periodo
trasporti
sostenibili
ed
efficienti;
- ottimizzare l’integrazione e
l’interconnessione dei modi di
trasporto
e
accrescere
l’interoperabilità dei servizi di
trasporto.
 CEF Energia - persegue i i
seguenti
obiettivi:
promuovere
l’ulteriore
integrazione
del
mercato
interno
dell’energia
e
l’interoperabilità
transfrontaliera
delle
reti
elettriche e del gas, anche
facendo in modo che nessuno
Stato membro sia isolato dalla
rete europea;
- rafforzare la sicurezza
dell’approvvigionamento
nell’Unione;
- contribuire allo sviluppo
sostenibile e alla tutela
dell’ambiente, in particolare
favorendo
l’integrazione
dell’energia
da
fonti
rinnovabili nella rete di
trasmissione e sviluppando
reti dell’anidride carbonica.
 CEF Telecomunicazioni e
TIC - comprende i seguenti
obiettivi:
- accelerare l’introduzione di
reti a banda larga veloci e
ultraveloci e il loro utilizzo,
anche da parte delle piccole e
medie
imprese
(PMI);
promuovere
l’interconnessione
e
l’interoperabilità dei servizi
pubblici
nazionali
online
nonché l’accesso a tali reti.
 Finanziamenti innovativi
e iniziativa Project bond.
L'iniziativa
sui
prestiti
obbligazionari
per
il
finanziamento dei progetti
(Project Bond Initiative),
introdotta
nell'ambito
di
Europa 2020, ha il duplice
obiettivo di rilanciare il
mercato delle obbligazioni e di
aiutare i promotori dei singoli
progetti infrastrutturali ad
attrarre
finanziamenti
obbligazionari privati di lunga
durata.
La
Commissione
adotta
programmi
di
lavoro
pluriennali e annuali per ogni
settore. I programmi di lavoro
definiscono le forme di
sovvenzione che possono
essere utilizzati per finanziare
le azioni interessate
Candidati ammissibili: le
proposte
possono
essere
presentate da uno o più Stati
membri o, previo accordo
degli Stati membri interessati,
dagli organismi internazionali,
dalle imprese comuni o da
imprese oppure organismi
pubblici o privati stabiliti negli
Stati membri. Le proposte
possono essere presentate da
entità non aventi personalità
giuridica
a
norma
del
rispettivo diritto nazionale,
purché i loro rappresentanti
abbiano
la
capacità
di
assumere impegni giuridici in
loro nome e offrano garanzie
43
per la tutela degli interessi
finanziari
dell'Unione
equivalenti a quelle offerte
dalle persone giuridiche. Le
proposte
presentate
dalle
persone fisiche non sono
ammissibili.
Finanziamento: la dotazione
finanziaria per l'attuazione
dell'MCE per il periodo 2014-
2020 ammonta a 33.242. 259,
000 di euro , così ripartiti:
 settore dei trasporti: 26 250
582 000 euro, di cui 11 305 500
000 EUR trasferiti dal Fondo
di coesione e destinati ad
essere spesi in conformità alle
disposizioni
del
presente
regolamento esclusivamente
negli Stati membri ammissibili
al finanziamento del Fondo di
coesione;
 settore delle
telecomunicazioni: 1 141 602
000 euro;
 settore dell'energia: 5 850
075 000 euro.
Si segnalano i seguenti bandi aperti:
Invito a presentare proposte
nell’ambito del programma di
lavoro pluriennale per la
concessione di sovvenzioni
nel settore dell’infrastruttura
energetica transeuropea
pubblicato sulla GUUE C134
del 3 maggio 2014
Obiettivi/Azioni: gli obiettivi
di questo bando sono definiti
nella sezione 3 del Programma
di lavoro pluriennale adottato
nel 2014, il quale mira a
consentire lo sviluppo di
progetti di interesse comune
nel quadro della politica delle
CEF Energy
reti transeuropee nel settore
dell’energia.
In particolare, il presente
bando contribuisce a sostenere
progetti
di
infrastrutture
energetiche
di interesse
comune
che
possano
apportare significativi benefici
per
la
società
e
che
possano garantire
una
maggiore solidarietà tra gli
Stati membri dell’UE e che,
per
varie
motivazioni,
non abbiano
ricevuto
finanziamenti adeguati dal
mercato.
Particolare
attenzione deve essere posta
sull’uso
efficiente
degli
investimenti pubblici. In linea
con l’obiettivo politico di
porre
fine
all’isolamento
energetico entro il 2015 e con
l’attuazione del
mercato
interno dell’energia entro il
2014, l’invito si concentra in
particolare
sui progetti
a
sostegno
dell’interesse
comune che contribuiscano a
raggiungere questi obiettivi.
Finanziamento: la dotazione
finanziaria per le proposte
selezionate nell’ambito del
presente invito è pari a 750
milioni di EUR.
Scadenza: 19 agosto 2014
ore 17 (orario di Bruxelles).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://inea.ec.europa.eu/en/cef/cef_energy/apply_for_funding/cef_energy_call_for_proposals_2014.htm
Invito a presentare proposte
"Europeana" nell’ambito del
programma di lavoro per le
sovvenzioni in materia di reti
transeuropee
di
telecomunicazione
–
pubblicato sulla GUUE C131
del 30 aprile 2014
Obiettivi/Azioni: nell’ambito
di
tale
invito
vengono
finanziati progetti di interesse
comune nel settore delle
telecomunicazioni,
in
particolare per l'accesso alle
risorse digitali del patrimonio
europeo
mediante
una
piattaforma di servizi di base
('EUROPEANA'). Lanciata nel
2008 come punto d'accesso
CEF Telecom
multilingue alle risorse digitali
del
patrimonio
europeo,
Europeana
raccoglie
attualmente circa 30 milioni di
contenuti
digitalizzati
provenienti da oltre 2.000
istituti di tutta Europa. La sua
dotazione include libri, film,
dipinti,
giornali,
archivi
sonori, mappe, manoscritti.
Per realizzare il suo pieno
potenziale,
l'infrastruttura
esistente
deve
essere
manutenuta e potenziata. Con
il
sostegno
del
CEF,
Europeana
dovrebbe
svilupparsi in una piattaforma
di
servizi
e
risorse
ampiamente riconosciuta, non
solo per i riferimenti di
metadati, ma anche per
l'accesso a contenuti culturali,
strumenti
e
tecnologie,
progetti e altri servizi.
Finanziamento: il sostegno è
destinato ad un solo progetto
della durata minima di 1 anno.
La dotazione finanziaria è pari
a 8,9 milioni di euro e il
contributo
UE
coprirà
interamente (100%) i costi
ammissibili
del
progetto
selezionato.
Scadenza: 23 settembre 2014
ore 17 (orario di Bruxelles).
44
Invito a presentare proposte
"Safer Internet" nell’ambito
del programma di lavoro per
le sovvenzioni in materia di
reti
transeuropee
di
telecomunicazione
pubblicato sulla GUUE C
131/7 del 30 aprile 2014
Obiettivi/Azioni: nell’ambito
di tale bando viene fornito
sostegno a progetti di interesse
comune nel settore delle
infrastrutture
di
telecomunicazioni,
in
particolare
per
l'implementazione di servizi
generici che favoriscano un
uso più sicuro di Internet da
parte dei bambini.
I
progetti
devono
comprendere l'attuazione dei
seguenti servizi:
 un
centro
di
sensibilizzazione
per
informare bambini, genitori e
insegnanti su un uso migliore
e più sicuro di internet, basato
su risorse digitali avanzate
(repository) che svilupperanno
specifici kit in collaborazione
con altri soggetti (scuole,
industria);
 assistenza
online
(helpline) per la segnalazione
e il sostegno in relazione a
contatti
(grooming),
comportamento (cybullismo) e
contenuti pericolosi;
 un numero verde (hotline)
per la ricezione e la gestione
delle segnalazioni dei dati
riguardanti abusi sessuali
online su minori.
I contenuti ed i risultati
saranno divulgati sia al livello
europeo sia ai livelli nazionali
e distribuiti mediante i "Safer
Internet Centres " ( SICs)
attraverso
la
piattaforma
(www.saferinternet.org).
Finanziamento: il budget a
disposizione del bando è pari
a 9,7 milioni di euro e il
cofinanziamento UE potrà
coprire il 50% dei costi totali
ammissibili
dei
progetti
selezionati.
Scadenza: 27 agosto 2014 ore
17 (orario di Bruxelles).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://inea.ec.europa.eu/en/cef/cef_telecom/apply_for_funding/cef_telecom_call_for_proposals_2014.htm
Tra le fonti on-line:
Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea
http://europa.eu/
Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/
Sito web Commissione europea - Rappresentanza in
Italia http://ec.europa.eu/italia/
Sito web Parlamento europeo
http://www.europarl.europa.eu/
Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento
europeo per l’Italia http://www.europarl.it/
Sito web Dipartimento per le Politiche europee
(Presidenza del Consiglio dei Ministri)
http://www.politicheeuropee.it/
Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per
il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa
www.aiccre.it
Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa
Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth
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Chi siamo
http://www.europedirectfrosinone.it
EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione europea la cui missione è
quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una capillare diffusione delle
politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il
centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta 50 strutture in Italia,
distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 in tutto il territorio dell’Unione europea.
La rete Europe Direct
http://europa.eu/europedirect/
Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11
Cosa offre
Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione
ai propri centri Europe Direct:
- consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere
informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle
Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di
finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE;
- promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche;
- consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e,
al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande,
pareri e suggerimenti .
I
Come agisce
ritenti una vasta
gamma di servizi prestati attraverso:
I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso:
- i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al
call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse
comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli
e guide gratuiti;
- i propri siti Internet;
- l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse
comunitario;
- la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di
informazione.
La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di
informazione specializzate sull’UE.
I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza
della Commissione europea in Italia.
Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma
http://ec.europa.eu/italia/
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