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CENTRO STUDI E SERVIZI “SCUOLA 2000”
N. 102-DICEMBRE 2014
Scuola2000
4° CONVEGNO NAZIONALE: LA SCUOLA DENTRO
“Ambienti di apprendimento e nuove tecnologie”
Lucca Palazzo Ducale P/za Napoleone
13-14 Marzo 2015
Autorizzazione Miur con nota prot.A00DGPers 9624 del 10 giugno 2008 art.67 del vigente CCNL e artt. 2 e 3 della Direttiva n.
90/2003 e successive modificazioni e integrazioni con diritto all’esonero dall’insegnamento nei limiti della normativa vigente.
Programma dei Lavori (bozza non definitiva)
Venerdì 13 Marzo
Ore 15: Apertura segreteria e registrazione partecipanti
Ore 15,15: Saluti delle Autorità
Ore 15,30: Intervento di apertura: Il senso e gli obiettivi
del Convegno
Alfredo Pierotti Presidente di Scuola 2000
Ore 15,45: Ing. Emanuele Micheli Scuola di Robotica:
Robotica educativa x le disabilità cognitive e motorie
Dopo o nel corso dell’intervento l’insegnante
Immacolata Nappi illustrerà concretamente tecniche e
modalità usate con i bambini nella scuola dell’ospedale
Gaslini di Genova
Ore 16,50: Le piattaforme (5 gruppi di alunni
spiegheranno in contemporanea altrettanti progetti
di robotica legati alla concreta pratica scolastica e
all’inclusione di Bes e ragazzi Border Line. I Partecipanti
saranno suddivisi in altrettanti gruppi e si alterneranno
ogni 12-15 minuti x dare a tutti l’opportunità di vedere
e ascoltare tutto)
Ore 18,10: Gruppo di Scuola 2000: sintesi creativa
delle buone pratiche scolastiche (vedi anche pag.
Facebook)
Ore 19,00: Chiusura della giornata
Sabato 14 Marzo
Ore 8,45: Apertura dei lavori - Saluto delle Riviste Giunti
Ore 9,00: Prof. Luigi Dei Direttore del Dipartimento di
Chimica Università di Firenze: “Multidisciplinarietà: con
fantasia alla ricerca di acrobatici equilibri di saperi”
Ore 9,45: Dott.ssa Cecilia Fabbri psicopedagogista:
Scrittura, ortografia: che musica!
Ore 10,10: Dott.ssa Donatella Fantozzi Responsabile
Scuola dell’Anci Toscana: Dislessia e Tecnologie
Ore 10,35: Pausa Caffè (in loco Offerta da Scuola
2000)
Ore 11,05: Dott.ssa Elena Falaschi Supervisore di
tirocinio - Università di Firenze: Sintesi dei contenuti e
degli obiettivi del Convegno.
Ore 11,30: Bruno Tognolini scrittore per ragazzi: “Grillo
parlante in lingua lucignola...”
Ore 12,45: Conclusione dei lavori
Visto il successo delle precedenti edizioni consigliamo gli interessati a preiscriversi in quanto per motivi logistici
non può essere garantita la presenza ad oltre 120 partecipanti. La preiscrizione può avvenire con il coupon sottostante
oppure via mail o telefonicamente. Questi i costi (da versare alla segreteria del Convegno all’atto della registrazione:
Quota Ordinaria: € 20,00 · Iscritti a Scuola 2000: € 10,00 ·Genitori: €10,00
Studenti di scuola superiore (purchè preiscritti): Gratis · Studenti Universitari (purchè preiscritti): Gratis
N.B. = Le scuole aderenti alla rete della Robotica potranno comunicare fino a 5 insegnanti che parteciperanno
a titolo gratuito.
SEGRETERIA DEL CONVEGNO: SCUOLA 2000 TEL 0583513702 – 339 86584576
Coupon di adesione
Sì, intendo partecipare al 4° Convegno “La scuola dentro” Che si terrà a Lucca Palazzo Ducale, Sala Ademollo,
il 13-14 MARZO 2015
Cognome e Nome__________________________________________________________________________________
Indirizzo completo__________________________________________________________________________________
Tel. e Indirizzo mail__________________________________________________________________________________
Iscritto a Scuola 2000? SI  NO 
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Scuola 2000 pagina 1
DIMENSIONE PROFESSIONALE
N. 102-DICEMBRE 2014
LA BUONA SCUOLA (a scuola 2000)
elaborazione e sintesi di Riccardo Massagli*
Nel mese di Ottobre si sono tenuti presso la sede di
Scuola2000, quattro incontri di formazione in cui è
stato letto e commentato il testo de La Buona Scuola. La partecipazione è stata costante e numerosa.
Le varie osservazioni, una volta raccolte, sono state
inviate alla piattaforma digitale con cui il Ministero intende interpellare l’utenza in merito all’imminente riforma col fine di emendarne il testo. Sono
stati riconosciuti alcuni punti di rilievo negli intenti dei redattori del documento della Buona Scuola
(potenziamento di discipline poco valorizzate quali
arte, musica, sport; alternanza scuola/lavoro; rilievo
delle nuove tecnologie digitali; potenziamento della lingua inglese fin dalla scuola dell’infanzia) ma si
è da più parti lamentata una genericità di impianto che rende difficile prevederne le applicazioni. Il
diffuso e propositivo ottimismo della Buona Scuola si scontra, al momento, con l’effettiva e carente
strumentazione didattica a disposizione che, se non
incrementata sostanziosamente, non potrà concretamente soddisfare i bisogni specifici della malconcia scuola italiana. C’è poi da capire quale profilo
di insegnante si voglia costruire nell’imminente futuro. I punti, che riguardano la funzione docente, non
sempre sostengono il valore e la dignità di questo
ruolo per cui spesso il docente sembra essere più un
professionista in carriera (vedi il merito) che non un
educatore. Una parte significativamente critica, vero
anello debole del testo, riguarda i Dirigenti Scolastici
che vengono indicati come organizzatori e valutatori
dell’operato degli insegnanti. Non si entra nel merito
della loro formazione e poco si dice su come potranno trasformarsi, in così poco tempo, dai manager
improvvisati e subissati di scartoffie (quali sono ora,
nel migliore dei casi!) in esperti di didattica e di valutazione professionale. Da alcuni insegnanti si solleva
poi il dubbio che l’intera operazione Buona Scuola,
ad eccezione dell’imponente piano di immissioni in
ruolo, si realizzi a costo zero da parte dello Stato
‘viste le modalità di assegnazione del Mof e la soppressione degli gli scatti di anzianità che garantiscono al lavoratore l’adeguamento dello stipendio al costo della vita’.
La questione dello scatto di merito (che sostituirà
quello di anzianità) è quella che ha creato più dibattito. Poiché solo il 66% dei docenti di un istituto potrà accedere a tali scatti, si pone questa domanda:
‘La percentuale su che base è stata pianificata? Se
fosse il 100% degli insegnanti ad impegnarsi? Dato
che funzioni strumentali, ore aggiuntive e corsi di
formazione-aggiornamento rientreranno negli “scatti
di competenza”, il Mof sarà maggiormente decurtato?’ Il rischio è di premiare chi lavora di più fuori
dalle classi, nel progettare, e non chi invece opera direttamente coi ragazzi. Inoltre, riguardo alla
formazione dei docenti, si parla (ed è cosa giusta)
di aggiornamento obbligatorio ma non è chiaro se
sarà gratuito e svolto nelle ore di servizio. Infine, sulla valutazione dei meriti dei docenti al fine dell’attribuzione dello scatto, si evince dal testo che saranno istituite dai D.S apposite commissioni. Con quali
criteri si valuterà? Quali aspetti dell’operato e del
curricolo dell’insegnante permetteranno a dirigente
e commissione di discriminare quali docenti sono da
premiare e quali invece no? Alcuni insegnanti pensano che le commissioni di valutazione dovrebbero
essere di istituzione ministeriale, ripartite per aree
geografiche e magari composte da ricercatori universitari, pedagogisti e docenti estranei agli istituti
esaminati. Altre genericità nel testo creano perplessità sulla questione della mobilità degli insegnanti
all’interno delle reti di scuole. Garantiremo ancora
agli studenti la continuità educativa didattica?. Eliminato il precariato storico con massicce immissioni
in ruolo, ne sorgerà un altro, determinato dalla mobilità dei docenti che, senza un criterio meglio definito,
rischiano di perdere titolarità e continuità nei plessi?
Tale fluttuazione di personale si ipotizza poiché ogni
insegnante avrà un portfolio pubblico online con
crediti formativi professionali tramite il quale essere
“giudicato”. Ogni D.S. potrà accedervi e “scegliersi”
insegnanti adeguati alle esigenze del proprio istituto
interrompendo percorsi di continuità. Ciò potrebbe,
inoltre, condurre alla formazione di scuole di serie
A e scuole di serie B . Altre aree d’ombra del testo
riguardano il tema centrale delle risorse (anche economiche) che saranno sempre più dipendenti dalla relazione scuola/privati. In questa direzione, che
non solo sarà necessaria ma che viene già percorsa
dagli istituti italiani, si dovranno comunque meglio
delineare modalità e paletti che possano preservare
pienamente l’autonomia delle scelte didattiche della
scuola pubblica.A sollevare legittime perplessità di
altra natura, sono stati in particolare gli insegnanti
della scuola dell’Infanzia, sporadicamente citata nel
testo e verso la quale, nei pochi passaggi, si avverte
una genericità che rasenta la svalutazione. Nella relazione fra scuola e territorio, s’intuisce che maggiori
aiuti arriveranno da enti e privati laddove si evidenzieranno più forti risposte in termini di ritorno economico (per i sostenitori). La scuola dell’Infanzia rischia
di essere, per la sua natura strutturale meno redditizia in termini di risposte immediate, maggiormente dimenticata e dunque di ricevere meno risorse.
Alcuni insegnanti hanno invece sfruttato la lettura de
La Buona Scuola, per puntare il dito contro gli effettivi cortocircuiti che, anche in questo caso, sembrano tradire una sorta di populistica ‘politica del fare’
lontana dalla vera percezione dello stato delle cose.
Questi insegnanti ritengono che per investire davvero
sulla scuola occorra rimettere al centro dell’attenzione i concetti di formazione e didattica, affrontare temi
pedagogici sostanziali e proporre soluzioni di sistema.
Così in merito alla digitalizzazione, non è plausibile
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DIMENSIONE PROFESSIONALE
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parlarne con tanta enfasi se manca concretamente
un’ampia e capillare diffusione di accessibilità internet
e di dispositivi informatici. Simili considerazioni sono
imputabili alla retorica della conoscenza della lingua
straniera (la si vuole sempre più qualificata) senza
prendere in considerazione la necessità inderogabile di insegnanti con competenze specifiche fin dalla
scuola dell’Infanzia. È fondamentale che i bambini
siano da subito esposti ad un linguaggio più corretto
e fluido possibile, conoscere a fondo la lingua in tutti i
suoi aspetti e averne una visione globale, nonché una
padronanza che permetta di svolgere tutte le attività
in lingua. Non ultima per importanza, giunge da alcuni
la critica al non troppo celato modello competitivo fra
insegnanti che la Buona Scuola stimola con l’intento
di migliorare le prestazioni complessive. Altri docenti, al contrario, hanno colto in questo aspetto, delle
potenzialità purché la competizione sia sana, stimolo
per la crescita personale e professionale di ciascun
insegnante. In questo senso, la chiave sta nel guardare con fiducia a questa innovazione come a un’op-
portunità e non un rischio: può essere il motore di un
reale cambiamento, che apra la strada ad una scuola
dinamica, che combatte l’inerzia, che si rinnova e si
rigenera dal suo interno grazie all’aggiornamento, alla
condivisione di competenze sempre nuove e al passo
coi tempi.
L’assunto di stabilizzare la scuola italiana e di eliminare il precariato, è sicuramente l’aspetto più pregevole delle ambizioni de La Buona Scuola. Non si può
negare che si tenti, forse per la prima volta, di focalizzare l’attenzione su aspetti problematici di portata
enorme a carico dell’Istituzione Scuola. Rimane da
capire, ora, se la genericità del testo e certe ingenuità non solo formali potranno essere riviste e corrette alla luce delle molte segnalazioni pervenute alla
piattaforma digitale. Si tratta di una sfida importante
che potrebbe risolversi in un cambiamento epocale
per la Scuola Italiana o nell’ennesima truffa, fatta di
parole, lontana dal contesto reale del paese.
*insegnante scuola primaria I.C. Massarosa 1°
La metodologia narrativa di
“Pedagogia dei Genitori”
Per riscoprire la collaborazione fra scuola e famiglia
di Enrico F. Barone e Edi Cecchini*
La scuola italiana è teatro di grandi trasformazioni
Stiamo vivendo un momento di rapida trasformazione della nostra società che ci presenta quotidianamente sfide nuove e talvolta disorientanti.
Nella scuola gli insegnanti lamentano la difficoltà a
relazionarsi con la nuova generazione di genitori:
non ci si riconoscono. Spesso denunciano da parte delle famiglie scarsa cura ed attenzione all’educazione dei figli. Non si ritrovano più i valori di una
volta, rimpiazzati, almeno apparentemente, dalla ricerca continua di novità, spesso futili e banali. Si va
di fretta e non c’è tempo, a discapito delle relazioni
e della conoscenza.
L’aumento delle situazioni di disagio non agevola il
compito e, a fianco di una più oculata denuncia dei
bisogni di educazione speciale, spesso mancano i
mezzi e le forze per andare incontro a tutti. Cresce
l’insoddisfazione dei ragazzi con conseguenze gravi
di degrado che sfociano in manifestazioni deleterie,
come bullismo ed abbandono scolastico.
C’è bisogno di un grosso cambiamento per riappropriarci della nostra autenticità e per costruire un’efficace alleanza educativa tra scuola e famiglia.
La metodologia narrativa di Pedagogia dei Genitori: uno strumento semplice e concreto
Ai genitori viene chiesto di “raccontare i propri figli”
nella quotidianità dei loro percorsi di crescita. La lettura delle narrazioni permette agli insegnanti di riscoprire le persone nella loro interezza e costituisce
una fonte di informazione e conoscenza. Grazie a
questo approccio si raggiunge l’obiettivo di rendere
le famiglie protagoniste attive del percorso educativo, pur mantenendo la chiara distinzione dei ruoli nel
rapporto con i docenti.
Caterina. Seduto in terra, con te fra le braccia, intonando una ninna-nanna sentivo di avere la cosa più
bella che avessi mai avuto; guardandoti negli occhi
ti ho detto non so quante volte: “Babbo non ti lascerà mai, sarò sempre con te”. Un grande senso di
responsabilità ma anche di grande forza invadeva il
mio corpo, mentre tu ti addormentavi.
(tratto da Barone E. e Cecchini E. Pedagogia dei Genitori: la metodologia attraverso le esperienze).
Pedagogia dei Genitori per la formazione
Pedagogia dei Genitori opera attraverso la formazione dei professionisti (insegnanti, educatori, operatori del settore socio sanitario) per guidarli nello studio
pedagogico delle narrazioni e scoprire un modo diverso per relazionarsi alle famiglie.
Usata in ambito formativo la narrazione, infatti, fornisce uno strumento di studio che “abitua” alla lettura dell’esperienza altrui come dato oggettivo, favorendo l’acquisizione della fiducia nel sapere della
persona. Rende inoltre possibile l’instaurarsi di un
rapporto personalizzato, basato su una relazione di
conoscenza reciproca.
I risultati
Le agenzie formative istituzionali hanno riconosciuto
la validità di questo approccio e, a partire dagli anni
Scuola 2000 pagina 3
VITA ASSOCIATIVA
N. 102-DICEMBRE 2014
’90, la metodologia si è diffusa a livello nazionale
ed internazionale ed è stata adottata da Istituzioni
scolastiche, Aziende Sanitarie ed Enti Locali per la
formazione dei propri operatori.
Attualmente la rete di Pedagogia dei Genitori opera
grazie all’impegno costante di gruppi di lavoro che
organizzano iniziative di formazione ed informazione
in sede locale.
Numerose pubblicazioni testimoniano la validità del
metodo, offrendo esempi delle raccolte di narrazioni
prodotte nei vari percorsi narrativi effettuati oltre a
riportare testimonianze dei professionisti che raccontano le esperienze fatte ed i risultati ottenuti.
Bibliografia
Cecchini E. e Barone E. L’attesa e l’arrivo. Storie
normali e straordinarie della vita di genitori. Edizioni
ETS, Pisa, 2014.
QUESTO È IL
MOMENTO DELLE
ISCRIZIONI
È possibile iscriversi a Scuola 2000 per il 2015 o rinnovare
l’iscrizione. Il RINNOVO e l’ISCRIZIONE possono avvenire entro il
31 marzo 2015 ma, come si dice,
chi ha tempo non aspetti tempo.
Le Quote per l’ottavo
anno consecutivo
restano invariate
(per il 2016 vedremo…):
Per i non di ruolo= e 15,00
Per i supplenti annuali = e 30,00
Per il personale di ruolo o pensionato= e 35,00
L’assicurazione per la RC insegnanti (FACOLTATIVA) costa in
aggiunta e 10,00.
L’iscrizione può essere fatta di
persona in contanti, con bollettino di Conto Corrente Postale
n. 12386553 intestato a scuola
2000 via Pisana 1181/d LUCCA
o con bonifico bancario all’IBAN
IT51K0503424723000000105484
sul conto corrente a noi intestato.
INTANTO ANCHE PER IL 2014
È RECORD: AL 30 GIUGNO GLI
ISCRITTI AVEVANO SUPERATO
DEL 2,5% QUELLI DELL’ANNO
PRECEDENTE
SCUOLA 2000 È SEMPRE PIù
GETTONATA E COMPRESA
NELLA SUA ESSENZA
Moletto A. e Zucchi R. La metodologia Pedagogia
dei Genitori. Valorizzare il sapere dell’esperienza.
Edizioni Maggioli, Santarcangelo di Romagna (RN),
2013.
Barone E, Cecchini E, Mazzanti M. e Paniscotti M.
In punta di piedi su un mare di storie. La Pedagogia
dei Genitori nel progetto I CARE. Edizioni ETS, Pisa,
2011.
Barone E. e Cecchini E. Pedagogia dei Genitori. La
metodologia attraverso le esperienze. Edizioni ETS,
Pisa, 2009.
Dal Molin M.R. e Bettale M.G. (a cura di). Pedagogia
dei genitori e disabilità. Edizioni Del Cerro, Tirrenia
(PI), 2005.
ASSEMBLEA DEI SOCI
DI SCUOLA 2000:
LA CONVOCAZIONE È
PREVISTA PER GIOVEDÌ
26 FEBBRAIO
La formale lettera di convocazione unitamente all’odg sarà
inviata nel mese di gennaio a
tutti i soci.
*Esperti in processi di apprendimento
e formazione operatori
Apertura sede
A Lucca:
tutti i Lunedì dalle ore 15,30
alle ore 18,00 (gli altri giorni per
appuntamento).
Indirizzo e telefoni:
Via Pisana 1181/D - S. Anna Lucca - Tel. 0583 513702 e 339
8658576.
Sito Internet:
A Castelnuovo Garfagnana solo
su APPUNTAMENTO:
il secondo mercoledì del mese
solo su appuntamento telefonare ai numeri sopra riportati
c/o sede Misericordia Via Pascoli 10-12.
Ecco il nuovo e più semplice
indirizzo:
Scuola 2000
DOMANDE DI PENSIONE:
SCADENZA IL
15 GENNAIO 2015
www.scuola2000.org
Cercheremo di tenerlo costantemente aggiornato, visitatelo!
Indirizzo di posta
elettronica
Il nostro indirizzo di posta
elettronica è il seguente:
scuola2000@virgilio.it
Per qualsiasi problematica non
esitate a contattarci. Cercheremo di rispondere nelle 24 ore.
mensile del Centro Studi e
Servizi Scuola 2000
Direzione e Redazione:
Via Pisana 118/d - 55100 S.Anna Lucca.
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Via Pisana 118/d
55100 S.Anna Lucca.
Direttore responsabile:
Laura Sartini.
Direzione:
Alfredo Pierotti.
Hanno collaborato:
Enrico F. Barone
Edi Cecchini,
Nadia Lucchesi,
Riccardo Massagli
La Redazione di Scuola 2000 augura Buone feste
Scuola 2000 pagina 4