1 Oggi in edicola con La Stampa * LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 1 ANNO 148 N. 305 1 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it IL CASO Chiusi scuole e siti archeologici, Colosseo compreso. Il prefetto: non uscite. Esonda un fiume a Carrara, migliaia di sfollati A Genova la beffa delle imposte Roma si blinda per l’allarme maltempo Il maltempo che ha flagellato il Nord si sposta al Centro. Allerta a Roma: il prefetto ha deciso di lasciare chiuse le scuole di tutta la provincia invitando i cittadini ad uscire di casa «solo per lavoro e necessità». Chiusi anche i cimiteri comunali e tutti i siti archeologici statali del Lazio, compreso il Colosseo ed i Fori Imperiali. Si contano i danni, intanto, sulla scia della perturbazione. A Carrara è esondato il fiume Carrione, costringendo all’evacuazione di migliaia di persone. Corbi A PAG. 15 * 1 Punti critici IACOPO GIANNINI/LAPRESSE 1 Carrara. In 3 ore la pioggia di un mese. Esonda il Carrione, migliaia di evacuati 2 Gavi (Alessandria). Trenta evacuati a ridosso del forte che domina il paese Promessa dopo l’alluvione «Pagamenti sospesi» Ma ora lo Stato chiede i tributi con le sanzioni 3 Venezia. Primo significativo fenomeno dell’acqua alta che ha toccato i 115 cm Teodoro Chiarelli Soccorsi agli alluvionati a Marina di Carrara A PAGINA 15 LA PRIMA DEPUTATA REPUBBLICANA NERA IL PRIMO SENATORE NERO ELETTO NEL SUD DAL 1870 Faccia a faccia di due ore, nodo premio di maggioranza Riforme, ora Berlusconi frena Renzi Il Pd ha un piano B: nuovo gruppo per una maggioranza alternativa S’inceppa il Patto del Nazareno. Berlusconi incontra Renzi e prende tempo sull’Italicum: il premier propone un premio solo alla lista più votata, ma il leader di Forza Italia teme il ricorso alle urne anticipato. Il Pd, nel frattempo, prepara un «piano B»: allargare la base parlamentare al Senato con la formazione di un nuovo gruppo. Bertini, La Mattina, Martini, 1 LE AMBIZIONI DELLA LEGA CON SALVINI NIENTE DESTRA DI GOVERNO GIOVANNI ORSINA Ruotolo, Sorgi ALLE PAG. 6 E 7 N on paga dei sondaggi che la danno in continua crescita, per bocca del suo leader Matteo Salvini la Lega si candida adesso a rappresentare da sola la destra post-berlusconiana: punta alla maggioranza e si offre di ricostruire l’Italia. Certamente assai ambizioso, il progetto non è affatto sprovvisto di un suo senso politico – ed è in maggiore continuità con la storia della Lega di quanto non si possa pensare. Gli ostacoli che si frappongono fra Salvini e il suo obiettivo, tuttavia, sono molti e sono alti. Non è per niente detto, infine, che una destra ricostruita intorno alla Lega e all’attuale programma leghista sia ciò di cui l’Italia ha bisogno. Ma andiamo con ordine. CONTINUA A PAGINA 27 RETROSCENA Nella manovra l’incubo tasse Senza tagli alla spesa rialzo Iva di 53 miliardi Paolo Baroni A PAGINA 9 IL CASO Costa troppo, il ministro: «Stiamo cercando fondi» Paolo Russo A PAGINA 11 MASSIMO GRAMELLINI 1 «Chi», 9 771122 176003 Ecco i nuovi repubblicani che aprono il dopo Obama Niente farmaco ArrivanopergliUsa per l’epatite C dueannidiparalisi Buongiorno 41106 EARL GURLOCK /LANDOV -- MIC SMITH/AP Bardazzi, Paolucci, Semprini, Simoni DA PAG. 2 A PAG. 5 La senatrice Mia Love: ha vinto nello Utah. A fianco, il senatore Tim Scott GIANNI RIOTTA Barackscaricato dallasua“base” PAOLO MASTROLILLI A PAGINA 27 Quelleincertezze inpoliticaestera MAURIZIO MOLINARI ALLE PAGINE 2 E 3 Signore e Signorini la Pravda berlusconiana a fumetti, pubblica quattro foto rubate in macchina al ministro Marianna Madia mentre lecca un cono, corredandole di allusioni da quinta elementare (sezione ripetenti) che Pierino si sarebbe vergognato di copiare. L’impressione è di uno schizzo di fango fuori tempo massimo che rilascia soltanto un senso di sconfinata tristezza. Come il clown che arriva in scena quando il circo ha già smontato le tende. Come la mano del morto nei film dell’orrore che riaffiora per l’ultima volta prima di irrigidirsi per sempre. Ma dai, ancora lì a fare battute da baùscia sfigati come negli anni della Milano da bere e dell’Italia da infinocchiare? Quale mondo si ostina a rappresentare il fermo immagine della presunta fellatio al pistacchio della Madia, se oramai persino l’utilizzatore finale galleggia arreso tra carezze ai cagnolini e visite ai pensionati? E’ tutto così stantio che anche la difesa del direttore Signorini assomiglia a un riflesso condizionato: perché non suscitarono altrettanto sdegno le immagini di Francesca Pascale, non ancora assurta agli altari di Arcore, eternata nell’atto di succhiare un calippo a Telecafone? Ma perché lei armeggiava con il ghiacciolo a favore di telecamera, riferendosi volutamente a quella roba lì. Invece la Madia lecca un cono da due gusti senza alcuna volontà di lanciare messaggi alla nazione. Signorini si rassegni. La ricreazione è finita e ci tocca rientrare nelle classi diroccate e allagate: a studiare qualche modo per venirne fuori. A PAGINA 4 INTERVISTA “Così il mondo ha già scordato il Presidente” Cesare Martinetti A PAGINA 5 2 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 U STATI UNITI 45 LE ELEZIONI DI MIDTERM a coalizione che ha portato per due volte Barack Obama alla Casa Bianca si è squagliata: secondo alcuni non è andata alle urne, secondo altri è stata demolita dagli avversari. Ora la sfida che deciderà le presidenziali nel 2016, e quindi la direzione futura degli Stati Uniti, si giocherà tutta su questo punto. Riusciranno i democratici a rimettere insieme i cocci della loro alleanza, oppure i repubblicani ne costruiranno una nuova e più competitiva? Il giorno dopo il disastro delle elezioni Midterm, in cui l’ex opposizione ha conquistato la maggioranza alla Camera, al Senato, e i governatori di molti stati chiave, nel partito del Presidente è già scattato il regolamento di conti. Lo staff del senatore Reid, che ha perso il posto di leader della sua aula, accusa Obama di aver sbagliato tutto: la linea politica dall’Isis all’Ebola, le dichiarazioni in cui ha confermato che le elezioni erano un referendum su di lui, e la gestione della macchina elettorale, negando finanziamenti essenziali. La Casa Bianca risponde che sono stati Reid, e i suoi candidati senatoriali, a non funzionare. Democratici L Curiosità nelle urne Ç A New York Il democratico Andrew Cuomo è stato riconfermato governatore di New York con il 54% dei voti contro il 40,6% del repubblicano Rob Astorino Ç Ç Carter ko Jason Carter nipote dell’ex Presidente Jimmy non è riuscito a superare il governatore repubblicano della Georgia Nathan Deal che è stato rieletto Ç La verità, guardando i flussi, è un’altra. Obama aveva vinto nel 2008, e poi nel 2012, costruendo una coalizione fondata sulle donne, gli ispanici, i neri, i giovani millennials, i bianchi liberal più istruiti, gli abitanti delle grandi aree urbane. Conquistando questi gruppi con la sua promessa di cambiamento, aveva vinto in stati repubblicani come North Carolina, Colorado, Virginia, e aveva consolidato il partito in altre regioni chiave tipo l’Iowa. Aveva cambiato la mappa elettorale degli Stati Uniti, mettendo le basi per un dominio duraturo, che poteva diventare assoluto se grazie agli ispanici fosse riuscito a riprendersi anche il Texas. Martedì notte queste pecorelle sono tornate tutte all’ovile repubblicano, o quasi, come la Virginia in bilico. Secondo le interpretazioni più ottimistiche dei democratici, i gruppi che componevano questa «coalition Ç Soda tax Berkeley dichiara guerra alle bollicine: la città californiana ha approvato con il 75% di «sì» la tassa sulle bibite gasate Al ballottaggio Non si è votato per il Senato New Hampshire Michigan Minnesota South Dakota Oregon Idaho West Virgina Wyoming Iowa Nebraska 63% Illinois ispanici Colorado Hanno votato per i democratici I latinoamericani rappresentano l’11% della popolazione Rhode Island Kansas Kentucky New Mexico Arkansas Oklahoma Alabama Alaska Louisiana donne Quelle che hanno votato i repubblicani: la maggior parte ha scelto ancora Obama neri Hanno votato per i democratici, il 10% per i repubblicani Sono l’8% degli elettori 60% bianchi Hanno scelto i repubblicani Sono il 70% degli elettori Solo il 38% ha votato democratici North Carolina Georgia South Carolina 47% 89% New Jersey Virginia Tennessee Texas Kennedy Jr Ted Kennedy Jr, figlio del defunto senatore e nipote di Jfk, è stato eletto senatore del Congresso del Connecticut con i democratici Strappati ai democratici Massachusetts AVVERSARI RINNOVATI I repubblicani hanno ritrovato le minoranze: nel 2016 potrebbe toccare all’ispanofono Jeb Bush Repubblicani REPUBBLICANI (+8 seggi) INDIPENDENTI Montana Un altro Bush George P. Bush 38 anni figlio dell’ex governatore della Florida Jeb e nipote dei due ex Presidenti, è stato eletto in Texas 1 DEMOCRATICI (-8 seggi) PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK 53 Il nuovo Senato Mississipi Centimetri-LA STAMPA LA VITTORIA DEI REPUBBLICANI Giovani, neri e ispanici La coalizione di Obama è andata in frantumi I democratici indeboliti da astensione e dal popolo dei delusi of the ascendant» non hanno abbandonato il partito, ma hanno semplicemente deciso di non andare alle urne. In alcuni casi, vedi gli ispanici, perché sono rimasti delusi da Obama; in altri, vedi i neri, perché Obama non era in corsa e i compagni di partito lo hanno troppo maltrattato e ignorato. Tra due anni, quando un candidato forte tipo la Clin- ton sarà in campo, i democratici rimetteranno insieme i pezzi della coalizione e torneranno a vincere. Le interpretazioni meno ottimistiche notano che il partito ha perso anche in stati liberal, tipo Massachusetts e Maryland, e quindi il malcontento è più profondo. Gli errori di Obama hanno aperto uno spazio che i repubblicani ora possono occupare, e in parte lo hanno già fato, affidandosi a candidati più moderati di quelli del Tea Party, e aprendo di più alle donne e alle minoranze. Il problema, in realtà, è serio anche per l’ex opposizione, che secondo alcuni analisti ha vinto deprecando il fallimento di Obama, ma senza offrire una LA CARICA DELLE NUOVE LEVE Tim Scott, dopo 144 anni arriva dal Sud un senatore afroamericano Trentenni, donne soldato e una figlia di haitiani ridisegnano il Congresso FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK la prima volta che....». Questa frase rimbalza come una litania sui media americani, all’indomani del voto di metà mandato che ha riconsegnato il Congresso ai repubblicani. La tornata elettorale di martedì è stata sotto diversi aspetti un nuovo inizio per Capitol Hill, riflesso del mutato atteggiamento demoscopico nelle strategie del Grand Old Party (Gop), così è noto il Partito repubblicano. Nella corsa al Senato è la prima volta dai tempi della Guerra di secessione che viene eletto un candidato afro-americano in uno Stato del Sud (accadde nel 1870). È Tom Scott, 49 anni, della «È South Carolina, già titolare del seggio nel ramo più alto del Congresso, ottenuto nel gennaio 2013 a causa delle dimissioni del suo predecessore, senza passare per le urne. Gli elettori lo hanno preferito al democratico Joyce Dickerson, e lui è riuscito a incassare persino il sostegno del Tea Party. Di origini afro-americane è anche Mia Love, prima donna nera a rappresentare il Gop al Congresso. Figlia di emigranti haitiani, Love ha fatto incetta di voti per il quarto distretto dello Utah, uno Stato dove la comunità nera rappresenta appena l’1% della popolazione. La sua è una storia che ricorda un po’ quella di Obama e, come l’attuale presidente, anche Mia ha pronunciato un discorso alla Convention del partito, in oc- Mia Love RICK BOWMER/AP La repubblicana figlia di emigranti haitiani è la prima donna nera a rappresentare i repubblicani al Congresso Tim Scott MIC SMITH/AP Il nuovo senatore repubblicano della South Carolina è il primo afroamericano eletto in uno Stato del Sud dalla Guerra di secessione casione della corsa alla Casa Bianca di Mitt Romney con cui condivide la fede mormone. Due prime volte per due «neri» repubblicani, segno di come il Partito repubblicano abbia allargato i propri orizzonti. Orizzonti, quelli del nuovo Gop, allargati anche alle donne, come dimostra la prima volta di una donna eletta al Senato per rappresentare l’Iowa. È la battagliera Joni Ernst, 44 anni, tenente colonnello del 185esimo Battaglione di Camp Dodge, con 21 anni di servizi e LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 LA CASA BIANCA E IL NUOVO CONGRESSO LA CAMERA DEI RAPPRESENTANTI Democratici Repubblicani 175 243 (-14) (+14) Maine Primo Piano .3 . Il presidente: “Lavoriamo insieme” Ma sarà scontro sull’immigrazione Intese possibili su commerci e fisco, rimane il nodo dell’Obamacare DALL’INVIATO A NEW YORK GOVERNATORI Democratici Repubblicani 15 31 (-3) (+3) nuova agenda nazionale e senza affrontare il proprio problema demografico di fondo. Lo scontento verso il Presidente, giustificato o costruito che fosse, esisteva e i repubblicani lo hanno cavalcato bene. Ma non hanno fatto davvero qualcosa di concreto per conquistare più voti tra gli ispanici, opponendosi alla riforma dell’immigrazione. Stesso discorso per le donne, a cui hanno negato la nuova legge per la parità dei salari, o per i giovani, che quando entrano nel mondo del lavoro continuano a prendere una paga minima da miseria. Se questa interpretazione è giusta, quando nel 2016 Obama non sarà più sulla scheda, e il risentimento verso di lui non sarà più un fattore elettorale dominante, il nuovo candidato democratico avrà davvero la possibilità di ricostruire la coalizione, perché gli interessi futuri che legano i suoi membri al partito sono troppo più forti delle delusioni contingenti che li hanno allontanati martedì. Se invece i repubblicani capiranno che devono «allargare la tenda», per esempio presentandosi con un candidato tipo Jeb Bush che parla spagnolo e insiste da anni sulla necessità di riformare l’immigrazione, la direzione degli Usa potrebbe davvero cambiare, con una nuova mappa elettorale e un’altra svolta storica. i ho sentito, anche idueterzichenon sono andati a votare». Così il presidente Obama ieri si è rivolto agli americani dopo la sconfitta nelle elezioni Midterm, promettendo di «lavorare col nuovo Congresso per produrre fatti». Domani vedrà il leader del Senato Mitch McConnell e lo Speaker della Camera Boehner per cercare il terreno comune, ma all’orizzonte si profilano già due possibili scontri: sull’immigrazione, dove entro fine anno presenterà i suoi ordini esecutivi; e sulla riforma sanitaria, dove ha minacciato il veto se la nuova maggioranza cercherà di cancellarla. Però ha aggiunto: «Resto ottimista sul futuro dell’America, giocherò a pieno il mio ultimo quarto». I prossimi due anni rischiano di essere molto difficili e pericolosi, non solo per il presidente «anatra zoppa», ma per l’intero Paese paralizzato dalla spaccatura ideologica. Gli elettorihannodettochevorrebberorisultati concreti, ma i politici già pensano al 2016 e decideranno la loro linea in base a cosa porterà più voti. Ai repubblicani converrà fare compromessi con i democratici, per presentare agli elettori alcuni risultati pratici della loro maggioranza in Congresso, oppure punteranno sul muro contro muro che ha pagato martedì? I democratici accetteranno di dare concessioni ai rivali, oppure cercheranno di dipingerli come i responsabili della paralisi? Il dilemma è serio anche perché i repubblicani si sono presentati senza un’agenda nazionale: sul tavolo non c’era un «Contratto con l’America» come quello di Gingrich nel 1994, che indicava i punti su cui agire. Quindi esiste un campo aperto su cui cercare intese, ma anche la possibilità di non fare nulla, perché nulla è stato promesso. «V Commerci esteri È il terreno su cui potrebbe nascere una buona intesa, a partire dal trattato T-TIP con l’Ue. Il leader democratico al Senato Reid finora aveva negato al presidente l’autorità per chiuderlo in fretta, per paura di urtare i sindacati. Ora EVAN VUCCI/AP Il presidente americano Barack Obama alla Casa Bianca prima della conferenza stampa che l’ostacolo Reid non c’è più, potrebbe avvenire l’accelerazione condivisa. peso delle tasse, a partire dalle imprese, per favorire l’occupazione e accelerare la ripresa. Paga minima I repubblicani finora si sono opposti ad alzarla, ma visti i risultati dei referendum che l’hanno approvata martedì, potrebbero cambiare linea. Infrastrutture È un altro settore dove tutti condividono la necessità di intervenire, dalle strade ai ponti, per rendere l’America più moderna e ospitale verso il business. Fisco Anche qui si potrebbe cercare una riforma condivisa per alleggerire il Qui cominciano i contrasti. Esiste l’interesse comune a favorire l’indipendenza energetica dagli Usa, ma restano anche divergenze significative. Obama, sotto pressione da parte degli ambientalisti, non ha ancora autorizzato la costruzione della Keyston Pipeline, e vorrebbe prendere iniziative contro il riscaldamento globale, senza passare dall’approvazione del Senato ostile. Resta poi aperto il dibattito sull’autorizzazione ad esportare petrolio e gas americano. “Ciao Mike”, quando Barack sbagliò il nome di McConnell Taciturno ma tosto: ecco il rivale del Presidente STEVE JACOBS/AP La repubblicana eletta ad Upstate New York ha 30 anni ed è la donna più giovane che siede alla Camera bassa tra Riserva e Guardia nazionale. Ernst è fra l’altro una delle oltre cento donne che serviranno al Congresso, un’altra prima volta, ovvero quella per cui la rappresentanza femminile, da entrambe le sponde del Potomac, ha raggiunto le tre cifre. Donne ma anche giovani, come la 30 enne Elise Stefanik, eletta tra le fila repubblicane ad Upstate New York, la più giovane a sedere alla Camera. Un’altra prima volta su cui, da qui al 2016, i democratici avranno molto da riflettere. ALBERTO SIMONI e Obama vuole collaborare, è meglio che cominci a muoversi nella nostra direzione». Parola di Mitch McConnell, nuovo leader del Senato, repubblicano 72enne del Kentucky. Il problema però è che per dialogare bisogna essere in due e McConnell e Obama non si frequentano proprio assiduamente. I due si sono incontrati da soli appena due volte. E in entrambi i casi Obama lo ha chiamato salutandolo come Mike. Ma il destino gioca a tenere ben distanti i duellanti dei prossimi due anni. Obama l’altra sera ha chiamato Mitch per congratularsi. È scattata la segreteria telefonica. Ci ha riprovato con più fortuna - ieri sera. E ha poi scherzato: «Mi piace bere bourbon del S Kentucky con McConnell». Fino a lunedì, Obama di «Mike alias Mitch» non aveva alcun bisogno, il Senato era suo. Il suo uomo sul fronte repubblicano era John Boehner, speaker della Camera. Due anni fa lo aveva persino invitato a una partita a golf pur di convincerlo a siglare un patto sul tetto del debito. Al confronto di Boehner, McConnell è un duro, e Boehner tenero non lo è mai stato. Algido e taciturno, si contano su una mano le persone che hanno visto McConnell sorridere. I detrattori non gli riconoscono nemmeno il carisma del leader, i più perfidi lo liquidano: «Ha il carisma di un’ostrica». Perché mai si apre, mai mostra le emozioni. Nato in Alabama, cresciuto in Georgia, e trasferitosi a Louisville, la città di «frontiera» del Kentucky, cuore della parte industriale dello Stato del derby McConnell ha detto che vuole eliminarne alcuni aspetti, Obama ha risposto di essere pronto ad usare il veto. Energia IL VOLTO DEI CONSERVATORI Elise Stefanik Obamacare ippico più cool e seguito del mondo. Lui lo frequenta perché lì l’establishment ci deve andare. Ma si racconta detesti i cavalli, figuriamoci le corse: negli anni elettorali, quando arriva maggio, bisogna presenziare. Così quest’anno la sua campagna elettorale ha coniato lo slogan, freddino come lui, «Mitch ama il Kentucky e va al Derby». Ha temuto di perdere il seggio al Congresso (dopo 25 anni a Washington) fino ad aprile. Poi l’ex nemico Rand Paul, il secondo senatore del Kentucky eletto nel 2010 dopo che McConnell provò a farlo fuori alle primarie, è arrivato in suo soccorso. Foto insieme, sorrisi (di Paul), nuovi sondaggi. Mitch vincerà. E ha vinto. Obama dovrà aprire le porte della Casa Bianca a Mitch; sarebbe un guaio chiamarlo Mike. È diventato più potente, non più sorridente. Immigrazione È il settore più conteso. Obama deve procedere, perché altrimenti i democratici perderebbero il voto ispanico in vista del 2016. Ieri ha ribadito che entro fine anno presenterà i suoi decreti, autorizzando quella che i repubblicani definiscono una amnistia degli illegali. McConnell gli ha risposto che se procedesse su questa strada il dialogo morirebbe sul nascere, condannando gli Usa ad altri due an[P. MAS.] ni di paralisi ideologica. Al Senato Mitch McConnell, repubblicano 72enne del Kentucky, è il nuovo leader del Senato J. SCOTT APPLEWHITE/AP Jena Ancora Due brutte notizie: diluvia in tutt’Italia e Alfano è ancora ministro. jena@lastampa.it 4 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 U STATI UNITI Sei anni di vittorie e sconfitte DIETRO IL VOTO 1 2 L’uccisione di Bin Laden 1 Nel maggio 2011 i Navy Seals irrompono nel rifugio pachistano (foto) del capo di Al Qaeda e lo uccidono La guerra dei droni 1 La strategia di usare ae- rei senza pilota, ideata da Leon Panetta, decima gli islamisti in Pakistan e Yemen LA POLITICA ESTERA L’uccisione di Bin Laden e la guerra con i droni offuscate da Isis e Ebola Un successo la “guerra segreta”, ma ha pesato l’incertezza sulla Siria MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME a sconfitta dei democratici nelle urne di Midterm nasce anche dallo scontento degli americani per le risposte date da Barack Obama alle sfide di Isis e Ebola, preannunciando ora un presidente incalzato dal Congresso repubblicano a compiere scelte più energiche in politica estera. «È assai raro che temi internazionali influenzino il voto degli americani» osserva Larry Sabato, politologo dell’Università della Virginia, ma se questa volta ciò è avvenuto lo si deve all’insicurezza collettiva dovuta alle minacce del Califfo jihadista e del virus-killer. Il senatore dell’Arizona John McCain, che perse il duello presidenziale con Obama nel 2008, ha guidato i repubblicani in un’offensiva che ha equiparato le esitazioni militari di Obama contro Isis ai ritardi nella valutazione del pericolo-Ebola, proiettando l’immagine di un presidente incerto nella protezione dei cittadini. Ciò ne ha indebolito la credibilità di «Comandante in capo» facendo dimenticare i risultati positivi da lui ottenuti: dall’eliminazione di Osama Bin Laden all’uso droni per decimare Al Qaeda in Pakistan e Yemen, dai blitz in Somalia alla prevenzione di nuovi attacchi negli Stati Uniti. Ma i successi di Obama sono stati sul terreno della guerra segreta - pianificata da Leon Panetta e John Brennan - mentre le percezione di debolezza nasce dai tentennamenti davanti a minacce palesi come i tagliateste del Califfo. Tantopiù che dal Pentagono si sono moltiplicate le rivelazioni sugli errori di Obama: non aver lasciato truppe in Iraq dopo il ritiro, non aver attaccato Assad dopo l’uso dei gas ed essersi opposto alle truppe di terra contro Isis. Da qui la previsione di una maggioranza repubblicana che tenterà di ottenere una brusca inversione di rotta sulla politica di sicurezza. La prima prova è dietro l’angolo. Entro il 24 novembre devono concludersi i negoziati sul nucleare di Teheran: Obama vuole un’intesa per centrare un obiettivo a lungo perseguito ma i repubblicani ora hanno più forza politica per impedirgli concessioni strategiche come anche per sbarrare la strada a «un’intesa presidenziale» con Hassan Rohani senza la necessità di un voto del Congresso. In maniera analoga i leader repubblicani chiederanno a Obama più aiuti a Kiev per arginare l’aggressività di Mosca e meno pressioni sull’alleato israeliano. Poiché negli ultimi due anni di mandato il Presidente ame- L ricano ha come obiettivo di lasciare la propria eredità politica alla nazione, Obama può affrontare tali sfide in opposte maniere. Può ascoltare il suggerimento di Henry Kissinger sfruttando le crisi con Isis, Teheran e Mosca per stabilire i «nuovi principi» attorno ai quali spingere la comunità internazionale a uscire dalla stagione del «disordine» oppure può continuare sulla strada intrapresa andando, su Iran o Medio Oriente, a prove di forza nella convinzione di avere la Storia dalla propria parte. C’è però anche un’altra opzione: sfruttare la maggioranza repubblicana per accelerare il varo degli accordi sul libero commercio nell’Atlantico e Pacifico. Quale che sarà la strada prescelta, le difficoltà per Obama sono in crescita perché nulla è più invitante REUTERS per gli avversari di un presidente americano indebolito: tutti tenteranno di sfruttare la stagione dell’«Anatra Zoppa» per strappargli quanto più spazio strategico possibile. Moltiplicando il rischio di attriti economici, conflitti militari e scivoloni politici. 3 I conflitti in Siria e Iraq 1 Non punisce Assad dopo il presunto uso dei gas contro i ribelli e rifiuta di inviare di nuovo le truppe in Iraq per distruggere gli islamisti dell’Isis DAL TEA PARTY AL “POT PARTY” SE LA DESTRA ROMPE GLI SCHEMI MARCO BARDAZZI uattro anni fa il simbolo della vittoria dei repubblicani nelle elezioni di Midterm erano state le foglioline di tè del Tea Party. Stavolta il trionfo del partito che fu di Reagan e dei Bush potrebbe venire rappresentato da un tipo di foglie ben diverso. Dalla linea dura del Tea Party si è passati al «pot party», un partito post-ideologico che non si arrocca più sui temi sociali e raccoglie voti anche dai sostenitori della liberalizzazione della marijuana («pot» è un modo comune di definirla in inglese). Accade così che l’Alaska dell’ex candidata vicepresidente Sarah Palin, eroina del Tea Party, scelga i repubblicani per il Senato e nello stesso tempo approvi un referendum per permettere l’apertura di negozi di cannabis come in Colorado. È uno dei segni del cambiamento su cui si basa il successo di un partito repubblicano più pragmatico, più libertario, meno ideologico. E capace di sfruttare a proprio vantaggio la trasformazione che Obama ha impresso all’America. Qui sta una delle lezioni che più bruciano ai democratici. Il presidente in realtà sta facendo diventare realtà molte promesse che lo hanno portato alla Casa Bianca. Gli Usa sono sempre più disponibili a dare il via libera a unioni gay, legalizzazione delle droghe leggere, cittadinanza agli immigrati illegali. Solo che a raccoglierne i frutti per ora sono i repubblicani, semplicemente evitando posizioni oltranziste e accusando Obama di non risolvere i problemi della gente. È questo lo scenario che ora segnerà i due anni di campagna elettorale per decidere chi andrà alla Casa Bianca. C’è da scommettere in una corsa ad abbandonare la contrapposizione ideologica di un tempo. Dal «pot party» al «melting pot» politico. Q LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 L’ECONOMIA FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK a campanella di inizio contrattazioni suona a festa a Wall Street, dove già nel pre-mercato gli indici segnano rialzi decisi. La Borsa americana conferma la sua simpatia per i repubblicani, e malgrado i volumi di scambi e, alla fine, guadagni contenuti, al Nyse si percepisce un diffuso senso di soddisfazione. «È la testimonianza di come l’America si senta in questo momento, di come percepisca la situazione economica, la leadership, i passati sei anni e se stessa». A parlare è Kenneth Polcari, di O’Neil Securities, un veterano di Wall Street. Gli indicatori macro ci raccontano un’America in salute, allora perché questo ribaltone? «I progressi compiuti hanno giovato alla finanza e alle grandi corporation, ma non a Main Street, alle piccole medie imprese e ai cittadini comuni». Il messaggio è chiaro: «Gli americani sono stanchi dell’incapacità di Congresso e Casa Bianca di fare qualcosa di sostanziale per la gente, la classe media sta messa peggio di sei anni fa, il livello di salari e stipendi è stagnante, c’è un senso di disgusto e ciò spiega questa L Wall Street si aspettava la svolta “La classe media è rimasta indietro” L’analista Polcari: salari bassi, la gente comune sta peggio di sei anni fa Cosa è cambiato in sei anni PIL (miliardi) CESARE MARTINETTI vevamo caricato sulle spalle di Barack Obama speranze e attese che ora appaiono svanite. Una disillusione che sembra anche la sua: «Certo, la si può leggere sulle labbra di Obama, sul suo sorriso che non è un sorriso, si aspettava di più. Eppure non è stato un presidente parolaio. Ma ormai la pazienza per la soluzione dei problemi concreti si accorcia sempre di più». Così ci dice Luigi Zoja, economista e psicanalista, studioso di utopie massimaliste e minimaliste. Nel suo ultimo saggio ha sostenuto la possibilità che i prossimi cambiamenti radicali nelle società A Centimetri-LA STAMPA CRESCITA PIL PRO CAPITE (reale) DISOCCUPAZIONE SALARIO MINIMO (dipendenti pubblici) -2,8% 9,3% 49.811 $ 5,9% +2% $ 10,10 7,25 $ 2009 2014 46.795 $ 2009 2014 2009 2013 2009 2013 2009 2014 BILL EMMOTT “La crescita va bene Ma i redditi stagnano” LA COABITAZIONE Intervista 15.990 14.540 L’operatore Cashin: «Clinton era in minoranza ma ha fatto benissimo» mobilitazione della base». Ed ora cosa dobbiamo aspettarci? «La storia insegna che tutte le volte che ci sono un Congresso repubblicano e un Presidente democratico si registrano rally dei listini tra il 12 e il 15% nei sei mesi successivi al voto», prosegue Polcari, indicando in finanza, tecnologia ed energia i settori con maggiori potenzialità di crescita. Sulla stessa linea è Arthur D. Cashin, numero uno di Ubs e grande vecchio del Nyse, «colui che tutto ha visto e che tutto sa». «Dopo il Midterm di solito andiamo alti - dice - poi c’è un altro aspetto, l’anno prossimo è il 2015 e gli anni che terminano in cinque sono sovente quelli del Toro». Cashin vede nel comparto Difesa il grande avvantaggiato del voto di martedì: «Boeing e Lockheed Martin saranno i primi a beneficiare del probabile aumento delle spese militari dei repubblicani». Ci sono però dei punti d’ombra per il guru di Ubs, ad esempio «il rischio di Primo Piano .5 . GIANLUCA PAOLUCCI vero, vista dall’Europa l’economia degli Stati Uniti sta andando molto bene. La disoccupazione è in calo, molti posti di lavoro sono stati creati e questo dovrebbe premiare l’amministrazione Obama. - dice Bill Emmott, ex direttore dell’Economist - Ma c’è da considerare che l’aumento dei posti di lavoro non si è accompagnato ad un analogo aumento del reddito disponibile». «È MARK LYONS/EPA Un bimbo con il papà in un seggio in Kentucky pressioni di alcuni repubblicani, come Rand Paul, sulla Fed di Janet Yellen, per un aumento più veloce dei tassi di interesse, o la tentazione di ritorsioni, «come inchieste sull’operato del Fisco, o ad esempio su quanto accaduto a Bengasi, mosse che acuirebbero le tensioni». Insomma molto dipende dalla voglia di cooperare, perché non è detto che un Congresso repubblicano e una Casa Bianca democratica portino allo stallo. «Il punto è l’attitudine sottolinea Polcari -. Obama è negli ultimi due anni di mandato, e non penso che voglia andarsene con la reputazione di ostruzionista ideologico, specie per uno come lui che ha fatto la storia, penso che sarà piuttosto conciliatore». Anche Cashin esorcizza lo scenario della paralisi, e torna indietro di venti anni: «Con Bill Clinton presidente, e una Camera e un Senato blindantissimi dai repubblicani, il Paese ha conosciuto uno dei periodi più prosperi della storia: oggi come allora è tutta questione di triangolazioni». In altre parole, i lavori creati sono «di bassa qualità», è corretto? «Corretto. Ovviamente c’è anche un altro elemento da tenere presente: tradizionalmente nelle elezioni di Midterm l’elettorato premia il partito di opposizione. Guardi a quello che è successo negli Anni 90 durante l’amministrazione Clinton». Sta di fatto che lo stato dell’economia è da sempre uno dei temi i principali per l’elettoratoelestatistichecidescrivono un’economia in salute. «Tenga presente che con la crisi finanziaria del 2008 e con tutto ciò che ne è seguito, molte persone sono uscite dal mercato del lavoro e hanno semplicemente smesso di cercarlo. E adesso stanno rientrando sul mercato con il miglioramento dell’economia. Di fatto, oggi i senza lavoro sono ancora più di quanti non fossero prima della crisi. Credo che occorreranno almeno altri due anni di crescita prima di tornare alla situazione pre-2008. Questi due elementi, salari bassi e disoccupazione ancora elevata, si riflettono ovviamente nel giudizio degli elettori». Cosa può fare l’amministrazione Obama per riconquistare la fiducia dell’elettorato in vista delle presidenziali del 2016? “Dalla speranza all’illusione Obama ha perso il sorriso e il mondo lo ha già scordato” Lo psicanalista Zoja: sintomo del declino degli Usa derivino dalle piccole scelte individuali di vita e non più dalle grandi rivoluzioni collettive. Obama rappresentava però un grande cambiamento e insieme l’ultima speranza collettiva che il voto di ieri ha rivelato disattese e svuotate. Ci aspettavamo troppo da lui? «Quest’uomo ha tirato fuori dalla disoccupazione migliaia di persone, ha fatto una riforma sanitaria coraggiosa, ha realizzato programmi concreti in favore dei più svantaggiati. Ma negli Stati Uniti tutto tende a durare poco, si dimentica con spaventosa rapidità». Ma se i risultati sono questi cos’è che fa scattare il rifiuto degli elettori americani e la delusione nelle opinioni pubbliche del resto del mondo? «C’è stata disaffezione per il personaggio che era stato invece accolto con grande passione, ricorderà, il mondo in festa, un tifo quasi calcistico. Era il primo nero a diventare Presidente degli Stati Uniti. Come quasi ogni Presidente democratico appariva immensamente più colto del suo avversario, ma alla lunga il suo discorso si è fatto più rigido, quasi saccente, assolutamente privo di bonarietà e di senso dell’umorismo. Per tenere nell’opinione pubblica ci vuole anche questo». Questo però vale per i suoi elettori, ma per noi che già da un po’ ci sentiamo orfani di quelle speranze che l’elezione di Obama aveva suscitato? «Nell’inconscio collettivo si avverte che nel giro di dieci o vent’anni si dovrà rivedere tutto, il primo Paese sarà la Cina. Certo gli Stati Uniti conserveranno la supremazia militare ma che ci fanno? Mica possono far sloggiare Putin, non sanno risolvere il problema di Israele e Palestina, non del Medioriente. Bill Emmott «Obama può fare essenzialmente due cose: dal punto di vista economico, chiudere gli accordi sul commercio con l’Unione europea e con l’area del Pacifico. Si tratta di due accordi che avranno riflessi positivi per l’economia americana. L’altro nodo è ovviamente la politica estera, con le tensioni nell’area medio-orientale e l’Isis. Una nuova guerra nella regione con l’impiego di truppe americane sarebbe un problema per il candidato democratico alle prossime elezioni presidenziali». Qual è il problema principale che un Congresso controllato dai repubblicani può rappresentare per Obama? «Se i repubblicani decidessero di fare una guerra in Congresso sull’Obamacare, questo condizionerà tutta l’attività dell’amministrazione Obama, anche in campo economico. Ma al momento non credo che questo accadrà». messe impropriamente sulle sue spalle, un po’ come era accaduto per Gorbaciov. «Un altro leader stellare, disprezzato e non riconosciuto in patria. È un luogo comune: i geni non vengono mai apprezzati dai loro concittadini». Secondo lei c’è un leader politico mondiale che può essere un’icona per l’opinione pubblica e un modello di governo? Luigi Zoja Obama ha portato a casa i soldati dall’Iraq ma non ha saputo gestire la politica internazionale, non ha risolto l’integralismo islamico, anche se su questo fenomeno la colpa è di tutto l’Occidente, siamo modelli indegni, troppo materialisti». Lei pensa che tra qualche anno ci potrà essere un Obama cinese, inteso nel senso di nuova icona di leader globale? «No, la Cina non fa sognare nessuno. Però il declino della potenza americana è evidente e Obama ne è un testimone». Con lui declinano anche le aspettative che erano state «Lula, ha tolto 40 milioni di brasiliani dalla povertà, una cosa mai vista al mondo. Io conosco parecchi colleghi analisti brasiliani che appartengono naturalmente a classi colte e agiate e che mai avrebbero votato per il partito di Lula e che ora sono diventati dei suoi estimatori. Il Sudamerica va guardato con attenzione». E nella nostra vecchia Europa? «Angela Merkel, non c’è dubbio che gode di un’ammirazione molto più diffusa di quanto si creda. E il perché è semplice: è seria, parla poco, va al supermercato con il marito, è evidentissimo che dalla politica non ricava vantaggi privati. Per il futuro dobbiamo sperare nella serietà, dei leader e dell’elettorato». 6 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 U RIFORME 5 novembre 18 gennaio LA TRATTATIVA MASSIMO PERCOSSI/ANSA FABIO CIMAGLIA/LAPRESSE Nella sede del Pd Ieri l’incontro a Palazzo Chigi Renzi, accoglie Berlusconi: «profonda sintonia» su Riforma del Titolo V, legge elettorale e fine del bicameralismo Ieri Silvio Berlusconi e Matteo Renzi si sono incontrati nuovamente, nell’ufficio del premier, per aggiornare il Patto del Nazareno: al tavolo era presente anche Denis Verdini Berlusconi prende tempo sull’Italicum Il premier propone il premio solo alla lista più votata, ma il leader di FI teme il ricorso alle urne anticipate AMEDEO LA MATTINA ROMA Per la prima volta qualcosa si è inceppato tra Renzi e Berlusconi, mettendo in crisi il Patto del Nazareno. Il leader di Fi ha varcato il portone di Palazzo Chigi con Gianni Letta e Denis Verdini, la cui presenza era considerata incerta dopo il rinvio a giudizio per la vicenda della cosiddetta P3. E invece l’ambasciatore berlusconiano, esperto in materia elettorale, c’era. È stato lui per primo a far presente che un accordo sul premio di maggioranza alla lista vincente e non alla coalizione, come vorrebbe il premier, incontra l’opposizione della stragrande maggioranza dei parlamentari azzurri. «Se sottoscrivessi questo accordo, non potrei garantire la tenuta dei miei gruppi», ha ammesso a denti stretti Berlusconi. In mattinata Renzi aveva incontrato il ministro Boschi, i capigruppo Pd Speranza e il caso GUIDO RUOTOLO ROMA i vedranno mercoledì i sindacati e i vertici del Viminale, per quello che ancora ieri sera nel suo intervento alla Camera il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha definito la «governance» dell’ordine pubblico. Un tavolo tecnico in previsione delle manifestazioni sindacali di venerdì prossimo. E affronteranno concretamente tutti i problemi che si potranno determinare, indicando, città per città, manifestazione per manifestazione gli ambasciatori dei manifestanti e delle forze di polizia. Gli sforzi vanno nella direzione di raffreddare le polemiche, di ricostruire con i sindacati quel clima di collaborazione che c’è sempre stato negli anni. E dunque bisogna evitare che si riacutizzino le incomprensioni di queste settimane. «Non trasformiamo il disagio sociale in incendio» (Alfano, nel suo intervento alla Camera). S Zanda, la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Finocchiaro, il presidente Dem Orfini, il vicegretario Guerini, i sottosegretari Delrio e Scalfarotto: un vertice per accelerare al massimo l’iter parlamentare della legge elettorale. Il premier vorrebbe lo start già la prossima settimana per arrivare all’approvazione dell’Italicum al Senato entro dicembre, al massimo entro gennaio. Ed è proprio questa accelerazione che preoccupa Berlusconi e tutto il suo partito: il timore è che l’ex sindaco di Firenze voglia caricare la pistola della legge elettorale per correre verso le urne in primavera. Un timore confermato dalla richiesta renziana di eliminare la norma che prevede l’uso della nuova legge e quindi del premio di Smartphone? No grazie Gianni Letta esce da Palazzo Chigi. Telefona. Dopo l’incontro con l’uomo dei tweet, lo fa con un reperto archeologico, un Motorola Razr. Del resto, per essere al centro della politica, non ha mai avuto bisogno di uno smartphone Le nuove direttive maggioranza solo per la Camera, cioè solo quando verrà approvata la riforma costituzionale e il superamento del bicameralismo. Renzi e Guerini hanno rassicurato Berlusconi di non avere istinti elettorali, ma il Cavaliere non si fida: vorrebbe allungare i tempi, aspettare di rimettere in moto Forza Italia, di essere ricandidabile. Ha detto di essere d’accordo sul premio di maggioranza solo se si raggiunge il 40% dei voti. Ok anche ai capilista bloccati, cioè scelti dai partiti: meglio se il 30% dei parlamentari venisse eletto in una lista bloccata. Soglia di sbarramento al 5% per tagliare l’erba ai piccoli partiti e costringerli ad allearsi con Fi. Ma sul premio di maggioranza alla lista Berlusconi ha detto che vuole pensarci. Ne avrebbe parlato oggi con i suoi gruppi, ma la riunione è stata annullata per l’allerta meteo a Roma. Berlusconi ha bisogno di tempo, teme la rivolta dei suoi parlamentari in una fase in cui ha promesso di rilanciare Fi. Teme che diventino 62 quei 32 senatori e deputati che ieri erano presenti alla conferenza stampa in cui Fitto ha presentato, insieme a Capezzone, la contro legge di stabilità (40 miliardi di tasse in meno in due anni e 12 nei successivi tre). Una prova di forza e di opposizione diversa, quella di Fitto che avverte: «Se Berlusconi dovesse dire di sì alla proposta indecente di Renzi, caricandogli la pistola delle elezioni anticipate, i due si troveranno il Vietnam in Parlamento: esploderebbe la rivolta per non andare alle urne, per giunta senza preferenze e con una parte della lista bloccata». Cosa farebbe Renzi se Berlusconi alla fine dovesse dire di no? «Ci sono altre possibilità, a cominciare dall’autosufficienza della maggioranza», dicono ai piani alti del Pd. Non è un caso che lunedì prossimo ci sarà un vertice di maggioranza sulle riforme richiesto dal leader Ncd Alfano, il quale vuole evitare in tutti i modi l’introduzione della soglia di sbarramento al 5%. Ç Il testo Le regole Ç I cortei In via di approvazione il nuovo regolamento sulle «condotte di fronte ai comportamenti di terzi» Riguarderanno anche i controlli a persone o veicoli, i rimpatri degli stranieri, gli arresti o i controlli sui treni Con i sindacati verrà definito un piano città per città per evitare infiltrazioni di frange violente nei cortei. Incontro Viminale-sindacati “Evitiamo nuovi incidenti” La Camera boccia la sfiducia ad Alfano con 367 “no” e 125 “sì” va. Resta però aperta per alcu- tri» video - sostiene - che darebni la ferita di Piazza Indipen- bero ragione alla ricostruzione denza. Le botte tra polizia, lavo- della questura di Roma. A queratori e sindacalisti dell’Ast di sto punto, la Procura sta analizTerni. Con la ricostruzione vi- zando l’insieme del materiale deo trasmesso da raccolto e tra«Gazebo» su ALLARME DEL MINISTRO smesso anche sul Rai3 al centro del e, anche se «Non trasformiamo web dibattito. Ieri Alnon procederà il disagio sociale all’incriminaziofano ha spiegato in incendio» ne di nessuno, che la ricostruzione dei fatti atproporrà la sua traverso «filmati fai-da-te» va ricostruzione dei fatti. Nessuna proposta nel suo insieme (e la decisione di volere aggiungere sfiducia nei suoi confronti è sta- altro carburante all’incendio ta bocciata dalla Camera: 125 sì delle polemiche. Mercoledì e 367 no). Insomma ci sono «al- «sbirri» e «sindacalisti» prove- è un proverbio che ogni politico ha detto almeno una volta nella vita: «Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito». Lo si sente tutti i giorni, da Matteo Renzi, Antonio Di Pietro, Maurizio Gasparri, Federica Mogherini... «Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito». Che poi quello che guarda il dito sarà anche stolto, ma anche l’altro che sta sempre lì a indicare la luna non pare proprio un genio. C’ CAOS AL SENATO Ç La scommessa del governo è il tavolo della «concertazione» tra ministero dell’Interno e organizzazioni sindacali, per ristabilire «serenità e tranquillità», per dirla con il viceministro Filippo Bubbico, evitando così che le vertenze del mondo del lavoro si trasformino in problemi di ordine pubblico. Sono amareggiati al Viminale, anche perché alcune forze politiche di opposizione propongono una rappresentazione «falsata» della gestione dell’ordine pubblico, come se fossero tornati i tempi del G8 di Geno- MATTIA FELTRI I grillini impediscono il voto ai colleghi Proteste in Senato durante le votazioni per lo Sblocca-Italia: alcuni senatori M5S si sono addirittura sdraiati sui banchi del governo ranno a ristabilire la fiducia reciproca fatta di comprensione e di chiarezza. Insomma, nessuna «sorpresa», nessun corteo improvvisato o proteste non comunicate. Semmai analisi dei possibili momenti critici o del rischio di infiltrazioni nel corteo di frange non controllate. Nello stesso tempo, il Viminale sta per varare il suo regolamento, «le condotte di fronte ai comportamenti di terzi». È il testo annunciato già da alcuni mesi dal capo della Polizia, Alessandro Pansa, a tutela dei poliziotti. Un manifesto della «trasparenza» che i cittadini dovrebbero consultare. Sono le «modalità operative» che ogni poliziotto deve applicare. E non riguardano solo gli aspetti della gestione dell’ordine pubblico, sono le «regole» che vanno applicate quando si controllano persone e veicoli, quando si accompagnano gli stranieri per il rimpatrio, quando si procede all’arresto di un indagato o alle perquisizioni di abitazioni o uffici. E ancora quando si interviene per attività di controllo sulla viabilità, sui treni, alle frontiere. LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 E Renzi prepara il piano B: maggioranza alternativa Il presidente del Consiglio ha chiesto una risposta “entro domenica” I suoi sondano i fuoriusciti dai Cinque Stelle per un nuovo gruppo La legge elettorale Retroscena 1 FABIO MARTINI ROMA incontro a Palazzo Chigi, per una volta, non è stato idilliaco, ma i due si stanno simpatici e così, quando Matteo Renzi si è congedato da Silvio Berlusconi, non è stato scortese: «Su tutto quello di cui abbiamo discusso e sul quale oggi non abbiamo trovato un accordo, mi dai una risposta diciamo entro domenica?». Parole non taglienti ma chiare. È come se Renzi, senza dirlo papale papale, avesse detto: sulla riforma elettorale non tiriamola per le lunghe, anche perché se Forza Italia dovesse tirarsi indietro, a quel punto il governo saprà come regolarsi. E qui c’è la novità, il piano riservato di Palazzo Chigi: allargare la base parlamentare della maggioranza al Senato (dove i numeri sono «ballerini»), aprendo a destra e a sinistra, con la formazione di un nuovo gruppo, nel quale potrebbero trovare ospitalità sia i parlamentari già usciti dal Cinque Stelle, sia quei senatori eletti in liste diverse dal centrosinistra e che nelle settimane scorse si sono avvicinati alla maggioranza. Finora Matteo Renzi non ha spinto su questo acceleratore, gli garba molto di più lo scenario delle larghe intese, ma certo, se Berlusconi non riuscisse a «tenere» nel patto, a quel punto il presidente del Consiglio è pronto ad aprire uno scenario del tutto nuovo: svincolarsi L’ Intervista CARLO BERTINI ROMA arebbe un’ottima cosa se il partito vincente avesse il 55% dei seggi, perché ciò consentirebbe di governare con una trentina di voti di scarto, una soglia di sicurezza fondamentale per la stabilità». Roberto D’Alimonte, politologo della Luiss, mette l’accento sul punto per lui fondamentale - la governabilità -, ma fa notare anche un altro elemento decisivo. E cioè che «a Berlusconi in realtà non conviene il premio alla lista». «S Perché professore? «Perché gli creerebbe solo un mucchio di problemi e il rischio di finire terzo in una contesa elettorale». E dunque? «E dunque gli converrebbe il premio di coalizione per poter aggregare le altre forze, grazie anche al meccanismo 2 3 FABIO CIMAGLIA/LAPRESSE Il premio 1 Rispetto alla ver- sione originale, il premio di maggioranza andrebbe alla prima lista e non alla prima coalizione Gli sbarramenti 1 Soglia unica al 5%. Il testo votato alla Camera prevede l’8% per i partiti che corrono da soli e il 4,5 per chi è in coalizione Le preferenze 1 Non più solo li- stini bloccati ma sistema misto: 70% dei deputati eletti con le preferenze, 30% con i listini bloccati Matteo Renzi, presidente del Consiglio e segretario del Pd dal regime della doppia maggioranza con Forza Italia e consolidarne una tutta sua. Della «pratica» si sono già occupati, con la massima riservatezza, il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini e il presidente dei senatori Luigi Zanda. Impresa non semplice, sinora, federare tutti e 15 i senatori «grillini» finora usciti - e quelli che potrebbero uscire - dal gruppo del Cinque Stelle, che tra di loro non si amano e attualmente sono divisi in quattro diverse aree, i 3 di Italia lavori in corso, i 4 di Movimento X, i 6 battitori liberi e i 2 nel Gruppo misto. Con una complicazione in più: che oltre a federare gli ex grillini, poi bisognerebbe trovare un amalgama LE VOTAZIONI SUL BLOG CHIUDONO OGGI Consulta, M5S dice sì alla Sciarra ma manca ancora l’ok degli iscritti I 5 stelle dicono sì al nome di Silvana Sciarra, candidata del Pd alla Consulta, ma l’ultima parola spetta al web. Il blog di Grillo ha dato il via alla votazione online: si è votato ieri, ma si potrà votare anche oggi, dale 9 alle 12, giusto in tempo per la nuova seduta del Parlamento prevista alle su Consulta e Csm. 1 Se per il deputato Danilo Tolinelli, quello della Sciarra è «un nome di alto profilo», non sono mancate le critiche. Come quella del suo collega Andrea Colletti: «Voterò contro perché, votando per il solo candidato del Pd, permettiamo a questa gente di applicare la teoria dei due forni». Parecchi anche i commenti negativi sul blog. D’Alimonte: “Le modifiche convengono solo al Pd Ncd rischia di sparire” Il politologo: con le nuove soglie governabilità certa E si creerebbe una forte spinta verso il bipartitismo degli sconti sulle soglie per avere seggi. Chi si aggrega ce l’ha dimezzata, Verdini l’ha pensata bene». «Solo a lui: in questo momento abbiamo un sistema con un partito intorno al 40% e il secondo con più o meno la metà dei voti in base ai sondaggi, cioè i 5 Stelle. E poi Forza Italia valutata al 15-16%. E quindi ne beneficerebbe di sicuro solo il Pd. Anche con la soglia al 40%, Renzi non andrebbe al ballottaggio sulla base dei voti presi alle Europee». FabeneBerlusconiaprendere tempo, visti i rischi che correrebbe nel dare una pistola carica a Renzi? «No, anche con l’Italicum approvato la pistola non sarebbe carica, perché funzionerebbe solo per la Camera. E quindi fin che non sarà approvata la riforma costituzionale che abolisce il Senato elettivo, sarebbe solo una pistola mezza carica». Lo schema di legge che si va delineando, premio alla lista del 40% e soglia unica al 5 per tutti, a chi conviene oltre a Renzi? Roberto D’Alimonte DOCENTE DI SISTEMA POLITICO ITALIANO ALL’UNIVERSITÀ LUISS E DIRETTORE DEL CISE per tenerli assieme agli altri senatori di diverse provenienze. Uno scenario che Renzi preferisce riservarsi più come deterrente che come prima scelta. Anche perché l’ennesimo incontro a Palazzo Chigi tra Renzi e Berlusconi non è andato bene, ma neppure male. Il premier si è presentato col progetto di riforma elettorale che prevede un premio alla lista (e non più alla coalizione) che Berlusconi conosceva benissimo, visto che era stato lui stesso, nell’ultimo incontro con Renzi, a dargli l’ok. Salvo poi ripensarci. Non tanto perché il premio alla lista è ritagliato su misura sul Pd di Renzi: di questo «dettaglio» finora Berlusconi non sembra essersi preoccupato. Il Cavaliere lo ha spiegato al premier: «Capisci che se io dovessi fare una lista unica, nella quale far confluire quelli di Alfano e della Meloni, avrei difficoltà con i miei...». In altre parole ci sarebbero meno posti al «sole» per i fedelissimi di Berlusconi, quelli che non hanno seguito il Ncd e neppure Una legge con uno schema bipartitico dunque può essere un abito fuori misura per un sistema tripolare come il nostro? «In verità no e spiego perché. La spinta bipartitica ci sarebbe comunque quando, dopo ripetute elezioni, i cittadini con- LO SCENARIO Berlusconi teme di non essere più determinante per il dopo Napolitano la fronda di Raffaele Fitto dentro Forza Italia. Ma la vera delusione che Renzi ha riservato a Berlusconi è stata sul calendario. Al premier che chiedeva di «incardinare la riforma elettorale già nelle prossime ore», Berlusconi ha chiesto: ma per andare a votare quando? «Mi devi dare una risposta....». Domanda interessata: Berlusconi non vuole elezioni nel 2015, le vuole più avanti possibile e Renzi ha risposto con abilità: «Al voto non ci penso, ma con la legge elettorale approvata, mi trovo un’arma di pressione per domare la minoranza del mio partito..». Ma il Cavaliere non ha avuto certezze da Renzi neppure sulla questione che più gli sta a cuore: Napolitano lascerà il Quirinale nel prossimo gennaio? Berlusconi ci spera perché in quel caso sarà determinante nella elezione del nuovo Capo dello Stato. Ma se Renzi puntasse ad elezioni anticipate e Napolitano restasse fino a giugno, teme Berlusconi, a quel punto Renzi si eleggerebbe il Presidente con i «suoi» parlamentari. centreranno i loro voti sui due partiti più competitivi. E poi il ballottaggio rende ancora più evidente il potere che si dà agli elettori di scegliere chi governerà il Paese». Se il patto del Nazareno riveduto e corretto si chiudesse con un accordo sul premio alla lista, Alfano cosa potrebbe fare? «O ottiene una soglia del 3%, che molto difficilmente gli verrà data, oppure potrebbe negoziare col Pd o con Forza Italia dei posti nel listone unico, ma in ogni caso scomparirebbe quello che oggi si chiama Ncd. Alfano in realtà vuole il premio alla lista perché non vuole essere costretto a tornare in coalizione con Berlusconi. Ma se non ottiene la soglia bassa per lui il rischio è di scomparire». Berlusconi e Renzi hanno poi il problema delle preferenze, chieste a gran voce in entrambi i loro partiti. Come superarlo? «L’orientamento è di inventarsi una formula simile alla legge Toscana con una quota degli eletti con le preferenze e un’altra in un listino bloccato. Si parla di 70-30. Credo che i critici delle liste bloccate potrebbero esser moderatamente soddisfatti. Sarebbe un buon compromesso». Primo Piano .7 . Taccuino MARCELLO SORGI Un no motivato dall’apertura dei grillini ai Democratici iù che al complicato dosaggio di premi alla lista e non alla coalizione, soglie di sbarramento, preferenze, capilista bloccati, e insomma tutto ciò di cui hanno discusso per più di due ore a Palazzo Chigi Renzi con la delegazione di Forza Italia composta da Berlusconi, Letta e da un Denis Verdini pienamente riabilitato, malgrado i guai giudiziari piovutigli addosso per l’inchiesta sulla P3, le sorti della legge elettorale, e del «patto del Nazareno» che ne è alla base, sono legate all’inizio di disgelo tra Pd e Movimento 5 stelle di cui ieri si sono cominciati a vedere i primi effetti. In altre parole: Berlusconi, deludendo Matteo, come lo chiama confidenzialmente, ieri ha detto un no tondo tondo all’ipotesi di modificare e approvare rapidamente il nuovo Italicum, perché teme che, una volta incassato il sistema elettorale, Renzi corra diritto a elezioni anticipate, in condizioni a lui molto favorevoli. Il premier ovviamente nega che questo sia il suo piano, ma in politica spesso, anche a torto, quel che sembra è, e sono in tanti ad essere convinti che il vero obiettivo di Matteo siano le urne. Si tratterebbe di un percorso in salita, con l’ostacolo enorme della contrarietà del Capo dello Stato e l’incognita delle eventuali dimissioni di Napolitano, con la conseguenza di dover procedere alla scelta di un altro Presidente della Repubblica in un Parlamento che ha già dimostrato la propria incapacità di cimentarsi con scadenze così importanti, come sta accadendo da mesi con la mancata elezione di due giudici costituzionali. Qui però si innesta la novità che potrebbe portare a un imprevedibile capovolgimento della situazione: cioè il sì che i grillini a sorpresa ieri hanno detto alla candidata del Pd alla Consulta, dopo una consultazione trasparente tra i capigruppo. Va da sé che se Forza Italia fosse in grado di confluire su una sola candidatura, dopo averne bruciate quattro, M5S direbbe di sì o di no anche a Berlusconi. E se l’ex Cavaliere riuscisse a portare i suoi su un tecnico o una tecnica «di alto profilo», come si dice in questi casi, Grillo sarebbe disposto a chiudere anche con il centrodestra. Un sì dopo l’altro, dopo tanti no, viene da chiedersi se i 5 stelle sarebbero disposti a discutere anche di legge elettorale ed eventualmente, più avanti, di Presidente della Repubblica. Chissà. Mentre aprivano sulla Consulta, i grillini la buttavano in caciara sul decreto sblocca-Italia e celebravano un funerale carnevalesco dell’Italia davanti al Parlamento. E comunque ce n’è abbastanza per convincere Berlusconi a passare, dal no a Renzi, al ni e forse anche al sì. P 8 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 U CENTRODESTRA FRATELLI D’ITALIA Meloni: “Noi alleati con la Lega? Prima l’addio al secessionismo” L’ex ministro: solo così potremo dare vita a un partito nazionale Altrimenti è come se ci fossero autobus per bianchi e neri Intervista poggiano il referendum per la secessione del Veneto. Che poi lui voglia appoggiarne uno simile per il Salento, bè, è un modello che non ci interessa. E poi non mi pare Salvini abbia fatto appelli». Abbastanza esplicito. MATTIA FELTRI ROMA Presidente Meloni, il segretario della Lega la chiama in un nuovo soggetto politico di destra. Che ne pensa? «Penserei qualcosa se avessi capito di che cosa sta parlando Matteo Salvini. Perché se ci sta proponendo di fare la Lega del Sud, grazie, ma non siamo interessati». Non si direbbe che voglia fare di voi la Lega del Sud. «Ho il sospetto che Salvini abbia in mente di rafforzare la Lega del Nord con il consenso della Lega del Sud, ma i due mondi resterebbero separati, come si ci fossero gli autobus per i bianchi e gli autobus per i neri». Addirittura. «Allora mi spiego così: noi siamo una forza patriottica di destra. Crediamo nel valore della nazione. Non ci piacciono i particolarismi che da sempre muovono la Lega. Siamo persuasi che l’Italia sia forte e in grado di farsi sentire in Europa soltanto se rimane unita. Allora io sfido Salvini a fare sul serio: facciamo una cosa vera, rivoluzionaria». Cioè? «La Lega abbandoni il secessionismo e l’idea di una lista del Nord e una del Sud e facciamo nascere con tutti quelli che ci stanno un partito nazionale autenticamente alternativo a Renzi e alla sinistra, che si occupi di tutti». Ma Salvini parla di euro, di islam, di immigrati, di tasse, non di secessione. «Forse ne parla meno, ma vorrei ricordare che nello statuto della Lega continua a esserci l’indipendenza della Padania, e che Salvini e tutta la sua classe dirigente ap- «No, nell’intervista a “Libero” dice di avere un buon rapporto con noi di FDI-AN anche se non gli piacciono certe nostalgie. E anche lì mi fa sorridere, per uno che punta a essere il referente Matteo Salvini Con il segretario della Lega pronti a parlare di tasse e immigrazione PAOLO GARGINI/IPP Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia italiano del Front Nationale di Marine Le Pen: la fiamma gli piace se è francese e non gli piace se è italiana?» Non è un passo avanti che Salvini voglia mettere in piedi una lista o coalizione o quel che è senza Berlusconi? Non sembra ci siano molti presupposti di fare questa nuova destra. «Ma non sono per niente persuasa che Salvini rinuncerà così facilmente a Berlusconi. Io l’avevo incontrato, Salvini, e avevamo discusso di che fare per le elezioni in Toscana, che è la regione simbolo dell’inciucio del Nazareno, cioè l’atto fondante della dissoluzione del centrodestra. E poi scopro da un comunicato stampa che ha chiuso un accordo con Forza Italia senza condizioni... ». «Ma attenzione, io non ho detto di no. Ripeto: rilancio e dico a Salvini che si può fare un movimento nazionale non secessionista che si occupi, e su questo siamo d’accordo con lui, di tasse e immigrazione». Ma lei che centrodestra ha in testa?ConosenzaBerlusconi? «Non sono vincolata per principio a qualcuno, sono vincolata alle mie idee. Dico che il centrodestra oggi non c’è più, visto che un partito che si dice di centrodestra è al governo con la sinistra e un altro ci fa insieme le riforme istituzionali. Ci vuole qualcosa di completamente nuovo, un centrodestra che sia apertamente e decisamente bipolarista, che adotti sistemi nuovi e democratici di selezione della classe dirigente...». Le primarie? «Per esempio, ma insomma, non può essere uno solo a decidere. E poi vorrei che questo centrodestra recuperasse tutte quelle liste civiche e quei movimenti di cittadini che si sono allontanati da noi. Vorrei un centrodestra che, come dice Salvini, si occupasse seriamente dell’immigrazione, delle tasse, visto che sono tutte aumentate e specie quelle sulla casa, ma che si occupasse anche di lavoro ricominciando dalla priorità delle partite Iva, che si occupasse di Europa, della sovranità nazionale, e naturalmente dei temi etici, e lì mi pare ci si sia lasciati un po’ andare...». Vabbè, un centrodestra che non nascerà mai... «Ma questi sono i temi della destra da qualche decennio. Non è che li possiamo buttare così, in nome di una inutile convivenza». Ma lei si candiderà a sindaco di Roma? «Diciamo così: dopo Ignazio Marino dubito che ci sarà ancora un comune da governare». Silvio Berlusconi Ignazio Marino Non sono vincolata ai nomi. Dico che il centrodestra oggi non esiste più Candidarmi a sindaco? Dubito che dopo di lui ci sarà ancora un comune da governare LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Primo Piano .9 . gg Dossier/Il Fisco che cambia g Il rischio stangata Centimetri-LA STAMPA I RINCARI DELL’IVA Aliquote IVA oggi 4% 10% Aliquote IVA 2018 4% LE RISORSE NECESSARIE Crescita delle aliquote 0% 13% 1330 % % 2016 2017 2018 Minori consumi reali 16,0 24,0 21,3 Gettito atteso 12,8 19,2 18,6 Gettito effettivo 11,2 16,8 -2,7 Differenza (effettivo-atteso) -1,6 -2,4 7,0 4,0 7,0 7,0 16,8 26,2 28,3 Ulteriori imposte per clausola di salvaguardia 22% 25,5% 15,9% Totale coperture richieste per evitare nuove imposte Cumulato 2016-2018 65,0 53,3 46,5 -6,8 18,0 71,3 Tasse, l’effetto-slavina sull’Iva può costare 20 miliardi in 3 anni L’allarme di Confcommercio: con l’aumento dell’imposta, giù consumi e entrate PAOLO BARONI ROMA a legge di stabilità rischia di innescare un effetto slavina sul fronte delle tasse. Non solo perché è forte la tentazione da parte di comuni e regioni di recuperare a una parte consistente dei tagli che subiranno, ma perché le clausole di salvaguardia, che dal 2016 prevedono un aumento automatico delle aliquote Iva, possono avere un effetto devastante. Il governo, da Renzi al ministro Padoan, continua ad assicurare che questi aumenti non scatteranno, ma intanto nella Stabilità ha messo nero su bianco 53,3 miliardi di nuove entrate in tre anni (12,8 nel 2016) per effetto del rialzo delle aliquote Iva dal 10 al 13% e dal 22 al 25,5%. Per evitare questa stangata il governo ha una sola strada: tagliare una quota equivalente di spese. Impresa che oggi, come insegna il flop della spending review, si annuncia titanica. L Effetto boomerang sui consumi Il problema però non si esaurisce qui. Secondo Confcommercio, infat- Vertice a Palazzo Chigi Leggedelega,invista trenuovidecreti 1 Avanti con i decreti della delega I CONTI DEL MINISTRO La pressione fiscale si ridurrà nel 2015 al 43,2%, poi risalirà al 43,6% dal 2016 Pier Carlo Padoan MARCO CANTILE/LAPRESSE ti, incrementi dell’Iva e delle accise di questa entità, qualora si verificassero, produrrebbero un contraccolpo immediato sui consumi facendo perdere all’incirca 65 miliardi di base imponibile (16 miliardi nel 2016, 24 nel 2017 e 25 nel 2018). E di conseguenza anche il gettito ne risulterebbe penalizzato: anziché i 53,3 miliardi attesi l’opera- zione-salvaguardie ne frutterebbe «appena» 46,5 dando così origine ad un buco aggiuntivo cumulato di 6,8 miliardi in 3 anni. Se a questo si aggiunge che alcune delle leggi precedenti prevedono altre salvaguardie, non totalmente disinnescati dalla nuova legge di stabilità, per un totale di 18 miliardi di euro in tre anni (4 nel per la riforma fiscale: entro novembre arriverà la «cooperative compliance» (al momento solo per le grandi imprese): l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione delle società il proprio personale, per guidarlee ad una corretta applicazione delle norme. Aderendo si evitano anche alcuni controlli. Se ne parlato ieri Palazzo Chigi durante una riunione con Matteo Renzi, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, e il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi. A novembre arriva anche il decreto sull’Abuso di Diritto, cioè l’uso distorto di norme legali per aggirare il fisco. Infine, il decreto sulle sanzioni: bisognerà calibrare i tempi per le frodi complesse, che riguardano più paesi. Infine, la depenalizzazione per alcuni reati collegati alle dichiarazioni «infedeli», distinguendo tra dolo e incertezza normativa. 2016 e 7 nel 2017 e 2018), il conto delle coperture richieste per evitare nuove imposte sale all’iperbolica cifra di 71,3 miliardi: 16,8 nel 2016, cifra confermata alla Camera anche dal Bankitalia e dall’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), 26,2 nel 2017 e 28,3 nel 2018. Rialzi record «Bisogna disinnescare queste due bombe fiscali ed evitare che la legge di stabilità invece di effetti espansivi allarghi la crisi: alludo all’alta probabilità che Comuni e Regioni aumentino le tasse e poi all’aumento dell’Iva nel 2016-2018 che graverebbero sui consumi per 65 miliardi» ha spiegato ieri il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. Il viceministro all’Economia Luigi Casero, intervenendo al Forum dei Giovani di Confcommercio, ha assicurato che «la clausola di salvaguardia non scatterà: i tagli saranno fatti, così come arriveranno gli introiti della lotta all’evasione». «Se scattasse la salvaguardia – spiega il responsabile del centro studi Confcommercio, Mariano Bella – ci troveremmo di fronte ad un inedito LA PROTESTA DEI COMMERCIANTI «Con la clausola di salvaguardia potremmo trovarci di fronte a rincari mai visti fino a oggi» rialzo dell’Iva che non ha precedenti nella storia economica del Paese e che non ha eguali al mondo». Anche Bankitalia concorda, e segnala come «l’aumento previsto delle aliquote le porterebbe su livelli molto elevati». «Per evitarlo, e dare maggiore certezza al bilancio, è quindi opportuno definire quanto prima provvedimenti riguardanti la razionalizzazione della spesa e delle agevolazioni». «Tagliare la spesa», concorda il presidente dell’Upb Giuseppe Pisauro, che a sua volta indica nelle salvaguardie «il punto debole della manovra». Incognita giochi I problemi però non finiscono qui. Sempe l’Upb, analizzando i possibili rischi di realizzazione della manovra, punta il dito «soprattutto» sul «lato delle entrate attese». Parla di «incertezza sulla tempistica e sull’entità dell’emersione dei proventi da giochi», che andrebbero per questo conteggiati «a consuntivo» e giudica «potenzialmente ottimistiche» le previsioni relative alle perdite di gettito legate a decontribuzione e nuovi regime dei minimi. Due voci che fanno ballare un altro miliardo e più alla voce entrate. Twitter @paoloxbaroni La manovra negli enti locali cole dimensioni sul quale c’è unità di intenti tra Governo e vertice dell’Anci. E poi la semplificazione fiscale. Il ministero del Tesoro sta lavorando a un emendamento per inserire già nella legge di Stabilità la Local Tax e Renzi la annuncerà già oggi. Parma è un caso esemplare dell’effetto che il nuovo patto produrrà: le toccheranno tagli importanti, ma arriverà anche maggiore autonomia di spesa. Il sindaco Pizzarotti ha parlato di 20 milioni di tagli, lasciando intendere che con questi saldi il Comune non sarebbe in grado di garantire il funzionamento degli asili e spiegando di aver calcolato la perdita in termini di posti di lavoro nell’ordine delle 1.500 unità. In effetti il comune avrà nel 2015 quasi 5 milioni e mezzo in meno dallo Stato e dovrà accantonarne altri 3 per coprire entrate attese ma di fatto ancora da riscuotere. In tutto fanno più Federico di otto milioni di euro in servizi che se Pizzarotti ne vanno. Nello stesso tempo però l’allentamento del patto di stabilità consentirà di spendere quasi 13 milioni in più. Il saldo è positivo nell’ordine di quattro milioni e mezzo, ma gli effetti sui servizi, soprattutto sul lungo periodo, I tagli annunciati sono legati alla qualità della da Pizzarotti spesa, restituendo così spazio di manovra (e accountability) all’amministrazione locale. luto sentire ragioni: sarà introdotta a partire dal 2015, tanto che il termine per il bilancio di previsione 2015 è spostato al 28 febbraio. La “slava” prevede infatti l’imponibilità dei fabbricati utilizzati per attività agricole, ed è la prima volta da quelle parti dove, storicamente, vigeva l’esenzione. Vale qualche milione di euro. «Se un terreno edificabile è coltivato, è pur sempre edificabile – spiegava ieri l’assessore provinciale agli enti locali Carlo Daldoss – e gli agricoltori devono pagare come tutti». Forte riduzione anche al fondo perequativo che si dividono i Comuni e che nel 2015 ammonterebbe a circa 170 milioni. Sul totale però gravano 123 milioni da garantire allo Stato. La differenza va a costituire il fondo di solidarietà comunale che però in gran parte è alimentato dalle amministrazioni più ricche. A completare il quadro c’è il capiUgo tolo dell’indebitamento. Per spingere Rossi i comuni a rientrare la Provincia ha ideato un piano di estinzione anticipata dei mutui. La Pat si impegna a erogare le risorse necessarie per coprire i debiti residui, eliminando la quota di interessi della rata di ammorI tagli ai Comuni della tamento che si aggira atprovincia di Trento torno ai 20 milioni nel triennio 2015-2017, e la quota capitale della rata di ammortamen[F. M.] to da 90 milioni. Il comune di Parma La provincia di Trento Pizzarotti si arrende “Con questi tagli ridurremo i servizi” Debutta l’imposta sui fabbricati per uso agricolo FRANCESCO MAESANO ROMA Accorpare. È il concetto chiave, la parola ispiratrice della nuova architettura che palazzo Chigi immagina per gli enti locali. Oggi Renzi interviene all’assemblea dell’Anci ed è preparato a rintuzzare le polemiche: ci sono i piccoli comuni, sotto i cinquemila abitanti, che chiedono un’allentamento del patto di stabilità ancora maggiore di quello previsto. Sullo sfondo le regioni sul piede di guerra. Ma il patto con Fassino regge. L’incontro di martedì è andato bene e, nonostante a parole sia rimasta sul tavolo la determinazione a non toccare i saldi, se tutte le caselle dovessero andare al loro posto alla fine i Comuni potrebbero spuntare una riduzione dei tagli. O almeno così sperano. La soluzione, tanto tecnica quanto politica, passa per un accorpamento dei comuni di pic- 20 milioni twitter @unodelosbuendia ROMA Provincia Autonoma di Trento. Mezzo milione di abitanti divisi in 217 operosi comuni. Più ci si allontana dal centro del sistema e più i sacrifici richiesti ai comuni sono maltollerati. «Tanto vale che ci mandino un podestà comune per comune», lamentano i sindaci. E i tagli in effetti sono severi. Da un anno all’altro spariscono 60 milioni di euro previsti per questa legislatura provinciale e in conto ai Comuni restano i 13 milioni di sovragettito Imu da destinare allo Stato. In cinque anni sono previsti tagli alla spesa corrente per 30 milioni a partire dai 6 di quest’anno. Poi c’è la “slava”. Così da quelle parti chiamano la Imic, la nuova Imposta immobiliare comunale, frutto della unificazione di Imu e Tasi: la versione trentina della Local tax nazionale. I sindaci avevano chiesto che debuttasse nel 2016, ma la Pat non ha vo- 6 milioni 10 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 U MATRIMONI TRIBUNALI ECCLESIASTICI Il Papa: “La Sacra Rota agisca gratuitamente” Francesco: snellire le procedure per la nullità delle nozze ALBERTO PIZZOLI/AFP 2.413 In Italia Nel 2012 i tribunali ecclesiastici hanno emesso 2413 sentenze di nullità 49.810 Nel mondo In tutto il mondo sempre nel 2012 le sentenze sono state quasi 50.000 525 euro È il contributo che bisogna pagare per iniziare una pratica di annullamento ecclesiastico 2.992 euro Gli onorari per la pratica vanno da 1575 a 2992 euro per il 1° grado e da 604 a 1207 per l’appello 3.500 euro Secondo gli avvocati una pratica può costare in media sui 3500 euro di onorario per i legali ANDREA TORNIELLI CITTÀ DEL VATICANO una parola della Chiesa sulla sua situazione matrimoniale, per il sì e per il no, ma che sia giusta. Alcune procedure sono tanto lunghe o tanto pesanti che la gente lascia. Un esempio: il Tribunale interdiocesano di Buenos Aires, credo che, in prima istanza, abbia 15 diocesi, e che la più lontana sia a 240 km… Non si può immaginare che persone semplici, comuni vadano al Tribunale: devono fare un viaggio, devono perdere giorni di lavoro». Il Papa ha anche ricordato che bisogna essere «molto attenti» all’affarismo in questo «La madre Chiesa ha tanta generosità per poter fare giustizia gratuitamente», e le procedure di nullità matrimoniale sono «troppo lunghe o troppo pesanti» per le persone semplici. Francesco parla a braccio, rivolgendosi ai partecipanti a un corso promosso dal tribunale della Rota Romana: ne approfitta per ribadire che le procedure vanno riviste e snellite, pensando a chi è meno abbiente. E ricorda anche di aver dovuto allontanare dal tribunale ecclesiastico di Buenos Aires una persona che vendeva le sentenze. Dei processi di nullità matrimoniale si è parlato al Sinodo sulla famiglia. Il cardinale Angelo Scola ha avanzato una proposta per procedere in modo più snello attribuendo competenze al vescovo. E c’è anche chi ha proposto di semplificare la procedura che oggi prevede due sentenze conformi, in prima e seconda istanza. Com’è noto, l’autorità ecclesiastica non scioglie il matrimonio, può solo riconoscere che era nullo in origine, per la mancanza di qualche requisito, ad esempio la decisione preventiva di uno dei coniugi di non aver figli o l’aver tenuto nascosto al coniuge caratteristiche della Il tenore italiano, molto propria perso- religioso, ha sposato nalità. Negli ulti- Veronica Berti dopo mi anni si è insi- aver fatto annullare stito sulla possi- dalla Sacra Rota il suo bilità di conside- precedente matrimonio rare tra le cause di nullità anche la mancanza fede al momento delle nozze. In Italia i tribunali ecclesiastici di prima e seconda istanza - e nel caso di sentenze non conformi, la Rota Romana che funziona da terzo grado di giudizio - pronunciano ogni anno Anche Carolina di Monaco migliaia di sen- nel 1992 aveva fatto tenze di nullità: annullare dal tribunale nel 2012 sono ecclesiastico il suo state 2.413. In matrimonio con il banchiere quello stesso parigino Philippe Junot anno, nel mondo, le nullità matrimoniali sono state 49.810. Nel suo breve intervento, papa Bergoglio ha riecheggiato la proposta emersa al Sinodo di rendere gratuiti i processi e ha anche ricordato di aver istituito una commissione per studiare la semplificazione dei processi. «C’è una preoccupazione per snellire le procedure, per un motivo di giustizia. Giustizia, perché siano giuste, e giustizia per la gente che aspetta... quanta gente aspetta per anni una sentenza». Francesco ha parlato anche di carità, «perché - ha detto - c’è tanta gente che ha bisogno di Andrea Bocelli Carolina campo: «E non parlo di cose strane. Ci sono stati anche scandali pubblici. Io ho dovuto congedare dal Tribunale una persona che diceva: “Diecimila dollari e ti faccio i due procedimenti, il civile e l’ecclesiastico”. Per favore, questo no!». «Sempre nel Sinodo - ha aggiunto papa Bergoglio - alcune proposte hanno parlato di gratuità, si deve vedere… La madre Chiesa ha tanta generosità per poter fare giustizia gratuitamente». Secondo le più aggiornate tariffe stabilite dalla Cei, le spe- La burocrazia Alcuni procedimenti sono tanto lunghi e pesanti che la gente comune alla fine lascia L’allontanamento a Buenos Aires Ho dovuto congedare una persona che diceva: “Diecimila dollari e ti faccio procedura civile ed ecclesiastica” Papa Francesco se che bisogna affrontare sono: 525 euro di contributo; un onorario per l’avvocato che varia da 1.575 a 2.992 euro, e un onorario per l’appello ordinario che varia da 604 a 1.207 euro. A questo si devono aggiungere le spese vive (documentate), cioè l’Iva, la cassa avvocati, le consulenze, le trasferte, le spese per il materiale probatorio. «Mediamente il costo si può aggirare sui 3.500 euro - spiega l’avvocato rotale Davide Venturini - ma ricordo che ci sono anche avvocati d’ufficio per chi ha problemi economici». LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Primo Piano .11 . U SALUTE LE POLEMICHE Epatite C: il farmaco c’è, i soldi non ancora La protesta dei malati: a un mese dall’accordo, la pillola non è disponibile. Il ministero: cerchiamo i fondi A chi mi chiede le nuove cure non so cosa rispondere, se non di andare all’estero per acquistare il farmaco PAOLO RUSSO ROMA Un mese fa il sospirato annuncio: l’Aifa, l’Agenzia ministeriale del farmaco dopo mesi di estenuanti trattative trova l’accordo con la Gilead, l’azienda americana che produce il sofosbuvir, la pillola super costosa capace di sradicare il virus dell’epatite C in 12 settimane. La rimborsabilità sarebbe stata garantita solo a 30 mila degli oltre 300 mila affetti da Hcv. Quelli più gravi, con cirrosi, coinfezione da Hiv, carcinoma epatico o in attesa di trapianto del fegato. Ma da allora il farmaco continua ad essere miraggio per quei pazienti disperati. Salvo quelli che possono permettersi di andare all’estero o mettersi in fila nelle farmacie di San Marino e del Vaticano, sborsando circa 68 mila euro, perché tanto ci vuole per portarsi a casa i flaconi necessari ad un intero ciclo terapeutico. Troppi anche per le malandate casse del nostro Stato. Che infatti con l’Aifa ha ingaggiato un lungo braccio di ferro con la Gilead, riuscendo a spuntare un prezzo di circa 37 mila euro. Anche così però di soldi ne servono tanti. Almeno 700 milioni per i prossimi dieci anni. E quei soldi, almeno al momento, non ci sono. Tant’è che le associazioni dei malati di epatite hanno acquistato intere pagine di quotidiani per chiedere subito un fondo dedicato, «senza il quale - denuncia il presidente dell’Epac, Ivan Gardini - continuerà la strage di almeno 20 morti al giorno per cirrosi epatica o tumori del fegato correlati all’epatite». «Il Piano nazionale contro le epatiti virali è pronto e stiamo ora cercando di mettere una cifra economica per l’eradicazione del virus», ha 300 mila I pazienti italiani affetti da epatite C, un decimo sono quelli più gravi Mario Rizzetto gastroenterologo dell’Università di Torino 68 METODO STAMINA mila euro Lorenzin firma: stop definitivo Vannoni: un altro ricorso al Tar Stop alla sperimentazione del metodo Stamina. Lo stabilisce il decreto ministeriale appena emanato che prende atto delle conclusioni del nuovo comitato scientifico che chiude definitivamente la sperimentazione. Il decreto è stato già trasmesso alla Stamina Foundation. Il Comitato scientifico ha dato parere negativo all’unanimità precisando che il metodo Stamina per la preparazione di cellule staminali non è adeguato perché le cellule prodotte non soddisfano i requisiti necessari per defi- 1 Il costo del farmaco capace di sradicare il virus in 12 settimane nirle «agenti terapeutici». Il Comitato ha inoltre stabilito che i protocolli non soddisfano i requisiti di base per una sperimentazione clinica, che il protocollo e il metodo Stamina non hanno i requisiti necessari, compresa la valutazione della sicurezza e l’efficacia e quindi non sussistono le condizioni per l’avvio di una sperimentazione con particolare riferimento alla sicurezza del paziente. Davide Vannoni, artefice del metodo, annuncia un nuovo ricorso al Tar: Ridicolo, non c’è alcuna valutazione scientifica». 700 milioni Il costo per il Servizio sanitario nazionale: troppo oneroso CARLO CERCHIOLI/BUENAVISTA assicurato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso di un question time alla Camera. Il provvedimento che darà il via libera alla commercializzazione del farmaco «sarà pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale», ha aggiunto. Il problema è capire chi pagherà. Al palazzo dell’Economia per ora nicchiano sul mettere soldi in un fondo ad hoc mentre con le Regioni è in corso una trattativa serrata per ridurre l’impatto della manovra sulla sanità. Allora c’è il rischio che questa storia, emblematica di come il costo delle nuove terapie possa diventare insostenibile per il nostro sistema di welfare, si risolva con un paradosso economico: quello di far pagare l’innovazione proprio all’industria farmaceutica che la produce. Senza un fondo dedicato i 700 milioni finirebbero infatti per tradursi in sfondamento di spesa della farmaceutica territoriale, che per legge deve essere ripianata per intero e in quota parte da industriali, farmacisti e grossisti. I manager di big-pharma hanno già drizzato le orecchie e in caso fosse questa la soluzione al problema sarebbero pronti a fare dietrofront su molti degli investimenti annunciati, se non proprio a traslocare all’estero. Anche perché a fine anno rischiano di do- “Siamo andati perfino in Egitto, ma per papà era ormai troppo tardi” La figlia di un paziente racconta l’odissea ver ripianare anche la metà del miliardo e mezzo di sfondamento che si profila per la spesa dei farmaci ospedalieri. In attesa che si risolva il rebus il prezzo più caro lo pagano però i pazienti. «A chi mi chiede le nuove cure non so cosa rispondere, se non di andare all’estero per acquistare il farmaco a proprie spese. E le assicuro che me ne vergogno», lamenta il professor Mario Rizzetto, gastroenterologo dell’Università di Torino. Il problema poi rischia di aggravarsi a breve, «quando arriveranno anche da noi altri nuovi farmaci capaci di sradicare il virus senza nemmeno gli effetti tossici dell’interferone e della ribavirina, necessari invece per la terapia con sofosbuvir», spiega sempre il professore. Che però una soluzione la indica: «Dotare l’Aifa di maggiori poteri nel contrattare i prezzi». Papà era convinto di potercela fare. Era pronto a dar fondo ai risparmi di una vita per sconfiggere l’epatite che lo aveva distrutto, prima con la cirrosi, poi con due tumori al fegato po il sacrificio economico non è stato necessario. «Il farmaco da assumere in combinazione con il Sofosbuvir non sarebbe stato tollerato dal fisico debilitato». Che magari avrebbe invece retto l’urto della cura se questa fosse stata disponibile prima, appena scoperta ma non commercializzabile a causa delle trattative in corso per ridurne il costo esorbitante. Che il Senato americano in un’indagine ha denunciato essere spropositato rispetto agli investimenti in ricerca sostenuti dalla Gilead, l’industria che lo ha scoperto. «Viste le differenze di prezzo mi chiedo se la vita di un paziente valga più in Egitto che in Italia», denuncia Daniela. La stessa domanda deve essersela posta il direttore dell’Aifa, Luca Pani, quando ha ingaggiato il braccio di ferro con la Gilead, costringendola il mese scorso a dimezzare il prezzo. Che però resta molto più alto di quello egiziano. Forse perché l’Europa è tutto fuorché unita quando si tratta di trattare con i colossi [PA. RU] del farmaco. Daniela Cassano La storia ROMA «P apà era convinto di potercela fare. Era pronto a dar fondo ai risparmi di una vita per sconfiggere l’epatite che lo aveva distrutto, prima con la cirrosi, poi con due tumori al fegato». Daniela Cassano racconta con commozione l’odissea di pa- del Policlinico di Milano, dove pà Elio. Che al Sofosbuvir, la un anno fa lo avevano operapillola d’oro salva vita, è arri- to, sradicando due epatocarvato tardi, quando la malattia cinomi, generati dell’epatite. era oramai in stato troppo «In quel momento abbiamo avanzato. «Se n’è andato ad capito fino in fondo la gravità agosto – racdella malatconta Danie- LA QUESTIONE ECONOMICA tia di papà la - ma solo a a nello «Anche al Cairo il prezzo m inizio anno stesso tempo per gli stranieri era alto abbiamo iniera pieno di come a San Marino» ziato a inforsperanza quando avemarci sulva scoperto l’esistenza di una l’esistenza di nuove e più efficura capace di sconfiggere il caci cure. Anche perché quelvirus in poco più di due me- le tradizionali erano oramai si». Da Taranto si era affidato insostenibili per un corpo alle mani sapienti dei medici troppo debilitato dal virus e Elio Cassano dalle malattie correlate». I medici però parlano chiaro, la cura esiste ma non in Italia. Per acquistare il nuovo farmaco bisogna andare all’estero e pagare tanto. Quasi 70mila euro per un ciclo di terapia. Che quando va bene dura 12 settimane. «Abbiamo pensato di andare anche in Egitto dove ci avevano detto che lo Stato aveva spuntato un prezzo di soli 700 euro, ma quando abbiamo scoperto che il costo per gli stranieri era lo stesso che in Vaticano o a San Marino abbiamo rinunciato», racconta sempre Daniela. Che ammette: «Noi a costo dei sacrifici di una vita potevamo permetterci una spesa del genere ma so di molte altre famiglie che hanno acceso mutui per poter acquistare la cura all’estero». Per papà Cassano purtrop- 12 .Estero STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 UNO DEGLI ATTENTATORI UCCISO DALLA POLIZIA. TENSIONE ALTISSIMA: SCONTRI DAVANTI ALLA SPIANATA DELLE MOSCHEE Gerusalemme, il terrore arriva con l’auto Due attacchi in poche ore. Militanti di Hamas travolgono passanti e militari: un morto e decine di feriti MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME E’ mancata all’età di 98 anni Maria Bruno ved. Debenedetti Ne danno il triste annuncio i igli Sergio e Franca con le rispettive famiglie, nipoti, pronipoti e parenti tutti. Funerali: oggi, ore 13,50 Cimitero Monumentale Torino. – Imperia, 4 novembre 2014 In Francia Mozioneperdiresì alloStatopalestinese 1 Dopo il voto a favore GALI TIBBON/AFP Il furgone usato dal terrorista ispezionato dalla polizia israeliana subito dopo l’attentato Il 22 ottobre, un palestinese si era lanciato in auto contro un gruppo di pedoni a una fermata del tram, uccidendo una bambina e ferendo altre persone fra cui due donne che sono morte nei giorni successivi Il precedente Due attentati contro i pedoni a Gerusalemme e Gush Etzion spingono Hamas a chiamare tutti i palestinesi a una «terza Intifada» mentre il premier israeliano Benjamin Netanyahu accusa Abu Mazen di «incitare all’odio contro gli ebrei». Il primo attacco avviene con un pulmino, che investe due gruppi di pedoni nei pressi della sede della Guardia di Frontiera, uccidendo un militare israeliano di origine drusa e ferendo 18 persone. L’attentatore è il palestinese Ibrahim Akari, fratello di Musa Akari, membro di Hamas condannato per terrorismo e liberato da Israele nel 2011 nell’ambito dello scambio per riottenere il soldato Gilad Shalit. Dopo essersi gettato con il pulmino contro i pedoni, Akari scende dalla vettura e, con un’asta di metallo tenta di colpire altre persone prima di essere abbattuto dalla polizia. Il plauso di Hamas per l’attacco è immediato. È il portavoce Sami Abu Zuhri che, dalla Striscia di Gaza, parla di «reazione naturale ai crimini di Israele che sta violando la legge internazionale con l’opera di giudaizzazione della moschea di Al Aqsa». «Non abbiamo altra scelta che difendere la nostra sacra terra ricorrendo ad ogni tipo di forza» conclude il portavoce di Hamas. Poche ore dopo il secondo attacco, con un metodo analogo: un’auto si lancia contro un gruppo di soldati all’incrocio di Giovanni Paolo Farinasso Ti vogliamo bene per sempre. Rosario 6 novembre alle 18; Funerale 7 novembre alle 9, parrocchia Santa Rosa da Lima, via Bardonecchia 85. – Torino, 5 novembre 2014 E’ mancato all’affetto dei suoi cari avv. Benito Magri anni 88 Lo annunciano la moglie Anna Maria, il iglio Geo, cognati, nipoti e parenti tutti. I Funerali, in forma civile avranno luogo venerdì 7 novembre alle ore 10 con partenza dall’ospedale A. Carle per il Tempio Crematorio di Bra. – Cuneo, 5 novembre 2014 O.F. Costantino - Cuneo Cristianamente è mancata Vittorina Petratto ved. Lanfranco anni 90 L’annunciano i igli: Massimo con Sara, Marco con Giulia e igli, parenti tutti. Funerali in Torino venerdì 7 novembre alle ore 9,30 nella cappella del Convitto Principessa Felicita di Savoia, via Principessa Felicita di Savoia 8/11. – Torino, 5 novembre 2014 La sorella Margherita con Bruno e Doriana piangono la scomparsa della cara VITTORINA. Cristianamente è mancata Giacinta Valfrè di Bonzo Ne danno l’annuncio i fratelli Sebastiano con Amalia, Teodoro con Maria Teresa, Tommaso con Tita, Francesco con Claudia, nipoti e parenti tutti. Rosario questa sera ore 17,45 parrocchia Santi Angeli Custodi. Funerale venerdì 7 ore 10 in parrocchia. – Torino, 5 novembre 2014 Giubileo 011.8181 Cimitero Giulio e Patrizia, Giorgio e Laura partecipano al dolore della signora Marta, Elio e Zaira per la scomparsa di Uno degli slogan delle proteste «Viviamo su un cimitero, esigiamo giustizia» che hanno portato in strada migliaia di studenti Pierpaolo Porporato – Torino, 5 novembre 2014 ANNIVERSARI 2003 E’ mancato all’affetto di Luisa, Roberto e della nipotina Sara Gush Etzion, a Sud di Gerusalemme, ferendo tre soldati. La risposta di Israele arriva con Netanyahu, il premier che parla sul Monte Herzl nel XIX anniversario dell’assassinio del predecessore Yizhak Rabin. «Questo attentato è un risultato diretto dell’incitamento all’odio da parte di Hamas e di Abu Mazen» dice il premier, riferendosi alla lettera inviata dal presidente palestinese ai famigliari di Muatez Hijazi, plaudendo al gesto di aver guidato l’auto contro i ottenuto a inizio ottobre dal parlamento inglese e il recente riconoscimento formale da parte della Svezia, la questione dello Stato palestinese arriverà presto all’Assemblea nazionale francese. Un gruppo di deputati della maggioranza socialista, guidati da Elisabeth Guigou, presidente della commissione Affari esteri della camera bassa del parlamento transalpino, si prepara infatti a depositare una proposta di risoluzione per «invitare» il governo di Parigi «a fare del riconoscimento dello Stato della Palestina uno strumento per ottenere una soluzione definitiva del conflitto». Un’eventuale approvazione della mozione non sarebbe vincolante per il governo, ma avrebbe un indubbio valore simbolico. Nei mesi scorsi, il ministro degli Esteri Fabius si era detto possibilista su un riconoscimento della Palestina, precisando che una tale decisione sarebbe stata presa solo «al momento giusto», cioè quando si fosse rivelata «utile alla pace». 2014 Franco Benerecetti Ti ricordo con ininito rimpianto. Renata. 2004 2014 Aldo Gatti Cavaliere del Lavoro La famiglia lo ricorda con una S. Messa il 6 novembre alle 18,30 alla Gran Madre di Dio. 2011 2014 “Prendi le nostre mani non abbandonarci mai. Sei tu la nostra Stella. Guidaci.” Nadia Genevro Con nostalgia il giorno 7 novembre 2014 presso la parrocchia San Francesco di Sales, via Malta 42, Torino, ore 18. JOSE MENDEZ/EPA INDETTI TRE GIORNI DI SCIOPERO IN TUTTO IL PAESE Messico, studenti in rivolta per i 43 ragazzi scomparsi FILIPPO FIORINI BUENOS AIRES 2010 2014 Laura Mossetto Il tuo sorriso sempre con noi. Santa Messa 20 novembre ore 13 Santa Cristina. 1989 2014 Carlo Verri Sono XXV anni che vivi con noi in ogni istante. Anna, Pietro, Beatrice. Non si rassegnano i coetanei dei 43 studenti messicani scomparsi nel nulla da un mese e mezzo. Sebbene i testimoni della notte in cui i ragazzi si scontrarono con una banda armata dicano loro di lasciar perdere, nonostante due dei 59 arrestati con l’accusa di concorso in omicidio abbiano confessato di aver sparato ai giovani alle spalle e averli poi gettati in un dirupo, non si mettono il cuore in pace: vogliono riaverli vivi come quando li videro per l’ultima volta, durante quella manifestazione finita in tragedia. Per questo da ieri in Messico è iniziato uno sciopero trasversale a tutte le scuole. Una sollevazione studentesca di tre giorni che chiede alle autorità maggior impegno nelle ricerche degli scomparsi. A riaccendere la speranza in una storia dal finale ancora aperto (ma difficilmente felice dato che nelle prime ore di quei fatti del 26 settembre scorso i morti sono stati almeno sei), è arrivato l’arresto due giorni fa del sindaco di Iguala, la località di montagna in cui si è svolta quella che ormai le cronache chiamano «La Strage di Ayotzinapa», in riferimento alla scuola da cui provenivano i manifestanti. «È una svolta decisiva nell’inchiesta», ha detto il presidente Enrique Peña Nieto, riguardo alla detenzione di colui che, insieme alla moglie (arrestata anche lei), è sospettato di aver scatenato contro gli studenti una banda di poliziotti e di sicari armati, per evitare che contestassero un loro comizio. José Luis Abarca e Maria De Los Angeles Pineda sono conosciuti come la «Coppia Imperiale»: lui è emerso nella politica ai danni di avversari quasi tutti uccisi in circostanze sospette. Lei è la sorella di due narcotrafficanti ormai morti e legati al clan dei «Guerreros Unidos», una banda che si crede abbia conquistato l’esclusiva per portare la droga messicana a Chicago. Se c’è qualcuno che conosce il luogo in cui si trovano gli studenti scomparsi, questi sono loro. Intanto, cresce l’indignazione internazionale e l’immagine del Paese risulta completamente compromessa. Lo ha riconosciuto ieri il ministro delle Finanze, il quale ammette che quando si dice «Messico», ora non si pensa più alle palme, i sombreros e la Tequila, ma alle atrocità di un posto in cui 43 giovani possono svanire nel nulla e per settimane non si riesce a dare alcuna risposta plausibile alle loro famiglie. pedoni che - sempre a Gerusalemme - due settimane fa ha causato la morte di una bambina di 3 mesi e di una ragazza di 22 anni. «Ci troviamo nel mezzo di una battaglia per Gerusalemme e non ho dubbi che prevarremo - afferma Netanyahu stiamo dispiegando tutte le forze che possiamo e poiché potrebbe essere uno scontro di lunga durata, dobbiamo essere uniti». Per il ministro della Difesa, Moshe Yaalon, «Abu Mazen semina odio contro Israele, in altre parti del mondo ha l’immagine del moderato ma non promuove la pace e non è interessato ad uno Stato palestinese che viva a fianco dello Stato ebraico». Ancora più duro il ministro dell’Economia, Naftali Bennet, secondo cui «è stato Abu Mazen a guidare l’auto ed il terrorista era un suo emissario». Gli attentati coincidono con nuovi disordini nei quartieri arabi di Suhafat, Silwan, Wadi Joz e sulla Spianata delle Moschee dove giovani con il volto coperto danno battaglia contro i militari. Dura la condanna degli Stati Uniti. «È un atto terroristico - afferma il Segretario di Stato John Kerry - costituisce un’atrocità e peggiora la situazione». Kerry parla da Parigi dove incontra il collega giordano Nasser Judah per tamponare un altro fronte di crisi. Il governo di Amman ha deciso di ritirare l’ambasciatore da Tel Aviv «perché la situazione è seria e abbiamo già detto più volte a Israele che Gerusalemme per noi è una linea rossa» afferma Judah. SPAGNA Ebola, Teresa lascia l’ospedale “Il mio sangue salvi altre vite” MADRID È una Teresa Romero in lacrime e «ancora molto debole» quella che ha lasciato ieri l’ospedale Carlos III di Madrid, dove era stata ricoverata il 6 ottobre dopo che era risultata positiva a Ebola (primo contagio fuori dall’Africa). L’infermiera spagnola ha voluto «ringraziare tutti», ricordando i momenti della malattia. «Quando mi sentivo morire - ha raccontato - mi aggrappavo ai ricordi, alla mia famiglia, ero in isolamento e non avevo nessun contatto con l’esterno eccetto che con mio marito per telefono». La donna era rimasta contagiata curando i due missionari spagnoli che avevano contratto l’Ebola in Africa ed erano morti a Madrid tra agosto e settembre. «Non so cosa non abbia funzionato, so solo che non ho rancori - ha commentato ancora Teresa - se la mia infezione può servire a qualcosa, per studiare la malattia e aiutare a sviluppare un vaccino, o se il mio sangue può essere usato per curare altra gente, sono a disposizione». Il suo caso aveva innescato forti polemiche in Spagna, dove gli operatori sanitari avevano accusato le autorità di non aver fornito mezzi adeguati per affrontare il virus. [E. ST.] LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 . Estero .13 Processo Sotto scorta L’imputato e i suoi legali ieri alla prima udienza del processo nel tribunale regionale di StuttgartStammheim Per ragioni di sicurezza non possono essere mostrati i volti Ismail si nasconde il volto mentre viene accompagnato nell’aula di massima sicurezza del tribunale prima dell’udienza SEBASTIAN KAHNERT/EPA 850 combattenti Partiti dalla Germania per Siria e Iraq 1 «Ha conqui- SEBASTIAN KAHNERT/DPA/IPA Ismail alla sbarra a Stoccarda “Fatemi uscire dall’inferno jihad” L’interrogatorio a uno dei tre imputati per aver combattuto in Siria “Altro che 72 vergini, ho visto solo orrori. Voglio aiutare gli altri come me” Reportage TONIA MASTROBUONI INVIATA A STOCCARDA E ntra in aula con un sorriso: è sbarbato, i capelli cortissimi, indossa un vestito blu e una camicia bianca. Si aggiusta la cravatta, piega la testa d’un lato e saluta con un cenno della mano, addirittura un labiale, «tutto ok?», e di nuovo un grande sorriso. In realtà, c’è poco da ridere. Ismail Issa è l’imputato principale di uno dei più drammatici processi dell’anno. Rischia dieci anni di carcere: è accusato di essere un terrorista Isis, di aver combattuto in Siria e aver reclutato altri fondamentalisti in Germania. Ha persino coinvolto un fratello, Ezzeddine, coimputato nel proces- vani che rischiano di diventare come me». Racconta dettagli drammatici della sua vita privata: la madre è siriana, quando i genitori fuggirono nel 1985 dalla Tripoli libanese assediata dalle truppe di Assad, un fratello morì, nonni e zii furono rapiti e sbattuti in carcere. La nonna fu violentata ripetutamente dai miliziani: «In sua presenza sussurra Ismail - non si poteva mai nominare Assad. Fu costretta a prendere psicofarmaci per il resto della sua vita». A tratti Ismail gigioneggia, esagera, «so che potrei fare anche qualcosa nel management internazionale, vedete anche voi che so parlare, no?». I giudici tedeschi non fanno una grinza ma non sembrano apprezzare troppo. «Lei si contraddice», scuote la testa Wilke, «come fa a dire che è andato in Siria per ragioni umanitarie?», lo incalza. E non sono magistrati qualsiasi: siamo nel carcere di massima sicurezza in cui negli Anni 70 si celebrarono i grandi processi della Raf, ma dove avvenne anche l’inquietante catena di suicidi di Ulrike Meinhof, Andreas Baader e degli altri membri del gruppo terroristico tedesco. Gli stessi giudici hanno I più potenti del mondo IlCaliffonellalistadiForbes stato porzioni notevoli di Siria e Iraq, ha attirato l’attenzione internazionale con una serie di barbariche decapitazioni, ha guadagnato molto denaro con il petrolio». Con questa motivazione «Forbes» ha inserito il Califfo Al Baghdadi nella sua lista dei più potenti del mondo, assegnandogli il 54° posto. In testa resta Putin, seguito da Obama. L’unico italiano (8°) è Mario Draghi. celebrato in questi ultimi anni uno degli ultimi processi a un’ex Raf, Veronica Becker. Ma Ismail è qui perché è stato catturato il 13 novembre del 2013 a una stazione di servizio di Stoccarda mentre tornava in Siria con un complice, l’afghano Mohammad Ayubi, il terzo imputato del processo. Aveva la macchina piena di medicinali, mimetiche, orologi, un bino- colo a raggi infrarossi da riportare ad Aleppo, ma gli inquirenti gli stavano addosso da giorni, leggevano i suoi messaggi WhatsApp, ne avevano intercettato uno in cui annunciava il viaggio di ritorno e lo avevano arrestato. L’ex commesso di fast food si era unito alla causa jihadista l’estate precedente, anche per sfuggire alle droghe, ed era stato portato clandestinamente in Siria attraverso la Turchia e addestrato per un mese in un campo vicino ad Atman, guidato da una figura di spicco del terrorismo islamico, il ceceno Emir Abu Abdullah ashShishani, capo della brigata Muhajiren. Dopo aver imparato a usare le armi, era stato mandato a combattere vicino a Anadan, dove si era ferito una mano: perciò era stato mandato in Germania a fare acquisti. E dai messaggi intercettati in quel periodo, il ventiquattrenne sembrava contrariato all’idea di abbandonare i combattimenti. Fatti che stridono con l’im- NELL’AULA DELLA RAF EX COMMESSO Qui sono stati giudicati i terroristi rossi ora tocca agli islamisti Aveva problemi di droga si è unito a un gruppo guidato da un ceceno so. Oggi fa il bravo ragazzo e rivela la strategia difensiva dopo due battiti di ciglia. Un anno di carcere ed è il ritratto del pentimento. Lo grida quasi, in questa prima, attesa udienza nell’aula bunker di Stammheim: «Là fuori, in Siria, altro che 72 vergini: c’è solo sangue e merda». I salafiti che lo accompagnarono nel 2013 alla Mecca, dove lo convinsero ad unirsi successivamente agli jihadisti, gli fecero «il lavaggio del cervello». Uno dei più famosi predicatori tedeschi, Sven Lau, gli disse «come fai a startene in Germania, quando i tuoi fratelli e le tue sorelle muoiono in Siria?». E lui, in quei mesi passati nei dintorni di Aleppo, nei combattimenti porta a porta, ha combinato «solo schifezze», dice. Vuole che «il processo finisca il prima possibile», sogna di riabbracciare la sua fidanzata in Libano, sogna un lavoro, «magari in un’organizzazione per il recupero dei gio- magine che il ragazzo cresciuto a Stoccarda vuole trasmettere nell’aula di Stammheim. Il dramma ormai, ma anche la sua salvezza, sono le ultime file dell’aula bunker. Nelle prime ci sono una quindicina di giornalisti e una manciata di curiosi, per il resto le sedie gialle sono vuote. L’avvocato di Ismail Issa, Stefan Holoch, annuisce lentamente: «Sa cosa vuol dire? Che nessuno è venuto a trovarlo, neanche i parenti. Vuol dire soprattutto, che per i salafiti e i fondamentalisti è già un traditore». Ma vuol dire anche, spiega, che «ha fornito elementi utili, che gli inquirenti non conoscevano». Holoch spera dunque in un giudizio meno duro, spera di evitargli la pena massima di dieci anni di carcere. Ma intanto, tra i musulmani, è finito tra due fuochi. I fondamentalisti lo odiano perché lo ritengono una spia, i curdi perché ha combattuto con chi sta assediando Kobani. «Io voglio solo riprendermi la mia vita», dice. Non sarà facile. 1234567 9 A345BCD5 EF LA STAMPA LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 La furia dell’acqua L’aumento della portata del Carrione ha fatto crollare oltre duecento metri di muraglione, invadendo la zona industriale di Avenza Cronache .15 . LECCE, A COLPI DI PISTOLA Pastore albanese ucciso «per gioco» LECCE RICCARDO DALLE LUCHE/ANSA Un dramma che si ripete È la terza volta che il fiume Carrione esonda a Carrara: successe nel 2003, e in quell’occasione l’acqua travolse e uccise un’anziana, e di nuovo nel 2012 VIGILI DEL FUOCO/ANSA NEL COMUNE TOSCANO E’ ESONDATO IL FIUME CARRIONE: MIGLIAIA ALLONTANATI DALLE CASE Maltempo, sfollati a Carrara Oggi grande paura a Roma 6-12 centimetri Possibile concentrazione di pioggia in poche ore sulla Capitale, secondo la Protezione Civile Scuolechiuse,inagibileilColosseo.AereocolpitodafulmineaFiumicino Il sindaco MARIA CORBI ROMA L’Italia che annaspa, che annega. E questa volta non è una metafora. Dopo che il maltempo ha flagellato il nord est e il centro nord, provocando danni e paura a Carrara, dove migliaia di persone sono sfollate per l’esondazione del fiume Carrione, adesso tocca al centro sud. E il prefetto di Roma preferisce giocare d’anticipo chiudendo le scuole della capitale e della provincia. Una misura presa «di concerto con il Comune, la Provincia, la Regione e il Ministero dell’ istruzione», con l’obiettivo di «facilitare la mobilità, evitare assembramenti e situazioni di rischio», spiega il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro sottolineando che lui non ha poteri di protezione civile: «ho solo fatto presente a tutti che è bene chiuderle, poi spetta ai sindaci emanare le ordinanze». Ma il clima è teso, da day after, o meglio «day before». Codice rosso tanto che il prefetto lancia un appello: si esca di casa per lavoro o per situazioni importanti. «Il mio consiglio ove non ci siano queste motivazioni è che si può rinviare». Altri consigli per domani sono «non andare nei garage, mettere le macchine nei garage da stasera». E non dormire nei seminterrati. Vorrei invitare chi non ne ha stretta necessità a limitare l’utilizzo dell’automobile Ignazio Marino Sindaco di Roma ROMA dente che si potrebbero creare disagi e incidenti». Due le unità di crisi nel primo municipio, quello del centro storico. E le polemiche non si fanno attendere. Il Codacons attacca la decisione di chiudere le scuole: «Una sconfitta per la città. Dimostra l’incapacità dell’amministrazione nella gestione delle piogge», afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi. «Non capiamo perché, invece di chiudere le scuole, non si affronti il maltempo con provvedimenti in grado di evitare allagamenti e disagi per i cittadini». «Sappiamo bene che alla prima pioggia Roma si paralizza: strade allagate, stazioni metro chiuse e viabilità in tilt. Ma la soluzione sarebbe prevenire tali situazioni, non chiudere la città per ridurne gli effetti». Su Roma e provincia sono circa 160 le organizzazioni di volontariato e circa 640 le donne e gli uomini operativi nella Capitale e nelle aree limitrofe. Sul portale della Regione Lazio (www.regione.lazio.it) è consultabile il codice di comportamento per i cittadini per affrontare l’allerta meteo. La Regione ha attivato circa 300 organizzazioni di volontariato con 1.200 uomini in campo. In serata, a Fiumicino, forse colpito da un fulmine un aereo è atterrato con una manovra d’emergenza. Paura, ma nessun ferito. La protezione civile ha diramato l’allerta maltempo per domani, anche in Veneto, Friuli Venezia-giulia, Toscana, Umbria, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e sui settori occidentali di Abruzzo e Molise. Il governo aveva promesso di spostare il pagamento, ma i ritardatari sono sanzionati tore Claudio Burlando e al sindaco Marco Doria. «Riteniamo inaccettabile che le imprese debbano subire, oltre il danno causato dagli eventi alluvionali, anche le conseguenze di un inconveniente sorto al livello delle massime cariche di Governo». Chiedono un intervento presso il ministero dell’Economia e delle Finanze: «Per trovare tempestivamente una soluzione che non penalizzi ulteriormente il tessuto economico della nostra città». A proposito: «A oggi, non si è avuto ancora il riconoscimento dello stato di calamità per Genova e non sono state emanate misure specifiche da parte del Ministero del Welfare in merito agli adempimenti contributivi delle imprese alluvionate». MASSIMO PERCOSSI/ANSA Abbattuto Già ieri il maltempo ha colpito Roma: un albero alto 25 metri è crollato senza fare feriti Chiusi anche tutti i siti archeologici statali, compreso il Colosseo e i Fori Imperiali. E i cimiteri. «È prevista una situazione eccezionale, almeno sul piano delle previsioni senza precedenti» avverte il prefetto. I tecnici prevedono oltre 100 millimetri di pioggia nelle prossime 18-24 ore, in pratica in una giornata ci sarà un decimo della precipitazione media annuale. Il sindaco Marino da Facebook annuncia: «Per facilitare la mobilità urbana domani» saranno aperti tutti i varchi ztl. «Ma vorrei invitare tutte le persone che non ne hanno stretta necessità a limitare l’utilizzo dell’automobile perché effettivamente se ci saranno le precipitazioni che si prevedono è evi- Genova, dopo il fango la beffa delle tasse TEODORO CHIARELLI INVIATO A GENOVA Il 15 ottobre, con Genova in ginocchio nel fango per l’alluvione di quattro giorni prima, un comunicato della Presidenza del Consiglio annuncia l’impegno del governo a chiedere al ministro dell’Economia e delle Finanze Pietro Carlo Padoan di disporre il differimento dei termini del versamento dei tributi statali nelle zone interessate da calamità alluvionali. Impegno accompagnato da tanti «non Fu un gioco macabro e tragico a causare la morte di Hyraj Qamil, 23 anni, pastore albanese trovato morto nelle campagne di Torre Lapillo, località vicino Porto Cesareo (Lecce) il 6 aprile scorso. A ucciderlo, secondo i carabinieri, fu il suo datore di lavoro, Giuseppe Roi, 31 anni, che stava «esercitandosi» a sparare contro un frigorifero senza preoccuparsi che dall’altra parte di un piccolo muretto, c’erano il gregge e il pastore, suo dipendente. Probabilmente li aveva pure visti. L’uomo che, secondo alcune testimonianze, usava spesso le armi e si sarebbe già divertito in precedenza a esplodere colpi in direzione della vittima per dimostrare la sua abilità, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Quando fu ritrovato il cadavere, il presunto assassino e suo padre, dopo aver dato l’allarme, cercarono di indirizzare i carabinieri verso la pista di una rapina riferendo che mancavano dall’allevamento 23 agnelli. In realtà stando a un testimone, gli agnelli erano sempre stati solo 23. Roi, dopo aver esploso un primo colpo di una pistola verso il frigorifero, ne avrebbe sparato un altro. La vittima, dopo aver avvertito il primo colpo, si sarebbe voltata e sarebbe stata raggiunta in pieno viso. vi lasceremo soli» e dalla celebrazione consolatoria degli “angeli del fango”. E se “il governo si impegna” c’è motivo di dubitare del contrario? Errore. Come insegna Fabrizio De Andrè (“Don Raffae’”), «lo Stato che fa, si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità». Molti sostituti d’imposta, ossia datori di lavoro - alluvionati e no - non effettuano il versamento delle ritenute Irpef. Mal gliene incoglie. Il 20 ottobre arriva il decreto del Ministero dell’Economia e salta fuori che l’adempimento andava, invece, regolarmente effettuato. Il solito pasticcio burocratico all’italiana? Sì, ma non solo. Le associazioni di industriali, commercianti e artigiani si rivolgono alla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate per tentare di dirimere la vicenda. Martedì 4 novembre, giornata delle Forze armate, la risposta che al danno unisce la beffa: chi non ha versato i contributi non solo dovrà subito regolarizzare la propria posizione a mezzo di «ravvedimento operoso», una sorta di autodenuncia, ma dovrà anche versare una sanzione. E le promesse, gli impegni, la solidarietà e la vicinanza? Niente da fare: pagare. Camera di Commercio, Confindustria Genova, Cna, Confcommercio, Confesercenti, persino l’Ordine dei consulenti del lavoro non hanno neppure la forza di ribellarsi. Restano inebetiti e sconcertati. Prendono carta e penna e scrivono una lettera aperta al premier Renzi, al governa- La famiglia Cucchi da Grasso: «Non più soli» GRAZIA LONGO ROMA Ha gli occhi lucidi il presidente del Senato Pietro Grasso dopo l’incontro con i genitori e la sorella del geometra per la cui morte - nel 2009, sette giorni dopo essere stato arrestato per spaccio - sono appena stati assolti in appello tutti gli imputati. «Bisogna far sì che la morte di Stefano non sia vana - dice la seconda carica dello Stato -. Chi sa qualcosa deve trovare il coraggio morale di parlare. Dobbiamo accertare le responsabilità e continuare a cercare la verità perché questo ci si aspetta da un Paese civile: non si può tollerare che chi sia in custodia di organismi dello Stato possa vedere annientata la propria vita». Il sostegno di Grasso rafforza Ilaria Cucchi che, affiancata dal presidente della commissione Diritti umani, Luigi Manconi, dichiara: «Dopo cinque anni di solitudine ora sentiamo vicine le istituzioni. Se c’è qualcuno che sa, parli e spezzi la catena». Ieri ha presentato un procura un esposto contro Paolo Arbarello, ex direttore dell’Istituto di medicina legale La Sapienza. Si legge: «Ha minimizzato le lesioni e ha cercato di dimostrare la colpa dei (soli) medici per la morte di Stefano, escludendo qualsiasi nesso di causa con le lesioni». 16 .Società STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 gg Dossier/Torino contemporanea Typing Steps, 2011, di Robin Rhode Edition of 5, courtesy of Braverman Gallery, Tel Aviv MAINSECTION La kermesse Artissima 2014 è aperta al pubblico da domani a domenica all’Oval del Lingotto, dalle 12 alle 20 Biglietti: 15 euro (ridotti 10) Info: tel. 011 19744106 info@artissima.it www.artissima.it Main Partner: UniCredit Partner: illycaffè, K-Way, Lancia, Lauretana, Nital In kind-sponsor: Artsy, CarloAngela, Centrale del Latte di Torino, GL Events Italia – Lingotto, Le Fablier, Odilla Chocolat, Sagat, Salp, Tisettanta Official Carrier: Gondrand Media Partner: La Stampa, Vogue, L’Uomo Vogue Media Coverage: Sky Arte HD A R T I S S I M A TORINO l via l’edizione numero Ventuno di Artissima in un contesto di grande competizione: il mercato dell’arte trova il suo momento migliore proprio durante le fiere, che non a caso si moltiplicano. Incontriamo la direttrice di Artissima, Sarah Cosulich Canarutto, alla vigilia dell’inaugurazione. A Inchemodoilprogrammadi Artissima si differenzia dalle altre mostre mercato? «Abbiamo continuato nello spirito di una fiera che vuole avere una sua specificità proprio per poter competere a livello internazionale. Quello che ci contraddistingue è la sperimentazione, l’attenzione ai giovani e alla ricerca. Quest’anno parteciperanno 195 gallerie provenienti da 34 Paesi. Ci siamo chiesti in che modo implementare il nostro obiettivo e abbiamo scelto innanzitutto di continuare ad esercitare una forte selezione per quanto riguarda gli espositori in fiera e poi di prenderci dei rischi». Immagino che tra i rischi ci sia la scelta di affidare il progetto esterno a Maurizio Cattelan.. «Oltre alle sezioni Main Section, New Entries, Back To the Future, Art Editions, ci sono due progetti che definiscono l’anima di quest’edizione: uno all’interno della fiera e uno all’esterno. Il primo, Per4M, è una sezione dedicata alla performance, l’altro è il progetto collaterale, OneTorino, intitolato Shit and Die e curato da Maurizio Cattelan». Performance: come mai avete scelto questo linguaggio? «Perché siamo convinti che nell’ultimo decennio la performance abbia avuto una rinnovata popolarità a livello internazionale e sia entrata a tutti gli effetti nelle collezioni pubbliche e private. È un’arte sempre più apprezzata dal mercato: forse il caso più pubblicizzato è quello di Roman Ondak nel 2005, Good Feeling in Good Time, ma poi sono seguite molte acquisizioni, anche da parte di italiani, di opere, per esempio, di Tino Sehgal. È interessante entrare Una fiera giovane tra performance e Maurizio Cattelan La direttrice Sarah Cosulich: “Per battere la concorrenza puntiamo sul rigore delle scelte e sulla mostra Shit and Die” BACKTOTHEFUTURE ONETORINO ELENA DEL DRAGO «Cresce l’interesse del marcato per l’arte performativa: per questo abbiamo creato una sezione per valorizzarla» Sarah Cosulich nelle dinamiche dell’espressione commerciale della performance e per la prima volta la presentiamo come sezione apposita, mentre prima era avvenuto ma solo come effetto collaterale. La performance infatti è stata utilizzata altrove per ravvivare la staticità della fiera, nel nostro caso invece abbiamo lavorato direttamente alla produzione del programma». Jumeaux, 2014 un olio su tela di Yan Pei Ming, ispirato a una celebre foto di Alighiero Boetti. A destra Cybernetic Art, 1963 di Tetsumi Kudo. Sotto l’opera di Miles Aldridge I Only Want You To Love Me E come vivranno i visitatori quest’attenzione speciale alla performance? «C’è una zona specifica, una vera piattaforma per le performance perché ci è stato chiesto un segnale importante proprio dalle gallerie. Si tratta di un programma ricco: 16 performance nei quattro giorni di fiera, selezionate da tre importan- ARTEDITION ti curatori, verranno presentate a un orario preciso sebbene prevedano diverse modalità di utilizzo dello spazio oppure del tempo, che può essere più dilatato, più narrativo e così via. In alcuni casi, come quello di Cally Spooner, sorprendono il pubblico da zone inaspettate: nel piano bar, durante l’aperitivo, canta Frank Sinatra o Tina Turner con testi che però sono critiche sociali. Prinz Gholam presenta delle coreografie con i corpi di performer che ricostruiscono importanti iconografie tratte da capolavori della storia dell’arte, mentre Tom Johnson si produce in un monologo assurdo costruito su una situazione di stage quasi teatrale. E se Marcello Maloberti realizza dei tableaux vivant, Giovanni Morbin personalizza i biglietti di ingresso. Per noi ospitare la performance ha costituito una grande sfida, è forma d’arte senza regole, che assume sembianze differenti e ha un rapporto con il pubblico che cambia in modo drastico». Spostandoci all’esterno, perché hai scelto Maurizio Cattelan per il progetto che riguarda specificatamente la città? «Per One Torino, il progetto che dialoga con la città, mi interessava coinvolgere uno sguardo esterno e non credo che esista un osservatore esterno capace di calarsi nel progetto come Cattelan, un artista “in pensione”, che nel corso della sua carriera ha sperimentato soprattutto il cambiamento del linguaggio artistico assumendo posizioni terze. A Torino ha creato una mostra “town specific” e cioè nata e prodotta a Torino ma che coinvolge tematiche universali, un po’ come il suo lavoro di artista, che pur essendo figlio di un contesto specifico offre un’interpretazione globale. Lo stesso processo lo ha messo in piedi nella nostra città, scavando e mettendo in connessione tutte le sue dicotomie a cominciare dal titolo: Shit and Die rappresenta la vita e morte, ovunque come a Torino». LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 . Società .17 g Venerdì è il grande giorno dei pittori della domenica Alle 17,30 Francesco Bonami recensirà i 20 dilettanti scelti nel talent de La Stampa Arrivate 3.170 opere: “Qualità media alta, molte degne di una mostra in galleria” LETIZIA TORTELLO TORINO INNAMORATID’ARTE A rtisti quotati, forse, non lo diventeranno mai. Ma la prima selezione l’hanno superata. Sono i 20 «pittori della domenica» scelti tra i 3.170 partecipanti al concorso «Sunday Painters», organizzato da La Stampa. Una chiamata a raccolta di tutti quei talenti che si sono sempre sentiti incompresi e non sono artisti di professione ma dipingono per hobby, nel tempo libero. Andy Warhol tifa per loro, con la celebre teoria che un quarto d’ora di notorietà non si nega a nessuno, prima o poi. I venti dilettanti si sono fatti notare tra migliaia di concorrenti per bravura e originalità. E avranno un riconoscimento ben più importante di quei 15 minuti: una recensione pubblica della loro opera del critico Francesco Bonami, domani pomeriggio alle 17,30, negli spazi de La Stampa. E una mostra collettiva, aperta al pubblico in via Lugaro 15, nelle prossime settimane. Domenica, alle ore 17, saranno invece svelati i due vincitori del concorso: uno scelto dalla giuria composta da giornalisti e critici, tra cui Rocco Moliterni, Francesco Poli e i galleristi Alberto Peola e Valerio Tazzetti; l’altro selezionato dal pubblico. Nelle oltre tremila candidature c’era davvero di tutto: dalle ironiche citazioni di pittori famosi alle velleità da grande artista esibite da qualche temerario, con scarsi risultati, a lavori interessanti e di qualità. Ieri Moliterni e Bonami hanno esaminato le opere, una a una, per cinque ore. Alla fine, la scrematura li ha soddisfatti: «Le tele vincitrici sono buone, siamo piacevolmente sorpresi», ha commentato Moliterni. Bonami ha puntualizzato: «Volendo fare un paragone calcistico, i premiati non sono da Champions League, ma da zona Uefa sì. Questa mostra potrebbe tranquillamente andare in qualche galleria di livello medio». Come direbbe Paolo Conte, «eccoli lì, i pittori della domenica, con gli occhi attenti, a radunare di sé mille frammenti, da una particolare sensibilità». In effetti, di frammenti del quotidiano, gli artisti dilettanti ne hanno colti parecchi: immancabili i ritratti di famiglia, di parenti, cani, gatti, animali di casa e non (chissà perché, nelle tele di Sunday Painters ricorre la tigre). E ancora, paesaggi, nature morte, molto astrattismo e arte concettuale, qualche nudo, qualche fumetto, un po’ di iperrealismo. Tra le citazioni, vanno per la maggiore quelle da Magritte e Picasso. Si distingue un concorrente che ha rifatto tale e quale «Les Demoiselles d’Avignon» del pittore spagnolo, firmando l’opera a suo nome. Ardito. Ma è pur vero che credere nelle proprie potenzialità è la miglior chiave per il successo. «Industriali e sportivi: come ci si innamora dell’arte». È questo il tema dell’incontro che oggi alle 19 il direttore de La Stampa Mario Calabresi modera ad Artissima. Con Dario Tosetti, che spiega «come e perché un Family Office si interessa all’arte» ed Enrico Boglione, presidente di Aon, leader tra i broker assicurativi nel mondo dell’arte. Giuseppe Lavazza, vicepresidente della Lavazza spa, collezionista in famiglia e in azienda, racconta «come l’arte può arricchire sé e i propri collaboratori», mentre Alessandro Del Piero (nella foto sotto), che domenica compirà 40 anni, in collegamento via Skype dall’India, dove ora vive, racconta l’incontro con il grande fotografo americano Steve McCurry, che l’ha fotografato ed è stato ospite con una mostra nello spazio ADPLog di Torino, fortemente voluto da Del Piero. Su questo progetto, della sua nascita e delle prospettive future, dialogano anche Stefano Del Piero e Dario Tosetti. La tesi della tavola rotonda è che «l’incontro tra discipline diverse sia uno straordinario motore di crescita e di arricchimento». ALESSANDRO DI MARCO/ANSA Un momento dell’anteprima della mostra Shit and Die curata da Maurizio Cattelan a Palazzo Cavour IDEEFUTURE Domenica, alle ore 18, poco prima della chiusura ufficiale di Artissima e della settimana torinese dell’arte contemporanea, all’Oval Lingotto Mario Calabresi, Massimo Gramellini e Lapo Elkann discuteranno su quale sia stato, secondo loro, «il meglio del meglio» della fiera. Cosa li ha colpiti, cosa vorrebbero portare a casa di questa ventunesima edizione. Ciò che meriterà di essere ricordato probabilmente non saranno solo quadri, opere di video arte, sculture, performance, pezzi selezionati dai galleristi che partecipano all’evento. Potranno essere anche pensieri, parole, immagini, sensazioni ricevute girando tra gli stand e osservando le reazioni del pubblico, in un’edizione di Artissima che sarà certamente molto caratterizzata dalla novità della mostra affidata a Maurizio Cattelan e ospitata dal Palazzo Cavour. Dal confronto tra tre appassionati non professionisti del settore dovrebbero anche emergere indicazioni per il futuro, secondo il tema loro assegnato: «L’Artissima che vorrei». TALENTSHOW Da oggi alle ore 12 del 9 novembre, su www.lastampa.it/sundaypainters è possibile vedere e votare i venti finalisti di Sunday Painters: domenica 9, alle 17, una giuria tecnica di critici de La Stampa e di galleristi nominerà il vincitore fra le sei opere finaliste indicate venerdì da Francesco Bonami. Nella stessa occasione verrà reso noto il nome del vincitore scelto dai lettori. Il premio per tutti i venti «pittori della domenica» selezionati dalla giuria sarà una mostra allestita nello Spazio La Stampa, a Torino. Flashback, la Storia e le storie tornano in prima pagina Il torchio allo stand de La Stampa che a Flashback permette di ristampare una prima pagina storica del nostro quotidiano Si può scegliere e stampare dall’archivio del nostro giornale A Flashback, la fiera dell’arte antica e contemporanea, al Pala Alpitour di Torino, fino a domenica ci si può portare a casa un pezzo di storia del giornalismo. Stampato su carta o lastra di alluminio. Allo stand de La Stampa, nella terrazza lounge dell’ex Pala Isozaki, il pubblico può acquistare una pagina del quotidiano realizzata dal vivo con impressione al torchio, riproduzione di quelle pubblicate sui giornali del 1910, 1916 e 1943. Oppure scegliere la prima pagina del quotidiano della data che si preferisce, da stampare su cartoncino o su alluminio, scelta tra quelle digitalizzate nell’archivio on line, che raccoglie le edizioni dal 1867 al 2005. Un viaggio a ritroso, partendo da quasi un secolo e mezzo fa. Quando ancora La Stampa era Gazzetta Piemontese – la testata assumerà il nome attuale nel 1894 –. I visitatori potranno sbizzarrirsi con le richieste. Far stampare le copertine dei giornali che hanno raccontato i grandi fatti del nostro tempo, dall’allunaggio all’attentato alle Torri Gemelle, a fatti che risalgono all’epoca appena successiva all’Unità d’Italia, passando per il referendum istituzionale del 2 giugno 1946. I giornali storici, che al museo de La Stam- pa, in via Lugaro 21, non sono consultabili perché sotto teca, a Flashback vengono messi a disposizione di tutti: è concesso sfogliarli, curiosare per capire come sono cambiate le edizioni nei decenni. In vendita, allo stand, ci saranno anche due cataloghi sulla storia del quotidiano: «La Stampa - Il tempo ritrovato» e «Paolo Galetto - Portraits», pubblicazione uscita due anni fa per i tipi di Skira, con i ritratti ad acquerello del pittore torinese a intellettuali e uomini della politica, pubblicati nella sezione Cultura del giornale. [L. TOR.] 18 STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 ROCCO MOLITERNI Le segnalazioni Slow Food F Luoghi del gusto Il consorzio Puglia Best Wine è un consorzio che raccoglie cantine d’eccellenza del territorio salentino. Ogni anno organizza la kermesse Apulia Wine Identity info www.puglia bestwine.it Nella foto le tenute Rubino Sul lungomare in città trionfa la movida, nell'entroterra ci sono cantine e aziende vinicole in cui sostare tra localini e velieri ancorati nel porto e arrembati da turisti in cerca di sfondi per un selfie insolito, si capisce che la città sta cercando di cambiare pelle. Lo fa sfruttando la fortuna turistica che il Salento (è a pochi chilometri e l’aeroporto di Brindisi ne porta il nome), sta vivendo. Una fortuna che non è solo taranta e musica e vacanze estive in masseria, ma anche prodotti della terra. L’olio ovviamente, ma anche e soprattutto primitivo e negramaro, i due vini che stanno incontrando un successo crescente in Italia come in Germania o negli Stati Uniti. Ed è una sorta di resurrezione o nuova vita per uve e vini utilizzati in passato grazie alla loro «forza» alcolica e zuccherina soprattutto per dare nerbo (per lo più sot- A Sud orse non hanno il valore simbolico delle Colonne d’Ercole, perché da Brindisi ieri come oggi non si partiva verso l’ignoto ma verso un vicino Oriente in parte già conosciuto. Eppure le colonne romane, alte sul porto naturale della città, avevano un loro fascino che si intuisce ancor oggi, nonostante ne sia rimasta in piedi una sola, proprio in cima alla scalinata Virgilio, così chiamata a ricordarci che qui morì il poeta dell’Eneide. Qui finiva anche la via Appia dei romani e da qui salpavano le navi per i commerci con Costantinopoli, qui l’imperatore Federico II non solo si sposò, ma anche partì per le crociate. Va ricordato che allo Stupor Mundi detto anche Puer Apuliae si deve il periodo di maggior splendore che non solo Brindisi ma l’intero nostro Sud abbia mai avuto e purtroppo son passati 800 anni. Oggi a guardare il lungomare di Brindisi ancora in corso di ristrutturazione, ma già vivo nelle serate di movida S MASSIMO RIPANI/SIME Un’immagine della piazza del seminario nel centro storico di Brindisi Virgilio, Federico II e negramaro: Brindisi val bene un brindisi Dalla città considerata “porta d’Oriente” si parte alla scoperta della nuova enologia pugliese I vitigni Se negramaro e primitivo sono i più famosi in zona non mancano il susamiello la malvasia e l’aleatico to mentite spoglie) ai vini del Nord, piemontesi, toscani o francesi che fossero. E viene spontaneo il parallelo con l’emigrazione pugliese e meridionale che ha dato nerbo ossia forza lavoro negli anni del Boom all’industria del Nord. Così oggi, anche «fuori stagione» affascina girare per queste terre, alla ricerca di cantine e vigneti, dove apprezzare, calici alla mano, la rinascita dell’enologia pugliese. Si rimane ad esempio stupiti a Cellino San Marco dalla Cantina Due Palme: oltre a uno store ha una sala teatro da convention americana per le riunioni dei 1200 soci accanto alla barricaia. Alle Tenute Chiaromonte di Acquaviva delle Fonti (paese famoso per la sua banda musicale che un tempo animava le feste patronali di Puglia e Lucania) ci sono vigneti ad alberello che contano quasi cent’anni. Da Polvanera a Gioia del Colle, oltre che acquistare i vini si può anche (prenotando) pranzare con cibi semplici della tradizione locale, dalle mozzarelle alle cipolle, dalle cicorie con le fave alle melanzane. E alle Tenute Rubino, alle porte di Brindisi, si svolge domani «Aspettando san Martino», un evento dedicato alla cultura del vino che celebra l’arrivo della nuova annata. Quest’anno oltre alle degustazioni c’è anche uno spettacolo teatrale ispirato ai 60 anni della Rai e alla celebre trasmissione radiofonica Gran Varietà. Di ritorno in città ci si può fermare a mangiare al ristorante Piazzetta Colonne e godersi la vista sul porto. Ceglie Messapica si produce da sempre un biscotto a base di pasta di mandorle, il piscquett’l. Le mandorle, in parte scottate in parte tostate, sono macinate e impastate con zucchero, miele, scorzetta di limone, sono bagnate con rosolio di agrumi e quindi rassodate con uova. Quando l’impasto è sodo si ritagliano strisce di 12-14 centimetri per 35-40 di lunghezza, che sono condite su un lato con confettura di ciliege o di uva e quindi chiuse ripiegando l’altro lato su se stesso. Tagliati in tanti quadratini, i piscquett’l sono poi cotti in forno ed eventualmente glassati. Per la valorizzazione e la tutela del biscotto cegliese, è nato un Presidio Slow Food. Tel. 368 7082902. Osterie d’Italia L a cucina di Ernesto Palma segue la tradizione con qualche spunto innovativo. Potrete iniziare con frittatine e crocchette di verdure, oppure con un antipasto di mare cotto o crudo. Tra i primi, orecchiette di grano arso con cozze, pesto e patate, tortellacci neri di pesce bianco, minestra di fave e cicoriette, risotto con capocollo di Martina Franca (Presidio Slow Food) e scamorza affumicata. A seguire scampi, gamberi rossi di Gallipoli al forno o al vapore, seppie ai ferri con verdure, zuppa di pesce con crostoni agliati, fritto misto, lombetto di agnello a scottadito con spinaci croccanti. Si chiude con sbriciolata di babà e crostate. In cantina un buon numero di etichette regionali. Ottime le pizze cotte al forno a legna. Prezzi: 35 euro vini esclusi. Antica Osteria La sciabica Brindisi, Via Tahon De Revel 29-33, Tel. 0831-562870 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 . 19 Consigli ai Viaggiatori LUCA BERGAMIN O Pisa Book Festival Si svolge da domani a domenica al Palazzo dei Congressi di Pisa la dodicesima edizione del Pisa Book Festival, ideato e diretto da Lucia Della Porta. In totale 150 espositori provenienti da tutta Italia, oltre 200 eventi e 4 mila metri quadri di libri. Iceland Airwaves È in cartellone fino a domenica a Reykjavik in Islanda il festival musicale Iceland Airwaves, uno degli appuntamenti annuali più importanti del Paese. Tra gli ospiti The Flaming Lips, East India Youth, Muck, The War On Drugs, Jaakko Eino Kalevi. Info www.icelandairwaves.is ggi come ogni anno a Bangkok si tiene la suggestiva Loy Krathong, la tradizionale festa dei paesi buddisti in cui tutti ma proprio tutti creano cestelli intrecciati che poi illuminano con candele, li fanno galleggiare sull’acqua, oppure ne adornano le barche, o li liberano in cielo dentro lanterne Sul fiume Chao Phraya la festa di Bangkok diventa una fantasmagoria di colori. Ma Bangkok può essere il punto di partenza per un viaggio su uno dei treni più affascinanti del mondo, quell’Eastern & Oriental Express, che dalla Hualampong Station attraversa il Siam e la sua giungla, fino a Kuala Lumpur, per un totale di 2.030 km. Per raggiungere il binario nove bisogna fare lo slalom tra i passeggeri che aspettano i convogli locali accovacciati sulle stuoie di bambù, monaci buddhisti che ingannano l’attesa guardando videoclip musicali, e barbieri che offrono un taglio per pochi baht. Una tazza di Darjeeling tea col servizio di porcellana e poi suona la campanella del più esotico tra i treni dell’Orient Express, la compagnia ferroviaria trasformata in mito da film come Shangai Express interpretato da Marlene Dietrich nelle sottovesti di una conturbante prostituta, e Assassinio sull’Orient Express, tratto dall’omonimo amatissimo romanzo giallo di Agatha Christie. La festa delle luci a Bangkok si celebra sul fiume Nella capitale birmana la cerimonia buddista prima di partire in treno verso Kuala Lumpur L’Eastern & Oriental Express, attraversa il Siam e la sua giungla, fino in Malesia per un totale di 2.030 km Si celebra da domani a lunedì 10 a Sant’Antonio de Areco in Argentina La festa de la tradicion, dedicato al poeta dell’’800 José Hernandez che creò nei suoi racconti l’epopea dei gauchos. Info www.sanantoniodeareco.com Le cabine sono arredate con lacche thai, pavimenti in teak, mobili in rattan e legno di rosa. I passeggeri, serviti dal proprio butler, indossano vestaglie in seta persino nella sala da pranzo liberty Rosaline; le posate sono in argento. Il vero spettacolo è il paesaggio: uomini che sotto i ponti ferrati, salutano sollevando i galli ALESSANDRA RIZZO VINCENT THIAN/AP Metropoli REUTERS lway Museum, l’unico museo al mondo dedicato a una linea ferroviaria morta. Verso Hua Hin, i fiori di loto si dondolano nelle paludi, i ragazzi si gettano nell’acqua per ritirare le reti da pesca. Si vedono Mercedes degli Anni 50 di colore verde sfrecciare inseguite da motorini: sulla sella siedono anche tre ragazze in sarong colorati. Abbassando i finestrini si odono i colpi d’ascia dei tagliatori avvolti da turbanti delle piantagioni di rabarbaro e canna da zucchero, mentre in cielo volteggiano i variopinti uccelli migratori del Thale Noi Bird Sanctuary, poi ecco le moschee della Malesia spuntare tra risaie verdi luminescenti. Il treno (www.easternandorientalexpress.com) si lascia, così, irresistibilmente attrarre dalla giungla come se non riuscisse a farne a meno. Da non perdere, nella capitale malese, l’Old Kl Station che assomiglia al palazzo di un sultano, la coloniale l’High Court, l’architettura della National Mosque e della Masjid Jamek, la collezione dell’IslamicArts Museum, i ristorantini di street food lungo Jalan Alor, la cucina raffinata del Tamarind Spring, una passeggiata tra gli uccelli liberi del Bird’s Park (www.tourism.gov.my). Le Twin Tower Le Twin Tower di Kuala Tutte le chiamano le Torri Gemelle, anche se il loro nome ufficiale è Petronas, quello della compagnia petrolifera che le ha commissionate all’architetto argentino Cesar Pelli (ha progettato anche il grattacielo Unicredit di Milano, il più alto d’Italia coi suoi 231 metri). Alte 452 metri, vantano 32 mila finestre. Così rivive anche Sherlock Holmes Da non perdere le mostre di Rembrandt e Giovan Battista Moroni L e giornate si sono fatte più buie, ma ad illuminare il cielo di Londra ci pensano i fuochi d’artificio di un classico appuntamento dell’autunno: il «Lord Mayor Show», cerimonia con cui da quasi 800 anni il sindaco della City of London (da non confondere con il sindaco della città) giura fedeltà alla corona. La cerimonia, che quest’anno si tiene l’8 novembre, si apre con una sfilata di barche sul Tamigi, prosegue con una processione guidata da una sontuosa carrozza del diciottesimo secolo, e si conclude con uno spettacolo pirotecnico lungo il fiume. Al Banyan Tree Hotel di Bangkok, un grattacielo di 61 piani, si può provare la vertigine di un massaggio e una cena tra le nuvole, con vista sul Chao Phraya. Sul suo rooftop, che gode di un panorama incantevole, è ospitato il famoso ristorante Vertigo in cui gustare la prelibata cucina modern thai che basata essenzialmente su piatti a base di pesce e verdura. Un’immagine della festa delle luci a Bangkok da combattimento, bambine dai sandali dorati sollevano invece i fratellini. Emozionanti sono i passaggi sopra il Tham Kasae, il viadotto più vertiginoso della Thailandia e su quel ponte sul fiume Kwai ingrossato dalle acque del Mekong. Qui si scende per salire su di una lancia e approdare poco dopo al tempio cinese di Kanchanaburi che pare una trottola colorata con la manovella sopra per farla girare. Accanto ci sono il New Death Rai- Londra El dia de tradicion Tra le nuvole Est Vicino & lontano La mostra Il detective Sherlock Holmes creato dalla fantasia di Sir Arthur Conan Doyle è protagonista al London Museum Il Museum of London celebra uno dei londinesi più famosi al mondo, e poco importa che si tratti di un personaggio di fantasia: «Sherlock Holmes, l’uomo che non è mai vissuto e che non morirà mai» parte dalla genesi del personaggio, con i primi appunti di Conan Doyle, e arriva fino alle moderne incarnazioni cinematografiche e televisive attraverso vecchi libri, poster, cimeli e mappe della Londra vittoriana. La National Gallery dedica un’importante mostra agli ultimi due decenni di attività di Rembrandt. Da non perdere capolavori come La Congiura di Giulio Civile, per la prima volta esposta a Londra, e I Sindaci dei Drappieri, più auto-ri- tratti del maestro olandese, disegni e incisioni. La rassegna, che dura fino al 18 gennaio, è stata salutata come uno degli eventi culturali della stagione, e la prenotazione è d’obbligo. Il grande ritrattista del ’500 lombardo Gian Battista Moroni è invece protagonista di una mostra alla Royal Academy che si propone di essere una «tardiva celebrazione di un artista pronto essere scoperto». (Se la sua opera più celebre, Il Sarto vi dovesse ispirare, a pochi passi dalla galleria potete trovare Jermyn Street, strada ultra-chic nei cui negozi di camicie su misura si sono serviti Churchill e il Principe Carlo.) Se siete già alla ricerca di regali natalizi, o vi piace semplicemente gironzolare per le bancarelle, il 9 novembre potete scegliere tra due eventi: Hammersmith ospita una fiera di moda vintage, con vestiti, tessuti e accessori, mentre la Adams Antique Fair presso la Royal Horticultural Hall a Victoria offre argenteria, ceramica, oggetti per la tavola e curiosità varie. Per i mercati alimentari, ogni settimana dal venerdì alla domenica Southbank ospita il Real Food Market: in vendita crepes francesi, jamon spagnolo, curry indiani, salsicce delle campagne inglesi… (E non mancano i prodotti italiani). 20 SPECIALE LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 L’evento Da oggi al 9 novembre apre a Milano Eicma, la maggiore manifestazione italiana (e una delle principali d’Europa) dedicata all’universo delle due ruote. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.eicma.it/ Yamaha R1 2015 Suzuki Bandit 1250 S ABS Prende a modello la moto di Rossi e di Lorenzo e propone una MotoGp replica con motore a 4 cilindri che arriva a 200 cavalli. Elettronica da motomondiale Rilancia sul comfort e offre una semi-carenatura fatta apposta per proteggere guidatore e passeggero dal vento. Motore: 4 cilindri da 1255 cc e 100 cavalli Tutte le due ruote dei nostri sogni Apre a Milano Eicma, il grande salone dedicato alle moto: novità record e un mercato che batte la crisi STEFANO RIZZATO MILANO Una passione che fa rumore, piega, sfreccia, non si ferma. È quella dell’Italia delle due ruote e va che è un piacere. Magari non impenna più come una volta sulle piste della MotoGp, ma va forte in Superbike, dove l’Aprilia ha conquistato il titolo con il francese Guintoli. Ma soprattutto: il nostro Paese resta il primo produttore europeo di moto e motocicli e il terzo esportatore al mondo, dietro Cina e Giappone. Nel settore giriamo tra i primi, nonostante la crisi. Il modo migliore per arrivare a un traguardo storico: i 100 anni dell’Eicma, la grande esposizione milanese, che festeggia un secolo con la 72esima edizione. A Rho padiglioni aperti da oggi fino a domenica, con 1053 marchi impegnati ad esibire un corposo campionario di novità. L’Aprilia Tuono 1100, la Ducati con le nuove Panigale 1299 e la Multistrada 2015, la mitica Matchless Model X Reloaded. E poi Yamaha con la nuova R1, già provata da Valentino Rossi, e la MT-09 Tracer, crossover su cui si chiacchierava e speculava da mesi. E ancora Kawasaki e Honda, Bmw e Guzzi, fino agli scooter Peugeot e Piaggio e ai marchi di accessori. Nessuno dei big è voluto mancare all’appello col centenario e con una festa che l’anno scorso radunò 550 mila appassionati. «Eicma è fatta dai grandi marchi, ma è un patrimonio italiano», ha confermato il presidente, Antonello Montante, nella conferenza stampa, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, di quello dei Trasporti Maurizio Lupi e del sindaco di Milano Giuliano Pisapia. «Il settore delle due ruote, per l’Italia, è sempre stato una punta di diamante per innovazione e avanguardia tecnologica. Un mondo in cui s’incontrano progresso e design, funzionalità ed estetica». I bolidi di Eicma si possono ammirare e toccare, per una volta fermi, nei 280 mila metri quadri di superficie espositiva. Eppure alcuni sfrecciano nell’area esterna, per lo spettacolo di MotoLive: un tripudio di cilindri e derapate, con l’esibizione di fenomeni del trial come Toni Bou e competizioni ufficiali per quad, minimoto e supermoto. Ma ci sarà spazio per i fanatici della personalizzazione. E pure per chi vuole fare affari, con il padiglione 4 che ospita il «Temporary Bikers Shop», una sorta di outlet della forcella allestito in collaborazione con Subito.it. Del resto, l’Italia è una potenza delle due ruote anche fuori dalle fabbriche, per numero di « p ra t i c a n t i » . Sulle strade circolano 8,6 milioni dei 32 milioni di È il giro d’affari in euro ciclomotori delle moto tricolori, e motocicli pari al 53% europei. Le dell’industria europea immatricolazioni di ottobre hanno superato quota 11 mila veicoli: +6,8% rispetto allo stesso mese del 2013. Merito soprattutto degli scooter, che spingono il mercato al rialzo. Ma i dati dicono che la crisi 3,7 miliardi ha ridisegnato i confini anche del mondo dei motori. Tra il 2009 e il 2013 la produzione di moto e simili è cresciuta del 39% a livello globale, ma è calata del 54% in Europa e del 52% in Italia. Ne hanno approfittato a Oriente, con Cina e Giappone davanti a tutti, ma il nostro Paese può ancora vantare un giro d’affari di 3,7 miliardi di euro, pari al 53% del fatturato europeo. La nostra bilancia commerciale è in attivo per un miliardo. «È il frutto della cultura dell’eccellenza e di un mondo che unisce mobilità sostenibile, passione sportiva, ma anche ricerca, sviluppo, occupazione, design», dice Montante. Che ora guarda avanti. «Vogliamo proiettarci nel futuro, perché le due ruote possono essere il motore che spinge l’Italia verso la sostenibilità». Moto Guzzi Audace La nuova variazione sul tema California 1400: il cuore resta il bicilindrico a V trasversale di 1380 cc e 96 cavalli. Manubrio ridisegnato, sella in alcantara Kawasaki H2R Aprilia Tuono 1100 Una Ninja capace di arrivare fino a 300 cavalli. Nuovo motore sovralimentato, 4 cilindri e 998 cc. Da testare in pista, visto che per la strada non è omologata Sulla scia del mondiale Superbike conquistato da Sylvain Guintoli il nuovo V4 arriva a 1077 cc e 175 cavalli. E l’elettronica che viene dal mondo delle corse Harley-Davidson Project LiveWire Honda True Adventure La prima moto elettrica della casa di Milwaukee. Ha 74 cavalli di potenza e fa da 0 a 100 in meno di 4”. Per ora è un prototipo non ancora in commercio Il nuovo gigante da fuoristrada, erede dell’Africa Twin: in mostra c’è un prototipo, mentre la versione definitiva avrà motore bicilindrico da 1000 cc SPECIALE LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 21 mincia a tirare. Un esempio? La presentazione dell’Energica Motor Company, che lancerà la prima Superbike elettrica. Ma che tra le due ruote la svolta green sia ben più di una tentazione lo dimostrano realtà come il Gruppo Piaggio, orgogliosa dell’Electric Bike Project, una bicicletta a pedalata assistita con propulsore elettrico. E anche un mito come l’Harley Davidson: a Milano sbarca il concept elettrico «Project LimeWire». Mostra e mercato Bmw S 1000 XR Matchless Model X Reloaded Un mostro da 160 cavalli e 11 mila giri al minuto. Due modalità di guida (Road e Rain) e controllo automatico di stabilità ASC. Ha pure lo schermo Lcd Bicilindrica con motore a V da 1916 cc. Il manubrio si sposta di 25 centimetri, la sella sale o scende di sei, mentre le pedane ruotano fino a 40 gradi Motori elettrici e caschi fantascientifici La tecnologia rivoluziona lo stile di guida Ma in mostra ci sono anche 70 esemplari storici e led. iegh full ni e p o r o a i f s pio pen dop e, sos e n o MICHELE WEISS mb trazio Bre MILANO eni gestire r f i uov ace di n , Parole d’ordine di Eicma sono % ap ell’8 Imu) c d «avanguardia tecnologica» e i t ( ot le i rid inerzia «innovazione di prodotto», senm u s a za dimenticare la tradizione, che Con aform t Piat per l’Italia era, e resta, gloriosa. da a r t ltis u M ati c u D 2015 Il passato che non passa Per ricordare cosa significa ave- re il mercato e la fiera di moto più importanti, a Eicma è stata realizzata un’area espositiva in collaborazione con Asi (Automotoclub Storico Italiano) per i bolidi che hanno fatto la storia del motociclismo, oltre che della stessa fiera. In mostra 70 moto, tra cui molte chicche, come un’eccezionale Harley Davidson del 1918. Attenzione, la passione per i modelli d’epoca non è passeggera: sono sempre più i marchi d’antan che vengono riproposti riaggiornati. L’ultimo esempio è Matchless, qui proposta con il Model X Reloaded. Green passion Eicma rompe gli indugi e propone un’area riservata ai prodotti elettrici. «The Green Planet» assegna un bollino green a chi ha sposato i vantaggi della trazione pulita: emissioni zero, ricambistica super-economica, fuel-cell. Appena lanciata sul mercato, si è fatta ammirare la prima moto da cross elettrica di Ktm, la Freeride E. Anche da noi l’elettrico co- Pensata per offrire un’occasione irripetibile di conciliare visita e acquisti, Eicma lancia il «Temporary Bikers Shop»: sfruttando la presenza dei grandi dealer nazionali, un outlet con prezzi d’occasione per tute, caschi, abbigliamento, borse, caschi, pneumatici. Oltre alle novità, spazio ai prodotti meno recenti ma ancora competitivi, andando incontro ai produttori, che svuotano i magazzini, ma anche al pubblico più risparmioso. Moto o astronavi? L’elettronica la fa da padrona. Il Gruppo Piaggio ha annunciato la collaborazione con la californiana Skully per produrre caschi interattivi come quelli dei piloti di aerei. L’obiettivo è integrare la Piattaforma multimediale già attiva sui veicoli anche sulla visiera dei caschi, dove verranno visualizzate le informazioni: come dei Google Glass che renderanno più interattiva e sicura la biker experience. Elettronica al potere anche nella Superbike del futuro, la Yamaha YZF-R01, che grazie alla «Communication control unit» consente al team di analizzare in tempo reale i dati con un tablet. Avanguardia tecnologica anche in tema di sicurezza: in gran spolvero le tute con l’airbag. L’italiana MotoAirbag presenta la Mab 2.0, con doppia protezione, posteriore e frontale. 22 STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 In Italia FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare Euro-Dollaro CAMBIO +2,60% +2,39% All’estero DOWJONES(NewYork) NASDAQ(NewYork) DAX(Francoforte) 1,2477 Petrolio dollaro/barile FTSE(Londra) R Oro 78,68 euro/grammo +0,58% -0,08% +1,63% +1,32% S ECONOMIA FINANZA & 29,7138 LA BANCA: RICEVUTA L’OFFERTA DI NIT HOLDINGS, MANCA CHIAREZZA. IL RAPPRESENTANTE ITALIANO È INDAGATO PER VICENDE LEGATE ALLA POPOLARE SPOLETO Mps con l’aumento chiede lo sconto alla Bce Via libera del cda all’operazione da 2,5 miliardi per rispondere a Draghi, si tratta per ridurre il deficit FRANCESCO SPINI MILANO +6,31 C’è il via libera al maxi aumento di capitale: sarà fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro. Alcune cessioni apporteranno altri 220 milioni circa. E nell’ultimo dei tre punti di cui si compone il «capital plan» che il cda del Monte dei Paschi ha approvato ieri per far fronte ai 2,1 miliardi di deficit patrimoniale emerso al termine degli stress test, Siena chiede alla Bce uno «sconto». O meglio, una «mitigazione del deficit», come viene definito, per una somma pari alla differenza tra gli utili per cento Ieri il titolo di Mps ha continuato il recupero in Borsa chiudendo a 0,69 euro 2,1 miliardi Formato il consorzio di garanzia La ricapitalizzazione dopo il bilancio 2014 operativi stimati per l’anno 2014 (stime vicine alla realtà, visto che l’anno volge al termine) e quelli ben più bassi stimati nello scenario avverso e che hanno «contribuito negativamente alla determinazione» del deficit. Ballano insomma 390 milioni: la decisione se scontarli o meno toccherà alla Bce dove il presidente di Mps, Alessandro Profumo (il quale ieri ha espresso soddisfazione per l’esito del cda), era andato lunedì scorso, evidentemente ANSA per discutere anche di questo tema. Nel mentre, la banca guidata dall’ad Fabrizio Viola ha deciso di fare un’operazione corposa. Con i 2,5 miliardi che saranno chiesti agli azionisti, Siena (+6,31% ieri in Borsa) non solo conta di coprire lo «shortfall», ma pure di rimborsare tutti i residui 1,07 miliardi di aiuti pubblici ricevuti sotto forma di «Monti bond». E dunque anche quei 321 milioni il cui rimborso, nel piano di ristrutturazione di Mps, era previsto nel 2017 e così rimasti fuori dai ra- dar dello stress test. Gli azionisti saranno chiamati a dare il via libera all’aumento, che sarà con diritto d’opzione, in un’assemblea straordinaria, in concomitanza con quella per l’approvazione del bilancio, ad aprile: l’operazione si avvierà tra maggio e giugno. Già raggiunto un accordo di «pre-garanzia» sull’eventuale inoptato. Ubs sarà global coordinator e joint bookrunner, mentre Mediobanca, Goldman Sachs e Citi saranno co-global coordinator e joint bookrunners. Barclays, A PIAZZA AFFARI +5,16%, TERZO GIORNO DI RIALZO PER IL TITOLO Carige manda il piano a Francoforte La Fondazione chiede chiarimenti Confermato aumento e cessioni di asset Lettera dell’ente ai vertici del gruppo TEODORO CHIARELLI INVIATO A GENOVA Nel terzo giorno consecutivo di quotazione record, ieri per Banca Carige è stato il giorno della “posta”. Il titolo in Piazza Affari ha chiuso con un brillante +5,16%, segno evidente che la speculazione sente odore di battaglia per il controllo dell’istituto di credito genovese a cui la Bce chiede un rafforzamento patrimoniale da 814 milioni di euro. Nonostante le voci più o meno interessate, però, i possibili acquirenti restano tutti prudentemente alla finestra. Sia il fondo Investindustrial dell’imprenditore milanese (con ascendenze liguri) Andrea Bonomi, che la famiglia genovese Malacalza. Per en- trambi vale lo stesso ragionamento: visto che il vertice della Banca e quello della Fondazione, che con il 19% è l’azionista di riferimento, manifestano idee diverse sul da farsi, meglio aspettare che si chiariscano fra di loro prima di assumere qualsiasi iniziativa. Il cda di Carige propone un aumento di capitale fino a 650 milioni di euro, accompagnato dalla cessione di assett come Banca Ponti («Mai avuto contatti - ha detto il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina Fossi in loro non mi priverei del private banking») e Creditis (credito al consumo). La Fondazione, invece, chiede che si proceda con un’aggregazione tra banche prima di un eventuale aumento di capitale. Il motivo è presto detto: l’ente, che si è dissanguato versando 152 milioni nella precedente ricapitalizzazione da 800 milioni, non ha i quattrini per sottoscrivere l’aumento e scenderebbe sotto il 5%. Il presidente Paolo Momigliano ieri ha preso carta e pen- na e ha scritto una lettera alla banca «per sapere quale strada intenda percorrere per rafforzare il patrimonio». Lettera che è arrivata sulle scrivanie del presidente Cesare Castelbarco e dell’ad Piero Montani nel tardo pomeriggio. Un’aggregazione fatta dopo l’aumento di capitale, secondo Momigliano, «andrebbe solo a vantaggio dei nuovi azionisti». Castelbarco e Montani, però, vanno avanti per la loro strada.In attesa del cda convocato per l’11 novembre, già ieri mattina (in anticipo sulla scadenza del 9 novembre) hanno inviato alla Bce una lettera con il “capital plan” richiesto da Francoforte, confermando le strategie illustrate poche ore dopo l’esito degli stress test. La risposta dell’organismo di vigilanza dovrebbe arrivare a fine novembre o al massimo ai primi di dicembre. Il progetto di Carige potrà essere accolto o modificato. A quel punto, nella prima decade di dicembre, il cda approverà il piano definitivo e l’entità della ricapitalizzazione. È lo shortfall ovvero il deficit di capitale della banca senese emerso dagli stress test BofA Merrill Lynch, Commerzbank, Deutsche Bank e SocGen saranno joint bookrunners. Oltre all’aumento, Mps nel «capital plan» (per cui Ubs e Citi sono advisor) ha previsto ulteriori misure da cui la banca conta di recuperare circa 220 milioni: si tratta di cessioni di partecipazioni non core (per esempio Consum.it) e di attivi del portafoglio proprietario ad alto assorbimento patrimoniale, per cui si parla di alcune cartolarizzazioni oggi a bilancio. In ulteriore aggiunta alle misure BANCARI Abi-sindacati, è stallo sul contratto Resta in stallo la trattativa per il rinnovo del contratto degli oltre 300 mila bancari italiani. Al termine dell’incontro tra i sindacati e la delegazione dell’Abi guidata da Alessandro Profumo, in cui è stato analizzato il documento con i punti che i banchieri ritengono irrinunciabili, l’accordo resta lontano. Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, ha definito la piattaforma dell’Abi «politicamente inaccettabile», con distanze «assolutamente rilevanti». «Per fare il contratto Abi deve cambiare le sue posizioni e rimuovere le pregiudiziali», ha detto Agostino Megale, leader della Fisac-Cgil mentre Massimo Masi, numero uno della Uilca, auspica che nel prossimo incontro, il 13 novembre, arrivino «risposte precise sui principali capitoli». 1 del piano, Siena conta di sviluppare altre «azioni manageriali» già programmate, facendo leva sulla «produttività commerciale» e sul miglioramento della qualità degli attivi. Si parla di un «de-risking ulteriore del bilancio» e una «gestione proattiva dei crediti in sofferenza», in cui sono previste, tra l’altro, «vendite di portafogli» e una «riorganizzazione dei processi e dei team interni». In attesa dell’ok della Bce, fin da ora la banca avverte che «privilegerà quelle soluzioni che consentiranno un’ottimizzazione dell’uso del capitale anche tenendo conto delle opzioni Duecentoventi milioni dalla cessione di partecipazioni e di altre attività strategiche che verranno per tempo individuate». Tra queste non ci sarà di certo l’offerta da 10 miliardi ricevuta dalla cinese Nit Holding che, secondo Siena, «non è caratterizzata da sufficienti elementi di chiarezza che ne consentano alcuna valutazione». A quanto risulta, il rappresentante italiano, Rodolfo Varano di Camerino, è indagato dalla procura di Spoleto con altre tre persone per vicende legate al tentativo di acquisizione della Popolare di Spoleto, banca umbra partecipata da Mps. MINISTERO DELLA DIFESA AZIENDA MULTISERVIZI IGIENE AMBIENTALE TORINO DIREZIONE GENERALE DI COMMISSARIATO E DI SERVIZI GENERALI II Reparto - 3^ Divisione - 1^ Sezione POSTINFORMAZIONE Si comunica che questa D.G. ha aggiudicato il seguente appalto: • Servizio di trasporto/spedizione su ferrovia, in ambito nazionale e internazionale di materiali e mezzi delle Forze Armate e servizi/prestazioni accessorie, per l’anno 2015. • Gara dematerializzata a procedura aperta in ambito nazionale, ai sensi dell’art.20, in coordinato disposto con l’allegato II B (cat. 18), D. Lgs. 163/06. • Ditta aggiudicataria: R.T.I.: TRENITALIA S.p.A. (mandataria) / FS LOGISTICA S.p.A. (mandante). • Importo di aggiudicazione € 10.618.181,81= IVA esclusa. Il responsabile del procedimento IL CAPO DELLA 3^ DIVISIONE (Dr. Fabio TOTA) L’AMIAT S.p.A. indice la seguente gara: * [Rif. PA 24/14] - Servizio di trasporto e recupero del legno proveniente dalla raccolta differenziata 20152016. Importo a base di gara: Euro 360.000,00 (compresi costi di sicurezza) + IVA. La documentazione della gara è disponibile sul sito aziendale: http://www.amiat.it – Sezione “Appalti e Gare”. Il bando è stato inviato alla G.U. della Comunità il 23/10/2014. L’AMMINISTRATORE DELEGATO Ing. Roberto Paterlini COMUNE DI MONDOVÌ (CN) IL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO TECNICO RENDE NOTO che è in pubblicazione per trenta giorni consecutivi decorrenti dal 06 novembre 2014 all’Albo pretorio sul sito internet del Comune di Mondovì l’avviso di selezione per l’affidamento di incarico professionale per la redazione di variante generale ex art.17, III comma, L.R.56/77 e s.m.i. di revisione del vigente P.R.G.C. AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA CONSORZIALE POLICLINICO P.zza G. Cesare, 11 - Bari ESTRATTO AVVISO RETTIFICA Questa Azienda ha proceduto alla rettifica del Bando della gara per fornitura in global service di una PET mobile. Il relativo Avviso integrale di Rettifica e tutta la documentazione modificata sono disponibili sul sito www.sanita.puglia.it. Le informazioni vanno richieste al RUP ai seguenti numeri tel. 080-5592704 - Fax 080-5592704-3663. F.to Il Direttore Area Approvvigionamenti e Patrimonio Dr. Giovanni Molinari FCT HOLDING S.R.L. AVVISO N. FCT/2/2014 La società “FCT Holding S.r.l.”, a socio unico Comune di Torino, avvia una procedura intesa a sollecitare la presentazione di manifestazioni di interesse per la vendita della quota del 49% della partecipazione azionaria detenuta dalla FCT Holding S.r.l. nel “Gruppo Torinese Trasporti S.p.A.”. Il termine per la presentazione delle manifestazioni scadrà entro le ore 10,00 del 14 novembre 2014. Per le condizioni e i termini di presentazione delle manifestazioni di interesse si fa rinvio all’Avviso integrale pubblicato sul sito internet http://www.comune.torino.it/commercioeimpresa/ partecipazioniaziendali/fctgare-avvisi.shtml. Torino, lì 3 novembre 2014. L’AMMINISTRATORE UNICO Maria Leddi AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA CONSORZIALE POLICLINICO Piazza Giulio Cesare n.11 - 70124 BARI ESTRATTO BANDO DI GARA n. gara 4625470 Questa Azienda ha indetto gara a procedura aperta per affidamento servizio di archiviazione, custodia e gestione documentazione amministrativa e sanitaria dell’Azienda - CIG 4695973781. I termini e le modalità di partecipazione sono indicati nel Bando integrale, pubblicato sulla G.U.U.E S200 del 17/10/2014, nonchè nella relativa documentazione di gara disponibile sul sito www.sanita.puglia.it. Eventuali informazioni vanno richieste al RUP Dott. D. Lovecchio, tel. 080-5592127-2005, presso la U.O. Economato e SS.GG. Fax 080/5593322. f.to Il Direttore Area Approvvigionamenti e Patrimonio Dott. Giovanni Molinari LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Economia .23 . IL GRUPPO ITALIANO CONFERMA LA CHIUSURA DI 23 VECCHIE CENTRALI Liquidità Enel cede il 22% di Endesa In arrivo 3 miliardi di euro Gli indicatori di Chrysler sono tutti in positivo La liquidità netta al 30 settembre è pari a 13,6 miliardi di dollari Starace: ma teniamo il 70% e in Spagna acquisiamo attività di E.On LUIGI GRASSIA L’Enel mette sul mercato un massiccio blocco di azioni della controllata spagnola Endesa, ma questa non è una ritirata: il gruppo italiano resterà azionista con una solida quota, pari almeno al 70%, e anzi punta a crescere ancora in Spagna inglobando una parte delle attività locali della tedesca E.On. Queste scelte vengono premiate dalla Borsa di Milano, dove ieri il titolo Enel ha chiuso in progresso del 3,06% a 3,97 euro. L’Enel ha ufficializzato il collocamento fra il 17% e il 22% del capitale di Endesa (di cui possiede il 92%). L’operazione porterà un incasso dai 2,5 ai 3 miliardi e partirà domani. Mediobanca svolge il ruolo di advisor finanziario. Si prevede un’offerta pubblica rivolta agli investitori individuali spagnoli (la quota a loro riservata dovrebbe essere del 15%); in più ci sarà una proposta riservata a investitori istituzionali spagnoli e internazionali. La partecipazione ceduta potrebbe arrivare al 22% includendo l’eventuale «greenshoe» (cioè il post-collocamento che spesso completa queste operazioni). Tutto sommato l’Enel potrebbe scendere al 70% di Acquisire Endesa ha fatto crescere l’Enel in Spagna e Sud America Endesa, conservandone il controllo con una quota molto forte ma piazzando sul mercato abbastanza azioni da garantire un ampio flottante, che dia al titolo Endesa la liquidità che finora gli è mancata. Questo è appunto uno degli obiettivi dichiarati dall’amministratore delegato dell’Enel Francesco Starace, oltre a quello di incassare una cifra fino a 3 miliardi che potrà essere utile a tagliare il debito del gruppo Enel. Endesa è stata inglobata Al Secolo XIX Cassinisdirettore 1 Alessandro Cassinis è il nuovo direttore del Secolo XIX: sostituisce Umberto La Rocca, uscito ad agosto. Milanese, 54 anni, al Secolo dal 1988, si è occupato di economia ed è stato inviato. Dal 2003 era vicedirettore. dall’Enel negli anni delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni, quando il gruppo italiano è stato costretto per legge a disfarsi di molte attività nel nostro Paese. In cerca di nuovi obiettivi il gruppo mise gli occhi sulla spagnola Endesa, che aveva anche vaste diramazioni in America Latina. A Roma di fronte alla commissione Industria del Senato Starace ha tenuto a precisare che la cura dimagrante in Endesa non significa che l’Enel non creda più nella Spagna: anzi il gruppo si appresta ad acquisire una parte delle attività messe sul mercato dalla E.On in quel Paese. L’amministratore delegato ha chiarito che l’Enel ha presentato un’offerta per i clienti spagnoli di E.On (anche se non per le reti). In Italia, invece, prosegue l’impegno nella dismissione o riconversione di 23 vecchie centrali non più sostenibili dal punto di vista economico e da quello ambientale: ieri sono stati indicati gli impianti che in ogni caso non torneranno alla produzione, perché in perimetri cittadini. Si tratta delle centrali di Genova, Bari e Livorno. Sul fronte finanziario, Starace ha confermato la politica dei dividendi attuale: 40 per cento dell’utile di esercizio da distribuire anche nel 2015. I CONTI DEL TERZO TRIMESTRE L’utile di Chrysler a 611 milioni: +32% La società conferma i target del 2014: profitti tra 2,3 e 2,5 miliardi di dollari NEW YORK Nel terzo trimestre Chrysler Group (Fca) ha riportato profitti netti per 611 milioni di dollari, in rialzo del 32% dai 464 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Come si legge in una nota della società, il fatturato è stato pari a 20,7 miliardi di dollari, in rialzo del 18% dai 17,6 miliardi del terzo trimestre 2013. Per i primi nove mesi dell’anno il fatturato è salito da 50,9 a 60,1 miliardi. Il free cash flow nel trimestre era positivo per 412 milioni. L’utile netto adjusted per i primi nove mesi dell’anno è stato pari a 1,7 miliardi, in rialzo dagli 1,2 miliardi dei primi nove mesi del 2013. L’utile operativo modificato nel terzo trimestre è stato pari a 946 milioni di dollari, ovvero il 4,6% del fatturato netto, e in rialzo del 10% dagli 862 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Per i nove mesi il dato è stato pari a 2,5 miliardi, il 4,2% del fatturato netto, in rialzo dai 2,1 miliardi dello stesso periodo del 2013. L’Ebitda modificato è stato di 1,7 miliardi nel terzo trimestre, l’8,1% del fatturato netto, e il 6% in più rispetto agli 1,6 miliardi dell’anno scorso. Per i primi nove mesi il dato e’ stato pari 4,6 miliardi, contro i 4,1 miliardi dello stesso periodo del 2013. Il free cash flow nel trimestre era positivo per 412 milioni, da -343 milioni anno prima. Alla fine del trimestre il cash industriale netto è cresciuto a 680 milioni, da 331 milioni a fine giugno. La liquidità disponibile al 30 settembre era pari a 13,6 miliardi, dai 13,3 miliardi del 30 giugno e dagli 11,5 miliardi del 30 settembre 2013. [R. E.] 24 .Economia STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Indagine Panorama Transparency International vigila sulla corruzione nei grandi gruppi mondiali: ogni anno compila una classifica il caso MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES La classifica di Bloomberg Ferrero al primo posto tra i Paperoni d’Italia M ichele Ferrero è il primo italiano nella classifica 200 Bloomberg Billionaires (i miliardari secondo Bloomberg), stilata dal gruppo editoriale statunitense. Il re del cioccolato e delle merendine, con un patrimonio di 23,4 miliardi di dollari, si piazza al 30esimo posto della classifica generale, precedendo i Michele Ferrero connazionali Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica alla 43esima posizione, 17,3 miliardi di dollari, e Stefano Pessina, terzo italiano della classifica con 10,8 miliardi, proprietario del 18% di Alliance Boots. Sulla vetta dell’Olimpo mondiale dei Paperoni si piazza stabile Bill Gates, 85 miliardi di dollari, seguito da Carlos Slim (78,8mld) e Warren Buffet (69,6 mld). Buone anche le posizioni occupate dai neo-miliardari Mark Zuckenberg, 13esimo con 33,5 miliardi e dal fondatore di Alibaba, Jack Ma (28,8 miliardi), al 22esimo posto. [R. E.] I primi nove mesi del 2014 Finmeccanicariduceilrosso orailpareggioèpiùvicino F inmeccanica abbatte le perdite e si avvia a rivedere il pareggio, mentre per fine anno conta anche di mettere a segno numeri superiori alle previsioni. I risultati dei primi nove mesi 2014 hanno evidenziato un miglioramento rispetto a un anno fa: il conto economico resta in rosso ma la perdita si è ridotta da 212 a 24 milioni. Buone notizie dagli ordini, cresciuti di oltre il 15%. I ricavi sono invece saliti dell’1,4% rispetto ai primi nove mesi del 2013, a quota 9.869 milioni di euro. Gli ordini, pari a 9.353 milioni, sono significativamente superiori rispetto ai primi nove mesi del 2013 (+15,3%). Il portafoglio ordini (36.914 milioni) assicura due anni e mezzo di produzione equivalente. [R. E.] Ispezioni L’iniziativa Consob e GdF L’economia in Italcementi a scuola e Italmobiliare con Bnl e Giunti “L’Eni è la multinazionale più trasparente del mondo” Transparency: Google e Apple battute da Gazprom La guerra del gas Moscaconferma «Kievstapagando» 1 La compagnia russa Gaz- prom conferma l’avvenuto pagamento da parte di Kiev di 1,45 miliardi di dollari per la sua bolletta energetica. Si tratta della prima tranche dei suoi 3,1 miliardi di dollari di debito. «Le banche - assicura il portavoce di Gazprom - dicono che l’Ucraina ha pagato per quello che ci doveva l’anno scorso». A giugno Gazprom aveva tagliato le sue forniture a Kiev, poi le parti hanno raggiunto un accordo faticoso: Kiev rimborserà a Mosca il debito entro fine anno, Gazprom ha deliberato un nuovo prezzo per l’Ucraina: 385 dollari per mille metri cubi a partire da marzo 2015. compagnie estrattive di comunicare pagamenti e tasse sulla base del «paese per paese» e del «progetto per progetto». Lo scopo è evidente: consentire la maggiore chiarezza possibile in comparti dove la bustarella ha l’abitudine di essere frequente. Transparency ammette di aver pensato che i big delle tecnologie moderne sono «deludenti». Solo due fra le 44 società battenti bandiera americana dichiarano pubblicamente i pagamenti di tasse in terra straniera, sono la ConocoPhilips in Canada e Walmart in Cile. «E’ sorprendente che il settore che rende il mondo più trasparente sia quello meno trasparente», afferma l’organizzazione non governativa. Il voto di Amazon, Apple, Google e Ibm è inferiore a tre su dieci. Amazon, inoltre, è la sola compagnia americana a non condividere le sue politiche aziendali a proposito dei regali ricevibili, l’ospitalità e le spese. E non ha nemmeno un canale per chi, dall’interno dell’azienda, voglia denunciare un atto di corruzione. «Dovrebbero esser un esempio e non lo sono», conclude il direttore di Transparency International, Cobus de Swardt. Il che automaticamente ricorda la circostanza secondo cui Amazon, Apple, Google sono sotto inchiesta a Bruxelles per i pacchetti fiscali agevolati ottenuti nell’Ue. Chi vuole pensare male è libero di farlo, almeno sino a smentita e/ o cambiamento di rotta. La cura è semplice: basta imitare i primi della classe. L’Eni, dunque, ma anche Vodafone (6,7) e Statoil (6,6). Fra le altre italiane l’Enel incassa un punteggio di 4,9 che la pone comunque nella parte alta della classifica. Vanno male gruppi come Disney (2,5) e Visa (2,7). Nomi, questi come altri, che non ti aspetteresti di vedere nel plotone di coda. Il blasone, evidentemente, non fa trasparenza. L’AUTORITÀ RIDUCE DI 33 MILIONI IL PEDAGGIO CHE NTV DEVE VERSARE PER L’USO DELLA RETE Italo pagherà meno sui binari di Fs C onsob e Guardia di Finanza hanno avviato un’ispezione nelle sedi di Italcementi a Bergamo e di Italmobiliare a Milano per verifiche legate all’ipotesi di insider trading sui titoli delle società che fanno capo alla famiglia Pesenti. Gli approfondimenti riguardano operazioni di compravendita fatte in Borsa contestualmente all’annuncio, il 6 marzo scorso, del riassetto. Italcementi annunciò un’offerta sulla controllata Ciment Francais - possedeva il 91,1% dei diritti di voto - per ritirarla dalla Borsa; una conversione delle Italcementi risparmio in ordinarie; un aumento di capitale da 450 milioni, con la disponibilità di Italmobiliare a sottoscrivere pro quota. Dalle indagini preliminari sarebbero emerse anomalie. [R. E.] N ei bilanci di Google, Amazon e Apple la trasparenza contabile non è di casa: i tre colossi della new economy forniscono meno informazioni sulla loro vita globale dei giganti pubblici dell’energia russa, Gazprom e Rosneft. Strano ma vero, almeno a leggere un’analisi di Transparency International, organizzazione non governativa che vigila su corruzione e dintorni. Il documento denuncia che la maggior parte delle 124 multinazionali classificate da Forbes «diffonde pochi dettagli finanziari sulle operazioni compiute oltrefrontiera, in certi casi nessuno». Novanta non dichiarano dove pagano le tasse; 54 non dicono nulla sui redditi all’estero. Troppi, davvero troppi, per essere grandi attori del business planetario. La buona notizia è che nella graduatoria di Transparency International il numero uno per trasparenza è italiano, l’Eni: il big energetico che si distingue per programmi anticorruzione e trasparenza societaria, conquistando un voto di 7,3 su un massimo dieci, il più alto del rapporto. Il gruppo del cane a sei zampe batte anche le società britanniche, in generale quelle con «le prestazioni migliori», situazione speculare rispetto alle cinesi, definite «le peggiori». La Bank of China è il fanalino di coda. Il suo punteggio è uno su dieci, appena meglio di Honda Motor. La considerazione generale è che «le società più grandi del mondo che operano del petrolio, nel gas e del settore minerario non sono pronte per far loro le regole di trasparenza che entreranno in vigore nell’Unione europea dal luglio del 2015». Gazprom, ad esempio, incassa un magro 3,5 su dieci, rispettando in parte le norme destinate a richiedere alle Fabio Gallia, ad della Bnl B nl e Giunti, l’editore specializzato per la scuola, hanno dato vita a un programma di educazione finanziaria per gli alunni delle elementari. Verranno coinvolte 5mila classicon l’iniziativa Educare Scuola, che distribuirà gratuitamente 125mila copie di un libro, «L’economia della famiglia Millesogni», per offrire le prime conoscenze su economia e denaro. [R. E.] Le Ferrovie: questo taglia le risorse per il completamento dell’Alta velocità LUIGI GRASSIA Una buona notizia per Ntv, la compagnia che fa viaggiare i supertreni Italo, a fronte di minori introiti per le Fs. L’Autorità dei Trasporti ha deciso di ridurre il pedaggio che Ntv deve pagare alle Fs ogni volta che un treno Italo si sposta sulla rete ferroviaria ad alta velocità. Quella rete appar- tiene a Rfi, una società del gruppo Fs, che ha diritto di incassare un pedaggio d a chiunque usi i suoi binari, che si tratti delle Frecce di Trenitalia, degli Italo di Ntv o di altre compagnie concorrenti. Ora l’Autorità taglia la tariffa del 36% per quest’anno e del 37,2% per il 2015, in modo da favorire il libero mercato in questa particolare attività di trasporto. Il presidente dell’Autorità Andrea Camanzi ha precisato che il nuovo pedaggio entra in vigore immediatamente. Per Ntv si tratta di un risparmio di 33 milioni di euro nel periodo interessato dalla delibera. Trenitalia dovrebbe risparmiare il triplo, ma per le ANSA Il supertreno Italo di Ntv Fs quel che riguarda Trenitalia è una partita di giro, visto che sia Trenitalia sia Rfi le appartengono. La perdita secca per le Fs corrisponde quindi a 33 milioni di euro. Però la compagnia Rfi, avendo un suo bilancio indipendente (come è ovvio e giusto che sia), dovrà contabilizzare anche i mancati introiti della cugina Trenitalia, e questo appesantirà di parecchio i suoi conti. Opposte le reazioni dal fronte Ntv e da quello delle Fs. La Ntv dice che «il provvedimento pubblicato oggi dall’Autorità è il primo, indispensabile e positivo passo di un percorso ancora lungo». Invece il numero uno delle Fs, Michele Mario Elia, osserva che i minori introiti di Rfi «ci costringono a rivedere le curve di disponibilità di cassa per completare i lavori dell’Alta velocità». Borsa .25 LA STAMPA . GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. OBBLIGAZIONI 05-11-2014 il punto TITOLI IL MIGLIORE +13,67% D'Amico IL PEGGIORE -7,48% Meridie 0,099 0,3899 Gio Ven Lun Mar Mer Gio Ven Lun Mar PREZZO Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI dc15 Tv Eur B IMI giu17 Eur TV Minim Barclays dic15 eur 4.4% Barclays giu17 Fix Fl.No Barclays mar15 Cap.Float Bco Popolare nv20 TF LT Bers /24 Sd Mirr Bpop mg17 MC Eur Comit 97/27 Zc Comit 98/28 Zc Cr.Suisse ago15 MC eur Credem Dic14 Lower T2 AM Crediop 98/18 Tf Capped Crediop 98/18 Tf Capped Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 EM Mediob DC15 TV Eur Enel 07/15 Eu 5.25% Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.439% Eur Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 Eni ott 17 Tv Eur IBRD/25 IMI mg19 TM Cap Floor IMI MZ15 MC eur IMI nov17 Tasso Misto Eu IMI ot19 TF Sprint Banco Med Lom /18 Rf C 75 Med Lom /19 1 Sd Med Lom /19 3 Rfc LUIGI GRASSIA Mer IN RIMONTA UNICREDIT E ENI BOOM PER AZIMUT E YOOX C hiude in forte rialzo la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib che guadagna sul finale il 2,6% a 19.427 punti e l’All Share il 2,39% a 20.497. Piazza Affari riesce così a rialzare la testa dopo due scivoloni consecutivi; positive anche le altre piazze europee, mentre Wall Street procede contrastata dopo l’esito delle elezioni di Midterm e alcuni dati macro inferiori alle attese. Sul listino italiano, la maglia rosa va ancora a Mps (+6,31%) in attesa di notizie sull’aumento di capitale; tra i migliori di giornata Azimut (+5,12%) e Yoox (+5,16%). Bene tutto il comparto bancario: Intesa Sanpaolo termina a +2,64%, Unicredit sale del 3,7%, Mediobanca del 2,71%. Brillante Generali (+2,56%). Nell’industria, balza Finmeccanica (+3,84%); su Pirelli (+1,72%) e Fca (+1,77%). Bene Telecom (+3,44%) e Mediaset (+3,51%). Rialzi anche nell’energia: Enel guadagna il 3,06% dopo l’annuncio del collocamento del 17% di Endesa. Su Eni (+1,92%) e Saipem (+1,1%). Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9 111.13 101.15 98.56 104.33 99.91 100.15 106.36 173.00 105.40 69.38 67.41 110.36 99.77 105.21 105.75 99.52 102.15 102.28 100.90 100.16 100.67 104.00 108.70 113.25 100.50 112.97 107.51 101.86 103.78 100.01 97.88 107.65 112.67 97.58 110.40 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI Med Lom /19 37 Medio ap23 Lower Tier2 T Medio dc19 MB28 Index Li Medio dc23 MB29 TM Cap F Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio mag20 Eur 4.5 Medio mg19 MB15 Tasso Mi Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 TV Eur Medio ot23 MB25 TM Cap F Medio ot23 MB25 TM Cap F Medio/15 MC Eur Medio/15 Plus BP II Mediobanca ap19 MB14 Tas Mediobanca fb22 MB33 TF Mediobanca ge19 MB10 Tas Mediobanca gen19 Inflaz. Mediocr L/28 Zc 25.Ma Mittel lg19 Tf Call eur Mpaschi 99/29 4 Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur MPS set17 MC Eur Rbs 01-20 tv sicur. Rbs 04-19 5.5% Rbs 10-19 6% RBS gen17 TM BcoPosta RBS MZ20 Tsf RBS nov16 Tasso Misto BP RBS ott16 Tasso Misto BP Rep Aus/CMS 2035 Soc Gen AG15 TV Eur TIP 2014/2020 TF Eur 4.7 UBI DC14 Mc Eur INDICE BORSA VALORI DI MILANO FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO 97.58 113.63 104.70 104.17 96.19 107.17 113.67 100.64 109.32 100.00 104.39 104.39 109.89 110.40 100.64 104.57 102.50 105.96 65.54 106.31 117.13 107.86 103.94 103.68 109.93 118.15 99.21 100.16 97.32 99.90 99.90 100.66 99.64 104.93 99.95 EURIBOR 05-11-2014 VAR.% 19427,85 20497,72 24617,74 16066,91 17691,84 16053,79 3091,54 +2,60 +2,39 +0,90 +0,34 +0,87 +0,55 +1,89 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi -0,0180 0,0090 0,0450 0,0810 0,1840 0,2580 0,3370 Il Mercato Azionario del 05-11-2014 -0,0182 0,0091 0,0456 0,0821 0,1865 0,2615 0,3416 TITOLI PREZZO UBI feb17 Lower TierII T UBI giu15 Tasso Misto UBI giu16 TV eur UBI giu19 MC eur UBI gn18 Eur 5.4 UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI nv18 Mc Eur UBI ott19 Lower Tier II UBI ott19 Lower Tier II UniCr ag18 TF 5.65% Banc 98.28 100.02 99.78 101.05 105.11 100.93 99.59 97.87 107.42 109.15 115.97 TITOLI DI STATO BoT 13-14/11/14 A 14-28/11/14 S 13-12/12/14 A 14-31/12/14 S 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 14-27/02/15 S 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A 14-31/03/15 S 14-14/04/15 A 14-30/04/15 S 14-14/05/15 A 14-12/06/15 A 14-14/07/15 A 14-14/08/15 A 14-14/09/15 A 14-14/10/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.40% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.22% 10-15/12/15 S 0.58% 09-01/07/16 S 0.30% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.22% 12-15/06/17 S 1.44% 10-15/10/17 S 0.50% 11-15/04/18 S 0.60% 13-01/11/18 S 1.00% 13-15/11/19 S 0.83% 14-15/12/20 S 0.58% CTz 13-30/06/15 A 13-31/12/15 A 14-29/04/16 A 14-30/08/16 A 100.00 100.00 99.99 99.98 99.98 99.95 99.94 100.71 99.92 99.91 99.88 99.86 99.85 99.83 99.78 99.73 99.70 99.67 100.05 99.98 100.13 100.52 100.04 107.21 99.93 104.70 100.50 100.87 103.79 101.64 99.12 99.76 99.43 99.13 98.76 SCADENZA Dic14 Mar15 Giu15 Set15 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 19020 19040 - 19386 19403 19048 18961 18930 19040 - 19430 19440 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 218,940 - 240,730 220,660 - 243,380 220,660 - 243,380 172,960 - 195,170 172,380 - 193,960 171,920 - 193,790 171,920 - 193,280 170,890 - 193,280 216,280 - 231,030 484,160 - 548,040 489,370 - 560,660 969,780 - 1113,380 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,2480 1 0,8013 Yen giapponese 143,2100 100 0,6983 Sterlina inglese 0,7843 1 1,2750 Franco Svizzero 1,2043 1 0,8304 Corona ceca 27,823 100 3,594 Corona danese 7,443 10 1,344 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,574 10 1,166 Corona svedese 9,216 10 1,085 Dollaro australiano 1,449 1 0,690 Dollaro canadese 1,428 1 0,700 Dollaro Hong Kong 9,675 1 0,103 Dollaro neozelandese 1,613 1 0,620 Dollaro Singapore 1,617 1 0,618 Fiorino ungherese 309,050 100 0,324 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2262,802 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 2,792 1 0,358 Rand sudafricano 13,900 1 0,072 0,27 -0,87 -0,31 0,10 -0,13 0,00 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aiòn Renewables Alba Private Eq. Alerion Ambienthesis Anima Holding Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut B Banca Generali Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc Divid. 0,586 0,779 9,550 0,941 1,131 12,900 0,015 0,621 2,330 2,718 0,412 3,950 0,005 9,685 18,680 5,105 15,170 19,300 -0,93 +2,37 +1,06 +2,28 +2,72 -0,77 -1,32 0,00 +3,10 -1,02 +3,00 +2,12 0,00 -0,05 +3,09 -2,11 -0,39 +5,12 0,588 0,771 9,557 0,951 1,146 12,902 0,015 0,622 2,275 2,696 0,418 3,930 0,005 9,740 18,535 5,094 15,078 19,018 21,160 11,330 2,372 1,865 0,077 1,210 3,484 0,591 1,794 +2,42 +3,00 +0,17 -2,46 +5,16 +3,42 +0,11 +3,87 0,00 0,00 +1,40 0,00 0,00 +0,66 -0,37 +4,38 +0,28 +2,32 0,00 +0,02 -4,37 +2,83 -0,80 -1,08 0,00 -2,89 -1,96 +2,69 +2,86 21,131 0,950 11,193 nr 2,360 nr 1,872 nr 0,077 nr 1,199 nr 3,489 nr 0,586 nr 1,796 nr nr 0,327 0,003 2,471 0,021 2,200 0,036 6,831 0,151 10,629 0,300 0,464 nr 0,387 nr 0,550 0,022 1,959 nr 0,425 nr 0,235 0,010 19,990 nr 28,731 0,040 0,795 nr 0,860 nr 0,084 nr 16,125 0,110 10,579 0,050 6,379 0,050 0,327 2,460 2,300 6,835 10,710 0,472 0,392 0,551 1,960 0,425 0,230 19,990 28,650 0,822 0,860 0,084 16,040 10,680 6,480 Minimi Anno Massimi Anno nr 0,462 0,852 958456 234 0,033 0,696 1,016 12261829 2417 0,170 8,054 11,171 57570 2035 nr 0,759 1,447 9620 34 0,045 1,038 1,369 48546 88 0,040 9,622 13,859 150 117 nr 0,015 0,054 4867914 16 nr 0,622 0,622 0 11 0,096 1,777 2,644 1953 23 0,080 2,696 3,957 21073 118 nr 0,396 0,675 245471 39 nr 3,681 4,592 1127599 1178 nr 0,005 0,007 0 9 0,450 9,407 12,839 22586 857 0,391 16,498 21,298 2067180 15306 nr 4,993 7,666 4142106 1296 0,200 14,767 17,266 415 66 0,700 16,425 25,586 1346440 2724 18,248 25,136 262717 9,111 15,631 5129098 2,092 2,511 26670 0,813 3,718 1740 0,064 0,277 105581536 0,904 1,975 30807 3,115 3,675 73717 0,388 0,723 68896566 1,796 1,796 0 0,479 333856 3,395 16502 3,135 0 7,889 8986 11,914 3814 0,647 255434 0,619 145374 0,666 1690034 2,241 1255 0,845 45633 0,452 34733 23,750 50 38,858 948 0,933 5507 1,195 0 0,147 1538685 26,230 50955 15,134 1038608 7,987 120478 2444 4054 144 33 778 3 545 2573 53 0 221 289 29 81887 70 63 77 1248 18 32 8 87 162 30 1 67 1096 1749 260 +0,36 1,400 0,010 1,346 1,674 12561 +3,68 1,883 0,030 1,883 2,996 2891 -1,98 0,958 nr 0,958 1,359 19349 +2,35 5,620 0,080 5,132 6,405 1165545 -0,23 1,725 nr 1,717 3,385 37293 -1,54 12,157 0,450 12,093 19,715 51649 -2,26 0,246 nr 0,184 0,389 46492 +0,22 4,514 nr 4,373 5,011 144515 -0,26 0,038 nr 0,037 0,059 325297 -0,51 0,230 nr 0,227 0,311 8200 +2,55 0,245 nr 0,241 0,419 21101 0,00 0,817 nr 0,783 1,214 901103 -0,80 0,271 nr 0,179 0,402 721932 +2,67 6,258 0,200 5,954 8,793 5802299 -0,21 0,379 nr 0,366 0,569 433712 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 -0,08 0,251 0,060 0,250 0,655 95116 0,00 nr +2,52 6,094 0,120 5,662 7,670 241816 +3,36 0,806 nr 0,711 1,225 4522563 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 -0,41 1,455 0,050 1,324 2,021 6670 +1,48 1,916 nr 1,443 3,101 271645 18 226 120 3264 79 658 20 880 10 21 44 649 77 8474 273 3 12 0 2026 894 4 48 305 0,200 2,198 2,038 6,268 9,510 0,258 0,386 0,477 1,482 0,222 0,235 18,619 28,169 0,734 0,860 0,078 14,854 9,618 5,721 C Caleffi Caltagirone Caltagirone Ed. Campari Carraro Cattolica As Ceram. Ricchetti Cerved CHL CIA Ciccolella Cir Class Editori CNH Industrial Cofide Cogeme Set Conafi Prestito' Cred. Artigiano Cred. Emiliano Cred. Valtellinese Crespi Csp CTI Biopharma 1,413 1,918 0,943 5,655 1,740 12,110 0,246 4,530 0,039 0,235 0,249 0,810 0,273 6,335 0,375 0,048 0,255 D D'Amico 16 warr Damiani Danieli 0,067 +11,31 0,060 nr 0,060 0,128 1,125 -2,17 1,123 nr 1,117 1,780 18,720 +1,19 18,746 0,300 17,697 26,687 6,100 0,815 0,026 1,460 1,918 Quantità trattate Capitalizz. TITOLI PUBBLICI USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni REND. TITOLI PUBBLICI 2,359% 2,054% 2,261% 0,827% 1,193% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 2,204% 0,975% 1,215% 0,472% 64930 6848 39477 0 93 766 AZIONI Danieli rnc De'Longhi Delclima Diasorin Dmail Group 14,650 15,370 1,459 30,760 2,236 Divid. Minimi Anno Massimi Anno +3,17 14,636 0,321 13,678 17,992 +0,85 15,398 0,400 11,869 16,933 -0,14 1,460 nr 1,200 1,580 -0,23 30,874 0,550 27,907 35,923 -2,78 2,238 nr 2,238 4,488 E Edison r Quantità trattate Capitalizz. 138327 155688 26299 30354 2348 592 2302 218 1727 3 0,854 +0,89 0,848 EEMS 0,184 +0,55 0,186 Enel 3,970 +3,06 3,939 Enel Green Pw 1,907 +1,92 1,902 Enervit 3,950 -1,59 3,937 Eni 16,450 +1,92 16,377 Erg 8,900 +2,42 8,821 Ergy Capital 0,085 -3,64 0,085 Ergy Capital 16 warr 0,013 -17,72 0,013 Eukedos 0,955 +1,54 0,969 Exor 33,400 +1,27 33,371 0,050 0,828 1,051 67268 93 nr 0,171 0,539 26709 8 0,130 3,151 4,454 44686726 37035 0,032 1,761 2,154 9252968 9509 0,045 3,147 5,848 700 70 0,560 15,768 20,365 17782373 59516 1,000 8,446 12,045 119179 1326 nr 0,085 0,190 380668 14 nr 0,013 0,031 115000 0 nr 0,620 1,132 23252 17 0,335 27,314 34,022 605009 8217 F FCA-Fiat Chrysler Aut. 8,930 +1,77 8,857 nr 6,769 8,967 10820107 10648 0,400 17,840 27,699 734841 3004 nr 0,613 0,780 612150 1111 nr 3,788 4,268 865872 2502 nr 5,480 7,766 3984990 3998 0,013 0,485 0,690 296480 247 nr 1,678 3,158 4479 19 Ferragamo Fincantieri FinecoBank Finmeccanica FNM Fullsix 18,020 0,666 4,126 7,035 0,558 1,716 +0,67 17,840 +1,45 0,656 +0,63 4,127 +3,84 6,915 -1,41 0,568 -0,12 1,697 G Gabetti Pro.Sol. 0,910 3,668 16,410 2,364 0,845 18,060 +1,11 0,896 nr 0,896 2,141 33390 39 0,00 3,666 0,160 3,517 5,061 100 165 +2,56 16,340 0,450 14,688 17,523 7579145 25439 -1,50 2,373 0,060 2,277 3,408 150937 615 -0,29 0,847 nr 0,841 1,962 388245 349 -0,55 18,055 0,750 15,605 24,030 584129 3159 Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera I I Grandi Viaggi IGD Il Sole 24 Ore Immsi Indesit Industria e Inn Intek Group Intek Group rnc Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Iren Isagro Azioni Sviluppo Italcementi Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group IVS Group 16 warr 2,038 +0,49 0,523 0,622 0,636 0,499 10,970 0,478 0,340 0,600 2,256 1,964 0,475 0,953 1,162 4,376 18,580 12,750 8,000 0,400 2,041 0,090 1,641 2,167 1238386 3040 -2,79 0,527 nr 0,383 0,858 3500 24 -1,11 0,622 0,065 0,570 1,085 1927267 471 -1,85 0,636 nr 0,606 1,307 158689 28 +1,36 0,493 nr 0,447 0,793 520817 168 0,00 10,973 0,170 9,387 11,386 357599 1253 +0,63 0,471 nr 0,453 0,977 6831 11 0,00 0,345 nr 0,316 0,490 829558 119 +0,76 0,598 nr 0,406 0,661 471 30 +2,64 2,233 0,050 1,803 2,626 175030542 34649 +1,18 1,957 0,050 1,469 2,234 4869130 1825 -3,02 0,466 nr 0,466 0,839 25701 3 +0,74 0,951 0,052 0,886 1,343 548532 1124 -2,19 1,179 nr 1,177 1,789 12256 17 +0,41 4,383 0,060 4,238 8,618 605836 1531 -3,68 18,621 0,150 17,949 34,475 9971 413 -1,16 12,769 0,255 12,314 22,828 23992 209 0,00 8,000 0,120 7,204 9,341 400 312 0,00 0,378 nr 0,200 0,500 0 0 J Juventus FC 0,221 -0,36 0,221 nr 0,210 0,252 524898 222 K K.R.Energy 0,803 +2,29 1,190 +0,76 0,805 nr 1,197 0,010 0,779 1,197 1,908 2,525 36370 81087 27 67 Kinexia L Lazio Luxottica Lventure Group M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Moviemax 0,540 -0,64 0,542 nr 0,490 0,601 40,500 +2,20 40,319 0,650 35,509 43,036 0,681 +1,72 0,685 nr 0,407 1,487 0,090 1,558 0,890 2,654 7,005 5,435 0,099 1,230 0,470 10,350 0,621 0,294 0,691 0,036 34420 37 834665 19383 135170 12 +0,45 0,089 nr 0,089 0,168 301243 -0,70 1,589 nr 1,487 2,884 3085101 -0,11 0,897 nr 0,897 2,300 15774 +3,51 2,632 nr 2,504 4,363 7493627 +2,71 6,983 nr 5,924 8,394 5869032 +2,64 5,398 0,150 4,879 7,128 2126739 -7,48 0,100 nr 0,078 0,183 486382 0,00 1,300 +0,82 1,248 nr 1,214 1,824 5966 +4,33 0,465 nr 0,453 0,849 671526 +0,19 10,339 0,100 10,224 16,314 944412 -0,80 0,619 nr 0,619 1,541 485738 -3,04 0,297 nr 0,277 0,605 12495 +6,31 0,682 nr 0,625 2,558 184086185 -4,26 0,036 nr 0,033 0,100 297029 42 486 17 3109 6016 3978 5 0 110 109 2585 162 45 3491 3 AZIONI N Noemalife Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOTAZIONI BOT SCADENZA PREZZO TASSO % 7 35 68 98 126 158 188 217 249 280 311 341 99,998 99,993 99,975 99,953 99,918 99,884 99,848 99,833 99,777 99,731 99,701 99,667 0,000 0,000 0,040 0,090 0,160 0,190 0,210 0,220 0,280 0,320 0,320 0,320 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 14/04/15 14/05/15 12/06/15 14/07/15 14/08/15 14/09/15 14/10/15 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 4,560 -2,98 0,160 0,00 0,850 0,00 4,742 0,160 0,850 nr nr nr 3,473 0,085 0,702 6,054 0,430 0,935 1103 1000 0 36 0 11 O Olidata 0,343 -0,29 0,338 nr 0,322 0,534 4374 12 2,400 +0,33 2,400 Parmalat 15 warr 1,388 +0,29 1,393 Piaggio 2,162 +0,09 2,180 Pierrel 0,690 0,00 0,694 Pierrel 12 war 0,00 Pininfarina 3,050 -0,33 3,037 Piquadro 1,560 0,00 1,551 Pirelli & C. 10,640 +1,72 10,610 Pirelli & C. rnc 9,795 +0,98 9,679 Poligrafici Editoriale 0,234 -1,47 0,229 Pop Emilia 01/07 0,00 Pop.Emilia Romagna 5,890 +2,88 5,811 Pop.Sondrio 3,162 +4,15 3,114 Prelios 0,269 +5,82 0,265 Premuda 0,233 -5,48 0,232 Prysmian 13,640 +1,72 13,610 R Ratti RCS Mediagroup Recordati Retelit Risanamento Rosss S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. T Tamburi Tamburi 15 warr TAS Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna Tiscali Tiscali 14 warr Tod's Trevi Fin.Ind. U UBI Banca Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B 2,490 0,879 13,760 0,543 0,095 1,295 0,029 2,365 2,548 233300 nr 1,353 1,537 16604 0,092 1,987 2,969 816669 nr 0,515 0,822 9875 nr nr 2,979 5,043 12133 0,020 1,535 2,355 124859 0,320 9,867 12,717 2407054 0,390 8,763 10,927 7889 0,020 0,229 0,456 10607 nr nr 5,430 8,726 5817166 0,050 3,078 4,439 628357 nr 0,256 0,758 2078933 nr 0,232 0,413 121943 0,420 12,647 19,565 1530398 4391 0 792 33 0 92 78 5048 119 30 0,00 2,447 0,100 2,181 2,721 2080 -1,57 0,879 nr 0,844 1,800 1179540 +0,22 13,828 0,110 10,290 13,890 227934 +1,50 0,546 nr 0,481 0,781 773041 +1,61 0,095 nr 0,095 0,237 968740 -0,23 1,275 nr 1,257 1,604 6501 67 458 2892 90 171 15 +2,54 10,737 +1,10 11,887 0,00 18,200 +1,54 2,262 +0,30 9,912 +0,06 0,797 -0,49 12,446 +1,27 12,871 0,00 0,038 0,00 0,001 0,00 0,870 -15,45 0,245 -0,32 12,532 +0,89 7,986 +1,50 0,073 -1,80 1,203 +2,12 4,018 +0,81 6,172 -0,90 1,771 0,00 9,769 0,00 0,279 -0,36 0,282 146,000 0,00 146,000 5,495 +2,61 5,454 10,920 11,920 18,200 2,244 9,890 0,795 12,250 12,760 0,038 0,001 0,870 0,245 12,450 7,975 0,075 1,200 4,044 6,190 1,765 9,895 nr 9,545 0,050 11,887 0,710 16,220 1,490 2,167 0,260 9,860 nr 0,717 0,090 10,750 0,520 11,844 nr 0,034 nr 0,001 nr 0,480 nr 0,235 0,450 11,476 0,240 7,252 nr 0,073 nr 1,088 0,150 3,857 0,100 5,651 nr 1,667 nr 9,650 nr nr 0,239 nr 146,000 0,100 5,006 -0,19 -0,50 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 SCADENZA 2788 1412 135 44 2940 19,075 143001 671 20,887 5549797 5246 20,990 0 2 4,910 1781728 1113 12,876 2903 16 1,290 471269 758 14,256 663 123 13,737 1479 712 0,180 0 5 18 0,002 160668828 1,295 2016 1 0,528 9099 0 14,123 2360 196 9,753 98809 1817 0,124 322181 3 2,277 117895 140 4,554 23455944 13588 7,194 19066 560 2,300 916149 848 11,056 0 127 0 0,457 10269 24 147,000 0 0 7,366 4574504 4967 2,486 0,519 0,433 0,903 0,943 0,583 0,713 15,370 3,804 0,042 0,000 71,350 2,834 -0,08 2,485 0,083 2,160 2,810 66851 357 +1,67 0,519 nr 0,322 0,815 3000 0 -5,83 0,442 nr 0,438 0,626 3500 18 +3,44 0,898 0,020 0,712 1,000 105881497 12093 -0,05 0,940 nr 0,940 2,080 39887 97 0,00 0,583 nr 0,171 0,921 2819 3 +2,52 0,707 0,028 0,563 0,784 14094975 4263 +2,67 15,145 0,300 14,878 18,180 3581519 17879 +1,33 3,795 0,130 3,568 4,124 12208228 7628 +0,48 0,042 nr 0,042 0,080 4439657 78 0,00 0,000 nr 0,000 0,001 10000 0 +1,71 71,220 2,700 68,712 120,260 177237 2180 +2,02 2,797 0,130 2,733 5,723 1752944 196 5,975 5,745 8,000 3,728 3,420 2,098 229,000 2,098 +1,53 5,986 +3,70 5,675 +3,23 7,915 +0,49 3,712 0,00 3,412 +2,44 2,087 +0,04 228,139 +1,84 2,074 0,060 4,895 7,420 0,100 5,262 6,834 0,100 7,525 9,435 0,162 3,393 5,700 0,182 3,132 5,043 nr 1,961 2,701 nr 175,065 279,317 nr 1,941 2,645 10539866 5398 89909419 33274 3393 19 1052765 1648 1081824 933 6120831 4750 2677 291 146634 782 05-11-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) 1142,00 29,7138 417,1799 04-11-2014 EURO 1166,50 915,0641 30,2478 431,2528 - BORSE ESTERE GIORNI Noemalife 15 warr Novare P Parmalat 0,04 0,50 -1,05 0,04 0,28 0,06 -0,17 0,01 0,00 0,01 0,00 ORO CHIUSURE MERCATI QUOTAZ. VAR.% Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq 410.66 3159.83 9315.48 23695.62 6539.14 10276.90 4208.42 5492.81 16937.32 8843.17 17482.74 4620.66 +1.70 +1.54 +1.63 -0.63 +1.32 +1.21 +1.89 -0.10 +0.44 +1.44 +0.58 -0.08 VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP X RENDIMENTI ESTERI Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. AZIONI V Valsoia Vianini Industria Vianini Lavori W World Duty Free Y Yoox Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP Divid. Minimi Anno Massimi Anno 12,800 -0,08 12,797 0,230 10,252 15,526 1,180 +0,77 1,196 0,020 1,094 1,541 4,780 +0,21 4,776 0,100 4,588 6,440 6,640 +2,71 6,568 15,490 +5,16 14,953 0,052 -1,53 0,000 0,00 0,173 -2,26 0,052 0,000 0,173 Quantità trattate Capitalizz. 3038 13382 880 134 36 209 6,291 10,905 1286093 1672 nr 14,250 34,569 1791370 893 nr nr nr nr 0,052 0,000 0,168 0,143 0,008 0,294 902406 0 29151 20 0 1 22,772 5461 2,160 470137 4,890 158111 9,184 705968 2,331 90527 8,372 192804 8,612 1650 16,383 27462 171,353 3662 0,585 64458 1,053 444034 0,837 100027 9,609 24526 4,081 604 29,592 134125 5,299 1 7,745 80209 12,298 372 7,237 97221 5,897 24530 0,733 1648423 4,221 6751 9,964 87604 1,504 407601 3,740 29710 43,537 17241 25,139 517 2,033 11299 1,058 120388 53,806 22238 8,712 37622 2,639 11205 0,998 29022 1,487 174575 3,579 982 8,759 12678 4,228 2961 39,275 38092 11,196 215461 2,248 22062 2,312 36388 2,094 303 6,770 61957 1,582 59637 14,403 159042 1,738 288414 2,225 317402 5,319 2983 3,599 1026 1,606 5987 8,131 396 15,715 21533 0,361 468712 66,064 3722 15,496 30625 8,844 9679 7,824 7144 5,649 34599 4,961 254311 2,372 46249 0,904 23383 11,972 47255 10,749 3966 6,389 19014 59 232 1044 1781 430 538 64 752 2031 156 111 16 212 76 1723 34 410 173 743 28 154 40 524 460 47 1131 105 99 113 484 333 55 34 282 15 238 45 1126 1113 52 36 11 195 112 862 222 42 185 307 56 44 138 106 530 149 87 37 111 243 58 69 96 587 477 STAR Acotel Group 14,800 Aeffe 2,146 Amplifon 4,664 Ansaldo Sts 8,900 Ascopiave 1,821 Astaldi 5,500 B&C Speakers 5,820 Banca Ifis 14,000 BB Biotech 172,200 Bca Finnat 0,426 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,516 Biancamano 0,478 Biesse 7,750 Bolzoni 2,920 Brembo 25,860 Cad It 3,750 Cairo Comm. 5,245 Cembre 10,050 Cementir Hold 4,670 Cent. Latte Torino 2,840 D'Amico 0,390 Dada 2,418 Datalogic 8,970 Dea Capital 1,490 Digital Bros 3,390 EI Towers 39,960 El.En. 21,650 Elica 1,570 Emak 0,694 Engineering 38,800 Esprinet 6,325 Eurotech 1,537 Exprivia 0,653 Falck Renewables 0,965 Fidia 2,890 Fiera Milano 5,710 Gefran 3,166 Ima 30,640 Interpump 10,450 Irce 1,830 Isagro 1,460 IT WAY 1,425 La Doria 6,300 Landi Renzo 1,000 MARR 12,900 Moleskine 1,030 Mondo Tv 1,560 Mutuionline 4,676 Nice 2,670 Panariagroup 1,239 Poligr. S.Faustino 5,165 Prima Industrie 13,280 R. De Medici 0,277 Reply 56,700 Sabaf S.p.a. 12,910 Saes 5,930 Saes rnc 5,085 Servizi Italia 3,918 Sogefi 2,084 TerniEnergia 1,526 Tesmec 0,649 TXT e-solution 8,070 Vittoria Ass. 8,755 Zignago Vetro 5,395 +5,34 14,239 +0,94 2,160 +0,73 4,651 -0,56 8,906 -1,03 1,833 +2,23 5,462 +0,69 5,805 +0,14 13,977 +1,18 171,353 -0,91 0,429 +2,59 0,510 -0,44 0,478 +0,45 7,754 -0,07 2,919 -0,39 25,795 -1,26 3,750 +1,94 5,230 +0,40 10,198 -0,26 4,670 +0,21 2,813 +13,67 0,366 +0,67 2,404 -0,22 8,972 0,00 1,500 +1,74 3,364 -0,60 40,029 -1,46 21,810 0,00 1,568 +3,27 0,686 +0,13 38,724 -0,08 6,346 +0,39 1,541 -1,06 0,660 +1,58 0,967 +1,05 2,874 +1,24 5,638 +0,25 3,109 +1,66 30,566 +1,85 10,218 +0,38 1,852 -0,34 1,474 +0,42 1,425 +2,02 6,275 -0,79 0,999 +2,22 12,953 -1,90 1,047 +0,52 1,575 -0,97 4,677 +0,30 2,650 -0,40 1,245 +2,68 5,111 +2,00 13,182 0,00 0,280 -0,09 56,685 -0,08 12,960 -1,98 5,905 +0,99 5,059 -0,81 3,909 +1,76 2,047 -1,36 1,537 +1,41 0,644 +3,73 8,122 +0,57 8,710 -0,92 5,423 nr 13,774 nr 0,730 0,043 4,025 0,160 6,589 0,120 1,688 0,190 5,323 0,320 5,615 0,570 11,790 7,000 112,051 0,010 0,361 nr 0,497 nr 0,478 0,180 5,016 0,035 2,788 0,500 18,923 0,300 3,666 0,270 4,764 0,260 8,528 0,080 4,164 0,060 1,733 0,017 0,341 nr 2,404 0,160 7,659 nr 1,204 nr 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,027 1,420 0,025 0,593 0,656 36,263 0,089 5,286 nr 1,417 nr 0,660 0,032 0,904 nr 2,405 nr 5,322 nr 2,749 1,250 25,543 0,170 8,795 0,010 1,686 nr 1,474 nr 1,401 0,121 3,917 nr 0,973 0,580 10,931 nr 1,038 nr 0,500 0,120 4,012 0,043 2,650 nr 1,136 nr 5,029 nr 9,295 nr 0,263 0,700 49,074 0,400 11,327 0,150 5,700 0,167 4,575 0,140 3,909 0,130 2,047 0,060 1,416 0,016 0,595 0,250 6,896 0,180 8,548 0,220 4,928 26 .Lettere e Commenti STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 LA STAMPA MARIO CALABRESI LETTERE AL DIRETTORE Quando un dibattito complesso invita a riflettere e discutere aro Direttore, mi pare che ci sia un certo accanimento da parte di professori universitari verso personaggi come Petrini, Don Ciotti o altri che, come loro, si spendono per i meno considerati e i più poveri e per una maggior giustizia a livello mondiale. Si veda a questo proposito l’articolo del ricercatore professor Bressanini su Tuttoscienze del 29 ottobre o quello dei professori Corbellini e Defez su La Stampa di sabato 1 novembre. Perché tacciare di essere «antiscientiste» o «folkloristiche» persone che si sono impegnate in prima persona e si sono sporcate le mani per aiutare i contadini e gli abitanti delle zone più povere della Terra? A leggere l’articolo sembrerebbe che Petrini, Don Ciotti e Vandana Shiva stiano dalla parte dei lussuriosi e dei goderecci, quando in realtà è proprio il contrario. Come si fa a rivoltare così la verità? E’ facile parlare dall’alto di una cattedra credendo di conoscere il mondo, forse non avendolo mai visto veramente. Questi professori danno per scontato e scientifico che Ogm, coltivazioni intensive, nuovi antiparassitari salveranno il mondo dalla fame, ma siamo sicuri che sarà così e non invece che tutto ciò aumenterà ancora la povertà di tanti? Si produrrà forse di più, ma a discapito dei più poveri. Si produrrà di più per soddisfare la gola dei popoli più ricchi, che hanno soldi da spendere e che a causa del troppo cibo si ammaleranno sempre più. Si produrrà sì nei paesi poveri, ma sarà come una nuova forma di colonialismo, non per sfamare loro, ma noi e per vendere i nostri brevetti ai popoli più poveri che si indebiteranno sempre più. Si disboscherà selvaggiamente per produrre grassi saturi, zucchero, caffè, cereali per la zootecnia , con gravi conseguenze per l’ambiente tutto e la biodiversità. Faremo arricchire ancor più le multinazionali dei semi, dei fitofarmaci, degli alimentari, dei medicinali. Forse qualche scienziato ne sarà contento, perché queste aziende investiranno denaro per la ricerca. In uno degli articoli si parla di cibo gettato nella C spazzatura e si dice che è pura utopia pensare che anziché gettato potrebbe essere dato a chi non ha da mangiare. Secondo l’autore dell’articolo, l’unico modo per dare loro cibo è aumentare la produzione grazie a nuove scoperte scientifiche. Ma quel che si intende quando si dice che noi sprechiamo e altri muoiono di fame, non è di aumentare la produzione, ma di cambiare le abitudini alimentari di noi occidentali. Perché se tutti i popoli della terra mangiassero come americani ed europei la terra non basterebbe per produrre per tutti. Quello che si vuole dire è che siamo noi occidentali a dover cambiare abitudini mangiando meno carne (per un kg occorrono 15 kg di vegetali e il consumo di acqua è di circa 100 volte maggiore che per i vegetali). E’ giusto che gli scienziati ricerchino nuovi metodi, che sperimentino, ma non sta a loro decidere cosa sia meglio per l’umanità. La scienza non dà sicurezze, quello che noi conosciamo della natura è una piccolissima parte e lo scienziato vero, come diceva Confucio «sa quello che sa e non sa quello che non sa» e quindi non può ergersi al di sopra di tutto. Quante volte la scienza, per presunzione o interessi, ha sbagliato. Basti pensare all’amianto, al Ddt, a tante medicine o antiparassitari, a quando si diceva che i grassi saturi idrogenati non facevano male. Lo scienziato studia, scopre, sperimenta, ma occorre una scelta politica per stabilire se una cosa è giusta e conveniente a livello globale. Come mai quasi nessuno scienziato si batte contro le multinazionali che tanti guai hanno prodotto e preferisce scagliarsi contro più facili bersagli, forse solo per screditarli perché danno fastidio? Per uno scienziato il cibo potrebbe anche essere pura chimica, mentre il cibo è anche cultura, scambio, conoscenza reciproca. Quotidiano fondato nel 1867 2 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MICHELE BRAMBILLA, MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA ANDREA MALAGUTI ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI MERCOLEDÌ 5 NOVEMBRE 2014 È STATA DI 256.776 COPIE TM L’editoriale dei lettori ALBERTO L. TORINO Mi fa piacere vedere che ci sono lettori che si appassionano ai dibattiti che lanciamo in queste pagine, anche se sono complessi e impegnativi. Dopo la lettera di don Ciotti e Carlin Petrini, seguita dagli interventi del ministro Martina e dei professori Corbellini e Defez, oggi la parola la merita un lettore che prende decisamente posizione ma che invita a riflettere e a discutere. MEDICI IN ITALIA www.lastampa.it/lettere DALILA TALEVI Il Cern e il merito riconosciuto 1 Leggo con piacere sulla prima pagina la notizia della nomina di Fabiola Gianotti, nota ricercatrice italiana, brillantemente definita nel titolo «signora della Fisica», a direttore generale del Cern. Il rilievo dato all’avvenimento, in controtendenza rispetto ad altri giornali, dimostra l’attenzione de La Stampa a fatti che rafforzano in noi lettori l’orgoglio di essere italiani e la speranza che il merito sia sempre riconosciuto. LETTERA FIRMATA Sui malcostumi degli automobilisti 1 Il Signor Fornengo ieri segnalava il diffuso malcostume dei ciclisti ma non si sofferma sul pessimo comportamento di tanti automobilisti. Io sono stato soprattutto un automobilista e ora, per ragioni di età (84 anni), uso prevalentemente una bicicletta a pedalata assistita con il rischio frequentissimo di essere investito perché non ci si cura della presenza degli altri, perché chi usa l’auto apre lo sportello senza guardare chi transita, perché, svoltando a destra, non si dà una logica preferenza a chi deve stare a margine della strada e infine perché non si è del tutto considerati. D’accordo invece sulla pessima abitudine di usare i marciapiedi e di non rispettare i semafori. E non dimentichiamo l’uso dei cellulari da parte di tutti (autisti, ciclisti, motociclisti e conduttori di mezzi pubblici!). NINO BONOMO Il volto autunnale della bellezza 1 «Nessuna bellezza primaverile/nessuna bellezza estiva ha una tale grazia/quale ho visto in un volto autunnale». Questi versi di John Donne si apprezzano soprattutto pensando a quella tavolozza mirabile di colori che offrono le ottobrate nei parchi. Ma ahimè ai nostri giorni impera la patinata levigatezza del corpo «primaverile» modellato da ginnastica o bisturi, l’artificiosa figura creata dai bombardamenti pubblicitari. c. contatti Anche il volto di una persona «autunnale» con la sua velatura di rughe custodisce una trama di segreti, conserva un suo fascino e una sua propria bellezza. MAURO LUGLIO MONFALCONE Nostra figlia rifiutata a scuola 1 Nostra figlia Chiara, che ora ha 15 anni, ha avuto un tumore al cervelletto quando aveva 18 mesi. Ha dovuto affrontare interventi chirurgici e cicli di chemioterapia. Con sacrifici siamo riusciti grazie alla fisioterapia e alla logopedia a consentirle di deambulare e parlare seppure con qualche difficoltà. Per fortuna il Male non si è più riproposto e oggi Chiara è una bambina determinata e serena che combatte con coraggio la sua personale guerra contro alcuni impedimenti di natura fisica ma soprattutto contro l’ignoranza e la cattiva fede. Quest’anno, per la vicinanza a casa voleva frequentare il LE LETTERE VANNO INVIATE A LA STAMPA VIA LUGARO 15, 10126 TORINO E-MAIL: LETTERE@LASTAMPA.IT FAX: 011 6568924 Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 402,50; Estero: e 858,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. Liceo delle Scienze Umane delle suore di Maria Ausiliatrice di Napoli. Le religiose, che avevano inizialmente accolto la domanda d’iscrizione, due giorni prima dell’inizio della scuola ci hanno convocato per dirci che la loro struttura non era adatta a Chiara e che gli alunni più vivaci avrebbero potuto anche prenderla in giro. Vietato l’ingresso a scuola. Non ci era mai capitato un simile atteggiamento. Un Istituto che dovrebbe ispirarsi ai principi di Don Bosco. Ci si renderà conto che l’affannosa ricerca per iscrivere la piccola ad un altro Istituto è stata vana per giorni, sia per l’avvenuta formazione delle classi, sia per la lontananza di altre scuole e anche la squisita disponibilità del Dirigente Scolastico del «Tommaso Campanella» veniva vanificata dall’ubicazione dell’Istituto (5° piano senza ascensore). Dopo dieci giorni di disperazione, abbiamo incontrato la sensibilità del Dirigente dell’Istituto «Giuseppe Mazzini» che, superando notevoli difficoltà organizzative, ha permesso l’iscrizione della bambina. Oggi Chiara va a scuola sorridendo per le amicizie trovate e perché percepisce di non essere diversa dalle altre. ANNA FLAGIELLO, ELIO AVOLIO NAPOLI Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 402,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 uesta è l’Italia. Non è solo il paese della crisi, della disoccupazione, del bunga bunga, dei furbetti o dei raccomandati. L’Italia è quel paese dove noi medici, noi professionisti subiamo da anni un processo lento, graduale, ma inarrestabile, di denigrazione e squalifica. E allora a tutti quelli che ci stanno facendo questo, e il cui punto più basso è stato raggiunto in questi giorni con la farsa del concorso, vorrei dire che noi medici meritiamo grande rispetto. Perché noi abbiamo scelto di dedicare la nostra vita a voi. Perché abbiamo scelto di assumerci la responsabilità civile, penale, morale, umana delle vostre vite e sofferenze. Noi abbiamo scelto di essere queste persone... e dico essere perché essere un medico non è un lavoro, è molto di più. Noi non abbiamo pratiche da lasciare nel cassetto all’orario di chiusura. Non lavoriamo con pratiche anonime o con il denaro. Noi siamo quelli che hanno scelto di sacrificare la propria vita per la vostra. Perché diventare un medico è un percorso lungo e difficile, che comincia quando si hanno solo 19 anni e che dura per il resto dei propri giorni. Noi abbiamo a che fare con i vostri occhi disperati, con la voce che muore in gola, con il dolore dell’anima. Noi siamo quelli che hanno a che fare con la vostra paura e abbiamo il compito di proteggervi da essa, anche quando noi stessi abbiamo la medesima paura. Forse a qualcuno le mie parole possono suonare eccessive e drammatiche ma è perché vi siete dimenticati quanto sia profondo e difficile fare quello che facciamo che queste parole vi suonano così distanti. Ho deciso che sarei stata una psichiatra credo 15 anni fa. Perché ho sentito dentro di me il desiderio di non vedere più la sofferenza di quelle persone. Voi state distruggendo l’anima di questa professione, spogliandola di quei connotati di umanità ed empatia che ne rappresentano il nucleo, la state riducendo a un lavoro che assomiglia più a una domanda/offerta commerciale. Un paese che non tutela chi si occupa della salute di tutti è un paese malato, e mi dispiace dirlo, la prognosi è infausta. Q giovane medico oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail abbonamenti@lastampa.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - info@publikompass.it. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Lettere e Commenti .27 . USA, ARRIVANO DUE ANNI DI PARALISI GIANNI RIOTTA e elezioni americane di Midterm erano un referendum sul presidente Barack Obama e il risultato è schiacciante: l’elettorato ne ha sconfitto la politica, la visione, la personalità. Obama nel 2008 arriva alla Casa Bianca, trascinando i democratici alla vittoria a Camera e Senato. Nel 2010 perde la Camera, nel 2012 viene rieletto mobilitando la base progressista contro l’inane rivale Romney. Nel 2014 i repubblicani riconquistano la Camera Alta e i numeri sono spietati: Senato 52-45, Camera 243180, Governatori degli Stati 31-16. Un documento repubblicano, perfidamente fatto arrivare al Washington Post, è candido «La campagna 2014 ha un solo messaggio: contro Obama, contro Obama, contro Obama». Il Presidente si ficca nella trappola il 2 ottobre, in casa, a Chicago, con un infelicissimo comizio «Il mio nome non sarà sulle liste, ma non fate errori: le mie leggi sì, una per una». L’America condivide ma lo sconfessa. La narrativa elettorale 2008-2014, con il Grand Old Party repubblicano, ricattato dalla destra populista dei Tea Party e sovrastato dal Presidente premio Nobel, finisce martedì. I repubblicani eleggono il primo senatore afro-americano da 150 anni, con Tim Scott, nella South Carolina ex sudista, con i Tea Party entusiasti a far campagna per Scott. I repubblicani, che dominano tra gli elettori maschi bianchi ma languono tra donne e minoranze, eleggono alla Camera Elise Stefanik, New York, laureata ad Harvard, la più giovane donna nella storia del Parlamento. Con lei, Joni Ernst, prima senatrice eletta dal rurale Iowa, prima veterana dell’esercito. Altro record con Shelley Moore Capito, prima senatrice eletta in West Virginia. Al Congresso arrivano per la prima volta 100 donne parlamentari e Hillary Clinton è avvertita, i repubblicani le contenderanno il voto femminile 2016. Subito scatta la faida democratica Congresso-Casa Bianca, inusitata in ferocia e petulanza. David Krone, capo di gabinetto dell’ex leader democratico al Senato Reid, apre il fuoco: «La popolarità del Presidente è sotto il 40% che potevano fare i candidati? Non è sotto accusa il nostro messaggio, ma il nostro messaggero…». Traduzione: abbiamo perduto per colpa di Barack Obama; Isis, Ebola, disastro del sito riforma sanitaria che non partiva mai, economia in crescita ma senza benefici per il ceto medio in crisi, incertezze sull’emigrazione, sono i capi d’accusa. Il Presidente aveva vinto nel 2012 grazie ai Big Data, mobilitando online, uno per uno, gli elettori, soprattutto gli ispanici favorevoli alla riforma dell’immigrazione. Martedì giovani e minoranze, guardia pretoriana di Obama, si astengono, delusi dall’amletico Presidente. «A Midterm votano gli over 60 - si difende una consulente democratica - i nostri giovani torneranno alle presidenziali». È possibile, ma intanto la vittoria stimola il Gop repubblicano a non ripetere gli errori 2012, magari scegliendo un candidato che, come Marco Rubio o Jeb Bush, sia legato agli ispanici e parli spagnolo. Il nuovo leader repubblicano del Senato, Mitch McConnell, propone «lavoriamo insieme» e Obama lo riceverà domani. I due si sono incontrati solo una volta e, sempre a disagio nel tu per tu con i rivali, Obama lo ha chiamato «Mike» per l’intera riunione, aumentando il disagio. Il gridlock, ingorgo politico Congresso-Casa Bianca, continuerà, come o peggio di prima. La destra Tea Party sogna l’impossibile impeachment, incriminazione, per Obama, su una delle sue fole complottiste. Non avverrà, ma l’intesa è impervia con i democratici in lite fra loro. Obama, alle strette, potrebbe firmare prima di Natale un executive order e legalizzare gli emigranti illegali. I repubblicani lo bloccheranno, ma avranno contro gli ispanici. Ogni riforma si insabbierà, l’opposizione non ha voti sufficienti a cancellare i veto presidenziali, la Casa Bianca boccerà le proposte del Congresso, soprattutto se minacciassero Obamacare, la controversa riforma sanitaria. America e mondo pagheranno il prezzo dello stallo, per esempio sul trattato commerciale Usa-Ue, nelle guerre in Iraq, Siria, Afghanistan, Ucraina. Obama è delegittimato davanti all’aggressività di Putin, l’espansionismo cinese, gli eterni dubbi europei, le turbolenze India-Pakistan. La corsa per la Casa Bianca 2016 è partita ieri. Il manifesto repubblicano va scritto da zero, a Midterm han vinto «contro» Obama, per la Casa Bianca devono trovare un candidato, un programma e una coalizione che non si intravedono. 24 mesi di muro contro muro a Washington sono per l’ex senatrice Hillary Clinton una benedizione. Non si candiderà schermandosi dagli errori di Obama, ma denunciando con forza la paralisi repubblicana al Congresso, battendosi dall’opposizione, non da 8 anni di governo. Obama vede sfumare il sogno, la visione, la presidenza, sconfitto dall’algida, cerebrale, incapacità di amministrare: «George W. Bush è leader che detesta pensare, Barack Obama intellettuale che detesta governare» sintetizza lo studioso Ian Bremmer. Per capire che America s’è mossa ieri, invisibile ai «pundit», gli analisti di Washington e Bruxelles, leggete la biografia del neosenatore repubblicano dell’Arkansas Tom Cotton: nato nello stato di Clinton, 37 anni, figlio di un veterano del Vietnam, va dalla scuola pubblica fino ad Harvard Law School, come Obama, ma invece di far soldi in uno studio legale prestigioso, o il volontario nei ghetti di Chicago come il Presidente, si arruola nella 101 Airborne Division, serve in combattimento in Iraq e Afghanistan, viene decorato e promosso capitano. Con Stefanik, Capito, Ernst e Scott, Cotton è la faccia del Gop che rompe gli schemi e vuole Casa Bianca e pelle di Hillary. Nel frattempo, però, preparatevi a due anni di paralisi, campagna feroce, zero riforme nella grande democrazia americana. L Illustrazione di Koen Ivens CON SALVINI NIENTE DESTRA DI GOVERNO GIOVANNI ORSINA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA a Lega «storica» traeva origine dalla frattura fra centro e periferia, e si presentava perciò come un partito non di destra né di sinistra, ma del territorio. A partire dalla fine degli Anni Novanta però, con la scelta di ricostituire l’alleanza con Berlusconi rottasi alla fine del 1994, e poi nei lunghi anni passati al governo insieme a Forza Italia, ad Alleanza Nazionale e al Popolo della libertà, la Lega è venuta via via assumendo sempre di più i caratteri di una forza di destra. A partire dal 2011 questa collocazione è stata confermata e anzi irrobustita dalla scelta di fare opposizione al governo Monti; poi di cavalcare con sempre maggior vigore l’antieuropeismo, l’ostilità all’immigrazione, la difesa dei valori tradizionali, la protesta fiscale; infine di convergere in maniera esplicita col Front National di Marine Le Pen. L’idea che la Lega possa ora egemonizzare l’intero lato destro del sistema politico e da lì tentare la scalata al Paese altro non è che l’esito politicamente logico, perfino prevedibile, di questo L percorso. Il progetto può appoggiarsi su due punti di forza: da un lato la fase di grande fluidità nella quale è entrato il sistema politico italiano da quando è andato in pezzi il quadro bipolare, e gli spazi elettorali che si sono aperti a destra con l’implosione del berlusconismo; dall’altro il clima storico che la profonda crisi dell’integrazione continentale ha generato in tutta Europa, e che ha reso l’antieuropeismo un’opzione elettorale sempre più appetibile. Nel 2017 – che non è dietro l’angolo ma non è neppure lontanissimo – si terranno in Francia le elezioni presidenziali. Chi se la sentirebbe di escludere a priori un risultato importante di Marine Le Pen, con un «rimbalzo» anche in Italia? Fra Salvini e il suo obiettivo, tuttavia, si frappongono vari ostacoli. Il Mezzogiorno, innanzitutto. Tentativi di esportare la Lega al Sud ne sono già stati fatti, ma non hanno incontrato grande fortuna: anche se come obiettivi polemici Bruxelles e gli immigrati hanno da ultimo preso il sopravvento su Roma e sui «terroni», non è facile per la Lega far dimenticare il suo nordismo – né le sarà agevole costruire dei movimenti alleati che ne reinterpretino il programma in chiave meridionale. È vero pure, d’altra parte, che il successo o l’insuccesso dell’operazione dipenderanno anche dalle alternative che gli elettori di destra si troveranno davanti: fino al 2008 quegli elettori potevano votare per i partiti berlusconiani; nel 2013 non pochi fra di loro hanno scelto il Movimento 5 stelle. Se il berlusconismo non dovesse riprendere quota e il grillismo si sgonfiasse, la Lega potrebbe trovare che la «conquista del Sud» le è stata resa parecchio più facile dalla pura e semplice assenza di concorrenti. Ma l’ostacolo più serio per l’ambizioso progetto di Salvini è un altro: posizioni radicali come quelle della Lega incontrano un consenso vasto, che la crisi europea ha amplificato e, se dovesse continuare, potrebbe far crescere ancora di più – ma restano comunque minoritarie, e rendono inoltre impossibile la costruzione di coalizioni di governo con partiti più moderati. I sondaggi, per quel che valgono, danno la Lega intorno al 9%. Immaginiamo che la strategia di Salvini incontri un successo travolgente, e porti il partito al 20, o anche al 25%. E poi? Come e dove potrebbe essere speso questo notevole capitale elettorale, da posizioni di minoranza, per quanto consistenti, e non potendo stringere alleanze con altre forze politiche? L’«operazione Salvini» in conclusione, sebbene non sia priva di una sua logica politica – e a meno che non vi sia un peggioramento catastrofico della situazione economica italiana ed europea, dopo del quale tutto potrebbe accadere –, non è in grado di rifondare una destra di governo che si contrapponga a una sinistra anch’essa di governo all’interno di uno schema bipolare. L’«operazione Salvini», combinata con l’operazione «partito della nazione» alla quale sta lavorando dalla presidenza del Consiglio l’altro Matteo, porta il Paese verso una riedizione della situazione pre-Tangentopoli: un centro di governo inamovibile e opposizioni improponibili. Per chi crede che il bipolarismo sia una condizione essenziale della civiltà politica, si tratterebbe della replica certamente non bella di un film già visto. E già visto finir male. www.riotta.it 28 STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 I premi Vittorio De Sica Ettore Scola, Alessandro Benetton, Alba Rohrwacher, Walter Veltroni, Romano Prodi, Fabiola Gianotti, Ascanio Celestini, Emma Dante, Roberto Vecchioni, Elisabetta Sgarbi, Duccio Trombadori, Laura Delli Colli, Paolo Mereghetti, Gerardo Marotta sono tra i vincitori dei premi Vittorio De Sica 2014: i riconoscimenti sono stati assegnati a Roma alla presenza del ministro Dario Franceschini e di Gian Luigi Rondi, presidente dell’Accademia del Cinema Italiano. MARCO BELPOLITI «S ono felice. Era tanto che non potevo dirlo: e cos’è che mi dà questo intimo, preciso senso di gioia, di leggerezza? Niente. O quasi. Un silenzio meraviglioso è intorno a me: la camera del mio albergo, in cui mi trovo da cinque minuti, dà su un grosso monte, verde verde, qualche casa modesta e normale». Così scrive su carta intestata dell’Albergo Savoia di Casamicciola Terme, a Ischia, Pier Paolo Pasolini nel luglio del 1959. Partito da Ventimiglia, sta esplorando le coste e le spiagge italiane scendendo fino in Sicilia per poi risalire a Trieste. Si tratta di una serie di articoli, tre in tutto, che il settimanale Successo dell’editore Palazzi, diretto da Arturo Tofanelli, gli ha commissionato. CULTURA SPETTACOLI & Pasolini viaggio al termine dell’Italia felice Nel 1959 lo scrittore realizzò un reportage venato di nostalgia nel Paese del boom. Ora i suoi articoli sono riuniti in volume, con le foto di Philippe Séclier che ha ripercorso gli stessi luoghi Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta, regista e polemista era nato a Bologna il 5 marzo 1922 ed è morto a Ostia nella notte tra l’1 e il 2 novembre 1975, ucciso da un ragazzo di vita, il diciassettenne Pino Pelosi, sulla spiaggia dell’Idroscalo ©2005 PHILIPPE SÉCLIER L’idea è del fotografo Paolo di Paolo e Tofanelli ha pensato subito a Pasolini quale compagno di viaggio. Nel mese di maggio ha pubblicato Una vita violenta, suo secondo romanzo dopo la scandaloso Ragazzi di vita; il riscontro di critica e di pubblico è positivo, come racconta Nico Naldini in Pasolini, una vita, biografia del poeta riedita da poco in forma accresciuta (Tamellini Edizioni). Si tratta di uno dei primi reportage sull’Italia del boom, che scopre le vacanze e si stende al sole sotto gli ombrelloni nelle spiagge. I due, lo scrittore e il fotografo, partono insieme dalla città di confine con la Francia. PARTENZA DA VENTIMIGLIA Con il fotografo Paolo di Paolo si spinse fino alla Sicilia per poi risalire fino a Trieste Come racconterà molti anni dopo Paolo di Paolo, Pasolini siede taciturno accanto a lui in automobile e la conversazione langue. Raggiunta la prima meta, Viareggio, salgono nelle loro camere d’albergo. Di Paolo propone di vedersi a cena. Pasolini accetta, ma subito precisa: dopo però ci separiamo. Alla sorpresa del suo accompagnatore, Pasolini spiega che probabilmente lui, il fotografo, ha gusti diversi, e magari dopo cena avrà sicuramente voglia di divertirsi con una donna. Cenano, poi Pasolini si congeda. Di Paolo si alza e fa in tempo a vederlo lì fuori, in mezzo a un gruppo di ragazzi vocianti, come se tra loro ci fosse già una grande intesa. Sembravano, racconta, amici da una vita. Il viaggio prosegue verso Genova, dove si presenta uno dei ragazzi di Dal libro La lunga strada di sabbia (Contrasto) due delle foto scattate da Philippe Séclier nei luoghi percorsi nel ’59 da Pasolini: sopra Lerici, a lato Siracusa Bellissima Caorle strano, dolce mostro Caorle esisteva: era la spiaggetta, pensate un po’, di Portogruaro, San Vito al Tagliamento e Casarsa… Adesso è la spiaggia di Vienna, di Monaco, di Ulma. Su tre quattromila indigeni, e mille, duemila villeggianti veneti, ci sono ottomila tedeschi. Era uno dei più bei paesi del mondo: lo giuro. Perduta oltre le bonifiche senza ponti, canali e lagune, che si attraversavano su lentissime zattere, nessuno la conosceva: ed essa era rimasta nascosta per secoli, strano, dolce mostro. Le case erano dipinte a colori vivi e puri: rosso, blu, nero, verde. Gli interni erano perfetti come pietre preziose: tutti cristalli e trine. E fuori, sulle calli, stupende, bronzee ragazze con lunghi orecchini, accomodavano le reti o facevano collane di coralli. PIER PAOLO PASOLINI da «La lunga strada di sabbia» (Contrasto) ©2005 PHILIPPE SÉCLIER Viareggio. Fotografo e scrittore si separano, ciascuno farà il suo lavoro da solo. Il risultato è sulle pagine di Successo. Di Paolo fotografa, racconta, come se lavorasse per il Mondo, Pasolini scrive come solo Pasolini sa scrivere. Anche se tempo dopo in un articolo definirà il reportage «un piccolissimo, stenografato Reisebilder: in cui sono andato non oltre la prima cute», questi fogli di viaggio descrivono l’Italia e le sue coste come un luogo meraviglioso e incantato, dove non è ancora esplosa la speculazione edilizia e non è avvenuta la «mutazione antropologica», che lo strazierà quindici anni dopo, e di cui racconterà in Scritti corsari. La rivista fece alcuni tagli, probabilmente motivati da ragioni di spazio, sebbene in un caso, quello di un concorso di bellezza maschile sulla costa veneta dell’Adriatico, la riduzione suggerisca l’ipotesi di una piccola censura nell’Italia sessuofoba degli anni Cinquanta. Il dattiloscritto integrale è stato ripristinato e raccolto in un volume, La lunga strada di sabbia (Contrasto, pp. 197, € 24,90), mentre figura incompleto nelle opere di Pasolini (Romanzi e racconti, 1946-1961, Mondadori). L’ha realizzato un fotografo francese, Philippe Séclier. Nel 2001 Séclier ha ripercorso la strada di Pasolini scattando delle fotografie nei luoghi delle sue soste, come racconta nella presentazione. Dopo l’incontro con la nipote dello scrittore, Graziella Chiar- cossi, nel 2005, ha avuto in mano il dattiloscritto originale; ha cercato Paolo di Paolo e recuperato un ritratto di Pasolini, l’unico scatto di quel viaggio che lo raffigura: in piedi a Genova, sul lungomare, maglioncino, camicia bianca e cravatta, sguardo serio e fiero. Le foto di Séclier sono color seppia, morbide, pastose, evocano quello spazio e quei luoghi, visti oggi. Ma con l’occhio di ieri. Sono immagini malinconiche e nostalgiche, dotate di un’energia e di una 1 23 56 71 28 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Ricercatori dell’Università di Bologna: «Il Diario postumo di Montale è un falso» Il Diario postumo di Eugenio Montale (1896-1981) è un falso, e quindi non va più attribuito al poeta premio Nobel 1975. È l’ipotesi messa in campo da un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna, composto da filologi, matematici, informatici e linguisti computazionali specializzati nella caccia ai falsari. I risultati delle indagini del team dell’Alma Mater inducono a contestare vitalità che richiama le pagine di Pasolini. Sono il ritratto di quell’umile Italia che il poeta aveva cantato qualche anno prima durante il suo transito sulle coste, nelle Ceneri di Gramsci. Se fino al litorale romano Pasolini ritrova in quell’estate del 1959 i suoi amici, che cita, e con cui s’accompagna (Fellini, Elsa de Giorgi, Moravia ecc.), quando invece s’immerge nel Sud la sua prosa sembra lievitare: uno stato di grazia che scaturisce dal paesaggio, ma anche dai corpi delle ragazze e dei ragazzi che vede. La sua prosa rivela qui una sensualità differente, separando con cura l’incanto di un mondo visto e immaginato nel proprio passato e il «grande fritto misto all’italiana» attuale. Ci sono luoghi dove dichiara di aver lasciato «un pezzetto sanguinante di cuore» e, anche se non lo dice, sono i corpi dei ragazzi, mescolati al paesaggio, a dargli tutta quella felicità cui si sente vocato come uomo e come poeta. Arrivato sull’Adriatico, conosciuto anni prima nel corso dell’infanzia, mette subito a fuoco l’artificiosità delle spiagge, delle costruzioni, stigmatizza il colore «cacca di bambini» con cui sono tinteggiate le nuove case. Si lascia andare anche al racconto di «una avventuretta» giovanile a Riccione, con una allieva ballerina, a quattordici o forse quindici anni. La storia parte da una fotografia che ha conservato e s’allarga con forza visiva all’addio della giovinetta rinnovato nella sua memoria. Sta per diventare regista. La prosa di Pasolini è scarna, sincopata, ma non priva di eleganza, anche se poi la definirà «ron ron rondista», l’unico stile, dice, a disposizione per UNA TERRA INCANTATA La speculazione edilizia non è ancora esplosa, né c’è stata la «mutazione antropologica» quella esperienza giornalistica. Ma è uno dei suoi soliti gesti blasé, perché ci sono frasi che sconfinano nella poesia, e il modello è piuttosto quello del simbolismo tardo romantico con un tocco alla Biagio Marin; il tono è quello della confidenza diaristica, non certo dell’articolo di giornale. A Trieste va a Lazzaretto, ultima spiaggia italiana prima del confine jugoslavo, e tende l’orecchio per cogliere la parlata del luogo: «Presteme el petine!», «Speta». «Giovanota!», «Da dove vignìu?», «Da quela barca lavìa?», «A me mi ocoressi un petine, questo el xè roto!». Termina il viaggio: «Sulle povere voci, sulla povera spiaggetta, il temporale getta un’ombra leggera, biancastra. Qui finisce l’Italia, finisce l’estate». . 29 radicalmente l’autenticità del Diario postumo, una raccolta di liriche (custodite a Lugano) che il poeta avrebbe donato alla sua ultima musa, Annalisa Cima, fra il 1969 e il 1979. I risultati delle prime ricerche sono illustrate dal filologo Federico Condello nel volume I filologi e gli angeli. È di Eugenio Montale il Diario postumo?, in uscita da Bonomia University Press, che contiene tutte le analisi filologiche volte a mostrare che le poesie postume non possono essere attribuite al grande poeta. Seguiranno i risultati delle analisi matematiche, linguistiche, informatiche, che confermano questo risultato. De Mauro: i nostri dialetti modello per l’inglese globale Nella settimana dei premi letterari francesi, il Goncourt a Lydie Salvayre Il linguista propone nel nuovo libro l’esempio del dopoguerra italiano: una lingua franca che dialoga con una moltitudine dei vernacoli PAOLO MODUGNO M IRELLA SERRI o, non accapigliamoci ma ragioniamo. «In Europa, specialmente in Italia e Spagna, hanno trovato spazio diatribe diplomatiche e istituzionali sulle lingue da usare in uffici e commissioni dell’Unione: cinque (francese, inglese, italiano, spagnolo, tedesco)? Tre soltanto, lasciando fuori lo spagnolo e l’italiano? O magari solo una?». Lancia così la sua provocazione ai burocrati di Bruxelles e di Strasburgo, Tullio De Mauro nel suo ultimissimo libro, In Europa son già 103. Troppe lingue per una democrazia?, (Laterza, pp. 90, €10). Le lingue in gioco sono tante, la questione riguarda tutti noi, il nostro futuro e il professore non ha alcun dubbio: «Se vogliamo un’Europa in cui i cittadini, per riprendere l’idea di Aristotele, parlino una lingua per discutere e decidere insieme “che cosa è giusto e cosa non è”, oggi, questa lingua è senza dubbio l’inglese». Ma, attenzione, ecco la sorpresa: rimbocchiamoci le maniche perché noi italiani, sì, proprio noi, abbiamo un modello da esportare. «Per una volta, gli italiani possono proporre un esempio positivo… negli ultimi cinquant’anni abbiamo imparato l’italiano senza cancellare i nostri diversi dialetti. Lo stesso come europei dovremo fare con l’inglese, portare nel suo uso tutta la ricca varietà di culture, di significati e di immagini delle diverse lingue, senza abbandonarle, e portare nelle nostre lingue il gusto della concisione e della limpidezza dell’inglese». Abbiamo messo in moto un miracolo linguistico tutto italiano e lo studioso lo dimostra con dovizia di informazioni anche nella sua recente Storia linguistica dell’Italia N per cento l’abitudine saltuaria a uno dei dialetti. E non basta. «La televisione - afferma De Mauro - ha reso patrimonio collettivo anche una varietà lessicale sconosciuta alla popolazione italiana». Tutto bene, dunque? Nell’immediato dopoguerra si vendeva un quotidiano ogni dieci abitanti, tra 4.300.000 e 4.600.000 copie complessive: il prof di scuola, per esempio, la mattina mentre si dirigeva verso l’edicola incontrava intenti alla lettura di un quotidiano sia il custode dello stabile che il negoziante della porta accanto. Procedendo di pari passo con la diffusione della scolarità, i giornali avrebbero dovuto crescere tre o quattro volte. Dagli Anni Settanta invece sono dimagriti e «nel 2012 le copie vendute di un quotidiaTullio De Mauro, 82 anni, no in un giorno sono state in media ha studiato l’evoluzione della lingua 3.843.679 (di cui 577 mila di giornali italiana dal dopoguerra a oggi sportivi): su una popolazione di 52.676.000 adulti è stata venduta una copia ogni 13,5 abitanti». Oggi fra tutrepubblicana. Dal 1946 ai nostri giorni ti coloro che sono in grado di collo(pp. 304, euro 12, pubblicata a 51 anni quiare in italiano meno di un terzo dalla sua fondamentale Storia lingui- mostra di poter accedere pienamenstica dell’Italia Unita). E’ stato il de- te alla comprensione di un testo cennio dopo la fine della seconda scritto. Esiste un abisso tra gli italiaguerra mondiale la fucina del lin- ni più attivi culturalmente e quelli guaggio moderno: «Nel 1951, al pri- che lo sono assai meno o quasi per mo censimento niente, circa il 53 dell’Italia repubIL NOSTRO DECLINO per cento. blicana, risultò E’ aumentato il I dati mostrano una caduta divario che il 59,2 per centra chi si della lettura e della cimenta con la letto degli ultra quatcapacità di esprimersi tura e con la scrittordicenni era privo di licenza eletura e chi non sa mentare». Da allora, osserva lo stu- farlo, tra chi ha accesso alla rete e chi dioso, si è proceduto al galoppo e i ne è escluso e ha difficoltà a padroconnazionali, pur continuando a fre- neggiare concetti e ragionamenti di quentare i dialetti, «hanno coltivato ordine statistico, matematico e un nuovo rapporto con la loro lin- scientifico. Il bilancio mostra parecgua». Un traguardo che altre nazioni chi vuoti ma esiste la medicina: la hanno impiegato alcuni secoli a ta- formazione e l’apprendimento pergliare. La scolarità passa in tempi ra- manente, il lifelong learning. È un pidi da tre a 12 anni e l’uso dell’italia- modo per ridare afflato a quel lontano si diffonde al 95 per cento della no miracolo italiano che ha molto da popolazione che pur conserva al 60 insegnare all’Europa di oggi. PARIGI ydie Salvayre, con Pas pleurer (edito da Seuil), è la vincitrice del Goncourt 2014, il più prestigioso dei premi letterari francesi. Le è stato attribuito ieri a Parigi, nello storico ristorante da «Drouant». Nata nel 1948 da una coppia di repubblicani spagnoli esiliatisi nel Sud della Francia, Lydie Salvayre, è l’autrice di una ventina di libri ed è considerata una delle principali scrittrici francesi. In questo libro stabilisce un legame tra l’opera dello scrittore cattolico Georges Bernanos, I grandi cimiteri sotto la luna, scritta nel 1936 in reazione alle atrocità franchiste, e il racconto di quegli anni fatto da sua madre 75 anni dopo. Un minuto dopo il Goncourt, nello stesso ristorante è stato proclamato il Renaudot, creato nel 1926 da dieci giornalisti e critici letterari che aspettavano i risultati del Goncourt. Il premio è stato assegnato a Charlotte di David Foenkinos, pubblicato da Gallimard. Il libro di questo autore di successo (il terzo migliore risultatao di vendita della rentrée littéraire, dopo i romanzi di Emmanuel Carrère e Amélie Nothomb) racconta la vita della giovane pittrice Charlotte Salomon, uccisa ad Auschwitz nel 1943 a soli 26 anni mentre era incinta. Quella di ieri è stata la giornata clou della settimana dei grandi premi letterari francesi che si avvia alla conclusione. Si era aperta venerdì scorso con il Gran Premio del Romanzo, attribuito dall’Académie Française a Adrien Bosc per Constellation (Stock), mentre lunedì, al Cercle Interallié, la romanziera di Haiti Yanick Lahens ha ricevuto il premio Femina per il suo Bain de lune (ed. SW) e martedì, al ristorante La Méditerranée, di fronte all’Odéon, il Médicis ha ricompensato Antoine Volodine per Terminus radieux (Seuil). Infine, domani, sarà la volta del Prix Décembre, che, come il suo nome non indica, è attribuito in novembre e grazie al mecenatismo di Pierre Bergé, lo storico compagno di Yves Saint-Laurent, è quello con la dotazione più alta: 30.000 euro. L 1 30 .Spettacoli STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 EGLE SANTOLINI MILANO isto che è schivo almeno quant’è autorevole, mai si sarebbe pensato che Maurizio Pollini celebrasse con un certo fasto un proprio disco. Ma l’occasione è speciale. Con l’incisione delle opere 31 e 49, arriva infatti a compimento la sua registrazione integrale delle 32 sonate per pianoforte di Beethoven, ora rimesse in vendita in un cofanetto di otto dischi. Un’impresa iniziata negli Anni Settanta, «a cominciare proprio dalle ultime, le più impervie, che adesso mi piacerebbe incidere di nuovo», e conclusasi con due sonatine spesso eseguite dai principianti. Accade così che, davanti a un risotto giallo («per piacere senza cipolla»), il pianista che ha insegnato il rigore a un paio di generazioni di interpreti ci metta a parte di un suo bilancio. Tra un giudizio sui 25 anni dalla caduta del Muro («peccato per il fallimento di Gorbaciov: l’attuale dittatura in Russia non mi piace affatto») e un’osservazione sui pianisti cinesi («l’importante è che ci si confronti: Occidente e Oriente devono parlarsi»), va da sé che si cominci con Beethoven. V Quarant’anni scanditi da queste sonate. Il tempo per un musicista passa come per tutti gli altri? «Sì. Ma anche no. Nel senso che deve sempre suonare come un ragazzo: se non ci riesce, tanto vale che rinunci». Anche dal punto di vista delle difficoltà tecniche? «Diciamo che con l’andare degli anni capisci meglio quel che devi chiedere alle mani». Che cosa prova quando riascolta la 111 o la 106 del Pollini trentenne? Maurizio Pollini, 72 anni: «Con l’andare degli anni sai quel che devi chiedere alle mani» Abbado mi manca sempre e moltissimo Ricordo l’ultima estate era debole ma lucido Abbiamo sperato fino alla fine di suonare ancora insieme, non ci siamo riusciti Considerando le vicende del Teatro dell’Opera di Roma, è deprecabile che non si riesca a trovare una via onorevole di riscatto e che Riccardo Muti abbia lasciato l’Italia MAURIZIO POLLINI “ConBeethovensuonocomeunragazzo” In un disco la fine dell’impresa iniziata negli Anni 70: l’integrale delle 32 sonate per pianoforte «Le guardo dall’esterno, come se le eseguisse un’altra persona. Di sicuro in quest’operazione ha contato una voglia di compiutezza, il desiderio che l’incisione assumesse un senso definitivo. Il lavoro in studio, così complesso e concentrato, si attaglia particolarmente a questa idea di responsabilità: nel totale degli otto dischi, infatti, le sonate eseguite in concerto sono sol- tanto due, l’opera 26 e la 53, registrate al Musikverein di Vienna. Ma il rapporto con il pubblico, insomma il senso di suonare per qualcuno, resta irrinunciabile. E le esecuzioni dal vivo particolarmente naturali». tecnico. E soprattutto Artur Schnabel per il coraggio della lettura. I suoi tempi sono lenti, lentissimi: non teneva al rispetto della tradizione, ma alla volontà di Beethoven». Quali pianisti ascolta con più interesse in questo repertorio? Il ministro Dario Franceschini ha dichiarato che 14 fondazioni liriche sono troppe. È d’accordo? «Wilhelm Backhaus che è ineguagliato dal punto di vista «No. Le fondazioni vanno mantenute e va loro assegna- ta una funzione più viva e attuale nei confronti della società. Però devono assicurare più recite: certe situazioni sono del tutto fuori dal tempo». A lei che ha sempre insistito sull’impegno civile, vien voglia di chiedere che cosa pensi dell’Italia e del momento che stiamo attraversando. E come commenta le recenti vicende dell’Opera di Roma? «Da che parte vuole che cominci? Mi faccia un’altra domanda». «Trovo deprecabile che Riccardo Muti abbia lasciato l’Italia e che il teatro non riesca a trovare una via onorevle di riscatto». Vogliamo prendere come una risposta implicita il fatto che in Italia lei, nonostante tutto, continui a vivere? «Senz’altro. Ma è anche vero LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 VITTORIO SABADIN Da Musical America Nosedanominato «direttoredell’anno» 1 Gianandrea Noseda, di- rettore musicale del Teatro Regio di Torino, è stato nominato Conductor of the Year dal Musical America. Il più riconosciuto magazine statunitense di musica classica aveva già premiato la produzione de «I Vespri siciliani» del Regio, con la direzione di Noseda, come uno dei Top Ten Musical Events del 2011. Il maestro aveva conquistato la critica americana fin dal 2002, quando iniziò la collaborazione con il Metropolitan Opera di New York.Noseda dirigerà Orchestra e Coro del Regio nella prima tournée americana in dicembre. Porterà il «Guglielmo Tell» di Rossini a Chicago, Toronto, New York e Ann Arbor. che, più che italiano, io mi sento profondamente europeo». Come e quanto le manca Claudio Abbado? «Sempre e moltissimo. Ricordo l’ultima estate a Lucerna, ricordo quanto già stesse male e come gli organizzatori del Festival non l’avessero capito. Poi l’ultima operazione: era debole ma perfettamente lucido. Abbiamo sperato fino all’ultimo di tenere insieme due concerti, a Vienna e a Bologna. Non ci siamo riusciti». Il suo prossimo impegno? «Il 14 novembre in Spagna, a La Coruña, con il quinto Concerto di Beethoven e mio figlio sul podio». Chi comanderà? «Lo vedremo, per noi è la prima volta. Ma finora, quando parliamo di musica, io e Daniele andiamo perfettamente d’accordo». TORINO L ang Lang arriva al Conservatorio di Torino come una rock star, ma puntuale. Abito nero, maglia nera, guanti di pelle neri a proteggere le lunghe mani. Firma autografi, va su e giù per la piazza obbedendo ai cameramen che lo riprendono. Quando si ferma è circondato da signore che lo baciano e gli dicono che è il più bravo. Dentro, nell’Auditorium, lo aspettano centinaia di ragazzi, tre di loro piuttosto nervosi: dovranno esibirsi davanti al grande pianista, che poi dirà che cosa ne pensa. Sul palco ci sono due Steinway. Lang mette tutti a proprio agio e invita a cominciare: «Divertiamoci». Così tocca subito a Chiara Biagioli, vent’anni, sedici dei quali passati al pianoforte. Attacca la Terza Sonata op. 28 di Prokofiev con vigore, come per togliersi il pensiero. Lang ascolta, batte il tempo con il piede, segue ogni tanto sullo spartito, guarda come scorrono le mani sulla tastiera. «Fantastico, molto bene», dice alla fine, ma si capisce subito che ha altro da aggiungere. Le mani all’inizio non erano giuste, troppo verticali. E poi chi esegue questa sonata deve percepire l’armonia nascosta in quel groviglio di note e farsi trasportare. Prende lo spartito con la sinistra e fa sentire con la destra come si può trovare qualcosa di romantico anche nell’opera 28. «Bisogna sentire l’armonia – dice – suonare con il cuore, non in modo meccanico». Giovanni Carraria Martinotti, 18 anni, diplomato a pieni voti, ha preparato Chopin. Attacca l’Andante spianato op. 22. Lang ascolta in piedi, batte il tempo con un dito. «Bravo, magnifico», ma anche A LEZIONE DA LANG LANG “La musica è sorpresa suonate con il cuore” . Spettacoli .31 Colonna Sonora PAOLO GALLARATI Mani superbe ostentate bizzarrie Il pianista Lang Lang, 32 anni, al Conservatorio di Torino ha riempito l’Auditorium di ragazzi che lo adorano perché lo sentono vicino. Tre di loro hanno suonato davanti a lui e Lang Lang li ha ascoltati e corretti qui c’è qualcosa da ritoccare: le prime note non vanno bene. «Quando cominciamo a suonare - spiega - partiamo dal silenzio. E con Chopin la musica deve uscire dal silenzio». Fa sentire come si dovrebbe fare, ed è bellissimo ascoltare quel suono che giunge come dal nulla. Tocca a Davide Cava, un giovane talento che ha già pubblicato un singolo. La Parafrasi sul Rigoletto di Litz è applauditissima, ma arriva il minaccioso «Bravo, bravo davvero» di Lang. I fortissimi sono troppo esili, c’è qualcosa che non va nelle dita della destra, bisogna rinforzare i muscoli. E poi i fortissimi si fanno piegando in basso le spalle. «Il fortissimo spiega spingendo in giù le spalle del pianista - è una valanga, non un mordi e fuggi». Poi ci sono alcune modulazioni da correggere: Lang intona con voce di baritono «Bella figlia dell’amore», per fare capire come la musica arrivi ogni volta da una parte diversa, come una sorpresa. «Dovete sentire questo - dice al pubblico -. Dovete lasciarvi portare, ed eseguire ogni pezzo con il vostro carattere e la vostra personalità». C’è qualche domanda, gli studenti gli danno del tu. Lo amano perché sembra uno di loro, perché si siede al piano e suona, senza i fronzoli da rito sacro di tanti esecutori, perché fa sembrare tutto più facile e più umano, e non nasconde mai nulla di quello che prova. Molti pensano che non sia un buon pianista. Ma se riempie le sale di ragazzi entusiasti, è il più bravo di tutti. siste un video, di alcuni anni fa, che ritrae Daniel Baremboimmentreinsegnaalpianista Lang Lang come interpretare la Sonata Appasionata di Beethoven. Il ragazzomostradicomprendereladirettiva: la musica deve avere una traiettoriaprecisa,ognifrasevamessain relazione con le altre per far sentire i puntidisnodo,ecosìvia.Sulmomento Lang Lang cambia modo di suonare.Poi,però,fuoridalcontrolloditanto maestro, continua a fare di testa sua. Questa l’impressione suscitata dal concerto tenuto per la Rai. Le mani sono superbe, la tecnica digitale di prim’ordine, il virtuosismo, talvolta, estremo. Il risultato, però, è opposto alla logica predicata da Baremboim. L’esecuzione dei quattro Scherzi di Chopin non faceva che suscitare nell’ascoltatore delle domande. Perché fa quel rallentando? Perché lì smorza il suono? E quel rubato che c’entra? E lelentezzewagnerianecontrapposte a una velocità da Ridolini? Difficile trovare una coerenza in questi percorsiazig-zag,chesigiustificanosolo come ostentazione di bizzarrie fine a sestesse:iltestoneesceapezzi,mentrel’immaginedellasregolatezzaserve, forse, all’esposizione mediatica del personaggio, che Lang Lang sa curare,comeunaccortoregista. E ** reclam.com ph. uezzo.com Siate egoisti, fate del bene! Fare del bene è il miglior modo per sentirsi bene. Dare una mano a Opera San Francesco signiica dedicare una parte di sè e delle proprie risorse a chi ha bisogno di aiuto e può ricambiarci solo con un sorriso o uno sguardo di gratitudine: signiica dare speranza e iducia e, per questo, sentirsi meglio. Viale Piave, 2 - 20129 Milano ccp n. 456202 Tel. 02.77.122.400 www.operasanfrancesco.it Ringraziamo Chi sostiene OSF contribuisce a ofrire ogni anno 850.000 pasti caldi, 66.000 docce e 40.000 visite mediche a poveri ed emarginati. Da più di 50 anni, con il lavoro di oltre 700 volontari, le donazioni di beni e danaro e i lasciti testamentari, OSF aiuta chi non ha nulla. Opera San Francesco per i Poveri Una mano all’uomo. Tutti i giorni. CALENDARIO CAMPARI Eva Green è la musa del 2015 1 Dopo Penelope Cruz (2013) e Uma Thurman (2014), è Eva Green la musa del calendario Campari 2015. L’iconica edizione di quest’anno, intitolata «Mythology Mixology», è dedicata alla celebrazione della storia di Campari: Eva veste i panni più diversi, dalla cavallerizza, all’astronauta, fino al pugile, e indossa abiti di Vivienne Westwood, Versace, Alaïa e Christian Louboutin. Gli scatti all’attrice hollywoodiana sono di Julia Fullerton-Batten, celebra fotografa d’arte (sopra, una delle immagini). L’attrice e modella francese, anche ex Bond Girl, sta vivendo un momento d’oro: attualmente la si può vedere anche al cinema in Sin City - Una donna per cui uccidere di Robert Rodríguez e Frank Miller nel ruolo di una perfetta e indimenticabile dark lady. STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 L’ I film del Weekend Facce da cinema FULVIA CAPRARA *** *** **** ***** equazione di fondo non è nuova. Infanzia dolorosa più talento naturale, uguale genio della musica capace di incantare diverse generazioni di spettatori. Il biopic dedicato a James Brown dal regista del pluripremiato The Help Tate Taylor non sfugge alla regola e ricostruisce, passo dopo passo, il miracoloso cammino verso la gloria dell’ex-bimbo abbandonato, nella Georgia di fine Anni ‘30. Ad ogni nuova canzone corrisponde un flash-back sul passato. Ad ogni, elettrizzante, accordo musicale, uno squarcio sull’antica povertà, sulla madre andata via di casa per sfuggire alle botte del PESSIMO MODESTO DISCRETO BUONO OTTIMO Questo James Brown è trascinante come la vera star marito, sulla durezza della vita di strada, sulle prime, stupefacenti, esibizioni del ragazzino di colore che canta come un angelo arrabbiato. Il meccanismo, rodatissimo, è applicato con una certa ripetitiva banalità, eppure Get on Up regge. Merito dei brani sempreverdi, dei costumi fedelissimi agli originali, soprattutto del protagonista, Chadwick Boseman, che, sfidando la paura di misurarsi Matthew McConaughey (al centro) in una sequenza di «Interstellar» diretto da Christopher Nolan: gli aneliti metafisici del film fanno dimenticare alcuni buchi nella sceneggiatura con un mostro sacro come Brown, riescearendernelatrascinantecarica vitale, l’energia venata di tristezza, l’orgoglio nero sventolato in contesti ancora molto retrogradi. Lo sostengono nell’impresa (tra i produttori c’è Mick Jagger) due attrici care al regista, Viola Davis e Octavia Spencer che,perTheHelp,avevavintol’Oscar. GET ON UP Di Tate Taylor; con Chadwick Boseman Usa, 2014 TORINO: The Space, Uci MILANO: Odeon, Uci GENOVA: Uci, Space ROMA: Adriani, Andromeda, Lux *** Drammatico 32 .Spettacoli L’appello di Olmi contro guerre e Potere L Fantascienza Finalmente nello spazio da pionieri In “Interstellar” le immagini colpiscono per la rara e potente bellezza ALESSANDRA LEVANTESI KEZICH I nterstellar prende avvio su un pianeta Terra consunto e devastato da ricorrenti tempeste di sabbia dove vive con gli amati figlioletti Matthew McConaughey, ingegnere e astronauta ridotto a coltivare campi, che continua a sognare il tempo in cui l’uomo soleva alzava gli occhi al cielo a interrogar le stelle. E, infatti, appena gli si presenta l’occasione il nostro intraprenderà un ardimentoso viaggio nell’universo alla ricerca di nuovi lidi dove poter salvare un’umanità a rischio di estinzione. Con il suo nuovo film, Christopher Nolan gioca sul contrasto fra affetti familiari e sentimento collettivo della specie; mescola versi di Dylan Thomas e ipotesi scientifiche (probabilmente plausi- bili, visto che uno dei produttori esecutivi è il fisico Kick Thorpe); crea verdi distese di granoturco ed immense onde in mari sconfinati, gallerie gravitazionali e spazi mentali a cinque dimensioni. Decisamente troppo materiale da gestire nell’ambito di un film, pur lungo 168 minuti, che comincia come Signs e prosegue sulle orme di Gravity senza dimenticare Spielberg e il Kubrick di 2001 (opera amatissima da Nolan e ampiamente citata), per poi passare a un sottofinale memore di Inception. E tuttavia, nonostante l’innesto del registro epico/concettuale sulla sfera intimista resti poco convincente e gli interpreti (il vibrante McConaughey a parte) abbiano ruoli stinti, Interstellar fa dimenticare i suoi buchi drammaturgici infilando una serie di sequenze di rara e conturbante potenza: immagini di una bellezza che non è solo spettacolare, ma anche pregna di quegli aneliti metafisici, di quello spirito pionieristico che la società attuale ha sepolto sotto i dibattiti su Pil e Spread. Suggestiva la partitura di Hans Zimmer su uno sfondo sonoro che alterna fracasso assordante ad attimi di silenzio assoluto; i tanti soldi spesi si vedono tutti e, visto che parliamo di un’arte industriale, non è l’ultimo dei meriti. INTERSTELLAR Di Cristopher Nolan; con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain. Usa 2014 TORINO: Centrale, Cityplex, F.lli Marx; Ideal, Lux, Reposi, The Space, Uci MILANO: Arcobaleno,Centrale, Colosseo, Ducale, Gloria, Odeon, Orfeo, Plinius, Uci GENOVA: Uci, Space, Odeon ROMA: Adriano, Ambassade, Andromeda, Atlantic, Barberini, Broadway, Cineland, Doria, Europa, Galaxy, Jolly, Lux, Maestoso, Nuovo Olimpia, Odeon, Reale, Trianon **** Fermo immagine CLAUDIA FERRERO i piace estrema, come l’ha voluta Lars von Trier in Nymphomaniac. E ci piace più sentimentale, sebbene inquieta e sempre malinconica, come in Tre cuori di Benoît Jacquot. Charlotte Gainsbourg è rock in qualsiasi cosa faccia, merito dei geni di famiglia. E qui, in Tre cuori, a fianco della tenera, fragile e accattivante sorella di cinema Chiara Mastroianni, la sua anima irrequieta buca lo schermo ancora di più. C ungi dall’essere consolatorio, il titolo dell’ultimo film di Ermanno Olmi, Torneranno i prati, ha un senso amaro: allude all’ipocrisia della Storia riguardo le migliaia e migliaia di vittime sepolte sotto la neve durante la Grande Guerra, di cui tutti saranno pronti a dimenticarsi al primo riapparire dell’erba, ovvero in tempo di pace. E insieme a quei corpi sarà rimosso l’orrore assoluto di una guerra ingiusta e inaccettabile come qualsiasi altra guerra: questo il messaggio, forte e radicale, del maestro bergamasco. La lunga notte del film si svolge nel novembre 1917 a ridosso della disfatta di Caporetto, ma non sul quel fronte fatale. Ci troviamo in uno sperduto avamposto sulle vette degli Altopiani, dove la guerra si avverte nel rombo minaccioso e incalzante delle bombe che viola il silenzio immacolato del paesaggio; nei modesti oggetti della quotidianità militare ammassati nella trincea; nei fisici disfatti, negli accessi febbrili, nei torpori esausti di poveri soldati richiamati a compiere missioni suicide ubbidendo a ordini insensati. Il fatto è che il film inscena una specie di fantasia onirica, un affresco fra l’astratto e l’espressionista (in certi momenti si pensa alla pittura del tedesco Kiefer Anselm) nutrito dell’humus di una zona che non solo è stata feroce teatro di scontro e abbonda di ossari, steli, croci; ma è anche il luogo di vita e riflessione dell’autore, come si sa asiaghese d’elezione. Racconti paterni a parte, Olmi si è familiarizzato con la guerra girovagando nei boschi intorno a casa, conversando davanti al fuoco con l’amico «Sergente della neve» Mario Rigoni Stern, e ascoltando i paesani a partire dal «recuperante» Tony Lunardi. Non poteva che essere ambientato lassù sulle sue montagne, a un chiarore lunare che trascola ogni cosa in una sorta di metafisico bianco e nero, questo accorato appello «contro»: contro le carneficine e il Potere, in nome degli uomini di buona volontà sotto ogni cielo. [A. LK.] TORNERANNO I PRATI Di Ermanno Olmi; con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti Italia 2014 TORINO: Eliseo, Romano MILANO: Anteo, Apollo, Eliseo, Uci GENOVA: Ariston ROMA: Andromeda, Antares, Eurcine, Giulio Cesare, Jolly, King, Maestoso, Nuovo Sacher, Quattro Fontane, Royal **** LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 . Spettacoli .33 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 6 novembre 2014 Rai 1 6.00 Euronews 6.10 Il caffè di Raiuno 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 11.10 A conti fatti Attualità 12.00 La prova del cuoco 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.05 Dolci dopo il Tiggì 14.40 Torto o ragione? Il verdetto finale Attualità 16.00 La vita in diretta Attualità 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show Dal Teatro Delle Vittorie di Roma, Flavio Insinna conduce la nuova edizione del celebre gioco 21.10 Carosello Reloaded Attualità Rai 2 7.10 Heartland Telefilm 8.35 Le sorelle McLeod Serie 10.00 Tg2 Insieme Attualità 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg2 Costume e società Attualità 13.50 Medicina 33 Rubrica di attualità medica 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Castle Telefilm 17.00 SuperMax Tv Varietà 17.45 Rai Parlamento Telegiornale Attualità 17.55 Tg2 Flash L.I.S. 18.00 Tg sport 18.20 Tg 2 18.50 NCIS: Los Angeles Telefilm 19.40 NCIS Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Impazienti Sitcom 21.15 Che Dio ci aiuti 3 21.10 Virus - Il contagio... FICTION. Suor Angela gioisce alla ATTUALITÀ. Con la puntata "Renzi nel mirino", saranno ospiti di Nicola Porro, Giovanni Toti e Peter Gomez. In collegamento Maurizio Lupi, Giuliano Ferrara e Giovanna Cavallo notizia che Flora, una ragazza invalida, e il suo fidanzato hanno deciso di sposarsi. Guido tuttavia è convinto che lo sposo non sia sincero 23.35 Porta a porta Attualità 1.10 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.45 Sottovoce Attualità 2.15 StoriE della LetteraturA 2.45 Il console italiano Film (dramm., 2011) 4.20 Da Da Da 23.50 Tg2 0.05 Obiettivo Pianeta 1.05 Meteo 2 1.10 La Piovra Serie 3.25 Tg2 Eat Parade 3.40 Videocomic 4.30 SuperMax Tv Varietà Rai 3 6.30 Rassegna stampa italiana e internazionale 7.00 Tgr Buongiorno Italia 7.30 Tgr Buongiorno Regione 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.00 Elisir Attualità 12.00 Tg 3 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg3 Lis 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Terra nostra 2 TN 15.55 Aspettando Geo 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.15 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole SO 21.05 Bella addormentata ★★★ Canale 5 Italia 1 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.15 Centovetrine 14.45 Uomini e donne 16.15 Il segreto Telenovela 17.00 Pomeriggio cinque Attualità Approfondimenti e dibattiti in studio su temi di cronaca, politica, attualità e spettacolo in compagnia di Barbara D'Urso 18.45 Avanti un altro! 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Varietà satirico 7.45 Mike & Molly Sitcom 8.40 Psych Telefilm 10.30 The closer Serie 12.25 Studio Aperto 13.00 Sport Mediaset Sport 14.05 I Simpson Telefilm 14.30 Futurama Cartoni 14.55 2 broke girls Telefilm 15.15 Big Bang Theory Sitcom 16.05 E alla fine arriva mamma Sitcom 16.50 Chuck Telefilm Un nerd riceve da un vecchio amico, un agente della Cia, una e-mail criptata che scarica inconsciamente nel suo cervello tutti i segreti del supercomputer neurale Intersect 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI New York Telefilm 21.10 Il Segreto VII Francisca vuole conoscere il passato di Gonzalo, ma Don Celso non è disposto a parlare se prima lei non gli dirà il motivo di questa sua morbosa curiosità TELENOVELA. FILM. (dramm., 2012) con Toni Ser- villo. Regia di Marco Bellocchio. Una storia di eutanasia. Dopo 17 anni, Eluana Englaro non è più la Bella addormentata 23.10 Extant Telefilm 23.50 Blob Videoframmenti 0.00 Tg3 Linea Notte 1.05 Rai Parlamento Telegiornale Attualità 1.15 Cortoreale Documentari 1.45 La musica di Raitre 23.30 Matrix Attualità Conduce Luca Telese 1.30 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 2.00 Striscia la notizia (R) 2.35 Uomini e donne Talk show (R) Rete 4 La 7 6.50 Zorro Telefilm 7.10 Hunter Telefilm 8.05 Cuore ribelle Telenovela 9.30 Carabinieri Telefilm 10.35 Sai cosa mangi? 10.45 Ricette all’italiana Attualità 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia Telefilm 13.00 La signora in giallo Telefilm 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.40 Vento caldo Film (dramm., 1961) ★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore Soap opera 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.55 Omnibus Attualità Programma di informazione e approfondimento 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità Il programma di economia condotto in studio da Myrta Merlino 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Il commissario Maigret Telefilm 16.30 Murder 101 Telefilm 18.15 Il commissario Cordier Telefilm 20.00 Tg La7 20.30 Otto e mezzo Attualità 20.20 Calcio: NapoliYoung Boys 21.15 Life - Uomo e natura 21.10 Servizio pubblico DOCUMENTARI. Il biologo e natu- SPORT. Uefa Europa League. Fase ralista Vincenzo Venuto torna a esplorare in prima persona l’Italia e le aree più belle e selvagge di Africa, Centro America, Sud America e Asia ATTUALITÀ. In contemporanea su La7.it, settimo appuntamento con il programma di approfondimento politico condotto da Michele Santoro. Terza edizione a gironi. In diretta dallo Stadio San Paolo di Napoli, i partenopei allenati da Rafael Benítez si scontrano con gli svizzeri di Uli Forte 23.05 Uefa Europa League Speciale 0.35 Bandits Film (azione, 2001) con Bruce Willis, Kate Blanchett, Billy Bob Thornton. Regia di Barry Levinson ★★ UNA MARCIA IN PIÙ ALLE TUE DIFESE? SU CON IMMUNO 0.30 Teresa Film (comm., 1987) con Serena Grandi, Luca Barbareschi, Eros Pagni ★★ 2.10 Tg4 Night News 2.35 Le conseguenze dell’amore Film 0.00 Tg La7 0.30 Otto e mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber (R) 1.15 Coffee Break (R) 2.30 L’aria che tira (R) 5.00 Omnibus Attualità (R) Per preparare il tuo organismo all’arrivo della stagione fredda e quando le tue difese immunitarie sono messe a dura prova dalle molteplici situazioni di stress, SU con Sustenium Immuno Energy. La sua formula a doppia azione, con GLICINA, GLUTAMMINA, VITAMINE e ZINCO, è studiata per ATTIVARE e RINFORZARE le tue difese immunitarie. 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Guerrieri: Spartaco RAI MOVIE 11.45 Non dirlo a nessuno Film 14.00 Indovina chi Film 15.50 Rivincita x 2 Film 17.35 Rai News - Giorno 17.40 Billy Bathgate - A scuola di gangster Film 19.30 Il cappotto di astrakan Film 21.15 L’uomo della pioggia Film 23.30 Movie.Mag Magazine 0.00 Blow Out Film serie tv film 17.15 Un pesce di nome Wanda Jamie Lee Curtis vuole sedurre l’avvocato del socio per sapere dov’è il malloppo SKY COMEDY 17.30 Una settimana da Dio Jim Carrey imputa i suoi fallimenti, professionali e privati, al Padreterno SKY CINEMA 1 I segreti non riposano in pace I giurati che condannarono un serial killer misteriosamente cominciano a morire SKY MAX 17.35 Nei panni dell’altra Pamela è in crisi e rimpiange di non aver sposato l’amato Robert SKY PASSION 17.45 Salt Angelina Jolie è un’agente Cia che si ritrova al centro di un complotto SKY HITS 19.05 Abbronzatissimi Rimini: uno scalcinato pianista corteggia la padrona dello stabilimento balneare SKY COMEDY 19.15 C’era una volta un’estate Un adolescente troverà il coraggio di ristabilire il rapporto con la madre SKY CINEMA 1 Achtung! Banditi! Un gruppo di partigiani scesi in città trova la solidarietà degli operai SKY CLASSICS 19.30 La dura verità Storia di Mike, presentatore televisivo, e di Abby, produttrice dello show SKY HITS 21.00 La lunga notte del ‘43 L’indomani dell’8 settembre, il partito fascista si spacca tra falchi e colombe SKY CLASSICS Disaster Movie Will riceve in sogno l’annuncio della fine del mondo. Con Matt Lanter SKY COMEDY Matrimoni Francesca Neri mette in discussione il suo matrimonio con Diego Abatantuono SKY PASSION Cloud Atlas Un viaggio nello spazio e nel tempo, che abbraccia cinque secoli SKY MAX 21.10 Il grande e potente Oz In versione dark, le origini del celebre mago di Oz, tra amori e battaglie SKY HITS 22.35 Diamond Dog - Un tesoro di cane Un ragazzino salva un cane dagli abusi di tre ladri di gioielli SKY CINEMA FAMILY 22.45 Prendi i soldi e scappa Woody Allen, aspirante delinquente da sempre, colleziona fallimenti ed evasioni SKY CLASSICS 24 17.45 Grey’s Anatomy FOX LIFE 18.20 Cold Case FOX CRIME 18.30 Castle FOX 18.35 Donne nel mito: Barbra Streisand DIVA 6.45 Lo sconosciuto di San Marino Film 8.20 Il colosso di Rodi Film 11.00 L’esorciccio Film 12.50 Hazzard Telefilm 14.55 I quattro dell’Apocalisse Film 16.50 Zio Adolfo in arte Führer Film 19.10 Hazzard Telefilm 21.00 Zodiac Film 0.35 Kundun Film 2.45 Note di Cinema LIFE LIFE 19.45 I Simpson FOX 19.50 Poirot DIVA UNIVERSAL 20.05 Criminal Minds FOX CRIME Bones FOX LIFE 20.10 The Big Bang Theory FOX 20.35 The Big Bang Theory ARTE DISCOVERY CHANNEL 18.55 Britain’s Got Talent SKY UNO 20.50 Donne nel mito: Margherita Hack 19.10 19.25 DISCOVERY CHANNEL Cambio cuoco LEI Gli anni ‘90 NATIONAL GEOGRAPHIC 19.30 Michael Cunningham ARTE 19.45 X Factor Daily SKY UNO 20.00 ‘A Sciaveca ARTE Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL 20.05 Cuochi e fiamme LEI 20.10 The Sing Off SKY UNO 20.25 Come si fa? NATIONAL GEOGRAPHIC 20.55 Quei secondi fatali NATIONAL GEOGRAPHIC 21.00 Uomo vs squalo: vivi per miracolo FOX DIVA UNIVERSAL DIVA UNIVERSAL CSI Miami FOX CRIME Cucine da incubo FOX LIFE DISCOVERY CHANNEL Accumulatori seriali LEI Ante Factor SKY UNO 21.10 Toulose Lautrec ARTE X Factor 2014 SKY UNO 21.55 Crimini metropolitani LEI Rake FOX 21.50 The Big Bang Theory FOX 21.55 CSI Miami FOX CRIME Bones FOX LIFE 22.00 Padre Brown DIVA UNIVERSAL 22.25 The Big Bang Theory Invasione aliena NATIONAL GEOGRAPHIC 22.00 Auto da rockstar DISCOVERY CHANNEL Toulose Lautrec ARTE Mogli assassine LEI 22.15 22.50 22.55 River Monsters DISCOVERY CHANNEL Muoviti o muori FOX FOX LIFE CIELO 26 15.30 MasterChef Australia Varietà 16.30 Fratelli in affari 17.30 Buying & Selling 18.30 Fratelli in affari 19.15 Affari al buio 20.15 Affari di famiglia 21.10 Terminator Salvation Film 23.30 Strippers Documentari 0.15 Dancing at the Blue Iguana Film 2.30 Gli eroi del ghiaccio Documentari MTV 8 16.00 Motorhome Piloti di Famiglia 17.00 Friendzone: Amici o Fidanzati? 17.50 Teen Mom 2 19.50 Friendzone: Amici o Fidanzati? 20.15 Catfish: False Identita’ Magazine 21.10 Anteprima Doraemon 3D 21.20 Lo spaventapassere Film 23.00 Are You The One? Varietà REAL TIME NATIONAL GEOGRAPHIC 31 15.45 Abito da sposa cercasi Varietà 17.15 Quattro matrimoni - Canada 18.10 Quattro matrimoni Documentari 19.10 Amici Oltre Varietà 20.10 Cucine da incubo USA Varietà 21.10 Malati di pulito Documentari 23.05 Partorirò tuo figlio Documentari 0.05 Malattie misteriose Documentari intrattenimento 18.30 Domus Aurea - Il sogno di Nerone 18.40 A caccia di auto FOX 18.50 Poirot DIVA UNIVERSAL 19.15 NCIS FOX CRIME 19.20 I Simpson FOX 19.35 In Cucina con GialloZafferano FOX 22.45 Bones 22 19.05 Fast N’ Loud UNIVERSAL 18.40 Grey’s Anatomy 21.00 Padre Brown IRIS DMAX 15.10 Turtleman 16.00 River Monsters Sport 16.50 Affari a quattro ruote 17.45 Top Gear 18.35 Affari in valigia 19.30 Storage Wars Canada 20.20 Banco dei pugni 21.10 Affari a quattro ruote 22.50 Mixologist. La Sfida dei Cocktail - 1^TV film 14.10 Gallo Cedrone Carlo Verdone finisce in galera, in un paese arabo, per aver fatto il cascamorto PREMIUM COMEDY 14.35 Driven Un ex pilota deve rimettere sulla retta via una giovane promessa di Fornula Uno PREMIUM UNIVERSAL 15.30 Under Suspicion Morgan Freeman, poliziotto, sospetta del ricco Gene Hackman. Con Monica Bellucci PREMIUM CINEMA EMOTION 16.35 Il laureato Il giovane Dustin Hoffman avvia una relazione con la matura Anne Bancroft. Oscar PREMIUM UNIVERSAL 16.45 I segreti di Brokeback Mountain Delicata storia di un’amicizia che diventa amore. Leone d’oro e Golden Globe PREMIUM CINEMA 17.10 Le crociate Orlando Bloom scopre di essere figlio di un barone che lo nomina cavaliere PREMIUM CINEMA ENERGY 17.25 Il buio nell’anima La vendetta di una donna ambientata nel terrore delle strade buie di New York PREMIUM CINEMA EMOTION 17.40 Matrimonio a Parigi I figli di un imprenditore e un finanziere condividono un appartamento a Parigi PREMIUM COMEDY 19.25 Bounce Per riparare alle sue colpe, Ben Affleck incontra la vedova Gwyneth Paltrow PREMIUM CINEMA EMOTION 19.35 Severance - Tagli al personale Due belle ragazze stanno fuggendo in una foresta inseguite da un uomo PREMIUM CINEMA ENERGY 21.15 La migliore offerta Una storia d’amore fuori dagli schemi ambientata a Vienna. Di Giuseppe Tornatore PREMIUM CINEMA EMOTION Bastardi senza gloria Americani-ebrei detti i “Bastardi” sono scelti per portare paura nel terzo Reich PREMIUM CINEMA ENERGY Houdini - L’ultimo mago Houdini offre 10mila dollari a chi possa metterlo in contatto con la madre morta PREMIUM UNIVERSAL Gardener of Eden - Il giustiziere senza legge Un giovane salva accidentalmente una ragazza da un’aggressione PREMIUM CINEMA 23.00 Intervista col vampiro Storia di Louis, diventato vampiro nel 1791 a causa dello spregiudicato Lestat PREMIUM UNIVERSAL 52 serie tv 15.05 The Vampire diaries MYA 15.40 I Signori della Fuga ACTION 15.45 R.I.S. Roma 2 Delitti imperfetti TOP CRIME 15.59 Una Famiglia... Quasi Perfetta MYA 16.15 Joi Best JOI 16.25 Grimm ACTION 16.30 Friends JOI 16.50 Better With You JOI 16.55 Fairfield Road MYA 17.15 Almost Human ACTION 17.20 Mom JOI 17.45 Monk TOP CRIME 2 Broke Girls JOI 18.00 I Signori della Fuga ACTION 18.15 Suburgatory JOI 18.35 The Vampire diaries MYA Joi Best JOI 18.45 The middle JOI 18.50 Grimm ACTION 19.10 Big Bang Theory JOI 19.25 Law & Order: Unità Speciale TOP CRIME Una mamma per amica MYA 19.35 Almost Human ACTION Chuck JOI 20.25 I Signori della Fuga ACTION 21.05 Rizzoli & Isles TOP CRIME 21.15 Arrow ACTION The Carrie Diaries MYA Mom JOI 22.00 Gotham ACTION 22.05 Hart Of Dixie MYA 22.30 Royal Pains JOI 34 STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 SPORT MASSIMILIANO NEROZZI INVIATO A BAVENO Non è stata la necessità ad aguzzare l’ingegno, ma la pianificazione: «Ogbonna era disponibile, quindi potevamo continuare tranquillamente a giocare con la difesa a tre», ha spiegato Massimiliano Allegri dopo la notte di Champions. E invece: «Avevo in testa di cambiare sistema di gioco già dopo la partita di Empoli, per cercare di avere un giocatore in più nella fase offensiva e sfruttare al meglio le caratteristiche dei nostri centrocampisti». Così c’è stato il varo della difesa a quattro, il logo di Allegri insomma, completato dal centrocampo a rombo e due punte. Per chi ama le targhe, 4-3-1-2. Una sistemazione che dà la possibilità al tecnico bianconero di piazzare sul prato tutta l’artiglieria della terra di mezzo, il miglior reparto: Pirlo, Marchisio, Pogba e Vidal. Con il cileno da trequartista: martedì sera non proprio il massimo, anzi, il minimo. Non ha l’intuizione per l’ultimo passaggio, e neppure L’idea dopo la partita di Empoli, unico ostacolo gli infortuni a Evra e Asamoah il radar, ma Allegri già s’inventò una simile metamorfosi: al Milan, con Kevin Prince Boateng. Ovvero, un falso diez: invece di lanci e talento, fisico e inserimenti. Uno che sarebbe poi il primo della trincea, una volta perso palla. Chissà. Dunque, non è stato azzardo, ma rischio abbastanza calcolato visto che l’assetto era stato ovviamente provato, e non solo negli ultimi giorni. Diciamo che è andata bene: era la notte in cui pesava il risultato, e non il gioco, ma s’è visto anche quello. Per tratti non brevi, con robusta produzione di palle gol. Semmai la sciagura è stata quelle di fallirle, compreso il rigore sulla campanella, quello che avrebbe fatto quadrare i conti dei gol. Il ricordo di come stava andando la partita fino al 61’ addolcisce la serata e gonfia l’orgoglio, ma se ripensi alle occasioni sfumate, resta il rimpianto. Intervista DALL’INVIATO A BAVENO L evate le castagne dal fuoco della Champions, ieri Paul Pogba ha vinto quella d’Oro, premio che da trent’anni lo Juventus Club Mottarone consegna al miglior bianconero. In principio fu Platini, poi Zidane e Trezeguet: «Un giorno spero di essere come loro», sorride il francese, cresta rasata e orecchino d’oro, Eurolega, Sassari s’inchina al Real Eurolega, ieri quarta giornata del girone A: Real Madrid-Dinamo Sassari 115-94. Nulla da fare per la squadra sarda che, pur trascinata da Rakim Sanders (foto), è stata sconfitta come da pronostico in una partita spettacolare e dal punteggio altissimo. Domani tocca all’Olimpia Milano, impegnata in trasferta contro il Panathinaikos (gruppo C). LA VITTORIA IN CHAMPIONS CON L’OLYMPIACOS INAUGURA IL PROGETTO DEL TECNICO Il tweet L’abbiamo vinta tutti assieme, soffrendo come gruppo con i nostri fans. Ora dipende tutto da noi, possiamo puntare al primo posto. Fiuuu Massimiliano Allegri La svolta LAPRESSE Difesa a 4 e centrocampo a rombo, prima Juve firmata Allegri Vidal trequartista come era successo con Boateng al Milan “Voglio avere un giocatore in più nella fase offensiva”. Le novità però non finiscono qui: tra le opzioni c’è anche il tridente La nuova Juve 4-3-1-2 Lo special team Evra Asamoah Pogba Tevez Chiellini Pirlo Buffon 4-3-3 Vidal Bonucci (Barzagli) Marchisio Llorente Vidal Morata Bonucci Marchisio Lichtsteiner (Caceres) Tevez Chiellini Buffon Llorente Pogba Lichtsteiner Centimetri-LA STAMPA Pogba, testa da top player “Con questa maglia sono felice E vorrei essere come Zidane” La stella Juve: “Il Pallone d’Oro? Prima o poi...” sopra una camicia bianca con giacca scura di velluto. Elegantissimo Top player. E pazienza se si presenta ai circa 350 tifosi arrivati a Baveno, sul lago Maggiore, con un’ora e mezzo di ritardo. Del resto, era giorno libero. Paul Pogba, come ci si sente ad aver fatto gol in Champions? «Sono molto felice e contento per tutte le cose che sono capitate. Era una partita importante, da vincere. Non resta che continuare così». Con il nuovo contrattone si sente un top player? (sorriso) «No. Mi sento un giocatore della Juve, che vuol fare bene per se stesso e per tutta la squadra». Resterà qui per molti anni o i tifosi bianconeri devono preoccuparsi? «Hey, ho appena rinnovato il contratto. E poi sono davvero contento qui: quando mi metto questa maglia, sono un ragazzo felice». L’ad Beppe Marotta dice che lei può fare la storia di questo club: come Platini, Zida- Sbirciando la classifica del girone, la vittoria con un solo gol di margine rimane pericolosa: l’Olympiacos, in caso di arrivo in volata, farebbe valere il peso delle reti segnate in trasferta. Ma è pur sempre una vittoria, e afferrata ribaltando il destino, che sull’1-2 s’era fatto cupo. La collezione autunno-inverno di Allegri potrebbe non essere finita qui, l’allenatore bianconero ha la tentazione di armare anche le tre punte, all’occorrenza: «Il tridente? Non lo so, può darsi. Ho cinque giocatori in attacco molto bravi, quindi mi danno ampie soluzioni». Ma, appunto, solo in determinate partite o situazioni. Perché al momento, l’allestimento di serie dovrebbe diventare il 4-31-2, a partire da domenica prossima, contro il Parma. Sempre che il progetto tattico non sia sabotato dai referti medici. Ieri è arrivato quello di Asamoah, che con i greci s’era battuto con senso di abnegazione, nonostante il ginocchio sinistro dolorante: stop di quindici giorni, a causa di un’infiammazione. Con Evra fuori uso, bisognerà reperire un altro terzino sinistro, ma l’idea è quella di continuare. Come in Champions, dove Allegri ha gli stessi punti di due stagioni fa (e finì bene), e il doppio dell’anno scorso (e finì male). Almeno, la Juve s’è ripresa il destino tra i piedi e un nuovo modo di giocare. quando gioco. Tutto il resto non mi interessa». Le interessa che martedì avete cambiato modulo? «Non è cambiato nulla, io stavo sempre al mio posto: abbiamo fatto una bella partita, e ci siamo sentiti molto bene con questa formazione». La Juve potrà giocare anche a tre punte? ANSA Paul Pogba, 21 anni ne, Trezeguet. Ci pensa? «Magari. Lo vorrei. Mi fa piacere che qualcuno pensi una cosa così: spero un giorno di essere come loro». Zidane sostiene che lei potrebbe giocare anche come lui, trequartista: che cosa ne pensa? «Non lo so proprio. So solo che io mi sento bene sul campo, «E perchè no? Possiamo giocarci. Anche se poi dipende solo dal mister». A Sassuolo ha esultato come un matto, idem martedì: quanto le mancava il gol? «Per niente. Volevo solo vincere: e se fa gol un altro, bene lo stesso». Che effetto fa essere nella lista del Pallone d’Oro? «Fa piacere. Ma un giorno, mi piacerebbe vincerlo». [M. NER.] LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Anche la Fifa sospende Tavecchio Oggi in Tv Fino al prossimo 7 aprile il presidente della Figc Carlo Tavecchio non sarà eleggibile a cariche Fifa, oltre a quelle Uefa. Così ha deciso il comitato disciplinare del massimo organismo mondiale del pallone, estendendo di fatto anche alla Fifa la sanzione inflitta lo scorso 7 ottobre a Tavecchio dall’Uefa per le sue frasi sugli extracomunitari «mangiabanane...». 13,00 Sport Medaiset 14,00 Tg Sport 18,00 Tg Sport 18,00 Calcio Europa 19,00 Sport Mediaset 19,00 Calcio. Helsinki-Torino Il Bayern ha vinto ancora: la delusione di Mattia Destro e Daniele De Rossi 8 La partita L’analisi Chi sale E Italia1 RaiSport1 Rai2 Sportitalia Italia1 PremiumCalcio1 Bayern Monaco 2 Roma 0 Bayern Monaco Roma (3-4-3) (4-3-3) Neuer 6,5; Benatia 6,5, J. Boateng 6, Alaba 8 (36’ st Rode sv); Rafinha 6, Lahm 6 (43’ st Hojbjerg sv), Xavi Alonso6,5 (27’ st Shaqiri sv), Bernat 6,5; Goetze 7, Lewandowski 6,5, Ribery 7 Skorupski 5; Torosidis 5,5, Manolas 5, Y. Mbiwa 5,5, Holebas 5 (1’ st Cole 6); Keita 5, De Rossi 5,5, Nainggolan 5; Florenzi 6,5 (14’ st Pjanic 5,5), Destro 5, Iturbe 4,5 (29’ Gervinho 6) ALL. Guardiola 7 ALL. Garcia 5 AP RETI: pt 38’ Ribery, st 19’ Goetze Il Bayern passeggia Ma basta per stendere ancora la Roma Chi scende Rafinha 6 ARBITRO: Cakir (Tur) 6 AMMONITI: Xavi Alonso SPETTATORI: 68 mila T 25’pt Nainggolan spreca 38’pt Bavaresi in vantaggio 19’st Il raddoppio 40’st La Roma tira in porta Troppo divario, il ko del City però “salva” i giallorossi choc inatteso: evidentemente il tecnico francese ha il camincidente non si è ripe- pionato in testa e, ieri, aveva tuto, ma solo nel pun- l’intenzione di costruire una teggio. L’incidente so- squadra meno ricca di talento, no le 7 reti (ad una) incassate ma più fresca nel motore e nedalla Roma all’Olimpico due gli equilibri. settimane fa: ieri, dentro l’AlL’arena di Monaco di Bavielianz Arena è andato in scena ra è un gioiello. In avvio, i gialil secondo tempo di una com- lorossi danno l’impressione di media, purtropguardare negli po dolorosa per i DOPO IL 1-7 DELL’ANDATA occhi gli avvergiallorossi. Rudi Garcia stravolge il dna sari senza affanGarcia, alla vigino alcuno: è vedella squadra: assetto ro, il Bayern ha lia, aveva andifensivo, ma è inutile in mano l’inerzia nunciato quello che doveva essedella notte, ma, re l’obiettivo della sua squa- dietro, Manolas e i suoi fratelli dra: non fare punti perchè, per greci (ben tre a comporre la sua stessa ammissione, im- retroguardia romanista) non possibile nel fortino tedesco, ballano, se non a tratti. È solo ma provare a giocare una sfi- un’illusione perchè le colpe da coraggiosa e aggressiva. giallorosse nascono là in mezVerdetto? Di coraggioso (e ag- zo, dove Nainggolan scivola gressivo) non si è visto niente, più di una volta con il pallone nonostante Garcia abbia disegnato una formazione senza gran parte degli interpreti di qualità della sua rosa. La notte GIRONE A di Monaco ha messo in evidenza ancora una volta lo spread Malmoe 0 fra le duellanti, un mondo di Atletico Madrid 2 distanza, un mondo, quello baJUVENTUS 3 varese, intoccabile. La Roma Olympiacos 2 ha vestito i panni da provinPROSSIMO Atletico Madrid-Olympiacos ciale ed è andata male: nemTURNO Malmoe-Juventus 26 novembre meno un tiro in porta fino a 5 minuti dalla fine, peggio della CLASSIFICA sfida da incubo dell’Olimpico. Atletico I ragazzi di Pep Guardiola 6 9 Olympiacos Madrid hanno masticato il solito calcio, senza Robben e Muller, 3 6 Malmoe JUVENTUS senza mostrare grande entusiasmo al momento dei due GIRONE E gol, quasi fossero una conseguenza logica del trotterellare Bayern Monaco 2 in mezzo al campo davanti ad ROMA 0 un’opposizione impalpabile. Manchester City 1 In avvio c’è stata una Roma Cska Mosca 2 che è rimasta a guardare, a PROSSIMO CSKA Mosca-Roma sorpresa perchè una rivoluTURNO 25 novembre Manchester City-Bayern Mon. zione tanto radicale di Garcia CLASSIFICA nessuno l’aveva messa in preventivo. D’accordo Totti, ma le Bayern esclusioni al fischio d’inizio di 4 12 Cska Mosca Monaco De Sanctis (davvero strano il turn over fra portieri), Pjanic 2 4 Manchester ROMA City e Gervinho suonano come uno GUGLIELMO BUCCHERI L’ fra i piedi e Keita spezza, ma non costruisce. Destro si dà da fare, inutilmente. Florenzi è un gladiatore, ma, si fa presto male. I tedeschi non appena la Roma non occupa tutte le zolle del campo lasciando scoperta la propria corsia destra. Da quel momento, i conti sono già chiusi: i giallorossi appaiono spuntati, anche nelle versione inedita di ieri sera, e il duello assume, a tratti, il significato di un allenamento. Come dopo il 7 a 1 dell’Olimpico, le buone notizie per la Roma arrivano dall’incrocio fra il Manchester City e il Cska Mosca: la vittoria dei russi a Manchester tiene De Rossi e soci prepotentemente in corsa per gli ottavi di finale. Bisognerà non perdere a Mosca e battere gli inglesi nell’ultima sfida nella Capitale. Chi sale Florenzi 6,5 E Chi scende Iturbe 4,5 T PSG e Barça agli ottavi. Il Chelsea si ferma a sorpresa B GIRONE Basilea Ludogorets Real Madrid Liverpool PROSSIMO TURNO 26 novembre C GIRONE 4 0 1 0 Basilea-Real Madrid Ludogorets-Liverpool PROSSIMO TURNO 26 novembre 6 Bayer Leverkusen Liverpool 3 Ludogorets 3 Zenit San Pietroburgo 4 Benfica F GIRONE Apoel Fc-Barcellona Paris Saint Germain-Ajax PROSSIMO TURNO 25 novembre 2 Apoel Nicosia Centimetri LA STAMPA D GIRONE PROSSIMO TURNO 26 novembre 3 3 4 1 Anderlecht-Galatasaray Arsenal-Borussia Dortmund 5 Borussia Dortmund 12 Arsenal 7 4 Anderlecht 2 Galatasaray 1 G Maribor Chelsea Sporting Lisbona Schalke 04 0 2 1 0 Paris Saint-Germain 10 Barcellona 9 Monaco GIRONE CLASSIFICA Ajax Finalmente il primo tentativo giallorosso verso Neuer: il portiere tedesco respinge prima su Gervinho e, poi, sulla saetta di Nainggolan. CLASSIFICA 12 Basilea PROSSIMO TURNO 25 novembre Il raddoppio bavarese è merito di Lewandowski che, dal fondo, mette Goetze in condizioni di andare a segno a due metri da Skorupski. CLASSIFICA Real Madrid Ajax Barcellona Paris Saint-Germain Apoel Nicosia I tedeschia vanno in vantaggio: Ribery serve Alaba sulla corsia di sinistra, il difensore taglia verso l’area e invita il fantasista francese al colpo vincente. Arsenal Anderlecht Borussia Dortmund Galatasaray Bayer Leverkusen-Monaco Zenit S. Pietroburgo-Benfica CLASSIFICA L’unica azione della Roma nel primo tempo nasce da un lancio di Florenzi per Nainggolan: il belga è solo davanti a Neuer, ma non aggancia il pallone. Qualificate agli ottavi Benfica 1 Monaco 0 Zenit San Pietroburgo 1 Bayer Leverkusen 2 H GIRONE Athletic Bilbao Porto Shakhtar Donetsk Bate Borisov 1 1 4 2 Schalke 04-Chelsea Sporting Lisbona-Maribor PROSSIMO TURNO 25 novembre CLASSIFICA 35 19,00 Calcio. S.Etienne-Inter PremiumCalcio 20,30 Volley. Perugia-Ankara FoxSports2 21,05 Calcio. Napoli-Young Boys Italia1 21,05 Calcio. Fiorentina-Paok PremiumCalcio1 23,05 Speciale Europa League Italia1 23,30 Calcio&Mercato Sportitalia 2,00 Basket. Nba. Houston-S.Antonio SkySport2 4,30 Golf. Hsbc Championship SkySport3 Ribery e Goetze in gol Tedeschi qualificati Alaba . 0 2 5 0 Bate Borisov-Porto Shakhtar Don.-Athletic Bilbao CLASSIFICA 9 Chelsea 8 Schalke 04 5 Porto 10 Shakhtar Donetsk 8 1 Sporting Lisbona 4 Maribor 3 Bate Borisov 3 Athletic Bilbao 1 FUORICAMPO MessicomeRaul GolinChampions: untronoperdue GIGI GARANZINI a serata della Roma era segnata. È stata comunque più decorosa del previsto, perché non era facile rigiocarsela con i marziani dell’1-7 a domicilio ed ha avuto ragione Garcia a cambiare le linee dalla cintola in su. Così facendo si è garantito maggior protezione, e tenuto lontano il rischio di un’altra mattanza. Non solo. Ha anche, e forse soprattutto risparmiato tre pedine come Totti, Pjanic e Gervinho che vanno dosate un po’ col bilancino, e avendo riposato all’Allianz Arena potrebbero, dovrebbero incidere ben Leo Messi diversamente domenica sera contro il Torino. Il resto lo hanno fatto i russi vincendo a Manchester e ribaltando le gerarchie del girone. Ma a rubare la scena della serata di Champions ha pensato Leo Messi. I gol segnati ad Amsterdam sono il 70° e il 71° firmati in coppa dall’asso del Barcellona. Il che significa che in un sol colpo Messi ha non solo scavalcato l’eterno rivale Ronaldo, al momento ben più avanti di lui nella classifica cannonieri della Liga. Ma ha soprattutto raggiunto Raul in vetta a quella dei goleador europei di tutti i tempi. Trattandosi di gol fuori ordinanza, Messi ha pensato bene di non essere banale. Il primo lo ha segnato di testa come nella finale vinta a Roma sullo United nel 2009, giusto per citare un precedente di grido. Meno spettacolare e insieme più difficile, perché là Leo aveva staccato in corsa, trovando l’incrocio dei pali. Qui è saltato a candela, su una traiettoria molle, ma l’ha schiacciata ugualmente al di fuori della portata dell’ultimo difensore retrocesso sulla linea. Il secondo, lo ha prima dettato e poi firmato alla sua maniera: puntando l’area, fintando il sinistro dal limite e poi invece allargando al fido Pedro che gliel’ha rimessa alla perfezione sulla corsa per la spaccata vincente. Non è il miglior Messi di carriera. E non è nemmeno nelle condizioni ideali tattiche per esserlo, perché dopo una stagione passata a cercare la miglior convivenza possibile con Neymar, la megalomania barcellonista gli ha rifilato anche Suarez con cui fare i conti. Ma è pur sempre il fenomeno che cominciò a segnare in Coppa giusto nove anni fa al Camp Nou contro il Panathinaikos e non ha alcuna intenzione di smettere. Anche in Liga è a un passo dal primato dei cannonieri di tutti i tempi. E non ha che 27 anni. L 1 36 .Sport STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 100 giorni d’Europa Il Toro lucida la storia e guarda lontano Stasera a Helsinki tra orgoglio, cambi e imbattibilità Retroscena ROBERTO CONDIO INVIATO A HELSINKI ra il 30 luglio e il Toro, partito per Stoccolma, tornava a frequentare l’Europa dopo 20 anni di assenza. Con l’entusiasmo e i dubbi della matricola, con la voglia di godersi ogni istante di un’avventura che avrebbe anche potuto essere molto breve. Cento giorni dopo, invece, i granata sono ancora in giro per il continente, felici e imbattuti. A Helsinki, oggi affrontano la loro quarta sfida in trasferta, dopo aver vinto in Svezia e pareggiato in Croazia e in Belgio. Hanno superato due turni preliminari, hanno chiuso al comando l’andata del girone di Europa League. Senza subire un solo gol in 7 partite. Gran bel modo di riaffacciarsi alle coppe perse nel 1994. Fuori dall’Italia, il Toro era diventato soltanto storia. Sempre più impolverata, peraltro. Questi ultimi 100 giorni sono bastati per rinfrescare 50 Europa League, si gioca sul sintetico Amauriacasa,dentroLarrondonel3-4-2-1 Anni Passati dalla conquista della prima vittoria esterna in Coppa, proprio in Finlandia 1 A Helsinki si gioca sul sinte- tico. Per il Toro di Ventura sarà la 3ª volta: prima del 3-0 di Stoccolma sul Bromma ci fu il debutto del marzo 2012 a Castellammare di Stabia, in B. Ora sono in Europa League, a sfidare chi ha appena rivinto campionato e coppa di Finlandia. L’Hjk sabato s’è preso il suo ennesimo trofeo ai rigori, dopo 120’ tosti. Era la 58ª partita di una stagione iniziata a gennaio e ormai agli sgoccioli. «Ma non siamo stanchi», assicura il portiere Doblas, ex Napoli. All’andata lo bucò Amauri, ora influenzato e rimasto a casa con Moretti, Vives, Maksimovic e Barreto, più l’infortunato Bovo e i «fuori lista» Farnerud, Perez e Peres. Morale: solo 16 convocati E Hjk Helsinki Marcelo Larrondo, 26 anni (4-2-3-1) più due Primavera in gita-premio: il difensore Dalmasso del 1996 e la punta Edera del 1997. Probabile il rientro dal 1’ di Masiello, con Molinaro pronto a dargli il cambio; possibile il cambio di modulo con un 3-4-2-1 e Larrondo sostenuto dall’estro di Sanchez ed El Kaddouri. PREMIUM CALCIO1 sbagliato un giovedì, è il leader di uno dei 12 gruppi di Europa League e oggi potrebbe ipotecare seriamente i sedicesimi di finale. «Speriamo di riuscire a provare anche questa esperienza - auspica Giampiero Ventura -. Il fascino delle coppe aumenta notevolmente una volta finiti i gironi, nelle sfide a eliminazione Gli avvisi si ordinano presso: TORINO - via Lugaro 15, tel. 011.6665211/258; PIEMONTE NORD - via Colombo 4, Biella tel. 015.2522926-8353508; PIEMONTE SUD - corso Giolitti 21bis, Cuneo tel. 0171.609122; LIGURIA - corso Italia 20/4, Savona tel. 019.8429950; Il prezzo delle inserzioni risulta dal prodotto del numero di parole (minimo 15) per la tariffa della Rubrica, con l’aggiunta dei diritti fissi e delle imposte pari al 22% globale e deve essere corrisposto anticipatamente. PREZZI A PAROLA DELLE RUBRICHE (IVA ESCLUSA) 1 Affari e Capitali, 2 Attività Commerciali, 5 Immobiliare Vendita, 6 Immobiliare Acquisto Euro 2,84 /// 3 Lavoro Offerte, 7 Affitti Offerte, 8 Affitti Domande, 9 Autoveicoli, 10 Viaggi e Vacanze, 11 Matrimoniali, 12 Investigazioni, 13 Varie Euro 2,61 /// 4 Lavoro Domande: - operai, autisti, fattorini, personale pubblici esercizi, impiegati, personale domestico, baby sitter, lavori vari e part-time, assistenza sanitaria, Euro 0,91 /// tecnici Euro 1,59 /// altre domande Euro 2,61 Avvisi urgenti, data fissa, o neretti: il doppio. Neretti urgenti, data fissa: il quadruplo. Urgentissimi: il triplo. Elementi aggiuntivi: Fondino colorato: +25%; Keyword: €5,00; “A.”: €3,17; Logotipo: €23,00 ATTIVITA’ COMMERCIALI Impiegati Negozi/aziende acqu./gerenze IMPIEGATA amministrativa, pratica contabilità Iva clienti / fornitori, mod. Intra, riconciliazione banche, lavori segreteria, offresi. Disponibilità immediata. Tel. 338.7591334. 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Dal Brommapojkarna all’Hjk, passando per Rnk, Bruges e Copenaghen, il Toro non ha ancora L’allenamento del Toro al Sonera stadium di Helsinki AFFARISSIMO Mentone Garavan sul mare, in immobile recente, appartamenti vista mare mozzaiato da € 119.000 italgestgroup.com Tel. 0184.055550. ALBENGA Bilocale come nuovo, terrazzino loggiato. Comodo al mare. Termoautonomo. € 160.000. Classe E. Fondocasa Tel. 0182.1903390. ALBENGA Monolocale ristrutturato. Finemente arredato, comodo al mare e servizi. Termoautonomo. € 135.000. Classe G. Fondocasa Tel. 0182.1303390. LOANO Ottimo investimento! Centralissimo bilocale sul mare, recente costruzione. Classe B - Ipe 47,12 Kwh/mq anno. Tel. 019.669972 - 339.1895414 335.5936762. LOANO Splendida occasione! Direttamente da impresa, bilocale con box. € 230.000. Classe A. Tel. 019.669972 339.1895414 - 335.5936762. NEL RINOMATO Centro Storico di Imperia P.M. appartamento tinello, cucinotto, camera, cameretta, bagno. Ristrutturato a nuovo. Termoautonomo. 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Fin d’ora, però, il bilan- bile pretendere brillantezza cio è positivo. È un percorso che sempre. Resta, però, il valore volevamo fare e che cerchiamo assoluto di questa esperienza. di condurre nel migliore dei mo- Per chi va in campo, ma anche di. Anche se molto ci sta dando, per il club che esporta un’immama abbastanza ci sta toglien- gine rilevante». Esporta anche do...». la passione dei tiÈ il prezzo da L’ESORDIO IL 30 LUGLIO fosi, troppo a lunpagare per chi ingabbiati nei Dai dubbi dell’avvio go conosce poco patrii confini. In alla qualificazione proporzione, ci l’Europa, per chi non può permet- ipotecabile in anticipo sono più granata tersi rose ridonsugli eurospalti danti. Così, giun- VENTURA PRAGMATICO che all’Olimpico. to in coda al se- «Siamo in emergenza Erano 1500 a condo ciclo di 7 Bruges, a settemma sappiamo quanto bre; saranno 424 partite senza soconta l’occasione» sui seimila attesi sta, il Toro si ritrova con un bel oggi al Sonera po’ di assenze pesanti, tra ac- Stadium dell’Hjk: tantissimi se ciacchi e rotazioni doverose, e si considerano costo e lunghezcon la stanchezza di chi è co- za del viaggio ma anche la temstretto a fare gli straordinari. peratura sullo zero e il rischio «Per molti giocatori è la prima della prima neve stagionale. volta, a questi ritmi - spiega il Proprio qui vicino, a Valketecnico granata -. Ed è impossi- akosken, il Toro conquistò la sua LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Le altre italiane in campo 1 Inter, Napoli e Fiorentina: ANSA l’Europa League delle italiane è anche affare loro. I nerazzurri sono attesi da un incrocio pieno di insidie in Francia dove li aspetta il S. Etienne, capace, due settimane fa, di imporre lo 0 a 0 a San Siro. «Chi gioca contro di noi dà sempre il 120 per cento, ma - spiega il tecnico nerazzurro Mazzarri - noi dobbiamo vincere...». Conquistare il bottino pieno è anche la missione del Napoli, bruciato dal ko di in Svizzera contro lo Young Boys e desideroso di riprendere la corsa verso i sedicesimi di finale: Benitez, condottiero azzurro, terrà a riposo Callejon e Higuain. E, la Fiorentina? I viola di Montella stentano in campionato così il viaggio in Europa è diventato un appuntamento di peso per tornare a sorridere: un successo contro il Paok Salonicco significherebbe il pass per i sedicesimi. In breve Inter (4-2-3-1) (3-5-1-1) PREMIUM CALCIO/HD 16 ORE 19 30 Ruffier Carrizo 2 Theophile-Catherine Andreolli 24 Perrin Vidic 26 Bayal Sall Jesus 27 6 15 5 Tabanou Mbaye 25 6 Clément Guarin 13 18 Lemoine Medel 18 7 Gradel Kuzmanovic 21 9 17 22 Hamouma Dodò 10 Erdinç Kovacic tradizione è salva, ma lo spettacolo sugli spalti è stato desolante (5.153 spettatori). Silvio Berlusconi per impegni politici ha disertato il XXIII Trofeo intitolato a suo padre e neppure la figlia Barbara ha potuto prendere parte all’evento. Il Milan ha tenuto testa ai campioni della Libertadores del San Lorenzo. Due a zero per i rossoneri il risultato finale, a segno Pazzini e Bonaventura. 9 13 Van Wolfswinkel Icardi Volley, Champions ARBITRO: VINCIC (SLO) All: GALTIER 1 La Macerata va ko All: MAZZARRI 1 Champions, 1 Girone F, la classifica: Inter 7; Qarabag 4; St.Etienne 3; Dnipro 1. L’altra partita (ore 19) Qarabag-Dnipro. 1° turno ieri: Fenerbahce Istanbul-Macerata 3-2. Stasera (alle 20,30 diretta FoxSports) PerugiaAnkara. Berruto, futuro in bilico Fiorentina Paok (4-3-3) (4-3-3) PREMIUM CALCIO 1 12 ORE 21,05 Napoli Young Boys (4-2-3-1) (4-2-3-1) ITALIA 1/HD - PREMIUM CALCIO/HD - SPORTMEDIASET ORE 21,05 Tatarusanu Glycos 71 1 Rafael Mvogo 18 4 Richards Kitsiou 70 16 Mesto Sutter 23 19 Basanta Katsikas 4 4 Henrique Von Bergen 40 Tomovic Vitor 15 26 Koulibaly Rochat 23 Pasqual Tzavelas 3 5 Britos Lecjacks 8 16 Kurtic Tziolis 6 77 Gargano Sanogo 35 5 21 7 Pizarro Kace 26 88 Inler Bertone 6 32 Lazzari Tzandaris 32 24 Insigne Steffen 11 14 6 72 Ilicic Salpingidis De Guzman Kubo 31 33 Gomez F. Pereira 10 14 Mertens Nuzzolo 29 6 Vargas Athanasiadis 33 91 Zapata Hoarau 99 ARBITRO: DELFERIERE ARBITRO: HANSEN (DAN) All: MONTELLA All: BENITEZ All: ANASTASIADIS Fabio Cannavaro (41 anni, al centro), ha vinto il Mondiale nel 2006 allenato da Marcello Lippi (a destra) Milan ok nel deserto Incontro ct-federazione prima vittoria esterna nelle coppe europee. Tra cinque giorni saranno 50 anni fa. Da allora, ne sono arrivati altri dieci colpi. Ne servirebbe un altro per festeggiare il 100° giorno della nuova vita granata in Europa. «Dispiace essere arrivati qui in emergenza - dice Ventura -, ma l’importanza dell’occasione è ben chiara nella testa di tutti». Non tutti c’erano già all’inizio del percorso, a Stoccolma. Era un Toro in fase di ripartenza, quello. Non aveva ancora riabbracciato Darmian, Maksimovic e Gillet; riscoperto Gazzi; lanciato Jansson e Gaston Silva; preso Quagliarella, Sanchez Mino e Amauri. Stasera mancherà di nuovo qualcuno. Perché domenica c’è la Roma e il campionato per il momento è più complicato della coppa. Intanto, però, anche grazie a loro l’Europa adesso sa di nuovo chi è il Toro. Neotecnico Calcio, Trofeo Berlusconi St. Etienne All: FORTE 1 A un mese e mezzo dal 13° posto dell’Italia ai Mondiali, il presidente della Federvolley Magri ieri ha incontrato il ct Berruto. In discussione la conferma del tecnico (contratto fino a Rio). Vela, Volvo Ocean Race Abu Dhabi sul podio 1 Volvo Ocean Race: Team Abu Dhabi ha vinto la 1a tappa Alicante-Cape Town, dopo 7 mila miglia e 26 giorni, davanti di 12 minuti a Team Dongfeng. F1, iscrizioni 2015 Novità Manor 1 Girone K, classifica: Fiorenti- 1 Girone I, classifica: Young 1 Confermate le 11 squadre na 9; Guingamp 4; Paok 3; DinamoMinsk0.L’altrapartita(21,05): Guingamp-Dinamo Minsk. Boys, S.Praga, Napoli 6; S.Bratislava 0. L’altra partita (21,05): S.Praga-S.Bratislava. di quest’anno, la Marussia è iscritta (sub iudice) con il vecchio nome Manor. Sport .37 . REUTERS ALLENERÀ IL GUANGZHOU CAMPIONE IN CARICA Cannavaro in Cina sulle orme di Lippi È stato l’ex ct, che sarà direttore tecnico, a scegliere il suo successore MATTEO DE SANTIS Altro che una semplice «Little Italy» calcistica, a Canton c’è un vero protettorato della scuola italiana. Al Guanzhogu Evergrande, dopo tre edizioni vinte di fila della Chinese Super League (il campionato), la Champions League asiatica alzata nel 2013 e un altro paio di trofei raccolti (la coppa nazionale del 2012 e la supercoppa dello stesso anno), si sono trovati così bene con Marcello Lippi da fargli designare in piena libertà il successore per la panchina, un po’ come fece il Manchester United con Ferguson. E la scelta, nonché primo atto dirigenziale del Lippi direttore tecnico, è ricaduta su Fabio Cannavaro, al primo impiego da capo allenatore suc- cessivo a un’esperienza da vice di Cosmin Olaroiu all’Al-Ahli. Tutti e due di nuovo insieme dopo le convivenze al Napoli e in Nazionale. La colonna vertebrale del nuovo Guanzhogu ricalcherà quella dell’Italia campione del mondo nel 2006. Con la differenza, più formale che sostanziale, che allora il ruolo di Cannavaro era di capitano e di Lippi il commissario tecnico. Il primo emanazione in campo delle direttive del secondo, un quadretto destinato a ripetersi anche sotto le rispettive nuove vesti. Il maestro e l’allievo non saranno soli, ma accompagnati da un bel po’ di italiani che bazzicano il Guanzhogu: dentro il campo come Alberto Gilardino, guarda caso altro componente della trionfale spedizione azzurra nel mondiale tedesco, e Alessandro Diamanti, ma anche fuori grazie a uno staff di collaboratori made in Italy con il vice allenatore Massimiliano Maddaloni, l’assistente Narciso Pezzotti, il preparatore dei portieri Michelangelo Rampulla e quello atletico Claudio Gaudino. Insomma, problemi di lingua non ce ne dovrebbero essere. DAL 3 AL 9 NOVEMBRE ® I GIORNI DELLA RICERCA SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA TORNANO I GIORNI DELLA RICERCA®: TANTI APPUNTAMENTI DIVERSI PER CONOSCERE I PROGRESSI DELLA RICERCA SUL CANCRO E SOSTENERE IL LAVORO DEI RICERCATORI. CERIMONIA AL QUIRINALE AIRC ENTRA NELLE SCUOLE I CIOCCOLATINI DELLA RICERCA 6 NOVEMBRE 5 E 6 NOVEMBRE 8 NOVEMBRE I Giorni della Ricerca si aprono con una cerimonia al Palazzo del Quirinale. In questa occasione il Presidente della Repubblica, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, del mondo della ricerca e della cultura, consegna i premi AIRC “Credere nella ricerca” e biennale FIRC “Guido Venosta”. Anche quest’anno i ricercatori AIRC incontrano gli studenti di oltre 50 scuole secondarie per renderli partecipi dei progressi della ricerca e condividere con loro la passione con cui affrontano le sfide di ogni giorno. In 600 piazze migliaia di volontari AIRC distribuiscono una speciale confezione di cioccolatini Lindt per sostenere il lavoro dei ricercatori. Da lunedì 10 novembre, la distribuzione prosegue in oltre 1.600 filiali UBI Banca. LA RAI PER AIRC INCONTRI NELLE UNIVERSITÀ UN GOL PER LA RICERCA DAL 3 AL 9 NOVEMBRE 5 NOVEMBRE 8 E 9 NOVEMBRE Per una settimana le trasmissioni televisive e radiofoniche RAI raccontano al pubblico i risultati ottenuti nella cura del cancro e le nuove sfide sulle quali stanno lavorando migliaia di ricercatori. AIRC organizza quattro Incontri, in collaborazione con le Università di Bari, Ferrara, Firenze e Trento, per raccontare agli studenti delle discipline scientifiche le nuove frontiere della ricerca e le storie dei suoi protagonisti. I grandi campioni del calcio italiano invitano i loro tifosi a sostenere i giovani talenti della ricerca. Anche la Nazionale italiana sarà al fianco di AIRC in occasione della partita del 16 novembre. ® Lorenzo, 17 anni fa è guarito dal cancro. Scopri la sua storia e tante altre su airc.it. CONTRO IL CANCRO, IO CI SONO. Donatori, volontari, ricercatori: ci sono migliaia di persone che insieme, ogni giorno, sostengono la ricerca. Perché sanno che, soltanto uniti, potremo rendere il cancro sempre più curabile. PER INFORMAZIONI E DONAZIONI: 800.350.350 - WWW.AIRC.IT - CCP 307272 PARTNER ISTITUZIONALI PARTNER “UN GOL PER LA RICERCA” 12 45 67 18 9AB5CDE F B5C7C 82 LA STAMPA 12 14 56 IN VIA LAGRANGE FINO AL 24 DICEMBRE originali bijoux e molto altro ancora, per regalare a chi amiamo un oggetto unico, e nel contempo poter aiutare un bambino malato. Parte così la raccolta fondi di Adisco per sostenere un nuovo importante progetto: la realizzazione dell’Isola di Margherita, un reparto che sarà operativo all’interno dell’ospedale Infantile Regina Margherita per il sostegno dei bimbi affetti da malattie rare ed incurabili. Per i bimbi dell’Infantile il mercatino di Natale Adisco Anche quest’anno l’associazione Adisco Piemonte, per sostenere la ricerca e la cura delle malattie degenerative, ha allestito un mercatino di Natale presso gli spazi di via Lagrange 5d, aperti da oggi al pubblico fino al 24 di- IL TEMPO IN CITTÀ Oggi MIN (˚C) Un anno fa 10 9.6 8.0 MAX Ieri 14 12.8 22.3 Diario cembre. Un appuntamento ormai consolidato per grandi e piccoli che vogliono immergersi in un mondo magico e fatato, nel centro storico della città. Teneri peluches, suggestive decorazioni di Natale, deliziosi dolcetti e panettoni, Il mercatino apre oggi TORINO LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail cronaca@lastampa.it 1 specchiotempi@lastampa.it 1 quartieri@lastampa.it Le firme false del Pd arrivano al Tar Oggi prima udienza ma è probabile un rinvio Massimiliano Peggio A PAGINA 44 Da San Mauro a Rimini per uccidere LA PRIMA VOLTA IN CITTA’ DA PONTEFICE LA CUGINA: «SPERO TROVI IL TEMPO PER NOI» Il 21 giugno la visita del Papa a Torino IL CASO La Regione e il costo del diabete ALESSANDRO MONDO L’annuncio in Vaticano: verrò un giorno solo per l’Ostensione «Il prossimo 21 * L’attesa. giugno, a Dio piacendo, mi I RITRATTI DEI VIP TORINESI ALLA MOSTRA «SHIT AND DIE» recherò in pellegrinaggio a Torino per la Sacra Sindone e San Giovanni Bosco». Così ieri Papa Francesco all'udienza generale ha dato l’annuncio della sua visita. Ieri Papa Bergoglio ha parlato di un giorno solo, il primo d’estate, una domenica, l’ultima dell’Ostensione. Accoltella la moglie e il nuovo compagno di lei: arrestato Servizio A PAGINA 48 Martinengo A PAGINA 45 Migliaia in coda a “Io Lavoro” LA STORIA Animatori e rappresentanti i più ricercati Nadia Ferrigo A PAGINA 50 Fonsatti entra nel cda del Regio Noseda nominato direttore dell’anno da una rivista Usa L’alluvione vent’anni dopo REPORTERS Come non li avete visti mai Guido Novaria Indemini, Lisa, Minucci e Peggio DA PAGINA 40 A PAGINA 43 A PAGINA 55 Chiamparino si commuove ricordando il 1994 Insalaco e Mondo A PAGINA 53 Il rebus di via Roma ANDREA ROSSI A furia di annunci, frenate e rilanci il piano pedonalizzazioni del Comune si va ingarbugliando. E scatena sospetti: «Non è che ogni giorno propongono una soluzione diversa perché in realtà non vogliono fare nulla?». Dubbi che il Pd ieri ha riversato sull’assessore alla Viabilità Lubatti, il grande accusato. Il quale ha incassato e più tardi, lontano da consiglieri e colleghi di partito, è tornato alla carica: «Andiamo avanti. Il punto non è se pedonalizzare o no, ma come farlo». E dove? Lu- batti ha incaricato i suoi uffici di studiare cinque progetti: via Roma, via Monferrato, via San Donato, via Santa Giulia, via Barletta. Il primo è quello che più sta a cuore all’assessore e meno al Pd. «Fosse per me chiuderei non solo via Roma, ma anche piazza Castello, via Santa Teresa e via Micca». Pausa. «Ovviamente dopo averne discusso con tutti». Il suo partito, tramite il vice capogruppo Alunno, gli ha risposto per le rime: «Le poche risorse a disposizione vanno spese in zone periferiche, con progetti di rilancio e senza decisioni calate dall’alto». Di questo passo non se ne farà nulla. I l finale della storia è ancora da scrivere, ma l’incipit è chiaro. Siamo nel perimetro della Sanità piemontese, con riferimento al diabete e ai prodotti per i diabetici. In Piemonte costano più che in altre regioni, senza un perchè. Questo secondo i dati dell’assessorato di corso Regina Margherita. I numeri: oltre 250mila le persone affette da diabete in Piemonte, con un trend purtroppo in crescita; 37 milioni il costo a carico del sistema sanitario regionale solo per le voci di spesa collegate ai prodotti erogati in convenzione con le farmacie e i negozi autorizzati (le strisce per misurare la glicemia, le penne e gli aghi per l’insulina). «Se confrontiamo la spesa del Piemonte con quella di altre Regioni, ad esempio Toscana, Marche e Lombardia, il contenimento della spesa farmaceutica può passare anche da queste voci importanti di spesa - dichiara l’assessore Saitta -: parliamo di almeno il 20 per cento del totale». Fino al 2013, in Piemonte il prezzo unitario delle strisce per misurare la glicemia era di 0.53 euro, sceso poi a 0.46 con una delle ultime delibere dell’allora assessore Paolo Monferino. «Un prezzo oggi ancora troppo alto in confronto a quello unitario previsto dalla gara Consip di 0.21 euro», calcola Saitta. Il messaggio è chiaro. 12 45 67 18 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 gg Dossier/La settimana dell’arte EMANUELA MINUCCI Un paio di occhiaie violacee con attorno un sindaco. Il lato B della Parietti, senza la Parietti (e scopri che è lei dalla dicitura sotto il quadro ad olio). La Littizzetto con una boccuccia da bambola gonfiabile e sotto la scritta «Lucianina boccafina», Marco Travaglio con un piercing al naso e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo destrutturata su più tele, con un video dedicato alle sue mani e alle sue spille che trasfigurano in spiritelli dispettosi. È Cattelan, signori, lo si poteva immaginare. E con un titolo così, poi, «Shit & Die», letteralmente defeca e muori (a voler tradurre con un linguaggio per famiglie) non ci si aspettava certo una mostra tutta confetti e cartoon. A Palazzo Cavour però, che dà il benvenuto agli invitati facendoli passare in un androne tappezzato con 40 mila dollari veri la stanza più ammirata dal pubblico al vernissage di ieri sera è stata proprio quella dedicata al potere e sorvegliata (memento mori) dallo scheletro del professor Carlo Giacomini, direttore del Museo di Anatomia. Nella gallery dei ritratti stravolti o rimaneggiati ci sono Sergio Marchionne, Lapo, John e Elkann, Lavinia Borromeo, Piero Angela, Chiambretti, Marco Boglione. REPORTERS Sandretto e il «collage» Patrizia Sandretto Re Rebaudengo accanto all’opera che la ritrae: «Come si fa a prendersela con Cattelan?» «Cattelanata» Sono passati tutti sotto le grinfie creative di artisti come Thomas Braida, Valerio Nicolai, Emiliano Troco, e Aleksander Veliscek e molti altri. Qualcuno ne è uscito con i connotati stravolti, altri meno. Ma nessuno si è offeso: «E come si fa a offendersi con l’arte?» ribatteva ieri Patrizia Sandretto Re Rebaudengo osservando il video delle sue mani: «E poi è Cattelan. Non puoi prendertela con Cattelan». Il selfie con i ritratti E lui, l’artist terrible del dito medio ieri si è divertito come un matto a vedere il pubblico dell’anteprima farsi un selfie davanti al ritratto di Fassino che sembrava un Warhol passato in lavatrice e a quanto pare anche Fassino si è fatto un sorriso promettendo: «Non vedo l’ora di complimentarmi con gli autori». Stessa risata e un «bellissimo» è stato il commento da parte di Marco Travaglio, mentre Alba Parietti si è detta «orgogliosa che Cattelan abbia messo in mostra la mia parte migliore, che non ho mai usato per fare carriera. A 53 anni è un REPORTERS REPORTERS REPORTERS Il sindaco Fassino Oscar Farinetti Una tipica posa riflessiva del sindaco di Torino che ha reagito con grande divertimento: «Ringrazio gli artisti e spero di vedere presto la mostra» Il patron di Eataly è fra gli altri «potenti» torinesi oggetto di un ritratto caricaturale in mostra a Palazzo Cavour Cattelan e ritratti mai visti L’ironia contro i vip della città Ieri il vernissage della mostra “Shit & Die”. Da oggi il via ad Artissima bella soddisfazione». Insomma, il potere di Torino e la città stessa in questa sua lunga seduta di autocoscienza collettiva che è «Shit & Die» ha reagito con un moto di lusinga. Fra le migliaia di invitati della padrona di casa Sarah Cosulich (direttrice di Artissima), va detto, ieri sera il tasso di collezionisti stranieri era altissimo. Forse non sapevano nulla della forca dei Savoia o delle perver- sioni molliniane o delle manie del conte Cavour, ma sono rimasti deliziati da questo antipasto - anzi per qualcuno è il piatto forte di questi quattro giorni con Artissima che comincerà oggi, e per i più fortunati tutto il novembre di Contemporary art in cui gli appassionati d’arte rimpiangono di non avere il dono dell’ubiquità. Sarah Cosulich, elegante come una scultura di Giacometti (indi- menticabile la scritta nero su nero «Shit & Die» sul revers della giacca) riceve i complimenti del mondo dell’arte, critici, esperti d’avanguardia, cattelaniani puri. E la gente che fa la coda, fuori, sfida una pioggia sottile. «The end» Si respira la vita in questo inno alla morte sempre in agguato, per un invito a tenere i piedi per terra di fronte alla caducità dell’esistenza ben rappresentato dal bolide che lentamente si accartoccia secondo dopo secondo seguendo il ritmo disarmonico dei metronomi di Martin Creed, ci sono paradisi di colori, torri di torrone, soffitti di zucche. Pugni sotto la cintura sferrati con guanti di velluto, quelli del trio Cattelan Ben SalahPapini (che accostano le polaroid voyeristiche di Mollino al ritorno al futuro - oggi assai malinconico dei pezzi di design di Talponia, progettati nel 1969 da Gabetti e Isola per Olivetti. «Noi siamo così - dice un visitatore con accento francese - come questi mobili. Fammi una foto: è il mio ambiente». Poi c’è l’ex studio del conte Cavour, completamente incellophanato. Un modo per mettere in freezer la storia. twitter@emanuelaminucci 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 . Cronaca di Torino .41 g «Beard’s» Fianco a fianco È il titolo del progetto che vede la partecipazione del fotografo Daniele Ratti realizzato in collaborazione con l’hair stylist Franco Curletto Il teschio di cristalli Swarovski di Nicola Bolla accanto allo stemma di una confraternita del 500 DAVIDE BELLUCCA Paratissima Flash Back Farsi fare la barba e diventare un’opera d’arte Gioielli e armature per rispondere alle stesse domande simbolo di nostalgia o di rifiuto di Mohammed Morsi, primo presidente barbuto, in contrapposizione a Hosni Mubarak, che aveva bandito la barba per i dipendenti governativi. «Con Curletto abbiamo deciso di raccontare per immagini questo lato oscuro – spiega LUCA INDEMINI Daniele Ratti –. Da oggi a sabato, a partire dalle 18, in un set Da oggi a domenica, servi- dotato di sedia da barbiere, imzio completo: barba e ca- mortaleremo 17 uomini e donpelli. Non è la promozione ne con barbe finte, vere, glam, di un barbiere, ma l’effetto colorate, insolite. I ritratti sadi due progetti speciali di ranno poi inseriti in altrettanParatissima, realizzati in te scatole nere, dove saranno collaborazione con l’ecletti- visibili attraverso un piccolo co hair stylist torinese foro. Queste scatole, che raffiFranco Curletto. gurano la parte misteriosa di Il progetto fotografico/ ciascuna di noi, verranno performativo «Beard’s», esposte in un armadio bianche vede la partecipazione chissimo, che rappresenta del fotografo Daniele Ratti l’esteriorità luminosa». L’arsotto la direm ad i o sarà zione artistica GIOVANNI GASTEL esposto domenidi Francesca Autore della galleria ca a Torino Canfora, metEsposizioni. di ritratti dei volti te al centro Non solo bardi creature aliene be, anche i capelquella che per gli hipster di li diventano opetutto il mondo è diventata re d’arte, sculture da sfoggiauna questione di stile. re, nella mani di Franco CurMa al di là delle mode, la letto, che con il fotografo di barba assume diversi signifi- moda Giovanni Gastel ha dato cati a seconda della declina- vita all’esposizione «Genesi zione storica e geografica. dello spazio», nell’ambito di Per il mondo ebraico era con- ParaPhotò. Si tratta di una galsiderata una fonte di forza, leria di ritratti, che racconta per i romani ha rappresenta- un ciclo di creazioni dello stilito un simbolo di eterna giovi- sta torinese. Giochi d’ombre, nezza; presso gli antichi po- immagini seppiate per racconpoli Egiziani radersi era con- tare volti e acconciature di cresiderato un dovere religioso, ature aliene, abitanti di un unimentre nell’Egitto di oggi, verso postumano, che richiaportare o meno la barba può mano le atmosfere e i persoessere interpretato come un naggi di «Mad Max». Il progetto del fotografo Daniele Ratti con Curletto La forca dei Savoia Uno dei pezzi più ammirati della mostra: la forca dei Savoia che è stata rimontata a Palazzo Cavour La Regione «Tuttobello,mailMuseodiRivoli?» 1 «Mostra incantevole, da perderci la testa, chissà Artissima cosa sarà». Ieri sera a Palazzo Cavour i commenti positivi si sprecavano. La gente si è messa in coda aspettando di potere entrare, dopo i vip. Insomma un grande successo per la prima di «Shit & Die». Molto soddisfatta anche l’assessore alla Cultura della Regione Antonella Parigi, che, dopo aver fatto i complimenti all’organizzatrice di Artissima Sarah Cosulich ha commentato: «Se devo trovare un difetto a questa iniziativa farei notare che il nostro museo di arte contemporanea, cioè il Castello di Rivoli non è stato coinvolto come si poteva: in- REPORTERS somma, andava valorizzato di più». Le due roccaforti dell’arte contemporanea a Torino e in Piemonte sono infatti la Galleria d’Arte Moderna e il Castello di Rivoli. La prima partecipa ed è destinataria di acquisti, il secondo è coinvol[E. MIN.] to solo in ZonArte. REPORTERS Vernissage al Pala Alpitour Stasera l’apertura al pubblico ELENA LISA tutti dalle 10 del mattino fino al 9 novembre - 32 galleristi hanno esposto ciò che meglio rappresentava un artista o un filone. Per il numero di persone presenti non è stato facile avvicinarsi ad armature e gioielli, stampe e fotografie. Un pout pourri apparentemente casuale. Rimescolato dall’esperienza delle organizzatrici e dal valore delle gallerie scelte per la mostra. Le più note e quotate in Italia. Il senso dell’arte è lì. Esattamente nel punto in cui il teschio di cristalli Swarovski di Nicola Bolla si mostra accanto allo stemma di una confra- La città ternita del sedicesimo secolo. «Rappresentiamo un modo di L’arte è comunanza. È an- comprendere l’arte - aggiunge tico e moderno che insieme Ginevra - e cerchiamo di diffonsuscitano un’emozione si- derla non solo tra gli appassionamultanea. O perlomeno l’ar- ti. La prima edizione ha avuto te la intendono così Stefania molto successo. Per questo ci ha Poddighe e Ginevra Pucci, le cercati Milano. Ma abbiamo direttrici della seconda edi- scelto di tornare qui. Torino è zione di Flashuna città strana, back al Pala LA CURATRICE con pulsioni diAlpitour. E’ creativa «L’arte è senza età verse. e conservatrice cerca di rispondere allo stesso temI galleristi ai dubbi del vivere» po». Ma è l’unica, Stefania e Ginevra sono due in Italia, a dedicagiovani donne che hanno lavo- re una settimana intera all’arte. rato sodo per una decina di Vicino all’astrattismo di mesi. Hanno organizzato una Agostino Bonalumi ci sono i manifestazione il cui sottoti- «sei pittori di Torino» e i collatolo è: «l’arte è tutta contem- ge di Carol Rama. Al Pala Isoporanea». Ieri si sono godute zaki, anche il gigantesco «pael’inaugurazione con una birra saggio con cavallo» è incornifredda in mano, discutendo di ciato dal verde fluorescente opere, galleristi e senso della dell’allestimento. vita. «Perché l’arte è senza età C’è chi si scosta dalle opere e - dice Stefania - in tutte le epo- osserva da lontano. Chi si avviche risponde al tentativo di cina e guarda particolari. Il deesaudire le grandi domande siderio, a vederli tutti così assull’esistenza». sorti, è diventare nella prossiAl Pala Alpitour - l’ingres- ma vita esperti d’arte e provare so da questa sera è aperto a l’emozione di restare catturati. 12 45 67 18 9AB5CDE F B5C7C 82 LA STAMPA 8 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 . Cronaca di Torino .43 gg Dossier/ La settimana dell’Arte MASSIMILIANO PEGGIO «Devo ancora trovarlo un mio quadro falso ben fatto... Sono tutti dozzinali». Parola di maestro. Ugo Nespolo è uno degli artisti contemporanei più contraffatti e apprezzati dal mercato dei falsari, soprattutto torinese. Ma l’opera d’arte falsa, se non è grossolana, può ingannare occhi esperti. Ne sa qualcosa un collezionista americano, tornato a casa da Torino con un Kandinsky tarocco in valigia, pagato a un commerciante quasi 800 mila euro. La storia Nel caveau dei falsi il capolavoro è una truffa g 2012, i carabinieri hanno sequestrato in Italia 4975 opere false, per un valore di 78 milioni di euro. Di queste, 134 erano state trovate a Torino, in abitazioni private, in mercatini, in aste. Colpa forse della crisi, che prosciuga i risparmi delle famiglie, oggi il trend è in calo. Nel primo semestre 2014, a livello nazionale, sono state sequestrate quasi 600 opere fasulle, per un valore di circa 15 milioni e mezzo. L’App antifalsari Nespolo è in buona compagnia. Ai falsari piacciono ad esempio i «tagli» su tela di Lucio Fontana, facili, a prima vista, da replicare e spacciare per autentici. Nel caveau dei carabinieri c’è anche un gigantesco «half dollar» di Franco Angeli, copia delle sue aquile americane. Due anni fa il Tpc di Roma ha smascherato una banda specializzata nella ri- Affari d’oro S’incrociano storie come queste negli scaffali del caveau nel comando dei carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale, alle spalle di Palazzo TRUFFA CONTROLLI Un collezionista ha pagato 800 mila euro per un falso Kandinsky Nei primi 6 mesi del 2014 sono state sequestrate 600 opere falsificate Reale, dove tuttora sono custodite 79 opere false, di cui 60 sono quadri di pittori moderni e contemporanei. Tra questi un Nespolo fasullo, ispirato alle sue opere in acrilico realizzate su composizioni lignee. «È stato il maestro in persona a dirci che quel quadro non è suo - spiega il capitano Guido Barbieri, comandante del nucleo Tpc - Anche se, per la verità, basterebbe avere un’infarinatura della produzione di Nespolo per accorgersene. In questo caso le tessere di legno sono state tagliate senza cura e la materia prima non è di elevata qualità». Ma la truffa della crosta rende. Eccome. Nel produzione della serie «half dollar» di Angeli, così apprezzata dal mercato. «L’arte contemporanea e moderna - spiega Barbieri - è più facile da falsificare perché i materiali impiegati dagli artisti sono spesso di uso comune: plastica, legno, stoffa. Per capirci, è estremamente difficile riprodurre i componenti chimici dei colori antichi o procurarsi tele vecchie di secoli». Se non si è esperti, meglio informarsi. L’Arma ha realizzato un’App per aiutare gli appassionati d’arte a evitare le trappole «del buon affare». Sul sito web carabineri.it c’è anche un decalogo per fare acquisti sicuri. REPORTERS Nespolo uno dei più imitati Nei sotterranei del comando dei carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale, a due passi da Palazzo Reale, sono custodite, tra i capolavori recuperati ai predoni dell’arte, le opere «taroccate» sequestrate ai falsari e oggetto di indagine 12 45 67 18 44 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Le firme false del centrosinistra arrivano al Tar Irpef, i sindacati contro la Regione “No all’aumento” Oggi la prima udienza, probabile un rinvio Cgil, Cisl e Uil: pagano sempre i soliti noti MASSIMILIANO PEGGIO Anche per Sergio Chiamparino è arrivato il giorno del Tar, per le presunte firme false. Dopo il tramonto anticipato del governo regionale di Roberto Cota, demolito dai ricorsi per l’illegittimità delle sue elezioni, l’attenzione torna sul Tribunale Amministrativo del Piemonte. Oggi, nell’aula presieduta da Lanfranco Balucani, la Lega Nord tenta di riprendersi la rivincita chiedendo l’annullamento delle elezioni del centrosinistra. A chiederlo è l’ex consigliera provinciale Patrizia Borgarello, che nell’esposto al Tar ha elencato una serie di irregolarità nella raccolta delle firme a sostegno delle lista regionale «Chiamparino Presidente» e quelle per le circoscrizioni provinciali «Monviso» e Pd. L’udienza Non sarà un’udienza decisiva. Anzi, molto probabilmente la causa, numero 52, sarà rinviata. Oltre all’opposizione dell’avvocatura regionale a difesa del presidente Chiamparino, nei giorni scorsi altri due avvocati sono scesi in campo per contrastare il ricorso leghista. Il primo a farlo è stato il professor Vittorio Barosio, per conto dei 25 consiglieri regionali del Pd. «Tutti i consiglieri - spiega Barosio - sono da considerare “controinteressati”, in quanto direttamente coinvolti nell’esito del ricorso. Come tali hanno diritto ad intervenire in causa». E sulla questione, l’avvocato Barosio solleva il problema della mancata notificazione del ricorso a tutti i «controinteressati». Ma non è tutto. Attacca direttamente il ricorso principale della leghista Borgarello sostenendo, come già fa l’avvocatura della Regione, che è inammissibile. «Il Tar non lo può ammettere perché è tardivo, in quanto doveva essere presentato entro 30 giorni dalla proclamazione degli eletti. Il listino regionale ALESSANDRO MONDO I piemontesi attendono di sapere quanto dovranno pagare, e in che proporzione. I consiglieri regionali, compresi alcuni di maggioranza, storcono il naso e hanno chiesto all’assessore al Bilancio di riferire in commissione. La giunta fa i conti I sindacati, invece, partono alla carica. Un segnale in vista di lunedì, quando la giunta regionale definirà gli aumenti Irpef, e per quali aliquote. Impossibile intervenire sugli scaglioni, aumentandoli e rimodulando l’aumento, come rifletteva ieri mattina Sergio Chiamparino. Gli scaglioni dell’Irpef nazionale coincidono con quelli dell’imposta nazionale, ha precisato l’assessore Reschigna: di cambiarli non se ne parla. REPORTERS Tempi lunghi Oltre all’opposizione dell’avvocatura regionale, nei giorni scorsi altri due legali sono scesi in campo contro il ricorso ANSA Levata di scudi I sindacati confederali bocciano l’intervento sulle aliquote e chiedono un incontro immediato con la Regione Le ipotesi di Chiamparino è stato proclamato il 6 giugno. Avendo depositato il ricorso il 10 luglio, hanno superato i termini di presentazione». Le altre liste delle circoscrizioni «provinciali», passate al vaglio della proclamazione tra il 6 e il 13 luglio, rientrerebbero solo in parte nei termini dei 30 giorni. «Per questo motivo spiega Barosio - abbiamo inten- Il legale dei consiglieri del Pd: il ricorso non è stato notificato ai «controinteressati» zione dei chiedere al Tar una sentenza parziale di inammissibilità del ricorso». Gli schieramenti Nell’arena legale contro Chiamparino non si è lanciata solo Patrizia Borgarello. Con due ricorsi «incidentali» si sono uniti l’avvocato Fabrizio Borasio, a nome «del ricorrente Franco Vercelli» e l’avvocato Sara Franchino, È lo stesso Reschigna che ieri, rintuzzando le domande dei giornalisti, ha accennato alla possibilità che alla fine il rincaro sia leggermente minore dei 112 euro l’anno per circa 600 mila famiglie, mentre altri due milioni di piemontesi saranno esentati. Concetto, quest’ultimo, ribadito dal presidente. Molto dipenderà dal gettito che la Regione si prefigge di ottenere: lunedì si parlava di 70 milioni, ieri si vociferava di 60. Partita aperta. compagna dell’ex consigliere regionale Michele Giovine, artefice delle firme false che portarono al crollo delle giunta Cota. Quest’ultimo ricorso è firmato da quattro elettori, tra cui proprio la sorella di Giovine. «Questi ricorsi - replica Barosio - sono incidentali per modo dire, sono “travestiti”, perché in genere si fanno contro quello principale, non a sostegno. Anche questi ricorsi, comunque, sono tardivi e inammissibili». Gli elettori Ieri mattina, come ultimo atto prima dell’udienza, l’avvocato Sabrina Molinar Min, che in passato aveva assistito Mercedes Bresso nella causa contro Cota, ha presentato «un intervento ad opponendum». Un’azione legale aggiuntiva ma mirata sempre a contrastare il ricorso leghista e ottenerne il rigetto. Un’arma in più a difesa di Chiamparino. «Ho fatto questo intervento - afferma l’avvocato Molinar Min - a nome di due elettori, interessati a difendere la posizione dell’amministrazione regionale». Stop dai sindacati Intanto aumenta il nervosismo. I sindacati, il primo fronte a levare gli scudi, sono giù in fibrillazione: non gradiscono il merito, cioè il rincaro, e nemmeno il metodo, ovvero l’assenza di consultazione. E questo, anche se ieri Reschigna ha assicurato il confronto a tutti i livelli. «Non si possono sempre prelevare le risorse dalle tasche di operai, impiegati e pensionati - protestano Elena Fer- Nuovo fondo Perglisfratti 3,7milioni 1 Diciannove milioni per le politiche abitative: 3,7 saranno destinati al nuovo fondo salva-sfratti, 5 al fondo sociale morosità incolpevole per i residenti in case Atc, 8 al nuovo bando per il sostegno alla locazione in case private, 2,5 alle agenzie per la casa (come Locare a Torino). Sono i numeri forniti dall’assessore Ferrari. Soddisfatto Marco Grimaldi: «Un mese fa abbiamo ottenuto l’istituzione di un fondo salva sfratti regionale che consentisse alle famiglie sotto sfratto per morosità incolpevole di restare nelle proprie case». Sembrava una dichiarazione di intenti: ora ci sono le risorse. ro per la Cgil, Giuseppe Scarsi per la Cisl e Francesco Lo Grasso per la Uil - . I redditi più bassi vanno risparmiati». Questo è il punto: «La presunta soglia dei 28 mila euro ricomprende lavoratori e pensionati che già hanno contribuito e pagato più di altri il peso della crisi». E ancora: «I provvedimenti della giunta Cota hanno pesato sui ceti più deboli e favorito quelli più ricchi. Nel 2013 è stata incrementata l’Irpef in modo non proporzionale, producendo un effetto distorsivo che ha significato un aumento medio per i redditi più bassi, da 36 a 70 euro l’anno, mentre i redditi più alti hanno avuto una riduzione da 10 a 18 euro l’anno. Una distorsione che abbiamo chiesto di correggere, non di aggravare». Da qui la preoccupazione - «a maggior ragione, mentre si riduce l’Irap alle imprese senza che questo garantisca nuova occupazione» - e la richiesta di un confronto con la Regione. Per ora. 1 Unalettricescrive: 2 «Unadecinadigiornifailpe- diatra diagnosticava a mio figlio di 22 mesi una “sospetta ernia inguinale”eciprescrivevaunavisitachirurgicaspecialisticaperpoter determinare se e quando sarebbe stato da operare. Contatto dunqueilcupdelReginaMargherita, che solerte e preciso ci fissa lavisitaperfinefebbraio2015.Dal momento che la prenotazione sfora i 30 giorni indicati con priorità nell’impegnativa, chiamo il cupviatelefono,emiconfermano che il Regina Margherita non tienecontodellepriorità. «Piano B, chiamo il sovracup. Fornisco i dati del bambino, lo stesso codice dell’impegnativa già usata al Regina Margherita. Segnalolapriorità,equestavolta midiconochecisonoduepossibilità: Condove o Pianezza. Pazienzailviaggio,maaccetto. «La mattina stabilita mi presentoall’AsldiPianezza,mifanno entrare, iniziano a parlottare fra loro, a commentare la data di na- 12344567 936 A3B26 tendo sul titolo. E se fosse un messaggio subliminale?» G.R. Unlettorescrive: 1 1234567 96 4596A7567 96B45C7A6DD7D64AE B7A637567F 1EB375674 7 769E 96 B756F1A363446AE6EF14AE77BB75EB66A69E663E54F 1 scitadelbambino,einfinemicomunicano che loro non sono competentiinquantochirurgiageneralee non pediatrica. Io spiego che ho prenotato tramite cup e non conosco certo le procedure interne; dove mi mandano, vado. Parlottano ancora domandandosi come il sovracupabbiapotutoprenotaredue volte con la stessa impegnativa… Infinemichiedonosevogliofarvisitare ugualmente il bambino, perchétantohannogiàregistratolavisita, è passato l’orario di prenotazioneeoramainonsipuòdisdire.Io titubo e mi domando: ma sono o non sono competenti, perché se non lo sono come possono aver re- gistrato la visita? Nel frattempo la dottoressaprendeinmanolasituazioneedicecheun’occhiatacomunque gliela dà. Le sue conclusioni: “Sospettaerniainguinale,sirimandaalReginaMargherita”.26,70Euroditicket,grazieetantiauguri. «Bilancio finale: ho perso una mattinata di lavoro; viaggio A/R Torino-Pianezza, 26,70 di ticket a vuoto, devo perdere altre ore di lavoro per andare nuovamente dal pediatra per altra impegnativa, riprenotare al Regina Margherita, che oramai starà calendarizzando a marzo, e fare finalmente la visita. Sempre che l’ernianonsiinfiammi,intalcasoan- drò al pronto soccorso per saltare tutto il girone infernale». I.I. sfileranno verso la Reggia di Venaria: sarebbe una buona occasione per restaurare la lapide stessa che appareinpessimecondizioni» Unlettorescrive: 2 «Scrivo in merito alla lapide, incastonatanelterreno,situatadavanti al Castello del Valentino che ricordalavittoriadiAlbertoAscari nel Gran Premio del Valentino del 1955 al volante di una Lancia D50 con il numero 6 (allora gara di FormulaA,oggiFormula1). «Ho letto della decisione di riproporre il Salone dell’Automobile di Torino nel giugno del 2015 proprio all’interno del Valentino con una parata di oltre mille auto che CARLOLOMATER Unlettorescrive: se utilizzo del sarcasmo, ma essendo in questo periodo scoraggiato dall’immagine della mia città e ora leggendo le dichiarazioni rilasciate dall’artista Cattellan: “Torino ha scommesso su di me!” per lo spazio concesso al Palazzo Cavour (w l’arte a prescindere comunque) per Shit And Die, provoco anch’io riflet- 2 «Scusate 2 «Apagina2delcronologico273 approvato il 4 agosto 2014 è scritto, intemadiconcessionesuiluminicimiteriali:“...nonsiravvisaalcunaragione di interesse pubblico a prorogareulteriormentelaconcessionea favore della ditta Z… dal momento che c’è indubbio vantaggio economico per la città a far subentrare il nuovoaggiudicatario….”. «Purtroppo non è un vantaggio per chi deve pagare i lumini votivi, un aumento di circa un 20% in più rispetto all’anno precedente. Caro sindaco un’altra tassa nascosta comelatassachestiamopagandosul consumogas.Complimenti». GIANFRANCOPAIRONE specchiotempi@lastampa.it via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 La storia . Cronaca di Torino .45 I pontefici a Torino MARIA TERESA MARTINENGO «I l prossimo 21 giugno, a Dio piacendo, mi recherò in pellegrinaggio a Torino per venerare la Sacra Sindone e onorare San Giovanni Bosco, nella ricorrenza bicentenaria della sua nascita». Nell'udienza generale di ieri Papa Francesco ha dato l’annuncio dell’attesissima data della sua visita a Torino. Tante erano state le supposizioni, le ipotesi. Ieri Papa Bergoglio ha parlato di un giorno, il primo d’estate, una domenica, l’ultima dell’Ostensione che si chiuderà il 24 giugno, San Giovanni. La gioia, grandissima, per la visita si legge nel sorriso dell’arcivescovo e del sindaco mentre stringono la mano a Francesco in piazza San Pietro. L’annuncio era programmato per ieri, così Nosiglia era rimasto a Roma di ritorno dalla missione a Gaza con la presidenza Cei, e Fassino, il PRENOTAZIONI APERTE Si attendono 2,5 milioni di visitatori per il sacro lino vicesindaco Elide Tisi, l’ispettore dei Salesiani per il Piemonte, don Enrico Stasi, il Comitato per l’Ostensione sono scesi nella capitale. «La visita del Papa - ha detto Nosiglia avviene in un tempo in cui la nostra città soffre per una situazione di grande difficoltà. La presenza di Papa Francesco è un dono che può dare speranza, incoraggiamento». E il sindaco Fassino: «La città è grata e orgogliosa di ricevere il Papa. Il 21 giugno sarà una giornata straordinaria, con un’immensa partecipazione. Un ulteriore segnale di quanto affetto e partecipazione Francesco raccoglie». L’arcivescovo ha invitato a rivolgere domenica, «durante le messe in tutte le chiese e nei monasteri, una speciale preghiera di ringraziamento per la visita del Santo Padre». Alle 12, poi, le campane suoneranno a festa. Un giorno solo Accanto alle tante ipotesi sulla visita papale a Torino, nei mesi passati erano anche state espresse molte speranze. Soprattutto nell’Astigiano, a Portacomaro, il paese d’origine di 13 aprile 1980 1 Bagno di folla per papa Wojtyla di fronte al Duomo di San Giovanni : erano 171 anni che un Papa non visitava la nostra città. Per Giovanni Paolo II fu organizzata un’ostensione privata della Sindone «A noi cugini vorrebbe dedicare mezza giornata ma farà come può» 4 domande a Carla Bracchino Carla Bracchino, la cugina torinese che tante volte ha accolto a casa sua Jorge Bergoglio, «Giorgio», in arrivo dall’Argentina, e a cui Papa Francesco è molto legato, ha sentito l’annuncio della data del 21 giugno in televisione, all’ora di pranzo. Il giorno della visita ora è ufficiale. È una sorpresa anche per lei oppure era già preparata? FOTO OSSERVATORE ROMANO L’incontro in Vaticano L’annuncio della visita a Torino Papa Francesco l’ha dato ieri nell’udienza generale. Poi ha incontrato brevemente l’arcivescovo Nosiglia e il sindaco Fassino “Vengo a Torino pellegrino della Sindone” Il Papa annuncia la visita in città il 21 giugno Ha detto «La presenza di Papa Francesco è un dono che può dare speranza alla città» Cesare Nosiglia Arcivescovo di Torino parte della famiglia Bergoglio, e a Castelnuovo Don Bosco. Al momento, speranze deluse. «Io ho parlato sempre con la Santa Sede di un giorno soltanto, dal mattino alla sera», ha detto monsignor Nosiglia. «Noi metteremo a punto un programma che si basa sulla Sindone, Don Bosco e sulle realtà torinesi. La Prefettura Pontificia verrà qui per valutare questo programma». L’organizzazione C’è un aspetto molto pratico che la certezza della data porta con sé: da oggi possono partire le prenotazioni per il pellegrinaggio alla Sindone sul sito www.sindone.org. «Come nelle passate ostensioni la visita alla Sindone è completamente gratuita, poiché si tratta di un evento religioso ed ecclesiale - ha spiegato l’arcivescovo -. Grazie al contributo dei vari enti promotori che hanno coperto le spese di allestimento del percorso e dei vari servizi, la visita è gratuita ma la prenotazione è sempre obbligatoria per coordinare al meglio l’afflusso dei pellegrini evitando attese troppo lunghe per accedere al Duomo». Sui pellegrini in arrivo - du milioni e mezzo nel 2010 - non si fanno previsioni. «Cerchiamo di realizzare una partecipazione analoga a quella che c’è stata nelle ostensioni passate - ha detto il sindaco durante la conferenza stampa romana - e un’organizzazione che consenta il massimo di accessibilità e di fruibilità». 2-4 settembre 1988 1 Visita di Papa Wojtyla sul- le tracce di Don Bosco fra Torino, Castelnuovo Don Bosco, Colle Don Bosco. Significativa l’esortazione agli insegnanti: «Siate missionari dei giovani». 23-24 maggio1998 1 Giovanni Paolo II, pro- venendo dalla arcidiocesi Vercelli, atterrò con l’elicottero al Valentino, accolto dal cardinale Giovanni Saldarini, in una giornata di pioggia e vento. «Veramente sono rimasta stupita. Mio cugino mi aveva parlato di un’altra data, in maggio. Quando chiama gli chiederò. Si vede che ha dovuto cambiare e d’altra parte noi non possiamo sapere tutti gli impegni che ha. Dovrà fare come può». Questa visita a Torino, la città da cui sono partiti i nonni e il padre del Papa, è quella che lei e altri cugini aspettate per riabbracciarlo da quando è stato eletto. Sarà la volta buona? «Lui ha sempre detto che a Torino avrebbe trascorso una giornata con noi sei cugini, ma le cose possono cambiare. Per fare tutto dovrebbe stare qui due o tre giorni. A me aveva detto che al mattino, per prima cosa avrebbe celebrato la messa per noi. Anche perché sono mancati dei nostri cugini di recente». Se resta un giorno solo, potreste incontrarlo a pranzo? «Sarebbe bello, ma non so, forse potrebbe riceverci dopo pranzo. Noi non possiamo decidere o chiedere niente». Ma per l’affetto che c’è nella vostra famiglia, per il Papa sarebbe doloroso arrivare qui e non incontrarvi, non è così? 2 maggio 2010 1 Ancora la visita alla Sin- done alla base del viaggio papale a Torino di Benedetto XVI. Accolto dal cardinale Poletto, celebrò la messa in piazza San Carlo. «Sì, che ci vedremo è l’unica cosa certa. Me l’ha ripetuto ancora otto giorni fa quando mi ha chiamata. Io un po’ di tempo fa ho subito un intervento, sono stata in ospedale e ho dovuto fare fisioterapia. Gli ho detto che volevo andare a Roma, ma lui mi ha detto di non farlo adesso. “Una giornata è per voi”, ha detto. Ma forse non è facile nemmeno per lui decidere. Però in quella giornata insieme noi ci speriamo». [M. T. M.] 12 45 67 18 46 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Rivolta contro il bollettino anti-gay L’assessore regionale alle Pari Opportunità: un esempio di terrorismo psicologico, un passo indietro nella storia E a Porta Palazzo nasce una “casa arcobaleno” per il mondo Lgbt: “Non è un ghetto, siamo aperti all’esterno” SILVIA GARBARINO Le reazioni Porta Palazzo, via Lanino 3. Un indirizzo e un edificio sono la prima risposta agli attacchi contro gli omosessuali che ha scosso nell’ultima settimana Moncalieri, dove una professoressa ha detto ai ragazzi che «dall’omosessualità si può guarire», e Rivarolo, per un articolo apparso sul bollettino parrocchiale locale in cui si parlava addirittura di «ormoni somministrati ai bambini delle scuole per farli diventare gay». In via Lanino c’è «Casa Arcobaleno», il nome che l’Arcigay ha scelto per un luogo che dovrà diventare un polo di servizi rivolti al mondo Lgbt, ma altrettanto diretti a chi omosessuale non è. «Questa casa sarà abitato da diverse associazioni ed è un luogo mentale oltre che fisico che obbliga a una contaminazione - spiega Marco Alessandro Giusta, presidente di Arcigay - Il Comune ha capito davvero il nostro obiettivo che è di favorire le dinamiche fra gruppi Lgbt e non Lgbt. Noi non L’edificio ospita 14 associazioni «Una scommessa sulle differenze» realizziamo ghetti, al contrario di chi ci vorrebbe isolare. Siamo aperti all’esterno per fare in modo che la battaglia per i diritti sia condivisa da tutti. Questa casa è la nostra scommessa e speriamo possa essere presa a modello da altre città in Italia. Torino è all’avanguardia nella costruzione dei sentimenti di cittadinanza». Il vescovo di Ivrea “Non ho niente da dire Faccio il mio mestiere” Ma sui social esplode la polemica «Sono rimasti nell’Ottocento» Sui recenti atti discriminatori punta il dito l’assessore regionale alle Pari opportunità, Monica Cerutti. «Siamo arrivati addirittura alla teoria del complotto. Ho dato mandato al Centro contro le discriminazioni di preparare una lettera alla parrocchia di Rivarolo. Il diritto di opinione è sacrosanto ma questo deve essere basato sulla verità. L’articolo apparso è un esempio FABRIZIO ASSANDRI PAOLA ITALIANO he cosa pensano i cattolici delle unioni omosessuali e dell’atteggiamento che la chiesa dovrebbe avere nei loro confronti? È di un anno fa il questionario con cui papa Francesco interpellava i fedeli sui temi della famiglia in vista del Sinodo straordinario da poco concluso. Salutata come apertura epocale, all’estero le diocesi sono state molto sollecite nel rispondere e nel rendere pubblici i risultati. Non si può dire lo stesso dell’Italia, dove i tempi stretti per la riconsegna fissati da ogni diocesi hanno spesso impedito che si riuscisse anche solo a diffondere il questionario. Torino, poi, è maglia nera: la scadenza era fissata al 2 dicembre ha lasciato meno di un mese di tempo. E così, molte parrocchie i risultati non li hanno mai spediti. Cosa pensano i fe- Il vescovo d’Ivrea si è rifugiato dietro ad un «No comment» sindaci, amministratori locali e parlamentari (non solo del «Non ho proprio nulla da di- Canavese) di accelerare sul re. Io faccio il mio lavoro, voi cammino delle unioni civili fate tranquillamente il vo- contro l’omofobia. Su interstro». Lapidario il vescovo net la città ha deciso di schied’Ivrea, monsignor Edoardo rarsi contro le tesi sviscerate Cerrato. «No comment» sul dalla Zaccanti. pesantissimo articolo anti«Un articolo di questo tipo gay comparso sul bollettino su un bollettino parrocchiale è parrocchiale di Rivarolo. un atto terroristico – scrive Nessun commento ma il ve- Matteo Leonetti di Rivarolo – scovo, ieri pomeriggio ospite che cosa ne pensa Papa Frandell’Unitre per il ciclo di le- cesco? A Rivarolo siamo rimazioni sulla storia della chiesa, sti nell’Ottocento». alla domanda sul polverone Ma c’è anche chi, in qualche scatenato da quell’articolo modo, non condanna la profescontro gli omosessuali, non soressa. «Alcuni passaggi delha potuto nascondere il suo l’articolo sono decisamente fastidio. Anche senza senso – riperché, di mezSCINTILLE SUL WEB sponde Alberto zo, c’è andata – ma il «Che cosa pensa Greco l’intera diocesi: concetto di fonpapa Francesco do può anche esCristina Zacdi uno scritto così?» sere condiviso. canti, la professoressa del Si sta cercando liceo Carlo Botta d’Ivrea che di soppiantare la famiglia traha firmato il pezzo, da mesi si dizionale, bollandola come suoccupa di omosessualità e perata. A questo mi oppongo: «gender» sullo storico setti- la famiglia gay non è per forza manale «Il Risveglio Popola- la nuova frontiera». re». Edito proprio dalla dioAnche l’assessore alla culcesi eporediese. Insomma, tura del Comune di Rivarolo, impossibile che il vescovo la giovanissima Costanza Connon fosse a conoscenza del ta Canova, ha affidato a Facecontenuto di quegli articoli. book il suo punto di vista: «CoLe reazioni al bollettino sì come il parere di una profesparrocchiale di Rivarolo soressa non equivale a quello (che non ha mai avuto tanto dell’intero corpo docente della successo come per questo scuola, un articolo scritto sul numero), da ieri, stanno bollettino parrocchiale non coinvolgendo, oltre il popolo equivale all’opinione della podei social network, anche polazione rivarolese. Una cosa diversi partiti politici. Il Pd, mi chiedo: qual è il confine tra ad esempio, sta promuoven- libertà di espressione e disindo, anche grazie all’aiuto di formazione? Se esiste, a mio Facebook, un incontro sui parere in questo articolo è stadiritti civili per chiedere a to ampiamente superato». ALESSANDRO PREVIATI REPORTERS Via Lanino 3 Casa Arcobaleno occupa circa 200 metri quadrati e, a lavori terminati, avrà anche uno studio di registrazione e un bar. Saranno aperti un sito internet, un profilo Facebook e Twitter Sulla «Stampa» anadue paresti tre esto osiddetsioCridi itaBotta di dal Pride ioni der POLEMICHE ioni amo ma» ttivista gnamistificaAlesesponsabisono orripilanti». Un del pro- “Ormoni ai bambini perché l’Onu li vuole omosessuali” Le incredibili tesi sul bollettino parrocchiale di Rivarolo I difensori dei diritti gay: “Manipolazioni allucinanti” pria autodeterminazione in Inghilterra, ma anche in alcune scuole italiane, si somministrano ormoni ai bambini affinché, venendone ritardata la crescita, abbiano più tempo per decidere. All’insaputa delle famiglie il bambino viene orientato all’omosessualità». «L’esercizio dell’autrice è stato a tutto campo. Non ha risparmiato niente. Quando vuole denigrare la famiglia omosessuale e parla di figli di coppie sterili, arriva ad affermare che vanno “a vantaggio delle industrie farmaceutiche che producono ormoni per arrestare la crescita e favorire il cambiamento di sesso”». Quando inve- ce cita il ddl Scalfarotto e il reato di omofobia, Zaccanti infila pure la pena della «rieducazione in un campo Lgbt». Per Maurizio Gelatti, segretario del Coordinamento «è un campionario completo di manipolazioni della realtà». La docente, membro delle Sentinelle in Piedi, il movimento impegnato in difesa de co de «H scritto ta var che bl de pedofilia La al dimostr fermazioni scusa, ing la permetto se am detto» voc pi dioc in ra de Raff flessione sono «Casa Arcobaleno è un luogo aperto, dove chi passa e ha voglia può entrare e trovarsi a casa. Società civile e amministrazione insieme possono cambiare qualcosa, mentre sembra che in altri contesti il cambiamento non sia ancora stato percepito, anzi» il commento dell’assessore comunale alle Pari opportunità Ilda Curti. I colori dell’inclusione Il sostegno della politica Monsignor Cerrato L’attacco al mondo gay sul bollettino parrocchiale di Rivarolo scritto da una professoressa del «Botta». 1 di vero e proprio terrorismo psicologico. Un passo indietro nella storia. Casa Arcobaleno aveva ricevuto il nostro sostegno prima di queste brutture e lo avrà ancora più forte ora». Il nuovo crocevia dei diritti della popolazione Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) trova spazi da riempire e opportunità di crescita nel quartiere che per primo ha dovuto interagire con la multietnicità e ha imparato, con difficoltà in un percorso non ancora completamente assestato, a coniugare contrasto e dialogo, diffidenze e differenze. Quell’incrocio di associazioni e gruppi che nella diversità delle proposte hanno la loro identità e la loro missione, avviate in un discorso di inclusione e di valorizzazione, ha la forma di una casa grande, seppure ancora da rendere funzionale e agibile anche a chi ha delle disabilità . Campagna crowdfunding L’edificio di via Lanino ospiterà 14 associazioni - genitoriali, culturali, sportive, cinematografiche, di problematiche legate all’ istruzione pubblica - e per ristrutturarlo ha attivato la campagna di crowdfunding con un video diretto da Simone Tizzi. «Molto del lavoro è stato fatto dai volontari ma occorre reperire diecimila euro» chiosa Giusta. Intanto il logo realizzato da due grafici, Andrea Loro e Andrea Marino, uno torinese e uno tarantino, svetta allegro su un portone di Porta Palazzo, che da ieri ha una frontiera culturale in più da varcare. Il questionario del Papa inviato alle diocesi sulle unioni omosessuali Se Torino è la maglia nera C deli torinesi delle unioni gay? Nessuno lo sa. Anche perché le risposte che invece sono pervenute non sono mai state rese pubbliche. Fedeli non coinvolti Già a gennaio l’agenzia cattolica Adista denunciava che «si può tranquillamente affermare che la consultazione fra “il popolo di Dio” è sostanzialmente fallita». E stigmatizzava il caso torinese anche per le modalità con cui i fedeli sono stati coinvolti. O, meglio, non sono stati coinvolti: il vicario generale, monsignor Valter Danna, in una lettera ai moderatori delle Unità pastorali, proponeva, visto il tempo esiguo, di «convocare una riunione con tutti i sacerdoti e diaconi». E i parrocchiani? Polemica sulla lettera La diocesi torinese aveva stabilito tempi molto stretti per poi inviare una lettera in cui proponeva di convocare una riunione con sacerdoti e diaconi, ma non con i parrocchiani Tempi stretti «Abbiamo lavorato tanto sul questionario - spiega don Paolo Marescotti, parroco di San Benedetto Abate - ma il tempo era strettissimo, non avevamo la possibilità materiale di farcela. Credo che molte parrocchie abbiano avuto la stessa difficoltà». Ce l’hanno fatta in extremis le parrocchie dell’unità pastorale di Grugliasco, anche se «i tempi erano molto contingentati», ammette don Paolo Resegotti di San Cassiano Martire. Franca Cravero, segretaria dell’equipe dei laici che hanno lavorato al questionario comunica la risposta data sui gay: «Se il concetto di famiglia è “persone che si amano”, una coppia omosessuale è una famiglia». Eppure, se si chiede a monsi- gnor Danna di vedere i documenti mandati a Roma, risponde: «Quelle sono cose riservate. Le vedrà il Papa». Non solo il tempo era poco. Anche il sistema informatico elaborato dalla diocesi torinese non era così semplice, a detta di molti che non sono riusciti a inserire i risultati. Ed è stata d’ostacolo la formulazione complicata delle domande. Alla parrocchia Santa Modica di via Vado hanno perciò deciso di usare il «modello svizzero», con quesiti più diretti, alcune addirittura a crocetta. E questi sono i risultati sulle unioni gay : il 40% vuole addirittura che siano benedette in Chiesa, il 38% è contrario, gli altri indecisi. E c’è un’altra scelta autonoma che hanno fatto a Santa Monica, come spiega Antonio Gorgellino, coordinatore dei laici della parrocchia: «Visti i tempi stretti, abbiamo mandato i questionari direttamente a Roma via fax, alla segreteria del sinodo. Saltando la diocesi». 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 . Cronaca di Torino .47 il caso Le opere BEPPE MINELLO S ono stati e vogliono continuare a essere protagonisti della trasformazione urbanistica di Torino. Dal Quadrilatero Romano della metà degli anni ’80 alla Spina 3 olimpica e fino a casa Gramsci che fra una decina di giorni riaprirà come albergo di lusso, la DeGa, acronimo delle famiglie De Giuli e Gallesio che la fondarono nel ’59, ha lasciato il segno ovunque. Ma ora sta vivendo, forse, il suo momento più difficile visto che ha presentato in Tribunale richiesta di concordato e, a giorni, verrà nominato un commissario. Gli edifici olimpici 1 L’Art Hotel Olympic di via Verolengo è un po’ il simbolo delle prestigiose operazioni immobiliari fatte dalla DeGa sulla Spina 3 per l’evento olimpico di Torino 2006. Furono fra i costruttori del villaggio media. REPORTERS I «padri» del Quadrilatero romano Le avvisaglie della crisi Va da sè, che le mosse studiate dall’azienda per uscire dall’impasse puntano alla continuità non certo alla liquidazione. «I prossimi 120 giorni saranno decisivi» spiegano gli architetti Paolo Gallesio e Alessandro Cattaneo, il primo titolare con il fratello Giorgio del 70% della società (il resto appartiene ai De Giuli, Federico e RicLA CRISI A inizio anno era partita la ristrutturazione finanziaria cardo), il secondo direttore generale dell’azienda che ha sede in corso Regio Parco, nell’ex-Ceat anch’essa frutto del sapiente lavoro di ristrutturazione di uno dei tanti monumenti della Torino industriale trasformati in simboli della Torino del futuro. Le avvisaglie della crisi risalgono all’anno scorso - il fatturato s’è dimezzato rispetto ai circa 40 milioni di soli tre anni fa - affrontata dalla DeGa con una ristrutturazione finanziaria «a 360 gradi» dice Gallesio che hanno toccato ovviamente il debito, i dipendenti scesi da 70 a circa la metà e con una ricapitalizzazione che ha coinvolto tutti i proprietari, a dimostrazione della fiducia che continuano ad avere nei confronti dell’azienda fondata dai genitori più di mezzo secolo fa. Immobili per 15 milioni Misure rivelatesi inadatte, più che inadeguate, al mo- La DeGa, «alleata» negli Anni 80 con il Comune, è stata protagonista nella riqualificazione del centro storico, in particolare gli edifici del cosiddetto Quadrilatero romano dov’è nata la movida torinese REPORTERS Il Circolo dei Lettori 1 Palazzo Graneri della La crisi soffoca la DeGa Concordato con i creditori Roccia che ospita anche il Circolo Il Circolo dei Lettori è uno dei tanti esempi di recupero e ristrutturazioni immobiliari fatti dalla DeGa in oltre mezzo secolo di attività. Sul tavolo immobili per 15 milioni: imminente l’arrivo del commissario L’ex Casa Gramsci Ametànovembreaprel’hotelCarlina 1 A metà novembre do- vrebbe vedere la luce, con l’inaugurazione dell’hotel di piazza Carlina là dove una volta c’era la cosiddetta «Casa Gramsci», l’ultima e più prestigiosa operazione della DeGa che riunisce in sé le due «anime» della storica azienda torinese. Quella, diciamo, edile che ha realizzato l’opera e che è impersonificata dai Gallesio (i quali, peraltro, controllano il 70% della società) e quella che si occupa di ristoranti e hotel dei fratelli De Giuli. I quali, dopo l’esordio con i «Tre galli» e le «Tre galline» si sono mento economico e storico che sta attraversando il settore immobiliare, non solo a Torino. Alla DeGa, assistita dagli avvocati Bernardini e Ca- Il cortile dell’hotel allargati all’Nh Santo Spirito e alla prospiciente Casa del Pingone. Ora tocca a Casa Gramsci, anch’essa entrata nell’orbita Nh, che esordirà accogliendo 130 ospiti della con[B. MIN.] vention di Fca. nale, l’hanno capito e ora la strategia che proporranno potrebbe concretizzarsi nella creazione di una newco, che si chiamerà sempre DeGa a di- mostrazione dell’appeal che il rono e accompagnarono la marchio continua ad avere, migrazione dei torinesi-bene nella quale raccogliere perso- verso la collina, oppure nel nale e operazioni in corso: verde fuori porta, con il Vil«Una struttura più leggera - laggio DeGa di Vinovo. Opespiega Gallesio - più adatta ad razioni normali all’estero e affrontare un mercato dove nella vicina Lombardia con la domina il lavoro conto terzi e berlusconiana Milano 2, ma con la quale allargarci al ra- novità a Torino. Poi, a metà mo energetico. Una newco degli Anni ’80, l’alleanza con il che non toglierà Comune, e la ririsorse, anzi paI PROPRIETARI nascita del cengherà un affitto storico, a «È nostra volontà tro alla “vecchia” partire dal Quanon liquidare ma drilatero romaDeGa». Dove rimarranno gli continuare l’attività» no dove il ramo immobili della De Giuli, cioè i società - un «tesoretto» di cir- figli del fondatore Mario, Ricca 15 milioni di euro - più le cardo e Federico, hanno inioperazioni in corso che saran- ziato con il giovanilista «Tre no oggetto del concordato ri- galli» e lo storico «Tre gallichiesto. Non c’è soddisfazio- ne» un percorso alternativo ne nelle parole di Gallesio, ma nel campo della ristorazione e un po’ di rammarico per ciò dell’hotellerie. Poi le Olimpiache DeGa è stata e ciò che è di e le più recenti operazioni oggi. Lo si capisce dall’orgo- di prestigio firmate dall’arglio con il quale rievoca gli chitetto Pia, come Casa Holesordi dell’azienda paterna, lywood in corso Regina o il dalle prime operazioni colli- «palazzo foresta» di via Chianari, ad esempio il Villaggio brera. Insomma, una storia San Giacomo, che intercetta- che, vedrete, non finirà. Casa Hollywood 1 Lo straordinario edifi- cio realizzato in corso Regina là dove una volta c’era il cinema Hollywood è una delle ultime realizzazioni della DeGa, frutto della collaborazione con il fantasioso architetto Pia. REPORTERS La casa degli alberi 1 Si chiama «25 verde», sta un po’ defilata in via Correggio ma attira gli sguardi ammirati di chi passa. La casa, ancora progettata dall’architetto Pia, fa pensare a una foresta. 12 45 67 18 48 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Diario UN PENSIONATO ARRESTATO IN ROMAGNA Manette in Aula Da San Mauro a Rimini per uccidere l’ex moglie Gravi in ospedale La donna e il nuovo fidanzato sono stati ricoverati al pronto soccorso e operati d’urgenza per le ferite al torace e al fianco ni mesi vivono l’ex moglie e il compagno. La donna, che ha 54 anni, si era separata dal marito circa un anno fa era arrivata a Rimini la scorsa estate per lavorare come cameriera in un albergo cittadino. Poi, dopo aver conosciuto un autista romagnolo di 48 anni, non aveva più voluto tornare a San Il sudoku Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 1 3 1 2 4 5 2 2 2 5 4 6 1 6 4 5 2 4 Junior 1 5 6 4 1 3 6 2 4 3 4 5 1 6 1 2 3 2 5 3 2 5 6 4 1 2 4 1 3 5 6 1 5 6 2 3 4 Junior 2 6 3 1 5 2 4 4 5 2 1 6 3 3 4 6 2 1 5 4 1 6 2 5 3 5 3 1 4 2 6 2 6 3 5 1 4 La soluzione dei giochi di ieri 1 3 9 1 8 1 2 2 3 1 6 7 5 5 6 3 4 2 9 5 3 5 8 2 3 Junior 2 4 3 Incidente stradale, ieri mattina, tra un pullman della linea 56 e un’ambulanza, davanti alla chiesa della Gran Madre. Lo scontro è avvenuto poco prima delle 10. Il mezzo di soccorso era a sirene spiegate, stava arrivando da Pecetto e si dirigeva verso Pino Torinese, per caricare un paziente. L’impatto con il bus è stato violento: il bilancio dell’incidente è di tre feriti, per fortuna non gravi. Nessun ricoverato in ospedale, solo un grande spavento dei passeggeri del 56 e degli autisti dei mezzi, e di chi ha assistito allo scontro. Il bus ha fracassato il vetro anteriore per la botta, mentre l’ambulanza ha riportato numerosi danni a tutto il veicolo. Sul posto, sono intervenuti i vigili. E’ arrivata anche un’altra ambulanza, per assistere i feriti, mentre un terzo mezzo di soccorso è stato impegnato sul servizio di Pino Torinese. [L. TOR.] 1 Difficile 7 6 Junior Sudoku Junior 1 Scontro tra bus e ambulanza feriti lievi e tanto caos 7 9 4 3 7 1 9 9 5 1 5 7 2 8 2 6 8 NUVOLOSO COPERTO POCO NUVOLOSO OGGI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella MILANO Novara Vercelli Grenoble Pavia TORINO Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo Savona FRANCIA Nizza Situazione e avvisi meteo PIOGGIA DEBOLEMODERATA VARIABILE La Spezia PIOGGIA INTENSA Nuvolosità irregolare e rovesci sparsi al mattino su Cuneese e Torinese, con schiarite più ampie nelle vallate occidentali e dal pomeriggio. Altrove nuvoloso con piogge più fitte dal Canavese al Verbano, forti sul Levante Ligure; piogge in esaurimento nel pomeriggio ma rimane nuvoloso. NEBBIA TEMPORALE VENTO NEVE MARE CALMO DOMANI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella Temperature ˚C CITTÀ MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 9 11 10 11 11 10 10 11 10 11 15 15 16 12 14 14 15 15 14 15 15 13 15 17 18 18 A cura di www.nimbus.it Con gli ultimi forti rovesci e temporali tra la notte e il mattino sul Levante Ligure si esaurisce la fase più intensa dell’ondata di maltempo, ma le nostre regioni rimangono all’interno di una vasta circolazione depressionaria con correnti umide meridionali che mantengono il cielo in gran parte nuvoloso con rovesci sparsi oggi e deboli piogge domani sul Piemonte orientale. Deciso miglioramento solo sabato con condizioni ovunque più soleggiate, ma già domenica è attesa una nuova perturbazione. Centimetri-LA STAMPA MILANO Novara Vercelli Grenoble Pavia TORINO Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo FRANCIA Savona La Spezia Imperia Nizza 1 5 3 Sorge alle ore 7,11 MARE MOSSO MARE AGITATO Nuvoloso sul Piemonte orientale con piogge tra Biellese, Novarese e Verbano, più deboli e intermittenti altrove, in esaurimento nel pomeriggio con tendenza a schiarite. Nuvolosità più irregolare fin dal mattino sul Piemonte occidentale e in Liguria, con schiarite più ampie sulle Alpi. Temperature ˚C CITTÀ MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 6 10 9 10 9 8 9 10 7 10 16 16 17 15 15 15 15 15 16 16 16 15 15 19 19 19 LA LUNA A TORINO IL SOLE A TORINO Si leva alle ore 17,07 Cala alle ore 6,26 Fasi Lunari Culmina alle ore 12,13 Tramonta alle ore 17,14 3 1 7 6 9 2 5 4 8 4 5 6 8 1 7 3 2 9 9 3 4 2 7 6 8 1 5 8 2 1 5 3 9 7 6 4 7 6 5 1 4 8 2 9 3 5 7 3 9 6 1 4 8 2 1 4 2 7 8 5 9 3 6 6 8 9 4 2 3 1 5 7 6 5 2 7 1 9 3 4 8 7 8 1 4 5 3 6 9 2 3 4 9 2 8 6 5 7 1 2 6 5 1 3 7 4 8 9 4 1 3 9 2 8 7 6 5 9 7 8 5 6 4 1 2 3 5 2 4 8 7 1 9 3 6 1 9 6 3 4 2 8 5 7 8 3 7 6 9 5 2 1 4 5 4 8 POCO MOSSO 2 9 8 3 5 4 6 7 1 7 Il tempo: piogge fino al mattino sul Levante Ligure, più deboli altrove con qualche schiarita. SOLE Medio opporre resistenza ed è stato portato in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio. I dettagli del fattaccio verranno a galla soltanto dopo l'interrogatorio di garanzia con il magistrato. Di certo si sa che verso le 10 Caggiano si è presentato alla porta della casa di via Pascoli, dove da alcu- Incidente Difficile Sudoku WWW.ALTARIMINI.IT Imputato di ricettazione, è stato arrestato nell’aula del Tribunale perché, in attesa del processo, era evaso dagli arresti domiciliari per commettere un’altro reato. Così, ieri mattina, Ilie Mihai Teododorovici, 29 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Mirafiori al termine dell’udienza, dopo la condanna ad un anno e 10 mesi. L’11 luglio scorso, Teododorovici, era stato sorpreso a Scalenghe con un complice su una Bmw rubata. L’amico era riuscito a fuggire. Finito agli arresti domiciliari, lo scorso ottobre è evaso ed è stato arrestato a Chivasso dopo un furto. Processato per direttissima del Tribunale di Ivrea, è stato condannato a 9 mesi e rispedito a casa ai domiciliari in via Nizza. A questo punto il pm Andrea Padalino, ha chiesto una misura cautelare in carcere, vista l’evasione. Il provvedimento, arrivato poco prima dell’apertura del processo, è stato eseguito in aula dopo la sentenza. [M.PEG.] 1 Mauro e si era fermata a vivere con il nuovo compagno. Ieri mattina il pensionato sanmaurese ha atteso che la coppia scendesse in strada e poi l’ha affrontata. Sono volate parole grosse, Caggiano ha provato ancora una volta a convincere l’ex consorte a tornare con lui, ma di fronte all’ennesimo rifiuto - secondo la ricostruzione dei carabinieri - ha estratto un coltello e ha colpito entrambi più volte al torace e al fianco. Le vittime hanno cercato rifugio in un negozio vicino, mentre l’aggressore si dava alla fuga con la propria auto scappando verso Nord. I due feriti sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Rimini, e sottoposti a un intervento chirurgico. Sono gravi, ma non in pericolo di vita. Mario Caggiano, però, non è andato troppo lontano. Grazie al numero di targa della sua auto, le forze dell’ordine lo cercavano in tutta la Romagna. Così quando l’uomo è entrato nel bar di Lugo è subito intervenuta una pattuglia della polizia che, dopo averlo fermato, l’ha conse[R. CRO.] gnato ai carabinieri. La donna rifiuta di lasciare il nuovo compagno Lui la accoltella È partito da San Mauro con un’idea fissa: rintracciare l’ex moglie che l’aveva lasciato per un altro uomo. Non si sa se volesse parlarle, convincerla a tornare a casa oppure se avesse premeditato di ammazzare lei e il nuovo compagno. Quel che è certo è che quando se li è trovati davanti in via Pascoli, a Rimini, l’uomo ha perso la testa e li ha accoltellati. Poi è scappato, lasciandoli in gravi condizioni in una pozza di sangue. Mario Caggiano, 55 anni, pensionato originario di Foggia ma residente a San Mauro, è stato arrestato alcune ore dopo dai carabinieri, che gli davano la caccia in tutta la provincia. Era in un bar di Lugo di Romagna, in stato confusionale e con i vestiti sporchi di sangue. Si è arreso senza Arrestato in Tribunale per l’evasione dai domiciliari 14 NOV 22 NOV 29 NOV 6 DIC 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 . Cronaca di Torino .49 UN GIALLO NELLE VALLI DI LANZO UNA RAPINA CON MOLTI PUNTI OSCURI I soldi del colpo a casa del carabiniere Quattro banditi armati assaltano la banca di Ceres. Poi scappano nei boschi: tre vengono arrestati GIANNI GIACOMINO I dubbi Troppiperchè Quattro rapinatori assaltano la banca nel centro di Ceres, nelle Valli di Lanzo. Poi fuggono, inseguiti da un agente della polizia municipale che fa anche ritrovare una parte della refurtiva. Dove? Nella casa di un carabiniere che abita in zona. Non solo. Nell’appartamento i suoi colleghi dell’Arma avrebbero anche rinvenuto del «materiale» usato dai malviventi durante il raid all’Unicredit, che si affaccia sulla piazza principale del paese. Il sottufficiale sarebbe quindi il basista? Per ora si resta nel campo delle ipotesi. «Siamo in un momento davvero molto, molto delicato delle indagini, quindi occorre procedere con cautela, non posso dire di più», ammette Francesco Ferrando, il capo della Procura di Ivrea, davanti ad una storia che ha ancora parecchi contorni poco chiari. Giuseppe Ferrando Procuratore capo di Ivrea «È una fase d’indagine molto delicata» Germano Torreno FOTO COSTANTINO SERGI Durante il blitz i banditi hanno sequestrato impiegati e clienti per oltre un’ora Caccia all’uomo Nella tarda serata di ieri era un continuo via vai di sirene blu lungo le strade delle Valli di Lanzo. I militari della Compagnia di Venaria stavano dando la caccia ai banditi che, dopo il raid, sono fuggiti nei boschi, braccati dagli investigatori. Tre di loro, però, sarebbero stati già bloccati dai carabinieri, mentre tentavano di allontanarsi da Ceres dopo aver cercato dei telefoni pubblici in alcuni locali, a Cantoira e a Mezzenile. Infatti, già nella giornata di oggi, potrebbero esserci delle novità concrete nelle indagi- Un anno fa un caso simile Il colpo all’Unicredit di Ceres (foto) è molto simile a quello messo a segno lo scorso anno alla filiale di Lanzo della stessa banca, dove i malviventi scassinarono le cassette di sicurezza portando via 4 milioni di euro ni, che sono coordinate dal sostituto procuratore Ruggero Mauro Crupi. Una strana rapina Il blitz dei banditi scatta poco prima delle 13 in centro al paese. Quattro uomini, due a volto scoperto e due con la faccia nascosta da passamontagna, fanno irruzione nella banca. All’interno ci sono un paio di nuovi impiegati e qualche cliente. L’obiettivo è chiaro: cercano le cassette di sicurezza. Non sono agitati, non tradiscono nessuna emozione. Uno di loro indossa un auricolare attraverso il quale, molto probabilmente, comunica con qualcuno all’esterno. Riceve indica- zioni, anche sui correntisti che entrano nella filiale, senza immaginare che sia in atto una rapina. Anzi, uno dei banditi accoglie i clienti davanti agli sportelli: «State calmi e non vi succederà nulla. Non provate a fare sciocchezze». Intanto gli altri rapinatori iniziano a forzare le cassette di sicurezza. Un lavoro che dura più di un’ora. Mentre fuori, sulla piazza principale di Ceres, tutto continua come se nulla fosse. Nessuno si accorge di nulla. Quando la batteria di rapinatori riesce ad arraffare il bottino, chiude tutti nel bagno esce dalla banca e fugge. Poco dopo gli impiegati e i clienti danno l’allarme. Arriva l’agente di polizia municipale Germano Torreno, che li libera. Il mistero Poco prima, però, il vigile urbano ha notato alcune persone che si stavano allontanando a bordo di una Panda e di una Citroen C3, entrambe di colore grigio. Con una buona dose di coraggio Torreno avverte il 112 e, intanto, cerca di rintracciare le due utilitarie. Che sono poi state ritrovate poco più tardi dai carabinieri. Poi, l’indagine assume dei contorni poco chiari. Perché, poco dopo, gli investigatori avrebbero ritrovato parte del bottino a casa di un carabinie- R L’ ASSALTO R LA FUGA R LA REFURTIVA 1 2 Vigile urbano di Ceres È stato lui a seguire le auto dei banditi re della zona. Ma questo aspetto resta tutto da chiarire visto che gli inquirenti, comandati dal capitano Roberto Capriolo, si sono chiusi nella caserma di Ceres, nel riserbo più stretto. Il colpo di ieri, però, è simile a quello dello scorso anno all’Unicredit di Lanzo. I malviventi, per entrare nella filiale, scavarono un tunnel dalle cantine. Poi piombarono davanti ai bancari un pomeriggio e scassinarono un centinaio di cassette di sicurezza per un malloppo di almeno 4 milioni di euro. Se ne andarono abbandonando un borsone pieno di banconote e non sono mai stati identificati. 3 L’azione dei banditi è durata più di un’ora Perché tanto tempo? I quattro non temevano l’arrivo dei carabinieri? Perché scegliere per la rapina una banca di montagna, dove le vie di fuga sono poche? I rapinatori sono della zona? Perché nascondere il bottino in casa di un militare? Chi ha guidato l’operazione a distanza con l’auricolare? I CARABINIERI ARRESTANO TRE MEMBRI DELLA BANDA I rapinatori avevano la chiave dei bancomat Caccia ai basisti che forniscono copie perfette per le casseforti MASSIMO NUMA I carabinieri arrestano tre membri della gang dei bancomat (svuotati con chiavi e combinazioni) con un borsone pieno di soldi (217 mila euro ma potevano essere 600 mila se avessero avuto il tempo di aprire un caveau vicino) ma la sensazione è che le indagini siano soltanto all’inizio. I basisti Nel senso che mancano ancora all’appello i mandanti, insomma i basisti dei 23 colpi milionari dal 2011 a oggi (bottino quasi tre milioni di euro) che sono in grado di fornire gli strumenti necessari agli esecutori per colpire in tutta si- delle chiavi originali e soprattutcurezza e, tra l’altro, rischian- to di un decoder in grado di agire do poco sotto il profilo giudizia- istantaneamente sui micro-chip rio. Il furto che ha tradito un ve- delle chiavi Dallas, le più sofistiterano del crimine come il brai- cate e in teoria a prova di ladro. dese Pierluigi Castagno, 59 e i Spiega il colonnello Domenisuoi «aiutanti», entrambi con co Mascoli: «Siamo nella prima precedenti, Francesco Maglia- fase di un’indagine complessa e no, 36 anni, Torino, e difficilissima. DobbiaGiuseppe Normanmo accertare come e no, 49, di San Seperchè queste condo di Pinepersone erano in rolo è avvenupossesso delle to venerdì chiavi e delle mattina alle 7 combinazione. in largo GotOra dobbiamo Dal 2011 a oggi tardo, ai danni risalire ai comin 23 colpi, la banda dell’agenzia Inplici, che sono ha rubato quasi tesa-Sanpaolo. di sicuro indivi3 milioni di euro I tre, arrivati a duabili nel livello bordo di una Mercepiù alto del sistema di des rubata, in tre minuti sicurezza di banche e sono riusciti a impadronirsi di ipermarket». Sotto indagine gli 217 mila euro. istituti di vigilanza che governano il trasporto valori e gli apVia radio parati di sicurezza degli istituti Ma sono stati catturati dai cara- bancari, in particolare quelli di binieri del nucleo investigativo al- Intesa-Sanpaolo. l’uscita. Tra loro comunicavano In questo perimetro c’è un con i walkie-talkie: sono stati tro- varco ancora aperto e che gli vati in possesso di copie perfette investigatori vogliono chiude- 3 milioni REPORTERS Bloccati in largo Gottardo Dall’alto Francesco Magliano, Pierluigi Castagno e Giuseppe Normanno fermati dopo l’ultimo assalto a una filiale del Sanpaolo re al più presto. Soldi facili. L’intera operazione di prelievo dura pochi minuti. Mentre uno dei banditi, aperte le blindate, entra nel vano posteriore dei terminali bancomat, gli altri simulano di effettuare un’operazione, in realtà sorvegliano la situazione. Il tempo di svuotare il caveau e poi - per almeno 23 volte in pochi anni - si sono allontanati indisturbati. Azioni in pieno gior- no; nell’ultimo caso alle 7 di mattina, in un’area vicino al mercato, in modo da confondersi più facilmente con i commercianti e i clienti. Prima gli ipermercati Negli ultimi mesi avevano scelto di ripulire le cassaforti di ipermarket nella cintura torinese e anche nell’Astigiano. Poi i terminali delle banche. A volte, anche furti da 400, 600 mila euro oppu- re somme meno consistenti ma sempre superiori ai 50 mila euro. Con le stesse modalità: chiavi e combinazioni. Persino quelle necessarie ad aprire le protezioni contro l’uso di ordigni esplosivi. Gli inquirenti analizzeranno i tabulati dei telefoni degli arrestati per ricostruire tutti i contatti degli ultimi mesi e i loro movimenti. La soluzione del mistero chiavi-combinazioni sembra più vicina. 12 14 50 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Silvia Testa La storia «Ho già un lavoro ma con poche ore. Mi piacerebbe cambiare» NADIA FERRIGO A l via ieri al Pala Alpitour la diciassettesima edizione di «IoLavoro», la job fair nata per aiutare giovani e non a trovare un’occupazione: alla manifestazione, che si concluderà domani con l’intervento del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, partecipano 150 aziende di tutti i settori, oltre ad agenzie ed enti di formazione. Seimila i ragazzi iscritti, tra chi è al debutto e chi invece vuole provare una nuova esperienza, meglio ancora se all’estero. «Non mi dispiacerebbe andare via, anche in un Paese di EUROPA Uno spazio era dedicato ai Paesi della rete Eures della mobilità professionale cui non so nulla: basta vedere qualche cosa di nuovo - commenta Diego Mazzone, 18 anni, di Lanzo, in visita al salone con la sua classe dell’istituto alberghiero -. Mi piacerebbe molto lavorare in negozio come macellaio oppure pizzaiolo. E dopo aver imparato per bene il mestiere, anche aprire un’attività tutta mia non sarebbe male». Chi vuole cambiare «Un lavoro già ce l’ho, da sei anni sono assistente dei passeggeri all’aeroporto di Cuneo - commenta Silvia Testa, 26 anni, laurea triennale in lingue -. Ma le ore sono poche, sono qui per trovare qualche cosa di nuovo, Dario Quaglia «Vorrei trasferirmi in Germania per lavorare in economia gestionale» Diego Mazzone REPORTERS Presenti 150 aziende Tutti mestieri in mostra e tantissimi ragazzi in coda per trovare un lavoro a «Io lavoro». I giovani erano anche in cerca di un possibile trasferimento all’estero, c’era chi voleva andare in Germania e chi voleva cambiare totalmente la propria vita Animatori e rappresentanti i più cercati a “Io Lavoro” Migliaia di ragazzi al Pala Alpitour: “All’estero? Magari è meglio” sempre nel turismo. Non sarà semplice, ma sono decisa a non arrendermi alle prime difficoltà». Tra le figure professionali più ricercate ci sono animatori e camerieri, seguiti da agenti di commercio e allievi direttore punto vendita, analisti e programmatori informatici. «In questa edizione del salone si può trovare una grande varietà di offerte, con tutti i set- tori ben rappresentati - commenta Franco Chiaramonte, direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro -. In passato sono state sempre moltissime le richieste stagionali nel turismo, all’estero e non. Quest’anno invece tra le figure più ricercate c’è il commerciale, sia nella grande distribuzione che nelle medie e piccole imprese. Con la possibilità data dalla tecnologia di affacciarsi al mercato Il caso a Medicina Il concorso per la Specialità è arrivato in Procura Postazioni attaccate Settanta candidati denunciano «In troppi copiavano» Secondo i firmatari dell’esposto le postazioni informatiche in alcune aule distavano solo cinque centimetri e questo avrebbe consentito a molti di sbirciare liberamente il monitor dei colleghi ELENA LISA La rabbia è arrivata in Procura. C’era da aspettarselo. Un gruppo di laureati, tra i 12mila che hanno partecipato a fine ottobre al primo concorso nazionale per le scuole di Specialità in Medicina, si è rivolto ai giudici di Torino in cerca di chiarezza. «Poco ci importa - dice Elisabetta De Sanso una delle firmatarie dell’esposto – che il ministro Giannini abbia dichiarato valido l’esame. Noi siamo stati testimoni di fatti gravi. Sui quali riteniamo sia doveroso indagare. Parliamo di scorrettezze in un concorso pubblico, mica di sbavature in un compitino di prima elementare». La vicinanza I ragazzi dell’esposto, circa settanta, vanno oltre le polemiche attorno al «caso» dello scambio delle date dei test del 29 e 31 ottobre. Errore del quale si è parlato di più, in questi giorni. Ma che, secondo il ministro Giannini, è aggirabile al punto da non determinare l’annullamento della prova tout court. I con- ANSA corsisti, nella lettera inviata in Procura, descrivono altre circostanze che definiscono «anomale». E procedono per punti. Primo: le postazioni informatiche - cioè le scrivanie munite di pc per visualizzare i quiz degli scritti - in molte aule distavano appena cinque centimetri. Questo consentiva al candidato di guardare liberamente il monitor del collega accanto. Secondo: le postazioni in corridoio erano delimitate da grate mobili e quindi accessibili a chiunque, anche fuori dall’orario del concorso. Terzo: Il punteggio è risultato significativamente più elevato in alcune aule (55 punti) superando net- tamente la media dei candidati delle altre aule nella stessa sede (40-45 punti). Fine del merito «Non è stata una prova seria prosegue la portavoce dei laureati - Di disparità tra candidati ce n’è stata più d’una: dalle modalità di assegnazione dei posti alla partenza della prova. Non sono state le stesse per tutti e questo ha consentito ad alcuni di usare smartphone, portatili. Il test per loro è diventato di gruppo». Poi aggiunge: «Inutile che questo Paese si dia arie. L’Italia è un posto che il lavoro ai suoi “cervelli” lo assegna così, a caso. Qui il merito non verrà mai premiato...». globale, è una professione in pieno sviluppo e con ottime prospettive». Le aziende Tra le aziende a caccia di nuovi addetti Bosh e Ikea, poi uno sportello dedicato a Garanzia Giovani, un nuovo spazio riservato alle stampanti digitali di Fab Lab e un rappresentante per ognuno dei dieci Paesi Francia, Germania, Olanda, Po- lonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia - della rete Eures, il portale europeo della mobilità professionale. «Il mio sogno è trovare al lavoro in Germania racconta Dario Quaglia, 27 anni, di Genova, in coda allo sportello tedesco -. Sono laureato in economia gestionale, so che è una figura molto richiesta, così vorrei capire come muovermi prima di partire. Non ho paura di restare «Voglio imparare un mestiere e poi aprire un’attività mia» a casa a far nulla: il mio è uno dei curricula più richiesti». Ieri tra ragazzi in cerca di lavoro e studenti sono passati in 2500. «Nei mesi successivi al salone, più del 20 per cento dei ragazzi è occupato. Per questa edizione abbiamo scelto di evitare l’affollamento delle prime edizioni - continua Chiaramonte -, lavorando di più sulle selezioni: in molti arrivano qui già con un appuntamento». Ad aprire la manifestazione, per la prima volta in collaborazione con il Career Day di Genova, l’assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero. «I ragazzi di oggi non sono dei bamboccioni commenta -, ma delle persone serie, preparate, con esperienza anche all’estero, disponibili a impegnarsi. Spesso non trovano la strada giusta per farsi conoscere: noi cerchiamo di aiutarli». 12 14 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: c.so Traiano 73; v. Gorizia 133; c.so Vitt. Emanuele II 34; c.so Grosseto 165; c.so Turati 74; c.so Francia 175; v. Delle Orfane 25; c.so Potenza 92; p.za Respighi 3; v. Monginevro 105; v. Piffet- ti 31 bis; v. Maria Vittoria 3; c.so Casale 316. Di sera (19,30-21,30): p.za Galimberti 7; v. Foligno69;v.Sempione112;v.SanRemo37; v. Sacchi 4; c.so Traiano 73; c.so Francia 1/bis. Aperte anche di notte: corso Belgio 151/ B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org Quartieri .51 . QUARTIERI Per le vostre segnalazioni quartieri@lastampa.it I topi sono arrivati nei giardini di periferia I residenti non portano più i bambini nei parchi per paura. “Da tempo chiediamo un intervento” Lungo la Dora una colonia si è insediata da mesi e risale il fiume per arrivare vicino ai cassonetti Aurora Lingotto CLAUDIA AUDI GRIVETTA CRISTINA INSALACO In Borgo Aurora esistono già molti problemi con cui i cittadini devono fare i conti quotidianamente. Come se non bastasse ci si sono messi anche i topi. A dire il vero non si tratta di una novità, ma piuttosto di uno sgradito ritorno. Da quasi due anni infatti i residenti chiedono al Comune di intervenire, con scarsi risultati. La colonia che infesta il borgo ha trovato il proprio regno sulle sponde della Dora, come racconta Francesco Merlo del Comitato Aurora e Legalità. Un ambiente accogliente in cui i roditori possono proliferare. Anche la grande «fossa» nell’area Ponte Mosca, da tempo usata come discarica, è diventata un nido accogliente per i piccoli invasori. L’ultima asta è «Il problema sono i rifiuti lasciati per strada che attirano gli animali» andata deserta, ma da tempo i cittadini sperano che di quel luogo si possa fare qualcosa di utile. O quantomeno che venga ripulito, perché lo stato attuale di questo spazio di proprietà del Comune è considerato indecoroso. Troppa sporcizia La ragione dell’infestazione di ratti, secondo i cittadini, è la sporcizia. Troppa nel quartiere. Ne è convinta anche Patrizia Alessi, consigliera della circoscrizione che da tempo si batte su questi temi. «Mi stanno a cuore gli animali e il loro benessere», spiega, «ma questa situazione è invivibile. Se non fossimo circondati dal degrado e dalla sporcizia i topi ri- Immondizia I rifiuti lasciati per strada sono una manna per i roditori che se ne cibano e prolificano sempre di più È allarme topi nei giardini di via Bizzozero, all’angolo con via Bisalta. Da tre mesi i residenti delle vie intorno al giardino vivono con l’incubo dei topi nel parco, nelle case, garage e cantine. «Io non porto più i miei nipotini al giardino sotto casa – dice Giuseppe, un residente -. Loro sono terrorizzati e io lo sono ancora più di loro. Ho paura che i topi possano morsicarli da un momento all’altro». La colpa, secondo Carolina, che abita in via Bisalta, è la sporcizia che da si accumula nel giardino: «La gente spesso getta bottiglie e rifiuti di ogni tipo nell’erba si lamenta -, oltre al fatto che i proprietari dei cani portano gli animali a passeggiare in via Bizzozero e se ne vanno via in tranquillità senza pulire. È questa sporcizia che attira i ratti. Negli ultimi giorni ne ho visti sei, e solo a guardarli mi sono venuti i brividi». I giochi dei bimbi Genitori e nonni sono spaventati dalla presenza dei roditori nel giardino con i giochi per i bambini I bambini marrebbero nel loro habitat senza disturbare nessuno». Già, perché dalla Dora i topi risalgono corso Giulio Cesare, probabilmente attirati dai rifiuti di cibo su strade e marciapiedi. E così gli abitanti di Aurora se li ritrovano davanti a case e negozi. Ne sa qualcosa la farmacia di corso Giulio Cesare: una segnalazione dopo l’altra, dicono, ma mai un intervento. I semi Oltre a rifiuti e sporcizia varia, le strade di corso Giulio sono disseminate di semini. Semi di girasole o di zucca, venduti come snack in diversi negozi e consumati per strada. Una volta gustata la polpa quello che rimane del frutto è sparso sui marciapiedi. Lo sa bene Ivan Volpe che abita proprio in corso Giulio. «Non se ne può più», commenta esausto. «I risultati dei resti dei semi sono sotto gli occhi di tutti». E, se i semi sono uno snack gradevole per noi umani, figuriamoci per i roditori. Buone notizie per i cittadini, molto meno per i topi, giungono dalla Circoscrizione Sette. «E’ stata programmata per i prossimi giorni», assicura infatti il presidente Emanuele Durante, «una massiccia derattizzazione su tutto il quartiere». Per quanto riguarda la pulizia, all’orizzonte ci sono pesanti interventi, anche di sgombero, su via Cuneo, come da tempo richiesto dai cittadini. Molti bambini che abitano in zona sono scappati urlando alla vista dei topi, e in quel giardino non ci hanno mai più messo piede, e molti residenti sono preoccupati di ritrovarseli di nuovo nelle cantine, o addirittura nelle case, visto che sono animali in grado anche di arrampicarsi sui muri. «I ratti entrano al primo piano delle case, nelle cantine e garage. Si intrufolano dappertutto - spiega Angela, un’altra residente -. Non abbiamo mai avuto problemi di questo tipo nel quartiere fino a luglio, quando ho avvistato il primo topo». E la vicina continua: «Deve intervenire qualcuno al più presto». Il giardino è stato costruito in onore del Pastificio Italiano di Torino. E infatti i giochi per bambini hanno le forme di forchette, coltelli e scolapasta di plastica, e al posto di semplici aiuole con fiori, è stato piantato l’ulivo e il rosmarino. «I problemi sono iniziati a luglio Da allora la zona si è riempita di roditori» «Sarebbe un giardino splendido e frequentatissimo – continua Francesco, papà che come gli altri non accompagna più i suoi bimbi al parco -, ma la presenza dei topi ha allontanato tutti dall’area». Le risposte Dall’assessorato all’ambiente del Comune di Torino rassicurano che «L’Amiat interverrà al più presto con un sopralluogo e provvederà alla risoluzione del problema dei roditori». Rosario Borello, coordinatore al verde della Circoscrizione Nove, ricorda che «Il giardino è stato consegnato alla città nel 2010, e in quattro anni non è mai stata fatta una seria derattizzazione. Proprio per questo verrà fatta il prima possibile nei giardini di via Bizzozero, come è successo sei mesi fa anche in piazza Galimberti. La derattizzazione dovrebbe portare finalmente la serenità a chi la mattina si affaccia sul parco». 12 45 67 18 52 .Metropoli STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Chieri, il Tar boccia ricorso di Mercurio Il Tar Piemonte ha bocciato il ricorso presentato dall’ex presidente del Consiglio comunale di Chieri, Nicola Mercurio, che aveva chiesto di portare da 9 a 10 i seggi destinati ai consiglieri d’opposizione. Il giudizio del Tribunale amministrativo è costato alla città 7 mila euro. [F. GEN.] ETROPOLI M Per le vostre segnalazioni metropoli@lastampa.it Caselle Chieri La ’ndrangheta dietro ai roghi Pensionato muore nell’incidente Tre delle aziende bruciate appartenevano a personaggi vicini alla criminalità FEDERICO GENTA Fiamme alla Iron & Steel GIUSEPPE LEGATO Nella lunga sequela di incendi che si sono verificati negli ultimi mesi a danno di numerose aziende di Caselle, spunta la pista della ‘ndrangheta. L’associazione criminale in questo comune dell’hinterland ha registrato la più alta condanna tra 153 imputati nel maxi processo Minotauro: Vincenzo Argirò, 21 anni e mezzo di carcere. Primo dato: tre ditte coinvolte nei roghi - dall’estate a oggi – erano riconducibili a personaggi noti agli inquirenti che lavorano sulla mala calabrese. Ma è sull’ultimo rogo – doloso – verificatosi nei locali della Iron&Steel, in cui sono bruciati tre mezzi di lavoro, che i riflettori dei carabinieri si sono accesi da qualche giorno. Quell’azienda risulta confiscata in via definitiva dallo Stato perché «nelle disponibilità fino a un anno fa del boss Renato Macrì». La sentenza della Cassazione risale al 13 novembre 2013. Secondo i giudici – che hanno accolto la proposta di misura patrimoniale istruita dal pm Antonio Rinaudo - la L’ultimo incendio doloso avvenuto nell’area industriale di Caselle riguarda l’azienda che il Tribunale ha confiscato a Renato Macrì, nipote del boss Mario Ursini, già condannato per traffico di stupefacenti FOTO COSTANTINO SERGI Iron&Steel srl, di via Cottolengo, Mappano, nata a luglio del 2008 e protagonista di vorticosi acquisti di quote di altre realtà produttive avvenuti (a volte) in maniera rocambolesca, «era intestata a due anonimi imprenditori» ma apparteneva a Macrì – scrivono i giudici – che ne è stato e ne è (alla data della sentenza) – l’effettivo padrone. «Egli – si legge – l’ha amministrata attraverso la collaborazione dei due intestatari», a questo punto due prestanome. Cinquantaquattro anni da un mese, domiciliato a Volpiano, nipote di Mario Ursini storico riferimento delle ‘ndrine trapiantate al Nord, Macri è personaggio importante nella galassia dei calabresi. Uscito dal maxi processo Minotauro con un patteggiamento a una pena inferiore a due anni (ma già condannato a 13 anni a gennaio del 2000 per traffico di droga), il boss è ora a piede libero a fare i conti con una maxi confisca dei suoi beni, di quelli di sua moglie e di altri intestati a teste di ponte. Una confisca faraonica unita all’obbligo di soggiorno per cinque anni. Perché, si domandano gli investigatori, una ditta appena confiscata dal Tribunale alla mafia subisce un incendio a quanto pare doloso? Una rivalsa, un gesto plateale nei confronti dello Stato o un avvertimento a Macrì? Per ora non scartano alcuna ipotesi. Si collocano invece pochissimi mesi fa gli altri due incendi ad altrettante ditte riconducibili a un ex imputato di Minotauro e un altro personaggio legato alla ‘ndrangheta. Sempre a Caselle. Sempre, a quanto pare, dolosi. Che succede? I carabinieri non parlano, ma la tesi che circola con insistenza è che in un momento di transizione per l’organizzazione calabrese, amputata dalle condanne di Minotauro, si stiano creando nuovi equilibri. Negli ultimi due anni si sarebbero aperti spazi di manovra nei quali incunearsi e questo varrebbe sia per alcuni emergenti arrivati da poco a Torino, sia per vecchie facce che hanno vissuto in subordine negli ultimi dieci anni. Dario Artuffo è morto sul colpo. Operaio Fiat in pensione, percorreva a bordo di una Seicento via Ambuschetti, la provinciale che collega Baldissero alla direttissima per Castelnuovo Don Bosco. Aveva 77 anni. La sua auto è scivolata sulla strada, bagnata e piena di buche. È finita nel fossato che costeggia la carreggiata, ha sbattuto prima contro il muretto di un ponticello ed è finita contro il muro di una casa. L’incidente ieri mattina, Dario Artuffo poco dopo le 10, ha già scatenato un coro di proteste. Da anni i residenti segnalano le condizioni critiche del tracciato. Rettilineo, senza illuminazione e protezioni che impediscano alle macchine di ribaltarsi appena finiscono fuori strada. La pioggia, poche ore più tardi, ha provocato un incidente anche alle porte di Pralormo. Due donne sono finite in ospedale: non sono gravi. 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 In città .53 . INCITTA’ La strana coppia in rosa La Compagnia dei Camerli porta in scena stasera alle 21 al Teatro Gobetti di San Mauro «La strana coppia al femminile», rivisitazione in chiave rosa della classica commedia di Neil Simon. Regia di Sonia Camerlo. Biglietti 10 euro, ridotti 8 euro. Per le vostre segnalazioni: giornonotte@lastampa.it Con l’acqua alle ginocchia Il Po (nella foto corso Casale, con la chiesa della Madonna del Pilone) esondò nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994 ALESSANDRO MONDO C i sono storie che si ricostruiscono attraverso l’esperienza di chi le ha vissute in prima persona, attingendole dal presente o dalla memoria degli archivi, più che partendo dal quadro generale. Vale anche per la grande, devastante alluvione del 1994. Ieri la celebrazione del ventennale al Teatro Carignano, gremito di sindaci, amministratori, funzionari e volontari di tutte le realtà che si spesero in quell’occasione: dalla Protezione civile al Soccorso Alpino, dalla Croce Rossa ai carabinieri e ai vigili del fuoco. Senza considerare il contributo di enti pubblici e privati, come la Fondazione Crt, e quello dei civili mobilitati, di cui si è perso il ricordo: gli stessi che al giorno d’oggi, con qualche retorica, vengono chiamati «gli angeli del fango». Qualche numero, asettico come tutti i numeri, per rendere la portata della calamità: 69 morti (sette nel Torinese), 2.226 sfollati, 789 Comuni coinvolti. Esondati Po, Tanaro, Bormida, Belbo e una serie di affluenti. Miliardi di danni. La commozione Cifre «fredde», a suggello di una drammatica contabilità. Nemmeno le onorificenze distribuite ieri, vent’anni dopo, bastano per restituire lo sforzo di un’intera comunità. Così ha acquistato un significato speciale la commozione di Sergio Chiamparino, all’epoca segretario provinciale del Pds, che organizzò una spedizione in soccorso di Alessandria assediata dall’acqua e dal fango: ieri ha ricordato che c’era anche il figlio Tommaso, allora quattordicenne, e a quel punto la voce gli si è strozzata in gola, impedendogli di concludere. Allo stesso modo, vale più di tutti i filmati la testimo- «Promulgare nuove leggi non ha senso, per la sicurezza è più utile la pulizia dei fiumi» Sergio Chiamparino Presidente Regione Piemonte La storia Quando a Torino il Po uscì a mangiarsi le strade Vent’anni fa l’alluvione, Chiamparino si commuove al Carignano nianza, ormai lontana nel tempo, di una residente dell’Alessandrino intervistata dal nostro giornale nel decennale dell’alluvione. «Mi sono affacciata al balcone e ho visto il mare», ricordava con gli occhi lucidi. Detto così, faceva sorridere: il mare ad Alessandria? «E, invece, era lì a mezzo chilometro, grosso che metteva paura: un’onda di oltre tre metri che correva verso le nostre case e si mangiava tutto. E’ arrivata, ha picchiato contro i sedici al- beri frangivento davanti al giardino e ne ha sbattuti in aria quattordici, come piumini». chiusi, i fiumi ruggenti e i Murazzi scomparsi? Lezione per il futuro Il 6 novembre Erano le 13 del 6 novembre 1994, le porte del pomeriggio si spalancavano davanti all’onda possente e implacabile che spense mezza città e ne accese le urla: gente allo sbando, famiglie assediate, acqua dal cielo e acqua dalla terra. E come dimenticare le vedute spettrali di Torino, con i ponti Fotogrammi di una calamità naturale fuori scala che proprio per questo ha fatto scuola. Da allora il meteo, ai nostri tempi caratterizzato da avversità circoscritte ma sempre più estreme, non è (quasi) più un’opinione: l’alluvione del 1994 ha costituito la prima prova operativa delle funzionalità del monitoraggio per le azioni della Protezione civile; i limiti previsti durante quella prova, soprattutto la comunicazione, si rivelarono una lezione per il futuro. Chi ha vissuto quell’esperienza ricorda che nelle zone invase dal fango non funzionavano nemmeno i pochi cellulari: assenti i sistemi satellitari per i rilievi fotografici, i collegamenti con Regione e Protezione civile, i bollettini che seguono l’evolvere della situazione meteo. Molto è stato fatto, in termi- Il loro sarà un viaggio silenzioso, alla ricerca della realtà e della poesia del fiume Tanaro di oggi, a vent’anni dall’alluvione del 1994. Anna Rastello, Riccardo Carnovalini, Gianluca Bonazzi e Claudio Jaccarino, oggi partono per una camminata di nove giorni lungo i 276 Il richiamo di Chiamparino alla periodica pulizia dei rii e dei torrenti, invasi da una vegetazione che la prima piena rischia di trasformare in testa d’ariete contro ponti e frazioni, non è scontato. Anche se non è chiaro a chi si riferisca l’appello del presidente, affiancato dall’assessore Alberto Valmaggia: ai sindaci, alla Protezione civile, agli stessi residenti. O al Demanio, al quale appartengono molte delle aree in questione. Con una premessa: il mancato impegno di uno di questi attori prima o poi rischia di essere pagato da tutti. Prevenire è meglio, oggi come vent’anni fa. Un’immagine del 1994 Via Vochieri ad Alessandria invasa dalle acque del Tanaro Nove giorni a piedi lungo il Tanaro sulle sponde del fiume “cattivo” CRISTINA INSALACO La prevenzione Sommerso L’impresa Oltre 270 chilometri per vedere ciò che è stato fatto e ciò che resta da fare ni di allerta, comunicazione e opere di difesa del suolo, molto resta da fare. Qui il discorso cade sulla manutenzione di un territorio fragile, spesso orfano della mano dei contadini e mai preso in carico da altri. A maggior ragione oggi, date le risorse all’osso sulle quali può contare la Regione. km del Tanaro, per scoprire il bello e il brutto del fiume piemontese. Partono da Bassignana, in provincia di Alessandria, venerdì raggiungeranno Felizzano, per percorrere, a piedi e lungo i bordi del fiume, Asti, Alba, Cherasco, Ceva, Garessio, fino ad arrivare, venerdì 14 novembre, a Passo Laiardo, dove il Tanarello si unisce al rio Negrone per dare forma e acque al Tanaro. L’idea Il viaggio, che hanno chiamato «Andartan», nasce dall’idea di quattro amici: Anna Rastello, torinese, classe 1962, che dal 2011 ha fatto del cammino il mezzo per raccontare l’Italia e gli italiani, Riccardo Carnovalini, nato a La Spezia nel 1957, fotografo che ha attraversato a piedi l’Italia e l’Europa, Gianluca Bonazzi, che vive a Modena e ama definirsi «raccoglitore di storie», e Claudio Jaccarino, classe 1952, pittore, attore e insegnante. A loro, durante il viaggio, si potrà aggiungere chiunque, purché abbia l’attrezzatura per viaggiare e si organizzi per vitto e alloggio. «Di giorno cammineremo lungo il Tanaro, di sera faremo incontri di ascolto e raccolta di idee con la cittadinanza, mentre di notte dormiremo in famiglie o associazioni, in modo da capi- re il loro legame o timore del fiume – spiega Anna Rastello -. Ognuno avrà un piccolo compito: io mi occuperò degli incontri pubblici, Riccardo fotograferà, Gianluca scriverà, e Claudio racconterà il suo fiume con colori e tele». Ritmi slow Sarà un viaggio lento, nel quale i viaggiatori si lasceranno invadere dai profumi e dai rumori dell’acqua, cercando di guardare il fiume con occhi nuovi: occhi liberi, attenti e senza pregiudizi. Un viaggio per documentare cosa è stato fatto e cosa resta ancora da fare per evitare una nuova disastrosa alluvione. Riccardo si aspetta un Tanaro con molti contrasti: «Dagli antichi sentieri ai rovi invasivi, dagli agricoltori che vivono grazie all’amato fiume, alle sciagurate opere costruite dall’uomo senza rispettare una natura che difficilmente si fa imbrigliare e, prima o poi, si riprende i propri spazi». Anna preferisce partire senza immaginarsi nulla, «è più bello così». 12 45 67 18 54 .In città STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Gli anfibi del Madagascar L’Europa nel 1914 Pensare il cibo Incontro sulla conservazione degli anfibi del Madagascar: alle 16 al Dipartimento di Scienze della Vita (via Accademia Albertina 17) Franco Andreone parlerà delle ricerche del Museo Regionale di Scienze Naturali. Convegno dal titolo «L’Europa nel 1914 alla vigilia della Grande Guerra» alle 16,30 al Liceo D’Azeglio (via Parini 8), organizzato con il Centro Pannunzio. Intervengono Gian Enrico Rusconi, Gianni Oliva, Giovanni Ramella e Umberto Morelli. Comincia oggi il festival sulla filosofia e il cibo «Pensare il cibo», al Borgo Medievale (Sala ex San Giorgio): alle 18 incontro «Mangiare il vivente», con i filosofi Enrico Guglielminetti e Simone Pollo; modera Massimiliano Borgia. Ingresso libero. Askatasuna Finardi: una sera per tornare al mio vecchio rock Domani il concerto in corso Regina Margherita “Rifarò dal vivo pezzi che non canto da 40 anni” Intervista TIZIANA PLATZER «D opo una cena durante il tour l’ho buttata lì, alla band: che ne dite di un concerto all’Aska? Non c’è una lira, ma noi possiamo picchiare giù duro!». E i compagni di palco hanno tirato su i calici. Fuori dal protocollo commerciale e organizzativo, Eugenio Finardi domani alle 22 porta il suo «Fibrillante Tour» ad Askatasuna (corso Regina Margherita 47; ingresso: 8 euro) e torna in Vanchiglia, dove ha vissuto durante la registrazione dell’omonimo disco con Max Casacci. È una promessa mantenuta «Proporremo solo rock quasi punk e sono sicuro che ci divertiremo moltissimo». Il passato Il presente «Sugo», l’album del 1976 che ha dato il successo a Finardi con canzoni come «Musica Ribelle» e «La Cia» Lo scorso anno il cantautore italo-americano ha vissuto per qualche tempo a Torino per registrare «Fibrillazione», il suo ultimo disco all’Askatasuna? «Con i ragazzi siamo diventati amici, durante il periodo torinese io andavo lì per fare delle jam di blues, mi rilassavo. E visto che proprio domani è l’anniversario del primo anno di “Fibrillante”, del giorno in cui abbiamo avuto in mano il master del disco, l’idea di tornare mi è sembrata perfetta». E precisa: sarà una serata di rock puro senza concessioni melodico-sentimentali, nemmeno a «Patrizia»? «Niente, neanche pezzi come “Non è nel cuore” o “Un uomo”, solo rock quasi punk e noi ci di- vertiremo moltissimo. Farò due canzoni, “La Cia” e “Scimmia”, che non canto dal vivo dagli anni Settanta». re, e i Perturbazione. Per questo si doveva celebrare il primo anno a Torino». Il tour ha un’impronta grintosa, che è poi quella di “Fibrillante”, un anno fa presentato a Hiroshima Mon Amour: l’energia è nata qui. «Se avrà la pazienza di impegnarsi ancora così, io lo vorrei molto, per ora noi e i Subsonica siamo in giro». «E’ un disco molto torinese. L’impegno di Max Casacci è stato corposo, c’è tanto di lui nelle sonorità, e secondo me questo album suona straordinariamente bene grazie al suo lavoro. E di tanti altri torinesi, come il chitarrista, coproduttore e coautore Giovanni Maggio- Altri progetti con Casacci? poi le cene al Barricata in piazza S. Giulia e l’Aska, che comunque resta un progetto vicino ai miei ideali». A sentirla Vanchiglia e dintorni le sono entrati sotto pelle. La prima parte del tour si conclude a Londra a fine gennaio ma dal 14 novembre, parte lo spettacolo nei teatri «Parole & Musica»: la gente chiede pensieri e non solo rock? «Sì e mentre ne parlo mi rendo conto dell’affetto che ho verso quei luoghi, un quartiere popolare e studentesco. I negozietti, le gallerie d’arte e i laboratori che ho scoperto, la Mole che al mattino guardavo dalla mia finestra al Residence S. Giulia, e «Alla fine dei concerti io mi fermo un’ora di solito a chiacchierare con il pubblico e penso che sì, sia felice della musica ma che abbia voglia di storie, confronti. Io ho 62 anni e una carriera di 42, e il vissuto di un periodo storico piuttosto interessante. Mio Rettorato Il Lunedì dell’Università, una preziosa occasione di apprendimento su temi di attualità: il 10 novembre alle 18, nell’Aula Magna del Rettorato di via Verdi 8, riprenderà il ciclo autunnale di un appuntamento giunto al 58° incontro. «L’Universitàchecontinua» è il programma dell’Ateneo e dell’Associazione Amici dell’Università degli Studi di Torino messo in piedi in collaborazione con l’Associazione ex Allievi del Politecnico. L’iniziativa ha lo scopo (caso unico nel nostro Paese) di favorire l’informazione e l’aggiornamento sui grandi temi del presente per laureati e interessati agli argomenti. «L’Università di Torino – dice il Rettore Ajani – è da sempre luogo di formazione e ricerca aperto alla cittadinanza e al territorio. E per questi incontri a titolo gratuito l’Ateneo offre i suoi spazi e le sue competenze, oltre che un modo per mantenere un dialogo con chi ha terminato gli studi e con coloro che desiderano conoscere». Gli appuntamenti sono preceduti da un aperitivo. La Stampa è media partner e omaggerà i partecipanti più assidui con alcuni titoli delle proprie collane editoriali. Le conferenze Lunedì 10 novembre Luca Ricolfi, Ordinario di psicometria ed opinionista del La Stampa, dialogando con l’Ordinario di psicologia sociale Michele Roccato offrirà il contributo della sua esperienza su come favorire la ripresa economica in Italia. Seguirà la settimana seguente un incontro dedicato a Cesare Pavese con Maria Rosa Masoero, direttore del Centro Studi Gozzano-Pavese che parlerà dei molti mestieri di uno scrittore, offrendo letture a cura degli attori Mario Brusa «Mi rendo conto dell’affetto che ho per Vanchiglia, un quartiere popolare e studentesco». Le prime date Siparte conl’economia Ricolfi, Castellani e Vietti lanciano i Lunedì dell’Università Gli incontri favoriscono l’informazione sui grandi temi padre ha conosciuto Einstein e mia madre la Callas, credo che qualcosa che abbia un senso e sia intellettualmente onesto, ce l’ho da dire». Lunedì 10 1 «Come favorire la ri- Ore 18 presa economica in Italia». Con Luca Ricolfi. Conduce Michele Roccato. L’orario d’inizio dei prossimi quattro appuntamenti in via Verdi 8 ed Elena Canone. Il 24 novembre Valentino Castellani, vicepresidente di Torino Strategica, dialogherà con l’opinionista de La Stampa Luigi La Spina sulla nostra città. Il ciclo si concluderà il 1° dicembre con l’incontro dedicato alla riforma della giustizia: il già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Michele Vietti parlerà, con l’Or- Lunedì 17 1 «Cesare Pavese, i molti “mestieri” di uno scrittore». Con Mariarosa M asoero. dinario di Diritto internazionale Edoardo Greppi di regole ed economia nell’ambito della riforma della giustizia. Per partecipare si possono prenotare gli ingressi gratuiti per 2 persone, fino esaurimento posti, telefonando allo 011 6604284, o ritirandoli a La Stampa di Via Lugaro 15 o all’Info Point dell’Università di Via Po 29. Lunedì 24 1 «Tra presente, passa- to e futuro». Interviene Valentino Castellani. Conduce Luigi La Spina. Lunedì 1 1 «La riforma della giu- stizia». Interviene Michele Vietti. Conduce Edoardo Greppi. 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 In città .55 . Orchestra Sinfonica Nazionale Un’anima in cerca di salvezza La vedova Caprioglio Il maestro Corrado Rovaris sarà sul podio a dirigere l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai alle 21 all’Auditorium (piazza Rossaro): nella prima parte in programma Respighi e Pizzetti, poi gli scandinavi Edward Grieg e Carl August Nielsen. La stagione del Tpe porta sul palco dell’Astra (via Rosolino Pilo 6), alle 21, Lucilla Giagnoni ispirata alla «Divina Commedia», con lo spettacolo «Vergine Madre»: canti, commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza. Debora Caprioglio è fra i protagonisti, nei panni della furba Rosaura, del testo di Goldoni «La vedova scaltra», alle 21 alle Fonderie Limone a Moncalieri (via Pastrengo 6). Affiancata da Daniela Marozzi e Emanuele Barresi, anche regista. Per le vostre segnalazioni: giornonotte@lastampa.it Dalla prosa alla techno Le star Il teatro Carignano è una delle sedi della quattordicesima edizione di Club To Club che trasformerà Torino nel polo europeo della musica elettronica NOEMI PENNA Kode9 1 A chiudere il party Dal Carignano alle stazioni della metro: sino a domenica Torino, con l’Alfa MiTo Club To Club, si trasforma nel polo europeo della musica elettronica con diciassette esclusive, dieci prime italiane e una première assoluta per oltre 100 ore di musica, rigorosamente dal vivo, con più di cinquanta artisti da dodici nazioni. Un’incursione nelle tendenze del contemporaneo, che eleggono ancora una volta il festival organizzato in città da Xplosiva il migliore al mondo della stagione. inaugurale all’Hiroshima sarà il dj-set di Kode9: gradito fuori programma dopo il set di Ben Frost (foto). Franco Battiato 1 Domani alle ore 21,30 proporrà brani rivisitati e improvvisazioni frutto della sua ricerca più avanguardistica. Quattordicesima edizione E’ partita ieri con una preview da tutto esaurito all’Esperia la quattordicesima edizione di Club to Club, che s’inaugura ufficialmente questa sera al Carignano con «Hyperdub 10», l’evento creato dall’etichetta inglese che porterà nello storico teatro le performance del suo fondatore Kode9 e dei talenti più promettenti nel suo catalogo: la statunitense Laurel Halo, la svedese Fatima con la Eglo Live Band e l’inglese Kele Okereke, che presenterà il suo album da solista «Trick». La trasformazione elettronica del Carignano avverrà alle 22: alle 17 all’Ac Hotel Torino ci sarà lo showcase «Noisey» con Yokokono e i deejay Mobbing; ci si sposta poi all’Hiroshima Mon Amour per la «Carharttnight» con il set in esclusiva dell’australiano Ben Frost, preceduto alle 23,30 dai Primitive Art. A chiudere la serata, un evento a sorpresa: il dj-set di Kode9, che farà tremate il tempio del rock di via Bossoli 83 con il suo personalissimo dubstep. Ritmi avant-pop Il tema di questa edizione è il Cavallo di Troia: un simbo- Club To Club La musica elettronica alla conquista del Carignano Cento ore di musica e dieci prime per il festival organizzato da Xplosiva Domani lo “special guest” Franco Battiato presenterà il suo nuovo album 17 esclusive Gli spettacoli a cui si può assistere in Europa solo nell’ambito di Club To Club lo mitologico che rappresenta la volontà di Alfa MiTo Club To Club di influenzare un pubblico sempre più vasto all’im- maginario avant-pop. E a consolidare l’iniziativa ci pensa anche Red Bull Music Academy, che farà ballare per due notti – domani e sabato – il padiglione uno e la sala rossa del Lingotto con Ben Ufo e Ron Morelli, Kelela, Fatima Al Qadiri, Jessy Lanza, Ninos Du Brasil, Jacques Greene, Kele, Tiger & Woods e Vessel. Ma il programma riserva anche un padrino d’eccezione: Franco Battiato, protagonista domani alle 21,30 sempre al Lingotto di una tappa speciale del tour di presentazione del nuovo album «Joe Patti’s experi- mental group», con Pino Pischetola e Carlo Guaitoli. Tendenza berlinese Il festival segnerà anche il ritorno di Apparat, simbolo vivente della miglior scena musicale berlinese e autore della colonna sonora del nuovo film di Mario Martone (che ha conosciuto nel 2011 proprio a Club To Club) e del produttore mascherato Sbtrkt, che pubblicherà a breve il secondo album «Wonder where we land», entrambi attesi sabato notte alla consolle del Lingotto. I padiglioni fieristici di via Nizza 294 non sono nuovi alla trasformazione in dancefloor, diversamente dalle stazioni della metropolitana di Torino, dove si ballerà con il dj-set di Andrea Cecchin, Killagrove (domani e sabato dalle 19 alle 21 al Lingotto), Deeb e Bow (domenica dalle 17 alle 20 a Porta Nuova). Questa nuova contaminazione rafforza la collaborazione con Radio Gtt, che nei giorni del festival trasmetterà una programmazione musicale dedicata agli artisti internazionali e ai talenti di PiemonteGroove. Pacchetti d’ingresso da 28 a 50 euro. Ritorno al Regio per Filippo Fonsatti, attuale direttore esecutivo della Fondazione del Teatro Stabile. Fonsatti rappresenterà la Regione Piemonte nel Consiglio d’indirizzo dell’ente lirico, sostituendo l’assessore alla cultura Antonella Parigi. Fonsatti, #5oundwall 1 Dalle 14 in piazza Ma- dama si balla con Stump Valley e Tikiman, alle 17 all’Astoria con la Gang of ducks e Morphosis (foto). Fra i compiti di Filippo Fonsatti (a sinistra) anche il controllo della gestione finanziaria del Teatro Stabile torinese Fonsatti entra nel Cda per studiare da sovrintendente GUIDO NOVARIA Hotel Torino si potranno incontrare i talenti Palm Wine, The Taste, Fatima (foto) e The Eglo Live Band. Allo Stabile Teatro Regio Riconoscimento dagli Stati Uniti per il direttore musicale Noseda Absolut symposium 1 Sabato dalle 17 all’Ac secondo le indiscrezioni circolate nelle scorse settimane, dovrebbe seguire molto da vicino l’attività del sovrintendente Walter Vergnano: potrebbe, addirittura, subentrargli, prima della scadenza quinquennale dell’incarico. Diploma in contrabbasso Fonsatti ha una formazione letterario-musicale. Dopo la laurea in lettere moderne, ha conseguito il master in Business Administration alla Saa. Ha anche ottenuto il diploma in contrabbasso al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Ha fatto parte dell’Orchestra Giovanile Europea (E.C.Y.O) diret- ta da Claudio Abbado, dell’Orchestra Sinfonica della Rai e dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino. Nel ’94 ha iniziato l’attività di operatore e organizzatore culturale, nell’ambito dello spettacolo dal vivo, occupandosi sia di programmazione e produzione, sia di gestione e organizzazione. Assistente del direttore Dal 1994 al 2007, al Teatro Regio, è stato assistente del direttore artistico prima e del sovrintendente poi, quindi responsabile dell’area formazione e ricerca e direttore artistico del Piccolo Regio. Dal 2005 al 2007 è stato REPORTERS consulente della Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura, in qualità di coordinatore generale del progetto Unesco «Torino Capitale Mondiale del Libro», dirigendo tra l’altro la produzione delle manifestazioni BookStock 2006 al PalaOlimpico e BookStock 2007 al Lingotto. Dal 1998 al 2007 è stato coordinatore scientifico e editoriale della collana di monografie «I Libretti», edita dal Teatro Regio. Premio dall’America E ieri è arrivata la notizia della nomina di Gianandrea Noseda a «Direttore dell’anno» dal prestigioso Musical America, il più riconosciuto magazine statunitense di musica classica, fonda- to nel 1898, che già aveva premiato la produzione de I Vespri siciliani del Regio, con la direzione di Noseda, come uno dei Top Ten Musical Events del 2011. Gianandrea Noseda, riconfermato direttore musicale del Teatro Regio, dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio nella prima tournée americana che toccherà, a dicembre, Chicago, Toronto, New York e Ann Arbor con il Guglielmo Tell di Rossini. «Ulteriore prova dell’alta considerazione del maestro e dei complessi del Regio, chiamati oltreoceano a rappresentare l’eccellenza italiana nel mondo», hanno commentato i vertici dell’ente. 12 45 67 18 56 .In città STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 CUOLA S Riparte «Young Business Talent» C’è tempo fino a lunedì 10 per partecipare al Young Business Talent, competizione internazionale che permette ai ragazzi tra i 15 e 21 anni di fare una simulazione di business portando avanti piani di management, sviluppando know-how e abilità. Iscrizioni su www.youngbusinesstalents.com. A CURA DI MARIA TERESA MARTINENGO Per le vostre segnalazioni: scuola.torino@lastampa.it Creativi Una studentessa al lavoro alla macchina per cucire e, a lato, lo straordinario risultato ottenuto FABRIZIO ASSANDRI Carte di caramelle al posto dei bottoni, pieghe della maglia con le bustine di tè, per gonna pagine di giornale spiegazzate. E gli accessori? Una collana di capsule di caffè. I 250 studenti dell’indirizzo moda dell’Istituto tecnico e professionale Zerboni, studentesse in maggioranza, hanno realizzato una ventina di abiti fashion, perfettamente indossabili, con carta di recupero. La collezione «Pret a papier» è frutto del progetto avviato l’anno scorso con la cooperativa Arcobaleno, che gestisce la raccolta differenziata della cellulosa col progetto Cartesio, con sede nei pressi della scuola di via Paolo della Cella. L’iniziativa ha permesso agli studenti di sviluppare competenze pratiche, disegnare e realizzare vestiti, creando un proprio portfolio. «Il corso moda uscito dalla riforma – dice il preside Livio Gentile – è centrato sulla teoria. Abbiamo inserito quest’attività per certificare altre competenze. Le nostre ragazze devono uscire di qua potendo dire: so fare qualcosa, posso lavorare». La scuola ha optato per una «curvatura» di laboratorio e fin dalla prima ci sono ore di pratica che non erano previste. La locandina dell’iniziativa Progetto Cartoniadi, i premi alle classi Istituto Zerboni Stilisti e imprenditori si allenano sulla carta Con il riciclo si supera anche la mancanza di risorse Le modelle del corso Le studentesse hanno anche indossato i loro abiti di carta durante la premiazione di Cinemambiente Il coworking Con gli stessi obiettivi è nato quest’anno un progetto di alternanza scuola-lavoro. Gli studenti costruiranno da zero una vera impresa, non una simulazione. Un coworking di sartoria dove “lavoreranno”: una bottega artigianale in centro dove disegneranno e realizzeranno abiti sportivi in vendita per clienti reali. Una serie di stilisti terranno lezioni in classe. «Stiamo cercando dei finanziamenti, ma il progetto è iniziato a settembre. I ragazzi non saranno stipendiati, eventuali profitti andranno alla didattica». Le classi III e IV saranno impegnate nel coworking, le II sugli abiti di carta, le I sui gioielli «di recupero». «Siamo partiti quasi per gioco con le palline di Natale in feltro, prima di incontrare Arcobaleno», spiega la professoressa Patrizia Murro. È più facile lavorare la carta rispetto alla stoffa. «Ti perdona l’errore, perché non costa, inoltre non si danno i punti “di sorgettatura”, tipo di cucitura con corpetto a v, una gonna con le pieghe, tutto di vecchi giornali. Prima di questo progetto non avevo fatto nulla di pratico». «Il mio, con le piramidi 3D che spuntano, è alla Lady Gaga» dice Giulia Lucà. Grandi aspettative per il coworking: gli studenti staranno un giorno La scuola ha stipulato un accordo con la coop sociale Arcobaleno complessa». I ragazzi, inoltre, hannoriflettutosulriciclo,maanche sulla nuova vita di alcuni dipendenti svantaggiati, disabili o ex tossicodipendenti, della coop. a settimana nel laboratorio di una cooperativa legata al Gruppo Abele, che avrà dai ragazzi nuovo impulso in un periodo difficile. Fantasia Tante idee Il resto è il frutto della loro fantasia. «Il mio è un abito lungo, Gli studenti verificheranno impianti e macchine, studieranno i Caluso I bambini curano l’orto con i “fratelli maggiori” MAURO SAROGLIA CALUSO Salute e corretta alimentazione: un connubio sul quale punta forte, da alcuni anni, la scuola primaria «Giuseppe Giacosa» di Caluso. Con il progetto «Piccoli semi crescono» si sta realizzando un orto nel cortile della scuola, lavorando di pari passo su educazione alimentare e ambientale. L’orto scolastico non è una novità, ma a Caluso un elemento originale c’è. A trasmettere le loro conoscenze ai bambini non sono, come capita in genere, i nonni, ma dei quasi coetanei. E’ stato infatti richiesto il supporto dei ragazzi dell’Istituto agro-ambientale «Ubertini», che si sono impegnati ad attivare un processo di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze: in pratica, un esempio di «peer education». In sostanza: grazie alla collaborazione fra insegnanti della scuola primaria e dell’istituto superiore, gli studenti della classe seconda della scuola di agraria affiancano, in più incontri durante l’anno, i bambini della «Giacosa», supportandoli come tutor nella realizzazione dei rispettivi orti. Qualche giorno fa si è partiti: ogni piccolo gruppo ha pro- I ragazzi dell’Ubertini allestiscono l’orto alla «Giacosa» ceduto alla fresatura del terreno, alla suddivisione dello stesso e all’assegnazione delle diverse parcelle alle singole classi; poi ha seminato. «Grazie all’orto – dice l’insegnante Luigina Actis - cerchiamo di trasmettere ai bam- bini l’idea che ciò che non è coltivato in maniera intensiva, viene raccolto al momento giusto e non fa centinaia di chilometri per arrivare in tavola, è migliore per gusto e sapore, e di certo ecologicamente più sostenibile». materiali, realizzeranno le matrici per gli abiti. Trattandosi di abiti sportivi – veri e non di carta – in classe studieranno storia dello sport e casi imprenditoriali di brand famosi. La linea verrà presentata a giugno. Le idee già ci sono, ma le creative studentesse non vogliono ancora svelare troppi dettagli. «Avremo un target giovane – dice Alessia Attanasio – farò abiti che io per prima indosserei. Penso, per esempio, a una maglia da tennis con polsini staccabili». Le ragazze hanno anche fatto da modelle per i propri abiti di carta a Cinemambiente. La collezione, che ha due sezioni, vestiti di carta e da leggere, è stata esposta alla biblioteca centrale e alla Bela Rosin. La collezione, che ha due sezioni, Abiti così belli che vanno letteralmente a ruba. «Al termine di una mostra, uno era sparito». Proseguono fino a fine mese le Cartoniadi di Torino, il campionato di raccolta differenziata di carta e cartone organizzato dal Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica (Comieco) con Comune, Amiat, Arcobaleno cooperativa sociale e Eco dalle Città. La competizione coinvolge le famiglie e i negozi dei 23 quartieri cittadini: per tutto novembre gareggeranno per migliorare i propri risultati di raccolta differenziata di carta e cartone. Saranno premiati i quartieri più virtuosi, quelli che raggiungeranno i maggiori incrementi percentuali rispetto al «mese medio» di raccolta 2013. Il quartiere che farà l’incremento maggiore si aggiudicherà il primo premio: 10.000 euro da suddividere tra le elementari e le medie del quartiere. Il secondo vincerà 7.000 euro e il terzo 5.000. I premi sono messi a disposizione da Comieco e Amiat. Un ulteriore premio di 5000 euro, offerto da Eco dalle Città e da Coop Arcobaleno sarà assegnato alla zona che su 3 mesi avrà incrementato la sua raccolta almeno di un +5% rispetto al dato di partenza. Le scuole possono partecipare alla gara cercando di far vincere il loro quartiere: per esempio, cogliendo l’occasione per liberarsi di vecchi archivi o libri inutili e invitando le famiglie degli alunni a fare scrupolosamente la raccolta differenziata. [M. T. M.] 12 45 16 SPECIALE BELLEZZA PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI 57 MADAME CHERI DAL BEAUTY CLUB AL PARRUCCHIERE Professionisti della bellezza Estetica e coiffeur per l’autunno I tempi della nostra vita sono sempre più ristretti, casa, lavoro, figli, magari anche un cane o un gatto. E a noi chi pensa? Cioè alla cura di noi stessi, alla nostra bellezza e alla possibilità di presentarsi sempre in ordine e curate. Ecco perchè i proprietari di Madame chic, il negozio Madame Cheri solo bellezza ed estetica hanno avuto un’idea geniale: unire anche l’hair-stylist, insomma un parrucchiere di altissima professionalità che mentre si pensa a manicure e pedicure o a un trattamento antirughe, o un massaggio per rimettersi in forma, ci dia consigli per l’acconciatura, consigli poi che nello stesso salone si trasformano in realtà. «Nel negozio Madame Cheri coiffeur beauty club in corso Palestro 6 si può trovare Taglio e colore e poi manicure e massaggi il meglio e tutto in un solo punto specializzato tutto per la bellezza e anche il coiffeur spiegano i titolari - abbiamo pensato di dare un servizio completo alle nostre clienti. Proprio perchè spesso si ha poco tempo e spostarsi in città da una via all’altra diventa sempre più complicato. Noi qui diamo un servizio qualificato e completo, in ambienti nuovi, ricercati, con grande stile ma ci teniamo a sottolineare anche la grande professionalità delle nostre estetiste». Questo è il punto di forza del nuovo negozio Madame Cheri un pool di esperti che vi possono garantire tutto quello di cui avete bisogno, senza grandi spostamenti, con la sicurezza di una grande professionalità e anche a prezzi decisamente concorrenziali. Proprio sui prezzi dei trattamenti c’è anche una «campagna acquisti» molto favorevole per tutte le clienti. «Si tratta spiegano - di una carta prepagata, e a secondo dell’importo la cliente stessa decide come usarla e a che cosa applicare gli sconti. Insomma sei tu che decidi quale promozione fare e in quale settore». Le carte pre-pagate di Madame Cheri beauty club sono comunque fortemente scontate e puntano soprattutto alla fidelizzazione del cliente, a garantire così un servizio migliore e mirato a tutte le esigente delle donne che vogliono migliorare la loro forma fisica e il loro aspetto in ogni particolare, dal dimagrimento al colore dei capelli. Madame Cheri beauty club e Madame cheri coiffeur sono i punti di riferimento della nuova bellezza a Torino, non serve altro basta solo rivolgersi a loro per una consulenza senza impegno. 12 45 67 18 9AB5CDE F B5C7C 82 LA STAMPA 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 . Sport Cronaca .59 PORT S Amichevole fra aspiranti medici contro la leucemia Per dare un «calcio alla leucemia» si sfidano gli aspiranti medici dei poli universitari San Luigi e Molinette. La partita di beneficenza è stasera alle 21 sul campo del Cit Turin (corso Ferrucci 63). Il ricavato sarà devoluto all’Ail. È prevista una lotteria con il sorteggio di un pallone autografato dai giocatori della Juve e la maglia granata di Quagliarella. [P. CO.] A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni sporttorino@lastampa.it Basket Sci Pms più tenace del blackout Al Mirafiori Village festa con i campioni Sconfitta Brescia (106-98) ma al Ruffini c’è stato ancora un problema elettrico Amoroso sugli scudi DOMENICO LATAGLIATA La Manital Pms supera quota 100 per la prima volta in stagione, batte la Centrale del Latte Brescia nel recupero della quarta giornata della serie A2 Gold e centra il terzo successo consecutivo della sua stagione: 106-98 il punteggio finale di una partita condotta quasi sempre. Mattatore della serata Valerio Amoroso, finalmente protagonista dopo l’operazione al menisco di metà settembre che ne aveva condizionato le prime uscite: 6/7 da tre punti, 3/7 da due, 7 rimbalzi e 33 di valutazione in 31’ sul parquet. Bravo lui, ma i cinque gialloblù in doppia cifra testimoniano una vittoria di squadra praticamente mai in discussione. Unica nota stonata della serata, l’ennesimo guasto elettrico all’interno del Ruffini: sul finire del primo quarto, il tabellone segnapunti è infatti andato in tilt e per qualche minuto ci si è dovuti arrangiare manualmente. Torino comincia bene, con un atteggiamento difensivo che intimorisce i Dopo prestazioni in chiaroscuro per l’operazione al menisco Valerio Amoroso ha dimostrato ieri sera di essere tornato incisivo e decisivo 6/7 da tre punti REPORTERS bresciani e la capacità di aprire la scatola con il tiro da tre punti: il 4/6 da dietro l’arco dei primi dieci minuti permette alla squadra di Bechi di accumulare 9 punti di margine (27-18) ricevendo buone risposte sia da Lewis che Amoroso e Berry. Addirittura, nel corso del secondo quarto sembra che il match sia pronto a spac- carsi: Fantoni lancia la Pms con la schiacciata del 33-20, Amoroso mette il punto esclamativo del +17 (39-22) prima che però Brescia reagisca e piazzi un 7-0 di contro break. C’è ancora modo di vedere Torino avanti 47-30 e di immaginare una serata tranquilla per i colori gialloblù, cosa che però non avviene perché Brescia è gruppo arrivato al Ruffini da imbattuto e certo non può mollare ancor prima di metà gara. Arrivati poi al 30’ con dodici lunghezze di margine, gli uomini di Bechi scrivono la parola fine sul match trovando due contropiedi con Rosselli e Lewis che al 36’ regalano al pubblico del Ruffini altrettante schiacciate e un rassicurante +15 al quale Brescia non riesce più a replicare. Domenica la Manital andrà a Ferentino contro una delle formazioni più accreditate per la lotta al vertice, in realtà protagonista di un brutto inizio campionato (2 vinte, 4 perse) compreso lo scivolone di domenica scorsa contro Jesi ultima in classifica. Pms: Giachetti 16, Fantoni 17, Lewis 20, Amoroso 27, Viglianisi, Berry 8, Rosselli 8, Gergati 10. All. Bechi. Brescia: Fernandez 10, Cittadini 8, Alibegovic 3, Benevelli 2, Loschi 24, Passera 4, Nelson 25, Brownlee 22. All. Diana. Domani, alle ore 15 presso il Mirafiori Motor Village di piazza Cattaneo, il Comitato Alpi Occidentali della FISI terrà il tradizionale appuntamento di inizio stagione per la premiazione dei vincitori dei Campionati Regionali e dei circuiti regionali Pulcini di sci alpino ed «Hey» di sci nordico. Saranno inoltre premiate le eccellenze, ovvero Marta quegli atleti Bassino piemontesi, appartenenti alle squadre regionali e nazionali, che nella stagione 2013-2014 si sono messi particolarmente in luce a livello nazionale e internazionale. Sarà una festosa occasione di incontro e confronto per atleti, genitori, tecnici, dirigenti e appassionati degli sport invernali. La parte ufficiale della manifestazione si concluderà con la presentazione delle squadre regionali di sci alpino, sci nordico, biathlon, snowboard e sci alpinismo per la stagione 2014-2015. [D.LAT.] 12 45 67 18 60 SPECIALE EVENTI PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI DA VENERDÌ SERA A DOMENICA LA MOSTRA MERCATO A Rivalba il weekend del tartufo bianco Si rinnova anche quest’anno a Rivalba, nell’incantevole cornice delle colline a pochi chilometri da Torino, la Mostra mercato del Tartufo bianco, giunta alla ventisettesima edizione. Il secondo weekend di novembre è dedicato al prodotto tipico del territorio: Tuber Magnatum Pico, ovvero il Tartufo Bianco Pregiato. «Il tartufo - dice Davide Rosso, vicesindaco - è senza dubbio un marchio distintivo d’eccellenza, il più prestigioso dei prodotti, da considerarsi come l’ambasciatore del Piemonte e delle sue colline nel mondo». Grazie a questa Mostra Mercato, dal 2012 Rivalba è entrata nel novero delle Fiere Nazionali, sia per la quantità dei suoi espositori, sia per i prodotti che vengono esposti. Ma soprattutto per la qualità assoluta dei suoi Tuber Magnatum Pico, che poco o nulla hanno da invidiare a quelli della vicina Alba, e per aroma e forma si collocano ai vertici assoluti della produzione Piemontese. A Rivalba il tartufo fa da sempre parte della cultura gastronomica del paese: se un tempo lo si grattava anche sulla bagna caôda, ora si tende a privilegiare cibi più anonimi per accompagnare la trifula: tajarin, uova al palet e carne all’albese. Il weekend si apre domani sera (venerdì) alle 20 nel Padiglione Gastronomico allestito nel campo sportivo. Alle 22 - per i clienti del Padiglione - è in programma lo spettacolo musicale «Canzo- ni e musica» con la cantante e tastierista Giorgia Bertolino. La festa prosegue sabato con gli stessi orari serali e un concerto del gruppo «Vanni 60». Ma la giornata clou sarà domenica, dalle 9, per tutta la giornata: si comincia con la mostra-mercato dei prodotti agricoli delle colline torinesi e dell’artigianato (ore 9), per proseguire alle 9,30 con l’expo fotografica «Mondi perduti» promossa nei locali della scuola elementare Bergalli dal Gruppo Fotografi Rivalbesi, con i laboratori per bambini «Girolibrando» organizzato dall’associazione Amici d’autore, e com la mostra di pittura dell’associazione «La Voce dei venti». Il tartufo bianco sarà protagonista sempre dalle 9,30 - nel Palatartufo. Alle 11 la presentazione del «Piatto del Buon Ricordo 2014». Alle 11,30 l’apertura del mercato. Il Padiglione Gastronomico apre le porte a mezzogiorno nel campo sportivo. La giornata prosegue al pomeriggio con l’incontro con Enrico Tallone, celebre editoreestampatorecheharaccolto dal padre Alberto un’importante e antica passione. «L’Amministrazione Comunale - sottolineano sindaco e vicesindaco di Rivalba - crede da sempre che una manifestazione come quella del tartufo possa contribuire a valorizzare il territorio, cioè quella vasta porzione di Torinese che va da Superga fino al confine con le provincie di Alessandria e Asti». A Rivalba tartufo vuol dire cultura, prima che ricchezza e attrativa del territorio: dalle prime edizioni che duravano soltanto una mattinata di contrattazioni nei giochi da bocce trasformati in area di mercato, la manifestazione è cresciuta, grazie alla passione e a un lavoro costante voluto dalle Amministrazioni comunali che si sono succedute, dall’Associazione «Trifole & trifolè» sostenuta dai volontari del Gruppo la Trona che quest’anno festeggiano la ventesima presenza importante in questa manifestazione. E ancora oggi i trifulè custodiscono molto gelosamente le mappe dei vari «tesori»: dalla rul di San Dalmazzo ai pioppi del Cerro nessuno sa esattamente dove «dimorino» i tartufi, se non i trifulè stessi. E partono di notte, non più con la lampada, ma con moderne torce a led, accompagnati dai loro inseparabili cani, armati di zappino e con tanta voglia di tornare con il gustoso bottino. A GENNAIO IN CORSO CASALE APRE «32 CLINICHE DENTALI» Per la salute della bocca un nuovo centro a Torino Apre a Torino, in corso Casale 131, un nuovo centro dentistico specializzato nella cura e nell’igiene dentale, nella prevenzione e nelle principali terapie odontoiatriche. Dotato delle più moderne e avanzate apparecchiature cliniche, si chiamerà «32 Cliniche Dentali». E sotto lo stesso marchio sarà compreso anche il Centro Dentistico Rivoli, che dal 1999 ha sede in corso Susa. L’apertura del nuovo centro è prevista per gennaio. «Nel nuovo studio, specializzato in trattamenti implantari estetico-funzionali - spiega l’amministratore del centro, Massimiliano Cardea - i pazienti verranno seguiti solo ed esclusivamente da medici specialisti e odontoiatri, in possesso di tutti i titoli e requisiti di legge necessari per esercitare la propria professione. Potremmo garantire le migliori prestazioni cliniche e affiancare ogni singolo paziente nella scelta della soluzione più adeguata per la salute dei denti». Numerose le specialità odontoiatriche che saranno garantite da medici esperti presso «32 Cliniche Dentali» a Torino: chirurgia estrattiva e rigenerativa, protesi fissa e mobile, conservativa, parodontologia, ortodonzia, ortodonzia invisibile, estetica dentale, endodonzia, implantologia dentale. Il centro sarà un nuovo punto di riferimento anche per la salute della bocca dei bambini. Il centro di corso Casale 131 sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì. Inizialmente vi lavoreran- no quattro medici e due assistenti. «Dopo una prima visita completa gratuita e senza impegno per valutare la situazione pregressa - spiega sempre Cardea - ad ogni paziente verrà proposto un piano di cura personalizzato». «32 Cliniche Dentali» s’inaugura forte dell’esperienza maturata a Rivoli, dal 1999 a oggi, al Centro Dentistico Rivoli di corso Susa 242/B, dove si trovano ben tre sale mediche con le migliori e più moderne strumentazioni cliniche. Anche a Torino verranno stipulate numerose convenzioni e accordi preferenziali con i più importanti Fondi sanitari, Assicurazioni ed Enti di assistenza mutualistica. 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 I Cinema Dove andiamo .61 . Le trame del 6 novembre 2014 ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50 int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC Riposo Solferino 1 P Riposo Solferino 2 P AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. 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Sala 1 P 19.30 Andiamo a quel paese Sala 2 P 18.00-20.30-22.30 Doraemon Sala 3 P 17.45 Guardiani della Galassia Sala 3 P 20.00-22.30 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65 dopo le 17.55; € 4,50 over 65 fino alle 17.55; Coupon sconto Mucca Pazza (solo il giovedì); Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Interstellar P 15.15-18.30-21.45 Dracula Untold P 16.00-18.10-20.20-22.30 Andiamo a quel paese P 15.45-18.00-20.15-22.30 Guardiani della Galassia P 15.00-17.30-22.30 The Judge P 20.00 Confusi e felici P 15.30-17.50-20.10-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. 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Tre cuori Sala 1 P 16.00-18.00-20.00-22.00 Torneranno i prati Sala 2 P 15.30-17.15-19.00-20.45-22.30 Sils Maria Sala 3 P 16.00-18.15-20.30 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 rid.; € 5,00 over 60, Soci Aci; € 5,00 Under 25 card; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì Interstellar Sala 1 P 17.35-21.15 Dracula Untold Sala 2 P 17.25-19.45-22.05 Confusi e felici Sala 3 P 16.00-17.00-22.10 Scrivimiancora Sala 3 P 19.35 Scrivimiancora Sala 4 P 15.25 Get on up Sala 4 P 18.35-21.45 Guardiani della Galassia Sala 5 P 16.20-19.10-22.00 Doraemon Sala 6 P 15.55-18.20 Interstellar Sala 6 P 20.45 Andiamo a quel paese Sala 7 P 17.25-19.50-22.15 Doraemon Sala 8 P 17.25 On any sunday: La storia continua Sala 8 P 19.50-22.10 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. 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Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Cinecircolo Il Pungolo 21.15 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo AVIGLIANA COLLEGNO AUDITORIUM E. FASSINO via IV Novembre 19, tel. 34072.29.490. La mafia uccide solo d’estate 18.30-21.15 CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. Dracula Untold BARDONECCHIA CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Io sto con la sposa 21.00 21.00 BEINASCO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,70 int.; € 6,90 rid., ragazzi fino 10 anni; € 6,20 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 10,50 int., € 8,50 rid. Andiamo a quel paese Sala 1 17.20-19.45-22.10 Interstellar Sala 2 16.15-20.00 Dracula Untold Sala 3 15.50-18.00-20.15-22.30 Un fantasma per amico Sala 4 17.30 Soap Opera Sala 4 19.50 Scrivimiancora Sala 4 22.15 Scrivimiancora Sala 5 16.10 Get on up Sala 5 18.50-21.50 Interstellar Sala 6 17.50-21.30 Doraemon Sala 7 17.15 Confusi e felici Sala 7 19.30-22.00 Guardiani della Galassia Sala 8 16.20-21.40 Doraemon Sala 8 19.20 Confusi e felici Sala 9 17.10 On any sunday: La storia continua Sala 9 19.30-21.30 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. La buca 21.15 21.00 CONDOVE IVREA POLITEAMA 0125641.571. Come il vento A CURA DI Daniele Cavalla AMORE, CUCINA E CURRY ··· Commedia. Regia di Lasse Hallström, con Helen Mirren e Om Puri. Durata: 122’. La famiglia Kadam di Mumbai apre un ristorante indiano in un paesino francese, poco distante c’è il locale di una chef famosa. ANDIAMO A QUEL PAESE ··· Commedia. Regia di e con Ficarra e Picone. Durata: 90 minuti. Rimasti disoccupati, gli amici di vecchia data Salvo e Valentino decidono di lasciare la città per trasferirsi in un piccolo comune siciliano. BOYHOOD ···· Drammatico. Regia di Richard Linklater, con Ethan Hawke. Durata: 165’. L’autore di «Prima dell’alba» ha seguito con la macchina da presa per 12 anni la crescita di un bambino. Orso d’Argento al Festival di Berlino. CONFUSI E FELICI ··· Commedia. Regia di Massimiliano Bruno, con Claudio Bisio e Marco Giallini. Durata: 105 minuti. Marcello, svogliato psicanalista, cade in depressione: i suoi pazienti sono pronti a tutto per aiutarlo. DRACULA UNTOLD ··· Fantasy. Regia di Gary Shore, con Luke Evans e Dominic Cooper. Durata: 92 minuti. Le origini della leggenda del conte Dracula. IL GIOVANE FAVOLOSO ···· Biografico. Regia di Mario Martone, con Elio Germano e Isabella Ragonese. Durata: 137 minuti. L’autore di «Noi credevamo» ricostruisce la vita di Giacomo Leopardi. INTERSTELLAR ···· Fantascienza. Regia di Christopher Nolan, con Matthew McConaughey e Anne Hathaway. Durata: 169’. La terra sta morendo, la Nasa individua nuovi pianeti dove abitare: il pilota Cooper viene mandato in esplorazione. Dall’autore di «Inception». RITORNO A L’AVANA ··· Commedia drammatica. Regia di Laurent Cantet. Durata: 90 minuti. Sopra una terrazza che domina i tetti de L’Avana, cinque amici si ritrovano per festeggiare il ritorno a casa di uno di loro e fanno un bilancio della loro vita. SILS MARIA ··· Drammatico. Regia di Olivier Assayas, con Juliette Binoche e Kristen Stewart. Durata: 124 minuti. Sils Maria è un isolato paese delle Alpi dove la diva Maria Enders va a prepararsi per il nuovo film: conflittuale il rapporto con l’assistente. SOAP OPERA ·· Commedia. Regia di Alessandro Genovesi, con Fabio De Luigi e Cristiana Capotondi. Durata: 91 minuti. Le vicende surreali di una palazzina abitata da bizzarri personaggi. LA SPIA Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia SABRINA 012299.633. Interstellar BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· 19.00-21.30 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 Interstellar P 17.00-20.50 Pongo - Il cane milionario P 14.30 Confusi e felici P 14.20-17.00-22.40 Dracula Untold P 14.30-16.50-22.15 Il giovane favoloso P 19.10 Tre cuori P 14.30-17.00-19.40-22.10 Soap Opera P 15.00-17.30-22.30 La spia - A most wanted man P 19.45-22.20 Guardiani della Galassia P 14.00-16.50-19.40-22.30 Andiamo a quel paese P 14.50-17.30-20.00-22.30 Dracula Untold P 15.00-17.25-20.10-22.45 Interstellar P 14.30-18.10-22.00 Interstellar P 14.00-17.40-21.30 The Judge P 16.35-19.35-22.15 Confusi e felici P 19.40 Boxtrolls - Le scatole magiche P 14.15 Sils Maria P 14.00-16.50-19.40-22.25 Doraemon Guardiani della Galassia Torneranno i prati Un fantasma per amico Scrivimiancora Get on up P P P P P P 14.30-17.00-19.25 21.50 14.00-16.00-18.00-20.00 14.30-16.50 14.20-17.00-19.50 19.10-22.10 PIANEZZA LUMIERE 01196.82.088. Andiamo a quel paese Interstellar Dracula Untold Confusi e felici 20.45-22.30 21.00 20.45-22.30 20.30-22.30 PINEROLO MULTISALA 0121393.905. Fango e Gloria Italia 200 Interstellar Italia 500 P 21.00 P 20.30 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Interstellar Sala 1 21.10 Andiamo a quel paese Sala 2 21.30 Confusi e felici Sala 3 21.20 VALPERGA AMBRA 0124617.122. Dracula Untold Uno Interstellar Due 21.30 21.30 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Interstellar Andiamo a quel paese Dracula Untold Confusi e felici P P P P 21.00 20.15-22.30 20.15 22.30 ···· Thriller. Regia di Anton Corbijn, con Philip Seymour Hoffman e Robin Wright. Durata: 122 minuti. Dal romanzo di John Le Carrè, i tentativi del capo dell’antiterrorismo tedesco di assicurare alla giustizia un terrorista. Ultimo film di Seymour Hoffman. THE JUDGE ···· Drammatico. Regia di David Dobkin, con Robert Downey Jr. e Robert Duvall. Durata: 141 minuti.. Il rampante avvocato Palmer torna nella cittadina dove è cresciuto per i funerali della madre: sarà costretto a difendere il padre, giudice con cui non parla da anni, dall’accusa di omicidio. TORNERANNO I PRATI ···· Drammatico. Regia di Ermanno Olmi, con Claudio Santamaria e Alessandro Sperduti. Durata: 80’. Un anziano pastore ricorda i combattimenti della prima guerra mondiale.Dall’autore de «L’albero degli zoccoli» e «Il mestiere delle armi». TRE CUORI ·· Commedia. Regia di Benoît Jacquot, con Benoît Poelvoorde e Charlotte Gainsbourg. Durata: 100’. Marc e Sylvie s’incontrano una sera quando lui perde il treno per Parigi e si danno appuntamento la settimana dopo. UNA FOLLE PASSIONE ··· Drammatico. Regia di Susanne Bier, con Bradley Cooper e Jennifer Lawrence. Durata: 110 minuti. Nella North Carolina degli anni 20 George e Serena Pemberton hanno costruito un impero di legname: un giorno affiora l’oscuro passato di lui. Dall’autrice danese premio Oscar per «In un mondo migliore». Teatri del 6 novembre 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Domenica 9 ore 16.30 la CompagniaMarionettegrillipresentaBiancaneve spettacolo per attore e pupazzi di e con Marco Grilli. Giovedì 13 ore 21.30 si ride con il cabaret di Zelig Lab on the road. Sabato 15 ore 21 e domenica 16 ore 16.30 spettacolo di teatro di figura per burattini e attori Subject love: Storia di un eroe che salvò l’amore di Marco Grilli ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Staseraore20.45perl’inaugurazionedelcartellone“Fioreall’occhiello”inscena“Thebest of musical - Concert Show live”, i Musical chehaiamatodipiùinununicograndeshow La bella e la bestia - Mamma mia – Sister Act-Lafebbredelsabatosera.Siprenotaper “Aggiungi un posto a tavola” in scena dal 25 al 30 novembre AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653. ConcertoCorrado Rovaris direttore,SilviaChiesavioloncello.MusichediRespighi,Pizzetti,Grieg,Nielsen.Giovedì6.Ore 21. Venerdì 7. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 La scena, scritto e diretto da Cristina Comencini, con Angela Finocchiaro, MariaAmeliaMonti,StefanoAnnoni,Compagnia ENFI Teatro produzione di Michele Gentile CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Fer- raris 266/C, tel. 011 19.740.280. Sala Grande: Marco Polo e il viaggio delle meraviglie, Fondazione TRG onlus. Sabato 8 ore 21 Sala Piccola: Marameo – Sogni a colori, Fondazione TRG onlus. Sabato 8 ore 16 e ore 18 Laboratorio: Tutti in scena attività espressiva ecreativaapartiredai5anni.Sabato8ore15.30 COLOSSEO via M. Cristina 71, tel. 011 66.98.034.Venerdì7novembreOnderoddie con Gioele Dix con la partecipazione di Savino Cesario. Continua la campagna abbonamenti2014-2015:Abb.Mito,Arcobaleno, Arco+Mito CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni. ConcertoLisa Larsson soprano, Andrea Lucchesini pianoforte. Musiche di Mozart, Richard Strauss. Mercoledì 12. Ore 21. Info 0115669811 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Oggi ore 10 la Compagnia Torino Spettacoli e i giovani talenti del Liceo Germana Erbasarannoinscenanelcapolavoroshakespeariano “Romeo e Giulietta”, drammaturgia G. Angione, regia di Enrico Fasella. Siprenotaper“L’uomodalfioreinbocca”,in scena dal 18 al 20 novembre GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis,tel.01158.05.768.Staseraore21efino al 9 novembre in scena “Il bello dell’Italia”, con Gianfranco D’Angelo e i Cerchi Magici. Si prenota per “All in” con Antonello Costa, in scena l’11 e 12 novembre GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 Cyrano de Bergerac, di Edmond Rostand, diretto e interpretato da Jurij Ferrini, Fondazione del Teatro Stabile di Torino LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. BallettoTeatrodiTorino.VaporecorporeoCoreografia, regia e drammaturgia Antonello Tudisco. Venerdì 7 e Sabato 8 . Ore 21. BTT scuoladidanzaeperfezionamentonuovasede via Cigna 5 Torino audizioni e iscrizioni anno scolastico 2014-15 LBT- LA BOTTEGA TEATRALE corso Govone 16, tel. 0161 840.796. Domenica 09 novembre ore 16, per l’Undicesima Stagione di TeatrodiFiguraLeFiguredell’InvernoalTeatro Educatorio della Provvidenza di Torino, LaBottegaTeatralediTorinopresentalospettacolo La Rivolta dei Fantasmi MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Compagnia EgriBiancoDanza IPUNTIDANZA Stagione 2014-15. Direzione Artistica Susanna Egri “Persona” Coreografia Raphael Bianco. Info e prenotazioni chiamare il 3664308040. Venerdì 7 e Sabato 8. Ore 21 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Sabato 8 ore 21 e Domenica 9 Novembre ore 15.30, per la XXI° Rassegna di Teatro in Lingua Piemontese “Tutdarije” la Compagnia “La Nuova Filodrammatica Carruccese” presenta: “Barba e cavej” TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 36° Stagione InternazionalediDanzaeArtiIntegrateVenerdì 7 ore 21 Mvula Sungani Company con Emanuela Bianchini Orizzonti Archangelus. OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A t, tel. 011 73.99.833. Stasera ore 21 “Forza di gravità” spettacolo di Stalker Teatro e Marigia Maggipinto. Nell’ambito del progetto Stalker Teatro 39. PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. Al Regio in famiglia: da martedì 11/11 vendita dei biglietti per 5 spettacoli dedicati alle famiglie: Valzer a tempo di guerra - Brundibár Paesaggisonori-MiloeMaya-IlviaggiodiMilo e Maya PICCOLOTEATROPEREMPRUNER-Grugliasco, tel.011787.780.IlcerchiodigessodelCaucaso CompagniaViartisti.Giovedì13.Ore21(Chalet Allemand di Grugliasco) SALA TEATRO MURIALDO piazza Chiesa della Salute 17/b, tel. 011 22.15.161. Rumorsdi N. Simon. Compagnia E.T. - Esperimenti Teatrali. Sabato 22 novembre. Ore 21 SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Per Mezzogiorno a Teatro, oggi ore13.45inscena“Bambola”scrittoediretto da Stefano Fiorillo, con Micol Damilano. Repliche per Solferino di Sera, giovedì 4 e venerdì 5 dicembre ore 21 TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Sabato 15 ore 21 al Teatro Civico di Chivasso - F.D.A. Bocca di rosa e altre storie..omaggio a Fabrizio De André di e con Bruno Maria Ferraro, musiche di Fabrizio De André, ideazione Ivana Ferri. TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808.Insolito–alleore21.00Assemblea Teatro in “Giorni migliori – il racconto delle partenze”.Domenicamattinateatro–il9novembrealleore11.00AssembleaTeatro“Dove vanno a finire i palloncini” TEATROASTRAviaRosolinoPilo6.Staseraore 21“Verginemadre”dieconLucillaGiagnoni /Fondazione TPE.Continualacampagnaabbonamenti. Presso Biglietteria teatro Astra xdal martedì al sabato dalle 16 alle 19 TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187. Eros e Thanatoscon Sax Nicosia, Serena Sinigaglia,SandraZoccolan.Mercoledì26.Ore21 TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Venerdì 7 ore 21 Pietro Sarubbi in Il mio nome è Pietro. Venerdì 14 e sabato15 ore 21 Solopostinpiedi in Sei personaggi in cerca di un cadavere. Giovedì 20 ore 21 Duo Rafay in Anima Fado. Sabato 22 ore 21 Divago in Le muse orfane. Domenica 23 ore 16.30 Tita Giunta e Elisa Alberghini in Penda e il genio dell’isola TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.456. Sabato 8 ore 21.30 Fratelli Dalla Via in “Mio figlio era come un padre per me” Premio Scenario 2013. Venerdì 14 ore 21.30 per “SettimoRide” Trelilu/Alessandro Perissinotto in “La busiarda”. Dal 20 al 23 novembre teatrovillaggioindipendente in “Vernice” regia Massimiliano Giacometti prima assoluta TEATRO CIVICO MATTEOTTI via Matteotti 1 Moncalieri, tel. 011 64.03.700. Venerdì 7 ore 21 Stagione di prosa 2014/15 - Fonderie Limone: La vedova scaltra di C. Goldoni, con Debora Caprioglio TEATRO GOBETTI via M. Libertà 17 - S. Mauro Torinese, tel. 347 25.47.687. Giovedì 6 ore21CompagniadeiCamerliLastranacoppia al femminile da Neil Simon. Con Maria Grazia Di Paolo, Roberta Lavarino, Rosanna Casieri, Cristina Cortese, Anna Vesco, Stefania Motta, Gianni Cavallotti, Giancarlo Viani. Regia di Sonia Camerlo. TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel. 011 90.41.984. La mia Odisseadi Marina Thovez, con Marina Thovez, Mario Zucca, Mario Finulli, Gianluca Iacono, Felice Invernici, Antonio Paiola, Federico Palumeri, Cristina Renda, Patrizia Scianca, regia di Marina Thovez. Venerdì 7. Ore 21 TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798. Da Venerdì 7 a Domenica 9 novembre, Feriali ore 2, Festivi ore 16, per “BarrieraDanza”laCompagniaAristonProballetin“Liber&Tango”cor.MarcelloAlgeri TEATRO REGIO. Ore 15.30 Visita guidata al teatro. Stagione 2014-15: Giulio Cesare, Giselle,DonChisciotte,RobertoBolleandFriends (solo31/12)eGoyescas/SuorAngelica,Labohème, Il barbiere di Siviglia, La traviata, Norma TEATRO SAN PAOLO via Berton 1. L’isola di NevilleCompagniaLewis&ClarkdiTimFirth, regia Ivan Fabio Perna. Venerdì 7. Ore 21 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Inaugurazione StagioneLirica:“Turandot”diG.Puccini,OrchestraFilarmonicadelPiemonteeCoroAmbrosiano di Milano. Sabato 8. Ore 20.30 TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246. Festival Beethoven. Dora Schwarzberg violino, Nora RomanoffSchwarzberg viola, Romain Garioud violoncello, Corrado Colliard, Riccardo Armari, Roberto Gelosa, Matteo Momo tromboni. Sabato 8. Ore 20. Info 0115669811 12 45 67 18 62 .Dove andiamo STAMPA .LA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011 0897370). Lun-mar-gio-ven-sab- dom 10-18. Mer chiuso. Mostra «Terre di Kaunas e Vilnius. Maestri ceramisti lituani contemporanei», fino al 16 novembre. Visite guidate; sab ore 16, dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (c.so Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18. ARCHIVIO DI STATO (p.zza Castello 209, tel. 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (via Barbaroux 32, tel. 011 4431811). Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10,30-18,30. ARMERIA REALE (bigl. unica Palazzo Reale p. Castello 191, tel. 011 543889). Or.: mar-dom e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Lun- dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, dom 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sab 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, tel. 011 4431701). Orario: Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: gio-dom 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). mardom 10-13, 14-18. Solo visite guidate. Fino all’11 gennaio 2015, mostra «Giovanni Battista Quadrone, un “iperrealista” nella pittura piemontese dell’Ottocento». FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-dom 10-18. Mostre: «Cecily Brown», fino al 1° febbraio. «Roy Lichtenstein, opera prima», fino al 25 gennaio. «Vitrine, Felipe Aguila», fino al 6 gennaio. «Felice Casorati, il pensiero assorto», fino al 1° febbraio. La biglietteria chiude un’ora prima. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10,30-19, sab-dom e festivi 10,30-19,30, mar chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: mar-dom. 10-18, lun chiuso. La bigl. chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingr. gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3, tel. 011/309.01.15; 011/76.04.88). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel. 011/1978 56 17; info@olympicstadioumturin.com). Mar-ven 14-18, sab-dom 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel. 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19,30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, tel 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lun chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. MUSEO ETTORE FICO (via F. Cigna 114, tel. 011 853065). Orario: mer-ven-sab-dom 11-19. Gio 11-22 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, tel. 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lun chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Le mostre: «Visioni tra le rocce» fino al 30/11, «Giovane montagna, 100 anni della nostra storia», «La montagna nei francobolli». Orario: 10-18. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO PIETRO MICCA (Via Guicciardini 7/a tel. 011 54 63 17). Mar-dom 10-18 (ultimo ingresso 17). Visite guidate 10,30, 14,30, 16,30. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. MUSEO STORICO REALE MUTUA (Via Garibaldi 22) . Mar e gio 16-18, primo e terzo weekend del mese sab 14,30 – 18, dom 10 - 18. Su prenotazione lun- gio 9 – 13. MUSLI – MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO PER L’INFANZIA (Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/c, tel. 011/197.84.944). lun-ven 9,30-12,30; ogni seconda dom del mese 15,30-18,30. Visita guidata 5 euro. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: mar-sab ore 10-18; dom. 10-19. Scalone: mar-dom ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (p. Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Mar-sab 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingr. libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 16-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a visite@lastampa.it - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Mer-ven 15-19, sab-dom 10-19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, tel. 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da gio a lun 10-17; chiuso mar e mer. Prenotazioni tel. 0121 83600. FORTE DI EXILLES (10080 EXILLES). Or: visite/aree museali/mostra olimpica Torino 2006: or. di visita: dal mar alla dom 14-19, chiuso il lun. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, tel. 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «A occhi aperti» «La Regia Scuderia». Da martedì al venerdì 9-17, sabato, domenica e festivi 9.30-19.30. Orari GIARDINI: mar-ven 9-17, sab-dom.9.30-18. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sab-dom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 musei@lastampa.it 12 45 67 68 9A 7B CD ED E8 1F 8 LA STAMPA GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 Il tempo Forti piogge e nubifragi, l’allerta si estende al Centro-Sud SITUAZIONE NORD CENTRO SUD Prosegue l’ondata di maltempo con piogge abbondanti al nord-est e sulle regioni centrali tirreniche anche con rischio nubifragi. Marcato peggioramento anche al sud in serata per la formazione di un minimo depressionario sul Canale di Sicilia con piogge torrenziali su Campania, Sicilia e domani sul versante ionico. Molto nuvoloso con piogge estese e intense dalla Lombardia al Friuli, anche con temporali sul Levante Ligure e sull’Appennino Emiliano, più deboli sulle pianure. Migliora all’estremo nord-ovest con parziali schiarite, più ampie sulle Alpi occidentali, ma ancora rovesci sparsi, specie sul Piemonte settentrionale. Al mattino forti temporali in Toscana, anche persistenti per più ore sul sud della regione; nel pomeriggio si attenuano le piogge sul nord della Toscana e forti temporali si trasferiscono su Lazio e Umbria anche con piogge torrenziali in serata. Sulle Marche forti piogge in serata. Temporali in Sardegna. Irregolarmente nuvoloso su Sicilia, Calabria meridionale, versante ionico e Salento con primi temporali già in giornata, in intensificazione nel pomeriggio, specie su Trapanese, Sicilia orientale e Reggino. Dalla serata temporali forti diffusi su Sicilia, Calabria e Casertano, anche con piogge torrenziali. NUVOLOSO POCO NUVOLOSO IN EUROPA Il Sole LE PREVISIONI DI OGGI SOLE COPERTO DOMANI VARIABILE Tempo .63 . PIOGGIA DEBOLE-MODERATA PIOGGIA INTENSA TEMPORALE NEVE NEBBIA VENTO Culmina alle ore 11,54 Sorge alle ore 6,46 Tramonta alle ore 17,01 LUNA PIENA La Luna Si leva Cala alle ore alle ore 6,01 16,54 OGGI MARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSO MARE AGITATO Un vasto fronte perturbato si estende dall’Algeria al Baltico con piogge su Francia orientale, Germania, Danimarca, nord della Polonia, sud della Svezia e Svizzera con nevicate sulle Alpi. Più soleggiato sul resto dell’Europa occidentale, salvo piogge in Galizia. Tempo stabile sull’Europa dell’est. Le precipitazioni attese oggi LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE Temperature stazionarie o in ulteriore lieve calo al centronord e in Sardegna. Punte sui 25 ˚C in Puglia. Trento 14 16 Aosta 9 12 Torino 10 14 Milano 11 15 Genova 15 17 Bologna 15 17 Venezia 15 17 Firenze 15 17 Perugia 13 16 Forti temporali su Sicilia versante ionico, Salento e nord della Campania. Piogge meno intense al nord. Trieste 15 17 Ancona 17 18 Roma 15 18 DOPODOMANI DEBOLI L‘Aquila 13 18 Campobasso 13 21 FORTI MOLTO FORTI Foggia 15 24 Vigilanza meteo di oggi e domani Bari 16 23 Napoli 19 27 Alghero 15 18 MODERATE Piogge intense dalla Lombardia al Friuli, forti temporali e nubifragi al centro-sud. Potenza 11 18 Cagliari 15 18 Catanzaro 16 20 Palermo 20 25 Reggio Calabria 17 22 Catania 19 22 NESSUNA Piogge residue al nord-est e al sud, ma migliora. Più soleggiato al nord-ovest e in Sardegna. A cura di www.nimbus.it Centimetri-LA STAMPA ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGHAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON MIN ˚C MAX ˚C OGGI 11 1 15 26 17 24 20 16 0 25 12 5 14 11 26 24 11 11 23 16 14 24 26 20 17 25 8 23 3 16 12 19 3 14 26 14 11 17 15 21 33 25 34 31 26 14 31 23 7 27 24 31 30 15 19 28 26 28 31 38 29 27 32 21 29 8 28 15 31 13 21 30 19 20 CITTÀ AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLIN BERNA BRATISLAVA BRUSSELS BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTANBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA MIN ˚C MAX ˚C OGGI 3 14 11 9 8 4 10 4 5 7 7 7 1 0 8 10 1 13 2 2 0 5 14 10 4 15 13 0 6 3 3 14 7 10 5 13 9 24 16 19 11 8 14 10 15 15 11 13 7 3 18 19 10 15 13 4 1 10 22 11 7 18 18 2 20 6 4 22 16 13 12 17 ELEVATA ESTREMA Giovedì Che fare del weekend Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa CITTÀ MODERATA Forti nubifragi al centro-sud, rischio elevato su Toscana, Lazio, Umbria, Sicilia e Calabria, anche domani. Un sabato tiepido che sfida le nuvole ma poi arriva un’altra perturbazione DANIELE CAT BERRO L’ ondata di rovesci e temporali che - legata a una depressione sul Canale di Sicilia - stasera colpirà le regioni del Centro-Sud sarà in parte ancora attiva domani, poi un miglioramento generale si avvertirà sabato, ma sarà di breve durata, insidiato già domenica da una nuova perturbazione atlantica. Tra la serata di oggi e domani forti scrosci temporaleschi, con rischio di dissesti e allagamenti, si abbatteranno dapprima in Sicilia, Lazio e Nord della Campania, in trasferimento, venerdì, su Sicilia orientale, Calabria e Salento. Piogge talora intense potranno ancora cadere su Marche, Umbria e Lazio, mentre sul resto del Centro-Nord si assisterà a un’attenuazione soprattutto dal pomeriggio, quando in Piemonte e in Liguria di Ponente appariranno schiarite, anche ampie lungo le Alpi occidentali. Sabato rimarrà una nuvolosità irregolare con qualche pioggia residua sulle Venezie, versante adriatico, Appennino centro-meridionale e Sicilia ionica, ma in un contesto in via di miglioramento. Più soleggiato e asciutto tra Nord-Ovest, Sardegna e zona tirrenica (specie in Toscana). Per domenica si prevede il ritorno di nubi e piogge estese soprattutto dal pomeriggio sulle regioni nord-occidentali, più abbondanti tra Biellese e Verbano e con nevicate sulle Alpi in calo a circa 1800 m, forse anche più in basso, e temporali in Liguria e Sardegna. Sul resto del Nord resterà abbastanza soleggiato, ma con tendenza ad aumento della nuvolosità soprattutto sulla fascia prealpina. Schiarite e assenza di precipitazioni sull’Abruzzo e al Sud. Con i temporali di domani le temperature scenderanno sotto i 20 °C anche al Meridione, sabato invece aumenteranno nei valori al Nord grazie al ritorno del sole (16-18 °C), per diminuire nuovamente domenica. La giornata festiva sarà invece tiepida al Sud, con massime di 20-23 °C. Per tutto il weekend soffieranno venti tesi o forti e i mari saranno da mossi ad agitati. Sulle Alpi è nevicato in abbondanza questa settimana, sopra i 1600-1800 m, ma con fiocchi scesi talora fino a 1000-1200 m nelle zone più interne, mentre oltre quota 2000 m è caduto anche più di un metro di neve sull’alto Piemonte. In sintesi garanzie di tempo asciutto sembrano ricadere solo sul sabato al Nord-Ovest e parte del Tirreno e Sardegna, e sulla domenica al Sud: approfittatene! IN ABBINAMENTO CON IL SETTIMANALE GRAZIA, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE AL SABATO, NELLE PROVINCE DI AOSTA, IMPERIA E SAVONA. IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE € 1,70 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 1,20 CON «PRIMO PIANO MOLISE», «LA VOCE DI MANTOVA»; € 1,30 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», «NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO», € 1,50 CON IL CORRIERE MERCANTILE», «LA GAZZETTA DEL LUNEDÌ». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00 12 45 67 68 9A 7B CD ED E8 1F 8 9B8 7B8AD F2 LA STAMPA
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