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W
LA
LA STAMPA
STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
SABATO 5 APRILE 2014 • ANNO 148 N. 94 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
Un pentito senegalese rivela la rotta della coca attraverso il deserto
Uccisa in Afghanistan: il ricordo del soldato immortalato da un suo scatto
Così la droga di Al Qaeda arriva a Torino
“Vi racconto la fotografa di Nassiriya”
DOMENICO QUIRICO
NICOLA PINNA
elle valli calde del nord del Niger, verso il
confine con Libia e Algeria, il sole è triste,
triste come un grande abbaglio che cada
dal cielo. Sulla sabbia che luccica gli occhi stanchi
seguono le ombre del pick-up in cammino e quando
lisirivolgeversolemontagnelontanesembranonere a confronto con lo splendore delle sabbie vicine.
n un attimo ha colto tutta la nostra disperazione». Ricorda così Anja Niedringhaus
Mattia Piras, il soldato italiano immortalato dalla fotografa uccisa il 12 novembre 2003, subito dopo la terribile strage a Nassiriya, Iraq. A
Nassiriya quel giorno, Anja non ci doveva essere:
aveva sostituito un collega all’ultimo momento.
N
Cocaina a Dakar
Numa A PAGINA 12
CONTINUA ALLE PAGINE 12 E 13
«I
Mastrolilli A PAGINA 15
Mattia Piras
Preoccupazione per la tenuta del patto con Berlusconi, mentre cresce il fronte Pd-azzurri per boicottare l’intesa sul Senato
Riforme, asse Renzi-Napolitano
Il premier al Quirinale per parlare anche di Def. Poi visita privata dal Papa
La Bce verso l’acquisto di bond per mille miliardi di euro, spread sotto i 160
FEDERICO GEREMICCA
IL CASO
I FETICCI La fuga di voti
ABBATTUTI
DAL PREMIER
LUCA RICOLFI
è qualcosa di
liberatorio,
nel nuovo corso renziano.
Fino a ieri
l’Italia era attraversata da
un incredibile numero di
dogmi, pregiudizi, miti, feticci, totem e tabù. C’erano
cose che, specie negli ambienti progressisti, non si
potevano dire (e spesso non
si osavano neppure pensare), pena l’immediata squalifica. Quante volte mi sono
sentito dire: ma questo è
quel che pensa Berlusconi,
se scrivi questo fai il gioco
della destra. Oggi non più.
Renzi e i suoi stanno demolendo uno dopo l’altro i feticci della cultura di sinistra, e
ci riescono benissimo per almeno due ragioni. La prima
è che erano dei bambini, o
addirittura non erano ancora nati, quando quei feticci
furono eretti a baluardo del
mondo progressista, e dunque non sentono alcun timore reverenziale per i maestri
o presunti tali, di cui spesso
nulla sembrano aver letto o
studiato. La seconda ragione
è che sono gli italiani stessi
che, di certi feticci e di certi
personaggi, non ne possono
più, perché li vedono come
concause o coartefici del
presente disastro.
C’
CONTINUA A PAGINA 27
da Forza Italia
E Berlusconi va in ospedale
per problemi al ginocchio
Colonnello e Magri A PAGINA 7
l Presidente più anziano e il premier più giovane, 50 anni di differenza, culture e formazioni
distanti, eppure un interesse, un obiettivo sempre più comune: sbloccare il sistema, riformarlo,
far saltare le incrostazioni. È per questo che, dopo
l’incontro con Napolitano, a chi gli chiede com’è
andata, Renzi risponde soddisfatto: «Benissimo».
I
CONTINUA A PAGINA 2
INTERVISTA
“In busta paga tutto quello
che abbiamo promesso”
Delrio: sulle crisi industriali presto
sviluppi positivi per Ilva ed Electrolux
Altri servizi DA PAGINA 2 A PAGINA 9
Fabio Martini A PAGINA 3
IN VIAGGIO CON ETIHAD: MINIGONNE SCONSIGLIATE. I DUBBI DI BRUXELLES SULLE NOZZE CON ALITALIA
Sul volo degli emiri anche le baby sitter
CONTINUA A PAGINA 15
CINQUE ANNI DOPO
L’Aquila,ilsisma
eglierrori
danonscordare
MARIO TOZZI
isogna ricordarlo, il terremoto de L’Aquila, per
molte ragioni. Prima di
tutto per l’orrore delle morti
assurde, che non vogliamo dimenticare: in nessuna città
del mondo (e tantomeno di
quello supposto moderno) dovrebbe essere possibile morire dentro case mal progettate
e peggio costruite, nonostante una legge antisismica degli
Anni Quaranta. E non dovrebbe accadere di morire in casa
per un terremoto, soprattutto
se non è tanto forte, figuriamoci per uno di magnitudo 6,3
Richter, roba che a Tokyo
nemmeno se ne accorgono.
B
CONTINUA A PAGINA 27
DIARIO
Profumo:
“Stabilità
dai soci esteri”
Il presidente di Mps
«Adesso la banca
è appetibile»
Francesco Manacorda A PAG. 23
“Schumi
dà segnali
di risveglio”
ANDREW PARSONS/EYEVINE/CONTRASTO
Grassia e Zatterin ALLE PAGINE 10 E 11
Un aereo della flotta di Etihad sulla pista di Abu Dhabi
MARIA CORBI
INVIATA AD ABU DHABI
na voce recita una preghiera
mentre l’aereo procede sulla
pista. È in arabo, una benedizione al viaggiatore, un versetto
U
Buongiorno
MASSIMO GRAMELLINI
1 Lo Stato italiano non attraversa un periodo di partico-
lare popolarità, almeno tra gli italiani. Se in Veneto tentano di buttarlo giù con un trattore travestito, in Campania
è lui che cerca disperatamente di farsi notare, servendosi
persino di un’autobotte. Succede a Casal di Principe,
area di infiltrazioni tossiche nel terreno e camorristiche
nel consiglio comunale. Quest’ultimo è stato sciolto a fine
febbraio e sostituito da una commissione prefettizia. Ma
si sa come sono i commissari prefettizi: dei patrioti inguaribili. Appreso che l’intera periferia dell’abitato si
dissetava da pozzi inquinati, hanno spedito in perlustrazione un avamposto della presenza statale: un’autobotte
gonfia di acqua potabile. Si immaginavano, gli illusi, che
la popolazione sarebbe accorsa in massa intorno al totem
del Corano. Siamo su un airbus 330
Etihad. Un matrimonio multiculturale con una Cenerentola assai mal
messa che viene data in sposa a un
principe straniero. E gli italiani, tutti padri della sposa, vorrebbero conoscere meglio il futuro genero.
CONTINUA A PAGINA 9
Autobotte da orbi
unitario per attingere la sostanza vitale in un turbinio di
bacinelle, damigiane e secchi colorati. Qual è stata la loro
sorpresa alla scoperta che invece non si avvicinava nessuno. Non gli anziani, abitudinari o fatalisti. E nemmeno i
giovani, altrettanto diffidenti ma sicuramente più dinamici, al punto da avere risolto da tempo il problema della
sete con un dedalo di allacci abusivi alla rete idrica. Così
ogni tre giorni l’autobotte repubblicana – respinta come
un corpo estraneo, anzi straniero – tornava mestamente
nelle retrovie per scaricare il suo contenuto prezioso
dentro le fogne. Allo Stato non è rimasto che arrendersi,
sospendendo un servizio costoso e soprattutto vano.
In questa storia ci sono così tante metafore del nostro
Paese che corro a ubriacarmi alla prima autobotte.
Le parole della portavoce
riaccendono la speranza
per l’ex campione in coma
Chiavegato e Mancini A PAG. 33
2 .Primo Piano
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
U
GOVERNO
LE MOSSE
IL VERTICE
Asse Renzi-Napolitano
per la riforma del Senato
Il primo ministro alla fine dell’incontro: “È andato benissimo”
Ma la mina vagante è un Berlusconi scosso e incerto sul da farsi
FEDERICO GEREMICCA
ROMA
Colloquio
Il premier
Matteo Renzi
con
il capo
dello Stato
Giorgio
Napolitano
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
d è ancora per questo che
chi ieri ha visto i due presidenti all’ingresso e all’uscita del lungo faccia a
faccia, li descrive come sereni, prima, e molto sorridenti, poi.
Il perché non può essere un mistero, per chi abbia un po’ di memoria. Infatti, nell’aprile dell’anno scorso, costretto alla rielezione dall’impasse nella quale erano affondati i
partiti, Giorgio Napolitano condizionò esplicitamente la sua permanenza al Quirinale alla realizzazione del
sempre evocato ma mai realizzato
processo riformatore; così come oggi, quasi paradossalmente, è Matteo
Renzi a legare il suo mandato di capo del governo al varo delle riforme:
quella del Senato e quella elettorale
in testa a tutte.
A voler semplificare (e a voler
sdrammatizzare...) si potrebbe tranquillamente dire – dunque – che il giovane premier può esser l’uomo che –
realizzando le riforme – «libererà»
Napolitano dal compito che ha dovuto
accettare molto suo malgrado; e che
l’anziano Presidente è oggi nel ruolo
di chi può permettere a Renzi di restare al suo posto, rinnovando – contemporaneamente – regole e istituzioni del Paese. È qui, in queste cose
da fare, che risiede l’«interesse comune» dei due presidenti. Un interesse,
sia chiaro, che – almeno per quel che
riguarda l’opinione dell’inquilino del
Quirinale – non può comunque annullare la necessità di un giudizio di merito su quel che si va a fare...
E
IL METODO
Il capo dello Stato si aspetta
modifiche condivise
«Nessun testo è intoccabile»
LA POSTA IN GIOCO
Una volta cambiato il sistema
il Presidente potrebbe lasciare
alla fine del semestre europeo
LUIGI MISTRULLI/ANSA
Napolitano e Renzi, dunque, hanno
parlato di riforme, di economia (il Def
ormai vicino al varo) e di questioni internazionali, alla luce dei ripetuti e recenti incontri avuti sia dall’uno che
dall’altro. L’interesse massimo – alla
luce dei dati economici un po’ più incoraggianti e delle rassicurazioni fornite
dal premier – è però andato appunto
alle riforme, al processo avviato ed ai
possibili ostacoli che potrebbero rallentarlo o bloccarlo. La preoccupazione maggiore, va da sé, ruota intorno alle mosse dell’uomo che oggi è – contemporaneamente – il maggior alleato
ma (potenzialmente) anche il nemico
più pericoloso lungo la via intrapresa:
Silvio Berlusconi.
Il Capo dello Stato aveva incontrato
il leader di Forza Italia un paio di giorni
prima di Renzi (cioè mercoledì) ricavandone l’impressione di un uomo provato e scosso, alla vigilia di un provvedimento (quello che la magistratura
definirà il 10 di aprile) che ne cambierà
la vita e – probabilmente – l’influenza
politica. Un leader incerto sul da fare e
da settimane in bilico tra la tentazione
di far saltare tutto per aria e quella di
proseguire sul percorso avviato. Per
Il premier dal Papa parla di Medio Oriente
Prima volta a colloquio
in Vaticano
assieme alla moglie
e uno dei figli
La visita
Il premier
lascia il
Vaticano
su un
pulmino
Era arrivato
guidando lui
stesso una
Lancia Delta
ANDREA TORNIELLI
ROMA
Il presidente del Consiglio e la sua
famiglia hanno incontrato Papa
Francesco nel tardo pomeriggio di
ieri nella Casa Santa Marta. L’auto
guidata da Renzi, una Lancia Delta
di colore scuro, è entrata in Vaticano alle 17,40 dall’ingresso secondario del Perugino, accompagnata fin
sulla soglia da una macchina della
scorta.
Si è trattato di una visita privatissima, durata poco più di mezz’ora,
molto semplice e cordiale, organizzata dall’entourage di Palazzo Chigi
senza coinvolgere direttamente le
rispettive diplomazie, senza agende
da discutere e senza la presenza di
delegazioni. Da quanto si apprende,
non sono stati affrontati argomenti
direttamente legati ai rapporti bilaterali, ma Renzi ha raccontato a
quanto possibile, Matteo Renzi – con
l’ottimismo che l’accompagna – ha provato a rassicurare il Capo dello Stato:
«L’intesa terrà». Ma è chiaro – ed entrambi hanno convenuto – che anche
questo è un giudizio, una previsione
scritta sull’acqua...
Diverso il ragionamento sulla via intrapresa e sul tipo di riforma che il governo pensa per il Senato. Giorgio Napolitano (e nemmeno questo è un mistero) è un convinto fautore della necessità di cambiare. Qualche mese fa –
proprio a Firenze, parlando all’Assemblea dell’Anci – lo confermò, definendo
«indispensabile» sia il superamento del
bicameralismo perfetto sia «la nascita
di un nuovo Senato, che faccia da ponte
tra legislatori – statale e regionale – e
arricchisca l’articolazione e le funzioni
complessive del Parlamento, pur affidando alla sola Camera la funzione dell’investitura politica e l’ultima parola
nel processo legislativo».
Nel merito, naturalmente, ieri il
Presidente della Repubblica non si è
espresso (come sempre di fronte a leggi in discussione in Parlamento), ma
non è azzardato immaginare che alcune delle riserve espresse in queste settimane da costituzionalisti, politici e
Francesco i primi passi della sua attività di governo accennando anche all’impegno dell’Italia per la pace in
Medio Oriente.
La Sala Stampa della Santa Sede
non ha segnalato l’appuntamento nel
bollettino né ha rilasciato l’usuale comunicato sui contenuti dell’incontro,
e questo sta a indicare il carattere un
po’ anomalo della prima visita richiesta dal premier al Pontefice.
Sia Mario Monti che Enrico Letta,
immediati predecessori di Renzi,
hanno compiuto visite privatissime
Oltretevere, ma quella iniziale, per
entrambi, era sempre stata una visita
di carattere più formale, nella quale il
premier nella sua nuova veste istituzionale incontrava per la prima volta
il Papa. Monti l’aveva compiuta il 14
gennaio 2012, con Benedetto XVI;
Letta il 4 luglio 2013 con Francesco.
In entrambe quelle occasioni ufficiali,
i premier erano accompagnati da alcuni ministri, e all’udienza con il Pontefice aveva fatto seguito un colloquio
con il Segretario di Stato, considerato in qualche modo il «primo ministro» della Santa Sede e dunque
«omologo» del presidente del Consiglio: in entrambi i casi si era trattato
del cardinale Tarcisio Bertone, pre-
Il Pontefice
«Nonsono
comunista»
1 «Ho sentito, due mesi fa, che
una persona ha detto: “Ma, questo
Papa è comunista!”. E no! L’amore
per i poveri è una bandiera del Vangelo, non del comunismo: del Vangelo!». Sono parole di Papa Francesco - ad un gruppo di giovani del Belgio, che hanno potuto intervistarlo e sono state diffuse dalla Radio Vaticana poche ore prima dell’incontro
del Pontefice con il premier Matteo
Renzi. Quella del Vangelo, ha spiegato il Papa, è «la povertà senza ideologia: i poveri sono al centro dell’annuncio di Gesù. Basta leggerlo. Il problema è che poi questo atteggiamento verso i poveri alcune volte,
nella storia, è stato ideologizzato».
Papa Francesco è preoccupato perché «in Italia la disoccupazione giovanile dai 25 anni in giù è quasi del 50
per cento». Ma guarda con fiducia a
un rinnovamento della classe dirigente.
tecnici della materia possano non essere poi così distanti dalle sue valutazioni. Ma è piuttosto un’altra la raccomandazione ripetuta al premier: bene
la velocità e il coraggio, bene aver concordato il percorso anche con l’opposizione, ma attenzione a presentare come «intoccabile» un testo (una riforma) che dovrà avere il sostegno più
ampio possibile.
Il percorso, comunque, è condiviso:
voto in prima lettura della riforma del
Senato e poi approvazione definitiva
della nuova legge elettorale. Fatto questo – ipotizza qualcuno – Giorgio Napolitano potrebbe considerare conclusi
gli «straordinari», e cioè il compito affidatogli nell’aprile scorso. Potrebbe,
certo. Ma è davvero difficile immaginare il Presidente che rassegna le dimissioni magari nel pieno del semestre
italiano di presidenza dell’Unione...
decessore di Pietro Parolin.
Il ciclone Renzi ha invece sconvolto
anche il protocollo dei rapporti tra
Italia e Santa Sede: il più giovane primo ministro della storia repubblicana ha preferito infatti accelerare i
tempi per varcare il Tevere, scegliendo una «prima volta» assolutamente
privata, riservata e di formato marcatamente familiare, ben cosciente peraltro che non sarebbe passata certo
inosservata. Con lui c’erano la moglie,
Agnese Landini, e uno dei tre figli della coppia. I coniugi Renzi sono cattolici e praticanti, Matteo ha trascorsi
giovanili nelle associazioni scout.
Nelle scorse settimane per due volte il premier aveva mancato un possibile appuntamento con Francesco:
domenica 23 febbraio, durante la
messa celebrata dal Papa con i nuovi
cardinali, all’indomani del giuramento del nuovo governo, e la scorsa settimana, quando Bergoglio ha celebrato
la messa per i politici.
Un’apertura di credito nei giorni
scorsi Renzi l’ha incassata anche dal
presidente della Cei Angelo Bagnasco, che nella prolusione al consiglio
permanente dei vescovi italiani aveva
detto: «Auspichiamo che il nuovo governo riesca a incidere su sprechi e
macchinosità istituzionali e burocratiche, ma soprattutto a mettere in
movimento la crescita, in modo che
l’economia crei non solo profitto, ma
occupazione».
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
Primo Piano .3
.
Taccuino
MARCELLO
SORGI
L’incognita
di essere ancora
legati
al Cavaliere
La spending review
Non faremo tagli
lineari alla sanità o alla
scuola, risparmieremo
informatizzando
O rendendo
tutto più efficiente
I nostri fondi pensione
ANSA
Graziano Delrio, sottosegretario a Palazzo Chigi
FABIO MARTINI
ROMA
l piano nobile di palazzo
Chigi, chiunque entri
nello studio di Graziano
Delrio, si imbatte in un
colpo d’occhio eloquente: il televisore è spento, accanto alla
scrivania campeggia una grande lavagna bianca fitta di numeri e parole,
in ogni angolo dell’ufficio sono disseminate cartelline per altrettanti dossier. Dal tavolo e dalla testa del sottosegretario alla Presidenza passa tutto lo scibile governativo e quella lavagnona lui la racconta così: «Sì, la uso
durante le riunioni operative, per dire: ma vi rendere conto quanti soldi
potenziali ci sono?». E concettualizza
il suo lavoro sotto traccia: «In questa
fase abbiamo bisogno di meccanici,
di gente che metta le mani dentro al
motore più che di legislatori: il lavoro
che stiamo facendo assieme a Matteo
è semplificare, ridurre ad unità, perché così si rende tutto più efficiente».
Ma il «sottosegretario a tutto» non
rischia di trasformarsi in un’impresa
titanica? «Si fa un lavoro collegiale
col presidente del Consiglio, con i ministri c’è un buon clima di squadra,
perché davvero tutti siamo orientati
al risultato. Non è retorica: siamo
motivati dalla bellezza di fare le cose
e di vederle andare avanti. A noi sembra che sia così e che la gente lo abbia
percepito, no?». Anche nel lessico,
che non disdegna sfumature e interrogativi, Graziano Delrio si dimostra
A
LA RIFORMA DEL SENATO
«Tutto è perfettibile,
ma la non eleggibilità
dei senatori è dirimente»
complementare all’immaginifico
Matteo Renzi. Cinquantatré anni,
padre di nove figli, numero due del
governo, già presidente dell’Anci,
Delrio è un cattolico sociale con i piedi per terra, erede della tradizione
degli Andreatta, dei Gorrieri, dei Castagnetti.
Vi siete presi ancora dieci giorni prima di varare il provvedimento sulle
buste-paga: segno che fate fatica a
trovare le coperture?
«No. È la più forte manovra di riduzione fiscale mai realizzata in Italia. Non
siamo uno dei tredici paesi sottoposti
a procedura di infrazione, abbiamo
l’avanzo migliore dopo quello della
Germania, ma dobbiamo tenere i piedi per terra. Non aspettiamo pagelle
ma non dobbiamo neanche fare i monelli...».
Ergo: sarete costretti a qualche limatura?
«No. Non un euro in meno rispetto
agli impegni assunti. Rispetteremo
quel che il presidente del Consiglio
ha promesso: ci saranno gli sconti
per milioni di italiani. Punto. La pla-
Fanno investimenti
per 130 miliardi,
per il 75% all’estero
Sono fiducioso, presto
investiranno
nelle imprese italiane
IL SOTTOSEGRETARIO
Delrio: non daremo
un euro in meno
di quanto promesso
“Ovvio, distribuzione diversa per chi guadagna di più”
tea sarà di dieci milioni, ci saranno
gli ottanta euro per le fasce individuate, quelle che hanno 1500 euro in
busta paga. Ovviamente con una distribuzione diversa per chi guadagna di più».
cento in più. Ma se io ti pago entro i
due mesi, mi riprendo un bel 10 per
cento. Ho incontrato e incontrerò le figure apicali di Senato, Camera, Quirinale, Consulta, che hanno già impostato risparmi significativi».
Gran parte delle coperture verranno
dalla spending review: vi preparate al
più incisivo e doloroso taglio di spesa
pubblica da molti anni a questa parte? Farete molto male, è inevitabile...
Nel laboratorio del governo vi preparate ad aprire nuovi dossier?
«Molte delle azioni previste non sono
tagli, sono efficienze. Non tagli lineari
alla sanità o alla scuola, ma risparmieremo informatizzando. O rendendo tutto più efficiente. Per fare solo un
esempio: laddove la Pa paga a duecento giorni, il fornitore ti carica il 10 per
«Nel clima di rinnovata fiducia che si
sta determinando nel Paese, si stanno
creando le condizioni per risolvere
antichi dossier. I nostri Fondi pensione fanno investimenti per 130 miliardi, per il 75% indirizzati all’estero. Sono fiducioso; presto si determineranno ad investire nelle imprese italiane.
E ancora: alcune grande vertenze,
Electrolux, Alitalia, Ilva, grazie al la-
Tra ambasciate e consolati
Viaaitaglidellesedidiplomatiche
1 Via libera alla chiusura di quattro sedi diplo-
matiche italiane e all’accorpamento delle rappresentanze permanenti di Ocse e Unesco a Parigi. Ieri il Consiglio dei ministri ha deciso l’abbandono delle ambasciate di Tegucigalpa (Honduras) e Santo Domingo (Rep. Dominicana) e dei
vice consolati onorari di Reykjavik (Islanda) e
Nouakchott (Mauritania). A Parigi invece il governo ha istituito una unica «Rappresentanza
d’Italia presso le Organizzazioni internazionali»,
dove resteranno comunque operativi due capi
missione, uno per l’Osce e uno per l’Unesco. Altre 30 sedi sono inoltre destinate a chiudere nei
prossimi mesi. Sempre il Consiglio dei ministri
ieri avrebbe stabilito il taglio dei distacchi e dei
permessi sindacali per i dirigenti della Pubblica
amministrazione. Ma come hanno fatto sapere
i sindacati di categoria, in realtà il governo non
ha fatto altro che recepire e approvare il contratto del luglio 2013 già firmato tra sindacati e
Aran, che per l’appunto prende atto della riduzione degli organici del pubblico impiego, e taglia permessi e distacchi in proporzione.
4
sedi
Il taglio è subito
operativo
voro dei ministri e all’olio agli ingranaggi che mettiamo da Palazzo Chigi,
potranno avere evoluzioni positive
nelle prossime settimane».
Il presidente del Senato è arrivato ad
ipotizzare «una Camera di riflessione», alcuni giuristi parlano di «deriva
autoritaria», Berlusconi paventa un
Senato rosso: obbligati a modifiche?
«La riforma va fatta, tutto è perfettibile, ma non se ne possono mettere in
discussione i motivi fondanti. Se dobbiamo superare il bicameralismo perfetto, non posso trasformare la seconI DRAMMI INDUSTRIALI
«Ci stiamo lavorando,
Electrolux, Alitalia, Ilva,
avranno sviluppi positivi»
da Camera in una Camerina, dandogli
funzioni analoghe alla prima. Direi
che la non eleggibilità dei senatori è
dirimente».
Sulle nomine vi preparate a uno spoil
system, i “vostri” al posto di quelli di
prima?
«L’ambizione vera del presidente del
Consiglio, che ripete anche in privato,
è quella di scegliere per queste aziende personalità competenti e capaci di
interpretare le politiche industriali
del Paese».
Per ristrutturare le scuole meno richieste del previsto?
30
ambasciate
Saranno chiuse nei
prossimi mesi
«La vera novità è che non abbiamo
avuto richieste solo per le ristrutturazioni, ma anche per 450 nuove scuole.
Si lavorerà durante le vacanze estive
e a settembre avremo scuole un po’
più belle. Non è cosa da poco: gli ospedali e le scuole sono luoghi pubblici
nei quali siamo tutti uguali e nei quali
si devono colmare le diseguaglianze
sociali, affinché le persone più disagiate possano trovare quella dignità
che nella loro vita famigliare non sempre riescono ad avere».
opo i rispettivi incontri
con Berlusconi al Quirinale e con Letta e Verdini
a Palazzo Chigi, Napolitano e
Renzi si sono ritrovati ieri mattina per fare il punto della situazione. Sulle scadenze più prossime, il Def e i provvedimenti
economici che il governo deve
portare all’attenzione dei severi
controllori europei, la situazione è sotto controllo.
Bruxelles ha accettato l’impostazione renziana, secondo la
quale il taglio delle tasse che
consentirà di dare ottanta euro
al mese in più a tutti quelli che
guadagnano fino a mille e cinquecento euro sarà coperto
quest’anno da un lieve peggioramento del rapporto tra deficit
e pil (dal 2,6 al 2,8 per cento) e
con i benefici del calo dello
spread (ieri a quota 160) e degli
interessi dei titoli di Stato. I
conti veri occorrerà farli l’anno
prossimo, quando la Ue pretenderà che le coperture nel bilancio diventino strutturali, cioè
siano assicurate con tagli alla
spesa.
Sul fronte riforme, invece, la
prospettiva resta legata a Berlusconi. A Napolitano, che gli
aveva parlato per quasi due ore
mercoledì sera, Renzi è apparso
fin troppo ottimista sulle effettive intenzioni del leader di Forza Italia, dopo le turbolenze che
anche ieri sono venute dal centrodestra. Il consiglio del Presidente al premier è stato di affrontare il difficile percorso
parlamentare al Senato con atteggiamento flessibile, cercando un’intesa che possa reggere
anche nelle votazioni successive al primo passaggio in aula del
nuovo testo costituzionale. Napolitano insomma è prudente,
ma confida che questa sia la volta buona.
Lo scontro vero, ormai senza
esclusione di colpi, è quello tra
Renzi e Grillo. Ieri contro il leader del Movimento 5 stelle s’è
mosso anche il vicesegretario
del Pd, e stretto collaboratore
del premier, Lorenzo Guerini, in
pratica il reggente del Nazareno. Grillo ha risposto a stretto
giro. La verità è che, come dimostrano ormai in modo inequivocabile i sondaggi, il muro contro muro quotidiano tra Palazzo
Chigi e il maggior partito d’opposizione conviene a tutti e due.
Ma se il 25 maggio l’ex-sindaco e
l’ex-comico dovessero fare il
pieno di voti a scapito di tutti gli
altri, anche la stabilità del governo potrebbe risentirne.
D
Jena
Ah
Il Papa: “Non sono comunista”.
Renzi: “Ah, meno male”.
jena@lastampa.it
SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 4
SABATO 5 APRILE 2014
Primo Piano .5
.
U
ECONOMIA
LE MISURE PER LA RIPRESA
LaBcestudiaunpiano
damillemiliardi
Btpalminimostorico
La Faz: possibile l’acquisto di titoli dalle banche
LUCA FORNOVO
La Banca centrale europea
esamina «diversi scenari» di
intervento con misure straordinarie. Tra queste «munizioni» per sparare liquidità nel
sistema e alzare l’asticella dell’inflazione, ci sarebbe anche
allo studio, come scrive il quotidiano tedesco Frankfurter
Allgemeine Zeitung (Faz),
l’acquisto di mille miliardi di
euro di titoli, soprattutto privati. Con l’obiettivo di acquistare dalle banche prestiti a
famiglie e imprese in modo da
liberare credito per l’economia reale.
Tanto è bastato per scatenare ieri il rialzo dei mercati
azionari e l’euforia su quelli
obbligazionari. Un dato su
tutti: il rendimento dei nostri
Btp a dieci anni è sceso al
3,15% battendo il precedente
minimo dall’introduzione dell’euro toccato nel settembre
2005 (3,19%). Lo spread tra i
nostri titoli di Stato e il Bund
decennale tedesco è sceso poco sotto i 160 punti base (159,7)
sui valori più bassi da inizio
giugno 2011 salvo poi chiudere
quantitative easing all’europea
sarebbe di aumentare l’inflazione di 0,2-0,8 punti percentuali.
Un’ipotesi che sostanzialmente un portavoce della Bce
non smentisce: «Si studiano diversi scenari, continueranno le
riflessioni» dopo che il Consiglio «è stato unanime nel suo
impegno a usare anche misure
non convenzionali». Ma per capirne di più bisognerà aspetta-
Lo spread scende
a quota 160 e torna
ai livelli precedenti
la crisi del 2011
a quota 163. Bene anche i titoli
italiani a 5 anni che hanno toccato un minimo storico col rendimento dell’1,77%. Non è che
siamo tornati a essere improvvisamente un paese virtuoso,
quanto piuttosto come spiega
bene Banca Akros «l’Italia va di
moda in questi giorni perché è
un top pick, cioè un mercato do-
Mib ha guadagnato lo 0,83% a
22.175 punti, tra scambi brillanti per 3,55 miliardi. E nell’arco
della giornata Piazza Affari era
arriva a toccare il record da tre
anni a 22.210,34 punti. Tutte in
scia anche le altre principali
Borse: Francoforte, Londra e
Parigi avanzano dello 0,7%, poco sopra Madrid che guadagna
lo 0,88%. Dopo la riunione della
Bce di giovedì che come ha detto Mario Draghi è pronta ad acquistare bond per alzare l’inflazione e rilanciare la crescita, la
tedesca Faz scrive che l’Eurotower avrebbe sviluppato dei
modelli economici per l’acquisto di mille miliardi di euro di
titoli. L’obiettivo di questo
“Non reagiamo mese per mese
Guardiamo alle prospettive”
Il caso
FRANCESCO SPINI
INVIATO A CERNOBBIO
Il vicepresidente Constâncio: i dettagli sono ancora da discutere
«N
on abbiamo ancora discusso i
dettagli, perché
mancavano le condizioni:
vediamo come va e se dovremo usare quegli strumenti
non convenzionali», glissa il
vice presidente della Bce,
Vítor Constâncio, sotto il
cielo nuvoloso di Cernobbio.
Di fronte alle indiscrezioni
sulle simulazioni da mille
miliardi che la Banca centrale europea starebbe effettuando per il futuro acquisto di titoli (quello che
negli Usa chiamano «quantitative easing»), Constâncio oppone il più classico dei
no comment: «Non ne so assolutamente nulla…».
Massimo riserbo tra gli
uomini della Bce, pronti a intervenire nel caso - probabile - le attuali previsioni di inflazione (all’1,7% al 2016) diventino
irraggiungibili.
«Non reagiamo mese per
mese ai dati, ma sulle prospettive di inflazione nel
medio termine», conferma
Constâncio davanti alle telecamere americane di Cnbc.
Ma la macchina è in moto. E quando al Forum Teh
Ambrosetti di Cernobbio il
guru americano Nouriel
Roubini, a proposito di Bce,
dice che «si fa presto a par-
ve vale più la pena investire»
per i buoni rendimenti dei bond
e le azioni ancora sottovalutate.
bene anche lo spread Spagnagermania con il differenziale
Bonos/Bund che segna 161 punti per un tasso del 3,15%.
L’effetto Bce ha avuto ovviamente ripercussioni anche in
Borsa: a Milano l’indice Ftse
re le riunioni fra l’11 e il 13 aprile
del Fondo monetario, quando
Draghi e il governatore della
Banca d’Inghilterra Mark Carney porteranno una proposta di
riforma degli Abs distinguendo
fra quelli semplici (i plain vanilla), più usati in Europa e quelli
strutturati, molto in voga negli
Usa. E potrebbero essere soprattutto questi titoli Abs semplice a essere comprati dalla
Bce per liberare credito per
l’economia reale.
Hanno
detto
Vítor Constâncio (Bce)
Per adesso mancano
le condizioni per usare
quegli strumenti
non convenzionali:
vediamo se e quando
serviranno davvero
Nouriel Roubini
Quando si tratta
di Banca centrale
europea si fa presto
a parlare, poi
dobbiamo vedere
interventi concreti
lare, poi dobbiamo vedere interventi concreti», Constâncio ribatte stizzito: l’Eurotower è sempre stata «tempestiva e concreta».
A Cernobbio il tema tiene
banco e gli economisti si dividono. Tra chi come ad esempio Lucrezia Reichlin, professore di Economia alla London
Business School, ritiene che
gli acquisti «molto probabil-
mente saranno rivolti ai titoli
di Stato, perché il mercato degli Abs (titoli garantiti da attività finanziarie, ndr) in Europa è molto piccolo, inadatto a
un intervento rilevante». Chi,
come Jim O’Neill, componente
dell’economic advisory board
dell’Ifc (Banca Mondiale),
pensa «abbia più senso comperare mutui bancari, perché
il mercato dei bond statali non
ne ha bisogno: li stanno comprando tutti gli altri». E chi come Luigi Zingales, economista
alla Chicago Booth School of
Business, ritiene che «vista la
contrarietà tedesca all’acquisto di titoli pubblici» e dato
che «le banche hanno già ricevuto liquidità con l’operazione
Ltro della Bce», oggetto degli
acquisti saranno i titoli delle
società private. Anche se, so-
spira, la cosa migliore sarebbe sce il rischio «attuale» - non
«tassare, con un tasso di inte- vede segnali di deflazione, ma
resse negativo, le riserve delle «con l’inflazione sotto l’1% siabanche presso la Bce», per mo in un’area di pericolo: un
convincere gli istituti a presta- forte choc potrebbe farci enre di più, che è il problema che trare in terreno negativo. Ma
l’operazione cerca di aggirare. già un’inflazione bassa persiSe poi la scelta d’acquisto stente ha effetti sulla stabilità
ricadrà sui titoli privati, «per finanziaria, causando una
noi italiani sarà un grosso pro- maggiore difficoltà a ripagare
blema - dice Zingales -, perché il debito», dal momento che i
generalmente la Bce compra «tassi di interesse reali sono
titoli con rating molto alti. Ma più elevati». E l’intervento delquanti sono i nostri titoli con la Bce li abbasserebbe.
un alto rating
Voce fuori dal
senza essere
ECONOMISTI DIVISI coro è quella di
emessi da banC. Koo,
Reichlin: comprare Richard
che? Non molti.
capo economititoli di Stato sta del Nomura
Il rischio è che
l’operazione fini- Zingales: noi a rischio Research Instisca per aiutare
tute. «La deflaimprese come la tedesca Sie- zione - dice l’economista giapmens e fregare noi…».
ponese - è solo un sintomo di
Invece un acquisto di titoli una domanda insufficiente a
pubblici secondo Reichlin soddisfare l’offerta». Ma l’acavrebbe un impatto positivo quisto di titoli, dice, non è la
sull’economia italiana perché cura giusta. «Per risollevare
«avrebbe effetti sulla parte del l’economia quando il settore
tasso di interesse legata al privato non ricorre al prestito
premio per il rischio». Tradot- ma abbassa la leva finanziaria,
to, «si abbasserebbe ancora lo serve che lo Stato non faccia
spread. E questo dovrebbe altrettanto ma investa denaro
avere un effetto anche sul cre- pubblico. Il vostro problema
dito per le imprese e per le fa- sono i parametri di Maastricht
miglie». L’economista - al con- che limitano il deficit al 3% del
trario di Zingales, che defini- pil e vanno rivisti».
SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 6
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
Primo Piano .7
.
U
CENTRODESTRA
I GUAI DEL LEADER
Il tormentato addio di Berlusconi
Due notti al San Raffaele per il male al ginocchio, frustrato e depresso in attesa della decisione sulla libertà
UGO MAGRI
ROMA
Il giorno decisivo
Berlusconi al San Raffaele,
con l’artrosi al ginocchio, è
per i suoi nemici una cruda
metafora: il Cavaliere azzoppato, politicamente «out».
L’arto davvero gli duole, tanto che il professor Zangrillo
l’ha costretto a rinviare gli
impegni politici del weekend,
compresa una riunione strategica di partito dove si sarebbe discusso il da farsi sulle elezioni, su Renzi, sulle riforme... Il summit è saltato,
così pure la puntata lunedì in
Piemonte per sostenere Pichetto. Aggiungono tuttavia,
nel giro di Arcore, che il malanno fisico è il meno (oggi sarà dimesso). Preoccupa lo
stato di prostrazione psichica. La frustrazione tanto più
si aggrava quanto più incombe l’udienza davanti al tribunale di Sorveglianza, tra cinque giorni a Milano. In parole
povere, spiegano dalle sue
parti, Berlusconi sta «somatizzando», come quando si
10
aprile
In visita
Pier Silvio
Berlusconi,
figlio del
presidente di
Forza Italia,
ieri in visita al
San Raffaele
di Milano
FURLAN/NEWPRESS
Giovedì prossimo
il tribunale
di Milano deciderà
se concedere
a Berlusconi gli
arresti domiciliari
o destinarlo
ai servizi sociali
sono diventati colombe, e predicano moderazione nei confronti di Renzi, spirito costruttivo sulle riforme, laddove il
gruppo forzista in senato rumoreggia e Brunetta spara
contro il premier a palle incatenate (ieri gli ha gridato «buffone!»). Sempre più difficile il
compito di Toti, il consigliere
politico che grazie al suo buon
carattere è l’unico in grado di
varcare indenne il «cerchio
magico» e di invogliare il Cavaliere ai ragionamenti sulla poli-
Forza Italia in crollo
verticale nei sondaggi.
Si calcola perda
un punto a settimana
«Rivoglio i miei soldi
indietro». Lo slogan per
le Europee è la celebre
frase della Thatcher
era ammalato alla vista prima di una comparsa in Tribunale. L’umiliazione provata
nel colloquio con Napolitano,
il senso di rabbia davanti alla
pena da scontare, l’alzata di
spalle con cui il resto del pianeta accompagna i suoi tormenti, tutto ciò si riverbera
sulla salute in un circolo vizioso che a sua volta acquista
valenza politica.
Già, perché la pena al ginocchio fa saltare una serie di
interviste tivù destinate, nelle intenzioni, a contrastare lo
strapotere mediatico del premier. Dovevano suonare la diana della riscossa, ma Berlusconi le ha rinviate a tempi
migliori (e pure qui ci vede
qualcuno la prova dello sco-
tica. Ieri è stato ore al San Raffaele, e ne sono scaturiti alcuni
progetti di politica europea
buoni per la campagna elettorale. Il più efficace si richiama
alla Thatcher, che pretese indietro il surplus che la Gran
Bretagna versava all’Europa: e
l’Italia, che nei prossimi 5 anni
verserà 100 miliardi di euro
per riaverne 72, potrebbe battere i pugni come la Lady di
ferro.
E se le comunicazioni col
leader dovessero per qualche
ragione spezzarsi? Chi reggerebbe il timone? C’è l’ufficio di
presidenza appena nominato,
è prima la risposta che si raccoglie. La seconda: servirà in
quel drammatico caso un comitato ristretto di transizione.
Retroscena
PAOLO COLONNELLO
MILANO
a di cosa stiamo
parlando? Un
imputato di 78
anni, senza precedenti, che ha
risarcito il danno e deve scontare una pena residua di un
anno per frode fiscale. Secondo voi quale tribunale potrebbe decidere misure draconiane? Nessuno». Negli ambienti
di palazzo di giustizia la data
del 10 aprile è vissuta con molta meno ansia di quanto si legge in giro. I giudici del tribunale di sorveglianza, davanti a
cui Silvio Berlusconi dovrà
presentarsi per l’udienza che
dovrà decidere il suo affidamento ai servizi sociali oppure agli arresti domiciliari, pur
senza dirlo lo fanno capire
chiaramente: per l’ex Cav. non
ci saranno particolari durezze
«M
ramento, perché in altri momenti Silvio le avrebbe fatte
pure con le stampelle). Altri
sostengono che l’uomo tace
perché glielo impongono i suoi
avvocati: se potesse sfogarsi,
altro che affidamento in prova:
lo rinchiuderebbero e butterebbero via la chiave... Si profila un lungo addio. Scontati 10
mesi e 15 giorni di condanna,
con l’obbligo comunque vada di
tenere una certa misura nei
comportamenti pubblici, ecco
l’altro tunnel ancora più lungo
e oscuro, il processo Ruby. Silenzioso o silenziato, Berlusconi si sente inerme davanti a
sondaggi che registrano per il
suo partito un calo costante di
circa un punto a settimana (alle Europee mancano 50 giorni), oltre 3 milioni di voti che a
questo ritmo scivoleranno verso Renzi, ma pure verso la Lega, verso Alfano e i Fratelli
d’Italia. I partitini, che dovevano essere sbranati, hanno già
in mano coltello e forchetta.
I figli non sono la carta di riserva: dai soliti sondaggi emerge che Barbara, la più giovane
e vogliosa di battersi, poco convince; laddove Marina, decisamente più popolare, vede la politica come fumo negli occhi.
Incombe sul partito un senso
di disfatta che, invece di generare coesione, finisce per esacerbare i conflitti con singolari
inversioni di ruolo. «Super-falchi» come Verdini e Santanché
Ma la tattica dilatoria
sul ricovero prolungato
ora non gli conviene
In Procura si vive senza ansia la prossima udienza
nelle misure di affidamento.
Anzi. Prima si risolve il problema e meglio sarà per tutti. E pare di capire ne siano consapevoli anche i suoi legali. «Non chiederemo nessun rinvio» taglia
corto Niccolò Ghedini che giura
di non aver in mente nessuna
strategia alternativa. «Tanto,
comunque decidono i giudici».
Certo il ricovero dell’altra sera
al San Raffaele di Berlusconi
per un’artrosi al ginocchio con
relativo rigonfiamento, ha fatto
subito sorgere sospetti di tattica dilatoria. Un po’ come era
sembrata la storia dell’uveite
durante il processo Ruby, l’infiammazione agli occhi che aveva fatto chiedere rinvii per legittimo impedimento. Solo che
questa volta non sono i tempi
lunghi a giocare a favore del leader di Forza Italia, semmai, il
contrario. L’interesse di Berlusconi è infatti quello di far decidere il più un fretta possibile ai
giudici quale sarà il suo destino
per i mesi a venire, 9 mesi per
l’esattezza, tanto dovrebbe durare la sua pena, compresi i 90
giorni di sconto per i benefici di
legge, dovuti a tutti i “definitivi”. Così Ghedini è netto anche
questa volta: «Berlusconi è
ospedalizzato per davvero e se
anche dovesse durare a lungo il
suo ricovero, ovvero non potesse presentarsi all’udienza del 10
aprile, non chiederemo alcun
rinvio. Non abbiamo nessuna
ragione». Nemmeno per la
campagna elettorale? «Ma
quella potrà farla comunque e
se ce lo impediranno la faremo
su questo». Più chiaro di così...
Riassumendo: l’ex Cavaliere è
davvero dolorante, necessita di
Il capo del M5S
Grillo: “Io sono
il più grande
europeista
vivente”
ROMA
«Questo debito noi non lo
paghiamo. Andremo in Europa e faremo una coalizione
con i Paesi che si trovano
nella nostra stessa situazione. Io sono il più grande europeista vivente». Così Beppe Grillo, ieri sera, intervenendo in un comizio dei parlamentari M5S a Malagrotta. Il leader del Movimento,
che ha annunciato i nomi dei
candidati alle prossime Europee dopo la votazione online tra gli iscritti, ha ribadito
la sua contrarietà al fiscal
compact: «Un contratto che
hanno firmato questi vergognosi».
Poi Grillo è tornato sulla
politica italiana, come sempre attaccando il presidente
del Consiglio, Matteo Renzi
(«È il figlioccio di Licio Gelli»), e il suo piano di riduzione dell’Irpef: «Ottanta euro
nelle tasche degli italiani?
Una pizza. È vergognoso soltanto pensarlo».
Nel mirino anche la riforma del bicameralismo: «Il
Senato va tenuto, va diminuito ma non va abolito come
dicono questi. Il risparmio
non è quello che dicono, bisogna diminuire i deputati e
dare un diverso compito a
quei pochi senatori che restano». Infine un nuovo affondo sull’incontro dell’altra
sera tra Berlusconi e Napolitano. «Combattono la secessione con gli arresti e poi che
fa Napolitano? Riceve un
condannato. La secessione
si combatte dimostrando
che c’è uno Stato».
[R. I.]
cure e riposo, potrebbe anche essere intervenuta la conferma
non presentarsi all’udienza del della condanna in appello per
tribunale di sorveglianza (e i concussione e prostituzione migiudici sarebbero prontissimi a norile che, anche se scontata
concedergli un rinvio) ma que- (concussione per induzione ansto non cambierebbe i termini ziché costrizione) inizierebbe a
della questione. E cioè che con creare un “cumulo” di pena imtutta probabilità otterrà un af- barazzante anche per gli stessi
fidamento ai servizi sociali il giudici di sorveglianza. I quali,
più blando possibile. Non per- per effetto della famigerata ex
ché si chiama “Berlusconi”, o Cirielli che punisce i recidivi, a
meglio non solo, ma perché il quel punto non avrebbero più
suo caso rientra in quei para- davanti un imputato fino a quel
metri di legge che consentono momento incensurato ma un
ai giudici di non
futuro detenuto
calcare la mano.
RINVIO con un nuova
C’è poi un altro Potrebbe complicare condanna sulle
motivo, non sespalle e altre in
ulteriormente predicato (Napocondario, che
la sua posizione li, ad esempio,
guida la decisione degli avvocati
ma anche il Ruby
di Silvio: l’appello del processo ter che lo vede indagato per
Ruby, fissato in giugno. Se per corruzione in atti giudiziari). E
malaugurata sorte, a fronte di allora, addio servizi sociali. Ineun’ipotetica richiesta di rinvio, vitabilmente verrebbe presa in
la nuova udienza (trattandosi di considerazione l’ipotesi di arreun imputato non detenuto e sti domiciliari venendosi così a
senza particolari problemi) del concretizzare l’incubo di questi
tribunale di sorveglianza venis- giorni di Berlusconi. Insomma,
se fissata, per esempio, a luglio, meglio un assistente sociale ogallora sì che sarebbero guai. gi che una prigione, anche se
Perché nel frattempo potrebbe dorata, domani.
8 .Primo Piano
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
U
PARLAMENTO
OLTRE IL BICAMERALISMO
“Così non passa”
L’asse per frenare
la riforma del Senato
Due proposte di Forza Italia e una del Pd: senatori eletti
AMEDEO LA MATTINA
ROMA
Al Senato ci sono tutte le condizioni per un corto circuito
sulle riforme, in particolare
sul superamento del Senato e
del bicameralismo perfetto.
Una preoccupazione che Matteo Renzi ieri ha espresso al
capo dello Stato nell’incontro
di ieri. Ma il premier è convinto di avere la forza di neutralizzare i senatori vietcong che
stanno scavando le trincee
per evitare di fare la fine dei
tacchini. «Andiamo avanti come un rullo compressore», dice l’ex sindaco di Firenze. Eppure nel motore del rullo compressore stanno gettando
manciate di sabbia sia decine
di senatori del Pd che di Forza
Italia (nonostante le presunte
rassicurazioni venute dall’incontro di due giorni fa tra
Renzi, Verdini e Gianni Letta).
Rassicurazioni che il capogruppo dei forzisti al Senato,
Senatore
La proposta
di Augusto
Minzolini
avrebbe
32 firme
in Forza Italia
Paolo Romani, non si sente di
confermare. Anzi usa in maniera preoccupante un’espressione che lo stesso Renzi utilizzò
per rassicurare Enrico Letta
(sappiamo come andò a finire).
«Renzi deve stare sereno, ma
molti aspetti della sua proposta
destano perplessità nella stessa
maggioranza. Vogliamo un Senato eletto dal popolo, che abbia competenze diverse dalla
Camera, che non voti la fiducia
ma nemmeno l’elezione del capo dello Stato. Non vogliano
un’inutile assemblea dei sindaci
che controllano quello che fanno loro stessi, cioè sindaci controllati e controllori. Sì, è difficile votare il testo del governo».
Qualche giorno fa era stato
proprio Romani, che tra l’altro
rappresenta la parte più moderata del suo partito, a evocare il
Vietnam al Senato. Fi e Berlusconi si trovano in grande difficoltà: non sembrano avere il
coltello dalla parte del manico.
E poi dentro il gruppo berlusconiano ci sono proposte diverse.
Lunedì il senatore Augusto
Minzolini ne presenterà una
(sembra che abbia 32 firme)
che prevede un Senato elettivo
di 200 componenti e una Camera di 400. Palazzo Madama dovrebbe occuparsi di Difesa, Giustizia, Esteri e Autonomie;
Romani: «Difficile votare
il testo dell’esecutivo»
Lunedì Minzolini
presenterà un suo ddl
Montecitorio di tutte le questioni economiche della spesa, finanza, infrastrutture, Sanità. È
una proposta molto diversa da
quella ufficiale. «Immagino due
motori legislativi - spiega Minzolini - che lavorano contemporaneamente e velocemente.
Renzi non è d’accordo? Mi sembra che non abbia capito cosa
sta succedendo al Senato. Vive
in un Truman show, si muove su
un set tv. Mi piaceva quando faceva Fonzie. Ora che fa Mr. Bean non mi piace più».
Minzolini dice che non voterà mai la proposta di Renzi,
nemmeno se glielo ordinerà il
suo gruppo parlamentare.
«Cerca solo i titoli sui giornali»,
commentano alcuni senatori di
Fi che concordano su un punto:
al Senato sarà battaglia vera. E
il problema per il premier viene
anche da quei 25 senatori del Pd
vicini al lettiano Francesco
Russo e dai 22 che hanno sottoscritto la proposta dell’ex ministro Vannino Chiti che prevede,
a differenza di quella del governo, l’elezione diretta di 106 senatori e di 315 deputati. Le due
Camere potranno legiferare insieme solo su alcune materie
tra cui le riforme costituzionali,
elettorali, le leggi su ordinamenti Ue, tutela delle minoranze linguistiche. Il resto è com-
petenza di Montecitorio, a cominciare dal voto di fiducia.
Mentre tutto ciò che riguarda
diritti civili e fondamentali del
cittadino spetta al Senato.
Renzi ha definito ironicamente questa proposta «interessantissima ma senza alcuna
possibilità di essere approvata». Civati gli ha consigliato di
essere prudente, di non usare
toni sprezzanti: «Io credo che il
senatore Chiti sia una persona
al di sopra di ogni sospetto.
Possiamo parlare ancora e riflettere su un Senato eletto dai
cittadini?». Il punto è proprio
questo. Il premier e il ministro
delle Riforme Boschi sono disponibili a modifiche e suggerimenti, ma nel rispetto di alcuni
paletti. Uno di questi è proprio
la non eleggibilità del Senato, la
fine reale del bicameralismo.
Tutti i suoi oppositori dentro e
fuori il Pd non la pensano allo
stesso modo e stanno scavando
le trincee.
Una settimana di polemiche
1
Stefano Rodotà
2
L’appello degli intellettuali
La risposta di Renzi
1 Lettera-appello firmata da
1 Immediata la replica del
molti intellettuali tra cui Rodotà e
Zagrebelsky, sottoscritta da Grillo
e Casaleggio, contro lo «stravolgimento della Costituzione per creare un sistema autoritario».
premier: «Si può essere in disaccordo con i professoroni senza
diventare anticostituzionali. Io
ho giurato sulla Costituzione,
non su Rodotà o Zagrebelsky».
“Bene il progetto di Renzi
Rodotà la pensava così”
Il costituzionalista Barbera: giusto il monocameralismo
Intervista
FRANCO GIUBILEI
BOLOGNA
on vedo proprio
cosa ci sia di autoritario nel progetto di riforma di Renzi, e quattro costituzionalisti non so fino a che punto esprimano
l’opinione dei circa 200 costituzionalisti italiani». Il professor Augusto Barbera, deputato Pci e Pds dal ’76 al ’94, mini-
«N
stro ai Rapporti col Parlamento
per una settimana nel ’93, prima di rassegnare le dimissioni
per il voto negativo della Camera all’autorizzazione a procedere verso Craxi, risponde così all’appello di Rodotà e Zagrebelsky contro le derive liberticide
che sarebbero contenute nell’iniziativa del governo. «Quella
non è un’invenzione di Renzi,
ma un lavoro che raccoglie proposte trite e ritrite fin dalla
Commissione Bozzi, di cui ho
fatto parte anch’io all’inizio degli Anni 80, ripreso anche dai
40 saggi».
L’intervento sul Senato sta attirando critiche feroci e accuse
di involuzione autoritaria.
«Sono rimasto sbalordito a sentire che il monocameralismo depotenzierebbe il Parlamento.
Oltre tutto, ripenso al disegno di
legge presentato dallo stesso
Rodotà nell’85 che, cito testualmente, recita: il Parlamento viene valorizzato se “l’organo rappresentativo riesce ad esprimersi in una sola sede attraverso un organo unico”. Allora Rodotà sosteneva che due camere
consentono troppo spazio al governo contro il Parlamento».
E perché avrebbe cambiato
idea secondo lei?
«Probabilmente per spaccare il
Pd marcando il dissenso riguardo alla presenza di Berlusconi
nella maggioranza che sostiene
le riforme. E poi parte della sinistra non vuole rafforzare il Parlamento, ma solo i suoi poteri di
veto, e due camere si prestano
in modo eccellente a questo
scopo. Ma ci sono anche altre
posizioni sorprendenti».
Cioè?
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
Le proposte
per il nuovo Senato
La cura dimagrante per i dipendenti del Pd
BOZZA DEL GOVERNO
Composizione:
148 membri non elettivi
(presidenti giunte
regionali, sindaci
dei capoluoghi Regione,
più due consiglieri e due
sindaci per ogni regione,
Al Nazareno solo mezz’ora di pausa
e rischio contratti di solidarietà
i senatori a vita);
nessuna indennità
Competenze:
può esprimere pareri
(non vincolanti)
sulle singole leggi;
non vota la fiducia
GIUSEPPE LAMI/ANSA
LA BOLDRINI
«La corruzione
costa 1000 euro
a ogni italiano»
«Secondo la Corte di
Cassazione, ognuno di
noi “perde” mille euro a
causa della corruzione».
Lo scrive su twitter la
presidente della Camera
Laura Boldrini.
Boldrini aggiunge: «Il
politico disponibile ad
accettare i voti dei mafiosi potrà essere punito.
Lo prevede la riforma del
416 ter, la legge sul voto
di scambio politico-mafioso, che ieri ha avuto un
nuovo via libera dalla Camera dei deputati».
1
BOZZA DI CHITI E ALTRI PD
Composizione:
100 senatori elettivi + 6
dalla circoscrizione estero;
ridotti a 315 i deputati;
indennità equiparata
a quella del sindaco
di Roma Capitale
Competenze:
leggi costituzionali,
elettorali, trattati
internazionali, questioni
relative ai diritti
fondamentali;
non vota la fiducia
BOZZA DI FORZA ITALIA
Composizione:
senatori eletti in
sindaci e governatori)
Competenze:
temi legati alle autonomie
e agli enti locali; non vota
la fiducia al governo
Composizione:
200 senatori eletti,
Competenze:
Difesa, Esteri, Autonomia
e Giustizia
3
L’intervento della Boschi
1 Anche il ministro delle Rifor-
Maria Elena Boschi
camera di diretta derivazione
popolare».
Che ne pensa della proposta
Chiti?
Il ddl del governo
Raccoglieleproposte
dellaCommissione
Bozzi,dicuihofatto
parte,poiripresedaisaggi
Augusto Barbera
«Leggo da un’intervista a Zagrebelsky che il Senato dovrebbe far valere “le ragioni della
durata su quelle dell’immediatezza del consenso elettorale”.
Mi sembra di sentire un esponente della Camera dei Lord, è
una visione reazionaria, perché
invoca una seconda camera che
funzioni da freno rispetto alla
FRANCESCA SCHIANCHI
ROMA
«Sono decisamente contrario,
la trovo incredibile perché prevede l’elezione diretta dei senatori, una cosa che in Europa esiste solo in Spagna e che peraltro stanno cercando di eliminare. E poi contempla la piena
competenza del Senato sulle
materie riguardanti i diritti,
praticamente tutte: rimarremmo al bicameralismo perfetto e
in più dovremmo affaticarci a
cercare le materie di rispettiva
competenza. La riforma Renzi
non piace? Allora che si passi a
una camera sola, con le comunità locali rappresentate nelle
conferenze Stato-Regioni, come la sinistra ha sempre proposto, ma non si attui una soluzione gattopardesca».
Il governo andrebbe rafforzato a suo avviso?
«A costo di dar ragione a Berlusconi, bisogna riconoscere che
il presidente del Consiglio in
Italia ha molto meno potere di
quanto ne abbia qualsiasi primo ministro in Europa. Fa bene
però Renzi a non occuparsene
oggi, l’obiettivo è semplificare e
farlo in fretta».
Il 2x1000 Irpef
Prontiimoduli
EsclusiM5SeNcd
Otto ore di lavoro da certificare tramite un tesserino magnetico, solo mezz’ora per la
pausa pranzo, e ingresso tra le
otto e mezza e le nove e mezza,
«i ritardi andranno recuperati
con il prolungamento dell’orario di uscita nella stessa giornata lavorativa». Da tre giorni
gli oltre 140 dipendenti del Pd
in forza al quartier generale di
Largo del Nazareno si sono visti recapitare un regolamento
che consente non solo, come
annunciato un mese fa, di verificare entrate e uscite tramite
1 Sono 11 i partiti indi-
cati nella scheda per destinare - come previsto dal dl
che ha abolito il finanziamento ai partiti - nel 2014
il due per mille Irpef a favore di un partito politico.
Dall’elenco mancano il
M5S e Ncd. Gli alfaniani
hanno presentato la richiesta in ritardo.
La sede del Pd, in cui lavorano più di 140 dipendenti
Nuove regole per fare
fronte alla riduzione
delle entrate: nel 2013
rosso di 7 milioni
badge, ma anche orari, pause e
ritardi. Una rivoluzione, in un
luogo in cui, denuncia qualche
renziano con una punta di polemica, fino a dicembre non
erano previste queste forme di
controllo. Si tratta dei primi
provvedimenti del Pd a trazione renziana: poi, la settimana
prossima, per la prima volta è
previsto un incontro tra il tesoriere, fedelissimo del premier,
Francesco Bonifazi, e i dipendenti. Durante il quale probabilmente emergerà anche il vero, grande timore che anima i
dipendenti: la tenuta dei pro-
marinayachting.it
- LA STAMPA
me ieri ha detto la sua: «Temo che
in questi 30 anni le continue prese di posizione dei Professori abbiano bloccato un processo di riforma oggi non più rinviabile».
Primo Piano .9
.
pri posti di lavoro.
Con la nuova legge sul finanziamento ai partiti, infatti, le entrate sono destinate a calare
drasticamente. Non solo dall’anno prossimo partirà la prima
tappa di tagli sui rimborsi relativi alle elezioni politiche (25% in
meno), che già erano stati dimezzati nel 2012, ma già oggi
non è più previsto rimborso per
le Europee. Nel 2013 il rosso è
previsto in almeno sette milioni
di euro, ma si conta di arrivare al
pareggio nel 2014.
«Si cerca di salvaguardare i
posti di lavoro, ma anche i conti», ammette il tesoriere Bonifazi. Come, ci si sta ragionando.
Una due diligence per investigare su tutte le voci del bilancio è
ormai quasi pronta, e subito do-
po le Europee si metterà in campo un piano di risparmi. Che non
esclude l’ipotesi di contratti di
solidarietà, resi possibili proprio
dalla nuova legge (il budget stabilito per il 2014 è di 15 milioni).
A rendere sempre più concreta
l’ipotesi, è proprio la novità di un
paio di giorni fa, quando è stato
emanato il decreto attuativo necessario per rendere possibile la
richiesta di quei tipi di contratto.
Ora, ai piani alti del Nazareno si
sta prendendo in considerazione l’idea di ricorrere a quella soluzione entro l’anno.
Chissà se il tesoriere farà cenno di questo con i dipendenti la
settimana prossima: di certo
vorrà chiarire la posizione di ciascuno in organico. Non a caso,
nei giorni scorsi ha inviato a tutti
un questionario da riempire per
capire quali mansioni e in quale
dipartimento si muove ciascun
assunto. E, in un’ottica di riorganizzazione del lavoro, ha diffuso
anche una circolare che ricordi il
divieto di fumo nei locali, che secondo qualche renziano non
sempre era rispettato. Fino al
regolamento sul badge, con orari fissi per il pranzo (tra le 12.30 e
le 14.30) e disposizioni sull’entrata e l’uscita per servizio. «Ci costringono alla presenza quando
stanno spogliando il partito di
tutte le funzioni», lamenta un dipendente. «Non abbiamo mai
avuto un incontro con il segretario, né col tesoriere, nemmeno
per gli auguri di Natale, non era
mai successo». Succederà: l’appuntamento tra pochi giorni.
R
10 .Primo Piano
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
U
AEREI
LE NOZZE DEI CIELI
Dubbi Ue su Alitalia-Etihad
Bruxelles: per conservare lo status di compagnia europea il controllo deve restare italiano
MARCO ZATTERIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
Alitalia deve restare italiana
per poter avere una licenza di
volo europea. Alla luce della
trattativa in corso con
l’Etihad, la Commissione Ue
ha cominciato a porsi qualche
domanda sull’effettivo destino della ex compagnia di bandiera, così ha scritto al ministero dei Trasporti per ottenere chiarimenti. Il problema
è legato al regolamento del
2008 (n. 1008, art. 4) che pone
come condizione per detenere
l’autorizzazione a solcare i
cieli dell’Unione il fatto di essere almeno per il 50% controllati da un’entità comunitaria che abbia «la effettiva ge-
stione» del vettore. Nel momento in cui Roma stringe con gli
arabi, Bruxelles vuole essere
certa che non ci siano violazioni.
Il caso non è unico. L’esecutivo comunitario, garante del rispetto delle regole che gli stati
si sono date, ha messo sotto inchiesta altre quattro operazioni. Nel mirino c’è una seconda
mossa di Etihad, quella per l’ingresso di Air Berlin, conseguito
nel 2011 con l’acquisto del 29,2%
del capitale. Ma sono stati ritenuti degni di inchiesta anche il
35% della commerciale Cargolux andato nelle mani della cinese Hnca, il 49% della Virgin
Atlantic finito all’americana
Delta, il 44% della Czech Airli-
I lavoratori e il nuovo socio
Sindacati ottimisti
“Stop ai tagli,
è l’ora del rilancio”
LUIGI GRASSIA
C
ome vedono i lavoratori l’arrivo di Etihad in
Alitalia? C’è più speranza nel rilancio o invece
più timore che il nuovo azionista arrivi e come prima cosa pretenda (magari) il solito
taglio del costo del lavoro?
Sorpresa: stavolta fra i sindacati prevale un cauto ottimismo. Ci si aspetta
un’Etihad non solo ricca ma
anche con programmi ambiziosi di crescita. Fermo restando che se invece il nuovo
socio facesse la faccia feroce,
l’esempio del grande sciopero di Lufthansa è lì a testimoniare che la stagione delle
lotte non è mai morta, neanche nel trasporto aereo.
Un pilota dell’Anpac:
«I colleghi che si sono
trasferiti nel Golfo
si trovano bene»
«Non mi aspetto un piano
tipo Air France per ridurre
l’Alitalia a semplice compagnia regionale» dice Mauro
Rossi, che in Fit Cgil è responsabile del trasporto aereo. «Se Etihad arriva qui investendo molti soldi, credo
che lo faccia per rilanciare
Alitalia e non per ridimensionarla». Ma lei si basa solo sulle sensazioni? «No, ci sono
dei fatti. Dall’esame della situazione di Alitalia, fatto dagli esperti di Etihad, è emerso che in Alitalia c’è molto
know how nelle operazioni di
volo, nella manutenzione e
nella gestione a terra. Sono
attività che hanno solo bisogno di massa critica, e il piano industriale potrebbe metterle a disposizione di tutte le
compagnie del gruppo:
Etihad, Air Berlin eccetera».
Per farsi un’idea di che padrona sarà Etihad, si potreb-
Apertura
di credito
Mauro Rossi,
responsabile
del trasporto
aereo
in Filt Cgil
be provare a sondare i sindacati dei lavoratori di Abu Dhabi. Ma da quelle parti esiste
qualcosa come il sindacato?
Dall’Anpac, la sigla unitaria
dei piloti italiani, rispondono
che no, laggiù di sindacati non
si parla proprio. Ma Marco Rosati, pilota dell’Anpac, ha sentito «i colleghi tedeschi di Air
Berlin, comprata e salvata da
Etihad, e i piloti ex Alitalia che
sono andati a lavorare per
Etihad o per Emirates, e tutti i
riscontri sono stati positivi.
Contratti di lavoro trasparenti, capacità di gestione e di fare
profitti con team anglosassoni». Mettiamo che Etihad voglia sviluppare le rotte a lungo
raggio di Alitalia: ci saranno i
piloti per farlo? Da Anpac rispondono che «c’è un grande
bacino di mobilità e cassa integrazione, oltre che di alta professionalità, da cui attingere».
Secondo Andrea Cavola, responsabile del trasporto aereo
del sindacato Usb (hostess e
steward), «nel gruppo futuro
Alitalia potrebbe coprire il
lungo raggio verso le Americhe e Etihad verso Oriente».
Cavola ha raccolto voci su 3
mila esuberi ma le ritiene infondate: «In Alitalia i tagli sono già stati fatti. Ci sono la cassa integrazione e gli accordi di
solidarietà con stipendi giù del
20%. Siamo all’osso, escludo
che Etihad voglia di più. Comunque noi abbiamo già denunciato la “low cost” Ryanair
perché non rispettava il contratto nazionale di lavoro e siamo pronti a batterci ancora se
si aprisse un altro fronte».
nes acquisito dalla Korean Air.
La Commissione s’è mossa in
parte per iniziativa propria e in
parte per reclamo di concorrenti, cosa che potrebbe riguardare (ma non ci sono conferme
dirette) il caso Alitalia, sin dal-
La lettera d’intenti
dell’operatore
degli Emirati potrebbe
arrivare domani
l’inizio al centro delle proteste
di numerosi rivali, in testa la
Lufhansa che pure aveva fatto
un pensierino al boccone italiano, per ampliare l’impero «Miles and More» di cui fanno par-
te la Swiss (ex Swissair) e la sopravvalutata Brussels (già Sabena). I tedeschi hanno perso
tempo e sono arrivati gli emiri,
che stanno soffiando loro la
preda. In gennaio hanno tentato di fermare Etihad denunciando gli aiuti degli Emiri che
fanno da sfondo all’acquisizione. Bruxelles ha risposto che le
regole comunitarie si applicano
solo ai governi europei.
Nelle cinque lettere la Commissione chiede dettagli sulle
quote passate di mano o sul
punto di farlo. Si gioca tutto sulla licenza europea, indispensabile per avere accesso alle tratte intracomunitarie. Esse richiede il controllo societario al
50% nazionale oltre che la pro-
va che la strategia aziendale è
indipendente dall’azionista
proveniente dai paesi terzi. Una
questione «tricky», ammettono
alla Commissione. Scivolosa.
Perché in realtà possono crearsi rapporti di forza anche con
meno di metà del capitale.
Etihad starebbe trattando per
una quota attorno al 40% di Alitalia con un aumento di capitale
riservato di 300 milioni circa. Il
numero sarebbe in regola. Il resto, qui come altrove, va naturalmente verificato alla prova
dei fatti. Potremmo avere le prime certezze già domani: da Roma, ambienti vicini al dossier
dicono che la lettera d’intenti di
Etihad è attesa entro il
weekend.
40
per cento
La quota di Alitalia per
cui Etihad starebbe
trattando con un
aumento di capitale
riservato di 300 milioni
R
Primo Piano .11
LA STAMPA
.
SABATO 5 APRILE 2014
S toc kholm
Londonderry
Gothenburg
Aberdeen
Edinburgh
Belfast
Isle of Mann
Leeds
C ope nhage n
Gdansk
Hamburg
Hanover
Manchester
Berlin
D u b lin
Warsaw
Nottingham
Amsterdam
Birmingham
L o n d o n London Stansted Düsseldorf
Southampton
Exeter
B ru s s e ls
Krakow
Prague
Frankfurt
Jersey
Kosice
Stuttgart Linz
P aris
Munich
Vienna
Salzburg
Budapest
Basel
Zurich Innsbruck Graz
ULTIME ROTTE
Washington
marzo 2013
D
DIPENDENTI
Amsterdam
maggio 2013
Geneva
Lyon
Toulouse
1 «Come ben sapete, Etihad è in-
Venice
Milan
Belgrade
B uc ha re s t
Marseille
São Paulo
giugno 2013
S ofia
Madrid
Alicante
R om e
Barcelona
Tirana
Thessaloniki
Palma de Mallorca
Ibiza
St. Petersburg
Istanbul
A th e n s
Malaga
Catania
Malta
Mo s c o w
Rhodes
D u b lin
Vancouver
Seattle
Manchester
Geneva
96
Kazan
A s tan a
K ie v
Milan
Krasnodar
Cairns
Proserpine
Karratha
Newman
Ayers Rock (Uluru)
Townsville
Hamilton Island
Mackay
Rockhampton
Gladstone
Hervey Bay
Sunshine Coast
Brisbane
Gold Coast
Ballina
Coffs Harbour
Port Macquarie
Newcastle
Perth
Adelaide
Sapporo
Almaty
Porto
Barcelona
Madrid
Lisbon
Faro
Tangiers
Fez
Istanbul
Nador
Oujda
Errachidia
Marrakech
Ouarzazate
Agadir
Tripoli
C airo
Erbil
Te h ra n
B e iru t
B ag h d ad
D am as c u s
A m m an
Basrah
K u wait
Dammam
R iy ad h
Bahrain
Doha
Abu Dhabi
To k y o
Peshawar
Is la m ab a d
Lahore
Delhi
S an'a
Bengaluru
Kozhikode
Kochi
Trivandrum
C o lo m b o
Malé
Ouagadougou
Conakry
Cotonou
Accra
Addis Ababa
Lagos
Hong Kong
Hanoi
Luang Prabang
Chiang Mai
Y angon
Man ila
B an g k o k
Chennai
Trat
P hnom P e nh
Ho Chi Minh City
Koh Samui
Phuket
Krabi
Langkawi
Penang
Kuantan
K u ala L u m p u r
Johor Bahru
Singapore
Nairobi
Seychelles
Nagoya
Osaka
Matsuyama
Okinawa
D h ak a
Ahmedabad
Hyderabad
Bamako
Fukuoka
Kumamoto
Kagoshima
K ath m an d u
Karachi
Mu s c a t
Shanghai
Chengdu
Mumbai
K h arto u m
D aka r
Banjul
Sendai
Niigata
S eoul
Larnaca
Casablanca
Funchal
B e ijin g
A th e n s
N ouakc hott
Broome
Port Hedland
DESTINAZIONI
Samara
Jeddah
Darwin
Ho Chi Minh City
ottobre 2013
Min s k
Amsterdam
Düsseldorf
Berlin
L ondon
B ru s s e ls
Prague
Frankfurt
P aris
Munich
Centimetri - LA STAMPA
Ottawa
Montreal
Minneapolis
La Crosse
Toronto
Madison Milwaukee Rochester
Syracuse
Sioux City
Dubuque Chicago
Buffalo Westchester Boston
Waterloo
Detroit Cleveland
Hartford
Des Moines
Moline Toledo
New York
Champaign Newark
Omaha Bloomington
Pittsburgh
Salt Lake City
Indianapolis Harrisburg
NY - La Guardia
Philadelphia
Denver
Louisville
Columbus
Baltimore
Saint Louis
Covington
San Francisco
Evansville Lexington
Washington
Tulsa
Nashville
Las Vegas
NW Arkansas
Oklahoma
Memphis Knoxville Raleigh (Durham)
Little Rock
Charlotte Douglas
Los Angeles
Huntsville
Phoenix
Atlanta
Dallas
San Diego
Tucson
Wilmington
El Paso
Austin
San Antonio
Houston New Orleans
Orlando
Tampa
Fort Myers
Miami
Australia
teressata ad entrare nel capitale di
Alitalia e stipulare accordi di partnership strategica (...). Mi corre l’obbligo di segnalare come frapporre
ulteriori ostacoli a questo percorso,
come un diritto a favore di una categoria di azionisti che potrebbe essere interpretato come “diritto di veto” sull’ingresso di un socio industriale, possa essere pregiudiziale
per tale percorso e per la società».
Firmato: Gabriele Del Torchio. Il messaggio dell’ad è destinato ai soci Alitalia, chiamati un mese fa a decidere
su una serie di modifiche dello statuto. Tra queste, una proposta da Air
France che mirava a introdurre l’approvazione da parte dei soci di categoria B un aumento di capitale con
esclusione del diritto di opzione. Di
fatto un diritto di veto, appunto.
Che avrebbe permesso ad Air France
di bloccare l’ingresso di soci «sgraditi». Lo «sgambetto» è però fallito:
l’assemblea ha deciso di riconvocarsi per deliberare. Era fine febbraio.
La nuova convocazione non è ancora arrivata.
[G. PAO.]
Helsinki
O s lo
Inverness
7.900
Europa
«Diritto di veto»
Losgambetto(fallito)
deifrancesiagliarabi
Kota Kinabalu
Kuching
Praslin
J ak arta
Denpasar Bali
Sydney
C anbe rra
Albury
Melbourne
Launceston
Hobart
Auckland
Hamilton
Rotorua
Wellington
São Paulo
Johannesburg
Christchurch
Queenstown
Dunedin
Brisbane
Sydney
TOTALE
ORDINI
Destinazioni Etihad
67
miliardi
Destinazioni
dei partner
di dollari
AEREI
PASSEGGERI
77
221
Melbourne
FLOTTA
ORDINI
Auckland
9
3
AEREI
CARGO
REPORTAGE
COMPAGNIE AEREE
CONTROLLATE
Sul volo di lusso degli emiri
cibo halal, baby sitter e wi-fi
L’assistenza per i bambini è garantita anche a chi viaggia in Economy
MARIA CORBI
INVIATA AD ABU DHABI
I servizi
C’èunfoodmanager
perscegliereilmenu
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
S
apere come cambierà lo stile
dei loro viaggi e le abitudini.
Quale preghiera e di quale
religione ascolteranno le parole. Per esempio.
E così eccoci qui. Da Roma Fiumicino ad Abu Dhabi passando per
Milano Malpensa. Per business e
first un’auto con autista è a disposizione per il tragitto casa - aeroporto
entro i 60 chilometri. Oltre si pagano 30 euro. Stesso trattamento
quando si arriva a destinazione. Volo EY088 Pearl Business class molto simile alla Magnifica (quella rinnovata) nella configurazione dei posti, tutti con accesso al corridoio,
colori diversi, sui toni del beige, del
bronzo del marrone, con tappezzeria rigata. Meno sgargianti del verde e rosso Alitalia, ormai banditi
dalla nuova area check in di Malpensa di Etihad, nell’area nord del
terminal 1, come fanno notare allo
scalo milanese. Le Hostess Etihad
vestono in tailleur grigio con picco- L’aeroporto di Abu Dhabi è la base principale di Etihad
lo cappellino da cui scende un velo
candido. Sono di molte nazionalità,
capaci di parlare molti idiomi, dal orario. Nessun carrello che fa su e barco c’è di tutto. Una hostess spiega
filippino al bulgaro passando per giù. Gli ospiti possono decidere: man- che queste regole valgono per gli scali
italiano e l’arabo. Il pilota è austra- giare solo l’antipasto, farsi un sonnel- asiatici e mediorientali, può capitare
liano. C’é anche una nanny, ossia lino, vedere un film e poi chiedere il di essere richiamati ma dipende. In
una baby sitter - grembiule aran- primo. Massima libertà. Con i consi- Occidente si chiudono anche due occione e spilla con l’ape Zoe - dedica- gli di un food and beverage manager. chi, ma certo arrivare in minigonna
ta ai bambini senza esclusione di Cibi, come è specificato nel menù ri- non è consigliato. Che Etihad, in caso
classe, in modo
gidamente halal, di apparentamento, pensi di cambiare
che i genitori posAD ABU DHABI ossia puri, leciti le lounge di accoglienza è chiaro quansano rilassarsi.
le leggi do si entra in quella di Abu Dhabi dove
Nella lounge viaggiatori secondo
Ma due nonni con
islamiche.
Un c’è anche una spa per massaggi (se sei
c’è una spa per massaggi menù che mescola in prima classe anche con le pietre
nipotino al seguie trattamenti di bellezza la cucina araba calde) e trattamenti di bellezza grato (business) non
sono molto d’accon quella inter- tuiti. In confronto quelle di Fiumicino
cordo: «La baby sitter è la nonna. nazionale e del luogo da cui si decolla. e Malpensa sembrano rifugi alpini.
Sui forum di viaggio circolano noti- L’obiettivo è di seguire la strada di
Che può fare la nanny?».
L’accoglienza degli ospiti pre- zie sul Dress code imposto dalla com- Emirates che pretende lounge esclumium è con succhi freschi di frutta pagnia degli Emirati ai suoi ospiti: sive con marmi, fontane e Rolex alle
e verdura e champagne. Alcolici smart casual per l’Economy (ossia ca- pareti (così in quella nuova di Malpenbenvenuti. Pranzo e cena sono à la micia senza cravatta), formale con sa). Nella saletta Premium il buffet ofcarte e quando si ha voglia, nessun giacca per business e first. Ma all’im- fre polpette al sugo, pollo ai funghi,
La preghiera
Mentre l’aereo rulla sulla pista, gli altoparlanti diffondo la benedizione
del viaggiatore, alcuni versetti del
Corano.
Pranzo e cena
Non ci sono orari: i passeggeri premium scelgono quando e cosa mangiare. Cibo halal, ovvero puro secondo la legge islamica. E c’è anche un
food manager che consiglia i viaggiatori. Il menu mescola la cucina araba
con quella del paese di partenza,
Il riposo
In Diamond first, la classe più lussuosa, il servizio comprende la biancheria da letto, un materasso multistrato che fa respirare il corpo e prodotti
da toilette del marchio newyorkese
Le Labo.
salmone tandoori, riso cantonese e riso basmati, spaghetti. Si mangia con
posate di acciaio e piatti di ceramica.
Le hostess? Una folla, tutte col sorriso
in tecnicolor. Anche in Economy.
Se poi si viaggia in Diamond first
le portate si moltiplicano. E il lusso è
applicato anche al sonno. A terra ma
anche in volo. A iniziare dalla biancheria da letto e da un materasso
multi-strato prodotti con estratti
dell’albero della gomma per far respirare il corpo. Pigiami in grigio melange, profumatori per cuscini, olio
per la digito pressione e prodotti da
toilette del brand newyorkese Le Labo. Mentre in business l’amenity kit è
in una trousse di artigianato locale
ecosolidale. Per la serie gadget democratico: amenity kit versione mini
anche in Economy.
Per i workaholic c’è il wifi veloce (a
pagamento) a cui connettersi con pc e
tablet. All’arrivo è possibile avere un
trattamento da vip anche per chi ha
viaggiato in economy. I viaggiatori
premium hanno diritto a un pass per
superare con precedenza i controlli
passaporti, gli altri possono comprarlo. E si può prenotare anche una hostess che ti viene a prendere sottobordo con una berlina e ti accompagna, con valletto per trolley al seguito, fino all’uscita e alla macchina di
cortesia Ethiad, sempre che si sia
prenotata. L’aeroporto sembra
un’astronave mediorientale, con i soffitti a mosaico verdi, blu e oro, molte
cupole ed enormi vasi argentati. La
hostess chiede: «Da voi come è?». E il
silenzio sembra fondersi con il vento
caldo di Abu Dhabi.
12 .Primo Piano
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
U
AFRICA
GLI AFFARI DELLA CRIMINALITÀ
Dakar-Torino, la rotta della coca
La confessione nel 2010 di un pusher consente ai carabinieri di ricostruire le vie della droga nel deserto
Soltanto nel capoluogo una rete di 100 spacciatori. La merce trasportata dai corrieri in ovuli ingeriti
MASSIMO NUMA
TORINO
«Vi prego, aiutatemi, il racket ha già
ucciso i miei familiari e ora tocca a
me». Ottobre 2010, il pusher senegalese detenuto nel carcere di Alessandria chiede di parlare con i carabinieri
del Nucleo Investigativo di Torino,
che lo hanno arrestato per spaccio, e
svela i segreti della Dakar-connection. Lui ha rubato 30 chili di cocaina
alla sua organizzazione, potente e con
saldi collegamenti nelle istituzioni locali. Per vendetta gli uccidono il padre
e mutilano in modo orribile una sorella. Decine di pagine di verbale, con nomi, indicazioni geografiche, dettagli
precisi al millimetro.
Quattro anni dopo i carabinieri tracciano un primo bilancio di un’operazione internazionale in cui, oltre ad ingenti
sequestri di cocaina, spuntano traffici
di armi sullo sfondo di guerre civili e ramificazioni in tutta Europa. E un terminale italiano, a Torino, che utilizza ogni
giorno un esercito di oltre 100 pusher e
una serie di basi europee diffuse in
Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera e
Germania. Sono 103 le persone denunciate, 36 gli arrestati, 42 i ricercati. Altri
14 narcos già colpiti da ordini di custodia cautelare. Diciassette i chili di cocaina sequestrati, su un totale di 100 entrati in Piemonte nel solo periodo dell’ultima parte dell’indagine, coordinata
dal pm Paolo Cappelli.
100
chili
La quantità
di cocaina arrivata
in Piemonte
Un sistema semplice. La droga acquistata direttamente dai boss senegalesi
con basi a Dakar nei mercati colombiani
e custodita in due depositi, circondati da
villaggi nati solo grazie alla narco-econo-
mia. Dall’Africa in Europa con la tecnica
degli ovuli, inseriti nei corpi dei corrieri,
uomini, donne e adolescenti. Vettore privilegiato l’aereo. Prima tappa in Spagna,
Madrid, poi Malpensa. E percorsi in treno e in auto. I carabinieri del colonnello
Domenico Mascoli arrestano, tra gli altri, un senegalese che ha ingoiato ovuli
con un chilo e settecento grammi di cocaina. In caso di rottura, si muore di
overdose in pochi minuti. Sennò, in cambio, sono pagati una miseria, rispetto al
valore del carico.
L’inchiesta continua, con la collaborazione delle polizie europee. Sino a quando i boss senegalesi, sotto pressione da
parte degli investigatori, non decidono
di passare un segmento del traffico a un
maliano, Mohamed Traorè, con base in
Spagna. Per comunicare con i complici
Traoré parla in Songhai, un dialetto tribale. Grazie a un interprete, i file audio
dei carabinieri vengono finalmente tradotti. Traorè, in cella dal 12 febbraio
scorso, è coinvolto nella guerra civile che
devasta il suo Paese. Finanzia l’acquisto
di armi , destinate alle fazioni che si battono contro i Tuareg integralisti, con il
narco-traffico. Un business da milioni di
dollari al centro di una triangolazione da
brivido: Sudamerica, Africa, Europa
con rientro sotto forma di armi in Mali.
Torino resta sullo sfondo. Con i suoi pusher senegalesi ai margini delle strade
della movida, pieni di bracciali-amuleto.
Simbolo di un racket spietato e globale.
il caso
DOMENICO QUIRICO
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
a ogni lato si scoprono nuovi spazi
e l’impressione
del deserto diventa ancor più angosciante a causa della affermazione visibile della sua immensità. In lontananze così limpide, che si direbbero più profonde delle abituali lontananze
terrestri, catene di montagne
si allacciano e si sovrappongono con contorni nitidi e duri
che le lusinghe effimere di foreste cespugli erbe non hanno
mai attenuato. Lo splendore
della materia quasi eterna. È là
che i tuareg mi fecero incontrare i «corrieri». Tuareg anche loro, ma che erano entrati
nel «business». Ovvero portavano la droga.
Non c’era ancora la guerra
nel deserto, i francesi e i loro alleati africani contro Al Qaeda.
D
IL PERCORSO
In nave dal Sudamerica
al Senegal, poi in Mali a Gao
e attraverso Niger e Libia
I SEGRETI
Piste battute dai tuareg
da secoli, pozzi-nascondigli
per cibo e benzina
La Grande Pista era aperta, incontravi convogli senza immatricolazioni, guardati da armati dai volti nascosti, enigmatici
e misteriosi. Mi mostrarono i
posti tappa: dove accuratamente celati in vecchi pozzi
disseccati, in tombe immemorabili, invisibili anche all’occhio
più esperto, erano pronti i rifornimenti di benzina e di acqua. Certo, non erano più i
tempi spettacolari di «air cocaine». Quando i fornitori colombiani facevano atterrare nel
deserto i Boeing 727 carichi di
stupefacenti. Un aeroporto
avevano costruito nelle sabbie
di Sinkrébaka, a Nord di Gao!
Ora c’erano le spedizioni regolari con le colonne di pick-up,
sulle carovaniere dove un tempo passavano il sale e l’oro, da
un mare a un altro mare. A
Una partita di droga sequestrata in Senegal
Gao, stipata nei depositi accanto
all’acqua grigia del Niger, «la farina», la chiamano così i riveriti
«commercianti» maliani, attendeva l’ultimo balzo attraverso il
deserto. E sì che c’era già Al Qaeda nel Sahara: una tangente in
più da pagare, da aggiungere alle
guide tuareg, ai funzionari, ai poliziotti e ai soldati di almeno tre
eserciti per titillarne la scarsa
onestà. Ma un chilo di coca rendeva così tanto… «Bisogna viaggiare in fretta con “la farina”; voi
europei siete impazienti, non potete farne a meno e pagate bene,
benissimo», sghignazzavano i
corrieri con una allegria interna
che brilla negli occhi e vuol pure
sfogarsi in una fregata di mani
lesta e sorniona. Il tramonto ci
era attorno, l’oro sembrava essersi rovesciato per noi soli sul
piccolo campo solitario. I pickup con il loro carico sciagurato e
prezioso erano orlati d’oro, il deserto intero era d’oro, i cespugli e
le pietre. Poi venne la notte con il
suo silenzio. E i racconti, come
sempre nel deserto: il Grande
Viaggio della droga.
Tre anni dopo ho ritrovato
quei racconti leggendo un’inchiesta, appena chiusa con successo, e lunga, paziente, com-
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
Primo Piano .13
.
Sequestri e narcotraffico
Fontediproventipergliislamisti
1 Traffico di droga e sequestri: così si finanzia-
no i terroristi dell’Aqmi, l’Al Qaeda nel Maghreb
islamico. L’organizzazione conta oggi un migliaio
di combattenti, è stata molto indebolita dall’intervento francese in Mali ma controlla ancora le
aree più remote nel deserto di Mali, Mauritania,
Algeria e Niger. Secondo lo studioso di terrorismo
Jean-Charles Brisard l’Aqmi ha raccolto in un decennio, attraverso i sequestri soprattutto di occidentali – ricordiamo quelli delle italiane Rossella
Urru e Sandra Mariani – «almeno 50 milioni di
dollari». Cifra che rappresenta «dall’80 al 90%»
dei proventi degli islamisti. Il resto arriva soprattutto dalla droga: i trafficanti devono pagare un
«pizzo» per poter passare nelle zone controllate
dai terroristi, le uniche «sicure» per sfuggire a
eserciti e polizia di frontiera. Il resto viene dal
traffico di armi, decuplicato dopo la caduta del
regime di Gheddafi.
In marcia
Tuareg in
Mali:
emarginati
dalla società
vivono
di contrabbando
15
tonnellate
La quota che arriva
dal Sudamerica
attraverso l’Africa
FERHAT BOUDA/DPA/CORBIS
Lungo le vie segrete del Sahara
fra Al Qaeda, santoni e disperati
I tuareg trasportano la merce per migliaia di km pagando il pizzo ai jihadisti
In guerra
Un convoglio
di islamisti
legati ad Al
Qaeda in Mali
Controllano
le rotte
nel deserto
e chiedono
un «pedaggio» ai trafficanti
di droga
per finanziare
la loro guerra
contro
i governi
locali
e le truppe
francesi
REUTERS/FINBARR O’REILLY
REUTERS
Torino
plessa, affascinante come un romanzo, del Nucleo investigativo
dei carabinieri di Torino. Aveva
ragione Zola: bisogna leggere i
verbali giudiziari, sono straordinarie illuminazioni sulla vita vera, gli uomini vi compaiono senza mediazioni, sfumature, illusioni. Vivi: implacabilmente. Vertiginosa
incursione in un mondo che
respira accanto a noi, nelle
città d’Europa, che si nutre
dei nostri vizi e se ne arricchisce disprezzandoci, maneggiando le nostre lordure
senza usarle per sé, solo per indebolirci. Io non lo sapevo ancora ma nel deserto, tre anni fa, incrociai quasi certamente le merci milionarie e illegali di Mohamed Traoré, il maliano. La droga
che ho visto, alla fine del viaggio,
alimentava lo spaccio a Torino: e
in Spagna, Germania, Portogallo, Francia, Svizzera.
Traoré è un songhai; i carabinieri lo hanno scoperto quando
hanno decifrato il dialetto misterioso con cui trattava i suoi affari
lerci, dalla Spagna dove viveva,
al Mali e in tutta Europa. Una accortezza in più contro le intercettazioni, il dialetto songhai.
Nel Cinquecento era la lingua di
SPAGNA
ITTALLIA
ITALIA
Algeri
I percorsi
più battuti
Maghnia
Oujda
Ouargia
MAROCCO
Tunisi
Tripoli
ALGERIA
LIBIA
Adrar
Tamanrasset
MAURITANIA
Nouakchott
NIGER
MALI
Gao
Agadez
GAL
GA
AL
SENEGA
Dakar
Bamako
Centimetri - LA STAMPA
un grande impero che andava
dal Benin all’Atlantico, da Djenné alle miniere di sale di Teghaza. L’Askia Mohamed fu il primo
africano a ottenere il titolo di comandante dei credenti: quando
partì per il pellegrinaggio alla
casa di Dio, anno dell’egira 902,
nel mese di safar, si portò dietro,
sontuosamente, per fare elemosina, trecentomila «mithqal»,
una tonnellata di oro.
È difficile afferrare con le dita,
nelle pagine dell’inchiesta, Traoré: scivola via, maneggia milioni e parla di banalità, è opaco,
subdolamente neutro. La grande via africana della droga, in
fondo, è una storia di clan, di villaggi, di africanità: fanno viaggiare stupefacenti e milioni di
euro attraverso il Mediterraneo, le montagne i deserti,
usano internet, i telefoni satellitari e poi restano legati
ai loro riti. Gregari e capi
consultano il marabutto prima di un viaggio o di un contratto, portano tutti al collo i
gri gri, gli amuleti, un borsellino con dentro versetti del
Corano, foglie, pezzi di osso,
sabbia. Preservano da tutti i
mali, ma non dalla morte come
mi disse un santone a Dakar
«perché la morte non è un male». Pregano da buoni musulmani, con fervore: «non ho risposto
al telefono, ero alla moschea...»;
una donna a Bamako chiamata
da Traoré gli annuncia che ucciderà il montone e farà festa perché «il lavoro è andato bene... i vicini mi invidiano perché vedono
la bella casa e vestiti e sanno che
i soldi arrivano da te che hai fatto
fortuna in Europa...», andrà a
pregare il favore di dio nella
grande liturgia del venerdì «dove c’è più gente… mi piacerebbe
aprire un negozio…» lo tenta sor-
niona... C’è un mondo del delitto
ed essi vi restano dentro come
entro un tepore.
L’inchiesta racconta come in
Italia, in Europa, non si mescolino, non abbiano alcuna curiosità
per il mondo che sta loro intorno: dormono di giorno stipati in
alloggi fatiscenti («l’unico requisito, obbligatorio, è la porta blindata per complicare l’irruzione
della polizia») e spacciano di notte, vogliono solo far soldi, in fretta, da mandare a casa, e tornare
non più come manovali, spacciatori di strada, dell’Organizzazione (cento solo a Torino!) ma come importatori, grossisti e capi.
Lo spaccio come un putrido
mestiere, laido tran tran. Poi di
colpo guizzano lampi di ferocia,
di sangue, di terrore. Perché i
guai di Traoré sono iniziati con
la confessione di un piccolo spacciatore di strada senegalese finito in prigione. Un dettaglio, una
crepa quasi invisibile. Aveva infranto la legge dell’Organizzazione, aveva rubato una parte
degli stupefacenti. Sapeva di
non avere scampo. Per scoprire
il suo nascondiglio hanno torturato e ucciso a Dakar suo padre e
poi mutilato una sorella. Solo
confessare poteva salvarlo. Il velo si è alzato per la prima volta.
«Una organizzazione fortemente strutturata e gerarchizzata…
dall’approvvigionamento in
Africa alla distribuzione capace
di resistere agli eventi che la colpiscono... di grande pericolo sociale perché risulta sostanzialmente stabile». La cocaina che
arriva in Africa, in Senegal, costa già cara per la sua elevata purezza: 44 mila euro al chilo. Con
tagli ripetuti, in Europa la vendono a cento euro al grammo.
Milioni di euro a cui erano addetti come formiche piccoli spacciatori di strada: sognano di far carriera, con l’astuzia la tenacia la
violenza, nell’Organizzazione
non si ci sono gradi fissi, si può
avere successo come in una
azienda capitalista. In una intercettazione uno dei capi parla con
un’aspirante recluta: «Vieni, ti
faccio vedere la strada per fare
soldi… con tre viaggi sei a posto,
io faccio così: compro la roba e
poi la dò a qualcuno che la porta
per me… devi fare soldi perché
qui in Senegal se non hai soldi
non conti niente… devi fare come
me che non ho paura di niente…». A tre ore di volo da noi nascono così i narco-stati dell’Africa. Al Qaeda, la guerra nel deserto sono piccole tempeste, portano solo il fastidio di cercare nuove rotte, altri complici: «In Mali è
tutto un casino colpa dei militari… a Timbuctu non si può più vivere, ci sono gli islamisti che si
son messi a fare anche i doganieri , tutta la nostra rete è messa in
difficoltà…». Allora con i guadagni si comprano armi, mettere a
rispetto i gruppi rivali, controllare le vie del deserto.
Un altro luogo: Dakar, il porto
di arrivo dal Sud America. I moli
sepolti sotto dune di merce come dune di sabbia accumulata
dal vento, odore di colla in ebollizione, è rimasta attaccata alle
cose anche se ormai non si inciI RITI
Pregano, portano amuleti
si rivolgono ai marabutti
per avere benedizione
LA CREPA
Uno spacciatore si tiene
la merce, gli torturano
il padre. Lui spiffera tutto
de più il verek, le acacia che produce lacrime di gomma; stormi
di uccelli neri volano da una duna all’altra, si posano e piluccano. Dakar: città sogno, un po’ Napoli e un po’ Marsiglia, con i
quartieri della miseria, le sinistre bidonvilles dove sfumano i
suoi colori pastello. In Senegal ci
sono decine di villaggi come
Khambala dove gli inquirenti sono andati a cercare le tracce di
uno dei capi del traffico, un villaggio rurale dove sono infisse
ville da 50 milioni di franchi Cfa.
I ragazzi per strada che sognano
di fare gli ovulatori, corrieri che
inghiottono confezioni di 10
grammi di droga e poi prendono
il volo per Milano, raccontano
agli investigatori che le ville appartengono agli emigranti tornati dall’Italia, gli arricchiti con
lo spaccio. E hanno investito nell’immobiliare.
Mohamed Traoré è stato arrestato a Barcellona il 12 febbraio: è in attesa di estradizione
in Italia.
14 .Estero
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
il caso
ANDREA SCERESINI
BUDAPEST
N
o all’Unione europea, sì alla
grande Ungheria». La parola
d’ordine viene ribadita con ritmo martellante,
durante i comizi e lungo i cortei. I leader del partito Jobbik,
la formazione dell’estrema destra magiara, sono già pronti
a un nuovo trionfo. Nel 2010
ottennero il 16,7 dei consensi,
ma questa volta potrebbero
andare ancora oltre. Nella
giornata di domani otto milioni di ungheresi si recheranno
alle urne per l’elezione del
nuovo parlamento. Per la prima volta, grazie a un recente
provvedimento governativo, il
diritto di voto verrà esteso anche ai cittadini di etnia magiara residenti oltre i confini nazionali. Per i membri delle comunità ungheresi di Romania, Slovacchia e Ucraina, rimasti senza patria in seguito
Antisemiti e xenofobi
L’Ungheria al voto
con l’incubo Jobbik
Domani le elezioni. I populisti possono sfondare il 17%
USA, IN CAMPO PER DEPENALIZZARE LE DROGHE LEGGERE
Soros, l’ultima campagna
80 milioni di dollari
per la marijuana libera
8 MILIONI AI SEGGI
GLI ULTIMI SONDAGGI
allo smembramento del vecchio impero Asburgico, si
tratta di una conquista epocale: buona parte dei loro consensi, con ogni probabilità,
andrà ai candidati ultranazionalisti: «Vogliamo farla finita
con la vecchia classe politica annuncia Márton Gyöngyösi,
uno dei dirigenti di punta del
partito Jobbik -. Il nostro
obiettivo è prendere le distanze da Bruxelles, combattere il
crimine, la corruzione e lo
strapotere delle banche».
Dietro l’immancabile patina
populista, si nascondono però
forti venature razziste e xenofobe. Nel novembre 2012, durante un discorso in aula, lo
stesso Gyöngyösi aveva proposto la schedatura di tutti i
parlamentari di origine ebraica. «Chiediamo l’istituzione
di una gendarmeria nazionale
- aggiunge -, sul modello delle
milizie create nel primo dopoguerra dall’ammiraglio Horty». La figura del vecchio reggente filofascista, che governò il Paese dal 1920 al 1944,
sembra essere tornata improvvisamente in auge: un
ghe leggere, in moda da regolarne la distribuzione. Con i soldi
ricavati risparmiando sull’apparato di polizia, si dovrebbero
invece finanziare programmi di
assistenza, per liberare i consumatori dal bisogno della droga.
Per molti anni questa è stata
una posizione di minoranza nePAOLO MASTROLILLI
gli Usa, dove in origine solo il
INVIATO A NEW YORK
30% della popolazione era favoSono almeno 80 i milioni di revole alla legalizzazione. Il ladollari che George Soros ha voro di Soros però ha avuto un
speso per favorire la legaliz- effetto, e ora i favorevoli sono
zazione delle droghe leggere saliti sopra il 50%. Il primo rinegli Stati Uniti, e la sua of- sultato pratico si è visto in Colofensiva sta avendo successo, a rado e Washington, dove nel
giudicare da quello che è av- 2012 sono stati approvati provvenuto all’inizio dell’anno in vedimenti per liberalizzare le
Colorado. Eppure si tratta so- droghe leggere. Visto il succeslo di briciole, nel mare dei 3,5 so, ora la coalizione costruita da
miliardi di dollari che il finan- Soros punta a convincere
ziatore di origini ungheresi ha Alaska, Oregon e Florida nel
trasferito nelle casse delle 2014, e poi Arizona, California,
Open Society Foundations, Maine, Massachusettss e Nevaossia le fondazioni con cui da nel 2016. Procedendo così,
promuove le sue iniziative fi- Stato per Stato, l’intera Amerilantropiche.
ca legalizzerà l’erba.
Soros si è coQuesto, però, è
minciato a intesolo uno dei setressare al tetori dove il fima nel 1994,
nanziare punquando atta a cambiare
traverso la
la società,
Versati nelle casse
Drug Policy
senza neandelle fondazioni con cui
Alliance ha
che consideSoros promuove
versato i prirare le donainiziative filantropiche
mi 4 milioni.
zioni milionarie
Da allora in poi,
offerte ai candidaogni anno la stessa
ti presidenziali decifra è andata ad orgamocratici. Le Open Sonizzazioni come il Marijuana ciety Foundations si ispirano al
Policy Project o l’American pensiero del filosofo Karl PopCivil Liberties Union, per fi- per, di cui lui è da sempre senanziare campagne favorevo- guace, e avevano iniziato a opeli alla legalizzazione.
rare per diffondere democrazia
L’idea di Soros è che l’ap- e liberismo nell’Europa orienproccio criminale ha fallito, e tale. Ora hanno un capitale
va sostituito con un sistema complessivo di 3,5 miliardi di
nuovo, in cui la dipendenza dollari e si occupano di tutto,
viene trattata come malattia, dall’istruzione alla sanità, come
e non reato. Il primo punto è un vero strumento politico paliberalizzare l’uso delle dro- rallelo al governo.
L’idea è risparmiare
sulla polizia e usare
i soldi per programmi
di assistenza
Per la prima volta alle urne
i cittadini di etnia magiara
che vivono oltre confine
La maggioranza
del premier Orbán
è data oltre il 50%
Filantropo
Per la rivista
americana
«Forbes»
George
Soros ha un
patrimonio
di 20 miliardi di dollari:
è famoso
per le sue
iniziative
filantropiche
LASZLO BALOGH/REUTERS
Un manifesto elettorale con il leader di Jobbik Vona Gábor: sopra il disegno di una svastica
In Europa
Stopaigemellaggi
concittàpro-LePen
1 Stop ai gemellaggi con i
sindacidelFrontNational.Mentre si è aperto a Parigi il primo
consiglio dei ministri con Manuel Valls - neo premier di Francia nominato lunedì da Hollande nel tentativo di contenere
l’onda populista - sono sempre
più numerosi i comuni dei Paesi
europei a prendere le distanze
dalle città transalpine che nelle
elezioni municipali hanno scelto un sindaco del partito di Marine Le Pen. «Non voglio lavorarecongentexenofobaepopulista», ha detto Hugues Bayet,
sindaco di Farciennes, comune
del Belgio, gemellato da mezzo
secolo con Beaucaire, cittadina
francese dove è stato eletto un
sindaco del Front National. Come lui la pensano altri sindaci
belgi, ma anche di Germania e
Lussemburgo.
suo busto in bronzo è stato installato pochi mesi fa in piazza
Szabadsàg, nel centro delle capitale. Circa nello stesso periodo, durante un comizio Jobbik,
sono state date alle fiamme alcune bandiere europee.
Che tra Budapest e Bruxelles non corra buon sangue, del
resto, non è certo un mistero.
Dopo aver stravinto col 53% dei
consensi alle elezioni del 2010,
il premier di centrodestra Viktor Orbán, leader del partito Fidesz, ha cambiato unilateralmente la costituzione, varato
una discussissima legge sui
media e stretto accordi economici con la Russia di Putin. Nel
2012, a fronte di tali iniziative,
l’Unione europea minacciò di
sanzionare economicamente
l’Ungheria. Orbàn, dal canto
suo, reagì con dichiarazioni di
fuoco: «Ho combattuto contro
il regime comunista e non voglio più ripetere questa esperienza - disse -. Non vogliamo
più questo tipo di Europa».
La sua riconferma appare
cosa certa. I muri di Budapest
sono tappezzati col volto del
premier, mentre sia le tv pubbliche che quelle private risultano, più o meno indirettamente, sotto il controllo dei filo-governativi.
Un gruppo di giornalisti dissidenti, clamorosamente licenziati vari mesi fa dalla televisione statale, sono in sit-in perenne davanti alla sede dell’emittente: le loro proteste, tuttavia,
appaiono più che mai velleitarie. «Oggi l’Ungheria è dominata da una lobby politico-economica di stampo oligarchico –
dichiara il candidato dell’opposizione, il socialista Attila Mesterházy -. Le forze di sinistra
sono state letteralmente imbavagliate. Inoltre, ci sono stati
brogli durante la raccolta delle
firme. Le forze di maggioranza
hanno dato vita a una vera e
propria tirannia parlamentare,
liquidando il pluralismo e lo
stato di diritto».
Gli ultimi sondaggi lasciano
poco spazio ai ghiribizzi fantapolitici: l’opposizione è data a
meno del 20%, la maggioranza
dovrebbe racimolare agevolmente oltre la metà dei voti.
3,5
miliardi di $
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
Personaggio
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK
«R
accontare le storie delle persone
prese in mezzo
alle guerre. Questa era la sua
motivazione. Sapeva di avere una voce, grazie alla macchina fotografica,
e sentiva il dovere di usarla per il loro
bene». Fatica a comporre l’emozione,
John Daniszewski, e si capisce. Lui è
il vice president and senior managing editor for international news
dell’Associated Press: in pratica il capo di Anja Niedringhaus. Da quasi
quindici anni la mandava in giro, nei
luoghi più pericolosi del mondo: «Fu
tra le prime embedded in Afghanistan, ma era la persona più responsabile che conoscessi: pesava con grande cautela rischi e vantaggi delle opportunità professionali. Che a morire
sia stata proprio lei, uccisa da un poliziotto che avrebbe dovuto proteggerla, è davvero assurdo».
Anja era nata in Germania 48 anni
fa, e si era appassionata alla fotografia quando era all’università. Aveva
documentato la caduta del Muro di
Berlino, e così si era guadagnata un
posto nella European Pressphoto
Agency. Primo grande servizio: i
mondiali di calcio del 1990 in Italia,
perché la sua seconda passione era
proprio lo sport. Alla Ap ci era arriva
nel 2002, subito dopo gli attentati dell’11 settembre. Destinata alla sede di
Ginevra da dove partiva per il fronte,
spesso con la collega Kathy Gannon,
rimasta ferita nell’attacco di ieri.
Il fotografo italiano Franco Pagetti, che allora lavorava per «Time»,
l’aveva conosciuta in Iraq: «Facemmo
insieme la prima grande battaglia di
Fallujah, la città che dopo la caduta di
Baghdad era finita nelle mani di Al
.
Estero .15
Passione
Coraggio
Anja
Niedringhaus,
nata nel 1965 nel
NordRenoWestfalia, aveva
cominciato «coprendo» la caduta del Muro di
Berlino nel 1989.
Aveva lavorato
per il «Goettinger
Tageblatt» e poi
per l’agenzia
European
Pressphoto
Un bosniaco-musulmano con il
figlio ferito a
Goradze. Negli
Anni Novanta
Niedringhaus ha
seguito la guerra
civile jugoslava.
Poi Afghanistan,
Iraq, Libia, Siria
Nel 2005 ha vinto
il Pullitzer for
Breaking News
Photography
Afghanistan, uccisa la fotografa
dell’immagine simbolo di Nassiriya
La tedesca Anja Niedringhaus da 25 anni raccontava tutte le guerre
Vigilia di voto insanguinata in Afghanistan. Ieri una
fotografa tedesca e premio Pulitzer, Anja Niedringhaus, è stata uccisa e una giornalista canadese,
Katthy Gannon, è rimasta gravemente ferita durante un attacco a colpi di arma da fuoco a Khost, al
confine con il Pakistan. Le due donne, da anni inviate dell’agenzia di stampa Usa «Associated Press»,
25
uccisi
I giornalisti che hanno
perso la vita
in Afghanistan dall’inizio
della guerra nel 2001
sono state aggredite da un comandante della
polizia mentre stavano visitando l’ufficio del governatore del distretto di Tanai. Il killer è stato
poi arrestato. Un agguato che getta ulteriore
tensione sulle elezioni presidenziali di oggi, dopo
che i taleban hanno minacciato di insanguinare
il Paese con omicidi e attentati.
«MORTE ASSURDA»
Il suo capo all’Ap: «Era prudente
e coraggiosa. Uccisa dall’agente
afghano che dove proteggerla»
Qaeda. Giravamo con i marines, che
andavano a cercare i nemici da arrestare o ammazzare casa per casa. Era
una situazione terribile, eppure lei
aveva sempre il sorriso sul volto. Non
ci potevamo lavare molto, e ricordo
che scherzava spesso sulla messa in
piega dei suoi capelli».
Non era una irresponsabile, però:
«Toglietevi dalla testa questa idea
dei fotografi che vanno in cerca del
pericolo. Andava a testimoniare la
realtà, non a mettersi nei guai. E lo
faceva con una enorme generosità,
quasi inusuale per chi fa il nostro mestiere. Aveva dietro la macchina della
Ap, e la metteva al servizio di tutti,
che facevano riferimento a lei per
avere consigli. Non era gelosa, e se
vedeva un bel soggetto per una foto
avvertiva i colleghi». Anche la voce di
Pagetti si spezza, a ricordarla: «Fotografavamo insieme i vivi, e i morti,
ma non credo di aver mai pensato
che un giorno qualcuno avrebbe dovuto ritrarre il suo corpo senza vita».
Daniszewski la vedeva ogni anno
al forum di Davos: «Era sempre la
prima ad arrivare e l’ultima ad andarsene, ma si annoiava. Scherzava e
rideva per i formalismi di quell’appuntamento, che non capiva, e alla fine non vedeva l’ora di tornare in quella che per lei era la realtà. Qualche
anno fa fu ferita in Afghanistan, e le
dicemmo che forse era il caso di rientrare e rinunciare a quel genere di incarichi. Lei rispose con grande calma
che non ci pensava nemmeno. Dare
voce alla gente intrappolata nei conflitti era la sua missione, e si sentiva
libera solo quando poteva viaggiare e
andare in quelle situazioni terribili».
A casa, in Germania, l’aspettavano
la madre, due sorelle, una zia e i nipoti. Eppure, quando finalmente tornava da loro a giocare, si sentiva sempre in colpa. Lo aveva ammesso lei
stessa, durante una recente mostra
delle sue fotografie a Berlino: «Certe
volte mi sento male, perché io posso
sempre abbandonare il conflitto e
tornare a casa, dalla mia famiglia, dove non c’è guerra».
ANJA NIEDRINGHAUS/AP
Mattia Piras fotografato da Anja Niedringhaus a Nassiriya il 12 novembre 2003, davanti alla base italiana sventrata da un camion-bomba
Intervista
NICOLA PINNA
CAGLIARI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
M
ezz’ora dopo l’esplosione, però, era già lì, di fronte alla Base Maestrale. L’immagine
simbolo della strage è la sua: il soldato impietrito dal dolore, fermo davanti alla voragine lasciata dal tritolo,
quello che tiene il fucile e si regge la
testa con la mano, era un ragazzino di
Cagliari: allora aveva 23 anni e già tre
missioni all’estero alle spalle. Ora Piras è papà di una bella bimba, vive
sempre in Sardegna, continua a indossare la divisa del 151° Reggimento
della Brigata Sassari, ma stavolta
non è partito in Afghanistan con i «dimonios». Anja Niedringhaus l’aveva
“In un attimo ha colto
la mia disperazione
Avrei voluto rivederla”
Piras, il soldato del suo scatto più celebre
conosciuta quel giorno: giusto una
stretta di mano perché di fronte a 19
morti nessuno aveva voglia di chiacchierare. «L’avevo accompagnata io
davanti alla base: era la prima volta
che la incontravo ma il suo nome mi è
rimasto impresso. Da quel giorno è
entrata a far parte della mia vita».
Vi siete rivisti o almeno sentiti?
«Purtroppo no, mi avrebbe fatto molto piacere. Avrei voluto chiederle come le è venuto in mente di fare quello
scatto, cosa l’ha colpita in quel momento. Mi sarebbe piaciuto farmi
raccontare quello che ha visto davanti alla base devastata: con uno scatto
è riuscita a spiegarsi bene, ma avrei
voluto sentire anche le sue parole».
Era davvero un gesto di disperazione
quello rappresentato nella foto?
«Qualcuno ha sostenuto che mi stavo
semplicemente sistemando l’elmetto,
ma non è vero. La fotografa ha colto un
attimo di sconforto vero e terribile.
L’espressione degli occhi lo dimostra.
Di certo, non mi sono messo in posa. In
quel momento la mia mente era rivolta
ai colleghi che hanno perso la vita: il tenente Massimo Ficuciello e il maresciallo Silvio Olla erano insieme a una
troupe televisiva e al posto loro potevo
esserci io. Erano tutti miei compagni,
anche Alessandro Mereu e Federico
Boi che sono rimasti feriti: facevamo
parte dell’ufficio Pubblica informazione della Sassari. Io sono rimasto in ufficio e dopo l’attentato ho accompagnato
i giornalisti sul luogo della strage».
Si era reso conto di essere «spiato» in
un momento di disperazione?
«L’ho scoperto il giorno dopo. In quel
momento partivano flash da tutte le
parti e davanti alla base c’erano decine di militari, chissà perché quella fotoreporter ha notato proprio me.
Gliel’avrei voluto chiedere».
Comunque non ha scelto a caso, ma
uno dei colleghi delle vittime.
«Infatti, con quella foto è riuscita a
raccontare anche il nostro dolore.
C’era tutto in quello scatto: il fumo, le
macerie e la devastazione e ma anche
i nostri sentimenti. Il mio sguardo li
racconta bene».
In quanti giornali è comparsa quella
foto?
«Quando sono tornato in Sardegna, subito dopo la missione, mia madre mi ha
fatto trovare i ritagli di quotidiani e riviste pubblicate in quel periodo: erano almeno quaranta. In dieci anni l’ho vista
davvero dappertutto. Ha accompagnato quasi tutti i giorni della mia vita».
16 .Estero
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
Da Blair a Karzai
i leader del mondo
nei quadri di Bush
L’ex presidente inaugura la sua mostra a Dallas
Personaggio
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
o dedicato molto
tempo alla diplomazia personale
e ai rapporti di amicizia con i
leader». In questa frase è racchiuso il senso della mostra
di ritratti «celebri» che porta
la firma «W», ovvero George
W. Bush, tra i presidenti più
controversi della storia degli
Stati Uniti, ma anche colui
che ne ha segnato il corso
contemporaneo. L'ex inquilino della Casa Bianca veste i
panni dell'artista esponendo
una collezione di 24 ritratti di
leader del recente passato e
del presente. «The art of leadership: A President's personal diplomacy» è l’esposizione che viene inaugurata oggi
al «George W. Bush Presidential Center», sede della
Bush Library di Dallas.
Molti di loro sono amici come come l'ex premier britannico Tony Blair, l'alleato di
ferro che nonostante le differenze ideologiche ha seguito
Bush nelle grandi missioni
«H
Nella sua casa, tra le sue cose e con
il nostro affetto a 85 anni è serenamente mancata
Maria Teresa Alberti
ved. Martinetti
Lo annunciano Cesare con Pietro,
Francesca con la piccola Ada. Funerali
oggi 5 aprile in Torino nella parrocchia
di San Massimo alle ore 14.
– Torino, 4 aprile 2014
Silvia con Nedda, Anna e Lisa ricorda
Maria Teresa
e abbraccia Cesare e Pietro.
– Torino, 4 aprile 2014
Cara MARIA TERESA ci mancherai, Marita e Romano.
Il Presidente, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, il
Direttore Generale, i Dirigenti e i dipendenti tutti dell’Editrice La Stampa
S.p.A. partecipano al dolore di Cesare
Martinetti per la scomparsa della madre
Maria Teresa Alberti
ved. Martinetti
– Torino, 4 aprile 2014
La Direzione e la Redazione de La
Stampa prendono parte al dolore di
Cesare Martinetti per la perdita della
madre
Maria Teresa Alberti
ved. Martinetti
– Torino, 4 aprile 2014
Mario e Caterina abbracciano con
molto affetto Cesare e la sua famiglia
per la perdita della mamma MARIA
TERESA.
Francesco, Luca e Massimo abbracciano Cesare con affetto e sono vicini a
lui e ai suoi cari in questo triste momento.
Livia, Barbara, Laura sono vicine a Cesare con affetto.
Gli amici di Cultura e Tuttolibri sono
vicini a Cesare:
Maurizio Assalto
Bruno Ventavoli
Rocco Moliterni
Mario Baudino
Marina Carpini
Claudio Gallo
Bruno Quaranta
del decennio scorso, compresa
l'offensiva contro Saddam
Hussein. Con fare sobrio e determinato è stato ritratto «con
tutto l'affetto che nutro nei
suoi confronti, in maniera che
la gente lo ricordasse come uomo della risolutezza». Ci sono
gli altri amici di «W», come il
giapopnese Junichiro Koizumi
, la cancelliera tedesca Angela
Merkel, l'australiano John
Howard, e Nicolas Sarkozy. E il
Dalai Lama, un uomo per il
quale l'ex presidente ha nutrito un'ammirazione speciale:
«L'ho voluto raffigurare nella
maniera più dolce possibile».
Ci sono i leader dalla relazioni controverse, Hamid Karzai con abiti tradizionali e fare
guardingo come se si guardasse le spalle dai taleban, o forse
dagli americani. E ancora
Jiang Zemin, Pervez Musharraf, il re Abdullah, e il premier
Silvio Berlusconi (con una abbronzatura spiccata).
LA MOGLIE LAURA
«La Stampa» aderisce alla campagna di Wan-Ifra
Ogni giorno fino al 3 maggio, il World Press Freedom Day,
vi racconteremo la storia di un giornalista imprigionato
Fusun Erdogan - Turchia
L’8 settembre del 2006 Fusun Erdogan, giornalista di
«Özgür Radyo» e critica del governo, viene arrestata senza
sapere il perché a Izmir. Due anni dopo scopre che
l’accusano di far parte del Partito comunista marxistaleninista (fuorilegge). Nel novembre del 2013 è condannata
all’ergastolo. «Il motivo del mio arresto? – scrive dalla
prigione – La polizia vuole intimidire i media democratici».
George W in tv alla figlia
Barbara: ho ritratto i potenti
ma mai dipingerò tua madre
Padre e figlio
Ogni ritratto è corredato da commenti dell’autore
Il più apprezzato
Tony Blair, definito «l’uomo della risolutezza»
Amici e colleghi sono vicini alla famiglia:
Marco Accossato
Domenico Agasso
Flavia Amabile
Antonella Amapane
Renato Ambiel
Maria Paola Arbeia
Gianni Armand Pilon
Giorgio Ballario
Alessandro Ballesio
Alessandro Barbera
Mauro Barbero
Marco Bardazzi
Riccardo Barenghi
Paolo Baroni
Gabriele Beccaria
Roberto Bellato
Pietro Benacchio
Carlo Bertini
Alessandro Bianco
Piero Bianco
Piero Bianucci
Luca Bilardo
Guido Boffo
Carlo Bologna
Luciano Borghesan
Davide Boretti
Mario Bosonetto
Giuseppe Bottero
Michele Brambilla
Marco Bresolin
Paolo Brusorio
Mimmo Càndito
Fulvia Caprara
Laura Carassai
Gabriella Carluccio
Claudia Carucci
Michela Casale Alloa
Marina Cassi
Marco Castelnuovo
Daniele Cavalla
Giovanni Cerruti
Andrea Chatrian
Sandro Chiaramonti
Teodoro Chiarelli
Cristiano Chiavegato
Paolo Colonnello
Alessandra Comazzi
Roberto Condio
Simonetta Conti
Carlo Francesco Conti
Flavio Corazza
Dario Corradino
Barbara Cottavoz
Franco Cottini
Daniela Cotto
Luca Dondoni
Giovanna Favro
Claudia Ferrero
Luca Ferrua
Roberto Fiori
Luca Fornovo
Ivan Fossati
Silvia Francia
Amedea Franco
Silvia Garbarino
Luciano Genta
Federico Geremicca
Gianni Giacomino
Franco Giubilei
Roberto Gonella
Carlo Grande
Francesco Grignetti
Osvaldo Guerrieri
Jacopo Iacoboni
Francesco La Licata
Amedeo La Mattina
Luigi La Spina
Claudio Laugeri
Fulvio Lavina
Stefano Lepri
Davide Lessi
Elena Lisa
Grazia Longo
Glauco Maggi
Andrea Malaguti
Stefano Mancini
Antonella Mariotti
Gianpaolo Marro
Maria Teresa Martinengo
Enrico Martinet
Fabio Martini
Gabriele Martini
Roberta Martini
Gianni Martini
Raffaello Masci
Tonia Mastrobuoni
Paolo Mastrolilli
Cristina Meneghini
Beppe Minello
Emanuela Minucci
Angelo Mistrangelo
Maurizio Molinari
Alessandro Mondo
Giancarla Moreo
Barbara Morra
Francesco Moscatelli
Piero Negri Scaglione
Marco Neirotti
Massimiliano Nerozzi
Massimo Numa
Irene Opezzo
Francesca Paci
Fiorenzo Panero
Gianluca Paolucci
Paride Pasquino
Massimiliano Peggio
Mauro Pianta
Marco Piatti
Alessandra Pieracci
Tiziana Platzer
Lodovico Poletto
Fabio Pozzo
Gloria Pozzo
Gianfranco Quaglia
Domenico Quirico
Marco Raffa
Carla Reschia
Sara Ricotta Voza
Renato Rizzo
Renato Romanelli
Patrizio Romano
Andrea Rossi
Bruno Rufilli
Vittorio Sabadin
Egle Santolini
Paola Scola
Stefano Sergi
Raffaella Silipo
Alberto Sinigaglia
Alberto Simoni
Un capitolo a parte lo merita Vladimir Putin, il «frienemy» del Cremlino (amiconemico), sguardo di ghiaccio,
calcolatore minaccioso, oggi
(con la Crimea) come ieri (con
la Georgia). «Ho scelto leader
cercando di catturarne lo spirito», dice Bush alla figlia Jenna, giornalista di «Nbc» che lo
ha intervistato davanti ai ritratti del papà e del nonno George H W. Un percorso quello
di Bush pittore maturato nel
corso degli ultimi anni, da
quando uno storico di Yale gli
consigliò la lettura dell'opera
di Winston Churchill: «Painting as pastime». E la First
Lady, Laura? «Un consiglio a
tutti - chiosa l'ex presidente -.
Mai fare un ritratto della propria moglie».
Marco Sodano
Francesco Spini
Giordano Stabile
Lorenzo Tanaceto
Maurizio Ternavasio
Guido Tiberga
Andrea Tornielli
Sergio Trombetta
Maurizio Tropeano
Maria Valabrega
Marinella Venegoni
Niccolò Zancan
Raphael Zanotti
Marco Zatterin
Giulia Zonca
Un abbraccio affettuoso a Cesare, Pietro e la piccola Ada per la perdita di
Maria Teresa Martinetti
Anna, Cynthia, Francesca e Gianni.
– Torino, 5 aprile 2014
Carolina, Monica, Bruno e tutto lo
Studio Mailander sono vicini a Cesare,
Pietro e famiglia in questo triste momento.
E’ mancata
Sesta Pagni
ved. Migliasso
di anni 93
La piangono la iglia Angela con Carlo, cognata e nipoti, tutti i parenti,
amiche ed amici che le hanno voluto
bene. Un grazie particolare a Lucia e
Lilia per le cure e la tenerezza con cui
l’hanno circondata in questi anni. Un
ringraziamento sentito ai medici ed
a tutto il personale della R.S.A. di via
Botticelli 130 di Torino per le attenzioni e le cure prestatele. La camera
ardente allestita presso la stessa RSA
osserva il seguente orario: mattino 10
- 12, pomeriggio 16 - 18. I Funerali si
svolgeranno lunedì 7 aprile alle ore 10
presso la parrocchia Maria Regina della Pace, corso Giulio Cesare 80, Torino.
Cerimonia di commiato alle ore 11,10
presso il Tempio della Cremazione di
Torino, corso Novara 137.
– Torino, 3 aprile 2014
O.F. Astra - tel. 011.280901
Liliana Pittarello e Riccardo Bedrone
sono vicini ad Angela e Carlo.
Pia e Giuliano, Silvana e Angelo partecipano con molto affetto al dolore di
Angela e Carlo.
SENTENZA ESEMPLARE A MUMBAI
India, stuprarono reporter
tre condannati al patibolo
Con una sentenza «esemplare», un tribunale di Mumbai
ha condannato a morte tre
uomini per aver stuprato a
turno una fotoreporter di 23
anni che stava realizzando un
servizio su edifici industriali
dismessi della megalopoli indiana. I tre, un mese prima,
avevano violentato un’altra
ragazza sorpresa nella stessa
zona e in quanto recidivi sono
stati puniti con la nuova norma approvata dopo lo stupro
E’ mancato all’affetto dei suoi cari
CAVALIERE DEL LAVORO
Giuseppe Gandin
Dirigente Comau
anni 91
Ne danno il triste annuncio la moglie
Elvira, il iglio Aldo con Wally, il nipote
Luca, parenti tutti. Funerali sabato 5
aprile 2014 alle ore 14,30 parrocchia
Ascensione del Signore, via Bonfante 3, Torino partendo alle ore 14
dall’ospedale di Rivoli. Il caro Giuseppe proseguirà per il Cimitero di Rivalta
di Torino.
– Rivoli, 3 aprile 2014
O.F. Aba - tel. 011.9003437
E’ mancata all’affetto dei suoi cari
Vittorina Goria
ved. Sesia
anni 99
Funerali sabato 5 aprile 2014 ore 14
presso parrocchia Sant’Ermenegildo,
corso Telesio 98, Torino. La cara salma
proseguirà per il Cimitero del Comune
di Tigliole (AT).
– Torino, 4 aprile 2014
O.F. San Pietro - tel. 011.4152455
E’ mancato all’amore della sua famiglia il
dott. Renato Gugliermina
mortale di una studentessa su
un autobus di New Delhi e che
prevede la pena di morte.
La violenza di Mumbai era
avvenuto nell’agosto del 2013
nell’ex cotonificio Shakti Mills,
dove la giornalista si era recata al tramonto insieme a un
collega per scattare foto per un
settimanale. Anche quattro
stupratori della studentessa di
New Delhi sono stati condannati al patibolo lo scorso settembre.
[E. ST.]
E’ mancata all’affetto dei suoi cari
Maria Ida Nicolotti Grosso
Dama di Grazia Magistrale del
Sovrano Militare Ordine di Malta
di anni 74
Ne danno il doloroso annuncio il marito Renato la iglia Silvia con Fabrizia,
cugini e parenti tutti. Funerali in Torino lunedì 7 aprile alle ore 10,30 parrocchia Gesù Nazzareno, Ivrea 14,30
parrocchia San Lorenzo. La Veglia di
Preghiera a Torino alle ore 19, Ivrea
ore 20,30.
– Torino, 5 aprile 2014
La Fondazione Piemonte dal Vivo con
il suo Consiglio d’Amministrazione, il
Collegio Revisori e i dipendenti tutti,
partecipano al lutto della famiglia Mesturino per la scomparsa della cara
Germana Erba
– Torino, 3 aprile 2014
Fondazione TPE ricorda
Germana Erba
e si stringe nel dolore al marito, alle
iglie e alla grande famiglia di Torino
Spettacoli e della Fondazione Teatro
Nuovo.
– Torino, 4 aprile 2014
Il tuo entusiasmo e la tua energia vivranno per sempre. Con affetto grande Daniela Chianini e il Dam.
Lo annunciano la moglie Anna Maria, il
iglio Luca con Cristina, Mattia e Gaia,
la iglia Serena con Andrea, Claudio e
Fabrizio. Un sentito ringraziamento al
dott. Francesco Torta per la sua disponibilità e le tempestive, competenti e
premurose cure prestate.
– Chieri, 4 aprile 2014
Presidente, Consiglio d’Amministrazione, Sovrintendente e tutti i dipendenti del Teatro Regio si uniscono al
cordoglio della famiglia per la scomparsa di
Giorgio Angelo sono vicini ad Annamaria.
ricordando il suo straordinario impegno professionale nel mondo della
cultura e dello spettacolo a Torino e in
Piemonte.
– Torino, 4 aprile 2014
Gino ed Elvi Ferrarese, Franco e Silvia
Marianelli, Fausto e Piera Marchionni,
Franca Monacelli, con le loro famiglie,
sono vicini a Anna Maria, Luca e Serena e ricordano con affetto RENATO,
l’amico di una vita.
Sono vicini alla carissima Anna Maria
a Luca e Serena gli amici di sempre:
Silvana e Renzo Borgaro
Silvana Burlando
Luigi Lorenzin
Margarita e Carlo Masucci
Mariella e Luigi Tabasso
Marisa e Giancarlo Toselli
Germana Erba
Roberto Vergnano e lo staff dello studio Vergnano partecipano al dolore
della famiglia per la scomparsa di
Germana Erba
– Torino, 4 aprile 2014
Geppy Gleijeses con Lorenzo, Ludovica
e tutto il teatro Quirino, con immenso
dolore, partecipano alla sofferenza di
Gian Mesturino e delle adorate iglie
per la scomprasa di
Germana Erba Mesturino
– Crotone, 5 aprile 2014
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
Cronache .17
.
9
il caso
Regioni
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
Le corse tagliate toccano
Toscana, Piemonte,
Lombardia, Veneto, Friuli,
Emilia Romagna, Liguria,
Umbria e Campania
Q
uali treni verranno soppressi?
Non si può sapere. Quanti passeggeri li utilizzavano, erano davvero vuoti? Segreto aziendale. Chi preferisce viaggiare su
treni più lenti ma meno costosi può ancora sperare? Forse.
E del resto, persino la notizia
della imminente soppressione da parte di Ferrovie dello
Stato di 10 treni Intercity che
servono nove Regioni (Toscana, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna,
Liguria, Umbria e Campania)
è stata resa nota solo grazie
alla risposta a un’interpellanza parlamentare del sottosegretario ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro. Che ha
spiegato come Trenitalia abbia «comunicato al Ministero
dei trasporti la sua intenzione
di sospendere l’effettuazione
in regime di mercato», cioè
senza sovvenzioni pubbliche,
di altri dieci Intercity.
Come noto, ormai da anni
Fs opera in tre settori molto
diversi: quello «di mercato»,
ovvero le «Frecce», che costituiscono il segmento a più al- cambio di un contributo (243
to valore e redditività. Il tra- milioni l’anno scorso, ma Fs desporto regionale, che Fs effet- ve metterci anche del suo). Nel
tua per conto delle Regioni, contratto di servizio in vigore si
prevede l’obbligo
che pagano il
servizio e che
ULTIMI MESI per Ferrovie di
camminare
potrebbero afSenza l’intervento far
giornalmente 86
fidarlo (in teopubblico la misura collegamenti con
ria) ad altri
scatterà il 10 giugno treni di categoria
operatori. Il coIntercity, 24 Tresiddetto «servizio universale», che lo Stato fa ni Notte e 10 bus. Collegamenti
svolgere all’azienda guidata che evidentemente lo Stato (e
da Mauro Moretti attraverso l’azionista Tesoro) vuole, e fiun contratto di servizio in nanzia. Fino a giugno c’erano
alpino
Lo piangono la moglie Mirta, i igli
Carlo ed Anna e famiglie, parenti tutti.
Funerali sabato 5 alle ore 15 nel Duomo di Chivasso.
– Chivasso, 4 aprile 2014
O.F. Besso dal 1848 - Chivasso
Il Presidente Michelangelo Rivoira, il
Consiglio Direttivo ed i soci del Rotary Club Saluzzo si uniscono al dolore
del loro amico, socio e past president
Francesco Manna per la scomparsa
dell’amata
Nicoletta Morello Manna
Poco
remunerativi
Secondo
Trenitalia
gli Intercity
tagliati hanno
un esercizio
in perdita
SIMONA GRANATI/
BUENAVISTA
L’annuncio del governo, ma è mistero sulle tratte cancellate
Domenico e Mariolina Girello abbracciano con affetto Chichi e i suoi igli
per la scomparsa della cara
Nicoletta
– Saluzzo, 4 aprile 2014
Cesare, Antonella, Chiaretta, Fulvio e
tutta la famiglia Astesana sono affettuosamente vicini a Chichi, Alessandro
e Margherita. Ti salutiamo: NICOLETTA.
La C.O.I.R.A.G. Confederazione di
Organizzazioni Italiane per la Ricerca
Analitica sui Gruppi, partecipa con dolore alla perdita di
Anna Maria Traveni
indimenticabile maestra per tutti noi.
Il Presidente Marco Longo.
– Milano, 4 aprile 2014
L’Associazione APRAGIP partecipa al
lutto della famiglia di
Anna Maria Traveni
– Torino, 5 aprile 2014
Cara ANNA MARIA rimarrai sempre nei
nostri cuori. Nadia, Hartmut.
RINGRAZIAMENTI
anche altri 10 treni Intercity
giornalieri - pare sulle linee Salerno-Torino, Salerno-Genova,
Salerno-Trieste - che però Fs
gestiva nel settore «di mercato». Oggi l’azienda scopre che
però su queste tratte ci perde
soldi. Delle due l’una: o lo Stato
le mette nel «servizio universale» (e paga), oppure dal 10 giugno si chiude. Siccome Fs è una
Spa che deve guadagnare, alternative non ci sono. Agli
utenti che amavano il lento Intercity, per decenni il simbolo
dell’Italia in viaggio, non resta
che pagare di più per prendere
le pur velocissime Frecce. Che
però non fermano certo in tutte
le stazioni servite dall’Ic, tipicamente le grandi città.
Le associazioni dei consumatori protestano con veemenza. Il sottosegretario Del Basso
De Caro dice che è stato «attivato un tavolo di confronto con
le singole Regioni interessate e
Trenitalia». Certo è che Ferrovie è uno strano animale: quando vuole, è un’azienda privata
mossa dall’esigenza di profitto,
e fa di tutto per spingere la
clientela sui treni dove guadagna. Quando invece le conviene
- per esempio quando fa di tutto
per frenare la concorrenza, sulle «tratte d’oro» o sul trasporto
regionale, allora è «molto pubblica». Ma il treno, molti si chiedono, non è un servizio fondamentale? Per consentire ai cittadini che vogliono andare in
città che non sono servite dalle
«Frecce», bisognerà creare
una «Ferrovie dello Stato bis»?
CHIETI, LA REQUISITORIA DEL PM SUI RIFIUTI TOSSICI SEPPELLITI NELLA DISCARICA DI BUSSI
Veleni Montedison, inquinati anche i pesci
Negli scampi
tracce di mercurio
superiori 17 volte
rispetto alla media
I prelievi
I carabinieri
prelevano
campioni di
terra: i veleni
hanno
inquinato
anche le falde
acquifere fin
dagli anni 70
GRAZIA LONGO
CHIETI
formale da un contatto con l’Asl
che i pozzi dell’acqua potabile a
valle a due chilometri sono inquinati». Di qui l’invito a prendere provvedimenti «per evitare di incorre in procedimenti
per avvelenamento delle acque». Che è di fatto quello che
sta avvenendo. Da una lettera
interna all’industria si copre
poi che «la stessa Montedison
segnalava che l’acidità delle
scorie avrebbe potuto sciogliere i cassoni di cemento utilizzati per seppellire i rifiuti industriali nella discarica abusiva di
Tremonti». E come non bastasse, è stata esibita un’altra lettera, inviata nel 1972 dal Comune
Giovanni Randone
(Nino)
– Saluzzo, 4 aprile 2014
“Intercity troppo costosi”
Trenitalia ne taglia dieci
Verità inquietanti al processo
dei veleni della maxi discarica
Montedison di Bussi, in Val
Pescara. E nel frattempo
emerge, da una ricerca universitaria, l’allarme per un rischio alimentare: gli scampi
del Medio Adriatico, a 40 miglia della costa di Pescara,
hanno una concentrazione di
Mercurio fino a 17 volte superiori alla norma.
La requisitoria, ieri nella
Corte D’Assise di Chieti, dei
pm Annarita Mantini e Giuseppe Bellelli è rafforzata da
lettere e documenti recuperati proprio negli uffici dell’industria il dito contro il colosso
chimico. Quattro le circostanze svelate dai pm davanti al
presidente della Corte Geremia Spiniello. La più sconvolgente, al di là «della tonnellata
di veleni residui al giorno che
fino agli Anni ’60 il sito industriale ha sversato nel fiume
Tirino», riguarda la consapevolezza dei 19 imputati sull’inquinamento dei pozzi dell’acqua potabile. C’è infatti la relazione di una ditta esterna, la
Praoil, contatta per una consulenza che già nel ’92 segnalava di «aver appreso in via in-
E’ mancato
A SIRACUSA
Reati ambientali, sequestrata
parte dell’azienda dei Prestigiacomo
Parte dello stabilimento della Vad, azienda siracusana della famiglia Prestigiacomo, è stata sequestrata per verificare eventuali reati di tipo ambientale. Il legale dell’azienda ha
parlato di controlli di routine, sottolineando il fatto
che non vi sono indagati.
1
Stefania Prestigiacomo
della città di Pescara, a firma
dell’assessore Giovanni Contratti, ai vertici della Montedison per chiedere di rimuovere i
rifiuti tossici interrati nel sito
perché costituivano un pericolo
di inquinamento concreto per
le falde acquifere dell’acquedotto Giardino che forniva l’acqua
potabile a tutta la Val Pescara.
Insomma più si va avanti e peggio è. I 19 imputati - che hanno
illustri avvocati come l’ex ministro Paola Severino o il professore di Pisa Tullio Padovani hanno assistito con attenzione
alla proiezione delle slide con
cui i pm illustravano la loro accusa.
«Siamo di fronte a un primato italiano in negativo su tutta
Europa - stigmatizza Augusto
De Sanctis del Forum delle Acque dell’Abruzzo -. Occorre al
più presto una bonifica. Ma
quando arriveranno i 600 milioni di euro necessari?». Lo ribadisce l’avvocato Gaetano Di
Tommaso, parte civile dell’associazione consumatori Codici
che aggiunge: «La requisitoria
dei sostituti inchioda la Montedison alle sue responsabilità».
E Il professor Michel Amorena, ordinario all’Università di
Teramo rivela una ricerca del
2009 «sugli scampi inquinati e
pericolosi per la salute dei bambini e delle donne in gravidanza. La massiccia dose di mercurio, superiore addirittura a
quella di Grado, può causare
problemi neurologici. Finora
nessuno ha mai accolto la nostra richiesta di screening e di
mappatura dell’area a rischio».
Grazie di cuore a tutti per l’affetto e
la stima dimostrati a
Germana Erba
Grazie per il sostegno che vorrete dare
alla missione Cute Project in Benin
dedicata a Germana Erba (settembre
2014).
– Torino, 4 aprile 2014
I familiari ringraziano coloro che
hanno condiviso e partecipato al grande dolore per la perdita dell’amato
Aurelio Mondino
Nel ricordare la sua generosità ininita verso il prossimo comunichiamo
la possibilità di devolvere un’offerta
per i bambini dell’Africa dell’ospedale dell’Associazione Africa Giovane: coordinate bancarie IBAN
IT6710306910206100000016077 Intesa San Paolo agenzia 1, via Roma 21
Cuneo, causale: in memoria di Mondino Aurelio. Un caro ringraziamento va
al dott. Francesco Meineri ed al dott.
Franco Ottenga di Cuneo. Inine ringraziamo vivamente tutti coloro che
hanno inviato e ci invieranno testimonianze scritte che saranno conservate
preziosamente. Le Sante Messe saranno celebrate nella cappella di San
Tomaso, via Statuto n. 14, di Settima
sabato 5 aprile alle 18,30 e di Trigesima domenica 27 aprile alle 18,30.
– Cuneo, 4 aprile 2014
ANNIVERSARI
1994
5 APRILE
2014
Pino Bertolino
In questi anni sei sempre stato con
noi. Nelly e Andrea.
1964
2014
Maria Brosio
ved. Gariglio
I familiari la ricordano.
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Si pregano gli utenti del servizio telefonico
di tenere pronto un documento di identiicazione per poter
dettare gli estremi all’operatore (Art. 119 T.U.L.PS.)
18 .Cronache
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
Le accuse
Luigi Faccia,
che nel 1997
non faceva
parte del
commando
che fece un
blitz a
Venezia,
risponde di
associazione
con finalità
di
terrorismo
ed eversione
Nella foto
il Tribunale
di Padova,
dove è stato
ascoltato
Flavio
Contin,
l’uomo che
nascondeva
il «tanko»
FOTOGRAMMA
PADOVA, L’INTERROGATORIO DI GARANZIA PER GLI INDIPENDENTISTI VENETI
Il secessionista al gip:
“Mi dichiaro
prigioniero di guerra”
Luigi Faccia, in carcere, sceglie la linea del silenzio
Un altro arrestato ha iniziato lo sciopero della fame
ANNA SANDRI
PADOVA
Lui che meno di un anno fa
diceva«contro la volontà del
nostro popolo siamo finiti
nelle braccia di paesi stranieri, ultima in ordine di
tempo l’Italia», dal carcere
oggi si dichiara prigioniero
di guerra. Prigioniero di un
paese straniero, dunque, e di
guerra perché alla guerra si
era pronti ad andare con il
tanko, capace di sparare si
dice, camuffato in un capannone di Casale di Scodosia in
attesa della grande uscita, in
attesa di «ripartire dal 1797»
per «ridare al Veneto l’indipendenza».
Obiettivo, Venezia che è
sotto gli occhi di tutto il mondo, ma questa volta non piazza San Marco, piuttosto Palazzo Labia, sede regionale
della Rai. Luigi Faccia, che
era tra gli organizzatori Serenissimi nel 1997 e che è in
prima linea oggi nel nuovo
capitolo dei secessionisti ve-
neti, tace davanti al Gip eppure in passato è stato molto
chiaro, nelle sue dichiarazioni.
Adesso, dal carcere di Padova, tace orgoglioso: al Gip
non risponde e si dichiara
«prigioniero di guerra». Le accuse sono pesantissime: associazione con finalità di terrorismo ed eversione. Faccia non
lascia un varco per la mediazione: quando gli viene chiesto
BARLETTA, VIOLENZE IN UN ASILO COMUNALE
Maltrattava i bimbi, arrestata maestra
1 Strattoni, bimbi scaraventati verso le sedie, minacce di puni-
zioni fisiche con corpi contundenti: tutto filmato e registrato di nascosto per tre giorni in un asilo comunale di Bisceglie. La maestra, 60
anni, di origini calabresi, è stata arrestata ieri dai carabinieri.
di declinare le generalità, dichiara nazionalità «veneta».
E’ lo stesso che fino all’altro
giorno vedeva nell’Italia un
paese straniero, e vedeva come unico possibile orizzonte
la difesa fino all’estremo delle
«plurimillerie storia, cultura e
tradizione veneta».
Davanti al Gip si è avvalso
della facoltà di non rispondere; l’unica cosa che ha detto, è
servita a chiarire, e anzi a
confermare, il suo ruolo nell’Alleanza del tanko: «Come
responsabile del Veneto
Fronte di Liberazione, servitore della Veneta Serenissima Repubblica mi dichiaro
prigioniero di guerra». Era
lui, d’altra parte, quello che
nelle intercettazioni diceva:
«Noi non siamo qua a giocare,
noi stiamo rischiando il tutto
per tutto perché se vogliamo
giocare possiamo andare
avanti all’infinito».
Faccia non faceva parte del
commando che nella notte fra
l’8 e il 9 maggio del ’97 era salito sul campanile di San Marco; era stato comunque identificato come uno degli organizzatori dell’operazione; già allora, si definiva Presidente del
Veneto Serenissimo Governo
ed era stato condannato a oltre quattro anni di reclusione.
Faccia non è l’unico ad aver
scelto la linea del silenzio. In
Tribunale a Padova molto poco ha parlato l’ultrasettantenne Flavio Contin (l’uomo che
materialmente nascondeva il
tanko); silenzio anche dai detenuti nel carcere di Verona.
Parla, ma poco e e solo per
sottolineare che molte delle
contestazioni che gli vengono
mosse riguardano aspetti che
Oggi Franco Rocchetta,
presunto ideologo
del gruppo, sarà
ascoltato dal magistrato
gli sono del tutto sconosciuti,
Lucio Chiavegato, considerato
personaggio chiave dell’inchiesta: non si è dichiarato
prigioniero di guerra - anzi, ha
sostenuto di non frequentare
da oltre un anno le persone
che sono state arrestate assieme a lui, e di non aver mai saputo nulla del tanko -, ma ha
fatto sapere di avere già iniziato lo sciopero della fame, con
intenzione di portarlo alle
estreme conseguenze fino a
quando non sarà liberato.
Oggi sarà sentito dal magistrato il presunto ideologo dei
secessionisti, Franco Rocchetta. Si sa, perché lo ha anticipato il suo legale, che parlerà e fornirà al Gip la sua verità. Divide la sua cella con detenuti stranieri.
ROMA, L’ACCUSA AL PROFESSORE: VIOLATA LA LEGGE 40
Fecondazione eterologa
Antinori a giudizio
ROMA
«Dal primo gennaio 2014, se
nulla cambierà nella Legge
40 in favore della fecondazione eterologa, faremo disobbedienza civile, e praticheremo l’eterologa qui a Milano».
Così si espresse Severino
Antinori a un convegno internazionale nel giugno del
2013, confermando la sua
contrarietà alla normativa,
specie nella parte che vieta
donatori esterni alla coppia.
Ora il professore, 68 anni,
pioniere della fecondazione
assistita, dovrà affrontare
un processo per aver violato
la legge 40. La procura di
Roma ha chiesto e ottenuto
il rinvio a giudizio del ginecologo per presunti illeciti
nell’organizzazione di viaggi
all’estero per ottenere gravidanze con tecniche eterologhe.
Secondo quanto riferito
dal legale di Antinori, Francesco Caroleo Grimaldi, il
Il professor Severino Antinori
professore avrebbe violato in
particolare l’articolo 12, che riguarda l’uso di gameti estranei alla coppia. I pm ipotizzano
l’associazione a delinquere in
concorso con la figlia Monica
Antinori e con il genero Fabrizio Cerusico. Nei capi d’imputazione anche la vicenda di
una coppia che si rivolse ad
Antinori per usare lo sperma
prelevato al figlio prima che
morisse di un male incurabile
con l’intenzione di far rimanere incinta la madre. Il ginecologo si sarebbe fatto dare 78
mila euro dalla coppia.
[R. C.]
FORTE DEI MARMI, ANZIANA AGGREDITA IN CASA
Imbavagliata e legata
muore dopo la rapina
MARIA VITTORIA GIANNOTTI
FORTE DEI MARMI
Le hanno imbavagliato la
bocca e legato mani e piedi
per poter fuggire indisturbati dopo la rapina. E l’hanno lasciata sul pavimento della cucina della sua villetta a Forte
dei Marmi. Maria Luana Mariani, pensionata, 77 anni, è
morta così, probabilmente a
ucciderla è stato un malore
provocato dalla paura per
l’aggressione. Ma solo il medico legale potrà chiarire le
cause della morte di questa
donna, vedova da sette anni
fa, che conduceva una vita
appartata nella sua abitazione in una strada tranquilla,
piena di villette bianche.
Sul volto della donna sono
state trovate alcune piccole
ecchimosi, mentre sul corpo
non sono stati trovati segni
apparenti di violenza. È ancora, presto, però, per stabilire se i rapinatori abbiano tentato di soffocarla o l’abbiano
malmenata. A trovare il corpo
privo di vita dell’anziana, ieri
mattina, è stata una suore del
Convento delle Canossiane. Da
tempo, la religiosa aveva preso
l’abitudine di portare l’eucarestia alla donna e di intrattenersi insieme a lei per tenerle un
po’ di compagnia.
La polizia è convinta che la
donna sia stata vittima di una
rapina «fatta da gente senza
scrupoli» spiega il questore di
Lucca, Claudio Cracovia. I vicini hanno raccontato agli investigatori di aver visto due uomini, vestiti da operai, allontanarsi in fretta, in bici, dall’abitazione. Ieri mattina di buon’ora Maria Luana Mariani era
uscita per andare a ritirare la
pensione. Non è escluso che i
due rapinatori l’abbiano seguita, convinti che avrebbero trovato del denaro. Ancora non è
chiaro, comunque, se la somma sia stata effettivamente
sottratta e se manchino oggetti di valore.
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
M ICHELA TAMBURRINO
L’
antiquariato è tornato
giovane. Muove interessi, stimola curiosità
e dopo un momento di
crisi del mercato, ha ripreso rotta. Segue l’onda lunga del
rinnovato benessere «Torino Antiquaria, mostra mercato di alto antiquariato» che arriva al secondo anno, forte di un successo che l’anno
scorso ha premiato l’idea con 10 mila
visitatori e che oggi promette rinnovato interesse.
Da oggi al 13
aprile nei cinquemila metri quadrati del padiglione 5 del Lingotto
si raddoppia: i 65
espositori provenienti da tutta
Italia porteranno
i loro quadri, tappeti, mobili, porcellane, argenti,
gioielli di grande
pregio, un’ampia
gamma di offerte
particolari e di
proposte per avvicinarsi al bello
di questo mercato che forse soffre ancora di pregiudizi.
Perché, oltre ai
manufatti esclusivi da collezione, è possibile accedere a pezzi di pregio a prezzi abbordabili: non è detto che tutto ciò che è
antico debba essere anche caro. Ce
lo assicura un’esperta del settore,
Franca Schreiber con galleria a Torino, in via della Rocca. «Per esempio, l’arte orientale che sta vivendo
un momento magico anche in Italia.
Le migliori performance nelle aste
di Sotheby’s e Christie’s le offrono
Giappone e soprattutto Cina: i cinesi
hanno scoperto il loro antiquariato e
lo comprano. O meglio, i mercanti
occidentali, inglesi e francesi in testa, cercano l’oggetto particolare cinese e lo rivendono ai collezionisti
dell’ex “Celeste Impero”. Oggetti an-
1 Alla Mole An-
MAI COSÌ MODERNO
COME L’ANTIQUARIATO
tonelliana la mostra di abiti delle
«Dive da Oscar»
Del Santo PAGINA 20
TEMPO
1 Alle Giornate
PA
S
SIO
NI
Europee dei Mestieri d’Arte il lusso fatto a mano
De Vecchi PAGINA 21
1 Nasce «boo-
kabook», primo
sito di crowdfunding del libro
Ricotta Voza PAG. 21
PE
RS
ON
E
Coppia di alzate
In bronzo dorato al
mercurio di origine
francese di Claude
Francois Rabiat del
1815. Antichità
Alessandro Bruna
MODE
1 L’energia di
Roberto Bolle per
la nuova campagna Eni
Santolini PAG. 21
DESIGN
Giocatore di polo
Dinastia Tang
VIII-IX secolo
scultura
in terracotta con
policromia
Dalla
Collezione
Schreiber
addio alle rughe.
Le ricette anti-age
dal Cosmoprof
Corbi PAGINA 20
STILE
esercizidi
Società .19
1 Pelle a dieta,
BEAUTY
12345 34789A5 B41C25 D4EFB5 8B45 CE7782A8
FA 8E9982 A44 A28BE 34E 74BB81EAE
.
1 In questa pa-
gina torna «Torino Antiquaria»,
65 espositori da
tutta Italia da oggi al Lingotto
Si apre a Torino la mostra mercato con pezzi d’esposizione e oggetti abbordabili
Velocità
d’automobile
È di Giacomo
Balla, biacca e
carboncino su
carta da spolvero
e timbro «pugno di
Boccioni»
L’opera del 1913
è lo studio
definitivo
di «Automobile in
corsa»
È stata venduta
all’asta di
Sotheby’s
a New York
l’anno scorso
tichi che arrivarono in Europa dal
Seicento e fino al 1970. Poi più niente.
Questo è l’anno del cavallo e noi abbiamo preparato una mostra a tema, ter-
«Chi compra deve essere
innamorato dell’oggetto
ben sapendo di acquistare
una cosa inutile ma bella»
recotte del periodo Han, una dinastia
che parte nel 200 a.C. e della dinastia
Tang dell’VIII secolo d.C. Il prezzo varia, da una base di mille euro ai 5.000,
ancora un buon margine d’acquisto
ma sono destinate ad aumentare».
Coppia di Mori (Lanvin-Polignac)
Roma, prima metà del XVIII secolo,
legno e bronzo dipinto lumeggiato in oro
Ribalta preziosa
In legno laccato nero con decorazioni a cineseria,
del XVIII secolo, di manifattura lombardo veneta
La Cina ha numeri esponenziali ma
la sua arte piace anche agli occidentali che apprezzano le terrecotte e i paraventi con i loro motivi decorativi, luminosi, usati per l’arredamento. Oggetti che compaiono sulle riviste e che
dunque aumentano il loro appeal. «Il
gusto è moderno, gioioso e un paravento d’epoca non supera i 15 mila euro da una base di 2.000. Dell’arte tibetana vanno bene i bronzi».
Colui che ha inventato questa Fiera, Sergio Radici, assicura che anche i
dipinti dell’Ottocento faranno da collettore, tanto che si è dedicato un focus proprio a quel periodo artistico:
«Quello che ci fa particolarmente piacere è che le gallerie piemontesi par-
tecipino in massa assieme a quelle di
tutta Italia. Inaugureremo in modo
brillante con musiche del Settecento,
abbiamo belle gallerie che espongono
pezzi unici dell’Ottocento e anche dell’epoca presente, molto Liberty e il
Novecento storico con Sironi e Balla».
E anche sculture della collezione Lanvin-Polignac.
Suggestioni molteplici che vanno
dal mobile importante al tappeto caucasico fino dell’oggettistica, purché
bella e inusuale: «Chi compra - dice
Franca Schreiber - deve innamorarsi
dell’oggetto perché ben conscio di acquistare una cosa inutile. Allora ne
deve rimanere colpito, deve volerla
con il cuore».
Sedia Bugatti
Legno, metallo,
osso, rame, pelle
Antiquario Griffa
esposta nel 1902
Moda&film
Per il suo
nuovo film,
«The Grand
Budapest
Hotel», il
regista Wes
Anderson
ha chiesto
a Prada
di creare
un esclusivo
set di valigie
e bauli
personalizza
ti per due dei
protagonisti.
Il film uscirà
nelle sale
italiane
il 10 aprile.
Questa
è l’ultima
di una serie
di
collaborazioni
tra il regista
Usa e Prada.
Le valigie
dovevano
rispecchiare
il lusso tipico
degli Anni
30. I bauli
dovevano
essere
attrezzati
per contenere
abiti
calzature,
gioielli
cappelli
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
MARIA CORBI
La mostra
L
GLI ABITI DA OSCAR
DELLE DIVINE
ATTRAZIONI FATALI
a nuova era della cosmesi parte da una
strategia combinata. Una guerra alle
rughe e all’invecchiamento che deve contare
molti alleati per essere vinta.
Non basta dare fondo al portafogli in profumeria o in farmacia per provare l’ultima miracolosa formulazione cosmetica o cosmeceutica. Non basta
affidarsi alle mani di abili massaggiatrici o di chirurgi plastici, rifugiarsi in cliniche della
bellezza, o ingozzarsi di integratori. Tutto serve, ma niente
è determinante da solo e soprattutto senza un’ alimentazione che contrasti i killer che
accelerano il processo di invecchiamento della pelle. I nomi sono impronunciabili: metilazione, ossidazione, glicazione ed infiammazione, ossia importanti processi cellulari correlati ai danni prodotti al DNA.
A parlarne è Davide Bollati,
fondatore del brand di Cosmesi professionale Confort Zone
nel libro: «Skin Regimen. Salute, bellezza e longevità», scritto con alcuni tra i più importanti guru nel campo del wellbeing internazionale. Presentato al Cosmoprof di Bologna
(da ieri fino al 7 aprile).
MODE
BEAUTY
20 .Società
Il libro «Skin Regimen»
svela le nuove strategie
per assicurarsi salute,
bellezza e longevità
Pagine per capire come funziona il processo di invecchiamento, ma anche per conoscere la dieta che contrasta questo processo insieme a cosmetici, integratori antiossidanti,
cosmetici naturali ricchi di vitamine, sieri, detergenti.
La tesi degli scienziati affonda nella cronobiologia ed è
suggestiva: se sonno, alimentazione, attività fisica e cura
della pelle rispettano i tempi
dell’attività ormonale regolata
dal ritmo circadiano (i tempi
dell’organismo in sincronia
con il ciclo naturale del giorno
e della notte) allora la vittoria
è possibile: invecchieremo sani e belli. Per esempio la produzione di cellule epiteliali
raggiunge il picco massimo a
mezzanotte e quello minimo a
mezzogiorno. Una ciclicità che
influenza l’aspetto della pelle e
incide sulla capacità di assorbire i prodotti che applichiamo. C’è un orario per ogni cosa. A iniziare dalla dieta, per
cui sarebbe meglio mangiare i
carboidrati complessi dalle 7
di mattina alle 15 del pomeriggio e le proteine dalle 15 alle 20.
E se potete esagerate con il the
verde, qualità Matcha che cresce nell’oscurità, aiuta a prevenire le malattie cardiometaboliche e tumorali, contrastando
allo stesso tempo l’invecchiamento.
Un timing preciso anche
per la palestra: se si vuole dimagrire dalle 6 di mattina alle
9. Perché allenarsi alle prime
ore del mattino consente di tenere attivo il metabolismo per
tutto il resto della giornata.
Per il potenziamento meglio
andare in palestra dalle 11 alle
15, per il rilassamento (vedi Pilates e stretching) dalle 17 alle
20.
E per bruciare i grassi nulla
di meglio che dormire, visto
che nel sonno sono prodotti
l’ormone della crescita e la melatonina che stimolano la sintesi delle proteine necessarie
per il tono e la compattezza
della pelle, ma anche l’utilizzo
dei grassi e quindi l’aumento
della massa magra.
E per vivere a lungo, sani e
belli, dicono gli esperti mai rinunciare al sorriso. Perché
«pensare positivo» è la più efficace arma contro le rughe.
Smile.
Dal Cosmoprof ricette di giovinezza
SE METTI LA PELLE
A DIETA PUOI DIRE
ADDIO ALLE RUGHE
Colazione
Due bicchieri di acqua
naturale tiepida con 2
cucchiai d’’aceto di mele,
porridge, cereali
integrali o müsli,
mandorle, noci, caffè
d’orzo e frullato verde
Pranzo
Verdura di stagione
o zuppa di verdura
condite con olio d’oliva e
semi. Cereali integrali o
pasta di grano duro al dente
con verdura verde a foglia,
radici e pomodori
Spuntino
Mai saltarlo, consente
di non arrivare affamati
a tavola. Ideali sono:
tè verde, qualità
Matchale, mandorle
e cioccolata amara
( tre volte la settimana)
Cena
Possibilmente prima
delle 20, a base
di verdura con poco
amido e a foglia verde,
o zuppa di verdura,
legumi o pesce
oppure tofu biologico
Il museo
Blumarine
Come
un armadio
interattivo.
Così è stato
concepito
lo spazio
Blumarine
inaugurato
ieri
all’interno
del Museo
della Città
di Carpi,
a Palazzo dei
Pio: permette
di avere un
contatto
multisensori
ale con i capi
e gli
accessori
che hanno
segnato
la storia
del brand
ELENA DEL SANTO
N
on è da poco riuscire a
separare una donna da
un abito da red carpet.
Specie se si tratta della mise
indossata durante la cerimonia degli Academy Awards. Il
Museo Nazionale del Cinema
di Torino deve avere un’attrazione particolare per le attrici
di Hollywood, visto che Jody
Foster non ha esitato a prelevare dal suo guardaroba il
completo di Giorgio Armani giacca avorio con pantaloni interamente tappezzati di perline - indossato nel 1992, quando
vinse la statuetta per «Il silenzio degli innocenti». Quell’abito è uno dei pezzi forti della
mostra «Best Actress. Dive da
Oscar», in prima mondiale alla
Mole Antonelliana sino al 31
agosto, omaggio alle 72 «divine» che, fra il 1929 e il 2014,
hanno ricevuto il prestigioso
premio per la miglior interpretazione femminile. Ai curatori
- Stephen Tapert con Nicoletta
Pacini e Tamara Sillo - ci sono
voluti cinque anni per radunare i 370 materiali esposti tra vestiti, costumi di scena, bozzetti
originali, foto di lavorazione
dei film, immagini delle premiazioni. E il tutto cercando di
ricreare l’atmosfera di quel
magico momento, la vetta più
alta della carriera di ogni attrice. Attirano in particolare l’attenzione il modello vintage di
Valentino scelto da Julia Roberts nel 2001 («Erin Brockovich - Forte come la verità»), e il
tailleur usato da Meryl Streep
in «The iron Lady», esposto accanto alla borsa di Ferragamo,
riproduzione di un modello Anni ’80 indossato dalla vera Thatcher che era cliente della maison. La palma del trash spetta
all’abito nero trasparente, super attillato, creato dallo stilista Bob Mackie per Cher
(Oscar per «Stregata dalla luna», 1988): la diva si salvò a malapena dalla censura televisiva
grazie a qualche paillette.
Per Cate
In mostra,
il bozzetto
originale
dell’abito
disegnato
da Giorgio
Armani
per Cate
Blanchett,
Oscar 2014:
l’attrice
l’ ha
indossato
quest’anno
all’ 86 a
cerimonia
degli
Academy
Awards
LA STAMPA
PERSONE
Fantasia
È Allegra di
nome e di
fatto l’ultima
creazione
dell’italolibanese
Fawaz
Grouosi (de
Grisogono).
Dotato di
una vivida
fantasia,
lussuosa e
stravagante,
la sua ultima
collezione
punta
sull’orologio
Allegra
(nella foto la
versione in
tonalità
«Tutti
Frutti»,
prezzi da
11.000 euro).
È declinato
in una decina
di varianti,
con cinturini
in pelle
intrecciata e
pietre
preziose
incastonate
sulle casse
rettangolari
in oro o
acciaio che
giocano sui
più svariati e
accattivanti
accostamenti
cromatici
.
Società .21
PAOLO DE VECCHI
Il sito di crowdfunding
temi della trasmissione
dei saperi riguarda quelle
produzioni che ancora oggi conservano un alto contenuto d’intervento manuale. In queste discipline è il
Vecchio Continente a dettare
legge, con l’Italia a fare da guida.
E’ infatti un’iniziativa nata
nel Bel Paese, la Fondazione Cologni che proprio in questi giorni (dal 4 al 6 aprile) patrocina le
Giornate Europee dei Mestieri
d’Arte con eventi e iniziative tra
Milano, Parigi, Londra, Ginevra
e Firenze. L’orologeria è parte
integrante di questo mondo che
pur dando spazio all’applicazione delle più moderne e avanzate tecniche riprende, utilizza e
salvaguarda quelle più antiche
e tradizionali. Tanto è vero che
è proprio Vacheron Constantin,
storica e blasonata industria
del tempo, a sostenere le Giornate Europee dei Mestieri d’Arte che tra le molte iniziative annoverano convegni (cui partecipano personaggi come il designer Ugo La Pietra, il sociologo
Enrico Finzi e il critico d’arte
Philippe Daverio), varie pubblicazioni e molte mostre (tra cui
quella dei fotografi torinesi Ti-
I
GIOCHIAMO
A PUBBLICARE
UN LIBRO
Alle Giornate
dei Mestieri d’Arte
si scoprono i valori
delle antiche tecniche
Smart
La volpina
rossa
è il logo di
bookabook,
la prima
community
italiana di
crowdfunding
del libro.
Il sito è
www.bookab
ook.it ma si
accede anche
da Facebook.
La sfida per
pubblicare
dura 30
giorni e vede
«concorrere»
tre inediti al
mese. Il
primo è in
rete, il
prossimo 8
aprile
ziana e Gianni Baldizzone sulla
trasmissione dei saperi e intitolata appunto «Transmettre», a
Milano, alla Pinacoteca di Brera fino al 13 aprile). La tematica
e la bellezza del «fatto a mano»
riguarda da sempre e da molto
vicino l’orologeria: certo, quello
che anticamente non poteva essere realizzato se non in maniera artigianale, nel corso del
tempo ha potuto contare su metodi sempre più industrializzati, anzi, i modelli da polso si sviluppano dall’inizio del 1900 in
Svizzera proprio grazie ai progressi della micromeccanica.
Ma ancora oggi, accanto alle
produzioni di larga diffusione e quindi interamente realizzate
a macchina e non necessariamente in territorio elvetico – ci
sono quelle d’alta gamma che
esigono tutta una serie di interventi manuali per la costruzione di certi componenti, per l’assemblaggio o la regolazione dell’orologio finito. Si entra poi nel
territorio specifico dei mestieri
d’arte con certe creazioni che
utilizzano tecniche prese a prestito da altre professioni e che
PASSIONI
TEMPO
SABATO 5 APRILE 2014
Vacheron Constantin Métiers, in oro bianco con meccanismo “scheletrito” e inciso a mano, costa 68.300 euro
Quadranti moderni dalle lavorazioni d’antan
IL VERO LUSSO
È SOLO QUELLO
FATTO A MANO
Camelia ricamata
Chanel Mademoiselle Privé
Camélia Brodé, in oro bianco con
quadrante ricamato in seta,
costa 70.000 euro
vengono trasferite a scopo decorativo sulle superfici offerte
dal quadrante di un orologio.
Veri esercizi di stile che vedono
proprio Vacheron Constantin
all’opera con modelli in cui il
meccanismo viene lasciato a vista dal quadrante e dal fondo
trasparenti, dopo essere stato
finemente alleggerito di materia e decorato. Si tratta ovviamente di serie limitatissime e
altrettanto costose. Si spostano
più verso l’arte decorativa marchi come Cartier, Hermès, Van
Cleef & Arpels che utilizzano rispettivamente petali di fiori,
cristalli colorati tipo «pressepapier», madreperla e smalti
policromi per rendere uniche e
straordinarie certe loro creazioni, mentre Parmigiani Fleurier realizza in collaborazione
con Pomellato un orologio dal
quadrante arabescato. Chanel
infine stupisce con i suoi Mademoiselle Privé, ricamati con
motivo floreale dalla Maison
Lesage, a mano, con ago e fili di
seta colorata.
La nuova campagna pubblicitaria di Eni
IL SENSO DI UN’ ÉTOILE PER L’ENERGIA
EGLE SANTOLINI
U
na versione atletica e
glamorous dell’uomo vitruviano, quel che una
volta si definiva «un fascio di
muscoli» e che è poi il ballerino
italiano più famoso del mondo.
Roberto Bolle, fonte di energia, è
il protagonista di una campagna
pubblicitaria per Eni in video e
in foto firmata da Fabrizio Ferri,
«Rethink Energy», che invaderà
i media dal 6 aprile. Completa il
clima da grande bellezza, intesa
come eccellenza italiana di cui
essere orgogliosi e da esportare
fieramente all’estero, la voce
narrante dello spot, quella oscarizzata di Toni Servillo.
Nelle quattro versioni dello
spot (c’è anche una director’s
cut con musiche dello stesso
Ferri) Bolle volteggia nell’aria
in studio, su fondo nero, in slip
color carne, statuario e magicamente illuminato; intorno a lui
le creazioni digitali di Tai Yuh
Kuo, di origini taiwanesi ma mi-
lanesissimo di nascita e di formazione. Racconta Ferri che
l’idea era di trasmettere «purezza e talento. Roberto non è
un atleta, ma un corpo ammaestrato. Non ho dovuto aggiungere nulla, c’era già tutto». Pare
tuttavia che abbia molto contribuito alla riuscita dell’operazione l’uso di un tappeto elastico
da cui Bolle alla fine faceva fatica a staccarsi, divertendosi come un ragazzino.
In video e in foto
Roberto Bolle esibisce
un corpo ammaestrato,
statuario e illuminato
Un giorno e mezzo di riprese,
più mezz’ora appena per le foto,
tempi record per un progetto
del genere: «Dietro c’è tanta
preparazione, ma il controllo di
ogni singolo muscolo fa parte
del mio lavoro», minimizza
l’étoile della Scala. La campa-
gna è stata presentata nella sua
casa del cuore che poi è proprio
il Piermarini, foyer dei palchi
Arturo Toscanini, alla presenza
del sovrintendente prossimo
Il ballerino
Bolle
volteggia
magico
nell’aria
venturo Alexander Pereira, e
c’è chi ipotizza che si sia trattato del primo atto della nuova
Scala, più bling bling e aperta al
culto delle star. Di sicuro Ro-
SARA RICOTTA VOZA
M
etti due giovani startupper digitali, una
community Facebook
un po’ colta, due agenti letterari
che la sanno lunga e il gioco (social) è fatto. Si gioca smart, ovvio, l’obiettivo è lanciare e fare
un libro col crowdfunding;
qualcosa che in Italia - manco a
stare a sottolinearlo - non c’è.
«bookabook» è un’idea di Tomaso Greco e Emanulea Furiosi (gli startupper), Marco Vigevani e Claire Sabatié-Garat (gli
agenti); è una piattaforma editoriale virtuale e come tutte
queste cose è più intuitivo andarci che spiegarla. A entrarci
non ci si mette molto, basta un
tablet un pc uno smartphone e
non c’è nemmeno una app da
scaricare; si va all’indirizzo e si
incontra il titolo del libro su cui
«investire» o no. Il primo, in rete da due giorni, è «Solovki» di
Claudio Giunta, un giallo tra le
isole Solovki - gulag galleggianti dagli zar a Stalin- e l’Italia di
oggi. Si scarica e si legge gratis
l’anteprima (6 pagine circa) e se
si ha voglia di sapere come va
avanti la storia si fa la propria
offerta. Il minimo è 3 euro, la
storia per diventare ebook deve
raccoglierne almeno 4000 in 30
giorni. Se ci riesce, il libro viene
inviato a chi ha donato, se invece no, la cifra investita è restituita interamente da Paypal. L’aggiornamento è in tempo reale e
a ieri «Solovki» aveva totalizzato 330 euro e 44 sostenitori.
Essendo il meccanismo
«smart» non lascia i lettori che
si sono appassionati a bocca
asciutta fino al traguardo e
quindi step intermedi permettono di leggere altri spezzoni di
libro intorno ai 1000 euro e poi
ai 2500; nel frattempo chi ha
donato partecipa a giochi collaterali in cui si vincono gadget
personalizzati.
Si gioca social, ma si fa sul serio. «Gran parte di quello che è
andato perso nell’editoria è il
tempo che tanti passano sui social», sintetizza Marco Vigevani, «la sfida è vedere se gli facciamo venire voglia di tornare a
leggere». «Perché del libro bisogna anche parlare», conclude
Claire Sabatié-Sagat, «Non basta pubblicarlo e poi resta lì».
berto ne è un simbolo perfetto,
visto che qui è arrivato, undicenne, da Trino Vercellese, «e
un po’ volevo passare l’audizione e un po’ no, perché ballare mi
piaceva tanto ma volevo anche
rimanere con mamma e papà».
Paolo Scaroni, ad di Eni, che
nel Cda scaligero siede da nove
anni, dichiara intanto che «la
cultura è il modo migliore per
diffondere la nostra immagine:
penso al successo che ogni anno
raccogliamo portando un capolavoro in mostra a Palazzo Marino, proprio in faccia alla Scala, e l’ultima volta, con una Madonna di Raffaello, sono stati
240 mila visitatori in 20 giorni.
Non si può più contare sullo
Stato, che di soldi ne ha molti
meno di una volta: i privati facciano la propria parte». In coda
anche una polemica perché uno
degli eventi simbolo di Expo
2015 sarà un’esibizione del Cirque de Soleil, canadese: e i talenti autoctoni? Bolle se ne dice
«dispiaciuto». Ma annuncia che
sarà presente al gala finale, e
spera che non sia ancora detta
l’ultima parola: «Per l’Expo sarebbe bello tornare con uno
spettacolo sul sagrato del Duomo, come feci tanti anni fa».
twitter @esantoli
SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 22
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
In Italia
FTSE/MIB
FTSEItaliaAllShare
Euro-Dollaro
CAMBIO
+0,83%
+0,79%
All’estero
DOWJONES(NewYork)
NASDAQ(NewYork)
DAX(Francoforte)
1,3686
Petrolio
dollaro/barile
FTSE(Londra)
R Oro
101,14
euro/grammo
ECONOMIA
FINANZA
-0,93%
-2,60%
+0,70%
+0,70%
S
30,7570
a difesa dell’italianità ha fatto
morire molte imprese. Credo che
dobbiamo avere
aziende così ben gestite che siano
molto care da comprare, ma non
penso certo che gli assetti proprietari vadano difesi in quanto tali».
Con un parterre di azionisti che nel
giro di poche settimane si è aperto
tra l’altro agli statunitensi di
BlackRock, ai messicani di Fintech
e ai brasiliani di Pactual il presidente del Monte dei Paschi di Siena
Alessandro Profumo giudica in modo positivo la nuova ondata di investimenti stranieri in Italia. A Cernobbio, a margine del Workshop
Ambrosetti, spiega che «è un bene
che l’Italia sia sempre più attrattiva
per gli investimenti esteri».
«L
«Perché siamo a buon prezzo e perché siamo in un punto di svolta del
ciclo economico, con valori ai minimi. Purtroppo le banche fanno un
lavoro fortemente legato al Pil. E visto che il Pil è calato dell’8% dall’inizio della crisi questo si riflette anche sulla valutazione dei titoli del
settore».
In poche settimane l’azionariato di
ASSETTI PROPRIETARI
«La difesa dell’italianità ha fatto
morire molte imprese. Dobbiamo
avere aziende ben gestite»
Mps si è rivoluzionato. La Fondazione, socio di minoranza, e molti nomi nuovi a libro soci che ovviamente sottoscriveranno il prossimo aumento di capitale. Che giudizio dà
di quanto è avvenuto?
«Che la banca è appetibile perché
evidentemente se qualcuno compra
ritiene che Mps valga la spesa e crede nel progetto che abbiamo presentato. Il fatto poi che la Fondazione abbia stretto un patto, con la
clausola di mantenere le azioni per
un periodo di tempo, con i soci latinoamericani, ci dà un segnale di stabilità. E avere azionisti stabili è
un’altra condizione importante per
poter realizzare il piano industriale
che abbiamo presentato alla com-
È un bene che l’Italia sia
sempre più attrattiva per
gli investimenti esteri.
Non vedo scandali negli
stranieri soci delle banche
I tempi dell’aumento
Se ritornassi indietro rifarei
le stesse cose. La decisione
del cda è stata di minimizzare
i rischi. È troppo facile
dare giudizi col senno di poi
L’importo dell’operazione
Oggi abbiamo una
delibera del consiglio
per una operazione
al massimo da
tre miliardi. Punto
RICCARDO ANTIMIANI/EIDON
Alessandro Profumo, presidente di Mps
“Dai nuovi soci Mps
segnale di stabilità”
Profumo: la mia riconferma? Non me ne sono interessato
L’importante è dare garanzie alla squadra dei manager
missione europea. Credo che sia
qualcosa di positivo».
Questo cambio di azionariato porterà anche a un cambio di vertici? Il
nuovo patto parasociale prevede che
sia Fondazione Mps a esprimersi sul
presidente...
«Non mi sono per nulla interessato a
questo aspetto. Non è un tema all’ordine del giorno visto che l’assemblea
che dovrà eleggere il consiglio d’amministrazione si terrà nel 2015. Credo
invece che sia essenziale per il bene
della banca che ci siano dei meccanismi di stabilizzazione della squadra
manageriale, ossia l’amministratore
delegato Fabrizio Viola e i suoi collaboratori, perché sono una squadra
molto forte e capace che ha presenta-
IlpattoconlaFondazione
Ainuovisocipostoincda
1 Il patto tra Fondazione Mps e i
fondi Fintech e Btg Pactual sul 9% del
capitale Mps prevede anche l’impegno dell’ente a «far posto» a due rappresentanti dei nuovi soci in cda. Per il
resto il patto conferma le anticipazioni: alla Fondazione spetterà l’indicazione del presidente, mentre ai nuovi
soci l’ad, previa consultazione con
l’altra parte. Intanto il finanziere Davide Serra in un’intervista ha detto di ritenere che a Mps servirà un aumento
da 6 miliardi e non da 3 come previsto.
UNA INTERRUZIONE IMPROVVISA MANDA A PICCO I LISTINI: «IL RALLY STA FINENDO»
Wall Street, affonda il Nasdaq
GIUSEPPE BOTTERO
Scherzi del trading ad alta
frequenza. Un «flash crash»,
cioè un’interruzione improvvisa del servizio di Omx, il gestore dell’indice Nasdaq,
manda nel panico i listini, che
nel giro di due secondo scendono da 35,98 punti a quota
&
Afflusso di capitali
Senza timori per gli assetti del credito, presidente?
Ma si compra per fiducia nell’Italia
o perché siamo in vendita a prezzi
da saldo?
23
Ha
detto
FRANCESCO MANACORDA
INVIATO A CERNOBBIO
«Le banche sono oggetti non trasferibili fisicamente. Una volta accertato che i loro azionisti sono soggetti affidabili non vedo alcuno scandalo nel fatto che siano stranieri. Quel
che é fondamentale non è il passaporto di chi acquista, ma avere azionisti di lungo termine che aiutino lo
sviluppo dell’azienda. Del resto nella mia precedente esperienza in
Unicredit sono stato un grande investitore all’estero: ho comprato
banche di 23 Paesi diversi».
.
35. Un tonfo - a due ore dalla
chiusura - da cui il comparto
biotecnologico della Borsa
americana non riesce a riprendersi: per il Nasdaq è un venerdì nerissimo, e il crollo del 2,6%
a 4.127,73 punti è il più marcato
degli ultimi due anni. Chiusura
in territorio negativo anche
per il Down Jones, che cede lo
0,93%, mentre lo S&P lascia
sul terreno l’1,2%. Non è stato
solo il «crash» a dare la mazzata ai titoli tech (Facebook, Google, Pandora e Amazon tra i più
colpiti dalle vendite). «Il rally
sta finendo, è come se di colpo
tutti i nodi fossero venuti al
pettine», ragiona l’analista Colin Cieszynski. La Borsa aveva
to il piano e ha dimostrato di saper realizzarlo, visto che i dati a fine anno
sono migliori di quelli del piano».
La decisione di rimandare l’aumento
di capitale da 3 miliardi a maggio, come chiedeva la Fondazione Mps per
liberarsi di parte della sua quota, pare adesso essere stata quella giusta.
Lei chiedeva invece un aumento in
tempi più rapidi. È stato un errore, il
suo?
«Non metterei la cosa in questi termini. Se ritornassimo indietro rifarei le
stesse cose. La decisione del consiglio
d’amministrazione della banca, perché di quello si trattava e non di una
decisione di Alessandro Profumo, è
stata quella di minimizzare i rischi.
Nessuno poteva prevedere a dicem-
aperto in affanno nonostante i
dati sul mercato del lavoro, che
negli Stati Uniti continua a crescere: i posti creati a marzo sono stati 192mila, e tutti nel settore privato, che è tornato a superare il picco pre-crisi. Anche
se il tasso di disoccupazione resta fermo al 6,7% Obama può
festeggiare. «La ripresa procede, ma il presidente ritiene siano necessarie misure per rafforzare la crescita e la creazione di posti di lavoro» commenta il presidente del Consiglio
degli advisor economici della
Casa Bianca Jason Furman.
bre che i mercati sarebbero stati così
positivi come poi sono stati. È troppo
facile dare giudizi con il senno di poi».
Con la nuova compagine azionaria
cambierà il modo di fare banca?
«Credo proprio di no. Chi ha investito
lo ha fatto appunto sulla base del piano industriale che abbiamo presentato. Quando i nuovi investitori avranno
ottenuto l’autorizzazione della Banca
d’Italia potremo aprire un dialogo
per capire quale è il loro punto di vista».
Nell’ultimo trimestre del 2013 avete
fatto rettifiche sui crediti sostanziose. Questa stagione è finita?
«Le rettifiche le hanno fatte un po’ tutte le banche. Di certo dal momento in
cui il Pil inverte segno, come è avvenuto, a quello in cui questo dato si riflette
sulle partite problematiche, passano
di norma tra sei e dodici mesi. Oggi vediamo il rallentamento nella formazione di partite problematiche ma anche qui dobbiamo arrivare a un’inversione di tendenza. Comunque, su questo aspetto, il mercato considera molto prudente il nostro piano».
Alla luce dell’arrivo di nuovi soci che
sottoscriveranno l’aumento e della
congiuntura favorevole non ci sono
riflessioni sull’opportunità di accrescere la capienza del vostro aumento
di capitale?
«Oggi abbiamo una delibera del consiglio per un’operazione al massimo
da tre miliardi che può partire dal 12
maggio. Punto.».
“CONSORZIO MUTUE” - SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO
NOVARA - Via Dei Cattaneo, 17
C.C.I.A.A. Novara n.193910 – C.F. 80001590035
ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI
(Art. 16 Statuto Sociale)
Avviso di convocazione
I Soci sono convocati in Assemblea ordinaria presso la “Sala Auditorium”della Banca Popolare
di Novara – Via Negroni n. 11 – in Novara, il giorno 30 aprile 2014 alle ore 8,00, in prima
convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione, il giorno
sabato 10 maggio 2014 ore 10,00
stesso luogo
per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Bilancio Consuntivo al 31.12.2013, relazioni accompagnatorie, Bilancio Preventivo anno 2014 relative deliberazioni;
2. Regolamento Sociale;
3. Elezione n. 3 Consiglieri di Amministrazione per compiuto mandato per il prossimo triennio.
p. Il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente dott. Enrico Drisaldi
Novara, 2/4/2014
Si ricorda che:
- hanno diritto al voto i Soci iscritti da almeno 3 mesi (Statuto art. 19);
- ogni Socio può farsi rappresentare da altro Socio con un massimo di cinque deleghe scritte (Statuto
art. 19);
- possono essere eletti “Consiglieri” coloro che risultano Soci da almeno 3 mesi, le candidature
devono essere presentate presso la Sede Sociale almeno 7 giorni prima della data dell’Assemblea
(entro il 23/4/2014) (Statuto art. 23).
24 .Economia
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
SE CIR ACCETTERÀ LA PROPOSTA POTREBBE EVITARE DI RIMBORSARE IN ANTICIPO IL BOND DA 259 MILIONI
Sorgenia, le banche potranno
arrivare fino al 97% del capitale
Spedita al Cda
la lettera
con il piano per
convertire i debiti
LUCA FORNOVO
TORINO
Più del 97% del capitale di Sorgenia, il gruppo gravato da 1,9
miliardi di euro di debiti, potrebbe finire nelle mani della
ventina di banche creditrici. E
quindi Cir, la holding della famiglia De Benedetti ora azionista con circa il 53%, perderebbe il controllo. Mentre l’austriaca Verbund (socio al 46%)
ha già alzato bandiera bianca.
È quanto prevede il piano
per convertire i 600 milioni di
euro di debito in eccesso di
Sorgenia. La proposta è stata
inviata ieri con una lettera de-
gli advisor, per conto delle banche, al Consiglio di amministrazione di Sorgenia che la dovrà
esaminare e decidere se approvarla. In realtà la lettera è stata
firmata da tutte le 21 banche
creditrici, tranne una.
Banca Marche non l’ha firmata perché è stata commissariata
e messa sotto amministrazione
straordinaria e gli attuali commissari Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni stanno verificando se, tra i loro poteri e le loro prerogative (attinenti principalmente la gestione ordinaria),
c’è anche quella di firmare un atto straordinario come la proposta per Sorgenia. Vista comunque la bassa esposizione di Banca Marche, per soli 5 milioni nei
confronti di Sorgenia, si è deciso
di andare avanti. Se ci sarà l’ok
al piano delle banche, il Cda di
Sorgenia dovrà poi convocare
un’assemblea degli azionisti per
il via libera definitivo. A quel
punto i maggiori azionisti diventeranno gli istituti di credito più
esposti: Montepaschi, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bpm, Banco Popolare e Ubi. Il piano delle
banche prevede in sostanza una
conversione in azioni per 400
milioni di euro e un prestito convertendo da 200 milioni. È prevista poi per Sorgenia la possibilità di migliorare l’offerta, una
sorta di clausola di salvaguardia
che le banche hanno offerto all’azionista Cir.
Il piano B, che porterà gli
istituti di credito a controllare
oltre il 97% di Sorgenia, arriva
dopo un lungo braccio di ferro
con la famiglia De Benedetti.
Le banche hanno giudicato insufficiente la proposta di Cir,
che si impegnava a sborsare
100 milioni in Sorgenia, peraltro l’unica iniezione di liquidità
nell’ambito di un aumento di
capitale da 190 milioni, che
l’avrebbe fatta restare al 52,9%
del capitale. D’altro canto, Cir
aveva respinto la richiesta delle
banche di fare uno sforzo in più
e arrivare a 150 milioni.
Se Cir accetterà la proposta
delle banche, perdendo così il
controllo di Sorgenia, molto probabilmente il Trustee del prestito obbligazionario, che ammonta a 259 milioni, potrebbe non
chiedere più alla holding dei De
Benedetti il rimborso anticipato, come previsto dal regolamento del bond 2004-2024 nel
caso si verifichi un evento di inadempimento (la sospensione da
parte della controllata Sorgenia
dei pagamenti di rate e interessi
sui finanziamenti bancari). Cir
avrebbe così per il momento un
risparmio di 259 milioni. La holding ha fatto sapere che comunque ha la cassa sufficiente per
rimborsare il bond (grazie anche ai circa 490 milioni ricevuti
dalla Fininvest dopo la vicenda
del lodo Mondadori).
Un impianto del gruppo Sorgenia
Panorama
Dopo 11 anni, ma in Borsa il titolo tiene
Crédit Mutuel dice addio
Azzerata la quota in Bpm
opo undici anni i francesi di Crédit Mutuel dicono addio
alla Banca Popolare di Milano. Nel giro di due giorni
l’istituto ha scaricato sul mercato l’intera partecipazione, pari al 6,87%. A spiegare le ragioni del disimpegno è stato il
presidente del consiglio di sorveglianza di Bpm, Piero Giarda.
«L’uscita è legata a due ragioni: l’insoddisfazione per le relazioni industriali che non si sono sviluppate» in questi anni e «l’introduzione della legge di fine 2012 che ha fatto perdere ai francesi il diritto di percepire dividendi per le quote superiori all’1%
del capitale». Jean-Jacques Tamburini, consigliere di sorveglianza della Banca Popolare di Milano in quota Crédit Mutuel,
è amaro: «Non abbiamo ricevuto in alcun momento un segnale
positivo da Bpm, ne traiamo le conseguenze», ha detto. La mossa della banca transalpina fa il paio con quella di Investindustrial, uscita a gennaio.
Giarda si è detto tranquillo: «Quando Bonomi ha venduto il
titolo aveva perso un 5% circa, oggi invece in Borsa (+0,88% a
0,74 euro, ndr) non ne abbiamo risentito, se non marginalmente. In entrambi i casi comunque le azioni sono state comprate
sul mercato, attendiamo» di conoscere i nomi di eventuali nuovi azionisti.
Al momento - secondo quanto si può ricostruire sul sito della
Consob - il primo azionista della banca di Piazza Meda è il fondo
di Raffaele Mincione col 7% circa, seguita da Ubs (3,4%) e dal
fondo Grantham Van Otterloo & Co (2,1%).
[G. BOT.]
D
Il produttore di Bertolli e Carapelli
L’Italia fa rotta su Deoleo,
colosso spagnolo dell’olio
hi la fa, l’aspetti. Tra il 2004 ed il 2008 Deoleo, impresa
spagnola leader mondiale nella commercializzazione dell’olio di oliva, aveva acquisito i marchi italiani Bertolli, Carapelli e Sasso. Ma adesso è scattata la «Reconquista». Il fondo
IQ Made in Italy Investment Company ( partecipato al 50% dallo
statale Fsi e dal fondo sovrano del Qatar ) ha presentato un’Opa
per il 100% della compagnia. «Deoleo rischia di andare al nostro
maggior nemico», attacca la stampa spagnola, mentre il governo
di Madrid cerca di mantenere l’identità dell’impresa. Deoleo ha
messo in vendita il 31,4% del suo capitale, che adesso appartiene a
tre banche nazionalizzate che devono dismettere le loro partecipazioni in imprese non strategiche. Alla vendita si sono presentati, oltre IQ, Carlyle, Cvc, Pai Partners, Rhone Investments. Sullo
sfondo, la produzione olearia: quella spagnola dell’anno scorso è
stata di 1.536.000 di tonnellate, quella italiana meno di un terzo.
La paura spagnola, tenendo conto del fatto che i principali Paesi
di esportazione preferiscono l’olio italiano, è che il nuovo proprietario faccia uno spezzatino della società.
[GIAN ANTONIO ORIGHI]
C
Borsa .25
LA STAMPA
.
SABATO 5 APRILE 2014
LEGENDA
AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal
prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è
espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente.
OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono
indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il
prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse
aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende;
denaro quello di chi acquista.
OBBLIGAZIONI 04-04-2014
il punto
TITOLI
Atlantia nv18 TF Eur 3.6
B IMI dc15 Tv Eur
B IMI giu17 Eur TV Minim
B Intesa/14 STEuro
Barclays lug19 Fixed Ra
Barclays giu17 Fix Fl.No
Barclays mar15 Cap.Float
Bco Popolare nv20 TF LT
BP MG14 MC Eur
Centrob /19 Sdi Tse
Comit 97/27 Zc
Comit 98/28 Zc
Cr.Suisse ago15 MC eur
Crediop 98/18 Tf Capped
DB LG14 MC Eur
Dexia Cr/15 ST Gen05
Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6
Dexia Cred/05/15
Dexia Mz16 4.85
EM Mediob DC15 TV Eur
Enel 07/15 Ind
Enel 10/16 TV Eur
Enel Feb16 Eur 3.5
Enel feb18 TF 4.875% Eur
Eni giu 15 4% Eur
Eni giu 15 Eurib 6m+0.89
Eni ott 17 4.875
IMI fb15 Bposta MC Eur
IMI mar15 Tasso Misto
IMI Mz 17 Mc Eur
IMI MZ15 MC eur
IMI st14 Bposta MC Eur
Med Lom /18 Rf C 75
Med Lom /19 1 Sd
GIUSEPPE
BOTTERO
IL MIGLIORE
+25,28%
B Carige Rsp
IL PEGGIORE
Seat Pagine Gialle Rsp
-13,04%
0,8
2,23
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Lun
Mar
Mer
Gio
PREZZO
Ven
CORRONO UBI, PIRELLI E TELECOM
REALIZZI SU BANCO POPOLARE
L’
effetto Bce sulle Borse europee continua. A Piazza
Affari il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,83%, a
22.175 punti. L’All Share è cresciuto dello 0,79%. Tra i
titoli a maggiore capitalizzazione bene i bancari: Ubi Banca
ha guadagnato il 4,66%, Intesa Sanpaolo l’1,41% e UniCredit
lo 0,81%. Buzzi è salito del 4,39% approfittando dei negoziati
per le maxi nozze tra le concorrenti Lafarge (+8,9% a Parigi)
e Holcim (+6,86%) a Zurigo. La notizia ha messo le ali anche
a Italcementi (+6,67%) e Cementir (+2,97%).
Sugli scudi Pirelli (+4,15%), forte del giudizio positivo degli analisti di Deutsche Bank. Bene Telecom, salita del
3,05%, mentre i fondi continuano a posizionarsi sul titolo
nell’imminenza della record date, che lunedì scatterà la fotografia dell’azionariato che prenderà parte all’assemblea
del 16 aprile. Giornata di realizzi sul Banco Popolare (-2,65%)
%. Ancora debole il lusso: Ferragamo -1,47%, Yoox -0,62%.
Tra i titoli minori prosegue il rally di Carige (+25,28%).
108.93
100.23
96.60
100.33
118.67
99.16
99.84
106.16
101.38
96.13
61.31
59.07
110.64
104.82
117.50
98.78
101.52
98.52
103.38
102.33
100.37
100.31
104.47
111.90
103.95
100.91
112.29
107.56
100.02
103.87
99.60
123.01
108.95
95.55
FUTURES SU FTSE MIB
TITOLI
FTSE MIB
FTSE Italia All Share
FTSE Italia Mid Cap
FTSE Italia MIB Storico
FTSE Italia Stars
FTSE Italia Small Cap
D.J.Eurostoxx 50
PREZZO
Medio ap23 Lower Tier2 T
Medio Cen 19 Step Down Z
Medio dc23 MB29 TM Cap F
Medio dic17 Zc Eur
Medio giu21 TV 4to Atto
Medio mag20 Eur 4.5
Medio Mb 12 fb18 TM Mc e
Medio mg19 MB15 Tasso Mi
Medio nov 14 Eur 2.65
Medio Nv 20 Eur 5
Medio Nv14 Eur 3
Medio Nv14 TV Eur
Medio/14 Rend TP
Mediobanca lg23 MB20 Tv
Merrill Lynch 10Y 15%
Mittel lg19 Tf Call eur
Mpaschi 99/29 8
Mps nov17 Stepbystep 5%
MPS ot17 Mc Eur
MPS set17 MC Eur
Rbs 01-20 tv infl.
Rbs 01-20 tv sicur.
Rbs 09-14 tv
Rbs 09-14 tv
Rbs 10-19 6%
Rbs 12-19 4.6%
Rbs 22-12-14 tf/tv
RBS MZ20 Tsf
RBS ott16 Tasso Misto BP
Rep Aus/22 FBL
Rep Aus/CMS 2035
Rep Ellenica /19 Tf
UBI giu14 Tasso Misto
UBI giu14 TF 5 Eur
INDICE BORSA
VALORI DI MILANO
Mercati
Fondi su LaStampa.it
1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B
9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9
110.58
129.38
103.15
92.60
105.37
109.48
99.77
100.86
100.95
106.94
101.21
99.86
100.18
101.13
101.69
106.27
106.52
108.55
104.95
104.66
101.15
106.09
100.32
100.89
96.69
110.77
100.02
97.11
99.04
98.31
102.84
102.13
99.97
100.60
EURIBOR
04-04-2014
VAR.%
22175,48
23639,37
31014,68
18540,70
19890,76
21634,12
3230,33
+0,83
+0,79
+0,65
+0,88
+0,19
+0,56
+0,74
PER.
TA.360 TA.365
1 sett
1 mese
2 mesi
3 mesi
6 mesi
9 mesi
12 mesi
0,2120
0,2490
0,2870
0,3250
0,4270
0,5120
0,6030
Il Mercato Azionario del 04-04-2014
0,2149
0,2524
0,2909
0,3295
0,4329
0,5191
0,6113
TITOLI
PREZZO
UBI giu15 Tasso Misto
UBI giu18 TF Sub Lowtier
UBI giu19 MC eur
UBI gn18 Eur 5.4
UBI lug14 Tasso Misto
UBI mar19 LowT2 Call
UBI nov15 LowT2 Amor
UBI nv18 Mc Eur
UBI ott19 Lower Tier II
UBI ott19 Lower Tier II
UniCr/15 LT
UniCr/16 LT
99.84
104.85
99.12
104.63
99.83
99.09
98.78
98.95
107.84
112.04
100.95
102.30
TITOLI DI STATO
BoT 13-14/04/14 A
13-30/04/14 S
13-14/05/14 A
13-30/05/14 S
13-13/06/14 A
14-30/06/14 S
13-14/07/14 A
14-31/07/14 S
13-14/08/14 A
14-29/08/14 S
13-12/09/14 A
14-30/09/14 S
13-14/10/14 A
13-14/11/14 A
13-12/12/14 A
14-14/01/15 A
14-13/02/15 A
12-01/03/15 S
14-13/03/15 A
CcT 07-01/12/14 S 0.42%
13-31/12/14 A
08-01/09/15 S 0.38%
10-15/12/15 S 0.59%
09-01/07/16 S 0.56%
12-01/12/16 S 3.00%
10-01/03/17 S 0.38%
12-15/06/17 S 1.45%
10-15/10/17 S 0.58%
11-15/04/18 S 0.68%
13-01/11/18 S 1.08%
13-15/11/19 S 0.76%
CTz 12-30/05/14 A
12-30/09/14 A
99.99
99.98
99.96
99.94
99.93
99.92
99.89
99.88
99.85
99.84
99.82
99.78
99.76
99.71
99.69
99.61
99.55
101.73
99.50
100.15
99.62
100.12
100.90
100.11
104.90
99.83
105.79
100.66
100.98
104.12
101.83
99.94
99.77
SCADENZA
Giu14
Set14
Dic14
Mar15
CAMBI VALUTE
APERT.
CHIUS.
MIN.
MAS.
21725
21650
-
21864
21807
21688
21673
21655
21640
-
21930
21845
-
MONETE AUREE
VALUTA
EURO
Sterlina (v.c)
Sterlina (n.c)
Sterlina (post.74)
Marengo Italiano
Marengo Svizzero
Marengo Francese
Marengo Belga
Marengo Austriaco
20 Marchi
10 Dollari liberty
10 Dollari Indiano
20 Dollari liberty
209,050 - 248,360
215,020 - 252,110
215,020 - 252,210
172,040 - 196,310
171,410 - 194,860
170,950 - 190,880
170,950 - 190,730
170,430 - 190,730
216,080 - 242,420
497,770 - 560,410
502,830 - 564,690
975,040 - 1095,250
MERCATI
EURO
%
Dollaro Usa
1,3700
1 0,7299
Yen giapponese
142,3300
100 0,7026
Sterlina inglese
0,8267
1 1,2096
Franco Svizzero
1,2235
1 0,8173
Corona ceca
27,429
100
3,646
Corona danese
7,465
10
1,340
Corona islandese
100
Corona norvegese
8,213
10
1,218
Corona svedese
8,960
10
1,116
Dollaro australiano
1,481
1
0,675
Dollaro canadese
1,510
1
0,662
Dollaro Hong Kong
10,628
1
0,094
Dollaro neozelandese
1,603
1
0,624
Dollaro Singapore
1,733
1
0,577
Fiorino ungherese
306,680
100
0,326
Litas lituano
3,453
1
0,290
Leu rumeno
4 10000 2244,216
Lev bulgaro
1,956
1
0,511
Lira cipriota
1
Lira maltese
1
Lira turca
2,929
1
0,341
Rand sudafricano
14,552
1
0,069
0,52
0,56
0,36
-0,21
0,01
-0,01
AZIONI
A A.S. Roma
A2A
Acea
Acque Potabili
Acsm-Agam
AdF-Aerop.Firenze
Aedes
Aedes 14 warr
Aiòn Renewables
Alerion
Ambienthesis
Antichi Pell
Arena
ASTM
Atlantia
Autogrill
Autostrade Mer.
Azimut
B Banca Generali
Banco Popolare
Basicnet
Bastogi
Bca Carige
Bca Carige r
Bca Intermobiliare
Bca Pop.Milano
Bca Pop.Spoleto
Bca Popolare Italiana 10 warr
Bca Profilo
Bco Desio-Brianza
Bco Desio-Brianza rnc
Bco Santander
Bco Sardegna rnc
BE
Beghelli
Beni Stabili
Best Union Co.
Bialetti Industrie
Bioera
Boero Bart.
Bon.Ferraresi
Borgosesia
Borgosesia rnc
Brioschi
Brunello Cucinelli
Buzzi Unicem
Buzzi Unicem rnc
1,158
0,933
10,920
1,044
1,334
13,360
0,052
0,001
0,621
3,688
0,573
0,082
0,006
12,330
19,160
7,640
17,030
26,670
-0,52
+0,27
+0,18
-0,19
+0,38
0,00
+0,39
0,00
0,00
-0,27
-1,04
0,00
0,00
+0,98
+0,58
0,00
+0,89
+2,73
23,950
15,200
2,384
2,976
0,655
2,230
3,500
0,747
1,794
+1,83
-2,56
0,00
0,00
+0,31
+25,28
-0,46
+0,88
0,00
0,00
-0,29
0,00
+2,43
+0,91
+5,56
+0,39
-0,10
+1,87
+2,22
-0,56
+0,02
0,00
+1,95
-0,33
+3,36
-0,41
-1,34
+4,39
+4,21
0,474
3,380
3,118
7,190
11,780
0,388
0,513
0,655
2,210
0,715
0,424
20,900
31,850
0,910
1,170
0,120
19,850
14,030
7,920
1,153
0,933
10,805
1,044
1,321
13,371
0,052
0,001
0,622
3,674
0,579
0,082
0,006
12,231
19,135
7,615
16,884
26,399
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
TITOLI PUBBLICI
REND.
USA 10 anni
CAN 10 anni
UK 10 anni
GER 10 anni
FRA 10 anni
TITOLI PUBBLICI
1,980%
2,060%
2,140%
1,940%
2,940%
REND.
ESP 10 anni
HOL 10 anni
SVE 10 anni
GIA 10 anni
5,320%
2,260%
1,870%
0,980%
nr
0,026
0,250
nr
0,040
0,080
nr
nr
nr
0,120
nr
nr
nr
0,450
0,355
nr
nr
0,550
1,090
0,782
8,054
0,759
1,038
9,622
0,040
0,001
0,622
3,231
0,488
0,082
0,005
10,688
16,498
6,159
15,005
19,857
1,259
1,016
10,805
1,096
1,369
13,529
0,054
0,002
0,622
3,957
0,600
0,082
0,007
12,839
19,135
7,627
17,266
26,399
236052
155
10625056 2922
110808 2301
137235
38
42664
101
1523
121
2794411
52
70000
0
0
11
115248
160
117572
54
0
4
1766348
10
25011 1076
2456455 15801
943149 1937
3715
74
1128424 3782
23,791 0,900
15,403
nr
2,388
nr
2,985
nr
0,662
nr
2,123
nr
3,507
nr
0,745
nr
1,796
nr
nr
0,474 0,002
3,395 0,036
3,087 0,044
7,162 0,152
11,914
nr
0,389
nr
0,511
nr
0,653 0,022
2,205
nr
0,711
nr
0,421
nr
20,900
nr
31,717 0,040
0,922
nr
1,195
nr
0,120
nr
19,923 0,080
13,958 0,050
7,927 0,104
21,572 25,136 165200
9,111 15,631 6123626
2,125 2,511
32768
0,813 3,718
43626
0,396 0,678 11318232
1,041 2,123 125583
3,128 3,675
21950
0,435 0,745 85466907
1,796 1,796
0
0,200
2,198
2,038
6,268
9,510
0,258
0,415
0,492
1,482
0,222
0,380
20,599
28,169
0,839
0,931
0,078
19,134
12,972
6,729
0,479
3,395
3,087
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11,914
0,403
0,619
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0,845
0,452
21,448
38,858
0,933
1,195
0,147
26,230
15,134
7,927
3540057
306889
39691
11248
98501
341307
221638
3590443
17076
174711
96721
44
24533
96144
69616
4981390
53048
2323041
394184
2746
2717
146
53
1439
5
548
2408
53
0
321
397
41
82805
79
53
102
1251
21
53
15
91
178
35
1
95
1355
2308
323
C Caleffi
1,588 -0,13 1,570
nr 1,412 1,674
12007
20
Caltagirone
2,800 -0,64 2,774 0,030 2,009 2,780
75233
333
Caltagirone Ed.
1,189 +0,76 1,178
nr 1,054 1,293
90707
147
Campari
6,145 +2,59 6,070 0,070 5,738 6,281 3441857 3526
Cape Live
0,077 +0,65 0,077
nr 0,056 0,083 1274426
25
Carraro
3,260 -0,31 3,284
nr 2,928 3,385
75472
151
Cattolica As
19,000 0,00 18,875 0,800 18,071 19,715
37942 1021
Cell Therap
2,466 -1,28 2,497
nr 1,443 3,101 2258633
374
Ceram. Ricchetti
0,364 -0,22 0,365
nr 0,184 0,389 419217
30
CHL
0,054 -1,46 0,054
nr 0,044 0,059 1654678
12
CIA
0,294 -1,04 0,297
nr 0,252 0,311
81254
27
Ciccolella
0,406 +2,76 0,405
nr 0,300 0,419 313500
73
Cir
1,128 +0,80 1,124
nr 1,037 1,178 524527
893
Class Editori
0,417 +1,68 0,429
nr 0,209 0,429 3168474
45
CNH Industrial
8,340 +0,24 8,336
nr 7,577 8,793 2119361 11255
Cofide
0,538 +0,37 0,536
nr 0,523 0,569 412254
385
Cogeme Set
0,048 0,00 0,049
nr 0,049 0,049
0
3
Conafi Prestito'
0,611 0,00 0,613 0,060 0,593 0,655
89053
29
Cred. Artigiano
0,00
nr
0
Cred. Bergamasco 21,650 -1,59 21,891 0,550 14,552 22,149 164867 1351
Cred. Emiliano
7,550 +1,00 7,527 0,120 5,708 7,527 178276 2502
Cred. Valtell. 10 warr
0,00
nr
0
Cred. Valtell. 14 warr 0,663 +6,25 0,664
nr 0,159 0,664 294676
0
Cred. Valtellinese
1,749 +2,22 1,743
nr 1,135 1,743 4329456
821
Crespi
0,026 0,00 0,025
nr 0,025 0,025
0
4
Csp
1,679 -1,12 1,681 0,050 1,324 1,808
51295
56
D D'Amico 16 warr
Danieli
0,119 +1,63 0,118
nr 0,099 0,119
24,180 -0,04 24,229 0,300 23,244 26,687
364576
68009
0
990
AZIONI
Danieli rnc
De'Longhi
Delclima
Diasorin
Dmail Group
16,600
16,330
1,394
30,220
4,250
E Edison r
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
-0,30 16,593 0,321 16,191 17,992
+1,94 16,162 0,290 11,869 16,406
-1,06 1,400
nr 1,200 1,439
-1,37 30,338 0,500 30,006 35,923
+0,19 4,213
nr 3,870 4,488
Quantità
trattate Capitalizz.
70038
76710
127207
117364
2949
671
2416
209
1697
6
1,025
EEMS
0,467
Enel
4,122
Enel Green Pw
2,020
Enervit
4,860
Eni
18,300
Erg
12,090
Ergy Capital
0,168
Ergy Capital 16 warr 0,029
Eukedos
0,784
Exor
32,660
0,00 1,025 0,150 0,973 1,051 990059
113
-1,29 0,470
nr 0,308 0,539 369792
21
+0,29 4,101 0,150 3,151 4,107 37007903 38562
+1,05 2,021 0,026 1,835 2,053 10395804 10105
+0,83 4,859 0,028 3,147 5,848
6903
86
+0,55 18,278 0,550 16,301 18,278 11836089 66425
-0,74 12,109 0,400 9,884 12,112 390021 1820
+0,06 0,168
nr 0,166 0,190 157193
28
+5,86 0,029
nr 0,026 0,031
10000
0
-1,13 0,786
nr 0,620 0,831 106152
14
+0,52 32,538 0,335 28,048 32,738 368983 8012
F Ferragamo
21,420
8,715
7,270
0,672
2,746
-1,47 21,608 0,330 20,514 27,699 684484 3639
+1,16 8,715
nr 6,613 8,715 13708033 10900
+1,11 7,258
nr 5,480 7,336 3569618 4196
0,00 0,672 0,012 0,485 0,690 1044120
292
-0,44 2,715
nr 2,620 3,158
3234
30
0,040
4,832
16,970
3,350
1,650
22,300
-0,25 0,040
nr 0,031 0,043 4501286
87
0,00 4,836 0,220 4,555 5,061
21927
217
+0,53 16,938 0,200 15,596 17,523 8042799 26370
-0,59 3,353 0,060 2,708 3,408 369680
869
+0,06 1,646
nr 1,357 1,962 847045
676
-0,71 22,350 0,730 21,967 24,030 357011 3890
Fiat
Finmeccanica
FNM
Fullsix
G Gabetti Pro.Sol.
Gas Plus
Generali
Geox
Gruppo Edit. L'Espresso
Gtech
H Hera
I I Grandi Viaggi
2,066 -0,58
2,075 0,090
1,641
2,101 1457043
2949
-1,86
+0,30
+17,35
+4,64
+0,18
-3,42
-2,54
-0,63
-0,76
+1,41
+0,66
-1,17
+0,54
+6,67
+5,26
+3,48
+3,10
+0,56
+3,13
0,689
1,325
1,099
0,793
11,069
11,173
0,852
0,475
0,592
2,567
2,128
0,763
1,292
9,517
6,054
29,734
21,225
9,073
0,406
J Juventus FC
0,243 +0,16
0,244
nr
0,220
0,252 1242466
246
K K.R.Energy
1,615 -0,25
2,390 +1,19
1,617
nr
2,501 0,010
1,570
1,926
1,908
78799
2,501 1157075
54
53
IGD
Il Sole 24 Ore
Immsi
Indesit
Indesit rnc
Industria e Inn
Intek Group
Intek Group rnc
Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo rnc
Invest e Sviluppo
Iren
Italcementi
Italcementi rnc
Italmobiliare
Italmobiliare rnc
IVS Group
IVS Group 16 warr
Kinexia
L Lazio
Luxottica
Lventure Group
M M&C
Maire Tecnimont
Mediacontech
Mediaset
Mediobanca
Mediolanum
Meridie
Mid Industry Cap
Mittel
MolMed
Moncler
Mondadori
Monrif
Monte Paschi Si.
Montefibre
Montefibre rnc
Moviemax
N Noemalife
Noemalife 15 warr
0,687
1,326
1,143
0,790
11,120
11,010
0,844
0,473
0,587
2,588
2,138
0,757
1,300
9,600
6,100
30,300
21,620
9,000
0,412
nr 0,383 0,858
48225
31
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461
nr 0,606 1,099 4072559
48
nr 0,464 0,793 5698796
270
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1346
6
nr 0,652 0,977
35924
20
nr 0,316 0,475 543570
164
nr 0,406 0,611 350282
30
0,050 1,803 2,567 179563879 39803
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nr 0,667 0,839
42210
5
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638
nr 24,973 30,420
30716
660
nr 14,552 21,225 103755
347
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2740
353
nr 0,200 0,444
33000
0
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nr 0,490 0,595
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4,328
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1,701
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1,426
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0,171
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39
501771 19902
573103
16
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nr 0,157 0,168 2984498
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nr 1,487 2,805 3249378
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3770
+0,93 4,363
nr 3,457 4,363 15604551
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nr 6,342 8,394 6079471
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-0,37 0,160
nr 0,078 0,183 139796
0,00
nr
+0,41 1,714
nr 1,608 1,794
38991
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nr 12,401 16,314 477788
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nr 1,326 1,541 540238
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nr 0,441 0,605
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nr 0,166 0,285 536975425
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nr 0,037 0,037
0
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5,890 -2,81
0,450 -2,15
6,054
0,430
nr
nr
3,473
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117
5154
7183
5246
8
0
151
170
3131
355
69
3335
5
4
4
46
0
AZIONI
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
QUOTAZIONI BOT
SCADENZA
PREZZO
TASSO %
6
36
66
97
128
157
189
220
248
281
311
339
99,994
99,962
99,925
99,894
99,852
99,815
99,756
99,714
99,692
99,613
99,549
99,500
0,000
0,290
0,290
0,260
0,290
0,260
0,340
0,390
0,360
0,410
0,450
0,460
14/04/14
14/05/14
13/06/14
14/07/14
14/08/14
12/09/14
14/10/14
14/11/14
12/12/14
14/01/15
13/02/15
13/03/15
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
0,935
0,00
0,935
nr
0,702
0,935
0
13
O Olidata
0,504 -0,40
0,505
nr
0,374
0,534
272302
17
P Parmalat
2,500
1,463
2,912
0,758
+0,40 2,497 0,013 2,460 2,548 799333
+1,46 1,456
nr 1,416 1,502
14694
-0,27 2,888 0,092 2,130 2,888 1886581
+0,53 0,756
nr 0,515 0,776 372668
0,00
nr
+3,23 5,010
nr 3,207 5,043 223856
+0,86 2,121
nr 1,778 2,355
32889
+4,15 11,706 0,320 11,001 12,717 5910325
+1,26 10,037 0,390 8,763 10,395 140799
+4,44 0,444 0,020 0,296 0,456 682062
0,00
nr
-0,67 9,605
nr 6,520 9,605 3005763
+2,35 5,413 0,033 4,045 5,413 1148271
-0,94 0,744
nr 0,573 0,758 1908628
-1,67 0,388
nr 0,289 0,413
62885
+0,31 19,132 0,420 17,538 19,565 1283558
4559
0
1042
36
0
151
106
5569
123
59
-0,41 2,435 0,100 2,183 2,619
8834
-1,18 0,922
nr 0,430 0,954 455697
+1,73 1,702
nr 1,295 1,800 1920310
-0,76 1,324
nr 0,704 1,354 324029
+0,79 12,768 0,220 10,290 13,196 259025
-0,64 0,697
nr 0,553 0,781 1132736
-0,23 0,215
nr 0,189 0,237 426548
0,00 1,570
nr 1,294 1,604
22401
67
72
723
39
2670
114
174
18
R Ratti
RCS MediaGr r B
RCS Mediagroup
RCS Mediagroup risp
Recordati
Retelit
Risanamento
Rosss
S Safilo Group
Saipem
Saipem risp
Salini Impregilo
Salini Impregilo rnc
Saras
Sat
Save
Screen Service BT
Seat PG
Seat PG r
Servizi Italia 15 warr
Sesa
Sesa 18 warr
SIAS
Sintesi
Snai
Snam
Sol
Sorin
Space
Space warr
Stefanel
Stefanel risp
STMicroelectr.
T Tamburi
2,420
0,918
1,710
1,314
12,820
0,700
0,213
1,560
+0,33 15,047
-0,67 17,547
0,00 17,420
+2,88 4,471
+1,79 12,500
-1,42 1,246
-0,68 13,050
+0,29 13,623
-0,31 0,162
0,00 0,002
-13,04 0,800
-1,89 0,524
-0,23 12,855
+0,23 3,421
-0,97 8,736
+1,65 0,110
+4,31 2,207
+0,05 4,185
-0,31 6,423
-0,81 2,209
-0,50 10,253
0,00
0,417 +0,24 0,417
146,000 0,00 146,000
6,710 -0,81 6,718
15,000
17,740
17,420
4,500
12,500
1,250
13,050
13,640
0,162
0,002
0,800
0,520
12,920
3,438
8,715
0,111
2,180
4,182
6,430
2,200
10,000
nr 14,386
0,680 15,499
0,710 16,220
1,490 4,263
1,594 12,219
nr 0,837
0,190 10,750
1,924 12,384
nr 0,061
nr 0,002
nr 0,480
nr 0,235
nr 11,476
nr 2,225
0,060 7,252
nr 0,107
nr 1,356
0,100 3,975
0,100 5,696
nr 2,108
nr 9,704
nr
nr 0,369
nr 146,000
0,100 5,491
3207
1668
206
73
4106
19,075
17,877
18,500
4,910
12,876
1,286
13,346
13,623
0,180
0,002
0,950
0,525
13,383
3,421
8,858
0,118
2,207
4,231
6,524
2,300
11,056
103034
937
5241862 7743
0
2
1412428 2001
1277
20
1533277 1185
1525
129
14708
754
921690
22
58733244
28
2308
1
11950
0
21454
181
33371
0
134842 1987
597337
5
1508789
257
10425135 14152
23596
583
1380066 1057
4065
133
0
0,457 158567
35
146,000
0
0
6,880 4619636 6118
2,790
0,790
0,593
0,878
0,130
0,415
0,700
16,320
3,936
0,076
0,001
97,200
8,215
+0,58 2,784 0,041 2,182 2,810 349392
397
+0,38 0,789
nr 0,322 0,810
72383
0
-2,63 0,602
nr 0,473 0,626
19026
25
+3,05 0,864 0,020 0,712 0,875 107983432 11592
+4,24 0,129
nr 0,123 0,143 6537020
186
+6,11 0,415
nr 0,171 0,430
17213
2
+2,34 0,691 0,031 0,563 0,691 18022452 4164
+0,74 16,271 0,130 14,900 17,363 1389166 19208
+1,29 3,916 0,070 3,568 3,916 6686840 7871
+0,26 0,076
nr 0,042 0,080 36800579
142
0,00 0,001
nr 0,000 0,001 2744338
0
+0,93 97,051 2,700 91,002 120,260 110679 2971
+0,18 8,185 0,130 6,210 8,261
96333
575
Unicredit
Unicredit risp
Unipol
Unipol pr
UnipolSai
UnipolSai risp
UnipolSai risp B
7,520
6,825
9,000
5,650
5,020
2,856
280,400
2,798
+4,66 7,399
+0,81 6,800
+0,56 8,970
+0,89 5,632
+1,09 4,994
+0,92 2,845
+0,43 278,707
+0,65 2,789
V Valsoia
11,920 -0,33 11,905 0,170 10,252 12,012
Tamburi 15 warr
TAS
Telecom IT
Telecom IT Media
Telecom IT Media rnc
Telecom IT rnc
Tenaris
Terna
Tiscali
Tiscali 14 warr
Tod's
Trevi Fin.Ind.
U UBI Banca
0,69
0,76
(Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035
SCADENZA
0,050 4,895 7,399
0,090 5,391 6,800
0,090 7,827 9,435
0,150 4,105 5,700
0,170 3,602 5,043
nr 2,154 2,845
nr 175,169 278,707
nr 2,058 2,804
16321890 6672
76255673 39424
16055
22
1097028 2501
1190959 1366
10652524 6404
5464
356
959645 1052
10498
124
04-04-2014
Londra
Milano (Euro/gr.)
Argento (Euro/Kg.)
1297,25
30,7570
490,8101
03-04-2014
EURO
1284,00 946,8978
30,4048
485,2401
-
BORSE ESTERE
GIORNI
Novare
Parmalat 15 warr
Piaggio
Pierrel
Pierrel 12 war
Pininfarina
5,025
Piquadro
2,120
Pirelli & C.
11,790
Pirelli & C. rnc
10,050
Poligrafici Editoriale 0,442
Pop Emilia 01/07
Pop.Emilia Romagna 9,580
Pop.Sondrio
5,445
Prelios
0,738
Premuda
0,383
Prysmian
19,200
0,21
-0,05
0,69
0,48
0,51
0,77
0,40
0,17
0,00
0,44
0,00
ORO CHIUSURE
MERCATI
Amsterdam (Aex)
Bruxelles (Bel 20)
Francoforte (Dax Xetra)
Hong Kong (Hang Seng)
Londra (Ftse 100)
Madrid (Ibex 35)
Parigi (Cac 40)
Sydney (AllOrd)
Tokio (Nikkei)
Zurigo (Smi)
New York (Dow Jones)
Nasdaq
VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
X
RENDIMENTI ESTERI
AZIONI
Vianini Industria
Vianini Lavori
QUOTAZ.
VAR.%
407.46
3149.35
9695.77
22510.08
6695.55
10677.20
4484.55
5428.58
15063.77
8503.00
16.418.04
4.127.73
+0.44
+0.07
+0.70
-0.24
+0.70
+0.88
+0.79
+0.24
-0.05
-0.22
-0.93
-2.60
Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR.
I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente.
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
QUOT.
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
1,499 -0,07
6,295 -0,08
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
1,494 0,020
6,215 0,100
1,192
4,960
1,496
6,440
3355
29932
45
272
W World Duty Free 10,350 -0,38 10,355
nr
9,242 10,905
564745
2636
Y Yoox
nr 24,331 34,569
879386
1428
0,143 1757693
0,008 12524972
0,294
0
44
0
1
Z Zucchi
Zucchi 14 warr
Zucchi rnc
24,100 -0,62 24,331
0,116 +0,87
0,003 -7,41
0,250 0,00
0,115
0,003
0,243
nr
nr
nr
0,073
0,003
0,183
STAR
Acotel Group
20,990
Aeffe
0,851
Amplifon
4,710
Ansaldo Sts
8,400
Ascopiave
2,320
Astaldi
7,910
B&C Speakers
7,880
Banca Ifis
16,350
128,000
BB Biotech
Bca Finnat
0,576
Bca Pop.Etruria e Lazio 0,970
Biancamano
0,769
Biesse
6,500
Bolzoni
4,088
Brembo
28,380
Cad It
5,205
Cairo Comm.
6,770
Cembre
10,250
Cementir Hold
6,930
Cent. Latte Torino
4,176
Cobra
1,060
D'Amico
0,692
Dada
3,900
Damiani
1,680
Datalogic
9,265
Dea Capital
1,327
Digital Bros
3,640
EI Towers
40,550
El.En.
25,150
Elica
2,028
Emak
0,908
Engineering
54,050
Esprinet
7,980
Eurotech
2,634
Exprivia
0,930
Falck Renewables
1,469
Fidia
3,442
Fiera Milano
7,265
Gefran
4,146
Ima
37,000
Interpump
10,830
Irce
2,100
Isagro
2,924
IT WAY
1,974
La Doria
6,305
Landi Renzo
1,487
MARR
14,240
Moleskine
1,240
Mondo Tv
0,993
Mutuionline
5,040
Nice
3,330
Panariagroup
1,560
Poligr. S.Faustino
7,745
Poltrona Frau
2,952
Prima Industrie
14,240
R. De Medici
0,329
Reply
65,300
Sabaf S.p.a.
14,970
Saes
8,565
Saes rnc
7,120
Servizi Italia
5,645
Sogefi
4,980
TerniEnergia
2,206
Tesmec
0,724
TXT e-solution
9,960
Vittoria Ass.
10,720
Zignago Vetro
6,315
-0,05 20,687
-0,06 0,850
-1,01 4,730
0,00 8,394
+1,31 2,318
+3,53 7,846
-0,13 7,854
+0,80 16,383
-1,01 128,551
-1,20 0,579
+2,32 0,965
-1,54 0,772
+0,23 6,487
+0,44 4,058
+2,42 28,403
-0,38 5,218
+0,89 6,702
+2,30 10,205
+2,97 6,787
-1,04 4,198
0,00 1,068
+0,29 0,693
-0,96 3,900
0,00 1,696
+0,71 9,263
-1,34 1,336
-0,82 3,666
-4,92 40,343
+0,60 25,045
-0,10 2,013
-0,22 0,907
+0,09 53,753
+0,88 7,957
-0,30 2,639
+0,43 0,924
-0,07 1,463
-2,88 3,487
+0,21 7,262
+0,44 4,123
+0,03 36,915
+1,12 10,840
0,00 2,101
-2,53 2,934
+2,92 1,991
-0,86 6,319
+1,57 1,478
-0,63 14,236
-0,56 1,244
+6,43 1,015
-1,18 5,096
-0,18 3,307
-0,45 1,556
-1,46 7,815
+0,07 2,950
-0,63 14,305
+0,92 0,331
-0,53 64,479
+0,40 14,954
-1,55 8,635
-0,28 7,099
+0,09 5,649
+0,89 4,961
+0,36 2,209
+1,05 0,727
+0,15 9,946
+0,56 10,634
+0,08 6,304
nr 19,665
nr 0,730
0,043 4,025
0,180 7,796
0,110 1,775
0,170 6,630
0,280 6,404
0,370 11,790
7,000 115,438
0,010 0,361
nr 0,515
nr 0,499
nr 5,016
0,050 2,925
0,400 18,923
0,300 4,624
0,140 5,898
0,160 8,528
0,040 4,240
0,020 1,752
nr 0,564
nr 0,630
nr 3,383
nr 1,237
0,150 7,659
nr 1,204
nr 2,179
0,420 33,649
0,500 16,021
0,024 1,683
0,020 0,805
0,533 43,751
0,089 5,286
nr 1,834
nr 0,789
nr 1,326
nr 2,405
nr 7,039
nr 2,749
1,250 28,136
0,170 8,795
0,020 1,686
nr 2,292
nr 1,484
0,065 3,917
nr 1,198
0,580 11,639
nr 1,219
nr 0,500
0,120 4,050
0,075 2,729
nr 1,232
nr 5,900
nr 2,270
nr 9,295
nr 0,263
0,570 53,541
0,350 12,470
0,400 6,906
0,555 6,658
0,130 4,026
0,130 3,910
0,055 2,037
0,035 0,700
0,400 9,112
0,170 8,548
0,250 4,998
22,772
0,900
4,890
8,609
2,318
7,846
8,223
16,383
147,145
0,585
0,965
0,837
6,787
4,076
28,403
5,299
7,745
10,249
6,912
5,961
1,087
0,733
4,221
1,780
9,506
1,377
3,740
43,537
25,045
2,033
0,910
53,806
8,033
2,639
0,998
1,487
3,579
8,759
4,228
39,275
11,196
2,114
3,038
2,094
6,377
1,494
14,295
1,738
1,015
5,206
3,599
1,606
8,131
2,953
14,389
0,361
65,254
15,059
8,844
7,824
5,649
4,961
2,372
0,904
11,972
10,749
6,389
1660
301167
186711
153613
414491
620916
42376
259954
10564
855903
5080872
65561
46475
44133
565814
12106
95576
20882
502788
109660
513132
4434899
2341
13185
44507
774126
54931
6957434
18987
80828
238329
4259
299217
207294
39389
625180
32188
64153
28145
37111
209866
6039
327267
77442
175996
274990
37001
1117164
5439552
14083
66315
39444
2814
102376
16590
633005
13458
17805
27077
17124
24409
377388
112867
415233
28608
62453
141297
86
91
1061
1511
543
772
86
882
1523
210
210
26
178
105
1897
47
525
173
1080
42
104
292
65
140
541
410
52
1140
121
127
149
672
417
94
48
426
18
306
59
1360
1180
59
51
16
196
166
947
264
27
201
384
71
68
414
150
125
603
172
127
52
155
582
83
78
118
716
555
26 .Lettere e Commenti
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
LA STAMPA
I MIGLIORI LIBRI DELLA NOSTRA VITA
MARIO
CALABRESI
Quanto mi ha fatto arrabbiare
quel personaggio così irritante
libri della vita sono generalmente amici
cari il cui ricordo pervade l’anima con dolcezza, in memoria dei quali si può arrivare
a versare qualche lacrima di commozione,
oppure pietre miliari della giovinezza o
dell’infanzia o ancora cartelli che hanno segnato svolte importanti nella nostra esistenza. In
alcuni rari casi può però succedere che siano
libri che ci hanno fatto incredibilmente arrabbiare e il mio raro caso è Limonov di Emmanuel
Carrère edito da Adelphi. L’ho letto su consiglio
di un cliente della libreria in cui lavoro, che l’ha
definito «una biografia notevole» e non posso
che concordare con lui. Il protagonista è un uomo non facile da ritrarre, ma «notevole» è sicuramente un aggettivo che gli calza a pennello.
Nei primi capitoli il lettore ha a che fare con
un giovane artista russo, oppositore del regime
sovietico, che talvolta manifesta un estro creativo fuori dall’ordinario, ma che immancabilmente non riesce ad emergere dai bassifondi in cui è
relegata l’intellighenzia dissidente. Può intravedere in lui la possibilità di gesta eroiche ed il
bisogno di emanciparsi dalla sonnolenza e dalla
incapacità di reazione dei suoi compagni di vita
e di sopravvivenza, comincia ad affezionarsi al
suo fare borioso e si guarda attorno nel mondo
sciatto e incolore dell’Urss degli Anni Settanta.
Il clima e le atmosfere cambiano completamente nella parte centrale dell’opera: il nostro
eroe è «scappato» negli Stati Uniti, dove conduce una vita sicuramente più libera e artisticamente ricca ma fatta di miseria, povertà e violenza. Devo ammettere che la mia rabbia è stata
scatenata soprattutto da questi capitoli in cui
tutto viene descritto con dovizia di particolari,
soprattutto la vita sessuale dissoluta e violenta
dei personaggi, particolari gratuiti e assolutamente fastidiosi, così come fastidiosi risultano
essere la bassezza morale, l’assenza di valori
certi, l’opportunismo del nostro Limonov.
L’arrabbiatura è stata tale che mi ha portata
una sera a chiudere il libro, a posarlo sul comodino e, piena di stizza come i bambini offesi, a
1 Tutti approviamo la
decisione di ridurre gli alti
stipendi dei dirigenti
pubblici, e adesso degli
ambasciatori.
Ma purtroppo mi risulta
che la Corte costituzionale
già almeno un paio di volte
abbia annullato queste
disposizioni.
Mi domando quindi
prima di tutto se non c’è
conflitto d’interessi, dato
che la Corte costituzionale è
formata in gran parte da
persone che fanno parte di
questa categoria di
privilegiati. Secondo, se
allora non si può far nulla
per realizzare un po’ di
giustizia e di equità nel
nostro paese.
Intanto comunque il
governo incassa il favore
degli italiani per questa
decisione, pur sapendo bene
che tra qualche mese verrà
annullata dalla Corte
costituzionale.
italiano sono le carceri»
scriveva piuttosto indignato
su queste stesse colonne della
Stampa di ieri il lettore
Gianfranco Re.
Non sono affatto d’accordo,
la vera vergogna, per me, è
invece il fatto che anche con
l’attuale sovraffollamento e
quindi con un costo del
personale «spalmato» su un
numero maggiore di detenuti,
il costo giornaliero di ogni
carcerato sia di 119 euro al
giorno, contro il 109 della
Germania, i 101 della Francia
e i 55 della Spagna, che è il
nostro dirimpettaio
mediterraneo.
Questo vuol dire che sul
disagio dei carcerati si ruba a
man salva. Quanto al
sovraffollamento, non si sa
bene rispetto a che cosa,
visto che negli ultimi anni
Regionalizziamo
le carceri
1 «La vera vergogna del
patrimonio immobiliare (!)
Russia-Usa
«Limonov»
di Emanuel Carrère
(Adelphi, 2012),
ovvero la vita come
un romanzo russo.
La biografia di un
personaggio vero,
vivo, commovente
e ripugnante,
tra l’ex Urss, Parigi e
gli Stati Uniti.
Nicola
Busca
dire «basta, non lo leggo più».
Ma non ci sono riuscita.
Come un gatto che guarda il padrone aspettando di ricevere del cibo, immobile e sicuro di
averlo in pugno, così il libro mi scrutava dell’angolo in cui l’avevo relegato. Fortunatamente alla fine ha vinto lui, perché il nostro uomo
torna in Russia ed attraverso i suoi occhi ho
potuto vedere cosa hanno significato la caduta
del muro di Berlino, Gorbaciov, la Perestrojka,
come anche Eltsin e lo stesso Putin, per il popolo sovietico e constatare che, quelli che per
noi sono stati segni di apertura e liberazione,
non sempre lo sono stati anche per chi li ha
vissuti sulla propria pelle.
Continuo a chiedermi perché uno scrittore
come Carrère abbia deciso di parlare di un uomo
sopra le righe, eccessivo, pericoloso anche se talvolta disarmante nel suo candore come Limonov
per tracciare la parabola discendente del regime; pur non comprendendolo, lo ringrazio immensamente per averlo fatto perché mi ha consentito di entrare in un mondo assolutamente diverso da come me lo ero immaginato.
FRANCESCA BIGLIERI LIBRAIA
www.lastampa.it/lettere
hanno chiuso carceri come
l’Asinara, Pianosa, Ventotene
etc. e altrecarceri, costruite e
finite, non sono mai state
occupate.
Si sappia che nel Regno
Unito, che ha la nostra stessa
popolazione, i detenuti sono
95.000.
Ad ogni modo, come ho già
scritto (senza che la lettera
sia stata pubblicata: come
sempre si preferisce
l’indignazione a buon
mercato) regionalizziamo le
carceri, come la sanità.
Con 119 €/giorno in molte
regioni i detenuti
riceverebbero un
trattamento da grande
albergo. Le altre si
terrebbero le carceri di
sempre. Ma almeno avremmo
rislto la metà del problema.
SEBASTIANO COMIS
Il premio Igor Man, il riconoscimento intitolato alla memoria del «Vecchio Cronista»
che la direzione de La Stampa assegna ogni
settimana al giornalista che più si è messo
in evidenza, questa volta va al collega Nicola Busca, collaboratore della redazione di
Aosta, per il reportage dal nuovo comprensorio sciistico del dittatore della Corea del
Nord. Piste frequentate, in stile occidentale, soprattutto da soldati in vacanza premio
o persone del posto che approfittano degli
impianti per fare qualche discesa con il bob.
Editrice La Stampa
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CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA
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2
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(RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA)
I
Giù gli alti stipendi,
solo un’utopia
Quotidiano fondato nel 1867
2
Di che pensioni
stiamo parlando?
1 Si continua a parlare
ancora di pensioni, senza
però precisare che trattasi di
somme al lordo, mentre il
netto percepito è poco più
della metà.
Le pensioni elevate sono
quelle retributive, con
versamenti alti e di breve
periodo.
Quelle basse sono
costituite dai famosi assegni
assistenziali o di invalidità
con pochi anni di contributi,
tra l’altro anche spesso
irrilevanti.
Le Pensioni vere, cioè
quelle medie di circa 2.500
euro al lordo, con oltre
quaranta anni di effettivo
servizio e 67 anni di età, sono
al netto per lo più di 1.500
euro mensili.
Cifre del genere, come si
può facilmente immaginare,
non sono affatto sufficienti,
visto l’alto costo della vita e
l’assistenza sanitaria con
tanti medicinali da pagare,
non essendo le pensioni
«medie» esentate come le
pensioni più basse.
Tra l’altro, proprio le
pensioni medie sono quelle
più tartassate e sacrificate
dal governo.
LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO
LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA
ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE
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LA TIRATURA DI VENERDÌ 4 APRILE 2014 È STATA DI 313.464 COPIE
TM
L’editoriale
dei
lettori
VIVO, ERGO
CONSUMO
PAOLO CASTOLDI
iamo nel 2014 e dobbiamo sicuramente
fare i conti con un aspetto molto interessante e intelligente della «crisi» attuale,
e cioè la presa di coscienza e la critica
consapevolezza che la nostra società,
fondata su principi di sviluppo e di crescita, si è
sviluppata negli ultimi venti/trent’anni anni in società fondate sul consumismo e quindi sul «produrre di più» anche se non è necessario, forzare i
consumi, distribuire in larga scala, offrire confezioni extra-large con surplus di materiale.
La «crisi» ha limitato gli acquisti e si cerca in
questi mesi di far «ripartire i consumi» senza tener conto che le Persone (scritto con la P maiuscola, perché sono Persone critiche attive e non
passive) hanno aperto di più gli occhi.
Oltre al fatto di constatare che nel portafoglio
hanno meno soldi per i consumi, le Persone hanno
criticamente capito che certi acquisti non sono
necessari, e il tutto senza penalizzare la loro soddisfazione, anzi coltivando una più attenta e selettiva scelta per ciò che è necessario e che contemporaneamente fa piacere, anzi fa persino più piacere di prima.
Questo aspetto non è affatto da sottovalutare
per evitare di pensare di mirare ad una falsa ripresa o addirittura ad una stentata ripresa che
punta a falsi obiettivi che erano stati costruiti con
visioni - virtuali - di un consumismo sempre in
crescita forzata.
Gli Economisti (scritto con la E maiuscola, perché mi riferisco a quelli veri, che si distaccano dagli altri, costruiti ed impostati su vecchie concezioni tradizionali) devono analizzare questo nuovo sviluppo dell’Economia critica, che non si basa
più sulle false aspettative o su obiettivi ipotizzati
da tanti manager di vecchio stampo, ma sulle reali critiche esigenze e sulle attuali richieste delle
Persone.
Vivo quindi Consumo responsabilmente e non
consumo e quindi vivo irresponsabilmente.
S
56 anni, imprenditore, Torino
GIUSEPPE SAPONE CASERTA
Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York
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LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
LUCA RICOLFI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
enzi è un rabdomante, e ha
fiutato il clima del paese. Ha
capito che oggi si possono dire e fare cose impensabili fino a pochi anni fa (in questo
aiutato dall’istinto conformistico dei
media, che si sono immediatamente allineati al novello principe). Si possono criticare i sindacati, si possono stigmatizzare i disoccupati che cumulano sussidio
e lavoro nero, si può tagliare la spesa
pubblica per ridurre le tasse, si può parlare di flessibilità sul mercato del lavoro,
si può criticare la magistratura (vedi la
ferma difesa dei politici «solo» indagati),
si può dare dei «professoroni» ai vati della cultura progressista. E infine, eresia
massima: si può essere d’accordo con
Berlusconi su alcune cose, e comunicare
in modo ancora più berlusconiano di lui.
Il verbo renziano ammalia il popolo di
sinistra, stanco della vecchia guardia e
da sempre addestrato ad adeguarsi, e
non lascia indifferente il popolo di destra, deluso da Berlusconi e compiaciuto
che molti dei propri sogni siano entrati
nell’agenda del nuovo premier. Si potrebbe pensare che, alla base del successo di Renzi, vi sia prima di tutto la sfiducia nella casta che ha retto il paese fin
qui. Ma questo è vero solo fino a un certo
punto. Chi non ne può più del Palazzo e
della classe dirigente, più che a Renzi
tende a guardare a Grillo. Il consenso di
cui gode Renzi ha una base più profonda,
anche se forse non del tutto consapevole.
Quel che con Renzi viene finalmente al
pettine è il nodo del conservatorismo
italiano, una sindrome che affligge il paese da almeno trent’anni e che ha caratterizzato, ormai possiamo dirlo, non solo la
destra (da cui forse ce l’aspettiamo di
più) ma anche la sinistra. Un conservatorismo che ha bloccato il paese sia sul
terreno delle regole sia su quello delle
grandi riforme economico-sociali. Mentre grandi paesi come il Regno Unito, gli
Stati Uniti, la Germania, sia pure con
metodi e tempi diversi, attuavano le riforme radicali di cui avevano bisogno, e
anche per questa via modernizzavano la
sinistra (si pensi a Clinton, Blair e
Schroeder), l’Italia si baloccava tra una
rivoluzione tradita (quella liberale di
Berlusconi) e un riformismo mai veramente decollato (quello dell’Ulivo di
Prodi). È innanzitutto per questo, perché siamo indietro di un quarto di secolo, e non per ignoranza o giovanile spensieratezza che il ministro Maria Elena
Boschi può oggi permettersi di polemizzare con i venerati maestri alla Rodotà,
fino a spingersi a dire che in questi trent’anni «le continue prese di posizione dei
professori» hanno «bloccato un processo di riforma che oggi invece non è più
rinviabile per il nostro paese».
Naturalmente non è così, il ministro
sopravvaluta ampiamente il potere dei
professori. E tuttavia c’è anche del vero,
nell’incauta e semplicistica affermazione del ministro delle Riforme. È vero, ad
esempio, che l’incapacità della sinistra
di rinnovarsi e di uscire dalla trappola
dell’antiberlusconismo, un’incapacità di
cui il primo responsabile è il ceto politi-
I FETICCI
ABBATTUTI
DAL PREMIER
R
er aver sempre lottato contro il fanatismo
e la ciarlataneria e in
favore dei diritti dei malati». Con
questa supermotivazione il rettore Gianluca Vago, nel 90° anno
dell’Università degli Studi di Milano, ha conferito allo scienziato
Silvio Garattini la laurea honoris
causa in chimica e tecnologia
farmaceutiche.
Martedì 11 febbraio, nell’aula
magna la cerimonia è solenne;
alla fine gran sorrisi quando Garattini, 85 anni magnificamente
portati (è nato a Bergamo nel novembre 1928) riceve da Vago in
dono una dolce vita color bianco.
Da anni è la sua divisa e, a pensarci bene, quel golf rispecchia il
personaggio: sobrio, netto, chiaro. Fondatore-presidente dell’Irccs, Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” (in
oltre 50 anni di attività sotto la
sua direzione ha prodotto oltre
250 volumi e 15 mila pubblicazioni scientifiche su chemioterapia,
cancerologia, neuropsicofarma-
«P
lano il linguaggio del
dubbio e della ricerca,
e non amano arringare
le folle. Fra questi ultimi, siano essi economisti, politologi, sociologi
o giuristi, da almeno
vent’anni le posizioni
che dominano la scena
parlano di modernizzazione, di cambiamento, di riforme radicali, non certo di conservazione del patrimonio e delle conquiste irrinunciabili della
sinistra. Dalla commissione Onofri (1997) alla
commissione Muraro
(2007), per citare solo
due esperienze significative, il mondo degli
studiosi è più che mai
schierato dalla parte
del cambiamento, e immune da ogni rimpianto per la sinistra che fu.
Ecco perché il nodo
dei «professori» è delicato. Ci sono professoIllustrazione di Irene Bedino
ri di tipo-vate (gli intellettuali, o venerati maco, è stata spesso, molto spesso, alimenta- estri), e professori di tipo-Archimede (gli
ta e ingigantita non già dai professori in studiosi, gli esperti). Entrambi non hanno
quanto tali, ma da una élite di intellettuali un rapporto del tutto armonico con Renzi.
in senso lato. Una élite progressista fatta La differenza cruciale, però, è che i primi
di professori, scrittori, magistrati, registi, temono che Renzi abbia successo, i seconartisti, comici, attori, giornalisti, intima- di che fallisca. I primi diffidano delle idee
mente convinti della propria superiorità di Renzi, i secondi dubitano della sua camorale e civile, e irresistibilmente attratti pacità di metterle in atto.
dall’idea che il proprio compito, anzi la
Quel che accomuna profondamente i
propria missione, non sia semplicemente due tipi è il desiderio di essere ascoltati
di far bene il proprio mestiere, bensì di in- dal principe. I professori-guru non si casegnare al paese come vivere e che cosa pacitano che la politica abbia smesso di ripensare. Un magistero, quello dei venerati conoscere il loro ruolo di guida morale e
maestri (così li chiamava il compianto Ed- spirituale. I professori-esperto si stupimondo Berselli), che effettivamente ha fi- scono che la politica paia non aver bisogno
nito per inchiodare la sinistra ai suoi miti del loro supporto tecnico e di conoscenza.
e ai suoi riti, con un danno incalcolabile Gli uni vorrebbero indicare al principe i
per il paese non meno che per la sinistra fini dell’azione politica, gli altri mettergli a
stessa. Già, perché una cosa bisognerà disposizione i mezzi per realizzarli.
La mia sensazione è che entrambi si ilpur dirla una buona volta: se oggi l’Italia è
un paese profondamente diseguale, con ludano. La politica è per sua natura autouna frattura abissale fra garantiti e non referenziale, Renzi o non Renzi. Può fingegarantiti, con i giovani e le donne sistema- re di ascoltare i venerati maestri (come faticamente tenuti ai margini del mercato ceva in passato), ma alla fine tira dritto
del lavoro, con uno Stato sociale dispensa- per la sua strada. Può avere bisogno degli
tore di privilegi e avaro di servizi, è anche esperti, ma solo quando è con l’acqua alla
perché per decenni ci siamo tenuti questa gola, e comunque sempre e solo dei «suoi»
sinistra, miope e conservatrice.
esperti. In questo, le cose non sono molto
Da questo punto di vista Renzi e i suoi cambiate, semmai sono diventate più
hanno ragioni da vendere. Dove invece, a chiare. Gli intellettuali e i tecnici, i maestri
mio parere, stanno prendendo un abba- e gli specialisti, la politica li ha sempre
glio è quando, parlando genericamente di usati, ma non li ha mai ascoltati davvero (e
professori, non colgono la differenza fra qualche volta è stato un bene). Solo un
l’élite degli intellettuali, che parlano il lin- grande narcisismo, e una certa dose di inguaggio della certezza e della superiorità genuità, possono far credere ai professori
morale, e la massa degli studiosi, che par- che il loro ruolo possa cambiare.
Di profilo
CHIARA BERIA
DI ARGENTINE
Loscienziatochediceno
allalegalizzazionedelledroghe
cologia etc etc; all’Irccs si sono
specializzati 4 mila giovani laureati e tecnici) Garattini, dal caso Di Bella al più recente Stamina, ha sempre fatto sentire la
sua voce rivendicando la validità
del metodo scientifico al fine di
proteggere i malati e le loro famiglie da pericolose illusioni, fanatismi vari se non da spregiudicati profittatori.
Un forte impegno che insieme
a una vera messe di incarichi&onori (l’elenco occupa più
pagine) gli ha fruttato non pochi
nemici e polemiche. C’è chi l’ha
definito una sorta di guru del farmaco accusandolo di difendere
sempre gli interessi della potente industria farmaceutica. «Attacchi, critiche? L’importante è
non arrendersi e avere costan-
za», sorride il professore. «La
mia teoria è che quando si sostiene una cosa all’inizio hai tutti
contro. Piano piano qualcuno si
convince. Quando poi si dimenticano chi è stato a dirlo per primo
allora hai ottenuto il successo».
Teoria che Garattini applica
anche sul fronte del contrasto alla diffusione delle droghe. Estraneo alle sterili polemiche ideologiche che si alternano a un clima
d’indifferenza se non di sostanziale resa Garattini non nasconde di essere contrario alla legalizzazione della cannabis anche
per uso medico e bolla come
«l’ennesimo pasticcio nel campo
della salute» l’ultima decisione
della Regione Abruzzo di consentirne l’uso per alcune malattie, dal glaucoma alla sclerosi
Lettere e Commenti .27
.
L’AQUILA, IL SISMA
E GLI ERRORI
DA NON SCORDARE
MARIO TOZZI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
a L’Aquila non va dimenticata neanche per quanto accaduto immediatamente prima del terremoto, la sequenza sismica che, però solo a posteriori, possiamo oggi leggere come
precursore della scossa principale. In Italia abbiamo
registrato altre sequenze analoghe, per esempio al
massiccio del Pollino (fra Calabria e Lucania), dove
le scosse durano da anni e non sappiamo se ad esse
seguirà una scossa superiore a quella di magnitudo
5 già registrata nel 2012. E non possiamo saperlo oggi come non lo sapevamo ieri, con buona pace di chi
si ostina a ritenere prevedibili i fenomeni naturali
più nascosti all’osservazione diretta che ci siano sulla faccia della Terra. Parlare di previsione di sismi,
oggi, distoglie dal vero obiettivo che è e deve essere
la prevenzione: una casa ben costruita salva la vita, a
prescindere dal momento in cui il terremoto arriva.
Il terremoto de L’Aquila è stato l’unico caso al
mondo in cui esperti e scienziati (cui, al massimo, si
può imputare di aver mal comunicato, ma in tutto il
mondo i ricercatori avrebbero dato risposte simili)
sono stati condannati in primo grado per aver tranquillizzato la popolazione. E che dovevano fare, spingere l’intero Abruzzo appenninico a trasferirsi al
mare? Come se la colpa dei morti fosse loro e non di
chi ha costruito male e di chi ha controllato peggio,
non intervenendo per decenni.
Quello de L’Aquila è un terremoto che non possiamo dimenticare neanche per il dopo: una questione
malposta fino dall’inizio, quando un sempre sorridente presidente del Consiglio e la Protezione Civile
Nazionale (che organizzava, in quel periodo, anche il
G8 alla Maddalena e la festa di San Giuseppe a Copertino) ci raccontavano che la ricostruzione era già
iniziata, ad appena qualche mese dai crolli. Era una
bugia, fra le tante la più odiosa, perché illudeva chi
aveva appena subìto la catastrofe che fosse finito in
poco tempo e che si potesse evitare la fase del container dopo quella delle tende. Ora, possiamo mettere in opera moduli abitativi provvisori (così si chiamano) molto più confortevoli dei container dell’Irpinia (1980), ma non c’è alcun modo di passare direttamente dalle tendopoli alla ricostruzione vera, in nessun dopo terremoto in nessuna parte del mondo. Le
avveniristiche new town de L’Aquila si stanno rapidamente degradando, nessuno sfollato ci vuole vivere per sempre e rimarranno a imperitura memoria
di ciò che non si deve fare in nessun caso dopo un
terremoto: stornare denari pubblici che, invece, sarebbero poi utili nella vera ricostruzione. Nei cinque
anni passati, poi, sono emersi i problemi tipici dei
sismi italiani: ricostruire nello stesso tempo case e
monumenti, visto che anche il tessuto economico
basato sul turismo deve riprendersi? Ma anche impietosi paradossi tutti italici: le macerie sono rifiuti
speciali? E come vanno smaltiti? Mentre L’Aquila, di
fatto, non esce ancora dall’emergenza.
No, non possiamo dimenticare il terremoto del
2009, non solo per chi ha perduto la vita in un modo
niente affatto governato dal fato e per chi è sopravvissuto, ma anche per tutti gli italiani di domani, che
devono sapere di popolare un territorio in cui il rischio naturale è accresciuto o addirittura creato dagli uomini.
M
multipla. «Non è questione di
preconcetti», spiega.
«La morfina viene usata quotidianamente - e per fortuna - per
tanti malati. Il punto è che, finora, non esistono studi rilevanti
che provino come la cannabis abbia effetti benefici e comunque
più importanti di quelli di molti
antidolorifici che abbiamo già a
disposizione. Non solo. L’altro dato su cui riflettere è che la cannabis una volta aveva un basso contenuto di tetraidrocannabinolo
oggi invece in quella in circolazione la quantità di principio attivo può superare il 50%. E’ quindi
un prodotto sempre più nocivo
che ha marcati effetti sul sistema
nervoso centrale come ormai
hanno ben documentato ricerche condotte in vari Paesi. Mi
sembra», attacca Garattini, «che
l’enfasi con la quale si sostiene
l’uso medico della cannabis nasconda una malizia: visto che la
cannabis è così buona perché
non legalizzarla? Mentre invece
bisognerebbe avere una maggio-
re regolamentazione delle droghe legalizzate, alcol e tabacco!».
Silvio Garattini parla forte delle molte ricerche condotte dall’Irccs non solo sugli effetti dannosi delle sostanze tossiche ma
anche sul mutamento dei consumi. Dati ottenuti persino misurando con tecniche originali («Ci
hanno contattato per conoscere i
nostri metodi anche dalla Casa
Bianca!») i liquidi in vari punti
del percorso delle fogne di città
come Milano o Perugia. Tra i risultati un identikit più preciso
del tossico di questi giorni di crisi
che più che tirare la costosa cocaina (consumo diminuito del
40%) s’imbotte di anfetamine e
della pericolosa ketamina; e sulla
Rete - la nuova piazza - trova sostanze psicoattive mascherate
da prodotti comuni. Pasticche e
alcol. Lectio magistralis di Garattini: «Solo con la cultura, informando i giovani, andando nelle
scuole eviteremo di avere una generazione di tossicodipendenti.
Nessuno è senza responsabilità».
T1 CV PR T2
SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 28
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
Lunedì Gergiev alla Scala per l’Airc
Lunedì alle 21 il Teatro alla Scala rinnova la sua ospitalità
per il tradizionale concerto dell’Associazione Italiana per la
Ricerca sul Cancro. Il Maestro Valery Gergiev dirige la
London Simphony Orchestra, pianista solista Daniil
Trifonov. programma raffinato e spettacolare: il Concerto
per pianoforte e orchestra n.2 Op. 21 di Chopin è al centro
della serata, racchiuso tra Les offrandes oubliées di Olivier
Messiaen e la Sinfonia n.2 di Aleksandr Skrjabin.
CULTURA
SPETTACOLI
.
29
&
EGLE SANTOLINI
reparatevi, dopo l’invasione dei vampiri è in arrivo
la carica delle sirenette.
Sofia Coppola ha annunciato il suo nuovo film, e
cioè una trasposizione più adulta e
sexy della favola di Andersen, prodotta dalla Universal: ma per sapere
bene di che si tratti passerà ancora
qualche tempo. Già dal 6 maggio, invece, scatta negli Stati Uniti e nel
mondo l’operazione Waterfire Saga,
targata Walt Disney, organizzata con
impressionante spiegamento di forze
e incentrata su un ciclo di quattro romanzi per young adult affidati dalle
teste d’uovo di Burbank alla scrittrice Jennifer Donnelly.
Il primo s’intitola Deep Blue e introduce la protagonista della saga,
Serafina detta Sera, sirena adriatica
e teenager, principessa ereditaria
della monarchia matriarcale di Miromara. Dopo un prologo onirico, l’incipit del libro la coglie al risveglio di
una giornata cruciale, quello del suo
Dokimì, ossia della cerimonia iniziatica che ne deciderà il futuro. «Le dita sottili e carnose degli anemoni solleticarono Serafina mentre si alzava
dal letto. Si infilò una vestaglia di bisso ricamata d’oro, con inserti di madreperla e scaramazze. Le sue squame, del colore vivo e lucente del rame
nuovo, scintillavano nella luminosità
sottomarina. Le ricoprivano la coda
e il torso e si combinavano a meraviglia col riflesso più scuro dei suoi capelli». È in arrivo la canta magus,
cioè la sirena insegnante di canto: sì,
insieme a molti altri sapori c’è una
cert’aria alla Harry Potter. E la trama
vira quasi subito al dark, con una
freccia avvelenata che colpisce la
madre di Sera, la regina Isabella.
P
UN’EROINA GUERRIERA
«Come in “Hunger games”
è importante dare alle ragazze
modelli di ruolo significativi»
Al sito waterfiresaga.com, un sofisticatissimo book trailer già fissa i
canoni estetici della tetralogia: le sirene sono creature flessuose, eleganti, ben truccate. Comunicano con gli
amici tramite conchiglie private che
ricordano WhatsApp e hanno pet
molto di moda e molto coccolati che
però sono polipi e non chihuahua.
Appartengono a gruppi etnici diversi: come le ragazze copertina di
un’edizione internazionale di Teen
Vogue, e per esempio l’amica del cuore della protagonista, Neela, è
una bellezza indiana in sari,
molto aggraziata e forse
intimidita da un’educazione maschilista,
ma corredata di un
gran senso dell’humour che, ci anticipa
l’autrice, nelle prossime puntate scopriremo
da che trauma la protegga. Nulla a che vedere
con la Lighea di Tomasi
di Lampedusa, che parla
greco, dalla risata «gutturale, velata, risuonante di
armonici innumerevoli»: le
nuove tritonesse Disney hanno
poco di ferino e di divino. Però l’archetipo da cui discostarsi era soprattutto quello zuccheroso della ragazzina in coda e bikini, e infatti «abbiamo cercato di creare un mondo intorno a loro, con un’iden-
Jennifer Donnelly
è l’autrice di un
ciclo di romanzi
per young adult,
la Waterfire Saga:
il primo libro
s’intitola Deep
Blue e introduce la
protagonista
«L’ispirazione me l’ha data
una mostra di Alexander
McQueen. Un video mi ha
emozionato: una ragazza
sprofondava nell’oceano,
avvolta in abiti meravigliosi.
Poteva essere un personaggio
scespiriano, Viola oppure Ofelia.
Quando la Disney mi ha
proposto un progetto sulle
creature del mare l’ho preso
come un segno del destino»
Hollywood stregata
dal canto delle sirene
Dopo i vampiri arrivano le fanciulle marine
Guida la carica la “Waterfire saga”
scritta da Jennifer Donnelly per la Disney
In principio fu
la sirenetta di
Hans Christian
Andersen che fa
la guardia alla
baia di
Copenhagen.
Poi venne la
versione
cartoon con
Ariel della
Disney
tità più consapevole».
Le animazioni al computer sembrano un naturale preludio al film, che
Donnelly ancora non conferma: «La
decisione non è nelle mie mani, ma di
certo mi piacerebbe». Arriveranno, intanto, le app, i videogiochi, i libri illustrati. Autrice di una trilogia pubblicata anche in Italia da Sonzogno, I giorni
del tè e delle rose, Come una rosa d’inverno e La rosa selvatica, per cui è arrivata
nelle classifiche del New York Times, e
di un thriller ispirato allo stesso caso di
cronaca evocato da Theodore Dreiser
in Una tragedia americana, Donnelly
racconta di aver incontrato le sirene in
un momento di vuoto d’ispirazione.
«Per tenere a bada l’inquietudine sono
andata in treno a New York per la mostra del Met su Alexander McQueen.
IL PROGETTO DI SOFIA COPPOLA
Una trasposizione più adulta
e sexy della favola di Andersen
prodotta dalla Universal
La regista Sofia Coppola,
dopo aver reso pop la regina Maria
Antonietta, renderà sexy
la sirenetta di Andersen
Nell’ultima sala, un video mi ha emozionato: una ragazza sprofondava nell’oceano, avvolta in abiti meravigliosi.
Poteva essere un personaggio scespiriano, Viola oppure Ofelia. A casa, mio
marito mi ha detto che aveva chiamato
dalla California il mio agente, e che la
Disney voleva coinvolgermi in un progetto che riguardava le creature del
mare. L’ho preso come un segno del
destino». La sua eroina è una guerriera come la Katniss di Hunger Games,
«perché è importante raccomandare
agli adolescenti che la forza non è innata ma si può conquistare, e dare alle ragazze modelli di ruolo significativi»,
mentre i maschi-tritoni per il momento appaiono un po’ fatui: Mahdi, lo sposo promesso, si sbronza e flirta con le
altre sirene, mentre potrebbe darci
grandi soddisfazioni un personaggio
chiamato Blu. C’è molta Venezia, vista
con l’occhio incantato della non europea e considerata come una specie di
paese ibrido dove creature del mare e
della terraferma possono incontrarsi,
ed esperita di prima mano da Donnelly
che c’è stata un anno fa e non credeva
ai propri occhi. Tra qualche settimana
la scrittrice tornerà in Italia, a Torino,
per il Salone.
twitter @esantoli
R
30 .Spettacoli
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
Teatro Carlo Felice
il caso
MARINELLA VENEGONI
LONDRA
O
ltre al talento, alla fama e ai conseguenti conti
stratosferici, Mick Jagger e Paul
McCartney hanno in comune
fratelli minori musicisti pure
loro, ma che volano basso e si
accontentano di vivere all’ombra di congiunti tanto ingombranti. Da qualche giorno
è passato da Milano in conMike McCartney, classe 1944, gira l’Europa in un tour
Sul palco Mitch canta le canzoni di Sinatra ed
certo Chris Jagger, vaga soinopinatamente intitolato «Sex, Drugs & Rock’n’Roll (I wish!)»
è stato in tour in Costa Azzurra e Liguria
miglianza fisica e 67 anni non
portati bene come fa Mick
con i suoi 70. Chitarrista da
concertini acustici, viaggia
col trasporto del cognome, ad
esibirsi anche fuori Inghilterra, ma su voli di linea. Proprio
come lui, sta girando in tour
ma per ora solo in patria Mike
McCartney, classe 1944, fratello di poco minore del prode
Sir Paul, e fa la sua piccola
parte nella storia della musica: il concerto s’intitola inopinatamente Sex, Drugs & Rock’n’Roll (I Wish) (concetto
molto da terza età), e ha da
poco rispolverato il cognome
di famiglia, dopo una vita passata nelle vesti più dimesse di Cartney, un altro artista però
Mike McGear. Tanto era inu- italiano, anche lui di lunga navitile, nelle interviste la prima gazione, Luigi Grechi, ha agdomanda era sempre su Paul, giunto il proprio cognome De
che ti nascondi elegantemen- Gregori a quello della madre,
te a fare?
che era diventato il suo marI due fratelli e le due star, chio di fabbrica: in famiglia avesia chiaro, si amano: Mick ha va cominciato lui con la musica,
preso parte all’ultimo disco di a metà dei ‘60, al celebre FolkChris cantando Diamond and studio, essendo il primogenito.
Pearls, mentre
L’esplodere della
il baronetto
IL PADRE DI AMY poetica tormenPaul ha regala- Ex tassista londinese tata di Franceto nel tempo a
sco, di 7 anni più
diventato crooner giovane, lo ha raMike varie cansull’onda della figlia dicato in territozoni.
Gli inglesi
ri diversi, più visono decisamente propensi cini al country e alle ballads.
alle vocazioni familiari. Si Hanno collaborato pochissimo,
pensi a Mitch Winehouse, già si ricorda Il bandito e il campiotassista, padre della povera ne, ormai del ‘90, scritta da LuiAmy: mentra questa era an- gi e cantata da Francesco.
cora in vita e perseguitata
Fratelli-artisti equivale a sidalle proprie drammatiche lenzio, a qualche imbarazzo, se
paranoie davanti all’occhio uno dei due è troppo famoso. I
dei media, lui si è rimesso a rapporti rifuggono le scene, si
cantare, come faceva quando fermano all’affetto privato. Se
era giovane, nei club di Lon- invece c’è un qualche saliscendi
Il fratello ster ad ammazzarsi quasi fisi- diciotto anni di fruttifere risse
dra. Non che se ne sia dato un di fama, possono essere dolori.
di Jagger camente dietro il palco, a Parigi continue prima di separarsi.
giudizio del tutto positivo, Negli ‘80, nascosta dietro un siChris, classe nel 2009. Durante l’ennesima liVengono in mente fratelli
umanamente: è stato visto co- pario a Saint-Vincet, ho assistime un opportunista, con le to a una scena poco edificante 1947, qualche te fra Noel e il minore Liam, più antichi della musica popogiorno fa era questi per dispetto spaccò una lare. Fratelli bambini come i
sue esibizioni televisive men- di Edoardo Bennato che faceva
in concerto delle chitarre più amate del fra- Jacksons 5, guidati con mano
tre la figlia percorreva la pro- i capricci perché nella serata tv
a Milano tello: risultato, fine degli Oasis di ferro dal padre, come la biopria via crucis; si è in parte c’era in scaletta pure suo fratelriabilitato con le attività be- lo Eugenio: «Se va lui per primo
e successiva promozione, negli grafia di Michael Jackson ha
nefiche legate alla Fondazio- io non canto», mi sembrò il senultimi cinque anni, dell’attività raccontato: insieme, i sopravne intitolata ad Amy.
so dello sbrocco. Miserie sulle
di ciascuno dei due, basata qua- vissuti non sono nemmeno riuNon è facile essere parenti quali sarebbe anche giusto sorsi esclusivamente sulle cattive- sciti a mettere su il tributo che
di una star, e fare lo stesso volare, se non fossero arrivati
rie reciproche, e sullo slogan avevano annunciato alla mormestiere. Come Mike Mc- poi i famosi Oasis da Manche«Oasis mai più». Il tutto, dopo te di Michael.
Il fratello dell’ex Beatle
Il papà di Winehouse
Da Jagger a McCartney
il rock è roba di famiglia
Chris e Mike, vissuti all’ombra dei fratelli, ora hanno carriere soliste
In Italia sorte simile per l’altro De Gregori e il Bennato più giovane
Gran successo
per la lirica
in streaming
GIANGIORGIO SATRAGNI
GENOVA
L’opera sul web avanza anche in Italia. Il Carlo
Felice di Genova è il primo ad aver creato un
canale tutto suo, che sta perfezionando, e offre
live concerti e spettacoli in forma gratuita. Stasera va in onda La bohème di Puccini, l’indirizzo
è www.streamingcarlofelice.com. Il teatro ligure balza così all’onore della cronaca per aver
trovato nelle nuove tecnologie il riscatto da un
profondo rosso finanziario e da una crisi artistica senza precedenti. Ora le cose vanno meglio
su entrambi i fronti, anche grazie all’impegno di
Fabio Luisi, genovese in carica all’Opera di Zurigo e direttore principale al Met newyorchese,
che mise il suo prestigio a servizio dell’istituzione e del web. Pagliacci di Leoncavallo, regia di
Zeffirelli, fu nell’aprile 2011 la prima opera che
un teatro italiano mandò in diretta su internet.
Il Belpaese sconta, al solito, un perenne ritardo anche tecnologico. Nel frattempo, però,
qualcosa si è mosso. E’ il caso del progetto OperainWeb che Telecom Italia ha stretto con il Petruzzelli di Bari, anch’esso in fase economica
delicata, diffondendo sul web il Rigoletto di Verdi, nel maggio
2013, e La sonnambula di Bellini nel settembre scorso. Entrambi gli spettacoli restano
disponibili fino
a settembre
2014 sul sito Telecom. Anche
La Fenice di Venezia, molto
avanzata quanto a marketing e
merchandising,
La Boheme in prima stasera
è sbarcata sul
web, ma sul sito
europeo che iniziò a trasmettere concerti prima di tutti, ovvero medici.tv. Lì a novembre è
andata in onda la rara Africaine di Meyerbeer,
prodotta in vista del 150° dalla morte del compositore. Doveva passare anche su Rai5, che al
momento non può trasmetterla in quanto priva
di sottotitoli italiani; però anche il sito del canale tv si è in parte avvicinato all’opera live, associandosi alla trasmissione planetaria della Traviata scaligera dell’ultimo Sant’Ambrogio. Che
però non si poteva vedere attraverso provider
stranieri per questioni di diritti.
Dopo i concerti live, più facili da realizzare,
consueti gli appuntamenti con l’Orchestra Nazionale Rai o l’Accademia di Santa Cecilia, si
rafforza dunque l’opera sulla rete. I genovesi navigano con apparente vento in poppa. Avviano
una collaborazione con il Centro Ricerche Tecnologiche Rai di Torino, grazie a cui la Bohème
sfrutterà, per la parte audio, un solo microfono
sferico dotato di 32 capsule che captano e riproducono la spazialità del suono. Il barbiere di Siviglia di Rossini, in programma a giugno, utilizzerà invece per la prima volta in una diffusione
internet il sistema surround multicanale 5.1.
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
FULVIA CAPRARA
INVIATA A BOLOGNA
ella foresta amazzonica
minacciata da feroci distruttori di verde, gli
animali, tutti uniti, fanno la forza, e possono
perfino cambiare il corso degli eventi. A patto, però, di mantenere integra la loro natura libera e selvaggia,
quella che, indelebilmente, traccia il
confine tra l’uomo e la bestia. Insomma, per salvarsi bisogna rinunciare a
qualcosa, e il primo a imparare la lezione è proprio Blu, pappagallo a rischio estinzione, dotato di magnifiche piume color cielo e ormai viziato
dal consumismo al punto da preferire alla vecchia, classica noce, la colazione a base di soffici pancake ricoperti di panna. Un’eresia. Come quella di affrontare il viaggio nella jungla
dove è nato, munito di Gps, e, per di
più, con il marsupio allacciato in vita,
proprio come fanno i turisti di tutto il
mondo. No, nel secondo capitolo della saga di Rio ( Rio 2 - Missione Amazzonia dal 17 nelle sale dopo l’anteprima al Future Film Festival diretto da
Oscar Cosulich e Giulietta Fara in
chiusura domani), Blu deve recuperare il rapporto con le proprie radici,
imparare a combattere, e farsi finalmente rispettare dal suocero, Eduardo, padre dell’adorata compagna
Gioiel e autorevole patriarca della
comunità dei suoi simili: «I temi al
centro del film - dice il regista Carlos
Saldanha, ospite d’onore della rassegna bolognese - sono i valori familiari
e la salvezza dell’ecosistema, due cose che in questo momento sono, per
motivi diversi, in pericolo».
Ma naturalmente non è tutto. Sulla scia del primo, straordinario successo (Rio ha incassato in tutto 486
milioni di dollari), il secondo capitolo
della serie («non sappiamo se ci sarà
un terzo film, dobbiamo vedere prima come sarà accolto questo»), si
legge la grande attesa per i prossimi
Mondiali di calcio e la sensazione di
assistere a un mega spot sul tema
World Cup è rafforzata dalle prime
sequenze della pellicola, illuminate
da magnifici fuochi d’artificio: «Prima di tutto c’è l’omaggio al Brasile, il
Paese in cui sono nato, e quindi anche
al calcio che ne è parte integrante. Il
pallone c’era anche nell’altro film, prima a mano, poi al computer, sempre
stavolta c’è un po’ di più, ma la coinci- cercando di raggiungere il mix ideale
denza con i Mondiali non c’entra, sta- tra movimenti realistici e movimenti
vamo lavorando a Rio 2 da molto pri- da cartoon, il tutto senza dare troppa
ma». Per realizzarlo (in 3D) racconta importanza al 3D: «Per me la cosa imSaldanha, regista anche, insieme a portante è che la gente si senta a proChris Wedge, delprio agio, non mi
la saga dell’Era
PROFUMO DI MONDIALI piace quando il 3D
glaciale, ci sono «C’è l’omaggio al Brasile, il mio viene usato per colvoluti quasi tre
pire o scioccare,
Paese e quindi anche al calcio preferisco che seranni e mezzo,
che ne è parte integrante» va semplicemente a
tempi relativamente brevi per
portare il pubblico
l’animazione: «Volevo un’ambienta- dentro la storia».
zione diversa dal film precedente e
Una storia raccontata naturalmenho pensato fosse una buona idea al- te a ritmo di musica, imprescindibile
lontanarsi dalla città. Abbiamo co- elemento del made in Brasile: «Il priminciato studiando le caratteristiche mo film era centrato sul Carnevale,
della foresta, le specie che la abita- quindi all’insegna della Bossa Nova e
no...». Dalle idee si passa al disegno, del Samba, stavolta ho voluto esplora-
Il regista Carlos
Saldahna
con i personaggi
di «Rio 2 Missione
Amazzonia»
dal 17
nelle sale
italiane
dopo
l’anteprima
al Future Film
Festival
diretto da
Oscar Cosulich
e Giulietta Fara
in chiusura
domani
N
“Rio” va in Amazzonia
per riscoprire le radici
Austria. Vienna. 1948. One child of a large family with a homemade doll © David Seymour / Magnum Photos
Il regista Saldanha: al centro del film due valori
in pericolo, la famiglia e la salvezza dell’ecosistema
re altri ritmi e sonorità, puntando soprattutto sul Nord-est del Paese». Così, ad accompagnare voli acrobatici e
spericolate coreografie, ecco le musiche e le voci di Bruno Mars, Anne Hathaway, Sergio Mendes, Milton Nascimiento, Barbatuques, Philip Lawrence: «La musica è un linguaggio universale, volevamo sperimentare i ritmi
più diversi e l’abbiamo fatto, penso
che la colonna sonora sia particolarmente sofisticata e divertente».
A differenza di molti cartoon degli
ultimi anni, Rio 2 punta a recuperare il
pubblico base dell’animazione, i più
piccoli: «Non saprei dire se è esattamente così. Il tono prevalente è la
commedia e l’obiettivo è sempre rivolgersi a tutti i tipi di spettatori. Posso
dire, però, che quando faccio un film,
tendo prima di tutto a divertire me
stesso, se certe cose mi fanno ridere le
metto nella storia, altrimenti no». In
Italia Rio2 uscirà con le voci italiane di
Fabio De Luigi (Blu), Massimo Lopez
(il neo-nonno Edoardo), Pino Insegno
(Rafael), il tutto con buona pace di divi
del calibro di Jesse Eisenberg, Jamie
Foxx, Rodrigo Santoro, solo per citarne alcuni: «Non ho il controllo delle
versioni doppiate che escono nei diversi Paesi, ma ci sono abituato e, anche
se, ovviamente, il mio film è quello in
inglese, credo che il doppiaggio svolga
una funzione importante. Serve ad
adattare i contenuti del film ai vari luoghi in cui verrà proiettato. Anzi, sono
convinto che per l’animazione il doppiaggio vada bene, molto meglio che
per i film con attori in carne ed ossa».
.
Spettacoli .31
Cannes,iGrimaldi
boicottanolaprima
di“GracediMonaco”
GENOVA
Il film aprirà il prossimo Festival di
Cannes, il 14 maggio, ma la famiglia
Grimaldi ha deciso di non assistere
alla proiezione di Grace di Monaco,
con Nicole Kidman nel ruolo della
protagonista. È deciso: il principe
Alberto II e le sorelle, Caroline e
Stephanie, boicotteranno il lungometraggio di Olivier Dahan perché
non approvano il modo in cui la vita della madre, Grace Kelly, la
splendida attrice americana diventata principessa sposando Ranieri
III nel 1956, è stata portata sul
grande schermo.
Stando al New York Post, ripreso
da Le Figaro, il motivo di tanta disapprovazione starebbe nel ritratto
di Ranieri III che traccia il regista
francese (lo stesso che ha girato il
pluripremiato La vie en rose sulla vita della cantante Edith Piaf con Marion Cotillard, premio Oscar per la
Nicole Kidman è Grace Kelly
migliore attrice). Alberto II, diventato reggente nel 2005, alla morte
del padre, «teme che il film dia
un’immagine negativa del padre e lo
mostri come un leader che controllava la vita della madre in tutto e
per tutto», scrive il giornale. «Il problema - riporta Le Figaro - è che se
Grace ne esce glorificata, il principe
è dipinto come debole, unilaterale e
possessivo verso la moglie».
Il film si focalizza sul periodo in
cui l’icona di Hollywood è diventa
principessa, e in particolare affronta il dilemma se accettare il nuovo
ruolo che Alfred Hitchcock le propone per Marnie (poi affidato a Tippi
Hedren) o se lasciare il cinema e dedicarsi esclusivamente alla sua nuova vita, in un momento storico non
facile per il Principato. Sono i mesi
turbolenti tra il 1961 e il ’62 in cui il
principe Ranieri e l’allora presidente francese, Charles De Gaulle, si affrontarono in una disputa sulla tassazione. Alberto II e le sorelle avevano chiesto, invano, di effettuare delle modifiche alla sceneggiatura. A
film completato avevano anche
chiesto di poterlo visionare in privato, ma il produttore Pierre-Ange Le
Pogam si era rifiutato.
[S. N.]
“VOGLIO ESSERE NEL CUORE DELL’AZIONE”
Le immagini e la storia di uno dei fondatori dell’agenzia Magnum Photos
DAVID
SEYMOUR
Retrospettiva
Torino, Palazzo Reale
3 aprile - 14 settembre 2014
Orari: da martedì a domenica 9.30 - 18.30 / ultimo ingresso ore 18.00 (chiuso il lunedì)
Info: 02 61 83 62 87 / press@silvanaeditoriale.it / www.silvanaeditoriale.it
MINISTERO DEI BENI E DELLE
ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO
DIREZIONE REGIONALE
PER I BENI CULTURALI
E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE
con il patrocinio di
media partner
32 .Spettacoli
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
Programmi tv
I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi
del 5 aprile 2014
Rai 1
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Tg 1
Rai Parlamento Settegiorni Attualità
8.25 UnoMattina in famiglia
10.20 Linea Verde Orizzonti
11.15 I love you - Ama... e fa ciò
che vuoi Magazine
11.45 La prova del cuoco
13.30 Telegiornale
14.00 Easy driver Magazine
14.30 Le amiche del sabato
17.00 Tg1
17.15 A Sua immagine
17.45 Passaggio a Nord Ovest
18.50 L’eredità Game show
20.00 Telegiornale
20.30 Tg sport
20.35 Affari tuoi Game show
21.10 Carosello Reloaded
Rai 2
6.00
6.30
7.00
7.25
8.15
9.00
9.30
Videocomic
Real School Attualità
Incinta per caso Telefilm
Lassie Telefilm
Santo subito Attualità
Sulle vie di Damasco
Rai Parlamento Punto
Europa Attualità
10.00 Inside the world
10.40 Cronache animali
11.30 Mezzogiorno in famiglia
13.00 Tg 2 Giorno
13.25 Dribbling Sport
14.00 Voyager Factory
15.40 Sea Patrol Telefilm
16.25 Tg 2 Flash L.I.S.
16.30 Automobilismo: G.P. del
Bahrain - Qualifiche
18.15 Rai Sport 90° minuto
Serie B Sport
18.50 Countdown Telefilm
20.30 Tg2 20.30
Rai 3
8.05 Cortile Film (comm.,
1955) ★★★
9.30 L’Elisir del sabato
11.00 Tgr BellItalia Attualità
11.30 Tgr Prodotto Italia
12.00 Tg 3
12.25 Tgr Il Settimanale
12.55 Tgr Ambiente Italia
14.00 Tg Regione
14.20 Tg 3
14.45 Tg3 Pixel Attualità
14.55 Tg 3 Lis
15.00 Tv Talk Attualità
16.30 Hotel 6 Stelle Attualità
17.20 Rai Player
17.25 Pane quotidiano
17.50 Per un pugno di libri
18.55 Meteo 3
19.00 Tg 3. Tg Regione.
Tgr Meteo
20.00 Blob Videoframmenti
20.10 Che tempo che fa
Canale 5
Italia 1
Rete 4
Tg 5 Prima pagina
Traffico
Tg 5 Mattina
Dietro le quinte - Rodolfo
Valentino
9.15 Supercinema Il rotocalco d’informazione cinematografica
10.00 Melaverde Magazine
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg 5. Meteo.it
13.40 Il diritto di una madre
Film-tv
14.05 Amici Talent show
15.25 Il segreto Telenovela
16.10 Verissimo Attualità
18.50 Avanti un altro! Game
show Conduce Gerry
Scotti, affiancato da
Luca Laurenti
20.00 Tg 5. Meteo.it
20.40 Striscia la notizia
7.00 Cyber girls Telefilm
7.25 Til Death Telefilm
7.50 True Jackson, VP Telefilm
8.45 Glee Serie
10.30 Taking 5 - Una rock band
in ostaggio Film-tv
12.25 Studio Aperto. Meteo
13.00 Sport Mediaset
13.40 Grande Fratello - Live
14.05 Hot Shots! 2 Film
(comm., 1993) ★★
15.55 Sergente Bilko Film
(comm., 1996) con Steve
Martin, Dan Aykroyd
★★
17.45 Big Bang Theory Telefilm
18.15 Tom & Jerry Cartoni
18.30 Studio Aperto
19.00 Tom & Jerry Cartoni
19.15 Sky High - Scuola di
superpoteri Film
(comm., 2005) ★★
7.40 Miami Vice Telefilm
8.35 Hunter Telefilm
9.35 Magazine Champions
League
10.05 Il mondo di Giulio Reality
show
10.50 Ricette all’italiana
11.30 Tg 4 - Telegiornale
12.00 Detective in corsia
Telefilm
12.55 La signora in giallo TF
14.00 Lo sportello di Forum
Attualità
15.30 Come si cambia Celebrity
Reality show
16.10 11° Montecarlo Festival
de la Comedie Varietà
17.00 Poirot Film-tv
18.55 Tg4 - Telegiornale
19.35 Il segreto Telenovela
20.30 Tempesta d’amore
Soap opera
21.10
The Adventurer...
21.30
Black Thunder Sfida ad alta quota
21.10
Il commissario
Maigret
6.00
7.55
8.00
9.10
La 7
6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo.
Traffico
7.00 Omnibus - Rassegna
stampa Attualità
7.30 Tg La7
7.50 Omnibus meteo
7.55 Omnibus Attualità
9.45 Coffee Break Attualità
11.00 Otto e mezzo Attualità
11.30 Le invasioni barbariche
Attualità
13.30 Tg La7
14.00 Tg La7 Cronache
14.40 Le strade di San Francisco Telefilm
15.45 Joe Bass l’implacabile
Film (western, 1968)
★★★
17.45 L’ispettore Barnaby
Film-tv
20.00 Tg La7
20.30 Otto e mezzo sabato
21.15
Ti lascio
una canzone
21.05
Castle
21.30
Il sesto senso
21.10
Amici
TELEFILM. Dopo un colloquio con
★★
un’importante agenzia federale, Beckett è costretta a rivalutare i suoi obiettivi professionali e
privati. Intanto, la squadra indaga sulla morte di una giovane
CULTURA. Il viaggio nelle straordinarie capacità del cervello
umano si chiude con un’ultima
puntata dedicata alla connessione tra cervello e pancia. Conduce Donato Carrisi
TALENT SHOW. Nuova serata in
VARIETÀ. Appuntamento con i
compagnia di Maria De Filippi
che scopre, coltiva e promuove
il talento di giovani artisti del
mondo della musica e della
danza
FILM.(avv.,2013)conA.Barnard,M.
FILM-TV. John Sands (Steven Sea-
TELEFILM. Maigret deve risol-
Sheen.RegiadiJ.Newman.Lavita
di Mariah Mundi viene sconvolta
quandoigenitoriscompaionoeil
fratello Felix viene rapito
gal) è un agente speciale che
opera al servizio di una divisione top secret dell’aviazione militare americana
vere un caso di omicidio avvenuto in casa Lachaume, una
nota e antica famiglia parigina, produttrice di biscotti
giovani talenti musicali dello
show di Antonella Clerici. Non
mancheranno grandi nomi
della musica italiana
0.30 S’è fatta notte Attualità
1.15 Tg1 Notte. Che tempo fa
Attualità
1.30 Applausi. Teatro e Arte
Attualità
3.45 Baciate chi vi pare Film
(comm., 2002)
21.50 Elementary Telefilm
22.40 Tg 2
22.55 Rai Player Rubrica
23.00 Sabato sprint Telefilm
23.45 Tg 2 Dossier Attualità
0.30 Tg 2 Storie. I racconti
della settimana
23.25 Tg 3. Tg Regione
23.45 Speciale Ulisse
Documentari
Il mondo dei Bronzi
di Riace
0.45 Tg 3
0.55 Tg 3 Agenda del mondo
0.20 Speciale Tg5 Attualità Il
programma di approfondimento del Tg5
1.20 Tg 5 Notte. Rassegna
stampa. Meteo.it
1.50 Striscia la notizia
Varietà satirico
23.15 Gremlins 2 - La nuova
stirpe Film (horror, 1990)
con Zach Galligan,
Phoebe Cates. Regia di
Joe Dante ★★★
1.25 Grande Fratello - Live
Reality show
VERO TV
TV&TV
18.30 Vendetta d’amore
Telenovela
19.30 Padre coraje
Telenovela
20.25 Tg News
20.30 Perla nera
Telenovela
21.30 Papà ai fornelli
21.55 Tg News
22.00 Più belle, più giovani
ALESSANDRA
COMAZZI
a tv degli Anni
’60 del Novecento era pedagogica tutta, dagli sceneggiati a Carosello: ma
due erano i programmi
espressamente culturali. Uno, «Almanacco», sottotitolo, «settimanale di storia, scienza e varia umanità», in
onda dal 1963 al 1968.
L’altro, «L’approdo»,
sottotitolo «settimanale di lettere e arti»: nato radiofonico nel 1944,
fu trasmesso dal 1963 al
1972. Noi eravamo
bambini: e «L’approdo»
non era proprio la nostra tazza di tè, meglio
«Chissà chi lo sa» o «La
Biblioteca di Studio
Uno». Non ci interessava molto, allora, ma il
programma vantava
un comitato direttivo
di prim’ordine, Bacchelli, Carlo Bo, Cecchi,
Roberto Longhi, Ungaretti, ed era realizzato
da un gruppo di redattori divisi per materia:
libri, dibattiti, arti figurative, musica, teatro,
coordinati da Leone
Piccioni. Conduttori,
prima Edmonda Aldini, poi Giancarlo Sbragia. E ci fu anche, fin da
subito, dai tempi della
radio, una versione di
carta. Il periodico
(stampato da Eri a Torino, direzione a Roma
e redazione a Firenze)
si chiamò prima «L’Approdo», proprio come
la trasmissione, e poi
«L’Approdo letterario», uscito, quest’ultimo, dal 1952 al 1977.
Ora tutto è stato messo
in rete dalle nobili Teche Rai fondate da Barbara Scaramucci, e si
trova su www.approdoletterario.teche.rai.it.
Un bel patrimonio consolidato e condiviso,
quando si dice la bellezza della rete.
can. 55
L
23.30 Walking tall - Giustizia
personale Film-tv
1.30 Tg 4 Night News
1.50 Ieri e Oggi in Tv Special
4.05 Don Franco e Don Ciccio
nell’anno della contestazione Film
TV2000
0.45 Tg La7 Sport
0.50 Movie flash
0.55 Otto e mezzo sabato
Attualità
1.35 La7 Doc Documentari
3.50 Coffee Break Attualità
5.05 Omnibus Attualità
REAL TIME
20.00 Rosario da Lourdes
20.30 Nel cuore dei
giorni
20.55 Tg Tg
21.20 Don Bosco Film
23.00 Effetto Notte
23.25 Nel Cuore della
Domenica
23.50 Contempliamo
con Maria il Volto
del Figlio
DMAX
18.10 Bakery Boss: SOS
Buddy Documentari
19.10 The Undateables:
l’amore non ha
barriere Varietà
20.10 Il mio grosso
grasso matrimonio gipsy US
23.05 Vite al limite
0.05 Malattie imbarazzanti Documentari
16.50 Fast n Loud
17.45 Top Gear
18.35 Restauri a quattro ruote
19.30 Sfida all’ultimo
morso
20.20 Affare fatto!
21.10 Affari in valigia
22.50 Nella terra dei
serpenti a sonagli
23.40 Sei spacciato!
film / intrattenimento
digitale terrestre
10.55 Cinemag Ieri Oggi
Domani RAI MOVIE
11.00 Doctor Who RAI 4
11.25 Infedele per caso RAI
16.20 Eureka RAI 4
17.05 Ashes To Ashes RAI 4
17.20 Rai News - Giorno RAI
MOVIE
12.35 Taxxi 2 Spericolato tassista contribuisce a salvare un ambasciatore
giapponese rapito RAI 4
Lo specialista L’ex
agente Cia Stallone
viene assunto da una
giovane per vendicare i
genitori IRIS
13.10 Rai Player RAI MOVIE
13.20 G.I. Joe - La nascita dei
Cobra RAI MOVIE
14.10 Fearless Storia vera di
un talento di arti marziali che vive l’assassinio
della figlia RAI 4
14.35 In the Name of the
King La vita di un contadino cambia quando
i pericolosi Krug arrivano a Stonebridge IRIS
15.25 Whip It Bliss, una sedicenne indie-rock, è in
fuga dalla piccola città
e dalla madre RAI MOVIE
17.25 Rai Player RAI MOVIE
Sua Maestà viene da
Las Vegas Lo scalcinato
pianista John Goodman
è l’ultimo erede dei
reali britannici IRIS
17.35 I passi dell’amore Love
story tra uno studente
paralizzato e la ragazza
che gli ha cambiato la
vita RAI MOVIE
18.00 Haven RAI 4
18.45 Flashpoint RAI 4
19.15 Borotalco Un impacciato venditore si finge
uomo di mondo per
conquistare una bella
collega IRIS
19.20 Nine RAI MOVIE
19.40 Medium RAI 4
21.05 Grand hotel Excelsior
Un intreccio di vicende
di ogni tipo caratterizza la vita al Grand
Hotel Excelsi IRIS
21.10 Ghost Wisperer RAI 4
14.25 The Originals MYA
14.30 Big Bang Theory JOI
15.15 The Vampire diaries
17.50 Pretty Little Liars MYA
Friends JOI
18.00 Revolution PREMIUM
MOVIE
ACTION
MYA
15.20 Mom JOI
15.35 Covert affairs
PREMIUM
ACTION
15.55 Licenza di matrimonio
Un reverendo mette
alla prova una coppia
in procinto di sposarsi
con diverse sfi PREMIUM
CINEMA
16.00 The Italian Job Il re
della truffa Mark
Wahlberg mette a
segno un colpo in un
palazzo veneziano
PREMIUM UNIVERSAL
16.10 Psych JOI
16.50 Dance Academy MYA
17.10 Fringe PREMIUM ACTION
17.30 Studio Illegale PREMIUM
CINEMA
18.15 Big Bang Theory JOI
18.35 S.Y.N.A.P.S.E. - Pericolo
In Rete PREMIUM
UNIVERSAL
18.45 Gossip Girl MYA
Due Uomini e 1/2 JOI
18.50 Grimm PREMIUM ACTION
19.05 Are You There,
Chelsea? JOI
19.10 Vicino a Te Non Ho
Paura PREMIUM CINEMA
19.30 Parenthood MYA
19.35 Dr. House - Medical
division JOI
20.20 Dracula MYA
20.25 Almost Human
PREMIUM ACTION
20.30 Low Budget — L’Idea
PREMIUM UNIVERSAL
JOI
21.15 Mike & Molly
21.15 Emperor Giappone. Il
generale Fellers deve
decidere se processare
l’Imperatore Hirohito
RAI MOVIE
22.45 Anamorph - I Ritratti
del Serial Killer RAI 4
23.05 Vivere da vigliacchi
morire da eroi RAI
MOVIE
Il tifoso, l’arbitro e il
calciatore Un arbitro
crede che la moglie lo
tradisca; un tifoso
romanista si finge laziale IRIS
0.30 Hansel e Gretel RAI 4
0.55 Rai News - Notte RAI
MOVIE
1.00 La vie en rose
Ricostruzione della
dura vita di Edith Piaf
per la regia di Olivier
Dahan RAI MOVIE
1.20 Spettri Un gruppo di
archeologi profana
un’antica necropoli nei
sotterranei di Roma IRIS
2.55 Nemico Pubblico N. 1:
L’istinto di Morte RAI 4
Il dilemma Ronny e
Nick, amici da sempre,
si accorgono di avere
dei segreti PREMIUM
CINEMA
21.19 Ritorno al futuro
Michael J. Fox, grazie a
una macchina del
tempo, si ritrova catapultato nel 1955
PREMIUM UNIVERSAL
21.35 Due Uomini e 1/2 JOI
22.00 Fringe PREMIUM ACTION
22.05 The Vampire diaries
MYA
Shit! - My dad says JOI
22.50 Covert affairs PREMIUM
ACTION
22.55 The Originals MYA
23.15 Nemico Pubblico N. 1 L’istinto di Morte (Parte
1) PREMIUM CINEMA
23.20 Due Uomini e 1/2 JOI
Omicidio a luci rosse
PREMIUM UNIVERSAL
17.20 Sognando l’Africa
L’aristocratica veneziana Kuki lascia la vita
comoda e parte per il
Kenia SKY PASSION
17.25 Natale in India Per evitare il processo, l’ingegnere De Sica cerca
d’incastrare il giudice
Boldi SKY CINEMA 1
17.30 Come funziona la
Terra? DISCOVERY SCIENCE
C.S.I. Miami FOX CRIME
18.05 Uno strano campione
di football SKY CINEMA
FAMILY
18.20 C.S.I. Miami FOX CRIME
18.25 L’adolescente da 178
chili DISCOVERY SCIENCE
18.50 Agente 007 - Il mondo
non basta SKY MAX
18.55 Nemico pubblico Will
Smith trova un video
che prova che un membro della Sicurezza è un
assassino SKY HITS
19.20 L’uomo più pesante del
mondo DISCOVERY
SCIENCE
Il giorno della vendetta
Kirk Douglas deve scortare l’uomo che ha violentato e ucciso la
moglie SKY CLASSICS
Un amore di candidato
SKY PASSION
19.40 Inspector Gadget
Matthew Broderick nei
panni di Gadget per
sconfiggere il malvagio
Everett-Scolex SKY
FOX LIFE
Le avventure di Zarafa
- Giraffa giramondo
SKY CINEMA FAMILY
Don Camillo In un paesino emiliano, il parroco e il sindaco comunista si confrontano SKY
22.55 MythBusters
DISCOVERY
CHANNEL
La mia vita è uno zoo
Benjamin Mee, padre
vedovo, compra uno
zoo semi-abbandonato
per farlo rifiorire SKY
HITS
CLASSICS
L’amore dura tre anni
Marc ha 30 anni, una
moglie e due lavori.
Divorzia dopo tre anni
per un sms SKY PASSION
Nella mente del serial
killer Val Kilmer ha preparato un’esercitazione
per 7 aspiranti profiler
di serial kill SKY MAX
21.10 Malattie misteriose
23.00 Ero morto
DISCOVERY
SCIENCE
23.15 Sinister Ethan Hawke e
Vincent D’Onofrio in
un film dai toni macabri e sovrannaturali SKY
CINEMA 1
23.40 Project Runway Italia
Daily FOX LIFE
23.45 N.C.I.S. FOX CRIME
23.50 Affari a quattro ruote
DISCOVERY CHANNEL
DISCOVERY SCIENCE
Svalvolati on the road
John Travolta propone
agli amici un week-end
“on the road” in motocicletta SKY HITS
Il lato positivo Patrick
torna a casa dalla
madre dopo un ricovero in una clinica psichiatrica SKY CINEMA 1
21.55 Senza traccia FOX CRIME
Castle FOX LIFE
22.05 Ero morto DISCOVERY
SCIENCE
22.25 Io, lei e i suoi bambini
SKY CINEMA FAMILY
PASSION
22.50 L’innocente Un ritratto
della decadenza dell’aristocrazia di fine
800. Di Luchino Visconti
SKY CLASSICS
CINEMA 1
22.45 Scandal FOX LIFE
La casa del custode
CINEMA FAMILY
19.45 In Cucina con
GialloZafferano
20.05 C.S.I. FOX CRIME
21.00 Senza traccia FOX CRIME
Castle FOX LIFE
Sky Cine News SKY
23.55 Oscure presenze
DISCOVERY SCIENCE
0.05 Vita di Pi Il film segna
l’approdo al 3D del pluripremiato regista Ang
Lee SKY CINEMA FAMILY
0.10 Project Runway Italia
FOX LIFE
0.20 Miliardi SKY PASSION
0.40 N.C.I.S. FOX CRIME
0.50 La nave più grande del
mondo DISCOVERY
CHANNEL
Fantasmi
DISCOVERY
SCIENCE
1.00 Gran bollito
SKY
CLASSICS
SKY
1.05 Project Runway Italia
Daily FOX LIFE
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
SPORT
Due interventi
Oggi in Tv
13,45 Calcio. Manchester C.-Southamp. Fox Sports
14,30 Rugby. Munster-Tolosa
Sky Sport 2
15,00 Calcio. Diretta gol serie B
Sky Sport 1
15,00 F1. Prove libere Gp Malesia
Sky F1
16,30 Soll. pesi. Europei
Eurosport
17,00 F1. Qualifice Gp Malesia
Rai 2/Sky F1
17,00 Rugby. Clermont-Tigers
18,00 Calcio. Barcellona-Real Betis
20,00 Calcio. Real Sociedad-Real Madrid
20,30 Volley. Modena-Piacenza
20,45 Calcio. Inter-Bologna
21,00 Tuffi. Assoluti Torino diff.
21,00 Boxe. Italia-Azerbaigian
21,30 Golf. Usa Pga Tour
A PIÙ DI TRE MESI DALL’INCIDENTE SULLE NEVI FRANCESI
DALL’INVIATO A SAKHIR
29 dicembre
Il trauma cranico
1 Schumacher scia a Méribel
(Francia). In un tratto non battuto,
inciampa su un sasso, cade e sbatte la testa su una roccia. Malgrado
il casco, riporta un grave trauma
cranico. In ospedale a Grenoble
subisce 2 interventi al cervello.
Campione
Michael
Schumacher,
45 anni,
ha vinto sette
titoli mondiali
29 gennaio
Fuori pericolo di vita
1 Un mese dopo le condizioni
cominciano a migliorare: vengono ridotti i farmaci per preparare
il risveglio. Schumi socchiude le
palpebre e la situazione fisica generale migliora. Per i medici non
è più in pericolo di vita.
di
CRISTIANO CHIAVEGATO
STEFANO MANCINI
«Michael mostra momenti
di risveglio e di coscienza».
Poche righe, firmate come
sempre da Sabine Kehm, la
manager di Schumacher. È
la notizia che milioni di tifosi
nel mondo aspettavano da
oltre tre mesi: la fine del coma e l’inizio di un percorso.
Rimangono le difficoltà e i
dubbi sulle possibilità di recupero dell’ex campione, ma
almeno si è accesa una speranza. «Sta facendo progressi e noi siamo al suo fianco in questa lunga e difficile
battaglia, assieme all’équipe
dell’ospedale di Grenoble prosegue la nota -. Restiamo
fiduciosi». Il messaggio, a
nome della famiglia, rompe
giorni di silenzio che avevano alimentato dubbi e previsioni pessimistiche.
L’incidente risale al 29 di-
Restano i dubbi
sul futuro, ma le parole
rompono giorni
di angoscioso silenzio
cembre: Schumacher scia
sulle nevi di Méribel, in Alta
Savoia. È in compagnia della
famiglia e di amici quando,
percorrendo un breve tratto
fuori pista, inciampa su un
sasso e cade sbattendo la testa contro una roccia. È l’inizio del buio. Il vincitore di
sette titoli mondiali di Formula 1, una vita vissuta a 300
all’ora, rimane sospeso tra la
vita e la morte per un banale
3
Ieri
L’inizio di un percorso
Schumi
1 Per la prima volta vengono
annunciati «momenti di coscienza». La manager nega che la moglie Corinna (foto) abbia allestito un centro per la riabilitazione
nella villa di famiglia in Svizzera.
incidente sulle nevi. Lo salvano due disperati interventi al
cervello e il coma farmacologico in cui lo terranno i medici
del reparto di Rianimazione
dell’ospedale di Grenoble.
Nessuno, però, si sbilancia
sulle possibilità di un ritorno
alla vita normale: nei giorni
dopo la caduta Schumacher
ha emorragie diffuse nel cervello e l’entità del danno non è
misurabile. Con il passare dei
giorni cresce il timore che l’ex
pilota da quel sonno non si
sveglierà mai. «Si riducono le
speranze che possa uscire da
uno stato vegetativo», aveva
scritto dieci giorni fa sul proprio blog Gary Hartstein, ex
medico della Formula 1, che ieri ha dovuto ricredersi.
La notizia ha raggiunto la
Formula 1 in Bahrein mentre
stavano per cominciare le prove libere del Gran premio. Po-
Segnali di speranza per l’ex pilota in coma
“Mostra momenti di risveglio e di coscienza”
Michael
fa progressi:
è una battaglia
Siamo con lui
Sabine Kehm, portavoce del pilota
chi i messaggi da quel mondo
di cui Schumacher è uno dei
più grandi simboli. «Continua
a lottare come solo tu sai fare»,
ha twittato la Mercedes, squadra dove Schumi ha chiuso la
carriera nel 2012. Al suo fianco
allora c’era Nico Rosberg, che
adesso twitta così: «Sono contento di sentire questa bella
notizia». «Spero che sia l’inizio
di un percorso definitivo», sono invece le parole di Aldo Co-
sta, direttore tecnico che con
Michael aveva lavorato sia in
Ferrari sia nel team tedesco.
«Non smetto di pregare - aggiunge Felipe Massa, amico ed
ex compagno di squadra -. C’è
ancora tanto lavoro». Una curiosa coincidenza: durante i
test invernali gli organizzatori
del Gran premio avevano deciso di intitolare a Michael
Schumacher la prima curva
del circuito bahreinita.
Sky Sport 2
Fox Sports
Fox Sports
Rai Sport 1
Sky Sport 1
Rai Sport 2
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Sky Sport 3
VolalaMercedes
Raikkonenno
ediventauncaso
forza
2
33
F1, libere in Bahrein
La
1
.
La famiglia Schumacher
ringrazia per le manifestazioni
d’affetto che le sono arrivate
senza sosta da quel giorno maledetto e continua a chiedere
comprensione: «Non riveliamo dettagli, nel rispetto della
privacy di Michael e per consentire all’équipe medica di lavorare con la massima tranquillità». Viene smentito che la
moglie Corinna stia allestendo
un centro per la riabilitazione
nella villa di famiglia in Svizzera: una delle tante notizie fantasiose uscite in questi mesi,
con tanto di dettaglio sul costo
(12 milioni di euro). In futuro
Schumacher potrebbe venire
trasferito in un centro specializzato per la cura e la riabilitazione dei pazienti che hanno
subito gravi traumi cranici,
ma se ne riparlerà soltanto
quando le sue condizioni miglioreranno ancora.
In Bahrein, come gara di
contorno, è cominciato il
campionato Gp2. Ed è successo ciò che la Formula 1 temeva: la differenza di prestazioni tra i due tipi di monoposto è minima. Peggio: se tale
Jolyon Palmer avesse corso
la prima sessione di prove libere, si sarebbe classificato
con il 7° tempo. E sarebbe
stato mezzo secondo più veloce del campione del mondo
Vettel pur guidando una
macchina che costa un centesimo della Red Bull.
Sono gli effetti perversi
della rivoluzione del turbo e
dell’ibrido che la F1 fatica
ad assimilare. Oltre alla noia delle prime due gare, si
assiste un crollo delle prestazioni, al di là delle peggiori aspettative.
La classifica delle prove libere di ieri conferma che una
squadra è in grado di fare un
campionato a sé: la Mercedes.
Il miglior tempo è ancora
quello di Lewis Hamilton
(1’34’’325) davanti al compagno di squadra Nico Rosberg
(1’34’’690), attuale leader della classifica. Gli altri piloti,
protagonisti di un campionato a parte, sono tutti staccati
di oltre un secondo. Il migliore dei «normali» è Fernando
Alonso con la Ferrari, seguito
da Ricciardo (Red Bull), Massa (Williams), Button (McLaren) e Vettel (Red Bull). Solo
14° Raikkonen con l’altra Rossa. Il motivo del ritardo è sempre lo stesso e sta diventando
un caso: «Non mi trovo a mio
agio con la macchina». La
Ferrari ha sostituito i rapporti del cambio, operazione che
è consentita una sola volta
nella stagione, e con Alonso
sembra aver ottenuto un
buon risultato in termini di
prestazioni: terzo tempo
(sempre dietro alle due Mercedes) anche nella prima sessione di prove libere. «Un passo alla volta - ha commentato
il pilota spagnolo -. Va bene
migliorare le prestazioni, ma
non a scapito dell’affidabilità
che mi ha permesso di finire
due volte al 4° posto». [S. MAN.]
Rai 2 e Sky F1
Qualifichealle17
1 Il Gran premio del
Bahrein è la 3ª gara della
stagione e per la prima volta dal 2004 si corre in notturna. Qualifiche e gara cominciano alle 18 ora locale
(le 17 in Italia) poco dopo il
tramonto. Con illuminazione artificiale saranno anche
i Gp di Singapore e Abu
Dhabi. Oggi ore 14-15 prove
libere (Rai sport 2, Sky F1);
ore 17 qualifiche (Rai 2, Sky
F1); domenica ore 17 gara
(Rai 1, Sky F1).
34 .Sport
.SABATO 5 APRILE 2014
Sprint finale, Conte chiama l’altra Juve
Titolari stanchi e nuovo tour de force, il tecnico lancia i ricambi: “Giovinco? Deve fare la differenza”
Retroscena
MARCO ANSALDO
TORINO
hiamata alle armi.
Con l’aria che tira
e le forze che sbiadiscono Conte si
Giovinco
comporta come
La Formica Atomica, 27 anni,
quei generali che fanno interha collezionato per ora 13
venire la riserva. Anzi le ripresenze in campionato, di cui
serve che più di altri hanno
soltanto tre da titolare per un
conservato le forze: Vucinic e
totale di 332’. Per lui anche 4
Giovinco. Non siamo tra
partite in Champions League
quanti hanno gridato al miracolo per la buona prova di
quei due contro il Lione: si sono trovati davanti ad avversa- che deve avere più fiducia in se
ri che avevano dimezzato il stesso e gli servirebbe sentire il
ritmo e aperto spazi in difesa, calore della gente. Nel Parma
insomma non sappiamo come faceva la differenza, ora deve
si sarebbero comportati nel farla anche nella Juve».
primo tempo con i francesi
È probabile che proprio Giochiusi nella loro metà campo e vinco partirà titolare lunedì
assai mobili. Però si sono contro il Livorno, match per il
mossi con vivacità e freschez- quale pare disponibile anche
za. Ciò che era mancato alla Tevez, uscito in Coppa per un
Juve
per
affaticamento
un’ora. «StiaSOLLIEVO TEVEZ muscolare: dubimo recuperanperò che
Solo affaticamento tiamo
do tutti - ha anConte lo rischi e
ma per precauzione non lo conservi
nunciato il tecsalterà il Livorno per altri impegni.
nico -. Ogbonna è disponibiInfatti con l’acle, Barzagli verrà subito dopo. cesso quasi scontato alle semiVucinic non ha ancora nelle finali di Europa League la Juve
gambe una partita intera e me ha di nuovo un calendario fittisl’ha confermato quando glie- simo fino al termine del caml’ho chiesto. In questa stagio- pionato, con due sole settimane
ne ha giocato pochissimo, «libere». La ricetta per arrivare
adesso sta bene e può ripren- allo scudetto che rimane saldadersi il tempo che ha perso mente nelle mani dei bianconecon gli infortuni». Quanto a ri passa dunque per uomini che
Giovinco, «gli dico da sempre saranno anche merce preziosa
C
E quelli che non credono
in me dovranno poi stare
zitti: inclusi i gufi
che ci guardano
da dietro e da lontano
Anti
Roma?
Pablo Daniel Osvaldo
AFP
Guida vincente
Antonio Conte, 44 anni, allenatore della Juve
dall’estate 2011: nelle prime due stagioni
ha vinto due scudetti e due supercoppe italiane
Vucinic
Ogbonna
L’attaccante montenegrino,
30 anni, ha giocato finora dieci
partite in campionato,
realizzando 2 reti in 382’
In Europa League ha debuttato
giovedì sera a Lione
L’ex difensore granata, 25 anni,
è stato impegnato 11 volte
in campionato, con 9 presenze
da titolare e 828’ giocati
In Europa League, Conte gli
ha dato fiducia in 3 occasioni
del mercato juventino: l’ultima
parte della stagione può diventare per Vucinic e Giovinco la
vetrina per attirare acquirenti
o convincere chi è ancora incerto. Ma prima c’è da superare
l’appannamento generale.
Il dato confortante per Conte
è che anche quando va in difficoltà (e a Lione lo è stata nel primo tempo) la Juve in un modo o
nell’altro porta a casa il risultato, anche perché ci prova fino
all’ultimo. Il segnale d’allarme
invece è che senza la freschezza
che aveva in novembre e dicembre la squadra fatica e salta il
modello di gioco che da tre anni
ne fa una macchina da guerra.
Asamoah ha svelato che nell’intervallo del match di Coppa
Conte era furibondo perché non
aveva visto nulla di quanto aveva preparato. Di certo non è il
tipo che poteva chiedere di attaccare con i lanci lunghissimi
dalla difesa: i giocatori però non
sono stati lucidi da trovare
un’altra soluzione. Le statistiche sono imbarazzanti: Bonucci
ha giocato 103 palloni, almeno
40 in più di chiunque altro, Pirlo
incluso, e i suoi 50 passaggi per
l’attacco sono il record tra tutti i
giocatori dell’Europa League.
Che siano le cifre relative a
un difensore testimonia che
qualcosa non ha funzionato
nella manovra. Conte deve inventarsi qualcosa perché in
campionato l’attende un filotto
di squadre che si comporteranno come il Lione, marcando a
uomo i centrocampisti e chiudendo gli spazi anche sulle fasce. «Con la rosa al completo
avrò più armi per affrontare
queste situazioni», ha chiarito
il tecnico cui non sfugge la verità detta dallo speranzoso Garcia. «Per riuscire nella nostra
rimonta - così il romanista non è necessario che la Juve
perda. Basta che pareggi».
Dopo la sfida
Lite continua
con il Napoli
Di mezzo
ci va Marotta
TORINO
Il bomber contestato su Twitter
“I gol arriveranno, gufi zitti”
Osvaldo si sfoga e poi si scusa
“Un momento di sana follia”
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
«Un momento di sana follia».
Ha provato a giustificarsi così Pablo Daniel Osvaldo, ma
quello sfogo notturno via
Twitter - dopo la deludente
prova di Lione - rischia di non
aiutarlo nei mesi cruciali per
conquistare un posto al Mondiale con l’Italia e uno nella
Juve del futuro. Il suo destino
è in bilico e adesso, oltre al
contributo altalenante (2 gol
segnati in Europa League e 0
in campionato) e una cifra
elevata per il riscatto (19 milioni di euro per trasformare
il prestito gratuito dal Southampton in acquisto definitivo), si aggiunge una gratuita polemica virtuale.
Dopo aver fatto i complimenti a Bonucci per il gol
vittoria sul social network,
poco prima di prendere l’aereo per tornare a Torino
con la squadra, Osvaldo ha
ricevuto insulti dai tifosi
della Roma e messaggi poco
affettuosi da quelli juventini.
Poteva lasciar perdere e invece ha risposto a modo suo con
due tweet. «Io do sempre il
massimo in campo – ha scritto nel primo -, lotto su ogni
pallone come se fosse l’ultimo, il gol e le giocate arriveranno perché sono forte…».
Poi ha rincarato la dose. «E
tutti quelli che non credono
in me – ha aggiunto nel secondo – dovranno poi stare zitti,
inclusi i gufi che ci guardano
da dietro e da lontano».
La società non ha apprezzato lo sfogo del giocatore, ma
non sono previste multe o richiami per Osvaldo. Che però
rischia di perdere posizioni importanti nelle gerarchie dell’attacco bianconero. Tevez è intoccabile anche se non al meglio fisicamente, mentre Llorente è pronto a riprendersi il
posto in campionato con Vucinic e Giovinco in forte crescita
dopo la trasferta francese.
Senza sosta e ormai a tutto
campo. Dopo aver toccato
bilanci, mercato e tattiche,
il duello dialettico tra Juve e
Napoli sconfina oltre ogni
tipo di grandezza «metropolitana».
È bastato un riferimento di
Beppe Marotta alla sconfitta
di una settimana fa al San Paolo («C’è stata enfasi da provinciale, nemmeno avessero
vinto lo scudetto, ed è molto
riduttivo per il blasone di Napoli», ha detto l’ad bianconero
prima della partita di Europa
League a Lione) per scatenare ieri la famiglia De Laurentiis. «Marotta grande ignorante! Confonde il cuore di
una città unica come Napoli
per un’euforia da provincia»,
ha prima twittato Luigi, primogenito del presidente azzurro. Poi ha rincarato la dose
Edoardo, il secondo figlio di
Aurelio e vice-presidente del
Napoli, via Facebook: «Caro
signor Marotta, il nostro tifo è
puro e sano, pieno di passione
e amore… E poi come si permette di definire il Napoli
squadra provinciale…».
La polemica però è a senso
unico, visto che Marotta e la
Juve hanno deciso di non replicare agli sfoghi dei De Laurentiis in un clima di sostanziale indifferenza.
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
Sport .35
.
Ha detto
Personaggio
FRANCESCO MANASSERO
TORINO
a riacceso su di
sé i riflettori a
suon di prodezze,
ma saranno le ultime sette giornate a decidere il futuro di Ciro Immobile. A Catania, il
«cannibale» del Toro torna titolare dopo il turno di squalifica appena scontato. Andrà a
riproporre con Alessio Cerci
la coppia d’attacco che finora
si è dimostrata la più letale del
campionato con 29 gol, assieme agli juventini Tevez-Llorente. Una grande forza propulsiva di nuovo a disposizione di un gruppo che ha ancora
molto da chiedere al campionato, nonostante una salvezza
raggiunta già a gennaio: e non
solo perché la zona Europa
sta tornando di moda.
Ognuno, nel Toro, si gioca
qualcosa. Ma probabilmente
nessuno come la punta napoletana in questo momento ha così
tanti obiettivi da raggiungere. E
in poco più di un mese. C’è una
H
DOMANI A CATANIA
Ciro ha nel mirino
l’azzurro e l’Olimpo
dei bomber granata
carriera da scrivere, e pagine di
storia granata da aggiornare.
La penna di Immobile saranno
le reti che riuscirà a realizzare
da qui alla fine del torneo. Reti
che sono diventate sempre più
pesanti e che l’hanno avvicinato
a traguardi impensabili.
«Se me l’avessero detto un
anno fa, non ci avrei creduto
dopo la brutta stagione passata nel Genoa», il pensiero di
Immobile. Oggi, invece, al
Ho una proposta per
la Juve: ci lasci Ciro per
un altro anno. Qui sta
bene e così il suo
valore salirà alle stelle
Urbano Cairo
ANSA
Ciro Immobile, 24 anni, festeggia uno dei 17 gol che lo hanno portato al secondo posto tra i cannonieri di serie A
Toro, Mondiale e mercato
Immobile, gol per il futuro
Torna dopo lo stop, la Juve lo rivuole per cederlo a Borussia o West Ham
bomber del Toro si sono aperte
tutte le porte, a cominciare da
quelle di una riconferma che
Urbano Cairo vuole concludere
quanto prima, nonostante il valore del cartellino del giocatore,
che i granata possiedono al 50
per cento (l’altra metà è della
Juventus), lieviti dopo ogni centro. L’editore milanese è disposto ad un grosso sforzo economico per trattenere il nuovo pupillo, ma non potrà competere
nel caso di infinito rilancio con
la potenza economica dei bianconeri, che invece hanno un altro obiettivo, cioè riscattarlo
per venderlo all’estero al massimo del prezzo: lo testimoniano
le trattative che, sottovoce,
stanno portando avanti con Borussia Dortmund e West Ham.
Se il destino di Immobile rischia di diventare una nuova telenovela estiva, il presente dice
che «Ciro il grande», come
l’hanno ribattezzato i tifosi del
Torino, negli ultimi 43 giorni di
campionato si gioca lo scettro
di re dei bomber con Tevez e
pure un posto sul volo azzurro
per il Brasile, dove si disputeranno i prossimi Mondiali. I due
obiettivi andranno mano nella
mano: per lui non sono diventati un’ossessione, ma intanto il
viaggio di nozze (si sposerà subito dopo il campionato: doveva
già farlo un anno fa, poi arrivò la
TIZIANA CAIRATI
MILANO
Accompagnato da una decina di amici, Erick Thohir è
arrivato alla Pinetina ieri alle 18,45. Un blitz durante il
quale il presidente dell’Inter
ha parlato con la squadra
(«Vi sostengo, lottiamo insieme») e con Mazzarri, a cui
ha ribadito il suo appoggio.
Poche parole, ma concrete.
Per il resto il tycoon indonesiano posticipa ogni decisione a fine campionato: «Valuteremo i giocatori insieme
all’allenatore per costruire
l’Inter futura. Se non avessi
avuto fiducia in Mazzarri, lo
avrei mandato via un paio di
mesi fa», aveva detto a Linate poche ore prima.
Fino ad allora restano tutti sotto osservazione. Perché
mancare l’Europa sarebbe
qualcosa di molto sgradito al
magnate. Il quale, in caso di
fallimento, potrebbe decidere di rivedere molto, sia in
campo che fuori. Nella corsa
al quinto posto, Thohir continua dunque a contare sul
32ª GIORNATA
CHIEVO-VERONA
arbitro: Tagliavento
Classifica
Juventus
81 Milan
ore 20,45
Roma
73 Sampdoria 41
INTER-BOLOGNA
arbitro: Mazzoleni
Napoli
64 Genoa
39
Sky sport 1-Premium calcio
Fiorentina
52 Udinese
38
DOMANI ore 12,30
Inter
49 Cagliari
32
LAZIO-SAMPDORIA
arbitro: Calvarese
Parma
47 Chievo
27
Atalanta
46 Bologna
26
Lazio
45 Livorno
25
Sky calcio 4-Premium calcio 4
Verona
43 Sassuolo
21
CAGLIARI-ROMA
arbitro: Massa
Torino
42 Catania
20
Sky calcio 1-Premium calcio
Sky calcio 1-Premium calcio
ore 15
ATALANTA-SASSUOLO
arbitro: Orsato
Sky sport 1-Premium calcio 1
CATANIA-TORINO
arbitro: Rocchi
Sky calcio 3-Premium calcio 3
FIORENTINA-UDINESE
arbitro: Celi
42
La cifra pagata dal Toro
per rilevare la metà
di Immobile dal Genoa
L’altra appartiene
alla Juventus
ANSA
Centimetri - LA STAMPA
LUNEDÌ ore 19
JUVENTUS-LIVORNO
arbitro: Gervasoni
Inter
Bologna
Sky calcio 2-Premium calcio 2
Sky calcio 2-Premium calcio
ore 20,45
ore 21
SKY SPORT 1 E PREMIUM CALCIO ORE 20,45
PARMA-NAPOLI
arbitro: Bergonzi
GENOA-MILAN
arbitro: Banti
1
Sky sport 1-Premium calcio
Sky sport 1-Premium calcio
35
suo tecnico che, aspettando
l’incrocio di stasera con il Bologna a San Siro, avverte: «È
una stagione di transizione ma
sto acquisendo dati e chi vuole
rimanere dovrà avere certe
caratteristiche. Tutti possono
avere amnesie, ma non 30 l’anno. Le analisi le faremo a campionato finito. Vado per la mia
strada, farò il possibile e l’im-
Milioni
Walter
Mazzarri,
52 anni,
tecnico
dell’Inter:
nelle ultime
tre sfide
sulla carta
comode
i nerazzurri
hanno
conquistato
appena
2 punti
Thohir avvisa l’Inter
“I conti li faremo alla fine”
OGGI ore 18
3,5
Tempi duri
STASERA CONTRO IL BOLOGNA VIETATO PERDERE ALTRI PUNTI
Anche su Mazzarri
giudizio sospeso:
«Ho fiducia, altrimenti
l’avrei già licenziato»
Presidente del Toro
a febbraio a La Stampa
possibile per arrivare il più in
alto possibile».
Il messaggio è chiaro. Così
come è evidente che per l’Inter sia un anno travagliato,
tra cambi di proprietà e di dirigenti. Nonostante tutto,
Mazzarri non si spaventa,
perché «ho passato momenti
peggiori nella mia carriera,
io mi so isolare».
(3-5-2)
(3-5-1-1)
Handanovic Curci
Rolando Antonsson
1
5
23
Ranocchia Natali
14
5
Juan Jesus Cherubin
21
33
10
19
88
55
8
D’Ambrosio Garics
Kovacic Pazienza
Cambiasso Khrin
8
24
4
Hernanes Christodulopulos 19
Nagatomo Morleo
Palacio Kone
9
Icardi Cristaldo
ARBITRO: MAZZOLENI
All: MAZZARRI
All: BALLARDINI
3
33
99
Ma stasera sa che sarà vietato fallire di nuovo. Contro il
pericolante Bologna dovrebbe
partire titolare Kovacic (assente dal 2 febbraio e al quale i
tifosi hanno dedicato sui social network un «movimento
SaveKovacic»). Resta fuori
l’acciaccato Jonathan, al suo
posto D’Ambrosio. In difesa
Ranocchia torna al centro, davanti Icardi con Milito che, per
la stampa argentina, starebbe
trattando con il Racing Avellaneda per la prossima stagione.
«Vorrei si partisse subito col
piede giusto, senza aspettare i
secondi tempi», dice Mazzarri. Non ha più tempo da perdere, questa Inter.
convocazione nell’Under 21)
non è stato ancora confermato.
Tra tanti dubbi, una piccola
certezza: da domani Immobile
potrà tornare a scalare la vetta
dell’Olimpo dei marcatori granata, almeno per quanto riguarda i gol messi a segno in un campionato di A. Con 17 perle ha già
raggiunto Andrea Silenzi
(1993-’94) ed è a -1 da Marco Ferrante (1999-’00) e a -2 da Ruggiero Rizzitelli (1994-’95). Dopo
di loro, ci sono i «mostri sacri»
dell’ultimo scudetto: nel 1975-’76
Paolo Pulici realizzò 21 gol e
stesso bottino fu centrato l’anno
dopo da Ciccio Graziani.
Per Immobile sarà un finale
di stagione al cardiopalma. Le
prime vere «sliding doors» di
una carriera che, grazie alla cura di Giampiero Ventura, è tornata sui binari di Pescara, dove
due anni fa l’attaccante esplose
fragorosamente con 28 gol nella squadra di Zeman.
L’ANTICIPO DELLE 18
Chievo-Verona
l’ora del derby
Frey, rinnegata
la prova tv
Tocca al derby di Verona aprire la 32a di A. Il Chievo cerca
punti-salvezza, l’Hellas può
ancora correre per l’Europa
League. Corini, tecnico del
Chievo, ritrova Frey: squalificato con la prova tv per 3 giornate, ieri la Corte Federale ha
accolto il ricorso del club cancellando lo stop. Motivo? Prova tv giudicata ora inammissibile perchè l’arbitrio Giacomelli avrebbe detto di aver visto il contatto con Balotelli,
giudicandolo non rilevante.
Resta da chiarire se il non rilevante si riferisce al contrasto
fra i due o anche al successivo
calcio dato da Balo.
Chievo
Verona
(4-3-1-2)
(4-3-3)
SKY CALCIO 1 E PREMIUM CALCIO ORE 18
Agazzi Rafael
25
Frey Cacciatore
21
3
Dainelli Moras
1
29
18
12
Cesar Maietta
22
93
Dramè Agostini
33
11
Guana Romulo
2
27
Rigoni Donadel
30
23
Guarente Hallfredsson
10
56
Hetemaj Iturbe
43
Paloschi Toni
10
15
Obinna Marquinho
ARBITRO: TAGLIAVENTO
All.: CORINI
All.: MANDORLINI
9
7
T1 AL PR T2
SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 36
W
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
In breve
Personaggio
Calcio, serie B
Palermo-Avellino 2-0
STEFANO SEMERARO
NAPOLI
a chi è
che non
soffre,
in Coppa Davis?». La domanda affiora
spontanea alle labbra di un
esperto mondiale di patimenti
come Corrado Barazzutti alla
fine di una giornata di Davis in
cui l’Italia, se non altro, ha sofferto meglio della Gran Bretagna. Gli azzurri sono avanti 1-0
grazie al successo in tre ore e
quattro set (6-4 2-6 6-4 6-1) di
Fabio Fognini, dolorante al costato ma saldo di neuroni, contro il n. 2 britannico James
Ward. L’altro singolare fra Andy Murray e Andreas Seppi è
stato interrotto per oscurità
sul 6-4 5-5 per il campione di
Wimbledon che, nel secondo
set, ha salvato quattro setpoint ed è apparso, pure lui, un
filo straziato. I due tornano in
campo oggi alle 10,30, un’ora
prima del previsto per paura
della pioggia che già ieri ha ritardato di due ore i match. Se
Murray – come giurano e spergiurano i britannici – giocherà
anche in doppio (controvoglia,
ma escluderlo sarebbe follia),
avrà fino a due ore per riposarsi fra un match e l’altro.
Sono gli incerti della Cop-
1 Ieri,
l’anticipo di serie B:
Palermo-Avellino 2-0 (Barreto, Bolzoni). Le partite di oggi
(alle 15) Brescia-Pescara; Carpi-Trapani; Cittadella-Siena;
Juve Stabia-Varese; Lanciano-Modena; Novara-Crotone;
Reggina-Latina; Spezia-Padova; Ternana-Cesena. Domani (alle 12,30) Bari-Empoli.
«M
1-0 A NAPOLI
«La botta? Un abbraccio
di Flavia». Murray-Seppi
sospesa sul 6-4 5-5
pa, gara magari fossile, ma capace come nessuna di lacerare
corpo e mente. Se oggi c’è uno
che pare averne imparato la
lezione in fondo arcaica (patei
matos, sapere è patire), quello
è Fabio Fognini. Contro Ward,
un n. 161 Atp che vale più della
sua classifica e ha già dimostrato di avere fibra da Davisman, il «new Fognini» ha
stretto i denti, lottato, trattenuto l’ira funesta. Ha perso un
set ma portato a casa la partita che non poteva sciupare.
Brutta, sporca, necessaria.
«Era un punto fondamentale,
ora tutto può succedere. Qualche tempo fa un match così
magari l’avrei buttato – ha
spiegato – invece avevo male e
ho giocato male, ma l’ho vinto.
Vuol dire che sono migliorato,
ora sono pronto mentalmente.
Verranno altri momenti difficili, la differenza è che adesso
so come gestirli». Bye bye follia, benvenuta maturità. «In
campo sono stato buono, an-
PRIMA VOLTA A PYONGYANG
La Nord Corea
apre i confini:
200 stranieri
alla maratona
Psg: niente Chelsea
Ibra, lesione alla coscia
1 Zlatan
REUTERS
Ibrahimovic, ko
dopo il match con il Chelsea,
ha una lesione muscolare alla
coscia destra. Lo svedese salterà sicuramente il ritorno
dei quarti di Champions contro il Chelsea.
6-4 2-6 6-4 6-1
Fabio Fognini, 26 anni, nel primo singolare
ha superato in 4 set il n. 161 Atp James Ward
A lato Andy Murray, campione britannico:
il match con Seppi riprenderà oggi alle 10,30
Ad Harvard
Ferguson in cattedra
1 Dopo il successo della le-
Fognini oltre il dolore
Soffre, vince e scherza
“Colpa della Pennetta”
Davis, battuto Ward: Italia avanti sulla Gran Bretagna
Tennis, quarti di finale
Golubevshow:Svizzera-Kazakistan1-1
1 Choc Kazakistan: nella pri-
ma giornata di Svizzera-Kazakistan Andrey Golubev, il russokazako cresciuto a Bra, ha sorpreso Stanislas Wawrinka, superandolo 7-6 6-2 3-6 7-6, poi è
toccato a Roger Federer riportare in parità il match contro
Kukushkhin 6-4 6-4 6-2. In Giappone la Repubblica Ceca è a un
passo dalla qualificazione (0-2),
mentre la Germania è avanti 2-0
con la Francia a Nancy, dove
Kamke ha superato Benneteau
7-6 6-3 6-2 e Peter Gojowczyk
che se ho avuto anche una piccola discussione con Corrado:
mi parlava di tattica, gli ho detto
di lasciarmi in pace, che stavo
soffrendo. Un tempo qualche
racchettina sarebbe volata».
Fognini da Miami si trascina
Andrey Golubev, 26 anni
ha battuto Jo-Wilfried Tsonga
5-7, 7-6 (7-3), 3-6, 7-6 (10-8),
8-6. Italia-Gran Bretagna 1-0.
Fognini-Ward 6-4 2-6 6-4 6-1,
Murray-Seppi 6-4 5-5 (interrotta per oscurità).
un’ematoma al costato. Dopo il
6-2 per Ward gli hanno applicato
in campo un cerotto antidolorifico, «ma prima di giocare ho
fatto anche un’infiltrazione. Non
ero dell’idea, mi hanno detto che
era necessaria, non ero a mio
agio. Come mi sono procurato la
botta? Non so se dirvelo... Ma sì,
ve lo dico: è stato un forte abbraccio di Flavia (Pennetta, ndr)
a Miami». Risolta con una battuta la diagnosi (si soffre anche
per amore), tocca alla prognosi
per il doppio. «Decideremo insieme, io so solo che ho male»,
dice Fognini. «Sta bene, giocherà (con Bolelli, ndr)», ribatte
Doctor Barazzutti. «Fabio sta
provando a entrare fra i top-10,
finalmente si è stancato di perdere certe partite, ogni tanto però si innervosisce ancora. Ho
cercato di farlo stare nel match:
mi sono preso degli insulti, ma di
lavoro faccio anche quello». Meteo a parte, l’orizzonte a Casa
Italia tende al sereno. «Se vinciamo i due match nei quali sulla
carta siamo favoriti – azzarda
Barazzutti, e intende il doppio e
Seppi-Ward di domani – questo
incontro lo portiamo a casa».
Chi non sarebbe disposto a soffrire un po’, per conquistare una
semifinale di Davis?
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Basket, anticipo di serie A
Montegranaro-Brindisi
1 Basket,
stasera (20,45)
anticipo di serie A: Montegranaro-Brindisi.
Francia, Legion d’Onore
Tolta ad Armstrong
1 L’ex
ciclista statunitense Lance Armstrong, al centro di uno dei un eclatante
caso di doping, è stato privato della decorazione più illustre di Francia, la Legion
d’Onore.
Boxe, stanotte con Rubio
Spada, il Vulcano rom
1 Stanotte,
in Messico, la
sfida per il Mondiale dei pesi
medi silver tra Marco Antonio Rubio e Domenico Spada
che salirà sul ring con la bandiera della sua gente, quella
rom e senza inno di Mameli.
Tuffi, Assoluti Torino
Cagnotto subito star
1 Tania
Cagnotto non si
limita a vincere la gara dei 3
m ai campionati italiani, ma
domina con 336.30 punti e
un doppio e mezzo rovesciato finale. Seconda la 19enne
Bertocchi (288.30). Nei 10m
maschili primo Dell’Uomo
(379.70).
Un’immagine del 2013
GIULIA ZONCA
Partenza dallo stadio Kim Ilsung che di sicuro sarà al
completo, passaggio davanti
al monumento dedicato al
soldato cinese nell’area universitaria Kim Il-sung, poi accelerata oltre il ponte sopra il
fiume Taedong e via per sette
giri di storia del comunismo.
Un percorso che per la prima
volta si apre al mondo.
La maratona di Pyongyang, alla 27ª edizione, ha deciso di ospitare gli stranieri e
ne ha iscritti 200, dei pionieri
che assaggeranno il nuovo
corso della Corea del Nord:
dalla chiusura totale a uno
spiraglio di comunicazione
che si aggrappa allo sport.
Prima la stazione sciistica
extra lusso, ora una 42 km
che fino al 2013 è stata esclusiva, nazionalista, prova di
tonicità e omaggio alla dittatura. Come tutto il resto.
Il blocco delle informazioni è ancora totale ma quello
delle strade no, e la corsa è
già entrata nei pacchetti di
chi organizza le trasferte per
i runner: «Provate la magia
di una terra sconosciuta» e
non è uno slogan. Anche le
pratiche per il visto sono
snellite dal pettorale e la curiosità esiste perché i posti a
disposizione per la gara che
parte il 13 aprile sono finiti
subito. C’è già la pubblicità
per le quote del 2015.
La maratona nordcoreana era una sfilata tra i soldati, pochi partecipanti, tante
giacche verdi e tutto un protocollo di saluto alle autorità alla partenza e all’arrivo
nello stadio intitolata al
«Presidente eterno». Ora si
cambia, non il culto della
personalità ma perlomeno il
gruppo. Un’idea di libertà.
È ancora molta vaga, ma almeno va di corsa.
T1 CV PR T2
SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 38
39
I SINDACATI: IMPIEGATI AL POSTO DEGLI OPERAI
La Lavazza si ferma di nuovo
“Sostituito chi scioperava”
Dopo lo sciopero di giovedì, i
lavoratori della Lavazza, ieri,
hanno nuovamente incrociato
le braccia. Motivo? Il comportamento dell’azienda che giovedì ha usato dipendenti, capi
turno, impiegati e perfino il direttore di stabilimento in so-
Oggi
Ieri
Un anno fa
MIN (˚C)
8
12
5.7
MAX
IL TEMPO IN CITTÀ
22
15.3
13.3
Diario
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
stituzione di chi stava scioperando. «Lavoratori che non
hanno nessuna competenza –
spiega Denis Vayr della Flai
Cgil – per l’utilizzo delle macchine di produzione. E, se già
questo è un fatto gravissimo
per cui le organizzazioni sinda-
La protesta alla Lavazza
cali unitarie stanno valutando
anche azioni a livello legale, la
cosa più grave è che una dipendente ha subito lo schiacciamento di una mano nei rulli di
trasporto, rimanendo con le dita pizzicate per una decina di
minuti». I sindacati hanno indetto ieri un corteo interno:
«La scelta della direzione di
mandare avanti la produzione
durante lo sciopero affidandola
a personale non esperto, è una
decisone che espone a un alto
rischio infortuni».
T1 T2
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Rimborsopoli
Cota chiede
il giudizio
immediato
Intanto la Lega Nord
restituisce alla Regione
le cifre contestate
Maurizio Tropeano
A PAGINA 45
Berlusconi
annulla la visita
pro Pichetto
I CONTI DEL COMUNE SALDI E ACCONTI PESERANNO SUL BILANCIO DELLE FAMIGLIE
Tasse, dodici scadenze
a partire da maggio
Dodici scadenze
* Leda date.
qui a Natale. È il calen-
dario delle imposte comunali: Tari (tassa rifiuti),
Imu (imposta sugli immobili, esclusa la prima casa)
e Tasi, servizi indivisibili.
Si comincia a pagare il 15
maggio con l’acconto Tari.
Centrodestra nel caos
Ma il Pd litiga
sulle liste per la Regione
Rossi
A PAGINA 43
A PAGINA 40
Asilo sotto accusa
per il pane
al bimbo celiaco
IL CASO
A tre anni finisce
in ospedale
È polemica a Pino
Federico Genta
A PAGINA 51
Un weekend
tra ciliegi
e tulipani
Gtt, fermata
la vendita
A Pecetto e Pralormo
a dare spettacolo
è la natura
I partiti fermano
il sindaco: lunedì
vertice decisivo
Barbero e Martinengo
“Maltrattamento di granchi”
Mariotti, Minello e Peggio A PAGINA 49
A PAGINA 54
IN CITTA’
Il faro torinese
che sfidò i pirati
in Somalia
Dal 1924 fu al centro
delle rotte commerciali
Alberto Alpozzi A PAGINA 53
Bookstock
Idee in volo
da Berlino
TIZIANA PLATZER
uando entrano in gioco i
ragazzi è immediato il
movimento, la curiosità
non pilotata e c’è quell’aria
frizzante che fa star bene già
da sola: e questo accade fin
dalla presentazione del Salone del Libro della sua arca dei
giovani, quel Bookstock Village che raccoglie le proposte
editoriali e le attività creative
per i bambini e i ragazzi, e affollato dagli adulti. Perchè è
una bolla vivace, quest’anno,
dall’8 al 12 maggio, rivolta all’Europa nella parte dedicata
agli adolescenti e seguita, come negli ultimi tre, da Andrea
Bajani: «Quando si parla
d’Europa vengono in menti
questi tavoli fra politici, economisti, allora mi sono detto:
perché non crearne uno virtuale fra ragazzi di luoghi diversi?» dice lo scrittore. Così
ha messo in collegamento 12
studenti di un liceo di Berlino,
che studiano l’italiano, e 12 di
Torino: «Io che vado e vengo
dalla Germania e la tecnologia
i ponti: i berlinesi saranno
ospiti dei nostri ragazzi durante il Salone e insieme racconteranno le parole che li
fanno sentire europei». Resta
intatta la ricerca del «vocabolario», con dieci termini su cui
interverranno ospiti come
Biorn Larsson, Benedetta Tobagi, Tiziano Scarpa, Eugen
Ruge e Jean Mattern.
Nella scenografia ispirata
a Monet e realizzata dal Castello di Rivoli, sgomiteranno
anche i più piccoli con il programma di Eros Miari «Bene
Male Mah... Storie del giusto
e dell’ingiusto»: racconteranno i loro libri John Boyne, autore de «Il bambino col pigiama a righe» e del suo ultimo
«Resta dove sei e poi vai»; la
narratrice francese Yael Hassan, Luigi Garlando, Francesco D’Adamo e Gigliola Alvisi
con la storia di Ilaria Alpi
spiegata ai bambini. Nello
spazio della musica passeranno Francesco De Gregori,
Piero Pelù e Francesco Mandelli dei «Soliti idioti» e, novità, ci sarà l’angolo del fumetto. Festeggia la quinta edizione il giornale on line «BookBlog» in collaborazione con
«La Stampa» e una redazione
dai 12 ai 18 anni, così come sono una certezza i laboratori,
dalla scrittura alla scienza,
all’editoria digitale: in coda,
dai piccoli ai grandi.
Q
Tra Tasi, Imu e Tari si rischia una giungla di imposte
TRE PESCIVENDOLI RISCHIANO IL PROCESSO
LA STORIA
Servizio
A PAGINA 41
T1 CV PR T2
40 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
gg Dossier/I conti del Comune
LE SCADENZE
Primo
Utenze
acconto
domestiche
TARI
*eslusa prima casa
Utenze non
domestiche
o
MAGGIO
Acconto
IMU*
Acconto
TASI
Secondo
acconto
TARI
GIUGNO
LUGLIO
Sulla Tari
L'acconto per le utenze non domestiche è il 70% della Tares 2013
L'acconto per le utenze domestiche è il 40% della Tares 2013
AGOSTO
Secondo
acconto
TARI
Primo
acconto
TARI
SETTEMBRE
OTTOBRE
Prima rata
saldo
TARI
Terzo
acconto
TARI
Il calendario
delle tasse
ha dodici date
Tra Tasi, Imu e Tari pioggia di rate sui torinesi
Si pagherà da maggio fino alla vigilia di Natale
ANDREA ROSSI
Prendete il calendario e cominciate a segnare le date. Se
siete proprio sfortunati (o fortunati, dipende dai punti di vista), cioè se avete almeno due
case e un’attività commerciale, da qui a fine anno dovrete
tenere a mente dodici scadenze. Tante sono le rate previste
per pagare le tasse comunali.
Il Comune ha stabilito la
scansione delle imposte di
sua competenza. Un calendario fitto per una tassa che ha
qualcosa di mistico, come
chiosava ieri ironicamente il
direttore dei Tributi Paolo
Lubbia durante la commissione Bilancio presieduta dal Pd
Altamura. È una e trina. Si
chiama Iuc, imposta unica comunale, ma è sdoppiata in tre:
Tari, la nuova tassa sui rifiuti
che sostituisce la vecchia Tarsu e la Tares dell’anno scorso;
Imu, l’imposta sugli immobili
che dal 2013 si paga solo sulle
seconde case e sugli altri fabbricati ma non sull’abitazione
principale; infine Tasi, altra
novità di quest’anno, che sta
per tassa sui servizi indivisibili (illuminazione pubblica,
manutenzione stradale e altro), e che varrà anche sulle
prime case.
Va detto che per questo
trionfo della burocrazia e dal-
la complessità bisogna ringraziare gli ultimi governi. L’ingorgo di rate, invece, dipende anche da Palazzo Civico, ma ha un
suo perché: la giunta ha deciso
di prevedere più rate rispetto
agli anni scorsi così da permettere a famiglie e attività di spalmare il carico fiscale nell’arco
di sette mesi.
Si parte a maggio
La prima scadenza sarà infatti il
15 maggio, prima rata della Tari
per le utenze non domestiche,
ovvero negozi, ristoranti, bar, uf-
La città: così famiglie
e imprese potranno
spalmare i versamenti
lungo tutto l’anno
fici, mercati, aziende. L’acconto
Tari (sempre sulle utenze non
domestiche) si potrà versare in
tre rate: 15 maggio, 30 giugno, 31
luglio. Ciascuno dovrà pagare il
70 per cento della sua bolletta
Tarsu 2013. Alcune categorie - ristoranti, mercatali, bar - verseranno soltanto il 50 per cento
perché l’anno scorso hanno patito di più gli effetti della Tares. In
Comune da gennaio è aperto un
tavolo con le associazioni di categoria per valutare possibili ritocchi alle tariffe. Per tutti il saldo
potrà essere versato in due rate,
il 15 ottobre e il 15 novembre, ma
per conoscere l’importo bisognerà attendere che il Comune decida le tariffe.
Cosa succede alle case
Sulle abitazioni la Tari sarà diversa. Le rate saranno tre: due di
acconto (31 maggio e 31 giugno)
entro cui si dovrà pagare il 40
per cento della bolletta Tares
2013, e il saldo del 20 dicembre.
Anche qui per l’importo finale
Palazzo Civico deve ancora deliberare. «Però, come avvenuto
negli anni scorsi con Tarsu e Tares, anche nel 2014 le famiglie a
basso reddito otterranno agevolazioni sulla base delle dichiarazioni Isee», spiega l’assessore al
Bilancio Gianguido Passoni.
Restano poi l’Imu, l’imposta
sugli immobili e i fabbricati (ma
non sulla prima casa per cui è
stata abolita), e la Tasi, la tassa
sui servizi indivisibili (la pagano sia i proprietari che gli inquilini) l’anno scorso associata
alla Tares. Le scadenze, in questo caso, sono stabilite per legge: 16 giugno per l’acconto e 16
dicembre per il saldo. Quanto si
pagherà? L’Imu dovrebbe restare quella degli anni scorsi
(aliquota al 10,6 per mille sulle
seconde case) mentre la Tasi è
ancora un rebus. Il governo ha
cambiato idea più volte. L’ultima versione fissa l’aliquota
massima al 3,3 per mille.
Il consuntivo 2013
Il debito del Comune scende ancora
“Romperemo il muro dei 3 miliardi”
BEPPE MINELLO
Con fatica, ma per fortuna
inesorabilmente, il Comune e
il suo assessore ai conti pubblici, per il terzo anno di fila
sono riusciti a non aggravare i
risultati del bilancio. Anzi, sono riusciti a ridurre sia pur di
pochi milioni - ma a ridurre,
segno che i conti sono sotto
controllo - la montagna di debito che supera i 3 miliardi,
uno dei più alti d’Italia. L’obiettivo del 2014 è quello di rompere il muro e scendere sotto i 3
miliardi. In ogni caso, la giunta
ieri ha dato il via libera al bilancio consuntivo per l’anno 2013
chiuso con un risultato positivo
di gestione pari a 52 milioni e
340mila euro.
Ora il Consiglio
Il documento economico e finanziario nelle prossime settimane
passerà all’esame del Consiglio
comunale per la discussione e il
sì definitivo. «La politica di contenimento dei costi attuata riducendo le spese non strategiche e
realizzando risparmi attraverso
la razionalizzazione della macchina comunale, insieme al monitoraggio continuo su esposizione debitoria e andamento dei costi, ci hanno permesso - spiega
l’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni - di chiudere l’eserci-
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .41
g
Saldo TASI
Saldo IMU*
e
NOVEMBRE
il caso
Saldo
TARI
e
DICEMBRE
re
Seconda rata
saldo
TARI
- LA STAMPA
erti miracoli accadono solo quando
le elezioni sono vicine. Al vertice
convocato lunedì
a mezzogiorno per valutare
che cosa fare di Gtt dopo il
fallimento delle vendite, i
partiti che sostengono il sindaco Fassino si presenteranno (quasi) compatti nel chiedergli un sostanziale dietrofront. Della serie: ci avete
provato, è andata male, lasciamo perdere.
Dunque, Gtt non si vende
più (almeno per ora), cosa che
farà felici i 5 mila dipendenti e
i sindacati, che per mesi si sono battuti contro la cessione.
C
Anche la Lega chiede uno stop
Gli incontri del sindaco
Non si vende più - va detto innanzitutto per ragioni oggettive. Per due volte il ComuCAMBIO DI UMORE
Pd, Sel e Moderati
«Le cessioni sono fallite
si cambi strategia»
zio finanziario relativo all’anno
2013 in avanzo, pur avendo dovuto agire in un contesto di incertezza normativa, di generale contrazione delle risorse e in presenza di una significativa crescita
della domanda di servizi, soprattutto nei settori del welfare».
Il debito scende
L’avanzo di 52 milioni di euro in
coerenza con le prescrizioni della Corte dei Conti, è stato interamente destinato al fondo svalutazione crediti. Una scelta necessaria, spiega una nota di Palazzo Civico, per proseguire anche nel 2013 l’operazione di revisione sui residui attivi (che sono
passati da 1,59 miliardi di euro
del 2011 a 1,43 miliardi di euro del
2012 e ai 1,53 miliardi di euro del-
l’anno passato). I dati del rendiconto, prosegue la nota, confermano il trend in discesa per la situazione debitoria dell’ente, che
è passata dai 3,28 miliardi di euro del 2011, ai 3,20 miliardi di euro del 2012 e ai 3,09 miliardi del
2013 e che, nel corso del 2014, si
prevede scenda sotto la soglia
dei 3 miliardi. «Le risorse accantonate, e non utilizzate per incrementare la spesa, permetteranno - sottolinea Passoni - di proseguire quella politica di risanamento dei conti, adottata pur in
un contesto di pesanti tagli ai finanziamenti destinati agli enti
locali, e i cui esiti positivi sono
stati riconosciuti dalle conferme
del rating da parte delle agenzie
Fitch e Standard&Poor’s e dalla
relazione della Corte dei Conti».
ne ha provato a cedere
l’azienda in blocco, nel 2012.
Per due volte ha tentato di
piazzare i soli parcheggi, considerati il ramo più redditizio.
E per una volta ha provato a
piazzare il solo ramo trasporti. Niente da fare. «È chiaro
che il mercato non risponde e
dovremo capire il perché», ragionava ieri il vice capogruppo del Pd, Guido Alunno.
Qualche elemento, a Palazzo
Civico, l’hanno già. La crisi, innanzitutto: non è il momento
ideale per fare investimenti,
nemmeno per i colossi del trasporto. Poi vengono le caratteristiche specifiche di Gtt che,
secondo i potenziali acquirenti,
avrebbe bisogno quanto meno
di un restyling. A cominciare
dal personale, visto che il gruppo ha gli autisti contati, ma abbonda di amministrativi.
Quanto ai parcheggi, le
avances dei privati si sarebbero scontrate con i segni di
una gestione non proprio cristallina in passato. Ieri il sindaco ha incontrato gli spagnoli di Saba - i più interessati - per sondare il terreno e capire se esistano margini per
riaprire la trattativa.
Il capogruppo Ricca ha presentato una mozione con Sel: «La strategia del sindaco sulle
dismissioni è fallita, ora Gtt resti pubblica senza vendite né svendite»
I partiti al sindaco
“Gtt non si vende più
La risaniamo noi”
Lunedì vertice di maggioranza. In bilico 100 milioni
pellanza presentata da Curto e
Comunque vada, lunedì Pd, Sel Grimaldi di Sel contro il presie Moderati chiederanno al sin- dente Ceresa che ha ingaggiato
daco di riaccorpare i parcheggi come consulente l’ex presidenal resto di Gtt e di rinunciare al te del Torino Tilli Romero - posproposito di vendere. Sel, al- sono essere lette così: a Fassil’epoca addirittuno, la maggioranra incerta se voFASSINO za chiederà non
tare la dismissiodi rivedere i
Ieri ha incontrato solo
ne, sta facendo
piani su Gtt, ma
gli spagnoli di Saba anche se l’attuale
da apripista. Anche dentro il Pd - interessati ai parking management sia
dove la pattuglia
il più adatto a
renziana è sempre stata scetti- mettere mano all’azienda per
ca - si è ormai fatta largo l’ipote- «rivoltarla come un calzino».
si che sia utile una moratoria. Persino il leader dei Moderati
«È ora che sia la città a farsi ca- Portas, che un tempo predicava
rico del compito di rendere Gtt inascoltato la vendita dell’80%,
efficiente e capace di reggersi ha cambiato opinione: «Tanto
sulle proprie gambe», spiegano vale tenerla in mano pubblica, a
Michele Paolino e Guido Alun- patto che venga gestita come
no. Parole che - unite all’inter- fosse una società privata».
I partiti
Come reagirà Fassino? Certamente ricorderà a quale baratro si andrebbe incontro: nel
2011 il Comune ha ceduto alla
sua holding Fct le quote di Gtt
facendosele pagare. Da due anni deve rientrare del debito, cosa più volte sollecitata dalla
Corte dei Conti. Ballano oltre
100 milioni. Forse riproporrà la
vendita dell’80%, caldeggiata
in estate, quando l’assessore
alle Partecipate Giuliana Tedesco spiegò in Sala Rossa che
nessun privato era interessato
al 49%. Il sindaco dovrà però
prendere atto della posizione
dei partiti. E degli umori dominanti. Anche dentro la sua
giunta, dove l’assessore ai Trasporti Lubatti non è più il solo
contrario alla vendita. [A. ROS.]
T1 CV PR T2
SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 42
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .43
Berlusconi dà forfait Pd, ecco i candidati
ma arriva anche
Forza Italia spera
nelle fughe dall’Ncd il ricorso ai garanti
Porchietto, lista civica in appoggio a Pichetto Se Chiamparino vince, Ferrari (Intesa) al Bilancio
il caso/1
il caso/2
MAURIZIO TROPEANO
appuntamento
con Silvio Berlusconi è rinviato,
almeno questa è
la speranza di
Gilberto Pichetto, il candidato alla presidenza della regione per Forza Italia. Era stato
lui ad annunciare la visita del
leader lunedì per poi spiegare
ieri che il suo ricovero al San
Raffaele di Milano ha costretto a rivedere i programmi anche «se abbiamo aspettato fino ad oggi poiché il Presidente ci ha comunicato di voler
provare fino all’ultimo un recupero per lunedì». Difficile
prevedere una nuova data visto che il 10 aprile i giudici di
Milano dovranno decidere se
confinarlo ai servizi sociali o
ai domiciliari dopo la condanna definitiva.
Quel che è certo, però, è
che il forfait di Berlusconi
non ha fermato l’avvio della
campagna elettorale di Pichetto. Ed è altrettanto certo
che, a meno di passi indietro
dell’ultimo momento, la coalizione che fino ad oggi ha sostenuto Roberto Cota, rischia di presentarsi frantumata al confronto elettorale.
Quattro diversi candidati e
quattro diverse coalizioni:
Guido Crosetto per i Fratelli
d’Italia, Gianna Gancia per la
Lega Nord e un quarto competitor per una coalizione
centrista formata da Ndc,
Udc e altri. In pole position
c’è Giampiero Leo.
a lista del Pd di Torino per le regionali è pronta ma per
essere definitivamente approvata
deve superare l’esito di un ricorso presentato ai garanti
provinciali, regionali e nazionali dal capogruppo al Comune di Ivrea, Fabrizio Dulla,
che contesta l’interpretazione del regolamento che ha
portato all’esclusione dall’elenco di Roberto Placido.
Secondo il segretario provinciale, Fabrizio Morri, «è
difficile che un organo di garanzia possa intervenire sulla
formazione di una lista decisa
a livello politico rispettando
le regole». Il Pd provinciale lo
ha escluso dal quarto mandato perché considera i suoi 14
anni da consigliere regionale
come una terza legislatura
completata anche se finita
con un anno di anticipo. Placido, esponente della sinistra
del partito, non ha chiesto la
deroga contestando l’interpretazione del regolamento.
L’
Pichetto parte
Come detto l’assenza di Berlusconi non blocca la macchina organizzativa di Forza Italia. Giovedì sera a Chieri è arrivato l’ex ministro Maria
Stella Gelmini a sostenerlo,
L
La rinuncia
Il ricovero di Berlusconi al San Raffaele di Milano
ha costretto Forza Italia a rivedere i programmi
definendolo «il candidato migliore per il miglior centrodestra possibile». E il vicepresidente della giunta annuncia
anche la partenza della campagna con manifesti e spot e parla
anche di prossime «sorprese».
I boatos raccontano di una possibile rottura nel fronte del
Ncd con la decisione di Claudia
Porchietto di guidare una lista
civica in appoggio a Pichetto.
Altri boatos ipotizzano anche
un’asse con la Lega Nord. Roberto Cota, però, spiega che «la
Lega lavorerà fino all’ultimo
«Per fare le alleanze
c’è tempo
fino al 20 aprile
E non escludo
che ci siano sorprese»
Gilberto Pichetto
candidato
per Forza Italia
per cercare una soluzione unitaria, in caso contrario correrà
da sola». Pichetto non commenta anche se ricorda che
«per fare le alleanze c’è tempo
fino al 20 aprile».
Quadro in movimento
Anche Fratelli d’Italia sta rodando la macchina elettorale. Agostino Ghiglia, portavoce regionale, spiega che «la campagna di
Crosetto partirà la prossima
settimana». Lo dice da pontiere
deluso per il fallimento del tavolo romano. Enrico Costa, segretario del Ncd piemontese, spera
ancora in una via d’uscita unitaria, ma in caso contrario si lavorerà «per dar vita in Piemonte
ad un polo moderato come quello costruito a livello nazionale
per le europee». E l’assessore regionale Michele Coppola spiega:
«Apprezzo e stimo molto Crosetto, sarebbe stato un ottimo
candidato. Ma ora la situazione è
più complessa. Noi abbiamo la
forza di andare da soli».
Il capolista e l’escluso
Il segretario regionale del Pd Gariglio guiderà la lista da cui è
stato escluso Roberto Placido, il quale ha presentato ricorso
invece, avere un nome e cognome, la donna che Chiamparino
vorrebbe custode dei conti della Regione: Carla Ferrari, una
lunga carriera in IntesaSanpaolo, chiamata 12 mesi fa
da Chiamparino alla Compagnia e poi designata nel consiglio di gestione di Intesa.
La signora dei conti
Nulla di fatto, invece, sulle indicazioni democratiche per il
listino di Sergio Chiamparino. Troppi gli aspiranti e pochi i posti. In corsa, ad esempio, ci sono lo stesso Morri e il
presidente del partito Alessandro Altamura. E poi le
donne: dalle renziane Conticelli e Abbà alle cuperliane
Centillo e Accossato. E poi ci
sono le altre province: dal capogruppo in regione Aldo Reschigna all’astigiano Giorgio
Ferrero. È probabile che alla
fine il Pd si orienti a proporre
una rosa di nomi. Toccherà
poi al candidato presidente
fare le sue scelte. Potrebbe,
Gariglio capolista
Tornando alla lista Pd l’elenco
dei candidati si apre con Davide Gariglio, consigliere e segretario piemontese. Nella testa di lista ci sono altri due con-
«Sto lavorando
per trovare una donna
di fiducia che si occupi
del bilancio
della Regione»
Sergio Chiamparino
candidato
del centrosinistra
siglieri uscenti, Gianna Pentenero e Mauro Laus. Tutti gli altri in ordine alfabetico, compreso il consigliere regionale
uscente Nino Boeti.
Sindaci, giovani ed esterni
Il sindaco di Cirié, Francesco
Brizio, ha invece ottenuto la
deroga e potrà candidarsi. Con
lui ci sono anche i primi cittadini di Collegno, Silvana Accossato, e Bruino, Andrea Appiano. In corsa il consigliere
comunale Cassiani e quello
provinciale, Cavaglià. E poi c’è
il presidente della Circoscrizione 3, Valle. L’area Fassino
ha deciso di puntare le sue carte su Raffaele Gallo, fratello
dell’assessore comunale Stefano. Sono i due eredi di una tradizione politica di area socialista nata con il padre Salvatore
che ha un peso significativo
nel Pd torinese. Nell’elenco anche un’esponente socialista
(Maurizia Bertoncino) e il radicale Igor Boni.
[M.TR.]
1
IlsindacodiTorinoscrive:
volentieri alla
letterapubblicataafirmadiCrescentinoBosco.Illettoremiinvitaa“mostrareimuscoli”,cosìcome per le strisce blu, per i parcheggiatoriabusivi.
«Non si tratta di “mostrare i
muscoli”madirilevarecome,nel
casodeiparcheggiapagamento,
ci siano disposizioni da sempre
applicateecheoravengonomesse in dubbio, mentre nel caso dei
parcheggiatori si cerca di far rispettare le regole, specialmente
nelle adiacenze di quelle località
(ospedali, case di cura, cimiteri)
doveilfenomenoèodiosoevaad
interessare chi, in quel momento,stavivendoundisagiooundolore. La Polizia Municipale nel
2013haeffettuato1.569servizidi
controllo, elevato 359 sanzioni,
inoltrato 7 notizie di reato, effettuato 17 arresti, compiuto 82 sequestriamministrativididenaro
e allontanato 229 parcheggiatori. «Dall’inizio del 2014 ad oggi la
PoliziaMunicipalehacontinuato
Specchio dei tempi
2 «Rispondo
1
123445678A74BC7DD53E7A76DF753FA53D7F534551533FE335
C76D3631E74455C5C3F376537E353 3F53C515473E3F7
1
eproseguiràunasignificativaopera di contrasto a questo fenomeno
conpersonaleinuniformeoinborghese nei punti più critici come gli
ospedali, i cimiteri ed i parcheggi
della zona centrale: questo spesso
con la collaborazione delle forze di
polizia che già sono intervenute
con lo stesso spirito andando,
quando possibile, alla radice del
problemaedindividuandoivertici
che talvolta sovrastano i parcheggiatoripresentisustrada».
PIEROFASSINO
Unlettorescrive:
2 «Volevo segnalare i continui
disagi di chi prendeva il 3 in piazza
Hermada e corso Gabetti ma che
ora è costretto a fare il cambio con
il bus 75 in corso Tortona e corso
Reginaconallungamentodeitempidipercorrenzaanchedipiùdi10
minuti! Il Comune e il Gtt dicono
che mancano i soldi, ma quelli dell’abbonamento in costante aumentochepaghiamodovevannoa
finire?».
MAURIZIOOSELLO
Unlettorescrive:
2 «Pensare di pedonalizzare
via Roma invocando il buon risultato di via Garibaldi dimostra una
cecità urbanistica assoluta. La
presenza dei portici, in via Roma,
rende del tutto superflua una pedonalizzazione che lì provocherebbesoltantodanni».
AL
Unalettricescrive:
2 «I miei genitori vivono in un
paese non lontano dal Lago Maggiore. Un paese che appare ormai
come una periferia in abbandono,
tristeetrascurato,senzapiùnegozieconmoltistabilidelcentroquasi diroccati. Perché non si danno
regolecheimpediscanoundisfacimento del genere? Perché non si
aiutano i cittadini a mantenere viveleproprieattivitàcommercialio
aristrutturareglistabilidelcentro
storico? Perché si è permesso ai
centri commerciali di soffocare le
nostre preziose e bellissime piccolerealtàlocali?
«Per tornare a casa, ho preso la
statale che attraversa chilometri
dirisaieepaesinisimiliaquellodei
miei genitori. In uno di essi una
strettoia rallenta il traffico. Proprionellaviacentraleilcrollodiun
edificio ormai fatiscente impedisce il transito scorrevole. Mi dico:
eccoun’altraferitachenessunoricuciràmai.Tuttorimarràcosì.Lasceremo crollare tutto questo povero paese? Lungo la strada c’erano solo cartelli enormi e colorati
cheindicavanocentricommercia-
li e catene di negozi tutti uguali.
Non un’indicazione sui produttori
di riso, sulle rivendite di prodotti
locali se non qualche orribile cartello fatto a mano come quelli dei
venditoriambulantidimeloni!Eppure quella terra con il suo riso ha
sfamatogenerazioniedancoraoggi si trova sulle tavole prestigiose
di mezzo mondo. Una vergogna.
Come dire basta a questa morte
lenta e indecorosa? Lasciate vivereicentristoricifavorendogliartigiani, gli artisti, le piccole botteghe! Smettetela di chiedere l’Imu
su case fatiscenti e date incentivi
perché le case antiche si mantenganoecosì,conesse,labellezzadei
nostri piccoli comuni! Smettetela
di permettere la costruzione indiscriminatadisupermercati!Ridatevisibilitàaiprodottilocali!».
SILVIA
specchiotempi@lastampa.it
via Lugaro 15, 10126 Torino
Forum lettere su
www.lastampa.it/specchio
www.facebook.com/specchiodeitempi
T1 CV PR T2
44
SPECIALE EVENTI
PUBLIKOMPASS
SERVIZI PROMOZIONALI
DOMANI A TORINO IN PIAZZA VITTORIO
A spasso tra i banchetti
dell’antiquariato
Domani ritorna l’atteso appuntamento
con il mercato dell’antiquariato di piazza
Vittorio Veneto, organizzato da Fivag - FeLSA - Cisl Piemonte (Federazione Italiana
VenditoriAmbulanti).
Antiquari provenienti da tutto il Nord
Italia si presenteranno con una vastissima
varietà di proposte, ciascuna con una propria storia, ricca di cultura, tradizioni ma
soprattuttoemozioni.Daimobiliantichiallemaioliche,daivetrialleceramiche,daidipinti alle stampe, all’oggettistica da collezione, passando per tutto ciò che il tempo
nonèriuscitoacancellare,machealcontrariosipresentaanoicontuttoilsuopassato.
In occasione del mercato dell’Antiquariato, con la collaborazione del Cavalier
GiulioOmettoedeldott.MassimoMeli,vienepropostounimportanteeventocultura-
lededicatoalpittoreemilianoAlbertoPasini.Laconferenza,siterràalle10,30pressola
Fondazione Accorsi–Ometto di Torino, in
via Po 55 (ingresso gratuito). La dott.ssa AnnaCavanna,interverràsulperiodoorientalista del pittore: “Ricordi e immagini di
un’Artista Viaggiatore”. Con questa inizia-
tiva si vuole creare un piacevole momento
diaggregazionechenonsiaperòdisgiunto
daunadivulgazionepuntualeescientifica
voltasiaadavvicinarenuovopubblicoaltemadell’antiquariato,siaasoddisfareleesigenze e curiosità di collezionisti e cultori.
Sonoquindiinvitatiapartecipareall’incontro non solo coloro che da tempo si interessano al mondo dell’antiquariato , ma anche,esoprattutto,colorocheaquestosettorenonsisonomaiavvicinatiprimad’ora.
Naturalmente anche domani, grazie alla collaborazione della dott.ssa Renata Dellacasa,antiquario,peritoespertoneconsulente tecnico del Tribunale di Torino, verrà
offerta ai visitatori/clienti del mercato consulenza circa gli oggetti che intenderanno
acquistare – contattando il numero 3939455911.
A CAFASSE
Cotonificio Cubito
I tessuti che sogni
Il gradimento è stato tale da proporre la
prosecuzione dell’iniziativa: da lunedì 7
aprile a venerdì 11 aprile Cotonificio Cubito, a Cafasse, manterrà l’orario “prolungato” e continuato dalle 9 alle 19. Per
un’altrasettimana,dunque,vienesospeso il consueto orario, cioè l’apertura del
lunedì dalle 9 alle 19 e dal martedì al venerdì dalla 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17).
Il Cotonificio Cubito, fondato nel
1915, è una delle aziende più antiche nel
ramo tessile piemontese. La sua specializzazioneèlaproduzioneelavenditadi
biancheria per la casa, come piumini e
copripiumini, lenzuola, plaid, tovaglie,
cuscini e tende.
Da sempre la qualità e la varietà della
produzione «made in Italy» del Cotonificio Cubito sono riconosciuti e apprezzata dalla clientela. Un successo nel settore
che ha convinto l’azienda ad ampliare e
variare la propria offerta. Al Cotonificio
Cubito potrete infatti divertirvi passeggiandoinunasortadi“granbazar”,dove
trovereteditutto,dallaspugnaall’accappatoio in microfibra.
Ha riscosso grande successo anche la
recente inaugurazione del reparto dedicato alla “pulizia” della casa. Qui c’è dav-
vero tutto il necessario e di più, dai prodotti per lavare il parquet a quelli che
fanno brillare il lavello, ai panni per la
polvere e persino gli ammorbidenti. Allo
stessomodoviconvinceràancheilreparto “tessuti a metraggio”, dove potrete
sbizzarrirvi tra tovaglie e copriletto e altro ancora, tuffandovi tra tessuti, fantasie e colori.
Da sottolineare che l’azienda è a gestione familiare, elemento che consente
al Cotonificio Cubito di applicare prezzi
particolarmente convenienti. A rendere
ulteriormente piacevole la visita a Cafasse ci sono la gentilezza, la cortesia e la disponibilità che troverete da parte dei
commessiedeglistessititolari,Violettae
Lorenzo, in un ambiente decisamente
“familiare”.
Cotonificio Cubito, Cafasse, in via Monasterolo 6; tel. 01234/17003
A SANTENA
PaviSystem, l’ingresso
di pregio per la tua casa
L’ingressodiunacasaèunaspeciedibigliettodavisitadiunprofessionista.Eccoperché
èimportantecurarel’areaesternadiun’abitazione. «Da oltre vent’anni avoriamo per
dare più valore alle vostre case, prendendoci cura delle aree esterne - dice Giuseppe Lisa,proprietariodiPaviSystem,storicaaziendaspecializzatainpavimentazioneesterne
-. Il cortile, l’ingresso sono un dettaglio non
da poco per l’immagine dell’edificio. Tutto
deve essere armonico ed esteticamente apprezzabile,oltreadoverovviamentepresentarecaratteristichedifunzionalità.Perquestoilprimopassodelprocessodelnostrointervento è lo studio della casa». Con il suo
staffdiartigianicompetentiefidati,GiuseppeLisavalutalatipologiadell’abitato,icolori, l’architettura poi nasce il progetto per il
cliente: «ACi teniamo a dare un consiglio
sulla base della nostra esperienza e competenza.Semprepervalorizzarel’edificio».
Dopo l’accettazione del cliente inizia lo
smantellamento dell’area. PaviSystem non
silimitaallaposadelprodotto:ilsuoèunintervento «chiavi in mano». Prevede il rifacimento della rete idrica e fognaria, la realiz-
zazionedelsottofondoedelpianodiposae
laposadellapavimentazionescelta.Ec’èla
possibilitàdieseguirelavoricomeareeverdi
eimpermeabilizzazioni.Unpacchettocompleto e garantito per soddisfare il cliente.
Ognioperaèunica,conseguenzadiunlavorodiprogettazioneaccuratoegarantito.PaviSystem si avvale di personale proprio, di
professionistiediartigianispecializzatieselezionati.Ledimored’epocasonogli«interlocutori naturali» dell’attività di PaviSystem, ma oggi la tendenza alla riproduzione dello stile antico si è molto diffusa. Ma
qualunque sia lo stile, il risultato del lavoro
di PaviSystem è sempre un prodotto unico,
quellosognatodaiclienti.
PaviSystem, via Trinità 48, Santena ; tel.
011/945.6502, 335/21.53.08, 337/21.24.79,
www.pavi-system.it
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
MAURIZIO TROPEANO
L
La Lega restituisce alla Regione le cifre contestate dai magistrati
40
indagati
I consiglieri
regionali che
rischiano il
rinvio a giudizio
1,3
milioni
Sono le spese
pazze che i Pm
contestano
a 44 consiglieri
130
per cento
IL GOVERNATORE
«Voglio essere giudicato
subito perché so
di essere onesto»
continuo a ritenermi una
persona onesta». Secondo:
non mi sono «appropriato di
un solo centesimo». terzo: ho
«fiducia nella giustizia».
Restituzione con interessi
E l’offensiva leghista si muove
anche su un altro fronte: la
restituzione dei soldi contestati. Tutti i consiglieri leghisti, Cota compreso, hanno deciso di restituire volontariamente alle casse regionali le
cifre contestate dai pubblici
ministeri nell’inchiesta. Ma
non ci sarà solo il rimborso. I
consiglieri, infatti, verseranno in più almeno il trenta per
cento del valore complessivo
delle spese pazze. È questa,
infatti, la percentuale che
l’avvocatura regionale, in base alle leggi esistenti ha ritiene congrua per coprire inte-
Cronaca di Torino .45
Rimborsi, Cota chiede
il giudizio immediato
il caso
a scelta del presidente del Piemonte, Roberto Cota, di
rinunciare
all’udienza preliminare del processo Rimborsopoli, prevista per il 9 aprile, è
certo dettata come spiegano i
manuali di giurisprudenza di
arrivare ad processo celere e
anche a lanciare un messaggio al magistrato che dovrà
giudicare sulla base delle carte della procura: non ho paura
del processo. Ma serve anche
per rinviare a dopo le elezioni
europee e regionali previste
per il 25 maggio lo spinoso tema delle mutande verdi che
potrebbero avere effetti pesanti sulla campagna elettorale della Lega Nord. Il partito
guidato da Matteo Salvini in
questa scadenza elettorale si
gioca tutto e così anche la
scelta del governatore va in
quella direzione.
Un conto, infatti, è subire
un rinvio a giudizio mentre è
cosa diversa chiedere di andare direttamente al dibattimento. È raro, infatti, che un
imputato e il suo legale scelgano questo rito speciale
previsto dal codice penale
ma dal punto di vista mediatico Cota può far valere le sue
ragioni. E lo fa. Primo: «Ho
chiesto di essere giudicato il
prima possibile dal Tribunale Penale di Torino perché
.
Mercoledì l’udienza
I consiglieri che
vogliono risarcire
dovranno pagare
gli interessi
Il 9 aprile il gip deciderà sui rinvii a giudizio dei consiglieri regionali accusati di aver incassato
rimborsi irregolari dai gruppi a Palazzo Lascaris. Nella foto, una protesta in aula
Sulla «Stampa»
gg Dossier/ La politica all’esame della giustizia
I giudici accelerano
Congelati i conti
a cinque consiglieri
Sequestro preventivo disposto dal gip
Nel mirino gli indagati per truffa aggravata
PAOLA ITALIANO
Quasi 220 mila euro bloccati, intoccabili. Almeno fino a
quando non ci sarà una sentenza. A tanto ammonta la
cifra complessiva sui conti
correnti bancari di 5 consiglieri indagati nell’inchiesta
sui rimborsi ai gruppi regionali che il Gip ha blindato,
disponendone il sequestro
preventivo.
Nessun accanimento
La misura cautelare riguarda
solo coloro ai quali, oltre al reato di peculato, è contestata
anche la truffa aggravata. Non
un accanimento giudiziario, a
pochi giorni dall’udienza davanti al Gup, ma un provvedimento previsto dalla legge e
comunemente applicato in casi analoghi. Tanto più che il
blocco sui conti arriva ora, ma
i pm Andrea Beconi, Enrica
Gabetta e Giancarlo Avenati
Bassi lo avevano chiesto già a
metà gennaio, al momento
della richiesta di rinvio a giudizio per 41 consiglieri indagati, compreso il presidente Roberto Cota.
Lupi nel mirino
L’intervento più consistente è
stato fatto sul conto corrente
di Maurizio Lupi, dei Verdi
Verdi: la cifra contestata dall’accusa ammonta a poco più
di 75 mila euro, l’equivalente
della retribuzione riconosciuta alla figlia Sara (anche lei indagata per truffa), assunta come collaboratrice del gruppo:
“un rapporto di lavoro solo
formalmente instaurato”, contesta l’accusa, perché Sara Lupi di fatto studiava fuori Torino, prima a Milano e poi a Parigi, e non avrebbe reso alcuna
prestazione.
Lucchetti anche ai conti
dei leghisti Antonello Ange-
PER I 41 CONSIGLIERI
Il 9 aprile
udienza
preliminare
E’ fissata al 9 aprile
l’udienza preliminare
per discutere della richiesta di rinvio a giudizio dei 41 consiglieri indagati nell’inchiesta sui
rimborsi ai gruppi regionali. Il Gup Roberto
Ruscello ha respinto la
richiesta del difensore
del presidente del consiglio regionale Valerio
Cattaneo di spostare la
data a un momento successivo alle prossime
elezioni, ma non è escluso che una richiesta di
slittamento venga riproposta mercoledì prossimo. Nessuno degli indagati parla apertamente
della possibilità di scegliere il patteggiamento:
in caso di rinvio a giudizio, si aprirebbe così un
dibattimento pubblico.
1
leri e Gianfranco Novero, inguaiati dai rimborsi chilometrici. Entrambi avrebbero attestato una falsa residenza per
poi farsi rifondere dei soldi
spesi per i trasferimenti a Torino per i lavori del Consiglio.
Il caso Angeleri
Angeleri disse di stare Incisa
Scapaccino, nell’Astigiano. A
lui è contestata la cifra di
64.389 euro, comprensiva di
benzina e autostrada. Novero
avrebbe allungato un po’ il suo
percorso, perché secondo i pm
non stava a Groscavallo, ma
nella più vicina Ciriè, e ora dovrà difendersi dall’accusa di
aver fatto la cresta sulla differenza, pari a 28.458 euro.
Le trasferte
Chilometri inesistenti anche
quelli percorsi da Daniele
Cantore, eletto nelle file del
Pdl o ora nel Nuovo Centro
Destra: secondo la procura risiedeva a Torino con moglie e
figli e non nel Comune di Chiusa San Michele. Bloccati sul
suo conto 23.140 euro.
I 27 mila euro sequestrati
a Gianfranco Boniperti, ex
Pdl oggi nel Gruppo Misto,
sono invece equivalenti alla
somma di tre fatture che il
consigliere si è fatto rimborsare ma che, secondo i magistrati inquirenti, sono «materialmente false».
Tutti i nomi
di Rimborsopoli
56
41
CONSIGLIERI
indagati nel corso
dell'inchiesta
CONSIGLIERI
rischiano il rinvio
a giudizio
(compreso Cota)
Il Popolo della Libertà
Luca Pedrale
Cristiano Bussola
11
Daniele Cantore
Alberto Cortopassi
Rosa Anna Costa
Fratelli d'Italia
(ex Pdl)
Franco Maria Botta
Marco Botta
Michele Formagnana
(ex Gruppo Misto)
Girolamo La Rocca
(in Consiglio fino al 2010)
Lorenzo Leardi
Circa
1,4 milioni
di euro
il totale
delle spese
contestate
Angiolino Mastrullo
Carla Spagnuolo
Pietro Francesco Toselli
Augusta Montaruli
Massimiliano Motta
Progett’Azione
(ex Pdl)
Angelo Burzi
Roberto T
Rosanna V
Lega Nord
Roberto Cota
Mario Carossa
Elena Maccanti
Massimo Giordano
12
Giovanna Quaglia
Roberto De Magistris
Antonello Angeleri
Michele Marinello
Gianfranco Novero
Paolo Tiramani
Federico Gregorio
Le mutande verdi
La misura del sequestro preventivo non ha invece riguardato i consiglieri indagati per il solo reato di peculato: la differenza è quella che passa tra chi ha
fatto carte false per ottenere indebitamente soldi a cui in ogni
caso non aveva diritto, e chi ha
quanto meno esagerato nel
chiedere rimborsi per spese realmente sostenute ma che nulla
avevano a che vedere con i lavori del gruppo, così come prescrive la legge. L’importo complessivo delle spese contestate dai
procuratori tra il 2010 e il 2012
ammonta a circa un milione e
400 mila euro. Nei quali si trova
di tutto: eclatante il caso delle
mutande verdi di Roberto Cota,
e poi solarium, giocattoli, sigarette, scontrini di caffè e ristoranti, con pasti spesso luculliani, fino al «celebre» tosaerba e
alla sega circolare di Andrea
Stara, l’ultimo dei consiglieri
per i quali, dopo un supplemento d’indagine, è stato chiesto il
rinvio a giudizio.
Riccardo Molinari
Boniperti
Nove
“E’ stata
una doccia
fredda”
«Ma sì... l’ho saputo
dal mio avvocato.
Hanno bloccato i
conti, solo per la cifra
contestata». Che nel caso di
Roberto Boniperti, Gruppo
Misto, ammonta a 21.680 euro: «Lasciamo perdere. Però
sul momento ci sono rimasto di sasso. In prima battuta hanno bloccato sia il conto privato che quello della
mia agenzia di assicurazioni. Per intenderci, il conto
dal quale pago gli stipendi
degli impiegati. L’ho fatto
“Ho
di co
da p
Roberto Boniperti
presente e allora si sono limitati a bloccare il monte titoli
solo per la cifra in questione...
altrimenti sarebbe stato un
guaio». Boniperti, alla pari
degli altri consiglieri coinvolti, non si aspettava una mossa
del genere: «Se lo prevede la
legge... Però è stata una doccia fredda. Io sono certo di poter chiarire tutto, sempre agito in buona fede, ma è stato
comunque un colpo». [ALE.MON]
c
ro, Leg
cronac
acquisto
ci a uso
sconde
senza v
zionale
le: «Io
rente, sia
bloccat
fortuna
mini d
Sul giornale di ieri la
notizia dei conti correnti
sequestrati a cinque consiglieri regionali implicati
nell’inchiesta sui rimborsi
gonfiati.
1
ressi, eventuali danni di immagine che potrebbero essere
contestate anche in futuro. La
valutazione è stata fatta dall’avvocatura su richiesta dell’avvocato Mauro Anetrini che
difende l’assessore regionale
all’Urbanistica, Giovanna Quaglia, e la consigliera regionale,
Elena Maccanti. Le due esponenti leghiste hanno già provveduto a versare la somma.
Spiega Quaglia: «Non è un’ammissione di responsabilità perché restiamo convinte di aver
agito in buona fede e nel rispetto delle leggi e dei regolamenti
regionali». All’assessore sono
state contestate 19 mila euro,
alla Maccanti 16. E il loro esempio sarà seguito da tutti i consiglieri leghisti. È questa la linea
decisa in una riunione del
gruppo regionale. Spiega il capogruppo, Mario Carossa:
«L’adesione sarà volontaria ma
credo che lo faremo tutti. Resto
convinto di aver agito in buona
fede rispettando le regole ma
voglio affrontare le vicende
giudiziarie con la tranquillità di
chi non si è messo in tasca nemmeno un cent di soldi pubblici».
IL CARROCCIO
«Non è un’ammissione
di colpa: abbiamo
agito in buona fede»
Anche Valerio Cattaneo, presidente del Consiglio regionale,
che ha già versato un parte delle somme contestate nel 2012
sembra intenzionato a seguire
la strada di Quaglia e Maccanti.
«Niente mutande verdi»
La svolta nella strategia difensiva del governatore è stata de-
cisa ieri mattina nel corso di
una riunione con i legali e i consiglieri regionali. Nel primo
pomeriggio è arrivata la nota
di Cota che dà la sua lettura di
un’inchiesta dove «sono stato
linciato mediaticamente, con
le note conseguenze politiche». Impossibile non ricordare le proteste del Pd sotto il palazzo della Regione con le mutande verdi appese oppure il
consigliere grillino Davide Bono che sventola un paio di mutande durante il consiglio regionale. Cota così ribadisce:
«Non esistono mutande verdi,
anche se la cosa è data ormai
per assodata». E poi restano
da chiarire anche le altre contestazioni. «Non esistono altre
spese personali, anche se non
escludo l’errore umano. Ho subito un’aggressione spropositata e senza precedenti».
REGIONE
Martedì
l’addio
ai fondi
per i gruppi
Corretta, riveduta e perfezionata la proposta dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale di abolire i
500 mila euro l’anno di fondi
pubblici destinati al funzionamento dei gruppi consiliari dovrebbe essere approvata dall’assemblea piemontese nella riunione convocata
per martedì dal presidente
Valerio Cattaneo. Al posto
dei soldi saranno offerti ulteriori servizi, dalla posta al
servizio stampa e altro, che
al massimo costeranno alle
casse regionali cinquantamila euro l’anno ma quei soldi saranno spesi direttamente dal Consiglio senza
transitare dai gruppi.
Lunedì la proposta sarà
esaminata
dalla Commissione Bilancio per
poi approdare in aula il
giorno dopo.
Cattaneo si
dice ottimista sulla possibilità di ap- Cattaneo
provare il
provvedimento: «L’ufficio di
presidenza ha accolto alcuni
dei suggerimenti arrivati da
diversi presidenti dei gruppi.
Abbiamo così modificato il
progetto di legge e sul nuovo
testo c’è il via libera di praticamente tutti i gruppi consiliari». Le nuove norme, se approvate, comportano un ulteriore semplificazione delle
procedure e evitano eventuali problemi con la Corte dei
Conti. I giudici contabili, infatti, hanno contestato la
rendicontazione dei fondi utilizzati nel 2013 nonostante i
documenti avessero ottenuto
il via libera di revisori di conti
esterni. Secondo Cattaneo:
«La cancellazione totale delle
dotazioni finanziarie per i
gruppi regionali è un segnale
importante verso l’opinione
pubblica sempre più sensibile sull’uso dei fondi pubblici».
Ma il presidente del Consiglio aggiunge anche una nota
polemica: «Mentre le regioni
hanno fatto la loro parte per
ridurre i costi della politica
Camera e Senato non hanno
fatto nulla e i parlamentari
vanno in tv a sparare contro
l’autonomia regionale». [M.TR.]
T1 CV PR T2
46 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
Lacrime in Comune
“Da voi solo parole
Barriera invivibile”
I tre pensionati
ascoltati
in
Commissione:
Giuseppe Piazza
Maria
Converso
e Angelo
Martino
Il pianto del pensionato davanti alla Commissione
La storia
BEPPE MINELLO
a voce del signor
Martino si spezza.
Nel silenzio generale le sue mani vanno a coprire il viso e
ad asciugare le lacrime. A
commuoverlo è stato il racconto delle condizioni di vita
di Barriera Milano culminato
nel ricordo di un amico, morto
di recente, con il quale aveva
un sogno in comune: creare
un luogo di ritrovo per gli anziani del quartiere in un edificio di via Desana. «Un luogo
dove ospitare il nostro circolo
di pittori dilettanti, “il cavalletto”, ma anche un posto per
gli anziani del quartiere e per i
quali c’è nulla». Ma l’edificio è
stato occupato abusivamente.
Forse da quegli stessi giovani
che «ancora recentemente
hanno spaccato i bidoni della
spazzatura e occupato case».
Il signor Martino, che di nome
di battesimo fa Angelo, ha 71
anni. È pensionato come Ma-
L
ria Converso, casalinga di 63
anni, e Giuseppe Piazza, di 67,
che ieri l’accompagnavano nell’ennesima incontro a Palazzo
Civico per raccontare le pene di
un quartiere, Barriera di Milano, al centro, almeno a parole,
di tutte le politiche del Comune.
«Ma che nella realtà - ha denunciato Angelo Martino - non si
traducono in nulla: continuiamo a vivere nel degrado , assediati dalla criminalità».
Domani
Laprimafesta
delquartiere
«L’inverno l’abbiamo
passato al buio e
una volta le strade
erano così sporche che
ce le siamo pulite noi»
«Tante promesse
dal Comune e piani
mirabolanti ma
alla fine non si vede
nulla di concreto»
Angelo Martino
Maurizio Marrone
Pensionato
di via Verres
Capogruppo
Fratelli d’Italia
più tardi; una decina di donne,
esasperate dalla sporcizia, hanno pulito loro la strada e sapete
quando abbiamo visto il primo
spazzino? Sette giorni dopo».
drammatico sul quale si sono
buttati a pesce i rappresentanti del centrodestra da Liardo
dell’Ncd, a D’Amico e Tronzano di Forza Italia a Carbonero
della lega. Ma solo Maurizio
Marrone di Fratelli d’Italia ha
portato argomenti concreti in
virtù delle tante marce e impegno nel quartiere. «Un esempio per capire l’inefficienza del
Comune - ha raccontato -, nei
giardinetti di via Montanaro
esiste un chiosco che era luogo
di spaccio con annessa stanza
del buco. Un gruppo di persone
a noi vicine l’ha ripulito e la
Circoscrizione, invece di dare
«Parole inutili»
«E’ la terza o forse la quarta volta che veniamo in Comune - ha
detto -, parliamo con voi e poi
accade nulla». Parole come pietre che hanno ammutolito i consiglieri comunali della Commissione presieduta dal pd Altamura e che aveva come «ospite» l’assessore ai vigili, Giuliana
Tedesco (Moderati) , chiamata
a spiegare cosa ha fatto il suo
assessorato per il quartiere. I
tre pensionati, invece, si erano
guadagnati l’invito grazie alle
firme con le quali hanno a suo
tempo rivolto una petizione al
consiglio comunale «per una
Barriera più vivibile». Dalle parole di Angelo Martino è emersa una realtà da terzo mondo:
«L’inverno l’abbiamo passato al
buio perché l’illuminazione
pubblica viene accesa sempre
1 Domani è in programma
una giornata all’insegna dell’amicizia e dell’aggregazione ai giardini Ceat di via Leoncavallo. La «PrimaVera festa
di Barriera» incomincia alle
11 con l’animazione e giochi
a stand per i bambini. Alle 13 ,
pranzo di primavera, a cui ciascuno contribuisce con un
piatto preparato in casa. Alle
15 si esibiscono i gruppi Cortiço do Abelha (capoeira) e
Danbaà (danze africane). Seguono le esibizioni di 4 band:
dal folk di Errico Canta Male
al rock anni ’70 di Alma Mude
e al rap di Rap Bad Street, per
arrivare al concerto del collettivo musicale Barriera Republic, che mescola suoni e melodie del mondo.
[P. COC, ]
«Drogati ovunque»
Ma non è finita: «Hanno chiuso
Tossic Park ma non cancellato
il problema, anzi drogati e
spacciatori si sono solo sparpagliati nelle vie del quartiere.
E poi che dire di marciapiedi
rotti e strade piene di buche?
Guai che deprimono chi vive
nel quartiere: “Tanto qui non
fanno mai niente” è il commento generale». Una quadro
una mano, ha mandato tre volte i vigili. Non la faccio lunga:
l’edificio è sempre in mano a
balordi. E se dessimo retta alle
promesse dei vari progetti Urban, quel luogo avrebbe dovuto
essere recuperato già da un
anno».Per Marrone e i tre pensionati, la «presenza criminale
in zona si avvale di numerosi
locali pubblici aperti anche
tutta la notte, dai phone center
ai bar, che offrono rifugio a
chiunque ne abbia bisogno appena spunta una Volante.
Il controllo criminale
C’è dunque un controllo del territorio totale che dovrebbe essere affrontato con indagini serie». Una situazione disasatrosa. L’assessore Tedesco se l’è
cavata sostenendo, non senza
ragione, che il problema non è
solo dei vigili. Per questo motivo, il presidente Altamura convocherà prossimamente gli altri assessorati «toccati» dal
problema «e pure la Prefettura
di modo che abbia contezza di
quanto sta accadendo».
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .47
In azione
Morto, chiuso in bagno
con l’abito della festa
I gestori del
distributore
Agip di via
Pianezza
intenti a
effettuare le
operazioni
illegali in
un’altra stazione dello
stesso gruppo
Eni
Ivrea, non si trova la chiave. Si fa largo l’ipotesi dell’omicidio
«FUEL CARD» CLONATE
Rubavano benzina
ai concorrenti
con le carte clonate
La storia
GIAMPIERO MAGGIO
n bonaccione.
Uno così
facile da
circuire
che non si faceva problemi a
prestare soldi a tutti». Così in
poco tempo Benito Peloso,
l’uomo trovato cadavere tre
giorni fa nel suo appartamento di via De Gasperi, 6, a Ivrea,
si era contornato di persone
poco raccomandabili. «Gente
che frequentava quella casa,
brutte facce» racconta un vicino di origini magrebine.
«U
Furto da centinaia
di migliaia di euro
scoperto grazie
a un manager Juve
MASSIMO NUMA
I gestori di uno dei più grandi
e conosciuti distributori
Agip (gruppo Eni) di Torino,
in via Pianezza 1 angolo corso
Svizzera, sono stati arrestati
dalla Digos mentre utilizzavano «carte carburanti» clonate per rubare benzina ad
altri distributori della zona.
Una delle card era intestata a
un manager della Juventus.
Le donne
E poi le donne. Due in particolare. Mamma e figlia con storie
complicate alle spalle. Per un
po’ avevano vissuto in quell’alloggio. A raccontarlo è una delle due, V.B., 20 anni, che ora la-
Bonnie & Clyde
I VICINI
In giacca e cravatta, forse per un appuntamento
«Prestava soldi a tutti
era circondato da gente
poco raccomandabile»
vora in un negozio da parrucchiera, a Ivrea: «Eravamo state
lì assieme a papà per un paio
d’anni, perché i miei erano stati
sfrattati e avevano chiesto ospitalità a Benito». Lui, così buono
e gentile, si era fatto convincere
facilmente e aveva spalancato
le porte di casa. «Poi i miei sono
andati a Ventimiglia e io sono
rimasta qui, a Ivrea».
Un paio di anni fa lei aveva
regalato un cagnolino a Benito e ogni tanto andava a trovarlo. «Veniva anche mia
mamma, l’ultima volta è stato
a Carnevale. E poi sua sorella,
perché con gli altri fratelli Benito aveva chiuso i rapporti».
Lei un’idea di quello che è accaduto se l’è già fatta: «Lo
hanno ammazzato. Sono troppe le cose che non quadrano».
Le contraddizioni
La storia è davvero complicata,
Per scoprire chi doveva incontrare il pensionato trovato morto a Ivrea, i carabinieri hanno
interrogato per tutto il giorno i vicini di quell’anonimo condominio eporediese
«Sulla Stampa»
Sulla «Stampa» di ieri
la notizia della morte di Benito Peloso, ritrovato con la
gola ostruita dalla carta
1
piena di dettagli che si contraddicono. Il giorno che è morto, Peloso aveva appena ritirato la pensione ed era vestito elegante, la
camicia stirata e la cravatta. Come se avesse un appuntamento
galante. Con chi? Ancora non si
sa. Dovranno scoprirlo i carabinieri che, ieri, hanno interrogato
per tutto il giorno i vicini e i famigliari del pensionato e hanno sentito anche V.B, la ragazzina che
aveva vissuto a casa sua.
mo e poi è scappato, portando
con sé la chiave. Oppure no. Magari, durante il primo sopralluogo di carabinieri e soccorritori,
nella confusione è sparita, finita
chissà dove.
C’è dell’altro, però. Dall’abitazione sono stati portati via
Il giallo
700 euro. Soldi che erano appeDifficile, al momento, mettere in- na stati ritirati. Lo testimonia la
sieme i pezzi del
ricevuta della
puzzle. Sul cadaLA PENSIONE banca trovata in
vere non ci sono Aveva ritirato 700 euro soggiorno. E ansegni di violenza e
cora. Infilato in
La ricevuta è in casa bocca Peloso avela casa era in ordii soldi non ci sono più va della carta apne. Sulle prime i
carabinieri hanno
pallottolata. Alpensato a un malore. Poi balzato tro dettaglio strano. Tutto, allosubito all’occhio che la porta d’in- ra, porta verso una sola direziogresso era socchiusa e il bagno ne. Quella del delitto. «Un’ipochiuso a chiave. Strano per uno tesi plausibile» ammette il proche abita da solo. E soprattutto curatore capo Giuseppe Ferche quella chiave, ora, non si tro- rando. Sarà determinante l’auva da nessuna parte. La prima topsia, fissata per questa mattiidea è semplice: qualcuno ha na e l’esito sulle impronte digichiuso dentro la stanza quell’uo- tali rilevate dalla Scientifica.
Sono Fabio Casalecchio, 39
anni e la moglie Anna Giuliani, 38, residenti a Torino. La
donna, sorpresa con il marito
mentre stava riempiendo alcune taniche di benzina, rubate al distributore dell’Agip,
in corso Lecce angolo via Medici, si è giustificata sostenendo di avere acquistato le
«fuel card» da una persona
conosciuta nell’ottobre scorso e ora sotto indagine da
parte degli inquirenti.
Il sospetto è che i due,
grazie al loro lavoro di benzinai, possano aver favorito la
clonazione delle carte. Da
qualche tempo, sulle colonnine automatiche di via Pianezza era comparso un foglio: «Usare solo contanti».
Per pagare con le carte bisogna utilizzare i «pos» custoditi nell’ufficio.
Nelle perquisizioni nell’abitazione dei due e al distributore che gestiscono,
la polizia ha sequestrato
numerose carte magnetiche clonate, materiale
MASSIMILIANO PEGGIO
Storia di un miracolo italiano
sotto processo. A sentire Alberto Vanelli, il signore della
Reggia di Venaria, ex presidente esecutivo del Comitato
Italia 150 accusato di abuso
d’ufficio per i lavori di recupero delle Officine Grandi Riparazioni, sede delle mostre sui
zarre, ma per evitare un disastro. I miei provvedimenti furono valutati da professionisti e
avvocati. E soprattutto ho fatto
risparmiare dei soldi».
L’accusa, sostenuta dal pm
Cesare Parodi, ruota attorno
alla storia del travagliato cantiere delle Ogr, il vecchio complesso delle ferrovie dove un
tempo si riparavano le locomotive. Vanelli ha raccontato come quella «location», divenuto
uno dei poli attrattivi delle celebrazioni per i 150 anni dell’Italia, abbia dovuto superare
estenuanti traversie, tutte «italiane», prima del trionfo di turisti. Prima il cambio di amministrazione alla guida della Re-
È proprio esaminando i conti
che un manager della Juventus s’è accorto dell’uso illegale della carta. Ha avvisato
la polizia indicando anche
qual era l’ultimo distributore
utilizzato per il prelievo di oltre tre mila euro.
Clienti ingannati?
Adesso il dubbio che i due abbiano ingannato un numero
altissimo di clienti è qualcosa
di più di un sospetto. Le indagini della Digos proseguono
per individuare i complici
della coppia. In un video registrato dalla polizia si vedono i
due coniugi intenti nell’operazione furto. I combustibili
venivano poi rivenduti ad altri clienti, probabilmente all’oscuro dei retroscena.
Scoperta infine un’altra
truffa bancomat. I truffatori
(sempre in tre) riescono a «rubare» il pin e a sostituire con
una identica tessera falsa la
tessera bancomat vera con la
quale il cliente si presenta alla
cassa automatica.
Il cliente - ignaro - dopo
aver prelevato se ne va con la
tessera falsa, mentre loro per
giorni, continuano a prelevare con la card vera.
Alberto Vanelli (a destra nella
foto con Fabrizio Del Noce)
è stato presidente esecutivo del
Comitato Italia 150 ed è
l’attuale direttore della
Reggia di venaria
“Ho salvato Torino da una figuraccia”
Vanelli respinge le accuse sulle Ogr
successi scientifici italiani, è un
miracolo che l’esposizione abbia aperto i battenti in tempo
per l’inaugurazione con il Presidente della Repubblica Giorno
Napolitano, il 18 marzo 2011.
«Torino ha rischiato una figuraccia colossale. Altro che abuso d’ufficio».
Ieri, Vanelli, ha aperto il processo, in cui è imputato con il direttore dei lavori Carlo Pession,
facendo dichiarazioni spontanee sugli avvenimenti che caratterizzarono il cantiere. Ha
parlato per un’ora di fronte ai
giudici respingendo le accuse.
«Non ho favorito nessuno - ha
detto in aula - Ho preso decisioni difficili, forse originali e biz-
Manager-investigatore
Il signore della Reggia
IL PROCESSO L’EX PRESIDENTE DI «ITALIA 150» ACCUSATO DI ABUSO D’UFFICIO
«Mi dissero
che la legge
non vietava
la mia soluzione»
«pos» e computer.
I poliziotti della Digos
stanno ancora lavorando per
risalire agli eventuali complici della banda. Le card clonate e recuperate sono per il
momento una decina. Solo su
una il limite di spesa era di
1.500, mentre sulle altre variava da 150 a 300 euro.
Un giro di denaro ingente:
su una singola carta è stato
prelevato carburante per oltre 22 mila euro, mentre su
quella della Juventus risultavano prelievi sino a 3 mila euro in un solo giorno.
gione, nel 2010, da Bresso a Cota, che portò modifiche al progetto originario: cambio del curatore di una delle mostre previste, ampliamento di spazi,
nuovi contenuti e integrazione
di fondi. Il tutto con un appalto
già bandito e in via di aggiudicazione. Poi i pasticci legali,
iattura di tutti i cantieri italiani. La cordata di imprese esclu-
sa dall’appalto fece ricorso al
Tar e vinse la battaglia. Vittoria che però arrivò dopo la firma del contratto di affidamento dei lavori alla cordata vincente. Che fare? I vincitori non
potevano essere cacciati, i perdenti pretendevano risarcimenti stellari e minacciavano
altri ricorsi e nel frattempo una
delle ditte coinvolte era fallita.
In tanto i giorni passavano e
il cantiere languiva. «Non dormivo la notte. Polemiche, insinuazioni di corruzione, l’allarme degli sponsor privati che
temevano di aver buttato via i
loro milioni». Così, in quel caos, Vanelli trovò «un’idea italiana». Fece entrare i perdenti
accanto ai vincitori, a completare le opere integrative richieste dalla nuova giunta Regionale. Due litiganti sotto lo
stesso tetto. «Chiesi lumi agli
esperti. Mi dissero che la legge
non prevedeva la mia soluzione ma nemmeno la vietava.
Salvai le mostre evitando un
tracollo. Faccio fatica a capire
perché mi trovo qui».
T1 CV PR T2
48 .Cronaca di Torino
.SABATO 5 APRILE 2014
Caselli: “La mafia
viene a tavola
a casa nostra”
SAN MAURO
Identificato
il cadavere
trovato
nel Po
L’ex procuratore: minacciato il made in Italy
il caso
MASSIMO NUMA
afia agro-alimentare, un
businessa da 14
miliardi di euro. È la denuncia di Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico
dell’«Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul
sistema agroalimentare», intervenuto all’inaugurazione
dell’anno accademico dell’Accademia di Agricoltura.
M
Offensiva del racket
Sudoku
«Le produzioni agroalimentari sono i nostri ambasciatori
nel mondo, ma oggi sono sotto
attacco delle mafie. Bisogna
continuare a parlare di legalità
altrimenti deperisce la qualità
della convivenza sociale e a vincere sono quelli che proliferano
nella mancanza di regole».
«Le mafie stanno via via costruendo un’economia parallela che avanza in numerose parti del Paese - ha aggiunto Caselli - oggi si parla di “mafia liquida”, che entra in ogni settore merceologico, blocca lo sviluppo del sistema fino all’espulsione della concorrenza
e altera il mercato».
In pericolo la salute
L’analisi di Caselli punta su
aspetti concreti: «L’obiettivo è
prestare attenzione a presenze
e interventi delle mafie ma anche a ogni altra forma di opacità che possa mettere a rischio
l’ambiente e la salute dei cittadini consumatori ». Un duro
“L’imprenditore
mafioso annienta
le potenzialità
dei concorrenti perché
non rispetta le regole”
Giancarlo Caselli
presidente Osservatorio
criminalità nell’agricoltura
j’accuse: «Ma se l’Italia delle regole fatica, si aprono sempre
più spazi all’Italia dei sedicenti
furbi, affaristi compresi, che le
regole le liquidano come un fastidioso ostacolo al dispiegarsi
delle loro attività., Per quanto
riguarda le mafie, la realtà oggi
è che esse hanno costruito una
“economia parallela” , che pian
piano avanza in ogni parte del
territorio nazionale, come
un’onda che si insinua ovunque
in tutti i settori merceologici,
La criminalità agro-alimentare
Caselli, nella sua relazione, ha denunciato il pericolo che altre
prestigiose aziende italiane finiscano in mani straniere
risucchiando nel suo gorgo
commerci e imprese economiche sane, spesso in difficoltà nel
costruire le loro sorti sul rispetto delle pratiche legali. E l’attuale crisi di liquidità moltiplica
gli spazi economici del crimine
organizzato».
Nuovi profili criminali
Caselli: «Il mafioso-imprenditore gode di vantaggi cospicui:
denaro a costo zero; non necessità di ulteriori immediati
profitti in differenza alle regole sindacali e di sicurezza,
scorciatoie (fino alla violenza
di fronte ad ostacoli»
Infine: «Fino a qualche tempo fa si parlava di frodi con riguardo ai bilanci delle imprese.
Oggi si tratta di manipolazione
del cibo e comportamenti illeciti appartengono all’area del rischio di impresa: contraffare,
adulterare, sofisticare il cibo
conviene molto, considerando il
valore del made in Italy».
E’ stato identificato il cadavere ripescato dalle acque del
Po nel pomeriggio di venerdì
21 marzo, a San Mauro.
Si tratta di Marco Bernusso, 48 anni, di Neive. A denunciarne la scomparsa, il 3 febbraio scorso, era stato il padre. Per l’identificazione sono
state fondamentali le impronte digitali. Bernusso aveva
precedenti penali e problemi
di droga. Ora la Procura di
Ivrea sta lavorando per capire il motivo del decesso. «Si
può ipotizzare di morte dolosa, magari a causa di un’overdose ma per questo sarà necessario attendere l’esito degli esami tossicologici» spiega
il procuratore capo della Repubblica di Ivrea, Giuseppe
Ferrando. Sul corpo il medico
legale che aveva effettuato un
primo esame necroscopico
non aveva riscontrato segni di
violenza. E anche l’autopsia,
eseguita nei giorni successivi,
aveva confermato l’assenza di
lesioni sul cadavere che potessero far pensare ad una
morte violenta. Il corpo è rimasto in acqua almeno un pa[G. MAG.]
io di settimane.
T1 T2
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .49
«Va bene pensare
alla sofferenza
animale, ma così
è troppo»
il caso
MASSIMILIANO PEGGIO
e accuse rivolte ad
alcuni venditori di
pesce del mercato
di Porta Palazzo
non lasciano scampo. «Avere per crudeltà o senza necessità sottoposto granchi e astici a sevizie e comunque a trattamenti che procurano un danno alla salute degli
stessi. Segnatamente, nell’effettuare un controllo presso lo
stand dodici del mercato ittico
di piazza della Repubblica 27,
si accertava la presenza di
granchi e astici appoggiati direttamente sul ghiaccio e fuori
dall’acqua». Così tre commercianti del mercato coperto rischiano ora un rinvio a giudizio per maltrattamento di animali. Per aver messo in vendita granchi e astici vivi procurando loro sofferenze. E tra i
banchi è scoppiata la protesta.
L
3
L’ACCUSA
«Esponendoli ancora vivi
si infligge loro una
sofferenza ingiustificata»
lontari - scrivono gli agenti nell’annotazione di servizio inviata
in procura - hanno segnalato
una situazione di maltrattamento di animali presso il mercato ittico. Nello specifico hanno riferito, dopo aver fatto un
sopralluogo, di aver notato in
alcuni stand astici vivi posti sul
ghiaccio con chele legate, granchi vivi sul ghiaccio e anguille
vive in acqua all’interno di una
bacinella senza ossigenatore e
depuratore. Gli animali davano
segni di sofferenza».
Gli agenti controllano subito gli stand e annotano i risultati della loro ispezione. In
uno stand trovano un solo
granchio, in un altro due e così
via. Identificano i venditori e
testano le condizioni dei crostacei. «I granchi - specificano
- risultavano vivi in quanto ad
un lieve contatto le chele si
muovevano». Poi denunciano
i commercianti, contestando
loro il reato che punisce le
«condizioni incompatibili con
la natura degli animali e produttive di gravi sofferenze». E
così gli atti della polizia municipale finiscono in procura.
«Non esiste una legge che
protegge i granchi dalla loro
triste fine. Soffrono? Non
possiamo dirlo scientificamente». Anna Farca è medico legale veterinario, e anche membro della commissione bioetica di Ateneo alla
facoltà di Veterinaria. Con
un gruppo di colleghi si occupa, tra l’altro, di stabilire i
limiti sulla sperimentazione
sugli animale.
Machedifferenzecisono,se
ci sono, tra la sofferenza di
un granchio e di un cane?
Necessità o crudeltà?
I commercianti degli stand del mercato ittico di Porta Palazzo rischiano il rinvio a giudizio per maltrattamenti agli animali
perché avevano esposto sui banchi ancora vivi astici e granchi
“Seviziatori di granchi”
I pm contro i pescivendoli
Rischiano il processo i titolari di tre stand a Porta Palazzo
I crostacei
Una ricetta veneziana
1 I granchi di primave-
ra sono particolarmente
apprezzati dai buongustai e solitamente vengono venduti vivi perché, secondo la tradizione, devono essere buttati ancora
vivi nell’olio bollente per
la frittura.
Accuse più gravi
Ma la legge è legge, non ammette eccezioni. Negli uffici
della procura le accuse vengono tramutate in un reato più
grave: maltrattamento di animali, punito con pene più severe. Da tre mesi a un anno di reclusione. «Pena aumentata
della metà se deriva la morte
dell’animale», recita il codice
penale. E secondo la Cassazione non ci sono vie d’uscita:
mettere granchi e astici su un
letto di ghiaccio è un maltrattamento, come per qualsiasi
altro animale. Per venderli vivi occorrono vasche attrezzate e ossigenate. Se invece si
espongono sul ghiaccio devono essere morti. Questione di
norme, altro che di alta cucina. Per questi motivi tre commercianti hanno ricevuto nei
giorni scorsi l’avviso di chiusura indagini, col rischio di finire
di fronte a un giudice. Uno con
la contestazione di maltrattamenti ad un solo granchio, un
altro a tre granchi, un terzo a 5
granchi e 4 astici.
LA DIFESA
I commercianti replicano
«Tutti gli operatori
maltrattano i crostacei»
La difesa
I commercianti, assistiti dagli avvocati Gianpaolo Pantina e Natascia Taormina, non ci stanno a
passare per criminali. E sono decisi da dare battaglia, non solo a
difesa di tutti i gourmet torinesi
amanti dei crostacei. «Se noi siamo criminali - dice Ornella Bevolo, portavoce della protesta dei
pescivendoli di Porta Palazzo - lo
sono tutti gli operatori della filiera. Da chi pesca i crostacei in mare aperto, a chi li mette in vendita
all’ingrosso. Noi, infatti, li preleviamo come ci vengono consegnati, nei contenitori col ghiaccio. E a ben guardare anche i consumatori potrebbero essere accusati di maltrattamenti. Mettono granchi e astici in borsa, li portano a casa insieme al resto della
spesa. Infine li cucinano in acqua
bollente. Allora vietiamo la vendita del tutto». Non solo. Se la
prendono anche con le norme,
definite incoerenti. «A dirla tutta
- dicono i commercianti del pesce
- le vasche non servono ad eliminare le sofferenze dei crostacei
ma solo a conservarli a lungo».
Guarda il video su
www.lastamopa.it/torino
Dura la vita del pescivendolo.
Ma anche del gourmand che
ora si sentirà quantomeno un
criminale. Perché? Immaginate un bel chilo abbondante
di granchi vivi pescati nel periodo della muta e, per questo
motivo, con il carapace morbido: moeche li chiamano i veneziani. I granchi, va da sè, de-
Quindi i
granchi
dobbiamo metterli in
una «categoria»
diversa di sofferenza?
«E’ chiaro che se vedo bastonare un cane intervengo. I
granchi li cuciniamo così da
almeno duemila anni e che
non si possono mangiare
“morti” perché facilmente
deteriorabili, quindi pericolosi per l’uomo. È giusto
mettere dei paletti all’uso
degli animali, sia per la sperimentazione sia per il cibo.
Ma se protestiamo per i
granchi cosa dobbiamo dire
per le mucche o altri animali
degli allevamenti? O di alcuni cani, sempre negli allevamenti. Ci sono stati casi in
cui la magistratura ha deciso in maniera particolare».
Qualche esempio?
«Mi è capitato di occuparmi
di un signore che teneva dei
chiwawa dentro delle scatole
in cantina. I cani erano tenuti
in condizioni precarie. Eppure il giudice ha stabilito che
quella persona “amava” i suoi
chiwawa».
Al mercato mittico di Porta
Palazzo ci sono 18 stand, ma
solo quattro trattano crostacei
e pesci da vendere vivi: tre sono
quelli finiti sotto inchiesta
Commerciante e cliente gourmand
complici “nell’assassinio delle moeche”
BEPPE MINELLO
«Il sistema nervoso è completamente diverso e quindi certo che ci sono differenze. Ed è
anche certo che il granchio
soffrirà. Ma per capire quanto dobbiamo fare esperimenti
che lo facciano soffrire, e così
capisce che è difficile arrivare a una conclusione. Si dovrebbe decidere di non
cibarsene»
Diciotto stand
Cucina & giustizia
Infarinate e gettate
vive nell’olio
bollente: tortura
«inevitabile»
Anna Farca
docente veterinaria
ANTONELLA MARIOTTI
Il sopralluogo
Il caso scoppia il 14 gennaio
scorso, quando la polizia municipale effettua un controllo su
segnalazione di alcuni volontari torinesi della Lac, Lega per
l’abolizione della caccia. «I vo-
domande
a
vono essere vivi per poter trascorrere una nottata immersi
in un bel bagno di uova sbattute
che diventerà il loro cibo. La
cottura è peggio di una tortura:
vanno infarinati e sbattuti nell’olio bollente. Sono straordinari, ma, ne converrete, c’è da
sentirsi peggio di Mengele.
Solo a Venezia
Inoltre, trovare quei granchi, se
non siete sulla Laguna veneta, è
impresa improba. Dovete ordinarli dal pescivendolo amico che,
bontà sua, ve li venderà anche a
80 euro al chilo. Per fortuna che
la muta avviene solo due volte all’anno e per un periodo non lunghissimo. Insomma, pescivendolo e cliente complici nel crimine.
Ma è proprio così? I pescivendoli
conoscono perfettamente i rischi
penali legati ai maltrattamenti
sugli animali. Così come subiscono l’aleatorietà della situazione.
Perché non esiste una tabella con
ciò che è incontestabilmente sofferenza per l’animale e ciò che è
ineliminabile dai maltrattamenti
insiti nel fatto di pescare (o cacciare e allevare) animali destinati
al nostro nutrimento. «Perchè
non fanno una legge che impone
di uccidere subito ogni essere
estratto dal mare?» riflette un
addetto ai lavori: «Sarebbe più
chiaro e semplice per tutti. Invece siamo in balia di chiunque. Se
la prendono con il granchio sul
ghiaccio che tutti noi sappiamo
non corretto perché ci dicono
quindi possibili vittime di angherie e torture. Non li tratta perchè
hanno una clientela più popolare
e poco attratta, economicamente
e culturalmente, soprattutto nel
caso degli stranieri, da anguille,
astici e granchi.
che soffre, ma non si preoccupano della sofferenza che provano
nel viaggio dal mare al banco di
vendita: un’odissea che dura unodue giorni».
Il pesce soffre sempre
«Perchè non si interviene anche
lì? E guardi che se quel granchio
lo tengo su una cassetta di legno,
dove credo soffra ugualmente,
davanti al giudice me la gioco».
Non pochi preferiscono evitare la
vendita di quei pesci e crostacei
che la clientela e la cucina pretendono vivi e quindi potenziali,
anzi certamente vittime di sofferenze provocate dal pescivendolo «infame». Al mercato ittico di
Porta Palazzo su 18 stand, 4 sono
chiusi da tempo per crisi mentre
una decina non tratta quei pesci
e crostacei che dovrebbero essere proposti vivi alla clientela e
La nonna
Ne rimangono quattro e tre sono quelli finiti nei guai con gli
animalisti e la giustizia. L’ultimo, il più famoso, Beppe Gallina, del «Banco n. 2» , tratta pesci vivi e crostacei solo su ordinazione per evitare la «sosta»
sul bancone e la minaccia animalista. Gli è rimasta impressa
la storia della nonna, denunciata perché puliva le rane spellandole vive davanti ai clienti.
T1 T2
50 .Quartieri
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
uartieri
A CURA DI
ANTONELLA MARIOTTI
Per le vostre segnalazioni quartieri@lastampa.it
Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24).
Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30.
Orario minimo 9 - 19,30: via Bellardi 3; via Cibrario 72; via Monginevro
27/B; via Guido Reni 109/A; via Passo Buole 59/H; corso Grosseto 256;
corso Re Umberto 38; corso R. Margherita 134/M; via Mazzini 24; corso Sebastopoli 143.
Orario minimo 9 - 15: corso Belgio 180; via Verbene 11; via santa Teresa
21; corso Taranto 15.
Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Borgaro 58.
Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio
Emanuele II 66; piazza Massaua 1.
Informazioni: www.farmapiemonte.org
San Salvario
Falchera
Negozi contro la mala-movida
La protesta
contro i dossi
per avere
l’autovelox
Commercianti e residenti per la prima volta insieme contro alcol, urla e sporcizia
Jazz Festival devolverà gli incassi, per finanziare la retta delle famiglie in difficoltà. «Ci hanno etichettato - dice Chierici - come
quelli che vogliono una città
morta. Non è così: ben vengano
iniziative culturali di livello, ma
che rispettino il diritto di dormire e di non ritrovarsi strade invase da vetri e sporcizia. Succede
con questo tentativo quello che il
Comune ci ha sempre negato: essere coinvolti, non dover subire
eventi decisi altrove». E non è un
caso se nessun politico sedeva a
quel tavolo. Unico soggetto istituzionale, l’Agenzia di sviluppo
locale, tornata alla prima vocazione, quando i problemi erano
degrado e violenza: ricomporre
le fratture nel quartiere.
PAOLA ITALIANO
Una mano tesa, dopo anni di
muro contro muro. Residenti
antimovida, commercianti
(compresi molti locali) e operatori culturali di San Salvario hanno deciso di confrontarsi e di provare a collaborare. Il primo banco di prova è
l’anteprima del Jazz Festival,
un centinaio di concerti nel
quartiere dal 17 al 19 aprile,
organizzato dal coordinamento Enjoy San Salvario. Ai residenti il compito di monitorare
l’evento, poi tutti insieme stileranno una relazione finale,
mettendo a fuoco cosa è andato bene e cosa è da migliorare.
La movida li divideva, la malamovida li unisce.
Gli arrabbiati
La strana alleanza ha già determinato accordi significati-
«Anche noi commercianti siamo arrabbiati, subiamo i danni
della malamovida esattamente
La prova sarà
il Jazz festival
saranno monitorati
alcol e decibel
Solidarietà: al baby
parking Mondo di Joele
una parte degli incassi
per le rette
Primi accordi
vi: divieto di amplificazione
per i concerti previsti per
strada, e nessuna richiesta al
Comune di deroga sui decibel: non ci saranno sforamenti. E dire che tutto è nato da
un post su Facebook, scritto
da Matteo Negrin, presidente
dell’associazione
Glocal
Sounds, che organizza eventi
e concerti a San Salvario. Un
suo commento sui Murazzi
ha trovato d’accordo Simonetta Chierici, pasionaria
delle associazioni che chiedono il rispetto del sonno. Si so-
La folla che fa litigare
Una delle notti di movida a San Salvario. Adesso c’è l’alleanza tra residenti furiosi per il sonno perso e
commercianti che dalla movida hanno solo problemi o sporcizia davanti ai locali
118
locali
Gli esercizi commerciali
coinvolti nell’anteprima del
Jazz Festival a San Salvario
dal 17 al 19 aprile
no sentiti e si sono incontrati.
Non da soli: la collaborazione è
anche il frutto dell’ultimo tesissimo consiglio sulla movida,
dove l’intervento della presidente dell’Associazione commercianti San Salvario, Barbara Lagatolla, è piaciuto alla
segretaria di Rispettando San
Salvario, Eliana Strona, che in
quella riunione ha testimoniato tutta l’esasperazione di chi
ha visto peggiorare la situazione sotto le sue finestre.
Costruire un modello
«Vogliamo costruire un modello
- spiega Negrin - in cui il commercio, attraverso la cultura, finanzi il sociale, organizzando
eventi sostenibili e sostenuti dai
cittadini». Il sociale è rappresentato dal Mondo di Joele, il baby
Parking a cui l’anteprima del
come i residenti», questo il
pensiero di Barbara Lagatolla,
e la sua presenza al tavolo è
forse la più significativa: perché tra i commercianti della
sua associazione ci sono i titolari dei locali, «ma non quelli
che vendono alcool a 2 euro ai
ragazzini». E vi confluiranno
anche i gestori della sciolta associazione «Amo San Salvario», quella che aveva messo le
bandiere blu pro movida contro le bandiere rosse dei residenti anti movida. Guerra finita? Per ora, almeno, è tregua.
PAOLO COCCORESE
Mancano gli ultimi ritocchi,
poi sarà pronto il passaggio
pedonale protetto costruito al
fondo di corso Vercelli. Ma i
residenti del Villaggio Snia
non sono affatto contenti. «I
dossi installati dal Comune
sono troppo bassi. E, invece,
di far rallentare gli automobilisti li spingono ad andare ancora più veloce», dicono.
Un’amara considerazione visto che i lavori dovevano mettere in sicurezza l’attraversamento più pericoloso del
quartiere dove un anno fa perse la vita una ragazza investita da un pirata della strada.
Ai confini della Falchera
sale la protesta. Dopo aver richiesto i lavori a colpi di petizioni e fiaccolate, il Comune
ha installato dossi di pochi
centimetri. «Hanno avvicinato l’attraversamento alla rotonda dell’autostrada rendendo ancora più difficile per gli
automobilisti rallentare», dice un residente, Flavio Repetto. In più, «i dossi sono bassi e
nessuno si ferma. E restringendo la carreggiata hanno
aggravato il problema del
traffico e lo smog mattutino».
«I dossi sono conformi al codice della strada. In una settimana sarà installata l’ultima
segnaletica», ribattono dal
Comune. Ma dal Comitato dei
residenti del Villaggio Snia,
Nadia Burdese attacca: «E’
ancora più pericoloso attraversare per pedoni. In più
hanno cancellato le vecchie
strisce che, però, sono ancora
utilizzate». E i residenti adesso chiedono un autovelox.
Campidoglio
Vanchiglietta
San Donato
“Bicincamp”, pedalare
per conoscere le vie
Venticinque bambini
in attesa di una classe
“Una delibera scritta
sotto dettatura”
FABRIZIO ASSANDRI
Conoscere il quartiere e i suoi
abitanti grazie alle due ruote.
È l’iniziativa «Bicincamp»
portata avanti da un gruppo
spontaneo di cittadini, che s’è
dato il nome Ecoborgo Campidoglio. Sono state organizzate otto biciclettate domenicali gratuite di un paio d’ore,
con partenza da otto diversi
slarghi e piazze. Dopo una
prima prova sperimentale
riuscita, si ripete domani, alle
10, con partenza da piazza
Moncenisio e direzione il parco Pellerina. L’iniziativa ha
un precedente: nei mesi scorsi, c’è stata una serie di in-
MARIA TERESA MARTINENGO
contri nei caffè del quartiere
per discutere i problemi, tra
cui sono emersi il diffuso senso
di insicurezza, con le lamentele
per il bivacco e i vandalismi, e
l’annosa carenza di parcheggi.
«Per questo abbiamo pensato
a un’iniziativa che facilitasse il
contatto con le persone e l’uso
di un mezzo alternativo all’auto» spiega Marco Gozzoli.
Venticinque famiglie di Vanchiglietta stanno aspettando
di sapere se i loro bambini,
che in settembre devono iniziare le elementari, avranno
un posto alla scuola di quartiere, l’Antonelli, che dista dalle loro abitazioni poche decine
o centinaia di metri. A un mese dalla chiusura delle iscrizioni la situazione è incerta. E
l’incertezza è collegata anche
al fatto che le classi in uscita
sono solo tre (due a tempo pieno e una a «modulo»), contro
le quattro attivate tutti gli altri anni (tre delle quali a tempo pieno). Cinque anni or sono
l’Antonelli registrò un insolito
«sboom». «Quest’anno, invece
le richieste sono state moltissime - spiega la preside Paola De
Faveri - e oggi restano in attesa
bambini che avrebbero diritto
di venire in questa scuola, dove,
tra l’altro, abbiamo spazi adeguati per accoglierli». La dirigente ha sottoposto la questione al Provveditorato. «È probabile che ci possano assegnare
una sezione a 27 ore, ma le famiglie chiedono il tempo pieno.
Per fortuna, molti genitori lavorano e chi è disoccupato il lavoro lo cerca e spera di trovarlo».
I genitori, intanto, hanno già incontrato la Circoscrizione e
fanno appello al Comune.
«La pedonalizzazione di via
Durandi si ispira a ricreare il
clima delle piazze di una volta». È quanto recita la delibera comunale che vieta il
passaggio alle auto di fronte
alla Piazza dei Mestieri.
Quelle parole sono state copiate da un opuscolo della
Piazza: lo hanno svelato ieri i
cittadini che hanno presentato 563 firme contro una pedonalizzazione che definiscono «ad personam», una
«privatizzazione» di quel
tratto di strada. Fatta d’imperio, bloccando la via a novembre con le fioriere, senza
prima una discussione pubblica, senza avvisare i citta-
dini e studiare soluzioni al
traffico e alla perdita di parcheggi. Suscitando anche un
terremoto in casa Pd, con l’accusa del consigliere Alunno all’assessore Lubatti di favoritismi. La petizione chiede di tornare subito (e non in un eventuale futuro come ipotizza la
Circoscrizione) a far passare
[F. ASS. ]
le auto.
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
etropoli
Metropoli .51
.
Per le vostre segnalazioni metropoli@lastampa.it
Villastellone, wifi in tutto il centro
Nichelino, blitz contro lo spaccio
La città completa la rete senza fili che
permetterà di navigare gratuitamente su
internet in tutto il centro storico. Dopo piazza
Libertà, nei prossimi giorni arriveranno nuove
antenne in via Cossolo e via Pralormo.
[F. GEN.]
Blitz antidroga dei carabinieri di Nichelino in
via San Matteo dopo le proteste dei residenti
della zona: I.T., moncalierese di 54 anni,
sorpreso con 200 grammi di marijuana, è
stato arrestato con l’accusa di spaccio. [M. MAS.]
Pino
Pane all’asilo, bimbo celiaco in ospedale
Le insegnanti: “Ha inghiottito solo una briciola”. I genitori: “Distrazione grave: faremo denuncia”
FEDERICO GENTA
Giorgio ha tre anni. E’ celiaco. Frequenta la materna Italo Calvino di Pino Torinese.
Mangia da sempre accanto
alle sue insegnanti, che controllano che nel suo piatto
non finisca del glutine. Ieri,
però, qualcosa è andato storto. Una maestra l’ha sorpreso mentre mordeva una pagnotta. E’ subito intervenuta. Sembra che ne abbia inghiottite solo poche briciole.
Forse qualcosa di più. Nel pomeriggio le sue condizioni
sono via via peggiorate, fino
al ricovero in ospedale. I genitori sono furiosi. Vogliono
ritirare il figlio dall’istituto e
annunciano denunce.
che è successo. Continua a ripetere le mille raccomandazioni fatte al personale, per assicurarsi che Giorgio potesse
pranzare insieme ai compagni.
In totale sicurezza. «Ma molti
sono ancora impreparati - dice
- Non comprendono le conseguenze di una banale distrazione». Appena è stata contattata dalla preside, è corsa alla
Calvino per capire quello che
era successo. «Una maestra
tra mille scuse mi ha spiegato
che aveva mandato giù un piccolo pezzo di pane. La sua collega, invece, continuava a minimizzare l’episodio. Diceva
che una fetta non ha mai fatto
male a nessuno. Non potevo
credere alle sue parole».
to servire in tavola dagli stessi
bambini. Giorgio del resto, per
ovvie ragioni, non è diviso dai
suoi compagni» spiega Emanuela Smeriglio. Continua:
«Alla fine del pasto qualcuno
ha lasciato la pagnotta accanto
al suo piatto. Prima che l’inse-
Ilpiccolo,3anni,èstato
dimessoinserata.
Ladirettrice:«Valuterò
eventualiprovvedimenti»
L’incidente
La rabbia
Serena, la madre del bambino, non si dà pace per quel
La dirigente scolastica, intanto, prova a ricostruire l’accaduto. «Spesso il pane viene fat-
La materna «Italo Calvino»
Il personale è informato dell’intolleranza alimentare del piccolo
Giorgio. Eppure è bastato un attimo, una banale distrazione
gnante se ne potesse accorgere, aveva potuto assaggiare solo qualche briciola della crosta». E aggiunge: «Probabilmente la madre non è stata accolta da tutti con il garbo necessario. Se qualcuno si è lasciato andare in considerazioni irrispettose, valuteremo i
provvedimenti necessari».
I precedenti
Già nella serata di ieri, dopo le
visite in Pediatria, il piccolo è
stato dimesso ed è potuto ritornare a casa. «Ha vomitato
tre volte e ha ancora un forte
mal di pancia - raccontano i genitori -. Davvero facciamo fatica a credere che tutto questo
sia successo per aver ingerito
una briciola». Solo pochi giorni fa Serena ha letto sui giornali dell’episodio, analogo, successo in una scuola di Caselle.
«E la scorsa settimana stava
capitando la stessa cosa alla
sorella di Giorgio, che ha sei
anni ed anche lei è intollerante
al glutine. In mensa il suo piatto, pur segnato con il suo nome, è stato scambiato con
quello di un altro bambino. Per
fortuna se ne sono accorti pochi istanti prima che iniziasse
a mangiare la pasta e non è
successo nulla».
Diario
Moncalieri
Collegno
Si cercano
volontari
per spettacoli
ed eventi
Agrati, festa della speranza
“Non ci rassegniamo”
Una festa della speranza. Si
può definire così quella indetta dagli 82 lavoratori della Agrati di Collegno che non vogliono rinunciare
a credere che la loro azienda riapra
i battenti. Per questo alle 15 hanno
invitato i parlamentari del territorio, i rappresentanti del Comune di
Collegno e dei Comuni limitrofi,
della Provincia e della Regione, I lavoratori della Agrati
monsignor Nosiglia e tutti gli uomini di Chiesa. Una fetta di torta e una bibita a cui hanno invitato anche il ministro del Lavoro. «Perché crediamo che il Governo debba intervenire per impedire i licenziamenti - dice
Claudio Siviero rsu Fiom -. Nei prossimi giorni si concluderà
la procedura di cessazione di attività e noi non ci rassegniamo a vedere il nostro lavoro svolto in aziende poco distanti e
in Francia». Un appello a non far chiudere la Agrati. [P. ROM.]
1
MASSIMO MASSENZIO
Collegno
Nasce un nuovo hotel
per Ostensione ed Expo 2015
Un hotel 4 stelle superiore sta
per nascere a Collegno. I lavori sono in corso da alcuni giorni a due
passi dalla tangenziale per Savonera. E sarà pronto per febbraio
2015. «Pensiamo si possa chiamare Diamond - sostiene il titolare
Marco Savio, già proprietario al
50% del Prestige di Grugliasco -.
Avrà 100 camere, 15 mini suite e 15 L’area del nuovo cantiere
suite distribuite su tre piani con
dodici ascensori che dai garage portano ai piani». E dovrebbe dare lavoro dalle 25 alle 30 persone. «Apriamo anche in
occasione dell’Ostensione della Sindone e di Expo 2015»
continua. «Un’attività economica importante - conferma il
sindaco Silvana Accossato - che conferma la crescita del
settore turismo in Piemonte e a Torino. E che porterà lavoro non solo per i nuovi dipendenti, ma anche agli occupati
dell’indotto».
[P. ROM.]
Patrocinio della Città di Torino
1
media partner
sponsor tecnico
Il Comune va a «caccia» di
ragazzi, dai 14 ai 29 anni,
che vogliano dedicare un
po’ di tempo alla città dove
vivono. L’obiettivo è formare il «MoncalieriGiovaneStaff», un laboratorio di
cittadinanza attiva per
collaborare a eventi musicali, spettacoli di animazione e partecipare a campagne di comunicazione e di solidarietà.
Sono previsti percorsi di formazione e approfondimento che Paolo
cominceran- Montagna
no il prossimo 14 aprile presso i punti
giovani delle Fonderie Creative e Sonika.
Il progetto si va ad affiancare al corso che ha appena
permesso di formare 50 animatori: «Con questa ulteriore iniziativa vogliamo sostenere le passioni e le competenze dei nostri ragazzi e accompagnarli nei loro progetti di vita e professionali –
spiega Paolo Montagna, assessore alle Politiche per i
Giovani – Inoltre c’è anche la
possibilità di ottenere crediti in ambito formativo».
T1 PR T2
SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 52
R
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
In città .53
.
incittà
LA STAMPA
Società cultura & spettacoli
Alberto Alpozzi è un fotografo torinese specializzato in reportage sulle
missioni italiane all’estero e nelle zone di guerra.
Sclerotica
NORIA NALLI
Marcovaldo
potrebbe
vivere qui
ALBERTO ALPOZZI
E
sattamente 90 anni fa i lettori della
«Stampa» potevano leggere su queste pagine la trascrizione del telegramma inviato dal ministro della Marina, Thaon di Revel, a Cesare
Maria de Vecchi di Val Cismon, governatore dell’allora Somalia Italiana: «Da oggi
il Capo Guardafui, col suo
nuovo faro Francesco Crispi,
sarà la sentinella avanzata
della civiltà italica nella importantissima via di comunicazione dei mari asiatici e
africani col Mar Rosso e il
Mediterraneo».
«M
Radici lontane
Messaggio da un torinese a un
altro torinese. Perché, come vedremo, c’è molto della città nella storia di questo strano faro. Il
«Francesco Crispi» veniva
inaugurato il 5 aprile del 1924,
nella più lontana colonia italiaGuardafuy
Bosaso
SOMALIA
Oceano
Indiano
ETIOPIA
Galcaio
Mogadiscio
Il faro Francesco Crispi al giorno d’oggi, in una foto realizzata da Alberto Alpozzi in collaborazione con la Marina Militare italiana
La storia
Un faro torinese
contro i pirati africani
Inaugurato il 5 aprile 1924 sul capo Guardafui, in Somalia
Centimetri
metri
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STAMPA
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PA
na, sulla punta estrema del
Corno d’Africa, nella zona tra il
golfo di Aden e l’Oceano Indiano già conosciuta dagli antichi
romani per i gravi naufragi e la
presenza di pirati. Il capo venne
nominato Guardafui (Guarda e
fuggi) dai portoghesi, nel XVI
secolo; e conosciuto dagli indigeni invece come «Ras Asir»,
Capo delle Lacrime, proprio a
causa delle pericolose correnti
e fitte nebbie che mettevano a
repentaglio la navigazione.
La progettazione e la realizzazione attraversò alterne
Il passato coloniale
LA TECNICA
La lanterna realizzata
dall’uomo che illuminò
Torino con il petrolio
vicende per almeno quattro
decenni: nessuno voleva investire denaro per realizzare e
mantenere un’opera di interesse internazionale, che
avrebbe tutelato i commerci
aumentati esponenzialmente
con l’apertura del canale di
Suez nel 1869.
L’Italia invece, alla quale
venne ceduto il capo Guardafui dagli inglesi nel 1894,
si fece carico di realizzare il
faro: nel 1899 vennero eseguiti i primi dettagliati rilievi delle coste durante la
campagna idrografica della
Regia Nave Staffetta, che
stilò la prima relazione, utile
poi per redigere nel 1904 il
primo vero progetto.
Sopra, il governatore della Somalia Cesare Maria De Vecchi (foto
da Internet Culturale). A sinistra, il faro di Capo Guardafui nel 1924,
in uno scatto del fotografo «ufficiale», il torinese Carlo Pedrini
Un’opera contrastata
La progettazione dell’opera riscontrò il parere favorevole della
comunità internazionale, fino a
quando l’Italia non chiese un contributo come «tassa di fanalaggio». Il parere contrario, in primis quello dell’Inghilterra, era
più che altro di natura strategica,
come già riportava proprio «La
Stampa» nel 1908: «Le grandi potenze non vogliono partecipare
alle spese, come per esempio l’Inghilterra che teme che l’Italia voglia impiantare un deposito di
carbone presso il capo per rifornire i piroscafi facendo quindi
concorrenza con il deposito di
Aden di proprietà inglese».
La Prima Guerra mondiale
rimandò però fino al 1921 lo
stanziamento dei fondi necessari da parte del ministero delle
Colonie che approvò definitivamente la spesa senza chiedere
contributi internazionali.
Nel 1924, sotto il governatorato del quadrumviro torinese
De Vecchi di Val Cismon, dopo
tre mesi di lavori, sorse il faro
con annessa stazione radiotelegrafica e radiogoniometrica,
unitamente ai fanali secondari
presso Alula e Ras Hafun.
Luci sabaude
Il nuovo faro era un semplice traliccio metallico alto 15 metri, progettato dell’ufficio tecnico dei fari
di Napoli. La prima accensione di
prova avvenne nella notte del 19
marzo sprigionando le 40.700 can-
dele, visibili fino a 26 miglia, della
lanterna a vapori di petrolio ideata
dall’ingegner Vittorio Croizat di
Torino, l’inventore delle lampadine a petrolio che già avevano illuminato la città sabauda prima dell’utilizzo della luce elettrica.
Come previsto il faro venne
fatto oggetto di diverse scorribande, sempre respinte senza
perdite, ad esclusione del novembre 1925 e gennaio 1926,
quando venne attaccato a più
riprese e durante gli assalti persero la vita il fanalista Aldo Ionna e il capitano Alessandro Gatti, insieme a diversi ascari.
Il rifacimento del 1930
Il faro Crispi è oggi ancora visibile, anche se non più funzionan-
te; ma si tratta del rifacimento
in muratura e cemento armato
del 1930, voluto dal governatore
Guido Corni: un’alta torre cilindrica di 20 metri a forma di fascio littorio a ricordare non solo
l’opera italiana oltremare ma
anche il periodo storico che ne
vide la realizzazione.
Il faro littorio venne anche
commemorato da una serie di
francobolli tra il 1932 e il 1934 e
la sua foto, realizzata dal fotografo torinese Carlo Pedrini del
Regio Laboratorio Foto Cinematografico di Mogadiscio,
venne inserita in tutti i libri scolastici come immagine di riferimento per rappresentare le
opere realizzate dall’Italia fascista nelle proprie colonie.
i sembra
proprio di
essere
diventata la moglie di
Marcovaldo».
Così dicevo tra me e me,
ieri pomeriggio, mentre
ero seduta sul mio
deabulatore sul
marciapiede vicino
a casa. Marcovaldo,
come sapete, è il titolo
di una serie di racconti
scritti da Italo Calvino
nel 1963 e ambientati in
una città industriale
non meglio precisata,
ma che ricorda in tutto
e per tutto Torino.
Nelle pagine di Calvino
si raccontano le vicende
quotidiane di una
«strana» famiglia.
I protagonisti sono
cittadini già allora,
più di mezzo secolo fa,
alienati dal cemento
e attanagliati dai problemi
economici. Marcovaldo,
il capofamiglia, sua
moglie e i suoi figli non
amano la grande città:
sognano la fuga, il
contatto con la natura,
che viene
maldestramente cercato
nello squallido verde
ricavato a ridosso dei
grigi casermoni urbani.
E io? Anch’io, in fondo,
sedendomi nello spazio
del marciapiede,
cercavo il ristoro di un
paesaggio accogliente,
la vicinanza di persone
predisposte al contatto
umano, dove poter
trascorrere parte della
mia giornata con
naturalezza. Ma
purtroppo era soltanto
un sogno: l’assetto
stradale era dissestato e
pieno di insidie, poco
adatto a mantenere in
equilibrio un piccolo
sedile a ruote come il mio.
Le persone che mi
passavano accanto
erano poche e frettolose,
spesso turbate dalla
strana presenza di una
persona disabile ferma,
che si era avventurata per
la città da sola,
priva di un «pietoso»
accompagnatore.
Niente naturalezza,
certi quartieri sono
privi di qualsiasi area
verde, solo barriere.
E allora non solo io semro
uscita da un racconti di
Calvino. In fondo anche
Torino, almeno nelle sue
periferie, per molti
cittadini e soprattutto per
i disabili, è ancora la città
di Marcovaldo.
T1 CV PR T2
54 .In città
alle 9,30
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
Teatro Ragazzi
Libreria Belgravia
Circolo dei Lettori
Bostik inaugura
“Terre Comuni”
Un thriller
nella cooperativa
La casa rossa
di Scarpati
Si apre alla Casa del Teatro Ragazzi e
Giovani di corso Galileo Ferraris 266 (tel:
011/197.402.80, ingresso libero), la
giornata del «Festival Terre Comuni /
Terres Communes-Giocateatro Torino».
In scena, Il Dottor Bostik con «Sarebbe
bello». Tra gli spettacoli successivi, alle
11, « Il giro del mondo in 80 giorni».
alle 17,30
Alla libreria Belgravia, via Vicoforte 14/d,
Giorgio Ballario e Fabrizio Fulio Bragoni
presentano il thriller «Panico» di Lorenzo
Calza (Ed. della Sera). «Panico» - con
protagonista un trentenne neo assunto in
una cooperativa - è il secondo romanzo
dell’autore, noto come sceneggiatore di
Julia, criminologa dei fumetti.
alle 18
Al Circolo dei Lettori (via Bogino 9), alle 18,
«Ti ricordi la casa rossa?», presentazione
del libro di Giulio Scarpati edito da
Mondadori. Interviene Luciana Littizzetto.
Volto di Lele Martini in «Un medico in
famiglia» su Rai 1, l’attore, a Torino per lo
spettacolo «Oscura immensità» (al
Gobetti), si racconta in un intenso memoir.
Una tavolozza di sfumature
A spasso tra le piante
Il parco del Castello quest’anno è già in completa fioritura grazie alle tante giornate tiepide di
questo inizio di primavera
Un momento di una passata edizione della «camminata».
Il percorso non presenta particolari difficoltà ed è adatto a tutti (foto di Roberto Boldrini)
Pralormo
Pecetto
Una camminata
I giardini bonsai
tra i ciliegi
protagonisti
a Messer Tulipano con vino e cioccolata
Una mostra arricchisce l’esposizione al Castello Torna domani la “passeggiata gastronomica”
MARIA TERESA MARTINENGO
La straordinaria festa di colori di Messer Tulipano ritorna
da oggi al 1° maggio nel parco
del Castello di Pralormo. Ancora una volta la fioritura di
oltre 75 mila tulipani, giacinti
e narcisi accoglie il pubblico in
cerca di bellezza, natura e relax, offrendogli un’inesauribile tavolozza di sfumature: il
miglior colpo d’occhio sulla
primavera. Quest’anno, poi, il
clima tiepido delle tante giornate di sole ha donato al parco
un «mantello» di corolle sbocciate, rinnovate nelle varietà e
negli intrecci di colori.
Tra i viali
Messer Tulipano propone ogni
volta rassegne ed eventi che stimolano la curiosità dei visitatori. Li annuncia l’installazionetulipano in lana che dal grande
cedro domina tutto il percorso.
Attraverso viali e aiuole, la passeggiata nel parco è ricca di
sorprese ad ogni svolta di sentiero. Il fascino delle fioriture di
biancospino, lillà, rose, ireos,
glicine, delle delicate peonie
Duchesse de Morny (vanto del
castello da oltre un secolo), si
integra con gli alberi secolari
trasformati dalle abili mani dell’intagliatore del legno in un
trono dei boschi, mentre un gufo «osserva» dall’alto e una famiglia di scoiattoli è intenta a
75
mila bulbi
vengono piantati ogni anno
per realizzare la
manifestazione al Castello
medievale di Pralormo
sgranocchiare nocciole. Per la
gioia dei piccoli, oltre alle attività
ludiche proposte in ogni
weekend, ci sono sorprese continue: la chioccia con i pulcini, le
eleganti pavoncelle, l’anatra Olga
che gira indisturbata tra le aiuole. Intanto, ci si inoltra verso la
cascina Castellana che ospita
l’ampia area shopping dedicata
agli acquisti di primavera e ad assaggi di specialità del territorio.
Flower design
Le tradizionali esposizioni a tema il Castello di Pralormo le dedica quest’anno, in sintonia con la
sua attenzione per il «flower design» e per l’arte della tavola, ai
«Giardini in miniatura e da tavola». Nell’antica Orangerie è esposta una collezione di oltre 30 piccoli giardini, opera di paesaggisti,
fiorai e appassionati italiani,
francesi e svizzeri: sono la prova
delle infinite possibilità di plasmare minuscoli sempreverdi,
aspidistre, rose, cavoli, limoni,
bambù... Il risultato? Giardini
zen, palustri, romantici, ispirati
all’antica Roma, giardini origami
e labirinto, giapponesi, ispirati alle fiabe. Non mancano, in versione bonsai, i giardini di Versailles,
quelli della Tour Eiffel e la replica
delle aiuole di rose che illuminano l’ingresso del castello. E poiché questi mini-giardini sono
ambienti vivi, che richiedono cura, l’esposizione è completata da
una collezione di attrezzi in miniatura opera di un collezionista.
La tavola
La sezione dedicata ai «giardini
da tavola», unisce l’amore per i
fiori alla raffinatezza dell’antiquariato. Vasi, elementi architettonici, specchi, statue, alzatine
trasformano la tavola in una continua fonte di stupore: sono le eleganti meraviglie di cristallo, filigrane, porcellane e pietre dure
che hanno impreziosito i pranzi
di nobili famiglie nei secoli.
La visita
Messer Tulipano è aperto dal lunedì al venerdì ,ore 10-18, sabato,
domenica e festivi 10-19. L’ingresso : 7,5 euro, 6 con Abbonamento
Torino Musei e Torino+Piemonte Card, 4 i bambini (4 -12 anni).
Nelle domeniche e i festivi, grazie
a Iveco Bus è disponibile una navetta gratuita Torino-Pralormo
(prenotazioni allo 011/814.09.81,
fino ad esaurimento posti) e una
tra parcheggio e Castello.
MAURO BARBERO
La diffusione della coltivazione delle ciliegie a Pecetto ebbe origine da un evento sfortunato. Agli inizi del Novecento – infatti – un attacco di
peronospera aveva decimato
le vigne. I contadini decisero
di convertire la loro produzione introducendo progressivamente le ciliegie al posto delle
uve da vino. Qualche anno più
tardi un altro parassita della
vite – la filossera – ne ridusse
ancora la diffusione dando ulteriore slancio alla coltivazione delle ciliegie.
Tante varietà
Oggi Pecetto è conosciuto come il paese delle ciliegie, la
produzione conta numerose
varietà, dal «Galuciu» (durone scuro e consistente) alla
«Vittona» (tenera e dolce);
dalla «Martini» (a forma di
cuore, dolce e delicata) al
classico «Grafiun» ottimo per
la conservazione sotto spirito. Le ciliegie sono una vera
delizia per il palato, ma in
questo periodo diventano anche un’attrazione da guardare. Con la fioritura primaverile il territorio collinare si trasforma improvvisamente. I
pendii abbandonano i toni
scuri invernali e candide nuvole esplodono punteggiando
il paesaggio. Questo incanto
15
varietà
Dai «Galuciu» alle «Vittona»
dalla «Martini» al «Grafiun»
usato per la conservazione
sotto spirito
della natura è lo sfondo della
tradizionale «Camminata gastronomica tra i ciliegi in fiore»
di domani, organizzata dalla
Pro loco di Pecetto grazie al lavoro del presidente e dei tanti
volontari che si adoperano per
la riuscita dell’evento.
Edizione numero 33
Si preannuncia particolarmente spettacolare grazie al clima
che ha favorito la fioritura.
Il percorso della camminata
parte dalla piazza principale
del paese e attraversa le zone
più panoramiche del territorio
comunale. Il tragitto viene
scandito da cinque punti di ristoro dove bere una cioccolata
calda o gustarsi un buon panino e un bicchiere di vino. Il percorso è adatto a tutti e non presenta particolari difficoltà, si
possono portare anche i bimbi
più piccoli con la carrozzina.
La partenza è fissata intorno
alle ore 9,30 e se non ci si è
iscritti in precedenza conviene
arrivare un po’ prima per procurarsi il pettorale numerato.
Si può portare anche il cane,
purché tenuto al guinzaglio.
L’elenco dei punti in cui è ancora possibile pre-iscriversi è
consultabile sul sito www.prolocopecetto.it.
Premi per tutti
L’iscrizione costa 10 euro (gratis i bambini fino a 10 anni) e i
primi 1500 iscritti avranno in
omaggio la maglietta-ricordo.
La camminata si tiene con
qualsiasi condizione atmosferica e quindi conviene attrezzarsi di conseguenza.
Al termine del tracciato si ritorna nella piazza principale di
Pecetto dove si conclude con la
famosa bruschetta di Nando e,
a seguire, intorno alle ore 12, il
sorteggio dei premi in palio fra
tutti i partecipanti con l’estrazione dei numeri di pettorale.
Concorso fotografico
Dopo il successo della scorsa
edizione, anche quest’anno è
indetto il concorso fotografico
«Scatto tra i ciliegi». La Pro Loco invita tutti i partecipanti ad
inviare una o massimo due foto
a tema «La mia camminata»
caricandole sul sito www.prolocopecetto.it. I migliori scatti
verranno esposti durante la
«Festa delle ciliegie» l’otto giugno prossimo.
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
In città .55
.
Per le vostre segnalazioni giornonotte@lastampa.it
alle 21
Le Serre
Circolo dei Lettori
Circolo Bloom
Il mosaico eclettico
di Cirko Vertigo
Ecco la famiglia
di Gioele Dix
Uomini e donne
così diversi
Bel successo per la stagione «Eccentrika»,
che ha superato i 7000 spettatori, e che
stasera alle 21, al Teatro Le Serre di
Grugliasco (via Tiziano Lanza 31, telefono
011/071.44.88), presenta «Impromptu», il
nuovo spettacolo di Cirko Vertigo portato
in scena da 15 artisti internazionali. Si
tratta di un mosaico eclettico
alle 21
Al Circolo dei Lettori (via Bogino 9), «Storia
della mia famiglia» con Gioele Dix. Il
poliedrico attore di teatro, cinema e tv
sapeva che suo padre Vittorio custodiva
una storia rimasta segreta per lungo
tempo, e la ricostruisce nel libro «Quando
tutto questo sarà finito» (Mondadori). Con
l’autore, il giornalista Bruno Gambarotta.
Teatro Nuovo
Trionfa l’immaginario femminile sulle note della band di Cuneo
Il gruppo ha
aderito a un’idea
del coreografo
Mvula Sungani
TIZIANA PLATZER
IN TOUR
Dopo la prima
ad Assisi, lo spettacolo
ha fatto tappa a Roma
L’idea di «incatenare» la
forza e la poesia dei due generi artistici arriva dalla Mvula
Sungani Company: «Sono loro ad averci proposto questa
collaborazione» continua
Godano. «Ci è sembrata
un’avventura stimolante, sicuramente nuova, per noi e
per il mondo della danza. Ed
è sempre loro la suggestione
di lavorare sull’immaginario
femminile, ambito per il quale noi non abbiamo opposto
alcuna resistenza, sono tanti
i nostri pezzi che si possono
fondere con una rappresentazione erotica, lirica, sentimentale, romantica».
Hiroshima Mon Amour
Neffa rompe il silenzio
con un concerto da solista
Neffa torna «Sopra le nuvole». Il suo tour approda questa sera nel tempio del rock torinese,
l’Hiroshima di via Bossoli 83, rompendo un silenzio discografico durato tre anni. Giovanni Pellino
(che è il vero nome di Neffa) presenterà in concerto il frutto della
sua nuova attività da solista: l’album d’inediti «Molto calmo», Neffa
pubblicato da Sony. Colpisce la copertina della canzone di punta – «Molto calmo», appunto –
che raffigura una mamma durante l’allattamento: sarà voglia di paternità? L’ultimo singolo «Per sognare ancora» potrebbe essere di buon auspicio per la sua presunta rottura
con Nina Zilli. Pare che l’ultima apparizione insieme sia stata un mese fa proprio nella tappa fiorentina del tour. Al pubblico torinese il compito d’intercettarla in sala questa sera.
Appuntamento alle 22; biglietto d’ingresso costa 18 euro.
1
Hiroshima Mon Amour
via Bossoli 83
Tel: 011/31.76.636
Teatro Colosseo
Alla conquista degli Usa
con le gag dei Legnanesi
I Legnanesi vanno alla conquista degli Stati Uniti. E l’imbarco torinese avverrà questa sera
alle 21 e domani alle 16 in un aeroporto d’eccezione: il Colosseo. Il
teatro di via Madama Cristina 71
farà da palco alle comiche avventure della famiglia Colombo composta ancora una volta da Antonio
Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Il tris di comici
Campisi. «La scala è mobile» e a
loro non resta che emigrare con uno show di tre ore, tutto
da ridere.Per la Teresa, la Mabilia e il Giovanni sarà la prima volta in un terminal, e tra check-in, boarding pass e dialetto legnanese ne combineranno di tutti i colori. Omaggeranno anche il grande Modugno, con Mabilia prima Regina
del «Blu dipinto di blu». Un posto in poltrona costa 35,20
euro, 40,80 in poltronissima e 26,60 in galleria, bambini e
studenti universitari pagano 16,50 euro.
1
Esperimento riuscito
Sul palcoscenico ballerini e musicisti occupano uno spazio ben definito
Per i Marlene Kuntz si tratta «di una contaminazione straordinaria»
Folk Club
PrinsiRaimund,ritornospeciale
1 E’ una data unica e spe-
ciale quella ospitata questa sera dal Folk Club. Alle 21,30 si
esibiscono i Prinsi Raimund, la
storica band revival di musica
antica che manca sulle scene
da quasi trent’anni. Il trio ha
tenuto il suo primo concerto
ufficiale nel 1977 ai Punti Verdi, rassegna estiva di spettacoli nei parchi della città, ed ha
fatto conoscere le ballate tradizionali del Piemonte attraverso numerose esibizioni in
tutta Italia sino al suo scioglimento, nel 1985. E questa sera
si ripropone con uno spettacolo pensato appositamente per
il circolo di via Perrone con Silvio Orlandi (voce, dulcimer e
ghironda), Maurizio Rinaldi
(voce e chitarra acustica) e Sergio Caputo (violino e percussioni, in sostituzione di Gianni
Vaccarino). Iingresso costa 18
euro, ridotto a 9 euro sino ai
30 anni.
Folk Club
via Perrone 3 bis
Tel: 011/53.76.36
La coreografia
E questo è il quadro che
prende forma nel «vestito di
Marlene», nella produzione
del coreografo Mvula Sungani creata sulla solista della
compagnia, Emanuela Bianchini: la flessuosità del corpo
femminile, l’essere musa di
poeti e artisti, ma pure personaggio spigoloso, difficile,
aggressivo. Una volta madre
una volta prostituta, una volta amante, una volta amica.
Nell’ambito della rassegna teatrale e
musicale «Di Teatro e di Note», il Circolo
Bloom presenta lo spettacolo della
Compagnia Gli Instabili dal titolo
«Coppia: Istruzioni per l’uso», di
Annamaria Vitolo e per la regia di
Eugenio Gradabosco. Il tema centrale
è la differenza tra uomini e donne.
Diario
Danzare a ritmo di rock
con i Marlene Kuntz
«Be’ dovessi descriverlo direi
che è uno spettacolo particolare..» ma è evidente che l’immagine offra un campo un
po’ ristretto, almeno per lui,
che c’è fisicamente dentro
quel campo. E allora, prendendosi qualche secondo,
cerca termini più specifici:
«Per me è eccitante, inebriante, molto emozionante». È la visuale dalla postazione sonora di Cristiano Godano, cantante e chitarrista
dei Marlene Kuntz, alla «prima» a Assisi dello spettacolo
«Il vestito di Marlene»: perchè lui e i Marlene sono dentro il progetto creato da Residenze delle Contaminazioni
Coreutiche in collaborazione
con Zona Franca Spettacolo:
perchè non è un concerto ma
la fusione della danza con il
rock. Che questa sera alle 21
va in scena al Teatro Nuovo.
alle 21
Il gioco della scoperta, delle
Marlene possibili, illustrato,
anche lentamente, dalla fisicità della danza e dall’energia
del rock. E pare non sia nemmeno stato complicato farli
andare allo stesso tempo.
«La compagnia ha lavorato
circa due mesi a Roma, sui nostri pezzi originali» racconta
ancora Cristiano Godano. «Noi
li abbiamo raggiunti solo l’ulti-
ma settimana prima dell’anteprima di Assisi: i nostri pezzi li
conosciamo bene, non avevamo
bisogno di lavorarci molto». E
aggiunge: «Hanno fatto delle
proposte, che probabilmente
più sentivano vicine all’idea di
femminilità che desideravano
produrre sul palco, e visto che a
noi le nostre canzoni piacciono
tutte, non abbiamo avuto problemi ad accettare i titoli».
Solo repertorio
Il gruppo rock di Cuneo non
ha composto nessun brano
per lo spettacolo, tutte le canzoni che Godano e gli altri due
componenti della band suonano sono di repertorio. «E’ una
scelta trasversale, che tocca
tante corde emotive, facciamo
ad esempio “Ape Regina”,
“Notte”, “La mia promessa”...
sicuramente per noi è
un’esperienza curiosa, affascinante». Non è un concerto
e quindi come si sta, fisicamente, sul palcoscenico insieme ai ballerini? «Abbiamo
uno spazio nostro definito,
certo non possiamo muoverci
e saltare come capita nelle nostre serate, ma questo non
vuol dire che non sentiamo
l’armonia dello spettacolo. È
interessante osservare la reazione del pubblico».
Ad Assisi il progetto è stato accolto molto bene dagli
spettatori, anche se tutti gli
artisti protagonisti sostengono sia ancora in fase di studio. «Dopo questa sera al
Nuovo, lo spettacolo sarà a
Bologna e a Milano» conclude il cantante. «A quel punto
rifletteremo sull’esperienza e
punteremo ai teatri per la
prossima stagione».
Teatro Nuovo
corso D’Azeglio 17
tel. 011/650.02.11
Teatro Colosseo
via Madama Cristina 71
Tel: 011/66.98.034
Palazzo Reale
Gli scatti di Seymour
fotoreporter in prima linea
A David Seymour è dedicata
la retrospettiva della Silvana
Editoriale realizzata con Magnum Photos e Direzione regionale per i beni culturali nella Galleria della Sindone di Palazzo
Reale. Chim, com’era chiamato
(si pronuncia scim), è l’abbreviazione di Szymin: il vero cognome
del fotografo nato a Varsavia da Una foto di Seymour
genitori ebrei polacchi. Fu il primo fotoreporter di frontiera e nel 1947 fondò insieme a
Henri Cartier-Bresson e Robert Capa l’agenzia Magnum
Photos, di cui fu anche presidente sino al 10 novembre
1956 quando fu ucciso mentre documentava la crisi di
Suez. La mostra racchiude 127 foto in bianco e nero suddivise in nove sezioni (Francia, La Guerra Civile in Spagna, Germania, L’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, I bambini della guerra, Israele, Egitto, celebrità e
ritratti di Chim) che illustrano le tappe della sua carriera.
Da martedì a domenica 9,30-18,30.
1
Palazzo Reale
piazzetta Reale 1
Tel: 011/43.61.455
T1 CV PR T2
56 .In città
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
LA STAMPA
casaverde
A CURA DI
ANTONELLA MARIOTTI
Per le vostre segnalazioni casaverde@lastampa.it
Il prato è sempre verde
Scambio di piante
Due incontri per capire meglio le problematiche e la
gestione del tappeto erboso. Appuntamento giovedì
alle 20,30 per un incontro teorico a Lineaverde di Pianezza e sabato prossimo per un’uscita sul campo a Carmagnola. Info: 340/3139855. Costo 5 euro.
[c. pr.]
Oggi, sotto il portico del Palazzo Municipale in piazza
Ruggia a Romano, dalle 10 scambio di piante, semi,
talee, bulbi. Sono a disposizione Paola Gulino e un
rappresentante del vivaio dell’azienda Gambone per le
«Piante che attirano le farfalle».
[c. pr. ]
Tendenze
L’architetto
Sul terrazzo le primule
da mangiare in insalata
Il cibo con i fiori, le nuove ricette che vengono dal passato
Un geranio, una begonia o
una calendula per ogni casa e
il paese è più bello. Sono sempre più i comuni della provincia che invitano i cittadini ad
abbellire balconi e giardini.
L’ultimo è Settimo Vittone
che con la seconda edizione
del concorso «Balconi e angoli fioriti», appena lanciato dalla Pro Loco (scadenza 25 aprile; info 349/559.13.45). Anche
Rivoli ha lanciato una sfida simile (bando su www.turismovest.it). Con una gara, infatti,
tutto è più divertente, anche
prendere la paletta e fare
qualche acquisto green: il resto lo fanno colori e fiori, in
grado di trasformare lo scorcio d’un balcone, una finestra,
una vetrina o un angolo del
paese in una visione gradevole e profumata. Tra le varie
esperienze torinesi, spicca su
tutte quella di Romano Canavese. Qui sono stati i residenti
ad acquistare di tasca loro
piante e le hanno messe non
solo sui balconi ma anche nelle strade e nelle piazze per abbellire il paese. Ora se ne
prendono cura.
[C. PR. ]
Come e quali
OLTRE IL GIARDINO
La salute
twitter @lamariotts
I balconi diventano star
Balconi
fioriti
iniziano
i concorsi
Un’insalata di primule, una
frittata di denti di leone e per
dolce violette candite. Un vero menù di primavera, nuovo
e antico allo stesso tempo.
«E’ vero nelle ricette medioevali si trovano spesso i fiori»
ci racconta Edoardo Santorio responsabile del giardino
al Borgo medioevale del Valentino ma, precisa: «Le violette candite o la borragine
sotto zucchero erano cibo da
nobili. I contadini raccoglievano le erbe e le mangiavano, ma proprio
perchè avevano
poco cibo a disposizione».
Dal punto di vista dei componenti nutrizionali i fiori eduli
(cioè commestibili) sono perfetti per la dieta dimagrante:
poverissimi di grassi e ricchi di
sostanze nutritive come minerali, proteine e vitamine (A e
C). Ma potrebbero scatenare
allergie in persone fragili sotto
questo aspetto, e sono sconsigliati alle donne in gravidanza.
Una chioma
color rosa
intenso
Iniziative
ANTONELLA MARIOTTI
Sulle violette
candite c’è letteratura in abbondanza, e nelle vetrine delle pasticcerie possiamo ammirarne proprio in questi
giorni diverse varietà. Un po’
più inusuale l’insalata di primule. «Si possono anche coltivare sul balcone o sul terrazzo, ma partendo dai semi.
Mai raccogliere piante selvatiche dal bosco...».
La radice della primula regala un aroma fruttato alla
birra, e si possono utilizzare
a tavola come le violette, candite o in marmellata. Più conosciuta la marmellata di rose, i petali di rose in realtà si
usano anche per i liquori e
per i profumi. Come la lavanda che oltre a profumare la
biancheria, i suoi fiori possono essere usati come contorno a piatti di carne, formaggi
e dessert; essiccati diventano una bevanda rilassante.
Tra i fiori commestibili anche i nasturzi o cappucine e
la calendula, ma nell’elenco
ce ne sono molti altri. «L’importante è imparare a riconoscerli, un po’ come accade
per i funghi. Qui al Borgo medioevale inizieremo una serie
di incontri proprio di conoscenza delle erbe spontanee.
Perché alcune sono velenose
e possono provocare seri
danni alla salute».
ALESSANDRA AIRES
Un melo in fiore sul balcone
1 Il melo ornamentale Malus Floribunda «Red Sentinel» fa bel-
la mostra di sè su un balcone in Lungo Po Macchiavelli. Ci invia la
mail Elena Piazza, giustamente orgogliosa per risultato, anche
perchè sono presenti anche frutti oltre a fiori. Per le vostre foto
inviate mail a casaverde@lastampa.it, per il live blog online oltreilgiardino@lastampa.it.
C
os’hanno in comune
il Parco Colonnetti di
Via Artom con l’isola
pedonale di Piazza d’Armi?
Nulla direte voi…e invece
no, girando per la città con
sguardo attento e sempre
curioso si trovano
similitudini originali, colori
e profumi nei luoghi che
paiono più distanti. Il colore
che unisce è quello del
«Cercis siliquastrum», con
piccoli fiori che spuntano
dai rami, prima delle foglie,
rendendo l’intero albero
una sofficissima nuvola dal
colore rosa intenso. Il nome
comune, albero di Giuda, ha
origine da una leggenda che
lo considera l’albero a cui si
impiccò Giuda dopo aver
tradito Gesù, oppure
potrebbe essere legato alla
regione di provenienza, la
Giudea.
Un boschetto di cercis
illumina il primo tratto del
Parco Colonnetti
regalando un bel contrasto
tra il rosa intenso dei
fiorellini appena sbocciati
con il giallo dorato dei
petali quasi sfioriti della
lunga sfilata di Forsythia
sul confine. E intanto
nell’isola pedonale di
Piazza d’Armi, nel tratto di
fronte al Politecnico e fino
a Corso Galileo Ferraris,
ritroviamo questi
esemplari, con la chioma a
ombrello, a colorare
l’ombra di rosa accanto
alle recinzioni cinte da
siepi di “Photinia Red
Robin” dalle foglie nuove
brillanti e rosso intenso,
che danno il meglio di se
proprio in questi giorni.
Questo esclusivo quartiere
torinese, nato grazie ad un
bando del 1911, che ne ha
promosso la costruzione,
prevedeva «recinzioni a
giorno senza siepi
continue» che sono ora in
alcuni casi coperte da
tristi teli verdi che negano
la vista. Ma lo sguardo
curioso riesce a scoprire
all’interno altri colori e
altri fiori, come i grandi
fiori bianco-rosa della
«Magnolia soulangeana» ,
o un meraviglioso «Prunus
serrulata Kanzan», ciliegio
dai fiori rosa tenue
stradoppi, così elegante
come un’incisione
giapponese. Mentre sulle
facciate eclettiche dei
villini, dove i motivi
architettonici per primi si
ispirano a motivi floreali,
ecco scendere i grappoli di
profumati fiori viola del
Glicine.
Presidente Aiap
Piemonte e Valle d’Aosta
SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 57
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58
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
port
Pallanuoto, Iren ospite dell’Andrea Doria
La Valpe festeggia i suoi primi 80 anni
Nella 16ª giornata della A2 maschile, la Iren
Torino ’81 - sesta con 25 punti - è di scena a
Genova in casa dell’Andrea Doria, già sconfitta
all’andata. A Milano (20,30), 12° turno di serie
B, la Dinamica To gioca nella vasca del Cus Geas
Conclusa la stagione, il Valpellice Bodino
chiama a raccolta tifosi e simpatizzanti per
festeggiare i suoi 80 anni di storia:
appuntamento alle 19, al vecchio stadio
Filatoio di Torre Pellice.
[M.BOB.]
Softball
Tuffi
Calcio Primavera
La Loggia, si riparte
senza il coach cubano
Cagnotto
primi due ori
agli Assoluti
“Che bel tifo”
La Juventus
a Modena
per restare
seconda
Dopo lo scudetto addio ad Aguiar, in panchina torna la Barberis
Attesa per
la Coppa
ENRICO ZAMBRUNO
Le campionesse d’Italia tornano in campo. È arrivato il
giorno dell’esordio nell’Italian Softball League per il
Rhibo La Loggia, che si presenta all’ouverture del massimo torneo nazionale per la
prima volta con lo scudetto
cucito sul petto. Dopo il primo storico tricolore conquistato la scorsa estate nella tiratissima finale contro il Bollate, da oggi la squadra piemontese prova a dare la caccia a un altro titolo, affrontando (ore 18 e 20,30) a Caronno Pertusella il Rheavendors. Una stagione altrettanto storica, che a breve vedrà
il Rhibo esordire in Coppa
dei Campioni. La novità più
grande è in panchina, perché
per questioni di budget non è
stato possibile confermare il
manager cubano Armando
Aguiar, sostituito da Maria
Grazia Barberis, sua spalla
nella passata stagione ma soprattutto manager de La
Loggia nei 29 anni precedenti. Il gruppo storico è rimasto
il medesimo che si è laureato
campione d’Italia, anche se
pesano gli addii di due colonne storiche come Barbieri e
Rizza. Importanti le conferme delle stelle Musitelli,
Avanzi, Ricchi e Carlucci, cui
si sommano le americane
Amanda Lynn e Jessica Camello. Se ne aggiungerà
un’altra di straniera, a breve,
ancora da definire.
Il La Loggia
dopo l’avvio
stagionale
a Caronno
proverà
l’emozione
dell’esordio
in Coppa
Campioni
VOLLEY
Settimo-Pinerolo, derby decisivo in B1
Week end decisivo per le
torinesi di B1 e B2. Nella 9ª di
ritorno spicca un derby atteso per tutta la stagione, quello tra la capolista Lilliput e la
seconda in classifica Eurospin Ford Sara Pinerolo, questa sera (ore 21) al PalaSan
Benigno di Settimo. L’altra
torinese, il Fenera Chieri ’76,
sarà impegnata, invece, domani al PalaMaddalene contro Desio (ore 18). Tra gli uo-
1
Calcio a cinque
mini il Sant’Anna San Mauro
si gioca le residue speranze
di accedere ai playoff nello
scontro interno di domani
(ore 18) contro la Centrale
del Latte Brescia. Stesso
giorno stessa ora, il Tuninetti
Parella è atteso, invece, a
Carpi dove una vittoria potrebbe chiudere definitivamente la pratica salvezza. In
serie B2 impegno casalingo
per il Collegno Cus To contro
il Mokaor Vercelli (stasera,
ore 21), mentre in campo maschile il Nuncas Chieri farà
visita domani (ore 18) ai cugini della Pmt Torino. [O.SER.]
Hockey prato
ALBERTO DOLFIN
Il pubblico della Monumentale ha spinto Tania Cagnotto ai
primi due titoli italiani del
weekend tricolore a Torino.
La campionessa bolzanina
delle Fiamme Gialle ha timbrato una doppietta aggiudicandosi prima l’oro nella gara
individuale dal trampolino 3
metri con 336.30 punti e poi
ripetendosi dalla stessa altezza nel sincro assieme alla friulana dell’Esercito Francesca
Dallapè (311.70). «Sono soddisfatta soprattutto dell’individuale, in cui ho fatto un punteggio in linea con le precedenti gare delle World Series
– ha dichiarato la Cagnotto -.
Ho faticato un po’ nelle eliminatorie, poi nel pomeriggio è
andata meglio. La condizione
è buona e gareggiare mi carica ancora di più, soprattutto
con un tifo così». Francesco
Dell’Uomo, invece, si è aggiudicato la gara maschile dalla
piattaforma (379.90), precedendo Maicol Verzotto
(352.25) e Andrea Chiarabini
(336.35) per un podio tutto
griffato Fiamme Oro.
La torinese Francesca Zagaglini (Blu 2006), che per la
prima volta si tuffava con la
nuova compagna Beatrice Atzei (Carlo Dibiasi), si è fermata al quarto posto nel sincro
(194.94) ed ha fallito per quattro punti l’accesso alla finale
individuale. Oggi (eliminatorie ore 10, finali ore 17) potrà
riprovarci nel trampolino da 1
metro, in cui la favorita è la
Cagnotto, mentre gli uomini
saranno impegnati nell’individuale e nel sincro da 3 metri.
IVANA CROCIFISSO
Dopo aver riacciuffato il
secondo posto in classifica, complice il vistoso calo
dell’Empoli e una serie di
prestazioni convincenti, la
Primavera della Juventus
è chiamata oggi a non
sperperare quanto di buono ottenuto nelle gare della nuova gestione, quella di
Fabio Grosso.
I bianconeri saranno di
scena a Modena, dove troveranno la squadra fanalino
di coda del girone. Una
classifica che nel mese di
marzo è tornata a sorridere
a Gerbaudo e compagni, ma
il punto strappato dal Sassuolo una settimana fa a Vinovo ha fatto sì che la Sampdoria agguantasse al secondo posto proprio i ragazzi di Grosso.
Blucerchiati che inseguono il sogno di piazzarsi alle
spalle del Torino - primo ormai matematicamente avendo ancora uno scontro
diretto con la Juve in programma fra due giornate. In
Emilia il tecnico bianconero
dovrà fare a meno degli
squalificati Tavanti e Slivka.
I granata di Longo dopo
due trasferte consecutive,
torneranno a giocare al
Don Mosso di Venaria. Alle
15 (stesso orario della Juventus) il Toro ospiterà il
Genoa: all’andata la squadra ligure, allora ultima
della classe, assaporò l’impresa di fermare la capolista, prima del gran finale
del Torino e del gol vittoria
siglato nel recupero.
Triathlon
I Bassotti dopo i playoff Il Cus ricomincia la A2 Sprint di piazza d’Armi
cercano il terzo posto con un’argentina in più Trecento in gara
Ultima trasferta stagionale
per il Cld Carmagnola. Nella
25ª e penultima giornata
della serie A2, la squadra
giallonera - ormai salva da
tempo - gioca oggi pomeriggio (ore 16) a Cagliari. Una
partita senza pressioni per i
ragazzi allenati da Lino Gomes, che non sono ancora
matematicamente fuori dal
giro playoff però sono consapevoli che ci vorrebbe un miracolo per raggiungere la
griglia, visto che ci sono ancora sei punti a disposizione
ma le lunghezze di distacco
dall’Aosta sono cinque.
Molto più interessante la
situazione in serie B, arrivata
Tranquillo
Il Carmagnola
(in foto
Siviero) ha
poco da
chiedere
alla A2 dove
si è salvata
all’ultimo turno. I Bassotti sono
già qualificati per i playoff (via
il 23 aprile), ma devono ancora
capire la posizione finale. Ora
sono quarti a quota 35, ma possono ancora scavalcare il Bra al
terzo posto (37). Tutto dipende
dai match di oggi (ore 16), con i
druentini che ospitano l’Atlante Grosseto e il Bra atteso sul
campo della Poggibonsese. [E.Z]
Ricomincia domani, con la sfida casalinga all’Hc Superba, il
campionato di A2 femminile
per il Cus Torino (ore 12, campo Tazzoli). Quattro le novità
in casa biancoblù: due in entrata e due in uscita. Non giocheranno infatti fino a fine
stagione il vice-capitano Valeria Russo, che presto diventerà mamma, e Florencia Camara, per motivi di lavoro. Ma
per due giocatrici che lasciano, ce ne sono due che arrivano. Si tratta della giovane Marianna Leone, classe 1994, e
dell’argentina Maria Fernanda Alonzo.
Week end decisivo in B maschile per il Rassemblement,
Fernanda
Alonzo
L’argentina è
uno degli
acquisti
delle cussine
che in settimana ha perfezionato l’adesione alla Libertas. La
squadra di Paolo Cane affronta
oggi (ore 16,30 al campo Tazzoli) l’Hc Novara, mentre domani,
ore 10, sarà impegnato con il
Valchisone. Si tratta degli ultimi due incontri della regular season prima degli spareggi decisivi per l’accesso alle final four
[O.SER.]
promozione.
OSCAR SERRA
Oltre 300 atleti sono attesi
domenica alla 13ª edizione
del Triathlon Sprint di Torino (750 metri in vasca
coperta, 21 chilometri di
ciclismo da percorrere su
strade interamente chiuse
al traffico ed ancora 5 km
di podismo). La partenza è
presso la piscina dell’Aquatica in corso Galileo
Ferraris 290, mentre la fase podistica e quella in bici
saranno nel quadrilatero
di piazza D’Armi.
Tanti gli esponenti di
spicco della disciplina a
partire da Camille Donat,
Eszter Dudas e Renata Fuchs, tutte e tre della torinese
Peperoncino Team. Da seguire anche la performance
della emergente Chiara Piccinelli, dell’Aquatica, società
che organizza l’evento in collaborazione con la Cuneo
Triathlon di Davide Nerattini, ed ancora Elena Manzato
(Oxygen Triathlon).
Molti i nomi che posson arrivare sul podio in campo maschile, tra i quali il torinese
Bruno Pasqualini (Torino
Triathlon), i Polikarpenko, padre (Vladimir) e figlio (Sergey), entrambi dell’Aquatica e
outsider Stefano Intagliata
(Peperoncino).
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LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
.
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A CURA DI
SILVIA GARBARINO
Per le vostre segnalazioni sporttorino@lastampa.it
Basket donne: ultime gare delle Poule per Piramis e Libertas
Canottaggio: primi test in vista di Rio 2016
Ultima uscita nella Poule Promozione di A2 per la Piramis Torino.
Questa sera (ore 20,30) le ragazze di coach Petrachi sono di scena a
Muggia per centrare il terzo posto nel girone. Chiude in trasferta (ore
21) nella Poule Retrocessione di A3 anche la Libertas Moncalieri,
impegnata contro la Torneria Pms Montecchio Maggiore.
A Piediluco sotto lo sguardo del ct azzurro La Mura buone
prestazioni per gli atleti Sisport, Gaia Palma, Laura Basadonna,
Francesco Pegoraro, Carlotta Zuanon e Irene Vannucci e per il
Caprera, Alin Zaharia(foto) Le prove che proseguono anche oggi e
domani sono test in vista delle selezioni per i Giochi di Rio 2016.
Test
probante
Per i driver il
GP Mirafiori è
un banco di
prova in
attesa del
Lotteria di
Agnano di
metà maggio
Ippica
A Vinovo la storia del trotto
La corsa più vecchia d’Italia
Domani i migliori italiani in corsa al “Gran Premio Mirafiori”
ALMA BRUNETTO
Vinovo accoglie domani il
tradizionale e atteso Gran
Premio Società di Mirafiori.
Il convegno racchiude il romanzo di mezzo secolo del
trotto italiano, fatto di proprietari storici e cavalli prestigiosi e non ha mai perso
nel tempo il suo fascino.
Il nome del Gran Premio
deriva dal vecchio ippodromo Mirafiori, per anni attivo sotto le finestre della
Fiat, ed è il più longevo sull’impianto torinese. Il susseguirsi di emozioni offerte
dalla pista inizierà alle
14,30. Scenderanno sull’anello le star italiane della
specialità che si sfideranno
per aggiudicarsi i 110 mila euro dell’importante Gruppo 1.
L’appuntamento vedrà, dietro ai nastri in prima fila, i big
che misurano il loro stato di
Il favorito è Mack Grace
cavallo dei record
Un test importante
aspettando Agnano
forma in prospettiva di altri
grandi impegni, che li proietterà nel circuito «Free for all»
con gli stranieri. La coppia data per favorita è formata da
Mack Grace Sm e Roberto
Andreghetti. Partiranno con il
Il programma
Primacorsa
alle14.30
1 Il programma della
giornata: ore 14,30 apertura parco giochi con gonfiabili gratuiti, ore 15 inizio corse al trotto, ore 16
degustazioni cioccolatini
Caffarel prodotti da Diego Andreis, ore 17 Gran
Premio società Campo di
Mirafiori. Per la prima volta ci sarà anche il «Trofeo
Museo dello Sport».
[A.BRU.]
numero 4 e il 2013 è stato un
vero anno da record, avendo
vinto di tutto e di più.
L’ippodromo torinese sarà
un test, prima di riprendere in
pieno la stagione con uno
sguardo verso il Lotteria di
Agnano di metà maggio. Il
parterre de roi affilerà le armi
in una competizione agguerrita. Il numero 2 è riservato a
Marielles, l’italiana di Francia, già vincitrice del Nazioni a
novembre 2013 affidata a
Frank Nivard. Potrebbe stupire e va seguito con attenzione
Pascià Lest (5). Il più veloce figlio di Varenne è un campione
internazionale, e nell’ultima
uscita a Cagnes sur Mer ha
stabilito il nuovo personale di
53
anni
Nel ’61 la prima edizione
del G.P. Società campo
di Mirafiori. La vittoria
andò al mitico Tornese
con Sergio Brighenti
2
vittorie
due successi consecutivi
per il torinese Santo Mollo,
nel 2010 e nel 2011,
che insegue
un difficile tris
1’10”3 ed Enrico Bellei avrà il
compito di mettere in risalto il
fuoriclasse.
Pietro Gubellini partirà con
un invitante numero 1 alla guida di Owen Cr, altro soggetto
appena riqualificato. Ritorna
anche Probo Op, che dovrò fare i conti con un pessimo numero di avvio il 7, il driver
Edoardo Moni si dovrà impe-
gnare per uscire dall’impasse.
La forma locale sarà affidata a Santo Mollo con Pace
del Rio. Il fratellino di Lana
del Rio potrà contare su un
piazzamento, il numero 10 è
difficile da gestire e gli avversari sono forti. Un altro
torinese, Andrea Guzzinati,
proverà con Oibambam Effe
(8). Mancherà all’appello
Oropuro Bar impegnato Oltralpe, dove affronterà una
maratona parigina.
Ma gli sguardi non saranno
rivolti soltanto al miglio spettacolare. Il vincitore del Gran
Premio riceverà uno splendido uovo artigianale, realizzato
da Diego Andreis di Buttigliera Alta, dove esiste una vera
boutique del cioccolato, dove
impera il prodotto Caffarel. Il
maestro Andreis produrrà dal
vivo varie golosità al cioccolato con relativa degustazione
per tutti. Tra il pubblico della
tribuna e del parterre sarà poi
presente una hostess con
gianduiotti e altre prelibatezze. Si potrà seguire in diretta
tv sui maxischermi dell’ippodromo la partita Catania-Torino e il Gran Premio di Formula Uno. L’ingresso è libero
e gratuito e sono disponibili
ampi e comodi parcheggi.
T1 CV PR T2
60 .Dove andiamo
STAMPA
.LA
SABATO 5 APRILE 2014
Musei
ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18,
mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16.
A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18
ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21,
orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14.
ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le
carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso.
ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da
martedì a domenica e festivi 8,30-19,30.
BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or.
lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19.
BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven
8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45.
BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca,
da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19.
FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione.
FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite
guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13;
14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso.
FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19.
FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19.
GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7.
JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi
10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com.
MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il
lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro).
MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita
guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero
antiaereo sab-dom 17.15.
MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; info@olympicstadioumturin.com). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per
le partite.
MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.:
da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita.
MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18.
MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino
1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso.
MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30,
lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12
MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima.
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560).
Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.
MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre
«Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo
e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile.
MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147).
Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso.
MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori.
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso.
PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero.
PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10.
Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile)
PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19.
PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15.
PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso.
SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20,
dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a visite@lastampa.it - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30.
TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione
Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19.
PROVINCIA
CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22).
Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso.
FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600.
MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740,
www.planetarioditorino.it).
REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori
delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30.
PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73
musei@lastampa.it
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 5 APRILE 2014
I Cinema
Le trame
del 5 aprile 2014
ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50
int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC
Sotto una buona stella Solferino 1
P 16.00-18.00-20.00-22.00
A proposito di Davis
Solferino 2
P 15.50-17.50-19.50-22.00
AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi:
€ 7,50 int.; € 5,50 ridotto. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto
Yves Saint Laurent
Sala 1
P 16.00-18.00-20.30-22.30
Storia di una ladra di libri Sala 2
P 15.00-17.30-20.10-22.30
Nottetempo
Sala 3
15.30-22.30
Allacciate le cinture
Sala 3
17.30-20.10
ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi:
€ 7,50 int.; € 5,50 ridotto. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto
Storia di una ladra di libri Sala 1
P 16.30-19.00-21.15
Mr. Peabody & Sherman Sala 2
P 15.00
Saving Mr. Banks
Sala 2
P 17.00-19.00-21.15
CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110.
Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18
The special Need
16.30-18.15-20.00
Lei VO
21.30 (sott.it.)
CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461.
Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 ridotto. Proiezioni 3D: € 10,00 Int; € 8,00 Rid.
Storia di una ladra di libri
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Ti ricordi di me?
P 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30
Cuccioli - Il paese del vento
P 14.50
Mr. Peabody & Sherman
P 16.20-18.10
Amici come noi
P 20.00
Captain America: The winter soldier P 15.00-17.30-20.00-22.30
Divergent
P 15.00-17.30-20.00-22.30-21.40
DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214.
Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18
Lei
Nirvana
P 15.45-18.00-20.15-22.30
Quando c’era Berlinguer Ombrerosse P 15.50-18.00-20.10-22.20
ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; €
5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, over 60; Abb. 14 € 4,40
Storia di una ladra di libri Eliseo Grande
15.30-18.00-21.00
La luna su Torino
Eliseo Blu
P 16.00-18.00-20.00-22.00
Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14
Eliseo Rosso P 15.30-17.40-19.50-22.00
F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410.
Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18
Storia di una ladra di libri Sala Groucho P 15.30-17.50-20.10-22.30
Yves Saint Laurent
Sala Chico
P 16.15-18.15-20.25-22.20
Father and son
Sala Harpo
P 15.45-18.00-20.15-22.30
GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: €
7,50 int.; € 5,50 ridotto. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto
Ti ricordi di me?
Sala 1
P 16.00-18.00-20.30-22.30
In grazia di Dio
Sala 2
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Sala 3
IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi:
€ 8,00 int.; € 6,00 rid. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00
Captain America: The winter soldier P 15.30-18.30-22.15
Divergent
P 15.10-16.10-18.10-19.1021.10-22.10
Captain America: The winter soldier 3D P 17.50-21.00
Non buttiamoci giù
P 15.40-20.35
Mr. Peabody & Sherman
P 15.00-16.50-18.40
47 Ronin
P 22.30
LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50
int.; € 5,50 ridotto. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto
Captain America: The winter soldier
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Sala 1
Divergent
Sala 2
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Mr. Peabody & Sherman Sala 3
P 16.00
Noi 4
Sala 3
P 18.00
Dallas Buyers Club
Sala 3
P 20.00-22.30
MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi: € 7,00 int.; €
5,00 rid.Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid.
Quando c’era Berlinguer Massimo 1
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Allacciate le cinture
Massimo 2
P 16.00
12 anni schiavo
Massimo 2
P 18.15-21.00
Street Angel VO
Massimo 3
P 16.00 (sott.it.)
Phenomena VO
Massimo 3
P 18.00 (sott.it.)
La signora Miniver VO Massimo 3
P 20.00 (sott.it.)
La donna dai tre volti VO Massimo 3
P 22.30 (sott.it.)
NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.;
€ 5,00 under 18, universitari, militar, Aiace, over 60; Abb. 14 € 4,40
Lei
Nazionale 1
15.00-17.20-19.40-22.00
Il pretore
Nazionale 2
15.30-17.40-19.50-22.00
REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 8,00
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E fu sera e fu mattina Reposi 1
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Captain America: The winter soldier 3D
Reposi 2
P 15.15
Captain America: The winter soldier
Reposi 2
P 18.30-21.45
Divergent
Reposi 3
P 15.15-18.30-21.45
Supercondriaco
Reposi 4
15.30-17.50-20.10-22.30
Storia di una ladra di libri Reposi 5
15.00-17.30-20.00-22.30
Ti ricordi di me?
Reposi 6
15.30-17.50-20.10-22.30
Allacciate le cinture
Reposi 7
15.15-17.40-20.05-22.30
ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50
int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, Over 60; Abb. 14 € 4,40
Father and son
Sala 1
P 15.30-17.40-19.50-22.00
La luna su Torino
Sala 2
P 16.00-18.00-20.00-22.00
Ida
Sala 3
P 15.45-17.20-19.00-20.30-22.15
THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00
Divergent
Sala 1
P 15.45-18.55-22.05
Captain America: The winter soldier
P 16.00-19.05-22.10
Sala 2
Mr. Peabody & Sherman Sala 3
P 15.20-17.40
Non buttiamoci giù
Sala 3
P 20.05
300 - L’alba di un impero Sala 3
P 22.30-1.00
Storia di una ladra di libri Sala 4
P 15.05-18.10-21.15-0.20
Captain America: The winter soldier 3D
Sala 5
P 15.00-18.05-21.10-0.30
Ti ricordi di me?
Sala 6
P 15.05-17.25-19.45-22.05-0.30
P 15.00-17.10
Cuccioli - Il paese del vento Sala 7
Divergent
Sala 7
P 19.20-22.30
Amici come noi
Sala 8
P 15.05-17.30-19.55-22.200.45
UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00
int.. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00
Storia di una ladra di libri
P 14.00-16.50-19.40-22.30
Captain America: The winter soldier 3D P 15.20-18.30-22.00
Cuccioli - Il paese del vento
P 14.50
300 - L’alba di un impero
P 17.00-19.40-22.20
Amici come noi
P 14.40-17.10-19.45-22.25-0.45
Ti ricordi di me?
P 19.40-21.00-22.15
Mr. Peabody & Sherman
P 15.00-17.20
Captain America: The winter soldier P 16.20-19.20-22.20
Captain America: The winter soldier P 14.45-18.00-21.15-0.15
Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 P 14.00-16.50-19.40-22.25
Divergent
P 14.30-17.40-21.00-0.10
Supercondriaco
P 22.20
Mr. Peabody & Sherman
P 19.30
Ti ricordi di me?
P 14.30-17.00-0.50
Divergent
P 16.10-19.15-22.20
Cinema: Torino e altre visioni
CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187.
I corpi estranei
18.00-20.30-22.30
ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474.
Philomena
21.00
BARDONECCHIA
SABRINA 012299.633.
Captain America: The winter soldier
Non buttiamoci giù
17.30-22.15
20.30
BEINASCO
THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone,
tel. 892111. Prezzi: € 8,70 int. Proiezioni 3D: € 11,50 int., € 9,50 rid.
Captain America: The winter soldier
Sala 1
16.00-19.00-22.00
Captain America: The winter soldier 3D
Sala 2
15.15-18.15-21.15-0.15
Ti ricordi di me?
Sala 3
15.20-17.40-19.55-22.10-0.25
Storia di una ladra di libri Sala 4
15.50-18.40-21.30-0.20
300 - L’alba di un impero Sala 5
19.50-22.15-0.40
La bella e la bestia
Sala 5
14.40-17.15
Divergent
Sala 6
14.40-17.50-21.00-0.10
Mr. Peabody & Sherman Sala 7
15.10-17.30-19.45
Divergent
Sala 7
22.00
Amici come noi
Sala 8
15.30-17.50-20.10-22.30-0.50
Cuccioli - Il paese del vento Sala 9
14.00-16.00-18.00
Non buttiamoci giù
Sala 9
20.00-22.20-0.40
CASCINE VICA - RIVOLI
DON BOSCO DIG. 01195.08.908.
Cuccioli - Il paese del vento
Allacciate le cinture
17.45
21.15
CHIERI
SPLENDOR 01194.21.601.
E fu sera e fu mattina
20.10-22.10
COLLEGNO
CINEMA ARPINO via Bussoleno 50.
Storia di una ladra di libri
18.30-21.00
CHIVASSO
POLITEAMA 01191.01.433.
Captain America: The winter soldier
19.30-22.05
CONDOVE
CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128.
Storia di una ladra di libri
18.30-21.00
CUORGNÈ
MARGHERITA 0124657.523.
Divergent
21.30
GIAVENO
SAN LORENZO (Giaveno), tel. 01193.75.923.
Cuccioli - Il paese del vento
16.00
Amici come noi
21.00
IVREA
BOARO 0125641.480.
Captain America: The winter soldier 3D 16.30-19.15-22.00
POLITEAMA 0125641.571.
Storia di una ladra di libri
Quando c’era Berlinguer
20.10
22.20
LEINÌ
AUDITORIUM 01199.88.098.
E fu sera e fu mattina
21.00
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UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678.
Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid.
Tarzan
P 14.30
300 - L’alba di un impero
P 17.15-20.00-22.40
Divergent
P 15.00-18.20-21.40
Amici come noi
P 15.15-17.40-20.05
12 anni schiavo
P 22.30
Il pretore
P 15.10-17.40-20.00-22.20-0.45
Ti ricordi di me?
P 15.15-17.30
Supercondriaco
P 22.35
The Lego movie
P 15.20
Yves Saint Laurent
P 20.00
Allacciate le cinture
P 17.30-22.30
Divergent
P 16.05-19.15-22.20
Captain America: The winter soldier P 16.15-19.20-22.25
Captain America: The winter soldier P 15.00-18.10-21.15-0.20
Mr. Peabody & Sherman
P 14.50-17.20-0.45
Captain America: The winter soldier 3D P 15.40-18.50-22.10
Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 P 14.00-16.50-19.40-22.20-0.50
Storia di una ladra di libri
P 16.20-19.15-22.15
Cuccioli - Il paese del vento
P 14.45-17.10
12 anni schiavo
P 19.40
Amici come noi
P 22.35-0.55
Divergent
P 14.20-17.40-21.00-0.10
Non buttiamoci giù
P 14.45-20.00
Need for Speed
P 17.10-22.20
RITZ 0121374.957.
Captain America: The winter soldier
21.00
21.15
GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408.
Mr. Peabody & Sherman
P 21.15
SAUZE D’OULX
17.30
21.15
PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050.
Divergent
Sala 1
16.15-19.40-22.20
Captain America: The winter soldier
Sala 2
16.30-19.50-22.40
Mr. Peabody & Sherman Sala 3
15.30
Storia di una ladra di libri Sala 3
17.20-20.00-22.30
SUSA
CENISIO corso Trieste 11, tel. 0122622.686.
Belle & Sebastien
21.15
VALPERGA
CINEMA EDEN 01199.05.020.
Allacciate le cinture
AMBRA 0124617.122.
Captain America: The winter soldier 3D
Uno
21.30
Storia di una ladra di libri Due
21.30
21.00
PIANEZZA
LUMIERE 01196.82.088.
Divergent
Captain America: The winter soldier
Ti ricordi di me?
Storia di una ladra di libri
Captain America: The winter soldier 3D
Mr. Peabody & Sherman
16.00-18.30-21.15
16.00-18.30
18.30-20.30-22.30
16.00-18.30-21.15
21.15
16.00
PINEROLO
HOLLYWOOD 0121201.142.
Storia di una ladra di libri
MULTISALA 0121393.905.
The Wolf of Wall Street V.M. 14
Italia 200
Ti ricordi di me?
Italia 500
VENARIA
SUPERCINEMA 01145.94.406.
Captain America: The winter soldier
Storia di una ladra di libri
Divergent
Mr. Peabody & Sherman
JOLLY 01196.96.034.
Una donna per amica
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P
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15.00-17.30-20.00-22.30
17.30-20.00-22.30
15.00-17.30-20.00-22.30
15.30
21.00
VINOVO
20.30
20.30-22.30
CAPTAIN AMERICA THE ...
···· Fantasy. Regia di Anthony e Joe
Russo, con Chris Evans e Scarlett Johansson. Durata: 136 minuti. La nuova avventura dell’eroe dei fumetti lo vede impegnato a sventare un complotto globale.
DIVERGENT
··· Fantasy. Regia di Neil Burger, con
Shailene Woodley e Theo James. Durata: 139’. La giovane Tris è una divergente in quanto non appartiene a nessuna fra le 5 fazioni in cui si articola la
futuristica società di Chicago: eruditi,
pacifici, intrepidi, abneganti, candidi.
12 ANNI SCHIAVO
···· Drammatico. Regia di di Steve
McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti.
L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di
New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841.
FATHER AND SON
···· Drammatico. Regia di Hirokazu
Koreeda, con Masaharu Fukuyama e
Yôko Maki. Durata: 120 minuti. Un manager scopre che il bambino che sta crescendo con la moglie non è il loro figliocausa uno scambio nella culla: il vero
bambino vive in una famiglia disagiata.
IDA
···· Drammatico. Regia di Pawel
Pawlikowski. Durata: 80 minuti. Nella
Polonia del 1962 la giovane Ida prima
di diventare suora va a trovare la zia a
Varsavia: scoprirà segreti del passato.
···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams.
Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere
John Malkovic» porta sullo schermo la
storia d’amore tra il solitario Theodore e
una voce femminile. Premio Oscar.
··· Erotico. Regia di Lars von Trier,
con Charlotte Gainsbourg e Stellan
Skarsgård. Durata: 110 minuti. La vita
di una ninfomane nel film scandalo
dell’autore de «Le onde del destino».
NON BUTTIAMOCI GIU’
··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan. Durata: 96’.
La notte di Capodanno 4 persone s’incrociano su un grattacielo di Londra
mentre si stanno per suicidare.
NOTTETEMPO
···· Noir. Regia di Francesco Prisco
con Giorgio Pasotti e Nina Torresi. Durata: 90 minuti. A causa di un incidente
stradale, la vita di tre persone s’interseca: un poliziotto, una ragazza, un cabarettista in crisi.
STORIA DI UNA LADRA DI ...
VILLASTELLONE
21.00
17.00
18.40
21.15
SETTIMO TORINESE
NONE
·· Commedia. Regia di Enrico Lando,
con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e
Amedeo lasciano il loro negozio di
pompe funebri a Foggia e vanno prima
a Roma e poi a Milano.
NYMPHOMANIAC VOL 1
SESTRIERE
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AMICI COME NOI
LEI
SAN MAURO TORINESE
FRAITEVE.
Mr. Peabody & Sherman
Storia di una ladra di libri
Captain America: The winter soldier
··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La
finestra di fronte» e «Mine vaganti»
racconta la storia di una coppia, a volte
imperfetta, nel corso di tredici anni.
··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela
Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di
«Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di
dare un senso alla propria vita.
RIVOLI
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LA LUNA SU TORINO
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Monuments men
A CURA DI Daniele Cavalla
···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume
Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, il suo
amore per il compagno di vita Pierre
Bergè. Successo di pubblico oltralpe.
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IL MULINO 01190.41.984.
Storia di una ladra di libri
BRUTTO · MEDIOCRE ··
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Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia
Teatri
Dove andiamo .61
.
AUDITORIUM DIGITAL 01196.51.181.
Allacciate le cinture
21.00
··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure
dell’adolescente Liesel, adottata da
una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta. Dall’omonimo best seller,
dirige il regista di «Dowtown Abbey».
SUPERCONDRIACO
··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il
quarantenne fotografo Roman è un
nevrotico pieno di paure: il medico lo
aiuta a cercare la donna della sua vita.
TI RICORDI DI ME?
·· Commedia. Regia di Rolando Ravello, con Ambra Angiolini e Edoardo
Leo. Durata: 91’. La narcolettica Bea e
il cleptomane Roberto s’incontrano da
una psicanalista ed è subito amore.
del 5 aprile 2014
AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I,
tel. 011 81.93.529. Sabato 12 ore 21 e domenica 13 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIESpresentala LarosadiStanbuloperettadi
Leo Fall con la regia di Augusto Grilli. Si prenotainoltreperl’ultimospettacolodellastagione il musical Victor Victoria
ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800.
SiprenotaperThebestofmusicalinscenal’11
e il 12 aprile e per Sette spose per sette fratelliin scena dal 13 al 18 maggio
ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583.
L’importanza di lavarsi prestodi Mikaela Cappucci, Compagnia Mikamale Teatro. Ore 21
AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011
81.04.653.ConcertoJohnAxelrod direttore,
Valentina Lisitsa pianoforte. Musiche di Liszt,Kodaly,Brahms.Giovedì10eVenerdì11.
Ore 20.30
CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Stasera
ore 20.45 Operette morali di Giacomo Leopardi,regiaMarioMartone,Fondazionedel
Teatro Stabile di Torino
CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Festival Terre comuni / Terres communes - Giocateatro
Torino 2014
Sala Piccola: ore 9.30 e ore 12.30 Il Dottor
Bostik presenta Sarebbe bello. Ore 19 e ore
20.30 Rompere le scatole.
Laboratorio: ore 19 Je n’ai absolument pas
peur du loup!
Sala Grande: ore 21.30 Piccole modifiche
spettacolo di teatro-circo
CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza
Bodoni. Unione Musicale. Concerto Pietro
De Maria pianoforte. Musiche di Bach,
Schoenberg, Kurtag. Mercoledì 9. Ore 21.
Info 0115669811
ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447.
Stasera ore 21 Milena Vukotic e David Sebasti sono i protagonisti di “C come Chanel” omaggio ad un’icona assoluta del nostro tempo, di Valeria Moretti, per la regia
di Roberto Piana
GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo
31bis, tel. 011 58.05.768. Oggi ore 15.30 e
21 Franco Oppini e Renato Giordano presentano “Mi ritorni in mente live”, musical
all’italiana per rivivere canzoni e atmosfere degli anni Sessanta e Settanta, con A. Lo
Faro e A. Valsecchi, e la band dal vivo 4EVER
GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO
via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore
20.45 Oscura immensità, di Massimo Car-
lotto, con Giulio Scarpati e Claudio Casadio, regia Alessandro Gassmann
I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino4.Prelazioneerinnovoabbonamentiposti numerati per stagione 2014-2015. Inaugurazione stagione: Luna tu...Selezione di
arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte
LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo
via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800.
“Studio per Antigone” Balletto Teatro di
Torino. Coreografia Matteo Levaggi, musica originale Carlo Boccadoro, estratto (Casa
Musicale Ricordi), costume Davide Balliano. Venerdì 11 e Sabato 12. Ore 21
MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88,
tel. 800.235.333. Martedì 8 La Tempestadi
Shakespeare, spettacolo della la Popular
Shakespeare Kompany, regia Valerio Binasco, Veronica Mona
MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011
23.04.153. Stasera ore 21, e Domenica 06 ore
15.30,aconclusionedellaXX°RassegnadiTeatroinLinguaPiemontese“Tutdarije”la“CompanìaTeatralCarlaS.”presentaPijalamare,pija
la fija,fane‘n mass e sbt-je viadi TreMaGi
TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel.
65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna
internazionale di danza e arti integrate.
Stasera ore 21 Mvuyla Sungani company e
Marlene Kuntz Live in Il vestito di Marlene
OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel.
011 73.99.833. Mercoledì 16 e giovedì 17
ore 21: “DIES. Giorni contati” di Stalker
Teatro, regia di Gabriele Boccacini, musiche originali di Riccardo Ruggeri.
PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI.
L’Orchestraapuntate:abbonamentoa3concerti.GliArchi(TeatroRegio,9/4ore20,S.Galaktionovdir.),iLegni(PiccoloRegio,11/4ore
20,E.S.Kimdir.),gliOttoni(TeatroRegio,13/4
ore 11, R. Romm dir.)
PICCOLOTEATRODRAVELLIviaPraciosa11,tel.
011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fondazione Dravelli presentano “La domenica andando a teatro”. Domenica 6 ore 11
Claudio e Consuelo in “Dal paese dei balocchi”
SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011
56.23.800. Dal 7 al 9 maggio (mer e gio ore
13.45; ven ore 12.45), nuove repliche di
“Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo
romanzodiMarcellaOlschkiconiGiovaniTalenti del Liceo Teatro Nuovo
TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011
338.698. Scuola di recitazione (6 ore settimanali)-CorsodiTeatroperprincipianti(3ore
settimanali)-Corsodidizioneedusodellavoce - Corso di Teatro per bambini e ragazzi
TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011
30.42.808. Terre Comuni/Terres Communes Giocateatro Torino 2014 – alle ore 11.00
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani in Il
girodelmondoin80giorni,alleore16.00Stilema/Unoteatro in A proposito di Peter
Pan. Il 6 aprile alle ore 10.30 Assemblea
Teatro in Dove vanno a finire i palloncini
TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala
Grande.Davenerdì11,SPAMunprogettodi
Lorenzo Gleijeses e Rafael Spregelburd, regia di Rafael Spregelburd, con Lorenzo
Gleijeses
SalaProve.Ore19UltimanotteMia.MiaMartini. Una vita. di Aldo Nove, con Erika Urban
TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187.
Precaryart-L’artediviverecondignitàdiecon
Elena Ruzza. Mercoledì 9. Ore 21
TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello
32, tel. 011 257.881. Stasera ore 21 Area
Teatrale presenta Parlami di tuo padre. Domenica 6 ore 18, per la rassegna “Con occhi
nuovi”, LiberamenteUnico presenta Polve-
re - La vita che vorrei. Venerdì 11 ore 21
comp. La Funicolare in Premiata pasticceria
Bellavista
TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese,
tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Sabato 5 e Domenica 6 aprile
ore 21 Marco Ferrero e Gianluca Cerutti in
“GrandHotelSerenase”diManuelBona.Ultimo appuntamento di “Settimo Ride” venerdì 11 ore 21.30 Gli Gnomiz
TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5
aprile. Ore 21
PippidallecalzelunghediAstridLindgren.Domenica 13. Ore 16
TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011
51.72.826.Martedì8aprileore21pressoTeatro Alfieri di Asti, L’Origine del Mondo, ritratto di un internoscritto e diretto da Lucia
CalamaroconDariaDeflorian,FedericaSantoro e Daniela Piperno. Prenotazioni e info
0141399057
TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel.
011 90.41.984. La BohemeDal Metropolitan Opera House di New York, regia di Franco Zeffirelli. Martedì 8. Ore 19.30
TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338
87.06.798. Stasera ore 21 per la ”Settimana
MondialedellaDanza”iballerinidell’Araba
Fenice presentano:Compagnia di Danza
“Il Gabbiano” in “L’infanzia di Nureyev”
TEATRO REGIO. Il Sabato del Regio. Ore 11 e
ore 15.30 Al Regio dietro le quinte, visite
guidate. Ore 15 L’arca di Noè - Laboratorio
corale di preparazione canti dell’opera di
B. Britten (7/4 ore 20). Riservato a genitori e
bambini in possesso del biglietto per lo
spettacolo
TEATRO SAN PAOLO via Berton 1. Rumorsdi
Neil Simon, regia di Luciano Caratto. Ore
21
LosquillodieregiaAlbertoBarbi.ConlaCompagnia Campotheatro di Niko Ferrucci. Sabato 12. Ore 21
TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa: “Lisistrata” (12/4) ore 21, regia di Andrea Battistini Compagnia Teatro Castalia/Teatro Superga
TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011
51.76.246.Unionemusicale.ConcertoFrancois
Thirault violoncello, Saskia Giorgini pianoforte.MusichediStrauss,Poulenc,Beethoven. Martedì 8. Ore 20. Info 0115669811
T1 CV PR T2
SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 62
T1 AL AO AT BI CV IM NO PR SR SV T2 VB VC
SABATO 5 APRILE 2014
Il tempo
Tempo .63
.
Residua instabilità al Sud, tornano sole e tepore al Centro-Nord
Fiori di zucchine, erbette e sambuco
il mix di primavera è fritto in padella
CARLO BOGLIOTTI
È
primavera, davvero una bella
sensazione. Ispirati da questo
clima fiorito oggi consigliamo
nuovamente di uscire nel verde e di
raccogliere da sé i propri ingredienti,
quelli spontanei e che sono il massimo della convenienza (sempre che
non li compriate al mercato). Se parliamo di fiori commestibili, a tutti verranno in mente i fiori di zucchina. Meglio se «bastardi», cioè fiori che sulla
pianta non hanno generato nulla e
che hanno uno stelo lungo, con all’interno un pistillo piccolo e tenero. I fiori attaccati alla zucchina, invece, di
solito sono piccoli e con un pistillo
molto grande, fastidioso per chi li
mangia. Sono deliziosi fritti, ma non
sono gli unici. Una bella idea quindi
può essere quella di realizzare un frit-
tura mista inusuale, fatta soltanto di
fiori ed erbe spontanee che crescono
in questo periodo, magari abbinando
diverse pastelle ai diversi gusti.
Tra i fiori migliori, che danno più
soddisfazione nel mangiarli, ci sono
sicuramente i fiori d’acacia, che si riconoscono perché si presentano uniti
in un grappolo, fatto di tante infiorescenze bianche e carnose. Per loro
basterà una semplice pastella di farina (provate con quella di grano duro),
acqua e un pizzico di sale. Dopo averli
ben lavati e fatti asciugare, s’immergono nel composto, si fanno sgocciolare un poco e quindi si tuffano nell’olio bollente. Stessa procedura si segue per un altro tipo di fiore molto goloso. Si tratta del sambuco. Sono fiorellini più piccoli, sempre bianchi, ma
che vanno a formare una specie di
ombrello. Si elimina la parte più gran-
de del gambo e con loro si potrebbe
utilizzare una pastella un po’ più ricca, che si compone oltre che della farina di un uovo, un po’ di burro fuso,
mezzo bicchiere di latte e zucchero
semolato. Vanno bene anche come
dessert quindi, ma sono piacevoli per
alternare un po’ di dolce al salato.
Sono poi commestibili anche i fiori
di calendula e di papavero (che non ci
sono ancora), e quelli di borragine,
belli con il loro colore blu, da friggersi
con il rametto e che potrebbero avvalersi di una pastella con farina, uovo,
sale e birra fredda. In questo momento, inoltre, si può arricchire il nostro
fritto misto con le foglie di alcune erbe: finocchietto selvatico, melissa,
menta, aglio selvatico (anche i suoi
fiori sono buonissimi!), senape, oppure i più classici salvia e basilico.
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La gita aziendale
batte ogni record:
dalla Cina a Dubai
16 mila dipendenti
MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME
on l’arrivo domani dei primi charter sulla pista dell’aeroporto di Dubai inizia la vacanza aziendale
dei record: sono 16 mila i
dipendenti di «Nu Skin China» che
hanno vinto il viaggio premio sul Golfo Persico. Protagonista è il gigante
dei prodotti di bellezza sul mercato
cinese che nel 2013 ha registrato entrate per un miliardo di dollari ovvero un terzo degli incassi della casa
madre «Nu Skin Enterprises» quotata al New York Stock Exchange.
L’operazione di logistica appare
destinata ad entrare negli annali del
turismo. «Nu Skin China» ha affittato 77 aerei per portare i 16 mila dipendenti dagli scali dell’Estremo
Oriente a Dubai in sette ondate di oltre 2000 persone l’una.
Andranno ad alloggiare in 39.514
camere prenotate in 40 hotel ed
avranno a disposizione 409 guide turistiche per visitare ogni tappa lungo
il percorso fra Abu Dhabi, Dubai e
Sharjah. Oltre a musei, visite nel deserto, reperti archeologici, corse di
cammelli e caccia al falco - in numeri
di massa - i 16 mila dipendenti avranno a disposizione, solo per loro, per
72 ore di fila il «Ferrari World» mentre il mega-party serale è previsto a
Yas Island, Abu Dhabi, dove gli organizzatori si aspettano almeno ottomila presenze. Una task force di un
centinaio di manager cinesi, affiancata da oltre mille consiglieri locali,
ha previsto sin nei minimi dettagli quasi momento per momento - come
portare i 16 mila dipendenti a visitare
Burj Khalifa, la grande moschea
Sheikh Zayed, Dubai Meydan City e
il museo islamico di Sharjah partendo a orari fissi dai grandi alberghi
Yas Viceroy, Shangri-La Dubai, Westin Abu Dhabi e Sheraton Mall.
L’intera operazione è iniziata, circa tre mesi fa, quando «Nu Skin China» ha fatto arrivare a tutti i prescenti una email dove affermava di voler
«esprimere riconoscenza nei confronti di chi vende alla clientela»,
spiegando che «gli Emirati Arabi
Uniti rappresentano la destinazione
più adatta in ragione dell’impegno
che stanno mettendo nell’intento di
diventare una destinazione del turismo di fascia più alta».
Insomma, per chi fa di professione
il venditore non c’è posto migliore
dove andare ad apprendere degli
Emirati Arabi Uniti visto che sanno
vedersi al meglio, ed a prezzi alti.
In realtà c’è anche un altro motivo
dietro il turismo premio di massa,
perché «Nu Skin China» in patria è
sotto accusa per aver tentato di
«condizionare la clientela con trucchi psicologici» fino al punto da essere sospettata di essere al centro di
una «truffa piramidale» come ha
scritto il «Quotidiano del Popolo» di
Pechino. È sulla base di tali imputazioni che la giustizia cinese ha colpito
il gigante dei prodotti di bellezza con
una multa di 524 mila dollari, più altri
200 mila dollari di penalità per sei
top manager sospettati di essere al-
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C
l’origine di una gestione delle vendite
dirette «che danneggia gli acquirenti».
Il sospetto è che tali manager abbiano addestrato i venditori a comportamenti ingannevoli nei confronti della
clientela, per spingerla ad acquistare
alcuni prodotti in particolare. «Nu
Skin China», ha respinto con forza
ogni addebito, adottando però una
riorganizzazione della metodologia interna nelle vendite agli acquirenti che,
secondo quanto scritto nell’ultimo bilancio, «avrà conseguenze sui conti
dell’azienda». Da qui la necessità di risollevare il morale dei dipendenti e, in
particolare, di quelli più esposti alle ac-
cuse non solo in Cina ma anche a
Taiwan e nel distretto di Hong Kong,
che ha un proprio regime fiscale. In
tutto «Nu Skin China» ha 61.546 manager delle vendite e dunque i 16 mila sono stati scelti fra quelli più meritevoli
o, forse, meno investiti dai sospetti di
truffa.
«Questa operazione ci costa centinaia di milioni di dollari ma riteniamo
giusto farla», scrive l’azienda in un
proprio documento per sottolineare
l’investimento compiuto. Gli Emirati
intanto aspettano l’invasione dei 16 mila dipendenti-turisti come una sfida logistica capace di rafforzare la proiezio-
ne sul mercato del turismo internazionale. «Ci troviamo ad affrontare una
difficile prova sul piano dei servizi da
garantire - afferma Clive Dwyer, direttore di Yas Island - Ma siamo convinti
di potercela fare». Anche perché se
«Nu Skin China» ha scelto gli Emirati
Arabi Uniti è proprio a seguito della
promozione turistica che stanno facendo. A dimostrarlo è il fatto che i cinesi affermano di essere rimasti colpiti nel recente passato dall’efficienza
nell’organizzazione di «Ferrari World»
e del gran premio di Formula Uno di
Abu Dhabi: due eventi che hanno richiamato un pubblico di migliaia di tu-
risti. «Siamo stati noi a costruire questa colossale opportunità ed è arrivato
il momento di coglierla», aggiunge Steen Jakobsen, direttore dell’ufficio
Eventi e convenzioni di Dubai, secondo
il quale «se dimostreremo di saper
ospitare con successo questo megagruppo proveniente dall’Estremo
Oriente troveremo probabilmente un
pubblico globale interessato a tali numeri». Ovvero, c’è una clientela di potenziali grandi aziende che potrebbero
presto seguire l’esempio di «Nu Skin
China» concretizzando l’esistenza di
un nuovo settore nel mercato del turismo internazionale.
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