* Oggi in edicola con La Stampa * W LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 SABATO 5 APRILE 2014 • ANNO 148 N. 94 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Un pentito senegalese rivela la rotta della coca attraverso il deserto Uccisa in Afghanistan: il ricordo del soldato immortalato da un suo scatto Così la droga di Al Qaeda arriva a Torino “Vi racconto la fotografa di Nassiriya” DOMENICO QUIRICO NICOLA PINNA elle valli calde del nord del Niger, verso il confine con Libia e Algeria, il sole è triste, triste come un grande abbaglio che cada dal cielo. Sulla sabbia che luccica gli occhi stanchi seguono le ombre del pick-up in cammino e quando lisirivolgeversolemontagnelontanesembranonere a confronto con lo splendore delle sabbie vicine. n un attimo ha colto tutta la nostra disperazione». Ricorda così Anja Niedringhaus Mattia Piras, il soldato italiano immortalato dalla fotografa uccisa il 12 novembre 2003, subito dopo la terribile strage a Nassiriya, Iraq. A Nassiriya quel giorno, Anja non ci doveva essere: aveva sostituito un collega all’ultimo momento. N Cocaina a Dakar Numa A PAGINA 12 CONTINUA ALLE PAGINE 12 E 13 «I Mastrolilli A PAGINA 15 Mattia Piras Preoccupazione per la tenuta del patto con Berlusconi, mentre cresce il fronte Pd-azzurri per boicottare l’intesa sul Senato Riforme, asse Renzi-Napolitano Il premier al Quirinale per parlare anche di Def. Poi visita privata dal Papa La Bce verso l’acquisto di bond per mille miliardi di euro, spread sotto i 160 FEDERICO GEREMICCA IL CASO I FETICCI La fuga di voti ABBATTUTI DAL PREMIER LUCA RICOLFI è qualcosa di liberatorio, nel nuovo corso renziano. Fino a ieri l’Italia era attraversata da un incredibile numero di dogmi, pregiudizi, miti, feticci, totem e tabù. C’erano cose che, specie negli ambienti progressisti, non si potevano dire (e spesso non si osavano neppure pensare), pena l’immediata squalifica. Quante volte mi sono sentito dire: ma questo è quel che pensa Berlusconi, se scrivi questo fai il gioco della destra. Oggi non più. Renzi e i suoi stanno demolendo uno dopo l’altro i feticci della cultura di sinistra, e ci riescono benissimo per almeno due ragioni. La prima è che erano dei bambini, o addirittura non erano ancora nati, quando quei feticci furono eretti a baluardo del mondo progressista, e dunque non sentono alcun timore reverenziale per i maestri o presunti tali, di cui spesso nulla sembrano aver letto o studiato. La seconda ragione è che sono gli italiani stessi che, di certi feticci e di certi personaggi, non ne possono più, perché li vedono come concause o coartefici del presente disastro. C’ CONTINUA A PAGINA 27 da Forza Italia E Berlusconi va in ospedale per problemi al ginocchio Colonnello e Magri A PAGINA 7 l Presidente più anziano e il premier più giovane, 50 anni di differenza, culture e formazioni distanti, eppure un interesse, un obiettivo sempre più comune: sbloccare il sistema, riformarlo, far saltare le incrostazioni. È per questo che, dopo l’incontro con Napolitano, a chi gli chiede com’è andata, Renzi risponde soddisfatto: «Benissimo». I CONTINUA A PAGINA 2 INTERVISTA “In busta paga tutto quello che abbiamo promesso” Delrio: sulle crisi industriali presto sviluppi positivi per Ilva ed Electrolux Altri servizi DA PAGINA 2 A PAGINA 9 Fabio Martini A PAGINA 3 IN VIAGGIO CON ETIHAD: MINIGONNE SCONSIGLIATE. I DUBBI DI BRUXELLES SULLE NOZZE CON ALITALIA Sul volo degli emiri anche le baby sitter CONTINUA A PAGINA 15 CINQUE ANNI DOPO L’Aquila,ilsisma eglierrori danonscordare MARIO TOZZI isogna ricordarlo, il terremoto de L’Aquila, per molte ragioni. Prima di tutto per l’orrore delle morti assurde, che non vogliamo dimenticare: in nessuna città del mondo (e tantomeno di quello supposto moderno) dovrebbe essere possibile morire dentro case mal progettate e peggio costruite, nonostante una legge antisismica degli Anni Quaranta. E non dovrebbe accadere di morire in casa per un terremoto, soprattutto se non è tanto forte, figuriamoci per uno di magnitudo 6,3 Richter, roba che a Tokyo nemmeno se ne accorgono. B CONTINUA A PAGINA 27 DIARIO Profumo: “Stabilità dai soci esteri” Il presidente di Mps «Adesso la banca è appetibile» Francesco Manacorda A PAG. 23 “Schumi dà segnali di risveglio” ANDREW PARSONS/EYEVINE/CONTRASTO Grassia e Zatterin ALLE PAGINE 10 E 11 Un aereo della flotta di Etihad sulla pista di Abu Dhabi MARIA CORBI INVIATA AD ABU DHABI na voce recita una preghiera mentre l’aereo procede sulla pista. È in arabo, una benedizione al viaggiatore, un versetto U Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI 1 Lo Stato italiano non attraversa un periodo di partico- lare popolarità, almeno tra gli italiani. Se in Veneto tentano di buttarlo giù con un trattore travestito, in Campania è lui che cerca disperatamente di farsi notare, servendosi persino di un’autobotte. Succede a Casal di Principe, area di infiltrazioni tossiche nel terreno e camorristiche nel consiglio comunale. Quest’ultimo è stato sciolto a fine febbraio e sostituito da una commissione prefettizia. Ma si sa come sono i commissari prefettizi: dei patrioti inguaribili. Appreso che l’intera periferia dell’abitato si dissetava da pozzi inquinati, hanno spedito in perlustrazione un avamposto della presenza statale: un’autobotte gonfia di acqua potabile. Si immaginavano, gli illusi, che la popolazione sarebbe accorsa in massa intorno al totem del Corano. Siamo su un airbus 330 Etihad. Un matrimonio multiculturale con una Cenerentola assai mal messa che viene data in sposa a un principe straniero. E gli italiani, tutti padri della sposa, vorrebbero conoscere meglio il futuro genero. CONTINUA A PAGINA 9 Autobotte da orbi unitario per attingere la sostanza vitale in un turbinio di bacinelle, damigiane e secchi colorati. Qual è stata la loro sorpresa alla scoperta che invece non si avvicinava nessuno. Non gli anziani, abitudinari o fatalisti. E nemmeno i giovani, altrettanto diffidenti ma sicuramente più dinamici, al punto da avere risolto da tempo il problema della sete con un dedalo di allacci abusivi alla rete idrica. Così ogni tre giorni l’autobotte repubblicana – respinta come un corpo estraneo, anzi straniero – tornava mestamente nelle retrovie per scaricare il suo contenuto prezioso dentro le fogne. Allo Stato non è rimasto che arrendersi, sospendendo un servizio costoso e soprattutto vano. In questa storia ci sono così tante metafore del nostro Paese che corro a ubriacarmi alla prima autobotte. Le parole della portavoce riaccendono la speranza per l’ex campione in coma Chiavegato e Mancini A PAG. 33 2 .Primo Piano STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 U GOVERNO LE MOSSE IL VERTICE Asse Renzi-Napolitano per la riforma del Senato Il primo ministro alla fine dell’incontro: “È andato benissimo” Ma la mina vagante è un Berlusconi scosso e incerto sul da farsi FEDERICO GEREMICCA ROMA Colloquio Il premier Matteo Renzi con il capo dello Stato Giorgio Napolitano SEGUE DALLA PRIMA PAGINA d è ancora per questo che chi ieri ha visto i due presidenti all’ingresso e all’uscita del lungo faccia a faccia, li descrive come sereni, prima, e molto sorridenti, poi. Il perché non può essere un mistero, per chi abbia un po’ di memoria. Infatti, nell’aprile dell’anno scorso, costretto alla rielezione dall’impasse nella quale erano affondati i partiti, Giorgio Napolitano condizionò esplicitamente la sua permanenza al Quirinale alla realizzazione del sempre evocato ma mai realizzato processo riformatore; così come oggi, quasi paradossalmente, è Matteo Renzi a legare il suo mandato di capo del governo al varo delle riforme: quella del Senato e quella elettorale in testa a tutte. A voler semplificare (e a voler sdrammatizzare...) si potrebbe tranquillamente dire – dunque – che il giovane premier può esser l’uomo che – realizzando le riforme – «libererà» Napolitano dal compito che ha dovuto accettare molto suo malgrado; e che l’anziano Presidente è oggi nel ruolo di chi può permettere a Renzi di restare al suo posto, rinnovando – contemporaneamente – regole e istituzioni del Paese. È qui, in queste cose da fare, che risiede l’«interesse comune» dei due presidenti. Un interesse, sia chiaro, che – almeno per quel che riguarda l’opinione dell’inquilino del Quirinale – non può comunque annullare la necessità di un giudizio di merito su quel che si va a fare... E IL METODO Il capo dello Stato si aspetta modifiche condivise «Nessun testo è intoccabile» LA POSTA IN GIOCO Una volta cambiato il sistema il Presidente potrebbe lasciare alla fine del semestre europeo LUIGI MISTRULLI/ANSA Napolitano e Renzi, dunque, hanno parlato di riforme, di economia (il Def ormai vicino al varo) e di questioni internazionali, alla luce dei ripetuti e recenti incontri avuti sia dall’uno che dall’altro. L’interesse massimo – alla luce dei dati economici un po’ più incoraggianti e delle rassicurazioni fornite dal premier – è però andato appunto alle riforme, al processo avviato ed ai possibili ostacoli che potrebbero rallentarlo o bloccarlo. La preoccupazione maggiore, va da sé, ruota intorno alle mosse dell’uomo che oggi è – contemporaneamente – il maggior alleato ma (potenzialmente) anche il nemico più pericoloso lungo la via intrapresa: Silvio Berlusconi. Il Capo dello Stato aveva incontrato il leader di Forza Italia un paio di giorni prima di Renzi (cioè mercoledì) ricavandone l’impressione di un uomo provato e scosso, alla vigilia di un provvedimento (quello che la magistratura definirà il 10 di aprile) che ne cambierà la vita e – probabilmente – l’influenza politica. Un leader incerto sul da fare e da settimane in bilico tra la tentazione di far saltare tutto per aria e quella di proseguire sul percorso avviato. Per Il premier dal Papa parla di Medio Oriente Prima volta a colloquio in Vaticano assieme alla moglie e uno dei figli La visita Il premier lascia il Vaticano su un pulmino Era arrivato guidando lui stesso una Lancia Delta ANDREA TORNIELLI ROMA Il presidente del Consiglio e la sua famiglia hanno incontrato Papa Francesco nel tardo pomeriggio di ieri nella Casa Santa Marta. L’auto guidata da Renzi, una Lancia Delta di colore scuro, è entrata in Vaticano alle 17,40 dall’ingresso secondario del Perugino, accompagnata fin sulla soglia da una macchina della scorta. Si è trattato di una visita privatissima, durata poco più di mezz’ora, molto semplice e cordiale, organizzata dall’entourage di Palazzo Chigi senza coinvolgere direttamente le rispettive diplomazie, senza agende da discutere e senza la presenza di delegazioni. Da quanto si apprende, non sono stati affrontati argomenti direttamente legati ai rapporti bilaterali, ma Renzi ha raccontato a quanto possibile, Matteo Renzi – con l’ottimismo che l’accompagna – ha provato a rassicurare il Capo dello Stato: «L’intesa terrà». Ma è chiaro – ed entrambi hanno convenuto – che anche questo è un giudizio, una previsione scritta sull’acqua... Diverso il ragionamento sulla via intrapresa e sul tipo di riforma che il governo pensa per il Senato. Giorgio Napolitano (e nemmeno questo è un mistero) è un convinto fautore della necessità di cambiare. Qualche mese fa – proprio a Firenze, parlando all’Assemblea dell’Anci – lo confermò, definendo «indispensabile» sia il superamento del bicameralismo perfetto sia «la nascita di un nuovo Senato, che faccia da ponte tra legislatori – statale e regionale – e arricchisca l’articolazione e le funzioni complessive del Parlamento, pur affidando alla sola Camera la funzione dell’investitura politica e l’ultima parola nel processo legislativo». Nel merito, naturalmente, ieri il Presidente della Repubblica non si è espresso (come sempre di fronte a leggi in discussione in Parlamento), ma non è azzardato immaginare che alcune delle riserve espresse in queste settimane da costituzionalisti, politici e Francesco i primi passi della sua attività di governo accennando anche all’impegno dell’Italia per la pace in Medio Oriente. La Sala Stampa della Santa Sede non ha segnalato l’appuntamento nel bollettino né ha rilasciato l’usuale comunicato sui contenuti dell’incontro, e questo sta a indicare il carattere un po’ anomalo della prima visita richiesta dal premier al Pontefice. Sia Mario Monti che Enrico Letta, immediati predecessori di Renzi, hanno compiuto visite privatissime Oltretevere, ma quella iniziale, per entrambi, era sempre stata una visita di carattere più formale, nella quale il premier nella sua nuova veste istituzionale incontrava per la prima volta il Papa. Monti l’aveva compiuta il 14 gennaio 2012, con Benedetto XVI; Letta il 4 luglio 2013 con Francesco. In entrambe quelle occasioni ufficiali, i premier erano accompagnati da alcuni ministri, e all’udienza con il Pontefice aveva fatto seguito un colloquio con il Segretario di Stato, considerato in qualche modo il «primo ministro» della Santa Sede e dunque «omologo» del presidente del Consiglio: in entrambi i casi si era trattato del cardinale Tarcisio Bertone, pre- Il Pontefice «Nonsono comunista» 1 «Ho sentito, due mesi fa, che una persona ha detto: “Ma, questo Papa è comunista!”. E no! L’amore per i poveri è una bandiera del Vangelo, non del comunismo: del Vangelo!». Sono parole di Papa Francesco - ad un gruppo di giovani del Belgio, che hanno potuto intervistarlo e sono state diffuse dalla Radio Vaticana poche ore prima dell’incontro del Pontefice con il premier Matteo Renzi. Quella del Vangelo, ha spiegato il Papa, è «la povertà senza ideologia: i poveri sono al centro dell’annuncio di Gesù. Basta leggerlo. Il problema è che poi questo atteggiamento verso i poveri alcune volte, nella storia, è stato ideologizzato». Papa Francesco è preoccupato perché «in Italia la disoccupazione giovanile dai 25 anni in giù è quasi del 50 per cento». Ma guarda con fiducia a un rinnovamento della classe dirigente. tecnici della materia possano non essere poi così distanti dalle sue valutazioni. Ma è piuttosto un’altra la raccomandazione ripetuta al premier: bene la velocità e il coraggio, bene aver concordato il percorso anche con l’opposizione, ma attenzione a presentare come «intoccabile» un testo (una riforma) che dovrà avere il sostegno più ampio possibile. Il percorso, comunque, è condiviso: voto in prima lettura della riforma del Senato e poi approvazione definitiva della nuova legge elettorale. Fatto questo – ipotizza qualcuno – Giorgio Napolitano potrebbe considerare conclusi gli «straordinari», e cioè il compito affidatogli nell’aprile scorso. Potrebbe, certo. Ma è davvero difficile immaginare il Presidente che rassegna le dimissioni magari nel pieno del semestre italiano di presidenza dell’Unione... decessore di Pietro Parolin. Il ciclone Renzi ha invece sconvolto anche il protocollo dei rapporti tra Italia e Santa Sede: il più giovane primo ministro della storia repubblicana ha preferito infatti accelerare i tempi per varcare il Tevere, scegliendo una «prima volta» assolutamente privata, riservata e di formato marcatamente familiare, ben cosciente peraltro che non sarebbe passata certo inosservata. Con lui c’erano la moglie, Agnese Landini, e uno dei tre figli della coppia. I coniugi Renzi sono cattolici e praticanti, Matteo ha trascorsi giovanili nelle associazioni scout. Nelle scorse settimane per due volte il premier aveva mancato un possibile appuntamento con Francesco: domenica 23 febbraio, durante la messa celebrata dal Papa con i nuovi cardinali, all’indomani del giuramento del nuovo governo, e la scorsa settimana, quando Bergoglio ha celebrato la messa per i politici. Un’apertura di credito nei giorni scorsi Renzi l’ha incassata anche dal presidente della Cei Angelo Bagnasco, che nella prolusione al consiglio permanente dei vescovi italiani aveva detto: «Auspichiamo che il nuovo governo riesca a incidere su sprechi e macchinosità istituzionali e burocratiche, ma soprattutto a mettere in movimento la crescita, in modo che l’economia crei non solo profitto, ma occupazione». LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 Primo Piano .3 . Taccuino MARCELLO SORGI L’incognita di essere ancora legati al Cavaliere La spending review Non faremo tagli lineari alla sanità o alla scuola, risparmieremo informatizzando O rendendo tutto più efficiente I nostri fondi pensione ANSA Graziano Delrio, sottosegretario a Palazzo Chigi FABIO MARTINI ROMA l piano nobile di palazzo Chigi, chiunque entri nello studio di Graziano Delrio, si imbatte in un colpo d’occhio eloquente: il televisore è spento, accanto alla scrivania campeggia una grande lavagna bianca fitta di numeri e parole, in ogni angolo dell’ufficio sono disseminate cartelline per altrettanti dossier. Dal tavolo e dalla testa del sottosegretario alla Presidenza passa tutto lo scibile governativo e quella lavagnona lui la racconta così: «Sì, la uso durante le riunioni operative, per dire: ma vi rendere conto quanti soldi potenziali ci sono?». E concettualizza il suo lavoro sotto traccia: «In questa fase abbiamo bisogno di meccanici, di gente che metta le mani dentro al motore più che di legislatori: il lavoro che stiamo facendo assieme a Matteo è semplificare, ridurre ad unità, perché così si rende tutto più efficiente». Ma il «sottosegretario a tutto» non rischia di trasformarsi in un’impresa titanica? «Si fa un lavoro collegiale col presidente del Consiglio, con i ministri c’è un buon clima di squadra, perché davvero tutti siamo orientati al risultato. Non è retorica: siamo motivati dalla bellezza di fare le cose e di vederle andare avanti. A noi sembra che sia così e che la gente lo abbia percepito, no?». Anche nel lessico, che non disdegna sfumature e interrogativi, Graziano Delrio si dimostra A LA RIFORMA DEL SENATO «Tutto è perfettibile, ma la non eleggibilità dei senatori è dirimente» complementare all’immaginifico Matteo Renzi. Cinquantatré anni, padre di nove figli, numero due del governo, già presidente dell’Anci, Delrio è un cattolico sociale con i piedi per terra, erede della tradizione degli Andreatta, dei Gorrieri, dei Castagnetti. Vi siete presi ancora dieci giorni prima di varare il provvedimento sulle buste-paga: segno che fate fatica a trovare le coperture? «No. È la più forte manovra di riduzione fiscale mai realizzata in Italia. Non siamo uno dei tredici paesi sottoposti a procedura di infrazione, abbiamo l’avanzo migliore dopo quello della Germania, ma dobbiamo tenere i piedi per terra. Non aspettiamo pagelle ma non dobbiamo neanche fare i monelli...». Ergo: sarete costretti a qualche limatura? «No. Non un euro in meno rispetto agli impegni assunti. Rispetteremo quel che il presidente del Consiglio ha promesso: ci saranno gli sconti per milioni di italiani. Punto. La pla- Fanno investimenti per 130 miliardi, per il 75% all’estero Sono fiducioso, presto investiranno nelle imprese italiane IL SOTTOSEGRETARIO Delrio: non daremo un euro in meno di quanto promesso “Ovvio, distribuzione diversa per chi guadagna di più” tea sarà di dieci milioni, ci saranno gli ottanta euro per le fasce individuate, quelle che hanno 1500 euro in busta paga. Ovviamente con una distribuzione diversa per chi guadagna di più». cento in più. Ma se io ti pago entro i due mesi, mi riprendo un bel 10 per cento. Ho incontrato e incontrerò le figure apicali di Senato, Camera, Quirinale, Consulta, che hanno già impostato risparmi significativi». Gran parte delle coperture verranno dalla spending review: vi preparate al più incisivo e doloroso taglio di spesa pubblica da molti anni a questa parte? Farete molto male, è inevitabile... Nel laboratorio del governo vi preparate ad aprire nuovi dossier? «Molte delle azioni previste non sono tagli, sono efficienze. Non tagli lineari alla sanità o alla scuola, ma risparmieremo informatizzando. O rendendo tutto più efficiente. Per fare solo un esempio: laddove la Pa paga a duecento giorni, il fornitore ti carica il 10 per «Nel clima di rinnovata fiducia che si sta determinando nel Paese, si stanno creando le condizioni per risolvere antichi dossier. I nostri Fondi pensione fanno investimenti per 130 miliardi, per il 75% indirizzati all’estero. Sono fiducioso; presto si determineranno ad investire nelle imprese italiane. E ancora: alcune grande vertenze, Electrolux, Alitalia, Ilva, grazie al la- Tra ambasciate e consolati Viaaitaglidellesedidiplomatiche 1 Via libera alla chiusura di quattro sedi diplo- matiche italiane e all’accorpamento delle rappresentanze permanenti di Ocse e Unesco a Parigi. Ieri il Consiglio dei ministri ha deciso l’abbandono delle ambasciate di Tegucigalpa (Honduras) e Santo Domingo (Rep. Dominicana) e dei vice consolati onorari di Reykjavik (Islanda) e Nouakchott (Mauritania). A Parigi invece il governo ha istituito una unica «Rappresentanza d’Italia presso le Organizzazioni internazionali», dove resteranno comunque operativi due capi missione, uno per l’Osce e uno per l’Unesco. Altre 30 sedi sono inoltre destinate a chiudere nei prossimi mesi. Sempre il Consiglio dei ministri ieri avrebbe stabilito il taglio dei distacchi e dei permessi sindacali per i dirigenti della Pubblica amministrazione. Ma come hanno fatto sapere i sindacati di categoria, in realtà il governo non ha fatto altro che recepire e approvare il contratto del luglio 2013 già firmato tra sindacati e Aran, che per l’appunto prende atto della riduzione degli organici del pubblico impiego, e taglia permessi e distacchi in proporzione. 4 sedi Il taglio è subito operativo voro dei ministri e all’olio agli ingranaggi che mettiamo da Palazzo Chigi, potranno avere evoluzioni positive nelle prossime settimane». Il presidente del Senato è arrivato ad ipotizzare «una Camera di riflessione», alcuni giuristi parlano di «deriva autoritaria», Berlusconi paventa un Senato rosso: obbligati a modifiche? «La riforma va fatta, tutto è perfettibile, ma non se ne possono mettere in discussione i motivi fondanti. Se dobbiamo superare il bicameralismo perfetto, non posso trasformare la seconI DRAMMI INDUSTRIALI «Ci stiamo lavorando, Electrolux, Alitalia, Ilva, avranno sviluppi positivi» da Camera in una Camerina, dandogli funzioni analoghe alla prima. Direi che la non eleggibilità dei senatori è dirimente». Sulle nomine vi preparate a uno spoil system, i “vostri” al posto di quelli di prima? «L’ambizione vera del presidente del Consiglio, che ripete anche in privato, è quella di scegliere per queste aziende personalità competenti e capaci di interpretare le politiche industriali del Paese». Per ristrutturare le scuole meno richieste del previsto? 30 ambasciate Saranno chiuse nei prossimi mesi «La vera novità è che non abbiamo avuto richieste solo per le ristrutturazioni, ma anche per 450 nuove scuole. Si lavorerà durante le vacanze estive e a settembre avremo scuole un po’ più belle. Non è cosa da poco: gli ospedali e le scuole sono luoghi pubblici nei quali siamo tutti uguali e nei quali si devono colmare le diseguaglianze sociali, affinché le persone più disagiate possano trovare quella dignità che nella loro vita famigliare non sempre riescono ad avere». opo i rispettivi incontri con Berlusconi al Quirinale e con Letta e Verdini a Palazzo Chigi, Napolitano e Renzi si sono ritrovati ieri mattina per fare il punto della situazione. Sulle scadenze più prossime, il Def e i provvedimenti economici che il governo deve portare all’attenzione dei severi controllori europei, la situazione è sotto controllo. Bruxelles ha accettato l’impostazione renziana, secondo la quale il taglio delle tasse che consentirà di dare ottanta euro al mese in più a tutti quelli che guadagnano fino a mille e cinquecento euro sarà coperto quest’anno da un lieve peggioramento del rapporto tra deficit e pil (dal 2,6 al 2,8 per cento) e con i benefici del calo dello spread (ieri a quota 160) e degli interessi dei titoli di Stato. I conti veri occorrerà farli l’anno prossimo, quando la Ue pretenderà che le coperture nel bilancio diventino strutturali, cioè siano assicurate con tagli alla spesa. Sul fronte riforme, invece, la prospettiva resta legata a Berlusconi. A Napolitano, che gli aveva parlato per quasi due ore mercoledì sera, Renzi è apparso fin troppo ottimista sulle effettive intenzioni del leader di Forza Italia, dopo le turbolenze che anche ieri sono venute dal centrodestra. Il consiglio del Presidente al premier è stato di affrontare il difficile percorso parlamentare al Senato con atteggiamento flessibile, cercando un’intesa che possa reggere anche nelle votazioni successive al primo passaggio in aula del nuovo testo costituzionale. Napolitano insomma è prudente, ma confida che questa sia la volta buona. Lo scontro vero, ormai senza esclusione di colpi, è quello tra Renzi e Grillo. Ieri contro il leader del Movimento 5 stelle s’è mosso anche il vicesegretario del Pd, e stretto collaboratore del premier, Lorenzo Guerini, in pratica il reggente del Nazareno. Grillo ha risposto a stretto giro. La verità è che, come dimostrano ormai in modo inequivocabile i sondaggi, il muro contro muro quotidiano tra Palazzo Chigi e il maggior partito d’opposizione conviene a tutti e due. Ma se il 25 maggio l’ex-sindaco e l’ex-comico dovessero fare il pieno di voti a scapito di tutti gli altri, anche la stabilità del governo potrebbe risentirne. D Jena Ah Il Papa: “Non sono comunista”. Renzi: “Ah, meno male”. jena@lastampa.it SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 4 SABATO 5 APRILE 2014 Primo Piano .5 . U ECONOMIA LE MISURE PER LA RIPRESA LaBcestudiaunpiano damillemiliardi Btpalminimostorico La Faz: possibile l’acquisto di titoli dalle banche LUCA FORNOVO La Banca centrale europea esamina «diversi scenari» di intervento con misure straordinarie. Tra queste «munizioni» per sparare liquidità nel sistema e alzare l’asticella dell’inflazione, ci sarebbe anche allo studio, come scrive il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz), l’acquisto di mille miliardi di euro di titoli, soprattutto privati. Con l’obiettivo di acquistare dalle banche prestiti a famiglie e imprese in modo da liberare credito per l’economia reale. Tanto è bastato per scatenare ieri il rialzo dei mercati azionari e l’euforia su quelli obbligazionari. Un dato su tutti: il rendimento dei nostri Btp a dieci anni è sceso al 3,15% battendo il precedente minimo dall’introduzione dell’euro toccato nel settembre 2005 (3,19%). Lo spread tra i nostri titoli di Stato e il Bund decennale tedesco è sceso poco sotto i 160 punti base (159,7) sui valori più bassi da inizio giugno 2011 salvo poi chiudere quantitative easing all’europea sarebbe di aumentare l’inflazione di 0,2-0,8 punti percentuali. Un’ipotesi che sostanzialmente un portavoce della Bce non smentisce: «Si studiano diversi scenari, continueranno le riflessioni» dopo che il Consiglio «è stato unanime nel suo impegno a usare anche misure non convenzionali». Ma per capirne di più bisognerà aspetta- Lo spread scende a quota 160 e torna ai livelli precedenti la crisi del 2011 a quota 163. Bene anche i titoli italiani a 5 anni che hanno toccato un minimo storico col rendimento dell’1,77%. Non è che siamo tornati a essere improvvisamente un paese virtuoso, quanto piuttosto come spiega bene Banca Akros «l’Italia va di moda in questi giorni perché è un top pick, cioè un mercato do- Mib ha guadagnato lo 0,83% a 22.175 punti, tra scambi brillanti per 3,55 miliardi. E nell’arco della giornata Piazza Affari era arriva a toccare il record da tre anni a 22.210,34 punti. Tutte in scia anche le altre principali Borse: Francoforte, Londra e Parigi avanzano dello 0,7%, poco sopra Madrid che guadagna lo 0,88%. Dopo la riunione della Bce di giovedì che come ha detto Mario Draghi è pronta ad acquistare bond per alzare l’inflazione e rilanciare la crescita, la tedesca Faz scrive che l’Eurotower avrebbe sviluppato dei modelli economici per l’acquisto di mille miliardi di euro di titoli. L’obiettivo di questo “Non reagiamo mese per mese Guardiamo alle prospettive” Il caso FRANCESCO SPINI INVIATO A CERNOBBIO Il vicepresidente Constâncio: i dettagli sono ancora da discutere «N on abbiamo ancora discusso i dettagli, perché mancavano le condizioni: vediamo come va e se dovremo usare quegli strumenti non convenzionali», glissa il vice presidente della Bce, Vítor Constâncio, sotto il cielo nuvoloso di Cernobbio. Di fronte alle indiscrezioni sulle simulazioni da mille miliardi che la Banca centrale europea starebbe effettuando per il futuro acquisto di titoli (quello che negli Usa chiamano «quantitative easing»), Constâncio oppone il più classico dei no comment: «Non ne so assolutamente nulla…». Massimo riserbo tra gli uomini della Bce, pronti a intervenire nel caso - probabile - le attuali previsioni di inflazione (all’1,7% al 2016) diventino irraggiungibili. «Non reagiamo mese per mese ai dati, ma sulle prospettive di inflazione nel medio termine», conferma Constâncio davanti alle telecamere americane di Cnbc. Ma la macchina è in moto. E quando al Forum Teh Ambrosetti di Cernobbio il guru americano Nouriel Roubini, a proposito di Bce, dice che «si fa presto a par- ve vale più la pena investire» per i buoni rendimenti dei bond e le azioni ancora sottovalutate. bene anche lo spread Spagnagermania con il differenziale Bonos/Bund che segna 161 punti per un tasso del 3,15%. L’effetto Bce ha avuto ovviamente ripercussioni anche in Borsa: a Milano l’indice Ftse re le riunioni fra l’11 e il 13 aprile del Fondo monetario, quando Draghi e il governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney porteranno una proposta di riforma degli Abs distinguendo fra quelli semplici (i plain vanilla), più usati in Europa e quelli strutturati, molto in voga negli Usa. E potrebbero essere soprattutto questi titoli Abs semplice a essere comprati dalla Bce per liberare credito per l’economia reale. Hanno detto Vítor Constâncio (Bce) Per adesso mancano le condizioni per usare quegli strumenti non convenzionali: vediamo se e quando serviranno davvero Nouriel Roubini Quando si tratta di Banca centrale europea si fa presto a parlare, poi dobbiamo vedere interventi concreti lare, poi dobbiamo vedere interventi concreti», Constâncio ribatte stizzito: l’Eurotower è sempre stata «tempestiva e concreta». A Cernobbio il tema tiene banco e gli economisti si dividono. Tra chi come ad esempio Lucrezia Reichlin, professore di Economia alla London Business School, ritiene che gli acquisti «molto probabil- mente saranno rivolti ai titoli di Stato, perché il mercato degli Abs (titoli garantiti da attività finanziarie, ndr) in Europa è molto piccolo, inadatto a un intervento rilevante». Chi, come Jim O’Neill, componente dell’economic advisory board dell’Ifc (Banca Mondiale), pensa «abbia più senso comperare mutui bancari, perché il mercato dei bond statali non ne ha bisogno: li stanno comprando tutti gli altri». E chi come Luigi Zingales, economista alla Chicago Booth School of Business, ritiene che «vista la contrarietà tedesca all’acquisto di titoli pubblici» e dato che «le banche hanno già ricevuto liquidità con l’operazione Ltro della Bce», oggetto degli acquisti saranno i titoli delle società private. Anche se, so- spira, la cosa migliore sarebbe sce il rischio «attuale» - non «tassare, con un tasso di inte- vede segnali di deflazione, ma resse negativo, le riserve delle «con l’inflazione sotto l’1% siabanche presso la Bce», per mo in un’area di pericolo: un convincere gli istituti a presta- forte choc potrebbe farci enre di più, che è il problema che trare in terreno negativo. Ma l’operazione cerca di aggirare. già un’inflazione bassa persiSe poi la scelta d’acquisto stente ha effetti sulla stabilità ricadrà sui titoli privati, «per finanziaria, causando una noi italiani sarà un grosso pro- maggiore difficoltà a ripagare blema - dice Zingales -, perché il debito», dal momento che i generalmente la Bce compra «tassi di interesse reali sono titoli con rating molto alti. Ma più elevati». E l’intervento delquanti sono i nostri titoli con la Bce li abbasserebbe. un alto rating Voce fuori dal senza essere ECONOMISTI DIVISI coro è quella di emessi da banC. Koo, Reichlin: comprare Richard che? Non molti. capo economititoli di Stato sta del Nomura Il rischio è che l’operazione fini- Zingales: noi a rischio Research Instisca per aiutare tute. «La deflaimprese come la tedesca Sie- zione - dice l’economista giapmens e fregare noi…». ponese - è solo un sintomo di Invece un acquisto di titoli una domanda insufficiente a pubblici secondo Reichlin soddisfare l’offerta». Ma l’acavrebbe un impatto positivo quisto di titoli, dice, non è la sull’economia italiana perché cura giusta. «Per risollevare «avrebbe effetti sulla parte del l’economia quando il settore tasso di interesse legata al privato non ricorre al prestito premio per il rischio». Tradot- ma abbassa la leva finanziaria, to, «si abbasserebbe ancora lo serve che lo Stato non faccia spread. E questo dovrebbe altrettanto ma investa denaro avere un effetto anche sul cre- pubblico. Il vostro problema dito per le imprese e per le fa- sono i parametri di Maastricht miglie». L’economista - al con- che limitano il deficit al 3% del trario di Zingales, che defini- pil e vanno rivisti». SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 6 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 Primo Piano .7 . U CENTRODESTRA I GUAI DEL LEADER Il tormentato addio di Berlusconi Due notti al San Raffaele per il male al ginocchio, frustrato e depresso in attesa della decisione sulla libertà UGO MAGRI ROMA Il giorno decisivo Berlusconi al San Raffaele, con l’artrosi al ginocchio, è per i suoi nemici una cruda metafora: il Cavaliere azzoppato, politicamente «out». L’arto davvero gli duole, tanto che il professor Zangrillo l’ha costretto a rinviare gli impegni politici del weekend, compresa una riunione strategica di partito dove si sarebbe discusso il da farsi sulle elezioni, su Renzi, sulle riforme... Il summit è saltato, così pure la puntata lunedì in Piemonte per sostenere Pichetto. Aggiungono tuttavia, nel giro di Arcore, che il malanno fisico è il meno (oggi sarà dimesso). Preoccupa lo stato di prostrazione psichica. La frustrazione tanto più si aggrava quanto più incombe l’udienza davanti al tribunale di Sorveglianza, tra cinque giorni a Milano. In parole povere, spiegano dalle sue parti, Berlusconi sta «somatizzando», come quando si 10 aprile In visita Pier Silvio Berlusconi, figlio del presidente di Forza Italia, ieri in visita al San Raffaele di Milano FURLAN/NEWPRESS Giovedì prossimo il tribunale di Milano deciderà se concedere a Berlusconi gli arresti domiciliari o destinarlo ai servizi sociali sono diventati colombe, e predicano moderazione nei confronti di Renzi, spirito costruttivo sulle riforme, laddove il gruppo forzista in senato rumoreggia e Brunetta spara contro il premier a palle incatenate (ieri gli ha gridato «buffone!»). Sempre più difficile il compito di Toti, il consigliere politico che grazie al suo buon carattere è l’unico in grado di varcare indenne il «cerchio magico» e di invogliare il Cavaliere ai ragionamenti sulla poli- Forza Italia in crollo verticale nei sondaggi. Si calcola perda un punto a settimana «Rivoglio i miei soldi indietro». Lo slogan per le Europee è la celebre frase della Thatcher era ammalato alla vista prima di una comparsa in Tribunale. L’umiliazione provata nel colloquio con Napolitano, il senso di rabbia davanti alla pena da scontare, l’alzata di spalle con cui il resto del pianeta accompagna i suoi tormenti, tutto ciò si riverbera sulla salute in un circolo vizioso che a sua volta acquista valenza politica. Già, perché la pena al ginocchio fa saltare una serie di interviste tivù destinate, nelle intenzioni, a contrastare lo strapotere mediatico del premier. Dovevano suonare la diana della riscossa, ma Berlusconi le ha rinviate a tempi migliori (e pure qui ci vede qualcuno la prova dello sco- tica. Ieri è stato ore al San Raffaele, e ne sono scaturiti alcuni progetti di politica europea buoni per la campagna elettorale. Il più efficace si richiama alla Thatcher, che pretese indietro il surplus che la Gran Bretagna versava all’Europa: e l’Italia, che nei prossimi 5 anni verserà 100 miliardi di euro per riaverne 72, potrebbe battere i pugni come la Lady di ferro. E se le comunicazioni col leader dovessero per qualche ragione spezzarsi? Chi reggerebbe il timone? C’è l’ufficio di presidenza appena nominato, è prima la risposta che si raccoglie. La seconda: servirà in quel drammatico caso un comitato ristretto di transizione. Retroscena PAOLO COLONNELLO MILANO a di cosa stiamo parlando? Un imputato di 78 anni, senza precedenti, che ha risarcito il danno e deve scontare una pena residua di un anno per frode fiscale. Secondo voi quale tribunale potrebbe decidere misure draconiane? Nessuno». Negli ambienti di palazzo di giustizia la data del 10 aprile è vissuta con molta meno ansia di quanto si legge in giro. I giudici del tribunale di sorveglianza, davanti a cui Silvio Berlusconi dovrà presentarsi per l’udienza che dovrà decidere il suo affidamento ai servizi sociali oppure agli arresti domiciliari, pur senza dirlo lo fanno capire chiaramente: per l’ex Cav. non ci saranno particolari durezze «M ramento, perché in altri momenti Silvio le avrebbe fatte pure con le stampelle). Altri sostengono che l’uomo tace perché glielo impongono i suoi avvocati: se potesse sfogarsi, altro che affidamento in prova: lo rinchiuderebbero e butterebbero via la chiave... Si profila un lungo addio. Scontati 10 mesi e 15 giorni di condanna, con l’obbligo comunque vada di tenere una certa misura nei comportamenti pubblici, ecco l’altro tunnel ancora più lungo e oscuro, il processo Ruby. Silenzioso o silenziato, Berlusconi si sente inerme davanti a sondaggi che registrano per il suo partito un calo costante di circa un punto a settimana (alle Europee mancano 50 giorni), oltre 3 milioni di voti che a questo ritmo scivoleranno verso Renzi, ma pure verso la Lega, verso Alfano e i Fratelli d’Italia. I partitini, che dovevano essere sbranati, hanno già in mano coltello e forchetta. I figli non sono la carta di riserva: dai soliti sondaggi emerge che Barbara, la più giovane e vogliosa di battersi, poco convince; laddove Marina, decisamente più popolare, vede la politica come fumo negli occhi. Incombe sul partito un senso di disfatta che, invece di generare coesione, finisce per esacerbare i conflitti con singolari inversioni di ruolo. «Super-falchi» come Verdini e Santanché Ma la tattica dilatoria sul ricovero prolungato ora non gli conviene In Procura si vive senza ansia la prossima udienza nelle misure di affidamento. Anzi. Prima si risolve il problema e meglio sarà per tutti. E pare di capire ne siano consapevoli anche i suoi legali. «Non chiederemo nessun rinvio» taglia corto Niccolò Ghedini che giura di non aver in mente nessuna strategia alternativa. «Tanto, comunque decidono i giudici». Certo il ricovero dell’altra sera al San Raffaele di Berlusconi per un’artrosi al ginocchio con relativo rigonfiamento, ha fatto subito sorgere sospetti di tattica dilatoria. Un po’ come era sembrata la storia dell’uveite durante il processo Ruby, l’infiammazione agli occhi che aveva fatto chiedere rinvii per legittimo impedimento. Solo che questa volta non sono i tempi lunghi a giocare a favore del leader di Forza Italia, semmai, il contrario. L’interesse di Berlusconi è infatti quello di far decidere il più un fretta possibile ai giudici quale sarà il suo destino per i mesi a venire, 9 mesi per l’esattezza, tanto dovrebbe durare la sua pena, compresi i 90 giorni di sconto per i benefici di legge, dovuti a tutti i “definitivi”. Così Ghedini è netto anche questa volta: «Berlusconi è ospedalizzato per davvero e se anche dovesse durare a lungo il suo ricovero, ovvero non potesse presentarsi all’udienza del 10 aprile, non chiederemo alcun rinvio. Non abbiamo nessuna ragione». Nemmeno per la campagna elettorale? «Ma quella potrà farla comunque e se ce lo impediranno la faremo su questo». Più chiaro di così... Riassumendo: l’ex Cavaliere è davvero dolorante, necessita di Il capo del M5S Grillo: “Io sono il più grande europeista vivente” ROMA «Questo debito noi non lo paghiamo. Andremo in Europa e faremo una coalizione con i Paesi che si trovano nella nostra stessa situazione. Io sono il più grande europeista vivente». Così Beppe Grillo, ieri sera, intervenendo in un comizio dei parlamentari M5S a Malagrotta. Il leader del Movimento, che ha annunciato i nomi dei candidati alle prossime Europee dopo la votazione online tra gli iscritti, ha ribadito la sua contrarietà al fiscal compact: «Un contratto che hanno firmato questi vergognosi». Poi Grillo è tornato sulla politica italiana, come sempre attaccando il presidente del Consiglio, Matteo Renzi («È il figlioccio di Licio Gelli»), e il suo piano di riduzione dell’Irpef: «Ottanta euro nelle tasche degli italiani? Una pizza. È vergognoso soltanto pensarlo». Nel mirino anche la riforma del bicameralismo: «Il Senato va tenuto, va diminuito ma non va abolito come dicono questi. Il risparmio non è quello che dicono, bisogna diminuire i deputati e dare un diverso compito a quei pochi senatori che restano». Infine un nuovo affondo sull’incontro dell’altra sera tra Berlusconi e Napolitano. «Combattono la secessione con gli arresti e poi che fa Napolitano? Riceve un condannato. La secessione si combatte dimostrando che c’è uno Stato». [R. I.] cure e riposo, potrebbe anche essere intervenuta la conferma non presentarsi all’udienza del della condanna in appello per tribunale di sorveglianza (e i concussione e prostituzione migiudici sarebbero prontissimi a norile che, anche se scontata concedergli un rinvio) ma que- (concussione per induzione ansto non cambierebbe i termini ziché costrizione) inizierebbe a della questione. E cioè che con creare un “cumulo” di pena imtutta probabilità otterrà un af- barazzante anche per gli stessi fidamento ai servizi sociali il giudici di sorveglianza. I quali, più blando possibile. Non per- per effetto della famigerata ex ché si chiama “Berlusconi”, o Cirielli che punisce i recidivi, a meglio non solo, ma perché il quel punto non avrebbero più suo caso rientra in quei para- davanti un imputato fino a quel metri di legge che consentono momento incensurato ma un ai giudici di non futuro detenuto calcare la mano. RINVIO con un nuova C’è poi un altro Potrebbe complicare condanna sulle motivo, non sespalle e altre in ulteriormente predicato (Napocondario, che la sua posizione li, ad esempio, guida la decisione degli avvocati ma anche il Ruby di Silvio: l’appello del processo ter che lo vede indagato per Ruby, fissato in giugno. Se per corruzione in atti giudiziari). E malaugurata sorte, a fronte di allora, addio servizi sociali. Ineun’ipotetica richiesta di rinvio, vitabilmente verrebbe presa in la nuova udienza (trattandosi di considerazione l’ipotesi di arreun imputato non detenuto e sti domiciliari venendosi così a senza particolari problemi) del concretizzare l’incubo di questi tribunale di sorveglianza venis- giorni di Berlusconi. Insomma, se fissata, per esempio, a luglio, meglio un assistente sociale ogallora sì che sarebbero guai. gi che una prigione, anche se Perché nel frattempo potrebbe dorata, domani. 8 .Primo Piano STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 U PARLAMENTO OLTRE IL BICAMERALISMO “Così non passa” L’asse per frenare la riforma del Senato Due proposte di Forza Italia e una del Pd: senatori eletti AMEDEO LA MATTINA ROMA Al Senato ci sono tutte le condizioni per un corto circuito sulle riforme, in particolare sul superamento del Senato e del bicameralismo perfetto. Una preoccupazione che Matteo Renzi ieri ha espresso al capo dello Stato nell’incontro di ieri. Ma il premier è convinto di avere la forza di neutralizzare i senatori vietcong che stanno scavando le trincee per evitare di fare la fine dei tacchini. «Andiamo avanti come un rullo compressore», dice l’ex sindaco di Firenze. Eppure nel motore del rullo compressore stanno gettando manciate di sabbia sia decine di senatori del Pd che di Forza Italia (nonostante le presunte rassicurazioni venute dall’incontro di due giorni fa tra Renzi, Verdini e Gianni Letta). Rassicurazioni che il capogruppo dei forzisti al Senato, Senatore La proposta di Augusto Minzolini avrebbe 32 firme in Forza Italia Paolo Romani, non si sente di confermare. Anzi usa in maniera preoccupante un’espressione che lo stesso Renzi utilizzò per rassicurare Enrico Letta (sappiamo come andò a finire). «Renzi deve stare sereno, ma molti aspetti della sua proposta destano perplessità nella stessa maggioranza. Vogliamo un Senato eletto dal popolo, che abbia competenze diverse dalla Camera, che non voti la fiducia ma nemmeno l’elezione del capo dello Stato. Non vogliano un’inutile assemblea dei sindaci che controllano quello che fanno loro stessi, cioè sindaci controllati e controllori. Sì, è difficile votare il testo del governo». Qualche giorno fa era stato proprio Romani, che tra l’altro rappresenta la parte più moderata del suo partito, a evocare il Vietnam al Senato. Fi e Berlusconi si trovano in grande difficoltà: non sembrano avere il coltello dalla parte del manico. E poi dentro il gruppo berlusconiano ci sono proposte diverse. Lunedì il senatore Augusto Minzolini ne presenterà una (sembra che abbia 32 firme) che prevede un Senato elettivo di 200 componenti e una Camera di 400. Palazzo Madama dovrebbe occuparsi di Difesa, Giustizia, Esteri e Autonomie; Romani: «Difficile votare il testo dell’esecutivo» Lunedì Minzolini presenterà un suo ddl Montecitorio di tutte le questioni economiche della spesa, finanza, infrastrutture, Sanità. È una proposta molto diversa da quella ufficiale. «Immagino due motori legislativi - spiega Minzolini - che lavorano contemporaneamente e velocemente. Renzi non è d’accordo? Mi sembra che non abbia capito cosa sta succedendo al Senato. Vive in un Truman show, si muove su un set tv. Mi piaceva quando faceva Fonzie. Ora che fa Mr. Bean non mi piace più». Minzolini dice che non voterà mai la proposta di Renzi, nemmeno se glielo ordinerà il suo gruppo parlamentare. «Cerca solo i titoli sui giornali», commentano alcuni senatori di Fi che concordano su un punto: al Senato sarà battaglia vera. E il problema per il premier viene anche da quei 25 senatori del Pd vicini al lettiano Francesco Russo e dai 22 che hanno sottoscritto la proposta dell’ex ministro Vannino Chiti che prevede, a differenza di quella del governo, l’elezione diretta di 106 senatori e di 315 deputati. Le due Camere potranno legiferare insieme solo su alcune materie tra cui le riforme costituzionali, elettorali, le leggi su ordinamenti Ue, tutela delle minoranze linguistiche. Il resto è com- petenza di Montecitorio, a cominciare dal voto di fiducia. Mentre tutto ciò che riguarda diritti civili e fondamentali del cittadino spetta al Senato. Renzi ha definito ironicamente questa proposta «interessantissima ma senza alcuna possibilità di essere approvata». Civati gli ha consigliato di essere prudente, di non usare toni sprezzanti: «Io credo che il senatore Chiti sia una persona al di sopra di ogni sospetto. Possiamo parlare ancora e riflettere su un Senato eletto dai cittadini?». Il punto è proprio questo. Il premier e il ministro delle Riforme Boschi sono disponibili a modifiche e suggerimenti, ma nel rispetto di alcuni paletti. Uno di questi è proprio la non eleggibilità del Senato, la fine reale del bicameralismo. Tutti i suoi oppositori dentro e fuori il Pd non la pensano allo stesso modo e stanno scavando le trincee. Una settimana di polemiche 1 Stefano Rodotà 2 L’appello degli intellettuali La risposta di Renzi 1 Lettera-appello firmata da 1 Immediata la replica del molti intellettuali tra cui Rodotà e Zagrebelsky, sottoscritta da Grillo e Casaleggio, contro lo «stravolgimento della Costituzione per creare un sistema autoritario». premier: «Si può essere in disaccordo con i professoroni senza diventare anticostituzionali. Io ho giurato sulla Costituzione, non su Rodotà o Zagrebelsky». “Bene il progetto di Renzi Rodotà la pensava così” Il costituzionalista Barbera: giusto il monocameralismo Intervista FRANCO GIUBILEI BOLOGNA on vedo proprio cosa ci sia di autoritario nel progetto di riforma di Renzi, e quattro costituzionalisti non so fino a che punto esprimano l’opinione dei circa 200 costituzionalisti italiani». Il professor Augusto Barbera, deputato Pci e Pds dal ’76 al ’94, mini- «N stro ai Rapporti col Parlamento per una settimana nel ’93, prima di rassegnare le dimissioni per il voto negativo della Camera all’autorizzazione a procedere verso Craxi, risponde così all’appello di Rodotà e Zagrebelsky contro le derive liberticide che sarebbero contenute nell’iniziativa del governo. «Quella non è un’invenzione di Renzi, ma un lavoro che raccoglie proposte trite e ritrite fin dalla Commissione Bozzi, di cui ho fatto parte anch’io all’inizio degli Anni 80, ripreso anche dai 40 saggi». L’intervento sul Senato sta attirando critiche feroci e accuse di involuzione autoritaria. «Sono rimasto sbalordito a sentire che il monocameralismo depotenzierebbe il Parlamento. Oltre tutto, ripenso al disegno di legge presentato dallo stesso Rodotà nell’85 che, cito testualmente, recita: il Parlamento viene valorizzato se “l’organo rappresentativo riesce ad esprimersi in una sola sede attraverso un organo unico”. Allora Rodotà sosteneva che due camere consentono troppo spazio al governo contro il Parlamento». E perché avrebbe cambiato idea secondo lei? «Probabilmente per spaccare il Pd marcando il dissenso riguardo alla presenza di Berlusconi nella maggioranza che sostiene le riforme. E poi parte della sinistra non vuole rafforzare il Parlamento, ma solo i suoi poteri di veto, e due camere si prestano in modo eccellente a questo scopo. Ma ci sono anche altre posizioni sorprendenti». Cioè? LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 Le proposte per il nuovo Senato La cura dimagrante per i dipendenti del Pd BOZZA DEL GOVERNO Composizione: 148 membri non elettivi (presidenti giunte regionali, sindaci dei capoluoghi Regione, più due consiglieri e due sindaci per ogni regione, Al Nazareno solo mezz’ora di pausa e rischio contratti di solidarietà i senatori a vita); nessuna indennità Competenze: può esprimere pareri (non vincolanti) sulle singole leggi; non vota la fiducia GIUSEPPE LAMI/ANSA LA BOLDRINI «La corruzione costa 1000 euro a ogni italiano» «Secondo la Corte di Cassazione, ognuno di noi “perde” mille euro a causa della corruzione». Lo scrive su twitter la presidente della Camera Laura Boldrini. Boldrini aggiunge: «Il politico disponibile ad accettare i voti dei mafiosi potrà essere punito. Lo prevede la riforma del 416 ter, la legge sul voto di scambio politico-mafioso, che ieri ha avuto un nuovo via libera dalla Camera dei deputati». 1 BOZZA DI CHITI E ALTRI PD Composizione: 100 senatori elettivi + 6 dalla circoscrizione estero; ridotti a 315 i deputati; indennità equiparata a quella del sindaco di Roma Capitale Competenze: leggi costituzionali, elettorali, trattati internazionali, questioni relative ai diritti fondamentali; non vota la fiducia BOZZA DI FORZA ITALIA Composizione: senatori eletti in sindaci e governatori) Competenze: temi legati alle autonomie e agli enti locali; non vota la fiducia al governo Composizione: 200 senatori eletti, Competenze: Difesa, Esteri, Autonomia e Giustizia 3 L’intervento della Boschi 1 Anche il ministro delle Rifor- Maria Elena Boschi camera di diretta derivazione popolare». Che ne pensa della proposta Chiti? Il ddl del governo Raccoglieleproposte dellaCommissione Bozzi,dicuihofatto parte,poiripresedaisaggi Augusto Barbera «Leggo da un’intervista a Zagrebelsky che il Senato dovrebbe far valere “le ragioni della durata su quelle dell’immediatezza del consenso elettorale”. Mi sembra di sentire un esponente della Camera dei Lord, è una visione reazionaria, perché invoca una seconda camera che funzioni da freno rispetto alla FRANCESCA SCHIANCHI ROMA «Sono decisamente contrario, la trovo incredibile perché prevede l’elezione diretta dei senatori, una cosa che in Europa esiste solo in Spagna e che peraltro stanno cercando di eliminare. E poi contempla la piena competenza del Senato sulle materie riguardanti i diritti, praticamente tutte: rimarremmo al bicameralismo perfetto e in più dovremmo affaticarci a cercare le materie di rispettiva competenza. La riforma Renzi non piace? Allora che si passi a una camera sola, con le comunità locali rappresentate nelle conferenze Stato-Regioni, come la sinistra ha sempre proposto, ma non si attui una soluzione gattopardesca». Il governo andrebbe rafforzato a suo avviso? «A costo di dar ragione a Berlusconi, bisogna riconoscere che il presidente del Consiglio in Italia ha molto meno potere di quanto ne abbia qualsiasi primo ministro in Europa. Fa bene però Renzi a non occuparsene oggi, l’obiettivo è semplificare e farlo in fretta». Il 2x1000 Irpef Prontiimoduli EsclusiM5SeNcd Otto ore di lavoro da certificare tramite un tesserino magnetico, solo mezz’ora per la pausa pranzo, e ingresso tra le otto e mezza e le nove e mezza, «i ritardi andranno recuperati con il prolungamento dell’orario di uscita nella stessa giornata lavorativa». Da tre giorni gli oltre 140 dipendenti del Pd in forza al quartier generale di Largo del Nazareno si sono visti recapitare un regolamento che consente non solo, come annunciato un mese fa, di verificare entrate e uscite tramite 1 Sono 11 i partiti indi- cati nella scheda per destinare - come previsto dal dl che ha abolito il finanziamento ai partiti - nel 2014 il due per mille Irpef a favore di un partito politico. Dall’elenco mancano il M5S e Ncd. Gli alfaniani hanno presentato la richiesta in ritardo. La sede del Pd, in cui lavorano più di 140 dipendenti Nuove regole per fare fronte alla riduzione delle entrate: nel 2013 rosso di 7 milioni badge, ma anche orari, pause e ritardi. Una rivoluzione, in un luogo in cui, denuncia qualche renziano con una punta di polemica, fino a dicembre non erano previste queste forme di controllo. Si tratta dei primi provvedimenti del Pd a trazione renziana: poi, la settimana prossima, per la prima volta è previsto un incontro tra il tesoriere, fedelissimo del premier, Francesco Bonifazi, e i dipendenti. Durante il quale probabilmente emergerà anche il vero, grande timore che anima i dipendenti: la tenuta dei pro- marinayachting.it - LA STAMPA me ieri ha detto la sua: «Temo che in questi 30 anni le continue prese di posizione dei Professori abbiano bloccato un processo di riforma oggi non più rinviabile». Primo Piano .9 . pri posti di lavoro. Con la nuova legge sul finanziamento ai partiti, infatti, le entrate sono destinate a calare drasticamente. Non solo dall’anno prossimo partirà la prima tappa di tagli sui rimborsi relativi alle elezioni politiche (25% in meno), che già erano stati dimezzati nel 2012, ma già oggi non è più previsto rimborso per le Europee. Nel 2013 il rosso è previsto in almeno sette milioni di euro, ma si conta di arrivare al pareggio nel 2014. «Si cerca di salvaguardare i posti di lavoro, ma anche i conti», ammette il tesoriere Bonifazi. Come, ci si sta ragionando. Una due diligence per investigare su tutte le voci del bilancio è ormai quasi pronta, e subito do- po le Europee si metterà in campo un piano di risparmi. Che non esclude l’ipotesi di contratti di solidarietà, resi possibili proprio dalla nuova legge (il budget stabilito per il 2014 è di 15 milioni). A rendere sempre più concreta l’ipotesi, è proprio la novità di un paio di giorni fa, quando è stato emanato il decreto attuativo necessario per rendere possibile la richiesta di quei tipi di contratto. Ora, ai piani alti del Nazareno si sta prendendo in considerazione l’idea di ricorrere a quella soluzione entro l’anno. Chissà se il tesoriere farà cenno di questo con i dipendenti la settimana prossima: di certo vorrà chiarire la posizione di ciascuno in organico. Non a caso, nei giorni scorsi ha inviato a tutti un questionario da riempire per capire quali mansioni e in quale dipartimento si muove ciascun assunto. E, in un’ottica di riorganizzazione del lavoro, ha diffuso anche una circolare che ricordi il divieto di fumo nei locali, che secondo qualche renziano non sempre era rispettato. Fino al regolamento sul badge, con orari fissi per il pranzo (tra le 12.30 e le 14.30) e disposizioni sull’entrata e l’uscita per servizio. «Ci costringono alla presenza quando stanno spogliando il partito di tutte le funzioni», lamenta un dipendente. «Non abbiamo mai avuto un incontro con il segretario, né col tesoriere, nemmeno per gli auguri di Natale, non era mai successo». Succederà: l’appuntamento tra pochi giorni. R 10 .Primo Piano STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 U AEREI LE NOZZE DEI CIELI Dubbi Ue su Alitalia-Etihad Bruxelles: per conservare lo status di compagnia europea il controllo deve restare italiano MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES Alitalia deve restare italiana per poter avere una licenza di volo europea. Alla luce della trattativa in corso con l’Etihad, la Commissione Ue ha cominciato a porsi qualche domanda sull’effettivo destino della ex compagnia di bandiera, così ha scritto al ministero dei Trasporti per ottenere chiarimenti. Il problema è legato al regolamento del 2008 (n. 1008, art. 4) che pone come condizione per detenere l’autorizzazione a solcare i cieli dell’Unione il fatto di essere almeno per il 50% controllati da un’entità comunitaria che abbia «la effettiva ge- stione» del vettore. Nel momento in cui Roma stringe con gli arabi, Bruxelles vuole essere certa che non ci siano violazioni. Il caso non è unico. L’esecutivo comunitario, garante del rispetto delle regole che gli stati si sono date, ha messo sotto inchiesta altre quattro operazioni. Nel mirino c’è una seconda mossa di Etihad, quella per l’ingresso di Air Berlin, conseguito nel 2011 con l’acquisto del 29,2% del capitale. Ma sono stati ritenuti degni di inchiesta anche il 35% della commerciale Cargolux andato nelle mani della cinese Hnca, il 49% della Virgin Atlantic finito all’americana Delta, il 44% della Czech Airli- I lavoratori e il nuovo socio Sindacati ottimisti “Stop ai tagli, è l’ora del rilancio” LUIGI GRASSIA C ome vedono i lavoratori l’arrivo di Etihad in Alitalia? C’è più speranza nel rilancio o invece più timore che il nuovo azionista arrivi e come prima cosa pretenda (magari) il solito taglio del costo del lavoro? Sorpresa: stavolta fra i sindacati prevale un cauto ottimismo. Ci si aspetta un’Etihad non solo ricca ma anche con programmi ambiziosi di crescita. Fermo restando che se invece il nuovo socio facesse la faccia feroce, l’esempio del grande sciopero di Lufthansa è lì a testimoniare che la stagione delle lotte non è mai morta, neanche nel trasporto aereo. Un pilota dell’Anpac: «I colleghi che si sono trasferiti nel Golfo si trovano bene» «Non mi aspetto un piano tipo Air France per ridurre l’Alitalia a semplice compagnia regionale» dice Mauro Rossi, che in Fit Cgil è responsabile del trasporto aereo. «Se Etihad arriva qui investendo molti soldi, credo che lo faccia per rilanciare Alitalia e non per ridimensionarla». Ma lei si basa solo sulle sensazioni? «No, ci sono dei fatti. Dall’esame della situazione di Alitalia, fatto dagli esperti di Etihad, è emerso che in Alitalia c’è molto know how nelle operazioni di volo, nella manutenzione e nella gestione a terra. Sono attività che hanno solo bisogno di massa critica, e il piano industriale potrebbe metterle a disposizione di tutte le compagnie del gruppo: Etihad, Air Berlin eccetera». Per farsi un’idea di che padrona sarà Etihad, si potreb- Apertura di credito Mauro Rossi, responsabile del trasporto aereo in Filt Cgil be provare a sondare i sindacati dei lavoratori di Abu Dhabi. Ma da quelle parti esiste qualcosa come il sindacato? Dall’Anpac, la sigla unitaria dei piloti italiani, rispondono che no, laggiù di sindacati non si parla proprio. Ma Marco Rosati, pilota dell’Anpac, ha sentito «i colleghi tedeschi di Air Berlin, comprata e salvata da Etihad, e i piloti ex Alitalia che sono andati a lavorare per Etihad o per Emirates, e tutti i riscontri sono stati positivi. Contratti di lavoro trasparenti, capacità di gestione e di fare profitti con team anglosassoni». Mettiamo che Etihad voglia sviluppare le rotte a lungo raggio di Alitalia: ci saranno i piloti per farlo? Da Anpac rispondono che «c’è un grande bacino di mobilità e cassa integrazione, oltre che di alta professionalità, da cui attingere». Secondo Andrea Cavola, responsabile del trasporto aereo del sindacato Usb (hostess e steward), «nel gruppo futuro Alitalia potrebbe coprire il lungo raggio verso le Americhe e Etihad verso Oriente». Cavola ha raccolto voci su 3 mila esuberi ma le ritiene infondate: «In Alitalia i tagli sono già stati fatti. Ci sono la cassa integrazione e gli accordi di solidarietà con stipendi giù del 20%. Siamo all’osso, escludo che Etihad voglia di più. Comunque noi abbiamo già denunciato la “low cost” Ryanair perché non rispettava il contratto nazionale di lavoro e siamo pronti a batterci ancora se si aprisse un altro fronte». nes acquisito dalla Korean Air. La Commissione s’è mossa in parte per iniziativa propria e in parte per reclamo di concorrenti, cosa che potrebbe riguardare (ma non ci sono conferme dirette) il caso Alitalia, sin dal- La lettera d’intenti dell’operatore degli Emirati potrebbe arrivare domani l’inizio al centro delle proteste di numerosi rivali, in testa la Lufhansa che pure aveva fatto un pensierino al boccone italiano, per ampliare l’impero «Miles and More» di cui fanno par- te la Swiss (ex Swissair) e la sopravvalutata Brussels (già Sabena). I tedeschi hanno perso tempo e sono arrivati gli emiri, che stanno soffiando loro la preda. In gennaio hanno tentato di fermare Etihad denunciando gli aiuti degli Emiri che fanno da sfondo all’acquisizione. Bruxelles ha risposto che le regole comunitarie si applicano solo ai governi europei. Nelle cinque lettere la Commissione chiede dettagli sulle quote passate di mano o sul punto di farlo. Si gioca tutto sulla licenza europea, indispensabile per avere accesso alle tratte intracomunitarie. Esse richiede il controllo societario al 50% nazionale oltre che la pro- va che la strategia aziendale è indipendente dall’azionista proveniente dai paesi terzi. Una questione «tricky», ammettono alla Commissione. Scivolosa. Perché in realtà possono crearsi rapporti di forza anche con meno di metà del capitale. Etihad starebbe trattando per una quota attorno al 40% di Alitalia con un aumento di capitale riservato di 300 milioni circa. Il numero sarebbe in regola. Il resto, qui come altrove, va naturalmente verificato alla prova dei fatti. Potremmo avere le prime certezze già domani: da Roma, ambienti vicini al dossier dicono che la lettera d’intenti di Etihad è attesa entro il weekend. 40 per cento La quota di Alitalia per cui Etihad starebbe trattando con un aumento di capitale riservato di 300 milioni R Primo Piano .11 LA STAMPA . SABATO 5 APRILE 2014 S toc kholm Londonderry Gothenburg Aberdeen Edinburgh Belfast Isle of Mann Leeds C ope nhage n Gdansk Hamburg Hanover Manchester Berlin D u b lin Warsaw Nottingham Amsterdam Birmingham L o n d o n London Stansted Düsseldorf Southampton Exeter B ru s s e ls Krakow Prague Frankfurt Jersey Kosice Stuttgart Linz P aris Munich Vienna Salzburg Budapest Basel Zurich Innsbruck Graz ULTIME ROTTE Washington marzo 2013 D DIPENDENTI Amsterdam maggio 2013 Geneva Lyon Toulouse 1 «Come ben sapete, Etihad è in- Venice Milan Belgrade B uc ha re s t Marseille São Paulo giugno 2013 S ofia Madrid Alicante R om e Barcelona Tirana Thessaloniki Palma de Mallorca Ibiza St. Petersburg Istanbul A th e n s Malaga Catania Malta Mo s c o w Rhodes D u b lin Vancouver Seattle Manchester Geneva 96 Kazan A s tan a K ie v Milan Krasnodar Cairns Proserpine Karratha Newman Ayers Rock (Uluru) Townsville Hamilton Island Mackay Rockhampton Gladstone Hervey Bay Sunshine Coast Brisbane Gold Coast Ballina Coffs Harbour Port Macquarie Newcastle Perth Adelaide Sapporo Almaty Porto Barcelona Madrid Lisbon Faro Tangiers Fez Istanbul Nador Oujda Errachidia Marrakech Ouarzazate Agadir Tripoli C airo Erbil Te h ra n B e iru t B ag h d ad D am as c u s A m m an Basrah K u wait Dammam R iy ad h Bahrain Doha Abu Dhabi To k y o Peshawar Is la m ab a d Lahore Delhi S an'a Bengaluru Kozhikode Kochi Trivandrum C o lo m b o Malé Ouagadougou Conakry Cotonou Accra Addis Ababa Lagos Hong Kong Hanoi Luang Prabang Chiang Mai Y angon Man ila B an g k o k Chennai Trat P hnom P e nh Ho Chi Minh City Koh Samui Phuket Krabi Langkawi Penang Kuantan K u ala L u m p u r Johor Bahru Singapore Nairobi Seychelles Nagoya Osaka Matsuyama Okinawa D h ak a Ahmedabad Hyderabad Bamako Fukuoka Kumamoto Kagoshima K ath m an d u Karachi Mu s c a t Shanghai Chengdu Mumbai K h arto u m D aka r Banjul Sendai Niigata S eoul Larnaca Casablanca Funchal B e ijin g A th e n s N ouakc hott Broome Port Hedland DESTINAZIONI Samara Jeddah Darwin Ho Chi Minh City ottobre 2013 Min s k Amsterdam Düsseldorf Berlin L ondon B ru s s e ls Prague Frankfurt P aris Munich Centimetri - LA STAMPA Ottawa Montreal Minneapolis La Crosse Toronto Madison Milwaukee Rochester Syracuse Sioux City Dubuque Chicago Buffalo Westchester Boston Waterloo Detroit Cleveland Hartford Des Moines Moline Toledo New York Champaign Newark Omaha Bloomington Pittsburgh Salt Lake City Indianapolis Harrisburg NY - La Guardia Philadelphia Denver Louisville Columbus Baltimore Saint Louis Covington San Francisco Evansville Lexington Washington Tulsa Nashville Las Vegas NW Arkansas Oklahoma Memphis Knoxville Raleigh (Durham) Little Rock Charlotte Douglas Los Angeles Huntsville Phoenix Atlanta Dallas San Diego Tucson Wilmington El Paso Austin San Antonio Houston New Orleans Orlando Tampa Fort Myers Miami Australia teressata ad entrare nel capitale di Alitalia e stipulare accordi di partnership strategica (...). Mi corre l’obbligo di segnalare come frapporre ulteriori ostacoli a questo percorso, come un diritto a favore di una categoria di azionisti che potrebbe essere interpretato come “diritto di veto” sull’ingresso di un socio industriale, possa essere pregiudiziale per tale percorso e per la società». Firmato: Gabriele Del Torchio. Il messaggio dell’ad è destinato ai soci Alitalia, chiamati un mese fa a decidere su una serie di modifiche dello statuto. Tra queste, una proposta da Air France che mirava a introdurre l’approvazione da parte dei soci di categoria B un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione. Di fatto un diritto di veto, appunto. Che avrebbe permesso ad Air France di bloccare l’ingresso di soci «sgraditi». Lo «sgambetto» è però fallito: l’assemblea ha deciso di riconvocarsi per deliberare. Era fine febbraio. La nuova convocazione non è ancora arrivata. [G. PAO.] Helsinki O s lo Inverness 7.900 Europa «Diritto di veto» Losgambetto(fallito) deifrancesiagliarabi Kota Kinabalu Kuching Praslin J ak arta Denpasar Bali Sydney C anbe rra Albury Melbourne Launceston Hobart Auckland Hamilton Rotorua Wellington São Paulo Johannesburg Christchurch Queenstown Dunedin Brisbane Sydney TOTALE ORDINI Destinazioni Etihad 67 miliardi Destinazioni dei partner di dollari AEREI PASSEGGERI 77 221 Melbourne FLOTTA ORDINI Auckland 9 3 AEREI CARGO REPORTAGE COMPAGNIE AEREE CONTROLLATE Sul volo di lusso degli emiri cibo halal, baby sitter e wi-fi L’assistenza per i bambini è garantita anche a chi viaggia in Economy MARIA CORBI INVIATA AD ABU DHABI I servizi C’èunfoodmanager perscegliereilmenu SEGUE DALLA PRIMA PAGINA S apere come cambierà lo stile dei loro viaggi e le abitudini. Quale preghiera e di quale religione ascolteranno le parole. Per esempio. E così eccoci qui. Da Roma Fiumicino ad Abu Dhabi passando per Milano Malpensa. Per business e first un’auto con autista è a disposizione per il tragitto casa - aeroporto entro i 60 chilometri. Oltre si pagano 30 euro. Stesso trattamento quando si arriva a destinazione. Volo EY088 Pearl Business class molto simile alla Magnifica (quella rinnovata) nella configurazione dei posti, tutti con accesso al corridoio, colori diversi, sui toni del beige, del bronzo del marrone, con tappezzeria rigata. Meno sgargianti del verde e rosso Alitalia, ormai banditi dalla nuova area check in di Malpensa di Etihad, nell’area nord del terminal 1, come fanno notare allo scalo milanese. Le Hostess Etihad vestono in tailleur grigio con picco- L’aeroporto di Abu Dhabi è la base principale di Etihad lo cappellino da cui scende un velo candido. Sono di molte nazionalità, capaci di parlare molti idiomi, dal orario. Nessun carrello che fa su e barco c’è di tutto. Una hostess spiega filippino al bulgaro passando per giù. Gli ospiti possono decidere: man- che queste regole valgono per gli scali italiano e l’arabo. Il pilota è austra- giare solo l’antipasto, farsi un sonnel- asiatici e mediorientali, può capitare liano. C’é anche una nanny, ossia lino, vedere un film e poi chiedere il di essere richiamati ma dipende. In una baby sitter - grembiule aran- primo. Massima libertà. Con i consi- Occidente si chiudono anche due occione e spilla con l’ape Zoe - dedica- gli di un food and beverage manager. chi, ma certo arrivare in minigonna ta ai bambini senza esclusione di Cibi, come è specificato nel menù ri- non è consigliato. Che Etihad, in caso classe, in modo gidamente halal, di apparentamento, pensi di cambiare che i genitori posAD ABU DHABI ossia puri, leciti le lounge di accoglienza è chiaro quansano rilassarsi. le leggi do si entra in quella di Abu Dhabi dove Nella lounge viaggiatori secondo Ma due nonni con islamiche. Un c’è anche una spa per massaggi (se sei c’è una spa per massaggi menù che mescola in prima classe anche con le pietre nipotino al seguie trattamenti di bellezza la cucina araba calde) e trattamenti di bellezza grato (business) non sono molto d’accon quella inter- tuiti. In confronto quelle di Fiumicino cordo: «La baby sitter è la nonna. nazionale e del luogo da cui si decolla. e Malpensa sembrano rifugi alpini. Sui forum di viaggio circolano noti- L’obiettivo è di seguire la strada di Che può fare la nanny?». L’accoglienza degli ospiti pre- zie sul Dress code imposto dalla com- Emirates che pretende lounge esclumium è con succhi freschi di frutta pagnia degli Emirati ai suoi ospiti: sive con marmi, fontane e Rolex alle e verdura e champagne. Alcolici smart casual per l’Economy (ossia ca- pareti (così in quella nuova di Malpenbenvenuti. Pranzo e cena sono à la micia senza cravatta), formale con sa). Nella saletta Premium il buffet ofcarte e quando si ha voglia, nessun giacca per business e first. Ma all’im- fre polpette al sugo, pollo ai funghi, La preghiera Mentre l’aereo rulla sulla pista, gli altoparlanti diffondo la benedizione del viaggiatore, alcuni versetti del Corano. Pranzo e cena Non ci sono orari: i passeggeri premium scelgono quando e cosa mangiare. Cibo halal, ovvero puro secondo la legge islamica. E c’è anche un food manager che consiglia i viaggiatori. Il menu mescola la cucina araba con quella del paese di partenza, Il riposo In Diamond first, la classe più lussuosa, il servizio comprende la biancheria da letto, un materasso multistrato che fa respirare il corpo e prodotti da toilette del marchio newyorkese Le Labo. salmone tandoori, riso cantonese e riso basmati, spaghetti. Si mangia con posate di acciaio e piatti di ceramica. Le hostess? Una folla, tutte col sorriso in tecnicolor. Anche in Economy. Se poi si viaggia in Diamond first le portate si moltiplicano. E il lusso è applicato anche al sonno. A terra ma anche in volo. A iniziare dalla biancheria da letto e da un materasso multi-strato prodotti con estratti dell’albero della gomma per far respirare il corpo. Pigiami in grigio melange, profumatori per cuscini, olio per la digito pressione e prodotti da toilette del brand newyorkese Le Labo. Mentre in business l’amenity kit è in una trousse di artigianato locale ecosolidale. Per la serie gadget democratico: amenity kit versione mini anche in Economy. Per i workaholic c’è il wifi veloce (a pagamento) a cui connettersi con pc e tablet. All’arrivo è possibile avere un trattamento da vip anche per chi ha viaggiato in economy. I viaggiatori premium hanno diritto a un pass per superare con precedenza i controlli passaporti, gli altri possono comprarlo. E si può prenotare anche una hostess che ti viene a prendere sottobordo con una berlina e ti accompagna, con valletto per trolley al seguito, fino all’uscita e alla macchina di cortesia Ethiad, sempre che si sia prenotata. L’aeroporto sembra un’astronave mediorientale, con i soffitti a mosaico verdi, blu e oro, molte cupole ed enormi vasi argentati. La hostess chiede: «Da voi come è?». E il silenzio sembra fondersi con il vento caldo di Abu Dhabi. 12 .Primo Piano STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 U AFRICA GLI AFFARI DELLA CRIMINALITÀ Dakar-Torino, la rotta della coca La confessione nel 2010 di un pusher consente ai carabinieri di ricostruire le vie della droga nel deserto Soltanto nel capoluogo una rete di 100 spacciatori. La merce trasportata dai corrieri in ovuli ingeriti MASSIMO NUMA TORINO «Vi prego, aiutatemi, il racket ha già ucciso i miei familiari e ora tocca a me». Ottobre 2010, il pusher senegalese detenuto nel carcere di Alessandria chiede di parlare con i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, che lo hanno arrestato per spaccio, e svela i segreti della Dakar-connection. Lui ha rubato 30 chili di cocaina alla sua organizzazione, potente e con saldi collegamenti nelle istituzioni locali. Per vendetta gli uccidono il padre e mutilano in modo orribile una sorella. Decine di pagine di verbale, con nomi, indicazioni geografiche, dettagli precisi al millimetro. Quattro anni dopo i carabinieri tracciano un primo bilancio di un’operazione internazionale in cui, oltre ad ingenti sequestri di cocaina, spuntano traffici di armi sullo sfondo di guerre civili e ramificazioni in tutta Europa. E un terminale italiano, a Torino, che utilizza ogni giorno un esercito di oltre 100 pusher e una serie di basi europee diffuse in Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera e Germania. Sono 103 le persone denunciate, 36 gli arrestati, 42 i ricercati. Altri 14 narcos già colpiti da ordini di custodia cautelare. Diciassette i chili di cocaina sequestrati, su un totale di 100 entrati in Piemonte nel solo periodo dell’ultima parte dell’indagine, coordinata dal pm Paolo Cappelli. 100 chili La quantità di cocaina arrivata in Piemonte Un sistema semplice. La droga acquistata direttamente dai boss senegalesi con basi a Dakar nei mercati colombiani e custodita in due depositi, circondati da villaggi nati solo grazie alla narco-econo- mia. Dall’Africa in Europa con la tecnica degli ovuli, inseriti nei corpi dei corrieri, uomini, donne e adolescenti. Vettore privilegiato l’aereo. Prima tappa in Spagna, Madrid, poi Malpensa. E percorsi in treno e in auto. I carabinieri del colonnello Domenico Mascoli arrestano, tra gli altri, un senegalese che ha ingoiato ovuli con un chilo e settecento grammi di cocaina. In caso di rottura, si muore di overdose in pochi minuti. Sennò, in cambio, sono pagati una miseria, rispetto al valore del carico. L’inchiesta continua, con la collaborazione delle polizie europee. Sino a quando i boss senegalesi, sotto pressione da parte degli investigatori, non decidono di passare un segmento del traffico a un maliano, Mohamed Traorè, con base in Spagna. Per comunicare con i complici Traoré parla in Songhai, un dialetto tribale. Grazie a un interprete, i file audio dei carabinieri vengono finalmente tradotti. Traorè, in cella dal 12 febbraio scorso, è coinvolto nella guerra civile che devasta il suo Paese. Finanzia l’acquisto di armi , destinate alle fazioni che si battono contro i Tuareg integralisti, con il narco-traffico. Un business da milioni di dollari al centro di una triangolazione da brivido: Sudamerica, Africa, Europa con rientro sotto forma di armi in Mali. Torino resta sullo sfondo. Con i suoi pusher senegalesi ai margini delle strade della movida, pieni di bracciali-amuleto. Simbolo di un racket spietato e globale. il caso DOMENICO QUIRICO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA a ogni lato si scoprono nuovi spazi e l’impressione del deserto diventa ancor più angosciante a causa della affermazione visibile della sua immensità. In lontananze così limpide, che si direbbero più profonde delle abituali lontananze terrestri, catene di montagne si allacciano e si sovrappongono con contorni nitidi e duri che le lusinghe effimere di foreste cespugli erbe non hanno mai attenuato. Lo splendore della materia quasi eterna. È là che i tuareg mi fecero incontrare i «corrieri». Tuareg anche loro, ma che erano entrati nel «business». Ovvero portavano la droga. Non c’era ancora la guerra nel deserto, i francesi e i loro alleati africani contro Al Qaeda. D IL PERCORSO In nave dal Sudamerica al Senegal, poi in Mali a Gao e attraverso Niger e Libia I SEGRETI Piste battute dai tuareg da secoli, pozzi-nascondigli per cibo e benzina La Grande Pista era aperta, incontravi convogli senza immatricolazioni, guardati da armati dai volti nascosti, enigmatici e misteriosi. Mi mostrarono i posti tappa: dove accuratamente celati in vecchi pozzi disseccati, in tombe immemorabili, invisibili anche all’occhio più esperto, erano pronti i rifornimenti di benzina e di acqua. Certo, non erano più i tempi spettacolari di «air cocaine». Quando i fornitori colombiani facevano atterrare nel deserto i Boeing 727 carichi di stupefacenti. Un aeroporto avevano costruito nelle sabbie di Sinkrébaka, a Nord di Gao! Ora c’erano le spedizioni regolari con le colonne di pick-up, sulle carovaniere dove un tempo passavano il sale e l’oro, da un mare a un altro mare. A Una partita di droga sequestrata in Senegal Gao, stipata nei depositi accanto all’acqua grigia del Niger, «la farina», la chiamano così i riveriti «commercianti» maliani, attendeva l’ultimo balzo attraverso il deserto. E sì che c’era già Al Qaeda nel Sahara: una tangente in più da pagare, da aggiungere alle guide tuareg, ai funzionari, ai poliziotti e ai soldati di almeno tre eserciti per titillarne la scarsa onestà. Ma un chilo di coca rendeva così tanto… «Bisogna viaggiare in fretta con “la farina”; voi europei siete impazienti, non potete farne a meno e pagate bene, benissimo», sghignazzavano i corrieri con una allegria interna che brilla negli occhi e vuol pure sfogarsi in una fregata di mani lesta e sorniona. Il tramonto ci era attorno, l’oro sembrava essersi rovesciato per noi soli sul piccolo campo solitario. I pickup con il loro carico sciagurato e prezioso erano orlati d’oro, il deserto intero era d’oro, i cespugli e le pietre. Poi venne la notte con il suo silenzio. E i racconti, come sempre nel deserto: il Grande Viaggio della droga. Tre anni dopo ho ritrovato quei racconti leggendo un’inchiesta, appena chiusa con successo, e lunga, paziente, com- LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 Primo Piano .13 . Sequestri e narcotraffico Fontediproventipergliislamisti 1 Traffico di droga e sequestri: così si finanzia- no i terroristi dell’Aqmi, l’Al Qaeda nel Maghreb islamico. L’organizzazione conta oggi un migliaio di combattenti, è stata molto indebolita dall’intervento francese in Mali ma controlla ancora le aree più remote nel deserto di Mali, Mauritania, Algeria e Niger. Secondo lo studioso di terrorismo Jean-Charles Brisard l’Aqmi ha raccolto in un decennio, attraverso i sequestri soprattutto di occidentali – ricordiamo quelli delle italiane Rossella Urru e Sandra Mariani – «almeno 50 milioni di dollari». Cifra che rappresenta «dall’80 al 90%» dei proventi degli islamisti. Il resto arriva soprattutto dalla droga: i trafficanti devono pagare un «pizzo» per poter passare nelle zone controllate dai terroristi, le uniche «sicure» per sfuggire a eserciti e polizia di frontiera. Il resto viene dal traffico di armi, decuplicato dopo la caduta del regime di Gheddafi. In marcia Tuareg in Mali: emarginati dalla società vivono di contrabbando 15 tonnellate La quota che arriva dal Sudamerica attraverso l’Africa FERHAT BOUDA/DPA/CORBIS Lungo le vie segrete del Sahara fra Al Qaeda, santoni e disperati I tuareg trasportano la merce per migliaia di km pagando il pizzo ai jihadisti In guerra Un convoglio di islamisti legati ad Al Qaeda in Mali Controllano le rotte nel deserto e chiedono un «pedaggio» ai trafficanti di droga per finanziare la loro guerra contro i governi locali e le truppe francesi REUTERS/FINBARR O’REILLY REUTERS Torino plessa, affascinante come un romanzo, del Nucleo investigativo dei carabinieri di Torino. Aveva ragione Zola: bisogna leggere i verbali giudiziari, sono straordinarie illuminazioni sulla vita vera, gli uomini vi compaiono senza mediazioni, sfumature, illusioni. Vivi: implacabilmente. Vertiginosa incursione in un mondo che respira accanto a noi, nelle città d’Europa, che si nutre dei nostri vizi e se ne arricchisce disprezzandoci, maneggiando le nostre lordure senza usarle per sé, solo per indebolirci. Io non lo sapevo ancora ma nel deserto, tre anni fa, incrociai quasi certamente le merci milionarie e illegali di Mohamed Traoré, il maliano. La droga che ho visto, alla fine del viaggio, alimentava lo spaccio a Torino: e in Spagna, Germania, Portogallo, Francia, Svizzera. Traoré è un songhai; i carabinieri lo hanno scoperto quando hanno decifrato il dialetto misterioso con cui trattava i suoi affari lerci, dalla Spagna dove viveva, al Mali e in tutta Europa. Una accortezza in più contro le intercettazioni, il dialetto songhai. Nel Cinquecento era la lingua di SPAGNA ITTALLIA ITALIA Algeri I percorsi più battuti Maghnia Oujda Ouargia MAROCCO Tunisi Tripoli ALGERIA LIBIA Adrar Tamanrasset MAURITANIA Nouakchott NIGER MALI Gao Agadez GAL GA AL SENEGA Dakar Bamako Centimetri - LA STAMPA un grande impero che andava dal Benin all’Atlantico, da Djenné alle miniere di sale di Teghaza. L’Askia Mohamed fu il primo africano a ottenere il titolo di comandante dei credenti: quando partì per il pellegrinaggio alla casa di Dio, anno dell’egira 902, nel mese di safar, si portò dietro, sontuosamente, per fare elemosina, trecentomila «mithqal», una tonnellata di oro. È difficile afferrare con le dita, nelle pagine dell’inchiesta, Traoré: scivola via, maneggia milioni e parla di banalità, è opaco, subdolamente neutro. La grande via africana della droga, in fondo, è una storia di clan, di villaggi, di africanità: fanno viaggiare stupefacenti e milioni di euro attraverso il Mediterraneo, le montagne i deserti, usano internet, i telefoni satellitari e poi restano legati ai loro riti. Gregari e capi consultano il marabutto prima di un viaggio o di un contratto, portano tutti al collo i gri gri, gli amuleti, un borsellino con dentro versetti del Corano, foglie, pezzi di osso, sabbia. Preservano da tutti i mali, ma non dalla morte come mi disse un santone a Dakar «perché la morte non è un male». Pregano da buoni musulmani, con fervore: «non ho risposto al telefono, ero alla moschea...»; una donna a Bamako chiamata da Traoré gli annuncia che ucciderà il montone e farà festa perché «il lavoro è andato bene... i vicini mi invidiano perché vedono la bella casa e vestiti e sanno che i soldi arrivano da te che hai fatto fortuna in Europa...», andrà a pregare il favore di dio nella grande liturgia del venerdì «dove c’è più gente… mi piacerebbe aprire un negozio…» lo tenta sor- niona... C’è un mondo del delitto ed essi vi restano dentro come entro un tepore. L’inchiesta racconta come in Italia, in Europa, non si mescolino, non abbiano alcuna curiosità per il mondo che sta loro intorno: dormono di giorno stipati in alloggi fatiscenti («l’unico requisito, obbligatorio, è la porta blindata per complicare l’irruzione della polizia») e spacciano di notte, vogliono solo far soldi, in fretta, da mandare a casa, e tornare non più come manovali, spacciatori di strada, dell’Organizzazione (cento solo a Torino!) ma come importatori, grossisti e capi. Lo spaccio come un putrido mestiere, laido tran tran. Poi di colpo guizzano lampi di ferocia, di sangue, di terrore. Perché i guai di Traoré sono iniziati con la confessione di un piccolo spacciatore di strada senegalese finito in prigione. Un dettaglio, una crepa quasi invisibile. Aveva infranto la legge dell’Organizzazione, aveva rubato una parte degli stupefacenti. Sapeva di non avere scampo. Per scoprire il suo nascondiglio hanno torturato e ucciso a Dakar suo padre e poi mutilato una sorella. Solo confessare poteva salvarlo. Il velo si è alzato per la prima volta. «Una organizzazione fortemente strutturata e gerarchizzata… dall’approvvigionamento in Africa alla distribuzione capace di resistere agli eventi che la colpiscono... di grande pericolo sociale perché risulta sostanzialmente stabile». La cocaina che arriva in Africa, in Senegal, costa già cara per la sua elevata purezza: 44 mila euro al chilo. Con tagli ripetuti, in Europa la vendono a cento euro al grammo. Milioni di euro a cui erano addetti come formiche piccoli spacciatori di strada: sognano di far carriera, con l’astuzia la tenacia la violenza, nell’Organizzazione non si ci sono gradi fissi, si può avere successo come in una azienda capitalista. In una intercettazione uno dei capi parla con un’aspirante recluta: «Vieni, ti faccio vedere la strada per fare soldi… con tre viaggi sei a posto, io faccio così: compro la roba e poi la dò a qualcuno che la porta per me… devi fare soldi perché qui in Senegal se non hai soldi non conti niente… devi fare come me che non ho paura di niente…». A tre ore di volo da noi nascono così i narco-stati dell’Africa. Al Qaeda, la guerra nel deserto sono piccole tempeste, portano solo il fastidio di cercare nuove rotte, altri complici: «In Mali è tutto un casino colpa dei militari… a Timbuctu non si può più vivere, ci sono gli islamisti che si son messi a fare anche i doganieri , tutta la nostra rete è messa in difficoltà…». Allora con i guadagni si comprano armi, mettere a rispetto i gruppi rivali, controllare le vie del deserto. Un altro luogo: Dakar, il porto di arrivo dal Sud America. I moli sepolti sotto dune di merce come dune di sabbia accumulata dal vento, odore di colla in ebollizione, è rimasta attaccata alle cose anche se ormai non si inciI RITI Pregano, portano amuleti si rivolgono ai marabutti per avere benedizione LA CREPA Uno spacciatore si tiene la merce, gli torturano il padre. Lui spiffera tutto de più il verek, le acacia che produce lacrime di gomma; stormi di uccelli neri volano da una duna all’altra, si posano e piluccano. Dakar: città sogno, un po’ Napoli e un po’ Marsiglia, con i quartieri della miseria, le sinistre bidonvilles dove sfumano i suoi colori pastello. In Senegal ci sono decine di villaggi come Khambala dove gli inquirenti sono andati a cercare le tracce di uno dei capi del traffico, un villaggio rurale dove sono infisse ville da 50 milioni di franchi Cfa. I ragazzi per strada che sognano di fare gli ovulatori, corrieri che inghiottono confezioni di 10 grammi di droga e poi prendono il volo per Milano, raccontano agli investigatori che le ville appartengono agli emigranti tornati dall’Italia, gli arricchiti con lo spaccio. E hanno investito nell’immobiliare. Mohamed Traoré è stato arrestato a Barcellona il 12 febbraio: è in attesa di estradizione in Italia. 14 .Estero STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 il caso ANDREA SCERESINI BUDAPEST N o all’Unione europea, sì alla grande Ungheria». La parola d’ordine viene ribadita con ritmo martellante, durante i comizi e lungo i cortei. I leader del partito Jobbik, la formazione dell’estrema destra magiara, sono già pronti a un nuovo trionfo. Nel 2010 ottennero il 16,7 dei consensi, ma questa volta potrebbero andare ancora oltre. Nella giornata di domani otto milioni di ungheresi si recheranno alle urne per l’elezione del nuovo parlamento. Per la prima volta, grazie a un recente provvedimento governativo, il diritto di voto verrà esteso anche ai cittadini di etnia magiara residenti oltre i confini nazionali. Per i membri delle comunità ungheresi di Romania, Slovacchia e Ucraina, rimasti senza patria in seguito Antisemiti e xenofobi L’Ungheria al voto con l’incubo Jobbik Domani le elezioni. I populisti possono sfondare il 17% USA, IN CAMPO PER DEPENALIZZARE LE DROGHE LEGGERE Soros, l’ultima campagna 80 milioni di dollari per la marijuana libera 8 MILIONI AI SEGGI GLI ULTIMI SONDAGGI allo smembramento del vecchio impero Asburgico, si tratta di una conquista epocale: buona parte dei loro consensi, con ogni probabilità, andrà ai candidati ultranazionalisti: «Vogliamo farla finita con la vecchia classe politica annuncia Márton Gyöngyösi, uno dei dirigenti di punta del partito Jobbik -. Il nostro obiettivo è prendere le distanze da Bruxelles, combattere il crimine, la corruzione e lo strapotere delle banche». Dietro l’immancabile patina populista, si nascondono però forti venature razziste e xenofobe. Nel novembre 2012, durante un discorso in aula, lo stesso Gyöngyösi aveva proposto la schedatura di tutti i parlamentari di origine ebraica. «Chiediamo l’istituzione di una gendarmeria nazionale - aggiunge -, sul modello delle milizie create nel primo dopoguerra dall’ammiraglio Horty». La figura del vecchio reggente filofascista, che governò il Paese dal 1920 al 1944, sembra essere tornata improvvisamente in auge: un ghe leggere, in moda da regolarne la distribuzione. Con i soldi ricavati risparmiando sull’apparato di polizia, si dovrebbero invece finanziare programmi di assistenza, per liberare i consumatori dal bisogno della droga. Per molti anni questa è stata una posizione di minoranza nePAOLO MASTROLILLI gli Usa, dove in origine solo il INVIATO A NEW YORK 30% della popolazione era favoSono almeno 80 i milioni di revole alla legalizzazione. Il ladollari che George Soros ha voro di Soros però ha avuto un speso per favorire la legaliz- effetto, e ora i favorevoli sono zazione delle droghe leggere saliti sopra il 50%. Il primo rinegli Stati Uniti, e la sua of- sultato pratico si è visto in Colofensiva sta avendo successo, a rado e Washington, dove nel giudicare da quello che è av- 2012 sono stati approvati provvenuto all’inizio dell’anno in vedimenti per liberalizzare le Colorado. Eppure si tratta so- droghe leggere. Visto il succeslo di briciole, nel mare dei 3,5 so, ora la coalizione costruita da miliardi di dollari che il finan- Soros punta a convincere ziatore di origini ungheresi ha Alaska, Oregon e Florida nel trasferito nelle casse delle 2014, e poi Arizona, California, Open Society Foundations, Maine, Massachusettss e Nevaossia le fondazioni con cui da nel 2016. Procedendo così, promuove le sue iniziative fi- Stato per Stato, l’intera Amerilantropiche. ca legalizzerà l’erba. Soros si è coQuesto, però, è minciato a intesolo uno dei setressare al tetori dove il fima nel 1994, nanziare punquando atta a cambiare traverso la la società, Versati nelle casse Drug Policy senza neandelle fondazioni con cui Alliance ha che consideSoros promuove versato i prirare le donainiziative filantropiche mi 4 milioni. zioni milionarie Da allora in poi, offerte ai candidaogni anno la stessa ti presidenziali decifra è andata ad orgamocratici. Le Open Sonizzazioni come il Marijuana ciety Foundations si ispirano al Policy Project o l’American pensiero del filosofo Karl PopCivil Liberties Union, per fi- per, di cui lui è da sempre senanziare campagne favorevo- guace, e avevano iniziato a opeli alla legalizzazione. rare per diffondere democrazia L’idea di Soros è che l’ap- e liberismo nell’Europa orienproccio criminale ha fallito, e tale. Ora hanno un capitale va sostituito con un sistema complessivo di 3,5 miliardi di nuovo, in cui la dipendenza dollari e si occupano di tutto, viene trattata come malattia, dall’istruzione alla sanità, come e non reato. Il primo punto è un vero strumento politico paliberalizzare l’uso delle dro- rallelo al governo. L’idea è risparmiare sulla polizia e usare i soldi per programmi di assistenza Per la prima volta alle urne i cittadini di etnia magiara che vivono oltre confine La maggioranza del premier Orbán è data oltre il 50% Filantropo Per la rivista americana «Forbes» George Soros ha un patrimonio di 20 miliardi di dollari: è famoso per le sue iniziative filantropiche LASZLO BALOGH/REUTERS Un manifesto elettorale con il leader di Jobbik Vona Gábor: sopra il disegno di una svastica In Europa Stopaigemellaggi concittàpro-LePen 1 Stop ai gemellaggi con i sindacidelFrontNational.Mentre si è aperto a Parigi il primo consiglio dei ministri con Manuel Valls - neo premier di Francia nominato lunedì da Hollande nel tentativo di contenere l’onda populista - sono sempre più numerosi i comuni dei Paesi europei a prendere le distanze dalle città transalpine che nelle elezioni municipali hanno scelto un sindaco del partito di Marine Le Pen. «Non voglio lavorarecongentexenofobaepopulista», ha detto Hugues Bayet, sindaco di Farciennes, comune del Belgio, gemellato da mezzo secolo con Beaucaire, cittadina francese dove è stato eletto un sindaco del Front National. Come lui la pensano altri sindaci belgi, ma anche di Germania e Lussemburgo. suo busto in bronzo è stato installato pochi mesi fa in piazza Szabadsàg, nel centro delle capitale. Circa nello stesso periodo, durante un comizio Jobbik, sono state date alle fiamme alcune bandiere europee. Che tra Budapest e Bruxelles non corra buon sangue, del resto, non è certo un mistero. Dopo aver stravinto col 53% dei consensi alle elezioni del 2010, il premier di centrodestra Viktor Orbán, leader del partito Fidesz, ha cambiato unilateralmente la costituzione, varato una discussissima legge sui media e stretto accordi economici con la Russia di Putin. Nel 2012, a fronte di tali iniziative, l’Unione europea minacciò di sanzionare economicamente l’Ungheria. Orbàn, dal canto suo, reagì con dichiarazioni di fuoco: «Ho combattuto contro il regime comunista e non voglio più ripetere questa esperienza - disse -. Non vogliamo più questo tipo di Europa». La sua riconferma appare cosa certa. I muri di Budapest sono tappezzati col volto del premier, mentre sia le tv pubbliche che quelle private risultano, più o meno indirettamente, sotto il controllo dei filo-governativi. Un gruppo di giornalisti dissidenti, clamorosamente licenziati vari mesi fa dalla televisione statale, sono in sit-in perenne davanti alla sede dell’emittente: le loro proteste, tuttavia, appaiono più che mai velleitarie. «Oggi l’Ungheria è dominata da una lobby politico-economica di stampo oligarchico – dichiara il candidato dell’opposizione, il socialista Attila Mesterházy -. Le forze di sinistra sono state letteralmente imbavagliate. Inoltre, ci sono stati brogli durante la raccolta delle firme. Le forze di maggioranza hanno dato vita a una vera e propria tirannia parlamentare, liquidando il pluralismo e lo stato di diritto». Gli ultimi sondaggi lasciano poco spazio ai ghiribizzi fantapolitici: l’opposizione è data a meno del 20%, la maggioranza dovrebbe racimolare agevolmente oltre la metà dei voti. 3,5 miliardi di $ LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 Personaggio PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK «R accontare le storie delle persone prese in mezzo alle guerre. Questa era la sua motivazione. Sapeva di avere una voce, grazie alla macchina fotografica, e sentiva il dovere di usarla per il loro bene». Fatica a comporre l’emozione, John Daniszewski, e si capisce. Lui è il vice president and senior managing editor for international news dell’Associated Press: in pratica il capo di Anja Niedringhaus. Da quasi quindici anni la mandava in giro, nei luoghi più pericolosi del mondo: «Fu tra le prime embedded in Afghanistan, ma era la persona più responsabile che conoscessi: pesava con grande cautela rischi e vantaggi delle opportunità professionali. Che a morire sia stata proprio lei, uccisa da un poliziotto che avrebbe dovuto proteggerla, è davvero assurdo». Anja era nata in Germania 48 anni fa, e si era appassionata alla fotografia quando era all’università. Aveva documentato la caduta del Muro di Berlino, e così si era guadagnata un posto nella European Pressphoto Agency. Primo grande servizio: i mondiali di calcio del 1990 in Italia, perché la sua seconda passione era proprio lo sport. Alla Ap ci era arriva nel 2002, subito dopo gli attentati dell’11 settembre. Destinata alla sede di Ginevra da dove partiva per il fronte, spesso con la collega Kathy Gannon, rimasta ferita nell’attacco di ieri. Il fotografo italiano Franco Pagetti, che allora lavorava per «Time», l’aveva conosciuta in Iraq: «Facemmo insieme la prima grande battaglia di Fallujah, la città che dopo la caduta di Baghdad era finita nelle mani di Al . Estero .15 Passione Coraggio Anja Niedringhaus, nata nel 1965 nel NordRenoWestfalia, aveva cominciato «coprendo» la caduta del Muro di Berlino nel 1989. Aveva lavorato per il «Goettinger Tageblatt» e poi per l’agenzia European Pressphoto Un bosniaco-musulmano con il figlio ferito a Goradze. Negli Anni Novanta Niedringhaus ha seguito la guerra civile jugoslava. Poi Afghanistan, Iraq, Libia, Siria Nel 2005 ha vinto il Pullitzer for Breaking News Photography Afghanistan, uccisa la fotografa dell’immagine simbolo di Nassiriya La tedesca Anja Niedringhaus da 25 anni raccontava tutte le guerre Vigilia di voto insanguinata in Afghanistan. Ieri una fotografa tedesca e premio Pulitzer, Anja Niedringhaus, è stata uccisa e una giornalista canadese, Katthy Gannon, è rimasta gravemente ferita durante un attacco a colpi di arma da fuoco a Khost, al confine con il Pakistan. Le due donne, da anni inviate dell’agenzia di stampa Usa «Associated Press», 25 uccisi I giornalisti che hanno perso la vita in Afghanistan dall’inizio della guerra nel 2001 sono state aggredite da un comandante della polizia mentre stavano visitando l’ufficio del governatore del distretto di Tanai. Il killer è stato poi arrestato. Un agguato che getta ulteriore tensione sulle elezioni presidenziali di oggi, dopo che i taleban hanno minacciato di insanguinare il Paese con omicidi e attentati. «MORTE ASSURDA» Il suo capo all’Ap: «Era prudente e coraggiosa. Uccisa dall’agente afghano che dove proteggerla» Qaeda. Giravamo con i marines, che andavano a cercare i nemici da arrestare o ammazzare casa per casa. Era una situazione terribile, eppure lei aveva sempre il sorriso sul volto. Non ci potevamo lavare molto, e ricordo che scherzava spesso sulla messa in piega dei suoi capelli». Non era una irresponsabile, però: «Toglietevi dalla testa questa idea dei fotografi che vanno in cerca del pericolo. Andava a testimoniare la realtà, non a mettersi nei guai. E lo faceva con una enorme generosità, quasi inusuale per chi fa il nostro mestiere. Aveva dietro la macchina della Ap, e la metteva al servizio di tutti, che facevano riferimento a lei per avere consigli. Non era gelosa, e se vedeva un bel soggetto per una foto avvertiva i colleghi». Anche la voce di Pagetti si spezza, a ricordarla: «Fotografavamo insieme i vivi, e i morti, ma non credo di aver mai pensato che un giorno qualcuno avrebbe dovuto ritrarre il suo corpo senza vita». Daniszewski la vedeva ogni anno al forum di Davos: «Era sempre la prima ad arrivare e l’ultima ad andarsene, ma si annoiava. Scherzava e rideva per i formalismi di quell’appuntamento, che non capiva, e alla fine non vedeva l’ora di tornare in quella che per lei era la realtà. Qualche anno fa fu ferita in Afghanistan, e le dicemmo che forse era il caso di rientrare e rinunciare a quel genere di incarichi. Lei rispose con grande calma che non ci pensava nemmeno. Dare voce alla gente intrappolata nei conflitti era la sua missione, e si sentiva libera solo quando poteva viaggiare e andare in quelle situazioni terribili». A casa, in Germania, l’aspettavano la madre, due sorelle, una zia e i nipoti. Eppure, quando finalmente tornava da loro a giocare, si sentiva sempre in colpa. Lo aveva ammesso lei stessa, durante una recente mostra delle sue fotografie a Berlino: «Certe volte mi sento male, perché io posso sempre abbandonare il conflitto e tornare a casa, dalla mia famiglia, dove non c’è guerra». ANJA NIEDRINGHAUS/AP Mattia Piras fotografato da Anja Niedringhaus a Nassiriya il 12 novembre 2003, davanti alla base italiana sventrata da un camion-bomba Intervista NICOLA PINNA CAGLIARI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA M ezz’ora dopo l’esplosione, però, era già lì, di fronte alla Base Maestrale. L’immagine simbolo della strage è la sua: il soldato impietrito dal dolore, fermo davanti alla voragine lasciata dal tritolo, quello che tiene il fucile e si regge la testa con la mano, era un ragazzino di Cagliari: allora aveva 23 anni e già tre missioni all’estero alle spalle. Ora Piras è papà di una bella bimba, vive sempre in Sardegna, continua a indossare la divisa del 151° Reggimento della Brigata Sassari, ma stavolta non è partito in Afghanistan con i «dimonios». Anja Niedringhaus l’aveva “In un attimo ha colto la mia disperazione Avrei voluto rivederla” Piras, il soldato del suo scatto più celebre conosciuta quel giorno: giusto una stretta di mano perché di fronte a 19 morti nessuno aveva voglia di chiacchierare. «L’avevo accompagnata io davanti alla base: era la prima volta che la incontravo ma il suo nome mi è rimasto impresso. Da quel giorno è entrata a far parte della mia vita». Vi siete rivisti o almeno sentiti? «Purtroppo no, mi avrebbe fatto molto piacere. Avrei voluto chiederle come le è venuto in mente di fare quello scatto, cosa l’ha colpita in quel momento. Mi sarebbe piaciuto farmi raccontare quello che ha visto davanti alla base devastata: con uno scatto è riuscita a spiegarsi bene, ma avrei voluto sentire anche le sue parole». Era davvero un gesto di disperazione quello rappresentato nella foto? «Qualcuno ha sostenuto che mi stavo semplicemente sistemando l’elmetto, ma non è vero. La fotografa ha colto un attimo di sconforto vero e terribile. L’espressione degli occhi lo dimostra. Di certo, non mi sono messo in posa. In quel momento la mia mente era rivolta ai colleghi che hanno perso la vita: il tenente Massimo Ficuciello e il maresciallo Silvio Olla erano insieme a una troupe televisiva e al posto loro potevo esserci io. Erano tutti miei compagni, anche Alessandro Mereu e Federico Boi che sono rimasti feriti: facevamo parte dell’ufficio Pubblica informazione della Sassari. Io sono rimasto in ufficio e dopo l’attentato ho accompagnato i giornalisti sul luogo della strage». Si era reso conto di essere «spiato» in un momento di disperazione? «L’ho scoperto il giorno dopo. In quel momento partivano flash da tutte le parti e davanti alla base c’erano decine di militari, chissà perché quella fotoreporter ha notato proprio me. Gliel’avrei voluto chiedere». Comunque non ha scelto a caso, ma uno dei colleghi delle vittime. «Infatti, con quella foto è riuscita a raccontare anche il nostro dolore. C’era tutto in quello scatto: il fumo, le macerie e la devastazione e ma anche i nostri sentimenti. Il mio sguardo li racconta bene». In quanti giornali è comparsa quella foto? «Quando sono tornato in Sardegna, subito dopo la missione, mia madre mi ha fatto trovare i ritagli di quotidiani e riviste pubblicate in quel periodo: erano almeno quaranta. In dieci anni l’ho vista davvero dappertutto. Ha accompagnato quasi tutti i giorni della mia vita». 16 .Estero STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 Da Blair a Karzai i leader del mondo nei quadri di Bush L’ex presidente inaugura la sua mostra a Dallas Personaggio FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK o dedicato molto tempo alla diplomazia personale e ai rapporti di amicizia con i leader». In questa frase è racchiuso il senso della mostra di ritratti «celebri» che porta la firma «W», ovvero George W. Bush, tra i presidenti più controversi della storia degli Stati Uniti, ma anche colui che ne ha segnato il corso contemporaneo. L'ex inquilino della Casa Bianca veste i panni dell'artista esponendo una collezione di 24 ritratti di leader del recente passato e del presente. «The art of leadership: A President's personal diplomacy» è l’esposizione che viene inaugurata oggi al «George W. Bush Presidential Center», sede della Bush Library di Dallas. Molti di loro sono amici come come l'ex premier britannico Tony Blair, l'alleato di ferro che nonostante le differenze ideologiche ha seguito Bush nelle grandi missioni «H Nella sua casa, tra le sue cose e con il nostro affetto a 85 anni è serenamente mancata Maria Teresa Alberti ved. Martinetti Lo annunciano Cesare con Pietro, Francesca con la piccola Ada. Funerali oggi 5 aprile in Torino nella parrocchia di San Massimo alle ore 14. – Torino, 4 aprile 2014 Silvia con Nedda, Anna e Lisa ricorda Maria Teresa e abbraccia Cesare e Pietro. – Torino, 4 aprile 2014 Cara MARIA TERESA ci mancherai, Marita e Romano. Il Presidente, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, il Direttore Generale, i Dirigenti e i dipendenti tutti dell’Editrice La Stampa S.p.A. partecipano al dolore di Cesare Martinetti per la scomparsa della madre Maria Teresa Alberti ved. Martinetti – Torino, 4 aprile 2014 La Direzione e la Redazione de La Stampa prendono parte al dolore di Cesare Martinetti per la perdita della madre Maria Teresa Alberti ved. Martinetti – Torino, 4 aprile 2014 Mario e Caterina abbracciano con molto affetto Cesare e la sua famiglia per la perdita della mamma MARIA TERESA. Francesco, Luca e Massimo abbracciano Cesare con affetto e sono vicini a lui e ai suoi cari in questo triste momento. Livia, Barbara, Laura sono vicine a Cesare con affetto. Gli amici di Cultura e Tuttolibri sono vicini a Cesare: Maurizio Assalto Bruno Ventavoli Rocco Moliterni Mario Baudino Marina Carpini Claudio Gallo Bruno Quaranta del decennio scorso, compresa l'offensiva contro Saddam Hussein. Con fare sobrio e determinato è stato ritratto «con tutto l'affetto che nutro nei suoi confronti, in maniera che la gente lo ricordasse come uomo della risolutezza». Ci sono gli altri amici di «W», come il giapopnese Junichiro Koizumi , la cancelliera tedesca Angela Merkel, l'australiano John Howard, e Nicolas Sarkozy. E il Dalai Lama, un uomo per il quale l'ex presidente ha nutrito un'ammirazione speciale: «L'ho voluto raffigurare nella maniera più dolce possibile». Ci sono i leader dalla relazioni controverse, Hamid Karzai con abiti tradizionali e fare guardingo come se si guardasse le spalle dai taleban, o forse dagli americani. E ancora Jiang Zemin, Pervez Musharraf, il re Abdullah, e il premier Silvio Berlusconi (con una abbronzatura spiccata). LA MOGLIE LAURA «La Stampa» aderisce alla campagna di Wan-Ifra Ogni giorno fino al 3 maggio, il World Press Freedom Day, vi racconteremo la storia di un giornalista imprigionato Fusun Erdogan - Turchia L’8 settembre del 2006 Fusun Erdogan, giornalista di «Özgür Radyo» e critica del governo, viene arrestata senza sapere il perché a Izmir. Due anni dopo scopre che l’accusano di far parte del Partito comunista marxistaleninista (fuorilegge). Nel novembre del 2013 è condannata all’ergastolo. «Il motivo del mio arresto? – scrive dalla prigione – La polizia vuole intimidire i media democratici». George W in tv alla figlia Barbara: ho ritratto i potenti ma mai dipingerò tua madre Padre e figlio Ogni ritratto è corredato da commenti dell’autore Il più apprezzato Tony Blair, definito «l’uomo della risolutezza» Amici e colleghi sono vicini alla famiglia: Marco Accossato Domenico Agasso Flavia Amabile Antonella Amapane Renato Ambiel Maria Paola Arbeia Gianni Armand Pilon Giorgio Ballario Alessandro Ballesio Alessandro Barbera Mauro Barbero Marco Bardazzi Riccardo Barenghi Paolo Baroni Gabriele Beccaria Roberto Bellato Pietro Benacchio Carlo Bertini Alessandro Bianco Piero Bianco Piero Bianucci Luca Bilardo Guido Boffo Carlo Bologna Luciano Borghesan Davide Boretti Mario Bosonetto Giuseppe Bottero Michele Brambilla Marco Bresolin Paolo Brusorio Mimmo Càndito Fulvia Caprara Laura Carassai Gabriella Carluccio Claudia Carucci Michela Casale Alloa Marina Cassi Marco Castelnuovo Daniele Cavalla Giovanni Cerruti Andrea Chatrian Sandro Chiaramonti Teodoro Chiarelli Cristiano Chiavegato Paolo Colonnello Alessandra Comazzi Roberto Condio Simonetta Conti Carlo Francesco Conti Flavio Corazza Dario Corradino Barbara Cottavoz Franco Cottini Daniela Cotto Luca Dondoni Giovanna Favro Claudia Ferrero Luca Ferrua Roberto Fiori Luca Fornovo Ivan Fossati Silvia Francia Amedea Franco Silvia Garbarino Luciano Genta Federico Geremicca Gianni Giacomino Franco Giubilei Roberto Gonella Carlo Grande Francesco Grignetti Osvaldo Guerrieri Jacopo Iacoboni Francesco La Licata Amedeo La Mattina Luigi La Spina Claudio Laugeri Fulvio Lavina Stefano Lepri Davide Lessi Elena Lisa Grazia Longo Glauco Maggi Andrea Malaguti Stefano Mancini Antonella Mariotti Gianpaolo Marro Maria Teresa Martinengo Enrico Martinet Fabio Martini Gabriele Martini Roberta Martini Gianni Martini Raffaello Masci Tonia Mastrobuoni Paolo Mastrolilli Cristina Meneghini Beppe Minello Emanuela Minucci Angelo Mistrangelo Maurizio Molinari Alessandro Mondo Giancarla Moreo Barbara Morra Francesco Moscatelli Piero Negri Scaglione Marco Neirotti Massimiliano Nerozzi Massimo Numa Irene Opezzo Francesca Paci Fiorenzo Panero Gianluca Paolucci Paride Pasquino Massimiliano Peggio Mauro Pianta Marco Piatti Alessandra Pieracci Tiziana Platzer Lodovico Poletto Fabio Pozzo Gloria Pozzo Gianfranco Quaglia Domenico Quirico Marco Raffa Carla Reschia Sara Ricotta Voza Renato Rizzo Renato Romanelli Patrizio Romano Andrea Rossi Bruno Rufilli Vittorio Sabadin Egle Santolini Paola Scola Stefano Sergi Raffaella Silipo Alberto Sinigaglia Alberto Simoni Un capitolo a parte lo merita Vladimir Putin, il «frienemy» del Cremlino (amiconemico), sguardo di ghiaccio, calcolatore minaccioso, oggi (con la Crimea) come ieri (con la Georgia). «Ho scelto leader cercando di catturarne lo spirito», dice Bush alla figlia Jenna, giornalista di «Nbc» che lo ha intervistato davanti ai ritratti del papà e del nonno George H W. Un percorso quello di Bush pittore maturato nel corso degli ultimi anni, da quando uno storico di Yale gli consigliò la lettura dell'opera di Winston Churchill: «Painting as pastime». E la First Lady, Laura? «Un consiglio a tutti - chiosa l'ex presidente -. Mai fare un ritratto della propria moglie». Marco Sodano Francesco Spini Giordano Stabile Lorenzo Tanaceto Maurizio Ternavasio Guido Tiberga Andrea Tornielli Sergio Trombetta Maurizio Tropeano Maria Valabrega Marinella Venegoni Niccolò Zancan Raphael Zanotti Marco Zatterin Giulia Zonca Un abbraccio affettuoso a Cesare, Pietro e la piccola Ada per la perdita di Maria Teresa Martinetti Anna, Cynthia, Francesca e Gianni. – Torino, 5 aprile 2014 Carolina, Monica, Bruno e tutto lo Studio Mailander sono vicini a Cesare, Pietro e famiglia in questo triste momento. E’ mancata Sesta Pagni ved. Migliasso di anni 93 La piangono la iglia Angela con Carlo, cognata e nipoti, tutti i parenti, amiche ed amici che le hanno voluto bene. Un grazie particolare a Lucia e Lilia per le cure e la tenerezza con cui l’hanno circondata in questi anni. Un ringraziamento sentito ai medici ed a tutto il personale della R.S.A. di via Botticelli 130 di Torino per le attenzioni e le cure prestatele. La camera ardente allestita presso la stessa RSA osserva il seguente orario: mattino 10 - 12, pomeriggio 16 - 18. I Funerali si svolgeranno lunedì 7 aprile alle ore 10 presso la parrocchia Maria Regina della Pace, corso Giulio Cesare 80, Torino. Cerimonia di commiato alle ore 11,10 presso il Tempio della Cremazione di Torino, corso Novara 137. – Torino, 3 aprile 2014 O.F. Astra - tel. 011.280901 Liliana Pittarello e Riccardo Bedrone sono vicini ad Angela e Carlo. Pia e Giuliano, Silvana e Angelo partecipano con molto affetto al dolore di Angela e Carlo. SENTENZA ESEMPLARE A MUMBAI India, stuprarono reporter tre condannati al patibolo Con una sentenza «esemplare», un tribunale di Mumbai ha condannato a morte tre uomini per aver stuprato a turno una fotoreporter di 23 anni che stava realizzando un servizio su edifici industriali dismessi della megalopoli indiana. I tre, un mese prima, avevano violentato un’altra ragazza sorpresa nella stessa zona e in quanto recidivi sono stati puniti con la nuova norma approvata dopo lo stupro E’ mancato all’affetto dei suoi cari CAVALIERE DEL LAVORO Giuseppe Gandin Dirigente Comau anni 91 Ne danno il triste annuncio la moglie Elvira, il iglio Aldo con Wally, il nipote Luca, parenti tutti. Funerali sabato 5 aprile 2014 alle ore 14,30 parrocchia Ascensione del Signore, via Bonfante 3, Torino partendo alle ore 14 dall’ospedale di Rivoli. Il caro Giuseppe proseguirà per il Cimitero di Rivalta di Torino. – Rivoli, 3 aprile 2014 O.F. Aba - tel. 011.9003437 E’ mancata all’affetto dei suoi cari Vittorina Goria ved. Sesia anni 99 Funerali sabato 5 aprile 2014 ore 14 presso parrocchia Sant’Ermenegildo, corso Telesio 98, Torino. La cara salma proseguirà per il Cimitero del Comune di Tigliole (AT). – Torino, 4 aprile 2014 O.F. San Pietro - tel. 011.4152455 E’ mancato all’amore della sua famiglia il dott. Renato Gugliermina mortale di una studentessa su un autobus di New Delhi e che prevede la pena di morte. La violenza di Mumbai era avvenuto nell’agosto del 2013 nell’ex cotonificio Shakti Mills, dove la giornalista si era recata al tramonto insieme a un collega per scattare foto per un settimanale. Anche quattro stupratori della studentessa di New Delhi sono stati condannati al patibolo lo scorso settembre. [E. ST.] E’ mancata all’affetto dei suoi cari Maria Ida Nicolotti Grosso Dama di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta di anni 74 Ne danno il doloroso annuncio il marito Renato la iglia Silvia con Fabrizia, cugini e parenti tutti. Funerali in Torino lunedì 7 aprile alle ore 10,30 parrocchia Gesù Nazzareno, Ivrea 14,30 parrocchia San Lorenzo. La Veglia di Preghiera a Torino alle ore 19, Ivrea ore 20,30. – Torino, 5 aprile 2014 La Fondazione Piemonte dal Vivo con il suo Consiglio d’Amministrazione, il Collegio Revisori e i dipendenti tutti, partecipano al lutto della famiglia Mesturino per la scomparsa della cara Germana Erba – Torino, 3 aprile 2014 Fondazione TPE ricorda Germana Erba e si stringe nel dolore al marito, alle iglie e alla grande famiglia di Torino Spettacoli e della Fondazione Teatro Nuovo. – Torino, 4 aprile 2014 Il tuo entusiasmo e la tua energia vivranno per sempre. Con affetto grande Daniela Chianini e il Dam. Lo annunciano la moglie Anna Maria, il iglio Luca con Cristina, Mattia e Gaia, la iglia Serena con Andrea, Claudio e Fabrizio. Un sentito ringraziamento al dott. Francesco Torta per la sua disponibilità e le tempestive, competenti e premurose cure prestate. – Chieri, 4 aprile 2014 Presidente, Consiglio d’Amministrazione, Sovrintendente e tutti i dipendenti del Teatro Regio si uniscono al cordoglio della famiglia per la scomparsa di Giorgio Angelo sono vicini ad Annamaria. ricordando il suo straordinario impegno professionale nel mondo della cultura e dello spettacolo a Torino e in Piemonte. – Torino, 4 aprile 2014 Gino ed Elvi Ferrarese, Franco e Silvia Marianelli, Fausto e Piera Marchionni, Franca Monacelli, con le loro famiglie, sono vicini a Anna Maria, Luca e Serena e ricordano con affetto RENATO, l’amico di una vita. Sono vicini alla carissima Anna Maria a Luca e Serena gli amici di sempre: Silvana e Renzo Borgaro Silvana Burlando Luigi Lorenzin Margarita e Carlo Masucci Mariella e Luigi Tabasso Marisa e Giancarlo Toselli Germana Erba Roberto Vergnano e lo staff dello studio Vergnano partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa di Germana Erba – Torino, 4 aprile 2014 Geppy Gleijeses con Lorenzo, Ludovica e tutto il teatro Quirino, con immenso dolore, partecipano alla sofferenza di Gian Mesturino e delle adorate iglie per la scomprasa di Germana Erba Mesturino – Crotone, 5 aprile 2014 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 Cronache .17 . 9 il caso Regioni ROBERTO GIOVANNINI ROMA Le corse tagliate toccano Toscana, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Liguria, Umbria e Campania Q uali treni verranno soppressi? Non si può sapere. Quanti passeggeri li utilizzavano, erano davvero vuoti? Segreto aziendale. Chi preferisce viaggiare su treni più lenti ma meno costosi può ancora sperare? Forse. E del resto, persino la notizia della imminente soppressione da parte di Ferrovie dello Stato di 10 treni Intercity che servono nove Regioni (Toscana, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Liguria, Umbria e Campania) è stata resa nota solo grazie alla risposta a un’interpellanza parlamentare del sottosegretario ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro. Che ha spiegato come Trenitalia abbia «comunicato al Ministero dei trasporti la sua intenzione di sospendere l’effettuazione in regime di mercato», cioè senza sovvenzioni pubbliche, di altri dieci Intercity. Come noto, ormai da anni Fs opera in tre settori molto diversi: quello «di mercato», ovvero le «Frecce», che costituiscono il segmento a più al- cambio di un contributo (243 to valore e redditività. Il tra- milioni l’anno scorso, ma Fs desporto regionale, che Fs effet- ve metterci anche del suo). Nel tua per conto delle Regioni, contratto di servizio in vigore si prevede l’obbligo che pagano il servizio e che ULTIMI MESI per Ferrovie di camminare potrebbero afSenza l’intervento far giornalmente 86 fidarlo (in teopubblico la misura collegamenti con ria) ad altri scatterà il 10 giugno treni di categoria operatori. Il coIntercity, 24 Tresiddetto «servizio universale», che lo Stato fa ni Notte e 10 bus. Collegamenti svolgere all’azienda guidata che evidentemente lo Stato (e da Mauro Moretti attraverso l’azionista Tesoro) vuole, e fiun contratto di servizio in nanzia. Fino a giugno c’erano alpino Lo piangono la moglie Mirta, i igli Carlo ed Anna e famiglie, parenti tutti. Funerali sabato 5 alle ore 15 nel Duomo di Chivasso. – Chivasso, 4 aprile 2014 O.F. Besso dal 1848 - Chivasso Il Presidente Michelangelo Rivoira, il Consiglio Direttivo ed i soci del Rotary Club Saluzzo si uniscono al dolore del loro amico, socio e past president Francesco Manna per la scomparsa dell’amata Nicoletta Morello Manna Poco remunerativi Secondo Trenitalia gli Intercity tagliati hanno un esercizio in perdita SIMONA GRANATI/ BUENAVISTA L’annuncio del governo, ma è mistero sulle tratte cancellate Domenico e Mariolina Girello abbracciano con affetto Chichi e i suoi igli per la scomparsa della cara Nicoletta – Saluzzo, 4 aprile 2014 Cesare, Antonella, Chiaretta, Fulvio e tutta la famiglia Astesana sono affettuosamente vicini a Chichi, Alessandro e Margherita. Ti salutiamo: NICOLETTA. La C.O.I.R.A.G. Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi, partecipa con dolore alla perdita di Anna Maria Traveni indimenticabile maestra per tutti noi. Il Presidente Marco Longo. – Milano, 4 aprile 2014 L’Associazione APRAGIP partecipa al lutto della famiglia di Anna Maria Traveni – Torino, 5 aprile 2014 Cara ANNA MARIA rimarrai sempre nei nostri cuori. Nadia, Hartmut. RINGRAZIAMENTI anche altri 10 treni Intercity giornalieri - pare sulle linee Salerno-Torino, Salerno-Genova, Salerno-Trieste - che però Fs gestiva nel settore «di mercato». Oggi l’azienda scopre che però su queste tratte ci perde soldi. Delle due l’una: o lo Stato le mette nel «servizio universale» (e paga), oppure dal 10 giugno si chiude. Siccome Fs è una Spa che deve guadagnare, alternative non ci sono. Agli utenti che amavano il lento Intercity, per decenni il simbolo dell’Italia in viaggio, non resta che pagare di più per prendere le pur velocissime Frecce. Che però non fermano certo in tutte le stazioni servite dall’Ic, tipicamente le grandi città. Le associazioni dei consumatori protestano con veemenza. Il sottosegretario Del Basso De Caro dice che è stato «attivato un tavolo di confronto con le singole Regioni interessate e Trenitalia». Certo è che Ferrovie è uno strano animale: quando vuole, è un’azienda privata mossa dall’esigenza di profitto, e fa di tutto per spingere la clientela sui treni dove guadagna. Quando invece le conviene - per esempio quando fa di tutto per frenare la concorrenza, sulle «tratte d’oro» o sul trasporto regionale, allora è «molto pubblica». Ma il treno, molti si chiedono, non è un servizio fondamentale? Per consentire ai cittadini che vogliono andare in città che non sono servite dalle «Frecce», bisognerà creare una «Ferrovie dello Stato bis»? CHIETI, LA REQUISITORIA DEL PM SUI RIFIUTI TOSSICI SEPPELLITI NELLA DISCARICA DI BUSSI Veleni Montedison, inquinati anche i pesci Negli scampi tracce di mercurio superiori 17 volte rispetto alla media I prelievi I carabinieri prelevano campioni di terra: i veleni hanno inquinato anche le falde acquifere fin dagli anni 70 GRAZIA LONGO CHIETI formale da un contatto con l’Asl che i pozzi dell’acqua potabile a valle a due chilometri sono inquinati». Di qui l’invito a prendere provvedimenti «per evitare di incorre in procedimenti per avvelenamento delle acque». Che è di fatto quello che sta avvenendo. Da una lettera interna all’industria si copre poi che «la stessa Montedison segnalava che l’acidità delle scorie avrebbe potuto sciogliere i cassoni di cemento utilizzati per seppellire i rifiuti industriali nella discarica abusiva di Tremonti». E come non bastasse, è stata esibita un’altra lettera, inviata nel 1972 dal Comune Giovanni Randone (Nino) – Saluzzo, 4 aprile 2014 “Intercity troppo costosi” Trenitalia ne taglia dieci Verità inquietanti al processo dei veleni della maxi discarica Montedison di Bussi, in Val Pescara. E nel frattempo emerge, da una ricerca universitaria, l’allarme per un rischio alimentare: gli scampi del Medio Adriatico, a 40 miglia della costa di Pescara, hanno una concentrazione di Mercurio fino a 17 volte superiori alla norma. La requisitoria, ieri nella Corte D’Assise di Chieti, dei pm Annarita Mantini e Giuseppe Bellelli è rafforzata da lettere e documenti recuperati proprio negli uffici dell’industria il dito contro il colosso chimico. Quattro le circostanze svelate dai pm davanti al presidente della Corte Geremia Spiniello. La più sconvolgente, al di là «della tonnellata di veleni residui al giorno che fino agli Anni ’60 il sito industriale ha sversato nel fiume Tirino», riguarda la consapevolezza dei 19 imputati sull’inquinamento dei pozzi dell’acqua potabile. C’è infatti la relazione di una ditta esterna, la Praoil, contatta per una consulenza che già nel ’92 segnalava di «aver appreso in via in- E’ mancato A SIRACUSA Reati ambientali, sequestrata parte dell’azienda dei Prestigiacomo Parte dello stabilimento della Vad, azienda siracusana della famiglia Prestigiacomo, è stata sequestrata per verificare eventuali reati di tipo ambientale. Il legale dell’azienda ha parlato di controlli di routine, sottolineando il fatto che non vi sono indagati. 1 Stefania Prestigiacomo della città di Pescara, a firma dell’assessore Giovanni Contratti, ai vertici della Montedison per chiedere di rimuovere i rifiuti tossici interrati nel sito perché costituivano un pericolo di inquinamento concreto per le falde acquifere dell’acquedotto Giardino che forniva l’acqua potabile a tutta la Val Pescara. Insomma più si va avanti e peggio è. I 19 imputati - che hanno illustri avvocati come l’ex ministro Paola Severino o il professore di Pisa Tullio Padovani hanno assistito con attenzione alla proiezione delle slide con cui i pm illustravano la loro accusa. «Siamo di fronte a un primato italiano in negativo su tutta Europa - stigmatizza Augusto De Sanctis del Forum delle Acque dell’Abruzzo -. Occorre al più presto una bonifica. Ma quando arriveranno i 600 milioni di euro necessari?». Lo ribadisce l’avvocato Gaetano Di Tommaso, parte civile dell’associazione consumatori Codici che aggiunge: «La requisitoria dei sostituti inchioda la Montedison alle sue responsabilità». E Il professor Michel Amorena, ordinario all’Università di Teramo rivela una ricerca del 2009 «sugli scampi inquinati e pericolosi per la salute dei bambini e delle donne in gravidanza. La massiccia dose di mercurio, superiore addirittura a quella di Grado, può causare problemi neurologici. Finora nessuno ha mai accolto la nostra richiesta di screening e di mappatura dell’area a rischio». Grazie di cuore a tutti per l’affetto e la stima dimostrati a Germana Erba Grazie per il sostegno che vorrete dare alla missione Cute Project in Benin dedicata a Germana Erba (settembre 2014). – Torino, 4 aprile 2014 I familiari ringraziano coloro che hanno condiviso e partecipato al grande dolore per la perdita dell’amato Aurelio Mondino Nel ricordare la sua generosità ininita verso il prossimo comunichiamo la possibilità di devolvere un’offerta per i bambini dell’Africa dell’ospedale dell’Associazione Africa Giovane: coordinate bancarie IBAN IT6710306910206100000016077 Intesa San Paolo agenzia 1, via Roma 21 Cuneo, causale: in memoria di Mondino Aurelio. Un caro ringraziamento va al dott. Francesco Meineri ed al dott. Franco Ottenga di Cuneo. Inine ringraziamo vivamente tutti coloro che hanno inviato e ci invieranno testimonianze scritte che saranno conservate preziosamente. Le Sante Messe saranno celebrate nella cappella di San Tomaso, via Statuto n. 14, di Settima sabato 5 aprile alle 18,30 e di Trigesima domenica 27 aprile alle 18,30. – Cuneo, 4 aprile 2014 ANNIVERSARI 1994 5 APRILE 2014 Pino Bertolino In questi anni sei sempre stato con noi. Nelly e Andrea. 1964 2014 Maria Brosio ved. Gariglio I familiari la ricordano. Il tuo annuncio su senza recarti allo sportello. Telefona allo 011-6665280 011-6548711 Basteranno pochi minuti per dettare il testo che desideri pubblicare Servizio riservato ai privati Pagamento solo con carta di credito Orari: dal lunedì al venerdì 9.30 - 20.00 sabato 17.00 - 20.00 domenica e festivi 18.00 - 20.00 Si pregano gli utenti del servizio telefonico di tenere pronto un documento di identiicazione per poter dettare gli estremi all’operatore (Art. 119 T.U.L.PS.) 18 .Cronache STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 Le accuse Luigi Faccia, che nel 1997 non faceva parte del commando che fece un blitz a Venezia, risponde di associazione con finalità di terrorismo ed eversione Nella foto il Tribunale di Padova, dove è stato ascoltato Flavio Contin, l’uomo che nascondeva il «tanko» FOTOGRAMMA PADOVA, L’INTERROGATORIO DI GARANZIA PER GLI INDIPENDENTISTI VENETI Il secessionista al gip: “Mi dichiaro prigioniero di guerra” Luigi Faccia, in carcere, sceglie la linea del silenzio Un altro arrestato ha iniziato lo sciopero della fame ANNA SANDRI PADOVA Lui che meno di un anno fa diceva«contro la volontà del nostro popolo siamo finiti nelle braccia di paesi stranieri, ultima in ordine di tempo l’Italia», dal carcere oggi si dichiara prigioniero di guerra. Prigioniero di un paese straniero, dunque, e di guerra perché alla guerra si era pronti ad andare con il tanko, capace di sparare si dice, camuffato in un capannone di Casale di Scodosia in attesa della grande uscita, in attesa di «ripartire dal 1797» per «ridare al Veneto l’indipendenza». Obiettivo, Venezia che è sotto gli occhi di tutto il mondo, ma questa volta non piazza San Marco, piuttosto Palazzo Labia, sede regionale della Rai. Luigi Faccia, che era tra gli organizzatori Serenissimi nel 1997 e che è in prima linea oggi nel nuovo capitolo dei secessionisti ve- neti, tace davanti al Gip eppure in passato è stato molto chiaro, nelle sue dichiarazioni. Adesso, dal carcere di Padova, tace orgoglioso: al Gip non risponde e si dichiara «prigioniero di guerra». Le accuse sono pesantissime: associazione con finalità di terrorismo ed eversione. Faccia non lascia un varco per la mediazione: quando gli viene chiesto BARLETTA, VIOLENZE IN UN ASILO COMUNALE Maltrattava i bimbi, arrestata maestra 1 Strattoni, bimbi scaraventati verso le sedie, minacce di puni- zioni fisiche con corpi contundenti: tutto filmato e registrato di nascosto per tre giorni in un asilo comunale di Bisceglie. La maestra, 60 anni, di origini calabresi, è stata arrestata ieri dai carabinieri. di declinare le generalità, dichiara nazionalità «veneta». E’ lo stesso che fino all’altro giorno vedeva nell’Italia un paese straniero, e vedeva come unico possibile orizzonte la difesa fino all’estremo delle «plurimillerie storia, cultura e tradizione veneta». Davanti al Gip si è avvalso della facoltà di non rispondere; l’unica cosa che ha detto, è servita a chiarire, e anzi a confermare, il suo ruolo nell’Alleanza del tanko: «Come responsabile del Veneto Fronte di Liberazione, servitore della Veneta Serenissima Repubblica mi dichiaro prigioniero di guerra». Era lui, d’altra parte, quello che nelle intercettazioni diceva: «Noi non siamo qua a giocare, noi stiamo rischiando il tutto per tutto perché se vogliamo giocare possiamo andare avanti all’infinito». Faccia non faceva parte del commando che nella notte fra l’8 e il 9 maggio del ’97 era salito sul campanile di San Marco; era stato comunque identificato come uno degli organizzatori dell’operazione; già allora, si definiva Presidente del Veneto Serenissimo Governo ed era stato condannato a oltre quattro anni di reclusione. Faccia non è l’unico ad aver scelto la linea del silenzio. In Tribunale a Padova molto poco ha parlato l’ultrasettantenne Flavio Contin (l’uomo che materialmente nascondeva il tanko); silenzio anche dai detenuti nel carcere di Verona. Parla, ma poco e e solo per sottolineare che molte delle contestazioni che gli vengono mosse riguardano aspetti che Oggi Franco Rocchetta, presunto ideologo del gruppo, sarà ascoltato dal magistrato gli sono del tutto sconosciuti, Lucio Chiavegato, considerato personaggio chiave dell’inchiesta: non si è dichiarato prigioniero di guerra - anzi, ha sostenuto di non frequentare da oltre un anno le persone che sono state arrestate assieme a lui, e di non aver mai saputo nulla del tanko -, ma ha fatto sapere di avere già iniziato lo sciopero della fame, con intenzione di portarlo alle estreme conseguenze fino a quando non sarà liberato. Oggi sarà sentito dal magistrato il presunto ideologo dei secessionisti, Franco Rocchetta. Si sa, perché lo ha anticipato il suo legale, che parlerà e fornirà al Gip la sua verità. Divide la sua cella con detenuti stranieri. ROMA, L’ACCUSA AL PROFESSORE: VIOLATA LA LEGGE 40 Fecondazione eterologa Antinori a giudizio ROMA «Dal primo gennaio 2014, se nulla cambierà nella Legge 40 in favore della fecondazione eterologa, faremo disobbedienza civile, e praticheremo l’eterologa qui a Milano». Così si espresse Severino Antinori a un convegno internazionale nel giugno del 2013, confermando la sua contrarietà alla normativa, specie nella parte che vieta donatori esterni alla coppia. Ora il professore, 68 anni, pioniere della fecondazione assistita, dovrà affrontare un processo per aver violato la legge 40. La procura di Roma ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio del ginecologo per presunti illeciti nell’organizzazione di viaggi all’estero per ottenere gravidanze con tecniche eterologhe. Secondo quanto riferito dal legale di Antinori, Francesco Caroleo Grimaldi, il Il professor Severino Antinori professore avrebbe violato in particolare l’articolo 12, che riguarda l’uso di gameti estranei alla coppia. I pm ipotizzano l’associazione a delinquere in concorso con la figlia Monica Antinori e con il genero Fabrizio Cerusico. Nei capi d’imputazione anche la vicenda di una coppia che si rivolse ad Antinori per usare lo sperma prelevato al figlio prima che morisse di un male incurabile con l’intenzione di far rimanere incinta la madre. Il ginecologo si sarebbe fatto dare 78 mila euro dalla coppia. [R. C.] FORTE DEI MARMI, ANZIANA AGGREDITA IN CASA Imbavagliata e legata muore dopo la rapina MARIA VITTORIA GIANNOTTI FORTE DEI MARMI Le hanno imbavagliato la bocca e legato mani e piedi per poter fuggire indisturbati dopo la rapina. E l’hanno lasciata sul pavimento della cucina della sua villetta a Forte dei Marmi. Maria Luana Mariani, pensionata, 77 anni, è morta così, probabilmente a ucciderla è stato un malore provocato dalla paura per l’aggressione. Ma solo il medico legale potrà chiarire le cause della morte di questa donna, vedova da sette anni fa, che conduceva una vita appartata nella sua abitazione in una strada tranquilla, piena di villette bianche. Sul volto della donna sono state trovate alcune piccole ecchimosi, mentre sul corpo non sono stati trovati segni apparenti di violenza. È ancora, presto, però, per stabilire se i rapinatori abbiano tentato di soffocarla o l’abbiano malmenata. A trovare il corpo privo di vita dell’anziana, ieri mattina, è stata una suore del Convento delle Canossiane. Da tempo, la religiosa aveva preso l’abitudine di portare l’eucarestia alla donna e di intrattenersi insieme a lei per tenerle un po’ di compagnia. La polizia è convinta che la donna sia stata vittima di una rapina «fatta da gente senza scrupoli» spiega il questore di Lucca, Claudio Cracovia. I vicini hanno raccontato agli investigatori di aver visto due uomini, vestiti da operai, allontanarsi in fretta, in bici, dall’abitazione. Ieri mattina di buon’ora Maria Luana Mariani era uscita per andare a ritirare la pensione. Non è escluso che i due rapinatori l’abbiano seguita, convinti che avrebbero trovato del denaro. Ancora non è chiaro, comunque, se la somma sia stata effettivamente sottratta e se manchino oggetti di valore. LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 M ICHELA TAMBURRINO L’ antiquariato è tornato giovane. Muove interessi, stimola curiosità e dopo un momento di crisi del mercato, ha ripreso rotta. Segue l’onda lunga del rinnovato benessere «Torino Antiquaria, mostra mercato di alto antiquariato» che arriva al secondo anno, forte di un successo che l’anno scorso ha premiato l’idea con 10 mila visitatori e che oggi promette rinnovato interesse. Da oggi al 13 aprile nei cinquemila metri quadrati del padiglione 5 del Lingotto si raddoppia: i 65 espositori provenienti da tutta Italia porteranno i loro quadri, tappeti, mobili, porcellane, argenti, gioielli di grande pregio, un’ampia gamma di offerte particolari e di proposte per avvicinarsi al bello di questo mercato che forse soffre ancora di pregiudizi. Perché, oltre ai manufatti esclusivi da collezione, è possibile accedere a pezzi di pregio a prezzi abbordabili: non è detto che tutto ciò che è antico debba essere anche caro. Ce lo assicura un’esperta del settore, Franca Schreiber con galleria a Torino, in via della Rocca. «Per esempio, l’arte orientale che sta vivendo un momento magico anche in Italia. Le migliori performance nelle aste di Sotheby’s e Christie’s le offrono Giappone e soprattutto Cina: i cinesi hanno scoperto il loro antiquariato e lo comprano. O meglio, i mercanti occidentali, inglesi e francesi in testa, cercano l’oggetto particolare cinese e lo rivendono ai collezionisti dell’ex “Celeste Impero”. Oggetti an- 1 Alla Mole An- MAI COSÌ MODERNO COME L’ANTIQUARIATO tonelliana la mostra di abiti delle «Dive da Oscar» Del Santo PAGINA 20 TEMPO 1 Alle Giornate PA S SIO NI Europee dei Mestieri d’Arte il lusso fatto a mano De Vecchi PAGINA 21 1 Nasce «boo- kabook», primo sito di crowdfunding del libro Ricotta Voza PAG. 21 PE RS ON E Coppia di alzate In bronzo dorato al mercurio di origine francese di Claude Francois Rabiat del 1815. Antichità Alessandro Bruna MODE 1 L’energia di Roberto Bolle per la nuova campagna Eni Santolini PAG. 21 DESIGN Giocatore di polo Dinastia Tang VIII-IX secolo scultura in terracotta con policromia Dalla Collezione Schreiber addio alle rughe. Le ricette anti-age dal Cosmoprof Corbi PAGINA 20 STILE esercizidi Società .19 1 Pelle a dieta, BEAUTY 12345 34789A5 B41C25 D4EFB5 8B45 CE7782A8 FA 8E9982 A44 A28BE 34E 74BB81EAE . 1 In questa pa- gina torna «Torino Antiquaria», 65 espositori da tutta Italia da oggi al Lingotto Si apre a Torino la mostra mercato con pezzi d’esposizione e oggetti abbordabili Velocità d’automobile È di Giacomo Balla, biacca e carboncino su carta da spolvero e timbro «pugno di Boccioni» L’opera del 1913 è lo studio definitivo di «Automobile in corsa» È stata venduta all’asta di Sotheby’s a New York l’anno scorso tichi che arrivarono in Europa dal Seicento e fino al 1970. Poi più niente. Questo è l’anno del cavallo e noi abbiamo preparato una mostra a tema, ter- «Chi compra deve essere innamorato dell’oggetto ben sapendo di acquistare una cosa inutile ma bella» recotte del periodo Han, una dinastia che parte nel 200 a.C. e della dinastia Tang dell’VIII secolo d.C. Il prezzo varia, da una base di mille euro ai 5.000, ancora un buon margine d’acquisto ma sono destinate ad aumentare». Coppia di Mori (Lanvin-Polignac) Roma, prima metà del XVIII secolo, legno e bronzo dipinto lumeggiato in oro Ribalta preziosa In legno laccato nero con decorazioni a cineseria, del XVIII secolo, di manifattura lombardo veneta La Cina ha numeri esponenziali ma la sua arte piace anche agli occidentali che apprezzano le terrecotte e i paraventi con i loro motivi decorativi, luminosi, usati per l’arredamento. Oggetti che compaiono sulle riviste e che dunque aumentano il loro appeal. «Il gusto è moderno, gioioso e un paravento d’epoca non supera i 15 mila euro da una base di 2.000. Dell’arte tibetana vanno bene i bronzi». Colui che ha inventato questa Fiera, Sergio Radici, assicura che anche i dipinti dell’Ottocento faranno da collettore, tanto che si è dedicato un focus proprio a quel periodo artistico: «Quello che ci fa particolarmente piacere è che le gallerie piemontesi par- tecipino in massa assieme a quelle di tutta Italia. Inaugureremo in modo brillante con musiche del Settecento, abbiamo belle gallerie che espongono pezzi unici dell’Ottocento e anche dell’epoca presente, molto Liberty e il Novecento storico con Sironi e Balla». E anche sculture della collezione Lanvin-Polignac. Suggestioni molteplici che vanno dal mobile importante al tappeto caucasico fino dell’oggettistica, purché bella e inusuale: «Chi compra - dice Franca Schreiber - deve innamorarsi dell’oggetto perché ben conscio di acquistare una cosa inutile. Allora ne deve rimanere colpito, deve volerla con il cuore». Sedia Bugatti Legno, metallo, osso, rame, pelle Antiquario Griffa esposta nel 1902 Moda&film Per il suo nuovo film, «The Grand Budapest Hotel», il regista Wes Anderson ha chiesto a Prada di creare un esclusivo set di valigie e bauli personalizza ti per due dei protagonisti. Il film uscirà nelle sale italiane il 10 aprile. Questa è l’ultima di una serie di collaborazioni tra il regista Usa e Prada. Le valigie dovevano rispecchiare il lusso tipico degli Anni 30. I bauli dovevano essere attrezzati per contenere abiti calzature, gioielli cappelli STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 MARIA CORBI La mostra L GLI ABITI DA OSCAR DELLE DIVINE ATTRAZIONI FATALI a nuova era della cosmesi parte da una strategia combinata. Una guerra alle rughe e all’invecchiamento che deve contare molti alleati per essere vinta. Non basta dare fondo al portafogli in profumeria o in farmacia per provare l’ultima miracolosa formulazione cosmetica o cosmeceutica. Non basta affidarsi alle mani di abili massaggiatrici o di chirurgi plastici, rifugiarsi in cliniche della bellezza, o ingozzarsi di integratori. Tutto serve, ma niente è determinante da solo e soprattutto senza un’ alimentazione che contrasti i killer che accelerano il processo di invecchiamento della pelle. I nomi sono impronunciabili: metilazione, ossidazione, glicazione ed infiammazione, ossia importanti processi cellulari correlati ai danni prodotti al DNA. A parlarne è Davide Bollati, fondatore del brand di Cosmesi professionale Confort Zone nel libro: «Skin Regimen. Salute, bellezza e longevità», scritto con alcuni tra i più importanti guru nel campo del wellbeing internazionale. Presentato al Cosmoprof di Bologna (da ieri fino al 7 aprile). MODE BEAUTY 20 .Società Il libro «Skin Regimen» svela le nuove strategie per assicurarsi salute, bellezza e longevità Pagine per capire come funziona il processo di invecchiamento, ma anche per conoscere la dieta che contrasta questo processo insieme a cosmetici, integratori antiossidanti, cosmetici naturali ricchi di vitamine, sieri, detergenti. La tesi degli scienziati affonda nella cronobiologia ed è suggestiva: se sonno, alimentazione, attività fisica e cura della pelle rispettano i tempi dell’attività ormonale regolata dal ritmo circadiano (i tempi dell’organismo in sincronia con il ciclo naturale del giorno e della notte) allora la vittoria è possibile: invecchieremo sani e belli. Per esempio la produzione di cellule epiteliali raggiunge il picco massimo a mezzanotte e quello minimo a mezzogiorno. Una ciclicità che influenza l’aspetto della pelle e incide sulla capacità di assorbire i prodotti che applichiamo. C’è un orario per ogni cosa. A iniziare dalla dieta, per cui sarebbe meglio mangiare i carboidrati complessi dalle 7 di mattina alle 15 del pomeriggio e le proteine dalle 15 alle 20. E se potete esagerate con il the verde, qualità Matcha che cresce nell’oscurità, aiuta a prevenire le malattie cardiometaboliche e tumorali, contrastando allo stesso tempo l’invecchiamento. Un timing preciso anche per la palestra: se si vuole dimagrire dalle 6 di mattina alle 9. Perché allenarsi alle prime ore del mattino consente di tenere attivo il metabolismo per tutto il resto della giornata. Per il potenziamento meglio andare in palestra dalle 11 alle 15, per il rilassamento (vedi Pilates e stretching) dalle 17 alle 20. E per bruciare i grassi nulla di meglio che dormire, visto che nel sonno sono prodotti l’ormone della crescita e la melatonina che stimolano la sintesi delle proteine necessarie per il tono e la compattezza della pelle, ma anche l’utilizzo dei grassi e quindi l’aumento della massa magra. E per vivere a lungo, sani e belli, dicono gli esperti mai rinunciare al sorriso. Perché «pensare positivo» è la più efficace arma contro le rughe. Smile. Dal Cosmoprof ricette di giovinezza SE METTI LA PELLE A DIETA PUOI DIRE ADDIO ALLE RUGHE Colazione Due bicchieri di acqua naturale tiepida con 2 cucchiai d’’aceto di mele, porridge, cereali integrali o müsli, mandorle, noci, caffè d’orzo e frullato verde Pranzo Verdura di stagione o zuppa di verdura condite con olio d’oliva e semi. Cereali integrali o pasta di grano duro al dente con verdura verde a foglia, radici e pomodori Spuntino Mai saltarlo, consente di non arrivare affamati a tavola. Ideali sono: tè verde, qualità Matchale, mandorle e cioccolata amara ( tre volte la settimana) Cena Possibilmente prima delle 20, a base di verdura con poco amido e a foglia verde, o zuppa di verdura, legumi o pesce oppure tofu biologico Il museo Blumarine Come un armadio interattivo. Così è stato concepito lo spazio Blumarine inaugurato ieri all’interno del Museo della Città di Carpi, a Palazzo dei Pio: permette di avere un contatto multisensori ale con i capi e gli accessori che hanno segnato la storia del brand ELENA DEL SANTO N on è da poco riuscire a separare una donna da un abito da red carpet. Specie se si tratta della mise indossata durante la cerimonia degli Academy Awards. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino deve avere un’attrazione particolare per le attrici di Hollywood, visto che Jody Foster non ha esitato a prelevare dal suo guardaroba il completo di Giorgio Armani giacca avorio con pantaloni interamente tappezzati di perline - indossato nel 1992, quando vinse la statuetta per «Il silenzio degli innocenti». Quell’abito è uno dei pezzi forti della mostra «Best Actress. Dive da Oscar», in prima mondiale alla Mole Antonelliana sino al 31 agosto, omaggio alle 72 «divine» che, fra il 1929 e il 2014, hanno ricevuto il prestigioso premio per la miglior interpretazione femminile. Ai curatori - Stephen Tapert con Nicoletta Pacini e Tamara Sillo - ci sono voluti cinque anni per radunare i 370 materiali esposti tra vestiti, costumi di scena, bozzetti originali, foto di lavorazione dei film, immagini delle premiazioni. E il tutto cercando di ricreare l’atmosfera di quel magico momento, la vetta più alta della carriera di ogni attrice. Attirano in particolare l’attenzione il modello vintage di Valentino scelto da Julia Roberts nel 2001 («Erin Brockovich - Forte come la verità»), e il tailleur usato da Meryl Streep in «The iron Lady», esposto accanto alla borsa di Ferragamo, riproduzione di un modello Anni ’80 indossato dalla vera Thatcher che era cliente della maison. La palma del trash spetta all’abito nero trasparente, super attillato, creato dallo stilista Bob Mackie per Cher (Oscar per «Stregata dalla luna», 1988): la diva si salvò a malapena dalla censura televisiva grazie a qualche paillette. Per Cate In mostra, il bozzetto originale dell’abito disegnato da Giorgio Armani per Cate Blanchett, Oscar 2014: l’attrice l’ ha indossato quest’anno all’ 86 a cerimonia degli Academy Awards LA STAMPA PERSONE Fantasia È Allegra di nome e di fatto l’ultima creazione dell’italolibanese Fawaz Grouosi (de Grisogono). Dotato di una vivida fantasia, lussuosa e stravagante, la sua ultima collezione punta sull’orologio Allegra (nella foto la versione in tonalità «Tutti Frutti», prezzi da 11.000 euro). È declinato in una decina di varianti, con cinturini in pelle intrecciata e pietre preziose incastonate sulle casse rettangolari in oro o acciaio che giocano sui più svariati e accattivanti accostamenti cromatici . Società .21 PAOLO DE VECCHI Il sito di crowdfunding temi della trasmissione dei saperi riguarda quelle produzioni che ancora oggi conservano un alto contenuto d’intervento manuale. In queste discipline è il Vecchio Continente a dettare legge, con l’Italia a fare da guida. E’ infatti un’iniziativa nata nel Bel Paese, la Fondazione Cologni che proprio in questi giorni (dal 4 al 6 aprile) patrocina le Giornate Europee dei Mestieri d’Arte con eventi e iniziative tra Milano, Parigi, Londra, Ginevra e Firenze. L’orologeria è parte integrante di questo mondo che pur dando spazio all’applicazione delle più moderne e avanzate tecniche riprende, utilizza e salvaguarda quelle più antiche e tradizionali. Tanto è vero che è proprio Vacheron Constantin, storica e blasonata industria del tempo, a sostenere le Giornate Europee dei Mestieri d’Arte che tra le molte iniziative annoverano convegni (cui partecipano personaggi come il designer Ugo La Pietra, il sociologo Enrico Finzi e il critico d’arte Philippe Daverio), varie pubblicazioni e molte mostre (tra cui quella dei fotografi torinesi Ti- I GIOCHIAMO A PUBBLICARE UN LIBRO Alle Giornate dei Mestieri d’Arte si scoprono i valori delle antiche tecniche Smart La volpina rossa è il logo di bookabook, la prima community italiana di crowdfunding del libro. Il sito è www.bookab ook.it ma si accede anche da Facebook. La sfida per pubblicare dura 30 giorni e vede «concorrere» tre inediti al mese. Il primo è in rete, il prossimo 8 aprile ziana e Gianni Baldizzone sulla trasmissione dei saperi e intitolata appunto «Transmettre», a Milano, alla Pinacoteca di Brera fino al 13 aprile). La tematica e la bellezza del «fatto a mano» riguarda da sempre e da molto vicino l’orologeria: certo, quello che anticamente non poteva essere realizzato se non in maniera artigianale, nel corso del tempo ha potuto contare su metodi sempre più industrializzati, anzi, i modelli da polso si sviluppano dall’inizio del 1900 in Svizzera proprio grazie ai progressi della micromeccanica. Ma ancora oggi, accanto alle produzioni di larga diffusione e quindi interamente realizzate a macchina e non necessariamente in territorio elvetico – ci sono quelle d’alta gamma che esigono tutta una serie di interventi manuali per la costruzione di certi componenti, per l’assemblaggio o la regolazione dell’orologio finito. Si entra poi nel territorio specifico dei mestieri d’arte con certe creazioni che utilizzano tecniche prese a prestito da altre professioni e che PASSIONI TEMPO SABATO 5 APRILE 2014 Vacheron Constantin Métiers, in oro bianco con meccanismo “scheletrito” e inciso a mano, costa 68.300 euro Quadranti moderni dalle lavorazioni d’antan IL VERO LUSSO È SOLO QUELLO FATTO A MANO Camelia ricamata Chanel Mademoiselle Privé Camélia Brodé, in oro bianco con quadrante ricamato in seta, costa 70.000 euro vengono trasferite a scopo decorativo sulle superfici offerte dal quadrante di un orologio. Veri esercizi di stile che vedono proprio Vacheron Constantin all’opera con modelli in cui il meccanismo viene lasciato a vista dal quadrante e dal fondo trasparenti, dopo essere stato finemente alleggerito di materia e decorato. Si tratta ovviamente di serie limitatissime e altrettanto costose. Si spostano più verso l’arte decorativa marchi come Cartier, Hermès, Van Cleef & Arpels che utilizzano rispettivamente petali di fiori, cristalli colorati tipo «pressepapier», madreperla e smalti policromi per rendere uniche e straordinarie certe loro creazioni, mentre Parmigiani Fleurier realizza in collaborazione con Pomellato un orologio dal quadrante arabescato. Chanel infine stupisce con i suoi Mademoiselle Privé, ricamati con motivo floreale dalla Maison Lesage, a mano, con ago e fili di seta colorata. La nuova campagna pubblicitaria di Eni IL SENSO DI UN’ ÉTOILE PER L’ENERGIA EGLE SANTOLINI U na versione atletica e glamorous dell’uomo vitruviano, quel che una volta si definiva «un fascio di muscoli» e che è poi il ballerino italiano più famoso del mondo. Roberto Bolle, fonte di energia, è il protagonista di una campagna pubblicitaria per Eni in video e in foto firmata da Fabrizio Ferri, «Rethink Energy», che invaderà i media dal 6 aprile. Completa il clima da grande bellezza, intesa come eccellenza italiana di cui essere orgogliosi e da esportare fieramente all’estero, la voce narrante dello spot, quella oscarizzata di Toni Servillo. Nelle quattro versioni dello spot (c’è anche una director’s cut con musiche dello stesso Ferri) Bolle volteggia nell’aria in studio, su fondo nero, in slip color carne, statuario e magicamente illuminato; intorno a lui le creazioni digitali di Tai Yuh Kuo, di origini taiwanesi ma mi- lanesissimo di nascita e di formazione. Racconta Ferri che l’idea era di trasmettere «purezza e talento. Roberto non è un atleta, ma un corpo ammaestrato. Non ho dovuto aggiungere nulla, c’era già tutto». Pare tuttavia che abbia molto contribuito alla riuscita dell’operazione l’uso di un tappeto elastico da cui Bolle alla fine faceva fatica a staccarsi, divertendosi come un ragazzino. In video e in foto Roberto Bolle esibisce un corpo ammaestrato, statuario e illuminato Un giorno e mezzo di riprese, più mezz’ora appena per le foto, tempi record per un progetto del genere: «Dietro c’è tanta preparazione, ma il controllo di ogni singolo muscolo fa parte del mio lavoro», minimizza l’étoile della Scala. La campa- gna è stata presentata nella sua casa del cuore che poi è proprio il Piermarini, foyer dei palchi Arturo Toscanini, alla presenza del sovrintendente prossimo Il ballerino Bolle volteggia magico nell’aria venturo Alexander Pereira, e c’è chi ipotizza che si sia trattato del primo atto della nuova Scala, più bling bling e aperta al culto delle star. Di sicuro Ro- SARA RICOTTA VOZA M etti due giovani startupper digitali, una community Facebook un po’ colta, due agenti letterari che la sanno lunga e il gioco (social) è fatto. Si gioca smart, ovvio, l’obiettivo è lanciare e fare un libro col crowdfunding; qualcosa che in Italia - manco a stare a sottolinearlo - non c’è. «bookabook» è un’idea di Tomaso Greco e Emanulea Furiosi (gli startupper), Marco Vigevani e Claire Sabatié-Garat (gli agenti); è una piattaforma editoriale virtuale e come tutte queste cose è più intuitivo andarci che spiegarla. A entrarci non ci si mette molto, basta un tablet un pc uno smartphone e non c’è nemmeno una app da scaricare; si va all’indirizzo e si incontra il titolo del libro su cui «investire» o no. Il primo, in rete da due giorni, è «Solovki» di Claudio Giunta, un giallo tra le isole Solovki - gulag galleggianti dagli zar a Stalin- e l’Italia di oggi. Si scarica e si legge gratis l’anteprima (6 pagine circa) e se si ha voglia di sapere come va avanti la storia si fa la propria offerta. Il minimo è 3 euro, la storia per diventare ebook deve raccoglierne almeno 4000 in 30 giorni. Se ci riesce, il libro viene inviato a chi ha donato, se invece no, la cifra investita è restituita interamente da Paypal. L’aggiornamento è in tempo reale e a ieri «Solovki» aveva totalizzato 330 euro e 44 sostenitori. Essendo il meccanismo «smart» non lascia i lettori che si sono appassionati a bocca asciutta fino al traguardo e quindi step intermedi permettono di leggere altri spezzoni di libro intorno ai 1000 euro e poi ai 2500; nel frattempo chi ha donato partecipa a giochi collaterali in cui si vincono gadget personalizzati. Si gioca social, ma si fa sul serio. «Gran parte di quello che è andato perso nell’editoria è il tempo che tanti passano sui social», sintetizza Marco Vigevani, «la sfida è vedere se gli facciamo venire voglia di tornare a leggere». «Perché del libro bisogna anche parlare», conclude Claire Sabatié-Sagat, «Non basta pubblicarlo e poi resta lì». berto ne è un simbolo perfetto, visto che qui è arrivato, undicenne, da Trino Vercellese, «e un po’ volevo passare l’audizione e un po’ no, perché ballare mi piaceva tanto ma volevo anche rimanere con mamma e papà». Paolo Scaroni, ad di Eni, che nel Cda scaligero siede da nove anni, dichiara intanto che «la cultura è il modo migliore per diffondere la nostra immagine: penso al successo che ogni anno raccogliamo portando un capolavoro in mostra a Palazzo Marino, proprio in faccia alla Scala, e l’ultima volta, con una Madonna di Raffaello, sono stati 240 mila visitatori in 20 giorni. Non si può più contare sullo Stato, che di soldi ne ha molti meno di una volta: i privati facciano la propria parte». In coda anche una polemica perché uno degli eventi simbolo di Expo 2015 sarà un’esibizione del Cirque de Soleil, canadese: e i talenti autoctoni? Bolle se ne dice «dispiaciuto». Ma annuncia che sarà presente al gala finale, e spera che non sia ancora detta l’ultima parola: «Per l’Expo sarebbe bello tornare con uno spettacolo sul sagrato del Duomo, come feci tanti anni fa». twitter @esantoli SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 22 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 In Italia FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare Euro-Dollaro CAMBIO +0,83% +0,79% All’estero DOWJONES(NewYork) NASDAQ(NewYork) DAX(Francoforte) 1,3686 Petrolio dollaro/barile FTSE(Londra) R Oro 101,14 euro/grammo ECONOMIA FINANZA -0,93% -2,60% +0,70% +0,70% S 30,7570 a difesa dell’italianità ha fatto morire molte imprese. Credo che dobbiamo avere aziende così ben gestite che siano molto care da comprare, ma non penso certo che gli assetti proprietari vadano difesi in quanto tali». Con un parterre di azionisti che nel giro di poche settimane si è aperto tra l’altro agli statunitensi di BlackRock, ai messicani di Fintech e ai brasiliani di Pactual il presidente del Monte dei Paschi di Siena Alessandro Profumo giudica in modo positivo la nuova ondata di investimenti stranieri in Italia. A Cernobbio, a margine del Workshop Ambrosetti, spiega che «è un bene che l’Italia sia sempre più attrattiva per gli investimenti esteri». «L «Perché siamo a buon prezzo e perché siamo in un punto di svolta del ciclo economico, con valori ai minimi. Purtroppo le banche fanno un lavoro fortemente legato al Pil. E visto che il Pil è calato dell’8% dall’inizio della crisi questo si riflette anche sulla valutazione dei titoli del settore». In poche settimane l’azionariato di ASSETTI PROPRIETARI «La difesa dell’italianità ha fatto morire molte imprese. Dobbiamo avere aziende ben gestite» Mps si è rivoluzionato. La Fondazione, socio di minoranza, e molti nomi nuovi a libro soci che ovviamente sottoscriveranno il prossimo aumento di capitale. Che giudizio dà di quanto è avvenuto? «Che la banca è appetibile perché evidentemente se qualcuno compra ritiene che Mps valga la spesa e crede nel progetto che abbiamo presentato. Il fatto poi che la Fondazione abbia stretto un patto, con la clausola di mantenere le azioni per un periodo di tempo, con i soci latinoamericani, ci dà un segnale di stabilità. E avere azionisti stabili è un’altra condizione importante per poter realizzare il piano industriale che abbiamo presentato alla com- È un bene che l’Italia sia sempre più attrattiva per gli investimenti esteri. Non vedo scandali negli stranieri soci delle banche I tempi dell’aumento Se ritornassi indietro rifarei le stesse cose. La decisione del cda è stata di minimizzare i rischi. È troppo facile dare giudizi col senno di poi L’importo dell’operazione Oggi abbiamo una delibera del consiglio per una operazione al massimo da tre miliardi. Punto RICCARDO ANTIMIANI/EIDON Alessandro Profumo, presidente di Mps “Dai nuovi soci Mps segnale di stabilità” Profumo: la mia riconferma? Non me ne sono interessato L’importante è dare garanzie alla squadra dei manager missione europea. Credo che sia qualcosa di positivo». Questo cambio di azionariato porterà anche a un cambio di vertici? Il nuovo patto parasociale prevede che sia Fondazione Mps a esprimersi sul presidente... «Non mi sono per nulla interessato a questo aspetto. Non è un tema all’ordine del giorno visto che l’assemblea che dovrà eleggere il consiglio d’amministrazione si terrà nel 2015. Credo invece che sia essenziale per il bene della banca che ci siano dei meccanismi di stabilizzazione della squadra manageriale, ossia l’amministratore delegato Fabrizio Viola e i suoi collaboratori, perché sono una squadra molto forte e capace che ha presenta- IlpattoconlaFondazione Ainuovisocipostoincda 1 Il patto tra Fondazione Mps e i fondi Fintech e Btg Pactual sul 9% del capitale Mps prevede anche l’impegno dell’ente a «far posto» a due rappresentanti dei nuovi soci in cda. Per il resto il patto conferma le anticipazioni: alla Fondazione spetterà l’indicazione del presidente, mentre ai nuovi soci l’ad, previa consultazione con l’altra parte. Intanto il finanziere Davide Serra in un’intervista ha detto di ritenere che a Mps servirà un aumento da 6 miliardi e non da 3 come previsto. UNA INTERRUZIONE IMPROVVISA MANDA A PICCO I LISTINI: «IL RALLY STA FINENDO» Wall Street, affonda il Nasdaq GIUSEPPE BOTTERO Scherzi del trading ad alta frequenza. Un «flash crash», cioè un’interruzione improvvisa del servizio di Omx, il gestore dell’indice Nasdaq, manda nel panico i listini, che nel giro di due secondo scendono da 35,98 punti a quota & Afflusso di capitali Senza timori per gli assetti del credito, presidente? Ma si compra per fiducia nell’Italia o perché siamo in vendita a prezzi da saldo? 23 Ha detto FRANCESCO MANACORDA INVIATO A CERNOBBIO «Le banche sono oggetti non trasferibili fisicamente. Una volta accertato che i loro azionisti sono soggetti affidabili non vedo alcuno scandalo nel fatto che siano stranieri. Quel che é fondamentale non è il passaporto di chi acquista, ma avere azionisti di lungo termine che aiutino lo sviluppo dell’azienda. Del resto nella mia precedente esperienza in Unicredit sono stato un grande investitore all’estero: ho comprato banche di 23 Paesi diversi». . 35. Un tonfo - a due ore dalla chiusura - da cui il comparto biotecnologico della Borsa americana non riesce a riprendersi: per il Nasdaq è un venerdì nerissimo, e il crollo del 2,6% a 4.127,73 punti è il più marcato degli ultimi due anni. Chiusura in territorio negativo anche per il Down Jones, che cede lo 0,93%, mentre lo S&P lascia sul terreno l’1,2%. Non è stato solo il «crash» a dare la mazzata ai titoli tech (Facebook, Google, Pandora e Amazon tra i più colpiti dalle vendite). «Il rally sta finendo, è come se di colpo tutti i nodi fossero venuti al pettine», ragiona l’analista Colin Cieszynski. La Borsa aveva to il piano e ha dimostrato di saper realizzarlo, visto che i dati a fine anno sono migliori di quelli del piano». La decisione di rimandare l’aumento di capitale da 3 miliardi a maggio, come chiedeva la Fondazione Mps per liberarsi di parte della sua quota, pare adesso essere stata quella giusta. Lei chiedeva invece un aumento in tempi più rapidi. È stato un errore, il suo? «Non metterei la cosa in questi termini. Se ritornassimo indietro rifarei le stesse cose. La decisione del consiglio d’amministrazione della banca, perché di quello si trattava e non di una decisione di Alessandro Profumo, è stata quella di minimizzare i rischi. Nessuno poteva prevedere a dicem- aperto in affanno nonostante i dati sul mercato del lavoro, che negli Stati Uniti continua a crescere: i posti creati a marzo sono stati 192mila, e tutti nel settore privato, che è tornato a superare il picco pre-crisi. Anche se il tasso di disoccupazione resta fermo al 6,7% Obama può festeggiare. «La ripresa procede, ma il presidente ritiene siano necessarie misure per rafforzare la crescita e la creazione di posti di lavoro» commenta il presidente del Consiglio degli advisor economici della Casa Bianca Jason Furman. bre che i mercati sarebbero stati così positivi come poi sono stati. È troppo facile dare giudizi con il senno di poi». Con la nuova compagine azionaria cambierà il modo di fare banca? «Credo proprio di no. Chi ha investito lo ha fatto appunto sulla base del piano industriale che abbiamo presentato. Quando i nuovi investitori avranno ottenuto l’autorizzazione della Banca d’Italia potremo aprire un dialogo per capire quale è il loro punto di vista». Nell’ultimo trimestre del 2013 avete fatto rettifiche sui crediti sostanziose. Questa stagione è finita? «Le rettifiche le hanno fatte un po’ tutte le banche. Di certo dal momento in cui il Pil inverte segno, come è avvenuto, a quello in cui questo dato si riflette sulle partite problematiche, passano di norma tra sei e dodici mesi. Oggi vediamo il rallentamento nella formazione di partite problematiche ma anche qui dobbiamo arrivare a un’inversione di tendenza. Comunque, su questo aspetto, il mercato considera molto prudente il nostro piano». Alla luce dell’arrivo di nuovi soci che sottoscriveranno l’aumento e della congiuntura favorevole non ci sono riflessioni sull’opportunità di accrescere la capienza del vostro aumento di capitale? «Oggi abbiamo una delibera del consiglio per un’operazione al massimo da tre miliardi che può partire dal 12 maggio. Punto.». “CONSORZIO MUTUE” - SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO NOVARA - Via Dei Cattaneo, 17 C.C.I.A.A. Novara n.193910 – C.F. 80001590035 ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI (Art. 16 Statuto Sociale) Avviso di convocazione I Soci sono convocati in Assemblea ordinaria presso la “Sala Auditorium”della Banca Popolare di Novara – Via Negroni n. 11 – in Novara, il giorno 30 aprile 2014 alle ore 8,00, in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione, il giorno sabato 10 maggio 2014 ore 10,00 stesso luogo per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO 1. Bilancio Consuntivo al 31.12.2013, relazioni accompagnatorie, Bilancio Preventivo anno 2014 relative deliberazioni; 2. Regolamento Sociale; 3. Elezione n. 3 Consiglieri di Amministrazione per compiuto mandato per il prossimo triennio. p. Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente dott. Enrico Drisaldi Novara, 2/4/2014 Si ricorda che: - hanno diritto al voto i Soci iscritti da almeno 3 mesi (Statuto art. 19); - ogni Socio può farsi rappresentare da altro Socio con un massimo di cinque deleghe scritte (Statuto art. 19); - possono essere eletti “Consiglieri” coloro che risultano Soci da almeno 3 mesi, le candidature devono essere presentate presso la Sede Sociale almeno 7 giorni prima della data dell’Assemblea (entro il 23/4/2014) (Statuto art. 23). 24 .Economia STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 SE CIR ACCETTERÀ LA PROPOSTA POTREBBE EVITARE DI RIMBORSARE IN ANTICIPO IL BOND DA 259 MILIONI Sorgenia, le banche potranno arrivare fino al 97% del capitale Spedita al Cda la lettera con il piano per convertire i debiti LUCA FORNOVO TORINO Più del 97% del capitale di Sorgenia, il gruppo gravato da 1,9 miliardi di euro di debiti, potrebbe finire nelle mani della ventina di banche creditrici. E quindi Cir, la holding della famiglia De Benedetti ora azionista con circa il 53%, perderebbe il controllo. Mentre l’austriaca Verbund (socio al 46%) ha già alzato bandiera bianca. È quanto prevede il piano per convertire i 600 milioni di euro di debito in eccesso di Sorgenia. La proposta è stata inviata ieri con una lettera de- gli advisor, per conto delle banche, al Consiglio di amministrazione di Sorgenia che la dovrà esaminare e decidere se approvarla. In realtà la lettera è stata firmata da tutte le 21 banche creditrici, tranne una. Banca Marche non l’ha firmata perché è stata commissariata e messa sotto amministrazione straordinaria e gli attuali commissari Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni stanno verificando se, tra i loro poteri e le loro prerogative (attinenti principalmente la gestione ordinaria), c’è anche quella di firmare un atto straordinario come la proposta per Sorgenia. Vista comunque la bassa esposizione di Banca Marche, per soli 5 milioni nei confronti di Sorgenia, si è deciso di andare avanti. Se ci sarà l’ok al piano delle banche, il Cda di Sorgenia dovrà poi convocare un’assemblea degli azionisti per il via libera definitivo. A quel punto i maggiori azionisti diventeranno gli istituti di credito più esposti: Montepaschi, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bpm, Banco Popolare e Ubi. Il piano delle banche prevede in sostanza una conversione in azioni per 400 milioni di euro e un prestito convertendo da 200 milioni. È prevista poi per Sorgenia la possibilità di migliorare l’offerta, una sorta di clausola di salvaguardia che le banche hanno offerto all’azionista Cir. Il piano B, che porterà gli istituti di credito a controllare oltre il 97% di Sorgenia, arriva dopo un lungo braccio di ferro con la famiglia De Benedetti. Le banche hanno giudicato insufficiente la proposta di Cir, che si impegnava a sborsare 100 milioni in Sorgenia, peraltro l’unica iniezione di liquidità nell’ambito di un aumento di capitale da 190 milioni, che l’avrebbe fatta restare al 52,9% del capitale. D’altro canto, Cir aveva respinto la richiesta delle banche di fare uno sforzo in più e arrivare a 150 milioni. Se Cir accetterà la proposta delle banche, perdendo così il controllo di Sorgenia, molto probabilmente il Trustee del prestito obbligazionario, che ammonta a 259 milioni, potrebbe non chiedere più alla holding dei De Benedetti il rimborso anticipato, come previsto dal regolamento del bond 2004-2024 nel caso si verifichi un evento di inadempimento (la sospensione da parte della controllata Sorgenia dei pagamenti di rate e interessi sui finanziamenti bancari). Cir avrebbe così per il momento un risparmio di 259 milioni. La holding ha fatto sapere che comunque ha la cassa sufficiente per rimborsare il bond (grazie anche ai circa 490 milioni ricevuti dalla Fininvest dopo la vicenda del lodo Mondadori). Un impianto del gruppo Sorgenia Panorama Dopo 11 anni, ma in Borsa il titolo tiene Crédit Mutuel dice addio Azzerata la quota in Bpm opo undici anni i francesi di Crédit Mutuel dicono addio alla Banca Popolare di Milano. Nel giro di due giorni l’istituto ha scaricato sul mercato l’intera partecipazione, pari al 6,87%. A spiegare le ragioni del disimpegno è stato il presidente del consiglio di sorveglianza di Bpm, Piero Giarda. «L’uscita è legata a due ragioni: l’insoddisfazione per le relazioni industriali che non si sono sviluppate» in questi anni e «l’introduzione della legge di fine 2012 che ha fatto perdere ai francesi il diritto di percepire dividendi per le quote superiori all’1% del capitale». Jean-Jacques Tamburini, consigliere di sorveglianza della Banca Popolare di Milano in quota Crédit Mutuel, è amaro: «Non abbiamo ricevuto in alcun momento un segnale positivo da Bpm, ne traiamo le conseguenze», ha detto. La mossa della banca transalpina fa il paio con quella di Investindustrial, uscita a gennaio. Giarda si è detto tranquillo: «Quando Bonomi ha venduto il titolo aveva perso un 5% circa, oggi invece in Borsa (+0,88% a 0,74 euro, ndr) non ne abbiamo risentito, se non marginalmente. In entrambi i casi comunque le azioni sono state comprate sul mercato, attendiamo» di conoscere i nomi di eventuali nuovi azionisti. Al momento - secondo quanto si può ricostruire sul sito della Consob - il primo azionista della banca di Piazza Meda è il fondo di Raffaele Mincione col 7% circa, seguita da Ubs (3,4%) e dal fondo Grantham Van Otterloo & Co (2,1%). [G. BOT.] D Il produttore di Bertolli e Carapelli L’Italia fa rotta su Deoleo, colosso spagnolo dell’olio hi la fa, l’aspetti. Tra il 2004 ed il 2008 Deoleo, impresa spagnola leader mondiale nella commercializzazione dell’olio di oliva, aveva acquisito i marchi italiani Bertolli, Carapelli e Sasso. Ma adesso è scattata la «Reconquista». Il fondo IQ Made in Italy Investment Company ( partecipato al 50% dallo statale Fsi e dal fondo sovrano del Qatar ) ha presentato un’Opa per il 100% della compagnia. «Deoleo rischia di andare al nostro maggior nemico», attacca la stampa spagnola, mentre il governo di Madrid cerca di mantenere l’identità dell’impresa. Deoleo ha messo in vendita il 31,4% del suo capitale, che adesso appartiene a tre banche nazionalizzate che devono dismettere le loro partecipazioni in imprese non strategiche. Alla vendita si sono presentati, oltre IQ, Carlyle, Cvc, Pai Partners, Rhone Investments. Sullo sfondo, la produzione olearia: quella spagnola dell’anno scorso è stata di 1.536.000 di tonnellate, quella italiana meno di un terzo. La paura spagnola, tenendo conto del fatto che i principali Paesi di esportazione preferiscono l’olio italiano, è che il nuovo proprietario faccia uno spezzatino della società. [GIAN ANTONIO ORIGHI] C Borsa .25 LA STAMPA . SABATO 5 APRILE 2014 LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente. OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. OBBLIGAZIONI 04-04-2014 il punto TITOLI Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI dc15 Tv Eur B IMI giu17 Eur TV Minim B Intesa/14 STEuro Barclays lug19 Fixed Ra Barclays giu17 Fix Fl.No Barclays mar15 Cap.Float Bco Popolare nv20 TF LT BP MG14 MC Eur Centrob /19 Sdi Tse Comit 97/27 Zc Comit 98/28 Zc Cr.Suisse ago15 MC eur Crediop 98/18 Tf Capped DB LG14 MC Eur Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 Dexia Cred/05/15 Dexia Mz16 4.85 EM Mediob DC15 TV Eur Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 4% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 IMI fb15 Bposta MC Eur IMI mar15 Tasso Misto IMI Mz 17 Mc Eur IMI MZ15 MC eur IMI st14 Bposta MC Eur Med Lom /18 Rf C 75 Med Lom /19 1 Sd GIUSEPPE BOTTERO IL MIGLIORE +25,28% B Carige Rsp IL PEGGIORE Seat Pagine Gialle Rsp -13,04% 0,8 2,23 Lun Mar Mer Gio Ven Lun Mar Mer Gio PREZZO Ven CORRONO UBI, PIRELLI E TELECOM REALIZZI SU BANCO POPOLARE L’ effetto Bce sulle Borse europee continua. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,83%, a 22.175 punti. L’All Share è cresciuto dello 0,79%. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione bene i bancari: Ubi Banca ha guadagnato il 4,66%, Intesa Sanpaolo l’1,41% e UniCredit lo 0,81%. Buzzi è salito del 4,39% approfittando dei negoziati per le maxi nozze tra le concorrenti Lafarge (+8,9% a Parigi) e Holcim (+6,86%) a Zurigo. La notizia ha messo le ali anche a Italcementi (+6,67%) e Cementir (+2,97%). Sugli scudi Pirelli (+4,15%), forte del giudizio positivo degli analisti di Deutsche Bank. Bene Telecom, salita del 3,05%, mentre i fondi continuano a posizionarsi sul titolo nell’imminenza della record date, che lunedì scatterà la fotografia dell’azionariato che prenderà parte all’assemblea del 16 aprile. Giornata di realizzi sul Banco Popolare (-2,65%) %. Ancora debole il lusso: Ferragamo -1,47%, Yoox -0,62%. Tra i titoli minori prosegue il rally di Carige (+25,28%). 108.93 100.23 96.60 100.33 118.67 99.16 99.84 106.16 101.38 96.13 61.31 59.07 110.64 104.82 117.50 98.78 101.52 98.52 103.38 102.33 100.37 100.31 104.47 111.90 103.95 100.91 112.29 107.56 100.02 103.87 99.60 123.01 108.95 95.55 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO Medio ap23 Lower Tier2 T Medio Cen 19 Step Down Z Medio dc23 MB29 TM Cap F Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio mag20 Eur 4.5 Medio Mb 12 fb18 TM Mc e Medio mg19 MB15 Tasso Mi Medio nov 14 Eur 2.65 Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 Eur 3 Medio Nv14 TV Eur Medio/14 Rend TP Mediobanca lg23 MB20 Tv Merrill Lynch 10Y 15% Mittel lg19 Tf Call eur Mpaschi 99/29 8 Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur MPS set17 MC Eur Rbs 01-20 tv infl. Rbs 01-20 tv sicur. Rbs 09-14 tv Rbs 09-14 tv Rbs 10-19 6% Rbs 12-19 4.6% Rbs 22-12-14 tf/tv RBS MZ20 Tsf RBS ott16 Tasso Misto BP Rep Aus/22 FBL Rep Aus/CMS 2035 Rep Ellenica /19 Tf UBI giu14 Tasso Misto UBI giu14 TF 5 Eur INDICE BORSA VALORI DI MILANO Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9 110.58 129.38 103.15 92.60 105.37 109.48 99.77 100.86 100.95 106.94 101.21 99.86 100.18 101.13 101.69 106.27 106.52 108.55 104.95 104.66 101.15 106.09 100.32 100.89 96.69 110.77 100.02 97.11 99.04 98.31 102.84 102.13 99.97 100.60 EURIBOR 04-04-2014 VAR.% 22175,48 23639,37 31014,68 18540,70 19890,76 21634,12 3230,33 +0,83 +0,79 +0,65 +0,88 +0,19 +0,56 +0,74 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi 0,2120 0,2490 0,2870 0,3250 0,4270 0,5120 0,6030 Il Mercato Azionario del 04-04-2014 0,2149 0,2524 0,2909 0,3295 0,4329 0,5191 0,6113 TITOLI PREZZO UBI giu15 Tasso Misto UBI giu18 TF Sub Lowtier UBI giu19 MC eur UBI gn18 Eur 5.4 UBI lug14 Tasso Misto UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI nv18 Mc Eur UBI ott19 Lower Tier II UBI ott19 Lower Tier II UniCr/15 LT UniCr/16 LT 99.84 104.85 99.12 104.63 99.83 99.09 98.78 98.95 107.84 112.04 100.95 102.30 TITOLI DI STATO BoT 13-14/04/14 A 13-30/04/14 S 13-14/05/14 A 13-30/05/14 S 13-13/06/14 A 14-30/06/14 S 13-14/07/14 A 14-31/07/14 S 13-14/08/14 A 14-29/08/14 S 13-12/09/14 A 14-30/09/14 S 13-14/10/14 A 13-14/11/14 A 13-12/12/14 A 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.42% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.38% 10-15/12/15 S 0.59% 09-01/07/16 S 0.56% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.38% 12-15/06/17 S 1.45% 10-15/10/17 S 0.58% 11-15/04/18 S 0.68% 13-01/11/18 S 1.08% 13-15/11/19 S 0.76% CTz 12-30/05/14 A 12-30/09/14 A 99.99 99.98 99.96 99.94 99.93 99.92 99.89 99.88 99.85 99.84 99.82 99.78 99.76 99.71 99.69 99.61 99.55 101.73 99.50 100.15 99.62 100.12 100.90 100.11 104.90 99.83 105.79 100.66 100.98 104.12 101.83 99.94 99.77 SCADENZA Giu14 Set14 Dic14 Mar15 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 21725 21650 - 21864 21807 21688 21673 21655 21640 - 21930 21845 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 209,050 - 248,360 215,020 - 252,110 215,020 - 252,210 172,040 - 196,310 171,410 - 194,860 170,950 - 190,880 170,950 - 190,730 170,430 - 190,730 216,080 - 242,420 497,770 - 560,410 502,830 - 564,690 975,040 - 1095,250 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,3700 1 0,7299 Yen giapponese 142,3300 100 0,7026 Sterlina inglese 0,8267 1 1,2096 Franco Svizzero 1,2235 1 0,8173 Corona ceca 27,429 100 3,646 Corona danese 7,465 10 1,340 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,213 10 1,218 Corona svedese 8,960 10 1,116 Dollaro australiano 1,481 1 0,675 Dollaro canadese 1,510 1 0,662 Dollaro Hong Kong 10,628 1 0,094 Dollaro neozelandese 1,603 1 0,624 Dollaro Singapore 1,733 1 0,577 Fiorino ungherese 306,680 100 0,326 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2244,216 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 2,929 1 0,341 Rand sudafricano 14,552 1 0,069 0,52 0,56 0,36 -0,21 0,01 -0,01 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aedes 14 warr Aiòn Renewables Alerion Ambienthesis Antichi Pell Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut B Banca Generali Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 1,158 0,933 10,920 1,044 1,334 13,360 0,052 0,001 0,621 3,688 0,573 0,082 0,006 12,330 19,160 7,640 17,030 26,670 -0,52 +0,27 +0,18 -0,19 +0,38 0,00 +0,39 0,00 0,00 -0,27 -1,04 0,00 0,00 +0,98 +0,58 0,00 +0,89 +2,73 23,950 15,200 2,384 2,976 0,655 2,230 3,500 0,747 1,794 +1,83 -2,56 0,00 0,00 +0,31 +25,28 -0,46 +0,88 0,00 0,00 -0,29 0,00 +2,43 +0,91 +5,56 +0,39 -0,10 +1,87 +2,22 -0,56 +0,02 0,00 +1,95 -0,33 +3,36 -0,41 -1,34 +4,39 +4,21 0,474 3,380 3,118 7,190 11,780 0,388 0,513 0,655 2,210 0,715 0,424 20,900 31,850 0,910 1,170 0,120 19,850 14,030 7,920 1,153 0,933 10,805 1,044 1,321 13,371 0,052 0,001 0,622 3,674 0,579 0,082 0,006 12,231 19,135 7,615 16,884 26,399 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. TITOLI PUBBLICI REND. USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni TITOLI PUBBLICI 1,980% 2,060% 2,140% 1,940% 2,940% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 5,320% 2,260% 1,870% 0,980% nr 0,026 0,250 nr 0,040 0,080 nr nr nr 0,120 nr nr nr 0,450 0,355 nr nr 0,550 1,090 0,782 8,054 0,759 1,038 9,622 0,040 0,001 0,622 3,231 0,488 0,082 0,005 10,688 16,498 6,159 15,005 19,857 1,259 1,016 10,805 1,096 1,369 13,529 0,054 0,002 0,622 3,957 0,600 0,082 0,007 12,839 19,135 7,627 17,266 26,399 236052 155 10625056 2922 110808 2301 137235 38 42664 101 1523 121 2794411 52 70000 0 0 11 115248 160 117572 54 0 4 1766348 10 25011 1076 2456455 15801 943149 1937 3715 74 1128424 3782 23,791 0,900 15,403 nr 2,388 nr 2,985 nr 0,662 nr 2,123 nr 3,507 nr 0,745 nr 1,796 nr nr 0,474 0,002 3,395 0,036 3,087 0,044 7,162 0,152 11,914 nr 0,389 nr 0,511 nr 0,653 0,022 2,205 nr 0,711 nr 0,421 nr 20,900 nr 31,717 0,040 0,922 nr 1,195 nr 0,120 nr 19,923 0,080 13,958 0,050 7,927 0,104 21,572 25,136 165200 9,111 15,631 6123626 2,125 2,511 32768 0,813 3,718 43626 0,396 0,678 11318232 1,041 2,123 125583 3,128 3,675 21950 0,435 0,745 85466907 1,796 1,796 0 0,200 2,198 2,038 6,268 9,510 0,258 0,415 0,492 1,482 0,222 0,380 20,599 28,169 0,839 0,931 0,078 19,134 12,972 6,729 0,479 3,395 3,087 7,162 11,914 0,403 0,619 0,658 2,241 0,845 0,452 21,448 38,858 0,933 1,195 0,147 26,230 15,134 7,927 3540057 306889 39691 11248 98501 341307 221638 3590443 17076 174711 96721 44 24533 96144 69616 4981390 53048 2323041 394184 2746 2717 146 53 1439 5 548 2408 53 0 321 397 41 82805 79 53 102 1251 21 53 15 91 178 35 1 95 1355 2308 323 C Caleffi 1,588 -0,13 1,570 nr 1,412 1,674 12007 20 Caltagirone 2,800 -0,64 2,774 0,030 2,009 2,780 75233 333 Caltagirone Ed. 1,189 +0,76 1,178 nr 1,054 1,293 90707 147 Campari 6,145 +2,59 6,070 0,070 5,738 6,281 3441857 3526 Cape Live 0,077 +0,65 0,077 nr 0,056 0,083 1274426 25 Carraro 3,260 -0,31 3,284 nr 2,928 3,385 75472 151 Cattolica As 19,000 0,00 18,875 0,800 18,071 19,715 37942 1021 Cell Therap 2,466 -1,28 2,497 nr 1,443 3,101 2258633 374 Ceram. Ricchetti 0,364 -0,22 0,365 nr 0,184 0,389 419217 30 CHL 0,054 -1,46 0,054 nr 0,044 0,059 1654678 12 CIA 0,294 -1,04 0,297 nr 0,252 0,311 81254 27 Ciccolella 0,406 +2,76 0,405 nr 0,300 0,419 313500 73 Cir 1,128 +0,80 1,124 nr 1,037 1,178 524527 893 Class Editori 0,417 +1,68 0,429 nr 0,209 0,429 3168474 45 CNH Industrial 8,340 +0,24 8,336 nr 7,577 8,793 2119361 11255 Cofide 0,538 +0,37 0,536 nr 0,523 0,569 412254 385 Cogeme Set 0,048 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 3 Conafi Prestito' 0,611 0,00 0,613 0,060 0,593 0,655 89053 29 Cred. Artigiano 0,00 nr 0 Cred. Bergamasco 21,650 -1,59 21,891 0,550 14,552 22,149 164867 1351 Cred. Emiliano 7,550 +1,00 7,527 0,120 5,708 7,527 178276 2502 Cred. Valtell. 10 warr 0,00 nr 0 Cred. Valtell. 14 warr 0,663 +6,25 0,664 nr 0,159 0,664 294676 0 Cred. Valtellinese 1,749 +2,22 1,743 nr 1,135 1,743 4329456 821 Crespi 0,026 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 4 Csp 1,679 -1,12 1,681 0,050 1,324 1,808 51295 56 D D'Amico 16 warr Danieli 0,119 +1,63 0,118 nr 0,099 0,119 24,180 -0,04 24,229 0,300 23,244 26,687 364576 68009 0 990 AZIONI Danieli rnc De'Longhi Delclima Diasorin Dmail Group 16,600 16,330 1,394 30,220 4,250 E Edison r Divid. Minimi Anno Massimi Anno -0,30 16,593 0,321 16,191 17,992 +1,94 16,162 0,290 11,869 16,406 -1,06 1,400 nr 1,200 1,439 -1,37 30,338 0,500 30,006 35,923 +0,19 4,213 nr 3,870 4,488 Quantità trattate Capitalizz. 70038 76710 127207 117364 2949 671 2416 209 1697 6 1,025 EEMS 0,467 Enel 4,122 Enel Green Pw 2,020 Enervit 4,860 Eni 18,300 Erg 12,090 Ergy Capital 0,168 Ergy Capital 16 warr 0,029 Eukedos 0,784 Exor 32,660 0,00 1,025 0,150 0,973 1,051 990059 113 -1,29 0,470 nr 0,308 0,539 369792 21 +0,29 4,101 0,150 3,151 4,107 37007903 38562 +1,05 2,021 0,026 1,835 2,053 10395804 10105 +0,83 4,859 0,028 3,147 5,848 6903 86 +0,55 18,278 0,550 16,301 18,278 11836089 66425 -0,74 12,109 0,400 9,884 12,112 390021 1820 +0,06 0,168 nr 0,166 0,190 157193 28 +5,86 0,029 nr 0,026 0,031 10000 0 -1,13 0,786 nr 0,620 0,831 106152 14 +0,52 32,538 0,335 28,048 32,738 368983 8012 F Ferragamo 21,420 8,715 7,270 0,672 2,746 -1,47 21,608 0,330 20,514 27,699 684484 3639 +1,16 8,715 nr 6,613 8,715 13708033 10900 +1,11 7,258 nr 5,480 7,336 3569618 4196 0,00 0,672 0,012 0,485 0,690 1044120 292 -0,44 2,715 nr 2,620 3,158 3234 30 0,040 4,832 16,970 3,350 1,650 22,300 -0,25 0,040 nr 0,031 0,043 4501286 87 0,00 4,836 0,220 4,555 5,061 21927 217 +0,53 16,938 0,200 15,596 17,523 8042799 26370 -0,59 3,353 0,060 2,708 3,408 369680 869 +0,06 1,646 nr 1,357 1,962 847045 676 -0,71 22,350 0,730 21,967 24,030 357011 3890 Fiat Finmeccanica FNM Fullsix G Gabetti Pro.Sol. Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera I I Grandi Viaggi 2,066 -0,58 2,075 0,090 1,641 2,101 1457043 2949 -1,86 +0,30 +17,35 +4,64 +0,18 -3,42 -2,54 -0,63 -0,76 +1,41 +0,66 -1,17 +0,54 +6,67 +5,26 +3,48 +3,10 +0,56 +3,13 0,689 1,325 1,099 0,793 11,069 11,173 0,852 0,475 0,592 2,567 2,128 0,763 1,292 9,517 6,054 29,734 21,225 9,073 0,406 J Juventus FC 0,243 +0,16 0,244 nr 0,220 0,252 1242466 246 K K.R.Energy 1,615 -0,25 2,390 +1,19 1,617 nr 2,501 0,010 1,570 1,926 1,908 78799 2,501 1157075 54 53 IGD Il Sole 24 Ore Immsi Indesit Indesit rnc Industria e Inn Intek Group Intek Group rnc Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Iren Italcementi Italcementi rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group IVS Group 16 warr Kinexia L Lazio Luxottica Lventure Group M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Montefibre Montefibre rnc Moviemax N Noemalife Noemalife 15 warr 0,687 1,326 1,143 0,790 11,120 11,010 0,844 0,473 0,587 2,588 2,138 0,757 1,300 9,600 6,100 30,300 21,620 9,000 0,412 nr 0,383 0,858 48225 31 0,070 0,861 1,339 581205 461 nr 0,606 1,099 4072559 48 nr 0,464 0,793 5698796 270 0,200 9,387 11,386 414234 1258 0,218 8,090 11,464 1346 6 nr 0,652 0,977 35924 20 nr 0,316 0,475 543570 164 nr 0,406 0,611 350282 30 0,050 1,803 2,567 179563879 39803 0,061 1,469 2,128 9164671 1984 nr 0,667 0,839 42210 5 0,052 1,044 1,343 1942677 1526 0,060 6,271 9,517 2633233 1686 0,060 3,428 6,054 1394633 638 nr 24,973 30,420 30716 660 nr 14,552 21,225 103755 347 0,125 7,204 9,073 2740 353 nr 0,200 0,444 33000 0 0,580 -0,85 0,582 nr 0,490 0,595 41,920 +0,77 41,665 0,580 37,321 42,208 0,151 -0,13 0,152 nr 0,049 0,180 0,162 2,800 6,290 4,328 8,380 7,145 0,161 1,701 0,760 12,500 1,426 0,457 0,283 0,036 0,171 0,061 170659 39 501771 19902 573103 16 -1,52 0,161 nr 0,157 0,168 2984498 +0,65 2,805 nr 1,487 2,805 3249378 -3,23 6,299 nr 5,676 7,518 3770 +0,93 4,363 nr 3,457 4,363 15604551 +1,21 8,342 nr 6,342 8,394 6079471 +1,85 7,128 0,100 6,183 7,128 4487878 -0,37 0,160 nr 0,078 0,183 139796 0,00 nr +0,41 1,714 nr 1,608 1,794 38991 -1,30 0,762 nr 0,555 0,849 1256151 -0,24 12,523 nr 12,401 16,314 477788 -0,77 1,442 nr 1,326 1,541 540238 -2,21 0,462 nr 0,441 0,605 81744 -0,39 0,285 nr 0,166 0,285 536975425 0,00 0,037 nr 0,037 0,037 0 0,00 0,167 nr 0,167 0,167 0 -0,16 0,061 nr 0,060 0,067 65849 5,890 -2,81 0,450 -2,15 6,054 0,430 nr nr 3,473 0,085 6,054 0,430 107423 11199 76 857 117 5154 7183 5246 8 0 151 170 3131 355 69 3335 5 4 4 46 0 AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOTAZIONI BOT SCADENZA PREZZO TASSO % 6 36 66 97 128 157 189 220 248 281 311 339 99,994 99,962 99,925 99,894 99,852 99,815 99,756 99,714 99,692 99,613 99,549 99,500 0,000 0,290 0,290 0,260 0,290 0,260 0,340 0,390 0,360 0,410 0,450 0,460 14/04/14 14/05/14 13/06/14 14/07/14 14/08/14 12/09/14 14/10/14 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 0,935 0,00 0,935 nr 0,702 0,935 0 13 O Olidata 0,504 -0,40 0,505 nr 0,374 0,534 272302 17 P Parmalat 2,500 1,463 2,912 0,758 +0,40 2,497 0,013 2,460 2,548 799333 +1,46 1,456 nr 1,416 1,502 14694 -0,27 2,888 0,092 2,130 2,888 1886581 +0,53 0,756 nr 0,515 0,776 372668 0,00 nr +3,23 5,010 nr 3,207 5,043 223856 +0,86 2,121 nr 1,778 2,355 32889 +4,15 11,706 0,320 11,001 12,717 5910325 +1,26 10,037 0,390 8,763 10,395 140799 +4,44 0,444 0,020 0,296 0,456 682062 0,00 nr -0,67 9,605 nr 6,520 9,605 3005763 +2,35 5,413 0,033 4,045 5,413 1148271 -0,94 0,744 nr 0,573 0,758 1908628 -1,67 0,388 nr 0,289 0,413 62885 +0,31 19,132 0,420 17,538 19,565 1283558 4559 0 1042 36 0 151 106 5569 123 59 -0,41 2,435 0,100 2,183 2,619 8834 -1,18 0,922 nr 0,430 0,954 455697 +1,73 1,702 nr 1,295 1,800 1920310 -0,76 1,324 nr 0,704 1,354 324029 +0,79 12,768 0,220 10,290 13,196 259025 -0,64 0,697 nr 0,553 0,781 1132736 -0,23 0,215 nr 0,189 0,237 426548 0,00 1,570 nr 1,294 1,604 22401 67 72 723 39 2670 114 174 18 R Ratti RCS MediaGr r B RCS Mediagroup RCS Mediagroup risp Recordati Retelit Risanamento Rosss S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa Sesa 18 warr SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. T Tamburi 2,420 0,918 1,710 1,314 12,820 0,700 0,213 1,560 +0,33 15,047 -0,67 17,547 0,00 17,420 +2,88 4,471 +1,79 12,500 -1,42 1,246 -0,68 13,050 +0,29 13,623 -0,31 0,162 0,00 0,002 -13,04 0,800 -1,89 0,524 -0,23 12,855 +0,23 3,421 -0,97 8,736 +1,65 0,110 +4,31 2,207 +0,05 4,185 -0,31 6,423 -0,81 2,209 -0,50 10,253 0,00 0,417 +0,24 0,417 146,000 0,00 146,000 6,710 -0,81 6,718 15,000 17,740 17,420 4,500 12,500 1,250 13,050 13,640 0,162 0,002 0,800 0,520 12,920 3,438 8,715 0,111 2,180 4,182 6,430 2,200 10,000 nr 14,386 0,680 15,499 0,710 16,220 1,490 4,263 1,594 12,219 nr 0,837 0,190 10,750 1,924 12,384 nr 0,061 nr 0,002 nr 0,480 nr 0,235 nr 11,476 nr 2,225 0,060 7,252 nr 0,107 nr 1,356 0,100 3,975 0,100 5,696 nr 2,108 nr 9,704 nr nr 0,369 nr 146,000 0,100 5,491 3207 1668 206 73 4106 19,075 17,877 18,500 4,910 12,876 1,286 13,346 13,623 0,180 0,002 0,950 0,525 13,383 3,421 8,858 0,118 2,207 4,231 6,524 2,300 11,056 103034 937 5241862 7743 0 2 1412428 2001 1277 20 1533277 1185 1525 129 14708 754 921690 22 58733244 28 2308 1 11950 0 21454 181 33371 0 134842 1987 597337 5 1508789 257 10425135 14152 23596 583 1380066 1057 4065 133 0 0,457 158567 35 146,000 0 0 6,880 4619636 6118 2,790 0,790 0,593 0,878 0,130 0,415 0,700 16,320 3,936 0,076 0,001 97,200 8,215 +0,58 2,784 0,041 2,182 2,810 349392 397 +0,38 0,789 nr 0,322 0,810 72383 0 -2,63 0,602 nr 0,473 0,626 19026 25 +3,05 0,864 0,020 0,712 0,875 107983432 11592 +4,24 0,129 nr 0,123 0,143 6537020 186 +6,11 0,415 nr 0,171 0,430 17213 2 +2,34 0,691 0,031 0,563 0,691 18022452 4164 +0,74 16,271 0,130 14,900 17,363 1389166 19208 +1,29 3,916 0,070 3,568 3,916 6686840 7871 +0,26 0,076 nr 0,042 0,080 36800579 142 0,00 0,001 nr 0,000 0,001 2744338 0 +0,93 97,051 2,700 91,002 120,260 110679 2971 +0,18 8,185 0,130 6,210 8,261 96333 575 Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B 7,520 6,825 9,000 5,650 5,020 2,856 280,400 2,798 +4,66 7,399 +0,81 6,800 +0,56 8,970 +0,89 5,632 +1,09 4,994 +0,92 2,845 +0,43 278,707 +0,65 2,789 V Valsoia 11,920 -0,33 11,905 0,170 10,252 12,012 Tamburi 15 warr TAS Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna Tiscali Tiscali 14 warr Tod's Trevi Fin.Ind. U UBI Banca 0,69 0,76 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 SCADENZA 0,050 4,895 7,399 0,090 5,391 6,800 0,090 7,827 9,435 0,150 4,105 5,700 0,170 3,602 5,043 nr 2,154 2,845 nr 175,169 278,707 nr 2,058 2,804 16321890 6672 76255673 39424 16055 22 1097028 2501 1190959 1366 10652524 6404 5464 356 959645 1052 10498 124 04-04-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) 1297,25 30,7570 490,8101 03-04-2014 EURO 1284,00 946,8978 30,4048 485,2401 - BORSE ESTERE GIORNI Novare Parmalat 15 warr Piaggio Pierrel Pierrel 12 war Pininfarina 5,025 Piquadro 2,120 Pirelli & C. 11,790 Pirelli & C. rnc 10,050 Poligrafici Editoriale 0,442 Pop Emilia 01/07 Pop.Emilia Romagna 9,580 Pop.Sondrio 5,445 Prelios 0,738 Premuda 0,383 Prysmian 19,200 0,21 -0,05 0,69 0,48 0,51 0,77 0,40 0,17 0,00 0,44 0,00 ORO CHIUSURE MERCATI Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP X RENDIMENTI ESTERI AZIONI Vianini Industria Vianini Lavori QUOTAZ. VAR.% 407.46 3149.35 9695.77 22510.08 6695.55 10677.20 4484.55 5428.58 15063.77 8503.00 16.418.04 4.127.73 +0.44 +0.07 +0.70 -0.24 +0.70 +0.88 +0.79 +0.24 -0.05 -0.22 -0.93 -2.60 Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP 1,499 -0,07 6,295 -0,08 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 1,494 0,020 6,215 0,100 1,192 4,960 1,496 6,440 3355 29932 45 272 W World Duty Free 10,350 -0,38 10,355 nr 9,242 10,905 564745 2636 Y Yoox nr 24,331 34,569 879386 1428 0,143 1757693 0,008 12524972 0,294 0 44 0 1 Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc 24,100 -0,62 24,331 0,116 +0,87 0,003 -7,41 0,250 0,00 0,115 0,003 0,243 nr nr nr 0,073 0,003 0,183 STAR Acotel Group 20,990 Aeffe 0,851 Amplifon 4,710 Ansaldo Sts 8,400 Ascopiave 2,320 Astaldi 7,910 B&C Speakers 7,880 Banca Ifis 16,350 128,000 BB Biotech Bca Finnat 0,576 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,970 Biancamano 0,769 Biesse 6,500 Bolzoni 4,088 Brembo 28,380 Cad It 5,205 Cairo Comm. 6,770 Cembre 10,250 Cementir Hold 6,930 Cent. Latte Torino 4,176 Cobra 1,060 D'Amico 0,692 Dada 3,900 Damiani 1,680 Datalogic 9,265 Dea Capital 1,327 Digital Bros 3,640 EI Towers 40,550 El.En. 25,150 Elica 2,028 Emak 0,908 Engineering 54,050 Esprinet 7,980 Eurotech 2,634 Exprivia 0,930 Falck Renewables 1,469 Fidia 3,442 Fiera Milano 7,265 Gefran 4,146 Ima 37,000 Interpump 10,830 Irce 2,100 Isagro 2,924 IT WAY 1,974 La Doria 6,305 Landi Renzo 1,487 MARR 14,240 Moleskine 1,240 Mondo Tv 0,993 Mutuionline 5,040 Nice 3,330 Panariagroup 1,560 Poligr. S.Faustino 7,745 Poltrona Frau 2,952 Prima Industrie 14,240 R. De Medici 0,329 Reply 65,300 Sabaf S.p.a. 14,970 Saes 8,565 Saes rnc 7,120 Servizi Italia 5,645 Sogefi 4,980 TerniEnergia 2,206 Tesmec 0,724 TXT e-solution 9,960 Vittoria Ass. 10,720 Zignago Vetro 6,315 -0,05 20,687 -0,06 0,850 -1,01 4,730 0,00 8,394 +1,31 2,318 +3,53 7,846 -0,13 7,854 +0,80 16,383 -1,01 128,551 -1,20 0,579 +2,32 0,965 -1,54 0,772 +0,23 6,487 +0,44 4,058 +2,42 28,403 -0,38 5,218 +0,89 6,702 +2,30 10,205 +2,97 6,787 -1,04 4,198 0,00 1,068 +0,29 0,693 -0,96 3,900 0,00 1,696 +0,71 9,263 -1,34 1,336 -0,82 3,666 -4,92 40,343 +0,60 25,045 -0,10 2,013 -0,22 0,907 +0,09 53,753 +0,88 7,957 -0,30 2,639 +0,43 0,924 -0,07 1,463 -2,88 3,487 +0,21 7,262 +0,44 4,123 +0,03 36,915 +1,12 10,840 0,00 2,101 -2,53 2,934 +2,92 1,991 -0,86 6,319 +1,57 1,478 -0,63 14,236 -0,56 1,244 +6,43 1,015 -1,18 5,096 -0,18 3,307 -0,45 1,556 -1,46 7,815 +0,07 2,950 -0,63 14,305 +0,92 0,331 -0,53 64,479 +0,40 14,954 -1,55 8,635 -0,28 7,099 +0,09 5,649 +0,89 4,961 +0,36 2,209 +1,05 0,727 +0,15 9,946 +0,56 10,634 +0,08 6,304 nr 19,665 nr 0,730 0,043 4,025 0,180 7,796 0,110 1,775 0,170 6,630 0,280 6,404 0,370 11,790 7,000 115,438 0,010 0,361 nr 0,515 nr 0,499 nr 5,016 0,050 2,925 0,400 18,923 0,300 4,624 0,140 5,898 0,160 8,528 0,040 4,240 0,020 1,752 nr 0,564 nr 0,630 nr 3,383 nr 1,237 0,150 7,659 nr 1,204 nr 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,024 1,683 0,020 0,805 0,533 43,751 0,089 5,286 nr 1,834 nr 0,789 nr 1,326 nr 2,405 nr 7,039 nr 2,749 1,250 28,136 0,170 8,795 0,020 1,686 nr 2,292 nr 1,484 0,065 3,917 nr 1,198 0,580 11,639 nr 1,219 nr 0,500 0,120 4,050 0,075 2,729 nr 1,232 nr 5,900 nr 2,270 nr 9,295 nr 0,263 0,570 53,541 0,350 12,470 0,400 6,906 0,555 6,658 0,130 4,026 0,130 3,910 0,055 2,037 0,035 0,700 0,400 9,112 0,170 8,548 0,250 4,998 22,772 0,900 4,890 8,609 2,318 7,846 8,223 16,383 147,145 0,585 0,965 0,837 6,787 4,076 28,403 5,299 7,745 10,249 6,912 5,961 1,087 0,733 4,221 1,780 9,506 1,377 3,740 43,537 25,045 2,033 0,910 53,806 8,033 2,639 0,998 1,487 3,579 8,759 4,228 39,275 11,196 2,114 3,038 2,094 6,377 1,494 14,295 1,738 1,015 5,206 3,599 1,606 8,131 2,953 14,389 0,361 65,254 15,059 8,844 7,824 5,649 4,961 2,372 0,904 11,972 10,749 6,389 1660 301167 186711 153613 414491 620916 42376 259954 10564 855903 5080872 65561 46475 44133 565814 12106 95576 20882 502788 109660 513132 4434899 2341 13185 44507 774126 54931 6957434 18987 80828 238329 4259 299217 207294 39389 625180 32188 64153 28145 37111 209866 6039 327267 77442 175996 274990 37001 1117164 5439552 14083 66315 39444 2814 102376 16590 633005 13458 17805 27077 17124 24409 377388 112867 415233 28608 62453 141297 86 91 1061 1511 543 772 86 882 1523 210 210 26 178 105 1897 47 525 173 1080 42 104 292 65 140 541 410 52 1140 121 127 149 672 417 94 48 426 18 306 59 1360 1180 59 51 16 196 166 947 264 27 201 384 71 68 414 150 125 603 172 127 52 155 582 83 78 118 716 555 26 .Lettere e Commenti STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA I MIGLIORI LIBRI DELLA NOSTRA VITA MARIO CALABRESI Quanto mi ha fatto arrabbiare quel personaggio così irritante libri della vita sono generalmente amici cari il cui ricordo pervade l’anima con dolcezza, in memoria dei quali si può arrivare a versare qualche lacrima di commozione, oppure pietre miliari della giovinezza o dell’infanzia o ancora cartelli che hanno segnato svolte importanti nella nostra esistenza. In alcuni rari casi può però succedere che siano libri che ci hanno fatto incredibilmente arrabbiare e il mio raro caso è Limonov di Emmanuel Carrère edito da Adelphi. L’ho letto su consiglio di un cliente della libreria in cui lavoro, che l’ha definito «una biografia notevole» e non posso che concordare con lui. Il protagonista è un uomo non facile da ritrarre, ma «notevole» è sicuramente un aggettivo che gli calza a pennello. Nei primi capitoli il lettore ha a che fare con un giovane artista russo, oppositore del regime sovietico, che talvolta manifesta un estro creativo fuori dall’ordinario, ma che immancabilmente non riesce ad emergere dai bassifondi in cui è relegata l’intellighenzia dissidente. Può intravedere in lui la possibilità di gesta eroiche ed il bisogno di emanciparsi dalla sonnolenza e dalla incapacità di reazione dei suoi compagni di vita e di sopravvivenza, comincia ad affezionarsi al suo fare borioso e si guarda attorno nel mondo sciatto e incolore dell’Urss degli Anni Settanta. Il clima e le atmosfere cambiano completamente nella parte centrale dell’opera: il nostro eroe è «scappato» negli Stati Uniti, dove conduce una vita sicuramente più libera e artisticamente ricca ma fatta di miseria, povertà e violenza. Devo ammettere che la mia rabbia è stata scatenata soprattutto da questi capitoli in cui tutto viene descritto con dovizia di particolari, soprattutto la vita sessuale dissoluta e violenta dei personaggi, particolari gratuiti e assolutamente fastidiosi, così come fastidiosi risultano essere la bassezza morale, l’assenza di valori certi, l’opportunismo del nostro Limonov. L’arrabbiatura è stata tale che mi ha portata una sera a chiudere il libro, a posarlo sul comodino e, piena di stizza come i bambini offesi, a 1 Tutti approviamo la decisione di ridurre gli alti stipendi dei dirigenti pubblici, e adesso degli ambasciatori. Ma purtroppo mi risulta che la Corte costituzionale già almeno un paio di volte abbia annullato queste disposizioni. Mi domando quindi prima di tutto se non c’è conflitto d’interessi, dato che la Corte costituzionale è formata in gran parte da persone che fanno parte di questa categoria di privilegiati. Secondo, se allora non si può far nulla per realizzare un po’ di giustizia e di equità nel nostro paese. Intanto comunque il governo incassa il favore degli italiani per questa decisione, pur sapendo bene che tra qualche mese verrà annullata dalla Corte costituzionale. italiano sono le carceri» scriveva piuttosto indignato su queste stesse colonne della Stampa di ieri il lettore Gianfranco Re. Non sono affatto d’accordo, la vera vergogna, per me, è invece il fatto che anche con l’attuale sovraffollamento e quindi con un costo del personale «spalmato» su un numero maggiore di detenuti, il costo giornaliero di ogni carcerato sia di 119 euro al giorno, contro il 109 della Germania, i 101 della Francia e i 55 della Spagna, che è il nostro dirimpettaio mediterraneo. Questo vuol dire che sul disagio dei carcerati si ruba a man salva. Quanto al sovraffollamento, non si sa bene rispetto a che cosa, visto che negli ultimi anni Regionalizziamo le carceri 1 «La vera vergogna del patrimonio immobiliare (!) Russia-Usa «Limonov» di Emanuel Carrère (Adelphi, 2012), ovvero la vita come un romanzo russo. La biografia di un personaggio vero, vivo, commovente e ripugnante, tra l’ex Urss, Parigi e gli Stati Uniti. Nicola Busca dire «basta, non lo leggo più». Ma non ci sono riuscita. Come un gatto che guarda il padrone aspettando di ricevere del cibo, immobile e sicuro di averlo in pugno, così il libro mi scrutava dell’angolo in cui l’avevo relegato. Fortunatamente alla fine ha vinto lui, perché il nostro uomo torna in Russia ed attraverso i suoi occhi ho potuto vedere cosa hanno significato la caduta del muro di Berlino, Gorbaciov, la Perestrojka, come anche Eltsin e lo stesso Putin, per il popolo sovietico e constatare che, quelli che per noi sono stati segni di apertura e liberazione, non sempre lo sono stati anche per chi li ha vissuti sulla propria pelle. Continuo a chiedermi perché uno scrittore come Carrère abbia deciso di parlare di un uomo sopra le righe, eccessivo, pericoloso anche se talvolta disarmante nel suo candore come Limonov per tracciare la parabola discendente del regime; pur non comprendendolo, lo ringrazio immensamente per averlo fatto perché mi ha consentito di entrare in un mondo assolutamente diverso da come me lo ero immaginato. FRANCESCA BIGLIERI LIBRAIA www.lastampa.it/lettere hanno chiuso carceri come l’Asinara, Pianosa, Ventotene etc. e altrecarceri, costruite e finite, non sono mai state occupate. Si sappia che nel Regno Unito, che ha la nostra stessa popolazione, i detenuti sono 95.000. Ad ogni modo, come ho già scritto (senza che la lettera sia stata pubblicata: come sempre si preferisce l’indignazione a buon mercato) regionalizziamo le carceri, come la sanità. Con 119 €/giorno in molte regioni i detenuti riceverebbero un trattamento da grande albergo. Le altre si terrebbero le carceri di sempre. Ma almeno avremmo rislto la metà del problema. SEBASTIANO COMIS Il premio Igor Man, il riconoscimento intitolato alla memoria del «Vecchio Cronista» che la direzione de La Stampa assegna ogni settimana al giornalista che più si è messo in evidenza, questa volta va al collega Nicola Busca, collaboratore della redazione di Aosta, per il reportage dal nuovo comprensorio sciistico del dittatore della Corea del Nord. Piste frequentate, in stile occidentale, soprattutto da soldati in vacanza premio o persone del posto che approfittano degli impianti per fare qualche discesa con il bob. Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA ANDREA MALAGUTI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: PREMIO IGOR MAN UMBERTO DE VANNA TORINO DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) I Giù gli alti stipendi, solo un’utopia Quotidiano fondato nel 1867 2 Di che pensioni stiamo parlando? 1 Si continua a parlare ancora di pensioni, senza però precisare che trattasi di somme al lordo, mentre il netto percepito è poco più della metà. Le pensioni elevate sono quelle retributive, con versamenti alti e di breve periodo. Quelle basse sono costituite dai famosi assegni assistenziali o di invalidità con pochi anni di contributi, tra l’altro anche spesso irrilevanti. Le Pensioni vere, cioè quelle medie di circa 2.500 euro al lordo, con oltre quaranta anni di effettivo servizio e 67 anni di età, sono al netto per lo più di 1.500 euro mensili. Cifre del genere, come si può facilmente immaginare, non sono affatto sufficienti, visto l’alto costo della vita e l’assistenza sanitaria con tanti medicinali da pagare, non essendo le pensioni «medie» esentate come le pensioni più basse. Tra l’altro, proprio le pensioni medie sono quelle più tartassate e sacrificate dal governo. LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI VENERDÌ 4 APRILE 2014 È STATA DI 313.464 COPIE TM L’editoriale dei lettori VIVO, ERGO CONSUMO PAOLO CASTOLDI iamo nel 2014 e dobbiamo sicuramente fare i conti con un aspetto molto interessante e intelligente della «crisi» attuale, e cioè la presa di coscienza e la critica consapevolezza che la nostra società, fondata su principi di sviluppo e di crescita, si è sviluppata negli ultimi venti/trent’anni anni in società fondate sul consumismo e quindi sul «produrre di più» anche se non è necessario, forzare i consumi, distribuire in larga scala, offrire confezioni extra-large con surplus di materiale. La «crisi» ha limitato gli acquisti e si cerca in questi mesi di far «ripartire i consumi» senza tener conto che le Persone (scritto con la P maiuscola, perché sono Persone critiche attive e non passive) hanno aperto di più gli occhi. Oltre al fatto di constatare che nel portafoglio hanno meno soldi per i consumi, le Persone hanno criticamente capito che certi acquisti non sono necessari, e il tutto senza penalizzare la loro soddisfazione, anzi coltivando una più attenta e selettiva scelta per ciò che è necessario e che contemporaneamente fa piacere, anzi fa persino più piacere di prima. Questo aspetto non è affatto da sottovalutare per evitare di pensare di mirare ad una falsa ripresa o addirittura ad una stentata ripresa che punta a falsi obiettivi che erano stati costruiti con visioni - virtuali - di un consumismo sempre in crescita forzata. Gli Economisti (scritto con la E maiuscola, perché mi riferisco a quelli veri, che si distaccano dagli altri, costruiti ed impostati su vecchie concezioni tradizionali) devono analizzare questo nuovo sviluppo dell’Economia critica, che non si basa più sulle false aspettative o su obiettivi ipotizzati da tanti manager di vecchio stampo, ma sulle reali critiche esigenze e sulle attuali richieste delle Persone. Vivo quindi Consumo responsabilmente e non consumo e quindi vivo irresponsabilmente. S 56 anni, imprenditore, Torino GIUSEPPE SAPONE CASERTA Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. 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DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 LUCA RICOLFI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA enzi è un rabdomante, e ha fiutato il clima del paese. Ha capito che oggi si possono dire e fare cose impensabili fino a pochi anni fa (in questo aiutato dall’istinto conformistico dei media, che si sono immediatamente allineati al novello principe). Si possono criticare i sindacati, si possono stigmatizzare i disoccupati che cumulano sussidio e lavoro nero, si può tagliare la spesa pubblica per ridurre le tasse, si può parlare di flessibilità sul mercato del lavoro, si può criticare la magistratura (vedi la ferma difesa dei politici «solo» indagati), si può dare dei «professoroni» ai vati della cultura progressista. E infine, eresia massima: si può essere d’accordo con Berlusconi su alcune cose, e comunicare in modo ancora più berlusconiano di lui. Il verbo renziano ammalia il popolo di sinistra, stanco della vecchia guardia e da sempre addestrato ad adeguarsi, e non lascia indifferente il popolo di destra, deluso da Berlusconi e compiaciuto che molti dei propri sogni siano entrati nell’agenda del nuovo premier. Si potrebbe pensare che, alla base del successo di Renzi, vi sia prima di tutto la sfiducia nella casta che ha retto il paese fin qui. Ma questo è vero solo fino a un certo punto. Chi non ne può più del Palazzo e della classe dirigente, più che a Renzi tende a guardare a Grillo. Il consenso di cui gode Renzi ha una base più profonda, anche se forse non del tutto consapevole. Quel che con Renzi viene finalmente al pettine è il nodo del conservatorismo italiano, una sindrome che affligge il paese da almeno trent’anni e che ha caratterizzato, ormai possiamo dirlo, non solo la destra (da cui forse ce l’aspettiamo di più) ma anche la sinistra. Un conservatorismo che ha bloccato il paese sia sul terreno delle regole sia su quello delle grandi riforme economico-sociali. Mentre grandi paesi come il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Germania, sia pure con metodi e tempi diversi, attuavano le riforme radicali di cui avevano bisogno, e anche per questa via modernizzavano la sinistra (si pensi a Clinton, Blair e Schroeder), l’Italia si baloccava tra una rivoluzione tradita (quella liberale di Berlusconi) e un riformismo mai veramente decollato (quello dell’Ulivo di Prodi). È innanzitutto per questo, perché siamo indietro di un quarto di secolo, e non per ignoranza o giovanile spensieratezza che il ministro Maria Elena Boschi può oggi permettersi di polemizzare con i venerati maestri alla Rodotà, fino a spingersi a dire che in questi trent’anni «le continue prese di posizione dei professori» hanno «bloccato un processo di riforma che oggi invece non è più rinviabile per il nostro paese». Naturalmente non è così, il ministro sopravvaluta ampiamente il potere dei professori. E tuttavia c’è anche del vero, nell’incauta e semplicistica affermazione del ministro delle Riforme. È vero, ad esempio, che l’incapacità della sinistra di rinnovarsi e di uscire dalla trappola dell’antiberlusconismo, un’incapacità di cui il primo responsabile è il ceto politi- I FETICCI ABBATTUTI DAL PREMIER R er aver sempre lottato contro il fanatismo e la ciarlataneria e in favore dei diritti dei malati». Con questa supermotivazione il rettore Gianluca Vago, nel 90° anno dell’Università degli Studi di Milano, ha conferito allo scienziato Silvio Garattini la laurea honoris causa in chimica e tecnologia farmaceutiche. Martedì 11 febbraio, nell’aula magna la cerimonia è solenne; alla fine gran sorrisi quando Garattini, 85 anni magnificamente portati (è nato a Bergamo nel novembre 1928) riceve da Vago in dono una dolce vita color bianco. Da anni è la sua divisa e, a pensarci bene, quel golf rispecchia il personaggio: sobrio, netto, chiaro. Fondatore-presidente dell’Irccs, Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” (in oltre 50 anni di attività sotto la sua direzione ha prodotto oltre 250 volumi e 15 mila pubblicazioni scientifiche su chemioterapia, cancerologia, neuropsicofarma- «P lano il linguaggio del dubbio e della ricerca, e non amano arringare le folle. Fra questi ultimi, siano essi economisti, politologi, sociologi o giuristi, da almeno vent’anni le posizioni che dominano la scena parlano di modernizzazione, di cambiamento, di riforme radicali, non certo di conservazione del patrimonio e delle conquiste irrinunciabili della sinistra. Dalla commissione Onofri (1997) alla commissione Muraro (2007), per citare solo due esperienze significative, il mondo degli studiosi è più che mai schierato dalla parte del cambiamento, e immune da ogni rimpianto per la sinistra che fu. Ecco perché il nodo dei «professori» è delicato. Ci sono professoIllustrazione di Irene Bedino ri di tipo-vate (gli intellettuali, o venerati maco, è stata spesso, molto spesso, alimenta- estri), e professori di tipo-Archimede (gli ta e ingigantita non già dai professori in studiosi, gli esperti). Entrambi non hanno quanto tali, ma da una élite di intellettuali un rapporto del tutto armonico con Renzi. in senso lato. Una élite progressista fatta La differenza cruciale, però, è che i primi di professori, scrittori, magistrati, registi, temono che Renzi abbia successo, i seconartisti, comici, attori, giornalisti, intima- di che fallisca. I primi diffidano delle idee mente convinti della propria superiorità di Renzi, i secondi dubitano della sua camorale e civile, e irresistibilmente attratti pacità di metterle in atto. dall’idea che il proprio compito, anzi la Quel che accomuna profondamente i propria missione, non sia semplicemente due tipi è il desiderio di essere ascoltati di far bene il proprio mestiere, bensì di in- dal principe. I professori-guru non si casegnare al paese come vivere e che cosa pacitano che la politica abbia smesso di ripensare. Un magistero, quello dei venerati conoscere il loro ruolo di guida morale e maestri (così li chiamava il compianto Ed- spirituale. I professori-esperto si stupimondo Berselli), che effettivamente ha fi- scono che la politica paia non aver bisogno nito per inchiodare la sinistra ai suoi miti del loro supporto tecnico e di conoscenza. e ai suoi riti, con un danno incalcolabile Gli uni vorrebbero indicare al principe i per il paese non meno che per la sinistra fini dell’azione politica, gli altri mettergli a stessa. Già, perché una cosa bisognerà disposizione i mezzi per realizzarli. La mia sensazione è che entrambi si ilpur dirla una buona volta: se oggi l’Italia è un paese profondamente diseguale, con ludano. La politica è per sua natura autouna frattura abissale fra garantiti e non referenziale, Renzi o non Renzi. Può fingegarantiti, con i giovani e le donne sistema- re di ascoltare i venerati maestri (come faticamente tenuti ai margini del mercato ceva in passato), ma alla fine tira dritto del lavoro, con uno Stato sociale dispensa- per la sua strada. Può avere bisogno degli tore di privilegi e avaro di servizi, è anche esperti, ma solo quando è con l’acqua alla perché per decenni ci siamo tenuti questa gola, e comunque sempre e solo dei «suoi» sinistra, miope e conservatrice. esperti. In questo, le cose non sono molto Da questo punto di vista Renzi e i suoi cambiate, semmai sono diventate più hanno ragioni da vendere. Dove invece, a chiare. Gli intellettuali e i tecnici, i maestri mio parere, stanno prendendo un abba- e gli specialisti, la politica li ha sempre glio è quando, parlando genericamente di usati, ma non li ha mai ascoltati davvero (e professori, non colgono la differenza fra qualche volta è stato un bene). Solo un l’élite degli intellettuali, che parlano il lin- grande narcisismo, e una certa dose di inguaggio della certezza e della superiorità genuità, possono far credere ai professori morale, e la massa degli studiosi, che par- che il loro ruolo possa cambiare. Di profilo CHIARA BERIA DI ARGENTINE Loscienziatochediceno allalegalizzazionedelledroghe cologia etc etc; all’Irccs si sono specializzati 4 mila giovani laureati e tecnici) Garattini, dal caso Di Bella al più recente Stamina, ha sempre fatto sentire la sua voce rivendicando la validità del metodo scientifico al fine di proteggere i malati e le loro famiglie da pericolose illusioni, fanatismi vari se non da spregiudicati profittatori. Un forte impegno che insieme a una vera messe di incarichi&onori (l’elenco occupa più pagine) gli ha fruttato non pochi nemici e polemiche. C’è chi l’ha definito una sorta di guru del farmaco accusandolo di difendere sempre gli interessi della potente industria farmaceutica. «Attacchi, critiche? L’importante è non arrendersi e avere costan- za», sorride il professore. «La mia teoria è che quando si sostiene una cosa all’inizio hai tutti contro. Piano piano qualcuno si convince. Quando poi si dimenticano chi è stato a dirlo per primo allora hai ottenuto il successo». Teoria che Garattini applica anche sul fronte del contrasto alla diffusione delle droghe. Estraneo alle sterili polemiche ideologiche che si alternano a un clima d’indifferenza se non di sostanziale resa Garattini non nasconde di essere contrario alla legalizzazione della cannabis anche per uso medico e bolla come «l’ennesimo pasticcio nel campo della salute» l’ultima decisione della Regione Abruzzo di consentirne l’uso per alcune malattie, dal glaucoma alla sclerosi Lettere e Commenti .27 . L’AQUILA, IL SISMA E GLI ERRORI DA NON SCORDARE MARIO TOZZI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA a L’Aquila non va dimenticata neanche per quanto accaduto immediatamente prima del terremoto, la sequenza sismica che, però solo a posteriori, possiamo oggi leggere come precursore della scossa principale. In Italia abbiamo registrato altre sequenze analoghe, per esempio al massiccio del Pollino (fra Calabria e Lucania), dove le scosse durano da anni e non sappiamo se ad esse seguirà una scossa superiore a quella di magnitudo 5 già registrata nel 2012. E non possiamo saperlo oggi come non lo sapevamo ieri, con buona pace di chi si ostina a ritenere prevedibili i fenomeni naturali più nascosti all’osservazione diretta che ci siano sulla faccia della Terra. Parlare di previsione di sismi, oggi, distoglie dal vero obiettivo che è e deve essere la prevenzione: una casa ben costruita salva la vita, a prescindere dal momento in cui il terremoto arriva. Il terremoto de L’Aquila è stato l’unico caso al mondo in cui esperti e scienziati (cui, al massimo, si può imputare di aver mal comunicato, ma in tutto il mondo i ricercatori avrebbero dato risposte simili) sono stati condannati in primo grado per aver tranquillizzato la popolazione. E che dovevano fare, spingere l’intero Abruzzo appenninico a trasferirsi al mare? Come se la colpa dei morti fosse loro e non di chi ha costruito male e di chi ha controllato peggio, non intervenendo per decenni. Quello de L’Aquila è un terremoto che non possiamo dimenticare neanche per il dopo: una questione malposta fino dall’inizio, quando un sempre sorridente presidente del Consiglio e la Protezione Civile Nazionale (che organizzava, in quel periodo, anche il G8 alla Maddalena e la festa di San Giuseppe a Copertino) ci raccontavano che la ricostruzione era già iniziata, ad appena qualche mese dai crolli. Era una bugia, fra le tante la più odiosa, perché illudeva chi aveva appena subìto la catastrofe che fosse finito in poco tempo e che si potesse evitare la fase del container dopo quella delle tende. Ora, possiamo mettere in opera moduli abitativi provvisori (così si chiamano) molto più confortevoli dei container dell’Irpinia (1980), ma non c’è alcun modo di passare direttamente dalle tendopoli alla ricostruzione vera, in nessun dopo terremoto in nessuna parte del mondo. Le avveniristiche new town de L’Aquila si stanno rapidamente degradando, nessuno sfollato ci vuole vivere per sempre e rimarranno a imperitura memoria di ciò che non si deve fare in nessun caso dopo un terremoto: stornare denari pubblici che, invece, sarebbero poi utili nella vera ricostruzione. Nei cinque anni passati, poi, sono emersi i problemi tipici dei sismi italiani: ricostruire nello stesso tempo case e monumenti, visto che anche il tessuto economico basato sul turismo deve riprendersi? Ma anche impietosi paradossi tutti italici: le macerie sono rifiuti speciali? E come vanno smaltiti? Mentre L’Aquila, di fatto, non esce ancora dall’emergenza. No, non possiamo dimenticare il terremoto del 2009, non solo per chi ha perduto la vita in un modo niente affatto governato dal fato e per chi è sopravvissuto, ma anche per tutti gli italiani di domani, che devono sapere di popolare un territorio in cui il rischio naturale è accresciuto o addirittura creato dagli uomini. M multipla. «Non è questione di preconcetti», spiega. «La morfina viene usata quotidianamente - e per fortuna - per tanti malati. Il punto è che, finora, non esistono studi rilevanti che provino come la cannabis abbia effetti benefici e comunque più importanti di quelli di molti antidolorifici che abbiamo già a disposizione. Non solo. L’altro dato su cui riflettere è che la cannabis una volta aveva un basso contenuto di tetraidrocannabinolo oggi invece in quella in circolazione la quantità di principio attivo può superare il 50%. E’ quindi un prodotto sempre più nocivo che ha marcati effetti sul sistema nervoso centrale come ormai hanno ben documentato ricerche condotte in vari Paesi. Mi sembra», attacca Garattini, «che l’enfasi con la quale si sostiene l’uso medico della cannabis nasconda una malizia: visto che la cannabis è così buona perché non legalizzarla? Mentre invece bisognerebbe avere una maggio- re regolamentazione delle droghe legalizzate, alcol e tabacco!». Silvio Garattini parla forte delle molte ricerche condotte dall’Irccs non solo sugli effetti dannosi delle sostanze tossiche ma anche sul mutamento dei consumi. Dati ottenuti persino misurando con tecniche originali («Ci hanno contattato per conoscere i nostri metodi anche dalla Casa Bianca!») i liquidi in vari punti del percorso delle fogne di città come Milano o Perugia. Tra i risultati un identikit più preciso del tossico di questi giorni di crisi che più che tirare la costosa cocaina (consumo diminuito del 40%) s’imbotte di anfetamine e della pericolosa ketamina; e sulla Rete - la nuova piazza - trova sostanze psicoattive mascherate da prodotti comuni. Pasticche e alcol. Lectio magistralis di Garattini: «Solo con la cultura, informando i giovani, andando nelle scuole eviteremo di avere una generazione di tossicodipendenti. Nessuno è senza responsabilità». T1 CV PR T2 SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 28 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 Lunedì Gergiev alla Scala per l’Airc Lunedì alle 21 il Teatro alla Scala rinnova la sua ospitalità per il tradizionale concerto dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Il Maestro Valery Gergiev dirige la London Simphony Orchestra, pianista solista Daniil Trifonov. programma raffinato e spettacolare: il Concerto per pianoforte e orchestra n.2 Op. 21 di Chopin è al centro della serata, racchiuso tra Les offrandes oubliées di Olivier Messiaen e la Sinfonia n.2 di Aleksandr Skrjabin. CULTURA SPETTACOLI . 29 & EGLE SANTOLINI reparatevi, dopo l’invasione dei vampiri è in arrivo la carica delle sirenette. Sofia Coppola ha annunciato il suo nuovo film, e cioè una trasposizione più adulta e sexy della favola di Andersen, prodotta dalla Universal: ma per sapere bene di che si tratti passerà ancora qualche tempo. Già dal 6 maggio, invece, scatta negli Stati Uniti e nel mondo l’operazione Waterfire Saga, targata Walt Disney, organizzata con impressionante spiegamento di forze e incentrata su un ciclo di quattro romanzi per young adult affidati dalle teste d’uovo di Burbank alla scrittrice Jennifer Donnelly. Il primo s’intitola Deep Blue e introduce la protagonista della saga, Serafina detta Sera, sirena adriatica e teenager, principessa ereditaria della monarchia matriarcale di Miromara. Dopo un prologo onirico, l’incipit del libro la coglie al risveglio di una giornata cruciale, quello del suo Dokimì, ossia della cerimonia iniziatica che ne deciderà il futuro. «Le dita sottili e carnose degli anemoni solleticarono Serafina mentre si alzava dal letto. Si infilò una vestaglia di bisso ricamata d’oro, con inserti di madreperla e scaramazze. Le sue squame, del colore vivo e lucente del rame nuovo, scintillavano nella luminosità sottomarina. Le ricoprivano la coda e il torso e si combinavano a meraviglia col riflesso più scuro dei suoi capelli». È in arrivo la canta magus, cioè la sirena insegnante di canto: sì, insieme a molti altri sapori c’è una cert’aria alla Harry Potter. E la trama vira quasi subito al dark, con una freccia avvelenata che colpisce la madre di Sera, la regina Isabella. P UN’EROINA GUERRIERA «Come in “Hunger games” è importante dare alle ragazze modelli di ruolo significativi» Al sito waterfiresaga.com, un sofisticatissimo book trailer già fissa i canoni estetici della tetralogia: le sirene sono creature flessuose, eleganti, ben truccate. Comunicano con gli amici tramite conchiglie private che ricordano WhatsApp e hanno pet molto di moda e molto coccolati che però sono polipi e non chihuahua. Appartengono a gruppi etnici diversi: come le ragazze copertina di un’edizione internazionale di Teen Vogue, e per esempio l’amica del cuore della protagonista, Neela, è una bellezza indiana in sari, molto aggraziata e forse intimidita da un’educazione maschilista, ma corredata di un gran senso dell’humour che, ci anticipa l’autrice, nelle prossime puntate scopriremo da che trauma la protegga. Nulla a che vedere con la Lighea di Tomasi di Lampedusa, che parla greco, dalla risata «gutturale, velata, risuonante di armonici innumerevoli»: le nuove tritonesse Disney hanno poco di ferino e di divino. Però l’archetipo da cui discostarsi era soprattutto quello zuccheroso della ragazzina in coda e bikini, e infatti «abbiamo cercato di creare un mondo intorno a loro, con un’iden- Jennifer Donnelly è l’autrice di un ciclo di romanzi per young adult, la Waterfire Saga: il primo libro s’intitola Deep Blue e introduce la protagonista «L’ispirazione me l’ha data una mostra di Alexander McQueen. Un video mi ha emozionato: una ragazza sprofondava nell’oceano, avvolta in abiti meravigliosi. Poteva essere un personaggio scespiriano, Viola oppure Ofelia. Quando la Disney mi ha proposto un progetto sulle creature del mare l’ho preso come un segno del destino» Hollywood stregata dal canto delle sirene Dopo i vampiri arrivano le fanciulle marine Guida la carica la “Waterfire saga” scritta da Jennifer Donnelly per la Disney In principio fu la sirenetta di Hans Christian Andersen che fa la guardia alla baia di Copenhagen. Poi venne la versione cartoon con Ariel della Disney tità più consapevole». Le animazioni al computer sembrano un naturale preludio al film, che Donnelly ancora non conferma: «La decisione non è nelle mie mani, ma di certo mi piacerebbe». Arriveranno, intanto, le app, i videogiochi, i libri illustrati. Autrice di una trilogia pubblicata anche in Italia da Sonzogno, I giorni del tè e delle rose, Come una rosa d’inverno e La rosa selvatica, per cui è arrivata nelle classifiche del New York Times, e di un thriller ispirato allo stesso caso di cronaca evocato da Theodore Dreiser in Una tragedia americana, Donnelly racconta di aver incontrato le sirene in un momento di vuoto d’ispirazione. «Per tenere a bada l’inquietudine sono andata in treno a New York per la mostra del Met su Alexander McQueen. IL PROGETTO DI SOFIA COPPOLA Una trasposizione più adulta e sexy della favola di Andersen prodotta dalla Universal La regista Sofia Coppola, dopo aver reso pop la regina Maria Antonietta, renderà sexy la sirenetta di Andersen Nell’ultima sala, un video mi ha emozionato: una ragazza sprofondava nell’oceano, avvolta in abiti meravigliosi. Poteva essere un personaggio scespiriano, Viola oppure Ofelia. A casa, mio marito mi ha detto che aveva chiamato dalla California il mio agente, e che la Disney voleva coinvolgermi in un progetto che riguardava le creature del mare. L’ho preso come un segno del destino». La sua eroina è una guerriera come la Katniss di Hunger Games, «perché è importante raccomandare agli adolescenti che la forza non è innata ma si può conquistare, e dare alle ragazze modelli di ruolo significativi», mentre i maschi-tritoni per il momento appaiono un po’ fatui: Mahdi, lo sposo promesso, si sbronza e flirta con le altre sirene, mentre potrebbe darci grandi soddisfazioni un personaggio chiamato Blu. C’è molta Venezia, vista con l’occhio incantato della non europea e considerata come una specie di paese ibrido dove creature del mare e della terraferma possono incontrarsi, ed esperita di prima mano da Donnelly che c’è stata un anno fa e non credeva ai propri occhi. Tra qualche settimana la scrittrice tornerà in Italia, a Torino, per il Salone. twitter @esantoli R 30 .Spettacoli STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 Teatro Carlo Felice il caso MARINELLA VENEGONI LONDRA O ltre al talento, alla fama e ai conseguenti conti stratosferici, Mick Jagger e Paul McCartney hanno in comune fratelli minori musicisti pure loro, ma che volano basso e si accontentano di vivere all’ombra di congiunti tanto ingombranti. Da qualche giorno è passato da Milano in conMike McCartney, classe 1944, gira l’Europa in un tour Sul palco Mitch canta le canzoni di Sinatra ed certo Chris Jagger, vaga soinopinatamente intitolato «Sex, Drugs & Rock’n’Roll (I wish!)» è stato in tour in Costa Azzurra e Liguria miglianza fisica e 67 anni non portati bene come fa Mick con i suoi 70. Chitarrista da concertini acustici, viaggia col trasporto del cognome, ad esibirsi anche fuori Inghilterra, ma su voli di linea. Proprio come lui, sta girando in tour ma per ora solo in patria Mike McCartney, classe 1944, fratello di poco minore del prode Sir Paul, e fa la sua piccola parte nella storia della musica: il concerto s’intitola inopinatamente Sex, Drugs & Rock’n’Roll (I Wish) (concetto molto da terza età), e ha da poco rispolverato il cognome di famiglia, dopo una vita passata nelle vesti più dimesse di Cartney, un altro artista però Mike McGear. Tanto era inu- italiano, anche lui di lunga navitile, nelle interviste la prima gazione, Luigi Grechi, ha agdomanda era sempre su Paul, giunto il proprio cognome De che ti nascondi elegantemen- Gregori a quello della madre, te a fare? che era diventato il suo marI due fratelli e le due star, chio di fabbrica: in famiglia avesia chiaro, si amano: Mick ha va cominciato lui con la musica, preso parte all’ultimo disco di a metà dei ‘60, al celebre FolkChris cantando Diamond and studio, essendo il primogenito. Pearls, mentre L’esplodere della il baronetto IL PADRE DI AMY poetica tormenPaul ha regala- Ex tassista londinese tata di Franceto nel tempo a sco, di 7 anni più diventato crooner giovane, lo ha raMike varie cansull’onda della figlia dicato in territozoni. Gli inglesi ri diversi, più visono decisamente propensi cini al country e alle ballads. alle vocazioni familiari. Si Hanno collaborato pochissimo, pensi a Mitch Winehouse, già si ricorda Il bandito e il campiotassista, padre della povera ne, ormai del ‘90, scritta da LuiAmy: mentra questa era an- gi e cantata da Francesco. cora in vita e perseguitata Fratelli-artisti equivale a sidalle proprie drammatiche lenzio, a qualche imbarazzo, se paranoie davanti all’occhio uno dei due è troppo famoso. I dei media, lui si è rimesso a rapporti rifuggono le scene, si cantare, come faceva quando fermano all’affetto privato. Se era giovane, nei club di Lon- invece c’è un qualche saliscendi Il fratello ster ad ammazzarsi quasi fisi- diciotto anni di fruttifere risse dra. Non che se ne sia dato un di fama, possono essere dolori. di Jagger camente dietro il palco, a Parigi continue prima di separarsi. giudizio del tutto positivo, Negli ‘80, nascosta dietro un siChris, classe nel 2009. Durante l’ennesima liVengono in mente fratelli umanamente: è stato visto co- pario a Saint-Vincet, ho assistime un opportunista, con le to a una scena poco edificante 1947, qualche te fra Noel e il minore Liam, più antichi della musica popogiorno fa era questi per dispetto spaccò una lare. Fratelli bambini come i sue esibizioni televisive men- di Edoardo Bennato che faceva in concerto delle chitarre più amate del fra- Jacksons 5, guidati con mano tre la figlia percorreva la pro- i capricci perché nella serata tv a Milano tello: risultato, fine degli Oasis di ferro dal padre, come la biopria via crucis; si è in parte c’era in scaletta pure suo fratelriabilitato con le attività be- lo Eugenio: «Se va lui per primo e successiva promozione, negli grafia di Michael Jackson ha nefiche legate alla Fondazio- io non canto», mi sembrò il senultimi cinque anni, dell’attività raccontato: insieme, i sopravne intitolata ad Amy. so dello sbrocco. Miserie sulle di ciascuno dei due, basata qua- vissuti non sono nemmeno riuNon è facile essere parenti quali sarebbe anche giusto sorsi esclusivamente sulle cattive- sciti a mettere su il tributo che di una star, e fare lo stesso volare, se non fossero arrivati rie reciproche, e sullo slogan avevano annunciato alla mormestiere. Come Mike Mc- poi i famosi Oasis da Manche«Oasis mai più». Il tutto, dopo te di Michael. Il fratello dell’ex Beatle Il papà di Winehouse Da Jagger a McCartney il rock è roba di famiglia Chris e Mike, vissuti all’ombra dei fratelli, ora hanno carriere soliste In Italia sorte simile per l’altro De Gregori e il Bennato più giovane Gran successo per la lirica in streaming GIANGIORGIO SATRAGNI GENOVA L’opera sul web avanza anche in Italia. Il Carlo Felice di Genova è il primo ad aver creato un canale tutto suo, che sta perfezionando, e offre live concerti e spettacoli in forma gratuita. Stasera va in onda La bohème di Puccini, l’indirizzo è www.streamingcarlofelice.com. Il teatro ligure balza così all’onore della cronaca per aver trovato nelle nuove tecnologie il riscatto da un profondo rosso finanziario e da una crisi artistica senza precedenti. Ora le cose vanno meglio su entrambi i fronti, anche grazie all’impegno di Fabio Luisi, genovese in carica all’Opera di Zurigo e direttore principale al Met newyorchese, che mise il suo prestigio a servizio dell’istituzione e del web. Pagliacci di Leoncavallo, regia di Zeffirelli, fu nell’aprile 2011 la prima opera che un teatro italiano mandò in diretta su internet. Il Belpaese sconta, al solito, un perenne ritardo anche tecnologico. Nel frattempo, però, qualcosa si è mosso. E’ il caso del progetto OperainWeb che Telecom Italia ha stretto con il Petruzzelli di Bari, anch’esso in fase economica delicata, diffondendo sul web il Rigoletto di Verdi, nel maggio 2013, e La sonnambula di Bellini nel settembre scorso. Entrambi gli spettacoli restano disponibili fino a settembre 2014 sul sito Telecom. Anche La Fenice di Venezia, molto avanzata quanto a marketing e merchandising, La Boheme in prima stasera è sbarcata sul web, ma sul sito europeo che iniziò a trasmettere concerti prima di tutti, ovvero medici.tv. Lì a novembre è andata in onda la rara Africaine di Meyerbeer, prodotta in vista del 150° dalla morte del compositore. Doveva passare anche su Rai5, che al momento non può trasmetterla in quanto priva di sottotitoli italiani; però anche il sito del canale tv si è in parte avvicinato all’opera live, associandosi alla trasmissione planetaria della Traviata scaligera dell’ultimo Sant’Ambrogio. Che però non si poteva vedere attraverso provider stranieri per questioni di diritti. Dopo i concerti live, più facili da realizzare, consueti gli appuntamenti con l’Orchestra Nazionale Rai o l’Accademia di Santa Cecilia, si rafforza dunque l’opera sulla rete. I genovesi navigano con apparente vento in poppa. Avviano una collaborazione con il Centro Ricerche Tecnologiche Rai di Torino, grazie a cui la Bohème sfrutterà, per la parte audio, un solo microfono sferico dotato di 32 capsule che captano e riproducono la spazialità del suono. Il barbiere di Siviglia di Rossini, in programma a giugno, utilizzerà invece per la prima volta in una diffusione internet il sistema surround multicanale 5.1. LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 FULVIA CAPRARA INVIATA A BOLOGNA ella foresta amazzonica minacciata da feroci distruttori di verde, gli animali, tutti uniti, fanno la forza, e possono perfino cambiare il corso degli eventi. A patto, però, di mantenere integra la loro natura libera e selvaggia, quella che, indelebilmente, traccia il confine tra l’uomo e la bestia. Insomma, per salvarsi bisogna rinunciare a qualcosa, e il primo a imparare la lezione è proprio Blu, pappagallo a rischio estinzione, dotato di magnifiche piume color cielo e ormai viziato dal consumismo al punto da preferire alla vecchia, classica noce, la colazione a base di soffici pancake ricoperti di panna. Un’eresia. Come quella di affrontare il viaggio nella jungla dove è nato, munito di Gps, e, per di più, con il marsupio allacciato in vita, proprio come fanno i turisti di tutto il mondo. No, nel secondo capitolo della saga di Rio ( Rio 2 - Missione Amazzonia dal 17 nelle sale dopo l’anteprima al Future Film Festival diretto da Oscar Cosulich e Giulietta Fara in chiusura domani), Blu deve recuperare il rapporto con le proprie radici, imparare a combattere, e farsi finalmente rispettare dal suocero, Eduardo, padre dell’adorata compagna Gioiel e autorevole patriarca della comunità dei suoi simili: «I temi al centro del film - dice il regista Carlos Saldanha, ospite d’onore della rassegna bolognese - sono i valori familiari e la salvezza dell’ecosistema, due cose che in questo momento sono, per motivi diversi, in pericolo». Ma naturalmente non è tutto. Sulla scia del primo, straordinario successo (Rio ha incassato in tutto 486 milioni di dollari), il secondo capitolo della serie («non sappiamo se ci sarà un terzo film, dobbiamo vedere prima come sarà accolto questo»), si legge la grande attesa per i prossimi Mondiali di calcio e la sensazione di assistere a un mega spot sul tema World Cup è rafforzata dalle prime sequenze della pellicola, illuminate da magnifici fuochi d’artificio: «Prima di tutto c’è l’omaggio al Brasile, il Paese in cui sono nato, e quindi anche al calcio che ne è parte integrante. Il pallone c’era anche nell’altro film, prima a mano, poi al computer, sempre stavolta c’è un po’ di più, ma la coinci- cercando di raggiungere il mix ideale denza con i Mondiali non c’entra, sta- tra movimenti realistici e movimenti vamo lavorando a Rio 2 da molto pri- da cartoon, il tutto senza dare troppa ma». Per realizzarlo (in 3D) racconta importanza al 3D: «Per me la cosa imSaldanha, regista anche, insieme a portante è che la gente si senta a proChris Wedge, delprio agio, non mi la saga dell’Era PROFUMO DI MONDIALI piace quando il 3D glaciale, ci sono «C’è l’omaggio al Brasile, il mio viene usato per colvoluti quasi tre pire o scioccare, Paese e quindi anche al calcio preferisco che seranni e mezzo, che ne è parte integrante» va semplicemente a tempi relativamente brevi per portare il pubblico l’animazione: «Volevo un’ambienta- dentro la storia». zione diversa dal film precedente e Una storia raccontata naturalmenho pensato fosse una buona idea al- te a ritmo di musica, imprescindibile lontanarsi dalla città. Abbiamo co- elemento del made in Brasile: «Il priminciato studiando le caratteristiche mo film era centrato sul Carnevale, della foresta, le specie che la abita- quindi all’insegna della Bossa Nova e no...». Dalle idee si passa al disegno, del Samba, stavolta ho voluto esplora- Il regista Carlos Saldahna con i personaggi di «Rio 2 Missione Amazzonia» dal 17 nelle sale italiane dopo l’anteprima al Future Film Festival diretto da Oscar Cosulich e Giulietta Fara in chiusura domani N “Rio” va in Amazzonia per riscoprire le radici Austria. Vienna. 1948. One child of a large family with a homemade doll © David Seymour / Magnum Photos Il regista Saldanha: al centro del film due valori in pericolo, la famiglia e la salvezza dell’ecosistema re altri ritmi e sonorità, puntando soprattutto sul Nord-est del Paese». Così, ad accompagnare voli acrobatici e spericolate coreografie, ecco le musiche e le voci di Bruno Mars, Anne Hathaway, Sergio Mendes, Milton Nascimiento, Barbatuques, Philip Lawrence: «La musica è un linguaggio universale, volevamo sperimentare i ritmi più diversi e l’abbiamo fatto, penso che la colonna sonora sia particolarmente sofisticata e divertente». A differenza di molti cartoon degli ultimi anni, Rio 2 punta a recuperare il pubblico base dell’animazione, i più piccoli: «Non saprei dire se è esattamente così. Il tono prevalente è la commedia e l’obiettivo è sempre rivolgersi a tutti i tipi di spettatori. Posso dire, però, che quando faccio un film, tendo prima di tutto a divertire me stesso, se certe cose mi fanno ridere le metto nella storia, altrimenti no». In Italia Rio2 uscirà con le voci italiane di Fabio De Luigi (Blu), Massimo Lopez (il neo-nonno Edoardo), Pino Insegno (Rafael), il tutto con buona pace di divi del calibro di Jesse Eisenberg, Jamie Foxx, Rodrigo Santoro, solo per citarne alcuni: «Non ho il controllo delle versioni doppiate che escono nei diversi Paesi, ma ci sono abituato e, anche se, ovviamente, il mio film è quello in inglese, credo che il doppiaggio svolga una funzione importante. Serve ad adattare i contenuti del film ai vari luoghi in cui verrà proiettato. Anzi, sono convinto che per l’animazione il doppiaggio vada bene, molto meglio che per i film con attori in carne ed ossa». . Spettacoli .31 Cannes,iGrimaldi boicottanolaprima di“GracediMonaco” GENOVA Il film aprirà il prossimo Festival di Cannes, il 14 maggio, ma la famiglia Grimaldi ha deciso di non assistere alla proiezione di Grace di Monaco, con Nicole Kidman nel ruolo della protagonista. È deciso: il principe Alberto II e le sorelle, Caroline e Stephanie, boicotteranno il lungometraggio di Olivier Dahan perché non approvano il modo in cui la vita della madre, Grace Kelly, la splendida attrice americana diventata principessa sposando Ranieri III nel 1956, è stata portata sul grande schermo. Stando al New York Post, ripreso da Le Figaro, il motivo di tanta disapprovazione starebbe nel ritratto di Ranieri III che traccia il regista francese (lo stesso che ha girato il pluripremiato La vie en rose sulla vita della cantante Edith Piaf con Marion Cotillard, premio Oscar per la Nicole Kidman è Grace Kelly migliore attrice). Alberto II, diventato reggente nel 2005, alla morte del padre, «teme che il film dia un’immagine negativa del padre e lo mostri come un leader che controllava la vita della madre in tutto e per tutto», scrive il giornale. «Il problema - riporta Le Figaro - è che se Grace ne esce glorificata, il principe è dipinto come debole, unilaterale e possessivo verso la moglie». Il film si focalizza sul periodo in cui l’icona di Hollywood è diventa principessa, e in particolare affronta il dilemma se accettare il nuovo ruolo che Alfred Hitchcock le propone per Marnie (poi affidato a Tippi Hedren) o se lasciare il cinema e dedicarsi esclusivamente alla sua nuova vita, in un momento storico non facile per il Principato. Sono i mesi turbolenti tra il 1961 e il ’62 in cui il principe Ranieri e l’allora presidente francese, Charles De Gaulle, si affrontarono in una disputa sulla tassazione. Alberto II e le sorelle avevano chiesto, invano, di effettuare delle modifiche alla sceneggiatura. A film completato avevano anche chiesto di poterlo visionare in privato, ma il produttore Pierre-Ange Le Pogam si era rifiutato. [S. N.] “VOGLIO ESSERE NEL CUORE DELL’AZIONE” Le immagini e la storia di uno dei fondatori dell’agenzia Magnum Photos DAVID SEYMOUR Retrospettiva Torino, Palazzo Reale 3 aprile - 14 settembre 2014 Orari: da martedì a domenica 9.30 - 18.30 / ultimo ingresso ore 18.00 (chiuso il lunedì) Info: 02 61 83 62 87 / press@silvanaeditoriale.it / www.silvanaeditoriale.it MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE con il patrocinio di media partner 32 .Spettacoli STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 5 aprile 2014 Rai 1 6.00 6.05 6.55 7.00 7.05 Euronews Cinematografo Rai Player Rubrica Tg 1 Rai Parlamento Settegiorni Attualità 8.25 UnoMattina in famiglia 10.20 Linea Verde Orizzonti 11.15 I love you - Ama... e fa ciò che vuoi Magazine 11.45 La prova del cuoco 13.30 Telegiornale 14.00 Easy driver Magazine 14.30 Le amiche del sabato 17.00 Tg1 17.15 A Sua immagine 17.45 Passaggio a Nord Ovest 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Tg sport 20.35 Affari tuoi Game show 21.10 Carosello Reloaded Rai 2 6.00 6.30 7.00 7.25 8.15 9.00 9.30 Videocomic Real School Attualità Incinta per caso Telefilm Lassie Telefilm Santo subito Attualità Sulle vie di Damasco Rai Parlamento Punto Europa Attualità 10.00 Inside the world 10.40 Cronache animali 11.30 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 Dribbling Sport 14.00 Voyager Factory 15.40 Sea Patrol Telefilm 16.25 Tg 2 Flash L.I.S. 16.30 Automobilismo: G.P. del Bahrain - Qualifiche 18.15 Rai Sport 90° minuto Serie B Sport 18.50 Countdown Telefilm 20.30 Tg2 20.30 Rai 3 8.05 Cortile Film (comm., 1955) ★★★ 9.30 L’Elisir del sabato 11.00 Tgr BellItalia Attualità 11.30 Tgr Prodotto Italia 12.00 Tg 3 12.25 Tgr Il Settimanale 12.55 Tgr Ambiente Italia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 14.45 Tg3 Pixel Attualità 14.55 Tg 3 Lis 15.00 Tv Talk Attualità 16.30 Hotel 6 Stelle Attualità 17.20 Rai Player 17.25 Pane quotidiano 17.50 Per un pugno di libri 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Che tempo che fa Canale 5 Italia 1 Rete 4 Tg 5 Prima pagina Traffico Tg 5 Mattina Dietro le quinte - Rodolfo Valentino 9.15 Supercinema Il rotocalco d’informazione cinematografica 10.00 Melaverde Magazine 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Il diritto di una madre Film-tv 14.05 Amici Talent show 15.25 Il segreto Telenovela 16.10 Verissimo Attualità 18.50 Avanti un altro! Game show Conduce Gerry Scotti, affiancato da Luca Laurenti 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia 7.00 Cyber girls Telefilm 7.25 Til Death Telefilm 7.50 True Jackson, VP Telefilm 8.45 Glee Serie 10.30 Taking 5 - Una rock band in ostaggio Film-tv 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live 14.05 Hot Shots! 2 Film (comm., 1993) ★★ 15.55 Sergente Bilko Film (comm., 1996) con Steve Martin, Dan Aykroyd ★★ 17.45 Big Bang Theory Telefilm 18.15 Tom & Jerry Cartoni 18.30 Studio Aperto 19.00 Tom & Jerry Cartoni 19.15 Sky High - Scuola di superpoteri Film (comm., 2005) ★★ 7.40 Miami Vice Telefilm 8.35 Hunter Telefilm 9.35 Magazine Champions League 10.05 Il mondo di Giulio Reality show 10.50 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia Telefilm 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Come si cambia Celebrity Reality show 16.10 11° Montecarlo Festival de la Comedie Varietà 17.00 Poirot Film-tv 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore Soap opera 21.10 The Adventurer... 21.30 Black Thunder Sfida ad alta quota 21.10 Il commissario Maigret 6.00 7.55 8.00 9.10 La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 Otto e mezzo Attualità 11.30 Le invasioni barbariche Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 15.45 Joe Bass l’implacabile Film (western, 1968) ★★★ 17.45 L’ispettore Barnaby Film-tv 20.00 Tg La7 20.30 Otto e mezzo sabato 21.15 Ti lascio una canzone 21.05 Castle 21.30 Il sesto senso 21.10 Amici TELEFILM. Dopo un colloquio con ★★ un’importante agenzia federale, Beckett è costretta a rivalutare i suoi obiettivi professionali e privati. Intanto, la squadra indaga sulla morte di una giovane CULTURA. Il viaggio nelle straordinarie capacità del cervello umano si chiude con un’ultima puntata dedicata alla connessione tra cervello e pancia. Conduce Donato Carrisi TALENT SHOW. Nuova serata in VARIETÀ. Appuntamento con i compagnia di Maria De Filippi che scopre, coltiva e promuove il talento di giovani artisti del mondo della musica e della danza FILM.(avv.,2013)conA.Barnard,M. FILM-TV. John Sands (Steven Sea- TELEFILM. Maigret deve risol- Sheen.RegiadiJ.Newman.Lavita di Mariah Mundi viene sconvolta quandoigenitoriscompaionoeil fratello Felix viene rapito gal) è un agente speciale che opera al servizio di una divisione top secret dell’aviazione militare americana vere un caso di omicidio avvenuto in casa Lachaume, una nota e antica famiglia parigina, produttrice di biscotti giovani talenti musicali dello show di Antonella Clerici. Non mancheranno grandi nomi della musica italiana 0.30 S’è fatta notte Attualità 1.15 Tg1 Notte. Che tempo fa Attualità 1.30 Applausi. Teatro e Arte Attualità 3.45 Baciate chi vi pare Film (comm., 2002) 21.50 Elementary Telefilm 22.40 Tg 2 22.55 Rai Player Rubrica 23.00 Sabato sprint Telefilm 23.45 Tg 2 Dossier Attualità 0.30 Tg 2 Storie. I racconti della settimana 23.25 Tg 3. Tg Regione 23.45 Speciale Ulisse Documentari Il mondo dei Bronzi di Riace 0.45 Tg 3 0.55 Tg 3 Agenda del mondo 0.20 Speciale Tg5 Attualità Il programma di approfondimento del Tg5 1.20 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 1.50 Striscia la notizia Varietà satirico 23.15 Gremlins 2 - La nuova stirpe Film (horror, 1990) con Zach Galligan, Phoebe Cates. Regia di Joe Dante ★★★ 1.25 Grande Fratello - Live Reality show VERO TV TV&TV 18.30 Vendetta d’amore Telenovela 19.30 Padre coraje Telenovela 20.25 Tg News 20.30 Perla nera Telenovela 21.30 Papà ai fornelli 21.55 Tg News 22.00 Più belle, più giovani ALESSANDRA COMAZZI a tv degli Anni ’60 del Novecento era pedagogica tutta, dagli sceneggiati a Carosello: ma due erano i programmi espressamente culturali. Uno, «Almanacco», sottotitolo, «settimanale di storia, scienza e varia umanità», in onda dal 1963 al 1968. L’altro, «L’approdo», sottotitolo «settimanale di lettere e arti»: nato radiofonico nel 1944, fu trasmesso dal 1963 al 1972. Noi eravamo bambini: e «L’approdo» non era proprio la nostra tazza di tè, meglio «Chissà chi lo sa» o «La Biblioteca di Studio Uno». Non ci interessava molto, allora, ma il programma vantava un comitato direttivo di prim’ordine, Bacchelli, Carlo Bo, Cecchi, Roberto Longhi, Ungaretti, ed era realizzato da un gruppo di redattori divisi per materia: libri, dibattiti, arti figurative, musica, teatro, coordinati da Leone Piccioni. Conduttori, prima Edmonda Aldini, poi Giancarlo Sbragia. E ci fu anche, fin da subito, dai tempi della radio, una versione di carta. Il periodico (stampato da Eri a Torino, direzione a Roma e redazione a Firenze) si chiamò prima «L’Approdo», proprio come la trasmissione, e poi «L’Approdo letterario», uscito, quest’ultimo, dal 1952 al 1977. Ora tutto è stato messo in rete dalle nobili Teche Rai fondate da Barbara Scaramucci, e si trova su www.approdoletterario.teche.rai.it. Un bel patrimonio consolidato e condiviso, quando si dice la bellezza della rete. can. 55 L 23.30 Walking tall - Giustizia personale Film-tv 1.30 Tg 4 Night News 1.50 Ieri e Oggi in Tv Special 4.05 Don Franco e Don Ciccio nell’anno della contestazione Film TV2000 0.45 Tg La7 Sport 0.50 Movie flash 0.55 Otto e mezzo sabato Attualità 1.35 La7 Doc Documentari 3.50 Coffee Break Attualità 5.05 Omnibus Attualità REAL TIME 20.00 Rosario da Lourdes 20.30 Nel cuore dei giorni 20.55 Tg Tg 21.20 Don Bosco Film 23.00 Effetto Notte 23.25 Nel Cuore della Domenica 23.50 Contempliamo con Maria il Volto del Figlio DMAX 18.10 Bakery Boss: SOS Buddy Documentari 19.10 The Undateables: l’amore non ha barriere Varietà 20.10 Il mio grosso grasso matrimonio gipsy US 23.05 Vite al limite 0.05 Malattie imbarazzanti Documentari 16.50 Fast n Loud 17.45 Top Gear 18.35 Restauri a quattro ruote 19.30 Sfida all’ultimo morso 20.20 Affare fatto! 21.10 Affari in valigia 22.50 Nella terra dei serpenti a sonagli 23.40 Sei spacciato! film / intrattenimento digitale terrestre 10.55 Cinemag Ieri Oggi Domani RAI MOVIE 11.00 Doctor Who RAI 4 11.25 Infedele per caso RAI 16.20 Eureka RAI 4 17.05 Ashes To Ashes RAI 4 17.20 Rai News - Giorno RAI MOVIE 12.35 Taxxi 2 Spericolato tassista contribuisce a salvare un ambasciatore giapponese rapito RAI 4 Lo specialista L’ex agente Cia Stallone viene assunto da una giovane per vendicare i genitori IRIS 13.10 Rai Player RAI MOVIE 13.20 G.I. Joe - La nascita dei Cobra RAI MOVIE 14.10 Fearless Storia vera di un talento di arti marziali che vive l’assassinio della figlia RAI 4 14.35 In the Name of the King La vita di un contadino cambia quando i pericolosi Krug arrivano a Stonebridge IRIS 15.25 Whip It Bliss, una sedicenne indie-rock, è in fuga dalla piccola città e dalla madre RAI MOVIE 17.25 Rai Player RAI MOVIE Sua Maestà viene da Las Vegas Lo scalcinato pianista John Goodman è l’ultimo erede dei reali britannici IRIS 17.35 I passi dell’amore Love story tra uno studente paralizzato e la ragazza che gli ha cambiato la vita RAI MOVIE 18.00 Haven RAI 4 18.45 Flashpoint RAI 4 19.15 Borotalco Un impacciato venditore si finge uomo di mondo per conquistare una bella collega IRIS 19.20 Nine RAI MOVIE 19.40 Medium RAI 4 21.05 Grand hotel Excelsior Un intreccio di vicende di ogni tipo caratterizza la vita al Grand Hotel Excelsi IRIS 21.10 Ghost Wisperer RAI 4 14.25 The Originals MYA 14.30 Big Bang Theory JOI 15.15 The Vampire diaries 17.50 Pretty Little Liars MYA Friends JOI 18.00 Revolution PREMIUM MOVIE ACTION MYA 15.20 Mom JOI 15.35 Covert affairs PREMIUM ACTION 15.55 Licenza di matrimonio Un reverendo mette alla prova una coppia in procinto di sposarsi con diverse sfi PREMIUM CINEMA 16.00 The Italian Job Il re della truffa Mark Wahlberg mette a segno un colpo in un palazzo veneziano PREMIUM UNIVERSAL 16.10 Psych JOI 16.50 Dance Academy MYA 17.10 Fringe PREMIUM ACTION 17.30 Studio Illegale PREMIUM CINEMA 18.15 Big Bang Theory JOI 18.35 S.Y.N.A.P.S.E. - Pericolo In Rete PREMIUM UNIVERSAL 18.45 Gossip Girl MYA Due Uomini e 1/2 JOI 18.50 Grimm PREMIUM ACTION 19.05 Are You There, Chelsea? JOI 19.10 Vicino a Te Non Ho Paura PREMIUM CINEMA 19.30 Parenthood MYA 19.35 Dr. House - Medical division JOI 20.20 Dracula MYA 20.25 Almost Human PREMIUM ACTION 20.30 Low Budget — L’Idea PREMIUM UNIVERSAL JOI 21.15 Mike & Molly 21.15 Emperor Giappone. Il generale Fellers deve decidere se processare l’Imperatore Hirohito RAI MOVIE 22.45 Anamorph - I Ritratti del Serial Killer RAI 4 23.05 Vivere da vigliacchi morire da eroi RAI MOVIE Il tifoso, l’arbitro e il calciatore Un arbitro crede che la moglie lo tradisca; un tifoso romanista si finge laziale IRIS 0.30 Hansel e Gretel RAI 4 0.55 Rai News - Notte RAI MOVIE 1.00 La vie en rose Ricostruzione della dura vita di Edith Piaf per la regia di Olivier Dahan RAI MOVIE 1.20 Spettri Un gruppo di archeologi profana un’antica necropoli nei sotterranei di Roma IRIS 2.55 Nemico Pubblico N. 1: L’istinto di Morte RAI 4 Il dilemma Ronny e Nick, amici da sempre, si accorgono di avere dei segreti PREMIUM CINEMA 21.19 Ritorno al futuro Michael J. Fox, grazie a una macchina del tempo, si ritrova catapultato nel 1955 PREMIUM UNIVERSAL 21.35 Due Uomini e 1/2 JOI 22.00 Fringe PREMIUM ACTION 22.05 The Vampire diaries MYA Shit! - My dad says JOI 22.50 Covert affairs PREMIUM ACTION 22.55 The Originals MYA 23.15 Nemico Pubblico N. 1 L’istinto di Morte (Parte 1) PREMIUM CINEMA 23.20 Due Uomini e 1/2 JOI Omicidio a luci rosse PREMIUM UNIVERSAL 17.20 Sognando l’Africa L’aristocratica veneziana Kuki lascia la vita comoda e parte per il Kenia SKY PASSION 17.25 Natale in India Per evitare il processo, l’ingegnere De Sica cerca d’incastrare il giudice Boldi SKY CINEMA 1 17.30 Come funziona la Terra? DISCOVERY SCIENCE C.S.I. Miami FOX CRIME 18.05 Uno strano campione di football SKY CINEMA FAMILY 18.20 C.S.I. Miami FOX CRIME 18.25 L’adolescente da 178 chili DISCOVERY SCIENCE 18.50 Agente 007 - Il mondo non basta SKY MAX 18.55 Nemico pubblico Will Smith trova un video che prova che un membro della Sicurezza è un assassino SKY HITS 19.20 L’uomo più pesante del mondo DISCOVERY SCIENCE Il giorno della vendetta Kirk Douglas deve scortare l’uomo che ha violentato e ucciso la moglie SKY CLASSICS Un amore di candidato SKY PASSION 19.40 Inspector Gadget Matthew Broderick nei panni di Gadget per sconfiggere il malvagio Everett-Scolex SKY FOX LIFE Le avventure di Zarafa - Giraffa giramondo SKY CINEMA FAMILY Don Camillo In un paesino emiliano, il parroco e il sindaco comunista si confrontano SKY 22.55 MythBusters DISCOVERY CHANNEL La mia vita è uno zoo Benjamin Mee, padre vedovo, compra uno zoo semi-abbandonato per farlo rifiorire SKY HITS CLASSICS L’amore dura tre anni Marc ha 30 anni, una moglie e due lavori. Divorzia dopo tre anni per un sms SKY PASSION Nella mente del serial killer Val Kilmer ha preparato un’esercitazione per 7 aspiranti profiler di serial kill SKY MAX 21.10 Malattie misteriose 23.00 Ero morto DISCOVERY SCIENCE 23.15 Sinister Ethan Hawke e Vincent D’Onofrio in un film dai toni macabri e sovrannaturali SKY CINEMA 1 23.40 Project Runway Italia Daily FOX LIFE 23.45 N.C.I.S. FOX CRIME 23.50 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL DISCOVERY SCIENCE Svalvolati on the road John Travolta propone agli amici un week-end “on the road” in motocicletta SKY HITS Il lato positivo Patrick torna a casa dalla madre dopo un ricovero in una clinica psichiatrica SKY CINEMA 1 21.55 Senza traccia FOX CRIME Castle FOX LIFE 22.05 Ero morto DISCOVERY SCIENCE 22.25 Io, lei e i suoi bambini SKY CINEMA FAMILY PASSION 22.50 L’innocente Un ritratto della decadenza dell’aristocrazia di fine 800. Di Luchino Visconti SKY CLASSICS CINEMA 1 22.45 Scandal FOX LIFE La casa del custode CINEMA FAMILY 19.45 In Cucina con GialloZafferano 20.05 C.S.I. FOX CRIME 21.00 Senza traccia FOX CRIME Castle FOX LIFE Sky Cine News SKY 23.55 Oscure presenze DISCOVERY SCIENCE 0.05 Vita di Pi Il film segna l’approdo al 3D del pluripremiato regista Ang Lee SKY CINEMA FAMILY 0.10 Project Runway Italia FOX LIFE 0.20 Miliardi SKY PASSION 0.40 N.C.I.S. FOX CRIME 0.50 La nave più grande del mondo DISCOVERY CHANNEL Fantasmi DISCOVERY SCIENCE 1.00 Gran bollito SKY CLASSICS SKY 1.05 Project Runway Italia Daily FOX LIFE LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 SPORT Due interventi Oggi in Tv 13,45 Calcio. Manchester C.-Southamp. Fox Sports 14,30 Rugby. Munster-Tolosa Sky Sport 2 15,00 Calcio. Diretta gol serie B Sky Sport 1 15,00 F1. Prove libere Gp Malesia Sky F1 16,30 Soll. pesi. Europei Eurosport 17,00 F1. Qualifice Gp Malesia Rai 2/Sky F1 17,00 Rugby. Clermont-Tigers 18,00 Calcio. Barcellona-Real Betis 20,00 Calcio. Real Sociedad-Real Madrid 20,30 Volley. Modena-Piacenza 20,45 Calcio. Inter-Bologna 21,00 Tuffi. Assoluti Torino diff. 21,00 Boxe. Italia-Azerbaigian 21,30 Golf. Usa Pga Tour A PIÙ DI TRE MESI DALL’INCIDENTE SULLE NEVI FRANCESI DALL’INVIATO A SAKHIR 29 dicembre Il trauma cranico 1 Schumacher scia a Méribel (Francia). In un tratto non battuto, inciampa su un sasso, cade e sbatte la testa su una roccia. Malgrado il casco, riporta un grave trauma cranico. In ospedale a Grenoble subisce 2 interventi al cervello. Campione Michael Schumacher, 45 anni, ha vinto sette titoli mondiali 29 gennaio Fuori pericolo di vita 1 Un mese dopo le condizioni cominciano a migliorare: vengono ridotti i farmaci per preparare il risveglio. Schumi socchiude le palpebre e la situazione fisica generale migliora. Per i medici non è più in pericolo di vita. di CRISTIANO CHIAVEGATO STEFANO MANCINI «Michael mostra momenti di risveglio e di coscienza». Poche righe, firmate come sempre da Sabine Kehm, la manager di Schumacher. È la notizia che milioni di tifosi nel mondo aspettavano da oltre tre mesi: la fine del coma e l’inizio di un percorso. Rimangono le difficoltà e i dubbi sulle possibilità di recupero dell’ex campione, ma almeno si è accesa una speranza. «Sta facendo progressi e noi siamo al suo fianco in questa lunga e difficile battaglia, assieme all’équipe dell’ospedale di Grenoble prosegue la nota -. Restiamo fiduciosi». Il messaggio, a nome della famiglia, rompe giorni di silenzio che avevano alimentato dubbi e previsioni pessimistiche. L’incidente risale al 29 di- Restano i dubbi sul futuro, ma le parole rompono giorni di angoscioso silenzio cembre: Schumacher scia sulle nevi di Méribel, in Alta Savoia. È in compagnia della famiglia e di amici quando, percorrendo un breve tratto fuori pista, inciampa su un sasso e cade sbattendo la testa contro una roccia. È l’inizio del buio. Il vincitore di sette titoli mondiali di Formula 1, una vita vissuta a 300 all’ora, rimane sospeso tra la vita e la morte per un banale 3 Ieri L’inizio di un percorso Schumi 1 Per la prima volta vengono annunciati «momenti di coscienza». La manager nega che la moglie Corinna (foto) abbia allestito un centro per la riabilitazione nella villa di famiglia in Svizzera. incidente sulle nevi. Lo salvano due disperati interventi al cervello e il coma farmacologico in cui lo terranno i medici del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Grenoble. Nessuno, però, si sbilancia sulle possibilità di un ritorno alla vita normale: nei giorni dopo la caduta Schumacher ha emorragie diffuse nel cervello e l’entità del danno non è misurabile. Con il passare dei giorni cresce il timore che l’ex pilota da quel sonno non si sveglierà mai. «Si riducono le speranze che possa uscire da uno stato vegetativo», aveva scritto dieci giorni fa sul proprio blog Gary Hartstein, ex medico della Formula 1, che ieri ha dovuto ricredersi. La notizia ha raggiunto la Formula 1 in Bahrein mentre stavano per cominciare le prove libere del Gran premio. Po- Segnali di speranza per l’ex pilota in coma “Mostra momenti di risveglio e di coscienza” Michael fa progressi: è una battaglia Siamo con lui Sabine Kehm, portavoce del pilota chi i messaggi da quel mondo di cui Schumacher è uno dei più grandi simboli. «Continua a lottare come solo tu sai fare», ha twittato la Mercedes, squadra dove Schumi ha chiuso la carriera nel 2012. Al suo fianco allora c’era Nico Rosberg, che adesso twitta così: «Sono contento di sentire questa bella notizia». «Spero che sia l’inizio di un percorso definitivo», sono invece le parole di Aldo Co- sta, direttore tecnico che con Michael aveva lavorato sia in Ferrari sia nel team tedesco. «Non smetto di pregare - aggiunge Felipe Massa, amico ed ex compagno di squadra -. C’è ancora tanto lavoro». Una curiosa coincidenza: durante i test invernali gli organizzatori del Gran premio avevano deciso di intitolare a Michael Schumacher la prima curva del circuito bahreinita. Sky Sport 2 Fox Sports Fox Sports Rai Sport 1 Sky Sport 1 Rai Sport 2 Sky Sport 2 Sky Sport 3 VolalaMercedes Raikkonenno ediventauncaso forza 2 33 F1, libere in Bahrein La 1 . La famiglia Schumacher ringrazia per le manifestazioni d’affetto che le sono arrivate senza sosta da quel giorno maledetto e continua a chiedere comprensione: «Non riveliamo dettagli, nel rispetto della privacy di Michael e per consentire all’équipe medica di lavorare con la massima tranquillità». Viene smentito che la moglie Corinna stia allestendo un centro per la riabilitazione nella villa di famiglia in Svizzera: una delle tante notizie fantasiose uscite in questi mesi, con tanto di dettaglio sul costo (12 milioni di euro). In futuro Schumacher potrebbe venire trasferito in un centro specializzato per la cura e la riabilitazione dei pazienti che hanno subito gravi traumi cranici, ma se ne riparlerà soltanto quando le sue condizioni miglioreranno ancora. In Bahrein, come gara di contorno, è cominciato il campionato Gp2. Ed è successo ciò che la Formula 1 temeva: la differenza di prestazioni tra i due tipi di monoposto è minima. Peggio: se tale Jolyon Palmer avesse corso la prima sessione di prove libere, si sarebbe classificato con il 7° tempo. E sarebbe stato mezzo secondo più veloce del campione del mondo Vettel pur guidando una macchina che costa un centesimo della Red Bull. Sono gli effetti perversi della rivoluzione del turbo e dell’ibrido che la F1 fatica ad assimilare. Oltre alla noia delle prime due gare, si assiste un crollo delle prestazioni, al di là delle peggiori aspettative. La classifica delle prove libere di ieri conferma che una squadra è in grado di fare un campionato a sé: la Mercedes. Il miglior tempo è ancora quello di Lewis Hamilton (1’34’’325) davanti al compagno di squadra Nico Rosberg (1’34’’690), attuale leader della classifica. Gli altri piloti, protagonisti di un campionato a parte, sono tutti staccati di oltre un secondo. Il migliore dei «normali» è Fernando Alonso con la Ferrari, seguito da Ricciardo (Red Bull), Massa (Williams), Button (McLaren) e Vettel (Red Bull). Solo 14° Raikkonen con l’altra Rossa. Il motivo del ritardo è sempre lo stesso e sta diventando un caso: «Non mi trovo a mio agio con la macchina». La Ferrari ha sostituito i rapporti del cambio, operazione che è consentita una sola volta nella stagione, e con Alonso sembra aver ottenuto un buon risultato in termini di prestazioni: terzo tempo (sempre dietro alle due Mercedes) anche nella prima sessione di prove libere. «Un passo alla volta - ha commentato il pilota spagnolo -. Va bene migliorare le prestazioni, ma non a scapito dell’affidabilità che mi ha permesso di finire due volte al 4° posto». [S. MAN.] Rai 2 e Sky F1 Qualifichealle17 1 Il Gran premio del Bahrein è la 3ª gara della stagione e per la prima volta dal 2004 si corre in notturna. Qualifiche e gara cominciano alle 18 ora locale (le 17 in Italia) poco dopo il tramonto. Con illuminazione artificiale saranno anche i Gp di Singapore e Abu Dhabi. Oggi ore 14-15 prove libere (Rai sport 2, Sky F1); ore 17 qualifiche (Rai 2, Sky F1); domenica ore 17 gara (Rai 1, Sky F1). 34 .Sport .SABATO 5 APRILE 2014 Sprint finale, Conte chiama l’altra Juve Titolari stanchi e nuovo tour de force, il tecnico lancia i ricambi: “Giovinco? Deve fare la differenza” Retroscena MARCO ANSALDO TORINO hiamata alle armi. Con l’aria che tira e le forze che sbiadiscono Conte si Giovinco comporta come La Formica Atomica, 27 anni, quei generali che fanno interha collezionato per ora 13 venire la riserva. Anzi le ripresenze in campionato, di cui serve che più di altri hanno soltanto tre da titolare per un conservato le forze: Vucinic e totale di 332’. Per lui anche 4 Giovinco. Non siamo tra partite in Champions League quanti hanno gridato al miracolo per la buona prova di quei due contro il Lione: si sono trovati davanti ad avversa- che deve avere più fiducia in se ri che avevano dimezzato il stesso e gli servirebbe sentire il ritmo e aperto spazi in difesa, calore della gente. Nel Parma insomma non sappiamo come faceva la differenza, ora deve si sarebbero comportati nel farla anche nella Juve». primo tempo con i francesi È probabile che proprio Giochiusi nella loro metà campo e vinco partirà titolare lunedì assai mobili. Però si sono contro il Livorno, match per il mossi con vivacità e freschez- quale pare disponibile anche za. Ciò che era mancato alla Tevez, uscito in Coppa per un Juve per affaticamento un’ora. «StiaSOLLIEVO TEVEZ muscolare: dubimo recuperanperò che Solo affaticamento tiamo do tutti - ha anConte lo rischi e ma per precauzione non lo conservi nunciato il tecsalterà il Livorno per altri impegni. nico -. Ogbonna è disponibiInfatti con l’acle, Barzagli verrà subito dopo. cesso quasi scontato alle semiVucinic non ha ancora nelle finali di Europa League la Juve gambe una partita intera e me ha di nuovo un calendario fittisl’ha confermato quando glie- simo fino al termine del caml’ho chiesto. In questa stagio- pionato, con due sole settimane ne ha giocato pochissimo, «libere». La ricetta per arrivare adesso sta bene e può ripren- allo scudetto che rimane saldadersi il tempo che ha perso mente nelle mani dei bianconecon gli infortuni». Quanto a ri passa dunque per uomini che Giovinco, «gli dico da sempre saranno anche merce preziosa C E quelli che non credono in me dovranno poi stare zitti: inclusi i gufi che ci guardano da dietro e da lontano Anti Roma? Pablo Daniel Osvaldo AFP Guida vincente Antonio Conte, 44 anni, allenatore della Juve dall’estate 2011: nelle prime due stagioni ha vinto due scudetti e due supercoppe italiane Vucinic Ogbonna L’attaccante montenegrino, 30 anni, ha giocato finora dieci partite in campionato, realizzando 2 reti in 382’ In Europa League ha debuttato giovedì sera a Lione L’ex difensore granata, 25 anni, è stato impegnato 11 volte in campionato, con 9 presenze da titolare e 828’ giocati In Europa League, Conte gli ha dato fiducia in 3 occasioni del mercato juventino: l’ultima parte della stagione può diventare per Vucinic e Giovinco la vetrina per attirare acquirenti o convincere chi è ancora incerto. Ma prima c’è da superare l’appannamento generale. Il dato confortante per Conte è che anche quando va in difficoltà (e a Lione lo è stata nel primo tempo) la Juve in un modo o nell’altro porta a casa il risultato, anche perché ci prova fino all’ultimo. Il segnale d’allarme invece è che senza la freschezza che aveva in novembre e dicembre la squadra fatica e salta il modello di gioco che da tre anni ne fa una macchina da guerra. Asamoah ha svelato che nell’intervallo del match di Coppa Conte era furibondo perché non aveva visto nulla di quanto aveva preparato. Di certo non è il tipo che poteva chiedere di attaccare con i lanci lunghissimi dalla difesa: i giocatori però non sono stati lucidi da trovare un’altra soluzione. Le statistiche sono imbarazzanti: Bonucci ha giocato 103 palloni, almeno 40 in più di chiunque altro, Pirlo incluso, e i suoi 50 passaggi per l’attacco sono il record tra tutti i giocatori dell’Europa League. Che siano le cifre relative a un difensore testimonia che qualcosa non ha funzionato nella manovra. Conte deve inventarsi qualcosa perché in campionato l’attende un filotto di squadre che si comporteranno come il Lione, marcando a uomo i centrocampisti e chiudendo gli spazi anche sulle fasce. «Con la rosa al completo avrò più armi per affrontare queste situazioni», ha chiarito il tecnico cui non sfugge la verità detta dallo speranzoso Garcia. «Per riuscire nella nostra rimonta - così il romanista non è necessario che la Juve perda. Basta che pareggi». Dopo la sfida Lite continua con il Napoli Di mezzo ci va Marotta TORINO Il bomber contestato su Twitter “I gol arriveranno, gufi zitti” Osvaldo si sfoga e poi si scusa “Un momento di sana follia” GIANLUCA ODDENINO TORINO «Un momento di sana follia». Ha provato a giustificarsi così Pablo Daniel Osvaldo, ma quello sfogo notturno via Twitter - dopo la deludente prova di Lione - rischia di non aiutarlo nei mesi cruciali per conquistare un posto al Mondiale con l’Italia e uno nella Juve del futuro. Il suo destino è in bilico e adesso, oltre al contributo altalenante (2 gol segnati in Europa League e 0 in campionato) e una cifra elevata per il riscatto (19 milioni di euro per trasformare il prestito gratuito dal Southampton in acquisto definitivo), si aggiunge una gratuita polemica virtuale. Dopo aver fatto i complimenti a Bonucci per il gol vittoria sul social network, poco prima di prendere l’aereo per tornare a Torino con la squadra, Osvaldo ha ricevuto insulti dai tifosi della Roma e messaggi poco affettuosi da quelli juventini. Poteva lasciar perdere e invece ha risposto a modo suo con due tweet. «Io do sempre il massimo in campo – ha scritto nel primo -, lotto su ogni pallone come se fosse l’ultimo, il gol e le giocate arriveranno perché sono forte…». Poi ha rincarato la dose. «E tutti quelli che non credono in me – ha aggiunto nel secondo – dovranno poi stare zitti, inclusi i gufi che ci guardano da dietro e da lontano». La società non ha apprezzato lo sfogo del giocatore, ma non sono previste multe o richiami per Osvaldo. Che però rischia di perdere posizioni importanti nelle gerarchie dell’attacco bianconero. Tevez è intoccabile anche se non al meglio fisicamente, mentre Llorente è pronto a riprendersi il posto in campionato con Vucinic e Giovinco in forte crescita dopo la trasferta francese. Senza sosta e ormai a tutto campo. Dopo aver toccato bilanci, mercato e tattiche, il duello dialettico tra Juve e Napoli sconfina oltre ogni tipo di grandezza «metropolitana». È bastato un riferimento di Beppe Marotta alla sconfitta di una settimana fa al San Paolo («C’è stata enfasi da provinciale, nemmeno avessero vinto lo scudetto, ed è molto riduttivo per il blasone di Napoli», ha detto l’ad bianconero prima della partita di Europa League a Lione) per scatenare ieri la famiglia De Laurentiis. «Marotta grande ignorante! Confonde il cuore di una città unica come Napoli per un’euforia da provincia», ha prima twittato Luigi, primogenito del presidente azzurro. Poi ha rincarato la dose Edoardo, il secondo figlio di Aurelio e vice-presidente del Napoli, via Facebook: «Caro signor Marotta, il nostro tifo è puro e sano, pieno di passione e amore… E poi come si permette di definire il Napoli squadra provinciale…». La polemica però è a senso unico, visto che Marotta e la Juve hanno deciso di non replicare agli sfoghi dei De Laurentiis in un clima di sostanziale indifferenza. LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 Sport .35 . Ha detto Personaggio FRANCESCO MANASSERO TORINO a riacceso su di sé i riflettori a suon di prodezze, ma saranno le ultime sette giornate a decidere il futuro di Ciro Immobile. A Catania, il «cannibale» del Toro torna titolare dopo il turno di squalifica appena scontato. Andrà a riproporre con Alessio Cerci la coppia d’attacco che finora si è dimostrata la più letale del campionato con 29 gol, assieme agli juventini Tevez-Llorente. Una grande forza propulsiva di nuovo a disposizione di un gruppo che ha ancora molto da chiedere al campionato, nonostante una salvezza raggiunta già a gennaio: e non solo perché la zona Europa sta tornando di moda. Ognuno, nel Toro, si gioca qualcosa. Ma probabilmente nessuno come la punta napoletana in questo momento ha così tanti obiettivi da raggiungere. E in poco più di un mese. C’è una H DOMANI A CATANIA Ciro ha nel mirino l’azzurro e l’Olimpo dei bomber granata carriera da scrivere, e pagine di storia granata da aggiornare. La penna di Immobile saranno le reti che riuscirà a realizzare da qui alla fine del torneo. Reti che sono diventate sempre più pesanti e che l’hanno avvicinato a traguardi impensabili. «Se me l’avessero detto un anno fa, non ci avrei creduto dopo la brutta stagione passata nel Genoa», il pensiero di Immobile. Oggi, invece, al Ho una proposta per la Juve: ci lasci Ciro per un altro anno. Qui sta bene e così il suo valore salirà alle stelle Urbano Cairo ANSA Ciro Immobile, 24 anni, festeggia uno dei 17 gol che lo hanno portato al secondo posto tra i cannonieri di serie A Toro, Mondiale e mercato Immobile, gol per il futuro Torna dopo lo stop, la Juve lo rivuole per cederlo a Borussia o West Ham bomber del Toro si sono aperte tutte le porte, a cominciare da quelle di una riconferma che Urbano Cairo vuole concludere quanto prima, nonostante il valore del cartellino del giocatore, che i granata possiedono al 50 per cento (l’altra metà è della Juventus), lieviti dopo ogni centro. L’editore milanese è disposto ad un grosso sforzo economico per trattenere il nuovo pupillo, ma non potrà competere nel caso di infinito rilancio con la potenza economica dei bianconeri, che invece hanno un altro obiettivo, cioè riscattarlo per venderlo all’estero al massimo del prezzo: lo testimoniano le trattative che, sottovoce, stanno portando avanti con Borussia Dortmund e West Ham. Se il destino di Immobile rischia di diventare una nuova telenovela estiva, il presente dice che «Ciro il grande», come l’hanno ribattezzato i tifosi del Torino, negli ultimi 43 giorni di campionato si gioca lo scettro di re dei bomber con Tevez e pure un posto sul volo azzurro per il Brasile, dove si disputeranno i prossimi Mondiali. I due obiettivi andranno mano nella mano: per lui non sono diventati un’ossessione, ma intanto il viaggio di nozze (si sposerà subito dopo il campionato: doveva già farlo un anno fa, poi arrivò la TIZIANA CAIRATI MILANO Accompagnato da una decina di amici, Erick Thohir è arrivato alla Pinetina ieri alle 18,45. Un blitz durante il quale il presidente dell’Inter ha parlato con la squadra («Vi sostengo, lottiamo insieme») e con Mazzarri, a cui ha ribadito il suo appoggio. Poche parole, ma concrete. Per il resto il tycoon indonesiano posticipa ogni decisione a fine campionato: «Valuteremo i giocatori insieme all’allenatore per costruire l’Inter futura. Se non avessi avuto fiducia in Mazzarri, lo avrei mandato via un paio di mesi fa», aveva detto a Linate poche ore prima. Fino ad allora restano tutti sotto osservazione. Perché mancare l’Europa sarebbe qualcosa di molto sgradito al magnate. Il quale, in caso di fallimento, potrebbe decidere di rivedere molto, sia in campo che fuori. Nella corsa al quinto posto, Thohir continua dunque a contare sul 32ª GIORNATA CHIEVO-VERONA arbitro: Tagliavento Classifica Juventus 81 Milan ore 20,45 Roma 73 Sampdoria 41 INTER-BOLOGNA arbitro: Mazzoleni Napoli 64 Genoa 39 Sky sport 1-Premium calcio Fiorentina 52 Udinese 38 DOMANI ore 12,30 Inter 49 Cagliari 32 LAZIO-SAMPDORIA arbitro: Calvarese Parma 47 Chievo 27 Atalanta 46 Bologna 26 Lazio 45 Livorno 25 Sky calcio 4-Premium calcio 4 Verona 43 Sassuolo 21 CAGLIARI-ROMA arbitro: Massa Torino 42 Catania 20 Sky calcio 1-Premium calcio Sky calcio 1-Premium calcio ore 15 ATALANTA-SASSUOLO arbitro: Orsato Sky sport 1-Premium calcio 1 CATANIA-TORINO arbitro: Rocchi Sky calcio 3-Premium calcio 3 FIORENTINA-UDINESE arbitro: Celi 42 La cifra pagata dal Toro per rilevare la metà di Immobile dal Genoa L’altra appartiene alla Juventus ANSA Centimetri - LA STAMPA LUNEDÌ ore 19 JUVENTUS-LIVORNO arbitro: Gervasoni Inter Bologna Sky calcio 2-Premium calcio 2 Sky calcio 2-Premium calcio ore 20,45 ore 21 SKY SPORT 1 E PREMIUM CALCIO ORE 20,45 PARMA-NAPOLI arbitro: Bergonzi GENOA-MILAN arbitro: Banti 1 Sky sport 1-Premium calcio Sky sport 1-Premium calcio 35 suo tecnico che, aspettando l’incrocio di stasera con il Bologna a San Siro, avverte: «È una stagione di transizione ma sto acquisendo dati e chi vuole rimanere dovrà avere certe caratteristiche. Tutti possono avere amnesie, ma non 30 l’anno. Le analisi le faremo a campionato finito. Vado per la mia strada, farò il possibile e l’im- Milioni Walter Mazzarri, 52 anni, tecnico dell’Inter: nelle ultime tre sfide sulla carta comode i nerazzurri hanno conquistato appena 2 punti Thohir avvisa l’Inter “I conti li faremo alla fine” OGGI ore 18 3,5 Tempi duri STASERA CONTRO IL BOLOGNA VIETATO PERDERE ALTRI PUNTI Anche su Mazzarri giudizio sospeso: «Ho fiducia, altrimenti l’avrei già licenziato» Presidente del Toro a febbraio a La Stampa possibile per arrivare il più in alto possibile». Il messaggio è chiaro. Così come è evidente che per l’Inter sia un anno travagliato, tra cambi di proprietà e di dirigenti. Nonostante tutto, Mazzarri non si spaventa, perché «ho passato momenti peggiori nella mia carriera, io mi so isolare». (3-5-2) (3-5-1-1) Handanovic Curci Rolando Antonsson 1 5 23 Ranocchia Natali 14 5 Juan Jesus Cherubin 21 33 10 19 88 55 8 D’Ambrosio Garics Kovacic Pazienza Cambiasso Khrin 8 24 4 Hernanes Christodulopulos 19 Nagatomo Morleo Palacio Kone 9 Icardi Cristaldo ARBITRO: MAZZOLENI All: MAZZARRI All: BALLARDINI 3 33 99 Ma stasera sa che sarà vietato fallire di nuovo. Contro il pericolante Bologna dovrebbe partire titolare Kovacic (assente dal 2 febbraio e al quale i tifosi hanno dedicato sui social network un «movimento SaveKovacic»). Resta fuori l’acciaccato Jonathan, al suo posto D’Ambrosio. In difesa Ranocchia torna al centro, davanti Icardi con Milito che, per la stampa argentina, starebbe trattando con il Racing Avellaneda per la prossima stagione. «Vorrei si partisse subito col piede giusto, senza aspettare i secondi tempi», dice Mazzarri. Non ha più tempo da perdere, questa Inter. convocazione nell’Under 21) non è stato ancora confermato. Tra tanti dubbi, una piccola certezza: da domani Immobile potrà tornare a scalare la vetta dell’Olimpo dei marcatori granata, almeno per quanto riguarda i gol messi a segno in un campionato di A. Con 17 perle ha già raggiunto Andrea Silenzi (1993-’94) ed è a -1 da Marco Ferrante (1999-’00) e a -2 da Ruggiero Rizzitelli (1994-’95). Dopo di loro, ci sono i «mostri sacri» dell’ultimo scudetto: nel 1975-’76 Paolo Pulici realizzò 21 gol e stesso bottino fu centrato l’anno dopo da Ciccio Graziani. Per Immobile sarà un finale di stagione al cardiopalma. Le prime vere «sliding doors» di una carriera che, grazie alla cura di Giampiero Ventura, è tornata sui binari di Pescara, dove due anni fa l’attaccante esplose fragorosamente con 28 gol nella squadra di Zeman. L’ANTICIPO DELLE 18 Chievo-Verona l’ora del derby Frey, rinnegata la prova tv Tocca al derby di Verona aprire la 32a di A. Il Chievo cerca punti-salvezza, l’Hellas può ancora correre per l’Europa League. Corini, tecnico del Chievo, ritrova Frey: squalificato con la prova tv per 3 giornate, ieri la Corte Federale ha accolto il ricorso del club cancellando lo stop. Motivo? Prova tv giudicata ora inammissibile perchè l’arbitrio Giacomelli avrebbe detto di aver visto il contatto con Balotelli, giudicandolo non rilevante. Resta da chiarire se il non rilevante si riferisce al contrasto fra i due o anche al successivo calcio dato da Balo. Chievo Verona (4-3-1-2) (4-3-3) SKY CALCIO 1 E PREMIUM CALCIO ORE 18 Agazzi Rafael 25 Frey Cacciatore 21 3 Dainelli Moras 1 29 18 12 Cesar Maietta 22 93 Dramè Agostini 33 11 Guana Romulo 2 27 Rigoni Donadel 30 23 Guarente Hallfredsson 10 56 Hetemaj Iturbe 43 Paloschi Toni 10 15 Obinna Marquinho ARBITRO: TAGLIAVENTO All.: CORINI All.: MANDORLINI 9 7 T1 AL PR T2 SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 36 W LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 In breve Personaggio Calcio, serie B Palermo-Avellino 2-0 STEFANO SEMERARO NAPOLI a chi è che non soffre, in Coppa Davis?». La domanda affiora spontanea alle labbra di un esperto mondiale di patimenti come Corrado Barazzutti alla fine di una giornata di Davis in cui l’Italia, se non altro, ha sofferto meglio della Gran Bretagna. Gli azzurri sono avanti 1-0 grazie al successo in tre ore e quattro set (6-4 2-6 6-4 6-1) di Fabio Fognini, dolorante al costato ma saldo di neuroni, contro il n. 2 britannico James Ward. L’altro singolare fra Andy Murray e Andreas Seppi è stato interrotto per oscurità sul 6-4 5-5 per il campione di Wimbledon che, nel secondo set, ha salvato quattro setpoint ed è apparso, pure lui, un filo straziato. I due tornano in campo oggi alle 10,30, un’ora prima del previsto per paura della pioggia che già ieri ha ritardato di due ore i match. Se Murray – come giurano e spergiurano i britannici – giocherà anche in doppio (controvoglia, ma escluderlo sarebbe follia), avrà fino a due ore per riposarsi fra un match e l’altro. Sono gli incerti della Cop- 1 Ieri, l’anticipo di serie B: Palermo-Avellino 2-0 (Barreto, Bolzoni). Le partite di oggi (alle 15) Brescia-Pescara; Carpi-Trapani; Cittadella-Siena; Juve Stabia-Varese; Lanciano-Modena; Novara-Crotone; Reggina-Latina; Spezia-Padova; Ternana-Cesena. Domani (alle 12,30) Bari-Empoli. «M 1-0 A NAPOLI «La botta? Un abbraccio di Flavia». Murray-Seppi sospesa sul 6-4 5-5 pa, gara magari fossile, ma capace come nessuna di lacerare corpo e mente. Se oggi c’è uno che pare averne imparato la lezione in fondo arcaica (patei matos, sapere è patire), quello è Fabio Fognini. Contro Ward, un n. 161 Atp che vale più della sua classifica e ha già dimostrato di avere fibra da Davisman, il «new Fognini» ha stretto i denti, lottato, trattenuto l’ira funesta. Ha perso un set ma portato a casa la partita che non poteva sciupare. Brutta, sporca, necessaria. «Era un punto fondamentale, ora tutto può succedere. Qualche tempo fa un match così magari l’avrei buttato – ha spiegato – invece avevo male e ho giocato male, ma l’ho vinto. Vuol dire che sono migliorato, ora sono pronto mentalmente. Verranno altri momenti difficili, la differenza è che adesso so come gestirli». Bye bye follia, benvenuta maturità. «In campo sono stato buono, an- PRIMA VOLTA A PYONGYANG La Nord Corea apre i confini: 200 stranieri alla maratona Psg: niente Chelsea Ibra, lesione alla coscia 1 Zlatan REUTERS Ibrahimovic, ko dopo il match con il Chelsea, ha una lesione muscolare alla coscia destra. Lo svedese salterà sicuramente il ritorno dei quarti di Champions contro il Chelsea. 6-4 2-6 6-4 6-1 Fabio Fognini, 26 anni, nel primo singolare ha superato in 4 set il n. 161 Atp James Ward A lato Andy Murray, campione britannico: il match con Seppi riprenderà oggi alle 10,30 Ad Harvard Ferguson in cattedra 1 Dopo il successo della le- Fognini oltre il dolore Soffre, vince e scherza “Colpa della Pennetta” Davis, battuto Ward: Italia avanti sulla Gran Bretagna Tennis, quarti di finale Golubevshow:Svizzera-Kazakistan1-1 1 Choc Kazakistan: nella pri- ma giornata di Svizzera-Kazakistan Andrey Golubev, il russokazako cresciuto a Bra, ha sorpreso Stanislas Wawrinka, superandolo 7-6 6-2 3-6 7-6, poi è toccato a Roger Federer riportare in parità il match contro Kukushkhin 6-4 6-4 6-2. In Giappone la Repubblica Ceca è a un passo dalla qualificazione (0-2), mentre la Germania è avanti 2-0 con la Francia a Nancy, dove Kamke ha superato Benneteau 7-6 6-3 6-2 e Peter Gojowczyk che se ho avuto anche una piccola discussione con Corrado: mi parlava di tattica, gli ho detto di lasciarmi in pace, che stavo soffrendo. Un tempo qualche racchettina sarebbe volata». Fognini da Miami si trascina Andrey Golubev, 26 anni ha battuto Jo-Wilfried Tsonga 5-7, 7-6 (7-3), 3-6, 7-6 (10-8), 8-6. Italia-Gran Bretagna 1-0. Fognini-Ward 6-4 2-6 6-4 6-1, Murray-Seppi 6-4 5-5 (interrotta per oscurità). un’ematoma al costato. Dopo il 6-2 per Ward gli hanno applicato in campo un cerotto antidolorifico, «ma prima di giocare ho fatto anche un’infiltrazione. Non ero dell’idea, mi hanno detto che era necessaria, non ero a mio agio. Come mi sono procurato la botta? Non so se dirvelo... Ma sì, ve lo dico: è stato un forte abbraccio di Flavia (Pennetta, ndr) a Miami». Risolta con una battuta la diagnosi (si soffre anche per amore), tocca alla prognosi per il doppio. «Decideremo insieme, io so solo che ho male», dice Fognini. «Sta bene, giocherà (con Bolelli, ndr)», ribatte Doctor Barazzutti. «Fabio sta provando a entrare fra i top-10, finalmente si è stancato di perdere certe partite, ogni tanto però si innervosisce ancora. Ho cercato di farlo stare nel match: mi sono preso degli insulti, ma di lavoro faccio anche quello». Meteo a parte, l’orizzonte a Casa Italia tende al sereno. «Se vinciamo i due match nei quali sulla carta siamo favoriti – azzarda Barazzutti, e intende il doppio e Seppi-Ward di domani – questo incontro lo portiamo a casa». Chi non sarebbe disposto a soffrire un po’, per conquistare una semifinale di Davis? Valle d’Aosta SPAZIO AFFARI Sport .37 . > ATTIVITA’ COMMERCIALI Negozi/aziende vend./gerenze CEDESI gioielleria argenteria compro oro in zona centrale (corso Vittorio / Madama) causa trsaferimento. Per info 347.8850991. 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Francia, Legion d’Onore Tolta ad Armstrong 1 L’ex ciclista statunitense Lance Armstrong, al centro di uno dei un eclatante caso di doping, è stato privato della decorazione più illustre di Francia, la Legion d’Onore. Boxe, stanotte con Rubio Spada, il Vulcano rom 1 Stanotte, in Messico, la sfida per il Mondiale dei pesi medi silver tra Marco Antonio Rubio e Domenico Spada che salirà sul ring con la bandiera della sua gente, quella rom e senza inno di Mameli. Tuffi, Assoluti Torino Cagnotto subito star 1 Tania Cagnotto non si limita a vincere la gara dei 3 m ai campionati italiani, ma domina con 336.30 punti e un doppio e mezzo rovesciato finale. Seconda la 19enne Bertocchi (288.30). Nei 10m maschili primo Dell’Uomo (379.70). Un’immagine del 2013 GIULIA ZONCA Partenza dallo stadio Kim Ilsung che di sicuro sarà al completo, passaggio davanti al monumento dedicato al soldato cinese nell’area universitaria Kim Il-sung, poi accelerata oltre il ponte sopra il fiume Taedong e via per sette giri di storia del comunismo. Un percorso che per la prima volta si apre al mondo. La maratona di Pyongyang, alla 27ª edizione, ha deciso di ospitare gli stranieri e ne ha iscritti 200, dei pionieri che assaggeranno il nuovo corso della Corea del Nord: dalla chiusura totale a uno spiraglio di comunicazione che si aggrappa allo sport. Prima la stazione sciistica extra lusso, ora una 42 km che fino al 2013 è stata esclusiva, nazionalista, prova di tonicità e omaggio alla dittatura. Come tutto il resto. Il blocco delle informazioni è ancora totale ma quello delle strade no, e la corsa è già entrata nei pacchetti di chi organizza le trasferte per i runner: «Provate la magia di una terra sconosciuta» e non è uno slogan. Anche le pratiche per il visto sono snellite dal pettorale e la curiosità esiste perché i posti a disposizione per la gara che parte il 13 aprile sono finiti subito. C’è già la pubblicità per le quote del 2015. La maratona nordcoreana era una sfilata tra i soldati, pochi partecipanti, tante giacche verdi e tutto un protocollo di saluto alle autorità alla partenza e all’arrivo nello stadio intitolata al «Presidente eterno». Ora si cambia, non il culto della personalità ma perlomeno il gruppo. Un’idea di libertà. È ancora molta vaga, ma almeno va di corsa. T1 CV PR T2 SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 38 39 I SINDACATI: IMPIEGATI AL POSTO DEGLI OPERAI La Lavazza si ferma di nuovo “Sostituito chi scioperava” Dopo lo sciopero di giovedì, i lavoratori della Lavazza, ieri, hanno nuovamente incrociato le braccia. Motivo? Il comportamento dell’azienda che giovedì ha usato dipendenti, capi turno, impiegati e perfino il direttore di stabilimento in so- Oggi Ieri Un anno fa MIN (˚C) 8 12 5.7 MAX IL TEMPO IN CITTÀ 22 15.3 13.3 Diario LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 stituzione di chi stava scioperando. «Lavoratori che non hanno nessuna competenza – spiega Denis Vayr della Flai Cgil – per l’utilizzo delle macchine di produzione. E, se già questo è un fatto gravissimo per cui le organizzazioni sinda- La protesta alla Lavazza cali unitarie stanno valutando anche azioni a livello legale, la cosa più grave è che una dipendente ha subito lo schiacciamento di una mano nei rulli di trasporto, rimanendo con le dita pizzicate per una decina di minuti». I sindacati hanno indetto ieri un corteo interno: «La scelta della direzione di mandare avanti la produzione durante lo sciopero affidandola a personale non esperto, è una decisone che espone a un alto rischio infortuni». T1 T2 RUDY OROLOGI COMPRO ORO COMPRO ARGENTO COMPRO ROLEX Via XX Settembre, 14/c (quasi ang. Via Gramsci) TORINO Cell. 348.5502437 TORINO Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail cronaca@lastampa.it 1 specchiotempi@lastampa.it 1 quartieri@lastampa.it Rimborsopoli Cota chiede il giudizio immediato Intanto la Lega Nord restituisce alla Regione le cifre contestate Maurizio Tropeano A PAGINA 45 Berlusconi annulla la visita pro Pichetto I CONTI DEL COMUNE SALDI E ACCONTI PESERANNO SUL BILANCIO DELLE FAMIGLIE Tasse, dodici scadenze a partire da maggio Dodici scadenze * Leda date. qui a Natale. È il calen- dario delle imposte comunali: Tari (tassa rifiuti), Imu (imposta sugli immobili, esclusa la prima casa) e Tasi, servizi indivisibili. Si comincia a pagare il 15 maggio con l’acconto Tari. Centrodestra nel caos Ma il Pd litiga sulle liste per la Regione Rossi A PAGINA 43 A PAGINA 40 Asilo sotto accusa per il pane al bimbo celiaco IL CASO A tre anni finisce in ospedale È polemica a Pino Federico Genta A PAGINA 51 Un weekend tra ciliegi e tulipani Gtt, fermata la vendita A Pecetto e Pralormo a dare spettacolo è la natura I partiti fermano il sindaco: lunedì vertice decisivo Barbero e Martinengo “Maltrattamento di granchi” Mariotti, Minello e Peggio A PAGINA 49 A PAGINA 54 IN CITTA’ Il faro torinese che sfidò i pirati in Somalia Dal 1924 fu al centro delle rotte commerciali Alberto Alpozzi A PAGINA 53 Bookstock Idee in volo da Berlino TIZIANA PLATZER uando entrano in gioco i ragazzi è immediato il movimento, la curiosità non pilotata e c’è quell’aria frizzante che fa star bene già da sola: e questo accade fin dalla presentazione del Salone del Libro della sua arca dei giovani, quel Bookstock Village che raccoglie le proposte editoriali e le attività creative per i bambini e i ragazzi, e affollato dagli adulti. Perchè è una bolla vivace, quest’anno, dall’8 al 12 maggio, rivolta all’Europa nella parte dedicata agli adolescenti e seguita, come negli ultimi tre, da Andrea Bajani: «Quando si parla d’Europa vengono in menti questi tavoli fra politici, economisti, allora mi sono detto: perché non crearne uno virtuale fra ragazzi di luoghi diversi?» dice lo scrittore. Così ha messo in collegamento 12 studenti di un liceo di Berlino, che studiano l’italiano, e 12 di Torino: «Io che vado e vengo dalla Germania e la tecnologia i ponti: i berlinesi saranno ospiti dei nostri ragazzi durante il Salone e insieme racconteranno le parole che li fanno sentire europei». Resta intatta la ricerca del «vocabolario», con dieci termini su cui interverranno ospiti come Biorn Larsson, Benedetta Tobagi, Tiziano Scarpa, Eugen Ruge e Jean Mattern. Nella scenografia ispirata a Monet e realizzata dal Castello di Rivoli, sgomiteranno anche i più piccoli con il programma di Eros Miari «Bene Male Mah... Storie del giusto e dell’ingiusto»: racconteranno i loro libri John Boyne, autore de «Il bambino col pigiama a righe» e del suo ultimo «Resta dove sei e poi vai»; la narratrice francese Yael Hassan, Luigi Garlando, Francesco D’Adamo e Gigliola Alvisi con la storia di Ilaria Alpi spiegata ai bambini. Nello spazio della musica passeranno Francesco De Gregori, Piero Pelù e Francesco Mandelli dei «Soliti idioti» e, novità, ci sarà l’angolo del fumetto. Festeggia la quinta edizione il giornale on line «BookBlog» in collaborazione con «La Stampa» e una redazione dai 12 ai 18 anni, così come sono una certezza i laboratori, dalla scrittura alla scienza, all’editoria digitale: in coda, dai piccoli ai grandi. Q Tra Tasi, Imu e Tari si rischia una giungla di imposte TRE PESCIVENDOLI RISCHIANO IL PROCESSO LA STORIA Servizio A PAGINA 41 T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 gg Dossier/I conti del Comune LE SCADENZE Primo Utenze acconto domestiche TARI *eslusa prima casa Utenze non domestiche o MAGGIO Acconto IMU* Acconto TASI Secondo acconto TARI GIUGNO LUGLIO Sulla Tari L'acconto per le utenze non domestiche è il 70% della Tares 2013 L'acconto per le utenze domestiche è il 40% della Tares 2013 AGOSTO Secondo acconto TARI Primo acconto TARI SETTEMBRE OTTOBRE Prima rata saldo TARI Terzo acconto TARI Il calendario delle tasse ha dodici date Tra Tasi, Imu e Tari pioggia di rate sui torinesi Si pagherà da maggio fino alla vigilia di Natale ANDREA ROSSI Prendete il calendario e cominciate a segnare le date. Se siete proprio sfortunati (o fortunati, dipende dai punti di vista), cioè se avete almeno due case e un’attività commerciale, da qui a fine anno dovrete tenere a mente dodici scadenze. Tante sono le rate previste per pagare le tasse comunali. Il Comune ha stabilito la scansione delle imposte di sua competenza. Un calendario fitto per una tassa che ha qualcosa di mistico, come chiosava ieri ironicamente il direttore dei Tributi Paolo Lubbia durante la commissione Bilancio presieduta dal Pd Altamura. È una e trina. Si chiama Iuc, imposta unica comunale, ma è sdoppiata in tre: Tari, la nuova tassa sui rifiuti che sostituisce la vecchia Tarsu e la Tares dell’anno scorso; Imu, l’imposta sugli immobili che dal 2013 si paga solo sulle seconde case e sugli altri fabbricati ma non sull’abitazione principale; infine Tasi, altra novità di quest’anno, che sta per tassa sui servizi indivisibili (illuminazione pubblica, manutenzione stradale e altro), e che varrà anche sulle prime case. Va detto che per questo trionfo della burocrazia e dal- la complessità bisogna ringraziare gli ultimi governi. L’ingorgo di rate, invece, dipende anche da Palazzo Civico, ma ha un suo perché: la giunta ha deciso di prevedere più rate rispetto agli anni scorsi così da permettere a famiglie e attività di spalmare il carico fiscale nell’arco di sette mesi. Si parte a maggio La prima scadenza sarà infatti il 15 maggio, prima rata della Tari per le utenze non domestiche, ovvero negozi, ristoranti, bar, uf- La città: così famiglie e imprese potranno spalmare i versamenti lungo tutto l’anno fici, mercati, aziende. L’acconto Tari (sempre sulle utenze non domestiche) si potrà versare in tre rate: 15 maggio, 30 giugno, 31 luglio. Ciascuno dovrà pagare il 70 per cento della sua bolletta Tarsu 2013. Alcune categorie - ristoranti, mercatali, bar - verseranno soltanto il 50 per cento perché l’anno scorso hanno patito di più gli effetti della Tares. In Comune da gennaio è aperto un tavolo con le associazioni di categoria per valutare possibili ritocchi alle tariffe. Per tutti il saldo potrà essere versato in due rate, il 15 ottobre e il 15 novembre, ma per conoscere l’importo bisognerà attendere che il Comune decida le tariffe. Cosa succede alle case Sulle abitazioni la Tari sarà diversa. Le rate saranno tre: due di acconto (31 maggio e 31 giugno) entro cui si dovrà pagare il 40 per cento della bolletta Tares 2013, e il saldo del 20 dicembre. Anche qui per l’importo finale Palazzo Civico deve ancora deliberare. «Però, come avvenuto negli anni scorsi con Tarsu e Tares, anche nel 2014 le famiglie a basso reddito otterranno agevolazioni sulla base delle dichiarazioni Isee», spiega l’assessore al Bilancio Gianguido Passoni. Restano poi l’Imu, l’imposta sugli immobili e i fabbricati (ma non sulla prima casa per cui è stata abolita), e la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili (la pagano sia i proprietari che gli inquilini) l’anno scorso associata alla Tares. Le scadenze, in questo caso, sono stabilite per legge: 16 giugno per l’acconto e 16 dicembre per il saldo. Quanto si pagherà? L’Imu dovrebbe restare quella degli anni scorsi (aliquota al 10,6 per mille sulle seconde case) mentre la Tasi è ancora un rebus. Il governo ha cambiato idea più volte. L’ultima versione fissa l’aliquota massima al 3,3 per mille. Il consuntivo 2013 Il debito del Comune scende ancora “Romperemo il muro dei 3 miliardi” BEPPE MINELLO Con fatica, ma per fortuna inesorabilmente, il Comune e il suo assessore ai conti pubblici, per il terzo anno di fila sono riusciti a non aggravare i risultati del bilancio. Anzi, sono riusciti a ridurre sia pur di pochi milioni - ma a ridurre, segno che i conti sono sotto controllo - la montagna di debito che supera i 3 miliardi, uno dei più alti d’Italia. L’obiettivo del 2014 è quello di rompere il muro e scendere sotto i 3 miliardi. In ogni caso, la giunta ieri ha dato il via libera al bilancio consuntivo per l’anno 2013 chiuso con un risultato positivo di gestione pari a 52 milioni e 340mila euro. Ora il Consiglio Il documento economico e finanziario nelle prossime settimane passerà all’esame del Consiglio comunale per la discussione e il sì definitivo. «La politica di contenimento dei costi attuata riducendo le spese non strategiche e realizzando risparmi attraverso la razionalizzazione della macchina comunale, insieme al monitoraggio continuo su esposizione debitoria e andamento dei costi, ci hanno permesso - spiega l’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni - di chiudere l’eserci- T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .41 g Saldo TASI Saldo IMU* e NOVEMBRE il caso Saldo TARI e DICEMBRE re Seconda rata saldo TARI - LA STAMPA erti miracoli accadono solo quando le elezioni sono vicine. Al vertice convocato lunedì a mezzogiorno per valutare che cosa fare di Gtt dopo il fallimento delle vendite, i partiti che sostengono il sindaco Fassino si presenteranno (quasi) compatti nel chiedergli un sostanziale dietrofront. Della serie: ci avete provato, è andata male, lasciamo perdere. Dunque, Gtt non si vende più (almeno per ora), cosa che farà felici i 5 mila dipendenti e i sindacati, che per mesi si sono battuti contro la cessione. C Anche la Lega chiede uno stop Gli incontri del sindaco Non si vende più - va detto innanzitutto per ragioni oggettive. Per due volte il ComuCAMBIO DI UMORE Pd, Sel e Moderati «Le cessioni sono fallite si cambi strategia» zio finanziario relativo all’anno 2013 in avanzo, pur avendo dovuto agire in un contesto di incertezza normativa, di generale contrazione delle risorse e in presenza di una significativa crescita della domanda di servizi, soprattutto nei settori del welfare». Il debito scende L’avanzo di 52 milioni di euro in coerenza con le prescrizioni della Corte dei Conti, è stato interamente destinato al fondo svalutazione crediti. Una scelta necessaria, spiega una nota di Palazzo Civico, per proseguire anche nel 2013 l’operazione di revisione sui residui attivi (che sono passati da 1,59 miliardi di euro del 2011 a 1,43 miliardi di euro del 2012 e ai 1,53 miliardi di euro del- l’anno passato). I dati del rendiconto, prosegue la nota, confermano il trend in discesa per la situazione debitoria dell’ente, che è passata dai 3,28 miliardi di euro del 2011, ai 3,20 miliardi di euro del 2012 e ai 3,09 miliardi del 2013 e che, nel corso del 2014, si prevede scenda sotto la soglia dei 3 miliardi. «Le risorse accantonate, e non utilizzate per incrementare la spesa, permetteranno - sottolinea Passoni - di proseguire quella politica di risanamento dei conti, adottata pur in un contesto di pesanti tagli ai finanziamenti destinati agli enti locali, e i cui esiti positivi sono stati riconosciuti dalle conferme del rating da parte delle agenzie Fitch e Standard&Poor’s e dalla relazione della Corte dei Conti». ne ha provato a cedere l’azienda in blocco, nel 2012. Per due volte ha tentato di piazzare i soli parcheggi, considerati il ramo più redditizio. E per una volta ha provato a piazzare il solo ramo trasporti. Niente da fare. «È chiaro che il mercato non risponde e dovremo capire il perché», ragionava ieri il vice capogruppo del Pd, Guido Alunno. Qualche elemento, a Palazzo Civico, l’hanno già. La crisi, innanzitutto: non è il momento ideale per fare investimenti, nemmeno per i colossi del trasporto. Poi vengono le caratteristiche specifiche di Gtt che, secondo i potenziali acquirenti, avrebbe bisogno quanto meno di un restyling. A cominciare dal personale, visto che il gruppo ha gli autisti contati, ma abbonda di amministrativi. Quanto ai parcheggi, le avances dei privati si sarebbero scontrate con i segni di una gestione non proprio cristallina in passato. Ieri il sindaco ha incontrato gli spagnoli di Saba - i più interessati - per sondare il terreno e capire se esistano margini per riaprire la trattativa. Il capogruppo Ricca ha presentato una mozione con Sel: «La strategia del sindaco sulle dismissioni è fallita, ora Gtt resti pubblica senza vendite né svendite» I partiti al sindaco “Gtt non si vende più La risaniamo noi” Lunedì vertice di maggioranza. In bilico 100 milioni pellanza presentata da Curto e Comunque vada, lunedì Pd, Sel Grimaldi di Sel contro il presie Moderati chiederanno al sin- dente Ceresa che ha ingaggiato daco di riaccorpare i parcheggi come consulente l’ex presidenal resto di Gtt e di rinunciare al te del Torino Tilli Romero - posproposito di vendere. Sel, al- sono essere lette così: a Fassil’epoca addirittuno, la maggioranra incerta se voFASSINO za chiederà non tare la dismissiodi rivedere i Ieri ha incontrato solo ne, sta facendo piani su Gtt, ma gli spagnoli di Saba anche se l’attuale da apripista. Anche dentro il Pd - interessati ai parking management sia dove la pattuglia il più adatto a renziana è sempre stata scetti- mettere mano all’azienda per ca - si è ormai fatta largo l’ipote- «rivoltarla come un calzino». si che sia utile una moratoria. Persino il leader dei Moderati «È ora che sia la città a farsi ca- Portas, che un tempo predicava rico del compito di rendere Gtt inascoltato la vendita dell’80%, efficiente e capace di reggersi ha cambiato opinione: «Tanto sulle proprie gambe», spiegano vale tenerla in mano pubblica, a Michele Paolino e Guido Alun- patto che venga gestita come no. Parole che - unite all’inter- fosse una società privata». I partiti Come reagirà Fassino? Certamente ricorderà a quale baratro si andrebbe incontro: nel 2011 il Comune ha ceduto alla sua holding Fct le quote di Gtt facendosele pagare. Da due anni deve rientrare del debito, cosa più volte sollecitata dalla Corte dei Conti. Ballano oltre 100 milioni. Forse riproporrà la vendita dell’80%, caldeggiata in estate, quando l’assessore alle Partecipate Giuliana Tedesco spiegò in Sala Rossa che nessun privato era interessato al 49%. Il sindaco dovrà però prendere atto della posizione dei partiti. E degli umori dominanti. Anche dentro la sua giunta, dove l’assessore ai Trasporti Lubatti non è più il solo contrario alla vendita. [A. ROS.] T1 CV PR T2 SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 42 T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .43 Berlusconi dà forfait Pd, ecco i candidati ma arriva anche Forza Italia spera nelle fughe dall’Ncd il ricorso ai garanti Porchietto, lista civica in appoggio a Pichetto Se Chiamparino vince, Ferrari (Intesa) al Bilancio il caso/1 il caso/2 MAURIZIO TROPEANO appuntamento con Silvio Berlusconi è rinviato, almeno questa è la speranza di Gilberto Pichetto, il candidato alla presidenza della regione per Forza Italia. Era stato lui ad annunciare la visita del leader lunedì per poi spiegare ieri che il suo ricovero al San Raffaele di Milano ha costretto a rivedere i programmi anche «se abbiamo aspettato fino ad oggi poiché il Presidente ci ha comunicato di voler provare fino all’ultimo un recupero per lunedì». Difficile prevedere una nuova data visto che il 10 aprile i giudici di Milano dovranno decidere se confinarlo ai servizi sociali o ai domiciliari dopo la condanna definitiva. Quel che è certo, però, è che il forfait di Berlusconi non ha fermato l’avvio della campagna elettorale di Pichetto. Ed è altrettanto certo che, a meno di passi indietro dell’ultimo momento, la coalizione che fino ad oggi ha sostenuto Roberto Cota, rischia di presentarsi frantumata al confronto elettorale. Quattro diversi candidati e quattro diverse coalizioni: Guido Crosetto per i Fratelli d’Italia, Gianna Gancia per la Lega Nord e un quarto competitor per una coalizione centrista formata da Ndc, Udc e altri. In pole position c’è Giampiero Leo. a lista del Pd di Torino per le regionali è pronta ma per essere definitivamente approvata deve superare l’esito di un ricorso presentato ai garanti provinciali, regionali e nazionali dal capogruppo al Comune di Ivrea, Fabrizio Dulla, che contesta l’interpretazione del regolamento che ha portato all’esclusione dall’elenco di Roberto Placido. Secondo il segretario provinciale, Fabrizio Morri, «è difficile che un organo di garanzia possa intervenire sulla formazione di una lista decisa a livello politico rispettando le regole». Il Pd provinciale lo ha escluso dal quarto mandato perché considera i suoi 14 anni da consigliere regionale come una terza legislatura completata anche se finita con un anno di anticipo. Placido, esponente della sinistra del partito, non ha chiesto la deroga contestando l’interpretazione del regolamento. L’ Pichetto parte Come detto l’assenza di Berlusconi non blocca la macchina organizzativa di Forza Italia. Giovedì sera a Chieri è arrivato l’ex ministro Maria Stella Gelmini a sostenerlo, L La rinuncia Il ricovero di Berlusconi al San Raffaele di Milano ha costretto Forza Italia a rivedere i programmi definendolo «il candidato migliore per il miglior centrodestra possibile». E il vicepresidente della giunta annuncia anche la partenza della campagna con manifesti e spot e parla anche di prossime «sorprese». I boatos raccontano di una possibile rottura nel fronte del Ncd con la decisione di Claudia Porchietto di guidare una lista civica in appoggio a Pichetto. Altri boatos ipotizzano anche un’asse con la Lega Nord. Roberto Cota, però, spiega che «la Lega lavorerà fino all’ultimo «Per fare le alleanze c’è tempo fino al 20 aprile E non escludo che ci siano sorprese» Gilberto Pichetto candidato per Forza Italia per cercare una soluzione unitaria, in caso contrario correrà da sola». Pichetto non commenta anche se ricorda che «per fare le alleanze c’è tempo fino al 20 aprile». Quadro in movimento Anche Fratelli d’Italia sta rodando la macchina elettorale. Agostino Ghiglia, portavoce regionale, spiega che «la campagna di Crosetto partirà la prossima settimana». Lo dice da pontiere deluso per il fallimento del tavolo romano. Enrico Costa, segretario del Ncd piemontese, spera ancora in una via d’uscita unitaria, ma in caso contrario si lavorerà «per dar vita in Piemonte ad un polo moderato come quello costruito a livello nazionale per le europee». E l’assessore regionale Michele Coppola spiega: «Apprezzo e stimo molto Crosetto, sarebbe stato un ottimo candidato. Ma ora la situazione è più complessa. Noi abbiamo la forza di andare da soli». Il capolista e l’escluso Il segretario regionale del Pd Gariglio guiderà la lista da cui è stato escluso Roberto Placido, il quale ha presentato ricorso invece, avere un nome e cognome, la donna che Chiamparino vorrebbe custode dei conti della Regione: Carla Ferrari, una lunga carriera in IntesaSanpaolo, chiamata 12 mesi fa da Chiamparino alla Compagnia e poi designata nel consiglio di gestione di Intesa. La signora dei conti Nulla di fatto, invece, sulle indicazioni democratiche per il listino di Sergio Chiamparino. Troppi gli aspiranti e pochi i posti. In corsa, ad esempio, ci sono lo stesso Morri e il presidente del partito Alessandro Altamura. E poi le donne: dalle renziane Conticelli e Abbà alle cuperliane Centillo e Accossato. E poi ci sono le altre province: dal capogruppo in regione Aldo Reschigna all’astigiano Giorgio Ferrero. È probabile che alla fine il Pd si orienti a proporre una rosa di nomi. Toccherà poi al candidato presidente fare le sue scelte. Potrebbe, Gariglio capolista Tornando alla lista Pd l’elenco dei candidati si apre con Davide Gariglio, consigliere e segretario piemontese. Nella testa di lista ci sono altri due con- «Sto lavorando per trovare una donna di fiducia che si occupi del bilancio della Regione» Sergio Chiamparino candidato del centrosinistra siglieri uscenti, Gianna Pentenero e Mauro Laus. Tutti gli altri in ordine alfabetico, compreso il consigliere regionale uscente Nino Boeti. Sindaci, giovani ed esterni Il sindaco di Cirié, Francesco Brizio, ha invece ottenuto la deroga e potrà candidarsi. Con lui ci sono anche i primi cittadini di Collegno, Silvana Accossato, e Bruino, Andrea Appiano. In corsa il consigliere comunale Cassiani e quello provinciale, Cavaglià. E poi c’è il presidente della Circoscrizione 3, Valle. L’area Fassino ha deciso di puntare le sue carte su Raffaele Gallo, fratello dell’assessore comunale Stefano. Sono i due eredi di una tradizione politica di area socialista nata con il padre Salvatore che ha un peso significativo nel Pd torinese. Nell’elenco anche un’esponente socialista (Maurizia Bertoncino) e il radicale Igor Boni. [M.TR.] 1 IlsindacodiTorinoscrive: volentieri alla letterapubblicataafirmadiCrescentinoBosco.Illettoremiinvitaa“mostrareimuscoli”,cosìcome per le strisce blu, per i parcheggiatoriabusivi. «Non si tratta di “mostrare i muscoli”madirilevarecome,nel casodeiparcheggiapagamento, ci siano disposizioni da sempre applicateecheoravengonomesse in dubbio, mentre nel caso dei parcheggiatori si cerca di far rispettare le regole, specialmente nelle adiacenze di quelle località (ospedali, case di cura, cimiteri) doveilfenomenoèodiosoevaad interessare chi, in quel momento,stavivendoundisagiooundolore. La Polizia Municipale nel 2013haeffettuato1.569servizidi controllo, elevato 359 sanzioni, inoltrato 7 notizie di reato, effettuato 17 arresti, compiuto 82 sequestriamministrativididenaro e allontanato 229 parcheggiatori. «Dall’inizio del 2014 ad oggi la PoliziaMunicipalehacontinuato Specchio dei tempi 2 «Rispondo 1 123445678A74BC7DD53E7A76DF753FA53D7F534551533FE335 C76D3631E74455C5C3F376537E353 3F53C515473E3F7 1 eproseguiràunasignificativaopera di contrasto a questo fenomeno conpersonaleinuniformeoinborghese nei punti più critici come gli ospedali, i cimiteri ed i parcheggi della zona centrale: questo spesso con la collaborazione delle forze di polizia che già sono intervenute con lo stesso spirito andando, quando possibile, alla radice del problemaedindividuandoivertici che talvolta sovrastano i parcheggiatoripresentisustrada». PIEROFASSINO Unlettorescrive: 2 «Volevo segnalare i continui disagi di chi prendeva il 3 in piazza Hermada e corso Gabetti ma che ora è costretto a fare il cambio con il bus 75 in corso Tortona e corso Reginaconallungamentodeitempidipercorrenzaanchedipiùdi10 minuti! Il Comune e il Gtt dicono che mancano i soldi, ma quelli dell’abbonamento in costante aumentochepaghiamodovevannoa finire?». MAURIZIOOSELLO Unlettorescrive: 2 «Pensare di pedonalizzare via Roma invocando il buon risultato di via Garibaldi dimostra una cecità urbanistica assoluta. La presenza dei portici, in via Roma, rende del tutto superflua una pedonalizzazione che lì provocherebbesoltantodanni». AL Unalettricescrive: 2 «I miei genitori vivono in un paese non lontano dal Lago Maggiore. Un paese che appare ormai come una periferia in abbandono, tristeetrascurato,senzapiùnegozieconmoltistabilidelcentroquasi diroccati. Perché non si danno regolecheimpediscanoundisfacimento del genere? Perché non si aiutano i cittadini a mantenere viveleproprieattivitàcommercialio aristrutturareglistabilidelcentro storico? Perché si è permesso ai centri commerciali di soffocare le nostre preziose e bellissime piccolerealtàlocali? «Per tornare a casa, ho preso la statale che attraversa chilometri dirisaieepaesinisimiliaquellodei miei genitori. In uno di essi una strettoia rallenta il traffico. Proprionellaviacentraleilcrollodiun edificio ormai fatiscente impedisce il transito scorrevole. Mi dico: eccoun’altraferitachenessunoricuciràmai.Tuttorimarràcosì.Lasceremo crollare tutto questo povero paese? Lungo la strada c’erano solo cartelli enormi e colorati cheindicavanocentricommercia- li e catene di negozi tutti uguali. Non un’indicazione sui produttori di riso, sulle rivendite di prodotti locali se non qualche orribile cartello fatto a mano come quelli dei venditoriambulantidimeloni!Eppure quella terra con il suo riso ha sfamatogenerazioniedancoraoggi si trova sulle tavole prestigiose di mezzo mondo. Una vergogna. Come dire basta a questa morte lenta e indecorosa? Lasciate vivereicentristoricifavorendogliartigiani, gli artisti, le piccole botteghe! Smettetela di chiedere l’Imu su case fatiscenti e date incentivi perché le case antiche si mantenganoecosì,conesse,labellezzadei nostri piccoli comuni! Smettetela di permettere la costruzione indiscriminatadisupermercati!Ridatevisibilitàaiprodottilocali!». SILVIA specchiotempi@lastampa.it via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi T1 CV PR T2 44 SPECIALE EVENTI PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI DOMANI A TORINO IN PIAZZA VITTORIO A spasso tra i banchetti dell’antiquariato Domani ritorna l’atteso appuntamento con il mercato dell’antiquariato di piazza Vittorio Veneto, organizzato da Fivag - FeLSA - Cisl Piemonte (Federazione Italiana VenditoriAmbulanti). Antiquari provenienti da tutto il Nord Italia si presenteranno con una vastissima varietà di proposte, ciascuna con una propria storia, ricca di cultura, tradizioni ma soprattuttoemozioni.Daimobiliantichiallemaioliche,daivetrialleceramiche,daidipinti alle stampe, all’oggettistica da collezione, passando per tutto ciò che il tempo nonèriuscitoacancellare,machealcontrariosipresentaanoicontuttoilsuopassato. In occasione del mercato dell’Antiquariato, con la collaborazione del Cavalier GiulioOmettoedeldott.MassimoMeli,vienepropostounimportanteeventocultura- lededicatoalpittoreemilianoAlbertoPasini.Laconferenza,siterràalle10,30pressola Fondazione Accorsi–Ometto di Torino, in via Po 55 (ingresso gratuito). La dott.ssa AnnaCavanna,interverràsulperiodoorientalista del pittore: “Ricordi e immagini di un’Artista Viaggiatore”. Con questa inizia- tiva si vuole creare un piacevole momento diaggregazionechenonsiaperòdisgiunto daunadivulgazionepuntualeescientifica voltasiaadavvicinarenuovopubblicoaltemadell’antiquariato,siaasoddisfareleesigenze e curiosità di collezionisti e cultori. Sonoquindiinvitatiapartecipareall’incontro non solo coloro che da tempo si interessano al mondo dell’antiquariato , ma anche,esoprattutto,colorocheaquestosettorenonsisonomaiavvicinatiprimad’ora. Naturalmente anche domani, grazie alla collaborazione della dott.ssa Renata Dellacasa,antiquario,peritoespertoneconsulente tecnico del Tribunale di Torino, verrà offerta ai visitatori/clienti del mercato consulenza circa gli oggetti che intenderanno acquistare – contattando il numero 3939455911. A CAFASSE Cotonificio Cubito I tessuti che sogni Il gradimento è stato tale da proporre la prosecuzione dell’iniziativa: da lunedì 7 aprile a venerdì 11 aprile Cotonificio Cubito, a Cafasse, manterrà l’orario “prolungato” e continuato dalle 9 alle 19. Per un’altrasettimana,dunque,vienesospeso il consueto orario, cioè l’apertura del lunedì dalle 9 alle 19 e dal martedì al venerdì dalla 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17). Il Cotonificio Cubito, fondato nel 1915, è una delle aziende più antiche nel ramo tessile piemontese. La sua specializzazioneèlaproduzioneelavenditadi biancheria per la casa, come piumini e copripiumini, lenzuola, plaid, tovaglie, cuscini e tende. Da sempre la qualità e la varietà della produzione «made in Italy» del Cotonificio Cubito sono riconosciuti e apprezzata dalla clientela. Un successo nel settore che ha convinto l’azienda ad ampliare e variare la propria offerta. Al Cotonificio Cubito potrete infatti divertirvi passeggiandoinunasortadi“granbazar”,dove trovereteditutto,dallaspugnaall’accappatoio in microfibra. Ha riscosso grande successo anche la recente inaugurazione del reparto dedicato alla “pulizia” della casa. Qui c’è dav- vero tutto il necessario e di più, dai prodotti per lavare il parquet a quelli che fanno brillare il lavello, ai panni per la polvere e persino gli ammorbidenti. Allo stessomodoviconvinceràancheilreparto “tessuti a metraggio”, dove potrete sbizzarrirvi tra tovaglie e copriletto e altro ancora, tuffandovi tra tessuti, fantasie e colori. Da sottolineare che l’azienda è a gestione familiare, elemento che consente al Cotonificio Cubito di applicare prezzi particolarmente convenienti. A rendere ulteriormente piacevole la visita a Cafasse ci sono la gentilezza, la cortesia e la disponibilità che troverete da parte dei commessiedeglistessititolari,Violettae Lorenzo, in un ambiente decisamente “familiare”. Cotonificio Cubito, Cafasse, in via Monasterolo 6; tel. 01234/17003 A SANTENA PaviSystem, l’ingresso di pregio per la tua casa L’ingressodiunacasaèunaspeciedibigliettodavisitadiunprofessionista.Eccoperché èimportantecurarel’areaesternadiun’abitazione. «Da oltre vent’anni avoriamo per dare più valore alle vostre case, prendendoci cura delle aree esterne - dice Giuseppe Lisa,proprietariodiPaviSystem,storicaaziendaspecializzatainpavimentazioneesterne -. Il cortile, l’ingresso sono un dettaglio non da poco per l’immagine dell’edificio. Tutto deve essere armonico ed esteticamente apprezzabile,oltreadoverovviamentepresentarecaratteristichedifunzionalità.Perquestoilprimopassodelprocessodelnostrointervento è lo studio della casa». Con il suo staffdiartigianicompetentiefidati,GiuseppeLisavalutalatipologiadell’abitato,icolori, l’architettura poi nasce il progetto per il cliente: «ACi teniamo a dare un consiglio sulla base della nostra esperienza e competenza.Semprepervalorizzarel’edificio». Dopo l’accettazione del cliente inizia lo smantellamento dell’area. PaviSystem non silimitaallaposadelprodotto:ilsuoèunintervento «chiavi in mano». Prevede il rifacimento della rete idrica e fognaria, la realiz- zazionedelsottofondoedelpianodiposae laposadellapavimentazionescelta.Ec’èla possibilitàdieseguirelavoricomeareeverdi eimpermeabilizzazioni.Unpacchettocompleto e garantito per soddisfare il cliente. Ognioperaèunica,conseguenzadiunlavorodiprogettazioneaccuratoegarantito.PaviSystem si avvale di personale proprio, di professionistiediartigianispecializzatieselezionati.Ledimored’epocasonogli«interlocutori naturali» dell’attività di PaviSystem, ma oggi la tendenza alla riproduzione dello stile antico si è molto diffusa. Ma qualunque sia lo stile, il risultato del lavoro di PaviSystem è sempre un prodotto unico, quellosognatodaiclienti. PaviSystem, via Trinità 48, Santena ; tel. 011/945.6502, 335/21.53.08, 337/21.24.79, www.pavi-system.it T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 MAURIZIO TROPEANO L La Lega restituisce alla Regione le cifre contestate dai magistrati 40 indagati I consiglieri regionali che rischiano il rinvio a giudizio 1,3 milioni Sono le spese pazze che i Pm contestano a 44 consiglieri 130 per cento IL GOVERNATORE «Voglio essere giudicato subito perché so di essere onesto» continuo a ritenermi una persona onesta». Secondo: non mi sono «appropriato di un solo centesimo». terzo: ho «fiducia nella giustizia». Restituzione con interessi E l’offensiva leghista si muove anche su un altro fronte: la restituzione dei soldi contestati. Tutti i consiglieri leghisti, Cota compreso, hanno deciso di restituire volontariamente alle casse regionali le cifre contestate dai pubblici ministeri nell’inchiesta. Ma non ci sarà solo il rimborso. I consiglieri, infatti, verseranno in più almeno il trenta per cento del valore complessivo delle spese pazze. È questa, infatti, la percentuale che l’avvocatura regionale, in base alle leggi esistenti ha ritiene congrua per coprire inte- Cronaca di Torino .45 Rimborsi, Cota chiede il giudizio immediato il caso a scelta del presidente del Piemonte, Roberto Cota, di rinunciare all’udienza preliminare del processo Rimborsopoli, prevista per il 9 aprile, è certo dettata come spiegano i manuali di giurisprudenza di arrivare ad processo celere e anche a lanciare un messaggio al magistrato che dovrà giudicare sulla base delle carte della procura: non ho paura del processo. Ma serve anche per rinviare a dopo le elezioni europee e regionali previste per il 25 maggio lo spinoso tema delle mutande verdi che potrebbero avere effetti pesanti sulla campagna elettorale della Lega Nord. Il partito guidato da Matteo Salvini in questa scadenza elettorale si gioca tutto e così anche la scelta del governatore va in quella direzione. Un conto, infatti, è subire un rinvio a giudizio mentre è cosa diversa chiedere di andare direttamente al dibattimento. È raro, infatti, che un imputato e il suo legale scelgano questo rito speciale previsto dal codice penale ma dal punto di vista mediatico Cota può far valere le sue ragioni. E lo fa. Primo: «Ho chiesto di essere giudicato il prima possibile dal Tribunale Penale di Torino perché . Mercoledì l’udienza I consiglieri che vogliono risarcire dovranno pagare gli interessi Il 9 aprile il gip deciderà sui rinvii a giudizio dei consiglieri regionali accusati di aver incassato rimborsi irregolari dai gruppi a Palazzo Lascaris. Nella foto, una protesta in aula Sulla «Stampa» gg Dossier/ La politica all’esame della giustizia I giudici accelerano Congelati i conti a cinque consiglieri Sequestro preventivo disposto dal gip Nel mirino gli indagati per truffa aggravata PAOLA ITALIANO Quasi 220 mila euro bloccati, intoccabili. Almeno fino a quando non ci sarà una sentenza. A tanto ammonta la cifra complessiva sui conti correnti bancari di 5 consiglieri indagati nell’inchiesta sui rimborsi ai gruppi regionali che il Gip ha blindato, disponendone il sequestro preventivo. Nessun accanimento La misura cautelare riguarda solo coloro ai quali, oltre al reato di peculato, è contestata anche la truffa aggravata. Non un accanimento giudiziario, a pochi giorni dall’udienza davanti al Gup, ma un provvedimento previsto dalla legge e comunemente applicato in casi analoghi. Tanto più che il blocco sui conti arriva ora, ma i pm Andrea Beconi, Enrica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi lo avevano chiesto già a metà gennaio, al momento della richiesta di rinvio a giudizio per 41 consiglieri indagati, compreso il presidente Roberto Cota. Lupi nel mirino L’intervento più consistente è stato fatto sul conto corrente di Maurizio Lupi, dei Verdi Verdi: la cifra contestata dall’accusa ammonta a poco più di 75 mila euro, l’equivalente della retribuzione riconosciuta alla figlia Sara (anche lei indagata per truffa), assunta come collaboratrice del gruppo: “un rapporto di lavoro solo formalmente instaurato”, contesta l’accusa, perché Sara Lupi di fatto studiava fuori Torino, prima a Milano e poi a Parigi, e non avrebbe reso alcuna prestazione. Lucchetti anche ai conti dei leghisti Antonello Ange- PER I 41 CONSIGLIERI Il 9 aprile udienza preliminare E’ fissata al 9 aprile l’udienza preliminare per discutere della richiesta di rinvio a giudizio dei 41 consiglieri indagati nell’inchiesta sui rimborsi ai gruppi regionali. Il Gup Roberto Ruscello ha respinto la richiesta del difensore del presidente del consiglio regionale Valerio Cattaneo di spostare la data a un momento successivo alle prossime elezioni, ma non è escluso che una richiesta di slittamento venga riproposta mercoledì prossimo. Nessuno degli indagati parla apertamente della possibilità di scegliere il patteggiamento: in caso di rinvio a giudizio, si aprirebbe così un dibattimento pubblico. 1 leri e Gianfranco Novero, inguaiati dai rimborsi chilometrici. Entrambi avrebbero attestato una falsa residenza per poi farsi rifondere dei soldi spesi per i trasferimenti a Torino per i lavori del Consiglio. Il caso Angeleri Angeleri disse di stare Incisa Scapaccino, nell’Astigiano. A lui è contestata la cifra di 64.389 euro, comprensiva di benzina e autostrada. Novero avrebbe allungato un po’ il suo percorso, perché secondo i pm non stava a Groscavallo, ma nella più vicina Ciriè, e ora dovrà difendersi dall’accusa di aver fatto la cresta sulla differenza, pari a 28.458 euro. Le trasferte Chilometri inesistenti anche quelli percorsi da Daniele Cantore, eletto nelle file del Pdl o ora nel Nuovo Centro Destra: secondo la procura risiedeva a Torino con moglie e figli e non nel Comune di Chiusa San Michele. Bloccati sul suo conto 23.140 euro. I 27 mila euro sequestrati a Gianfranco Boniperti, ex Pdl oggi nel Gruppo Misto, sono invece equivalenti alla somma di tre fatture che il consigliere si è fatto rimborsare ma che, secondo i magistrati inquirenti, sono «materialmente false». Tutti i nomi di Rimborsopoli 56 41 CONSIGLIERI indagati nel corso dell'inchiesta CONSIGLIERI rischiano il rinvio a giudizio (compreso Cota) Il Popolo della Libertà Luca Pedrale Cristiano Bussola 11 Daniele Cantore Alberto Cortopassi Rosa Anna Costa Fratelli d'Italia (ex Pdl) Franco Maria Botta Marco Botta Michele Formagnana (ex Gruppo Misto) Girolamo La Rocca (in Consiglio fino al 2010) Lorenzo Leardi Circa 1,4 milioni di euro il totale delle spese contestate Angiolino Mastrullo Carla Spagnuolo Pietro Francesco Toselli Augusta Montaruli Massimiliano Motta Progett’Azione (ex Pdl) Angelo Burzi Roberto T Rosanna V Lega Nord Roberto Cota Mario Carossa Elena Maccanti Massimo Giordano 12 Giovanna Quaglia Roberto De Magistris Antonello Angeleri Michele Marinello Gianfranco Novero Paolo Tiramani Federico Gregorio Le mutande verdi La misura del sequestro preventivo non ha invece riguardato i consiglieri indagati per il solo reato di peculato: la differenza è quella che passa tra chi ha fatto carte false per ottenere indebitamente soldi a cui in ogni caso non aveva diritto, e chi ha quanto meno esagerato nel chiedere rimborsi per spese realmente sostenute ma che nulla avevano a che vedere con i lavori del gruppo, così come prescrive la legge. L’importo complessivo delle spese contestate dai procuratori tra il 2010 e il 2012 ammonta a circa un milione e 400 mila euro. Nei quali si trova di tutto: eclatante il caso delle mutande verdi di Roberto Cota, e poi solarium, giocattoli, sigarette, scontrini di caffè e ristoranti, con pasti spesso luculliani, fino al «celebre» tosaerba e alla sega circolare di Andrea Stara, l’ultimo dei consiglieri per i quali, dopo un supplemento d’indagine, è stato chiesto il rinvio a giudizio. Riccardo Molinari Boniperti Nove “E’ stata una doccia fredda” «Ma sì... l’ho saputo dal mio avvocato. Hanno bloccato i conti, solo per la cifra contestata». Che nel caso di Roberto Boniperti, Gruppo Misto, ammonta a 21.680 euro: «Lasciamo perdere. Però sul momento ci sono rimasto di sasso. In prima battuta hanno bloccato sia il conto privato che quello della mia agenzia di assicurazioni. Per intenderci, il conto dal quale pago gli stipendi degli impiegati. L’ho fatto “Ho di co da p Roberto Boniperti presente e allora si sono limitati a bloccare il monte titoli solo per la cifra in questione... altrimenti sarebbe stato un guaio». Boniperti, alla pari degli altri consiglieri coinvolti, non si aspettava una mossa del genere: «Se lo prevede la legge... Però è stata una doccia fredda. Io sono certo di poter chiarire tutto, sempre agito in buona fede, ma è stato comunque un colpo». [ALE.MON] c ro, Leg cronac acquisto ci a uso sconde senza v zionale le: «Io rente, sia bloccat fortuna mini d Sul giornale di ieri la notizia dei conti correnti sequestrati a cinque consiglieri regionali implicati nell’inchiesta sui rimborsi gonfiati. 1 ressi, eventuali danni di immagine che potrebbero essere contestate anche in futuro. La valutazione è stata fatta dall’avvocatura su richiesta dell’avvocato Mauro Anetrini che difende l’assessore regionale all’Urbanistica, Giovanna Quaglia, e la consigliera regionale, Elena Maccanti. Le due esponenti leghiste hanno già provveduto a versare la somma. Spiega Quaglia: «Non è un’ammissione di responsabilità perché restiamo convinte di aver agito in buona fede e nel rispetto delle leggi e dei regolamenti regionali». All’assessore sono state contestate 19 mila euro, alla Maccanti 16. E il loro esempio sarà seguito da tutti i consiglieri leghisti. È questa la linea decisa in una riunione del gruppo regionale. Spiega il capogruppo, Mario Carossa: «L’adesione sarà volontaria ma credo che lo faremo tutti. Resto convinto di aver agito in buona fede rispettando le regole ma voglio affrontare le vicende giudiziarie con la tranquillità di chi non si è messo in tasca nemmeno un cent di soldi pubblici». IL CARROCCIO «Non è un’ammissione di colpa: abbiamo agito in buona fede» Anche Valerio Cattaneo, presidente del Consiglio regionale, che ha già versato un parte delle somme contestate nel 2012 sembra intenzionato a seguire la strada di Quaglia e Maccanti. «Niente mutande verdi» La svolta nella strategia difensiva del governatore è stata de- cisa ieri mattina nel corso di una riunione con i legali e i consiglieri regionali. Nel primo pomeriggio è arrivata la nota di Cota che dà la sua lettura di un’inchiesta dove «sono stato linciato mediaticamente, con le note conseguenze politiche». Impossibile non ricordare le proteste del Pd sotto il palazzo della Regione con le mutande verdi appese oppure il consigliere grillino Davide Bono che sventola un paio di mutande durante il consiglio regionale. Cota così ribadisce: «Non esistono mutande verdi, anche se la cosa è data ormai per assodata». E poi restano da chiarire anche le altre contestazioni. «Non esistono altre spese personali, anche se non escludo l’errore umano. Ho subito un’aggressione spropositata e senza precedenti». REGIONE Martedì l’addio ai fondi per i gruppi Corretta, riveduta e perfezionata la proposta dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale di abolire i 500 mila euro l’anno di fondi pubblici destinati al funzionamento dei gruppi consiliari dovrebbe essere approvata dall’assemblea piemontese nella riunione convocata per martedì dal presidente Valerio Cattaneo. Al posto dei soldi saranno offerti ulteriori servizi, dalla posta al servizio stampa e altro, che al massimo costeranno alle casse regionali cinquantamila euro l’anno ma quei soldi saranno spesi direttamente dal Consiglio senza transitare dai gruppi. Lunedì la proposta sarà esaminata dalla Commissione Bilancio per poi approdare in aula il giorno dopo. Cattaneo si dice ottimista sulla possibilità di ap- Cattaneo provare il provvedimento: «L’ufficio di presidenza ha accolto alcuni dei suggerimenti arrivati da diversi presidenti dei gruppi. Abbiamo così modificato il progetto di legge e sul nuovo testo c’è il via libera di praticamente tutti i gruppi consiliari». Le nuove norme, se approvate, comportano un ulteriore semplificazione delle procedure e evitano eventuali problemi con la Corte dei Conti. I giudici contabili, infatti, hanno contestato la rendicontazione dei fondi utilizzati nel 2013 nonostante i documenti avessero ottenuto il via libera di revisori di conti esterni. Secondo Cattaneo: «La cancellazione totale delle dotazioni finanziarie per i gruppi regionali è un segnale importante verso l’opinione pubblica sempre più sensibile sull’uso dei fondi pubblici». Ma il presidente del Consiglio aggiunge anche una nota polemica: «Mentre le regioni hanno fatto la loro parte per ridurre i costi della politica Camera e Senato non hanno fatto nulla e i parlamentari vanno in tv a sparare contro l’autonomia regionale». [M.TR.] T1 CV PR T2 46 .Cronaca di Torino STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 Lacrime in Comune “Da voi solo parole Barriera invivibile” I tre pensionati ascoltati in Commissione: Giuseppe Piazza Maria Converso e Angelo Martino Il pianto del pensionato davanti alla Commissione La storia BEPPE MINELLO a voce del signor Martino si spezza. Nel silenzio generale le sue mani vanno a coprire il viso e ad asciugare le lacrime. A commuoverlo è stato il racconto delle condizioni di vita di Barriera Milano culminato nel ricordo di un amico, morto di recente, con il quale aveva un sogno in comune: creare un luogo di ritrovo per gli anziani del quartiere in un edificio di via Desana. «Un luogo dove ospitare il nostro circolo di pittori dilettanti, “il cavalletto”, ma anche un posto per gli anziani del quartiere e per i quali c’è nulla». Ma l’edificio è stato occupato abusivamente. Forse da quegli stessi giovani che «ancora recentemente hanno spaccato i bidoni della spazzatura e occupato case». Il signor Martino, che di nome di battesimo fa Angelo, ha 71 anni. È pensionato come Ma- L ria Converso, casalinga di 63 anni, e Giuseppe Piazza, di 67, che ieri l’accompagnavano nell’ennesima incontro a Palazzo Civico per raccontare le pene di un quartiere, Barriera di Milano, al centro, almeno a parole, di tutte le politiche del Comune. «Ma che nella realtà - ha denunciato Angelo Martino - non si traducono in nulla: continuiamo a vivere nel degrado , assediati dalla criminalità». Domani Laprimafesta delquartiere «L’inverno l’abbiamo passato al buio e una volta le strade erano così sporche che ce le siamo pulite noi» «Tante promesse dal Comune e piani mirabolanti ma alla fine non si vede nulla di concreto» Angelo Martino Maurizio Marrone Pensionato di via Verres Capogruppo Fratelli d’Italia più tardi; una decina di donne, esasperate dalla sporcizia, hanno pulito loro la strada e sapete quando abbiamo visto il primo spazzino? Sette giorni dopo». drammatico sul quale si sono buttati a pesce i rappresentanti del centrodestra da Liardo dell’Ncd, a D’Amico e Tronzano di Forza Italia a Carbonero della lega. Ma solo Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia ha portato argomenti concreti in virtù delle tante marce e impegno nel quartiere. «Un esempio per capire l’inefficienza del Comune - ha raccontato -, nei giardinetti di via Montanaro esiste un chiosco che era luogo di spaccio con annessa stanza del buco. Un gruppo di persone a noi vicine l’ha ripulito e la Circoscrizione, invece di dare «Parole inutili» «E’ la terza o forse la quarta volta che veniamo in Comune - ha detto -, parliamo con voi e poi accade nulla». Parole come pietre che hanno ammutolito i consiglieri comunali della Commissione presieduta dal pd Altamura e che aveva come «ospite» l’assessore ai vigili, Giuliana Tedesco (Moderati) , chiamata a spiegare cosa ha fatto il suo assessorato per il quartiere. I tre pensionati, invece, si erano guadagnati l’invito grazie alle firme con le quali hanno a suo tempo rivolto una petizione al consiglio comunale «per una Barriera più vivibile». Dalle parole di Angelo Martino è emersa una realtà da terzo mondo: «L’inverno l’abbiamo passato al buio perché l’illuminazione pubblica viene accesa sempre 1 Domani è in programma una giornata all’insegna dell’amicizia e dell’aggregazione ai giardini Ceat di via Leoncavallo. La «PrimaVera festa di Barriera» incomincia alle 11 con l’animazione e giochi a stand per i bambini. Alle 13 , pranzo di primavera, a cui ciascuno contribuisce con un piatto preparato in casa. Alle 15 si esibiscono i gruppi Cortiço do Abelha (capoeira) e Danbaà (danze africane). Seguono le esibizioni di 4 band: dal folk di Errico Canta Male al rock anni ’70 di Alma Mude e al rap di Rap Bad Street, per arrivare al concerto del collettivo musicale Barriera Republic, che mescola suoni e melodie del mondo. [P. COC, ] «Drogati ovunque» Ma non è finita: «Hanno chiuso Tossic Park ma non cancellato il problema, anzi drogati e spacciatori si sono solo sparpagliati nelle vie del quartiere. E poi che dire di marciapiedi rotti e strade piene di buche? Guai che deprimono chi vive nel quartiere: “Tanto qui non fanno mai niente” è il commento generale». Una quadro una mano, ha mandato tre volte i vigili. Non la faccio lunga: l’edificio è sempre in mano a balordi. E se dessimo retta alle promesse dei vari progetti Urban, quel luogo avrebbe dovuto essere recuperato già da un anno».Per Marrone e i tre pensionati, la «presenza criminale in zona si avvale di numerosi locali pubblici aperti anche tutta la notte, dai phone center ai bar, che offrono rifugio a chiunque ne abbia bisogno appena spunta una Volante. Il controllo criminale C’è dunque un controllo del territorio totale che dovrebbe essere affrontato con indagini serie». Una situazione disasatrosa. L’assessore Tedesco se l’è cavata sostenendo, non senza ragione, che il problema non è solo dei vigili. Per questo motivo, il presidente Altamura convocherà prossimamente gli altri assessorati «toccati» dal problema «e pure la Prefettura di modo che abbia contezza di quanto sta accadendo». T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .47 In azione Morto, chiuso in bagno con l’abito della festa I gestori del distributore Agip di via Pianezza intenti a effettuare le operazioni illegali in un’altra stazione dello stesso gruppo Eni Ivrea, non si trova la chiave. Si fa largo l’ipotesi dell’omicidio «FUEL CARD» CLONATE Rubavano benzina ai concorrenti con le carte clonate La storia GIAMPIERO MAGGIO n bonaccione. Uno così facile da circuire che non si faceva problemi a prestare soldi a tutti». Così in poco tempo Benito Peloso, l’uomo trovato cadavere tre giorni fa nel suo appartamento di via De Gasperi, 6, a Ivrea, si era contornato di persone poco raccomandabili. «Gente che frequentava quella casa, brutte facce» racconta un vicino di origini magrebine. «U Furto da centinaia di migliaia di euro scoperto grazie a un manager Juve MASSIMO NUMA I gestori di uno dei più grandi e conosciuti distributori Agip (gruppo Eni) di Torino, in via Pianezza 1 angolo corso Svizzera, sono stati arrestati dalla Digos mentre utilizzavano «carte carburanti» clonate per rubare benzina ad altri distributori della zona. Una delle card era intestata a un manager della Juventus. Le donne E poi le donne. Due in particolare. Mamma e figlia con storie complicate alle spalle. Per un po’ avevano vissuto in quell’alloggio. A raccontarlo è una delle due, V.B., 20 anni, che ora la- Bonnie & Clyde I VICINI In giacca e cravatta, forse per un appuntamento «Prestava soldi a tutti era circondato da gente poco raccomandabile» vora in un negozio da parrucchiera, a Ivrea: «Eravamo state lì assieme a papà per un paio d’anni, perché i miei erano stati sfrattati e avevano chiesto ospitalità a Benito». Lui, così buono e gentile, si era fatto convincere facilmente e aveva spalancato le porte di casa. «Poi i miei sono andati a Ventimiglia e io sono rimasta qui, a Ivrea». Un paio di anni fa lei aveva regalato un cagnolino a Benito e ogni tanto andava a trovarlo. «Veniva anche mia mamma, l’ultima volta è stato a Carnevale. E poi sua sorella, perché con gli altri fratelli Benito aveva chiuso i rapporti». Lei un’idea di quello che è accaduto se l’è già fatta: «Lo hanno ammazzato. Sono troppe le cose che non quadrano». Le contraddizioni La storia è davvero complicata, Per scoprire chi doveva incontrare il pensionato trovato morto a Ivrea, i carabinieri hanno interrogato per tutto il giorno i vicini di quell’anonimo condominio eporediese «Sulla Stampa» Sulla «Stampa» di ieri la notizia della morte di Benito Peloso, ritrovato con la gola ostruita dalla carta 1 piena di dettagli che si contraddicono. Il giorno che è morto, Peloso aveva appena ritirato la pensione ed era vestito elegante, la camicia stirata e la cravatta. Come se avesse un appuntamento galante. Con chi? Ancora non si sa. Dovranno scoprirlo i carabinieri che, ieri, hanno interrogato per tutto il giorno i vicini e i famigliari del pensionato e hanno sentito anche V.B, la ragazzina che aveva vissuto a casa sua. mo e poi è scappato, portando con sé la chiave. Oppure no. Magari, durante il primo sopralluogo di carabinieri e soccorritori, nella confusione è sparita, finita chissà dove. C’è dell’altro, però. Dall’abitazione sono stati portati via Il giallo 700 euro. Soldi che erano appeDifficile, al momento, mettere in- na stati ritirati. Lo testimonia la sieme i pezzi del ricevuta della puzzle. Sul cadaLA PENSIONE banca trovata in vere non ci sono Aveva ritirato 700 euro soggiorno. E ansegni di violenza e cora. Infilato in La ricevuta è in casa bocca Peloso avela casa era in ordii soldi non ci sono più va della carta apne. Sulle prime i carabinieri hanno pallottolata. Alpensato a un malore. Poi balzato tro dettaglio strano. Tutto, allosubito all’occhio che la porta d’in- ra, porta verso una sola direziogresso era socchiusa e il bagno ne. Quella del delitto. «Un’ipochiuso a chiave. Strano per uno tesi plausibile» ammette il proche abita da solo. E soprattutto curatore capo Giuseppe Ferche quella chiave, ora, non si tro- rando. Sarà determinante l’auva da nessuna parte. La prima topsia, fissata per questa mattiidea è semplice: qualcuno ha na e l’esito sulle impronte digichiuso dentro la stanza quell’uo- tali rilevate dalla Scientifica. Sono Fabio Casalecchio, 39 anni e la moglie Anna Giuliani, 38, residenti a Torino. La donna, sorpresa con il marito mentre stava riempiendo alcune taniche di benzina, rubate al distributore dell’Agip, in corso Lecce angolo via Medici, si è giustificata sostenendo di avere acquistato le «fuel card» da una persona conosciuta nell’ottobre scorso e ora sotto indagine da parte degli inquirenti. Il sospetto è che i due, grazie al loro lavoro di benzinai, possano aver favorito la clonazione delle carte. Da qualche tempo, sulle colonnine automatiche di via Pianezza era comparso un foglio: «Usare solo contanti». Per pagare con le carte bisogna utilizzare i «pos» custoditi nell’ufficio. Nelle perquisizioni nell’abitazione dei due e al distributore che gestiscono, la polizia ha sequestrato numerose carte magnetiche clonate, materiale MASSIMILIANO PEGGIO Storia di un miracolo italiano sotto processo. A sentire Alberto Vanelli, il signore della Reggia di Venaria, ex presidente esecutivo del Comitato Italia 150 accusato di abuso d’ufficio per i lavori di recupero delle Officine Grandi Riparazioni, sede delle mostre sui zarre, ma per evitare un disastro. I miei provvedimenti furono valutati da professionisti e avvocati. E soprattutto ho fatto risparmiare dei soldi». L’accusa, sostenuta dal pm Cesare Parodi, ruota attorno alla storia del travagliato cantiere delle Ogr, il vecchio complesso delle ferrovie dove un tempo si riparavano le locomotive. Vanelli ha raccontato come quella «location», divenuto uno dei poli attrattivi delle celebrazioni per i 150 anni dell’Italia, abbia dovuto superare estenuanti traversie, tutte «italiane», prima del trionfo di turisti. Prima il cambio di amministrazione alla guida della Re- È proprio esaminando i conti che un manager della Juventus s’è accorto dell’uso illegale della carta. Ha avvisato la polizia indicando anche qual era l’ultimo distributore utilizzato per il prelievo di oltre tre mila euro. Clienti ingannati? Adesso il dubbio che i due abbiano ingannato un numero altissimo di clienti è qualcosa di più di un sospetto. Le indagini della Digos proseguono per individuare i complici della coppia. In un video registrato dalla polizia si vedono i due coniugi intenti nell’operazione furto. I combustibili venivano poi rivenduti ad altri clienti, probabilmente all’oscuro dei retroscena. Scoperta infine un’altra truffa bancomat. I truffatori (sempre in tre) riescono a «rubare» il pin e a sostituire con una identica tessera falsa la tessera bancomat vera con la quale il cliente si presenta alla cassa automatica. Il cliente - ignaro - dopo aver prelevato se ne va con la tessera falsa, mentre loro per giorni, continuano a prelevare con la card vera. Alberto Vanelli (a destra nella foto con Fabrizio Del Noce) è stato presidente esecutivo del Comitato Italia 150 ed è l’attuale direttore della Reggia di venaria “Ho salvato Torino da una figuraccia” Vanelli respinge le accuse sulle Ogr successi scientifici italiani, è un miracolo che l’esposizione abbia aperto i battenti in tempo per l’inaugurazione con il Presidente della Repubblica Giorno Napolitano, il 18 marzo 2011. «Torino ha rischiato una figuraccia colossale. Altro che abuso d’ufficio». Ieri, Vanelli, ha aperto il processo, in cui è imputato con il direttore dei lavori Carlo Pession, facendo dichiarazioni spontanee sugli avvenimenti che caratterizzarono il cantiere. Ha parlato per un’ora di fronte ai giudici respingendo le accuse. «Non ho favorito nessuno - ha detto in aula - Ho preso decisioni difficili, forse originali e biz- Manager-investigatore Il signore della Reggia IL PROCESSO L’EX PRESIDENTE DI «ITALIA 150» ACCUSATO DI ABUSO D’UFFICIO «Mi dissero che la legge non vietava la mia soluzione» «pos» e computer. I poliziotti della Digos stanno ancora lavorando per risalire agli eventuali complici della banda. Le card clonate e recuperate sono per il momento una decina. Solo su una il limite di spesa era di 1.500, mentre sulle altre variava da 150 a 300 euro. Un giro di denaro ingente: su una singola carta è stato prelevato carburante per oltre 22 mila euro, mentre su quella della Juventus risultavano prelievi sino a 3 mila euro in un solo giorno. gione, nel 2010, da Bresso a Cota, che portò modifiche al progetto originario: cambio del curatore di una delle mostre previste, ampliamento di spazi, nuovi contenuti e integrazione di fondi. Il tutto con un appalto già bandito e in via di aggiudicazione. Poi i pasticci legali, iattura di tutti i cantieri italiani. La cordata di imprese esclu- sa dall’appalto fece ricorso al Tar e vinse la battaglia. Vittoria che però arrivò dopo la firma del contratto di affidamento dei lavori alla cordata vincente. Che fare? I vincitori non potevano essere cacciati, i perdenti pretendevano risarcimenti stellari e minacciavano altri ricorsi e nel frattempo una delle ditte coinvolte era fallita. In tanto i giorni passavano e il cantiere languiva. «Non dormivo la notte. Polemiche, insinuazioni di corruzione, l’allarme degli sponsor privati che temevano di aver buttato via i loro milioni». Così, in quel caos, Vanelli trovò «un’idea italiana». Fece entrare i perdenti accanto ai vincitori, a completare le opere integrative richieste dalla nuova giunta Regionale. Due litiganti sotto lo stesso tetto. «Chiesi lumi agli esperti. Mi dissero che la legge non prevedeva la mia soluzione ma nemmeno la vietava. Salvai le mostre evitando un tracollo. Faccio fatica a capire perché mi trovo qui». T1 CV PR T2 48 .Cronaca di Torino .SABATO 5 APRILE 2014 Caselli: “La mafia viene a tavola a casa nostra” SAN MAURO Identificato il cadavere trovato nel Po L’ex procuratore: minacciato il made in Italy il caso MASSIMO NUMA afia agro-alimentare, un businessa da 14 miliardi di euro. È la denuncia di Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’«Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare», intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Accademia di Agricoltura. M Offensiva del racket Sudoku «Le produzioni agroalimentari sono i nostri ambasciatori nel mondo, ma oggi sono sotto attacco delle mafie. Bisogna continuare a parlare di legalità altrimenti deperisce la qualità della convivenza sociale e a vincere sono quelli che proliferano nella mancanza di regole». «Le mafie stanno via via costruendo un’economia parallela che avanza in numerose parti del Paese - ha aggiunto Caselli - oggi si parla di “mafia liquida”, che entra in ogni settore merceologico, blocca lo sviluppo del sistema fino all’espulsione della concorrenza e altera il mercato». In pericolo la salute L’analisi di Caselli punta su aspetti concreti: «L’obiettivo è prestare attenzione a presenze e interventi delle mafie ma anche a ogni altra forma di opacità che possa mettere a rischio l’ambiente e la salute dei cittadini consumatori ». Un duro “L’imprenditore mafioso annienta le potenzialità dei concorrenti perché non rispetta le regole” Giancarlo Caselli presidente Osservatorio criminalità nell’agricoltura j’accuse: «Ma se l’Italia delle regole fatica, si aprono sempre più spazi all’Italia dei sedicenti furbi, affaristi compresi, che le regole le liquidano come un fastidioso ostacolo al dispiegarsi delle loro attività., Per quanto riguarda le mafie, la realtà oggi è che esse hanno costruito una “economia parallela” , che pian piano avanza in ogni parte del territorio nazionale, come un’onda che si insinua ovunque in tutti i settori merceologici, La criminalità agro-alimentare Caselli, nella sua relazione, ha denunciato il pericolo che altre prestigiose aziende italiane finiscano in mani straniere risucchiando nel suo gorgo commerci e imprese economiche sane, spesso in difficoltà nel costruire le loro sorti sul rispetto delle pratiche legali. E l’attuale crisi di liquidità moltiplica gli spazi economici del crimine organizzato». Nuovi profili criminali Caselli: «Il mafioso-imprenditore gode di vantaggi cospicui: denaro a costo zero; non necessità di ulteriori immediati profitti in differenza alle regole sindacali e di sicurezza, scorciatoie (fino alla violenza di fronte ad ostacoli» Infine: «Fino a qualche tempo fa si parlava di frodi con riguardo ai bilanci delle imprese. Oggi si tratta di manipolazione del cibo e comportamenti illeciti appartengono all’area del rischio di impresa: contraffare, adulterare, sofisticare il cibo conviene molto, considerando il valore del made in Italy». E’ stato identificato il cadavere ripescato dalle acque del Po nel pomeriggio di venerdì 21 marzo, a San Mauro. Si tratta di Marco Bernusso, 48 anni, di Neive. A denunciarne la scomparsa, il 3 febbraio scorso, era stato il padre. Per l’identificazione sono state fondamentali le impronte digitali. Bernusso aveva precedenti penali e problemi di droga. Ora la Procura di Ivrea sta lavorando per capire il motivo del decesso. «Si può ipotizzare di morte dolosa, magari a causa di un’overdose ma per questo sarà necessario attendere l’esito degli esami tossicologici» spiega il procuratore capo della Repubblica di Ivrea, Giuseppe Ferrando. Sul corpo il medico legale che aveva effettuato un primo esame necroscopico non aveva riscontrato segni di violenza. E anche l’autopsia, eseguita nei giorni successivi, aveva confermato l’assenza di lesioni sul cadavere che potessero far pensare ad una morte violenta. Il corpo è rimasto in acqua almeno un pa[G. MAG.] io di settimane. T1 T2 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .49 «Va bene pensare alla sofferenza animale, ma così è troppo» il caso MASSIMILIANO PEGGIO e accuse rivolte ad alcuni venditori di pesce del mercato di Porta Palazzo non lasciano scampo. «Avere per crudeltà o senza necessità sottoposto granchi e astici a sevizie e comunque a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. Segnatamente, nell’effettuare un controllo presso lo stand dodici del mercato ittico di piazza della Repubblica 27, si accertava la presenza di granchi e astici appoggiati direttamente sul ghiaccio e fuori dall’acqua». Così tre commercianti del mercato coperto rischiano ora un rinvio a giudizio per maltrattamento di animali. Per aver messo in vendita granchi e astici vivi procurando loro sofferenze. E tra i banchi è scoppiata la protesta. L 3 L’ACCUSA «Esponendoli ancora vivi si infligge loro una sofferenza ingiustificata» lontari - scrivono gli agenti nell’annotazione di servizio inviata in procura - hanno segnalato una situazione di maltrattamento di animali presso il mercato ittico. Nello specifico hanno riferito, dopo aver fatto un sopralluogo, di aver notato in alcuni stand astici vivi posti sul ghiaccio con chele legate, granchi vivi sul ghiaccio e anguille vive in acqua all’interno di una bacinella senza ossigenatore e depuratore. Gli animali davano segni di sofferenza». Gli agenti controllano subito gli stand e annotano i risultati della loro ispezione. In uno stand trovano un solo granchio, in un altro due e così via. Identificano i venditori e testano le condizioni dei crostacei. «I granchi - specificano - risultavano vivi in quanto ad un lieve contatto le chele si muovevano». Poi denunciano i commercianti, contestando loro il reato che punisce le «condizioni incompatibili con la natura degli animali e produttive di gravi sofferenze». E così gli atti della polizia municipale finiscono in procura. «Non esiste una legge che protegge i granchi dalla loro triste fine. Soffrono? Non possiamo dirlo scientificamente». Anna Farca è medico legale veterinario, e anche membro della commissione bioetica di Ateneo alla facoltà di Veterinaria. Con un gruppo di colleghi si occupa, tra l’altro, di stabilire i limiti sulla sperimentazione sugli animale. Machedifferenzecisono,se ci sono, tra la sofferenza di un granchio e di un cane? Necessità o crudeltà? I commercianti degli stand del mercato ittico di Porta Palazzo rischiano il rinvio a giudizio per maltrattamenti agli animali perché avevano esposto sui banchi ancora vivi astici e granchi “Seviziatori di granchi” I pm contro i pescivendoli Rischiano il processo i titolari di tre stand a Porta Palazzo I crostacei Una ricetta veneziana 1 I granchi di primave- ra sono particolarmente apprezzati dai buongustai e solitamente vengono venduti vivi perché, secondo la tradizione, devono essere buttati ancora vivi nell’olio bollente per la frittura. Accuse più gravi Ma la legge è legge, non ammette eccezioni. Negli uffici della procura le accuse vengono tramutate in un reato più grave: maltrattamento di animali, punito con pene più severe. Da tre mesi a un anno di reclusione. «Pena aumentata della metà se deriva la morte dell’animale», recita il codice penale. E secondo la Cassazione non ci sono vie d’uscita: mettere granchi e astici su un letto di ghiaccio è un maltrattamento, come per qualsiasi altro animale. Per venderli vivi occorrono vasche attrezzate e ossigenate. Se invece si espongono sul ghiaccio devono essere morti. Questione di norme, altro che di alta cucina. Per questi motivi tre commercianti hanno ricevuto nei giorni scorsi l’avviso di chiusura indagini, col rischio di finire di fronte a un giudice. Uno con la contestazione di maltrattamenti ad un solo granchio, un altro a tre granchi, un terzo a 5 granchi e 4 astici. LA DIFESA I commercianti replicano «Tutti gli operatori maltrattano i crostacei» La difesa I commercianti, assistiti dagli avvocati Gianpaolo Pantina e Natascia Taormina, non ci stanno a passare per criminali. E sono decisi da dare battaglia, non solo a difesa di tutti i gourmet torinesi amanti dei crostacei. «Se noi siamo criminali - dice Ornella Bevolo, portavoce della protesta dei pescivendoli di Porta Palazzo - lo sono tutti gli operatori della filiera. Da chi pesca i crostacei in mare aperto, a chi li mette in vendita all’ingrosso. Noi, infatti, li preleviamo come ci vengono consegnati, nei contenitori col ghiaccio. E a ben guardare anche i consumatori potrebbero essere accusati di maltrattamenti. Mettono granchi e astici in borsa, li portano a casa insieme al resto della spesa. Infine li cucinano in acqua bollente. Allora vietiamo la vendita del tutto». Non solo. Se la prendono anche con le norme, definite incoerenti. «A dirla tutta - dicono i commercianti del pesce - le vasche non servono ad eliminare le sofferenze dei crostacei ma solo a conservarli a lungo». Guarda il video su www.lastamopa.it/torino Dura la vita del pescivendolo. Ma anche del gourmand che ora si sentirà quantomeno un criminale. Perché? Immaginate un bel chilo abbondante di granchi vivi pescati nel periodo della muta e, per questo motivo, con il carapace morbido: moeche li chiamano i veneziani. I granchi, va da sè, de- Quindi i granchi dobbiamo metterli in una «categoria» diversa di sofferenza? «E’ chiaro che se vedo bastonare un cane intervengo. I granchi li cuciniamo così da almeno duemila anni e che non si possono mangiare “morti” perché facilmente deteriorabili, quindi pericolosi per l’uomo. È giusto mettere dei paletti all’uso degli animali, sia per la sperimentazione sia per il cibo. Ma se protestiamo per i granchi cosa dobbiamo dire per le mucche o altri animali degli allevamenti? O di alcuni cani, sempre negli allevamenti. Ci sono stati casi in cui la magistratura ha deciso in maniera particolare». Qualche esempio? «Mi è capitato di occuparmi di un signore che teneva dei chiwawa dentro delle scatole in cantina. I cani erano tenuti in condizioni precarie. Eppure il giudice ha stabilito che quella persona “amava” i suoi chiwawa». Al mercato mittico di Porta Palazzo ci sono 18 stand, ma solo quattro trattano crostacei e pesci da vendere vivi: tre sono quelli finiti sotto inchiesta Commerciante e cliente gourmand complici “nell’assassinio delle moeche” BEPPE MINELLO «Il sistema nervoso è completamente diverso e quindi certo che ci sono differenze. Ed è anche certo che il granchio soffrirà. Ma per capire quanto dobbiamo fare esperimenti che lo facciano soffrire, e così capisce che è difficile arrivare a una conclusione. Si dovrebbe decidere di non cibarsene» Diciotto stand Cucina & giustizia Infarinate e gettate vive nell’olio bollente: tortura «inevitabile» Anna Farca docente veterinaria ANTONELLA MARIOTTI Il sopralluogo Il caso scoppia il 14 gennaio scorso, quando la polizia municipale effettua un controllo su segnalazione di alcuni volontari torinesi della Lac, Lega per l’abolizione della caccia. «I vo- domande a vono essere vivi per poter trascorrere una nottata immersi in un bel bagno di uova sbattute che diventerà il loro cibo. La cottura è peggio di una tortura: vanno infarinati e sbattuti nell’olio bollente. Sono straordinari, ma, ne converrete, c’è da sentirsi peggio di Mengele. Solo a Venezia Inoltre, trovare quei granchi, se non siete sulla Laguna veneta, è impresa improba. Dovete ordinarli dal pescivendolo amico che, bontà sua, ve li venderà anche a 80 euro al chilo. Per fortuna che la muta avviene solo due volte all’anno e per un periodo non lunghissimo. Insomma, pescivendolo e cliente complici nel crimine. Ma è proprio così? I pescivendoli conoscono perfettamente i rischi penali legati ai maltrattamenti sugli animali. Così come subiscono l’aleatorietà della situazione. Perché non esiste una tabella con ciò che è incontestabilmente sofferenza per l’animale e ciò che è ineliminabile dai maltrattamenti insiti nel fatto di pescare (o cacciare e allevare) animali destinati al nostro nutrimento. «Perchè non fanno una legge che impone di uccidere subito ogni essere estratto dal mare?» riflette un addetto ai lavori: «Sarebbe più chiaro e semplice per tutti. Invece siamo in balia di chiunque. Se la prendono con il granchio sul ghiaccio che tutti noi sappiamo non corretto perché ci dicono quindi possibili vittime di angherie e torture. Non li tratta perchè hanno una clientela più popolare e poco attratta, economicamente e culturalmente, soprattutto nel caso degli stranieri, da anguille, astici e granchi. che soffre, ma non si preoccupano della sofferenza che provano nel viaggio dal mare al banco di vendita: un’odissea che dura unodue giorni». Il pesce soffre sempre «Perchè non si interviene anche lì? E guardi che se quel granchio lo tengo su una cassetta di legno, dove credo soffra ugualmente, davanti al giudice me la gioco». Non pochi preferiscono evitare la vendita di quei pesci e crostacei che la clientela e la cucina pretendono vivi e quindi potenziali, anzi certamente vittime di sofferenze provocate dal pescivendolo «infame». Al mercato ittico di Porta Palazzo su 18 stand, 4 sono chiusi da tempo per crisi mentre una decina non tratta quei pesci e crostacei che dovrebbero essere proposti vivi alla clientela e La nonna Ne rimangono quattro e tre sono quelli finiti nei guai con gli animalisti e la giustizia. L’ultimo, il più famoso, Beppe Gallina, del «Banco n. 2» , tratta pesci vivi e crostacei solo su ordinazione per evitare la «sosta» sul bancone e la minaccia animalista. Gli è rimasta impressa la storia della nonna, denunciata perché puliva le rane spellandole vive davanti ai clienti. T1 T2 50 .Quartieri STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 uartieri A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni quartieri@lastampa.it Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9 - 19,30: via Bellardi 3; via Cibrario 72; via Monginevro 27/B; via Guido Reni 109/A; via Passo Buole 59/H; corso Grosseto 256; corso Re Umberto 38; corso R. Margherita 134/M; via Mazzini 24; corso Sebastopoli 143. Orario minimo 9 - 15: corso Belgio 180; via Verbene 11; via santa Teresa 21; corso Taranto 15. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Borgaro 58. Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org San Salvario Falchera Negozi contro la mala-movida La protesta contro i dossi per avere l’autovelox Commercianti e residenti per la prima volta insieme contro alcol, urla e sporcizia Jazz Festival devolverà gli incassi, per finanziare la retta delle famiglie in difficoltà. «Ci hanno etichettato - dice Chierici - come quelli che vogliono una città morta. Non è così: ben vengano iniziative culturali di livello, ma che rispettino il diritto di dormire e di non ritrovarsi strade invase da vetri e sporcizia. Succede con questo tentativo quello che il Comune ci ha sempre negato: essere coinvolti, non dover subire eventi decisi altrove». E non è un caso se nessun politico sedeva a quel tavolo. Unico soggetto istituzionale, l’Agenzia di sviluppo locale, tornata alla prima vocazione, quando i problemi erano degrado e violenza: ricomporre le fratture nel quartiere. PAOLA ITALIANO Una mano tesa, dopo anni di muro contro muro. Residenti antimovida, commercianti (compresi molti locali) e operatori culturali di San Salvario hanno deciso di confrontarsi e di provare a collaborare. Il primo banco di prova è l’anteprima del Jazz Festival, un centinaio di concerti nel quartiere dal 17 al 19 aprile, organizzato dal coordinamento Enjoy San Salvario. Ai residenti il compito di monitorare l’evento, poi tutti insieme stileranno una relazione finale, mettendo a fuoco cosa è andato bene e cosa è da migliorare. La movida li divideva, la malamovida li unisce. Gli arrabbiati La strana alleanza ha già determinato accordi significati- «Anche noi commercianti siamo arrabbiati, subiamo i danni della malamovida esattamente La prova sarà il Jazz festival saranno monitorati alcol e decibel Solidarietà: al baby parking Mondo di Joele una parte degli incassi per le rette Primi accordi vi: divieto di amplificazione per i concerti previsti per strada, e nessuna richiesta al Comune di deroga sui decibel: non ci saranno sforamenti. E dire che tutto è nato da un post su Facebook, scritto da Matteo Negrin, presidente dell’associazione Glocal Sounds, che organizza eventi e concerti a San Salvario. Un suo commento sui Murazzi ha trovato d’accordo Simonetta Chierici, pasionaria delle associazioni che chiedono il rispetto del sonno. Si so- La folla che fa litigare Una delle notti di movida a San Salvario. Adesso c’è l’alleanza tra residenti furiosi per il sonno perso e commercianti che dalla movida hanno solo problemi o sporcizia davanti ai locali 118 locali Gli esercizi commerciali coinvolti nell’anteprima del Jazz Festival a San Salvario dal 17 al 19 aprile no sentiti e si sono incontrati. Non da soli: la collaborazione è anche il frutto dell’ultimo tesissimo consiglio sulla movida, dove l’intervento della presidente dell’Associazione commercianti San Salvario, Barbara Lagatolla, è piaciuto alla segretaria di Rispettando San Salvario, Eliana Strona, che in quella riunione ha testimoniato tutta l’esasperazione di chi ha visto peggiorare la situazione sotto le sue finestre. Costruire un modello «Vogliamo costruire un modello - spiega Negrin - in cui il commercio, attraverso la cultura, finanzi il sociale, organizzando eventi sostenibili e sostenuti dai cittadini». Il sociale è rappresentato dal Mondo di Joele, il baby Parking a cui l’anteprima del come i residenti», questo il pensiero di Barbara Lagatolla, e la sua presenza al tavolo è forse la più significativa: perché tra i commercianti della sua associazione ci sono i titolari dei locali, «ma non quelli che vendono alcool a 2 euro ai ragazzini». E vi confluiranno anche i gestori della sciolta associazione «Amo San Salvario», quella che aveva messo le bandiere blu pro movida contro le bandiere rosse dei residenti anti movida. Guerra finita? Per ora, almeno, è tregua. PAOLO COCCORESE Mancano gli ultimi ritocchi, poi sarà pronto il passaggio pedonale protetto costruito al fondo di corso Vercelli. Ma i residenti del Villaggio Snia non sono affatto contenti. «I dossi installati dal Comune sono troppo bassi. E, invece, di far rallentare gli automobilisti li spingono ad andare ancora più veloce», dicono. Un’amara considerazione visto che i lavori dovevano mettere in sicurezza l’attraversamento più pericoloso del quartiere dove un anno fa perse la vita una ragazza investita da un pirata della strada. Ai confini della Falchera sale la protesta. Dopo aver richiesto i lavori a colpi di petizioni e fiaccolate, il Comune ha installato dossi di pochi centimetri. «Hanno avvicinato l’attraversamento alla rotonda dell’autostrada rendendo ancora più difficile per gli automobilisti rallentare», dice un residente, Flavio Repetto. In più, «i dossi sono bassi e nessuno si ferma. E restringendo la carreggiata hanno aggravato il problema del traffico e lo smog mattutino». «I dossi sono conformi al codice della strada. In una settimana sarà installata l’ultima segnaletica», ribattono dal Comune. Ma dal Comitato dei residenti del Villaggio Snia, Nadia Burdese attacca: «E’ ancora più pericoloso attraversare per pedoni. In più hanno cancellato le vecchie strisce che, però, sono ancora utilizzate». E i residenti adesso chiedono un autovelox. Campidoglio Vanchiglietta San Donato “Bicincamp”, pedalare per conoscere le vie Venticinque bambini in attesa di una classe “Una delibera scritta sotto dettatura” FABRIZIO ASSANDRI Conoscere il quartiere e i suoi abitanti grazie alle due ruote. È l’iniziativa «Bicincamp» portata avanti da un gruppo spontaneo di cittadini, che s’è dato il nome Ecoborgo Campidoglio. Sono state organizzate otto biciclettate domenicali gratuite di un paio d’ore, con partenza da otto diversi slarghi e piazze. Dopo una prima prova sperimentale riuscita, si ripete domani, alle 10, con partenza da piazza Moncenisio e direzione il parco Pellerina. L’iniziativa ha un precedente: nei mesi scorsi, c’è stata una serie di in- MARIA TERESA MARTINENGO contri nei caffè del quartiere per discutere i problemi, tra cui sono emersi il diffuso senso di insicurezza, con le lamentele per il bivacco e i vandalismi, e l’annosa carenza di parcheggi. «Per questo abbiamo pensato a un’iniziativa che facilitasse il contatto con le persone e l’uso di un mezzo alternativo all’auto» spiega Marco Gozzoli. Venticinque famiglie di Vanchiglietta stanno aspettando di sapere se i loro bambini, che in settembre devono iniziare le elementari, avranno un posto alla scuola di quartiere, l’Antonelli, che dista dalle loro abitazioni poche decine o centinaia di metri. A un mese dalla chiusura delle iscrizioni la situazione è incerta. E l’incertezza è collegata anche al fatto che le classi in uscita sono solo tre (due a tempo pieno e una a «modulo»), contro le quattro attivate tutti gli altri anni (tre delle quali a tempo pieno). Cinque anni or sono l’Antonelli registrò un insolito «sboom». «Quest’anno, invece le richieste sono state moltissime - spiega la preside Paola De Faveri - e oggi restano in attesa bambini che avrebbero diritto di venire in questa scuola, dove, tra l’altro, abbiamo spazi adeguati per accoglierli». La dirigente ha sottoposto la questione al Provveditorato. «È probabile che ci possano assegnare una sezione a 27 ore, ma le famiglie chiedono il tempo pieno. Per fortuna, molti genitori lavorano e chi è disoccupato il lavoro lo cerca e spera di trovarlo». I genitori, intanto, hanno già incontrato la Circoscrizione e fanno appello al Comune. «La pedonalizzazione di via Durandi si ispira a ricreare il clima delle piazze di una volta». È quanto recita la delibera comunale che vieta il passaggio alle auto di fronte alla Piazza dei Mestieri. Quelle parole sono state copiate da un opuscolo della Piazza: lo hanno svelato ieri i cittadini che hanno presentato 563 firme contro una pedonalizzazione che definiscono «ad personam», una «privatizzazione» di quel tratto di strada. Fatta d’imperio, bloccando la via a novembre con le fioriere, senza prima una discussione pubblica, senza avvisare i citta- dini e studiare soluzioni al traffico e alla perdita di parcheggi. Suscitando anche un terremoto in casa Pd, con l’accusa del consigliere Alunno all’assessore Lubatti di favoritismi. La petizione chiede di tornare subito (e non in un eventuale futuro come ipotizza la Circoscrizione) a far passare [F. ASS. ] le auto. T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 etropoli Metropoli .51 . Per le vostre segnalazioni metropoli@lastampa.it Villastellone, wifi in tutto il centro Nichelino, blitz contro lo spaccio La città completa la rete senza fili che permetterà di navigare gratuitamente su internet in tutto il centro storico. Dopo piazza Libertà, nei prossimi giorni arriveranno nuove antenne in via Cossolo e via Pralormo. [F. GEN.] Blitz antidroga dei carabinieri di Nichelino in via San Matteo dopo le proteste dei residenti della zona: I.T., moncalierese di 54 anni, sorpreso con 200 grammi di marijuana, è stato arrestato con l’accusa di spaccio. [M. MAS.] Pino Pane all’asilo, bimbo celiaco in ospedale Le insegnanti: “Ha inghiottito solo una briciola”. I genitori: “Distrazione grave: faremo denuncia” FEDERICO GENTA Giorgio ha tre anni. E’ celiaco. Frequenta la materna Italo Calvino di Pino Torinese. Mangia da sempre accanto alle sue insegnanti, che controllano che nel suo piatto non finisca del glutine. Ieri, però, qualcosa è andato storto. Una maestra l’ha sorpreso mentre mordeva una pagnotta. E’ subito intervenuta. Sembra che ne abbia inghiottite solo poche briciole. Forse qualcosa di più. Nel pomeriggio le sue condizioni sono via via peggiorate, fino al ricovero in ospedale. I genitori sono furiosi. Vogliono ritirare il figlio dall’istituto e annunciano denunce. che è successo. Continua a ripetere le mille raccomandazioni fatte al personale, per assicurarsi che Giorgio potesse pranzare insieme ai compagni. In totale sicurezza. «Ma molti sono ancora impreparati - dice - Non comprendono le conseguenze di una banale distrazione». Appena è stata contattata dalla preside, è corsa alla Calvino per capire quello che era successo. «Una maestra tra mille scuse mi ha spiegato che aveva mandato giù un piccolo pezzo di pane. La sua collega, invece, continuava a minimizzare l’episodio. Diceva che una fetta non ha mai fatto male a nessuno. Non potevo credere alle sue parole». to servire in tavola dagli stessi bambini. Giorgio del resto, per ovvie ragioni, non è diviso dai suoi compagni» spiega Emanuela Smeriglio. Continua: «Alla fine del pasto qualcuno ha lasciato la pagnotta accanto al suo piatto. Prima che l’inse- Ilpiccolo,3anni,èstato dimessoinserata. Ladirettrice:«Valuterò eventualiprovvedimenti» L’incidente La rabbia Serena, la madre del bambino, non si dà pace per quel La dirigente scolastica, intanto, prova a ricostruire l’accaduto. «Spesso il pane viene fat- La materna «Italo Calvino» Il personale è informato dell’intolleranza alimentare del piccolo Giorgio. Eppure è bastato un attimo, una banale distrazione gnante se ne potesse accorgere, aveva potuto assaggiare solo qualche briciola della crosta». E aggiunge: «Probabilmente la madre non è stata accolta da tutti con il garbo necessario. Se qualcuno si è lasciato andare in considerazioni irrispettose, valuteremo i provvedimenti necessari». I precedenti Già nella serata di ieri, dopo le visite in Pediatria, il piccolo è stato dimesso ed è potuto ritornare a casa. «Ha vomitato tre volte e ha ancora un forte mal di pancia - raccontano i genitori -. Davvero facciamo fatica a credere che tutto questo sia successo per aver ingerito una briciola». Solo pochi giorni fa Serena ha letto sui giornali dell’episodio, analogo, successo in una scuola di Caselle. «E la scorsa settimana stava capitando la stessa cosa alla sorella di Giorgio, che ha sei anni ed anche lei è intollerante al glutine. In mensa il suo piatto, pur segnato con il suo nome, è stato scambiato con quello di un altro bambino. Per fortuna se ne sono accorti pochi istanti prima che iniziasse a mangiare la pasta e non è successo nulla». Diario Moncalieri Collegno Si cercano volontari per spettacoli ed eventi Agrati, festa della speranza “Non ci rassegniamo” Una festa della speranza. Si può definire così quella indetta dagli 82 lavoratori della Agrati di Collegno che non vogliono rinunciare a credere che la loro azienda riapra i battenti. Per questo alle 15 hanno invitato i parlamentari del territorio, i rappresentanti del Comune di Collegno e dei Comuni limitrofi, della Provincia e della Regione, I lavoratori della Agrati monsignor Nosiglia e tutti gli uomini di Chiesa. Una fetta di torta e una bibita a cui hanno invitato anche il ministro del Lavoro. «Perché crediamo che il Governo debba intervenire per impedire i licenziamenti - dice Claudio Siviero rsu Fiom -. Nei prossimi giorni si concluderà la procedura di cessazione di attività e noi non ci rassegniamo a vedere il nostro lavoro svolto in aziende poco distanti e in Francia». Un appello a non far chiudere la Agrati. [P. ROM.] 1 MASSIMO MASSENZIO Collegno Nasce un nuovo hotel per Ostensione ed Expo 2015 Un hotel 4 stelle superiore sta per nascere a Collegno. I lavori sono in corso da alcuni giorni a due passi dalla tangenziale per Savonera. E sarà pronto per febbraio 2015. «Pensiamo si possa chiamare Diamond - sostiene il titolare Marco Savio, già proprietario al 50% del Prestige di Grugliasco -. Avrà 100 camere, 15 mini suite e 15 L’area del nuovo cantiere suite distribuite su tre piani con dodici ascensori che dai garage portano ai piani». E dovrebbe dare lavoro dalle 25 alle 30 persone. «Apriamo anche in occasione dell’Ostensione della Sindone e di Expo 2015» continua. «Un’attività economica importante - conferma il sindaco Silvana Accossato - che conferma la crescita del settore turismo in Piemonte e a Torino. E che porterà lavoro non solo per i nuovi dipendenti, ma anche agli occupati dell’indotto». [P. ROM.] Patrocinio della Città di Torino 1 media partner sponsor tecnico Il Comune va a «caccia» di ragazzi, dai 14 ai 29 anni, che vogliano dedicare un po’ di tempo alla città dove vivono. L’obiettivo è formare il «MoncalieriGiovaneStaff», un laboratorio di cittadinanza attiva per collaborare a eventi musicali, spettacoli di animazione e partecipare a campagne di comunicazione e di solidarietà. Sono previsti percorsi di formazione e approfondimento che Paolo cominceran- Montagna no il prossimo 14 aprile presso i punti giovani delle Fonderie Creative e Sonika. Il progetto si va ad affiancare al corso che ha appena permesso di formare 50 animatori: «Con questa ulteriore iniziativa vogliamo sostenere le passioni e le competenze dei nostri ragazzi e accompagnarli nei loro progetti di vita e professionali – spiega Paolo Montagna, assessore alle Politiche per i Giovani – Inoltre c’è anche la possibilità di ottenere crediti in ambito formativo». T1 PR T2 SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 52 R T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 In città .53 . incittà LA STAMPA Società cultura & spettacoli Alberto Alpozzi è un fotografo torinese specializzato in reportage sulle missioni italiane all’estero e nelle zone di guerra. Sclerotica NORIA NALLI Marcovaldo potrebbe vivere qui ALBERTO ALPOZZI E sattamente 90 anni fa i lettori della «Stampa» potevano leggere su queste pagine la trascrizione del telegramma inviato dal ministro della Marina, Thaon di Revel, a Cesare Maria de Vecchi di Val Cismon, governatore dell’allora Somalia Italiana: «Da oggi il Capo Guardafui, col suo nuovo faro Francesco Crispi, sarà la sentinella avanzata della civiltà italica nella importantissima via di comunicazione dei mari asiatici e africani col Mar Rosso e il Mediterraneo». «M Radici lontane Messaggio da un torinese a un altro torinese. Perché, come vedremo, c’è molto della città nella storia di questo strano faro. Il «Francesco Crispi» veniva inaugurato il 5 aprile del 1924, nella più lontana colonia italiaGuardafuy Bosaso SOMALIA Oceano Indiano ETIOPIA Galcaio Mogadiscio Il faro Francesco Crispi al giorno d’oggi, in una foto realizzata da Alberto Alpozzi in collaborazione con la Marina Militare italiana La storia Un faro torinese contro i pirati africani Inaugurato il 5 aprile 1924 sul capo Guardafui, in Somalia Centimetri metri etri t i - LA STAM S STA ST STAMPA TA P PA na, sulla punta estrema del Corno d’Africa, nella zona tra il golfo di Aden e l’Oceano Indiano già conosciuta dagli antichi romani per i gravi naufragi e la presenza di pirati. Il capo venne nominato Guardafui (Guarda e fuggi) dai portoghesi, nel XVI secolo; e conosciuto dagli indigeni invece come «Ras Asir», Capo delle Lacrime, proprio a causa delle pericolose correnti e fitte nebbie che mettevano a repentaglio la navigazione. La progettazione e la realizzazione attraversò alterne Il passato coloniale LA TECNICA La lanterna realizzata dall’uomo che illuminò Torino con il petrolio vicende per almeno quattro decenni: nessuno voleva investire denaro per realizzare e mantenere un’opera di interesse internazionale, che avrebbe tutelato i commerci aumentati esponenzialmente con l’apertura del canale di Suez nel 1869. L’Italia invece, alla quale venne ceduto il capo Guardafui dagli inglesi nel 1894, si fece carico di realizzare il faro: nel 1899 vennero eseguiti i primi dettagliati rilievi delle coste durante la campagna idrografica della Regia Nave Staffetta, che stilò la prima relazione, utile poi per redigere nel 1904 il primo vero progetto. Sopra, il governatore della Somalia Cesare Maria De Vecchi (foto da Internet Culturale). A sinistra, il faro di Capo Guardafui nel 1924, in uno scatto del fotografo «ufficiale», il torinese Carlo Pedrini Un’opera contrastata La progettazione dell’opera riscontrò il parere favorevole della comunità internazionale, fino a quando l’Italia non chiese un contributo come «tassa di fanalaggio». Il parere contrario, in primis quello dell’Inghilterra, era più che altro di natura strategica, come già riportava proprio «La Stampa» nel 1908: «Le grandi potenze non vogliono partecipare alle spese, come per esempio l’Inghilterra che teme che l’Italia voglia impiantare un deposito di carbone presso il capo per rifornire i piroscafi facendo quindi concorrenza con il deposito di Aden di proprietà inglese». La Prima Guerra mondiale rimandò però fino al 1921 lo stanziamento dei fondi necessari da parte del ministero delle Colonie che approvò definitivamente la spesa senza chiedere contributi internazionali. Nel 1924, sotto il governatorato del quadrumviro torinese De Vecchi di Val Cismon, dopo tre mesi di lavori, sorse il faro con annessa stazione radiotelegrafica e radiogoniometrica, unitamente ai fanali secondari presso Alula e Ras Hafun. Luci sabaude Il nuovo faro era un semplice traliccio metallico alto 15 metri, progettato dell’ufficio tecnico dei fari di Napoli. La prima accensione di prova avvenne nella notte del 19 marzo sprigionando le 40.700 can- dele, visibili fino a 26 miglia, della lanterna a vapori di petrolio ideata dall’ingegner Vittorio Croizat di Torino, l’inventore delle lampadine a petrolio che già avevano illuminato la città sabauda prima dell’utilizzo della luce elettrica. Come previsto il faro venne fatto oggetto di diverse scorribande, sempre respinte senza perdite, ad esclusione del novembre 1925 e gennaio 1926, quando venne attaccato a più riprese e durante gli assalti persero la vita il fanalista Aldo Ionna e il capitano Alessandro Gatti, insieme a diversi ascari. Il rifacimento del 1930 Il faro Crispi è oggi ancora visibile, anche se non più funzionan- te; ma si tratta del rifacimento in muratura e cemento armato del 1930, voluto dal governatore Guido Corni: un’alta torre cilindrica di 20 metri a forma di fascio littorio a ricordare non solo l’opera italiana oltremare ma anche il periodo storico che ne vide la realizzazione. Il faro littorio venne anche commemorato da una serie di francobolli tra il 1932 e il 1934 e la sua foto, realizzata dal fotografo torinese Carlo Pedrini del Regio Laboratorio Foto Cinematografico di Mogadiscio, venne inserita in tutti i libri scolastici come immagine di riferimento per rappresentare le opere realizzate dall’Italia fascista nelle proprie colonie. i sembra proprio di essere diventata la moglie di Marcovaldo». Così dicevo tra me e me, ieri pomeriggio, mentre ero seduta sul mio deabulatore sul marciapiede vicino a casa. Marcovaldo, come sapete, è il titolo di una serie di racconti scritti da Italo Calvino nel 1963 e ambientati in una città industriale non meglio precisata, ma che ricorda in tutto e per tutto Torino. Nelle pagine di Calvino si raccontano le vicende quotidiane di una «strana» famiglia. I protagonisti sono cittadini già allora, più di mezzo secolo fa, alienati dal cemento e attanagliati dai problemi economici. Marcovaldo, il capofamiglia, sua moglie e i suoi figli non amano la grande città: sognano la fuga, il contatto con la natura, che viene maldestramente cercato nello squallido verde ricavato a ridosso dei grigi casermoni urbani. E io? Anch’io, in fondo, sedendomi nello spazio del marciapiede, cercavo il ristoro di un paesaggio accogliente, la vicinanza di persone predisposte al contatto umano, dove poter trascorrere parte della mia giornata con naturalezza. Ma purtroppo era soltanto un sogno: l’assetto stradale era dissestato e pieno di insidie, poco adatto a mantenere in equilibrio un piccolo sedile a ruote come il mio. Le persone che mi passavano accanto erano poche e frettolose, spesso turbate dalla strana presenza di una persona disabile ferma, che si era avventurata per la città da sola, priva di un «pietoso» accompagnatore. Niente naturalezza, certi quartieri sono privi di qualsiasi area verde, solo barriere. E allora non solo io semro uscita da un racconti di Calvino. In fondo anche Torino, almeno nelle sue periferie, per molti cittadini e soprattutto per i disabili, è ancora la città di Marcovaldo. T1 CV PR T2 54 .In città alle 9,30 STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 Teatro Ragazzi Libreria Belgravia Circolo dei Lettori Bostik inaugura “Terre Comuni” Un thriller nella cooperativa La casa rossa di Scarpati Si apre alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di corso Galileo Ferraris 266 (tel: 011/197.402.80, ingresso libero), la giornata del «Festival Terre Comuni / Terres Communes-Giocateatro Torino». In scena, Il Dottor Bostik con «Sarebbe bello». Tra gli spettacoli successivi, alle 11, « Il giro del mondo in 80 giorni». alle 17,30 Alla libreria Belgravia, via Vicoforte 14/d, Giorgio Ballario e Fabrizio Fulio Bragoni presentano il thriller «Panico» di Lorenzo Calza (Ed. della Sera). «Panico» - con protagonista un trentenne neo assunto in una cooperativa - è il secondo romanzo dell’autore, noto come sceneggiatore di Julia, criminologa dei fumetti. alle 18 Al Circolo dei Lettori (via Bogino 9), alle 18, «Ti ricordi la casa rossa?», presentazione del libro di Giulio Scarpati edito da Mondadori. Interviene Luciana Littizzetto. Volto di Lele Martini in «Un medico in famiglia» su Rai 1, l’attore, a Torino per lo spettacolo «Oscura immensità» (al Gobetti), si racconta in un intenso memoir. Una tavolozza di sfumature A spasso tra le piante Il parco del Castello quest’anno è già in completa fioritura grazie alle tante giornate tiepide di questo inizio di primavera Un momento di una passata edizione della «camminata». Il percorso non presenta particolari difficoltà ed è adatto a tutti (foto di Roberto Boldrini) Pralormo Pecetto Una camminata I giardini bonsai tra i ciliegi protagonisti a Messer Tulipano con vino e cioccolata Una mostra arricchisce l’esposizione al Castello Torna domani la “passeggiata gastronomica” MARIA TERESA MARTINENGO La straordinaria festa di colori di Messer Tulipano ritorna da oggi al 1° maggio nel parco del Castello di Pralormo. Ancora una volta la fioritura di oltre 75 mila tulipani, giacinti e narcisi accoglie il pubblico in cerca di bellezza, natura e relax, offrendogli un’inesauribile tavolozza di sfumature: il miglior colpo d’occhio sulla primavera. Quest’anno, poi, il clima tiepido delle tante giornate di sole ha donato al parco un «mantello» di corolle sbocciate, rinnovate nelle varietà e negli intrecci di colori. Tra i viali Messer Tulipano propone ogni volta rassegne ed eventi che stimolano la curiosità dei visitatori. Li annuncia l’installazionetulipano in lana che dal grande cedro domina tutto il percorso. Attraverso viali e aiuole, la passeggiata nel parco è ricca di sorprese ad ogni svolta di sentiero. Il fascino delle fioriture di biancospino, lillà, rose, ireos, glicine, delle delicate peonie Duchesse de Morny (vanto del castello da oltre un secolo), si integra con gli alberi secolari trasformati dalle abili mani dell’intagliatore del legno in un trono dei boschi, mentre un gufo «osserva» dall’alto e una famiglia di scoiattoli è intenta a 75 mila bulbi vengono piantati ogni anno per realizzare la manifestazione al Castello medievale di Pralormo sgranocchiare nocciole. Per la gioia dei piccoli, oltre alle attività ludiche proposte in ogni weekend, ci sono sorprese continue: la chioccia con i pulcini, le eleganti pavoncelle, l’anatra Olga che gira indisturbata tra le aiuole. Intanto, ci si inoltra verso la cascina Castellana che ospita l’ampia area shopping dedicata agli acquisti di primavera e ad assaggi di specialità del territorio. Flower design Le tradizionali esposizioni a tema il Castello di Pralormo le dedica quest’anno, in sintonia con la sua attenzione per il «flower design» e per l’arte della tavola, ai «Giardini in miniatura e da tavola». Nell’antica Orangerie è esposta una collezione di oltre 30 piccoli giardini, opera di paesaggisti, fiorai e appassionati italiani, francesi e svizzeri: sono la prova delle infinite possibilità di plasmare minuscoli sempreverdi, aspidistre, rose, cavoli, limoni, bambù... Il risultato? Giardini zen, palustri, romantici, ispirati all’antica Roma, giardini origami e labirinto, giapponesi, ispirati alle fiabe. Non mancano, in versione bonsai, i giardini di Versailles, quelli della Tour Eiffel e la replica delle aiuole di rose che illuminano l’ingresso del castello. E poiché questi mini-giardini sono ambienti vivi, che richiedono cura, l’esposizione è completata da una collezione di attrezzi in miniatura opera di un collezionista. La tavola La sezione dedicata ai «giardini da tavola», unisce l’amore per i fiori alla raffinatezza dell’antiquariato. Vasi, elementi architettonici, specchi, statue, alzatine trasformano la tavola in una continua fonte di stupore: sono le eleganti meraviglie di cristallo, filigrane, porcellane e pietre dure che hanno impreziosito i pranzi di nobili famiglie nei secoli. La visita Messer Tulipano è aperto dal lunedì al venerdì ,ore 10-18, sabato, domenica e festivi 10-19. L’ingresso : 7,5 euro, 6 con Abbonamento Torino Musei e Torino+Piemonte Card, 4 i bambini (4 -12 anni). Nelle domeniche e i festivi, grazie a Iveco Bus è disponibile una navetta gratuita Torino-Pralormo (prenotazioni allo 011/814.09.81, fino ad esaurimento posti) e una tra parcheggio e Castello. MAURO BARBERO La diffusione della coltivazione delle ciliegie a Pecetto ebbe origine da un evento sfortunato. Agli inizi del Novecento – infatti – un attacco di peronospera aveva decimato le vigne. I contadini decisero di convertire la loro produzione introducendo progressivamente le ciliegie al posto delle uve da vino. Qualche anno più tardi un altro parassita della vite – la filossera – ne ridusse ancora la diffusione dando ulteriore slancio alla coltivazione delle ciliegie. Tante varietà Oggi Pecetto è conosciuto come il paese delle ciliegie, la produzione conta numerose varietà, dal «Galuciu» (durone scuro e consistente) alla «Vittona» (tenera e dolce); dalla «Martini» (a forma di cuore, dolce e delicata) al classico «Grafiun» ottimo per la conservazione sotto spirito. Le ciliegie sono una vera delizia per il palato, ma in questo periodo diventano anche un’attrazione da guardare. Con la fioritura primaverile il territorio collinare si trasforma improvvisamente. I pendii abbandonano i toni scuri invernali e candide nuvole esplodono punteggiando il paesaggio. Questo incanto 15 varietà Dai «Galuciu» alle «Vittona» dalla «Martini» al «Grafiun» usato per la conservazione sotto spirito della natura è lo sfondo della tradizionale «Camminata gastronomica tra i ciliegi in fiore» di domani, organizzata dalla Pro loco di Pecetto grazie al lavoro del presidente e dei tanti volontari che si adoperano per la riuscita dell’evento. Edizione numero 33 Si preannuncia particolarmente spettacolare grazie al clima che ha favorito la fioritura. Il percorso della camminata parte dalla piazza principale del paese e attraversa le zone più panoramiche del territorio comunale. Il tragitto viene scandito da cinque punti di ristoro dove bere una cioccolata calda o gustarsi un buon panino e un bicchiere di vino. Il percorso è adatto a tutti e non presenta particolari difficoltà, si possono portare anche i bimbi più piccoli con la carrozzina. La partenza è fissata intorno alle ore 9,30 e se non ci si è iscritti in precedenza conviene arrivare un po’ prima per procurarsi il pettorale numerato. Si può portare anche il cane, purché tenuto al guinzaglio. L’elenco dei punti in cui è ancora possibile pre-iscriversi è consultabile sul sito www.prolocopecetto.it. Premi per tutti L’iscrizione costa 10 euro (gratis i bambini fino a 10 anni) e i primi 1500 iscritti avranno in omaggio la maglietta-ricordo. La camminata si tiene con qualsiasi condizione atmosferica e quindi conviene attrezzarsi di conseguenza. Al termine del tracciato si ritorna nella piazza principale di Pecetto dove si conclude con la famosa bruschetta di Nando e, a seguire, intorno alle ore 12, il sorteggio dei premi in palio fra tutti i partecipanti con l’estrazione dei numeri di pettorale. Concorso fotografico Dopo il successo della scorsa edizione, anche quest’anno è indetto il concorso fotografico «Scatto tra i ciliegi». La Pro Loco invita tutti i partecipanti ad inviare una o massimo due foto a tema «La mia camminata» caricandole sul sito www.prolocopecetto.it. I migliori scatti verranno esposti durante la «Festa delle ciliegie» l’otto giugno prossimo. T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 In città .55 . Per le vostre segnalazioni giornonotte@lastampa.it alle 21 Le Serre Circolo dei Lettori Circolo Bloom Il mosaico eclettico di Cirko Vertigo Ecco la famiglia di Gioele Dix Uomini e donne così diversi Bel successo per la stagione «Eccentrika», che ha superato i 7000 spettatori, e che stasera alle 21, al Teatro Le Serre di Grugliasco (via Tiziano Lanza 31, telefono 011/071.44.88), presenta «Impromptu», il nuovo spettacolo di Cirko Vertigo portato in scena da 15 artisti internazionali. Si tratta di un mosaico eclettico alle 21 Al Circolo dei Lettori (via Bogino 9), «Storia della mia famiglia» con Gioele Dix. Il poliedrico attore di teatro, cinema e tv sapeva che suo padre Vittorio custodiva una storia rimasta segreta per lungo tempo, e la ricostruisce nel libro «Quando tutto questo sarà finito» (Mondadori). Con l’autore, il giornalista Bruno Gambarotta. Teatro Nuovo Trionfa l’immaginario femminile sulle note della band di Cuneo Il gruppo ha aderito a un’idea del coreografo Mvula Sungani TIZIANA PLATZER IN TOUR Dopo la prima ad Assisi, lo spettacolo ha fatto tappa a Roma L’idea di «incatenare» la forza e la poesia dei due generi artistici arriva dalla Mvula Sungani Company: «Sono loro ad averci proposto questa collaborazione» continua Godano. «Ci è sembrata un’avventura stimolante, sicuramente nuova, per noi e per il mondo della danza. Ed è sempre loro la suggestione di lavorare sull’immaginario femminile, ambito per il quale noi non abbiamo opposto alcuna resistenza, sono tanti i nostri pezzi che si possono fondere con una rappresentazione erotica, lirica, sentimentale, romantica». Hiroshima Mon Amour Neffa rompe il silenzio con un concerto da solista Neffa torna «Sopra le nuvole». Il suo tour approda questa sera nel tempio del rock torinese, l’Hiroshima di via Bossoli 83, rompendo un silenzio discografico durato tre anni. Giovanni Pellino (che è il vero nome di Neffa) presenterà in concerto il frutto della sua nuova attività da solista: l’album d’inediti «Molto calmo», Neffa pubblicato da Sony. Colpisce la copertina della canzone di punta – «Molto calmo», appunto – che raffigura una mamma durante l’allattamento: sarà voglia di paternità? L’ultimo singolo «Per sognare ancora» potrebbe essere di buon auspicio per la sua presunta rottura con Nina Zilli. Pare che l’ultima apparizione insieme sia stata un mese fa proprio nella tappa fiorentina del tour. Al pubblico torinese il compito d’intercettarla in sala questa sera. Appuntamento alle 22; biglietto d’ingresso costa 18 euro. 1 Hiroshima Mon Amour via Bossoli 83 Tel: 011/31.76.636 Teatro Colosseo Alla conquista degli Usa con le gag dei Legnanesi I Legnanesi vanno alla conquista degli Stati Uniti. E l’imbarco torinese avverrà questa sera alle 21 e domani alle 16 in un aeroporto d’eccezione: il Colosseo. Il teatro di via Madama Cristina 71 farà da palco alle comiche avventure della famiglia Colombo composta ancora una volta da Antonio Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Il tris di comici Campisi. «La scala è mobile» e a loro non resta che emigrare con uno show di tre ore, tutto da ridere.Per la Teresa, la Mabilia e il Giovanni sarà la prima volta in un terminal, e tra check-in, boarding pass e dialetto legnanese ne combineranno di tutti i colori. Omaggeranno anche il grande Modugno, con Mabilia prima Regina del «Blu dipinto di blu». Un posto in poltrona costa 35,20 euro, 40,80 in poltronissima e 26,60 in galleria, bambini e studenti universitari pagano 16,50 euro. 1 Esperimento riuscito Sul palcoscenico ballerini e musicisti occupano uno spazio ben definito Per i Marlene Kuntz si tratta «di una contaminazione straordinaria» Folk Club PrinsiRaimund,ritornospeciale 1 E’ una data unica e spe- ciale quella ospitata questa sera dal Folk Club. Alle 21,30 si esibiscono i Prinsi Raimund, la storica band revival di musica antica che manca sulle scene da quasi trent’anni. Il trio ha tenuto il suo primo concerto ufficiale nel 1977 ai Punti Verdi, rassegna estiva di spettacoli nei parchi della città, ed ha fatto conoscere le ballate tradizionali del Piemonte attraverso numerose esibizioni in tutta Italia sino al suo scioglimento, nel 1985. E questa sera si ripropone con uno spettacolo pensato appositamente per il circolo di via Perrone con Silvio Orlandi (voce, dulcimer e ghironda), Maurizio Rinaldi (voce e chitarra acustica) e Sergio Caputo (violino e percussioni, in sostituzione di Gianni Vaccarino). Iingresso costa 18 euro, ridotto a 9 euro sino ai 30 anni. Folk Club via Perrone 3 bis Tel: 011/53.76.36 La coreografia E questo è il quadro che prende forma nel «vestito di Marlene», nella produzione del coreografo Mvula Sungani creata sulla solista della compagnia, Emanuela Bianchini: la flessuosità del corpo femminile, l’essere musa di poeti e artisti, ma pure personaggio spigoloso, difficile, aggressivo. Una volta madre una volta prostituta, una volta amante, una volta amica. Nell’ambito della rassegna teatrale e musicale «Di Teatro e di Note», il Circolo Bloom presenta lo spettacolo della Compagnia Gli Instabili dal titolo «Coppia: Istruzioni per l’uso», di Annamaria Vitolo e per la regia di Eugenio Gradabosco. Il tema centrale è la differenza tra uomini e donne. Diario Danzare a ritmo di rock con i Marlene Kuntz «Be’ dovessi descriverlo direi che è uno spettacolo particolare..» ma è evidente che l’immagine offra un campo un po’ ristretto, almeno per lui, che c’è fisicamente dentro quel campo. E allora, prendendosi qualche secondo, cerca termini più specifici: «Per me è eccitante, inebriante, molto emozionante». È la visuale dalla postazione sonora di Cristiano Godano, cantante e chitarrista dei Marlene Kuntz, alla «prima» a Assisi dello spettacolo «Il vestito di Marlene»: perchè lui e i Marlene sono dentro il progetto creato da Residenze delle Contaminazioni Coreutiche in collaborazione con Zona Franca Spettacolo: perchè non è un concerto ma la fusione della danza con il rock. Che questa sera alle 21 va in scena al Teatro Nuovo. alle 21 Il gioco della scoperta, delle Marlene possibili, illustrato, anche lentamente, dalla fisicità della danza e dall’energia del rock. E pare non sia nemmeno stato complicato farli andare allo stesso tempo. «La compagnia ha lavorato circa due mesi a Roma, sui nostri pezzi originali» racconta ancora Cristiano Godano. «Noi li abbiamo raggiunti solo l’ulti- ma settimana prima dell’anteprima di Assisi: i nostri pezzi li conosciamo bene, non avevamo bisogno di lavorarci molto». E aggiunge: «Hanno fatto delle proposte, che probabilmente più sentivano vicine all’idea di femminilità che desideravano produrre sul palco, e visto che a noi le nostre canzoni piacciono tutte, non abbiamo avuto problemi ad accettare i titoli». Solo repertorio Il gruppo rock di Cuneo non ha composto nessun brano per lo spettacolo, tutte le canzoni che Godano e gli altri due componenti della band suonano sono di repertorio. «E’ una scelta trasversale, che tocca tante corde emotive, facciamo ad esempio “Ape Regina”, “Notte”, “La mia promessa”... sicuramente per noi è un’esperienza curiosa, affascinante». Non è un concerto e quindi come si sta, fisicamente, sul palcoscenico insieme ai ballerini? «Abbiamo uno spazio nostro definito, certo non possiamo muoverci e saltare come capita nelle nostre serate, ma questo non vuol dire che non sentiamo l’armonia dello spettacolo. È interessante osservare la reazione del pubblico». Ad Assisi il progetto è stato accolto molto bene dagli spettatori, anche se tutti gli artisti protagonisti sostengono sia ancora in fase di studio. «Dopo questa sera al Nuovo, lo spettacolo sarà a Bologna e a Milano» conclude il cantante. «A quel punto rifletteremo sull’esperienza e punteremo ai teatri per la prossima stagione». Teatro Nuovo corso D’Azeglio 17 tel. 011/650.02.11 Teatro Colosseo via Madama Cristina 71 Tel: 011/66.98.034 Palazzo Reale Gli scatti di Seymour fotoreporter in prima linea A David Seymour è dedicata la retrospettiva della Silvana Editoriale realizzata con Magnum Photos e Direzione regionale per i beni culturali nella Galleria della Sindone di Palazzo Reale. Chim, com’era chiamato (si pronuncia scim), è l’abbreviazione di Szymin: il vero cognome del fotografo nato a Varsavia da Una foto di Seymour genitori ebrei polacchi. Fu il primo fotoreporter di frontiera e nel 1947 fondò insieme a Henri Cartier-Bresson e Robert Capa l’agenzia Magnum Photos, di cui fu anche presidente sino al 10 novembre 1956 quando fu ucciso mentre documentava la crisi di Suez. La mostra racchiude 127 foto in bianco e nero suddivise in nove sezioni (Francia, La Guerra Civile in Spagna, Germania, L’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, I bambini della guerra, Israele, Egitto, celebrità e ritratti di Chim) che illustrano le tappe della sua carriera. Da martedì a domenica 9,30-18,30. 1 Palazzo Reale piazzetta Reale 1 Tel: 011/43.61.455 T1 CV PR T2 56 .In città STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA casaverde A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni casaverde@lastampa.it Il prato è sempre verde Scambio di piante Due incontri per capire meglio le problematiche e la gestione del tappeto erboso. Appuntamento giovedì alle 20,30 per un incontro teorico a Lineaverde di Pianezza e sabato prossimo per un’uscita sul campo a Carmagnola. Info: 340/3139855. Costo 5 euro. [c. pr.] Oggi, sotto il portico del Palazzo Municipale in piazza Ruggia a Romano, dalle 10 scambio di piante, semi, talee, bulbi. Sono a disposizione Paola Gulino e un rappresentante del vivaio dell’azienda Gambone per le «Piante che attirano le farfalle». [c. pr. ] Tendenze L’architetto Sul terrazzo le primule da mangiare in insalata Il cibo con i fiori, le nuove ricette che vengono dal passato Un geranio, una begonia o una calendula per ogni casa e il paese è più bello. Sono sempre più i comuni della provincia che invitano i cittadini ad abbellire balconi e giardini. L’ultimo è Settimo Vittone che con la seconda edizione del concorso «Balconi e angoli fioriti», appena lanciato dalla Pro Loco (scadenza 25 aprile; info 349/559.13.45). Anche Rivoli ha lanciato una sfida simile (bando su www.turismovest.it). Con una gara, infatti, tutto è più divertente, anche prendere la paletta e fare qualche acquisto green: il resto lo fanno colori e fiori, in grado di trasformare lo scorcio d’un balcone, una finestra, una vetrina o un angolo del paese in una visione gradevole e profumata. Tra le varie esperienze torinesi, spicca su tutte quella di Romano Canavese. Qui sono stati i residenti ad acquistare di tasca loro piante e le hanno messe non solo sui balconi ma anche nelle strade e nelle piazze per abbellire il paese. Ora se ne prendono cura. [C. PR. ] Come e quali OLTRE IL GIARDINO La salute twitter @lamariotts I balconi diventano star Balconi fioriti iniziano i concorsi Un’insalata di primule, una frittata di denti di leone e per dolce violette candite. Un vero menù di primavera, nuovo e antico allo stesso tempo. «E’ vero nelle ricette medioevali si trovano spesso i fiori» ci racconta Edoardo Santorio responsabile del giardino al Borgo medioevale del Valentino ma, precisa: «Le violette candite o la borragine sotto zucchero erano cibo da nobili. I contadini raccoglievano le erbe e le mangiavano, ma proprio perchè avevano poco cibo a disposizione». Dal punto di vista dei componenti nutrizionali i fiori eduli (cioè commestibili) sono perfetti per la dieta dimagrante: poverissimi di grassi e ricchi di sostanze nutritive come minerali, proteine e vitamine (A e C). Ma potrebbero scatenare allergie in persone fragili sotto questo aspetto, e sono sconsigliati alle donne in gravidanza. Una chioma color rosa intenso Iniziative ANTONELLA MARIOTTI Sulle violette candite c’è letteratura in abbondanza, e nelle vetrine delle pasticcerie possiamo ammirarne proprio in questi giorni diverse varietà. Un po’ più inusuale l’insalata di primule. «Si possono anche coltivare sul balcone o sul terrazzo, ma partendo dai semi. Mai raccogliere piante selvatiche dal bosco...». La radice della primula regala un aroma fruttato alla birra, e si possono utilizzare a tavola come le violette, candite o in marmellata. Più conosciuta la marmellata di rose, i petali di rose in realtà si usano anche per i liquori e per i profumi. Come la lavanda che oltre a profumare la biancheria, i suoi fiori possono essere usati come contorno a piatti di carne, formaggi e dessert; essiccati diventano una bevanda rilassante. Tra i fiori commestibili anche i nasturzi o cappucine e la calendula, ma nell’elenco ce ne sono molti altri. «L’importante è imparare a riconoscerli, un po’ come accade per i funghi. Qui al Borgo medioevale inizieremo una serie di incontri proprio di conoscenza delle erbe spontanee. Perché alcune sono velenose e possono provocare seri danni alla salute». ALESSANDRA AIRES Un melo in fiore sul balcone 1 Il melo ornamentale Malus Floribunda «Red Sentinel» fa bel- la mostra di sè su un balcone in Lungo Po Macchiavelli. Ci invia la mail Elena Piazza, giustamente orgogliosa per risultato, anche perchè sono presenti anche frutti oltre a fiori. Per le vostre foto inviate mail a casaverde@lastampa.it, per il live blog online oltreilgiardino@lastampa.it. C os’hanno in comune il Parco Colonnetti di Via Artom con l’isola pedonale di Piazza d’Armi? Nulla direte voi…e invece no, girando per la città con sguardo attento e sempre curioso si trovano similitudini originali, colori e profumi nei luoghi che paiono più distanti. Il colore che unisce è quello del «Cercis siliquastrum», con piccoli fiori che spuntano dai rami, prima delle foglie, rendendo l’intero albero una sofficissima nuvola dal colore rosa intenso. Il nome comune, albero di Giuda, ha origine da una leggenda che lo considera l’albero a cui si impiccò Giuda dopo aver tradito Gesù, oppure potrebbe essere legato alla regione di provenienza, la Giudea. Un boschetto di cercis illumina il primo tratto del Parco Colonnetti regalando un bel contrasto tra il rosa intenso dei fiorellini appena sbocciati con il giallo dorato dei petali quasi sfioriti della lunga sfilata di Forsythia sul confine. E intanto nell’isola pedonale di Piazza d’Armi, nel tratto di fronte al Politecnico e fino a Corso Galileo Ferraris, ritroviamo questi esemplari, con la chioma a ombrello, a colorare l’ombra di rosa accanto alle recinzioni cinte da siepi di “Photinia Red Robin” dalle foglie nuove brillanti e rosso intenso, che danno il meglio di se proprio in questi giorni. Questo esclusivo quartiere torinese, nato grazie ad un bando del 1911, che ne ha promosso la costruzione, prevedeva «recinzioni a giorno senza siepi continue» che sono ora in alcuni casi coperte da tristi teli verdi che negano la vista. Ma lo sguardo curioso riesce a scoprire all’interno altri colori e altri fiori, come i grandi fiori bianco-rosa della «Magnolia soulangeana» , o un meraviglioso «Prunus serrulata Kanzan», ciliegio dai fiori rosa tenue stradoppi, così elegante come un’incisione giapponese. Mentre sulle facciate eclettiche dei villini, dove i motivi architettonici per primi si ispirano a motivi floreali, ecco scendere i grappoli di profumati fiori viola del Glicine. Presidente Aiap Piemonte e Valle d’Aosta SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 57 T1 CV PR T2 T1 CV PR T2 58 STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 port Pallanuoto, Iren ospite dell’Andrea Doria La Valpe festeggia i suoi primi 80 anni Nella 16ª giornata della A2 maschile, la Iren Torino ’81 - sesta con 25 punti - è di scena a Genova in casa dell’Andrea Doria, già sconfitta all’andata. A Milano (20,30), 12° turno di serie B, la Dinamica To gioca nella vasca del Cus Geas Conclusa la stagione, il Valpellice Bodino chiama a raccolta tifosi e simpatizzanti per festeggiare i suoi 80 anni di storia: appuntamento alle 19, al vecchio stadio Filatoio di Torre Pellice. [M.BOB.] Softball Tuffi Calcio Primavera La Loggia, si riparte senza il coach cubano Cagnotto primi due ori agli Assoluti “Che bel tifo” La Juventus a Modena per restare seconda Dopo lo scudetto addio ad Aguiar, in panchina torna la Barberis Attesa per la Coppa ENRICO ZAMBRUNO Le campionesse d’Italia tornano in campo. È arrivato il giorno dell’esordio nell’Italian Softball League per il Rhibo La Loggia, che si presenta all’ouverture del massimo torneo nazionale per la prima volta con lo scudetto cucito sul petto. Dopo il primo storico tricolore conquistato la scorsa estate nella tiratissima finale contro il Bollate, da oggi la squadra piemontese prova a dare la caccia a un altro titolo, affrontando (ore 18 e 20,30) a Caronno Pertusella il Rheavendors. Una stagione altrettanto storica, che a breve vedrà il Rhibo esordire in Coppa dei Campioni. La novità più grande è in panchina, perché per questioni di budget non è stato possibile confermare il manager cubano Armando Aguiar, sostituito da Maria Grazia Barberis, sua spalla nella passata stagione ma soprattutto manager de La Loggia nei 29 anni precedenti. Il gruppo storico è rimasto il medesimo che si è laureato campione d’Italia, anche se pesano gli addii di due colonne storiche come Barbieri e Rizza. Importanti le conferme delle stelle Musitelli, Avanzi, Ricchi e Carlucci, cui si sommano le americane Amanda Lynn e Jessica Camello. Se ne aggiungerà un’altra di straniera, a breve, ancora da definire. Il La Loggia dopo l’avvio stagionale a Caronno proverà l’emozione dell’esordio in Coppa Campioni VOLLEY Settimo-Pinerolo, derby decisivo in B1 Week end decisivo per le torinesi di B1 e B2. Nella 9ª di ritorno spicca un derby atteso per tutta la stagione, quello tra la capolista Lilliput e la seconda in classifica Eurospin Ford Sara Pinerolo, questa sera (ore 21) al PalaSan Benigno di Settimo. L’altra torinese, il Fenera Chieri ’76, sarà impegnata, invece, domani al PalaMaddalene contro Desio (ore 18). Tra gli uo- 1 Calcio a cinque mini il Sant’Anna San Mauro si gioca le residue speranze di accedere ai playoff nello scontro interno di domani (ore 18) contro la Centrale del Latte Brescia. Stesso giorno stessa ora, il Tuninetti Parella è atteso, invece, a Carpi dove una vittoria potrebbe chiudere definitivamente la pratica salvezza. In serie B2 impegno casalingo per il Collegno Cus To contro il Mokaor Vercelli (stasera, ore 21), mentre in campo maschile il Nuncas Chieri farà visita domani (ore 18) ai cugini della Pmt Torino. [O.SER.] Hockey prato ALBERTO DOLFIN Il pubblico della Monumentale ha spinto Tania Cagnotto ai primi due titoli italiani del weekend tricolore a Torino. La campionessa bolzanina delle Fiamme Gialle ha timbrato una doppietta aggiudicandosi prima l’oro nella gara individuale dal trampolino 3 metri con 336.30 punti e poi ripetendosi dalla stessa altezza nel sincro assieme alla friulana dell’Esercito Francesca Dallapè (311.70). «Sono soddisfatta soprattutto dell’individuale, in cui ho fatto un punteggio in linea con le precedenti gare delle World Series – ha dichiarato la Cagnotto -. Ho faticato un po’ nelle eliminatorie, poi nel pomeriggio è andata meglio. La condizione è buona e gareggiare mi carica ancora di più, soprattutto con un tifo così». Francesco Dell’Uomo, invece, si è aggiudicato la gara maschile dalla piattaforma (379.90), precedendo Maicol Verzotto (352.25) e Andrea Chiarabini (336.35) per un podio tutto griffato Fiamme Oro. La torinese Francesca Zagaglini (Blu 2006), che per la prima volta si tuffava con la nuova compagna Beatrice Atzei (Carlo Dibiasi), si è fermata al quarto posto nel sincro (194.94) ed ha fallito per quattro punti l’accesso alla finale individuale. Oggi (eliminatorie ore 10, finali ore 17) potrà riprovarci nel trampolino da 1 metro, in cui la favorita è la Cagnotto, mentre gli uomini saranno impegnati nell’individuale e nel sincro da 3 metri. IVANA CROCIFISSO Dopo aver riacciuffato il secondo posto in classifica, complice il vistoso calo dell’Empoli e una serie di prestazioni convincenti, la Primavera della Juventus è chiamata oggi a non sperperare quanto di buono ottenuto nelle gare della nuova gestione, quella di Fabio Grosso. I bianconeri saranno di scena a Modena, dove troveranno la squadra fanalino di coda del girone. Una classifica che nel mese di marzo è tornata a sorridere a Gerbaudo e compagni, ma il punto strappato dal Sassuolo una settimana fa a Vinovo ha fatto sì che la Sampdoria agguantasse al secondo posto proprio i ragazzi di Grosso. Blucerchiati che inseguono il sogno di piazzarsi alle spalle del Torino - primo ormai matematicamente avendo ancora uno scontro diretto con la Juve in programma fra due giornate. In Emilia il tecnico bianconero dovrà fare a meno degli squalificati Tavanti e Slivka. I granata di Longo dopo due trasferte consecutive, torneranno a giocare al Don Mosso di Venaria. Alle 15 (stesso orario della Juventus) il Toro ospiterà il Genoa: all’andata la squadra ligure, allora ultima della classe, assaporò l’impresa di fermare la capolista, prima del gran finale del Torino e del gol vittoria siglato nel recupero. Triathlon I Bassotti dopo i playoff Il Cus ricomincia la A2 Sprint di piazza d’Armi cercano il terzo posto con un’argentina in più Trecento in gara Ultima trasferta stagionale per il Cld Carmagnola. Nella 25ª e penultima giornata della serie A2, la squadra giallonera - ormai salva da tempo - gioca oggi pomeriggio (ore 16) a Cagliari. Una partita senza pressioni per i ragazzi allenati da Lino Gomes, che non sono ancora matematicamente fuori dal giro playoff però sono consapevoli che ci vorrebbe un miracolo per raggiungere la griglia, visto che ci sono ancora sei punti a disposizione ma le lunghezze di distacco dall’Aosta sono cinque. Molto più interessante la situazione in serie B, arrivata Tranquillo Il Carmagnola (in foto Siviero) ha poco da chiedere alla A2 dove si è salvata all’ultimo turno. I Bassotti sono già qualificati per i playoff (via il 23 aprile), ma devono ancora capire la posizione finale. Ora sono quarti a quota 35, ma possono ancora scavalcare il Bra al terzo posto (37). Tutto dipende dai match di oggi (ore 16), con i druentini che ospitano l’Atlante Grosseto e il Bra atteso sul campo della Poggibonsese. [E.Z] Ricomincia domani, con la sfida casalinga all’Hc Superba, il campionato di A2 femminile per il Cus Torino (ore 12, campo Tazzoli). Quattro le novità in casa biancoblù: due in entrata e due in uscita. Non giocheranno infatti fino a fine stagione il vice-capitano Valeria Russo, che presto diventerà mamma, e Florencia Camara, per motivi di lavoro. Ma per due giocatrici che lasciano, ce ne sono due che arrivano. Si tratta della giovane Marianna Leone, classe 1994, e dell’argentina Maria Fernanda Alonzo. Week end decisivo in B maschile per il Rassemblement, Fernanda Alonzo L’argentina è uno degli acquisti delle cussine che in settimana ha perfezionato l’adesione alla Libertas. La squadra di Paolo Cane affronta oggi (ore 16,30 al campo Tazzoli) l’Hc Novara, mentre domani, ore 10, sarà impegnato con il Valchisone. Si tratta degli ultimi due incontri della regular season prima degli spareggi decisivi per l’accesso alle final four [O.SER.] promozione. OSCAR SERRA Oltre 300 atleti sono attesi domenica alla 13ª edizione del Triathlon Sprint di Torino (750 metri in vasca coperta, 21 chilometri di ciclismo da percorrere su strade interamente chiuse al traffico ed ancora 5 km di podismo). La partenza è presso la piscina dell’Aquatica in corso Galileo Ferraris 290, mentre la fase podistica e quella in bici saranno nel quadrilatero di piazza D’Armi. Tanti gli esponenti di spicco della disciplina a partire da Camille Donat, Eszter Dudas e Renata Fuchs, tutte e tre della torinese Peperoncino Team. Da seguire anche la performance della emergente Chiara Piccinelli, dell’Aquatica, società che organizza l’evento in collaborazione con la Cuneo Triathlon di Davide Nerattini, ed ancora Elena Manzato (Oxygen Triathlon). Molti i nomi che posson arrivare sul podio in campo maschile, tra i quali il torinese Bruno Pasqualini (Torino Triathlon), i Polikarpenko, padre (Vladimir) e figlio (Sergey), entrambi dell’Aquatica e outsider Stefano Intagliata (Peperoncino). T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 . 59 A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni sporttorino@lastampa.it Basket donne: ultime gare delle Poule per Piramis e Libertas Canottaggio: primi test in vista di Rio 2016 Ultima uscita nella Poule Promozione di A2 per la Piramis Torino. Questa sera (ore 20,30) le ragazze di coach Petrachi sono di scena a Muggia per centrare il terzo posto nel girone. Chiude in trasferta (ore 21) nella Poule Retrocessione di A3 anche la Libertas Moncalieri, impegnata contro la Torneria Pms Montecchio Maggiore. A Piediluco sotto lo sguardo del ct azzurro La Mura buone prestazioni per gli atleti Sisport, Gaia Palma, Laura Basadonna, Francesco Pegoraro, Carlotta Zuanon e Irene Vannucci e per il Caprera, Alin Zaharia(foto) Le prove che proseguono anche oggi e domani sono test in vista delle selezioni per i Giochi di Rio 2016. Test probante Per i driver il GP Mirafiori è un banco di prova in attesa del Lotteria di Agnano di metà maggio Ippica A Vinovo la storia del trotto La corsa più vecchia d’Italia Domani i migliori italiani in corsa al “Gran Premio Mirafiori” ALMA BRUNETTO Vinovo accoglie domani il tradizionale e atteso Gran Premio Società di Mirafiori. Il convegno racchiude il romanzo di mezzo secolo del trotto italiano, fatto di proprietari storici e cavalli prestigiosi e non ha mai perso nel tempo il suo fascino. Il nome del Gran Premio deriva dal vecchio ippodromo Mirafiori, per anni attivo sotto le finestre della Fiat, ed è il più longevo sull’impianto torinese. Il susseguirsi di emozioni offerte dalla pista inizierà alle 14,30. Scenderanno sull’anello le star italiane della specialità che si sfideranno per aggiudicarsi i 110 mila euro dell’importante Gruppo 1. L’appuntamento vedrà, dietro ai nastri in prima fila, i big che misurano il loro stato di Il favorito è Mack Grace cavallo dei record Un test importante aspettando Agnano forma in prospettiva di altri grandi impegni, che li proietterà nel circuito «Free for all» con gli stranieri. La coppia data per favorita è formata da Mack Grace Sm e Roberto Andreghetti. Partiranno con il Il programma Primacorsa alle14.30 1 Il programma della giornata: ore 14,30 apertura parco giochi con gonfiabili gratuiti, ore 15 inizio corse al trotto, ore 16 degustazioni cioccolatini Caffarel prodotti da Diego Andreis, ore 17 Gran Premio società Campo di Mirafiori. Per la prima volta ci sarà anche il «Trofeo Museo dello Sport». [A.BRU.] numero 4 e il 2013 è stato un vero anno da record, avendo vinto di tutto e di più. L’ippodromo torinese sarà un test, prima di riprendere in pieno la stagione con uno sguardo verso il Lotteria di Agnano di metà maggio. Il parterre de roi affilerà le armi in una competizione agguerrita. Il numero 2 è riservato a Marielles, l’italiana di Francia, già vincitrice del Nazioni a novembre 2013 affidata a Frank Nivard. Potrebbe stupire e va seguito con attenzione Pascià Lest (5). Il più veloce figlio di Varenne è un campione internazionale, e nell’ultima uscita a Cagnes sur Mer ha stabilito il nuovo personale di 53 anni Nel ’61 la prima edizione del G.P. Società campo di Mirafiori. La vittoria andò al mitico Tornese con Sergio Brighenti 2 vittorie due successi consecutivi per il torinese Santo Mollo, nel 2010 e nel 2011, che insegue un difficile tris 1’10”3 ed Enrico Bellei avrà il compito di mettere in risalto il fuoriclasse. Pietro Gubellini partirà con un invitante numero 1 alla guida di Owen Cr, altro soggetto appena riqualificato. Ritorna anche Probo Op, che dovrò fare i conti con un pessimo numero di avvio il 7, il driver Edoardo Moni si dovrà impe- gnare per uscire dall’impasse. La forma locale sarà affidata a Santo Mollo con Pace del Rio. Il fratellino di Lana del Rio potrà contare su un piazzamento, il numero 10 è difficile da gestire e gli avversari sono forti. Un altro torinese, Andrea Guzzinati, proverà con Oibambam Effe (8). Mancherà all’appello Oropuro Bar impegnato Oltralpe, dove affronterà una maratona parigina. Ma gli sguardi non saranno rivolti soltanto al miglio spettacolare. Il vincitore del Gran Premio riceverà uno splendido uovo artigianale, realizzato da Diego Andreis di Buttigliera Alta, dove esiste una vera boutique del cioccolato, dove impera il prodotto Caffarel. Il maestro Andreis produrrà dal vivo varie golosità al cioccolato con relativa degustazione per tutti. Tra il pubblico della tribuna e del parterre sarà poi presente una hostess con gianduiotti e altre prelibatezze. Si potrà seguire in diretta tv sui maxischermi dell’ippodromo la partita Catania-Torino e il Gran Premio di Formula Uno. L’ingresso è libero e gratuito e sono disponibili ampi e comodi parcheggi. T1 CV PR T2 60 .Dove andiamo STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18, mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da martedì a domenica e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or. lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13; 14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; info@olympicstadioumturin.com). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre «Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile) PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a visite@lastampa.it - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 musei@lastampa.it T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 5 APRILE 2014 I Cinema Le trame del 5 aprile 2014 ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. 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Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 Storia di una ladra di libri P 14.00-16.50-19.40-22.30 Captain America: The winter soldier 3D P 15.20-18.30-22.00 Cuccioli - Il paese del vento P 14.50 300 - L’alba di un impero P 17.00-19.40-22.20 Amici come noi P 14.40-17.10-19.45-22.25-0.45 Ti ricordi di me? P 19.40-21.00-22.15 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-17.20 Captain America: The winter soldier P 16.20-19.20-22.20 Captain America: The winter soldier P 14.45-18.00-21.15-0.15 Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 P 14.00-16.50-19.40-22.25 Divergent P 14.30-17.40-21.00-0.10 Supercondriaco P 22.20 Mr. Peabody & Sherman P 19.30 Ti ricordi di me? P 14.30-17.00-0.50 Divergent P 16.10-19.15-22.20 Cinema: Torino e altre visioni CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. I corpi estranei 18.00-20.30-22.30 ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Philomena 21.00 BARDONECCHIA SABRINA 012299.633. Captain America: The winter soldier Non buttiamoci giù 17.30-22.15 20.30 BEINASCO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,70 int. Proiezioni 3D: € 11,50 int., € 9,50 rid. Captain America: The winter soldier Sala 1 16.00-19.00-22.00 Captain America: The winter soldier 3D Sala 2 15.15-18.15-21.15-0.15 Ti ricordi di me? Sala 3 15.20-17.40-19.55-22.10-0.25 Storia di una ladra di libri Sala 4 15.50-18.40-21.30-0.20 300 - L’alba di un impero Sala 5 19.50-22.15-0.40 La bella e la bestia Sala 5 14.40-17.15 Divergent Sala 6 14.40-17.50-21.00-0.10 Mr. Peabody & Sherman Sala 7 15.10-17.30-19.45 Divergent Sala 7 22.00 Amici come noi Sala 8 15.30-17.50-20.10-22.30-0.50 Cuccioli - Il paese del vento Sala 9 14.00-16.00-18.00 Non buttiamoci giù Sala 9 20.00-22.20-0.40 CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. Cuccioli - Il paese del vento Allacciate le cinture 17.45 21.15 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. E fu sera e fu mattina 20.10-22.10 COLLEGNO CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. Storia di una ladra di libri 18.30-21.00 CHIVASSO POLITEAMA 01191.01.433. Captain America: The winter soldier 19.30-22.05 CONDOVE CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Storia di una ladra di libri 18.30-21.00 CUORGNÈ MARGHERITA 0124657.523. Divergent 21.30 GIAVENO SAN LORENZO (Giaveno), tel. 01193.75.923. Cuccioli - Il paese del vento 16.00 Amici come noi 21.00 IVREA BOARO 0125641.480. Captain America: The winter soldier 3D 16.30-19.15-22.00 POLITEAMA 0125641.571. Storia di una ladra di libri Quando c’era Berlinguer 20.10 22.20 LEINÌ AUDITORIUM 01199.88.098. E fu sera e fu mattina 21.00 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Tarzan P 14.30 300 - L’alba di un impero P 17.15-20.00-22.40 Divergent P 15.00-18.20-21.40 Amici come noi P 15.15-17.40-20.05 12 anni schiavo P 22.30 Il pretore P 15.10-17.40-20.00-22.20-0.45 Ti ricordi di me? P 15.15-17.30 Supercondriaco P 22.35 The Lego movie P 15.20 Yves Saint Laurent P 20.00 Allacciate le cinture P 17.30-22.30 Divergent P 16.05-19.15-22.20 Captain America: The winter soldier P 16.15-19.20-22.25 Captain America: The winter soldier P 15.00-18.10-21.15-0.20 Mr. Peabody & Sherman P 14.50-17.20-0.45 Captain America: The winter soldier 3D P 15.40-18.50-22.10 Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 P 14.00-16.50-19.40-22.20-0.50 Storia di una ladra di libri P 16.20-19.15-22.15 Cuccioli - Il paese del vento P 14.45-17.10 12 anni schiavo P 19.40 Amici come noi P 22.35-0.55 Divergent P 14.20-17.40-21.00-0.10 Non buttiamoci giù P 14.45-20.00 Need for Speed P 17.10-22.20 RITZ 0121374.957. Captain America: The winter soldier 21.00 21.15 GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408. Mr. Peabody & Sherman P 21.15 SAUZE D’OULX 17.30 21.15 PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Divergent Sala 1 16.15-19.40-22.20 Captain America: The winter soldier Sala 2 16.30-19.50-22.40 Mr. Peabody & Sherman Sala 3 15.30 Storia di una ladra di libri Sala 3 17.20-20.00-22.30 SUSA CENISIO corso Trieste 11, tel. 0122622.686. Belle & Sebastien 21.15 VALPERGA CINEMA EDEN 01199.05.020. Allacciate le cinture AMBRA 0124617.122. Captain America: The winter soldier 3D Uno 21.30 Storia di una ladra di libri Due 21.30 21.00 PIANEZZA LUMIERE 01196.82.088. Divergent Captain America: The winter soldier Ti ricordi di me? Storia di una ladra di libri Captain America: The winter soldier 3D Mr. Peabody & Sherman 16.00-18.30-21.15 16.00-18.30 18.30-20.30-22.30 16.00-18.30-21.15 21.15 16.00 PINEROLO HOLLYWOOD 0121201.142. Storia di una ladra di libri MULTISALA 0121393.905. 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L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841. FATHER AND SON ···· Drammatico. Regia di Hirokazu Koreeda, con Masaharu Fukuyama e Yôko Maki. Durata: 120 minuti. Un manager scopre che il bambino che sta crescendo con la moglie non è il loro figliocausa uno scambio nella culla: il vero bambino vive in una famiglia disagiata. IDA ···· Drammatico. Regia di Pawel Pawlikowski. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la giovane Ida prima di diventare suora va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà segreti del passato. ···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams. Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere John Malkovic» porta sullo schermo la storia d’amore tra il solitario Theodore e una voce femminile. Premio Oscar. ··· Erotico. Regia di Lars von Trier, con Charlotte Gainsbourg e Stellan Skarsgård. Durata: 110 minuti. La vita di una ninfomane nel film scandalo dell’autore de «Le onde del destino». NON BUTTIAMOCI GIU’ ··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan. Durata: 96’. La notte di Capodanno 4 persone s’incrociano su un grattacielo di Londra mentre si stanno per suicidare. NOTTETEMPO ···· Noir. Regia di Francesco Prisco con Giorgio Pasotti e Nina Torresi. Durata: 90 minuti. A causa di un incidente stradale, la vita di tre persone s’interseca: un poliziotto, una ragazza, un cabarettista in crisi. STORIA DI UNA LADRA DI ... VILLASTELLONE 21.00 17.00 18.40 21.15 SETTIMO TORINESE NONE ·· Commedia. Regia di Enrico Lando, con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e Amedeo lasciano il loro negozio di pompe funebri a Foggia e vanno prima a Roma e poi a Milano. NYMPHOMANIAC VOL 1 SESTRIERE P P P AMICI COME NOI LEI SAN MAURO TORINESE FRAITEVE. Mr. Peabody & Sherman Storia di una ladra di libri Captain America: The winter soldier ··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La finestra di fronte» e «Mine vaganti» racconta la storia di una coppia, a volte imperfetta, nel corso di tredici anni. ··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di «Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di dare un senso alla propria vita. RIVOLI SAYONARA 0122859.652. Captain America: The winter soldier Storia di una ladra di libri ALLACCIATE LE CINTURE LA LUNA SU TORINO 21.15 BORGONUOVO 01195.64.946. Monuments men A CURA DI Daniele Cavalla ···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, il suo amore per il compagno di vita Pierre Bergè. Successo di pubblico oltralpe. PIOSSASCO IL MULINO 01190.41.984. Storia di una ladra di libri BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· YVES SAINT LAURENT Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia Teatri Dove andiamo .61 . AUDITORIUM DIGITAL 01196.51.181. Allacciate le cinture 21.00 ··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure dell’adolescente Liesel, adottata da una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta. Dall’omonimo best seller, dirige il regista di «Dowtown Abbey». SUPERCONDRIACO ··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il quarantenne fotografo Roman è un nevrotico pieno di paure: il medico lo aiuta a cercare la donna della sua vita. TI RICORDI DI ME? ·· Commedia. Regia di Rolando Ravello, con Ambra Angiolini e Edoardo Leo. Durata: 91’. La narcolettica Bea e il cleptomane Roberto s’incontrano da una psicanalista ed è subito amore. del 5 aprile 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Sabato 12 ore 21 e domenica 13 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIESpresentala LarosadiStanbuloperettadi Leo Fall con la regia di Augusto Grilli. Si prenotainoltreperl’ultimospettacolodellastagione il musical Victor Victoria ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. SiprenotaperThebestofmusicalinscenal’11 e il 12 aprile e per Sette spose per sette fratelliin scena dal 13 al 18 maggio ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583. L’importanza di lavarsi prestodi Mikaela Cappucci, Compagnia Mikamale Teatro. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653.ConcertoJohnAxelrod direttore, Valentina Lisitsa pianoforte. Musiche di Liszt,Kodaly,Brahms.Giovedì10eVenerdì11. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Stasera ore 20.45 Operette morali di Giacomo Leopardi,regiaMarioMartone,Fondazionedel Teatro Stabile di Torino CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Festival Terre comuni / Terres communes - Giocateatro Torino 2014 Sala Piccola: ore 9.30 e ore 12.30 Il Dottor Bostik presenta Sarebbe bello. Ore 19 e ore 20.30 Rompere le scatole. Laboratorio: ore 19 Je n’ai absolument pas peur du loup! Sala Grande: ore 21.30 Piccole modifiche spettacolo di teatro-circo CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni. Unione Musicale. Concerto Pietro De Maria pianoforte. Musiche di Bach, Schoenberg, Kurtag. Mercoledì 9. Ore 21. Info 0115669811 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Stasera ore 21 Milena Vukotic e David Sebasti sono i protagonisti di “C come Chanel” omaggio ad un’icona assoluta del nostro tempo, di Valeria Moretti, per la regia di Roberto Piana GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis, tel. 011 58.05.768. Oggi ore 15.30 e 21 Franco Oppini e Renato Giordano presentano “Mi ritorni in mente live”, musical all’italiana per rivivere canzoni e atmosfere degli anni Sessanta e Settanta, con A. Lo Faro e A. Valsecchi, e la band dal vivo 4EVER GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore 20.45 Oscura immensità, di Massimo Car- lotto, con Giulio Scarpati e Claudio Casadio, regia Alessandro Gassmann I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino4.Prelazioneerinnovoabbonamentiposti numerati per stagione 2014-2015. Inaugurazione stagione: Luna tu...Selezione di arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. “Studio per Antigone” Balletto Teatro di Torino. Coreografia Matteo Levaggi, musica originale Carlo Boccadoro, estratto (Casa Musicale Ricordi), costume Davide Balliano. Venerdì 11 e Sabato 12. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Martedì 8 La Tempestadi Shakespeare, spettacolo della la Popular Shakespeare Kompany, regia Valerio Binasco, Veronica Mona MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Stasera ore 21, e Domenica 06 ore 15.30,aconclusionedellaXX°RassegnadiTeatroinLinguaPiemontese“Tutdarije”la“CompanìaTeatralCarlaS.”presentaPijalamare,pija la fija,fane‘n mass e sbt-je viadi TreMaGi TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate. Stasera ore 21 Mvuyla Sungani company e Marlene Kuntz Live in Il vestito di Marlene OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel. 011 73.99.833. Mercoledì 16 e giovedì 17 ore 21: “DIES. Giorni contati” di Stalker Teatro, regia di Gabriele Boccacini, musiche originali di Riccardo Ruggeri. PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. L’Orchestraapuntate:abbonamentoa3concerti.GliArchi(TeatroRegio,9/4ore20,S.Galaktionovdir.),iLegni(PiccoloRegio,11/4ore 20,E.S.Kimdir.),gliOttoni(TeatroRegio,13/4 ore 11, R. Romm dir.) PICCOLOTEATRODRAVELLIviaPraciosa11,tel. 011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fondazione Dravelli presentano “La domenica andando a teatro”. Domenica 6 ore 11 Claudio e Consuelo in “Dal paese dei balocchi” SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Dal 7 al 9 maggio (mer e gio ore 13.45; ven ore 12.45), nuove repliche di “Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzodiMarcellaOlschkiconiGiovaniTalenti del Liceo Teatro Nuovo TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Scuola di recitazione (6 ore settimanali)-CorsodiTeatroperprincipianti(3ore settimanali)-Corsodidizioneedusodellavoce - Corso di Teatro per bambini e ragazzi TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Terre Comuni/Terres Communes Giocateatro Torino 2014 – alle ore 11.00 Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani in Il girodelmondoin80giorni,alleore16.00Stilema/Unoteatro in A proposito di Peter Pan. Il 6 aprile alle ore 10.30 Assemblea Teatro in Dove vanno a finire i palloncini TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala Grande.Davenerdì11,SPAMunprogettodi Lorenzo Gleijeses e Rafael Spregelburd, regia di Rafael Spregelburd, con Lorenzo Gleijeses SalaProve.Ore19UltimanotteMia.MiaMartini. Una vita. di Aldo Nove, con Erika Urban TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187. Precaryart-L’artediviverecondignitàdiecon Elena Ruzza. Mercoledì 9. Ore 21 TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Stasera ore 21 Area Teatrale presenta Parlami di tuo padre. Domenica 6 ore 18, per la rassegna “Con occhi nuovi”, LiberamenteUnico presenta Polve- re - La vita che vorrei. Venerdì 11 ore 21 comp. La Funicolare in Premiata pasticceria Bellavista TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Sabato 5 e Domenica 6 aprile ore 21 Marco Ferrero e Gianluca Cerutti in “GrandHotelSerenase”diManuelBona.Ultimo appuntamento di “Settimo Ride” venerdì 11 ore 21.30 Gli Gnomiz TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21 PippidallecalzelunghediAstridLindgren.Domenica 13. Ore 16 TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011 51.72.826.Martedì8aprileore21pressoTeatro Alfieri di Asti, L’Origine del Mondo, ritratto di un internoscritto e diretto da Lucia CalamaroconDariaDeflorian,FedericaSantoro e Daniela Piperno. Prenotazioni e info 0141399057 TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel. 011 90.41.984. La BohemeDal Metropolitan Opera House di New York, regia di Franco Zeffirelli. Martedì 8. Ore 19.30 TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798. Stasera ore 21 per la ”Settimana MondialedellaDanza”iballerinidell’Araba Fenice presentano:Compagnia di Danza “Il Gabbiano” in “L’infanzia di Nureyev” TEATRO REGIO. Il Sabato del Regio. Ore 11 e ore 15.30 Al Regio dietro le quinte, visite guidate. Ore 15 L’arca di Noè - Laboratorio corale di preparazione canti dell’opera di B. Britten (7/4 ore 20). Riservato a genitori e bambini in possesso del biglietto per lo spettacolo TEATRO SAN PAOLO via Berton 1. Rumorsdi Neil Simon, regia di Luciano Caratto. Ore 21 LosquillodieregiaAlbertoBarbi.ConlaCompagnia Campotheatro di Niko Ferrucci. Sabato 12. Ore 21 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa: “Lisistrata” (12/4) ore 21, regia di Andrea Battistini Compagnia Teatro Castalia/Teatro Superga TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246.Unionemusicale.ConcertoFrancois Thirault violoncello, Saskia Giorgini pianoforte.MusichediStrauss,Poulenc,Beethoven. Martedì 8. Ore 20. Info 0115669811 T1 CV PR T2 SABATO 5 APRILE 2014 LA STAMPA 62 T1 AL AO AT BI CV IM NO PR SR SV T2 VB VC SABATO 5 APRILE 2014 Il tempo Tempo .63 . Residua instabilità al Sud, tornano sole e tepore al Centro-Nord Fiori di zucchine, erbette e sambuco il mix di primavera è fritto in padella CARLO BOGLIOTTI È primavera, davvero una bella sensazione. Ispirati da questo clima fiorito oggi consigliamo nuovamente di uscire nel verde e di raccogliere da sé i propri ingredienti, quelli spontanei e che sono il massimo della convenienza (sempre che non li compriate al mercato). Se parliamo di fiori commestibili, a tutti verranno in mente i fiori di zucchina. Meglio se «bastardi», cioè fiori che sulla pianta non hanno generato nulla e che hanno uno stelo lungo, con all’interno un pistillo piccolo e tenero. I fiori attaccati alla zucchina, invece, di solito sono piccoli e con un pistillo molto grande, fastidioso per chi li mangia. Sono deliziosi fritti, ma non sono gli unici. Una bella idea quindi può essere quella di realizzare un frit- tura mista inusuale, fatta soltanto di fiori ed erbe spontanee che crescono in questo periodo, magari abbinando diverse pastelle ai diversi gusti. Tra i fiori migliori, che danno più soddisfazione nel mangiarli, ci sono sicuramente i fiori d’acacia, che si riconoscono perché si presentano uniti in un grappolo, fatto di tante infiorescenze bianche e carnose. Per loro basterà una semplice pastella di farina (provate con quella di grano duro), acqua e un pizzico di sale. Dopo averli ben lavati e fatti asciugare, s’immergono nel composto, si fanno sgocciolare un poco e quindi si tuffano nell’olio bollente. Stessa procedura si segue per un altro tipo di fiore molto goloso. Si tratta del sambuco. Sono fiorellini più piccoli, sempre bianchi, ma che vanno a formare una specie di ombrello. Si elimina la parte più gran- de del gambo e con loro si potrebbe utilizzare una pastella un po’ più ricca, che si compone oltre che della farina di un uovo, un po’ di burro fuso, mezzo bicchiere di latte e zucchero semolato. Vanno bene anche come dessert quindi, ma sono piacevoli per alternare un po’ di dolce al salato. Sono poi commestibili anche i fiori di calendula e di papavero (che non ci sono ancora), e quelli di borragine, belli con il loro colore blu, da friggersi con il rametto e che potrebbero avvalersi di una pastella con farina, uovo, sale e birra fredda. In questo momento, inoltre, si può arricchire il nostro fritto misto con le foglie di alcune erbe: finocchietto selvatico, melissa, menta, aglio selvatico (anche i suoi fiori sono buonissimi!), senape, oppure i più classici salvia e basilico. www.slowfood.it T1 AL AO AT BI CV IM NO PR SR SV T2 VB VC La gita aziendale batte ogni record: dalla Cina a Dubai 16 mila dipendenti MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME on l’arrivo domani dei primi charter sulla pista dell’aeroporto di Dubai inizia la vacanza aziendale dei record: sono 16 mila i dipendenti di «Nu Skin China» che hanno vinto il viaggio premio sul Golfo Persico. Protagonista è il gigante dei prodotti di bellezza sul mercato cinese che nel 2013 ha registrato entrate per un miliardo di dollari ovvero un terzo degli incassi della casa madre «Nu Skin Enterprises» quotata al New York Stock Exchange. L’operazione di logistica appare destinata ad entrare negli annali del turismo. «Nu Skin China» ha affittato 77 aerei per portare i 16 mila dipendenti dagli scali dell’Estremo Oriente a Dubai in sette ondate di oltre 2000 persone l’una. Andranno ad alloggiare in 39.514 camere prenotate in 40 hotel ed avranno a disposizione 409 guide turistiche per visitare ogni tappa lungo il percorso fra Abu Dhabi, Dubai e Sharjah. Oltre a musei, visite nel deserto, reperti archeologici, corse di cammelli e caccia al falco - in numeri di massa - i 16 mila dipendenti avranno a disposizione, solo per loro, per 72 ore di fila il «Ferrari World» mentre il mega-party serale è previsto a Yas Island, Abu Dhabi, dove gli organizzatori si aspettano almeno ottomila presenze. Una task force di un centinaio di manager cinesi, affiancata da oltre mille consiglieri locali, ha previsto sin nei minimi dettagli quasi momento per momento - come portare i 16 mila dipendenti a visitare Burj Khalifa, la grande moschea Sheikh Zayed, Dubai Meydan City e il museo islamico di Sharjah partendo a orari fissi dai grandi alberghi Yas Viceroy, Shangri-La Dubai, Westin Abu Dhabi e Sheraton Mall. L’intera operazione è iniziata, circa tre mesi fa, quando «Nu Skin China» ha fatto arrivare a tutti i prescenti una email dove affermava di voler «esprimere riconoscenza nei confronti di chi vende alla clientela», spiegando che «gli Emirati Arabi Uniti rappresentano la destinazione più adatta in ragione dell’impegno che stanno mettendo nell’intento di diventare una destinazione del turismo di fascia più alta». Insomma, per chi fa di professione il venditore non c’è posto migliore dove andare ad apprendere degli Emirati Arabi Uniti visto che sanno vedersi al meglio, ed a prezzi alti. In realtà c’è anche un altro motivo dietro il turismo premio di massa, perché «Nu Skin China» in patria è sotto accusa per aver tentato di «condizionare la clientela con trucchi psicologici» fino al punto da essere sospettata di essere al centro di una «truffa piramidale» come ha scritto il «Quotidiano del Popolo» di Pechino. È sulla base di tali imputazioni che la giustizia cinese ha colpito il gigante dei prodotti di bellezza con una multa di 524 mila dollari, più altri 200 mila dollari di penalità per sei top manager sospettati di essere al- FINO AL 30 APRILE DIVANO ALICE 3 POSTI IN VERA PELLE CON 2 POSTAZIONI RELAX MANUALI 1€ C l’origine di una gestione delle vendite dirette «che danneggia gli acquirenti». Il sospetto è che tali manager abbiano addestrato i venditori a comportamenti ingannevoli nei confronti della clientela, per spingerla ad acquistare alcuni prodotti in particolare. «Nu Skin China», ha respinto con forza ogni addebito, adottando però una riorganizzazione della metodologia interna nelle vendite agli acquirenti che, secondo quanto scritto nell’ultimo bilancio, «avrà conseguenze sui conti dell’azienda». Da qui la necessità di risollevare il morale dei dipendenti e, in particolare, di quelli più esposti alle ac- cuse non solo in Cina ma anche a Taiwan e nel distretto di Hong Kong, che ha un proprio regime fiscale. In tutto «Nu Skin China» ha 61.546 manager delle vendite e dunque i 16 mila sono stati scelti fra quelli più meritevoli o, forse, meno investiti dai sospetti di truffa. «Questa operazione ci costa centinaia di milioni di dollari ma riteniamo giusto farla», scrive l’azienda in un proprio documento per sottolineare l’investimento compiuto. Gli Emirati intanto aspettano l’invasione dei 16 mila dipendenti-turisti come una sfida logistica capace di rafforzare la proiezio- ne sul mercato del turismo internazionale. «Ci troviamo ad affrontare una difficile prova sul piano dei servizi da garantire - afferma Clive Dwyer, direttore di Yas Island - Ma siamo convinti di potercela fare». Anche perché se «Nu Skin China» ha scelto gli Emirati Arabi Uniti è proprio a seguito della promozione turistica che stanno facendo. A dimostrarlo è il fatto che i cinesi affermano di essere rimasti colpiti nel recente passato dall’efficienza nell’organizzazione di «Ferrari World» e del gran premio di Formula Uno di Abu Dhabi: due eventi che hanno richiamato un pubblico di migliaia di tu- risti. «Siamo stati noi a costruire questa colossale opportunità ed è arrivato il momento di coglierla», aggiunge Steen Jakobsen, direttore dell’ufficio Eventi e convenzioni di Dubai, secondo il quale «se dimostreremo di saper ospitare con successo questo megagruppo proveniente dall’Estremo Oriente troveremo probabilmente un pubblico globale interessato a tali numeri». Ovvero, c’è una clientela di potenziali grandi aziende che potrebbero presto seguire l’esempio di «Nu Skin China» concretizzando l’esistenza di un nuovo settore nel mercato del turismo internazionale. IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL Due dipendenti della «Nu Skin China» 140 negozi di arredamento in Italia aperti anche domenica pomeriggio Numero verde 800-132 132 - Vai su www.chateau-dax.it e guarda il filmato con tutte le offerte! L’ULTIMA STORIA CORRIERE MERCANTILE», «L A GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00. STAMPA .LA SABATO 5 APRILE 2014 Valore del bene €999 con 2 relax manuali - acconto 30% €315 + 36 rate da €19 - tan 0% taeg 5,38% *Promozione valida sull’acquisto del secondo meccanismo relax. **Contributo per attivazione pratica €49,00 inclusa iva. ***Regolamento della promozione denominata 100% RIMBORSO! Periodo di svolgimento: dal 1 aprile 2014 al 31 maggio 2014. Area di svolgimento della promozione: Tutti i punti vendita Chateau d’Ax presenti in Italia. Prodotti in promozione: Tutti i prodotti presenti nei punti vendita Chateau d’Ax acquistati nel periodo di svolgimento della promozione. Partecipanti: Clienti finali, purché maggiorenni e residenti o domiciliati in Italia. Modalità di partecipazione alla presente promozione per acquisti effettuati presso i punti di vendita ad insegna Chateau d’Ax. Tutti coloro che, nel periodo dal 1 aprile 2014 al 31 maggio 2014, effettueranno un acquisto presso i punti vendita Chateau d’Ax riceveranno in omaggio, contestualmente all’acquisto, n. 1 (uno) buono sconto di importo corrispondente al prezzo complessivamente pagato. Il buono sconto sarà consegnato tramite un voucher e potrà essere utilizzato per un successivo acquisto con le seguenti modalità: 1) il buono sconto sarà utilizzabile nel periodo compreso tra il 1 aprile 2014 al 30 giugno 2014; 2) il buono sconto dovrà essere utilizzato nello stesso punto vendita di emissione, in tutti i giorni della settimana; 3) Il buono sconto potrà essere utilizzato sull’acquisto di tutte le collezioni mobili giorno, divani, poltrone, letti, cucine, accessori, sedie e tavoli da pranzo, tavolini, tappeti, lampade, materassi, biancherie; restano esclusi elettrodomestici, trasporto e montaggio ed estensioni di garanzia; 4) l’incidenza del valore del buono sconto non può superare il 30% del valore di listino del nuovo prodotto da acquistare. Si precisa inoltre che: 1. il buono sconto ricevuto non potrà essere sommato ad altri buoni, prodotti in promozione o altre iniziative in corso; 2. il buono sconto non è cumulabile con la promozione “Aggiungi 1 Euro” o con altre promozioni in corso. 3. il buono sconto non sarà commerciabile, né convertibile in denaro e non darà in nessun caso diritto a resto in denaro; 4. il buono sconto non potrà essere utilizzato in più soluzioni. L’adesione alla presente iniziativa comporta per il partecipante l’accettazione incondizionata e totale delle regole e delle clausole contenute nel presente regolamento, senza limitazione alcuna. Il regolamento completo sarà pubblicato sul sito internet www.chateau-dax.it e sarà presente in ogni punto vendita. 64+8
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