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* Oggi in edicola con La Stampa *
R
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LA
LA STAMPA
STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
SABATO 19 APRILE 2014 • ANNO 148 N. 108 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
La biologa del Pertini
A tre mesi dalla strage
UN DIRITTO Nella Calabria
DA INVENTARE
della paura
V
Z
ella vicenda che vivono i
già dimenticato
sei protagonisti della situazione in cui una copil piccolo Cocò
pia vede la donna incinta dei
“Non ero sola
quando sono
stati scambiati
gli embrioni”
LADIMIRO
INVIATO A CASSANO ALLO IONIO (CS)
ocò, chi?». In piazza alzano il mento
al cielo. Il tabaccaio si rintana in negozio. Le
mamme scappano via, trascinandosi dietro figli e sacchetti. Non è cosa. Non sono domande. Non ci sono segni di
lutto. Niente.
«C
AGREBELSKY
N
gemelli geneticamente figli di
Maria Corbi e Grazia Longo
A PAGINA 12
NICCOLÒ ZANCAN
Embrioni congelati
Nicola Campolongo
CONTINUA A PAGINA 25
Nel provvedimento varato dal Cdm tetto agli stipendi dei manager pubblici e rimodulazione del programma degli F35
CONTINUA A PAGINA 11
Roma, dopo le violenze
Ecco l’aumento di Renzi
Alfano: basta
saccheggi
o chiuderemo
“80 euro in più da maggio, primo passo”. Rinvio per i redditi sotto gli 8 mila euro il centro
Arriva il bonus Irpef da 80
euro, ma lo sconto fiscale varrà
- da fine maggio - per tutti i redditi compresi tra 8 e 26 mila euro, ma non per gli incapienti,
per i quali il governo - così come per le partite Iva - sta pensando a un intervento ad hoc.
Tetto di 240 mila euro per gli
stipendi dei superdirigenti.
1
MATTEO
E LA POLITICA
DI ASCOLTO
FEDERICO GEREMICCA
er valutare gli effetti che la manovra annunciata ieri
da Matteo Renzi
avrà sul rilancio
dell’economia del Paese, occorrerà – naturalmente –
aspettare mesi, forse molti
mesi; per conoscerne, invece,
l’impatto politico – e persino
psicologico – basterà attendere i sondaggi elettorali della prossima settimana e poi,
soprattutto, il voto europeo
del 25 maggio. Che il più giovane premier della storia repubblicana abbia guardato
più al secondo (le elezioni)
che ai primi (gli effetti economici), è l’obiezione fondamentale che le opposizioni
stanno muovendo alla sua
manovra in queste ore. È
possibile che abbiano ragione: ma è assai riduttivo – e
perfino fuorviante – chiudere
la faccenda così.
Gli avversari del premiersegretario (e non solo loro, in
verità) sono soliti definire
Renzi un «prodotto politico»
a mezza via tra Berlusconi e
Grillo, per sottolineare i tratti un po’ populisti e un po’ demagogici che – a loro giudizio
– ne contraddistinguono il
modo di far politica. A parte
l’ovvia considerazione – che
pure dovrebbe far riflettere –
che il paragone guarda a due
dei tre leader più votati nel
Paese (il terzo è appunto
Renzi), quel che convince
P
CONTINUA A PAGINA 25
Barbera, Baroni, Bottero,
Festuccia, Martini, Pitoni,
Schianchi, Talarico DA PAG. 2 A PAG. 5
INTERVISTA AL PREMIER, LA PRIMA CON I GOOGLE GLASS
Il futuro del
Quirinale? Basta
fantapolitica,
il Presidente c’è e
dobbiamo fare
le riforme che ci
ha indicato
Il premier Renzi con i Google
Glass
Malaguti A PAG. 7
La strage degli sherpa sull’Everest
Galeazzi e Ruotolo A PAG. 8
MA LE MOLOTOV
FANNO MALE
ANCHE IN PERIFERIA
LUIGI LA SPINA
on le dichiarazioni del
ministro Angelino Alfano si è chiusa una
settimana caratterizzata,
sul problema della violenza
durante le manifestazioni,
da una certa confusione di
idee, aggravata dal consueto strabismo psicologico e
politico.
Proviamo a riassumere i
fatti e i commenti di questi
giorni.
C
CONTINUA A PAGINA 25
IL CASO DI PISA
Di Giangiacomo A PAGINA 15
Il pugno mortale
e la fuga in Tunisia
rest in onore del geografo ufficiale britannico in India, lo scrittore Dino Buzzati si domandò con il consueto disincanto romantico: «Guardatela, ora, la
Chiesta l’estradizione
di un immigrato: ha
colpito senza un motivo
CONTINUA A PAGINA 25
Pierangelo Sapegno A PAGINA 10
AP PHOTO/ALPENGLOW EXPEDITIONS, ADRIAN BALLINGER
Un alpinista sull’Everest: ogni anno in almeno 500 ne sfidano la vetta pagando fra 90 e 110 mila dollari
UMILI VITTIME
DEI NOSTRI CAPRICCI
ENRICO CAMANNI
uando nel lontano 1953 Hillary e
Tenzing scalarono per primi la
montagna più alta del mondo, il
Chomolangma o «Madre dell’Universo», Sagarmatha per i nepalesi ed Eve-
Q
IL FENOMENO DEI MASTERS
Campioni a 95 anni
è lo sport senza età
Si uccide dopo aver visto
annegare i suoi alunni
9 771122 176003
Io ho sempre
dato spazio
alle donne, sono
un simbolo del
cambiamento
E’ il tema della
società aperta
TREDICI VITTIME, ALCUNI DISPERSI: LA PIÙ GRAVE TRAGEDIA MAI CAPITATA SUL TETTO DEL MONDO
IL TRAGHETTO COREANO
40419
Alfano, dopo l’ennesima
manifestazione con scontri
di piazza, dice stop al rischiosaccheggi cui è sottoposto il
centro storico di Roma «ogni
due, tre mesi» e avverte: non
vorremmo che ci costringessero a chiuderlo. L’annuncio
del ministro dell’Interno è
stato vissuto come una «provocazione» da settori della
sinistra. Per Sel «accende la
miccia della polveriera», Cgil
l’ha bollato come «antidemocratico». Nel 2013 la Questura ha conteggiato 1437 cortei.
1
ILARIA MARIA SALA
GIANNI ROMEO
hanno trovato appeso a un albero, la cintura
al collo, come un cappio. Morto suicida.
Kang Min-gyu aveva 52 anni, era il vicepreside del liceo sudcoreano Danwon di Ansan. Era stato lui a organizzare la gita all’isola Jeju con i suoi
studenti.
n fuga dalla vecchiaia. O, se preferite, all’inseguimento dell’eterna giovinezza. La sintesi: non è mai troppo
tardi per vincere una medaglia, come ieri ha dimostrato Costantina D’Amato, torinese trapiantata a Palermo per via di matrimonio, che a 95 anni ha conquistato i
titoli nazionali del nuoto nei 50 dorso e nei 50 stile libero.
L’
CONTINUA A PAGINA 14
I
CONTINUA A PAGINA 24. IL SERVIZIO DI Laura Anello A PAG. 16
2 .Primo Piano
.SABATO 19 APRILE 2014
U
GOVERNO
#municipalizzate
Sfoltire
e semplificare
da ottomila a mille
#oraics
La giornata
su Twitter
LE MISURE ANTI-CRISI
Arriva il bonus da 80 euro
Gli incapienti restano fuori
Rinviato l’aiuto a partite Iva e chi guadagna meno di 8 mila euro l’anno
@Palazzo_Chigi
#ognipromessaèdebito
Basta attese,
pagamenti
più rapidi
alle imprese #oraics
@Palazzo_Chigi
PAOLO BARONI
ROMA
#normaolivetti
tetto di 240 mila euro
per stipendi
megadirigenti
della P.A. #oraics
«Avevo detto 80 euro e 80 euro sono». Matteo Renzi vara
il bonus-Irpef ma, rispetto alle attese e agli ultimi annunci, fa un piccolo passo indietro: lo sconto fiscale varrà
per tutti i redditi compresi
tra 8 e 25 mila euro ma non
per gli «incapienti», ovvero
chi guadagna meno di 8mila
euro l’anno e non può beneficiare di sconti fiscali perché
già ora non paga tasse. Per loro, come anche alle partite
Iva, ci sarà però un intervento ad hoc «nelle prossime settimane», ha assicurato il premier lanciando in dieci tweet
l’operazione «#oraics», ovvero le misure «per un’Italia
Coraggiosa e Semplice».
@Palazzo_Chigi
#byebyeautoblu
Massimo 5 vetture
a ministero, forze
di sicurezza tornano
in strada #oraics
@Palazzo_Chigi
#diesirap
Confermato il taglio
del 10 per cento
per le aziende
#oraics
Scatta l’#oraics
«Oggi inizia un percorso che
riorganizza la spesa e il rapporto tra i cittadini e la pa» ha
esordito Renzi in conferenza
stampa dopo il varo del decreto. «Noi stiamo restituendo
agli italiani qualcosa che è degli
italiani e lo stiamo facendo
stringendo la cinghia alla politica e alle amministrazioni».
Su un piatto infatti il governo ha messo 6,7 miliardi di
sconti alle famiglie e sull’altro
altrettanti tagli e risparmi e
nuove entrate tra Iva, quote
Bankitalia e recupero dell’evasione . L’anno prossimo
di miliardi ne serviranno dieci (ma i tagli alle spese dovrebbero toccare quota 14 miliardi) ed è previsto che il governo confermi la riduzione
del cuneo fiscale attraverso la
legge di stabilità. Magari rimodulando gli scaglioni Irpef
oppure tagliando i contributi.
Operazione bonus-Irpef
Da fine maggio, dunque, molti
italiani si ritroveranno in busta paga il bonus da 80 euro
promesso un mese fa. In particolare fino ad un reddito pa-
@Palazzo_Chigi
ri a 18.286 euro lordi/anno al lavoratore verrà riconosciuto un
credito pari al 3,5% (lo stesso
che era statp promesso ai 4 milioni e più di «incapienti»). Il
«bonus» poi diventa in cifra fissa, 640 euro/anno, se il reddito
è compreso tra 18.286 e 25mila
eur, fascia di reddito che corrisponde ad uno stipendio netto
di 1200-1500 euro al mese. Poi,
dai 25 mila euro in sù, lo sconto
scende progressivamente sino
ad azzerarsi quando si arriva a
quota 28mila. «C’erano due ipotesi in discussione: la prima, 10
milioni per 10 miliardi di stanziamento; la seconda allargare
anche agli incapienti ed arrivare sino a 15 milioni di persone.
Noi abbiamo scelto di mantenere l’impostazione di marzo perché è prevalso l’obbligo di confermare questo impegno senza
diluire lo sconto: avevamo detto 80 e 80 devono essere», ha
poi spiegato il premier. Che non
ha voluto dare scadenze precise al possibile intervento sulle
fasce di reddito più basse.
Prima sforbiciata all’ Irap
In parallelo con l’Irpef il governo,
come promesso, inizia a tagliare
un poco le tasse anche alle imprese avviando una graduale riduzione dell’Irap: quest’anno
l’aliquota standard scenderà dal
3,9 al 3,7 per poi passare dall’anno prossimo al 3,5 in maniera tale da consentire un risparmio
immediato di circa 700 milioni.
Questa misura verrà finanziata
non con i tagli ma con una redistribuzione del carico fiscale
portando al 26% il prelievo su
tutti i servizi e prodotti attualmente tassati al 20%.
Snocciolando il dettaglio
delle coperture Renzi ha voluto «smentire anche i gufi e i rosiconi, quelli che non credevano ce l’avremmo fatta, che non
avremmo trovato le coperture» Per lui questo doppio taglio, alle tasse e alle spese della pa, è «l’inizio di una rivoluzione strutturale e strutturata: stiamo cercando di cambiare verso sul serio».
Un aiuto alla crescita
Secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan con il pacchetto di provvedimenti varato
ieri «l’economia si rimetterà a
crescere in un sentiero che sarà
il più alto degli ultimi 20 anni».
Nel decreto, infatti, ci sono misure con una «funzione di stimolo e
che puntano sulla spesa a parità
di reddito e sull’abbattimento
Da 8 mila a mille
Municipalizzate
scatta la stretta
1 «Porteremo da ottomila
a mille le municipalizzate nel
giro di tre anni». Tra le misure
messe in cantiere da Renzi c’è
anche la sforbiciata che vale
100 milioni nel 2014 e 1 miliardo nel 2015. Il giro di vite
dovrebbe colpirà - ma ancora
il piano non è stato messo nero su bianco - gli affari dei Comuni: le imprese controllate
dagli enti locali, la metà delle
quali perde soldi. Ma producono anche tanti incarichi:
24mila consiglieri, altri
56mila revisori e consulenti.
dei costi alle imprese e a più liquidità alle imprese». Tutto ciò,
ha aggiunto, «si innesta su una
ripresa che c’è ma è fragile e che
ci aspettiamo che diventi più robusta perché il mercato interno
e gli investimenti saranno più
importanti che in passato». Questo «ci permetterà di ottenere di
più dalle riforme a partire da
quelle istituzionali che hanno un
impatto sulla credibilità del paese». Inoltre «le misure del mercato del lavoro saranno più efficaci perché l’economia crescerà.
Le misure vanno lette assieme ha concluso - non solo sul fronte
delle coperture».
Per Cisl e Uil quello di ieri è
un buon inizio, mentre Forza
Italia attacca a testa bassa il
premier: ha raccontato un
sacco di bugie.
@paoloxbaroni
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Primo Piano .3
.
Le coperture
per il 2014
2,1 miliardi
Retroscena
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
TOTALE
6,9
miliardi
Tagli degli acquisti
dei beni e servizi
C
apita talvolta di dover
scegliere il male minore.
Capita, per ambizione,
di spingersi oltre il possibile. Ieri Renzi aveva
di fronte a sé due opzioni. Le tabelle che i tecnici gli avevano preparato non lasciavano vie d’uscita.
Escluse le pensioni o interventi che
avrebbero lasciato per strada qualche migliaio di dipendenti pubblici,
l’unica voce che avrebbe potuto garantire coperture sicure all’allagamento del bonus ai più poveri era
un taglio netto alla sanità per un
miliardo di euro. Come è nello stile
dell’uomo, tutto è avvenuto molto
rapidamente. Nel pomeriggio, poco
prima di entrare in consiglio dei
ministri, Renzi su twitter si era sbilanciato: «Non ci sono tagli alla sanità», in ogni caso «riduciamo le
tasse a quindici milioni di italiani».
Era quel che lui stesso aveva chiesto nonostante le prime simulazioni non lo prevedessero.
Promettere ottanta euro a dieci
milioni di italiani era di per sé una sfida enorme: quasi sette miliardi di minori entrate. Dare un aiuto altrettanto sostanzioso ad altri cinque milioni
di persone significava avere a disposizione altri due miliardi. Le bozze
circolate fino a 24 ore prima del consiglio facevano i conti con le risorse
limitate: fra i 25 e i 40 euro a lavoratore. Troppo pochi per giustificare un
taglio alla spesa sanitaria. Renzi ha
preferito concentrarsi sulla fascia di
reddito mediana, la più numerosa,
quella che paga più tasse e alla quale
sin dall’inizio aveva promesso il bonus. Per sottolineare la scelta ha insistito per un ritocco all’insù dell’erogazione: da 620 a 640 euro, che diviso
per otto fa esattamente ottanta euro.
Il resto lo hanno fatto le resistenze
della ministra Lorenzin e delle Regioni. Renzi ha fatto di necessità virtù, ma non ha rinunciato a dare un
segnale a chi nei tagli - quelli agli
sprechi - vede il segno di un governo
capace di decidere. Nel corso di quest’anno le Regioni dovranno dare il
il caso
FABIO MARTINI
ROMA
M
aramaldeggia
Matteo
Renzi, è arrivato il giorno
da lui tanto atteso della
«promessa mantenuta» e davanti
a telecamere e giornalisti il presidente del Consiglio si produce in
uno scoppiettante trac-trac, fuochi di artificio pieni di varianti:
spiega un provvedimento e fa una
battuta, annuncia un taglio e spara una freddura, indica un obiettivo e rimprovera un commesso di
palazzo Chigi che si permette di
distribuire un comunicato senza il
via libera del Presidente del Consiglio. E’ un Renzi in grazia di Dio,
un fiume in piena, talmente soddisfatto che, prima di congedarsi, si
produce in una riflessione critica
sulla magistratura che nessun leader di sinistra si è mai concesso
prima di ora.
Riferendosi ai commenti critici
dell’Anm su un possibile taglio degli
stipendi anche ai magistrati, Renzi
ha voluto dire: «Mi consigliano di
non parlare in pubblico dei magistrati, ma non sono convinto dalla
posizione espressa dall’Anm», «rispetto il principio di separazione dei
poteri e perciò, se io non commento
le sentenze, mi aspetto che i giudici
non commentino il processo di formazioni delle leggi che li riguardano. Commentino semmai le riforme
vere e non le indiscrezioni». Ma non
è finita. Insiste Renzi: «Non credo
1,8 miliardi
Rivalutazione
delle quote
di Bankitalia
1 miliardo
Taglio del credito
di imposta
alle imprese
900 milioni
Sobrietà
600 milioni
ANSA
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi con il sottosegretario Graziano Delrio
Redditi bassi sacrificati
per salvare la sanità
Il mini-bonus ai poveri salta per mancanza di coperture
Ma il governo chiede di più alle banche e 700 milioni alle Regioni
loro contributo ai risparmi per 700 milioni di euro, decidendo in autonomia
dove risparmiare. Il messaggio è chiaro: cari presidenti, o tagliate le poltrone, o vi assumete la responsabilità di
ridurre i posti letto ai malati. Per compensare il mancato taglio ha anche
battagliato con le banche, alle quali ha
raddoppiato la tassa sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia.
«Ancora ieri mattina i numeri su sanità, Difesa e Pubblica amministrazione erano molto diversi», spiega una
fonte di governo che preferisce non essere citata. Sugli F35 Renzi per ora ot-
tiene un taglio al programma di 150 milioni di euro, 400 per l’intero comparto. Sul taglio degli stipendi ai dipendenti pubblici strappa la conferma del
tetto massimo per le retribuzioni a
240mila euro ma deve rinunciare alle
quattro fasce di redditi previsti dalle
prime bozze. Su questo nel governo
pochi credevano che il premier avrebbe potuto andare fino in fondo. Ci sono
due sentenze della Corte Costituzionale contro ogni contributo di solidarietà
applicato ai soli dipendenti pubblici - e
non a tutti, come prevede il principio
di equità fiscale - oltre a quintali di giu-
risprudenza che avrebbero tutelato i
diritti acquisiti di dipendenti firmatari
di accordi collettivi di lavoro.
Spiega il sottosegretario Pierpaolo
Baretta: «Una cosa è ridurre la parte
variabile di uno stipendio, come è il caso dei dirigenti di Palazzo Chigi, in
quel caso è il datore di lavoro che interviene sulla base di un accordo contrattuale. In questo caso il taglio si può
fare subito. Altra cosa è ridurre gli stipendi per legge. Di questo si può parlare in sede di riforma della pubblica
amministrazione o di contrattazione».
Anche in questo caso Renzi ha però
Maggiore Iva
dovuta al
pagamento
dei debiti vantati
dalle imprese
nei confronti
della P.a.
300 milioni
Lotta
all'evasione
100 milioni
Sforbiciata sulle
municipalizzate
100 milioni
Innovazione
fissato le sue bandierine: il decreto dice che entro il 30 giugno gli organi costituzionali (Camera, Senato, Presidenza della Repubblica e Corte Costituzionale) dovranno contribuire alla
riduzione della spesa per 55 milioni di
euro. Nei gruppi di maggioranza alla
Camera ci sono già state riunioni per
discutere una proposta da presentare
a Laura Boldrini. Stessa cosa, «nella
loro autonomia», dovranno fare i magistrati. La politica è l’arte del possibile, la strada per ottenere di più passa
anche da questi messaggi.
Twitter @alexbarbera
“Ho detto che avrei tagliato l’Irpef
e mi accusavano di fare televendite”
Il premier contro i rosiconi: la “promessa mantenuta” salva la sua credibilità
EIDON
Sotto pressione
Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: Renzi ha fatto fare
gli straordinari alla struttura del Tesoro per confermare il bonus
che il taglio ad un alto magistrato di
70 mila euro, da 311 a 240 mila, sia un
attentato alla libertà e all’indipendenza della magistratura». Chiosa finale: «Non ho paura di dirlo con molta tranquillità, così ho detto anche
questa e domani vi divertite»
Certo, soltanto una puntura di
spillo. Ma indicativa. Anzitutto dell’umore dell’uomo. Ma anche della
distanza che Renzi cerca di mantenere con tutti i “poteri forti” che ne-
gli ultimi decenni hanno condizionato il primato della politica. Ma Renzi
si permette l’esternazione gratuita
sull’Anm (nessuno gli aveva fatto domande al riguardo) soprattutto perché il 18 aprile 2014 potrebbe diventare un giorno importante nella sua
personale storia politica: è la giornata nella quale il presidente del
Consiglio è stato in grado di mantenere la promessa sullo sgravio dell’Irpef. Ecco il punto: Renzi, un leader che non risparmia sulle promesse, che scommette tutto sugli annunci, non può permettersi di essere smentito dai fatti. Pena, la dissipazione del suo carisma.
Ecco perchè in questi ultimi giorni, dietro le quinte, Renzi ha respinto ogni subordinata che lo allontanava dall’impegno originario, quei 60
euro aleggiati invece degli 80. Ecco
perché ad un certo punto, ha voluto
ricostruire l’iter della sua promessa: «Presentando il governo in Parlamento avevo annunciato una riduzione a due cifre dell’Irpef e arrivarono commenti ironici, quando ho
presentato le slide, hanno detto che
era una televendita...». E così, a
compito realizzato, Renzi ha ripetuto una volta ancora quella battuta su
«gufi e rosiconi» smentiti dai fatti,
che ha il pregio di essere diretta e al
tempo stesso conferma una certa intolleranza per il dissenso.
Certo, per trovare le coperture,
Renzi ha “strizzato” i suoi collaboratori e anche al ministero dell’Economia hanno lavorato sodo, ma grazie al
superlavoro il presidente del consiglio ha potuto presentare il nuovo logo (l’Italia coraggiosa e semplice) e alcuni provvedimenti destinati a lasciare il segno, a cominciare dalla obbligo
di rendicontare tutte le spese degli
enti locali online.
Stavolta Renzi si è fatto aiutare
dai tweet-slogan che comparivano su
uno schermo, trovando il tempo di
bacchettare il funzionario che ha anticipato un clic: «Se me lo mette ora,
è un disastro». E ad un commesso:
«Non distribuite niente!». Battute a
volontà: «Diesirap? Uno dei momenti
più bassi di questi mesi!», «se trovate
la parola sanità, vi pago da bere»,
«andiamo avanti come treni», «strutturalità è il nuovo refrain», «la cosa
della Madia (la riforma della P.a.) entro fine aprile la portiamo. E anche lo
“Sforbicia Italia” con la semplificazione degli enti». Ma anche una sfida:
«Chi deve ridursi lo stipendio, farà ricorso? Vedremo...». E naturalmente
tante frasi ad effetto: «Stiamo restituendo denari agli italiani, perché
non sono nostri, sono degli italiani».
4 .Primo Piano
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
U
GOVERNO
LE MISURE ANTI-CRISI
Lorenzin: “Sulla sanità
solo risparmi ragionati”
FRANCESCA SCHIANCHI
ROMA
Il ministro: è passata la mia linea, niente tagli lineari
Le frasi
chiave
entre il Consiglio dei
ministri è ancora in
corso, il ministro della
Salute Beatrice Lorenzin affida a Twitter la sua soddisfazione: «Ufficiale,
niente tagli alla sanità! Non una vittoria personale, ma dei cittadini e del
Ssn. Ora avanti tutta con patto salute
e riforme». Al termine, mentre corre
a prendere un treno, sfoglia con un
sospiro di sollievo gli appunti che illustrano il decreto: «La parola sanità
non è contemplata».
M
Quindi ha vinto, ministro Lorenzin:
fino a ieri mattina si parlava di tagli
per 2,4 miliardi in due anni...
ANSA
«Da sempre ho detto che il Servizio
sanitario nazionale non può sopportare un taglio lineare. Poi, però, alla
ricerca di coperture, i dirigenti del
Ministero dell’Economia hanno tirato fuori le classiche tabelle sulla spesa ospedaliera, territoriale e gli accreditamenti, settori sempre colpiti.
Ma questa non è politica sanitaria, è
solo un modo di fare cassa: gli sprechi si annidano in beni e servizi».
in modo chirurgico, e non lineare. E’
ovvio che, nei prossimi due mesi, dalle
regioni deve arrivare una grandissima assunzione di responsabilità: non
è più tempo di difendere piccoli interessi, ma di fare grandi scelte».
Dove, infatti, sono previsti tagli: anche 700 milioni nelle Regioni. Non va
a finire che taglieranno comunque
sulla sanità?
Come ha sventato il rischio delle «tabelle» di cui parlava? Si dice che nella
riunione preparatoria di giovedì lei
fosse furibonda…
«La scelta si farà regione per regione
Salute
Il premier ha condiviso
il principio che i conti
li fanno i ragionieri
ma la politica sanitaria
la fa il ministro
titolare del dicastero
«Il presidente Renzi ha capito benis-
simo il mio ragionamento, condividendo l’idea che i ragionieri fanno i
conti e i ministri la politica sanitaria:
così ha smontato l’idea della Ragioneria che colpiva i soliti tre capitoli di
spesa sanitaria. E’ stato un lavoro di
squadra che ha portato a un grandissimo risultato».
In Consiglio dei ministri qualcun altro
si è espresso sul tema?
«E’ intervenuta a mia tutela il mini-
Stipendi e diritto di critica
Scontro tra premier e magistrati
Renzi: il taglio non
lede l’indipendenza
L’Anm: le leggi si
possono commentare
IL NUOVO DIRETTORE DEGLI 007 DELLL’AISE
Manenti alla guida
dei servizi segreti militari
Per la prima volta un
“interno” arriva al vertice
dei servizi segreti militari
Aise. Il premier Matteo
Renzi ha scelto Alberto Manenti, siciliano di 62 anni,
dei quali gli ultimi 30 da
“barba finta”, sempre al Sismi, diventato Aise nel 2007.
Entrato al Sismi da capitano
dell’Esercito, ha fatto tutti i
gradini della carriera fino a
giungere al vertice prima
come vicedirettore operativo dell’Aise e ora come direttore dopo trent’anni di servizio. Con la nomina si chiudo-
1
ROMA
Matteo Renzi va giù dritto
per la sua strada. Come al solito, del resto, senza troppi
giri di parole. Certo, in questo caso non utilizza la ormai
classica e celebre battuta del
«ce ne faremo una ragione»
ma anche ai magistrati non
le manda a dire. Anzi diretto
e chiaro più che mai, anche
sulla questione degli stipendi
che riguardano i dipendenti
pubblici. Tutti, senza distinzione di categorie.
Non vengono meno, naturalmente, le parole «rispetto» e «principio di separazione» dei ruoli ma nella sostanza chiarisce il capo del governo nella conferenza di stampa di ieri a Palazzo Chigi, «mi
aspetto che i giudici non
commentino il processo di
formazione delle leggi che li
riguardano o che loro immagino che li riguardi...». Anche
perché, «Io - dice Renzi - ho
grande rispetto e stima della
magistratura italiana, ma
non è un attentato all’indipendenza della magistratura
dire che si può passare da
311mila euro di stipendio
l’anno a 240mila euro. Si
tratta di un compenso equo.
I tecnici dell’Economia
hanno tirato fuori le solite
tabelle sulla spesa
ospedaliera e gli accrediti
Viceversa, i versi sprechi
sono nei beni e nei servizi
Le Regioni avranno meno
risorse per 700 milioni
dovranno dimostrare
di saper fare grandi scelte
Non si possono più
difendere piccoli interessi
Il ministro Lorenzin
Non ho paura a dirlo con molta
tranquillità e non è un attentato all’indipendenza della magistratura». Punto e a capo.
Almeno nei ragionamenti
del premier Renzi, ma non per
l’Associazione nazionale dei
magistrati che replica poco
dopo con il loro presidente, alla spending review messa in
opera dal presidente del Consiglio. «Sul decreto che prevede anche un taglio per le retribuzioni più alte dei magistrati
- sostiene il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli - non c’è
stato alcun tipo di interlocuzione mentre giungevano continui boatos da parte della
no mesi di incertezza ai vertici dell’Agenzia. Il mandato
di 4 anni del precedente direttore, Adriano Santini,
era scaduto a fine febbraio.
Giorni complicati, con le dimissioni del premier Letta e
l’ascesa a Palazzo Chigi di
Renzi. La questione Aise è
stata così congelata e a guidare il servizio è stato chiamato con un incarico a tempo di un paio di mesi Paolo
Scarpis, vicario di Santini.
Manenti ha fama di eccellente negoziatore e gode di
credito all’estero.
stampa». Che aggiunge,
l’Anm, «fa quello che è suo dovere fare, difendere la categoria non solo sotto il profilo economico, ma anche rispetto alle
sue prerogative e alla sua indipendenza. La polemica non ci
interessa, ripeto, e non ci appartiene - spiega Sabelli - ma è
bene ricordare che l’attività
giurisdizionale e quella di formazione delle leggi sono due
funzioni pubbliche diverse,
con caratteristiche proprie
ma anche comuni: entrambe
meritano il rispetto più assoluto, ma possono essere commentate ed, eventualmente,
[P.F.]
criticate».
marinayachting.it
Intervista
stro dell’Istruzione Giannini, per dire
che condivide la scelta di non fare tagli al Ssn».
E il ministro dell’Economia Padoan, invece, come ha reagito?
(Sorriso). «Il ministro dell’Economia
ha giustamente la responsabilità del
bollino verde, e questo è un lavoro
duro e spesso poco compreso. Ma ha
capito».
Sventato il rischio di tagli al suo com-
parto, il decreto la soddisfa?
«Mi sembra molto buono, tra l’altro
non prevede tagli alla Pubblica sicurezza, altro settore a rischio. Aiuta il
ceto medio con gli 80 euro al mese in
busta paga per dieci milioni di persone, prevede il taglio dell’Irap del 10%
alle aziende private. Ora dovremo occuparci dei lavoratori autonomi».
Ce la fa a chiudere il Patto per la salute
con le regioni, cioè l’accordo su spesa
e programmazione del Ssn, scaduto
nel 2012?
«E’ l’ultima chance, non ci sono più
scuse per non farlo: se le regioni ci
stanno, in due o tre giorni lo chiudiamo. Io conto di farcela per i primi di
maggio. Trasparenza, efficienza e prevenzione devono essere le parole d’ordine».
Per evitare errori come lo scambio di
embrioni a Roma…
«Quella vicenda ci deve aiutare a riflettere su quanto delicati siano questi temi, ci vogliono sistemi sicuri per le famiglie che rispettino i protocolli. La fecondazione eterologa potrà essere effettiva in Italia solo quando verranno
fissate norme in modo certo. Ora
aspettiamo le motivazioni della sentenza (della Corte Costituzionale, che
boccia la legge 40, ndr.)».
Secondo lei bisogna intervenire sulla
legge 40?
«Credo che su alcuni punti, particolarmente delicati, occorra un passaggio
parlamentare».
Nel frattempo lei s’è anche candidata
alle Europee per il suo partito, il Ncd.
«Mi è stato chiesto dal partito, ho accettato, ma prima di tutto faccio il ministro. È una candidatura di servizio
che ha un senso per portare la salute al
centro del dibattito politico. Non se ne
parla mai, se non per i tagli che si vogliono fare o per casi di malasanità: è
ora di riportarla nell’agenda della politica nazionale».
R
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Evasione fiscale
Spunta un tesoretto
di 300 milioni
recuperato in tre mesi
Se ne parla da anni.
Forse troppi. Ma sul
nodo del recupero
dell’evasione fiscale, il governo gioca una grande
scommessa. Ci riuscirà?
Chissà. Di certo il gruzzolo, o
tesoretto che si voglia, sarebbe stato accantonato in
silenzio: 300 milioni recuperati dalla lotta all’evasione fiscale. «Prima mi sono mosso
ora comincio a parlarne – ha
detto il presidente del Consi-
1
glio Matteo Renzi – noi stiamo
facendo un’operazione di documentazione economico-finanziaria molto rigorosa grazie soprattutto al ministro
dell’Economia Pier Carlo Padoan. Evitando di fare il solito
giochino di annunciare che i
fondi che servono per i cittadini li copriamo con l’aumento
della lotta all’evasione. Sarebbe semplice. Basta mettere
una cifra e sei a posto».
I 300 milioni sono stati rac-
Spese online
o scattano
le sanzioni
3
In tempi di ristrettezze, la cinghia si
tira anche per la Tv
pubblica. «C’è una voce importante sulla Rai chiamata
a concorrere al risanamento
con 150 milioni».
Una svolta nell’aria da
giorni e che ora Matteo Renzi mette nero su bianco.
Spiegando che spetterà, comunque, ai vertici di Viale
Mazzini, la scelta su come
procedere.
«Vendere
2
RaiWay, se crede, e riorganizzare le sedi regionali, se riterrà il caso», suggerisce il premier. Una misura che rimanda
le lancette dell’orologio indietro nel tempo. Al 2001, per
l’esattezza, quando, a proposito di RaiWay, la società nata
nel 1999 per gestire gli impianti di trasmissione e la diffusione dei segnali, piombò sul tavolo della dirigenza della Tv
pubblica l’offerta dei texani di
Crown Castle, che si offrirono
Imprese
Difesa
L’Irap giù del 10% dal 2015
Quest’anno l’aliquota
scenderà dal 3,9 al 3,7%
Meno aerei e stop agli F-35
Ci saranno meno costi
per 400 milioni di euro
L’annuncio lo dà direttamente il presidente
del Consiglio, Matteo
Renzi, dalla sala stampa di Palazzo Chigi: «Riduciamo l’Irap
del 10% attraverso misure
strutturali». Provvedimento
che ora il governo traduce dalle
promesse ai fatti.
Il taglio del 10% della tassa
più odiata dalle imprese scatterà a partire dal 2015. Per
quest’anno, invece, ci si dovrà
accontentare di percorrere solo metà strada. L’aliquota principale dell’Irap passerà dal 3,9
al 3,5%, ma solo dall’anno prossimo. Per il 2014, invece, la base di calcolo si attesterà su
un’aliquota intermedia del
Meno aerei, più soldi in
tasca per gli italiani.
Arriveranno dal settore difesa i 400 milioni di euro
necessari per finanziare il taglio di Irpef e Irap. Di cui 150
milioni saranno frutto di una
«revisione del programma sugli
F-35». È stato lo stesso premier
Matteo Renzi a dare la notizia
via Twitter al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto sulle misure per
la spending review e il taglio di
Irpef e Irap. Le repliche sul
fronte militare non si sono fatte
attendere. «Una scelta sbagliata – sintetizza Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore dell’aeronautica e della dife-
4
Debiti arretrati
sbloccati 8 miliardi
Bankitalia plaude
7
Dalla Rai 150 milioni:
RaiWay si può vendere
sedi regionali in bilico
Dal Fisco agli enti locali fino alla tv, i provvedimenti
decisi dall’esecutivo per tirare la cinghia
Pubblica amministrazione
Per presentare la
misura, l’account ufficiale di Palazzo Chigi ha twittato: «#ognipromessaèdebito basta attese,
pagamenti più rapidi alle imprese». Un gioco di parole: la
promessa, rispettata, riguardo lo sblocco di altri 8 miliardi, i debiti - ovviamente - sono
quelli che le imprese vantano
nei confronti della Pubblica
Amministrazione. Oltre che
per fornire nuovo impulso al-
La tv di Stato
Ricetta in otto punti
per arginare il rosso
dei conti dello Stato
Trasparenza
In realtà, come ammette lo stesso Renzi,
una «previsione di legge già esisteva, ma non c’erano
sanzioni». Adesso tutte le spese degli enti locali e di quelli
centrali, dovranno finire sul
web entro 60 giorni. Pena, annuncia, la riduzione dei trasferimenti: «Se un Comune non
mi dà tutti i dati, compreso
quanto spende per acquistare
il telefonino ad un assessore,
sarà sanzionato». Il principio
su cui si basa il ragionamento è
quello dei «Big data», lo stesso
sfruttato da Barack Obama.
Ovvero la creazione di un grande archivio scomponibile da
cui trarre informazioni nuove.
«Voi immaginate - rifletteva ieri Renzi - che tutte le Regioni
mettano on line le spese per la
Sanità e che un gruppo di ragazzini, con quei numeri, crei
delle applicazioni che mostrino
il prezzo medio di una siringa».
A quel punto dovrebbe scattare come minimo una corsa virtuosa al ribasso. Quello dei Big
Data, per Renzi, è un vecchio
pallino. Già alla Leopolda aveva teorizzato un cambio di
marcia: «Le aziende stanno investendo nei Big Data, nel
guardare la complessità delle
cifre e tradurle in chiavi di lettura. Dobbiamo dare queste
chiavi ai giovani». Adesso ci
prova il governo.
[G. BOT.]
colti nei primi tre mesi dell’anno e «sono già certificati», ha
detto il premier al termine del
Consiglio dei ministri che ha
dato il via libera al taglio di Irpef e Irap. E in un’intervista alla
Stampa annuncia che per contrastare l’evasione fiscale «lo
spazio di recupero vero, che è
enorme, non si ottiene con i blitz a sorpresa Cortina o sul Pontevecchio. Ma con l’incrocio
delle banche dati. In giugno la
fatturazione elettronica ci darà
una grande mano su questo».
Poi non resiste alla tentazione e scrive su Twitter:
«Per 15 milioni di persone le
tasse diminuiscono, gli oneri
contributivi scendono, la
promessa diventa realtà. A
dopo!». Il Consiglio dei ministri ieri ha dato il via libera
anche alle misure per la
spending review da cui dovrebbero arrivare ulteriori
risorse finanziarie. [ROS.TAL.]
la crescita, il provvedimento è
fondamentale anche per quanto riguarda le coperture: 600
milioni di euro arriveranno
proprio dalla maggiore Iva attesa dal pagamento dei debiti.
Ieri, il bollettino della Banca
d’Italia, ha confermato che, su
questo tema, il governo sembra
aver intrapreso la strada giusta.
«Secondo le nostre indagini,
l’accelerazione dei pagamenti
dei debiti commerciali della P.a.
ha fornito un sostegno all’accu-
3,7%. Riviste al ribasso anche
le altre aliquote fissate dalla
disciplina dell’Irap. Da quelle a
carico delle banche a quelle
modulate per l’agricoltura.
L’aliquota del 4,2 scenderà al
3,8%, quella del 5,9 al 5,3%
mentre quella dell’1,9 sarà ridotta all’1,7%. Parallelamente
saliranno al 26% le ritenute e le
imposte sostitutive sugli interessi, premi e ogni altro provento assimilabile alle rendite
finanziarie. Una misura, come
spiega la bozza del decreto legge sulla spending review, che è
stata introdotta per coprire il
taglio dell’Irpef e, appunto,
dell’Irap, in arrivo al prossimo
Consiglio dei ministri. [A.PIT.]
mulazione di capitale produttivo delle imprese e alla ripresa
dell’attività», scrivono gli analisti di Via Nazionale.
Sull’esecutivo, però, incombe la procedura dell’Unione
Europea. «Ho avviato le pratiche per aprire la procedura di
infrazione - spiegava meno di
una settimana fa il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani - Ora bisogna prepararla tecnicamente e
poi sottoporla al collegio. Poi
partirà la lettera».
In realtà, a quanto si apprende, slitterà a dopo le elezioni europee. Quello del pagamento dei debiti è un impegno
che l’esecutivo ha già messo
nero su bianco nel Def. «Un intervento che giudichiamo positivo - ha detto il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci - Ma è importante che si proceda anche prima
[G. BOT.]
di ottobre».
5
sa – si poteva andare avanti con
il progetto originario, magari
ridefinendo il calendario degli
impegni per alleggerire il peso
finanziario su un periodo più
lungo. I velivoli sono stati utilizzati in maniera intensiva nelle
missioni all’estero. C’è un problema di manutenzione, non
possiamo permetterci che ci siano falle nella sicurezza». Sulla
stessa linea il generale Leonardo Tricarico, ex capo di stato
maggiore: «È illogico e controproducente affossare il programma F35. Ci sono tante economie da realizzare all’interno
della difesa, non si capisce perché si debba iniziare proprio
dagli aerei».
[ROS. TAL.]
Auto blu
Solo cinque a Ministero
I sottosegretari
ne faranno a meno
Il tema «auto blu»
piace al premier
Renzi. «Le abbiamo
vendute a prezzi superiori
della media dell’usato di
Quattroruote» ha detto in
conferenza stampa vantando
i risultati dell’asta su e-bay
che ha chiuso la prima tranche con 370 mila euro di incasso per il governo. «E ancora mancano le Maserati» ha
aggiunto con sfida. Preambolo per annunciare un altro
8
drastico taglio allo status symbol dell’uomo di Palazzo. Solo
5 «auto blu» a Ministero. Una
per il Ministro e poi saranno in
tanti, viceministri, sottosegretari, direttori generali, alti dirigenti ad arrangiarsi con le altre quattro auto. La notizia di
perdere l’uso dell’auto di servizio non preoccupa il sottosegretario al Ministero dell’Economia Pier Paolo Baretta. «Ce
ne faremo una ragione, come
ha detto il presidente - ha ag-
Primo Piano .5
.
di rilevarne il 49%. Valore, all’epoca, dell’operazione, che
coinvolgeva anche Poste Italiane, 409 milioni di euro pari a
circa 800 miliardi di vecchie lire, mentre la valutazione dell’
azienda, al lordo delle passività finanziarie nette, si aggirava intorno a 905 milioni di euro (in lire, qualcosa come 1.750
miliardi). Ma finì tutto in nulla
di fatto: decisiva (a livello politico) la contrarietà del centrodestra. Scenario che oggi, nel
ciclo dei corsi e ricorsi storici,
si ripropone. Sebbene sia davvero difficile ipotizzare di concludere l’operazione a cifre
tanto elevate come sarebbe
potuto, invece, accadere 13 anni fa. Di sicuro, non piace all’Usigrai la sforbiciata da 150
milioni, bocciata come «taglio
lineare» di «dubbia legittimità» che rischia di avere «un
impatto pesante per l’azienda
e l’occupazione».
[A.PIT.]
Cade l’obbligo
Stop ai bandi
pubblicati
sui quotidiani
Il fondo dell’editoria,
garantisce il premier,
per ora non si tocca.
Ma un sacrificio è chiesto anche ai giornali. «Non ci sarà
più l’obbligo antistorico di
pubblicare gli annunci sui quotidiani – spiega Renzi –. Vale
100 milioni di euro e capisco
che gli editori non saranno entusiasti». Le informazioni, nelle intenzioni del governo, finiranno online. Dove, e su quali
siti, ancora non è chiaro. Probabile che il dossier finirà sul
tavolo di Luca Lotti, sottosegretario con delega alle Comunicazioni. Lo stesso Lotti che,
nei giorni scorsi, ha risposto
all’appello della Fieg impegnandosi allo sblocco dei 50
milioni di euro che, con il cambio di governo, sono rimasti al
palo. «La prossima settimana
– così Lotti – abbiamo in programma incontri per definire
le linee guida dei decreti con la
Fnsi e la Fieg».
Ieri Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, ha espresso
parole di apprezzamento per
«la conferma dei fondi per un
settore in crisi» ma ha chiesto
una «riflessione» sui bandi,
fondamentali per garantire la
trasparenza. «I mezzi della
moderna comunicazione in rete – ha detto – da soli non bastano ad assicurarla». [G. BOT.]
6
giunto Baretta - è un segnale di
sobrietà che bisogna dare. Per
quanto mi riguarda non è un
problema: vorrà dire che userò la mia macchina».
Teresa Bellanova, sottosegretario al Ministero del Lavoro molto vicino a Pierluigi
Bersani, esce da una riunione
e scherza: «Mi sono andata a
comprare un paio di scarpe.
Il mio motto è sempre stato
scarpe comode e si va avanti.
Il taglio è un segnale che bisogna dare. Certo se ci sono
delle necessità di servizio o
delle emergenze basta applicare il buon senso».
La riduzione a 5 auto blu
per Ministero è un taglio significativo ma minore di quello drastico immaginato dal
Commissario Carlo Cottarelli, nominato a novembre
quando citava l’Inghilterra ad
esempio dove c’è una sola auto blu per il ministro.
[R.E.]
SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 6
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Primo Piano .7
.
U
I Google Glass
GOVERNO
Sono gli occhiali iper-tecnologici di Google.
Permettono a chi li indossa di scattare foto,
ricevere sms, inviare mail, effettuare
videochiamate e leggere mappe interattive.
L’INTERVISTA
L’iniziativa
ROKIVO
digital experience design
1 L’intervista con i Google
Glass a Matteo Renzi è stata realizzata in collaborazione con Rokivo e Vidiemme Consulting, che
stanno sviluppando i Glass per
varie applicazioni. «La nostra sfida è utilizzarli in diversi ambiti»,
spiega Valerio Saffirio, fondatore
e managing director di Rokivo.
«Gli impieghi sono molteplici, dal
supporto ai chirurghi nelle sale
operatorie degli ospedali, alle visite complete per sordi nei musei
(tra cui l’Egizio di Torino), fino all’ambito sportivo».
A Palazzo
Chigi
Il direttore de
La Stampa, Mario
Calabresi, durante
l’intervista con
il premier Renzi
ANDREA MALAGUTI
ROMA
bbiamo parlato a Matteo Renzi con i Google
Glass. Gli occhiali computer. La prima intervista di questo tipo a un
presidente del Consiglio. Li ha indossati Mario Calabresi, il direttore de
«La Stampa», entrando a Palazzo
Chigi. Ha filmato ogni cosa. Gli occhi
trasformati in telecamere. Pronti
non solo a registrare l’esterno, a restituirne il dettaglio, a catturare le
reazioni con una precisione da entomologi, ma anche a ricevere in tempo reale - e dunque a girarle a Renzi le domande dei nostri lettori.
Un’esperienza pluridimensionale di
quaranta minuti. Le guardie di Palazzo. L’auto blu. Lo scalone su cui i
Chigi passavano a cavallo. I marmi,
la scrivania, i dipinti, i faldoni, il balcone del premier - «lì non vi seguo, ce
n’è già stato un altro che usava i balconi, io no» - soprattutto il dialogo
sui provvedimenti economici di cui
trovate conto nelle pagine precedenti e sul sito web (dove è compresa
l’intera registrazione dell’incontro).
E poi il botta e risposta dedicato ad
altri tre temi centrali. La presenza
femminile nelle cariche pubbliche, il
rapporto col Presidente della Repubblica e l’obiettivo elettorale per
le europee. Questa la sintesi.
A
MATTEO RENZI
“La presenza di Napolitano
ci impone di fare le riforme”
Per la prima volta in Italia intervista con i Google Glass de La Stampa al premier
“Io ho sempre dato spazio alle donne, voglio che l’Europa si accorga della novità”
Dobbiamo smetterla di dare
l’impressione di essere
un Paese piagnucoloso,
lamentoso e raggrinzito.
È esattamente il contrario:
noi abbiamo un futuro e
siamo capaci di immaginarlo
Matteo Renzi
presidente del Consiglio
e segretario del Partito Democratico
che insistevano ritenendo debole l’intervento sulle donne. Peccato che tra
di loro 18 fossero uomini. Gliel’ho fatto notare. Una grande soddisfazione.
Legata soprattutto all’idea che dobbiamo smetterla di dare l’impressione di essere un Paese piagnucoloso,
lamentoso e raggrinzito. È esattamente il contrario. Siamo un Paese
che ha un futuro ed è capace di immaginarlo. Oh, ma questi google glass li
posso mettere anch’io?». Ovvio. Li
prende. Li accende. Legge lo schermo. «Take a a picture». Vola altrove.
Presidente, le donne sembrano essere diventate un’ossessione per
lei.
«Sono uno dei simboli del cambiamento. È il tema della società aperta. Mi domando ad esempio perché
in magistratura siano le donne a
vincere i concorsi, ma ai vertici ci
siano solo uomini».
Le statistiche dicono che in Italia
solo la metà delle donne è occupata.
«È un dato inaccettabile. Una media
mediorientale, con tutto il rispetto
per il Medioriente. È folle. Li vede
quei faldoni?». I google glass inquadrano un tavolo con una pila di contenitori. Lo zoom stringe. «Non li
guardi con quegli occhiali. Che poi
registra tutto». Una montagna di
mail. «Le stampo e le leggo. Mi è rimasta impressa una frase che dice:
caro Matteo, la parità non parte dalle presidenze delle grandi aziende.
Ma dagli asili d’infanzia. Condivido.
Però volevo dare un segno. In linea
con scelte che ho sempre fatto».
Cioè?
«Metà del mio consiglio provinciale
era costituito da donne. E così è stato per il consiglio comunale, per il
Pd e per il governo. In genere chi mi
critica non ha mai lavorato con le
donne in vita sua. E poi voglio che
anche l’Europa si accorga della novità. Sa che cosa mi è successo in un
grande giornale all’estero?».
No.
«C’era un tavolo con venti persone
Un anno dopo la rielezione
Il Presidente della Repubblica
“Fiducioso sul cambiamento”
ANTONELLA RAMPINO
ROMA
L’Italia ce la può fare, ha finalmente
imboccato la giusta via. Il Presidente
della Repubblica, giusto un anno dopo una rielezione personalmente sofferta e avvenuta in uno scenario in
cui si era rischiato il collasso istituzionale, è «fiducioso che stiano per
realizzarsi condizioni di maggior sicurezza, nel cambiamento, per il nostro sistema politico-istituzionale».
Non vuol rievocare «fatti, atteggiamenti, intrighi» che in quest’anno
«hanno gettato ombre e discredito
sulla mia persona e sull’istituzione
che rappresento», cose che gli han
solo provocato amarezza. Piuttosto,
sottolinea che oggi la condizione del
Paese è tale da permettergli di «prevedere un distacco comprensibile e
costruttivo dalle responsabilità che
un anno fa mi risolsi ad assumere entro chiari limiti di necessità istituzionale e di sostenibilità personale». Ed
è un riferimento esplicito alla possibile fine anticipata del mandato, se tutto andrà per il verso giusto (e comun-
que in tutta probabilità non prima
della fine del semestre europeo a guida italiana che si apre questo luglio).
Certo «ho pagato un prezzo personale», scrive Napolitano in quella che è
una risposta alla lettera del direttore
del Corriere della Sera, Ferruccio De
Bortoli, che in quei giorni concitati gli
aveva dedicato un fondo esortandolo
a restare «almeno un po’». Ma ne è
valsa la pena, oggi l’Italia ha un governo «che opera nella pienezza della
sua responsabilità politica». Insomma, «il bilancio è positivo», nonostante «una persistente, estrema resistenza, che viene dagli ambienti più
disparati, all’obbligo nazionale e morale di garantire la continuità dei percorsi istituzionali».
Per un attimo si sente librare come se
fosse colto da un’allucinazione. «Mi ci
devo abituare».
Il prossimo passo è un Presidente
della Repubblica donna?
«Ah no. Se la domanda è politica gli
occhiali li tolgo». Mentre si gira, la telecamerina inquadra le cravatte blu
piegate sotto la specchiera.
«Il presidente della Repubblica si
chiama Giorgio Napolitano. E prima
di parlare di futuro proviamo a fare
quelle riforme alle quali lui stesso ci
ha richiamato. Lasciamo stare la fantapolitica del domani. Il Presidente
c’è. E la sua presenza impone, direi
esige, un percorso di riforme che non
è mai stato tanto alla portata».
Prima ci sono le elezioni europee. Cosa considererebbe un successo?
«Prendere un uno per cento in più di
quello che abbiamo ottenuto alle politiche. Non abbiamo neanche voluto
mettere il mio nome nel simbolo».
I sondaggi vi danno abbondantemente oltre il 30.
«I sondaggi, a noi del Pd, in genere portano sfiga. Meno li guardiamo è meglio
è. L’altro giorno, in consiglio dei ministri, ho citato un guru americano - un
repubblicano, per altro - che spiegava: i
veri leader i sondaggi non li guardano, li
cambiano. Franceschini, da vero democristiano, ha chiosato: sì, con la penna.
Io invece dico che si cambiano con il coraggio e con la passione». Si alza. «Dai
basta. Devo vedere Padoan. E Delrio».
Piccolo capannello. Ultime chiacchiere
in libertà. Presidente, ha fatto una manovra tutta di sinistra eppure la descrivono come un leader di centrodestra.
Allarga le braccia. «Ognuno è libero di
dire ciò che crede. Ma se, dopo quello
che abbiamo fatto, per qualcuno l’idea è
ancora questa, che cosa ci posso fare?».
Si avvia verso il corridoio che affianca
lo studio di Delrio. Si ferma. Si gira come se si fosse dimenticato qualcosa di
decisivo. «Ve l’ho detto che il 19 maggio,
a Firenze, facciamo la partita del cuore
per Emergency?». In effetti no. «Beh, vi
dico la formazione. Baggio 11, Antognoni 10, Batistuta 9. Indovinate un po’ chi
fa l’8? Loro mi passano la palla e io, tic,
la butto dentro».
8 .Primo Piano
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
U
RIFORME
DOPO GLI SCONTRI IN PIAZZA
Ha
detto
Foto di manifestanti violenti
Gli agenti riconoscibili?
«Ecco i bravi ragazzi
che lottano contro la
precarietà e l’austerity.
Si vuole che i poliziotti
dicano “prego”?»
«Se questi sono
i manifestanti, il
numero identificativo
ci vorrebbe per loro
non per la polizia»
Il Viminale:
stop ai saccheggi
nella Capitale
Il ministro: “Il centro storico a rischio ogni due mesi”
GUIDO RUOTOLO
ROMA
Ci cascano tutti, i ministri
dell’Interno. Soprattutto se
poi è in corso la campagna
elettorale e, in questo caso, il
voto diventa «la partita della
sopravvivenza», per dirla
con un collega di governo di
Angelino Alfano, ministro
dell’Interno. Che, appunto,
inaugurando la campagna
elettorale del Ncd per le Europee, ha avvertito: «• inaccettabile che il centro storico
di Roma sia posto a rischio di
saccheggio ogni due, tre me-
si. Non vorremmo che ci costringessero a vietare l’accesso al centro storico...».
Che sia una proposta sognata dai commercianti del centro storico, e dunque popolare,
che sia un richiamo forte per
quella «maggioranza silenziosa» (ma ormai anche rumorosa) che culturalmente si colloca nell’area dei moderati del
centrodestra non è un mistero. Ma naturalmente lo stesso
Angelino Alfano è ben consapevole che una decisione così
impegnativa va presa di concerto con le autorità locali, con
il sindaco, con gli enti locali.
Anche ai tempi di Alemanno
sindaco - che oggi plaude all’avvertimento di Alfano - fu posta
la questione. Era il 15 ottobre
del 2011. Roma fu messa a ferro
e fuoco dai manifestanti violenti che da via Cavour a piazza
San Giovanni lasciarono un
campo di macerie. Scontri, assalti ai blindati, devastazione di
banche, negozi, vetrine.
Quelle immagini drammatiche lasciarono il segno. Il sindaco Gianni Alemanno, in qualità
di Commissario straordinario
per l’emergenza traffico, firmò,
Il ministro Alfano mostra alcune foto di manifestanti violenti al cortei di sabato scorso a Roma
non senza polemiche, una ordinanza di divieto - ma solo per
un mese - di svolgimento di cortei nel centro storico. E, in alternativa, furono indicate cinque piazze dove erano consentite manifestazioni stanziali.
Ecco, un provvedimento a
tempo con l’indicazione di
un’alternativa ai cortei, le manifestazioni stanziali.
L’annuncio del ministro dell’Interno Alfano è stato vissuto
come una «provocazione» da
settori della sinistra, Sel in testa: «Accende la miccia della
polveriera Roma». E anche la
Cgil bolla la proposta come
«antidemocratica».
Non aiutano certo le polemiche di questi giorni sugli scontri di Roma. Il ministro Alfano
sventola in conferenza stampa
le fotografie (Ansa) dei giovani
manifestanti pestati dalle forze
dell’ordine mentre lanciano
qualsiasi oggetto e petardi contro i cordoni delle forze dell’ordine. E chiude a ogni ipotesi di
«codice identificativo» delle
forze dell’ordine.
Gli scontri di Roma, gli abusi
delle forze di polizia. Una polemica che infastidisce non solo il
il caso
GIACOMO GALEAZZI
ROMA
F
orse spostare dal preziosissimo
centro di Roma i «raduni» è un
atto incostituzionale come tuona la galassia della contestazione, però, in tempi di «spending review», per
le tasche dei contribuenti il beneficio
sembra evidente. Ad ogni «sacco» di
Roma ricompare la ricetta magica:
confinare i «serpentoni» oltre il Raccordo anulare. E, in effetti, tra «danni
al decoro urbano» e crolli nel fatturato
del commercio ciascun corteo nel centro dell’Urbe si può contabilizzare in
denaro che esce a fiumi dalle casse
dello Stato e degli enti locali. Un salasL’AZIENDA DEI RIFIUTI
L’Ama si fa carico ogni anno
di 1 milione e 400 mila euro
E in caso di scontri il conto sale
so più o meno gravoso a seconda dell’entità della mobilitazione. I dati parlano chiaro. Nella città eterna si svolgono quasi duemila manifestazioni all’anno: 600 quelle autorizzate nel 2013
dall’amministrazione comunale, 1.437
quelle conteggiate dalla questura nello stesso periodo. Poche tra queste,
per fortuna, hanno la forza distruttiva
della marcia per il diritto alla casa di
una settimana, però gli effetti negativi
non sono un’eccezione.
Serrande dei negozi abbassate e incassi più che dimezzati nelle strade interessate dal percorso delle proteste
«on the road». Le associazioni dei
commercianti denunciano che «molti
negozi del centro, nelle zone delle manifestazioni, chiudono per ragioni di
sicurezza». Conti alla mano, le attività
vengono penalizzate da «giornate di
lavoro perse con cali del 70% nel volume egli affari». Il sindaco Ignazio Ma-
Arredo urbano
Le strade
Facciate di palazzi e arredo urbano: una
delle voci più colpite dai danni
dopo scontri nei cortei
Danni alla pavimentazione, ai
sampietrini, alle telecamere di
sorveglianza
Quanto costano a Roma
1500 cortei con vandalismi
La Questura ne ha contati 1437 solo nel 2013
600
-70%
autorizzate
volume di affari
Nel 2013 le manifestazioni
autorizzate
dal Comune
erano state 600
Secondo le stime dei
commercianti, il volume dei
negozi si riduce
del 70%
rino mette le mani avanti: «Roma non
dispone di risorse per indennizzare i
negozianti». Infatti il conto dei guerriglieri urbani, tra occupazioni di suolo
pubblico e pezzi di «grande bellezza»
distrutti, frantumati e imbrattati,
equivale a un «tesoretto». Solo la pulizia straordinaria delle strade (con
l’impiego di più personale e la sostituzione dei cassonetti bruciati) grava
sulle casse capitoline per diversi milioni di euro. Danni pubblici (strade,
ministro. In realtà dai tempi del
G8 di Genova molta acqua •
passata sotto i ponti. E gli scontri di via Veneto di sabato scorso - al di là di alcuni ingiustificati abusi da parte di poliziotti nei
confronti di alcuni manifestanti - in realtà si sono tradotti in
due cariche di alleggerimento
dopo che per una ventina di minuti i cordoni delle forze dell’ordine erano stati bersagli di
oggetti contundenti e poi petardi, bombe carta e bengala da
parte di un gruppo di duecento-trecento manifestanti violenti. Che sono stati dispersi.
aiuole, muri, arredi urbani) e danni
privati (vetrine, saracinesche, bancomat, auto, motorini, portoni). L’Ama,
la municipalizzata dei rifiuti si fa carico ogni anno di 1 milione e 400 mila
euro per «servizi legati alle pulizie
svolte a seguito di manifestazioni». E il
conto diventa ben più salato quando
infuria la rivolta. Per esempio, contro
la fiducia votata al governo Berlusconi, quattro anni fa venne devastata
persino la pavimentazione di luoghi
che richiamano turisti da tutto il mondo come piazza del Popolo e via del Babuino. Bollettino di guerra: 20 metri
cubi di sampietrini divelti e lanciati
contro le forze dell’ordine. Risultato:
un milione a carico del comune, 15 dei
commercianti.
A ciò si somma l’effetto-black out
nel trasporto pubblico: 1.500 corse
perse, 20 telecamere di videosorveglianza rese inservibili, decine di vetture danneggiate e garitte rotte.
ALLA FIDUCIA PER BERLUSCONI
20 metri cubi di sampietrini
divelti, un milione di danni per
il comune, 15 per i commercianti.
«Ogni volta negozi saccheggiati, vetrine infrante, turisti incastrati negli hotel con teppisti fuori», insorgono gli albergatori. «Eventi violenti estremi»,
vengono catalogati nel gabinetto del
sindaco. Come l’araba fenice risorge
dalle proprie ceneri l’ipotesi di un tavolo con la prefettura a difesa della capitale. Ma di fronte agli annunci dei disordini, la soluzione proposta appare
sempre la stessa: schierare «ad abundantiam» forze dell’ordine «per consentire a coloro che vogliono manifestare pacificamente di farlo e isolare
quanti vogliono trasformare le strade
della capitale in teatro di violenza». La
conseguenza inevitabile, però, è quella
di blindare il cuore di Roma facendo
schizzare alle stelle i costi per la sicurezza. Ma sborsare in emergenza denaro per aree off limits e cordoni di polizia non è bastato finora a fermare la
periodica calata dei nuovi vandali.
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Primo Piano .9
.
U
CENTRODESTRA
L’ALLEATO DI RENZI
Ncd, quindici senatori contro Alfano
Lettera di fuoco contro il segretario del partito: scimmiotta i vizi di Forza Italia, decidono in tre
UGO MAGRI
ROMA
Vuoi vedere che neppure il
Nuovo centrodestra è del
tutto immune da certi vizi
berlusconiani? Il dubbio affiora nel leggere una missiva
riservatissima ad Alfano,
sottoscritta da almeno 15 senatori Ncd, la metà del gruppo a Palazzo Madama. Questi senatori (spiccano i nomi
di Compagna e di Naccarato,
Tra i primi firmatari
Compagna,
Naccarato,
Gentile e Formigoni
di Gentile e di Formigoni)
criticano senza ipocrisia i
metodi di gestione del partito. Esprimono «una preoccupazione fortissima» in
quanto si ritengono «esclusi
da tutti i processi decisionali importanti». Chiedono
«maggiore coralità e democrazia interna perché altrimenti la sensazione di inutilità si accentua sempre di
più». «A parti invertite», si
rivolgono ad Alfano, «anche
per te sarebbe insopportabile partecipare alla vita di
un partito dove 2 o 3 persone decidono tutto per tutti».
E qui, una considerazione
da Oscar dell’onestà: «Se finiamo con lo scimmiottare
nella quotidianità tutte le negative abitudini che avevamo
nel Pdl o in Forza Italia, rischiamo anche di diventare
un po’ patetici».
Non reclama, la lettera, solo voce in capitolo. Denuncia
«un male oscuro che non consente al Ncd di mettere le ali».
Avverte che «l’impietosa legge dei numeri rischia di bocciarci già il 25 di maggio, anche perché insieme ad una
identità tutto sommato non
bene contraddistinta, non riusciamo a esprimere la forza di
una squadra coesa». Descrive
un clima interno guastato da
«mormorii, incazzature e inutili furbizie». Adombra addirittura possibili «disimpegni»,
casomai dovessero accrescersi «frustrazioni e insoddisfazioni»... Causa scatenante dei
maldipancia è la doppia candidatura europea, nella circoscrizione Sud, del governatore calabrese Scopelliti e del
segretario Udc Cesa. Anzi, la
lettera è stata recapitata ad
Alfano lunedì scorso proprio
per tagliare la strada ai due,
identificati come «volti che
appannano di molto la freschezza della nostra proposta. I firmatari avrebbero voluto altri nomi in cima alla lista, segnatamente quelli di
L’assemblea del Ncd. Già grandi malumori nel partito sul caso Scopelliti (il secondo alla sinistra di Alfano) e altre grane interne
Quagliariello (stimato ex ministro delle Riforme con Letta) e della Mazzoni, attivissima euro-parlamentare uscente. Fino alle ore 16 di lunedì
sembrava che venissero accontentati. Ma nella lista depositata un’ora dopo a Napoli
la candidatura Quagliariello
non c’era più: depennata a
vantaggio del tandem Scopelliti-Cesa, entrambi famosi cacciatori di preferenze. Forse
questa è la ragione per cui il
vertice Ncd li ha privilegiati, o
magari per far sentire meno
solo il governatore della Calabria, appena condannato in
primo grado a 6 anni. Il che,
tuttavia, ha finito per scatenare l’ira dell’indagato Formigoni, al quale era stato invece
chiesto di tirarsi indietro, e
dell’altro indagato Gentile, po-
co difeso dal partito quando
Renzi ne volle le dimissioni da
sottosegretario.
Ieri mattina Alfano ha confermato Quagliariello nel ruolo di coordinatore nazionale
del partito. Basterà la sua nomina a calmare le acque?
Intervistarimandata
IlCavalieretemeva
difinireinombra
ROMA
Di tante scuse possibili, quella berlusconiana di ieri è forse la meno probabile. Il Cavaliere «non è andato in onda al
Tg5 perché certi impegni
l’hanno bloccato», fa sapere
il suo entourage, «dunque ha
fatto tardi ed è stato costretto a rinviare l’intervista già
registrata», che verrà riproposta oggi alle 13. In realtà,
mai Berlusconi farebbe tardi
all’appuntamento destinato
a interrompere 14 lunghi mesi di astinenza televisiva. Se
all’ultimo momento vi ha rinunciato, è solo perché ha
compreso che la giornata di
ieri sarebbe stata decisamente poco adatta a una
grande «rentrée»: per l’intero pomeriggio Renzi aveva
imperversato sul piccolo
schermo e sui siti web, con
annunci forti, dalla conferma degli 80 euro in busta paga ai tetto dei super-stipendi... Il Cavaliere ne sarebbe
stato sovrastato, mediaticamente e non solo: al momento, l’ex-premier non ha proposte altrettanto capaci di
catturare l’attenzione. O comunque, se le tiene in serbo
per gli ultimi 15 giorni di
campagna elettorale, gli unici a suo avviso capaci di fare
la differenza. La strategia
elettorale del Cav. è ancora
tutta da costruire. Si annuncia uno slalom tra i vincoli
Scajola
«DelusodaSilvio
DaTotiun’infamia»
1 «Sicuramente sono de-
luso da Berlusconi perché alla fine la scelta era sua e se
aveva qualche dubbio non si
è confrontato con me. Non
mi ha nemmeno telefonato
per dirmelo, non se l’è sentita. Sapeva che non reggeva
in un confronto con me, non
è il Berlusconi che ho conosciuto io... Ho preso un calcio
nel sedere dal mio partito,
ma non vado con Alfano». È
lo sfogo di Claudio Scajola.
«Sentire da Toti in televisione
che il mio nome poteva essere un danno è stata una coltellata in una ferita, non me
l’ha data neppure un avversario politico, nessuno. È arrivata da uno uscito ora da
sotto un cavolo. Una vigliaccata, una infamia, peggio di
un nemico politico».
posti dal Tribunale di sorveglianza. La manifestazione di
apertura, forse in piazza, sarà
a Milano, quella di chiusura a
Roma. Non di venerdì, secondo tradizione, ma di giovedì
perché quella sera Silvio dovrà essere rientrato ad Arcore
prima di mezzanotte.
[U.M.]
10 .Primo Piano
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
U
PESTAGGIO
L’OMICIDIO DEL BENGALESE
PresalabandadeikillerdiPisa
Sonofandellearti marziali
L’assassino
In alto Hamza Hamrouni
fuggito in Tunisia
A fianco Simone Tabbita
Ma l’uomo che ha ucciso Zakir con un pugno è fuggito in Tunisia
PIERANGELO SAPEGNO
PISA
Le vite di Zakir e Hamza
Hamrouni forse si sono incrociate anche prima della notte
di domenica, come si incontrano tutte le storie che hanno
dentro di loro la tragedia e la
follia dell’esistenza. E ieri,
quando Pisa e 1000 bengalesi
sfilavano chiedendo «verità e
giustizia», il vicequestore Gonario Rainone e i suoi uomini
avevano già trovato l’assassino
e i suoi amici, il tunisino Hamza Hamrouni, l’allievo di arti
marziali Simone Tabbita, un
minorenne e lo spaesato Fabrizio Camarretta, che in macchina aveva cercato di ribellarsi
urlando inutilmente. «Ti rendi
conto che l’hai ucciso?». L’altro
gli aveva risposto ringhiando:
«Gli ho dato solo un pugno».
Così, Hamza che vive in Italia
da più di 10 anni con regolare
permesso di soggiorno, proprio come la sua vittima, Zakir
Hossain, era riuscito a incrociare la sua vita uccidendolo
con un pugno senza che lui
stesso riuscisse a spiegarne il
perché, magari per attaccar
briga, per il piacere di fare a
botte, o forse solo perché quel tipo sembrava così inerme. Le loro vite si incrociano anche nonostante la lontananza che li divide: il mite e sorridente Zakir rinuncia a tutto per dare un futuro alla sua famiglia, Hamza è un
solitario che adora nel suo fisico
l’espressione della violenza. Solo la follia della vita poteva farli
incontrare. Hamza ora è scappato: l’ha fatto il giorno dopo, alle 18, da Malpensa, destinazione
Tunisi. Per l’estradizione non
sarà semplice. Gli altri, invece,
sono agli arresti domiciliari. Simone l’hanno beccato a Roma,
dov’era corso dalla sua fidanzata. Non stava scappando. Lui
stava solo continuando la sua vita, normalmente.
Però, lasciano capire alla polizia, ha collaborato subito. Gli
inquirenti, in verità, avevano
già tutto in mano. Dopo la diffusione del video con le immagini
dell’omicidio li aveva chiamati
uno: «Io li conosco. Cercate le
loro facce su Fb». Detto fatto.
Vanno a casa loro, e nelle perquisizioni trovano pure gli abiti
usati durante l’aggressione.
Due cominciano a parlare e due
non ci sono. La macchina sulla
In corteo
Oggi per
ricordare il
bengalese
Zakir ucciso
dalla banda
dei quattro
Pisa è scesa
in piazza
SILVI/ANSA
quale sono scappati dopo l’omicidio è di un parente di Tabbita.
Simone ha 22 anni ed è uno
strano tipo: studente del liceo
artistico e appassionato di arti
marziali, che coltiva alla Shou
Dao School di Pontedera, dove
adesso c’è solo il signor Francesco che sembra un po’ arrabbiato, «perché vedrai che faranno
uno più uno fa due, mentre invece noi insegniamo la lealtà
sportiva». Come allievo, Simone era bravissimo. Suo papà,
Giuseppe Tabbita, è un attivista
del M5S (candidato a Pisa: 8 voti), anche se la capogruppo, Valeria Antoni, fugge via per non
rispondere a Cecilia Morello, de
La Nazione, che la sta tampinando: «Non posso, ora abbiamo da fare, siamo in commissione». A San Lorenzo a Pagnatico, dove abitano, dicono che è
una famiglia perbene, che ci si
conosce tutti, che non se
l’aspettavano: «Il padre è un
tecnico informatico». Il figlio è
un bel tipo, magro e muscoloso.
La passione per le arti marziali
ce l’ha anche Hamza Hamrouni, 27 anni, che fa il camionista,
in nero probabilmente, perché
non risulta dipendente di nessuna ditta. Abita in una casetta
un po’ scalcinata, sulla curva
della strada, piazzata nel nulla
accanto a un cantiere edile, dove ci stanno in tre, un omino e
una vecchietta che spiega che
era uno che non dava mai problemi, «non faceva casini, nien-
te», viveva da solo ed era quasi
sempre via. «Non sembrava assolutamente un violento». È il
solito stupore che si raccoglie
dopo un fatto di cronaca nera.
Però, dopo l’omicidio, i quattro
scappano in macchina e bisticciano. Vanno a Cascina. Solo
che Hamza li convince a tornare indietro e a continuare la
notte brava. È come quando finisce un film e si riaccendono le
pallide luci del mondo, tutta la
realtà che odi, con i volti intontiti e sazi degli altri spettatori.
Meglio che il film continui ancora. Aggrediscono due persone
in un’altra zona del centro, e
proprio questi diventeranno testimoni per incastrarli.
Tutto quello che fanno è becero e insulso. E non c’entra il
paese, non c’entra Pisa che si è
raccolta attorno a Zakir aprendo persino una colletta per aiutare la sua famiglia. Il padrone
del ristorante ha già promesso
che assumerà il figlio al posto
suo. C’entra la forma dell’esistenza: in fondo, la mediocrità
molte volte non è fuori ma dentro di noi. Purtroppo Zakir e
Hamza ce l’hanno spiegato incrociando le loro vite.
Rock
Maniac.
Make love with Rock.
Primo Piano .11
LA STAMPA
.
SABATO 19 APRILE 2014
U
’NDRANGHETA
LA VITTIMA INNOCENTE
La ’ndrangheta
ha bisogno di terrore
per ottenere credibilità
Vincenzo Luberto
Il magistrato
delle indagini
Don Renne
Parroco di Cassano
allo Ionio
Un fiore
di plastica
Reportage
È tutto quel
che resta
sulla scena
del crimine
in contrada
Fiego dove
il piccolo
Nicola
di 3 anni,
il nonno
Peppe
e la baby
sitter
Ibissa Tous
sono stati
uccisi
NICCOLÒ ZANCAN
INVIATO A CASSANO ALLO IONIO (CS)
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
N
Sibari
Firmo
CASSANO
ALLO IONIO
A-3
Paola
Mar
Tirreno
Il luogo della strage
Cosenza
Crotone
Catanzaro
Vibo
Valentia
CALABRIA
Mar
Ionio
Siderno
Reggio
Calabria
- LA STAMPA
eppure in contrada Fiego, a
due chilometri
dal centro storico, dove si è compiuto il massacro. C’è soltanto una grande macchia scura
di asfalto carbonizzato e un
fiore giallo di plastica, appoggiato sul moncherino del radiatore di una Punto liquefatta. Tutto quello che resta.
Tre mesi dopo, ancora non
conosciamo gli assassini di
Nicola Campolongo detto Cocò. Era un bambino di tre anni, viveva in questo paese in
mezzo ai grandi. Però adesso
sappiamo con certezza perché è stato ucciso. L’hanno
ammazzato per farci «spagnare», come dicono qui. Per
farci avere paura. A Cocò
hanno sparato in testa. Come
a suo nonno Giuseppe Iannicelli, come alla fidanzata di
suo nonno Ibissa Tous. Giustiziati e bruciati dentro una
macchina, come i mafiosi fanno con i loro peggiori nemici.
«Lo stupore sarebbe una reazione ingenua», dice il pm
Vincenzo Luberto, uno dei
tre magistrati titolari dell’inchiesta. «Le violenze non sono mai inspiegabili. Non c’è
niente di casuale. La ’ndrangheta, quando è giovane, ha
bisogno di terrore per guadagnare credibilità, la carica di
intimidazione è centrale. Lavora come un’azienda: se
l’idraulico usa la chiave inglese, il mafioso si serve della paura. L’omicidio di un bambino
è un moltiplicatore di paura».
Ecco perché hanno ammazzato Cocò. Un ottimo lavoro,
bisogna ammetterlo.
Cassano allo Ionio è un posto spaventoso. Perché la paura è un contagio. E se tu entri dentro un ristorante armato di una domanda e il ristoratore corre in cucina imprecando e supplicando, per
favore, di non nominare il suo
locale e neppure il nome di
quel bambino, è ovvio che alla fine ti spagni. Tutti ci spagniamo qui. È una parola che
deriva dall’epoca degli aragonesi, che usavano la sciabola
come strumento di persuasione. «Voi giornalisti avete
sempre fretta - dice ancora il
pm Luberto -, ma per capire
Cassano dovreste piantare le
tende in piazza per un mese.
Dovreste ricordarvi che qui è
già stato ammazzato un altro
bambino. Ammesso che a
qualcuno importi qualcosa di
questo pezzo di Italia».
La scuola elementare di
Cassano è chiusa per rischio
crolli. L’unico ospedale della
zona è una clinica convenzionata. Arriva a fatica il segnale Rai. Tutto avviene lontano
dal mondo. Spesso badanti
marocchine si trasformano
in fidanzate a suon di botte.
Può capitare di fare figli sia
con la moglie sia con la nuora
all’interno dello stesso nucleo famigliare, e tutti restano insieme, sotto lo stesso
tetto, in piccole case con televisioni giganti e poltrone per
massaggi a sette velocità.
Persino il parroco don Silvio
Renne non si fa problemi a
mostrare la sua insofferenza:
Ancora Cocò? È una
storia chiusa, abbiamo
fatto il funerale
“Cocò? Dimenticatelo”
La leggedelle cosche
è più forte del dolore
A Cassano tre mesi dopo l’omicidio del piccolo Nicola
Il pm: “Dovreste vivere qui per capire questa città”
Le vittime dell’agguato
Capostipite
Il piccolo Cocò
Il nonno Giuseppe Iannicelli e il nipotino Nicola
Campolongo. Manca una terza vittima: Ibissa Tous
babysitter di Nicolas e compagna del nonno
Tommaso Iannicelli
è considerato
il capofamiglia
Nicola Campolongo aveva tre anni
È stato trovato carbonizzato in auto
Campolongo ed è in carcere per
aver ammazzato il tabaccaio di
Lauropoli, Giuseppe Cirigliano,
durante una rapina a mano armata. Il nonno di Cocò era, appunto, Giuseppe Iannicelli detto Peppe, 52 anni, già arrestato
per traffico di sostanze stupefacenti. Lo zio Tommaso Iannicelli detto «il calciatore», ritenuto anello di collegamento fra
le cosche locali e il clan degli
zingari, è noto per aver pronunciato questa frase in un’intercettazione: «Portami l’arma,
fra tre giorni ammazziamo Luberto». Intenzioni confermate,
anche in successive, conversazioni: «Non abbiamo potuto
agire perché pioveva, lui era
sotto casa come un coglione».
Riferito al magistrato. Che in
effetti, quel giorno, era sotto casa in attesa della scorta.
Questo è il contesto. Qui a
giugno verrà in visita Papa
Francesco. Entriamo a casa
dei parenti di Cocò, nella par-
te vecchia e umida del paese.
Stanno preparando il pranzo
domenicale: agnolotti al sugo,
bistecche e patatine. «Questi
carabinieri sempre con noi ce
l’hanno», dicono. «Sempre
droga, sempre perquisizioni.
Questa non è giustizia». Il capofamiglia si chiama anche lui
Tommaso Iannicelli, ha una
grossa catena d’oro al collo e
sul braccio tatuata una frase
in dialetto calabrese: «Chi
sbaglia, non merita perdono».
Tommaso Iannicelli, dice:
«Quelli che hanno sparato a
Cocò non sono cristiani, sono
talebani». La ’ndrangheta?
«Non c’entra. Dovremmo farla
noi», dicono scoppiando in
una risata fragorosa. La madre di Cocò ci ha scritto una
lettera dal convento: «Non ho
la minima idea di chi possa essere stato. Se la giustizia esistesse, riuscirebbe a trovare
gli esseri che hanno commesso quel gesto. Ma io nella giu-
Se la giustizia esistesse
riuscirebbe a trovare
gli esseri che hanno
compiuto questo
gesto, ma io non
credo alla giustizia
Antonia Iannicelli
La madre di Cocò
agli arresti per spaccio
«Ancora Cocò? È una storia
chiusa. Abbiamo fatto il funerale. Io non sono un investigatore. Non spetta a me dire chi è
stato. E poi è ancora tutto da
dimostrare se c’entra la droga
o la ‘ndrangheta...». Che è un
po’ come negare che adesso è
notte fonda.
La madre di Cocò si chiama
Antonia Iannicelli, è agli arresti
domiciliari per spaccio, in un
convento lontano da qui. Il padre di Cocò si chiama Nicola
FOTO FRANCESCO MOLLO
stizia non credo». Qui si crede
solo alla paura.
Su quella macchina carbonizzata in borgata Fiego, c’era
anche la baby-sitter di Cocò
con tatuato sul braccio «Peppe
Iannicelli è il mio uomo».
L’avevano fatta sposare con un
prestanome, in modo che potesse avere il permesso di soggiorno. Era incinta al quinto
mese. E quindi, ora si può dire,
anche il conto dei morti bambini va aggiornato. I resti di
Ibissa Tous sono chiusi in una
cella frigorifera. Nessun parente ha ancora fornito il Dna
per l’identificazione.
Cassano allo Ionio, visto da
lontano, potrebbe sembrare
un vecchio paese incastonato
sotto la montagna, nella Calabria interna, fra Cosenza e Sibari. Placido. Senti abbaiare i
cani, ti commuovi per quanto
sono dolci le colline. Pensi a
Cocò qui davanti, con la lattina
di Fanta in mano e il suo cane
maculato alla catena. Ma è uno
dei posti a più alta concentrazione criminale d’Italia. Per
questo nessuno piange un
bambino di tre anni. Perché
succede di morire ammazzati.
Come era successo al sedicenne Carmine Pepe, freddato a
colpi di kalashnikov il 3 ottobre
2002. Sbagliando, lo avevano
ritenuto coinvolto - in qualità
di vedetta - in un agguato con
altri due morti ammazzati.
Faide. Affari. Paura da incutere. Paura da riscuotere. E questa massima, quasi come un
epitaffio: morto il cane, morta
la rabbia. Ha ragione il pm Luberto: abbiamo sempre dimenticato questo pezzo di Italia. Come per l’operazione
«Harem»: 90 donne fatte arrivare qui dall’Albania, violentate, massacrate, schiavizzate e
mandate a prostituirsi. Neanche una riga. Neanche un Tg.
Come per Cocò. Saluti, baci e
sentite condoglianze.
R
12 .Primo Piano
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
U
FECONDAZIONE
GLI EMBRIONI SCAMBIATI
La biologa del Pertini
“Non è solo colpa mia
l’errore è dell’équipe”
Confusione tra cognomi, con 5 lettere uguali su 7
il caso
GRAZIA LONGO
ROMA
a nostalgia struggente della mamma mancata: «In
questa storia soffriamo tutti, ma
pensate a me che a quest’ora
potevo essere incinta dei mie
due gemelli». La dolorosa
rabbia della biologa che ha
scambiato le provette: «Non
è colpa mia, si è trattato di un
lavoro di équipe. Sono profondamente dispiaciuta ma
non ero la sola lì durante il
transfert».
E poi l’inchiesta della procura di Roma, che ieri ha incaricato i carabinieri del Nas
di sequestrare le cartelle cliniche e tutta la documentazione necessaria a far luce
sulla vicenda specifica e sulle
modalità con cui, negli ultimi
10 anni all’ospedale Pertini,
sono stati eseguiti i controlli
sull’attività del reparto di fecondazione assistita. L’intervento dei Nas si intensificherà dopo Pasqua perché molti
dei protagonisti del caso in
questi giorni sono fuori città.
Ma partiamo dall’inizio,
dall’embriologa che, per col-
L
IL MINISTRO LORENZIN
Infuriata perché
della vicenda era stata
tenuta all’oscuro
pa dei cognomi simili delle
due aspiranti mamme - 5 lettere su 7 - ha trasferito gli
embrioni di una nell’utero
dell’altra. È una stimata professionista che oltre al lavoro
all’ospedale, presta la sua attività in una nota, notissima,
clinica romana dotata di un
centro privato di fecondazione artificiale. Una di quelle
strutture dove il sogno di diventare genitori ha un costo
piuttosto elevato.
La dottoressa si divide
quindi tra pubblico e privato
e poi la sera torna a casa sua,
in un quartiere piuttosto alberato, poco distante dal Pertini. «Girano tante voci sul
mio conto ma le smentisco afferma -. Per le questioni
tecniche rivolgetevi all’Asl. Io
però di certo non operavo da
sola, non è tutta colpa mia».
Al momento non è indagata e non è neppure detto che
lo sia mai: non è ancora chiaro se sia stato commesso un
reato e se sì quale. L’unica
certezza è la soffererenza interiore, lancinante e struggente, della donna incinta
che ha paura di vedersi
strappare i due gemellini e
della mamma biologica.
Quest’ultima ha 38 anni,
non è ancora sposata ma convive con l’amore della sua vita
con cui aveva deciso di sottoporsi alle cure ormonali per
coronare il sogno di un bebè.
«Ancora non mi pare possibile
che sia potuta accadere una
cosa del genere». Vive in una
zona verde e tranquilla, a ri-
dosso di un quartiere molto
elegante. L’unica cosa che desidera in questo momento è essere lasciata in pace, in attesa
di capire che cosa succederà
alla donna rimasta incinta con
i suoi embrioni.
Un errore che sta procurando tanto dolore e su cui si sta
indagando su un doppio regi-
Il centro per la fecondazione assistita dell’ospedale Pertini ha sospeso la sua attività
stro. Quello della legge ordinaria: un fascicolo è stato aperto
dal procuratore aggiunto Leonardo Frisani e la pm Claudia
Alberti. E poi ci sono gli accertamenti disposti dal ministro
della Sanità Beatrice Lorenzin: «Qualcuno mi deve ancora
spiegare, e lo farà anche ai nostri uffici legali, perché sia la
Regione che la direzione dell’ospedale non hanno informato dell’accaduto il Centro nazionale trapianti. Ho chiesto al
presidente della Regione Lazio Zingaretti che chi ha sbagliato deve pagare».
Martedì, intanto, i Nas su
mandato della procura, raccoglieranno tutti gli atti relativi
alla vicenda. Non basta, la loro
attenzione si concentrerà anche sulle modalità delle verifiche periodiche nel reparto anti
infertilità del Pertini. Al di là
dello scandalo per lo scambio
degli embrioni, si verificherà
anche l’applicazione di adeguati piani di controllo periodico sull’attività del centro.
La Regione
“Bruttapagina”
EZingaretti
nomina
uncommissario
Il presidente della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti, ha
scelto Corrado Melega come
Commissario soggetto attuatore per i centri per la Procreazione medicalmente assistita (Pma). Melega dovrà
assicurare tutte le attività
funzionali all’autorizzazione
di attività di procreazione
medicalmente assistita per
tutti i centri, pubblici e privati, del Lazio. L’incarico ha la
durata di 6 mesi e l’ufficializzazione della nomina avverrà nei prossimi giorni.
Melega, 69 anni, fra i massimi esperti italiani del settore, ha fatto parte del gruppo
di medici che ha ottenuto le
prime gravidanze con fecondazione assistita nella Regione Emilia Romagna; attual-
Nicola Zingaretti
mente è componente del Comitato di indirizzo dell’Azienda Ospedaliera S. Orsola-Malpighi e coordinatore
della commissione regionale
emiliana per il percorso nascita. Negli anni ’70 ha contribuito, insieme alle associazioni femminili, alla nascita
dei consultori familiari e ha
contribuito all’istituzione del
primo servizio ospedaliero
regionale per l’attuazione
della legge 194.
«Dopo nove anni di caos
nell’accreditamento - commenta Zingaretti - la Regione
è intervenuta per attuare gli
obblighi previsti dalla legge e
chiudere questa ennesima
brutta pagina. La scelta del
professore Melega, tra i massimi esperti in questo settore,
rappresenta un passo ulteriore in questa direzione».
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Primo Piano .13
.
gg Dossier/I nodi giuridici
D
ue embrioni che crescono, due coppie di
genitori che rivendicano la genitorialità,
un codice civile che non contempla un
caso del genere, una legge 40 che non
disciplina l’errore. Giuristi, esperti di bioetica,
filosofi, chiamati a dare delle risposte difficili.
Un rompicapo. Un disastro. L’avvertimento
g
tardivo ai nostri legislatori che si sono
dimenticati qualcosa nelle loro dispute infinite
sulla fecondazione artificiale. L’avvocato
Adriana Boscagli, esperta di diritto di famiglia,
con particolare attenzione ai minori e ai casi di
genitorialità contestata prima di aiutarci a fare
chiarezza fa una premessa: «Se cerchiamo una
disciplina specifica abbiamo un vuoto
legislativo per inadeguatezza delle norme ai
tempi e alle nuove culture. Ed evidentemente il
legislatore dovrebbe intervenire per fare
chiarezza benché possiamo azzardare delle
prime risposte con l’uso delle norme che sono
a nostra disposizione.
Chi saranno i genitori dei due gemelli?
Nel vuoto normativo, questa vicenda farà giurisprudenza. Ecco come s’incrociano il codice civile e la legge 40
MARIA CORBI
ROMA
?
nario successivamente. Potrebbero intraprendere una azione legale tesa ad impugnare il riconoscimento per difetto di veridicità.
Ovviamente tale norma non nacque per casi del genere e quindi si
potrebbe tentare di riferirvisi per
analogia che parte dall’errore
nell’atto iniziale.
le
domande
u
e
Chi è la madre dei due embrioni ?
Quindi tempi lunghissimi fino
alla Cassazione?
Iniziamo con il dire che la competenza a dirimere il conflitto è del
tribunale ordinario. E il giudice
che dovrà occuparsene dovrà
considerare l’ interesse preminente del minore. La nascita si ha
con distacco dal feto. Giuridicamente la madre è colei che ha
partorito. La partoriente può decidere se riconoscere o meno il
nato. Se decide di riconoscerlo lo
fa con il semplice certificato ostetrico. Così si pone lo stato giuridico di madre. A questo punto subentrano ancora delle possibilità
di ripensamento; il codice civile
recita che la partoriente che riconosce e diventa madre potrà disconoscere il figlio nato entro 6
mesi; ne è legittimato anche il
marito padre presuntivo del figlio legittimo nato dal matrimonio e avrà un anno di tempo; ne
sarà legittimato anche il figlio al
compimento del diciottesimo
anno di età ovvero a 16 anni con
la nomina di un Curatore speciale. Tale ripensamento non è consentito per le coppie disciplinate
dalla legge 40.
Questo procedimento in particolare è regolamentato dal codice
civile all’articolo 264 e prevede
che esso si svolga nell’ambito della volontaria giurisdizione e non
nel contenzioso; quindi potrà essere reclamato in secondo grado
ma a sua volta la decisione di secondo grado non è impugnabile
con ricorso per Cassazione.
r
Chi è il padre ?
Il padre conseguentemente è il
marito della partoriente che ha
riconosciuto il nato come figlio
Intervista
GIACOMO GALEAZZI
ROMA
L
a sconcertante vicenda avvenuta all’ospedale Pertini svela
una falla gigantesca. La genetica è il settore della medicina a più alta commercializzazione e senza regole chiare e controlli severi si rischia l’anarchia nei laboratori». A denunciare il «vuoto legislativo» è il genetista Bruno Dallapiccola, che al
Comitato nazionale per la bioetica e
nei principali enti internazionali di
ricerca, è tra i massimi esperti al
mondo di genetica clinica.
Professore, perché teme un effettodomino nello scambio di embrioni
avvenuto a Roma durante una fecondazione assistita?
«Nel 5% dei test genomici si scopre
che la paternità non è quella dichiarata. In Italia l’intero settore è sprovvisto di regolamentazione e il vuoto legislativo è pesantemente aumentato
dopo che la Consulta ha bocciato il di-
i
La gestante può decidere di
abortire?
La legge consente che la gestante
possa liberamente scegliere la
strada dell’aborto entro i limiti di
legge.
o
In generale la sola dichiarazione
della madre sarebbe sufficiente
ad escludere la paternità ?
secondo l’art. 239 del codice civile.
Per la legge 40 il padre è colui che
insieme alla madre ha acconsentito alle tecniche di procreazione assistita. La legge 40 è chiara: il coniuge che ha prestato il consenso
non può esercitare azione di disconoscimento nei casi previsti dall’art. 235 del codice civile né l’impugnazione ai sensi dell’art. 263,
né la madre può dichiarare la volontà di rimanere nell’anonimato.
Né il donatore di gameti in caso di
applicazione di tecniche eterologhe può acquisire alcuna relazione
giuridica parentale né può far valere diritti o obblighi. Il problema
in questo caso è che c’è un vizio di
consenso. E quindi ci si domanda
se sia applicabile la legge 40.
t
Quindi i genitori biologici che
diritti hanno?
Più corretto dire “colui che ha fornito il seme e colei che ha fornito
l’ovulo”. Oggi non hanno nessun
diritto diretto sul bambino. Si potrebbero studiare delle azioni legali da proporre al tribunale ordi-
Il genetista
“I diritti dei neonati
non contano nulla”
Quali effetti teme per i gemelli?
«Oltre al patrimonio genetico, esiste un imprinting, cioè un’impronta,
una modulazione del genoma provocato dall’ambiente, dai legami affettivi ed
emotivi. Adesso il mescolamento dei
gameti non è limitato da alcuna legge e
Effettivamente ognuno dei protagonisti di questa dolorosissima vicenda potrebbe reclamare un risarcimento danni.
Di chi è la colpa?
«Senza regole certe le probabilità di
errori umani aumentano, tanto più in
presenza di una non-cultura ideologica, spesso propagandata per fini commerciali. Bisogna rendersi conto che vi
sono dietro interessi economici enormi. Le applicazioni inappropriate della
scienza producono disastri. Ormai viene eseguita anche l’analisi genomica
PROBLEMI E RISCHI
«Le coppie non sono
ben consigliate, temo
una deriva eugenetica»
Bruno Dallapiccola
denunciato?
«Per garantire il concepito occorre
legiferare al più presto sulla procreazione assistita. Nella genetica non si
possono nascondere informazioni vitali. La soluzione a tutti i problemi non
è la fecondazione in vitro con annessa
p
Chi avrebbe diritto al risarcimento dei danni ?
casi il genetista deve essere supportato dal comitato di bioetica, anche se ciò
non elimina il pericolo di errori come
dimostra il via libera dato a Brescia al
protocollo Stamina».
Dallapiccola: situazione inaccettabile
vieto di fecondazione eterologa, ossia così l’effetto paradossale è che in pratipraticata con gameti di un donatore ca potrebbero essere smembrate anesterno alla coppia. Nel caso accaduto che le due coppie: la madre è qualla
al “Pertini” la gestante dei gemelli fun- che li porta in grembo e il padre è quelge da madre, ma al momento della na- lo che ha donato il gamete maschile erscita dei bambini il donatore del game- roneamente impiantato nell’utero delte maschile potrà
la donno sbagliata.
richiedere il test di
LA DENUNCIA E’ una situazione
paternità. In questo
come
«Le applicazioni inaccettabile,
modo l’interesse
l’utero in affitto».
inappropriate della scienza Cosa bisogna fare per
dei neonati è del
producono disastri» evitare il “far west
tutto assente. Con
gravi danni».
della provetta” da lei
No, come disciplina l’art. 235 del
codice civile.
diagnosi pre-impianto. La donna fecondata artificialmente al “Pertini” si
era sottoposta a un’analisi dei villi corviali in gravidanza per accertare che i
gemelli fossero sani. Così è venuta a
sapere che non sono figli suoi. In questi
dalla saliva. La scienza è in grado di
spostare la soglia delle scoperte sempre più in avanti senza che vi sia
un’adeguata informazione delle implicazioni e delle conseguenze. Le coppie
non sono ben consigliate. E’ il momento di regolamentare i test genetici e di
vigilare sulle procedure della fecondazione. Il nodo dei bambini in provetta
geneticamente perfetti ci porta verso
una pericolosa deriva etica eugenetica. I difetti fanno parte della vita non
c’è algoritmo che tenga. Prima il legislatore interviene, meglio è».
14 .Estero
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
Gli
ultimi
sms
Mamma, questa
potrebbe essere
l’ultima occasione
per dirti
che ti voglio bene
Non preoccupatevi
ho un giubbotto di
salvataggio, sono sulla
nave con altre ragazze,
aspettiamo i soccorsi
Abbiamo sbattuto
contro qualcosa. Siamo
nel corridoio, ci dicono
di stare qui, ma la nave
è troppo inclinata
Il traghetto ha urtato
qualcosa e non si
muove. Dicono
che la guardia costiera
è appena arrivata
Shin Young-Jin
Studentessa
Studente
Studente
Studente, sopravvissuto
Ultimo messaggio al padre
La ragazza risulta dispersa
Ultimo messaggio al fratello
Il ragazzo risulta disperso
Ultimo messaggio al padre
Il ragazzo risulta disperso
SCONTRI NEL PAESE
Mosca ammette
«Truppe
al confine
con l’Ucraina»
MOSCA
La storia
ILARIA MARIA SALA
HONG KONG
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
oi il Sewol era colato a picco portando con sé trecento studenti. Kang era sopravissuto, l’avevano portato sull’isola di Jindo dove
sono rifugiati i quasi 130 passeggeri
portati in salvo. Ma dinanzi al dramma, quelle vite spezzate in una giornata che doveva essere solo di spensieratezza, il professor Kang non ha
retto e si è tolto la vita.
Non ha lasciato alcun messaggio,
non ha spiegato i motivi del suo gesto.
La polizia ha cominciato a cercarlo
solo dopo che un altro insegnante ne
aveva denunciato la scomparsa. Kang
non era più lì sull’isola, in mezzo a
quei ragazzi che soccorritori e pescatori avevano tratto in salvo mentre il
Sewol piegava su un lato per poi inabissarsi. Davanti alla tragedia che
scorreva sotto i suoi occhi, ha reagito
come avviene di frequente in Corea
del Sud, il Paese al quarto posto nel
mondo per numero di suicidi.
Ci si toglie la vita per non essere
entrati all’università, per aver perso il lavoro, per aver portato la propria azienda a indebitarsi o per un
fallimento matrimoniale: secondo le
statistiche, in questa nazione di 51
milioni di abitanti, 40 persone si uc-
P
ANSA
Non si fermano le operazioni di soccorso dopo il naufragio del traghetto Sewol al largo dell’isola Jeju
Portò i ragazzi sul traghetto
si uccide per il rimorso
La tragedia in Corea del Sud: il vicepreside non ha retto al dolore
e smartphone. Sms di speranza, «ho il
giubbotto di salvataggio», di terrore, di
addio, «mamma è l’ultima occasione
per dirti ti voglio bene...». E poi gesti di
solidarietà estrema, pagati con la vita.
Come quello di Park Ji-young, 22 anni,
che ha ceduto il suo giubbotto salvagente a uno dei 325 studenti. Oggi il suo
nome è nella lista dei dispersi.
La procura continua a indagare su
ARRESTATO IL CAPITANO
Aveva lasciato il timone al terzo
ufficiale, una 26enne con poca
esperienza, assunta da sei mesi
cidono ogni giorno. Vittime di una
società in cui la pressione per il successo è altissima, e dove i valori conservatori spesso definiti «confuciani» enfatizzano la vergogna come
scotto per chi non riesce a soddisfare le aspettative sociali. Per sfuggire alla vergogna, molti non vedono
altra via se non quella di togliersi la
vita, proprio come ha fatto Kang, il
gesto supremo che consente di non
far fronte mai più a nessun insuccesso, a nessun dramma.
Intanto emergono nuove storie su
quanto accaduto a bordo del Sewol
durante e poco dopo il naufragio.
Mentre il traghetto si adagiava placido nelle acque trasformandosi in una
mostruosa e gigantesca prigione di
morte, i ragazzi afferravano cellulari
SALE IL BILANCIO
Continuano le ricerche in mare
ma calano le speranze: 28 i morti
accertati, ancora 268 i dispersi
EPA
La fiaccolata dei compagni di scuola delle vittime
«La Stampa» aderisce alla campagna di Wan-Ifra
Ogni giorno fino al 3 maggio, il World Press Freedom Day,
vi racconteremo la storia di un giornalista imprigionato
Fondo europeo di sviluppo regionale
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
quanto è accaduto. Ieri in manette è finito il comandante Lee Joon Seok, il
più lesto ad abbandonare la nave e incapace - a detta dei testimoni - di capire subito la gravità della situazione. Ma
il capitano paga un’altra colpa, quella
di aver ceduto il timone proprio nei
momenti che hanno preceduto la tragedia al terzo ufficiale, una donna di 26
anni con pochissima esperienza, meno
di un anno di navigazione, e da appena
6 mesi a bordo del Sewol.
La Russia ha truppe stanziate
ai confini ucraini. È il Cremlino stesso a confermare quanto da settimane vanno dicendo le cancellerie occidentali.
«Abbiamo diverse truppe in
diverse regioni e ci sono uomini anche ai confini con l’Ucraina. Alcuni hanno lì la loro base permanente, altri sono stati mandati come rinforzi vista
la situazione che sta vivendo il
Paese», spiega Dmitry Peskov
portavoce del Cremlino in
un’intervista in tv durante la
quale respinge al mittente –
Washington – le minacce di
nuove sanzioni. «Inaccettabili» le bolla Peskov. Poco prima
era stata la Casa Bianca ad
avvertire Mosca che la Russia
«pagherà costi ulteriori» se
non rispetterà gli accordi sottoscritti giovedì a Ginevra che
prevedono fra l’altro la rinuncia e la consegna delle armi.
E proprio l’intesa di Ginevra fra Usa, Ue, Mosca e Kiev
sembra essere passata del
tutto inascoltata. La situazione in Ucraina non è sostanzialmente cambiata: le milizie
filo-russe delle regioni orientali non hanno accettato di deporre le armi, come previsto
dal documento. Kiev non si fida anche se il premier ucraino
a interim Arseniy Yatseniuk
ha assicurato che la nuova Costituzione prevederà il decentramento dei poteri alle regioni e uno status speciale per la
lingua russa. Yatseniuk ha aggiunto che le regioni russofone potranno scegliere se adottare la lingua russa. E combattimenti sarebbero ancora
in corso a Sloviansk, uno dei
punti nevralgici del conflitto
tra governativi e separatisti.
Il leader dell’auto-proclamata Repubblica Popolare di
Donetsk, Denis Pushilin, ha
avvertito che l’intesa ginevrina non vincola i secessionisti,
aggiungendo che i suoi seguaci sgombereranno gli edifici
pubblici occupati, come stabilito, soltanto quando l’attuale
dirigenza di Kiev «si sarà fatta da parte». Gli ha replicato,
con identico scetticismo, il
premier Yatseniuk: l’accordo
è stato sì sottoscritto, ma
«non nutriamo alcuna ragionevole aspettativa» su quello
[E. ST. ]
che ne scaturirà.
Ministero dello
Sviluppo Economico
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA
AVVISO DI GARA
E’ indetta la procedura aperta, suddivisa in cinque lotti, per la fornitura in opera di strumentazione destinata al Dipartimento SASTAS da acquistare nell’ambito del PON 2007/2013 - Progetto
di Ricerca PANLAB A03_00166 CUP J41D11000080007 - da aggiudicare per singolo lotto e
con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Importo complessivo b.a.
€ 225.771,73 + Iva. Scadenza presentazione offerte: ore 16.30 del 26/05/2014. Documenti di
gara accessibili sul sito www.unime.it sezione Ateneo/Gare d’appalto. Il bando è pubblicato
sulla GUEE del 03/04/2014 e sulla GURI, 5a serie speciale, n. 40 del 07/04/2014.
IL DIRETTORE GENERALE - Prof. Francesco De Domenico
I.S.I.S.S. “Filippo Juvara” di Siracusa
Ta Phong Tan - Vietnam
Considerata come una delle blogger più influenti e schiette,
Ta Phong Tan è stata arrestata il 5 settembre del 2011 con
l’accusa di fare propaganda contro lo Stato tramite i post
sul suo blog, «Giustizia&Verità», sul quale denunciava la
corruzione del governo. Il 4 ottobre 2012 è stata
condannata a dieci anni di reclusione. Sono attualmente 18 i
giornalisti vietnamiti imprigionati.
Si comunica che sulla G.U.R.S. n. 15 del 11/04/2014, all’albo pretorio on-line della
Provincia Regionale di Siracusa e sul sito http://www.istitutojuvara.it/ è stato pubblicato
l’estratto del bando di gara relativo ai Lavori di “Intervento di riqualificazione dell’edificio scolastico finalizzato all’efficienza energetica, alla messa a norma degli impianti,
all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla dotazione di impianti sportivi ed al
miglioramento dell’attrattività degli spazi scolastici”. Importo Base d’Asta: € 527.967,79
compresi oneri di sicurezza e della manodopera.
Data di scadenza presentazione delle offerte il 14/06/2014 ore 13.00 presso I.S.I.S.S.
“Filippo Juvara” viale Santa Panagia 131, 96100 SIRACUSA.
Informazioni: presso la Provincia Regionale di Siracusa, oppure sul sito WEB
http://www.istitutojuvara.it/.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Giovanna Strano
TRIBUNALE DI TORINO
C.P. N. 40/2012
ESITO PROCEDURA COMPETITIVA
Sono stati aggiudicati in via provvisoria ed in blocco tutti i beni mobili e le rimanenze
di magazzino facenti parte del complesso mobiliare dell’azienda di proprietà della Torre
Lamiere Spa in CP, al prezzo di 825.000,00 Euro oltre Iva. E’ possibile, ex art. 107 l.
fall., far pervenire entro il 28 aprile 2014 offerta irrevocabile d’acquisto per un importo
non inferiore a 907.500,00 Euro oltre Iva. Maggiori informazioni circa le modalità di
presentazione sono pubblicate sul sito www.dellacroceeassociati.it
Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet
Consulta i siti
www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it
LA STAMPA
.
SABATO 19 APRILE 2014
3500
il caso
in vetta
In sessant’anni oltre 3500
persone
sono riuscite
a conquistare
il Tetto
del Mondo
ILARIA MARIA SALA
HONG KONG
rano almeno in cinquanta,
partiti nel cuore della notte
per piantare chiodi e fissare le corde indispensabili
alla salita sulla cima dell’Everest, il sempre più affollato Tetto
del Mondo. Un lavoro duro, la parte più
faticosa e rischiosa, della scalata. A
5800 metri, nella zona della «cascata
di ghiaccio» appena sotto il campo 1,
improvvisamente qualcosa è andato
storto. Il Gigante si è preso la sua messe di vittime. Dalla parete si sono staccati grossi blocchi di ghiaccio. Gli uomini sono stati travolti. Tredici sono
morti, quattro sono ancora dispersi
sotto i detriti, altri tre sono gravi.
È il peggior incidente che sia mai capitato agli sherpa dell’Everest. Gli umili e infaticabili nepalesi che hanno reso
possibili tutte le conquiste, a cominciare dalla prima, quella di Edmund Hillary nel 1953. «Sherpa»: un nome che
porta con sé la bianchezza della neve,
l’immensità dell’Everest e la determinazione dell’arrampicata. Divenuto sinonimo di «portatore», in sé, significa
«persona dell’Est», dal momento che
gli sherpa sono di origine tibetana, arrivati in Nepal circa cinque secoli fa attraversando il passo di Nangpa La.
Contadini d’alta quota, sulle pendici
dell’Himalaya, che l’esplosione dell’alpinismo di massa ha trasformato in guide
e portatori. Senza di loro che si arrampicano per primi, aprono nuove vie,
stendono chilometri di corde e preparano gli agganci, non ci sarebbero le scalate e soprattutto il «turismo d’alta quota». Un turismo d’élite, dato che toccare
il Tetto del Mondo costa 90 mila dollari,
che però mette a dura prova piste e preparatori: nel campo base ci sono sempre centinaia di alpinisti in attesa.
Gli sherpa, abituati alla fatica in
scarsità d’ossigeno, portano pesi enormi per consentire agli alpinisti di scalare il più leggeri possibile, e nella stagione lavorativa sono esposti a tutti i pericoli della montagna: dai geloni alle im-
E
300
vittime
AFP
Il gigante divora i suoi figli
Strage di sherpa sull’Everest
Travolti da blocchi di ghiaccio, 13 morti: preparavano una scalata
Austria. Vienna. 1948. One child of a large family with a homemade doll © David Seymour / Magnum Photos
provvise crepe che si aprono nel ghiaccio, dalle embolie d’altitudine alle slavine e valanghe. A valle li aspettano le famiglie, e le troppe vedove che questo
mestiere si lascia dietro.
Gli sherpa oggi sono circa 40.000,
più di 10.000 fanno da guide. Un mestiere riservato agli uomini: vista la pericolosità del lavoro - si calcola che uno
sherpa abbia più probabilità di morire
sul lavoro di quante non ne avesse un
soldato americano nei primi quattro
anni della guerra in Iraq - gli sherpa sono soprattutto giovani scapoli che si
apprestano ad accompagnare gli ormai quasi 500 turisti l’anno che voglio-
Centimetri - LA STAMPA
Monte Everest
8.848 mt
Campo 4
Parerete
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Kh
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um
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RISCHI ALTISSIMI
Guadagnano 6 mila dollari in due
mesi, ma hanno più probabilità
di morire di un soldato al fronte
I morti
tra alpinisti
e sherpa
dalla prima
scalata
di Hillary
e Norgay
nel 1953
Le prime
vittime furono proprio
i 7 portatori
di Hillary
IMPRESE «DI MASSA»
Ogni anno 500 alpinisti sfidano
il Tetto del Mondo pagando
fra i 90 mila e i 110 mila dollari
Cam
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CINA
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NEPAL
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India
Luogo
dell’incidente
5.800 mt
di altitudine
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Monte
Everest
Nepalganjj
Ilam
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INDIA
Rajbiraj
no sfidare l’Everest: dal 1953, 3500 ce
l’hanno fatta, 300 sono morti. Ma per gli
sherpa il rischio è indispensabile per
guadagnare quanto basta alle loro famiglie per sopravvivere anche in inverno,
quando la montagna è inavvicinabile.
Il «turismo d’alta quota» porta al Nepal,
uno dei Paesi più poveri del mondo, quasi
400 milioni di dollari. Gli sherpa guadagnano circa 6000 dollari per due mesi di
duro lavoro, una cifra alta rispetto agli
Ca
C
Campo
am
mp
po
b
ba
base
asse
e
standard del Paese. Oggi sappiamo che a
consentir loro di arrampicarsi sull’Everest
per decine di volte non è solo l’allenamento, il buonumore e le preghiere a Chomolungma, ovvero la Dea Madre della Terra,
il nome tibetano della montagna che gli
sherpa considerano sacra, ma anche un
dono genetico che li rende capaci di assorbire ossigeno in modo più efficace di altri.
Tenzin Norgay, lo sherpa che nel 1953
accompagnò Hillary alla conquista dell’Everest, difficilmente avrebbe immaginato che la loro impresa sarebbe stata
tentata da centinaia di persone ogni anno, portando lavoro ma anche dolore ai
villaggi himalayani.
Estero .15
«Il vero colpevole
è chi specula
con il turismo
sull’Himalaya»
4
domande
a
Reinhold
Messner
«È un gravissimo incidente
sul lavoro. E la responsabilità
è dei datori di lavoro di quei
poveri ragazzi, le agenzie che
organizzano quelle che ormai
sono diventate spedizioni turistiche». È Lapidario il giudizio di Reinhold Messner.
Come si spiega quello che è
avvenuto?
«Gli sherpa stavano preparando la pista per i turisti.
Una pista tracciata peraltro
troppo a sinistra, sotto la parete della spalla ovest».
Scusi l’ignoranza, cosa significa «troppo a sinistra»?
«Ho scalato l’Everest due
volte e l’ho fatto al centro
dell’icefall, dove le valanghe
non arrivano. Adesso, invece, le piste vengono tracciate
nei tratti più facili, ma anche
più pericolosi. Ma per un
cliente
che paga
90 mila
dollari si
fa questo
e altro.
Questo
non è alpinismo,
è turismo; quegli sher- Reinhold
pa sono Messner
vittime di
un’incidente sul lavoro».
Chi sono i responsabili?
«Gli organizzatori di quelle
spedizioni, le agenzie viaggi
che hanno capito che vendere
l’Everest è un affare, perché
può comprarlo chiunque abbia due mesi di ferie e la disponibilità economica: al campo
base ci sono sempre 400/500
clienti pronti a salire. Sono
trent’anni che denuncio questa situazione. Dopo la tragedia dell’11 maggio 1996 (otto
vittime, ndr) qualcuno aveva
capito che la situazione stava
degenerando, poi però chi di
dovere se n’è dimenticato».
Il sacrificio degli sherpa può
servire a salvarne altri?
«La mia speranza è che questa tragedia possa riportare
l’attenzione su quello che avviene in Himalaya. È ora di dire che l’Everest fatto su una
pista non ha nessun valore,
che non bisogna mandare gli
sherpa a morire sotto una valanga per lavoro».
[M. D. GIA.]
“VOGLIO ESSERE NEL CUORE DELL’AZIONE”
Le immagini e la storia di uno dei fondatori dell’agenzia Magnum Photos
DAVID
SEYMOUR
Retrospettiva
Torino, Palazzo Reale
3 aprile - 14 settembre 2014
Orari: da martedì a domenica 9.30 - 18.30 / ultimo ingresso ore 18.00 (chiuso il lunedì)
Info: 02 61 83 62 87 / press@silvanaeditoriale.it / www.silvanaeditoriale.it
MINISTERO DEI BENI E DELLE
ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO
DIREZIONE REGIONALE
PER I BENI CULTURALI
E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE
con il patrocinio di
media partner
16 .Cronache
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
In piscina
MAXISCHERMI AI FORI IMPERIALI
Costantina
D’Amato, di
origine
torinese,ha
imparato
a nuotare
a 4 anni
È tornata
in acqua
dopo
decenni
Nella Via Crucis di Francesco
ingiustizie e disoccupazione
GIACOMO GALEAZZI
CITTA’ DEL VATICANO
IGOR PETYX
La storia
LAURA ANELLO
PALERMO
e sue prime fotografie in acqua sono immagini in
bianco e nero di
una bimba dei primi del Novecento attorniata
da bagnanti in mutandoni.
Perché quando Costantina
D’Amato comincia a fendere
le onde a bracciate, è il 1923 e
lei è una paffutella di 4 anni
che il padre spinge a mare
«perché il nuoto è una difesa,
voleva che me la sapessi cavare da sola».
Una lezione che si è ricordata anche l’altro giorno,
quando a 95 anni ha percorso gli ultimi metri della piscina della polisportiva Belgio
nelle gare di stile libero e di
dorso del trofeo master
L
E’ mancato all’affetto dei suoi cari
Domenico Mario Boffa
Lo annunciano la moglie Teresa, il iglio Piero con Paola, il nipote Luca
con Elena e il piccolo Edoardo, amici, parenti tutti. Funerali oggi ore 14
parrocchia Santi Pietro e Paolo, largo
Saluzzo.
– Torino, 18 aprile 2014
La Building S.p.A., con tutti i suoi collaboratori e dipendenti, si stringe con
affetto al dolore della famiglia per la
grande perdita del
PRESIDENTE
Domenico Mario Boffa
Sarai ricordato con immensa stima,
simpatia e grande amore.
– Torino, 19 aprile 2014
La Euro Edes S.p.A. si unisce alla famiglia nel caro ricordo di
Domenico Mario Boffa
– Torino, 19 aprile 2014
Renato, Clelia, Beppe e Paola, con le rispettive famiglie, sono vicini in questo
triste momento all’amico Piero per la
perdita del caro PAPA’.
Affettuosamente sono vicini alla famiglia: Cristina, Marcella, Franco, Giulia,
Laura, Gigi.
Prima in piscina a 95 anni
“Non nuotavo da decenni”
Ciao MARIO sei stato un grande amico, ci mancherai tantissimo:
Gianni Donatella Ceresa
Beppe Franca Barbesino
Alberto Adriana Ferrero
Giovanni Maresa Ronco
Mario Mariuccia Ponzio
Ci ha lasciato un grande amico
Domenico Boffa
Le famiglie Clava-Volo si stringono
con sincero affetto intorno a familiari
e parenti.
– Torino, 19 aprile 2014
Con affetto siamo vicini a Piero e alla
sua famiglia: Mario, Luciano, Laura e
Luciano, Enzo e Paola.
Daniele e Barbara, Sergio e Carlotta
abbracciano con affetto Piero e famiglia.
da Via Crucis dall’inizio del
pontificato. Le meditazioni per
le 14 stazioni sono state composte dall’arcivescovo Giancarlo
Bregantini e lette in diretta tv
dall’attrice Virna Lisi. A portare la croce, oltre al cardinale vicario Agostino Vallini, operai e
imprenditori, immigrati, ospiti
di comunità di recupero, senzatetto, detenuti, donne, malati,
bambini, anziani. Maxischermi
ai Fori Imperiali e 50 paesi collegati. Benedizione papale dalla
terrazza della chiesa di Santa
Francesca Romana.
Palermo, fa il record italiano: “Anziani non mollate”
Mimmo Ferlito, segnando il
primo record italiano nella
sua categoria: 2’10’’28 nei 50 sl
e 2’08’’48 nei 50 dorso.
«Non bisogna arrendersi
mai», ha commentato radiosa
con la cuffia in testa, il costume
olimpionico e una faccia da
bambina felice, mentre il pubblico si commuoveva e la applaudiva in piedi. «Non bisogna
arrendersi mai», aveva detto all’istruttore Fabio Camalleri che
la invitava a partire dalla vasca,
evitando di tuffarsi dai blocchi
di partenza. «La scaletta? Mi diverto di più da qui».
Costantina, torinese di nascita, ha sposato un neuropsichiatra che si trasferisce a Palermo per lavoro. Da ragazza,
campionessa piemontese di tuffi. Bella, esile, con il caschetto
Anni Trenta. Dopo una lunga
vita nella sua città d’adozione
«di cui sono orgogliosa», a 70
anni torna al vecchio amore:
l’acqua. «Voglio sentirmi bene
come quand’ero giovane», dice
agli istruttori scettici. Si tuffa e
va come il vento: «Sei da campionato nazionale». E lei ci crede, eccome. Si allena, e gareggia: conquista trecento meda-
glie. «Non capisco perché le altre vecchiette non fanno come
me - dice - quando nuoto sono
veramente contenta, riesco a
essere me stessa. Nuotando
tengo a bada il diabete senza
medicine e con un po’ di dieta.
Certo, niente dolci, tranne un
po’ di miele prima delle gare. Mi
danno la carica». Ma la carica
vera è nel sorriso che illuminava la piscina, gremita da 490 atleti in rappresentanza di 29 società. La carica è nella speranza
che coltiva da una vita: «Vorrei
una piscina in tutti i quartieri
per far nuotare ogni bambino».
E’ mancata una bella persona, un
uomo generoso, sincero, un vero amico
Famiglie Civera maestranze Civera Edilizia e Baral partecipano lutto famiglie
Boffa.
Titolari, collaboratori e dipendenti dello Studio Coda Commercialisti Associati partecipano commossi al dolore
della famiglia per la scomparsa di
E’ mancata all’affetto dei suoi cari
Domenico Mario Boffa
Con profondo dolore ne danno il triste
annuncio i igli Giuseppe con Virginia
e con Niccolò, Andrea e Margherita e
Roberto con Tiziana. I Funerali avranno luogo il 19 aprile alle ore 15,30 nella chiesa Santa Annunziata in Marina
di Carrara.
– Marina di Carrara, 18 aprile 2014
Mario Boffa
Sono vicini a Teresina, a Piero e a tutta
la famiglia gli amici:
Lella Valeriano Bertolotto
Wilma Malandra Rolle
Simona ed Enzo Rolle
Enrica e Roberto Gallo
Carla e Maurizio Musizzano
Rinella e Claudio Vassallo
Anna e Pino Taramino
Luigino Paschero
Massimo Gariglio
Stefania e Mamo Turri
Antonella e Antonio Comi
Roberto Fantini
– Torino, 18 aprile 2014
Federico e Paola, Stefano e Cristina,
Giovanni e Petra partecipano al dolore
di Piero, Paola e Luca.
La Colombino assicurazioni, il gruppo
ICOS e la famiglia Colombino sono vicini a Piero e ai suoi famigliari per la
perdia del suo caro PAPA’.
Maria Luisa Fassero, Alessandro Sabolo e Aldo Vergnano partecipano
commossi al lutto della famiglia nel
ricordo di
Domenico Mario Boffa
Paolo, Paola, Valerio, Laura sono vicini
a Piero e famiglia.
Partecipano al lutto Luigia Angiolini e
Iride Ferrario.
Profondamente addolorati siamo
vicini a Tere, Piero e famiglia per la
scomparsa del caro MARIO. Famiglie
Benedicenti.
Roby, Manu, Elena e Luca sono affettuosamente vicini a Teresina, Piero,
Paola, Luca ed Elena in questo triste
momento per la perdita di
Mario
– Borgomanero, 18 aprile 2014
Bianca e Bruno Mattio sono vicini a
Teresina e a Piero nel dolore per la perdita del caro MARIO.
Ingiustizie, immigrazione,
precariato, disoccupazione: in
processione con «i nuovi crocifissi». Per Francesco ogni
stazione della Via Crucis al
Colosseo corrisponde a una
ferita contemporanea: la crisi,
gli immigrati, i malati terminali, le vittime dell’inquinamento nella Terra dei fuochi.
Ma anche il carcere, la tortura
e la solitudine. A condividere
con il Papa la preghiera comunitaria del Venerdì Santo
15mila tra romani e pellegrini.
Per Bergoglio è stata la secon-
Adriano e Giovanna Ruzza e famiglia
sono vicini a Teresina, Piero e Paola per
la perdita del caro
Domenico
– Torino, 18 aprile 2014
Andrea, Monica, Matteo, Carola Chiusano, profondamente commossi partecipano al dolore della scomparsa del
caro MARIO.
Anna, Luigi, Nicoletta e Roberto sono
vicini a Teresina ed a Piero con tanto
affetto.
Dipendenti e collaboratori dello Studio Immobiliare Chiusano & C. partecipano sentitamente al grave lutto che
la colpito la famiglia Boffa.
Elde, Anna, Giovanni, Lorenzo e Roberto si stringono, commossi, alla famiglia Boffa nel dolore per la perdita
di
Mario Domenico
– Torino, 18 aprile 2014
di cui porteranno nel cuore l’energia,
ma anche l’umanità e la generosità.
– Torino, 18 aprile 2014
Andrea Ganelli con Valeria Insabella e
tutti i collaboratori, partecipa al grande dolore della signora Teresa, di Piero
e di tutta la famiglia per la scomparsa
di
Domenico Boffa
ricordandone le grandi doti umane ed
imprenditoriali.
– Torino, 18 aprile 2014
– Torino, 18 aprile 2014
Partecipano al dolore di Piero e famiglia per la scomparsa del caro PAPA’
gli amici:
Patrizia Mauro Diotallevi
Henda Andrea Francone
Marika Giorgio Manzone
Fernanda Piero Norgia
Silvia Daniele Veglio
Partecipiamo profondamente commossi al dolore della famiglia Boffa
per la perdita del signor
Mario Boffa
famiglie Micelli e Chiappero, dipendenti e collaboratori del Gruppo Comat.
– Grugliasco, 18 aprile 2014
Proprietà e dipendenti di Italtermica
2000 srl porgono, in questo momento
di dolore, le più sentite condoglianze
per la perdita di papà
Mario Boffa
– Rivoli, 18 aprile 2014
Sentite condoglianze per la scomparsa
del caro amico
Mario Boffa
Biondo Natale e famiglia.
– Torino, 18 aprile 2014
Siamo affettuosamente vicini al grande dolore di Teresina, Piero, Paola e
Luca. Maurizio, Chiara e Francesco
Giaj.
Sono affettuosamente vicini a Piero e
alla sua famiglia in questo triste momento gli amici Patrizia e Guido LeviGattinara, Rita e Beppe Smeriglio, Antonietta ed Ezio Zerbino.
Annalisa, Enrico e Paolo porgono a
Piero, Paola e Luca le più sentite condoglianze.
Antonella, Gipi, Alice e Giulia, Patrizia,
Luca, Ale, Andrea e Pietro sono vicini
con tutto il cuore a Piero, Paola, Luca
e Teresina in questo momento così
triste.
Condomini e amministratore corso
Massimo d’Azeglio 26 partecipano
commossi al dolore della famiglia.
La famiglia Fechino, i collaboratori e
le maestranze della Cave Sangone srl,
sono vicini alla famiglia per la perdita
di
Mario Boffa
– Torino, 18 aprile 2014
E’ mancato
Lorenzo Mercato
anni 55
Lo annunciano la moglie Lara, il iglio
Davide, parenti tutti. Un particolare
ringraziamento a coloro che ci sono
stati vicini. Funerale martedì 22 aprile,
alle ore 10 parrocchia SS. Annunziata,
Pino Torinese. Non iori ma offerte alla
FARO.
– Pino Torinese, 19 aprile 2014
Ci stringiamo con affetto a Lara e
Davide nel ricordo del caro LORENZO. Famiglie Cossa - Festa, Morello e
Mandelli.
PERUGIA, «UN POSTO SENZA PARTICOLARITÀ»
Sollecitoelafidanzatadavantiallacasadeldelitto
1 Voleva far vedere alla nuova fidanzata, Greta, i luoghi dove ha
vissuto a Perugia. Così, Raffaele Sollecito, è arrivato davanti alla casa
dove fu uccisa Meredith Kercher. Un posto senza «particolarità. La
notte del delitto non c’ero».
[FOTO: LA NAZIONE]
Sandra Menconi
ved. Caramiello
Piero Audino con Sara, Eraldo e Piergiorgio, con profonda commozione e
affetto partecipano al dolore di Roberto e famiglia per la perdita della cara
mamma
Sandra Menconi
Caramiello
– Torino, 18 aprile 2014
Giovanni e Grazia con Alberto e Pamela, partecipano affettuosamente al dolore di Roby e Tizi per la perdita della
cara MAMMA.
Dante e Caterina Vaula partecipano
con affetto al lutto di Roberto, Tiziana
e famiglia.
Gli amici Carlo Ferrero ed Ermanno
Langé sono vicini a Roberto e famiglia
per la scomparsa della cara MAMMA.
Alberto e Wanda Ferrero partecipano
al grande dolore di Roberto per la perdita dell’adorata MAMMA.
Gianfranco Giuliana Adriano Simonetta con Edoardo Lorenza e Guido
partecipano con affetto il dolore per
la perdita della mamma signora
Sandra Menconi
Caramiello
– Torino, 18 aprile 2014
Mario Boidi, Massimo Boidi, Fabio Pasquini, i collaboratori ed i dipendenti
dello Studio Boidi partecipano al lutto
del dott. Roberto Caramiello e famiglia per la scomparsa della MAMMA.
Lo Studio Medico Persone si unisce al
dolore di Enrica per la perdita della
mamma
Giorgio Pianta
L’annunciano: la moglie Lodovica Marenco, il iglio Alberto, i fratelli Alberto, Gino con Brenda, nipoti, cognati e
parenti tutti. Funerali in San Maurizio
Canavese lunedì 21 corrente alle ore
10,15 in chiesa parrocchiale.
– San Maurizio C.se, 18 aprile 2014
Alfredo Altavilla e tutti i collaboratori di Abarth porgono le loro più sentite condoglianze alla famiglia per la
scomparsa del
DOTTOR
Giorgio Pianta
– Torino, 18 aprile 2014
L’Amministratore Delegato di Alfa Romeo ing. Harald Wester e tutti i colleghi partecipano al lutto della famiglia
per la scomparsa del
DOTTOR
Giorgio Pianta
– Torino, 18 aprile 2014
Il Presidente della Giunta Regionale
Roberto Cota, il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Valerio
Cattaneo unitamente agli Assessori
e ai Consiglieri, partecipano al lutto
che ha colpito il Consigliere Regionale Mauro Laus e la sua famiglia per la
perdita del papà
Giuseppe Laus
– Torino, 18 aprile 2014
RINGRAZIAMENTI
Nell’impossibilità di farlo personalmente le famiglie Ragno e Canella ringraziano quanti hanno partecipato al
loro dolore per la scomparsa del caro
Sergio
– Torino, 19 aprile 2014
ANNIVERSARI
Paolo Catalano
La moglie Bianca lo ricorda con parenti ed amici.
Lorenzo Mercato
Andrea Vergano
– Torino, 18 aprile 2014
2014
2013
Lucia Olocco
ved. Amatucci
– Torino, 18 aprile 2014
Laura e Pino Menzio partecipano
al dolore di Magda per la perdita
dell’amico
2014
2003
Amalia Merlo
I colleghi di Azimut Piemonte commossi partecipano al dolore dell’amica
Lara per la scomparsa del caro
– Torino, 19 aprile 2014
Serenamente è mancato
Mamma sei sempre con me.
2001
2014
Laura Pescarolo
Andrea, Simona, Alberto.
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
In famiglia
La vicenda
Alma
Shalabayeva
con il marito
Mukhtar
Ablyazov
e i figli
La piccola
Alua
è in braccio
al padre
28/05/2013
Il «ricercato» Ablyazov
1 Blitz della polizia nella vil-
la romana del dissidente kazako Ablyazov, marito della
Shalabayeva.
31/05/2013
Riportate ad Astana
Cronache .17
.
LA CASSAZIONE
Il processo
Stato-mafia
resta
a Palermo
PALERMO
1 Shalabayeva e la figlia Al-
ma sono rimpatriate.
24/12/2013
Il rientro a Roma
1 L’Italia fa tornare madre e
figlia.
ROMA, LA DECISIONE DEL VIMINALE. FURONO ESPULSE DA ROMA E RIMPATRIATE IN KAZAKISTAN
Asilo politico per Shalabayeva e figlia
La donna: “Sono grata all’Italia”. Stavano scadendo i permessi di soggiorno temporanei
ANTONIO PITONI
ROMA
Espulse come clandestine,
riaccolte da rifugiate politiche. Alma Shalabayeva ringrazia: «Sono grata all’Italia».
La Commissione territoriale
del Viminale le ha concesso,
insieme alla figlia Alua, asilo
politico, accogliendo in tempi
rapidissimi rispetto a quelli di
norma necessari in casi analoghi, l’istanza dei suoi legali.
Lieto fine di un intrigo internazionale, con strascichi
giudiziari ancora aperti, che
tanto imbarazzo causò al nostro Paese l’anno scorso quando la moglie e la figlia del dissidente kazako, Mukhtar Ablyazov, oppositore del regime
di Nursultan Nazarbayev, furono rimpatriate in fretta e furia dall’aeroporto romano di
Ciampino a bordo di un jet
privato affittato dal governo
di Astana. «La decisione ha
confermato l’evidente fondatezza della domanda, per la
quale si era già assicurato un
esame prioritario, stante l’importanza e la delicatezza della
questione – spiegano gli avvocati della Shalabayeva, Anton
Giulio Lana e Alessio Sangiorgi –. La Commissione ha valutato positivamente la richiesta di Alma, assicurando la
protezione internazionale
dello Stato italiano alla stessa
e alla figlia». Per effetto del
provvedimento, adottato in
applicazione della Convenzione di Ginevra, verranno emessi due permessi di soggiorno
per la madre e la figlia con una
validità quinquennale (rinnovabili alla scadenza). Non è
escluso che l’estrema rapidità
delle procedure espletate dai
Viminale sia dovuta all’imminente scadenza dei permessi
di soggiorno temporanei concessi alla moglie e alla figlia di
Ablyazov, al momento del loro
ritorno in Italia, il 24 dicembre dell’anno scorso. «La commissione territoriale, dopo
una lunga e articolata audizione, ha correttamente ravvisato – proseguono i legali – la
sussistenza del fondato timore di persecuzione da parte
del Kazakistan nei confronti
della signora Shalabayeva, in
collegamento con le vicende
che le impediscono di tornare
nel suo paese natale».
La vicenda inizia il 28 maggio 2013, quando gli agenti
della Questura di Roma irrompono nella villetta di Casal Palocco, Roma sud, residenza italiana di Ablyazov, sul
quale pende un mandato di
cattura internazionale su richiesta di Kazakhstan, Russia
e Ucraina, nonostante lo status di rifugiato politico riconosciutogli dalla Gran Bretagna. Sparito malgrado la sor-
veglianza di un’agenzia di investigazione privata italiana assoldata da un’omologa israeliana, gli agenti trovano in casa solo la moglie e la figlia. Il 30 maggio la Questura firma l’espulsio-
ne lampo: il giorno dopo vengono rimpatriate. Il caso deflagra
a luglio. Il ministro dell’Interno
Alfano dice in Parlamento di essere stato tenuto all’oscuro della vicenda. Salterà la poltrona
del capo di gabinetto, Giuseppe
Procaccini, che rassegna le dimissioni. Il 31 luglio Ablyazov
viene arrestato in Francia, dov’è tuttora. Mentre si fa largo
l’ombra della regia kazaka die-
tro l’intera operazione. Il 25 settembre, l’ambasciatore di Astana in Italia, Yelemessov, e altri
due funzionari diplomatici saranno iscritti nel registro degli
indagati della Procura di Roma.
Il suo cliente era accusato di
avere creato le condizioni di
pericolo per la pubblica incolumità, causa della richiesta
di «rimessione», cioè dello
spostamento del processo sulla trattativa Stato-mafia, da
Palermo a Caltanissetta. Il difensore di Totò Riina va però
in aula, davanti alla Suprema
Corte, a dire che il giudizio deve rimanere a Palermo.
E la tesi dell’avvocato Luca
Cianferoni è accolta: il processo resta Palermo, perché la
sesta sezione della Cassazione in un’ora e mezza respinge
la richiesta dei legali dei tre ex
carabinieri Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De
Donno, condannati pure alle
spese. Non ci sono le ragioni di
sicurezza, i gravissimi rischi
adombrati: Palermo da decenni fronteggia questi pericoli in maniera adeguata. Le
minacce di Totò Riina al pm
Nino Di Matteo, gli anonimi, i
Corvi, non sono ragioni sufficienti per la “rimessione”.
L’avvocato Enzo Musco ieri
aveva sostenuto che quello sui
presunti accordi tra pezzi dello Stato e pezzi di mafia è un
processo politico, il trampolino elettorale per l’ex pm Anto[R. AR.]
nio Ingroia.
IL TRIBUNALE DEL RIESAME
Secessionisti:
sette scarcerati
e cinque
ai domiciliari
Il «tanko» dei secessionisti
BRESCIA
I giudici del tribunale del riesame di Brescia hanno disposto la scarcerazione di
sette dei secessionisti arrestati il 2 aprile scorso. Tra
questi l’ex parlamentare
Franco Rocchetta e il leader
dei Forconi, Lucio Chiavegato. Per Flavio Contin sono
stati confermati i domiciliari; sostituita la misura del
carcere con i domiciliari per
Tiziano Lanza, Corrado Turco, Stefano Ferrari e Michele
Cattaneo.
«Si dichiara l’incompetenza territoriale del Tribunale
di Brescia in favore di quello
di Padova per tutti i reati
contestati», e si esclude la
«gravità indiziaria relativa
alle contestazioni dei capi A
e B», ovvero l’associazione
eversiva ai fini di terrorismo.
È il passaggio principale - secondo quanto si apprende
dai difensori degli indagati dell’ordinanza del Riesame
di Brescia che, invece, per i
soli accusati della costruzione e custodia del tanko (ora
ai domiciliari), trasferisce la
competenza a Padova.
SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 18
LINEA
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
C
on tutta questa voglia di ritorno al passato, alle semplicità di
una volta, quando ci si divertiva
con poco - i ristoranti stellati
costano – il pic-nic non poteva
che tornare di moda. Sano, naturale e low
cost. Offerto da alberghi e terme, al posto
del solito pranzo, nel «pacchetto ponti» da
Pasquetta al primo maggio, o addirittura
in città. California Bakery, a Milano e Vivibistrot a Roma, hanno la soluzione per pigri: consegnano dal cestino alla coperta.
Ma non è il solito déjeuner sur l’herbe, non
Nel cestino: insalate di bellezza,
panini snob, mix insoliti di frutta
e verdura, posate biodegradabili
E non manca l’app Meteo Zanzare
quello delle antiche scampagnate dove si
stramazzava sotto un albero ripieni di lasagne e polpettone. E’ l’ora del pic- chic o
chic-nic: insalate di bellezza (sì, esistono)
panini snob, frutta e verdura mixati in maniere insolite, posatine biodegradabili,
eco-tovaglie, cestini multifunzionali, allegre borracce e, il che non guasta, l’app Meteo Zanzare da scaricare su cellulare per
non finire sul prato sbagliato.
Com’era inevitabile, gli chef si sono impadroniti anche del picnic. Luciano Villani,
della Locanda del Borgo, ristorante di
Aquapetra Resort&Spa, un posto fiabesco
nel verde Sannio beneventano, lo prepara
con una selezione di finger food contadini e
prodotti locali: sformatini di pasta con
asparagi selvatici, salumi di nero caserta-
IL PIC-CHIC
È SERVITO
Sano e low cost, cambia il classico di Pasquetta
E per chi non parte, idee sfiziose anche in città
no, pecorino di lauticauda, panini a chilometro zero, dolci alla mela annurca. Si mangia
sotto gli ulivi anziché al tavolo.
Niente vieta di fare da soli, seguendo
qualche buon consiglio. La foofdblogger Valentina Cappiello (La ricetta che Vale) dispensa ricette di plumkake salati e quiche
monoporzione. Tutti, dai cuochi ai nutrizionisti, invitano alla leggerezza. Verdure e
frutta di stagione, fragole e asparagi. Ma
avreste pensato di metterli assieme? L’ha
fatto lo chef Emanuele Giorgione di Novessentia, un ristorante sul Lago Maggiore che
ha sposato l’idea filosofica di una «cucina
della bellezza», antiossidante e anti-glutine,
adattabile a menù da superchic-nic. Nelle
zuppette entra tutto, mele, pere, ananas
kiwi, carote zucchine, piselli, succo d’arancia più una crema di lamponi e bacche di
goji. L’Insalatina di fragole e asparagi a pezzetti piccolissimi profuma di menta e ha un
tocco di originalità con la maionese di soia. Il
pane è di farro integrale e farina di semi
d’uva. E da bere? Se volete essere coerenti,
succo di rapa rossa, sedano e finocchio, e ad-
dio abbiocco post-prandiale. Lasciatevi ispirare da sito (www.novessentia.it), o comprate tutto on line, in particolare le creme, dolci
(senza zuccheri, solo con sciroppo di agave)
o salate che nobiliteranno qualsiasi mix di
verdure o solitari cracker.
Si può essere glam anche con i panini,
specialmente Si può essere glam anche con i
panini, specialmente quelli di Chic&Go di
Milano, take away e delivery, con mortadella
di Prato, aragosta, granchio, pancetta affumicata e crema allo zafferano, julienne di
zucchine e taccole. Accompagnati da minibottiglie di champagne e Demoiselle e Diamant sono addirittura romantici….Da copiare. Se poi aggiungiamo un tocco di design,
come le borracce in alluminio di Sigg – deliziosa la fantasia Hello Kitty per i bambini –
amatissime da Gisele Bündchen, Cameron
Diaz o Zac Efron (non per niente hanno lo
«Smart Drinking System») il cucchiaio-forchetta Moscardino di Pandora, il cavatappi
Parrot di Alessi e i bei cestini english style di
Optima, non manca proprio niente. Solo una
buona compagnia (e bel tempo).
POSTI
1 La rivoluzio-
Borracce
Raffinatissime
quelle
svizzere
Sigg:
vero oggetto
di culto,
sono realizzate
in alluminio
metallizzato
come le Cadillac
e riciclabili
al cento per cento.
Il tappo permette
di bere
senza inclinare
la bottiglia
Monoporzioni
Insalatina
di quinoa
e funghi
con germogli
di crescione.
Le monoporzioni
di Novessentia
(che si possono
comprare
anche online
su www.
novessentia.it)
puntano non solo
alla leggerezza
ma anche
alla bellezza
Gourmet
Per gli amanti
del vintage
cestino in vimini,
«english style»
con fodera
color pastello;
(nella foto
una proposta
di Acquapetra
Resort,
il ristorante
campano
che ha inaugurato
una serie di picnic
preparati
dallo chef)
ne di Benetton
parte dalle collezioni presentate
in piazza Duomo
Ricotta PAGINA 20
TEMPO
1 Lo stile vinta-
ge nel mondo degli orologi guarda
agli Anni 40 e 60
De Vecchi PAGINA 21
DESIGN
ROSELINA SALEMI
le borse che lasciano
libere le mani. Da non
riempire troppo
Amapane PAGINA 20
1 Lo spazio La-
BEAUTY
vazza disegnato
da Fabio Novembre per L'Expo
Rigatelli PAGINA 21
1 Ciglia finte, a
SS
IO
NI
ciuffi o ritagliate
come origami: effetti speciali per
sguardi intensi
Ferrigo PAGINA 21
PA
STILE
esercizidi
Società .19
1 Tornano in auge
MODE
12345 34789A5 B41C25 D4EFB5 8B45 CE7782A8
FA 8E9982 A44 A28BE 34E 74BB81EAE
.
1 In questa pa-
gina tutti i segreti
del nuovo picnic
sofisticato
20 .Società
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
MODE
ANTONELLA AMAPANE
Audrey
la cerbiatta
E’
un omaggio
a Audrey
Hepburn
(esce il 4
maggio,
giorno
della sua
nascita)
la Bi-Bag
in pvc
morbido e
trasparente.
Ha una
lunga
catenella
e la parte
interna
rappresenta
la famosa
attricecerbiatta
Classica
La Constance
di Hermes
creata nel 1969
da Catherine
Chaillet,
autrice anche
di cartoni
animati
F
inalmente le mani libere. Dopo un inverno dominato dai modelli geometrici a
cassetto, rigidi e con
piccoli manici da impugnare,
ecco che la moda per la primavera estate rispolvera le tracolle di svariate dimensioni. Anche da portare a bandoliera. La
risposta alle preghiere di chi è
sempre carica di sacche della
spesa, di borsoni della palestra,
di cartelle dei figli... Ma anche
delle giovanissime che vanno a
ballare o sfrecciano in
motorino. Pratiche e
sicure (per scipparle
bisogna tagliarle) ci
impongono anche di
non riempirle come
panzerotti. Ma giusto con lo
stretto indispensabile. Fu la
mitica Coco Chanel a disegnare la prima borsa che ondeggiava su un fianco, lasciando le
braccia libere, simbolo dell’indipendenza femminile. Era il
Febbraio del 1955. Da lì il nome
dell’intramontabile 2.55, rettangolare a bassotto, in pelle
rivoltata e impunturata a rombi, con tracolla a catena ispirata ai portachiavi dei custodi
dell’orfanatrofio dove è cresciuta Mademoiselle che, si
Antiscippo
Sopra
le bandoliere
Brera
di Valextra
A destra
la Nadira
di Serapian
Iconica
La «New Jackie»
di Gucci
è una rilettura
del modello
nato nel ’61
Da ufficio
La «Postina»
di Zanellato
ricorda la borsa
dei portalettere
Il primo modello
lo disegnò Chanel
nel ’55 e diventò
simbolo di libertà
racconta, abbia voluto gli interni di questo modello bordeaux, come le divise degli orfanelli di quell’istituto. Un modello che ancora adesso è in testa alla hit parade dei must have più ambiti dalle donne.
In realtà le tracolle sono le
borse più antiche, vanno di moda dai tempi dei cavernicoli che
usavano bisacce per trasportare pietre e armi da caccia. E
hanno continuato a trionfare
nei secoli per custodire le monete. Poi si sono inabissate, ma
sono riemerse in versione trendy - dopo l’exploit chanelliano
degli Anni Cinquanta - 20 anni
dopo, grazie alle figlie dei fiori
che non si separano mai dai
«tascapane» in cuoio grezzo invecchiato al sole. Un genere
amatissimo anche dalle signore chic, genere «donna della domenica», che le intercalavano
alle versioni più classiche griffate. Oggi ritornano riveduti e
corretti alcuni esemplari storici dei brand più famosi. Come
per esempio la «New Jackie»di
Gucci, rilettura del modello nato nel ’61 e la «Constance» di
Hermés (nel nome una promessa, creata nel 1969 da Catherine Chaillet, autrice anche
di cartoni animati per la televi-
Sportiva
Ultrapiatta
e leggera
della linea
Saint Laurent
Monogram
Leggendaria
Lou Dillon (figlia
di Jane Birkin)
sfoggia
l’intramontabile
2.55 di Chanel
Il ritorno delle borse che lasciano le mani libere
UNA TRACOLLA
VI SALVERA’
DAI PESI MASSIMI
sione francese e pungente critica letteraria , dedicata a sua figlia, Constance). Ma compaiono anche elaborazioni di bag da
lavoro tipo la postina di Zanellato, usata dai portalettere nei
fifty, in vitello lucidato con olii
di Marsiglia o in pelle di toro.
Sembra un ovetto pasquale
rovesciato la Nadira bag in vitello colorato di Serapian con
tracolla amovibile (per trasfor-
marla in pochette la sera uscite
dall’ufficio). E’ rigida con piccoli soffietti laterali la Brera in
lucertola di Valextra, dedicata
alle amanti dei materiali preziosi. Unisex, poi, la messenger
ultrapiatta, di gusto vagamente Art Decò che aderisce al corpo, della linea Saint Laurent
Monogram, pensata da Slimane, con il logo disegnato da Cassandre nel 1061 per Yves Saint
Laurent . Le proposte sono infinite. A ognuna la sua. E dato
che ormai è in caduta libera
l’antico vezzo di coordinare le
borse all’abito, tanto vale sceglierla in tinte che ci piacciono.
Accese per staccare le tenute
troppo serie, o scure se non vogliamo essere ossessionate da
macchie incancellabili. Vincono le esigenze personali. E questa è un’altra bella notizia.
Coin Excelsior
Arrivaillussoaccessibile
1 Colazione da Tiffany, anzi da Coin Excelsior
che a Roma apre il department store versione premium (Excelsior appunto) dedicato a chi ama il
lusso accessibile. E non solo moda visto che nei
4300 metri quadri su tre livelli, ci sarà anche Eat’s,
supermercato del food di qualità, dove trovare
tutte le specialità del mondo, ma anche le eccellenzemadeinItalyakmzero.Unesempio?Ilbranzino pescato poche ore prima. E poi, dicevamo, i
gioielli di Tiffany & Co che occupa uno dei corner
di questo edificio primi ’900 dal sapore Liberty.
Tanti i fashion brand: Marc by Marc Jacobs, Valentino RED, Lauren by Ralph Lauren, Armani Collezioni. A Roma per l’inaugurazione i vertici del
Gruppo Coin, con l’ad Stefano Beraldo che ha annunciato l’apertura di Coin Excelsior anche a Napoli, Firenze, Venezia. «Questo spazio segna
un’accelerazione verso la qualità. E’ il nostro primo contemporary department store- spiega l’ad
Beraldo-E’unodeipiùbeinegozidellanostrarete,
doveoffriamoachiamaRomaunluogoaccessibile ma elegante, con un salone consacrato al beauty e al gioiello, un primo piano dedicato alla moda, un basement con la selezione dei cibi di Eat’s
[M. COR.]
(400 mq) e uno spazio Coincasa».
«On Canvas», 1500 metri in piazza Duomo a Milano
nata di accessori, compresi i
bijoux (e pure oggetti per la casa disegnati da Fabrica). Le stagioni non saranno più solo due
(primavera-estate e autunnoinverno), ma quattro e ogni mese è previsto un riassortimento.
«C’è poi una “color room” dedicata alle storie di colore», racconta Valentina Soster, direttore creativo di United Colors of
Benetton: «Adesso c’è la ma-
RIVOLUZIONE BENETTON
DALLA TESTA AI PIEDI
POSTI
SARA RICOTTA VOZA
C’
è qualcosa di nuovo in
piazza Duomo a Milano
e non è solo un negozio
Benetton. Basta farsi un giro
nei 1500 metri quadri del concept store «On Canvas», appena aperto, per capire che uno
dei marchi italiani più conosciuti al mondo ha ripensato
tutto: non solo i suoi spazi vendita, ma la filosofia delle sue
collezioni.
L’ha fatto portando nel futuro i suoi punti forti, quelli che ne
hanno decretato il successo 50
anni fa, dalla maglieria al colore
all’italianità, alla capacità di offrire lavorazioni e capi di quali-
tà a prezzi democratici.
Gli spazi sono pensati come
quelli di una casa, con salottini,
divanetti e quinte (struttura a
telaio e arredi flessibili in modo
da cambiare scena a piacere),
che separano «pacchetti» diversi, studiati per donne diverse o simili (o sempre le stesse),
ma con esigenze e occasioni varie. C’è la «sofisticata», la «urban» e la «young» e per ciascuna vengono mostrati sui manichini almeno tre total look. E il
fatto di trovare sempre sopra e
sotto l’abito la collana e gli orecchini giusti, la scarpa e la borsa
che si abbinano è un’altra delle
novità dello store, che si arricchisce di una collezione stermi-
Reale & virtuale
Loscaffaleinfinito
Focus sulla donna
con tre «pacchetti»
di total look dedicati.
E ci sono anche i bijoux
1 Lo «scaffale infinito» è
una delle innovazioni al centro del nuovo concept store
On Canvas. United Colors of
Benetton porta l’e-commerce
all’interno del punto vendita. I
mini iPad in negozio contengono un’app dedicata collegata allo store online che interagisce con i monitor permettendo ai commessi di assistere
il cliente nella scelta dei capi.
Se non la giacca non in negozio, si compra con un touch.
La «Color room» del nuovo concept store Benetton
glieria in seta, poi arriveranno
le polo in 24 tinte e made in
Italy». Una rivoluzione che approderà anche a Firenze, Verona, Nizza e poi Mosca. «Siamo
nella prima fase - spiega l’ad
Biagio Chiarolanza -: il focus è
sulla donna e sul posizionamento preciso del marchio». E per
l’inverno, altre novità.
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Il modello
alternativo
Era il 1986
quando
l’americana
Timex
realizzò
un orologio
pratico,
leggero,
resistente
e sportivo:
è diventato
un«must»
anche
per quel
pubblico
che voleva
un orologio
alternativo
nell’estetica
come nel
prezzo. Oggi
l’Ironman
Original
(nella foto)
è l’esatta
replica:
elettronico
al quarzo
con
quadrante
a cristalli
liquidi,
è realizzato
in materiale
sintetico
con bracciale
snodato
display con
orario, data,
allarme
e cronografo
(59 euro)
ncrociando il classico e il
gusto per gli oggetti
d’epoca, lo stile vintage è
sempre più praticato nella moda e nel design e ha
iniziato a farsi notare anche nel
mondo delle lancette.
Se i nomi dell’alta aristocrazia orologiera tengono vivo il ricordo delle proprie migliori
produzioni del passato, rieditandole di continuo in versioni
tecnicamente ed esteticamente
aggiornate, molti altri e più popolari marchi producono ex-novo modelli le cui linee sono ispirate agli Anni che vanno dai ’40
ai ’60. Quando l’orologeria si
esprimeva con estrema semplicità, declinando le più evidenti
peculiarità stilistiche di ciascuna epoca su una modellistica
cui oggi si guarda con grande
simpatia.
È insito nella definizione di
vintage il fatto che un oggetto,
prodotto nei decenni precedenti, possa conservare funzioni e
caratteristiche che affascinano
ancora oggi. Questo è uno dei
motivi del continuo successo di
mercati e mercatini e del fatto
che certe fisionomie spesso e
volentieri vengano oggi riprese.
Quello che accomuna le produzioni attuali d’orologeria di gusto vintage è il rigore formale.
Una sorta di minimalismo ante-
I
Lavazza all’Expo
TOCCO VINTAGE
PER ESIGENTI
UOMINI DI POLSO
FABIONOVEMBRE
METTEIN PIAZZA
L’AROMA DELCAFFE’
Oro rosa
Baume
& Mercier
Clifton
è in acciaio
e oro rosa
con data
e piccoli
secondi:
costa
4 mila euro
Il Black Bay Heritage
di Tudor cita molte
caratteristiche
dei suoi «predecessori»
litteram al confronto delle complicazioni meccaniche e delle ricerche stilistiche dei giorni nostri, all’epoca però unica
espressione possibile per un
quadrante che dovesse indicare
semplicemente l’ora, talvolta la
data. Per rimanere in tema, difficilmente è immaginabile che
la fisionomia delle loro casse si
possa discostare da quella circolare in voga durante gli Anni
’40 e ’50, per assumere invece
un andamento «a cuscino» con
un leggero allungamento sui lati quando il riferimento stilistico è quello del decennio successivo. Un bell’esempio di tutto
questo viene dall’americana
Hamilton e dalla svizzera
Victorinox, nata sulle forniture
all’esercito della confederazione elvetica, con modelli che sottolineano la loro efficace pulizia
formale adottando quadranti
con indici e lancette a bastone.
Come tocco di personalità e
di modernità, i loro modelli Pan
Europ e Inox vengono peraltro
caratterizzati rispettivamente
da cinturini in tela bicolore e da
una cassa accessoriata con
spallette di protezione e da un
cinturino in caucciù.
Hamilton Pan Europ
Modello con cinturino in tessuto,
ghiera graduata girevole (795 euro)
Da parte loro Baume & Mercier e Paul Picot riprendono le
tonalità bicolori dell’oro e dell’acciaio tanto in voga durante
gli Anni ’50, rilanciate negli ’80
e poi sparite, almeno dal nostro
mercato. E a proposito di gusti
nazionali, Mondia Italy si spinge oltre, con una collezione che
riporta sul quadrante la data
1946, anno in cui il marchio iniziò a farsi conoscere dalle nostre parti. Mentre l’ultima novità di Tudor, l’orologio subacqueo Black Bay Heritage, cita
caratteristiche presenti su differenti modelli del proprio passato: il quadrante bombato apparso nel 1954, la grande corona del 1958 e le lancette con spigoli vivi del 1969. Tutte insieme
in un unico e nuovo orologio.
FRANCESCO RIGATELLI
Alla
Triennale
di Milano
Nel
Padiglione
Italia
che sarà
presentato
il 30 maggio
spicca
il progetto
di Fabio
Novembre:
ha ideato
Piazzetta
Lavazza,
una
installazione
dedicata
al caffè
ufficiale dello
spazio
tricolore
Victorinox Inox
In acciaio inossidabile e indicazioni
luminescenti (costa 420 euro)
CIGLIA A FARFALLA, OCCHI TECHNICOLOR
BEAUTY
on chiamatele ciglia finte,
ma gioielli da indossare
agli occhi. Nere e raffinate per sfoggiare uno sguardo da
gatta, decorate da piccole gemme e fiori se si ha voglia di stupire: dopo il grande successo degli
Anni ’40 e ’70, ritornano, intramontabile arma di seduzione.
Certo, portarle non è facile, e i
primi tentativi potrebbero essere un disastro.
Per chi è alle prime armi,
meglio scegliere quelle a ciuffetti. Le esperte di make up
consigliano: il primo passo è
prelevarle con delicatezza dalla
confezione, e stendere la colla
nella parte interna. Dopo averle appoggiate sulla palpebra,
bisogna farle aderire in ogni
N
angolo. Gli spazi vuoti si possono ritoccare con matita ed eyeliner, anche se per il tocco finale
è indispensabile il piega-ciglia.
Ispirate all’arte cinese dell’intaglio, le ciglia di «Paperself», minuziosamente ritagliate nella carta, piccoli gio-
Aciuffioritagliate
nellacartacomeorigami
sitrasformano
ancheinmini-gioielli
ielli di design che si possono
trovare nei punti vendita Sephora e La Rinascente.
Per regalarsi un look speciale
in una serata importante, ci sono
i modelli gioiello di «Opulence
Lashes», in vendita online sul si-
Le ciglia di «Paperself» e i due mascara Oréal e Maybelline
i inizia a intravedere la presenza italiana a Expo 2015.
E anche a sentire. Nel Padiglione Italia, che viene presentato nelle sue componenti il 30
maggio alla Triennale di Milano,
il designer Fabio Novembre ha
da poco ideato Piazzetta Lavazza, un’installazione dedicata al
caffè ufficiale dello spazio tricolore per dare multidimensionalità all’olfatto: «Si viene attratti
dall’aroma - spiega - poi si vede,
si tocca, si ascoltano i messaggi
di un nastro e infine arriva il gusto. L’alimentazione, tema dell’Expo, è manifestazione di fiducia: noi ingeriamo il cibo e questo
irrora i sensi e diventa la nostra
S
Effetti speciali per un make up creativo
NADIA FERRIGO
Società .21
I più richiesti sono i modelli che vanno dal ’40 al ’60
DESIGN
TEMPO
PAOLO DE VECCHI
.
energia». Il Padiglione Italia nell’idea della presidente Expo, Diana Bracco, è il luogo per rappresentare le eccellenze italiane. Ci
sono tutte le regioni, l’Unione europea con cui si studia un palinsesto comune, le varie occasioni
di internazionalizzazione delle
imprese. «I 147 Paesi partecipanti - rivela - si presentano con
più delegazioni e nel Padiglione
ci giochiamo le esportazioni del
futuro. Altro obiettivo è muovere il turismo in modo duraturo e
diffuso. In questo senso, il Piemonte è tra le regioni che stanno
lavorando meglio: c’è grande sinergia tra Milano e Torino, che
ormai è più vicina di San Siro».
Francesca Lavazza, che oltre
a curare gli eventi dell’azienda di
famiglia è nel consiglio del Museo Egizio, prepara un anno importante: «Oltre a Piazzetta Lavazza all’Expo di Milano, dove
offriremo il caffè Tierra intenso
da coltivazioni sostenibili, saremo al Salone del gusto di Torino,
che a ottobre festeggia il decennale». Sottolinea la matrice torinese anche il cugino Marco Lavazza, vicepresidente del gruppo: «Vi stiamo costruendo la
nuova sede e ci rimarremo per
altri cent’anni almeno. Investiamo qui per dimostrare che l’Italia funziona».
twitter @rigatells
to di Harrods: lavorate a mano e
decorate da piume e cristalli
Swarovski. Un’esplosione di colori, cuoricini, gelati e orsacchiotti per le ciglia create dalla
designer Natalie Russo (su
«Etsy.com»): spettacolari, per
chi non ha paura di osare.
Chi invece non sa destreggiarsi tra colla e ciuffetti? L’ultima
tendenza rubata alle passerelle
sono le «spider lashes»: considerate orribili dai puristi del make
up. Bisogna applicare più e più
volte il mascara sulle ciglia, così
da creare gruppetti separati tra
loro: l’effetto può apparire disordinato, ma lo sguardo è valorizzato. Per il make up di tutti i giorni, meglio scegliere mascara capaci di dare sostanza e volume,
come il nuovo «Ciglia Finte Farfalla» di l’Oréal Paris; o il Big
Eyes di Maybelline che promette
occhi magnetici: Ma non è male
concedersi anche un trattamento come «Brown Enhancing» di
Elizabeth Arden, un siero di bellezza per ciglia e sopracciglia,
naturalmente più folte.
22
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
Ex Eutelia, 782 dipendenti licenziati
ECONOMIA
FINANZA
Ieri i 782 dipendenti di Agile (ex Eutelia), di cui 136
lavoratori a Torino e Ivrea, hanno ricevuto la lettera
di licenziamento. Un avviso senza ritorno, anche se
c’è una data, il 31 giugno, che non cancella ogni speranza. Quel giorno scadrà la cassa integrazione. Dal
1° luglio resteranno tutti a casa. Potranno trattare,
ma i margini sono ridotti al lumicino.
&
GARANZIE ANCHE SUI CONTENZIOSI AIRONE E WINDJET. IL CDA DELLA COMPAGNIA CONVOCATO PER MARTEDÌ. BANCHE ANCORA DIVISE SUL NODO DEI DEBITI
Alitalia cerca l’intesa su 1100 esuberi
L’ad prova a rassicurare Etihad su dipendenti in Cassa e cause. Lupi: “L’accordo dà fastidio a molti”
GIUSEPPE BOTTERO
TORINO
AEREI
Alitalia prova a rassicurare
Etihad, dopo l’ultimatum ricevuto dalla compagnia araba. L’ad Gabriele Del Torchio ha esaminato la lettera
inviata mercoledì da Abu
Dhabi e, insieme con gli
advisor Citi, affiancati dallo
studio Bonelli Erede Pappalardo, ha risposto con una
lettera punto su punto, «nel
merito», sentendo anche le
banche creditrici e il governo, a quelle che la compagnia degli Emirati considera
«condizioni imprescindibili»
perché si vada avanti.
Il governo smentisce
le voci sulla rottura
Renzi: «Chiudere?
Ci stiamo lavorando»
A quanto si apprende l’ex
compagnia di bandiera
avrebbe rassicurato sul nodo
del taglio dei costi del lavoro,
puntando a stringere un preaccordo con i sindacati che
prevede la cassa integrazione a zero ore per 1000-1100
dipendenti. Etihad vorrebbe
poi una cancellazione (writeoff) della parte di debito priva di garanzie (circa 400 milioni). Alitalia insieme con gli
istituiti creditori (Unicredit
sembra la più disposta a collaborare), starebbe ragio-
Boeing record
8 mila vendite
per il suo 737
La trattativa tra Alitalia e Etihad è entrata nella fase finale
nando su una parziale conversione del debito in azioni Alitalia e su un allungamento delle rate. Sempre sul tema dei
debiti pregressi, i vertici Alitalia avrebbero dato rassicurazioni anche sulla manleva
rispetto alle cause pregresse
(AirOne e WindJet).
Nel frattempo, è scattata la
convocazione dei consiglieri di
amministrazione: martedì, subito dopo le vacanze di Pasqua, Del Torchio e il presidente Roberto Colaninno informeranno i soci sull’avanza-
mento delle trattative. Che,
nonostante i paletti degli arabi, non si sono arenate, anche
se - ovviamente - la fase è particolarmente delicata. «Forse
l’accordo tra Alitalia ed
Etihad dà fastidio a molti», diceva ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Maurizio Lupi, che fin dall’inizio «ci ha messo la faccia», anche più del management della
compagnia aerea. Fastidio, a
chi? Sicuramente, tra quelli
che potrebbero tifare contro,
ci sono i tedeschi di Lufthan-
ALLA PRIMA RIUNIONE IL CDA CONFERMA PATUANO AD, FORMATI I COMITATI
Telecom, a Recchi deleghe di peso
“Rappresenteremo tutti gli azionisti”
Ben Ammar:
«Non c’è guerra
con Fossati, per lui
la porta è aperta»
MILANO
Il primo cda di Telecom Italia
dopo l’assemblea conferma
Marco Patuano amministratore delegato e, anche in virtù
della sua elezione diretta da
parte dei soci, conferisce più
deleghe del previsto al neopresidente Giuseppe Recchi.
A lui fanno capo «indirizzo e
supervisione» delle strategie,
la supervisione «della definizione degli assetti organizzativi e dell’andamento economico». Sempre al presidente
vanno la rappresentanza con
autorità, istituzioni e investitori e la responsabilità organizzativa di affari legali, relazioni esterne, affari istituzionali e regolamentazione, responsabilità sociale d’impre-
C’è l’aereo più pazzo
del mondo (al cinema) e
c’è quello più venduto. Il
Boeing 737 appartiene
alla seconda categoria.
Ieri è arrivato alla consegna numero 8.000 e non
era mai successo che un
aereo di linea toccasse
questo record. Almeno
così sostiene la Boeing.
«Il 737 - dice una nota - è
il primo aereo commerciale della storia ad aver
raggiunto questa consegna fondamentale. Il
programma proseguirà
nei prossimi anni grazie
a 3.700 ordini». Il Boeing
737 è in produzione dal
1967. In tutto questo
tempo si è molto evoluto
e il pezzo appena consegnato ha un’infinità di
tecnologia elettronica in
più e motori più efficienti eccetera. Dicono che il
B-737 sia talmente diffuso che in ogni istante del
giorno e della notte ce ne
sono in volo nel mondo
più di 1.200.
[L. GRA.]
1
ANSA
Il presidente Giuseppe Recchi
sa oltre alla supervisione dell’audit. Insomma, se Patuano
mantiene «la responsabilità del
governo complessivo» del gruppo, Recchi - pur senza avere i
poteri che furono di Bernabè non sarà un presidente di campanello.
Dopo il nuovo attacco sferrato a Telco dal patron di Findim,
Marco Fossati, dal consiglio si
tenta di gettare acqua sul fuoco.
Se ne prende cura Tarak Ben
Ammar, tra i pochissimi riconfermati. «Non c’è guerra tra
Telco e Fossati», assicura, anche se «non abbiamo capito la
mossa di Findim» di non votare
per la sua lista in assemblea.
Comunque, spiega il finanziere,
«ascolteremo Fossati, che è uno
che ha investito un sacco di soldi e che se ne intende. Un azionista con il 5% non è che non lo
si ascolta perché non è in cda.
La porta del consiglio è sempre
aperta». Ben Ammar sottolinea
che l’ex numero uno di Eni è
«stato democraticamente eletto» a presiedere «un ottimo
consiglio» con cui Telecom è ormai «una public company». E
«come ha detto Recchi», sottolinea riferendosi alle parole del
presidente pronunciate in cda,
«siamo qui per rappresentare
tutti gli azionisti. Aggiungo io:
compreso Fossati». L’obiettivo
del nuovo corso? «Vogliamo riportare il titolo a 2 euro». In
un’ora e mezza il cda sceglie anche i componenti dei di comitati
«controllo e rischi» e il «nomine», confermando l’eliminazio[F. SP.]
ne di quello esecutivo.
sa, che temono il potenziamento della strategia in Europa. E anche Air France, seppure per certi aspetti l’ingresso di Etihad in Alitalia rafforzerebbe la possibilità che il
vettore franco-olandese investa ancora nel gruppo italiano.
A Lupi danno fastidio gli
scenari da catastrofe, le sparate sugli esuberi e sul ruolo di
Malpensa che, spiega, verrebbe rafforzata, e non danneggiata. Certo, il ministro sa che,
nel caso l’investimento vada in
porto, bisogna mettere in pre-
ventivo un periodo di ristrutturazione, anche dura. Ma, ragiona, è il prezzo da pagare per
garantire un futuro al gruppo.
«Se ci sarà l’accordo, come ci
auguriamo, ci sarà un piano industriale di rilancio per Alitalia, che deve essere una grande
compagnia internazionale, e
misure a tutela dell’assetto occupazionale, perché se
un’azienda chiude di certo l’occupazione non si difende». Ma
tutto il governo - seppur con la
dovuta distanza - segue con attenzione gli sviluppi del dialogo tra le compagnie. Su Alitalia state chiudendo? «Ci stiamo lavorando», ha risposto ie-
I sindacati alla finestra:
«Pronti a fare la nostra
parte». Ma aspettano
una convocazione
ri il premier Matteo Renzi al
direttore della Stampa Mario
Calabresi, in una intervista
pubblicata sul sito web del nostro quotidiano.
Certo, gli scogli restano, e
scioglierli, come si è visto negli
ultimi giorni, sarà complesso. I
sindacati, nel frattempo, restano alla finestra. Nessuna dichiarazione ufficiale: i nodi potrebbero venire al pettine nei
primi giorni di maggio e l’attesa è anche per le mosse che farà il governo sulle eventuali
misure per l’occupazione.
MINISTERO DELLA DIFESA
ARSENALE MILITARE MARITTIMO AUGUSTA
Via Darsena, s.n. - 96011 Augusta (SR)
Pubblicazione per estratto di bandi di gare d’appalto di servizi e forniture di rilevanza comunitaria
(D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii).
Questo Arsenale M.M. indice le seguenti procedure ristrette accelerate per l’affidamento di appalti
di servizi e forniture di rilevanza comunitaria:
1. PR/01/14/UE - C.I.G. 5707414307 - Servizi a quantità indeterminata di carpenteria per il rispristino delle strutture varie della piattaforma, sovrastrutture, ponti, casse e sentine, di manutenzione/ricostruzione di tubi e valvole ed accessori, di trattamento della carena, di sbarco
e imbarco apparati e di realizzazione ponteggi delle Unità Navali, dei Bacini e
del naviglio minore. Importo 850.000,00 (ottocentocinquantamila/00), di cui € 17.850,00 per
oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei rischi da interferenza.
2. PR/02/14/UE - C.I.G. 57073573FD - Servizi a quantità indeterminata di manutenzione degli
impianti di condizionamento e delle celle viveri, bonifica e sanitarizzazione delle condotte del
condizionamento/ventilazione di cucine e locali macchine, di manutenzione dei dissalatori e
delle calderine, di manutenzione sugli impianti oleodinamici, sistemi di sollevamento e congegnatoria delle Unità Navali, dei Bacini e del naviglio minore. Importo € 400.000,00 (quattrocentomila/00), di cui € 8.400,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari
per la riduzione dei rischi da interferenza.
3. PR/03/14/UE - C.I.G. 5707446D6C - Fornitura a quantità indeterminata per l’adeguamento
alle nuove norme dei tubi flessibili installati sulle unità navali, bacini galleggianti e mezzi minori. Importo € 500.000,00 (cinquecentomila/00), IVA esclusa.
4. PR/04/14/UE - C.I.G. 57193225D1 - Servizi di rinnovamento e manutenzione straordinaria
degli Impianti e Strutture del Sistema di Piattaforma e rinnovamento della carena a
specifica 684/P del rimorchiatore portuale RP 123. Importo € 260.000,00 IVA esente di cui
€ 5.100,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei rischi
da interferenze.
5. PR/05/14/UE - C.I.G. 5719272C8C - Servizi di rinnovamento e manutenzione straordinaria
degli Impianti e Strutture del Sistema di Piattaforma della propulsione e rinnovamento della
carena a specifica 684/P del rimorchiatore portuale RP 126. Importo € 300.000,00 IVA esente
di cui € 6.000,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei
rischi da interferenze.
6. PR/06/14/UE - C.I.G. 5708081972- Servizi a quantità indeterminata di rinnovamento e manutenzione straordinaria del Sistema di Piattaforma dei mezzi e dei galleggianti della Base di
Augusta. Importo € 1.000.000,00 (unmilione/00), di cui € 5.000,00 per oneri di sicurezza,
non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei rischi da interferenze.
7. PR/08/14/UE - C.I.G. 5708036451 - Servizi a quantità indeterminata di rinnovamento e manutenzione straordinaria del Sistema di Piattaforma dei Bacini Galleggianti in dotazione all’Arsenale Militare Marittimo di Augusta. Importo € 500.000,00 (cinquecentomila/00), di cui
€ 10.500,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei rischi
da interferenze.
Tutti gli appalti sono esenti dall’IVA. Le domande di partecipazione dovranno pervenire
all’indirizzo sopra indicato, pena l’esclusione, entro il giorno 19/5/2014. Condizioni di partecipazione e documentazione da allegare alle domande sono indicate nei bandi di gara integrali
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, sulla G.U.R.I. e visionabili all’indirizzo internet http://www.marina.difesa.it/documentazione/gare/Pagine/BDGlist.aspx. Data di spedizione dei bandi: 16/4/2014. Ulteriori informazioni possono essere richieste alla Direzione
Amministrativa dell’Arsenale, tel. 0931/420402-371-375- 515, fax. 0931/420264-375, e-mail
marinarsen.augusta@postacert.difesa.it - mnarsen.au.amm@marina.difesa.it. Responsabili
Unici dei Procedimenti: CA Fabio Antonio Giulietti Virgulti, tel. 0931/420403 - CV (AN) Edoardo
Di Gennaro, tel. 0931/420457.
Il Direttore Amministrativo
Dirigente Antonio E. DEL BUFALO
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anche su internet
Consulta i siti
www.legaleentieaste.it
www.lastampa.it
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Panorama
Guiderà il rilancio
Airoldi
nuovo ad
di Benetton
S
arà Marco Airoldi, 54
anni, senior partner di
Boston Consulting e già
dg di Autogrill dopo la privatizzazione, il nuovo amministratore delegato di Benetton chiamato a guidare il
gruppo nel progetto di rilancio in corso, con il riassetto
che prevede lo scorporo delle
attività manifatturiere e immobiliari dal 2015.
Lo ha annunciato Edizione
srl, holding azionista dell’azienda di Ponzano Veneto.
La nomina di Airoldi avverrà
all’assemblea di bilancio della
società l’8 maggio, in occasione del rinnovo dell’intero Cda
in scadenza.
[R.E.]
Stipendio 2013
A Tronchetti
5,2 milioni
L’AD VIOLA: NESSUN RISCHIO DI NAZIONALIZZAZIONE. IL 20-21 MAGGIO L’ASSEMBLEA
Privatizzazione
Casinò di Venezia
La gara va deserta
N
on è stata presentata
alcuna offerta, al Comune di Venezia, nella
gara indetta dall’amministrazione municipale per l’affidamento della concessione del
servizio di gestione del Casinò. I soggetti che avevano
presentato domanda di accesso alla Data Room Virtuale ed avevano sia effettuato la
visita ai siti, sia partecipato
alla Management Presentation hanno ritenuto di non
presentare offerta. Sarà ora
l’Amministrazione Comunale
a definire come procedere. Intanto, parlando di tavoli verdi, dopo anni il Casinò di Sanremo è tornato in attivo. [R. E.]
La decisione se aderire all’aumento di capitale sarà presa dalla Deputazione amministratrice che dovrebbe riunirsi
la prossima settimana.
Per Profumo e Viola il Cda
unanime sull’operazione segna
un traguardo importante per il
complesso risanamento della
banca. Dopo il Consiglio, la banca ha spiegato che, dopo la ricapitalizzazione da 5 miliardi e assumendo il rimborso di 3 miliardi di Monti bond, il coefficiente patrimoniale (Core tier
1) a fine 2013 sarà al 13,6% e all’11,3% considerando il pieno
dicare da come si è svolto il impatto delle regole di Basilea
Cda, che conta molti consiglieri 3. L’aumento consentirà di «asespressione della Fondazione, sorbire eventuali impatti negac’è la sensazione di una ritrova- tivi» derivanti dalle simulazioni
ta unità tra i vertici della banca degli stress test della Bce e pere l’Ente presieduto da Antonel- metterà anche di accelerare la
la Mansi. Di conseguenza la realizzazione del piano induFondazione potrebbe
striale 2013-2017.
aderire alla maxi-riAl maxi-aumencapitalizzazione
to Mps lavorava
sborsando però
già da tempo,
125 milioni ancome testimoziché i 75 minia l’accordo
lioni previsti
di pre-garancon l’aumento
zia già siglato
È all’incirca quanto
da 3 miliardi.
con le banche
potrebbe sborsare
La Mansi,
del consorzio
la Fondazione Mps per
che non si sbiche riguarda
aderire all’aumento
lancia, lascia inl’impegno a sottotendere di essere
scrivere l’inoptato,
«serena» sul maxi-aufino a un massimo di 5
mento. Secondo fonti vicine a miliardi. Il consorzio è guidato
Palazzo Sansedoni, la Fonda- da Ubs con al fianco Citigroup,
zione Mps è «cautamente otti- Goldman Sachs, Mediobanca,
mista» e valuterà la «situazio- Barclays, BofA Merrill Lynch,
ne» quando saranno «resi noti i Commerzbank, Jp Morgan,
dettagli dell’operazione».
Morgan Stanley e SocGen.
Montepaschi dà via libera
all’aumento da 5 miliardi
A luglio il rimborso dei Monti-bond. La Fondazione verso l’adesione
LUCA FORNOVO
TORINO
Il pressing della Banca d’Italia e il timore di non superare
al meglio gli esami della Banca centrale europea (i cosiddetti stress test) hanno convinto all’unanimità il Consiglio d’amministrazione di
Montepaschi ad approvare il
maxi aumento di capitale che
sale così da 3 a 5 miliardi.
Il via libero definitivo però
sarà decretato dai soci: l’assemblea degli azionisti che si
terrà nei giorni 20, 21 maggio
e se servirà il 22 maggio in terza convocazione. La maxi ricapitalizzazione, ha spiegato
Viola «consentirà il rimborso
dei 3 miliardi di prestiti statali» i Monti-bond «previsti per
il 2014 e quindi non ci sarà
nessun rischio nazionalizzazione». Secondo fonti finanziarie il rimborso dei 3 miliardi potrebbe avvenire già a lu-
125
milioni
Alessandro Profumo (sinistra) e Fabrizio Viola
glio e in contanti. Viola ha poi
indicato la possibile tabella di
marcia dell’aumento: «Pensiamo di avviare l’operazione a
metà giugno e di completarla a
metà luglio». Un nodo da sciogliere è cosa farà a questo pun-
to la Fondazione Mps che ha il
3,01% della banca senese con il
2,5% inserito in un patto parasociale su un totale del 9% con i
soci sudamericani Fintech
Advisory e Btg Pactual Europe.
Secondo fonti finanziarie, a giu-
Ritorno dalla Cina
Sergio Tacchini
rivuole il suo marchio
M
arco Tronchetti Provera, presidente e ad
di Pirelli, per l’esercizio 2013 ha percepito compensi per 5,19 milioni di euro, di
cui 1,8 milioni a titolo di incentivo per i risultati dell’esercizio e 3,39 per le cariche ricoperte all’interno del gruppo.
Il dato, che emerge dalla
relazione sulla remunerazione depositata in vista dell’assemblea degli azionisti del 12
giugno, si confronta con i 3
milioni del 2012, quando i manager della Bicocca non avevano incassato alcun bonus
per il mancato raggiungimento degli obiettivi.
[R. E.]
Economia .23
.
Il tennista-imprenditore fa un’offerta per rilanciare
il caso
MARCELLO GIORDANI
NOVARA
S
ergio Tacchini vuole ricomprarsi l’azienda venduta ai cinesi di Hembly
sette anni fa. L’ex campione di
tennis, protagonista di sei Davis negli anni ‘60, attraverso la
società di famiglia (Sandys),
ha formalizzato un’offerta per
la Sergio Tacchini International. Si chiama così oggi
l’azienda che il tennista fondò
a Caltignaga, Novara, nel
1966. Quella sede non c’è più,
ma ora rischia di chiudere i
battenti lo stabilimento di
Bellinzago, ultimo baluardo
novarese della Tacchini.
Per evitarlo Tacchini ha
fatto un’offerta che è emersa
nell’ultimo incontro di questa
settimana a Novara tra sindacato, azienda e commissario liquidatore. «Non può accettare lo smantellamento di
quello che ha creato e portato
al successo - dicono gli operai, che ora sono in cassa in-
OLYCOM
Pete Sampras, star degli Anni 90
Il simbolo Anni 80 John McEnroe
tegrazione e ricordano con no- della società: il tennis. Bellinzastalgia quando da Caltignaga e go è finita nei guai perché
Bellinzago si vendevano un mi- l’esperienza cinese, guidata da
lione e 800 mila capi l’anno di Janny Tang, ha visto in sette ant-shirt -, così si è fatto avanti. E’ ni un bilancio poco lusinghiero:
l’unica speranza per evitare la la rete dei negozi è stata smanchiusura definitiva anche di tellata, mentre a Bellinzago si è
Bellinzago». Dalla Sandys con- passati da 250 a 13 persone,
fermano che l’ofche si occupano
ferta è stata preNEL NOVARESE del settore comsentata, e che la
L’asiatica Wintex merciale.
trattativa è in faL’anno scorso
potrebbe chiudere la decisione di cese avanzata: polo stabilimento dere il ramo
trebbe concludersi entro la
d’azienda che deprima decade di maggio.
tiene il marchio a Wintex Italia,
A prendere la testa del- che a sua volta fa capo alla Winl’azienda sarebbe il figlio di Tac- tex di Honk Kong. Wintex Italia
chini, Alessandro, ma il padre ha aperto una sede a Milano e il
tornerebbe in campo, per rilan- futuro di Bellinzago s’è fatto più
ciare il marchio in quello che è incerto che mai. Nel frattempo
stato il settore per eccellenza la società cinese proprietaria
Sergio Tacchini sul campo a fine Anni Sessanta
della Tacchini è finita in debito
d’ossigeno finanziario, e deve
presentare da mesi un piano
per il concordato preventivo.
Di qui la volontà di Tacchini
di salvare quel che resta della linea di abbigliamento sportivo
made in Italy che fece il giro del
mondo. Merito del fondato che,
forte delle conoscenze nell’ambiente, anticipò la strategia dei
campioni dello sport al servizio
del marketing. Dopo un’estenuante trattativa col padre di
John McEnroe in un pub di
Londra, Tacchini ingaggiò il
campione americano come testimonial. Fu un successo senza
precedenti. Magliette, pantaloncini e calzettoni griffati Tacchini imposero un genere mentre l’azienda macinava fattura-
to e arrivava a 280 dipendenti.
A McEnroe seguirono Connors
e Djokovic. La ditta novarese
vinse le forniture alle Olimpiadi
di Montreal e Atlanta, il marchio era su occhiali e profumi.
La svolta a fine anni ’90. La
concorrenza da Europa dell’Est
e Asia diventa serrata e Tacchini ha un’altra idea: è il primo imprenditore italiano a scegliere
apertamente di far produrre
capi nei Paesi emergenti. Nel
1997 crea la Sandys e delocalizza la produzione in Estremo
Oriente, Grecia e Portogallo. In
Italia apre una rete di negozi
monomarca. Non basta per vincere la concorrenza e nel 2007
cede a Hembly, colosso delal
moda cinese. Ma ora Tacchini è
pronto a tornare in campo.
R
24 .Lettere e Commenti
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
LA STAMPA
Quotidiano fondato nel 1867
2
I MIGLIORI LIBRI DELLA NOSTRA VITA
MARIO
CALABRESI
Il pessimismo di Céline
epigrafe della «Grande Bellezza»
intitola Voyage au bout de la nuit, è stato
scritto nel 1932 da Luis-Ferdinand Céline
e per molti è ritenuto uno dei libri fondamentali della letteratura del Novecento. Viaggio
al termine della notte è un titolo bellissimo; spesso mi sono lasciato trasportare dal titolo nella
scelta dei libri, prendendo a volte mirabili cantonate, ma trovando altre volte storie bellissime.
Il libro di Céline mi spiazzò fin dalle prime
pagine, una scrittura sicuramente molto originale, ma a tratti quasi nevrotica e impossibile.
Abituato alla struttura narrativa del romanzo
tradizionale, questo procedere a strappi, dopo
50 pagine finì per stancarmi, così lo riposi nella
libreria. Lo ripresi solo dopo alcuni anni. Avevo
dimenticato ogni cosa, ma questa volta l’approccio fu straordinario. Man mano che andavo
avanti nella lettura mi rendevo conto di quanta
genialità ci fosse nelle parole di Céline, e di come il monologo interiore usato nel capolavoro
di Marcel Proust, nel Viaggio al termine della
notte assumesse maggior vigore e consistenza.
Man mano che andavo avanti nella lettura mi
rendevo conto che il mio pensare assomigliasse
di più a quello descritto da Céline, perché il
pensiero funziona così: è vero che procede soprattutto per connessioni logiche, ma il più delle volte sono quelle illogiche ad avere la meglio.
Non ragioniamo nel modo affascinante e letterario descritto da Proust, sarebbe troppo bello
o forse troppo complicato.
Ma il romanzo di Céline naturalmente non è
solo questo, oltre ad essere una sorta di fantastico esperimento letterario è in primo luogo
un meravigliose viaggio nelle miserie umane.
Un viaggio che ha inizio con la partecipazione
del protagonista al macello della prima guerra
mondiale, in cui le pagine sull’orrore del conflitto e nelle trincee delle Fiandre sono terribili e
DIRETTORE RESPONSABILE
MARIO CALABRESI
VICEDIRETTORI
MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO),
CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI
REDATTORI CAPO CENTRALI
FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO
MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR)
LAURA CARASSAI
Continuate a scriverci
e a raccontarci
quali sono le letture
che hanno fatto
la differenza nelle
vostre vite, che vi hanno
dato sensazioni
indelebili. Come sempre,
la carta non è elastica
(massimo 3000
caratteri spazi inclusi)
S’
Romanzo
«Voyage Au Bout
de la nuit»
è del 1932.
In Italia
è pubblicato
da Corbaccio
(RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA)
CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA
ANDREA MALAGUTI
RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA
DARIO CORRADINO
ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO
REDAZIONI
GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI,
MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA,
PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI,
PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO
2
EDITRICE LA STAMPA SPA
PRESIDENTE JOHN ELKANN
AMMINISTRATORI
LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO,
LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE,
GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI
DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI
RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003):
MARIO CALABRESI
2
REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111
STAMPA IN FACSIMILE:
insieme bellissime, per passare poi al racconto
dell’esperienza nell’Africa coloniale e un viaggio
negli Stati Uniti dove troverà qualcosa che assomiglia forse a un po’ d’amore, per finire nuovamente nella Parigi delle periferie più desolate,
dove lui faceva il medico dei poveri, venendo
quotidianamente a contatto con le miserie morali, prima ancora che materiali.
Questo libro, meglio di qualsiasi altra opera, è
capace di riassumere la disperazione e le contraddizioni del ventesimo secolo, e forse non è
un caso se Paolo Sorrentino, il regista del film
premio Oscar La grande bellezza, abbia voluto
mettere come epigrafe della sua opera proprio
le parole di Céline: «Viaggiare è molto utile, fa
lavorare l’immaginazione, il resto è solo delusione e pene. Il nostro viaggio è interamente immaginario, è la sua forza».
ENZO RINALDI
www.lastampa.it/lettere
LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO
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LA TIRATURA DI VENERDÌ 18 APRILE 2014 È STATA DI 316.790 COPIE
TM
CAMPIONI
A 95 ANNI, SPORT
SENZA ETÀ
GIANNI ROMEO
Faccio volontariato:
eviterò la galera?
1 Da circa tre anni faccio
il volontario presso un
museo per circa due
giornate intere al mese. Non
è esattamente un servizio
civile, ma accompagno
spessissimo bambini, spesso
anziani pensionati, talvolta
handicappati oltre a turisti
anche stranieri. Dovessi per
un’evenienza sfortunata
essere indagato per truffa
finanziaria, posso ritenermi
cittadino libero senza
nessuna indagine né
processo avendo già
scontato la pena equivalente
di circa il triplo di mezza
giornata alla settimana per
11 mesi e mezzo?
RINALDO BESOZZI
Gomme da neve,
punizione inutile
1 Leggo la “novità”
dell’obbligo di sostituire le
gomme termiche (invernali)
entro un mese pena multe
salate ritiro carta di
circolazione(!) ed altre
amenità del genere. Noi
automobilisti lo sappiamo
benissimo che è una
procedura ormai in corso da
anni, ma che tutto debba
caricarsi di “punizioni”come
quelle paventate lo ritengo
assurdo. E non
attacchiamoci a pretestuose
motivazioni di statistica di
incidenti che
dimostrerebbero gravi rischi
di incidenti per chi, con la
bella stagione, viaggia con le
gomme termiche! Ci
dimentichiamo dei milioni di
persone, automobilisti, alle
prese con problemi economici
seri? Addirittura aumentano
a dismisura i veicoli circolanti
senza copertura assicurativa!
FRANCO CONDELLI
essere presi in giro e non solo
per il compenso del Sig.
Moretti ma anche per quello
di tutti gli altri che non
rientreranno nel tetto
promesso.
SILVANA CORNA
Quanti papà portano
i figli a scuola
1 Accompagno tutte le
Moretti, lo stipendio
resta invariato
1 Che delusione Signor
Renzi! Tante parole
sull’intenzione di ridurre il
compenso del Sig. Moretti,
noncurante delle di lui
rimostranze, e poi, al
momento di procedere alle
nuove nomine, voilà: incarico
cambiato, stipendio invariato.
Tutti contenti, tranne gli
italiani che continuano ad
mattine i miei due figli piccoli
a scuola. Ho notato uguale
impegno da parte di tanti altri
papà. In effetti, per la
maggiore sono i genitori
maschi che hanno tale
compito familiare. Lungo il
percorso noto con piacere che
i papà in quei frangenti si
prestano appieno al ruolo di
genitori. Tanti i discorsi che si
ascoltano. Un bel fermento.
Molti i consigli che i papà
provano a trasferire. Diverse
le risposte ai molteplici
interrogativi. Spesso i più
PREMIO IGOR MAN
Paolo
Festuccia
Il premio Igor Man, il riconoscimento intitolato alla memoria del «Vecchio Cronista» che la direzione de La Stampa assegna ogni settimana al giornalista che più
si è messo in evidenza, questa volta va a
Paolo Festuccia, vicecapo della redazione
di Roma, per lo scoop sulla storia degli
embrioni scambiati per errore all’ospedale «Pertini» di Roma, una vicenda che ha
sollevato molto clamore e che è tuttora
aperta per le sue implicazioni d’ordine
umano, etico e giudiziario.
Editrice La Stampa
REDAZIONE
AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111,
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Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50.
Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata.
piccoli approfittano per
ripetere tabelline, poesie,
riassunti di storia e geografia.
Molto attenti gli
accompagnatori. Tutto ciò è
un bel vedere e sentire. Una
Italia viva e attiva, intenta a
formare le generazioni del
futuro. Un rapporto gioioso
che fa comprendere
l’importanza nel percorso
educativo dell’esempio di vita
dei papà. E’ tangibile, infatti,
quanto gli stessi, che non
sempre sono apprezzati per
l’impegno familiare dalle loro
mogli e/o compagne, riescono
in quei pochi attimi a
trasferire ai più piccoli
sentimenti, senso della vita,
valori e tanto altro ancora. Un
potenziale prezioso che viene
esploso. Esiste, e non
dobbiamo nasconderlo, un
grosso problema nella
missione educativa da parte
di noi genitori. Bisogna
mettere in grado i ragazzi e gli
adolescenti di difendersi
efficacemente dai rischi, dalle
sollecitazioni perverse, dalle
devianze a cui oggi sono
esposti. Viviamo in un mondo
in cui questi rischi sono molto
seri. Abbiamo bisogno di
ragazzi che crescano uscendo
da questi scogli, non cadendo
in nessuna delle insidie se
vogliamo avere davvero,
anche nel prossimo futuro,
una società più coesa e una
società più coerente con i
valori civili che debbono
prevalere nel nostro paese. I
papà non si tirano indietro.
Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York
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Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
titoli e anche i record, poco più di due minuti
per approdare, al termine di ciascuna gara. I
Giochi della seconda, terza e quarta età stanno registrando un successo sempre maggiore
in Italia e nel mondo. Perché? Chi glielo fa
fare, si chiederà qualcuno? Ci sono alcune buone
ragioni che spingono questo pittoresco esercito ad
affrontarsi in Italia e nel mondo in tutte le discipline possibili. Intanto la sfida sportiva, che esalta
ancora l’ego di ex atleti che in gioventù forse non
sono mai saliti sul podio e gustano ora quel brivido
particolare. In ogni caso, dicono i partecipanti, anche senza la medaglia la gara è una medicina efficace per esorcizzare i malanni e le malinconie.
Spesso, poi, c’è la componente turistica che offre
l’occasione di visitare nuove località e di fare amicizie in un momento della vita che tende a restringere gli orizzonti e gli incontri.
Naturalmente il propellente che innesca la voglia di provarci è l’aspettativa di vita che si allunga
e stimola la fantasia di molti: che faccio, sto sulle
panchine alberate per vent’anni? La solida cornice
a supporto del quadro è il fiorente business cresciuto intorno alle velleità degli anziani. L’industria del tempo libero, partendo nelle nazioni che
hanno sempre avuto maggior cultura sportiva, i
paesi anglosassoni o del nord Europa, si è aggrappata al fenomeno e lo spinge, perché è in genere
nell’età di mezzo e oltre che il portafoglio è ben
fornito e si sfoga meglio l’ambizione di nascondere
le rughe dentro una bella tuta colorata. Soprattutto negli sport dove l’attrezzatura costa cara, ad
esempio il ciclismo, i primi a sperimentare le tecnologie più sofisticare sono proprio loro, i masters.
In Italia la più famosa icona degli atleti senza età
fino a un paio d’anni fa era Ottavio Missoni, gran
campione dei 400 ostacoli negli Anni Quaranta. A
90 andava a vincere titoli mondiali nel salto in alto,
o nel peso, o nel giavellotto. A chi gli chiedeva con
quale logica scegliesse di volta in volta la specialità
in cui gareggiare rispondeva con un sorriso: prima
leggo attentamente le necrologie.
I
oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa,
via Lugaro 21, Torino.
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LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
MATTEO E LA POLITICA
DI ASCOLTO
FEDERICO GEREMICCA
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
sempre meno – in una società profondamente in crisi – è quella sorta di snobismo, quando non addirittura di sprezzo,
che sembra esser riservata a chi pone
orecchio alle richieste, al malessere e a
ciò che si muove nel ventre molle di quella che viene solitamente definita, appunto, società civile.
Naturalmente c’è modo e modo di interpretare quel malessere e quelle richieste:
ed è appunto questa la prova alla quale è
atteso, nei prossimi mesi, Matteo Renzi.
Eppure, non cogliere il fatto che proprio la
distanza da quelle aspettative e da quella
rabbia sia uno degli elementi che ha prima
determinato il distacco di milioni di cittadini dalla politica e poi offerto propellente
per il boom di Beppe Grillo e del suo movimento, è prova di superficialità: quando
non, addirittura, di irresponsabilità.
Molte delle misure annunciate dal premier nelle settimane passate (e confermate ieri) vanno precisamente in quella
direzione. Si tratta di scelte che sono –
nella maggior parte dei casi – economica-
mente poco incidenti, ma che possono avere un salutare effetto psicologico (e non solo) presso quanti – e si tratta di fasce assai
ampie della società – avevano del tutto perso la speranza, la fiducia circa il fatto che
una classe politica chiusa nella sua cittadella fosse in grado (e avesse voglia) di prestare ascolto alle loro richieste.
Lasciamo perdere gli 80 euro in busta paga, iniziativa che non ha bisogno di grandi
commenti e che era la vera – perché più difficile e costosa – scommessa del premier. Parliamo del resto. La vendita delle auto blu (diventate negli anni il simbolo della casta):
«Solo cinque per ministero – ha spiegato
Renzi – e i sottosegretari andranno a piedi».
Il tetto agli stipendi dei manager pubblici (i
detestati «papaveri di Stato»). La riduzione
dei compensi alle sfere più alte della magistratura. Il colpo alle banche, e in qualche
misura ai giornali. Le spese di tutti i ministeri consultabili on line. La revisione del programma per gli F35. La riduzione da 8 mila a
mille delle aziende pubbliche locali. E, prima
ancora, un Senato non elettivo e non costoso; l’avvio dell’abolizione delle Province e la
cancellazione del Cnel.
A guardare tali decisioni da un certo
punto di vista - un punto di vista che non è
solo delle opposizioni politiche - le si potrebbero definire senza ombra di dubbio
demagogiche e populiste; ad osservarle da
un altro, invece, le si possono considerare
non solo una mannaia su sprechi e privilegi
non più sostenibili, ma il risultato – il prodotto – di una «politica di ascolto»: di ascolto – appunto – di un distacco e di un malessere capaci, a lungo andare, di minare le
basi, la sostanza e la credibilità di qualunque democrazia.
Tutto ciò, naturalmente, potrebbe portare nuovi consensi a Matteo Renzi, al suo
governo ed al partito che dirige – il Pd – in
vista delle ormai vicine elezioni di maggio. Che ciò accada è possibile. Ma la domanda è: la politica non è anche questo?
Non è forse aspetto fondamentale del lavoro di un qualunque amministratore – a
qualunque livello – esaminare i problemi,
ascoltare le richieste che salgono dalla società e poi scegliere e decidere? Se le scelte sono sbagliate, quell’amministratore
sarà punito; se si riveleranno giuste, ne
riceverà popolarità e consenso. È quel
che Renzi spera, naturalmente, guardando alle europee di maggio. Tra un mese o
poco più saprà – e sapremo – cos’è rimasto di quella speranza...
UN DIRITTO DA INVENTARE
gislazione sulla filiazione. Infatti la legge
pone limiti alla possibilità di smentire ciò
che risulta dall’atto di nascita o dal c.d. possesso di stato. Ma le regole stabilite dal codice civile riflettono condizioni di concepimento, gestazione e parto in tutto e per
tutto naturali; solo con qualche forzatura
possono essere applicate al caso che si è
inopinatamente verificato. Per esempio, il
codice civile, secondo lunga tradizione, stabilisce la presunzione di paternità del marito, ma non si preoccupa di dire che si presume madre la donna che ha dato alla luce
il nato. Il detto latino «mater certa, pater
numquam», ha senso solo nelle nascite interamente naturali (e prima dello sviluppo
della genetica). Per suo conto, la legge sulla
procreazione medicalmente assistita disciplina la materia con riferimento alle nascite frutto della procedura che la stessa
legge descrive e di cui il consenso della coppia è elemento centrale. Tanto che essa
espressamente stabilisce che i nati a seguito delle tecniche di cui si tratta hanno lo
stato di figli della coppia che ha espresso la
volontà di ricorrere alle tecniche medesime. Ma il consenso informato che quella
legge specificamente disciplina e richiede
perché la procedura sia messa in atto, difficilmente può essere risolutivo nel caso di
una coppia che abbia subìto l’impianto di
embrioni altrui e in cui la donna si trovi a
vivere, non avendola voluta, una esperien-
za simile a quella della madre surrogata o,
come si dice, dell’utero in affitto. Ed anche
il divieto di disconoscimento della paternità e quello della scelta dell’anonimato da
parte della madre, si spiegano con il fatto
che entrambi hanno consentito alla procedura medica di inseminazione e che è ragionevole impedir loro di cambiare idea.
Ma in questo caso, hanno essi consentito a
ciò che è stato in effetti praticato? L’errore
non vizia forse il loro consenso? In ogni caso resta aperta la posizione della coppia
che ha dato origine agli embrioni impiantati e che se li è visti «sottratti».
E’ probabile che non si trovi nella legge
la norma disegnata apposta per rispondere - non alle attese delle due coppie - ma
almeno alla esigenza di certezza giuridica
dello stato di figli dei due che nasceranno.
Dopo la nascita, al momento della denunzia all’ufficiale di stato di civile, questo
chiederà probabilmente lumi al pubblico
ministero. La linea direttrice dovrà essere
quella dell’interesse dei bambini. Ma anche qui, una risposta certa sarà difficile da
trovare. E’ probabile che ancora una volta
sarà un giudice a dover affrontare e decidere il grave problema, se prevalga l’origine genetica o il rapporto che si instaura durante e per il fatto della gravidanza. Qualunque decisione prenda troverà più critiche che apprezzamenti. Ma questo è il destino dei giudici dei casi difficili.
UMILI VITTIME
DEI NOSTRI CAPRICCI
ghiaccio si aggiungono le valanghe di neve fradicia di primavera, oppure gli accumuli freddi depositati dal vento. È come
camminare su un campo minato.
Non c’è mai la sicurezza assoluta dietro i trionfali apparati delle megaspedizioni commerciali, né per gli sherpa né
per i clienti, ma il sogno di scalare la cima
del mondo abita anche in chi paga centomila dollari per la vetta e in chi si fa portare perfino le bombole dell’ossigeno dalle
guide nepalesi, respirando la vita dalle
spalle di un altro, e da una macchina, come un malato terminale. Il sogno esiste e
resiste anche in chi non è mai stato un vero alpinista, ma semplicemente un buon
camminatore, e in chi sa di essere – nel
migliore dei casi – l’ultra millesimo salitore della montagna più alta e famosa, un
anonimo candidato all’avventura pianificata e mercificata, un imitatore di scalatori che vissero la solitudine, l’incognita,
il mistero. Il sogno resiste, e anche il mito,
e sogno e mito fanno crescere i prezzi, le
domande, i pretendenti, rinascendo sempre a ogni estate. Se non fosse crudele dopo una tragedia come quella di ieri, si direbbe che gli sherpa addetti alla Madre
dell’Universo siano come dei facilitatori
di sogni, o almeno di quella voglia molto
prosaica e molto contemporanea di conquistarsi la meta più prestigiosa e un attimo di gloria programmata.
VLADIMIRO ZAGREBELSKY
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
altra coppia, si pongono problemi e angosce e dubbi umanamente inimmaginabili
e dal diritto infatti non immaginati. La situazione ha evidenti e preponderanti
aspetti umani: qualunque soluzione venga infine trovata, gli strascichi saranno
dolorosi e duraturi. Basti pensare alle
conseguenze, per la serenità dei gemelli
che nasceranno, che potrà avere un’eventuale protratta conflittualità che contrapponga le due coppie, ed anche al diritto che essi avranno di conoscere le loro
origini; un diritto il cui esercizio ha molti
risvolti e su cui si è anche espresso nel
2011 il Comitato nazionale di bioetica. Ma
oltre agli aspetti umani, ad affrontare i
quali il diritto è comunque inadeguato,
andrà risolta la questione giuridica della
filiazione, rispondendo alla domanda di
chi siano i genitori dei due nati, di chi essi
siano figli. Si tratta di domande che non
possono rimanere senza risposta formale, non bastando il rinvio a una qualunque
situazione di fatto che eventualmente si
instauri. Troppe sono le conseguenze legali dello stato di filiazione, perché il quesito rimanga senza risposta. E la ricerca
di una soluzione certa, giuridicamente
certa, è una delle caratteristiche della le-
ENRICO CAMANNI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
superba montagna, la solenne cattedrale che fino al 29 maggio poteva essere
creduta un miraggio, una parvenza, un
mito. Non è forse più piccola di ieri? Non
è in un certo senso meno bella? E quell’infinitesima traccia che i quattro ramponi e le piccozze hanno lasciato sulle
cornici della suprema cresta non sono in
fondo malinconiche a vedersi?».
Certo Buzzati non immaginava che il
sogno dell’Everest, di lì a qualche decennio, sarebbe diventato una meta commerciale e che i discendenti di Tenzing
Norgay, il primo sherpa a calcare la cima
della montagna con il suo «signore» neozelandese, si sarebbero trasformati in addetti turistici al servizio delle grandi spedizioni mercantili, montanari che rischiano quotidianamente la vita per preparare i campi e fissare le corde necessarie agli occidentali per andare in vetta. La
tragedia di ieri appare ancora più sconcertante perché non colpisce degli stra-
vaganti avventurieri degli ottomila e nemmeno degli alpinisti famosi in cerca dell’exploit; colpisce degli umili operai locali
che lavorano al servizio dei vacanzieri della vertigine, come chi fissa i cavi delle funivie sulle Alpi o chi ti dà il piattello per afferrare lo skilift. Operatori qualificati, indubbiamente, ben pagati in rapporto allo stipendio medio di un nepalese, ma infinitamente mal compensati in relazione alla fatica, agli imprevisti, al rischio della vita.
La via nepalese all’Everest comincia
con un labirinto di crepacci e seracchi pericolanti che nessuna polizza renderà
mai sicuri, dove le scale metalliche e le
corde fisse vanno spostate in continuazione per assecondare i capricci del
ghiacciaio e prevenire, senza alcuna certezza definitiva, le fratture del ghiaccio, i
crolli e gli incidenti. In alto sulla montagna gli alpinisti affrontano i pericoli della
quota e del maltempo, in basso sono in
balia di un fiume congelato che scorre
senza tregua, muggisce, raschia, si rompe e si ricompone. Se fosse roccia si arrampicherebbe sicuri, ma il ghiaccio è
imprevedibile, bizzarro, lunatico, e al
Lettere e Commenti .25
.
MA LE MOLOTOV
FANNO MALE
ANCHE IN PERIFERIA
LUIGI LA SPINA
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
opo i gravi incidenti provocati a Roma dai
soliti infiltrati nel corteo di protesta per la
casa, con l’intento preordinato di seminare una violenza distruttiva nelle vie della
città, la pubblicazione di foto e filmati nei
quali si vedeva un agente calpestare una ragazza già a
terra suscitava un coro di riprovazione. Con inusuale
prontezza e altrettanto inusuale coraggio, il capo della polizia, Alessandro Pansa, invece di ricorrere alla
prevedibile difesa corporativa, bollava come «un cretino» il poliziotto protagonista del gesto e ne annunciava l’inevitabile punizione. Un commento certamente consapevole dei difficili compiti delle forze dell’ordine nel fronteggiare gli scontri di piazza, ma una definizione dell’agente, forse, non azzeccata. Poliziotti e
carabinieri non sono semplici cittadini, ma rappresentano lo Stato, a cui la Costituzione affida il monopolio della violenza, ecco perché la loro responsabilità
nell’esercitarla è molto importante e i limiti nei quali
possono praticarla devono essere strettamente rispettati. L’agente che li ha sorpassati, quindi, non è
«un cretino», ma un rappresentante dello Stato colpevole di averli violati, magari con l’attenuante dello
stress emotivo, non con quello della dabbenaggine di
averlo fatto davanti ai fotografi.
La mezza «gaffe» di Pansa otteneva un duplice effetto negativo. I suoi uomini si sono sentiti ingiustamente colpevolizzati, dopo essere stati bersaglio di
aggressioni violente che potevano avere conseguenze
drammatiche per la loro incolumità ed è stata utilizzata strumentalmente, da una parte della classe politica
e dai soliti strabici commentatori, per attacchi generalizzati contro la polizia. Nessuna condanna, o ipocrite deplorazioni, come se la violenza fosse ammissibile
purché non si esageri, nei confronti di coloro che, in
tutte le manifestazioni di protesta, si armano di bastoni, razzi, bottiglie molotov, indossano caschi e cappucci per non essere identificati e si applicano a una sistematica opera di devastazione di negozi, sedi di banche, uffici e di furibonda aggressione contro le forze
dell’ordine. Un rituale ormai intollerabile, anche perché assolutamente preordinato con criminale efficienza organizzativa, ad opera di sparuti, ma pericolosi gruppi eversivi, del tutto noti alla polizia e ai carabinieri, ma contro i quali sembra non si voglia o non si
possa agire con rigorosi comportamenti di prevenzione e di repressione.
Per chiudere questa settimana sfortunata, diciamo così per il rispetto terminologico dovuto al tempo
pasquale, è intervenuto, ieri, il ministro dell’Interno.
Obbligato a confortare gli umori depressi e irritati
degli agenti di polizia, Alfano si è comprensibilmente
prodotto in una vigorosa difesa di uomini impegnati
in un compito pericoloso e difficile, in nome dello
Stato e dei suoi doveri di tutela nei confronti dei cittadini e dei loro beni. Ma, forse trascinato dalla foga
oratoria, ha lanciato una minaccia tanto inutile
quanto equivoca, quella di impedire le manifestazioni nel centro di Roma.
Da una parte, è ovvio che i cortei di protesta si dirigano verso i palazzi del potere, simboli, veri o presunti, delle supposte malefatte contro cui si agitano cartelli e slogan, per cui sarebbe irrealistico pensare di
trasferirli in quartieri isolati o sulle spiagge di Ostia.
Dall’altra, non è accettabile che le vetrine dei negozi di
via Condotti siano considerate più preziose di quelle a
rischio alla Garbatella o che gli abitanti del centro storico siano da proteggere maggiormente rispetto a
quelli che stanno alla Magliana. A parte il rimprovero
che si meriterebbe da Papa Francesco, giustamente
definito «il Pontefice delle periferie», Alfano dovrebbe
ascoltare l’illuminato consiglio del senatore a vita e
grande architetto Renzo Piano, il quale ha ricordato la
necessità di «rammendare le periferie delle città italiane». Con l’ago e il filo e non con le bottiglie molotov e
i manganelli.
D
COMUNICATO DEL CDR
Visto l’articolo pubblicato ieri da “Il Giornale” (“Il
cronista fan dei No Tav che inguaia i suoi colleghi”,
pagina 16), il Cdr, nell’esprimere solidarietà al
giornalista Raphaël Zanotti, precisa che il collega
non ha mai avuto dubbi nel difendere i giornalisti
e il loro lavoro, compreso il collega Massimo Numa, da mesi bersaglio di gesti criminali. Proprio
nei confronti di Numa, anche nel corso del precedente Cdr, Zanotti ha sempre firmato, e quasi
sempre scritto di proprio pugno, tutti i documenti
di solidarietà in occasione dei vigliacchi attacchi
di cui era stato fatto, ed è tuttora, oggetto. Suonano per lo meno inopportune le illazioni nei confronti di un giornale, e dei suoi cronisti, che in passato hanno pagato un prezzo altissimo alla battaglia delle idee e della libertà di stampa contro la
violenza. E che anche oggi ha due colleghi sotto
scorta e altri sotto tutela. Il “derby” (come da occhiello de “Il Giornale”) lo preferiamo allo stadio.
SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 26
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LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Lettera a La Stampa vince concorso
CULTURA
SPETTACOLI
«Ricomincerò a cinquant’anni» di Marcella62, Borgo San
Dalmazzo(Cuneo) è la lettera scritta a La Stampa e
pubblicata il 15 gennaio 2013 che ha vinto il secondo
premio del concorso «Caro Direttore» sulle lettere più
belle inviate ai giornali. Nella lettera una donna rimasta
senza lavoro racconta le sue speranze per ricominciare. Il
secondo posto è stato ex aequo con una lettera apparsa
su Io Donna. Vincitrice una lettrice di Vanity Fair.
.
27
&
Un successo
MARIO BAUDINO
«L
a prima volta che
lo invitammo a Milano ci accolse in
un alberghetto vicino alla stazione.
Era schivo, umile, delizioso, il tipico
bohèmien. Faceva il giornalista corrispondente dall’Europa, ma gli era persino capitato di vendere la sua Olivetti,
pur di tirare avanti». Inge Feltrinelli ricorda bene quel primo incontro, nel ‘67,
con l’autore che stava per diventare un gigante internazionale, e una bandiera della
casa editrice. Si trattava di
firmare il contratto per Cent’anni di solitudine. «E lui non
voleva neppure il fotografo».
Il romanzo era uscito in
Argentina il 5 giugno di quell’anno, la casa editrice di via
Andegari sarebbe stata la
terza al mondo a pubblicarlo
- dopo gli spagnoli, che si dice l’avessero rifiutato, anche
se la vicenda non è molto
chiara: un redattore della
Seix Barral lo aveva infatti
letto ancora inedito e ne aveva caldeggiato la pubblicazione. Forse fu l’autore a decidere diversamente. L’Italia, dove uscì nel ‘68, rappresenta il Paese non ispanofono dove la saga di Macondo
ebbe il maggior successo. Il
clima politico e culturale era
tutto per Gabo, come gli
amici chiamavano García
Márquez: antiamericanismo, terzomondismo, voglia
di sognare, desiderio di nuovi miti e, finalmente, anche
di un romanzo leggibile.
L’editore ci credeva, ma
all’inizio fu cauto. «La prima tiratura non superò le 8 mila copie:
sparirono in una settimana. Il primo
anno ne vendemmo centomila - racconta ancora la signora Inge - contro le
diecimila dell’Inghilterra». Fu innamoramento collettivo, o quasi. «La
gente non sapeva nulla dell’America
Latina, solo che c’erano dei dittatori e
che a Cuba aveva vinto Fidel Castro.
Quel romanzo spalancò un Continente, e una letteratura, nei cui confronti
facemmo da apripista, pubblicando
tutti gli autori più importanti, da Vargas Llosa a Miguel Asturias».
Il fiuto editoriale di Giangiacomo
Feltrinelli, dopo Il Gattopardo e Il dottor
Zivago, si era rivelato ancora una volta
Macondo-Italia
con la saga di Márquez
sognava il nostro ’68
Inge Feltrinelli ricorda il primo incontro con l’autore
di Cent’anni di solitudine: “Era schivo, umile, delizioso”
Una donna davanti a un murales sul premio Nobel Gabriel García Márquez ad Aracataca, sua città natale
nel Nord della Colombia. Il sindaco ha annunciato cinque giorni di lutto, mentre lunedì avrà luogo un
funerale simbolico alla stessa ora in cui a Città del Messico è in programma l’ultimo omaggio a «Gabo»
La stroncatura
MaPasolinidisse:
“Nonhalequalità
delgrandeBorges”
Cent’anni di solitudine fu
accolto con entusiasmo
quasi unanime, sia dai lettori sia dalla critica. Non
piacque a Pier Paolo Pasolini, che ne scrisse (il testo è
in Descrizioni di descrizioni)
in termini durissimi: «Mar-
quez è davvero un affascinante burlone, tant’è vero
che gli sciocchi ci sono cascati. Ma gli mancano le
qualità della grande mistificazione.. le qualità che ha,
tanto per fare un esempio,
Borges (o, molto più in pic-
Cina, il “realismo magico” un modello per i dissidenti
Gabo, una via d’uscita dal maoismo
ILARIA MARIA SALA
PECHINO
A
lla fine degli anni Settanta,
dopo la morte di Mao e la
chiusura della pagina più ideologica, militante e irrazionale della
storia cinese recente, la letteratura
del Paese era in uno stato di grande
fermento. Man mano che la censura
totale che si era avuta durante l’impero del Grande Timoniere veniva
meno, i lettori divoravano tutto quello che veniva tradotto, dapprima col
contagocce poi in una valanga che non
è ancora terminata. Dieci anni dopo,
le librerie cinesi, sui cui scaffali fino a
pochi anni prima si poteva trovare poco più che l’opera omnia di Mao Zedong, erano piene da scoppiare: tutto
il teatro di Shakespeare, i devastanti
adultèri di Anna Karenina e Madame
Bovary, e il magico realismo sudamericano. In particolare, Gabriel García
Márquez, o Ma Er Ke Si, in cinese,
l’autore che più di ogni altro diede agli
scrittori che uscivano frastornati dalla Rivoluzione Culturale una via mae-
stra da seguire, quella del «realismo
magico» all’interno del quale nascondevano di tutto, dalle velate critiche
alle autorità, a un senso di spaesamento personale e politico che poteva
essere colorato di un surrealismo immaginifico, allucinatorio, le cui possibilità sembravano infinite.
Ieri la Cina tutta ha reagito con
grande commozione alla notizia della
scomparsa del premio Nobel colombiano, sia con brevi tributi sui social
network come Weibo (un tipo di Twitter cinese) che nei media ufficiali.
RICARDO MAZALAN/AP
colo, Tomasi di Lampedusa)». Per Pasolini quello era
«il romanzo di uno scenografo o di un costumista»,
con personaggi dotati di
«tutti i tic demagogici per il
successo popolare». Una
telenovela ante-litteram.
L’impatto di Gabriel Garcia Marquez è considerato vitale per quel movimento letterario sviluppatosi proprio negli anni Ottanta chiamato
«Xun Gen», o «Ricerca delle Radici», i
cui nomi di spicco sono Jia Pingwa,
Han Shaogong e, almeno per un periodo, Mo Yan, Premio Nobel per la Letteratura del 2012.
Non a caso, nel discorso di accettazione del Nobel lo scrittore cinese ha
citato fra le influenze centrali nello
sviluppo della sua scrittura, oltre alle
miriadi di storie del suo Shandong natale, proprio «Ma Er Ke Si», e William
Faulkner. Aggiungendo che la forza
della scrittura di García Márquez è
tale che per anni ha dovuto combattere contro di essa, per riuscire a sviluppare la sua voce.
Per i lettori cinesi, Marquez presentava caratteristiche finalmente libera-
Inge Feltrinelli e
Gabriel Garcia
Marquez in una
immagine di fine
Anni Sessanta
La casa editrice
di via Andegari fu
la terza al mondo
a pubblicarlo
straordinario. L’autore colombiano era
infatti tra gli «osservati speciali» da qualche anno, da quando cioè Valerio Riva,
grande cacciatore di letteratura straniera, nei giorni dell’assassinio di John Kennedy fu costretto nel suo volo verso Cuba
a una sosta improvvisa a Città del Messico. Là, in casa di Carlos Fuentes, gli venne presentato un giovane intellettuale:
«Sta scrivendo un romanzo, sarà il grande scrittore latino americano», disse l’
ospite. Era García Márquez. Tre anni dopo, quando uscì il libro in Argentina, Riva aveva già in mano un pre-contratto.
Da allora «Gabo» fu sì un fenomeno mondiale, ma per
quel che ci riguarda rappresentò un caso tutto italiano. E
lo scrittore, non più «felice e
sconosciuto», cominciò a concedersi qualche innocente capriccio. «Quando gli arrivarono i primi diritti, e dunque un
bel po’ di soldi, mi telefonò da
Barcellona – ricorda Inge Feltrinelli -. Ho comprato una
Bmw, mi disse, ma qui fa un
caldo terribile; non c’è nessuno che mi mette l’aria condizionata; non è che potrebbe
venire un meccanico da Milano?». Lui che durante l’anno di
clausura in cui scrisse il romanzo, in Colombia, aveva
venduto la vecchia Opel, ora si
godeva il successo, seppure
con una punta di stupore.
«Da allora ci vedevamo almeno una volta l’anno, a Cuba,
per i convegni della Casa de
las Americas. Gabo, che parlava benissimo italiano, imparato a Roma durante i corsi al
Centro sperimentale di cinematografia, voleva creare - coi
suoi soldi - una Cinecittà all’Avana. L’ambiente era lussuosissimo:
lampade di Tiffany e telefoni bianchi,
una Hollywood vintage nei Caraibi. Era
serissimo, ma anche imprevedibile da
tutti i punti di vista, un genio autoironico». Che a volte si divertiva anche nell’ambito della non facile corte cubana.
«Una volta, eravamo proprio in attesa di
Fidel, mi lamentai del freddo con il ministro Manuel Piñeiro, che era un po’ geloso di Gabo per via della sua intimità con
Castro. C’era un’aria condizionata spaventosa, insistetti perché la facesse spegnere. Non sono cose che si chiedono a
un ministro, per di più dell’Interno. Ma,
date le circostanze, García Márquez si
godette molto la scena».
torie: dopo gli anni maoisti, nel corso
dei quali l’uniformità era un valore assoluto, il movimento per la Ricerca delle Radici voleva asserire l’importanza
delle diversità locali e regionali. Politicamente, sottolineare le diversità era
ancora sospetto, ma in letteratura, grazie all’esempio colombiano, gli esperimenti poterono procedere spediti.
Gabriel Garcia Marquez però non
ha sempre avuto una relazione delle
più facili con la Cina: quando si recò in
visita nel 1990 l’autore rimase talmente offeso dalla quantità incalcolabile
di copie piratate dei suoi libri, che promise di non cedere i diritti del suo lavoro a un editore cinese «per almeno
150 anni». Ci sono voluti venti anni per
portarlo a più miti consigli, e infatti la
prima edizione legittima di «Cento
anni di solitudine» è stata pubblicata,
con enorme successo, solo nel 2011.
28
LA STAMPA
.SPECIALE
SABATO 19 APRILE 2014
gg Speciale/Palazzo Chiablese
Proserpina, 1874
Dante Gabriel Rossetti
©Tate, London 2014
MARCO VALLORA
TORINO
A
ben riflettere,
non esiste altro
movimento, nella
movimentata
storia dei movimenti artistici d’avanguardia
che concepisca, per lo meno
nominalmente, il proprio
«nuovo», rivoltandosi verso il
passato ed impegnando il
«pre». Proprio quasi fosse
l’ormai logorato, proverbiale
Angelo della Storia di Benjamin-Klee. Che avanza qui,
avanguardisticamente, nella
melma affumicata della metropoli moderno-dickensiana
(Dickens: che odiava gli «orribili» preraffaelliti) ma proprio arrovesciando indietro,
verso il Medioevo, le incandescenti pupille. Come la biblica
moglie di Lot, salificandosi in
una perfezione cesellata ossessiva, ed o/stentatamente,
programmaticamente gotica:
barbarica. Perché quest’angelo-aquila del Preraffaellitismo, appunto, ha le fattezze
costumate e niellate d’uno
stemma gemmato in vermeil,
apparendo araldicamente
tramato di fili d’oro, come
d’arazzo: per un claustrofobico interior arturiano. Da Roman de la Rose, però aggiornato all’epoca dei telai pretayloriani della prima rivoluzione industriale. Con alle
spalle, monito aggettante, il
barbone socialista di Marx e
l’utopia falansterica di Fourier (che conquistano prima
Ruskin poi Morris). Sì, un bel
pastiche anacronistico: proprio come la Bella Isotta, di
William Morris (poeta-pittore e proto-design, pupillo di
Rossetti) che le addobba intorno un ambiente borghese-
Aurelia
(L’amante di
Fazio)
1863-73
di Dante
Gabriel
Rossetti
Olio su
mogano,
©Tate, London
2014
Nell’Inghilterra
di Marx e Dickens
mescolano Dante
alla saga di Re Artù
manchesteriano, più vicino
all’arredamento nordico d’un
cartone di Carl Larsson (condiviso pure dalla Madre e figlio
di Stephens) o alla Casa di
Bambola ibseniana. Piuttosto
che non ad un verso-vintage
di Malory, da cui invece proviene: come una farfalla vezzosa, a suggere però il miele,
senza ogm, dell’ early Renaissance. E così Saffo ed Erinni di
Solomon, dal loro classico
Giardino di Mitilene vengon
come rimbalzate (dalla «Macchina del Tempo» wellsiana?)
in un hortus conclus dannunzian-estense, assai «forse che
sì, forse che no», o meglio entro un intrico wildiano-almatademesco-eliogabalico. Proprio come il loro sfortunato
«miniaturista» Solomon, che
viene sbalzato in catene da
una latrina pubblica, in odore
d’amori socratici, e finisce la
sua vita come un clochard, alla Verlaine (di cui è amico), vistosamente ignorato per via
dagli ex-fratelli ex-inseparati
Preraffaelliti.
In realtà incominciano
molto presto a bisticciare,
per quel contrasto evidente
tra realismo stridente del
dettaglio warburghiano («Dio
è nel particolare»: si veda
l’iperrealismo quasi filmico
delle dame di Dyce, che raccolgono fossili e telline nella
baia di Pegwell , Ricordo del 5
ottobre 1858: quasi un diario
I PRERAFFAELLITI
La confraternita
che amava il gotico
e l’iperrealismo
Il movimento di Rossetti , Burne-Jones & Co.
fu una singolare avanguardia rivolta al passato
fotografico) ed invece l’esigenza d’un ritorno all’antico, leggendario e vagheggiato. Dante,
Shakespeare, la Bibbia ed i Cavalieri della Tavola Rotonda.
Colonna sonora firmata Tennyson e Algernon Swinburne:
un nome che pare una patologia. Arcaizzante maschera-
mento da tableaux vivants: lo
dimostrano pure i dagherrotipi
in costume d’antan di Julia Cameron o i calotipi motteggianti
dell’olandese-anglicizzato Rejlander. Si osservi meglio quel
prodigioso e virtuosistico Cristo in casa dei suoi genitori, del
maestro-pater Everett Millais,
con quel dettaglismo neo-fiammingamente esasperato, eppur
anche quel senso moderno e
radicale del lavoro a cottimo,
che coinvolge il gracile operaino Gesù per capire meglio ed
assaporare, sino al senso legante dello stucchevole ammirativo, quel lacerante divario.
Che poi porterà alla, geograficamente, prossima delectatio
illusionistica del pompierismo
francese. Il Chatterton romanticheggiante di Henry Willis si
rivela palesemente una ghiottissima manna-madia per i
prelievi kitsch d’un Cabanel o
di Bouguereau. L’ex-amico preraffaellita Hunt, l’autore del
cristologico La luce del mondo,
con Gesù pellegrino more Diogene, che illumina la selva dantesca del nostro cammino (e a
Ruskin pare il «più bel quadro
religioso» del mondo) assiste
soffrendo a tutte quelle deformazioni leggendarie, e letteralmente «prende su» e se ne va,
in Palestina. A studiare i luoghi
veri, filologici, della fede.
In fondo i nomi-chiave di
questa Confraternita, che si
ispira alla religione depurata
dei Nazareni tedeschi, e che si
coalizza nel 1848 (per capirci:
mentre nella Milano hayeziana
si agitano i moti risorgimentali) li abbiamo già snocciolati
quasi tutti. Hunt, Millais, in seconda mandata Burne-Jones e
Ford Madox Brown, ma soprattutto il poeta-pittore Dante Gabriel Rossetti (che nel suo nome porta le stigmate dei suoi
avatar culturali biblico-stilnovisti), figlio d’un esule garibaldino. Non-sposa (per benpen-
santismo) sino ad extremis una
modella-musa come Elizabeth
Siddall, che Millais ha già messo a mollo per ore in una bagnarola, a simulare l’estasi funerea
della sua sontuosa Ofelia, e pace per il rischio di tisi (tanto lei
si toglie di mezzo con l’epocale
laudano). La donna quale figura magnetica, demonica, «belle
dame sans merci»: sia pure in
questa confraternita omo-sociale, come allude, nel catalogo
24ore, Tim Barringer. E la idealizza, vessandola. Mentre Ruskin compone le sue Pietre di
Venezia, consigliando di votarsi
alla devozione del gotico: di apprendere dalle vetrate dai «colori stridenti» (Gombrich) e
dalle architetture sgrammaticate della pittura «ante» quel
corruttore di Raffaello: padre
ignobile d’ogni zuccherata Accademia. Ma attenzione: il gotico vero, da cattedrale, non fraintendimento capitale - il gotik in senso moderno, new age,
rapper-discotecaro. Come per
la sifilide (che i paesi limitrofi si
rimbalzano: morbo italico/mal
franzese) gl’inglesi (Monk
Lewis, od il Walpole del Castello
d’Otranto) se alludono a «quel»
gotico sinistro, ingaggiano subito gl’ignoranti italiani o i torbidi ispanici. Mai i raffinati, religiosissimi inglesi.
SPECIALE LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
.
29
g
Fino al 13 luglio
L’esposizione «Preraffaelliti.
Utopia della bellezza» è promossa
dall’Assessorato alla Cultura del
Comune di Torino, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici del Piemonte e dal
Polo Reale di Torino. È prodotta
da 24 ORE Cultura – Gruppo 24
Ore e realizzata in collaborazione
con la Tate Britain. Realizzata e
curata da Alison Smith, capo
curatore della sezione di arte
inglese del XIX secolo presso la
Tate Britain, insieme con Caroline
Corbeau-Parsons (Assistente
Curatore, Arte Inglese 1850-1915) e
si avvale della collaborazione per
l’Italia di Luca Beatrice.
La mostra, che ha ottenuto il
patrocinio del MiBACT, è stata
resa possibile grazie a Trenitalia e
Canale Arte in qualità di sponsor
tecnici e con il supporto de la
Rinascente.
La rassegna rimarrà aperta a
Palazzo Chiablese di Torino tutti i
giorni (anche Pasquetta e il 2
giugno) fino al 13 luglio.
Il biglietto intero costa 13 euro, il
ridotto 11 (entrambi con
audioguida gratuita).
Informazioni e prenotazioni
http://www.ticketone.it
telefono 011 0881178
Il catalogo edito da 24 ORE
Cultura – Gruppo 24 ORE, costa
36 euro in mostra e 42 in libreria
Ofelia, 1851-52 di John Everett Millais
Olio su tela, ©Tate, London 2014
A destra L’amata (La sposa) 1865-66, Olio su tela
di Dante Gabriel Rossetti ©Tate, London 2014
Sotto a sinistra “Prendete Vostro figlio, Signore”
di Ford Madox Brown; a destra Sidonia von Bork
di Edward Burne-Jones ©Tate, London 2014
FRANCESCO POLI
TORINO
n attesa di rientrare in
Inghilterra ed essere definitivamente ricollocata in una nuova ala della
Tate di Londra, questa
straordinaria collezione di
opere dei Preraffaelliti sta girando il mondo facendo tappa
a Torino. Qui molti anni fa era
arrivata una bella mostra di
acquerelli di Turner, ma l’arte
britannica del XIX secolo non
ha certo avuto un’attenzione
pari a quella francese. È proprio per questo che la visita
dell’esposizione che si apre
oggi a Palazzo Chiablese può
riservare notevoli sorprese,
anche come strumento per
una rivalutazione in generale
(e questo vale anche per l’arte
italiana) della pittura romantica, simbolista e con forti valenze letterarie e teatrali, che
il trionfo del naturalismo più o
meno impressionista aveva
relegato nel girone del gusto
retrò. Tutto dipende dalla
prospettiva di lettura critica e
culturale, che può innescare
una diversa interpretazione
più aggiornata (attraverso un
occhio postmoderno destoricizzante, anche eventualmente ironico) in grado di far di
nuovo apprezzare la qualità di
visioni figurative, di utopie
etiche sociali e soprattutto
estetiche, e di sensibilità all’epoca moderne impregnate
di nostalgiche mitologie precapitalistiche.
La Confraternita dei Preraffaelliti, fondata nel 1948 da
John Everett Millais, Dante
Gabriel Rossetti e William
Hunt, anche se conclusa nel
1853, è generatrice di una tendenza di gusto, di ricerca di
rinnovamento di stile e di contenuti (in opposizione alle alienanti contraddizioni della nascente produzione industriale). Ha coinvolto molti altri artisti britannici ed è stata anche
alla base dello sviluppo del mo-
I
LA MOSTRA DI PALAZZO CHIABLESE
Per la prima volta a Torino
i capolavori della Tate
In sette sezioni Alison Smith e Caroline Corbeau-Parsons
hanno costruito un percorso che narra “l’utopia della bellezza”
vimento Arts and Crafts, quello
di William Morris, che sfocerà
nel Modern Style (Liberty).
Il sottotitolo della mostra è
«L’utopia della bellezza» e sottolinea giustamente l’aspetto
che più ci può affascinare oggi,
e cioè l’ambivalente (se non
ambigua) tensione fra eticità
moraleggiante e esteticità carica di suggestioni anche evidentemente sensuali. Un’utopia incentrata sulla ricerca del
«Ofelia» di Millais
in modo perfetto
sintetizza la poetica
del movimento
prototipo ideale della bellezza
femminile incarnata in particolare da alcune «muse» ispiratrici, che hanno anche un nome e cognome: Elisabeth (Lizzie) Siddall, Fanny Cornforth,
Jane Morris.
Il percorso della mostra, curata da Alison Smith e Caroline
Corbeau-Parsons è articolato in
sette nuclei tematici: La Storia,
La Religione, Il Paesaggio, La
Vita moderna, La Poesia, La
Bellezza, Il Simbolismo. I temi
letterari fanno soprattutto riferimento a Shakespeare, Chaucer e altri scrittori. Quelli reli-
giosi alla Bibbia e al Vangelo sono caratterizzati da un gusto
per il revival di soggetti religiosi quattrocenteschi. Quelli poetici hanno come grande ispirazione in particolare Dante, con
un raffinato gruppo di acquerelli di Rossetti, e anche (unica
donna artista presente) della
Siddal. I paesaggi mettono in
luce l’interesse addirittura analitico per i particolari. Le sale
dedicate alla «vita moderna»
sono immagini di figure singole,
ritratti e scene di interni, anche
con significati moraleggianti.
In tutte queste sezioni si possono vedere opere di tutti gli artisti del movimento: dagli iniziatori Millais, Rossetti, Hunt,
Ford Madox Brown, agli altri
esponenti come Henry Wallis, ,
William Price Boyce, William
Dyce, Robert Braithwaite Martineau, Simeon Solomon e Edward Burne-Jones (e c’è anche
l’unico quadro che si conosca di
Morris). Ma il finale dell’esposizione, la sua apoteosi, è dedicata alla Bellezza, e alle donne
amate dal più famoso interprete dell’estetica preraffaellita il
pittore poeta Dante Gabriel
Rossetti. Qui possiamo vedere
capolavori di idealizzazione
estetica e anche erotica di figure di fascino assoluto: la struggente Beata Beatrix (in memoriam della moglie Lizzie Siddall, identificata con l’amore
platonico di Dante) che ricompare anche ne L’Amata; Monna
Vanna; e soprattutto la celebre
Proserpina, la cui modella era
Jane Morris.
Le altre meravigliose e inquietanti visioni femminili le
troviamo in altre sale. La più
bella e famosa (assurta al rango
di icona assoluta dell’estetismo
decadente) è Ofelia, l’amata di
Amleto, tragicamente annegata nell’acqua di uno stagno in
mezzo alla indifferente bellezza
della natura circostante. Il quadro di John Everett Millais (del
1851-52) è il più bel dipinto del
Preraffaellismo, e vale da solo la
visita della mostra.
T1 CV PR T2
30 .Spettacoli
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
Kim Cattrall
“Rughe e sesso:
ho sfatato i tabù”
Perlagiornata
deldiscoinvinile
unasorpresa
firmataR.E.M
MILANO
Dopo “Sex & the City”, una serie tv sull’età che passa
Telefilm cult
Colloquio
MICHELA TAMBURRINO
INVIATA A CANNES
ev’essere il karma di Kim Cattrall, parlare di
sesso e di età, di
età e di sesso, un
mantra per non invecchiare.
La Samantha Jones di Sex
and the City, dopo otto anni di
assenza dal piccolo schermo
riparla di età e di sesso. Quattro anni di lavoro ed ecco
Sensitive Skin, remake dell’omonima serie dark inglese.
Oltre a metterci la faccia, ci
mette anche il portafoglio
perché Kim (58 anni ben portati e non liftati visto che detesta la chirurgia estetica),
della serie di 6 episodi da 30
minuti l’uno, è anche produttore esecutivo. Come fosse
un figlio, l’ha portata al Miptv
di Cannes, il più importante
mercato al mondo dell’audiovisivo, ha mostrato il lavoro
D
verifica gli orari
Le quattro
protagoniste di
«Sex and the
City», che ha
conquistato
il mondo
e smitizzato
il sesso con
ironia tutta
al femminile e
una buona dose
di glamour
ai compratori internazionali:
The movie Network canadese
ha acquistato, gli inglesi anche,
dall’Italia si sono fatte avanti
due emittenti per ora segreti.
«Sono stata catturata dalla
storia - dice Kim che per tutta
la prima parte del film è impietosamente ripresa in primo
piano stretto - lei è un’ex indossatrice, abituata ad essere ammirata ma gli anni passano. La
serie parla di una coppia caduta nella classica crisi di mezza
età; passano le loro giornate
sempre più frustrati dal lavoro, pronti a cedere alle tentazioni. Il tutto visto dal punto di
vista di Davina, a Toronto. È il
viaggio di una donna che comincia a vedere gli effetti dell’invecchiamento. Pauroso».
Allora che fa? Cerca di rinfrescare il matrimonio e, stra-
da facendo, comincia a farsi
domande sulle grandi questioni: «Mi sono fatta guidare dall’intelligenza del testo e dal
mio senso dell’umorismo. In
questa black comedy convivono varie anime, l’aspetto umano è forte, ci si commuove, si
ride, si pensa. Skin mi ricorda
Sex and the City, perché dopo
l’avvento dell’Aids, il sesso faceva paura, anche a parlarne.
Noi abbiamo superato questo
tabù, abbiamo messo il sesso al
centro della serie più amata in
America, ridendoci sopra. In
un certo senso Ho fatto lo stesso con la vecchiaia che avanza
raccontando la transizione».
Perciò questo è un programma essenzialmente dedicato
alle donne? Una sonora risata
manifesta il suo pensiero:
«Vuol dire che solo per le don-
ANSA
Kim Cattrall al Miptv di Cannes
ne gli anni passano? Che solo le
donne hanno problemi, li affrontano e li risolvono? Li risolvono forse sì ma a parte questo
Sensitive Skin è per tutti, gli uomini sono importanti nella vita, dunque anche nello show».
Cattrall si toglie qualche sassolino dalla scarpa a proposito
dell’ambiente hollywoodiano,
anche se questo è un momento
d’oro per il cinema indipendente. «Ricordiamoci che Hollywood non regala tante occa-
sioni alle donne. Dopo Sex and
the City avevo bisogno di tornare a casa, anche psicologicamente. Sono molto a teatro;
Molière, Shakespeare, Tennessee Williams, sono abituata
a confrontarmi con testi di
spessore. Per tornare in televisione avevo bisogno di trovare
un ruolo che fosse una sfida.
Dal punto di vista artistico e da
quello manageriale. Io mi sento come Lucille Ball, cambio
genere e mi rigenero».
È incredibile il successo ritrovato dei dischi in vinile;
secondo i dati ufficiali le vendite nel 2013 sono cresciute
del 26% in Italia: siamo i settimi nel mondo. È vero che si
partiva da numeri simbolici,
ma oggi il vinile rappresenta
l’1,5% dei ricavi globali, e le
vendite totali sono cresciute
del 26,9%. Gran parte del
successo arriva dal «Record
Store Day», il giorno dei negozi di dischi, che anche quest’anno si celebra oggi.
Nata nel 2007 negli Usa, la
giornata vuole celebrare la
qualità del rapporto interpersonale all’epoca della musica virtuale, in quei luoghi
deputati che sono i negozi di
dischi (quei pochissimi rimasti: in Italia sono 200) dove si
coltiva la passione con
l’ascolto, esplorando i titoli
sugli scaffali. Questi luoghi
di magia quasi clandestini
ormai, ospiteranno oggi le
uscite che molti artisti di tutto il mondo dedicano al Record Store Day. Nel nostro
Paese 45 giri con le grafiche
originali di Guccini, Branduardi, Vecchioni, Nomadi,
CCCP. Fuori dei confini, i disciolti R.E.M. fanno uscire
oggi Unplugged: The Complete 1991 and 2001 Sessions con
le due performances della
band per MTV; inoltre due
Ep dei Rolling Stones, un bo
x dei Sex Pistols, singoli di
Nirvana, Deep Purple,
Frank Zappa, Abba, Soundgarden e altri.
[M. VEN.]
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Una scena del
film La bella
addormentata
con Maya
Sansa: sullo
sfondo del
caso di Eluana
Englaro e i suoi
ultimi giorni
di vita,
la pellicola
tocca temi
come
l’eutanasia, il
cattolicesimo,
i rapporti
uomo-donna
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
l cinema al tempo della crisi,
la vivacità dei giovani cineasti contro l’assistenzialismo
statalista, l’omologazione
della televisione, ma anche la
vicenda dello scambio di embrioni. È una chiacchierata a tutto
campo quella con Marco Bellocchio, a New York per inaugurare la
retrospettiva organizzata da
«Istituto Cinecittà Luce» e «Moma», assieme al lancio del libro a
lui dedicato, Morale e bellezza.
I
Colonna
Sonora
PAOLO
GALLARATI
Maria João Pires
Con lei al piano
il Beethoven
più trasgressivo
Cosa racconta agli americani con
questa iniziativa?
«Racconto 50 anni della mia vita e
della società italiana con una serie
di passaggi importanti, dalla contestazione alla famiglia, dal bisogno di certe riforme al terrorismo
e al tema dei valori».
MARCO BELLOCCHIO
Come è nata l’idea del libro?
«Quando hanno deciso di fare questa retrospettiva hanno affidato il
compito a Sergio Toffetti; ritengo
abbia svolto un ottimo lavoro. Chi
“Con i miei film
racconto all’America
cinquant’anni d’Italia”
Dal profondo della crisi
i giovani cineasti si stanno
inventando un modo
di fare arte economico
e più vivace del passato
Marco Bellocchio
Regista e sceneggiatore
New York, al Moma una retrospettiva sul regista
è interessato ai miei film trova
una serie di interpretazioni, di notizie, di immagini che ne arricchiscono la visione».
Le pellicole dell’impegno
Come è cambiato il modo di fare cinema, dai suoi esordi nel 1965?
amministrare ma anche farla diventare
affare. D’altra parte è giusto tagliare gli
sprechi e lavorare con meno, che non
significa sopprimere ma immaginare
cose che non abbiano costi contenuti».
Michael Douglas, da ambasciatore
Onu per il disarmo, ha detto che sarebbe necessaria una grande mobilitazione come quella del ’68. Lei di contestazione se ne è occupato, la ritiene
un’utopia?
«I pugni in tasca»
«Buongiorno notte»
Scritto e diretto da Bellocchio nel ’65,
è un film manifesto, anticipatore
della contestazione sessantottina
Del 2003, narra del rapimento e
della detenzione, da parte delle
Brigate Rosse, di Aldo Moro
E il cinema al tempo della crisi?
«Dal profondo della crisi, giovani
cineasti si sono inventati un modo
molto economico di fare cinema,
vivace e pieno di talenti, più di
quanto non lo fosse prima. In passato era più assistito, statalizzato,
ora i soldi sono sempre meno e ciò
spinge a fare un cinema libero ma
di grande economia, oppure un ci-
Spettacoli .31
Il dibattito
sulla vita
Intervista
«Allora aveva una potenza popolare che in vari settori è stata sostituita dalla tv, si chiamava cinema
politico o di denuncia, tutte cose
che non esistono più. Adesso non è
che il cinema debba essere più aristocratico, ma certamente deve
cercare la profondità, scoprire cose che il linguaggio tv non è in grado di dare. Poi naturalmente c’è
un cinema popolare che ha una
grande diffusione».
.
nema che tenga conto di quello che
vuole il pubblico. Questo è l’aspetto
positivo della crisi».
E quello negativo?
«Omologazione. La tv ha un suo linguaggio che cerca di diffondersi anche nel cinema. Se fai tv devi rispetta-
re certe regole e questo ha una logica,
però il linguaggio televisivo e pubblicitario è spesso riconoscibile anche
nei film. C’è perdita di originalità».
È preoccupato per lo spazio che i governi danno alla cultura?
«La cultura bisogna saperla non solo
«Le condizioni storiche sono cambiate, quello che si chiamava impegno,
assume altre sembianze, pertanto bisogna trovare un altro linguaggio.
Tanti giovani cineasti fanno film su
temi difficili come immigrazione, povertà, emarginazione. Questo significa che nel giovane c’è ancora questa
aspirazione alla giustizia a un mondo
meno violento».
UnadomandasuPapaFrancesco,sembra quasi un Papa da film....
«Parlo da non credente, penso che
Bergoglio sia un Papa coraggioso con
straordinaria capacità di perdono e
di non esclusione».
ulgida esecuzione, l’altra
sera, nell’Auditorium Rai,
del Secondo Concerto per
pianoforte di Beethoven. Sotto la
direzione raffinata ed elastica di
Roberto Abbado, la pianista Maria
João Pires si è trovata evidentemente a proprio agio, e ha potuto
esprimere le sue doti migliori. Agile, piccola, leggera, appare nei
suoi settant’anni come una ragazzina. Ma si sente che, dietro ogni
nota prodotta sulla tastiera del
pianoforte, c’è una perizia tecnica,
una finezza di gusto, una consapevolezza storica maturate lungo
tutta una vita. Il che non basterebbe, se la fantasia non investisse il
tutto con un flusso vitale.
I primi due movimenti dell’op.
19 sono omaggi devoti alla memoria del predecessore. Ma la Pires li ha reinventati, mostrandone
la freschezza, non compromessa
dalla devozione al modello: suono
bellissimo, sempre rotondo, sgranatura nitida di arpeggi e scale,
ogni nota lucente come in un filo
di perle, nessuna smanceria, cui si
presterebbe il sentimentalismo
dell’Adagio, ma neppure alcuna
secchezza. Tutto era fluido, naturale, basato sulla spontaneità del
canto, pieno di sfumature. Poi, nel
finale, è venuto fuori il primo, vero
Beethoven: spiritoso, bizzarro, trasgressivo, nello scatto dei ritmi zingareschi. Alla fine, applausi di una
durata inconsueta, e un meraviglioso bis: l’Uccello profeta dalle
Scene del bosco di Schumann.
Grazie al tocco della Pires sembrava non solo di vederlo volare, ma di
toccarne, addirittura, le piume.
F
SECONDO CONCERTO PER PIANOFORTE
DI BEETHOVEN
AUDITORIUM RAI
*****
32 .Spettacoli
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
Programmi tv
I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi
del 19 aprile 2014
Rai 1
6.00 Euronews
6.05 Cinematografo
6.55 Rai Player Rubrica
7.00 Tg 1
8.25 UnoMattina in famiglia
10.20 Linea Verde Orizzonti
11.15 I love you - Ama... e fa ciò
che vuoi Magazine
11.45 La prova del cuoco
13.30 Telegiornale
14.00 Un medico in famiglia 9
Fiction
15.55 Le amiche del sabato
17.00 Tg1
17.15 A Sua immagine Rubrica
religiosa
17.45 Passaggio a Nord Ovest
18.50 L’eredità Game show
20.00 Telegiornale
20.30 Tg sport
20.35 Affari tuoi Game show
21.10 Carosello Reloaded
Rai 2
6.00
6.30
7.00
7.30
Videocomic
Real School Attualità
Incinta per caso Telefilm
Automobilismo: Gran
Premio Cina - Qualifiche
9.30 Rai Parlamento Punto
Europa Attualità
10.00 Sulla via di Damasco
10.30 Cronache animali
11.30 Mezzogiorno in famiglia
13.00 Tg 2 Giorno
13.25 Dribbling Sport
14.00 Quelli che aspettano
15.40 Quelli che... il calcio
Varietà
17.05 Tg 2 Flash L.I.S.
17.10 Stadio Sprint
18.10 Rai Sport 90° minuto
Sport
19.35 Countdown Varietà
20.30 Tg2 20.30
21.00 Lol Videoframmenti
21.15
Ti lascio una canzone
La finale
21.10
Castle
VARIETÀ. Gran finale del varietà
musicale condotto da Antonella Clerici che stasera decreterà la melodia vincitrice di questa settima edizione
durante una marcia di protesta uccidendo cinque persone.
Castle e Beckett devono ricostruire i 47 secondi di tempo
precedenti l’esplosione
0.30 Chi siete venuti a cercare
Film
1.20 Tg1 Notte. Che tempo fa
1.35 Applausi. Teatro e Arte
Attualità
2.50 Un bacio romantico - My
Blueberry Nights Film
21.55 Elementary Telefilm Una
rilettura in chiave
moderna del celebre
Sherlock Holmes
22.50 La domenica sportiva
1.15 Tg 2
1.20 Tg 2 Dossier Attualità
TELEFILM. Una bomba scoppia
Rai 3
Canale 5
Italia 1
Rete 4
La 7
Tg 5 Prima pagina
Traffico
Tg 5 Mattina
Dietro le quinte “Rodolfo
valentino, la leggenda”
8.50 Superpartes Attualità
10.00 Melaverde Magazine
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg 5. Meteo.it
13.40 Un soldato, un amore
Film-tv (dramm., 2009)
15.25 Il segreto Telenovela
16.10 Verissimo Attualità Il
talk show condotto per
l’ottava edizione da Silvia Toffanin
18.50 Avanti un altro! Game
show Conduce Gerry
Scotti, affiancato da
Luca Laurenti
20.00 Tg 5. Meteo.it
20.40 Striscia la notizia
7.00 Til Death Telefilm
7.25 True Jackson, VP Telefilm
8.25 Glee Serie
10.30 Lizzie McGuire - Da liceale a popstar Film
(comm., 2003)
12.25 Studio Aperto. Meteo
13.00 Sport Mediaset XXL
14.00 Grande Fratello - Live
Reality show Il daytime
14.25 17 Again - Ritorno al liceo
Film (comm., 2009)
16.30 Senti chi parla Film
(comm., 1989) con John
Travolta, Kirstie Alley.
Regia di Amy Heckerling
18.30 Studio Aperto
19.00 Tom & Jerry Cartoni animati
19.10 Free Willy - La grande
fuga Film-tv
7.20 Il mondo di Giulio
8.15 Hunter Telefilm
9.20 Magazine Champions
League
9.50 Donnavventura
10.45 Ricette all’italiana
11.30 Tg 4 - Telegiornale
12.00 Detective in corsia TF
12.55 La signora in giallo TF
14.00 Lo sportello di Forum
Attualità
15.30 Come si cambia Celebrity
Reality show
16.25 Ieri e Oggi in Tv Speciale
Varietà
16.40 Poirot: memorie di un
delitto Film (giallo,
1989) con David Suchet,
Hugh Fraser. Regia di
Andrew Grieve
18.55 Tg4 - Telegiornale
19.35 Il segreto Telenovela
6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo.
Traffico
7.00 Omnibus - Rassegna
stampa Attualità
7.30 Tg La7
7.50 Omnibus meteo
7.55 Omnibus Attualità
9.45 Coffee Break Attualità
Spazio mattutino per
l’approfondimento e
l’attualità condotto in
studio da Tiziana
Panella
11.00 Il tempo della politca
11.30 Le invasioni barbariche
13.30 Tg La7
14.00 Tg La7 Cronache
14.40 Iron road Film
18.10 L’ispettore Barnaby Film-tv
20.00 Tg La7
20.30 Otto e mezzo sabato
Attualità
6.00
7.55
8.00
8.45
7.55 Torna! Film
9.30 L’Elisir del sabato
11.00 Tgr BellItalia Attualità
11.30 Tgr Prodotto Italia
12.00 Tg 3
12.25 Tgr Il Settimanale
12.55 Tgr Ambiente Italia
14.00 Tg Regione
14.20 Tg 3
14.45 Tg3 Pixel Attualità
14.55 Tg 3 Lis
15.00 Dove stanno i ragazzi?
Film
16.30 Rai Player Rubrica
16.35 Il marito Film (comm.,
1957) ★★★
18.00 Per un pugno di libri
Quiz
19.00 Tg 3. Tg Regione
20.00 Blob Videoframmenti
20.10 Che tempo che fa
Attualità
21.05
Ulisse: il piacere
della scoperta
21.10
Amici
TALENT SHOW. Nuova sfida tra i
ragazzi dell’Accademia di Maria
De Filippi. Stefano Accorsi sarà
il quarto giudice della serata.
Tra gli ospiti musicali ci sarà
anche Marco Mengoni
DOCUMENTARI. Alberto Angela ci
invitaaunviaggiosulleormediun
protagonistadellastoria,unuomo
che molti considerano un padre
dell’Europamoderna:CarloMagno
23.10 Tg 3. Tg Regione
23.30 Un giorno in pretura
Attualità Appuntamento con la cronaca giudiziaria commentata da
Roberta Petrelluzzi
0.40 Tg 3
0.30 Tg 5 Notte. Rassegna
stampa. Meteo.it
1.00 Striscia la notizia Varietà
satirico Il Tg satirico di
Antonio Ricci
2.00 Angelo nero Miniserie
5.15 Tg 5. Rassegna stampa
21.10
L’incredibile storia di
Winter il delfino ★★★
20.30
Ben Hur
FILM. (dramm., 2011) con Harry
Heston.RegiadiW.Wyler.Aitempi
di Tiberio, l’odissea del principe
GiudaBen-Hur,traditodalvecchio
amicod’infanziaMassala,console
dell’imperoromano.UndiciOscar
Connick jr., Ashley Judd. Regia di
Charles Martin Smith. Un'avventura sul potere di guarigione dei
legami famigliari, umani e animali
23.35 Tiki Taka - Il calcio è il
nostro gioco Attualità
1.55 Grande Fratello - Live
Reality show Il daytime
2.20 Sport Mediaset
2.45 Studio aperto La giornata
21.10
Il commissario
Maigret
★★★
FILM. (storico, 1959) con Charlton
TELEFILM. In questo episodio,
Maigret (Bruno Cremer) è convinto dell’innocenza di un condannato a morte per l’omicidio
di un’ereditiera americana
0.45 Tg La7 Sport
0.50 Movie flash
0.55 Otto e mezzo sabato
Attualità
1.35 Condominio Film
3.25 Coffee Break Attualità
4.40 Omnibus Attualità
0.30 Secondo Ponzio Pilato
Film (comm., 1988) con
Nino Manfredi, Stefania
Sandrelli
2.30 Ieri e Oggi in Tv Special
4.30 Zig Zag Quiz
4.55 Music line Musicale
digitale terrestre
RAI 4
RAI 5
21
13.40 The Thieves Film
15.55 Fumettology Max Fridman
16.25 Continuum Telefilm
17.10 Ashes To Ashes
Serie
18.00 Rai News - Giorno
18.05 Haven Serie
18.50 Flashpoint Serie
19.30 Rai Player
19.40 Medium Serie
21.10 Ghost Wisperer
Serie
22.45 I padroni della
notte Film
23
18.00 Rai News - Giorno
18.05 Opera - Lucrezia
Borgia
20.25 Rai Player
20.35 Anna Ottani
Cavina: Batoni e
Louis-David
21.15 Teatro - La
Sponda dell’utopia: Viaggio
23.35 Progetti di Danza
- Alicia Alonso
0.10 David Letterman
Show
1.00 Ghiaccio Bollente
17.45 Hot Shots! L’eroico
pilota Charlie Sheen è
richiamato in servizio.
Con Valeria Golino SKY
COMEDY
17.55 Tutto accadde un
venerdì Una madre e
una figlia un giorno si
risvegliano l’una nei
panni dell’altra SKY
CINEMA FAMILY
18.50 Into Darkness - Star
Trek SKY CINEMA 1
18.55 ... E giustizia per tutti
SKY CLASSICS
19.00 Sparkle L’ultimo film
con Whitney Houston
SKY PASSION
19.15 Charlie viene prima di
tuo marito SKY COMEDY
Salt Angelina Jolie è
un’agente Cia che si
ritrova al centro di un
complotto SKY MAX
19.35 Superman IV Superman
vorrebbe risposarsi ma
Lex Luthor gli mette
contro un Uomo
Nucleare SKY HITS
Max Keeble alla riscossa Prima di trasferirsi,
dodicenne vuole regolare i conti con i bulli
della scuola SKY CINEMA
FAMILY
21.00 Sky Cine News - Iron
Man 3 SKY CINEMA 1
Le avventure di Bianca
e Bernie Due intrepidi
topolini partono alla
ricerca di una bimba
scomparsa. Animazione
SKY CINEMA FAMILY
Don Camillo e l’onore-
RAI STORIA 54
17.00 Cortoreale
17.30 Rai 54
18.00 Il giorno e la storia
18.35 Rewind-Binario
Cinema il Messia
20.50 12 idee per la crescita Scuola e formazione
21.20 La Grande
Guerra-Nei continenti e sui mari
22.15 Mussolini. Il
sognatore naufragato
RAI MOVIE
12.35 Navigator Film
14.10 Rai Player
14.20 I primi della lista
Film
15.50 14 anni vergine
Film
17.25 Rai News - Giorno
17.30 Rai Player
17.40 Cloverfield Film
19.00 World Trade
Center Film
21.15 I mastini della
guerra Film
23.00 I magnifici sette
Film
film
serie tv
vole Peppone Peppone,
candidato alle elezioni,
s’innamora di una militante del partito SKY
18.55 Profiling FOX CRIME
19.00 Una mamma per
amica FOX LIFE
19.10 I Simpson FOX
19.35 Donne nel mito Isabella Rossellini DIVA
CLASSICS
Il principe abusivo
SKY
COMEDY
Il matrimonio che vorrei Per rivitalizzare il
matrimonio, una coppia si rivolge a uno specialista SKY PASSION
xXx Praga: Xander
Cage deve infiltrarsi in
un gruppo che vuole
distruggere il mondo
SKY MAX
21.10 Catwoman Timida e
sensibile, Patience
Philips viene trasformata in Catwoman. Con
H. Berry SKY HITS
Hitch - Lui sì che capisce le donne SKY
CINEMA 1
22.25 L’incredibile vita di
Timothy Green Jim e
Cindy Green sognano il
momento in cui
potranno diventare
genitori SKY CINEMA
FAMILY
22.45 Appuntamento con
l’assassino SKY CLASSICS
Zohan - Tutte le donne
vengono al pettine Un
membro (Adam
Sandler) del Mossad è
un addestratissimo
agente segreto SKY
COMEDY
24
UNIVERSAL
I Simpson FOX
19.45 In Cucina con
GialloZafferano
10.00
10.10
10.35
13.05
15.35
18.25
19.00
21.05
23.20
1.00
1.30
3.10
22
Ciaknews
Storie di Cinema
Spy Game Film
Prova a
Incastrarmi Film
Vai e vivrai Film
Adesso Cinema!
Il bisbetico domato Film
Sing Sing Film
Gian Burrasca Film
Storie di Cinema
Varietà
Mondo cane Film
Ciaknews
FOX
LIFE
FOX LIFE
20.30 The Big Bang Theory
LEI
19.25 Cosa ti dice il cervello?
NATIONAL GEOGRAPHIC
The Face SKY UNO
19.35
19.55 Ink - L’arte del
Fumetto ARTE
Cosa ti dice il cervello?
20.00 Yukon Men: gli ultimi
cacciatori DISCOVERY
CHANNEL
20.05 Cuochi e fiamme LEI
20.25 Ogni volta Vasco:
Cosa vuoi che sia una
canzone ARTE
Cosa ti dice il cervello?
NATIONAL GEOGRAPHIC
The Face SKY UNO
20.55 I 7 misteri di Gesù
FOX
20.50 Donne nel mito - Sara
Simeoni DIVA
NATIONAL GEOGRAPHIC
21.00 Destini incrociati hotel
ARTE
UNIVERSAL
21.00 Downton Abbey
DIVA
UNIVERSAL
Affari a quattro ruote
DISCOVERY CHANNEL
Senza traccia
FOX
CRIME
Castle FOX LIFE
The Big Bang Theory
FOX
21.25 The Big Bang Theory
FOX
21.50 Senza traccia
FOX
CRIME
The Big Bang Theory
FOX
21.55 Downton Abbey
DIVA
UNIVERSAL
Castle FOX LIFE
22.15 The Big Bang Theory
FOX
FOX CRIME
CIELO
26
16.30 Fratelli in affari
17.00 Stop & Gol Calcio
18.15 Man Up The
House - L’uomo di
casa Varietà
19.00 Man Up The
House - L’uomo di
casa Varietà
19.45 Affari al buio
20.15 Affari di famiglia
21.00 Canepazzo Film
22.45 Stop & Gol Night
Calcio
0.15 La figlia di Lady
Chatterley Film
MTV
8
20.10 Catfish: False
Identita’
21.10 Are You The One?
Un Esperimento
D’Amore
22.00 Ridiculousness: Veri
American Idiots
23.00 Le Ragazze del
Redneck Heaven
23.30 Nightmare - Dal
profondo della
notte Film
1.10 Ridiculousness:
Veri American
Idiots
REAL TIME
Chi veste la sposaMamma contro suocera LEI
21.10 Springsteen Night High Hopes ARTE
Junior Masterchef
USA SKY UNO
21.40 Springsteen Night Springsteen & I ARTE
21.55 Junior Masterchef
USA SKY UNO
22.00 Affari a quattro ruote
DISCOVERY CHANNEL
Non ditelo alla sposa!
Irlanda LEI
22.40 L’illusionista - Criss
Angel SKY UNO
31
14.20 90 giorni per
innamorarsi
15.15 Due abiti per una
sposa Varietà
17.15 My Cake Design:
la battaglia dello
zucchero
18.10 Bakery Boss: SOS
Buddy Documentari
19.10 Fuori menù Varietà
20.10 Il mio grosso
grasso matrimonio gipsy US
23.05 Vite al limite
Documentari
intrattenimento
19.15 Grassi contro magri
NATIONAL GEOGRAPHIC
19.50 Miss Fisher - Delitti e
Misteri DIVA UNIVERSAL
19.55 Profiling FOX CRIME
20.00 How I Met Your
Mother FOX
20.10 Project Runway Italia
22.45 Numb3rs
IRIS
DMAX
15.10 Fai la scelta giusta!
16.00 Cacciatori di tesori
16.50 Fast n Loud
17.45 Top Gear
18.35 Restauri a quattro ruote
19.30 Sfida all’ultimo
morso
20.20 Affare fatto!
21.10 River Monsters
22.00 Swords: pesca in
alto mare
22.50 Nella terra dei serpenti a sonagli
serie tv
film
17.35 Camerieri Quattro
camerieri e un cuoco si
trovano a dover gestire
un pranzo di gala
PREMIUM COMEDY
17.55 Paladin: Dawn of The
Dragon Slayer PREMIUM
CINEMA ENERGY
18.20 Il vento e il leone Uno
sceicco anticolonialista
rapisce una vedova
americana. Con Sean
Connery PREMIUM
UNIVERSAL
19.10 Il discorso del re Re
Giorgio VI cerca di
superare la sua balbuzie con l’aiuto di Lionel
Logue PREMIUM CINEMA
19.20 Il comandante e la cicogna La storia di un
amore che attraversa le
dimensioni, il tempo e
la realtà PREMIUM CINEMA
EMOTION
19.30 Harold e Kumar Escape
From Guantanamo Bay
PREMIUM COMEDY
PREMIUM CINEMA
ENERGY
Low Budget PREMIUM
UNIVERSAL
19.40 Shark
20.30
21.15 A Natale mi sposo
Gustavo è padre di un
adolescente che coltiva
il sogno di un amore
impossibile PREMIUM
COMEDY
State of Play Russell
Crowe si ritrova a risolvere un mistero di
delitti e collusione
PREMIUM CINEMA
Beowulf & Grendel
PREMIUM CINEMA ENERGY
Il diario di Bridget
Jones Bridget è una
single trentenne convinta che tutti riescano
a farcela tranne lei
PREMIUM CINEMA EMOTION
21.19 Ritorno al futuro parte
III Michael J. Fox torna
(indietro nel tempo)
nel vecchio West per
salvare Doc PREMIUM
UNIVERSAL
22.55 Che Pasticcio, Bridget
Jones! PREMIUM CINEMA
EMOTION
23.05 Scuola di ladri Tre goffi
cugini imbranati sono
addestrati dall’astuto
ed esperto zio ladro
PREMIUM COMEDY
In the Name of the
King La vita di un contadino cambia quando
i pericolosi Krug arrivano a Stonebridge
PREMIUM CINEMA ENERGY
23.20 Gangster Squad La
lotta di due poliziotti
contro il boss mafioso
più temuto di Los
Angeles PREMIUM CINEMA
American Gun PREMIUM
UNIVERSAL
PREMIUM CINEMA
EMOTION
0.40 13
0.55 Una moglie bellissima
Mariano e Miranda
sono felicemente sposati, ma arriva un affascinante fotografo
PREMIUM COMEDY
52
14.09 Big Bang Theory JOI
14.25 The Originals MYA
14.58 Mom JOI
15.15 The Vampire diaries
MYA
15.50 Shameless JOI
15.59 Squadra Antimafia 2
Palermo Oggi TOP
CRIME
16.50 Dance Academy MYA
17.45 Revolution ACTION
17.50 Bones TOP CRIME
Friends JOI
Pretty Little Liars MYA
18.15 Big Bang Theory JOI
18.40 Grimm ACTION
18.45 Due Uomini e 1/2 JOI
Gossip Girl MYA
19.08 Mike & Molly JOI
19.25 Person of Interest TOP
CRIME
19.30 Parenthood MYA
19.35 Dr. House - Medical
division JOI
Grimm ACTION
20.20 Dracula MYA
20.25 Almost Human ACTION
21.05 Criminal Intent TOP
CRIME
21.35 Due Uomini e 1/2 JOI
22.00 Fringe ACTION
22.05 2 Broke Girls JOI
The Vampire diaries
MYA
22.50 Southland TOP CRIME
Covert affairs ACTION
22.55 The Originals MYA
23.05 Better With You JOI
23.40 Southland TOP CRIME
23.45 Pretty Little Liars MYA
0.25 Grimm ACTION
0.30 Damages TOP CRIME
SPECIALE LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
.
33
Le montagne olimpiche
Sulle piste della Vialattea
una grande stagione spinge il futuro
La Via Lattea celebra un anno
record. «Stiamo portando a
termine una stagione - dice il
presidente della Sestrieres,
Giovanni Brasso - che alla fine,
il 21 di aprile, sarà durata 139
giorni, dal 30 novembre. Non è
stato semplicissimo perché è
stata caratterizzata da diverse
giornate di cattivo tempo e di
vento. Vi basti pensare che dette giornate, soprattutto nei
weekend e nelle vacanze, sono
state molto superiori rispetto a
quelle della passata stagione.
Non sono inoltre mancati periodi, anche abbastanza lunghi,
di caldo eccessivo, che ci hanno
messo spesso in difficoltà».
Giovanni Brasso, presidente
della Sestrieres spa,
annuncia i risultati
di una grande stagione
e ringrazia sponsor
e collaboratori
per gli obiettivi centrati
Il bilancio
L’anno ha registrato ottimi
risultati. «La Vialattea - dice
ancora Brasso - ha funzionato piuttosto bene, abbiamo
registrato circa 13 milioni di
Una serie
di investimenti
grazie
al bilancio
passaggi agli impianti e 1,2
milioni di presenze. Con
grande soddisfazione abbiamo preso atto a novembre
del sensibile aumento nella
vendita degli stagionali e
con altrettanta grande soddisfazione abbiamo registrato un significativo aumento
anche in quella dei giornalieri e bigiornalieri, almeno nel
periodo di alta stagione, cosa quest’ultima che, se pur
in un contesto di crisi nazionale, ci permetterà di chiudere il nostro bilancio con
un segno positivo».
In dati economici avranno
ricadute importanti. «Questo
risultato - insiste Brasso - consentirà alla nostra società di
realizzare quei lavori che avevamo programmato ma che
per ovvi motivi non eravamo
Il comarketing con le aziende
“E’ la nostra strategia vincente”
La Sestrieres Spa è stata una tra le
prime aziende che ha legato in modo
così forte il prodotto sci ad una forma
di marketing, definendo partnership
con grandi aziende a livello nazionale. Nessuna stazione sciistica, infatti,
prima del 2007, aveva intrapreso una
politica di co-marketing con i propri
sciatori, offrendo promozioni e gratuità. La Sestrieres ha potuto portare
avanti questo discorso con primarie
aziende grazie all’indubbio peso
specifico che la Vialattea ha nel mercato dello sci, sia regionale che nazionale, potendo contare su dati importanti come 13 milioni circa di passaggi agli impianti e quasi 1,2 milioni di
presenze a stagione.
Il cliente della Vialattea è un cliente
attento, soprattutto in questo momento, ed il carnet che ogni anno
certi di poter realizzare; specificatamente lo spostamento della
seggiovia dell’Anfiteatro sulla linea della vecchia Nube e della
seggiovia Rio Envers sulla linea
viene proposto ai clienti di skipass
stagionale e di skipass giornaliero,
con la finalità di ottenere benefici, è
uno strumento che funziona. Questo
è confermato dai numeri che aumentano sensibilmente di anno in anno.
Punti di forza, oltre alla validità ed alla
varietà delle proposte, sono la facilità
e l’immediatezza nell’utilizzo e la
buona dislocazione territoriale dei
nostri partner, con i quali, negli anni,
si sono stabilite proficue sinergie e
interessi comuni.
Anche la scelta dei settori merceologici non è casuale ma mirata a soddisfare al meglio l’utente: la grande distribuzione, il fai da te e l’assicurazione
completano le ricche proposte dell’abbigliamento e degli articoli sportivi; ci sono inoltre gratuità e opportunità per il tempo libero che spaziano
del vecchio Triplex, impianti che
entreranno in esercizio in appoggio a quelli paralleli, nei momenti di crisi di questi ultimi. Interverremo inoltre sulla pista 46
La strategia
in ogni campo. I numeri ci danno
ragione ed il momento storico che
l’Italia sta vivendo fa sì che tutti siano
più attenti allo sfruttamento delle
risorse. Questo prodotto ha un potenziale ed un ritorno fatto di grandissimi numeri e, soprattutto, è utilizzato da una clientela con un buon
potere di acquisto. Nella maggior
parte dei casi si tratta di un co-marketing puro che offre la reciprocità e
quindi anche un ritorno per il cliente
dei nostri partner che riceve, a sua
volta, uno sconto per tornare a sciare
in Vialattea. Tutto questo porta ad un
soddisfacente livello di fidelizzazione
del cliente che ha come conseguenza
il rafforzamento dei reciproci brand e
la condivisione di mercati tra la Vialattea ed i propri partner.
Le sponsorizzazioni legate alla stagione sciistica spesso si sono trasformate
in partnership per le nostre manifestazioni più rilevanti, come ad esempio
l’Uovo d’Oro che anche quest’anno
ha alimentato sinergie importanti con
prestigiose società italiane ed estere.
per facilitare il collegamento dal
Col Basset a Borgata e sulla pista
che dal Colletto Verde, attraverso la 100, collega Monginevro
con Claviere. Questi ultimi due
interventi li realizzeremo con i
Comuni di Sestriere e Claviere,
che si stanno impegnando molto
per il miglioramento dell’area
sciabile in Vialattea».
«Per il futuro - precisano a Sestriere - procederemo come
sempre in un’attenta politica di
ottimizzazione della gestione
aziendale per perseguire il suo
obiettivo che, come abbiamo
avuto modo di dire più volte, è, e
resta, quello di proporre ai clienti un ottimo prodotto sci, il migliore possibile al minor prezzo
praticabile. La società non ritiene opportuno aumentare i prezzi
per finanziare sprechi di alcun tipo. Vedere girare impianti vuoti
può anche piacere ma se si pensa
che i costi di tale funzionamento
ricadono inevitabilmente sul
prezzo dello skipass, forse, vale
la pena riflettere. Se in questi otto anni non si fosse scrupolosamente adottata questa strategia
il costo del biglietto sarebbe lievitato, fino ad oggi, almeno del 15%,
in quanto per la Sestrieres è possibile intervenire sull’efficienza
aziendale ma non le è dato di intervenire sulle tariffe nazionali.
Siamo soddisfatti del lavoro svolto e dei risultati ottenuti in questi
anni, il costante aumento dei
passaggi, delle presenze e del fatturato dicono che il nostro cliente è attento, informato e apprezza questo modello di gestione.
34
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
SPORT
Tennis: Nadal ko, oggi Federer-Djokovic
A Montecarlo Rafael Nadal, 8 volte re del torneo,
è uscito nei quarti, sconfitto 7-6 6-4 da Ferrer che sul
rosso non lo batteva da 10 anni. Per il n. 1 salta così la
10a finale consecutiva: «Non avevo forza nelle gambe».
Ferrer oggi alle 13,30 (tv Sky) in semifinale sfida
Wawrinka (7-6 6-4 a Raonic). Federer (2-6 7-6 6-1 con
Tsonga) trova Djokovic (4-6 6-3 6-1 a Garcia-Lopez).
Il futuro in tre mosse
FORMULA 1, LA STRATEGIA DEL NUOVO TEAM PRINCIPAL DI MARANELLO
1.
2.
3.
La squadra
I rinforzi
I piloti
Esaltare i talenti
e assemblare un team
competitivo. Sarà
valutato ciò che
funziona, poi verranno
decisi i cambiamenti
Sì a una campagna
«acquisti», l’unica
condizione è prendere
uomini che diano un
valore aggiunto rispetto
alla squadra attuale
Alonso viene ritenuto
il più forte pilota
in circolazione, quindi
per trattenerlo bisogna
dargli una monoposto
vincente
STEFANO MANCINI
INVIATO A SHANGHAI
«Questa non è un’offerta di
lavoro, è una missione. Non
avrei mai potuto dire di
no». Marco Mattiacci si
presenta così al suo debutto in Formula 1 al posto di
Stefano Domenicali. La Cina gli porta fortuna: qui
aveva cominciato l’avventura all’estero per il Cavallino, settore marketing, qui
inizia una seconda carriera
da team principal. Fortuna
perché gli eventi congiurano a suo favore: il circuito è
più adatto alla Ferrari, le
novità portate a Shanghai
sembrano funzionare, il
freddo rende inguidabili
anche le altre macchine così che i valori si livellano al
punto che Alonso finisce le
prove libere del venerdì al
secondo posto, a un solo decimo da Lewis Hamilton.
Non solo: le qualifiche di
questa mattina (alle 8 italiane) dovrebbero svolgersi
sotto la pioggia, altro elemento che stravolge i valori. A volte, per dare una
scossa serve anche il fattore c. che a Domenicali era
mancato.
Occhiali scuri
Marco
Mattiacci,
43 anni,
nuovo capo
della gestione
sportiva Ferrari
Il suo look
ha scatenato
la stampa
straniera:
«Negli ultimi
tre giorni
ho viaggiato
molto
e dormito
poco»
REUTERS
La ripartenza
Ferrari, al via l’era Mattiacci: dovrà prima inseguire e poi battere le Mercedes
“Questo non è un lavoro, ma una missione. Pronti a lottare, Alonso è il migliore”
Gli obiettivi
I contenuti della missione
di Mattiacci sono scontati:
ricaricare una squadra in
crisi d’identità, inseguire
la Mercedes, raggiungerla
e infine superarla. Senza
nel frattempo lasciarsi passare dagli avversari, s’intende. Sulla riuscita si gioca la sfida di affidare il team a un manager digiuno
di corse. «Per me è uno sti-
Per ora si continua
a lavorare sul 2014:
funzionano le novità
portate a Shanghai
molo - dice Mattiacci -.
Cercherò di ascoltare, di
imparare in fretta e di essere all’altezza delle aspettative. C’è un distacco da
recuperare, ma lotteremo». Al momento non ci
sono scadenze né è stato
stabilito per quanto la Ferrari continuerà a battersi
in questo campionato prima di mollare per dedicare
ogni energia al progetto
2015 (in caso di risultati negativi, la decisione potrebbe essere presa a metà giugno dopo il Gp del Canada).
Il nuovo manager si è preso
del tempo per valutare i
punti di forza e di conseguenza intervenire dove le
cose non vanno.
GpCina,oggiqualifiche
Libere,Fernando2°
Domanigaraalle9
Ha
detto
Sfida aperta
Linea comune
Il team è eccellente:
prenderemo solo chi
ci può rinforzare
davvero. Uno stimolo
essere a digiuno di F1
Vincere: io e Fernando
abbiamo lo stesso
obiettivo. E farlo
con noi è il sogno
di tutti i piloti
Gli interventi
La F14 T di Alonso, 32 anni
«Abbiamo un team eccellente», è convinto Mattiacci.
Quindi il segreto sarebbe quello di farlo funzionare. Saranno
presi nuovi tecnici? Probabil-
mente sì, a una condizione:
«Chi arriva deve rappresentare un valore aggiunto, non
compreremo tanto per avere
più ingegneri, ma per costruire un futuro solido». Delicato il
discorso piloti: se Kimi
Raikkonen sembra destinato a
chiudere la carriera a Maranello, Fernando Alonso si
guarda intorno. «È il migliore
del mondo e ha il mio stesso
1 Miglior tempo di Lewis Ha-
milton (Mercedes, 1’38’’315)
nelle prove libere del Gp di Cina,
quarta tappa del Mondiale di
Formula 1. Il pilota inglese ha
preceduto Alonso (Ferrari) staccato di poco più di un decimo,
poi l’altra Mercedes con il leader
della classifica mondiale Rosberg e le Red Bull di Ricciardo e
Vettel. Settimo tempo per
Raikkonen, staccato di nove decimi da Hamilton. Secondo le
previsioni meteo, le qualifiche di
questa mattina saranno condizionate dal maltempo, mentre
la gara domani dovrebbe disputarsi sotto il sole. Il programma:
oggi ore 8 qualifiche (Raidue,
Sky sport F1); domani ore 9 gara
(Raidue, Sky sport F1).
OGGI IL PRIMO APPUNTAMENTO DELLA STAGIONE
Trofeo Abarth Selenia Europa, debutto a Le Castellet
Mentre la F1 è in Cina, un
plotone di giovani europei si
sfida oggi a Le Castellet nel
primo appuntamento del
Trofeo Abarth Selenia Europa, al volante delle Abarth
695 Assetto Corse Evoluzione e delle Abarth 500 Assetto
Corse. Un campionato quest’anno ancora più importante poiché inserito nell’ambito
del WTCC, il campionato
mondiale Turismo. Una vetri-
1
na di prestigio con copertura
televisiva su Eurosport e
Eurosport2 in 59 nazioni. La
grande novità 2014 è la nuova
versione Evoluzione dell’Abarth 695 Assetto Corse,
con motore 1.4 T-Jet di differente configurazione (fasatura e software gestione specifici), che passa da 200 a 215 cavalli a 5250 giri/minuto, la riduzione del peso, sceso a 920
kg (20 in meno) oltre a molti
altri dettagli che la inseriscono tra le auto più performanti
in assoluto. Un’auto che sicuramente sarebbe piaciuta a
Giorgio Pianta, scomparso ieri a 78 anni. Per moltissimi
anni è stato a capo delle competizioni dei marchi Alfa Romeo (con la quale ha vinto il
Dtm battendo i costruttori tedeschi), Lancia e Abarth, dopo essere stato un bravissimo
pilota e collaudatore. [R. VAL.]
obiettivo - chiarisce Mattiacci
-: vogliamo vincere. In più, essere campioni con la Ferrari è
il sogno di ogni pilota».
Le gaffe
«Sono stato chiamato venerdì
scorso alle 5 e 58 del mattino.
Credevo che fosse un pesce
d’aprile ritardato, ma dopo un
minuto ho capito che era tutto
vero», racconta Mattiacci.
Ora, secondo la versione trapelata dalla Ferrari, Stefano Domenicali ha discusso e presentato le dimissioni al presidente
Luca Montezemolo solo il giorno successivo, mentre l’annuncio ufficiale è stato dato il lunedì, quando Mattiacci era già da
tre giorni al lavoro a Maranello. Nella sostanza non cambia
nulla: Domenicali aveva deciso
di lasciare l’incarico dopo il disastroso Gran premio del
Bahrein e già a inizio settimana ne aveva parlato con Montezemolo. Nella forma, però,
sembra che il suo addio segua
l’affidamento del nuovo incarico. Mattiacci scivola poi su un
dettaglio che quasi indigna la
stampa straniera: si presenta
al circuito di prima mattina
con gli occhiali scuri malgrado
il cielo autunnale e li tiene anche nella penombra dei box durante le prove libere. «Negli ultimi giorni ho viaggiato molto e
dormito poco», si scusa. Come
se fossero questi i problemi.
www.lastampa.it/mancini
LA STAMPA
.
SABATO 19 APRILE 2014
Garcia: «Legge-Destro, è moviola in campo»
Oggi in Tv
La Pasqua della Roma, stasera in campo con la Fiorentina,
potrebbe portare la certezza dell’accesso alla fase a gironi della
prossima Champions League, ma nella testa di Rudi Garcia c’è
ancora la squalifica di Destro (4 turni, di cui 3 con prova-tv).
«Significa – dice il tecnico giallorosso – che la moviola in campo
può essere usata. Auspico che venga applicata sempre. Come
c’è stata una legge Bosman per tutti, ci sarà una legge Destro».
08,00 F1. Gp Gina, qualifiche
Raidue/Sky Sport F1
13,25 Rai Sport Dribbling
Raidue
13,30 Tennis. Atp Montecarlo
Sky Sport 2
13,45 Premier L. Tottenham H.-Fulham
Foxsports
15,00 Calcio. Parma-Inter
Sky Sport 1/Pr. C2
16,00 Premier. Aston V.-Southampton
Foxsports
35
17,00 Sky Calcio show
Sky Sport 1
18,15 Basket serie A. Sassari-Roma
Rai Sport 1
18,30 Calcio. Juventus-Bologna
Sky Sport 1/Pr.C
18,30 Premier League. Hull City-Arsenal Foxsports
20,20 Volley femm. Playoff-gara 1
Rai Sport 1
20,30 Golf. Pga European Tour
Sky Sport 3
21,00 Calcio. Fiorentina-Roma
Sky Sport 1/Pr.C
21,00 Basket Nba. Playoff
Sky Sport 2
CAPOLISTA IN CAMPO ALLO STADIUM (ORE 18,30)
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Se pure uno come Antonio
Conte, prudente per mestiere e scaramantico per indole,
si sbilancia, vuol dire che la
Juve è davvero vicina allo
scudetto. Anche se, nel dubbio, la parola è meglio pronunciarla con cautela: «Con il
Bologna per noi è davvero la
partita della vita - spiega l’allenatore bianconero - vincerla, significherebbe mettere
una grandissima ipoteca.
Adesso siamo favoriti, ma in
caso di successo le percentuali salirebbero ancora». Solo dopo, però: «Di facile non
c’è niente - chiarisce subito il
tecnico - perché il facile eventualmente c’è al 90’ o al 95’,
quando la partita l’hai vinta».
Mica per niente Conte planò
alla Juve sotto il governo del
Trap: non dire gatto se non
l’hai nel sacco. Per tacere dell’effetto Ballardini, ora sulla
panchina del Bologna: «Qui
per due anni contro di noi ha
pareggiato, con il Cagliari e
con il Genoa. Quindi bisognerà fare grande attenzione e
non dare nulla per scontato.
Lo sappiamo benissimo».
Classifica
L’arrivo
Juventus
Roma
Napoli
Fiorentina
Inter
Parma
Torino
Milan
Lazio
Atalanta
Juve, Conte vede lo scudetto: “Battere il Bologna vale un’ipoteca”
Juventus
87
79
67
58
53
51
48
48
48
46
Verona
Sampdoria
Genoa
Udinese
Cagliari
Chievo
Bologna
Livorno
Sassuolo
Catania
46
41
39
38
33
30
28
25
25
20
Bologna
(3-5-2)
(3-5-2)
SKY SPORT 1 - PREMIUM CALCIO ORE 18,30
1
1
Buffon Curci
4
5
Caceres Antonsson
5
14
Ogbonna Natali
3
Chiellini Cherubini
33
Isla Garics
8
Pogba Ibson
20
6
21
21
24
Pirlo Pazienza
8
Marchisio Christodoulopoulos 19
22
Asamoah Morleo
3
14
Llorente Cristaldo
99
12
Giovinco Acquafresca
12
ARBITRO: GIACOMELLI
All: CONTE
All: BALLARDINI
Tevez e Vidal ancora
ko: torneranno
a Lisbona. Barzagli
rientra tra i convocati
Piuttosto, Conte si sbilancia molto meno, o preferisce
non farlo, sul futuro prossimo,
allineandosi all’atteggiamento della società. In sostanza:
club e tecnico ne parleranno
solo a stagione chiusa, nonostante il contratto fino al 2015.
«Il direttore (Beppe Marotta,
ndr) ha ripetuto le stesse cose
che avevo detto io in precedenza, con la massima coerenza e in piena sintonia: significa che tutti e due la vediamo nello stesso modo». Ovvero: «Questo è un momento talmente importante che se dovessi pensare a questioni personali, io che ho sempre professato di pensare al noi, sarebbe una grandissima mancanza di rispetto nei confronti
dei calciatori, della società,
dei tifosi». I quali, a suo giudizio, sono interessati solo ai risultati che verranno, di qui a
breve: «Quest’anno i tifosi si
aspettano grandi cose da parte nostra. E io mi sento responsabile insieme alla squadra per cercare di regalare lo-
Il futuro? Può attendere
Marotta ha detto
le mie stesse cose: è
un momento talmente
importante che non
possiamo pensare
a questioni personali
Antonio Conte, tecnico Juve
La volata
per il titolo
ANSA
Da sinistra, Fernando Llorente, 29 anni, Martin Caceres, 27, e Paul Pogba, 21: anche oggi saranno tutti titolari
ro qualcosa di storico, come il
terzo scudetto consecutivo e
riuscire ad andare ancora più
avanti in Europa League». Per
questo, il contratto rimane materia sacrilega, anzi, «extra-calcistica», come la cataloga Conte. Altre sono le questioni, ri35a
OGGI
Giornate
87 punti
ROMA
Milan
25/4
Fiorentina
ROMA
Roma
79
36a
JUVE CAMPIONE IL
«Mi auguro e spero che lo stadio sia molto caldo, perché il tifoso bianconero deve sentire
l’importanza del momento».
Di tutto il resto, la Juve se ne
può infischiare, Roma compresa: «Ai miei ragazzi dico sempre: cerchiamo di vincere noi,
37a
Sassuolo
JUVENTUS
JUVENTUS
Atalanta
28/4
5/5
JUVENTUS
Bologna
Juventus
vendica l’allenatore: «La parola
d’ordine è quella di concentrarsi tutti, con il giusto atteggiamento, con la giusta voglia, con
la giusta determinazione». Al
Bologna, va sa sè: «Una partita
di fondamentale importanza».
Così chiama a raccolta l’arena:
38a
Centimetri
LA STAMPA
Venerdì 9 maggio
ore 20,45
JUVENTUS
Cagliari
18/5
ROMA
JUVENTUS
Catania
ROMA
4/5
Genoa
ROMA
18/5
Venerdì 25 aprile
Lunedì 28 aprile
Domenica 4 maggio o lunedì 5 maggio
Se oggi batte il Bologna
Se oggi batte il Bologna e nel turno successivo Se Juve e Roma mantengono inalterato il distacco, alla terz’ultima
e la Roma fa al massimo
il Sassuolo, a patto che la Roma non faccia
bianconeri campioni il 4 maggio se i giallorossi non vincono
un punto tra Fiorentina e Milan
più di 4 punti tra Fiorentina e Milan
a Catania, altrimenti il 5 battendo l’Atalanta
anche perché siamo in una situazione ottimale, in cui possiamo non guardare gli altri e pensare solamente al nostro risultato». L’altro pensiero, al massimo, può essere per la formazione, alla quale dovrebbero mancare gli acciaccati Tevez e Vidal: «Si stanno curando e stiamo cercando di portarli nella
miglior condizione, perché vorrei che si sentissero bene, per
poter dare il 110%». Giovedì a
Lisbona. Non è invece più ammaccato Barzagli («È disponibile»), in ballottaggio con Caceres. Le certezze sono Ogbonna
e Isla, per gli squalificati Bonucci e Lichtsteiner, oltre agli altri
che hanno vinto a Udine. Lo
stesso risultato che s’augura la
Juve stasera, per sbilanciarsi
verso lo scudetto.
34a giornata Stasera Fiorentina-Roma, il Napoli a Udine senza Higuain. Chievo-Sassuolo spareggio salvezza
Atalanta
Verona
(4-4-2)
(4-3-3)
Catania
Sampdoria
(4-3-3)
(4-3-3)
Chievo
Sassuolo
Benalouane Moras
SKY SPORT 1 - PREMIUM CALCIO
ORE 21
SKY CALCIO 5 - PREMIUM CALCIO 7 ORE 15
SKY CALCIO 3 - PREMIUM CALCIO
26
1
25
22
13
8
Burdisso Pisano
14
75
2
4
De Maio Rossettini
15
5
1
1
Frison Fiorillo
30
25
2
Peruzzi Fornasier
44
21
18
24
8
3
Spolli Regini
19
12
Cesar Cannavaro
Monzon Costa
3
33
Rubin Longhi
22
11
Guana Biondini
4
27
Rigoni Magnanelli
33
Yepes Marques
25
3
28
Brivio Agostini
33
18
Gyomber Mustafi
20
Estigarribia Cirigliano
14
13
Izco Bjarnason
21
Cigarini Donati
5
10
Lodi Salamon
10
8
Plasil Renan
15
11
Leto Wszolek
9
9
7
28
17
Carmona Hallfredsson
10 Bonaventura Iturbe
91
19
De Luca Toni
Denis Marquinho
ARBITRO: TOMMASI
ARBITRO: MINELLI
All.: COLANTUONO
Bergessio Okaka
Barrientos Sansone
All.: MANDORLINI
All.: PELLEGRINO
5
8
15
56
9
12
Agazzi Pegolo
Frey Gazzola
(4-2-3-1)
ORE 15
1
23
40
5
2
28
15
5
15
Marchese Astori
13
11
Domizzi Albiol
33
3
23
Pasqual Dodò
3
21
Motta Avelar
8
27
Widmer Ghoulam
31
16
21
Ambrosini Pjanic
15
69
Sturaro Tabanelli
4
66
Pinzi Jorginho
4
7
16
91
5
3
Allan Inler
16
37
10
34
Gabriel Silva Hamsik
17
9
32
B. Fernandes Insigne
24
23
10
Di Natale Zapata
91
Dainelli Antei
Neto De Sanctis
Tomovic Maicon
G. Rodriguez Toloi
Savic Castan
Pizarro De Rossi
7
10
44
13
Hetemaj Berardi
25
20
Borja Valero Ljajic
8
18
43
Paloschi Zaza
10
11
Cuadrado Totti
10
11
77
Théréau Floro Flores
83
32
27
10
Radovanovic Missiroli
All.: CORINI
(3-5-1-1)
79
ARBITRO: BERGONZI
All.: MIHAJLOVIC
Napoli
ORE 15
29
(4-3-3)
Udinese
(3-4-3)
47
29
Cagliari
(4-3-3)
SKY CALCIO 8
Consigli Rafael
Genoa
(4-3-1-2)
SKY CALCIO 7 - PREMIUM CALCIO 6 ORE 15
Raimondi Cacciatore
Roma
(4-3-3)
SKY CALCIO 5 - PREMIUM CALCIO 5 ORE 15
77
Fiorentina
(4-3-1-2)
All.: DI FRANCESCO
Aquilani Nainggolan
Matri Gervinho
Perin Avramov
Bertolacci Conti
Antonelli Eriksson
Fetfatzidis Ibraimi
Gilardino Sau
Sculli Ibarbo
ARBITRO: MAZZOLENI
ARBITRO: CELI
All.: MONTELLA
All.: GASPERINI
All.: GARCIA
Scuffet Reina
Heurtaux Henrique
Danilo Fernandez
Pereyra Callejon
ARBITRO: CALVARESE
All.: PULGA
All.: GUIDOLIN
All.: BENITEZ
25
4
21
8
88
7
W
36 .Sport
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
Cinque squadre per due posti
5a Inter
La coppia Icardi-Palacio
ha ripreso a segnare e
Handanovic sembra tornato
ai livelli di due anni fa.
Mazzarri conta molto anche
sulla qualità di Hernanes
53 punti
Giornate
PARMA
35a
Napoli
36a
MILAN
37a
Lazio
38a
CHIEVO
La squadra è
discontinua e non ha
ancora una sua identità
di gioco. In attacco troppe
occasioni sprecate
e i gol subiti sono
spesso conseguenza
di disattenzioni
Retroscena
FRANCESCO MANASSERO
TORINO
accia all’impresa.
Nella tana della
Lazio comincia il
mini tour del Toro, cinque partite
che potrebbero dare ai granata il pass per l’Europa. Un
traguardo impensabile a inizio stagione, ma tornato di
gran moda (dopo vent’anni)
grazie al cammino del gruppo
diretto da Giampiero Ventura, l’uomo del miracolo. Che
ora non vuole smettere di stupire dopo aver conquistato la
salvezza con largo anticipo.
Il Toro parte in seconda fila nel gran premio a cinque:
tra i partecipanti è la squadra
meno abituata a lottare per
posizioni di prestigio, almeno
rispetto a club blasonati come Milan e Inter o frequentatori quasi abituali delle coppe
come la Lazio. Però, nella volata per i due posti al sole dietro alla Fiorentina, i granata
potrebbero sfruttare alcuni
punti a loro vantaggio. Cioè
C
SPAZIO AFFARI
6a Parma
51
Giornate
34a
Inter
35a
CAGLIARI
36a
Sampdoria
37a
TORINO
38a
Livorno
La reazione, sotto
forma di 4 punti in
2 gare, dopo i tre ko di fila
con Juve, Lazio e Roma.
L’ottima vena di Cassano
e le consacrazioni
di Parolo e Paletta
Le insidie neanche
tanto nascoste del
calendario: due scontri
diretti con Inter e Toro
più l’incognita dell’ultimo
turno con il Livorno
IN MAIUSCOLO LE GARE IN TRASFERTA
COSA NON VA
7a Torino
48
Giornate
34a
LAZIO
35a
Udinese
36a
CHIEVO
37a
Parma
38a
FIORENTINA
La mente libera
del gruppo che,
ottenuta la salvezza, è
reduce da tre vittorie di fila.
L’esplosione di Immobile e il
calendario non difficilissimo
La squalifica del
«gemello» Cerci che
priva il Toro del secondo
bomber della squadra
e aggrava il conto
degli indisponibili
per la sfida di oggi
a Roma: otto
5a Milan
48
Giornate
34a
Livorno
35a
ROMA
36a
Inter
37a
ATALANTA
38a
Sassuolo
Dalla sfida contro
la Lazio in poi il
bilancio è buono: un
pareggio e quattro vittorie.
La squadra è più sicura,
soprattutto in difesa: 2 reti
al passivo nelle ultime 5 gare
Il rapporto tra la
società e Seedorf
è ai minimi termini.
Al tecnico olandese viene
imputata una gestione
sbagliata dello spogliatoio
e un gioco che latita
C’è la fila per l’Europa
Il Toro lancia lo sprint
Cinque gare per l’impresa, oggi il primo scontro diretto
Granata in casa della Lazio senza Cerci: gioca Meggiorini
Lazio
Torino
(4-3-3)
(3-5-2)
SKY CALCIO 4 - PREMIUM CALCIO 4 ORE 15
1
39
Berisha Padelli
Cavanda Bovo
30
5
20
Biava Glik
25
2
Ciani Moretti
24
26
Radu Maksimovic
19
5
Biglia Kurtic
27
24
19
87
Ledesma Vives
Lulic El Kaddouri
Candreva Darmian
20
7
36
6
Mauri Meggiorini
69
14
Keita Immobile
9
ARBITRO: GUIDA
All: REJA
All: VENTURA
una condizione psicofisica tra
le migliori del lotto, perché sono gli unici a non aver l’obbligo
di centrare l’obiettivo, e il fatto
di avere da qui alla fine un percorso non troppo accidentato,
se tarato rispetto alla posta in
palio. Infine le avversarie sono
racchiuse in cinque lunghezze,
con il sesto posto (che garantisce l’accesso all’ultimo turno
preliminare di Europa League)
distante appena tre punti: vedere le rivali a portata di aggancio è uno stimolo in più.
Per il Torino il primo test
d’ammissione all’Europa è contro la squadra allenata da Edy
Reja, ex mai troppo rimpianto
perché legato al drammatico
spareggio per la serie A perso ai
rigori contro il Perugia nel ’98.
Probabilmente è l’ostacolo più
duro di questo rush finale. È il
primo dei due scontri diretti
(l’altro sarà con il Parma) e la
Lazio non è più la squadra confusa dell’andata quando in panchina c’era Petkovic e fu punita
da Glik, il castigatore dei biancocelesti: a loro ha il capitano
granata ha riservato due delle
sue tre reti in serie A. Il Toro arriva all’appuntamento in emergenza, senza otto giocatori fra
cui Cerci, squalificato: al suo posto giocherà Meggiorini, nonostante le «sparate» dell’altro
giorno via Facebook contro il
collega Mauri, caso rientrato
grazie alla retromarcia del giocatore granata.
Già 19 gol
Ciro
Immobile,
24 anni,
re dei bomber
della A
SYNCSTUDIO
Sono appena 18 i convocati,
compresi i due Primavera Barreca e Gyasi. Ma a questo punto sono le motivazioni a fare la
differenza. Il Toro ne ha tante,
a partire da Ciro Immobile, il
capocannoniere della serie A
(19 gol) in lizza per tre mete:
l’Europa, i Mondiali e il titolo di
re dei bomber. I ragazzi di Ventura oggi potrebbero tagliare
altri due piccoli traguardi. Superare i 50 punti, una quota da
record anche per l’allenatore
(per i granata l’ultima volta è
stata nel 1991/92 in un torneo a
18 squadre, 43 punti che sarebbero 57 al cambio dei 3 a vittoria) e portare a quattro le vittorie consecutive. Un altro obiettivo mai centrato nell’era Cairo. Bisogna tornare indietro di
36 anni, ai tempi di Pulici e
Graziani, per trovare una striscia così lunga. Un paragone
che non fa più paura.
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T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
In breve
BASKET, QUARTI DI EUROLEGA
5a Lazio
Una batteria di esterni
offensivi dal gol facile
come Candreva e Lulic.
I graduali progressi
della stellina Keita
48
Giornate
34a
Torino
35a
LIVORNO
36a
Verona
37a
INTER
38a
Bologna
Oltre alla Fiorentina,
due posti disponibili
5a ai playoff
e 6a all’ultimo turno
preliminare
La guerra a
oltranza tra Lotito
e una larga fetta della
tifoseria. L’assenza di un
terminale offensivo come
Klose. Le frequenti
amnesie del reparto
difensivo
Milan e Seedorf, separati in casa
Mailtecnicoèottimista:«Restol’annoprossimo»
1 Separati in casa, il Milan e
Seedorf si sopportano per centrare un piazzamento in Europa
League. Il calendario è favorevole: oggi a San Siro c’è il Livorno. L’olandese ieri ha avuto un
colloquio con Adriano Galliani
ma la schiarita non c’è stata. Tra
i temi affrontati, il rapporto con
i giocatori e alcune scelte (oggi
Milan
Livorno
(4-2-3-1)
(3-5-2)
dovrebbe giocare Abate). Berlusconi non sente Seedorf dalla
sfida con la Lazio e questo è un
segnale inequivocabile nonostante l’ottimismo del tecnico:
«Mi sento l’allenatore del Milan
anche per la prossima stagione.
Finché non ricevo una chiamata
del presidente che cambia idea,
ho questa sicurezza».
[L. BAN.]
Parma
Inter
(3-5-2)
SKY CALCIO 1 - PREMIUM CALCIO 3 ORE 15
SKY SPORT 1 - PREMIUM CALCIO 2
ORE 15
32
1
83
Mirante Handanovic
Cassani Campagnaro
14
1
20
Abate Valentini
33
2
5
Mexes Rinaudo
77
29
Paletta Samuel
25
7
6
Lucarelli Rolando
35
2
3
Molinaro D’Ambrosio
33
24
5
Gargano Hernanes
88
19
32
Marchionni Cambiasso
19
Robinho Duncan
41
16
Parolo Kovacic
10
Kakà Mesbah
11
7
Biabiany Nagatomo
55
13
21
34
18
7
Rami Castellini
Constant Piccini
De Jong Benassi
Montolivo Greco
22
23
Taarabt Paulinho
9
99
Cassano Icardi
9
45
Balotelli Emeghara
20
23
Schelotto Palacio
8
ARBITRO: IRRATI
All: SEEDORF
ARBITRO: ROCCHI
All: DI CARLO
All: DONADONI
All: MAZZARRI
Missione compiuta, in una serata che per la Milano del
basket non prevedeva alternative dopo la beffa di gara 1, quel
+10 a 1’55” dalla sirena sprecato fino al ko al supplementare.
L’EA7 batte il Maccabi in gara-2 dei playoff di Eurolega (9177) e pareggia la serie che ora si
sposta in Israele, e bisognerà
portare via almeno una vittoria
dalla Nokia Arena. È il fascino
dei playoff, nel basket non esistono sfide più belle di queste.
All’inizio c’è un Langford
produttivo (5 punti consecutivi
per il 12-5 dopo 3’), ma il Maccabi ha il dono della pazienza. Milano lo obbliga a cercare il tiro
da fuori, e nonostante gli israeliani li costruiscano bene, soprattutto dagli angoli, non godono di buone percentuali
(5/22). Banchi ha adeguato la
sua difesa contro Schortsanitis, lasciandogli pochissime
possibilità in uno contro uno
spalle a canestro, e tutto ciò alla lunga paga. È ancora Langford a firmare il primo +10 in
chiusura di prima frazione (2515), ma c’è soprattutto un bel
contributo dalla panchina.
Curtis Jerrells, Kristjan Kangur, CJ Wallace: quest’ultimo
Liga, oggi il Barça
L’Atletico a +6 sul Real
1 L’Atletico Madrid allunga
in vetta alla Liga: il 2-0 all’Elche (72’ Miranda, 91’ rig. Diego Costa), 8a vittoria di fila,
vale il +6 sul Real e il +7 sul
Barça, in campo oggi con
l’Athletic Bilbao.
Dopo il ko con il Sydney
Del Piero: non mi ritiro
1 Il
Sydney di Alessandro
Del Piero perde 2-1 sul campo
del Melbourne Victory e dà
l’addio ai playoff della A-League. L’ex capitano della Juve,
in scadenza di contratto, probabilmente lascerà Sydney
ma non il calcio: «Continuerà
a giocare».
PIETRO SCIBETTA
MILANO
(4-3-3)
Abbiati Bardi
Stavolta Milano dura 40’
Piegato il Maccabi
L’Armani vince
(91-77) e pareggia
la serie: lunedì
gara 3 a Tel Aviv
Centimetri - LA STAMPA
Sport .37
.
Basket, 27a giornata
AFP
David Moss, 30 anni, in palleggio contro David Blu (33)
L’altra sfida
VolailCskaMosca
Panathinaikostravolto
1 Conclusa la prima tornata
di gare dei quarti di Eurolega
di basket (al meglio delle cinque sfide): solo la serie di Milano è in parità. Ieri anche il Cska
Mosca si è portato sul 2-0,
spazzando via il Panathinaikos
77-51. Il riepilogo: BarcellonaGalatasaray 2-0 (88-61, 84-63,
domani gara 3 a Istanbul), Real
Madrid-Olympiacos 2-0 (8871, 82-77, domani gara 3 ad
Atene), Milano-Maccabi 1-1
(99-101 dts, 91-77, gara 3 a Tel
Aviv il 21/4, gara 4 a Tel Aviv il
23/4. Ev. gara 5 a Milano il
25/4), Cska Mosca-Panathinaikos 2-0 (77-74 dts, 77-51,
gara 3 ad Atene il 21/4).
non aveva giocato gara-1, Banchi
lo butta dentro e lui risponde, anche perché ha l’intelligenza cestistica necessaria (oltre che
l’esperienza di uno che ha giocato le ultime due Final Four) per
leggere dentro alla difesa preparata dal suo amico Blatt, che come lui ha frequentato Princeton.
Kangur mette 8 punti nell’ultimo minuto e mezzo di secondo
quarto (47-34, per lui 13 con 5/5
alla fine). I biancorossi esplodono con le triple nella seconda metà di gara (13/28 in totale), segnando da fuori i primi 9 punti
dopo l’intervallo e mantenendo
l’inerzia con quella segnata da
Jerrells (17) in chiusura di terzo
periodo (66-55). L’americano segna altri 9 punti nell’ultimo quarto, Wallace colpisce anche lui da
fuori e chiude con 10 punti, 6 rimbalzi e 2 assist. Stavolta Milano
dura 40’. A Pasquetta si tornerà
in campo con una sola certezza: a
Tel Aviv se ne giocheranno due.
Sassari-Roma in tv
1 Il
programma della 27a
giornata di serie A (20,30):
Bologna-Varese, BrindisiAvellino (16,30), Caserta-Siena, Cantù-Venezia, PistoiaMontegranaro, Reggio Emilia-Pesaro, Sassari-Roma
(18,15, Rai Sport 1). CremonaMilano il 1° maggio alle 18,15.
Tennis, semifinale Fed Cup
Repubblica Ceca-Italia
1A
Ostrava si gioca la prima giornata della semifinale
di Fed Cup Repubblica CecaItalia. I singolari: Errani-Safarova e Giorgi-Kvitova (diretta
Rai Sport 2 dalle 13).
Moto: morto a Misano
Cassani, oggi i funerali
1 Si svolgono oggi alle 10 al-
l’autodromo di Imola i funerali di Emanuele Cassani, il pilota morto a 25 anni domenica
scorsa a Misano.
T1 CV PR T2
SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 38
39
IL RATING
Palazzo Civico e i suoi manager
promossi da Standard&Poor’s
Mannaggia all’Italia. Standard & Poor’s ha confermato il rating BBB del Comune di Torino con outlook
negativo. Un giudizio che
non può essere migliore
perché, come spiega la
stessa agenzia, non può su-
Oggi
Ieri
MIN (˚C)
7
7.1
11.9
MAX
IL TEMPO IN CITTÀ
9
18
24
Un anno fa
Diario
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
perare quello della Repubblica Italiana. Infatti, S&P
sottolinea come il merito di
credito indicativo (che esprime una combinazione tra
profilo creditizio individuale
dell’ente e assetto istituzionale entro cui opera) sia pari
BBB
negativo
Il rating di S&P di Torino è
fermo al «BBB -» perché non
può superare quello del
Paese di appartenenza
ad A-. L’assessore al Bilancio, Passoni, e il sindaco Fassino gongolano «perché conferma nei fatti i giudizi di
piena idoneità riconosciuti
alle politiche di bilancio che
l’amministrazione comunale
ha adottato per fronteggiare
una situazione difficile nel
peggiore dei contesti possibili». S&P dà una medaglia
anche ai tecnici di palazzo
Civico: «Il financial management comunale è estremamente affidabile».
[B.MIN.]
T1 T2
RUDY
OROLOGI
COMPRO ORO
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Nelle scuole
la festa
della mamma
verso l’addio
Dalladenunciadiunpapà
alleprimeconferme
diinsegnantieassessore
Maria Teresa Martinengo
A PAGINA 47
Telecamere rotte
Ecco perché
le multe calano
Quindici dispositivi
sono andati in tilt
anche l’autovelox
Beppe Minello
A PAGINA 45
SANITÀ NELLA BUFERA DOPO LA LUNGA BATTAGLIA DEI GENITORI RIPARTONO LE INDAGINI
Morta a 15 anni, indagati 4 medici
Riaperto il caso di Chiara, era stata operata in neurochirurgia al Cto
Quattro medici indagati
per la morte di Chiara D’Ambrosio, 15 anni, avvenuta nel
2010 al Cto. Tra loro il primario di neurochirurgia Faccani,
i medici che eseguirono l’intervento e la dottoressa che
firmò le dimissioni. I genitori:
«Disposti all’esumazione».
2
Lodovico Poletto
Il caso/1
Il caso/2
Trovate quattro ferite in testa
Un solo killer per i due cugini
giallo sulla fine dell’ex insegnante assassinati in via Nizza
Scoperte nell’autopsia sulla donna trovata
nell’alloggio in piazza Emanuele Filiberto
Il più giovane forse ha fatto scudo al più vecchio
che sarebbe stato il vero obiettivo del killer
Massimo Numa A PAGINA 44
Giuseppe Legato A PAGINA 41
A PAGINA 40
QUEST’ANNO LE CELEBRAZIONI ORTODOSSE E QUELLE CATTOLICHE COINCIDONO. IERI I DUE RITI HANNO RIEMPITO LE VIE DELLA CITTÀ
Centinaia in strada uniti dalla fede: sono le due Pasque di Torino
Eutelia-Agile
partite 700 lettere
di licenziamento
Per i dipendenti
cassa fino al 30 giugno
poi l’addio al posto
Giampiero Maggio
A PAGINA 45
Tre pagine
di guida
al weekend
Dai musei, al tango
Le proposte di Pasqua
anche se piove
Minucci, Rosso e Penna
DA PAGINA 53 A PAGINA 55
Seguendo due diversi calendari, cattolici e ortodossi raramente celebrano insieme la Pasqua: domani sarà così. E ieri, le due comunità hanno celebrato i riti e fatto le tradizionali processioni del Venerdì Santo. L’arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia, ha guidato la solenne Via Crucis dalla Consolata lungo le vie del centro. Le stazioni sono state commentate da torinesi sofferenti: un giovane precario,
un imprenditore in bilico, un padre separato, una
madre sola con due figli, una famiglia segnata dalla
malattia. Al termine, in Cattedrale, l’arcivescovo ha
sottolineatoche«piùchelasofferenzafisicaGesùha
patito nella sua passione e morte la solitudine in cui
è stato lasciato. I nostri amici hanno testimoniato
che la solitudine demotiva, sminuisce la dignità e fa
sentire inutili. Abbandonati, traditi per paura o denaro, come Gesù: avviene nel lavoro, nella politica,
nell’economia, persino nei rapporti familiari e sociali». Stasera in Duomo Nosiglia guiderà la veglia. Domani alle 10,30, solenne Messa di Pasqua.
Nellestrade intorno alle chiese ortodosse di via
Cottolengo e piazza Carlina, a centinaia hanno
partecipato alle fiaccolate dopo la «funzione
funebre» in attesa della grande liturgia di stanotte e della luce della risurrezione simboleggiata dalle candele.
[M. T. M.]
2
La Via Crucis guidata dall’arcivescovo Cesare Nosiglia
In piazza Carlina i fedeli ortodossi con padre Lucian Rosu
Pd, lo strappo di Sergio
BEPPE M INELLO
«S
apete che vi dico?
Di fronte a giochetti che non capisco
farò da solo». Sergio Chiamparino s’è appena iscritto al
Pd come annunciato a Renzi
ed è già stufo del suo partito.
Che non riesce a mettersi
d’accordo per fornire i candidati da inserire nel listino che,
in caso di vittoria dell’ex-sindaco, significherebbe l’elezione automatica a Palazzo Lascaris. Immaginatevi la ressa
(e la rissa). Tutto, apparentemente s’è inchiodato attorno
alle quote rosa: Chiamparino
vuole che alla fine ci siano 5 uomini e 5 donne. In realtà, come
argutamente commentato da
Maria Grazia Pellerino assessore di Sel, «parlano di quote rosa
per nascondere il solito conflitto fra uomini». A sparigliare e a
far saltare la mosca al naso del
Chiampa è stata la sortita del
capo dei Moderati, Mimmo Portas, che ha annunciato la sua rinuncia al listino per far posto
alla pur brava Carlotta Salerno.
Che ha fatto arricciare il naso
all’ex-sindaco, ufficialmente
perché «è solo una staffista»,
ufficiosamente perché la mossa
potrebbe essere l’ennesima manovra eterodiretta dal Pd.
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40 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
gg Dossier/ Sanità nella bufera
Quattro medici indagati
per la morte di Chiara
Quindicenne operata in neurochirurgia al Cto: riparte l’inchiesta
LODOVICO POLETTO
Come una litania che non dà
pace. La voce di Chiara esce
dal vecchio registratore e lascia intendere tutta la fatica,
la voglia di convincersi: «Io
non ho male, non ho male, non
ho male». Dodici ore dopo
Chiara D’Ambrosio era morta. Oggi, quattro anni dopo
quella fine straziante nessuno
sa ancora dire perché quella
bambina di quindici anni se ne
sia andata fra mal di testa
straziante e crisi di vomito, in
una notte di fine giugno.
Fermata l’archiviazione
In mezzo c’è di tutto, a partire
da una montagna di carte giudiziarie. Ci sono due perizie mediche e due richieste di archiviazione, entrambe respinte. E
quando ormai tutto sembrava
perduto è arrivata una svolta,
un piccolo passo che, però, potrebbe cambiare il corso della
storia. O, quantomeno, potrebbe portare un po’ di pace a
mamma Maria e papà Nicola. Il
14 aprile il gip della procura di
Torino, Rosanna La Rosa, ha
ordinato un’altra perizia. Sulle
carte, per ora. Sulla cartella
medica di Chiara, sottoposta
nel maggio del 2010, all’ospedale Cto, ad un delicato intervento
di decompressione osteo-durale cranio-cervicale. I genitori,
tramite il loro avvocato, Fiorella Pagliara, si erano detti disposti a farsi dell’altro male, pur di
sapere la verità sulla morte di
quella figlia. Avrebbero accettato anche il rito della riesumazione del cadavere. Avrebbero
ingoiato quel boccone in silenzio perchè, dicono: «Sul corpo
di Chiara ci sono certamente le
prove di ciò che è accaduto».
Nuove perizie
Ma, la magistratura, per ora, ha
detto no. Basta una perizia, sulle tac, sugli esami e sulle cartelle cliniche con le annotazioni
dei medici e degli infermieri. Lì
in mezzo sta nascosta la verità.
Se ne occuperanno un neurochirurgo di Padova, Domenico
D’Avella e un medico legale,
VENARIA
Ancora senza una causa
la tragica fine della mamma
Si sono svolti ieri pomeriggio, a Venaria, i funerali
di Angela Giannone, 35 anni, l’educatrice professionale, morta la settimana
scorsa, una decina di giorni
dopo aver dato alla luce il
secondo figlio, Francesco.
Intanto si attendono i risultati dell’autopsia. L’esame
autoptico servirà a chiarire
se la Giannone sia rimasta
vittima di complicazioni
post-parto sottovalutate da
qualcuno. Anche perché,
quando è tornata a casa
dall’ospedale Maria Vittoria, la neomamma era molto stanca e le erano gonfiati
parecchio i piedi. Per questo problema si era rivolta
ad un medico. Le indagini,
però, coordinate dal pm
Giuseppe Drammis, non
1
Maria Luisa Iannuzzo. E se, prima di avere una riposta, i tempi
sono lunghi, a mamma Maria e
papà Nicola poco importa: «Comunque sia siamo ad una svolta.
Finalmente ci stanno ad ascoltare, perchè la morte di Chiara non
può essere archiviata così, come
un fatto ineluttabile. Come una
Il gip ha ordinato
un’altra perizia:
«Dopo l’intervento
aveva mal di testa»
cosa che poteva accadere ed è accaduta».
Nelle carte della magistratura ci sono anche quattro indagati. Sono tutti medici dell’ospedale Cto, accusati di omicidio colposo. Il primo è Giuliano Faccani, direttore del reparto di neurochirurgia. Un nome
illustre nel panorama della me-
Angela Giannone
sono affatto concluse. E
dalla procura di Ivrea lasciano intendere che si sta
valutando di effettuare ulteriori approfondimenti.
Probabilmente i risultati
dell’autopsia verranno confrontati con le cartelle cliniche sulle condizioni della
Giannone prima di entrare
in ospedale e dopo le sue dimissioni.
dicina neurochirurgica, e non
soltanto nazionale. Con lui i due
chirurghi che entrarono in sala
operatoria quella mattina: Fulvio Massaro e Michele Naddeo.
Il quarto è una dottoressa, si
chiama Susanna Bacigaluppi.
Secondo la Procura avrebbe
firmato il foglio di dimissioni di
Chiara dopo il secondo ricovero. Che si era reso necessario
perchè la bambina stava male
da giorni. Aveva mal di testa.
Vomitava. E le speranze di riprendersi rapidamente erano
ormai svanite. «Eppure ci avevano detto che tutto era andato
bene. Che Chiara doveva tornare alla vita di tutti i giorni. Doveva muoversi, andare in piscina, fare ciò che aveva sempre
fatto» raccontano ora i genitori.
Non era urgente operare
Ma, le carte giudiziarie sollevano
una domanda: «È stato fatto davvero tutto il possibile» per quella
bambina affetta dalla sindrome
di Arnold-Chiari, «operata per
precauzione più che per effettiva
necessità» come dice la mamma?
«Ci avevano convinti»
La prima perizia ha sbaragliato senza se e senza ma - ogni obiezione: «Non si poteva fare nulla».
Papà Nicola non ci sta: «Ci siamo
lasciati convincere. È stata la nostra rovina». Culminata nel calvario di quelle notti passate accanto a Chiara, che quasi non riusciva più a parlare, fino alla morte
improvvisa. Seguita da quel peregrinare negli uffici giudiziari, a
portare carte e confrontarsi con
periti di parte, avvocati, magistrati, in un mondo a loro assolutamente estraneo e sconosciuto.
Di Chiara oggi restano decine di fotografie giganti appese
alle pareti della casa di mamma Maria. I suoi giochi, i suoi
libri, la sua camera da letto. E
quel nastro registrato la notte
prima della tragedia. Chiara
stava male. Ma i medici le avevano detto che era ansia. E lei
come un mantra ripeteva: «Io
non ho male, non ho male, non
ho male».
«Finalmente qualcosa si muove»
I genitori di Chiara, la mamma Maria e il papà Nicola
«Pronti a tutto, vogliamo solo arrivare alla verità»
La mamma
“ Voglio giustizia per mia figlia
l’ho promesso al suo funerale”
«Io non dimentico niente, io
ho tutto qui, nella mia testa. Io
ho in mente ogni istante della
mia vita con Chiara, ogni parola che ci siamo dette, ogni
pianto e ogni risata».
Era cambiata sua figlia dopo
quell’intervento?
«Non era più lei. Non riusciva
a riprendersi. L’hanno operata il 28 giugno e dimessa tre
giorni dopo. Ma lei stava malissimo. Mal di testa continui.
Mi diceva. “Mamma non ne
posso più”. Ma i medici ci dicevano che era tutto normale,
che il decorso post operatorio
era buono. Che tutto sarebbe
passato».
Perchè ci fu un secondo ricovero in ospedale?
«Perchè in quelle condizioni
non poteva più resistere.
L’hanno sottoposta ad una
Tac. Dissero che andava bene.
Che c’erano delle falde nell’osso, ma che anche quello era
nella norma e non dovevamo
preoccuparci».
Secondo lei Chiara poteva salvarsi?
«Io non sono un medico. Non
ho la certezza. Ma sono una
mamma e in quanto mamma
voglio sapere tutta la verità.
Gliel’ho promesso il giorno dei
funerali. Io non mi arrendo, io
voglio una risposta che cancelli
ogni dubbio. Una spiegazione
che non sia soltanto un laconico “è accaduto” o peggio ancora “doveva andare così, non c’è
spiegazione”».
Chi è che le ha detto questo?
«Mi è stato suggerito nei giorni dopo la morte. Io ero disperata, cercavo risposte. Ma una
persona che non voglio nominare mi ha detto di mettermi il
cuore in pace. Che doveva andare così».
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .41
g
L’autopsia svela un giallo
e il pm apre un fascicolo
per l’ex insegnante
Indagine per omicidio in piazza Emanuele Filiberto
il caso
Il sorriso su Facebook
GIUSEPPE LEGATO
Chiara in una foto al mare. Ora l’immagine
è sulla pagina Facebook a lei dedicata
L
a Procura e i carabinieri vogliono vederci
chiaro sulla morte di
Maria D’Alò, 54 anni, insegnante in pensione trovata
morta lo scorso 8 aprile, poco
dopo l’ora di cena, nel suo alloggio di piazza Emanuele Filiberto, in pieno centro a Torino. Da qualche ora, questa
morte, classificata, pochi
giorni fa, come un decesso in
seguito a una probabile caduta, è un mistero per il quale il
pm Marco Sanini ha aperto
un fascicolo per omicidio.
Tre ferite alla testa
Davanti al tribunale
Nel giugno 2013 davanti al Palagiustizia
la protesta per l’affossamento dell’inchiesta
La mamma
«Aveva dolori
fortissimi, in
ospedale ci
dissero che
era soltanto
ansia, che
doveva
farcela da
sola e non
c’era nulla di
cui agitarsi»
Perchè Chiara venne sottoposta a quell’intervento chirurgico?
abbiamo deciso di affidarci ai
medici del Cto».
«Perchè qualche mese prima
era stata operata di scoliosi. In
quel frangente le venne diagnosticata la sindrome di Arnold Chiari. Era asintomatica. Con il
passare degli anni, mi dissero,
potrebbe causarle dei problemi
neurologici. Di equilibrio. E così
«Ma no ci spiegarono che era
minimamente invasivo. Che
non poteva che evitarle guai
per il futuro. Che tutto sarebbe
stato facile e nel giro di qualche
giorno la mia bambina sarebbe
tornata alla vita di sempre, senza il benché minimo problema».
Era un intervento rischioso?
Chiara si era resa conto ci ciò
che stava accadendo?
«No, Chiara voleva solo tornare alla sua vita al più presto.
Voleva rivedere i suoi amici,
voleva giocare, voleva stare
con suo fratello e suo padre. Mi
ricordo che scriveva: “non ne
posso più di questi mal di testa”. Ma era coraggiosa, già
guardava avanti».
Era preoccupata?
«In ospedale ci dissero che era
soltanto ansia. Che doveva farcela da sola, che non c’era nulla
di cui agitarsi».
Invece lei stava male
«Ma cercava di convincersi che
tutto andava bene. la sera prima di morire l’ho registrata
mentre ripeteva “io non ho male, non ho male, non ho male”.
Ecco, quello è tutto ciò che mi
resta di mia figlia: la registrazione dell’ultima volta che l’ho
sentita parlare».
[L. POL.]
Ci vorranno nuovi accertamenti per capire cosa sia realmente accaduto in quella
casa la sera di 10 giorni fa. Intanto, l’autopsia, eseguita dal
medico legale Roberto Testi
avrebbe rivelato che sul capo
della vittima non ci sarebbe
soltanto una ferita lacerocontusa, ma tre forse quattro. Il che basta per avanzare
dubbi sulla dinamica di una
caduta accidentale dopo aver
sbattuto la testa contro una
libreria. Le stesse ferite non
sarebbero compatibili con la
scena del crimine.
La svolta firmata dal medico
Alla luce dell’autopsia eseguita dal medico legale Roberto
Testi, il pm Marco Sanini ha aperto un’inchiesta per omicidio
più: addirittura pare ci fossero
alcune banconote adagiate sul
comodino che nessuno ha rubato. Non un gioiello portato
via, non un oggetto di valore
appartenuto alla vittima mancherebbe all’appello il che
smentirebbe la tesi di una rapina finita male e degenerata in
IL MISTERO
Non manca nulla
Il corpo di Maria D’Alò, è stato trovato dall’ex convivente,
un uomo di 55 anni, residente
nella periferia di Torino, professione consulente fiscale.
La donna era riversa per terra e c’era molto sangue attorno. Ma dai primi sopralluoghi
effettuati dai carabinieri di
Torino che conducono le indagini con la massima cautela, all’interno della casa non
mancherebbe nulla che apparteneva alla vittima. C’è di
La porta era chiusa
e dall’appartamento
non mancava nulla
qualcos’altro. Quest’ipotesi sarebbe esclusa anche dalla circostanza, rilevata dagli investigatori, che la porta di casa
della vittima, era chiusa a chiave quando l’ex compagno è entrato e l’ha trovata riversa sul
pavimento. Contorni davvero
poco chiari, pezzi mancanti,
servono altri esami.
Nuovi accertamenti
Ipotesi, al momento che attendono eventuali riscontri. Maria D’Alò pare avesse sofferto
nell’ultimo periodo di una grave forma depressiva. L’appartamento, teatro della morte, è
stato posto sotto sequestro e i
carabinieri sono al lavoro per
chiarire il mistero e l’esatta dinamica dei fatti.
Il numero multiplo delle ferite, non rilevate - com’è normale che sia - nella prima valutazione del medico legale, ma
poi scoperte con un esame autoptico più approfondito, pur
compatibili con una caduta,
non hanno convinto del tutto la
Procura. L’apertura del fascicolo è utile proprio a svolgere
alcuni approfondimenti che
svelino l’esatta dinamica dei
fatti.si aspettano in particolare i risultati dell’esame tossicologico.
T1 CV PR T2
SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 42
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
il caso
ALESSANDRO MONDO
A
d una manciata di
giorni dal termine
di presentazione
delle liste, il 26
aprile, il centrodestra si prepara a correre in
ordine sparso contro Chiamparino e il Movimento 5 Stelle:
una corsa nervosa, senza allegria e all’insegna di reciproche recriminazioni.
.
Cronaca di Torino .43
Nel centrodestra
ora è tutti contro tutti
Costa, Ncd: “Con l’Udc puntiamo ai moderati”
DOPO LA CONDANNA
Servizi sociali
Oggi Giovine
fa domanda
Costa scende in campo
Ieri Enrico Costa, coordinatore regionale Ncd, ha firmato
davanti al notaio l’accettazione di candidatura: guiderà
l’asse Ncd-Udc. Nei prossimi
giorni il via alla campagna
elettorale, lanciata da Alfano
e Lupi. Emblematico il comunicato congiunto con Giovanni Barosini, coordinatore regionale Udc: «Ncd e Udc saranno un punto di riferimento
per i moderati piemontesi che
non si riconoscono nell’alleanza Forza Italia-Lega Nord-Destra da una parte e nella proposta politica non certo innovativa di Chiamparino che imbarca Sel pur di ampliare la
gamma degli alleati». Tra le
priorità, la riduzione della
spesa pubblica improduttiva
e la razionalizzazione delle
partecipate.
Truppe in movimento
Ieri ha debuttato con i colori
dell’Ncd Claudio Sacchetto,
non ricandidato dalla Lega.
Martedì Giampiero Leo inaugurerà il comitato elettorale,
condiviso con Silvio Magliano,
in via Botero 10. Giovedì è stata
la volta di Michele Coppola, che
ha fissato il suo quartier generale in Lungo Po Cadorna 3.
Pichetto sogna Berlusconi
Il Cavaliere potrebbe essere la star del lancio della candidatura
di Gilberto Pichetto il 29 aprile al Lingotto. Pichetto ci spera
Debutta Pichetto
Collegamenti di lista
Anche Gilberto Pichetto, il
candidato di Forza Italia, è indaffaratissimo. Debutterà il
29 aprile al Lingotto, in ticket
con la leghista Gianna Gancia:
probabile l’intervento di Berlusconi, quantomeno in audio
o video. Si candida anche Bartolomeo Giachino.
Ieri la conferenza dei capigruppo in Regione è stata informata
sulle dichiarazioni di collegamento delle liste. Nuovo Centrodestra per Ncd-Udc; Lega
Nord Piemonte Padania per Lega Nord Basta Euro; Moderati
per Moderati per Chiamparino;
Progett’Azione per Destre Unite Pichetto; Forza Italia per Forza Italia Berlusconi per Pichetto; Fratelli d’Italia per Fratelli
d’Italia-An; Pd per Chiamparino Presidente; Pensionati con
Cota per Partito Pensionati;
Verdi Verdi -L’Ambientalista
per Cota per Verdi Verdi; Unione di Centro per Ncd-Udc.
La sfida dei «Fratelli»
Fratelli d’Italia-An schierano
Guido Crosetto e stanno preparando un evento ad hoc. Laconico Ghiglia: «Abbiamo un
candidato presidente e una lista competitiva, siamo sicuri
di giocarcela».
Michele Giovine
«Non dico nulla perchè non voglio irritare i
giudici del Tribunale. Sarà un ente che si occupa
di sociale: no, i tossicodipendenti no». Semmai,
anziani, disabili, senza
fissa dimora. Il Tribunale
è quello di sorveglianza.
A parlare è Michele Giovine, ex consigliere della
lista Pensionati per Cota
condannato a due anni e
otto mesi per le autentiche false. Oggi , allo scadere del termine, presenterà la domanda di scontare la condanna mediante l’affidamento ai
servizi sociali». [ALE. MON]
1
2
Specchio dei tempi
2
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2
Unalettricescrive:
1 «Sono una persona, come si
dicevaunavolta“amodo”,pagole
tasse,nonpassonéconilrossoné
con il giallo, pago il biglietto del
tram,rispettotutti...maormaisonopossedutadaunavogliaincontrollabile: quella di commettere
un terribile misfatto nella certezza di essere condannata ai servizi
sociali. Vorrei vedere!! Sono nel
65esimo anno di età, quindi per
tranquillitàattendoancoraunpaio di anni (non ho la possibilità di
concedereunoseggiodasenatore
aimieiavvocati-fattonontrascurabile) poi intendo commettere
un bel reato così per uno sfizio e
mettermi alla pari... certa di ottenere una condanna inesistente,
anzi che mi permetta di relazionarmi con delle persone che hannobisognoe,perchéno,incontrarequalcunodiinteressante».
GIOVANNAMARTINELLI
Unalettricescrive:
1 «Faccio parte del gruppo di
volontari culturali To & You nato
altempodelleOlimpiadichesioccupa di accoglienza turistica. Lavoriamo nei chioschi in città posizionati in piazza Carlo Felice e via
Verdi,riscuotendoparecchiosuccesso tra i turisti. La mia lettera
vuole far conoscere il totale disinteresse del Comune per i citati
chioschi che sono stati progettati
con gran profusione di denaro
(pubblico, of course) costruiti in
vetro, avveniristici all’apparenza e
che avrebbero potuto funzionare
molto bene negli anni a venire se
non fosse per la totale mancanza di
normale manutenzione, che avrebbe consentito di risparmiare un
saccodisoldiedievitarelachiusura
di quello di via Verdi, diventato addiritturafuorileggeperunaseriedi
disattenzioni in materia di sicurezza.Ilchioscoinquestioneèstatorecentemente smontato e rimontato,
a causa di lavori da parte della
Smat,daunadittachehafattounlavoro pessimo riconsegnando il medesimo in condizioni deplorevoli,
conpartimancanti,filiecavielettrici posizionati in modo approssimativo (uso un eufemismo....) senza
chel’ufficiodicompetenzachiedesse spiegazioni, pretendendo che il
lavoro fosse rifatto a regola d’arte e
rispettandolenormative.Sonostatispesialtrisoldipubblici,lelamentele di noi volontari sono rimaste
inascoltate fino a che un controllo
da parte della sicurezza ne ha decretatolachiusura.Noninattesadi
eventualilavorimadelsuosmantellamentodefinitivopermancanzadi
fondi. Fondi che si sarebbero risparmiatise,comedettoall’inizio,ci
fosse stata la normale manutenzione. Pulizia compresa. Verrà quindi
a mancare un punto importante situato vicinissimo alla Mole, riferimento per le migliaia di turisti che
affollano la città e che la rendono
unadellemetepiùambiteinItalia».
SEGUELAFIRMA
Unalettricescrive:
1 «Sono nuovamente la lettrice,
pazientedelDayHospitaloncologico dell’ospedale Gradenigo, che vi
hascrittodelfurtodeltelevisoreavvenuto al circa un mese fa. Questa
volta vi scrivo invece per ringraziare la compagnia dei tassisti di Torino5737che,avendosaputodelfatto
da un passeggero (come me e tanti
altriindignatodaquelfurto“crudele”) ha donato alla sala un nuovo televisorepernoipazientieaccompagnatori.
«Grazie, grazie e mille volte graziedelvostrobellissimogestocheci
ha fatto capire che per fortuna, in
questo mondo, non esiste solo la disonestà (si spera di pochi) ma
l’umanitàditantepersoneanoisconosciutemaanoimoltovicine.
«Avoitassistil’abbraccioditutti
noi che frequentiamo il Day Hospital Oncologico e un grande augurio
disaluteeserenità».
MARIELLAPASERO
IlPresidenteCircoscrizione7
scrive:
1 «Rispondiamo volentieri alla
lettera apparsa nella rubrica
“Specchio dei tempi” dell’8 marzo 2014 riguardante la piscina
Colletta.
«La temperatura dell’acqua varia,comedalegge,dai24ai28gradi
e quella esterna dai 24 ai 26; entrambe sono controllate ogni due
ore e negli ultimi 24 mesi due sole
volte si sono abbassate (blocco di
una caldaia) per due ore. Proprio
permigliorarelepulizie,dalnovembre 2013 agli interventi degli operatorisiaggiungonoquellidiunaditta
esternachegarantisce2passaggial
giorno e l’utilizzo di macchinari
igienizzanti. Gli asciugacapelli che
Iren sta provvedendo a sostituire
sono2(sui10funzionanti)nellospogliatoiofemminilee2(su10)inquellomaschile.
«In questi ultimi anni sono stati
infine molti gli interventi per migliorare una “Signora” piscina che
portaancorabenelasuaetà(ènata
nel 1974): rifacimento delle docce
maschili e femminili, sistemazione
dell’impianto filtraggio, ripavimentazione parziale delle vasche
invernali ed estive, tinteggiatura
dei locali spogliatoi e comuni, messa in sicurezza del piano interrato,
sostituzione di porte e divisori bagni,ecc...
«L’apprezzamento per la struttura è dimostrato dal numero dei
frequentanti (circa 105.000 all’anno, nel nuoto libero passati dai
22.250 del 2012 ai 24.300 del 2013) e
dagli oltre 18, tra federazioni e enti
sportivi,cheneutilizzanoglispazie
con le quali ci incontriamo periodicamente per verificare la funzionalitàdell’impianto».
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T1 CV PR T2
44 .Cronaca di Torino
.SABATO 19 APRILE 2014
Un solo assassino
per l’esecuzione
dei due parcheggiatori
Sulla «Stampa»
Il più giovane forse ha fatto da scudo al cugino
I due cugini che sbarcavano il lunario facendo i
parcheggiatori erano conosciuti come persone gentili
1
il caso
MASSIMO NUMA
na sola mano
avrebbe ucciso i
due parcheggiatori «gentili» di
via Cherasco, Abdelhadi e Abdelhamid Berdi,
44 e 55 anni. Dopo l’autopsia
effettuata dal medico legale
Roberto Testi, gli inquirenti
hanno ora un’idea più chiara
di cosa è avvenuto alle 5,30 di
una mattina qualsiasi, in via
Nizza 177. A colpire un solo uo-
U
mo, una sola mano e la stessa lama. Affondata più volte senza
pietà nel corpo dell’uomo più
anziano, mentre il più giovane è
stato raggiunto solo da quattro
fendenti. C’è un’ipotesi, che Abdelhadi abbia tentato, con coraggio e con la forza della disperazione di salvare il familiare
vittima di un agguato (o di una
lite) mortale e condotta con un
obiettivo preciso, quello di uccidere, di non lasciare una via di
scampo alle vittime.
Indagine all’inizio
Chiuso nel suo ufficio al secondo piano della questura, il capo
della Omicidi, Luigi Mitola riflette sui pochi elementi per il
momento in mano agli investigatori. Coordina le indagini il
pm Monica Supertino. C’è atte-
sa per gli esiti dell’esame dei tabulati telefonici dei due cellulari recuperati sulla scena del delitto, mentre non avrebbero dato esiti le analisi delle immagini
video-registrate dai sistemi di
sicurezza della zona, in particolare di banche e negozi. Già da
lunedì si potrà ricostruire la rete delle amicizie dei due uccisi.
Videocamere inutili
Il raggio di azione delle videocamere, purtroppo, non ha consentito di inquadrare figure di
persone in qualche modo riconducibili al delitto. In un frame si
intravedono le vittime, poco
prima delle 5,30 camminare assieme, affiancati, in via Nizza e
niente di più. Il capo della mobile, Luigi Silipo segue le indagini
con estrema attenzione. «Una
Movente sconosciuto
Gli inquirenti ancora non sanno
perchè la brutalità
dell’omicidio dei due cugini
parcheggiatori abusivi
doppia esecuzione, in una strada, in un quartiere assolutamente tranquillo, che ha contorni misteriosi, in particolare
sul movente», spiega Mitola.
Sperano di trovare qualche indizio utile nelle testimonianze
degli amici e dei familiari. Ma –
per ora – non risulterebbero indizi su dissapori o contrasti nella gestione del parcheggio di via
Cherasco. I due erano conosciuti come persone gentili mai insi-
stenti o minacciosi, e gli automobilisti davano loro volentieri
piccole mance. Né risulta che ci
sia un racket organizzato nel
controllo delle aree di sosta, comunque in grado di esercitare
forme bestiali di violenza.
Appello, chi sa parli
«Ci vuole tempo. Preziose indicazioni potrebbero emergere
da chi li conosceva bene». Nessuno ora cura i parcheggi di via
Cherasco. L’angolo della strada
dove i due marocchini erano soliti aspettare le auto è vuoto.
Resta il drammatico racconto
di un testimone: «Ho visto Abdel subito dopo il ferimento ma
non ho visto l’assassino o gli assassini. Si teneva un fianco con
le mani. Mi ha detto che stava
cercando di rialzarsi, senza bisogno di aiuto, poi l’ho visto
barcollare, cadere e restare immobile sull’asfalti».
Diario
Sentenza
Tre condanne per la casa
occupata dagli squatter
Tre condanne e un’assoluzione per l’occupazione abusiva
della casa «Boccia Squat», tra via Medici e via Asinari di Bernezzo, sgomberata nel gennaio 2010 dalla polizia dopo le continue proteste degli abitanti della zona e la decisone del Comune di rientrare in possesso della struttura. Condannati
per occupazione di edificio e furto di energia elettrica Massimiliano Morra e Marco Saracco, entrambi ad un anno e tre
mesi di reclusione. Un anno e due mesi sono stati inflitti a
Valentina Sacchetto. Assolta la quarta imputata: Clodine Piccot. Sui siti anarchici, all’apertura del processo, erano apparse dure critiche nei confronti del Comune. «Dobbiamo segnalare in questa occasione un gravissimo inasprimento repressivo. Per la prima volta il Comune di Torino, proprietario all’epoca dell’occupazione della casetta e del giardino circostante si presenta parte civile al processo, per battere cassa e
per aggravare la posizione degli occupanti».
1
Arrestato per tentato omicidio
Gli rifiuta una sigaretta
lo aggredisce con una mannaia
Kalid El Houachmi, 35 anni, è stato arrestato dalla
polizia per tentato omicidio. Ha aggredito a colpi di
mannaia un connazionale, che gli aveva rifiutato una
sigaretta appena uscito da una tabaccheria. La vittima
è un uomo di 41 anni, che è riuscito a difendersi parando
i colpi con le braccia ma ha riportato lesioni gravi, soprattutto agli arti inferiori. Trasportato all’ospedale
Cto è stato operato d’urgenza. L’aggressore si era poi
allontanato liberandosi dell’arma. Una pattuglia del 113
è riuscita ad intervenire in tempi brevi e ad individuare
l’aggressore in via Corradino. Secondo le prime indagini l’arrestato, che ha precedenti per altre aggressioni,
sarebbe riuscito a nascondere l’arma poco prima di essere fermato. L’episodio è avvenuto poco prima di sera
davanti a numerosi testimoni.
1
Operazione della Guardia di Finanza
Sequestrate due tonnellate
di creme sbiancanti al mercurio
Prodotti sbiancanti per la pelle al mercurio e all’idrochinone. Ne hanno sequestrati due tonnellate e
mezza i finanzieri dei Baschi verdi del comando provinciale di Torino. Li hanno trovati in una società che ha
sede nell’hinterland milanese. L’indagine, coordinata dal
pm Alessandro Aghemo era partita con una raffica di
controlli in tredici negozi etnici torinesi. Qui sono state
trovate creme e gel «sbiancanti», allo ioduro mercurico
e l’idrochinone. Su molte confezioni la scritta: «poison
contient mercure iodide» (veleno contenente ioduro
mercurico). Di qui i primi sequestri. Il problema maggiore è stato risalire all’importatore e al distributore, individuato appunto nel milanese. Le sostanze contenute in
queste creme, sottolinea l’Aifa (Agenzia Italina del Farmaco), non sono pericolose solo a livello cutaneo, e possono provocare neoplasie.
[L. POL.]
1
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .45
In riparazione
il caso
Poche settimane fa è stato
stanziato il denaro necessario
per riparare le 15 telecamere
rotte e piazzarne 5 nuove
BEPPE MINELLO
li uomini invecchiando acquisiscono esperienza,
le macchine si
rompono. Sta anche in questa legge di natura
la spiegazione del fatto, apparentemente contraddittorio,
che nel 2013 le multe sono calate quasi del 17% mentre tra
incassi e multe accertate il
Comune ha comunque potuto
mettere a bilancio 1,2 milioni
in più del 2012. Facciamola
breve: le multe sono calate soprattutto grazie alle tante telecamere rotte della Ztl e gli
incassi sono rimasti stabili
perché i vigili ci hanno dato
dentro e la Soris, la società di
riscossone, pure. Un super-lavoro, grazie anche alla maggior presenza di civich sulle
G
UN TERZO IN MENO
Nel 2013 con le telecamere
solo 209 mila multe
erano 316 mila nel 2012
strade come predicato da
tempo dall’assessore Giuliana
Tedesco, che ha continuato a
dare i suoi frutti anche nel
2014 per il quale non sono stati diffusi dati in dettaglio, ma
che ha registrato nel primo
trimestre un aumento delle
multe fatte dai vigili del
34,01%.
Montate 11 anni fa
Multe vere, con tanto di paletta e blocchetto, non automatiche come quelle dei varchi Ztl
o degli autovelox. «Multe - ha
spiegato Tedesco nel corso
della Commissione dedicata
al rendiconto dell’attività del
Le multe sono calate
grazie alle telecamere rotte
Nel 2013 hanno fatto cilecca ben 15 impianti, anche corso Regina in tilt
Due anni di multe
Totale
complessivo
895.701
745.211
-150.480
-16,80%
Dati in euro
Sanzioni 2012
Sanzioni 2013
Differenza
Differenza%
Incasso
e accertamento
73.147.000
74.370.000
+1.223.000
-
Di cui
Varchi
ZTL
316.205
209.867
-106.338
-33,63%
- LA STAMPA
suo assessorato - verso infrazioni gravi come bruciare il rosso, svoltare quando non si deve
e anche per eccesso di velocità». Le macchine, invece, hanno
fatto cilecca. Quindici telecamere della cinquantina montate sui varchi della Ztl si sono
rotte nel corso del 2013. Erano
le più vecchie, quelle montate 11
anni fa mentre le altre sono state piazzate attorno al 2010. Si
sono rotte perché la manutenzione ha, diciamo, lasciato un
po’ a desiderare. Il consorzio
5T, il «grande fratello» del traf-
fico torinese, pare non abbia
potuto fare diversamente visto
che Palazzo Civico, causa le difficoltà di bilancio, aveva ridotto
al minimo i pagamenti. Particolari più precisi non è dato conoscerli. In Comune si percepisce
un certo imbarazzo a parlarne.
Si preferisce vedere il bicchiere
mezzo pieno. Vale a dire, la delibera di poche settimane con la
quale sono stati stanziati 560
mila euro con i quali fare il revamping, in sostanza il rifacimento delle 15 telecamere ko e
di piazzarne 5 nuove: una in via
Valperga Caluso e l’altra in
piazza Statuto, per beccare gli
automobilisti che percorrono le
corsie riservate al mezzo pubblico. Le rimanenti tre per coprire quei «buchetti» che permettevano di violare la Ztl: via
Rossini all’altezza di via Verdi,
via Milano all'angolo con il Municipio, e via Accademia Albertina. Per i cultori della materia
e i dannati del traffico, restano
due «buchi» nelle «mura» della
Ztl: via Vanchiglia e via Lagrange. Avrete già capito però, che
sono trappole: via Vanchiglia vi
permette di entrare in piazza
Vittorio e lì vi fermate perché le
telecamere vi pizzicherebbero
se tentaste di andare oltre. Via
Lagrange poi, diventata isola
pedonale, è un cul de sac.
Corso Unità d’Italia
I guasti di una tecnologia sempre
più vecchia continuano comunque a farsi sentire su un altro killer di automobilisti indisciplinati
qual è l’autovelox di corso Regina
Margherita. È spesso guasto per
la manutenzione carente, se non
assente del tutto. Dall’assessorato sono partite più segnalazioni
ma, per ora, senza risultati apprezzabili. Il minor incasso di
corso regina Margherita è ampiamente compensato dall’impianto nuovo di pacca montato il
corso Unità d’Italia. A proposito
d’incassi, nel 2013 l’ammontare a
bilancio è stato di 74 milioni 370
mila euro, 50,5 dei quali già incassati, i restati provenienti dagli
accertamenti. Nel 2012 i milioni
sono stati 73,147, vale a dire 1,2
milioni in meno. Complessivamente nel 2013 sono state inflitte
150 mila multe in meno su un totale di 745.221.
CRISI
Agile-Eutelia ora è finita
È l’ora dei licenziamenti
domenica 20 aprile Pasqua
i negozi rimarranno chiusi
lunedì dell’Angelo aperti:
Torino
dalle 9 alle 20
corso Traiano
Alessandria
dalle 9 alle 14
corso Borsalino
Asti
dalle 9 alle 14
Quaregna
dalle 9 alle 20
via Martiri della Libertà
dalle 9 alle 20
corso Casale
Biella
Moncalieri
via Sestriere
Rivalta
dalle 9 alle 14
via Torino (ang. Via Gozzano)
dalle 9 alle 20
via Lamarmora
Tortona
dalle 9 alle 20
corso della Repubblica
Borgomanero dalle 9 alle 14
Valenza
viale Kennedy
viale della Repubblica
(ang. via Brescia)
Castelletto
Ticino
dalle 9 alle 20
via Sempione (loc. Tre Strade)
Verbania
Pallanza, viale Azari
scarica
l’APP GRATUITA
dalle 9 alle 20
dalle 9 alle 20
Ultima speranza
la scadenza
della cassa
il 30 giugno
GIAMPIERO MAGGIO
Cinque anni fa si presentarono davanti ai cancelli delle loro fabbriche, a Torino e
Ivrea, con maschere bianche
per eliminare ogni loro identità. «Dimenticati» era il loro
slogan. Donne e uomini che
avevano scelto una protesta
silenziosa e forte al tempo
stesso. Era l’inizio di un declino inesorabile che non ha
mai avuto un rallentamento e
che ha portato al commissariamento dell’azienda.
Ieri i lavoratori di Agile, ex
Eutelia, 136 dipendenti divisi
tra gli stabilimenti di Torino
e Ivrea, 782 in tutta Italia,
hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Un avviso senza ritorno, anche se c’è ancora una data, il 30 giugno, che
non cancella ogni speranza.
Quel giorno scadrà la cassa
integrazione. Dal 1° luglio resteranno tutti a casa. Potranno ancora trattare, ma i margini sono ridotti al lumicino.
«E’ un licenziamento annunciato all’interno di una storia
ricca di forzature – dicono le
I dipendenti della Agile-Eutelia durante la protesta
segreterie nazionali di Fim,
Fiom e Uilm, che l’altro ieri, a
fianco dei lavoratori, si sono
presentati davanti al ministero dello Sviluppo economico
per protestare -, a partire dalla
cessazione dell’attività di
un’azienda che nel settembre
2009 vantava ordini e commesse per oltre 240 milioni di
euro». Commesse che arrivavano in massima parte da appalti con la pubblica amministrazione. C’erano, in quel periodo, speranze di ripresa e di
una risalita per uscire dalla
crisi. Invece è stato l’inizio del
declino.
Senza contare i fondi messi
a disposizione dalla Regione
Piemonte (Agile ha lavoratori
sparsi in tutta Italia) per un
progetto di reinserimento al
lavoro (il cosiddetto progetto
Feg). Un altro scandalo. Più di
1 milione e mezzo di euro di denaro pubblico finito in niente.
«Quel progetto? Non ha avuto
nessun effetto sui 197 lavoratori piemontesi che da quel momento in avanti furono messi
in cassa integrazione». E adesso, dopo lunghe battaglie, cause in Tribunale, esponenti del
management finiti nei guai, è
arrivata la comunicazione ufficiale. Il licenziamento. «Una
decisione che cozza pesantemente con l’accordo sottoscritto a gennaio 2012 – spiegano le organizzazioni sindacali in cui si prevedevano, per accompagnare tutte le iniziative
a supporto dei lavoratori, ammortizzatori sociali fino al dicembre 2014».
T1 CV PR T2
SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 46
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SABATO 19 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .47
Un tema
che divide
Nelle scuole
la festa della mamma
rischia di sparire
Un’immagine
di serenità di
una bambina
con la sua
mamma. Ma
nelle classi
sempre più
spesso si
trovano
bambini in
situazioni non
altrettanto
felici o
«semplici»
L’allarme di un papà, le conferme degli insegnanti
il caso
MARIA TERESA MARTINENGO
bolita la festa
della mamma alla scuola dell’infanzia. La notizia, ieri, primo
giorno di vacanze pasquali, è
diventata il «tweet» di un padre torinese evidentemente
colpito dalla scelta delle maestre del suo bambino, alunno
della materna comunale di
via Forno Canavese, a Mirafiori, che hanno deciso di non
dedicare tempo e impegno
alla ricorrenza del prossimo
11 maggio. Non ha fatto commenti, questo genitore, ma il
Sudoku
A
solo «cinguettare» ai propri so. Tanto da aver fatto scivola«followers» ha evidenziato la re in fondo alla lista delle ricorsua sorpresa.
renze le feste della mamma e
Impossibile, ieri, verificare del papà, connotate per altro
il punto di vista delle maestre. soprattutto come eventi comGiuseppe Nota, dirigente dei merciali.
Servizi educativi comunali, ri«Nelle nostre scuole ci sono
corda però che «numerosissi- bambini in tante situazioni difme scuole non sottolineano più ferenti - spiega una dirigente
né la festa della
scolastica che ha
mamma né quelLA SPIEGAZIONE a p p r o f o n d i t o
la del papà. Ci
aspetti
«Bisogna rispettare questi
sono ragioni
del processo
educative che ri- le diverse condizioni educativo -, oggi
di molti bambini» non è affatto insiedono in un
progetto pedasolito che in una
gogico. Non è per questo che classe ci siano bambini adottanon ci si occupi della famiglia, ti sia in Italia sia all’estero,
ci sono altri momenti che valo- bambini affidati ai nonni o a
rizzano la vita con gli adulti».
genitori affidatari, bambini orfani, figli di genitori che si sono
Differenze
“separati male”, di genitori
L’attenzione alle diverse con- che si sono eclissati, figli di sindizioni in cui può trovarsi un gle e così via. E soprattutto
bambino è cresciuta nel tem- nella seconda classe della pripo, nelle scuole è diventata un maria, quando si propone al
principio largamente condivi- bambino di ricostruire la sua
storia, si tende a tenere presente questo ventaglio di possibilità». Ancora: «Ci sono maestre che propongono di utilizzare come prima immagine
della storia del bambino una
ecografia fatta durante la gravidanza... Così nei gruppi di lavoro sulle tematiche dell’adozione e dell’affido, per i bambini adottati all’estero sono
emerse proposte come l’utilizzo, al posto dell’ecografia, del
documento con cui il bambino
adottato è entrato in Italia».
Aderendo a questi indirizzi, un numero sempre più va-
sto di insegnanti evita di far
scrivere letterine, pensierini,
far costruire regalini per le feste della mamma e del papà,
di richiedere spiegazioni «guidate» sulla composizione familiare, lasciando invece che
sia il bambino ad esprimersi
liberamente.
Scelta condivisa
Anche l’assessore alle Politiche
Educative della Città, Maria
Grazia Pellerino, sottolinea che
quella delle maestre della scuola
dell’infanzia di via Forno Canavese «non è una scelta isolata.
Molte scuole l’hanno fatta e va
letta senza dubbio in chiave di
sensibilità verso le singole storie
personali dei bambini. È importante, in ogni caso, che la figura
materna venga valorizzata e che
la “genealogia materna” venga
recuperata nell’immaginario
del bambino».
A questo proposito, prosegue Pellerino, «c’è un grande
impegno per recuperare la genealogia femminile anche nelle
discipline - nella storia, nelle
scienze -, lavorando sui libri di
testo e sulla formazione degli
insegnanti».
SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 48
Sudoku
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SABATO 19 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .49
“Perché agli studenti
è vietato vedere
tutta l’ orchestra?”
«Meritano
altri spazi
È il pubblico
di domani»
3
La lettera di un’insegnante dopo il concerto
MARIA POLIDORI*
La professoressa Polidori racconta come la sua
classe ha vissuto la passione per la musica nonostante le difficoltà all’Auditorium Rai. Concerti con grandi interpreti a 5 euro, ma in posti
impossibili. E’ giusto?
Questa lettera apre un
curioso dibattito.
aro Maestro Valcuha,sono una insegnante di violino che lavora in
una di quelle
scuole medie ad indirizzo
musicale in cui si offre ai ragazzi l’opportunità di abbracciare uno strumento e di
condividere con i compagni
le gioie e le responsabilità del
suonare insieme.
A noi insegnanti è affidato
il compito e la responsabilità
di spalancare una porta su un
mondo immenso che loro
stessi intuiscono stratificato
nel tempo, nel cuore, nella
mente.
Ogni anno provvediamo
all’acquisto di almeno 200300 biglietti che moltiplicati
per i nostri anni di servizio
creano un numero pari ad
C
una piccola comunità. Ogni an- che nel secondo movimento di
no quindi con i ragazzi viviamo Brahms ferma la prova e dice al
più volte, con voi, il momento primo oboe: «Maestro ha fatto
del concerto.
tutto lei, io ora cosa posso faCi prepariamo in anticipo re?», oppure lo sguardo comcon ricerche, racconti, con- plice di una spalla che di fronte
fronti, con aneddoti della no- alle ripetute richieste di piano
stra vita che s’intrecciano alla di un direttore, chiede alla fila
loro, in un attimo i ragazzi col- di non suonare e che per tutta
gono che quel palco è un’isola risposta si sente dire: «...E’
sospesa nel tempo e nel con- proprio così che lo voglio…».
tempo uno spazio senza confiCarichi di queste aspettatini, il musicista che loro ascolta- ve veniamo a concerto a prenno il giorno dopo è già lontano, dere posto nello spazio destialtrove a condividere suoni ed nato alle scuole, cioè in quelle
emozioni.
sedie laterali
In quello stesIN PICCIONAIA della galleria
so istante i raquali si ve«Pagando 5 euro dalle
gazzi si sentono
de solo una diforti perché figli dicono che è difficile gnitosissima fila
trovare altri posti» di contrabbassi,
di un mondo che
si allarga e si requalche percusstringe intorno a loro. Qualcu- sione e una possente sezione
no si proietta, desidera appar- di ottoni.
tenervi, sogna e fantastica,
Più volte ho segnalato l’esichissà magari un domani vi fa- genza di far vivere il concerto
rà parte o comunque continue- ai nostri ragazzi almeno a favorà con rispetto ad avvicinarlo.
re di solista; per un ragazzo di
Anche noi insegnanti siamo 12-13 anni è importante vivere
un po’ «figli» di quel palco, per- queste prime esperienze veché lì hanno suonato i nostri dendo i musicisti e i solisti che
maestri, lì abbiamo sentito più ha di fronte. Da sempre mi si rie più volte la musica e i musici- sponde che i biglietti a € 5 offersti che amiamo.
ti alle scuole sono solo quelli e
Ci capita spesso di inserire che quindi, anche con anticipo,
nelle nostre lezioni aneddoti non si può ambire a collocazioche vi appartengono, ci sembra ni diverse. Ma come non capire
di sentirle le voci di Oistrach che quel biglietto è privato di
Diario
Circolo del Lettori
Sul Borgo Medioevale
Fassino convoca la Asproni
Appena passata la Pasqua la
Città chiederà conto alla presidente della Fondazione Musei Patrizia
Asproni - convocata da Fassino per
martedì - della situazione «catering» del Borgo Medievale. Situazione ancora poco chiara che di fatto sta bloccando il trasloco estivo
del Circolo dei Lettori al Borgo Medievale (al momento lo gestisce la Asproni e Braccialarghe
Fondazione Musei che dovrebbe
passarlo al Comune permettendogli di entrare con questa
«dote» nel Circolo). Il problema riguarda Gerla, l’imprenditore che gestisce la caffetteria della Gam e in questi giorni organizza eventi al Borgo Medievale (dove ha speso circa 70 mila
euro di attrezzature). Bisogna chiarire se l’imprenditore ha
pattuito con Asproni di restare anche per l’estate.
1
Polo Reale
I sindacati vanno in Procura
«Turetta non ci risponde»
Fra i sindacati e Mario Turetta, direttore regionale dei Beni
Culturali è ormai guerra senza
esclusione di colpi. Dopo la rottura del tavolo delle trattative sul
Polo Reale - che i sindacati continuano a definire una scatola vuota
- il ricorso al Prefetto e all’annuncio di un giorno di sciopero subito
dopo Pasqua «perché l’accorpa- Mario Turetta
mento dei musei mette a rischio il
personale e non è mai stata discussa con i sindacati», Cgil,
Cisl e Uil ieri hanno inviato un esposto alla Procura Repubblica, alla Corte Conti, al Mibact (Oiv) e all’Anac in merito
al «perseverante comportamento di assenza informazione
del direttore regionale Turetta su destinatari compensi per
prestazioni conto terzi e lavori per appalti effettuati». Turetta ribatte:«Il tavolo delle trattative è stato rotto dai sindacati, mi si nega all’origine la possibilità di rispondere su
qualsiasi questione: è una situazione generata da loro»
1
domande
a
Michele Dell’Ongaro
sovrintendente Osn
È il sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della
Rai e conduttore di Petruska, il
programma di Rai5 dedicato
alla musica colta: MicheleDell’Ongaro è uno degli artefici
del rilancio dell’Osn.
Come risponde alla lettera
della professoressa?
Il direttore principale
Juraj Valcuha è il direttore d’orchestra principale
dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
una parte significativa di contenuto? Ai ragazzi promettiamo un’esperienza che poi non
vivono, descriviamo un mondo
che poi non appare loro in tutta
la completezza, li stimoliamo a
«rubare» segreti e poi vedono i
violini solo quando da in piedi
prendono gli applausi.
Caro Maestro, a fine concerto avverto la delusione di chi
ha promesso e poi non ha mantenuto.
A livello puramente teorico
credo che solo il pubblico degli
abbonati possa essere pronto a
fruire di un concerto senza vedere i protagonisti. Solo chi negli anni ha stimolato la propria
capacità di ascolto, ha sviluppato la facoltà del sentire. I nostri ragazzi sono ancora figli
delle emozioni, vivono di istanti, di sobbalzi, di stupore e di
percezione diretta.
Il grande pubblico dell’Osn è
un pubblico raffinato, cresciuto ed evoluto con voi, che vi segue con affetto. Ma tra questo
pubblico non ci sarebbe un spazio anche per noi, perché non
pensare di destinare 25-30 posti della balconata a ragazzi
che non vedono l’ora di essere
avvolti e rapiti dall’energico ed
inafferrabile suono dell’orchestra? Facciamoci tutti portavoce di questo bisogno, uniamo le
idee, le proposte, le esigenze.
Nel tempo, fra tanto tempo saranno in molti a ringraziarvi.
Per ora incomincio io.
*docente di violino
alla scuola media Calvino
«Che le sue considerazioni devono essere tenute nel giusto
conto perchè i giovani di cui
parla sono il pubblico di domani. Valuteremo la possibilità di trovare
altri spazi nel
nostro Auditorium. Giustissima la richiesta di poter vedere
tutta l’orchestra e seguire il direttore nel
suo lavoro ».
Qual è il rapporto dell’Osn
con i giovani torinesi?
«Sta crescendo e si sta rafforzando: utilissima la rassegna
RaiNuovamusica, con un pubblico giovanissimo ad affollare
il foyer dell’Auditorium».
Dunque è da sfatare il luogo
comune che la classica interessa soltanto gli adulti?
«I ragazzi torinesi stanno imparando a conoscere la strada che porta all’Auditorium
Rai. Un’orchestra con tanti
giovani come la nostra, sarà
un veicolo di promozione
straordinario».
[G. NOV.]
T1 T2
50 .Quartieri
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
uartieri
Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24
ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore
19,30.
Orario minimo 9 - 19,30: via Vibò 17 B; corso Siracusa 98;
piazza G. Madre di Dio 1; via Tripoli 15/A; via C. Colombo 42;
corso Giambone 19; via Cernaia 14; corso Toscana 107; via
Madama Cristina 14.
A CURA DI
ANTONELLA MARIOTTI
Per le vostre segnalazioni quartieri@lastampa.it
Orario minimo 9 - 15: viale Falchera 70/B; via Nizza 183; via
Monginevro 178; corso R. Margherita 114; corso Lecce 31.
Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Borgaro 58.
Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso
Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1.
Informazioni: www.farmapiemonte.org
Le mamme
al lavoro
Barca Bertolla
II “castello” dell’elementare
ristrutturato dai genitori
Il giardino
non sarà il
loro, delle
mamme, ma
lo vogliono
curare fino al
passaggio di
proprietà
Le famiglie hanno partecipato a un concorso vincendo gli attrezzi
San Paolo
PAOLO COCCORESE
Il «castello» degli alunni dell’elementare «Pietro Micca»
riaprirà grazie all’impegno
dei genitori. Quasi un ventina
tra mamme e papà dei bambini della scuola di strada Comunale di Bertolla, sabato e
domenica hanno deciso di fare squadra per risistemare il
grande scivolo installato nel
giardino. Si tratta di una giostra con merli e scalette in legno che da quasi un anno era
stata chiusa perchè necessitava di importanti interventi di
ristrutturazione. «Le maestre
hanno vietato ai bambini di
andarci a giocare perché tornavano in classe con le mani
piene di schegge - dice la
mamma che ha guidato il
gruppo di falegnami d’eccezione, Marilena Rosito-. Così,
dato che non c’erano i soldi
per i lavori, abbiamo deciso di
farli noi stessi. E di riaprirla»,
I fine settimana
Per finire l’intervento, i genitori dell’istituto che risiedono
nella borgata Bertolla si ritroveranno anche nel week-end
del primo maggio. «Mancano
gli ultimi ritocchi – dicono -.
Poi, il “castello” potrà finalmente ritornare a vivere».
Per l’ultimo mese di scuola
prima delle vacanze estive, gli
alunni della «Pietro Micca»
potranno ritornare a scalare
la grande giostra che sovrasta
il bel giardino dell’elementare.
«E’ un’area giochi molto ap-
“Venderanno l’area verde
ma fino ad allora
datela a noi, la cureremo”
FABRIZIO ASSANDRI
Fino ad ora zona vietata perché pericolosa
Ma una ventina di genitori si sono messi insieme per ridare ai loro figli un luogo dove giocare, lavoreranno anche nel fine settimana del primo maggio per completare la ristrutturazione
prezzata dai nostri figli. Ma dopo tanti anni era diventata
brutta e pericolosa», dice un’altra mamma della comitiva, Deana Panzarino. I papà e le mamme del quartiere, però, non si
sono dati per vinti. «Avevamo
chiesto alla scuola di ristrutturarla. Ma con le poche risorse a
disposizione, era impossibile
aprire il cantiere», aggiunge la
signora Rosito. Poi, spiega:
«Così abbiamo deciso di darci
da fare in prima persona. Per
procurarci il necessario per i lavori abbiamo partecipato e vinto un concorso lanciato dal Brico di Settimo. Il primo premio
consisteva in materiali e attrezzature per la giostra».
L’appello
Poi, su Facebook è scattata la
«chiamata alle armi». “Sulla pagina della scuola, abbiamo lanciato un invito a tutti i genitori
per cercare i volenterosi disposti a lavorare per ristrutturare
il «castello». E, nonostante la
fatica, i genitori della «Pietro
Micca» si sono anche divertiti e
deciso il prossimo passo. «Nei
mesi scorsi per colpa di un problema di infiltrazioni, poi risolto, i muri di una classe si sono
rovinati – dicono i papà e le
mamme -. Vorremmo ridipingerli perché in una scuola più
bella si impara meglio».
Il comitato «Cinque sfumature di verde», composto da
cinque mamme della scuola
elementare Salgari e della
media Alberti - Monica Buzio, Chiara Delia, Francesca
Damiano, Silvia Giancola e
Anna Cambareri - torna all’attacco.
Le mamme si battono da
anni contro il paradosso dei
loro figli costretti a giocare
sull’asfalto mentre il grosso
prato di via Lussimpiccolo è
abbandonato all’incuria ed è
inaccessibile. Hanno incassato con amarezza la decisione del Comune di mettere
in vendita l’area e di privare
di un possibile polmone verde uno spazio pubblico e che
diventerà una residenza per
anziani.
Ma tra bando, permessi e
stante la crisi, potrebbero
passare anche due anni prima di vedere le ruspe. Loro
non ci stanno.
«Vogliamo poterci occupare della manutenzione e
del ripristino delle basilari
condizioni di igiene e decoro» scrivono in una lettera
all’assessore Gianguido Passoni. E sono pronte ad azioni
dimostrative, tagliare l’erba e
pulire l’area verde, una selva
di rovi e rifiuti. Hanno pure un
logo – un albero con la chioma
verde e i rami rosa – che stamperanno sulle magliette. Quel
prato è di 4mila metri quadrati: tutti i progetti degli ultimi
vent’anni, come il poliambulatorio dell’Asl, sono svaniti nel
nulla.
Ci provano loro, le «Cinque
sfumature» a ridare un po’ di
dignità all’area: almeno finché
non arriveranno i cantieri,
vorrebbero realizzare il progetto che avevano già presentato al Comune. A costo zero
per la città: prevedeva di dividere l’area con l’orto, spazi
per il doposcuola, le attività
degli anziani e dei disabili psichici. In Comune sono preoccupati che l’eventuale affezione allo spazio possa rendere
più difficile la dismissione.
“Ma valutiamo positivamente
la proposta, che prenderemo
in considerazione” dice Passoni, che ricorda la promessa
del Comune a mantenere pubblica una parte dello spazio
che non sarà edificato.
Mirafiori Sud
Centro
“Tornare a casa
con il 71 è un’Odissea”
“Luci e riscaldamenti
Al parco Ruffini
accesi nel museo chiuso” tornano bici e scacchi
CRISTINA INSALACO
L’ultimo 71 la domenica se ne
va via alle 20, dal capolinea di
via Farinelli. Da quell’ora in
poi non ci sono più speranze
di poter salire su quell’autobus per tornare a casa. A risentire più di tutti del disagio
sono i lavoratori del presidio
sanitario «Vittorio Valletta»
di via Farinelli 25. «I turni da
noi finiscono alle 20.30 o alle
21, e a quell’ora la metà dei dipendenti della struttura ha
bisogno della linea 71 - spiega
Luisa Leante, oss -. Ogni domenica per me tornare a casa è un’odissea. Sono costretta a prendere il 4, il 17 e poi il
Pozzo Strada
SILVIA CAPRIOGLIO
55. Tempo stimato sui mezzi:
due ore». Portinai, infermieri,
addette alle pulizie. Si lamentano tutti. Maria Miulli, ausiliare, si è fatta cambiare i turni
alla mattina per risolvere il
problema, e Gabriella Basteris, oss: «Chiediamo che vengano potenziate le corse del 71,
almeno di un’ora».
A cosa servono una caldaia
sempre in funzione e luci accese giorno e notte nel seminterrato di un edificio chiuso? A
chiederselo è più di un lettore,
che segnala come lungo il marciapiede tra via Giolitti e via
San Massimo che costeggia il
Museo di Scienze arrivi sui
passanti uno sfiato di aria calda proveniente dai locali, costantemente illuminati, che
ospitano l’impianto di riscaldamento. Il museo è chiuso da
agosto, quando una bombola
del gas del sistema antincendio è scoppiata, provocando
un incendio e danni alla strut-
tura. Alcune mostre da dicembre sono organizzate nel «Temporary Museum» allestito al BasicVillage di via Verona, ma sulla
data di riapertura della sede di
via Giolitti continua a pendere
un punto interrogativo. «Nell’attesa – chiede un lettore –, non si
potrebbe tenere spente almeno
le luci nel seminterrato».
«Show must go on». È la
scritta che annuncia il ritorno da oggi, meteo permettendo, del noleggio bici e della scacchiera gigante al parco Ruffini. Sono arrivate una
trentina di bici comunali, in
aggiunta ai go kart dell’associazione scacchistica, formata da un gruppo di volontari
che gestisce il servizio. Il
Ruffini è l’unico parco, nel
2009 erano sette, in cui ancora si possono affittare bici. A
causa dei tagli comunali il
servizio è morto ovunque
tranne al Ruffini, proprio
perché qui è gestito da volontari. Ma a marzo, con il cambio d’appalto per la pulizia
del parco, i volontari erano
stati lasciati in stand by. Ora è
stato loro riaffidato il noleggio, temporaneamente: il Comune sta preparando un bando che oltre al Ruffini dovrebbe rilanciare il noleggio anche
al parco Pellerina: ma qui un
primo bando, l’anno scorso,
andò deserto.
[F. ASS. ]
T1 T2
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Festeggiato
Chieri
Angelino
Riggio
festeggiato
dai suoi
sostenitori
subito dopo
il risultato
delle primarie
Embraco rinuncia alla Cina
e investe tutto sul Piemonte
Allo stabilimento di Riva 15 milioni per frigoriferi a basso consumo
FEDERICO GENTA
Nichelino
Il simbolo Pd a Cistaro
che guiderà la coalizione
Riggio corre comunque
Sono passati dieci anni. Dallo
spettro della chiusura alla
conferma dell’ampliamento.
Dalle proteste in strada di più
di 900 operai nel 2004, fino
all’annuncio di una nuova linea di produzione. L’Embraco ha scelto l’Italia. A Riva
lancerà il suo nuovo compressore per frigoriferi. Per il progetto, che diventerà realtà già
nei primi mesi del 2015, l’investimento iniziale è di 15 milioni di euro, a cui dovrebbero
aggiungersene altri 5 negli
anni successivi.
Non si risana
la frattura tra
partito e vincitore
delle primarie
GIUSEPPE LEGATO
Meglio che in Cina
L’accordo con la Regione è stato presentato giovedì all’Unione Industriale di Torino. L’ente
pubblico ha garantito la propria collaborazione attraverso
l’acquisizione, per 2 milioni, della vecchia palazzina adibita ad
uffici. Sarà poi fornita l’adeguata formazione ai dipendenti che
dovranno cimentarsi sia con il
nuovo impianto che con il «Fullmotion»: una tecnologia che
promette minori consumi, fino
al 25% rispetto ai frigoriferi e
congelatori tradizionali. Un’intesa che ha convinto i vertici
della multinazionale brasiliana
ad abbandonare l’idea di un investimento presso gli stabilimenti di Pechino.
Metropoli .51
.
«Scelti per gli alti livelli di specializzazione»
L’accordo presentato giovedì all’Unione Industriale nell’immediato non prevede nuove assunzioni,
ma garantirà un futuro all’attuale forza lavoro (circa 600 dipendenti) in un momento così difficile
Produzione e ricerca
Arriva una nuova linea ma saranno anche trasformati gli attuali 8
laboratori di studio e ricerca.
«Quello di Riva è il sito più importante per l’intero mondo Embraco - spiega il direttore generale,
Giuseppe Daresta - E’ una realtà
centrale per l’Europa, che di fatto rappresenta una fetta importante del nostro mercato. La specializzazione degli attuali dipendenti, poco meno di 600, è altissima. Vogliamo confermare questa
scelta migliorando anche gli spazi e le attrezzature attraverso cui
sviluppare nuovi prodotti». L’ampliamento, almeno nel breve periodo non creerà nuove opportunità di occupazione. Servirà invece a garantire un futuro all’attuale forza lavoro. «Nemmeno questo investimento, per quanto importante, completa il processo di
ristrutturazione degli stabilimenti - conferma Daresta - Certo
comporterà una sensibile riduzione della cassa integrazione.
Senza però cancellare il piano di
mobilità incentivata, che oggi riguarda un centinaio di addetti.
Segnali di ripresa
L’accordo viene salutato dall’Unione Industriale come un
successo. «Possiamo finalmente
apprezzare i risultati della sinergia tra pubblico e privato - dice il
direttore Giuseppe Gherzi - Felici
che, malgrado il grave momento,
una multinazionale decida di investire nella nostra provincia».
Il Pd affida di fatto il simbolo
del partito a Santo Cistaro.
Sarà lui a guidare la coalizione ufficiale di centrosinistra
alle prossime amministrative
di Nichelino di maggio. «La
Federazione provinciale di
Torino - si legge in una nota
ufficiale - verificata l’impossibilità politica di costruire una
coalizione ampia e competitiva intorno al candidato risultato vincitore alle primarie di
Nichelino del 16 febbraio scorso, prende atto con rammarico della mancata disponibilità
a soluzioni diverse e condivise
in grado di ricompattare il
partito e, nel contempo, di
mantenere viva e unita la coalizione di centrosinistra che ha
ben governato la città di Nichelino». Con queste righe si chiude una telenovela, tutta democratica, iniziata due mesi fa ormai e andata avanti a suon di ricorsi e carte bollate di fronte alla commissione dei garanti. Ci
sono stati tentativi di riconciliazione, ma sono tutti naufragati
miseramente. Angelino Riggio,
vincitore delle primarie mai riconosciuto dagli alleati dopo il
video della festa del 16 febbraio
scorso, correrà comunque con
le sue liste a supporto. L’altra
sera in un teatro Superga pieno,
ha lanciato la campagna elettorale che si annuncia ricca di pathos. Anche il Movimento 5
stelle è sceso nella corrida con
un Movifest in piazza Di Vittorio per spingere il suo candidato, Domenico Cuppari. Appare
certo il ricorso al ballottaggio,
visto l’attivismo e il seguito che
contano anche le liste civiche
che appoggiano Franco Fattori,
ex vicesindaco.
T1 CV PR T2
SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 52
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
LA STAMPA
In città .53
.
incittà
Società cultura & spettacoli
Abiti da Oscar
Il morso del ramarro
Al Museo del Cinema, fino al 31 agosto c’è la mostra Best Actress. Un omaggio alle 72 dive che
dal ’29 a oggi hanno ricevuto la statuetta e hanno segnato anche la storia del costume
Il capolavoro di Caravaggio «Il ragazzo morso dal ramarro» assicurato per 40 milioni di euro è
esposto alla Gam in un inedito allestimento insieme con Ettore Spalletti
EMANUELA M INUCCI
o, guardi,
io ques t’a n n o
resto a
Torino, e
non so neppure se riesco a vedere tutti i capolavori che vorrei». Già. Aveva ragione la signora che ieri si aggirava, con il
tablet spianato, per le vie della
sua città. Quest’anno si può solo
dire una parola ai nostri amministratori: esagerati. Hanno
messo nell’uovo di Pasqua degli
appassionati d’arte e dei turisti
mostre come i Preraffaelliti,
Caravaggio, Artemisia Gentileschi, il rinnovato Statuario dell’Egizio, Carol Rama, Ettore
Spalletti e, una spruzzatina di
arte abbinata allo sport con il J
Stadium che ospita la mostra
Guida alle mostre
Da Carol Rama a Mainolfi
Torino è capitale dell’arte
Ma la Galleria d’Arte Moderna
quest’anno vuole proprio strafare e, insieme con l’inconsueto duo
Caravaggio-Spalletti , propone
una mostra di Carol Rama «Il
garbo è tutto», le «Vitrine di Alessandro Quaranta e poi ancora
Luigi Mainolfi e Plinio Martelli.
In una sola Galleria, una scorpacciata di arte contemporanea pennellata di passato niente meno
che dalla mano di Caravaggio.
Pasqua a caccia di capolavori: dai Preraffaelliti a Rama e Artemisia
Tutti al Museo Egizio
«N Da Ofelia a Caravaggio
TURISTI IN FILA
Già ieri ressa di turisti
davanti ai Preraffaelliti
che aprirà oggi
«Invasione di campo», ovvero
come lo sport possa contaminare l’arte e viceversa. Una massa
critica di eventi mai vista prima, che non solo valgono il viaggio a Torino, ma la trasformano
sino all’estate. in capitale europea - c’è chi, come il direttore
dei Beni Artistici regionali come Mario Turetta che azzarda,
«mondiale» - dell’arte.
Preraffaelliti anche i vip in coda
Aperta da oggi sino al 13 luglio al mostra sui Prearaffaeliti: ieri
sera c’era una lunghissima coda di invitati in piazza Castello
Curtis sospirava: amo molto Torino, ma quanto mi mancheranno i miei quadri») che arrivano
da un tour mondiale, precisamente da Tokyo, ma che dopo
l’esposizione torinese non si
muoveranno più da Londra per
almeno dieci anni. In mostra opere come l’«Ophelia» di John Everett Millais, «l’Amata» (La sposa)
di Dante Gabriele Rossetti,
«Prendete vostro figlio Signore»
di Ford Madox Brown e «Sidonia
von Bork 1560» di Edward Coley
Burne-Jones.
Ofelia dorme a Palazzo
Cominciamo dalla mostra più
fresca, quella che si apre oggi a
Palazzo Chiablese ed è stata
definita «un miracolo italiano».
Si tratta dei «Preraffaelliti,
l’utopia della bellezza», straordinaria esposizione capace di
raccontare una delle correnti
artistiche più suggestive dell’età vittoriana (e già ieri, ancora chiusa metteva in coda gli
stranieri). Settanta capolavori
della Confraternita dei Preraffaelliti arrivati dalla Tate Gallery (ieri la direttrice Penelope
Lo Statuario
È stato riaperto da pochi giorni il nuovo Statuario del museo
Egizio: una delle ali più scenografiche e importanti del museo
Il ragazzo e il ramarro
Dopo i Preraffaelliti - una mostra,
come si è capito, da urlo - non ci si
può perdere un«cult» come «Il
ragazzo morso dal ramarro»
(1594) di Caravaggio. Il dipinto assicurato per 40 milioni di euro è stato prestato alla Galleria
d’Arte Moderna dalla Fondazione Longhi, e viene proposto con
un taglio inedito, abbinato all’opera di Ettore Spalletti. Basta
osservarlo da vicino il «Ragazzo
morso dal ramarro» per rimanere stregati dalle sue luci soffuse e
dalle sue ombre. E come risulta
eloquente per chi la contempla
quella finestra riflessa sulla caraffa che illumina il volto impaurito del protagonista del ritratto.
Insomma, vale proprio la pena
goderselo.
Mentre è già partito il conto alla
rovescia per l’inaugurazione del
nuovo Museo Egizio (1°aprile
2015), all’interno del mega-cantiere continuano con successo
non solo le visite, ma anche le
aperture di nuove fette di allestimento. È stato appena inaugurato il nuovo Statuario con le splendide statue di Amenofi II e Thutmosi II, ma soprattutto quella
che celebra Ramesse II, capolavoro assoluto del Nuovo Regno,
nota in tutto il mondo e vanto del
Museo. Restando in centro vale
la pena un salto al Museo del Cinema che ospita la mostra «Best
Actress, dive da Oscar» un omagMUSEI PER TUTTI
Dalla pittura del ’500
all’arte d’avanguardia
passando per gli abiti cult
gio alle 72 donne che, fra il 1929 e
il 2014, hanno ricevuto la prestigiosa statuetta, Icone straordinarie dei cambiamenti del ruolo della donna nella società americana
lungo l’intero arco del Novecento.
Artemisia e la Juventus
Che c’entra il capolavoro di Artemisia Gentileschi (esposto a Palazzo Madama) con la Juve? Hanno in comune la Fondazione Musei che ha organizzato al JMuseum una mostra che rappresenta l’incrocio fra i pali dello sport
con l’arte raccontate da quattro
opere di Francesco Barocco,
Gianni Caravaggio, Rä di Martino e Sissi.
T1 CV PR T2
54 .In città
alle 15,30
R
LA STAMPA
.SABATO 19 APRILE 2014
Circolo dei Lettori
Circolo della Stampa
Parco Orsiera Rocciavrè
Caccia alla colomba
e indovinelli
Gli allievi di D’Intino
al concerto finale
Chiacchiere in inglese
salendo al rifugio
Caccia alla colomba pasquale alle 15,30 al
Circolo dei Lettori (via Bogino 9; ingresso:
10 euro. Prenotazioni: tel. 011/4326827)
per i laboratori per bambini dai 5 ai 10
anni «Favole a merenda. In cucina con
Galup!», condotto da Dario Benedetto e
Maria Luz. I bimbi dovranno risolvere
indovinelli e recitare filastrocche.
alle 16
Concerto finale dell’Accademia della Voce
del Piemonte alle 16 al Circolo della
Stampa (corso Stati Uniti 27; ingresso
libero), con la Master Class del soprano
Luciano D’Intino: eseguiranno «Le grandi
arie d’opera», con l’interpretazione di
pagine di Monteverdi, Verdi, Donizetti,
Bizet, Puccini e Ciaikovskij.
alle 16
Un’escursione in lingua inglese, con la guida
turistica madrelingua del Parco Orsiera
Rocciavrè fino al rifugio Selleries, dove
attenderà i partecipanti la «Cena della
Luna»: la partenza è alle 16 da Pracatinat
(costo: 27 euro, cena inclusa; prenotazione:
tel: 3204257106). Sette chilometri di
cammino con 600 metri di dislivello.
Diario
Borgo Medievale
Vivaio insolito e tessuti
di gran moda nel Medioevo
Nel giardino del Borgo Medievale è arrivata
la primavera. Apre oggi il
nuovo allestimento che
vede le piante collocate
in aiuole suddivise in base agli utilizzi medicinali,
alimentari e ornamentali
nell’antichità (ingresso a
3 euro, ore 8-20). Ed è
presente anche un vivaio
dove poter acquistare
esemplari insoliti coltivati in vaso. Il Borgo ospita Il giardino del Borgo
anche, oggi alle 15 e alle
16,30, la «Caccia alle uova» per bambini fra le stanze del
castello (a 5 euro, su prenotazione allo 011/52.11.788) e
domani dalle 10 alle 19 il Mercatino dei prodotti del Paniere della Provincia di Torino. Alle 15,30 è inoltre prevista una visita riservata ai possessori di Tessera Musei
su «Tessuti d’arredo e moda nel Medioevo», con guide in
abiti d’epoca (da prenotare al numero verde
800/32.93.29).
[N.PEN]
1
Cumiana
Il rinoceronte Freddy
è la star al bioparco Zoom
Allo Zoom (strada Piscina 36, a Cumiana) le feste pasquali si trascorrono con Freddy, il rinoceronte bianco ospitato nel
nuovo habitat «Serengeti», da poco trasferito dal
parco faunistico Le Cornelle di Bergamo. Ha 33
anni e pesa 2,6 tonnellate:
è un vero gigante della Savana. Il bioparco di Cumiana è aperto da oggi a
Pasquetta con orario con- Freddy, ultimo arrivato a Zoom
tinuato dalle 10 alle 19 (ingresso a 20 euro, 15 euro il ridotto) e permettere ai visitatori di trascorrere il ponte tra animali esotici e habitat tropicali popolati da lemuri, pinguini, giraffe e zebre. In questi
giorni vengono anche proposti uno speciale menù a 15 euro, dagli antipasti al dolce, e i laboratori per bambini di
«Face painting», per truccare il viso come il proprio animale preferito, ed «Egg painting», per realizzare uova colorate.
Sei proposte con il bel tempo
La Reggia
si visita in gondola
1
Due imbarcazioni tipiche veneziane portano i turisti lungo la Pescheria
E al castello di Pralormo oltre ai tulipani di tutti i colori sbocciano le uova
NOEMI PENNA
Se sarà il Sole a premiare il
ponte di Pasqua si prospettano tre giorni all’insegna della
natura, fra variopinti tulipani
e romantiche serenate in gondola, per sentirsi dei Re anche
con un semplice picnic all’aria
aperta.
Avigliana
L’opera per parco
Visite guidate alle chiese
e bancarelle d’antiquariato
A Pasqua s’inaugura ufficialmente la stagione all’aperto
della Reggia di Venaria Reale.
Con 700 mila ingressi l’anno,
La Venaria è il quinto museo
più visitato d’Italia e in questi
giorni offre tanti piaceri regali. Da domani al 12 ottobre,
ogni fine settimana si potranno solcare le acque della Peschiera su Diana ed Ercole:
due imbarcazioni tipiche veneziane condotte dai gondolieri dello Suism e del circolo
Armida di Torino. Negli stessi
giorni le rotte del parco alto
saranno attraversate da una
carrozza trainata da cavalli e
dalla Freccia di Diana, un simpatico trenino adatto alle famiglie. A Pasquetta l’Accademia dei folli animerà la prima
«Giornata da Re» della stagione con un viaggio condotto da
curiosi personaggi usciti dai
libretti d’opera, fra cui Madama Butterfly, Leporello, Violetta e Figaro. Alle 15 tre attori
tenderanno imboscate verbali
In occasione delle feste pasquali la città di Avigliana apre le porte ai turisti con visite guidate al
borgo medievale, al Parco
e ai laghi. Sarà il giorno di
Pasquetta però ad avere
una maggior affluenza nel
centro storico grazie alla
rassegna antiquaria e del
collezionismo d’arte. Mèta
di molti saranno anche le
sponde dei laghi per il classico picnic. Chi arriverà in Mercato in piazza Conte Rosso
treno alla stazione potrà
raggiungere piazza Conte Rosso con la navetta, dove durante l’intera giornata di lunedì si potranno ammirare opere d’arte provenienti da ogni parte del Piemonte e d’Italia.
Per l’occasione, delle guide accompagneranno i visitatori
nell’antica chiesa di San Giovanni dove esiste la pinacoteca
di Defendente Ferrari. Visibile la chiesa ducale di Santa
Maria nel Borgo Vecchio, la chiesa romanica di San Pietro e
i ruderi del castello sul monte Pezzulano.
[G.MAR.]
1
Miradolo
Masino
ti italiane: gli Este» e «Alta moda, grande teatro». Per i picnic
c’è l’area attrezzata degli Arconi fra le sculture di Giuseppe
Penone.
Sbocciano le uova
Mercatino di piante
Peppa Pig è la star
1 Il Castello di Mirado-
1 E’ Peppa Pig l’ospite
lo di San Secondo di Pinerolo riapre per Pasqua e
ospita, da oggi a lunedì
dalle 10 alle 19, speciali
tour alla scoperta del parco storico e degli spazi in
via di recupero, attività
creative e, nella Serra neogotica, il Mercatino di
piante da fiore dove a Pasquetta, alle 15, Eva Boasso presenterà il suo libro
«Ortensie e idrangee».
d’onore della Pasquetta al
Castello di Masino, a Caravino. Una giornata per famiglie con attività ludiche
e relax nel parco, dove si
potrà fare il picnic e sarà
allestita un’area ristoro.
L’appuntamento è dalle
10 alle 18: si entra con 7
euro, ridotto a 4 euro dai 4
ai 14 anni, inclusi i Gold
Bunny di cioccolato offerti da Lindt.
al pubblico, muovendosi in costumi d’epoca per il parco della
Reggia, poi alle 16,30 si esibiranno nel Boschetto della musica con la regia di Carlo Roncaglia. E lunedì ripartono anche
gli spettacoli della Fontana del
Cervo con i suoi cento getti
d’acqua che danzeranno a ritmo di musica ogni mezzogiorno
e, nel fine settimana, alle 19,30.
L’ingresso ai giardini costa 5
euro, 25 euro il biglietto «Tutto
in una Reggia» che include la visita del «Teatro di storia e di
magnificenza» nei saloni interni e l’ingresso alle mostre «Carrozze Regali. Cortei di gala di
Papi, Principi e Re», «La barca
sublime», «Splendori delle cor-
Sono al culmine della fioritura i
75 mila tulipani che colorano il
parco del Castello di Pralormo.
E anche in questi giorni pasquali «Messer tulipano» non
mancherà di stupire con tante
iniziative dedicate in particolare modo alle famiglie, come ad
esempio la «Caccia alle uova
Kinder» disseminate fra le
aiuole, in programma a Pasqua
e Pasquetta alle 11 e alle 16. Oggi
e lunedì dalle 10 alle 18 Daniela
Rissone terrà i laboratori di
creatività per bambini «La colomba alla maniera di Picasso»,
poi ci saranno le degustazioni
dei Maestri del Gusto, le esibizioni del pittore naturalista,
dell’intagliatore del legno e del
cestaio. Gli esperti di Arte Arborea proporranno dimostrazioni di tree climbing, mentre il
mastro Costantino Bormioli
coinvolgerà i piccoli in prove di
soffiatura del vetro. «Messer
tulipano» prosegue sino all’1
maggio (ingresso a 7,50 euro, 4
euro il ridotto): il parco è attrezzato per i picnic e nei giorni festivi Iveco Bus mette a disposizione una navetta gratuita che
collega Torino a Pralormo, su
prenotazione allo 011/81.40.981.
R
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
In città .55
.
Per le vostre segnalazioni metropoli@lastampa.it
alle 20,30
Cinema Massimo
Caffè della Caduta
Cab 41
«Simon Killer»
in lingua originale
Nove attori sul palco
per uno show etnico
Donne che sanno
far ridere
Per la rassegna «Cult!», proiezione in lingua
originale dell’opera seconda del regista
americano Antonio Campos «Simon Killer»,
nella Sala Tre del Massimo (via Verdi 18): è
la storia di Simon, un giovane laureato
americano che cerca di dimenticare un
fidanzamento durato 5 anni con un viaggio
a Parigi. Ingresso: 6 euro.
alle 22
«Non esattamente teatro» il titolo dello
spettacolo brillante alle 22 (prima replica
alle 19,30) al Caffè della Caduta (via Bava
39; ingresso gratuito, prenotazione: tel.
011-5781467) con 9 attori sul palco: un
mix curioso, con artisti anglo-francesi,
scozzesi, pure veneti, siciliani e infine
torinesi: e tutti vivono a Torino.
alle 22,15
Show comico tutto al femminile alle
22,15 al Cab 41 (via Fratelli Carle 41) dal
titolo «1,2,3... Donne! The best off», il
miglior repertorio di sketch e gag delle
artiste Federica Ferrero, Lilith, Elena
Ascione, Elisabetta Gulli, Barbie Blu e
Vanille Bon Bon, e le presentatrici
Vanessa Giuliani e Cristiana Maffucci.
Diario
Grugliasco
Toga party sotto il tendone
con giocolieri e circensi
Giocolieri ed equilibristi folli invadono questa
sera il tendone di Cirko
Vertigo nel parco Le Serre
di Grugliasco (via Lanza
31) in occasione della festa
in maschera organizzata
dagli universitari di Toga
Party People nel «World
Circus Day», la giornata
mondiale indetta dalla Federazione del circo presieduta da Stephanie di Monaco. Obbligatorio il tra- Un’esibizione a Cirko Vertigo
vestimento: i partecipanti potranno ispirarsi a tutto ciò che riguarda il magico
mondo circense di ieri e di oggi. A creare la giusta atmosfera saranno poi gli artisti della scuola Cirko Vertigo di Paolo Stratta, con spettacolari esibizioni aeree,
giochi e animazione a ritmo di musica revival ed elettronica. I cancelli aprono alle 22, poi si balla sino alle 4
del mattino. Ingresso a 20 euro, bisogna però registrarsi su www.togaparty.to.
[N.PEN]
1
Sei proposte per la pioggia
Santa Rita
Se swing e tango
diventano swango
Si balla senza sosta fino a lunedì con lezioni e spettacoli tra 8 gallery e hotel
Tralestarc’è MaxPitruzzellachedall’amoreperlamogliehafattonascereunballo
FRANCESCA ROSSO
Il tango è un incontro, anzi
tanti: fra lui e lei nell’abbraccio, fra realtà e sogno, fra l’intangibilità della musica e la
tangibilità (tango viene da
qui) della danza. Ma cosa succede quando lo swing incontra il tango? Nasce lo swango.
E magari anche un amore come quello fra Max Pitruzzella,
stella swing, e la moglie Noelia
Hurtado che partecipa al Festival in coppia con Carlitos
Espinoza. E il weekend dell’International Tango Torino
Festival accende nuovi ritmi.
Le danze
Swing, «dondolo» si riferisce alle danze nate alla fine degli Anni 20 sulla musica delle orchestre hot jazz di New Orleans:
tap dance, charleston e boogie
woogie. La radice è la danza
africana che arriva in America
con gli schiavi e diventa lo spettacolo per eccellenza: Broadway, Hollywood, Ginger Rogers
e Fred Astaire. Gambe e braccia si muovono dinoccolate, come se le ossa fossero di gomma,
il corpo disegna forme spezzate
e rimbalza senza peso, come i
cartoni animati, su ritmi sincopati, voglia di stupire e giocare.
Max Angelo Pitruzzella nasce
in Francia. Gira il mondo gareggiando e insegnando swing, lindy hop in particolare. La leg-
Discoteca
A tutto vinile
A La Gare, Tai Jason
Gli Statuto si mobilitano
1 Tai Jason, il «Golden
1 Oggi è il Record Store
boy» anglo-tedesco della
musica elettronica che ha
infiammato la scorsa edizione del Kappa FuturFestival, torna oggi a Torino
per lo «Say Yeah Spring
Break» a La Gare, in via
Sacchi 65. Si parte alle
22,30 con le esibizioni delle band Sica e Papazeta,
salgono poi in consolle
Tai, dj Rude, Fm Harlock ed
Enoze. Ingresso a 12 euro.
Day e gli Statuto partecipano alla mobilitazione mondiale presentando alle 16
al Rubber Soul di via Carrera 50/e l’edizione limitata
in vinile di «Modernismo
d’azione». In contemporanea al Due Giardini di via
Monfalcone 62 Mao introduce la proiezione del documentario «Vinylmania»
con il regista Paolo Campana (ingresso: 5 euro).
genda dice che il nome di questa
danza nata ad Harlem negli Anni
20 venga da una maratona di ballo per la trasvolata di Lindbergh
«Lindy» sull’Atlantico. Si balla in
coppia. Pitruzzella ha vinto l’International Lindy Hop nel 2008,
2009, 2010 e 2011. Ha preso parte
a show televisivi e clip musicali e
ha lavorato come coreografo per
il Cirque du Soleil. Oggi durante
il Gran Baile de Gala alle 23 all’8
Gallery propone una performance da non perdere. Domani è
«Crazy Swing Day», con le sue lezioni dalle 15 alle 19:30 e, dalle 22,
notte dedicata al pubblico lindy
sotto le note della Dusty Jazz Blasters, band composta da 7 musicisti del jazz torinese.
Il personaggio
Pitruzzella prova a svelare cosa
hanno in comune swing e tango,
oltre all’improvvisazione. «Sono
danze - risponde serio Pitruzzella - che fanno parte della storia. A
parte questo, non hanno nulla in
comune. Lo swing può essere
lento, lentissimo, veloce e velocissimo. Il tango, anche quando è veloce, per noi è slow». Il cognome
Italiano svela il legame con l’Italia. «Sì mio padre è siciliano. Amo
molto l’Italia». Con Torino il legame invece è calcistico: «Mi piace
soprattutto la Juventus».
Gli appuntamenti
Per chi preferisce un tango più
classico oggi milonga dalle 17.30
al Tech NH Hotel del Lingotto, e
alle 23 Gran Baile de Gala all’8
Gallery con le esibizioni di Sebastian Arce y Mariana Montes,
talenti tra tradizione e tango
nuevo, e Esteban Moreno y
Claudia Codega, protagonisti
della rinascita del tango. Domani milonga pomeridiana al «Tech Hotel» e Gran Fiesta de Pascua all’8 Gallery con Sebastian
Achaval y Roxana Suarez, giovani ma consolidati, e Neri Luciano Piliu y Yanina Quiñones,
campioni internazionali. Il Festival organizzato da Marcela
Guevara e Stefano Giudice chiude lunedì con la milonga pomeridiana al «Tech Hotel» del Lingotto e la Fiesta de despedida
dalle 21 al Club Almagro.
Lunedì dell’Angelo
insieme ai Canaveisanbrass
I Canaveisanbrass, diretti da Ercole Ceretta, e
l’organista Omar Caputi
tornano a suonare le eleganti pagine di Kjell Mork
Karlsen nel Santuario di
Santa Rita, proprio dove
hanno registrato il loro ultimo cd – pubblicato da
Elegia Records – dedicato
al compositore norvegese.
E lo faranno alle 21 del Lunedì dell’Angelo, il giorno
di Pasquetta, con un pro- Alcuni dei Canaveisanbrass
gramma musicale che ben
si sposa alla solennità della festa. Si comincia con i soli ottoni in «Deilig er Jorden», per poi passare a «Concerto per
organo e brass ensemble op. 28» in tre movimenti, «Sinfonia antiqua per organo op. 116», «Choralsonate op. 13» e infine «Suite liturgica per organo e ottoni». L’ingresso è gratuito, nell’ambito del Festival internazionale organistico di
Santa Rita (santuario in piazza Santa Rita. tel
011/32.90.169)
1
Lanzo
Piccoli paleontologi
alla mostra sui dinosauri
A Lanzo sono tornati
i dinosauri. Oggi s’inaugura «Terra dei giganti»:
la mostra interattiva dedicata al Triassico che
espone per la prima volta
in Piemonte i maestosi
esemplari a grandezza
naturale della Dreams.
L’Oviraptor, lo Pterodattilo, il Carnotaurus e lo
Scipionix, ossia Ciro: il
piccolo dinosauro rinvenuto nel 1980 a Petroja, Uno dei reperti in mostra
vicino a Benevento. E i
bambini avranno la possibilità di diventare paleontologi, effettuando scavi alla ricerca dei fossili. La mostra è
aperta sino al 18 maggio, da lunedì a venerdì dalle 10 alle
13 e dalle 15 alle 19, sabato dalle 10 alle 22, domenica e
festivi dalle 10 alle 20 (tranne domani). Ingresso a 8 euro, 4 euro il ridotto sino ai 12 anni, oltre i 65 e per i
possessori di Tessera Musei. Biglietti in prevendita su
Vivaticket.it.
[N.PEN.]
1
T1 CV PR T2
56 .In città
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
LA STAMPA
casaverde
A CURA DI
ANTONELLA MARIOTTI
Per le vostre segnalazioni casaverde@lastampa.it
Workshop a San Salvario
Alimentazione naturale
Iscrizioni aperte al workshop, in programma alla Casa
del Quartiere San Salvario, «Metodi naturali per la difesa
delle piante». Si va alla scoperta di come usare equiseto,
ortica, assenzio, piante che servono per curare altre
piante. Iscrizioni al 349/6042147. Costo 25 euro. [c. pr.]
Verdure dell’orto, erbe, tanta frutta. L’agriturismo
Fiorisca Il Cuore di Casalborgone, strada Foei 6, apre le
iscrizioni al corso in programma sabato prossimo, 26
aprile, su «L’alimentazione naturale e salutare». Costo
30 euro, iscrizioni chiamando il 347/405.16.71. [c. pr. ]
Tendenze
Unpo’diProvenzasulbalcone
Èla lavanda facileeprofumata
Si adatta benissimo al clima e agli sbalzi di temperatura in città
CHIARA PRIANTE
I consigli
E’ tra le piante più profumate
da balcone. Ed è anche bella
da vedere: con i suoi fiori, dai
colori che variano tra l’azzurro e il lilla, la lavanda rimane
fiorita gran parte della stagione. Una volta esaurita, è
un attimo farla seccare per
profumare cassetti e biancheria della casa. Questo fiore è
uno dei protagonisti di questa
primavera 2014: ormai moltissimi supermercati e vivai lo vendono.
Non serve una
fortuna: con una
spesa tra i 6 e i
10 euro si possono comprare
delle belle piante, già piene di
boccioli.
In balcone scegliere un
vaso ampio, ogni anno,
in primavera,
è bene rinvasarla
in un vaso più grande
Centimetri
LA STAMPA
La lavanda non va annaffiata
troppo, non lasciare la terra
umida, rischiando di far
marcire le radici della pianta.
Non ci devono mai essere
ristagni d’acqua
Prima di concimare la lavanda
attendere almeno due anni.
Per avere una lavanda
al massimo del suo splendore
sono necessari 3 anni
Alla porte di Torino
La conferma, dunque, che non
solo più la Provenza è il regno
della lavanda. E’ un’ulteriore
prova arriva dalle aziende agricole locali che hanno deciso di
coltivarla. Alle porte di Torino,
in strada del Portone 197 a Grugliasco, c’è, ad esempio, Cascina Duc che dal 2010 vanta un
appezzamento di mille metri
quadrati con 1200 piante di lavanda. «Il nostro clima non la
disturba, vive benissimo alle
nostre latitudini» racconta Marisa Grandi della Del Duc, la cooperativa agricola che gestisce
la cascina, famosa per il suo festival cinematografico nell’aia,
il «Muuh Film Festival». Della
profumata lavanda grugliaschese (si tratta dell’ibrido «lavandino») si ricavano prodotti
dolci e salati che vanno a finire
in tavola (dai grissini ai biscotti
alla lavanda) ma anche cosmetici, che vendono in vari mercatini della zona, prodotti con
l’apprezzato olio di lavanda.
Sul terrazzo o in piena terra
è bene scegliere un posto
ben assolato, perché
crescerà armoniosamente,
senza orientarsi alla ricerca
del sole. Resterà fiorita
per tutta la stagione
La lavanda va sempre potata
in estate, dopo la fioritura:
tagliare non solo i fiori ma una
parte di vegetazione, senza
arrivare ai rami spogli
Il momento migliore per mettere
a dimora, nella terra, le piante
va dall'autunno a inizio
primavera. Come tutte le piante
in vaso possono però essere
messe a dimora in tutti i periodi
dell'anno. E’ anche possibile
interrare i semi (in primavera)
e aspettare che crescano
OLTRE IL GIARDINO
Le cure
Chi sceglie di metterla in balcone, stia sereno. Per la lavanda
non servono molte cure. E’ solo
utile posizionare il vaso in pieno sole e non bagnarlo troppo,
unica vera accortezza: i ristagni arrecano danno alla pianta.
Non servono altre attenzioni:
anche la concimazione non è
necessaria (si fa solo dopo tre
anni). A fine stagione sarà invece importante potare (i fiori ma
anche i rami, per dare una forma armonica alla lavanda). E la
primavera successiva ricordiamoci di rinvasare la pianta. Un
esemplare dura otto, dieci anni: con una spesa di sei euro circa, dunque, ci godremo il profumo della lavanda per un po’
d’estati.
Matilde e i fiori della nonna
1 «Mi chiamo Matilde ho 5 anni e vorrei regalare per Pasqua ai
miei nonni la pubblicazione della bellissima foto dell’azalea e dei
ciclamini che sono sul loro terrazzo». Sono fiori bellissimi quelli inviatici da Matilde, soprattutto l’azalea che non è semplice da far rifiorire. Per far pubblicare le vostre foto scrivete a casaverde@lastampa.it oppure per il blog online: oltreilgiardino@lastampa.it.
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L’architetto
ALESSANDRA AIRES
A Pianezza
come fosse
Inghilterra
Trekking anche a Pasqua
Editoria
Camminare
tra boschi
e sentieri
in Valsusa
Chi l’avrebbe immaginato di
poter camminare tra i ginepri
a Foresto? O incontrare una
torbiera a Trana? La bella stagione porta con sé il manuale
green «Camminare in bassa
Val di Susa. Venti itinerari fra
Avigliana e Novalesa» che
propone, appunto, passeggiate a pochi chilometri da Torino alla scoperta di paesaggi
incantevoli che non ci si
aspetterebbe, oltre interessati reperti di storia e arte locale. Pubblicato dalla casa editrice rivolese Neos, una bella
realtà locale impegnata nella
promozione del territorio e
del suo patrimonio culturale, il
manuale (ha un costo di 12 euro) si perde tra i laghi di Avigliana e nella cappelle della via
Crucis sul Monte Musiné, a
Caselette, conduce a reperti di
epoca paleocristiana e alla
scoperta di una varietà di flora
e fauna ricchissima. Il tutto a
meno di mezz’ora d’auto dal
capoluogo. Gli autori sono
Claudio Rolando, biologo, ex
direttore di alcune aree protette, e Gian Vittorio Avondo,
insegnante a Pinerolo. [C. PR. ]
L’
amore per i
giardini ci porta
spesso a citare
splendidi esempi di parchi
privati magnificamente
mantenuti nelle campagne
inglesi, ma se ci
guardiamo intorno vicino
a Torino abbiamo esempi
che non sfigurerebbero
affatto nel Sussex o nello
Yorkshire. Uno è senz’altro
il Castello di Pralormo,
visitabile i questi giorni
con le multicolori
sfumature dei 18.000
tulipani. Ma una sorpresa
assoluta è a Pianezza, il
Giardino di Villa Lydia,
dedicata alla moglie dal
Conte Ernesto Rossi di
Montelera. Visitabile solo
per eventi straordinari
testimonia la passione
botanica e la dedizione che
gli eredi della famiglia
perseguono instancabili,
per la cura dei 3 ettari di
alberi, arbusti,
tappezzanti di rara
bellezza. Un giardino nato
con la villa, nel 1906 da
Pietro Fenoglio esponente
importante del Liberty
torinese, dalla forma
stretta, allungata e
scoscesa, adagiato lungo la
Dora Riparia. Un contesto
complesso che solo l’abilità
dei progettisti (si ipotizza
anche la mano dei Roda,
paesaggisti dei Savoia) ha
saputo trasformare in un
parco ricco di curiosità,
invenzioni e scorci
paesaggistici unici. Il
profumo dolce dei fiori
bianchi della «Choisya
ternata», (arancio del
Messico) è la prima
inebriante sensazione che
offre il giardino. Una
collezione di quasi 100
esemplari di
«Trachycarpus fortunei»,
la palma adatta ai nostri
climi, accanto ai Bamboo,
ci accompagnano lungo i
vialetti fino al laghetto
passando accanto al
belvedere sul fiume e alla
stazione di pompaggio
dell’acqua costruita in stile
inglese, fino alla serra in
ferro e vetro per gli
agrumi e i banani.
Esemplari pregevoli di
cedri atlantica e del libano
troneggiano nel bosco, e
una collezione di rose,
rampicanti e non,
costeggia il terrazzamento
in pietra offrendo le prime
rose fiorite già in aprile,
mentre possiamo godere
delle fioriture fucsia e
rosso brillante delle
azalee.
Presidente Aiap
Piemonte e Valle d’Aosta
SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 57
T1 PR T2
T1 CV PR T2
58 .Sport Cronaca
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
port
Basket A3 donne: Libertas strappa gara-3
Prosegue il momento positivo del basket
femminile torinese. Dopo l’approdo della
Piramis Torino in finale playoff di A2, arriva la
vittoria dell’Azzurra Libertas Moncalieri contro
la Cestistica Savonese (63-55) in gara-2 del
playout per rimanere in Serie A3. Davanti al
pubblico amico del PalaEinaudi, la
formazione gialloblù ha ribaltato il risultato
maturato nella trasferta di gara-1 (56-49) con
una bella prova corale ed ha così allungato la
serie. Gara-3, a Savona mercoledì 23 aprile.
Calcio
Atletica
La Juve naufraga subito
il Toro si salva a stento
Un calco
di Varenne
per la mezza
a Vigone
Avvio in salita per i due club al torneo internazionale Maggioni-Righi
Softball
PAOLO ACCOSSATO
BORGARO
Il Toro stecca ma la Juve fa
peggio al pronti via del «Maggioni-Righi». I granata finalisti
nella scorsa stagione riacciuffano il pari per il rotto della
cuffia contro la J Stars ed ora
non hanno più rete di protezione visto che per accedere alle
semifinali dovranno battere
oggi il Genoa e domani l’Etoile
Lusitana. E in serata non meglio va alla Juventus che sbatte il muso contro il Kapa Helsinki: i bianconeri di Zappella
che non vincono il Maggioni da
10 anni perdono 2-1 (reti finlandesi di Mitro e Joonas, gol
della bandiera di De Mitri) al
termine di un match burbero
in cui Morselli sbaglia anche
un rigore. Per il resto fanno il
loro dovere Sampdoria, Verona, Atalanta ed Etoile Lusitana, la squadra africana fondata da Mourinho e che in questi
anni ha già dato al calcio europeo diversi giocatori, come
Mbaye, oggi al Livorno.
Gli africani hanno ricominciato vincendo contro il Genoa, secondo in campionato
dietro la Juventus. Nello stesso girone il Toro rischia la
sconfitta contro i dilettanti
della J Stars, società satellite
della Juve che passa in vantaggio con Gritella ed è poi raggiunta da Kader Koffi
Kouakou, centrocampista
classe ’98. Nel Toro di Menghini non c’è la punta di diamante
Edera ma giocano Maurice
Gomis tra i pali, ultimo della
La Loggia ha 3 vittorie e un ko
La Loggia
a Nuoro
insegue
il bottino pieno
ENRICO ZAMBRUNO
Il centrocampista goleador
Kader Koffi Kouakou, 16 anni, centrocampista del Toro
autore del gol del pari in Toro-J Stars (1-1)
dinastia di fratelli portieri granata (Lys è secondo di Padelli al
Toro oltre che estremo difensore del Senegal, Alfred è quarto
in classifica in B a Crotone) e il
fantasista albanese Federico
Zenuni, già convocato nella nazionale Under 17. Nelle altre
partite, largo 4-0 della Samp sul
Borgaro, 3-0 del Verona contro i
portoghesi
dell’Academica
Coimbra mentre l’Atalanta batte 1-0 il Cska Mosca.
Trofeo Regioni: Piemonte ko ai rigori
1 Sfuma ai rigori, e non senza
polemiche, per la selezione femminile il sogno di approdare alla
quarta finale in cinque anni (con
due successi) al Torneo delle Regioni in Friuli. Ad eliminare le ragazze di Panigari le lombarde
campionesse in carica, che l’anno scorso avevano battuto il Pie-
monte in finale. Partita sbloccata
nella ripresa dalle lombarde e
riacciuffata all’ultimo minuto da
Soragni prima dei rigori, dove
determinanti sono stati il tiro
lombardo di Lacchini, finito sulla
traversa ma secondo la terna arbitrale rimbalzato dentro la linea
di porta, e quello della Mellano.
Seconda trasferta stagionale per il Rhibo La Loggia, oggi impegnata nel terzo turno
dell’Italian Softball League.
Le campionesse d’Italia in
carica, allenate da Maria
Grazia Barberis, sono di scena a partire dalle ore 12 a
Nuoro sul campo del Banco
di Sardegna. Le piemontesi
fino ad ora hanno collezionato tre vittorie ed una sconfitta e sono reduci dal positivo
esordio tra le mura amiche,
dove una settimana fa hanno
piegato senza problemi il Legnano nel primo match 9-2 e
poi nel secondo 8-5.
Le sarde hanno rotto il
ghiaccio solo nell’ultima
giornata, mettendo in difficoltà le vice-tricolori del Bollate, sconfitto nella prima
sfida 3-1 ma poi impostosi in
gara-2 con un perentorio
5-0. Nel massimo campionato, per adesso diviso ancora
in due gironi, tre sole squadre si trovano a punteggio
pieno. Si tratta di Bussolengo, Forlì e Collecchio.
«Eravamo quattro amici al
bar, che volevano cambiare
il mondo..» recita una celebre canzone di Gino Paoli.
Un refrain che calza a pennello con la storia della
mezza di Varenne, a Vigone,
nata per caso da una battuta tra amici, legati dalla
passione comune per la corsa. Un desiderio che si è realizzato, dopo un intenso
anno di preparativi il 9
maggio 2010. Un esordio
con il botto per la maratonina: 900 iscritti e la vittoria
di Dereje Rabattoni in
1h09’20”. Domenica 4 maggio andrà in scena la quinta
edizione e avrà come madrina Valeria Straneo, vice
campionessa di maratona e
che nel 2011 si aggiudicò la
vittoria in 1h13’55”. La gara
è cresciuta nei numeri e la
speranza è che l’edizione
2014 riesca a superare quota 2000 iscritti.
Ma la popolarità dell’evento è legata ad un’altra
iniziativa, che prenderà il
via per la seconda volta il 1°
maggio, la WalkinVarenne
dedicata ai camminatori.
Fiore all’occhiello della manifestazione è la medaglia
riservata ai partecipanti,
ogni anno realizzata da un
artista locale diverso ed
ispirata al “ciapin” (ferro di
cavallo). La novità della medaglia è rappresentata dalla
griffe di Varenne. Come le
star di Hollywood, il Capitano ha lasciato l’impronta su
un calco trasformata poi in
opera artistica: al traguardo
la medaglia sarà consegnata
ai concorrenti.
[A. BRU]
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
.
Sport Cronaca .59
A CURA DI
SILVIA GARBARINO
Per le vostre segnalazioni sporttorino@lastampa.it
Tennis a Le Pleiadi il rientro di Parione
Dopo un lungo stop forzato, la diciottenne
torinese Giulia Pairone, classifica 2.3 e
portacolori dell’U.S. Beinasco nel campionato
di A2, torna alle gare: il suo esordio stagionale
è previsto sui campi de Le Pleiadi nel Torneo
Volo a vela, domani la finale
Open BNL in corso a Moncalieri. Il torneo,
valido per il pass alle pre - qualificazioni degli
Internazionali d’Italia del Foro Italico, ha
chiuso le iscrizioni con 220 partecipanti nel
maschile e 70 nel femminile dagli NC alla
seconda categoria (+ 50% del 2013).
Si conclude domani il 42° trofeo internazionale
Città di Torino di volo a vela. I piloti di punta
della nazionale Luciano Avanzini e Luca De
Marchi conducono la classifica. L’unico torinese
presente è Giancarlo Grinza
Trotto
Costa Azzurra, Gp da Formula 1
Tutti contro il re Mack Grace Sm
È la corsa più veloce del calendario di Vinovo da mezzo secolo
ALMA BRUNETTO
Un connubio consolidato che
su 32 corse ha portato a casa 23
primi posti.
Poco più di 51 anni fa, era il 24
marzo 1963, nasceva sull’ovale di Vinovo il Gran Premio
Costa Azzurra. E’ da sempre
una sfida sul miglio e sulla velocità, una gara di Formula 1
per cavalli. E domani si ripeterà la magica e affascinante
atmosfera che da oltre mezzo
secolo avvolge la super corsa,
che vanta un montepremi di
132mila euro.
Che sia una signora corsa
lo dimostra l’albo d’oro. Agli
albori vinse Firestar interpretato da Gioacchino Ossani con 1’17”4, poi i tempi sono
cambiati. C’è stata un’evoluzione nel trotto, come in tutti
L’assalto dei torinesi
Sarà compito del fighter Marco
Smorgon con Oropuro Bar, ancora della scuderia Truccone,
difendere i colori locali. Un cavallo che si è conquistato la fama sulla pista di Vincennes, con
38 gare disputate, 13 vittorie e 19
piazzamenti per un totale di
412mila euro di montepremi e
dopo quasi un anno e mezzo ritorna a casa. Sarà difficile per
Oropuro Bar, abituato a distanze più lunghe e in un G.P. che favorisce gli scattisti, ma la tattica allo start potrebbe dare risvolti inconsueti.
Gli altri in gara
IL RECORDMAN
Il torinese Smorgon
detiene il miglior tempo
della storia del premio
gli sport, e sono mutate anche le tecniche di allenamento. Così nel 2010 è arrivato un
bel record tutto torinese.
Marco Smorgon alla guida di
La Dany Bar di proprietà della scuderia Truccone ha
chiuso in 1’11”5, tempo tuttora imbattuto, persino dal potente Mack Grace Sm, che
nel 2013 ha messo il sigillo
con Roberto Andreghetti.
Duello atteso
Sarà, come previsto dai pronostici, un duello a due, senza nulla togliere agli avver-
Campione in carica
I driver che hanno conseguito tre vittorie a testa sono stati Gougeon e Bellei .
Roberto Andregetti su Mack Grace Sm insegue il bis
sari. L’evento capace di richiamare a Torino, i migliori
bolidi del trotto, nell’edizione
2014 vedrà allo start 11 soggetti di livello assoluto. Sarà
dura per tutti, perché l’anzianotto Mack Grace Sm, 8 anni,
difficilmente cederà il suo
scettro. Soltanto un paio di
settimane fa ha dominato il
Gran Premio Mirafiori e il
suo palmares è impressionante. Detiene il record sul
miglio di 1’10”8 e sul doppio
chilometro di 1’12”3 e nella
sua carriera ha raggiunto il
ragguardevole
milione
500mila euro di somme vinte.
Su 91 gare disputate, ne ha
centrate 14 di gruppo 1, che lo
collocano al top internazionale (con 24 prove agguantate).
Si presenterà Owens Cr con il
numero 5 e al sulky l’inossidabile
Pippo Gubellini e Oibambam Effe con Andrea Guzzinati e il numero 4, entrambi all’interno di
Mack Grace Sm. La corsa in rosa
avrà come rappresentante Linda di Casei, 8 anni e non sentirli,
e per le straniere Union Life. La
francesina non è una fuoriclasse,
ma con il belga Jos Verbeeck, potrebbe produrre un risvolto al
momento imprevedibile.
Navetta gratuita
Coppia di ferro
Il sauro della scuderia Stall Royal Horse ha cambiato 15 driver, dopo l’aggiudicazione del
G.P. Lotteria del 2012 con Roberto Andreghetti, la coppia di
ferro non si è mai più lasciata.
Per raggiungere l’ippodromo,
a partire dalle 14,30 sarà operativa una navetta gratuita in
partenza dal capolinea Drosso
della linea 4 in corso Unione
Sovietica. L’ingresso è libero e
gratuito, inizio corse alle 15.
Gli eventi
Sfilataincostume
efotoconipony
1 Il Gran Premio Costa Az-
zurra non è solo un evento storico del trotto, ma anche un
caleidoscopio di eventi collaterali che animeranno il pomeriggio di Pasqua. Trotto & Turf
giornale specializzato di ippica sarà per il secondo anno
partner del Gran Premio e consegnerà al driver vincitore il
trofeo dedicato e per gli appassionati ci sarà in distribuzione una copia della pubblicazione. Uno stuolo di nobili e
di vassalli farà da cornice alla
manifestazione. I Cavalieri del
Conte Verde indosseranno costumi medievali e sfileranno
per ricordare la figura di Amedeo VI di Savoia. Il corteo sarà
accompagnato dall’associazione La Terra dei cavalli. Un
sodalizio ubicato a Leinì che si
preoccupa di recuperare da
morte certa gli animali e che
ospita 180 soggetti, tra cui
molti trottatori a fine carriera.
I più piccoli saranno accolti dal
parco giochi con gonfiabili
gratuiti, caramelle e palloncini
e da una simpatica sorpresa.
All’interno di un colorato paddock ci saranno due piccoli
pony e i bimbi potranno fare
una foto in loro compagnia e
la stessa sarà spedita via mail,
nuovo servizio HippoGroup.
T1 CV PR T2
60 .Dove andiamo
STAMPA
.LA
SABATO 19 APRILE 2014
Musei
ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370). Dal 10
aprile al 1° maggio lun-dom 10-18 (festività comprese). Dal 5 maggio, lun-mar e gio-dom 1018. Mercoledì chiuso.
A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18
ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21,
orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14.
ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le
carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso.
ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario:
mar-dom e festivi 8,30-19,30.
BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456).
Llun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19.
BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven
8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45.
BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca,
da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19.
FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione.
FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite
guidate alla collezione permanente ogni ora. Le mostre: «L’Oriente di Alberto Pasini». «Cugini del Re.
Storia del collare dell’Ordine supremo della Santissima Annunziata». Orari: mar-ven. 10-13; 14-18; sabdom 10-13; 14-19. Lun chiuso.
FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19.
FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19.
GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-dom 10-18. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011
4429546/7.
JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com.
MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: mar-dom. 10-18,
lun chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso
gratuito al museo – visita 4 euro).
MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011/309.01.15; 011/76.04.88). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15.
MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; info@olympicstadioumturin.com). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso
per le partite.
MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.:
da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita.
MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18.
MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente:
«Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio.
14-22. Lun chiuso.
MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30,
lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima.
MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. Pasqua 10-19; Pasquetta 10-19; 25
aprile 10-21; 1° maggio 10-19.
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560).
Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.
MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostra
«Visioni tra le rocce» fino al 30 novembre. Orario: 10-18. Pasqua e Pasquetta aperto.
MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147).
Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso.
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso.
PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: mar-sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom ore 10-19, ingresso libero.
PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 18,10. Fino al 6 maggio: «Porcellane di corte».
PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19.
PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15.
PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso.
SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20,
dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a visite@lastampa.it - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30.
TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad».Fino al 2 giugno: «Dino...games, Le ricostruzioni degli animali preistorici nei videogiochi». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19.
PROVINCIA
CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22).
Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso.
FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121
83600.
MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740,
www.planetarioditorino.it).
REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori
delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30.
PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73
musei@lastampa.it
T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
I Cinema
Le trame
del 19 aprile 2014
ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50
int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC
La grande bellezza
Solferino 1
P 16.30-19.15-22.00
The Wolf of Wall Street V.M. 14
P 17.30-21.00
Solferino 2
AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068.
Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io studio; € 5,00 over 60. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto, militari,
under 18, Io studio, universitari; € 7,00 over 60
Grand Budapest Hotel Sala 1
P 15.30-17.50-20.30-22.30
Storia di una ladra di libri Sala 2
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Ti sposo ma non troppo Sala 3
16.00-18.00-20.30-22.30
ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi:
€ 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io studio; € 5,00
over 60. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto, militari, under 18, Io
studio, universitari; € 7,00 over 60
Storia di una ladra di libri Sala 1
P 16.30-19.00-21.15
Rio 2: Missione Amazzonia Sala 2
P 16.00-18.00-21.00
CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110.
Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18
Gigolò per caso VO
16.00-20.00 (sott.it.)
Grand Budapest Hotel VO
17.45-21.45 (sott.it.)
CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461.
Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 ridotto Aiace, militare, under 18, universitario;
€ 5,00 over 6. Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: € 10,00 Int; € 8,00 Rid.
Storia di una ladra di libri
P 15.00
Captain America: The winter soldier P 17.40-22.30
Un matrimonio da favola
P 20.20
Noah
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Transcendence
P 15.10-17.40-20.10-22.30
Rio 2: Missione Amazzonia
P 15.00-16.50-18.40-22.30
Rio 2: Missione Amazzonia 3D
P 20.30
Gigolò per caso
P 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30
DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214.
Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18
Gigolò per caso
Nirvana
P 15.30-17.15-19.00-20.4522.30
Vinylmania
Ombrerosse P 16.15 (euro 5,00)
Noah
Ombrerosse P 19.30-22.00
ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; €
5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, over 60; Abb. 14 € 4,40
Grand Budapest Hotel Eliseo Grande
15.30-17.40-20.00-22.00
Gigolò per caso
Eliseo Blu
P 15.30-17.10-18.50-20.3022.20
Nessuno mi pettina bene come il vento
Eliseo Rosso P 15.45-17.50-20.00-22.00
F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410.
Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18
Gigolò per caso
Sala Groucho P 15.30-17.15-19.00-20.4522.30
Rio 2: Missione Amazzonia Sala Chico
P 16.00-18.00-20.00
Vivan las antipodas
Sala Chico
P 22.00
Noah
Sala Harpo
P 16.15-19.30-22.00
GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: €
7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io studio; € 5,00
over 60. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto, militari, under 18, Io
studio, universitari; € 7,00 over 60
Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14
Sala 1
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Yves Saint Laurent
Sala 2
P 17.50-20.10
Un matrimonio da favola Sala 2
P 15.30-22.30
Mr. Peabody & Sherman Sala 3
P 15.30
In grazia di Dio
Sala 3
P 17.30
Captain America: The winter soldier
Sala 3
P 20.10-22.30
IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi:
€ 8,00 int.; € 6,00 militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65;
Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00
Noah
P 16.20-19.20-22.20
Rio 2: Missione Amazzonia
P 15.20-16.00-17.30-18.1020.20-22.30
Transcendence
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Captain America: The winter soldier P 15.30-18.30-22.15
Un matrimonio da favola
P 20.20-22.30
LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50
int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io studio; € 5,00 over
60. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto, militari, under 18, Io studio,
universitari; € 7,00 over 60
Rio 2: Missione Amazzonia Sala 1
P 15.00-16.50-18.40-20.30
Divergent
Sala 1
P 22.30
Noah
Sala 2
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Transcendence
Sala 3
P 15.30-17.50-20.10-22.30
MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2:
€ 7,00 int.; € 5,00 Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.;
€ 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid.
Grand Budapest Hotel Massimo 1
P 16.00-18.10-20.20-22.30
Ida
Massimo 2
P 16.30-18.15
Quando c’era Berlinguer Massimo 2
P 20.10-22.30
Indovina chi viene a cena? VO
Massimo 3
P 16.15 (sott.it.)
Lezioni di piano VO
Massimo 3
P 18.15 (sott.it.)
Simon Killer VO
Massimo 3
P 20.30 (sott.it.)
Boys don’t cry VO
Massimo 3
P 22.30 (sott.it.)
NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.;
€ 5,00 under 18, universitari, militar, Aiace, over 60; Abb. 14 € 4,40
Lei
Nazionale 1
15.00-17.20-19.40-22.00
Onirica
Nazionale 2
15.45-17.45
Mister Morgan
Nazionale 2
19.50-22.00
REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 8,00 int.
serale; € 6,00 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; €
5,00 over 65; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00
E fu sera e fu mattina Reposi 1
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Gigolò per caso
Reposi 2
P 15.45-18.00-20.15-22.30
Noah
Reposi 3
P 15.15-18.30-21.45
Un matrimonio da favolaReposi 4
15.30-17.50-20.10-22.30
Rio 2: Missione Amazzonia Reposi 5
15.00-17.30-20.00
Captain America: The winter soldier
Reposi 5
21.50
Transcendence
Reposi 6
15.00-17.30-20.00-22.30
Allacciate le cinture
Reposi 7
15.15-17.40-20.05-22.30
ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50
int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, Over 60; Abb. 14 € 4,40
La luna su Torino
Sala 1
P 16.00-18.00-20.00-22.00
Gigolò per caso
Sala 2
P 15.30-17.10-18.50-20.30-22.20
Father and son
Sala 3
P 15.30-17.40-19.50-22.00
UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: €
8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; €
8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali
3D € 1,00
Rio 2: Missione Amazzonia
P 14.30-17.00-19.35
Un matrimonio da favola
P 22.30-0.50
Rio 2: Missione Amazzonia 3D
P 14.10
Rio 2: Missione Amazzonia
P 16.40
Storia di una ladra di libri
P 19.40
Noah 3D
P 22.30
Transcendence
P 21.50-0.35
Un matrimonio da favola
P 19.30
Mr. Peabody & Sherman
P 14.10-16.45
Oculus
P 14.45-17.20-19.50-22.20-0.50
Noah
P 16.10-19.25-22.25
Noah
P 14.45-18.05-21.10-0.15
Transcendence
P 14.00-17.00-19.50-22.40
Gigolò per caso
P 14.50-17.20-19.50-22.15-0.40
Barry, Gloria e i Disco Worms
P 14.00
Divergent
P 16.10-19.15-22.20
Captain America: The winter soldier P 16.20-19.30-22.30
Cuccioli - Il paese del vento
P 14.10
Ti sposo ma non troppo
P 14.30-17.00-19.45-22.00-0.30
GRAND BUDAPEST HOTEL
Cinema: Torino e altre visioni
AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo
ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Riposo
MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo
VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo
AUDITORIUM MAGNETTO via Avigliana 17, tel. 34826.62.696.
Un giorno devi andare
18.30-21.15(euro 5,00: 2 Film)
CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128.
Noah
21.00
BARDONECCHIA
CUORGNÈ
PINEROLO
SABRINA 012299.633.
Rio 2: Missione Amazzonia
Storia di una ladra di libri
E fu sera e fu mattina
Gigolò per caso
MARGHERITA 0124657.523.
Gigolò per caso
THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone,
tel. 892111. Prezzi: € 8,70 int. Proiezioni 3D: € 11,50 int., € 9,50 rid.
Transcendence
Sala 1
13.050-16.30-19.15-22.00-0.45
Gigolò per caso
Sala 2
15.40-17.50-20.10-22.15-0.20
Noah 3D
Sala 3
15.30-18.30-21.30-0.30
Captain America: The winter soldier
Sala 4
14.00-17.00
Oculus
Sala 4
20.00-22.30-1.00
Noah
Sala 5
15.00-18.00-24.00
Captain America: The winter soldier
Sala 5
21.00
Rio 2: Missione Amazzonia Sala 6
14.15-16.40
Divergent
Sala 6
19.00
Noah
Sala 6
22.00
Rio 2: Missione Amazzonia Sala 7
15.10-17.30-19.50
Divergent
Sala 7
22.10
Ti sposo ma non troppo Sala 8
14.50-17.10-19.40-21.50-0.10
Mr. Peabody & Sherman Sala 9
15.20
Un matrimonio da favola Sala 9
17.40-20.00-22.20-0.40
CHIERI
SPLENDOR 01194.21.601.
Noah
21.15
COLLEGNO
CINEMA ARPINO via Bussoleno 50.
Noah
21.00
CHIVASSO
21.30
IVREA
16.00-18.00-20.00
22.00
18.15-20.15-22.15
MONCALIERI
UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678.
Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid.
Rio 2: Missione Amazzonia 3D
P 14.20
Rio 2: Missione Amazzonia
P 16.50
Captain America: The winter soldier P 19.20-22.30
Divergent
P 15.50-19.05-22.15
Noah 3D
P 15.45-18.50-22.05
Un matrimonio da favola
P 15.00-17.30-20.00-22.30-0.55
Gigolò per caso
P 15.20-17.40-20.00-22.20-0.40
Oculus
P 15.10-17.45-20.10-22.30-0.50
Transcendence
P 14.10-17.00-19.50-22.35
Rio 2: Missione Amazzonia
P 14.50-17.20-19.50-22.20
Noah
P 14.50-18.00-21.10-0.20
Noah
P 16.00-19.10-22.20
Cuccioli - Il paese del vento
P 14.00
Captain America: The winter soldier P 15.10-18.15-21.20-0.25
Grand Budapest Hotel
P 15.00-17.30-20.00-22.25-0.50
Transcendence
P 15.30-18.30-21.30-0.30
Gigolò per caso
P 14.10-16.30-18.45-21.10
Rio 2: Missione Amazzonia
P 0.10
Ti sposo ma non troppo
P 15.10-17.40-20.10-22.40
Mr. Peabody & Sherman
P 14.10
Storia di una ladra di libri
P 16.35-19.30-22.25
PIANEZZA
POLITEAMA 01191.01.433.
Rio 2: Missione Amazzonia
Noah
18.00-20.00
22.05
LUMIERE 01196.82.088.
Gigolò per caso
Rio 2: Missione Amazzonia
FATHER AND SON
···· Drammatico. Regia di Hirokazu
Koreeda, con Masaharu Fukuyama e
Yôko Maki. Durata: 120 minuti. Un manager scopre che il bambino che sta crescendo con la moglie non è il loro figliocausa uno scambio nella culla: il vero
bambino vive in una famiglia disagiata.
GIGOLO’ PER CASO
···· Commedia. Regia di John Turturro, con Woody Allen e Sharon Stone. Durata: 95 minuti. In difficoltà economiche, il libraio ebreo Murray convincere l’amico fioraio Fioravante a intraprendere una carriera da gigolò.
···· Commedia. Regia di Wes Anderson, con Ralph Fiennes e F. Murray
Abraham. Durata: 100 minuti. Le bizzarre avventure di Gustave H. direttore di un
leggendario hotel europeo, e del fattorino Zero. Dall’autore de «I Tenenbaum».
IDA
···· Drammatico. Regia di Pawel
Pawlikowski. Durata: 80 minuti. Nella
Polonia del 1962 la giovane Ida prima
di diventare suora va a trovare la zia a
Varsavia: scoprirà segreti del passato.
YVES SAINT LAURENT
···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume
Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, l’amore
per il compagno di vita Pierre Bergè.
LA LUNA SU TORINO
··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela
Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di
«Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di
dare un senso alla propria vita.
···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams.
Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere
John Malkovic» porta sullo schermo la
storia d’amore tra il solitario Theodore e
una voce femminile. Premio Oscar.
MISTER MORGAN
··· Commedia drammatica. Regia di
Sandra Nettelbeck, con Michael Caine.
Durata: 116 minuti. Nella noiosa vita
di mister Morgan, americano a Parigi,
entra la giovane Pauline. Dal romanzo
di Françoise Dorner
NESSUNO MI PETTINA...
Noah
Transcendence
Un matrimonio da favola
BEINASCO
··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La
finestra di fronte» e «Mine vaganti»
racconta la storia di una coppia, a volte
imperfetta, nel corso di tredici anni.
LEI
CONDOVE
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animali dal Diluvio universale.
ONIRICA
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Monte, con Laura Morante. Durata: 90
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mare entrano all’improvviso una giornalista e la figlia undicenne..
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··· Drammatico. Regia di Lech
Majewski, con Michal Tatarek. Durata:
102 minuti. Commesso in un supermercato dopo essere sopravvissuto a
un incidente stradale al contrario della
fidanzata, Adam trova conforto ne «La
Divina Commedia».
STORIA DI UNA LADRA DI ...
··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure
dell’adolescente Liesel, adottata da
una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta con Hitler al potere. Dal
regista di «Dowtown Abbey».
TI SPOSO MA NON TROPPO
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con Johnny Depp e Morgan Freeman.
Durata: 119 minuti. Vittima dei terroristi, lo scienziato Will Caster «rivive» al
computer grazie alla moglie e cerca di
portare a termine l’ultima sua invenzione. Esordio alla regia per il direttore
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d’Arte e Coro dell’Opera di Parma
T1 CV PR T2
SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 62
W
LA STAMPA
SABATO 19 APRILE 2014
Il tempo
Nubi, piogge e più freddo al Centro-Nord, sole al Sud; Pasqua più soleggiata
SITUAZIONE
NORD
CENTRO
SUD
Un vortice depressionario in
discesa dal Nord Europa
influenzerà il tempo oggi al
Centro-Nord, con nubi, piogge
e temporali, mentre al Sud
torna a prevalere il sole con
aria mite. La Pasqua
trascorrerà invece più
soleggiata, a parte un ritorno
delle nubi al Nord-Ovest in
giornata.
Nuvoloso con piogge e rovesci
in prevalenza tra Levante
ligure, Nord-Ovest, ovest
Lombardia ed Emilia, altrove
rovesci più isolati in
prevalenza sui rilievi e
tendenza a schiarite sul
Triveneto in giornata. In serata
piogge in diradamento anche
al Nord-Ovest.
Qualche occhiata di sole ma in
un conteso molto nuvoloso
con piogge e rovesci su
Toscana, Umbria, Lazio, interno
delle Marche e Abruzzo in
giornata, e possibili locali
temporali. Sulla Sardegna più
soleggiato e asciutto con
banchi nuvolosi sparsi. In
giornata variabilità più
soleggiata al Sud.
In gran parte soleggiato con
addensamenti sul settore
tirrenico e nubi in
addensamento tra
Campania e Cosentino;
qualche piovasco possibile
sul Napoletano e sul
Cilento. In giornata nubi in
aumento anche su Molise,
Lucania e nord Puglia.
NUVOLOSO
POCO NUVOLOSO
IN EUROPA
Il Sole
LE PREVISIONI DI OGGI
SOLE
COPERTO
DOMANI
VARIABILE
PIOGGIA DEBOLE-MODERATA
PIOGGIA INTENSA
TEMPORALE
Culmina
alle ore
13.09
Sorge
alle ore
6.22
Tramonta
alle ore
19.57
ULTIMO
QUARTO
La Luna
Si leva Cala
alle ore alle ore
9.25
-
Ampi spazi
soleggiati sulla zona
baltica e sull’est
Europa fino alla
Russia, per il resto
nubi e schiarite con
locali rovesci su
Portogallo, Francia
centrale e sulla
regione alpina. Più
nuvoloso e piovoso
sui Balcani.
22-apr
NEBBIA
NEVE
VENTO
MARE CALMO
POCO MOSSO
MARE MOSSO
MARE AGITATO
Le precipitazioni attese oggi
LA TENDENZA DELLE
TEMPERATURE
In netto calo al Centro-Nord.
Trento
8 14
Aosta
6 9
Torino
7 9
Milano
9 14
Genova
11 12
Venezia
11 18
Bologna
11 16
Firenze
11 15
Perugia
8 12
Schiarite più ampie, addensamenti al NordOvest e sulla Toscana con tendenza a piovaschi
su Alpi ovest dal pomeriggio.
Trieste
12 20
Ancona
10 16
DEBOLI
L‘Aquila
6 13
Roma
11 16
DOPODOMANI
Campobasso
5 14
Foggia
8 19
Vigilanza meteo di oggi e domani
Catanzaro
9 18
Reggio Calabria
9
21
Catania
11 20
NESSUNA
Variamente nuvoloso al Centro-Nord con locali
rovesci; al Sud in prevalenza soleggiato.
ELEVATA
ESTREMA
A cura di www.nimbus.it
Sabato Al mercato
Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa
26
17
32
36
33
35
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20
12
30
20
17
25
25
40
30
19
25
27
28
22
31
40
30
22
32
16
28
12
23
7
31
19
18
30
15
11
MODERATA
Nessuna situazione di allerta.
Centimetri-LA STAMPA
12
6
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27
19
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10
-3
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11
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16
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11
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13
1
MOLTO FORTI
Potenza
3 13
Palermo
10 21
ALGERI
ANKARA
BAGHDAD
BANGKOK
BEIRUT
BOMBAY
BRASILIA
BUENOS AIRES
CALGARY
CARACAS
CASABLANCA
CHICAGO
CITTÀ DEL CAPO
CITTÀ DEL MESSICO
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TOKYO
WASHINGTON
FORTI
Bari
9 20
Cagliari
13 21
MIN ˚C MAX ˚C OGGI
MODERATE
Piogge e rovesci al Centro-Nord, anche locali
temporali.
Napoli
10 18
Alghero
14 19
CITTÀ
Tempo .63
.
CITTÀ
AMSTERDAM
ATENE
BARCELLONA
BELGRADO
BERLIN
BERNA
BRATISLAVA
BRUSSELS
BUCAREST
BUDAPEST
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PRAGA
REYKJAVIK
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SARAJEVO
S. PIETROBURGO
SOFIA
STOCCOLMA
TALLINN
TIRANA
VARSAVIA
VIENNA
VILNIUS
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MIN ˚C MAX ˚C OGGI
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19
19
20
Seppie&piselli è il tandem perfetto
per scaldare una fresca Pasquetta
CARLO BOGLIOTTI
n molte zone del Paese, soprattutto al Nord, il lungo weekend pasquale non promette bene dal punto di vista meteorologico. È probabile
che molti dovranno rivedere i propri
piani per la classica grigliata o il picnic di Pasquetta e quindi rinunciare a
un bel momento conviviale en plein
air, per trasferirlo quanto meno in casa. Ecco che allora anche la cucina
avrà bisogno di altri tipi di preparazioni e ciò che consigliamo questa settimana, un po’ fuor di tradizione pasquale, è un piatto classico, che in
questi mesi si può ben dire un piatto
di stagione, visto che i suoi due ingredienti principali sono al top delle loro
caratteristiche organolettiche.
Parliamo di seppie e piselli, un
matrimonio gastronomico intra-
I
montabile, che certamente è stato
inventato tanto tempo fa proprio
per motivi stagionali.
Nelle zone costiere del Paese la primavera è una stagione d’elezione per
la pesca delle seppie, le quali sono nella loro fase riproduttiva e per questo
si avvicinano a riva, lasciandosi più facilmente catturare dai sistemi di piccola pesca sostenibile. Sono i sistemi
più antichi, che oggi sono stati un po’
soppiantati dalla pesca di larga scala,
la quale invece riesce a catturare le
seppie quasi tutto l’anno, anche in
profondità. Prima di queste «innovazioni», che stanno spopolando e impoverendo sempre di più i nostri mari,
un tempo a primavera le seppie abbondavano nelle reti dei pescatori locali e nei mercati costieri. Coincidenza stagionale vuole che in questo periodo anche i piselli crescano in quanti-
tà e siano deliziosi (anche se ora non
sono ancora al minimo del loro prezzo). Dunque le probabilità che chi ha
inventato questa ricetta l’abbia fatto
semplicemente perché si è ritrovato
in casa tante seppie e tanti piselli aumentano tantissimo e ci fanno pensare quanto un tempo la creatività in cucina fosse fortemente influenzata dal
fatto che si era in qualche modo costretti a mangiare locale e stagionale.
Meno male che la Natura non si
sbaglia: seppie e piselli, anche se provengono da due mondi distanti (l’orto
e il mare), rappresentano un connubio perfetto, goloso e nutriente, che è
davvero un peccato non sperimentare nelle nostre cucine a primavera,
sulle orme di una storia gastronomica
popolare, antica, ma che ha ancora
tanto da insegnarci in termini di sostenibilità ecologica e di gusto.
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SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 64